Trilogy of Soul

di Dr3aDSouL
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Embrace of Shadow ***
Capitolo 2: *** Curse of Agony ***
Capitolo 3: *** Soul Resurrected ***



Capitolo 1
*** Embrace of Shadow ***


Sopra di noi, nell'alto dei cieli, nascosto alle nuvole, visibile solo alle anime buone, vi è il paradiso, con i suoi splendenti cancelli dorati, patria di Dio, Santi, Angeli e buoni sentimenti,
non vi è concesso entrare se l'anima non è purificata da ogni peccato...
in tal caso, l'anima rimane sulla terra, e viene mandata su di un altissima montagna, è quello il purgatorio, che prevede un percorso, atto a cancellare ogni impurità affinchè l'anima possa redimersi dai propri peccati...
ma se ciò non accade, c'è un solo posto che l'aspetta, l'ade, l'inferno, ciò che si trova sotto i nostri piedi, a miliardi di km di profondità sottoterra, luogo dove risiedono Satana, Demoni, Diavoli e tutti i dannati costretti a subire tormenti di ogni genere per l'eternità,
è la patria del male, il fulcro della disperazione...molte volte mi ci hanno buttato, l'ho visto spesso da saperne descrivere ogni angolo alla perfezione, conoscendone la perfidia e la sofferenza di ciò che aspetterà li le anime alla fine dei tempi...
eppure mi ha rigettato, molte volte, facendomi ritornare tra i comuni mortali, dandomi la possibilità di alzare ancora la testa per scorgere quei cancelli dorati...
ed una parte di me bene o male, è stata sempre fiduciosa di vederli, e posso dire di averli visti, di essermi avvicinato, di essere a pochi passi da loro, finchè toccandoli, tutto svanisce, tutto si trasforma, il miraggio si rivela, i cancelli scompaiono,
le ali che mi stavano accompagnando lassù si distaccano, e con un impeto superiore alla forza di gravità a cui siamo abituati, comincio a cadere,
presumibilmente sarei per l'ennesima volta tornato all'inferno, ma questa volta avviene qualcosa di insolito, a pochi passi dal terreno, un buco nero mi inghiotte, comparso come per magia, portandomi lontano,
in un posto che nemmeno io avevo mai visto prima, non saprei nemmeno descriverne la posizione...è l'antitesi di paradiso e inferno...è ricoperto dai ghiacci, a differenza degli inferi, che a confronto i poli della terra sembrano i tropici,
ed è tutto immerso nel buio più totale, a differenza del paradiso rischiarato dal sole, c'è un silenzio di morte intorno e l'unico rumore che puoi arrivarmi alle orecchie è quello delle tempestose bufere di neve che ogni tanto ne colpiscono la superficie...
ovunque vago trovo lo stesso paesaggio, ghiaccio e neve credo perenni, non c'è nessuno in giro, non è un posto dove ci finiscono in molti, vedo solo anime che si possono contare su di una mano, che non mi rispondono nemmeno,
rimangono con lo sguardo fisso nel vuoto, tremando dal freddo senza nemmeno più tentare di riscaldarsi, chissà da quanto tempo staranno li, presto anche io sarò uno di loro...
in lontananza scorgo un immensa torre, probabilmente è li che ne risiede il padrone, al suo interno il clima non è diverso, nonostante le mura proteggano dalla bufera...e tutto sempre più buio...
a malapena vedo il tappeto blu che conduce al trono, ed è li che risiede, la regina dei ghiacci, colei che ha potere sulle anime di quel luogo...
non mi degna di uno sguardo, è concentrata a guardare nella sua sfera, ciò che avviene intorno al suo mondo, non ci sono rumori, ne sorrisi ne pianti, ne gioia ne dolore, ne risate ne urla di dolore, è tutto immerso nella notte eterna,
una volte entrati non se ne può più uscire...ed ecco che si volta verso di me, mi guarda con disprezzo, evidentemente sa perchè mi trovo li, il motivo è lo stesso per tutti, l'aver rinunciato a speranze e buoni sentimenti...
non proferisce parola, bensì chiude gli occhi, appaiono due guardie di cristallo che mi portano via...e così mi ritrovo all'epilogo definitivo, rinchiuso in una cella a guardare passare le ore che mi separano dal perdere del tutto la ragione,
senza bisogno ne di cibo ne di acqua, con due catene ai polsi che mi ricordano perennemente le mie scelte...e quando passando il tempo mi porrò la domanda "perchè sono qui?"...
non lo saprò più, non ne conoscerò più il motivo, e rimarrò li, in attesa che il ghiaccio consumi gli ultimi battiti del mio cuore, raffreddandolo da qualsiasi sensazione, aspettando con calma di perdermi in me stesso, per non tornare mai più!!!
...questi, è l'abbraccio delle ombre!!! e per quanto possa sembrare una favoletta per bambini, nulla lo allontana dalla realtà!!!

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Capitolo 2
*** Curse of Agony ***


La prigionia continua, non ho orologi per veder passare le ore, non c'è sole che sorge o tramonta per scandire i giorni, tutto sembra fermo, ma dentro di me mi accorgo del tempo che passa, momento dopo momento, attimo dopo attimo, istante dopo istante...
è tutto sempre uguale, buio e silenzio, fonti di tristezza, l'unica cosa a tenermi ancora compagnia sono i miei pensieri, il rivivere istanti felici persi, che nella mia mente prendono di nuovo vita dando un accenno di battito al cuore,
perchè per quanto facciano male sono loro a tenermi ancora cosciente di tutto, devo ringraziare quei pensieri se non sono ancora scivolato nel tunnel dell'apatia, è strano come la fonte di tutto a volte possa essere una forza per resistere, un piccolo controsenso,
insignificante rispetto a molti a cui ho preso parte nella mia vita, perchè gran parte dell'umanità è lunatica e contraddittoria, questo perchè non si hanno chiare le idee, e quando si dice qualcosa raramente si pensa al poi ed al dopo,
e quei due caratteri non hanno niente di razionale, sono istantanei e senza ragioni, mi chiedo a cosa possano servire di buono, a volte mi sentivo quasi un alieno per non averli...
poichè io credo che tutte le nostre azioni siano scaturite e determinate da un singolo pensiero, ma credo che ormai io sia l'unico a ragionare così, unico folle in una massa di cloni fatti a stampino...
a volte capita di trovare persone che sfuggono al controllo di massa, ma alla fine scopri che pur se con un misero filo, sono attaccate irrimediabilmente alla normalità della vita, ma ovviamente ognuno sceglie la propria strada, come io ho scelto la mia!!!
e mentre i miei pensieri viaggiano, ricordando sorrisi, abbracci, forza di volontà, coraggio, parole semplicemente uniche...
una voce mi distoglie dal fissare le catene che mi legano
"scommetto che stai guardando le catene vero?"
credevo di essere solo
"si le sto guardando, chi sei?"
"in una cella accanto alla tua...sono un mal capitato come te, gettato in queste segrete per l'eternità"
"capisco"
"non sei un tipo molto loquace"
"lo ero, un tempo...credo che questo soggiorno forzato a poco a poco si nutra delle mie parole togliendomele"
"si è esattamente quello che succede"
la conversazione si interruppe, passarono alcuni minuti e la voce riprese
"io comunque sono Khalibos, tu?"
non mi andava di rispondere col mio nome, altra cosa che lentamente dimenticavo
"io? Dr3aDSouL"
"un anima del terrore?"
"già, preferisco essere pensato così"
"eppure non sembri cattivo"
"puoi dedurlo dalla mia sola voce?"
"chiamiamolo, intuito"
"se lo dici tu..."
"sbaglio?"
"...diciamo che ciò che immagini, lo sono diventato col tempo, perchè odiavo una parte di me, ossia ciò che sono ora"
"beh ti capisco, non penso piaccia a nessuno essere qualcosa di cattivo"
"ma la vita ti ci porta ad esserlo, prima o poi"
"si, credo di capirti...immagino tu sia qui perchè qualcuno ti ha mostrato la via, e tu l'hai percorsa"
"si, è così"
"siamo in due"
"mi dispiace"
"beh, l'abbiamo scelto noi, non dovremmo lamentarci"
"difatti non mi lamento, per quanto cmq una parte di me non vorrebbe essere qui"
"e dove vorrebbe essere?"
"indietro nel tempo, a quando ho provato l'ebbrezza della vita, assaporandola in ogni sua consistenza...peccato che non ci sia stato nulla di vero in tutto ciò...quantomeno non da parte mia"
"immagino sia stato qualcosa di sconvolgente"
"diciamo pure, la perfezione nell'imperfezione, e questa frase racchiude molto in se"
"capisco, beh già il fatto che tu sia qui la dice lunga, è un posto riservato a pochi se hai notato"
"già, ho visto...posso farti una domanda?"
"dimmi"
"da quanto sei qui?"
"...come penso tu abbia notato, qui il tempo passa, ma non te ne rendi conto...cmq credo sia davvero molto, anni"
"e come mai? qualcuno ha ti ha relegato qui come me?"
"si...diciamo che, non ero bene accetto"
"immagino anche per te si sia trattato di una persona importante"
"diciamo di si, ma non era una ragazza se è a questo che ti riferisci"
"no? chi allora?"
...la voce non rispose, scomparve nel nulla com'era arrivata, io non la chiamai, tornai al mio silenzio, ai miei pensieri, con lo sguardo perso nel vuoto, spento, mentre ogni tanto un occhiata cade...su queste catene!!!

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Capitolo 3
*** Soul Resurrected ***


Durante il mio soggiorno in quell'angusto luogo, mi chiedevo, ma quella voce con cui avevo parlato esisteva veramente? o era furtto della mia immaginazione?!
erano passati giorni, possibile non spiccicasse più parola, eppure era stata lei a chiamarmi...non capivo...non riuscivo a trovare una spiegazione a quell'evento misterioso...
così decisi di accantonarne il pensiero, era inutile pensarci...tanto più che i miei pensieri versavano sempre sullo stesso concetto, ed anche li non trovavo delle risposte esatte,
ma solo congetture di un mare di perchè che non mi si sarebbero mai svelati...anche tentando di riposare, chiudendo gli occhi e cadendo in un pesante sonno di amarezza,
i pensieri diventano sogni, o molto spesso incubi, talmente reali, talmente pressati, che al mio risveglio avevo sempre un dolore al petto e gli occhi dannatamente lucidi...
ma era un prezzo della condanna, presto o tardi non c'avrei fatto più caso...eppure una notte, mentre ero in preda ad un incubo, quella voce riappare chiamandomi
"ricordavo parlassi nel sonno, ma non mi aspettavo certe urla...arrivi addirittura ad invocarne il nome mentre dormi"
i miei occhi si aprirono di soprassalto sorpresi, mi misi a sedere
"Khalibos? sei tu?"
"così sembra"
"credevo te ne fossi andato, o quantomeno che fossi un parto della mia immaginazione"
"sono sempre rimasto qua, ma preferivo pensare più che parlare"
"capisco...beh, come te la passi?"
"forse meglio di te"
"beh, mi fa piacere"
"ma non credere che il divario sia grande"
"se lo dici tu"
"in questo tempo che sono stato a tacere, mi sono chiesto cosa domandarti di preciso"
"cosa intendi?"
"nel senso di che domanda farti"
"ma, a che scopo?"
"per sentire la tua risposta"
"non ti seguo"
"...alla fine l'ho scelta...posso fartela?"
"si certo"
"quando hai scacciato la tua parte nera, quella legata al nome con cui ti sei presentato, ed ai lati del tuo carattere che non sopportavi, nonchè gli spiacevoli eventi che ne sono seguiti...quando l'hai fatto, in cosa hai voluto credere? perchè rinnegarla e cambiare?"
quella domanda come prima cosa mi fece pensare che quella voce mi conoscesse bene
"prima posso chiederti come sai queste cose di me?"
"la domanda l'ho posta prima io, rispondimi ed io ti risponderò"
"vedi, se devo essere sincero nonostante i rari complimenti ricevuti o le lodi altrettanto poco consone a ciò che facevo, non mi sono mai ne piaciuto ne sopportato per come ero prima, e tutto questo fin da piccolo,
sembrava mi nutrissi di solitudine, bastava avere la mia cameretta, i miei giocattoli, sfruttare la mia fantasia per creare un mondo e viverci non cercando nessuno, tutto questo lo trovavo molto più emozionante che giocare con gli amici o divertirmi con loro,
stranamente mi sentivo a disagio, non ne capivo il perchè ma non mi piaceva, e sembrava che non cambiasse nulla in alcun modo, non sapevo francamente come uscirne, anche a scuola ero isolato, se dicevano che ero socievole era solo merito dell'educazione impostami da piccolo,
diciamo che mi comportavo bene per paura che la gente si offendesse a qualche mia parola, ma non mi è mai piaciuto essere così...fu quando per la prima volta, scoprii gli angeli, che il mio cuore iniziò a battere disprezzando quella freddezza che ero,
mi hanno sempre affascinato, ho sempre desiderato vederli, ho cominciato a vivere degli altri più che della solitudine, ho cacciato dentro di me le negatività che non sopportavo, vivevo e nutrendomi di chi mi circondava, delle risate, del sole che mi dava energia,
anche li iniziò la passione per anime e manga, dove scoprii per la prima volta Video Girl Ai, il mio fumetto o meglio la mia storia preferita, fu li che trovai il mio vero sorriso nascosto, cercavo in tutti i modi, facendomi in 4 se potevo, di aiutare le persone che mi stavano vicino,
amici, amiche, conoscenti, se qualcuno voleva una mano o semplicemente parlare io ero sempre li...credo perchè infondo non volevo vedere nessuno più soffrire di qualsiasi cosa come stavo io quando mi sentivo solo,
e una gran parte di me era felice di tutto questo, forse una piccola parte rimaneva triste, a vedere tutti contenti e non me stesso, forse perchè a quei tempi non sapevo ancora come funzionavo o di cosa avevo bisogno,
poi ho cominciato a intravedere e incamminarmi nel mio sogno, ho capito come sono fatto, non so se ce ne siano in giro altri come me, ma appartengo a quella categoria di persone che per dare il 100% se non più,
hanno bisogno di qualcuno accanto che sappia spronarli nel modo giusto, sono fatto così...cambiando la mia negatività, ho cominciato a credere in ciò che facevo, anche in me stesso nonostante spesso non si vedeva, ero molto determinato,
e lo dimostra il fatto che per molti anni, non ho visto altro che sconfitte iniziate addirittura in partenza, senza manco fare nulla, però non era un problema, ero carico di energie, ero fiducioso che se non mi fossi dato per vinto ce l'avrei fatta, e provavo e riprovavo,
e sembrava andasse sempre peggio, ma qualcosa sempre succedeva a rischiarare il mio sorriso, sempre tenendo conto che c'è la mia energia a prescindere di tutto...e così che sono diventato quello che sono...è così che ho rinnegato quella parte nera di me,
perchè con quella, non avrei potuto aiutare nessuno, tantomeno mi sarei circondato o avrei regalato sorrisi...questa è la mia risposta, ora tocca a te"
"beh erano cose che già sapevo ma volevo sentirtele dire...quindi eri felice ad essere così, nonostante ti trascurassi e non pensavi a te?"
"si lo ero, e l'apoteosi della felicità alla fine è arrivata, proprio quando stavo per crollare avendo consumato le energie che avevo, è arrivato un angelo con la forza stessa del sole a risvegliarmi, li sono stavo vivo, felice e sereno, quantomeno...
non pensavo fosse un miraggio...ed ora eccomi qui in questa cella tetra e fredda"
"se dici che ti piace com'eri diventato perchè lasciarti andare?"
"perchè? penso che ogni persona sia capace in un certo modo di vedere i propri limiti o quantomeno i avvertirli...la mia energia è consumata, la fonte di calore non esiste più, la mia fiamma è diventata di ghiaccio, e la speranza mi ha abbandonato, non ho motivi per restare come sono"
"e il tuo lottare e credere dannatamente nelle cose?"
"non puoi lottare da solo, tantomeno in un cotesto in cui non dovresti essere solo, non puoi creare nulla di buono, ne far del bene così, per cui non mi resta altro che abbandonarmi e lasciarmi andare definitvamente...per quanto fortemente lo voglia non posso rendere l'impossibile possibile"
"anche questo è vero"
"mi vuoi rispondere alla fine?"
"ti risponderò così...io sono Dr3aDSouL"
come la scarica di un fulmine mi prese un dolore al petto
"cosa stai dicendo?"
"che sono io quella parte che hai segregato per sempre qui, ti stavo aspettando in un certo senso, non puoi liberarti di una cosa con cui sei nato, faccio indissolubilmente parte di te, per quanto tu mi abbia segregato quaggiù, dovevo solo pazientare e l'attimo giusto sarebbe arrivato"
sembrava tutto così assurdo
"quali sono le tue intenzioni?"
"non saprei, se cerco vendetta o giustizia, ma tu indipendentemente da me, ti stai palesemente trasformando, e lo sconforto che ti circonda è solo un primo sintomo di tutto, come ben sai il percorso che hai intrapreso non ammette retromarce,
tantomeno nessuno verrà a riportarti indietro da qui, quindi la strada del tuo destino oramai è segnata, e se sai come agivo io in passato puoi sapere cosa ti porterà il futuro...ora non mi resta altro che aspettare,
fare in modo che questo posto e l'isolamento ti spengano totalmente nel più profondo lasciandoti morire, in quel momento, mi riappropierò di ciò che mi spetta, e la tua indole tornerà quella di un tempo, nell'attesa che lentamente l'esilio dal mondo ti consumi fin nelle viscere"
e così la voce riscomparve...tremavo, e non era il gelo di quella stanza, nonostante la depressione ero riuscito ad uscirne non arrendendomi, dando fondo a tutto ciò che potevo, alle mie forze, alla mia energia rimasta,
non conscio di ciò che mi aspettava nella realtà, il colpo infertomi è entrato molto in profondità e non vi è modo di estrarlo, ora ero cosciente di ciò che mi si prospettava all'orizzonte, e credo che quella notte, anche i sorrisi che si creavano nei miei pensieri,
sarebbero cominciati a sparire uno ad uno...!!!

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