A Christmas Carrol, Death Note Version

di Recorded Butterflies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Primo Spirito, viaggiando nel passato. ***
Capitolo 2: *** La visita dell' emissario. ***
Capitolo 3: *** Il Secondo Spirito, zucchero, cannella e ogni cosa bell... ehm... mi sono confusa. ***
Capitolo 4: *** Il Terzo Spirito, ricordati che devi morire! ***
Capitolo 5: *** E' finita gente! ***



Capitolo 1
*** Il Primo Spirito, viaggiando nel passato. ***


Buondì, o giovani eroi (o eroine) che siete arrivati fino a qui.
Vi lascio al secondo capitolo, bye bye.

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Mi accoccolo meglio sulla poltrona e sussurro una cosa all’orecchio di un bambino che fugge via.
- Cosa gli hai detto?- mi chiede Mello inarcando un sopracciglio.
- Gli ho chiesto di andarmi a prendere una cosa. - borbotto contrariata: odio quando qualcuno s’impiccia degl’affari miei.
- E cosa?- insiste lui.
- I testicoli che ti eri dimenticato nell’altra stanza. Come cosa?! Ma saranno cacchi miei?!- urlo stizzita.
Il biondo mi guarda male, probabilmente per la battuta di prima, mentre nel frattempo è tornato il bambino, che mi porge una ciotola.
- No, fammi capire, hai mandato un bambino a prenderti della POLENTA?- mi chiede scandalizzato il mio compagno rompi scatole.
- Che c’è? Ho dei gusti particolari io!- puntualizzo.
- Bene, continuiamo la nostra storia.-

“ Light stava dormendo pacificamente, quando venne sconvolto da un fischio acuto e cadde dal letto.
Sì, vabbè, non fatemi dire la solita solfa:
Cadde dal letto, sbattè la testa contro ogni mobile dotato di spigolo e gli cadde la lampada in testa.
Il solito insomma.
Si guardò intorno con fare circospetto.
- Oh Spirito del Natale Passato, sei forse tu che bussi alla mia porta?- chiese con il tono di chi recita una poesia di Carducci.”

- Che sarebbe?- mi interrompe Mello.
Prendo fiato e, con fare poetico, dico:
- Dolce paese onde portai conforme, l’abito fiero e lo sdegnoso canto e…- vengo nuovamente interrotta da Mello.
- Sì sì, conosciamo tutti “traversando la Maremma Toscana”.- dice secco.
Sbuffo, infastidita.
- E allora dov’eri quando mi ha interrogata e ho preso 6?- chiedo irritata.
- Comunque, mò vado avanti e guai a chi mi interrompe.-

“La figura lo osservò perplessa.
- Quale porta?- chiese con una vocetta acuta.
Scrooge la squadrò per bene:
Era una ragazza di circa vent’anni, capelli biondi lisci con due codine sul capo e occhi…
Ma di che piffero di colore aveva gli occhi?
Prima erano azzurri, poi marroni…
Vabbè, con occhi di color indefinito.
Era piccolissima e brillava di luce propria, in netto contrasto coi vestiti neri e corti (ma molto, molto corti) e lo strano cappello a forma di spegnitoio.
Light urlò terrorizzato.
Ehm… dai, cercate di capirlo, si trova davanti Trilly in versione gotich lolita, con in mano uno “ spegni candele” chiunque avrebbe reagito così, no?
Comunque, la ragazza lo fissò incuriosita.
- Sei tu Scrooge, detto Light,? Ti prego, dimmi di sì perché prima di te ho visitato altri due appartamenti, e a parte essere quasi uccisa da un ammazza zanzare non ci ho ricavato nulla.- disse con un sospiro.
Il castano annuì.
- Ah bene!- la giovane si leccò le labbra con fare malizioso.
- Ma che bel ragazzo che sei, Light-kun! Io comunque sono lo Spirito del Natale Passato, ma tu puoi chiamarmi Misa. - disse con un sorriso che le andava da una codina all’altra.
Light rabbrividì.
- Alooooora- cominciò Misa - vediamo un po’. Come prima cosa ti dovrò riportare hai tempi della tua infanzia, ma prima firma qui.- disse consegnandogli un modulo.
Il castano firmò, interdetto.
- Potrei sapere cosa ho appena firmato?- chiese perplesso il ragazzo/ottantenne.
- Ah, niente di che.- rispose la bionda scuotendo una mano con noncuranza.
- Solo una liberatoria secondo la quale, se ti perdessi tipo nella Preistoria, non sarebbe colpa mia.- aggiunse poi sottovoce.”

- Sorellona Nyaa, posso andare in bagno?- mi chiede un marmocchio di sei anni circa.
- No. - rispondo freddamente.
Mello mi guarda stupito.
- Ma è solo un bambino!- protesta lui.
- Tsk, doveva andarci prima. E se proprio vuoi andare, sappi che io la storia la continuo lo stesso.- dico seria.
- M-ma io ci devo andare.- dice lui con i lacrimoni agl’occhi.
- E t’attacchi! Ho una storia da finire, IO! Al massimo usa una bottiglia, oh!- ringhio arrabbiata.

“ Misa prese Light per mano e si lanciarono dalla finestra.
Considerato che non erano esattamente al piano terra ( erano al terzo piano), si può pensare che Misa tentasse di finire quello che non era riuscita a portare a termine nell’anime: mandare completamente a farsi fottere la propria vita.
Ma tutto ciò non successe.
Quando Scrooge riaprì gli occhi (sì, la femminuccia li aveva chiusi) notò che stavano sorvolando il Kanto.
Ehmbè? Perché mi guardate così adesso? Ve l’avevo detto che era Trilly.
- D-dove stiamo andando?- chiese Light tremante.
- Al MC Donald.- rispose Misa.
- Ma non l’hanno ancora inventato.- obbiettò lui.
Misa sospirò.
- Ma secondo te? Se sono lo “Spirito del Natale Passato”, vorrà mica dire che andremo a vedere i tuoi Natali passati?- domandò ironica la gotich lolita.
Light si strinse nelle spalle: cosa ne poteva sapere Lui di sarcasmo? Era il Dio del Nuovo Mondo, mica un cabarettista.
- Bene, cominciamo daaa… qui!- esultò la bionda.
Light si guardò intorno.
Era in un collegio dall’aria vecchia e dismessa.”

- Quindi brutto-brutto?- chiede un piccolina di appena quattro anni.
- Ah non saprei. La mia scuola è fatta di cartone, ma a me tutto sommato piace.- rispondo con un sorriso complice.
- Ti piace la scuola?!- mi chiede Mello scandalizzato.
- Sai, non tutti abbiamo la possibilità di scappare e unirci alla mafia, quindi me la devo far piacere.- sibilo guardandolo male.

“ Light sospirò: ricordava bene quel posto.
Era il luogo dove aveva passato gran parte della sua infanzia; infatti in meno di cinque minuti entrò in aula un Light poco più che maggiorenne.
Ripassava la lezione, allenandosi sulle risate malvagie.
- No, non ci siamo! Questa è troppo alta!- farneticò il “mini-Light”.
In quel momento arrivò la sorellina di Light, la piccola Fan, detta Sayu.”

- E perché detta Sayu?-
- Non ne ho la più pallida idea. -

“- Nii-San! Mamma ha detto che puoi tornare a casa, basta che non le rubi più la piastra per capelli senza permesso!- disse lei con un sorrisone.
Misa guardò Light perplessa.
- La piastra per capelli?- chiese la bionda.
Il castano voltò lo sguardo, imbarazzato.
- Ehm… sai, a quell’epoca i capelli non mi stavano a posto naturalmente.- borbottò.
- Ma Sayu! Io devo studiare! E poi non ho voglia di tornare in quella casa. - fece Mini-Light irritato.
La piccola tentennò.
- M-ma Light-kun! Tu DEVI tornare a casa. - obbiettò testarda.
- Non ci penso neanche.- terminò Scrooge.
- Ascoltami bene tu!!- esplose Sayu - A me non me ne può fregare di meno se vieni o no, ma nel copione c’è scritto che devi, e cito “accettare di buon grado la proposta e poi abbracciarmi”, mi sono spiegata?- domandò prendendo il fratello per il colletto della divisa scolastica.
- S-sì. - disse il castano tremante, anche se non capiva di che copione stesse parlando…”

- No, seriamente, di che copione parla?- mi chiede Mikami.
- Tsk, allora mi stavi ascoltando eh?- borbotto irritata.
- Comunque è un segreto, insomma, chiamiamola più che altro “licenza poetica”.-
- Cioè?-
- Io sono l’autrice e io decido, ergo non mi rompere gli zebedei.- dico schietta.

“… ma decise di fare come gli chiedeva (ordinava) la sorellina.
- Ah. Quanto mi manca la piccola Sayu.- sospirò Light.
- Perché? E’ morta?- chiese Misa.
- No, peggio: si è messa con Matsuda.- mormorò il castano.
Dopo aver sussurrato un “condoglianze” molto sentito, Misa portò Light in un passato un po’ meno passato.
Ora Light aveva circa vent’anni e lavorava presso il suo primo datore di lavoro, tale Quillish Wammy detto Watari (Perché in questa storia hanno TUTTI un soprannome) .
Watari organizzò un ballo, e tutta la città vi partecipò.
C’era chi ballava, chi si sbronzava, chi giocava a strip poker e chi cantava su un tavolino.”

- Sorellona, facevano il karaoke?- mi chiede un paffuto ragazzino di otto anni.
- No, erano ubriachi fradici.- rispondo velocemente, prima di tornare a narrare la mia storia.

“Light se ne stava in un angolo tutto solo, e fece nascere il famoso “Forever Alone”, seduto su una seggiola.
D’un tratto gli si avvicinò una ragazza.
Capelli neri corti, vestito azzurro appena sopra le ginocchia e tacchi alti.
Il suo nome era Belle, ma tutti la chiamavano Takada.”

- E perch…-
-Perché c’è scritto così!!!-

“ La mora si avvicinò a Light, che le chiese subito di ballare.
I due erano felici e ridevano come non mai.
Nel frattempo Misa si stava letteralmente mangiando le mani, solo che per non rovinare la manicure nuova stava mordicchiando il suo cappello a forma di spegnitoio.
Tuttavia quella pace non poté durare: Scrooge era già diventato un riccastro stile Paperon de Paperoni, e lasciò Takada perché…”

- Bhe, in teoria perché era povera e non poteva dargli una dote, ma noi abbiamo altri sospetti, no Mero?- chiedo con sguardo malizioso adocchiando il povero Mello.
- Intendi…?- mi chiede lasciando la frase incompleta.
- Tsk, secondo te un uomo lascia una donna con una quinta di reggiseno solo perché è povera? E’ ovvio che ci sia sotto dell’altro.- dico lasciando “altro” sottinteso.
Mikami mi fissa, con uno sguardo che mi preoccupa alquanto.
- E’ inutile che mi guardi così, tanto se ho ragione era con L…-

Dio solo sa quanto godo nel vedere lo sguardo di delusione su volto del moro.

“ Light urlò contro il suo “io passato”, gridandogli di non lasciarla andare così!
Cioè, almeno poteva fregarle la borsetta!
Misa fece uno sguardo triste (palesemente falso).
- Oh, ma quanto mi dispiace! Mi spiace ma il passato non si può cambiare- disse con aria di rammarico, che veniva leggermente tradita dal balletto che aveva improvvisato.
Il castano inveì contro Misa che l’aveva trascinato in giro tutta la notte, lontano dai suoi soldi dal suo Death Note.
Irato prese il cappello della ragazza e glielo spinse sulla testa, fino a chiudercela dentro.
Ci fu un fasci di luce luminosissimo e in pochi secondi Light si ritrovò a casa sua, nel suo letto, dove formulò un pensiero:
“ Vuoi vedere che era tutto un sogno?”
- Salve, Light Scrooge, sono lo spirito del Natale Presente.-
“… la mia solita sfiga”.”

- Bene!- dico battendo le mani.
- Direi che ora:
Tu vai a prendermi una cioccolata calda coi biscotti.
Tu mi vai a prendere un cuscino.
E tu mi prendi…uhm… qualcosa. Basta che sparisci dalla mia vista.- sorrido agitando una mano, dopo aver indicato tre bimbetti, tutti maschi, a caso.
La porta si apre ed entra…
Il Grinch?
Batman?
SpiderMan?
No, Lupo Alberto!
No, scherzavo .
Entrano Misa e Takada, che ovviamente stanno litigando, mentre Sayu e Matsu sono ancora dispersi…
Sì, sotto le lenzuola!
Dai, questa passatemela.
- Ti ho già detto che Light è mio!- urla la bionda.
- No è mio!- ribatte la mora.
- No, Kami è mio!- si intromette Mikami.
Le due lo guardano perplesse, prima di continuare a darsi battaglia.
Leggermente irritata decido di riportare l’ordine “pacificamente”.
Ossia sgolandomi come un venditore di cocco al mare.
- STATE ZITTE!!!! Allora, Misa viene qua vicino a me, Mikami torna da Matt, e Takada va dove caspita le pare! Ho una storia da finire, io!-
I tre mi guardano inquietati, prima di fare come gli ho ordinato.
Aw! Takada va anche a sedersi vicino a Matt e Mikami!
Doooolci!
Ehm…
Comunque.
- E adesso via al prossimo capitolo!-

“Light fissò confuso la figura che gli si presentava davanti…”

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Nyaa: Alloooora, che ne pensate di questo nuovo capitolo? Sapete, è un casino passare dal presente al passato çWç
Ma per voi sono pronta a tutto ùWù
Come al solito provate ad indovinare l’identità del secondo spirito.
Salutoni!
 

Nyaa <3 

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Capitolo 2
*** La visita dell' emissario. ***


Nyaa: Benvenuti/e alla mia nuova fanfic ^W^
La mia prima a capitoli *W*
Cooomunque, come al solito ci vediamo infondo (e per favore leggete perché c’è un piccolo avviso).
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Oggi è Natale e io, Nyaa, mi sto dirigendo ad un orfanatrofio chiamato “Wammy’s House” per raccontare ai bambini una storia.
Spalanco le porte e li trovo intenti a fare le cose più disparate: giocano a scacchi, fanno puzzle di novecento pezzi, risolvono cubi di rubik mentre giocano a scopa e… è uno spinello quello?!
Ah, no, era solo un pezzo di carta a scissione atomica, come mi spiega uno dei bambini.
- Buonsalve Popolo.- comincio io, in attesa che i bambini mi degnino di un po’ di attenzione.

Ovviamente nessuno mi caga, se non fosse per un bimbetto di sette anni circa che mi invita gentilmente a chiudere la porta.
- Dai ragazzi, ascoltatemi…- tento un approccio più dolce.
Dopotutto io sono qui solo per leggere una storia.

- Maledetti mocciosi CAGATEMI!!!!- urlo facendoli sobbalzare.
- Ascoltatemi bene! Adesso voi andate TUTTI nella sala grande, davanti al camino, così che io possa leggervi ‘sta storia del cacchio!- uno dei bambini prova a ribattere, ma un mio sguardo gelido basta a farlo desistere.

Dopo circa dieci minuti sono tutti radunati attorno ad una poltrona in velluto rosso, il fuoco è acceso nel caminetto e tutto è a posto.
Mi siedo sulla poltrona, un libro in una mano e una spatola di legno nell’altra (sia mai che qualcuno osi interrompermi)

- Allora- comincio io - oggi vi racconterò la storia di Light.-
-Parli di Kira? Guarda che la sappiamo già.- mi interrompe un bambino dai capelli marroncino chiaro.
- Ascolta tesoro mio, la vedi questa spatola? Se non taci avrà una collisione pari a cento Km orari contro il tuo sederino, ci siamo spiegati?- domando con un sorrisino sadico stampato sul volto.
- Allora, questa è una storia a tema natalizio e…-
- Ma non siamo ancora a Nat...-
SBANG!
La spatola ha centrato in piena fronte un moccioso occhialuto che aveva provato ad interrompermi.
- Dicevo? Ah si. La storia parla di Ebenezer Scrooge, Light per gli amici, e della sua “conversione al buonismo”.-
Vedendo le facce perplessi dei miei giovani compagni capisco che è il momento di cominciare la storia.

“Allora, tanto tempo fa c’era un vecchio di nome Scrooge.
Ma tutti lo chiamavano Light, perché chiunque lo vedesse veniva “accecato” dalla sua immensa bellezza.” Reprimo un conato.
“ Questo vecchio dimostrava appena vent’anni, come non c’è dato sapere, ed era ricchissimo.
Così ricco che poteva permettersi un mini televisore da cinque mila euro e poi buttarlo via come se niente fosse.
Tanto paga papà.
Comunque, mancava solo un giorno a Natale e il lurido vecchiaccio, pardon, l’amabile signore, stava tornando a casa sua, in un ricco sobborgo del Kanto.”

- Ma la storia non era ambientata a Londra?- mi chiede un ragazzino di circa dieci anni.
- In teoria sì, ma noi SIAMO effettivamente a Londra, e l’idea di camminare dove aveva camminato quel tizio mi fa letteralmente schifo, quindi diciamo che si svolge in Giappone.- rispondo pazientemente io.
 

“ Insomma, era quasi Natale e un po’ di gente gli faceva anche gli auguri:
- Auguri zio Light, ti auguro un buon Natale, che ne diresti di passare questa festività con me e la mia famiglia.- disse senza molto entusiasmo un ragazzo biondo, dagl’occhi azzurro ghiaccio e una tavoletta di cioccolato alla mano.
Questi era Fred, il nipote di Light, ma tutti lo chiamavano Mello.”

- E perché lo chiamavano Mello zietta Nyaa?-
mi chiede un undicenne dai capelli color ebano.
- Ehm… perché- “presto Nyaa, inventa qualcosa!!” - perché era ghiotto di cioccolato al caramello!- rispondo annuendo.
- Mh. Sarà.- risponde dubbioso il ragazzino.
-Mi stai dando della bugiarda?!- grido indignata.
- N-no, ovvio.- si affretta a correggersi lui.
- Bene, riprendiamo.-

“- Natale? Tsk, scempiaggini! A cosa serve il Natale quando si ha il potere di diventare il Dio di questo mondo corrotto?- chiese ironico il castano.
- Ma che ne so io! Mi avevano proposto di fare Wlly Wonka ma no! Matt voleva che facessi canto di Natale! E scemo io che gli ho dato retta!!- borbottò il biondino andandosene via.
Scrooge guardò perplesso lo strano ragazzino che se ne andava, per poi riprendere a camminare verso casa.
Dopo essere slittato sul ghiaccio ed aver dato una formidabile “culata” sul marciapiede, il nostro protagonista giunse a casa.
- Eh adesso dove ho messo le chiavi? Ma porco Ruyk! Possibile che quando le cerchi non le trovi mai?!- imprecò lui.
In quel momento venne a fargli visita il suo dipendente, tale Matsuda Cratchit.
- Ehm, s-signor Light- cominciò l’uomo - volevo chiederle se potessi…ecco… avere il Natale libero?- domandò balbettando.
- Natale? Natale?! Questa festa è un’idiozia! Non vedo perché dovrei concederti un giorno di riposo!- si adirò il castano.
- M-ma signore, è tanto che non vedo la mia famiglia.- tentò nuovamente lui.
- Ma se l’hai vista appena sei mesi fa! Dovresti ringraziarmi, pensa ai minatori che non la vedono anche per un anno intero!- sbraitò furioso Light.
- Ha ragione signore, mi scusi.- mormorò il moro a capo chino.
- E cosa si dice al proprio capo?- chiese Scrooge con un sorrisetto.
- G-grazie.- disse infine Matsuda.
- Bravo ragazzo. E ora lasciami stare, che devo cercare le chiavi!- concluse Light.
- Ha controllato nella tasca del giubbotto?- domandò Cratchit.
Effettivamente le chiavi erano proprio in tasca, ma Light, orgoglioso com’era, spedì Matsuda lontano a calci nel sedere.”

- Ma Scrooge è cattivo!- strilla una bimbetta di cinque anni.
Me la carico sulle gambe e sorrido.
- Si piccolina, è proprio “cattivo”.- dico reprimendo certi improperi non consoni alla situazione.
- Vai avanti con la storia, zietta Nyaa.- chiede lei con voce dolce.
- Certo, ma al massimo chiamami “sorellona”, sono troppo giovane per fare la zia. - ribatto scompigliandole i capelli biondo scuro.
- Perché con lei sei così gentile?!- urla un moccioso, probabilmente quello che prima avevo centrato con la spatola.

- Perché le ragazze non vanno toccate neanche con un fiore.- rispondo calma.
- E ora tacete che vado avanti.-

“Light vide d’un tratto il volto del suo ex-socio Mikami nel battiporta.
- Tsk, dannato Matsuda non pulisce neanche bene!- e lo pulì con un fazzoletto.
Light decise di andarsene a dormire come se niente fosse.
Ma solo dopo, nell’ordine:

- Aver visto “Il Grande Fratello”,
- Aver contato i soldi,
- Aver preso un paio di pillole “giorno e notte”,
- Aver contato i soldi
- Aver scritto una ventina di nomi sul Death note.

Finalmente si coricò sul grande letto a baldacchino con le lenzuola di Hello Kitty e si decise a prendere sonno.”

- Ma non esistevano Il Grande Fratello, Hello Kitty etc…
Nell’ epoca del romanzo.- obbiettò il solito moccioso.
- Ascolta Arcibaldo, o come caspio ti chiami, la storia è mia e IO decido.- rispondo assottigliando lo sguardo.
- Veramente la storia è di Charles Dickens.- dice lui sapientemente.
- Dettagli, ora andiamo avanti.-

“ Si sentì come un rumore di catene e altri suoni lugubri: qualcuno che inciampava, il miagolio del probabile gatto su cui l’essere era inciampato ed un” SAKUJO!!”, rivolto al povero gatto.

- Kaaami! Kaaaami! Si svegli Kami!- ululò con voce lugubre un fantasma.
- Mh… cinque minuti mamma.- mugolò il ragazzo/vecchio.
- Svegliati razza di idiota! Mi sono pure suicidato per te, quindi adesso alza il culo!- urlò l’ectoplasma.
Con un urlo Light rotolò giù dal letto, impigliandosi pure tra le lenzuola rosa pallido.
- Argh! Chi diavolo sei tu?- chiese il castano all’essere incatenato.
- Ma come, non mi riconosci? Sono Mikami!- borbottò irritato lui, facendo cigolare le catene che lo legavano al suolo.
- M-Mikami? Ma tu sei morto!- disse Light terrorizzato.
- Ma và? Dimmi, ti sembro vivo?- chiese con tono retorico il moro.
- Effettivamente hai un po’ una brutta cera…- fece Light sovrappensiero.
- Ugh… e io che una volta ti credevo una divinità…- borbottò sconsolato lo spettro.
- Ehi! Io SONO un Dio, il Dio del Nuovo Mondo!!!- urlò il castano, senza rendersi conto di quanto sembrasse ridicolo con il pijamino a fiori rosa che indossava.
-… Seeeee. Comunque, sono qui per avvertirti Light Scrooge!- continuò Mikami riprendendo un po’ di compostezza.
-  Avvertirmi di cosa? Non dirmi che cadranno le sterline, vero? Non posso permettermi un passaggio all’euro!- gridò terrorizzato il “Dio del nuovo mondo e blah blah blah…”.

- Ascolta, punto primo siamo nel 1850 circa e l’UE e l’euro nasceranno tra circa un secolo. Punto secondo: NON MI INTERROMPERE!!!- strillò il magistrato/giudice/qualunque cosa facesse Mikami in vita.
- Dicevo, sono qui per punirti…-
- In nome della Giustizia!- completò Light.
-… Non siamo in Sailor Moon, e comunque sono qui per punirti dai crimini da te commessi.- continuò Mikami, con un preoccupante tick all’occhio destro.

- C-cosa? Ma io sono stato buono quest’anno!- obbiettò l’altro.
- Uff… io non sono Babbo Natale, non mi frega se sei stato buono, e poi la popolazione ti chiama “Kira”! Non mi sembra che tu sia stato molto buono…
Comunque, ti sei comportato male e sei stato avido! Non voglio che tu finisca come me, quindi convertiti!- continuò il moro agitando le mani in modo “fantasmesco”.
Light ci pensò su, e poi rispose con tutto l’acume di cui era capace:
- Ma anche no. Ti pare che rinuncerò ai miei soldini?- chiese inarcando un sopracciglio e stringendo a sé delle monete, in pieno stile Mr Krab di SpongeBob.

- Tu… io ti… argh!- sclerò il fantasma mettendosi le mani fra i capelli.
- Ascoltami bene Scrooge, per tre notti ti appariranno tre spiriti! E tu li seguirai!- gridò Mikami con gli occhi fiammeggianti.
- Tsk, non puoi dirmi cosa fare.- ribatté Light incrociando le braccia e girando la testa di lato.
- Sì che posso: io sono morto e non puoi farmi niente, mentre io posso infestare casa tua per i secoli avvenire pappapero!- ridacchiò Mikami, facendo anche una linguaccia al futuro Dio.
- Pff… la morte ti ha reso più impertinente, Marley.- fece Light.
- E comunque posso sempre chiamare i Ghostbusters!- esultò vittorioso il castano.
- Che arriveranno fra mezzo secolo.- completò Mikami.
E così, con un “D’oh!” soffocato, Light si arrese, rimettendosi a letto e ordinando a Mikami di rimboccargli le coperte.”

- E Mikami ha accettato?- mi chiede un bimbetto di quattro anni.
Resistendo stoicamente alla tentazione di abbracciarlo e spupazzarlo scuoto la testa.
- Non proprio, gli ha fatto il gesto del’ombrello.- rispondo io.
- E che cos’è il gesto dell’ombrello?- mi chiede ancor il piccolino.
- Ehm…- “se Near sa che gli ho insegnato queste cose poi mi ammazza!”- praticamente gli ha rotto un ombrello in testa.- dico con delle goccioline di sudore sulla fronte.

-Bene, allora se è tutto io passerei alla lettura del secondo capitolo e…- vengo interrotta dallo sbattere del portone d’ingresso.
- UN MOMENTO!!- urla qualcuno con tono isterico.
Una figura si staglia sulla porta; i capelli a caschetto mossi dal vento invernale e gli occhi azzurro ghiaccio lo rendono simile ad una principessa della Disney.
- Mello?!- domando scandalizzata: cosa ci fa la brutta copia di Raffaella Carrà qui?
- Come hai osato nominare la mia persona in quella storia da strapazzo?!- gracchia lui.
Sospiro pesantemente.
- Anzitutto vai a metterti dei vestiti normali, non voglio che questi bambini crescano con tendenze sadomaso.- dico indicando con un cenno i suoi vestiti di pelle.
Lui sbuffa e se ne va; poco dopo dalla porta entra Mikami.
- Hola.- saluto io.
- Ehm…ciao. Senti, sai per caso se Mello è qui?- mi chiede guardandosi intorno.
- Sì, è andato a cambiarsi… Ma cosa ci fate voi qui?- rispondo io.
- Ah… bhe, chi ha finito con la storia viene qui, è un problema?- domanda piegando la testa di lato.
- No, ma dimmi, c’è anche Matsu?- spero di sì, io stimo quell’uomo (se non sapete perché o siete fan di Light, o non avete ancora visto l’ultimo episodio dell’anime).
- Non è potuto venire, ha detto che passava le vacanze con Sayu.-
- Uh uh uh! E a fare cosa?- chiedo maliziosamente.
Mikami si stringe nelle spalle, e nel frattempo Melluccio è tornato; indossa dei jeans scuri e una maglietta nera a maniche lunghe.
- Bella! Ben tornato cavo, dimmi, che piffero vuoi?- chiedo cercando di modulare il linguaggio: ci sono dei bambini qui!
- Adesso io sto qui.- dice ignorando completamente la mia domanda - e controllo che non mi citi più senza permesso.- termina con tono incazzoso.
- D’accordo!- rispondo sorridendo: oggi mi sento di buon umore.
Mikami si è messo in un angolo a giocare alla PSP con Matt, che non so quando è entrato, e borbotta qualcosa come:
“ Vedo la durata vitale del tuo personaggio, ha pochi secondi di vita.” e Matt che si infuria perché è stato appena fatto fuori da un nemico.
- Mettiti qui, e “don’t crash the ball”!- dico in un inglese un po’ maccheronico.
Mello si siede sul bracciolo della poltrona e comincia a sgranocchiare una tavoletta di cioccolato.
- Ah, e per la cronaca, io ODIO il cioccolato al caramello.- puntualizza lui.
- Ceeerto. Bene, passiamo al secondo capitolo.-
“ Light stava dormendo pacificamente, quando…”
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Nyaa: Oh oh oh! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Posterò ogni giorno da oggi fino al 24.Spero in qualche recenzione *W*
Una cosa: provate ad indovinare l’identità del primo spirito.
E ricordate: solo perché Matt è qui con me, non vuol dire che lo spirito non possa essere lui.
Gli unici fuori sono Mikami e Mello.
Salutoni!

Nyaa <3

 

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Capitolo 3
*** Il Secondo Spirito, zucchero, cannella e ogni cosa bell... ehm... mi sono confusa. ***


Ben tornati con il terzo capitolo ^^
Spero vi piaccia e spero di non fare totalmente schifo ^^”
Ne approfitto per dire una cosa: E’ FINITA LA SCUOLA!!!
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- Allora- comincio con un sorriso - direi che possiamo cominciare.-
- Che carina che sei, sorellina Nyaa!- strepita Misa cominciando a “spupazzarmi”.
- Ngh. G-grazie Misa, ma prima ti dirò quello che ho detto a Mello: per l’amor di Rem, cambiati!- dico irritata.
Fisso Mello, leggermente perplessa.
- Qualcosa non va?- domanda sollevando un sopracciglio.
- Naaa! Solo che non sono abituata a vederti vestito così. – rispondo agitata.
- Così come? Mi sono cambiato come mi avevi chiesto, no?-
Annuisco.
Sempre meglio del vestito da “Mamma Natale” sexy che si è messo Misa.
Noto che Matt sta cominciando a sbavare, forse conscio che dal vivo è meglio che in un hentai.
Sogghigno.
- Dov’è il tuo Dio ora?- domando a Matt sempre ghignando.
- Per quello che ne so a letto, impegnato col secondo spirito.- si intromette Mikami.
Sospiro: certo che quando ci si mette…!
- Né Taki, puoi farlo stare zitto? Misa Misa tu occupati di Matt. - ordino senza troppi complimenti.
- Cosa intendi con “Far stare zitto”, Nyaa-Neechan?- mi chiede innocentemente Misa.
Takada sospira e le sussurra un paio di cosette all’orecchio.
- E sì che sei anche più grande di me. - mormora la mora esasperata.
- Bene!- interrompo io - la mia cioccolata è arrivata, quindi ora tacete che parto col capitolo.-

“Light fissò confuso la figura che gli si presentava davanti.
- E tu chi cazzo sei?!- urlò a metà fra il pazzo maniaco e l’esasperato.
- Watashi wa Eru desu.- parlò la misteriosa figura.
-… Eh?- si sentì in dovere di chiedere il castano.
- Non sai il giapponese?- chiese leggermente perplesso l’altro.
- Uhm… ma certo che lo so!- rispose frettolosamente Light nascondendo un vocabolario dietro la schiena.
Si fece un piccolo ripasso mentale:
“Allora, “Watashi wa” seguito da un nome e da “desu” dovrebbe voler dire “Mi chiamo” e il nome.
Momentomomentomomento!!
Quindi se scopro cosa vuol dire Eru conoscerò anche il suo vero nome! E potrò ucciderlo! Dunque… Eru vuol dire…”
- Perché sfogli così freneticamente quel vocabolario, Light-Kun?- domandò la figura, facendosi avanti in modo da poter delineare la sua figura.
Era un giovane alto, leggermente gobbo e dai “pandosi” occhi neri.
I capelli ebano scompigliati gli ricadevano sulle spalle, ed era coperto solo da una misera tunica bianca che lasciava intravedere il corpo magro.
- Ci sono! “Eru” significa Elle! Quindi tu ti chiami… D’OH! Ma questo lo sapevo già.- disse Scrooge lanciando il vocabolario con fare irritato.
- E comunque- continuò Light - perché sei qui? Non dovrebbe esserci un “Allegro gigante” o qualcosa di simile?- domandò il castano, che, probabilmente, aveva sbirciato il “famoso” copione…”

- No, scusa, tu adesso mi spieghi cos’è ‘sto famigerato copione.- dice Mello con tono serio.
Sospiro pesantemente.
- In poche parole? Una copia del testo originale di Dickens.- rispondo annoiata.
- Quindi quello che ci stai leggendo tu?- chiede il biondo.
- O-ovvio, che domande!- borbotto imbarazzata guardandomi intorno agitata.

“- Ma guarda che mangio.- protestò L.
Scrooge sbuffò: lo sapeva questo!
- E comunque- proseguì il moro addentando un bastoncino natalizio (per intenderci: sono quelli a forma, appunto, di bastone bianchi e rossi che nei cartoni e nei film appendono sull’albero. Se non mi sono spiegata bene basta che cercate “bastoncini natalizi” su google immagini ^^. N.d.a) - o venivo io o Demegawa.- terminò leccando il dolcetto.
Light deglutì.
Non c’è dato sapere se per l’azione “sexyssima” che ha compiuto L o per la prospettiva di dover passare del tempo con Demegawa.”

Interrompo un attimo la lettura: c’è una cosa che devo dire.
- Mikami.- lo chiamo.
Lui mugola, tanto per far capire che mi sta ascoltando, visto che lui e Matt sono “impegnati” con Takada e Misa Misa.
- Guarda, questo te lo dovevo proprio dire: GRAZIE!! Grazie per aver ucciso quel panzone schifoso che mi stava sulle palle da quando è apparso la prima volta!- lui solleva il pollice, come a dire “Prego, non c’è di che!”.
Prima o poi gli chiederò anche come fa a scrivere facendo lampi blu e rossi con la penna.

“- Quindi, Scrooge-Kun, direi che possiamo iniziare il nostro viaggio fra il Natali presenti.- e detto questo prese il castano per mano e si lanciarono dalla finestra.
- Bene Light-Kun- cominciò L - or ora andremo a visitare i Natali presenti.- e, detto fatto, si ritrovarono davanti ad una casetta mezza diroccata.”

Osservo Mello con aria complice.
- Oh, non ci pensare neanche…!- mi ammonisce lui.
Il mio sguardo persiste.
- Ugh… va bene, va bene vado.- sbuffa lui.


 

“ Dentro alla casa c’erano, a festeggiare il Natale, l’impiegato di Light, Matsuda Cratchit e suo figlio, il piccolo Tim, che per semplicità chiameremo Near.

- Papà- disse il piccolo (anche se in teoria dovrebbe avere diciannove anni…mah, qui tutti dimostrano cinque anni di meno) - questo Natale non avremo il tacchino, vero?- continua l’albino con una voce così atona che suonerebbe uguale dire sia “Mi è morto il gatto” che “Ho vinto cinquemila euro”.
- Mio piccolo Near- disse Matsuda - sai bene che il signor Light mi paga poco o niente, anzi a volte mi chiede dei soldi, e quindi niente tacchino. Poi il tacchino si mangia al giorno del Ringraziamento, ma se proprio vuoi abbiamo una sagoma fatta con la colla vinilica e la carta igienica.- terminò il padre con un sorriso.
- Ma perché quel bambino non si alza da terra?- domandò Light.
Lo Spirito addentò una ciambella, - Perché non può: è, per citare Wikipedia, storpio, rachitico e soffre di  acidosi tubulare renale.- disse tutto d’un fiato.
Scrooge lo guardò perplesso.
- Ma sei sicuro che non sia perché non ha voglia?- chiese lui.
- … può anche darsi- ammise il moro.
- Ma sono comunque tutti felici, anche nella loro povertà vivono bene, giusto Light-Kun?- chiese con aria di ovvietà L.
Il castano si strinse nelle spalle.
- Bhe, a me sembra che il piccoletto voglia dei modellini giocattolo e Matsuda sarebbe contento con un po’ di pecunia in più.-
- Ehm ehm… sì, ma nel complesso sono felici, no?- domandò speranzoso Eru.
- Dici? No perché a me sembra che stiano meditando un suicidio collettivo e…- il castano venne interrotto a priori.
- Se dico che sono felici sono felici!- sbraitò lo Spirito, perdendo per un attimo la calma che lo caratterizzava.
I due si spostarono in un’altra casa, questa apparteneva al nipote di Light.
- Ahaha! Povero zietto sfighetto!- fece Fred detto Mello.
- Non considera nemmeno il Natale!- continuò lui.
- Tsk, ma non lo sa che è il momento migliore per rimorchiare? Con tutto quel vischio…- lo appoggiò un ragazzo dai folti capelli rossi, mentre faceva la cosiddetta “risatina da donna nuda” (presa dal telefilm “How I meet your mother”, by Ted n.d.A)
Light si accigliò, cominciando ad urlare contro il nipote.
- Zietto sfighetto?! Ma come ti permetti? Adesso vengo lì e ti concio per le feste!- urlò il castano.
L sospirò.
- Misa non ti ha detto che non possono vederci?- domandò con fare rassegnato.
Light, che aveva già impugnato una sedia, lo osservò perplesso.
- Ehm… a dire il vero no. - rivelò.
- Lo sapevo… è proprio un’idiota.-”

- Ehi! Misa non è idiota!- urla la bionda, ora con la bocca libera in quanto Matt è andato a recitare.
- Bhe Misa… diciamo che non hai esattamente il Q.I di Near, L, o Mello, ma non sei proprio idiota.- cerco di rassicurarla io.
- Ma se una foglia di lattuga è più capace!- obbietta Takada.
E giù altra rissa.
Sospiro, se andrò avanti a sospirare avrò bisogno di un inalatore per l’asma.

“ Così L portò Light a vedere vari altri Natali, tra cui quello dei famosi minatori che non vedevano le famiglie per quasi un anno e quello di un barbone alcolizzato e chitarrista di nome Gigi *.
- Dimmi Light-Kun, ti sei convinto alla redenzione?- domandò il moro smangiucchiato una ciambella glassata che aveva rubato approfittando del “fattore invisibilità”.
- Ma anche no. I soldi contano più di tutto. I soldi e il Death Note. - fece Light con fare sicuro.
- Dimmi piuttosto, chi sarà il terzo Spirito? La Fatina dei denti?- chiese Light ridendo spudoratamente.
- No- cominciò il moro - in realtà sarà Pino di Rivombrosa.-
- Chi?- chiese il castano strabuzzando gli occhi.
- ‘Sto cazz…- ma lo Spirito sparì prima di poter concludere il tanto meritato insulto alla figura di Scrooge.
Light si guardò intorno, era da solo nella nebbia.
D’un tratto una figura gli si avvicinò.
- Sei tu Light Scrooge? Piacere, io sono lo Spirito del Natale Futuro.-…”

- Olè! E ora, mentre Taki e Misa fanno rissa, direi che ho due opzioni:
- Armarmi di vuvuzela e aprire le scommesse su chi vincerà.
- Continuare la storia.
Direi che opterò per la seconda!- i bambini esultano felici.
Mi chiedo se sia perché non vedono l’ora di ascoltare il seguito o perché pensano “Via il dente, via il dolore”.
Dalla porta rientrano Mello e Matt, uno più congelato dell’altro.
- T-t-ti odio! L-lo sai v-vero?- mi chiede il biondo balbettando.
- Ma statti zitto Titti!- gli rispondo io.
- Titti?- domanda sopprimendo una risatina Matt.
- Sì, mi ricorda Titti.- dopo qualche secondo do un pizzicotto a Mello.
- Ahi! Perché l’hai fatto?!- domanda lui massaggiandosi il braccio colpito.
- Perché io ODIO Titti.- spiego semplicemente.
- E anche Jerry… e  Bugs Bunny.- continuo.
- E Topolino-
- Finito?- domanda Matt.
- … e Paperina. Sì, adesso ho finito.- dico con un sorriso.
La porta si apre ed entra Near.


- Kyaaah!!- con un urlo da fangirl mi lancio sull’albino, che mi fissa con noncuranza.
- Ma cosa mi combini Nyaa? Ti mando qui per leggere una storia e tu racconti…questo?- chiede lui.
Mi toglie il libro dalle mani e nota che la copertina è solo appoggiata.
Dopo aver rimosso la copertina si può notare che quello che stavo leggendo è un libro di cucina, avete presente quei mattoni stile “Benedetta Parodi”? Ecco.
- Perché leggevi questo?- domanda Near scandendo bene le parole.
- Bhe… ecco…- comincio imbarazzata, sedendomi imbraccio a lui - il fatto è che ho perso il libro, e quindi ho improvvisato con dei pezzi della storia che mi ricordavo.- confesso accucciandomi su di lui.
- Ah ecco perché mi sembrava così strana.- dice Mello, sogghignando per la posizione in cui mi sono messa.
- Ma ti piace Near?- chiede lui.
- Nh… molto.- rispondo allacciando le bracca attorno al suo collo, tanto siamo più o meno alti uguali.
L’albino in questione arrossisce e volta lo sguardo imbarazzato.
- Dai bambini, adesso vi racconto io la storia come si deve.- dice lui, ma i bambini non sembrano d’accordo e cominciano a protestare.
- Eh… sai come si dice Near: “Se non riesci a completare il puzzle sei solo un perdente”.- rincara la dose L, che non so come dove e quando sia entrato.
Il moro prova anche a palpare Misa, ma si ritrova con una cinquina stampata sulla guancia.
- Sai che non sei più invisibile, vero?- chiedo io.
Oltretutto questa sera L è piuttosto sadico, tra il commento a Near e lo “’sto cazzo” mancato a Light…
- Il popolo ha parlato, passami il libro Shiro-Chan!- dico con un sorriso, facendo arrossire Near.
- Shiro-Chan?- chiede Mello perplesso.
- Sì, dovrebbe voler dire qualcosa tipo “Bianchetto”, no?- continuo io.
- A che ti serve il libro? Tanto inventi.- mi fa notare Mikami.
- Torna a limonarti con Takada e non crashare le ball.- rispondo con un misto di inglese e italiano, facendolo anche arrossire.
- E’ per fare scena, per creare l’illusione.- spiego poi.
- Bene, cominciamo!-.
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Nyaa: Oh oh oh! Buon Salve!! Piaciuto il terzo capitolo?
Ah già, il “* “ vicino a Gigi si riferisce al fatto che è un personaggio creato da me e dall’altra che usa l’account, sulla base di un pupazzetto da dita col naso rosso.
Oggi mia mamma ha visto l’episodio dove è morto Demegawa e io ero lì a ballare e a cantare“Il ciccione schifoso è morto! Il ciccione schifoso è morto!”
* Cough cough* Sono un po’ depressa perché a scuola mi prendono in giro per l’erre moscia ç.ç Mica posso controllarlo T.T
Una menzione speciale a Beyond per aver azzeccato l’identità dello spirito ^^
Come al solito provate ad indovinare l’identità dello spirito ^^
Recensite por favor! ^^
Salutoni!
Nyaa <3

 

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Capitolo 4
*** Il Terzo Spirito, ricordati che devi morire! ***


Nyaa: Buondì o gente che è arrivata fin qui.
Vi avviso, questo è il penultimo capitolo ç.ç
E’ stato bello finché è durato *si asciuga lacrimuccia*.
Lo dedico a Marianna, un’amica di mio padre, che mi sta facendo usare abusivamente il suo pc.
Ti adoro Mari <3
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- Allora- comincio io - siete pronti a conoscere l’ultima parte di questo racconto?-
Sì, vabbè, fondamentalmente sono ignorata da tutto e tutti, ma io vado avanti.

“- Sei tu Light Scrooge? Piacere, io sono lo Spirito del Natale Futuro.- disse uno strano essere.
Indossava un lungo mantello nero, accompagnato da una falce, e si poteva vedere solo il suo braccio.
- C-cosa sei tu?- chiese Scrooge tremante.
- Questo non è importante, ti porterò nel futuuuuro!- rispose lui facendo strani gesti con le mani, particolarmente gasato.
In pochi secondi i due si ritrovarono in una stazione.
Gente che correva da tutte le parti e c’erano alcuni ragazzi che oltrepassavano un muro; uno di questi si fermò e quello che sembrava il padre lo rassicurò, tirando in ballo il suo bellissimo nome.
- D’oh! Futuro sbagliato, ti ho portato nell’epilogo di Harry Potter!- borbottò irritato il fantasma, prima di portarlo in un altro luogo.”

- Ah, quasi dimenticavo- inizio io - visto che qualcuno mi ha fatto notare che forse sto trattando un po’male i mocciosi ci tengo a far notare che, onde evitare di ricevere denunce, loro sono COMPLETAMENTE d’accordo.- concludo, lanciando sguardi gelidi ai bambini che fanno cenno di no con la testa.

“ - Un cimitero?- domandò Light.
- No, la “Casa di Prezzemolo” a Gardaland ha cambiato style… ma ti pare?! Cioè, è pieno di lapidi e corvi e tu mi chiedi se è un cimitero?- chiese irritato lo Spirito, che si aspettava un ragazzo più sveglio (o comunque con un Q.I che superasse le due cifre…).
- Bene, ora secondo il copione…-.”

- In che senso “copione”?- chiede Near.
- Pff… il solito, un semplice copione…- borbotto annoiata.
- Cioè?- insiste lui.
- Mello, per l’amor di Kami, spiegaglielo tu. - dico sconsolata.

“- … dovrei “indicare una zona lasciando intravedere solo la mano e…- venne interrotto da un fulmine bianco che gli si avventò addosso.
- Ryuk!! Razza di deficiente, che stai facendo?! Come hai osato rubarmi il lavoro, IO sono lo Spirito del Natale Passato!- disse il neo-spirito con tono altamente incazzoso.
- Ahem… scusa Rem. E’ che questo umano mi sembrava interessante.- ribatté sghignazzando Ryuk.
- Me ne fotto alla stragrande! Ora tu te ne vai e mi lasci fare il mio lavoro, CHIARO?!- chiese, non molto educatamente, l’essere bianco.
Ryuk annuì e sparì in un *Puff* ”

Sento qualcosa appoggiarsi sui miei occhi, e una voce lugubre mormorare “Indovina chi sono?”.
- Ommioddio!! Edward Cullen, un Teletubbies, un pokèmon della quinta generazione, un maniaco!!- comincio a sparare risposte terrificanti a caso, nella speranza che quell’essere mi lasci in pace.
- Non so se prenderlo come un insulto o come un complimento…- borbotta la figura girando attorno alla poltrona e posizionandosi davanti a me.
- Ryukku! Qual buon vento?- chiedo sollevata che non sia un Teletubbies.
- Ryukku?- chiede perplesso Mello.
- Sì, lo preferisco a Ryuk. - confesso io.
- Comunque sono qui perché da solo mi annoiavo, e mi hanno detto che qui c’eravate tutti… hai una mela?- cambia subito argomento.
- Nh. Forse una banana… tu che dici Eru?- chiedo rivolgendomi al moro che, ora come ora, è impegnato a “scofanarsi” (divorarsi) una quantità immane di dolci.
- Ho una torta alle mele, può andare?- chiede lui.
- Perfetta!!- esclama Ryuk, andando a mangiare con lui.
Sospiro e do a Near una decina di fogli.
- Sai farci degli aereoplanini?- chiedo.
Lui annuisce e in pochi secondi li prepara, sta per lanciarli ma lo fermo.
- Eh no! Guarda che lo so che la tua mira fa schifo! Mikami, lancia ‘sti fogli e vedi prendere tutti.- ordino io.
Sono fogli di Death Note, così tutti potranno vedere Ryuk.

“ - Light Scrooge - cominciò lo Spirito - guarda!- disse indicando una lapide.
Il castano si avvicinò e scostò delle foglie dalla scritta, il nome parlava chiaro.

Raye Penbar.
- Ehm… mi sa che qui c’è un errore.- fece notare Light, che, anche se idiota, almeno ricordava il suo nome.
Una donna dai lunghi capelli neri si avvicinò alla tomba poggiandoci sopra un mazzo di fiori.
- Ti amo Raye. - disse semplicemente la donna.
- E scoverò chi ti ha ucciso ad ogni costo!- terminò più determinata che mai.
- La conosci?- chiese Rem.
- Sì, è Naomi Misora, la moglie di un tizio che ho ucciso.- rispose Light.
- Era un criminale?- domandò nuovamente lo Spirito-Mummia.
- No- iniziò Scrooge - mi doveva dei soldi.-
Sorvolando sull’ultimo commento di Light lo Spirito lo portò ad un’altra tomba.
- Guarda questa, Scrooge, ti dice niente?-
Il vecchio/ventiduenne guardò terrorizzato il nome.

- Allora?- chiese impaziente lo Spirito: tra poco iniziava la sua Sit-com preferita e NON poteva assolutamente perdersela, soprattutto non per colpa di un “rincotrofo” (Mio vocabolario personale :3 N.d.A) come Scrooge.
- Scusa ma… chi caspita è Roger Ruvie?- chiese il castano indicando il nome inciso sulla lapide.
Lo Spirito si trattenne dallo sparare una parolaccia che avrebbe fatto impallidire il peggior scaricatore di porto del mondo.”

- E che parola era, sorellona Nyaa?- mi chiede un piccolo di sette anni, stando ben alla larga da Ryuk.
- Ehm…- c’è Near che mi guarda malissimo, del tipo “Digli qualcosa che non devi dirgli e col cavolo che esco con te,”, Mello invece ha uno sguardo da “Se glielo dici Near ti ammazza”, e Matt è… bhe, lui ha uno sguardo perso nel vuoto.
Vuoto che, stranamente, coincide con la scollatura del vestito di Misa.
- Ecco… voleva dire “Corbezzoli”.- invento sul momento.
- E non si deve dire?- chiede ancora lui.
- No, assolutamente.-

“ I due stettero ad aspettare per qualche minuto che qualcuno che venisse a piangere sulla lapide, ma niente.
Capirono che doveva trattarsi di uno di quei vecchi schifosi, sadici e crudeli.
Passarono alla prossima tomba, sulla quale era chino un ragazzo moro che rideva come un pazzo.
- Eru?!- chiese Light allibito.
Ma su che tomba stava ridendo? Possibile che fosse...?
Si avvicinò.
Sì, non c’erano dubbi: quella era la sua tomba:

Light Scrooge 28- 02- 1869/ …

La data finale non si leggeva…
- I-io morirò?- chiese tremante il castano.
Intanto L continuava a ridere sulla tomba di Kira, spanciandosi e facendo gesti non molto gentili, tra le parole senza senso che pronunciava si poteva distinguere un “Vendetta!” e un “Come ci si sente a vedere il proprio migliore amico a ridere sulla propria tomba? Non bene vero?” e altre frasi del genere.”

- Non ricordavo che L fosse così sadico.- dice Mello.
- Detto da te… comunque forse la morte l’ha peggiorato.- rispondo sovrappensiero.
- A me non m’ha cambiato d’una virgola, mi è solo sparita la cicatrice.- ribatte lui.
- Già, e tu mi devi spiegare come hai fatto a bruciarti mezza faccia ma ad avere integri i capelli.- cambio argomento e lo guardo negl’occhi.
Lui distoglie lo sguardo e fa fare “Swisch” ai suoi capelli.
- Il segreto è tutto nel balsamo.- risponde con un ghigno.
- Mh. Così sembri Light. Comunque, a voi la morte vi ha cambiato molto?- chiedo io.
- Io non sono morto.- fa notare Near.
Tutti lo guardano male.
- Uhm… io sono un po’ meno “pazzo assatanato”.- comincia Mikami.
- Sono meno fissata con Light.- continua Takada - e poi adesso mi piace qualcun altro.- mormora gettando sguardi imbarazzati a Mikami.
Noto che Mello la guarda male.
- Perché la guardi così?- domando.
- Perché mi ha ucciso.- sibila lui.
- E vabbè, bisogna perdonare nella vita! Guarda Taki: Mikami l’ha uccisa eppure stanno assieme…- non faccio in tempo a finire la frase che sento un sonoro *Sciaff!!* e mi volto appena in tempo per vedere Takada che molla uno schiaffo voltafaccia a Mikami.
- Brutto bastardo!- grida lei - Questo non me l’avevi detto!- e va a ritirarsi dall’altra parte della stanza.
Mikami invece è più forever alone che mai.
- Ehm… io sono apparso poco, ma comunque non mi è cambiato molto.- prova a sciogliere la tensione Matt.
- Tu sei apparso in due fotogrammi e hai più fan di Light, non è normale.- preciso io.
- Sarà per il mio charme?- si vanta lui.
- Credici.- rispondo io sottovoce.

“ Light si inginocchiò ai piedi della lapide in pietra.
- Posso evitarlo?- chiese lui - posso evitare la mia morte?-
- In teoria sì. - rispose lo Spirito.
- E come?- domandò Scrooge.
- E mica te lo dico.- fece lo Rem - Il fatto che sei morto non può che rendermi felice, Scrooge.- disse fredda lei (perché in teoria Rem è femmina).
- Ti prego Spirito! Farò ciò che vuoi: sarò buono e generoso, festeggerò il Natale, mi laverò sempre i denti ma TI PREGO salvami!!!- urlò il castano buttandosi ai piedi dello Spirito.
- E sia Scrooge.- disse dopo qualche secondo di esitazione
- Tu avrai una seconda chanche, non la sprecare!- e, dopo quest’ultima ammonizione lo Spirito sparì.”


- Bene, direi che ora posso finire.- dico con un sorriso.
“ Light Scrooge si ritrovò nel suo letto…”

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Nyaa: Piaciuto il chap? Scusate se è un po’ corto, ma lo divido in 2 parti.
Ci vediamo domani con l’ultimo capitolo ^^
Salutoni!
Nyaa <3

 

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Capitolo 5
*** E' finita gente! ***


 Nyaa: Oh oh oh! Buonsalve e buona Vigilia di Natale a tutti/e ^^
Vi lascio con l’ultimo capitolo di ‘sta storiucola…
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- Bene cominciamo!- dico infervorandomi.
Anche se… non c’è decisamente clima da festa:
Mikami sta a fare Forever Alone da qualcosa tipo venti minuti.
Misa sta ossessionando Near per capire come fa a dimostrare otto anni di meno, inchinandosi e urlando qualcosa come “Insegnami maestro!!!”.
Matt sta sbavando dietro a Takada che non fa che lanciare occhiatacce a Mikami.
L sta costruendo delle torrette di zucchero.
Ryukku sta facendo cadere le suddette torrette usando una fragola.
Near sta ignorando Misa e sta facendo un castello con le carte.
Mello soffia sul castello di carte di Near.

I bambini si stanno facendo i cavoli loro.
- Ehm… qualcuno mi ascolta?- domando perplessa.
-… davvero, va bene chiunque!- continuo poi.
Ok, adesso basta.
- Ma porca di quella porcaccia zozza porcosa!!!- urlo senza sapere cosa ho detto esattamente.
Sarà l’abitudine di autocensurarmi che ho sviluppato da quando il mio cuginetto di quattro anni mi ha praticamente mandata a fanculo.
- Ascoltatemi!! Allora:
Mikami, Takada, avete rotto le palle! Avete presente Light e L? Ecco, il primo a fatto fuori il secondo ma ci sono molte più storie su di loro che su Light e Misa.
Misa, anche tu sembri giovane, sta tranquilla.
Matt, è inutile che ci provi con Takada, o vai con Misa o con Mello o t’attacchi.
Near, te vieni qui.
Ryukku, L, finitela e ascoltatemi!
E Mello… no, tu puoi anche stare la. -
- Ma che bastarda!- ribatte il biondo imbronciato.
- Io vado avanti, che lo vogliate o no. -

“ Light Scrooge si ritrovò nel suo letto.
Si alzò di scatto e la prima cosa che fece fu…
No, non è andato a chiedere che giorno fosse, poveri illusi.
Si è pettinato.
Poi si è messo un po’ di fondotinta.
Si è vestito.
Si è girato i pollici e POI è andato a chiedere che giorno fosse.
Il castano si affacciò alla finestra.
- Ehi ragazzino, che giorno è oggi?- domandò ad un moccioso che passava di li.
In meno di un secondo si ritrovò una pantofola stampata sulla guancia destra.
- Cazzo urli alle otto del mattino di Natale?!- urlò qualcuno.
Light annuì.
- Grazie tante signore!-
- Ma allora sei sordo oltre che scemo e mattiniero! Statti zitto!!- gridò nuovamente il tipo.
Il giovane (più o meno) Scrooge corse in strada.
E, dopo essere inciampato solo cinque volte, era il suo giorno fortunato, riuscì ad uscire di casa.
- E’ Natale, è Natale!!!- gridava con gioia.
Sì, si sarebbe redento, avrebbe portato la felicità nel cuore della gente!
Avrebbe regalato un tacchino e dei giocattoli al piccolo Near, e dei cioccolatini a suo nipote Mello.
E con questi buoni propositi si incamminò per la strada.

Dove fu investito dallo spazzaneve delle 8:00.”

- Fine.- concludo con un sorriso.
Tutti mi guardano stupiti.
- No, fammi capire- comincia Mello - tu ci hai rotto le scatole per quasi una settimana per fare finire ‘sto schifo di storia in stile “Puf, è morto”?!- mi chiede nevrotico il biondino.
-Ehm… dai, almeno si può dire “E vissero tutti felici e contenti”, no?- domando speranzosa.
- Uhm… a proposito, dov’è Rem?- chiede Misa perplessa.
- A vedere la sua telenovelas, mi pare ovvio.- rispondo annoiata.
Improvvisamente la porta viene spalancata con un calcio, ed entra una persona che non avrei mai voluto vedere.


Dai, a questo punto della storia potete capire da soli chi sia, no?

No, non è Batman.
Light Yagami.
Sì, il castano più odioso di tutto il mondo manga ha appena sfondato la porta dell’orfanotrofio e mi sta indicando con fare arrabbiato.
No, peggio, ha una faccia da “Adesso ti uccido e mi devi pure adulare mentre lo faccio”.
- TU!!!- urla il coso.
- Come hai osato?! Come hai osato trattare così il tuo…-
- Kami?- lo interrompe Mikami.
- Sì, appunto, il tuo Dio! Come ti sei permessa.- sta per saltarmi addosso ma L e Matt lo bloccano da dietro.
-Ghaaa! Mollatemi! Devo ammazzare quella mocciosa!- si dimena il ragazzo.
- Oh no. Tu non puoi sperare di chiamarmi mocciosa e passarla liscia!- mi lancio anch’io contro di lui ma vengo prontamente bloccata da Mikami e Mello.
- Waaa!!! Mollatemi! Mello, lasciami o ti mordo una mano!!- cerco di sottrarmi alla loro presa ma con scarso successo.
A volte dimentico che sono entrambi uomini.
Mah, sarà per i capelli?
Dopo che mi sono calmata i due mi lasciano andare.
Guardo in cagnesco lo Yagami.
- Ma si può sapere perché odi così tanto il mio Light-Kun?- chiede Misa.
Tutti mi fissano.
Penso si aspettino una risposta intelligente, del tipo “perché ha fatto soffrire molta gente” o cose simili.

Non mi conoscono bene, allora.
- Perché è un brutto cattivo! Gneee!- e, con una linguaccia, vado a rifugiarmi dietro a Near.
C’è un sospiro generale.
Io sorrido e mi volto verso i bambini.
- Allora ragazzi, piaciuta la storia?- chiedo con un sorriso a trentadue denti.
I piccoli annuiscono, mezzi addormentati.
- Bhe, buona Vigilia.- auguro io.
Uno di loro, più precisamente il bambino occhialuto che avevo centrato tempo prima con la spatola ( che, per la cronaca, ha un cerotto gigante sopra il naso), si alza in piedi.

- Ma guarda che non è la Vigilia!- dice lui.
Lo guardo malissimo, preparandomi a tirargli una scarpa se necessario, ma una “mano” sulla spalla mi impedisce di fare qualcosa.
- Guarda che ha ragione- dice Ryuk.
- Se lo dici tu… comunque leva quell’artiglio antropomorfo dalla mia spalla.- ribatto scostandomi.
- No, è vero.- insiste Mello.
- E’ mezzanotte, quindi si può dire che è ufficialmente Natale.- termina il biondo.
Oh.
Ma davvero?
Guardo il grande orologio sopra il camino che, effettivamente, segna le 24:03.
- E allora in tal caso… piano F-12! Attivato!- premo un grosso pulsante rosso nascosto nel libro e dal soffitto piove qualcosa che resta sospeso a mezz’aria.
- O mio Dio. - sussurra Mikami.
- Sì? Mi hai chiamato?- chiede Light.
- Non tu! QUELLO!!- e il moro indica un punto sopra le nostre teste.
Tutti voltano lo sguardo verso l’alto ed impallidiscono: sopra di noi ci sono circa due tonnellate di vischio.
Sogghigno voltandomi verso Near, con uno sguardo da stupro negli occhi e un sonoro *Kiran!* che mi accompagna (per intenderci: http://www.youtube.com/watch?v=u7RW1KJVs0I
al minuto 3:30, ecco, quello è il mio sguardo ù.ù N.d.A).
L’albino indietreggia, sino a finire spalle al muro.
- Daaaaiii!! Almeno un bacino a stampo!- lo prego io.
Non do molta importanza hai baci a stampo e, pur che non sia Imagay, potrei darlo a tutti in questa stanza, ragazze comprese.
- S-sulla guancia.- prova a ritrattare il puffo bianco.
- Sapete, con tutto il vischio che c’è qui in teoria si dovrebbe fare molto di più che un semplice bacio.- fa notare L, che si guadagna una maledizione da Near.
Alla fine ottengo il mio bacio sulla guancia ma, da brava furba, volto la testa appena in tempo per catturare le sue labbra in un bacetto veloce.
Mi guarda, completamente bordeaux.
- Ha-hai barato.- borbotta lui.
Sogghigno tirando fuori la lingua.
In parole povere la serata termina con baci fra tutti, sì, anche yaoi, e tutto si è risolto per il meglio.
Auguriamo la buona notte ai bambini e mi metto il cappotto.
- Dove vai? Non passi il Natale con noi?- chiede Mikami, ancora saldamente abbracciato a Takada (hanno fatto pace).
- Sisì! Nyaa-Neechan, stai con noi!- lo appoggia Misa, attaccata stile piovra a Light.
Li guardo schifata.
- Ma anche no. - rispondo annuendo.
- Sorry, ma io ho una famiglia e devo passare il Natale con loro.- dico con un sorrisetto.
Gli altri annuiscono dispiaciuti, eccetto lo Yagami.
- Dai Light, abbiamo avuto i nostri alti e bassi, più che altro bassi, ma non pensi che almeno a Natale potremmo fare pace?- chiedo al castano.
Lui mi guarda dubbioso e poi annuisce.
- Batti il cinque Yagami!- dico con un sorriso.
Lui mi batte il cinque, o almeno ci prova perché appena si è avvicinato chiudo la mano.
- Uovo. - dico con nonchalance.
Lui mi guarda malissimo mentre gli altri ridacchiano.
- Non trovate che manchi qualcosa?- chiede d’un tratto Matt.
Tutti ci voltiamo verso Near.
Il suddetto ci guarda male.
- Neanche morto.- sibila.
- Oh andiamo Shiro-Chan!- chiedo con gli occhioni lucidi.
- Sì Shiro-Chan, fallo per noi.- mi fa il verso Mello, che riceve una gomitata nelle costole come risposta.
- Uff, al diavolo… Che Dio ci benedica tutti quanti.- dice con una vocina smielata che non gli appartiene.
- Grazie, grazie, farò il possibile.- si intromette Light.
Lo guardiamo tutti male.
Sorrido, è stato un Natale fighissimo!!
Mi incammino verso casa, abbracciando un peluches a forma di Near, ossia il regalo che mi ha fatto il mio amore albino.
Comincia a nevicare e un fiocco di neve mi si posa sul naso, mi ricorda Near.
Comincio a ridere e corro fra la neve come una bambina, quale effettivamente sono.
E’ tutto perfetto.


Ok, ma ora io come cacchio ci torno a casa?!

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Nyaa: Buhahaha! Fine idiota per un racconto idiota :3
Scusate ma proprio non potevo far diventare Light buono ù.ù
Ah, tanto per informazione, lo spazzaneve lo guidava Matsuda che cercava di racimolare un po’ di pecunia.
Ringrazio tutte quelle che hanno recensito e anche chi ha letto in silenzio! Siete la linfa che mi scorre nelle vene *W*.
Ash: My lady, nelle vene non scorre la linfa…
Nyaa:… è Natale e quindi non ti meno.
Vabbè, buona Vigilia e Buon Natale!
Alla prossima schifez- ehm… storia.
Salutoni!
Nyaa <3 

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