Umani e Vampiri di maria95 (/viewuser.php?uid=111911)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 3 capitolo ***
Capitolo 5: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 1 *** PROLOGO ***
Ragazzi
ecco qua il capitolo correto, ringrazio ancora una volta alla beta
reader Seline per il suo aiuto.
PROLOGO
POV Raf
Erano ormai ventidue anni che ero chiusa in casa, in una gabbia dorata.
Pensavo ancora ai miei poveri genitori morti quando avevo solo un anno.
Ero stata adottata dalla famiglia Spring subito dopo la morte dei miei
genitori. La famiglia Spring era da sempre la più ricca
della città, erano buoni amici dei miei genitori e mi
avevano adottata per non lasciarmi finire chissà dove, erano
e sono sempre stati meravigliosi. Avevano anche un figlio, che si
chiamava Gabi. Gabi era un ragazzo davvero meraviglioso, dolce e
protettivo, era come un fratello per me ed era anche l'unico amico che
avevo, visto che non mi facevano mai uscire di casa. Mi dicevano sempre
che le strade, fuori, erano molto pericolose, soprattutto
perché c'erano i vampiri. Mi sarebbe piaciuto sapere
perché ce l'avevano tanto con loro, secondo me i vampiri si
comportavano così solo per difendersi da noi, secondo me non
erano tutti cattivi. Da quello che avevo sentito alcuni bevevano sangue
animale e non umano. Mi sarebbe piaciuto molto poter uscire almeno una
volta per poter vedere la città, una volta soltanto e,
chissà, forse avrei incontrato anche la mia anima gemella,
chi può dirlo. Sentii qualcuno bussare alla mia porta.
-Raf posso entrare? Sono io, Gabi.-mi disse lui.
-Si, certamente, entra pure.-risposi.
-Tutto bene? Guardi ancora la gente fuori dalla finestra?-mi disse Gabi
sorridendo.
-Eh, già. Mi piacerebbe tanto poter uscire, anche solo una
volta, da questa casa.-dissi triste.
-Non fare cosi, non mi piace vederti così triste. E poi, sai
benissimo che le strade sono pericolose e che ci sono i vampiri. Non
vorrei mai che ti capitasse qualcosa di brutto.-disse Gabi,
sorridendomi dolcemente.
-A proposito, come mai sei venuto?-domandai curiosa.
-Ah, si, da noi stasera ci sarà un ballo molto importante.
Il “Ballo della Rosa” è ti volevo
chiedere se ti andava di andarci con me...-mi domando.
-Certamente, mi farebbe piacere.-dissi sorridendo.
-Bene, allora è deciso. Io devo andare a dirlo a
papà, ci vediamo dopo. Ciao.-mi disse, prima di uscire dalla
mia stanza alla velocità della luce.
Il “Ballo della Rosa”, interessante. Questa
è un'occasione da non perdere. Forse troverò
degli amici e forse la mia metà, Dio, sarebbe troppo bello,
sarei la ragazza più felice del mondo.
POV Sulfus
Sono con mio padre e mia sorella minore Chatarina, dobbiamo
assolutamente partecipare stasera al “Ballo della
Rosa”, dobbiamo fermare ad ogni costo i vampiri della Luna
Nera dal fare del male agli esseri umani. Io sono il principe e il
futuro re dei vampiri Devil. Ci sono due tipi di vampiri: i vampiri
della Luna Nera che hanno una luna nera al contrario sulla fronte e poi
noi, vampiri Devil, che possediamo grandissimi ali da pipistrello con
delle corna in testa. I vampiri della Luna Nera non fanno altro che
bere sangue umano mentre noi ci nutriamo di quello animale; non
vogliamo fare del male agli umani, anche se a volte la tentazione
è forte. Gli umani pensano che tutti i vampiri siano uguali,
ma se conoscessero la verità, forse non ci tratterebbero
così. Sono un ragazzo di ventiquattro anni, come il principe
della Luna Nera: Diamond.
-Bene, è meglio se organizziamo un piano.-disse
papà.
-Entreremo di nascosto e ci mischieremo tra la gente, così
non daremo nell'occhio; di sicuro anche i vampiri della Luna Nera
faranno così, dobbiamo stare attenti e con gli occhi bene
aperti.-ci disse papà.
-E io, che devo fare, papà?-domandò Chatarina.
Chatarina ha solo dieci anni, ha i capelli che le arrivano alle spalle,
lisci di un fucsia chiaro e gli occhi rossi.
-Tesoro, tu rimani qui. Per te è molto pericoloso.-le disse
papà.
-Uffa! Voglio dare anche io una mano.-disse Chatarina.
-Su sorellina, non fare così. Quando sarai più
grande.-dissi cercando di farle cambiare idea.
-Io sono grande!-mi disse guardandomi negli occhi.
-Si, si, come no. Devi bere ancora tanto di quel sangue animale per
crescere sorellina.-dissi io ridendo.
Andai nella mia stanza. Mi dovevo preparare per il ballo e mi dovevo
assicurare di essere perfetto,chissà
forse avrei potuto incontrare una bella umana.
Nel frattempo, nel
palazzo della Luna Nera...
-Allora, come procedono i preparativi?-domando il principe Diamond.
-Tutto apposto principe. Gli umani non sapranno cosa li
colpirà.-disse uno dei vampiri.
-Bene. Non vedo l'ora di vedere le loro facce al ballo, hahahaha.-disse
il principe scoppiando in una risata malefica alla fine.
Che succederà al “Ballo della Rosa”?
Continua......
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Capitolo 2 *** 1 Capitolo ***
Ciao
ragazze, ecco a voi il primo capitolo. Spero che vi piaccia.
(POV Raf)
Sono già le otto di sera e sono pronta da un pezzo per
andare al “Ballo della Rosa”. Non mi piace
esagerare, infatti ho indossato un lungo vestito di un blu chiaro,
semplice, che arriva fino alle caviglie e ho usato il ferro per fare
dei boccoli, insomma, niente di che. Al collo portavo la stessa collana
che avevo da quando ero nata, la collana d'oro che i miei veri genitori
mi lasciarono. Era a forma di cuore e dietro c'era scritto: "La nostra
piccola angel", mentre all'interno c'era una foto con loro che mi
tenevano in braccio. Sono emozionata per il ballo, è la
prima volta che partecipo e sono davvero molto agitata, e se sbagliassi
qualcosa? Meno male che con me ci sarà Gabi, altrimenti
sarei fritta. Non so il perché o per quale ragione, ma ho la
strana sensazione che mi succederà qualcosa di bello
stasera, ma anche qualcosa di brutto, chissà
perché? Sentii bussare alla porta della mia stanza.
-Raf, ti dispiace se entriamo un attimo?-mi chiese Gabi, di sicuro era
con suo padre.
-Tranquilli, entrate pure.-dissi sorridendo.
Non appena furono entrati sgranarono gli occhi e mi guardarono entrambi
con delle facce strane.
-Perché mi guardate in quel modo? Se non vi piace il vestito
posso benissimo cambiarmi.-dissi preoccupata. Che figuraccia!
-Ma no mia cara, al contrario, sei davvero bellissima.-mi disse il
signor Sprint.
-Sono d'accordo con papà. Non 'è ragazza al mondo
più bella di te.-mi disse Gabi dolcemente.
Arrossii di botto, non ero abituata ai complimenti.
-Non esageriamo, ci sono tantissime ragazze più belle di me,
ne sono sicura.-dissi.
-Ragazzi, io vi lascio soli. Devo andare.-ci disse il padre di Gabi.
-Sai Gabi, anche tu stai veramente bene così.-gli dissi.
Gabi arrossii, poverino, forse nemmeno lui era abituato ai complimenti.
-Vogliamo andare principessa?-mi chiese.
-Dai, smettila.-dissi sorridendo.
Arrivammo davanti a delle tende.
-Bene, signore e signori.-disse il padre di Gabi.
-Gabi scusami, adesso che facciamo?-domandai preoccupata.
-Raf, stai tranquilla, papà ci presenterà al
pubblico, tutto qui.- disse sorridendomi rassicurante.
-Adesso vi vorrei presentare mio figlio, Gabi Spring, e la sua compagna
di stasera, la dolcissima Raf Serafini.-disse a tutti il signor Spring.
Le tende si levarono e vidi tantissima gente che mi guardava in modo
strano. La maggior parte delle ragazze mi osservavano con odio, come se
mi volessero uccidere e la maggior parte dei maschi mi fissava come se
avessero visto il sole per la prima volta. Io arrossii e abbassai la
testa timidamente. Scesi le scale insieme a Gabi ed iniziarono le
danze.
Ballammo per un bel po' e, dopo, ci fermammo per prendere un po' d'aria.
-Raf, tu siediti e prendi un po' d'aria, io vado a prenderti qualcosa
da bere.-mi disse.
-Va bene, grazie.-risposi.
Gabi si diresse verso il bancone del bar, che era stato allestito. Era
la prima volta che ballavo così tanto e come se non bastasse
la gente mi guardava pure male più, che altro le femmine,
alcune. Accidenti, sono messa male.
-Ehi, tutto apposto?-mi domandò una persona. Alzai gli occhi
e vidi davanti a me una bellissima ragazza dai capelli castano-biondo
lisci, aveva gli occhi castano-rossi.
-Si, grazie.-dissi timidamente.
-Io sono Loredana, piacere di conoscerti.-mi disse gentilmente.
-Io sono Raf, piacere mio.-dissi.
Questa ragazza, anche se conoscevo solo il suo nome, mi era davvero
simpatica, sentivo di potermi fidare di lei, mi ispirava fiducia.
-Tranquilla, non sono una di quelle vipere che ti guardano male, te lo
assicuro. Sono venuta a fare conoscenza per aiutarti e metterti in
guardia su alcune di loro, così saprai di chi fidarti e di
chi no.-mi disse Loredana sedendosi vicino a me.
Parlammo un bel po', mi era davvero simpatica, mi aveva messo in
guardia su tantissime persone e mi aveva detto tutto in merito a quelle
arpie.
-Capito tutto?-mi chiese.
-Si, ti ringrazio davvero per il tuo aiuto.-dissi io.
-Figurati. Parliamo di cose serie invece, che cosa c'è tra
te e Gabi?-mi domando con un sorriso a trentadue denti.
-Niente. Per me è solo un amico, anzi un fratello
più che altro. Non riesco proprio a vederlo come il mio
ragazzo.-confidai a Lori.
-Capisco. Sai, speravo che mi dessi questa risposta. A me basta
guardare due persone insieme per capire se c'è qualcosa tra
di loro o se durerà. E tu e Gabi non siete affiatati, senza
offesa.-mi disse Lori.
-No, tranquilla, non mi hai offesa, per niente. Visto che adesso siamo
nell'argomento fidanzati, tu ne hai uno?-domandai curiosa.
-Ancora no, sto ancora cercando quello giusto per me, i ragazzi dei
giorni nostri...be', meglio non fidarsi tanto, chi sa che cosa frulla
nelle loro menti. E poi, che tu ci creda o no, non ho mai avuto una
relazione con un ragazzo e non ho mai un bacio.-mi confessò
Lori.
-Allora siamo nella stessa barca, anche io sto cercando il principe dei
miei sogni, e spero di trovarlo presto.- le confidai.
-Ti andrebbe di conoscere le mie amiche? Vedrai, ti divertirai
moltissimo anche con loro.-mi disse Lori sorridendo.
-Ma, Gabi potrebbe tornare da un momento al altro.-dissi preoccupata.
-Tranquilla, non morirà sicuramente. E poi, se stai con lui
come fai a trovare la tua anima gemella, me lo spieghi? I ragazzi
potrebbero pensare che sei fidanzata con lui.-mi disse.
In effetti aveva ragione lei. Si, perché no, in fondo non
moriva nessuno.
-Ok, andiamo.-dissi sorridendo.
Uscimmo fuori in terrazza e vidi un gruppetto di ragazze che stava
parlando, andavamo nella loro direzione.
-Finalmente sei arrivata Lori, è da una vita che ti stavamo
aspettando! Chi è la tua nuova amica? Io sono Valeria,
piacere di conoscerti. Aspetta, tu sei Raf Serafini, la fidanzata di
Gabi! Ho indovinato, vero?-mi domando Valeria.
Accidenti, ma parlava come una macchinetta!.
-Si, sono proprio io, ma Gabi ed io non stiamo insieme, siamo solo
amici, tutto qui.-dissi io sorridendo.
-Non farci tanto caso Raf, Vale è la matta del gruppo.-disse
Lori ridendo.
-Non che tu sia normale, Loredana ci ha confidato che quando si
sposerà vorrà avere duecentosessantacinque figli!
Da dove prenderà tutti questi bambini lo vorrei sapere, li
ruberà dagli vicini?-disse Valeria in sua difesa.
-Guarda che stavo scherzando! Per averne duecentosessantacinque mi ci
vorrebbero come minimo 500 anni.-disse Lori imbarazzata.
Tutte quante iniziammo a ridere. Era la prima volta che ridevo cosi,
ero davvero felice, finalmente avevo trovato delle amiche.
-Bene, adesso ti presento il resto del gruppo, lei è
Monica.-mi disse Lori.
Era una ragazza molto magra, con un sorriso a trentadue denti, capelli
corti neri e gli occhi del medesimo colore.
-Ciao.-mi saluto Monica ancora sorridendo.
-Monica sorride sempre, anche quando piange, non farci caso.-mi disse
Lori all'orecchio.
-Lei si chiama Lucrezia.-mi disse Lori.
-Piacere, puoi chiamarmi Lulù o Lucri, come mi chiamano le
altre, se vuoi.-mi disse Lucri sorridendo.
Aveva i capelli di un castano scuro, quasi neri, che arrivavano fino
alle spalle e dei grandi occhi marroni
-Lei è Didi.-disse Lori.
-Ciao, ciao.-mi saluto Didi.
-In realtà si chiama Diana, ma noi la chiamiamo Didi.-mi
disse Lori. -Loro invece sono: Uriè, Dolce e Miki.-mi
presentò così le ultime tre.
Uriè aveva i capelli ricci raccolti in due codini, la pelle
un po' scura e due grandi occhi viole; Dolce aveva i capelli rosa e gli
occhi blu, a vedere come era vestita mi sembrava una ragazza molto alla
moda; Miki, invece, aveva i capelli azzurri e gli occhi blu, a quanto
vedevo dal suo fisico, e anche dal suo bellissimo abito, mi sembra
più che altro una sportiva.
-Piacere di conoscervi.-dissi timidamente.
-Il piacere è tutto nostro.-mi disse Monica.
-Su, non devi essere timida con noi.-mi disse Didi.
-Appunto, rilassati.-mi disse Lucrezia.
-Parlando di cose serie, anzi serissime, ma che dico! Oggi sono proprio
fusa! Super serissime. Amica mia, Loredana, hai rivelato i tuoi
sentimenti a Shade?-domando Valeria, mezza seria e mezza divertita
mettendo una mano sulla spalla di Loredana.
-Scusate, chi è Shade?-domandai curiosa.
-E' l'amore della vita di Loredana, soltanto che lei, testarda come
è, non lo ammette! E' la bellezza di dieci anni che
è innamorata di Shade.-mi disse Lucrezia.
-Non è vero! Cosa potrei provare io per quel maleducato,
pervertito, maniaco, stronzo con quegli occhi bellissimi neri che mi
entra dentro e....-vidi Lori con un'aria sognante.
Accidenti, a giudicare dalla sua faccia era davvero molto innamorata di
quel ragazzo.
-Senti Raf, tu sei innamorata di un ragazzo in particolar modo?-mi
domando Urie.
-A dire il vero no. Voi invece? C'è un ragazzo che vi piace
in particolare?-domandai curiosa.
-Io sono fidanzata, lui si chiama Alex.-mi disse Didi.
-A me sinceramente non piace ancora nessuno.-disse Valeria.
-A me si, è un ragazzo dolcissimo, il suo nome è
Antonio.-disse Dolce.
-Io sono fidanzata con tre ragazzi, pensa tu!.-mi disse Monica.
Tre ragazzi? Stava per caso facendo una collezione?
-A me invece piace un ragazzo che si chiama Andrea.-disse Lucrezia.
-A me invece non piace nessuno, sono proprio sfortunata.-disse
Uriè.
-Nemmeno a me.-disse Miki.
-Tranquille ragazze, secondo me anche voi troverete i ragazzi dei
vostri sogni.-dissi io sorridendo.
-Parlando dei ragazzi dei nostri sogni, sta arrivando il ragazzo dei
sogni di Loredana.-disse Valeria.
Ci girammo tutte quante e vedemmo che veniva verso di noi un ragazzo
davvero molto bello, capelli blu notte, occhi neri,un tatuaggio nero a
forma di fulmine sull'occhio destro.
-Ciao ragazze.-ci salutò lui.
-Ciao Shade.-lo salutarono le altre, tutte ad eccezione di me e
Loredana.
-E la vostra nuova amica chi è?-domandò Shade.
-Io sono Raf Serafini.-dissi sorridendo.
-Shade, piacere. Tu sei la ragazza di Gabi, ho indovinato, vero?-mi
domando Shade.
-Gabi ed io non stiamo insieme, siamo solo amici. In che modo devo
dirlo?-dissi arrabbiata.
-Scusa, non ti scaldare. Tutti pensano che state insieme.-mi disse
Shade.
-Che?!?!?!?!Io non sono fidanzata né con Gabi né
con qualcun altro.-dissi.
-Ehi, Shade vuoi venire una buona volta, mi devi aiutare per...-disse
un ragazzo che gli si avvicinò.
Rimasi pietrificata sul posto, ero senza parole, non avevo mai visto un
ragazzo più bello di lui in vita mia. Era un ragazzo
bellissimo, perfetto, direi. Aveva i capelli corti, anche lui di un bel
blu notte, e dei bellissimi occhi ambrati, aveva una stella rossa
sull'occhio sinistro, un corpo perfetto nei minimi dettagli, come il
suo viso.
-Ciao Sulfus, come stai?-domandò Monica.
-Io, io, sto bene.-disse Sulfus.
-Sulfus, vorrei presentarti la nostra nuova amica, Raf Serafini. Raf,
ti presento Sulfus Zolfanelli.-ci presentò Lucrezia.
-Piacere di conoscerti, Sulfus Zolfanelli.-dissi timidamente.
-Il piacere è tutto mio.-disse prima di baciarmi la mano.
Arrossi imbarazzata, non sapevo cosa dire o cosa fare. Non sapevo
perché, ma questo ragazzo mi aveva fatto una strana
impressione, le sue mani erano così fredde, gelate direi.
-Bene, visto che adesso hai fatto la conoscenza di Raf,
perché tu e lei non ballate un po'? Così vi
potete conoscere meglio.-disse Lucrezia.
-Se a te va bene, io non ho niente in contrario.-disse Sulfus
rivolgendosi a me.
-Per me va bene, anzi mi fa piacere.-risposi sorridendo.
Sulfus mi prese per mano e insieme andammo via, lanciai un'occhiata
alle mie nuove amiche che mi fecero l'occhiolino in segno di buona
fortuna.
-Allora Raf, da quando sei in questa città?-mi
domandò Sulfus curioso.
-Io sono sempre stata in questa città, solo che sono sempre
stata chiusa in casa.-dissi triste.
-Scusami, non lo sapevo. Ma come mai ti tengono chiusa in casa?-mi
domando.
-Perché mi dicono sempre che fuori è pericoloso,
anche per via dei vampiri.-risposi.
-Capisco.-mi disse Sulfus.
-Sai una cosa Sulfus, se ti dico come la penso sui vampiri penserai
sicuramente che sono pazza.-dissi sorridendo.
-Come la pensi sui vampiri?-mi domando sorridendomi.
-Insomma, io sinceramente non odio i vampiri, mi sembra logico che loro
ci attacchino, più che altro, penso che lo facciano per il
semplice motivo che anche noi rendiamo loro la vita impossibile.
Secondo me è per questo. La violenza porta sempre altra
violenza.-dissi seria.
-Sai una cosa Raf, anche le altre la pensano come te.-mi disse Sulfus
sorridendo.
Davvero?!?! Le mie nuove amiche erano d'accordo con me? Allora eravamo
quasi simili.
-Perché sorridi in quel modo?-mi chiese curioso.
-Una cosa personale.-risposi sorridendo.
-Senti, posso farti una domanda?-dissi.
Vorrei sapere se Shade ama Loredana, chissà, forse le
ragazze ed io potremmo fare in modo che i due si dichiarino.
-Si, chiedi pure.-mi disse.
-Shade ama Loredana? Insomma, prova dei sentimenti per lei?-domandai io.
-Se te lo dico mi prometti di non dire niente a Loredana?-
domandò Sulfus.
-Promesso.-dissi sorridendo.
-Si, è molto innamorato di lei. Le altre non le vede
nemmeno.-mi disse.
Pensandoci,Loredana aveva detto che Shade era un maniaco, anche se la
conoscevo appena, di sicuro non poteva dire che un ragazzo era un
maniaco senza motivo.
-E perché Loredana dice che Shade è un
maniaco?-domandai io curiosa.
-Accidenti! Sei proprio curiosa! Loredana lo pensa per il semplice
motivo che è quello che Shade le fa credere. Shade si
avvicina ad una ragazza, parla con lei e fa pensare a Loredana che ci
stia provando. Insomma, Shade non ha nemmeno sfiorato una ragazza, si
avvicina, parla con le altre, ma non fa niente di niente con loro. Lo
fa per fare ingelosire Loredana.-mi spiego Sulfus.
-Adesso mi piacerebbe sapere perché voi ragazze siete sempre
interessate all'argomento "AMORE".-mi domando.
-Semplice, perché innamorarsi è bello per noi
ragazze, alcune di noi aspettano ancora il ragazzo dei loro sogni e,
sinceramente, anche io lo sto ancora aspettando.-dissi arrossendo.
-Aspetta un momento! Tu non sei fidanzata con Gabi?-mi
domandò Sulfus.
-Per la milionesima volta, NO! Per me Gabi è come un
fratello maggiore, nient'altro.-dissi io.
Perché le persone tiravano conclusione affrettate? Solo
perché stasera ero la sua partner di ballo questo non
significava che io e lui eravamo una coppia.
-Che ne dici se rimaniamo un altro po' fuori? Non ho nessuna voglia di
ballare adesso.- disse Sulfus.
-Sono d'accordo con te.-dissi.
Ci fermammo e ci sedemmo su una panchina e iniziammo, di nuovo, a
parlare.
POV Sulfus
Mi preparai per andare al “Ballo della Rosa”.
Dovevo assicurarmi che, per nessuna ragione, i vampiri della Luna Nera
facessero del male agli umani.
Sentii bussare alla porta.
-Fratellone, posso entrare?- domandò la mia sorellina.
-Ma certo che puoi entrare.-dissi sorridendo.
-Senti fratellone, posso venire con te e gli altri al ballo? Per
favore, per favore, per favore.-mi chiese supplicante.
-Mi dispiace, ma non puoi venire, è troppo pericoloso per te
Chatarina, sei troppo piccola. I vampiri della Luna Nera potrebbero
attaccare in un, qualsiasi instante e non voglio che ti succeda niente
e poi sei troppo piccola.-dissi.
-Solo perché sono piccola non significa che io sia stupida,
so badare a me stessa!-disse Chatarina mettendo il broncio.
-Mi dispiace sorellina, tu rimarrai qui. Perché non vai a
giocare con le tue amiche?-domandai.
-E va bene, vado.-disse, uscendo dalla mia stanza arrabbiata.
Strano che abbia mollato così facilmente, spero solo che non
ne combini una delle sue.
Erano le otto ed eravamo dentro quella enorme casa che sembra un
castello. Mi guardai intorno e vidi Shade e le ragazze, come sempre
Loredana e Shade stavano litigando.
-Ciao Shade, ragazze, come state?-domandai contento di rivederli.
Loro erano umani, ed erano dalla nostra parte. Ci passavano
informazioni ed erano degli ottimi amici.
-Ciao, come stai?-mi domandò Lucrezia.
-Bene, e voi?-domandai.
-Stiamo assistendo alla litigata di questi due innamorati.-disse Diana.
-NOI NON SIAMO INNAMORATI!-dissero in coro Shade e Loredana.
-A proposito, si dice che finalmente oggi vedremo quella ragazza che
abita con la famiglia Spring. So che il figlio ne è molto
innamorato.-disse Valeria.
-Quale ragazza?-domandai.
Quando si trattava di ragazze le mie orecchie e i miei occhi erano
sempre partecipi.
-Si dice che la famiglia di questa ragazza sia morta in un incidente
quando lei era ancora piccola e, visto che la famiglia Sprint era amica
dei suoi genitori, l'hanno presa con loro e da allora non la fanno mai
uscire di casa. Se ricordo bene, so che la ragazza si chiama Raf
Serafini.-disse Giorgia.
Poverina, certo che questa Raf deve aver sofferto molto, i suoi
genitori sono morti e non poter uscire di casa è proprio
brutto. Se io non uscissi di casa nemmeno un attimo, esploderei.
-Ehi, idiota, anche tu alla festa?-disse una voce maschile alle mie
spalle.
-Diamond.-dissi in coro con i miei amici.
-Perché siete cosi sorprese di vedermi? Stasera i miei amici
ed io ci divertiremo molto a succhiare un po' di sangue da questi
sciocchi esseri umani, fino ad ucciderli.-disse Diamond.
-Non ci spererei se fossi in te Diamond. Ti fermerò, fosse
l'ultima cosa che faccio.-dissi minaccioso e infuriato.
-E' ancora tutto da vedere.-disse Diamond ridendo.
-Bene, signore e signori.-disse il signor Spring.
-Adesso vi vorrei presentare mio figlio, Gabi Spring, la sua compagna
di stasera, la dolcissima Raf Serafini.- li presentò il
signor Spring.
Le tende si levarono e vidi un ragazzo alto, circa della mia
età, con i capelli castani, gli occhi verdi e un vestito
perfetto. Faceva venire la nausea. Mi girai per vedere la ragazza che
lo accompagnava, e rimasi di sasso, era un splendore, perfetta dalla
testa ai piedi, i suoi occhi erano due bellissimi zaffiri, aveva dei
capelli che sembrano fili d'oro e un ciuffetto rosso sul davanti, un
fisico perfetto, ed un vestito molto semplice lungo fino ai piedi, con
qualche boccolo tra i capelli; a vederla cosi non mi sembrava la tipica
ragazza ricca viziata, mi sembrava più che altro una ragazza
semplice.
-Wow.-dicemmo Diamond ed io insieme.
Ci guardammo malissimo. Di sicuro aveva messo gli occhi su di lei.
-Senti idiota, che ne dici se facciamo una scommessa? Chi di noi due
riuscirà a morderla per primo l'avrà come sposa,
ci stai?-disse Diamond con uno sguardo malvagio.
-Scordatelo mi rifiuto di farle del male. Non provare a toccarla
Diamond.-dissi arrabbiato.
-Vedrai che Raf sarà solo mia. Ciao, ciao, ci si vede.-disse
Diamond prima di andarsene.
Guardai ancora Raf, imbambolato. Non avrei mai permesso a Diamond di
farle del male, MAI. Non sapevo perché, ma solo la vista di
Raf mi faceva uno strano effetto, non sapevo nemmeno come spiegarlo.
Ma, chi lo sapeva.
-Senti Sulfus, so che ti sei preso un bel colpo di fulmine per Raf, ma
scendi con i piedi per terra.-mi disse Loredana.
-Ma che stai dicendo! Io, innamorato? MAI.-dissi.
-Possiamo fidarci ciecamente di lei.-disse Uriè.
-Che intendi dire?-domandai curioso.
-Semplice, possiamo fidarci di lei su tutto quanto. Ha degli occhi
sinceri e fiduciosi.-disse Uriè.
Uriè aveva sempre avuto una specie di sesto senso quando si
trattava di fidarsi di qualcuno, se lei diceva che ci potevamo fidare
di lei allora andava bene. Loredana, invece, aveva un sesto senso
riguardante gli innamorati, riusciva sempre a capire chi si ama
veramente e chi no, solo che non si rendeva conto di quanto il povero
Shade la amasse, e anche lei, con quella testa dura che si ritrovava,
negava sempre di provare dei sentimenti. Mah gli innamorati, chi li
capisce. E comunque Loredana aveva torto, io non mi sarei innamorato,
MAI.
-Io vado a parlare con lei, ciao.-disse Lori mentre andava verso Raf.
-Spero solo che Diamond non prenderà di mira anche
Loredana.-disse Shade a bassa voce.
-Ti abbiamo sentito Shade.-dissero le ragazze in coro.
-Io non ho detto niente.-disse tutto rosso in viso.
-Si, si, come no! Sentite, è meglio se ci dividiamo, gli
altri vampiri devil controllano quelli della Luna Nera, voi tenete
d'occhio tutti gli altri e avvertitemi se vedrete o sentite qualcosa di
sospetto. Io controllo Diamond.-dissi.
-Ok.-dissero tutti in coro.
Cercai Diamond e vidi che parlava con qualcuno, quello era il re della
Luna Nera. Mi avvicinai per sentire la conversazione.
-Figliolo, per noi vampiri della Luna Nera è la stagione
degli accoppiamenti, sai già chi diventerà la tua
futura moglie?-domando il re.
-Si padre, tranquillo, ho già deciso chi sarà mia
moglie. E la fortunata che ho scelto e la bellissima Raf
Serafini.-disse Diamond.
-Figliolo è un'umana, non puoi far salire al trono
un'umana.-disse il re, serio.
-Tranquillo padre, la trasformerò in vampira proprio nel
giorno delle nostre nozze, vedrai. So che anche il principe dei vampiri
devil ha messo gli occhi addosso alla ragazza, peccato che lui non
avrà fortuna.-disse Diamond con un sorriso più
che malvagio.
-Hai ragione figlio mio. Non dimenticare che l'attacco è a
mezzanotte, allora potrai rapire la ragazza senza che qualcuno se ne
renda conto. Ma stai attento, ho visto che quelle umane stanno al suo
fianco.-disse serio il re.
-Non c'è da preoccuparsi, posso benissimo trasformarle in
vampire o ammazzarle, dipende dalla situazione che si
creerà. Niente mi diverte di più che il fare
soffrire la gente.-disse Diamond ridendo insieme al padre.
Quelli erano pazzi, l'attacco era a mezzanotte a quanto pareva. Dovevo
tenere d'occhio Raf, assolutamente.
Chiamai mio padre e gli altri devil telepaticamente e dissi loro di
andare sul tetto per dirgli che l'attacco sarebbe stato a mezzanotte.
Mi teletrasportai sul tetto e vidi che tutti i devil erano presenti.
-Come mai ci hai chiamato figliolo?-domandò mio padre.
-Ho scoperto che i vampiri della Luna Nera attaccheranno a mezzanotte,
quindi state attenti, io terrò d'occhio i nostri amici e
anche Raf.-dissi.
-Figliolo, va bene che ti piacciono le ragazze, ma adesso siamo in
missione e poi, è proibito che un vampiro abbia una
relazione con un umano.-mi disse serio.
-Ma cosa hai capito! Diamond ha scelto Raf come sua futura sposa.
Quindi devo stare attento.-dissi.
-E' meglio se vai a dire quello che hai detto a noi anche a Shade e
alle altre, cosi sapranno cosa fare.-mi disse.
Andai a cercare Shade e le ragazze, ma dove erano? Avevo cercato
ovunque, ma non li trovavo, forse erano fuori in terrazza. Guardai
dalla finestra e vidi Shade, finalmente. Mi doveva aiutare per tenere
Diamond il più lontano possibile. .
-Ehi Shade, vuoi venire una buona volta, mi devi aiutare per...-disse
avvicinandomi a lui.
-Ciao Sulfus, come stai?-mi domando Monica.
-Io, io, sto bene.-dissi.
-Sulfus, vorrei presentarti la nostra nuova amica, Raf Serafini. Raf,
ti presento Sulfus Zolfanelli.-ci presentò Lucrezia.
-Piacere di conoscerti, Sulfus Zolfanelli.-disse timidamente.
-Il piacere è tutto mio.-dissi prima di baciarle la mano.
La vidi arrossire un po', pensai di averla messa in imbarazzata senza
volerlo.
-Bene, visto che adesso hai fatto la conoscenza di Raf,
perché tu e lei non ballate un po'? Così vi
potete conoscere meglio.-disse Lucrezia.
Ma perché a volte non si fanno mai i cavoli loro, sempre le
solite. In effetti sarebbe meglio se fossi stato vicino a Raf fino a
dopo mezzanotte, cosi l'avrei potuta proteggere da Diamond e avrei
potuto conoscerla meglio.
-Se a te va bene, io non ho niente in contrario.-dissi rivolgendosi a
lei.
-Per me va bene, anzi mi fa piacere.-rispose sorridendo.
Evviva! La presi per mano e andai via con lei. Guardai Shade e mi disse
sotto voce di divertirmi, ma cosa aveva oggi questo benedetto ragazzo,
anche le altre erano strane, chissà che frullava nelle loro
menti. Speravo solo che non si fossero messi in testa che io e
Raf.....ok, Sulfus non si può, togliti questa idea dalla
testa. Ero proprio un idiota. Un vampiro e un umana non si
può, a meno che io non la trasformassi in vampira, e
sinceramente mi rifiutavo solo all'idea.
-Allora Raf, da quando sei in questa città?- domandai
curioso.
Era la prima volta che la vedo a questo ballo e nemmeno fuori non
l'avevo mai vista , sapevo che non era mai uscita di casa, ma forse
prima viveva da qualche altra parte e non poteva uscire e si era
trasferita qui, chi poteva dirlo.
-Io sono sempre stata in questa città, solo che sono sempre
stata chiusa in casa.-disse triste.
-Scusami, non lo sapevo. Ma come mai ti tengono chiusa in casa?- le
domandai.
Ho mentito sul fatto che non lo sapevo, ma si sarebbe insospettita di
qualcosa, e poi non sapevo il perché la tenessero chiusa in
casa.
-Perché mi dicono sempre che fuori è pericoloso,
anche per via dei vampiri.-rispose.
-Capisco.-dissi semplicemente.
-Sai una cosa Sulfus, se ti dico come la penso sui vampiri penserai
sicuramente che sono pazza.-disse sorridendo.
-Come la pensi sui vampiri?-chiesi sorridendole.
-Insomma, io sinceramente non odio i vampiri, mi sembra logico che loro
ci attacchino, più che altro, penso che lo facciano per il
semplice motivo che anche noi rendiamo loro la vita impossibile.
Secondo me è per questo. La violenza porta sempre altra
violenza.-disse seria.
-Sai una cosa Raf, anche le altre la pensano come te.-le dissi
sorridendo.
-Perché sorridi in quel modo?-chiesi curioso.
-Una cosa personale.-rispose sorridendo.
-Senti, posso farti una domanda?-disse.
-Si chiedi pure.-dissi io.
-Shade ama Loredana? Insomma, prova dei sentimenti per
lei?-domandò.
-Se te lo dico mi prometti di non dire niente a Loredana?- domandai.
-Promesso.-disse sorridendo.
-Si, è molto innamorato di lei. Le altre non le vede
nemmeno.-le dissi.
Mi chiedevo perché mi avesse chiesto di Shade, se era
innamorato di Lori, Shade l'aveva detto solo a me, di sicuro Raf aveva
notato che c'era qualcosa che andava oltre tra di loro.
-E perché Loredana dice che Shade è un
maniaco?-domandò curiosa.
-Accidenti! Sei proprio curiosa! Loredana lo pensa per il semplice
motivo che è quello che Shade le fa credere. Shade si
avvicina ad una ragazza, parla con lei e fa pensare a Loredana che ci
stia provando. Insomma, Shade non ha nemmeno sfiorato una ragazza, si
avvicina, parla con le altre, ma non fa niente di niente con loro. Lo
fa per fare ingelosire Loredana.-le spiegai.
-Adesso mi piacerebbe sapere perché voi ragazze siete sempre
interessate all'argomento "AMORE".- domandai.
-Semplice, perché innamorarsi è bello per noi
ragazze, alcune di noi aspettano ancora il ragazzo dei loro sogni e,
sinceramente, anche io lo sto ancora aspettando.-disse arrossendo.
-Aspetta un momento! Tu non sei fidanzata con Gabi?-le domandai.
-Per la milionesima volta, NO! Per me Gabi è come un
fratello maggiore, nient'altro.-disse.
Ma perché ero cosi felice di sapere che non era fidanzata?
Accidenti, come avevo detto prima, lei mi faceva uno strano effetto.
-Che ne dici se rimaniamo un altro po' fuori? Non ho nessuna voglia di
ballare adesso.- dissi.
-Sono d'accordo con te.-disse.
Ci fermammo e ci sedemmo su una panchina e iniziammo, di nuovo, a
parlare.
Nel frattempo, le
nuove amiche di Raf...
-Chissà di cosa staranno parlando Raf e Sulfus.-disse Dolce
felice.
-Secondo me scoppierà la scintilla fra i due. A vederli,
anche se non si conoscono bene, mi sembrano molto affiatati come
coppia.-disse Loredana, sorridendo a trentadue denti.
-E' il tuo occhio o il senso del amore che te lo dice?-domando Shade
sorridendo.
-Si, prevedo la scintilla d'amore. Ci metto la mano sul fuoco.-disse
Loredana.
-Lori, so che tu hai una bella fantasia, ma Sulfus è un
vampiro, come ben saprai anche tu, per lui è proibito
innamorarsi di una umana.-disse Shade serio.
-E allora? Nessun amore è impossibile se ci si crede
veramente.-disse Valeria.
-Appunto.-disse Monica.
Shade continuò a fissare Loredana mentre anche lei fissava
lui.
"Ma perché questi due negano di amarsi? Dio santo, sono
proprio un caso disperato!" penso Diana fra sé e
sé.
Continua........................
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Capitolo 3 *** 2 Capitolo ***
Ecco a
voi il secondo capitolo. Spero vi piaccia, buona lettura.
(POV RAF)
Stavo ancora parlando con
Sulfus quando verso di
noi vennero le ragazze insieme a Shade.
-Ragazzi,
speriamo di non aver interrotto qualcosa, ma è meglio se
rientriamo dentro
perché sono le undici.-disse Giorgia, seria.
-E
allora? Cosa potrebbe succedere adesso?-domandai.
-Mi
sembra ovvio, i vampiri.-disse Lucrezia.
-Senti
Raf, non è che potresti entrare dentro, vorrei parlare con
loro un secondo,
potresti aspettarci davanti all'ingresso?.-mi chiese Sulfus.
-Si, va
bene, ci vediamo dopo, ciao.-dissi entrando dentro.
Perché
non ero tranquilla? Avevo la sensazione che i miei nuovi amici mi
nascondessero
qualcosa di importante e, come se non bastasse, mi sentivo osservata,
come se
qualcuno mi stesse seguendo. Entrai dentro e vidi ancora le persone che
ballavano. Dopo un po' una mano mi toccò la spalla, mi
spaventai e
indietreggiai di qualche metro.
-Ah,
Gabi, sei tu, mi hai spaventato.-dissi riprendendo a respirare
normalmente.
-Scusami
tanto Raf, non avevo intenzione di spaventarti. Ti ho cercato
dappertutto,
dov'eri?-mi domando un po' arrabbiato.
-Scusami
Gabi, non avevo intenzione di farti preoccupare. Il fatto è
che ho conosciuto
delle ragazze, siamo diventate amiche, sono davvero molto simpatiche e
ho
conosciuto anche due ragazzi.-dissi sorridendo.
-Immagino
che ragazzi!-disse Gabi un po' arrabbiato.
-Che ti
prende? Come mai sei arrabbiato?-chiesi curiosa.
-Io non
sono arrabbiato. Comunque, chi sono queste ragazze, e i ragazzi?-mi
domando.
-Le
ragazze sono: Loredana, Lucrezia, Valeria, Monica, Giorgia,
Uriè, Dolce e Miki,
invece i ragazzi si chiamano Sulfus e Shade.-dissi sorridendo.
-Ah,
quindi sono loro. Raf, ascoltami, è meglio se non frequenti
nessuno di loro,
non voglio che abbiano una cattiva influenza su di te.-mi disse serio.
-Non
capisco, perché mi dici queste cose?-dissi un po' arrabbiata.
Avevo
trovato degli amici e anche se per poco ero stata bene in loro
compagnia. Non
capivo perché proprio lui, che per me era come un fratello,
dicesse certe cose,
avrebbe dovuto essere felice per me.
-Raf, non
te lo dico con cattiveria, è tutto il contrario, lo dico per
il tuo bene. Vedi,
questi tuoi “amici”, hanno il titolo di
“I nobili meno nobili del mondo”,
perché hanno un carattere poco educato e rispondono male
agli altri.-disse Gabi
serio.
-E ti
sembrano ragioni queste? Queste, mio caro, sono sciocchezze. Non
bisogna
giudicare le persone prima di conoscerle.-dissi arrabbiata.
-Hai
ragione tu, scusami, non era mia intenzione farti arrabbiare, te lo
assicuro.-
disse dispiaciuto.
-Tranquillo,
ti perdono, sei o non sei tu il mio migliore amico? Anzi, di
più, per me se e
sarai per sempre un fratello.-dissi sorridendo.
-Scusate
l'interruzione. Sono Diamond, potrei avere l’onore di ballare
con questa
bellissima signorina?-domandò un ragazzo con i capelli
argentei e con degli
occhi di ghiaccio da mettere paura a chiunque.
Non potei
rispondere perché questo ragazzo, Diamond, mi prese e mi
trascino con lui al
centro della sala da ballo.
-Ehi, ma
come ti permetti, idiota!-dissi arrabbiata.
-Che
caratterino. L'ho fatto solo perché il tuo amico non si
intrometta tra di
noi.-mi disse Diamond.
-Chiariamo
un paio di cosette: primo, non c'è nessun
“noi”; secondo, non voglio ballare
con uno che pensa che le ragazze siano tutte ai suoi piedi; terzo, con
me non
ci provare perché non hai speranze.
E quarta ed ultima cosa,
non uscirei con te
nemmeno se fossi l’ultimo essere su questo pianeta.-dissi
furiosa.
-Ehi,
calmati dolcezza, non essere cosi acida. Non era mia intenzione farti
arrabbiare, dimmi come posso rimediare.-mi disse malizioso, prendendomi
per i
fianchi e avvicinandomi a lui.
-Lasciami.-dissi
staccandomi e tirandogli uno schiaffo sonoro.
-L'unica
cosa che puoi fare è sparire dalla mia vista.-dissi ancora
più arrabbiata.
Quando mi
girai per andarmene notai tutti i presenti che ci stavano guardando e
che
cominciavano a spettegolare. Loredana aveva ragione, i nobili
spettegolavano su
tutto e non si facevano mai gli affari loro. Me ne andai il
più velocemente
possibile a cercare gli altri, ma prima guardai l’orologio
che segnava
mezzanotte meno dieci. Mancano solo dieci minuti, era meglio sbrigarsi.
Mi
fermai di nuovo per un secondo, mi girai, guardai a destra e a
sinistra, aveva
ancora la sensazione che qualcuno mi stesse inseguendo. Mi voltai per
andarmene, quando, senza volerlo, andai a sbattera la testa contro
qualcuno.
-Mi
scusi.-dissi imbarazzata.
-Ah, Raf,
sei tu.- disse una voce conosciuta. Alzai gli occhi e vidi Shade.
-Shade,
sei tu. Ma dove sono gli altri?-domandai.
-Sono là,
ti stavamo giusto cercando. Su, andiamo.- disse Shade.
-Raf,
dove ti eri cacciata, eravamo preoccuparti! Ti avevo detto di
aspettarci
davanti all'ingresso o sbaglio?-mi disse Sulfus arrabbiato.
-Scusate,
ma mi sono fermata a parlare con Gabi, e dopo non immaginate che cosa
mi è
successo.-dissi pensando a cosa era successo con quell'antipatico.
-E va
bene, ti perdoniamo.-disse Miki sorridendo.
-Cosa ti
è successo? Ti vedo un po turbata.-disse Lori seria.
-Sembrerà
una sciocchezza, ma da quando sono rientrata ho la sensazione che
qualcuno mi
stia seguendo.-dissi un po' scossa.
-Per caso
hai conosciuto qualcuno?-mi domando Giorgia.
-Be', si,
pensandoci ,ho conosciuto un ragazzo davvero antipatico, stavo parlando
con
Gabi quando è venuto questo Diamond e mi ha trascinato al
centro della sala e
ci ha provato con me, gliene ho dette di tutti i colori, gli ho tirato
uno
schiaffo e me ne sono andata-dissi arrabbiata.
-Ben
fatto amica mia.-disse Lucrezia sorridendo.
-Raf,
ascoltami, per nessuna ragione ti devi fidare di Diamond, capito?-mi
disse
Valeria seria.
-Va bene,
non ho intenzione di fidarmi di quello.-dissi sorridendo.
-Ragazzi,
mancano dieci secondi a mezzanotte.-disse Dolce seria.
-Non capisco,
cosa dovrebbe succedere a mezzanotte?-domandai.
-Adesso
vedrai Raf, adesso vedrai.-disse Loredana seria.
Che
avevano? Erano così seri, stava per succedere qualcosa di
importante, me lo
sentivo.
5, 4, 3,
2 e 1 e, dopo, il buio nella sala.
(POV SULFUS)
Nella sala c'era il buio
totale, dopo poco la luce
si accese e vidi i vampiri della Luna Nera che stavano volando sopra
tutti gli
esseri umani in posizione di attacco. Rimasero tutti pietrificati.
-I
vampiri! AIUTOOOO!-urlò un umano cominciando a scappare.
Insieme
ai miei compagni cominciai a trasformarmi, e le ragazze cominciarono a
prepararsi per il combattimento, prendendo le armi che erano nascoste
sotto gli
abiti, misero delle maschere per fare in modo che nessuno le potesse
riconoscere ed anche Shade mise la maschera e prese l’arma
che era nascosta nei
pantaloni.
-Ma chi
siete voi in realtà?-ci domandò Raf sorpresa e un
po' spaventata guardando me.
-Raf,
dopo ti spiegheremo tutto, ma ti devi fidare di noi, noi siamo i
buoni.-dissi guardandola
negli occhi.
-Ragazze,
portate Raf al sicuro, io penso ai vampiri della Luna Nera.-dissi
preparandomi
all'attacco.
Il
combattimento iniziò, purtroppo alcuni essere umani vennero
uccisi e altri
furono trasformati in vampiri della Luna Nera di livello B.
Riuscì a fare fuori
alcuni di loro, ma erano troppi, a quanto pare avevano pensato a tutto.
Mi
guardai intorno, e non vidi Diamond, né il padre. Accidenti!
Dove si erano
cacciati? Volai sopra tutti alla velocità della luce per
trovarlo. Dopo un'immensa
ricerca, lo trovai con quattro ragazze molto belle che sicuramente
erano appena
state trasformate in vampire. Non appena mi notarono, mostrarono i loro
grandi
denti affilati pronte ad attaccarmi.
-Che
sorpresa rivederti Sulfus, ti piacciono le mie amichette? Le
lascerò qui a
tenerti un po' di compagnia, così non ti sentirai solo
mentre andrò a prendere
Raf.-disse Diamond sicuro di sé.
-No, ti
prego non andartene.-disse una di loro con voce sensuale.
-Ci
mancherai troppo.-disse un'altra, cercando anch'essa di convincerlo e
tentarlo.
-Mi
dispiace ragazze, ma devo. E poi non siete le mie tipe. Ciao, ciao, e
buon
divertimento.-disse Diamond andandosene via.
-Bene,
che inizi la festa.-dissi cominciando ad attaccarle.
Erano
molto abile e veloci e avevano anche degli artigli ben affilati.
Accidenti!
Erano quattro contro uno, non era corretto. Ebbi un'idea geniale, volai
verso
le scale veloce e notai una stanza con la porta semi aperta, vidi un
armadio
gigantesco. Usai i miei poteri che mi permettevano di spostare gli
oggetti e li
usai per sollevare in aria l’armadio in più alto
possibile, volai più in basso
per non far notare l’armadio e per fare in modo di attirare
l'attenzione su di
me. Le vidi arrivare, perfetto! Iniziamo.
-Ehi!
Razza di sceme, su, venite qui.-dissi attirando la loro attenzione.
-Scema a
chi? Idiota di un vampiro devil!-dissero in coro.
-L'ho
detto a voi perché siete delle sceme, nemmeno i vostri
cervelli messi insieme
potrebbero formulare un'idea decente.-dissi provocatorio.
-Adesso
ti facciamo vedere noi!-dissero in coro.
Si
avvicinarono a me alla velocità della luce, mi spostai e
usai i miei poteri per
far cadere l’armadio e loro si schiantarono a terra con
l'armadio fermo sui
loro corpi. Per un po' sarebbero state fuori gioco.
Presi la
mia ascia e le ammazzai per fare in modo che non facessero del male
agli altri.
Cominciai a cercare Diamond per fermarlo. Andai di nuovo nella sala da
ballo, i
miei amici lottavano ancora, me ne andai e cercai in un'altra stanza,
ma nulla.
Non appena girai un angolo, qualcuno mi prese e mi tirò
verso l’altra parte.
-Ehi, ma
che cos....-non fini di parlare che Miki mi tappò la bocca
con la mano.
-Stai
zitto se non vuoi che gli vampiri della Luna Nera ci scoprano.-disse
Miki a
bassa voce.
-Ok, scusa,
ma dove sono gli altri e Raf?-domandai un po' preoccupato.
-Tranquillo,
stiamo bene. Dolce, Uriè, Loredana ed io siamo rimaste al
fianco di Raf mentre
gli altri davano una mano ai tuoi compagni.-disse Miki mentre
cominciammo a
camminare, verso quale direzione proprio non lo so.
-Dove
stiamo andando?-domandai io.
-Nella
cantina sotterranea segreta, Raf ce l'ha proposta.-mi disse Miki.
-Non
immaginavo che ci fosse una cantina segreta.-dissi stupito.
-Raf ci
ha raccontato che prima che ci fosse una cantina segreta era una delle
celle
della prigione di massima sicurezza della città, solo che
dopo ne fu costruita
un'altra da un'altra parte e la famiglia di Gabi l’ha
comprata e l’ha
ristrutturata, solo lei e Gabi sano di quella cantina.-mi disse Miki.
Wow,
questa casa fu una prigione, mi meravigliava che le persone che
l'abitavano non
avessero paura. Ci fermammo davanti ad una porta, Miki l’apri
ed entrammo
dentro, scesi le scale, usai i miei poteri per far un po' di luce e
dopo un po'
ci fermammo davanti ad un quadro nel quale era dipinto un palazzo
oscuro, ma la
cosa che mi stupì era che, in cima al castello, ci fosse il
simbolo della
famiglia reale della Luna Nera, mi chiedevo che cosa ci facesse questo
quadro
qui. Miki spostò il quadro e toccò un pulsante
che aprì un passaggio. Dopo
essere entrati notammo un corridoio che ci condusse fino ad una porta
di ferro
che sembrava molto dura ed anche un po' arrugginita. Entrammo dentro e
vidi le
ragazze e Raf.
-Milki,
Sulfus, state bene? Ero preoccupata.-disse Raf venendoci incontro.-E
gli altri,
dove sono?-domandò guardando dietro di noi.
-Gli
altri stanno ancora combattendo, li ho visti io prima di venire.-dissi.
-Spero
che stiano bene.-disse Lori in pensiero.
-Lori,
sei preoccupata per i nostri amici o, sopratutto, per Shade?-disse
Dolce
ingenuamente, senza rendersi conto di quello che stava dicendo.
-Ma che
stai dicendo! Per quello che mi interessa può benissimo
essere morso o
ammazzato, se lui morisse farebbe un favore al
umanità.-disse Lori, rossa in
viso come un pomodoro maturo.
-Si, si,
si vede quanto lo “odi”-disse Raf scherzando.
-Adesso
passiamo alle cose serie, Diamond per caso è venuto qui e ti
ha
cercata?-domandai a Raf.
-No,
tranquillo. Nessuno a parte me e Gabi sa di questo posto. Questa cella
è molto
resistente, perché in essa vennero rinchiusi i
più pericolosi criminali.-disse
Raf seria.
-Allora
possiamo stare tranquilli per il momento.-dissi tirando un sospiro di
sollievo.
-Io non
sarei così sicuro se fossi in voi.-disse una voce talmente
odiosa alle nostre
spalle che l'avrei riconosciuta tra mille.
-Come hai
fatto a trovarci qui?-domandò Urie tirando fuori la sua
spada.
-Semplice,
me l’ha detto un uccellino.-disse sorridendo maleficamente.
Cominciai ad attaccarlo,
era una lotta senza
sosta. Dopo un po' comparvero altri vampiri della Luna Nera.
-Adesso
come la mettiamo Sulfus? O mi consegnate Raf, o io e gli altri vi
facciamo
fuori e me la prendo con la forza. La scelta sta a te.-ci
minacciò Diamond con
un altro sorriso più malefico di prima.
-Non ci
sperare Diamond. Non ti consegneremo mai la nostra amica, mettitelo
bene in
testa.-disse Lori mettendosi in posizione di combattimento e tirando
fuori la
sua lancia ben affilata.
Cominciammo
a combattere, noi per un po' avemmo la meglio.
-E' il
momento di giocare l’altro asso nella manica.-disse Diamond.
Diamond tirò fuori dalla
tasca una palla, non appena la lanciò uscì del
fumo; era gas soporifero, di
sicuro aveva mescolato quello degli umani con delle erbe soporifere
della
palude maledetta. Vidi che tutti si erano addormentati e con loro anche
io,
l'unica cosa che vidi era Diamond che prendeva in braccio Raf, dopo ci
fu solo
il buio.
Continua....
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Capitolo 4 *** 3 capitolo ***
Ecco a voi il terzo capitolo spero vi
piaccia. E chiedo scusa per certe scene piuttosto imbarazzanti.
(POV di Raf)
Mi svegliai in una stanza
azzurro scuro, molto
simile al blu scuro elettrico, che faceva molto effetto, non avevo mai
visto
questo colore, era davvero molto bello.
-Ben
svegliata signorina Raf.- disse una voce di donna.
Mi girai
per vedere di chi fosse la voce e vidi una signora circa trent'anni
credo, era
molto bella, aveva i capelli di un castano scuro, lunghi fino al fondo
schiena
con degli occhi nerissimi da mettere paura a chiunque; la cosa che mi
colpì,
era che aveva una luna nera al contrario. Sicuramente ero nel palazzo
dei
vampiri della Luna Nera, ricordai tutto. Che imbroglione quel Diamond,
ci aveva
teso una trappola. Speravo solo che i miei nuovi amici stessero bene.
-Sono la
vostra cameriera personale, il principe Diamond mi ha chiesto
personalmente di
prendermi cura di voi e assicurarmi che non vi manchi nulla. Vi ho
appoggiato
dei vestiti sulla sedia cosi vi potrete cambiare.- mi spiegò
la cameriera
sorridendo falsamente. Sicuramente non le ero cosi simpatico.
-Ma si
può sapere da dove è sbucata?- domandai un po'
irritata.
-Voi
umani siete tutti uguali, vi stupite per così poco. E
comunque mi sono
teletrasportata se vi interessa saperlo. Ora è meglio se vi
cambiate, la
colazione è pronta.-disse la cameriera teletrasportandosi di
nuovo.
Mi alzai
dal letto e guardai il vestito, era un vestito senza maniche, rosso e
nero, con
una scolatura a v che arrivava quasi fino alle ginocchia.
Andai in
bagno per darmi una ripulita, la vasca era piena di rose rosse,blu e
nere. Mi
spogliai ed entrai nella vasca. Come si stava bene, non pensavo che i
vampiri
facessero il bagno in acqua come noi esseri umani. Quando
finì, mi asciugai.
Mi misi il vestito e dovevo
ammettere che mi stava
molto bene, anche se era molto appariscente visto che metteva in
risalto le mie
curve. Era la prima volta che indossavo un vestito così.
Presi un respiro
profondo e uscì dalla stanza. Accidenti! Questo castello
è immenso, ero più che
sicura di perdermi. Non potevo più perdere tempo, avevo
promesso alle ragazze
che le avrei aiutate in questa guerra e nessuno mi avrebbe fatto
cambiare idea.
Vediamo un po', Loredana mi aveva detto che una volta lei era stata
catturata e
che aveva trovato una stanza che diceva come arrivare qui nella terra
della
Luna Nera. Mi aveva detto che per secoli i vampiri devil avevano
cercato questa
terra ma che non l’avevano mai trovata. Girai per i vari
corridoi, non mi
accorsi che avevano appena lavato il pavimento e come se non bastasse
c'erano
anche le scale: scivolai giù come un sacco di patate.
Però caddi su qualcosa di
morbido. Appena alzai il viso vidi un ragazzo con due zaffiri al posto
degli
occhi e i capelli un po' ribelli di color indaco; accidenti,
sarà anche un
nemico, ma è MOLTO carino a parer mio.
-Scusami,
non volevo, ti ho fatto male- dissi io alzandomi da lui e aiutandolo ad
alzarsi.
-No,
tranquilla, tutto apposto, tu piuttosto, stai bene?-mi domando il
ragazzo
misterioso.
-Si,
tranquillo, sto bene.- dissi timidamente.
Il
ragazzo misterioso mi si avvicinò e mi guardò
negli occhi. Non capivo perché
sentivo tantissimi brividi lungo la schiena.
-Aspetta
un momento, tu non sei quella umana che ha portato mio fratello qui?-mi
domandò
lui guardandomi.
Cosa?!?!
Non potevo credere che un ragazzo così carino ed educato
fosse il fratello di
quello stupido, non ci potevo credere. D’accordo lo avevo
appena conosciuto ma
a me dava questa impressione e i suoi occhi riflettevano la
verità.
-Si, sono
proprio io. Ma sei veramente il fratello di quell'antipatico?- domandai
curiosa
e ancora stupita.
-Purtroppo
si. Mi togli una curiosità? Che ci fai qui? –mi
domandò sospettoso.
Accidenti!
Non potevo certo dirgli la verità, non potevo far saltare il
piano.
-Be', mi
sono persa.-dissi timidamente e imbarazzata, ma non davo a vedere che
stavo
mentendo, non mi piaceva mentire ma dovevo, non potevo permettere che i
vampiri
della Luna Nera facessero del male agli altri.
-Ah,
capisco, ti accompagno io per fare colazione, così avremo la
possibilità di
conoscerci meglio, certo se non ti dispiace ovviamente. Ah, a
proposito, il mio
nome è Federico, piacere di conoscerti Raf.- mi disse
gentilmente.
-Accidenti,
sai anche il mio nome.-dissi sorridendo.
-Qui a
palazzo si parla molto di te, anche se sei qui da poche ore.-disse
Federico.-
Allora,
vogliamo andare my lady?-mi disse lui prendendomi per mano.
-Certo,
con molto piacere.-dissi sorridendogli.
Federico
era veramente un gentil uomo. Cominciamo a parlare del più e
del meno e a
conoscerci meglio. Arrivammo davanti ad un portone gigante di colore
nero.
-Ma dove
siamo?-domandai curiosa.
-Siamo
arrivati alla sala della colazione.-disse lui tranquillo aprendo il
portone.
-La sala
della colazione?-domandai curiosa.
-Si,
vedi, ci sono cinque sale. Questa è quella della colazione,
ce n'è una per lo
spuntino della mattina, la sala da pranzo, la sala dello spuntino
pomeridiano e
infine la sala della cena. Sai, mio padre è molto viziato e
non gli piace
mangiare sempre nello stesso posto, per questo ci sono cinque sale. Ma
non ti
nascondo che è una vera rottura andare di qua e di
là.- disse lui sbuffando.
Entrammo
nella sala da colazione e vidi Diamond con un uomo di circa
quarantacinque anni
con i capelli neri e gli occhi fucsia, carino per la sua
età, certo che i
vampiri avevano un certo fascino.
-Finalmente
siete arrivati. Mia cara Raf, devo ammettere che il vestito che ho
scelto per
te ti sta d'incanto. Ma, posso sapere che cosa facevate insieme?- ci
domando
Diamond alzandosi e girandoci attorno.
-Ci siamo
incontrati nel corridoio, lei si è persa e quindi l'ho
accompagnata qui. Sai
una cosa mio caro fratello? Dovresti essere più attento e
gentile con le
ospiti, se no finirà che uno dei nostri vampiri la
morderà prima di te e tu non
vuoi questo.- disse Federico sorridendo e osservando la faccia di
Diamond
offeso.
-La
volete smettere di parlare vuoi due? Su, mangiamo adesso.- disse il re
della
Luna Nera.
Ci
sedemmo a tavola, io ero seduta tra Diamond e Federico, che non
facevano altro
che fulminarsi. Arrivò la servitù con la
colazione, e tutti i piatti erano
molto strani, del solito la gente di mattina beveva caffè, o
mangiava una fetta
di torta, eccetera, ma non so se questo valeva per i vampiri. Guardai
il piatto
che era davanti a me, e mi fece impressione, era SANGUE.
-Tu non
mangi?- mi domandò Diamond.
-No
grazie, non ho fame.- dissi io cortesemente.
Non era
carino dire che non volevo mangiare perché il cibo era
coperto di sangue, in
effetti non mi sorprendeva, si sapeva che i vampiri succhiavano sangue.
-Raf, ti
andrebbe di fare colazione con me fuori in terrazza?-mi
domandò Federico
gentilmente.
Guardai
il suo piatto e notai che non aveva proprio toccato cibo.
-Scusami
una cosa fratellino, lei è MIA e non si muoverà
da qui.- disse Diamond
arrabbiato.
-Ma sei
proprio uno stupido allora. Raf non può mangiare il cibo
degli vampiri visto
che è umana. Per questo le ho chiesto se voleva fare
colazione con me fuori da
soli, perché non volevo che si sentisse a disagio.- disse
Federico a Diamond
con un po di rabbia nella voce.
-Odio ammetterlo
ma hai ragione. Su Raf vieni, andiamo fuori.- disse Diamond prendendomi
per
mano.
Io mi
staccai da lui, avevo un po' paura a restare con lui, chissà
che gli frullava
per la testa.
-Spiacente,
ma voglio andare con Federico, NON con TE, perché di te non
mi fido.-dissi
andando da Federico.
Sentii un
rumore e mi girai, vidi Diamond con una sfera nera con un po' di
tonalità viola
chiaro e la lanciò verso di me. In un secondo ero contro il
muro, stavo
sanguinando e mi facevano male tutte le ossa. Aprì gli occhi
e vidi Diamond con
gli occhi rossi che si avvicinava a me, vidi i suoi canini farsi
più lunghi e
cominciai a tremare, si avvicinò al mio collo e io di
istinto gli mollai uno
schiaffo con tutta la forza che avevo, anche se poca. Ma fece male a
me, non a
lui, aveva la corporatura durissima e vidi che alzò una mono
e cercò di
colpirmi, ma non ci riusci perché Federico lo
attaccò e mi prese in braccio.
-Ti
dovresti vergognare ad alzare le mani su una ragazza, ti rendi conto
che la
potevi ammazzare? Fratello mio, sei proprio un irresponsabile. Io porto
Raf
nella sua stanza e la medico. Purtroppo l’odore del suo
sangue si è sparso in
tutto il palazzo. Rimarrò al suo fianco per assicurarmi che
nessuno le faccia
male.-disse Federico con gli occhi pieni di rabbia.
-Tu non
capisci, io l'ho fatto perché la amo e perché
voglio che lei stia SOLO al MIO
FIANCO.-disse Diamond alzandosi.
-E questo
tu lo chiami amore? Se la ami così come dici, non avresti
osato minimamente ad
alzare le mani, potevi dirglielo con gentilezza. Questa discussione
è andata
oltre, io la porto nella sua stanza.-disse Federico ancora arrabbiato
con il
fratello.
Dopo un
secondo mi ritrovai nella mia stanza, Federico mi adagiò sul
letto con
delicatezza, stando attento a non farmi male e fece apparire il kit del
pronto
soccorso.
-Ti
chiedo scusa per quello che è successo. Diamond è
proprio uno stupido.-disse
amareggiato.
-Ma no,
tranquillo, tu non hai nessuna colpa, anzi sono io a chiederti scusa.
Per colpa
mia hai litigato con lui. Perdonami.-dissi triste.
-No,
tranquilla, non hai nessuna colpa. Io e lui litighiamo sempre.- disse
Federico
dolcemente.
-Ti
ringrazio per la tua gentilezza.-dissi sorridendo.
-No,
tranquilla, per me è un vero piacere.-disse lui sorridendo.
–Raf, non voglio
che tu pensi che io sia un maniaco o qualcosa del simile, ma dovresti
toglierti
il vestito e rimanere in biancheria intima, scusami ma è per
curarti meglio, se
non fosse per questo non ti avrei mai chiesto una cosa simile, ma
è solo per
curarti, nient’ altro.- disse lui rosso in viso e imbarazzato.
-Va bene,
tranquillo, anche se ti conosco da poco non mi hai mai dato
l’impressione di un
maniaco.-dissi io sorridendo imbarazzata e rossa in viso.
Mi tolsi
il vestito piano e vedendomi in difficoltà Federico mi
aiutò; rimasi in
biancheria intima davanti a lui. Che imbarazzo, era la prima volta che
qualcuno
mi vedeva cosi, ero cosi imbarazzata, sicuramente ero un peperone, ma
era per
curarmi non per qualcos'altro. Iniziò a curarmi, ogni suo
tocco mi provocava tantissimi
brividi, Federico era cosi BELLO, dolce, gentile, premuroso e anche
molto forte
e deciso, lui si che era un uomo, la sua ragazza era proprio fortunata.
Non
appena pensai questo una fitta al cuore mi fece molto male.
Notai che
Federico aveva finito di curarmi e che fece sparire il kit del pronto
soccorso,
prese la coperta e mi coprì tutto il corpo.
-Ecco
fatto, vedrai che starai meglio. Ti ho coperta così non
avrai freddo. Chiudi
gli occhi.-mi disse lui sorridendo.
Chiusi
gli occhi. Dopo poco tempo mi disse di riaprirli e vidi davanti a me
una
colazione per due, ma la colazione era da umani, non da vampiri.
-Ti
ringrazio Federico, sei un tesoro. Ma voi vampiri non bevete e mangiate
sangue
o qualcosa di simile?-domandai curiosa.
-E' vero,
ma voglio farti sentire a tuo agio per questo mangerò del
cibo umano, così non
ti sentirai da sola.- mi disse sorridendo e anche io ricambiai il
sorriso.
Iniziammo
a mangiare, come era gentile con me Federico, come facevano lui e
Diamond ad
essere fratelli. Erano troppo diversi. Finì di mangiare e il
vassoio scomparì.
-Ti
ringrazio della colazione, avevo proprio fame.- dissi sorridendo.
-Tranquilla,
avevi bisogno di cibo per recuperare le vitamine e le energie. Adesso
vado,
riposati ancora un po'. Vedrai che ti sentirai meglio. Ciao.-disse
Federico
dandomi un bacio sulla fronte prima di andarsene.
-Ciao. E
Federico, grazie di tutto.-dissi guardandolo.
-Figurati,
è stato un piacere.-disse Federico teletrasportandosi dalla
mia camera.
Pensai
ancora ai momenti che avevo passato con Federico e, sorridendo, mi
addormentai.
(POV Sulfus)
Mi
svegliai nella mia stanza nel palazzo del devil. Mi alzai a malapena,
ero
stanchissimo. Poi mi ricordai quello che era successo. Oh no! Raf era
stata
rapita da loro, accidenti! Ma chi mi aveva portato nella mia stanza ?
Nella mia
stanza entrò un uragano di nome Chatarina, si mese di fianco
a me e mi guardò
negli occhi.
-Allora
come stai? Ti senti meglio? Cosa è successo al ballo? Come
mai eri ferito e
svenuto? Loredana mi ha detto che ti sei innamorato, è vero?
Chi è la
fortunata?-mi domandò quella peste di mia sorella.
Stava
prendendo fiato, visto che da quando era entrata non aveva fatto altro
che
farmi domande. Aspettate un momento, che cosa le aveva detto Loredana?
Che io
mi ero innamorato? Ma quando mai? E poi di chi? Quella ragazza secondo
me stava
diventando pazza. Mia sorella cominciò a scuotermi per farmi
ritornare con i
piedi per terra.
-Sorellina,
lo sai che ti voglio bene, vero? Ma se continui cosi sarò
costretto a
sigillarti in camera tua.-dissi un po' irritato.
Non mi
ero neanche alzato che era arrivata come un ciclone nella mia stanza a
tempestarmi di domande.
-Scusami
fratellone, ma sono troppo curiosa.- disse lei sorridendo.
-E va
bene piccola peste, ti racconto. Sono arrivato al ballo, ero
bellissimo, il più
bello fra tutti..- dissi con sorriso.
*Il
solito modesto* pensò Chatarina.
-Ma sei
ancora attenta?- dissi notando che mia sorella era distratta.
-Si,
tranquillo, continua e smettila di fare il modesto.-disse Chatarina
guardando
il fratello negli occhi.
-E va
bene. C'erano i nostri amici, ho visto delle bellissime umane e ho
visto anche
la più bella tra le dee.- dissi pensando a Raf.
-Quindi è
questa ragazza che ti ha rubato il cuore, Loredana mi ha detto che si
chiama
Raf.- disse Chatarina con occhi che le brillavano.
-NON SONO
INNAMORATO DI NESSUNA RAGAZZA!-dissi arrabbiato.
-Fratellone,
è inutile che neghi, o sei tu lo scemo che non te ne sei
reso conto. Se
continui così, con questo carattere che hai, la perderai e
la troverai tra le
braccia di un altro che saprà renderla felice.-disse
Chatarina facendo la
maestrina d’amore.
Dovrei
lasciarla meno tempo con Loredana e le altre, altrimenti la mia piccola
sorellina si rovinerà l’infanzia e non voglio
soprattutto che si innamori di
qualcuno, se succederà spezzerò le gambe al
ragazzo e anche alle ragazze che e
hanno messo queste stupidaggini in testa.
-Dovresti
dare retta a Chatarina, anche se e una bambina e molto più
sveglia di te.-disse
Lori entrando come una furia.
-Ma si
può sapere perché entrate nella mia stanza senza
bussare?-domandai irritato.
-Su, non
fare tante storie per niente Sulfus. Piuttosto, visto che ti sei
ripreso,
dobbiamo parlare delle cose importanti, quindi sbrigati a vestirti e
vieni
nella sala da pranzo. Dopo parleremo tutti e ci metteremo
d’accordo. Quindi
MUOVITI. Su Chatarina andiamo e lasciamolo vestitisi.-disse Lori
prendendo per
mano mia sorella.
-Va bene
Lori.-disse lei sorridendo.
-Lori,
non influenzare mia sorella negativamente.-dissi io.
Meglio
essere cauti con le ragazze.
-Ma sta'
zitto e poi non la sto influenzando negativamente ma positivamente
insieme alle
altre, quindi zitto e muoviti una buona volta.-disse Lori andandosene
insieme a
Chatarina,chiudendo la porta.
Quella
ragazza mi preoccupava veramente, stavo cominciando a preoccuparmi per
la
sanità mentale di mia sorella. Scesi da letto e andai a
farmi un bagno, ero
pieno di sangue, ma questo faceva parte della guerra. Andai in bagno
per fare
un bagno con il lava-sangue, gli umani si lavavano con acqua, invece
noi, come
ho detto prima, con il lava-sangue, serve per sentirsi meglio, guarire
le
ferite e rinforzare il corpo, aveva molte qualità e per di
più puliva tutto il
corpo dando una sensazione di freschezza assoluta.
Entrai
nella vasca, ora si che stavo bene senza qualcuno che rompesse. Ma non
sapevo
perché, ma già mi pentivo di averlo pensato.
-SULFUS,
HAI FINITO?!?!?!?- dissero le ragazze entrando come dei tornadi in
bagno.
-Ma si
può sapere perché entrate senza
bussare?!?!?!-domandai io irritato, alzandomi
dalla vasca, solo dopo mi accorsi che ero completamente nudo.
-Sulfus,
non fare quella faccia, non è la prima volta che ti
becchiamo nudo ma, per
fortuna, stavolta sei solo e non con una delle tue amichette.- disse
Giorgia
senza ridere .
-Appunto! E poi noi siamo
come fratelli e sorelle,
quindi non c'è bisogno di vergognarsi.-disse Monica
sorridendo.
-L’ultima
volta che ti abbiamo beccato nudo eri con 7 vampire a letto.-disse
Lucrezia
ricordando.
Ma che
avevo fatto di male, d’accordo, eravamo cresciuti insieme e
da bambini facevamo
bagno insieme ma era successo tanti anni fa.
-Ma non
avete mai sentito parlare di intimità?!?!?!-domandai ancora
arrabbiato.
-Su, non
fare il bambino e poi, te lo dico sinceramente, il tuo fisico non
è un granché,
mi chiedo che cosa ci trovino le ragazze in te.-disse Lori guardandomi
divertita.
(Ma si
può sapere perché le hai fatte entrare nel bagno
per farmi fare questa
figuraccia?NDA Sulfus. Su, non fare cosi, se non ci penso io ad farlo
chi altri
lo farà al posto mio?NDA. Una sola parola: STREGA! NDA
Sulfus. Zitto, o faccio
entrare anche un esercito di puzzole apposta per te! NDA. Ok, no
comment. NDA
Sulfus).
-Ma si
può sapere che combinate? Ma lasciatelo vivere povero amico
mio.- disse Shade
entrando anche lui.
Fantastico,
ci mancava solo lui! C'era qualcun altro che doveva venire in bagno da
me? Se
fosse così si facesse avanti. Ma almeno lui era dalla mia
parte, lui si che era
comprensivo. Guardai Shade e vidi che aveva solo dei jeans blu addosso.
Loredana, non appena lo vide, lo guardo imbambolata come se avesse
visto una
delle meraviglie del mondo, praticamente lo divorava con gli occhi.
-Lori,
scendi dal mondo delle nuvole.-dissi divertito.
Notai la sua faccia, era
rossa come un pomodoro
maturo, che ridere.
-Ma che
stai dicendo? Io non ero tra le nuvole.-disse lei ancora più
rossa in volto.
Hahaha,
vendetta, dolce vendetta. Vidi Lori ammazzarmi con lo sguardo. Be',
cosa si
aspettava, così imparava a dire che non ero un
granché, muhaha.
-Ragazze,
lasciatelo in pace, d’accordo che ci godete a farlo
imbarazzare, ma state
esagerando e poi poteva anche essere in dolce compagnia.-disse Shade
sorridendo
cercando di convincere le ragazze.
LUI SI
CHE E UN AMICO, comprende i bisogni maschili TRANNE uno, e
cioè farsi le
ragazze, mi chiedevo cosa ci trovava in Loredana. Shade come me poteva
avere
moltissime ragazze sexy e attraenti, sia umane che vampire e lui che
faceva?
Preferiva aspettare Loredana, che rammollito. Meno male che non ero
innamorato.
-E va
bene, ma muoviti.- disse Lori tirando qualche occhiataccia a Shade
mentre lui
ricambiava.
Oh
signore, dovevano darci un taglio, per favore, se vedevo ancora queste
scene
avrei vomitato.
-Ma tu da
che parte stai?-domandarono le ragazze a Loredana.
-Da
nessuna, quindi muovetevi, su.-disse lei.
-E ti
pareva, se telo chiede Shade ti scogli peggio dei ghiacci del Polo
Nord.-disse
Valeria
divertita, notando la faccia di Loredana.
-Ma sta
zitta! Non è vero, muovetevi che cavolo!-disse lei tirandole
fuori.
Finalmente
solo. Che amici pazzi che avevo ma anche per questo gli volevo bene
anche se
davanti a loro non lo avrei mai ammesso.
Dopo
un'ora uscii dal bagno con indosso un asciugamano. Mi vestii e uscii
dalla mia
stanza andando nella sala da pranzo per fare colazione.
Entrai e
vidi che i miei amici parlavano fra loro, fino a quando non mi notarono.
-Finalmente
sei arrivato, mangia. Quando avrai finito dovremo andare nello studio a
parlare
urgentemente.-disse Monica.
-Va bene,
ma non mettetemi fretta.-dissi facendo una smorfia.
Mangiai
una gelatina fatta di sangue animale e dopodiché mi diressi
verso lo studio.
Chissà
cosa dovevano dirmi di così importante. Arrivai nello studio
e vidi che c'erano
tutti, anche i miei genitori.
-Finalmente.-disse
mio padre serio.
-Ragazzi,
la questione e seria. I vampiri della Luna Nera hanno scoperto uno dei
nostri
territori ed hanno massacrato tutti quanti.-disse.
-Che? Ma
stai scherzando spero!-dissi sconvolto.
Alcuni
dei miei simili erano stati uccisi, giuro che me l'avrebbero pagata
anche per
questo.
-Si, lo
so, è una tragedia aver perso alcuni dei nostri simili. Ma
dobbiamo impegnarci
al massimo e cercare di trovare il palazzo della Luna Nera, non abbiamo
altra
scelta.-disse papà contrito e un po' arrabbiato.
-Stia
tranquillo, abbiamo pensato anche a questo.-disse Lori sorridendo.
-Che
intendi dire Lori?-domandai curioso.
-Semplice,
nel palazzo della Luna Nera c'è un'infiltrata che ci
può aiutare.-disse lei
continuando sorridere.
-E chi
sarebbe l’infiltrato?-domando mia madre curiosa.
-Semplice,
è Raf. Le ho spiegato la situazione e ci siamo messe
d’accordo. Lei ci aiuterà,
c'è solo un problema, non abbiamo pensato a come si potrebbe
mettere in contato
con noi.-disse lei un po' imbarazzata.
-Praticamente
siamo al punto di partenza.-dissi con un gocciolone in testa.
-Un modo
ci sarebbe, se non sbaglio dovrebbe esserci un altro ballo di
gala.-disse
Giorgia con fare pensieroso.
-Che
intendi dire?-domando Miki curiosa.
-Semplice,
voglio dire che la famiglia reale non mancherà sicuramente.
Non dimenticate che
ai balli ci sono tantissimi umani, vale a dire cibo per i vampiri della
Luna
Nera.-spiegò lei.
-Adesso
capisco, se loro ci saranno, di sicuro ci sarà anche Raf ma,
purtroppo, sarà
sicuramente con Diamond.-disse Uriè.
-Me lo
dovevi ricordare per forza?-dissi pensando alla povera Raf che era da
sola con
quel matto da legare. Poverina, chissà come starà
soffrendo.
-Ehi
Romeo, sei fra noi?- disse Shade sarcastico.
-Ma non
dire scemenze Shade, non ero tra le nuvole.-dissi irritato.
-Ok, se
lo dici tu.-disse ridendo sotto i baffi.
-Ragazzi,
penserete dopo alle vostre questione “amorose”,
capito?-disse papà serio.
-Va
bene.-dicemmo in coro.
Guardai
Shade e notai che era molto strano, guardava Loredana, ma i suoi occhi
erano
rossi, rossi come il sangue, era davvero strano. Stava nascondendo
qualcosa, ne
ero certo.
-Però,
come faremo ad avvicinare quella umana?-domandò mio padre.
-Lasciate
fare a me.-disse Lori sicura di sé.
-Cosa ti
passa per la mente?-domando Shade curioso.
-Semplice,
ci incontreremo nel bagno, Diamond non la può di certo
seguire fino in bagno. E
i vampiri della Luna Nera non chiedono alle ragazze di sangue puro di
venire in
guerra, visto che portano umani nella loro dimensioni per mangiarseli,
credo.-
disse Lori con la faccia schifata.
-Non è un
po' banale incontrarsi in bagno?-dissi sospettoso.
-Sarà
anche un po' banale come piano, ma è l’unica
soluzione, mica la segue fino in
bagno, per esempio, se qualcuno seguisse me in bagno lo farei pentire
di essere
nato.-disse lei con gli occhi in fiamme.
-Aspettate
un momento, voi ragazze potete entrare nel bagno dei ragazzi e noi
ragazzi non
possiamo entrare in quello vostro?- dissi irritato, ripensando a quello
che era
successo la mattina.
-Su, non
fare storie per niente, noi ragazze abbiamo qualcosa in più
da mostrare in
confronto a voi maschi.-disse Diana.
-Amico
mio non ti conviene metterti contro di loro, lo sai che vogliono sempre
avere
l’ultima parola, noi maschi dobbiamo darci man forte.-disse
Shade sconsolato.
-Ragazzi,
mi sapete dire dov'è il capitano delle guardie?-domando mio
padre.
-Quello
sporco traditore era con i vampiri della Luna Nera.-disse Shade furioso.
-Ma come
è possibile?-domandammo papà ed io insieme.
-Quando
eliminai alcuni vampiri, uscì fuori per vedere se qualcuno
avesse bisogno di
aiuto, e vidi il re dei vampiri della Luna Nera parlare con il
capitano, era
lui il traditore che dava le informazioni.-disse Shade arrabbiato.
-Che
traditore!-disse Miki arrabbiata.
-Bene,
per adesso la riunione è finita, dopo parleremo ancora e
decideremo sul da
farsi.-disse papà andandosene.
-Sulfus,
se non ti dispiace vorrei parlarti in privato.-disse Shade serio,
venendo verso
di me.
-Ok-risposi.
Andammo
fuori nel giardino, pieno di rose rosse e nere, e vidi Shade molto
serio e
preoccupato.
-Shade,
che nascondi? Ti vedo fin troppo serio e preoccupato.-dissi mettendomi
davanti
a lui.
-Non
sbagli per niente. Guarda.-disse lui mostrandomi il suo collo.
Non era
possibile, sul suo collo c'era un morso di vampiro. Ecco
perché aveva gli occhi
rossi mentre guardava Loredana, perché voleva il suo sangue;
ecco perché era
cosi serio.
-Shade,
che vampiro ti ha morso, uno di noi o uno di loro?-domandai io
preoccupato.
-Stai
tranquillo Sulfus, è stato il capitano a mordermi e a
trasmettermi il veleno
per trasformarmi in vampiro, quindi mi trasformerò in un
vampiro Devil.-disse
lui.
-Meno
male. Amico mio ti auguro il benvenuto tra di noi ma, non capisco,
perché sei
cosi preoccupato?-chiesi serio.
-Perché
non so come la prenderanno gli altri...-disse lui pensieroso.
-Quindi è
per questo che questa mattina eri cosi strano.-disse Lori comparendo da
dietro
un angolo.
-Lori...-disse
Shade preoccupato, accidenti i suoi occhi erano diventati rossi di
nuovo.
-Sulfus,
lasciaci soli, voglio parlare con lui a quattro occhi.-disse Lori con
tono
tagliente.
-Ok.
Buona fortuna amico mio.-dissi .
Andai
dagli altri e li lasciai soli.
(Terza persona)
La conversazione
tra Loredana e Shade.
-Perché
non hai voluto dirmi che sei stato morso?-domandò Lori
preoccupata per il suo
“amico”.
-Perché
avevo paura che mi avresti odiato.-disse Shade triste e preoccupato.
-Come hai
potuto minimamente pensare una cosa del genere? Shade, io non ti avrei
odiato
nemmeno se fossi stato morso da un vampiro della Luna Nera, tu non ne
hai
minimamente colpa.-disse Lori un po' arrabbiata per il suo
comportamento.
-Dici sul
serio? Insomma, tu non mi avresti odiato nemmeno se fossi stato morso
dai
nostri nemici?-chiese Shade felice.
-No,
affatto.-rispose Loredana sorridendo.
Shade
l'abbracciò stretta e anche lei ricambio l'abbraccio. Gli
occhi di Shade
diventarono più rossi, aveva voglia di mordere il collo di
Loredana, ma si trattene
perché non voleva farle del male.
-Shade,
hai sete?-domandò lei notando i suoi occhi.
-No,
tranquilla, va tutto bene.-disse lui mentendo.
-Shade,
non puoi mentirmi.-disse Lori guardandolo intensamente negli occhi.-
Hai
bisogno di nutrirti, se non lo farai morirai.-disse lei avvicinando il
suo
collo alla bocca di Shade.
-Scordatelo,
mi rifiuto di farti del male, se non riuscissi a fermarmi tu moriresti
e
preferisco morire io piuttosto che...-ma venne interrotto da un sonoro
ceffone
di lei.
-Non dire
scemenze. Punto primo, sono io che ti sto offrendo il mio sangue a mio
rischio,
punto secondo, mi fido di te e so che ti fermerai Shade.-disse Lori
decisa.
-Ne sei
sicura?-domando Shade avvicinandosi al collo di Loredana.
-Sicurissima.-disse
lei decisa.
I canini
di Shade si allungarono e penetrarono il collo di Loredana. Dopo un
paio di
minuti, Shade si svegliò dal suo stato di trans e si stacco
immediatamente dal
collo di Loredana. Lei era molto debole, visto che Shade aveva bevuto
la
maggior parte del suo sangue.
-Visto,
avevo detto che ti saresti fermato in tempo.-disse prima di svenire.
-Lori, Lori. Scusami tanto,
ti prometto che non succederà più, te lo
prometto.-disse Shade portando
Loredana in camera sua e standole accanto aspettando che si svegliasse.
Continua...
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Capitolo 5 *** 4 Capitolo ***
Ciao e scusate
l’enorme ritardo. Ecco a voi il quarto capitolo. Spero che vi
piaccia.
(POV RAF)
Mi svegliai ancora un po’ mal ridotta, e non ricordavo il
perché. Ah, sì, adesso ricordo, Diamond mi aveva
colpita molto forte e Federico mi aveva portato nella mia stanza, dove
mi aveva curata. Era stato così dolce e gentile con me. Mi
chiesi come poteva essere che un ragazzo come Federico fosse il
fratello di Diamond; Federico era un ragazzo esemplare, mentre invece
Diamond era un mostro, nessuno gli aveva insegnato che non si alzavano
le mani su una ragazza, per chi mi aveva presa? Meglio non pensarci,
adesso la cosa più importante era guarire e trovare il modo
di scoprire come potevano andare nel mio mondo i vampiri della Luna
Nera. Cercai di alzarmi ma mi sentivo molto debole.
-Come ti senti Raf?- mi chiese Federico comparendo nella stanza.
-Mi sento ancora male, certo che tuo fratello è proprio un
animale.- dissi arrabbiata.
-Lo so, ma è fatto così, che ci posso fare. Ma
ora, la cosa più importante è che tu ti
riprenda.- disse Federico sorridendo.
-Grazie di tutto, sei un amico.- dissi ricambiando il sorriso.
-Figurati ma, veramente, smettila di ringraziarmi ogni volta.- disse
Federico dolcemente.
-Penso che per adesso, però, non riuscirò a
muovere un muscolo.- dissi guardandomi il corpo.
-Tranquilla, lascia fare a me. So come farti guarire.- disse Federico
facendomi l’occhiolino.
Nelle mani di Federico comparve una piccola boccetta con dentro un
liquido rosso, sembrava sangue.
-Ti prego, non dirmi che è quello che penso.- dissi un
po’ disgustata.
-Purtroppo è quello che pensi, è un po’
del mio sangue. Il sangue dei vampiri della Luna Nera ha poteri
curativi, cioè che possiamo guarire grazie al sangue,
è una delle nostre capacita. Penso che questa dose basti per
guarirti definitivamente.- disse Federico mentre apriva la boccetta
contenente il sangue.
-Ok, anche se ti conosco da poche ore mi fido di te. Sai una cosa,
forse è una sciocchezza, ma ho come la sensazione di
conoscerti da tempo.- dissi.
Quando mi era accanto mi sentivo protetta e non mi era difficile
confidarmi con lui.
-Sai, anch’io ho la stessa impressione. Chi può
dirlo, forse ci siamo conosciuti in un'altra vita.- disse Federico
scherzando e ridendo.
Iniziai a ridere a mia volta; Federico aveva una risata contagiosa e mi
sentivo bene accanto a lui.
-Sicuramente, tu eri umano ed io una vampira succhia sangue che ti
pedinava.- dissi ridendo.
-Certo che nell’altra vita eri piuttosto maniaca.- disse lui
scherzando nuovamente.
-Lo so e me ne vanto, e tu eri un prete.- disse ancora ridendo.
Ok, era meglio smettere, stava quasi iniziando a farmi male la pancia
per le troppe risate.
-Bene, ora a parte gli scherzi, bevi.- disse Federico con
un’espressione seria, mentre si avvicinava con la boccetta
piena di sangue. Oh mamma, sicuramente sarei svenuta.
-Devo proprio?- chiesi insicura.
-Tranquilla, poi il sangue di noi vampiri è molto dolce,
quindi non hai niente di cui preoccuparti.- mi disse lui
tranquillamente.
Con le poche energie nelle braccia, presi la boccetta e bevvi il
sangue, non era poi cosi male, anzi era dolce. Aveva ragione lui. Finii
di bere il sangue dalla piccola boccetta e guardai il mio corpo: era
pazzesco, tutte le mie ferite stavano sparendo e mi sentivo piena di
energia! Certo che il sangue dei vampiri della Luna Nera curava
veramente di tutto, sarebbe stato molto utile come medicina per curare
i feriti.
-Ehi Raf, a cosa pensi?- mi chiese Federico.
-Pensavo che il vostro sangue sarebbe ottimo come medicina per i
malati.- dissi pensando alle povere persone malate.
-Sei veramente una ragazza dal cuore d’oro.- mi disse
Federico dolcemente.
-Grazie, sei veramente gentile. Però adesso potresti, per
favore, uscire della mia stanza? Mi vorrei cambiare.- dissi guardandolo.
-Ok, ti aspetto fuori. Vorrei mostrarti il palazzo, così
almeno non ti perderai nuovamente.- disse Federico scomparendo.
Ma questi non sapevano utilizzare le porte? Mah, i vampiri, chi li
capisce.
Andai a fare un bagno, ma c’era un problema: cosa avrei
indossato? Ci avrei pensato dopo il bagno rilassante.
Mi misi nella vasca, era la seconda volta che facevo il bagno quel
giorno. Era meglio pensare alla missione e a non dare
nell’occhio. Era meglio uscire dalla vasca, altrimenti
Federico si sarebbe arrabbiato per l’attesa, speravo solo che
non avesse la capacita di leggere nel pensiero altrimenti sarei rimasta
fregata. Andai nella mia stanza e vidi una maglia bianca accollata con
le maniche a palloncino e dei bermuda con delle scarpe da ginnastica
bianche. Perfetto, come avevo detto prima, meno male che
c’era Federico, non sapevo come avrei fatto senza di lui. Mi
vestii velocemente e uscii dalla stanza. Vidi Federico appoggiato al
muro che mi aspettava annoiato. Poverino un altro po’ e si
sarebbe addormentato.
-Scusami se ti ho fatto aspettare tanto.- dissi imbarazzata.
-No tranquilla, ti stanno bene questi vestiti.- disse Federico
guardandomi.
-Grazie, non so come avrei fatto senza di te in queste poche ore.-
dissi sorridendo.
-Figurati, andiamo.- disse Federico porgendomi il braccio.
Camminammo a braccetto e Federico mi mostrò tutto il palazzo
e mi raccontò anche la storia, era veramente un ragazzo ben
informato su tutto. Arrivammo in una stanza piena di quadri e la mia
attenzione fu attirata da un quadro che raffigurava un bellissimo
castello che risplendeva. Rimasi a fissarlo, era veramente bello,
sembrava trasmettermi calore e serenità.
-E’ bello vero?- mi chiese Federico notando che ero
imbambolata davanti al quadro.
-Sì, questo è sempre stato un vostro palazzo?-
domandai curiosa.
-No, appartiene alla famiglia dei Vampiri della Luce. Devi sapere che
ventidue anni fa, in realtà, ci furono tre tipi di vampiri:
noi, i vampiri Devil e quelli della Luce. Devi sapere che i Vampiri
della Luce erano un popolo pacifico, erano amici degli umani e andavano
d’accordo con tutti i vampiri, anche con quelli della Luna
Nera e quelli Devil ma, purtroppo, un umano che voleva e bramava il
potere aveva dei complici, di tutte e tre le fazioni di vampiri, si
fece mordere e diventò potentissimo, avendo acquisito tutte
le capacità delle tre casate dei vampiri. Si dice che fosse
innamorato della regina della Luce ma lei era innamorata di suo marito,
ebbero due figli, un maschio e una femmina. Quell’umano, che
si fece mordere per la rabbia e l’odio, sterminò
quasi tutti i vampiri della Luce; il re e la regina unirono i loro
poteri e sigillarono l’umano in una sorta di gabbia magica,
ma non riuscirono a evitare di rimanere intrappolati a loro volta. Si
dice che siano ancora intrappolati, ma in un'altra dimensione, e che
tutt’ora combattano lì. I due figli sono gli unici
rimasti in vita, li hanno cercati ovunque, ma nessuno li ha mai
trovati; alcuni dicono che siano stati separati, altri dicono che siano
sempre rimasti uniti, altri ancora credono che siano morti. Ma da
quando loro non ci sono più, i vampiri della Luna Nera e i
vampiri Devil hanno cominciato una guerra.- disse Federico mentre
osservava il quadro.
-Oh, poverini! Quindi è per questo motivo che avete
cominciato la guerra.- dissi.
-Da quando i vampiri della Luce sono spariti, noi vampiri della Luna
Nera cerchiamo di vendicarli, ma i Vampiri Devil proteggono gli umani
perché sanno che non hanno colpa, non tutti sono uguali.
Purtroppo questo mio padre non lo capisce.- disse Federico rattristato.
-Sei veramente un ragazzo d’oro, lo sai?- dissi sorridendo.
-Grazie. Raf, dimmi la verità, perché stamattina
giravi per i corridoi? Non sono uno stupido, mi sono accorto che stai
cercando qualcosa. Anche se ci conosciamo da pochissimo ti puoi
confidare con me, non dirò niente a Diamond né a
mio padre, tranquilla.- disse serio.
-Sei molto più sveglio di quanto pensassi… il
fatto è che voglio scoprire come fate a entrare nel mio
mondo.- chiesi semplicemente.
-Capisco, quindi questa è la tua missione. Se volevi
saperlo, bastava chiedere.- disse Federico tranquillo.
Bastava chiedere? Ma mi prendeva in giro? Ero senza parole.
-Tranquilla, non ti prendo in giro, quindi smettila di fare quella
faccia.- disse Federico guardandomi divertito.
-Ma, mi leggi nel pensiero?- chiesi guardandolo male.
-No, tranquilla non ho questo potere. Ma, anche se lo avessi, non
potrei mai entrare nella tua mente, sarebbe come invadere la tua
privacy e non sarebbe giusto.- mi disse Federico sorridendomi.
-Grazie tante, mi sento più sollevata. Adesso potresti dirmi
come fate a entrare nel mio mondo dalla vostra dimensione?- domandai
curiosa.
-Attraverso i quadri. Mio fratello mi ha detto che ti ha
“presa” da un passaggio sotterraneo, in una cantina
più precisamente. Vedi, ogni casa di questo mondo
è collegata ad un passaggio sotterraneo molto profondo e, in
ognuna di esse, ci sono dei quadri, dei portali, in realtà.
Attraverso questi portali, riusciamo a entrare nel vostro mondo e a
ritornare qui.- mi spiegò Federico.
-Scusa la domanda ma, se uno dei quadri venisse spostasse o fosse
distrutto, cosa succederebbe?- chiesi curiosa.
-La casa che si trova sotto di esso esploderebbe. Riesci ad immaginare
cosa potrebbe succedere se tutti i quadri venissero distrutti?
L’intero pianete esploderebbe, come una bomba.- disse
Federico serio.
Wow ero senza parole. Pensavo fosse impossibile distruggere i quadri.
-Ti posso chiedere un'altra cosa?- chiesi.
-Sì, certo, quello che vuoi.- mi rispose Federico dolcemente.
-Potrebbero entrare altri vampiri attraverso i quadri? I vampiri Devil,
per esempio?- chiesi.
-No, solo gli umani e i vampiri della Luna Nera possono entrare.- disse
guardandomi negli occhi.
-Ah, ho capito. Grazie per le spiegazioni.- dissi mentre continuavamo a
camminare.
Il mio stomaco comincio a brontolare, che figura, che imbarazzo!
-Si direbbe che tu abbia fame. Ti piacerebbe pranzare con me?- chiese
Federico gentilmente.
-Sì, con molto piacere.- dissi sorridendo.
Dopo pochi minuti e alcune chiacchere, Federico mi portò in
un giardino pieno di fiori a forma di luna, dai colori forti, rossi
come il sangue e neri come la notte. Guardai i fiori neri, mi
ricordavano così tanto Sulfus, ma perché pensavo
a lui?
Speravo che stessero bene sia lui che gli altri.
-Ehi, tutto apposto? Ti vedo pensierosa.- mi chiese Federico.
-No, tranquillo, stavo pensando a i miei amici, spero che stiano bene.-
dissi triste.
-Sono sicuro che stanno bene ma, a giudicare dalle scintille nei tuoi
occhi, scommetto che stavi pensando a qualcuno in particolare,
di’ la verità.- disse Federico sorridendomi
divertito.
-MA CHE STAI DICENDO? IO NON STAVO PENSANDO A NESSUNO!- dissi
imbarazzata.
-Invece sì, sei tutta rossa.- mi fece notare Federico.
-Può darsi che stessi pensando ad un ragazzo molto carino,
ma questo non significa che mi piaccia.- dissi ancora imbarazzata.
-E chi è il fortunato?- mi domandò lui facendomi
sedere su una sedia posta nel gazebo.
-Il suo nome è Sulfus.- dissi.
-Il principe dei Devil, chi lo avrebbe detto. Raf, ho sentito dire che
è un donnaiolo.- disse lui facendo comparire il nostro
pranzo; questo ragazzo era sorprendente.
-Dici sul serio? Non bisogna giudicare le persone solo
perché ci sono delle male lingue in giro.- dissi un
po’ offesa.
-E’ vero, dillo alle sue ex umane e dopo ne riparliamo.- mi
disse Federico sicuro di sé.
-E tu come fai a saperlo? Hai ascoltato le sue ex?- gli chiesi.
-Diciamo di si, il mio caro fratello ne ha morse alcune e hanno detto
che sono state con lui. Ammetto che da questo punto di vista Sulfus
somiglia a mio fratello, sono entrambi donnaioli e pervertiti.- disse
divertito.
-La differenza è che Sulfus non aggredisce le ragazze per
sciocchezze.- dissi.
-Vero, su questo non posso darti torto.- disse Federico alzando le mani
in segno di resa, divertito.
-Buon appetito, il mio stomaco pretende cibo a volontà,
adesso.- dissi scherzando.
-Penso che anche il mio pensi la stessa cosa, visto che il mio cervello
non fa altro che dirmi “mangia, una buona volta”.-
disse Federico scherzando.
Iniziammo a ridere e a mangiare. Era tutto buonissimo, mi sarebbe
piaciuto avere un fratello come lui, mi sentivo in sintonia con lui.
Per me Federico era un ragazzo molto speciale, aveva una luce negli
occhi così splendente. Questo ragazzo aveva un futuro ricco
di possibilità, era destinato a grandi cose; era uno che
voleva la pace ed era un ragazzo sincero che diceva le cose in faccia.
Finimmo di mangiare e feci un giro con lui in giardino.
-Che ore sono?- chiesi.
-Sono le ventuno, accidenti abbiamo cenato, altro che pranzato!- disse
Federico divertito.
-Eh, già.- dissi anche divertita.
-Vedo che vi state divertendo parecchio.- ci disse Diamond comparendo
all’improvviso.
-Cosa vuoi?- chiesi sulla difensiva.
-Già tiri fuori gli artigli, mi piace questo in una donna.-
disse Diamond teletrasportandosi davanti a me, prendendomi per la vita.
-Lasciala andare Diamond.- disse Federico afferrandomi per il polso e
trascinandomi dietro le sue spalle.
-Fratello mio, non ti conviene metterti contro di me.- disse Diamond
con un sorriso malvagio.
-Invece lo faccio, non ti permetterò di farle del male.-
disse Federico irritato.
-E chi ti ha detto che le voglio fare del male?- domandò
Diamond facendo il finto tonto.
Questo ragazzo, o meglio vampiro, aveva qualche rotella fuori posto, mi
ero stancata di lui, aveva veramente rotto le palle, sapevo di non
dover usare certi termini, ma quando ci vuole, ci vuole.
-L’hai fatto una volta, nessuno ti impedisce di farlo una
seconda volta e io mi sono letteralmente rotta le scatole. Sono qui
solo da poche ore e tu, mio caro Diamond, non hai fatto altro che
mancarmi di rispetto. Nessuno ti ha insegnato che non è
bello alzare le mani su una ragazza? Non ti vergogni minimamente per
quello che hai fatto? Tu sei un idiota che non merita stima,
né tantomeno rispetto. Io, con te e con quelli come te, non
voglio avere niente a che fare, mi hai capita? Mi fai schifo!- dissi
arrabbiata tutto d’un fiato.
Adesso si che mi sentivo meglio, mi ero liberata.
-Che c’è Diamond, il gatto ti ha mangiato la
lingua?- disse Federico divertito.
-Il fegato non ti manca Raf, questo è sicuro. Ma lo avrai
ancora per poco perché, quando noi due ci sposeremo, tu
sarai morsa e sarai sotto il mio potere per
l’eternità.- disse malignamente.
-Mio caro, io modificherei i termini perché, al posto di
“noi due ci sposeremo”, è meglio dire
“se ci sposeremo”, dato che, con uno come te,
nemmeno se fossi già una vampira mi sposerei, quindi mettiti
una buona volta in testa che tra me e te non esisterà mai
nessun noi, quindi ciao, ciao, arrivederci, addio e tanti saluti. Su
Federico andiamo, non ho voglia di rimanere ancora qui un secondo di
più.- dissi arrabbiata.
-Ok.- disse Federico dietro le mie spalle.
Andammo insieme verso la mia stanza, dove avrei voluto andare riposare.
-Mi dispiace che il tuo “soggiorno” qui non sia
così piacevole.- mi disse Federico mettendosi vicino a me.
-No, tranquillo, sarebbe stato ancora più brutto se non ci
fossi stato tu.- dissi sorridendo.
-Mi fa piacere sentirtelo dire. Siamo arrivati, è meglio se
ti riposi perché domani ti farò fare un giro del
mondo dei Vampiri della Luna Nera.- mi disse Federico sorridendo.
-Dici sul serio? Grazie! Ma sei sicuro che non proveranno a mordermi?-
chiesi preoccupata.
-No, tranquilla, non credo che lo faranno se ci tengono alla vita.
Adesso è meglio se vai a dormire, buonanotte.- mi disse
Federico dandomi un bacio sulla guancia.
-Buonanotte anche a te. Ci vediamo domani.- dissi io entrando nella mia
stanza.
Trovai sulla sedia una camicia da notte che arrivava fino a
metà coscia. Era meglio infilarla e mettersi a dormire.
Domani sarebbe stata una giornata molto movimentata, quindi avevo
bisogno di tutte le mie energie. Misi la camicia da notte e mi infilai
nel letto.
“Chissà come sarà la giornata di
domani?” e con questo pensiero mi addormentai tra le braccia
di Morfeo.
POV SULFUS
Camminavo per il corridoio quando all’improvviso sentii
l’odore di sangue di Loredana. Oh cavoli, Shade
l’avrà morsa! Volai dritto nella direzione della
stanza di Loredana e aprii la porta quasi spaccandola. Vidi Shade
accanto al suo letto, che non faceva altro che tenere la mano di Lori
con occhi spenti.
-Shade, cos’è successo a Lori?- gli chiesi
avvicinandomi a lui.
-Le ho succhiato il sangue Sulfus, te ne rendi conto? L’unica
persona in questo mondo alla quale non avrei mai voluto minimamente o
lontanamente fare del male! Per colpa mia è in questo stato,
lei mi aveva chiesto di morderla e dopo che i miei denti sono entrati a
contatto con la sua carne e ho sentito il gusto del suo sangue sono
entrato come in una specie di trans, e dopo poco ho preso
lucidità. E’ solo colpa mia se Lori è
in questo stato.- disse Shade che non faceva altro che tenerle una mano
mentre con l’altra aveva cominciato ad accarezzare la guancia
di Loredana.
-Shade, smettila di piangerti a dosso e di sentirti in colpa,
è stata Loredana a chiederlo, lei si è offerta di
sua spontanea volontà. Tu hai fatto una cosa che pochissimi
vampiri sono in grado di fare, hai saputo controllarti e non
l’hai uccisa.- dissi cercando di consolarlo.
-Che sensi di colpa ha Shade?- sentii la voce debole di Loredana mentre
cercava di alzarsi.
-Lori, stai bene grazie al cielo! Non muoverti dal letto, sei troppo
debole, vuoi che ti porti qualcosa o che faccia qualcosa? Qualunque
cosa?- chiese Shade, felice di sapere che Loredana stava bene.
Questo ragazzo aveva dei seri problemi, questo era poco ma sicuro.
-Sì, che tu la smetti di preoccuparti in questo modo e che
la smetti di sentirti in colpa! Mi sono offerta di donarti il sangue di
mia spontanea volontà e conoscevo i rischi, sai
perché l’ho fatto? Perché mi fido di
te, quindi smettila di sentirti in colpa per una cosa di cui non hai
colpa.- disse Loredana seria e un po’ arrabbiata.
-Come faccio a non sentirmi in colpa, se per colpa mia sei nel letto,
adesso?- rispose Shade arrabbiato.
-E allora? Se è per questo anche quando dormo sto nel
letto.- disse Loredana tranquilla.
-Tu sei IMPOSSIBILE!- disse Shade con le mani nei capelli.
Ecco, non bisogna MAI innamorarsi, se l’amore comporta
litigate e sofferenze io non voglio averci niente a che fare.
-Io sarei impossibile? Sei un cretino, stronzo e deficiente.- disse
Loredana arrabbiata.
Ecco che ricominciavano.
-Smettetela voi due.- dissi mettendomi in mezzo.
-NON TI IMMISCHIARE, QUESTA E’ UNA FACCENDA CHE NON TI
RIGUARDA, QUINDI STANNE FUORI!- dissero insieme.
-O…ok.- dissi facendomi piccolo.
-Si può sapere cos’è questo chiasso?-
disse Diana fuori dalla porta.
-Stanno litigando di nuovo.- dissi tranquillo.
Notai Diana che non faceva altro che guardare con odio Loredana. Diana
fin da piccola era innamorata di Shade, ed era sempre stata gelosa di
Loredana perché lui amava soltanto lei, ma andavano
d’accordo anche se c’era questa
rivalità. Loredana si alzò dal letto e
andò a passo spedito verso la porta, vidi che era pallida e
che le venne un capo giro ma per fortuna, Shade la prese in braccio in
tempo, facendola arrossire e rendendo furiosa di gelosia Diana.
Perfetto, meglio di cosi non poteva andare.
-Sei la solita testona, ti ho detto di stare a riposo, dovresti finirla
di fare di testa tua!- disse Shade arrabbiato.
-Finite sono le candeline sulla torta di tua nonna, non ti rivolgi
così a me, cretino che non sei altro. E mettimi
giù una buona volta!- disse Loredana arrabbiata.
-No, adesso ti rimetto nel letto, farai la brava e riposerai.- disse
Shade mentre portava Loredana nel suo letto.
-Io non mi faccio dare ordini da te, bello mio, non voglio stare a
letto perché mi sento benissimo e smettila di trattarmi come
una bambina!- disse Loredana arrabbiata.
-Io che colpa ne ho se ti comporti come tale? Hai la testa
più dura del diamante e fidati che non scherzo nel dirlo.-
disse Shade poggiando Loredana sul letto.
-Non è vero che mi comporto da bambina.- disse Loredana
arrabbiata.
-Invece si, e adesso dormi perché se non lo farai di tua
spontanea volontà ti lego, oppure, se ti fa piacere, posso
dormire con te.- disse Shade all’inizio arrabbiato e alla
fine malizioso.
Loredana arrossì. Secondo me non le sarebbe dispiaciuto che
Shade le facesse compagnia a letto.
-No, grazie. Adesso sparite.- disse Loredana mentre si infilava sotto
le coperte coprendosi anche la testa.
-Come vuoi, se hai bisogno di qualcosa urla.- disse Shade.
-Idiota, sparisci!- disse Loredana da sotto le coperte.
Uscimmo dalla stanza di Loredana e chiudemmo la porta.
-Peccato che non ha accettato la mia proposta di dormire insieme.-
disse Shade con tono malizioso.
-Lo so che ti è dispiaciuto amico, dovresti farti meno
fantasie con lei.- dissi scherzoso.
-Be’, amico mio, almeno io faccio fantasie con una sola
donna, tu invece fai fantasie con tutte.- disse Shade ridendo.
-Modestamente, e dovresti farlo anche tu. Non si è mai visto
un uomo, anche se innamorato, così fedele.- dissi.
-MAI! Come si vede che non ti sei mai innamorato. Anche se mi avvicino
ad un'altra non ce la faccio, perché mi sembra di tradire
Loredana.- disse lui.
-Anche quando sei con me Shade?- chiese Diana che per tutto il tempo
era stata in silenzio.
-Diana, te l’ho detto e te lo ripeto, tu per me sei solo
un’amica, nient’altro, quindi smettila di provarci.
Sei fidanzata, lasciami in pace.- dice Shade cercando di mantenere la
calma.
-Lo vuoi capire che quella troia non ti merita? Lo vuoi capire?- disse
Diana tra le lacrime.
-Non osare mai più chiamare Loredana troia, o giuro che te
la faccio pagare, hai capito?. SPARISCI DALLA MIA VISTA E NON FARTI PIU
VEDERE!- disse Shade arrabbiato.
-Shade, calmati. Diana, vai a farti un giro.- dissi irritato.
-Io vado.- disse Diana arrabbiata nera.
-Che nervi, come cazzo si è permessa di dire che Loredana
è una troia, se la troia è lei? E’
fidanzata con Alex e continua a sbavarmi dietro, ma che se ne vada a
quel paese.- disse Shade arrabbiato.
-Sono d’accordo con te, a volte esagera. Aspetta un momento!
Ma la direzione che ha preso Diana, non e’ quella che porta
alla camera di Loredana?- chiesi preoccupato.
-Vero, andiamo a vedere se Lori sta bene!- disse Shade molto
preoccupato.
Ero veramente preoccupato, una cosa che avevo imparato era di non
sottovalutare mai le capacita di una donna innamorata.
(POV Loredana)
Che nervi, Shade era un grandissimo testone, quando dicevo che stavo
bene, stavo bene. Però era molto dolce quando si preoccupava
per me. Sentii la porta aprirsi e vidi Diana con le lacrime agli occhi
e nera di rabbia. Oh cristo, cosa era successo stavolta?
-Tu sei una troia!- disse Diana arrabbiatissima.
-Ehi, ehi, modera il linguaggio bella, non hai alcun diritto di dirmi
che sono una troia, visto che la troia sei tu. Vieni in camera mia e mi
insulti senza motivo. Qualunque cosa sia successo non puoi venire qui
come una pazza, quindi vattene dalla mia camera.- dissi arrabbiata.
Oh cavoli, mi girava di nuovo la testa.
-Invece ne ho tutto il diritto! Tu non meriti Shade, lui muore di amore
per te, venderebbe l’anima al diavolo per te e tu gli spezzi
sempre il cuore. Tutti sanno quanto lui ti ami e tu continui a ferirlo.
Stagli lontano da adesso in poi.- disse Diana arrabbiata.
-Quello che succede tra me e Shade sono affari nostri, tu sei
fidanzata, quindi comportati come tale invece di sbavare dietro a
Shade.- dissi arrabbiata.
-Darei qualunque cosa purché Shade mi guardasse come guarda
te, che mi amasse come ama te. – disse Diana con lacrime a
gli occhi.
-Ma perché dici che lui è innamorato di me se non
è vero? Io e lui siamo e saremo sempre amici.- dissi
arrabbiata, ma in realtà triste e dispiaciuta.
Già, purtroppo, solo amici. Magari lui fosse innamorato di
me.
-Lasciala in pace, adesso e subito.- guardai verso la porta e vidi
Shade e Sulfus.
(POV Sulfus)
-Lori stai bene? Ti ha fatto qualcosa?- chiese Shade mentre correva
verso il letto di Loredana per vedere se stesse bene.
-Tranquillo, sto bene. Mi ha semplicemente insultata.- disse Loredana
tranquilla.
Chissà chi delle due aveva vinto, mah.
-Sei solo un cretino, lei non ti calcola neanche eppure corri da lei a
braccia aperte.- disse Diana arrabbiata.
-Chiudi il becco e sparisci, per oggi hai rotto le palle più
del dovuto. E adesso, per assicurarmi che nessuna ragazza pazza venga,
io resto qui.- disse Shade mettendosi sotto le coperte vicino a
Loredana.
Il colore della faccia di Loredana poteva essere paragonato a un
pomodoro maturo per quanto era diventata rossa.
-Si può sapere che stai facendo, razza di pervertito?
Giù dal mio letto, ORA!- disse Loredana rossa in viso.
-Mi dispiace per te, ma dormirò al tuo fianco e mi
assicurerò che nessuno ti rompa le scatole mentre dormi,
visto che sei ancora debole. Quindi voi due uscite da qui.- disse Shade
riferendosi a me e Diana.
-Ok.- dissi sorridendo.
-Non se ne parla proprio.- disse Diana avvicinandosi al letto.
-Muovi il culo, fuori dalla stanza!- dissi io per un braccio e
portandola fuori.
-Oh, cretino, mi fai male!- disse Diana sofferente.
-Scusa, ma adesso tu farai la brava e non rompere più i
coglioni, Shade è stato più che chiaro quando ti
ha detto che non gli interessi minimamente.- dissi camminando per i
corridoi.
-Tu sei uno scemo, non sai cosa vuol dire essere innamorati.- mi disse
Diana piangendo di nuovo.
-E’ vero, io non so che cose l’amore, ma
sicuramente non è quello che provi tu per Shade. La tua
è ossessione.- dissi guardandola negli occhi.
-E’ vero, sono innamorata e ossessionata da Shade e per lui
farei qualunque cosa.- disse Diana continuando a piangere.
-Ti sbagli invece, quello che prova Loredana è amore, anche
se non lo ammette è sempre stata fedele a lui, non ha mai
avuto occhi per un altro se non Shade e quindi non hai alcun diritto di
dire che il tuo è amore. Io vado, mi sono stancato di queste
tue scenate.- dico volando via da lì.
Volai sul giardino, e vidi dei bellissimi girasoli, mi ricordavano
così tanto Raf. Sperai che stesse bene.
Continua......
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