Generazioni a confronto.

di So_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pietra. ***
Capitolo 2: *** Sorriso. ***
Capitolo 3: *** Bacchetta. ***



Capitolo 1
*** Pietra. ***


Orvoloson era seduto di fronte a casa, su una vecchia sedia che pareva potesse rompersi da un momento all’altro. Stava aspettando che il pranzo fosse pronto, mancavano pochi minuti all’una e quella lurida maganò di sua figlia sapeva bene che lui voleva mangiare all’una in punto. Stava giocherellando con l’anello dei suoi antenati per ingannare l’attesa, quando sentì odore di bruciato. Si voltò, in modo da vedere attraverso una delle finestre ciò che Merope stava facendo. La ragazza lo guardò spaventata, l’uomo prese una pietra dal davanzale e gliela lanciò facendo attenzione a colpirla sul volto. “Guarda, stupida! Hai già dodici anni, e non sai nemmeno cucinare come si deve!”



Note dell'autore: L’infelice titolo della raccolta è stato scelto perché non avevo altre idee, ci ho pensato a lungo ma non è uscito nulla di buono, quindi ho sfruttato il titolo del contest per il quale la raccolta è stata scritta (Generazioni... a confronto! di Olimpia, in cui mi sono classificata quarta a parimerito). È stato molto difficile scegliere quale famiglia analizzare, e infine ho ceduto e mi sono buttata sui Gaunt. Scriverle mi ha dato qualche problema, e ancora adesso non sono soddisfatta del risultato, solo l’ultima mi pare ben riuscita.

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Capitolo 2
*** Sorriso. ***


Merope in tutta la sua vita non era mai stata più felice. Da ormai più di un anno si era liberata dalla malefica influenza che la famiglia aveva su di lei, aveva abbandonato quella topaia sperduta che era Little Hangleton, e viveva a Londra insieme al suo amato Tom. Più volte, durante i primi mesi, dopo la sveglia mattutina si era pizzicata per essere sicura che il sorriso di Tom fosse diretto proprio a lei. Ed ora, l’ennesima benedizione… l’attesa di un figlio. Il problema economico iniziava a farsi sentire, è vero, ma avere Tom al suo fianco la tranquillizzava. Bastava un suo sorriso per rasserenarla, per illuminarle la giornata.

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Capitolo 3
*** Bacchetta. ***


"Cosa significa che è la bacchetta a scegliermi?" Il giovane Tom Riddle guardò sospettoso il negoziante, il quale rispose con un debole sorriso. “Significa proprio quello che ho detto, caro ragazzo, ossia che è la bacchetta a scegliere il mago, e non viceversa.” Tom osservò il vecchio Olivander mentre questi saliva su una scala per prendere l’ennesima bacchetta da provare. “Non ha nessun senso,” disse il ragazzino in tono piatto, ben celando il suo interesse. “Come posso essere scelto da un oggetto?” Olivander scese dalla scala e aprì una nuova scatola. “Una bacchetta è molto più che un semplice oggetto. Provi questa, tasso e piuma di fenice. Una combinazione insolita.”

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