La storia di Tidus

di Vincent91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1:L'intercessore ***
Capitolo 2: *** La verità di Auron ***
Capitolo 3: *** La scelta... ***
Capitolo 4: *** L'addio! ***



Capitolo 1
*** 1:L'intercessore ***


l'intercessore Finalmente ero riuscito a superare il sacro monte Gagazet ed ero arrivato  ai piedi di Zanarkand, la mia città, la città leggendaria ormai ridotta in rovina da mille anni! Come poteva essere possibile? Tutto mi apparse chiaro quella notte… Eravamo seduti intorno al falò: Lulu, Wakka, Kimahri, Auron, Rikku, io… e Yuna. Yuna. Quella notte non riuscivo a dormire, volevo riuscire a tutti i costi a trovare un modo per distruggere Sin, la terribile spirale di morte che si affliggeva su Spyra fin dai tempi più antichi, e, allo stesso tempo, salvare Yuna, la mia Yuna. L’unica maniera conosciuta per uccidere Sin era il sacrificio di un invocatore, o, come nel mio caso, di un’invocatrice. Non riuscivo ad accettarlo! Era come un nodo allo stomaco che diventava sempre più stretto, quanto più ci avvicinavamo al duomo di yevon, il luogo dove Yuna… Ma non era il mio unico pensiero quella notte… già, quella notte… quella notte mi fu rivelato il vero scopo della mia esistenza. Avevo già capito qualcosa quando Yuna aveva pregato l’ntercessore del naos di Bahamuth, l’eone evocato da un bambino di Zanarkand, la mia Zanarkand. Quella notte l’intercessore mi apparve in sogno…
-Tidus…Tidus…- sentii invocare il mio nome, ma la cosa strana è che stavo dormendo… eppure sembrava così reale…
-Tidus… ascolta! Segui la mia voce!- ancora venivo chiamato nel sonno, e tutto diventava sempre più reale, finchè non mi ritrovai su un sentiero luminoso, sospeso in aria, al di fuori del tempo e dello spazio.
-Ricorda!- in quel momento, sentii una fitta al cuore… e mi passò davanti tutta la mia vita… no! Non tutta la mia vita… tutti i momenti passati con… mio padre? Gli unici ricordi che avevo di mio padre erano tristi, mentre ora mi apparvero felice, semplici, pieni di affetto…
-Tidus… tu sai… che questo… non sei tu! Tu stesso… sei stato chiamato… da noi intercessori…  il tuo compito… è quello di proteggere… l’invocatrice… l’unica che può… salvare Spyra! Non compiere… l’errore che fece… tuo padre!- poi ci fu un lampo di luce, e mi svegliai. Dormivano tutti, ed il sole non era ancora sorto… Allora decisi di fare una passeggiata per riprendermi da quello strano sogno… all’inizio pensai che era stato solo un sogno, certo, diverso dagli altri, ma era comunque un sogno, ma poi inciampai in una sfera… era graffiata e tutta impolverata, e mi stupì il fatto che non avesse già attirato l’attenzione di qualche mostro, e tutto ad un tratto, una forza estranea mi bloccò, e  raccolse la sfera che mi era caduta per la mia impossibilità di muovermi … era l’intercessore, mi era apparso ancora, ma questa volta nella realtà. Mi guarnò dritto negli occhi, mi consegnò la sfera e svanendo mi disse:
-Qui troverai le risposte!- e fu così!
Nella sfera erano stati inseriti i ricordi di Auron, tra i quali c’era mio padre insieme a Brasa, il leggendario invocatore padre di Yuna:
-Dopo che sarò diventato un eone, mi trasformerò in un nuovo Sin?- domandò mio padre, e la risposta arrivò da una persona esterna della quale capii solamente che fosse una donna –Sì! Yu Yevon si impossesserà del tuo spirito e prenderai la forma di un nuovo Sin… capirai tutto ciò che succede, ma sarai inerme, incapace di poter decidere le tue mosse, guidato da Yu Yevon!- a questo punto la sfera si ruppe in mille pezzi che si riunirono nell’immagine dell’intercessore…
-Ora va’, e compi il tuo destino!-

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Capitolo 2
*** La verità di Auron ***


la verità su auron Ci volle poco più di un ora per attraversare i 6 chilometri circa del duomo. Un’ora lunghissima e silenziosa, anche quando Yuna doveva “danzare” per dare pace ai non-trapassati che dimoravano fra le rovine. Ma poi successe qualcosa di incredibile: apparve mio padre! Cominciai ad urlargli contro, con imprecazioni ed offese, ma non si mosse. Invece si fermarono tutti i miei compagni e mi fissarono…
-Tidus… stai bene?- chiese affettuosamente Lulu – Con chi ce l’avevi?-
-Ma voi non avete visto nessuno?- chiesi perplesso…
-Di chi stai parlando?- domandò Wkka, che per me era come un fratello, anzi, lo era proprio!
A quel punto, mentre notavo nel volto di Yuna un’espressione malinconica e spaventata, intervenne Auron:
-Tidus, seguimi! Voi prendetevi cura di Yuna, ed aspettate qui!-.
Auron mi portò dentro al naos dell’intercessore, attraversammo il muro di luce, ed entrammo in un grande salone tondo e rosso, con delle tende bordeaux con degli scalini ricoperti da un tappeto anch’esso rosso che conducevano ad una porta misteriosa.
-Hai visto la sfera?- fu la domanda di Auron, e –Sì!- la mia risposta.
-Tutto ciò, è accaduto circa 25 anni fa…- 25 anni fa… 25 anni fa mio padre divenne Sin… ma come era potut... –E’ stata Yunalesca!!! La prima invocatrice che sconfisse Sin. Lei trasformò tuo padre nell’eone supremo, così che Braska potesse invocarlo per distruggere Sin. Ma Sin è soltanto una corazza vuota, al suo interno dimora Yu Yevon, lo spirito originatosi dall’odio della guerra di mille anni or sono!-
Rimasi allibito. Non riuscivo a capire. Perché mio padre si è sacrificato insieme a Brasa? Che sia Yunalesca la donna della sfera di mio padre? E come a fatto a rimanere in vita per più di mille anni? E Auron come faceva ad essere lì, con mio padre, 25 anni fa, ed ora è qui fra noi senza essersi invecchiato? Ero pieno di dubbi, di interrogatori di cui non trovavo la risposta. Dovevo salvare Yuna, non potevo farle invocare l’eone supremo che… sarei dovuto essere io?
-Andiamo!- pronunciò solenne Auron, chiamando il resto del gruppo. Entrarono nel salone uno dopo l’altro inesorabilmente, con lo sguardo assolto, confuso, non conoscendo il motivo del mio cambiamento improvviso.
Yuna non aprì bocca. Si limitò a fissarmi, e quando fu così vicina da potermi abbracciare, se scansò ed abbassò lo sguardo… che sapesse qualcosa? Tutti noi sapevamo che si sarebbe dovuta sacrificare, ma cercavamo di trovare un modo per poterla salvare, ma la sua espressione mi spaventava. Sembrava dovesse dirmi “non guardarmi morire!”.
Poi, tutti con estremo silenzio, salimmo le scale ed aprimmo la porta…
-Ci si rivede, Auron!- esclamò una donna bellissima, che però dava una sensazione sinistra.
-Già!- rispose Auron. –Ma questa volta andrà diversamente…-
Rikku, la più sensibile e spaventata nel vedere quell’oscura figura, chiese con voce fremente:
-Come “questa volta”?-
-Perché, non lo sapete? Non ditemi che ve lo ha tenuto nascosto per tutto questo tempo?-
domandò Yunalesca con fare saccente –Che cosa dovremmo sapere?- rispose Rikku.
Wakka e Lulu se ne rimanevano zitti, come Kimahri, del resto.
-Sono… un NON-TRAPASSATO!- sentenziò Auron lasciando pietrificati tutti i membri del nostro gruppo di guardiani, mentre io, accettai la realtà (avendo intuito qualcosa, essendo però incerto) e abbracciai stretta a me Yuna, che si stringeva a me con le lacrime agli occhi.
Dopo qualche minuto di silenzio, Auron si espresse ancora:
-Fui ucciso 25 anni fa dalla donna, o quel che ne rimane, che avete di fronte, nel tentativo di impedire il sacrificio invano di Jecht e Braska!-
Non sono in grado di descrivere il dolore che provammo Yuna ed io, ma posso dire che non era lo stesso dolore di quando vieni ferito da un nemico, o di quando apri un tesoro e invece trovi un mimic che ti morde. No. Non era un dolore fisico. Era come se fosse morta una parte di noi.

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Capitolo 3
*** La scelta... ***


la scelta All’inizio non capii molto bene cosa volesse dire, sentivo soltanto qualcosa divorarmi lo stomaco. Ma in un secondo momento, compresi che Auron voleva avvertirci di qualcosa… già, ma cosa?
-Tidus!- sussurrò Yuna –devo?- Ed è a quest’ultima parola che tutto divenne più chiaro: Auron non era stato trapassato per avvertirci e per prepararci finchè non fosse arrivato questo maledetto giorno…
-Non ora.- risposi –prima ho bisogno di risposte…-
-Riceverai le tue risposte da me… avanti, chiedi pure!-
C’erano una marea di cose che volevo chiederle, ma la prima domanda che mi venne in mente, fu:
-Non c’è un altro modo?- e Yunalesca disse –No!-
Perché? Perché deve essere sempre così complicato? Non c’è mai un istante, nella propria vita, in cui non si debba fare una scelta, dolorosa o meno. Cosa avrei dovuto fare? Salvare Yuna e vivere con lei sapendo di provocare la morte di molte persone non uccidendo Sin, oppure liberare Spyra dalle sue pene? Non riuscivo più a capire niente. Poi però, mi apparve ancora l’intercessore:
-Sai cosa devi fare… questa è la tua storia…-
La mia storia? La mia storia. La mia storia!
-Da quando si è creato Sin, noi intercessori, abbiamo cominciato a sognare… abbiamo sognato molte cose… ecco, Tidus, tu sei un nostro sogno… come tuo padre… siete qui per un motivo… liberare Spyra da Sin… poi tornerai alla tua vita precedentemente al tuo arrivo qui…-
Cosa???? Un sogno? Ma come era possibile? Certo spiegherebbe molte cose… ad esempio i miei ricordi di una città che, in questo posto, è in rovina da più di mille anni… ma questo che voleva dire? Che dopo aver sconfitto Sin, non avrei più rivisto Yuna??? NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!
-Accetta la realtà!- pronunciò Yunalesca –Devi fare una scelta… ORA!-
-No!- anzi –SI!-
-COSA?!?!- domandarono tutti i miei amici…
-Fidatevi di me…- poi mi rivolsi a Yunalesca dicendo:
-Trasformami in un eone!-
-Così sia!-
In quell’istante, un lampo di luce mi avvolse…stavo diventando un eone! Per la mia Yuna!
Non sentivo dolore, ma riuscivo a vedere, a capire… mi stavo trasformando in un eone! Presi la forma di un leone alato, tutto biondo, ma la cosa strana è che avevo al collo la collana di mio padre…
Allora decisi di compiere il mio destino… Presi Yuna sulla mia groppa, comincia il mio volo verso Sin…
In quel momento stava devastando il monte Gagazet, doveva aver capito che l’avevamo attraversato, e che per lui era rimasto poco tempo…
Non so ancora come feci, ma riuscii a lancia un attacco sancta e a stordire Sin.
A quel punto, dissi a Yuna:
-Ora fidati di me, e tieniti forte!-
Lei, mi strinse a se in un caldo abbraccio. Quei pochi secondi prima che entrassi nella corazza di Sin, mi sembrarono un’eternità…

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Capitolo 4
*** L'addio! ***


l'addio Giunti al suo interno, lo spettacolo che ci apparve di fronte, non fu come un bel paesaggio: era completamente ricoperto di nebbia, ma si vedevano delle ombre fluttuare fra le nubi sempre più fredde ed oscure. Ai nostri piedi si prostravano dei resti umani trascinati da del sangue blu, sicuramente maledetto… era come un mare, un mare orribile, infestato dalle anime delle persone uccise da Sin… La prima cosa di cui mi preoccupai, era la salute di Yuna: stava bene, ma era svenuta…Decisi di non svegliarla, volevo risparmiarle quella vista vomitevole…
Mi feci strada fra le nudi sempre più gelide che intorpidivano le mie ali di pavone.
Mentre stavo sorvolando quel “mare”, Yuna si svegliò, così decisi di fermarmi e di farla riprendere dallo shock che le si parava di fronte…
-E’ tutto a posto- mi rassicurò –continua pure…- e così feci… finchè non arrivammo sotto ad una spada fluttuante che ombreggiava la nebbia…
Capii che era arrivato il momento… avrei rivisto mio padre!
Atterrai dolcemente sulla punta della spada, per non far cadere Yuna, e la feci scendere…
Un ruggito fece tremare la spada, e feci appena in tempo per salvare Yuna dagli abissi… -Tidus!-
Era mio padre! –Figlio mio, cosa… fai… qui!- disse voltandosi verso Yuna e abbassando il tono della voce… -sono qui per portare la pace su Spyra…- affermai sicuro di me…
-Non te lo permetterò! Io ho deciso di rimanere così per sempre, tu non ti sacrificherai per soffrire al mio posto…-
-Ma papà…- e mi colse un dolore improvviso al cuore –tu stai provocando il dolore di molte persone… e ne stai uccidendo tante altre, non posso lasciarti continuare…-
-Allora se devi uccidermi, poi dovrai scappare immediatamente, altrimenti Yu Yevon si impossesserà del tuo spirito di eone…-
-Non succederà!- intervenne Yuna –mio padre, Braska, mi lasciò un manoscritto, che diceva che Yu Yevon non assorbire lo spirito di Tidus, se è unito a quello di qualcun altro… in poche parole basterà che io stia in groppa a lui, respingerò i suoi attacchi con il mio corpo…-
-Non se ne parla! E se dovesse ucciderti?-
-Fidati di me!- ed il mio amore mi portò a fidarmi della donna di cui mi ero innamorato fin dalla prima volta che l’avevo vista…
-Allora- aggiunse mio padre –compi il tuo destino…- e con un atto di estremo dolore, dovetti attaccare mio padre, che avevo appena incontrato, con un attacco sancta…
Subito cominciò a tremare tutto il corpo di Sin, ed io presi in groppa Yuna mentre dal corpo ferito di mio padre uscì fuori Yu Yevon: un essere con l’aspetto di una medusa tutta nera con i tentacoli viola… Yuna spiegò le braccia e si feci colpire più volte da quell’orribile bestia, ma inspiegabilmente, ad ogni mio battito di ali, lei riprendeva le forze e tornava più resistente di prima…
Alla fine giunsi fuori dalla bocca di Sin e, da lì, vedemmo l’enorme spada trafiggere Yu Yevon che era rimasto imprigionato fra le anime di cui si nutriva…
Era tutto finito… ma questo voleva dire che… anche gli intercessori avevano finito di sognare?
Sì. Feci appena in tempo a lasciare Yuna nella zona abitata dalla tribù di Kimahri, sul Gagazet, e, in quell’istante, Sin svanì, portandosi via tutto il dolore che aveva generato… Ma con lui, me ne andai anch’io…
Apparve ancora l’intercessore di Bahamut, che sprigionò una luce soave…
Mi ritrasformai in un uomo e, svanendo, diedi l’ultimo bacio a Yuna. La mia Yuna.
FINE

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