La storia di Tidus di Vincent91 (/viewuser.php?uid=14640)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1:L'intercessore ***
Capitolo 2: *** La verità di Auron ***
Capitolo 3: *** La scelta... ***
Capitolo 4: *** L'addio! ***
Capitolo 1 *** 1:L'intercessore ***
l'intercessore
Finalmente ero riuscito a superare il sacro monte Gagazet ed ero arrivato ai
piedi di Zanarkand, la mia città, la città leggendaria ormai ridotta in rovina
da mille anni! Come poteva essere possibile? Tutto mi apparse chiaro quella
notte… Eravamo seduti intorno al falò: Lulu, Wakka, Kimahri, Auron, Rikku, io… e
Yuna. Yuna. Quella notte non riuscivo a dormire, volevo riuscire a tutti i costi
a trovare un modo per distruggere Sin, la terribile spirale di morte che si
affliggeva su Spyra fin dai tempi più antichi, e, allo stesso tempo, salvare
Yuna, la mia Yuna. L’unica maniera conosciuta per uccidere Sin era il sacrificio
di un invocatore, o, come nel mio caso, di un’invocatrice. Non riuscivo ad
accettarlo! Era come un nodo allo stomaco che diventava sempre più stretto,
quanto più ci avvicinavamo al duomo di yevon, il luogo dove Yuna… Ma non era il
mio unico pensiero quella notte… già, quella notte… quella notte mi fu rivelato
il vero scopo della mia esistenza. Avevo già capito qualcosa quando Yuna aveva
pregato l’ntercessore del naos di Bahamuth, l’eone evocato da un bambino di
Zanarkand, la mia Zanarkand. Quella notte l’intercessore mi apparve in
sogno…
-Tidus…Tidus…- sentii invocare il mio nome, ma la cosa strana è che
stavo dormendo… eppure sembrava così reale…
-Tidus… ascolta! Segui la mia
voce!- ancora venivo chiamato nel sonno, e tutto diventava sempre più reale,
finchè non mi ritrovai su un sentiero luminoso, sospeso in aria, al di fuori del
tempo e dello spazio.
-Ricorda!- in quel momento, sentii una fitta al cuore…
e mi passò davanti tutta la mia vita… no! Non tutta la mia vita… tutti i momenti
passati con… mio padre? Gli unici ricordi che avevo di mio padre erano tristi,
mentre ora mi apparvero felice, semplici, pieni di affetto…
-Tidus… tu sai… che questo… non sei tu! Tu
stesso… sei stato chiamato… da noi
intercessori… il tuo compito… è quello di
proteggere… l’invocatrice… l’unica che
può… salvare Spyra! Non compiere… l’errore
che fece… tuo padre!- poi ci fu un lampo di luce, e mi svegliai.
Dormivano tutti, ed il sole non era ancora sorto… Allora decisi
di fare una passeggiata per riprendermi da quello strano sogno…
all’inizio pensai che era stato solo un sogno, certo, diverso
dagli altri, ma era comunque un sogno, ma poi inciampai in una
sfera… era graffiata e tutta impolverata, e mi stupì il
fatto che non avesse già attirato l’attenzione di qualche
mostro, e tutto ad un tratto, una forza estranea mi bloccò,
e raccolse la sfera che mi era caduta per la mia
impossibilità di muovermi … era l’intercessore, mi
era apparso ancora, ma questa volta nella realtà. Mi
guarnò dritto negli occhi, mi consegnò la sfera e
svanendo mi disse:
-Qui troverai le risposte!- e fu
così!
Nella sfera erano stati inseriti i ricordi di Auron, tra i quali c’era
mio padre insieme a Brasa, il leggendario invocatore padre di Yuna:
-Dopo che
sarò diventato un eone, mi trasformerò in un nuovo Sin?- domandò mio padre, e la
risposta arrivò da una persona esterna della quale capii solamente che fosse una
donna –Sì! Yu Yevon si impossesserà del tuo spirito e prenderai la forma di un
nuovo Sin… capirai tutto ciò che succede, ma sarai inerme, incapace di poter
decidere le tue mosse, guidato da Yu Yevon!- a questo punto la sfera si ruppe in
mille pezzi che si riunirono nell’immagine dell’intercessore…
-Ora va’, e
compi il tuo destino!-
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Capitolo 2 *** La verità di Auron ***
la verità su auron
Ci volle poco più di un ora per attraversare i 6 chilometri circa del duomo.
Un’ora lunghissima e silenziosa, anche quando Yuna doveva “danzare” per dare
pace ai non-trapassati che dimoravano fra le rovine. Ma poi successe qualcosa di
incredibile: apparve mio padre! Cominciai ad urlargli contro, con imprecazioni
ed offese, ma non si mosse. Invece si fermarono tutti i miei compagni e mi
fissarono…
-Tidus… stai bene?- chiese affettuosamente Lulu – Con chi ce
l’avevi?-
-Ma voi non avete visto nessuno?- chiesi perplesso…
-Di chi stai
parlando?- domandò Wkka, che per me era come un fratello, anzi, lo era
proprio!
A quel punto, mentre notavo nel volto di Yuna un’espressione
malinconica e spaventata, intervenne Auron:
-Tidus, seguimi! Voi prendetevi
cura di Yuna, ed aspettate qui!-.
Auron mi portò dentro al naos
dell’intercessore, attraversammo il muro di luce, ed entrammo in un grande
salone tondo e rosso, con delle tende bordeaux con degli scalini ricoperti da un
tappeto anch’esso rosso che conducevano ad una porta misteriosa.
-Hai visto
la sfera?- fu la domanda di Auron, e –Sì!- la mia risposta.
-Tutto ciò, è
accaduto circa 25 anni fa…- 25 anni fa… 25 anni fa mio padre divenne Sin… ma
come era potut... –E’ stata Yunalesca!!! La prima invocatrice che sconfisse Sin.
Lei trasformò tuo padre nell’eone supremo, così che Braska potesse invocarlo per
distruggere Sin. Ma Sin è soltanto una corazza vuota, al suo interno dimora Yu
Yevon, lo spirito originatosi dall’odio della guerra di mille anni or sono!-
Rimasi allibito. Non riuscivo a capire. Perché mio padre si è sacrificato
insieme a Brasa? Che sia Yunalesca la donna della sfera di mio padre? E come a
fatto a rimanere in vita per più di mille anni? E Auron come faceva ad essere
lì, con mio padre, 25 anni fa, ed ora è qui fra noi senza essersi invecchiato?
Ero pieno di dubbi, di interrogatori di cui non trovavo la risposta. Dovevo
salvare Yuna, non potevo farle invocare l’eone supremo che… sarei dovuto essere
io?
-Andiamo!- pronunciò solenne Auron, chiamando il resto del gruppo.
Entrarono nel salone uno dopo l’altro inesorabilmente, con lo sguardo assolto,
confuso, non conoscendo il motivo del mio cambiamento improvviso.
Yuna non
aprì bocca. Si limitò a fissarmi, e quando fu così vicina da potermi
abbracciare, se scansò ed abbassò lo sguardo… che sapesse qualcosa? Tutti noi
sapevamo che si sarebbe dovuta sacrificare, ma cercavamo di trovare un modo per
poterla salvare, ma la sua espressione mi spaventava. Sembrava dovesse dirmi
“non guardarmi morire!”.
Poi, tutti con estremo silenzio, salimmo le scale ed
aprimmo la porta…
-Ci si rivede, Auron!- esclamò una donna bellissima, che
però dava una sensazione sinistra.
-Già!- rispose Auron. –Ma questa volta
andrà diversamente…-
Rikku, la più sensibile e spaventata nel vedere
quell’oscura figura, chiese con voce fremente:
-Come “questa volta”?-
-Perché, non lo sapete? Non ditemi che ve lo ha tenuto nascosto per tutto
questo tempo?-
domandò Yunalesca con fare saccente –Che cosa dovremmo
sapere?- rispose Rikku.
Wakka e Lulu se ne rimanevano zitti, come Kimahri,
del resto.
-Sono… un NON-TRAPASSATO!- sentenziò Auron lasciando pietrificati
tutti i membri del nostro gruppo di guardiani, mentre io, accettai la realtà
(avendo intuito qualcosa, essendo però incerto) e abbracciai stretta a me Yuna,
che si stringeva a me con le lacrime agli occhi.
Dopo qualche minuto di
silenzio, Auron si espresse ancora:
-Fui ucciso 25 anni fa dalla donna, o
quel che ne rimane, che avete di fronte, nel tentativo di impedire il sacrificio
invano di Jecht e Braska!-
Non sono in grado di descrivere il dolore che
provammo Yuna ed io, ma posso dire che non era lo stesso dolore di quando vieni
ferito da un nemico, o di quando apri un tesoro e invece trovi un mimic che ti
morde. No. Non era un dolore fisico. Era come se fosse morta una parte di noi.
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Capitolo 3 *** La scelta... ***
la scelta
All’inizio non capii molto bene cosa volesse dire, sentivo soltanto qualcosa
divorarmi lo stomaco. Ma in un secondo momento, compresi che Auron voleva
avvertirci di qualcosa… già, ma cosa?
-Tidus!- sussurrò Yuna –devo?- Ed è a
quest’ultima parola che tutto divenne più chiaro: Auron non era stato trapassato
per avvertirci e per prepararci finchè non fosse arrivato questo maledetto
giorno…
-Non ora.- risposi –prima ho bisogno di risposte…-
-Riceverai le
tue risposte da me… avanti, chiedi pure!-
C’erano una marea di cose che
volevo chiederle, ma la prima domanda che mi venne in mente, fu:
-Non c’è un
altro modo?- e Yunalesca disse –No!-
Perché? Perché deve essere sempre così
complicato? Non c’è mai un istante, nella propria vita, in cui non si debba fare
una scelta, dolorosa o meno. Cosa avrei dovuto fare? Salvare Yuna e vivere con
lei sapendo di provocare la morte di molte persone non uccidendo Sin, oppure
liberare Spyra dalle sue pene? Non riuscivo più a capire niente. Poi però, mi
apparve ancora l’intercessore:
-Sai cosa devi fare… questa è la tua storia…-
La mia storia? La mia storia. La mia storia!
-Da quando si è creato Sin,
noi intercessori, abbiamo cominciato a sognare… abbiamo sognato molte cose…
ecco, Tidus, tu sei un nostro sogno… come tuo padre… siete qui per un motivo…
liberare Spyra da Sin… poi tornerai alla tua vita precedentemente al tuo arrivo
qui…-
Cosa???? Un sogno? Ma come era possibile? Certo spiegherebbe molte
cose… ad esempio i miei ricordi di una città che, in questo posto, è in rovina
da più di mille anni… ma questo che voleva dire? Che dopo aver sconfitto Sin,
non avrei più rivisto Yuna??? NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!
-Accetta la realtà!-
pronunciò Yunalesca –Devi fare una scelta… ORA!-
-No!- anzi –SI!-
-COSA?!?!- domandarono tutti i miei amici…
-Fidatevi di me…- poi mi
rivolsi a Yunalesca dicendo:
-Trasformami in un eone!-
-Così sia!-
In
quell’istante, un lampo di luce mi avvolse…stavo diventando un eone! Per la mia
Yuna!
Non sentivo dolore, ma riuscivo a vedere, a capire… mi stavo
trasformando in un eone! Presi la forma di un leone alato, tutto biondo, ma la
cosa strana è che avevo al collo la collana di mio padre…
Allora decisi di
compiere il mio destino… Presi Yuna sulla mia groppa, comincia il mio volo verso
Sin…
In quel momento stava devastando il monte Gagazet, doveva aver capito
che l’avevamo attraversato, e che per lui era rimasto poco tempo…
Non so
ancora come feci, ma riuscii a lancia un attacco sancta e a stordire Sin.
A
quel punto, dissi a Yuna:
-Ora fidati di me, e tieniti forte!-
Lei, mi
strinse a se in un caldo abbraccio. Quei pochi secondi prima che entrassi nella
corazza di Sin, mi sembrarono un’eternità…
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Capitolo 4 *** L'addio! ***
l'addio
Giunti al suo interno, lo spettacolo che ci apparve di fronte, non fu come un
bel paesaggio: era completamente ricoperto di nebbia, ma si vedevano delle ombre
fluttuare fra le nubi sempre più fredde ed oscure. Ai nostri piedi si
prostravano dei resti umani trascinati da del sangue blu, sicuramente maledetto…
era come un mare, un mare orribile, infestato dalle anime delle persone uccise
da Sin… La prima cosa di cui mi preoccupai, era la salute di Yuna: stava bene,
ma era svenuta…Decisi di non svegliarla, volevo risparmiarle quella vista
vomitevole…
Mi feci strada fra le nudi sempre più gelide che intorpidivano le
mie ali di pavone.
Mentre stavo sorvolando quel “mare”, Yuna si svegliò,
così decisi di fermarmi e di farla riprendere dallo shock che le si parava di
fronte…
-E’ tutto a posto- mi rassicurò –continua pure…- e così feci… finchè
non arrivammo sotto ad una spada fluttuante che ombreggiava la nebbia…
Capii
che era arrivato il momento… avrei rivisto mio padre!
Atterrai dolcemente
sulla punta della spada, per non far cadere Yuna, e la feci scendere…
Un
ruggito fece tremare la spada, e feci appena in tempo per salvare Yuna dagli
abissi… -Tidus!-
Era mio padre! –Figlio mio, cosa… fai… qui!- disse
voltandosi verso Yuna e abbassando il tono della voce… -sono qui per portare la
pace su Spyra…- affermai sicuro di me…
-Non te lo permetterò! Io ho deciso di
rimanere così per sempre, tu non ti sacrificherai per soffrire al mio posto…-
-Ma papà…- e mi colse un dolore improvviso al cuore –tu stai provocando il
dolore di molte persone… e ne stai uccidendo tante altre, non posso lasciarti
continuare…-
-Allora se devi uccidermi, poi dovrai scappare immediatamente,
altrimenti Yu Yevon si impossesserà del tuo spirito di eone…-
-Non
succederà!- intervenne Yuna –mio padre, Braska, mi lasciò un manoscritto, che
diceva che Yu Yevon non assorbire lo spirito di Tidus, se è unito a quello di
qualcun altro… in poche parole basterà che io stia in groppa a lui, respingerò i
suoi attacchi con il mio corpo…-
-Non se ne parla! E se dovesse
ucciderti?-
-Fidati di me!- ed il mio amore mi portò a fidarmi della donna di
cui mi ero innamorato fin dalla prima volta che l’avevo vista…
-Allora-
aggiunse mio padre –compi il tuo destino…- e con un atto di estremo dolore,
dovetti attaccare mio padre, che avevo appena incontrato, con un attacco
sancta…
Subito cominciò a tremare tutto il corpo di Sin, ed io presi in
groppa Yuna mentre dal corpo ferito di mio padre uscì fuori Yu Yevon: un essere
con l’aspetto di una medusa tutta nera con i tentacoli viola… Yuna spiegò le
braccia e si feci colpire più volte da quell’orribile bestia, ma
inspiegabilmente, ad ogni mio battito di ali, lei riprendeva le forze e tornava
più resistente di prima…
Alla fine giunsi fuori dalla bocca di Sin e, da lì,
vedemmo l’enorme spada trafiggere Yu Yevon che era rimasto imprigionato fra le
anime di cui si nutriva…
Era tutto finito… ma questo voleva dire che… anche
gli intercessori avevano finito di sognare?
Sì. Feci appena in tempo a
lasciare Yuna nella zona abitata dalla tribù di Kimahri, sul Gagazet, e, in
quell’istante, Sin svanì, portandosi via tutto il dolore che aveva generato… Ma
con lui, me ne andai anch’io…
Apparve ancora l’intercessore di Bahamut, che
sprigionò una luce soave…
Mi ritrasformai in un uomo e, svanendo, diedi
l’ultimo bacio a Yuna. La mia Yuna.
FINE
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