Happy birthaday Ban-chan!

di midnight89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il giorno prima ***
Capitolo 2: *** Che cosa regalare a Ban? ***
Capitolo 3: *** Una festa movimentata ***
Capitolo 4: *** Un inaspettato lieto fine ***



Capitolo 1
*** Il giorno prima ***


Il giorno successivo era il compleanno di Ban, il 17 Dicembre, così che Ginji era alla disperata ricerca di un regalo da fare

Il giorno successivo era il compleanno di Ban, il 17 Dicembre, così che Ginji era alla disperata ricerca di un regalo da fare all’amico. Ma che cosa mai poteva desiderare Ban-chan?Non voleva chiedere consigli, infondo lui sarebbe dovuta essere la persona che lo conosceva meglio...girava a vuoto da ore nel quartiere di Shinjuku, ma la sua mente non aveva ancora visualizzato nessun tipo di regalo adeguato. Senza notare che i soldi erano pochi, e il massimo che poteva regalargli, era un biglietto d’auguri, e neppure di carta colorata. Ginji si sedette scoraggiato...che vergogna presentarsi a ban senza nemmeno un regalino microscopico. E pensare che mesi prima aveva deciso di conservare un po’ di soldi per quella data, voleva regalargli qualcosa di particolare, di speciale,...unico ecco. E invece si ritrovava il 16 Dicembre con ben pochi soldi e con nessun’idea in testa per rimediare al danno. **Ehilà Ginji...**il ragazzo si voltò e vide Kazuki. **Ciao Kazu-chan!**esclamò mascherando la sua depressione totale.

**Sei solo?Ed io pensavo che fossi sempre con Ban...**esclamò sedendosi a fianco. Ginji rise **A dirla tutta Ban-chan non sa che sono qui... Stamattina sono andato via presto e gli ho lasciato un bigliettino...dovevo...fare una cosa.** L’amico sorrise **Comprargli un regalo,vero?**domandò sorridendo. Ginji annuì tristemente **Già,ma credo che domani Ban-chan riceverà solo un biglietto d’auguri,da parte mia perlomeno...**esclamò mettendosi la testa tra le gambe. Kazuki intuì immediatamente il problema, e come poteva lasciare Ginji in quello stato? Semplice, non poteva. Così che porse all’amico delle banconote che Ginji rifiutò da subito **No,no...Kazu-chan tu sei gentile ma...non posso,davvero...**esclamò allontanando da lui la sua unica fonte di salvezza. **Sei sicuro?Io credevo che volessi fare qualcosa,qualcosa di speciale  a Ban per il suo compleanno...**Ginji deglutì **Infatti...,ma volevo farcela con sole le mie forze...non volevo dipendere da nessuno...**Kazuki sorrise e gli prese la mano mettendogli dentro solo qualche delle banconote. **Con questi potrai prendergli almeno qualcosa...**esclamò per poi alzarsi. Ginji alzò il volto per ringraziare,...ma Kazuki era già sparito.

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Ginji non trovò lo stesso nulla, sembrava che Ban-chan avesse già tutto, quando invece non aveva nulla. Il biondino si diresse verso il bar di Pore,sicuro di trovare un poco di caldo...e magari anche Ban.

**Ciao...**esclamò entrando ma vide che nessuno rispose al saluto. Poi vide che attorno ad un tavolino c’erano seduti Pore, Natsumi, Hevn, Shido, Himiko e Kazuki!

**Che ci fate qui?**domandò Ginji curioso. **Gin-chan!Che domande!Stavamo organizzando una festa...**esclamò Hevn facendolo sedere. **Ciao Ginji...**esclamarono Himiko e Shido all’unisono. **E io dovrei concedervi lo spazio del bar gratuitamente?**esclamò Pore acido. **Beh, dovrai pur fare un regalo a Ban, no?Se ci lasci il bar, faremo che sia quello no?Risparmi anche...**esclamò Hevn con cipiglio. **Un regalo?Per quel debitore incallito?MAI!**esclamò incrociando le braccia. **Ma Master...è il suo compleanno...sarebbe triste non fare niente, anche se è un debitore...è in ogni caso un debitore affezionato!**esclamò Natsumi ridendo. **Non è divertente...**esclamò Pore.** Insomma Pore!Ti pago va bene?Sei la persona più insensibile che conosca!**esclamò furiosa Hevn. Tutti annuirono seri e lo sguardo di Natsumi assunse un’aria talmente dolce e compassionevole che Pore iniziava a sentirsi un vero cattivo. **Eh va bene!Ma smettetela di guardarmi così!** esclamò alzandosi. Abbracci e frasi del tipo “Ma chi è il nostro barista preferito?”si sprecarono. Ginji sorrise **Allora quando volete organizzare il tutto?**domandò curioso. **Domani pomeriggio...allontaneremo il serpente con qualche scusa...**esclamò Shido. Kazuki si avvicinò a Ginji **Trovato qualcosa spero...Io mi occupo di avvisare Emishi e Jubei...**esclamò uscendo. **Io penserò alle vettovaglie e alle decorazioni!**esclamò entusiasta Natsumi. Hevn sorrise **Ottimo, sino a domani chiudevi la bocca!Soprattutto tu Ginji,sappiamo che non riusciresti mai a mentire a Ban...**esclamò con sarcasmo. Il biondino abbozzò un sorriso imbarazzato,ma ora dov’era Ban?In quella Ban entrò furioso **GINJI!DOVE DIAMINE E’ FINITA QUELLA TORPEDINE??!!!**esclamò sbattendo la porta,e non appena i suoi occhi lo videro si precipitò contro di lui e tentò di strozzarlo. **CHE SIGNIFICA “VADO A FARE UN GIRO”,EH??E’ TUTTA LA MATTINA CHE TI CERCO!**urlò. **Come al solito Ban si preoccupa se non ha al suo fianco il suo Ginji,eh?**esclamò Pore di spalle. Ban si fermò **Che cosa stai insinuando barista dei miei stivali???**esclamò Ban lasciando per un istante Ginji. **Se non lo sai tu non ho intenzione di dirtelo...debitore dei miei stivali!** Hevn rise .**Andiamo Ban-chan...non fare così... **esclamò Ginji abbracciandolo com’era consuetudine, sperando che l’arrabbiatura si placasse. Ban lo osservò un attimo e poi sospirò **Non farmi più uno scherzo del genere...dannata torpedine. **esclamò a bassa voce. Ginji sorrise, ora andava meglio.

Himiko sbuffò e poi tentò di uscire con Shido, senza farsi notare...inutilmente.

**Che ci facevate voi qui?**domandò curioso. **Non sono affari che ti riguardano, ciao**esclamò Shido svanendo dal locale. Himiko non era stata abbastanza rapida. **Ero qui a prendere un caffè...ci vediamo**ed uscì. Ban guardò la porta  **C’è qualcosa di strano...**tutti deglutirono pesantemente. Ginji per salvare la situazione esclamò **Hevn non è che hai qualche lavoro da affidarci?**domandò tranquillamente. La ragazza sospirò **Certo, altrimenti che sarei qui a fare?L’incarico però ve lo darò domani pomeriggio...vedete di esserci...**esclamò uscendo.

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Era sera e i due ragazzi si stavano avviando alla loro Subaru. Ban fumava come al solito mentre Ginji lo seguiva fedelmente, con la testa però da tutt’altra parte...che regalo poteva fare?**Ginji...** Non c’era davvero nulla che potesse fare caso a lui?

**Ginji?** Ban aveva mai espresso il desiderio di avere qualcosa? **Ginji!** esclamò con tono più alto. Il biondino nemmeno si fermò se non quando andò addosso all’amico che lo stava osservando. **Oh, scusa Ban-chan ma...**si fermò, il compagno lo osservava strano. **Cos’hai Ginji?Sei pensieroso...**Ginji sussultò **No, no...niente...**mentì male, come sempre. Ban lo guardò male **Mah...** e si avviò. **Ban-chan!**gli si avvinghiò al braccio. **Sono solo stanco...non ti sto mentendo...giuro...**Ban si fermò. Lo osservò con la coda dell’occhio. Sorrise. **Andiamo a dormire Ginji...**esclamò aprendo la portiera della Subaru. Il compagno annuì gioioso.

Era l’una, ma il sonno tardava ad arrivare. Ginji si mise seduto e osservò Ban che dormiva beatamente. Si era scordato di togliersi gli occhialetti, così che con molta delicatezza glieli sfilò e tentò di non farli cadere, nonostante le mani tremassero. Sfiorare quel volto...gli dava strane sensazioni. Gli sistemò gli occhialetti in tasca e lo stette ad osservare. Il respiro regolare, il torace che si muoveva regolarmente. Aveva un tremendo desiderio di abbracciarlo, di sentire le sue braccia intorno a lui, di percepire il calore del suo respiro sul suo capo. Voleva sentire il profumo della sua pelle, voleva sentirsi a contatto con lui. Chissà perchè in quel periodo n’aveva così bisogno, non poteva pensare di trascorrere un solo giorno senza lui. E non poteva negare, che più volte aveva provato il desiderio di baciare quelle labbra sottili e sognare di sentirsi stretto tra quelle braccia, proprio come in quel momento.

Ginji notò che la coperta di Ban era caduta così che con cura la sistemò intorno all’amico e gli sfiorò le labbra con le dita, Ban emise un gorgoglio che lo fece ritrarre spaventato. Ginji si sistemò alla meglio sul suo sedile e guardò fuori dal finestrino, il cielo era come una coperta di stelle; senza accorgersene s’addormentò.

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Capitolo 2
*** Che cosa regalare a Ban? ***


Aprì prima un occhio, poi un’altro

Aprì prima un occhio, poi un’altro...era giorno. Ginji si stiracchio un poco e si voltò verso Ban. Non c’era!**Ban-chan!Ban-chan!**esclamò senza ricevere alcuna risposta. Aprì la portiera e senza curarsi del freddo chiamò l’amico più volte, poi percepì qualcosa di caldo sulle spalle. Si voltò e si trovò a pochi centimetri dal volto di Ban. **Ban-chan...mi stavo preoccupando...dov’eri?**domandò con non poco imbarazzo. Lui sorrise e gli sistemò al meglio il cappotto sulle spalle **Così capisci come sono stato io ieri mattina...**esclamò mentre chiudeva la portiera. Ginji si allacciò il suo cappotto e sospirò**Scusami Ban-chan...**.Il moro sorrise e prendendolo per un braccio lo trascinò **Andiamo a fare colazione dai...**.Il biondino annuì e si strinse attorno al braccio dell’amico, faceva davvero freddo. Poi però rammentò che non conveniva andare all’Honky Tonk così che fermò Ban **Ti voglio portare in un posto...**e lo prese per mano trascinandolo a tutt’altra parte. Ban lo seguì curioso e dubbioso. Entrarono in un bar comune e Ginji ordinò due cioccolate. **Ginji...che stai combinando?**domandò allibito. L’amico lo spinse verso un tavolino e gli ordinò di attendere un momento. Il moro sospirò, come diavolo facevano a pagare le due cioccolate?Ginji poi gli mise sotto il naso una bella cioccolata calda e un piattino di biscotti. **Buon compleanno Ban-chan!**esclamò gioioso. Ban non ci credeva, se l’era ricordato. Per la prima volta nella sua vita era stato preso alla sprovvista, ed ora non sapeva proprio cosa dire. Ginji gli si sistemò di fronte con anche lui una bella cioccolata con panna. **Non ti piace Ban-chan? Preferivi un caffè?**domandò avvilito. Ban si riprese dal suo “coma” ed esclamò **No, no...mi piace molto la cioccolata e...beh grazie Ginji. **Il biondino gli sorrise nel modo più dolce che sapeva. **A dir la verità avrei preferito regalarti qualcosa di più bello di una cioccolata...**esclamò mentre assaggiava con un cucchiaino la panna. Ban gli sollevò il mento ed esclamò **Cosa c’è di più buono e dolce della cioccolata?Grazie mille Ginji...**era indeciso sul da farsi, era così vicino che l’avrebbe baciato volentieri, ma non poteva permettersi di rovinare tutto per un suo passionale desiderio. Così che si limitò a sorridere e a spettinargli i capelli, come sempre faceva. Ginji era felice, la cioccolata piaceva davvero a Ban stando alla velocità con la quale la finì, ma nonostante le dolci parole dell’amico e i suoi ringraziamenti, aveva nel cuore un senso di vuoto, un senso di nullità forse...forse perchè era stata davvero una cosa stupida quella...ma a Ban era piaciuta. D’improvviso Ban gli rubò il cucchiaino carico di panna e se lo mise in bocca **Ma Ban-chan!Era la mia panna!**piagnucolò per nulla dispiaciuto. Il moro prese un poco di panna dalla tazza e gli mise il cucchiaino vicino alle labbra. Ginji capì subito e accettò quella dolce crema lambendo il cucchiaino con le labbra. Era come se avesse baciato Ban...La cosa poi non si fermò lì, Ban insistette nell’imboccare Ginji sino alla fine, ignorando gli sguardi dei pochi presenti. Alla fine prese il tovagliolo e glielo passò sulle labbra. Il volto si Ginji era rosso come non mai, Ban era così...così dolce.

Dopo aver pagato uscirono e ormai Shinjuku era un concentrato di persone. **Ban-chan dove vogliamo andare ora?E’ il tuo compleanno...**L’amico si accese una sigaretta ed esclamò **Mi va benissimo camminare un poco...**Ginji annuì e lo seguì subito.

Ban era piuttosto pensieroso, forse perchè ancora non credeva a ciò che stava per fare e che aveva fatto al bar, voleva baciare Ginji, era un desiderio irrefrenabile...e per trattenersi aveva ripiegato su quel giochino con il cucchiaio. Ma ora gli era al fianco e più volte il suo braccio sfiorava il suo. Il moro sospirò, certo non avrebbe mai immaginato di passare così il suo compleanno, magari poi quella sera con i soldi della missione avrebbe comprato qualcosa da bere, giusto per festeggiare da solo con Ginji in auto. Infondo ora come ora cosa gli importava d’essere squattrinato e senza certezze?L’unica certezza che voleva avere era che Ginji gli sarebbe rimasto al fianco. Questo bastava. **Ban-chan, a cosa pensi?**domandò Ginji mettendosi le mani in tasca per il freddo. Ban emerse dai suoi pensieri **Nulla, nulla...** e si sedette su una panchina del parchetto in cui erano entrati. Ginji si stiracchiò le braccia **E’ bello gironzolare così senza meta...ogni tanto si può fare...tanto di tempo libero n’abbiamo sempre tanto...**esclamò sorridendo. Ban aspirò di nuovo dalla sua sigaretta e annuì, il biondino si sfregò le mani, con i prossimi soldi si sarebbe acquistato un paio di guanti, non poteva farci nulla se era freddoloso, Ban invece non dava alcun segno di raffreddamento, anzi il suo cappotto era allacciato solo per metà, nonostante il tempo rigido. **Ban-chan come fai a non avere freddo?**domandò mentre si soffiava sulle mani. **Mah...termoregolazione differente...vieni qua...**e lo prese per un braccio. Lo fece sedere di fianco a lui e gli prese le mani infreddolite. Le sue erano così calde. **Va meglio?**domandò stringendo le sue mani con quelle di Ginji. L’amico era talmente arrossito che ora provava un gran caldo, solo le sue mani erano rimaste fredde. **Si...si...grazie Ban-chan...**esclamò tremante.

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Come uscita non era stata per nulla male, piacevole a dirla tutta. Un Ban così dolce lo si vedeva così poco spesso. Forse davvero non se l’aspettava che Ginji si ricordasse del suo compleanno così che per non rimane spiazzato aveva puntato su quelle attenzioni, a lui quasi del tutto estranee. Ginji era riuscito a tenerlo lontano dal bar per tutta la mattina e ora che era pomeriggio se ne stava seduto sul cofano della subaru. Sapere che quel pomeriggio c’era la festa per Ban e lui sarebbe dovuto andare senza alcun che...Questa cosa gli pesava in maniera enorme, non poteva sopportare che gli altri che conoscevano nemmeno un quarto di Ban gli facessero regali che magari lui desiderava e lui...lui si era presentato con una cioccolata. **Ban-chan...vado a fare un giro...ci vediamo poi all’Honky Tonk, va bene?**esclamò mentre già si allontanava. **Ginji!**. Si fermò. **Sei sicuro che vada tutto bene?**domandò serio. Il biondino rimase in silenzio, ma poi sfoderò uno dei suoi meravigliosi e convincenti sorrisi **Certamente Ban-chan...non ti preoccupare!**e detto questo corse via. Ban sospirò, Ginji non gliela raccontava giusta. C’era qualcosa...qualcosa che lo logorava sempre, un piccolo tarlo che l’aveva tampinato per tutta la mattinata, nonostante lo mascherasse bene lui l’aveva capito.

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Un’ora, due ore...il tempo passava rapido, erano le 16.30 e fra tre ore iniziava la festa; Hevn aveva deciso di spostarla sul tardi, sarebbe stato più bello. Il ragazzo si sedette su l’ennesima panchina e fissava con sguardo perso le vetrine. Era inutile...avrebbe passeggiato ancora un poco, giusto per pensare a che regalo avrebbe fatto a Natale.

 

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Capitolo 3
*** Una festa movimentata ***


Mancava solo un’ora così che Ginji decise di rincamminarsi sui suoi passi e raggiungere a mani vuote l’amico

Mancava solo un’ora così che Ginji decise di rincamminarsi sui suoi passi e raggiungere a mani vuote l’amico. Che delusione...Beh, si sarebbe riscattato in qualche modo a Natale.Voci confuse arrivavano da ogni parte, il centro era ancora gremito di gente, ma d’improvviso una voce sovrastò le altre **AL LADRO!FERMATELO!AL LADRO!**urlava un negoziante mentre correva dietro ad un giovane. Accadde tutto velocemente, la gente che si zittiva, un ragazzo che spingeva e fuggiva, un solo ostacolo tra lui e la fuga: Ginji. Il biondino lo fermò bruscamente, nonostante il manigoldo tentasse di liberarsi. **Fine della corsa...**esclamò in tono serio, quel ragazzo doveva avere la sua età o giù di lì, ma la sua arroganza gliela si leggeva negli occhi. **Mille grazie, grazie tante**esclamò il negoziante raggiungendolo con un poliziotto. Il furto consisteva in una macchina digitale, nemmeno particolarmente costosa. Ginji la osservò a lungo, era un oggetto davvero ben fatto, ma totalmente estraneo alla persona a cui doveva fare il regalo. Dopo un leggero momento d’imbarazzo a causa di sguardi d’ammirazione e applausi Ginji seguì il negoziante che aveva voluto la sua presenza nel suo negozio.

**Vuole sdebitarsi?**domandò di nuovo il biondino. **Esattamente!Detesto non ricompensare come si deve uno dei pochi ragazzi che seguono la giustizia...come ti chiami?**domandò mentre andava su e giù per l’ufficio. **Ginji, Amano Ginji**esclamò un poco titubante. **Bene, bene...senti Ginji ti do la possibilità di scegliere un qualsiasi articolo nel mio negozio, beh nei limiti ovviamente...**Ginji stava per replicare ma non gli fu possibile **Se non accetti mi offendo...quando avrai deciso chiama un mio assistente.**

Così che il ragazzo si ritrovò a girare per quel negozio che vendeva apparecchi elettronici di tutti i tipi, da computer a sbattitori elettrici,ma anche film, dischi,videogame. Era forse quello un segno del destino?Ma cosa mai poteva...si fermò nella sezione Cd,ve n’era un’ampia gamma, ma conoscendo i gusti dell’amico scelse la sezione musica classica. Lo vide, era un Cd impolverato ma era quello che cercava. Un Cd di musica classica,...suonata da un violino. Raggiante in volto lo prese subito,temendo quasi che glielo potessero portare via. Gli fu fatto un bel pacchetto blu con uno svolazzante nastro rosso. Così che il ragazzo se n’uscì tutto gaio dal negozio. Non lo credeva vero!Lui, lui aveva un regalo per Ban-chan!

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Ban, stanco di attendere Ginji e di cercarlo nei dintorni, decise di recarsi verso l’Honky Tonk, infondo magari Ginji era già lì, anche se questo lo dubitava fortemente. Lasciò un bigliettino sul parabrezza della subaru **Dato che ora va così di moda...**e si avviò verso la sua destinazione.

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Aveva fatto tardi...Era tardi!Ginji correva tra la gente tenendo strettamente tra le mani il suo prezioso regalo. Si fermò quando il cellulare vibrò, chi poteva mai essere?

**Gin-chan,dove sei?**era Hevn. **Sto arrivando,...ho il regalo e...**la donna lo interruppe. **Sbrigati!Ban sta per...**ne seguì un fracasso assordante,Ban doveva essere arrivato in quell’istante. **Arrivo...**e riattaccò. Ginji sospirò, non poteva scoraggiarsi ora,non era certo questo il momento.

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Questa volta Ginji aveva avuto ragione nel dire che la festa aveva assaltato Ban. Natsumi gli era saltata al collo facendogli gli auguri e a seguire era giunto un coretto urlante di “Tanti auguri a te”. Ban era a dir poco allibito e mai avrebbe potuto immaginare una simile scena. C’erano tutti, anche il garzone da circo e quel killer patentato di Akabane. Mancava solo Ginji. **Dov’è Ginji?**domandò appena si placò l’iniziale euforia. **Sta arrivando...Non preoccuparti!**esclamò Hevn. **Ginji non mancherebbe mai per il tuo compleanno...**lo assicurò Kazuki. Ban annuì...Ma allora dov’era?

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Ci sono dei giorni che partono con il piede sbagliato sin dalla mattina,altri che sono pienamente sotto la buona stella,altri che t’illudono tingendoti tutto di rosa e poi invece ti riscopri bagnato fradicio,sotto un diluvio,incanalato in fiumi di gente e con il tempo che corre troppo veloce. Ginji si trovava proprio così. Ma si poteva essere più sfortunati?Perlomeno il cappotto proteggeva ciò a cui teneva maggiormente,il regalo per Ban. Stanco di attendere al semaforo, s’infilò per una scorciatoia silenziosa...e libera. Poté così correre velocemente, nonostante il cappuccio non avesse proprio intenzione si coprirgli i capelli. Si fermò,aveva udito qualcosa...un urlo. Si mise in ascolto **AIUTO!AIUTO!MI LASCI!AIUTO!**Si sporse oltre il muro e notò che una macchina scura stava portando via una ragazza. E lui...cosa doveva fare?Guardò il regalo di Ban. Chiuse gli occhi mentre le urla inondavano la sua mente. **Perdonami Ban-chan**.Assicurò il pacchetto vicino al muro e apparì alla luce della ragazza come suo unico salvatore.

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Un’ora...Ginji non era ancora giunto. Ban dava evidenti segni di nervosismo, fumava una sigaretta dopo l’altra. Hevn stufa di quell’attesa chiamò Ginji sul cellulare. Uno squillo. Due squilli. Tre. Quattro. Cinque. Nessuna risposta. **Che strano che non risponde...**esclamò preoccupata. **Basta!Io vado a cercarlo!**esclamò Ban scattando in piedi. Shido lo fermò **Sotto questa pioggia non lo troveresti in ogni caso...si sarà rifugiato da qualche parte e appena smette sono certo che verrà...** disse con tono sicuro. Ban era incerto sul da farsi...** Ginji ti ha promesso che sarebbe venuto...lo conosco,arriverà...**esclamò Kazuki con calma. **La pioggia lo avrà bloccato da qualche parte...** Tutti annuirono nonostante l’ansia, che ormai afferrava ognuno. Ban si risedette con la testa tra le mani. **Mi duole frantumare i vostri sogni...ma è mezz’ora che ha smesso di piovere...quindi...** Akabane disse tutto con la sua proverbiale pacatezza. Ban lo guardò incerto se colpirlo o ignorarlo. **Ban-san sono certa che allora arriverà presto...**esclamò Natsumi.

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Ginji si appoggiò contro il muro, era tutto fradicio per non parlare poi di...Quei bastardi non si erano arresi facilmente,ma la ragazza era riuscita a fuggire subito, ma ora...Guardò l’orologio,era in tremendo ritardo. Ma com’era conciato?Tutto sporco e pesto. Prese con le mani tremanti il cellulare. **Hevn...rispondi...ti prego.**

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Non appena il cellulare trillò ci fu una corsa alla risposta. **Pronto?Gin-chan!Ma dove sei?**esclamò furiosa e preoccupata. Ban fu trattenuto perchè altrimenti avrebbe urlato come non mai. **Hevn...sto bene,arrivo tra dieci minuti...chiedi a scusa a Ban-chan...solo che gli ho trovato un regalo speciale...e ci ho messo un poco. **esclamò con quanta sicurezza aveva. **Va bene,va bene...ma non credere che questo lo farà calmare...a dopo. **Hevn mise giù e annunciò il tutto. Ban rimase in silenzio. Kazuki sorrise infondo era felice che Ginji avesse trovato qualcosa per l’amico. **Certo che arrivare a comprare un regalo un’ora prima del compleanno sa di assurdo...**esclamò Himiko addentando un biscotto. Ban sorrise. **Tipico di Ginji...**

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Ginji si era rifugiato ai bagni pubblici, si diede una sistemata come poté e cercò di bendare quella ferita. Si, quei malviventi gli avevano sparato alle spalle. Era superficiale, collocata sulla spalla...ma faceva un male cane,senza contare che il sangue non accennava a cicatrizzare. Non poteva tardare ulteriormente. Prese della carta igienica e si bendò alla meglio per poi correre verso l’Honky Tonk con il regalo tra le mani.

Quando fece il suo ingresso ci furono alcuni attimi di silenzio,poi un fulmine attraversò la stanza verso Ginji. **DANNATA TORPEDINE!MA DOV’ERI FINITA???ANCORA UN PO E CHIAMAVAMO LA POLIZIA!** Ginji sorrise **Perdono Ban-chan...**un sorriso dolce che fece sciogliere Ban. **Sei sempre il solito,dai vieni o finisci che non trovi più nulla da mangiare...è tutto gratis,ti conviene farti la scorta...**disse scherzando passandogli il braccio sulla spalla. A Ginji mancò il respiro ma lo mascherò bene. Si levò il giubbotto e finalmente Ban iniziò a scartare i suoi pacchetti e l’atmosfera ci fece certamente più allegra. Ginji tentava di partecipare al meglio, non rifiutò nemmeno l’invito di Natsumi a ballare quando accesero la musica. Alla fine ci fu il magico momento della torta. Era tutta ricoperta di panna e numerose candeline la illuminavano. Ginji si meravigliò a vederla, peccato che fosse sfuocata...senza farsi notare si sostenne ad una sedia,il sangue gli percorreva il braccio...lo sentiva. Akabane lo stava osservando e lui sviò lo sguardo,non gli piaceva quello sguardo. Uno sguardo di uno che ha capito. S’intonò la memorabile canzoncina e Ban era in procinto si spegnere le candeline. Ginji non vedeva più,si sentì mancare,la sedia non lo reggeva più. Il sangue aveva macchiato anche il pavimento. “Non ora...ti prego...Ban-chan sta spegnendo le candeline...” resistette sino a quando sentì l’applauso,poi il buio e il silenzio lo investirono.

**Ban-chan...**

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Un tonfo fece sobbalzare tutti i presenti. **Oddio!Ginji!**Kazuki si accorse immediatamente dell’accaduto. **Che succede?**domandò in ansia Shido mentre Madoka si agitava. **Gin-chan!Rispondi!Gin-chan!**a nulla servirono le parole di Hevn. Ban superò il tavolo e gli andò a fianco. **Ginji!**. Gli occhi chiusi e poi...Come Ban vide il sangue temette di avere un colpo. **Ginji!Ginji!Che hai combinato?**esclamò sollevandolo. **Ma questo è sangue!**esclamò Hevn suscitando l’ansietà in tutti i presenti. Ban gli controllò la spalla strappando via la manica del vestito. Da una ferita scorreva copiosamente del sangue. Al moro mancò il fiato,ma poi prese in braccio Ginji e lo sistemò su di una poltroncina. **Pore dammi la cassetta del pronto soccorso!Muoviti!**il barista ebbe un sobbalzo ma ubbidì prontamente. **Ginji!Ginji riprenditi!**esclamò Eimishi dandogli delle leggere pacche sulle guance,poi una presa feroce gli bloccò la mano,era stato Ban. **Non lo toccare...per piacere...**il tono era estremamente serio e Akabane sorrise,ancora un poco e avrebbe usato lo Snake Bite. Pore passò la cassetta e Hevn prese l’occorrente per medicare. **Ban ci penso io...**disse tranquilla **No,faccio io...**esclamò mentre il tono delle a sua voce diveniva irritata. **Non sei nelle condizioni di...**

**TACI!Ho detto che lo faccio io!**lo sguardo fece trasalire i presenti. **Ban...** a parlare era stata Himiko. **Sei troppo agitato,finirebbe che non lo medicheresti bene...sei troppo agitato...**Ban rimase immobile. **Ban...**Il moro si alzò e superò tutto uscendo dal bar,sbattendo rumorosamente la porta. Hevn sospirò, Ban diventava un bestia se qualcuno faceva del male a Ginji.

**Non dovrebbe aver perso troppo sangue,la ferita si era cicatrizzata per metà...direi che non è in pericolo.** esclamò Kazuki mentre aiutava Hevn. A quella parole Shido fece per uscire,ma una mano lo fermò:Madoka. **Stai tranquilla...non mi ucciderà...** esclamò accarezzandole il capo. Lei annuì pensierosa. **Non temere, Ban non è una bestia...è solo molto preoccupato...**esclamò Himiko facendola sedere. Natsumi le verso del te**Certo.Ban-san non farebbe mai del male a Shido-san...stai tranquilla. **Madoka annuì.

**Ecco fatto. Pore dobbiamo portarlo di sopra...**il barista annuì e prese le chiavi. Eimishi e Kazuki presero in braccio Ginji e lo portarono al piano di sopra. **Domani starà già meglio...non è un tipo da essere sconfitto facilmente...**esclamò Akabane mentre sorseggiava del te.

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**Ban...**Shido aveva raggiunto il ragazzo che camminava nervoso accendendosi ogni cinque minuti una sigaretta e senza fumarne nemmeno una. **Ban!**. Il moro si fermò **Che vuoi garzone da circo?**domandò con un tono poco calmo.

**Ginji è fuori pericolo,se stanotte non avrà problemi non sarà necessario portarlo in ospedale...**Ban non disse nulla. **Infondo è comunque il Raitei,non è una persona comune...**esclamò cercando di smuovere l’amico. **Sbagli... **Shido sobbalzò. **Lui non è il Raitei, lui è solo Amano Ginji dei Get Backers...**esclamò voltandosi con un lieve sorriso. Shido annuì sorridendo e rientrò.

 

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Capitolo 4
*** Un inaspettato lieto fine ***


Si salutarono tutti e lasciarono il bar così che Ginji potesse riposare al meglio

Si salutarono tutti e lasciarono il bar così che Ginji potesse riposare al meglio. **Facci sapere come sta domani...**esclamò Jubei prima di uscire con Kazuki. Eimishi stava per fare lo stesso quando Ban lo fermò **Ehi senti...non volevo prima...**esclamò il moro **Figurati...l’importante che ora tu ti sia calmato...**ed uscì.**Non credevo che uno come te fosse così sensibile...**esclamò Akabane superandolo. Ban rise, infondo che cosa mai poteva conoscere quel killer?

Alla fine se n’andarono anche Hevn, Natsumi e Pore **Ti lascio le chiavi del bar...se hai bisogno ti autorizzo ad usare il telefono. **esclamò consegnando le chiavi.

**Se hai bisogno chiamaci e..**Ban li spinse fuori **Si,si...grazie ancora e... Buona notte!**ignorò le imprecazioni di Hevn e chiuse a chiave la porta. Silenzio. Finalmente c’era silenzio in quel bar. Con passo lento ma regolare salì le scale e raggiunse la stanza in cui riposava beatamente Ginji. Aveva il volto sereno. Quello stupido, nemmeno sapeva quanto l’aveva fatto preoccupare. Gli accarezzò i capelli e poi percepì distintamente il suo stomaco gorgogliare, infondo non aveva mangiato che  pizzette e biscotti. Era indeciso sul da farsi ma alla fine scese nel bar alla ricerca di qualcosa e per fortuna trovò una confezione di ramen precotto. Scaldò l’acqua e quando fu tutto pronto lo riempì d’acqua calda. Ma non voleva lasciare Ginji solo...

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Aprì lentamente gli occhi, aveva mal di testa e la spalla gli faceva ancora male. Tentò di alzarsi ma alla fine fu il dolore a vincere. Ma dov’era?**Ginji!**il biondino si voltò e vide Ban sulla porta con una piatto fumante in mano. **Ban-chan...**ora ricordava. Il compleanno...Ginji rivisse tutto in un instante. La ricerca, il Cd, la pioggia, la ragazza rapita, la corsa e la carta igienica sulla ferita, la festa al bar e Ban che spegneva le candeline. Poi vuoto. Aveva rovinato il compleanno dell’amico, ecco tutto.

Ban chiuse la porta e gli si sedette accanto. **Come stai?**domandò con quanta calma possedeva. Ginji non rispose subito **Così così...**in realtà stava come un cane, avrebbe voluto piangere molto volentieri. **Lo sai che ci hai fatto preoccupare?** esclamò di nuovo mentre mangiava il ramen. **Si...**

**Mi hai fatto aspettare ore, sei arrivato in ritardo, sei svenuto, ancora un poco e ti portavamo all’ospedale...direi un compleanno da ricordare. **Ginji sentì le lacrime sulle guance, ma si girò dalla parte opposta a Ban. **Mi spiace...**

**Beh,è il minimo direi...**esclamò Ban sempre con calma. Silenzio. Ginji non voleva che lo sentisse singhiozzare, infondo era tutta colpa sua. **Ma sono felice che ora tu sei qui...**esclamò prendendogli una mano. Ginji non disse nulla. **Sai quando ho visto che non arrivavi pensavo che come al solito ti eri cacciato nei guai...quando poi sei arrivato e come se il macigno che avevo sul cuore si fosse dissolto in un istante,ma poi...quando sei crollato e ho visto il sangue ho creduto che fossi morto. **e fece una piccola e pacata risatina **Pensa che per poco non rompevo un braccio ad Eimishi...ho avuto una reazione eccessiva,credo che avrei volentieri picchiato qualcuno in quell’istante...tutti tranne te,Ginji**il biondino sospirò. Ban gli strinse la mano **Perché senza proprio non so stare...e mai potrei farti del male. ** Ginji sussultò e si voltò un poco. **Ban-chan...** Che spettacolo magnifico,quegli occhi blu risplendevano come non mai e si riflettevano nei suoi occhi arrossati. **Ban-chan...mi dispiace...**senza volerlo le lacrime iniziarono di nuovo a sgorgare. Ban ne fu sorpreso. **E’ tutta colpa mia...ti ho rovinato il compleanno,non ho fatto che farti preoccupar e...**Ban gli mise un dito sulle labbra **Shhh...non dire così...**gli asciugò gli occhi delicatamente,ma Ginji non accennava a smettere di colpevolizzarsi. **Volevo farti un regalo speciale...e invece...ho rovinato tutto!** esclamò mettendosi seduto e facendo si che la mano di Ban abbandonasse i suoi occhi. Ban rimase in silenzio, lo guardò per un istante, poi gli alzò il volto e gli disse **Il più bel regalo che ho ricevuto è averti visto sano e salvo**. Il biondino arrossì notevolmente. **Ch...che dici Ban-chan?Tanto non puoi sperare che io la smetta...è colpa mia!**esclamò convinto. Ban sospirò **Ginji,ora tu stai bene,ed è questo l’importante...Ti prego smettila di piangere o mi arrabbio.** voleva usare un tono finto serio e fu così solo che verso la fine assunse un’aria dolce. Ginji deglutì e si pulì gli occhi. **Oh,bravo...ed ora dimmi un poco,che ti è successo di preciso?**. Ginji raccontò tutto per filo per segno e Ban capì subito,non c’era bisogno di ulteriori spiegazioni. **Quindi è colpa mia se...**Ban gli infilò in bocca degli spaghetti che per poco non gli andarono di traverso. **Come sono?**domandò tranquillo. Ginji deglutì ed esclamò **Buoni...**Ban sorrise e gliene porse degli altri **Hai bisogno di rimetterti in forze, o domani se la prenderanno tutti con me se starai ancora male...**e si alzò.* *Ban-chan!Dove vai?**esclamò agitato. **Arrivo,vado a prendere una cosa...tu mangia.** e scese le scale. Ginji rimase immobile con le bacchette tra le mani, sorrise,Ban era stato così confortante...e poi quelle parole. Al pensiero arrossì, che Ban ricambiasse?Si,perchè ormai lui lo sapeva. Ginji sapeva che non provava più amicizia nei confronti di Ban, lo sapeva, l’aveva riconosciuto. Lui amava Ban e non sapeva che vita sarebbe stata senza di lui. In quella Ban ricomparì **Non hai ancora finito?Muoviti o questa me la mangio io...**esclamò mostrandogli una fetta di torta. **L’ho salvata da quel branco di morti di fame...questa è per te...**Ginji annuì e finì il suo ramen. Ban tagliò un pezzettino di torta e glielo mise davanti agli occhi. Ginji sorrise e lo accettò di buon grado. Continuarono così, tra mezzi sguardi, sorrisi e sospiri. **Posso aprirlo?**domandò mostrandogli un pacchettino blu. **Certo, è il tuo regalo!**esclamò Ginji mentre si puliva la bocca con il dorso della mano. Ban lo aprì lentamente e quando vide il contenuto sorrise. **Ginji...direi che è un bellissimo regalo, grazie mille...** esclamò mentre accartocciava la carta. **Ti piace davvero?Non lo dici così per dire?**domandò ansioso. **Ti ho mai mentito?**domandò mentre leggeva i titoli **Un sacco di volte...no non è vero. Mai.** disse sorridendo. **Ah ecco...**esclamò lui lanciandogli un’occhiata. Ginji sorrise, ma c’era qualcos’altro che voleva dargli...avrebbe compromesso totalmente la loro vita, poteva rompere tutto ciò che avevano fatto sino ad ora, o aprire una nuova strada. **Ban-chan...**esclamò lui con un’incerta naturalezza. **Si?**Ginji si morse il labbro e poi esclamò **Devo darti anche un’altra cosa...**Ban era sorpreso **Un altro regalo?Ginji quando dovrò farti io un regalo non avrò idea di come sdebitarmi...sarebbe il terzo oggi...**Ginji sorrise **Non ci sarà bisogno Ban-chan, perchè il mio più bel regalo sei tu...** Ban sussultò, ma allora...

Accadde così in fretta, Ginji gli si avvicinò e lo baciò, un bacio a fior di labbra. Veloce. Fugace. Ma pieno d’emozioni. Ban rimase con gli occhi sgranati. Ginji sorrise imbarazzato, l’aveva fatto...ed ora?Ban chiuse le labbra, sorrise ed esclamò **Ti spiace se ricambio subito?**Ginji non capì ma in un istante si ritrovò le labbra di Ban sulle sue. Chiuse gli occhi e lasciò che fosse Ban a guidare il tutto. A guidare quel bacio, che da casto che era diventava passionale e sensuale. Si staccarono solo quando non ebbero più ossigeno. Ban gli prese il volto tra le mani e gli baciò gli occhi il mento, le guance. **Ban-chan...**Lui esclamò tra un bacio e l’altro **E’ il più bel regalo che potevi farmi...**Ginji sorrise e abbracciò il compagno.

**Ban-chan...**.

Il moro lo strinse  a sè accarezzandogli i capelli biondi. **Ginji, prometti che non mi farai più preoccupare così...**Ginji si strinse di più **Lo giuro Ban-chan...lo giuro...**.Il moro sorrise, non poteva ancora crederci, Ginji l’aveva baciato, questo voleva dire che... **Ban-chan...**Il moro lo osservò. Ginji era arrossito notevolmente **Ecco...io...io ti...io...** le parole non venivano, o meglio si fermavano in gola e non proseguivano più il loro cammino. Ban sorrise ed esclamò **Ti amo anch’io...**e gli diede un lungo bacio. Ginji gli lasciò fare e gli passò una mano tra i capelli mentre con l’altra gli sfilava gli occhialetti viola per appoggiarli sul pavimento. Ban lasciò la sua bocca e prese  a baciarlo sul collo e gli mordicchiò il lobo dell’orecchio. Si sarebbe fermato solo se fosse stato Ginji a chiederglielo e stando alla situazione era certo che non l’avrebbe fatto. Infatti Ginji stava già sbottonando la camicia all’amico mentre gli lasciava baci sul collo. Ban lo lasciò solo per togliersi la camicia  e per levargli il giacchino e la maglietta. Poi, prese a baciarlo sul petto, lasciando una lunga scia di baci. **Ban-chan...**esclamò Ginji mentre le sue mani vagavano alla cieca sulla schiena di Ban.

Spogliare ed essere spogliati,rimanere a fissarsi in silenzio,specchiandosi uno negli occhi dell’altro. Ginji sfiorò delicatamente il volto di Ban per poi avvicinare le labbra alle sue e baciarlo dolcemente,mentre con le braccia lo stringeva a se permettendo ai loro membri si sfiorarsi **Ginji...**esclamò con voce fioca Ban,Ginji sorrise ed esclamò**Happy Birthday Ban-chan...** .

 

 

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Avevano appena finito una missione particolarmente lunga e difficile e finalmente i Get Backers poteva riposarsi in santa pace. Ban stava fumando come al solito una sigaretta e attendeva Ginji di ritorno dalla macchinetta delle bevande. Finalmente lo vide che correva nella sua direzione. **Scusami Ban-chan...ma ho avuto dei problemi con la macchinetta e....**Ban sospirò. **Che hai combinato?**domandò mentre il biondino apriva la lattina e gettava la linguetta. **Beh,...nulla di che,solo che...beh non so se potrà funzionare ancora...**Ban rise **Sei sempre solito...**Ginji sorrise e si appoggiò alla Subaru. Ban spense la sua sigaretta e stette a rimirare quei ridicoli guanti che l’amico si era acquistato con i soldi dell’ultima missione. **Ban-chan...cosa vuoi per Natale?Sai visto quello che è successo l’ultima volta,preferirei saperlo con un poco d’anticipo...**esclamò un poco imbarazzato. Ban spense la sua sigaretta. **Cosa vuoi che ti regali?Un walkman per sentire il cd che ti ho regalato?Infondo l’hai sentito solo una volta da Pore e...**si fermò,Ban l’aveva abbracciato da dietro e aveva appoggiato il volto sulla sua spalla destra. **Il mio regalo sei tu Ginji...**

     

 

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