Dialoghi tra luce e buio

di Modis
(/viewuser.php?uid=163455)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno ***
Capitolo 2: *** Neve ***



Capitolo 1
*** Giorno ***


Vidi il vento avvolgere una voliera

al vispo versare del lume

e voci avvisare la venuta del salvatore,

evitando al vogo il volitivo voto

di ravvedere la propria vita.

 

Senza scritte su sudici sassi

siamo solo sussurri nello spazio,

sprovvisti di sentore sul tempo spirato.

 

Quanto a lungo attenderai?

 

  La notte è eterna forma del tempo

 

Perché ti aggrappi su questa tenera corda? Non vedi quanto sia logora, ormai?

Continua a scalare, si spezzerà.

 

La notte è un flusso di emozioni dietro una porta che si schiude.

   Ascoltala.

   Ascoltami.

 

Non hai fibra per riparare ciò che fibra crea. Un dono, dono d'amore elemosina!

Il richiamo è forte, ma stringi stretto i fili sfilacciati. Serra la mano e allungala, a cogliere le spine.

 

   Sono sospiri nel sonno, fronde di un salice che sibilano al vento.

   S'increspa l'acqua del lago, ma il fondo non nè è mai turbato.

   Profonda, come l'acqua scura e fredda sia la tua anima per sfuggire al richiamo.

   Profonda, fredda e scura come la notte. 

 

 

E' giorno? Non lo so. Vedo luci oltre la montagna, ma la neve cade sui suoi sentieri. Ci sommergerà.

E' giorno. La luce filtra oltre la foresta. Dove sei?

 

   E' giorno, l'alba dell'amore.

   E' giorno, ma i miei occhi chiusi non lo sanno.

   E' giorno, buonanotte.

   E' giorno. E' giorno. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Neve ***


Respira coi pini e il bruciore di quest'aria gelida,

colpa di parole impiccate e sorrisi accennati

mentre scende la notte, soave forma dello spirito.

Respira il fumo del passato, 

cancro di messaggi e insidie, ma non ascoltarlo

ormai è lontano e rifugge tra le ombre

del tiepido noi, qui, ora.

 

Cosa chiedi?

 

Io lo so.

 

Cosa chiedi? Non vedi che la cenere si alza dal terreno? 

Non senti il sussurro dell'inverno? 

 

E' qui. E' qui.

 

E la Luna? E' forse tuo l'argento del pianto? Lamine di acqua ricoprono il tuo volto,

eppure qui rimani. Sorridi senza mostrarti, eppure qui rimani.

 

Ci sono sentieri in alto, sulla montagna. E' qui che devi cercarmi.

 

Allunghi la tua accondiscendenza giorno per giorno, eppure nulla ghermisce il tuo pulsare.

Ombre di candela raccolgono le tue grida, mentre le stelle tacciono.

 

Ho sentito. Ho sentito in mè il silenzio cercato. Lassù sulla montagna, dove gela.

L'ho sentito dentro di me, lassù sulla montagna, dove nulla muove.

 

L'acqua è opaca, non vedo più il tuo viso. Dove sei? Dove sei?

Il cielo si ritira e chiude l'aria intorno a noi. E' così piccolo qui.

Il fuoco consuma ogni cosa, soffocheremo. Si stà così bene qui.

 

Ci sono sentieri in alto, sulla montagna, ma la neve li corprirà. 

L'ho sentito, dove cade la neve.

 

Dov'è il sogno?

 

Rosso zampilla. Zampilla sul sentiero innevato. 

Ascoltalo.

 

[Silenzio]

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=908776