Hate and Love

di phoenix88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla stazione ***
Capitolo 2: *** Scherzo bagnato e bagaglio incantato ***
Capitolo 3: *** Attacco inatteso ***
Capitolo 4: *** Pressanti insistenze ***
Capitolo 5: *** Pene d'amore ***
Capitolo 6: *** Notte di luna piena ***
Capitolo 7: *** Ne è valsa la pena ***



Capitolo 1
*** Alla stazione ***


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'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.'

HATE AND LOVE

Capitolo 1

Lily Evans camminava velocemente sul marciapiede della stazione di King's Cross, spingendo un carrello con un grosso baule di legno su cui era seduto un gatto siamese dall'aria furba, che attirava non pochi sguardi curiosi.

Arrivò di fronte alla parete che divideva i binari 9 e 10 e si guardò intorno, poi con fare casuale appoggiò il carrello al muro e superò la barriera magica.

Si trovò immersa in un tumulto di voci e colori. Poco più avanti c'era il familiare treno rosso. Lily sorrise, felice di essere tornata in quello che lei definiva "The fabolous world".

All'improvviso vide fra la folla un ragazzo alto con capelli neri molto arruffati... d'istinto si nascose dietro una grassa signora lì vicino: non voleva certo essere importunata da James Potter ancora prima di mettere piede sul treno.

"Ha perso qualcosa signorina?" La signora grassa la guardava con aria interrogativa.

"Oh... No, grazie." Lily si affrettò a salire sul treno.

'Devo smetterla di comportarmi così' Pensò 'Quest'anno non devo permettere a Potter di condizionarmi la vita!' Già, più facile a dirsi che a farsi! Non era colpa sua se quell'arrogante non la lasciava in pace... A pensarci non aveva mai fatto un viaggio sull'espresso di Hogwarts durante il quale non si fosse arrabbiata con lui, tranne il primo naturalmente, ma solo perchè non si conoscevano ancora. E pensare che quando lo aveva visto la prima volta, sul treno, aveva pensato che fosse carino!!

Certo James era un bel ragazzo, ma talmente pieno di sè! Non lo poteva sopportare! Inoltre sembrava essersi fissato su di lei e non perdeva occasione per metterla in imbarazzo davanti a tutti chiedendole di uscire, come se poi non conoscesse già la risposta!

A volte si era chiesta perchè non la lasciasse stare, in fondo poteva avere tutte le ragazze che voleva! Ma è troppo pensare di poter capire James Potter.

Lily entrò in uno scompartimento e si sedette, aspettando le sue amiche. Guardò fuori dal finestrino: era il suo ultimo viaggio verso Hogwarts... No, James non l'avrebbe rovinato come al solito. Ripensò ai viaggi degli anni precedenti.

--------------------------------------------------------------------------------Allora, com'è? So che è molto corto,ma io sono tremendamente lenta a scrivere al computer... Comunque spero che vi piaccia e che andrete avanti a leggere. Prometto che cercherò di pubblicare il resto il più presto possibile.

 

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Capitolo 2
*** Scherzo bagnato e bagaglio incantato ***


2

Capitolo 2

Secondo anno:

Lily era arrivata alla stazione in ritardo e pensava di essere l’unica che ancora non era salita sul treno, ma era rimasta sorpresa di vedere un ragazzo della sua età di Serpeverde, Severus Piton, che si affrettava poco più avanti di lei, scalzo.

Questo avrebbe dovuto insospettirla, ma al momento Lily pensava solo a non perdere il treno.

Proprio mentre Piton stava per salire sul treno gli cadde il baule, già malridotto, che si aprì di scatto rovesciando a terra parte del suo contenuto.

"Ti serve una mano?" Gli aveva chiesto lei, ma lui l’aveva guardata schifato.

"Non voglio il tuo aiuto."

Lily non voleva perdere tempo con lui, così salì sul treno, ma appena mise piede in corridoio, un secchio d’acqua, che era sospeso in aria, le si rovesciò addosso.

All’istante si levò uno scroscio di risa e la voce di James:

"Evans! Ma che ci fai qui? Dov’è Piton?"

"Potter! Adesso non ti basta più importunarmi tutti i giorni, devi anche buttarmi secchi d’acqua in testa!!"

"NO, no Evans! Lo scherzo era per Piton! Io non volevo…"

Dietro di lui Sirius e Peter ridevano senza ritegno.

"Sei un idiota Potter!!"

Controllando le risate Sirius riuscì a intervenire a difesa dell’amico:

"No Evans… è vero! Lo scherzo era per Mocciosus! Pensavamo che sarebbe salito sul treno per ultimo dopo avergli incollato le scarpe all’asfalto!"

"Vedi Evans?" James le si avvicinò e la guardò, soffermandosi sulla maglietta chiara che ormai lasciava intravedere il reggiseno colorato. "In fondo non stai male bagnata! Anzi, sai che ti dico? Quando arriviamo potremmo uscire insieme, magari andiamo a farci un bagno nel lago…"

"Scordatelo Potter."

Lily prese il suo baule e si diresse allo scompartimento delle sue amiche senza voltarsi indietro, ancora inseguita dalle risate dei presenti.

Terzo anno:

Il viaggio era andato sorprendentemente bene: Lily era arrivata in anticipo e dopo aver caricato il suo baule era andata in uno scompartimento con alcune amiche, e durante tutto il viaggio non aveva visto James Potter, tanto che stava iniziando a sperare che avesse cambiato scuola.

Tutto liscio insomma, almeno fino a quando non arrivò il momento di scaricare i bauli.

Lily seguì la sua amica Alice e la aiutò a trovare il suo baule, ma poi non riuscì a trovare il suo. Il treno era ormai vuoto e stava iniziando a preoccuparsi. Che no lo avesse caricato? No, era sicura che Frank Paciock avesse aiutato lei e Alice a mettere i bauli sul treno.

"Alice, hai visto il mio baule?"

"No…Ma non è quello?"

Seguendo la direzione dello sguardo dell’amica Lily vide il suo baule che si muoveva, cercando di farsi largo fra la folla che lo guardava incuriosita.

Lily si affrettò a raggiungerlo e si accorse che non si stava muovendo da solo. C’erano due elfi domestici che lo avevano caricato sulle loro spalle, cercando di trasportarlo.

"Cosa succede? Perché lo state portando voi? Non c’è bisogno… Posso farlo io."

Uno dei due elfi la guardò ossequioso.

"Oh no, Signorina Evans! È un nostro compito!"

"Un vostro compito? Non capisco… Chi vi ha chiesto di farlo?"

"Il signor Potter, signorina. Lui si preoccupa molto per lei, signorina."

"Chi!? Dovevo immaginarlo! Aspettate qui. Dov’è James?"

Chiese Lily alla folla che la guardava divertita.

"Sono qui Evans! Hai visto che già mi cerchi? Non puoi stare senza di me!"

James spuntò da dietro alcuni ragazzini del primo anno, con il suo solito sorriso ammiccante.

"Non dire cretinate Potter! Digli di lasciare il mio baule!"

"Ma perché? Non sei contenta che lo portino loro?"

Lily si arrabbiò ancora di più.

"No! Non voglio un trattamento speciale e non voglio che loro siano i miei servi!" Ormai stava urlando.

"Ma tu sei speciale! E poi a loro non dispiace, vero?" Chiese, rivolto agli elfi.

"O no, signorina. Ci fa molto piacere!"

"Non è questo il punto! È sbagliato e basta!!"

James la guardò per un attimo, poi sorrise di nuovo.

"Va bene Evans, come vuoi." " Potete andare allora" Aggiunse, rivolto ai due elfi, che si inchinarono e trotterellarono via.

Lily afferrò il suo baule, ma prima che potesse muoversi James riprese a parlare:

"Ehi Evans!" Lily si girò.

"Che ne diresti se io e te uscissimo insieme qualche volta?"

Si levarono risatine dalla folla, ma James parve ignorarle.

"Scordatelo Potter."

Lily si voltò di scatto e salì su una carrozza con Alice, lasciando James in piedi in mezzo alla gente che ormai rideva apertamente.

"Non sei stata un po’ dura?" Le chiese Alice

"Cosa?! Ma hai visto?! Poi mi sembrava di essere stata chiara l’anno scorso!"

Alice sorrise. "Si bè, comunque a me sta simpatico e poi è anche carino."

Lily non rispose, ma si limitò a lanciare all’amica un’occhiata che le fece capire che era meglio troncare il discorso.

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Grazie a Winnie92, Nikiamucciaccia e Miyu90, che hanno recensito il mio primo capitolo.

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Capitolo 3
*** Attacco inatteso ***


kkkk

Capitolo 3

Quarto anno:

Lily era sul treno ed era uscita dallo scompartimento per andare a cercare la signora del carrello: aveva proprio voglia di una cioccorana.

Ad un certo punto sentì delle voci provenire da poco più avanti, sulla sinistra, ma non vedeva nessuno.

"No Felpato, io voglio colpire Mocciosus, Bellatrix la lascio a te."

"Ok Ramoso. La cugina si ritroverà con dei brufoli enormi in faccia. Ho modificato un po’ l’incantesimo e ora ci vogliono due settimane prima che spariscano…"

Lily si avvicinò lentamente e allungò la mano, tirò e dal nulla apparvero Potter e Black. I due si voltarono di scatto, le bacchette in mano. Stavano spiando in un buco nello scompartimento di alcuni Serpeverde.

"Oh Evans! Ciao!" James si passò una mano nei capelli per spettinarli ancora di più.

"Che stavate facendo?" Chiese Lily con aria interrogativa.

"O, niente. Facevamo un giro." Sirius rispose sfoderando il suo sorriso più seducente. Lily alzò le sopracciglia.

"Facevate un giro e all’improvviso avete deciso di venire qua ad attaccar briga con qualche Serpeverde, giusto per passare il tempo,vero?"

"Non è proprio corretto." Rispose Sirius.

"Già, noi volevamo attaccare brigatolo con Mocciosus…Ma siccome ci sono anche altri…" Aggiunse James.

Lily li guardò: inutile discutere.

"Dovreste smetterla di importunarlo. Silente ha detto…" Ma non riuscì a finire la frase perché un incantesimo le sfiorò la guancia.

Mentre parlavano i Serpeverde si erano accorti della loro presenza e Bellatrix Black, la cugina di Sirius, aveva cercato di colpirla.

James e Sirius si girarono di scatto, le bacchette pronte.

"Bene,bene. Il ‘caro’ cugino e il suo grande amico! Che fortuna! Ragazzi guardate: c’è anche la mezzosangue!"

"Non ti permettere!" James urlò a Bellatrix.

La ragazza rise e altri Serpeverde uscirono dallo scompartimento e li accerchiarono.

"Forse è meglio se tiri fuori la bacchetta Evans" Le disse Sirius.

"Non posso. L’ho lasciata nel mio scompartimento." Rispose Lily, sentendosi completamente indifesa. I Serpeverde risero.

"Qualche idea Ramoso?" Sirius bisbigliò a James.

"Puoi contarci. Al tre su Tiger e Goyle: sono talmente lenti che non avranno neanche il tempo di alzare la bacchetta.

"Vieni." Aggiunse rivolto a Lily, afferrandola per un braccio e togliendole il mantello dell’invisibilità dalle mani.

"Che c’è cugino?" Apostrofò Bellatrix

"Uno…" Bisbigliò James.

"Siete troppo pochi forse?"

"Due…"

" Ma come? I ‘fantastici due’ non riescono…"

"TRE!"

"PIETRIFICUS TOTALUS!"

Tiger e Goyle caddero a terra nello stesso momento in cui James coprì Sirius, Lily e se stesso con il mantello dell’invisibilità. I tre corsero via, inseguiti da qualche incantesimo che però li mancò ed entrarono in uno scompartimento dove Peter stava dormendo e Remus stava leggendo un libro.

"Cosa è successo?" Chiese quest’ultimo. "O, ciao Lily" Aggiunse, rivolgendo alla ragazza uno sguardo curioso.

"Ciao Remus"

"I Serpeverde ci hanno scoperti e ci hanno attaccato in gruppo." Spiegò Sirius, lasciandosi cadere sul sedile davanti a Remus. "Ma me la pagheranno quei bastardi, soprattutto la ‘cara’ cugina!"

James annuì sedendosi vicino a Sirius. "Puoi giurarci. La storia non finisce qui."

"Sì invece!" Sirius e James guardarono Lily, increduli.

"Ma dai Evans! Hai visto anche tu come sono!"

"Lo so e nnon dico che dobbiamo diventare amici, ma Silente ha detto che bisogna cercare di essere uniti, visto che Voldemort sta diventando sempre più potente…"

"Ma non capisci?" Intervenne Sirius. "Loro sono dalla parte di Voldemort! Forse l’hai dimenticato, ma io sono un Black, vivo fra gente come loro e so come la pensano! Credimi, quelli non vedono l’ora di unirsi a quel pazzo!"

Lily rimase senza parole. Sapeva che Sirius non andava molto d’accordo con la sua famiglia, ma non immaginava fino a questo punto.

Per qualche secondo si sentì solo il rumore di Peter che russava, poi Lily ruppe il silenzio:

"Bè, ora è meglio che torni nel mio scompartimento o le mie amiche inizieranno a preoccuparsi."

"Aspetta! Ti accompagno!"

"No, grazie James, posso arrivarci da sola."

"Non se ne parla. Metti che quei Serpeverde sono ancora in giro? Non hai neanche la bacchetta!"

Lily fu costretta ad ammettere che aveva ragione, così lo seguì in corridoio. Arrivarono davanti alla porta dello scompartimento di Lily senza incontrare nessuno.

"Ok, grazie Potter. Sono sicura che ci vedremo a scuola."

Lily fece per entrare ma James la fermò.

"Aspetta Evans! Che ne diresti se qualche volta uscissimo insieme?"

Lily sospirò.

"Ma non ti stanchi mai di chiedermelo?"

James sorrise.

"No."

"Senti, veramente. Non voglio uscire con te, ok? Cerchiamo di andare d’accordo quest’anno. Smettila di chiedermelo."

"Sai che non lo farò." James sorrise di nuovo.

Lily, esasperata si girò e rientrò nello scompartimento.

Com’era prevedibile James non smise di chiederle di uscire quell’anno e il secondo giorno di scuola Bellatrix non si presentò alle lezioni perché si era riempita di foruncoli su tutta la faccia e neanche Madama Chips riuscì a farli sparire prima di due settimane.

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Grazie a tutti quelli che hanno scritto una recensione, sono proprio contenta che la storia vi piaccia!

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Capitolo 4
*** Pressanti insistenze ***


4

Capitolo 4

Quinto anno:

Lily si era appena sistemata in uno scompartimento con altri Grifondoro quando una ragazza era entrata a dirle che lei e Lupin dovevano andare prima nello scompartimento dei Prefetti.

Un po’ seccata Lily si alzò e andò a cercare Remus. Lo trovò in uno scompartimento in fondo al treno, con i suoi amici. Sirius era seduto con in braccio una ragazza e si stavano baciando appassionatamente. James, Peter e Remus chiacchieravano fra loro.

"Ciao Evans! Sei venuta a cercarmi perché durante l’estate hai capito che non potevi stare senza di me?"

Lily ignorò James e si rivolse a Remus:

"Ciao, mi spiace interrompervi ma vogliono che i Prefetti si ritrovino in un unico scompartimento per dirci delle cose."

"Ah, si! L’avevo dimenticato! Arrivo." Rispose Remus.

Lily fece per girarsi e uscire, ma James la richiamò:

"Ehi Evans! Perché non rimani un po’? Puoi sederti sulle mie ginocchia e possiamo prendere spunto da Sirius e Rebecca!"

Lily sorrise e si avvicinò a James. Si chinò verso di lui, che la guardava attonito, stupito dal suo gesto. Anche Sirius si staccò dalla ragazza per osservare la scena.

Lily avvicinò il suo viso a quello di James e all’ultimo momento si spostò verso il suo orecchio e sussurrò con voce sensuale:

"Non so come ho fatto a trattenermi fino ad ora… Ma adesso non ce la faccio più." Si raddrizzò di scatto e gli tirò uno schiaffo, lasciandolo di stucco. Poi uscì velocemente, seguita da un divertito Remus e accompagnata dalle risate di Sirius e Peter.

Sesto anno:

Lily stava per rientrare nel suo scompartimento quando…

"Ehi Evans!"

"Oh no! Che vuoi ora Potter?"

"Bè sì, anch’io sono felice di rivederti e sto bene, grazie." James sorrise.

"Che vuoi?"

"Ti devo parlare."

"Senti, se è per chiedermi di uscire con te la risposta è no."

"Ma io non intendevo chiederti questo."

"Oh, ok. Scusa." Lily si sentì arrossire. Forse, dopotutto, James era cambiato.

"Non ti preoccupare. Sapevo già che se ti avessi chiesto di uscire mi avresti risposto di no, quindi… Vuoi diventare la mia ragazza?"

Lily lo guardò, attonita, ma si riprese subito. Certo, cosa ci si poteva aspettare da Potter?

Scosse la testa, incredula e rassegnata, e si voltò.

"Ehi, aspetta!"

Ma Lily era già rientrata nello scompartimento.

 

Presente:

"James, Sirius! Ciao, come va?"

"Ehi, ciao Lunastorta! Dov’è Codaliscia?"

"Sono qui! Ciao! Com’è andata l’estate?"

"Benissimo! Sapete, ho conosciuto la cugina di Ramoso…"

"Ehi Sirius! Attento a come parli, amico, è sempre mia cugina!"

"Già James, ma lo sai… Ehi, che c’è?" James si era voltato di scatto.

"No,no… niente." Gli era sembrato di veder il colore dei capelli di Lily, ma forse era solo il vestito rosso di una signora grassa…

"Ehi, Ramoso, non ti è ancora passata eh?" Remus sembrava aver capito.

James sorrise. "Non credo mi passerà mai."

Remus sospirò. "Devi lasciarla stare per un po’, se le stai sempre addosso la esasperi."

"Già! È proprio quello che gli ho detto io per tutta l’estate!" Convenne Sirius.

"Ma di cosa state parlando?"

"Lascia stare Peter! Saliamo sul treno!"

Sistemarono i bagagli e poi James aprì uno scompartimento che sembrava vuoto… e si trovò davanti Lily.

‘O no! Eccolo! Cosa vorrà adesso?’ Pensò lei.

"Oh, scusa Lily. Pensavo che fosse vuoto. Ci vediamo a scuola."

La porta si richiuse senza che Lily potesse rispondere. L’aveva chiamata "Lily" e non si era comportato da scemo. Ma era veramente James Potter? Bè, meglio così. Forse quest’anno si prospettava molto migliore degli altri.

James richiuse la porta con uno sforzo incredibile. Lei era così bella! Non era sicuro di poter resistere senza chiederle di uscire per molto tempo…

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Capitolo 5
*** Pene d'amore ***


5

Capitolo 5

Era passato ormai un mese dall’inizio della scuola e James non le aveva ancora chiesto niente. Rifletté Lily camminando verso le serre. Forse gli era passata sul serio: quando la vedeva si limitava a sorriderle quasi timidamente.

‘Quasi timidamente?!’ James Potter non faceva niente ‘timidamente’!

Eppure sembrava veramente cambiato, più gentile, più dolce… Ma cosa diavolo stava pensando?! James Potter non poteva essere gentile o dolce, probabilmente era solo malato.

‘Già, deve essere così.’ Pensò Lily, voltando l’angolo.

All’improvviso lo vide, una ventina di metri più avanti James stava camminando, ma non l’aveva vista perché le dava la schiena.

Improvvisamente venne scagliato a terra da un incantesimo e dalla serra vicina uscì Piton con un altro Serpeverde.

"Potter! Che ci fai in giro da solo senza la tua scorta?" Lo schernì Piton. L’altro rise.

"Levati dai piedi Mocciosus. Sono in ritardo per la lezione."

"Tu non vai da nessuna parte!"

Piton lanciò un incantesimo, ma James fu più veloce: evocò uno scudo e l’incantesimo rimbalzò contro Piton, che cadde a terra urlando. L’amico lo aiutò a rialzarsi. James li guardò con disprezzo e si voltò, dirigendosi verso la serra numero tre.

"Non finisce qui Potter! Torna e combatti se ne hai il coraggio!"

James lo ignorò ed entrò nella serra. Lily era allibita: James Potter che evitava un duello con Piton per andare a una lezione?! Ma allora era veramente cambiato?

XXX

James era seduto al tavolo dei Grifondoro con Remus. Peter e Sirius erano in punizione. Lily era seduta dalla parte opposta del tavolo e James continuava a lanciarle occhiate furtive, cosa che non sfuggì affatto a Remus.

"Dai Ramoso! È passato solo un mese, resisti ancora un po’! In fondo va già meglio, no?"

"Come fa ad andare meglio se lei neanche mi parla?! Almeno prima ci parlavamo…"

"O, andiamo James! Non vi parlavate neanche prima! Diciamo piuttosto che lei urlava e ti insultava…"

James stava per ribattere quando arrivò Sirius che si sedette vicino a lui, dandogli una botta sulla spalla.

"Ahi!"

"Scusa, amico."

"No, niente. È che prima sono caduto, credo di essermi preso una storta."

"Sei caduto? E come hai fatto?! Ah, quella ragazza ti sta facendo impazzire!"

James tentò un sorriso forzato: non gli andava di dire ai suoi amici che Mocciosus era riuscito a colpirlo.

"Forse è meglio se vai in infermeria, la settimana prossima c’è la partita contro Tassorosso."

"Si, hai ragione. Ci vediamo dopo." Con un cenno salutò gli altri e si diresse in infermeria.

Sapeva che in fondo Remus aveva ragione su lui e Lily. Però per lui era difficilissimo riuscire a ignorarla. Ma quella era la sua ultima occasione: l’anno dopo non sarebbero più andati a Hogwarts e lui non avrebbe più rivisto Lily.

Sapeva che lei voleva diventare una guaritrice del S.Mungo, mentre lui e Sirius volevano diventare cercatori di tesori per la Gringott.

Doveva riuscire a conquistarla durante l’anno e per farlo era anche disposto a ignorarla per un po’. Sperava solo che funzionasse…

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Questo capitolo è abbastanza corto, ma ormai stiamo arrivando alla fine della storia e il prossimo sarà più lungo... Non perdetelo!

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Capitolo 6
*** Notte di luna piena ***


6

Capitolo 6

Era la prima sera delle vacanze natalizie e Lily, come sempre da quando erano morti i suoi genitori due anni prima, aveva deciso di rimanere a Hogwarts. Questa volta però Alice era dovuta tornare a casa per il matrimonio di sua cugina e anche tutte le altre ragazze del dormitorio passavano il Natale in famiglia.

Così Lily si ritrovò da sola nella sala comune di Grifondoro; era tardi ormai, ma lei non aveva sonno. Decise di andare a trovare Hagrid, anche se in teoria era vietato uscire a quell’ora, ma pensava che durante le vacanze Gazza non pattugliasse i corridoi come faceva sempre nella speranza di poter punire qualche studente.

Così uscì dal buco del ritratto e raggiunse il portone senza problemi. Uscì in giardino: la notte era fredda ma il cielo era limpido e stellato, c’era anche la luna piena. Arrivò davanti alla capanna di Hagrid e bussò: niente.

Provò di nuovo. "Hagrid, sono Lily, aprimi!"

Dall’interno arrivò solo un mugolio: era Thor, il cucciolo di Hagrid. Il suo padrone doveva essere andato via, magari a Hogsmade.

Lily sbuffò, contrariata, non voleva tornare dentro! Si diresse verso il lago e si sedette lì sulla riva. Forse avrebbe fatto meglio a tornare dai suoi zii per le vacanze, ma non voleva vedere sua sorella. Petunia l’aveva sempre trattata male; sua madre diceva che era invidiosa, ma da quando i genitori erano morti non le rivolgeva neanche più la parola.

Sentì un ululato in lontananza, ma non ci fece molto caso: quel genere di rumori era frequente la notte nella foresta proibita. Istintivamente, però, si girò in quella direzione e dopo qualche secondo una figura nera uscì velocemente dagli alberi, seguita da un’altra: venivano verso di lei. Si alzò ed estrasse la bacchetta.

Non riusciva a vedere bene, ma le sembrò che la seconda figura, che sembrava un cane, avesse attaccato la prima, che poteva essere un cane più grosso, questo però colpì l’altro, mandandolo a sbattere per terra ad almeno tre metri di distanza.

Lily allora capì che non era un grosso cane, ma un lupo mannaro. Immediatamente iniziò a correre verso il castello, ma il lupo era molto più veloce e in pochi secondi le fu dietro. Lily lanciò un incantesimo e lo colpì in pieno petto, il lupo rallentò e si fermò, ma non sembrava ferito.

Stava per voltarsi e ricominciare a correre, ma la bestia ringhiò e le saltò addosso, facendola cadere e facendole perdere la bacchetta. Lily ebbe appena il tempo di alzare lo sguardo per vedere le zanne sopra di lei, quando, all’improvviso, il lupo venne colpito sul fianco e sbalzato via, lasciandola libera.

Si alzò immediatamente e vide un cervo. Era ferito sul dorso, ma doveva aver scansato il lupo con una cornata. I due animali iniziarono a lottare e presto Lily si rese conto che il cervo sarebbe finito male. Prese la bacchetta, sapeva che avrebbe dovuto scappare, ma quel cervo dopotutto le aveva salvato la vita, non poteva lasciarlo morire!

Era difficile però cercare di lanciare un incantesimo senza rischiare di colpire anche il cervo. All’improvviso arrivò anche il cane di prima e si unì alla lotta. In due gli animali riuscirono a contrastare il lupo mannaro, che, ferito, scappò ululando nella foresta. Appena scomparve fra gli alberi il cervo cadde a terra e si trasformò in un uomo. Lily si avvicinò di corsa, seguita dal cane.

"O mio Dio, James!"

Lily era esterrefatta, James Potter era steso davanti a lei, coperto di graffi e tagli.

"James, stai bene? »

Lily si voltò: il cane era sparito. Al suo posto c’era Sirius Black.

"Ma cosa diavolo…?"

"Ora non c’è tempo per le spiegazioni. Aiutami a portarlo dentro."

Lily assentì, ancora sotto shock.

"Ce la faccio." Sussurrò James cercando di alzarsi.

"Ehi, non ti preoccupare. Ci penso io." Sirius aiutò l’amico ad alzarsi e sorreggendolo lo portò dentro, seguito da Lily.

I tre presero la direzione per la sala comune di Grifondoro, ma nel corridoio sentirono la voce di Gazza:

"Hai sentito anche tu Mrs Purr? Dai che questa volta li prendiamo!"

"Sta venendo verso di noi!" Bisbigliò Lily.

Si guardarono intorno.Erano in un corridoio vuoto, non potevano nascondersi e non avrebbero fatto in tempo a tornare indietro con James ferito.

"Pensa tu a lui, ma non portarlo in infermeria. Non ci devono scoprire." Disse Sirius, passando un braccio dell’amico attorno alla spalla di Lily.

"Ma che vuoi fare?"

"Lo distraggo." Sirius corse verso la fine del corridoio, incontro a Gazza, e poi svoltò nella direzione opposta alla torre di Grifondoro.

"Eccolo là! Seguiamolo Mrs Purr!"

Lily aspettò che si furono allontanati e poi portò James nella sala comune. Lo fece stendere su un divano e iniziò ad esaminare le ferite: sulla schiena c’era un taglio molto profondo.

"Dannazione! Fa presto a parlare Sirius! ‘Non portarlo in infermeria!’ Non sono ancora una guaritrice io!"

James sorrise: "Non ti preoccupare. Le tue cure saranno sicuramente meglio di quelle di Peter! Anche se devo ammettere che è la prima volta che mi riduco così…"

"Aspetta un attimo… Significa che ti capita spesso di lottare con un lupo mannaro e… O mio Dio!" All’improvviso Lily aveva capito. "Era Remus! Quel lupo mannaro era Remus!"

James non rispose.

"O, andiamo! È da un pezzo che ho capito che lui è un lupo mannaro! Puoi anche dirmelo!"

"Sì… era lui."

"E questo vuol dire che tu e Sirius… è incredibile! Da quanto tempo siete Animaghi?"

"Dal quinto anno. Ci abbiamo messo quasi cinque anni per capire come fare. Io, Sirius e Peter."

"è incredibile!" Ripeté Lily. James si limitò a sorridere. Dopo un attimo Lily si riprese.

"Aspettami qui. Vado a prendere il necessario per curarti."

"Non c’è problema. Non credo che riuscirei a muovermi."

Dopo qualche minuto Lily tornò, carica di bende, pozioni e pomate.

"Ecco qui. Per fortuna avevo tutto di sopra, in caso di evenienza..." Iniziò a medicarlo in silenzio. Per un po’ nessuno parlò, il respiro di James si stava lentamente regolarizzando. Alla fine fu Lily a parlare:

"Grazie James. Per avermi salvato la vita." James sorrise: non c’era bisogno di dire nulla.

"Pensi che Remus stia bene ora?" Chiese Lily.

"Non lo so, ma penso di si. Sarà nella foresta, spero solo che non attacchi nessun altro." James si fece pensieroso e Lily continuò le medicazioni in silenzio.

"Ecco fatto. Sicuramente Madama Chips poteva fare meglio. Così dovrai tenere le bende per tre giorni."

"Va benissimo, grazie."

In quel momento entrò Sirius.

"Ehi, come va? Come stai James?"

« Tutto ok, fra tre giorni sarò come nuovo. Grazie a Lily. Ti sei liberato di Gazza?"

"Ah si! Dopo due minuti quello mi aveva perso! Sono andato nella foresta a cercare Remus: l’ho trovato e sono riuscito a farlo tornare nella Stamberga."

Spiegò Sirius, esausto, lasciandosi cadere su una poltrona.

"La Stamberga Strillante?" Intervenne Lily.

"Sì. C’è un passaggio segreto che porta lì, sotto il platano picchiatore." Spiegò James. "Bene, mi sento meglio ora che so che Remus è lì." Continuò.

"Già." Convenne Sirius.

Dopo qualche secondo Lily disse:

"Bè, è tardi. Forse è meglio se vado a letto. E poi James deve riposare. Grazie ancora a tutti e due. Buonanotte."

"Notte!"

XXX

Stesa nel suo letto Lily non riusciva a dormire: quella notte aveva rischiato di morire. Certo non incolpava Remus. Sapeva che non era in lui, ma non poteva fare a meno di pensare che era viva grazie a James e Sirius. Quei due erano incredibili! Erano riusciti a diventare Animaghi di nascosto per stare vicino al loro amico durante le trasformazioni, pur sapendo che anche loro rischiavano di essere feriti… Lily si rigirò nel letto. Forse, dopotutto, li aveva giudicati male ingiustamente.

Al piano sotto anche James non riusciva a dormire, forse anche perché Sirius stava russando rumorosamente, addormentato sulla poltrona. Non era la prima volta che era costretto a lottare contro Remus, ma quella notte tutti quanti avevano rischiato veramente grosso. Lily era quasi stata morsa! Solo il pensiero lo terrorizzava. Quando si era accorto che l’umano che aveva attirato Remus era lei il dolore alla schiena gli era passato e tutto ciò che importava era salvarla. Era felice di esserci riuscito ed era felice anche che lei lo avesse curato: si erano parlati civilmente e lei era sembrata veramente preoccupata… Chissà, forse i consigli di Remus avevano funzionato. Doveva ricordarsi di ringraziarlo.

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Grazie a chi ha recensito la mia storia finora, mi fa molto piacere sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 7
*** Ne è valsa la pena ***


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Capitolo 7

Il giorno dopo Remus era in infermeria. Lily decise di andare a trovarlo, ma quando arrivò ci trovò anche James e Sirius.

"Ciao Lily."

"Ciao ragazzi. Come va, Remus?"

"Bene, grazie… Volevo scusarmi per quello che è successo ieri… io non avrei dovuto…"

"Non ti preoccupare. So che non è colpa tua."

"Da quanto tempo sai che sono un lupo mannaro?"

"L’ho scoperto al terzo anno, ma non l’ho detto a nessuno. Avevo visto Madama Chips portarti fuori un giorno che eri malato, mi sono accorta che capitava sempre quando c’era la luna piena…"

"Già, non è molto difficile da capire." Commentò amaramente Remus.

"Però non aveva capito che siamo Animaghi." Intervenne James.

"No, bè… Devo ammettere che fatico ancora a crederlo. A proposito, come stai?"

"Molto meglio, grazie. Se al posto tuo ci fosse stato Peter a quest’ora non potrei muovermi!" Tutti risero.

"In cosa si trasforma Peter?"

"A dire la verità… non è un bell’animale, ma non riusciva a trasformarsi in uno più grande… è un topo."

"Un topo?!"

"Si! Pensa, la prima volta ha rischiato di essere catturato da Mrs Purr perché non riusciva più a tornare normale!" Tutti risero di nuovo. Madama Chips entrò di corsa.

"Cos’è tutto questo fracasso? Ha bisogno di riposo! Tutti fuori!"

In pochi secondi Sirius, Lily e James vennero cacciati in corridoio.

"Bè, io vi saluto… C’è Paula che mi aspetta!" Disse Sirius e si allontanò verso i dormitori di Corvonero.

"Che ne dici di andare a fare un giro nel parco?" Chiese James, speranzoso.

"In verità avevo pensato di andare in biblioteca…" Iniziò Lily, ma poi si fermò vedendo l’espressione delusa di James. "Però posso anche andarci domani. Aspettami qui che devo prendere il mantello."

"Perfetto." James sorrise.

Anche Lily sorrideva mentre si allontanava… si, bè, in fondo Potter non era così male, soprattutto quando sorrideva, poteva anche dargli una possibilità, no? Pochi minuti dopo erano fuori.

"Che bello! Ha nevicato! Adoro la neve a Natale!" Esclamò Lily correndo verso il lago. James la raggiunse.

"Il lago si sta ghiacciando. Magnifico, così potremo pattinare un po’."

"Non credo che il ghiaccio diventerà abbastanza spesso." Replicò Lily, scettica. James rise.

"Già, come quella volta, al secondo anno, che io e Sirius ci abbiamo provato, ma il ghiaccio si è rotto e siamo caduti in acqua. Era gelida."

"E come avete fatto a uscire?"

"Ci ha buttato fuori la piovra gigante."

"Si certo, come no!"

"Giuro!" James rise di nuovo, Lily decise di lasciar perdere la piovra…

"Ehi James" Iniziò a dire, guardando verso il lago. "Volevo di nuovo ringraziarti per ieri e… bè, scusarmi se a volte sono stata sgarbata con te… AHIA!"

Lily si voltò: James le aveva tirato una palla di neve sulla nuca e ora se la rideva di gusto.

"Scusa… Non ho resistito!"

"Ah si? Adesso ti faccio vedere io…"

Lily lanciò una palla di neve, ma lui la schivò, allora lei fece per tirargli un pugno sulla spalla, ma le bloccò la mano. Lily alzò l’altra, ma James fermò anche quella, avvicinò Lily a sé e la baciò.

Sorpresa, anche Lily si lasciò andare in quel bacio morbido e intenso, mentre tutto attorno a loro diventava confuso e indistinto. Quando alla fine si staccarono, si guardarono negli occhi. James sorrise e le scostò una cicca di capelli dal viso.

"è valsa la pena di aspettare così tanto."

Anche Lily sorrise e insieme s’incamminarono verso il castello, verso quello che si prospettava come il miglior Natale per entrambi.

FINE

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Siamo arrivati alla fine! Vi confesso che un po' mi dispiace, ma penso che questo sia un giusto finale, il resto è un'altra storia...

GRAZIE a tutti quelli che hanno trovato un po' di tempo per leggere la mia fic e in particolare a chi ha recensito: è davvero molto bello per me leggere i vostri commenti! Spero che lascerete una recensioncina anche per quest'ultimo capitolo!

Un bacio a tutti, Phoenix88.

 

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