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Tk era sdraiato sul suo
letto con gli occhi fissi sul soffitto. Era quasi sera ormai e dalla finestra
si potevano scorgere le luci del tramonto scomparire per lasciare spazio
all’oscurità.
“Perché non ci riesco? Perché non riesco a farmene una
ragione, a rifarmi una vita o magari a dimenticare tutto? Forse lo so
perché…perché è impossibile per me dimenticare quanto ti volevo bene, quanto
eri importante per me, che nella mia vita ho dovuto fare a meno di avere una
famiglia, una vera famiglia. Ma questo a me non importava perché c’eri tu a
compensare questo dolore. Ma come posso dimenticare? Come posso dimenticare
tutto ciò che è accaduto a causa della tua morte, quanto ho sofferto, quanto
hanno sofferto gli altri e tutto ciò che ho perso per i miei insulsi
comportamenti. Se solo fossi qui, se solo quel giorno tu e quella maledetta
moto non vi foste scontrati con quel maledetto camion…forse saremmo ancora qui
a ridere insieme, Yamato.
Ora mi sento in colpa, terribilmente in colpa, tutti i tuoi
amici si sentono in colpa, ognuno per motivi diversi, ognuno che sa che avrebbe
potuto darti di più. Ormai il famoso spirito di gruppo dei digiprescelti è solo
un ricordo, dopo che te ne sei andato ci siamo allontanati, non riuscivamo
neppure a parlare di un argomento tranquillamente che spuntavano fuori
ricordi…e rimorsi. Per non parlare di digiworld, chi ci aveva più messo piede?
Solo Taichi aveva avuto il coraggio di andare per informare i nostri digimon
dell’accaduto, e per riferirgli che probabilmente non saremmo mai più tornati,
salvo emergenze particolari. Taichi…il tuo eterno rivale. Ricordo ancora quella
volta, quando avevo solo 8 anni e tu avevi capito che non ero più un bambino,
quando ti allontanasti dal gruppo e tornasti per sfidarlo. Avevi capito che era
sbagliato, ma sapevi che se non l’avessi fatto non saresti mai riuscito a stare
in pace con te stesso. Nonostante tu non sia qui con me e nonostante la brutta
situazione che sto affrontando riesco ancora ad avere un pensiero buono nella mia
mente, anzi a dire la verità, un pensiero stupendo. Quando mi sento così e
tutto mi sembra irrisolvibile penso a lei e per un attimo mi trovo in paradiso.
Penso proprio a te, Hikari, la mia Hikari, la cosa più bella che mi sia mai
capitata, la mia felicità. Ma ho rovinato anche quel pensiero, ho rovinato la
mia unica ragione di vita idiota che non sono altro! Perché maledizione,
perche? Solo qualche mese fa non sarei mai riuscito a pensare di farti una cosa
del genere amore mio, di farti soffrire in quel modo. Quella volta…Mi ubriacai
pensando a Matte per quello che mi
avevi detto la mattina precedente “Sono andata a letto con Davis, Tk” quelle
parole che mi suscitarono solo rabbia, quelle parole che mi fecero morire.
Forse ero anche arrabbiato con te Kari, forse è per quello che poco dopo
essermi sbronzato per bene venni a casa tua, tu mi apristi la portapensando che io volessi solo parlarti, ma
invece ti presi per le spalle e ti sbattei violentemente al muro. Quando
cercasti di divincolarti ti tirai due sonori schiaffi e ti gettai sul
pavimento, volevo riavere quello che io avevo avuto per primo e che quel
bastardo di Daisuke mi aveva sottratto, ma tu riuscisti a tirarti su e
dirigerti verso la porta per scappare e io (quanto avrei voluto non farlo) presi
il vaso che avevo visto sul tavolo e lo tirai mirando alla tua testa. Per
fortuna riuscisti a scostarti e il vaso colpì la porta, anche se alcune delle
schegge ferirono sia me che te dolce Kari, e per fortuna, subito dopo, arrivò
Tai a fermare la mia furia e a sbattermi a pugni fuori dalla casa, lasciandomi
insanguinato e dolorante fuori sotto la pioggia, che mi guidò al cimitero, alla
tomba di mio fratello, a riflettere sulle mie azioni. Dal quel giorno sono
passati tre mesi e non ho più rivisto Kari, né sono uscito di casa tranne che
per mangiare, visto che mia madre rientra di sera, ma oggi sento di farlo,
sento di dover riavere ciò che amo di più, altrimenti potrei perderla per
sempre. E perché mi sento perso senza di lei, mi sento solo, senza mio padre,
che dopo la morte di Mattè sparito
chissà dove, senza mia madre, che ormai è sull’orlo di una crisi di nervi,
senza mio fratello e senza nessuno dei miei amici. A soli 17 anni sono
maledettamente solo.”
Anche Kari non si muoveva
dalla sua stanza tranne che per mangiare da parecchio tempo. Quell’evento
l’aveva colpita profondamente e ormai anche lei si era isolata dal mondo, non
parlava quasi più neanche con il fratello.
“Non riesco a convincermi che colui che mi ha aggredito eri
tu, il mio Tk, la persona più importante della mia vita. Ricordo ancora i tuoi
occhi accecati dalla rabbia…è tutta colpa mia non avrei dovuto dirti una cosa
del genere in quel momento così delicato per te, ti eri appena ripreso dalla
crisi passata per la morte di Yamato come ho potuto? E dire che era tutta una
menzogna, tra me e Davis c’era stato solo un bacio, che avevo ricambiato
controvoglia, poi lui ci aveva provato ma io non ci sono riuscita malgrado fossi
arrabbiata con te che in quel periodo mi avevi trattato malissimo e avevi
chiesto una pausa di riflessione perché la nostra storia secondo te non stava
andando come volevi, e io ero così stupida da non capire che stavi soffrendo e
che non volevi rendermi partecipe delle tue sofferenze perché credevi che non
fossi felice. Tu sei sempre sicuro che quello che pensi tu sia giusto ma non
sei mai riuscito a capire che senza di te non potrò mai essere felice…si quel
giorno ero molto, molto arrabbiata con te ma non ho fatto nulla con Davis,
perché ti amo Takeru, ti amo sopra ogni cosa ti ho sempre amato e ti amerò per
sempre. Si perché adesso lo so che non riuscirò mai a stare con un altro senza
pensare a te, nonostante i tuoi difetti e nonostante i tuoi errori che sono
sempre stata disposta a perdonare perché ero sicura che anche tu provavi quello
che provavo io, ma dopo quel giorno tutte le mie sicurezze stanno crollando
sempre di più. Ho paura che tu non sia più come prima, che fra di noi sia
finita per sempre e soprattutto ho paura di te, anche se so che solo rivedendo
il tuo sguardo profondo e sincero mi abbandonerei tra le tue braccia e mi
sentirei protetta e amata. Ma non ho potuto più vederti, non ne ho avuto il
coraggio e ogni volta che ero decisa a venire mi ritornavano in mente i tuoi
occhi blu pieni di rabbia e rancore e il pensiero di rincontrarti ancora così
mi spaventava a morte. D’altronde però non potevo certo aspettarmi che venissi
tu. Ormai Tai da tre mesi è perennemente a casa con me quando la mamma nonc’è e ha detto che se ti rivedeanche solo a cinquanta metri da me ti
ammazza sul serio. Mi sono molto arrabbiata con lui per questo comportamento ed
è da molto che non ci parliamo. Mi dispiace però che parli così del fratello
del suo migliore amico, anche se il suo migliore amico è morto lasciandolo in
grossi guai. Si era per sempre rassegnato all’idea di Yamato e Sora insieme, ma
poi era successa la tragedia e la ragazza che aveva sempre desiderato era
rimasta sola…ma dove trovare il coraggio di consolarla e stare con lei senza
sentirsi in colpa? Lo capisco poverino, neanch’io saprei cosa fare nelle sue
condizioni, ma la sua situazione mi ha aiutato a capire quanto ho bisogno di te
Tk e credo che non riuscirò più ad aspettare…”
Kari era ancora assorta
nei suoi pensieri quando sentì il campanello suonare. Qualche secondo di
silenzio e poi udì anche le urla del fratello. Si precipitò di corsa alla porta
e sobbalzò quando vide la persona che sostava sulla soglia.
TAI -Che diavolo ci fai
tu qui Takeru?-
TK -Calmati Tai voglio
solo parlare non ero in me quella volt...-
Ma non riuscì a finire la
frase che Tai gli aveva sferrato un destro in pieno volto.
KARI -Che diavolo fai Tai
aspetta!!-
TAI -Non aspetto un bel
niente e non me ne frega un tubo se quella volta era ubriaco non si avvicinerà
più a te!!-
KARI -Non ti impicciare
dei miei affari capito? Lascialo in pace anch’io voglio parlare con lui!-
TAI -Come vuoi vai pure a
farti stuprare se è questo che desideri! Scommetto che 3 mesi fa avresti
preferito che non fossi mai arrivato così avresti potuto spassartela in pace
vero?-
KARI (in lacrime)- Basta
adesso finiscila! Smettila di prendertela con me per i tuoi problemi e non dire
che vuoi solo proteggermi da Tk perché lo sai benissimo anche tu che in
condizioni normali non farebbe del male a una mosca!!!-
TK -Lascia stare Kari non
è il momento adatto per discutere di niente… e forse è meglio così-
KARI -No Tk aspetta per
favore…-
Ma Tk era già andato sbattendo
la porta. Kari istintivamente si precipito in camera sua e si affacciò alla
finestra, quando lo vide sbucare sulla strada lo chiamò.
KARI -HO BISOGNO DI
PARLARTI TI PREGO NON ANDARE…-
TK -VEDIAMOCI STANOTTE
ALLE 3…SAPPIAMO ENTRAMBI DOVE…ADESSO TI SALUTO-
KARI -TK IO…<>…NIENTE…CI VEDIAMO-
TK -ANCH’IO KARI-
Kari sorrise al sentire
di quelle parole, anche se non l’aveva pronunciato lui aveva capito. Tk vedendo
il sorriso della sua amata si sentì rassicurato. Si guardarono intensamente
prima di riprendere ognuno la propria strada. Entrambi stavano pensando che
forse poteva tornare tutto come prima, che era possibile dimenticare e
ricominciare da capo, anche se sarebbe stato molto difficile insieme avrebbero
potuto farcela, ma senza la loro metà il loro animo non avrebbe resistito a
lungo, solo un piccolo dubbio e sarebbe crollato. Ma per ora, la speranza li
sosteneva ancora.
Poco dopo la madre di Tai
e Kari fece rientro a casa e vide il figlio sdraiato sul divano a guardare la
tv anche se non sembrava molto interessato.
MADRE –Che stai guardando
di bello?-
TAI –Eh? Cosa?…Ah ciao
mamma scusami ero un po’ sovrappensiero…-
MADRE –Kari è ancora in
camera sua?
TAI –Si ma credo che
presto la crisi le passerà-
MADRE –Speriamo
bene…comunque…la vicina poco fa mi ha detto di aver sentito delle urla e una
porta sbattere violentemente, che diavolo avete combinato?-
TAI –Già, è venuto
Takeru…ma non l’ ho lasciato entrare e Kari si è arrabbiata, ma io non volevo
che quel bastardo le facesse ancora del male…-
MADRE –Cosa? Ma pensavo
che Takeru fosse tuo amico perché l’ hai trattato così? Se voleva parlare con
Kari avresti dovuto lasciarlo entrare, magari avrebbero risolto i loro
problemie…-
TAI –Basta mamma è ora
che tu sappia cos’è successo veramente tre mesi fa! Tk e Kari non hanno
litigato ma è stato lui a…-
KARI –Lui non ha fatto
proprio niente mamma! Abbiamo litigato per colpa di Daisuke come al solito e
lui era venuto qui per chiarire!-
TAI –Ben svegliata dal
letargo! Perché diavolo ti ostini a difenderlo ma non hai un briciolo di
paura?-
KARI –No perché mi fido
di lui e poi è stata colpa mia se si è comportato così ma tu che cosa ne vuoi
capire di queste cose…non hai nemmeno il coraggio di parlare con la ragazza che
ami!-
TAI –Ora mi hai stufato
non tirare in ballo Sorae poi vorrei
vedere te nella mia situazione!-
KARI –ALLORA NON
PERMETTERTI DI GIUDICARE QUELLO CHE FACCIAMO IO O TK!
NON CAPISCI CHE L’UNICO
MODO PER USCIRE DA QUESTA STUAZIONE è DIMENTICARE! SE NON RIUSCIAMO NEANCHE A
PERDONARE COME PRETENDI CHE RIUSCIREMO A TORNARE UN GRUPPO COME PRIMA!-
TAI –QUESTO LO SO
BENISSIMO CREDI CHE SIA FACILE PER ME STARE LONTANO DA SORA? FOSSE PER ME
L’AVREI GIA’ PERDONATA MA LO FACCIO PER MATT!-
KARI –MATT è MORTO
MALEDIZIONE! E SORA HA BISOGNO DI TE ANCHE SOLO COME AMICO! SMETTILA DI VIVERE
NEL RIMORSO…-
MADRE –Adesso smettetela
sono settimane che non fate altro che litigare quando invece dovreste aiutarvi
a vicenda! Adesso voglio che mi spieghiate tutto dall’inizio!-
KARI –No mamma…non c’è proprio
niente da spiegare…-
Kari si infilò di nuovo
in camera sua e si distese sul letto a riflettere.
“Perché non vuole
capire…io sono riuscita a perdonare Tk che mi ha quasi ammazzata e lui non
riesce a dimenticare quelle stupidaggini? Si perché in fondo sono
stupidaggini…lei lo aveva solo usato qualche volta per ingelosire Yamato quando
litigavano e una volta gli aveva chiesto se voleva mettersi con lei…ma Tai
sapeva che Sora non l’avrebbe mai potuto amare e si era sentito ferito
nell’orgoglio, usato come un giocattolo di riserva…ma anche se l’avesse
perdonata come diceva c’era sempre l’ombra del suo amico morto a perseguitarlo”
Kari non ce la faceva più
a sopportare tutto quello, voleva andarsene per un po’, voleva distrarsi. Poi
si ricordò del suo incontro con Tk . Era un po’ nervosa e per un attimo stava
ripensando sul fatto di andarci, ma poi le tornò in mente il suo sguardo pieno
d’amore che le aveva rivolto poco prima, quegli occhi in cui si era persa tanti
anni fa, e si sentì sicura. “Stavolta torneremo di nuovo insieme, e sarà per
sempre”.
Kari si svegliò prima del
previsto, erano solo le 2. In ogni caso non sarebbe riuscita a dormire, era
troppo nervosa, quindi decise di prepararsi con calma e di mangiare qualcosa
visto che non aveva cenato. Non aveva avuto voglia di discutere ancora con sua
madre e con Tai.
Verso le 2.40 si avviò
verso il parco e quando fu arrivata si sedette sulla loro famosa panchina sotto
un albero secolare. Era isolata dal resto del parco e durante il giorno non ci
passava quasi mai nessuno di lì. In quel posto lei e Tk andavano spesso a
pomiciare ed era lì che si erano dati il primo bacio. Era un posto magico per
loro, dove non giungevano i rimorsi, le tragedie e tutto ciò che di male
succedeva intorno. E soprattutto, in una notte stellata come quella, poco meno
di un anno prima, sotto quell’albero, avevano fatto l’amore per la prima volta.
Tk si svegliò di
soprassalto e imprecò quando vide che ora era.
-Porca puttana sono le 3
meno 5! Cazzo proprio stanotte dovevo dormire così tanto?-
Sapeva che non sarebbe
mai arrivato in tempo ma lo stesso si vestì di fretta e si precipitò fuori
dalla porta rinunciando al giubbotto anche se era novembre e faceva già
parecchio freddo. A piedi ci avrebbe messo minimo 15 minuti e pensò che Kari se
ne sarebbe andata pensando che lui le avesse dato buca visto che era sempre
stato puntuale. Andò in garage e guardò la sua vecchia bici. Era troppo tempo
che non la usava e le ruote erano entrambe bucate, poi volse uno sguardo verso
la moto, la moto maledetta che suo padre aveva lasciato prima di andarsene, non
c’era ancora stato il tempo di demolirla. Ma Tkaveva sempre preferito tenerla e prenderla a manganellate lui
stesso; ma non c’era mai riuscito. Quanto aveva odiato quell’insulso veicolo
per avergli portato via Matt, e pensare che glielo chiedeva sempre in prestito
per portare in giro Kari e forse, avrebbe dovuto chiederglielo anche quel
giorno. Poi pensò a lei: se l’avesse persa avrebbe perso tutte le cose per le
quali valeva ancora la pena di vivere, così senza pensarci su troppo prese
quella moto e dopo pochi tentativi accese il motore…nonostante la forte caduta
era ancora in buonissime condizioni…era scivolata dalla parte opposta di Matt
che invece si era trovato proprio di fronte al camion…ma ora non poteva pensare
ai ricordi doveva andare da Kari.
Erano le 3.05 e Kari era
già preoccupata, poi vide i fari di una moto e si sorprese vedendo la persona
che ne era scesa che si stava dirigendo verso di lei.
TK –Ciao scusa del
ritardo ma mi ero addormentato- fece un piccolo sorriso
KARI – Ma tu…quella
moto…-
TK – Lo so e non puoi
immaginare quanto mi faccia male ma non potevo rischiare di perderti. Io ti
devo delle scuse…-
KARI –No sono io quella
che deve chiedere scusa…io…ti ho mentito. -
TK –Mentito riguardo a
cosa?-
KARI -…non è successo
nulla con Davis…solo un bacio che per me non ha significato niente. -
TK -…Kari io..-
KARI –Lo so non avrei
dovuto tu stavi così male in quel periodo ma ero arrabbiata con te perché non
mi consideravi più e mi hai dato l’impressione di volermi lasciare, volevo
farti ingelosire ma non capivo che lo stavi facendo per me, avrei dovuto
parlarti e invece mi sono comportata come una bambina…perdonami…-
TK –Guarda che non c’è
problema!-
KARI –Cosa? Mi perdoni
così senza dire una parola?-
TK –Te lo ripeto sono io
quello che deve chiedere scusa, ho fatto molto di peggio e soprattutto non mi
sono fidato di te…avrei dovuto sapere che non l’avresti mai fatto con Davis.
Io…io ti amo Kari, ti amo più della mia stessa vita però non me la sento di costringerti
a stare con me e a sopportare i miei cambiamenti d’umore e le mie sofferenze,
tu meriteresti qualcuno che ti renda felice, che ti dia quello che hai sempre
sognato…io non ti merito…-
KARI –Ma allora non l’
hai ancora capito?-
TK –Cosa dovrei capire?-
KARI –Stupido! Sei ancora
convinto di questo? Io VOGLIO starci con te perché anch’io soffro e ho bisogno
di qualcuno, ho bisogno solo di te perché sei l’unico che mi renda felice e
senza di te so che morirei…sei tu quello che ho sempre sognato…da quando ti ho
conosciuto, ho sempre sognato di stare con te e poi tu mi meriti eccome, non
sottovalutarti sempre, in questo somigli a Matt…-
TK –Già…-
KARI –Tu per me sei tutto
Tk, non lasciarmi ti prego…-
TK (stringendola a sé)
–Non ti lascerei mai per nulla al mondo amore mio-
KARI –Quanto ti a…-
TK –Shhhhh….- Le coprì il
labbro con un dito e poi la baciò.
Si baciarono con
passione, abbracciati teneramente, poi lui si fermò, la sentì rabbrividire, si
tolse la felpa e gliela mise sulle spalle.
TK –Stavi tremando…-
KARI –Ma cosi ti
prenderai una polmonite sei in maglietta e ci sono 3°C!-
TK –Me la prenderei lo
stesso andando in moto…e poi sono un uomo forte sai?
KARI –Ah ahah(risatina sarcastica) come no…-
TK –Mi prendi in giro? Oh
no l’amore della mia vita mi prende in giro come farò adesso?
KARI –Ah ah ah! Piantala
stupido...-
Si baciarono di nuovo.
Erano entrambi felici. Era da tanto tempo che non ridevano insieme e per un
momento tutti i loro problemi sembravano inesistenti.
Tk cominciò ad accarezzarle
i fianchi e a baciarla sul collo mentre Kari gli accarezzava i biondi capelli e
dopo un po’ gli sussurrò all’orecchio:
KARI –Qui fa un po’
troppo freddo…-
TK –Andiamo a casa mia,
mia madre è partita. Lasciamo qui la moto e facciamo una bella passeggiata,
ok?-
KARI –Non sai quanto lo
vorrei ma poi sai come andrebbe a finire se vengo a casa tua…-
TK –Guarda che io non
intendevo…-
KARI –Non è per quello
non sai quanto ti desidero ma non voglio tornare domani mattina e ascoltare la
ramanzina di mia madre e le battute di pessimo gusto di Tai…sai ultimamente
litighiamo sempre…-
TK –Già ho sentito…ma tua
madre non sa ancora che…insomma non sa che io e te abbiamo...-
KARI –No ma penso di
dirglielo presto, in fondo è una cosa normale…solo non penso che questo sia il
momento giusto…-
TK –Fai in fretta però
altrimenti non resisto-
KARI –Fai in modo di
riuscirci altrimenti non resisto neanch’io…però a pensarci bene, tua madre è
via anche domani pomeriggio?-
TK (baciandola)- Certo
che si…-
Dopo un po’ si
salutarono, Tk montò sulla moto stavolta un po’ meno infelice(in fondo grazie a
quella moto era arrivato in tempo e aveva fatto pace con Kari) e salutò la
ragazza con la mano mentre stava partendo. Kari rispose al saluto e sorrise,
poi si avviò verso casa, con un brutto presentimento in testa che non riusciva
a cacciare.
Kari rientrò in casa cercando di fare meno rumore possibile
ma incontrò il fratello seduto in cucina che la guardava sorridendo.
TAI –Ti aspettavo quanto ci hai messo?-
KARI –Cos’è quest’aria così allegra?-
TAI -…scusami…scusa per tutto, avevi ragione tu sono solo un
codardo devo affrontare i miei problemi senza scaricarli sugli altri, tu ce l’
hai fatta hai avuto fiducia in Tk e scommetto che adesso siete felici…
KARI –Sappiamo entrambi che quello che è successo è servito
a farci capire tante cose e soprattutto a capire che non dobbiamo più farci del
male ma stare insieme per essere felici, perché ognuno di noi senza l’altro è
perso-
TAI –Apprezzo molto il tuo coraggio, non so se io al tuo
posto sarei riuscito rivedere una persona che ha agito in quel modo-
KARI –Credimi sono sicura che anche se non fossi arrivato tu
non mi avrebbe fatto nulla-
TAI –Se lo dici tu…a proposito che avete combinato fino a
quest’ora?
KARI –Niente che ti riguardi!-
TAI –Andiamo tanto lo so che non sei più vergine-
KARI(stupita e rossa come un pomodoro) –Che ne sai tu?-
TAI –Te l’ ho letto in faccia quel giorno mesi fa quando sei
tornata alle 5 di mattina. E poi non ti ricordi che io e Matt una volta vi
abbiamo colto in flagrante? -
KARI –Non abbiamo fatto niente comunque! E piantala di
impicciarti!-
Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Erano solo
quelle le discussioni che avrebbero dovuto fare, non dovevano più litigare in
quel modo, perché si volevano tanto bene e sapevano di poter contare ognuno
sull’aiuto dell’altro. Ma quel attimo di spensieratezza non era destinato a
durare a lungo. Fu lo squillo del telefono a interrompere le risate, Kari si
riprese e andò a rispondere ignara di ciò che avrebbe sentito.
KARI –Si pronto?-
IZZY –Hikari sei tu? Sono Izzy.-
La voce spenta del ragazzo inquietò non poco la ragazza.
KARI –Ciao Izzy è da parecchio che non ci si vede come va?
Ma perché chiami a quest’ora è successo qualcosa di grave?-
IZZY –Ti prego sii forte Kari…-
Kari impallidìsentendo ciò che Izzy aveva da dire e svenì all’istante. Tai vedendo la
scena sostenne la sorella evitandole una caduta e prese il telefono.
TAI – Izzy che diavolo è successo? Kari è svenuta!-
IZZY –Tk…ha fatto un incidente ed è ricoverato in gravissime
condizioni…io sono già qui in ospedale…-
TAI -…Oh mio Dio non di nuovo…non è possibile…Prendo la
macchina e arriviamo tu avvisa gli altri. -
IZZY –Certo tu sbrigati-
Tai svegliò la sorella ma lei era ancora molto sconvolta,
come se non avesse focalizzato bene la situazione. Lui cercò di consolarla come
poteva.
TAI –Sta calma Kari andrà tutto bene vedrai-
KARI (scoppiando in lacrime) –Non voglio perderlo NOOOOOO!
PERCHE’ LUI…NON VOGLIO-
TAI – Per l’amor del cielo ascoltami! Adesso dobbiamo
pensare ad andare in ospedale gli altri ci aspettano. Io sono sicuro che con te
accanto ce la farà vedrai ha bisogno di te! Dobbiamo sbrigarci!-
KARI –Si…-
Tai prese la macchina e insieme si precipitarono
all’ospedale. Lì incontrarono tutti gli altri, ma i genitori di Tk non c’erano.
IZZY -Eccovi finalmente! Adesso che ci siete tutti posso
parlare…stavo tornando a casa erano appena le 4, non riuscivo a dormire ed ero
andato a fare una passeggiata. Poi ho visto un’ambulanza, un camion e la moto
semidistrutta. Poi ho visto Tk sulla barella sono corso lì e sono venuto qui
all’ospedale con lui…-
TAI –Dannazione a quella moto del cazzo!-
IZZY –Io non mi preoccuperei tanto della moto, devo dirvi
un’altra cosa…quel camion…era lo stesso dell’incidente di Matt e anche stavolta
non c’era traccia dell’ autista. Era come se guidasse da solo…-
DAVIS –Non dire idiozie Izzy sarà semplicemente scappato. E’
tutta colpa della moto ma perchél’ ha
presa di nuovo e non se ne ancora liberato?-
KARI (sempre piangendo) –e’ tutta colpa mia…-
IZZY – Impossibile Davis l’avrei visto ero molto vicino-
KARI – E’ COLPA MIA! SE FOSSI ANDATA CON LUI AVREBBE
LASCIATO LA MOTO AL PARCO…SE NON AVESSI CHIESTO DI INCONTRARLO FORSE NON
L’AVREBBE NEANCHE PRESA E’ COLPA MIAAA!-
Kari si accasciò a terra singhiozzando violentemente, Sora
tentò di calmarla mentre gli altri guardavano la scena impietriti e versando
anche loro qualche lacrima. Se se ne fosse andato anche Tk sarebbe stata
davvero la fine, soprattutto per Kari. Lui non doveva morire, doveva farcela a
tutti i costi, aveva sopportato il dolore fino a quel momento, non poteva
arrendersi. Non poteva perché con lui se ne sarebbe andata anche Kari, e forse
anche Tai. Una catena senza fine.
IZZY –Tai…Kari ha visto Tk prima dell’incidente?-
TAI –Si…si erano chiariti ma non so perché Kari continua a
sentirsi responsabile-
IZZY – So che forse non è il momento e che sei preoccupato
per tua sorella ma devo parlarti urgentemente–
TAI – Ok andiamo a prenderci un caffè–
Si allontanarono dagli altri presero un caffè alle macchinette
all’ingresso e si sedettero.
TAI –A che proposito mi devi parlare?-
IZZY –Sai già che la morte di Matt non mi ha convinto molto
e che da 8 mesi sto facendo delle ricerche-
TAI –Già, non ho ancora capito perché –
IZZY –Vedi proprio il giorno prima dell’incidente Matt era
stato a Digiworld, era il suo turno con Sora ma lei non era potuta venire è
così ci è andato da solo. Lui era tornato dicendo che era tutto a posto come al
solito ma in realtà non era così o almeno lui non lo sapeva-
TAI – Che intendi dire? –
IZZY –Ho scoperto che quel giorno a Digiworld è scomparso un
digiprescelto. Ho provato a contattare tutti quelli che abbiamo conosciuto e
loro hanno fatto lo stesso ma sembra che siano tutti vivi e vegeti. Matt
escluso, ovviamente-
TAI –Ma Matt non è morto a digiworld ma qui! Hanno trovato
il suo corpo e…-
IZZY –Lo so è questa l’unica cosa a cui non sono riuscito a
dare risposta. Però ci sono coincidenze troppo strane. E poi dall’ultima volta
in cui ci sei andato tu è impossibile aprire varchi-
TAI –Cosa non è possibile andare a Digiworld?-
IZZY –Già. Ho provato a contattare Gennai ma sembra che sia
sparito nel nulla. E poi credo che anche l’incidente di Tk sia collegato, credo
sia stato un tentativo non riuscito. Qualcuno sta cercando di farci fuori
mirando ai nostri sentimenti. Devi impedire che Kari faccia qualche pazzia,
credo sia questo l’intento di colui che ci vuole morti. Forse ha paura di noi o
forse no ma in ogni caso sta evitando di affrontarci e vuole che ci ammazziamo
con le nostre mani. So che sembrano tutte stronzate ma devi credermi. E poi
quel camion…e quella luce…-
TAI –Quale luce?-
IZZY –No niente…adesso vai da Kari e consolala più che puoi,
stagli attaccato con la colla! Io vado a chiedere quando sarà possibile vedere
Tk –
TAI –Hai intenzione di dire tutto anche agli altri?-
IZZY –Per adesso preferirei aspettare altri indizi. –
TAI –Come vuoi…speriamo solo che Tk si riprenda…-
IZZY –Non so perché ma non credo che morirà. –
TAI –Se lo dici tu mi fido-
Tai andò subito da Kari e la trovò ancora piangente tra le
braccia di Sora ma ora era più calma.
TAI –Sta meglio? –
SORA –E’ esausta. E’ ancora triste ma almeno l’ ho convinta
che la responsabilità non è sua e che sono cose che succedono…purtroppo…-
KARI –Mi hai fatto male con quello schiaffo però…-
SORA –Ti ci voleva proprio! Devi stare vicino a Tk e non
puoi farlo se sei in preda a una crisi isterica!-
TAI –Ha ragione devi essere forte…mi raccomando non fare
pazzie non me lo perdonerei…-
IZZY –Ragazzi il dottore ha detto che concede ad una persona
cara di vederlo e visto che non ci sono i genitori…-
SORA –E’ il tuo turno!-
KARI –Ok…vado…-
SORA –Forse è meglio che vada, il piccolo Yamato è a casa da
solo. Ciao a tutti fatemi avere notizie–
TUTTI –Ci vediamo-
Tai guardò Sora con gratitudine per aver aiutato Kari e poi
le sorrise. Lei ricambiò il sorriso e poi si avviò. Lui l’aveva già perdonata
da un pezzo ma non era quello il momento per parlare con lei.
Intanto Ken e Davis erano seduti isolati dagli altri che
confabulavano.
DAVIS –Certo che Matt ha lasciato un bel ricordino a Sora, a
soli 20 anni deve tenere a bada da sola un bambino che piange e urla per tutto
il tempo-
KEN –Guarda che non è così male avere un figlio secondo me.
–
DAVIS –Tu e Yolie vi state già dando da fare? –
KEN – E piantala con te non si può fare un discorso serio,
in un momento come questo poi… Pensaci bene forse senza il piccolo Sora si
sarebbe sentita sola e forse sarebbe accaduto il peggio. Avendo da fare con lui
invece ha avuto meno tempo per pensare al dolore e alla sofferenza ed è
riuscita quasi a superare tutto-
DAVIS –Però quel bimbo non avrebbe bisogno di un padre?-
KEN –Non è così facile…-
DAVIS –Spero che Tk guarisca lo spero con tutto il cuore. So
che sembra che io lo odi ma non è così. Credimi in fondo siamo molto amici e
penso che la nostra rivalità sia normale. Certo a me Kari è sempre piaciuta e
un tempo dicevo di amarla ma se era amore adesso non lo è più, un po’ perché mi
sono rassegnato e un po’ perché il mio non è mai stato vero amore. Sai ho paura
che muoia e che tocchi a me consolare Kari. So che non ne avrei il coraggio,
che non ne sarei all’altezza…adesso comincio a capire Tai…-
KEN –Beh il vostro caso non è proprio identico, Kari non ha
mai voluto stare con te, però se succederà il peggio dovrai trovare il coraggio
di starle vicino. –
DAVIS –Spero che il peggio non succeda allora–
KEN –Si potrebbe risvegliare domani come fra 10 anni. Ci ho
pensato una volta e ho concluso che se la persona che amo si trovasse in bilico
tra la vita e la morte aspetterei 2 anni al massimo, poi la staccherei da
quelle macchine e me ne andrei con lei. –
DAVIS –Non vorresti rifarti una vita?-
KEN –Non potrei mai, io non ci riuscirei…-
Kari entrò nella camera d’ospedale. Là vide il suo Tk
attaccato alle macchine e per poco non scoppiò a piangere di nuovo, poi si fece
forza. Solo poche ore prima lo aveva visto bello come non mai baciarla e
stringerla fra le sue braccia. Si avvicinò, si sedettesulla sedia vicino al letto e gli prese la
mano dolcemente. Sentì di amarlo ancora più di prima di non volerlo lasciare
per nulla al mondo. Il solo vedere il suo viso la riempiva di felicità,
stavolta aveva temuto di perderlo sul serio e aveva ancora paura di perderlo ma
si promise di non abbandonarlo sino al suo risveglio. Non era ancora finita,
dovevano ancora fare tante cose insieme, non sarebbe finita così, lei non
l’avrebbe permesso.
Ciao a tutti
dall’autrice…prima di lasciarvi al sesto capitolo volevo dire un paio di cose a
chi sta seguendo la fict e a chi spero la seguirà…
Innanzitutto grazie a chi ha già recensito (infinite grazie
per i complimenti!!) ho notato che questa storia è stata già letta da qualcuno…
In effetti, è una storia che ho scritto la bellezza di 4
anni fa, pubblicata su un altro sito da circa un paio d’anni. Attualmente non
scrivo più su manga e anime da una vita, mi sono buttata sulle originali ma non
ho assolutamente smesso di leggerle e così, dopo aver scoperto questo sito mi è
venuta voglia di terminare quella trilogia che avevo in mente all’epoca: First,
Second e Third. E così ho deciso di ripubblicare Second…per chi l’ha già letta,
non ci sono assolutamente modifiche al contenuto, mi sono permessa di fare
qualche correzione sintattica ma per la maggior parte ho pensato fosse giusto
lasciarla così com’era…quindi non ci sarà nulla di nuovo, nel caso qualcuno sia
comunque deciso a rileggerla (la cosa mi fa piacere non avete idea quanto…)
farà comunque la mia felicità ma è corretto informarvi che la storia è rimasta
quella.
Detto questo, grazie a passati, presenti e futuri
lettori…buona lettura!
UNA SPERANZA
Il medico entrò nella stanza ad interrompere i pensieri di
Kari.
DOTTORE –E’ lei la signorina Hikari Yagami?-
KARI –Si sono io.–
DOTTORE – Lui è il tuo fidanzato?-
KARI –Si…mi dica dottore quante probabilità ci sono che si
risvegli? –
DOTTORE –Ora non saprei dirti, per me è già una sorpresa che
sia vivo. Chiunque dopo quel contatto sarebbe morto. E’ come se qualcuno
l’avesse salvato in tempo…comunque è stato molto fortunato, molto probabilmente
non è ancora la sua ora–
KARI –Sentirlo da lei mi conforta, non sa quanto vorrei che
fosse così. –
DOTTORE –L’ultima cosa che voglio fare è illuderti ma
qualcosa mi dice che questo ragazzo è destinato a fare ancora tante cose…-
KARI –Vero…-
DOTTORE –I suoi genitori dove sono?-
KARI –La madre è partita e il padre non lo vede dalla morte
di suo fratello. –
DOTTORE –Suo fratello è morto? –
KARI –Si 8 mesi fa, nello stesso incidente che ha fatto lui
e con la stessa moto, sembra pazzesco no?-
DOTTORE –Anche il fratello è stato in coma? –
KARI –No è morto quasi sul colpo, non c’è stato niente da
fare…forse è per questo che Izzy, il ragazzo che ha accompagnato Tk qui non ha
avvertito i genitori, sarebbe stato un’ altra dura botta…-
DOTTORE –Prima o poi lo dovranno sapere però ha ragione lui
è meglio aspettare. Se vuoi puoi rimanere tu con lui, anzi credo che sia la cosa
migliore da fare, però ho bisogno di parlare con almeno uno dei tuoi genitori.
–
KARI –Se ha bisogno di un maggiorenne c’è mio fratello. –
DOTTORE –Va bene basta che i tuoi lo sappiano–
Intanto Tai entrò nella stanza.
KARI –Eccolo!-
TAI –Tutto a posto?-
KARI –Si ti presento il medico che si occupa di Tk. Mi ha
permesso di rimanere qui, tu avverti mamma e papà. –
TAI –Molto piacere, è sicuro che possa rimanere qui?-
DOTTORE –Non preoccuparti sarà solo un bene per Tk…piuttosto
ho bisogno della lista di tutte le persone che sono venute qui, nome e cognome
di maggiorenni e non. –
TAI –Ma a cosa le serve?-
KARI –Piantala Tai digli i nomi e basta!-
TAI –Ok ok, allora i maggiorenni siamo io Taichi Yagami,
Sora Tachenouchi, Koushiro Izumi, Myako Inoue, Ken Ichijouji, Mimi Tachikawa e
Jou Kido. Gli altri sono mia sorella Hikari Yagami, Daisuke Motomiya e Iori
Hida.
DOTTORE –Bene ti ringrazio molto. –
TAI –Ma come non ha scritto niente? –
DOTTORE – Ho molta memoria io sai? Mi raccomando Kari parla
con Tk, anche se non ti rispondelui
può sentirti e quando si risveglierà ricorderà quello che gli hai detto…le tue
parole saranno fondamentali ricordatelo…ci vediamo più tardi se hai bisogno di
qualcosa dietro di te c’è il campanello per chiamare l’infermiera. A dopo–
KARI –Farò del mio meglio. –
TAI –Che tipo strano…secondo me c’è sotto qualcosa come fa a
ricordarsi tutti i nomi? –
KARI –Di sicuro per te è una cosa impossibile. –
TAI –Come mai hai quest’improvvisa voglia di scherzare?-
KARI –Le parole di quell’uomo mi hanno confortato parecchio
sai? E poi…è da quando sono qui…da quando stringo la mano di Tk mi sento piena
di…speranza, come se fossi sicura che andrà tutto per il meglio…-
TAI –Beh forse è proprio lui che senza volerlo ti rassicura,
in fondo in fatto di speranza non lo batte nessuno no?-
KARI –Hai proprio ragione. –
TAI –Forse è ora che vada o la mamma si preoccuperà. Senti
Davis voleva parlarti prima di andare via posso farlo entrare?-
KARI –Certo che domande-
TAI –Ne sarà felice. Ci vediamo sorellina ciao ciao!
Tai uscì molto di fretta. Altro che casa. Kari aveva intuito
dove doveva andare e la cosa le fece molto piacere. Poco dopo entrò Davis.
Aveva l’aria molto abbacchiata, non sembrava più lui; era la seconda volta che
Kari lo vedeva così, la prima era stata al funerale di Matt.
DAVIS –Ciao Kari scusa il disturbo-
KARI –Figurati quale disturbo! Visto Tk è arrivato Davis!
DAVIS –Stai bene Kari o il dolore ti ha dato alla testa?
Come fai ad essere così tranquilla tra poco tu…lo perderai…-
KARI –No Davis non lo perderò-
DAVIS –Come fai ad esserne certa?-
KARI –Non chiedermi come ma lo so…e so anche che sta
combattendo con tutte le sue forze per farcela, io mi fido del suo amore per me
e voglio aiutarlo-
DAVIS –Sai vi invidio parecchio, anch’io vorrei avere
qualcuno da amare così tanto e soprattutto che mi ami così tanto…voi due siete
perfetti insieme…luce e speranza…-
KARI -…sembra una profezia…-
DAVIS –Chissà se lo è…-
KARI –..forse siamo uniti dal destino come dicono ma abbiamo
capito che nessuno ci ha obbligato ad amarci…è stato così è basta. Ricordo che
una volta abbiamo litigato furiosamente per questo motivo, non eravamo sicuri
ognuno dell’amore dell’altro. E’ stata una prova, come tante altre, che abbiamo
dovuto superare. Anche questo incidente è una prova, una prova particolarmente
difficile e dopo di questa ce ne saranno altre, sarà un continuo esame. Ma
insieme ce l’abbiamo sempre fatta e il nostro amore continua a crescere. Ed è
per questo che non devo cedere alle lacrime ma fidarmi di lui-
DAVIS –Eravate famosi per risolvere qualsiasi lite in
pochissimo tempo e di tornare insieme più felici di prima, adesso capisco
perché. Mi dispiace di avervi creato guai sono stato un’idiota dovevo capirlo
che non mi avresti mai ricambiato-
KARI –Io non mi dispererei al posto tuo, in fondo credo che
se non fosse stato per te e per le liti che hai causato forse tra me e Tk non
sarebbe stato così-
DAVIS –Mi sento lo stesso in colpa se non ti avessi baciata
non avreste litigato e…-
KARI -…e non avremmo mai capito quanto ognuno ha bisogno
dell’altro e quant’è grande l’amore che ci lega…-
DAVIS –Si però forse lui non sarebbe su un letto d’ospedale-
KARI –Ti ho detto di non preoccuparti, piuttosto perché non
parli direttamente con lui?-
DAVIS –Può sentirmi sul serio?-
KARI –Fidati!!-
DAVIS –Ok…Ehilà Tk come te la passi… che domande non bene
vedo, comunque vedi di guarire presto perché qui c’è una signorina che ti
aspetta e poi dobbiamo ancora finire la nostra sfida a basket, vedrai che
stavolta ti batto! E se vinci ancora ti sfiderò a calcio così vediamo chi avrà
la meglio! Sai Tk…tu per me sei un vero amico giuro ed è per questo che c’è
anche un po’ di rivalità fra di noi, certo all’inizio i rapporti non erano
ottimi ma anche tra tuo fratello e Tai era cosi no? Vedi di farcela capito o
non me lo perdonerei…non mi lasciare nei guai non andartene…nel frattempo mi
prenderò cura di Kari amico, ti prometto che non le permetterò di stare sveglia
a lungo e di non mangiare nulla…andrà tutto per il meglio…-
Il viso di Davis venne di colpo inondato di lacrime, lacrime
che volevano uscire già da parecchio di tempo, e che non era più riuscito a
fermare. Cominciò a singhiozzare ma dopo un po’ riuscì a riprendersi pensando
che così avrebbe fatto piangere anche Kari e lui non voleva.
DAVIS –E ti prometto anche…che non piangerò più e neanche
Kari lo farà.-
KARI –Bel discorso, sono sicura che se lo ricorderà-
DAVIS –Senti Kari io…ho preso una decisione-
KARI –Di che parli spiegati-
DAVIS –Ho deciso…di andarmene. Voglio partire voglio
cambiare vita perché sento che questo non è più il mio posto. Credo sia l’unico
modo per dimenticare tutto anche se credo i rimorsi torneranno spesso. So che
fra tante questa è la scelta più codarda…io non merito affatto di essere
considerato l’erede di Tai-
KARI –E invece è la scelta che richiede più coraggio di
tutte-
DAVIS –Dici?-
KARI –Eccome! Ce ne vuole molto di coraggio per lasciarsi
tutto alle spalle e intraprendere un viaggio verso qualcosa che non conosci.
Lasciarsi alle spalle tutti gli amici e quelli che ti vogliono bene,rinunciare
all’affetto senza sapere a che cosa andare incontro è una cosa per la quale ci
vuole moltissimo coraggio-
DAVIS –Però vuol dire anche che non sono capace di
affrontare problemi seri-
KARI –In ogni caso questi sono problemi che non puoi
affrontare per il semplice fatto che non puoi risolverli-
DAVIS –Rispetto a te il mio livello di maturità è pari a
zero-
KARI –Ma che dici! Guarda che sei cresciuto molto non sei
più il bambino irresponsabile di un tempo, sai non mi aspettavo saresti
diventato così. Credimi sei una persona fantastica, hai imparato ad accettare
le situazioni (riferimento particolare a me e Tk) e sai riflettere di più.
DAVIS –Tu sei troppo comprensiva per i miei gusti e sei
anche troppo gentile. Tk è molto fortunato ad averti ma a pensarci bene anch’io
perché sei o non sei mia amica?-
KARI –Sempre a tua disposizione. Ma a proposito dove hai
intenzione di andare?-
DAVIS –Nel posto migliore per tentare la fortuna, l’America
o meglio gli Stati Uniti! Mimi ne ha parlato bene e le manca ancora molto.
All’inizio mi guadagnerò da vivere con qualche lavoretto ma ho intenzione di
provare ad aprire un ristorante o magari un’intera catena di ristoranti chi può
dirlo?-
KARI –Sempre il solito sognatore-
DAVIS –Appena Tk sarà guarito potete accompagnarmi…non sarà
male un viaggetto romantico a New York, e magari chiedo a Mimie Izzy se vengono così Mimi fa da guida e
magari è la buona volta che quei due si sposano a Las Vegas-
KARI –Già come no…anche perché Las Vegas è dalla parte
opposta! Senti Davis se vuoi puoi partire anche subito non ci vorrà poco tempo
perché Tk guarisca non è giusto aspettare e spegnere l’entusiasmo che hai
adesso-
DAVIS –Ma ho promesso di starvi vicino-
KARI –Se aspetti non te ne andrai più sarà doloroso lasciare
tutti quanti-
DAVIS –Hai ragione tu come al solito se non me ne vado
adesso che le cose vanno male non riuscirò ad andarmene quando tutto sarà
sistemato. Parto subito, non credo sia il caso di salutare gli altri ma presto
mi rifarò vivo. Forse in America troverò la voglia di ricominciare-
KARI –Buona fortuna Davis-
Si abbracciarono. Un abbraccio quasi fraterno.
DAVIS –Sono stato contento di aver salutato almeno voi due-
KARI –Non vai neanche da Ken?-
DAVIS –Credo inizierebbe una reazione a catena che non
riuscirei a fermare, soprattutto se c’è Yolie con lui,meglio fermare qui i
saluti-
KARI –Fatti sentire ogni tanto-
DAVIS –Ti spedirò una marea di cartoline-
KARI –Guarda che ci conto. Allora ciao.Questo non è un addio
immagino.
DAVIS –No.Ciao Kari-
Kari vide Davis uscire dalla porta correndo. Non voleva
voltarsi, se l’avesse fatto di sicuro avrebbe esitato a partire. Kari strinse
ancora di più la mano di Takeru e pensò che Davis le sarebbe mancato un bel po’
e che forse non era vero che non aveva bisogno di un sostegno. Ma doveva
farcela da sola. Circa 3 ore dopo, alle 8 di mattina, Daisuke Motomiya, dopo
aver fatto di nascosto i bagagli, preso tutti i suoi risparmi per l’università e
aver lasciato un biglietto alla sua famiglia, era salito sull’aereo diretto a
Washington. Non sarebbe mai più tornato in Giappone per un bel po’.
Erano le 5.30 del mattino, Tai stava camminando sotto la
pioggia che da poco era iniziata a scrosciare. In macchina sarebbe arrivato
molto prima ma aveva preferito farsi una passeggiata e riflettere. Già,
riflettere. Ultimamente non stava facendo altro. Riflettendo però aveva capito
tante cose che prima ignorava, aveva capito che stava sbagliando. Si, era
giusto rispettare Matt ma era giusto rispettare anche quello che lui avrebbe
voluto. Ed era sbagliato far soffrire la persona che amava per le sue stupide
paure. Paura di sentirsi in colpa. Ma ora era deciso ad aiutarla, doveva
mettere da parte sentimenti e rimorsi, doveva solo fare ciò che era giusto, e
per questo stava andando da lei. Mentre rifletteva. Rifletteva…
Arrivò sotto casa Takenouchi, quella casa dove andava così
spesso da piccolo a giocare a calcio con quella bambina che aveva sempre
definito un maschiaccio. Ma non era quella la sua meta. La sua meta era circa
due isolati più avanti, un appartamento al 2° piano che lei e Matt avevano
scelto per convivere. Ma quell’appartamento era già stato acquistato prima
della tragedia e così Sora e il suo piccolo erede avevano deciso di trasferirsi
lì e di cominciare la loro nuova vita. Vita che però non era tanto semplice. La
madre di Sora si era risposata con il proprietario di una grande azienda e i
soldi non mancavano, ma la ragazza aveva rifiutato di dipendere da quei soldi e
si era cercata un lavoro come segretaria di un ufficio, anche se questo aveva
voluto dire lasciare gli studi. Con il suo stipendio riusciva a mantenere lei e
suo figlio ma i soldi per la babysitter era stata costretta ad accettarli dal
suo patrigno. Ormai era una ragazza madre a tutti gli effetti che gestiva la
sua vita indipendentemente, ma quanto avrebbe voluto che Matt fosse con lei…
Tai arrivò a destinazione e suonò il campanello. Sora venne
ad aprire quasi subito. Aveva un’aria distrutta, sembrava che la piccola peste
non avesse più avuto intenzione di dormire.
SORA –TAI!! Che ci fai qui?-
TAI –Disturbo?-
SORA –No anzi tanto non avrei dormito comunque. Entra che
fai lì?
TAI –In effetti è stata una notte parecchio movimentata-
SORA –Già non si finisce mai di soffrire…come sta Kari?-
TAI –Meglio ma ha voluto rimanere lì giustamente. Comunque
non preoccuparti, lei dice che è sicura che Tk ce la farà e io le credo. Su Tk
ha avuto sempre ragione. Anche quando non volevo che loro due si vedessero
perché secondo me lui le avrebbe fatto del male lei diceva che non era così. E
aveva ragione, quel ragazzo ama mia sorella più della sua vita-
SORA –Sicuramente più del suo naso che hai provveduto a
rompere personalmente-
TAI –Finchè guarirà guarirà anche il naso spero o mia
sorella mi stronca-
SORA –Ah ah ah ah! me lo immagino!Sai mi hai tirato su di morale, adesso ho quasi la certezza che
andrà tutto bene-
TAI –Dopotutto è inutile disperarsi per qualcosa che non è
ancora successo-
SORA -…-
TAI -…-
SORA –Perché sei venuto?-
TAI –Ti do fastidio?-
SORA –Ti ho solo fatto una domanda perché devi essere così
scortese?-
TAI –Ho solo il timore che tu non gradisca la mia presenza
qui e che tu non abbia capito-
SORA –Vuoi essere un po’ più chiaro per piacere e spiegarmi
che ti prende?-
TAI –Lo sai benissimo che mi prende-
SORA –LA VUOI SMETTERE? O PARLI CHIARO O TI SBATTO FUORI SE
SEI VENUTO PER ROVINARMI LA GIORNATA-
TAI –ALLORA PERCHE’ NON LO FAI!-
SORA –PERCHE’ VOGLIO ASCOLTARTI STUPIDO!-
TAI –SE NON HAI CAPITO CHE HO VUOL DIRE CHE PER TUTTO QUESTO
TEMPO TE NE SEI FREGATA ANZI CHE L’IDEA NON TI HA NEANCHE SFIORATO!
SORA –QUALE IDEA?-
TAI –CHE IO POTESSI STARE CON TE CHE POTESSI AIUTARTI!
PENSAVO CHE FOSSI DISPIACIUTA DEL FATTO CHE NON VOLEVO PERDONARTI E CHE NON
VOLEVO ESSERE TUO AMICO PER PAURA DI SENTIRMI IN COLPA ECCO QUALE IDEA!!!!
SORA –Oh Tai stai dicendo sul serio? Io…ci avevo
completamente rinunciato…-
TAI – In che senso scusa?-
SORA –Avrei voluto tanto avere il tuo aiuto, avrei voluto il
tuo appoggio ero disperata avevo bisogno del mio migliore amico ma tu non
c’eri, eri soffocato dai rimorsi e non sei mai venuto. Quanto ho voluto in quei
momenti che tu varcassi la soglia della mia porta e venissi a consolarmi…ma non
c’eri non c’era nessuno!-
Sora scoppiò in un pianto disperato. Tai la guardò stupito e
sentì il cuore scoppiare. La strinse forte a sécome per paura di perderla.
TAI –Scusami sono stato un’idiota io ti ho perdonato da un
pezzo è solo che…-
SORA –L’ho capito sai…ho accettato il fatto che tu non
volessi venire da me per paura che io venissi tra le tue braccia…tu non saresti
riuscito a rifiutarmi…e avresti tradito la memoria del tuo migliore amico. Così
ho rinunciato ad aspettare il tuo aiuto e ho provato a cavarmela da sola. E’
per questo che prima non capivo, non mi pareva possibile-
TAI –Sono stato uno stupido egoista, in realtà avevo paura
che tu non mi volessi, che di me potevi fare benissimo a meno ma non mi sono
mai fermato a pensare. Ho capito che se davvero volevo onorare la memoria di
Matt dovevo prendermi cura di te e di vostro figlio e che lui non avrebbe mai
voluto che tu ti rifugiassi da qualche altro uomo. Me lo aveva detto una volta,
“ Se qualcosa un giorno dovesse andare storto, tu Tai sei l’unico che può
sostituirmi” e io non ho mantenuto quella promessa. Scusa Sora, scusami tanto-
SORA –L’importante è che adesso sei qui-
TAI –E non me ne andrò tanto facilmente vedrai-
SORA –Senti Tai io non vorrei che tu fraintendessi…io ho
tanto bisogno di te ma perché…ho bisogno di un amico, non vorrei che tu capissi
doppi sensi o addirittura che tu voglia stare con me solo perché…-
TAI –Ma dì sei impazzita per caso? Senti Sora è inutile
nascondertelo tu sei a conoscenza dei miei sentimenti per te da tanto tempo ma
credimi non hanno nulla a che fare con questa situazione. Non sono più un
ragazzino sono un adulto con dei doveri e delle responsabilità e fra questi ci
siete tu e il piccolo Yamato. E’ vero, da quando Matt non c’è più mi sono
ritrovato a combattere contro i sentimenti che avevo represso rassegnandomi
all’idea di voi due insieme ma non importa. Questo non c’entra assolutamente
nulla. Io sono qui per sostenerti, senza alcun secondo fine-
SORA -…-
TAI –Ti prego fidati di me-
SORA –Tu lo sai Tai che se decidessi di rifarmi una vita
accanto a qualcun altro sceglierei te, perché sei l’unico che potrei scegliere.
Tu potresti sicuramente essere un padre ottimo e so che tra le tue braccia mi
sentirei protetta perché non troverò nessun altro disposto ad amarmi come mi
ami tu e anch’io…so che riuscirei ad amare solo te ma…non adesso. Non sono
pronta per affrontare una situazione del genere perché nel mio cuore c’è ancora
Yamato Ishida. Non è giusto anche nei tuoi confronti iniziare una storia con te
senza ancora averlo dimenticato. Prima o poi dovrò farlo ma ora no…non ci
riesco. E’ come se qualcuno mi dicesse di aspettare perché tornerà…ma non è
così…-
TAI –Lo so Sora io non ti chiedo nulla e non te lo chiederò
mai. Aspetterò. Sarò disposto ad aspettare una vita intera. Tu devi solo
fidarti di me, non lo faccio per averti ma perché ti voglio bene e voglio
aiutarti-
SORA –Ok…-
TAI – Sora?-
SORA –Si?-
TAI –Dimmi che ti fidi di me-
SORA –Mi fido di te-
TAI –Ora va meglio. Non ti lascerò più. Anzi credo che dovrò
farlo si è fatto tardi e devo avvertire la mamma di quello che è successo e che
Kari è in ospedale, devo anche impedirle di andare là e trascinarla per i
capelli a casa-
SORA –Sei sempre il solito stupido. Vai e difendi tua
sorella-
TAI –Contaci! Ricordati che a partire da questo momento se
hai bisogno di baby-sitter vari chiedi pure a me visto che tanto lavoro solo la
sera. E se proprio non ci sono c’è sempre mia madre che è in casa quasi tutto
il giorno-
SORA –Ma non disturbo?-
TAI –Assolutamente no! Mia madre è entusiasta quando bada a
qualche bambino dei vicini figuriamoci ad un angioletto come Yamato. Vedrai la
famiglia Yagami vorrà l’esclusiva, lo terremo più di tua madre-
SORA –Anche perché purtroppo mia madre non può, da quando
lavora il doppio per guadagnare più straordinari possibili e darli a me. Non
vuole chiedere soldi al marito perché dice che non ce n’è motivo,anche se
secondo me ha solo paura-
TAI –Dille pure di non scomodarsi anche ai soldi ci penso
io. Ti verserò un contributo ogni mese e se ne avrai bisogno anche qualche
extra-
SORA – Ma sei pazzo? No, non posso assolutamente accettare!
Ti sei preso già il disturbo di…-
TAI –Shhhhh…niente discussioni ok?-
SORA –Ma Tai lavori in una pizzeria d’asporto quello che
guadagni basta appena per pagarti gli studi!-
TAI –Ma io vivo con i miei se avrò bisogno di soldi non ci
sarà problema e poi ho rimediato un lavoretto mattutino di consegna-latte-
SORA –Bugiardo…e va bene accetto però solo i soldi che
saranno STRETTAMENTE necessari capito?-
TAI –Ai suoi ordini comandante! Adesso mi congedo, mi
raccomando quando vai a lavoro domani, o meglio fra qualche ora , porta Yamato
da me ok?-
SORA –Ok ciao ciao-
Tai se ne andò di corsa diretto
verso casa. Sora lo guardò pensierosa “Grazie Tai, ti ringrazio tanto. Scusa se
ti ho fatto soffrire, forse sei davvero tu l’uomo della mia vita, io ti voglio
così bene eppure, non riesco a dimenticare. Oh…Matt…”
Izzy era come al solito appiccicato al suo computer. Non era
riuscito a chiudere occhio, aveva troppi pensieri per la testa e tante cose che
non riusciva a capire. Tante deduzioni ma nessuna prova. Forse erano davvero
inutili le sue ricerche. Forse erano davvero stronzate. Forse era solo il suo
modo di reagire ai brutti avvenimenti. O forse no.
Mimi si svegliò. Dopo l’incidente Mimi non se l’era sentita
di andare a casa e Izzy l’aveva portata a casa sua, anche se lì ormai passava
parecchie notti. Tastò il letto con la mano ma non trovò il corpo del suo
compagno, che si era addormentato accanto a lei consolandola.Sentì il ticchettare della tastiera del
computer e alzò lo sguardo.
MIMI –Izzy…-
IZZY –Scusa tesoro non volevo svegliarti-
MIMI –Ma che ore sono?-
IZZY –7.30 circa. Se vuoi vado di là così dormi ancora un
po’-
MIMI –Non preoccuparti tanto mi dovevo svegliare lo stesso.
Oggi ho lezione presto e prima devo passare da casa prima che i miei si
sveglino altrimenti chi li sente!-
IZZY –Non trovi che sia ora di dire ai tuoi che passi tutte
le notti qui invece di fare la galeotta?-
MIMI –Beh non proprio tutte,oggi non era in programma! Sono
sicura che non approverebbero. E poi è così imbarazzante…-
IZZY –Sei grande e vaccinata perché non dovrebbero
approvare? E non è imbarazzante è una cosa normale!!-
MIMI – Tu non li conosci non vogliono neanche che abbia una
casa tutta per me e un lavoro, non ho la mia indipendenza!-
IZZY – Ti conosco sei tu che non vuoi lavorare…sfaticata-
MIMI (Gli tira un cuscino in testa) –Piantala scemo non è
assolutamente vero!!-
IZZY –Come no! Comunque a me è sempre sembrato che i tuoi
fossero due persone apertissime-
MIMI –Si vede che non li conosci per niente, sembrano tanto
carini ma non vogliono sentir parlare di vita indipendente e di uomini fino al
matrimonio!-
IZZY – Ehm…Già. Senti vado a far colazione vuoi qualcosa?-
MIMI –Izzy?-
IZZY –Ehm…vuoi un caffè o preferisci un cappuccino?-
MIMI –IZZY!-
IZZY –Si dimmi-
MIMI –Perché quando pronuncio la parola matrimonio cambi
sempre argomento?-
IZZY –Ma che dici amore è solo una tua impressione…-
MIMI –Non ti credo ma preferisco rimandare l’argomento.
Piuttosto voglio sapere perché ultimamente sei attaccato a quell’aggeggio malefico
più del solito-
IZZY –Te l’ho detto è sempre per l’università ultimamente
non ci danno tregua pensa che devo…-
MIMI – Perché continui a mentirmi?-
IZZY –Ma che dici perché dovrei mentirti?-
MIMI –Ogni volta che eri davanti a quel computer io ti osservavo
attentamente. Avevi un espressione felice, nonostante lavorassi duramente eri
felice perché stavi coltivando la tua passione. Ma da esattamente 8 mesi non è
più così. Il tuo sguardo è sconsolato, è come se tu fossi terrorizzato, e non
credo sia solo sofferenza per Matt-
IZZY -…dovevo immaginarlo che l’avresti capito…-
MIMI –Se non vuoi dirmi la verità capirò. Dimmi solo che non
devo preoccuparmi e che non è successo niente di grave-
IZZY – No è giusto che tu sappia tutto. Mi sei stata sempre
vicino e non è giusto tenerti all’oscuro. In base ad alcuni avvenimenti ho
formulato delle teorie secondo le quali la morte di Matt non è stata casuale e
che ha un nesso con Digiworld. Ma ci sono troppi fatti che per logica rendono
impossibili queste teorie. Per questo sto continuando a fare delle ricerche ma
purtroppo ho scoperto che non riesco più a mettermi in contatto con Gennai e
con Digiworld stesso. E questo continua a farmi sospettare che le mie teorie
non sono così sbagliate-
MIMI –E di cosa trattano queste teorie?-
IZZY –Ti dispiace se questo te lo spiego più avanti? Non
voglio metterti in allarme per nulla. Quando scoprirò qualcosa sarai la prima a
saperlo te lo prometto-
MIMI –Ti credo. Ho fiducia in te. So che scoprirai la
verità, secondo me le tue teorie non sono affatto infondate. E so anche che non
devo preoccuparmi per Tk perché ce la farà, e lo so perché lo hai detto tu. Tu
per me sei sempre il migliore Koushiro Izumi-
IZZY –Ti amo tanto Mimi Tachikawa-
Lei si avvicinò e lo baciò con passione. Non servivano altre
parole per manifestare i suoi sentimenti. Rimasero abbracciati per un po’. In
silenzio, ascoltando solo i rumori mattutini provenire dalla strada.Poi Mimi si sciolse dal dolce abbraccio e si
andò a vestire. Era tardi e doveva andare a casa.
IZZY –Dovremo continuare a fare i clandestini?-
MIMI –So che è difficile andare avanti così ma vedrai che
basta solo avere un po’ di pazienza-
IZZY –Basta che tu gli dica “Mamma è da un bel po’ che
dovevo dirtelo ma non potevo più aspettare. Io passo abitualmente tutte le
notti con il mio fidanzato Izzya
giocare al dottore a vostra insaputa”-
MIMI –Ma così le verrà un colpo!!-
IZZY –Ehi calmati scherzavo! Non preoccuparti per me è anche
divertente far le cose di nascosto…lo trovo emozionante-
MIMI – Sul serio?-
IZZY (baciandola) –No-
MIMI –Cattivo! Mi raccomando non ti stancare troppo, devi
anche studiare oltre che fare il salvatore di Digiworld. E devi anche andare a
lavoro, trasportare scatoloni di roba non è riposante-
IZZY –Spero solo di non dover fare per tutta la vita il
facchino di un negozio di computer ma magari di diventare un nuovo bill gates…-
MIMI –Pensi in grande tu eh?Impegnati ci vuole la laurea per
certe cose. Ci vediamo a pranzo ok? Ciao tesoro-
IZZY – Ciao. E dì ai tuoi che dormiamo insieme ok amore?-
MIMI –Io mi fido di te tu fidati di me-
IZZY – Ci proverò-
Mimi se ne andò di corsa per una volta senza pretendere
diessere accompagnata da lui. E
nonostante tutto quello che era successo poche ore fa sembrava che nulla fosse
cambiato. Lui era contento che la sua Mimi fosse diventata così forte. Aveva
capito che non c’era motivo di disperarsi per qualcosa che ancora non era
successo. Tk era vivo e Kari si era ripresa in fretta. E anche se avevano una
paura incredibile tutti i digiprescelti ormai sembravano sapere che tutto
sarebbe andato per il meglio. Ma questi avvenimenti non avevano potuto fare a
meno di farli ricordare. Ricordare i più bei momenti della loro vita. Ricordi
un po’ legati all’amico Matt, e un po’ legati alle persone che amavano.
Capitolo 8 *** Quando qualcuno muore, si pensa al passato ***
ANCORA IO E TE
N.D.A.: I NOMI TRA PARENTESI SONO RIFERITI ALLA PERSONA CHE STA RICORDANDO.
QUANDO QUALCUNO MUORE, SI PENSA AL PASSATO
( TAICHI KAMIYA)
Era seduto con Mattsulle scale dell’ingresso di casa sua come al solito a chiacchierare del
più e del meno.
MATT –Senti Tai io…non ti ho detto una cosa-
TAI –Che tu e Sora state insieme lo so già-
MATT –Eh? Ma come…-
TAI –Conosco te e conosco lei. Il vostro comportamento era
strano da un po’ di tempo a questa parte e diciamo che ho intuito-
MATT –Sul serio?-
TAI –Anche perché ho fatto sputare il rospo a Kari-
MATT –Mi dispiace sono un bastardo lei piaceva a te e…-
TAI –E anche a te. E’ una guerra a tutti gli effetti amico.
Una guerra che ho perso, purtroppo-
MATT –Io amo Sora, Tai, e anche se siamo così giovani penso
che il nostro sia un legame speciale. Ma non vorrei che questo creasse problemi
fra di noi-
TAI –Calmo amico nessuna donna può dividerci chiaro?-
MATT –Davvero mi perdoni?-
TAI –E di cosa dovrei perdonarti? Se lei ama te dopotutto
non è colpa tua. E’ la dura legge dell’amore, a volte viene a volte va. Sarà
dura ma passerà-
MATT –Il tempo è la migliore cura-
TAI –Solo una cosa Matt: non farla soffrire. Anche se sono
certo che non lo farai-
MATT –Te lo prometto, farò del mio meglio-
TAI –Sicuro?-
MATT –Ehi per chi mi hai preso?-
TAI –Se mi dice che le hai fatto del male ti spacco la
faccia, giuro-
MATT –E credi di riuscirci?-
TAI –Vuoi una dimostrazione?-
Scoppiarono entrambi a ridere. Risate spensierate di due
quindicenni che amavano la vita.
TAI –Noi litigare? Ah ah ah aha ah!
MATT –Ah aha ah per Sora poi? Ah ah ah ahha ah eh eh eh eh
Continuarono a ridere. Avrebbe tanto sofferto per la perdita
di quell’amore…ma in quel momento non se ne accorse. Si scambiarono una stretta
di mano da grandi amici. Di certo non sarebbe stata Soraa dividerli.
( SORA TAKENOUCHI )
Era al parco da sola che camminava. Aveva ancora litigato
con sua madre e ormai si era dimenticata persino il perché. Voleva solo stare
in pace in quel momento e pensare ad altro. La sua riflessione venne però
interrotta dal richiamo di un ragazzo alto e biondo di vecchia conoscenza.
MATT –Ehi Sora! Sora mi senti? SORA!-
SORA –Ma chi…Matt che fai qui non ti avevo sentito-
MATT –Facevo una passeggiata. Ti ho vista e ho pensato di
salutarti ma mi sembravi piuttosto assorta nei tuoi pensieri-
SORA -…-
MATT –Qualcosa non va?-
SORA –In effetti c’è molto che non va ma tu certo non puoi
farci nulla quindi ti dispiacerebbe lasciarmi in pace?-
MATT –Come vuoi. Scusa se volevo aiutarti ti saluto-
Il ragazzo fece per andarsene ma lei lo fermò.
SORA –Scusa…perdonami non volevo è solo che…-
MATT –Per caso hai ancora problemi con tua madre?-
Scoppiò a piangere. Matt di impulso la abbracciò
stringendola forte a sé. Rimasero così, senza pronunciare parole. Qualsiasi
parola in quel momento l’avrebbe ferita. E lui l’aveva capito.
Lei si liberò solo dopo parecchio tempo. Aveva smesso di
piangere.
SORA –Grazie mi ci voleva proprio-
MATT –Sai non sono molto bravo a consolare la gente ma spero
di averti aiutato almeno un pochino-
SORA –Non puoi immaginare quanto. Chissà, forse hai delle
doti nascoste…-
MATT –Ci mancherebbe solo quello. Forza spiritosona ti
accompagno a casa vedrai che tua madre sarà preoccupata, è piuttosto tardi-
SORA –Non credo proprio-
MATT –Andiamo lo sai meglio di me che è così. E poi fidati
del tuo vecchio amico Matt-
SORA –Ok vecchio amico ma non c’è bisogno di accompagnarmi
non vorrei crearti disturbo visto che abiti dalla parte opposta-
MATT –Mica muoio se mi faccio qualche isolato in più, parli
come se abitassi dall’altra parte di Tokio. E poi non posso lasciare una
donzella indifesa a quest’ora da sola-
SORA –So difendermi benissimo comunque credo sia inutile
insistere. Su, andiamo grand’uomo-
MATT –Ai suoi ordini-
( KOUSHIRO IZUMI )
Era appena uscito da scuola e si stava avviando velocemente
verso casa. Appena arrivato avrebbe dovuto subito accendere il suo fedele
computer e andare a Digiworld. Era il suo turno di controllo.
Alzando lo sguardo vide che davanti a lui c’era qualcuno che
conosceva.
IZZY –Ehi ciao Matt!-
MATT –Ehilà come va?-
IZZY –Come al solito e tu invece? Come mai non sei con Sora
e Tai come gli altri giorni?-
MATT –Beh sai io e la cara Sora non andiamo molto d’accordo
ultimamente e lei sta adottando come tattica quella di farmi venire gli
attacchi di gelosia ma ti assicuro che non funziona-
IZZY –Fidarsi è bene non fidarsi è meglio amico. Comunque io
non vi capisco proprio se vi volete bene perché dovete fare tutto ‘sto casino?-
MATT –Caro Izzy, quando avrai anche tu a che fare con le
donne lo capirai-
IZZY –Può darsi ma adesso devo scappare ci vediamo!-
MATT –Dove vai così di fretta?-
IZZY –E’ Il mio turno a digiworld-
MATT –Che sfiga tu ci vai sempre solo visto che essendo Mimi
in America dove nessuno ha il D-3 siamo dispari-
IZZY –Qualcuno si deve pur sacrificare-
MATT –Che ne dici se ti accompagno tanto non ho nulla da
fare. E non considerarlo un modo per saltare il mio di turno-
IZZY –Nooooo perché dovrei dubitarne? Tu hai il turno con
Sora perché non dovresti andarci? Comunque per me va bene basta che ci
sbrighiamo-
MATT –Farò finta di non aver sentito la battuta. Sappi che
io i problemi e li affronto e non evito le persone con cui ho litigato capito?
E adesso forza muoviamoci-
A Digiworld….
IZZY –Sembra tutto a posto come al solito-
MATT –Già, mi sento orgoglioso del fatto che è merito nostro
se questo mondo è salvo e i nostri successori non sono stati da meno-
IZZY –Beh, tu sei uno di quelli che ne ha merito più degli
altri. Nelle battaglie di noi primi digiprescelti il tuo digimon ha sconfitto
tanti tra i nemici più temibili. Ti ricordi di Puppetmon?-
MATT –Non credo sia come dici tu. Per me ognuno dei
digiprescelti è fondamentale e nessuno lo è più degli altri. Ad esempio tu Izzy
sei importantissimo per tutti noi. Immaginaci senza la tua saggezza e tutte le
tue conoscenze che ci sono state d’aiuto in tutto questo tempo. Per non parlare
del tuo inseparabile computer. Andiamo amico anche tu ci hai salvato parecchie volte-
IZZY –Lo pensi sul serio?-
MATT –Ne sono convinto-
IZZY –Grazie Matt, è il miglior complimento che ho mai
ricevuto-
(MIMI TACHIKAWA )
Stavano passeggiando tranquillamente. Era appena tornata
dall’America dopo ben 5 anni. Tutti i suoi amici erano venuti a prenderla e
dopo saluti vari lei aveva chiesto di parlare con lui. Nonostante qualche
commento di Soralui si era offerto di
accompagnarla a casa, così da parlare tranquillamente.
MIMI –Vedo che il tuo rapporto con Sora non è basato sulla
fiducia reciproca-
MATT –Lascia perdere tanto alla fine è sempre così,
litighiamo e facciamo pace. E’ un modo come un altro per sprecare tempo
inutilmente-
MIMI –E’ una cosa…seria?-
MATT –In che senso?-
MIMI –Cioè…vi volete bene?-
MATT –Ormai posso dire di amarla, anche se non so se a
sedici anni si conosce bene l’amore-
MIMI –Lei ricambia suppongo…-
MATT –Beh spero di sì, almeno stando a quanto dice e a come
si arrabbia quando è gelosa credo proprio di si. E’ solo che sai, abbiamo un
rapporto un po’ movimentato e forse è una cosa normale perché in fondo stiamo
benissimo insieme. Ma adesso che ci penso perché mi fai tutte queste domande?
Non dovevi parlarmi di una cosa?-
MIMI -…-
MATT –Mimi?-
MIMI –In effetti una cosa te la devo dire ma non credo sia il
momento-
MATT –Perché? Non c’è nessuno a disturbarci-
MIMI –Ecco…uff lo sai che non riesco a mentire…vedi io…ho
pensato molto a te durante tutto questo tempo-
MATT –Come mai?-
MIMI –Ricordi il giorno che partii? Tu fosti l’unico a
riuscire a consolarmi e darmi coraggio. Mi hai molto colpito quella volta e ci
ho pensato e…-
MATT –Potresti spiegarti meglio?-
MIMI –In America ho iniziato una storia con Michael ma non
riuscivo a fare a meno di pensare a tee quindi non ha funzionato-
MATT –C-Che vorresti dire?-
MIMI –Ma insomma non capisci? Tu mi piacevi già da prima ma
quel giorno io…credo di essermi innamorata di te, mi sei stato così vicino e mi
sei mancato tanto…poi sono arrivata qui e scoperto che tu e Sora…-
MATT –Caspita questo si che è un duro colpo…Mimi innamorata
di me-
MIMI –Potresti almeno degnarti di rispondere!-
MATT –Lo sai come stanno le cose ma prima voglio farti una
confessione: prima di Sora ci sei stata tu nel mio cuore ed è anche per questo
che quel giorno sono venuto a consolarti. E nei giorni in cui non c’eri anche
tu mi sei mancata molto ma poi ho capito che per me sei stata una persona
importante. Per questo mi mancavi. Eri stata una grande amica per me dopotutto
e mi sei mancata, come mi sarebbe mancata qualunque persona così importante per
me. Forse un po’ di più perché mi piacevi, ma non poteva essere amore-
MIMI –Tu credi sia così anche per me?-
MATT –Non lo so non posso esserne certo, ma credo molto nel
destino. Come si dice, se son rose fioriranno, oppure vorrà dire che il nostro
è sempre stato un amore senza futuro-
MIMI –Potrò ancora contare su di te quando avrò bisogno di
un po’ di conforto?-
MATT –Certo, tu rimarrai sempre la mia amica preferita, e
questo il destino non lo cambierà-
( JOU KIDO )
Era appena tornato dal su ultimo (almeno così lui credeva)
viaggio a Digiworld. Gomamon gli sarebbe mancato parecchio, avrebbe tanto
bisogno di un amico come lui in quel momento, il momento in cui doveva
apprendere la verità. Era sulla metropolitana. Con lui erano rimasti Tk e Matt.
Tk scese alla sua fermata anche lui un po’ triste, poveretto, tante emozioni in
poco tempo per un bambino di soli 8 anni. Rimase Matt. Entrambi erano in
silenzio. Interruppe quel silenzio.
JOE –Matt?-
MATT –Che c’è?-
JOE –Anche a te manca il tuo digimon non è vero?-
MATT –Come a tutti credo-
JOE –Credi che li rivedremo?-
MATT –Non vorrei sembrare mio fratello ma la speranza è
l’ultima a morire-
JOE –Ehm…in realtà volevo chiederti…come mai te ne sei
andato quella volta?-
MATT –Intendi a Digiworld?-
JOE –Si-
MATT –Credo di averlo già detto, volevo trovare la mia
strada-
JOE –E ci sei riuscito?-
MATT –Diciamo che per adesso ho solo capito che quella del
solitario non è la mia strada-
JOE –Credi che possa riuscirci anch’io insomma…anch’io
potrei capire qual è la mia strada? Perché non sono sicuro di voler seguire
quella che gli altri hanno in mente per me-
MATT –Certo che puoi. Tutti possono, solo ci vuole molta
pazienza, ma è importante capire ciò che si vuole veramente e non è giusto rinunciare
ai sogni-
JOE –Hai ragione, devo capire veramente cosa voglio e sono
disposto ad aspettare anche un’eternità. Però…mi aiuterai se avrò bisogno di
qualche consiglio? In fondo tu ci sei già passato-
MATT –Farò quel potrò amico-
JOE –Si ma non troppo però, in fondo sono più grande di te-
Sorrisero entrambi. Era contento che Matt lo avesse aiutato.
Grazie a lui avrebbe potuto iniziare un cammino che l’avrebbe portato a ciò che
voleva veramente.
( HIKARI KAMIYA )
Suonò alla porta di casa Takaishi. Colui che venne ad aprire
non era la persona che si aspettava di incontrare.
MATT –Ehilà Kari qual buon vento ti porta qui?-
KARI –Ma Matt…che ci fai qui?-
MATT –Visita settimanale all’altra metà della mia famiglia-
KARI –Capisco…-
MATT –Cercavi Tk per caso?-
KARI –Chi ha parlato di Tk? Ehm…cioè scusa…volevo dire si
cercavo lui…solo che sai mio fratello ultimamente mi perseguita con le sue
battutine idiote e…-
MATT –Diciamo che le tue risposte sono diventate un tantino
automatiche quando senti pronunciare il nome “Tk” giusto?-
KARI –Proprio così…o almeno credo-
MATT –Comunque non c’è è uscito con mio padre ma se vuoi lo
chiamo vedrai che arriverà subito se gli dico che sei qui-
KARI –Oh no per l’amor del cielo lascia stare-
MATT –Ok calma. Almeno vuoi entrare? Tra non molto
sicuramente tornerà in ogni caso puoi aspettarlo così mi fai anche compagnia,
mia madreè dovuta scappare per un
impegno di lavoro-
KARI –Ok-
Si sedettero sul divano e cominciarono a chiacchierare.
KARI –Allora tutto a posto con Sora?-
MATT –Diciamo di sì, a parte qualche battibecco giornaliero.
Piuttosto dimmi a te come va? Intendo dal punto di vista sentimentale-
KARI(nervosa) –Ti ha detto Tk di chiedermelo? Oh…cioè volevo
dire…ecco…-
MATT –Ehi Kari calmati non c’è bisogno di essere così
nervosa!-
KARI –Che scema hai ragione! Ma si vede così tanto? Insomma
avrai capito che…-
MATT –Si vede eccome! Solo quell’idiota di mio fratello non
se ne accorge! Anzi a dire la verità non so neanche cosa gli passa per la
testa, almeno tu con Tai ti confidi, lui invece mi tiene all’oscuro per
nascondere l‘imbarazzo, sai non è molto pratico in queste cose-
KARI –Quindi non sai cosa pensa vero?-
MATT –No ma anche se lo sapessi non sarebbe giusto dirtelo.
Perché invece non ne parlate voi due?-
KARI –Beh forse hai ragione…nel frattempo…sai mantenere un
segreto?-
MATT –Certo-
KARI –Se vuoi io vado a casa e torno più tardi tu avrai da
fare, dovrai sicuramente uscire con Sora-
MATT –Non preoccuparti mi fa piacere. Vedrai che se lo dico a
Sora sarà d’accordo, non sai cosa farebbe per vedere te e Tk insieme-
KARI(imbarazzata) –Oh…-
MATT –Puoi restare qui quanto vuoi-
KARI –Grazie Matt-
MATT –Figurati, lo sai che sei come una sorellina per me-
( DAISUKE MOTOMIYA )
Camminava sconsolato per le vie della città. Pensava a Kari,
pensava a cosa gli mancasse rispetto a Tk. Ormai erano due anni che andava
avanti così, loro due stavano insieme e lui faceva sempre la figura del babbeo
tentando di riconquistare la ragazza che invece si allontanava sempre di più.
Si scontrò con qualcuno.
MATT –Ehi sta più attento…cosa? Davis sei tu-
DAVIS –Ah
ciao Matt-
MATT –Cos’è quella faccia ti è morto il gatto?-
DAVIS –Molto divertente e adesso lasciami in pace per
favore-
MATT –Ehi amico scherzavo aspetta-
DAVIS –Ma che vuoi? Che ne sai dei miei problemi!-
MATT –Se ti calmi magari posso anche aiutarti-
DAVIS –Chi tu? Tu
che sei il fratello di quel…aahh! Se c’è qualcuno che può aiutarmi quello è Tai
non tu!-
MATT –Spiacente ma credo che Tai abbia da fare con la “sua”
Sora adesso-
DAVIS –Sua? Perché sua? Non stava con te?-
MATT –“stava” infatti. Pare che adesso quello che soffre sia
io e visto che ho intuito il tuo problema forse qualcosa posso fare-
DAVIS –E’ come al solito, Kari e Tk e io l’emarginato. E
dire che Tk mi sta anche simpatico, quando non c’è Kari di mezzo ci comportiamo
come veri amici, ma siamo troppo rivali-
MATT –La rivalità fa parte dell’amicizia. Guarda me e
Tai,ormai abbiamo 18 anni e la nostra vita continua ad essere un flipper dove
Sora è la pallina che rimbalza un po’ da una parte e un po’ da un’ altra
eppure…non è riuscita mai a dividerci-
DAVIS –Il vostro è un caso diverso-
MATT –All’inizio lo pensavo anch’io ma poi quando ti ho
sentito parlare ho capito che non è così. Tu vuoi che Tk sia tuo amico ma non
ci riesci a causa di Kari, proprio come io e Tai all’inizio per Sora. Ma poi
abbiamo capito due cose: una è che se davvero ami una persona devi imparare a
volere solo il meglio per lei, e a volte accettare anche che il meglio non sei
tu. La seconda è che nella vita è bene non sprecare cose importanti come
l’amicizia, perché l’amore a volte viene e a volte va e a volte è eterno, ma
l’amicizia se è vera, rimane solida per tutta la vita e ci potrai sempre
contare perché non ti abbandonerà mai. Hai 15 anni queste cose le dovresti già
sapere-
DAVIS –Quindi dovrei accettare il fatto che Kari non vuole
stare con me e diventare amico di Tk? E’ quello che mi dicono tutti ma detto da
te sembra la cosa più giusta-
MATT –Semplificando il concetto si. E comunque è la cosa più
giusta-
DAVIS –Non lo fai solo perché Tk è tuo fratello vero?-
MATT –Guarda che anch’io sto soffrendo pene d’amore e poi mi
sono dimenticato di dirti una terza cosa: abbi sempre fiducia nel destino. Non
è detto che le cose non possano cambiare-
DAVIS –Hai mai pensato d fare il filosofo? Comunque hai
ragione anche se credo ogni giorno di più che quello di Kari e Tk sia uno di
quegli amori eterni. Anche loro litigano, però…-
MATT –Beh…in tal caso ti suggerisco di aspettare fino al
loro matrimonio altrimenti sprecherai la tua intera vita aspettando il
destino!-
DAVIS –Già sarà meglio ah ah ah ah aha aha!-
MATT(piegato in due dalle risate) Ah ah…è meglio che lo
faccio anch’io con Sora e Tai ah ah ah ah ah ah!
( MIYAKO INOUE )
YOLIE –ALLORA SPUTA IL ROSPO CHE E’ SUCCESSO IN MESSICO?-
MATT –Calmati Yolie di che parli…ehm…cosa vuoi che sia
successo?-
YOLIE –BUGIARDO! CONTINUI SEMPRE A FARE BATTUTINE SU KEN E
IL MESSICO QUANDO CI SONO IO PERCHE’?-
MATT –Ma scherzavo era per dire…-
Erano a casa sua, aveva dato una festa per capodanno e tutti
i suoi amici, erano venuti. Matt, vedendo Ken e Yolie amoreggiare aveva fatto
una stupida battutina riferita a Chicos, la bambina che in Messico si era
innamorata di Ken. Lei arrabbiatissima, lo aveva trascinato in cucina per farsi
dire tutto.
YOLIE –Ascoltami bene signorino so che non abbiamo mai avuto
un rapporto d’amicizia molto profondo ma adesso mi faresti il favore di dirmi
tutto ALTRIMENTI TI TAGLIO LA GOLA!-
MATT –Calmati metti giù quell’arnese-
YOLIE –E’ DI PLASTICA IDIOTA! MA LO FARO’ FUNZIONARE BENE!-
MATT –Ok ok ti dico tutto…era veramente uno scherzo…-
YOLIE –MATT!-
MATT –Lasciami finire! Era uno scherzo perché quella in
Messico era una bambinetta non avrebbe mai potuto…-
YOLIE –Cosa cosa cosa? Ken vieni qui subito!-
MATT –Aspetta non farlo è solo una stupidaggine non fare
casino per una bambina-
YOLIE –Lo so però…-
MATT –Capisco che sei gelosa na non c’è n’è motivo…andiamo
lo sai che Ken ti adora e poi figurati se va con una mocciosa alta quanto un
barattolo-
YOLIE –Non è un commento gentile sai?-
MATT –Lo dicevo per tirarti su di morale, anche se in quel
periodo tu e Ken non stavate insieme-
YOLIE –Ci volevamo bene già da allora capito bambolotto
ossigenato?-
MATT –Bambolotto ossigenato? Ehi come ti permetti strega!-
YOLIE –STREGA A ME? Vieni qui che ti trucido!-
MATT (scappando) Scherzavo scherzavo scusa! KEEEEEEEEEEEN
AIUTO!
YOLIE(rincorrendolo per tutta casa) Vieni qui tanto ti
prendo!-
Era l’unico momento piacevole che ricordava con Matt, e
questo le dispiaceva molto. Ricordò le risate di tutti i suoi amici mentre li
guardavano correre. Avrebbe tanto voluto conoscerlo meglio.
( IORI HIDA )
N.D.A. QUESTA E’ UNA LIBERA INTERPRETAZIONE DEL
DIALOGO TRA CODY E MATT IN UNA DELLE PUNTATE DI DIGIMON 02.
Era arrivato, il posto doveva essere quello. Si sentiva il
rumore di alcuni strumenti musicali. Entrò e lo vide intento a scrivere (una
canzone immaginava) mentre i suoi compagni armeggiavano con i loro strumenti.
CODY –Ciao Matt disturbo?-
MATT –Ehilà piccolo Cody come va? No che non disturbi volevi
qualcosa?-
CODY –Volevo parlarti a proposito di una cosa-
MATT –Ok andiamo fuori. Ragazzi mi assento un minuto
continuate a suonare-
CODY –Si tratta di Tk, come sai lui è l’unico rimasto per la
digievoluzione molecolare e io l’ho visto molto…come dire…impaurito dalla
situazione. Non penso che ci riusciremo…-
MATT –Quindi volevi che ti spiegassi il perché visto che lo
conosco molto bene giusto?-
CODY –Esatto-
MATT –Devi sapere Cody, che quella di Tk non è paura, è
rabbia. Tk ha iniziato la sua avventura a Digiworldquando era ancora molto piccolo e alcune situazioni lo hanno
molto scosso dal punto di vista psicologico, ma tra le tante c’è una che ancora
non è riuscito a dimenticare. Durante la nostra battaglia contro Devimon,
Patamon fece la digievoluzione a livello campione per la prima volta, per
salvare Tk. Era l’unico tra tutti che aveva la possibilità di sconfiggere il
nemico, ma questo gli costò la vita. Poi rinacque sotto forma di digiuovo ma Tk
rimase comunque molto spaventato. Spaventato dalle tenebre e dal loro potere-
CODY –Adesso mi è chiaro come mai quella volta si è
arrabbiato tanto quando Ken era imperatore prendendolo a pugni…lui non sopporta
le tenebre, anche l’ultima volta, con Blackwargreymon …-
MATT –Io sono sicuro che ce la farete. Forse non vi fidate
ancora l’uno dell’altro…ne avete parlato?-
CODY –A dire la verità no. Tu credi che io possa essere un
buon amico per lui?-
MATT –Ne sono certo. Sei piccolo ma molto maturo e sai
capire le persone. Credo che tu sia il più indicato. E poi…non vorrai mica
lasciarlo nelle mani di Davis? Forse diventeranno molto amici ma non credo
adesso…hanno una certa cosa da spartire-
CODY –Una certa cosa ossia una ragazza di nome Kari?-
MATT –Proprio lei…mi raccomando sembra che il Paildramon di
Davis e Ken sia davvero invincibile…non fare sfigurare mio fratello-
CODY –Contaci il nostro digimon sarà fenomenale!-
MATT –Meglio così altrimenti c’è il rischio che il piano mio
e di Tai fallisca, anche se non credo che Kari si faccia abbindolare da un
digimon, ma è bene non fidarsi delle donne-
CODY – Tu e Tai state facendo in modo di diventare parenti?-
MATT –Più che altro Tai non vuole Davis come cognato ah ah
ah !-
CODY –Gia povero lui ah ah ah ah ah!-
( KEN ICHIJOUJI )
Era indeciso.Ancora indeciso sul da farsi. Sembrava che
tutti i digiprescelti fossero dalla sua parte, soprattutto Davis lo aveva
aiutato. Ma era ancora indeciso.
Sentì qualcuno mettergli una mano sulla spalla.
MATT –Ehi scusa, tu sei Ken ichijouji per caso, l’ex
imperatore digimon?-
KEN (con sguardo triste)-Si…ma tu come lo sai?-
MATT –Ho i miei informatori…sono anch’io un digiprescelto
anche se di vecchia data-
KEN –Aspetta ma tu somigli a …non vorrei sbagliarmi ma hai
qualche parentela con un ragazzo di nome Takeru?-
MATT –Piacere Yamato Ishida, suo fratello maggiore-
KEN –Ah certo scusa, avrei dovuto immaginarlo…-
MATT –Qualcosa non va?-
KEN –No niente non preoccuparti-
MATT –Già me l’avevano detto che eri un tipo riservato-
KEN –Chi?-
MATT –Come chi mio fratello e gli altri no?-
KEN –Ti parlano di me?-
MATT –Certo! Ma purtroppo mi dicono anche che non hai
intenzione di unirti al gruppo, come mai?-
KEN -…-
MATT –Penso di aver centrato il problema per cui eri triste-
KEN -…-
MATT –Potresti almeno darmi una risposta!-
KEN –Non merito di farne parte, punto. Questa è la mia
risposta-
MATT –E sentiamo chi saresti tu per giudicare?-
KEN –Che vuoi dire scusa?-
MATT – Andiamo non fare la femminuccia, sei impaurito e
copri la tua paura con le colpe dell’imperatore digimon!-
KEN –Forse hai ragione…-
MATT –Ma non hai un briciolo di carattere?Sforzati maledizione! Lo vedi che neanche
stuzzicarti ti fa più effetto?-
KEN –Mi dispiace…-
MATT –TI DISPIACE??? Stammi a sentire Ken Ichijouji tutti a
questo mondo commettono degli errori, tu non sei il primo e non sarai nemmeno
l’ultimo perché la terra è popolata di esseri umani non da macchinette senza un
briciolo di imperfezione! Ma l’errore più grande lo commette chi passa il suo
tempo ad autocommiserarsi invece che a fare qualcosa di concreto per rimediare
ai suoi sbagli! Non puoi passare la vita a dire “scusa” e “mi dispiace” e non
hai certo il diritto di sentirti il peggiore essere del pianeta perché non lo
sei, ci sono miliardi di persone peggio di te quindi tira fuori le palle e
aiutaci a salvare Digiworld se davvero TI DISPIACE!
KEN –Io…-
MATT –Fammi almeno il favore di pensarci…alla prossima Ken
Ichijouji-
KEN –Aspetta…Yamato…ti ringrazio-
MATT –Beh, visto che i metodi gentili non
funzionavano…comunque per te sono Matt, come per tutti i miei amici-
Lo vide avviarsi verso casa, quello che aveva detto gli era
servito a molto. Tante volte lo avrebbe ringraziato, per avergli dato la spinta
necessaria per continuare. Né Davis né nessun altro c’era riuscito del tutto,
solo lui, Yamato Ishida, o Matt, per tutti i suoi amici.
( TAICHI KAMIYA )
Sentì suonare ripetutamente il campanello. Ciò voleva dire
alzarsi e andare ad aprire visto che in casa era solo.
DRIIN DRIIIIIN
TAI –E che diamine arrivo!…Chi è che…!-
SORA –Ciao Tai –
TAI –Sora…che piacere…ma dal tuo sguardo vedo che non
dovresti essere qui-
SORA –Posso entrare? Devo parlarti di una cosa molto
urgente-
TAI –Certo accomodati-
Si sedettero in cucina
SORA –Dovrei essere con Matt adesso, è questo che stai
pensando vero?-
TAI –Beh…-
SORA –L’ho lasciato-
TAI (Stava bevendo un succo d’arancia) –Puuaaaah! C-CHE
COSA?-
SORA –Hai capito-
TAI –Ma…perché? E poi perché sei corsa qui a dirmelo?-
Sora lo guardò negli occhi per qualche frazione di secondo
poi si lanciò su di lui e lo baciò, lasciando il ragazzo stupito e spaventato
allo stesso tempo.
TAI –Aspetta Sora che fai????-
SORA –Non capisci? E’ per te che l’ho lasciato, io amo solo
te!-
TAI –Sora torna in te per favore non sai quello che fai-
SORA –Andiamo Tai lo so che anche tu mi ami perchè mi
rifiuti?-
TAI –Perché so benissimo che stai mentendo come al solito e
mi sono stufato di assecondarti-
SORA –Ma che dici? So che Matt è tuo amico ma non puoi farci
niente se ho scoperto di amare te!-
TAI –PIANTALA MALEDIZIONE E’ LA QUARANTESIMA VOLTA CHE
SCOPRI DI AMARE ME E POI RITORNI DA LUI!!!-
SORA –Ti capisco se non vuoi credermi ma ti assicuro che è
la verità. Io voglio stare con te e so che anche tu lo vuoi-
TAI –Non puoi immaginare quanto ma…non posso. Io so che ami
ancora Matt, sei tu che non l’ hai ancora capito. Per me e te non ci sarà mai
futuro, questo l’ ho capito tempo fa…-
SORA –So che ci abbiamo provato e non ha funzionato ma
stavolta è diverso…-
TAI –Smettila-
SORA –Ma Tai…-
TAI –Potrei anche decidere di stare con te ma poi? Verresti
a letto con me probabilmente e quindi potrei anche approfittarne fino a quando
non tornerai di nuovo da lui. Ma non voglio farlo perché ti voglio bene, quindi
adesso fammi il favore di andartene-
SORA –Se lo fai per me guarda che…-
TAI – Lo faccio per me stesso. Soffrirei ancora di più. Me
ne hai fatte passare troppe Sora, e ora non voglio ricascarci. Adesso và a
casa-
SORA( piangendo ) –Tai…perdonami…ritorneremo mai ad essere
amici come prima?-
TAI (freddo)–Vai a casa-
( SORA TAKENOUCHI )
Era a casa sua insieme a Matt. Stavano scegliendo
l’appartamento dove sarebbero andati a vivere insieme.
SORA –Guarda questo è stupendo! 3 camere, bagno con vasca
idromassaggio, cucina, soggiorno con terrazzo e vista sul mare!!!-
MATT –Mi spieghi che ce ne facciamo di tre camere? E poi non
vedi quanto costa? Ti ricordo che non sei la ragazza di Bill Gates ma di un
giovane universitario che lavora part-time in un officina d’auto-
SORA –Ti prego tesoro non è poi così tanto, ti prego ti
prego!-
MATT –E’ inutile che cerchi di abbindolarmi tanto non
potremmo neanche se volessimo-
SORA –Non si può risparmiare qualcosa sul mangiare?-
MATT –Che senso avrebbe vivere in una casa stupenda quando
sei un morto di fame?-
SORA –Beh in effetti hai ragione…-
MATT –Guarda questo invece! 1 camera che basta e avanza,
cucina con balcone, soggiorno, bagno,studio e addirittura…il ripostiglio. Il
tutto ad una cifra più che conveniente-
SORA –Mh…-
MATT –Dai ti prometto che ti compro la vasca idromassaggio-
SORA –Ok mi hai convinta-
MATT –Queste donne…-
SORA –Senti Matt visto che abbiamo risolto il problema
appartamento io…dovrei dirti una cosa-
MATT –Di che si tratta?-
SORA –Ecco…io…<>…ehm no niente
lascia stare-
MATT –Sicura? Beh anch’io avrei qualcosa da dire anzi…da
dare-
Matt tirò fuori un astuccio blu dalla tasca.
SORA –Matt…-
MATT –So che siamo ancora giovani e molti dicono che sarebbe
uno sbaglio ma…al diavolo io non vedo l’ora di sbagliare quindi ti chiedo…Sora
Takenouchi vuoi sposare il qui presente Yamato Ishida?-
SORA –Oh Matt…certo che ti voglio sposare!-
Lo abbracciò. Poi lui le diede un leggero bacio a fior di
labbra.
SORA –Dimmi la verità Matt l’appartamento l’ hai già
comprato vero?-
MATT –Ehm…non ti si può nascondere niente eh?-
SORA –Ti amo Matt-
MATT –Anch’io ti amo. Ti amo tantissimo-
Fu l’ultima volta che glielo sentì dire. Infatti,
esattamente tre giorni dopo, il 12 febbraio 2008, Matt morì in un incidente.
( HIKARI KAMIYA )
Era diretta al parco, nella sua panchina preferita, dove
andava a rilassarsi e alcune volte si incontrava per parlare con il suo amico
Tk. Anzi, il suo ex-amico Tk. Avevano litigato furiosamente, era stata la prima
volta per loro, erano sempre andati d’accordo, che cosa poteva essere successo?
Non sapeva neanche perché Tk si fosse arrabbiato, era così freddo e distaccato…
Si sedette sulla panchina. Una voce disturbò i suoi pensieri.
TK –Sapevo di trovarti qui-
KARI –Tk…sei tu…-
TK –Se vuoi me ne vado-
KARI –Ricominci? Ti è forse sembrato che la tua presenza mi
desse fastidio?-
TK –Perché non me lo dici tu?-
KARI –Ma che ci sta succedendo? Perché litighiamo in questo
modo?-
TK –Tanto che ti importa?-
KARI (con gli occhi lucidi) –Ma perchè fai così??? Non
capisci che mi fai soffrire?-
TK –E perché tanto a che ti servo? Non hai già Davis?
Sembrava ti divertissi l’altra sera con lui!-
KARI –QUAL’E’ IL PROBLEMA NON POSSO USCIRE CON QUALCUNO?-
TK –PUOI FARE COME TI PARE PER QUEL CHE MI RIGUARDA!!!-
KARI –E ALLORA PERCHE’ TI ARRABBI? DAVIS E’ SOLO UN AMICO!!-
TK –PERCHE’ IO COSA SONO??-
Silenzio
KARI –Io…ecco…non potremo fare pace e farla finita?-
TK –Succederebbe di nuovo-
KARI –Ma perché? Io ti voglio bene…non sai quanto mi fa male
litigare con te…tu sei…-
TK –Sono il tuo migliore amico lo so. E so anche il motivo
per cui litighiamo, almeno per quanto riguarda me. Mi ero promesso di non
dirtelo perché questa è una di quelle cose che a volte le amicizie le rompe per
sempre, ma non posso più resistere. Kari, io…non voglio più la tua
amicizia…ecco l’ho detto-
KARI –Che vuoi dire…non è che…-
TK –Aspetta lasciami finire…io Kari…ti voglio bene non come
una amica, ma come qualcosa di più. Quando ero piccolo non me ne accorgevo ma
adesso…ti vedo sempre più bella tu mi piaci da morire! Quando ti ho visto con
Davis mi sono sentito sprofondare, pensavo di averti persa…oh Kari io credo
proprio di…non so cosa significhi precisamente ma…io credo di amarti anzi…ti
amo-
KARI –Tk io…-
TK -Lo sapevo…ti prego però…lascia ancora che io sia il tuo
migliore amico-
Kari lo guarda e poi lo abbraccia di slancio-
KARI (scoppia a piangere) –Non hai capito niente stupido!
Anch’io provo quello che provi tu…e ormai da troppo tempo…anch’io…ti amo. Ero
solo scioccata, avevo una gran paura che tu non volessi più vedermi…-
TK –Oddio…allora anche tu…-
KARI –Si…-
TK -Che imbecilli! Kari ma che fai perché piangi…sono qui e
adesso non ti lascio più!!-
KARI –Già che scema…ma sono troppo felice-
Tk le sorrise, le prese il viso tra le mani e le asciugò le
lacrime. Poi si guardarono per un’interminabile istante. I loro volti si
avvicinarono e in pochi secondi le loro labbra si sfiorarono, per poi unirsi in
un bacio pieno d’amore.
( DAISUKE MOTOMIYA )
Aspettò che il ragazzo uscisse di casa. Quando lo intravide
gli andò incontro con sguardo deciso.
DAVIS –Ciao
Tk-
TK –Ehilà chi si vede! Potevi suonare invece che aspettare
per due ore che uscissi di casa-
DAVIS –Mi hai visto????-
TK –Certo che si-
DAVIS –Beh non volevo disturbare! Devo dirti una cosa
importante…ho parlato con tuo fratello e…-
TK –Aspetta aspetta adesso ho capito! Hai l’intenzione
premeditata di farmi arrivare tardi all’appuntamento con Kari vero?
DAVIS –M-ma c-che dici???!!! Devo parlarti sul serio!-
TK –In tal caso fai una cosa veloce-
DAVIS –Ti dicevo…ho parlato con Matt e mi ha dato parecchi
consigli sulla nostra situazione, intendo il nostro triangolo…io, te e Kari-
TK –Da quand’è che ti lasci consigliare da mio fratello?-
DAVIS –Che ti frega!! Zitto e lasciami finire! Mi sono reso
conto che quello che ha detto è vero, se amo Kari è giusto che la lasci essere
felice con chi ha scelto, e di…-
TK –E di?-
DAVIS –Di non impormi di non essere tuo amico se voglio
esserlo!-
TK –Davvero vuoi essere mio amico????-
DAVIS –Non ho detto questo!!-
TK –Beh comunque sappi che ne sarei felice, io ti ho sempre
considerato un amico-
DAVIS –Sul serio??? Forse allora è vero che siamo le copie
esatte di Tai e Matt…-
TK –Forse si, forse no. Chi può dirlo? Comunque grazie per
non voler più ostacolare il rapporto tra me e Kari-
DAVIS –Ehi che hai capito? Mi sono dimenticato di dirti una
cosa! Matt ha detto anche che non devo mollare del tutto perché il destino un
giorno potrebbe essere dalla mia parte quindi…finchè non te la sposi…-
TK –Ahia maledizione ai fratelli!! Quindi la guerra è ancora
aperta mi sono illuso per niente!!-
DAVIS –No, diciamo che userò solo mezzi leali e non vi seguirò
più al parco…-
TK –CI SEGUIVI?????-
DAVIS –Beh non sempre…ma non dirlo a Kari o rimangio tutto
quello che ho detto!!-
TK –Ok amico promesso! Adesso se permetti dovrei andare-
DAVIS –Figurati! Che ti cambia se vi sbaciucchiate un minuto
di meno…-
TK –Non lo so ma non vorrei rischiare. Ciao ciao Davis-
DAVIS –Tanto vi seguo anche oggi…-
TK –CHE HAI DETTO???-
DAVIS –Niente niente che hai capito?-
TK –Guarda che se ti vedo tra i cespugli ti spedisco sulle
nuvole-
DAVIS –Se ci riesci grand’uomo!!-
TK –Vuoi provare??-
DAVIS –Aiuto ahhhhhh-
TK – Vieni qui che ti spezzo le ossa!!-
DAVIS –Prima prendimi! Eh? Cosa? Ma dov’è? Bastardo se l’è
squagliata!! Come lo seguo adesso!!
Davis sorrise al pensiero di quel ricordo, e poco dopo,
versò anche qualche lacrima. Si era accorto di una cosa, che si capisce di
tenere tanto a una persona solo quando si rischia di non rivederla mai più. Un
pensiero triste ma pieno di verità.
( HIKARI KAMIYA )
Era quasi mezzanotte e aveva deciso di farsi una passeggiata
nel parco per schiarirsi le idee. Da un po’ di tempo lei e Tk stavano toccando
più del solito un argomento molto complicato: il sesso, argomento che lei,
forse per paura, preferiva evitare. Quando arrivò alla sua solita panchina si
stupì notevolmente. C’era una tenda da campeggio, illuminata da una lampada a
pile, e un ragazzo che conosceva bene sdraiato su un telo a guardare le stelle.
TK –Kari?…Sei tu?-
KARI –Tk…che ci fai qui con un accampamento??!
TK –Oh…ecco mia madre è partita come al solito per lavoro e
mi sono scordato le chiavi così volevo andare da mio padre ma poi ho scoperto
che aveva il turno di notte, e Matt era…-
KARI –Dove?-
TK –Beh ecco io sono entrato in camera sua mentre lui era
con Sora e stavano…beh ecco…hai capito no? E così ho preso il necessario e sono
venuto qui-
KARI –Oh…capisco. Comunque è proprio la giornata adatta,
nonostante sia Novembre fa parecchio caldo e in cielo non c’è una nuvola-
TK –Già…piuttosto come mai sei in giro a quest’ora
signorina?-
KARI –Boh…non avevo niente da fare-
TK –Lo sai che è pericoloso, non potevi chiamarmi?-
KARI –Non è giusto che ti debba disturbare per ogni cavolata
che voglio fare io e comunque…volevo riflettere da sola-
TK(con tono scherzoso) –Su vieni qui da me amore, dimmi, che
brutti pensieri affollano la tua mente?-
Si sedette sul telo e si accomodò tra le braccia del
ragazzo.
KARI –Le solite stupidaggini…-
TK –Se fossero stupidaggini non sprecheresti tempo a
pensarci, non mi mentire!-
KARI –Allora ti posso dire semplicemente sono affari miei?-
TK –Ok ricevuto, non mi impiccio. Si vede che sono cose che
non mi riguardano…-
KARI (dandogli un bacio) –E dai non fare l’offeso, mi fai
sentire in colpa…-
TK –Ok…per stavolta ti perdono…-
Tk la strinse più forte a sé e cominciò a baciarla in modo
molto passionale. Con le mani le accarezzò i fianchi dolcemente, e i suoi baci
scesero fino al collo. Continuò fino a che non la sentì fremere e con una mano
spingerlo lontano.
KARI –Ehm…la serata si sta rinfrescando forse è meglio che
vada-
TK –Aspetta se vuoi tra un po’ ti accompagno io-
KARI -…-
TK –Scusa…se non mi sono fermato prima…sapevo che tu non
volevi…mi sono lasciato prendere la mano…-
KARI –Sai era a questo che pensavo prima…-
TK –Non vuoi farlo con me? E’ questo il problema?-
KARI –Ma no sei impazzito? Io…non è che non voglia anzi il
problema è che lo voglio tantissimo ma…ho paura Tk, ho troppa paura-
TK –Non ti devi preoccupare lo sai che per me non è affatto
un problema-
KARI –Non è vero…e poi è diventata una cosa ossessionante…non
possiamo neanche baciarci che viene fuori l’argomento…forse è davvero il
momento giusto…dopotutto abbiamo 16 anni-
TK –Kari lo sai che non ti obbligherei mai a fare qualcosa
che non vuoi…non sarà più un ossessione te lo prometto! Lo sai che potrei aspettarti
anche per tutta la vita-
KARI –Forse sono io che non riuscirò ad aspettare…-
TK (sorpreso)–Kari…-
KARI –Tk, io ti amo tanto…e so che non riuscirei a
resistere…e nemmeno tu…-
TK –Sai anch’io ho tanta paura-
KARI –Io mi fido di te …so che andrà tutto bene-
Calarono in un silenzio profondo. In quel momento nessuno
dei due sapeva esattamente come agire.
TK –Ehm…tu…vuoi…adesso?-
KARI –Ecco…non so…se vuoi tu io…-
TK –Figurati se non voglio…-
KARI (sorridendo)-Allora che aspetti?-
TK(baciandola) –Sarà bellissimo amore mio…te lo prometto-
E così, in quella piccola tenda sotto le stelle, nel luogo
dove il loro sentimento era sbocciato, il loro amore fu completo. Insieme
attraversarono un turbine di passioni che non avevano mai conosciuto fino ad allora,
e poco dopo si addormentarono esausti, lei appoggiata al petto di lui.
Alle 4.30 del mattino Kari fu la prima a svegliarsi.
KARI –Tk…sei sveglio?-
TK –Mhhh…buongiorno tesoro-
KARI (baciandolo) –Buongiorno amore-
TK –E’ già mattino?-
KARI –Sono le 4 e mezza dovrei essere a casa da un pezzo…-
TK –Capito l’antifona, ora ti accompagno-
KARI –Se vuoi vado da sola non c’è bisogno che…-
TK –Non se ne parla!!-
KARI –Ok come vuoi tu…-
Arrivarono sotto casa Yagami…
KARI –Spero solo che i miei non si accorgano di niente-
TK –Tai di sicuro non lo svegli-
KARI –Questo è certo. Ci vediamo domani a scuola ok?-
TK –Devo aspettare così tanto?-
KARI –Non sai quanto costa a me…-
TK –Perché io e te domani non saltiamo la scuola e ci
andiamo a fare un bel giretto??-
KARI –Lo sai che non si può, prima il dovere e poi il
piacere-
TK –Uffa…cattiva sono stanchissimo-
KARI (gli da un bacio sulla guancia) -Un buon motivo per
tornare a dormire, a domani-
TK –Buonanotte piccola…o almeno quel che rimane della notte-
KARI –Ah…Tk?
TK –Si?-
KARI –E’ stato...bellissimo-
TK –Beh…te l’avevo promesso-
Entrambi sorrisero, da quel momento il loro rapporto sarebbe
cambiato. Lei lo salutò ancora una volta con un cenno ed entrò silenziosamente
in casa. Ma fu proprio Tai a svegliarsi quando lei entrò in camera.
TAI –Ma dove sei andata a quest’ora?-
KARI –Ehm…al bagno perché?
TAI –E allora perché sei vestita?-
KARI –E’ il mio pigiama nuovo, sembra un vestito ma non lo
è-
TAI –Sarà…ehi sorellina-
KARI –Che c’è?-
TAI –Hai la maglia al contrario-
KARI –Stai delirando Tai dormi che è meglio! (sottovoce)
Quel cretino di Tk non me l’ ha detto apposta…-
TAI –Perché è cretino Tk?-
KARI –Zitto e dormi!-
Non riuscì a chiudere occhio quella notte, non faceva altro
che pensare a Tk ed era molto felice. Era sicura che insieme avrebbero passato
altri bellissimi momenti.
N.D.A. ALCUNI DEI PROSSIMI CAPITOLI
SARANNO DEI FLASHBACK CHE RACCONTERANNO COME SI SONO SVOLTI REALMENTE I FATTI
IL GIORNO DELLA MORTE DI MATT E QUELLO PRECEDENTE. INOLTRE VERRANNO RACCONTATI
ANCHE ALCUNI EVENTI SUCCESSIVI.
Era la mattina dell’ 11 Febbraio del 2008. Ore 8.15. Matt
si era appena alzato e stava preparando la colazione per lui e la sua Sora che
ancora riposava beatamente, esausta dal giorno prima a causa del loro trasloco
nella nuova casa. Non era mai stato una forza in cucina ma voleva farle una
sorpresa. Mise tutto su un vassoio e tentò di svegliare la ragazza con un
leggero bacio.
MATT -Tesoro…sveglia c’è una sorpresa-
SORA -Mhhh…Matt…ma che ore sono?-
MATT -8.15. Non devi andare a lezione oggi?-
SORA -Già hai ragione…ehi ma…?-
MATT -Buon appetito!-
SORA -Oh che carino…grazie tesoro- Gli diede un bacio.
MATT -Aspetta a ringraziarmi non so se sarà mangiabile ma
volevo inaugurare la nostra prima colazione in un appartamento tutto nostro-
SORA -Chissà che casino che avrai combinato in cucina!
Tanto tocca a me pulire vero?-
MATT -Beh in effetti è parecchio tardi anch’io devo
andare o farò tardi all’università-
SORA -Idem. Ma il lunedì non inizi più tardi? Comunque
vorrà dire che metteremo a posto tutto più tardi a pranzo-
MATT -Ehm…sai io non ho molto tempo devo studiare domani
ho l’esame e devo anche andare a lavoro e…-
SORA -Non voglio sentire scuse!!-
MATT -Ok ok ma avrai sulla coscienza il mio brutto
voto…ingegneria aerospaziale è una facoltà molto difficile-
SORA -Affari tuoi non te l’ ho ordinato io di studiare
per andare a camminare sulla luna!-
MATT -Va bene prometto che metto tutto a posto io però
non tenermi il broncio-
KARI -Ciao mamma io vado! Mi raccomando sveglia Tai o
farà tardi anche oggi!-
TAI -Sono già sveglio sorella casinista-
KARI -Oh…oggi c’è qualche occasione speciale?-
TAI -Spiritosa! Al contrario di te sono andato a letto
presto!-
MADRE -Perché Kari dove sei andata?-
TAI -La signorina è rientrata all’una passata anche ieri
sera!-
MADRE -Che hai detto scusa?-
KARI -Niente mamma è una delle sue crisi di prima
mattina! (sottovoce) Sta zitto fratello impiccione!!-
MADRE -Sarà…-
KARI -Allora vado!-
TAI -Vai, corri dal tuo amore che è meglio!-
Kari gli lanciò uno sguardo inceneritore e poi si avviò.
Arrivata fuori dal portone c’era qualcuno ad aspettarla.
TK -Puntuale come al solito-
KARI -E’ un miracolo! Quello scemo di mio fratello oggi
voleva farmi passare i guai! Stava dicendo tutto a mia madre-
TK -Ahia…questo vuol dire che dobbiamo accorciare i
nostri appuntamenti serali?-
KARI -Spero proprio di no…a proposito non mi hai ancora
salutato…-
TK (baciandola) -Hai ragione scusa tesoro-
KARI -Meglio...Comunque non credo che Tai tradirà la mia
fiducia, voleva solo farmi arrabbiare perché l’ ho preso in giro stamattina-
TK -Non è che comincia a diventare geloso?-
KARI -Geloso??-
TK -Beh se lo sono i padri perché non i fratelli
maggiori?-
KARI -Potrebbe anche essere ma mi fido di lui…non dirà
niente vedrai-
TK -Beh comunque non sarebbe un’idea dirlo sul serio a
tua madre? Magari sarà comprensiva e non dovremo più fare i fuggiaschi-
KARI -Non è così facile…cosa dovrei dirgli? Mamma la tua
bambina è una donna a tutti gli effetti e passa tutti i sabati e le domeniche a
casa del suo ragazzo a fare l’amore visto che sua madre parte tutti i week-end
per andare a Yamahoka?-
TK -Magari non in modo così esplicito…-
KARI -So che ti faccio dannare…mi accompagni tutte le
volte a casa e alla fine dormi la metà di quanto dormo io…-
TK -Ehi non fare quella faccia io ti amo e lo faccio
volentieri…pur di stare con te lo sai che ci rinuncerei del tutto al sonno-
KARI -Lo so…anch’io ti amo tanto…-
DAVIS -Ehilà raga come va?-
TK;KARI -Davis che ci fai qui??-
DAVIS -Vengo a scuola con voi rammentate?-
TK (sottovoce a Davis) -Questa me la paghi hai rovinato
un atmosfera romantica lo sai?-
DAVIS -Ops scusa starò più attento!-
TK -Come no!-
KARI -Non vedo l’ora di finire anche quest’anno di
scuola!-
DAVIS -Già, dopo questo ci manca l’ultimo e saremo fuori
ragazzi…esame permettendo ovviamente!-
TK -Già, comincia a studiare!-
DAVIS -Ha parlato il saputello!-
KARI -E piantatela una buona volta sembra di essere all’asilo!-
CODY -Tranquilla Kari sono venuto a darti una mano!-
KARI -Cody grazie al cielo!-
DAVIS -E tu che vuoi piccoletto?-
TK -Mica tanto piccoletto siete quasi alti uguali ormai!-
DAVIS -Non ti vantare solo perché hai qualche centimetro
i più di me! Alle ragazze i tipi troppo alti non piacciono!-
KARI -E tu che ne sai?! E poi non è mica così alto-
TK -Ehi!-
CODY -Prendilo come un complimento!-
DAVIS -Altro che complimento ti sta bene!-
KARI -Davis chiudi il becco!-
DAVIS -…-
CODY -Incredibile l’ ha zittito-
TK -Quando fa così vuol dire che è davvero
infuriata…andiamo a scuola che è meglio-
Sempre stessa ora nel piccolo appartamento di Izzy…
MIMI -Ti vuoi muovere farò tardi!-
IZZY -Non potevi svegliarmi prima maledizione!-
MIMI -Ma la tua sveglia non funziona mai quando serve?-
IZZY -Non offendere la mia sveglia! E’ merito suo se
tutte le mattine mi alzo in tempo per venire a prenderti-
MIMI -Peccato che tutte le domeniche quando dormo qui va
in ferie!-
IZZY -Uffa…odio il lunedì-
MIMI -Di che ti lamenti? Ringrazialo il lunedì perché è l’unico
giorno in cui puoi dormire di più visto che non devi passare da casa mia-
IZZY -Ringrazierei l’intero calendario se ti decidessi a
trasferirti qui! Certo non è una reggia ma ci si vive benissimo!-
MIMI -Te l’ ho ripetuto un milione di volte che non
dipende da me! Ti rendi conto che sono qui solo perché i miei credono che tutte
le domeniche vado a dormire da Yolie che abita vicino all’universitàperché tu non puoi accompagnarmi in macchina
il giorno dopo?-
IZZY -Cavolo ma hai19 anni non sei una mocciosa! Ma
perché una buona volta non mi decido a lasciarti a piedi?-
MIMI -Cos’è un ricatto? E poi ne ho ancora 18 di anni!
Non sei più piccolo di me!-
IZZY -Andiamo cerca di capirmi se tu vivessi qui non sarei
costretto a fare il tassista notturno e mattutino! Non reggo più il ritmo!-
MIMI -Ti ripeto che non se ne parla almeno per ora.
Qualche altra idea?-
IZZY -Si, prendi la patente-
MIMI - Mi hanno già bocciata due volte!-
IZZY -Studia o ti lascio a piedi sul serio!-
MIMI -Non ne saresti capace…-
IZZY -E sentiamo perché? Nessuno mi obbliga ad
accompagnarti!-
MIMI (con sguardo malizioso) -Perché mi ami troppo,
semplice-
IZZY -…Posso anche darti ragione ma…ma che parlo a fare
tanto alla fine vinci sempre tu! Su andiamo-
Yolie aveva appena aperto il negozio. Aveva deciso di non
andare all’università e così i suoi genitori glielo avevano affidato e avevano
aperto un ristorante. Strano ma vero. In quel momento stava parlando con
qualcuno.
KEN -Sai…hanno accettato la mia domanda per entrare nella
polizia-
YOLIE -Davvero? Oh come sono felice per te! Finalmente!
Vorrei tanto sapere chi era quell’idiota che non ha voluto accettarti subito!-
KEN -Tesoro le domande sono molte e non è sempre facile
trovare posto in qualche caserma…-
YOLIE -Beh l’importante è che si sono resi conto di aver
commesso un errore a escluderti! Non sanno ancora che sarai il miglior
poliziotto del Giappone!-
KEN -Veramente aspiro a diventare detective…comunque
frena l’entusiasmo…c’è una brutta notizia…-
YOLIE -Ti vedo preoccupato…niente di troppo serio spero!-
KEN -Beh in realtà…ecco vedi come ti dicevo prima è
difficile trovare posto nelle caserme, soprattutto qui a Tokio quindi…dovrò
andare lontano…-
YOLIE -Lontano quanto scusa?-
KEN -Ehm…a Sapporo…-
YOLIE -DOVE HAI DETTO SCUSA???-
KEN -…a…Sapporo…-
YOLIE -MA HAI LA PIU’ PALLIDA IDEA DI QUANTO DISTA DA
QUA!!!-
KEN -Mi dispiace…-
YOLIE -TU TE NE VAI A SAPPORO E MI LASCI QUI DA SOLA? E
PER QUANTO TEMPO?-
KEN -Finche non si sarà liberato un posto qui-
YOLIE -Ma perché capitano tutte a me…-
KEN -Yolie calmati ti prego verrò a farti visita spesso
lo giuro-
YOLIE -Ogni fine settimana?-
KEN -Ehm…purtroppo non sono così pieno di soldi…diciamo
una volta al mese…se va bene-
YOLIE -UNA VOLTA AL MESE? SE VA BENE?-
KEN -Ti prego lo sai che anche a me dispiace tanto…ma se
proprio credi di non riuscire ad aspettare rinuncio. Tu sei più importante,
magari aspetterò che qualche allievo di Tokio si ritiri-
YOLIE -Ma sei impazzito? E’ la tua occasione e lo sai
meglio di me che qui non ne prendono mai novellini…l’unico modo è essere raccomandati
da qualche altra caserma…soffrirò, ma non ho il diritto di rovinare il tuo
sogno-
KEN -Yolie…-
YOLIE - Non è che poi lì incontri qualche ragazza più
bella di me?-
KEN -Sarà difficile rimarrò chiuso in una caserma
maschile-
YOLIE -Però nei week-end c’è la libera uscita…-
KEN -Dai lo sai che per me non c’è nessuna ragazza più
bella di te…e poi dovresti avere un po’ di fiducia-
YOLIE -Lo so…io mi fido di te. Ma se diventi gay a forza
di stare con gli uomini?-
KEN -Ma che sei scema??!-
YOLIE -Uffa…ma perché non sei andato anche tu all’università?
Capisco io ma tu sei così intelligente…dovevi proprio decidere di fare il
detective? E’ pure pericoloso-
KEN -L’ ho fatto per solidarietà! Così non sei l’unica-
YOLIE -Stupido-
KEN -Lo sai che scherzo non prendertela. Però lo vuoi
sapere una cosa? Tu per me sei la persona più intelligente che esista-
YOLIE -Lo dici solo per farmi piacere-
KEN -No lo penso sul serio e lo pensano anche molti
altri-
YOLIE -Tutti mi rinfacciano il fatto che non ho voluto
continuare gli studi ma io…sto bene così insomma…voglio solo fare la mamma e
occuparmi della mia famiglia…sembrerà strano ma è questa la mia massima
aspirazione-
KEN (un po’ imbarazzato) -…Vedrò cosa posso fare-
YOLIE -Si ma non adesso non bruciamoci la giovinezza-
KEN (ridendo) -Sono d’accordo-
YOLIE -A proposito quando parti?-
KEN -Domani sera-
YOLIE -Dirlo prima no eh?-
KEN -Scusa-
YOLIE -Mi raccomando, cerca di lavorare sodo-
KEN -Promesso! Sarò il migliore!-
YOLIE -Però guai a te se salti la visita mensile!-
KEN -Non ci penso neanche!-
YOLIE -Allora che ne dici stasera di fare una bella
cenetta romantica io e te?-
KEN -Ma Yolie noi ceniamo insieme tutte le sere-
YOLIE -Stavolta lascio a te l’organizzazione e la scelta
del posto-
KEN -Ho capito mi stai costringendo a portarti al
ristorante…ma non hai un po’ di pietà per il mio povero portafoglio?-
YOLIE -Tanto i soldi in caserma non ti serviranno…o
sbaglio?-
KEN -Si ma più soldi ci sono e più volte ti vengo a
trovare!-
YOLIE -Non attacca! Al ristorante non ci rinuncio! E a
quello dei miei non ci vado!-
KEN -Ok ti porterò in uno dei ristoranti più belli della
città promesso! A proposito hai bisogno di una mano? No sai perché dovrei
andare all’aeroporto a vedere gli orari di partenza e a prenotare il volo e poi
devo andare dai miei ad aiutarli con il trasloco-
YOLIE -Va pure non preoccuparti…certo che proprio quando
i tuoi decidono di andare a vivere in campagna e ti lasciano l’appartamento
dove saremmo potuti andare a vivere insieme tu te ne vai…-
KEN -Mi dispiace…comunque lascerò a te le chiavi così se
vuoi andarci o addirittura trasferirti lì…-
YOLIE -Non credo, non sono abituata a vivere da sola nel
silenzio, però credo che a qualcuno potrebbe servire-
KEN -Chi?-
YOLIE -Oh ci sono parecchie richieste: al primo posto i
clandestini che approfittano di ogni casa vuota Kari e Tk, al secondo Mimi e il
povero Izzy che la sopporta che hanno bisogno di una scusa ogni minuto per non
far scoprire nulla ai signori Tachikawa e…-
KEN -Ho capito tutta gente che usa te come copertura o ha
bisogno di un posticino dove poter fare liberamente certe cose. Kari e Tk non
me l’aspettavo…-
YOLIE -Tutti crescono prima o poi e quei due
soprattutto…sembrano due angioletti e invece ci hanno fregati tutti quanti. Ho
dovuto pregare Kari per dirmelo. A proposito, oggi vengono a pranzo con noi-
KEN -C’est la vie. Allora ci vediamo per
pranzo?-
YOLIE -Qui come al solito, poi andiamo al fast food. Ciao
ciao-
Ore 8.50. Izzy stava correndo come un matto per i
corridoi dell’edificio universitario che ospitava le facoltà di medicina e
ingegneria. La sua corsa si fermò quando andò a sbattere contro qualcuno.
IZZY -Ahia maledizione!-
JOE -Che botta! Izzy ma dove correvi?-
IZZY -Dalla porte opposta di dove andavi tu. Ehi ma…Joe
sei tu-
JOE -In carne e ossa se me ne è rimasta qualcuna-
IZZY -Scusa ma devo scappare per colpa di Mimi sono in ritardo
pazzesco!-
MATT -Sempre le donne eh?-
JOE -Ehilà Matt!-
IZZY -A chi lo dici! Beati i singol come te Joe!-
JOE -E invece vi informo che due settimane fa ho
conosciuto una ragazza fantastica! Viene dal Brasile e…-
IZZY -Mi racconterai un’altra volta adesso scappo o mi
perdo mezza lezione!-
MATT -Non ti perdi niente. Oggi la classe di ingegneria
informatica comincia la sua prima lezione alle 11-
IZZY -Cosa?? E tu che ne sai?-
MATT -Ho semplicemente letto l’avviso all’ingresso ieri-
IZZY -Ma perché sono così scemo!!-
MATT -Non sei scemo dormi in piedi!-
IZZY -Vai un po’ a raccontarlo a miss Tachikawa!-
JOE -E tu Matt? Quando hai lezione?-
MATT -9.30/12.30 tre ore attaccate pensa che fortuna!-
IZZY -E che fai qui a quest’ora?-
MATT -Sai dovevo accompagnare una certa Takenouchi…-
IZZY -Mi sa che siamo nella stessa situazione amico!-
MATT -Già. Che ne dici ci prendiamo un caffè?-
IZZY -Mi aggrego e tu Joe ?-
JOE -No grazie tra 5 minuti devo essere in classe-
MATT/IZZY -Ok ci vediamo-
MATT -Ah Joe sta attento alla brasiliana!-
JOE -Eh? Perché?-
IZZY -Lo scoprirai presto…-
Al bar dell’università tra un caffè e qualche croissant…
MATT -Sai che non ti invidio proprio? Pensavo di essere
io quello nella situazione più tragica ma invece mi sbagliavo di grosso-
IZZY -Per piacere non me lo ricordare…a volte mi chiedo
perché lo faccio?-
MATT -Perché non sai stare senza di lei…anche se ti
costringe a fare il tassista a tempo pieno. E la stessa cosa vale per me, Sora
ha un carattere insopportabile a volte ma non riesco a tenerle il broncio più
di qualche ora…anche se vuole costringermi a pulire la cucina-
IZZY -Pur di dormire anche una sola ora in più pulirei 8
case intere…però hai ragione tu, mi impongo ogni sera di non stare con lei più
del dovuto e di accompagnarla a casa per il coprifuoco e invece come va a
finire? Ti do un indizio: io e lei a casa mia, che appaghiamo i nostri desideri
su un comodo letto a due piazze-
MATT -E questo è il copione di tutti i giorni?-
IZZY -Tutti. Nessuno escluso. A parte le famose
domeniche-
MATT -Cavolo…ti fa faticare. Però diciamoci la verità tu
ci rinunceresti ad una notte con lei? Anche se non ti provoca?-
IZZY -Peccato che mi provoca sempre, se vede che voglio
litigare o che sono incazzato comincia a farmi perdere la testa-
MATT -Rispondi…sinceramente-
IZZY -…Assolutamente no chi voglio prendere in giro? E’
fantastica come potrei perdermi le sue meraviglie? E poi…la amo-
MATT -Ah Ah ah ah…lo sapevo anche tu…è inutile le donne
ci fregano sempre…-
IZZY -Si ma come immaginare il mondo senza di loro?-
MATT -Anche stavolta sono d’accordo con te! Oh s’è fatto
tardi devo andare…ci vediamo playboy..-
IZZY (Con sorriso ironico) -Pensa a pulire la cucina
altrimenti niente premio stasera-
Ore 13.30. Sora era seduta in un fast food vicino alla
sua università. Facoltà di scienze sociali. Aveva chiamato Matt e gli aveva
detto che si sarebbe fermata a pranzo con Mimi perché dovevano parlare di una
cosa urgente. In effetti Sora aveva da risolvere una questione piuttosto
delicata. Guardò verso il vetro e vide arrivare un gruppetto di suoi
conoscenti.
SORA -Era ora…anche se io avevo invitato Mimi-
MIMI -Ho incontrato loro sulla strada e ho detto che
dovevi parlarmi di una questione delicata e così Kari e Yolie hanno insistito
per venire-
TK -Non preoccuparti noi siamo qui solo in funzione di
accompagnatori-
KEN -Esatto. Adesso ce ne andiamo nella pizzeria qui di
fronte e Tk mi offre una bella 4 formaggi-
TK -Ehi vacci piano-
KARI -Dai non fare lo spilorcio domani Ken se ne va-
KARI -Mi raccomando Ken non gli svuotare troppo le tasche
o tocca a me prestargli i soldi-
TK (sarcastico) -Grazie dell’aiuto, tesoro-
KARI (ancora più sarcastica)- Di niente amore-
KEN -Non preoccupatevi scherzavo ho soldi in abbondanza.
Torniamo fra un po’ a prendervi ok?-
YOLIE/KARI -Perfetto-
MIMI -Sono curiosa Sora dicci tutto!-
SORA -Vi prego è una cosa molto seria…-
KARI -Che faccia…deve essere qualcosa di grave. Ne hai
parlato con Matt?-
SORA -A dire il vero è questo il problema, non trovo il
coraggio per dirglielo-
YOLIE -Dunque c’entra Matt…problemi di convivenza così
presto?-
SORA -…-
MIMI -NON DIRMI CHE TI HA LASCIATO??!-
SORA -No ma…potrebbe farlo se gli dicessi tutto-
YOLIE -Mi sembri un po’ tragica per dei soliti problemi d’amore-
SORA -Magari fossero problemi d’amore!-
KARI -Oddio non è che…non è quello che penso vero?-
YOLIE/MIMI -Che pensi??-
SORA (annuendo) -…stavo male da un po’, nausea, mal di
testa, sempre nervosa e così…su consiglio del medico ho fatto…ho fatto il test
di gravidanza ed è…positivo-
Stessa ora all’uscita dell’università frequentata da
Izzy, Matt e Joe.
JOE -Ciao-
MATT -Ciao Joe, Dov’è finito Izzy?-
JOE -Eccolo che arriva correndo…acc…si è schiantato-
IZZY -Caspita quello era grosso…meglio se sto più attento
o la prossima volta mi linciano-
MATT -Sentì un po’ centometrista le nostre donzelle sono
a pranzo insieme a spettegolare, che ne dici se ci andiamo a mangiare un
boccone e poi le andiamo a prendere?-
IZZY -Concordo pienamente. Ehi medico stavolta vieni con
noi vero?-
JOE -Mi piacerebbe ma anch’io ho un appuntamento con la
mia donzella-
MATT -Chi la brasiliana?-
JOE -Esatto-
IZZY -Allora divertiti. Su Matt andiamo. Ciao
conquistatore-
Tk e Kari erano mano nella mano mentre si avviavano verso
casa Yagami e intanto discutevano del più e del meno.
TK -Non mi stai prendendo in giro vero?-
KARI -E’ la decima volta che ti dico di no! Però mi
raccomando acqua in bocca, non avrei dovuto dirtelo!-
TK -Fidati sarò muto come una tomba. Caspita
però…diventerò zio-
KARI -E’ vero! Sai che non ci avevo pensato?-
TK -Beh in un certo senso anche tu lo sarai, anche se non
siamo sposati-
KARI -Ci mancherebbe solo quello!-
TK -Perché non vuoi sposarmi?-
KARI -Che ne sai? Magari trovo un ragazzo più
affascinante, intelligente, sensibile…-
Tk la guardò malissimo e girò la testa dall’altra parte.
KARI -Uffa che permaloso non si può mai scherzare!-
TK -Molto divertente. Comunque potrei anch’io trovare una
ragazza 10 volte meglio di te!-
KARI (si avvicina a lui con sguardo malizioso) -Oh…ma
davvero?…-
TK -Non funziona…sono capacissimo di stare lontano da
te…per un po’-
KARI -Bene meglio così perché siamo arrivati-
TK -Oh…è vero. Allora a mai più rivederci-
KARI -A mai più-
Si voltarono facendo finta di andare per la loro strada,
poi nello stesso momento si rigirarono, correndo ognuno verso l’altro e si
baciarono stringendosi fortissimo. Dopo un po’ si staccarono e scoppiarono
entrambi in una fragorosa risata, poi si abbracciarono forte, ancora, sicuri
che niente avrebbe potuto distruggere la loro felicità.
Izzy e Mimi erano in macchina in coda verso Odaiba. Non
si erano ancora rivolti la parola quando Mimi, decise di rompere quel silenzio
insopportabile.
MIMI -Vuoi proprio farmela pagare eh? Ma mi spieghi che
ho fatto di così imperdonabile?!-
IZZY -Nulla a cui tu non possa rimediare-
MIMI -IO NON TI RICONOSCO PERCHE’ FAI COSì!!-
IZZY -Non c’è bisogno di urlare-
MIMI -Sei proprio uno stronzo lo sai? Fermati voglio
scendere!-
IZZY -Sono già fermo, siamo in coda se non l’ hai notato.
Non ti consiglierei di andare a piedi siamo nel bel mezzo di un ingorgo in una
strada a tre corsie e inoltre siamo molto lontani da casa tua-
MIMI (piangendo)-NON MI IMPORTA PIUTTOSTO CHE RESTARE QUI
CON TE E ACCETTARE IL TUO AIUTO PREFERISCO CAMMINARE PER TUTTO IL GIORNO E
ANCHE LA NOTTE SE NECESSARIO! E DA DOMANI NON SCOMODARTI A VENIRMI A PRENDERE!
NON DOVRAI NEANCHE ACCOMPAGNARMI STANOTTE PERCHE’ TANTO IO CON TE HO CHIUSO!!!-
Izzy dopo aver udito quelle parole non ci pensò su
neanche un secondo. La strinse a sé e la baciò. Lei provò a divincolarsi ma non
potè fare a meno di quel bacio così profondo e pieno d’amore, e alla fine si
abbandonò.
IZZY -Era proprio questo ciò che volevo sentirti dire-
MIMI -Eh? Ma che…di che parli?-
IZZY -Ho avuto tanti dubbi Mimi. Troppi dubbi. Questa
situazione sta diventando snervante per me e osservando il tuo comportamento
avevo notato tracce di menefreghismo totale. Ho cominciato a pensare…e se ne
stesse solo approfittando? Se mi stesse prendendo in giro? Se fossi solo io… ad
amarla?-
MIMI -Izzy…-
IZZY -Ma ora che ti ho sentito in tutta la tua sincerità,
credo di essermi proprio sbagliato…o no?-
MIMI -Razza di cretino certo che ti sei sbagliato stupido
che non sei altro!-
IZZY -Ora ti riconosco-
MIMI -Lo stavi facendo apposta a comportarti così…ma come
ti è venuto in mente dopo tanto tempo che io non…Izzy io ti amo tantissimo non
potrei stare senza di te!-
IZZY -Lo so, e scusa se me lo sono dimenticato. Comunque
sono sempre un po’ arrabbiato per la solita faccenda-
MIMI -E hai anche ragione solo
che non pensavo ti pesasse davvero così tanto-
IZZY -Anche se non mi lamento
come te non vuol dire che non soffra. E poi a dire la verità non è tanto per i
passaggi, a quelli mi sono anche abituato è solo che...vorrei sul serio vivere
con te. Io invidio molto Sora e Matt-
MIMI -Proverò a parlare con i
miei lo prometto. Il prima possibile-
IZZY -Sul serio??-
MIMI -Si ma non posso
assicurarti che sarà un si-
IZZY -Non importa…so che ti
costa tanto. Grazie-
MIMI -Grazie a te. E poi credi
che non mi farebbe piacere passare tutto quel tempo con te?-
IZZY -Quale tempo intendi?-
MIMI (gli salta letteralmente
addosso) Andiamo non sarà magnifico stare tutte le notti insieme e dormire
senza preoccupazioni di orari?-
IZZY -Certo…ma Mimi che fai?
Siamo in macchina in mezzo alla strada!-
MIMI -Tanto siamo fermi-
IZZY -Lo so ma se si smaltisce
la coda e dobbiamo ripartire? Su smettila non posso neanche accostare!-
MIMI -Su Izzuccio che ti
frega?-
IZZY -Non chiamarmi
Izzuccio…vorrei ma non qui! MIMI!-
MIMI -Che c’è?-
IZZY -Perché ti sei alzata?-
MIMI -Me lo hai detto tu-
IZZY -Che c’entra! Cioè si…te l’
ho detto ma…era per dire…non intendevo…!-
A casa dei neo-conviventi Sora
e Matt si stava mettendo in ordine mentre il ragazzo ingurgitava qualcosa.
MATT -Fino a quando dovremo
andare avanti a cibi precotti?-
SORA -Che ne dici di imparare a
cucinare?-
MATT -Ma sai già farlo tu!-
SORA -Se credi che sia qui per
servirti ti sbagli di grosso! Da domani, salvo eventuali pasti fuori, si cucina
un giorno io e uno tu! Colazione, pranzo, cena e anche merenda se necessario!-
MATT -Caspita ma che avete voi
donne contro di noi?-
SORA -Questo sarà sempre uno
dei più grandi misteri della vita tesoro-
MATT -Peccato…comunque fra 15
minuti al massimo devo scappare da Tai-
SORA -Che fanno i due
piccioncini?-
MATT -Poco spirito devo solo
aiutarlo a spostare qualche mobile, si trasferirà nella casa lasciata libera
dai signori Ichijouji, almeno fino a che Ken non tornerà, e ha deciso di
liberare la sua camera della sua roba così Kari avrà più spazio. Pensa che non
vado neanche a lavorare per lui-
SORA -Capisco, non farti venire
il colpo della strega però a forza di spostare mobili, e non fare tardi-
MATT -Tanto ci dobbiamo vedere
per forza prima di sera, oggi è il nostro turno a Digiworld. Ci vediamo alle 6
ok?-
SORA -Ehm…senti…non è che
potresti andarci da solo per stavolta? So che non ho mai saltato ma è una cosa
importante-
MATT - E che devi fare se è
lecito saperlo?-
SORA -Ho solo…una visita
medica!-
MATT -Ho capito è per i tuoi
malori…beh fai bene a farti visitare. Se c’è qualche cosa che non va avvisami
subito chiaro?-
SORA -Se andrà tutto bene…dovrò
parlarti-
MATT -Niente di grave spero-
SORA -No niente lascia perdere,
dimentica ciò che ho detto-
MATT -Come vuoi…a stasera
allora (baciandola) ciao-
SORA -Ciao Matt “scusa amore ma
non riesco proprio a dirtelo”-
Matt camminava verso casa
Yagami assorto nei suoi pensieri. Anche se non lo dava a vedere era molto
preoccupato per Sora, aveva il sospetto che ci fosse qualcosa di più di un
semplice malore passeggero. Ma non fece in tempo a darsi risposta che si trovò davanti
al portone dove aveva suonato più volte in tutta la sua vita, escluso il suo
ovviamente. A volte si chiedeva come era possibile che la sua amicizia con
Taichi fosse ancora forte come un tempo, che nonostante tutto quello che
avevano passato potevano ancora contare ognuno sull’altro. Erano ancora loro
due, pensò che sarebbero stati per sempre loro due, gli stessi che si erano
picchiati per Sora, gli stessi che se nestavano ore a parlare sotto quel magico portone,che marinavano la scuola per andare in cerca
di ragazze, che si erano ubriacati insieme per la prima volta,e che facevano le loro gite in moto alcune
volte nei week-end, in cerca dell’avventura. Ricordò quando due anni prima
passarono una notte al fresco accusati ingiustamente di aver derubato in un
negozio. Alla fine si scoprì che il negoziante era un po’ matto, un po’ tanto.
Che ridere quella volta, pensò. Dopo un leggero sorrisetto decise di suonare il
campanello ma fu preceduto da qualcuno che aprì la porta dall’interno.
KARI -Ciao io esco…ah Matt
ciao!-
MATT -Ehilà piccola dove vai di
bello?-
TAI -Prova un po’ a
indovinare…va dal suo tesoro, non può resistere un attimo senza di lui!-
KARI -Fai poco lo spiritoso
dobbiamo studiare domani c’è il test di matematica…bye bye-
MATT -Perché fai quella faccia?
Che male c’è se studiano insieme?-
TAI -Non per contraddirti ma da
un po’ tutte le volte che la mia sorellina va a studiare a casa di Tk i suoi
test sono degradati da delle B e qualche A a una catena senza fine di D. E meno
male per lei che nostra madre non se n’è ancora accorta-
MATT -Beh sai mio fratello è
parecchio ignorante forse Kari perde troppo tempo ad aiutarlo a capire-
TAI - …Lo sai Matt a volte
credo che serva a te qualcuno che ti aiuti a capire-
MATT -Che intendi scusa?-
TAI -Niente lascia perdere, su
entra che cominciamo il lavoro-
MATT -C’è molto da fare? Non ho
tanta voglia di fare il facchino-
TAI -Non preoccuparti ci sono i
magnifici e gustosi centrifugati di verdure di mia madre per farti tornare in
forma, ricchi di vitamine e sali minerali! Non è vero mamma?-
MADRE -Criticali quanto
vuoi…sono sicura che Matt invece ne berrebbe uno sul serio e anche volentieri
vero?-
MATT -…Ehm certo signora come
no…però adesso io e Taichi abbiamo molto lavoro da fare e…-
TAI -Visto mamma non lo vuole
neanche lui! Forza Matt rifugiamoci nella mia camera!
MATT -Potevi anche fare a meno,
volevo solo essere educato-
TAI -Andiamo di che ti
preoccupi? Mia madre ormai lo sa che solo Izzy beve i suoi intrugli! Comunque
lasciando perdere l’argomento verdure come ti va la vita, è un po’ che non ci
si sente-
MATT -Beh come avrai saputo
adesso io e Sora conviviamo, e devo dire che la cosa è tutt’altro che semplice-
TAI -Ma non le avevi chiesto di
sposarti?-
MATT -Anche, e lei ha accettato
ma avevamo già in mente l’idea di convivere e non abbiamo sconvolto i piani.
Anzi, ci sembrava più saggio sposarci dopo un periodo di convivenza-
TAI -Quindi nozze fissate a
quando?-
MATT -Quest’estate, Giugno
credo-
TAI -Dirò a Kari di avvisarmi 2
mesi prima per procurarmi lo smoking, così non rischio di fare il testimone in
pigiama-
MATT -Accetti di fare il
testimone??Beh a dire la verità non te
l’avevo ancora chiesto…-
TAI -Ho intuito tutto prima del
tempo, e poi ti avrei ucciso se l’avessi chiesto a qualcun altro. Il tuo
migliore amico sono io!!-
MATT - Non mi aspettavo questa
tua reazione…-
TAI -Ancora? Te l’avrò ripetuto
migliaia di volte: “non sono + innamorato di Sora!” Capito? Adesso voglio solo
che siate felici insieme perché siete i miei migliori amici e vi voglio un gran
bene, ormai quella storia appartiene al passato-
MATT -Sicuro?-
TAI -Come la morte-
MATT -E’ solo che…mi capita di
ricordare la tua faccia quando ci siamo picchiati, eri pieno di rabbia e dolore
e vederti così adesso mi fa un certo effetto-
TAI -Sto bene Matt. Sto bene
sul serio. Sono passati tanti anni e io sto bene. Anzi adesso che vivrò da solo
potrò portarmi in casa una ragazza ogni notte e vedrai che prima o poi la mia
anima gemella la trovo!-
MATT -Il solito idiota…comunque
sono felice…che tu stia bene-
TAI -L’importante è che quando
sei sposato non ti dimentichi del tuo qui presente compagno d’avventure
intesi?-
MATT -Guarda che quelli come te
non si dimenticano mai!-
TAI -Devo prenderlo come un
complimento?-
MATT -Che ne dici se cominciamo
il lavoro? Portiamo tutto l’occorrente sul furgone e poi rotta verso l’ex casa
Ichijouji-
TAI (con tono molto serio)
-Senti Matt…posso farti una domanda?-
MATT (preoccupato) -Dimmi…-
TAI -Quante volte lo fate tu e
Sora adesso che vivete insieme?-
MATT -…Eh?! Razza di deficiente
che domande sono? Mi fai prendere un colpo! E comunque fatti gli affari tuoi!-
TAI -Ah Ah Ah....scusa
scusacominciamo a caricare la roba-
Tk era in soggiorno disteso sul
divano a guardare la Tv. A dire la verità non è che gli interessasse molto ciò
che stava guardando, ma non aveva di meglio da fare. Pensava al suo rapporto
con Kari, a come era cambiato da quel giorno, quel giorno o meglio quella notte
stupenda che avevano passato in una tenda al chiaro di luna. Dopo aver fatto l’amore
la loro relazione si era completata, diventando sempre più coinvolgente e
passionale. Prima erano a un punto fermo dal quale non riuscivano a spostarsi
ma adesso…adesso il loro era un amore stupendo e il fatto di non riuscire a
stare lontani ne era la prova, la prova di quanto si amavano. Di quanto si
erano sempre amati. Il campanello fermò la sua ondata di pensieri. Tk si alzò e
fece un sorriso immaginando chi fosse alla porta. Non fece in tempo ad aprirla
che subito una ragazza gli saltò addosso e cominciò a baciarlo, facendo finire
entrambi per terra.
TK -Ma dico sei pazza? Se c’era
mia madre in casa?-
KARI -Non credo mi avresti
invitato qui! Di solito si studia sempre a casa mia-
TK -Già, e qui invece si fanno
certe cose (la bacia) Però il nostro rapporto sta diventando monotono non
trovi? Non parliamo più come una volta!-
KARI -Tk! Abbiamo parlato per
anni! Questo lo facciamo da tre mesi!
TK ( Si alza e la prende in braccio)
-Lo so scherzavo preferisco di gran lunga questo di passatempo! Però il mio
lettuccio è più comodo del pavimento-
KARI (lo guarda maliziosamente)
-Lo so...-
TK -Allora ti porto a
destinazione mia principessa-
KARI -La mia concezione di
principe invece è molto diversa da te sai?-
TK -Scherzi? Eccomi,biondo con
gli occhi blu come il mare! Dove lo trovi uno meglio di me? Lo sai che le donne
fanno botte per conquistarmi?-
KARI -Ah si e chi ha fatto
breccia nel tuo cuore?-
Intanto arrivarono nella stanza
del ragazzo. Lui la appoggiò delicatamente sul letto, si stese sopra di lei e
iniziò a baciarla.
TK -Sempre una certa Kari, lei
è sempre la numero 1-
KARI (Gli toglie la maglia)
-Beh sai che ti dico, tra tutti gli uomini che fanno a botte per avere me c’è
sempre un certo Tk che non finisce mai di stupirmi, e quando ho lui che me ne
faccio di un principe?-
TK (La bacia sul collo) -Saggia
decisione…-
Lui cominciò a spogliarla
levandole la giacca che aveva indosso da prima e tutto il resto, mentre lei
avvicinò le mani al suo inguine con l’intenzione di slacciargli i pantaloni
quando il tonfo della porta interruppe la loro attività.
MADRE TK -Tk sono a casa ci
sei?-
TK -Ommmmioddddio che ci fa lei
qui?-
KARI -Muoviti chiudi la porta a
chiave!-
Tk si precipitò vicino alla
porta della sua stanza e la chiuse a doppia mandata. Dopodiché insieme a Kari
si rivestì il più velocemente possibile. La signora Takaishi ebbe però il
buonsenso di bussare alla porta e di vedere se c’era qualcuno.
MADRE -Tk sei qui?-
TK (rivestito come anche kari)
-Si mamma c’è Kari qui stiamo…studiando-
MADRE -Posso entrare?-
TK -Ehm…si adesso ti apro
(sottovoce a Kari) Presto prendi qualche libro dalla scrivania!-
Tk Aprì la porta
precedentemente chiusa a chiave e fece entrare la madre.
MADRE -Mi spieghi perché avete
chiuso la porta a chiave? Ciao Kari come stai?-
KARI -Ehm…benissimo grazie-
MADRE -Allora Tk mi spieghi?-
TK -Beh sai…eravamo qui,
abbiamo sentito la porta sbattere all’improvviso e ci siamo spaventati visto che
tu non dovresti essere qui…pensavamo fosse qualche ladro-
MADRE -Boh…sarà…in effetti
dovrei essere ancora al convegno ma era così noioso e sono tornata il lunedì
pomeriggio come sempre…spero solo che non scoprano la mia assenza-
TK -La prossima volta avvisa
per favore!-
MADRE -Perché cosa fai quando
io non ci sono? Mi nascondi qualcosa?-
TK -Ehm no…figurati, solo che
così…non ti scambierò più per un ladro-
MADRE -Certo che sei proprio
strano…volete qualcosa?-
TK -No grazie-
MADRE -Tu Kari?-
KARI -Nulla-
TK -Anzi io e lei stavamo
proprio uscendo, ciao ciao mamma! Su Kari prendi la giacca-
KARI -Ma…ok-
MADRE -Torna ad un orario
decente o resti senza cena!-
TK -Ok ok…su andiamo-
Una volta fuori di casa i due
si incamminarono verso una direzione sconosciuta.
KARI -Che intenzioni hai?-
TK -Caspita stavolta c’è
mancato poco!-
KARI -E’ inutile ormai nessun
posto è più sicuro. Ma ci pensi se ci vedeva mentre…oddio-
TK -Scusa se ti ho trascinato
fuori ma non avevo voglia di fare altre figure del cavolo-
KARI -Che si fa?-
TK -Non ne ho idea…uffa…tutta
colpa di mia madre, è innocua solo quando è fuori città-
KARI -Voglio un appartamento
tutto mio-
TK -Aspetta forse so dove
potremmo andare…si è perfetto!-
KARI -Puoi spiegarti?-
TK -La vecchia casa di Ken, se
non sbaglio è vuota-
KARI -E come entriamo scusa?-
TK -Semplice tu vai da Yolie,
le chiedi le chiavi e noi entriamo! No problem!-
KARI -Tu sei pazzo…credi che
Miya acconsentirà?-
TK -Se non sbaglio è la tua
migliore amica-
KARI -E perché invece non vai
tu da Ken?-
TK -Ehm…ma lui…le ha lasciate a
Yolie quindi…non le ha-
KARI -Tutte scuse!-
TK -Eddai ti prego! Pensaci
potremo stare in pace io e te per un po’ finalmente!-
KARI -Ok…mi hai convinto…su,
passiamo da casa di Yolie-
TAI -Più che una camera sembra
che mi sia portato la casa intera, non pensavo di avere così tanta roba-
MATT -Senza contare tutta
quella che abbiamo buttato. Ma Kari non ha mai notato la tua pila di “giornaletti
simpatici”?-
TAI -Hai buttato anche quelli?-
MATT -Non dirmi che li guardi
ancora?-
TAI -No ma non si sa mai...
Comunque Kari non ha mai avuto nessun problema a riguardo-
MATT -Pensavo le desse
fastidio…dopotutto è una ragazza-
TAI -Che c’entra mica li
guardavo davanti a lei! Non hai proprio esperienza in fatto di camere unite.
Dormiamo insieme ma ognuno ha la sua riservatezza…quando vuole-
MATT -Beh in effetti non ho mai
sperimentato la convivenza con fratelli, a parte quand’ ero molto piccolo-
TAI -Scusa…non intendevo…-
MATT -Ehi ma di che ti
preoccupi? Ho 20 anni ormai, è acqua passata, anche se mi sarebbe piaciuto
provare l’esperienza-
TAI -Però voi i giornali li
avreste condivisi-
MATT -Già, forse fra uomini è
più facile-
TAI - Senti Matt cambiando
argomento, ieri ho visto Sora, era parecchio strana-
MATT -E’ stata solo un po’
male, oggi andava dal medico per questo vado da solo a Digiworld-
TAI -Forse non dovrei essere io
a dirtelo ma conosco Sora da quando avevo il biberon e quello sguardo che le ho
visto era molto diverso…per me c’è qualcosa di più-
MATT -Sai io voglio fidarmi di
lei. Se mi ha detto che sta male io ci credo, anche se ho qualche
sospetto…comunque cercherò di parlarle-
TAI -Speriamo bene…comunque
siamo arrivati. Forza, al lavoro-
MATT -Via all’operazione
scaricamento-
Matt e Tai si erano fatti una
copia delle chiavi di Ken il giorno prima e Kari si era completamente
dimenticata che quel giorno avrebbero dovuto fare il trasferimento. E pensare
che li aveva visti poco tempo prima…Tai si preoccupò di togliere tutto dal furgone
e Matt cominciò a portare dentro qualcosa. Dopo aver scaricato tutto l’operazione
successiva era quella di sistemare i mobili. Matt prese una poltroncina e aprì
la porta della camera da letto con l’intenzione di sistemarlo lì. Strabuzzò gli
occhi di fronte alla visuale che aveva davanti. Il suo fratellino e la
sorellina del suo migliore amico intenti in atti amorevoli che facevano pensare
ad uno scontato seguito. Solo quando lasciò cadere violentemente la sedia al
suolo, Tk e Kari si accorsero dell’intruso.
MATT -Oh…cazzo-
TK -Oh cavolo MATT! Che ci fai
qui?-
TAI -Ehi ma che diavolo…wow
stavolta colti in flagrante!-
KARI -Tai!-
MATT -Tu…tu lo sapevi che
loro…?-
TAI -Beh…no ma lo immaginavo-
TK -Ci fareste il piacere di
uscire!!!-
MATT (chiudendo la porta
arrabbiato) -Dopo facciamo i conti!-
KARI -Oggi non è proprio
giornata!-
TAI -Matt mi spieghi perché ti
arrabbi che c’è di male?-
MATT -Che hanno 16 anni!-
TAI -17…comunque che t’importa
se va bene a loro va bene a tutti. Se non mi preoccupo io per mia sorella…So
che è in buone mani-
MATT -Non è per quello…-
TAI -Ah adesso ho capito! Sei
arrabbiato perché sei invidioso! Tu e Sora avevate ben 18 anni la prima volta!
Me lo ricordo bene!-
MATT -CHE C’ENTRA IDIOTA!-
TAI -E invece è per quello sono
sicuro!-
TK -Salve a tutti…-
KARI -Ciao…-
MATT -Dove andate voi due? Tk
mi devi delle spiegazioni!-
TK -Sai Matt ho idea che non ci
sia molto da spiegare… e comunque non stavamo facendo nulla…-
TAI -Non ancora…Non
preoccupatevi non ce l’ ha con voi è solo che…-
MATT -Tu chiudi il becco!-
TK -Beh noi andiamo ciao ciao-
KARI -Alla prossima-
MATT -Ehi…-
TAI -Eddai lasciali in pace,
non vedi che sono felici insieme?-
TK -Mi dispiace cara luce ma al
momento sono a corto di idee-
KARI -Io forse qualcosa ho in
mente, concentriamoci su una parola in particolare…”pazienza”-
TK -Già…prima o poi avremo una
casa tutta nostra in una sperduta isoletta del pacifico dove nessuno potrà
ostacolarci-
KARI -Per adesso adeguiamoci
alla realtà, sono arrivata a casa-
TK -Ti saluto luce dei miei
occhi-
KARI -Ciao ciao speranza dei
miei stivali!-
TK -Ehi questo non era un
complimento!-
KARI -Lo so…a domani…ti amo-
TK -Io di più, però domani non
ci sono a scuola, mia madre ha bisogno di me-
KARI -E perché?-
TK -Dice che deve sistemare la
casa e ha bisogno di braccia forti per spostare mobili pesanti. Pensa che non
va neanche a lavorare, il che è una cosa strana-
KARI -Saranno le pulizie di
primavera in anticipo. Comunque ci vediamo domani pomeriggio vero?-
Sora intanto era all’ospedale
in attesa di essere visitata dal medico con il quale aveva preso appuntamento.
INFERMIERA -Prego signorina, è
il suo turno il medico la sta aspettando-
SORA -Grazie-
DOTTORE -Prego entri pure-
SORA -Salve dottore-
DOTTORE -Signorina Sora
Takenouchi se non sbaglio, giusto?-
SORA -Si, ho fatto le analisi
per l’effettiva maternità e sono qui per il responso-
DOTTORE - Lo so ecco qui le sue
analisi. Il test di gravidanza aveva ragione, lei è incinta di sei settimane-
SORA -Oh mio Dio allora è
vero…-
DOTTORE -D’ora in poi fisseremo
degli appuntamenti per i vari controlli e fra qualche mese dovrà andare ai
corsi pre-parto. Sa chi è il padre del bambino?-
SORA -Certo, è il mio ragazzo.
Conviviamo insieme, tra un po’ ci sposeremo-
DOTTORE -Quindi nessun dubbio?-
SORA -Nessuno-
DOTTORE -Allora anche lui è
invitato a seguire i corsi con lei, l’aiuto maschile sarà indispensabile-
SORA -Ehm…senz’altro
"spero solo che accetti"-
DOTTORE -Allora arrivederci.
Tenga, su questo foglietto c’è scritto l’orario e il giorno della prossima
visita, per eventuali problemi si faccia sentire-
Matt era andato a casa e aveva
subito acceso il computer per prepararsi al viaggio. Grazie al nuovo programma
partorito dalla mente geniale di Izzy (che aveva poi provveduto a installarlo
sul computer di tutti i digiprescelti) era possibile collegarsi a Digiworld
anche con il vecchio e caro digivice della vecchia armata. Poco dopo, Matt era
già arrivato a destinazione.
Camminò per un bel po’,
perlustrando molte zone facendosi aiutare dal suo fidato Gabumon e dagli altri
digimon.
GABUMON -Direi che è tutto a
posto come al solito-
MATT -Già, sembra che i cattivi
si siano ritirati del tutto-
GABUMON -Non chiamarli
altrimenti arrivano-
MATT -Stai calmo di che ti
preoccupi? Ormai siamo troppo forti per chiunque!-
GABUMON -Non montarti la testa,
ricordati che l’ultima volta noi non abbiamo fatto gran chè-
MATT -Beh in effetti…Bene
sembra che adesso possa andare a casa dalla mia Sora-
GABUMON -A proposito perché non
c’è oggi?-
MATT -Visita medica…non stava
tanto bene-
GABUMON -Vuoi che ti accompagni
al varco?-
MATT -Non preoccuparti vado da
solo. Al prossimo turno amico!
Gabumon salutò il ragazzo e si
diresse per la sua strada. Un tonfo interruppe i suoi passi. Una luce intensa
lo accecò, ma non una luce normale, una luce oscura, che invase il suo corpo
fino a farlo svenire. Veniva da lì. La direzione che aveva preso Matt per
tornare a casa. Passarono ore, poi il digimon si svegliò e corse subito verso
il luogo dove aveva sentito il rumore, cercando invano il suo amico. Ma non vi
trovò nessuno, solo lui che come un pazzo girava intorno ad uno strano burrone
che prima non esisteva. Anche il digivarco, era ormai chiuso. Nella sua mente
cominciarono ad accumularsi i più svariati pensieri.
MIMI -E’ solo che…vorrei andare
a vivere in una casa per conto mio! Ecco l’ ho detto…-
MADRE - Era solo questo?-
MIMI -Come solo?-
MADRE -Tesoro ne abbiamo già
parlato! Che motivo c’è? Perché dovresti andare a lavorare e badare alla casa
quando puoi restare con noi e concentrarti sullo studio?-
MIMI -Beh ecco perché…ma non ci
arrivi?-
MADRE -Sinceramente no!-
MIMI -Ah uffa…lascia perdere!-
Mimi se ne andò arrabbiata
verso camera sua e chiuse la porta a chiave. Possibile che sua madre non
capisse sul serio? Eppure sapeva che lei e Izzy stavano insieme, possibile che
non le fosse mai passato di mente che a 19 anni la sua bambina potesse aver
bisogno di convivere con il suo fidanzato? Arrabbiata, non pensò a niente di
meglio da fare che prendere il telefono e chiamare lui.
IZZY -Si?-
MIMI -Ciao…-
IZZY -Ehilà, che voce triste
che è successo?-
MIMI -…-
IZZY -Non me lo vuoi dire?-
MIMI -Scemo secondo te perché
ti avrei chiamato?-
IZZY -Non sarebbe la prima
volta che tu non hai niente da dirmi e mi costringi a rimanere al telefono
comunque-
MIMI -Ho parlato con mia
madre…-
IZZY -Di quello?-
MIMI -Non proprio…cioè ho
iniziato, le ho detto che volevo vivere da sola lei mi ha chiesto il motivo e…-
IZZY (sospirando)-Non sei
riuscita a dirglielo…-
MIMI -Scusa…-
IZZY -Ehi calmati non importa!
Va bene così…-
MIMI -Veramente?-
IZZY -Sul serio! Io sono felice
anche così…e aspetterò-
MIMI -Grazie-
IZZY -E di che? Oh…qualcuno si
sta collegando con me da Digiworld-
MIMI -Sei attaccato al computer
anche adesso?-
IZZY -Ehm…è una caso ci stavo
lavorando prima…ehi ma è Gabumon!-
MIMI -Cosa??-
/GABUMON>/ Izzy mi ricevi?-
IZZY -Gabumon?-
/GABUMON/ -Sono collegato dal
laboratorio di Gennai ma lui è scomparso!-
IZZY -Non allarmarti sarà
uscito!-
/GABUMON/ -Non credo proprio!
Qui c’è un disastro! Le apparecchiature sono danneggiate ed è tutto sottosopra.
Penso che qualcuno sia stato qui. Ma è un’altra la cosa di cui ti volevo
parlare…Matt è stato qui prima e mentre tornava a casa ho sentito una forte
esplosione…sono svenuto e quando mi sono svegliato non c’era nessuno…non vorrei
che…ti prego controlla se sta bene! Ho paura che sia successo qualcosa di grave
e che Digiworld sia in pericolo! Adesso vado dagli altri…-
IZZY -Aspett…accidenti si è
scollegato-
MIMI -Ma che è successo?-
IZZY -Non preoccuparti nulla di
grave…senti ti dispiace se ci sentiamo più tardi? Devo urgentemente chiamare
Matt!-
MIMI -Come mai?-
IZZY -Ti spiego dopo, ti prego
ho fretta!-
MIMI -Ho capito ho capito…ciao-
Izzy riattaccò e fece mente
locale. Matt non aveva attualmente la linea telefonica installata nel nuovo
appartamento e quindi provò al cellulare. Nessuno squillo, nessun avviso di
cellulare spento. Sembrava come inesistente. Ma che scherzo era quello? Non ci
pensò su troppo e chiamò Sora. Lei disse che non era ancora tornato; lui le
raccomandò di farsi richiamare non appena avesse avuto notizie.
Era molto preoccupato. Molto,
molto preoccupato. Temeva che fosse successo qualcosa. Qualcosa…ma non sapeva
che cosa.
Entrò silenziosamente in
camera, si spogliò e sollevò lentamente le coperte. Lei dormiva profondamente.
Si infilò nel letto e le accarezzò la testa. Lei sussultò e non ci mise molto a
svegliarsi visto che lo aspettava.
SORA -Matt…-
MATT -Scusa stavi dormendo…ho
fatto rumore?-
SORA -Dove sei stato fino ad
adesso?-
MATT -A Digiworld-
SORA -Ma è quasi mezzanotte!-
MATT -Beh il varco si è chiuso,
e sono dovuto andare fino da Gennai per chiamare mio fratello e chiedergli di
aprirne un altro. Ti è andata bene la visita?-
SORA -Si…domani ti devo parlare
di una cosa molto importante…ora sono troppo stanca-
MATT (accarezzandola
dolcemente) -Allora dormi su…-
La abbracciò e dormirono così tutta la notte,
inconsapevoli del crudele destino che li attendeva.
Un’altra giornata era cominciata. Izzy si svegliò di buon
ora come ogni mattina e si preparò per andare a prendere la sua ragazza e
andare a lezione. Era ancora molto preoccupato, Sora non si era fatta sentire e
non aveva avuto notizie di Matt da nessun altro. Sperava solo di incontrarlo
all’università.
Dopo una sana colazione uscì di casa, prese la macchina e
dopo circa 15 minuti fu sotto casa di Mimi. Suonò il clacson e lei come al
solito scese dopo “qualche minuto” di attesa.
IZZY –Ma quante ore passi davanti allo specchio?-
MIMI –Il solito spiritoso…allora hanno risolto a Digiworld?-
IZZY –Beh non saprei…di solito è Gennai ad avvisarci dei
pericoli ma Gabumon ha detto che è scomparso quindi…-
MIMI –E Matt che c’entrava?-
IZZY –Gabumon era preoccupato perché pensava che fosse stato
coinvolto in un’ esplosione durante il suo turno di controllo a Digiworld e ha
chiesto a me di chiamarlo per sentire se era tornato a casa-
MIMI –E?-
IZZY –E a casa non c’era! Ho un brutto presentimento…-
MIMI –Hai chiamato Tk o Sora?-
IZZY –Con Tk non ho provato ma avevo lasciato detto a Sora
di richiamare nel caso avesse avuto notizie-
MIMI –Speriamo bene…-
IZZY –Ecco la tua fermata. Ci vediamo al ritorno-
MIMI –Fammi sapere di Matt mi raccomando-
IZZY –Contaci…-
SORA –Matt muoviti o facciamo tardi tutt’e due!-
MATT –Uffa…dormivo così bene-
SORA –Ti prego alzati! E’ tardi!-
MATT –Si arrivo…sono riuscito solo una volta a svegliarmi
prima di te-
SORA –Consolati mi sono alzata io prima del solito…così
evito di farti preparare la colazione!-
MATT –Sei crudele-
SORA –Già mi hai fatto arrabbiare ieri…lo sai che mi hai
fatto preoccupare!-
MATT –Calmati amore mi sono già scusato…non è successo
niente quindi tranquilla!-
SORA –Sono tranquillissima!-
MATT –Beh…non si direbbe. A proposito che mi dovevi dire
ieri sera di importante?-
SORA –Ehm…nulla! Me ne sono scordata…anzi ne parliamo dopo
ok?-
MATT –Agli ordini-
SORA –Ora muoviti a vestirti o prendo la macchina e ti
lascio a piedi-
Ken e Yolie erano andati a cena la sera prima in uno dei
ristoranti più belli lussuosi della città in occasione dell’immediata partenza
di Ken per Sapporo. Infatti, la sera stessa del 12 Febbraio avrebbe dovuto
prendere l’aereo che lo avrebbe allontanato dalla sua fidanzata. Dopo la cena
avevano trascorso la loro ultima notte insieme nell’appartamento di Yolie.
Lei si svegliò lentamente tra le braccia di lui e lo baciò
sulla fronte.
KEN –Ehi…quale meraviglia mi ritrovo davanti agli occhi…-
YOLIE –Scemo…non farmi troppi complimenti o non ti lascio
più partire-
KEN –Vorrei tanto restare qui…maledetta caserma di Tokio-
YOLIE –E’ per il tuo futuro…devi andare-
KEN –Basta che nel mio futuro ci sia anche tu-
YOLIE –Ti amo-
KEN –Anch’io…ma starò malissimo senza di te, anche se ci
siamo salutati benino direi…-
YOLIE –Già…sei stato fantastico amore-
KEN –Sarà la consapevolezza di non vederti per tanto tempo…-
YOLIE –Devo aspettare un mese minimo per vederti?-
KEN –Purtroppo mi sa di si…intanto che ne dici di concedere
il bis? Tanto noi non siamo universitari e possiamo star qui quanto vogliamo…-
YOLIE (Lo attira a sé e lo bacia) –Concesso!-
TAI –Ciao famiglia di pazzi!-
KARI –Aspetta Tai mi puoi dare un passaggio?-
TAI –Mi dispiace ma sono già abbastanza in ritardo e la tua
scuola è dalla parte opposta della mia università quindi…-
MADRE –Ma come tesoro non vai con Takeru stamattina?-
KARI –No non c’è…ti prego Tai!-
TAI –Ehi non sono ai tuoi comodi non puoi fare la strada da
sola?-
PADRE –Accompagna tua sorella non voglio che vada da sola!-
TAI –Ma papà ti ci metti anche tu? Non è mezzanotte sono le
8 e un quarto e io devo scappare…arrivederci-
KARI –Stronzo!-
PADRE –Kari!-
KARI –Scusate…allora vado da sola-
PADRE –Stai attenta anche di mattina ci possono essere tipi
pericolosi!-
KARI –Certo certo….ciao-
Kari scese un po’ sbuffando le scale. Non sopportava già Tk
quando non le permetteva neanche di andare a farsi una passeggiata da sola e
adesso ci si metteva anche suo padre. Lei aveva sempre mostrato premure verso
gli altri ma che gli altri lo facessero in modo così asfissiante per leila metteva un po’ a disagio. Dopo aver
percorso neanche 100 metri sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla, e ciò la
fece sobbalzare.
DAVIS –Ciao Kari tesoro mio, come stai? Quel mascalzone di
Tk non ti ha accompagnato oggi?-
KARI –Davis! Mi hai fatto prendere un colpo…ma d’altronde
non è colpa tua, con tutte queste paranoie…-
DAVIS (inginocchiandosi) –Scusaperdonamitipregoscusami! Non
lo farò mai più giuro!-
KARI –Ma che fai? Calmati non importa…ogni tanto sei troppo
esagerato!-
DAVIS –Con te nulla è mai abbastanza amore mio-
KARI –Oh Davis! Nessuno mi fa i complimenti come li fai tu…-
DAVIS –Per caso hai lasciato Tk?-
KARI (scoppiando a ridere) –No non ci penso nemmeno! Mi
dispiace per te-
DAVIS –Uffa…e allora dov’è?-
KARI –Oggi non viene a scuola, deve aiutare sua madre con lo
spostamento-mobili…poverino-
DAVIS –E tu lo chiami poverino! Salta la scuola beato lui!
Comunque io non ti lascerei mai per dei mobili Kari, io saprei darti tutto
l’amore di cui hai bisogno!-
KARI –Non lo metto in dubbio Davis…-
CODY –Ma perché non chiudi un po’ il becco e la lasci in
pace!-
DAVIS –Ecco il piccoletto che come al solito sbuca dal
nulla! Sei indesiderato!-
CODY –Pazienza…-
KARI –Davis non lo chiamare piccoletto siete alti uguali!-
DAVIS –Era riferito al suo cervello non alla sua altezza-
CODY –Fai pena-
DAVIS –Grrrrr…io ti..-
KARI –Davis per piacere smettila!-
CODY –Ti tratta come una mamma col suo bambino-
DAVIS –Fatti gli affari tuoi!-
KARI –La smettete?!-
CODY/DAVIS –Dopo facciamoconti…-
Facoltà di ingegneria e medicina. Il solito Koushiro Izumi
correva all’impazzata per i corridoi, facendo lo slalom tra le persone. Ma come
al solito, prima o poi la corsa finì.
IZZY –Ahhiaaaaa…chi è che ha la testa così dura?-
MATT –Prova un po’ a indovinare, il tuo amico Ishida-
IZZY –Matt sei tu! Grazie a Dio stai bene? Sei ferito?-
MATT –Izzy ho dato solo una capocciata!-
IZZY –Mica per quello…ieri a Digiworld! Gabumon mi ha
chiamato dicendo che eri stato coinvolto in un’esplosione!-
MATT –Ma sei impazzito? Sono stato con Gabumon fino a tardi
e non c’è stata nessuna esplosione. Il varco si era chiuso e siamo andati da
Gennai per chiamare mio fratello e dirgli di aprirne un altro, ecco il motivo
del ritardo-
IZZY -????-
MATT –Che c’è?-
IZZY –Dimmi che stai scherzando oppure sono io che mi sono
sognato tutto?-
MATT –Opterei per la seconda oppure…ci sono Gabumon ti avrà
fatto uno scherzo!-
IZZY –Ma sei scemo?-
MATT –Dai l’ ha già fatto parecchie volte con me, lo fa solo
per farci spaventare, scommetto che ti ha detto anche che Digiworld era in
pericolo e che Gennai era scomparso!-
IZZY –Come lo sai? Beh allora forse hai ragione…però…-
MATT –Rilassati amico va tutto bene credimi, se ti dico che
ero lì con lui, me ne sarei accorto se fosse successo qualcosa-
IZZY –Hai ragione sono paranoico…ehi sta arrivando Joe!-
JOE –Ciao ragazzi! Ho una sorpresa per voi!-
MATT –Lasci gli studi e ti ritiri in un convento?-
JOE –Simpatico…vi invito tutti a cena a casa mia stasera! E
indovinate chi ci sarà….la mia ragazza! La brasiliana per intenderci, non vedo
l’ora di presentarvela-
IZZY –Sarà un piacere ma prima dobbiamo salutare Ken che
parte-
MATT –Hai ragione, si va tutti all’aeroporto alle 7-
JOE –Bene, allora prima aeroporto e poi casa mia ok?-
IZZY/MATT –Ok avviseremo gli altri-
JOE –Bene, a stasera!-
MATT –E’ da tanto che non facciamo una rimpatriata-
IZZY –Speriamo che la brasiliana sia simpatica-
MATT –Ti ricordo che hai una ragazza-
IZZY –Ho detto simpatica!-
MATT –Scherzo…-
Matt non sapeva che quella mattina la sua ragazza era uscita
prima di casa per incontrarsi con il suo migliore amico, doveva parlargli di
una cosa parecchio importante. Lo stava aspettando davanti all’entrata della
sua università da circa dieci minuti, quando vide un’auto familiare avvicinarsi
e un ragazzo farle cenno di salire a bordo.
SORA –Ciao…-
TAI –Ciao…-
SORA –…-
TAI -…Mi aspettavi da molto?-
SORA –Qualche minuto. Scusa se ti ho disturbato per venire
qui-
TAI –Tanto ho lezione alle 11, però ho dovuto lasciare a
piedi mia sorella che mi ha chiesto un passaggio e un po’ mi dispiace-
SORA –Scusa…-
TAI –Hai finito di scusarti? Sono venuto volentieri!-
SORA –Grazie-
TAI –So che il nostro rapporto man mano negli anni è andato
sempre peggiorando ma mi fa sempre piacere aiutarti. Avanti spara, che c’è che
non va?-
SORA –Non posso averti chiamato solo per vederti?-
TAI –Considerando i fatti avvenuti e la situazione attuale
no-
Sora cominciò a piangere. Tai cercò di non guardarla-
SORA -…Sono incinta…-
Lui la guardò con sguardo sorpreso e allo stesso tempo
spaventato. Poi l’abbracciò con dolcezza e asciugò le sue lacrime.
TAI –E’…suo?-
SORA –E di chi se no?-
TAI –Non sono a conoscenza della tua vita sentimentale, mio
di certo non può essere-
SORA –Non perdi occasione per rinfacciarmelo eh? Forse sono
venuta a chiedere aiuto alla persona sbagliata!-
TAI –Ma che aiuto me lo spieghi? Aspetti un figlio dalla
persona con la quale ti stai per sposare me lo spieghi qual è il problema?-
SORA –Che probabilmente il mio rapporto con quella persona
cambi totalmente o addirittura si rompa del tutto!-
TAI –PERDONAMI DIMENTICAVO DI AVERE A CHE FARE CON LA
SIGNORINA “IO SONO IL CENTRO DEL MONDO E NON ME FREGA NIENTE DEGLI ALTRI”. A
VOLTE MI CHIEDO SE TU E MATT VI CONOSCETE DAVVERO!-
SORA –CHE INTENDI DIRE?-
TAI –CHE SIETE DUE IDIOTI! LUI NON AVEVA NEANCHE IL MINIMO
SOSPETTO CHE TU POTESSI AVERE QUALCHE PROBLEMA E TU ADDIRITTURA CREDI CHE POSSA
LASCIARTI PERCHE’ SEI INCINTA? TE LO DICO IO INVECE COME ANDRA’ A FINIRE! TU
GLELO DIRAI, LUI TI ABBRACCERA’ FELICE, VI SPOSERETE PRIMA DEL PREVISTO, SARETE
PER SEMPRE FELICI E CONTENTI E IO RIMARRO’ IL COGLIONE DI TURNO FOTTUTO COME AL
SOLITO ECCO COME ANDRA’!-
Silenzio improvviso.Tuoni e lampi, cominciò a piovere.
SORA –Dicevi di aver dimenticato il passato…-
TAI –No cara mia e neanche tu lo hai dimenticato perché il
passato è difficile dimenticarlo quando ti ha fatto così male-
SORA –Sono passati due anni Tai! Possibile che nel tuo
vocabolario non esista la parola perdono?-
TAI –Due anni dall’ultimo avvenimento…di tutto il resto
prima non ne parliamo-
SORA –Ma perché fai così? Se ti ho chiamato qui oggi è
perché ti ho sempre considerato il mio migliore amico, sei la persona a cui
voglio più bene…-
TAI –Dopo Matt però-
SORA –Hai detto a tutti di aver superato la cosa ma adesso
con me ti stai comportando come se…provassi ancora qualcosa nei mie confronti-
TAI –E’ vero maledizione ti amo ancora ma che colpa ne ho?
Sono venuto qui con tutta la mia buona volontà per aiutarti ma poi…hai
cominciato a parlare di lui-
SORA –Tai io non sono un trofeo da spartire ho diritto di
scegliere la persona che amo! Non capisci che sto cercando di darti tutto
l’affetto che posso ma di più non so cosa offrirti…io so che con gli altri ti
comporti sempre da altruista e probabilmente ieri hai anche consigliato a Matt
di parlarmi, perché con me sei sempre dominato dalla collera?-
TAI –Non voglio il tuo affetto per pietà-
SORA –Non è pietà tu sei importante per me e lo sei sempre
stato, perché non vuoi accettare la mia amicizia?-
TAI –Beh se quello che dici è vero non me lo hai mai
dimostrato-
SORA –Ma che dovrei fare di più contro la tua rabbia?-
TAI –E’ SOLO COLPA TUA SE C’E’ SOLO RABBIA NEL MIO CUORE!
HAI DETTO DI NON ESSERE UN TROFEO MA TI SEI SEMPRE COMPORTATA DA TALE TE NE
RENDI CONTO? ADESSO ESCI DALLA MIA MACCHINA!-
SORA –IO HO AMMESSO LE MIE COLPE E MI SONO PENTITA! TI HO
FATTO LE MIE SCUSE NEI MODI PIU’ SVARIATI E STO CERCANDO DI ESSERE TUA AMICA MA
TU SEI COSì FREDDO E INSENSIBILE CHE NON PROVI NEANCHE A VENIRMI INCONTRO! NON
SO PIU’ COSA FARE PER SALVARE IL NOSTRO RAPPORTO!-
TAI –VATTENE-
Lei lo guardò con aria sconfitta e le lacrime agli occhi
mentre accendeva il motore e si apprestava a partire. Si scostò per non essere
investita e corse nella pioggia verso l’università, triste e piena di rimorsi
come non lo era mai stata prima.
Ore 12.30. Joe aveva appena terminato le sue lezioni ed era
diretto verso il suo amato catorcio che lui si ostinava a definire macchina,
quando vide una vecchia conoscenza che sembrava aspettarlo. La chiamò mentre
lei aveva ancora lo sguardo abbassato.
JOE –Sora…-
SORA -…-
Lei cominciò a versare qualche lacrima cercando di non farsi
vedere, ma non riuscì a resistere per molto e in pochi secondi si lasciò andare
in un pianto disperato.
SORA –Ti prego Joe mi sei rimasto solo tu…-
JOE (la abbraccia) –Non preoccuparti io per te ci sono
sempre. Adesso andiamo al bar di fronte ti offro un caffè e mi racconti cosa
c’è che non va ok?-
SORA –Ok…-
Poco dopo al bar…
JOE –Allora?-
SORA –Vediamo se il tuo intuito di futuro medico ti dice
qualcosa: ho uno di quei problemi che si risolvono in circa…9 mesi-
JOE –Non sempre è considerato un problema-
SORA –Sai sei l’unico che non ha detto “oddio” o mi ha
guardato con occhi pieni di stupore e terrore-
JOE –Dovrò abituarmi a questo genere di cose…ritornando a
prima dicevo che non sempre è considerato un problema-
SORA –Direi di sì se l’autore del guaio non ne è a
conoscenza-
JOE –Gli autori di solito sono due. Comunque non sembra un
problema dalla difficile soluzione se il padre è quello giusto-
SORA –Lo so lo so… Devo dirlo a Matt il più presto possibile
e infatti non è per questo che sono da te…-
JOE –Immaginavo…dunque vediamo…se il problema non è Matt ciò
che viene subito dopo è…Tai?-
SORA –Ti hanno già dato il premio Nobel per l’intuito?-
JOE –Centro!-
SORA –Abbiamo parlato prima….-
JOE -…-
SORA –Volevo parlargli appunto del fatto che ero incinta con
la scusa di chiedergli un consiglio ma la situazione è degenerata e abbiamo
finito per litigare furiosamente…-
Alla ragazza scesero alcune lacrime.
JOE –Forse immagino già perché…-
SORA –Volevo solo parlargli…io gli voglio un bene dell’anima
Joe volevo solo che noi due tornassimo ad essere gli amici di un tempo-
JOE –Hai scelto come argomento proprio quella cosa che lui
non avrebbe mai voluto sentirsi dire…non puoi biasimarlo-
SORA –Aveva assicurato a Matt e a tutti voi che era tutto
passato e che aveva superato la situazione al meglio. Lui e Matt si vedevano
così spesso come potevo pensare che ci fosse ancora rancore?-
JOE –Sora, Tai vuole bene a Matt come a un fratello, sono
troppo amici. Non può provare rancore per lui…anche se ha della rabbia nel
cuore non riesce e non vuole sfogarla…-
SORA –Però con me può farlo perché non ci tiene come a Matt,
è questo che vuoi dire?-
JOE –Tai ti ama Sora, ma tu gli ricordi i momenti peggiori
della sua vita, con Matt non è lo stesso perché quando è con lui tu non ci sei.
E non gli da nemmeno fastidio sentir parlare di te…ma quando sei tu a parlare
del suo acerrimo rivale e gli riferisci che il peggior incubo della sua vita si
è avverato allora le cose cambiano-
SORA –Dici che potremo mai tornare ad essere amici come
prima?-
JOE –L’amicizia di cui tu parli era quando eravate ancora
bambini, era ricca di spensieratezza, cosa che purtroppo non si recupera più
nella vita. Quando si cresce si buttano al vento tante cose importanti che poi
si rimpiangono col tempo-
SORA –Forse è possibile costruire un amicizia da adulti, un
nuovo sentimento…ricominciare tutto da capo-
JOE –Prima ci vuole il perdono…-
SORA –Che posso fare?-
JOE –In ogni caso per costruire qualcosa di nuovo occorre
eliminare le cose vecchie. Devi aspettare…un giorno lui supererà sul serio
questa faccenda e allora sarà tutto più facile. La supererà, perché non può
dimenticarla, non si dimenticano cose così importanti, anche se ti fanno male-
SORA –Spero che quel momento arrivi presto…comunque grazie
di tutto-
JOE –Sempre a tua disposizione…mi piace aiutare la gente-
SORA –Tu sei l’unico che non ha mai causato problemi a
nessuno, prendi tutto con filosofia, se ripenso a quando eravamo piccoli…-
JOE –Non me lo ricordare! Ero un piagnone isterico, mi
lamentavo peggio di una donnicciola e non avevo un briciolo di sicurezza!-
SORA –Eravamo noi a prenderci cura di te all’epoca-
JOE –A pensarci bene è stato anche grazie a Matt che sono
riuscito a crescere. E’ stato il primo a farmi capire che era il momento di
cercare la mia strada-
SORA –Adesso invece è lui che dovrebbe imparare da te, che a
mio avviso sei la migliore persona del pianeta-
JOE –Dillo alla mia ragazza che non perde occasione per
offendermi…i soliti problemi di coppia-
SORA –Ah, aha ah già, Matt mi ha raccontato della
brasiliana! Pensavo foste felici insieme!-
JOE –Finalmente vedo il sorriso sul tuo volto dolcezza!
Comunque siamo felici, ma sai i battibecchi non mancano, siamo più o meno come
Mimi e Izzy, solo che non è una storia così importante-
SORA –Sai mi fa morire dal ridere il pensiero del caro
vecchio Joe che si fa una sveltina!Quello è il tipico comportamento di Tai!-
JOE –Stupida! E’ solo che non credo sia la persona con la
quale passerò il resto della mia vita-
SORA –Io invece so chi sarà. Giuro che appena vedo Matt gli
dico tutto-
JOE –Perfetto perché sta proprio venendo qui-
MATT –Che fai Joe mi freghi la ragazza? (baciando Sora)
Anche se non credo lei accetterebbe di stare con te-
SORA –Come fai ad esserne sicuro?-
MATT –Semplice, lui è un disastro in casa peggio di
me…chiedi conferma alla brasiliana-
JOE –Qualcosa mi dice che ci hai parlato-
MATT –Si, mi ha fermato prima, voleva sapere dov’eri, dice
che mi ha visto in una tua foto e si ricordava che ero un tuo amico-
JOE –Capisco, e avete fatto due chiacchiere-
MATT –A proposito che facevate qui?-
JOE –Ci siamo incontrati per caso e abbiamo pensato di
parlare un po’-
SORA -…esatto-
MATT –Ma tu non avevi lezione adesso Sora?-
SORA –Ehm…no ti sbagli…o forse mi ricordavo male io. Tu hai
finito?-
MATT –Per fortuna si-
SORA –Allora andiamo a casa?Ho un’urgenza e tu mi servi-
MATT –“Quel” tipo di urgenza?-
SORA –No idiota! Ma pensi solo a quello!-
MATT –Sei tu che non ti spieghi bene…comunque posso solo
lasciarti a casa, devo andare da mio fratello e mia madre ad aiutarli con
“l’operazione mobili”-
SORA –Operazione che?-
MATT –Mi ha chiamato adesso Tk, mia madre lo ha addirittura
tenuto a casa da scuola per cambiare arredamento alla casa e mi ha chiesto una
mano per i lavori pesanti-
SORA –Capisco…vorrà dire che rimanderò…prima Tai e adesso
tua madre, ma cos’è la fiera dei mobili?-
MATT –Può darsi…mi spieghi cosa rimanderai?-
JOE –Sentite ragazzi mi spiace interrompervi ma vi saluto.
Ci vediamo all’aeroporto per salutare Ken ok?-
MATT –Ciao
Joe-
SORA –Ciao…-
JOE –Mi raccomando Sora…-
MATT –Che intendeva?-
SORA –Niente andiamo su, è tardi!-
Suono della campana.
DAVIS –Evvvaaiiii!! Anche questo giorno è passato-
KARI –Parli come un sopravvissuto di guerra-
DAVIS –La guerra è più bella della scuola-
KARI –Non dovresti dire certe cose-
DAVIS –Come vuoi tu-
KARI –Puoi anche non darmi ragione ogni tanto-
DAVIS –Come potrei?-
KARI –Lo immaginavo-
DAVIS –Allora esci con me oggi?-
KARI –Ho già un appuntamento col mio ragazzo dovresti
saperlo-
DAVIS –Ma non era impegnato?-
KARI –Per oggi pomeriggio si libera-
DAVIS –Uffa certo che tu non mi consideri proprio! Sono pur
sempre un tuo amico che male c’è se ci vediamo ogni tanto?-
KARI –Nessuno, basta che me lo dici prima-
DAVIS –Allora a che ora ti vengo a prendere?-
KARI –Non oggi Davis, ti ripeto che ho già un impegno-
DAVIS –Non riuscite proprio a non vedervi per un giorno?-
KARI –Domanda difficile…ma tu non uscivi con quella ragazza
del primo anno molto carina…?-
DAVIS –Ah…si ma nulla paragonata a te-
KARI –Tra tutte le ragazze che ti vengono dietro, chiunque
piuttosto che perdere tempo con me ne approfitterebbe-
DAVIS –Sono un tipo fedele…e soprattutto non sono chiunque-
CODY –Sentitelo il poeta!-
KARI –Toh…è spuntato Cody-
DAVIS –Ehilà bamboccio delle medie-
CODY –Abbi pazienza, considerato il tuo rendimento
scolastico l’anno prossimo saremo in classe insieme-
DAVIS –Non si può retrocedere di una classe idiota!-
CODY –Per le calamità naturali come te ci sono regole
speciali-
DAVIS –Posso picchiarlo Kari?-
KARI –No-
DAVIS –Sei crudele-
CODY –Ma se ti sopporta da una vita! E’ una santa-
KARI –Cody non provocarlo però altrimenti lo faccio agire-
CODY -…-
DAVIS –Sai Kari hai uno strano potere su tutti. Non è che
sei un ipnotizzatrice?-
KARI –Questa non l’avevo ancora sentita-
CODY –Capolinea io sono arrivato. Ci vediamo alle 7
all’aeroporto-
KARI –Bye
bye-
DAVIS –E’ andato via il terzo incomodo-
KARI –Non sei molto gentile sai?-
DAVIS –Tu lo sai che ti amo vero Kari?-
KARI –Me lo ripeti più o meno mille volte al giorno-
DAVIS –Sul serio-
KARI –Davis…lo sai come stanno le cose…-
DAVIS –Lo so ma non mi rassegno del tutto. E ogni tanto
voglio ricordatelo-
KARI –Lo sai che ti voglio bene vero?-
DAVIS -…Si-
KARI –Volevo solo ricordartelo-
DAVIS –Almeno mi permetti di accompagnarti a casa?-
KARI –Volentieri…ehi ma…?-
Una macchina si accostò vicino al marciapiede.
KARI –Ciao Tai-
TAI –Ehilà ragazzi…Kari sono venuto a prenderti a scuola ma
eri già andata via, su salta a bordo-
KARI –Arrivo…mi sa che è la tua giornata sfortunata Davis-
TAI –Vuoi un passaggio anche tu ragazzo?-
DAVIS –No grazie Tai…non è proprio il caso. Ci vediamo-
KARI –Poverino gli hai rovinato tutto-
TAI –Tutto cosa?-
KARI –Era riuscito ad ottenere il permesso di accompagnarmi
a casa e arrivi tu a guastargli la festa-
TAI –Ti dispiace? Per una volta che ti do un passaggio-
KARI –A dire la verità stamattina era la prima volta che te
lo chiedevo e mi hai dato un bidone-
TAI –Non me ne parlare, me ne sono pentito-
KARI –Che faccia, che è successo?-
TAI –Tu sapevi di Sora vero?-
KARI –Adesso capisco…sei andato da lei-
TAI –Veramente è lei che ha chiamato me. Comunque ti ho
fatto una domanda-
KARI –Si ma mi sembrava più giusto che te lo dicesse lei,
così avreste potuto parlare, e speravo vi riappacificaste, invece noto che non
è andato tutto come previsto-
TAI -…-
KARI –So che la ami, e questo è un motivo in più per perdonarla…non
riuscirai mai a vivere in pace se non lo farai-
TAI –Non è così facile. Penso che non vivrò in pace finché
lei non verrà da me-
KARI –Non sei ancora riuscito del tutto ad accettare la
realtà…-
TAI –Credimi voglio farlo. Voglio perdonarla, abbracciarla e
tornare ad essere il suo migliore amico ma…ogni volta che vado da lei con
questa intenzione perdo il controllo e mi escono parole orrende…finisco sempre
per ferirla, e non se lo merita. Non adesso che sta facendo di tutto per
riallacciare i rapporti con me-
KARI –Finché non digerirai del tutto questa storia non
riuscirai mai a guardarla negli occhi senza provare rancore-
TAI –Devo riuscire a stare con una ragazza senza pensare a
lei, devo continuare la mia vita da solo. Prima o poi ce la farò. Forse
succederà qualcosa di ancora più terribile per me e tutto questo sarà più
facile da dimenticare. Forse, o forse rimarrò legato a lei per tutta la vita.
Però sono sicuro che posso farcela, devo farcela-
Matt era fermo davanti alla porta di casa di sua madre da 10
minuti buoni. Continuò a suonare il campanello in attesa di una risposta.
MATT –Ehi ma dove siete spariti? C’è nessuno? Mamma? Tk?-
Un ragazzo aprì la porta con foga.
TK
–Anf…ciao Matt-
MATT –Ma che avete al posto delle orecchie? E’ un pezzo che
suono-
TK –La mamma se l’è squagliata un’ ora fa con la scusa di
andare a lavorare e mi ha lasciato un’intera casa da sistemare, e ho avuto la
brillante idea di andare in garage a prendere delle bibite visto che in casa
erano finite-
MATT –E con questo?-
TK –Beh non lo immagini?-
MATT –Ti sei chiuso fuori?!-
TK –Esatto…ho scalato il balcone del retro e sono appena
entrato. Per fortuna c’era la finestra aperta-
MATT –Che ragazzo agile…-
TK –Agile ma adesso molto stanco dopo una mattina intera di
lavoro quindi…avanti fratello, rimboccati le maniche e al lavoro!-
MATT –Acc…ma perché sono venuto?-
TK –Dai, magari prima mangiamo qualcosa e poi ti aiuto,
ringrazia di avere un fratello così gentile-
MATT –Gentile e intelligente. E playboy. A proposito io e te
dobbiamo parlare di una cosina-
TK –Ehm…cosa vuoi di buono? Non c’è molto in frigo-
MATT –Non cambiare discorso furbetto. Dì un po’ ero l’unico
che non era conoscenza del rapporto molto intimo che c’è tra te e Kari?-
TK –Beh…all’inizio non volevamo dirlo né a te né a Tai…però
poi lui ha cominciato a sospettare qualcosa e quindi…beh più o meno eravate in
due a non saperlo -
MATT –Perché non me lo hai detto?-
TK –Pensavamo che fosse Tai il pericolo maggiore visto che
Kari è una ragazza ed è sua sorella, però quando lui ci ha detto per caso una
cosa…e poi quando cercavo di parlare di sesso con te mi davi sempre del bambino
e concludevi con frasi del tipo “andiamo Tk hai ancora tempo per queste cose”,
come facevo a dirtelo secondo te?-
MATT –Beh in effetti ci sarei rimasto secco ma penso che tu
mi abbia tenuto nascosto tutto principalmente per un’altro motivo, o no?
Pensavi che mi sarei arrabbiato per quella cosa che “per caso” vi ha detto Tai?
Io non sono arrabbiato, sono rimasto solo sorpreso e ho reagito in quel modo
per impulso, forse perché non mi ero accorto che tu fossi cresciuto così in
fretta, o magari non riuscivo a capacitarmene…-
TK –Allora non è per…quella cosa di te e Sora…che avete…-
MATT (Interrompendolo bruscamente) –NO! Figurati se me la
prendo per certe sciocchezze. Ognuno lo fa quando se la sente e quando è il
momento giusto. O meglio, quando è momento giusto per lei…fosse per noi…-
TK –Già…per la mia lei il momento è arrivato prima della
tua-
MATT –Mettiamola così. Tieni conto che le nuove generazioni
sono sempre più precoci-
TK –Ti dispiace che io sia cresciuto?-
MATT –Non montarti la testa, fare l‘amore non vuol dire
entrare nel mondo degli adulti! Non si finisce mai di crescere…comunque è un
passo avanti e sono felice per te-
TK –Grazie-
MATT –Non pensare di cavartela così bello! Devi raccontarmi
tutta la storia dall’inizio, come l’hai convinta?-
TK –Non l’ ho convinta non lo farei mai, è successo quando
entrambi lo volevamo, anche se io in effetti lo volevo già da tempo-
MATT –Avanti che aspetti sto ascoltando!-
TK –Ma che te ne frega?!-
MATT –Mi diverte ascoltare le storie altrui, e poi sono
curioso!-
TK –Tu curioso? Il mondo sta proprio cambiando…Dunque da
dove posso cominciare…ci siamo messi insieme a 13 anni te lo ricordi? L’abbiamo
annunciato a tutti esattamente il giorno dopo il nostro primo bacio-
MATT –Eccome se me lo ricordo! Era ora, io e Tai eravamo
contentissimi, era un pezzo che tutti, a parte Davis ovviamente, cercavamo di
farvi mettere insieme-
TK –Che razza di stupidi…-
MATT –Cos’è che ha fatto scattare la scintilla alla fine?-
TK –Beh sai…anche quando eravamo solo amici nessuno di noi
due aveva mai avuto un partner o roba simile…eravamo sempre noi due. Diciamo
che nonostante le persone che ci venivano dietro non riuscivamo a stare con
nessun altro. La cosa ovviamente non poteva durare a lungo e un bel giorno io,
ormai sicuro del fatto che il mio amore per lei non fosse corrisposto,
cominciai ad uscire con altre ragazze. La reazione di Kari fu del tutto
indifferente, infatti poco dopo scoprii che anche lei faceva lo stesso e ebbi
la conferma che di certo non voleva stare con me-
MATT –Grosso errore-
TK –Esatto…dopo non esserci visti per un bel pezzo, quando
lei venne a parlarmi fui freddo e distaccato, in modo molto brusco le dissi
pieno di rabbia che non volevo più vederla. Quando però lei scoppiò a piangere
il mio cuore si sciolse in un decimo di secondo. La abbracciai e fra
chiarimenti vari…-
MATT –Vi siete baciati!-
TK –Sbagliato…siamo tornati amici come prima, non era ancora
il momento. Lei non pensò minimamente che la mia freddezza fosse dovuta al
fatto che mi dava fastidio vederla con altri ragazzi, credeva solo che non la
volessi più tra i piedi e io non ebbi il coraggio di dirle che era tutto il
contrario, così mi limitai a trovare una scusa. Poco tempo dopo però, mi
confessò che cominciava a provare interesse per Davis perché aveva scoperto
tante buone qualità in lui. Lì quasi scoppiai, ma feci di tutto per restare
calmo. Quando però li vidi seduti in un bar a chiacchierare allegramente a mia
insaputa non ci vidi più e mi arrabbiai a morte. Adesso arriva il bello.
Cominciai a trattarla malissimo e quella volta però, non mi fermai a consolarla
quando vidi le lacrime scendere dai suoi occhi. Il pomeriggio stesso, mentre
camminavo per sbollire la rabbia, la incontrai in una panchina isolata nel
parco del nostro quartiere. Decisi di andarle a parlare; all’inizio fui un po’
freddo ma alla fine le parole mi uscirono. Gliel’avevo urlato in faccia, avevo
detto di amarla. Guardando la sua prima reazione un po’ spaesata intesi male,
mi rassegnai, ma quando lei mi abbracciò e disse che anche lei era innamorata
di me da tanto tempo, come dire, fu il paradiso. Poi ci fu il bacio e dopo
ancora mi spiegò che la storia di Davis era una specie di test per farmi
ingelosire-
MATT –Wow, non pensavo che la tua vita fosse così
emozionante. Ma se non sbaglio questa è solo la prima parte della storia-
TK –Adesso facciamo un salto di tre anni e qualche mese. Non
nomino quindi tutti i vari litigi a causa di Davis, il periodo in cui mi ha
lasciato perché non avevo fiducia in lei e i momenti di felicità talmente
paradisiaca e sdolcinata da sembrare patetica. Arriviamo a qualche mese fa
quando, superato l’imbarazzo abbiamo cominciato a parlare di sesso. O meglio io
le dissi, senza riuscire a controllarmi che avrei voluto esprimere il mio amore
immenso per lei anche da quel punto di vista. Lei non riuscì a guardarmi in
faccia e ci limitammo a cambiare argomento. Anche quando saltava fuori da altre
situazioni, tipo quando uscivamo con Ken e Yolie e loro dopo varie effusioni se
ne andavano a casa con la scusa che era tardi. L’episodio che ci portò ad una
strana situazione, accadde circa 3 mesi fa, un pomeriggio come gli altri.
Studiavamo a casa mia, la mamma non c’era e…-
MATT –Il peccato è stato compiuto-
TK –Hai sbagliato di nuovo…ci stavamo baciando normalmente
quando io cominciai ad allungare le mani e le sussurrai che…insomma le dissi
chiaramente che volevo fare l’amore con lei. Ovviamente Kari si scostò senza
dire una parola. Per una settimana intera non ci sfiorammo, anche se parlavamo
normalmente. Poi, ti ricordi quella sera quando ho colto in flagrante te e
Sora?-
MATT –Ehm…si…vai avanti-
TK –Ho preso la tenda e mi sono accampato sai dove? Vicino
alla famosa panchina isolata, e poco dopo chi vedo arrivare? Il mio angelo, che
si stava avvicinando a me con faccia triste e preoccupata. Con ironia la
invitai tra le mie braccia e di sorpresa, lei mi baciò dopo una settimana
completamente platonica. Così senza pensarci troppo, da perfetto idiota la
baciai io mooolto passionalmente, comunicando la chiara intenzione di
oltrepassare il limite. Come ovviamente mi ero aspettato, lei mi spinse via ma
quella volta…non cambiò argomento. Mi confessò che desiderava farlo con me ma
che aveva troppa paura. Io cercai di rassicurarla al massimo, avendo paura che
il nostro rapporto potesse sfasciarsi e le promisi che l’avrei aspettata, e che
avrei fatto in modo che non fosse stato un problema per noi. In quel momento mi
aspettavo un grazie, quando, surprise! Forse le mie parole avevano accresciuto
la fiducia che lei aveva in me, forse si era resa conto che l’amavo sul serio e
che non cercavo nulla che non volesse anche lei. E così, sotto la mia splendida
tenda da campeggio al chiaro di luna, ci siamo uniti sia nel corpo che
nell’anima-
MATT –Oh che parole commoventi! Che storia romantica! Che
emozioni!-
TK –Ehi…piantala di prendermi in giro idiota! Volevo solo
concludere con una bella frase…-
MATT –Però, sotto una tenda, niente male…secondo me avevi
architettato tutto, sapevi che Kari sarebbe venuta e hai scelto un posto
romantico e isolato-
TK –Che ne sai scusa? E’ stata una cosa imprevista-
MATT –Scommetto che il preservativo te lo sei portato lo
stesso però-
TK –Va a quel paese-
MATT –Calmati scherzavo! Lo so che ami Kari più della tua
vita, non architetteresti mai un piano diabolico per portartela a letto, ma
spiegami un’altra cosa, perché adesso prendete in prestito le case altrui?-
TK –E’ successo solo ieri…eravamo a casa mia quando è
arrivata la mamma-
MATT –Ma lo sai che torna sempre il lunedì pomeriggio da
Yokohama-
TK –Lo so ma aveva telefonato dicendo che sarebbe tornata di
sera, però poi ha cambiato programma e abbiamo pensato alla casa di Ken-
MATT –Dove andate di solito?-
TK –Sabato sera rimane a dormire da me e la Domenica
l’accompagno a casa dopo mezzanotte-
MATT –Quindi la madre di Kari sa tutto-
TK –No, il sabato dovrebbe essere da Yolie-
MATT –Povera Yolie, il sabato Kari e la DomenicaMimi-
TK –Credo abbia scelto giorni diversi apposta. E’ più facile
coprire una persona di due-
MATT –Sai è strano pensare che in tutto questo tempo ho
saputo solo adesso i dettagli più importanti della tua vita-
TK –Non abbiamo avuto molto tempo per parlare di noi. Ci
siamo sempre visti per lo più quando c’erano anche gli altri, oppure ai
consueti pranzi domenicali. O in occasioni come questa-
MATT –Non ti capita spesso di desiderare una famiglia unita
come quella di Kari?-
TK –Forse una volta ma adesso non più. Mi sono reso conto di
avere già una famiglia, tu sei la mia famiglia. Credimi voglio bene a mamma e
papà ma con i loro continui battibecchi non sono riusciti mai a capirci e ad
aiutarci. I loro litigi sono sempre al primo posto, si preoccupano di farci
regali, preoccuparsi per noi, ma non riescono a capire i nostri stati d’animo.
Non dico che debbano rimettersi insieme se non lo vogliono, ma potrebbero
cercare di dimenticare i loro problemi e permetterci di stare ogni tanto tutti
insieme, mi fa una rabbia vedere che si evitano come due bambini. Però io e te
siamo sempre rimasti sempre uniti, su di te posso sempre contare-
MATT –Per me è la stessa cosa. Adesso che mi ci fai pensare
che importa se non abbiamo vissuto nella stessa casa? Siamo due fratelli a
tutti gli effetti, siamo uniti in ogni caso e ci vogliamo bene. E anche se non
mi piace ammetterlo a volte anche tu mi sei molto d’aiuto nonostante la tua
giovane età-
TK –So che devi sposarti ma non sarebbe bello vederci per
parlare ogni tanto?-
MATT –Ottima idea, fratello-
TK –Perfetto, adesso cominciamo col lavorare in casa, fra
un’ora vado da Kari-
MATT –Sembrava strano non l’avessi nominata per più di 1
minuto…-
Izzy si era fermato a pranzo a casa di Mimi e intanto ne
aveva approfittato per giocherellare un po’ col computer del padre della
ragazza, mentre lei provvedeva a riempire la lavastoviglie.
MIMI –Non combinare guai, lì dentro c’è tutto il lavoro di
mio padre-
IZZY –Tranquilla, sto solo dando un occhiata. Posso andare
in internet? Voglio collegarmi con il mio server ed entrare a Digiworld-
MIMI –Cos’è che ti serve??-
IZZY –Ehm…lascia stare, linguaggio tecnico, comunque posso
collegarmi o no?-
MIMI –Fai un po’ come vuoi-
IZZY –Lo sai vero che non è gratis?-
MIMI –Ah no?-
IZZY –Sei proprio una frana…dovrò darti qualche lezione-
MIMI –Non ti scomodare tanto non ci capirei nulla comunque-
IZZY –Ehi ma…?-
MIMI –Che c’è?-
IZZY –Che diavolo vuol dire accesso negato? Non riesco a
collegarmi con Digiworld!-
MIMI –Ed è…grave?-
IZZY –Non è mai successo prima d’ora…non vi è mai stata una
password chiunque può collegarsi con il sistema di Gennai. Solo lui stesso può
averlo bloccato ma mi avrebbe avvertito. Devo chiamare Cody, puoi prestarmi il
cellulare? Ho dimenticato il mio a casa-
MIMI –Usa il telefono di casa mia-
IZZY –Non posso se sono collegato in internet-
MIMI –Allora tieni-
IZZY –Grazie…forza squilla…-
< CODY > -Pronto?-
IZZY –Ciao sono Izzy-
< CODY > -Immaginavo mi avresti chiamato anche tu, ho
appena attaccato con Yolie-
IZZY –Quindi sai tutto? Anche lei ha notato il problema, non
si riesce ad entrare a Digiworld-
< CODY> -So tutto nei minimi particolari, Yolie mi ha
raccomandato di non andare in perlustrazione nonostante sia il mio turno e di
avvertire quindi anche Joe, ma aveva fretta di chiamarti e ha riattaccato
subito senza darmi spiegazioni-
IZZY –Ha fatto bene…vedi Gennai non ci ha avvertito e se non
è stato lui a manomettere il sistema allora è molto probabile che sia successo
qualcosa di grave. Dobbiamo andarci tutti insieme quindi tu non muoverti di lì-
< CODY > -Ma i macchinari di Gennai non sono
accessibili solo a lui?-
IZZY –Infatti…sono macchinari pericolosi, possono
sconvolgere l’equilibrio dell’intero mondo digitale se usati in malo modo. O
qualcuno ha rapito il nostro amico e lo usa per i suoi piani, oppure…esiste un
altro essere come lui-
< CODY > -Beh in effetti non è facile catturare
Gennai-
IZZY –Nulla è impossibile purtroppo…facciamo così: voglio
tutti e due i gruppi di digiprescelti alle 5 a casa di Tai, quindi avverti
qualcuno e fai spargere la voce. Si parte urgentemente. Io intanto contatto
qualche digiprescelto straniero per vedere se anche nei loro computer risulta
la stessa cosa-
< CODY > -Allora a dopo-
IZZY –Si ciao-
< click >
MIMI –Credi sia un nemico?-
IZZY –Non voglio azzardare ipotesi ma sento puzza di
bruciato-
MIMI –Vado da Sora. Devo parlarle, e intanto l’avverto
dell’accaduto-
IZZY –Va bene, t’accompagno io. Per caso hai il numero di Michael?-
MIMI –Si perché?-
IZZY –Comincio da lui il sondaggio, così scoprirò se lo
strano evento non è solo un problema di rete di Tokio-
Stava pensando. Era circa un’ora che pensava. Erano successe
tante cose, e tutto così in fretta. La sua vita sarebbe cambiata radicalmente
dal momento in cui avrebbe parlato con Matt. Fra tutto questo c’era anche una
brutta, strana sensazione che lei stessa non riusciva ad interpretare. Il suono
del campanello la riportò alla realtà.
Si diresse verso la porta e, con un attimo di esitazione,
sbirciò dallo spioncino. Rassicurata, aprì all’ospite.
MIMI –Sorpresa!-
SORA –Ciao…entra-
MIMI –Ehi ma che hai? Dovrebbe essere un momento felice per
te-
SORA –Non sono triste infatti è solo che…questa faccenda mi
fa pensare-
MIMI –Allora come ha reagito?-
SORA –Chi?-
MIMI –Come chi Matt no?-
SORA –Ah…non sono riuscita a dirglielo. Ero decisa ma lui è
dovuto scappare da Tk e quindi…rimando tutto a stasera-
MIMI –Secondo me stramazzerà al suolo dalla gioia-
SORA –Speriamo-
MIMI –Vi sposerete prima del previsto se tutto andrà bene-
SORA –Credo di si…o perlomeno prima che mi venga il
pancione-
MIMI –Come lo chiamerai?-
SORA –Non so neanche se sarà maschio o femmina!-
MIMI –Che importa ipotizzi tutti e due i casi…-
SORA –Cominci a parlare come Izzy –
MIMI –Non sarebbe male sembrare più intellettuale…comunque
che nomi sceglieresti?-
SORA –Non ne ho la più pallida idea Mimi…adesso non è quello
il mio problema principale, devo parlare con Matt e fare pace con Tai-
MIMI –Hai litigato con Tai?-
SORA –E’ una storia lunga-
MIMI –Mh…Matt e Tai come al solito rimangono il centro della
tua vita…-
SORA –Entrambi hanno costituito e costituiranno una parte
importantissima della mia vita-
MIMI –Non temi un giorno di poter cambiare idea? Insomma…se
il tuo amore per Matt sparisse..cosa faresti?-
SORA –Non sparirà…ne sono certa. Vedi Tai è stato il mio
primo amico vero, la prima persona che mi abbia dato veramente affetto e credo
di avere pensato ungiorno…di essere
innamorata di lui. Il nostro legame era fortissimo, nessun altro è mai stato
capace di darmi più di quanto mi dava la sua amicizia. Nessuno tranne una
persona però…Yamato Ishida. Lui è stato il mio primo, vero e unico amore, i
sentimenti che provavo per lui erano molto diversi da quelli che provavo per
Tai e lì ho capito la differenza fra amore e amicizia. Matt ha saputo capirmi,
amarmi e proteggermi meglio di chiunque altro, ma Tai è rimasto il mio più
grande amico, non potrei fare a meno di lui, ma sono sicura di aver fatto la
scelta giusta. Gli voglio un bene immenso, ma non è amore-
MIMI –Però esistono anche altre persone oltre ai tuoi due
bulli…ti sei scordata persino di me?-
SORA –Ma scherzi Mimi? Sei la mia migliore amica non mi
scorderei mai di te-
MIMI –Come no…io vengo qui apposta per sapere la reazione di
Matt e tu non glielo dici nemmeno!-
SORA –Ah ah ah….certo che tu sei proprio strana!-
MIMI –Che ne dici se ci andiamo a far un po’ di shopping per
vetrine? Goditi il tuo ultimo periodo da single senza impegni!-
SORA –Mi hai convinto! Magari mi distraggo un pò-
MIMI –Bene! Ah…quasi dimenticavo, dobbiamo essere per le
cinque a casa di Tai-
SORA –Perché? Guarda che non è proprio il caso-
MIMI –Che hai capito! Ci sono problemi con Digiworld e il
mio Izzy ha convocato una riunione generale, probabilmente si parte-
SORA –Oddio è successo qualcosa di molto grave?-
MIMI –Non si sa nulla…comunque dopo quello che abbiamo
passato sarà una bazzecola sbarazzarci di qualsiasi nemico invadente-
SORA –Siamo un po’ fuori allenamento però, sono cinque anni
che non combattiamo-
MIMI –Beh…che importa adesso pensiamo alle compere!!-
MATT –Ecco qua…mi raccomando tieni stretto…-
TK –Cosa credi stia facendo?…ehi mi stai facendo cadere…-
MATT –Su un ultimo sforzo…uff…finalmente…-
TK –E questo era l’ultimo per fortuna-
MATT –Ora che abbiamo sistemato tutti i mobili dobbiamo
riarredare la casa con quisquilie e aggeggini vari-
TK –Si chiamano soprammobili…già che ci sei dai una ripulita
ai vetri, io mi sono dimenticato di farlo-
MATT –Ehi un momento…che vuol dire già che “ci sei?”, non
avrai intenzione di squagliartela vero?-
TK –Ecco…Kari mi ha chiamato sul cellulare…ha detto che è
urgente devo correre da lei-
MATT –Come no, dammi il cellulare-
TK –P-Perché?-
MATT –Semplice, controllo se ti ha chiamato sul serio-
TK -…ehm…eddai Matt lasciami andare! Non vorrai essere
responsabile di una lite tra me e Kari vero?-
MATT –Per carità…-
TK –Grazie Matt!-
MATT –Non avevo detto si…comunque, mi freghi anche la moto
vero?-
TK –E invece da bravo fratello che sono te la lascio, per
una volta rinuncerò a portare la mia ragazza in giro per Tokio e periferia-
MATT –Ecco bravi, fatevi un giro nel quartiere…attenti a non
entrare in casa di qualcun altro però…-
TK –Spiritoso…guarda che non sono come te…io sono un
gentiluomo-
MATT –Allora non avrai nulla in contrario se sabato sera
vengo da te a cena vero?-
TK –Ehi ma…stronzo…non hai mai nulla da fare tu con la tua
futura moglie?-
MATT –Si, decine di nipotini tutti per te-
TK –Stai dicendo che vorresti avere un figlio?-
MATT –A parte gli scherzi stavo pensando di proporlo a Sora,
siamo giovani ma in fondo stiamo per sposarci-
TK –Perfetto…-
MATT –Perfetto cosa?-
TK –Ehm…niente…volevo dire…perfetto è ora di andare-
MATT –Bravo vai. Ti avverto io voglio i figli, non i nipoti-
TK –Calmo ho 17 anni, voglio godermi la giovinezza. Ci
vediamo-
MATT –A presto, giovane uomo-
Dopo quelle parole un brivido percorse la schiena di Tk. Una
strana sensazione. Fece finta di niente, e senza dare troppo peso alla cosa si
avviò verso l’uscita.
Intanto Izzy era attaccato contemporaneamente a telefono,
cellulare e computer da circa due ore,e Cody, Ken e Yolie erano arrivati da
poco a fargli compagnia.
IZZY –Non ce la faccio più quanti ne mancano ancora?-
KEN –Direi uno solo: Van Andersen, 12 anni, Olanda.
Indirizzo e-mail niente, c’è solo il numero di cellulare. Prova a mandargli un
messaggio-
IZZY –Si e in che lingua gli scrivo? Che si parla in
Olanda?-
YOLIE –Io direi di continuare col tradizionale inglese. Fino
ad adesso hanno capito tutti a parte quei due tunisini-
CODY –Certo che di digiprescelti ce ne sono proprio
dappertutto-
IZZY –Ecco fatto-
KEN –Così presto?? Ma cos’ hai un dizionario in testa?-
YOLIE –Si è limitato a copiare la lettera di prima che ha
inviato agli altri, caro il mio stupido-
KEN –Sempre gentile tu…non mi è venuto in mente-
IZZY –Strano…sei bravo in tante di quelle cose-
YOLIE –Non è mancanza di intelligenza è che dorme in piedi
non lo vedi?-
CODY –Già, stanotte grande festa vero? L’avrai fatto
stancare troppo-
YOLIE –Chiudi il becco moccioso-
IZZY –Ragazzi piantatela, guardate ha risposto-
KEN –Responso?-
IZZY –Se “Yes” vuol dire ancora si allora…si, anche da loro
stesso problema-
CODY –Possiamo fidarci, per collegarsi a Digiworld basta
andare in rete e scrivere la password che tu nel messaggio hai fornito, anche
un impedito riuscirebbe a farlo-
YOLIE –Modestamente grazie a me e l’insuperabile Izzy la
cosa è diventata così semplice, all’inizio era almeno 20 volte più complesso-
IZZY –Concordo pienamente. Comunque data la conferma di una
ventina di digiprescelti provenienti da tutti i continenti possiamo dire con
sicurezza che il problema è più serio del previsto-
KEN –Fra un’ora e mezza si va da Tai, l’abbiamo già
avvertito noi-
IZZY –Perfetto, lì vedremo il da farsi, ma vi consiglio di
tenervi pronti ad un immediata partenza-
KEN –Accidenti dovrò rimandare il viaggio-
CODY –Forse no…potresti partire comunque e se mai avremo
bisogno ti te tu correrai dai noi in men che non si dica. Ok Izzy?-
IZZY –Ha ragione lui Ken, potresti perdere un occasione
d’oro per una stupidaggine, e meglio che tu non venga, ti chiameremo solo
quando saremo a conoscenza del vero pericolo-
KEN –Come volete, grazie-
Suono del campanello, signora Yagami alla porta.
TK –Salve signora. Cercavo Kari, mi stava aspettando-
MADRE –Oh certo entra pure Takeru, vado a chiamarla subito-
KARI –Ferma lì mamma sono già arrivata. (Dandogli un leggero
bacio) Ciao Tk-
TK –Ciao piccola, visto che sono arrivato?-
KARI –Non ne dubitavo-
MADRE (tossicchiando per attirare l’attenzione)–Volete
qualcosa ragazzi?-
KARI –Nulla grazie adesso usciamo. Vado in camera mia a
prendere una cosa e arrivo-
TK –Ti accompagno-
Arrivati in camera videro Tai sdraiato a pancia in giù sul
letto con uno sguardo tipico da tossicodipendente.
TK –Ehilà Tai…ma che ha?-
KARI –Problemi con Sora-
TK –A proposito sai che mio fratello mi ha appena detto che
vuole proporre a Sora di avere un bambino? Lui non sa ancora che il bimbo c’è
già, ma dopo quello che ha detto penso che la prenderà benissimo-
TAI –Me lo fate un favore? Andatevene-
KARI (sottovoce) –Mai pronunciare i nomi Matt e Sora in
questi momenti-
TK –E’ meglio andare, che dovevi prendere?-
KARI –Il casco, non sei in moto?-
TK –L’ ho lasciata a Matt-
TAI –Tk!!-
TK –Ops…volevo dire l’ ho lasciata a mio fratello, lui deve
finire di riordinare tutto e io sono qui a divertirmi, glielo dovevo-
KARI –Meglio così…ma come hai fatto a convincerlo a farti venire?-
TK –Beh…gli ho detto che ti saresti arrabbiata e lui non
vuole essere assolutamente colpevole di una nostra lite-
KARI –Credi che possa arrabbiarmi perché per una volta non
potevi venire da me?-
TK –Lo so tu ti arrabbi molto difficilmente…ma quando lo fai
sei una furia però-
KARI –Sei sempre tu quello che inizia le discussioni. Quale
sarebbe stato il problema? Non potevi venire? Sarei uscita con Davis-
TK –Con chi scusa?-
KARI -Su andiamo che è tardi-
TK –Che c’entra Davis?-
KARI –Scherzavo, comunque ho promesso di uscire con lui
qualche volta-
TK –Ehi un attimo…ti si è fuso il cervello??-
KARI –Ma che male c’è! E’ un mio amico dopotutto-
TK –Ma…-
KARI –Vedi che alla fine sei tu il polemico-
TK –Tsk…-
KARI –Ora usciamo, alle 5 dobbiamo tornare qui, Izzy ha
convocato una riunione-
TK –Che è successo a Digiworld?-
KARI –Ti spiego strada facendo…andiamo-
Tra il racconto di tutta la vicenda e varie effusioni
arrivarono al centro commerciale più vicino al loro quartiere. Decisero di
entrare per dare un’occhiata e per far passare il tempo prima della
convocazione di Izzy.
KARI –Andiamo in un bel negozio di abbigliamento?-
TK –Vuoi ancora spendere soldi? Sei piena di vestiti, tutti
stupendi che ti stanno benissimo perché devi trascinarmi in quell’inferno?-
KARI –E’ inutile che fai complimenti, lo so che non sopporti
l’idea di stare per circa due ore minimo in un negozio per donna-
TK –Mi sento a disagio…e poi tu non ti decidi mai!-
KARI –Ma se ogni volta che ti chiedo come sto rispondi “benissimo”
come faccio a decidermi?-
TK –Se è vero non posso farci niente…-
KARI –Bugiardo lo fai solo per uscire dal negozio il più
velocemente possibile. Comunque se mi avessi fatto finire la fase prima ti
avrei detto che non ho intenzione di comprare vestiti per me, ma per te-
TK –Eh? Che c’è che non va in come mi vesto?-
KARI –Nulla…non sono una persona che da peso a queste cose,
volevo solo farti un regalino. Dopo aver passato ore in negozi femminili e aver
pagato per me la maggior parte della volte, per una volta ti porto in un
negozio che piace a te e ti compro quello che vuoi-
TK –Non sei mica la mia mamma…comunque accetto-
KARI –A te la scelta allora, dove andiamo?-
TK –Al fast food, mi offri un hamburger-
KARI -…Scherzi??-
TK –Ho la faccia da uno che scherza?-
KARI –Come vuoi, guarda che ti prendo sul serio, vuoi
sprecare così il tuo regalo?-
TK –Kari…l’unica cosa di cui ho bisogno sei tu, che me ne
faccio di regalini stupidi?-
KARI -…volevo solo farti piacere-
TK (all’improvviso serissimo) –Lo so, ma sappi che non ce
n’è bisogno, io ti accompagno volentieri ovunque tu voglia andare, l’importante
è che tu sia con me-
Kari fece un bellissimo sorriso e lo abbracciò dolcemente.
KARI –Credi che per me non sia la stessa cosa? Ogni tanto
però voglio dimostrarti anch’io qualcosa…-
TK –Allora comprami questo benedetto hamburger-
KARI –Sicuro?-
TK –Al cento per cento-
KARI –Niente cipolla però o non ti bacio per una settimana-
TK –Beh…ripensandoci prenderò delle patatine fritte-
KARI –Come mai prima hai avuto uno sprizzo di affetto così
considerevole? Credo di non averti mai visto così serio…-
TK –Precisamente non lo so…forse solo per ricordarti quello
che provo per te-
KARI –Ma lo sai che non ce n’è bisogno…-
TK –Sai Kari…forse avevo bisogno di ricordarlo a me stesso-
KARI –Che vuoi dire scusa?-
TK –Non che io non sia sicuro di amarti…non pensarlo
neanche…è solo che…non lo so Kari, non lo so proprio…ho delle strane
sensazioni…ho paura-
Gli occhi cerulei del ragazzo si riempirono improvvisamente
di un profondo dolore. Guardava nel vuoto senza sapere perché, si sentiva
gelare. Come fosse un riflesso, quando Kari si accorse della sua espressione lo
strinse forte a sé più che poteva.
TK –Kari…-
KARI –Qualsiasi cosa ti stia succedendo, io non ti
abbandonerò-
TK (si libera dalla stretta) –Scusa non so che mi è
preso…forse solo una piccola crisi. Tutta questa felicità mi è sembrata per un
attimo il preannuncio di una catastrofe, come se da un momento all’altro mi
dovesse cascare il mondo addosso-
KARI –Stai meglio ora?-
TK -..mmm…abbastanza-
KARI (lo bacia dolcemente) –Migliorato?-
TK –Notevolmente! Che ne dici andiamo a casa tua? Ormai sono
le 4.30 e pensandoci bene preferisco assaggiare il gustoso sformato di zucchine
di tua madre più che della disgustosa roba da fast food-
KARI –Non c’è dubbio sei proprio diventato pazzo-
Mimi e Sora erano coperte di sacchetti dalla testa ai piedi,
tra l’una e l’altra i negozi di abbigliamento quel pomeriggio potevano
permettersi di pagare un extra agli impiegati per minimo tre mesi.
SORA –Non avremmo speso un po’ troppo?-
MIMI –Sei impazzita?? Questo è il minimo! Abbiamo scartato
migliaia di cose, avrei voluto tanto quella camicetta rosa!-
SORA –Sei incorreggibile…che si fa ora?-
MIMI –Posiamo tutto il nostro armamento in macchina e
andiamo da Tai, dobbiamo essere lì tra un quarto d’ora e con il traffico che
c’è se arriviamo alle sette è un miracolo-
SORA –Colpa tua, ti avevo detto di non allontanarti troppo
da Odaiba!-
Capitolo 11 *** 12-02-08 - L'amaro sapore della morte ***
ANCORA IO E TE
12-02-08 - L’AMARO SAPORE DELLA MORTE
IZZY –Forza Cody muoviti!-
CODY –Che ne dici di darmi una mano invece? Non è fatto di
piume ‘sto coso!-
KEN –Non potevi portare il portatile?-
IZZY –Quello lo uso solo per scrivere le tesi d’università,
tutti i dati importanti sono sul computer normale. E’ molto più sicuro, è più
facile rubare un portatile che un pc pesante e di vecchio modello come quello-
YOLIE –Io invece ne ho appena comprato uno stupendo!-
IZZY –C’è da dire che tu non paghi l’università e non vivi
in una casa in affitto, comunque l’importante è che il mio vecchio bidone
funzioni ancora bene-
CODY –La piantate di parlare e suonate il campanello? Io ho
uno schermo in mano e devo ancora prendere il resto!-
KEN –Giusto-
DLIN;DLON
TAI –Puntuali come al solito, come va ragazzi?-
IZZY –Non c’è male…su Cody porta tutto dentro-
CODY –Manco fossi il suo facchino…e tu Ken datti una mossa
vai giù e piglia il resto-
TAI –Ehi Cody ti sei fatto in vena un po’ di caffè?-
IZZY –Lascia perdere è un tantino agitato, sono ore che
piglia ordini…ora è meglio che vada ad aiutare Ken-
YOLIE –Vieni con me Tai cominciamo a montare il tutto-
TAI –Di che hai bisogno?-
YOLIE –Una presa multipla e un attacco per l’elettricità-
TAI –La presa vado a prendertela in cucina. Usiamo l’attacco
in camera mia, di a Cody di portare tutto lì, ci sono anche Kari e Tk-
YOLIE –Spero di non disturbarli…ehi Cody dove vai?-
CODY –Boh…dimmelo tu dove lo metto ‘sto affare?-
YOLIE –Vieni con me-
Entrambi si diressero versa la camera di Tai, trovando Kari
e Tk, diversamente da ogni altra aspettativa più sconvolgente, abbracciati sul
letto ad ascoltare la radio-
YOLIE –Ciao ragazzi, siamo arrivati!-
KARI –Miya! Ciao Cody!-
CODY –Credimi Kari vorrei salutarti in modo più piacevole ma
sono proprio di pessimo umore-
YOLIE –Il ragazzo non sopporta di essere trattato come uno
schiavetto da Izzy-
CODY –Di positivo c’è che posso liberarmi di questo peso-
TK –Hanno suonato…vado ad aprire io-
Dopo che il ragazzo si allontanò dalla stanza Yolie si
rivolse all’amica.
YOLIE –Sbaglio o Tk è un po’ giù di corda?-
KARI –Nulla di grave non preoccuparti. Piuttosto Ken dov’è?-
YOLIE –Con Izzy, stanno finendo di trasportare il computer.
Se partiamo lui non viene però, alle sette va all’aeroporto come stabilito e
torna solo se necessario-
TK –Ragazzi ho recuperato i dispersi. Suonavano il
campanello da un’ora, qualcuno si è dimenticato di lasciare la porta aperta-
YOLIE –Non guardate me era Tai l’ultimo!-
TAI –Come no! Ecco la presa sbadata. Vecchio Izzy, puoi
procedere se vuoi-
IZZY –Visto che manca parecchia gente all’appello comincerò
col trasferire sul D-3 di Ken un geniale programmino che ci permetterà di
tenerci in contatto. Per entrare a Digiworld come sai basta il solo potere del
digivice-
KEN –Se non ci fosse Izzy bisognerebbe inventarlo-
IZZY –Ti ringrazio ma ora è meglio pensare a cose più
urgenti. Qualcuno è così gentile da tentare di rintracciare Mimi, Sora, Davis,
Matt e Joe?-
KARI –Ci penso io-
CODY –A proposito di Davis credo che sia appena arrivato.
Solo lui suona il campanello per 10 volte di seguito-
KARI –Gli apro io visto che devo andare a prendere il
telefono-
TK –Meglio che la segua…-
KEN –Non hai tutti i torti-
Nell’ingresso…
KARI –Davis! Sei arrivato finalmente dov’eri?-
DAVIS –Kari amore! Perdonami ma mi ero addormentato mentre
studiavo-
TK –Da quando studi Davis?-
DAVIS –Tk che coincidenza…-
KARI –Già…anche se non avevo chiesto guardie del corpo
(guarda Tk con sguardo infuriato)-
DAVIS –Ehm…-
KARI –Davis vai pure in camera mia ci sono già gli altri, io
devo fare due chiacchiere col qui presente-
DAVIS (mentre si allontana) –Evvai adesso litigano…-
TK –Prego?-
DAVIS –Ehm…nulla…vado via-
TK –Dunque?-
KARI –Dunque la devi smettere!-
TK –Non mi sembra di aver fatto nulla di particolarmente
sbagliato-
KARI –Senti mi da fastidio! Non sopporto che tu mi stia
sempre appiccicato quando parlo con Davis! Adesso non posso neanche aprirgli la
porta?-
TK –Ma lo vedi come si comporta? E poi scusa ti da fastidio
la mia presenza, è questo che vuoi dire?-
Intanto nell’altra stanza…
DAVIS –Ciao ragazzi!-
TUTTI –Ciao!-
TAI –Dove hai lasciato mia sorella e Tk?-
IZZY –Shhh…sentite…stanno discutendo!-
YOLIE –Che hai combinato idiota?-
DAVIS –Perché dev’ essere sempre colpa mia! Non ho fatto
niente di male, mi sono limitato a entrare in casa-
KEN –Zitti che ascoltiamo!-
Torniamo alla discussione….
KARI –Non sei tu! E’ il fatto che non mi dimostri di avere
un briciolo di fiducia in me, è questo che mi fa imbestialire-
TK –Va bene allora vai pure a quel paese con tutti gli
uomini che vuoi!-
KARI –MA LO VUOI CAPIRE CHE AMO SOLO TE BRUTTO CRETINO! NON
ME NE FACCIO NIENTE DEGLI ALTRI!-
TK (con un dolce sorriso) –Stupida…-
KARI –Imbecille geloso…-
TK –Scusa…-
Si avvicinò a lei e la baciò con tutta la dolcezza che gli
fu possibile comunicare.
KARI –Che ne dici torniamo di là?-
TK –Se proprio dobbiamo…-
Le mise un braccio sulla spalla e insieme si avviarono.
Quando entrarono videro tutti scoppiare a ridere, tranne Davis-
TK –Beh?-
TAI – Avete superato il record ragazzi…addirittura 2 minuti
di litigio!-
DAVIS –Io non lo trovo così divertente…-
KARI –Molto spiritosi…-
I due si sedettero per terra con gli altri e ovviamente
Davis si spostò di fianco alla ragazza abbracciandola amichevolmente.
All’inizio lei non disse nulla ma le allungate di mani che arrivarono di lì a
poco fecero imbestialire Tk.
TK –Ehi, giù le mani o te le taglio-
Stavolta Kari guardò il fidanzato con un sorriso e Davis
prese la saggia decisione di allontanarsi da lei. Poi il fratello di Matt si
limitò a sussurrare “Stavolta aveva esagerato”, ottenendo così un altro degli
stupendi sorrisi di Kari.
IZZY –Senti Davis, visto che non hai nient’altro da fare che
rompere le scatole vai a farmi un favore. Trova un negozio e compra un cavo
telefonico. Il mio non va bene, ci vuole una presa tripolare-
DAVIS -???-
IZZY –Tu chiedi al commesso “vorrei una presa telefonica
tripolare” e vedrai che capirà-
DAVIS –Ok ho capito…mi levo dai piedi-
YOLIE –Se lo meritava…-
KEN –Poveraccio…ehi ma…e gli altri?-
KARI –Accidenti mi sono dimenticata di chiamarli! Provvedo
subito-
TK –Strano che mio fratello sia in ritardo, ha anche la
moto-
TAI –Arriverà vedrai…-
TK –A te è passato il malumore?-
TAI –Non farmici ripensare o mi deprimo di nuovo-
Dopo mezz’ora, Mimi e Sora non erano ancora arrivate a casa
di Tai, e un ‘improvvisa coda contribuì a rallentarle.
MIMI –Maledizione che sarà successo ancora?-
SORA –Credo sia un’ incidente…maledizione siamo quasi arrivate!-
MIMI –Che ne dici andiamo a dare un’occhiata?-
SORA –Se proprio insisti, piuttosto che stare ferme…-
MIMI –Ehi guarda ma quel ragazzo è Davis!-
SORA –Cosa? E’ lui il ferito?-
MIMI –Figurati sta benissimo, chi l’ammazza quello, è in
piedi…la sua bici è per terra…-
SORA -…ha lo sguardo fisso a terra…avviciniamoci-
Quando furono a circa cinquanta metri Sora sobbalzò davanti
alla scena che aveva davanti agli occhi. C’era un lago di sangue per terra, e
un po’ se ne poteva intravedere sulla fiancata destra di un camion senza un
autista parcheggiato su un lato. Pensò che doveva esserci stato uno scontro
molto violento. Poi vide il guardrail sfondato e oltre a quello la cosa
peggiore che avesse potuto vedere in quel momento. C’era una moto sul bordo della
strada, una moto che conosceva bene. Sconcertata non ebbe il tempo di pensare e
si girò di nuovo a guardare Davis con lo sguardo fisso al terreno. Poi se ne
accorse, era uno sguardo fisso nel vuoto, non sapeva come ma riusciva a vedere
il ragazzo tremare. Subito seguita a ruota da Mimi arrivò correndo vicino a
lui.
SORA –DAVIS!
DAAAAVIS! CHE E’ SUCCESSO DAVIS DIMMELO!-
DAVIS -…-
SORA –QUELLA NON E’ LA MOTO DI MATT…VERO??-
DAVIS -…-
SORA –E’ UGUALE MA NON E’ LA SUA!-
Parlava, pur sapendo che ciò che stava dicendo era solo una
grandissima stronzata. In cuor suo sapeva già cos’era successo, ma il cervello
non se ne era ancora accorto.
SORA –DAVIS CRISTO DIMMELO! CHE E’ SUCCESSO?-
Quando il ragazzo alzò lo sguardo, e il suo viso apparve
rigato di lacrime, allora tutto sembrò più chiaro.
Un secondo, due.
Sora cadde per terra urlando con tutta la forza che aveva in
corpo, come se volesse sputare fuori i pezzi del suo cuore frantumato. Dietro
di lei, una ragazza i cui occhi si erano spenti perse i sensi.
Jou Kido stava finendo di trasportare gli ultimi materiali
più in fretta che poteva, doveva andare da Tai ed aveva già parecchio ritardo.
Sentì un leggero dolore alla schiena. Certo non era il massimo fare il facchino
in ospedale per guadagnarsi da vivere ma pensò che per un futuro medico potesse
essere un ‘esperienza utile. Senti un tizio gridare e si girò.
INFERMIERE -EHI TU! PARLO CON TE!-
Il ragazzo si puntò un dito addosso.
JOE -Che dici a me?-
INFERMIERE –Si idiota! Presto corri al pronto soccorso c’è
bisogno di una mano. C’è stato un’ incidente grave…c’è un ragazzo in pericolo
di morte, ci sono pochi ausiliari e bisogna preparare urgentemente la sala
operatoria e mi hanno detto che studi medicina-
JOE –Ehi un attimo! Io sono solo un portantino non sono in
grado di aiutare nessuno-
INFERMIERE – C’è sempre tempo per imparare…adesso muoviti
l’ambulanza arriverà a momenti!-
JOE –Corro…-
Il giovane rimase leggermente perplesso, ma decise comunque
di eseguire l’ordine che gli era stato impartito. Quando arrivò al pronto
soccorso l’ambulanza stava frenando di colpo dopo una corsa scatenata. Due
uomini scesero velocemente con una barella in mano. Joe assistette impietrito
alla scena.
UOMO 1 – Maledizione non c’è tempo…perde troppo sangue!-
UOMO 2 –Teniamo duro sembra che respiri ancora! Corriamo in
sala operatoria-
UOMO 1 –Si…ragazzo prendi il defibrillatore…se smette di
respirare è finita!
Joe eseguì velocemente il compito e seguì nella corsa i due
uomini, cercando inutilmente di osservare da vicino il volto del ragazzo. Si
era ben accorto però che il viso era completamente coperto di sangue, e in
alcuni tratti maciullato, un rigurgito gli salì su per la gola.
UOMO 1 –Fermo, aspetta!…non respira accidenti non respira
più-
UOMO 2 –Svelto tu dammi
quell’aggeggio!-
Joe glielo porse senza avvicinarsi alla barella..
UOMO 1 – Forza…1..2..3..dai…-
UOMO 2 – Non mollare ragazzo-
UOMO 1 –1..2..3..accidenti non si riprende…-
UOMO 2 –Riprova maledizione-
UOMO –1..2…non c’è nulla da fare…l’abbiamo perso cazzo!-
In quel momento arrivò un medico seguito da un poliziotto.
DOTTORE –Mio dio…perché non è in sala operatoria?-
UOMO 2 –Ci dispiace…non ce l’ ha fatta…è crollato prima-
Il dottore coprì con il lenzuolo il viso del deceduto,
impedendo di nuovo a Joe, che si era avvicinato, di osservare il suo viso.
POLIZIOTTO – Mi rincresce…aveva tutta la vita davanti. Scusa
mi faresti un favore? Sei un ausiliario no?-
JOE –Più o meno…-
UOMO 1 –Ci ha aiutato anche lui, ha avuto molto sangue
freddo-
DOTTORE –Ti conosco, tu sei Kido, lavori qui per frequentare
l’università di medicina-
JOE –Si…-
DOTTORE –Che hai ragazzo?-
JOE –Nulla…solo una brutta sensazione…cosa posso fare per
lei?-
DOTTORE –L’incidente ha coinvolto molte persone e io ho
bisogno di questi due infermieri per i controlli, potresti andare a comunicare
il decesso e portare il cadavere in camera mortuaria? L’agente provvederà a
fornirti i dati del ragazzo-
POLIZIOTTO –Già, per fortuna un testimone ha riconosciuto il
soggetto. Ecco qui la sua scheda: Yamato Ishida, 20 anni-
DOTTORE –Credi di riuscire a compiere l’operazione o non te
la senti? Dopotutto è la prima volta che hai a che fare con un morto…ehi mi
senti? Che hai? Ci sei??-
Non si muoveva. Lo sguardo come bloccato. Dopo qualche istante
riacquistò lucidità.
JOE -…n-no…non si preoccupi…vado io-
Era passata circa un ora. Davis era appena stato esaminato
da un medico, dopo essere appena uscito da uno stato di trans assoluta.
DOTTORE –Sicuro di stare bene? Non hai altre escoriazioni?-
DAVIS –No…sto benissimo-
DOTTORE –Sei in pessimo stato ragazzo…psicologico intendo.
Non posso lasciarti uscire e oltretutto sei un minorenne. Meglio se passi la
notte qui in ospedale come le tue due amiche, intanto ti rinfrescherai le idee.
Provvederò ad avvisare i tuoi genitori-
DAVIS –Rinfrescarmi le idee…CHE DIAVOLO DOVREI RINFRESCARE?
UN MIO CARISSIMO AMICO E’…-
Le lacrime cominciarono di nuovo a scendere dai suoi occhi.
La realtà era dura da ammettere, in cuor suo sperava ancora che fosse solo un brutto
incubo.
DOTTORE –Devi farti coraggio…ma adesso potresti commettere
una sciocchezza. Meglio se resti qui-
Davis annuì.
DAVIS –Come stanno…le ragazze?-
DOTTORE –Una è ancora svenuta, ma nulla di grave…l’altra si
è appena svegliata-
DAVIS –Posso vederla?-
DOTTORE –Si, vieni, ti accompagno-
Il giovane non riuscì all’inizio a mantenersi in piedi, il
dolore lo aveva sfiancato anche fisicamente. Dopo aver percorso pochi metri
sorretto dal dottore, ricominciò riprendere forza. Intanto,erano arrivati a destinazione.
DAVIS –Vado da solo grazie-
DOTTORE –Come vuoi…-
Davis aprì la porta lentamente e vide Sora seduta su una
sedia vicino alla finestra. Sembrava intenta ad ammirare il paesaggio,mentre
Mimi sembrava beatamente addormentata nel letto di fianco. Lui si avvicinò.
DAVIS –Sora…-
SORA (voltandosi) –Davis…hai gli occhi completamente
viola…non dovresti piangere così tanto-
DAVIS -…ma che dici…-
SORA –Hai voglia di fare una passeggiata in giardino con
me?-
DAVIS -…-
Le mani stavano tremando mentre trasportava la barella. Era
avvolto in un bagno di sudore e sentiva di crollare da un momento all’altro. Ma
doveva resistere. Doveva fare quest’ultima cosa per lui. Ad un tratto vide
l’entrata della camera mortuaria. Velocemente e in preda al panico lasciò la
barella all’addetto del posto e scappo via correndo più veloce che poteva…
“Ce l’ ho fatta Matt…anzi…ancora no”
Lungo la corsa incontrò il poliziotto di prima.
JOE –anf..anf…salve…cercavo proprio lei…-
POLIZIOTTO –Ehi ma che ti salta in testa?-
JOE –Chi c’era come testimone all’incidente? Chi le ha
riferito l’identità del ragazzo?-
POLIZIOTTO –Un ragazzino…dovrei avere scritto tutto
qua…ecco: Daisuke Motomiya . Insieme a lui sono state ricoverate Sora
Takenouchi e Mimi tachikawa.
JOE –Oddio…come stanno?-
POLIZIOTTO –Puoi accertartene tu stesso, basta chiedere
all’ufficio informazioni il numero della camera-
JOE –La ringrazio…-
Scappò via di nuovo veloce come un fulmine, chiese il numero
di stanza e dopo dieci minuti di ricerche arrivò. L’unica cosa che vide fu
Mimi, beatamente addormentata.
Si avvicinò lentamente a lei e la accarezzò. Poi le prese la
mano e iniziò a parlarle.
JOE –Ehilà mia piccola Mimi…alla fine vedo che stai bene,
come se non fosse successo nulla-
Si fermò qualche istante a guardarla
JOE –Sai non vorrei proprio essere io quello che al tuo
risveglio dovrà dirti che non è stato solo un incubo…maledizione…devo già fare
troppe cose. E’una cosa molto macabra da dire ma…ho addirittura portato in
camera mortuaria il cadavere di uno dei miei migliori amici. Non perché fosse
mio dovere ma ho pensato che…glielo dovevo. Dovevo dimostrargli di avere
coraggio e sangue freddo, cose che è stato lui stesso ad insegnarmi, a me che
ero un povero vigliacco. E adesso sai che mi tocca fare? Non devo assolutamente
piangere…mi sto trattenendo anche adesso…non devo. Se piango io è finita…invece
devo prendermi cura di voi, sono il più grande e non mi sono mai preso cura di
voi. Adesso voglio farlo. Voglio farlo per Matt…per reagire meglio alla sua
morte e per dimostrare a me stesso che non sono più un vigliacco. Ho giurato
che se non ci riesco mi ammazzo, lo faccio sul serio. Se avessi avuto più
coraggio forse adesso tu staresti con me invece che con Izzy, non sarei stato
costretto da mio padre a fare il medico e…la mia vita sarebbe stata
completamente diversa…oddio è successo tutto così in fretta-
La ragazza si svegliò e si sorprese quando vide chi c’era
accanto a lei.
MIMI –Joe?-
JOE –Mimi aiutami a non piangere…-
MIMI –Joe…non c’è bisogno che cerchi di ricordarmi la
faccenda, so già che è tutto vero-
JOE –Mimi…-
MIMI –Guarda che mi ricordo tutto perfettamente…e poi ti ho
sentito parlare. Dovresti essere tu a dirmi di non piangere-
JOE –Non ti riconosco…-
MIMI –Che ti aspetti che mi metta a piangere per due mesi
interi? Non possiamo farci nulla capito? Non siamo noi quelli a doverci
dispiacere!-
JOE –Ma…-
MIMI –Io sono stata la prima a crollare al suolo quando ho
saputo la faccenda…ma poi ho pensato a Sora, a Tk…a Tai. Se ci lasciamo andare
noi chi li fermerà dal commettere qualche sciocchezza? Soraha un bambino da crescere, Tk una ragazza
che lo ama più della sua vita e un’intera vita d’avanti, e Tai…beh lui è nella
peggiore situazione…sai cosa intendo-
JOE –Sei diventata forte…-
MIMI –Anche tu Joe…adesso abbiamo una missione da
compiere…però adesso posso chiederti una cosa?-
JOE –Tutto quello che vuoi-
MIMI –Almeno con te…posso piangere?-
JOE (lacrimando)–Volevo farti la stessa domanda-
IZZY –Dio mio ma che diavolo stanno facendo? E Davis, se l’è
andato a fabbricare il cavo del telefono?-
YOLIE –Accidenti sono le 6.30!!-
KEN –Caspita devo andare! E anche in fretta!-
TK –Beh…ci salutiamo qui-
KEN –Benissimo, ciao a tutti ci vediamo tra un mese!-
KARI –Veloce e spontaneo-
DRIIIN; DRIIIN
TAI –Yolie! Che ne dici di rispondere mentre stai uscendo??-
YOLIE –Ho fretta!-
CODY –Calmi vado io…pronto?-
< JOE > Cody…sono Joe…venite all’ospedale…tutti
quanti-
TU TU TU TU
CODY –Ma che diavolo… !!-
TAI –Chi era?-
CODY –Dobbiamo correre all’ospedale-
KARI –Cosa?-
CODY –Era Joe, dobbiamo andare tutti in ospedale-
TAI –Ha detto perché?-
CODY –No ma ho un brutto presentimento-
Kari si accorse dello sguardo preoccupato di Tk.
KARI –Tk…che hai?-
TK –Devo andare a casa…-
KARI –Ma hai sentito dobbiamo andare in ospedale-
TK –Andate avanti io vi raggiungo…devo assolutamente trovare
Matt-
Detto questo corse via, mentre gli altri dopo un attimo di
perplessità si avviarono verso l’ospedale.
Davis e Sora stavano passeggiando nel giardino
dell’ospedale. Ancora non si erano rivolti la parola. Poi Davis tentò di aprire
un discorso, anche se un po’ bruscamente.
DAVIS –Sembra che non te ne freghi niente…passeggi come se
niente fosse, come diavolo fai?-
SORA –Beh…in effetti non mi importa più di tanto…-
DAVIS –Ma che dici sei impazzita per caso?-
SORA –Affatto…non mi importa più di tanto perché tra poco…lo
rivedrò-
DAVIS –Cosa?-
SORA –E’ questione di tempo, quando mi faranno uscire da
questo lurido buco tornerò a casa, prenderò il primo coltello che mi capiterà a
tiro e mi taglierò le vene-
Davis fu colpito dalla disinvoltura con cui Sora pronunciò
quelle parole.
DAVIS –Stai scherzando…vero?-
SORA –Mai stata così seria…-
DAVIS –Ma tu…tu
non puoi! Farai soffrire tutti!-
SORA –Non più di quanto soffriranno per Matt-
DAVIS –Non te lo permetterò! Non uscirai da qui finché non
tornerai di nuovo normale!-
SORA –Sono perfettamente normale! Che dovrei fare secondo
te? Crescere un figlio da sola? Soffrire per l’eternità?-
DAVIS –Aspetti…un bambino-
SORA –Mi stupisce che tu ancora non lo sappia-
DAVIS -…Allora fallo per lui!-
SORA –Eh?-
DAVIS –Vivi per lui se non vuoi farlo per te! Lui non ha
colpa! Non puoi farlo morire! Ha bisogno di te e vuole che tu lo dia alla luce!
Non devi buttare tutto all’aria, insieme ce la farete. Anche se Matt non ci
sarà, avrai sempre lui su cui poter contare-
SORA -…-
DAVIS –Lui vuole vivere…e tu devi aiutarlo-
SORA –Ne sei sicuro?-
DAVIS –Anche Matt lo vorrebbe, non te lo perdonerebbe mai se
lo uccidessi-
SORA –Davis…-
LA ragazza si gettò tra le braccia dell’amico piangente. Lui
si sentiva soddisfatto, ma aveva esaurito tutta la sua fermezza e il suo
coraggio per dire quelle parole, e si lanciò anche lui in un pianto
liberatorio.
Tk si stava dirigendo verso l’ospedale. Non aveva trovato
Matt da nessuna parte e questo gli faceva gelare il cuore. Il suo cervello
stava già ipotizzando la teoria più disastrosa. Arrivò correndo come un lampo
nell’atrio dell’edificio e si bloccò di colpo quando vide davanti a sé tutti i
suoi amici. La scena lo lasciò allibito. Tutti erano in preda ad una crisi di
pianto, soprattutto Kari, che era accasciata per terra. Vide che Ken stava
stringendo Yolie, evidentemente non era più partito. Vide che Matt, mancava
all’appello.
Ciò che più lo colpì fu l’atteggiamento di Tai: era l’unico
che rimaneva fermo, appoggiato alla parete, con sguardo apparentemente
indifferente. La cosa, non sapeva perché gli faceva saltare i nervi. Pensò di
rivolgersi a lui, visto che gli altri non sembravano nelle condizioni più
adatte per esprimere opinioni.
TK –Tai…-
TAI -…sei arrivato-
JOE –Tk…sei tu-
KARI(in preda ai singhiozzi) –Oh no…Tk!-
TK –Kari…cos’ hai? Che ti è successo?-
MIMI –Meglio che tu ti metta comodo…e ti prego…cerca di
accumulare tutta la calma che hai in corpo-
Già al suono di quelle parole Tk non si sa come, aveva in
fondo capito la situazione, e stava quasi per scoppiare, ma preferì sentire con
le orecchie la verità.
TAI –Stava parlando con me Mimi…chiudi il becco-
MIMI –Ma quando la smetterai eh? Razza di idiota, piantala
con quell’atteggiamento, FAI VENIRE I NERVI A TUTTE LE PERSONE QUA DENTRO!
CREDI CHE SIA COSì STUPIDA DA CREDERE CHE DAVVERO NON TI IMPORTI NIENTE? -
TAI –Non ti scaldare…su avanti Tk, cosa avevi da dirmi?-
Mimi sentendo le parole dell’amico cominciò ancora una volta
a versare lacrime. Sora fece il chiaro gesto di tapparsi le orecchie, come per
rifiutare il comportamento immaturo e insopportabile di Tai. Gli altri lo
guardavano con disprezzo, alcuni anche con pietà, perché in fondo sapevano cosa
albergava nel suo cuore.
TK –D-Dimmi…dimmi che è successo…-
TAI –Cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa di grave?-
TK –Piantala di prenderti gioco di me…su avanti parla
chiaro-
TAI (fa un sorrisetto sarcastico)–Dì un po’…senti uno strano
presentimento?-
TK –Vediamo un po’ se interpreti la situazione…entro, vedo
tutti che si danno alla disperazione, la mia ragazza piange come una
frossennata e mi guarda con occhi pietosi, Mimi che ti rimprovera…tu che dici
va tutto bene??-
TAI –Perché sei qui a chiedermi cos’è successo…tu lo sai
già-
TK –Sai cosa mi stupisce…la tua beata indifferenza e il tuo
menefreghismo in mezzo a questo mare di lacrime, devo dedurre che qualunque
cosa sia successa non ti tocca minimamente vero?-
TAI –L’ hai detto tu non io…-
TK –Poche chiacchiere…-
TAI –Bene…l’hai voluto tu…ti accorgi di chi manca?-
TK -…continua…-
TAI –Non credo sia il caso…sei sveglio, avrai già compreso
la situazione-
TK (visibilmente arrabbiato) DIMMI CHE DIAVOLO E’ SUCCESSO
MALEDIZIONE!!-
TAI –Vuoi proprio saperlo? Ti accontento subito! Il tuo caro
fratellino è crepato, si è spiaccicato contro un camion e adesso è all’altro
mondo per questo sono tutti tristi, chiaro il concetto??-
Tk rimase immobile per una manciata di secondi. Non fu
sorpreso più di tanto, forse il suo cuore sapeva davvero cos’era successo. In
compenso una enorme rabbia cominciò a salirgli. Nei suoi occhi apparve una
strana luce, e le lacrime cominciarono a scendere copiosamente. Con le mani che
tremavano dall’ira si avvicinò al ventenne e lo attaccò al muro prendendolo per
il colletto.
TK –Maledetto…MALEDETTO BASTARDO!!-
TAI –Su avanti picchiami moccioso…sei solo un vigliacco!!-
KARI –Tk fermo ti prego!!-
TK –Chiudi il becco…io lo ammazzo questo stronzo!-
JOE –Mimi cerca di fermarli, vado a chiamare qualcuno…è in
preda alla rabbia…ha una crisi-
MIMI –Ma io…-
IZZY (le mette una mano sulla spalla) –Vai pure Joe…ci penso
io-
TK (sempre rivolto a a Tai) –Non te ne importa nulla vero?
Adesso potrai liberamente fotterti la sua ragazza, non aspettavi altro!!-
IZZY –Avanti Tk smettila! Ken, Cody datemi una mano!-
I tre riuscirono a staccare i due contendenti. Tk era ancora
però in preda alla rabbia, si gettò sul pavimento urlando parole sconnesse e
tirando pugni per terra con tutta la forza che aveva, ferendosi alla mano
destra. Proprio in quel momento arrivò Joe con due infermieri, che misero il
ragazzo su una barella e lo bloccarono con delle cinghie, come un malato
mentale, facendoli un’iniezione di tranquillante che fece sprofondare Tk in un
sonno profondo.
Tutti guardarono la scena attoniti. Kari piangeva ancora di
più vedendo il ragazzo in quelle condizioni.
JOE –Mi dispiace ma è necessario tenerlo qui per un po’…è la
cosa migliore da fare…se lo lasciassimo andare così com’è potrebbe fare qualche
pazzia-
KEN –Adesso credo sia meglio tornare a casa…non possiamo
fare più niente ormai-
MIMI –Hai ragione…-
YOLIE –Ma perché maledizione? Perché è successo??-
JOE –Ragazzi…dobbiamo cercare di essere forti…purtroppo non
c’è un perché…dobbiamo cercare di aiutarci a vicenda…e andare avanti. Sono
sicuro che Matt vorrebbe così-
CODY –E’ successo tutto così in fretta…-
TAI –Vieni Kari…andiamo a casa-
KARI –Non ti azzardare a toccarmi! Vado per conto mio-
TAI –Ma che ti prende?-
KARI –Come hai potuto spiegamelo??Come puoi essere così indifferente? Matt era il tuo migliore
amico!-
IZZY –Lascia perdere Kari…vedi tuo fratello è in realtà
quello che sta soffrendo di più in questo momento, ma è così vigliacco…che pur
di non esternare i suoi sentimenti preferisce ferire quelli degli altri. Quel
povero ragazzo soffrirà le pene dell’inferno per colpa tua! Ha solo 17 anni
come credi che si senta dopo aver sentito le tue parole? Hai fatto in modo che
potesse avere la peggiore reazione del mondo…-
TAI –Credi di sapere quello che provo io?-
IZZY –Lo so di per certo! A me non mi freghi amico non sono
un moccioso, che male ci trovi a piangere eh? Un nostro caro amico non c’è più
e il minimo che puoi fare per ripagarlo e aiutare i suoi cari…invece tu
provvedi a farli soffrire ancora di più quando invece hanno bisogno della tua
comprensione!-
TAI –Chiudi quella fogna Koushiro, non sai di cosa parli-
IZZY –Razza di idiota…vieni Kari ti accompagno io-
KARI -…si-
DAVIS –Sora…tu dovresti rimanere qui ancora per un po’-
SORA –No Davis, ora sto meglio-
DAVIS –Non credo…devi ancora riflettere su tante cose, e
soprattutto su ciò che ti ho detto. Non credo tu ne sia particolarmente
convinta-
Se ne andarono tutti, compreso Joe che ormai esausto poteva
tornare a casa tranquillo, visto che Tk e Sora erano al sicuro nelle mani dei
medici. Quest’ultima non era ancora tornata nella sua stanza ed era rimasta lì
ad osservare Tai che non si era mosso dalla parete.
TAI –Tu non ci vai a casa?-
SORA –Ho deciso di seguire il consiglio di Davis, meglio
rimanere qui per un po’-
TAI –Sono stato freddo secondo te?-
SORA –Parecchio Tai, parecchio-
TAI –Però a te non ti ho fregato…-
SORA –Ti conosco da quando bevevi al biberon-
TAI -…-
SORA –Crescerò il bambino da sola-
TAI –Ah si?-
SORA –Non ho altra scelta, o vivo per lui o vado all’altro
mondo-
TAI –Basta che non conti su di me, non voglio altri problemi
per causa tua-
SORA –Dimenticavo…come può una persona come te mettere da
parte il rancore almeno in un momento simile…-
TAI –Non puoi chiedermi di aiutarti…non sono il sostituto di
Matt…e ce l’ho ancora a morte con te-
SORA –Non ti ho chiesto di essere il sostituto di Matt…ti ho
chiesto di comportarti da amico-
TAI –Non farmi ridere Sora…io sono sempre stato il sostituto
di Matt-
SORA –Sai devo ricredermi…io non ti conosco affatto, non
sapevo fossi così meschino…neanche dopo la perdita del tuo migliore amico
riesci a fare entrare nel tuo vocabolario la parola “perdono”??-
TAI –Non devo avvicinarmi a te, è questo il problema. Non lo
farò né ora né mai, altrimenti mi rovinerai di nuovo-
SORA –Sai un cosa…ringrazio Dio per aver un figlio in
grembo…perché se per riprendermi avessi dovuto contare sull’aiuto di uno come
te a quest’ora mi sarei già buttata da un palazzo…-
La ragazza se ne andò, diretta verso la sua stanza. Tai
abbassò lo sguardo poi parlò con voce abbastanza alta per farsi sentire da lei.
TAI –Fai come ti pare per quel che mi riguarda-
Uscito dall’ospedale il ragazzo andò a rintanarsi in un bar
e bevve fino a scoppiare. Tornò a casa completamente ubriaco, ma nessuno sentì
la sua presenza, erano le due di notte. Si sdraiò sul letto e cominciò a
parlare da solo.
-La sai una cosa Matt…mi senti Matt? Certo che mi senti…ma
perché cazzo te ne sei andato eh? Non stavi bene qui?? Ti stavi per sposare
quel bel pezzo di ragazza di Sora, non era un buon motivo per restare? E hai
anche lasciato un bimbo orfano cristo! E chi se ne occupa adesso eh? Eh? Io non
posso mi dispiace…le ho detto che non posso non ti preoccupare… tu lo sai se no
come va a finire. Io sono pazzo di lei prima o poi le salto addosso se ci passo
troppo tempo insieme…si lo so che tu non vuoi..infatti le ho detto di no…anche
se non sarebbe male scoparsela…ma non ti preoccupare sono un amico fino in
fondo non ti tradisco. Però non voglio che si incazzi con me…perché non torni?
Così è tutto come prima, che ci sarà di bello lassù….-
La sbornia cominciava a passare e Tai cominciava a rendersi
conto di ciò che stava dicendo. Cominciò a piangere tutte quelle lacrime che
prima non aveva versato e che aveva coperto con l’indifferenza. Kari lo sentì e
comprese tutto, quella notte del 12 Febbraio 2008.
Erano passate tre settimane. Il funerale di Matt si era
svolto senza la presenza di Sora e Tk, i quali erano ancora in ospedale. La
ragazza migliorava di giorno in giorno e sembrava avesse superato bene la
depressione, mentre Tk, era ancora molto scosso. Nessuno si era azzardato a
cacciarli dall’ospedale viste le condizioni. Era da molto tempo che erano
ricoverati ma stavano seguendo cure psichiche importanti, e sia amici che
familiari avevano il terrore di vederli distruggersi dopo essere tornati a
casa. Almeno lì, erano al sicuro. Quel giorno Kari trovò il coraggio di andarlo
a trovare.
KARI -Permesso…si può entrare?-
Il ragazzo era sul letto con le braccia incrociate dietro
la testa, con uno sguardo molto indifferente quando si accorse della presenza
della ragazza.
TK -Sei proprio l’ultima persona che vorrei vedere in
questo momento-
KARI -Wow….che accoglienza-
TK -Che hai fatto per tre settimane?-
KARI -Sono stata male anch’io cosa credi? Il funerale
però mi ha fatto bene…ma non avevo il coraggio di venire, scusa-
TK -Grazie tante per essermi stata vicino…-
KARI -Ti ho già chiesto scusa! Ora sono qui! Com…-
TK -Zitta per favore. Non ho proprio voglia di parlare-
KARI -Volevo solo chiederti come stavi…-
TK -Come pensi che stia? Muoio di felicità! Adesso puoi
andare via per favore?-
KARI -Ma che ti è preso…è necessario trattarmi così? So
che stare qui dentro a prendere farmaci snerverebbe chiunque ma è solo per il
tuo bene. Volevo aiutarti ma vedo che fai meglio da solo! Ti saluto-
TK -Senti Kari mio fratello è morto da tre settimane, non
averne a male ma non ho proprio il tempo e la voglia di badare alla mia
ragazza! Non comportarti da egoista-
KARI -Egoista? La prossima volta farò a meno di
preoccuparmi per te, e se qui c’è qualcuno che ha bisogno di essere accudito
quello sei tu! Devi reagire!-
TK -Credimi ho già reagito abbastanza…vattene-
KARI -Guarda che se esco da questa porta non torno più-
TK -Meglio, te l’ ho già detto non ho proprio il tempo e
la voglia di badare alla mia ragazza-
KARI -Beh per quel che mi riguarda da questo momento tu
non hai più una ragazza-
Kari uscì sbattendo la porta. Appena ebbe messo a fuoco
le parole della ragazza Tk cominciò di nuovo a piangere. Aveva dovuto farlo.
Doveva sacrificare la sua felicità per lei, non poteva permettere che anche la
sua vita cadesse in pezzi. Kari doveva andare avanti, senza di lui.
SORA -Non immaginate quanto mi fa piacere…stare chiusa in
una stanza è insopportabile, non vedo l’ora di uscire-
IZZY -Allora come va? Intendo…-
SORA -Non preoccuparti…sto meglio. Non ho nessun piano di
suicidio tranquilli. Voglio solo pensare a mio figlio in questo momento e
poi…ho accettato la situazione, non posso disperarmi per sempre anche se…non
immaginate quanto mi manca-
IZZY -Manca a tutti noi…-
SORA -Meno male che ho degli amici come voi…non so cosa
avrei fatto da sola…avrei voluto condividere il dolore con Tai ma…-
MIMI -Purtroppo ha reagito peggio di te, è sempre nei a
bar a bere…e non ha la minima intenzione di parlare con te-
SORA -Io ho capito perché si comporta così…ha paura di
avvicinarsi troppo a me, ha paura che io accetti il suo amore…e ha paura che
questo significhi fare un torto a Matt-
IZZY -Anche se non c’è più…non vuole tradirlo…teneva
molto a lui-
SORA -Io voglio solo l’amicizia…ma lui non si fida di me-
MIMI -Credo che più che altro non si fidi di se stesso…ha
paura di non controllarsi-
SORA -Ha detto anche che ce l’ ha ancora con me…-
IZZY -Beh se non nutrisse rancore nei tuoi confronti
sarebbe tutto più facile, sarebbe possibile creare un vero legame di amicizia
perché perdonarti significherebbe…mettere da parte l’amore che prova e
accettare la realtà-
SORA -Hai ragione…è impossibile avere un rapporto
fraterno con chi ami profondamente…-
MIMI -Vedrai che tutto si risolverà…adesso pensa a far
crescere un bimbo forte e sano-
SORA -Sapete…fra un po’ potrò fare l’ecografia…ormai sono
oltre il secondo mese-
IZZY -Finalmente sapremo se sarà un giovanotto o una
signorina…-
SORA -Sento che sarà un maschio…non so perché ma ho
questa sensazione, e se lo sarà sul serio non avrò problemi a scegliere il
nome…avremo un nuovo Yamato in circolazione-
IZZY -Idea splendida-
MIMI -Concordo…senti Izzy, che ne dici di andare a
trovare anche Tk?-
SORA -Lasciate perdere ragazzi…non è una buona idea. Non
è in gran forma e inoltre…lui e Kari si sono appena lasciati…li ho sentiti
litigare prima-
Dopo un’altra settimana Tk venne dimesso, mentre Sora
rimase solo per alcuni controlli al bambino. Tornato a casa, il giovane venne a
conoscenza della partenza del padre e trovò sua madre in condizioni pietose,
soffriva ancora molto per la morte del figlio. Questo non contribuì di certo a
migliorare la sua situazione psicologica. A distanza di pochi giorni ricominciò
a frequentare la scuola, tentando di ignorare Kari più che poteva, anche se lei
non provava minimamente a cercare di parlargli. La sua vita era diventata
opprimente, consolare sua madre e soprattutto soffrire per Kari erano le cose
all’ordine del giorno. Fu tentato più volte di parlare con la ragazza, ma il
suo cervello lo bloccava ogni volta, ripetendogli che era giusto così, che se
fossero tornati insieme, avrebbe solo sofferto come stava accadendo a lui.
Cominciò a mandare all’aria tutto, beveva tutti i giorni e poco ci volle per
farlo cadere di nuovo in uno stato di depressione e le cose stavano
precipitando, quando Kari lo trovò una sera, mentre tornava a casa, sdraiato
vicino ad un palo del parco, come un tossicodipendente della peggior specie.
KARI -Oh mio Dio…Tk sei tu?-
TK (visibilmente ubriaco) -Ehilà bellezza, come ti va la
vita?-
KARI -Hai bevuto?-
TK -Beh…a dir la verità ho preso anche un po’ di
polverina magica, tieni la vuoi provare?-
KARI -Metti via subito quella roba.Chi te l’ ha data?-
TK -Amici…-
KARI -Buttala-
TK -Ma che diavolo vuoi? Non mi parli per settimane e poi
vieni qui e mi dai ordini…-
KARI -Se non sbaglio sei stato tu a cacciarmi dalla tua
vita-
TK -Eh no! E’ qui che sbagli…tu mi hai
mollato!-
KARI -E che dovevo fare…dopo quello che hai detto…vieni
ti porto alla fontana così ti riprendi un po’-
Il ragazzo non si fece pregare e si avviò sorretto da
Kari alla fontana vicino dove si inzuppò letteralmente la testa. Si sedettero
sul prato.
KARI -Stai meglio?-
TK -Un pochino…-
KARI -Perché ti stai distruggendo?-
TK -Non hai visto mia mamma…lei si che si sta ammazzando,
e a me tocca consolarla-
KARI -Al contrario di te tua mamma si sta riprendendo
però…me l’ ha detto Cody-
TK -Non gli si può raccontare niente a quello…-
KARI -Se non è tua madre il problema. Qual è? Posso
capire che ti manchi Matt ma…tu sei forte sono sicura che puoi benissimo
sopportare la crisi, se ci è riuscita Sora…-
TK -Io non ho nessuno per cui vivere…non servo a un
figlio o a nessun altro-
KARI -Non ti azzardare a fare pazzie…a me servi
moltissimo. Mi manchi da morire-
TK -Perché non volevi parlarmi?-
KARI -Potrei farti la stessa domanda-
TK -Lo sai perché…avevo paura-
KARI -Anch’io…molta paura…-
TK -…-
KARI -Perché soffri?-
TK -Perché non posso stare con te…-
KARI -E allora io ti chiedo…perché mi hai respinta a quel
modo quella volta in ospedale?-
TK -Un giorno te lo dirò…per adesso puoi perdonarmi?-
KARI -Non farlo mai più…lascia che io ti aiuti a superare
le difficoltà che stai affrontando-
TK -Mi basta solo che tu sia con me…ti amo Hikari-
Dopo aver riallacciato i rapporti con Kari, Tk smise con
l’alcool e la droga, ma ci ricadde esattamente quattro mesi dopo. Il pensiero
di far soffrire Hikari lo uccideva, non riusciva a toglierselo dalla testa,
soprattutto perché il loro rapporto si faceva sempre più complicato. I continui
sbalzi di umore provocavano liti e disaccordi, che spesso non venivano del
tutto superati. C’erano periodi in cui non si parlavano neanche, non si
toccavano, a stento si scambiavano qualche gesto d’affetto. Sicuro di essere
lui la causa della situazione, chiese a Kari di non vedersi per un po’, per
poter riflettere sulla faccenda. Lei, amareggiata e sicura di un’altra
imminente separazione, decise di chiedere consiglio all’amico Davis, il quale
si fece avanti con lei. Quando tentò di baciarla contrariamente alle
aspettative lei ricambiò per qualche istante, senza riuscire però a continuare.
Aveva ancora Tk nel cuore. Esattamente il pomeriggio successivo alla vicenda
lei, per ripicca al suo comportamento schivo, disse a Takeru che aveva fatto l’amore
con Davis. Il ragazzo, con il mondo crollato addosso, si recò la sera stessa a
casa di Kari, dopo aver bevuto un goccetto di troppo.
DLIIN;DLON
KARI -Arrivo…Tk!-
TK -Qual buon vento…-
KARI -Sei fradicio e…hai uno sguardo orribile…hai bevuto
di nuovo? Non avrai ripreso spero!-
TK -Particolari….dimmi una cosa Kari, noi due non stiamo
più insieme vero?-
KARI -A quanto hai detto tu no…-
TK -Io avevo detto pausa di riflessione comunque…ora stai
con Davis?-
KARI -Non direi…-
TK -Allora ti piace fare la puttana con tutti!-
KARI -Mi fai paura…-
TK -Ci credo amore mio…dì un po’ non c’è nessuno in casa
vero?-
KARI -Che vuoi fare…-
Tk la prese per le spalle e la gettò per terra mettendosi
sopra di lei. La ragazza cominciò a tremare e a piangere.
TK -Se avevi tanta voglia di un bell’orgasmo perché non
sei venuta da me eh? Solo perché sono mesi che non ci tocchiamo credi che non
voglia scopare un po’? Avevi bisogno di qualcun altro? Beh adesso ti dovrai
accontentare di me…-
KARI -Ti prego lasciami…-
TK -Tranquilla, farò una cosa veloce…-
Con uno strattone Kari si liberò e fece per correre via
quando lui le scagliò addosso un vaso. Fortunatamente non venne colpita, ma
entrambi si ferirono con alcune schegge. All’improvviso qualcuno entrò in casa.
TAI -Ma che diavolo…Kari!!-
KARI -Tai aiutami…-
TAI -Takeru…BASTARDO CHE LE HAI FATTO??-
Un colpo secco e potente. Tk giaceva a terra con il muso
spaccato.
TAI -Fuori di qui maledetto drogato!!-
Lo trascinò fuori dalla porta e lo lasciò cadere per
terra, svenuto, sotto la pioggia.
Erano passati due mesi. Tk era ancora in coma e la
situazione ancora non migliorava. Kari era rimasta sempre con lui, tornava a
casa solo ogni tanto per salutare i suoi. Erano le 8 di sera e lei era ancora
lì in ospedale, per tenergli la mano e stagli vicino.
TAI –Posso?-
KARI –Ciao Tai-
TAI –Ti ho portato la cena come al solito-
KARI –Grazie fratellone-
TAI –Allora, che si dice?-
KARI –Dicono che è stabile, ma sono due mesi che dicono che
è stabile-
TAI –Ti vedo preoccupata…-
KARI –Ero sicura che guarisse…ma sto perdendo le speranze-
TAI –Resisti sorellina-
KARI –Non temere, sto bene-
TAI –Non ti lascerà…non può lasciarti-
KARI –Alcuni medici dicono che il fatto di aver assunto
droghe, anche se per un breve periodo di tempo, potrebbe essere fatale,
l’organismo deve essere al massimo in questa situazione-
TAI –Non sentirti in colpa, a quel tempo non potevi fare
niente…-
KARI –E invece avrei potuto fermarlo, ma non avevo capito
ciò che provava, non sono riuscita a capirlo, e l’ ho abbandonato…-
TAI –E’ stato un periodo terribile per tutti…-
KARI –Tai dobbiamo riunirci!-
TAI –Che intendi?-
KARI –Gran parte dei problemi era dovuta al fatto che i
digiprescelti…non erano più tali. Ci siamo separati, ognuno pensava a se stesso…dobbiamo
tornare ad essere gli amici di un tempo. Tu hai messo da parte il rancore per
Sora e questo era il passo più importante…dobbiamo solo riunirci. E solo tu
puoi pensarci-
TAI –Vedi non è così facile…la morte di Matt ha portato alla
luce in tutti noi quella parte di vita durante la quale abbiamo sofferto di
più, e occorre superarla di nuovo per reagire. E non è facile…io ci ho messo
molto tempo-
KARI –Ma ce l’hai fatta…è questo che conta-
TAI –In ogni caso io non posso più essere considerato il leader,
ne ho combinate troppe-
KARI –Senti Tai adesso ti dico come la penso io…adesso la
disgrazia è capitata a Tk, ma se continuiamo così toccherà a qualcun alto e ad
altri ancora. So che sembra non c’entrare nulla ma da quando ci siamo separati
il mondo gira in senso contrario, va tutto storto. Davanti alla morte di un
amico invece di aiutarci a vicenda abbiamo tirato fuori le storie più assurde e
ci siamo rintanati ognuno nel suo oblio, e hai visto come è andata a finire…per
riprendere l’armonia dobbiamo esser di nuovo uniti, ritrovare le nostre
sicurezze…io credo che tutti gli eventi siano collegati in qualche modo-
TAI –Prove da superare…-
KARI –Da superare insieme-
TAI –Devo parlare con Izzy…mi hai fatto venire in mente una
cosa. Tranquilla ci riuniremo vedrai, e credo che non servirà nemmeno il mio
aiuto-
Tai si precipitò con foga a casa di Izzy, gli era venuta in
mente una cosa, una cosa riguardante le indagini che stavano facendo insieme.
Da quando ne aveva sentito parlare dall’amico aveva deciso di unirsi a lui
nella disperata ricerca di un indizio…
TAI (bussando violentemente)–IZZZY!IZZYIZZYIZZY! APRI!-
IZZY –Che cavolo hai da urlare Tai?-
TAI –Scusa ma ho notizie da darti!-
IZZY –Entra…dimmi, qualche novità?-
TAI –Non è proprio un indizio…è una mia ipotesi, una
teoria…forse è infondata ma…-
IZZY –Avanti sputa il rospo-
TAI –Tu mi hai detto che probabilmente tutto è collegato
all’intervento di un nemico che mira a distruggerci colpendo la nostra
emotività, giusto?-
IZZY –Beh…più o meno-
TAI –E se fosse il contrario? Insomma…voglio dire…se invece
di un nemico fosse un amico, e se invece di colpire la nostra emotività
volesse…come dire…rinforzarla?-
IZZY –Eh? Tai ti prego spiegati meglio…-
TAI –Allora faccio un esempio…mettiamo che ci sia un nemico
enormemente forte da affrontare a Digiworld e che sconfiggerlo sia un impresa
disperata…mi segui?-
IZZY –Direi di si, vai avanti-
TAI –Mettiamo che sia così…allora Gennai, per prepararci a
questa battaglia e per renderci più forti nell’animo per affrontarla
degnamente, potrebbe decidere di…addestrarci. Insomma, dandoci delle prove da
superare senza informarci di nulla! La morte di Matt, l’incidente di Tk…sono
prove! Prove per vedere se siamo capaci di restare uniti, se siamo abbastanza
forti, prove per accrescere il sentimento di amicizia che ci lega! Capisci?
Magari Matt adesso è a Digiworld con Gennai, e questo spiegherebbe perché i
collegamenti sono disattivati! Tk si risveglierà presto, forse è solo un
incantesimo o qualcosa mentre Matt tornerà quando le prove saranno finite! E in
effetti hanno avuto anche effetto, ho risolto i rapporti con Sora, l’amore di
Tk e Kari si è rinforzato…allora che ne pensi?-
IZZY –Penso che è una gran cazzata-
TAI -…Cosa?-
IZZY –Svegliati Tai, Matt non tornerà e Tk per adesso non da
segni di vita…probabilmente Digiworld è bloccata perché non abbiamo più
l’autorizzazione di andarci…avranno trovato dei nuovi digiprescelti e magari
noi non serviamo più a niente…non ne ho idea. So solo che non ci sono trucchi,
imbrogli o incantesimi, è la realtà…purtroppo. Vive ancora in noi la speranza
di rivedere Matt, c’è una sensazione che non vuole sparire ma non c’è nulla da
aspettarsi, non c’è più e non tornerà. Anche l’incidente di Tk, è un fatto
accaduto, è realtà, non possiamo essere sicuri del suo risveglio, potrebbe
morire anche lui e non esisterebbe rimedio. Non esistono prove, anzi forse ci
sono, ma sono quelle della vita reale, terrena! Digiworld non ha nulla a che
fare con le nostre vite, non possiamo sempre cercare lì ogni spiegazione…perché
non c’è…-
TAI –Ma tu…sei stato tu a parlarmi di tutti quei fatti
strani, di un collegamento degli avvenimenti…di una speranza-
IZZY –Anche questo è vero ma è stato perché anch’io come te
non ero riuscito del tutto ad accettare la realtà, credevo di averlo fatto ma
non era così…in questo periodo ho invece riflettuto…ho capitò che tutte quelle
teorie, quegli indizi…erano solo convinzioni, roba del tutto inventata dal mio
cervello, in realtà erano solo semplici coincidenze e fatti si strani, ma che
potevano benissimo accadere senza una particolare motivazione-
TAI –Quindi ci hai rinunciato?-
IZZY –Sono stufo di arrampicarmi sugli specchi…non esiste
nessuna teoria, è successo, punto-
TAI –Non è da te…Kari ha ragione, non siamo più quelli di
una volta…-
IZZY –Le persone cambiano…ma cerca di capirmi non posso
stare tutta la vita a cercare qualcosa che non so nemmeno se c’è-
TAI –Se rinunci non lo saprai mai…-
IZZY –Senti Tai…in ogni caso credo sul serio che la tua
ipotesi non possa essere plausibile, sarebbe troppo rischiosa per Gennai una
cosa del genere e comunque ci sono troppe cose che non quadrano…come il corpo
di Matt, che stando a come hai detto tu non è rimasto spiaccicato come quello
che ha visto Joe. In ogni caso se Digiworld è chiuso è chiusa anche questa
storia…se davvero il mondo digitale c’entra qualcosa, non possiamo capire nulla
senza entrarci in contatto-
TAI –E va bene…forse le ho sparate grosse…però promettimi
che se il varco si riaprirà, si riaprirà anche questa storia-
IZZY –Contaci…-
TAI –Senti Izzy, non credi che forse dovremmo…riunirci?
Insomma non ci vediamo più come una volta, prima grandi feste e rimpatriate e
ora…-
IZZY –Il leader richiama il suo gruppo-
TAI –Veramente sono parole di Kari…e poi…insomma non esiste
nessun leader, ognuno lo è per tutti quanti-
IZZY –Forse possiamo confidare su un evento…-
TAI –Tk vero?-
IZZY –Direi che per adesso dipende da lui e poi…sai una
delle mie teorie non la smentisco, sono sicuro che ce la farà-
TAI –Non sai quanto lo spero, io e lui dobbiamo chiarirci-
IZZY –Bene…dovrei andare a prendere Mimi all’università-
TAI –Ci si vede allora-
I due amici si salutarono e Tai si diresse verso la casa di
Sora. Doveva fare da babysitter a Yamato junior.
TAI –Sora sono io apri…oggi non mi ascolta nessuno-
SORA –Arrivo…ero sotto la doccia, ecco entra-
TAI –E il piccolo?-
SORA –Beh…dorme, per fortuna! Oggi mi ha fatto dannare! Vuoi
qualcosa da bere?-
TAI –No grazie, sono venuto a prendere Yamato ma se dorme…-
SORA –Figurati questione di minuti, fra un po’ urlerà e
attaccherà a piangere fino a domani-
TAI –Vorrà dire che aspetterò-
SORA –Senti ho cercato di chiamarti tutto il giorno per
avvisarti che non c’era bisogno che badassi a lui, sono riuscitaad ottenere il pomeriggio libero, mi
dispiace sei venuto qui per niente…-
TAI –Ho dimenticato il cellulare a casa in effetti comunque
no problem, tanto non ho nulla da fare. Anzi, che ne diresti, quando il bimbo
si sveglia, di fare una passeggiatina nel parco? Così prenderemo tutti e tre un
po’ di aria fresca-
SORA –Sai che è proprio un’ottima idea?-
TAI –Modestamente…-
SORA –Tai…?-
TAI –Mi dica-
SORA -Sono felice di come le cose stanno andando fra noi…-
TAI –Beh a dirla tutta anch’io, non credevo di essere capace
di essere così…platonico-
SORA –Tai, io so cosa provi ma, insomma devi vedere altre
persone non puoi restare legato a me per qualcosa che forse non mi sentirò mai
di darti-
TAI –Se non vedo altre persone è solamente perché non ne
sento il bisogno per adesso. Non ho proprio voglia di una ragazza in questo
momento…-
SORA –Beh in effetti la situazione non è delle migliori…-
TAI –Sora io di sicuro ti voglio un gran bene, ma l’amore,
beh quello sono sicuro che sparirà…prima o poi. Se mi legherò ad un’altra persona,
se ne andrà. Però una cosa non cambierà mai, sarò per sempre il tuo migliore
amico-
SORA –Lo so Tai, anch’io ti darò la mia amicizia per sempre.
Non so se troverò la forza e il coraggio di stare con un uomo, non so se sarai
tu o qualcun altro. Voglio solo aspettare il destino e ascoltare il mio cuore…e
quel che sarà, sarà-
TAI –Aspetteremo…per adesso e per sempre però…-
SORA -…amici-
Si guardarono in silenzio per un’interminabile istante. Il
pianto di unneonato interruppe quel
momento di silenzio.
SORA –Che ti dicevo? Eccolo di nuovo sveglio e pimpante!-
TAI –Bene, io vi aspetto qui…preparatevi che poi andiamo-
Dopo circa un quarto d’ora Sora si presentò vestita e
truccata a dovere per l’occasione, con la culla nella quale giaceva il bambino,
anche lui in tenuta da passeggiata.
TAI –Ehi stiamo solo andando al parco…c’era bisogno di
mettersi in ghingheri?-
SORA –Che c’è di male…non usciamo quasi mai a divertirci
dopotutto-
TAI (prendendo la carrozzina)–Ok, direi che possiamo andare,
destinazione parco!-
Ken si stava dirigendo a casa di Yolie per salutarla, era il
suo orario di riposo. Il mese prima infatti, aveva ricevuto la comunicazione
dalla comando di polizia di Tokio che lo informava del posto che si era
liberato per l’addestramento in caserma. Lui ovviamente, aveva accettato,
vedendo in quell’occasione l’ultima possibilità dopo quella di Sapporo alla
quale aveva rinunciato. Una Yolie diversa dal solito aprì la porta al giovane
in divisa.
YOLIE –Ken…ciao…entra-
KEN –Ma che hai? E’ successo qualcosa di grave?-
YOLIE –No…però….-
KEN –Me lo dici o no che succede?-
YOLIE –Niente lascia perdere…vado da Kari-
KEN –Ehi aspetta! Vengo con te!-
YOLIE –No lascia stare…vado da sola-
Il ragazzo stavolta si infuriò. Non riusciva a capire quel comportamento.
La trattenne per un braccio mentre lei stava scappando via.
KEN –MI VUOI SPIEGARE?-
YOLIE –Ho solo voglia di stare da sola ok? E voglio andare a
trovare la mia amica in ospedale, c’è qualcosa di strano in questo?-
KEN –Non prendermi in giro da quando in qua tu hai voglia di
stare da sola?-
YOLIE –Ken, lasciami…-
KEN –Se è qualcosa di cui non vuoi parlarmi non importa, va
bene lo stesso. Basta che mi guardi negli occhi e mi giuri che non è nulla di
grave e che non devo preoccuparmi-
YOLIE –TI HO DETTO DI LASCIARMI! SE NON TI FIDI DI ME AFFARI
TUOI, ADESSO DEVO ANDARE!-
KEN –Ok…vai pure dove vuoi…scusa se sono venuto a trovarti-
YOLIE –E PIANTALA DI FARE L’OFFESO!-
KEN –OFFESO UN CORNO! MI HAI IMPLORATO DI LASCIARTI ANDARE
ADESSO ZITTA E VAI!!-
Yolie non aveva mai visto Ken così arrabbiato. Era sempre
stato docile come un cagnolino, le faceva quasi paura. Decise che andarsene era
la cosa migliore, d'altronde non poteva dirglielo…non ci sarebbe mai riuscita.
E poi pensò che la discussione sarebbe dovuta avvenire in un momento di calma e
tranquillità.
YOLIE –NON ME LO FARò RIPETERE DUE VOLTE!-
Mimi era a casa di sua madre. Le esperienze che aveva
vissuto in quel periodo l’avevano aiutata a capire ciò che voleva veramente, e
soprattutto ciò di cui aveva bisogno, e finalmente, era decisa a parlarle della
sua decisione di andare a vivere con Izzy. Non poteva più aspettare, aveva
bisogno della vicinanza perenne del ragazzo che amava, soprattutto in quel
periodo di tristezza e nervosismo. Le due stavano chiacchierando allegramente
quando Mimi si decise a deviare il discorso.
MIMI –Senti mamma…-
MADRE –Uh? Che c’è tesoro?-
MIMI –Devo parlarti di una cosa importante…adesso-
MADRE –Sono qui, dimmi tutto!-
MIMI –Io…beh te lo dirò tutto d’un fiato…hai presente che
alcune domeniche ti dico che vado a dormire da Yolie? Beh in realtà vado da
Izzy! Ecco…l’ ho detto…-
La madre restò un pochino perplessa all’inizio, ma poi
rispose.
MADRE -…tu e lui…beh non credo dormiate soltanto, quando
siete insieme…nello stesso letto-
MIMI –So come la pensi, vergine fino al matrimonio eccetera
eccetera, però io…insomma oltre a dirti questo volevo comunicarti che ho deciso
di andare a vivere con lui! Non mi importa se dirai si no…sono abbastanza
grande per prendere le mie decisioni e tu non mi fermerai!-
MADRE –Sarebbe impossibile fermarti, e non voglio dirti di
no solo che…insomma io ti facevo quelle ramanzine solo per proteggerti, neanch’
io sono stata miss purezza da giovane, e prima di tuo padre ho vissuto anche
delle brutte esperienze! So che Izzy è un bravo ragazzo e tutto quanto
ma…insomma se ti ama davvero perché non ti chiede di sposarlo?-
Mimi si bloccò per un attimo. Non ci aveva mai pensato, da
sposati avrebbero risolto qualsiasi problema di genitori o altro. Poi fece
mente locale e decise prima di tutto di dare una risposta alla madre e di
accatastare quei pensieri.
MIMI –Ma mamma, siamo troppo giovani!-
MADRE –Allora siete troppo giovani anche per convivere! E’
un impegno anche quello cosa credi? Che succederebbe se un giorno vi lasciaste?
Potrebbe reclamare dei soldi non pensi?-
MIMI –Ma di che razza di persona credi mi sia innamorata?
Izzy non farebbe mai una cosa del genere!-
MADRE –Le ultime parole famose…non giocare a fare l’adulta
se non sei pronta ad esserlo-
MIMI –Mamma io sono adulta! E adulta non è sinonimo di
sposata! Si può amare qualcuno anche senza essere legati da vincoli legali…io
ho preso la mia decisione, puoi decidere se essere d’accordo o meno, ma il tuo
parere non mi influenzerà-
MADRE –Devo dire che mi hai scioccata…complimenti, ti vedo
motivata. Se è quello che vuoi sia io che tuo padre lo condivideremo, basta che
tua sia sicura di quello che stai facendo-
MIMI –Mai stata più decisa in tutta la mia vita!-
YOLIE –Kari…posso entrare?-
KARI –Miya! Certo vieni avanti!-
YOLIE –Come stai?-
KARI –Bene ma…che è successo?-
YOLIE –Non ti si può nascondere niente eh? Ecco vedi ho un problema ma questo
non mi sembra il momento adatto per risolverlo, devi pensare a lui adesso…-
KARI (guardando Tk) –A guardarlo così sembra che sia solo
profondamente addormentato…sono sicura che comunque apprezzerebbe se ti
aiutassi-
YOLIE –Kari credimi…è una stupidaggine, non c’è bisogno,
sono venuta solo per salutarti-
KARI –Io credo che saresti venuta con Ken come al solito se
è come dici tu-
YOLIE –Ken, è...ancora in caserma, non gli hanno dato il
turno di riposo-
KARI –Bugiarda…-
Yolie in quel momento scoppiò a piangere. L’amica la strinse
forte, cercando di confortarla.
KARI –Che è successo? A me puoi dirlo…-
YOLIE –Ho fatto la cosa più stupida della mia vita, e per di
più in un momento come questo…-
KARI –A volte sono proprio i momenti come questo che fanno
compiere le azioni più stupide, ti ricordi…quando Tk ha cercato di…-
YOLIE –Scusa, non volevo farti tornare alla mente quei
pensieri…-
KARI –E’ passato…mi vuoi dire cos’ hai fatto?-
YOLIE –Più che a te devo dirlo ad un’altra persona, che poco
fa era a casa mia…ma che adesso sarà in giro chissà dove, con una rabbia che
non avevo mai visto…-
KARI –Io credo che sia ancora lì ad aspettarti…-
YOLIE –No deve per forza tornare in caserma tra circa
mezz’ora, poi c’è la pausa serale alle 10…scusa ma voglio risolvere la
questione da sola, è una mia responsabilità. Prometto che poi ti racconterò
tutto…-
KARI –Così mi piaci…fatti coraggio…qualunque cosa tu debba
dirgli…-
YOLIE –Piuttosto…a te come va?-
KARI –Se devo proprio essere sincera non lo so…è come se
invece di due mesi fossero passati due anni…-
YOLIE (lacrimando)–Ma perché…dopo Matt…era necessario
portarci via anche lui?-
KARI –E’ ancora qui Yolie ricordatelo…non ci ha lasciati-
YOLIE –Kari…ecco…-
KARI –Non provare a dire che non c’è più nessuna speranza!
Dobbiamo crederci…dobbiamo essere forti…-
Non vi era molta decisone nelle parole di Hikari. Non era
riuscita a convincere se stessa…né tanto meno l’amica.
YOLIE –Non credi sia meglio che tu torni a scuola? Devi
anche andare avanti con la tua vita…potrebbe risvegliarsi domani come fra dieci
anni!-
KARI –Potesse volerci anche un secolo io senza di lui non
potrei fare nulla nella mia vita…io lo amo…forse troppo-
YOLIE –Io voglio aiutarti Kari…non puoi mettere fine a
tutto, devi farti forza…-
KARI –Tu non hai nessun dubbio vero? Sei ormai sicura che
morirà?-
YOLIE –Ecco io…-
KARI –Ti prego lasciami sola…-
YOLIE –Kari so che lo ami ma…-
KARI –MA COSA NE VUOI SAPERE TU DI AMORE? HAI TRADITO
L’UNICA PERSONA CHE HAI AMATO VERAMENTE E CHE TI STA ACCANTO DA UNA VITA!-
YOLIE –L’avevi capito…-
KARI –Certo che l’avevo capito…-
YOLIE –Scusa di tutto…ci vediamo-
La porta si chiuse, Kari scoppiò in un pianto disperato.
C’era molta verità nelle parole di Miyako, una verità che non voleva accettare,
ma che pian piano stava spegnendo la fiamma di speranza nel suo cuore.
L’entrata di un medico la riportò al presente. Era lo stesso giovane che aveva
incontrato proprio il giorno dell’incidente di Tk, quel giovane così strano…
DOTTORE –Ehm…mi scusi…ero venuto solo per un controllo-
KARI –Oh..salve..scusi ero…un po’ sottopressione…-
DOTTORE –Mi sorprende che tu sia ancora qui dopo due mesi…-
KARI –Non mi è possibile abbandonarlo anche se…sto
esaminando l’ipotesi di tornare a casa, devo finire l’ultimo anno di liceo e…-
DOTTORE –Mandi tutto all’aria?-
KARI –Cosa?-
DOTTORE –Hai lottato fino ad adesso…vuoi mollare tutto?-
KARI –Io…non c’è più speranza..-
DOTTORE –Non ce n’è più nel tuo cuore…-
KARI –Cosa?-
DOTTORE –Nel tuo cuore, nella tua anima, la speranza sta
pian piano lasciando posto alla rassegnazione, e io so che tu non vuoi che ciò
accada-
KARI –E cosa dovrei fare secondo lei…non posso fare nulla…-
DOTTORE –Non lasciar morire la luce di speranza che lui
stesso ti ha trasmesso…perché non sarà sola ad andarsene-
KARI –Ho avuto speranza nel mio cuore per due mesi ma
ora…ora è troppo…-
DOTTORE –Non arrenderti Hikari, devi vincere questa
battaglia, credimi puoi farcela benissimo…ne sono completamente sicuro-
KARI –Lei ha ragione ma…-
DOTTORE –Ha bisogno di te…-
Nella testa della ragazza si delinearono le immagini della
sua vita insieme a Takeru. Sin da quando erano solo dei bambini lui l’aveva
sempre protetta, era sempre stato accanto a lei nel momento del bisogno. Quante
volte aveva fermato le sue lacrime, l’aveva stretta a sé con dolcezza, senza
chiedere spiegazioni, soltanto dandole tutto l’amore di cui era capace. Ma lei?
Lei si era limitata ad offrire la sua presenza, anche quando il ragazzo aveva
dovuto affrontare il periodo peggiore della sua vita dopo la morte del fratello
lei non era stata in grado di aiutarlo. Ma la cosa non doveva ripetersi…non si
sarebbe arresa…gli sarebbe stata accanto. Quando si distolse dai suoi pensieri
notò che il giovane medico era sparito. Rimase molto sorpresa, quel tizio aveva
un comportamento davvero strano…
-Peccato, avrei voluto ringraziarlo. Se non fosse stato per
merito suo forse sarei già andata via…ti ringrazio…strano dottore-
Le parole furono udite chiaramente dalla persona che si era
nascosta nel corridoio, subito dopo l’uscita della stanza.
Erano le 8 di sera del 20 Dicembre. Cody stava tornando a
casa dopo un estenuante giornata passata a scuola. Era iscritto al club di
Kendo e oltre ai consueti allenamenti serali aveva anche dovuto sbrigare
alcunei commissioni, essendo uno dei capoclasse. Si fermò quando vide una
faccia conosciuta camminare di fronte a lui.
CODY –Ehi Ken…sei proprio tu?-
KEN –Cody…è da tempo che non ci si vede-
CODY –Ho saputo che ti hanno accettato in caserma qui a
Tokio-
KEN –Già…sai dovrei essere lì a quest’ora…quando tornerò
come minimo mi lasceranno a fare flessioni per tutta la notte…-
CODY –E perché non sei dove dovresti essere?-
KEN –Vorrei saperlo anch’io credimi…-
CODY –Sei strano…-
KEN –Dici?-
CODY –Non ti vedo così da quando…da quando eri l’imperatore
digimon-
KEN -…-
CODY –Non volevo farti tornare in mente quella storia…scusa-
KEN –Cosa vedevi in me a quel tempo?-
CODY –Provavo solo rabbia nei tuoi confronti…ma in fin dei
conti ero solo un bambino. Ma avevo notato che il tuo sguardo non era quello di
un imperatore, era…triste e insicuro. Dietro quella maschera nascondevi il vero
Ken, troppo modesto e che troppo spesso si autocommisera. E adesso vedo il Ken
adulto e responsabile, che con l’amore di una ragazza è diventato deciso e
audace, sicuro di ciò che vuole, che nasconde la sua vecchia essenza rimasta
ancora intatta nel suo cuore-
KEN –Incredibile…hai centrato il problema…sei veramente
unico-
CODY –Beh…so che all’inizio i nostri rapporti non erano
molto buoni ma…credimi non c’è mai stato vero rancore. Siamo amici…e sei hai un
problema sarei felice di aiutarti-
KEN –Ti ricordi chi hai menzionato…riferito alla causa del
mio cambiamento?-
CODY –Yolie…-
KEN –Proprio lei…oggi pomeriggio la vado a trovare, la vedo
visibilmente triste e le chiedo cos’ ha; lei mi manda a quel paese e scappa da
Kari…ma la cosa stupefacente è che anche io l’ ho mandata a quel paese.
Pentito, sono rimasto ad aspettarla fino ad adesso, sicuro che tornasse e
invece…nada-
CODY –Apparentemente
sembra solo una normale litigata, ma solo per chi non conosce Ken e Yolie…-
KEN –Sai era più di questo…il suo sguardo…era…sembrava come
dire…colpevole, dispiaciuto…-
CODY –Non c’è molto da dire, dovete parlare e soprattutto
lei deve dirti la verità-
KEN –Ho un gran brutto presentimento…-
CODY –Qualunque cosa sia tu Ken devi rimanere come sei…hai
superato le crisi esistenziali e non è giusto riprenderle…-
KEN –Non me la immagino una vita senza di lei…-
CODY –Devi cercare di riuscire a sopportare un mondo con lei
e senza di lei…devi mantenere una tua personalità-
KEN –Ho paura di perderla…ma sono pronto a sopportarlo. Non
ho più tredici anni-
CODY –E’ bene però che tu conservi la tua bontà…-
KEN –Puoi
contarci…-
Era ancora lì. Nonostante tutto gli teneva ancora la mano,
lo scrutava con occhi pieni di dolore. Chi fosse stato a darle la forza non lo
sapeva, forse quel medico, forse i suoi amici, o forse lo stesso Tk. Si
chiedeva ancora il perché di tutto questo, quale sarebbe stato il loro destino?
Luce e speranza…se davvero erano destinati a stare insieme perché c’era sempre
qualcosa che li ostacolava? Si diede della stupida per ciò che stava
pensando…non esistevano profezie…era solo un amore normale nato tra due
persone…forse un po’ speciale, forse infinito. Lo guardò per un interminabile
istante, due giorni prima aveva compiuto 18 anni, ma lui non poteva saperlo. Si
rese conto per la prima volta che il suo viso era in effetti cambiato, sembrava
più maturo…più deciso…incredibilmente affascinante. La sua barba incolta
contribuiva inoltre a renderlo ancora più un uomo che un ragazzo…e in effetti
era così. L’entrata di Kido spezzò il momento di incanto.
JOE –Kari scusa…-
KARI –Joe…ciao entra pure-
JOE –Ero da queste parti e volevo vedere come te la passavi-
KARI –Beh…si tira avanti-
JOE –Se ti può rincuorare…il medico dice che le possibilità
di ripresa sono aumentate-
KARI –Sai…stamattina è morto il ragazzo della stanza
accanto…era in coma anche lui, aveva avuto un incidente in macchina…e aveva
solo vent’anni…-
JOE -…lo so…qui c’è sempre gente che muore, ma c’è anche
molta gente che guarisce e torna a casa felice dai suoi cari..-
KARI -…-
JOE –Stringi i denti-
KARI –Senti per caso conosci…un giovane medico, si occupa
anche lui di Tk credo…è alto, capelli castani e ha…ti sembrerà strano ma ha i
suoi stessi occhi, lo stesso identico sguardo di Takeru…vorrei parlare con
lui…-
JOE –Ma di chi parli? Non ho mai visto nessuno
corrispondente alla tua descrizione e…i medici che si occupano di Tk li conosco
molto bene…hanno tutti una certa età-
KARI –Sei sicuro?-
JOE –Certo-
KARI –Che mi sia sognata anche questo…senti Joe ti dispiace
lasciarmi sola? Scusa ma…-
JOE –No problem...ci vediamo presto-
Senti la porta chiudersi. Quello strano ragazzo era stato
l’unico a rincuorarla e ora scopriva che non era altro che frutto della sua
immaginazione? Ma d’altronde cosa poteva aspettarsi…in quel momento prese una
decisione…c’era un solo modo per mettere fine a quell’agonia. Voleva farla
finita da un pezzo ma non poteva perchè lui non era ancora morto, era vivo.
L’avrebbe potuto staccare da quelle macchine infernali e fermare il suo battito
cardiaco per sempre. Se fosse morto la scelta sarebbe stata più semplice.
Avrebbe solo dovuto decidere se morire con lui o continuare a vivere la sua
vita. Invece così la situazione era in bilico, non sapeva cosa fare. Ma il suo
era un piano puramente egoistico…e se invece ce lui l’avesse fatta più avanti?
L’avrebbe solo portato via ai suoi genitori e ai suoi amici…ma non poteva
riprendere la sua vita e ignorarlo, e forse l’amava troppo per compiere il
meschino gesto di ucciderlo. Sentimenti quali odio, amore, risentimento e
rancore vagavano nella sua mente in contemporanea, senza fornirle una
risposta…Ad un certo punto cedette…le lacrime inondarono il suo viso in un
briciolo di secondo, scendendo copiosamente lungo le sue guance…i singhiozzi
echeggiavano nella stanza come profondi lamenti, la sua mano ancora intrecciata
a quella del ragazzo…alcune parole “Non lasciarmi…” diceva lei in preda alla
disperazione…disperazione giunta fino al cuore di lui…e in un momento…si sentì
la mano stringere, stringere da un’altra mano, la stessa che l’aveva sfiorata
tante volte…che le aveva dato sicurezza…un espressione di dolore per lo sforzo
si dipinse sul volto di Tk…che continuava a stringere la presa...poi quelle
parole…-
TK –K-kari…-
Lei si destò…si accorse di tutto…
KARI –Oh…non è possibile…-
TK –Sono…q-qui…non ti lascio…-
Poi il primo sorriso dopo tanto tempo. Lui aprì lentamente
gli occhi e lei riconobbe il suo sguardo deciso ma al tempo stesso pieno
d’amore.
KARI –TK!!OH MIO DIO! DOTTORE, INFERMIERA, QUALCUNO VENGA
QUI!-
Le grida si sentirono per tutto il corridoio. Joe, che era
rimasto lì nei dintorni accorse subito.
JOE –KARI CHE C’E’? STAI MALE?-
KARI –Sto benissimo.. e anche lui…-
Joe rivolse il suo sguardo al giovane, che alzò la mano
debolmente in segno di saluto.
JOE –Oddio…Tk…SEI SVEGLIO! CE L’HAIFATTA! GRAZIE Al CIELO!-
KARI –Presto chiama il dottore-
JOE –CORRO!!-
Dopo varie visite e controlli di medici, il ragazzo, che
aveva appena rivisto il mondo dopo tanto tempo, era già circondato da tutti i
suoi amici che, saputa la piacevole notizia, erano accorsi in men che non si
dica. Kari era vicino a lui, non aveva smesso di abbracciarlo e di riempirlo di
attenzioni, e ancora riusciva a stento a trattenere le lacrime per la felicità;
In più, con l’arrivo dei ragazzi l’atmosfera era diventata più che gioiosa.
TAI –Cavolo amico ci hai fatto spaventare!-
KARI –E tu da quand’è che lo chiami amico?-
TAI –Ehm…andiamo dimentichiamo ogni cosa, dopotutto mi ero
sbagliato!-
TK –Nessun problema…ma non ti aspettare che dimentichi il
pugno che mi hai dato, che diavolo hai nelle braccia?-
TAI –Sono i frutti della sana alimentazione che mia madre mi
fornisce!-
TUTTI –COME NO!-
IZZY –Quanto resti in ospedale Tk?-
TK –Dicono almeno altri dieci giorni..anche se io mi sento
bene come non lo sono mai stato-
TAI –Ci credo hai dormito per due mesi…magari potessi farlo
io!-
MIMI –Faresti un favore a tutti!-
TAI –Come siamo acidi…-
JOE –Beh le battute di Mimi sono sempre molto cattive…quanto
a te Tk mi dispiace ma non puoi muoverti dall’ospedale, devono farti altre
analisi e controlli e devi rimetterti perfettamente in sesto-
KARI –Lo tengo buono io tranquillo…-
TK –Ahia qui la vedo male…piuttosto come sta Davis in
America?-
SORA –E tu come lo sai scusa…che è partito?-
TK –Beh effettivamente non lo so, credo di averlo…sentito-
Kari sorrise.
CODY –A quanto vedo manca anche qualcun altro all’appello…dove
si è cacciato Ken?-
YOLIE –Ehm…è in caserma e non può avere il permesso di
uscire…credo…-
TAI (sottovoce a Sora) –Sai che ha Yolie? E’ parecchio
strana…-
SORA –Lo sai che sei proprio un ficcanaso? E comunque non so
nulla…spero non abbia niente di grave-
TK –Il mio nipotino è cresciuto parecchio eh Sora?-
La ragazza accarezzò il figlio che dormiva beatamente nel
passeggino.
SORA –Già, tra qualche giorno compirà tre mesi-
KARI –Che ne dite allora di organizzare una festicciola?-
SORA -Esagerata non è mica un compleanno!-
KARI –Che importa! E poi dobbiamo festeggiare il compleanno
di qualcun altro…-
TK –Perché guardi me?-
KARI –Stupido! Lo sai almeno che giorno è oggi?-
TK –Detto fra noi…non so neanche in che mese siamo-
CODY –Ma certo! Due giorni fa era il 18 Dicembre! Tu Tk sei
nato il 18 Dicembre!-
TK –Cavolo…quindi adesso ho 18 anni!-
KARI –Finalmente si!-
TAI –18 anni il 18!-
SORA –Non ci avevo mai pensato…Kari è più grande di te-
TK –Non me lo ricordare…di ben 7 mesi-
KARI –Bene allora è deciso! Tutti a casa nostra per la
vigilia di Capodanno! Festeggeremo addirittura tre avvenimenti! Giusto Tai?-
TAI -E chi si oppone-
JOE –Mi dispiace Tk, dovrai passare il Natale qui in
ospedale-
TK –Basta che mi portate da mangiare e i regali e io sto
bene in qualunque posto-
SORA –E’ davvero tardi io vado-
TAI –Ti accompagno…Kari tu che intenzioni hai? Non è ora che
tu dorma a casa?-
KARI –Vorrei rimanere un altro po’ se non ti dispiace-
TAI –Allora chiamami quando hai finito. Ciao a tutti!-
TUTTI –CIAO!-
YOLIE –Vado anch’io…non mi sento molto bene-
KARI –Yolie…-
YOLIE –Dimmi Kari-
KARI –Ti va se domani parliamo un po’ davanti a una tazza di
the?-
YOLIE (sorridendo) –Grazie…-
Cosi dicendo, se ne andò. Gli altri, perplessi volsero lo
sguardo verso Kari.
KARI –Affari nostri…curiosoni-
MIMI –Ok ora mi sembra il momento adatto per lasciare i
piccioncini da soli…anche perché sono le undici passate, vero tesoro?-
IZZY –Va bene, passiamo a trovarti anche domani se ti fa
piacere ragazzo!-
TK –Quando volete-
CODY –Bene Joe…io e te non vorremo fare i terzi incomodi
giusto?-
JOE –Per carità…filiamo-
Tk e Kari salutarono i gli amici. Un secondo dopo piombarono
però in un assoluto silenzio. Fu lei ad interrompere quell’atmosfera.
KARI –Ehm…come stai?-
TK (scoppiando a ridere) –Che cavolo di domande mi fai?-
KARI –Tu non parlavi…-
TK –Stavo pensando-
KARI –A che se è lecito saperlo?-
TK –A quanto sono fortunato…e a quanto tu sia meravigliosa-
KARI –Questa te la sei preparata-
TK –Sul serio…senza di te forse non sarei qui a parlarne, ti
ho sentito vicino a me…-
KARI –Se non ti fossi svegliato in quel momento forse avrei
fatto una pazzia…-
TK –Hai resistito anche troppo-
KARI –Te lo dovevo-
TK –Hai fatto molto di più di quello che ho fatto io per te-
KARI –Ma…-
TK –Shhh…non ammetto repliche-
La ragazza sorrise. Le loro mani si intrecciarono di nuovo,
poi un bacio, dopo tanto tempo.
TK –Rammentami un attimo…io e te stiamo insieme attualmente?
Sai dopo il casino che è successo…-
KARI –Che ti importa…sono solo dettagli-
TK –Giusto…ma dimmi un po’ e la scuola?-
KARI-Ho perso come
te due mesi e mezzo-
TK –Pazza…è l’ultimo anno…e se non recuperiamo?-
KARI –Vorrà dire che non sarà più l’ultimo-
TK –Ormai se ne parla per dopo le feste natalizie-
KARI –Meglio…non ho proprio voglia di studiare-
TK –Però adesso a casa ci torni…basta dormire qui, io oramai
sto bene-
KARI –Perché? Ce l’ ho fatta per più di due mesi…-
TK –Voglio che tu ti metta al calduccio nel tuo letto
chiaro? Ci vediamo domani su…-
KARI –E va bene chiamo Tai-
TK –Abbi pazienza…solo altri dieci giorni-
Mimi e Izzy erano in macchina sulla strada del ritorno.
Entrambi erano al settimo cielo per il risveglio di Tk…ansia e nervosismo
sarebbero passate. Ma c’era un altro motivo per cui dovevano essere felici…
IZZY –Sono davvero contento sai?-
MIMI –Forse lo sarai di più dopo quello che ti avrò detto
allora-
IZZY –Uh? E sarebbe a dire?-
MIMI –Prima andiamo a casa tua…-
Arrivati a casa la donna invitò il fidanzato a sedersi.
IZZY –Ebbene? Ti vedo strana…spara-
MIMI –Ho parlato, stavolta sul serio, con mia madre e…-
IZZY (con il luccichio agli occhi) –E?-
MIMI –E le ho detto chiaramente che io vengo a vivere con te
che lei sia d’accordo o meno, ma per fortuna alla fine si è rassegnata e
quindi…ho il loro consenso!-
IZZY –Non mi stai prendendo in giro?-
MIMI –Neanche morta, da stasera io sto qui con te, sempre…-
IZZY –Sono all’apice della gioia…FINALMENTE!-
Il ragazzo la prese in braccio e comincio a saltellare per
tutta casa, felice come una Pasqua.
I dieci giorni erano finalmente passati. Per Takeru era ora
di tornare alla vita di tutti i giorni. Il suo Natale in ospedale era forse
stato il migliore che avesse mai passato, erano rimasti tutti con lui, ma
soprattutto era venuta sua madre. L’aveva rivista dopo tanto tempo, ed era
contento di vedere che si era ripresa dallo shock. L’unico che mancava era,
ovviamente, l’amato fratello Matt, di cui però sentiva la presenza nel calore
della ritrovata amicizia dei digiprescelti.
A prenderlo erano venuti Tai, Kari, Sora e Yamato.
TK –L’eroe ritorna in scena!-
KARI –Hai ancora le stampelle?-
TK –Le mie gambe erano entrambe rotte e non avendole mosse
per due mesi non mi è facile abituarmi a camminare senza…ma niente di grave,
questione di un paio di giorni-
KARI –Vieni ti aiuto io-
TK –Non preoccuparti faccio da solo-
TAI –Andiamo Kari, è un uomo, lascialo fare-
SORA –Questo sarebbe ciò che chiamano l’orgoglio
maschile…bah-
TAI –Buona notizia gente…la signora Takaishi ci ha invitato
a pranzo!-
TK –Davvero?-
KARI –Si ha chiamato prima a casa nostra…e dopo mangiato
voglio farti vedere come Tai ha arredato il suo nuovo appartamento, sembra un
parco giochi-
TK –Quell’appartamento?
TAI –Si Tk…proprio quello!-
SORA –Spiegate anche a me?-
KARI –Oh…nulla di importante non farci caso…-
TAI –Devi sapere che..-
TK/KARI –ZITTO!!!!
TAI –Ok, calmini…-
TK –Guai a te se apri bocca…ma non avevi deciso di
continuare a vivere a casa tua?-
TAI –Beh come sai Ken non è più partito per Sapporo e non
avevo voglia di cercarmi un’altra casa, ma poi è entrato in caserma qui a Tokio
e quindi…-
SORA –Abbiamo girato per un centinaio di negozi dell’usato
per raccattare tutte quelle cianfrusaglie che lui chiama mobili-
TAI –Non darle retta Tk, vedrai che ti piacerà un sacco-
A casa Takaishi era già stato preparato un delizioso
pranzetto per gli ospiti. Sentendo il campanello, la signora Natsuko andò ad
aprire, al settimo cielo all’idea di rivedere il figlio finalmente fuori
dall’ospedale.
NATSUKO –Ben arrivati ragazzi! Siete stati puntualissimi…Tk
fatti abbracciare!-
TK –Mamma…ti prego…ci siamo visti ieri…-
NATSUKO –Si ma ora sei in piedi e sei in forma…o quasi-
TK –Nulla di importante devo solo tenere le stampelle per un
po’ come sostegno-
NATSUKO –Nulla di cui preoccuparsi allora…beh che fate lì?
Tutti dentro c’è un gustoso pranzo che vi attende!-
TAI –Evvai si mangia!-
SORA (dandogli una pacca sulla testa) –Tai!-
Non poteva più tirarsi indietro, ormai doveva andare fino in
fondo. Aveva trovato il coraggio di chiamarlo, di organizzare un appuntamento e
adesso doveva dirgli tutto. Entrò in casa, la porta era aperta. Doveva essere
già lì, dopotutto aveva ancora la chiave. Le mancò il coraggio di oltrepassare
la soglia, ma ripensò alle parole di Kari. La sua amica l’aveva convinta ad
assumersi le sue responsabilità, e pensare che aveva anche due anni in meno di
lei.
Entrò in salotto e lo vide, seduto sul divano, sguardo serio
come non lo aveva mai visto, si voltò a guardarla.
KEN –Sono arrivato prima e così ho pensato di entrare…spero
non ti sia dispiaciuto-
YOLIE –Affatto…figurati…dopotutto è quasi casa tua…o
comunque lo sarà-
KEN –Ne sei tanto sicura?-
YOLIE –E’ quello che desidero…-
KEN –Prima si raccontano le colpe e poi si cerca di farsi
perdonare, non il contrario-
YOLIE –Chi ti dice che abbia colpa di qualcosa?-
KEN –I tuoi occhi…e il fatto che ti conosco troppo bene-
YOLIE -..-
KEN –Dimmela. Qualsiasi
cosa sia ti prego Yolie dimmela-
YOLIE –Mi hai chiamato Yolie…-
KEN -…che importanza ha? E’ solo un nome…-
YOLIE –Sai meglio di me che importanza ha…-
KEN –Credimi non so neanch’io cosa provo in questo
momento…so solo che ho bisogno di definirlo e per farlo ho bisogno che tu mi
dica la verità-
La guardava negli occhi. Lei non riusciva a fuggire quello
sguardo troppo profondo, non riusciva più a resistere, e cedette.
YOLIE -…sono stata…con un altro…ma è finita subito credimi
io…voglio che tu mi perdoni perché voglio stare con te Ken…-
Una pugnalata alle spalle. Ciò che tanto temeva, era vero.
Ne aveva avuto la conferma. La ragazza lo fissò, un impassibile Ken, incapace
di provare alcun sentimento, si ergeva davanti a lei.
YOLIE –Di qualcosa ti prego…-
KEN –Non volevo ammetterlo…ma era proprio come
pensavo…sembra proprio che io abbia fatto centro…-
Così dicendo, senza rivolgerle più uno sguardo, si avviò
verso la porta.
KEN –Addio…Miya-
E se ne andò, lasciandola in un turbinio di emozioni che lei
stessa non riusciva a decifrare. Sapeva cosa volevano dire, quelle parole.
Il pranzo a casa
Takaishi era andato più che bene. Tai si era però abbuffato più del solito e fu
costretto a tornare a casa prima del previsto a causa di un tremendo mal di
stomaco. Anche Sora se ne era tornata a casa con il piccolo Yamato e per finire
anche la signora Natsuko era andata a lavoro per il turno serale. Erano circa
le 19.00 e Kari e Tk avevano appena finito di vedere un vecchio film in camera
del ragazzo.
TK –Stratosferico…-
KARI –Orrido…-
TK –Orrido?-
KARI –Cosa c’è di stratosferico? E’ un film d’azione degli anni
’80, riassunto in tre parole: stupido, prevedibile, assolutamente irreale-
TK –Ecco a voi Kari, riassunta in tre parole: spietata,
spietata e …spietata! Che c’è di male in film come questi? E’ bello pensare di
poter fare sul serio certi atti eroici! E poi che ne sai che non è roba vera?
In fondo se noi facessimo un film sui digimon chiunque lo classificherebbe come
film di fantascienza!-
KARI –Va bene va bene hai vinto! La prossima volta però te
lo guardi da solo il film!-
TK –Era solo un modo per passare il tempo…-
KARI –E non ti è venuto in mente nient’altro?-
TK (avvicinando il viso al suo) –Oh eccome…-
KARI (baciandolo) –Come mai non ti è venuto in mente prima?-
Lui per tutta risposta continuò a baciarla con più
intensità. Continuarono per un bel po’, fino a quando lei si staccò e si
strinse a lui.
KARI –Sono felice…che sia tutto come prima-
TK –Non puoi immaginare quanto lo sia io, mi sei mancata…-
KARI –Immagino da che punto di vista-
TK –Piantala scema!-
KARI –Su scherzavo…anche tu mi sei mancato-
TK –E da che punto di vista?-
KARI –Dallo stesso per il quale ti sono mancata io-
TK –Non riesco mai ad incastrarti…-
KARI –Piuttosto…che ne dici se preparo qualcosina da
mangiare?-
TK –Che ne dici di restare oltre che per cena anche per il
dopo cena? Dopotutto è festa…-
KARI –E dopotutto è meglio che restare a casa con Tai-
TK –E i tuoi?-
KARI –Sono andati da mia nonna per le feste e Tai è venuto a
stare da me per farmi compagnia-
TK –Bene, vuoi che lo chiami io?-
KARI –Grazie, io intanto comincio a preparare-
Tk prese il telefono portatile che aveva nella sua stanza e
velocemente compose il numero di casa Yagami.
< TAI > -Pronto?-
TK –Ciao Tai sono Tk-
< TAI > -Ehilà, mia sorella è ancora lì da te vero?-
TK –Certo. A proposito volevo domandarti in sua vece se può
trattenersi a dormire…-
< TAI > -Immaginavo me l’avresti chiesto, ma
dopotutto, dopo tanto tempo non vedete l’ora eh?-
TK –M-ma c-che dici…non…-
< TAI > -Mi raccomando divertitevi! Ci sentiamo domani
mattina!-
TUU TUU TUU
IL ragazzo dall’altra parte della cornetta non ebbe tempo di
replicare. Era rimasto un po’ scosso dalla reazione di Taichi. Lui era
imbarazzatissimo nel fargli una richiesta del genere mentre quel demente non
aveva nessun problema, anzi era contento per sua sorella. Anche se
effettivamente la cosa pareva più problematica del previsto; era più di un anno
che non avevano avuto contatti intimi e lui adesso la desiderava come non mai.
Era come se fosse diventata più bella, più sensuale, e i baci di prima…non
erano mai stati così piacevoli. D’altronde però, pensò che sarebbe stato un po’
difficile ristabilire il contatto dopo tanto tempo, e magari lei avrebbe voluto
aspettare. Ma lui sarebbe riuscito ad aspettare?L’entrata dell’oggetto dei suoi pensieri bloccò il suo sguardo.
Si era tolta il maglione e adesso aveva una T-shirt nera attillata che le
arrivava poco più in su dell’ombelico. Che gli stava succedendo? La trovava
così attraente…eppure non era certo la prima volta che la vedeva con una
maglietta.
MIMI –ZUCCA VUOTA A CHI SOTTOSPECIE DI CALCOLATRICE
AMBULANTE!-
IZZY –NON URLARE IN CASA MIA!-
MIMI –PER TUA INFORMAZIONE QUESTA ADESSO è ANCHE CASA MIA!-
DLIN;DLON
MIMI –Non ti muovere vado io!
IZZY –Tsk…-
Sulla soglia il povero Tai rimase paralizzato vedendo lo
sguardo furente dell’amica che gli aveva aperto la porta.
TAI –Ehm…che hai Mimi?-
MIMI –Ah Tai! Che piacere vederti…chiedilo a quello stupido
cos’ ho!- (indicando Izzy)
IZZY –Ma che ho fatto per meritarmi questo?-
TAI –Ragazzi se volete torno dopo…-
IZZY –Lascia stare…non vorrei farti perdere tempo per colpa
di quella sclerotica…-
Mimi fu quasi tentata di lanciargli un soprammobile ma
tralasciò l’offesa e con fare di superioritàsi diresse verso un’altra stanza.
TAI –Già problemi di convivenza?-
IZZY –Figurati, dovresti saperlo che è sempre stato così il
nostro rapporto…fra un po’ faremo pace e fra un altro po’ ancora cominceremo a
scannarci di nuovo…-
TAI –Ah…la forza dell’amore!-
IZZY –Idiota, piuttosto che ci fai qui?-
TAI –Sono qui solo per portarti questo…-
Tai mostrò la sua cartellina piena di fogli che a prima
vista sembravano schizzi e appunti.
IZZY –Che roba è? Se ha ancora a che fare con quella
storia…-
TAI –Prima di parlare vorrei che tu sapessi cos’è questa
roba-
IZZY –Avanti allora , sputa il rospo-
TAI –In quei fogli ci sono informazioni top-secret
riguardanti Digiworld tra cui anche un modo alternativo per entrarci-
IZZY –Mi prendi in giro?-
TAI –Assolutamente no. Pensaci amico la risposta a tutte le
nostre questioni irrisolte possiamo trovarla solo tornando lì…e lì finalmente
scopriremo se ci siamo inventati tutto o se sul serio nella morte di Matt c’è
qualcosa che non va-
IZZY –E tu dove avresti preso questo materiale…top-secret?-
TAI –Da un amico-
IZZY –Sii chiaro per piacere-
TAI –No…almeno fino a che non prenderai una decisione, ci stai
o no?-
IZZY –Credi sia così semplice? Proprio adesso che le cose
vanno come si deve dovrei rischiare di ricaderci? Di ricadere in quella crisi
esistenziale i cui frutti sono solo un branco di teorie strampalate?-
TAI –Ti ripongo la questione…e se non lo fossero?-
IZZY –Ti ripeto che non ho intenzione di correre questo
rischio-
TAI –Bene…se questa è la tua decisione, la mia visita qui è
finita-
IZZY –Questo vuol dire che non saprò nulla del contenuto di
quei fogli?-
TAI –Eh no caro mio…sarebbe troppo facile, prima guardi e
poi decidi. O collabori o non hai il diritto di vedere nulla-
IZZY –Ho già dato la mia risposta-
TAI -…lo immaginavo-
IZZY –Cosa ne farai di quella roba?-
TAI –Tu non sei interessato…ma io si e sono deciso ad andare
avanti. Contatterò qualche altro genio del computer se sarà necessario-
IZZY –Attento Tai…non giocare col fuoco, potresti scottarti-
TAI –E’ vero, potrei…se non sei intenzionato a cambiare idea
nei prossimi 10 secondi direi che posso togliere il disturbo-
IZZY –Non torno sulle mie decisioni-
TAI –Codardo…-
IZZY –Io almeno ho avuto il coraggio di superare il dolore…-
TAI –Non lo faccio per lui, ma per il nostro futuro. Se si
presenta l’opportunità di cambiare il destino bisogna coglierla al volo-
Detto questo, uscì, lasciando il povero Izzy in uno stato
piuttosto confusionario. Aveva preso davvero la decisione giusta? E se ci fosse
stato davvero in gioco il destino di tutti quanti? No…aveva fatto bene. Sarebbe
caduto di nuovo in una crisi depressiva, se avesse ripreso quel progetto, e
proprio ora non voleva giocarsi la sua felicità. Forse era un ragionamento
egoistico, ma al momento gli sembrava quello più giusto. O forse non aveva
semplicemente il coraggio di tentare…forse era davvero un codardo. A sorprenderlo
in quello stato di indecisione arrivò Mimi, che già sembrava aver sbollito la
rabbia di prima,con in mano un vassoio con tre tazze di the.
MIMI –E Tai dov’è?-
IZZY –E’ già andato via-
MIMI –Peccato…vuoi del the?-
IZZY –No grazie non è proprio il momento adatto…-
MIMI –Che è successo?-
IZZY –Nulla…-
MIMI –Izzy…perché non vuoi dirmi niente? Di cosa ti ha
parlato Tai?-
IZZY –E va bene…hai ragione è ora che ti racconti tutta la
verità, dall’inizio. Anche perché ho proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno-
TK –Ottima cena!-
KARI –E’ il massimo che ho saputo fare-
TK –Sei eccezionale…-
KARI –Siamo in vena di gentilezze?-
TK –L’ospedale mi ha rincitrullito. Su vieni qui, che io
sono demobilitato-
KARI (sedendosi sulle sue ginocchia) –Figurati…ti serve solo
un misero sostegno per camminare-
TK –Ritiro quello che ho detto, sei perfida-
KARI –Lo so…-
Lo baciò. In un modo talmente passionale che gli fece andare
il sangue al cervello. Era sicuro che nonostante l’infortunio sarebbe riuscito
a portarla in braccio di corsa in camera da letto. Ricambiò il bacio
istintivamente con tutta la foga di cui era capace cosa che a Kari piacque
molto. Anche lei non vedeva l’ora di amarlo completamente. Non era più un
ragazzino, ora lo vedeva diverso, più virile, più attraente, era un uomo. Mancò
loro il fiato, e il bacio finì. Attimi di silenzio, lei osservava la sua barba
appena tagliata, i suoi occhi profondi, il suo fisico statuario. Lui era
catturato dal suo viso angelico, dal suo corpo perfetto, dalle sue forme…
Kari si riprese e tentò di spezzare quel momento.
KARI –Ancora?-
TK –Cosa?-
KARI –Lo stai facendo ancora-
TK –Che cosa?-
KARI –Mi stai guardando di nuovo in quel modo…-
TK –Anche tu mi stai guardando…-
KARI -<< fammi un cenno, qualcosa…io lo voglio…
>>-
TK -<< E’ a disagio…forse non vuole…ma non lo saprò
mai se non ne parlo con lei >>-
KARI -<< Fa qualcosa subito, o se proprio
devi…chiedimelo >>-
TK -<< non ce la faccio…devo dirglielo…ora
>>Senti Kari…-
KARI –Si?-
DRIIIIN;DRIIIIIN;DRIIIIIN
TK –Ehm scusa…vado a rispondere-
KARI –Si…-
TK-<< Proprio ora maledizione >> Pronto?-
< YOLIE > -Ciao Tk..sono…Yolie-
TK –Ciao…qualcosa non va?-
< YOLIE > -Cercavo Kari, ho chiamato a casa sua ma non
c’è, pensavo fosse da te…-
TK –Si, in effetti è qui, vuoi che te la passi?-
< YOLIE > -No…non fa niente non voglio rovinarvi la
serata. A presto-
TUUU;TUUU;TUUU
TK –Ha attaccato….-
KARI –Chi era?-
TK –Yolie…ti cercava-
KARI –Deve essere successo qualcosa con Ken…-
TK –E’ grave immagino, non sembrava lei al telefono…-
KARI -…-
TK –Su…vai da lei-
KARI –Sei sicuro?-
TK –Non avrei cuore di farti rimanere qui, so che
soffriresti troppo per non averla aiutata, tu sei fatta così…-
KARI –Ti amo tanto…grazie-
TK –E di che? Anch’io ti amo, e Yolie è anche una mia amica.
Adesso vai…-
KARI (dandogli un leggero bacio) –Ciao…ci vediamo domani-
TK –Ciao amore-
Era ovvio che gli dispiacesse vederla andare via ma non
avrebbe potuto fare diversamente, anche sforzandosi di essere la persona più
egoista del mondo. Ma in fondo era contento così, avevano tante belle serate da
passare insieme in futuro, che non c’era alcuna fretta. Era bello aspettare,
dopotutto. In quel momento, fu davvero felice di non averglielo chiesto.
Tai era appena tornato a casa dopo al discussione con Izzy.
Veloce, si apprestò ad accendere il computer e a digitare velocemente un
importante messaggio per un suo caro amico.
Caro vecchio Davis,
Ho appena chiacchierato con il nostro Izzy che, come
immaginavo, si rifiuta di collaborare, ma d’altronde, chi lo biasima dopo
quello che ha passato, anche se mi aspettavo un po’ più di coraggio da lui.
Comunque, puoi informare Willis che Soichiro ha già recuperato tutto il
“materiale” e che me lo ha appena consegnato, ora non resta quindi che esaminarlo.
Sembra sia roba che scotta…Ti scrivo oltre che per il solito scambio di ordini
per informarti che ho deciso di andare fino in fondo, anche senza il genio
Koushiro Izumi. So che senza di lui le possibilità di farcela diminuiscono
paurosamente, ma non me la sento di rinunciare, ho un brutto presentimento.
Soichiro è con me e spero che lo sarai anche tu amico mio. E’ vero, rischiamo
la vita, ma il rischio non è sempre stato la nostra passione? Spero che anche
Willis ci darà una mano, inoltre anche Soichiro non se la cava male con
l’informatica e attualmente è la conoscenza che più ci serve! Come al solito
acqua in bocca con chiunque…
Aspetto il prima possibile una tua risposta, a
presto
TAI
Solo quindici minuti dopo l’invio del suo messaggio, il
giovane Yagami trovò la risposta nel suo computer.
Caro amico mio,
Come puoi solo minimamente pensare che non voglia
unirmi a te? E poi…c’è da chiederlo? E’ ovvio che il rischio è la nostra
passione! E ancora più ovvio è il fatto che anche Willis ci seguirà, non ha
cuore di lasciarci da soli….e se lo ha glielo farò sparire contaci! Direi
quindi che la squadra è al completo, e l’operazione può partire. Willis ordina
come priorità numero 1 di esaminare il più velocemente possibile il “materiale”
e fornirci subito tutti i dati!
IZZY –Scusa se non ti ho specificato nulla prima…ma
dopotutto l’ ho fatto a fin di bene-
MIMI –Quindi…oltre a Tai nessuno era a conoscenza di ciò che
stavi combinando?-
IZZY –Esatto-
MIMI –Sai non pensavo avessi sofferto così tanto…-
IZZY –E’ colpa mia che non mostro mai ciò che provo…comunque
è acqua passata…-
MIMI –Io non saprei proprio cosa consigliarti…ma so che ti
stai distruggendo dalla curiosità-
IZZY –Non sai cosa darei per sapere cosa sta combinando
quell’incosciente! E poi sono sicuro che non sta agendo da solo…ha bisogno di
aiuto, o perlomeno di qualcuno che sappia usare il computer decentemente-
MIMI –Yolie!-
IZZY –Mh?-
MIMI –Yolie…dopo di te è quella che ci sa fare meglio,
potrebbe essersi rivolto a lei-
IZZY –Troppo prevedibile…Taichi non è stupido-
MIMI –Tu dici? E poi che ti costa chiedere?-
IZZY –Non è per quello…lui mi ha fatto capire chiaramente
che era una cosa delicata…anche se fosse coinvolta Yolie non parlerebbe…-
MIMI –Tu sei sicuro della tua scelta?-
IZZY –Ti prego non chiedermelo di nuovo! Lo faccio anche per
te…-
MIMI –Preferisci evitare il pericolo piuttosto che
rischiare…non è da te Koushiro-
IZZY –Ho paura di perdere tutto…-
Ormai era un pezzo che se ne stava su quella poltrona con
uno sguardo spento e un viso che non traspariva alcuna emozione. La sua amica
tentava invano di farle riprendere conoscenza, ma era impossibile. Il dolore,
troppo profondo, la schiacciava, non le permetteva di reagire. E tutto, solo
per una stupida questione di natura umana…l’attrazione fisica…
KARI –Ti prego Yolie…mi fa male vederti in questo stato..-
YOLIE –Lo so Kari…mi dispiace…ma proprio non ci riesco-
KARI –Sfogati più che puoi…-
YOLIE –Ho già pianto abbastanza…-
KARI –So che sembra scontato dirtelo ma…vedrai che andrà
tutto bene…ti ama troppo per non perdonarti-
YOLIE –Può perdonarmi all’infinito ma non riuscirà più a
fidarsi si me…è questo il dilemma…non sarà mai più come prima…Ma come ho potuto
fargli questo? Lui ha fatto tanto per me…avrebbe rinunciato ai suoi sogni per
il nostro amore e io ho rovinato tutto con uno stupido gesto…era un rapporto
perfetto-
KARI –Non mi hai raccontato cos’è successo nei
particolari…forse riparlarne di aiuterà-
YOLIE –Non c’è molto da dire…era un ragazzo come tanti, di
bell’aspetto…era venuto un giorno in negozio e avevamo cominciato a
chiacchierare. Mi aveva colpito molto lo confesso, ho creduto di stare
sbagliando tutto con Ken…quando lui mi ha chiesto se ci potevamo vedere ho
accettato senza pensare. Ci siamo visti la sera stessa, ho detto a Ken che non
stavo bene e lui è rimasto in caserma. Avevamo passato una bella serata, mi ero
divertita molto e poi è successo l’inevitabile…Ma dopo averlo fatto ho capito,
mi sono sentita terribilmente in colpa e ho subito avuto una paura immensa di
poterlo perdere…e lì ho capito di amarlo molto più di quanto credessi…-
KARI –Yolie…-
YOLIE –Non farlo mai Kari…non tradire mai Tk. Non credere
mai di stare sbagliando tutto con lui solo perché un ragazzo che conosci ti
attrae…è solo un inganno…il vero amore ce l’ hai già, solo che non lo vedi…-
KARI –Non sarei mai capace di tradirlo, io ho già capito di
amarlo più di ogni altra cosa…tutto quello che abbiamo passato ci è servito e
questa esperienza che hai vissuto servirà anche a voi…per far crescere i vostri
sentimenti-
YOLIE –Sai…quando abbiamo parlato…lui mi ha chiamata
Yolie…non l’aveva mai fatto da quando stiamo insieme. Io per lui ero Miya…solo
un diminuitivo ma un modo come un altro per ricordarmi che mi amava ma in quel
momento…voleva dirmi che non riusciva più ad amarmi…che qualcosa era cambiato.
Poi, quando mi ha detto addio…-
KARI –Cosa?-
YOLIE –Ha detto “Addio Miya”-
KARI –Sai cosa vuol dire per me?-
YOLIE –Che cosa?-
KARI –Che pur provando a non farlo…ti amerà per sempre. Voi
dovete parlare ancora…bene o male che vada avete ancora molto da dirvi-
Erano le 14.30 del pomeriggio del 29 Dicembre. Tai era fermo
davanti al palo. Attendeva con ansia una persona. Era davanti ad un ristorante
affollatissimo, la gente era talmente tanta che aveva paura di non riuscire a
riconoscere l’atteso. Poi, qualcosa colpì il suo sguardo. Era lui, colui che
aspettava, un ragazzo sulla ventina dai capelli castani, il quale ciuffo
davanti era pettinato verso l’alto probabilmente con l’ausilio di un po’ di
gelatina. Portava dei Jeans larghissimi e un maglione nero, un ragazzo come
tanti. I suoi occhi verde smeraldo scrutarono Taichi. Fece un cenno di saluto.
Il digiprescelto notò che aveva uno zaino a tracolla, probabilmente sapeva che
cosa conteneva.
TAI –In ritardo come al solito eh?-
SOICHIRO –Non dirmi che sei arrivato da molto…-
TAI –In effetti non sono più puntuale di te…allora hai
tutto?-
SOICHIRO –Non solo, ho già eseguito l’ordine-
TAI –Ciò vuol dire…-
SOICHIRO –Che ho già tutti gli appunti riguardanti
l’elaborazione del “materiale”-
TAI –Stupendo…dobbiamo mandarlo al più presto a Willis-
SOICHIRO –Già fatto…-
TAI –Sei un elemento impeccabile-
SOICHIRO –Sono qui per raccontarti come avverrà
l’operazione…o meglio per discutere il suo effettivo programma finale-
TAI –Perché? Da quando conta la mia opinione?-
SOICHIRO –Non è una questione informatica…ci sono dei ruoli-
TAI –Quali ruoli?-
SOICHIRO –Vi aspetta un viaggio pericoloso-
TAI –A me e a chi?-
SOICHIRO –Si era pensato a Davis…ma pare che la cosa non sia
fattibile. Dovete partire da un unico punto e lui è in America…e non può
muoversi-
TAI –Ci stanno già cercando?-
SOICHIRO –Ci osservano…e finché non capiamo da che parte
stanno dobbiamo stare all’erta-
TAI –Fammi capire io e Davis saremmo stati scelti come
viaggiatori…e tu e Willis?-
SOICHIRO –Dalla lettura del “materiale” abbiamo pensato sia
più prudente tenere aperto un varco di riserva, da utilizzare come via di
uscita alternativa nel peggiore dei casi e soprattutto, come metodo per
ingannare i cercatori. Se non sanno da dove siamo partiti sarà più difficile
per loro bloccarci-
TAI –Quindi se riuscissimo a tenere aperti molti varchi
sarebbe impossibile per loro intercettarci!-
SOICHIRO –Non è così semplice, se fossero aperti più di tre
varchi contemporaneamente nello stesso mondo probabilmente si creerebbe un
sovraccarico di onde elettromagnetiche e potrebbe succedere che i vari mondi si
mischino l’uno con l’altro… e in tal caso non solo rimarreste bloccati per
sempre in chissà quale dimensione ma i mondi entrati in contatto fra di loro
finirebbero per entrare in collisione e distruggersi a vicenda-
TAI –Wow…-
SOICHIRO –Quindi, contando che i cercatori se non
riusciranno a trovarci apriranno un varco alternativo e cominceranno le
ricerche da capo noi possiamo permetterci di aprire due varchi…uno qui a Tokio
e uno in Colorado-
TAI –Sempre che nessuno decida di farsi un viaggetto a
nostra insaputa mentre i tre varchi sono aperti contemporaneamente…-
SOICHIRO –E’ un altro dei rischi che dobbiamo correre-
TAI –Prima hai detto che Davis non può essere il mio
compagno di viaggio, come faremo?-
SOICHIRO –Beh…le ipotesi sono due: o trovi qualcuno di cui fidarsi
che conosca l’informatica almeno quanto me e sarò io ad accompagnarti oppure
troviamo qualcuno di cui fidarsi che abbia coraggio da vendere almeno quanto te
e sia disposto ad affiancarti-
TAI –Entrambi i casi comportano l’assunzione di un nuovo elemento…-
SOICHIRO –Resterebbe una terza ipotesi…-
TAI –Eh?-
SOICHIRO –Ti va di partire da solo?-
TAI –Sarebbe sicuramente più prudente che rivelare a qualcun
altro queste informazioni-
SOICHIRO –Allora accetti…bene, spero che anche Davis sia di
questa opinione-
TAI –Che avete in mente?-
SOICHIRO –Partirete da due punti diversi e io e Willis
tenteremo di ricongiungervi…in rete-
TAI –Cioè in un altro mondo?-
SOICHIRO –Esatto…studieremo un itinerario che giunga ad un
punto comune dal quale poi proseguirete insieme. Sarà difficile ma sono sicuro
che ce la faremo-
TAI –Dimmi la verità…avevate già pianificato tutto da prima
eh?-
SOICHIRO –Più o meno…comunque sono qui anche per farti delle
richieste di fondamentale importanza-
TAI –Sarebbe a dire?-
SOICHIRO –Devi svolgere due missioni di priorità assoluta.
La prima è recuperare il D-BOX3, aggeggio nelle mani di Koushiro Izumi-
TAI –Il che?-
SOICHIRO –E’ un apparecchio che Gennai donò ad Izumi poco
dopo la sconfitta di MaloMyotismon. E’ l’unico apparecchio che permette di
comunicare da mondi diversi, in pratica ciò che ci serve per la nostra
missione-
TAI –Ma tu come le sai tutte queste cose? E poi…pensi che me
lo darebbe?-
SOICHIRO –Risposta 1: mi sono informato e risposta 2 : non
credo proprio…dovrai sottrarglielo-
TAI –Mi stai chiedendo di derubare uno dei miei migliori
amici?-
SOICHIRO –Lo prendiamo solo in prestito, alla fine di tutto
potrai restituirglielo-
TAI –Chissà che consolazione…-
SOICHIRO –Non è finita, devi prelevare la moto con cui Ishida
e Takaishi hanno fatto l’incidente-
Sul momento, Tai rimase molto perplesso.
TAI –P-Perché…a che ci serve…?-
SOICHIRO –So che ti costa ma devo assolutamente esaminarla-
TAI –Che cosa dovresti esaminare?-
SOICHIRO –Ti dirò tutto a tempo debito ora non abbiamo
tempo…è pericoloso, dobbiamo vederci il meno possibile in pubblico-
TAI –Mi dispiace ma non posso esaudire la seconda richiesta-
SOICHIRO –Hai il coraggio di derubare un tuo amico e non di
prendere una stupida moto?-
TAI –Quello strano aggeggio serve a fin di bene…ma sulla
moto c’è qualcosa che non quadra, dimmi che cosa ne devi fare-
SOICHIRO –Non posso adesso, devo scappare-
TAI –Soichiro…-
SOICHIRO –Possiamo riparlarne in un posto sicuro-
TAI –A casa mia, domani pomeriggio-
SOICHIRO –Alle 17.00 sono da te. Intanto esegui il primo
ordine-
TAI -Farò il possibile-
IZZY –Mi spiace di averti coinvolto in questa storia in un
momento simile-
KEN –Non preoccuparti…passerà-
IZZY –Quindi sei sicuro di non averla vista combinare
qualcosa di sospetto negli ultimi tempi?-
KEN –Te lo ripeto da quando passavamo solo la sera insieme
avrebbe potuto benissimo nascondermi la cosa ma non penso che Yolie sia capace
di tenere segreti con me…detto in tutta franchezza-
IZZY –In effetti all’inizio l’ ho pensato anch’io ed è per
questo che sono venuto da te ma…ho come la sensazione che invece potrebbe
fregarci tutti quanti-
KEN –Secondo me non ha nulla a che fare con questa storia-
IZZY –Non riesco a capire dove cavolo Tai abbia preso tutto
quel materiale, ammesso che sia roba vera…-
KEN –Non potrebbe essere materiale recuperato dal centro
ricerche?-
IZZY –Il centro ricerche ha chiuso nel 1985…ed è stato
demolito-
KEN –Ma i membri potrebbero aver conservato qualcosa-
IZZY –Il progetto Digiworld è stato considerato illegale,
tutto il materiale raccolto è stato eliminato e i membri di rilievo sono finiti
in prigione-
KEN –Andiamo è possibilissimo che qualcosa sia sfuggito-
IZZY –Si ma il centro ricerche è in America-
KEN –Tai ha qualche contatto con l’America?-
IZZY –No a parte…Willis e Michael-
KEN –Aspetta poco tempo fa ho ricevuto un e-mail di Davis
che diceva che si era trasferito in Colorado per lavorare ad un progetto con
Willis ma che non poteva rivelarmi niente…-
IZZY –E che aspettavi a dirmelo!-
KEN –Ecco…-
IZZY –Non importa…grazie per le informazioni! Buona fortuna
per tutto Ken adesso devo scappare!-
KEN –Che tipo…-
SI sentiva nel copione perfetto di un film giallo. Aveva
osservato la casa per tutta la sera, fino a che non li aveva visti uscire per
andare chissà dove, probabilmente pensò, un’uscita romantica. Erano le 21.30.
Appena vista la macchina dell’amico sparire dalla sua vista si era precipitato
alla porta di casa con qualche speciale pass por toutper scassinare la porta senza troppo rumore, non senza però aver
prima fatto attenzione a chi in quel momento avrebbe potuto osservarlo. Appena
superata la porta si precipitò nello studio del ragazzo e aprì il secondo
cassetto sulla destra; Soichiro aveva ragione, lo strano oggetto era proprio
lì, sempre ammesso che fosse quello pensò. Ma come faceva quel ragazzo a sapere
persino dove Izzy nascondeva le cose? Scacciò il pensiero e si apprestò ad
uscire velocemente dall’abitazione. Chiuse la porta, sperando che al loro
ritorno i due inquilini non si accorgessero che era stata scassinata e
pensassero solo di aver dimenticato di chiuderla. Sempre più svelto che poteva,
arrivò alla macchina, nascose l’aggeggio in una piccola borsa e si diresse
verso casa. Non si sorprese di trovare la sua sorellina avvinghiata ad un
ragazzo che conosceva bene. Lo sorprese il fatto che i due stessero guardando
la tv.
TAI –Sogno o son desto?-
KARI –Ehilà fratellone, già di ritorno-
TK –Ehilà-
TAI –Che cosa c’è in tv di così interessante da farvi stare semplicemente
abbracciati?-
La ragazza, visibilmente imbarazzata come del resto il suo
compagno cercò di far deviare il discorso del fratello.
KARI –Ti prego…non è il caso…-
TAI –Non si può neanche fare una battuta! Che razza di
mondo!-
KARI –NON E’ LA STUAZIONE ADATTA!!-
TK –Calmati Kari…non è un problema…-
KARI –Lo è per me!-
Detto questo, la digiprescelta si alzò dal divano e si
diresse spedita verso camera sua, con una faccia visibilmente arrabbiata.
TAI –Cavolo che ho detto di così crudele da farla arrabbiare
in quel modo?-
TK –Vedi forse non avresti dovuto fare quella battuta-
TAI –Non è mica la prima volta che faccio un po’ di
spirito!-
TK –Ecco…siamo in un situazione un po’ delicata-
TAI –Comecomecome? Racconta ragazzo!-
TK –Non credo sia il caso-
TAI –Andiamo…ti può far comodo un consiglio da qualcuno che
ha più esperienza di te!-
TK –E’ che parlarne con te mi mette terribilmente a disagio-
TAI –Chiudi il becco e spara su-
TK –Ecco…non abbiamo ancora…fatto niente. Non riusciamo a
sbloccarci-
TAI –I soliti ragazzini…fammi indovinare tu pensi che lei
non sia pronta per farlo e lei invece attende con impazienza un tuo segno
perché non ha il coraggio di prendere l’iniziativa!-
TK –Non lo so…dici che è così?-
TAI –al 120%-
TK –In effetti non è la prima volta che ci troviamo in una
situazione simile…anche dopo la nostra…prima volta…è passato oltre un mese
prima della…seconda. Io credevo che per lei l’esperienza fosse stata
negativa…credevo di aver sbagliato qualcosa e invece…-
TAI –Lei attendeva con impazienza un tuo segno perché non
aveva il coraggio di prendere l’iniziativa!-
TK –Mi sa che hai ragione-
TAI –Muoviti va a parlarle-
TK –Ti ringrazio Tai…non credevo potessi essere
così…comprensivo-
TAI –Cercherò di togliermi dalle scatole la notte di
Capodanno-
TK –Grazie…-
TAI –E’ sottinteso che guai a te se le torci un capello
contro la sua volontà!-
TK –Agli ordini…-
TAI << Ma guarda te se con i problemi che ho mi devo
mettere a fare il consulente matrimoniale…quanto vorrei che fossi con me
Matt…non sai che casino sto combinando >>
Tk era intanto entrato nella camera dove Kari se ne stava
seduta per terra con la schiena appoggiataal letto, con uno sguardo tra il triste e l’arrabbiato.
TK –Ehi…-
KARI –Ehi-
TK –Tutto a posto?-
KARI –Non lo so-
TK –Pensavo che noi due fossimo cambiati invece siamo gli
stupidi di sempre-
KARI –Già…ancora dubbi sul legame che ci lega-
TK –Te lo ricordi vero? Non è la prima volta che ci troviamo
in una situazione simile-
KARI –Certo che me lo ricordo-
Il ragazzo si sedette vicino a Kari, stringendola a sé.
TK –Organizzerò una serata perfetta alla vigilia di
Capodanno-
KARI –Qui c’è lo zampino di mio fratello-
TK –Beh sai…a casa mia la mammina festeggia con le amiche…-
KARI –Almeno non dovrò scappare durante la notte-
TK –E neanch’io ho intenzione di lasciarti…-
KARI –Sai…noi perdiamo troppo tempo ad analizzare, la
prossima volta dillo subito quello che pensi e non farmi stare in ansia-
TK (dandole un bacio sulla guancia) –Sei tu che sei misteriosa…non
ti capirò mai-
KARI –Credi che noi due…andremo avanti fino alla fine,
cioè…quanto durerà il nostro legame?-
TK –Sinceramente non lo so…per ora l’importante è volersi
bene-
KARI –Hai perfettamente ragione-
TK –Kari…-
KARI –Si?-
TK –Io spero per sempre…-
IZZY –Te lo ripeto ho assolutamente bisogno di te!-
CODY –Per me ci cacceremo solo nei guai!-
IZZY –Ma non possiamo restare a guardare!-
CODY –No caro sei tu che non riesci a stare in disparte!-
IZZY –Ma dobbiamo sapere!-
CODY –Non dobbiamo, tu devi!-
IZZY –Maledizione Cody cosa credi che combinerò da solo?-
CODY –Niente…e credimi è meglio così!-
IZZY –Ti prego fammi solo un piccolo favore!-
CODY –Umpf….sei senza speranza…-
IZZY –Devi solo mandare un e-mail al caro vecchio Willis, ti
ricordi di lui vero?-
CODY –Certo…ma non puoi farlo tu?-
IZZY –A parte che tu lo hai conosciuto di persona e lui non
ha la più pallida idea di chi sia io, devo provvedere ad un'altra cosina…-
CODY –Facciamo un patto: non azzardarti a dirmi nulla di ciò
che hai in mente, non voglio casini! In cambio giuro che scrivo a Willis quello
che vuoi senza fare domande-
IZZY –Come vuoi…proprio non ami il pericolo eh Cody?-
CODY – Sono pronto a rischiare tutto quello che c’è da
rischiare quando ce n’è bisogno ma non sono d’accordo ad andare a cercarsi i
guai da soli-
IZZY –Ti do ragione…ma io devo assolutamente sapere e non
posso permettere che qualcuno pistoli su Digiworlda mia insaputa…lo scoprirò il bastardo che dirige l’operazione-
CODY –Ok fa come ti pare ma come da patti….io non ho nulla a
che fare con te-
IZZY –Una volta eri meno fifone Cody…-
CODY –Una volta non era ancora successo quel che è
successo…le esperienze ti fanno cambiare-
IZZY –Già…tu promettimi allora di non far parola con nessuno
di quello che farai per me-
CODY –Ti ho mai dato occasione di mettere in dubbio la mia
lealtà?-
IZZY –No…di sicuro quella non è cambiata-
CODY –Allora detta su…e poi raccontami tutto-
IZZY –Sapevo che non eri diventato un codardo-
Aveva sentito i due ragazzi riappacificarsi ed ora se ne
stava nello studio di suo padre davanti al computer, a scrivere un messaggio
per il suo amico Soichiro.
Ehilà amico,
Ti scrivo un po’ per darti conferma della compiuta
missione e un po’ perché non ho nulla da fare…mia sorella è con il suo ragazzo
e sono da solo.
Domani ricordati che devi venire da me…dobbiamo
discutere di quella cosa…
Ti prego non rendermi la faccenda troppo dolorosa,
so che è per il bene di Digiworld che ci siamo messi in questa situazione, ma
non vorrei esagerare, già il furto è stato abbastanza complicato per me…
Cambiando argomento…perché la vigilia di Capodanno
non vieni da me? Io e i miei amici diamo una festa, e festeggiamo anche il
compleanno del ragazzo di mia sorella e il quasi compleanno di suo nipote
nonché figlio della mia migliore amica. Ci hai capito qualcosa? Comunque sarei
felice di vederti…ne parliamo meglio domani…
Dopo aver sbrigato l’importante faccenda a casa di Cody, era
corso a casa per completare il lavoro. Se tutto fosse andato secondo i piani,
qualsiasi cosa avessero in mente di fare non si sarebbe fatta. O almeno lui
così sperava. Ma la cosa che più gli premeva era sapere qualcosa di più.
Qualcuno lo distolse dai suoi pensieri con un leggero bacio sulla guancia.
MIMI –Sei tornato finalmente…-
IZZY –Ho fatto parecchi giri-
MIMI –Non è che hai un amante?-
IZZY –Guarda mi ci vorrebbe proprio in questo momento…-
Mimi, come per riflesso condizionato gli mollò una pacca
sulla nuca.
IZZY –AHIO!!-
MIMI –Spiritoso…-
IZZY –Scherzavo, sono talmente immerso dai problemi che non
mi raccapezzo più-
MIMI –Cosa devi fare adesso?-
IZZY –Devo scrivere a Michael…-
MIMI –Davvero?? E’ un pezzo che non lo vedo lo posso
salutare?-
IZZY –Cos’è tutto questo entusiasmo?-
MIMI –E’ un mio caro amico e gli voglio molto bene!-
IZZY –Ma è anche un tuo ex…-
MIMI –E la cosa ti turba?-
IZZY –Figurati…<< eccola che si vendica >>-
MIMI –Vado a preparare la cena… e tu ricordati di scrivere i
miei saluti!-
IZZY –Tsk…-
Ciao Michael,
Sono Koushiro Izumi, o meglio il vecchio Izzy, ti
ricordi di me? Spero proprio di si perché devo comunicarti una cosa abbastanza
importante.
Alcune persone hanno formato una coalizione, una
specie di gruppo segreto, vogliono metter mani su Digiworld. Uno di loro ha non
so come delle informazioni Top-secret del centro ricerche che potrebbero essere
molto pericolose. Non so ancora di preciso che cosa abbiano intenzione di fare
ma è meglio stroncare ogni cosa sul nascere. Ho mandato una falsa e-mail ad uno
dei membri del gruppo, per costringerlo ad abbandonare il suo paese e quindi a
non eseguire l’operazione. Sul messaggio ho scritto che è stata indetta una
riunione di digiprescelti americani per discutere su un problema di Digiworld.
Adesso tu dovresti fare una cosina…questa riunione falla sul serio. Dovreste
essere una trentina in America, io provvederò a fornirti tutti i nomi e i dati necessari
per rintracciarli. Come argomento della riunione scegli quello che ti pare,
parla del fatto che non si può entrare a Digiworld o dell’organizzazione di una
futura spedizione…quello che vuoi, basta che mi tieni impegnato Willis (il
ragazzo in questione). Al resto, penserò io.
Ho bisogno al più presto di una tua conferma quindi
ti prego, fatti sentire al più presto.
Grazie in anticipo
IZZY
P.S. Dimenticavo….tanti saluti da parte di Mimi.
IZZY -<>
Dovette aspettare quasi due ore, ma alla fine la conferma di
Michael arrivò. La risposta? Positiva.
Kari se ne stava sul divano in soggiorno con l’intenzione di
studiacchiare qualcosa per il suo futuro ritorno a scuola. Lei e Tk avevano
passato insieme tutta la mattina, e parlando per caso di scuola si erano
ritrovati a decidere di prendersi il pomeriggio intero per studiare…ognuno per
conto proprio. Eh si...insieme, non avrebbero studiato granché…considerando il
fatto che entrambi erano in attesa della stupenda serata che li attendeva il
giorno dopo. La ragazza era veramente impaziente…come del resto anche il suo
partner, e il cervello non ne voleva proprio sapere di concentrarsi sui libri.
Il suono del campanello la destò dai suoi pensieri. Attese qualche istante, e
non notando il fratello alzarsi per andare ad aprire, decise di provvedere da
sola. Probabilmente Tai era in qualche angolo della casa a dormire. Osservò
dallo spioncino della porta il volto della persona che attendeva di entrare.
Non lo riconobbe, era sicura di non averlo mai visto. Un po’ timorosa, aprì di
qualche centimetro la porta, trovandosi di fronte i profondi occhi verdi del
ragazzo.
SOICHIRO –Ehm…ciao, tu devi essere Hikari immagino…-
Era rimasto letteralmente abbagliato da quella visione,
rapito dal viso di quella ragazza che ora vedeva solo di poco spuntare dalla porta,
ma che comunque bastò ad ipnotizzarlo. Cercò di rivolgerle il più bel sorriso
di cui fosse capace, sperando di indurla a mostrare il suo intero volto
illuminato dalla luce.
Lei, sembrò recepire il messaggio e rassicurata da
quell’espressione, spalancò la porta e si mostrò in tutta la sua bellezza.
KARI –Scusa la domanda…ma…tu chi sei?-
Tentò di staccare lo sguardo dalle forme perfette della
giovane donna, la quale accortasi degli strani sguardi di quel giovane
misterioso si era visibilmente imbarazzata.
SOICHIRO –Scusa…hai ragione non mi sono presentato…mi chiamo
Soichiro Kanagawa e sono un amico di Tai…ho un appuntamento qui con lui-
KARI –ah…ora è tutto chiaro, scusa per la diffidenza ma…-
SOICHIRO –Nessun problema…figurati-
Momenti di silenzio. Ancora sguardi indecifrabili.
KARI –Che aspetti…entra, vado subito a chiamare mio
fratello-
Kari si fermò di nuovo qualche istantea fissare gli occhi del nuovo arrivato.
Sinceri, profondi, rassicuranti…le ricordavano quelli del suo amato Tk…
Si diresse verso la camera che condivideva con Tai, sicura
di trovarlo appisolato ma si stupì entrando…la camera era deserta. Sentì un
battito di tasti e si diresse verso lo studio di suo padre. Non credette a ciò
che aveva davanti. Il fratello era attaccato allo schermo del computer e
appariva molto concentrato. Sembrava coinvolto in un lavoro molto complicato.
KARI –Tai? Sei proprio tu?-
TAI –Ma chi è? Ah Kari…che c’è? Sbrigati ho molto da fare-
KARI –Ok scusa…sono solo venuta a dirti che c’è una visita
per te. Un certo Kanagawa…-
TAI –Soichiro? Caspita mi ero dimenticato dell’appuntamento
con lui…digli che arrivo subito…e tu prima di aprire agli estranei chiamami,
poteva essere un delinquente-
KARI –Un delinquente così carino? Naaaa…-
TAI –Hai detto carino?
KARI –Si perché?-
TAI –Come perché? E’ la prima volta che dici carino ad un
ragazzo che non sia Tk!-
KARI –E che ci sarebbe di male mica me lo sto sposando!-
TAI –Lo sai…sei sempre più strana…vabbè vado…-
Il ragazzo uscì dalla porta. Kari non sapeva cosa fare;
tornare di là non se ne parlava, gli sguardi di quel ragazzo la mettevano non
poco a disagio, così decise di giocare un po’ con qualche passatempo stupido
del suo computer. Vide che il lavoro di Tai era ancora aperto e voleva
provvedere a salvarlo, per sicurezza. Erano aperti due files…la curiosità non
tardò a perseguitare la povera Kari, che non curante delle conseguenze aprì i
due documenti. Il primo era un e-mail…lesse la firma sotto…un e-mail di Willis.
Ciò che lesse la lasciò non poco perplessa…che cosa voleva dire? Il secondo
documento che aprì fu lo straccio di risposta che Tai aveva probabilmente
intenzione di mandare al mittente. Erano solo poche righe incomplete…ci stava
capendo sempre meno.
CODY –Certo che tu sei incredibile…ti prendi il pomeriggio
intero per studiare e poi chiami me perché non hai voglia di fare niente,
peggio di un moccioso-
TK –Non è perché non ho voglia di fare niente è che non
riesco a concentrarmi…-
CODY –Ti ricordo che se la mia presenza qui con te non è
necessaria io avrei sempre un mezzo appuntamento con la mia quasi ragazza-
TK –Se ti do così fastidio posso sempre andare io dalla
mia…-
CODY –Se tu avessi solo considerato minimamente l’ipotesi di
andare da Kari non mi avresti mai chiamato…saresti già lì-
TK –E’ che non vorrei deluderla…dobbiamo studiare seriamente
e io non posso fare il bambino e tornare sulle mie decisioni-
CODY –E poi…-
TK –E poi…-
CODY –E poi…-
TK –E poi le ho promesso che saremmo stati insieme domani
sera, se ci vedessimo adesso…-
CODY –…non resistereste alla tentazione di saltarvi addosso-
TK –E’ questo il pensiero che mi tormenta…non vedo l’ora, ma
ci pensi dopo un anno finalmente…-
CODY –Ma tu hai veramente 18 anni? Sei più infantile di un
marmocchio delle elementari…-
TK –Ha parlato il grand’uomo…devi ancora crescere ragazzo-
CODY –Se parli di esperienze di un certo tipo ti batto sotto
ogni punto di vista…sono stato con 6…-
TK –6 diverse?-
CODY –Numerose volte…con 6 diverse-
TK –Toh…il moccioso dagli occhi verdi fa strage…beh…lo sai
che nella mia vita è esistita solo unae solamente una-
CODY –Quanto siamo stupidi…-
TK –Già…le gare di donne…
CODY –Ma seriamente…non ti è mai venuto lo sfizio di
tradire?-
TK –Tu che mi parli di tradimento?-
CODY –Io non l’ ho mai fatto e non lo farò mai ma mi
chiedevo se dopo una storia così lunga come quella tra te e Kari…-
TK –Diciamo che la nostra relazione è maturata del tutto
solo poco tempo fa… e poco tempo dopo quella svolta ho passato il periodo più
brutto della mia vita…quindi anche volendo, non ne ho avuto proprio il tempo di
pensarci…ma anche quando il nostro era solo un affetto infantile…io ho sempre
voluto solo lei..-
CODY (con fare sarcastico)–Oh…che parole commoventi..-
TK –Eddai piantala…parlavo sul serio-
CODY –Certo che il tempo è passato proprio in fretta…-
TK –Sai…da dopo l’incidente è come se stessi vivendo una
vita diversa, i problemi si sono risolti, le crisi sono state superate…e io
stesso sono cambiato-
CODY –Si chiama crescita amico, le esperienze fanno maturare…per
ognuno di noi viene il momento di crescere e a seconda delle esperienze che ha
vissuto diventa una persona più o meno migliore, la persona che sarà per il
resto della vita…nel tuo caso il prezzo da pagare è stato molto alto-
TK –A volte mi chiedo ancora perché…ma mi rispondo sempre
che non c’è e non ci sarà mai un perché, gli eventi accadono e basta…il mondo
va così…tu puoi solo cercare di sfruttare ogni accaduto a tuo vantaggio, ma non
è sempre facile. Potrei continuare a ripetere a me stesso: “andiamo in fondo la
morte di tuo fratello ti ha fatto diventare una persona migliore” ma non ci
riesco perché so che avrei preferito essere l’individuo più spregevole del
mondo pur di rivedere Matt in vita…-
CODY –Non sempre ci sono risvolti positivi in una
faccenda…probabilmente continuerai in eterno a porti le stesse stupide domande
ma l’importante e non provare più rancore e sensi di colpa, ma soprattutto
affrontare l’argomento con il sorriso sulle labbra…accettare l’evento come
parte della tua vita…e nient’altro-
TK –E’ il momento di affrontare questa mia nuova vita da
adulto…è il momento di dare una svolta. E’ il momento di scrivere la parola
fine al periodo di autodistruzione-
CODY –Abbi sempre fiducia in te stesso…ma soprattutto pensa
alle persone a cui tieni di più, pensa a non farle soffrire e quando ti offrono
il loro aiuto appoggiati a loro…non è una colpa chiedere aiuto agli altri-
TK –Sembra facile…ma ci sono di mezzo tante cose…-
CODY –Io so di per certo che l’ultima cosa che vuoi è far
soffrire Kari…ma non pensare di causarle problemi chiedendole aiuto. Non
credere di averle dato già a abbastanza guai con l’incidente…ricordati sempre
che la sofferenza peggiore per lei sarebbe perderti quindi non devi
autodistruggertipiuttosto che chiederle
aiuto…-
TK -…-
CODY –Tk…io adesso sono qui per aiutarti…e ne sono felice…e
vale anche per tutti gli altri-
TK -…hai ragione come sempre….-
CODY –Allora? Andiamo a fare una passeggiata mi sono stufato
di stare in casa, tanto tu adesso cammini bene no?-
TK –Mi piacerebbe ma…ho deciso di fare la mia prima azione
da adulto…devo assolutamente studiare-
CODY -???-
TK –Non fare quella faccia…l’hai detto tu, devo girare
pagina…-
CODY –Incredibile…
TAI –La mia decisione non l’ ho ancora presa…-
SOICHIRO –Tai devi fidarti di me!-
TAI –Perché sei venuto se avevi già l’intenzione premeditata
di non dirmi niente?-
SOICHIRO –Speravo solo di convincerti-
TAI –Io non posso permettermi di sbagliare, questo lo sai.
Ormai so troppe cose…se tu non fossi dalla nostra parte…-
SOICHIRO –Che devo fare per conquistare la tua fiducia?-
TAI –Non ne ho idea…ma non me la sento-
SOICHIRO –E va bene…vuoi la verità? Ma ti assicuro che dopo
starai molto peggio! L’unico motivo per cui non ti ho detto nulla è per i tuoi
sentimenti!-
TAI –Secondo te come potrei stare peggio di così?-
SOICHIRO –Allora contieni la rabbia…-
Due, forse tre secondi per pronunciare quelle parole. Parole
che fecero letteralmente imbestialire il giovane Taichi. La peggiore delle
ipotesi che con Izzy aveva formulato era l’assoluta verità. Anzi, sentendo il
resto del discorso di Soichiro, molto peggio. Come uscire da quell’incubo? Non
era possibile, ormai c’era dentro fino al collo. Tentò di rimanere il più calmo
possibile…non doveva lasciare spazio all’ira…l’avrebbe portato a fare azioni
avventate.
SOICHIRO –L’ hai voluto tu…mi dispiace-
TAI –In fondo non è molto più di ciò che avevo
immaginato…tranquillo, è come se non mi avessi detto nulla…-
SOICHIRO –Ma come riesci ancora a fingere?-
TAI –Fingo da una vita…ci sono abituato-
SOICHIRO –Ti prego non fare cazzate…con il nostro piano
andrà tutto bene vedrai-
TAI –Ormai non riesco a credere più in niente…-
SOICHIRO –Alla fine di tutto finirà anche la tua agonia…-
TAI –Io non pensavo che…che sarebbe successo…-
SOICHIRO –Ma covavi il rimorso nel cuore…ancora prima. Tu…in
fondo…sapevi tutto dall’inizio-
TAI –Già…ma la conferma fa davvero male. Tu credi che ci
possa essere ancora, per questo vuoi la moto, non è così?-
SOICHIRO –Hai detto ripetutamente che è rimasta intatta
quindi…ci sono buone probabilità. Se riesco ad esaminare i meccanismi di quel
congegno potremo evitare altre tragedie inventando una sottospecie di…antidoto-
TAI –Bene…la puoi prendere…è sul retro-
SOICHIRO –Avevi già deciso di darmela…-
TAI –Avevo già deciso che mi sarei fidato di te-
SOICHIRO –Tai…tu non hai colpa. Devi superare questo
momento-
TAI –Potrò farlo solo con la vendetta…poi forse…riuscirò a
cambiare vita-
SOICHIRO –Provaci già da adesso Tai…-
TAI –Allora domani vieni alla festa?-
Soichiro abbozzò un sorriso. Era già un bel risultato vedere
l’amico affrontare un argomento frivolo in quelle condizioni…ma Tai era fatto
così.
SOICHIRO –Certo…come potrei mancare, non è che puoi chiedere
a tua sorella se posso farle da cavaliere?-
TAI –Ehi a quanto pare sei rimasto folgorato…mi spiace ma è
già impegnata-
SOICHIRO –Ma non è mica sposata giusto?-
TAI –Ehi Soichiro…non combinarmi altri guai ok?
SOICHIRO –Scherzavo…-
JOE –Te lo ripeto non so nulla!!-
IZZY –Non fare lo gnorri Joe te lo si legge in faccia!-
JOE –Lasciami in pace ho già i mie grilli per la testa non
ho tempo di badare ai tuoi-
IZZY –Senti non me ne frega niente se è da più di un anno
che non dai un esame perché sei troppo preso dai tuoi problemi esistenziali!
Qui è una questione di vita o di morte e mi sembra che di quest’ultima ne
abbiamo avuto già abbastanza!-
JOE –Hai fatto di tutto per starne fuori e adesso te ne vai
in giro a rompere le palle a tutti?-
IZZY –E tu che ne sai che volevo starne fuori?-
JOE –Semplice in qualunque cosa sia coinvolto Tai si sarebbe
rivolto a te per primo e se tu non sai niente significa che non hai voluto
saperlo!-
IZZY –Joe…basta segreti ti prego…se non collaboriamo non ce
la faremo mai! Ognuno di noi rimarrà chiuso nei suoi piccoli problemi e la
nostra vita non tornerà mai più normale. E’ inutile fare finta di essere felici
e dare feste se poi al più piccolo problema ci tiriamo indietro!-
JOE –Io…io ho visto….ho visto solo..-
IZZY –Dimmelo Joe ti prego!-
JOE –Anni fa…dopo…d-dopo aver sconfitto…Apocalymon…ma non so
cosa c’entri con cosa sta facendo Tai adesso!-
IZZY –Joe…fallo per tutti noi…a quanto pare il problema non
è stato risolto alla radice e finchè non sarà del tutto un ricordo…continueremo
a vivere in un inferno-
JOE -…aguzza le orecchie-
C’era una leggera pioggerellina ma lei non ci badò affatto.
L’aveva intravisto venire verso di lei. Si salutarono e fra uno sguardo e
l’altro entrarono nel bar, si sedettero e dopo minuti di silenzio decisero di
affrontare l’argomento.
YOLIE –Grazie per essere venuto-
KEN –Mi sembrava giusto chiarire le cose…-
YOLIE –Io non ho scusanti e non ti rivolgerò frasi del tipo
“posso spiegare non è come pensi” quel che ho fatto lo sai fin troppo bene…-
KEN –Già…purtroppo lo so…-
YOLIE –All’inizio pensavo che venendo qui ti avrei chiesto
un’altra chance ma…credo di conoscere già la risposta…-
KEN –Parlando francamente…non è che non voglia darti una
seconda possibilità ma…non posso farlo…perché non sarei capace di sopportarlo.
E’ vero che sono cresciuto e tutto quanto ma sai bene che in me c’è ancora
traccia di quell’insicurezza che mi ha quasi portato al limite…avrei sempre
paura di perderti…non ce la posso fare-
YOLIE –Ken…tu non hai mai avuto un briciolo di fiducia in me?-
KEN –Non è proprio così…è che credevo di non essere alla tua
altezza…che tu avresti facilmente preferito un altro a me. Tu per me sei una
dea e io mi sento uno schifo…-
YOLIE –Altro che cresciuto, in fondo sei sempre rimasto
uguale…-
KEN –Forse hai ragione…-
YOLIE –Io ti amo Ken…-
KEN -…-
YOLIE –Stai pensando che sia impossibile vero? Impossibile
che io ami uno schifo come te…e in vece è proprio così…qua il vero schifo sono
io-
KEN –Yolie…io ho reagito male l’altra volta, ero arrabbiato
ma non con te…ma con me stesso per aver permesso a qualcuno di portarti via da
me…ero furioso all’idea di perderti-
YOLIE –Tu non mi hai mai perso…-
KEN –Si invece…non sarà più come prima, potremo sforzarci al
massimo ma…non funzionerà-
YOLIE -…e che dovremo fare?-
KEN –Io voglio sul serio ricominciare con te ma adesso non
ne sono capace quindi…perché non proviamo a costruire qualcosa da zero…proviamo
ad essere amici-
YOLIE –Ne soffriremmo entrambi…non servirà a niente-
KEN –Non è vero! Potremo riacquistare fiducia in noi stessi
e nell’altro e forse quando ce la sentiremo…insomma in fondo è da amici che
abbiamo cominciato-
YOLIE –Tu credi che…?-
KEN –Ne sono fermamente convinto-
YOLIE –Quindi…amici…e se ce la sentiremo…-
KEN -…Ricominceremo-
YOLIE –Allora da amica ti chiedo…mi dai un passaggio per
andare alla festa di Tai domani sera?-
KEN –E io da amico ti rispondo…certamente-
TAI –Ehi Kari, io vado da Sora un attimo tu che fai
stasera?-
KARI –Niente…sto qua. Io e Tk non ci vediamo fino a domani
pomeriggio.
TAI –Cos’è vi dovete sposare in segreto e lui non può vedere
la sposa?Guarda che mi offendo se non mi fai far il testimone-
KARI –Spiritoso come al solito…ci preserviamo per una
magnifica serata domani alla festa…-
TAI –Già…specialmente dopo la festa….sai vado da Sora per
chiederle se posso utilizzare il suo divano domani notte. Al massimo chiederò a
Cody…ah potete sbizzarrirvi quanto volete ma non toccate assolutamente la
camera di mamma e papà che se trovano qualcosa fuori posto danno la colpa a me!-
KARI –La pianti o no? Mica dobbiamo girare un film porno! Ma
che idea hai tu di certe cose!-
TAI –Mah sai una volta ho conosciuto una ragazza a cui
piacev…-
KARI –Aaaaah! Smettila non lo voglio sapere!-
TAI –Come vuoi…allora vado, non so quando torno magari
faccio anche un giro in qualche pub, ciao ciao-
KARI –Ah Tai…-
TAI –Dica-
KARI –Prima, per sbaglio mi è capitato di leggere una delle
tue e-mail…era di Willis e parlava di cose parecchio strane…-
Taichi si trovò in seri difficoltà. Non poteva dirle niente,
doveva cercare di cavarsela alla meglio.
TAI –Vedi Kari…è una storia complicata ma non c’è nulla di
cui preoccuparsi…ma non posso dirti nulla per ora…mi capisci?-
KARI –Mi fido di te ma…ti prego non cacciarti in qualche
guaio-
TAI –Farò il possibile, ora vado-
Uscì rivolgendo un sorriso rassicurante alla sorella. Kari
non poteva sapere…la missione che si apprestava a compiere era troppo
pericolosa e visto il suo carattere la sorella non avrebbe esitato a gettarsi
nella mischia…e poi…avrebbe dovuto parlargli di nove anni prima, l’avrebbe mai
perdonato? Non vedeva l’ora di concludere la faccenda andando a Digiworld…lì
avrebbe risolto tutto. In compagnia di questi pensieri arrivò senza
accorgersene a casa di Sora. L’accoglienza fu come al solito parecchio
confusionaria…tra i pianti di Yamato e la cena che si stava bruciando Sora
aveva trovato il tempo di aprire la porta, tornare da Yamato, prenderlo in
braccio e andare a vedere chi era…tutto con un gran fiatone.
SORA –Anf…Anf…Tai…anf…ciao…-
TAI –Tutto ok?-
SORA –Più o meno…-
TAI –Chiedi chi è prima di aprire…esistono anche i
delinquenti al mondo-
SORA –Con tutte le cose che ho da fare non ci ho proprio
pensato…entra pure-
TAI –Su dai…lo prendo io il bimbo vai a finire le tue
faccende-
La ragazza senza farselo ripeter due volte mollò il piccolo
in braccio a Tai e si diresse verso la cucina, tentando di salvare il salvabile
della sua cena. Nel mentre, Tai era seduto sul divano a giocare con una pallina
di gomma con Yamato. Dalla cucina il ragazzo udì la voce di Sora.
SORA –A che devo la tua visita?-
TAI –Ma che dici vengo qui tutti i giorni!-
SORA –Quando vieni a prendere il piccolo la mattina prima
che io vada a lavoro e quando me lo riporti alle 4 ma oggi è domenica…-
TAI –Sarà l’abitudine…-
SORA –Tai…non fare lo gnorri, spara-
TAI –Ok ma vieni qui-
Appena furono faccia a faccia Tai decise di prendere parola.
TAI –Avrei un favore da chiederti…o meglio, il favore è per
me ma non è proprio per me però…-
SORA –TAI! Con tutti i favori che mi fai tu farei qualunque
cosa per te perciò dimmi tutto senza troppi giri di parole!-
TAI –Ecco non vorrei che interpretassi male…ora noi siamo
buoni amici e…-
SORA –MI STAI FACENDO PERDERE LA PAZIENZA!!-
TAI –Va bene va bene…ecco vedi domani dopo la festa Tk
rimane a casa nostra…a dormire…e io non vorrei fare il terzo incomodo impedendo
alla mia sorellina di passare una bella serata visto che in mia presenza non
penso che combinerebbero qualcosa e non posso andare a casa mia perché l’ho
affittata per il periodo festivo…quindi…ti chiedevo…se potevi ospitarmi…MI VA
BENISSIMO IL DIVANO!!
SORA – Anche perché ho solo quello da offrirti…comunque non
c’è assolutamente problema, per Kari e Tk si fa l’impossibile…-
TAI –La prendo come un’offesa?-
SORA –Figurati mi fa piacere che ci sia compagnia in casa
ogni tanto-
TAI –Giuro che non ti tocco neanche con un fiore!-
SORA –Ci mancherebbe altro…-
TAI –Bene allora…mi vado a fare un giro, ci vediamo
domani…ti vengo a prendere?-
SORA –Non importa ci pensano già Izzy e Mimi…dove vai di
bello?-
TAI –Boh…in qualche localino…-
SORA –Sono felice che tu abbia ritrovato la voglia di uscire
e fare nuove conoscenze-
TAI –Ehi credi che ti aspetti per tutta la vita? Tu ti sei
montata troppo la testa cara mia!-
SORA –Ah ah ah ah…sparisci stupido-
Rapporto davvero strano, pensò Sora. Di certo molte cose
stavano cambiando, un tempo non le avrebbe mai detto una cosa simile…non
avrebbero scherzato sull’argomento. Che Tai stesse veramente ponendo fine alla
sofferenza provata per tanti anni dimenticando i sentimenti d’amore provati per
lei e trasformandoli solo in affetto fraterno? Forse era così…ce l’aveva
fatta…e proprio ora che Matt non c’era più.
IZZY –Incredibile…-
JOE –E’ quello che ho sentito e visto…di più non so-
IZZY –Se fosse vero si spiegherebbero tante cose…e si
spiegherebbe anche il motivo per cui Tai e gli altri vogliono andare a
Digiworld-
JOE –E ora che farai?-
IZZY –Da quanto ho capito non può controllare le azioni del
seme vero?-
JOE –Sembra di no…-
IZZY –Quindi in pratica lui non c’entra niente…non è stata
colpa sua-
JOE –Però…-
IZZY –Vuole riparare con le sue forze…dobbiamo capirlo. Ho
deciso…non interverrò, ma voglio sapere i dettagli del loro piano e soprattutto
non voglio che qualcuno rischi la vita perciò…-
JOE –Ho capito…vuoi dire a Tai che accetti di aggregarti-
IZZY –Si…tu non fare parola con nessuno di quella faccenda…-
JOE –Lo faccio da nove anni…-
IZZY –Bene…anzi, malissimo-
A casa Yagami, Hikari era al telefono con una persona…
< TK > -Siamo due pazzi, prima decidiamo di non
vederci e poi stiamo al telefono un’ora e mezza-
KARI –Infatti non ci stiamo vedendo-
< TK > -Hai studiato oggi?-
KARI –Certamente…ma dubito che tu l’abbia fatto-
< TK > -E invece si cara mia…ho studiato ben due ore e
mezza-
KARI –Seee…figurati-
< TK > -Sul serio…-
KARI –Davvero?-
< TK > -Davvero-
KARI –Ammirevole…-
< TK > -Ho cominciato a prendermi le mie
responsabilità-
KARI –Sono fiera di te…-
< TK > -Stacco?-
KARI –No…ti prego parliamo ancora un po’ la casa vuota mi
rabbrividisce-
< TK > -E Tai?-
KARI –E’ in giro…-
-E se facessi uno strappo alla regola e venissi
da te a consolare le tue paure…solo abbracciandoti?-
KARI –Come siamo romantici…ma non ne saresti capace…di
abbracciarmi soltanto, e neanch’io credo…-
< TK > -Ne vale la pena di aspettare?-
KARI –Si maschio impaziente…-
< TK > -L’ho detto a mia madre sai?-
KARI –Detto che…-
< TK > -Si…che domani vengo a dormire da te e che
numerose volte tu sei stata da me-
KARI –Niente più segreti…-
< TK > -Nessun segreto, ormai siamo adulti…-
KARI –Prometto che quando i miei tornano glielo dico subito-
< TK > -Sono un po’ nervoso lo sai…-
KARI –Anch’io tanto…ho quasi più paura della prima volta-
< TK > -Entrambi quella volta…non sapevamo bene cosa
fare ma alla fine le cose sono andate avanti naturalmente…sarà di nuovo così-
KARI –Allora a domani?-
< TK > -Sono da te il prima possibile, così ti do una
mano a preparare-
KARI –Allora ciao…ti amo-
< TK > -Non vorrei rischiare di ripetermi ma…anch’io,
tantissimo-
31 Dicembre 2008, ore 9.30 del mattino. Casa di Koushiro e
Mimi.
Il ragazzo tentò di alzarsi senza far rumore ma a quanto
vide subito dopo, il braccio della ragazza stava già tastando la parte del
letto da poco lasciata vuota.
MIMI -…Uhm…Yawh…dove…vai?-
IZZY –Preparo le valigie, sto per scappare con la mia
amante-
MIMI –Bene…salutamela-
IZZY -??-
MIMI –Idiota scherzavo…non ci ho creduto veramente, a volte
mi domando se sei davvero intelligente come sembri-
IZZY –Come siamo carini di prima mattina! Perché non torni
tra le braccia di Morfeo?-
MIMI –E tu muoviti a scappare con la tua amante…se ce l’
hai…ma chi ti prende a te-
IZZY –Ti stai dando della stupida da sola…-
MIMI –Già sono tanto stupida da innamorarmi di te! (gli da
un piccolo bacio sulle labbra)-
IZZY –Uhm…sei incredibile, governi a tuo piacimento l’inizio
e la fine dei nostri litigi…e io come un imbecille ci casco sempre-
MIMI –L’ho detto che forse non sei intelligente come
sembri!-
IZZY –Smettila o ti sfratto-
MIMI –E dove la trovi un’altra che ti cucina roba buonissima
gratis?-
IZZY –Buonissima….ho la ragazza più modesta del mondo-
MIMI –Seriamente, dove stai andando?-
IZZY –Da Tai, vuoi venire? Tanto ti ho spiegato la
faccenda…magari chiacchieri un po’ con Kari-
MIMI –Figurati, sarà rinchiusa nel suo idillio a pensare
alla sua “serata con Tk”….ah, come sono spensierati i giovani d’oggi-
IZZY –Parli come una suocera…loro non hanno la minima idea
di ciò che sta succedendo…dopotutto fanno bene a godersi momenti di serenità
adesso che Tk sta meglio-
MIMI –Credi che bisognerà metterli al corrente?-
IZZY –No…fino a che non sarà ultra-necessario. Hanno
superato la crisi appena adesso, finirebbe molto male se scoprissero la
verità…potrebbe anche finire il loro legame, te ne rendi conto?-
MIMI –Ma è giusto nei loro confronti?-
IZZY –Credimi, a volte è meglio non sapere-
Gli ritornò alla mente quella volta…quando scoprì di essere
stato adottato. Non sapeva definire la sua sensazione in quel momento ma si
sentì come tradito. Sapeva che i suoi genitori lo amavavano più della loro vita
ma questo non era mai bastato. Non era mai riuscito a non sentirsi
terribilmente in colpa per ogni cosa un po’ sbagliata che faceva. Non riusciva
ad avere il coraggio di fare le sue scelte per paura di poterli deludere, di
poterli far pentire della loro adozione, e questo aveva fatto nascere di
conseguenza anche il timore che le persone potessero disprezzarlo. Ripensò
anchea quella volta a Digiworld, dove
Matt gli disse che per il loro gruppo lui, era indispensabile. Mancanza di
fiducia in se stesso einsicurezza,
questi erano i risultati della scoperta di quel segreto. Eh già, a volte era
proprio meglio restare all’ oscuro di tutto.
MIMI –Non lo pensi sul serio…-
IZZY –Uhm?-
MIMI –Lo so che non avresti mai preferito non saperlo-
Anche quella volta aveva come letto i suoi pensieri, sapeva
benissimo che cosa l’aveva portato a dire quella frase. Ma d’altronde era
grazie a lei che adesso aveva acquisito decisione e coraggio.
IZZY –In effetti…all’inizio volevo terribilmente non aver
mai sentito nulla ma fondamentalmente, non mi sarebbe piaciuto…non sapere-
MIMI –Tu sei una persona molto sensibile, e hai reagito in
un certo modo, ma non è detto che gli altri seguano la tua stessa via. E poi
ricordati che quei due ne hanno passate tante…e ne sono usciti vincitori-
IZZY –Come farei senza di te?-
Mimi lo vide di nuovo. Era la seconda volta. La seconda
volta che le rivolgeva quello sguardo incredibilmente pieno d’amore e
riconoscenza. Uno sguardo che le aveva rivolto lo stesso momento in cui tre
anni prima le aveva detto che l’amava per la prima volta, con quella stessa
aria rassicurante , sincera, ma anche un po’ triste, che non cancellava la
malinconia vissuta anni prima, la quale pian piano, grazie all’amore, stava
scomparendo.
MIMI –Koushiro…potrei farti la stessa domanda-
Moriva dalla voglia di baciarlo di nuovo, di stare fra le
sue braccia, sentirsi amata da quello strano ragazzo che le aveva rubato il
cuore. Lui era l’unico in grado di farla sentire fiera di essere come era, lei
che si considerava una persona insulsa e terribilmente egoista, ma che in
realtà aveva un grande cuore. Forse un po’ troppo nervosa, impulsiva e anche un
po’ viziata, ma con lui questo non importava.
IZZY –Grazie alla tua schizofrenia mi hai dato il coraggio
di vivere la mia vita, e di non sentirmi sulle spalle l’obbligo di essere
perfetto-
MIMI –Ti amo più della mia stessa vita…-
Il successivo bacio di Izzy fu una risposta più
soddisfacente per la ragazza che dolcemente lo trascinò sopra di sé.
A casa Yagami un ospite aspettava impaziente in soggiorno il
risveglio di una certa persona.
KARI –TAI! TI PREGO ALZATI! Che figura mi stai facendo
fare!-
TAI –Ma che vuoi….che c’è?-
KARI –C’è che sono le 10.30! Avevi un appuntamento con
Soichiro ricordi? Beh...lui è già arrivato e ti aspetta in soggiorno mentre tu
sei ancora a letto in mutande!-
TAI –Uff…è vero…Soichiro…è che ho fatto tardi ieri…-
KARI –Già, chi era la biondina che è rimasta per mezz’ora
nella tua macchina parcheggiata qui davanti ieri?-
TAI –Ma tu non hai di meglio da fare a una cert’ora? I
bambini vanno a letto presto!-
KARI –Si bambini come no…qui l’unico moccioso sei tu!
ALZATI!-
TAI –Arrivo, arrivo…intanto che mi vesto fai una
chiacchierata con il tuo Soichiro…-
KARI –EHI!!-
TAI –Tranquilla non lo dico a Tk…-
KARI –E smettila!-
Lo vide sparire dietro la porta del bagno. Era proprio un
rompiscatole quando voleva…
Si diresse in soggiorno per informare Soichiro della
compiuta missione di risveglio-fratello.
KARI (sedendosi sul divano di fronte a lui) –Finalmente ci
sono riuscita….quando ronfa non c’è nulla che lo scuota!-
SOICHIRO –Eh eh eh…capisco-
Un ‘imbarazzante silenzio scese fra di loro. Il ragazzo
decise di rompere il ghiaccio,
SOICHIRO –Senti perché non ci presentiamo meglio…che
so…dimmi qualcosa di te, cosa fai, dove vai a scuola, quanti anni hai…-
KARI –Oh certo scusa…ho 18 anni, sto facendo l’ultimo anno
di liceo eil mio hobby è la
fotografia…vivo ancora con i miei al contrario di mio fratello che ha un
appartamento che somiglia ad un luna park, e come saprai sono la digiprescelta
della luce…-
SOICHIRO –Wow…e come sai che io so di Digiworld?-
KARI –Me l’ ha accennato Tai…-
SOICHIRO –E…come dettagli un po’ più privati che mi racconti?-
Kari aveva capito l’intenzione di Soichiro e così senza
troppi giri di parole sputò il rospo.
KARI –Ho un ragazzo, stiamo insieme da parecchio tempo
(senza contare i vari tira e molla). Si chiama Takeru…-
Kari vide Soichiro un po’ combattuto dopo la sua
dichiarazione e ne rimase un tantino imbarazzata.
SOICHIRO –Oh si…Tai me l’aveva detto…Takeru, il
digiprescelto della speranza-
KARI –Esatto…e…e tu? Che mi dici di te?-
SOICHIRO –Beh…che dire…ho 19 anni sono al primo anno di
economia e commercio e vivo da solo qui a Tokio. Mia madre abita con mia
sorella maggiore a Kyoto e mio padre beh…purtroppo è morto quando ero piccolo-
KARI –Oh…mi dispiace scusami…-
SOICHIRO –Di nulla…sai lui era il boss del centro ricerche-
A quella rivelazione Kari rimase sconvolta.Ora cominciava a
capire il perché Soichiro sapeva tutte quelle cose su Digiworld.
KARI –D-da-davvero?-
SOICHIRO (annuendo) -…Akira Kanagawa, è sfuggito ai
controlli dei servizi segreti durante l’operazione denominata “distruzione
digitale” dove tutti i membri di spicco dell’organizzazione sono stati
arrestati. I dati dei progetti e i risultati delle ricerche sono stati
eliminati o nascosti. Tutto questo all’insaputa della gente. Nel 1991, sei anni
dopo la chiusura del centro, due tizi appartenenti ad uno strano movimento
hanno scoperto l’identità di mio padre e l’hanno eliminato-
KARI –Sapevamo dell’arresto…è stato Gennai a dirci tutto,
dopo la sconfitta di Malomyotismon, ci ha rivelato tutto-
SOICHIRO –Già…vi ha raccontato di quei matti che nel 1983
avevano scoperto l’esistenza di Digiworld e che avevano formato un centro
ricerche per capirne i funzionamenti, le caratteristiche, per provare ad
esplorare quel mondo…e tra di loro c’era anche lui…Gennai…il più geniale. Colui
che aveva inventato un modo per governare Digiworld-
KARI –Cosa??!?-
SOICHIRO –Proprio così…Digiworld è un mondo digitale no?
Formato da dati numerici…codice binario. E’ un mondo parallelo alla terra ma è
costituito in maniera diversa; chiunque entra a Digiworld si trasforma a sua
volta in un mucchio di dati. Grazie ad uno strumento particolare, il D-BOX3,
che permette di creare una specie di tunnel di comunicazione tra vari mondi è
possibile interagire su Digiworld usando un semplicissimo computer-
KARI –Vuoi dire che chi possiede questo D-qualcosa può
decidere a piacimento chi far morire o chi far vivere a Digiworld?-
SOICHIRO –Esatto, ogni essere vivente è un dato, può essere
salvato, eliminato, eliminato provvisoriamente e poi ripristinato…tutto-
KARI –Ma è terribile…-
SOICHIRO –Non lo è stato finché l’aggeggio non è finito in
mani sbagliate…nel centro ricerche purtroppo si era creata, prima della
chiusura, un coalizione di individui a favore del manipolamento di Digiworld.
Per Gennai il D-BOX3 era un’invenzione da usare solo per casi di emergenza e
per buone cause ma per loro era lo strumento del potere. E così, rivelarono
alla polizia il segreto sparando menzogne del tipo che le persone del centro
erano fanatici che volevano conquistare il mondo…e loro li credettero. Il
centro fu spazzato via e il D-BOX3 finì nelle loro mani-
KARI –Oddio…-
SOICHIRO –Lo usarono per confinare Gennai a Digiworld…lo
fecero entrare e impostarono il programma in modo che non potesse più uscirne…e
rimanere per sempre un essere digitale. Ma mio padre, che come ti ho già detto
era sfuggito, era riuscito a portare con sé un Digivice e con qualche viaggetto
trasportò a Digiworld i materiali necessari per costruire un vero impero
tecnologico formato da computer e attrezzatura varia. Mancava solo il D-BOX3,
ma mio padre riuscì a fregare anche quello ai cattivi…nelle mani di Gennai era
al sicuro-
KARI –Scusa vuoi dire che Gennai poteva governare Digiworld
a suo piacimento!! E allora noi a che siamo serviti???-
SOICHIRO –Calma…quell’aggeggio malefico non può funzionare
all’interno dello stesso mondo in cui si trova, sarebbe stato troppo pericoloso
progettare una cosa simile…Gennai con la sua rete di computer poteva solo
bloccare l’ingresso al mondo digitale e robe simili…una specie di custode…vede
e sente tutto ma non può intervenire, per quello ci siete voi-
KARI –Tu sai cos’è successo a Gennai?-
SOICHIRO –Non proprio…anche se posso immaginarlo. I
cercatori l’hanno rapito…-
KARI –Cercatori?-
SOICHIRO –Si…li ho battezzati così. Sono i discepoli di quei
famosi traditori del centro ricerche…nel periodo in cui il D-BOX3 è stato nelle
loro mani i loro precursori hanno raccolto informazioni importantissime, e
inoltre bisogna ricordare che facevano parte del centro e che su Digiworld
sanno tutto…qualcuno di loro è riuscito addirittura ad incastrare Gennai.
Cercavano il D-BOX3 ovviamente, ma non lo trovarono, perché era stato affidato
ad un digiprescelto molto tempo prima. Era nelle mani di Koushiro, Gennai
glielo aveva consegnato personalmente raccomandandogli di non parlare della
cosa con gli altri digiprescelti-
KARI –Wow…e perché mai?-
SOICHIRO –Perché c’era un pericolo…ma ora non posso
spiegarti-
KARI –Tranquillo…non insisto. Come non insisterò per sapere
cosa state combinando tu, Tai e pare anche Willis…-
SOICHIRO –Ecco io…vedi Kari non è così semplice…-
KARI –Mio fratello ha paura che voglia venire con
voi…ovunque vogliate andare-
SOICHIRO -…-
KARI –Capisco…è pericoloso…se questi cercatori non hanno
trovato il D-BOX3, staranno venendo a cercarlo…-
SOICHIRO –Non te la prendere…ti prometto che a tempo debito
saprai tutto…il problema è che si tratta soprattutto di una questione
personale-
TAI (piombando nella stanza) –Mi sa che tu parli un po’
troppo Soichiro caro!-
SOICHIRO –Tai…finalmente sei pronto-
TAI –Già…per parlare con te-
SOICHIRO –Giusto-
TAI –Kari…ti dispiace?-
KARI –No figurati…io vado da Yolie, ci vediamo dopo-
TAI –Ciao ciao-
SOICHIRO –Ci vediamo…Hikari-
Mentre usciva dalla porta la ragazza gli fece l’occhiolino
in segno d’intesa, senza farsi vedere da Tai.A Soichiro scappò un sorriso.
TAI –Beh? Che hai?-
SOICHIRO –Eh?Cosa? AH si…dimmi-
TAI –Che mi devi dire?-
SOICHIRO –Che è successo un casino. A quanto pare Willis
deve andare a New York per una riunione di digiprescelti americani-
TAI –E non può saltarla? Chissenefrega della riunione? Così
ci fa saltare tutto!-
SOICHIRO –Purtroppo deve assolutamente andarci. C’è la
possibilità che decidano di aprire digivarchi e io non ho la minima voglia di
liberare altri dispersi oltre a Gennai. Nessuno deve andare a Digiworld!-
TAI –Tu credi che in un anno non ci sia andato nessuno?
Figurati…-
SOICHIRO –Ne sono certo…ogni volta che viene aperto un varco
io ne sono al corrente-
TAI –Non dire stronzate-
SOICHIRO –Rilevatore di energia digitale. Strumento del
centro ricerche in grado di captare flussi di energia digitale e magnetica, la
stessa che attiva i digivarchi per Digiworld. Solo quelli però, non per altri
mondi. Ha un raggio d’azione di circa 1-2 volte la superficie della terra
quindi…vede tutto-
TAI –Cavolo ma che inventavano nel 1985? Io sapevo che
esistevano solo degli scassoni giganti che chiamavano “i primi computer”. Ti
rendi conto? Andavano a cassetta!-
SOICHIRO –Diciamo che l’attuale tecnologia disponibile per
la gente comune non arriva ancora a quella del centro ricerche-
TAI –E non potevano darla anche agli altri?-
SOICHIRO –Tai…era un operazione segreta, avrebbero fatto
troppe domande non credi?-
TAI –E’ ingiusto però…23 anni fa stavano meglio di adesso…-
SOICHIRO –Tornando a noi…è comunque impossibile che qualcuno
ci sia andato, i meccanismi di apertura gli ho sbloccati da poco grazie agli
appunti di mio padre…e solo noi lo sappiamo. IN ogni caso Willis non c’è e
siamo nei guai fino al collo…-
TAI –Dovremo rimandare…-
SOICHIRO -…sperando che non sia troppo tardi-
TAI –Ah senti…l’hai esaminata?-
SOICHIRO –C’era Tai…c’era-
TAI –MA tu come hai fatto a trovarne le tracce…insomma…è
digitale-
SOICHIRO –Ti ho parlato del rivelatore di energia digitale e
magnetica…beh l’aggeggio che ho usato si basa più o meno sullo stesso principio
ma ha una sensibilità molto più elevata ed è capace di rilevare anche tracce
infinitamente piccole mentre l’altro capta solo grandi sviluppi di energia come
i varchi…fa una scansione completa dell’oggetto o persona preso in esame…una
specie di metal-detector…-
TAI –E non può sbagliare…prodigioso-
SOICHIRO –Beh ricordati che del centro facevano parte i più
grandi geni dell’informatica…-
TAI –Allora ci sentiamo quando Willis sarà disponibile…-
SOICHIRO –Già…speriamo il più presto possibile-
TAI –Vieni da me stasera allora?-
SOICHIRO –Si…penso proprio che
verrò…ho voglia di distrarmi-
La signora Takaishi era intenta a fare le pulizie in attesa
della serata che avrebbe passato con le amiche nella sua dimora. Il figlio, che
col rumore dell’aspirapolvere non riusciva a studiare una riga tentava urlando
di lamentarsi.
TK –MAMMMAAAA! SPEGNI QUELL’ AGGEGGIO UN SECONDO! PER
FAVORE!-
Il rumore cessò.
NATSUKO –Dimmi tesoro-
TK –Ti prego puoi continuare più tardi sto cercando di
studiare! Quanto dura questa tortura?-
NATSUKO –Oh ma non posso certo presentare la casa in questo
stato! Già che ci sei dai una bella riordinata alla tua camera!-
TK –Cosa vuoi che gliene freghi alle tue amiche della mia
camera?-
NATSUKO –Vorranno vedere la casa no? Che figura ci farei?-
TK –Già…la figura è più importante di tutto…tsk-
NATSUKO –Avrai tutto il tempo per studiare oggi pomeriggio!-
TK –Sono in giro con Kari-
NATSUKO –Allora non dare la colpa a me se ti vuoi andare a
divertire…prima il dovere e poi il piacere-
TK –Ok…basta con la paternale eh? Ho capito mi arrangio…-
DLIN;DLON
NATSUKO –Ti dispiace andare ad aprire?-
TK (sarcastico) –Come no….è un onore-
SI avviò verso la porta. Non si preoccupò neanche di
guardare dallo spioncino che aprì la porta di scatto, senza badarci troppo.
Rimase allibito. Sospeso tratachicardia e soffocamento.
MASHARU (sorridendo)–Ciao figliolo…vedo che se guarito in
fretta…ne sono felice-
YOLIE –Meglio di quanto credessi…insomma è piacevole essere
amica di Ken-
SORA –Soprattutto se parti col presupposto che lo fate per
tentare di ricostruire il vostro rapporto-
MIMI –Andiamo in pratica state insieme lo stesso…solo non
ufficialmente-
KARI –Tra un po’ ci scapperà il bacino, la carezzina…-
MIMI -…il lettino-
SORA –Sempre la solita Mimi..(dandole un’ amichevole pacca
in testa) maliziosa!-
YOLIE –Siete proprio odiose! E’ una cosa seria! La prossima
volta tutte a casa vostra! Voglio solo Kari!-
KARI (scherzando)–Vedete…a me vuole sempre bene!-
SORA –Ma Yolie ormai è il nostro rituale di pre-capodanno!-
KARI –E’ vero! Ti ricordi? Sono ben 7 anni ormai che ci
vediamo da te il pomeriggio del 31 Dicembre! E’ capitato un volta per caso e
poi a lungo andare…-
MIMI -E’ vero è una tradizione, non puoi cacciarci!-
YOLIE –Non sarà il rituale a impedirmelo se fate ancora
battutacce!-
SORA –Certo che ne è passato di tempo…sono cambiate così
tante cose…-
Le ragazze notarono un velo di tristezza dipingersi sul
volto di Sora. Non potevano fare a meno di stare male anche loro.
SORA –Non fate quelle facce…è passata. E’ vero mi manca
ancora in maniera allucinante ma…l’ho superata-
KARI –E’ che non riusciamo a non sentirci in colpa…noi siamo
felici e…-
SORA –No Kari ti sbagli…anch’io sono molto felice. Perché ho
degli amici stupendi e perché ho avuto un piccolo imprevisto…l’imprevisto più
bello della mia vita-
MIMI –E’ vero…sei una mamma-
YOLIE –Deve essere stupendo…-
SORA –Lo è…sai è incredibile, solo poco tempo fa neanche me
lo immaginavo…diventare mamma-
KARI –Ne sono successe in 7 anni…vi ricordate di cosa
parlavamo a quei tempi?-
YOLIE –A pensarci bene nessuna di noi stava con qualcuno…ma
vi rendete conto di cosa spettegolavamo?-
SORA –Io mi ricordo solo che Mimi ci ha fatto venire un gran
mal di testa a forza di parlare di Michael…-
MIMI –Eh si…ne ero perdutamente innamorata-
YOLIE –Meno male che eri solo venuta a farci visita e poi te
ne sei tornata in America se no chi ti reggeva!!-
MIMI –Ehi!-
KARI –Ah ah ah ah…beh in effetti…-
MIMI –Anche tu?-
SORA –Ma ve le ricordate le nostre litigate?-
KARI –Fra te e Mimi di sicuro…dopo aver rotto con Michael la
cara Mimi è venuta qui sicura di accalappiare il caro Matt…-
SORA –Che però stava con me. Da quel giorno non mi hai più
lasciata in pace!-
KARI –Ti giuro che eri peggio di Davis!-
MIMI –Beh ma poi alla fine siamo riuscite ad andare
d’accordo no? Mi sono rassegnata…-
SORA –Meglio tardi che mai…ma se non sbaglio in quel periodo
andavi molto d’accordo con Izzy o sbaglio?-
MIMI –Eravamo amici!-
YOLIE –Già lo dicevi anche allora…-
KARI –Intanto adesso vivete insieme…guarda un po’ tu i casi
della vita…-
MIMI –Tu è meglio che la pianti…per farti mettere con Tk tra
unpo’ bisognava chiamare l’esercito!-
KARI –Tsk…ognuno ha i suoi tempi-
SORA –Mi sento molto ridicola in questo momento…-
YOLIE –Già…-
KARI –Parecchio…-
MIMI –Assolutamente si…-
Le quattro scoppiarono in una risata generale. Era
divertente tornare a quei tempi.
YOLIE –Un po’ però mi mancano quelle giornate spensierate…-
SORA –Non dirlo a me…mi sento una quarantenne…-
KARI –Siamo grandi…dobbiamo pensare al
futuro…lavoro,matrimonio, figli etc…-
MIMI –Ehi ehi, con calma eh…-
KARI –Era per dire…-
YOLIE (con una bottiglia in mano) –Ragazze, dobbiamo come
ogni anno brindare…-
KARI –Per una volta con lo champagne e non con la gassosa…-
SORA –Dovevo compiere 21 anni per comprarlo…-
MIMI –A cosa brindiamo?-
KARI –A un vita felice…-
SORA –E ad un compagno perduto…che sia l’ultimo-
YOLIE –Allora a Matt…-
MIMI –…e ad una vita felice…-
Casa Yagami non era mai priva di ospiti. Poco dopo Soichiro
era arrivato Izzy a colmare la temporanea solitudine di Tai.
TAI –Perché sei arrivato così in ritardo?-
IZZY –Ehm…un contrattempo-
TAI –Contrattempo?-
IZZY –Si si contrattempo…ma che ti frega poi?-
TAI –Nulla figurati…allora…se non sbaglio volevi parlarmi…-
IZZY –SI…sarò diretto, ho cambiato idea-
TAI –E riguardo a che scusa?-
IZZY –Non fare lo gnorri Tai…alla tua squadretta…voglio
unirmi anch’io. Avevi chiesto la mia collaborazione no?-
TAI –Senti un po’ Izzuccio…non è che tenti di fregarmi?-
IZZY –In che senso?-
TAI –Nel senso che scrocchi le informazioni e poi mi metti a
spalle al muro. Lo so che sei curioso ma per stavolta dovrai fare a meno della
tua sete di sapere-
IZZY –Sul serio Tai…non è un bluff-
TAI –Ah si, e chi me lo assicura?-
IZZY –Perché sei venuto a chiedermi aiuto se non ti fidavi
di me?-
TAI –Appunto mi fidavo…credevo di avere un amico non uno che
boicotta le missioni altrui solo perché viene tagliato fuori o meglio…non ha le
palle per stare al gioco-
IZZY –Ora sono qui Tai…e voglio aiutarti-
TAI –Non fare finta di niente carino…dì un po’ dove l’hai
mandato Willis, credi che non sappia che ci sei tu dietro tutta questa storia?
Riunione di digiprescelti…bella idea non c’è che dire, non si può annullare tutto
altrimenti si è costretti a rivelare il segreto e se manchi metti in pericolo
la missione…la sai anche tu la storia dei sovraccarichi no?-
TAI -…è una questione personale, ti conviene starne fuori-
IZZY –Se volevi che ne stessi fuori non me ne avresti
parlato-
TAI –Non sapevo ancora la verità quando te ne ho parlato…-
IZZY –La so anch’io….-
TAI –Cosa??-
IZZY –La so anch’io la verità. Quel giorno, non eri
solo…poco più indietro c’era qualcuno che osservava e che ha tenuto tutto
dentro per tanti anni…e non ha mai avuto il coraggio di parlare nemmeno con te-
TAI –Ma che stai dicendo…-
IZZY –Joe era lì Tai…ha visto e sentito tutto, e me lo ha
raccontato-
Tai rimase sconvolto. SI chiedeva come Joe avesse potuto
guardarlo in faccia per tutti quegli anni e come adesso lo stesse guardando
Izzy…tutti e due erano grandi amici di Matt…e ora sapevano.
TAI -…-
IZZY –Io voglio aiutarti…qualsiasi cosa tu voglia fare non
sarai solo-
TAI –Ma come fai…-
In quel momento il digiprescelto del coraggio scoppiò in un
pianto disperato. Izzy lo guardava con tristezza e compassione…era uno dei suoi
migliori amici, qualsiasi cosa avesse fatto, non avrebbe mai potuto
abbandonarlo.
IZZY –Tai…io sono e rimarrò con te. Adesso raccontami
tutto…-
La famiglia Ishida, dopo tanto tempo al completo, era seduta
in soggiorno. Madre e figlio si erano appena ripresi dallo shock.
TK –Incredibile…-
NATSUKO –Ma che hai fatto per tutto questo tempo?-
MASHARU –E’ una storia lunga…ero in sud america e ho
ricevuto la tua lettera solo pochi giorni fa…ho fatto il prima possibile-
TK –Quale lettera?-
NATSUKO –Devi sapere che ho mandato una lettera a tuo padre
subito dopo il tuo incidente…per informarlo…e perché avevo bisogno di lui…-
MASHARU –Mi dispiace…avrei tanto voluto starti accanto. Per
fortuna si è risolto tutto bene-
NATSUKO –C’era proprio bisogno di una disgrazia per farti
tornare? Lo sai cosa ho dovuto affrontare da sola? E pensa a tuo figlio…era in
pessime condizioni e io non ho potuto aiutarlo…per fortuna è una persona
forte…-
MASHARU –Scusami…scusatemi tutti e due…credetemi ho provato
a tornare ma…avevo paura. Ero riuscito a superare bene o male le mie sofferenze
e tornando qui…-
NATSUKO –Egoista…-
MASHARU -…Hai ragione…forse è meglio che me ne vada…-
TK –Non muoverti…e tu mamma non rovinare anche questo-
NATSUKO –Eh?-
TK –Chiamalo egoista, chiamalo come ti pare ma ora che siamo
uniti non farci dividere di nuovo. Sai benissimo che né io né te possiamo
biasimarlo…è stato un momento estremamente difficile per tutti, forse lui è
stato un codardo a scappare, ma anche lui era solo, ricordatelo bene. Resta il
fatto che io adesso sono molto contento che lui sia tornato e vedo finalmente
un lume di speranza. Possiamo tornare ad essere una famiglia…non buttiamo al
vento questa occasione. Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è che bisogna
tenersi strette le cose a cui tieni…-
MASHARU –Figliolo…-
TK –Per una volta…mettete da parte i rancori-
L’uomo abbracciò istintivamente il figlio tentando, in quel
modo, di trasmettergli tutto l’affetto e la stima che provava per quel ragazzo
così giovane che sembrava aver capito meglio di lui e della sua compagna ciò
che nella vita era importante.
MASHARU –Io non me ne vado Tk…e non ho intenzione di farlo
in seguito-
NATSUKO
–Masharu…-
MASHARU –Si?-
NATSUKO –Nostro figlio ha perfettamente ragione…e tralasciando
il fatto che io e te non siamo più sposati da molto tempo vorrei…che venissi a
vivere qui. Non voglio che tu abbia obblighi nei miei confronti ma vorrei che
noi tre restassimo uniti. Ma se pensi che questo potrebbe contrastare troppo
con la tua vita privata…potrai vedere tuo figlio quando vorrai come è sempre
stato…-
MASHARU –Non ho bisogno di decidere. Io avevo già preso la
mia decisione-
A quelle parole Tk si allarmò un po’.
MASHARU –Come ho detto a Takeru, non ho intenzione di
andarmene…starò qui con voi, e sono felice che tu me l’abbia chiesto. Forse per
me e te Natsuko, non è ancora detta l’ultima parola…-
Il giovane digiprescelto sorrise. Guardò i suoi genitori
mentre anche loro si scrutavano sorridendo. Ora si che la sua vita sarebbe andata
per il verso giusto.
Kari era in macchina con Sora. Dopo la consueta riunione di
Capodanno le quattro amiche si erano separate, ognuna tornando alle sue
faccende. Kari e Sora avevano però deciso di concedersi una piccola sosta al
centro commerciale, e dopo qualche acquisto si stavano dirigendo verso casa.
KARI –Sai cosa direbbe Tai in questo momento?-
SORA –Queste donne, non sanno fare altro che spendere in
sciocchi negozi di abbigliamento!-
KARI –Eh eh eh….esatto…-
SORA –Comunque per noi è solo un passatempo…come per i
maschi il calcio, con la differenza che loro guardando le partite non spendono-
KARI –Dimentichi le schedine…persino Tk ci ha preso
l’abitudine. Lo Shopping non è solo una cosa da donne stupide, potrebbe anche
essere necessario mentre le schedine? Mi spieghi a che servono? Tanto figurati
se hai così tanta fortuna da vincere qualcosa…-
SORA –A proposito di Tk e di necessario…ho visto che hai
preso della bella roba nel reparto “biancheria intima per notti focose” vero?-
KARI –Ah si? C’era un reparto simile non me sono accorta….-
SORA –Spiritosa…su che hai in programma?-
KARI –Sora…hai appena finito di spettegolare…non puoi
lasciarmi in pace?-
SORA –No…tradirei la mia natura. Comunque vedi che lo so
della tua nottatina con Tk…Tai è venuto da me per chiedermi di ospitarlo e
ovviamente mi ha detto perché…-
KARI –Non sa tenersi niente per sé quello…-
SORA –Vuoi che sia tutto perfetto vero? Quasi come la prima
volta…-
KARI –Beh la prima volta non è stato proprio tutto
perfetto…eravamo entrambi imbarazzatissimi e lui è stato per un sacco di tempo
a dirmi che aveva il preservativo con sé per caso e non perché aveva intenzioni
sconce fin dal principio, mentre io tentavo di ribadirgli che ci credevo e che
non era un problema…alla fine è stato bellissimo anche così però-
SORA –Non sempre gli imprevisti sono sgraditi…ne so
qualcosa…in ogni caso, è da molto che non state insieme o sbaglio?-
KARI –Anche troppo…-
SORA –Vuoi che ti accompagni da lui?-
KARI –Ci dobbiamo vedere oggi pomeriggio…-
SORA –Che importa su…sono sicura che lui non vede l’ora di
vederti, qual è il problema non dirmi che vi stancate l’uno dell’altra?-
KARI –Ma quando mai…anzi-
SORA –Allora scalo a casa Takaishi…prima passiamo da te a
smollare le tue cose però…non vorrai fornirgli l’anteprima no?-
KARI –Ok mi hai convinto…si va-
IZZY –Anche Davis e Willis sanno la tua storia?-
TAI –No…loro credono che l’obiettivo della missione sia solo
liberare Gennai-
IZZY –E cosa gli hai detto quando ti hanno domandato il perché
dell’agire solamente in quattro?-
TAI –Semplice, che non volevo mettere in pericolo gli altri
per una cosa che avremmo potuto risolvere anche da soli-
IZZY –E a quanto pare se la sono bevuta…-
TAI –Dopotutto neanch’io sapevo con certezza cosa era successo
prima che Soichiro mi spiegasse tutto…-
IZZY –Quindi da quanto ho capito questo Soichiro è il figlio
di Kanagawa e l’hai incontrato all’università-
TAI –SI, la mia facoltà è vicino alla sua…in realtà lui è un
genio dell’informatica come te ma per non farsi scoprire dai cercatori ha
dovuto mascherarsi in qualche modo…tutte le facoltà informatiche del Giappone
sono sotto controllo-
IZZY –Come faceva a sapere che eri un digiprescelto?-
TAI –In realtà ci stava cercando, ha avuto tutti i dati su
di noi da Gennai prima che lo catturassero. Quando mi ha incontrato
all’università mi ha parlato del casino successo a Digiworld e io ho accettato
di aiutarlo…poi è venuta fuori la realtà-
IZZY –Bene…ora che so tutto sono pronto per la missione-
TAI –Hai davvero intenzione di aiutarci?-
IZZY –Assolutamente. Te l’ho promesso, non ti abbandonerò-
TAI –Stasera…ti presenterò Soichiro. E’ un bravo ragazzo,
vedrai ti piacerà-
IZZY –Tai?-
TAI –Uhm?-
IZZY –Non ti ripeterò frasi del tipo “non è stata colpa tua
etc” ma vorrei che tentassi di reagire…-
TAI –Te lo ripeto, solo la vendetta può aiutarmi…-
IZZY –Non sai quanto ti sbagli…-
TAI –Scusa per averti rubato in casa-
IZZY –L’hai fatto in buona fede…spero-
TAI –Già…-
IZZY –Bene, allora io vado…-
TAI –Ciao-
IZZY –Non c’è sempre bisogno di uccidere Tai, pensaci-
TAI –Io non posso riportarlo in vita comunque…lo so-
IZZY -…io non ne sono del tutto convinto-
TAI –Che vuoi dire?-
IZZY –Nulla lascia perdere…-
Il ragazzo salutò il padrone di casa e si avviò verso la
macchina. Aveva stranissimi pensieri in testa…pensieri che potevano significare
molto. Secondo la sua teoria Matt era morto a Digiworld mentre stando a ciò che
gli aveva detto Tai era sulla terra che era successo il fatto, come d’altronde
anche il resto della storia dimostrava. Ma c’era qualcosa che non quadrava ne
era sicuro. Il D-BOX3 poteva essere la chiave della questione, l’aggeggio che
può modificare Digiworld…ma era sempre stato nelle sue mani…il mistero si
infittiva sempre di più.
Kari salutò Sora con la mano e si diresse verso la porta di
casa Takaishi…sperando ovviamente che la sua visita anticipata fosse gradita.
Un Tk sorridente e radioso come non lo vedeva da tempo le aveva aperto la
porta.
TK –Kari!-
KARI –Sorpresa…scusa lo so che ci dovevamo vedere oggi
pomeriggio ma…-
Il biondino, prevedendo una lunga serie di scuse e
autocommiserazioni insensate almeno quanto la successione delle parole nel
discorso si era precipitato a stringerla e a stamparle un bacio sulla guancia
tranquillizzandola.
TK –Ehi ma stai scherzando? Sono felicissimo di vederti
tesoro…-
KARI –Mi mancavi…-
TK –Anche tu…non immagini quanto mi abbia fatto piacere la
tua visita anticipata, io non avevo neanche il coraggio di chiamarti…pensavo
che ti avrei delusa-
KARI –Te l’ho sempre detto che tu pensi troppo…comunque ti
vedo felice, qualche evento importante?-
TK -In effetti c’è una piccola sorpresa…(prendendole la
mano) vieni con me in soggiorno…-
Kari in un primo momento non capì. Ma si stupì notevolmente
quando vide chi c’era accanto alla signora Takaishi sul divano.
KARI –Sig. Ishida è proprio lei?-
MASHARU –In carne e ossa-
La ragazza si girò verso la sua metà e lo abbracciò felice.
KARI –Oh Tk come sono felice per te!-
TK –Sapessi quanto lo sono io…mio padre resterà qui con noi,
saremo una vera famiglia-
NATSUKO –Già…-
MASHARU –Allora Hikari che mi racconti, come sta quel
discolo di Tai?-
KARI –Bene grazie, è sempre il solito. Piuttosto è un’altra
la novità, lei ha saputo di Sora immagino…-
NATSUKO –Oddio mi sono dimenticata…io non gliel’ ho mai
detto…-
TK –Vuoi dire che non sa di essere nonno?-
MASHARU –Nonno?-
KARI –Beh vede sig. Ishida, Sora è rimasta incinta di Matt…-
MASHARU –VU-vu-vuoi…vuoi dire…che…-
TK –Ha compiuto da poco tre mesi…il piccolo Yamato-
MASHARU –Wow...questo si che è un colpo…-
KARI –Vedrà le piacerà un sacco…è adorabile-
NATSUKO –Gli somiglia tantissimo sai?-
MASHARU –Allora mi piacerà ancora di più…il mio primo
nipotino-
TK –Ne hai avuti di colpi eh papà?-
MASHARU –Eh già…ehi ma non avrete intenzioni di farmi uno
scherzetto anche voi?-
TK/KARI (arrossendo)- Assolutamente no!-
NATSUKO –Figurati…anche se si stanno già dando da
fare…quando torni domani mattina Tk?-
MASHARU –Domattina? Perché dove vai a dormire? Da qualche
amico?-
TK –Ehm…lascia stare papà e tu mamma piantala!-
NATSUKO –Va beh…allora Hikari tesoro rimani qui a pranzo
vero?-
KARI –Non saprei non vorrei disturbare…-
TK –Ma che disturbo-
NATSUKO –Già…con il disturbo che ti arreca mio figlio è il
minimo…-
TK –Ehi che intendi dire?-
Alla ragazza, imbarazzatissima da quella situazione allo
stesso tempo anche estremamente divertente, non rimase che accettare volentieri
l’invito.
MIMI –Izzy ti vuoi muovere? Sono già le quattro passate!-
IZZY –Un secondo…vorrei vedere te con tutti ‘sti pacchi in
mano…-
MIMI –E’ da tanto che non venivo al centro commerciale,
tanto vale approfittarne no?-
IZZY –Ti ricordo che siamo qui per il regalo di Yamato…e
abbiamo un appuntamento con Ken e Yolie!-
MIMI –Che era mezz’ora fa! Su sbrigati!-
IZZY –Giuro che l’ammazzo…-
In lontananza si sentirono grida familiari urlanti il nome
Mimi a squarciagola.
KEN –E non gridare…stanno arrivando-
YOLIE –Hai ragione eccoli! Finalmente dove siete stati fino
ad adesso?-
IZZY –Mi stupisco che tu non lo immagini…la conosci Mimi-
KEN (notando i pacchi ih mano ad Izzy) –Ahiahiahi amico…-
IZZY –Perché non mi aiuti Ken?-
KEN –Ehm…-
YOLIE –Lasciate perdere…dobbiamo muoverci, su andiamo a
scegliere e il regalo…-
MIMI –E per Tk chi ci pensa?-
KEN –Joe , Cody, Tai e Sora-
IZZY –E Kari?-
YOLIE –Ha detto che ci pensava da sola…-
KEN –Uhm...che avrà in mente?-
YOLIE –Che ti importa su muoviamoci!-
MIMI –Ho visto un completino azzurro carinissimo al negozio
qui accanto!-
IZZY –Completino? Miriamo a qualcosa di diverso una buona
volta! Ne ha a bagagli di completini azzurri quel povero bambino-
MIMI –E sentiamo geniaccio che avresti in mente?-
YOLIE –Ehiehiehi…prima che litighiate, io avrei una
proposta, seguitemi-
Qualche minuto dopo…
KEN –Questo è il paradiso che sognavo da piccolo…-
IZZY –Ma quanto è grande?-
MIMI –Non vi perdete…-
YOLIE –Questo è il posto migliore per un regalo…il paradiso
dei giocattoli-
IZZY –Ma quanti ce ne sono? Come facciamo a scegliere?-
YOLIE –Ognuno si faccia un giro e scelga qualcosa, alla fine
tiriamo le somme-
IZZY –Ok…ehi Ken, hai voglia di venire con me? Io non ne
capisco di giocattoli per neonati…-
KEN –Volentieri-
MIMI –Beh, ci vediamo dopo allora-
Anche Tai, Cody e Joe erano alle prese con il centro
commerciale.
CODY –Ehi Tai non era più semplice chiedere a Kari che
regalo sarebbe piaciuto a Tk invece di girare in lungo e in largo e ogni volta
dire “oh no questo non mi convince”!-
TAI –Zitto…tu sei il suo migliore amico o sbaglio?
Suggerisci allora forza! Quel ragazzo ne ha passate tantee voglio che riceva un regalo speciale-
JOE –Miriamo a qualcosa di semplice…secondo me non è un tipo
da regali costosi-
CODY –Hai ragione, pensiamo a qualcosa di originale-
TAI –Come se fosse facile…-
CODY –Cosa? Pensare?-
Il più giovane fece in tempo a spostarsi evitando un
cazzotto in testa che aveva l’aria di essere ben potente.
CODY –Con calma eh…-
TAI –Vedi di risparmiarti certe battute per niente
simpatiche-
JOE –Ehi ragazzi…non sapete che mi è frullato in testa!-
TAI –Anche se non ce lo racconti non ci offendiamo-
JOE –Idiota! Ho un idea stupenda! Seguitemi in gioielleria…-
CODY –Dove scusa? Avevamo detto non costoso!-
JOE –Seguimi e vedrai…sarà il regalo più bello che riceverà
nella sua vita-
KARI –Grazie mille per il pranzo signora Natsuko. Era tutto
squisito-
MASHARU –Hai ragione…da tempo non mangiavo così bene-
NATSUKO –Vedi di non finire anche la mia porzione però-
TK –Bene…mamma noi ce ne andiamo un po’ di là ok?-
NATSUKO –E chi vi ferma. A che ora andate da Tai?-
KARI –Verso le 17.00 usciamo, dobbiamo finire di comprare i
dolci e sistemare la casa-
TK –Voi che fate?-
NATSUKO –Penso che rinvierò la cena con le mie amiche…-
LA donna gurdò di sfuggita il marito al quale scappò un
leggero sorriso. Tk e Kari decisero che era ora di togliere il disturbo e se ne
andarono nella camera del ragazzo.
KARI –Sai…non credo che a tua madre dispiacerà se stanotte
resti fuori casa-
TK –Credi siano già a quel punto? Dopotuttto non stanno
insieme da anni e si sono appena ritrovati-
KARI –A volte servono le catastrofi per farti capire quanto
tieni a una persona-
TK –Alludi?-
KARI –Non fraintendere, ti ho sempre voluto bene…ma non
credevo così tanto da non riuscire a vivere senza di te-
TK –E’ da tempo che voglio chiedertelo…quando…mi sono
risvegliato dal coma….-
KARI -…-
TK –Io ti ho sentito piangere e pregarmi di non lasciarti…mi
tenevi la mano ricordi? Io l’ho sentito…uno strano brivido dentro di te-
KARI (abbassando lo sguardo) –Ho avuto una specie di crisi…-
TK –E se non mi fossi svegliato che sarebbe successo?-
KARI –Non lo so…l’ho solo pensato ma è stato terribile…ho
pensato di voler…-
TK –Non voglio saperlo-
LA ragazza lo guardò interrogativamente. Perché aveva detto
quella frase? Perché non voleva saperlo?
TK –Non mi importa sapere cosa hai pensato…mi fido di te.
Hai detto che è stato terribile e non voglio farti tornare alla mente brutti
ricordi…dimmi solo che ora va tutto bene-
Ancora una volta i suoi occhi e il suo leggero sorriso la
incantarono. Mai come allora capì di essere al sicuro con lui, di essere con la
persona giusta della sua vita, che l’avrebbe perdonata anche dopo una pugnalata
alle spalle.
KARI –Va tutto strabene. Te lo giuro-
Un altro sorriso, un altro sguardo profondo.
KARI –Non guardarmi così ti prego…-
TK –Perché?-
KARI –Perché no-
TK –Che risposta è? Ci sarà un motivo-
KARI -….-
TK –Dimmelo…-
KARI –No…-
TK –Dai…-
KARI –Lo sai…-
TK –No non lo so-
KARI –E che…mi viene voglia di saltarti addosso ecco, ho un
ragazzo troppo bello…-
TK (sorridendo) –Ah si? Grazie…ma ti dirò una cosa, tu non
sai quanto costi a me in quanto uomo restarti di fronte senza muovere un dito
quando tu sei così…insomma perché devi vestirti così mi vuoi vedere morto!-
Entrambi scoppiarono a ridere in maniera spropositata,
divertendosi e sentendosi stupidi allo stesso tempo.
KARI –Comunque…sono vestita come al solito-
TK –E io ti guardo come al solito-
KARI –Sarà l’astinenza-
Altre risate. Tk si avvicinò a lei e le strinse la vita
baciandola sul collo e sul viso.
KARI –Ehi…-
TK –Che c’è?-
KARI –Ci sono i tuoi di là-
TK –Ti sembrerà strano ma in questo momento non me ne
importa nulla-
KARI –A me si però…-
TK (baciandola)-Ok…rimandiamo la faccenda-
KARI –Scusa…-
TK –Ma di che…vorrà dire che andrò a divertirmi con la
figlia della vicina, è molto carina sai?-
KARI (dandogli un pugno sul braccio) –Scemo!-
TK –Ahia…fai piano-
KARI –Ti sta bene-
TK –Senso dell’ umorismo zero tu….-
KARI –Ehi…guarda lì-
Il digiterminal verde di Takeru si era improvvisamente
illuminato e adesso stava emettendo un suono.
TK –E-mail…è da un pezzo che non usiamo il digiterminal, chi
sarà?-
KARI –Spero non sia successo nulla di grave-
Il ragazzo prese di corsa l’aggeggio e si apprestò a leggere
il messaggio.
TK –Ehi…è Davis!-
KARI –Davis?-
TK –Si…mi ha mandato un messaggio-
KARI –Su leggilo-
Caro Tk (e di conseguenza cara Hikari visto che col
90% delle possibilità siete attualmente appiccicati)
VI scrivo per salutarvi e per augurarvi una felice
vigilia di Capodanno. VI chiederete cosa sto facendo, come vivo etc… Beh
ragazzi, sono stato molto fortunato. Ho girato per l’America fino ad arrivare
in Colorado e lì sapete chi ho incontrato? Il mitico Willis! All’inizio stavo
da lui, poi ho trovato lavoro come lavapiatti e tagliapatate in un piccolo
ristorante…non è il massimo ma almeno mi guadagno da vivere da solo. Ho
comprato un piccolo camper e ora vivo lì…è davvero stratomitico credetemi.
Adesso Willis mi aiuta ancora parecchio con le spese…ma sto tentando il più
possibile di cavarmela da solo. In cambio lui mangia gratis al ristorante dove
lavoro…di nascosto ovviamente!
Sapete però cos’ho intenzione di fare? Appena la
situazione economica si stabilizza trasformo il mio camper in un ristorante
ambulante e mi metto in proprio…sapete mi è venuta la passione della cucina,
credo sia questa la mia strada…sapeste che ricette mi invento, ma nessuno
ancora apprezza il mio talento sigh…
Va beh…tralasciamo…e voi che mi raccontate? A quando
le nozze? Il bimbo lo chiamate Davis per favore? A parte gli scherzi…sono
felice che le cose vi stiano andando bene…come faccio a saperlo? Me lo ha detto
Tai semplice! Mi mancate tanto sapete? Ovviamente mi manca più la mia dolce
Kari…ma bene o male anche le azzuffate con Tk. Non ti sarai mica offeso amico
mio…dopotutto lei è una donna, una bellissima stupenda donna! DI te che me ne
faccio?
E va beh…un giorno troverò anch’io l’anima gemella!
Ok ora vi lascio alle vostre moine. Magari fatevi
sentire più spesso anche voi (via digiterminal ovviamente, come avrete capito
non ho il computer) , mi mancano i miei migliori amici!
Salutate tutti, Tai, Sora, Mimi, Izzy, Joe, Il
piccoletto, il vecchio Ken e quella pazza isterica di Miyako. Ah, e anche il
piccolo Matt junior.
Bye, bye
DAISUKE
TK –Incredibile…Davis cuoco-
KARI –Meno male che sta bene, mi manca tanto…-
TK –Pensa che io non l’ho potuto nemmeno salutare…-
TK –Ricordi che io e te abbiamo un viaggio in sospeso?-
KARI –Non vorrai mica…e con quali soldi?-
TK –Non sono un problema…l’assicurazione ha pagato cifre
esorbitanti per il mio incidente,e poi ora è tornato mio padre che in
centro-America ha fatto una fortuna…-
KARI –Sicuro di volerci andare?-
TK –Assolutamente. Allora glielo dico?-
KARI –Procedi!-
Izzy e Ken giravano per l’enorme negozio di giocattoli in
cerca di qualcosa di vagamente carino per un bimbo di 3 mesi. Ma l’impresa si
stava rivelando più ardua del previsto.
IZZY –Sai Ken…io non ce la faccio più-
KEN –A chi lo dici…qui ci sono solo cose ultrasofisticate e
megacostose, che se ne fa un bimbo così piccolo-
IZZY –Speriamo che le ragazze concludano più di noi-
KEN –E chi le trova in questo bordello?-
IZZY –Andiamo all’uscita…prima o poi verranno lì anche loro-
KEN –Buona idea…anche se dubito che due come loro riescano a
restare in un negozio, anche se di giocattoli, meno di due ore. Yolie poi…-
IZZY –A proposito vecchio Ken…voi due non vi eravate
mollati?-
KEN –Si ma…lasciarsi non implica il fatto di odiarsi e non
vedersi più-
IZZY –Ma neanche di venire insieme al centro commerciale-
KEN –Che c’entra le ho dato un passaggio…-
IZZY –Questa cosa mi puzza da presa per il culo-
KEN –In effetti…a parte un certo lato il nostro rapporto è
come prima-
IZZY –E che lato però…non ce la fate proprio a
ricominciare?-
KEN –Non è così facile-
IZZY –Meglio che prendersi in giro…-
KEN –E’ un modo per evitare di soffrire…è stupido ma
funziona-
IZZY –Mi dispiace…stavate molto bene assieme-
KEN –Eh già…dillo al vecchio Takano…-
IZZY -???-
KEN –Lascia stare…-
Una voce parve chiamarli. Era Mimi con in braccio un pupazzo
che sarà stato grande minimo quanto lei. Un panda, per essere più precisi.
IZZY –Non c’è bisogno di starnazzare in quel modo ti ho
sentito…-
Il povero panda finì dritto in faccia al povero Koushiro.
MIMI –Tu non tieni mai la bocca chiusa eh tesoro?-
KEN (indicando il pupazzo)–Cos’è questo mastodonte?-
YOLIE –Che domande, il regalo-
IZZY –Secondo me ci affoga in quel coso…(rivolto a Mimi)
no…basta lanci in faccia o lo rovini!-
YOLIE –Secondo me è l’unica cosa adatta…ah guardate ho preso
anche questo!-
Dal sacchetto Yolie tirò fuori un serpente di peluche verde
pisello a macchie nere, che pareva non finire più di quanto era lungo.
IZZY –Bene…in uno ci affoga e con l’altro si strangola-
KEN –Non dire così…per me hanno azzeccato il regalo. E’
troppo piccolo per dei giochi seri…con quelli si divertirà-
IZZY –Fai pure il lecchino…-
MIMI –Non è un lecchino…ha buon gusto al contrario di te-
Altre vecchie conoscenze si stagliavano all’orizzonte.
TAI –Ehilà gente…anche voi a far compere?-
IZZY –Tai vieni a vedere che schifezze hanno comprato!-
Il prescelto del coraggio osservò i due pupazzi perplesso.
TAI –Cos’è meditate un omicidio?-
La botta di Mimi non tardò ad arrivare.
TAI –AHIA!-
IZZY –Visto?-
MIMI –Zitto tu!-
CODY –Bene, ora vi facciamo vedere il nostro di regalo-
Alla vista dell’oggetto tutti rimasero a bocca aperta.
IZZY –E’ stupendo-
MIMI –Scommetto che gli piacerà un sacco!-
YOLIE –E bello e poi…ha significato-
KEN –Di chi è stata la grande idea?-
JOE –Mia…-
KEN –Naaa…davvero?-
TAI –Già-
IZZY –E bravo il vecchio Kido-
TAI –Beh ragazzi si è fatto tardi è meglio che vada. Ah vi
aspetto per le 8 a casa mia, chi vuol venire un po’ prima a dare una mano è ben
accolto-
JOE –Ok…ci si vede dopo allora-
Prima di ritornare nella sua dimora il vecchio Taichi aveva
pensato di fare una visitinaa Sora, la
quale non era potuta venire a fare spese, e di farle vedere il regalo
acquistato per Tk.
DLIN;DLON
SORA –SI chi è?-
TAI –Taichi-
La ragazza aprì la porta.
SORA –Ciao Tai…non dovresti essere a far compere?-
TAI –Già fatto….sono qui per farti vedere i frutti di una
straordinaria idea di Joe-
SORA –Da quando le idee di Joe sono straordinarie?-
TAI –Stavolta ci ha preso in pieno…guarda.
Aprì un astuccio blu. All ‘interno vi era un braccialetto
d’argento con incise 11 lettere: T Y S K M J D M I K H. L’ultima lettera
era incisa di più rispetto alle altre. Qualche secondo di riflessione e capì
che si trattava delle iniziali degli undici digiprescelti escluso ovviamente
Takeru. Inoltre, tra la fine della H e l’inizio della T vi era una scritta in
corsivo: Always with you.
SORA –E’ stupendo…-
TAI –Significativo più che altro-
SORA –C’è anche…la Y…-
TAI –Anche lui è sempre con noi…-
SORA -…-
TAI –Qualcosa non va?-
SORA –A volte mi viene tanta voglia di piangere…-
TAI –Sai che hai una spalla su cui farlo-
Appena ebbe finito la frase Sora lo abbracciò fortissimo e
cominciò a versare lacrime. Era ancora dura da digerire. Non era ancora pronta
a ricordarlo col sorriso sulle labbra.
SORA –Vorrei fosse stato solo un brutto e terribile incubo-
TAI –Anch’io lo vorrei tanto…credimi-
Ken e Yolie erano in auto. Il primo stava accompagnando la
seconda a casa.
KEN –Bello quel braccialetto vero?-
YOLIE –Già…molto-
KEN –Credi faremo una brutta figura con i pupazzi? Rispetto
all’idea di Joe…-
YOLIE –Boh…-
KEN –Ehi…risposte più esaurienti?-
YOLIE –Uffa lasciami in pace!-
KEN –Scusa…-
YOLIE –No è che…scusa tu…solo che ho un po’ di grilli per la
testa e…-
KEN –Ah si? E
questi grilli portano il nome di Takano?-
YOLIE –Sei ingiusto…-
KEN –Certo io sarei ingiusto…ho cercato di venirti incontro
nelle maniere più assurde matu sembri
fregartene altamente!-
YOLIE –Questa cosa dell’amicizia l’hai proposta tu se non mi
sbaglio!-
KEN –L’ho fatto per te maledizione! Se non ti andava bene
bastava dirlo…io non volevo vederti soffrire!-
YOLIE –Non ci hai mai creduto in questa pagliacciata vero?-
KEN -Ci stavo provando ma tu rendi sempre le cose più
difficili di quanto siano già-
YOLIE –Non mi piace l’idea di ricevere solo la tua pietà,
quando sai benissimo che per noi non c’è più futuro!-
KEN –Ci sarebbe se tu…-
YOLIE –Certo rinfacciamelo pure! Divertiti a colpevolizzarmi
se almeno questo ti può far stare meglio! Avrò anche sbagliato ma quante volte
l’hai fatto tu eh Ken? Quante volte ti abbiamo perdonato? Credi di star facendo
qualcosa per me e invece non stai muovendo un dito! Bella la storia
dell’amicizia si…tanto per pararti il culo. Tu non ci stai neanche provando a
perdonarmi!-
KEN –Io ti ho già perdonato ma non riesco a ricominciare…è
la mia indole non posso farci niente!-
YOLIE –Comincio a credere che tu invece sia solo uno sporco
egocentrico…se davvero ti sta a cuore il nostro rapporto, se davvero tieni a me
allora prova ad affrontare la realtà, se devi continuare a prendermi in giro
allora è meglio che sparisci dalla mia vita. Se non vuoi perdonarmi basta
dirlo, lo accetterò…ma basta prese in giro-
La ragazza scese al primo semaforo rosso che l’auto
incontrò, senza che Ken le dicesse nulla. Solo quando Yolie sparì dalla sua
vista, esternò nella sua mente le emozioni che provava.
<< E’ inutile, non ci riesco…già adesso sono colpito
da crisi esistenziali di ogni tipo…non faccio che immaginarmi lei a letto con
quel tipo, ed è struggente. Se solo avessi più coraggio… >>
Nella sua mente il ricordo di Yamato Ishida che lo incitava
a combattere, quella volta quando s’incontrarono…avrebbe dovuto trovare il
coraggio per stare con Yolie…ma questa volta proprio non ce la faceva.
Si erano ormai fatte le 19.30. A casa Yagami Tai, Sora, Tk,
Kari e Cody stavano finendo di allestire i preparativi per la festa, mentre
Yolie si occupava di imbandire le tavole con tutto il buon cibo e le bevande
che avevano comprato.
YOLIE –Secondo voi non c’è un po’ troppo spumante? Ci sono
anche dei minori…-
CODY –Ehi…-
SORA –Tai dammi una mano con ‘sto coso!-
KARI –Attenta al pallonci…-
BOOOM!
KARI -…no-
A causa dello scoppio Sora perse l’equilibrio sulla scala…-
SORA –Aahhhh!-
TK –Presa al volo!-
CODY –Fiuuu…-
SORA –Oh…grazie Tk-
TK –Dovere-
SORA –Ora mettimi giù o Kari mi mena-
KARI –Figurati…-
TAI –Che combinate qui? Cos’è tutto ‘sto casino?-
YOLIE –E tu dov’eri quando c’era bisogno di te?-
TAI –Calmini…ero al cesso-
SORA –Bene ora che ti sei liberato del demonio…VUOI
DECIDERTI A DARCI UNA MANO?-
TAI (rivolgendosi agli altri)- Ma che le avete fatto?-
YOLIE –POCHE CIANCE E COMINCIA A LAVORARE!-
TAI –Ok,
ok…-
KARI –Ops…ci siamo dimenticati i piatti!-
TK –I piatti? Corro a prenderli io…voi continuate-
Nell’ istante stesso in cui Tk aprì la porta un’altra
persona, dall’altra parte della soglia, si apprestava a suonare.
SOICHIRO –Oh…ciao. E’ qui la festa vero?-
TK –Ehm…ciao ma…tu chi saresti?-
SOICHIRO –Ah scusa hai ragione! Tu non mi conosci…sono
Soichiro Kanagawa, un amico di Tai-
TK –Amico di Tai? E ti ha invitato lui?-
SOICHIRO –Si…se non disturbo ovviamente-
TK –No figurati…scusa è solo che…comunque entra pure, io
stavo andando a fare una commissione. Torno subito-
SOICHIRO –Ci vediamo dopo allora-
Il diciannovenne si apprestò ad entrare in casa. Tentò di
catturare l’attenzione di Tai ma questi non lo vide. Intravide Hikari da sola
in cucina e decise di provare con lei.
SOICHIRO –Hikari…-
KARI –Chi è…ah ciao Soichiro sei già arrivato…stiamo ancora
finendo di sistemare-
SOICHIRO –Ho visto…sono tutti presi dal lavoro, nessuno mi
ha notato e così sono venuto da te-
KARI –Se aspettavi Tai stavi fresco…su vieni con me-
Il ragazzo la seguì in soggiorno dove il resto della
combriccola allestiva i festoni.
KARI –TAAAAIIII!-
TAI –Uh chi è?-
KARI –Hai ospiti…-
Il ragazzo, dopo qualche secondo di catalessi afferrò la
situazione.
TAI –Soichiro amico mio!-
Insieme a lui caddero circa una decina di festoni che stava
mettendo.
SORA –Oddio…guarda che ha combinato!-
TAI –Ragazzi…vi presento Soichiro, mio amico e nonché figlio
di Akira Kanagawa…-
CODY –Quell’Akira Kanagawa?-
TAI –Esatto…quindi sa tutto di noi e di Digiworld, potete
parlarne liberamente-
YOLIE –Wow…lo sai che sei proprio carino?-
SOICHIRO (lievemente imbarazzato) –Ah…grazie…-
TAI –Eccola la solita…non farti intimidire quella non ha
inibizioni, fa sempre così…aspetta di conoscere Mimi è anche peggio!-
YOLIE –Chi sarebbe “quella”? Ho un nome sai!-
TAI –Stavolta ti do ragione scusa… Lei è Miyako Inoue, la
ragazza sulla scala è Sora Takenouchi, il più giovane è invece Iori Hida, Kari
la conosci-
SOICHIRO –Piacere di conoscervi-
YOLIE (avvinghiandosi a lui) –oh piacere nostro!-
SOICHIRO –Ehm…-
TAI –E’ senza speranza…-
CODY –Proviamo così…Yolie c’è Ken!-
YOLIE –CHE VADA A FARSI PRETE QUELLO!-
CODY –Non era proprio il risultato che speravo…-
Per ironia della sorte alla fine Ken arrivò veramente. E non
solo, le urla di Yolie erano arrivate fino alle sue orecchie. Avendo visto la
porta lasciata aperta per sbaglio da Soichiro era entrato senza problemi.
KEN –Salve…-
TAI –E tu come sei entrato?-
SOICHIRO –Oh…mi sa che mi sono dimenticato di chiudere la
porta!-
TAI –Va beh non importa-
Si creò uno strano clima. Ken guardò Yolie con uno sguardo
che le fece capire che aveva sentito l’enorme cattiveria sparata, e la ragazza
non potè fare a meno di sentirsi imbarazzata.
KARI –Ehm…senti Soichiro che ne dici di vedere la casa? Ti
faccio da guida su…-
SOICHIRO –Arrivo-
SORA –Io vado a controllare Yamato nella stanza di Tai…-
TAI –Io invece vado in cucina, qualcuno dovrà pur finire di
apparecchiare no?-
CODY –Io…io dove vado? Aspetta Tai ti aiuto-
Rimasero soli. Soltanto lei e lui.
KEN –Begli amici-
YOLIE –Già…-
KEN –Grazie per il commentino ironico, ora vado ad aiutare
gli altri-
YOLIE –Visto che ne hai l’occasione perché non parli con
me…magari è la volta buona che ci chiariamo…visto che tu scappi sempre-
KEN –Hai ragione, io scappo sempre…e anche stavolta non mi
smentirò contenta? Hai ragione tu sono un codardo!-
YOLIE –Io ti ho chiesto solo una risposta…-
KEN –Te l’ho già data…non ce la faccio…non ce la faccio
neanche a provarci-
YOLIE –Non perdoni ciò che ho fatto in pratica…-
KEN –Diciamo che non riesco a sopportarlo…io sono fatto
così. Forse un giorno ci riuscirò, diventerò una persona migliore o
semplicemente riuscirò ad accettare la situazione e a mettere da parte i
rancori, ma attualmente la mia anima è troppo debole per sopportare questo
peso…-
YOLIE –Quindi non è proprio finita…-
KEN –Il tempo deciderà per noi…tu non sei costretta ad
aspettarmi, ma sappi che i miei sentimenti, almeno quelli non sono cambiati…-
YOLIE –Viviamo la nostra vita…senza dovere nessuna
spiegazione all’altro…-
KEN –E senza essere amici…ci ha già causato abbastanza
problemi-
La giovane donna non riuscì a frenare le lacrime che
copiosamente cadevano sulle sue guance. Anche il ragazzo aveva gli occhi
lucidi.
Forse era la fine di un amore, o forse solo un ostacolo alla
loro relazione, ma in entrambi i casi…faceva soffrire terribilmente.
MIMI –Non ci credo…-
IZZY –E invece credici mia cara…è la verità-
MIMI –Ma non sarà pericoloso?-
IZZY –Sei stata tu a convincermi ad aiutare Tai e ora mi
vuoi disilludere?-
MIMI –Ho solo paura per te…-
IZZY –Non preoccuparti, dopo tutto quello che abbiamo
affrontato ormai niente può distruggerci-
MIMI –Così oggi conoscerai il famoso Soichiro-
IZZY –Già…credo che quello lì ne sappia una più del diavolo,
è pieno di informazioni e secondo me non ci ha neanche riferito tutto, Tai dice
che è una continua sorpresa ma è un bravo ragazzo-
MIMI –Mettiti nei suoi panni poverino…lo controllano sempre,
ovunque si gira potrebbe esserci qualcuno pronto a farlo fuori, è ovvio diventare
così prudenti-
IZZY –Si però, non riusciamo a capire se fidarci o no, in
fondo non abbiamo prove che lui sia il figlio di Kanagawa…-
MIMI –Tu hai troppi problemi, guarda Tai per esempio…ti ha
detto che si fida ciecamente di lui e molto probabilmente non sa neanche il
perché-
IZZY –Mi fiderò del mio istinto allora…comunque siamo
arrivati-
La macchina frenò. I due velocemente scesero dall’auto e si
avviarono verso la porta. A dargli il benvenuto venne Sora.
SORA –Ehilà ragazzi! Entrate!-
MIMI –Ciao Soruccia, siamo gli ultimi?-
SORA –Non proprio, anzi a dir la verità abbiamo appena
finito di sistemare-
Entrando i due notarono un’atmosfera piuttosto particolare.
Tai era in cucina a tentare di sbafarsi qualcosa in anticipo tentando di
sfuggire da Cody che cercava di bastonarlo mentre Ken se ne stava su un
estremità del divano a leggersi una rivista; la stessa cosa faceva Yolie ma
nell’altra estremità del divano con una faccia che più imbronciata nessuno
l’aveva mai vista.
IZZY –Ehilà…-
Nessuna risposta
MIMI (sottovoce a Sora) –Sono un po’ scoglionati per caso?-
SORA –Ehm…-
IZZY –Beh io vado da Tai che è meglio-
TAI –Ciao Izzy! Blocca il piccoletto presto!-
In quel momento Sora, piegò un mestolo di media grandezza
sulla testa del povero padrone di casa.
TAI –AAAHHHHHRGHHH! MA SEI FUORI?-
SORA –PIANTALA UNA BUONA VOLTA! SEI PEGGIO DI UN LATTANTE!-
CODY –Oh grazie Sora…finalmente, non lo reggevo più è troppo
veloce-
TAI –Brutta pazza isterica sclerotica in menopausa….-
Altra mestolata.
TAI –OOOHHHIIIIII!-
SORA –Ecco ora è tornato dritto…non volevi che ti lasciassi
un mestolo piegato a 90° vero?-
Nessuna risposta, Tai era per terra e non parlava.
CODY –Bene…qualcuno lo faccia rinvenire adesso-
IZZY –Su Tai alzati…-
SORA –Non scherziamo, non gliel’ho data così forte…-
MIMI -Invece mi sa che l’hai proprio fatto secco-
L’apparente svenuto Tai preparava però una vendetta.
Intravide sul tavolo vicino a lui una caraffa d’acqua piena. Fu un attimo.
Afferrò Sora per le gambe, la tirò giù alla sua altezza e le rovesciò in testa
la caraffa completamente piena che aveva afferrato con l’altra mano.
TAI –EH eh…-
SORA –BRUTTO…-
MA di caraffa non ce n’era una sola…
SORA –MALEDETTO! VUOI LA GUERRA ALLORA?-
Con un’altra arma del delitto cominciò a rincorrere Tai per
tutta casa. L’acqua ben presto andò a finire anche su Izzy, Cody, Mimi ed anche
Ken e Yolie, fino a scatenare una vera e propria guerra di gavettoni.
YOLIE –Ahhhh…lasciatemi in pace!-
KEN -…ma perché capitano tutte a me…-
TAI –Dov’è Sora?-
MIMI –Il mio vestito nuovo! Izzy sei uno stronzo patentato!-
CODY –Beccati anche questa!-
SORA –E questa!-
MIMI –Aiuto Izzuccio!-
IZZY –Non toccate la mia donzella! Doppia razione!-
CODY –Ehi Ken becca un po’!-
SORA –Tai guarda che ti do un’altra mestolata!-
MIMI –Izzy domani mi accompagni a prendere un altro
vestito!-
IZZY –Salvatemi!-
KEN –Che bordello…-
Kari aveva guidato Soichiro in balcone e ora se ne stavano
seduti all’aria aperta a discutere del più e del meno, ascoltando divertiti ciò
che succedeva in soggiorno. La serata era piuttosto fredda, ma i due non ne
parvero intimoriti, probabilmente non se ne erano accorti.
SOICHIRO –Si divertono eh?-
KARI –Pare proprio di si…vuoi che ci uniamo anche noi?-
SOICHIRO –Veramente preferirei rimanere ancora un po’ qui…si
sta bene-
KARI –Come vuoi-
SOICHIRO –I due che abbiamo lasciato soli prima erano Ken e
Miyako vero?-
KARI –Già…sono sempre stati una coppia affiatata ma ora le
cose fra loro non vanno molto bene-
SOICHIRO –Forse non era destino che stessero insieme…a volte
la perfezione non aiuta-
KARI –Credimi lo so bene…-
SOICHIRO –So che voi tutti avete passato un brutto
periodo…la morte di Ishida ha creato problemi esistenziali diversi in ognuno di
voi-
KARI –Quando crollano le sicurezze crolla anche la tua
anima…è difficile convivere con il pensiero di poter perdere tutto da un
momento all’altro. Anche osservare chi stava male vicino a noi era
insopportabile e ci ha portato a rintanarci ognuno nel suo piccolo mondo…-
SOICHIRO –Per Tai è stato molto problematico…più di quanto
tu creda-
KARI –Mio fratello era una persona altruista e disponibile,
a volte un po’ schizzato ma faceva parte della sua natura….uno che riusciva a
contenere il dolore interiore per non creare problemi a chi gli stava attorno,
ma dalla morte di Matt…è cambiato, è sempre messo a dura prova dal rancore,
sembra che aspetti qualcosa che non arriverà mai, e anche quando è felice…non è
come una volta…sono sorrisi che servono solo per dimenticare temporaneamente il
suo stato emotivo…-
SOICHIRO –Vedrai…presto andrà meglio-
KARI –Lo spero…io ora…sto bene. Sto attraversando un bel
periodo e un po’ mi sento in colpa-
SOICHIRO –Guarda il lato positivo delle cose…siete tutti qui
riuniti, come una volta…stanno scherzando in soggiorno come se niente fosse, è
già un passo avanti-
KARI –Hai ragione…devo cercare di non farmi tutti ‘sti
problemi, analizzare fa male…molto male-
SOICHIRO –Sai…mi fa piacere parlare con te. Sai ascoltare.
L’altra volta ho messo a nudo tutta la mia anima come se niente fosse,
ignorando che tu fossi un estranea…ispiri fiducia, sei una persona eccezionale-
KARI –Ma se non mi conosci nemmeno…-
SOICHIRO –A volte la prima impressione basta e avanza…-
KARI –Comunque…grazie. E’ uno dei complimenti più belli che
abbia mai ricevuto e…se un giorno avrai bisogno di parlare, se ti fa piacere io
ci sono…dopotutto sei un amico di Tai-
SOICHIRO –Beh…spero ormai di essere anche un tuo amico-
KARI –Ma certo-
SOICHIRO –Bene…-
KARI –Sai anche tu ispiri fiducia…solo che io non ho molto
da raccontarti-
SOICHIRO –Non importa…mi fa piacere saperlo però
<>-
KARI –Sei carino, hai una faccia simpatica…chissà quante
donne avrai-
SOICHIRO –Beh a dir la verità sono un tipo dai gusti un po’
complicati…non mi piacciono le ragazze superficiali e la maggior parte di
quelle che conosco purtroppo lo è…ah, presenti esclusi ovviamente…-
KARI –E’ un modo particolare di farmi un complimento?-
SOICHIRO –Diciamo di si…è impossibile non farlo. La
digiprescelta della luce…degna di avere questo ruolo, bella, simpatica,
intelligente, combattiva, tenace e incredibilmente altruista…-
KARI –Hai finito con le lusinghe? Hai intenzione di mettermi
in imbarazzo signor Kanagawa?-
SOICHIRO –Mi divertirebbe non poco la cosa…-
KARI –Sei proprio crudele lo sai…-
Soichiro improvvisò un mezzo sorrisetto che nascondeva le
sue intenzioni. La ragazza non lo notò mentre con la mano afferrava
l’innaffiatoio per le piante pieno d’acqua.
SOICHIRO –Chissà se fanno ancora i gavettoni di là…-
Kari non fece neanche in tempo a premeditare la risposta che
si ritrovò completamente bagnata dalla testa ai piedi.
KARI -…-
SOICHIRO –Ops…-
KARI –Questo non dovevi farlo…mi hai bagnata completamente!-
L’acqua aveva reso i vestiti leggermente
trasparenti…soprattutto la maglia bianca candida che la ragazza portava sotto
la giacca. La visione lasciò grande spazio all’immaginazione di Soichiro.
SOICHIRO -<< Accidenti quale stupenda visione…se resto
ancora a guardarla mi sa che le salto addosso >>
Hikari approfittando dello stato di imbambolamento di
Soichiro (e intuendo forse anche il perché) fece una capatina in bagno a
riempire l’annaffiatoio ormai vuoto e restituì lo scherzetto al ragazzo.
SOICHIRO –Ok…me lo meritavo. Ma ora te la vedrai con me-
Il ragazzo prese a rincorrerla.
KARI –No! Non ti azzardare….ehi!-
SOICHIRO –Solletico! Vieni qui su!-
KARI –Aiuto! Ahhha! Ah ah ah ah…no basta ti prego!
In soggiorno la situazione era degenerata. Anche Ken e Yolie
si erano decisi a combattere e l’acqua ormai dilagava dappertutto. Il
campanello suonò.
TAI –Alt!
Stop! Tregua! Vado ad aprire…-
TK –Ehilà Tai…ma che hai combinato sei fradicio-
TAI –Bene bene…-
TK -???-
TAI–Molla i piatti qui…-
TK –Come vuoi ma…-
TAI –E’ ARRIVATO TK! ALL’ATTACCO!-
Tutti si precipitarono vicino alla porta d’ingresso con in
mano un qualche contenitore d’acqua. Potete immaginare dove quest’ultima andò a
finire.
TK –Bastardi…fatemi mettere le mani addosso a qualcosa di
liquido…-
La corsa cominciò. Il velocissimo Tk fregò la caraffa a Mimi
e la riempì per poter dare il ben servito a Tai.
MIMI –Non vale!.
TAI –Perché solo io?-
TK –Vedrai che adesso arriva anche agli altri-
Partì di nuovo la baraonda. Takeru contro tutti. Ad un certo
punto non notando da troppo tempo una persona di sua conoscenza il biondino si
fermò di scatto.
TK –Ehi gente aspettate un attimo! Dov’è Kari?-
TAI –Oh dovrebb…-
Sora gli tappò la bocca.
SORA –Sarà andata in bagno vedrai che adesso torna, poco fa
era qui-
TAI –Ma se…-
Sora stavolta tirò un gran calcio nello stinco a Tai.
TAI –AHIA!-
TK –Voi non me la raccontate giusta…meglio che vada a
cercarla-
Quando il ragazzo andò via Sora parlò.
SORA –Ma sei stupido o cosa?-
TAI –Ma che ho detto?-
SORA –Tua sorella è in balcone con il tuo amico…-
TAI –E allora?-
SORA –Tk è ancora abbastanza fragile, meglio non far
fraintendere nulla-
TAI –Mah…-
L’oggetto della discussione era intanto arrivato in camera
della ragazza. Entrò ma non la vide. In compenso sentì delle voci provenire dal
balcone. Non gli piacque molto la visione. Il ragazzo di prima e la sua
fidanzata bagnati completamente che ridevano e scherzavano rincorrendosi. Non
seppe cosa provare in quel momento; rabbia, odio, invidia, gelosia…il suo
cervello cercava di imporsi ribadendo che non stavano facendo nulla di male,
erano solo amici…lei non gli aveva mai parlato di lui però…l’unico sentimento
che fu capace di mostrare fu l’indifferenza. Si fece notare dai due.
TK (freddo) –Ho interrotto qualcosa?-
Kari e Soichiro rimasero lievemente shockati. Kari riconobbe
quella sua freddezza. Se l’era presa a morte e probabilmente aveva frainteso.
Tk guardò Soichiro in un modo devastante; lui rispose con
determinazione…probabilmente lei non lo immaginava, ma lui di sicuro aveva
intenzioni di un certo tipo.
KARI –Tk…-
TK –Vi conviene venire dentro, o vi prenderete una
polmonite. Ero solo venuto a cercarti Kari, continuate pure-
KARI –Aspetta dove vai vieni qui!-
Lo rincorse e gli afferrò un braccio. Lui si liberò della
presa.
TK (aggressivo)–Che vuoi?-
KARI –Mi fai paura…non ho fatto niente che bisogno c’è di
reagire così…è Soichiro un amico di Tai, stavamo scherzando con l’acqua…-
TK –Non me ne frega niente se proprio lo vuoi sapere, e poi
so chi è, ci siamo già incontrati-
KARI –Soichiro diglielo tu…-
SOICHIRO –Su non fare il bambino, stavo solo scherzando con
una mia amica…ti sembra il caso di fare il fidanzato geloso?-
Takeru fu pervaso da un irrefrenabile voglia di prenderlo a
pugni.
TK –Ti ripeto infatti che non me ne frega niente…fate quello
che vi pare-
KARI –Soichiro ti prego…dobbiamo parlare-
SOICHIRO –Si…esco subito-
Uscito l’oggetto della discussione i due si guardarono per
un interminabile istante. Poi lei parlò.
KARI –Non ti sembra di avere un tantino esagerato?-
TK –Ti ripeto che non mi importa-
KARI –E PIANTALA! AFFRONTA LE DISCUSSIONI IN MANIERA SERIA
OGNI TANTO!-
TK -…-
KARI –MA insomma che ho fatto di male? Io e Soichiro siamo
amici…stavamo scherzando come tu stavi facendo con gli altri…(aveva notato che
anche Tk era bagnato dalla testa ai piedi)-
TK –Ma l’hai visto come ti guarda quello?-
KARI –Sono solo tue fantasie…-
TK –Sai benissimo che non è così-
KARI –Alla fine è sempre la stessa storia! Col cavolo che il
nostro rapporto è maturato eccetera…siamo sempre al punto di partenza! Mi sono
stufata!-
TK –E sarebbe sempre colpa mia vero? Che bisogno hai di
attaccarti ad un altro per scherzare con l’acqua? Perché non eravate giù con
gli altri? Cazzo…secondo te che dovrei pensare!-
KARI –Io non ti riconosco…se fosse stato Davis, Joe, Cody o
qualcun altro dei nostri amici non avresti fatto così!-
TK –Te lo ripeto…quello ci prova con te…credimi lo so-
KARI –Allora dovrei lasciarlo perdere solo perché a te non
piace!-
TK -…e perché no…-
KARI –Non puoi chiedermi una cosa simile! Lui è molto
simpatico ci troviamo bene assieme…io voglio farti solo una domanda, ce l’hai
un briciolo di fiducia in me?-
TK –Certo che mi fido di te…non mi fido di lui-
KARI –Che cavolo di risposta è…-
TK –Ascoltami Kari…io…cavolo lo so che non mi tradiresti mai
ma…-
KARI –No invece non lo sai-
LA ragazza arrabbiata se ne andò sbattendo la porta
lasciando un Tk infuriato con se stesso e con il mondo intero. Si sentiva
parecchio male….si stava avvicinando l’idea di perderla e non avrebbe potuto
sopportarlo. Si fidava sul serio di lei ma quel ragazzo…non sapeva perché ma
secondo lui avrebbe potuto conquistarla se solo avesse voluto e in quel caso
non sarebbe stata colpa della ragazza, sarebbe stata colpa sua…perché era un
fallito. Si, era questo che pensava…di essere un fallito.
Kari stava trattenendo a stento le lacrime mentre
oltrepassava il salotto. La guerra era finita e tutti se ne stavano esausti sul
divano a confabulare. Intanto era arrivato anche Joe. Soichiro si accorse
dell’atteggiamento combattuto della ragazza mentre diceva agli altri che andava
a fare un giro fuori e la afferrò per un braccio appena prima che lei uscisse.
SOICHIRO –Ehi…che è successo?-
KARI –Nulla…non preoccuparti-
SOICHIRO –Scusa è stata colpa mia…-
In quel momento il ragazzo non lo disse per far colpo su di
lei o altro ma perché si sentiva in colpa sul serio…non aveva intenzione di
rovinare la sua felicità per nulla al mondo.
KARI –Lascia stare…-
SOICHIRO –Se posso fare qualcosa…-
KARI –No…no basta…voglio solo stare un po’ sola-
SOICHIRO (lasciandole la mano) –ok…-
Ovviamente Soichiro non era l’unico ad essersi accorto dello
stato di Kari…
TAI –Credo sia successo quello che tanto temevi…-
SORA –Già…meglio che vada a parlarle…sarà a pezzi-
TAI –Bene…allora io vado a cercare Tk-
SORA -??-
TAI –Non sono un granchè come confidente ma ora che non c’ è
Matt mi occuperò io di mio cognato…-
Sora sorrise. Tai voleva davvero bene a Tk come un fratello.
Sora trovò Hikari seduta sulla panchina del misero parchetto
vicino a casa di Tai…probabilmente era l’unica panchina della zona.
SORA –Piccola…-
La abbracciò. Kari stava singhiozzando fortemente.
KARI –Perché succedono tutte a noi eh?-
SORA –La vita è piena di ostacoli…-
KARI –Non si fida di me…non si fida per niente…-
SORA –Non è vero…è solo insicuro. Ti ha appena ritrovata
dopo una anno disastroso, è ancora troppo fragile e vederti con un altro anche
solo scherzare ha fatto crollare le sue fine barriere-
KARI –Credimi non avevo nessuna intenzione di
tradirlo…Soichiro è una amico, mi trovo bene con lui…ma nulla più di questo, io
amo lui…-
SORA –Dovresti correre a dirglielo allora…-
KARI –Non ce la faccio…e poi, io voglio rimanere amica di
Soichiro e se lui non lo accetta….-
SORA –Lo accetterà…Tk non è mai stato né possessivo né
egoista, anche con Davis, alla fine lasciava sempre decidere a te cosa fare..-
KARI –Credo che abbia una specie di repulsione nei confronti
di quel ragazzo…dice che è innamorato di me…-
SORA –Può essere…ma che problema c’è? Tu vuoi la sua
amicizia e basta no? Se a lui andrà bene ok ma se vorrà di più…non è detto che
tu debba concederglielo…non avere paura delle situazioni. Tu sei sicura del tuo
amore per Tk giusto?-
KARI –Tk è la mia vita Sora…dovresti saperlo-
SORA –Allora non c’è nulla di cui preoccuparsi…chiaritevi e
tutto tornerà come prima, anche perché se non sbaglio questa dovrebbe essere
una serata speciale no?-
KARI –Perché per te i problemi sembrano così facili da risolvere?-
SORA –Cara mia non sai quanto ti sbagli…su andiamo dentro-
Sentì la porta aprirsi. Non fu molto felice di vedere la
persona che si stava dirigendo verso di lui…in quel momento non aveva voglia di
parlare con nessuno, specialmente con chi mostrava pietà nei suoi confronti.
TAI –Mettiamo in chiaro le cose…non sono qui per dovere o
perché mi sento il diritto di sostituire tuo fratello…e neanche perché provo
pietà per te. Né Sora né nessun altro mi ha obbligato a veniree se ci sono è perché per me sei un amico…e
quando un amico sta male io sono sempre disposto ad aiutarlo…sempre che questo
amico voglia il mio aiuto-
TK -…grazie…-
Tai si sedette per terra accanto a lui, appoggiando la
schiena alla porta.
TAI –Tu devi cominciare a renderti conto che per mia sorella
vali più di qualsiasi altra cosa…e devi tenerlo in considerazione…-
TK –So di non aver reagito bene se è questo che intendi
ma...non sono riuscito a controllarmi, non per mancanza di fiducia o altro…ma
perché ho avuto la seria paura di perderla…e se la perdo…per me è finita-
TAI –Te lo ripeto…tu per lei sei tutto…tienine conto. E’ di
te stesso che non ti fidi Tk, hai paura che da un momento all’altro succeda di
nuovo qualcosa di brutto, ma non puoi vivere per sempre guardandoti le spalle…-
TK –Quel Soichiro…ho la sensazione che possa portarmela via-
TAI –Lei ama te…-
TK –Lo so…però…-
TAI –Lasciati andare Tk…smettila di guardare indietro, di
analizzare ogni cosa e di pensare al peggio…pensa solo a vivere. So che è
difficile lasciarsi alle spalle il passato…ma è l’unico modo-
TK –Non permetterò a nessuno di portarmela via…-
TAI –Così si parla…non aver paura di combattere, non è detto
che tu ne esca sconfitto-
Sentirono bussare.
TAI –Chi è?-
SOICHIRO –Sono io Tai…vorrei parlare con Takeru-
IL più grande guardò l’altro cercando un segno di assenso.
Quest’ultimo annuì con decisione…era curioso di sentire ciò che aveva da dire.
Tai lasciò i due da soli.
SOICHIRO –Un po’ brutto come primo incontro il nostro eh?-
TK –Non mi avevi detto all’entrata che avevi intenzione di
portarti a letto la mia ragazza-
SOICHIRO –Credimi non volevo portarmi a letto nessuno…-
TK –Oh certo…vecchio come trucco la scusa dei vestiti
bagnati…-
SOICHIRO –Sul serio…-
TK –Hai il coraggio di dirmi che se ne avessi l’opportunità
non lo faresti?-
SOICHIRO –Beh…nessun uomo con gli ormoni a posto direbbe di
no…ma ciò non implica che avessi intenzione di provarci…stavamo solo giocando-
TK –Sarò anche un po’ troppo geloso…ma i tuoi sguardi non me
li sono sognati-
SOICHIRO –Gli sguardi possono essere interpretati in maniera
diversa…-
TK –No…la guardi come la guardo io…è questo che mi
preoccupa-
SOICHIRO –???-
TK –Kari è di cuore debole con i ragazzi dagli occhi chiari
e profondi…solo uno sguardo può farla innamorare-
SOICHIRO –Ti rendi conto che mi hai appena svelato un
segreto per rimorchiarla?-
TK –Vuoi la guerra allora? Avevo ragione…-
SOICHIRO –No…lo ammetto mi piace anzi…se devo dirla tutta,
mi sto innamorando di lei…sul serio. Ma non ho intenzione di rovinare il vostro
idillio…se però sarai tu a farla soffire…non esiterò ad andare a consolarla…-
TK –Non ti facevo così leale…ma mettiti il cuore in pace
lasciar scappare Kari sarà l’ultima cosa che farò nella mia vita-
SOICHIRO –Non si può mai sapere…comunque non ho intenzione
di rinunciare alla sua amicizia-
TK –Ti sembrerà strano ma comincio a fidarmi di te-
Soichiro sorrise, e se ne andò. Anche Takeru decise di
andare giù con lui…doveva chiarirsi con Kari.
TAI –Beh…ci siamo tutti finalmente direi…-
Ormai tutti si erano riuniti nella sala da pranzo per il
consueto cenone.
TAI –Bene…sedetevi e servitevi, ma non mangiate troppo!-
MIMI –Senti da che pulpito…-
TAI –Dì un po’ la tua spettacolare acidità oggi mi ha preso
di mira Mimi?-
MIMI –Fa poco lo spiritoso Taichi, non fa bene fare sempre
il giullare di turno…ma evidentemente è un ruolo che ti si adatta…-
TAI –Perfida…-
IZZY –Rassegnati Tai, solo io riesco a tenerle testa…-
SORA –Su Tai non fare quella faccia…tieni ti do un'altra
porzione di spaghetti-
TAI –Yuppi!-
CODY –Ma che è un cane?-
JOE –Mi preoccupa sempre di più…-
IZZY –Ehi voi due…a proposito perché siete senza donzelle?-
JOE –Beh la nostra è una festa intima e non vorrei che una
presenza in più non possa permetterci di discorrere liberamente…sapete cosa
intendo-
SOICHIRO –Bene…non sono un incomodo allora-
TK –Dipende da che punto di vista…-
Tk fissò Kari, la quale evitò il suo sguardo…non era ancora
il momento opportuno.
CODY –Per quel che mi riguarda, la mia aveva anche lei una festa
con i suoi amici a cui non voleva rinunciare, e così siamo andati ognuno per la
sua strada-
TK –Di la verità Cody ti ha piantato in asso-
CODY –Ti piacerebbe eh…te lo sogni il mio fascino Takeru!-
IZZY –Ma sentilo…-
CODY –Ehi, era ironica la cosa…però in effetti qualche
figlio sparso per il mondo ce l’ho-
SORA –Il piccolo mi preoccupa ragazzi…ha solo 16 anni e ha
un curriculum di donne invidiabile a Tom Cruise-
TAI –Gli ho insegnato tutto io modestamente…-
CODY –Tai...non costringermi a fare battutacce eh?-
TAI –Ma che c’è stasera siete tutti contro di me?-
MIMI –No è solo una tua impressione…-
IZZY –Mimi lascialo stare su…-
Tra chiacchiere insensate e prese in giro rivolte a Tai, il
tempo era volato e mezzanotte si avvicinava. Ken e Yolie non avevano aperto
bocca per tutta la serata, né tra di loro né con gli altri, e Kari e Tk non
avevano ancora trovato il momento per chiarirsi.
TAI –Ok, boys…è il nostro momento!-
SORA –Ancora con ‘sta storia?-
TAI –E’ il nostro rito portafortuna…il nostro brindisi alle
11.55…che precede il finale insieme a voi donne, quello ufficiale diciamo-
MIMI –Già me lo immagino a 60 anni a bofonchiare ancora
certe stupidaggini…-
KARI –Il bello è che ci crede sul serio…-
SORA –Beh non bisogna biasimarlo, in fondo anche noi abbiamo
una nostra specie di rito…-
TAI –ALLORA MASCHI! VI MUOVETE O NO!-
SORA –Ok lui è molto peggio…-
Tk stava osservando la sua ragazza da cinque minuti buoni.
Stava parlando con Sora e Mimi e non si accorgeva degli occhi posati su di lei.
Cavolo non resisteva, non avrebbe resistito un minuto di più a tenerle il
broncio. Già gli mancava poterla accarezzare e stringere tra le sue braccia…
Era deciso. Stava per andare quando sentì l’inconfondibile
urlo di Taichi Yagami annunciare l’inizio del famoso brindisi al maschile. Tk
maledisse Tai stesso e l’intero albero genealogico dei riti propiziatori prima
di rassegnarsi a seguire gli altri. Passando di fronte a Kari, che aveva notato
il suo disappunto al richiamo della foresta, la guardò sorridendole, con la
classica faccia di chi dice “ok, rimandiamo a dopo”
Tutti i ragazzi erano riuniti nel giardino adiacente casa di
Taichi, seduti sul prato con una bottiglia di champagne in mezzo. Anche
Soichiro era con loro.
Tai iniziò a parlare.
TAI –Ehm…si muore di freddo quindi facciamo una cosa veloce.
Izzy, Joe, Tk, Cody, Ken e…Soichiro. Mancano ben due persone oggi qui con
noi…due amici, grandi amici. Uno è partito per inseguire i suoi sogni e
probabilmente sta brindando con noi sotto lo stesso cielo, mentre l’altro
purtroppo ci è stato strappato via. Per sempre. E’ a lui che vorrei dedicare
tutto questo…-
Gli altri fecero in silenzio un segno di assenso verso il
loro leader, d’accordo più che mai con le sue parole.
TAI –Allora…Yamato Ishida, ovunque tu sia, se puoi
sentirci…questo è per te-
Stappò lo champagne e per primo ne bevve un sorso.
TAI –ALLA TUA SALUTE!
La bottiglia passò pian piano di mano in mano…fino a
sigillare una grande promessa…la promessa di non dimenticarlo mai…
IZZY –Per te, Matt…-
JOE –Grazie per tutto amico…-
TK –Alla tua salute fratello....-
CODY –Non ti dimenticheremo mai…-
KEN –Sei stato il migliore…-
SOICHIRO –Non ti ho mai conosciuto Ishida, ma sono sicuro
che ti meriti l’affetto di tutte queste persone…-
Anche se in un altro continente, qualcuno non si era
dimenticato dei suoi amici…
DAVIS –Ehi Willis che ore sono?-
WILLIS –11.55…tra poco c’è il brindisi di mezzanotte…-
DAVIS –Senti…prendi due bicchieri si champagne e vieni con
me-
WILLIS –Ma tra un po’…-
DAVIS –Fidati di me…-
Fuori, con due bicchieri…-
DAVIS –Sai, in questo momento…i miei amici stanno facendo il
consueto brindisi pre-capodanno-
WILLIS –E che roba è?-
DAVIS –E’…una specie di rito…è la prima volta che non sono
con loro e vorrei in qualche modo partecipare, ti unisci a me?-
WILLIS –Non ho ben capito di cosa si tratti però…mi unisco
volentieri-
DAVIS –So a cosa staranno brindando…-
WILLIS -???-
DAVIS (alzando il bicchiere) –A te…Yamato-
MIMI –Ragazzi è mezzanotte muovetevi!-
IZZY –Arriviamo!-
Tutti insieme. Attorno al tavolo.
MIMI –Forza Taichi, illuminaci con il tuo discorso-
TAI –Oggi non mi molla questa…e Sora dov’è?-
SORA (entrando con Yamato in braccio) –Sono qui! Non voglio
che mio figlio manchi all’avvenimento!-
TAI –Non vorrai fargli bere lo champagne?!-
Caduta generale.
SORA –Stupido…-
TAI –Beh potresti metterlo nel biberon…-
SORA –IMBECILLE!!-
TAI –Calmina…scherzavo. Comunque...un altro anno è
passato…uno anno molto difficile soprattutto per qualcuno…ora per la prima
volta dopo tanto tempo siamo di nuovo insieme, abbiamo la forza di ridere e di
scherzare, nonostante la faccenda non sia del tutto superata…la ferita è ancora
aperta, ma abbiamo trovato la forza di lottare. Prima abbiamo brindato ad un
compagno perduto, alla sua memoria…che mai verrà cancellata….adesso voglio
accantonare il vecchio e brindare al nuovo. Alla nostra nuova vita, alla nostra
maturazione, ai nuovi arrivi…(guardando Soichiro e Yamato) grandi e piccoli, e
al nostro futuro…che qualcuno da lassù ci permetta di andare avanti felici come
siamo adesso, superando tutte le difficoltà insieme…CIN CIN!-
TUTTI –CIN CIN!
TAI –Ah dimenticavo…BUON CAPODANNO A TUTTI!
TK –Ehi Sora…guarda qui!-
Tk stava facendo il consueto cin cin con il biberon che
Yamato aveva tra le mani.
SORA –Bene…adesso si che abbiamo brindato tutti!-
TUTTI –AUGURI!-
TAI –Beh sbaglio o manca qualcosa? Oggi si festeggiano ben
due date no?-
IZZY (entra con i peluche per Yamato) –TA-DAAN! Regalino per
il piccolo! Felici tre mesi!-
SORA –Ragazzi…ma è stupendo!-
MIMI(guardando gli amici che avevano preso il regalo con
lei) –Visto ignoranti?-
SORA –Guarda piccolino…guarda che ti hanno regalato!-
KEN –Beh a me pare contento…-
IZZY –Sembra che la nostra Mimi ci abbia azzecato alla
fine…(dandole un bacio) Ammetto la mia sconfitta tesoro!-
MIMI –(ricambiando con un altro bacio) –Dovresti ammetterla
più spesso…-
CODY –Ehi ci sono dei minori-
JOE –Bene ora tocca al maggiorenne della situazione! Auguri
Takeru, questo è per te-
Tk aprì il regalo con foga e osservò per due minuti buoni il
braccialetto…era stupendo.
TK –Ragazzi…è la cosa più bella che abbia mai ricevuto
grazie davvero! Lo porterò sempre con me!-
JOE –E’ per ricordarti che noi siamo sempre con te…benvenuto
nel mondo degli adulti figliolo!-
TAI –Ehi Joe parli come un nonno!-
YOLIE –Beh poco ci manca!-
TAI –Ma se non sbaglio non ci doveva essere un altro regalo
per Take…-
Kari lo fulminò con lo sguardo. Aveva fatto una bella gaffe.
TAI –Forse no…mi sono sbagliato-
Tk aveva ovviamente intuito tutto. La cosa gli dispiaceva
molto…lei probabilmente non se la sentiva di far pace con lui, se non voleva
dargli il regalo probabilmente era ancora arrabbiata…abbassò lo sguardo triste…
Dopo un po’ di casino post-brindisi i digiprescelti si erano
sparpagliati un po’ in tutta casa Yagami. Qualcuno amoreggiava, qualcuno
cominciava a sistemare il bordello creato, qualcuno tentava di far
riaddormentare il figlio, qualcuno teneva il broncio, qualcuno chiacchierava e
qualcun altro guardava la tv con poco interesse. Tipo Kari, seduta sul divano.
Joe e Cody stavano facendo la stessa cosa seduti sulle sedie.
CODY –Che palle ragazzi…ho sonno-
JOE –Mi sa che hai bevuto troppo Cody…-
CODY –(con aria stralunata) –Dici??-
TK –Mio dio sei messo male amico…-
Takeru si era unito alla compagnia. Kari ovviamente distolse
subito il suo sguardo poco interessato dalla tv e lo posò sul ragazzo. Ma
perché aveva detto quella cosa prima? Avrebbe potuto benissimo dargli il regalo
e fra loro le cose si sarebbero già risolte…e invece, che stupida…probabilmente
lui pensava che fosse ancora arrabbiata…quanto le faceva male non potergli
stare vicino.
CODY –EH eh eh…-
JOE –Credi sia meglio portarlo a casa?-
TK –Credimi non sta così male…hai visto Mimi e Izzy in
balcone?-
JOE –Ho visto che si portavano un bottiglia di vino
piena…tanto poi tocca a me fare l’autista no?-
TK –Beh io la patente non ce l’ho…-
Il ragazzo si sedette sul divano. Dall’estremità opposta a
quella di Kari però. La guardò di sfuggita. Era convinto che ce l’avesse con
lui ma…voleva tentare di parlarle comunque, il silenzio per loro non era mai
stato un buon amico. Lanciò un occhiata a Joe che afferrò il concetto.
JOE –Bene Cody…meglio che tu venga in cucina con me, ti
faccio un po’ di caffè-
CODY –Caffè…caffè…non mi piace il caffè-
JOE –Te lo farai piacere…su vieni-
Lo prese, lo sollevò e lo portò sostenendolo in cucina.
Kari era a disagio. Continuò a far finta di vedere la tv
come se nulla fosse. Sentì però il divano muoversi leggermente…Takeru…pian
piano si stava avvicinando a lei, con gran cautela, sperando di non essere
visto…era troppo buffo…Kari non riuscì a trattenere la battuta.
KARI (con tono scherzoso)- Hai finito?-
TK –Ehm…-
KARI –Su dai ci sei quasi…-
TK –La smetti di prendermi in giro? Cercavo solo di…-
Silenzio imbarazzante.
TK –Ok sono un deficiente…-
KARI (scoppiando a ridere) –E parecchio anche!-
TK –Scusa…-
KARI –Scusami tu…-
TK –Ehi ehi ehi…non ricominciamo a litigare eh? E’ stata
colpa mia, ho esagerato-
KARI –In effetti…-
TK –L’ho fatto perché..-
KARI –Lo so perché l’hai fatto…-
TK –Hai tutto il diritto di scherzare con i tuoi amici…è che
io…è mio il problema, sono troppo insicuro-
KARI –Se fosse stato Davis non avresti reagito così però…-
TK –Perché…Davis…Davis è Davis ecco-
KARI –Fa finta che sia un sostituto-
TK –Cosa?-
KARI –Si…vedi Tk tu per me sei stato tutto…prima di metterci
insieme eri il mio migliore amico, l’unico che riusciva a capirmi veramente, e
ancora adesso ci riesci meglio di chiunque altro però…-
TK –Però?-
KARI –Però a volte sei tu a crearmi problemi o meglio…i miei
problemi riguardano te e non so con chi parlarne…certo ci sono Sora e Yolie
ma…un ragazzo capisce meglio cosa prova un ragazzo e Davis…Davis con te ci
riusciva alla perfezione, mi è stato molto vicino e ora…mi manca come non mai…-
TK –Stai cercando di dirmi che in Soichiro trovi un
sostituto di Davis?-
KARI –In Soichiro cerco un amico che mi possa aiutare come
Davis…la prima volta che ci siamo parlati ci siamo capiti al volo, è stato come
se ci fossimo incontrati tanto tempo prima…e questo mi ha colpito…solo questo
voglio da lui, nient’altro-
TK –Lo so…mi fido di te, è stata solo una reazione
impulsiva…mi ha ricordato quando eravamo piccoli…giocare con l’acqua, lo
facevamo spesso…e che fosse un altro a farlo mi ha infastidito-
KARI –L’ho capito che ti fidi di me…è che non ti fidi di
lui-
TK –Ci proverò giuro…se è un tuo amico sarà anche mio…-
KARI –Non sei obbligato…-
TK –Voglio farlo per te...e poi io e lui ci siamo già chiariti
prima…-
KARI –Tk…-
TK –Uhm?-
KARI –Lo vuoi il mio regalo?-
TK –Credevo non volessi più darmelo…-
Joe stava assistendo Cody al bagno. Evidentemente l’alcool
pretendeva in qualche modo di uscire…
JOE –Oddio Cody ma quanto hai bevuto? Che schifo...-
CODY –Giuro…non tocco più un goccio d’alcool…-
Rigetto.
JOE –Oh…-
Tai entrò all’improvviso nel bagno, che non era stato chiuso
da Joe.
TAI –Ma chi c’è qui? Oddio…che è st’odore?-
JOE –Giudica un po’ tu…-
TAI –Cody ubriaco?-
JOE –Senti, se vuoi che il bagno rimanga utilizzabile per le
prossime ore ti conviene andare a prendere Mimi e Izzy…-
TAI –Vado…-
Detto fatto, Tai si diresse verso il balcone dove Izzy e
Mimi si presentarono non molto bene…
TAI –Ragazzi! VI pare il caso di utilizzare il mio balcone
come nido d’amore?-
IZZY –Ops...è arrivato Taichi eh eh-
MIMI –Già…non possiamo continuare…-
TAI –Meno male che li ho presi in tempo…è una scena che non
vorrei vedere-
IZZY –Che vuoi dire eh?-
TAI –Dai Izzy, andiamo a casa…vi accompagno io-
IZZY
–Mh…no…-
TAI –Cosa no…non vedi come sei messo vuoi finire come Cody?-
IZZY –Lasciami in pace Taichi potremo anche non tornare mai
più dalla missione no? Voglio godermi la vita finchè posso…hik-
TAI –Izzy…se è il tuo modo di sfuggire dalla realtà non è il
migliore credimi…-
IZZY –Credi che non voglia venire con te? Mi dai del
codardo? Sei tu quello che ha qualcosa da nascondere eh eh…che nascondi Yagami
che nascondi? Dillo su…-
TAI –Izzy ti prego…sei ubriaco…-
IZZY –Tai da la festa per dimenticarsi di tutto ma gli altri
non lo sanno…-
MIMI –Che dici Izzy? Oddio…-
Mimi cadde all’improviso per terra.
TAI –Oh cavolo, è svenuta! Su aiutami la portiamo dentro!-
IZZY –Lasciala stare…vuoi uccidere anche lei?-
TAI –Izzy piantala di dire idiozie…sta male dobbiamo portare
Mimi dentro-
IZZY –Non ti avvicinare!-
Koushiro colpì il più grande in pieno volto con tutta la
forza che aveva. Nel suo subconscio stava venendo fuori tutta la rabbia che
aveva provato…rabbia che in realtà non era rivoltà verso Tai, ma verso il
destino che gli aveva riservato tutto ciò che aveva passato…
IZZY –E’ una balla…è una balla colossale…eri tu, nessuno ti
manovrava, TU VOLEVI UCCIDERE MATT!-
Un altro pugno. Questa volta proveniva dall’altra parte
però.
IZZY
–Ah…ahia…-
TAI –NON PROVARE MAI PIU’ A DIRE UNA COSA DEL GENERE!!-
Intanto tutti gli altri, sentendo le urla si erano
precipitati a vedere cosa era successo. Trovarono Izzy e Tai sanguinanti e Mimi
per terra apparentemente svenuta…
SORA –Ma che diavolo succede qui?-
KARI –Tai…-
TK –Joe vieni qui Mimi è svenuta!-
KEN –Aspetta ti aiuto a portarla dentro-
Lacrime. Koushiro scoppiò in lacrime…forse per il dolore
fisico, forse per quello psicologico…ma Koushiro in lacrime era davvero un
evento raro. Mai uno come lui riusciva a sfogarsi, teneva tutto dentro…ma forse
lo spazio nella sua anima era finito.
SORA –Tai, che è successo?-
TAI –Nulla…era ubriaco, volevo portarlo a casa e lui si è
rifiutato così l’ho colpito per cercare di calmarlo…e lui ha reagito. E’ colpa
mia-
Tai guardò Izzy in lacrime. Prendersi la colpa era nulla in
confronto alle mille domande che avrebbero fatto gli altri…Izzy era l’essere
più pacifico del mondo, non bastava l’ubriachezza per fargli picchiare
qualcuno, ma forse la legittima difesa poteva essere un’ ottima scusa.
TAI –Vieni Izzy…andiamo dentro a sciacquarci un po’…-
Mimi era rinvenuta e per fortuna non aveva afferrato nulla
del discorso di Tai e Izzy. Quest’ultimi stavano venendo medicati da Joe e
Sora; tuti gli altri sedevano attorno.
JOE –Cavolo ragazzi…avete il pugno forte eh?-
IZZY –Tai sicuro più di me…-
TAI –Adesso posso accompagnarvi a casa?-
IZZY –In effetti sarebbe meglio…sto sprofondando dal sonno-
TK –Beh…anche Cody-
YOLIE –Già…usando me come cuscino-
JOE –Dai…Cody lo porto a casa io…ormai sono diventato il suo
papà-
CODY –Guarda che ti sento…-
JOE –Ohhh…paura. Bene allora alzati, io vi saluto ragazzi,
sono stanco ho idea che andrò direttamente a casa-
TAI –Saluti Joe. Ci si vede-
TUTTI –Ciao!-
JOE –Contaci Tai! Ciao a tutti!-
CODY –Ciao ragazzi…-
TUTTI –Ciao Cody-
KARI –Attento a non inciamp…-
BOOM!-
KARI -…are-
CODY –Aaaahhiaaa……-
JOE –Su tieniti a me.. e sta attento-
Finalmente i due riuscirono a varcare la soglia di casa
Yagami. Anche Tai, Mimi e Izzy si avviarono verso casa. Ken era appena uscito
quando sentì i passi di una ragazza raggiungerlo.
YOLIE –Ken…posso accompagnarti? Tanto faccio la stessa
strada e non ho voglia di rimanere a fare il terzo incomodo con Kari e Tk. Ma
non voglio neanche camminarti a distanza e ignorarti quindi…-
KEN –Era ora che mi parlassi eh? Mi mancavano i tuoi
sproloqui…-
YOLIE –Non farmi cambiare idea per piacere…-
KEN –Non lo farei per niente al mondo. Io voglio parlare con
te-
YOLIE –Vuoi solo parlare?-
KEN –Per ora mi basta…-
YOLIE –Non mi va a vent’anni di girare attorno alle cose
senza cavare un ragno dal buco…affrontiamo l’argomento e scriviamo la parola
fine a questo inutile rincorrerci-
KEN –Ti ho già spiegato le mie ragioni…-
YOLIE –Lo so…ho riflettuto e le ho comprese…-
KEN – Cosa senti in questo momento per me?-
YOLIE –Ken…-
KEN –TI prego rispondi, è importante-
YOLIE –Potrei anche mentirti…-
KEN –So che non lo faresti-
YOLIE –Allora un po’ ti fidi di me…-
KEN –Allora?-
YOLIE –Cosa vuoi che provi Ken…io ti amo. Nel vero senso
della parola. E per ciò che mi riguarda sarei pronta subito a ricominciare-
KEN –Non posso chiederti di aspettarmi ma…vorrei tanto che
tu lo facessi credimi-
YOLIE –Quindi…non ora…ma neanche mai-
Ken annui.
YOLIE –E’ un po’ vago…in ogni caso significa che tra noi è
finita giusto?-
KEN –E’colpa mia…-
YOLIE –No non cominciare ti prego…va bene così. Volevo solo
chiarezza-
KEN –Continuerai a parlare con me però…-
YOLIE (sorridendo) –Certo-
KEN –Bene…ma come amici o come conoscenti?-
YOLIE –Come amici Ken…come amici. Io me la sento e tu?-
KEN –Anch’io, stavolta sul serio però-
YOLIE –Speriamo…-
KEN -Ehi che vuoi dire?-
YOLIE
–Uh…niente…-
KEN –Mi prendi già in giro eh?-
YOLIE –Già…cominciamo bene…-
KEN –Yolie?-
YOLIE –Dimmi…-
KEN –Quando riuscirò a diventare sicuro e audace anche senza
di te…riparleremo del nostro rapporto ok?-
YOLIE –Si…lo faremo di sicuro-
Tai era appena tornato in casa. SI pentì di aver dato la
festa in quel momento. La casa era proprio ridotta a un disastro: la cucina era
piena di pentole e piatti sporchi da lavare e la casa intera era invasa dai
laghi di acqua provocati dai gavettoni. Acqua mista anche a birra e altro
alcool sprecato. Sentendo un silenzio assoluto diede un’occhiata in giro, sperando
che qualcuno fosse rimasto in casa e non fosse costretto a risistemare quel
casino da solo. In soggiorno trovò, come di consueto, la sua sorellina e Tk che
si scambiavano bacini e gesti amorevoli abbracciati sul divano. Invidiava
proprio i loro comportamenti, ma d’altronde loro non erano nella sua
situazione, e se lo meritavano dopo tanto tempo. Decise quindi di non rovinare
il momento idilliaco e di proseguire la sua esplorazione. Stava
dirigendosiverso le camere quando vide
una ragazza uscire con un dito alla bocca in segno di silenzio.
SORA (sottovoce) –L’ho appena addormentato…poco casino-
TAI –Ma sono andati via tutti?-
SORA –Ci sono Kari e Tk-
TAI –Si…se li interrompo mia sorella si vendica per un
mese…e poi oggi è la loro serata, lasciamoli stare…-
SORA –C’è anche il tuo amico in balcone…-
TAI –Soichiro? Beh siamo in tre a pulire allora…-
SORA –Ok, comincio io. Tu va a chiamarlo-
TAI –Si-
SORA –Senti Tai…-
TAI –SI?-
SORA –Senti…lo sai che non credo alla balla che hai
raccontato prima…con Izzy…che è successo?-
TAI –Vecchi rancori tra di noi…nulla di che-
SORA –Farò finta di crederci-
Tai sorrise e si avviò verso il balcone. Dovette passare dal
soggiorno, ma i due innamorati parvero ignorarlo completamente.
TAI –Bravi divertitevi…e io pulisco-
KARI –Non rompere tra un po’ arriviamo…-
TK –(continuando a baciare Kari) –Tra un po’ tanto però…-
KARI –Già!-
TAI –Neanche mi stanno a sentire! Va beh…-
Il più grande oltrepassò la soglia del balcone e vide
Soichiro assorto nei suoi pensieri e intento a fumarsi una sigaretta.
TAI –Non sapevo fumassi…-
SOICHIRO –Solo quando sono nervoso…o ho troppi pensieri in
testa…-
TAI –Lo so che ti piace mia sorella…ma anche te, startene
qui in balcone dove puoi osservarli nei minimi particolari…sei un masochista-
SOICHIRO –Si mi piace tua sorella…ma non è per quello che
sono nervoso-
TAI –Meglio così, sai io ho una spiccata simpatia per Tk…-
SOICHIRO –Già…e riguardo a Izumi che mi dici?-
TAI –Ah…è per quello…ha avuto un attacco d’ira…-
SOICHIRO –Spesso l’ubriachezza rivela i sentimenti più
nascosti-
TAI –Maa volte li
confonde…ed accentua le reazioni violente-
SOICHIRO –Hai paura che lui…ti abbia mentito?-
TAI –No…non credo. Anche se ancora non mi spiego come faccia
a guardarmi negli occhi…-
SOICHIRO –Non voglio essere ripetitivo Tai ma…-
TAI –Lo so…non è colpa mia. Ma non è quello che sento
purtroppo, per me è come se lo fosse, è difficile conviverci con le colpe…-
SOICHIRO –Quando sistemeremo tutto starai meglio vedrai…-
TAI –A proposito…novità?-
SOICHIRO –Nulla…dobbiamo solo aspettare che Willis finisca
il suo maledetto convegno…Izumi l’ha proprio fatta grossa, comunque ora il
convegno c’è e bisogna aspettare…-
TAI –Senti…io…non me la sento più di coinvolgervi-
SOICHIRO –Cosa? Ma sei pazzo?-
TAI –Se ci andassi da solo basterebbe una persona sola al
computer giusto?-
Soichiro fece un segno di assenso intuendo già cosa l’amico
aveva in mente.
TAI –Ci vado io…da solo. E tu stai al computer. Così non c’è
bisogno di Willis e anche Davis ne sta fuori. Izzy può aiutarti se vuole, ma a
Digiworld…ci vado solo io-
SOICHIRO –E’ un suicidio preannunciato Tai…questo lo sai
bene. Due confondono, ma uno solo lo trovano in fretta, e se ti trovano sei
finito-
TAI –Se ritrovassi Agumon potremmo affrontarli!-
SOICHIRO –Non per spegnerti l’entuasiasmo ma non so in che
condizioni sia il tuo digimon attualmente…potrebbe anche essere…-
TAI –No non dirlo….non dirlo…-
SOICHIRO –Il nostro piano e raggiungere la loro base senza
farci scoprire e recuperare su un dischetto i dati di protezione…e così
potremo, attraverso il D-BOX3, distruggerli direttamente dalla
terra…eliminandoli da Digiworld…e di conseguenza anche dalla terra…-
TAI –CI riuscirò Soichiro…fidati di me…-
SOICHIRO –Tai…non è facile come immagini…-
TAI –Non ho nulla da perdere…-
SOICHIRO -E invece si…lì dentro ci sono persone che se ti
perdessero…per loro sarebbe la fine. Non c’è Yamato a sostituirti
ricordalo…hanno solo te adesso-
TAI –Io non sono il sostituto di Yamato…ti prego, fallo per
me…fammi andare-
SOICHIRO –Tai…-
TAI –Per favore-
SOICHIRO –Vedo la situazione…appena non ci stanno addosso…ti
preparo-
TAI –Grazie…per me è davvero importante-
SOICHIRO –Sta attento però…-
TAI –Sicuro…adesso è meglio andare ad aiutare Sora-
Soichiro lo seguì. Non avrebbe mai voluto acconsentire, ma
aveva capito che era l’unico modo per Tai di ritornare ad essere come una
volta, e di liberarsi da quella colpa. Osservò Kari e Tk mentre
passava…l’avrebbe fatto anche per lei, aveva bisogno di suo fratello…non
avrebbe permesso la sua morte mai e poi mai…e gliel’avrebbe riportato come
nuovo.
TAI –Vi hanno incollato col super attack? Alzate le chiappe
o no?-
KARI –Si si…-
TAI (imitando la voce della sorella) –Si…come no! Si si un
corno…-
Il ragazzo, scocciato, entrò in cucina insieme all’amico,
mentre Sora aveva già iniziato il lavoro. Davanti agli altri, sembrava che
nulla fosse cambiato, ma Taichi…si stava preparando ad una grande missione.
Izzy se ne stava sdraiato sul letto di casa sua a pancia in
già con un espressione mista fra un pesce lesso e un tossicodipendente. Non ce
la faceva proprio a muoversi di un centimetro. Era entrato in quella fase
post-sbornia che fa comparire fra le tue più grandi aspirazioni quella di
dormire fino a mezzogiorno della mattina successiva. Forse anche di più. Mimi
uscì dal bagno dopo essersi data una rinfrescata. Non stava meglio del suo
ragazzo, e anche lei non vedeva l’ora sprofondare nel materasso.
MIMI –Che puzza di alcool…fatti a fare una doccia almeno-
IZZY –Uhm…-
MIMI –Va bene…ho capito, vuoi che ti porti di peso?-
IZZY –Uffa lasciami stare…-
MIMI –FILA!-
IZZY –Sembri mia mamma…ora vado-
Il ragazzo fu contento di aver seguito il consiglio di
Mimi…si era un po’ ripreso dopo una bella doccia e aveva recuperato lucidità
mentale.
La sua compagna pareva assorta in sogni tranquilli. Le
accarezzò dolcemente la testa e si coricò anche lui. Pensò a Tai. Era pentito
per ciò che aveva detto, non lo pensava affatto. Ma forse nel suo
subconscio….mah chi lo sa. Di certo le cose non sarebbero cambiate, sarebbe
stato vicino a Tai come gli aveva promesso…lui non aveva colpa, lo sapeva…ma
forse non ne era completamente sicuro, questo poteva aver scatenato quella
reazione. Tentò di scacciare quel pensiero, non voleva diffidare di Tai, anche
se quello che aveva fatto neanche lui stesso lo sapeva. Glielo aveva detto
Soichiro. Già, Soichiro. Sembrava un ragazzo a posto ma un po’ troppo
misterioso per i suoi gusti, forse è di lui che in realtà diffidava. Andando
avanti, avrebbe capito più cose e sarebbe stato tutto più chiaro. Doveva solo
aspettare. Sentì una presenza avvicinarsi a lui, e poggiare la testa sul suo
petto.
IZZY –Non stavi dormendo?-
MIMI –No…volevo vedere che combinavi di nascosto…-
IZZY –Accidenti non posso far uscire la mia amante
dall’armadio…-
MIMI –Sempre il solito…senti…-
Sentì un leggero timore nella sua voce.
IZZY –Che c’è?-
MIMI –Perché hai aggredito Tai…e perché lo chiamavi
assassino?-
Si ricordò in quell’istante che lei non aveva sentito il
nome Matt ma aveva bene inteso il resto prima.
IZZY –E’ a questo che stavo pensando perché credimi…non lo
so nemmeno io…-
TK –Hai visto come ci guardava il tuo amico prima? Forse
dovremo contenerci un po’…-
KARI (baciandolo) –Assolutamente no! Che ti frega?-
TK –Lo dicevo per te…-
KARI –Se vuole qualcosa che io non posso dargli non posso
farci niente…e non ho intenzione di starti lontano quindi…-
TK –Kari mi fai paura…da quando ragioni in modo così
egoistico?-
KARI –Da quando ho una voglia incontrollabile di starti
vicino…voglia che non oso reprimere-
TK (pensieroso) –Uhm…starmi vicino…interpreto?-
KARI –Interpreta interpreta-
TK –Quando mi dai il regalino?-
KARI (immaginando doppi sensi) –Q-quale?-
TK –Hai detto tu che avevi preso un regalo per me!-
KARI –Ah…Pensavo di tenermelo io…-
TK –Eh no! (inizia
a farle il solletico) Pena grave tortura!-
KARI –Ah! No smettila…ah ah….dai…-
TK –Non scherzare col fuoco…allora regalo?-
KARI –Mah…ci sto pensando…-
TK (baciandole il collo) –Dai…ti prego…-
KARI (tirando fuori un foglio dalla tasca) –Ok…tieni!-
TK –E’ questo?-
KARI –Forse sarai un po’ deluso ma sappi che per me è
importante…gli altri ti avevano già comprato un regalo meraviglioso e a me è
venuto in mente solo questo…-
TK –Posso leggerlo?-
KARI –Puoi farlo quando sei solo?-
TK –Certo…(dandole un bacio) grazie Kari…ti amo-
KARI –Non guardarmi così…mi fai sentire troppo importante-
TK –Vorrei dire “ma tu sei importante” ma mi pare alquanto
scontata come risposta-
KARI –Già…hai proprio ragione-
TK –Che ne dici andiamo a dare una mano agli altri? Prima
finiamo di mettere a posto la casa e prima io e te…potremo starci vicino…o
sbaglio?-
KARI –Non sbagli…quindi corriamo ad aiutarli…-
Entrati in cucina notarono il disappunto di Tai.
TAI –Alla buon’ora…-
KARI –Sbaglio o siete stati voi a iniziare coi gavettoni?-
SORA –Poche storie ragazzi…prima ci diamo una mossa e prima
possiamo andarci a riposare..-
SOICHIRO –Cavolo sono già le 2.30! Vi dispiace se vado? E’
che avrei un impegno…-
TAI –Un impegno adesso?-
SOICHIRO –Beh si…non vi dispiace vero?-
SORA –Tranquillo vai pure, finiamo noi…è stato un piacere-
SOICHIRO –Anche per me…ciao a tutti, ciao Kari….-
KARI –A presto-
SOICHIRO –Ciao Takeru-
TK –Ciao…-
Uscì velocemente dalla porta. Tai era perplesso. Dove stava
scappando? Si cominciò a chiedere se davvero poteva fidarsi di lui.
Correva. Non smetteva di correre, più veloce che poteva.
Come diavolo aveva potuto dimenticarsi di guardare l’orario. Sperava in cuor
suo che non le fosse successo qualcosa…sperava che l’avessero aspettato…ma che
volevano da lui? Non potevano aver scoperto il suo piano…-
SOICHIRO –Ayumi…-
Arrivò nel luogo prefissato per l’incontro. Non vide
nessuno. Eppure era sicuro di non essersi sbagliato.
SOICHIRO –Maledizione! Dove siete maledetti? Sono qui! Che
aspettate?-
Non ebbe neanche il tempo di urlare o ribellarsi che
qualcuno gli aveva già infilato un cappuccio in testa e lo stava portando via
con sé.
Si risvegliò per terra…in un luogo molto buio…non lo
riconosceva, dov’era finito? Vide qualcosa che però catturò subito la sua
attenzione. Tentò di alzarsi ma era legato.
SOICHIRO –Ayumi sei tu? Rispondimi…-
AYUMI –Soichiro…grazie a dio…stai bene?-
SOICHIRO –Tu piuttosto! Da quanto sei qui ti hanno fatto del
male?-
Qualcuno arrivò ad interrompere il loro discorso.
FERN –Tranquillo…l’abbiamo trattata meglio di quanto tu
creda-
Era un ragazzo. Non molto grande per giunta…forse poco più
di un’adolescente pensò Soichiro. Nonostante il buio poteva distinguerlo bene:
non era molto alto, aveva i capelli rossi…non poteva delineare il colore dei
suoi occhi ma non dovevano essere di una tonalità molto chiara. Qualcun altro
dietro di lui accese la luce.
DILY –Non è ora che gli togliamo quelle corde fratellino?-
L’aveva chiamato fratellino…in effetti il colore dei capelli
si assomigliava…ma il suo era lievemente più chiaro, quasi sul biondo. Aveva
sicuramente qualche anno in più dell’altro.
FERN –Si…hai ragione-
SOICHIRO –MA chi diavolo siete voi?-
DILY –Non siamo cercatori, se è questo che ti interessa
sapere…-
SOICHIRO –Perché avete rapito mia sorella?-
FERN (sciogliendo le corde) –Ogni cosa a suo tempo…-
DILY –Diglielo al tuo fratellino che non ti abbiamo fatto
nulla di male-
AYUMI –Hanno…hanno ragione loro Soichiro…sono stati gentili-
SOICHIRO –Umpf…-
FERN –Dov’è Dave?-
DILY –Non credo sia una buona idea chiamarlo Fern…lo sai che
ce l’ha con lui-
FERN –Almeno Maya…-
DILY –Figurati…sarà insieme a lui…-
FERN –Gelosa?-
DILY –Ah piantala! Pensiamo alle cose serie-
Soichiro era sempre più allibito. Ma chi erano questi
mocciosi che l’avevano rapito?
FERN –Allora…per intenderci, noi siamo dalla parte dei
buoni-
SOICHIRO –Ah si?-
DILY –Si…che ti piaccia oppure no-
SOICHIRO –E chi siete, di grazia?-
FERN –Questo non lo saprai mai…ma ti conviene ascoltarci.
Hai presente il tuo piano per la liberazione di Digiworld?-
A Soichiro mancò il fiato.
SOICHIRO –Impossibile…come diavolo fate a saperlo?!-
FERN –Fonti attendibili…-
SOICHIRO –Spie…interne-
DILY –Nulla del genere…i tuoi amici sono tutti fidati…-
FERN –Riprendendo il discorso…stai alla larga da Digiworld,
almeno fino a che non ti avvertiamo noi…-
SOICHIRO –E perché?-
FERN –Se fai partire il tuo amico non tornerete vivi né tu
né lui…a capo dei ribelli stanziati a Digiworld, i ribelli del centro ricerche
intendo, c’è un uomo, si chiama Ainter, o almeno così si fa chiamare…è lo
stesso tizio che nove anni fa ha impiantato il seme nel cervello del tuo amico
per fargli sabotare la moto di Ishida con un piccolo corpo digitale invisibile
che Ainter stesso poteva manovrare. Facile poi farlo andare a sbattere no?-
Soichiro era sempre più allibito…sapeva di Tai anche…e chi
era Ainter?
FERN –Quest’uomo, come dire…ha acquisito certe
caratteristiche, e ora…è in grado di governare Digiworld senza il
D-BOX3…dall’interno…-
SOICHIRO –Che cavolo dici…-
FERN –Ha costretto Gennai a confessare i codici di
protezione…i dati che gli hanno permesso di diventare onnipotente. Gli è
bastato inserire quei codici con il D-BOX3…per permettergli di manovrare ogni
cosa…se andate lì, vi fa fuori in due secondi…-
SOICHIRO –Come è possibile…ho controllato i varchi nessuno è
entrato o uscito da Digiworld nell’ultimo anno…e per utilizzare il D-BOX3 su
Digiworld occorre essere in un altro mondo…e poi ce l’ho io quell’aggeggio-
DILY –Non te ne farai molto visto che come sai non puoi
usarlo…Ainter ha inventato nuovi codici di protezione e poi andiamo povero
ingenuo…credi che non abbiano trovato il modo di eludere i tuoi sistemi?-
SOICHIRO –E’ impossibile eludere i miei sistemi!! Tutti i
varchi clandestini vengono intercettati…solo i digiprescelti con il loro
digivice possono pensare di non essere trovati…a meno che il famoso onnipotente
non sia un digiprescelto non può essermi sfuggito…-
DILY –Beh dovrebbero essere tanti digiprescelti…anche i
cercatori vanno e vengono a tua insaputa…non ti hanno ancora preso solo perché
sperano che tu vada a Digiworld…gli servi, è una trappola. E noi siamo qui per
svelarti il trucco…e salvarti. Tua sorella era solo un modo per farti venire
qui…-
SOICHIRO –Non ci sto capendo un’acca!-
FERN –Non posso spiegarti i dettagli ma…Ainter non è un
digiprescelto, ma grazie a una cosa…riesce a passare inosservato. Tu ascolta
solo quello che ti dico…non andare a Digiworld per nessun motivo…aspetta il
nostro segnale-
SOICHIRO –Il segnale di cosa?-
FERN –Prima o poi Ainter verrà a fare una visitina qui…è lì
riusciremo ad incastrarlo. Nel mentre tu andrai a Digiworld e rimetterai le
cose a posto insieme ai tuoi amici…-
DILY –Siamo alleati in poche parole…-
SOICHIRO –E quando verrà Ainter?-
FERN –Fra circa due anni…-
DILY (sottovoce) –Idiota…-
FERN –Cioè volevo dire…forse tra due anni, forse
domani…chissà-
SOICHIRO –Uhm…maledizione come faccio a fidarmi?-
DAVE –Non hai altra scelta-
Un altro era spuntato. Anzi erano due. Un ragazzo e una
ragazza. Lui era parecchio alto, corpo slanciato, molto magro ma con un fisico
abbastanza notevole, il classico fighetto, pensò Soichiro. Aveva i capelli
castano chiari e gli occhi…blu, blu come il mare…dove li aveva già visti? SI
intravedeva qualche traccia di barba incolta sul suo viso ancora giovane…avrà
avuto al massimo 18-19 anni. La ragazza era bionda, un biondo color oro…con
degli occhi verdi fluorescenti. Per il resto…era una favola, davvero una
ragazza molto bella…
SOICHIRO –Ma quanti siete?-
DAVE –Fine…quattro. Comunque dicevo…non hai altra scelta, ma
se preferisci andare all’altro mondo…-
MAYA –Dave…-
SOICHIRO –Come prego?-
DAVE –Non mi piace ripetere le cose…-
SOICHIRO –Come faccio secondo te a fidarmi di un brutto muso
come il tuo?-
L’altro per risposta all’offesa lo prese per il collo con
una velocità impressionante e lo guardò con sguardo furioso…
DAVE –Senti un po’…ti conviene ringraziare il creatore per
l’opportunità che ti è stata data! Se non fosse per noi tu saresti all’altro
mondo da un pezzo e considerando quello che farai nei prossimi anni giuro che
non mi sarebbe affatto dispiaciuto!-
MAYA –Dave…ti prego…lo sai che non è come pensi…-
Dave lo lasciò. Ancora furente…ma addolcito dalle parole
della ragazza.
SOICHIRO –Che vuol dire…cosa ne sai dei prossimi anni?-
DAVE –Zitto…e vai fuori di qui. Prendi tua sorella e
vattene…e credi a quel che credi-
Gli altri non pronunciarono parola. Soichiro decise di
seguire alla lettera le istruzioni. Lasciò soli quegli strani ragazzi e si
avviò…
SOICHIRO –Vieni da me oggi…domani ti riporto a casa-
AYUMI –Sono venuti a Kyoto…due giorni fa…e mi hanno portata
qui…chi sono veramente?-
SOICHIRO –Non ne ho proprio idea…per oggi di emozioni ne ho
vissute abbastanza, meglio non pensarci…-
AYUMI –Ma…ti fiderai di loro?-
SOICHIRO –Credo di si…il fighettino mi ha convinto…-
TAI –Finito! Finito finito e ancora finito! Yes!-
SORA –Che entusiasmo…-
TK –Era messa ben male questa casa…-
KARI –Ma finalmente ce l’abbiamo fatta…-
TAI –Ragazzi…sono le 3, io toglierei il disturbo (guardando
Kari e Tk)giusto?-
KARI/TK –Giustissimo-
SORA –Bene, prendo Yamato e poi andiamo Tai-
TAI –Ok…ehi voi, mi raccomando…-
TK (scoppiando a ridere) –Sembri mia mamma!-
KARI –Tai…vai tranquillo, riposati e fai sogni d’oro ok?-
TAI –Adesso sembri tu mia mamma-
KARI –Di un po’…sei preoccupato per qualcosa?-
TAI –Di un po’ di cose…quindi vedete di non creare ulteriori
problemi ok?-
TK –Ti do la mia parola…nessun figlio illegittimo verrà
concepito in questa casa!-
TAI –Scherza scherza…io parlo sul serio-
In soccorso dei due ragazzi arrivò Sora.
SORA –Andiamo Tai lasciali stare…su andiamo a casa!-
TAI –Sto solo facendo il mio dovere!-
SORA –Senti non farmi ridere eh? Su sbrigati…-
I due più giovani si stavano trattenendo dallo scoppiare in
una fragorosa risata.
TAI –Vedi? Ma se tu mi tratti così come pensi che questi due
mi prendano sul serio??-
SORA –Tai…non ti prenderebbero sul serio comunque…-
Stavolta la risata scoppiò.
TAI –Giuro che questa me la paghi!-
SORA –Si certo…pensa a muovere le chiappe adesso su…ciao
ciao ragazzi!-
TK/KARI (ancora in preda alle risate) –Ciao Sora…-
TAI –SI ridete pure…ricordatevelo siete solo dei mocciosi!
AHIA!-
Avendo perso la pazienza, Sora non era riuscita a
trattenersi dal dargli un pugno in testa.
SORA –Giuro che se dici un’altra parola ti ricopro di alcool
mentre dormi e ti do fuoco! Andiamo!-
Stavolta Taichi era rimasto davvero spaventato…e finalmente tolse
il disturbo.
Tk tirò un sospiro di sollievo.
TK –Ma lo sai che a volte è proprio pesante?-
KARI –Lo dici a me…-
TK –Non è che ci fa un’altra incursione mentre…?-
KARI –Chiudiamo a chiave…-
TK –Già…ehi posso aprire la lettera?-
KARI –No…quando sei solo ho detto!-
TK –Ma dai che ci avrai scritto di così speciale?-
Lei lo guardò con sguardo truce.
KARI –Guarda ti ammazzerei all’istante…-
TK –Ok scusa…non credevo che…perdonami. (dandole un bacio)
sono un emerito coglione!-
KARI –Sto pensando a come fartela pagare…-
TK –Dai ti ho chiesto scusa!-
KARI –Sai Tk…non mi sento granchè bene, ho mal di
testa…penso che me ne andrò a dormire…-
TK –EHIEHIEHI! Ehi…non ci provare sai? Non puoi farmi
questo!-
KARI (scoppiando a ridere) Ok ti ho terrorizzato…esperimento
riuscito. Su scherzavo vieni qui…-
Lo attirò a se. Entrambi cominciarono a baciarsi con
avidità…lei gli accarezzava dolcemente i capelli mentre lui ogni tanto scendeva
a baciarle il collo accarezzandole i fianchi…
TK –Beh…ce ne andiamo in camera tua?-
KARI –Non so…ti ricordi ancora come si fa?-
TK (prendendola in braccio) –Farò del mio meglio promesso…-
Tai e Sora si erano intanto già sistemati. Yamato dormiva
tranquillo nella stanza della mamma mentre l’ospite stava arredando il divano…e
non solo di coperte.
SORA –Tai…mi spieghi che cavolo stai facendo?-
TAI –Oh…ormai mi è passato il sonno quindi, visto che il
divano è proprio davanti alla tv sto prendendo qualcosa da mangiare…non ti
dispiace vero?-
SORA –Ti devo ricordare che sei reduce da un CENONE DI
CAPODANNO? E poi tu quello lo chiami qualcosa? TI sei fregato anche gli
omogeneizzati del bambino!-
TAI –Guarda che sono buonissimi…comunque tranquilla domani
mattina vado a farti una spesona coi fiocchi!-
SORA –Certo…il primo di Gennaio i negozi aprono apposta per
te…meno male che ho fatto scorta!-
TAI –Tranquilla…porto qualcosa da casa mia…ogni tanto li
compro anch’io gli omogeneizzati!-
SORA –Tai…te l’ho mai detto che mi esasperi?-
TAI –Più o meno un centinaio di volte…-
SORA –Sei senza speranza, beh io vado a letto che è
tardi…non combinare troppo casino…-
TAI –Tranquilla…buonanotte.
La sentì chiudere la porta di camera sua. Povera…Sora era
diventata davvero una donna forte e indipendente…se solo pensava a quando erano
piccoli…
Lei non si meritava tutto quello che aveva passato…aveva
diritto a vivere con suo marito e suo figlio in felicità…Matt la amava più di
qualsiasi altra cosa, e non aveva mai saputo che del loro amore era rimasto
qualcosa…un segno vivente, un bambino così bello che lui stesso aveva il timore
solo di toccarlo…Yamato junior…
Tentò di guardare un po’ di tv sgranocchiando qualcosa ma ci
riuscì solo per appena trenta minuti…non aveva neanche sonno…troppi pensieri
affollavano la sua mente…Digiworld…tra poco sarebbe partito per una missione
rischiosissima…e se non ce l’avesse fatta? Avrebbe riportato a galla il dolore
che se ne era appena andato, avrebbe riportato quel clima di tristezza e
rimorso che per un anno li aveva afflitti…avrebbe fatto soffrire di nuovo Kari
e Sora, e sarebbe stata colpa sua…avrebbe riportato in vita l’inferno…e sarebbe
stata colpa sua. DI nuovo. Gia…di nuovo…e stavolta non era detto che il
risultato sarebbe stato positivo…probabilmente nessuno sarebbe riuscito a
sopportare un altro dolore di quelle dimensioni…allora era giusto partire?
Partire solo per vendetta? Il pianto di un bambino bloccò i suoi pensieri…era
Yamato…
Decise di andare lui stesso a calmarlo…così non avrebbe
svegliato Sora…
Infatti la ragazza era talmente stanca che non si era
accorta di nulla. Tai si avvicinò alla culla del bambino e lo accarezzò…in
pochi secondi si riaddormentò…com’era tenero…povero piccolo, era solo colpa sua
se non poteva avere un padre come tutti gli altri, un padre fantastico come
Matt. Sentì altri gemiti, ma stavolta non era il bambino…alzò la testa…Sora….
Accarezzò anche lei, e le stampò un piccolo bacio sulle
labbra…un bacio rassicurante, lui stesso immaginava a cosa stesse pensando…
SORA -…Matt…-
Fuori era forte e sicura di sé…ma probabilmente pensò…ogni
notte i suoi pianti si univano a quelli del neonato…no…non ne era ancora
uscita…e tutto questo era colpa sua…
SORA –Tai…-
SI era svegliata.
TAI –Shhhh…tranquilla, sono venuto a calmare Yamato…per non
svegliarti…su continua a dormire…-
Il ragazzo fece per andarsene quando un braccio lo bloccò…
SORA –No aspetta ti prego…resta qui…-
Le lacrime stavano di nuovo inondando il suo viso…Tai la
accarezzò e si sdraiò vicino a lei, abbracciandola. Tutta questa sofferenza…un
bambino senza padre…i pianti di ogni notte…lui doveva partire, per farla pagare
a chi ogni giorno lo faceva stare come un cane sentendosi in colpa…per loro
doveva combattere, perché tutto questo non se lo meritavano…ed era ingiusto
farla passare liscia a chi davvero era il responsabile e poi…senza un briciolo
di vendetta, non sarebbe riuscito a guardarsi allo specchio ancora per anni…per
tornare a vivere…ne aveva bisogno. Che i fatti lo dimostrassero o meno…nel suo
cuore…la colpa era sua. Sua. Sua e di nessun altro. E per questo si odiava…si
odiava perché per nove anni aveva avuto qualcosa in testa che aspettava di
utilizzare il suo corpo per creare una tragedia…e l’aveva creata…ci erano
voluti nove anni per trovare il momento giusto…e chissà se per tutto quel tempo
il bastardo responsabile si era divertito alle sue spalle…scegliendo con
precisione la vittima…scegliendo la persona per cui sarebbe stato più male…e al
momento migliore della sua vita…
I pianti erano cessati…la ragazza si era addormentata fra le
sue braccia.
Cody non riusciva a svegliarsi neanche con le cannonate…o
meglio…neanche con le urla di suo nonno…
NONNO –IORIIIII!! IN PIEDI!!-
Nessuna risposta. Il vecchio decise così di passare ai
metodi drastici. Con cautela, prima gli tolse la coperta e poi lo colpì (senza
troppa violenza ovviamente) con la sua spada di kendo sulla schiena. Dolore.
CODY –AAHHHHHH!-
NONNO –Allora ti svegli o no?-
CODY –Ma dì sei impazzito forse??-
NONNO –Te lo meriti sciagurato! Già mi torni a casa ubriaco
e poi ti svegli a quest’ora? E gli allenamenti? Non è ora che ricominci a
studiare?!-
CODY –Mi hai sentito ieri sera…-
NONNO –Certo che ti ho sentito brutto ingrato! E’ così che
ti ho insegnato a comportarti?? Su tirati su da quel letto!-
CODY –Vedi di calmarti nonnino…ero a una festa, forse ho
esagerato un po’ ma non mi sembra di aver ucciso nessuno…-
NONNO –MA mi spieghi che ti è successo? Eri un ragazzo così
responsabile…che cosa direbbe tuo padre eh??-
CODY –Mio padre mio padre…sempre mio padre! IO NON CE L’HO
UN PADRE E FAMMI IL FAVORE DI NON PRENDERE IL SUO POSTO!-
NONNO –Questa è la tua gratitudine??-
CODY –Gratitudine di cosa? Le persone cambiano nonno…non è
scritto da nessuna parte che sono obbligato ad essere l’angioletto di casa…ho
16 anni e vorrei godermeli-
NONNO –Dov’è finita tutta la saggezza che ti ho insegnato?
Dov’è finito il mio ragazzo?-
CODY –Mah…forse nel cesso insieme al vomito di ieri sera…ti
saluto, vado a mangiare qualcosa fuori…-
NONNO –Dove credi di andare maleducato che non sei altro!!
Informerò tua madre stanne certo! Devi allenarti e studiare torna qui!-
CODY –Già…forse in un’altra vita…prova a fermarmi-
IZZY
–Ta-daan ! Colazione a letto !-
MIMI –Ehi dov’è finito il mio fidanzato…quello che ieri sera
era ubriaco fradicio?-
IZZY –Non me lo ricordare…ho preso un’aspirina sennò il mal
di testa non mi passava più!-
MIMI –Ecco bravo…me ne daresti una anche a me?-
IZZY –Prima la colazione tesoro…assaggia su!-
MIMI –Non immagino il sapore comunque grazie amore (dandogli
un bacio) dovresti ubriacarti più spesso…-
IZZY –Eddai mangia mangia…voglio sapere se sono bravo come
cuoco!-
LA ragazza, lentamente, assaggiò.
IZZY –Allora??-
MIMI –Beh…cavolo non è male, sul serio!-
IZZY –Non è male…quindi non è buonissima?-
MIMI –Non esageriamo!!-
IZZY –Ok ma migliorerò! Ora mangia da brava…poi aspirina…e
poi vestiti, mi è venuta un idea!-
MIMI –Mi fanno paura le tue idee…-
IZZY –Che ne dici se ce ne andiamo in montagna…a sciare un
po?-
MIMI –In montagna? Sarebbe bello però…-
IZZY –Niente però…anno nuovo vita nuova! Su sbrigati dai!-
MIMI –Eh si…l’alcool fa male a questo ragazzo…-
Tai si era svegliato abbastanza presto quella mattina e da
un paio d’ore tentava di preparare una colazione decente, senza però ottenere
dei grandi risultati…
SORA –La rivorrei intera la cucina dopo…-
Una Sora appena svegliata e in vestaglia lo fece spaventare,
tanto da fargli rovesciare una padella con delle uova sopra.
TAI –Oh cazzo…tranquilla pulisco io!-
SORA –Uff…Tai apprezzo il tuo tentativo a fin di bene di
preparare da mangiare ma…fossi in te avrei comprato qualche cornetto-
TAI –Non pensavo di essere così disastroso sai?-
SORA –Neanch’io…-
TAI –Beh dai…esco un attimo e compro qualcosa, se trovo qualche
negozio aperto-
SORA –Tai è mezzogiorno passato…io proporrei di cucinare
direttamente il pranzo. Lo cucino IO ovviamente-
TAI –Certo…ma Yamato dorme ancora?-
SORA –No è di là che gioca coi pupazzi nuovi…-
TAI –Ti spiace se gli faccio compagnia?-
SORA –Come vuoi…ah senti…-
TAI –Dimmi…-
SORA –Non vorrei che ciò che è successo ieri sera diventi
questione di imbarazzo fra di noi…-
TAI –Non mi sembra sia successo nulla di particolare…-
SORA –Sai che fra di noi c’è un sottilissimo equilibrio Tai,
ed è molto facile spezzarlo…-
TAI –Non era mia intenzione, volevo solo aiutarti…-
SORA –Lo so! Solo che…-
TAI (interrompendola bruscamente) –Sai una cosa? Secondo me
sei tu quella che ha paura di fare qualcosa di sbagliato…sempre che sia
sbagliato…fosse stato per me ieri sera me ne sarei stato buono e tranquillo sul
divano!-
SORA –Avevo bisogno di un amico…scusa se ti ho disturbato-
TAI –Sora io l’ho fatto l’amico! Ed è quello che voglio
fare! MA tu non puoi fare storie ogni volta che abbiamo un contatto fisico un
po’ più fraintendibile! E’ ridicolo!-
SORA –Ma perché mi hai baciata?-
Silenzio. Tai era assolutamente sicuro che lei non se ne
fosse accorta …e invece…cosa poteva risponderle? Non sapeva neanche lui la
risposta, l’aveva fatto e basta, se era un gesto da amico o qualcosa di più…non
lo sapeva neanche lui.
TAI –Senti…non roviniamo quello che con tanta fatica abbiamo
costruito ok?-
E detto questo se ne andò da Yamato, lasciando una Sora
persa tra le sue domande…
Mattina. Un splendida mattina per il giovane Takeru che
ancora giaceva sotto le coperte abbracciato al suo angelo. Già, la sua Hikari
dormiva ancora profondamente e lui nonostante fosse sveglio da un pezzo non si
era ancora stancato di guardarla mentre era ancora nelle braccia di Morfeo. SI
sporse verso il comodino e guardò l’orario…12.30. Cavolo, pensò…era quasi ora
di pranzo. E la fame iniziava a farsi sentire. Lasciò un bacio a fior di labbra
alla ragazza, si rivestì e si diresse verso la cucina…era meglio preparare
qualcosa da mettere sotto i denti.
Non si ingegnò più di tanto, una leggera colazione
ritardata…poi magari avrebbero mangiato qualcos’altro più tardi. Mise il tutto
su un vassoio e lo portò in camera. Era ora di svegliare la dormiente pensò. SI
avvicinò e dolcemente e cominciò a riempirla di baci, sul viso, sulle labbra e
sul collo…accarezzandole i castani capelli.
TK –Ehi…ma quanto dormi? E’ ora della pappa…-
Lei per tutta risposta gli scaraventò un cuscino in faccia.
KARI –Uffa lasciami stare…ho sonno-
TK –Wow che risveglio piacevole…va beh vorrà dire che
dormirò un’altro po’ anch’io-
La ragazza fece passare qualche minuto poi si sdraiò
letteralmente sopra di lui, rimanendo a fissarlo.
TK –Faresti meglio a rivestirti o potresti provocare in me
reazioni inaspettate…-
KARI –Dopo tre volte stanotte…saresti un campione-
TK –Modestamente…allora me lo dai il bacino del buongiorno
brutta strega?-
KARI (baciandolo) –Certo…dopotutto te lo meriti…buongiorno
amore mio-
TK –Buongiorno…ti ho preparato qualcosa-
Tk le mise davanti il vassoio con tanto di rosa rubata nel
giardino.
KARI –Mi sembra un film…comunque mia madre ti ammazza se
scopre che hai profanato il giardino-
TK –E’ per una giusta causa…non finire tutto che dovrei
mangiare anch’io-
KARI –Uhm…ma lo sai che saresti una mogliettina perfetta? E’
proprio buono!-
TK(guardandola male) –Che fai metti in dubbio la mia
virilità? Non è detto che solo le donne debbano saper cucinare!-
KARI –Cavolo sei proprio un uomo da sposare! (stampandoli un
bacio sulla gancia) Ti amo!-
TK –Ecco…così va meglio. Tu continua a mangiare che io vado
a farmi una doccia ok?-
KARI –Vai tranquillo…non ti lascio senza cibo-
TK –Lo spero per te…-
KARI –E’ una minaccia?-
TK –Col cavolo che ti porto la colazione a letto la prossima
volta!-
KARI –Fila a fare la doccia stronzo!-
Cody era andato a casa di Joe per sfogarsi un po’. Aveva
pensato che probabilmente era l’unico già sveglio e con il pranzo quasi
pronto…e perfortuna non era in dolce
compagnia. Non aveva minimamente voglia di tornare da suo nonno e così accettò
volentieri l’invito a rimanere dell’amico.
JOE –Ti avverto…come cuoco non sono mai stato un mago-
CODY –Non importa…tanto non ho molta fame-
JOE –Su dai, non mi sembra il caso di pensarci così tanto-
CODY –Lo dici tu…è snervante! Cristo io non sono mio padre!-
JOE –Ma nessuno pretende che tu lo sia…-
CODY –Mio nonno si…insomma ma dove è scritto che devo far
parte di quella schiera di ragazzi perfettini e bravissimi? Non è concesso
anche a me di divertirmi ogni tanto? O sbaglio?-
JOE –Vedi Cody…tuo nonno lo sa che questo non è il tuo vero
carattere. Sei sempre stato un ragazzino buono, tranquillo, leale e
rispettoso…poi però…-
CODY –LO so che è stato quello che è successo a cambiarmi…ma
non capisco il perché…forse la paura di poter scomparire da un attimo all’altro
mi ha acceso una specie di rimpianto per tutto quello che un normale ragazzo di
16 anni fa…bere…divertirsi…ma non ne sono neanche certo…-
JOE –Non occorre devastarsi per vivere una vita felice-
CODY –Credimi Joe…a me va tutto a meraviglia! Ho una ragazza
che mi vuole e a cui voglio molto bene, ho tanti amici…ma non riesco a perdere
l’occasione di fuggire dalla realtà…ho provato a convincermi che quello di ieri
sera era solo un episodio casuale ma in realtà…so di averlo fatto apposta…-
JOE –Sappi che noi da te non ci aspettiamo niente…qualsiasi
cosa farai, per noi andrà bene-
CODY –Ho paura di caderci Joe…l’oppressione di dover essere
un bravo ragazzo prima o poi mi farà impazzire…ormai mi hanno assegnato questo ruolo
e la cosa mi distrugge capito! Mi distrugge! E poi trovare un brutto modo per
uscirne…-
JOE –Non scherzare Cody…-
CODY –NON STO AFFATTO SCHERZANDO!! Cavolo Joe…è una
possibilità…-
JOE –Cody…ti prego sta tranquillo. Ci siamo noi con te. Non
dimenticarlo ok? Non devi più affrontare niente da solo…ora siamo di nuovo
riuniti!-
CODY –MA lo siamo davvero?-
LA domanda spiazzò il ragazzo in maniera allucinante. Come
faceva lui a saperlo? Che risposta avrebbe dovuto dargli? Incoraggiarlo e
mentirgli…o sentirsi neutrale? Era giovane…ma non stupido…
JOE –Sai Cody…la verità è che neanch’io so la risposta.
Però…sono sicuro che perlomeno ci stiamo provando con tutte le nostre
forze…almeno questo puoi capirlo-
CODY –Non ci sono sicurezze…solo speranze-
JOE –Senti…c’è una persona che ha passato qualcosa di simile
prima di te…ed era solo. Probabilmente può darti qualche consiglio…considerando
che è anche il tuo migliore amico-
CODY –Non offenderti ma…sarei andato da lui se non avessi
avuto il timore di disturbarlo-
JOE –Credi che non lo sappia? TU sei qui solo per scroccare
da mangiare…su ormai muoviti e ingurgita!-
CODY (sorridendo) –Oh…se sarà possibile…-
JOE –Poco spirito! Zitto, mangia e poi corri da Tk!-
CODY –Agli ordini capo…-
Dopo un’abbondante colazione Tk si stava rilassando sul
divano guardando un po’ di tv mentre Kari era ancora sotto la doccia. Dopo
tanto tempo era finalmente tranquillo e sereno come una volta, spensierato e
felice della vita. Certo, gli mancava immensamente Matt, non sapeva se i
rapporti con i suoi amici si fossero riallacciati del tutto ma le premesse
erano buone. Suo padre era finalmente tornato e la famiglia si era riunita, ma
sopra ogni cosa i suoi rapporti con Kari si stavano solidificando sempre di più
e i problemi erano spariti. Si, qualche litigio ogni tanto…ma dopotutto era
normale. Solo una cosa lo attanagliava. Aveva mentito a Kari riguardo a una
cosa e forse era ora di dirgliela, anche se pensava di avere la situazione
sotto controllo. Mise per caso la mano nella tasca nei pantaloni e ne estrasse
un foglietto. La lettera di Kari, pensò. Ora era solo…poteva leggerla. La aprì
lentamente e si apprestò a osservare il contenuto.
Caro Takeru,
lo so…come regalo di
compleanno è leggermente stupido ma è l’unica cosa decente che mi è venuta in
mente. Volevo che fosse qualcosa che avresti potuto conservare per tutta la
vita e che ti avrebbe aiutato in un lontano futuro, se mai ne avessi avuto
bisogno.
Non è un espressione del
mio amore per te…tu sai già quanto ti adoro, anche se sei sempre stato restio
ad ammetterlo. Sei la cosa più importante per me e sembra che pian piano tu te
ne stia rendendo conto…
Non so assolutamente come
andranno le cose fra di noi…per quanto staremo insieme, se ci lasceremo domani
o chissà quando, che cosa succederà alle nostre vite, cosa diventeremo…è
impossibile saperlo. E’ impossibile essere sicuri del futuro. MA è proprio il
fatto di aver acquisito una sicurezza che mi spinge a scriverti. La sicurezza
di amarti, di amarti comunque…come amico, come fidanzato, come marito, come
chiunque sarai. Indipendentemente dal fatto di condividere insieme la stessa
vita...tu avrai sempre un posto speciale nel mio cuore e ti sembrerà
patetico…ma non sono parole al vento, è la verità. Sono certa del fatto che
potrò credere di amare mille uomini nella mia vita ma alla fine…io vorrò sempre
tornare da te. Non credere a quello che dirò o che ti dimostrerò…credi a quello
che stai leggendo, perché è la verità. LA mia testa potrà impedirmi di fare
alcune scelte, ma il mio cuore sarà per sempre tuo. Te l’ho scritto non perché
non avessi il coraggio di dirtelo in faccia, ma perché volevo che tu avessi la
possibilità di leggere queste parole in ogni momento della tua vita…di felicità
o di tristezza…
Qualsiasi cosa accada…non
dimenticare queste parole
Amore è troppo poco per
descrivere cosa provo per te… lo sarà sempre.
HIKARI
Calde lacrime stavano rigando il suo volto. Sarebbe stato
mai in grado di scrivere le stesse cose per lei? Eppure la amava allo stesso
modo…provava le stesse cose, ma non era stato capace di riconoscere quei
sentimenti, non era mai riuscito a spiegarli. Lei si. Lei era matura, saggia e
intelligente…e lui aveva la fortuna di averla. In quell’istante pensò di essere
la persona più felice e fortunata della terra…sarebbe potuto crollare il
mondo…ma lui sarebbe stato felice, anche morendo in quel preciso istante.
Sentì la ragazza uscire dalla stanza. SI era appena vestita,
ma aveva ancora i capelli bagnati…era splendida...in qualunque modo lei era
splendida. Sorrise…cercando di fermare le lacrime e asciugandosi gli occhi.
KARI –Ehi Tk hai visto per caso il phon in giro? Chissà dove
l’ha messo quello sbadato di mio fratello (guardandolo negli occhi) Ehi ma…?
Tesoro cos’hai?-
Le rivolse lo sguardo più dolce di cui era capace. Lei
rimase stregata da quelli occhi blu lievemente arrossati, che ora risplendevano
ancora di più. Sentì il cuore sciogliersi all’istante.
TK (alzandosi) –Sono un deficiente…-
LA abbracciò, stringendola fino a farle quasi male. Non
voleva perderla per niente al mondo.
KARI –Tk ma…aspetta un secondo…hai letto la lettera vero?-
TK –E’ la cosa più bella che abbia mai ricevuto…scusa Kari
se non l’ho capito…se non ho capito quanto mi amavi-
KARI –Ehi calmati…è tutto a posto. E’ normale…si è sicuri
del proprio amore, non di quello dell’altro…-
TK –Ho capito che è importante rendersi conto di quanto una
persona tenga a te. Me l’avevano detto Tai, Matt…un sacco di gente. MA solo ora
l’ho capito veramente…ho capito quanto tu soffri quando io sto male e credimi…è
la stessa cosa anche per me. Ma la mia stupida testa non riusciva a
comprenderlo…-
KARI –Ehi…è tutto a posto…-
Si era ricordato di quello che doveva dirle…avrebbe dovuto
dirglielo soprattutto dopo ciò che aveva letto…non doveva più tagliarla fuori
dalla sua vita per paura di farla soffrire…perché senza di lui avrebbe sofferto
ancora di più. Però…se fosse riuscito a risolvere la questione senza
allontanarsi da lei…ma si, tanto aveva la situazione sotto controllo…
TK –Ti prometto che da oggi in poi andrà tutto a
meraviglia…non sbaglierò più-
KARI –E’ impossibile non sbagliare…-
TK –Però ci posso provare no?-
KARI –Si…-
TK –Ti amo…non mi stancherò mai di ripeterlo-
KARI –E io non mi stancherò mai di risponderti…-
Un bacio non poteva mancare…ma un bacio diverso dagli altri.
Un bacio carico d’amore e dolcezza…casto e puro.
Di nuovo i loro sguardi si incrociarono…le parole a volte
non servivano.
MA il campanello si…se si deve interrompere una scena del
genere.
TK –Abbiamo ospiti…vado ad aprire-
Appena aperta la porta l’ospite cominciò a parlare tutto
d’un fiato.
CODY –Premetto che se ho interrotto qualcosa o stavo per
interromperla o tu avessi intenzione di fare qualcosa che io avrei potuto
interrompere me ne vado dritto da dove sono venuto e non ti disturbo!-
TK –Ok Cody…puoi respirare ora (ridendo) su entra…non è mica
un monastero di clausura…siete i benvenuti tutti-
KARI –Eh si..altrimenti prima o poi mi stancherei di lui…-
CODY –Ciao
Kari-
TK –Ma la saluti anche…quella strega-
KARI –Eh già sono una brutta strega (baciandolo) che ti ama
tanto! E che ora se ne va ad asciugarsi i capelli però…immagino che voi due
vogliate chiacchierare-
TK –Torna presto…-
CODY –Vi trovo bene..-
TK –Altrochè!!-
CODY –Bella serata?-
TK –Favolosa è dir poco-
CODY –Sono contento per te così ora non mi stressi più con
le tue fobie-
TK –Eh si…ora sono tornato alla vecchia vita di una volta!-
CODY –Sai Tk…sono qui per chiederti un consiglio…-
TK –Sono qua apposta…-
CODY –Quando stavi male…insomma in quel periodo…come sei
arrivato alla dipendenza…cioè sai cosa intendo…-
TK –Ah…quello. Perché hai preso qualcosa?-
CODY –No figurati…niente di pesante-
TK –Cody, niente di pesante vuol dire che qualcosa l’hai
preso…-
CODY –Solo del fumo…da amici, nulla di che…-
TK –Sta attento agli amici Cody…-
CODY –E poi…bevo un po’ troppo ma riesco a controllarmi è
solo che…-
TK –Che?-
CODY –L’oppressione mi uccide Tk…ti ho già detto spesso di
mio nonno, di mia madre…lei una volta si prendeva cura di me…-
TK –Cody…devi far capire a tuo nonno che hai certi problemi,
che stai crescendo, vedrai la smetterà di opprimerti…e tua madre…tua madre…-
CODY –Ormai per lei sono un estraneo…un poco di buono, mi
lascia da mio nonno e vive la sua vita senza permettermi di farne parte!! E’
assurdo è come se mi avesse disconosciuto!-
TK –TI sta venendo voglia di prendere qualcosa per stare
meglio?-
CODY –Tk loro…loro sono fissati con mio padre…io non sono
mio padre! Ho parlato a mio nonno di ciò che ho dovuto passare per Matt per
tutti voi ma lui niente…dice solo che sono un ragazzino immaturo che non sa
affrontare le cose…è forse è vero. Sono un debole…ti prego come faccio a non
caderci?-
TK –Lo stai chiedendo proprio a uno che ci è caduto…-
CODY –Non sapevo a chi altro rivolgermi…-
TK –TI dico solo una cosa…cerca di non rimanere da solo.
Accetta l’aiuto delle persone accanto a te…se lo rifiuti ti ritroverai senza
nessuno che ti sprona a non farlo…e una volta che cominci da solo, devi anche
finire da solo…-
CODY –Ma che vuoi dire scusa?-
TK –Ti prego non farne parola con nessuno…sei il primo a
saperlo-
CODY –MA cosa?-
TK –Io…non ne sono ancora del tutto fuori…-
CODY –Cosa?!!-
TK –Prima dell’incidente mi facevo…e dopo essere uscito
dall’ospedale sono stato molto male…avevo attacchi di astinenza, anche se li ho
nascosti bene soprattutto a Kari…tranquillo non è più come prima mi è scappato
solo qualche spinello ma…il problema è un altro. Quando acquistavo roba grossa
molto spesso non mi bastavano i soldi e ho accumulato un bel numero di
creditori che non si sono certo dimenticati di me purtroppo…-
CODY –Quanto devi?-
TK –Tanto…troppo…ma sto cercando di rimediare…la situazione
è sotto controllo…ma non è facile…devo rimanere a contatto con un mondo che
odio e da cui per fortuna sono uscito-
CODY –TK…non sarei dovuto venire a parlarti di questo…-
TK –No anzi…sono sollevato che almeno qualcuno lo
sappia…vedi Cody, io ho rifiutato l’aiuto di Kari tempo fa e ora rifiuterò
anche il tuo…non me la sentirò mai di coinvolgerti-
CODY –Ma…-
TK –Tranquillo ne sto uscendo, quando avrò saldato i debiti
sarà storia chiusa…ho iniziato a fumare sigarette ma quello è il male
minore…per lo meno mi distoglie un minimo…capito quindi? Cerca l’aiuto di
qualcuno…prima, non dopo-
CODY –Tk…se tu avessi bisogno…-
TK –Ho bisogno solo che tu non dica niente a
nessuno…promettimelo-
CODY –Parola d’onore…tu cerca di farcela…-
TK –Tranquillo…ora ho troppo in mano per perdere tutto di
nuovo…devo farcela-
Era rientrato in cucina dove lei stava lavando i piatti.
Avevano pranzato in assoluto silenzio e anche in quel momento lei se ne stava
con gli occhi fissi sulle proprie mani…nonostante l’avesse sentito entrare. Una
volta l’avrebbe attaccato con una battutina o lui avrebbe sparato qualche
cavolata…ma ora per una stupidaggine gli sembrava di essere tornato ad un anno
prima.
TAI –Non ne vale la pena sai?-
Lei rimase alquanto sorpresa…non si aspettava che sarebbe
stato lui a rompere il ghiaccio.
SORA –Cosa?-
TAI –Ridurci di nuovo così per una cavolata…-
SORA –Guarda che non ce l’ho con te…-
TAI –Neanch’io…eppure stavamo qui in silenzio-
SORA –Tai…volevo solo…chiarire…-
TAI –Sai che neanch’io ho risposte…-
SORA –Beh è ora che le trovi…-
TAI –Ha parlato quella che finge di aver dimenticato tutto!-
SORA –E va bene vuoi la verità? Matt mi manca ancora
immensamente anzi…mi manca sempre di più…e per quanto mi sforzi di combattere
il suo ricordo…non c’è nulla da fare (piangendo) adesso tocca a te Tai…la
verità…voglio sapere la verità-
TAI –Perché non l’hai detto nemmeno a me?-
SORA –Perché ti sarebbe pesato…lo sai meglio di me. Non ti
ho mai creduto, sulla storia che mi avevi dimenticata e infatti avevo
ragione…ma ora dimmi la verità e ti prometto che ti crederò…anche se non
cambierà nulla voglio sapere la verità-
TAI –Senti…io ti ho aiutato con tutte le mie forze, ti ho
dato il mio affetto e ti ho più volte detto che non mi aspetto nulla in cambio.
Ormai mi sono abituato a questa vita e non sento necessità di avere altro da
te! Quel bacio…non lo so…non lo so sul serio cosa fosse-
SORA –Si che lo sai…-
TAI -…-
SORA –Se in questo momento mi avvicinassi e ti chiedessi di
venire a letto con me tu che faresti?-
TAI –Ah…ti prego non dire idiozie!!-
SORA –Rispondi-
TAI –Cosa vuoi che ti dica?-
SORA –Quello che ti dice il tuo cuore non il tuo cervello-
TAI –Io…ma scusa qual è il tuo problema?-
SORA –Tai…-
Prese coraggio. Era giusto…aveva il diritto di sapere la
verità.
TAI –Si…probabilmente se solo tu me lo chiedessi ti starei
accanto per tutta la vita ma so che inutile dirtelo. Probabilmente passeranno
molti molti anni fino al momento in cui sarai pronta e…io non ti posso
aspettare ma soprattutto non sopporterei il peso di vivere come un
ombra…l’ombra di un amore perduto. Sarò il migliore zio che Yamato possa avere
ma non sarò mai…suo padre. Non ne sarei in grado e probabilmente tu neanche lo
vuoi…per questo ho preferito mentire, ma purtroppo come dici tu…il cuore non
sempre segue il cervello-
SORA -…-
TAI –Ti ho visto piangere e mi si è stretto il cuore…volevo
solo stringerti a me…è del tutto irrazionale fino a adesso non sapevo davvero
neanch’io come definirlo…tu me l’hai fatto capire ora-
SORA –Tai tu non puoi far parte della mia vita 24 ore al
giorno e tentare di costruirti una vita normale…smettila di aiutarmi, hai già
fatto abbastanza-
TAI –Ma come faccio? Puoi negare di non avere bisogno di me?
E poi eri tu quella che ti lamentavi perché non ti ero stato vicino!-
SORA –Non capisci tu stai contribuendo troppo! Ora sono io
quella che si sente in colpa…non ti ho chiesto di rimanere lontano da me per
sempre, ti ho chiesto se puoi fare l’amico normale…non una sottospecie di
marito platonico-
TAI –Non posso…tu non puoi farcela da sola. E non puoi
chiedermi di lasciarti proprio quando ho visto in che condizioni emotive sei…-
SORA –Tai…questo non può andare avanti per sempre. Anche mio
figlio….si affezionerà a te e tu...tu hai appena detto che non puoi essere un
padre per lui…-
TAI –Già…perché non voglio che quel povero bambino sia la
causa della tua scelta come compagno nei miei confronti…non è giusto-
SORA –MA…-
TAI –Io ti lascerò solo quando ci sarà qualcuno in grado di
prendere il mio posto…che sia oggi che sia fra 20 anni…-
SORA –E tu? La tua vita?! Non voglio ostacolare la tua
vita…prima o poi vorrai sposarti e avere una famiglia no? Ti rendi conto delle
cavolate che stai dicendo?-
TAI –Aspetterò….la mia coscienza è più forte dei miei
desideri…-
SORA –Perché lo fai?-
TAI –Per te…e per lui…lo sai-
Si abbracciarono. Ormai lei si era rassegnata. Si sentiva un
enorme peso per lui ma non c’era verso di far cambiare idea a quello zuccone,
che non poteva fare a meno di pensare al fatto che tra poco tempo avrebbe
dovuto affrontare un grande pericolo. E non era certo di tornare sano e salvo,
ma ormai, non poteva rinunciare.
Sentirono dei passi avvicinarsi e in fretta tentarono alla
meglio di cambiare discorso.
TK –Bene…allora…insomma…sta tranquillo…fa come ti ho detto.
Tuo nonno è un testone lo so ma credo che se gli parlerai…-
CODY –G-già credo anch’io…bene allora…a posto-
TK –Già-
KARI –Ehi…se volete ancora qualche minuto io…-
CODY –No tranquilla, abbiamo appena finito. Bene, credo sia
ora di andare. Vado a prendere la mia ragazza e poi me ne vado a pranzo fuori.
CI vediamo!-
TK –A presto Cody(facendogli l’occhiolino)-
KARI –Ciao-
TK –Ehi...ce ne andiamo anche noi a mangiare qualcosa?-
KARI –Ma se abbiamo appena finito di mangiare?-
TK (toccandosi lo stomaco)-Ma io sto morendo di fame…-
KARI –Ma sei un pozzo senza fondo! A quest’ora dovresti
essere 100 chili con tutto quello che mangi! E invece…la vita è ingiusta-
TK –Sei tu l’esagerata che mangia mele tutto il giorno per
mantenere la linea…io mangio come un qualsiasi essere umano normale-
KARI –Io non mangio solo mele!-
TK –Già…dimenticavo quanto sei carina quando sbafi le torte
di nascosto e dai la colpa a Tai. Sei adorabile quando ti abbuffi come un
cinghiale…-
KARI –Brutto stronzo…vieni qua che ti sbafo io adesso-
TK –Eh no…ferma ferma scherzavo! Tanto non mi prendi!-
KARI –Non lo sai che le torte danno tanta energia?-
Tk si nascose dietro una tenda e al momento opportuno
sorprese la ragazza alle spalle e la blocco sul divano mettendosi sopra di lei.
TK –E ora che mi fai?-
KARI(cominciando a scalciare) –Ti do tanti pugni!-
TK(Cominciando a farle il solletico) –Questo è un
contrattacco che funziona sempre-
Nonostante le risate Kari riuscì ad avvicinarsi abbastanza
da baciarlo in modo piuttosto provocante.
KARI –Anche questo…-
TK (tornando a baciarla) –Sleale ma mi piace…-
Dopo un po’ lui si fermò e appoggiò la testa sulla sua
spalla.
TK –Uhm…shampoo alla pesca…sai ho dormito molto e…ho
recuperato energie-
KARI –E se arriva Tai?-
TK –Non arriva Tai..(ricominciando a baciarla)-
KARI –(ricambiando) Tu dici?-
TK –Dico dico…-
DLIN; DLON
TK –Dicevo male…-
KARI –Non so se è Tai…lui ha le chiavi-
TK –Chiunque sia lo stritolo-
Alla porta c’era un lievemente affannato Soichiro.
SOICHIRO
–Pant…pant…ciao Tk-
TK –« ecco, proprio quello che avrei voluto uccidere »
Ciao Soichiro come mai qui ?-
SOICHIRO –Cerco Tai, è urgente-
TK –Ehm…ha dormito da Sora ma non so quando arriva-
SOICHIRO –Senti…non so dov’è casa di Sora, posso fare un
attimo una chiamata?-
TK –Certo entra…-
Il ragazzo corse velocemente dentro casa.
TK –Siamo nervosetti…-
SOICHIRO –Ho fretta! Ah…ciao…Kari…-
KARI –Ah sei tu…ciao-
La ragazza notò lo sguardo perplesso del ragazzo e lo guardò
con occhi interrogativi. Lui si toccò la spalla e lei capì. La spallina destra
della sua canottiera era abbassata e lasciava in vista il suo nero reggiseno
accompagnato da elementi graditi dal giovane osservatore. Lei, imbarazzata si
sistemò e poi si coprì…oltretutto stava morendo di freddo. Tk fece spallucce e
si rivolse al ragazzo ancora in trans.
TK –Ehm…Soichiro, è qui il telefono. Ah Kari, la può fare
una chiamata vero?-
Soichiro prese in mano il telefono, si fece passare Tai e lo
pregò di tornare a casa.
TK –Ma…qual è la questione importante?-
SOICHIRO –Non ti offendere ma…affari nostri-
TK –Tranquillo non mi offendo…affari vostri-
SOICHIRO –Scusate il disturbo ma è veramente urgente-
KARI –Nessun disturbo-
DLIN;DLON
SOICHIRO –Forse è Tai vado ad aprire-
Le voci che Kari e Tk udirono dall’uscio non somigliavano
neanche lontanamente a Tai. Insieme a un deluso Soichiro apparvero Mimi e Izzy.
MIMI –Ehilà!-
IZZY –Ciao ragazzi-
KARI –Ciao…come mai da queste parti?-
TK –Già…come mai tutta sta gente a casa di Tai oggi?-
IZZY –Vi siamo venuti a salutare. Ce ne andiamo in montagna
per una settimana-
KARI –Ma quando l’avete deciso?-
MIMI –Stamattina, su due piedi. E’ ora di cambiare aria
ragazzi, finiremo le vacanze in bellezza-
TK –Non è che siete ancora bevuti da ieri sera??-
IZZY –Tranquillo ci siamo ripresi…in realtà io l’avevo già
programmato. Un mio amico ha una casa che non usa in questo periodo e ha detto
che me la presta volentieri, così limiteremo le spese-
MIMI –Eh già, altrimenti il poveraccio qua non se la
potrebbe permettere. Come immaginerete, tra poco dovrò cominciare a lavorare
anch’io…sigh-
KARI –E i tuoi?-
MIMI –Non essendo completamente d’accordo sul fatto di
vivere da sola non mi stipendiano molto…-
TK –E’ proprio vero, anno nuovo, vita nuova-
IZZY –Bene, direi che è ora di andare…dobbiamo salutare
ancora due o tre persone. Ci si vede la prossima settimana!-
MIMI –Bye,
bye-
SOICHIRO/TK/KARI –Ciao!-
Finalmente, un minuto dopo l’uscita di Izzy e la sua signora
Tai arrivò di corsa.
TAI –Soichiro…che è successo di grave?-
SOICHIRO –Direi che che meglio parlarne fuori…-
SOICHIRO –Ti ricordi quando ieri sera sono scappato di
corsa?-
TAI –A dire il vero mi è sembrato un comportamento un po’
strano…-
SOICHIRO –Vedi…la mattina prima avevo ricevuto una mail da
un indirizzo anonimo…era di dei tipi che dicevano di avere in ostaggio mia
sorella-
TAI –Ma tu sorella non sta a Kyoto?-
SOICHIRO –In teoria si…non so forse l’hanno rapita lì e poi
l’hanno portata qui. Comunque, nella mail dicevano che se avessi voluto vederla
libera sarei dovuto presentarmi al parco di Odaiba alle due di notte di oggi-
TAI –Capisco…e quando a casa mia hai visto che era molto
tardi ti sei precipitato via…e poi?-
SOICHIRO –Sono arrivato lì…all’inizio non c’era nessuno, mi
sono guardato in giro e poco dopo ho sentito una botta in testa. Mi sono
risvegliato in una stanza buia accanto a mia sorella…per fortuna stava bene…poi
ad un tratto è arrivato un ragazzo, molto giovane…per il poco che ho potuto
vedere non era molto alto, aveva i capelli rossi…a pensarci era un viso
familiare-
TAI –Cos’ha fatto quando è entrato?-
SOICHIRO –Nulla direi…ci ha slegati, si è comportato in modo
piuttosto gentile. Dopo sono arrivate altre tre persone. Due ragazze e un
ragazzo. Per un po’ hanno parlato di fatti loro, non ho ben capito…poi mi hanno
detto di annullare la missione per Digiworld…sapevano anche di te…-
TAI –Cosa? MA cosa sono cercatori?-
SOICHIRO –Hanno detto di no…dicevano di essere dalla nostra
parte e mi hanno spiegato che Digiworld è nelle mani di un ex-ribelle chiamato
Ainter…-
TAI –Ainter?-
SOICHIRO –Dicono che lui è in grado di manovrare Digiworld
senza il D-BOX3 e per lo più dall’interno…è riuscito ad avere dei codici
speciali da Gennai e se noi andiamo lì ci fa fuori quando vuole…-
TAI –Io non sapevo minimamente dell’esistenza di questi
codici!-
SOICHIRO –Credo non lo sapesse nessuno…o forse…Izumi-
TAI –Non credi che ci avrebbe avvisato?-
SOICHIRO –Non lo so…non so più che pensare. Hanno detto
anche che a mia insaputa i cercatori vanno e vengono dal mondo digitale…-
TAI –Ma non hai detto che controllavi tutto?-
SOICHIRO –A quanto pare credevo di controllare tutto…non mi
hanno spiegato come ma dicono che i nemici conoscono un modo per eludere i miei
sistemi…cazzo…-
TAI –MA se fosse così non ti avrebbero già catturato?-
SOICHIRO –Gli servo….o meglio, gli serviamo…dobbiamo solo
aspettare che Ainter venga qui, penseranno loro a trattenerlo, e noi potremo
andare liberamente a liberare Gennai…e a scoprire la verità…-
TAI –Pensi sia stato Ainter a…-
SOICHIRO –Si…è stato lui Tai…-
TAI –Voglio ammazzarlo con le mie mani allora-
SOICHIRO –Per ora possiamo solo affidarci a loro…fra due
anni potremo partire, per ora è tutto in sospeso…-
TAI –Due anni? E loro come lo sanno?-
SOICHIRO –In realtà volevano convincermi di non saperlo ma
ad uno di loro è scappata una frase…-
TAI –Come facciamo a fidarci?-
SOICHIRO –Il tipo che mi ha preso per il collo mi ha
abbastanza convinto…-
TAI –Uhm?-
SOICHIRO –Niente…l’unica cosa che so è che non so come ma
quei quattro sanno qualcosa del futuro, e sembra che io farò qualcosa di molto
brutto…o almeno, brutto per qualcuno-
TAI –Ci capisco sempre meno…-
SOICHIRO –In conclusione Tai…ora pensiamo a goderci il nuovo
anno, al momento appropriato saranno loro a chiamarci…-
TAI –E se non lo facessero, se fosse un trucco per
allontanarci da Digiworld?-
SOICHIRO –Non abbiamo altra scelta…-
Per la sera era stata organizzata una cena a casa di Yolie.
Non mancava proprio nessuno all’appello. A parte ovviamente i vacanzieri Mimi e
Izzy. Anche Soichiro e sua sorella, che ancora non era tornata a Kyoto erano
stati invitati, insieme alla ragazza di Cody, Yoko.
TAI –Bene Joe, stavolta non hai scuse dove hai messo la tua
girl? Di la verità è ancora frutto dei tuoi viaggi immaginari?-
JOE –Mi sembrava, da come hai reagito quando l’hai vista,
che la mia ex.brasiliana non ti sia sembrata solo un sogno invece…-
TAI –Cavolo…quella ne aveva di misure…-
YOLIE –Ti dispiacerebbe essere un po’ più fine in casa mia?-
TK –Su ormai lo conosci il trucco, infilali qualcosa sotto i
denti e vedrai che non parla più-
TAI –Tk, ufficialmente non sei più il fidanzato di mia
sorella…però se c’è un altro piatto di pasta lo prendo-
YOLIE –Muovi le chiappe e vattelo a prendere omofobo-
KARI –Tranquilla vado io…-
TK (porgendole il piatto) –Ehi me ne prendi uno anche a me?-
KARI –No tu non sei più il mio ragazzo-
TK –Va a quel paese Kari…-
KARI –Volentieri…perché non vieni con me?-
Il ragazzo si alzò e la seguì in cucina.
KEN –Allora Ayumi, com’è Kyoto…non ci sono mai stato-
AYUMI –Una città come tante credimi…io preferisco di gran
lunga Tokio-
SOICHIRO –E’ vero…io ho vissuto a Kyoto tutta la mia
giovinezza ma devo dire che qua si sta meglio-
KEN –Sai…non mi piace l’idea di vivere in una capitale-
TAI –A te non piacciono tante cose Ken…perché non sei voluto
uscire con me l’altra sera?-
SORA –Sai non tutti amano passare la serata ad ubriacarsi e
a fare a gara a chi si fa più donne-
TAI –Ma lui sta tutto il giorno chiuso in una caserma piena
di uomini muscolosi che puzzano di sudore…è un incubo!!-
YOLIE –Ma quando arriva Kari con questo piatto di pasta che
ti chiudiamo il becco per sempre?-
In cucina…
TK –Non sei in vena di servizi casalinghi eh?-
KARI –No era una scusa per venire qui e riempirti di insulti-
TK (baciandola)-Come sei perfida stasera…hai detto al
dottore di aumentarti la dose di camomilla?-
KARI –No ma l’altra volta mi ha consigliato di
ucciderti…seriamente, volevo parlarti. Ho approfittato dell’occasione-
TK –Che c’è?-
KARI –So che non sono affari miei ma ho visto Cody un po’
strano. Sembra insofferente, è nervoso, non ha spiccicato parola. Anche Yoko ha
la faccia preoccupata. Mi chiedevo se ti aveva detto qualcosa visto che
stamattina avete parlato…-
TK (non molto convinto)–Beh…era un po’ in crisi per suo
nonno ma…nulla di più-
KARI –Takaishi… lo so che non sai dire le bugie in faccia
alla gente-
TK –Soprattuto a te Yagami…-
KARI –Senti non voglio impicciarmi…però vedi di stargli
vicino ok? Mi fa male vederlo così…è sempre stato così tranquillo-
TK –ok…torniamo di là che tuo fratello starà bestemmiando-
Cody stava scoppiando. Era uscito in balcone correndo, non
ce la faceva più a rimanere lì dentro…ma da quando soffriva di claustrofobia?
Non sapeva più che pensare, non sapeva come stare meglio, era perennemente
ossessionato da qualcosa che neanche lui sapeva…o forse si. Poco dopo era
arrivata Yoko a vedere come stava…preoccupatissima per come l’aveva visto
scappare. Inoltre era una delle poche ad essersi accorta della sua assenza,
visto che erano tutti presi a parlare allegramente.
YOKO –Tesoro stai bene?-
CODY -….si…tranquilla…è tutto a posto-
YOKO(sfiorandogi il braccio)- Non è vero-
CODY –LASCIAMI!! Ti ho detto che sto bene…-
Una lacrima rigò il volto della ragazza.
YOKO –Che ti prende? Non sei mai stato così…che ti è
successo?-
CODY –Ti prego Yoko lasciami solo-
YOKO –Non ti lascio invece… tu hai qualche problema e hai
bisogno di me. Ma ti sei visto sembri un malato di mente!-
CODY –Yoko ti ho detto di andartene…-
YOKO –Cody ascoltami!-
CODY –VATTENE! LASCIAMI IN PACE NE HO PIENE LE SCATOLE DI
TE!!-
Inutile dire che si era già pentito di quelle parole. Ma lei
non aveva l’aria di una disposta a interpretarle come parole al vento.
YOKO –In tal caso…addio-
Yoko girò velocemente i tacchi e se andò, cercando di
contenere il più possibile le calde lacrime che ormai copiosamente cadevano
sulle sue guance. Sulla soglia del balcone un preoccupato Tk la fermò.
TK –Yoko…che è successo?-
YOKO –Ti prego Takeru aiutalo tu…-
TK -??-
YOKO –Sta male…più di quanto tu possa pensare…ti prego fallo
per me, io non ne sono stata capace-
TK –Ti…ti ha lasciata vero?-
YOKO –E non in maniera molto educata…adesso scusami, vado a
casa…ci vediamo salutami tutti-
Si vedeva lontano un miglio che stava soffrendo enormemente.
Tk mandò uno sguardo verso il tavolo dove tutti erano seduti…uno sguardo che li
consigliava di non fare domande mentre la povera ragazza usciva in lacrime.
Appena se ne fu andata Tk parlò.
TK –Cody l’ha lasciata…-
Gli altri, che già potevano immaginare la situazione non
risposero, mentre il giovane Takaishi si diresse verso il balcone.
KARI –Poverina…piangeva fortissimo-
TAI –Andiamo, sono cose che capitano-
SORA –Eccolo il solito insensibile…-
AYUMI –Sembravano carini insieme…-
KEN –Hai ragione. Sembrava proprio che stavolta Cody avesse
trovato la ragazza adatta a lui-
YOLIE –Mah a me non pareva-
KEN –Ma che dici? Hai sempre detto che…-
YOLIE (leggermente alterata)–Beh non si può cambiare idea?-
KEN –Ehm…certo-
TAI –Ehi...perchè qualcuno non va a prendere il dolce?-
JOE –Quel qualcuno potresti anche essere tu ogni tanto…-
KARI –Non guardare me-
YOLIE –Sai come la penso-
SORA –Dopo che mi hai svuotato la dispensa ieri notte non ci
penso neanche-
SOICHIRO –Non provare a chiedermelo-
TAI (indicando il piccolo) –Che ne pensate Yamato
accetterebbe?-
TUTTI -……-
TAI –Andiamo ragazzi lo sapete che non mi piace alzarmi
mentre mangio…per favore!-
AYUMI –Andiamo…se ci tieni tanto ci vado io-
KEN –Su dai…ti aiuto-
I due si recarono in cucina.
Ad un certo punto Yolie si alzò di scatto facendo cadere la
sedia per terra e li seguì.
JOE –Ma che le è preso?-
SORA –Ho paura di saperlo…-
Entrata nel “luogo del delitto” si trovò di fronte i due
malcapitati che strabuzzando gli occhi si stavano chiedendo il perché di
quell’atteggiamento violento.
YOLIE –Ichijouji…POSSO PARLARTI IN PRIVATO UN SECONDO?-
Ayumi, quasi spaventata si affrettò a lasciarli soli.
YOLIE –Ecco brava esci…-
KEN –Ma dico ti sembra il modo??-
YOLIE –Dovrei farla a te questa domanda! Non ce l’hai un
briciolo di rispetto per la gente?-
KEN –Ma di che parli? Possibile che per te faccio sempre
qualcosa di sbagliato?-
YOLIE –Se tu lo consideri carino provarci spudoratamente
davanti ai miei occhi con la prima arrivata!!-
KEN –Ma sei pazza…non ho fatto niente!!-
YOLIE –Come no…prima le dai sempre ragione, poi fai di tutto
per parlare con lei e alla prima occasione vi imboscate in cucina. In casa mia
per giunta…andiamo Ken lo sai che mi danno sui nervi le bugie!-
KEN –Con tutta franchezza non credo che tu sia la persona
più adatta per pronunciare questa frase…-
YOLIE –Ecco…certo ci mancava! Ormai è un classico che in
ogni nostra discussione tu mi rinfacci l’accaduto vero?-
KEN –Sei tu che mi costringi a farlo…-
YOLIE –SENTI UN Po’ LO SAPPIAMO TUTTI E DUE COME STANNO LE
COSE…E’ TROPPO CHIEDERTI UN PO’ DI TEMPO PER TORNARE ALLA TUA VITA
SENTIMENTALE…IO CI SOFFRO ANCORA!!-
KEN –MA SI PUO’ SAPERE QUANTO TEMPO VUOI?? NOI NON STIAMO
PIU’ INSIEME, I MIEI COMPORTAMENTI NON SONO PIU’ RAPPORTATI A TE…IO NON POSSO
SMETTERE DI VIVERE LA MIA VITA! PUO’ ANCHE ESSERE CHE QUELLA RAGAZZA MI PIACCIA
MA CHE DOVREI FARE? STARMENE BUONO PER FARE UN FAVORE ALLA RAGAZZA CHE è STATA
PER BUONA PARTE CONSAPEVOLE DELLA FINE DI TUTTO?!-
YOLIE –Allora vedi che non sono paranoica…-
KEN –Yolie…io non voglio far soffrire nessuno…e sinceramente
poco mi importa di quella Ayumi. Ma ci sarà un giorno in cui io e te ci
innamoreremo di nuovo e…e non potremo farci niente. Prima o poi dovremo andare
per la nostra strada-
YOLIE –E’ chi l’ha detto che non torneremo insieme?-
KEN –Senti…limitiamoci a vivere la nostra vita ok? Non vedi?
Alla fine continuiamo a dire le stesse cose ogni volta che ci vediamo…non si
può continuare così…per una volta, chiudiamola…-
YOLIE –Già…-
KEN –Mi sembrava che le cose stessero andando meglio fra
noi…-
YOLIE –Tranquillo..non ho intenzione di litigare con te-
KEN -….-
YOLIE -…-
KEN -…ora torniamo di là su…-
Da circa cinque minuti buoni Tk stava in silenzio vicino al
suo amico Cody, il quale si sforzava i calmarsi, senza sapere cosa dire.
CODY –Ti ringrazio per non avermi detto frasi del tipo “ma
sei pazzo? Perché l’hai lasciata in quel modo?” perché non l’avrei sopportato-
TK –Dimmi Cody…ti ricordi cosa ti ho detto stamattina?-
CODY -…io…-
TK(interrompendolo bruscamente)-Ti avevo detto di tenerti
strette le persone a cui vuoi bene!! Ti avevo detto di accettare il loro aiuto
se non volevi ritrovati da solo!!-
CODY –Non ho bisogno di aiuto…-
TK –Mi prendi per stupido? Credi che non lo sappia che ci
sei dentro fino al collo?! L’ho sempre saputo da quando me ne hai
parlato…ricordati che io ci sono passato-
CODY –Tu non sai niente…e poi io sto bene-
TK –Cody cristo ascoltami!! Ascoltami bene…se rifuti l’aiuto
degli altri non ce la farai mai. Prima che tu te ne possa rendere conto sarà
troppo tardi e mi dispiace dirtelo ma quelli che ci soffriranno di più saremo
noi!! Se non vuoi farlo per te almeno farlo per noi! Vuoi davvero far tornare a
galla il dolore? Vuoi davvero che affrontiamo la perdita di un’altra persona?-
CODY –Guarda che nonho assolutamente intenzione di crepare d’accordo? E’ tutto sotto
controllo!-
Tk sospirò. Stava andando come doveva andare in fondo, di
cosa doveva stupirsi? Anche lui aveva avuto reazioni del genere e anche adesso
nascondeva qualcosa a Kari. Dopotutto che cosa poteva dirgli? Ma comunque
pensò, ci doveva provare.
TK –Senti…voglio dirti una cosa che non ho mai detto a
nessuno-
Lo sguardo dell’altro interlocutore si accese di curiosità.
TK –Se non avessi avuto l’incidente, se non fossi stato
costretto a stare in ospedale per due mesi e mezzo, se non fossi entrato in
coma…io non sarei qui a parlartene te lo assicuro-
CODY -??-
TK –Prima dell’accaduto mi era capitato più volte di
ritrovarmi svenuto per aver esagerato troppo con la dose…e dio solo sa perché
ho evitato un’overdose mortale. Volevo uscire da quella depressione ma in
realtà ogni volta volevo sentirmi più depresso, perché mi iniettavo dell’eroina
Cody…della droga depressiva, uno sporco antidolorifico troppo accentuato. Io
credevo di sentirmi meglio ma non era affatto così…in realtà stavo sempre
peggio. E ci deve essere qualcuno lassù che mi vuole davvero bene perché quando
avevo buttato al vento tutte le occasioni per sentirmi meglio, quando avevo
ormai rifutato l’aiuto di tutti…mi è stata data l’occasione di capire. Non so
cosa diavolo tu abbia preso e neanche il preciso perché…ma credimi ogni droga,
che ti faccia sballare, ridere, rilassarti, è solo un’illusione. Immagino che
tu adesso sia talmente nervoso perché senti l’incredibile bisogno farti una
sniffata o magari sei addirittura arrivato alle siringhe…e non vedi altre
opportunità di uscire dal tuo stato eccentrico, dai tuoi problemi. Ma è solo un
illusione…-
CODY -…-
TK –Fidati di me…ti prego lascia che ti stia accanto. Lascia
che Yoko ti stia accanto, valle a chiedere scusa, spiegale la situazione e
insieme ce la farete vedrai…-
CODY –Non è così semplice-
TK –Da soli è quasi impossibile…ma ti assicuro che quando
sei vicino alla persona a cui tieni di più ti scordi del mondo intero-
CODY –Io…ho solo…ho solo tirato su qualche riga…e preso
dell’acido, niente di più te lo giuro-
TK –Meglio così…-
CODY (con le lacrime agli occhi) –Grazie Tk…farò il possibile
te lo giuro-
Tk lo abbracciò forte e poi lo guardo negli occhi.
TK –Sono certo che ce la farai amico…e io…io dirò tutto a
Kari…le dirò quello che le nascondevo. Lo devo anche a te…i consigli che ti ho
dato non avrebbero senso sennò-
CODY –Credi che capirà?-
TK –Ormai ne abbiamo passate talmente tante che non ho più
paura di dirle niente…e poi spero che mi perdoni subito perché dopodomani
dobbiamo partire per andare a trovare Davis…-
CODY –Già…allora che aspettiamo? Tu torna a tavola e io…vado
a sbrigare una faccenda-
Tk gli sorrise e poi si avviò…seguito dall’amico.
Corse così tanto che poco mancò che collassasse per strada,
e il grande nervosismo non lo aiutava. La vide mentre stava entrando in casa,
per fortuna era appena arrivata.
CODY –YOOKOOOO!!-
La ragazza si voltò sorpresa. Lo guardò per qualche istante
e poi si apprestò a rientrare facendo finta di nulla. Ma Cody, prevedendo
questa reazione era già arrivato vicino a lei e come un lampo la bloccò per un
braccio.
CODY –Yoko…anf…anf…ti prego…ascoltami…-
YOKO –Non me ne hai già dette abbastanza?-
CODY -…-
YOKO –Beh comunque sia non voglio sentire altro…-
CODY –Yoko io ti amo…-
Lei si bloccò. Era la prima volta che glielo sentiva dire e
conoscendolo sapeva che per lui non era una cosa tanto abituale.
CODY –Tu sei la persona più importante della mia vita…sei
l’unica che mi ha sempre ascoltato, aiutato e compreso. Sei l’unica ragazza con
cui abbia avuto un rapporto così…sei l’unica per cui ho provato veramente
qualcosa. Ho aspettato tanto una come te…e non ti lascerò scappare a costo di
tenerti il braccio per tutta la vita-
YOKO –Iori…-
CODY –E sei anche l’unica che mi chiama in quel modo con
tanta dolcezza…-
YOKO –Perché…perché mi hai trattata così?-
CODY –Perché non volevo che soffrissi per me, che tu ti
facessi coinvolgere nei miei pericolosi problemi ma ora…ora ho capito che sei
l’unica che può veramente aiutarmi…-
YOKO –Allora dimmi tutta la verità…-
CODY –Ho problemi di droga…ed è inutile che ti stia ad
elencare i motivi o le cause che mi hanno spinto a iniziare perché…-
YOKO –Perché non ce ne sarebbe bisogno…io lo so…-
CODY –Non voglio che tu mi stia accanto…volevo solo che il
nostro rapporto avesse una fine migliore, volevo solo che sapessi quanto sei
importante per me-
YOKO –Tu credi che ti lasci da solo?-
CODY –Dovresti…-
Lei lo baciò dolcemente, poi gli sorrise.
YOKO –Io ti starò accanto capito? Qualsiasi cosa farai…non
ti lascerò andare via facilmente…non ti libererai di me così presto-
Anche lui sorrise e la abbracciò con tutta la forza che
aveva in corpo. Era incredibile, non aveva avuto un attimo di esitazione, non
aveva nessuna paura, quella ragazza era un angelo e grazie a lei si era già
scordato di tutto.
CODY –…sei la cosa più bella che mi sia mai capitata-
YOKO –Ah…nonti ho
detto una cosa…anch’io ti amo…-
Detto questo lo baciò di nuovo e prendendogli la mano lo
portò dentro casa.
TAI –Ehi Tk finalmente…non sai che dolce ti sei perso!-
TK –Già, anche perché non ti sei degnato di lasciarmene un
po’-
YOLIE –Credimi ho provato a fermarlo ma è peggio di un
tritacarne!-
TK –Eh tu fidanzata perfida non mi hai lasciato niente?-
KARI –Devo crescere io…-
TK –MA sentila…le offro un viaggio in America di tre giorni
e mi tratta così…-
KARI –Ah se vuoi non vengo-
JOE –Si e poi con chi la divide la suite matrimoniale?-
TK (facendo finta di ridere) –Ah come sei simpatico!-
SORA –Ehi ma Cody dov’è?-
TK –E’ andato dietro a Yoko…credo-
KEN –Meglio così…stavano bene insieme-
SOICHIRO –Beh ragazzi…è stato un piacere, io vi saluto-
AYUMI –Arrivo-
SOICHIRO –Ma no tu stai qui se vuoi…ci vediamo a casa-
TAI –Si dai, ti accompagno dopo io-
AYUMI –Non so, mi sembra di aver causato qualche problema
già-
YOLIE (sorridendo) –Resta, mi fa piacere-
AYUMI –(rassicurata) –Ok…-
SOICHIRO –Bene…allora ciao ragazzi-
TUTTI –Ciao-
TK –Kari…andiamo anche noi?-
KARI –Così presto?-
TK –Sono molto stanco davvero…non vedo l’ora di farmi una
bella dormita-
KARI –Ok, visto che in parte è anche colpa mia…-
TK(sorride) -…stupida-
TAI –Beh? Già ve ne andate voi due?-
KARI –Sai com’è…il mio amore è stanco-
TK –Ecco, non potevi dargli argomento migliore per
cominciare a sfotterci-
KARI –Ok andiamo allora prima che inizi...ciao a tutti-
TK –Ciao ragazzi-
Una volta fuori…-
KARI –Brrr…si crepa di freddo-
TK (abbracciandola)-Vieni qui su…ti do un po’ di calore
umano-
KARI –Tutto a posto con Cody?-
TK –Meglio di quanto credessi…però…-
KARI –Però?-
TK –Però ti ho chiesto di andare via solo perché volevo
parlarti-
KARI –Ora sono qui, spara-
TK(facendosi coraggio) –Ecco vedi…Kari…io non so come
dirtelo…io ti ho nascosto una cosa…una cosa molto brutta-
KARI –Guarda che lo so…che non ne sei ancora fuori-
TK –Eh?-
KARI –Tk…l’ho capito da sola…te lo ricordi che ti conosco da
quando avevamo 8 anni? -
TK -…si…-
KARI –Mi chiedevo quanto ci avresti messo a dirmelo…-
TK –Lo so…sono sempre l’idiota di turno, rovino sempre tutto
e…non sono in grado di mantenere un rapporto stabile…sono un insensibile, un
deficiente…non so fare altro che deluderti-
KARI –Hai finito? Non è stato un bel comportamento il tuo ma
a differenza di te io capisco perché l’hai fatto, e non provo rancori. E quando
ti ho visto piangere stamattina, ne ho avuto la conferma-
TK –Kari la paura di deluderti e di farti soffrire mi
attanaglia giorno e notte…non ne sono stato capace…di dirtelo…l’idea di vedere
ancora quello sguardo spaventato e infinitamente triste di quella sera…vedere
ancora quelle lacrime…-
KARI –Ci stai ancora male?-
TK –Come potrebbe essere il contrario…-
KARI –Tk, io ho già dimenticato tutto…io mi fido di te…so
cosa provi per me e tutto questo lo dimostra…-
TK –Forse sono io che non mi fido di me stesso…-
KARI –…guarda che anch’io soffro terribilmente quando ti
vedo così…non hai il diritto capito?(sorridendo)Non hai il diritto di fare
così…-
TK(baciandola) –Quale gesto ho commesso per meritarti?-
KARI –Uhm…secondo me fai solo apposta…guarda che tanto non
ti faccio entrare in casa, e poi avevi detto che eri stanco…-
TK –Infatti adesso ti lascio a casa tua e da bravo
gentiluomo me ne vado-
KARI –Ehi…-
TK –Uhm?-
KARI(tirandolo per il colletto) –Guarda che scherzavo…-
A casa di Yolie ormai se ne erano andati praticamente tutti.
Tai e Ayumi erano appena arrivati sotto casa della ragazza. Quest’ultima si
apprestò ad aprire il portello della macchina quando il ragazzo le porse una
domanda.
TAI –Ti vedo triste…c’è qualcosa che non va?-
AYUMI –No…è tutto a posto. Adesso è meglio che vada a casa…-
TAI –Ehi tranquilla…non sono un maniaco non ti faccio niente
se resti un po’ qui a farmi compagnia-
La ragazza rise.
AYUMI –Lo so…è solo che pensavo che anche tu dovessi andare
e di averti arrecato già abbastanza disturbo…-
TAI –Sei sempre così autocommiserativa?-
Lei rise di nuovo di gusto.
TAI –Che ho detto?-
AYUMI –Mi fai ridere un sacco lo sai?-
TAI –Lo devo prendere come un complimento?-
AYUMI –Per me è una cosa positiva…-
TAI –Comunque se lo vuoi sapere non ho nessuno che mi
aspetta, per questo sto ancora qui-
AYUMI –La devo prendere come un offesa?-
TAI –Mi sai tenere testa eh?-
AYUMI –E tua sorella? Non ti starà aspettando?-
TAI –Non per essere volgare ma conoscendola ora starà
aspettando qualcos’altro…dal suo ragazzo. Comunque io vivo da solo, sto con lei
adesso perchè i nostri genitori sono in vacanza e da bravo stupido ho affittato
la mia casa per questo periodo…non so dove cavolo andare-
AYUMI –Guarda che non ho intenzione di stare nella tua
macchina tutta la notte-
TAI –Tranquilla…tra un po’ vado. E se ritrovo scene sconce
davanti al mio ritorno a casa…beh affari loro-
AYUMI -…-
TAI –Però…visto che ti ho raccontato buona parte della mia
vita…ora tocca a te. Su avanti, quale dispiacere intacca la tua mente? E’ da
prima che non sei molto felice-
AYUMI –Beh sai…credo di aver causato qualche problema prima
a casa di Miyako-
TAI –Aaaaah…ora capisco…tranquilla quei due fanno sempre
così. Yolie non aspetta altro che trovare una scusa per dare addosso al povero
Ken, sai si sono lasciati da poco-
AYUMI –Penso che lei ce l’abbia molto con me….-
TAI –Beh, secondo me quella ce l’ha a morte un po’ con tutti
ma…a parte gli scherzi, non ti preoccupare, ci sei solo in mezzo non è colpa
tua. E poi Yolie mi è sembrata abbastanza gentile prima con te-
AYUMI –E’ solo che non vorrei essere un problema…-
TAI –Uffa...ma lo sai che sei pallosa?-
AYUMI –Lo sai che sei proprio un maleducato? Ti ricordo che
ci conosciamo da qualche ora!-
TAI –Oh…finalmente tiri fuori la grinta eh?-
AYUMI –Sei proprio irritante…-
TAI –Dimmi…Ken ci stava provando con te?-
AYUMI –Che ti frega?-
TAI –Curiosità…-
AYUMI –Sinceramente non lo so…comunque non importa, perché
io ho un ragazzo a Kyoto che mi aspetta-
TAI –Oddio, ma chi è questo santo che ti sopporta?-
AYUMI –Sai Taichi, penso proprio che me ne andrò a casa…-
TAI –Andiamo….sono così antipatico?-
AYUMI –Molto peggio credimi-
TAI –Su allora, levati dai piedi-
AYUMI –No ti darei troppa soddisfazione…-
TAI –Sei incredibile lo sai?-
AYUMI –Oddio, cos’è un complimento? Mi devo preoccupare?-
TAI –…Sono senza parole…neanche davanti ai complimenti la
tua mente malata perdona?-
AYUMI –Tranquillo me ne vado sul serio…e non mi vedrai più
almeno fino a Pasqua!-
TAI –Beh dai un po’ mi dispiace…-
AYUMI(sorridendo) –Ciao Taichi-
TAI –Ciao Ayumi…ci vediamo-
La ragazza chiuse lo sportello e si avviò verso la porta di
casa senza girarsi indietro. Taichi era rimasto un po’ spiazzato da quella
ragazza, era la prima che aveva incontrato che riusciva a tenergli testa come
Sora. Sperò davvero di rivederla presto.
Era l’8 Gennnaio. La scuola stava ricominciando per tutti e
ormai era tornato il tanto amato casino mattutino.
MASHARU –TKKKKKEEEEEIIIIIII! ALLORA TI ALZI O NO? VUOI CHE
TI FACCIA SCOPPIARE UNA BOMBA NELL’ ORECCHIO?!-
TK -….ho sonno….Yawhn…-
MASHARU –Hai ancora il coraggio di dire ho sonno?-
TK –SI papà…ora mi alzo…-
Il ragazzo molto di malavoglia si tirò su dal letto, anche
se non aveva una faccia molto sveglia.
MASHARU –Prima si va a fare i viaggi in America e poi si
lamenta che non ce la fa più questo…-
TK –Ma sono tornato alle 2 ieri sera…e ora sono le 7…-
MASHARU –Affari tuoi bello….le vacanze sono finite, su fila
a scuola, e ricordati che ti devi impegnare altrimenti non riuscirai a
recuperare i due mesi persi!-
NATSUKO –Ehi hai finito di sgridarlo?-
MASHARU –Se lo merita!-
TK –Okokokok…fate silenzio adesso per favore? Sto andando a
scuola…ci sto andando-
Come se niente fosse crollò di nuovo sul letto.
MASHARU –EHI VUOI FARMI INCAZZARE??-
Stavolta non c’era verso. Tk si rassegnò si vestì, fece colazione
e tornò alla vita di tutti i giorni.
Kari come al solito lo aspettava davanti a casa, sempre
puntuale come a solito.
Vedendolo in uno stato non molto sveglio la ragazza rimase
un po’ perplessa.
KARI –Ehi…ma hai dormito?-
TK –Si vede che non ho dormito abbastanza…-
KARI (accarezzandogli la testa)–Povero…-
TK –Si ricomincia…-
KARI –Già, speriamo piuttosto di non perdere l’anno-
TK(baciandola) –tranquilla, ce la faremo…dopotutto siamo due
persone adulte-
KARI –Si spera…-
TK –Tuo fratello è tornato a casa sua?-
KARI –Boh, non l’ho visto…ma non ha dormito a casa nostra-
Tk intravide i cancelli scolastici.
TK –Guarda lì, Non me la ricordavo così affollata…-
KARI –Oddio guarda lì….guarda chi c’è-
TK –Oddio…è vero che loro sono rimaste che noi ci eravamo
lasciati-
Un grande gruppo di ragazze si stava dirigendo verso Tk
quando lui per evitare di vedersele saltare addosso si avvicinò a Kari.
TK (baciandola)-Aggiorniamole…e aggiorniamoli-
Anche un numeroso gruppo di ragazzi si dirigeva verso la coppia.
TK –Ce ne sono anche per te a quanto pare…-
Vedendo i due molto uniti i grupponi rimasero molto delusi…
RAGAZZA –Takeru…finalmente sei tornato! Come stai? Abbiamo
saputo dell’incidente…-
TK –Bene…mi sono ripreso alla grande-
RAGAZZO –Ehi Takaishi…vedo che tu e Hikari….-
KARI –Le cose si sono riprese alla grande anche per noi-
Si sentirono degli “accidenti” e dei “peccato” nella folla.
Poi se ne andarono.
KARI –Accidenti…ma siamo ancora a questi livelli?-
TK –E’ il peso di essere belli…-
KARI –Modesto il ragazzo-
TK –Io guardo i fatti…-
KARI –E’ suonata la campana, andiamo dentro-
TK –Si ricomincia!-
In una buia stanza, mentre i digiprescelti tornavano pian
piano alle loro vite normali, un ragazzo se ne stava seduto da solo,
contemplando se stesso. L’entrata di una persona lo liberò per un attimo dai
suoi pensieri.
FERN –Ehi…-
DAVE –Che vuoi?-
FERN –Dio mio ma sei sempre agitato ti vuoi calmare un
po’…amico mio una volta non eri affatto così…-
DAVE –Una volta ero felice…-
FERN –Senti…noi stiamo facendo il possibile-
DAVE –Il possibile non basta…-
FERN –Lo sai che non possiamo tornare, se la devono cavare…-
DAVE –E se ce ne fosse bisogno?-
FERN –Dovremo rinunciare a questa missione…c’è rimasta
energia per un solo viaggio-
DAVE –Yamato è morto…Ho parlato prima con tuo padre…con quel
suo aggeggio in grado di farci comunicare…-
L’altro rimase sconvolto.
FERN –Cosa? Ma che…-
DAVE –Ainter era sulla terra e lui ha tentato da solo di
sconfiggerlo…ovviamente non poteva andargli che male…-
FERN –Oddio…come lo dico a Rumiko? E tu…come stai?-
DAVE –Ormai…un parente in meno o in più…-
FERN –Ma perché fai così…-
DAVE –Comunque non preoccuparti per Rumiko, non ha mai avuto
un grandissimo rapporto col suo fratellastro…è sempre stata più legata a te-
Fern uscì dalla stanza nello stesso istante in cui Maya
stava entrando.
FERN –Cerca di consolarlo…Yamato è morto-
MAYA –Cosa? Oh no…-
DAVE –Risparmia i dispiaceri…ho già consumato il dolore-
MAYA –A me sembra che invece tu stia accumulando tutto…-
DAVE –Perdonami se non sono al settimo cielo, faccio il
finto studente nippo-americano in un mondo che non è il mio, mentre nel mio
vero la gente muore come formiche…-
MAYA –Non possiamo mica adottare la nostra vera identità…e
tu stai già facendo molto per il tuo mondo, ne stai creando uno migliore-
DAVE –Ma per noi non cambierà nulla…-
MAYA –Avremo la soddisfazione di pensare che da qualche
parte c’è almeno un mondo felice-
DAVE –Per quanto ancora dovrò essere David Newton?-
MAYA –Fra due anni…partirà la missione, e poi chissà…-
DAVE -…non sai quanto soffra nel pensare che non l’ho potuto
nemmeno salutare-
MAYA –Sono sicura che a Yamato non importa…-
DAVE –Lui era tutta la mia famiglia…-
MAYA –Ascolta Heiji…io Rumiko e Ryota ti staremo accanto…-
DAVE –Sei l’unica con cui mi comporto come il vero me
stesso-
MAYA (baciandolo)- Stai certo che io non ti lascerò mai-
DAVE –Lo so…due anni…solo due anni e comincerà tutto.
Speriamo solo che vada bene…-
KARI –Accendi questo trabiccolo e andiamo…siamo in ritardo!-
TK –Chissà per colpa di chi…-
KARI –Uffa…pesante-
TK –Stasera ci sei vero?-
KARI –Come potrei mancare…-
TK –Siamo arrivati, ci vediamo a pranzo allora?-
KARI –Certo -
TK –Ok…ascolta io devo andare a prendere Yama all’asilo alle
12.30, dopo passo di qui ok?-
KARI (baciandolo)-Ok, buona giornata futuro scrittore!-
Erano passati più di due anni. Era il 12 Febbraio 2011,
l’anniversario della morte di Matt. I giovani Kari e Tk avevano brillantemente
ottenuto il diploma e si erano iscritti all’università, Takeru studiava lettere
e Hikari psico-pedagogia. Per quanto riguarda gli altri, le vite procedevano
quasi alla stessa maniera, tra le novità vi era solo la laurea di Joe, che
aveva preso servizio come medico all’ospedale cittadino e la fine
dell’addestramento di Ken, che girava per Tokio con le vesti di poliziotto e
abitava come coinquilino con Tai. Alcune vecchie conoscenze invece, avevano
finito di attendere…
FERN –HEIJI!
HEIJI!-
DAVE –Uhm...Yahwn...che c’è mi sono appena alzato...-
DI fianco a lui , una ancora stanchissima Maya si tirò su
dal letto.
MAYA –Ryota…-
FERN –Misato…Ops…scusate non pensavo che…-
DAVE –Poche ciance che vuoi di così urgente?-
FERN –E’ arrivato…è arrivato ragazzi. Ainter è qui-
Già alle prime due parole Dave si stava già vestendo in
fretta e furia.
DAVE –Forza Fern! Vieni con me andiamo a parlare con
Kanagawa!-
FERN –Ma non è meglio se…-
DAVE –SCATTA!!-
Intanto anche Dily era arrivata nella camera del ragazzo.
DILY –Ehi ma…-
MAYA –Ehm…ciao Ru-chan…-
DILY –Lo sapevo…-
MAYA –Senti non è come pensi…-
DILY –Non mi importa Misato…non mi importa se vai a letto
con Heiji tanto lui non mi guarda nemmeno e poi dobbiamo pensare alla missione
non c’è tempo per le scaramucce…e poi…nel mondo che salveremo, io non esisterò
più…-
MAYA –Dily…l’hai deciso tu e poi…lo sai che è meglio così-
DILY –Tranquilla…è tutto a posto-
L’altra rimase perplessa ma pensò che comunque non poteva
fare più di tanto quindi lasciò perdere, e rivolse i suoi pensieri alla
difficile missione che li attendeva.
Tai stava tranquillamente camminando per i corridoi della
sua facoltà, quando a un tratto una ragazza si parò davanti a lui. Il suo
sguardo la disse lunga sulla sorpresa.
AYUMI -Ehi tu…ci conosciamo per caso?-
TAI –Oddio…Ayumi!! Ciao!!-
Tai la abbracciò di slancio e lei ricambiò l’euforia.
AYUMI –Come stai rompiscatole? Non ti ho sentito molto in
tutto questo tempo…-
TAI –Ehi sorella pazza di Soichiro…ti ricordo che mi hai
telefonato tre volte in due anni-
AYUMI –Due anni e quasi due mesi…e comunque meglio delle tue
stupide e-mail. Non avevi neanche il coraggio di chiamare!-
TAI –Ehi ma lo sai quanto costano le interurbane?-
AYUMI –Vuoi che cominci a picchiarti?-
TAI –Andiamo sii buona con me…non ci vediamo da così tanto
tempo…a proposito, come mai da queste parti?-
AYUMI –Ehm…devo parlare con mio fratello e sono venuta a
prenderlo, lui non lo sa-
TAI –Cos’hai da dire di così urgente da farti fare
chilometri per incontrarlo?-
AYUMI –Affari tuoi mai eh? Non hai perso il vizio…allora
come sta Sora?-
TAI –Beh…come al solito. L’aiuto come posso…-
AYUMI –Già…beh…e gli altri?-
TAI –Tutti bene, chi più o chi meno ma si tira avanti-
AYUMI –E Ken e Miyako?-
TAI –Ehm…beh non si parlano da due anni però…sono ottimista-
AYUMI –Dov’è mio fratello?-
TAI –Eccolo lì…EHI SOICHIRO, GUARDA CHI C’E’!-
SOICHIRO –AYUMI!!-
I due fratelli si abbracciarono calorosamente.
SOICHIRO –Cavolo, quanto tempo come stai? Scusa se non sono
venuto a trovare te e la mamma ma ho avuto veramente da fare…-
AYUMI –Tranquillo…ti trovo bene! Sei sempre più carino
fratellino!-
TAI –Tsk, complimenti familiari d’obbligo-
SOICHIRO –Tutta invidia…ma dimmi una cosa Ayumi, sei qui per
qualche motivo particolare vero?-
AYUMI –Beh in effetti si…-
TAI –Bene io dovrei and…-
AYUMI –No Tai, mi fa piacere se resti-
SOICHIRO –Allora, qual è il problema?-
La ragazza tentò di dirlo tutto di un fiato, per paura di
non riuscire a finire la frase.
AYUMI –Ho lasciato l’università…-
SOICHIRO –COSA???-
AYUMI –Lo so…sei deluso, sconvolto, ti sembra incredibile ma
è così…ah inoltre mi trasferisco a Tokio. Come sai la mamma si è risposata e ho
qualche problema di compatibilità con il suo nuovo compagno. Non voglio vivere
da sola a Kyoto perciò…-
SOICHIRO –Ayumi…era la cosa più importante per te! Amavi
studiare…-
TAI (tossicchia per attirare l’attenzione)-Ehm…Ayumi…cosa
studiavi per curiosità?-
AYUMI –Arti…pittura e scultura specialmente…-
SOICHIRO –E’ da quando era piccola che sogna di fare
l’artista…-
TAI –Ma perché hai smesso?-
SOICHIRO –E poi scusa…è l’ultimo anno non puoi mollare
proprio ora-
AYUMI –Te l’ho detto, ho avuto dei problemi ma poi…alla fine
ci ho perso l’interesse…-
SOICHIRO –Senti…ti stabilisci da me ok? Poi magari ci
ripensi e…-
AYUMI –NON CI RIPENSO SOICHIRO!!-
SOICHIRO -…-
AYUMI –Non credere che per me sia stata una decisione
facile…-
Il fratello la abbracciò mentre dal viso di lei, scendeva
qualche lacrima.
TAI –Io ragazzi è meglio che vado…Mi ha fatto piacere
vederti Ayumi…se rimarrai qui allora ci vedremo più spesso…-
SOICHIRO –Ci vediamo stasera Tai-
TAI –Vieni anche tu?-
SOICHIRO –Si…credo proprio di si-
Yolie stava tranquillamente percorrendo la strada di casa in
macchina. Era andata a ritirare dei vestiti in lavanderia e aveva lasciato il
negozio semplicemente con una scritta “TORNO SUBITO”. Ormai i suoi genitori si
erano ritirati in campagna e i suoi fratelli erano mantenuti agli studi.
Sembrava che solo a lei gliene fregasse di quel negozietto ma d’altronde i suoi
non si sarebbero mai sognati di mantenerla, visto che aveva avuto la bella idea
di smettere di studiare. Quindi, meglio lavorare in quella baracca piuttosto
che alle dipendenze di qualche idiota. Era molto di fretta e spinse un po’
troppo sull’acceleratore; la sfortuna volle che una macchina della polizia
venisse dalla sua destra. La vettura blu le lampeggiò, e lei fu costretta a
fermarsi. Il poliziotto scese dalla sua auto e si avvicinò a lei intimandole di
abbassare il finestrino. Ad entrambi venne un colpo quando si riconobbero.
KEN –Lei andava un po’ troppo fort…Yolie!-
YOLIE (sbuffando)-Cos’è hai un radar? Comunque ciao Ken…-
KEN –E’ un sacco che non ci vediamo…-
YOLIE –Dì pure è un sacco che non ci parliamo…-
KEN –Resta il fatto che correvi troppo…dove vai così di
fretta?-
YOLIE –Bada agli affari tuoi…e poi cosa sei della
municipale? Non mi pare!-
KEN –Posso multarti lo stesso se è questo che vuoi…-
YOLIE –Ascolta Ken…ho molta fretta quindi se vuoi farmi
questa multa fammela sennò lasciami in pace!-
KEN –Figurati se ti faccio la multa…-
YOLIE –Tsk…e poi dicono che la legge è uguale per tutti..-
KEN –Ma sentila…ti faccio anche un favore!-
YOLIE –Si va bene ti saluto!! Goodbye!-
KEN –Non correre troppo mi raccomando, non per la multa
ma…potrebbe succederti qualcosa…-
YOLIE -…-
KEN -Beh…ci vediamo stasera, ci sei vero?-
YOLIE -…si…-
Era quasi ora di pranzo. Koushiro se ne stava appoggiato
alla sua auto in attesa che quella pazza della sua ragazza uscisse, fumandosi
una sigaretta. Quando vide una donna che scatenatissima correva nella sua
direzione si preparò a farsi ridere dietro dalla gente intorno.
MIMI –IZZUCCIOOOO!!-
IZZY (con finto stupore)-Mimi…già sei qui-
La ragazza gli saltò al collo.
MIMI –Izzuccio indovina!! Ho preso 30 capito!30! Il mio
primo 30!!!(gli da un bacio) E questo anche grazie a te!! Mi hai aiutato
tantissimo a studiare!-
IZZY –Mimi era l’esame d’inglese! Sei stata 6 anni in
America è ovvio che tu lo faccia benissimo!-
MIMI –Col cavolo…lo so parlare ma non capisco un tubo di
letteratura! E poi chi ha voglia di leggersi quello Sheckspar o come si
chiama…-
IZZY –Shakespeare…ma che te ne fai tu di una laurea in
lingue?-
Mimi girò lo sguardo verso il basso e notò la sigaretta di
Izzy. Con una inaudita violenza gliela scaraventò per terra.
MIMI –Ancora con quelle cose?-
IZZY –Andiamo…lo sai che mi rilassano!-
MIMI –E tu lo sai che fanno venire il cancro?-
IZZY –Bada agli affari tuoi!-
MIMI –Affari tuoi un corno imbecille! E poi non ho nessuna
intenzione di beccarmi del fumo passivo! Ci siamo capiti?!-
IZZY (un po’ intimorito)-…o-ok-
MIMI –Anche in un giorno come questo mi devi fare
arrabbiare?-
IZZY (serio) –Sei triste?-
MIMI (appoggiandosi a lui)-Un po’…un po’ di malinconia c’è-
IZZY –Anch’io…sono un po’ triste. Anche se l’ho superato…-
MIMI –Credo sia normale…-
IZZY –Già…-
MIMI –Io…se ti perdessi non lo sopporterei-
IZZY –Sono solo parole…e comunque…ti sembra il caso di fare
questi discorsi tragici? Eri così pimpante prima…-
MIMI –Andiamo a casa?-
IZZY –Subito madame…-
MIMI –Sai una cosa tesoro?-
IZZY –Uhm?-
MIMI –Voglio sposarti…-
All’asilo nido, Tk stava aspettando il suo nipotino per poi
correre a prendere Kari. Una nidiata di bambini si stagliava all’orizzonte.
Finalmente il ragazzo distinse l’inconfondibile chioma bionda del piccolo e lo
chiamò.
TK –YAMA!-
YAMA –Zio!-
TK (accarezzandogli la testa) –Allora piccolo? Come è
andata?-
YAMA –Bene…ho giocato tanto!-
TK –Te l’aveva detto la mamma che l’asilo è una bella
cosa…su monta in macchina!-
YAMA –Dov’è mamma?-
TK (gli allaccia la cintura) –E’ da Joe…a fare una visita!-
YAMA –E’ malata?-
TK –No tranquillo…è solo per controllare-
YAMA –E zia Kari?-
TK –Stiamo andando a prenderla!-
YAMA –Che bello!-
Dopo circa un quarto d’ora arrivarono all’università di
Kari. Quest’ultima li stava spettando e quando li vide si fiondò a dare un
bacino a Yamato.
KARI –Tesorino ciao! Come stai?-
YAMA –Bene!-
TK –Ehi tu…ame
niente bacino?-
KARI(baciandolo) –Come no…ti sei divertito anche tu
all’asilo amore?-
TK –E’ stato un favola! Sul serio…il mio professore ha
deciso di pubblicare un mio scritto su un libro che raccoglie le migliori opere
della nostra facoltà!-
KARI –Davvero? Incredibile…sono felicissima per te!
(baciandolo di nuovo) L’ho sempre detto che hai talento!-
YAMA –Diventi famoso zio?-
TK –Beh…(ridendo) Diciamo di sì…però non mi vedrai in tv!-
KARI –Adesso dove lo porti?-
TK –Viene a mangiare da noi…Sora lo viene a prendere più
tardi-
KARI –Sentito Yama? Vai a mangiare dai nonni!-
YAMA –Mi fanno un regalo?-
TK –I bambini di oggi vogliono solo una cosa…-
KARI –Come fai a dirgli di no quando ti guarda con quegli
occhioni blu…oh è adorabile! Sai che potreste sembrare padre e figlio vi
somigliate un sacco!-
TK –E’ normale, è il figlio di mio fratello…che per giunta
era identico a me-
YAMA –Zia…quand’è che fate nascere un cuginetto per me?-
KARI –Ehm…-
TK –Credo che dovrai aspettare ancora un po’.…-
KARI –Ma chi è che gli insegna tutte ‘ste cose?-
TK –Secondo te?-
KARI –Yama, ti dispiace se non facciamo più venire Tai a
casa tua?-
YAMA –Perché? Tai è divertente!-
TK –Anche troppo…-
KARI –Ok, capolinea. Io scendo…-
LA ragazza salutò amorevolmente entrambi i maschietti e se
ne andò.
YAMA –E’ tanto bella e gentile vero?-
TK –Già, non dirlo a me…allora piccolo, sei pronto per
stasera? Lo sai dove andiamo?-
YAMA –Si, Tai e la mamma me l’hanno spiegato…andiamo a
trovare papà vero?-
TK –Già, in realtà ci sei già stato due volte ma forse eri
troppo piccolo per capire…-
YAMA –E’ una cosa brutta?-
TK –No…non è assolutamente una cosa brutta…-
SORA –Allora vecchio Joe, come sto?-
JOE –Tranquilla, fisicamente bene come al solito. Anzi
rivestiti, mi imbarazza questa situazione…-
SORA –Sei poco professionale…comunque il verdetto?-
JOE –Senti Sora, secondo me puoi anche smettere-
SORA –Sicuro?-
JOE –No…sono medico da un anno come potrei? Però…penso di
aver ragione. Gli antidepressivi non sono diventati una dipendenza per te e
quindi prima smetti e meglio è, prima di ritrovarti in guai seri-
SORA –E se ne dovessi avere bisogno?-
JOE –Questo è all’infuori del mio parere medico…non sono uno
psicologo e comunque penso che sia tu l’unica a poter dire quella fatidica
frase…-
SORA –Quale frase?-
JOE –“Sto bene”-
SORA –Io sto bene Joe…-
JOE –E allora fa come ti dico…piantala con quegli insulsi
medicinali e continua la tua vita!-
SORA –Perché insulsi?-
JOE –Perché nessun essere umano ne dovrebbe avere bisogno-
SORA –Il solito sognatore…-
JOE –Non dirmi che neanche tu hai dei sogni?-
SORA –Beh io pensavo che tu ce li avessi!-
JOE –Una volta forse…-
SORA –Guarda che sei fortunato! Aiuti tanta gente ogni
giorno, di sicuro non avrai mai problemi con la coscienza!-
JOE –Sono stati i problemi di coscienza a farti prendere
quei cosi?-
SORA –Ci sono sempre problemi di coscienza quando qualcuno
ti abbandona prima che tu possa dirgli tutto ciò che avevi in mente di dire…-
JOE –I “se” non portano da nessuna parte…bisogna accettare
gli avvenimenti-
SORA –Ma in qualche caso è possibile combattere…-
JOE –Anche tu puoi combattere…-
SORA –Forse…-
JOE –Come ti senti per stasera?-
SORA –Quasi felice…-
JOE –Come quasi felice?-
SORA -E’ l’unico modo in cui posso rivederlo, ho imparato ad
apprezzarlo…-
JOE –Io ormai ci penso con serenità, dovresti farlo anche
tu…-
SORA –Anch’io l’ho superato Joe ma…non so…è come se lui
fosse da qualche parte e mi supplicasse di aspettarlo-
JOE -…non è così Sora…-
SORA –Tranquillo, è una cosa a cui penso con serenità…a
stasera-
Soichiro e la sorella erano arrivati a casa tra musi lunghi
e facce deluse, ma d’altronde sapevano entrambi che non c’era molto da fare. Le
scelte erano scelte.
SOICHIRO –Io vorrei solo sapere il perché…-
AYUMI –Ti è mai capitato di non provare più emozioni nel
fare la cosa che credevi la più importante della tua vita?-
SOICHIRO –No…forse perché io la cosa che amo non posso
farla, sono costretto a studiare qualcosa che volendo neanche mi interessa…tu
invece sei fortunata. Papà non ti ha creato problemi, nessuno ti cerca dalla
mattina alla sera per catturarti e ucciderti-
AYUMI –Papà non avrebbe mai voluto questo…-
SOICHIRO –Lo so, ma questa è la realtà…dimmi la verità c’è
qualche motivo in più che ti ha spinto a venire qui? Insomma la tua vita è a
Kyoto, hai sempre detto di trovarti bene lì, il tuo ragazzo, i tuoi amici…non
era necessario lasciare la tua città per cambiare obiettivi di vita…-
AYUMI –Sota mi ha lasciata due mesi fa per una modella
bionda ossigenata e comunque…non c’è nessun altro motivo. Qui ci sei tu, c’è
gente che conosco e poi mi andava di cambiare aria…-
SOICHIRO –Come vuoi, tanto lo so che non me la racconti
giusta…-
Mentre Soichiro stava aprendo la porta per salire in casa un
ragazzo passò davanti ai suoi occhi e si fermò davanti a lui: All’inizio non lo
riconobbe, inoltre non aveva un gran aspetto, portava una maglietta a righe e
una giacca di pelle nera, e i suoi jeans erano per buona parte strappati.
Inoltre stava fumando qualcosa che non sembrava affatto una sigaretta. Poi
venne colpito dagli occhi. Stette per dire un nome.
SOICHIRO –Take…-
Si interruppe. Notò che aveva i capelli sul castano chiaro,
non poteva essere lui. Qualche istante dopo un altro ragazzo raggiunse di corsa
la scena. Non molto alto, capelli rossicci…e il suo amico dagli occhi blu
mare…in quell’attimo si ricordò. Gli venne veramente un colpo.
SOICHIRO –Senti Ayumi, tu sali ok…io faccio due chiacchiere
con i qui presenti…-
AYUMI –Ma…-
SOICHIRO –Tranquilla…ora vai…-
Il figlio di Kanagawa aspettò che la sorella chiudesse la
porta e poi parlò.
SOICHIRO (sarcastico)–Scusate se non vi ho riconosciuto
subito…sapete è strano vedervi alla luce del giorno-
DAVE –Fa poco lo spiritoso…abbiamo fretta-
FERN –Ok ok…calmini tutti e due. Stavolta non vi prenderete
a botte!-
SOICHIRO –Se non ricordo male l’ultima volta ha fatto tutto
lui…-
DAVE –Te lo meritavi…-
FERN –Andiamo Dave! Facciamo una cosa pacifica per una
volta? Ok…siccome l’altra volta non c’è stata l’occasione…io sono Fern Robinson
e lui…-
DAVE –David
Newton-
SOICHIRO –Non sembrate stranieri a dir la verità…-
FERN –Siamo nippo-americani…siamo studenti, studiamo qui in
Giappone da 3 anni-
SOICHIRO –E che diavolo avete a che fare con Digiworld? E
come sapevate tutte quelle cose due anni fa? Se sapete chi sono…-
DAVE –Lo sappiamo chi sei e sappiamo anche che sei tu quello
a dovere avere più informazioni di tutti ma non è così e non ho tempo di spiegarti
il perché. Siamo digiprescelti anche noi, per quello conosciamo Digiworld. Ti
ricordi quello che ti abbiamo detto l’ultima volta?-
SOICHIRO –Certo…e ho anche seguito il consiglio-
DAVE –Ti ricordi anche cosa ti ho detto a proposito di un
certo Ainter?-
SOICHIRO -…E’ il momento vero?-
I due ragazzi acconsentirono in silenzio.
DAVE –Ti aspettiamo domani al parco di Odaiba alle 6 del
mattino, portati Taichi ovviamente, ah e anche Koushiro, serve anche lui…e non
tardare. CI vediamo-
Soichiro rimase quasi interdetto. Non era molto pronto per
affrontare una missione del genere il giorno dopo…due anni prima era preparato,
aveva calcolato tutto mentre ora era in mano a degli sconosciuti…poteva davvero
fidarsi?
Erano ormai le 20.30. Cody stava aspettando Yoko per poter
andare a casa di Tk, che gliavrebbe
dato un passaggio per il cimitero. Le cose andavano molto bene tra lui e la
ragazza, erano stati due anni meravigliosi per Cody che era riuscito ariprendersi da quella brutta crisi.
Finalmente vide Yoko uscire di casa.
YOKO –Scusa, mia madre ha avuto un attimo bisogno di
me…(baciandolo)ciao!-
CODY –Nessun problema…anzi sei sicura di voler venire?-
YOKO –Ti ho detto mille volte di sì…voglio starti vicino-
CODY –Beh io…sto bene-
YOKO –Lo so, ma non è mai piacevole credimi. Come sai mio
padre è morto molto presto e ogni volta che vado al cimitero, non riesco a non
essere un po’ triste…-
CODY –Però è meglio…adesso intendo. Prima c’era solo rabbia
e rimorso per l’accaduto ma ora, ora riesco a ricordare solo i momenti felici.
Quando ti manca tanto una persona ti scordi di tutti i suoi difetti…ti sembra
l’essere più perfetto al mondo-
YOKO –Parole saggie…-
CODY(prendendole la mano)-Sono felice che tu sia con me…sei
la persona più importante della mia vita, senza di te non so come avrei fatto…-
YOKO –Ce l’avresti fatta lo stesso, sei un uomo forte-
CODY –Grazie a te…-
YOKO –Oh basta con i complimenti! Sei noioso a volte lo
sai?-
CODY – E tu sei isterica!
YOKO –Uff…ti odio-
CODY (baciandola) –Anch’io da morire!-
KARI –Ehi…-
TK –Eh?-
KARI –Tutto a posto?-
TK –Si Kari…è un’ora che me lo chiedi-
KARI –Sicuro?-
TK –Ma che vuoi che faccia per convincerti? Se vuoi
organizzo un dopocimitero-party ad uno strip club può bastare? O non saresti
convinta?-
KARI –Ok ho capito…ma poi perché ad uno strip club,
maschilista…-
TK –Sei pesante amore mio, a volte sei veramente pesante…-
KARI –Mi preoccupavo per te insensibile!-
TK –Allora tranquilla, perché io sono a posto! Mi sento un
pinguino vestito così ma per il resto sono a posto. In compenso tu sei
bellissima e quindi starai meglio di me ma questo non ti autorizza a
compiangermi!-
KARI (baciandolo)-Piccolo…sei un po’ nervosetto eh?-
TK –Tu non molli mai eh?-
KARI –Mi dovresti conoscere…-
TK –Ok Kari, non è ancora diventata del tutto piacevole
questa ricorrenza per me ma…non sono più il ragazzino di un tempo. Non proverò
più a scappare dalla realtà con le droghe, non farò più cazzate da ubriaco, e
soprattutto non sentirai più le parole “io non ti merito, non devi stare con
me” ok? Ho capito la vita…ho capito come devo reagire, ho capito tante cose…ero
estremamente legato a Matt e sono legato allo stesso modo al suo ricordo…ma non
sono triste…anzi sorrido. Mi vengono in mente tutte le nostre scaramucce, io
che gli fregavo i giocattoli, lui che mi proteggeva dai rimproveri quando
rompevo qualcosa, lui che mi dava il coraggio di dichiararmi alla ragazza che
amavo…e mi fa rattristare il pensiero che lui non c’è ma, vado avanti. Vado
avanti con la mia vita, e penso alle cose che più amo! Vado avanti…sorridendo
durante i miei ricordi…-
KARI –Ti ci voleva eh? Uno sfogo da manuale…-
TK(abbracciandola) –E’ questo che provo…ti giuro non sto
male-
KARI -Ancora meglio no?-
TK –Già…e poi oggi dobbiamo rendere l’evento piacevole per
il piccolo Yama. Ormai ha quasi tre anni, capisce le circostanze. Dobbiamo
sorridere, dobbiamo fargli capire solo quanto era meraviglioso suo padre,
dobbiamo raccontargli di lui, sorridendo…non dobbiamo farlo piangere…-
KARI –Hai ragione…-
DLIN;DLON
TK –Il campanello, deve essere Cody…ehm, mi passi la
giacca?-
KARI –Ecco qui pinguino!-
TK –Io invece continuo a dire che sei bellissima (baciandole
la guancia) Andiamo su-
Alla porta attendevano Cody e Yoko.
CODY –Ehilà!-
YOKO –Ciao-
TK –Ciao ragazzi!-
KARI –Yoko, ci sei anche tu?-
YOKO –Si, (indicando Cody) gli faccio compagnia…-
TK –Bene…prendo la macchina, è ora di andare-
KARI –Tuo padre e tua madre?-
TK –Arrivano dopo-
CODY –ok…allora si va…-
A casa loro, Mimi e Izzy si preparavano per andare, senza
dirsi una parola…
IZZY (mentre si aggiusta la cravatta) –Hai intenzione di non
parlarmi per il resto dei tuoi giorni?-
MIMI –Tranquillo…domani mattina torno a casa mia-
Izzy rimase scioccato e si girò verso di lei.
IZZY –Che hai detto?!-
MIMI –Non mi pareva fossi sordo…-
IZZY –Solo per quello che ti ho detto?-
MIMI –SOLO? TU CHIAMI SOLO LA COSA PIU’ IMPORTANTE PER ME?-
IZZY –Mimi la cosa più importante è stare insieme! Che ti
importa di vincoli legali!-
MIMI –Allora cosa importa a te! Se non cambia niente perché
ti rifiuti?-
IZZY –Non ho affatto rifiutato!-
MIMI –Ah no?-
IZZY –NO! Insomma Mimi voglio solo aspettare! Abbiamo solo
22 anni!-
MIMI –Bene allora aspetta da solo! CHEDIAVOLO VUOI ASPETTARE? PER ANDARE A VIVERE
INSIEME NON VOLEVI ASPETTARE EH? UNA VOLTE PER TUTTE IZZY SPIEGAMI CHE DIAVOLO
C’E’ IN REALTA’!-
IZZY –Non c’è niente Mimi…è solo che…insomma sposarsi è un
impegno! Lo capisci?-
MIMI -Certo che lo capisco e voglio prendermi questo impegno
con te! Ma evidentemente la cosa non è corrisposta…-
IZZY –Mimi io ti amo più della mia vita!-
MIMI –Senti…o mi dici la verità o fra di noi è finita per
sempre capito?! E non tornerò a piangere da te!-
IZZY –Io….-
MIMI -…-
IZZY -…-
MIMI –Va a quel paese…-
La ragazza uscì infuriata. Prese il telefono e chiamò Sora,
si sarebbe fatta dare un passaggio da lei al cimitero. Non sarebbe mai mancata
all’evento, neanche dopo quello che era successo.
Tai era ormai pronto. Si stava guardando allo specchio. Lo
faceva molto ridere vestirsi in quel modo. Non era un tipo da cerimonia. Forse
avrebbe tanto voluto stare fermo lì, davanti allo specchio e non muoversi per
il resto dei suoi giorni. Voleva levarsi il peso della vita, non voleva più
pensare a cosa avrebbe dovuto affrontare…non voleva più preoccuparsi di lui, di
Sora, di sua sorella, di Digiworld…e di Matt. Se fosse stato possibile fermare
il tempo in quel momento Tai lo avrebbe fatto sicuramente. E’ difficile perdere
qualcuno che ti ha dato tanta forza durante tutta la tua crescita, una persona
che hai amato e odiato, che ti ha dato e tolto alla stessa maniera. E anche se
fossero passati altre due, dieci o cinquant’anni, era una sensazione che non
poteva dimenticare. Non poteva smettere di sorridere al suo pensiero, non
poteva smettere di tentare di ripagarlo per tutto quello che aveva fatto per
lui…e non poteva smettere di essere maledettamente triste ogni volta che era
costretto a osservare la sua tomba. Ma lui non era lì, lo sapeva, era nel cuore
di tutti i suoi amici. La vita di una persona non finisce quando muore, finisce
quando egli viene dimenticato da chi più lo ama.
Decise finalmente di porre fine a quella stasi infinita e si
apprestò ad uscire. Fuori era già buio e pioveva un po’. Quando la sua auto
posteggiò davanti a quel luogo ricco di affetti perduti, scese e si appoggiò al
finestrino. Alzò la testa al cielo, chiuse gli occhi e li lasciò andare. Liberò
i sensi…sentiva solo le fastidiose goccioline di pioggia che cadevano sul suo
viso e gli bagnavano i capelli. Qualche secondo, qualche minuto…poi aprì gli
occhi deciso e si avviò verso la meta. Erano già tutti lì ad aspettarlo. Lo
guardavano, come un leone che si apprestava a salire sulla rupe più alta e a
ruggire con forza per confermare di essere il re. Appena arrivò, un assenso,
nessuna parola, qualche mano unita per infondere coraggio e mille sguardi in
direzione di una sola, semplice incisione a cui rivolgere i propri pensieri.
YAMATO ISHIDA
1987-2008
LOVING
FRIEND, COMPANION AND FATHER
E quella volta, vi era anche lo sguardo, stavolta cosciente,
di un bambino impaurito…che osservava, un pò triste e un pò ammirato, una
lastra di pietra in cui era inciso il suo stesso nome.
La madre guardò il suo piccolino facendo un lieve sorriso.
SORA –Ehi…tutto a posto?-
YAMA –Si…-
SORA –Papà ti ascolta sai? E’ sempre con te, anche se non lo
vedi. Lui non è lì dentro, quella è solo una scritta. In realtà lui è vicino a
te in questo momento-
YAMA –E perché non mi parla?-
SORA –Perché tu non puoi sentirlo…ma lui ti vede, sempre-
YAMA –E mi protegge dai cattivi?-
SORA –SI…-
YAMA –Protegge anche te mamma vero?-
SORA –Credo proprio di si…-
Tai si avvicinò alla scenetta, mentre tutti si stavano
dirigendo verso l’uscita.
TAI –Ehi giovanotto-
YAMA –Ciao Tai…lo sai che papà e qui vicino a me?-
Tai guardò Sora intensamente. Entrambi sorrisero, pensavano
a quanto era stato importante Matt per loro, a quanto erano affiatati loro tre
da piccoli. Poi guardò nuovamente il bambino e gli rispose.
TAI –Certo che lo so! Cosa credi? Che lui stia solo con te?
Ti ricordo che era il mio migliore amico!-
YAMA –Non è vero, lui è il mio papà sta sempre con me!-
TAI –Ah si?-
YAMA –Si!-
Sora non potè fare a meno di apprezzare ancora una volta
l’umorismo di Tai, che riusciva a sdrammatizzare ogni situazione e che aveva
fatto sembrare al piccolo Yama il momento molto più facile da affrontare. Eh
si, Yamato in realtà non aveva bisogno di un padre, perché quando voleva poteva
trovarlo in Taichi Yagami, che anche senza nessun legame di sangue sapeva voler
ben a quel bambino come se fosse suo figlio, o forse anche di più.
KEN –Ehi Yolie!-
YOLIE –Uhm?-
KEN –Senti...niente volevo sapere come stavi…-
YOLIE –Ken, sto come tutti voi, comunque cos’è questa
eccessiva preoccupazione?-
KEN –Niente, così…insomma dopo tutto quello che c’è stato
fra noi mi sembra il minimo-
YOLIE -…-
KEN –Senti io…-
Joe, Cody, Yoko, Kari e Tk arrivarono in quell’istante.
JOE –Ehilà!-
KEN (un po’ scocciato) –Chi si vede…-
CODY –Tutto a posto ragazzi?-
YOLIE –SI…è stato come sempre un po’ malinconico ma,
davvero, è stato bello ricordarlo-
KARI –Sentite, Joe ci ha invitato ad andare a casa sua per
stare un po’ insieme, è tanto che non ci riuniamo…avete voglia di venire?
Perché sapete, Mimi e Izzy hanno qualche problema, Sora e Yama sono andati a
casa…non siamo in tanti e contavamo sulla vostra presenza-
KEN –Beh sai Kari io domani devo alzarmi molto presto, magari
ci vediamo un’altra volta…-
YOLIE –Io…io lo accompagno. Divertitevi-
JOE –No problem, ci vediamo-
I due si allontanarono dagli altri e Yolie si offrì di
accompagnare a casa Ken, visto che lui era venuto a piedi per non aspettare
quel ritardatario di Tai. Nel veicolo, Yolie iniziò il discorso.
YOLIE –Mi sembrava volessi dirmi qualcosa prima…-
KEN –Nulla di importante-
YOLIE –Davvero?-
KEN –Forse era importante ma ora non…non è il momento-
YOLIE –Non c’è sempre un momento adatto per ogni cosa Ken…-
KEN – Sono opinioni…-
Il ragazzo scoppiò a ridere come un idiota.
YOLIE –Beh?!-
KEN (tentando di smettere di ridere)-E’ che mi chiedevo…da
quando sei così diplomatica?-
YOLIE (incavolata nera)- EHI CHE VUOI DIRE SCUSA?!-
KEN –Ecco…ora ti riconosco!-
YOLIE –Sei sempre il solito bastardo…-
KEN –Io ti preferisco cattiva comunque…una Yolie buona non è
più una Yolie…vuoi che ti riporti qua Davis? Mi sa che nessuno accende più le
tue ire da quando non ci sono io-
YOLIE –Ma che dici…tu non mi facevi arrabbiare…-
KEN –Ah no?
Ma te la ricordi la sclerata quando dovevo partire per Sapporo?-
YOLIE –Ma no…è solo che volevo restassi con me…-
Un imbarazzante attimo di silenzio li colse.
KEN –Ehm…siamo arrivati. Ecco casa mia-
YOLIE –Ti accompagno alla porta…-
Arrivato al portone Ken scrutò dall’alto al basso il
palazzo.
YOLIE –Che guardi?-
KEN –Ti ricordi…questa casa doveva essere nostra, appena
avessi finito l’addestramento. Dicevi che il tuo appartamento era troppo
piccolo e che dovevamo prenderne uno più grande. Così quando i miei si sono
trasferiti me l’hanno lasciato. E io dissi a Tai che nel tempo in cui sarei
stato in caserma lui avrebbe potuto usarlo-
YOLIE –Ma poi è successo quel che è successo…tu sei uscito
dalla caserma ma questa casa è rimasta sempre a te e a Tai…-
KEN –Sai…sai qual è la cosa che volevo dirti?-
YOLIE –No…cosa?-
KEN -…mi manchi Miya…-
Appena pronunciata la frase il ragazzo le sorrise dolcemente
e si girò, pronto ad entrare in casa. Lei era rimasta altamente sconvolta; quel
nome, quelle parole…
Non poteva certo sprecare un occasione, doveva tentare. Con
uno scatto prima che lui entrasse lo abbracciò e lo baciò con foga. Lo amava
ancora cavolo, e dopo quello che aveva detto non poteva rimanere impassibile.
Lui si staccò e sorrise, poi ricambiò il gesto con altrettanto entusiasmo, e
pian piano, la condusse dentro casa.
Alla fine, nessuno era andato da Joe come previsto, un po’
perché l’affluenza non era molta e un po’ perché erano tutti stanchi a causa
della giornata passata. Tk e Kari erano fermi in macchina davanti a casa della
ragazza, a discorrere un po’ degli avvenimenti.
TK –Incredibile, stavolta nessun pianto, nessun rancore
verso se stessi…solo pensieri. Pensieri rivolti a lui.E’ stato bello-
Tk commentava la giornata mentre abbracciato ala sua
ragazza, le accarezzava i capelli.
KARI –Sai…tempo fa non credevo che alla fine si sarebbe
risolto tutto. Guardaci ora, siamo riuniti, nessuno più si evita…persino Ken e
Yolie sembravano andare d’accordo prima…-
TK –Chissà, forse è ora per quei due della resa dei conti…-
KARI –MA ti rendi conto quante ne abbiamo passate noi due?-
TK –Eh se me lo ricordo…è una vita che stiamo insieme
tesoro…nonostante tutto-
KARI –Già…nonostante tutto…-
TK –Se lo raccontassi a qualcuno non ci crederebbe…-
KARI –Questo perché non ci conosce-
TK –Posso farti una domanda?-
KARI –Certo-
TK –Hai mai pensato di lasciarmi?-
KARI –Ogni volta che russi-
TK –Io non russo!-
KARI –Infatti…-
TK (baciandola) –Scema…-
KARI –E tu invece?-
TK –Quando pensavo di non meritarti…ma non perché i miei
sentimenti per te fossero cambiati-
KARI –Ok…1 a 0 per me-
TK –Penso sia ora che tu vada a letto piccola…domani hai un
esame o sbaglio?-
KARI –Si ma…non mi va di dormire da sola stanotte-
TK –Triste?-
KARI –Ho bisogno di sentire qualcuno vicino in una notte in
cui ricordo qualcuno che non potrà più esserlo…vicino a me-
TK –Beh…-
KARI –Andiamo tanto i miei non si scandalizzano se ti vedono
girare per casa domani mattina…ormai sono abituati-
TK –Certo che rimango con te…però si dorme, altrimenti
domani non vedi neanche le domande del test-
KARI –Guarda che sei tu il maschio…-
TK –Vuoi negare i tuoi desideri Hikari Yagami? Tutte le
volte in cui sei stata tu a prendere in mano la situazione?-
KARI –E smettila!! Maledetto il giorno che mi sono
innamorata di te…-
Izzy era ancora al cimitero. Stava andando verso Tai e
Soichiro, che lo aspettavano per parlargli. Vide Mimi che parlava con Joe poco
più indietro. La guardò, con malinconia, tristezza, con dispiacere. Con la
faccia di uno che non può spiegare come stanno le cose…e ora comunque non
poteva rimediare, visto che aveva avuto la conferma a ciò che pensava. Lei lo
fissò, ma subito girò la testa dall’altra parte e chiese a Joe di portarla via
da lì. Joe guardò Izzy dispiaciuto, e poi se ne andò. Non aveva avuto il
coraggio di parlarle…di parlarle un’ultima volta. Poco dopo raggiunse i due
amici.
IZZY –Ragazzi…-
SOICHIRO –Ciao Izzy…-
TAI –Ciao amico…-
SOICHIRO –Ayumi è andata a prendere un ombrello in macchina.
Ne approfitto per dirvi tutto, anche se forse lo immaginate…-
IZZY –E’arrivato il momento…-
TAI –Già…è così vero?-
Soichiro annuì.
SOICHIRO –Sono venuti due dei tipi che mi hanno rapito due
anni fa…hanno detto di trovarci domani mattina alle 6 al parco di Odaiba. Ci
istruiranno loro sul resto ho idea…-
TAI –MA perché deve venire anche Izzy?-
SOICHIRO –Perché come sospettavamo lui conosce anche qualche
altro segreto oltre al D-BOX3…-
IZZY –I codici…probabilmente servono. Immagino che se Ainter
non è a Digiworld non puo’ evitarci di eliminare la protezione. E Gennai ha
spiegato solo a me come usarli…-
SOICHIRO –MA perché ha creato una cosa così pericolosa?-
IZZY –Nel caso il D-BOX3 venisse di nuovo sottratto come in
passato credo…-
SOICHIRO –Sapete che non è detto che torneremo da questa
missione sani e salvi…in teoria Tai è quello più a rischio ma se i cercatori
trovano uno, trovano tutti-
TAI –Tranquillo Soichiro…è il nostro dovere e lo faremo fino
in fondo-
IZZY –Esatto…-
TAI –E adesso che so chi è stato il maledetto responsabile
della morte di Matt allora giuro che lo fracasserò con le mie mani…-
IZZY –Ragazzi io vado a casa allora…bisogna che per domani
sia in forma smagliante-
SOICHIRO –Anch’io penso che andrò…-
TAI –Io vorrei restare ancora un po’ qui-
SOICHIRO –Ok…ci vediamo-
Mentre Soichiro si stava dirigendo verso l’uscita sua
sorella gli andò incontro.
AYUMI –E Tai non viene?-
SOICHIRO –Ha detto che vuole rimanere un po’ qui…-
AYUMI –Senti, ti dispiace aspettarmi qualche minuto in
macchina. Vorrei salutarlo-
SOICHIRO –Certo-
La ragazza si diresse verso l’amico, incurante che quella
poteva essere l’ultima volta in cui avrebbe potuto parlare e scherzare con lui.
AYUMI –Ehi, lupo solitario…-
TAI (sorpreso)-Ayumi…ciao-
AYUMI –Sono passata a salutarti prima di andare via…e a
ringraziarti per oggi-
TAI –Uhm?-
AYUMI –Si…sei stato l’unico a non farmi domande e prediche
per la mia scelta di venire qui-
TAI –Io penso solo che ognuno debba seguire la strada che
vuole, nessun altro deve decidere al posto suo, e se tu hai scelto così allora
significa che è giusto-
AYUMI –Tu mi hai colpito molto come persona Tai…da quella
volta nella macchina-
TAI –Ti dico che se non fossi stata fidanzata ci avrei
provato con te quella volta!-
AYUMI –Sai sono venuta qui anche sapendo che c’era una
persona come te pronta ad ascoltarmi e soprattutto a tenermi testa…nessuno ci
era mai riuscito-
TAI –Mi fa piacere…però,insomma…non ti conviene attaccarti
troppo a me sai…-
AYUMI –E perché?-
TAI –Perché sono una persona inaffidabile…e perché ho troppe
questioni da risolvere-
AYUMI –Non ho capito molto quello che hai detto ma…penso che
l’affetto non sia mai sbagliato, anche se dura solo un istante-
TAI –Lo pensi veramente?-
AYUMI –Forse…è la prima frase poetica che mi è venuta in
mente!-
TAI (ridendo) –Già…-
AYUMI –Tu una volta non eri così vero? Insomma, eri più
spensierato…questo non sembra essere il tuo vero carattere-
TAI –E tu come lo sai?-
AYUMI –Perché uno sempre triste e malinconico senza voglia
di fare follie non può piacermi così tanto…-
TAI –Piacerti?-
AYUMI –Nel senso, piacermi come persona ovviamente…-
TAI –Guarda che non mi dispiacerebbe il contrario-
AYUMI (voltandosi)–Umpf…non montarti la testa carino!-
TAI –Già te ne vai?-
AYUMI –Si, tanto rivedrò il tuo brutto muso molto spesso
ormai…-
TAI –Sembra di si…-
AYUMI –Tu hai intenzione di restare qui tutta la notte?-
TAI –Non lo so…per ora ho voglia di stare un po’ con il mio
amico-
AYUMI –Ehi Tai…cerca di sorridere ogni tanto eh?-
Tai sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, forse un sorriso
un po’ triste…ma pur sempre sincero.
TAI –Lo farò solo per te…-
Ayumi sorrise a sua volta e lo lasciò da solo, a contemplare
il suo futuro.
Erano le 5.45 del mattino. Presto sarebbe partito e chissà,
forse mai più tornato. Aveva ancora qualche minuto di tempo, il parco di Odaiba
non era lontano da casa sua. Quel parco…quanti ricordi. E’ lì che Mimi aveva
cominciato a mostrare interesse per lui, aveva smesso di considerarlo un
“imbecille secchione che pensa solo ai computer”, così amava definirlo. Matt
l’aveva appena rifiutata e lui capitò lì per caso per consolarla dai suoi
pianti. E così, diventarono amici…molto amici. Anche lei sapeva consolarlo,
l’aveva aiutato a superare tante cose, lei era la sua vita. Stava piangendo
come un bambino quando lei di sorpresa l’aveva baciato, cancellando in un
secondo tutti i suoi problemi. Eh si…non poteva lasciarla così. Lei si meritava
una spiegazione, si meritava la verità. Aveva lasciato molte cose
nell’appartamento e di sicuro sarebbe tornata per riprenderle e poi, aveva
ancora le chiavi. Così, prese il primo pezzo di carta che vide e cominciò a
scrivere pensando che prima o poi Mimi l’avrebbe letto, perché proprio non ce
l’avrebbe fatta a parlarle, e forse lei non glielo avrebbe permesso.
Cara Mimi,
probabilmente
sarai venuta qui per prendere il tuo spazzolino elettrico o la tua sveglia che
avevi portato perché ti ostinavi a dire che la mia non funzionava. Eri tu che
non ti svegliavi amore mio…
Comunque, ti
scrivo perché so che se fossi venuto a parlarti come minimo mi avresti lanciato
la tua borsa in faccia o che so io, e poi avresti urlato fino a perdere la
voce. Sono stato uno stronzo lo so, ma dire che non c’è motivo per quello che
ho fatto sarebbe una balla colossale. C’è un perché, e tu meriti di conoscerlo,
anche se non dovrei dirtelo.
Sto partendo,
sono le 5.50 e sto partendo per Digiworld con Tai e Soichiro, ti ricordi quella
missione di cui ti avevo parlato due anni fa? Beh si è sviluppata in maniera
molto complicata, anche se io ti avevo detto che ormai era tutta acqua passata.
Beh ti ho mentito.
E’ una cosa
pericolosa Mimi, molto pericolosa. Potrei non tornare vivo, non vorrei dirtelo
ma c’è questa possibilità. E lo sapevo, da molto tempo, che forse un giorno tu
non mi avresti più rivisto, lo sapevo da prima che mi parlassero della
missione. Tutte quelle ricerche, nel mio cuore sapevo che non erano
stupidaggini, e tu sei stata una delle poche a credere in me. Per questo non ho
potuto prometterti di sposarti. Non ho potuto e non posso, perché non sarebbe
giusto. Non posso costringerti ad aspettarmi. E nonostante la comune paura
maschile verso i vincoli eterni, giuro che ti avrei sposata all’istante la
prima volta che ne hai parlato, e avremmo avuto una famiglia talmente numerosa
da formare una squadra di calcio! Ma questa è la realtà…purtroppo…
Perché non te
l’ho detto prima? Perché mi avresti convinto a non partire, già una volta mi
volevo tirare indietro per te, ma tu stessa mi hai fatto capire che se voglio
fare una cosa devo farla. E devo adempiere ai miei doveri. Se tutto andrà per
il meglio, vorrei che al mio ritorno tu abbia conservato almeno una briciola
del tuo amore, e che la proposta sia ancora valida, perché per me lo sarà per sempre.
Addio
Ti amo,
ricordatelo sempre
KOUSHIRO
La piegò e la mise sul tavolo, scrivendo sul retro “X MIMI”,
in modo che lei capisse. Poi si avviò, e arrivato al parco di Odaiba, c’era
qualcuno ad aspettarlo.
Dave era stato fuori tutta la notte. Voleva sballarsi un po’
per conto suo prima di affrontare la missione più importante della sua vita.
Aveva anche rifiutato la compagnia di Maya, aveva bisogno di stare solo. La sua
vita non era un granchè ormai, stava perdendo a poco a poco le persone che amava…e
pensare che da piccolo aveva tanti sogni…sogni irrealizzabili, tutto per colpa
di quel maledetto Ainter. Entrò nel piccolo appartamento che divideva con i
suoi tre amici e strabuzzo gli occhi quando si ritrovò davanti Fern legato e
imbavagliato su una sedia.
DAVE –RYOTA!-
FERN –Mmmmh-
Dave liberò velocemente il suo amico, e spaventato gli
chiese cos’era successo. Ma in fondo, sapeva la risposta.
DAVE –Non dirmelo ti prego…-
FERN -…ci hanno beccati…-
DAVE (visibilmente infuriato) –CAZZO!!-
FERN –Sta calmo Heiji, dobbiamo pensare a cosa fare…-
DAVE –SECONDO TE COSA DOVREMMO FARE?!-
FERN –Non lo so…ma non possiamo mollare-
DAVE –Che hanno fatto alle ragazze?-
FERN –Le hanno portate via, poi non so…mi hanno lasciato qui
probabilmente per informarti dell’accaduto…-
DAVE –Certo…tanto ormai ci prendono quando vogliono…dovevo
rimanere qui maledizione!-
FERN –Calmati ti prego…-
DAVE –Le ammazzeranno capisci! E sarà tutta colpa mia-
Fern lo prese per il collo e lo attaccò al muro.
FERN (infuriato)–Ascoltami bene carino….io ero qui e non ho
potuto fare nulla come credi che mi senta? Adesso tu metti in moto quel
maledetto cervellino che ti ritrovi e mi aiuti a trovare una soluzione! Non ho
assolutamente voglia di sentire i tuoi piagnistei…ti sembra comodo prenderti la
colpa vero? Cosa credi che sia un incapace? Se non ce l’ho fatta io non ce
l’avresti fatta neanche tu! Erano in troppi-
DAVE -…-
FERN (lasciandolo) –E ora diamoci una mossa…se ci
nascondiamo a Zephir non ci troveranno e per ora è l’unica cosa che possiamo
fare-
DAVE –Ma loro…-
FERN –Sono forti, se la caveranno…e poi farci catturare non
è sicuramente il modo migliore per aiutarle!-
DAVE –Sono le 6…dovremmo essere ad Odaiba, come facciamo con
loro?-
FERN –Li portiamo con noi…-
DAVE –Ma…-
FERN –Prenderanno anche loro sennò…esploreranno le menti di
Rumiko e Misako e scopriranno tutto…-
DAVE -Ma come diavolo hanno fatto a trovarci? Non è
possibile-
FERN –Non è possibile prevedere tutto solo perché veniamo
dal futuro, ricordati che abbiamo cambiato molte cose e gli avvenimenti che ci
sorprenderanno saranno molti…-
DAVE –Dovremo anche elaborare un nuovo piano…non possiamo
mandare Tai e gli altri allo sbaraglio-
FERN –Per questo andremo su Zephir, e dovremo raccontargli
tutto per forza…anche se sarà pericoloso-
DAVE –Andiamo a prenderli allora!-
FERN –Così mi piaci…-
TAI –Ehilà Izzy…pensavo non arrivassi più-
IZZY –Ho voluto in qualche modo salutare Mimi-
TAI –Giusto…-
IZZY –E tu?-
TAI –E io cosa?-
IZZY –Hai salutato Sora e Kari?-
TAI –Non proprio…sono rimasto al cimitero fino ad un’ora fa.
Non ce la facevo proprio a dormire-
IZZY –Tai…possiamo farcela. Dopotutto ce l’abbiamo sempre
fatta, anche quando tutto sembrava perduto…-
TAI –Ma ora è diverso…molto diverso, i nostri nemici non
sono Digimon, sono umani. E stavolta non ci sarà Gennai, e forse neanche i
nostri digimon-
SOICHIRO –Abbiate fiducia…è un buon punto di partenza-
IZZY –Ehi…sei arrivato-
SOICHIRO –SI ma a quanto pare non è ancora arrivato chi ci
deve guidare…sono le 6.15-
IZZY –E se fosse una trappola?-
TAI –Dobbiamo rischiare…-
SOICHIRO –Non credo che seguiranno il mio piano
quindi…preparatevi a tutto-
Due ragazzi stavano camminando verso di loro. Era il
momento.
SOICHIRO –Finalmente….-
TAI –Non avevi detto che erano quattro?-
SOICHIRO –Infatti è strano…-
DAVE –Strano o non strano, le spiegazioni le rimandiamo a
dopo-
FERN –Bene, direi che ci siamo tutti…Kanagawa, Yagami
e…Izumi-
Izzy notò lo sguardo perplesso del ragazzo mentre
pronunciava il suo nome, ma non ci fece caso più di tanto.
DAVE –Bene…dateci la mano-
IZZY –E perché?-
FERN –Niente domande per favore…su prendiamoci tutti per
mano-
I tre obbedirono. Appena furono in cerchio, dalle tasche di
Dave e Fern uscirono due aggeggini molto familiari, che emisero due fasci di
luce colorati. Nel giro di un secondo, i cinque ragazzi sparirono e quando
aprirono gli occhi, non credettero di essere ancora nella realtà.
Takeru era in giro per la cucina di casa Yagami alla ricerca
di un succo d’arancia e qualcosa da mangiare. Tutti ancora dormivano e ne fu
contento, era sempre imbarazzante ritrovarsi gli occhi addosso di mamma e papà
Yagami, era una di quelle cose a cui credeva non si sarebbe mai abituato.
MADRE K-Ciao Takeru, non mi aspettavo di trovarti qui-
Ecco, appena detto.
TK –No è che ieri è stata una giornata un po’ difficile e
Kari ha preferito che stessi con lei-
MADRE –Tranquillo, non ti devi mica giustificare-
TK –Ehm…ho preso un po’ di succo d’arancia, spero non le
dispiaccia-
MADRE –Te l’ho sempre detto fai come se fossi a casa tua…uh,
è tardino direi che è meglio se vai a svegliare Kari-
TK –Corro-
Il ragazzo ubbidì e si intrufolò in silenzio nella stanza
dove poco prima aveva dormito e accarezzò dolcemente la testolina della sua
ragazza.
TK –Ehi…è tardi svegliati! Kari andiamo!-
KARI –Uhm…ma che giorno è oggi?-
TK –Su pigrona alzati…sennò chi mi salva da tua madre?-
KARI –MA se mia madre ti adora…sei tu che sei fissato…yahwn-
TK –Ok, allora mi prendo il diritto di precedenza ad entrare
in bagno-
KARI(schizzando su)-No! Il bagno è mio levati!-
TK –A chi arriva prima!-
KARI –Non vale sei partito prima!-
TK –Tsk…tutte scuse-
Appena arrivò Tk trovò il bagno chiuso a chiave.
TK –Ehi ma…non può essere occupato, tua madre è di là, tuo
padre dorme e noi siamo entrambi qui…-
Kari tirò fuori dalle mani una chiave.
KARI –Avevo già previsto tutto questo…-
TK –Sei un osso duro…ma la prenderò!-
KARI –Come no!-
TK(rincorrendola) –Vieni qui!-
Kari si fermò e si appoggiò apposta alla porta del bagno,
dove Tk la bloccò.
TK –Stavolta ti sei fregata da sola amore mio…-
KARI –Uhm…hai ragione…-
TK –Consegnami la chiave prigioniera!-
KARI –Ho diritto all’ultimo desiderio vero?-
Lentamente la ragazza lo baciò, mentre con una mano infilava
la chiave nella serratura, cosa di cui Tk, troppo impegnato a ricambiare, non
si accorse.
KARI (scivolando all’interno e chiudendoli la porta in
faccia)- Fregato!-
TK –Non è possibile…non puoi farmela ogni volta!-
KARI -Colpa tua che sei troppo stupido!-
TK –Uff…ma come faceva a mancarmi la vita di tutti i
giorni?-
Ken si sorprese molto al suo risveglio, non pensava di
trovare qualcun altro al suo fianco, probabilmente perché non ci era più tanto
abituato. Yolie si girò sentendolo muoversi, era già sveglia da un pezzo.
YOLIE –Ehi…buongiorno-
KEN –Sogno o son desto?-
YOLIE (baciandolo) –Se è un sogno è il migliore che abbia
mai fatto..-
KEN –Perché abbiamo perso tempo per due anni?-
YOLIE –Abbiamo?-
KEN –Beh…si in fondo è colpa mia ma buona parte l’hai fatta
anche tu ricordalo-
YOLIE –Non vorrai ritornare a discutere?-
KEN (accarezzandola) –Neanche per sogno…-
YOLIE –Ken…-
KEN –Si?-
YOLIE –E’ stato un impulso o…insomma cos’hai in mente?-
KEN –Boh…-
YOLIE –Che vuol dire boh?-
KEN -Che l’unica cosa che so è che non ho intenzione di far
finta che non sia accaduto nulla…e per il resto…beh ormai è acqua passata-
YOLIE –So che magari non è il momento adatto per discutere
del futuro ma io devo sapere cosa fare, non voglio illudermi-
KEN –Capisco…beh se non ci saranno più bugie non ci sarà
neanche un epoca in cui Ken e Miyako saranno divisi…io ti ho perdonata, se è
questo che vuoi sapere. Probabilmente se non fossimo stati lontani non sarebbe
successo ma sono felice che le cose siano andate così…perché ho capito che noi
due siamo molto più di quello che vogliamo far credere. Io ti amo, capito?-
YOLIE –Anch’io ti amo…e tranquillo, non ci saranno più
bugie-
KEN –Ovviamente la cosa sarà reciproca, non vorrei che
pensassi che io sia un maschilista…-
YOLIE –Era scontato…a proposito posso farti una domanda?-
KEN –Certo-
YOLIE –Con quante donne sei stato in questi due anni?-
KEN –E’ così importante per te?-
YOLIE –No ma…dimmelo lo stesso-
Ken alzò due dita della sua mano destra.
KEN –E tu?-
YOLIE –Se te lo dico dopo ti vengono i tuoi soliti complessi
esistenziali!-
KEN –Ehi non sono più un bambino!-
YOLIE –Credimi Ken il lupo perde il pelo ma non il vizio-
KEN –SI era parlato di sincerità o sbaglio poco fa?-
YOLIE –Ok…-
Yoli gli sussurrò qualcosa nell’orecchio.
KEN –COSA?!-
YOLIE –Visto che ti avevo detto?-
KEN –Cominciamo bene…-
Strabiliati non era proprio la parola adatta per esprimere
ciò che provavano in quel momento. Ma cos’era quel posto? La possibilità di
essere in un sogno ormai era la più ovvia nel loro cervello.
FERN –Bello vero?-
TAI –MA che…?-
DAVE –Vi presento Zephir, lo stereotipo proposto da un
comune cervello umano di una…come dire…isola dei sogni-
IZZY –Cioè come immagina un posto da sogno la maggior parte
delle persone?-
FERN –Si…un miscuglio di pace, colori e tranquillità…-
TAI –Mi dispiace interrompere la conversazione ma a me tutto
questo non pare così ovvio da dove arriva un posto del genere e come ci siamo
arrivati? E domanda primaria, ci dite una buona volta chi diavolo siete?-
DAVE –Non possiamo pretendere che vi fidiate di noi senza
conoscere la verità e quindi abbiamo deciso di raccontarvi tutto…(guardando
Fern) o quasi-
SOICHIRO –Era ora direi…-
DAVE –Ma non fateci fretta per favore…-
FERN –Calmino tu…bene da dove cominciamo…noi siamo
digiprescelti come voi, con la sola differenza che veniamo dal futuro…-
Dopo qualche attimo di stupore Tai intervenne.
TAI -….ok basta con le buffonate!-
FERN –Siete liberi di crederci o meno ma vi consiglio di
farlo…se non collaborate con noi Ainter vi ammazzerà come delle mosche-
IZZY –CI crediamo…-
TAI –MA…-
SOICHIRO –HA ragione lui Tai…e poi non abbiamo altra scelta.
Inoltre il posto in cui ci troviamo non ha l’aria di essere molto
reale…continuate-
FERN –Izumi ha ragione come sempre…bene stavo dicendo, noi
veniamo dal futuro di circa una ventina d’anni e siamo qui perché la nostra
epoca è ridotta ad un disastro…-
DAVE –Tra meno di tre anni Ainter attaccherà la terra e ne
diverrà il padrone. Ha conquistato Digiworld totalmente e ogni digimon è al suo
servizio. Li userà per distruggere tutto, per trascinare il mondo nel caos…nel
nostro tempo la popolazione mondiale è ridotta ad¼ di quella attuale. Molti sono morti per tentare di eliminarlo,
altri perché non sottostavano alle sue regole, altri solamente perché erano
digiprescelti…-
Un’unica e calda lacrima rigò il viso del ragazzo che
stringeva convulsamente i pugni al ricordo di quei giorni maledetti.
IZZY –E…noi? Voi ci conoscete nel futuro?-
FERN –Si…nella nostra epoca tutti i digiprescelti del mondo
si sono riuniti per tentare di abbattere Ainter ma per ora nessuno ci è mai
riuscito. Molte delle persone a noi care sono morte…per quanto riguarda
voi…volete davvero saperlo?-
TAI –E’ importante sapere il motivo per cui si combatte…-
FERN -…ecco…-
DAVE (interrompendolo)-Taichi, Koushiro e Jou sono gli unici
di voi sopravissuti…tutti gli altri sono morti in svariati modi…chi mentre
combatteva, chi perchè colpito a tradimento, chi per proteggere qualcun
altro…ma quasi tutti voi avete avuto dei figli e molti sono ancora in vita…-
SOICHIRO –E chi è in vita?-
FERN –Non possiamo svelare nulla di personale…non è giusto
nei vostri confronti, le cose devono andare come andranno, anche se penso che a
causa della nostra influenza molte cose cambieranno…-
TAI –Quindi noi, dobbiamo fermare Ainter prima che conquisti
la terra?-
DAVE –In pratica si…lui non ha ancora molto potere e basterà
fermare un processo per eliminarlo, anche perché noi abbiamo il D-BOX3 giusto?-
IZZY –Esatto…ma di che processo parlate?-
FERN –Ok…è arrivato il momento…-
TAI/IZZY/SOICHIRO
-??-
DAVE –Loro hanno trovato un modo per passare da Digiworld al
mondo reale e viceversa senza farsi captare dai rivelatori di Soichiro…ecco
perchè tu non hai rilevato nulla-
SOICHIRO –MA questo che c’entra col potere di Ainter?-
DAVE –Sarà grazie a questo che i cercatori potranno arrivare
sulla terra senza curarsi di noi…non potremo prevederli e ci
prenderanno…avrebbero potuto catturarvi tutti se solo avessero voluto ma faceva
tutto parte di un piano…vogliono attirarvi su Digiworld…come è successo nel
nostro tempo. Voi siete andati a Digiworld il giorno previsto da Soichiro due
anni fa e siete tornati credendo di aver salvato il mondo e invece…era tutta
una finta, Ainter ha fatto finta di essere sconfitto, in realtà era solo un suo
clone quello che avete ammazzato. Lui voleva prendersi i vostri dati…-
IZZY –Dati?-
FERN –Sapete che la morte di Matt non è casuale vero? MA
forse non sapete tutta la storia…il giorno prima della sua morte nel mondo
reale Matt era morto a Digiworld; un clone di Ainter l’aveva attaccato e fatto
fuori e poi…aveva prelevato i suoi dati…-
SOICHIRO –Continuo a non capire…-
FERN –Digiworld è in realtà solo un programma virtuale, è
come un computer e ogni essere viene considerato come un dato. Un dato che può
essere modificato, copiato o….eliminato. Ma come esiste un cestino in un
normale pc casalingo anche nel programma Digiworld i dati eliminati rimangono
cestinati fino alla loro totale eliminazione. Ainter ha usato in due modi quei
dati…ha trasferito in tutti i suoi scagnozzi le caratteristiche di Yamato
Ishida, le quali hanno permesso da quel momento ai cercatori e ad Ainter stesso
di risultare digiprescelti alle macchine rivelatrici di Soichiro e in grado di
usare il digivice, copiato anche quello…con il quale possono trovarvi quando
vogliono. In seguito hanno ripristinato i dati di Yamato, il quale è tornato in
vita, modificando però alcuni dati della sua memoria…-
IZZY –Frena un attimo solo Gennai può fare una cosa simile
senza il D-BOX3!-
DAVE –Appunto…Gennai è nelle mani di Ainter, che lo ha
costretto a rivelare tutto-
TAI –Ehi…voglio sapere il seguito! E’ una cosa che mi
interessa…-
DAVE –Matt è poi tornato sulla terra, convinto che nulla
fosse successo. Grazie all’operazione citata prima un cercatore ha potuto
entrare nel mondo reale senza che Soichiro se ne accorgesse e ha attivato nella
tua mente quel seme delle tenebre particolare che Ainter stesso ti installò
tanti anni fa…tu ubbidivi a tutto quello che il cercatore diceva…guidavi tu il
camion, tu hai fatto in modo che Matt ci si spiaccicasse sopra…e sei stato tu
anche per quanto riguarda Tk…-
TAI –Ma…ma perché? Perché mi ha impiantato quel seme così
tanto tempo fa?-
FERN –Questo non lo sappiamo…probabilmente Ainter progettava
il suo piano chissà da quanto tempo…anche quando nessuno sapeva della sua
esistenza, so che comunque lui è a Digiworld da molto tempo, non è escluso che
fosse responsabile in qualche modo delle vostre battaglie precedenti…-
IZZY –Avevo ragione….voleva distruggerci mirando ai
sentimenti…-
DAVE –Tk doveva morire in quell’incidente ma l’ho salvato in
tempo…-
SOICHIRO –Tu??-
DAVE –E’ stato un caso…nella nostra epoca Tk non ha avuto
nessun incidente e forse è stata una delle conseguenze del nostro arrivo.
Comunque, mi trovavo in macchina da quelle parti quando vidi quel camion con
Taichi a bordo. Mi sono incuriosito e l’ho seguito…quando ho capito le sue
intenzioni gli ho tagliato la strada in modo da non fargli colpire la moto in
pieno…e ce l’ho fatta…-
Taichi era pallido e si era steso per terra. Tutti si
accorsero che stava singhiozzando spaventato…erano cose che lui già sapeva ma
alle quali non poteva comunque reagire bene. Sentirselo dire era tutta un’altra
cosa.
DAVE –Tai…-
JOE –Sei sicura che vuoi che ti accompagni?-
MIMI –SI…vorrei evitare di trovarmi da sola con lui…-
JOE –Ah si? E come pensi di fare per quella cosa?-
MIMI –Non ne ho idea…-
JOE –Secondo me lui ha qualcosa da nascondere-
MIMI –In che senso?-
JOE -Sarebbe stato con te tutto questo tempo se non avesse
avuto intenzioni serie? Se voleva fare il donnaiolo ti avrebbe già lasciata da
tempo. E poi ricordati quanti sacrifici ha fatto per te…-
MIMI –Guarda che è stato lui a dire di no Joe…-
JOE –E se ci fosse qualcosa sotto?-
MIMI –Senti ne ho abbastanza dei tuoi sospetti…è finita,
punto. Era troppo bello per essere vero e infatti è finita male!-
JOE –Solo che ora tu hai un piccolo problemino…-
MIMI –Siamo qui apposta per risolverlo…-
I due arrivarono sulla soglia dell’appartamento di Izzy.
Mimi tirò fuori le sue chiavi e poi si rivolse a Joe.
MIMI -Senti…vorrei che aspettassi fuori, probabilmente non è
in casa e vorrei lasciargli qualcosa di scritto-
JOE –Come vuoi, ti aspetto in macchina-
Mimi entrò lentamente in casa. Come sospettava non c’era
nessuno. Probabilmente Izzy era già andato all’università. Come aveva
programmato, gli avrebbe scritto un biglietto. SI diresse in cucina, lì di
solito teneva i fogli e le penne. SI avvicinò al tavolo e notò un pezzo di
carta ripiegato. C’era scritto “XMIMI”. All’inizio rimase molto sorpresa, ma si
apprestò lo stesso a leggere ciò che Izzy le aveva lasciato. Chissà cosa voleva
dirle.
L’aveva letta una volta, poi due, e ancora…non credeva a
quello che vedeva. Appena si rese conto di quelle parole il suo cuore
cedette…troppo spavento, troppe colpe, troppi problemi da risolvere.
DAVE –Tai…-
TAI –E’ colpa mia…-
SOICHIRO –Non è colpa tua…-
TAI –SI INVECE!-
SOICHIRO –Non è vero ti hanno solo usato!-
TAI –E CHISSENEFREGA! POTEVO UCCIDERE ANCHE TK TE NE RENDI
CONTO!-
DAVE –Ascoltami Taichi…so che è dura da accettare e so che
nessuno di noi potrà consolarti ma voglio solo dire che ti capisco. Eccome se
ti capisco…deve essere orrendo sapere di avere contribuito alla morte di
qualcuno che amavi con tutto te stesso ma credimi…lo è altrettanto essere
costretto a rimanere immobile mentre tutti quelli che ami scompaiono uno dopo
l’altro. Ho visto morire mio padre quando avevo solo due anni e mia madre è morta
tra le mie braccia…è morta per proteggere me…e adesso che io sono qui mentre
molti ancora muoiono nel mio futuro, e io devo rimanere quia compiere la missione, senza poterli
aiutare. Credimi è tremendo sentire ogni giorno la notizia della perdita di
qualcuno…ma io rimango comunque qui, e lo sai perchè? Perché devo salvare
almeno un’epoca, devo fare in modo che almeno in una dimensione temporale
dell’universo le cose siano perfette, che Ainter non esista, che io viva
tranquillamente con i miei genitori…ed è per questo che devi aiutarmi anche tu,
devi combattere perché quello che hai fatto non accada più né a te né a qualcun
altro…mi capisci?-
Incredibile come quel ragazzo lo aveva colpito, ma chi
diavolo era? Saggio, speranzoso e dal buon cuore, i suoi genitori dovevano
essere proprio delle brave persone. Si alzò e lo guardò negli occhi, occhi blu
come il mare, decisi ed espressivi, coperti da qualche ciuffo di castani
capelli pettinati male. SI fidava di lui, e lo avrebbe aiutato.
TAI –Hai ragione cavolo…scusa se ho fatto la
femminuccia…allora, si continua?-
Dave sorrise e guardò Fern, il quale continuò la sua
spiegazione.
FERN –Come dicevo, Ainter e i suoi hanno trovato il metodo
di passare inosservati e di utilizzare il digivice per trovare qualsiasi
digiprescelto. Avrebbero potuto uccidervi prendendovi alla sprovvista ma ad
Ainter non basta, vuole più potere. Non vi ha ucciso perché vuole attirarvi a
Digiworld e prelevare anche i vostri di dati…-
SOICHIRO –E perché?A cosa gli servono scusa?-
DAVE –Rammentate che i vostri digimon sono i più potenti, e
che hanno sconfitto nemici del calibro di Malomyotismon?-
IZZY –Vuole usarli…per attaccare la terra…è così che ha
conquistato la terra nel futuro vero? HA architettato la morte di Matt apposta
per farmi scoprire che c’era qualcosa sotto…in questo modo siamo stati motivati
ad andare a Digiworld ma…solo noi tre?-
FERN –Perfetta intuizione Izzy. Il problema è che non
conosci il resto della storia. Vedi nel nostro futuro Ainter ha prelevato i
vostri spettri e vi ha fatto credere di essere morto e voi avete creduto che
Digiworld fosse tornato alla normalità. Avete ripreso i vostri abituali
controlli e uno per uno Ainter ha prelevato anche i dati rimanenti…cambiandovi
la memoria in modo che non ve ne accorgeste-
SOICHIRO –In pratica ci ha ripristinato tutti con una
memoria diversa, come ha fatto con Matt…ed ha anche disattivato i suoi sistemi
di protezione di ingresso a Digiworld, in modo che noi credessimo che era
tornato tutto normale-
FERN –Quei sistemi di protezione sono una baggianata…Ainter
sapeva benissimo che Soichiro poteva eluderli tranquillamente e trovare un modo
alternativo per viaggiare nelle dimensioni…-
IZZY –MA l’ha fatto solo perché voleva che io me ne
accorgessi e notassi che c’era qualcosa che non andava!-
DAVE –Esatto…-
TAI –MA posso farvi una domanda? E i nostri digimon, perché
non ci hanno avvertito del pericolo?-
DAVE –Vedi, dopo la morte di Matt, Gabumon, che aveva
scoperto tutto, venne rinchiuso insieme agli altri vostri digimon… poi Ainter
ne ha fatto delle copie sempre grazie ai codici di Gennai…servivano nel caso
foste arrivati a Digiworld, per illudervi…-
TAI –MA come ha potuto Gennai dargli quei codici?!-
DAVE –Non glieli ha dati spontaneamente in effetti, Ainter è
capace di leggere nel pensiero…-
IZZY –Cosa? MA non è un essere umano allora!-
DAVE –E’ un essere umano un po’ speciale…Digiworld non è un
vero e proprio mondo reale mi seguite?-
SOICHIRO –Più o meno…-
DAVE –Ecco…diciamo che se si è convinti di fare una cosa, ci
si riesce…si possono spaccare roccie, si può nuotare per chilometri, ogni
cosa…Ainter si è addestrato a Digiworld per chissà quanto tempo ed è diventato
fortissimo…-
TAI –MA è possibile per chiunque una cosa del genere?-
FERN –Beh, noi ci riusciamo…come credete che combattiamo nel
futuro senza neanche un digimon? Il problema è che Ainter ha in sé tutti poteri
dei digimedaglioni…quando ha ucciso ognuno di voi ha prelevato il vostro
potere, lo ha copiato anche dentro sé stesso…-
TAI –E quindi noi ne siamo stati privati?-
FERN –Esatto…anche noi non ne abbiamo ma riusciamo comunque
a combattere egregiamente, il problema è che Ainter è molto al di sopra di
noi…-
IZZY –Da quanto ho capito non avete alcuna speranza di
sconfiggerlo nel futuro…-
FERN –No…la sopravvivenza nel nostro mondo dipende solo
dalla fortuna…a volte Ainter risparmia qualcuno, magari solo per divertimento.
Abbiamo dei rifugi che lui non ha ancora scoperto…ma è solo questione di tempo-
DAVE –Direi che ora possiamo parlare della missione…innanzitutto
il posto dove siamo è un semplice programma di addestramento ideato da Izumi
nel futuro, è qui che venivamo ad allenarci…-
IZZY –Perché venivate?-
DAVE –Perché Ainter ha scoperto anche questo posto e lo ha
distrutto…ma tranquilli a quest’epoca lui non sa niente. Ricapitolando,
l’obiettivo della missione è eliminare Ainter prima che diventi troppo forte
per tutti voi. Adesso avete ancora i poteri dei digimedaglioni…Ainter vi sta
aspettando a Digiworld non verrà mai a cercarvi…il suo primo obiettivo era
quello di mirare ai vostri sentimenti per eliminarvi più in fretta…in un certo
senso ancora vi teme-
TAI –Per questo voleva ucciderci, prima Matt, poi Tk…sperava
che per disperazione qualcuno di noi si suicidasse-
FERN –Già…ma voi non avete ceduto e Tk non è morto, così
Ainter sta mettendo a punto un nuovo piano di cui sul serio stavolta non
sappiamo niente-
SOICHIRO –Bene, quindi noi adesso dovremo andare su
Digiworld approfittando dell’assenza di Ainter, liberare Gennai, portarlo qui,
attendere che Ainter ritorni e con il D-BOX3 eliminare lui e tutta la sua
baracca…-
DAVE –Non proprio…in teoria era quello il nostro piano ma è
successo un’imprevisto…-
FERN –Già…ti sei chiesto perchè siamo qui e…non noti che
manca qualcuno?-
Era un pezzo che Joe aspettava. Cominciava a preoccuparsi
anche se probabilmente non ce n’era bisogno. Ma cosa stava facendo quella pazza
di Mimi? Decise che era sempre meglio andare a controllare, anche a costo di
ritrovarsi in una situazione imbarazzante. Bussò più volte alla porta ma non
ricevette risposta.
JOE –MIMI! MIMI ANDIAMO RISPONDI! COSA STAI FACENDO?-
Joe cominciò ad avvertire una strana sensazione.
Probabilmente Izzy l’avrebbe ucciso per quello che stava per fare ma non poteva
stare tranquillo senza sapere che lei stesse bene. Diede una potente spinta
alla porta in modo da sfondarla e si precipitò subito in cucina. Il suo viso
impallidì…Mimi giaceva per terra priva di sensi. Non si lasciò prendere dal
panico, dopotutto era una medico e si affrettò a controllarle il polso…il
battito del cuore era debole ma c’era. Era ancora viva. Non perse tempo e la
caricò in spalla. Tratteneva a stento le lacrime….ma non poteva disperarsi,
doveva prima pensare a salvarla, doveva salvare lei e il suo bambino.
Sora era stata la prima ad essere chiamata e aveva avvertito
di corsa tutti gli altri, che preoccupati si erano immediatamente precipitati
in ospedale. Incontrarono Joe all’entrata.
SORA –Joe!!-
JOE –Ragazzi…ci siete proprio tutti-
L’espressone calma del ragazzo tranquillizzò i presenti, ma
quella domanda era comunque d’obbligo.
KARI –Come…come sta?-
JOE -…Tranquilli, è tutto a posto. Ora dorme come un
angioletto, si riprenderà presto-
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
TK –Grazie a Dio…avevo paura che si ricominciasse con le
disgrazie…-
CODY –Ma cosa ha avuto?-
JOE –Un collasso…probabilmente per un emozione troppo forte,
non si sa…-
KEN –E tu hai idea di quale sia la causa?-
JOE –Non proprio…-
YOLIE –Senti Joe, Tai e Izzy sono introvabili sai dove
siano?-
KEN –E’ vero, Tai non è tornato a casa e sembra che Izzy non
si sia fatto vedere all’università, e il suo cellulare è staccato-
JOE –Non ho idea neanche di questo sinceramente…però devo
chiedervi un aiuto….tanto ormai è bene che lo sappiate…-
TK –Cosa dovremmo sapere?-
JOE –Ecco vedete…Mimi era rimasta incinta…-
Tra la sorpresa generale Kari fece una domanda ovvia.
KARI –Che significa era?-
Joe tacque per qualche istante-
JOE –Vedete come vi ho detto prima lei sta bene ma…ha perso
il bambino…-
SORA (portandosi le mani all bocca) –No…-
JOE –Dovete aiutarmi a dirglielo ragazzi…sarà la prima cosa
che chiederà al suo risveglio-
CODY –Ma Izzy…perché se ne è andato lasciandola in quelle
condizioni?!-
JOE –Izzy non lo sapeva assolutamente e poi non sappiamo
dove sia finito…aspettate a giudicarlo-
YOLIE –Direi che per ora dobbiamo pensare a trovarlo…-
TK –Ehi Joe, ti chiamano-
JOE –SI…Mimi si è svegliata..-
IZZY –E così vi ha scoperto…-
FERN –Già…probabilmente è arrivato sulla terra prima di
quanto avevamo previsto e ha avuto il tempo di trovarci…probabilmente ci ha
visti parlare con Soichiro-
TAI –MA allora che si fa…adesso abbiamo anche le due ragazze
da liberare!-
FERN –CI siamo rifugiati qui perché da adesso in poi Ainter
può saper tutto su di noi, gli basterà leggere nelle menti di Dily e Maya…ma
anche se scoprisse questo posto, non ci potrebbe entrare, quindi siamo al
sicuro…C’è un codice di protezione che solo io conosco. L’errore di Ainter è
stato non catturare anche me-
IZZY –Te l’ho dato io nel futuro il codice? MA se hai detto
che ci conosciamo appena?-
FERN –Ehm…-
DAVE –E’ un caso…vi abbiamo chiesto di usare anche noi
Zephir come nascondiglio e tu hai affidato il codice a uno di noi…-
IZZY –E avrei dovuto fidarmi?-
DAVE –Nel futuro dove viviamo o ti fidi di chi ti capita
davanti o soccombi…è rischioso ma è necessario…-
SOICHIRO –Allora qual è il piano B?-
DAVE –Beh…perché non ce lo dite voi?-
IZZY –Significa che non ne avete idea vero?-
FERN –Non ne abbiamo avuto il tempo…-
IZZY –Ricapitolando…Ainter attualmente possiede solo il
potere di Yamato vero? Quindi basterà addestrarsi come voi e potremmo
batterlo!-
DAVE –Purtroppo non è così semplice…se fosse così anche noi
avremmo potuto batterlo. Vedete il problema è che avrete contro tutto
Digiworld…sono tutti sotto il suo controllo, non potrete mai battere tutti quei
digimon…-
SOICHIRO –E allora come si fa?-
DAVE –Beh vedete…secondo noi l’unico modo per battere un
nemico troppo forte è evitarlo…-
SOICHIRO –In che senso?-
FERN –Nel senso che noi possediamo un’utilissima arma
inventata sempre dal geniaccio Izzy nel futuro. SI tratta di una specie di
fibra ottica che premette di non essere rivelati da un qualsiasi computer…-
IZZY –Una specie di cosa che ti fa diventare invisibile?-
FERN –Invisibile anche ai computer però…basta inserire
questo programma nel D-BOX3 e adattarlo al dato su Digiworld…-
IZZY –Al dato?-
DAVE .Esatto…come avete capito uno è il programma e può
essere adattato solo ad un dato per volta quindi solo uno potrà andare a
Digiworld e sconfiggere Ainter…e ovviamente ci dovrà essere qualcuno che agisce
su Digiworld con il D-BOX3. E’ bene che vada uno di voi digiprescelti che avete
ancora il potere del digimedaglione-
SOICHIRO –Aspetta un secondo se noi abbiamo il D-BOX3
possiamo manovrare Digiworld come vogliamo! A che serve tutto questo?-
DAVE –Vi siete già dimenticati che Ainter ha strappato a
Gennai anche i codici di chiusura? Vedete Gennai pensava che nel caso il D-BOX3
si fosse rivelato uno strumento unicamente di distruzione e male avrebbe potuto
usare quei codici per bloccarlo…ecco perché quando i ribelli del centro l’hanno
rubato non hanno potuto usarlo subito-
SOICHIRO –MA allora non possiamo usare quel programma…-
FERN –Errore….per fortuna Gennai è molto smemorato vista la
sua età e quindi…beh il codice per cancellare l’aggiunta di qualsiasi
applicazione se l’è scordato e per quanto Ainter gli legga nel cervello non può
farci niente-
TAI –Che culo…possiamo creare ma non possiamo eliminare…-
DAVE –Già…quindi dobbiamo scegliere la persona più adatta ad
andare su Digiworld per battere Ainter e addestrarla…-
FERN –E sperare che ce la faccia. Abbiamo chiamato voi tre
perché eravate gli unici a conoscenza di tutto ma la scelta è estendibile a
tutti ovviamente…-
IZZY –In teoria può esistere qualcuno più idoneo degli
altri?-
FERN –Ovvio…per questo dobbiamo usare questo simpatico
aggeggio…-
IZZY –MA che roba è?-
FERN –Non fare quella faccia l’hai inventato sempre
tu…comunque è una specie di rilevatore in grado di captare il potere presente
in ogni digiprescelto…può dipendere da molte cose, dall’umore, dagli
avvenimenti…sarà questo cosino a designare il vincitore, senza limiti di sesso
e di età…-
SOICHIRO –Cos’è uno spot pubblicitario?-
DAVE –Ovviamente la scelta sarà fra voi undici…siete i più
forti dopotutto…-
IZZY –Allora io propongo di organizzare una riunione tra
tutti i digiprescelti in questo posto…designeremo l’eletto e faremo partire la
missione…-
TAI –Già, prima che quel pazzo di un Ainter combini qualche
altro guaio-
SOICHIRO –Un’ultima cosa…Ainter è un ribelle del centro
ricerche?-
FERN –Non proprio…ma tutti i suoi scagnozzi si…Comunque
saprai ogni cosa a suo tempo…-
DAVE –Non ti piacerà credimi…-
FERN –Sta zitto tu-
TAI –Direi che possiamo andare allora?-
FERN –CI vediamo al parco di Odaiba fra tre giorni…sempre
alle 6. Noi vi condurremo qui e procederemo con ogni cosa…organizzatevi mi
raccomando-
IZZY –Per quanto riguarda le vostre amiche?-
DAVE –Tranquillo Ainter non le ammazzerà…spero…-
SORA –Allora Mimi…come va?-
MIMI –Tranquilli…sto bene…-
TK –Ci hai fatto prendere un colpo lo sai? Ma che è
successo?-
MIMI –Beh ecco…ho trovato una lettera di Izzy…-
KARI –Sai dov’è? Sembra sparito…-
MIMI –Tranquilli…sta bene. Tornerà-
JOE –Che significa tornerà?-
CODY –Lasciamola stare e fidiamoci di lei…non è detto che
abbia voglia di parlarne…-
MIMI –Grazie Cody…-
SORA –Mimi…noi dovremmo dirti una cosa…sii forte-
Lo sguardo fu più eloquente di qualsiasi spiegazione.
MIMI –L’ho perso vero? Lo immaginavo…-
JOE –Mimi…-
Calde lacrime rigarono il volto della ragazza che nel giro
di una mattina aveva perso l’amore e il suo frutto.
TK –Mimi…noi ti staremo vicino-
MIMI –Vi ringrazio ragazzi ma ora…vorrei stare un po’ da
sola-
KARI –Certo…su facciamo come dice-
TK –Se troviamo Izzy lo mandiamo subito da te…-
MIMI –Per favore nel caso dovesse tornare non ditegli
niente-
YOLIE –Ma sei impazzita?! E’ anche una sua responsabilità!-
MIMI –Yolie…non puoi capire, vi prego fate come dico-
JOE –No…-
MIMI –Cosa?-
JOE –Se loro terranno la bocca chiusa sarò io a dirglielo, è
giusto che lui lo sappia-
MIMI –Joe non pensare che sia colpa sua se io…-
JOE –LO PENSO INVECE! E GLI DIRO’ TUTTO!-
MIMI –Tanto ormai non c’è più nulla da salvare!-
JOE –Io non posso sopportare di vederti soffrire…ancora…-
MIMI –MA…-
JOE –Sarà lui stesso a darmi le sue giustificazioni, se ne
avrà. Mi dispiace ma non posso accontentarti-
TK –Io direi che è meglio andare per noi…-
KARI –Hai ragione…le acque si stanno scaldando…-
I tre assenti alla disgrazia stavano camminando per il
quartiere di Odaiba, chiacchierando e cercando di capire qualcosa di più.
IZZY –VI dirò la verità a me sembra ancora assurdo…-
SOICHIRO –Dal futuro, incredibile…-
TAI –D’altronde non possiamo che fidarci no? Non abbiamo
molta scelta…comunque a me il tipo più alto…Dave…mi sta simpatico-
SOICHIRO –Ho l’impressione che ce l’abbia leggermente con
me…devo aver combinato qualcosa nel futuro che non gli è piaciuto
evidentemente…-
TAI –Troveremo quel maledetto Ainter…spero davvero di
poterlo uccidere con le mie mani-
IZZY –Tai io ho pensato ad una cosa…-
TAI –Cosa?-
IZZY –Non voglio illudere nessuno ma…insomma hanno detto che
Ainter usa i dati di Matt per passare inosservato a noi da Digiworld alla terra
e quindi…loro hanno quei dati, e sottolineo hanno-
TAI –Non ti seguo…-
SOICHIRO –Io so cosa stai pensando invece ma…Izzy non so se
sia possibile-
IZZY –MA l’hanno già fatto dopotutto!-
SOICHIRO –Ho capito ma chissà se gli hanno modificati quei
dati! Potremo anche riportare in vita un mostro…-
TAI –Riportare in vita chi scusate?-
SOICHIRO –Tai..ti ricordi che ci hanno detto che il Matt che
è morto sulla terra era la copia modificata generata dai dati che Ainter aveva
raccolto ? Beh vedi se loro hanno quei dati noi potremmo…-
TAI –STAI SCHERZANDO? SOICHIRO GUARDAMI IN FACCIA E DIMMI
CHE E’ POSSIBILE!-
IZZY –E’ possibile Tai…non certo ma possibile-
TAI –Oddio…Matt può….-
Un secondo e la gioia di Taichi esplose. Non ci poteva
credere…forse proprio l’operato di Ainter poteva fargli rivedere il suo
migliore amico.
IZZY –Tai è meglio che non lo diciamo a nessuno però…a parte
a quello che andrà in missione…soprattutto a Sora, non dire nulla-
TAI –Lo so…potrebbe illudersi per nulla e le farebbe troppo
male….però lei, lei l’aveva detto-
SOICHIRO/IZZY-Uhm?-
TAI –L’aveva detto…aveva detto che lui la implorava di
aspettarlo da qualche parte…perchè sarebbe tornato…forse è verità-
IZZY –Zitto guarda chi arriva!!!-
Kari e Tk si stagliavano all’orizzonte.
KARI –Ehi guarda chi c’è…-
TK –MA dove cavolo erano finiti? C’è anche Soichiro…-
TAI –Ehi sorella…-
KARI –MA si può sapere dov’eri finito tu? E anche Izzy…dove
siete spariti? Comunque ciao Soichiro…-
SOICHIRO –Ehilà…-
TAI –Magari vi spieghiamo tutto più tardi…a proposito al più
presto possibile dobbiamo riunirci-
TK –E perché?-
IZZY –Per quella cosa che dobbiamo spiegarvi…-
TK –Ah senti Izzy…-
Tk cercò un assenso nello sguardo della sua compagna che
rispose a voce alta.
KARI –A me non piacerebbe non sapere una cosa del genere…-
TK –Bene…senti Izzy non vogliamo specificarti niente per
rispetto ma è meglio che tu vada in ospedale subito…nulla di grave comunque sta
bene tranquillo-
IZZY –Cosa? MA chi è in ospedale che è successo?-
Kari e Tk lo guardarono senza dire una parola.
IZZY –Oddio non ditemi che…-
Izzy si precipitò di corsa verso il punto dove aveva
parcheggiato la macchina senza dare spiegazioni a nessuno.
TAI –Aspetta Izzy!-
SOICHIRO –MA che è successo Kari?-
KARI –Mimi…ha avuto un collasso e ha perso il bambino-
TAI –Quale bambino scusa?-
KARI –Mimi era incinta…-
TAI –Cazzo…-
TK –Ora sta bene…ma è comunque uno shock-
TAI –Sentite vado anch’io in ospedale, voglio salutare la
mia amica…Soichiro tu organizza la riunione-
TK –Povera Mimi…-
SOICHIRO –MA per cosa l’ha avuto il collasso?-
KARI –Non lo sappiamo, non ha voluto parlarne-
SOICHIRO –Ragazzi…adesso c’è un'altra cosa urgente. Dobbiamo
riunire tutti i digiprescelti, vi dispiace informare chi vedete?-
TK –Certo…io ora torno all’università…forse riesco a farmi
una lezione, Soichiro daresti uno strappo a casa a Kari?-
SOICHIRO (sorpreso)-Sicuro?-
TK –Certo che si…Ciao amore ci vediamo più tardi(baciandola)
e non mi combinare guai-
KARI
–Tranquillo…-
SOICHIRO –Au
revoir…-
Correva a più non posso, non credeva di poter andare così in
fretta. Mimi. La sua Mimi. Le era successo qualcosa e forse era colpa sua, e
non poteva perdonarselo. Riconobbe Joe in mezzo a quella schiera di stanze
numerate. Probabilmente stava lavorando e non avrebbe dovuto disturbarlo ma in
quel momento non gli importava molto delle formalità.
IZZY –JOE!!-
L’altro si girò e appena lo vide gli andò incontro. MA non
molto amichevolmente.
JOE (spingendolo) –Dì un po’ che hai combinato idiota?-
IZZY (non capendo)-Joe che hai? Sono qui per Mimi volevo
solo chiederti….-
JOE –E ci mancherebbe che non fossi venuto!-
IZZY –Joe che vuoi me lo spieghi! Fammi andare da lei!-
JOE –Sono passati cinque anni ormai…-
IZZY –Che stai dicendo…-
JOE –Te lo ricordi cosa ti dissi cinque anni fa? Tu e
Mimi…avevi scoperto che il tuo amore era corrisposto e venisti da me quel
giorno per scusarti…mi pregasti di mantenere la nostra amicizia nonostante lei
avesse scelto te. Anzi, diciamo che a me non mi ha mai neanche guardato di
striscio…-
IZZY –Joe…-
JOE –Ti ho fatto promettere di prenderti cura di lei…e ti
dissi che se l’avessi fatta soffrire ti avrei dato tanti di quei pugni da
rovinarti la faccia…-
IZZY –Joe io non so neanche cosa sia successo!-
JOE –Non me ne frega dove sei stato, che cosa le hai
detto…so solo che tu non c’eri mentre lei stava rischiando di morire…quindi
questo te lo meriti…-
Joe tentò di dargli un pugno ma si fermò a mezz’aria. Non ci
riusciva…e non era per la gente, l’ambiente o cos’altro…era perché sapeva che
in fondo lui non c’entrava nulla. Non aveva fatto nulla di sua volontà per
farla soffrire. Era soltanto lui che tentava di convincersi che la colpa fosse
sua…solo per soddisfare il suo ego e quella convinzione che lui non fosse
quello giusto. Ma in realtà lo sapeva, non era così.
IZZY –Joe…ti prego dimmi dov’è…-
L’altro alzò il braccio indicando la stanza poco più avanti
a dove si trovavano. Izzy gli rivolse un mezzo sorriso e si avviò verso la
destinazione. Ora era lei la cosa più importante.
Entrò piano. Mimi stava guardando annoiata un po’ di tv,
probabilmente gliela avevano portata i suoi genitori per non farla annoiare. In
un attimo si accorse della presenza di qualcuno e sbiancò quando vide Izzy
sulla porta. Lui subito corse ad abbracciarla.
IZZY –Mi hai fatto prendere un colpo…incosciente!-
MIMI –Che fai qui?-
IZZY –Sono tornato…poi ti racconto. Ma che ti è successo?
Stavo morendo dalla preoccupazione…-
MIMI –Ho letto la tua lettera….scusa se ho dubitato di te-
IZZY –MA chi se ne frega se dubiti di me voglio sapere come
stai adesso e cosa hai avuto!-
MIMI –Io sto benissimo però…-
IZZY –Però?-
MIMI –Lo sai perché volevo che ci sposassimo?-
IZZY –Perché ci amiamo…-
MIMI –C’era anche un altro motivo…-
IZZY -…Quale?-
MIMI –Non so esattamente quando, forse avevamo bevuto
qualche goccetto di troppo o non lo so…-
IZZY –Mimi che stai cercando di dirmi?-
MIMI –Ho avuto un collasso dopo aver letto la lettera perché
sapevo che mio figlio non avrebbe probabilmente avuto un padre…ma poi è
successo quel che è successo e adesso sarà il padre a non avere più il figlio…-
Gli occhi di Koushiro si stavando velocemente arrossando e
riempiendo di lacrime amare. Nonostante il gioco di parole aveva capito…e ora
temeva tanto di sentire.
MIMI –Ho perso…ho perso il bambino, mio figlio…nostro
figlio-
Izzy la abbracciò in maniera quasi violenta, piangendo come
un bambino e imprecando contro chiunque fosse il colpevole di tutto ciò che gli
stava accadendo…
IZZY –Scusa…scusa…E’ COLPA MIA!!-
MIMI –Non è colpa tua e io lo so…tu hai fatto solo il tuo
dovere-
IZZY –Avrei potuto parlarti ieri sera ma avevo solo paura!
Sono un idiota! Dovevo rimanere con te…e ora…Mimi abbiamo perso il nostro
bambino!-
La sua compagna lo accarezzò e lo strinse al petto.
MIMI –Io me ne sono già fatta una ragione…ormai non possiamo
fare più niente…-
IZZY –Io ti amo Mimi…ti amo! Non ti lascerò più giuro! Non
me frega niente rinuncerò alla missione e a tutto quanto!-
MIMI –Non puoi, il mondo ha bisogno di te…-
IZZY –Che senso ha salvare un mondo in cui tu non fai parte
della mia vita?-
MIMI –E’ un ragionamento da egoista…-
IZZY –Ti giuro che in questo momento non me ne importa un
fico secco…non voglio essere io il destinato…-
MIMI –Uhm?-
IZZY –Poi ti spiego…tu quando esci dall’ospedale?-
MIMI –Domani-
IZZY –Ok…senti so che ti ho appena promesso di starti vicino
ma ora io ho da fare tante cose, torno più tardi…e poi tra un po’ arriva Tai a
trovarti-
SOICHIRO –Sono rimasto sorpreso dal comportamento di Tk lo
ammetto…-
KARI –Andiamo…guarda che è una brava persona, e se continua
a non fidarsi di me lo uccido…-
SOICHIRO –Non fraintendere, lo so che è una brava persona ma
forse tiene conto poco dei tuoi sentimenti…-
KARI –Se lo fa, non lo fa apposta. Comunque ora non è più
così….insomma siamo cresciuti-
SOICHIRO –Sarà…-
KARI –Ehi…perché non badi un po’ agli affari tuoi?-
SOICHIRO (ridendo) –Ehi calmati stavo scherzando? Cosa credi
che ti venga ancora dietro?-
KARI –Io non ho detto proprio niente…comunque lo capirei-
SOICHIRO –MA chi è che ha detto che tu saresti modesta?-
KARI –Sei tu che tiri fuori il peggio di me…-
SOICHIRO –Potrebbe essere positivo…magari questa è la vera
Hikari-
KARI –Sai una cosa?-
SOICHIRO –No-
KARI –Mi sei mancato…ci divertivamo troppo insieme. Tu fai
parte di quella schiera di persone che riescono a farmi incazzare nel vero
senso della parola-
SOICHIRO –Non sono stato io a tagliare i nostri rapporti…chi
è che un anno fa ha cominciato a dire “meglio non vedersi per un po’”?-
KARI –Non me l’ha chiesto Tk se è questo che pensi…-
SOICHIRO –E allora perché l’hai fatto?-
KARI –Perché quella situazione cominciava a spaventarmi…-
SOICHIRO –Cominciava a spaventarti il fatto che avresti
potuto provare qualcosa per me?-
KARI –Non proprio…-
Soichiro sospirò.
SOICHIRO –Continua pure a fingere…-
KARI –Se non sbaglio la nostra conversazione è iniziata con
una tua affermazione in cui dichiaravi di non venirmi più dietro…o sbaglio?-
SOICHIRO –Se fingi tu…devo fingere anch’io-
KARI –Lo sai perché ho voluto troncare i rapporti con te?-
SOICHIRO –Lo so già…-
KARI –No invece! Tu volevi a tutti i costi farmi fare una
scelta che io ho già fatto due anni fa! Non riuscivi più ad essere un amico,
volevi risposte-
SOICHIRO –Risposte che tu non mi hai mai dato con certezza
però…-
KARI –Perché te ne esci fuori proprio adesso con questa
storia?-
SOICHIRO –Perché non è detto che viva a lungo…e capirai
meglio quando spiegherò a tutti contro chi dobbiamo combattere. Prima di
morire, chiunque vuole realizzare i propri sogni…-
KARI –Soichiro…io…-
SOICHIRO –Lo so chi ami...lo so chi è la tua anima
gemella,lo so. MA io ti sto chiedendo con chi vuoi stare, è diverso-
Kari scese dalla macchina e invitò il ragazzo ad andare via.
KARI –Grazie ma…preferisco continuare a piedi.
SORA –Tu vuoi questo da me?-
IZZY –Andiamo Sora…chi potrebbe esserci meglio di te?-
SORA –Beh vediamo…solo Kari e Yolie!-
IZZY –Appunto!-
SORA –Appunto cosa? Sei rincretinito? Perché non glielo
chiedi prima?-
IZZY –Te l’ho detto circa dieci volte che deve essere una
sorpresa!-
SORA –Ma non ti sembra una cosa un po’ azzardata…non hai
detto che dobbiamo affrontare un nemico potente a Digiworld?-
IZZY –Perché non la pianti di fare domande e mi dai retta?!-
SORA –Perché sei uno sconclusionato!-
IZZY –Cristo…io e te dobbiamo essere stati sposati per 50
anni in un altro universo!-
SORA –Per carità…-
IZZY –Comunque…accetti o no?-
SORA –Certo che accetto…e per te? Chi farà il testimone?-
IZZY -…ehm…-
SORA –No Izumi…non ti azzardare a cacciarmi in questo
guaio!-
IZZY –Andiamo e a chi lo chiedo?-
SORA (ironica)–Mah non saprei!-
IZZY –Ma è quello più adatto e poi scusa devo decidere io!-
SORA –Ascoltami bene…io e Tai ci abbiamo messo anni a fare
in modo di non rimanere imbarazzati in un qualsiasi tipo di situazione del
genere e visto che lui già si occupa di me e Yamato non voglio aggiungere
altro! Non voglio tornare a litigare con lui-
IZZY –Non puoi a 23 anni tirare fuori cavolate del genere!
Andiamo fallo per me e Mimi…-
SORA –Ma avete così fretta di sposarvi?-
IZZY –Meglio prima che mai…-
SORA –Cos’è un nuovo proverbio?Comunque…non posso mica dirti
di no-
IZZY –Sapevo che potevo contare su di te (le da un bacio
sulla guancia) Grazie Sora!-
SORA –Sta lontano o cambio idea…-
IZZY –Tranquilla me ne vado…devo preparare l’evento-
Kari aveva lasciato Soichiro in un punto molto lontano da
casa sua, e così, tra un pensiero e l’altro si era ritrovata nei pressi della
facoltà di Takeru. Aveva così deciso di aspettare che uscisse, aveva tanta
voglia di parlare con lui. Gli eventi l’avevano sconvolta…lei lo amava, voleva
stare con lui….ma non sapeva perché le parole di Soichiro la colpivano sempre
al cuore, le facevano nascere insicurezze.
Tk si accorse dopo un po’ di lei. Di certo non se
l’aspettava…Le andò incontro con uno sguardo leggermente preoccupato;Lei,
appena fu vicino al suo amore lo abbracciò.
KARI –Mi mancavi troppo!-
TK –Si…poi quale altra scusa mi propini?-
Kari lo guardò sorridendo.
KARI –Lo sai che ti amo vero?-
TK (baciandola)-Guai a te se non mi dici che è
successo…c’entra Soichiro?-
KARI –Ehm…ma no….-
TK –Guarda che non lo vado a prendere a pugni voglio solo
sapere!-
KARI –Beh…in realtà lui non mi ha fatto proprio niente è
solo che…-
TK –Ecco, quel “solo che” mi preoccupa…-
KARI -…-
TK –Vieni…c’è un parco qui di fronte, ci sediamo tranquilli
e mi racconti tutto-
Kari annuì e lui le accarezzò dolcemente la testa. Dopo
essersi messi comodi su una panchina passarono alcuni minuti di silenzio.
TK -…non so te ma io ho da fare più tardi-
Kari rise e si avvinghiò a lui.
KARI –Sto bene con te-
TK -…anch’io…-
KARI –E come ti ho detto prima ti amo. E credo di volerti
amare per sempre-
TK –Non pensare che non mi faccia piacere tutto ciò che hai
detto ma …cosa c’entra con ciò che ti ha fatto Soichiro?-
KARI –Beh…le prime due affermazioni erano premesse e la
terza…una parte del problema-
TK –Ahia…-
KARI –Vedi, Soichiro dice che ho troncato i rapporti con lui
perché avevo paura dei sentimenti che potevano uscirne fuori e…-
TK –E?-
KARI –Ha ragione…-
Tk assunse uno sguardo molto triste. Forse non ce ne era
motivo ma…sicuramente non poteva apprezzare ciò che aveva sentito.
KARI –No…tranquillo..non è…-
Lui le prese le mani e mise un dito sulla sua bocca.
TK (sorridendo)–Ehi…tranquilla…ho forse detto qualcosa?-
KARI –Non vorrei che…-
TK –Su…continua, sono qui per ascoltarti-
KARI –Come ti dicevo…ecco lui dice che nutro un rifiuto mentale
verso altri individui di sesso maschile solo perché il mio subconscio mi impone
di rimanere con te per tutta la vita, perché così ho programmato e ho paura di
liberarmi di questo pensiero…-
TK –E tu credi sia così?-
KARI –Non lo so…e me ne sono andata prima di scoprirlo-
TK –Sai…le insicurezze piombano sempre nella nostra vita. Di
solito quando si hanno tante insicurezze è bene pensare a ciò di cui si è
sicuri…-
KARI –Non ho mai dubitato un solo secondo della mia vita di
non provare quello che provo per te…-
TK –Lo so ma…come ha detto lui se non percorri altre strade
non potrai mai esserne certa-
KARI –Ma io non voglio farlo…-
TK –Allora il problema non si pone! Però se vuoi…insomma se
vuoi un po’ di tempo per riflettere….io ti appoggio. E saprò aspettare-
KARI –Tk…-
TK –Dopo tutto quello che è successo ho imparato tante
cose…quindi se vuoi io ti lascio andare-
Kari gli prese il viso tra le mani e lo guardò con gli occhi
lucidi.
KARI –Io non voglio andare da nessuna parte…-
Lo strinse forte e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio.
KARI –Lo sai qual è la verità? Io ho solo paura di non
poterti amare più…di lasciarmi scappare uno come te…il migliore ragazzo del
mondo. E ogni parola che dici me lo conferma…-
TK –Sto cercando di comprenderti…nulla di più. Sul serio se
pensi…-
KARI –Tu parli troppo amore!-
Lo baciò intensamente e si posizionò in braccio a lui. Poi
entrambi risero.
KARI –Dì la verità vuoi solo liberarti di me…-
TK –In effetti era l’occasione che aspettavo da tanto tempo!
Ma comunque…perché Soichiro si è risvegliato, insomma è un pezzo che non ci
prova con te-
KARI –Sai credo che la missione di cui ci devono parlare
lui, Tai e Izzy sia piuttosto pericolosa…diciamo che ormai voleva tentare il
tutto per tutto-
TK –Ancora pericoli? MA non è bastato già?-
KARI –Che vuoi farci siamo bravi a sconfiggere i cattivi,
soprattutto io e te…-
TK –Si ma io sono meglio modestamente…viva la speranza-
KARI –Credimi non ti offendere ma la speranza senza la luce
non potrebbe esistere…-
TK –Ehi…non togliermi l’unica cosa in cui sono bravo!-
KARI –Non essere così severo con te stesso sei anche più
bravo in altre cose…-
TK (con sguardo malizioso) –Tipo?-
KARI (con sguardo altrettanto mailizioso)-Quello che pensi…-
TK –Proprio quello?-
Kari annuì.
TK –Lo sai che è il miglior complimento che un uomo può
ricevere?-
KARI –Come se non conoscessi la superficialità maschile…-
TK –Beh…però…anche la mia compagna non scherza-
KARI –Modestamente…-
TK –Ma bravo come…bravo, bravino o bravo proprio bravo?-
Kari lo guardò malissimo.
KARI –Ma sei scemo? E poi a parte tutto…come farei a dirlo
con certezza ho fatto sesso solo con te!-
TK –Già…che ne dici cambiamo argomento?-
Kari rise, e non si pentì affatto di essere rimasta con lui.
Già un giorno si era concluso. Izzy era andato a prendere
Mimi all’ospedale insieme a Sora. Finalmente la ragazza non aveva più nulla di
cui temere, e di sicuro non si aspettava che il giorno dopo le sarebbe capitata
la cosa più bella della sua vita.
Izzy bussò alla porta della stanza dove Mimi si stava
preparando per uscire.
IZZY –E’ permesso?-
MIMI –Ragazzi! Entrate-
SORA –Allora…sei pronta per riaffrontare il mondo?-
MIMI –Guarda non vedevo l’ora…chi ha più voglia di mangiare
brodino e pere cotte? E poi ho tanta voglia di fare shopping!-
IZZY –Devo dire che ti sei ripresa perfettamente…-
MIMI (saltandogli addosso) –Amore! Mi sei mancato tanto!-
IZZY –Ma se sono venuto ieri-
MIMI –Tu sei lento a capire eh?-
IZZY –EH?-
SORA –Mimi…magari è meglio che glielo spieghi quando io non
ci sono eh?-
MIMI –In effetti…-
IZZY –Sei troppo gioiosa per i miei gusti…non è che ti hanno
dato qualche medicina?-
MIMI –No-
SORA –Sul serio…stai bene?-
Mimi fece spallucce e sorrise un po’ amaramente.
MIMI –La vita continua…è stato un bel periodo per tutti noi
ultimamente e non voglio essere la causa di un’altra catastrofe…-
IZZY –Mimi…se hai bisogno di sfogarti…-
MIMI –Oh ma siete proprio pesanti! Ero tanto impaziente di
uscire di qua voi ancora mi rompete le scatole. Forza andiamo su! Non dicevi
che stasera dobbiamo riunirci con gli altri per una cosa importante! Allora
andiamo a mangiare subito, compriamo qualche vestito divertiamoci! In fondo
potremmo anche morire tutti nella prossima battaglia! Forza! Come on!-
Gli altri due la guardarono disperati.
SORA –E’ decisamente pazza…-
C’erano tutti. O meglio, quasi tutti. Izzy aveva contattato
Davis spiegandogli la situazione e lui aveva detto che sarebbe venuto
direttamente su Zephir al momento opportuno. Aveva molte cose da fare, si era
appena messo in affari aprendo un ristorante giapponese in una cittadina del
Colorado.
Erano in cerchio seduti nella stanza dall’aspetto molto
ludico di Tai nell’appartamento che divideva con Ken.
CODY –Wow Tai…è una figata il canestro!-
TAI –Metti giù quella palla! E tu Tk smettila di giocare con
quel flipper!-
TK –Andiamo sto quasi vincendo!-
TAI –Kari levalo da lì immediatamente o lo picchio talmente
tanto da farlo rimanere senza una cosa che per te può essere molto importante!-
KARI -…il solito volgare….-
TK –Mi dai un calcio nelle palle in pratica?-
TAI (con sguardo infuocato)-Molto di più se non ti siedi!-
TK –Ok…-
SOICHIRO –Allora vogliamo stare buoni?-
SORA –Muoviti a parlare o ricominciano a fare gli idioti…-
SOICHIRO –Bene…la storia è veramente lunga ragazzi.
Veramente tanto. Quindi vi pregherei di stare attenti-
Le parole dalla bocca di Soichiro, Izzy e Tai uscirono come
un fiume in piena. Gli occhi degli ascoltatori si facevano semrpe più
preoccupati mentre il racconto proseguiva e riservava sempre sorprese. I tre
conclusero senza interruzioni il loro racconto, senza menzionare minimamente la
possibilità di poter far tornare in vita Matt. Gli sguardi degli altri 10
ragazzi esprimevano le stesse cose: perplessità, sorpresa, ma soprattutto,
paura. Paura di non farcela.
TAI –CI sono domande?-
Il silenzio piombava nella stanza in cui poco prima si stava
scherzando e ridendo spensieratamente.
IZZY –Allora dopodomani andremo su Zephir con Dave e Fern
e…verremo a conoscenza di chi affronterà la missione…-
KEN –Ma possiamo fidarci di quelle persone?-
IZZY –Forse quando li incontrerai capirai anche tu che devi
fidarti…anche se neanch’io so perché-
SOICHIRO –E poi non abbiamo scelta…-
TK –Io non capisco! Perché? Abbiamo affrontato sempre tutti
i pericoli insieme perché stavolta solo uno di noi dovrà prendersi la
responsabilità di tutto!-
SOICHIRO –E’ l’unico modo Tk…non è una nostra scelta…-
TK –E’ un modo che fa schifo però! Lo sapete cosa vuol dire
affidare tutto nelle mani di una sola persona? E se il prescelto non
volesse…non volesse rischiare di perdere qualcosa che ama?-
Izzy si sentì chiamato in causa, ma non ce la faceva a
controbattere.
SOICHIRO –Per caso hai paura di essere scelto?-
TK –Se lo fossi non esiterei ad andare!-
SOICHIRO –Allora non hai niente da perdere!-
TK –Ho qualcosa che vale molto più della mia stupida vita da
perdere ma non potrei tirarmi indietro!-
SOICHIRO –Certo…l’orgoglio prima di tutto…-
TK –Non è affatto una questione d’orgoglio! Se quello che avete
detto è vero allora se non fermiamo quel tizio fra 20 anni saremo tutti
all’altro mondo!-
SOICHIRO –Allora che problema ti poni? Anche chi verrà
scelto farà un ragionamento come il tuo-
TK –MA è pur sempre un obbligo…-
IZZY –Ragazzi smettetela…voglio dirvi una cosa. Io di
principio spero davvero di non essere scelto…dovrei vergognarmi di questo
pensiero ma non posso fingere. Eppure capisco che…se davvero dovessi andare io,
non riuscirei a dire di no nonostante abbia promesso alla mia ragazza di non
lasciarla…non dobbiamo stare qui a mangiarci a vicenda…tanto sappiamo cosa
accadrà-
Tutti rimasero a bocca aperta. In fondo Izzy aveva
ragione….nessuno di loro, dopo tutto quello che avevano passato, si sarebbe
tirato indietro. Tutto era ingiusto, ma necessario.
Tai era in balcone a guardare le stelle. I suoi amici se ne
erano andati con uno sguardo pieno di paura e angoscia. Molto diverso dalla
spensieratezza che poteva leggere prima. Ma d’altronde, quella era la realtà e
forse non gli dispiaceva una volta per tutte chiudere con quella storia e
sperare davvero di avere una nuova vita.
Sentì dei passi alle sue spalle.
SORA –Sai…non credevo che un giorno mi sarei ritrovata di
fronte questa scena…-
Tai sorrise.
SORA –Tai che con uno sguardo intellettuale osserva le
stelle…contemplando il presente. Non sei più quello che conoscevo…-
TAI –MA non eri andata a casa anche tu?-
SORA –No…ci sono anche Soichiro, Kari e Tk-
TAI –Comunque…per te non è un mio diritto pensare a volte?
Non posso essere capace di essere una persona profonda?-
SORA –E’ che non te ne sei mai preoccupato…è il lato di te
che mi è sempre piaciuto. Ma pare che prima o poi tutti perdiamo la nostra
spensieratezza-
TAI –O forse siamo costretti….-
SORA –Già, forse…-
TAI –Come sta la mia sorellina?-
SORA –Tranquillo, non le hai rovinato un idillio, è abituata
ormai. A 8 anni era la migliore fra noi, insieme al suo angelo custode…-
TAI –Però forse credevano finalmente di potersi godere un
periodo di pace…-
SORA –Tai noi non possiamo farci niente e anzi, ringrazio
chiunque non abbia permesso che tu partissi da solo e senza dirci niente…-
TAI –Almeno vi avrei risparmiato tutto questo-
SORA –No invece…sarebbe stato molto peggio-
TAI –Domani mattina allora, dovremo prenderci un impegno importante-
SORA –Anche se non è un bel momento per un matrimonio-
TAI –Beh, sai com’è fatto Izzy…-
SORA –Se lo meritano infondo, sono così belli insieme-
TAI –E’ vero…-
SORA –Tai…vorrei chiederti una cosa-
TAI –Dimmi-
Sora lo guardò intensamente poi parlò in fretta.
SORA –Ti dovrai prendere cura di Yamato se sarò scelta io e
non ce la farò-
TAI –Ma Sora…che stai dicendo?-
SORA –Può essere scelto chiunque di noi no?-
TAI –Si ma…-
SORA –Tai, nonostante tu lo creda impossibile sei quanto di
più vicino alla parola padre per lui, e anche secondo me è così-
Tai pensò alla possibilità che Matt potesse tornare.
Sorrise, e guardò di nuovo il cielo.
TAI –Chiunque di noi sarà scelto, ce la farà…e Yamato non
avrà bisogno di me-
TK –Questa è davvero una brutta situazione ragazzi…-
SOICHIRO –Non si può dire il contrario…-
KARI –E’ inutile pangersi addosso prima che le cose siano
successe, dopotutto non possiamo farci nulla e poi…ci siamo abituati-
I due ragazzi notarono lo sguardo triste di Hikari.
SOICHIRO –Tu in realtà stai peggio di noi-
KARI –Forse…-
TK –Ehi Soichiro, scusa per prima-
SOICHIRO –Non ti scusare, in fondo continuo a pensare che tu
sia un po’ troppo idealista per imiei
gusti, ma d’altronde ognuno cresce in base alle esperienze che vive-
TK –Forse non sono un fuggitivo e non ho perso mio padre per
colpa di un mondo digitale ma ti assicuro che la mia vita non è stata tutta
rose e fiori…-
SOICHIRO –Andiamo Tk…tu hai tutto quello che vorrei io-
Kari si sentì chiamata in causa e intervenne.
KARI –Non vi sembra di fare un po’ i bambini?-
TK –No…credo sia una cosa molto seria-
SOICHIRO –Giusto, parliamone a testa alta. Diciamocelo in
faccia-
TK –Sentiamo cos’hai da dire…-
KARI –Alt! Fermi un attimo! Io non ho voce in capitolo in
tutto questo? Credete che il vincitore della vostra baruffa potrà aver il
premio…vi ricordo che quello che conta è ciò che penso io…ma sembra che a due
maschi assettati di botte non importi-
La ragazza si alzò e se ne andò fuori.
SOICHIRO –Kari dove vai?-
KARI –A casa…o in un qualsiasi posto dove non ci siano
persone che litigano, soprattutto per me-
LA ragazza sbattè la porta e se ne andò lasciando i due
sopresi.
SOICHIRO –Immagino tocchi a te di diritto andare…-
TK –Nessuno di noi ha nessun diritto…-
SOICHIRO –Beh, sei tu il suo ragazzo-
TK –Sono solo formalità…se vuoi andare tu fa pure-
SOICHIRO –Perché tu non vorresti seguirla?-
TK –E perché? Tanto ha ragione lei-
Soichiro rimase un attimo perplesso ma poi si decise.
SOICHIRO –Allora se non ti dispiace vado io…-
Cody era pasato sotto casa di Yoko. Lei sapeva di Digiworld,
ma forse non si sarebbe aspettata un pericolo imminente. Da come gliela aveva
raccontata lui, quel mondo digitale sembrava ormai storia vecchia…ma d’altronde
era così che pensava.
Yoko lo vide quasi subito dalla finestra e scese.
YOKO –Qual buon vento…-
CODY –Ciao-
YOKO –Che c’è?-
CODY –Non potrei venire a farti una visita solo perché ne ho
voglia?-
YOKO –Non so…dimmelo tu-
CODY (baciandola) –Tu prima dammi un bacio-
YOKO –Eddai non tenermi sulle spine!-
Lo sguardo di Cody si rabbuiò improvvisamente.
CODY -…non è una bella cosa-
YOKO –Io ti ascolto comunque…-
CODY –Ti ricordi quando ti ho parlato di Digiworld?-
YOKO –Certo…-
CODY –Io devo…devo partire di nuovo-
YOKO –Cosa?!-
CODY –C’è un nuovo nemico da sconfiggere…se vuoi più tardi
ti spiego i dettagli comunque…è un po’ diverso stavolta. Solo uno di noi
combatterà-
YOKO –E quel qualcuno…sei tu?-
CODY –Non è detto…verrà scelto tra noi 12-
Yoko sospirò di sollievo.
YOKO –Ma da cosa dipende…la scelta?-
CODY –Dalla potenza del nostro digimedaglione. E la potenza
di esso dipende molto dalla vita che facciamo. Se siamo felici, tristi, ma
soprattutto se rispecchiamo il nostro aspetto migliore-
YOKO -…e tu? Che dote hai?-
CODY –Io ne ho addirittura due…affidabilità e saggezza-
YOKO –Dovresti essere bravo in tutt’e due, mi sembra
alquanto difficile…-
CODY –Beh, una volta lo ero…-
YOKO –Anche se tu venissi scelto, farai di tutto per tornare
da me vero?-
CODY –Sono sempre tornato no? E tornerò sempre…-
SOICHIRO –KARI! KARI ASPETTA!-
Kari si girò e vide Soichiro alle sue spalle. Proprio quello
che si aspettava di vedere.
SOICHIRO –Kari…ti prego ascoltami…-
KARI –Sono qui, calmati…-
SOICHIRO –Ecco io…non volevo scusa. Hai ragione tu, siamo
due scemi…-
KARI –E bambini…-
SOICHIRO –Io voglio solo stare con te…-
Kari sapeva che prima o poiavrebbe sentito quelle parole dalla sua bocca.
SOICHIRO –Voglio una risposta…e tu non hai mai scelto
veramente-
KARI -…-
SOICHIRO –Capisco che tu non voglia essere trattata come un
oggetto ma…devi prendere una decisione-
KARI –Sinceramente, non era di quello che mi preoccupavo…-
SOICHIRO –Cos…??-
KARI –Vuoi una risposta, te la darò. Io ti voglio molto bene
Soichiro, ma non quanto ne voglio a Tk e tu questo lo sai. Mi hai chiesto con
chi voglio stare giusto? Con chi mi troverei meglio…è vero tu mi capisci bene,
e ti preoccupi dei miei sentimenti, non sei masochista verso te stesso e se
stessi con te non sarei ossessionata dalla storia “Kari e Tk insieme per forza
e per destino”. MA se c’è una cosa che ho capito è che sono tutte stronzate…io
e Tk non stiamo insieme per destino né per altro, e forse una volta mi
avrebbero colpito le tue parole perché davvero lui non si preoccupava di me. O
almeno io credevo che non lo facesse, ma in realtà forse lo faceva troppo. Poi
quando gliel’ho fatto notare si è messo a piangere come un bambino…Lui mi
capisce più di chiunque altro, e questo l’ho capito troppo tardi, forse avremmo
evitato un mare di problemi se lo avessi capito prima. Sai cos’ha mi ha
risposto quando gli ho raccontato ciò che mi hai detto stamattina?
Niente…assolutamente niente. Solo mi ha riferito che se volevo prendermi una
pausa non mi avrebbe più ostacolato. Nessun contrasto, nessun discorso di
gelosia. Lui ha capito che mi sono stancata di tutto questo…-
SOICHIRO –E’ inutile, Takeru è sempre Takeru…io non sarò mai
come lui….-
KARI –Se lo fossi stato non mi sarei mai interessata a te…se
avessi deciso di amarti, non sarebbe stato perché eri un sostituto di Tk…ma
perché eri te stesso. Io ti stimo tantissimo come persona, e capirò se non
vorrai più vedermi-
SOICHIRO –SI che voglio vederti…-
Kari sorrise.
SOICHIRO –Kari…grazie per avermi risposto-
KARI –Stammi bene…-
SOICHIRO –Contaci amica mia…-
JOE –Tai…-
TAI –Joe, ci sei ancora ma dove ti eri nascosto?-
JOE –Tk, Kari e Soichiro avevano bisogno di parlare, e me ne
sono andato in cucina-
TAI –Sora mi aveva detto che non c’era nessun altro…-
JOE –Evidentemente non mi ha notato. Adesso lei dov’è?-
TAI –Chi? Sora? Sarà già a casa ormai…-
JOE –Non l’hai detto…-
TAI –Cosa?-
JOE –Non hai rivelato la verità sulla morte di Matt…hai
detto solo che è stato un nemico ma, non che sei stato tu-
TAI –Non sono stato io…-
JOE –Strano, di solito dai la risposta contraria…-
TAI –E’ che mi stai dando sui nervi come credi che avrei
potuto dire una cosa del genere? Ci vuole tatto e questo non è il momento
appropriato!-
JOE –Io però non lascerei partire il prescelto senza che
sappia tutta la verità…magari non è necessario che gli altri lo sappiano…ma lui
si…o lei-
TAI –Io non ho deciso di non dirlo per me stesso…-
JOE –Lo so…nessuno darebbe la colpa a te, ma Sora e Tk ne
soffrirebbero. Sarebbe un’altra ulteriore conferma al fatto che la morte di
Matt è stato un vero e proprio atto di crudeltà. Ed è più difficile accettarlo.
Quando è il destino a giocarti brutti scherzi, allora entri in una sottospecie
di fase di rassegnazione-
TAI –Già…hai colto nel segno-
JOE –Tranquillo Tai, potrei tenere il segreto a vita-
TAI –Lo so Joe…è che rimane comunque un peso per me-
JOE –Vedrai Tai, quando finirà tutto questo le cose si
sistemeranno…-
TAI –E’ proprio quello che spero-
Kari camminava verso casa ormai libera da pensieri e da
ossessioni. Anzi no, e se ne rese conto appena intravide un ragazzo biondo
sostare sulle scale davanti alla sua porta di casa.
KARI –Salve…-
TK –Salve, sa mica se da queste parti abita una certa Hikari
Yagami?-
KARI –Vieni dentro ignorante…lo sai che con questo freddo ci
si prende la febbre a star fermi a lungo?-
TK(entrando in casa) –Me l’aveva detto una volta mia madre…-
KARI –Ah…casa dolce casa!-
TK –In effetti il calore è una bella sensazione…-
KARI –Allora…ho parlato di nuovo con Soichiro e….-
TK(interrompendola) –Alt! Ferma! Stop! Capolinea…te l’ho
chiesto per caso?-
KARI –Perché non vuoi saperlo?-
TK –Magari si magari no, fatto sta che non te l’ho chiesto…-
KARI –E perché non mi sei venuto dietro prima?-
TK –E per cosa? Per fare il buffone? Avevi ragione punto…e
poi so che vorresti che io e lui diventassimo buoni amici, non ho voluto
infierire ancora. Non è per quello che eri arrabbiata? Considerando il tuo
esagerato e a volte allucinante altruismo dovrebbe essere così…-
Kari si avvicinò e lo baciò.
KARI(accarezzandolo) –Esatto…proprio così…-
TK –E che c’è da essere così affettuosi? E’ una vita che
indovino i tuoi comportamenti!-
KARI –Tranquillo, non puoi capire….-
TK –Non puoi sempre chiudere i discorsi così!-
KARI(continuando a baciarlo) –Ah no?-
TK –Eddai…parliamo un po’?-
KARI –Cos’è hai la febbre?-
TK –No tranquilla…è che gli ormoni possono anche aspettare
voglio parlare un po’ con te-
KARI –Sono qui…di cosa parliamo?-
TK –Boh, del più e del meno…tipo chissà come andrà il
matrimonio di Mimi e Izzy?-
KARI –Si vogliono bene…saranno felici insieme-
TK –Già…ehm senti…-
KARI –LA vuoi smettere di girare intorno alle cose, c’è
qualcosa che devi dirmi vero?-
TK –Era così evidente?-
KARI –Tu sei stato per me amico, confidente, fidanzato, fidanzato
serio etc…credi ancora che non ti conosca così bene?-
TK –Ehm…in effetti una cosa da dire ci sarebbe…tipo se
volevi..insomma se oltre a tutte quelle cose che hai detto adesso potevo essere
anche qualcos’altro per te….insomma non dico che dobbiamo unirci per forza con
un vincolo scritto ma mi piacerebbe che cominciassimo una vita indipendente io
e te…insomma vorrei che vivessimo insieme. I miei hanno detto che continueranno
a darmi dei soldi fino a che andrò all’università e comunque possiamo trovare
qualche lavoro part-time…alla fine penso che in un qualche modo ce la
caveremo….che ne pensi?-
Kari lo guardò di sottecchi, poi sorrise. Tk sorrise a sua
volta.
KARI –E la casa chi ce la compra?-
TK –La affittiamo…o viviamo in una tenda che importa? L’importante
è che ci sia tu con me…-
Kari lo abbracciò forte.
KARI –Non so da quanto tempo aspettavo che me lo chiedessi…-
TK –Tranquilla, dopo questa brutta storia di Digiworld,
metteremo le cose a posto, e vedrai che andrà tutto bene…-
Era mattina presto, circa le sei del mattino. Izzy guardò
l’orologio e unendo come poteva la velocità all’ attenzione a non svegliare
Mimi si vestì e uscì in fretta di casa. Tai lo aspettava in macchina con una
faccia tutt’altro che sveglia.
TAI –Izzy…te lo dico già da adesso, io di svegliarmi a
quest’ora non ne voglio più sentir parlare quindi vedi di farlo funzionare ‘sto
matrimonio perché nel caso ce ne fosse un secondo non contare su di me!-
IZZY –Sora quando arriva?-
TAI –Ma mi hai ascoltato? Comunque tra un’oretta sarà qui,
intanto noi dove andiamo?-
IZZY –Prima tappa, ristorante. Dobbiamo decidere il menu…e
chi meglio di te Tai?-
TAI –Devo andarci da solo?-
IZZY –Già, intanto io devo aiutare a sistemare le cose in
comune, sai non avevo soldi per pagare decoratori vari quindi ho comprato un
po’ di fiori e provvederò direttamente a sistemarli…-
TAI –Altro?-
IZZY –Oh si…io vado senza macchina così poi vado a ritirare
la limousine che mi presta mio zio e vengo al municipio con quella. Tu intanto
devi ritirare le fedi in gioielleria e il vestito per me, ci vediamo davanti al
municipio alle 10. La cerimonia inizia alle 10.30-
TAI –MA li altri sanno già tutto?-
IZZY –Ehm…quanti soldi hai nel cellulare?-
TAI –Ho capito devo pensarci io…-
IZZY –Andiamo, devo anche pagarmi i biglietti per la
metropolitana, dopotutto ti basta chiamare Kari poi ci penserà lei-
TAI –Tranquillo ci penso io…ci vediamo dopo allora-
Il telefono di casa Yagami stava squillando. Squillava.
Continuava a squillare. Il sig. Yagami fu l’unico a svegliarsi a quell’orario
indecente e rispondere.
PADRE -…mh…Pronto?-
< TAI > –Papà sono Tai-
PADRE –Tai…che c’è sono appena le sei del mattino-
< TAI > –Prendi un foglietto e scrivi-
PADRE –Prendo un foglietto…scrivo-
< TAI > –Scrivi “matrimonio ore 10.30 municipio.
Avvertire tutti gli altri subito” Sveglia Kari e daglielo-
PADRE –Sveglio Kari…non posso-
< TAI > –Che vuol dire non puoi?-
PADRE –E’ in camera sua…con Tk-
< TAI > –Ah…beh e allora? Bussa entra e svegliali-
PADRE –Non sarebbe carino…-
< TAI > –Sta tranquillo non si arrabbierà è
importante-
PADRE –Ok…ciao-
< TAI > -Mi raccomando…-
Il sig. Yagami andò a bussare alla camera di sua figlia.
Nessuna risposta. Continuò a bussare. Doveva continuare a bussare. Dentro
intanto i due amanti sembravano aver sentito qualcosa.
KARI –Mhhh….-
TK –Yawhnnn…ma cos’è ‘sto rumore?-
KARI –Boh…ho sonno-
TK –Amore c’è qualcuno che bussa alla porta mi sa…-
Kari balzò a sedere.
KARI –Cosa?-
TK –Si…senti-
KARI -…CHI E’?-
Da fuori arrivò una voce ovattata che rispondeva “sono
papà”.
KARI –E’ mio padre vai ad aprire tu…-
TK –Perché io?-
KARI –Sono nuda-
TK –E allora? Vestiti-
KARI –Ti prego…-
TK –Uff…-
Tk si infilò un paio di boxer e si apprestò ad andare ad
aprire.
KARI –Mettiti una maglietta almeno!-
TK -…non è ora che tu la smetta con queste forme di
imbarazzo? Credi che i tuoi non sappiano cosa facciamo qui dentro io e te? Poi
dici che sono io il problematico!-
KARI –Fa come ti dico!-
TK (infilandosi una T-shirt)-Rompi…-
Tk aprì la porta completamente mentre Kari si nascondeva più
che poteva sotto le coperte.
PADRE –Ciao Takeru-
TK –Ehm…salve-
PADRE –Scusate il disturbo ma ha chiamato urgentemente Tai,
voleva che dessi questo a Kari-
Tk afferrò il bigliettino e lo lesse.
TK –SI in effetti lo aspettavamo. Grazie sig.Yagami, lei
torni pure a riposare, noi dobbiamo sbrigarci-
PADRE –Ehi Tk…-
TK –D-Dica…-
PADRE –Cos’è dovete sposarvi in segreto? Perché lì c’è
scritto matrimonio-
TK –No no tranquillo! Sono Koushiro e Mimi che si sposano-
PADRE –Ah…bene io torno a letto-
TK –A presto…-
Tk richiuse la porta e Kari lo guardò ridendo.
TK –LO vedevo dagli occhi che voleva ammazzarmi!-
KARI –Ma va là…-
TK –Si invece…perché ho privato la sua bambina della
purezza-
KARI –Poi sono io quella che si fa problemi…-
TK –Beh, comunque dobbiamo sbrigarci, alle 10.30 c’è il
matrimonio e dobbiamo avvisare tutti gli altri-
KARI –Uff…quello scaricabarili di Tai!-
Sora stava tentando di svegliare Mimi in ogni maniera
possibile ma lei non ne voleva sapere. Decise di adottare un metodo drastico:
Le urlò letteralmente nell’orecchio. La dormiente fece un salto spettacolare e
cominciò a gridare dallo spavento.
SORA –MIMI CALMA SONO IO! MIMI!-
MIMI -….ma che fai tu qui? E come sei entrata?-
SORA –Izzy mi ha lasciato le chiavi, comunque tranquilla ora
ti spiego tutto-
MIMI –Chemi devi
spiegare, dov’è Izzy?-
SORA –Mimi…preparati a vivere quello che probabilmente sarà
il giorno più bello della tua vita…-
MIMI -??-
SORA –Comincio col farti vedere questo…-
Sora tirò fuori il vestito da sposa destinato a Mimi.
SORA –Me l’ha dato tua madre….ha detto che l’aveva indossato
anche lei il giorno del suo matrimonio e ha insistito affinché lo usassi anche
tu-
MIMI –Ma che…che sta succedendo?-
SORA –Oh niente di particolare…c’è qualcuno che fra qualche
ora vuole sposarti…-
MIMI –V….vu….Izzy vuo….-
SORA –Si ma se non ti muovi facciamo tardi!-
Mimi urlò di gioia e saltò addosso all’amica.
MIMI –Ecco perché era stato via spesso in questi giorni!
Ohhhh! Quanto lo amo!-
SORA –Avrai una vita per dimostrarglielo, ora pensa a farti
bella per lui-
MIMI –Promesso! Sarò la sposa più bella che si sia mai
vista!-
Tutto si era svolto perfettamente. Izzy era molto stravolto,
aveva fatto tante di quelle cose da non ricordasele neanche, ma il seguito si
preannunciava meraviglioso. Vide una macchina conosciuta sostare al municipio.
Era Tai.
TAI –Oddio….sono stravolto-
IZZY –Hai fatto tutto?-
TAI –Si tranquillo…ecco le fedi e…il vestito…-
IZZY –Urca…non pensavo potessi essere così efficiente-
TAI –Uomo di poca fede…-
IZZY –Cos’hai combinato al ristorante?-
TAI –Tranquillo ho fatto un menu da favola-
IZZY –Credo che invece una pecca ci sarà nella tua
performance…-
TAI –Pensa ad andare a vestirti, sono le 10.10…tra un po’ è ora-
IZZY –Sono nervoso…-
TAI –Credo sia normale…su vai-
IZZY –Corro…-
Tai lo guardò andare a prepararsi psicologicamente per
l’evento. Intanto un’altra macchina stava arrivando.
KARI –Tai!-
TAI –Uh…Tk e la sorellina…-
KARI –Dì un po’…non potevi chiamare tu un po’ di gente?-
TAI –Avevo da fare…per tua informazione è dalle 5.30 che
sono sveglio!-
KARI –Uff…tanto è tutto fiato sprecato, tu ti approfitti
sempre degli altri!-
TK –Ciao
Tai…-
TAI –Toh…frate Takeru-
TK –Frate?-
TAI –Ah scusa, ti hanno già fatto prete per aver sopportato
per così tanto tempo questa furia?-
KARI (vendicandosi fisicamente sul fratello)-Spiritoso…-
TK –Izzy dov’è?-
TAI –SI starà mangiando le mani dal nervosismo…-
KARI –Tai…ma tu vieni vestito in quel modo?-
In effetti Taichi non aveva avuto il tempo di cambiarsi e
non vestiva certo in maniera da considerarsi elegante.
TAI –Beh…mi sono scordato di portarmi un vestito, andiamo
chi se ne accorge?-
TK –Hai ragione che importa…-
KARI –Tanto ormai, la tua reputazione è saltata fratello…-
Gli invitati c’erano tutti, compresi i genitori di Mimi e
Koushiro. Quest’ultimo stava in piedi vicino al sindaco aspettando ovviamente
la sposa. Era ora ormai, tutti attendevano di vedere uniti per sempre i
protagonisti della storia. C’era silenzio, nessuno si muoveva, ma quella porta
non si apriva, non arrivava nessuno. Ma poi, solo il leggero cigolio del legno,
solo il rumore del tacco di una scarpa. Lo strascicare di un vestito troppo
lungo, forse concepito per esserlo…entrò, come una dea che attende di
raggiungere il trono, seguita dalla sua damigella, non certo inferiore in
bellezza. Camminavano entrambe davanti agli occhi stupiti, contenti, ansiosi di
una massa di gente che attendeva. L’una dietro l’altra…un uomo di mezz’età afferrò
il braccio della prima di loro, come se fosse un tesoro prezioso, un tesoro che
doveva lasciare in custodia a qualcun altro. Arrivò da lui, si guardarono
sorridendo, poi volsero lo sguardo verso chi aveva il potere di unirli per
sempre. Dietro, due testimoni di una felicità tanto attesa si scrutarono con la
stessa complicità, per poi assistere anche loro alla scena madre. Parole,
scambi di sguardi, scambi di anelli, scambi di parole in parte desiderate e in
parte dette per pura convenzione, bacio, applausi. Si era compiuto qualcosa.
Qualcosa di eterno.
IZZY –Dio mio Tai…lo sapevo che era una pessima idea farti
scegliere il menu…-
TAI –MA di che ti lamenti? E’ tutto squisito-
Tutti erano seduti al ristorante, nel tentativo di
apprezzare il bizzarro pranzo ordinato da Tai.
CODY –Hamburger, patatine fritte, crocchette di pollo…ma
siamo in un ristorante o in un McDonald?-
TAI –In effetti hanno fatto un po’ di storie per portarci
queste cose, ma è bastato tirare un po’ sul prezzo…-
IZZY –TAI! Che intendi con TIRARE SUL PREZZO?-
TAI –T-t-tranquillo Izzy…è una cifra insignificante…e poi
pensavo ti avrebbe fatto piacere…guarda però il vino è produzione della casa…-
IZZY –Grrr…-
MIMI –Tranquillo…non è un problema-
IZZY –Mi dispiace amore…non doveva andare così-
MIMI –Tranquillo…sono già la donna più felice della terra,
non serve un buon pranzo…ma ti rendi conto, io e te marito e moglie…-
IZZY (sorridendo) –Già…-
TK –Ok statemi a sentire…propongo un brindisi agli sposi!-
SOICHIRO –E come no!-
SORA –A Mimi e Koushiro…ad una vita felice insieme…e piena
di bambini!-
TUTTI –Cin-Cin!-
Applausi e urla riecheggiarono nella sala mentre i due
novelli sposi si scambiavano effusioni.
Dopo il dolce e una litigata furiosa per il conto da pagare
i nostri si stavano dirigendo verso l’ormai fin troppo familiare parco di
Odaiba, dove avevano deciso di trascorrere il pomeriggio. Alcune coppiette si
dileguarono per fare passeggiate romantiche e patetiche mentre gli altri
rimasero seduti in cerchio attorno a un fuoco, a parlare del più e del meno.
JOE –Ecco, ora che non ci sono posso dirlo…quei due mi hanno
fregato alla fine-
CODY –Più che altro, Izzy ti ha fregato!-
YOKO –Andiamo si vogliono bene, è giusto così-
JOE –Tranquilli, ormai è da un pezzo che ho lasciato perdere
Mimi…-
SOICHIRO –Gli serviva questo momento di felicità dopo quello
che ha passato Mimi col bambino-
AYUMI –Già…deve essere stato molto difficile…-
YOKO –Su...non mi pare il caso di parlare di cose
tristi…anche se è vero che domani non sarà un giorno facile-
JOE(guardando Cody) –Gliel’hai detto?-
CODY –Era giusto che lo facessi, e poi mi fido di lei-
SOICHIRO –Beh, meglio così…-
AYUMI –A me dispiace davvero di non potervi aiutare…ma
purtroppo non sono una digiprescelta e né ho spiccate doti informatiche-
SOICHIRO –Tranquilla…anch’io mi sento in colpa perché so che
non posso essere scelto, ma so che anche il mio ruolo sarà importante perciò mi
impegnerò al massimo-
JOE –Soichiro tu credi che Izzy e Mimi possano essere
favoriti? Insomma…sai che la lucentezza dei medaglioni dipende anche dalle
condizioni psicologhe e loro stanno attraversando un bel momento-
SOICHIRO –Non lo so Joe…non ne ho idea. Non ci resta che
aspettare-
CODY –Speriamo bene…-
YOLIE –Mi piace nascondermi sotto i salici piangenti…-
KEN –A me mette tristezza…-
YOLIE –E ti pareva…-
KEN(baciandola) –Stupida…-
YOLIE –Sono felice per Mimi-
KEN –Se lo meritava…-
YOLIE –Ken…cosa facciamo adesso io e te?-
KEN –In che senso?-
YOLIE –Facciamo sul serio, portiamo avanti la relazione come
due ragazzini o cosa?-
KEN –Ehm…-
YOLIE –Ora non hai più la scusa della caserma…fai il vigile
urbano a pieno titolo-
KEN –A chi è che hai dato del vigile urbano?-
YOLIE –Non cambiare argomento!-
KEN –Beh…io avrei un’idea…-
YOLIE –Sentiamo-
KEN –Facciamo così…tu abiti da sola no? Beh, io smollo Tai
(che sarà ben felice) e vengo ad abitare da te…nel frattempo tu badi al tuo
negozio e io continuo a fare il ”vigile urbano” e poi quando ci sentiremo
pronti, fra un po’ di tempo se le cose andranno bene…ci sposeremo anche noi e
faremo 3 figli, due maschi e una femmina!-
YOLIE –Perché 3?-
KEN –Numero perfetto…-
YOLIE –e perché due maschi e una sola femmina?-
KEN –Perché quando avrò cinquant’anni vorrei avere gente che
gioca con me a calcio…e poi prenderanno il mio talento…-
YOLIE –Si, che proprio tuo non era…-
KEN –Comunque, a parte alcune modifiche di cui possiamo
discutere…cosa ne pensi del mio piano?-
Izzy e Mimi camminavano mano nella mano imbarazzati come due
bambini, avevano ancora indosso i vestiti da cerimonia. Le altre persone che
popolavano il parco non facevano altro che complimentarsi e urlare auguri agli
sposi, pur non conoscendoli, mentre le bambine prima intente a giocare ocn le bambole
guardavano incantate il vestito di Mimi, sperando un giorno di indossarne uno
anche loro.
IZZY –LO so che sono stato precipitoso, ma volevo farlo e ho
pensato di cedere ai miei istinti, pur sapendo le conseguenze-
MIMI –Izzy…non mi importa perché o in base a cosa sia
successo tutto questo…io sono felice come non lo sono mai stata-
IZZY –Ma è colpa mia se hai pensato che io non ti amassi e
se hai perso il primo frutto del nostro amore…-
MIMI –Non importa….forse doveva succedere, e poi c’è tempo per
far fruttare di nuovo il nostro amore. Oltretutto i medici hanno detto che non
ho riscontrato nessun problema particolare e che posso avere figli
tranquillamente-
IZZY –Grazie…per avermi perdonato-
MIMI (baciandolo) –Dovrò abituarmi, in una vita chissà
quante ne combinerai-
IZZY(sorridendo) –Già…-
MIMI –Però voglio chiederti una cosa…domani…-
IZZY –So cosa vuoi chiedermi. Quando ho deciso di sposarti
ho pensato che c’era una possibilità su 11 di essere scelto…e ho preferito
affidarmi alle altre dieci. Se sarò scelto, anche se devo dirlo spero che non
succeda…ho deciso che non ci andrò-
Mimi all’inizio rimase un po’ sconvolta da
quell’affermazione.
IZZY –Non fraintendermi io voglio salvare Digiworld, ma
credo che qualcun altro possa farlo anche meglio di me…ho passato una vita
intera a preoccuparmi degli altri e di cosa pensavano finendo solo col soffrire
come un cane e ora mi sento quasi il diritto di fare l’egoista…io ho te e non
voglio perderti. Piuttosto l’apocalisse-
MIMI –E se scegliessero me? Chi ti dice che neanch’io voglia
accettare?-
IZZY –Se vorrai andare ne soffrirò moltissimo ma capirò e
pregherò per il tuo ritorno. Ma almeno non avrò la responsabilità di averti
lasciata sola…-
MIMI –Sai cosa penso? Che tu sia solo convinto di non essere
scelto…non rifiuteresti mai, tu non sei così Izzy-
IZZY –Io spero di non essere scelto…ma non è giusto neanche
questo…(prendendosi la testa fra le mani) Oddio non lo so…-
MIMI –Te la voglio dire io una cosa per una volta…non
perdere tempo a scervellarti sui “ma” e sui “se”…al momento saprai cosa fare…-
IZZY –Sei saggia, mogliettina mia…-
MIMI –Vedi, a volte faresti bene ad ascoltarmi…-
IZZY –Io ti ascolto!-
MIMI –Come no…-
IZZY –Sei tu che se egocentrica e vuoi sempre l’attenzione
su di te!-
MIMI –Egocentrica a chi razza di uomo dal cervello
impossibile!-
IZZY –Non vorrai già cominciare a litigare?-
MIMI –Voglio il divorzio!-
IZZY –Concesso!-
Minuti di silenzio.
IZZY –Io dico che sarà divertente essere sposati…-
MIMI –Oh da morire…pensa i nostri figli-
IZZY(abbracciandola) –Completamente sciroccati…come i
genitori del resto-
MIMI –E come potrebbe essere altrimenti?-
Continuarono a discorrere allegramente su un improbabile
futuro, cercando di accantonare le faccende tragiche e sperando che la loro
felicità fosse destinata a durare.
TK –Dì la verità, lo vorresti anche tu il vestito di Mimi
eh?-
KARI –Diciamo che vorrei un comune vestito da sposa, anzi
più che il vestito è il momento che interessa…-
TK –Cos’è vuoi bruciare le tappe?-
KARI –Sei tu che hai parlato di convivenza ieri sera…-
TK –Figurati…passeremo insieme 24 ore al giorno invece di 23
come di norma-
KARI –Che vuoi…ci troviamo bene assieme-
TK –E’ vero…sei preoccupata per domani?-
KARI –Non lo ero a 8 anni, non lo sono neanche adesso…-
TK –Io ti confesso che ho un brutto presentimento…-
KARI –Uffa, il solito tragico!-
TK –LA fai facile tu…-
KARI –Mi sono semplicemente rotta di preoccuparmi di
tutto…andiamo avanti, quel che sarà sarà!-
TK –Mi fai paura quando fai così-
KARI –Perché tu non sorridi qualche volta? Sono davvero
poche le volte in cui ti ho visto contento nel giro degli ultimi tre anni…-
TK –Sono un ragazzo complessato dovresti saperlo!-
KARI(prendendogli la mano) –Dai non scherzare…-
TK –Kari io sono troppo felice attualmente è questo il
problema-
KARI -??-
TK –Io non faccio altro che sperare che tutto questo
continui per il più a lungo possibile e ci credo sul serio! Ho paura che se mi
lascio andare o approfitto troppo di questa felicità mi si ritorcerà contro
come è già successo…-
KARI –Tk lo sai che non è stato per quello…-
TK –Certo che lo so…ma ormai il mio cervello si è convinto.
Cerco di stare attento, controllo i miei comportamenti, ho un grande desiderio
che tutto questo continui-
KARI –Io penso che sia solo una tua fissazione…-
TK –Può essere, ma fin ora ha funzionato…io spero e tutto va
come spero-
KARI –Tu sei solo un grandissimo scemo…-
TK –Molto probabile!-
Ad un tratto Kari si mise una mano sullo stomaco.
TK –Che c’è? Stai male?-
KARI –Credo di aver mangiato qualcosa che mi ha fatto
male…ho la nausea-
TK –Dai ti porto a casa…o forse è meglio che cerchiamo un
bagno-
Sora stava fissando il vialetto del parco da circa dieci
minuti buoni senza dire neanche una parola. Era immobile, e Tai vicino a lei
non sapeva come spezzare quella tensione.
SORA –So che stai pensando ad un modo per farmi sentire
meglio…-
TAI –Il problema è che non sono più simpatico come una
volta-
SORA –Io dico di si-
TAI –Ti dovrebbe già far ridere abbastanza il fatto di
essertene venuta con me in giro per il parco come se fossimo una coppietta
felice…e poi hai visto dove ci siamo seduti? Di fronte al lago con le
barchette, lo scenario più patetico del mondo-
SORA –Io e te non saremo mai una coppia…-
TAI –Lo so mi hai preso per scemo? Non ci ho mai
creduto…facevi solo delle gran lagne per liberarti di me, non volevi che ti
rompessi le scatole!-
SORA –Ah AH Ah, hai ragione!-
TAI –Ehi…hai riso!-
SORA –Vedi che non sei ancora del tutto esaurito?-
TAI –Tsk…-
SORA -…-
TAI –Anche tu un giorno avrai un momento come quello di Mimi
e Izzy, di sicuro non con me ma prima o poi vedrai che succederà…non essere
abbattuta solo perché credi di aver bruciato la tua occasione…non è detto che
sia l’unica-
SORA –E se lo fosse stata?-
TAI –In tal caso…sarò costretto a sposarti io!-
SORA –Mai…piuttosto sola-
TAI –Stai rifiutando una grande offerta sai?-
SORA –MA stai zitto…chi credi di fregare lo so che sei
innamorato dell’affascinante sorella di Soichiro…-
TAI(di scatto) –COSA???-
SORA –LA verità fa male…sei ancora un bambino Tai, ammetti
le cose!-
TAI –Non sono un bambino è che semplicemente non è vero!-
SORA –Tai sono stata l’oggetto dei tuoi desideri per molto
tempo lo so come guardi le ragazze che ti interessano sul serio…e soprattutto
so che tipi ti piacciono-
TAI –Ti ripeto che è un’amica!-
SORA –Uffa…ora ho capito in cosa vi assomigliate tu e
Kari…la stessa lentezza nelle dichiarazioni!-
TAI –Non vorrai paragonarmi alla storia apocalittica di quei
due microcefali?!-
SORA(sarcastica) –Nooo…-
TAI –Senti…è vero mi tiene testa ed è una ragazza in gamba
e…-
SORA –Tai tu dovresti smettere di fare il marito platonico
con me…-
TAI –In che senso?-
SORA –Io ormai me la cavo con le spese e Yamato è
cresciuto…sai cosa intendo-
TAI –Ma cosa c’entra questo con Ayumi?-
SORA –Presto lo capirai che lei ti interessa o magari lo sai
già ma non potrai mai prendere impegni o gettarti in una storia con lei se
dovrai badare a me…tu non hai nessun dovere devi capirlo-
TAI –Ma lei capirebbe e poi fra me e te non c’è
nulla…insomma…-
SORA –Tai…prima o poi anche tu dovrai avere una famiglia e
non puoi badare alla mia…è restrittivo per tutti e due…-
TAI –Ma…-
SORA –Fidati…fa come ti dico. E pensa a conquistare quella
ragazza, secondo me è proprio in gamba e…-
TAI –E?-
SORA –E sta arrivando qui…-
In lontananza Ayumi stava facendo segno con la mano. Si
avvicinò ai due.
AYUMI –Ciao ragazzi…volevo salutarvi e augurarvi buona
fortuna per domani, ora io devo proprio andare a casa!-
SORA –Bene…allora a presto. Anch’io devo andare subito,
magari fai un po’ compagnia a Tai eh? Ciao a tutti!-
Il ragazzo guardò malissimo l’amica ma non si ritrovò così
dispiaciuto di stare solo con Ayumi.
AYUMI –Ehi…-
TAI –Ciao…-
AYUMI –Mi hanno detto che hai lavorato duro per questo
matrimonio-
TAI –Mi sono solo svegliato presto-
AYUMI –Immagino che per te sia l’apoteosi delle fatiche-
TAI –Cominci già a sfottere? Parliamo solo da 30 secondi
aspetta un po’…non hai stile-
AYUMI –Chi è che non avrebbe stile? Ti ricordo che ci hai
fatto fare il ricevimento di un matrimonio con un menu che farebbe invidia a
Ronald McDonald…-
TAI –Umpf…-
AYUMI –Comunque…volevo solo augurarti buona fortuna…per la
missione intendo-
TAI (sorridendo)-Grazie…-
Lo sguardo della ragazza cambiò. Un espressione ricca di
sarcasmo lasciò il posto ad uno sguardo dolce e preoccupato. Ma in fondo, anche
l’ironia precedente era velata da un sentimento di affetto.
TAI –Che c’è?-
AYUMI –Ho paura che…insomma cerca di stare attento se sarai
tu a partire-
TAI –Non dirmi che ti preoccupi per me?-
AYUMI –Io non sto scherzando stavolta…-
Ayumi assunse un’aria molto più seria, quasi offesa. Taichi
lo notò e le prese la mano.
TAI –Volevo solo tentare di rassicurarti…-
AYUMI -…-
TAI –Comunque tranquilla…come potrei rischiare di non
litigare più con te?-
AYUMI –Già…-
TAI –Già…-
Si guardarono per un interminabile istante. Probabilmente
era sbagliato ma lo fecero. Le loro labbra si sfiorarono per poi cercarsi
avidamente. Ma qualcosa non andava.
AYUMI –No…-
TAI –Qual è il problema?-
AYUMI –Tai tu sei ancora legato a Sora io lo so-
TAI –Non è vero…abbiamo appena deciso di cavarcela ognuno
per conto proprio-
AYUMI –Sentimentalmente…intendo-
TAI –Non c’è niente fra noi da un pezzo!-
AYUMI –Io…non posso-
TAI –PERCHE’?-
AYUMI –Io…-
TAI -…-
AYUMI –Devo andare adesso…-
TAI –Aspetta…non puoi andare proprio adesso che ho capito
cosa significhi per me!-
AYUMI –E cosa significo?-
TAI –Beh…io…ancora non so di preciso-
AYUMI –Ciao Tai…buon viaggio-
Stavolta lui non tentò di fermarla. Non ne aveva più il
diritto. E forse, non avrebbe più avuto un’altra occasione.
Era lì. Aspettava. Continuava ad aspettare. Era ancora
presto ma era in preda ad un’ansia imprecisa. Pensò. Continuò a pensare. Forse
poteva esserci un mondo in cui lui e i suoi amati genitori avrebbero potuto
vivere serenamente. O forse no. Non sapeva neanche lui a chi sarebbe toccata la
missione, ma aveva uno strano presentimento. Fern arrivò vicino a lui.
FERN –Non è un po’ prestino?-
DAVE –Non ce la facevo più ad aspettare…-
FERN –Chissà come stanno Rumiko e Misato…-
DAVE -…-
FERN –Tranquillo non perderai anche lei-
DAVE –Lo spero…perché davvero, non potrei sopportarlo-
FERN –Oggi vedrai tuo padre da giovane…-
DAVE –Spero non si noti troppo la somiglianza, in quest’epoca
ha circa la mia età-
FERN –Guarda che anch’io sono a rischio…-
DAVE –Ora basta ciance…l’ora comincia ad avvicinarsi-
Tai era sotto casa di Soichiro. Lo stava aspettando, e non
aveva avuto il coraggio di salire. Lui arrivò.
SOICHIRO –Ehi Tai-
TAI –Ciao…-
Taichi guardò la finestra sopra di lui.
SOICHIRO –E’ sveglia…vuoi parlarle?-
TAI –No…probabilmente non è il caso-
SOICHIRO –Come vuoi…andiamo allora-
TAI –Tu che dici?-
SOICHIRO –Che dico riguardo a cosa?-
TAI -…niente-
SOICHIRO –Andiamo Tai puoi anche dirmelo! Tanto lo so che
riguarda Ayumi!-
TAI -…tu hai idea di cosa lei provi per me?-
SOICHIRO –Tu cosa provi per lei?-
TAI –Non lo so…io non ho mai amato veramente una ragazza
oltre a Sora e…questa cosa mi fa un po’ paura. Però ieri, ho provato
l’irrefrenabile istinto di fare quello che ho fatto-
SOICHIRO –Tai non sono il tuo psicologo e neanche quello di
mia sorella perciò…cerca di capirlo da solo!-
TAI –Inoltre poi c’è questa storia di Digiworld…-
SOICHIRO –Questa storia finirà e così anche le tue
preoccupazioni vedrai…ora siamo arrivati. Facciamo una cosa per volta-
Erano praticamente tutti lì. Nessuno aveva una faccia
contenta ma d’altronde, era comprensibile.
TAI –Ciao a tutti-
DAVE –Ehi…-
SOICHIRO –E il tuo amico dov’è?-
DAVE –E’ già su Zephir, sta aspettando Daisuke-
CODY –Daisuke?-
KEN –Viene anche lui?-
DAVE –Certo…gli abbiamo detto di trovare un computer e
seguire le nostre istruzioni usando un digivice, dovrebbe riuscire ad arrivare
su Zephir-
SOICHIRO –VI siete già presentati?-
DAVE –Più o meno…-
YOLIE –Ma non avete anche voi la vaga sensazione che somigli
a qualcuno?-
MIMI –Io piuttosto lo trovo molto molto carino…-
IZZY –Ehi…già mi tradisci?-
Dave a quelle parole ebbe un sussulto.
TAI –Che c’è?-
DAVE –No nulla…pensavo a una cosa-
KEN –Dobbiamo aspettare solo Kari, Tk e Joe-
JOE –Eccomi qui! Scusate il ritardo-
DAVE –Bene…-
TAI –Speriamo che quei due arrivino…-
TK –Allora?-
Tk stava fermo davanti alla porta del bagno chiusa. Kari
aveva avuto un altro malessere che non sembrava passare.
LA porta si aprì.
TK (prendendole il viso tra le mani)-Mio dio che faccia che
hai…-
KARI –Tranquillo…sto bene adesso-
TK –Credo non sia il caso che tu venga-
KARI –Non se ne parla…io sto bene e vengo. Discussione
finita-
TK –So che è inutile opporsi quindi…ti prego se stai male
sii abbastanza cosciente da dirlo ok?-
KARI (scocciata) –Siii…-
TK –Ora è meglio che andiamo, è tardissimo-
KARI –Senti…-
TK –Uhm?-
KARI –Non credo sia solo un semplice virus intestinale…-
TK –MA che dici certo che è un virus! Che vuoi che sia? Su
muoviti-
Kari rimase senza parole. Odiava quando non riusciva a dire
una cosa, ma probabilmente era meglio aspettare.
Videro delle facce dipinte da sospiri di sollievo quando
arrivarono al luogo dell’appuntamento.
TAI –Sempre in ritardo fino alla fine mi raccomando…-
TK (indicando Kari)–Stava male-
JOE –Davvero Kari? Cos’hai avuto?-
KARI –Tranquillo Joe è passato. Adesso andiamo dove dobbiamo
andare e basta-
DAVE –Hai avuto problemi…come dire hai avuto problemi di
stomaco, nausea o roba del genere?-
KARI –Ehi ma…-
DAVE -…-
KARI –Ci siamo già visti da qualche parte?-
KEN –Lui è uno dei ragazzi del futuro-
SOICHIRO –Già…non credo che tu l’abbia visto-
KARI –Come no! Il dottore carino e gentile con gli occhi di
Tk! Come potrei scordarmelo!-
Seguì un lungo momento di silenzio.
TAI –E’ VERO! MI RICORDO!-
TK –Ehm…spiegate anche a noi?-
JOE –Aspetta non sarà…-
KARI –Si ti ricordi? Ti avevo detto che avevo incontrato un
dottore molto giovane che si occupava di Tk! Quello che mi aveva aiutato
tanto…-
DAVE –Già…credevo non te lo saresti ricordato. Sono dovuto
intervenire per non permetterti di fare sciocchezze. Sono io quello che ha
salvato per un pelo Tk dopo l’incidente…e non era una cosa prevista. A dire il
vero neanche l’incidente lo era o comunque non in quel momento, ma non importa!
Ho ritenuto di dover intervenire per modificare la storia e basta!-
KARI –Non ti ho ancora ringraziato per tutto quello che hai
fatto…-
TK(scherzando) –Spero che tu non le abbia fatto nulla che mi
possa far arrabbiare-
DAVE –Tranquillo…non hai proprio nessun motivo di
preoccupartene. Comunque tu…stai male di stomaco?-
KARI –E come lo sai?-
DAVE –Boh…sembrava-
KARI –Si in effetti sto un po’ male…-
DAVE –Cazz…ehm….cioè…te la senti di venire vero?-
KARI –Certo! Ma lo sai che avete sul serio gli stessi occhi
tu e Takeru? Come diavolo è possibile?-
TK –Andiamo…non saranno proprio identici!-
DAVE –Già…ha ragione lui!-
KARI –Non mi sbaglio su queste cose io!-
TAI –Andiamo Kari basta ciance! Dave…procediamo?-
DAVE –SI parte…allora,tenetevi stretti a me!-
IZZY –Dove si va?-
DAVE –Nel mondo perfetto…a Zephir!-
DAVIS –Ok…un giorno mi spieghi cosa cavolo è questo posto-
FERN –Ogni cosa a suo tempo-
DAVIS –A proposito, non mi hai ancora detto chi sei-
FERN –Ripeto:Ogni cosa a suo tempo. Toh guarda, arrivano gli
altri-
DAVIS –Cosa? Dove?-
Un grande fascio di luce si materializzò davanti a loro.
Insieme ad esso comparvero tutti i digiprescelti.
DAVE –Eccoci qua-
DAVIS –Ehm…mi sa che mi sono perso qualcosa!-
I ragazzi ci misero qualche secondo per connettere al nome
DAVIS la faccia di quel ragazzo con i capelli a spazzola e un pizzetto
foltissimo.
DAVIS –Dio ragazzi…come siete cambiati-
Tutti partirono di slancio per salutarlo.
TUTTI –DAVIS!!-
DAVIS –In carne ed ossa!-
TAI –Compagno! Fatti abbracciare!-
DAVIS –Taichi! Sempre forma eh?-
KEN –Non saluti il tuo ex-migliore amico?-
DAVIS –E chi l’ha detto che sei ex?-
YOLIE –Daisuke…sei messo un po’ meglio dall’ultima volta che
ti ho visto!-
DAVIS –Oddio ti sei portato dietro anche la pazza amico? Ma
ci durate ancora voi due?-
KEN –Pare di si!-
SORA –Ehi ragazzino…perché non mi saluti?-
DAVIS –Sora! La mamma più bella del mondo! Dov’è il
piccolo?-
SORA –Starà con Masharu e Natsuko fino a che non finirà
questa storia!-
DAVIS –Storia che io ancora non so! Ehilà maniaca delle
compere! –
MIMI –Sta attento a come parli razza di cuoco ambulante!-
DAVIS –Ehi guarda che ho già aperto un piccolo locale non
giro più in camper!-
IZZY –Intraprendente come al solito…-
DAVIS –Izzy! Dì un po’ ma è vero che ti sei legato per
sempre a questa qua(indicando Mimi)-
MIMI –Ehi come ti permetti!-
DAVIS –Scusa…pensavo che a te interessassero solo i ricconi
con la ferrari!-
MIMI –Grrr…io lo ammazzo!-
JOE –Calma Mimi…-
CODY –Ciao
Davis!-
DAVIS –Joe vecchio mio!Piccoletto!Dite un po’ dove si sono
cacciati i miei problemi adolescenziali?-
JOE –I tuoi che?-
TK (ridendo)–Credo si riferisca a noi! O no?-
DAVIS –Perspicace come al solito vecchio Takeru! MI dispiace
se non vi ho salutato prima ma dopotutto ci siamo visti due anni fa!-
KARI –Ehi mascalzone! Una volta ero al centro dei tuoi
pensieri e ora mi tieni per ultima?-
DAVIS(prendendola in braccio) –KARI! Tu sarai sempre al
centro dei miei pensieri! Non lo sai il detto? Gli ultimi saranno i primi-
KARI –AAAHHH…su dai mettimi giù stupido!-
DAVIS
–Certo madame!-
CODY –Non andrai mica ancora dietro a Kari?!-
DAVIS –Io andrò dietro a Kari per tutta la vitami pare di avervelo detto una volta-
Tk lo guardò e insieme scoppiarono a ridere.
TK –AH aHA AH…e poi chi lo dice a Katie?-
TUTTI -???-
DAVIS –Andiamo stavo scherzando! VI pare?-
KARI –E’ felicemente fidanzato con una ragazza americana…Katie
appunto-
YOLIE –Incredibile Davis…ne hai fatta di strada-
MIMI –Già...sembra quasi una persona adulta-
IZZY –HA addirittura sviluppato l’abilità di prendere in
giro la gente-
CODY –MA se prima non sapeva neanche cosa volesse dire
ironia?-
JOE –Ed è persino sarcastico…-
DAVIS –Ehi tranquilli non sono un alieno! Ehi ma…voi due chi
siete?-
Il ragazzo aveva indicato Dave e Soichiro.
SOICHIRO –Io sono Soichiro Kanagawa, figlio di Akira
Kanagawa…e lui è uno dei ragazzi del futuro-
Due ragazze se ne stavano sedute nel buio di una stanza
quadrata. Non alzavano la testa, non aprivano gli occhi, ma trovarono il
coraggio di parlare.
DILY –Non doveva finire così…-
MAYA –Tranquilla, ci libereranno-
DILY –Forse a te può interessare, ma a me…insomma quasi
dovrei sperare che la missione fallisca-
MAYA
–Rumiko…-
DILY -…-
MAYA –Credo di aver trovato un modo, per farti esistere…-
DILY –Cosa?-
MAYA –Vedi con la macchina del tempo di Izumi si può
scegliere di fare due cose: cambiare gli eventi passati in modo che si
ripercuotano su quelli futuri dello stesso mondo, oppure no…
DILY –Cioè?-
MAYA –Nel senso…noi potremo cambiare il futuro di
quest’epoca facendo in modo che non si ripercuota sul nostro futuro. CI sarà il
nostro mondo, e un altro, quello perfetto che avremo creato…il futuro di
quest’epoca-
DILY –MA se abbiamo fatto tutto questo proprio per
sconfiggere Ainter? Come faremo a batterlo nel nostro futuro?-
MAYA –Ecco, questo è l’unico problema-
DILY –Come possiamo decidere cosa fare e quando?-
MAYA –Al momento noi siamo entità che viaggiano, al nostro
ritorno dovremo scegliere se far combaciare la nostra epoca con il futuro di
questa…-
DILY –Ma non rischiamo di incontrare degli altri noi
stessi?-
MAYA –In ogni caso Izzy ha detto che in quanto viaggiatori
prendiamo il posto dei noi stessi dell’epoca in cui arriviamo..-
DILY –Cosa facciamo allora?-
MAYA –Non lo so…-
Una guardia si avvicinò a loro. Precisamente una guardia
digimon.
GUARDIA –Ainter vuole vedervi…-
Dave aveva preso in disparte Fern per qualche minuto. Aveva
un tremendo sospetto.
FERN –Muoviti, così sospetteranno di noi!-
DAVE –E’ importante! Senti ti ricordi cosa ci ha detto tuo
padre riguardo alla presenza di più noi stessi in una stessa epoca?-
FERN –Si, ci disse che chi arriva in un epoca prende
automaticamente il posto del se stesso presente, se corrispondono-
DAVE –Se corrispondono?-
FERN –Si se hanno la stessa età, insomma se sono esseri
uguali di una stessa epoca-
DAVE -…-
FERN –Uhm?-
DAVE –MALEDIZIONE MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!-
FERN –MA che c’entro io?!-
DAVE –Credo che Kari sia incinta…-
FERN –AAAhhh…..avevi paura che…?-
DAVE –Già…-
FERN –MA sarebbe dovuto succedere subito!-
DAVE -Beh non si sa mai…ho avuto paura lo stesso-
FERN –Su dai…ci aspetta il duro compito-
DAVE –Hai idea di chi sarà?-
FERN –Non proprio…ma ho un presentimento-
DAVE –Sarà…EHI GENTE TUTTI QUI!-
Tutti si radunarono in cerchio. Fern aveva in mano uno
strano aggeggio.
IZZY –E’ quello?-
FERN –Già…è l’ora della verità-
DAVE –Daisuke ti hanno spiegato un po’ la faccenda?-
DAVIS –Si…suona tutto un po’ assurdo…-
FERN –Ti ci abituerai…il futuro è sempre assurdo-
SORA –Come funziona quel coso?-
FERN –Adesso farà una scansione su ognuno di voi e poi…darà
il responso. Per quanto riguarda Iori, Miyako e Daisuke dovranno uscire due
simboli-
I digiprescelti si misero in fila. Ad uno ad uno
vennero”scansionati” dallo strano apparecchio un po’ intimoriti. SI sentivano
le cavie di un esperimento. In seguito, si risedettero tutti.
DAVIS –E’ davvero bello sto posto…-
KARI –Già…-
KEN –Quanto ci vuole?-
FERN –Un attimo di pazienza-
SOICHIRO –Mi sento quasi un pesce fuor d’acqua…-
TAI –Tranquillo, tu hai già un compito molto importante no?
E sei anche sicuro di farlo-
SOICHIRO –Credi che sarai tu il prescelto?-
TAI -…Devo essere io…-
FERN –Ecco qua…ce l’ho-
DAVE –Allora?-
FERN –Com’è possibile sono due!-
I tre interessati ebbero un sussulto.
DAVE –SI che è possibile l’hai detto tu stesso prima!-
FERN –SI ma non sono abbinabili…appartengono a due persone
diverse-
DAVE –EH?-
TAI –Andiamo sputa il rospo chi sono!-
FERN -…-
TAI –ALLORA?-
FERN –Luce e speranza….-
TK –C-c-co…come scusa?-
Tk e Kari si guardarono senza sapere perché. Ci volle
qualche secondo affinché prendessero coscienza della situazione.
DAVE –Che cavolo dici…-
FERN –Guarda tu stesso-
TK –Ma…questo che vuol dire?-
FERN –Probabilmente siete i migliori allo stesso livello…-
DAVE –Già ma…potrà andare solo uno comunque-
TK –Quindi?-
DAVE –Scegliete voi…-
KARI –MA…ma perché noi?-
FERN –Perché Takeru è pieno di speranza e tu porti con te la
luce più importante…-
DAVE –LA luce della vita…-
TK –Ma di che state parlando?-
Fern e Dave si guardarono.
FERN –Nulla tranquillo…-
Kari guardò Dave incuriosita e allo stesso tempo spaventata.
Aveva capito che quei due sapevano…e le avevano dato anche la conferma di ciò
che pensava. MA dopotutto, venivano dal futuro…
TAI –Non mandare loro!-
DAVE –Non possiamo fare altro-
TAI –Ma non vedi come sono felici insieme? Forse tu non sai
cos’hanno passato ma non puoi fargli questo! Non puoi assolutamente!-
DAVE –Credimi, fa più male a me che a te…-
TAI –Mandate me! Io voglio andare!-
FERN –Taichi…no-
TAI -…perché?-
FERN –Perché sei pieno di paura…non nei confronti della
missione ma per la vita, tu vuoi uscire dalla tua vita vuoi avere una scusa per
toglierti di mezzo…non hai il coraggio di affrontare i tuoi problemi…non più-
TAI -…-
DAVE –Tu devi ancora risolvere la lotta tra te stesso e il
mondo, ad Ainter ci penseranno loro-
TAI -…-
Tai lasciò perdere, ma era pieno di rabbia. Rabbia contro se
stesso, contro Ainter…contro Matt.
TK –Kari…-
KARI –Non ti azzardare a dire ciò che stai dicendo…-
TK –Non c’è altra scelta lo sai…-
KARI –Si che c’è! CI vado io!-
TK –Non potrei sopportarlo…-
KARI
–Tu?TU ? TU NON POTRESTI SOPPORTARLO ?! QUANDO MI HANNO DETTO
CHE AVEVI AVUTO UN INCIDENTE STAVO PER MORIRE DALLA PAURA! HO PASSATO DUE MESI
D’INFERNO VICINO AL TUO CORPO APPARENTEMENTE SENZA VITA, HO QUASI RISCHIATO DI
AMMAZZARMI E AMMAZZARE ANCHE TE TU QUESTO LO SAI?-
La gente intorno rimase sconvolta dalle parole di Hikari, Tk
compreso. Sapeva quanto aveva sofferto…ma forse, non fino a quel punto. Se
avesse riflettuto sulle parole pronunciate da lei in quell’istante
probabilmente sarebbe morto dal dolore.
TK –Kari…mi dispiace….ma devo farlo…-
KARI –Non è vero, è solo una scelta…puoi scegliere capito?!-
TK –Non credere che io non abbia ancora capito cosa hai
passato ma…preferisco farmi odiare da te piuttosto che rischiare di perderti-
KARI –TU HAI IDEA DI COME STARO’ IO? TI PREGO NON FARMELO DI
NUOVO…-
Kari scoppiò in un pianto disperato. Anche Tk sfogò le sue
lacrime.
KARI –Mi avevi promesso che non l’avresti più fatto…mi avevi
promesso che non mi avresti più fatto soffrire!-
TK –Mi spiace…ma non posso mantenere quella promessa…-
KARI –Sei solo uno sporco egoista…-
TK –Probabilmente è vero…probabilmente lo faccio solo per
non soffrire al posto tuo…e perché tu sei più forte di me…-
KARI -…-
TK –Tu riusciresti a sopportare il dolore…io no. Se tu
morissi, morirei anch’io…ma se morissi io, tu forse saresti capace di ritrovare
la forza…-
KARI –Questo non è vero…-
TK –SI che lo è…-
KARI –TI prego…se mi vuoi ancora un briciolo di bene non
farmelo…-
TK –Il problema è che te ne voglio molto di più di quel
briciolo…-
SOICHIRO -Certo, dopo che Tk avrà finito l’addestramento
dovrò controllare ogni sua mossa e guidarlo-
DAVE -Ti avviseremo noi quando sarà il momento…Fern
rimarrà sulla terra-
SOICHIRO -Quanto ci vorrà più o meno?-
DAVE -Beh…non ne ho idea, potrebbero volerci due giorni
come tre anni-
SOICHIRO -Cosa? Ma in tutto questo tempo Ainter se ne
starà con le mani in mano?-
FERN -Beh, non credo ma speriamo di si. L’importante è
che tu non ti faccia trovare-
SOICHIRO - ma ormai non ha più importanza, tanto i miei
sistemi di controllo non servono più a nulla, non posso più conoscere le loro
mosse-
FERN -Beh, appena tornati sulla terra ti farò vedere
qualche trucchetto del futuro che ti sarà molto utile…ti aiuterò anch’io a
monitorare tutto mentre Tk si allenerà…-
DAVE -Bene, ora direi che per tutti voi è ora di tornare
a casa. Per ora non preoccupatevi, vivete le vostre vite normalmente. AL resto
penserà Tk, non c’è nulla che voi possiate fare quindi state tranquilli, e
aspettate-
TK -Ce la farò ragazzi…-
SORA -Tk, non vuoi neanche salutarci?-
TK -Meglio di no…e poi comunque, sono sicuro di tornare.
Io devo tornare-
In quell’istante guardò Kari che però preferì evitarlo e
girare la testa dall’altra parte. Gli sarebbe passata, pensò. Era forte la sua
Kari, non si sarebbe lasciata andare.
FERN -Bene, allora noi andiamo-
DAVIS -Senti, puoi riportarmi direttamente in America?-
FERN -Certo-
KEN -Ehi Davis, ci siamo appena ritrovati e già scappi?-
DAVIS -Non immaginate quanto mi piacerebbe restare
ragazzi ma…il lavoro mi chiama. Non sono un riccone, non posso permettermi
troppe ferie-
TAI -Beh, quando farai i soldi allora vienici a trovare!-
DAVIS -Li farò Tai, sono sicuro che li farò i soldi!-
YOLIE -Tsk…il solito arrogante-
DAVIS -LA solita rompiballe….beh io vi saluto di nuovo
ragazzi! Kari…-
KARI -…Si?-
DAVIS -Stai tranquilla…ok?-
KARI (sorridendo) -Ok Davis-
Il ragazzo se ne andò per l’ennesima volta. Al ritorno di
Fern anche gli altri lasciarono Zephir, lasciando Tk e Dave da soli.
DAVE -Bene…è ora di cominciare. Non sarà facile Tk-
TK -Non importa…-
DAVE -Sei pronto allora? -
TK -Pronto oppure no…-
SI ritrovarono in 12 nello stesso posto, senza proferire
parola. Erano tornati a casa. Apparentemente sembrava che non fosse successo
nulla, ma invece, sapevano che da quel momento in poi sarebbe stato tutto
diverso. Uno di loro stava pensando alla salvezza del mondo. Alla loro
salvezza. E loro non potevano fare altro che aspettare.
IZZY -Ragazzi…dobbiamo stare tranquilli-
SOICHIRO -E’ vero…se Tk è stato scelto vuol dire che ce
la può fare-
JOE -E’ comunque troppo chiedere di vivere normalmente
quando potremmo perdere una persona cara da un momento all’altro-
CODY -Hai ragione…ma lui non vorrebbe che ci preoccupassimo-
TAI -…ragazzi….andiamo a casa ora su…-
SORA -Hai ragione…-
TAI -Kari…-
LA ragazza aveva uno sguardo misto tra il furente e l’angosciato.
Si vedeva che tratteneva a stento le lacrime.
MIMI -Mio dio Kari…non sentirti in colpa!-
KARI -Io penso…penso che stavolta non ce la farò, non lo
sopporterò!-
SOICHIRO -SI che ce la farai…-
Non sapeva come ma lo sguardo di Soichiro le aveva dato
fiducia da un momento all’altro. Le aveva fatto credere sul serio che tutto
potesse andare per il meglio.
SOICHIRO -Vuoi che ti accompagni a casa?-
KARI -SI grazie…-
DAVE -Prima di cominciare vorrei elencarti un paio di
regole…-
TK -Sto ascoltando-
DAVE -LA concentrazione in tutto questo è fondamentale,
devi cercare di dimenticare almeno per il periodo che servirà tutto quello che
ti lega alla terra…soprattutto Hikari-
TK -E come faccio secondo te? Hai visto in che stato l’ho
lasciata?-
DAVE -Cerca perlomeno di farla diventare un motivo per
cui combattere, potrebbe aiutarti a trovare la forza-
TK -Ci proverò…-
DAVE -Bene…seconda regola, non chiedere mai niente
riguardo alle mie origini e a quello che ti farò fare. Sai bene che non posso
dirtelo-
TK -Beh, questo mi pare già più facile. Finito?-
DAVE -Beh…c’è un ultimo avvertimento. Potresti non
tornare molto sano di mente da tutto questo. Potresti cadere in crisi, e presto
capirai perché. Inoltre, combattere contro Ainter ti assicuro che è la cosa più
spaventosa che tu possa affrontare-
TK -Non ho ben afferrato, che cosa potrebbe succedermi
concretamente?-
DAVE -LA cosa peggiore che ti potrebbe accadere è perdere
la capacità di provare sentimenti come l’amore…cosa che dovrai eliminare dalla
tua mente per imparare tutto quello che ti insegnerò. Dovrai essere spietato-
TK -…aspetta…tu non mi sembri così crudele-
DAVE -Beh, io ho imparato a controllarmi…ma tu dovrai
diventare molto più forte di me e molto più in fretta. Puoi farlo perché hai il
potere del digimedaglione-
TK -MA…potrei imparare anch’io…a controllarmi?-
DAVE -Si...ma presenteresti comunque qualche effetto
collaterale…nulla di irreparabile però-
TK -…Cominciamo…-
DAVE -Ok…vieni con me-
Tk seguì Dave in silenzio. Dopo uno schiocco di dita del
ragazzo del futuro si ritrovarono in un bosco fittissimo. Vi erano alberi
secolari e arbusti dappertutto.
DAVE -Ok…prima di tutto devi sviluppare un po’ di forza
fisica. Siamo circondati da 3 Kmq di questo bosco che vedi-
Tk -E…e allora?-
DAVE -Devono diventare 3 Kmq di prato verde immacolato. E
non voglio vedere neanche il più piccolo cespuglio. Tabula rasa. Forza, quando
avrai finito, passeremo alla seconda prova-
Tk lo guardò come si guarda un malato mentale.
TK -Scusa un attimo…e con quali strumenti pretendi che io
faccia tutto questo?-
DAVE - A mani nude ovviamente. Beh, io vado a farmi un
giro. Ti sono concesse due pause, una per il pranzo e una per la cena, entrambe
di mezz’ora-
TK -Senti un po’…MI STAI PRENDENDO IN GIRO? COME CAVOLO
FACCIO?-
DAVE -Problemi tuoi…tra un po’ comincerai a capire cosa
intendevo prima. Diventerai pazzo caro mio…ciao ciao-
TK -Aspetta non lasciarmi qui!-
DAVE -Torno per la pausa, ciao ciao-
TK guardò l’altro andarsene con disinvoltura.
TK -…ma…è umanamente impossibile-
Il ragazzo cominciò a tirare pugni con tutta la sua forza
ad uno degli alberi. Come cavolo faceva ad abbatterlo? Fece un urlo liberatorio
e ricominciò a colpire con forza.
SOICHIRO -TI farebbe bene parlare un po’…-
KARI -Tu non immagini neanche cosa sto passando-
SOICHIRO -Tornerà…-
KARI -Il problema non è solo quello…-
SOICHIRO -E qual è?-
KARI -Ecco…preferirei non parlarne-
SOICHIRO -Credo di aver capito-
KARI -Eh?-
SOICHIRO -Il ragazzo del futuro prima ha detto che tu
avevi in te la luce della vita…-
KARI -…-
SOICHIRO -Senti…puoi comunicare con lui-
KARI -Cosa?-
SOICHIRO -Beh…io ho i codici di Zephir, posso farti
entrare-
KARI -Ma immagino che non dovresti-
SOICHIRO -E’ una cosa che deve sapere…-
KARI -Ma potrei distoglierlo dalla missione-
SOICHIRO -O potresti dargli un motivo in più per
tornare…-
KARI -Perché proprio tu stai facendo tutto questo?-
SOICHIRO -…non sopporto di vederti così-
KARI -…-
SOICHIRO -Beh…siamo arrivati. Se vuoi allora…sai dove
trovarmi-
KARI -Grazie…-
SOICHIRO -Sai…ora comincio a capire. Se dopo tutto questo
riesci ancora a preferire lui, allora è davvero un amore indistruttibile-
KARI -Non è indistruttibile…-
SOICHIRO -Però tu non smetteresti mai di amarlo
comunque…-
KARI -…-
SOICHIRO -Beh…stammi bene-
La macchina ripartì lentamente. Ora anche lei se lo stava
chiedendo. Perché dopo tutto quello che aveva passato, continuava ad amare lui?
Andò dentro casa e si sedette pensierosa. Era giusto che
in quel momento lui sapesse di poter diventare padre? Ormai, aveva dubbi anche
sul fatto di voler tenere il bambino. E pensare che poco prima era tutto così
diverso. LA vita ti scorre davanti senza che tu te ne possa accorgere, e quando
i cambiamenti arrivano, è troppo tardi perché tu possa evitarli. Decise di
chiamare una persona, una persona che aveva vissuto la sua stessa identica
situazione.
KARI -Pronto Sora...-
< SORA > -Kari! Tutto a posto?-
KARI -Ho bisogno di parlarti…-
LA faccia di Dave si rilassò in un accennato sorriso
quando vide il giovane Takeru sdraiato per terra in un misto di fango ed erba,
addormentato per la fatica.
DAVE -Manco uno…beh me lo aspettavo-
Gli diede un calcio per svegliarlo.
DAVE -Ehi!-
TK -MA che…?! AH sei tu…-
DAVE -E’ l’ora della pappa, se la vuoi-
TK -Ti va di fare lo spiritoso?-
DAVE -Non hai tirato giù neanche una liana…-
TK -Senti un po’…comincio ad avere forti dubbi su tutto
questo, perché non mi dai una dimostrazione?-
DAVE -Vuoi che abbatta un albero?-
TK -Sgretolalo…-
DAVE -Ok…-
Dave si avvicinò all’albero secolare e alzò il pugno. Un
violento fascio di luce accompagno il suo colpo. In un decimo di secondo quel
povero reperto della natura non esisteva se non in forma di aria.
TK -…MA…ma chi cazzo sei tu?-
DAVE -Il trucco è usare la mente…ricordati che sei in un
mondo digitale, puoi fare tutto ciò che vuoi se solo ti concentri…basta trovare
il punto giusto e zac…l’abero si è volatilizzato! Non è un fatto di forza
fisica-
TK -Quindi questi poteri non si possono usare sulla
terra?-
DAVE -Beh…è proprio quello il nostro problema nel futuro,
quando eravamo noi ad andare da Ainter, ce la potevamo cavare, ma quando era
lui a venire da noi…-
TK -Ehi…-
DAVE -SI?-
TK -Mangialo tu il mio pranzo, io devo riuscire ad
abbattere questi cosi…-
DAVE -Ti consiglio di non prenderla così alla leggera, ci
vorrà molto tempo…-
TK -Vorrà dire che morirò di fame-
DAVE(sorridendo) -Come vuoi tu…-
SORA - E pensare che una volta ci scherzammo, ricordi?-
KARI -Già…fu Mimi a dire, buon sangue non mente…-
SORA -Tu ce l’hai ancora una speranza Kari, devi
dirglielo-
KARI -…-
SORA -Ti assicuro che se non lo farai ti torturerai per
una vita intera chiedendoti come sarebbe stato…-
KARI -Hai ragione…prima però voglio fare delle vere
analisi-
SORA -Giusto-
KARI -Senti, non dirlo a nessuno ti spiace?-
SORA -Tranquilla, bocca cucita-
KARI -Vorrei tanto…insomma per me sarebbe la cosa più
bella del mondo, essere madre…-
SORA -Incredibile…il figlio tuo e di Tk, dovrebbe essere
un dio-
KARI -In che senso?-
SORA -Il vostro amore è insuperabile, siete belli come
due angeli, e custodite in voi le virtù che tengono insieme il mondo…il
risultato dell’unione tra la luce e la speranza, non può che essere qualcosa di
meraviglioso-
KARI -Smettila con queste cavolate…-
SORA -Non sono cavolate, te ne accorgerai!-
KARI -…-
SORA -Vedrai, alla fine andrà tutto bene, ne sono sicura!-
KARI -Si…-
Era già passata una settimana. A Tai non sembrava vero di
essere rimasto impotente di fronte a quella situazione per tutto quel tempo.
Tk…perché Tk? Non se lo meritava. Ma forse non era questione di merito pensò…ma
di capacità. Tutto quello che gli avevano detto era vero, lui aveva problemi a
gestire la sua vita, figuriamoci salvare quella degli altri. MA gli dispiaceva,
gli dispiaceva vedere sua sorella in quello stato; i suoi gli avevano detto che
stava male spesso, soffriva di stomaco probabilmente…Decise di fare visita all’amico
Izzy, tanto per non passare un’altra giornata normale senza far niente, e poi
era domenica. Un Koushiro ancora assonnato in canottiera e boxer era venuto ad
aprirgli. Si sentivano strani rumori.
IZZY -Tranquillo, non vivo in una centrale nucleare è
solo l’aspirapolvere nuova-
TAI -Mimi è alle prese con le pulizie?-
IZZY -No, veramente io sono alle prese con le pulizie!
Quella se ne sta in soggiorno ad ammirare il nuovo set di bicchieri di
cristallo che i suoi ci hanno regalato per il matrimonio mentre legge l’ultimo
numero del giornale di pettegolezzi sui vip più stupido del Giappone!-
TAI -Uh…-
MIMI -Ciao Tai! Vieni a vedere su, ci hanno fatto un
sacco di regali!-
TAI -Certo…-
IZZY -Uff…andiamo dai-
MIMI -Guarda che ho detto Tai! Tu continua a pulire!-
IZZY -Ma che è? Mi hai preso per la cameriera? Ho capito
la parcondicio ma qua faccio tutto io!-
MIMI -Rompiscatole!-
IZZY -Rompiscatole un tubo!-
MIMI -Senti…chi cucina qui? E quando avremo dei figli chi
li accudirà? A quel punto non avrai più nulla da fare rispetto a me quindi
sgobba adesso! Questa è la parcondicio!-
IZZY -Tsk….-
TAI -Andiamo Mimi, lo sai che ci sono uomini che non
fanno niente dalla mattina alla sera?-
MIMI -Quegli uomini non sono mio marito!-
TAI -Ok ok…come vuoi tu-
MIMI -Piuttosto, come stai?-
TAI -Io? Oh, bene…cioè, cerco di stare bene-
IZZY -Lo so che la tua indole non ti farà mai mandare giù
il fatto che non puoi fare nulla in questo caso, ma cerca di sopportarlo. Anch’io
avrei voluto occuparmi della monitorizzazione ma Soichiro mi ha fregato il
posto…ora è lui l’intelligentone-
TAI -Non è vero…è solo che lui ha creato i sistemi di
sicurezza dalla terra a Digiworld e quindi sa meglio di tutti come usarli,
aveva molte più informazioni di te altrimenti anche tu avresti potuto inventare
quelle cose…-
IZZY -Ehi, non cercare di consolarmi! Non ce n’è bisogno,
a me non importa, non è una gara…io ho accettato tutto per così com’è, e poi
hai sentito, nel futuro inventerò la macchina del tempo! Meglio di così?
TAI -Già…-
MIMI -E Kari?-
TAI -Beh…non in gran forma-
MIMI -Immagino…le mancherà un sacco Tk-
TAI -Più che altro credo che abbia paura di non vederlo
mai più…-
IZZY -Magari aveva ancora tante cose da dirgli…e invece
si sono lasciati in quel modo-
Una scintilla passò nel cervello di Taichi.
MIMI -Cerchiamo di continuare a vivere la nostra vita…io
mi fido di Tk. E poi, lui non vorrebbe che non ci godessimo le nostre goie-
Un’altra scintilla.
TAI -Ehm…grazie di tutto ragazzi ma ora devo andare!-
IZZY -Che hai?-
TAI -C’è solo una persona che può aiutarmi ad affrontare
tutto questo…-
MIMI -Sora?-
TAI -No…non più-
TK -AAAAARGGGHHHH! IO NON CE LA FACCIO PIU’!!-
Dave continuava ad udire le urla strazianti di Takeru da
circa un’ ora. Gli faceva male vederlo così, ma sapeva che non c’era altro da
fare. Era uno stadio obbligatorio, la sua mente doveva cedere prima di poter
trovare la condizione giusta per poter superare quella prova.
Continuava a sentire urla, sapeva che tra non molto le
avrebbe sentite più forti, più lancinanti, più dolorose. E non era solo quell’addestramento
del cavolo, ma anche quello a cui lui stesso gli aveva raccomandato di non
pensare, Hikari.
Dopo qualche ora smise di sentire grida e si affacciò a
vedere. Si era addormentato di nuovo, esausto. Inoltre si ostinava a non
mangiare. Tentò di svegliarlo, per poterlo convincere a mettere qualcosa sotto
i denti.
DAVE (scuotendolo)-Tk…-
L’altro si ridestò con uno scatto.
DAVE -Tranquillo sono io…-
Il suo sguardo faceva paura, soprattutto se abbinato all’immagine
di ragazzo pacato che lo descriveva. Dave ne rimase terrorizzato. Il blu dei
suoi occhi era scomparso per lasciare spazio ad un oscuro colore indefinibile.
TK -CHE VUOI?-
DAVE -Sta calmo…volevo solo consigliarti di mangiare,
sarà peggio se non mangi…-
Tk lo guardò stranito per qualche istante. Poi
inspiegabilmente si alzò e andò a sbattere la testa volontariamente contro l’albero
che da una settimana cercava di sgretolare.
TK -MANGIARE? IO NON LA SENTO NEANCHE LA FAME! STARE
CIRCONDATO IN QUESTO POSTO E’ TALMENTE ALIENANTE CHE LA FAME NON SO PIU’
NEANCHE COSA SIA!!-
DAVE -Ci vuole tempo, devi avere pazienza…-
TK -Senti…ce l’hai una sigaretta?-
DAVE -Una sigaretta?-
TK -CHE E’ SEI SORDO?-
DAVE -Calmo…a che ti serve?-
TK -A rilassarmi, che domande! Una volta funzionava…-
DAVE -No..non ce l’ho-
Tk si scagliò contro di lui e lo prese per il collo
sbattendolo per terra.
TK -BUGIARDO! PUOI FAR APPARIRE QUELLO CHE VUOI QUA LO
SO!-
DAVE -Ahia…non credo che una sigaretta ti faccia bene-
L’altro gli diede un pugno facendolo sanguinare.
TK -Dammela o ti rovino-
David cominciò a contrattaccare, non gli piaceva la cosa,
ma di quel passo, con tutta la rabbia che quel ragazzo aveva sarebbe morto di
botte.
Con un solo pugno in faccia lo spedì contro un albero
violentemente facendolo crollare a terra.
DAVE -Chi è che vuoi rovinare? Se non riesci nanche a
fare uno squarcio su uno di questi alberi come credi di poter battere me che
riesco a spazzarli via tutti in cinque secondi?!-
Stavolta Tk non reagì. SI limitò a sdraiarsi di nuovo.
Cominciò a singhiozzare.
TK -Kari…-
Dave si avvicinò e gli prese il volto sanguinante tra le
mani. Anche a lui scesero le lacrime.
DAVE -Ascoltami…devi tenere duro. Questa non sarà l’ultima
volta in cui avrai questi attacchi, forse a volte saranno anche peggiori…l’unico
modo per non averli è liberare la mente da ogni pensiero…concentrati solo su
quello che devi fare. E’ passata solo una settimana, e non sei che all’inizio
quindi, cerca di tirar fuori le palle! TU devi salvare i tuoi amici, la terra,
tu devi salvare me…-
C’era qualcosa di strano in qul ragazzo. Tk se ne rese
conto per la prima volta in quel momento, c’era qualcosa fra di loro, un legame
che non riusciva a definire.
Soichiro aveva appena varcato la soglia di casa per
andare da Hikari. Ma qualcuno gli stava venendo incontro.
SOICHIRO -Ancora tu…-
TAI -Andiamo è una settimana che non mi vuole parlare!
Cederà prima o poi!-
SOICHIRO -Non ne ho idea, ma so che è molto
testarda…comunque ora non posso perdere tempo con te, prova a bussare e
cavatela da solo-
TAI -Tanto non mi sei stato di grande aiuto le altre
volte…-
SOICHIRO -Tsk… -
TAI -A proposito dove vai?-
SOICHIRO -Ehm…che ti importa? Affari miei-
TAI -Scusa…a presto-
SOICHIRO -Si…non farla urlare mi raccomando o i vicini mi
menano-
TAI -Ok-
Mentre Soichiro andava di fretta verso la sua meta Tai si
avvicinò alla porta. Suonò il campanello e bussò più volte.
Ayumi uscì senza pensare.
AYUMI -Cos’hai dimenticato stavolt….Tai…-
TAI -Dopo una settimana mi apri finalmente!-
AYUMI -…pensavo fosse mio fratello…-
TAI -Ti prego…voglio solo parlare un po’ con te. Poi se
vuoi esco dalla tua vita-
AYUMI -Dicono tutti così…comunque entra, mi fai quasi
pena-
Tai si accomodò sul divano e la invitò a sedersi.
TAI -Scusa se mi sono accomodato ma…meglio non perdere
tempo-
AYUMI -Esatto, vieni al sodo-
TAI -Proprio il sodo?-
AYUMI -Già cominci a esasperarmi?-
Era incredibilmente affascinante quando la guardava
arrabbiata. Tai si fermò un istante, incantato, nonostante l’avesse trovata in
abbigliamento casalingo.
AYUMI -Ehi, ci sei?-
TAI -Ah…si…allora il sodo?-
AYUMI -Si-
TAI -Sicura?-
AYUMI -SIIIII!!-
TAI -Ti amo…-
Stavolta fu lei a rimanere shockata. E non per le parole
che aveva sentito, ma per chi le aveva dette.
TAI -E’ un pezzo che cerco di dirtelo ma tu…nada,
testarda a non volermi parlare-
AYUMI -Tai…-
TAI -No! Eh no! Non mi incastri più! Mi sono
preparato…lasciami finire…ti ho detto che ti amo, ma non è tutto! Io sono
fermamente convinto di amarti, e soprattutto non sono ancora legato a Sora né
tantomeno ti corteggio perchè tu mi ricordi lei. Io amo te perché sei tu…e
basta-
L’aveva detto in una maniera talmente impacciata e
ridicola che lei stavolta si mise a ridere.
TAI -Che c’è?-
AYUMI -Ah ah ah…è che….Ah ah…-
TAI -….-
AYUMI -E’ che mi immagino te mentre provi la scena
davanti allo specchio! Non hai una grande esperienza di dichiarazioni eh? E’ la
più ridicola che mi abbiamo mai fatto!-
Tai era letteralmente spiazzato. Decise di reagire alle
sue provocazioni. SI avvicinò, le cinse la vita e la baciò di scatto,
sdraiandosi sopra di lei.
TAI -Non c’è niente di ridicolo in quello che ho detto…-
AYUMI -Ci devo credere?-
TAI -Tu cosa provi per me?-
AYUMI -Ti vengo dietro da prima che tu ti accorgessi di
me-
TAI -Anch’io…solo che non me ne rendevo conto-
AYUMI -Che dici ti decidi ad alzarti?-
TAI -Non senza prima aver fatto l’amore con te…-
AYUMI -Siamo diventati decisi eh?-
TAI -Giuro che stavolta non ti lascio scappare…-
AYUMI -Tai…se mi hai mentito ti uccido…-
TAI -Penso che mi ucciderei da solo…-
Ayumi sorrise poi riprese il bacio e lo strinse verso di
sé. Erano pronti a imbarcarsi in quell’avventura.
Fern sentì la porta di casa aprirsi. O meglio, la porta
del bunker un cui era nascosto. Si spaventò…chi poteva essere? Dave era a
Zephir, che fossero i cercatori?
SOICHIRO -Ehilà!-
FERN (prendendosi un colpo) -Ma che cazz…?-
SOICHIRO -Scusa, ma la porta era aperta…-
FERN -E tu come diavolo hai fatto ad arrivare qui?-
SOICHIRO -Mi sottovaluti…-
FERN -Sul serio, cosa sei una sottospecie di genio?-
SOICHIRO -Te lo ricordi di avere un digivice?-
FERN -Hai rilevato il segnale?-
SOICHIRO -Si, non è stato difficile individuarlo, è
estremamente più potente di tutti gli altri!-
FERN -Tsk…tutto tuo padre-
SOICHIRO -Più che altro mi sono utili i simpatici
strumenti partoriti dal centro ricerche-
FERN -Dovresti farti un giretto nel futuro, altro che
centro ricerche-
SOICHIRO -Già pare che il vecchio Izumi nel futuro ne
faccia di scoperte interessanti…e sembra che tu goda molto della sua fiducia…-
FERN -Che vuoi dire?-
SOICHIRO -Tranquillo, non ti chiederò nulla a proposito
della tua identità…so che non puoi parlarne-
FERN -Cause di forza maggiore…-
SOICHIRO -Però posso chiederti una cosa? Perché nonti
occupi tu del monitoraggio e lo fai fare a me?-
FERN -Chi ti dice che io sia in grado?-
SOICHIRO -Se quanto penso è giusto e il tuo DNA è venuto
fuori bene non dovresti essere tanto stupido…-
FERN -Forse volevo solo non destare sospetti…perché ti
vuoi ritirare?-
SOICHIRO -Affatto…sono qui per chiederti un piccolo
strappo alla regola-
FERN -Cioè?-
SOICHIRO -Posso far entrare qualcuno a Zephir?…io ho il
codice ma non le coordinate,e soprattutto non ho il tuo digivice…-
FERN -Te l’ha chiesto Kari?-
SOICHIRO -SI…-
FERN -E da quando in qua tu ti preoccupi di Kari e Tk?-
SOICHIRO (ironico)-Non mi pare di averti mai parlato
della mia vita privata…ah scusa, dimenticavo che vieni dal futuro…-
FERN -E piantala…-
SOICHIRO -Devi solo dirmi si…-
FERN -Devo prima parlare con Dave…-
SOICHIRO -Chi? Quello che somiglia a Tk?-
FERN -TI prego…smettila con questa storia-
SOICHIRO -Ehi calma…-
FERN -E’ pericoloso che tu sappia del futuro chiaro? Vedi
di tenere la bocca chiusa!-
SOICHIRO -Lo so…sto cercando. MA dopotutto possiamo anche
cambiarlo il futuro, voi stessi avete detto che molte cose sono successe al
momento sbagliato…o non sono successe affatto-
FERN -Dimenticati questa storia…-
SOICHIRO -Allora ti posso portare Hikari domani?-
FERN -No-
SOICHIRO -Ok a domani allora…tu parla con Dave ok?-
FERN -Va a quel paese…-
Tk stava meglio. Aveva accettato di mangiare finalmente e
Dave gli faceva compagnia.
DAVE -Tutto a posto?-
Tk non rispose.
DAVE -Cos’è ti sei depresso?-
TK -Lasciami in pace…-
DAVE -Abbuffati…sei magro come un grissino-
TK -…-
DAVE -A che punto sei?-
TK -Non cade un albero neanche per miracolo…-
DAVE -Ce la farai…te l’ho detto usa la testa!-
TK -Umpf…-
DAVE -Finchè pensi a lei non c’è speranza che tu ce la
faccia….lo capisci che devi concentrarti su quello che devi fare?!-
TK -…-
DAVE -Sai…una delle ragazze venute con me e Fern dal
futuro è la mia fidanzata…e ora è in mano ad Ainter. MA io sono qui…devo
restare qui con la paura di non rivederla più…-
TK -E come fai?-
DAVE -Sono in grado di liberare la mente al momento
giusto, so controllarmi. Pian piano ci riuscirai anche tu ma prima, devi
imparare a non pensare totalmente…non c’è altra via-
TK -….non ci riesco…-
Dave sbuffò. Era difficile la questione. Davanti a lui si
materializzò all’improvviso una conoscenza.
DAVE -Qual buon vento…-
FERN -Ehilà gente…come va Tk?-
L’altro non rispose e si limitò ad alzarsi per tornare ai
suoi allenamenti.
DAVE -Non è in gran forma…è ostinato. Non vuole smettere
di pensare a Kari-
FERN -A proposito, sono qui per una certa cosetta…quel
matto di Kanagawa sa di noi due…-
DAVE -In che senso?-
FERN -Le nostre origini…-
DAVE -QUEL BASTARDO FIGLIO DI….!-
FERN -Calmo…calmati Heiji per piacere…è un bravo ragazzo,
non dirà nulla-
DAVE -Lo odio lo stesso…se non fosse per lui mio padre
sarebbe ancora vivo! E ha anche osato consolare mia madre dopo la sua morte!-
FERN -Andiamo lo sai che non è colpa sua…e poi lui non ha
fatto niente che tua madre non volesse…-
DAVE -MA io ho bisogno di dare la colpa a qualcuno…-
FERN -Comunque è venuto a chiedermi di far parlare Kari
con Tk…-
DAVE -Sul serio? E a lui che importa?-
FERN -Te l’ho detto che in fondo è un bravo ragazzo-
DAVE -Sicuro che non abbia secondi fini?-
FERN -MA no…-
DAVE -Allora è una buona idea!-
FERN -Cosa?-
DAVE -SI…probabilmente Hikari vuole dirgli che è
incinta…-
FERN -Appunto se lui lo sapesse addio addestramento!-
DAVE -Non deve saperlo per forza…l’incontro servirà per
farli rompere-
FERN -Cosa?-
DAVE -Io gli dirò dell’arrivo di Kari e lo plagierò per
convincerlo a mandarlaa quel paese…se
sarà convinto della rottura e non saprà di suo figlio non penserà più a lei…-
FERN -E come farai a convincerlo?-
DAVE -Tranquillo…tu pensa a portare qui Kari domani verso
sera-
FERN -Heiji…parli come se non ne fossi coinvolto…sei
convinto di poter riuscire a fare questo…?-
DAVE -Io volevo un futuro migliore, ma pare che non sia
possibile…è più importante la salvezza della terra…-
FERN -Mi dispiace…-
DAVE -Non è la prima volta che mi capita di perdere
qualcuno…ci sono abituato-
FERN -…-
Lo sguardo triste di Dave era qualcosa che colpiva al
cuore. Uno sguardo intenso…che non poteva fare a meno di incantare.
Kari era sotto casa sua. Soichiro le aveva telefonato e
detto di aspettarlo lì perché doveva dirgli una cosa importante. Immaginava
cosa potesse essere.
SOICHIRO -EHI!-
KARI -Ciao…-
SOICHIRO -Ciao…ho buone notizie-
KARI -Sarebbero?-
SOICHIRO -Puoi andare da Tk…il tempo di parlargli almeno-
Kari non sapeva se essere triste o felice. Da una parte
non vedeva l’ora di liberarsi di quel peso psicologico ma dall’altra aveva una
gran paura. Chissà come avrebbe reagito…
SOICHIRO -Beh...non dici niente?-
KARI -…Sono contenta-
SOICHIRO -Non pare…-
KARI -Sono solo un po’ tesa all’idea…-
SOICHIRO -Ok…Fern mi ha detto di trovarci da lui domani
sera. Ti passo a prendere…e non chiedermi quello che stai per chiedere-
KARI -…Perché lo fai…?-
SOICHIRO -Ti avevo detto di non dirlo…e mi pare di averti
già risposto una volta-
KARI -Lo so….ma continuo a pensare che tu debba essere
proprio un bravo ragazzo…un po’ irrazionale…ma una gran persona-
SOICHIRO (sorpreso) -Grazie…-
KARI -E soprattutto non sprizzi umiltà da tutti i pori…-
SOICHIRO -Non dovrebbe essere una qualità?-
KARI -Credimi…a volte le persone troppo umili esasperano-
SOICHIRO -Hai ragione…devo essere proprio un bravo
ragazzo…tu continui a parlare di lui in ogni caso e io continuo a stare qui
cercando di aiutare la vostra relazione…-
KARI -Non devi farlo per forza…-
SOICHIRO -Invece si…quando ami una persona devi farlo-
Kari sospirò.
KARI -Che devo fare con te?-
SOICHIRO -Per ora continua ad anfibbiarmi il ruolo di
buon samaritano…mi piace. A domani-
KARI -A domani…-
Era proprio così e in quel momento ne ebbe la conferma.
Era generoso e altruista, non cercava di conquistarla mascherandosi sotto
azioni buone. Non esitava a esternare qualche nota di malcontento, e questo lo
rendeva sincero. Non le nascondeva di essere innamorato di lei. Non le
nascondeva di non avere tanta simpatia per Tk. Le ricordava sempre quando lo
faceva sentire a disagio parlando del suo ragazzo. Un perfetto ingannatore non
avrebbe mai fatto tutto questo. Finchè lei avesse voluto Tk, avrebbe avuto Tk.
Ma se le cose cambiavano, lui almeno aveva fatto di tutto per dimostrarle il
suo amore.
Tai bussò alla casa di Sora.
SORA -Ciao Tai!-
TAI (un po’ imbronciato)-Ciao…-
SORA -Che c’è?-
TAI -No…niente. Dov’è Yama?-
YAMA -Tai!-
Il bambino saltò in braccio al nuovo arrivato.
TAI -Ehi…piano sei peggio di una scimmia!-
YAMA -Sei venuto a giocare con me?-
TAI -Certo…prima però devo parlare con la mamma…aspettami
di là tu ok?-
YAMA -Ok…ti faccio vedere il mio nuovo gioco!-
TAI -Bravo…-
Sora tossicchiò per richiamare l’attenzione.
SORA -Non trovi un po’ squallido usare mio figlio di due
anni e mezzo per dire che devi parlarmi?-
TAI -Tranquilla te l’avrei detto comunque!-
SORA -Tai è da quando sei entrato che sei strano mi dici
che hai?-
TAI -Dobbiamo parlare di una cosa…-
SORA -Dimmi-
TAI -Io e Ayumi stiamo insieme ora…-
SORA -Beh? E’ fantastico congratulazioni!!-
TAI -Sora lo sai che intendo…-
SORA -Ne avevamo già parlato non mi va di tornare sempre
sugli stessi discorsi!-
TAI -Qui bisogna pensare a quello che è meglio per
Yamato…io non potrò vederlo così spesso-
SORA -E allora? Non ho mai convinto Yama a considerarti
come un padre e lui non lo fa…sarà felice di vederti le volte che potrai!-
TAI -Ma a me dispiace….-
SORA -Quando avrai una famiglia non potrai continuare a
ragionare così…tranquillo, il bambino lo sa che non sei legato a noi, se non
come amico. E poi ricordati che ha Kari, i nonni, Tk…-
Sora si interruppe ed ebbe un sussulto.
SORA -Ora capisco, è per Tk…hai paura che…-
TAI -Se dovesse perdere, e non ci fossi io…come farà?-
SORA -Tu ci sarai Tai…al momento del bisogno sono sicura
che ci sarai. E sono altrettanto sicura che Ayumi ti capirà. Per ora goditi la
tua vita…e non parliamone più-
TAI -Come vuoi…però posso restare a giocare col piccolo?-
Kari aspettava impaziente che Soichiro arrivasse davanti
alla porta di casa. Aveva passato tutta la giornata a cercare dei modi giusti
per dire a Tk che sarebbe diventato padre. Finalmente sospirò quando un veicolo
conosciuto si fermò.
SOICHIRO –Pronta?-
KARI –Si…-
Arrivarono presto nella dimora di Fern.
KARI –Oddio…ma cos’è una specie di bunker?-
FERN –So che non è il massimo ma ci serve per nasconderci…-
SOICHIRO –Ciao vecchio Fern!-
FERN –Ciao…allora siete pronti?-
SOICHIRO –Quindi Dave ha detto si?-
FERN –SI…-
Soichiro notò lo sguardo un po’ preoccupato di Fern.
SOICHIRO –Qualcosa non va?-
L’altro lo guardò in modo da fargli intendere di stare in
silenzio e badare agli affari suoi.
FERN –Bene…appena arriva il segnale andiamo-
Intanto, a Zephir, Tk stava gustando il suo pasto serale,
come al solito senza dire una parola.
A malincuore, Dave decise di dirgli quel che doveva dirgli.
DAVE –Sai…non ti ho detto una cosa. C’è un altro modo, oltre
all’estrema concentrazione, per ultimare la missione-
TK –E perché me lo dici adesso?-
DAVE –Perché vedo che non progredisci e ti voglio aiutare…-
TK –Me la sto cavando…intanto sto abbattendo i piccoli
arbusti-
DAVE –E’ inutile che sprechi fatica…tanto quando avrai
imparato sarai in gado di far fuori tutto in una volta-
TK –Qual è quest’altra via?-
DAVE –Scopritela da solo…ma attento è molto rischiosa, c’è
un alta probabilità che tu possa impazzire ancora di più…ma potresti anche
riuscire a raggiungere la concentrazione più facilmente…-
TK –Non c’è pericolo…peggio di così non può andare credimi-
DAVE –Ah…un’altra cosa…Kari verrà qui tra poco, vuole
vederti e gliel’ho concesso-
Tk trasalì.
TK –Sul serio?!?-
DAVE –Non entusiasmarti…l’ho fatta venire qui per un motivo
preciso…entrambi sappiamo cos’è che non ti fa progredire…-
TK –No…non chiedermi questo…-
DAVE –Devi scegliere…o salvi il mondo o resti con lei…puoi
ritirarti se vuoi, prenderemo un altro digiprescelto-
TK –Non posso ritirarmi…mi è stata affidata una missione e
non posso abbandonare i miei amici dopo tutto quello che hanno fatto per me…-
DAVE –Ma scommetto che non vuoi neanche abbandonare Hikari…-
TK –Tu non hai idea di quanto mi farà male…di quanto farò
male a lei!-
DAVE -…-
Forse Tk non sapeva che probabilmente avrebbe fatto ancora
più male a chi gli stava comandando di farlo.
TK -…devo lasciarla per sempre…?-
DAVE –No…quando sarà finita questa storia forse ci sarà
ancora un'altra chance per voi due…-
TK –Non credo…ne abbiamo già avute troppe…-
Tk si alzò e si avviò verso il suo campo di allenamento.
Rassegnato.
TK –Quando arriva mandala da me…ci penserò io-
Kari continuava a tenere lo sguardo basso anche quando si
ritrovò al cospetto di Dave. C’era solo preoccupazione in lei.
FERN –Ehi…Kari!-
KARI –Si...-
DAVE –Kanagawa dov’è?-
FERN –Ci aspetta a casa nostra....ho pensato che non fosse
indispensabile la sua presenza...-
DAVE –Senti Fern…-
FERN –SI?-
DAVE –Sappiamo cosa accadrà probabilmente ma ti prego non
cercare di fermarlo…non è giusto…-
FERN –Lo so…ma è giusto nei tuoi confronti-
DAVE –Io non sono nessuno…non ho il diritto di modificare il
destino di qualcun altro, anche se può farmi molto male-
Kari ascoltava senza capire. Poi si decise a chiedere dove
fosse Tk. Dritto da quella parte le dissero…e lei si precipitò. Da lontano il
ragazzo in questione la sentì arrivare. C’era ansia.
Lei si fermò di colpo appena lo ebbe davanti…il suo aspetto
non era il massimo della decenza ma d’altronde era sempre stato ad allenarsi.
Aveva ancora addosso tracce di sangue e vestiti a brandelli.
TK –Tranquilla…prima o poi me la darò una lavata-
Lui tentò di scherzare. Ma non c’era nulla di divertente in
quello che stava per fare.
KARI –TK…-
Lei lo abbracciò forte. E non si accorse delle poche lacrime
che stavano scendendo dal viso del suo compagno che mai come in quel momento
aveva desiderato stringerla forte al suo petto.
Lui la allontanò dolcemente.
TK –Allora…che ci fai qui?-
KARI –Devo parlarti di una cosa importante-
TK –Anch’io…-
KARI –Prima io…ti giuro è importantissima-
TK –Credo che poche cose avranno importanza dopo che avrai
sentito quello che ti sto per dire-
KARI –Ma che…che succede?-
Scesero attimi di silenzio. Era difficile cominciare.
TK –Kari…quanto è durata la nostra storia?-
KARI –Ma che domande fai?-
TK –Rispondi per favore…-
KARI –Se la nostra storia inizia dal nostro primo
incontro…allora sono ben 12 anni-
TK –Bene…cancella questi ultimi 12 anni dalla memoria e
tenta di viverne altri 12 in un modo migliore…-
Kari non capiva. O meglio, non voleva capire.
KARI –Ma che stai dicendo?-
Tk decise che era meglio passare agli estremi rimedi.
D’altronde non poteva aspettarsi che prendesse per buona un affermazione come
quella e sparisse senza dire una parola.
TK –Ho pensato molto in questo periodo…ho riflettuto sulla
mia vita e ho concluso che non voglio passarla con te-
Kari non credeva a quello che sentiva. Tk non aveva mai
parlato così neanche nei momenti peggiori della loro relazione.
KARI –Ma che….-
TK –Mi dispiace io…io…non è vero,non è vero che ti amo più
della mia stessa vita, non è vero nulla di ciò che ti ho detto. Ti ho solo
usata…e non voglio più nascondertelo!-
C’era poca convinzione nella voce del ragazzo.
KARI –Ti conviene darmi spiegazioni meno idiote…cosa vuoi
Tk? Vuoi liberarti di me? Allora dimmi la verità almeno!!-
Occhi lucidi. No, lui non poteva vedere i suoi occhi lucidi,
doveva tenere duro. Non correre da lei. Non correre da lei. Ora doveva passare
alla fase tre. Ma d’altronde sapeva già dall’inizio che era l’unica cosa che
l’avrebbe convinta.
TK –Senti Kari…-
Voleva scaricare la rabbia in quelle affermazioni. Rabbia di
cui lei non aveva colpa, ma che poteva servire per renderlo simile a
quell’essere cattivo che voleva essere in quel momento.
TK –Vuoi la verità….LA VUOI! Beh….io ti odio….ti odio con
tutto me stesso….E’ COLPA TUA SE MIO FRATELLO E’ MORTO, SE NON AVESSI DOVUTO
VENIRE DA TE SAREI RIMASTO CON LUI QUEL GIORNO! E’ COLPA TUA SE SONO DIVENTATO
UN TOSSICODIPENDENTE DEL CAZZO PERCHE’ SOFFRIVO PER LUIE PER TE! E’ COLPA TUA SE HO AVUTO UN
INCIDENTE PERCHE’ HO USATO LA MOTO PER VENIRE DA TE! SEI STATA LA ROVINA DELLA
MIA VITA E NON VOGLIO CHE CONTINUI AD ESSERLO…GODERE DEI PIACERI DEL TUO CORPO
MI FACEVA AVERE UNA SOTTOSPECIE DI VENDETTA, CHE PLACAVA IL MIO ANIMO…MA NON
PENSO PROPRIO DI RIUSCIRE A STARE CON TE PER MOLTO ALTRO TEMPO….STARE CON TE MI
UCCIDE CAPISCI?! MA SOPRATTUTTO MI VIENE VOGLIA DI UCCIDERE TE PER TUTTO QUELLO
CHE HAI CAUSATO!-
Kari in quel momento piangeva disperata, sempre più sotto shock.
TK –Quella sera avevo davvero intenzione di farti del male!
Volevo vendicarmi di tutto, stavo scoppiando!…HO ACCETTATO DI APPROFITTARMI DI
TE ANCORA PER UN PO’ MA ORA…LEVATI DAI PIEDI! SONO STANCO DI FARE IL DOLCE E
PATETICO FIDANZATINO CON TE…La vendetta mi interessava, mettitelo in testa…e
adesso ce l’ho..-
KARI -…-
TK –Guardandoti così…ho avuto la mia vendetta…-
Non riusciva a credere a quello che aveva appena
pronunciato.Sembrava tremasse dalla rabbia ma in realtà cercava solo di
trattenersi dal suicidarsi per averla ridotta in quello stato.
Lei piangeva. Eh si…stavolta se l’era bevuta. O perlomeno,
non poteva fare finta di niente.
Ancora pianti. Poi un urlo di lei. Le pupille di Tk che
continuavano a dilatarsi dalla sofferenza.
TK –Va via da qui…è finita per sempre-
Ma lui sapeva cosa sarebbe finito veramente. Sarebbe finito
lui come persona. Il suo amore per lei…no…quello mai.
KARI –SEI UN LURIDO BASTARDO!!-
TK -…-
KARI –Io ti ho dato tutto di me…ti ho amato come nessun
altro…ti ho aperto il mio cuore…e tu….tu mi hai solo odiato…-
TK -….va via…-
KARI –Matt è morto per colpa mia? E’ questo che pensi?-
Dille di no. Abbracciala. Continua ad amarla. Dille che era
tutto uno scherzo.
TK –E’ una mia convinzione…-
KARI –Vorrei tanto sai! Per lo meno tutte le persone che più
amiamo e io compresa sapremmo con chi prendercela per quello che abbiamo
passato! Scusa se ti ho amato. Hai ragione…è finita per sempre-
Lei se ne andò ancora in lacrime. Era disperata come non mai
ma presto lo sarebbe stata ancora di più. Tk non notò come lei si toccava il
ventre colma di tristezza, mentre correva per sempre via da lui. Ma ora
finalmente poteva sfogarsi.
Piangere disperato, rotolarsi per terra aggrappandosi ai
pochi fili d’erba, mordersi la lingua facendo uscire grumi di sangue…picchiarsi
e urlare.
Dopo pochi minuti, dove prima sorgeva il bosco c’era solo un
deserto di tristezza e rimorso.
Fern aveva accompagnato indietro Hikari intuendo cos’era
successo. Non aveva voluto fare domande, e aveva notato come Dave stava male.
Aveva preferito tornare indietro nel completo silenzio. Lei non piangeva più,
ma aveva l’aspetto di un vegetale. Nessuno sguardo, nessun movimento, sembrava
che qualcuno le avesse strappato l’anima. Ma d’altronde, in un certo senso, era
così. Suo padre gli aveva raccontato di Hikari e Takeru, di quanto si fossero
amati e di come la tragedia li aveva divisi. E la storia si ripeteva. Futuro o
presente…l’esito era più o meno lo stesso.
Soichiro guardava la ragazza colmo di compassione. SI vedeva
che voleva aiutarla.
SOICHIRO –Forse è meglio che la porti a casa…-
Quella che sembrava una frase innocua era in realtà una
grande mossa del destino. Ma Dave gli aveva detto di non evitare che quel fatto
succedesse. E quindi, non poteva farlo, anche se voleva un mondo di bene al suo
amico. Ma alla fine, non è detto che sarebbe stata una cosa negativa. Però una
cosa doveva farla. C’era una cosa particolare che doveva evitare.
FERN –Hai ragione…è meglio che riposi-
Soichiro si avviò mentre alle sue spalle Fern si avvicinò
all’orecchio della ragazza. Lei non era al massimo della coscienza ma avrebbe
comunque capito.
Hikari sussultò. Poi, si alzò e seguì Soichiro.
Dovevano tornare a casa a piedi, la macchina non partiva.
SOICHIRO –Di questo passo non arriviamo più…-
Nessuna risposta.
SOICHIRO –Kari, non so cosa sia successo ma evidentemente ti
ha sconvolta e non hai nessuna voglia di camminare quindi…vieni da me. Casa mia
è più vicina-
KARI -…-
SOICHIRO –Non è un avance…tranquilla. C’è anche mia sorella-
KARI –Ok…-
Dopo una lenta e silenziosa passeggiata di un centinaio di
metri, entrarono nella dimora di Kanagawa. Sul tavolo Soichiro trovò un
biglietto.
SOICHIRO –Mia sorella è andata da Tai…-
KARI –Tranquillo, non fa niente…-
SOICHIRO –Siediti un po’ su…preparo qualcosa-
Dopo un quarto d’ora il ragazzo tornò con una cioccolata
calda e dei biscotti.
SOICHIRO –Ehi…-
KARI -…-
SOICHIRO -…-
KARI –Grazie per la cioccolata…-
SOICHIRO -…di niente-
KARI -…-
SOICHIRO –Dimmi che è successo…vederti così senza sapere
perché mi uccide…-
A Kari tornarono in mente quelle parole “Stare con te mi
uccide”.
Scoppiò a piangere, e in una buona mezz’ora gli raccontò
ogni particolare del suo incontro con Tk, ogni parola che l’aveva ferita, ogni
respiro…
Alla fine stava ancora piangendo e il suo ascoltatore non
credeva a quello che aveva sentito.
SOICHIRO –Ma com’è possibile?-
Lui aveva capito subito che c’era sotto qualcosa. Se c’era
una cosa di cui era sicuro era che l’amore di Tk verso di lei era sul serio
qualcosa di incommensurabile, ed era proprio per questo che si era messo da
parte. Ma forse lei, anche un po’ per il suo carattere eccessivamente altruista
non era così sicura dei sentimenti di lui. Quella ragazza non dava la giusta
importanza alla propria persona. Credeva davvero di essere la responsabile di
tutte quelle cose.
SOICHIRO –Kari…se c’è una cosa di cui sono sicuro al 100% è
l’amore di Tk verso di te…-
KARI –Non pare…-
SOICHIRO –L’avrà fatto per un qualche motivo…vedrai…-
KARI –Tu non hai visto il suo sguardo…lo conosco troppo bene
per non capire quando fa sul serio..-
SOICHIRO –Non è possibile tutto questo…-
KARI -….Come faccio adesso…?-
SOICHIRO –Tranquilla si sistemerà tutto, quando tornerà vi
chiarirete!-
KARI –Non è così semplice…-
SOICHIRO –Kari lui ti ama! E’ così-
KARI –Non credo…e anche se fosse, se si è comportato in quel
modo vuole comunque liberarsi di me…-
SOICHIRO –Ma non puoi lasciare perdere così!-
KARI –Sono incinta Soichiro…non c’è da giocare -
SOICHIRO -…si ma…-
KARI -…-
SOICHIRO -…ma lui è il padre….-
KARI –No…-
SOICHIRO –Cos…?-
KARI –E’ mio figlio…e basta. Da oggi è mio figlio e basta.
Solo mio…-
Soichiro le strinse la mano con calore.
SOICHIRO –Se vorrai il mio aiuto…io te lo darò. Sempre-
KARI –Mi hai già aiutato tanto…-
SOICHIRO -….-
KARI –Ti sei sempre preoccupato di me…ma soprattutto ti sei
sempre occupato dei miei sentimenti…avresti potuto fare l’egoista e calunniare
Takeru per quello che ha fatto, ma hai pensato a me…-
SOICHIRO –Sono convinto che anche tu in fondo sai che ti ama
ancora…-
KARI –…Takeru per me è morto oggi…per sempre-
Non sapeva se provare felicità o sorpresa. O un’infinita
tristezza. Non c’era più neanche un filo d’erba in quella radura. Aveva
spazzato tutto via in un colpo. Lui era in piedi a fissare il cielo.
DAVE –Ce l’hai fatta alla fine….cazzo…-
TK –Era la rabbia vero? Era la rabbia il metodo
alternativo…-
DAVE –Si ma può servirti solo per cominciare…-
TK -…-
DAVE –Dovresti odiarmi per quello che ti ho fatto fare-
TK –Non sento più niente…-
DAVE –Cosa?-
TK –E’ come se mi fossi svuotato completamente…non provo
emozioni-
DAVE –E’ normale…-
TK –Perché?-
DAVE –La rabbia ti ha fatto scaricare tutto…ogni tensione,
ogni segno di rancore e angoscia…ti ha fatto arrivare alla condizione giusta-
TK -…-
DAVE –Ora sei capace di usare i tuoi poteri, puoi
concentrarti nella giusta maniera…-
TK –E posso passare alla seconda fase?-
DAVE –Non c’è esattamente una seconda fase…-
TK -??-
DAVE –Quello della radura piena di alberi è solo un
allenamento stupidoche permette di
farti comprendere il modo per raggiungere la concentrazione…avrei potuto farti
spaccare massi, o tagliare dell’acciaio…l’importante è che ora tu sai come
funziona e devi solo imparare a controllare le tue capacità e ad usarle secondo
la tua volontà-
TK –Capisco…e che devo fare precisamente?-
DAVE –Hai tutta Zephir a disposizione, distruggi qualcosa,
tenta di spostare oggetti con la mente, crea palle di fuoco, puoi fare
qualsiasi cosa ricordatelo…prova a pensare a qualcosa che può esserti utile in
combattimento e cerca di imparare a realizzarla…e abbi pazienza perchè non ci
vorrà poco tempo…ovviamente più quello che vorrai creare sarà complicato, più
tempo ci vorrà-
TK –Come faccio a capire quando sono pronto per andare da
Ainter?-
DAVE –Tranquillo…me ne accorgerò io…-
TK –Dave…-
DAVE –Si?-
TK –A te è mai capitato di perdere per sempre una persona
cara e di sentirti responsabile?-
DAVE
-…beh…-
TK -…-
DAVE –Mio padre è morto in un incidente stradale…qualcuno ha
detto che stava guidando ubriaco, qualcuno che è stato Ainter ad eliminarlo
volontariamente…io ero ancora molto piccolo ma ricordo perfettamente il sangue
che usciva a fiotti…l’ho visto morire davanti ai miei occhi. Mia madre mi ha
appoggiato per terra mentre tentava di tirarlo fuori dalla macchina… abitavamo
proprio vicino a dove l’incidente è accaduto e quando lei ha sentito una forte
botta mi ha portato giù a vedere…piangeva, piangeva tanto…i miei genitori non
stavano insieme per una serie di motivi precedenti e mio padre era andato dal
fidanzato di mia madre per parlare di me…voleva vedermi di più diceva che lui
convinceva mia madre a non fargli avere contatti con me…e al ritorno…-
TK –Mi dispiace…-
DAVE –Forse era davvero ubriaco, mia madre mi ha raccontato
che nei momenti di tristezza si devastava…lei ne soffriva…-
TK –Vivi con tua madre e il suo compagno quindi?-
DAVE –Mia madre è stata uccisa da un digimon e io sono
scappato di casa…non volevo vivere con quell’uomo…in un qualche modo non so
perché ma non riesco a non avercela con lui…-
TK –Ora…ora sono infinitamente triste…-
DAVE –Tranquillo, sono sbalzi…-
TK –Come faccio?-
DAVE –Con l’allenamento riuscirai a controllarti…userai la
concentrazione e l’estraniazione solo quando servirà…-
TK –Ce la farò…ormai posso vivere solo per questo…devo
battere Ainter…-
La cella si aprì. Un ragazzo biondo fu sbattuto dentro
violentemente. Le due ragazze lo guardarono stordite.
MATT –Bastardi…-
Il ragazzo si alzò, andò verso le sbarre e cominciò a
urlare.
MATT –AINTER SEI UN FOTTUTO BASTARDO!-
SI accasciò stanco, poi finalmente si accorse delle ragazze.
Fu sorpreso.
MATT –E voi chi diavolo siete? Dovrei essere l’unico umano
qui!-
MAYA –Credo di sbagliarmi ma tu sei…-
DILY –Andiamo non può essere!-
MAYA –Si! L’ho visto in una foto una volta!-
DILY –Anch’io ma…-
MAYA –Se gli togli la barba incolta e gli tagli i capelli…-
DILY –MATT!-
MATT –Wow….non sentivo questo nome da una vita…-
MAYA –Ma allora quello che aveva pensato tuo padre Dily era
esatto…Matt non è morto!-
MATT –Tutti lo credono però…ma mi volete dire chi siete?-
DILY –Te lo spieghiamo dopo se ci racconti come sei finito
qui!-
MATT –Beh ecco…ero venuto a Digiworld e mi hanno
catturato…sono stato messo in una strana macchina dalla quale è uscito uno
identico a me…si è materializzato da una serie di dati! E poi…mi hanno usato
come schiavo, mi fanno continui esperimenti addosso e ogni tanto come vedete mi
sbattono in cella perché non gli servo…tutto questo va avanti non so da quanto
tempo…-
MAYA –Sono un po’ di anni …-
Lui la prese per le spalle.
MATT –Sai quanti anni sono passati? Ti prego dimmelo!
Dimmelo!-
MAYA –Più di tre…-
Matt si accasciò a terra.
MATT –Mio dio…così tanto…-
Si avvicinò di nuovo alle sbarre.
MATT –AINTER MALEDETTO IO HO LA MIA VITA! MI HAI FATTO
PERDERE I TRE ANNI PIU’ BELLI CHE AVREI POTUTO PASSARE!!-
DILY –Calmati…-
MATT –Io…sapete…avrei dovuto sposarmi, con una ragazza
meravigliosa…E QUEL BASTARDO HA INSCENATO LA MIA MORTE!!-
MAYA –In realtà sei morto davvero…o perlomeno la tua
sottospecie di clone si…-
DILY –E’ancora meglio di come mio padre aveva previsto, lui
non è stato neanche ucciso. Probabilmente hanno ricopiato i suoi dati e li
hanno “chiusi” in qualche strumentino che permette loro di eludere i sistemi di
Soichiro. Insomma come hanno fatto con noi quando Ainter ci ha chiamato!-
MATT –Ma di che state parlando?-
MAYA –Tranquillo e siediti, dobbiamo parlare di molte cose…-
DILY –Sora sarà contenta…-
MATT –HAI DETTO SORA?!-
MAYA –Ti ho detto di stare calmo…probabilmente qualcuno si
sta già allenando per venirci a prendere…-
MATT –Mi sa che dovete raccontarmi molte cose…mi sono perso
troppo è ora di recuperare-
Era una domenica di Aprile. Del 2015. Quattro anni dopo la
delusione più grande della sua vita, una ragazza si risvegliò dolcemente
accarezzata da una mano ben conosciuta e da un richiamo fin troppo familiare.
KARI (stiracchiandosi)-Mmmmhh…-
HEIJI –Mamma dai! Svegliati, dobbiamo andare al parco!-
KARI –Vacci con tuo padre…-
SOICHIRO –Andiamo pigrona…vieni anche tu! C’è una giornata
splendida…-
KARI –E va bene…ora mi vesto-
SOICHIRO (baciandola)-Brava…ti preparo qualcosa-
KARI –Grazie…-
SOICHIRO –Su Heiji…vieni in braccio su…mamma quanto sei
diventato pesante…-
HEIJI –Io e papà prepariamo la colazione più buona del
mondo!-
La ragazza sorrise. Era felice. Non le sembrava vero come
era la cambiata la vita di tutti loro. Lei aveva finito gli studi e faceva
tirocinio per diventare una maestra, e Soichiro lavorava in un azienda
informatica, nonostante la sua inutile laurea in legge. Heiji era un bambino
stupendo, aveva i suoi capelli castani ed era abbastanza alto, molto
intelligente per la sua età. Aveva gli stessi occhi di Takeru…ma nessuno sapeva
la verità, oltre a Sora. Si era messa con Soichiro poco dopo il fatto e non era
stato difficile dire a tutti che il bambino era suo. E anche Heiji stesso era
convinto che Soichiro fosse suo padre, e non gli avrebbe mai detto il
contrario. Il suo Kanagawa era un padre perfetto e un compagno
affettuoso,voleva bene a quel bambino più della sua vita. Ma a volte, gli
capitava di pensare al suo vero padre…ma solo per pensare. Lei era felice sul
serio. O almeno voleva crederci.
SOICHIRO –Allora…guarda che è pronto! Andiamo tesoro
altrimenti si fa troppo tardi. Ho promesso ad Ayumi che saremmo arrivati
presto-
Ormai il consueto pranzo domenicale si svolgeva con Ayumi e
Tai, il quale rapporto andava a gonfie vele. Incredibile ma vero, persino Tai
aveva trovato l’anima gemella.
KARI –Faccio presto, però stavolta non starò solo a
guardare, voglio fare una partita di calcio con voi!-
Soichiro trattenne una risata.
KARI –Ah ridi eh? Beh vedremo…-
SOICHIRO –Senti Kari…-
KARI –Si?-
SOICHIRO –Magari non è il momento più adatto ma…dovrei
chiederti una cosa-
KARI –Che serio…mi fai paura-
Lui le prese le mani dolcemente.
SOICHIRO –Io e te…abbiamo un figlio, e viviamo insieme
giusto?-
KARI –Fin qui nessuna novità…-
SOICHIRO –Perché non suggellare tutto questo?-
Lei rise.
KARI –Ti pare il modo adatto per chiedermi di sposarti?-
SOICHIRO –Beh…in realtà ho fatto un sacco di prove davanti
allo specchio….ma pare che non siano servite..-
Un attimo di silenzio.
SOICHIRO -…-
KARI -…-
SOICHIRO -…allora…?-
KARI -….-
SOICHIRO -…-
KARI –Ovvio che si!-
Lui rimase un attimo sorpreso ma poi la abbracciò di
slancio.
MASHARU –Tu non hai notizie quindi…-
SORA –Zero assoluto…-
NATSUKO –Ma è ancora vivo vero?-
SORA –So solo che se fosse morto ce l’avrebbero detto…-
MASHARU –Meno male…-
SORA –So che è stato difficile per voi perdere anche Tk…ma
tornerà-
NATSUKO –Lo so…ma è difficile stare in solitudine. Il
destino è stato crudele con noi-
MASHARU –Meno male che ci siete tu e Yamato…-
SORA –Giuro lo porterò più spesso da voi…ora l’ho lasciato
al parco con Koushiro e Ryota, ho pensato che non era il caso di parlare di
queste cose davanti a lui…gli manca molto suo zio-
NATSUKO –E Kari come sta?-
SORA -Le ho raccontato la faccenda…è comprensibile che dopo
quello che è successo lei si sia voluta ricostruire una vita…-
MASHARU –Mi manca però, è una brava ragazza-
SORA –Sa…io sono una di quelle che ha sempre creduto che
Hikari e Takeru fossero due persone che potevano trovarsi bene solo fra di
loro…sono particolari…chissà se al suo ritorno le cose non possano andare a
posto…-
NATSUKO –Già…-
MASHARU –Senti, perché non vieni qui con Yamato per pranzo?-
SORA –Volentieri…vado a prenderlo e torno-
NATSUKO –Perfetto ti aspettiamo dopo-
Sora uscì dala porta. Si vedeva che erano tristi, ne avevano
passate così tante che non reggevano. Il loro nipotino era l’unica cosa che gli
dava gioia…e pensare che ne avevano due. Due figli erano venuti al mondo per
sostituire la mancanza dei padri.
Al parco la bella combriccola si riunì. Kari, Soichiro ed
Heiji intravidero Izzy, Sora e i rispettivi figli che giocavano allegramente
seguiti dall’occhio vigile dei genitori.
SOICHIRO –Ehilà!-
IZZY –Guarda chi si vede!-
SORA –Ciao ragazzi!-
Intanto Heiji era già scappato al seguito degli altri due
marmocchi.
KARI –Sembra che la domenica nessuno di noi abbia da fare…-
IZZY –Più che altro sono i figli che reclamano la giornatina
al parco-
SOICHIRO –E Mimi dov’è?-
IZZY –In casa a cucinare…i suoi genitori ci fanno l’onore di
venire a pranzo da noi-
KARI –Contento?-
IZZY –Come una Pasqua! I suoi mi odiano…ho strappato troppo
presto la loro bambina dal nido! In compenso amano Ryota e lo riempiono di
regali…insomma è anche merito mio se è nato!-
Intanto, Yamato, ormai sulla soglia degli otto anni era
venuto dalla madre a reclamare.
YAMA –Mamma…quei due non sono capaci di giocare bene!-
SORA –Dio mio abbi pazienza uno ha tre anni e l’altro
due…sei grande il doppio-
YAMA –Uffa…-
IZZY –Mi sa che dovevamo metterci d’accordo e fare figli
tutti nello stesso momento-
SOICHIRO –Ci mancherebbe solo quello…-
SORA –Posso strapparvi Kari un secondo? Discorsi tra donne-
Kari incredula seguì l’amica.
KARI –Qualcosa di serio?-
SORA –Abbastanza…-
KARI –Dimmi…-
SORA –Sono stata da Masharu e Natsuko prima…sono distrutti-
KARI –Questo lo sapevo…dove vuoi arrivare?-
SORA –Cerca di capire…hanno perso due figli…e Yama è la loro
unica gioia…io pensavo…-
KARI –Pensavi?-
SORA –Forse dovresti parlargli di Heiji…è giusto che loro
sappiano di avere un altro nipote…-
KARI –Credi che non ci abbia pensato? Parlarne a loro
significherebbe parlarne a tutti!-
SORA –Guarda che prima o poi qualcuno ci arriverà…somiglia
tantissimo a suo padre-
KARI –Non posso farlo…-
SORA –Perché? Solo perché ce l’hai con Takeru?-
KARI –Non penso più a Takeru da molto tempo lui non
c’entra…-
SORA –Come no?-
KARI –Una persona…mi ha detto che mio figlio avrebbe
sofferto se gli avessi rivelato che Soichiro non era suo padre…-
SORA –Che stai dicendo?-
KARI –Ti prego Sora…lascia perdere-
SORA –Sei felice con Soichiro?-
KARI –Ehi…non sono più una bambina…so quel che faccio. Ci
sposeremo fra poco…-
SORA –E che io me la sono sempre immaginata con Takeru la
tua famiglia…-
KARI –Questa è la realtà…io devo pensare al bene per mio
figlio-
SORA –Capisco…-
Due ragazzi erano sdraiati al suolo distrutti. Avevano
appena finito di combattere tra loro.
DAVE –Caspita…non c’è storia…ormai sei troppo forte…-
TK –Cazzo non riesco a crederci…ti batto in un niente!-
DAVE –Ehi non gasarti troppo! Ce l’avessi io il potere del
digimedaglione…-
TK –Ce n’è voluto però…sembra che sia passata un‘ eternità!-
DAVE –Tk…-
TK –Si?-
DAVE –Ci siamo…direi che ci siamo…-
TK –Era ora…-
I due si alzarono e di sedettero a mangiucchiare qualcosa.
DAVE –Ti va se procediamo domani?-
TK –Ti confesso che ho una paura atroce ma dall’altra parte
non vedo l’ora di concludere questa faccenda…-
DAVE –Capisco…-
TK –E da un’altra ancora ho più paura di tornare sulla terra
che di sconfiggere Ainter…-
DAVE –Purtroppo ti è stato chiesto un sacrificio enorme…-
TK –Non c’è speranza che io venga a sapere come vanno le
cose nel mio mondo senza di me?-
DAVE –Mi spiace ma potrebbero influenzare il tuo stato
d’animo…nonostante tu abbia acquisito capacità di concentrazione incredibili
non si può rischiare-
TK –Dimmi almeno se è morto qualcuno!-
DAVE –Non è morto nessuno tranquillo…-
TK –Meglio così…-
DAVE –Ho pensato di far monitorare la missione da Izumi
anziché da Kanagawa…-
TK –Guarda che io non ho problemi con Soichiro-
DAVE –Potrebbe averli lui con te…-
TK –Figurati…è un bravo ragazzo-
DAVE –Senti…facciamo come dico io ok?-
TK –Come vuoi…-
DAVE –Bene…ora chiamo Fern e gli comunico di preparare
tutto-
Mimi andò ad aprire la porta un po’ scocciata. Chi è che si
sognava di venire a far visite all’ora di pranzo. Oltretutto doveva anche occuparsi
dei suoi genitori.
MIMI –Oh…Fern-
FERN –Ciao...scusa l’interruzione ma è importante-
MIMI –Ti conosciamo…ormai tu sei l’uomo delle emergenze-
FERN -…Ehm…-
MIMI –Si ora te lo chiamo…-
Izzy arrivò con suo figlio in braccio e un sorriso a trentadue
denti.
IZZY –Tu sei l’uomo della provvidenza! Non ce la facevo più
a sopportare i miei suoceri!-
FERN –Emergenza, provvidenze…-
IZZY –Vuoi conoscere il piccolo Ryota? Saluta Fern tesoro!-
L’altro sorrise. Gli faceva proprio effetto quella cosa.
FERN –Ho bisogno di parlarti…-
IZZY –Tk?-
FERN –Si…-
IZZY –Non era Soichiro quello che doveva monitorare?-
FERN –Per ovvie ragioni pensiamo che non sia il caso…e
abbiamo pensato a te. Non hai informazioni su Ainter come lui ma è sempre
meglio di essere coinvolti conflittualmente con la persona che devi guidare-
IZZY –Ma Soichiro non ha conflitti con Tk-
FERN –Hanno comunque un certo interesse in comune…e ci siamo
capiti-
IZZY –Se volete che sia io…non mi resta che accettare-
FERN –Bene…allora studiati questi-
Fern gli porse un malloppo di documenti.
IZZY -Che sono?-
FERN –Informazioni varie e piantine del quartier generale di
Ainter a Digiworld-
IZZY –E voi come fate ad averli?-
FERN –Siamo gente del futuro…-
IZZY –Dimenticavo…entro quando devo imparare questa roba?
Una Settimana? Due?-
FERN –Beh domani mattina parte la missione…se vuoi dormire
io direi entro stasera. Ciao ciao-
IZZY –Entro stas…! Ehi ma è impossibile!-
FERN –Nulla per te è impossibile…hai inventato la macchina
del tempo! E ricorda di protare il D-BOX3! Soichiro te l’ha ridato se non
sbaglio-
IZZY –Si…-
A casa di Tai, dopo pranzo si erano uniti alla combriccola
anche Yoko e Cody e la loro figlioletta Misato, della stessa età di Heiji.
CODY –E così voi due vi sposate eh?-
SOICHIRO –Beh…ormai siete tutti accasati manchiamo solo
noi!-
YOKO –Sta zitto…noi ne abbiamo dovute passare per sposarci!-
CODY –Già, dicevano che eravamo troppo giovani e che
dovevamo pensare all’università etc…-
TAI –E inoltre non vedo tutta sta fretta! Io non ho
intenzione di sposarmi per ora…-
AYUMI –Ah no?-
TAI –Che hai capito! Non che non ti ami ma credo che il
matrimonio sia solo una formalità-
AYUMi –Ma se mi avevi detto che tra poco l’avremmo fatto!-
TAI –Beh ho cambiato idea…-
AYUMi –COME SAREBBE HO CAMBIATO IDEA?-
KARI –Incredibile…Tai a 5 o a 27 anni è sempre il solito-
CODY –Comunque secondo me siamo tutti delle eccezioni…-
KARI –Che vuoi dire?-
CODY –Se guardi chi si è sposato…ossia Ken e Yolie, io e
Yoko e Mimi e Izzy, ti puoi rendere conto che sono tutte storie che durano da
sempre! Insomma non capita spesso di condividere la tua vita con la persona a
cui stai insieme da adolescente…e ovvio che si finisce per sposarsi prima del
solito-
TAI –Ecco quindi io e te Ayumi dobbiamo aspettare…-
AYUMI -Sta zitto…-
KARI –Oh insomma ragazzi! Io lo voglio sposare e lo sposo!-
SOICHIRO –Esatto!-
TAI –VIVA GLI SPOSI! BRINDIAMO!-
AYUMI –Tesoro…TOGLI QUELLE SCARPACCE DAL DIVANO!!-
TAI –Uh mamma!-
CODY –AH ah ah…ecco un classico esempio di vita
matrimoniale!-
Erano le 23.30. Soichiro aveva appena messo giù il telefono.
Kari entrò nella stanza e si sdraiò nel letto vicino a lui e vedendolo
pensieroso lo abbracciò.
KARI –Ehi…ho sentito che parlavi al telefono…-
SOICHIRO -…era Fern-
Kari cominciò già ad intuire parte della situazione.
SOICHIRO –Tranquilla Tk sta bene…-
KARI –Non te l’ho chiesto…-
SOICHIRO –Ma volevi saperlo…-
KARI –Non è vero!-
SOICHIRO –Guarda che non ti sto accusando di essere ancora
innamorata di lui…ho pensato solo che fosse ovvio che tu volessi sapere come
stesse…-
KARI -…-
SOICHIRO –Domani parte la missione…-
KARI -…-
SOICHIRO –MA non sarò io a monitorarla…hanno pensato di
sostituirmi con Izumi…per “ovvi motivi” hanno detto-
KARI –Tk è stato informato di noi?-
SOICHIRO –Non lo so…ma evidentemente il nostro
coinvolgimento sentimentale non può permettermi di fare il mio lavoro-
KARI –TI dispiace?-
SOICHIRO –CI tenevo a sconfiggere Ainter contribuendo
personalmente ma…preferisco la mia famiglia…-
Kari sorrise.
SOICHIRO –Non cambierà nulla quando Tk tornerà vero? Tu e
Heiji ci sarete ancora…-
KARI –Certo…te lo prometto. E tu non dubitare del mio amore
per te…perché la maggior ragione per cui ti amo è che non lo hai mai fatto…-
SOICHIRO -…-
KARI –Come farei a tornare con una persona che mi ha fatto
soffrire in quel modo secondo te?-
SOICHIRO –Beh…tu sei un po’ masochista-
KARI –Io ho amato Tk molto…moltissimo. Ma ho sofferto
altrettanto…con te invece…sono solo felice-
Lo baciò. Erano sentimenti sinceri i suoi. Ma forse solo
perché ne aveva repressi altri.
SOICHIRO (attirandola a sé) –Stammi vicino…-
Era il momento. Era malapena l’alba. Aveva imparato tutto.
Era pronto. La salvezza del mondo dipendeva anche da lui.
MIMI –Sta attento tesoro ok?-
IZZY –Mimi…non sono io quello che rischia la vita…devo solo
sedermi ad un computer-
MIMI –Ma hai una grande responsabilità…-
IZZY –Tranquilla…(baciandola)…torno presto-
Diede un bacino sulla guancia anche al piccolo Ryota.
RYOTA –Dove vai papà?-
IZZY –A comprarti un regalo!-
RYOTA –Veramente?-
IZZY –Oh si…tu fai il bravo e aspettami, quando torno avrai
la sorpresa!-
Li salutò di nuovo e andò. Fern Lo aspettava fuori di casa.
Insieme si diressero nel bunker. C’era un computer enorme e ultra-tecnologico.
FERN –Non ti stupire…fra qualche anno li vedrai nelle
vetrine dei negozi-
IZZY –Wow…-
FERN –Su siediti-
L’altro ubbidì.
FERN –Allora, comincio a spiegarti…-
Gli illustrò tutti i comandi: come comunicare con Tk, come
osservare Digiworld, come usare il radar, e tutto il resto che gli serviva.
IZZY –Spero di ricordarmi tutto…-
FERN –Tranquillo, rimango io con te…e ti sostituirò quando
avrai bisogno-
IZZY –Quando avrò bisogno?-
FERN –Beh la missione dura minimo 10-11 ore se tutto va
bene… se sei un essere umano hai dei bisogni-
IZZY –Giusto ma…posso chiederti una cosa?-
FERN –Certo…-
IZZY -Perché non lo fai tu? Insomma perché lasci fare questo
a me?-
TK –Non riesco a crederci…rammentami devo salvare il mondo
per caso?-
DAVE –Non scherzare…-
TK –Quindi ricapitoliamo…devo evitare di farmi scoprire,
cercare Gennai, arrivare al quartier generale di Ainter, e ucciderlo…un gioco
da ragazzi-
DAVE –Ehi ricordati che devi liberare Maya e Dily!-
TK –Tranquillo…non ti scaldare…-
DAVE –Non sei l’unico che ha passato quattro anni lontano
dalla persona che ama-
TK –Già…però almeno tu sei sicuro che quando la rivedrai
potrai riabbracciarla…-
DAVE –Che hai intenzione di fare dopo tutto questo?-
TK –Per ora facciamo questo…-
DAVE -…-
TK –Se mi beccano che faccio?-
DAVE –Se Izzy fa il suo lavoro non dovrebbe succedere ma in
caso contrario…non ti resta che combattere-
TK –Bene…quando parte la cosa?-
DAVE –Devo dargli il segnale…-
TK –Allora daglielo…-
DAVE –Hai tutto ciò che ti serve?-
TK –Dagli quel segnale!-
DAVE –Ok…cerca di non fare scherzi eh?-
TK –Ci vediamo al ritorno…mi sono divertito a stare con te
sai?-
DAVE –Mi fa piacere…-
Dave prese il suo digivice e schiaccio qualcosa. Poi Takeru
scomparve sotto un fascio di luce facendo un cenno di saluto. Ed era iniziata
la partita finale.
IZZY –Ci siamo…-
FERN –Ok…hai capito come usare ‘sto coso?-
IZZY –Tranquillo…me la caverò-
FERN –Tieni la cuffia per le comunicazioni, tasto verde
parli…rilascia per ascoltare-
IZZY –E’ arrivato!-
Le immagini della mappa di Digiworld apparvero sullo
schermo. C’era un piccolo puntino blu, e rappresentava Takeru.
FERN –Puntino blu Takeru…puntino rosso…il quartier generale
di Ainter-
IZZY –Caspita…è come fare il giochino del labirinto sulla
settimana enigmistica…-
FERN –Ci sono anche dei quadratini gialli ogni tanto…sono
digimon di notevole potenza. Devi farglieli evitare. Per quanto riguarda i digimon
minori, Tk sarà in grado di polverizzarli prima che possano aprire la bocca…-
IZZY –Bene, ora ci parlo…-
FERN –Vai…-
IZZY –Takeru…amico mio come stai?-
< TK > -Ehi ma…Izzy!-
IZZY –Proprio io!-
< TK > -Come va? Sono quattro anni che non ci vediamo!-
IZZY –Ne ho di cose da raccontarti…ma ora è meglio che ci
leviamo questo callo…distruggiamo quell’Ainter e poi ti invito a pranzo…cosa
vedi intorno a te?-
< TK > -Non lo so non distinguo nulla…è tutto scuro,
sembra una strana nebbia nera-
FERN –Tranquillo…questo è il minimo…Digiworld è ridotto in
condizioni spaventose-
< TK > -Izzy, dove devo andare?-
IZZY –Procedi dritto…-
< TK > -Vado…spero di non inzuccarmi contro qualche
albero-
FERN –C’è qualcosa di strano…-
IZZY –Mh?-
FERN –Per un semplice fatto di probabilità è impossibile che
una zona così ampia di Digiworld non sia controllata…guarda nessun digimon
nell’arco di 70 chilomentri-
IZZY –Tranquillo sarà un caso…-
FERN –Allora…c’è solo una possibilità che il nostro piano
fallisca…-
IZZY –Ma di che parli?-
FERN -…e mi sa che il nostro Ainter l’ha centrata…-
Dave era subito rientrato sulla terra. Fern aveva scoperto
la trappola e ora non c’era modo di evitarla.
DAVE –Dimmelo cazzo! Dimmi come diavolo ha fatto a pensarci!
E’ impossibile!-
FERN –Ha esaminato il Dna di Dily e Maya…-
IZZY –Un giorno me lo spiegherete spero tutto questo…-
Fern e Dave si guardarono per un istante. Poi decisero.
FERN –Ok...parliamoci chiaro…io mi chiamo Ryota Izumi…e sono
tuo figlio. E lui è Heiji, Heiji Takaishi-
IZZY –Ma che ca…-
FERN –Chiedimi qualsiasi cosa papà…sono io sono Ryota e
attualmente tu mi riconosci come un bimbo di due anni-
IZZY –Ryota…tu sei…tu sei mio figlio da grande?-
FERN –Già…-
IZZY –Ora si che mi spiego tante cose…-
DAVE –VI prego non abbiamo tempo per i sentimentalismi…-
FERN –Abbiamo finto di avere altri nomi e altre
identità…c’era il pericolo di compromettere il futuro…-
IZZY (indicando Heiji) –Beh…che tu eri figlio di Tk ci sarei
potuto arrivare. E scommetto che sei figlio anche di Kari…anche se lei mente
riguardo al tuo vero padre, altrimenti vorrebbe dire che Kari e Tk hanno
generato due figli e li hanno chiamati con lo stesso nome…un po’ improbabile-
DAVE -…è ora di pensare alla missione…-
IZZY –Lo sapevo…-
FERN –Beh tutto questo te l’abbiamo detto perché le altre
due ragazze che erano con noi…-
IZZY –E di chi sono figlie loro?-
FERN –Di gente che conosci…Maya, ossia Misato è la figlia di
Cody e Yoko mentre Dily…-
DAVE –Dily…o meglio Rumiko, è nata da una scappatella tra
te…e Sora-
IZZY –COSA?-
FERN –Tranquillo l’abbiamo già evitata…-
IZZY –Ma a parte quello…io e Sora?!-
FERN –Non c’è da scherzare, nel futuro è finita molto male…-
DAVE –Comunque riprendendo Ainter ha esaminato il Dna di
Dily e Maya e evidentemente ha scoperto che sono figlie di digiprescelti…e di
conseguenza ha intuito, visti gli anni che erano venute dal futuro-
IZZY –Ma Ainter non vi dava la caccia già da prima?-
FERN –Non sapeva che venivamo dal futuro…credeva solo che
volessimo aiutarvi, niente di più. Scoperta la nostra identità si è
preparato…ha scovato i radar e li ha distrutti e ne ha piazzati altri per
individuare Tk…sapeva che avremmo addestrato qualcuno e ora l’ha scovato subito
appena è arrivato-
DAVE –E ha voluto farci capire che ci ha beccato…-
FERN –Già, tanto ora non possiamo fare più niente-
IZZY –Ma come gli è venuto che quelle due potessero avere
legami di sangue con noi?-
DAVE –Forse hanno riconosciuto Matt…-
FERN –Heiji non sappiamo se è lì…-
DAVE –E’ l’unica ipotesi plausibile…qualcuno avrà sentito
che Rumiko e Misato lo conoscevano-
FERN –Ma lui non poteva certo avere idea di chi fossero!-
DAVE –Appunto…lì è saltato fuori il problema…-
IZZY –Chiamo TK!-
FERN –No aspetta! Non mettergli panico…-
IZZY -Ma d’altronde dobbiamo avvertirlo! Potrebbero arrivare
da un momento all’altro..e noi non possiamo localizzarli…-
DAVE –Maledizione…ci ho messo un sacco a montare quei radar
nei momenti in cui Ainter era sulla terra…gli ho posizionati con cura…e quel
bastardo me li ha distrutti-
IZZY –Non possiamo richiamarlo indietro? Tk potrebbe
attaccare in un altro momento-
FERN –Non conviene…ci verrebbe a cercare sulla terra…e la
cosa primaria che dobbiamo evitare è combattere tra la gente innocente-
IZZY –E allora?-
FERN –E allora…-
IZZY –Ci penso io…TK!-
< TK > -Si…sto andando dritto come hai detto-
IZZY –Senti c’è un problema…-
< TK > -Di già?-
IZZY –Sono serio…per un motivo o per l’altro…ti hanno
localizzato e stanno venendo a prenderti-
< TK > -…Cos..?-
IZZY –Ti prego sta tranquillo e ascoltami…fatti catturare,
non ti uccideranno vedrai… lasciati portare alla base, libera Dily,Maya e Matt
e poi attacca Ainter…sei abbastanza forte da eludere ogni guardia voglia
intromettersi…-
< TK > -…-
IZZY –Ehi…hai capito?-
< TK > -Hai detto Matt…-
IZZY –Oh…-
< TK > -…-
IZZY –E’ vivo Tk…e tu devi salvarlo…-
< TK > -Matt…-
IZZY –Avevo ragione io alla fine vedi? E nessuno mi
credeva…l’hanno praticamente “clonato” e ci hanno fatto credere la sua morte…-
-….-
Tk non parlava, ma Koushiro poteva essere certo di vedere il
suo volto sorridente e carico di felicità. Poi sentì un botto.
IZZY –TK! TK! Cazzo…!-
FERN –Ora non ci resta che attendere…-
IZZY –Ma perché non mi risponde?-
DAVE –L’avranno stordito…oppure non vuole dare nell’occhio…se
gli trovano il trasmettitore addio comunicazioni-
IZZY –E’ brutto restare impotenti…-
DAVE –E’ forte…-
IZZY –Che vuoi dire?-
DAVE –Ho visto come è cresciuta la sua forza…e davvero
imbattibile ormai. Se la caverà benissimo-
FERN –Per ora possiamo solo sperare che Ainter non si sia
accorto troppo presto del nostro piano-
IZZY –Temi che abbia aumentato la sua forza?-
FERN –Già…-
DAVE –Tranquillo, non può aver fatto più di tanto, ricordati
che per ora ha soltanto il potere che ha sottratto da Matt-
FERN –Beh, a noi ormai non resta che aspettare che Tk ci
chiami e ci aggiorni sulla situazione-
IZZY –E se non lo fa?-
DAVE –Lo farà…deve farlo…almeno qui…in quest’epoca…lui deve
vincere-
IZZY –Heiji…che è successo a tuo padre nel futuro?-
DAVE –E’ morto prima che io potessi rendermi conto della sua
esistenza-
IZZY -…mi dispiace-
DAVE –Non sai quanto mi ha fatto piacere conoscerlo e
passare quattro anni con lui… ma ciò che più importa è che il me stesso di
quest’epoca possa crescere con lui accanto…-
IZZY –Ma tu sai…insomma sai di Kari e Soichiro…-
DAVE –Non è importante…l’importante è che lui ci sia…non per
forza accanto a mia madre-
IZZY –Tu però…avresti potuto evitarlo…insomma hai evitato la
relazione tra me e Sora potevi anche…-
FERN –Beh in teoria si era pensato di farlo…ma poi lui mi ha
fermato quando dovevo agire…ha detto di lasciare andare le cose come dovevano
andare-
DAVE –Non era giusto…-
FERN –In effetti no…-
IZZY –E io…Ryota, io sono con te nel futuro?-
FERN –Si…tu ci sei…per fortuna-
IZZY –Anche Rumiko vive con noi?-
FERN –Per Rumiko la storia è stata un po’ complicata…-
IZZY –Raccontamela…-
FERN –Vuoi saperla davvero?-
IZZY –Si…-
FERN –Beh…tu e Sora avete mandato la bambina in un
orfanotrofio quando è nata…tu non volevi rovinare il tuo matrimonio con
Mimi…Sora ha detto in giro che la bambina era di un uomo che aveva conosciuto
che dopo averla messa incinta era sparito, e che aveva dovuto mandarla in un
orfanotrofio perchè non aveva i mezzi per occuparsi sia di lei che di Yamato.
Dopo un po’ però è andata a riprendere la bambina, la voleva con sè, anche se
tu non avevi intenzione di riconoscerla. Dily ha vissuto con Sora e Yamato…tu
ti sei limitato a dare qualche assegno di nascosto quando serviva-
IZZY -…Sono stato davvero capace di fare una cosa del
genere? Ho abbandonato mia figlia?-
FERN –Si…-
IZZY –E quindi lei non sa di me?-
FERN –Beh…io ho scoperto tutto e gliel’ho detto. Lei e Yama
non andavano molto d’accordo come fratelli e noi eravamo diventati molto amici.
Avevamo già sui quattordici anni quando scoprii la verità…ho cominciato ad
odiarti per quello che le avevi fatto…in seguito, hai deciso di raccontare la
verità a tutti…Mimi ti ha perdonato per il tradimento, ma non ha avuto
intenzione di stare con un uomo capace di abbandonare una bambina in quel modo.
Così…io e la mamma ce ne siamo andati via…e Dily è venuta con noi-
Izzy era molto sconcertato. Come aveva potuto essere una
persona così spregevole?-
FERN –So che per come la pensi, ti sembra impossibile averlo
fatto…ma l’hai fatto-
IZZY –Tu mi odi Ryota?-
FERN –Cos…?-
IZZY –Mi odi per quello che ho fatto vero?-
FERN –No…non più ormai…ho capito la tua paura, e il motivo
hai agito in quel modo-
IZZY –Ma non c’è nessuna scusa per ciò che ho fatto!-
FERN –E’ vero…ma a tutti è concesso sbagliare. Io ho capito
il tuo pentimento e ti ho perdonato. L’ha fatto anche Rumiko-
IZZY –Mimi no però…vero?-
FERN -…-
IZZY –E’ per me che hai evitato che andassi a letto con
Sora? Perché in questo modo mia figlia non esisterà!-
FERN –Ha scelto lei di farlo…-
IZZY –Ma non esisterà neanche nel futuro!-
DAVE –Beh…dipende…se decidiamo di tornare nella nostra epoca
di questo stesso filone temporale, dove Ainter probabilmente non
esisterà…oppure di ritornare nella nostra realtà e cavarcela da soli. Anch’io
mi sono allenato mentre lo faceva Tk…forse abbiamo una speranza…-
FERN –Sarà comunque Rumiko a deciderlo…-
GUARDIA –Allora capo…che ne faccio di questo?-
AINTER –Chiudilo nella cella con gli altri tre rompiscatole…e
tra mezz’ora portali tutti da me-
GUARDIA –Uso il solito modo?-
AINTER –Certo imbecille…-
La guardia aprì la cella buia e vi gettò dentro il
malcapitato. Takeru si risvegliò a causa della botta.
TK –Ahi…Ahia…ma che cavolo…che modi!-
MAYA –Ehi…c’è qualcuno. Accendi la lampada!-
MATT –Uffa…stavo dormendo…fra un po’ quel pazzo di Ainter ci
verrà a prendere lasciami riposare!-
MAYA –Ti ho detto che c’è qualcuno sei sordo!-
DILY (accendendo la piccola lanterna ad olio)–Chi c’è?-
TK –Ehi ma…pare che ci sia compagnia!-
MAYA
–Oddio…Takeru!-
DILY –Takeru?-
MATT –Si…magari…-
MAYA –Matt non sto scherzando!-
TK –Matt?-
DILY –Non sta scherzando!-
Dopo qualche attimo di confusione finalmente il biondo più
grande rivolse lo sguardo verso il fratello. Anche Tk fece lo stesso. Aveva un
aspetto trasandato, capelli e barba molto lunghi, ma era lui…ne era sicuro. Un
urlo di gioia. Un abbraccio violento e si ritrovarono per terra con le lacrime
agli occhi.
MATT –Oddio…fratellino, che ci fai qui?-
TK –Matt…-
MATT –Dai non fare la femminuccia non piangere!-
TK –Maledetto! Ti rendi conto che per me tu eri morto!-
MATT –Ma sono qui…-
TK –Lo so…e sono…sono felice…SONO FELICE MATT!-
Lo abbracciò di nuovo.
MATT –Mi sei mancato…è veramente tanto che non ci vediamo!-
MAYA –E’ veramente tanto che ti aspettiamo Tk! Sei il
prescelto per sconfiggere Ainter vero?-
TK –Già…e se non sbaglio voi dovreste essere Dily e Maya…la
ragazza di Dave-
MAYA –Come sta?-
TK –Benissimo…e ti aspetta sana e salva-
MATT –Tu come pensi di battere quell’essere sovrumano?-
TK –Tu non immagini neanche quello che so fare…-
MATT –Tu non immagini quello che sa fare lui…-
TK –Ma cosa combina quell’essere qua a Digiworld?-
MATT –Bah…tenta solo di condensare i nostri poteri in
un'unica cosa e trasferirli dentro di lui…niente di speciale…-
TK –Questo già lo sapevo…-
MATT –Quando mi ha catturato quell’infame mi ha clonato un
migliaio di volte, ha preso il mio potere e mi ha sbattuto in cella per tirarmi
fuori quando ha bisogno di schiavi per costruire quello che lui chiama “ Il
nuovo Impero Digiworld”-
TK –Uh…fa concorrenza a Ken-
DILY –Non c’è da scherzare…sono anni che siamo chiusi in
questa cella e vediamo il sole solo per lavorare-
TK –E Gennai? I nostri Digimon?-
La faccia di Matt fece intuire ogni cosa.
MATT –Già quando sono arrivato io non c’erano più…-
TK –No…-
I digimon. Non erano solo amici, erano qualcosa di più…la
loro adolescenza, i momenti più belli della loro vita. E Gennai…come un padre
per loro. A Tk sfuggì qualche piccola lacrima…Patamon…chissà…se fosse riuscito
a sconfiggere Ainter…forse sarebbe potuto rinascere…
MAYA –Ragazzi capisco il dolore ma tra un po’ Ainter verrà a
prenderci…dobbiamo elaborare un piano-
MATT –Intanto ti dico una cosa…guarda questa fascia sul braccio…serve
per riconoscerci. Troverai un bel po’ di nostri cloni fuori, sono sicari che
vanno e vengono da Digiworld-
TK –Ecco come fa Ainter ad eludere i sistemi Soichiro…quei
cloni sono identici a voi e il loro passaggio non viene segnalato!-
MATT –Geniale eh?-
DILY –Si ma ora pensiamo a cosa fare-
TK –Allora, visto che non abbiamo più nessun altro da
liberare…direi di farci portare al suo cospetto. Poi vedrete….-
MATT –Che significa poi vedrete?-
TK –Effettivamente occorre che prima chiami Izzy…-
MATT –E perché?-
TK –Perché lui può modificare Digiworld…-
MAYA –E’ vero…il D-BOX3…ma anche Ainter può farlo! Non
servirebbe a niente-
TK –Tranquilla….ho un piano-
MATT –E noi abbiamo una sorpresa…-
IZZY –EHI! Ehi ragazzi! E’ Tk! Mi sta chiamando.
Dave e Fern si risvegliarono dal loro stato momentaneamente
comatoso e si precipitarono vicino all’amico.
IZZY –Tk! Sono qui…finalmente, dov’eri finito?-
< TK > –Beh…ho fatto incontri interessanti. Ho trovato
Dily, Maya e Matt-
IZZY –Allora Matt è vivo sul serio…-
DAVE –Chiedi come stanno le ragazze!-
IZZY –State tutti bene?-
< TK > -Tranquillo…è tutto a posto. Tranquillizza Dave
immagino che stia ammattendo dalla preoccupazione-
IZZY –Tranquillo Dave…tutto a posto-
< TK > -Senti Izzy, devi usare il D-BOX3-
IZZY –E perché?-
< TK > -Fa esplodere qualcosa…che so, fa accadere un
guaio!-
IZZY –Tk ti decidi a spiegarmi?-
< TK > -Dave mi disse che l’unico modo per battere
Ainter era lo scontro diretto…io contro lui…soltanto capisci? Ma qui è pieno di
cloni, digimon e quant’altro che per quanti sono potrebbero annientarmi senza
la mitica forza del loro capo. Devi impegnarli tutti, distrarli in qualche
modo-
IZZY –Così tu avrai campo libero con Ainter?-
< TK > –Esatto, ora ti spiego…tra poco dovrebbero
portarci tutti e quattro al suo cospetto…quando saremo lì tu farai accadere
qualcosa e tutti accorreranno…mentre io penserò ad Ainter e nessuno si
accorgerà che nel palazzo qualcuno sta combattendo-
IZZY –Ok…vedrò di far scoppiare un incendio o qualcosa di
simile, insomma li terrò impegnati tranquillo…posso farlo credo, posso solo
aggiungere qualcosa ma un modo troverò…niente distruzione, solo aggiunte-
< TK > -Non importa ho il codice di protezione-
IZZY –Cosa avresti tu?!-
< TK > -Questi tre furbetti sono riusciti a sottrarli
al grande capo…sai in quattro anni non avevano molto da fare! Eccolo
qua…345678YKJ-
IZZY –Un attimo che scrivo…-
< TK > -Bene, ai dettagli ci penseremo al momento. E
non vi mettete in testa di tentare di distruggere Ainter col D-BOX3…qua mi
dicono che lui è assolutamente intoccabile da quell’aggeggio…servirebbe solo a
scoprirci. E non ammazzare i digimon, sono sotto il controllo di quel bastardo,
non hanno colpa…-
IZZY –Sei molto rassicurante…-
-Aspetta il mio segnale allora!-
IZZY –Certo…chiudo-
FERN –Allora? Ho sentito del codice…è fantastico!-
IZZY –Dobbiamo trovare un modo per impegnare l’intero
esercito di Ainter…usando il D-BOX3. Così Tk potrà combattere in pace senza
rompiscatole esterni…-
DAVE –Dobbiamo isolare il palazzo in pratica?-
IZZY –Già. Che dite? Incendio, esplosioni, alluvioni…-
FERN –Ho un idea migliore…-
MATT –Allora a posto?-
TK –A postissimo…ci pensa Izzy-
DILY –Noi che facciamo durante il combattimento?-
TK –Cercate di nascondervi-
MAYA –Nasconderci? Non avremo la tua stessa forza ma siamo
state addestrate anche noi!-
TK –E’ vero…beh allora potete aiutarmi-
MATT –E io rimango solo?-
TK –Se non vuoi morire sul serio…-
MATT –Si scherza pure…comunque credo di aver trovato un modo
per renderti lo scontro più facile…-
TK –E sarebbe?-
MATT –Vedrai…-
TK –Come sarebbe vedrai?-
MATT –Tranquillo scherzavo! Me ne starò buono buono in
disparte-
MAYA –Ragazzi…arrivano le guardie…-
TK –E’ già ora…beh…buona fortuna a tutti-
Quattro possenti digimon immobilizzarono con catene di
strano materiale i quattro ragazzi.
TK –Di che diavolo sono fatte ‘ste cose?-
MAYA –Non so…so solo che può levarci le forze-
TK –Quell’Ainter è proprio un genio-
Vennero portati in un imponente sala. Una grande porta si
aprì davanti a loro.
MATT –Preparati fratellino perché ci siamo dimenticati di
dirti una cosa…-
TK –EH?-
I soldati buttarono i quattro a faccia a terra davanti ad un
imponente trono completamente d’oro.
TK –Wow ci trattiamo bene…-
AINTER –Vedo che il nuovo arrivo vuole tentare di fare
amicizia…o forse vuole solo morire presto-
Tk tirò su la testa impaziente di vedere il volto del grande
bastardo che aveva l’onore di eliminare. Fu shockato nel vedere lo stesso
identico volto di un uomo a cui aveva invece voluto bene come un padre…
AINTER –Cos’è? Non dirmi che anche a te ricordo Gennai?-
TK –Ma che cazz…?-
MATT –Lui e Gennai…-
AINTER –Gennai era mio fratello…o meglio fratello gemello.
Avremmo dovuto gestire insieme Digiworld…ma ho preferito non dare retta a
quell’idiota-
TK –Allora è per questo che sei intoccabile dal
D-BOX3…dovresti essere un guardiano…-
AINTER –Già…è come sai per modificare l’intoccabilità del
guardiano…deve essere un guardiano stesso a farlo-
TK –Tsk…-
Tk si rivolse sottovoce a Maya per chiederle come liberarsi
dalle catene. Non aveva ancora dato il segnale a Izzy ma era sempre meglio
prepararsi.
MAYA –Niente di speciale…devi solo concentrarti e romperle
con il potere…-
TK –Voi siete capaci?-
DILY –Beh…non ci siamo mai riuscite…-
TK –E avete il coraggio di dire “niente di speciale”?-
AINTER –Beh? Che avete da confabulare? E’ ora di portarli al
lavoro…io intanto preparo l’attrezzatura per il giovane Takeru…tra poco avrò
dentro di me anche il potere della speranza-
TK –Scordatelo…-
Tk diede il segnale parlando alla trasmittente. Ci fu un
enorme scossone. Le due guardie digimon di Ainter uscirono a vedere e tornarono
con lo sguardo allarmato.
DIGIMON –Capo…siamo isolati. Qualcuno ha separato il palazzo
da tutto il resto! Siamo diventati un isola e ci allontaniamo sempre di più!-
TK –Grandioso….questa non l’avrei mai pensata!-
AINTER –Tranquilli…i digimon marini ci raggiungeranno!-
DIGIMON –Non credo capo…si sta formando un incendio di
proporzioni enormi attorno a noi!-
Tk nella confusione riuscì a concentrarsi e a liberare tutti
dalle catene.
TK –Avevate ragione…non era poi così difficile-
AINTER –Maledetti…siete in contatto con qualcuno che ha il
D-BOX3?! Come avete fatto ad avere il codice?!-
TK –Io mi preoccuperei della tua vita adesso!-
MAYA –Noi ci occupiamo di quei pochi digimon che sono nel
palazzo…buona fortuna Tk-
TK –Ce ne vorrà…-
MATT –Beh…io mi nascondo come promesso…non mi morire
fratello…-
TK –Tranquillo ho ancora tante questioni in sospeso da
risolvere…e anche tu-
AINTER –Devo ammetterlo…sei furbo-
TK –Che ne dici se sistemiamo tutto subito?-
AINTER –Come vuoi…vorrà dire che morirai prima-
Lo scontro era cominciato. Uno scontro di poteri e di
concentrazione. La forza fisica c’entrava poco in tutto questo. Era una
questione di attenzione. Non bisognava distrarsi ma soprattutto…non bisognava
avere paura di sbagliare.
AINTER –LA speranza è ostinata…me l’ero dimenticato-
Tk si stava avvantaggiando. Era riuscito a bloccarlo sotto
di lui massacrandolo con pugni fortissimi dai quali faceva uscire aculei
appuntiti.
TK –Posso fare qualsiasi cosa…abbattere un
monte…trasformarti in ghiaccio…fare uscire un raggio disintegrante dalla mia
mano…posso ammazzarti appena ti distrai-
AINTER –E credi che io ti lasci fare tutto questo?-
Ainter sembrò scomparire dalla vista di Tk per poi
ricomporsi dietro di lui. Si era trasformato in aria o qualcosa del genere.
AINTER –Ne hai da imparare…povero illuso-
Ainter lo afferrò con una presa fortissima e tentò di soffocarlo.
Trasformò il pavimento in metallo fuso e tentò di far sprofondare i ragazzo in
quella melma grigiastra.
AINTER –Ti sembra un incubo vero? Beh…questo è il mondo
digitale ragazzo…dove se vuoi puoi fare qualsiasi cosa…ed è per questo che lo
voglio tutto per me!-
Tk tentò di rimanere lucido ma era difficile ragionare
mentre stava quasi per finire inghiottito.
AINTER –E per raggiungere il mio obiettivo non esiterò a far
fuori tutti quelli che mi ostacoleranno…dopo mio fratello e quegli inutili
digimon…ora tocca a te…dì un po’…prova a chiedere aiuto al tuo Angemon
adesso…poveretto, ha fatto una gran brutta fine l’angelo più potente…colpito
alle spalle mentre tentava di proteggere la sua angioletta della luce…beh ,
colpa sua…si è distratto-
Probabilmente Ainter avrebbe fatto meglio a tacere quelle
verità. L’immagine del compagno digimon ammazzato a tradimento…mentre si
rassegnava a sprofondare si ritrovò a pensare ad una cosa…Angemon aveva
preferito farsi uccidere prima di Angewomon per tentare di salvarle la vita, o
per evitare di vederla morire davanti a lui? Era egoismo o amore? Probabilmente
entrambe le cose…si rese conto solo in quel momento che Kari aveva dovuto
subire la vista di lui in bilico tra la vita e la morte mentre egli stesso non
l’aveva mai vista sull’orlo della morte. Era sempre stata lei a soffrire…e solo
in quel momento capì cosa davvero la sua Kari voleva dire con quelle parole…”
tu non puoi farmi questo di nuovo…non potrei sopportarlo”…ma Tk non aveva
accolto quelle suppliche…non aveva capito di come quel troppo amore che provava
l’aveva condotto all’egoismo più totale…se l’amava davvero sarebbe riuscito ad
addestrarsi anche senza doverle dire quell’inferno di parole…o forse non
avrebbe avuto scelta comunque…
AINTER –Non dirmi che ti sei rassegnato del tutto…-
TK –Io…io non posso farle credere di non aver mai capito i
miei sbagli neanche alla fine della mia esistenza…prima che io muoia lei deve
sapere che ho capito…deve sapere la verità…anche se questo la farà soffrire e
di conseguenza farà star male anche me io devo farlo…e non posso morire-
Tk riuscì a trasformare il metallo in cui stava sprofondando
in sabbia e creò un appiglio grazie al quale riuscì a divincolarsi da Ainter.
TK –No è affatto finita…io devo salvare Digiworld-
AINTER –Che diavolo stai dicendo me lo spieghi? Cos’è che ti
ha fatto svegliare in un colpo?-
TK –Credimi…è stato tutto merito tuo-
Tk cominciò subito a contrattaccare. Ma Ainter ancora non
cedeva. Era forte, incredibilmente forte…
Intanto Matt era in giro per la base di Ainter. Precisamente
si trovava nella stanza dove venivano prodotti i cloni. Sapeva che Tk non
avrebbe mai potuto battere Ainter perché lui conosceva un modo per annullare
tutto il suo potere…e l’avrebbe usato prima o poi. Era sicuro che quello
avrebbe azzerato i poteri del fratello…gli avrebbe tolto completamente la
capacità di concentrarsi e per quel motivo doveva trovare quel maledetto
aggeggio.
AINTER –E va bene…pare che tu sia ostinato-
TK –TI ammazzo…-
AINTER –Non credevo che fossi un osso così duro…-
TK –Quindi?-
AINTER –Quindi è ora di finirla…mi dispiace sfoderare la mia
arma segreta ma…diciamo che te la sei meritata…congratulazioni!-
TK –Arma segreta?-
Tk sentì d’improvviso una grande fitta alla testa.
AINTER –Scommetto che questo non te l’hanno insegnato…-
TK –AAAHHH! Ma che diavolo….!-
AINTER –Controllo della mente….-
Intanto sulla terra…
IZZY –Cosa? E questo da dove salta fuori?-
DAVE –Come cavolo ha fatto?!-
IZZY –Spiegate anche a me?-
FERN .Non credevo che ci sarebbe riuscito…-
DAVE –In effetti è impossibile a meno che lui non…-
IZZY –Ehi! Reclamo spiegazioni!-
FERN –Ha clonato Gennai…-
IZZY –Eh?-
DAVE –Ma certo! Solo Gennai era in grado di controllare
anche la mente…e per fortuna usava quel potere solo a fin di bene…-
FERN –Probabilmente è così che controlla i suoi cloni e i
digimon…-
DAVE –Perché nessuno lo ha avvertito? Magari Matt e le
ragazze lo sapevano…-
IZZY .Magari hanno pensato che avrebbe solo contribuito a
spaventarlo…-
DAVE –E ora che diavolo facciamo? –
FERN –Speriamo in un miracolo-
IZZY –Miracolo? MIRACOLO?!-
DAVE –Maledizione! Stava andando così bene!-
FERN –Cosa può difendere la mente di Tk?-
DAVE –Penso che sia una questione di forza di volontà…-
IZZY –Tk…-
FERN –Possiamo solo sperare…-
TK –Che….CHE MI STAI FACENDO?!-
Una serie di immagini a volte sconnesse si facevano largo
nella mente di Tk…immagini violente che facevano male…morte di persone
care…violenza…Hikari…
TK –Toglimi questa roba dalla testa!-
AINTER –Togliertela…ti sto solo mostrando la verità…ciò che
è successo durante la tua assenza…guardala…guarda la tua Hikari insieme a
Soichiro…e guarda loro figlio…guarda tuo fratello che muore ucciso dalle mie
guardie…guarda il suicidio dei tuoi genitori! Guarda la verità!-
TK –AAHHHH! Basta…basta ti prego!!-
AINTER –Ok…è andato…è ora del colpo di grazia…in questo
stato non potrà difendersi-
Ainter era pronto a mettere fine per sempre a quel
combattimento ma una voce lo fermò.
MATT –Lo difenderò io…-
AINTER –Che fai tu qui?-
Dietro Matt spuntarono anche Dily e Maya. E un piccolo
drappello di cloni rimasti nel palazzo. Tra i quali anche l’unico clone di
Gennai.
AINTER –Quelli sono sotto il mio controllo nel caso tu non
lo sappia…cos’è volete aiutarmi ad ammazzarvi-
MATT –Sotto il tuo controllo dici?-
Matt sventolò uno strano aggeggio verde davanti ai suoi
occhi.
MATT –Beh…ora non più…questo telecomando verde l’hai
inventato per controllarli quando ancora non riuscivi a farlo col tuo potere…e
se non sbaglio è più efficace del potere stesso…Gennai…annulla l’effetto della
manipolazione di Ainter sul cervello di Tk…e voi altri cloni…attaccate Ainter-
Uno svenuto Tk si riprese ritrovandosi solo un po’ stordito.
Si accorse di Matt e del casino che stava succedendo.
MATT –Tk…non possiamo trattenerlo a lungo lui può spazzare
quei cloni in men che non si dica…l’abbiamo colto di sorpresa e ti abbiamo
annullato l’effetto di controllo che aveva sulla tua mente…ma se non ti muovi
lo rifarà!-
Tk non se lo fece ripetere due volte e si scagliò contro il
nemico facendosi largo fra i cloni che pian piano Ainter stava facendo sparire
uno dopo l’altro.
TK –Maledetto…per colpa tua ho passato l’inferno…tutti noi
abbiamo passato l’inferno! Ora te la farò pagare giuro…ti farò pagare per
averci distrutto la vita!!-
Ainter non riusciva inspiegabilmente a contrattaccare gli
attacchi di Tk. Una forza sconosciuta si era impadronita del
digiprescelto…quella stessa forza che gli aveva permesso di acquisire tutti i
suoi poteri…l’immensa rabbia.
AINTER –Maledetto non è così facile annientarmi!-
TK –Io credo proprio di si…-
Lo disintegrò. Non si sa come… nessuno trovò mai spiegazione
a quel fenomeno ma lo disintegrò. Una luce spaventosa proveniente dalla mano di
Tk lo aveva letteralmente disintegrato.
Il ragazzo si accasciò al suolo. Un po’ sollevato e un po’
sorpreso…ci era riuscito. Senza sapere come…ma non importava…ci era riuscito.
Il ragazzo stava scuotendo nervosamente il fratello che
giaceva ancora immobile disteso sul suolo.
DILY –I cloni sono spariti…-
MAYA –Quei cloni sono qualcosa di molto
particolare…sarebbero solo corpi senza il potere di Ainter…sarebbero senza un
anima…evidentemente la sua morte ha provocato la loro distruzione…ma non
capisco…-
MATT –SI E’ SVEGLIATO!-
MAYA –Meno male…-
MATT –E’ semincosciente…comunque respira ora è meglio che ce
ne andiamo subito da qui-
DILY –E come diavolo facciamo quegli imbecilli di Ryota e
gli altri ci hanno inguaiato per bene…siamo isolati e circondati dal fuoco-
MATT –Ma il colpo di Tk ha colpito le fondamenta del palazzo
qua tra un po’ crolla tutto!-
MAYA –Maledizione…-
GENNAI –Tranquilli…-
MATT –Ehi Gennai…GENNAI?!-
GENNAI –In carne ed ossa…e non sono il clone….non lo ero
neanche prima-
MAYA –Ma che dici…?-
GENNAI –Uh…Rumiko Takenouchi e Misato Hida…-
DILY –Gennai…tu sei il vero Gennai?-
GENNAI –Nel futuro non mi avete mai incontrato ma io vi
conosco bene…-
MATT –Ma allora tu sei vivo!-
GENNAI –Solo mio fratello non l’aveva capito. Ho solo fatto
finta di fare il clone per un po’…e gli ho fatto credere di avermi ucciso…beh
in realtà ha ucciso il clone-
MAYA –Mi spieghi perché i cloni sono spariti?-
GENNAI –Ah quelli? Li ho fatti sparire io…tanto senza il
potere di Ainter sarebbero stati solo un mucchio di vegetali…-
MATT –Gennai credimi sono estremamente felice di vederti ma
ti prego…PORTACI FUORI DI QUI!-
GENNAI –Sempre il solito irascibile tu eh? E tutti questi
anni di prigionia non ti hanno aiutato…-
MATT –Per quello dopo faremo i conti…-
GENNAI –Bene…ora andiamo-
IZZY –Non sento più niente…-
DAVE –Accidenti…si sentivano solo un sacco di rumori come
facciamo a sapere se la battaglia è andata bene?-
FERN –Beh…di sicuro è finita…-
DAVE –Matt ha urlato qualcosa a Gennai…quindi probabilmente
è vivo-
FERN –DA quanto ho capito ha usato il potere di Gennai per
annullare l’effetto malefico sulla mente di Tk-
IZZY –MA se Gennai era vivo perché non si è mosso prima? E’
dovuto andare Matt a cercarlo-
GENNAI –Pensate prima di accusare la gente!-
IZZY –GE….GENN…-
GENNAI –Con te dopo faccio i conti Izzy…ti ho chiesto di
custodire il D-BOX3 e ti sei fatto beccare da Kanagawa!-
IZZY –GENNAI! MATT! TK!-
MATT –Ciao amico…ti abbraccerei ma ho un fratello da
sostenere-
IZZY –Vieni sdraialo sul letto…-
DAVE –Misato…-
MAYA –Ciao Heiji…-
FERN –Sorellina…mi hai fatto penare lo sai?-
DILY –Nessuno può ammazzarmi dovresti saperlo!-
Tra saluti e abbracci vari, pianti di felicità sollievo,
Matt e le ragazze raccontarono tutto ai tre all’oscuro di tutto.
GENNAI –E’ ora che io vi spieghi anche un altro paio di
cosette…avrei potuto anche battere Ainter se avessi avuto il pieno controllo
dei miei poteri…ma purtroppo è riuscito ad isolarmi e catturarmi, prendendo
sotto il suo controllo tutta digiworld. Per degli esseri come noi, mandati dal
centro ricerche come custodi di Digiworld il potere è estremamente legato alla
condizione del mondo digitale. Ainter ha creato una sottospecie di potere
oscuro contrario al mio, e quando è riuscito a mettere tutti sotto il suo
controllo, purtroppo io mi sono notevolmente indebolito. Non sarei mai stato in
grado di batterlo…noi siamo stati modificati con il D-BOX3 in modo da avere
queste caratteristiche, non potevo fare nulla. Ho cercato di avvertire Izzy
quando la situazione stava peggiorando chiudendo i varchi per Digiworld
impedendovi così anche di cadere tra le sue mani, ma quando Ainter ha scoperto
i miei piani ha deciso di eliminarmi…e io gliel’ho fatto credere. Ho deciso di
starmene buono e di fare il clone aspettando che foste voi a fare qualcosa…e il
resto lo sapete…per fortuna sono arrivati Heiji e gli altri dal futuro…-
DAVE –Ovviamente preghiamo Izzy e Matt di non proferire
parola di quello che sapete…e di non chiederci altro…-
IZZY –Gennai…dove sono realmente i nostri Digimon?-
GENNAI –Sono morti quello si…e purtroppo Ainter ha distrutto
la città della rinascita, o meglio ha cancellato quel file…mi spiace ma li
aveva già eliminati prima che io venissi a sapere delle sue intenzioni…e non
posso farci niente purtroppo, il potere di Ainter è immune persino al D-BOX3…-
MATT –Ma se Ainter era il secondo guardiano perchè noi e gli
altri digiprescelti non l’abbiamo mai incontrato?-
GENNAI –Già a quel tempo era stato bandito dal suo
incarico….erano già stati notati diversi comportamenti anomali e tentativi di
collaborazione con i ribelli cacciati dal centro ricerche…quelli che poi sono
diventati i cercatori. Per fortuna Soichiro è stato bravo a non farsi
trovare…anche se con quell’idea di far andare Tai a liberarmi avrebbe fatto
ammazzare tutti-
FERN –Beh è per quello che siamo arrivati noi…-
DILY –A proposito…noi dobbiamo parlare di una cosa…-
DAVE –Non c’è nulla da discutere…-
DILY –A me non importa di sparire…è molto meglio che i
nostri cari che ci lasciano uno dopo l’altro…-
DAVE –Devi stare tranquilla…con la scusa di addestrare Tk mi
sono allenato molto. Sono in grado di battere Ainter adesso!-
GENNAI –Io non credo figliolo…-
DAVE –Cosa?-
GENNAI –…non saresti comunque in grado di battere un Ainter
più potente come è quello del vostro tempo. Te lo ricordi o no che tu non hai
il potere del digimedaglione?-
DAVE –E non potrei in qualche modo acquisirlo? Insomma non
potrei concentrare i poteri di luce e speranza in un unico medaglione?-
GENNAI –Tsk…-
DAVE –Perché fai quella faccia? Dopotutto anche Ken, Yolie e
Davis posseggono un potere unito!-
GENNAI –Essere figlio di digiprescelti non comporta il fatto
di esserlo a propria volta…non è una cosa ereditaria. Voi non siete dei veri e
propri digiprescelti, non avete digimon, non avete potere…sapete solo di
Digiworld e di come fare per combattere nel mondo digitale. In ogni caso avete sempre
qualcosa in meno…Sono io che scelgo i digiprescelti quando ce n’è bisogno e
soprattutto quando i precedenti sono definitivamente morti…i digiprescelti sono
qualcosa di speciale…devono proteggere digiworld! Con l’aiuto del D-BOX3 avrei
potuto eliminare da solo ogni digimon che loro hanno sconfitto, ma non ci si
può affidare ad un aggeggio per salvare delle vite e neanche contare su di
me…quando non ci sarò più altrimenti chi mi sostituirà? E se il D-BOX3 venisse
distrutto un giorno o dovesse cadere di nuovo in mani sbagliate?! E’ giusto
prima contare sulle proprie forze…-
DAVE –MA non puoi fare un eccezione? Si tratta della vita di
una persona! I miei genitori sono morti…voglio sostituirli!-
GENNAI –Non è necessario Heiji…verrò io con voi nel futuro e
ti aiuterò. Sono in grado di bloccare i poteri mentali di Ainter e questo
dovrebbe bastare per riuscire ad eliminarlo, poco fa sono riuscito a farlo
nonostante il flusso negativo…siete in tanti dopotutto…-
FERN –Ma non potevi dirlo prima!-
GENNAI –Uff…pazienza Ryota, non hai pazienza…-
Heiji e i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo. Dily
sorrise, dopotutto era felice di non dovere abbandonare i suoi amici.
MAYA –Rimane un problema…come farai a tornare indietro? Non
abbiamo più energia e per fare ricaricare la macchina del tempo occorre un
materiale ormai completamente scomparso nel nostro tempo…-
MATT –Neanche qui esiste?-
FERN –E’ un materiale radioattivo speciale che hanno
iniziato a produrre circa nel 2020…poi è stato considerato molto pericoloso e
hanno distrutto tutti i campioni esistenti. Mio padre ne aveva uno per caso…e
sempre per caso ha scoperto che era l’unica cosa in grado di far funzionare la
sua macchina del tempo…non so se troverà un altro modo…prima o poi forse…-
GENNAI –Tranquilli…ormai qui non avranno più bisogno di me
per un bel po’…e ci penseranno i quattro digimon sacri a rigenerare
Digiworld…tanto non sono più sotto il controllo di Ainter-
DAVE –Vuoi davvero venire con noi?-
GENNAI –Certo che si…-
DILY –Grazie…-
Dalla stanza dove stava riposando Tk uscì un Izzy un po’
stravolto. Il suo sguardo si fermò sulla ragazza dai capelli rossicci chiari.
Era lei, pensò. Forse era il caso di parlarle…o forse no. Dily si accorse dello
sguardo del padre e tentò di evitarlo.
MATT –Come sta Tk?-
IZZY –Ehm…E’ senza forze e immagino sia un po’ scosso…dovrà
rimanere a letto per un po’ di tempo…-
MATT –Quando si sveglia…torneremo a casa-
DAVE –Beh…è ora di andare anche per noi…saluteremo Tk e poi
vi lasceremo per sempre al vostro destino-
FERN –Vi preghiamo di non dire nulla su di noi…a nessuno-
IZZY –Tranquillo…comunque è stato un bene conoscere una
parte del futuro…magari può evitare alcuni sbagli-
Di nuovo Rumiko si sentì chiamata in causa. Poi lentamente
si alzò senza dire una parola, e Izzy decise di seguirla.
Soichiro giaceva pensieroso sulla poltrona. Stava tentando
di leggere qualcosa ma i suoi pensieri erano altrove. Heiji tentava di attirare
la sua attenzione invano, mentre lui sembrava perso nel mondo dei sogni.
HEIJI –Papà! Papà!-
KARI –Soichiro…tuo figlio ti sta chiamando da mezz’ora!-
SOICHIRO –Ehm…si…si…che c’è piccolo?-
HEIJI –Volevo farti vedere la mia nave…guarda!-
SOICHIRO –Wow…l’hai costruita tu?-
HEIJI –Si…con le costruzioni che mi hai regalato a Natale!-
SOICHIRO –Abbiamo un nuovo architetto in casa….-
KARI –Ehi tu…vieni qui un secondo-
Soichiro si alzò e si apprestò ad andare dalla futura moglie
che lo attendeva sullo stipite della porta del soggiorno.
SOICHIRO –Dimmi-
KARI –Che hai?-
SOICHIRO –Ero solo immerso nei miei pensieri…-
KARI –Quali pensieri?-
SOICHIRO –Nulla di importante..-
KARI –Senti…non facciamola tanto lunga…se vuoi andare a
vedere cosa combinano Izzy e gli altri va pure-
SOICHIRO –Cosa ti fa credere che sia quello?-
KARI –Perché non è così?-
SOICHIRO –Mi chiedo come fai a conoscermi così bene…-
Kari gli diede un bacio e lo spinse verso la porta.
KARI –Su…vai e poi torna. Vai a vedere quello che ti
interessa e poi vieni a cena-
SOICHIRO –Sicura che posso? Non hai bisogno di una mano in
casa?-
KARI –Vai o cambio idea-
SOICHIRO –E se è andato storto qualcosa?-
KARI –Non ti resta che scoprirlo…-
SOICHIRO –E va bene…vado e torno-
IZZY –Aspetta…ti prego-
DILY –Non devi sentirti obbligato a dirmi qualcosa…-
IZZY –Voglio solo…parlarti. So che sarebbero inutili scuse o
cose del genere…-
DILY -…-
IZZY –Io non ti rivedrò mai più…quando partirai…-
DILY –Io sono solo un errore…-
IZZY -…no-
DILY -…-
IZZY –Non posso certo pretendere che tu mi parli come se
fossi davvero tuo padre…-
DILY –No…infatti…perché tu sei diverso da mio padre. Il
Koushiro del mio tempo è diverso da te…lui non ha sopportato il dolore…ne è
rimasto scottato-
IZZY –Forse non puoi capirlo ma a me sembra impossibile il
solo pensare di fare quello che ti ho fatto…-
DILY –Posso capirlo invece…-
IZZY -…-
DILY –Sai..io sono sempre stata l’eterna riserva, la ruota
di scorta…in tutto. Anche con Heiji...io sono innamorata di lui…-
IZZY –Questo non dipende certo da te…è la vita-
DILY –Però a volte penso a come sarebbe stato se anche io
avessi potuto vivere in una famiglia normale…-
IZZY –Non cambia nulla credimi…il carattere è una cosa
personale, noi ci costruiamo quello che vogliamo, non i nostri genitori. Non
bisogna sempre assecondarli in ogni loro volere…perché se un giorno poi di
capita di non riuscire più a farlo allora rischi di sentirti un fallito…un
fallito inutile-
DILY -…-
IZZY –Mi piacerebbe tanto che tu non ce l’avessi con me…ma
forse è chiederti troppo-
DILY –Io non ce l’ho con te…non più-
Un urlo in lontananza interruppe la conversazione. Izzy notò
la sagoma di Soichiro.
IZZY –Ecco…devo andare…-
DILY –Si…è meglio che ci prepariamo anche noi…
La ragazza fece per avviarsi quando il padre la fermò
prendendole un braccio.
IZZY (sussurrando)-Perdonami…-
Rumiko sorrise. Poi rispose anch’ella sussurrando.
DILY –Se riuscirai a trovare un altro modo per caricare la
macchina del tempo…ti verrò a trovare-
Detto questo, si guardarono un’ altra volta.
SOICHIRO –Incredibile….me ne sono perse di cose-
Gennai e gli altri avevano raccontato a Soichiro tutti gli
avvenimenti accaduti nelle ore precedenti e tutto il resto. Adesso il figlio di
Kanagawa se ne stava con lo sguardo sbalordito a guardare il risorto Yamato
Ishida.
MATT –E così tu sei Soichiro…-
SOICHIRO –Già…e tu sei Matt. Ti immaginavo meno barbuto-
MATT –Sai com’è…devo darmi una lavata dopo sette anni e
mezzo di prigione-
SOICHIRO –Takeru?-
IZZY –E’ di là che riposa…-
TK –Sono qui…-
Un Takeru con capelli e barba tagliati apparve sulla scena.
MATT –Uh…si è svegliato il morto-
DAVE –E si anche ripulito ben bene….sei irriconoscibile-
MATT –Beh…visto che come ho notato questo posto non è privo
di un bagno mi vado a dare una lavata anch’io-
DAVE –Prendi anche tu i miei vestiti se vuoi, o quelli di
Fern-
MATT –Penso che per una questione di famiglia mi staranno
meglio i tuoi…-
Heiji lo fulminò con lo sguardo, per fortuna sembrava che Tk
non avesse fatto caso alla frase.
DAVE –Allora grande uomo, spiegaci come hai fatto-
TK –Non ne ho idea…mi sono svegliato qui e ho dedotto che le
cose sono andate bene ma…non mi ricordo molto. So solo che quel bastardo mi ha
riempito la mente di cose oscene…ho avuto un sacco di incubi mentre dormivo…-
DAVE –Immagino che sia stata di nuovo la rabbia…la rabbia a
te fa fare cose strane…-
TK –La rabbia fa fare a tutti cose strane-
SOICHIRO –Sono contento che tu ce l’abbia fatta…-
TK –Toh…guarda chi c’è…-
SOICHIRO –Sul serio…ero preoccupato-
TK –Si…forse di te stesso-
SOICHIRO –E’ inutile non vuoi proprio fidarti di me…-
TK –No…sono solo un po’ nervoso…-
Passarono diverse ore. Si parlava, si passavano gli ultimi
momenti insieme, si scherzava. Ma il momento doveva arrivare.
DAVE –E’ inutile prolungare…è proprio tempo di andare-
MATT –E’ stato bello finchè è durato-
IZZY –E’ meglio salutarsi…-
Tutti si abbracciarono un po’ commossi. Heiji stava per
piangere, Izzy, Fern e Dily si scambiavano sorrisi, Matt salutava malinconico
le ragazze con cui aveva condiviso anni di prigionia. Tk si avvicinò
inconsapevole a quello che sarebbe stato un giorno il volto di suo figlio.
TK –Volevo ringraziarti Dave…per tutto-
DAVE –E io volevo dirti che sono fiero di te…per tutto-
TK –Beh…è stato tutto merito del mio allenatore!-
DAVE –Non solo per quello…un giorno capirai-
TK –Mi mancherai…-
DAVE –Anche tu…-
Attimi di silenzio si susseguirono.
DAVE –Voglio dirti una cosa…-
TK –Ti ascolto…-
DAVE –Non credo che ti piacerà la situazione che troverai
quando tornerai a casa, ma voglio che mi prometti una cosa…-
TK -…-
DAVE –Che tenterai di cambiarla…combatti-
TK -…non so se posso prometterlo-
DAVE –Pensa solo che forse non è in gioco solo la tua di
felicità…-
TK –Non capisco molto bene ma…farò il possibile-
DAVE –Spero proprio che lo farai…-
TK –Tu non farti scappare Maya-
DAVE –Dopo che battiamo Ainter la sposo e ci faccio una
decina di figli…lo giuro-
Tk sorrise e augurò a tutti buona fortuna. Il passo
successivo fu quello di vederli scomparire sopra uno strano macchinario…
IZZY –E così quella sarebbe una macchina del tempo…-
MATT –Quando la inventerai li andremo a trovare…-
TK –Già…-
SOICHIRO –Direi che ora possiamo sul serio scrivere la
parola fine…-
Izzy abbassò lo sguardo pensieroso. Non era facile dover
dire a due appena tornati da un esperienza così sconvolgente cosa li aspettava
al ritorno…tante cose erano cambiate…
MATT –Ho idea che voi due dovrete darci un aggiornamento…-
IZZY –Credimi amico non è così facile-
TK –E’ successo qualcosa di grave?-
IZZY –No…cioè…dipende…boh…forse…invece no…-
SOICHIRO –Beh…ecco…-
TK –Tanto lo scopriremo comunque…sputate il rospo…-
IZZY –Ok…partiamo dalle cose semplici…allora io e Mimi
abbiamo avuto un bambino, e anche Cody e Yoko che si sono sposati, hanno una
figlia…poi…Tai e Ayumi stanno insieme…Yolie è incinta e ovviamente ha sposato
Ken, Joe non ha ancora trovato la donna giusta, Davis è ancora in America ed è
in procinto di investire soldi per creare una catena di suoi ristoranti e
convive con una top-model californiana…poi…-
SOICHIRO –Ok…per le due rimanenti ho un idea…Matt, Izzy ti
porterà da Sora mentre tu Tk…vieni con me-
IZZY –Sei sicuro?-
SOICHIRO –Non c’è altro da fare...è meglio che entrambi
vedano con i loro occhi-
IZZY –Aspetta frena stop! Per prima cosa Sora si prende un
colpo se si ritrova questo qui davanti!-
SOICHIRO –Tranquillo…non ha ancora il cuore debole-
TK –Io preferirei non incontrarla…-
SOICHIRO –E invece lo farai…-
IZZY –Ho un brutto presentimento…-
Tk se ne stava pensieroso con gli occhi al paesaggio mentre
Soichiro lo stava portando con la sua auto verso la verità. Una verità che
sinceramente sospettava…chissà perché lui aveva voluto che incontrasse Kari,
per far notare la sua superiorità? O perché voleva che Kari li desse un
ulteriore prova di qualcosa? Di sicuro Soichiro aveva ancora paura di lui,
questo era certo…aveva paura di perdere la Kari che molto probabilmente aveva
conquistato con fatica.
SOICHIRO –Devo dire che sei un tipo silenzioso….-
TK –Cos’è…vuoi raccontarmi quanto siete felici tu e Kari?
Preferisci? Fa pure…-
SOICHIRO –E’ inutile che fai lo scontroso…non ti faccio
venire da lei per farti incazzare-
TK –Non ti faccio? Perché sentiamo avrei bisogno del tuo
permesso per vederla?-
SOICHIRO –Non ti ho mai preso per uno stupido…so che hai
capito cosa ti aspetta ma è giusto che voi due vi incontriate…lo faccio per
lei-
TK –Per lei? Come minimo con quello che le ho fatto terrà la
mio foto da usare come bersaglio per il lancio dei coltelli…-
SOICHIRO –Deve decidere se dirti una cosa…una cosa che
interessa voi due-
TK –Tsk…immagino che ora dovrei rimanere con la suspense…-
SOICHIRO –E’ importante Tk credimi…-
TK -…-
SOICHIRO –E smettila di fare lo stronzo…faresti meglio a
piangere come una fontana se ti fa stare meglio…-
TK –Io sono uno stronzo…-
SOICHIRO –Uff…beh in ogni caso siamo arrivati…-
TK -…-
Tk si stupì. Era un appartamento nel centro di Tokio,
inondato dal traffico cittadino. Kari aveva sempre odiato il troppo rumore e la
frenesia della città…avevano sempre detto che quando sarebbero andati a vivere
insieme avrebbero preso una casa isolata in un posto paradisiaco dove nessuno
li avrebbe potuti disturbare. Dove non c’era il caos, lo smog,…ma evidentemente
aveva cambiato idea anche su quello…
Salirono fino ad arrivare ad una porta marrone. Una porta
marrone che lentamente si aprì.
SOICHIRO –Ecco fatto…-
Da una stanza sbucò immediatamente una Kari svestita un po’
più del dovuto con un asciugamano in mano.
KARI –Tesoro sei tornato finalmente! Potresti preparare la
cena io dovrei asciug…-
Le parole le morirono in gola. No. Non in quel momento. Non
era pronta. Non era assolutamente pronta a vedere quel volto. Era lui…era
sempre lui…le sembrava ancora più bello ma forse era solo un impressione…
Takeru non potè certo rimanere indifferente. Era stata come
una pugnalata al cuore…una pugnalata al tempo stesso estremamente dolorosa e
piacevole. Quel viso incorniciato dai capelli bagnati, il suo corpo…gli
sembrava di non vederla da una vita. Mai aveva provato quella sensazione se non
quando la stringeva a sé durante un amplesso…e lui stesso cessava di esistere
in un secondo. Esistevano solo loro due, insieme…
Ma in quel momento quella stessa sensazione era qualcosa di
unicamente spirituale…una specie di magnetismo che li attraeva e li distaccava
totalmente dalla realtà circostante. Ma poi era subentrata la mente a
controllare quelle emozioni, a ricordargli le verità, a definire quel
sentimento solo una reazione istintiva.
KARI -…dovrei asciugarmi i capelli, dicevo…-
Ancora Tk non ce la faceva a parlare. Lei scomparve nella
stanza da cui era venuta.
TK –Non credo sia stata una buona idea…-
SOICHIRO –Va da lei…io devo preparare la cena-
TK -…si…-
Il biondo si avviò sul serio. Dopotutto…forse qualcosa da
dirsi ce l’avevano.
Kari si accorse di una presenza dietro di lei. Ormai si era
messa una maglietta e aspettava seduta.
TK -…ciao…-
KARI –Come stai? Salvatore del mondo…-
TK –Bene…è andato tutto bene-
KARI -…-
TK –Mi ha portato Soichiro qui…-
KARI -…-
TK –Bella la casa-
KARI –Di solito in queste situazioni tu non diventi freddo e
insensibile?-
Forse non avrebbe dovuto dire quella frase. Magari lui stava
solo cercando di non complicarle le cose…o magari non gliene importava nulla,
dopotutto con quello che le aveva detto anni prima…
TK -…senti…se quello che devi dirmi riguarda quel giorno…-
KARI –Quello che devo dirti?-
TK –Me l’ha detto Soichiro…-
KARI –Ah…-
TK –Senti Kari quel giorno io…-
HEIJI –Mamma, mamma! Quand’è pronta la pappa?-
Eh si. Ecco il bello. Se prima era una pugnalata ora era un
colpo d’ascia.
KARI –Tranquillo piccolo…papà sta già cucinando…-
HEIJI –Tu non vieni a mangiare? E chi è questo signore?-
KARI –E’ un amico…finisco di parlare con lui e poi arrivo
promesso-
HEIJI –Ok!-
Il bambino sparì nel corridoio e i loro sguardì si
incrociarono di nuovo.
KARI –“Se solo tu sapessi che quel bambino è il frutto del
nostro amore…ma quale amore in fondo…forse non è stato nulla per te”-
Tk fece per andarsene, ma poi si girò nuovamente verso la
ragazza.
TK -…è vostro figlio?-
La risposta. Quella risposta era fondamentale.
KARI –Si…-
Mentì.
TK –E’ bello…-
KARI -…cosa mi stavi dicendo prima?-
TK –Non ha più importanza…-
KARI -…-
TK –Sai…mi fa piacere che mi consideri ancora un amico…-
KARI -…Tk…è meglio se…-
TK –Se non ci vediamo…si lo so…-
KARI -…-
TK –Comunque scusa…per tutto. Ora vado, è meglio che vada
dai miei genitori…dirò a Matt di venire a trovarti…lui è vivo…lo sai…-
KARI –Davvero?!-
TK –Si…-
KARI –E’ meraviglioso…-
TK -…-
KARI –Allora addio…-
TK –Si…addio-
Lui la guardò con il suo solito sguardo. Uno sguardo velato
di tristezza che lei riconobbe. Fece per andarsene definitivamente quando le
parole di un amico gli risuonarono nella mente…una promessa…c’era qualcosa o
qualcuno per il quale lui doveva combattere…c’era una questione in sospeso e
questo l’aveva capito…non sapeva cosa ma questo gli bastò per fargli
pronunciare due parole che nel futuro avrebbe considerato le più importanti
della sua vita. Quelle parole, in quel momento…
TK –Ti amo…-
KARI -…Tk….-
TK –Forse avrei fatto meglio a diventare freddo e
insensibile…-
Una lacrima gli scappò. E lei la vide, e un colpo al cuore
la colse. Non capiva come dopo tutto quello che era successo le avesse potuto
dire quelle parole…che voleva dire? Ma d’altronde, anche lui stava cambiando il
suo destino spinto da qualcosa che neanche conosceva…
MATT –Tu sei fuori di testa…come mi presento da lei!
Oltretutto non mi hai neanche detto che vita conduce…se sta con qualcuno…-
IZZY –Non sta con nessuno, la sorpresa è un’altra…-
MATT –Sei un bastardo potresti anche dirmelo…non ci vediamo
da anni e già mi tratti così!-
IZZY –E’ solo per una questione di parcondicio…tu fai
prendere un colpo a lei e lei a te…-
MATT –Uff…-
IZZY –Su…muoversi-
MATT (scendendo dalla macchina) –Se muore di infarto è colpa
tua! Anzi potrei anche morire io!-
IZZY –Di nuovo? No non credo…-
Dopo qualche altra sollecitazione dell’amico finalmente
Yamato si decise ad andare verso la porta dell’appartamento di Sora.
Suonò il campanello. Gli tremavano le gambe…era forse il
momento più importante della sua vita. L’ultima volta che l’aveva vista erano
sul punto di sposarsi…avevano appena iniziato a convivere…se lo ricordava bene.
Aveva pensato all’ultimo giorno con lei per tutti gli anni in cui non l’aveva
vista. E ora…chi lo sa…cos’era cambiato….
Una voce lo distolse dai suoi pensieri. Era lei. Aveva
chiesto chi era. Matt per istinto si nascose per non farsi vedere
dall’occhiello.
MATT –“E ora? Che cazzo le dico? Sono Matt! Ma per
piacere…”-
Passarono alcuni secondi e la ragazza ripetè la frase più
forte.
MATT –“Ok, ora le rispondo…!”-
Mentre Matt, uscendo dal suo nascondiglio, si era sistemato
davanti alla porta, quest’ultima venne aperta dalla padrona di casa.
SORA –Ma si può sapere chi diavolo è….è…..-
Erano loro. Loro due. Infondo non era cambiato niente.
Perché provavano ancora la stessa cosa l’uno per l’altra. Era più che
spavento…era più che emozione…
MATT –Non spaventarti…sono io….sono io sul serio…ho solo i
capelli un po’ più corti…tu invece…li hai fatti crescere…-
SORA -….-
MATT –Stai bene…-
SORA -…-
MATT –Sora…non sono un fantasma…sono vivo, sono sempre stato
vivo…ma è una storia lunga…ti racconto tutto-
SORA -…OH MIO DIO MATT!!-
Gli era saltata al collo piangendo come una fontana esplosa.
Lui sorrise. Beh, era un buon segno.
MATT –Piccola…non piangere…-
Ma forse Matt non sapeva che nella stanza di fianco c’era
un’altra persona che avrebbe fatto altro che salti di gioia per il suo ritorno.
TAI –Sora ho sentito un rumore ma che…succede…-
MATT -….Tai…-
TAI -…Sei tu…-
Sora guardò l’amico sorridendo come non aveva mai fatto. Una
conferma più che plausibile.
TAI –MAAAAATTT! MATT AMICO MIO!! SEI TU!!-
L’aveva buttato letteralmente per terra. Anche lui piangeva
a catinelle.
MATT -…Tai…non dirmi che ti metti a piangere….-
TAI –Allora sei vivo…quel coglione di Izzy aveva ragione!!-
MATT –Già…ce l’abbiamo fatta…niente più Ainter…mio fratello
è stato un mito!-
TAI –Sia benedetto Takeru!-
In quel momento Matt non stette lì a pensare cosa ci facesse
Tai a casa di Sora e che rapporto li legava. Ma forse era ora di chiarirlo…
Tai e Sora si guardarono. Poi il ragazzo si mise a ridere.
TAI –Allora…è ora di farglielo scoprire no?-
Matt ebbe un sussulto.
SORA –Beh…-
MATT –Tranquilli…più o meno credo di aver capito…-
Lo sguardo triste di Matt fece intuire a Tai la situazione.
TAI (ridendo) –No…invece mi sa che non hai capito proprio
niente…-
MATT –Eh?-
AYUMI –Ragazzi che succede?-
Ayumi entrò seguita da un ragazzino biondo.
YAMA –Ehi…quand’è che mangiamo la torta?-
MATT –Ma che…-
Matt ovviamente ci capiva sempre meno. Intanto Ayumi restò
interdetta quando mise a confronto il piccolo Yama e quell’individuo che era
piombato in casa.
AYUMI –AH!!-
TAI –Ehi amore perché gridi?-
AYUMI –Lui è…-
TAI –Ehm una cosa alla volta…Yama vieni con me che mangiamo
la torta ok? Anche tu Ayumi seguimi…-
Erano soli. Ora doveva dirlo.
MATT –Mi si sta contorcendo il cuore…mi dici che succede?-
SORA –Beh vedi quando tu…insomma sei sparito…io…-
MATT –Tu dovevi dirmi una cosa…-
SORA -…te lo ricordi…-
MATT –Mi ricordo che mi nascondevi qualcosa…stavi male ma in
realtà c’era qualcosa di più…-
SORA -…ero…-
MATT –E’ una cosa bella?-
SORA –E’ stata la mia salvezza…-
MATT –Allora per me sarà ancora più bella…-
SORA –Ecco…-
MATT -…-
SORA –L’hai visto quel ragazzino di prima?-
MATT –Si…chi è il figlio di Tai e quella ragazza?-
SORA –Beh veramente…-
MATT –Mh?-
SORA –E’ nostro figlio…-
IZZY –Sono a casa!-
MIMI –IZZYY!!-
Mimi gli saltò addosso quasi commossa.
IZZY –Ma che fai sei scema? Svegli il bambino!-
MIMI –Tanto non dorme…dice che non riesce ad
addormentarsi…voleva aspettarti…-
IZZY –Ma è tardissimo…-
RYOTA –Papà!-
MIMI –Tesoro! Ma sei scappato dal lettino!-
IZZY (prendendo in braccio il figlio) –Piccolo…perché ancora
non dormi?-
RYOTA –Voglio regalo!-
IZZY –Uh giusto…guarda che ti ho portato!-
Koushiro tirò fuori da dietro la schiena un aeroplanino blu.
IZZY –Guarda…se fai così…ecco…e parte!-
MIMI –Ma come fa? Vola sul serio! E non ha neanche un
motore…-
IZZY –E’ uno di quei strani giochi del futuro…me l’ha dato
Fern-
MIMI –Fern? E che se ne faceva?-
Izzy sorrise fra sé e sé.
IZZY –Chissà…-
RYOTA –E’ bellissimo!! Grazie papà!-
MIMI –Ma non sarà pericoloso?-
IZZY –No…ha dei sensori particolari che gli permettono di
evitare ogni ostacolo gli si pari di fronte…così non si rischia di prenderlo in
faccia…e per fermarlo basta spingere il tasto del telecomando-
MIMI –Wow…-
RYOTA –Giochiamo giochiamo!-
IZZY –Eh
no! Ora si dorme….-
RYOTA –Uffa…-
MIMI –Dai…ci giochi domani…-
RYOTA –Però papà mi prometti che non vai più via?-
IZZY (sorridendo) –Tranquillo…non ti lascio più-
MATT -…-
SORA -…-
MATT -…ehm…come scusa?-
SORA –Sono rimasta incinta…ero incinta…era questa la cosa
che avrei dovuto dirti 8 anni fa…-
MATT -…nostro figlio…-
SORA -…-
MATT –Tu sei pazza….-
Sora si spaventò. Non stava avendo una bella reazione. Poi
improvvisamente, sul volto di lui, apparve un sorriso.
MATT –Nostro figlio…Sora…io e te…-
SORA -…-
MATT (abbracciandola) –Ma perché non me l’hai detto
stupida?! E’ la cosa più bella che mi sia mai capitata!-
SORA –Matt…-
MATT –Sora…è stupendo…è il momento più felice di tutta la
mia vita…-
SORA –Ma tu…cioè…-
MATT –Non ho mai smesso di pensare a te un solo secondo…-
SORA -…davvero?-
Matt annui.
SORA –Io ti amo ancora…-
MATT –Io ancora di più…-
SORA –E’ un sogno vero? Sei di nuovo con me…-
MATT –Altro che sogno…che colpo che mi hai fatto prendere!
Sono padre, ti rendi conto?-
SORA –Beh e tu invece? Credevo di non vederti mai più! E da
un momento all’altro suoni alla porta…-
MATT –Lui…come si chiama?-
SORA -…Yamato…-
MATT –Scherzi? L’hai chiamato come me? E ora?-
SORA –Credo che quello sia l’ultimo dei nostri problemi!-
MATT –Ma…mi accetterà? Insomma…tu gli hai parlato di me? –
SORA –Lui sa che suo padre è morto…ma gli ho parlato tanto
di te…sai ascolta i tuoi dischi di quando suonavi…-
MATT -…mio figlio…-
SORA –Andiamo di là…-
MATT –Come farai a dirglielo?-
SORA –Tanto tu mi devi ancora spiegare come fai ad essere
vivo…e poi io ti devo raccontare cos’ho fatto in questi otto anni…-
Sora lo prese per mano, e insieme andarono ad affrontare il
destino.
Rabbia. No…non era più rabbia. Era soltanto immenso dolore,
immensa tristezza. Autocommiserazione. Ma d’altronde credeva sul serio di
tornare e aspettarsi di trovarla a braccia aperte ad aspettare solo lui? A
causa di Ainter le aveva detto le peggiori parole del mondo…e lei non se le
meritava affatto. E poi si sa…le parole fanno male…
Ha un figlio…ha fatto un figlio con Soichiro…
Era un incubo. Cosa gli restava da fare adesso? Vivere la
sua vita forse…già, quale vita? Non si ricordava più neanche cosa voleva fare
nella vita, e pensare che prima di partire per quattro anni, aveva le idee così
chiare…sposare lei…avere una famiglia…scrivere libri…
Quale vita doveva vivere adesso? Avrebbe fatto prima a
suicidarsi…
O forse poteva combattere…già combattere…ci aveva provato…ma
con quale diritto le aveva detto di amarla? No…forse era meglio tornare
all’ipotesi suicidio. Non avrebbe mai pensato di tornare a quel punto, ma senza
di lei, si rese conte che non era nulla…niente…un uomo distrutto.
TK –“ Mi ammazzo…mi ammazzo…per rabbia, per vendetta, per
quello che volete…”-
Prese il coltellino svizzero che portava nella tasca. Lo
aprì lentamente…con cura…
Era notte…era buio…nessuno l’avrebbe soccorso…la mattina
dopo l’avrebbero trovato dissanguato davanti a quella stessa panchina che era
stata teatro dei momenti più felici della sua vita. Solo una mossa…un taglio
forte.…preciso…profondo…e cominciò a vedere il suo sangue illuminato dal
lampione…
TAI –Non ci credo…giuro ancora non ci credo…quindi in realtà
non ti hanno mai ucciso?-
MATT –No…quello che è crepato 8 anni fa è stato creato con i
miei dati…era un clone…-
SORA –Un clone perfetto…-
MATT –I cloni non sanno di essere cloni…si comportano come
gli originali-
L’unico che in quella situazione si trovava un po’ a disagio
era Yamato junior, che non sapeva che emozioni provare…quello era suo padre.
Suo padre era vivo. Aveva un padre.
SORA –Yama…dì qualcosa…-
YAMA -…-
MATT –Tranquilla…non deve dire niente se non vuole…-
TAI –Andiamo ragazzo, finalmente hai un padre…-
In quel momento, il bambino in questione si alzò e tenendo
gli occhi bassi andò nella sua stanza. Sora fece per seguirlo ma Matt la fermò.
MATT –Lascia stare…è successo tutto così all’improvviso…è
normale che sia confuso-
SORA –Non pensare che lui non ti voglia…-
MATT –Tranquilla…ah Tai, volevo ringraziarti per esserti
preso cura della…della mia famiglia-
TAI –Ma figurati…-
MATT –Mi dispiace, se avete sofferto…-
SORA –L’importante è che ora tu sia qui…-
TAI –Beh…Ayumi, forse per noi è meglio andare-
MATT –Ma no restate!-
TAI –Tranquillo amico…io e te ci vediamo domani ok?-
AYUMI –Già anche perché credo che tutti gli altri vorranno
vederti…organizziamo una cena magari-
TAI –Paga Matt?-
AYUMI (dandogli un botta in testa)-No cretino…-
TAI –Ma perché? E’ il festeggiato!-
AYUMI –Uff…ve lo porto via prima che Matt decida di morire
sul serio…ciao ciao-
TAI –Ciao!-
SORA/MATT –Ciao!-
MATT –Tai non è cambiato di una virgola…-
SORA –Oh si invece…ma credo che con il tuo ritorno tornerà
quello di una volta…-
MATT –Gli ha fatto davvero così male?-
SORA –Ha fatto del male a tutti noi…ci ha sconvolto la
vita…ma pian piano siamo riusciti ad accettarlo…ma è inutile dire che mancava
qualcosa-
MATT –Non è che ormai tutti si sono abituati alla mia morte
e quindi…-
SORA –Matt…non ci si abitua mai alla morte di una persona…-
Seguirono attimi di silenzio. Inutile dire che la situazione
era comunque imbarazzante.
MATT –Senti…ora vado a sistemare la situazione con nostro
figlio e poi…poi chiariamo qualcosa anche io e te…-
Sora sorrise.
SORA –Trovalo stupido se vuoi…ma non ho mai smesso di
aspettarti…di sperare nel tuo ritorno-
Anche Matt sorrise e si avviò verso la camera di suo figlio.
Trovò il bambino sdraiato su un fianco sul letto. Lentamente appoggiò la mano
sulla sua spalla. Lui avvertì il tocco e si girò. Guardò per la prima volta
negli occhi il padre. Gli somigliava un sacco. Notò che i suoi occhi erano
uguali a quelli dello zio Takeru, e a quelli che vedeva riflessi quando si
specchiava. Pensò che anche il piccolo Heiji aveva quegli stessi occhi, ma non
trovava alcun collegamento per quello.
YAMA –Tu sei davvero mio padre?-
Matt fu felice di non essere lui a dover iniziare la
conversazione.
MATT –Si…-
YAMA –Ma se non sei morto…perché non sei venuto prima…?-
MATT –Perché non potevo…-
YAMA –Allora non ti importa di me?-
Lì capì la situazione. Yama aveva paura di affezionarsi,
credeva che suo padre avrebbe potuto lasciarlo di nuovo e non si spiegava
perché era stato via per otto anni.
MATT –Credimi…pur sapendo di essere tuo padre solo da
qualche ora…ti voglio bene più della cosa che amo di più a questo mondo…non so
se puoi capire…-
YAMA -…tu ami la mamma?-
MATT -…si…la amo da tanto tempo…e voglio sposarla-
YAMA -….-
MATT –Non me ne andrò via, te lo prometto…non ti lascerò mai
più…-
Il bambino prese qualcosa in mano e lo porse al genitore.
YAMA –Questi sono tuoi? Li hai fatti tu?-
MATT –SI…molto tempo fa…-
YAMA –Me li ha dati lo zio Tk…-
MATT -…-
YAMA –Posso farti un test?-
MATT –Un test?-
YAMA –Cantami la numero tre di questo cd…lo zio mi ha detto
che questo disco è l’ultimo che mio padre ha fatto prima di smettere di
suonare…nessuno l’ha mai sentito a parte lui, la sua band, io la mamma e lo
zio-
MATT –La tre? Me la ricordo…si chiama “ways”-
Matt cominciò a intonare i versi di una canzone. Sapeva
ancora cantare bene. Yama riconobbe quella voce e si accorse che la canzone era
proprio quella.
MATT –Scusa ma non ricordo tutte le parole…è passato tanto
tempo. Scrissi quella canzone pensando a tutte le strade e i modi di vivere che
una persona può scegliere…-
YAMA –Sei proprio mio padre allora…-
MATT –Eh già…-
Yama sorrise. E quando il padre tentò di abbracciarlo lui
ricambiò.
MATT –Giuro che non lascerò mai più né te né tu madre…-
YAMA –Sono contento…a scuola mi prendono in giro…perché non
ho un papà. Ora invece ce l’ho…-
MATT -…-
YAMA –Mi insegnerai a suonare la chitarra? A quella che
abbiamo a casa ho rotto tutte le corde-
MATT –Ne compreremo una nuova…una elettrica…tutta per te…e
diventerai bravissimo-
YAMA –Ok…ora ho sonno. Domani compriamo la chitarra! Me lo
prometti vero?-
MATT –Non devi avere paura…io non me ne vado-
Il bambino sorrise, forse non era del tutto convinto ma
presto si sarebbe abituato. Appena si fu addormentato Matt tornò in salotto, e
trovò una Sora profondamente addormentata sul divano. Eh si…tutti quei colpi in
una volta. La prese in braccio e la portò a letto. Poi sul divano ci andò lui.
Era meglio sistemare le cose domani.
All’ospedale il giovane Iori Hida attendeva preoccupato che
qualcuno con un camice bianco gli si avvicinasse per dargli buone notizie. Era
tarda notte, non era il caso di chiamare nessuno. Ma come aveva potuto farlo…e
soprattutto perché?
Finalmente un medico gli si avvicinò.
DOTTORE –L’abbiamo salvato per un pelo…-
CODY (sospirando)–Grazie a dio…-
DOTTORE –Resta il fatto che ha tentato di suicidarsi…lei ha
idea di cosa sia successo?-
CODY –No…sono passato per il parco…ero andato a prendere
qualcosa al bar…e l’ho trovato lì-
DOTTORE –Beh…quel ragazzo è fortunato, se non ci fosse stato
lei sarebbe morto sicuramente-
CODY –Ora come sta?-
DOTTORE –Ha perso molto sangue…ma presto si riprenderà. Per
ora ovviamente lo teniamo qui-
CODY –Senta…non è che per caso il dottor Kido è in
servizio?-
DOTTORE –Kido? Credo di si…oggi dovrebbe avere il turno di
notte-
CODY –Potrei parlare con lui?-
DOTTORE –Certo aspetti qui, ora lo chiamo-
Pochi minuti dopo un Joe affannato arrivò di corsa
dall’amico.
JOE –Cody! Che diavolo è successo? Tk è tornato?!-
CODY –Con calma…si è tornato a quanto pare ma circa un ora
fa ha tentato di ammazzarsi. Si è tagliato le vene Joe…-
JOE –L’hai salvato?-
CODY –Si per fortuna…-
JOE –Meno male…-
CODY –Hai idea di che sia successo? Insomma che ne è stato
di Ainter, perché non ci hanno detto niente?-
JOE –Credo che pensassero di dircelo domani…ma perché Tk…?-
CODY –Non lo so…-
JOE –Chiamiamo qualcuno?-
CODY –E’ tardi…meglio rinviare a domani…-
JOE –Provo a vedere se è sveglio?-
CODY –Ci vado io se non ti dispiace…-
JOE –Affatto…io devo tornare a lavoro. Fammi sapere-
CODY –Certo…-
Cody si avviò verso la stanza dell’amico. Si chiedeva ancora
il motivo…il motivo per cui l’aveva fatto. Trovò un Tk completamente cadaverico
in faccia, con lo sguardo spento, che guardava il vuoto.
CODY -…-
TK
-…Cody….-
CODY –Come stai?-
TK -…un pò debole…-
CODY –Beh…sei tornato e non mi hai detto niente?-
TK –Scusa ma…ho avuto un contrattempo…-
CODY –Che è successo Tk? Ainter?-
TK –Ainter è crepato…ho salvato il mondo ti rendi conto?-
Dicendo quelle parole aveva assunto un sorriso ironico
forzato.
CODY –Tk…-
TK –E Matt è vivo lo sai…-
CODY –Cos…?-
TK –Già…-
C’era qualcosa che non quadrava. Matt era vivo, stupendo.
Ainter era stato battuto, stupendo. E allora perché quel cretino si voleva
ammazzare?
TK -…-
Ovvio. Come aveva potuto non pensarci prima?
CODY –Sei andato da Kari?-
TK -…perché ogni volta che mi faccio del male il motivo deve
essere sempre Kari?-
CODY –Prova a dirmi che non è vero…-
TK –Non è vero…-
CODY –Sei meno credibile di un bambino che nasconde le
caramelle…-
TK -…-
CODY –Tk…tu hai la tua vita…ora c’è di nuovo tuo fratello,
tuo padre e tua madre aspettano solo te…-
TK -…-
CODY –Non puoi ucciderti capito non puoi! E lo sai perché!
Sai cosa succederebbe! Sai quanto male ancora creeresti? Perché vuoi farci
ancora del male?!-
TK -…avete tutti una vita adesso…è diverso…-
CODY –Sei proprio un piccolo egoista…come sempre…-
TK -…-
CODY –E’ per questo che hai perso Kari ricordatelo!-
Tk fece finta di non reagire ma in realtà quelle parole gli
facevano incredibilmente male.
CODY –Cos’è…speri di fare pena a qualcuno?!-
TK –Se credi che ci riprovi beh ti sbagli di grosso…-
CODY –Ah si?-
TK –Si…non ne avrei il coraggio-
CODY -…e allora che farai?-
TK –Me ne vado…da qualsiasi parte, lontano da qui. Io non
posso vedere quello che c’è qui. Devo ricrearmi una vita, lo so…ma non posso
farlo davanti a lei. Devo cancellarla dalla mia mente almeno per ora…dopotutto
non ho il diritto di starle vicino…-
CODY –Qui c’è qualcosa di più…ma che è successo tra di voi?-
TK –E’ una storia lunga e inutile…-
CODY –Perché non la spieghi a lei questa storia…-
TK –Non posso Cody…loro hanno un figlio capisci…io non ho il
diritto di…-
CODY -…-
TK -…domani stesso me ne vado…-
CODY –Cosa?!-
TK –Uscirò da qui, saluterò i miei e me ne andrò…-
CODY –Ma Tk…noi abbiamo bisogno di te…-
TK –Ognuno di voi ha creato la propria vita ormai, avete
molte persone vicino a voi…ti verrò a trovare Cody, voglio conoscere tua
figlia…-
Al duro Iori sfuggì una lacrima.
CODY –Dove andrai?-
TK –Dove vanno tutti…in America…credo…-
CODY –Ti darò il numerodi Davis…ormai lui è un riccone, potrà ospitarti-
TK -…grazie…-
CODY –Sicuro di non voler vedere gli altri?-
TK –No… per favore non dirgli niente di quest’incidente. E
se riesci fai in modo che Joe mi aiuti ad uscire di qui domani stesso. Io sto
bene…-
CODY –Farò il possibile…-
TK –Ora è meglio che torni dalla tua famiglia…-
CODY –Domani ti accompagno all’aeroporto…-
TK –Ok-
Cody usci dalla stanza. Non sapeva se era giusto
permettergli di andare via, ma se serviva ad evitare che si uccidesse era
meglio lasciarglielo fare. Ma non poteva promettergli di non parlare di quello
che era successo ad una persona.
Erano le dieci del mattino. Un Matt assorto nei suoi sogni
venne svegliato da rumori di cucina, voci di televisore e richiami materni.
Stava ancora cercando di aprire gli occhi quando si ritrovò davanti una piccola
sagoma.
YAMA –Papà…?-
Che strano effetto faceva, sentirsi chiamato così. Anche il
bambino esitava a pronunciare quella parola, era una situazione del tutto nuova
anche per lui. Nuova ma incredibilmente piacevole.
MATT –SI…ora mi sveglio…-
YAMA –Mi hai promesso una cosa ricordi?-
SORA –Cosa gli hai promesso?-
La voce materna risuonò dalla cucina.
MATT –Che…che stamattina saremmo andati a comprare una
chitarra elettrica…-
SORA –Ah si? Coi tuoi risparmi spero…-
MATT –Tranquilla…prima passiamo dai miei…-
SORA –Tsk…torni dopo anni di morte e già gli scrocchi soldi?
Comunque hai pensato al rischio di andare in giro? Insomma magari te lo sei
scordato ma all’anagrafe risulti deceduto-
MATT –E’ molto macabro tutto questo…beh che devo fare?
Chiudermi in casa a vita? Come faccio a dire che sono vivo?-
SORA –Beh…l’unica è dire che chi ha identificato il corpo si
è sbagliato perché non conosceva bene la vittima o qualcosa del genere…non
possiamo certo spiegare che quel corpo non eri proprio tu ma era un clone
mandato da Ainter per distruggerci dal dolore e scatenare una catena di
suicidi…-
MATT –L’ha fatto anche perché Izzy capisse che c’era
qualcosa che non andava a Digiworld e ci mandasse tutti alla morte…-
SORA –Beh è lo stesso…-
MATT –Chi ha identificato il corpo?-
SORA –C’erano i documenti nella tasca e Davis era sul
luogo…poi anche Joe ti ha riconosciuto ma non legalmente-
MATT –Perfetto, basterà dire che sono partito il giorno
stesso e un ladro mi ha rubato la moto con il portafoglio pieno di documenti-
SORA –Già…-
MATT –Bene, dobbiamo fare un po’ di giri figliolo, ma la
chitarra la compriamo tranquillo!-
YAMA –Ok!-
Il bambino corse a giocare. Sora guardò Matt sorridendo.
SORA –Sembra che tu ieri sera abbia fatto un buon lavoro,
sei riuscito a comprarti la fiducia di mio figlio…-
MATT –Tuo? Certe cose si fanno in due-
SORA –Scherzo…-
MATT -…-
SORA –Perché hai dormito sul divano?-
MATT –Perché sono un gentiluomo…-
SORA –Non dovevamo chiarire qualcosa io e te ieri sera?-
MATT –Si ma tu ti sei addormentata come una pera…-
Entrambi scoppiarono a ridere.
MATT –Ok, è ora di smetterla di imbarazzarsi…dopotutto siamo
stati insieme una vita…e abbiamo un figlio…-
SORA –Guarda che io voglio ancora sposarti…-
MATT –Anch’io…-
Matt si avvicinò. Le loro labbra si incontrarono.
MATT –Mi sei mancata…-
SORA –Anche tu…troppo-
Era la decima volta che il campanello suonava ma né Kari né
Soichiro avevano la benché minima voglia di aprire. Alla fine il ragazzo
cedette e ancora assonnato aprì la porta facendo cessare quel suono indegno.
SOICHIRO –Cody?!-
CODY –In persona-
SOICHIRO –Ma non hai altro da fare al mattino?-
CODY –In casi normali mi scuserei del disturbo e andrei via
ma…-
SOICHIRO –Ma immagino che questo non sia un caso normale-
CODY –Esatto, devo parlare con Kari-
SOICHIRO –Dorme-
CODY –Svegliala…e se non lo fai tu lo farò io-
SOICHIRO –Non puoi riferire a me?-
CODY –Assolutamente no-
SOICHIRO –Perché?-
CODY –Perché non ti riguarda-
SOICHIRO –Kari è quasi mia moglie…si che mi riguarda-
CODY –Sarà lei a decidere se dirtelo o meno allora…mi fai
entrare o no?-
SOICHIRO –Si…-
Cody varcò velocemente la soglia poi guardò di nuovo
l’amico.
SOICHIRO –Ok ok…ora la sveglio-
Soichiro, con la grazia e l’educazione di un re spalancò
violentemente le persiane riempiendo la camera da letto di luce.
KARI –Ehi…dove è finito il bacino del risveglio?-
SOICHIRO –Mi spiace ma c’è un Cody impaziente che ti attende
per parlarti-
KARI –Cody? Ma che vuole…-
SOICHIRO –Vorrei saperlo anch’io…-
KARI –Non te l’ha detto?-
SOICHIRO(con tono seccato) –No…sai com’è…non sono affari
miei-
KARI -…-
SOICHIRO –Quindi facciamo una cosa, tu parla pure
tranquillamente col tuo amichetto, io mi vesto e porto Heiji al parco…così non
disturbo-
KARI –Ma perché sei arrabbiato?-
SOICHIRO(uscendo dalla stanza) -Sapessi…-
Nell’incrociare Cody, Soichiro si fermò.
SOICHIRO –Io vado via…e lo sai perché?-
CODY –No, perché?-
SOICHIRO –Perché come hai detto tu, non sono affari miei!-
CODY –Ma perché te la prendi tanto?-
SOICHIRO –Tsk…-
Dopo che Soichiro fu uscito con Heiji, finalmente Kari si
presentò da Cody, con faccia molto incuriosita. Si appoggiò allo stipite della
porta e guardò l’amico dritto negli occhi…anzi un po’ più su, stranamente quel
ragazzo crescendo era diventato più alto di lei…
KARI –Non una parola su Takeru…-
Cody sorrise.
CODY –Non sono un messaggero dell’amore, sono qui solo per
darti un informazione…-
KARI –Si ma sta più attento a quello che dici con Soichiro,
non vedi come se l’è presa?-
CODY –E’ un po’ troppo permaloso quel ragazzo…-
KARI –Non sopporta che io gli nasconda qualcosa…perché sa
che con Tk non l’ho mai fatto-
CODY –Oh si invece…-
KARI –Sora ha la lingua un po’ troppo lunga…-
CODY –Tranquilla non me l’ha detto lei…l’ho capito-
KARI –L’hai capito? E come?-
CODY –Da varie cose…e un po’ ho tirato a indovinare-
KARI –Cos’è…l’hai detto a Tk?-
CODY –Non mi permetterei mai, sono affari vostri…-
KARI –E allora che c’è?-
CODY –Voglio solo dirti che oggi stesso, dopo essere uscito
dall’ospedale, Tk vuole partire. Vuole andare in America quel deficiente-
Cody notò l’espressione stranita di Kari. Ma solo dopo si
accorse di aver fatto proprio una bella gaffe.
KARI –Ospedale?-
CODY –Ospedale? Quale ospedale? Chi ha detto ospedale?-
KARI –Cody…-
CODY –No…cioè…è andato a fare una visita…soltanto una
visita…-
KARI –Senti un po’, innanzitutto tu sei l’essere meno adatto
a dire bugie che esista su questo mondo e inoltre…-
CODY –E inoltre?-
KARI –E inoltre quel deficiente lo conosco fin troppo
bene…che ha combinato stavolta?-
CODY –Nulla di che…-
KARI –Cody ti prego…se volessi lo verrei a sapere comunque…-
CODY –Ha tentato il suicidio…per fortuna ero in giro per il
parco e l’ho trovato e soccorso in tempo altrimenti sarebbe morto li su quella
panchina…-
KARI –Panchina…?-
CODY –Si…ma che c’entra la panchina adesso?-
Kari si rabbuiò.
KARI –Niente…proprio niente-
CODY –Beh ora sai tutto…non mi chiedi neanche perché lo ha
fatto?-
KARI –Perché non voleva che me lo dicessi?-
CODY –Non lo so…-
KARI –Te lo dico io perché…perché vuole fare l’eroe, vuole
chiudersi nel suo dolore e vedere il mondo con più pessimismo possibile…e
questo vuol dire che non è cambiato di una virgola…è sempre il solito egoista
di sempre…non capisce…NON CAPISCE! Sembrava migliorare quattro anni fa ma
poi…ogni volta che mi dimostra di aver capito mi tira qualche brutto scherzo!-
In quel momento Kari cominciò lievemente a piangere.
KARI –E’ finalmente tornato, anche Matt è tornato…e lui che
fa? Se ne va…si ricomincia tutto da capo…non capisce quanto i suoi amici hanno
bisogno di lui, quanto i suoi genitori hanno bisogno di lui, quanto io…-
In quel momento si fermò. Cody la guardò dritto negli occhi.
CODY –Quanto tu hai bisogno di lui…-
KARI –Non ho detto questo…-
Cody sorrise.
CODY –Sarà pure un bastardo egoista e quello che vuoi, ma
purtroppo tu lo ami e basta…-
KARI -Io non lo amo…-
Kari cominciò a piangere più forte.
KARI –Io non lo amo affatto…-
CODY –Credo che Tk voglia starti lontano anche per non avere
tentazioni a cercare di riconquistarti…pensa che tu abbia un figlio con
Soichiro e quindi non crede di avere il diritto di coinvolgere anche il destino
di un bambino…-
KARI –Ma ti rendi conto che se non ci fossi tu a dirmi
queste cose io lo riterrei solo un bastardo che pensa solo a se stesso…-
CODY –Non credo…non lo penseresti mai di lui…-
KARI –Ma come fa secondo te una persona del genere a
diventare padre?-
CODY –Ma lui è già padre…-
KARI –Cosa dovrei fare adesso? Sentirmi responsabile perché
potrebbe uccidersi per me? E’ questo che mi distrugge capisci?-
CODY –Io sono qui solo in veste d informatore…tocca a te
scegliere-
KARI –Io ho già fatto la mia scelta…-
CODY –Ah si? E quale sarebbe? Sposare una persona che non
ami?-
KARI -…-
CODY –Dovresti almeno parlargli di Heiji…-
KARI –Tu non sai cosa succederebbe se gli parlassi di Heiji-
CODY –Succederebbe quello che realmente vuoi-
KARI –Io ho già tutto quello che voglio…e non voglio
rischiare di perderlo per un’altra delusione-
CODY -…Kari…non avere paura…-
KARI -…-
CODY -…-
KARI –Porta i miei saluti a Takeru…-
CODY –Come vuoi…-
Era l’una passata e a casa di Sora, ormai anche di Matt, si
era organizzato un pranzo fra amici, ovviamente per festeggiare il risorto.
C’erano proprio tutti, a parte Tk e Cody. Un Matt sorpreso varcò la soglia,
accompagnato da un miniatura simile a lui che teneva in mano una chitarra e un
piccolo amplificatore. La felicità di rivedere il compagno perduto era
ovviamente tanta…era vero che ormai l’avevano quasi superato, e che era strano
ritrovarsi davanti una persona che pensavi non avresti rivisto mai più. Non
mancarono le lacrime di Mimi e Kari, abbracci fraterni e presentazioni con
tutta la prole creatasi in otto anni.
MATT –Caspita ragazzi…vi siete dati da fare-
IZZY –Pare di si…Andiamo Mimi smettila di piangere-
La ragazza abbracciò di nuovo Matt.
MIMI –Potevi avvertirci che eri vivo!-
MATT –Andiamo Mimi…credi che se avessi potuto non l’avrei
fatto?-
JOE –Bene Matt, ora che sei arrivato mi riduci ad essere tra
gli unici single ancora esistenti in questa stanza…prima almeno c’era Sora-
YOLIE –Peccato che a differenza di lei a te non basta volere
per trovare-
JOE –Uh…coltellata!-
MATT –Yolie ma sei ancora così acida? Persino con Joe! Ma
con quel pancione che ti ritrovi non dovresti calmarti un po’?-
KEN –Tsk…figurati è ancora peggio…-
YOLIE –CHE VUOI DIRE TU?!-
KEN –S-scherzavo….tranquilla amore ok?-
MATT –Devo anche fare i complimenti a Cody…tra moglie e
figlia non so quale sia più bella…-
YOKO –Grazie…a proposito Cody arriva fra poco-
TAI –Intanto tu Matt non abbindolare le sue donne-
MATT –Ehi ho fatto solo un complimento!-
TAI –E pensare che a undici anni era uno stronzetto
asociale…-
MATT –Le persone cambiano!-
SORA –Ok….direi che hai salutato più o meno tutti-
MATT –Oh si…ma mio fratello dov’è?-
JOE–Ehm…forse è meglio che io te parliamo un attimo Matt-
MATT -…certo-
Si appartarono in una stanza. Matt fece un segno a Sora e
lei capì che forse era successo qualcosa.
MATT –Allora?-
JOE –Beh…hai visto Kari e Soichiro no?-
MATT –Si…-
JOE –Ti dispiace?-
MATT –Mi dispiace per mio fratello…ovvio-
JOE -…-
MATT –Che ha combinato?-
JOE –Non dovrei dirtelo ma ha tentato di ammazzarsi…la notte
di ieri-
MATT –Ammaz….-
JOE -…-
MATT -…tutto a posto spero…-
JOE –A postissimo…però lui ha deciso di partire per
l’America-
MATT –CHE?!-
JOE –HA detto che rimanere qui lo porterebbe di nuovo a
tentare il suicidio-
MATT –Quel pazzo…che tu sappia è già partito?-
JOE –Dovrebbe essere all’aeroporto con Cody…-
MATT –Bene…vado-
Joe afferrò una spalla all’amico già quando quest’ultimo
stava per uscire.
JOE –Matt…lascialo andare. Starà meglio…vedrai…-
MATT –Voglio almeno salutarlo-
Matt uscì e passò nel soggiorno dove tutti ridevano e
scherzavano.
MATT –Sora…vado un attimo da Tk, arrivo subito-
SORA –Qualcosa di grave?-
MATT –No tranquilla…ma devo vederlo-
Matt salutò anche gli altri, prese la macchina di Sora e si
avviò verso l’aeroporto.
CODY –Il tuo aereo sta per partire…-
TK –E’ ora di andare-
CODY –Tk, mi mancherai…-
TK (sorridendo) –Inutile che dica anche tu vero?-
CODY –Come pensi di guadagnarti da vivere?-
TK –Me la caverò vedrai…per ogni evenienza ho il numero di
Davis-
CODY –Stammi bene amico…ora vado a rivedere tuo fratello-
TK –Salutamelo…-
CODY –Voglio solo dirti un'unica cosa prima…-
TK –Cosa?-
CODY –Non tutta la verità è venuta a galla…non gettare la
spugna perché c’è ancora qualcosa che vi lega…lega te e Kari in maniera
indissolubile-
TK –Rovinerei il momento poetico se ti chiedessi cos’è questa
cosa vero?-
CODY –Già…anche perché non posso dirtela-
Mentre i due si stavano scambiando gli ultimi saluti, una
sagoma si stava avvicinando velocemente a loro.
TK –Matt…-
MATT –Uff….siete ancora qui meno male! Maledizione sono otto
anni che non prendo una macchina in mano è difficile…-
CODY –MATT!-
MATT –Cody…oddio sei proprio tu?-
I due si abbracciarono. Poi Matt si staccò velocemente.
MATT –Un secondo eh…che lui deve partire-
TK –Allora Matt…come va? Sora? Tuo figlio?-
MATT –Tu perché non mi hai detto nulla di Yama ?!-
TK –Avrei rovinato la sorpresa…-
MATT –Dove te ne vai imbecille?-
TK –Lo conosci il detto lontano dagli occhi lontano dal
cuore?-
MATT –E’ una cazzata…fidati, lo so per esperienza-
TK –Ci si può sempre provare…-
MATT –Tk…tu devi aver fatto qualcosa a Kari di molto grave…-
TK –E tu come fai a dirlo?-
MATT –Perché vi conosco…comunque, non sono qui per fermarti-
TK –E allora?-
MATT –Un po’ volevo salutare mio fratello e un po’ volevo…-
TK –Volevi?-
MATT –Invitarti a tornare, prima o poi…perché io ho bisogno
di te-
TK –Tranquillo…anch’io ho bisogno di te e tornerò-
MATT –Ora scappa o l’aereo decolla…-
TK –Vado-
Dopo un abbraccio fraterno con Matt e Cody, Tk corse verso
l’America.
MATT –Che dici, sarà solo una parentesi o farà come Davis?-
CODY –Dipende tutto da lui e da Kari-
MATT –Tu sai qualcosa che gli altri non sanno vero?-
CODY –Assolutamente no-
MATT –Di un po’, oltre che all’altezza e alla barba ti è
cresciuta anche la furbizia?-
Cody sorrise.
CODY –Chissà…-
Cody e Matt tornarono a casa di quest’ultimo dove ancora si
festeggiava a non finire. I grandi erano dilettati da Taichi e il suo ritrovato
buon umore mentre i piccoli avevano fatto della piccola camera di Yamato una
trincea.
MATT –Taichi…sei ancora stupido come una volta?-
Tai smise di ingegnarsi in quell’insulso balletto che stava
facendo.
TAI –Sono solo felice amico!-
YOKO –Cody sei arrivato finalmente! Tk?-
CODY –Ecco…Tk…-
MATT –Ok glielo dico io…Tk è…è appena partito per l’America-
Kari fu l’unica non sorpresa di quella notizia.
MATT –Ha detto che non sa quando tornerà, se tornerà…ma sono
sicuro che gli dispiace di non potervi rivedere-
SORA –Ma…ma perché?-
MIMI –Non poteva neanche aspettare di salutarci?-
MATT –Non chiedetemi nulla, ne so quanto voi-
TAI -…uff…sorellina voglio parlarti-
KARI –Tai è inutile che pensi che io sappia qualcosa perché
non è vero!-
SOICHIRO –E’ questo che ti ha detto Cody ieri vero?-
KARI –Si ma…-
TAI –Ho detto solo che voglio parlarti…ti prego-
Kari si alzò sotto gli occhi un po’ rattristati di Soichiro.
Lei se ne accorse, si abbassò e lo baciò.
KARI (sottovoce a Soichiro)-Non c’è niente che tu debba
sapere…te lo giuro-
Il fidanzato sorrise. Poi lei seguì il fratello. Si chiusero
in una stanza mentre in soggiorno la gente confabulava e Matt tentava di
spiegare qualcosa che neanche lui conosceva fino in fondo.
TAI –Ok piccola…non facciamola lunga…tu prendi in giro chi
ti pare, tuo figlio, Soichiro, Matt, tutto il mondo se vuoi!-
KARI -…-
TAI –Ma con me…lo sai che non puoi riuscirci. E’ ora che io
e te facciamo un discorsetto perché è da quando ti ho scoperta incinta che le
cose non quadrano!-
KARI –Tai…non sono affari tuoi!-
TAI –OH SI CHE LO SONO!-
KARI –Non urlare ti prego…-
TAI –Ok…ora ti elenco le mie perplessità: primo, la Kari che
conosco io, qualsiasi cosa ti abbia fatto Tk, non sarebbe mai andata a letto
con Soichiro Kanagawa poco dopo la fine della cosa più importante della sua
vita! E quando dico la più importante sono sicuro che per te è stata davvero la
più importante…-
KARI -…-
TAI –Secondo, la Kari che conosco io, non sarebbe così
combattuta se fosse sicura di voler sposare Soichiro…-
KARI -…-
TAI –E terzo…la Kari che conosco io…non avrebbe mai lasciato
che Tk partisse così…e soprattutto Tk stesso non sarebbe mai partito così senza
neanche salutare i suoi migliori amici se non fosse successo qualcosa di
grave!-
KARI -…-
TAI –Vi ho visto crescere, tutti e due! Quindi ora voglio
che tu mi dica cosa c’è sotto tutta questa storia…e se provi a mentirmi di
nuovo giuro che mi dimenticherò di essere tuo fratello-
KARI –Io…-
TAI –Kari io non posso vederti così….-
KARI –Non c’è niente sotto Tai…è solo che la Kari che
conoscevi tu è cambiata…-
TAI –Non è vero…e poi cambiata a causa di cosa?!-
KARI -…-
TAI –Kari…qui non è in gioco solo il tuo destino e quello di
Tk…Soichiro ti ama, ed Heiji non merita di soffrire. Nessuno merita di soffrire
a causa vostra lo capisci? Lo capisci che non potete rovinare anche la vita
agli altri oltre che a voi stessi? Perché è questo che avete fatto stando
insieme…vi siete rovinati la vita a vicenda…-
KARI –Appunto…-
TAI –Vi siete rovinati nel senso che ormai non riuscirete
più a stare lontani…ma entrambi non la pensate così vero? Siete convinti di
essere causa di male, di sofferenza…questo vi porta a soffermarvi sui dettagli,
ad essere insicuri, a sentirvi immeritevoli…-
KARI –Tai smettila…tra me e Tk non c’è più nulla…perché a me
non è concesso di amare un'altra persona?!-
TAI –Kari dimmi la verità…ti prego…-
KARI –Tai se ti dicessi la verità allora si che farei
soffrire qualcuno…-
TAI –C’è sempre qualcuno che soffre Kari…non puoi sempre
pensare a tutti…-
KARI –Vuoi sapere la verità? Vuoi saperla sul serio?-
Calde lacrime rigarono ancora una volta il viso della
ragazza.
KARI –Voglio proprio dirti tutto! SI, proprio tutto! Voglio
vedere come con la tua abile intelligenza riesci a risolvere la mia vita!
Perché è la mia vita Tai…tutto il dramma che sto vivendo è la mia vita…-
TAI -…-
KARI –Sei felice tu adesso…ora tocca un po’ a me stare
male…-
TAI (abbracciandola) –Kari…io voglio solo aiutarti…-
KARI -…quattro anni fa…-
TAI -…-
KARI –Quattro anni fa Takeru mi ha detto delle cose
terribili…-
TAI –Quali cose?-
KARI –Preferirei non dirtele…ancora non mi spiego il motivo
di quell’avvenimento…ero andata da lui per dirgli…per dirgli di Heiji…-
Tai si bloccò. Heiji era figlio di Takeru, avrebbe dovuto
immaginarlo. Poi guardò in faccia la ragazza.
TAI –Stupida…-
KARI -…ma non gli ho mai detto niente…sembrava che lui mi
odiasse, non sapevo spiegarmi perché…pensai che forse era dovuto
all’addestramento o chissà…-
TAI -…-
KARI –Io voglio bene a Soichiro credimi…lui mi è stato
vicino, e insieme abbiamo deciso di attribuirgli la paternità di Heiji, in fondo
io e lui stavamo insieme…-
TAI –Quando arriva il “ma”?-
KARI -…ma quando ho capito che il ricordo di Tk era stato
cancellato solo dal mio cervello e non dal mio cuore…allora…-
TAI -…-
KARI -…ha detto di amarmi…e quando l’ha detto mi sono resa
conto di aver pensato di poter correre tra le sue braccia…di amarlo…io lo
amo…ma non posso stare con lui capisci? Non solo per Soichiro…io non
l’ho…perdonato-
TAI -…perché non gli hai chiesto spiegazioni?-
KARI –Non lo so…-
TAI –E perché lui se ne è andato in America?-
KARI –So che ieri ha tentato di ammazzarsi…credo che sia
andato via per non vedermi…per non ritentare il suicidio…-
TAI –Alt! Frena un attimo…suicidio?-
KARI –Allora Tai? Ora che sai tutto…che proponi di fare?-
TAI –Non fare la sarcastica…-
KARI -…-
TAI –So che ti senti in debito con Soichiro ma….la
riconoscenza non è uguale all’amore…-
KARI -…-
TAI –Inanzitutto io comincerei con la sincerità…devi dire la
verità a Tk e sistemare le cose con lui…in un senso o nell’altro…-
KARI -…-
TAI –Non è difficile Kari…vedrai che dopo che avrai parlato
con lui tutto sembrerà più chiaro…-
KARI –Ho solo paura che insieme potremmo distruggere il
futuro di nostro figlio…-
TAI –No…quella sarà solo la vostra forza…-
KARI -…-
Tutti ormai erano rientrati a casa. Kari aveva messo a letto
il piccolo Heiji per poi starsene tranquilla in camera. Era sdraiata sul letto,
guardava un punto fisso con una mano davanti agli occhi per coprire la luce.
Pensava che ormai la sua vita si fosse stabilizzata, era sicura di avere una
famiglia, di amare Soichiro…ma ora dubitava di tutto. Inutile…era sempre lui la
causa dei suoi guai…in un modo o nell’altro era sempre lui. Forse Tai aveva
ragione…doveva parlare con Tk…chiudere le cose, se voleva sul serio sposare
Soichiro. Ma era questo il problema: voleva davvero sposare Soichiro?
SOICHIRO –Ehi…-
KARI -…-
SOICHIRO –Devi dirmi qualcosa vero?-
KARI –Si…-
SOICHIRO –Kari…anch’io voglio risolvere questa storia.
Quindi fa quel che vuoi…ma risolvila-
KARI -…-
SOICHIRO –Io sono sicuro di tutto…sei tu che devi ancora
combattere con i fantasmi del passato-
KARI –Ho deciso…ho deciso che è ora di chiudere-
SOICHIRO -…-
KARI –Vado da lui…-
SOICHIRO –Sai dove trovarlo?-
KARI –Si…sarà a casa di Davis…nessuno può trovarsi un appartamento
in due giorni-
SOICHIRO –Vuoi partire subito…?-
KARI -…porterò Heiji con me…-
SOICHIRO –Vuoi dirgli anche di lui?-
Kari si alzò e abbracciò il fidanzato.
KARI –Questo non vuol dire che non tornerò da te…capito?-
SOICHIRO -…-
KARI -…Mi aspetterai vero? Aspetterai il mio ritorno…-
SOICHIRO –Kari tu non tornerai…-
KARI –Non puoi saperlo…-
SOICHIRO –Non so cosa…ma c’è qualcosa che ti lega a Takeru…-
KARI -…-
SOICHIRO (allontanandosi)–Comunque continuerò a sperarci…-
KARI –Dove vai?-
SOICHIRO -…dormo sul divano-
Davis l’aveva ospitato senza neanche chiedere il motivo del
suo improvviso trasferimento. Certo sapeva della sconfitta di Ainter e del
ritorno di Matt, ma non poteva essere a conoscenza del resto.Si alzò dal comodo letto degli ospiti e si
intrufolò in cucina dopo essersi vestito. Davis aveva proprio una bella casa.
Stava per prendere qualcosa dalla dispensa quando una voce lo fece sobbalzare.
KATIE –Ehi…hai fame? Aspetta ti servo io, sei un ospite.
Oltre alla bella casa Davis aveva anche una bella ragazza,
uno schianto di modella che conviveva con lui. Uno schianto di modella che non
si faceva scrupoli a girare per casa non troppo vestita. Beh…perlomeno quella
vista l’avrebbe un po’ distratto dai suoi problemi.
TK –Ma no tranquilla…faccio da solo. Davis dov’è?-
KATIE –Si è appena svegliato…si sta facendo una doccia-
TK –Ma sono le nove del mattino…è incredibile. Davis è
diventato addirittura mattiniero…L’america cambia sul serio la vita delle
persone-
KATIE –Tu sei qui per cambiare?-
TK –Beh…non proprio…comunque spero di non disturbare-
DAVIS –Non disturbi…ben alzato-
TK –Ben alzato a te piuttosto, hai comprato una di quelle
sveglie al titanio?-
DAVIS –No…ho semplicemente imparato a non romperle-
TK –Comunque grazie di tutto amico…non rimarrò qui per
molto-
DAVIS –Se per te va bene sono in grado di trovarti un
appartamento nel giro di oggi…una cosa modesta-
TK –E come fai scusa?-
DAVIS –Qui in America è tutto basato sulle conoscenze…-
TK –Beh…allora grazie-
DAVIS –Altrimenti puoi rimanere qui quanto vuoi…-
TK –No…preferisco stare per conto mio-
DAVIS –Come vuoi. Katie, ti dispiacerebbe lasciarci un
attimo da soli?-
KATIE –Certo…vado a farmi una doccia anch’io-
DAVIS –Bene…perché il qui presente ha da raccontarmi parecchie
cosette-
MATT –Mamma sono io! Ci siete?-
NATSUKO –Ciao Matt, che fai qui a quest’ora?-
MATT –Niente vi ho fatto la spesa…meno male che siete già
svegli-
NATSUKO –Tuo padre dorme ancora…ma perché hai fatto la spesa
per noi? Non siamo ancora così anziani!-
MATT –Tranquilla…è che non avevo niente da fare. Sora e Yama
sono a letto e io devo accompagnare Kari e Heiji all’aeroporto fra un quarto
d’ora-
NATSUKO –E Soichiro?-
MATT –Beh…sai com’è…la situazione non è delle migliori-
NATSUKO –Come sta Tk?-
MATT –Mamma tranquilla sono passati solo tre giorni…fidati
sta bene-
NATSUKO –Potrebbe anche chiamare…dopo quattro anni che è
stato via non è il massimo farsi vedere una volta e ripartire di nuovo…-
MATT –Abbi pazienza…lo sai com’è quando c’è in mezzo Kari-
NATSUKO –In compenso mi sembra ancora incredibile che tu sia
qui-
MATT –Beh…ci sono-
NATSUKO –Forse ora dovrai andare…grazie per la spesa-
MATT –Di nulla…sai dopo che questa storia tra Tk e Kari sarà
sistemata io Sora ci sposeremo. Vogliamo che loro due ci siano...e soprattutto
voglio affianco mio fratello-
NATSUKO –Sono contenta…-
MATT –Ora vado…ci vediamo presto mamma-
Era strano come le cose erano cambiate. Una famiglia unita
proprio quando lui stava per crearsene una sua. Uno strano scherzo del destino.
Uno scherzo comunque piacevole.
Kari si stava preparando ad uscire con due piccole valigie
quando una mano sulla spalla la fece sobbalzare.
SOICHIRO –Già te ne vai…-
KARI -…Heiji è già sveglio e l’aereo parte fra poco-
SOICHIRO –Concludi questa storia…ok?-
KARI –Si…-
SOICHIRO –Io ti amo comunque…-
KARI -…-
SOICHIRO –Forse solo in un mondo senza Tk io potrei stare
con te…dopotutto niente qui è mio…tu non sei mia…Heiji non è neanche mio
figlio…è tutta roba di Takeru….-
KARI –Ma che dici…-
Ad un tratto Kari assunse un’espressione spaventata. I suoi
occhi stavano per riempirsi di lacrime. Soichiro volse lo sguardo nella
direzione in cui stava guardando la ragazza.
HEIJI –Mamma…-
Heiji era lì. Aveva sentito tutto. Aveva solo tre anni ma
alle parole “non è mio figlio” non sarebbe rimasto indifferente. Anche perché
anche lui era corso via singhiozzando.
KARI –No…-
SOICHIRO -…io…mi dispiace…io non…vado a parlargli-
KARI –No ti prego…hai già fatto abbastanza danni-
SOICHIRO –Kari lo sai che per me quel bambino vale
moltissimo! Lascia che parli con lui!-
KARI –Ora dobbiamo andare-
Il suono di un clacson si sentì fino in casa.
KARI –E’ Matt…-
SOICHIRO –Kari ti prego…digli che gli voglio bene. Comunque
vadano le cose Heiji non ha colpa!-
KARI –La colpa è solo di sua madre…-
La ragazza andò a prendere il bambino che ancora rattristato
la seguì. A Soichiro non rimase che assistere con il capo abbassato.
DAVIS –Beh, se avessi saputo che la casa era arredata ma i
mobili erano tutti nel garage avrei provato a trovarti qualcos’altro…-
TK –Tranquillo…hai fatto anche troppo-
DAVIS –Che hai intenzione di fare adesso? Ti trovi un lavoro
o cosa?-
TK –E se campassi sulle tue spalle?-
DAVIS –Le mie spalle ti prenderebbero a calci nel sedere…-
TK –Scherzo…ovvio che troverò un lavoro. Anche se non ho
finito gli studi, ho sempre un diploma-
DAVIS –Beh…io non ho neanche quello e guarda come sto bene!-
TK –Tsk…-
DAVIS –Dimmi…sei proprio sicuro di non voler ritentare con
Kari?-
TK –Più che altro è lei che non vuole ritentare con me-
DAVIS –Vedi…avresti potuto lasciarla a me quando
dovevi…visto che tanto doveva finire male…-
TK –Cretino…-
DAVIS –Senza scherzi Tk…come diavolo è possibile che voi
due…?-
TK –Il destino fa brutti giochi a volte-
DAVIS –Comunque non ti vedo convinto…-
TK –Beh…ho qualche dubbio…qualche dubbio su una cosa. O
forse è una speranza-
DAVIS –Alt…fatti capire ti prego!-
TK –Davis…Kari ti ha avvertito quando è nato Heiji, insomma
ti ha mandato qualche e-mail o roba simile?-
DAVIS –Beh…si…-
TK –TI ricordi almeno il mese esatto in cui te l’ha
mandato?-
DAVIS –Basta guardare sul digiterminal…me l’ha mandato qui-
Davis aprì il file con ancora il vecchio messaggio di Kari.
DAVIS –Questo coso ha una memoria enorme quindi faccio a
meno di ricordarmi di cancellare i messaggi…devo solo trovarlo ma non sarà
facile…ecco…ecco qua-
TK –Allora?-
DAVIS –Allora…era esattamente il 16 ottobre 2011-
TK –16 Ottobre hai detto? Ma è nato prematuro?-
DAVIS –Boh…che io sappia stava benissimo-
TK –I dubbi aumentano…-
DAVIS –Tu resta nei tuoi dubbi mentre io vado…ho troppe cose
da fare. Ci vediamo-
TK –Ci vediamo…-
Kari teneva per mano suo figlio mentre tentava di trovare la
casa di Davis. Eppure le indicazioni erano chiare. Finalmente vide il numero
civico giusto. Si apprestò a suonare. La casa pareva davvero enorme…quel Davis
era davvero diventato un riccone. Un viso sconosciuto venne ad aprire.
KATIE –E tu chi sei?-
KARI –Ehm…sono un’amica di Davis-
KATIE –Mh...non è che sei una sua ex?-
DAVIS –Mi sarebbe piaciuto…-
KARI –Davis!-
DAVIS –Katie smettila di fare la gelosa…questa è Kari-
KATIE –La famosa Kari?-
DAVIS –Già…-
KARI –Famosa?-
DAVIS –Lascia perdere…piuttosto che ci fai qui? Con tuo
figlio poi…ciao piccolo-
Davis accarezzò Heiji.
KARI –Ti presento Davis tesoro…-
HEIJI -…ciao…-
KATIE –Che carino!-
DAVIS –Già…ha gli occhi di suo padre-
KARI -…è vero…-
Attimi di silenzio.
DAVIS –Peccato che Soichiro non abbia gli occhi azzurri
vero?-
KARI –Da quand’è che sei diventato così intelligente Davis?-
DAVIS –Tk…mi ha detto di avere sospetti su qualcosa…poi io
ho dedotto cosa-
KARI –E io come una scema ci sono cascata…dov’è lui?-
DAVIS –Aspetta…entra che ti scrivo un bigliettino-
KARI –Ha già trovato casa?-
DAVIS –Si…abita in un appartamento qua vicino-
KARI –Senti puoi farmi un favore?-
DAVIS –Certo-
KARI -…mentre vado da lui…puoi badare al bambino? Sai
preferisco che certi discorsi non li senta…almeno fino a che non avrò deciso
cosa fare-
DAVIS –Ma certo…starà qui con noi-
KARI –Grazie…-
DAVIS –Tieni qui c’è scritto come arrivare
all’appartamento….se vuoi prima prendere un caffè…-
KARI –No grazie…vado subito…è ora della resa dei conti-
Non era difficile. Suonare il campanello. Campanello.
Suonare.
Ogni volta che il suo dito provava a premere quel bottone
qualcosa la fermava. Beh…il destino volle che fosse Tk ad aprire la porta. Non
sapeva chi l’aspettava fuori. Voleva solo uscire a fare una passeggiata.
TK -…Ka…ri…-
KARI -...stavo per suonare il campanello-
TK -…-
KARI –Fammi entrare…abbiamo tante cose da dirci-
TK –Già…parecchie-
Entrarono. Lei si sedette sul divano che trovò nel piccolo
soggiorno. Lui le si mise accanto. Non la guardava in faccia.
KARI –Beh…non è malaccio questo posto…-
TK –Tutto merito di Davis…-
KARI -…-
TK –Heiji?-
KARI –Cosa ti fa credere che l’abbia portato con me?-
Lui la guardò intensamente. Con lo sguardo cercava di
farglielo capire. In fondo era venuta per dirgli quello…o cos’altro sennò?
KARI -…da quant’è che lo sai?-
TK –Oggi ho fatto un po’ di conti…quel giorno…era
all’incirca la fine di febbraio…lui è nato a metà ottobre…nessuno ha parlato di
problemi dovuti a nascita prematura…anche se sei andata a letto con Soichiro il
giorno dopo sarebbero comunque neanche otto mesi…-
KARI –In effetti tutti hanno avuto dubbi…e comunque non è
stato affatto il giorno dopo…-
TK –Beh io non ne ero sicuro…Davis mi ha detto quando più o
meno è nato e…Cody mi ha detto delle strane cose…Kari…perché non mi hai detto
nulla? Sarebbe stato il momento più felice della nostra vita…-
KARI –E perché diavolo hai tentato di ammazzarti sentiamo?-
La rapidità con la quale aveva cambiato argomento era stata
incredibile e sorprendente.
TK –E tu come lo sai?-
KARI –Sembra che io e te non possiamo nasconderci niente…-
TK -…-
KARI –Voglio una risposta!-
TK –E cosa cambierebbe?-
KARI –Tante cose…dimmelo-
TK –Secondo te? Secondo te per quale altro motivo avrei
dovuto farlo?-
KARI –Dimmelo tu…-
TK –Kari ero convinto che tu avessi avuto un figlio con
Soichiro!-
KARI –E allora?-
TK –E allora…e allora non avrei più potuto fare niente!-
KARI –Sempre il solito…perché non hai il coraggio di dirmi
le cose come stanno?-
TK –Se io lo faccio…-
KARI –Ho bisogno che tu lo faccia…-
TK -…-
KARI -…-
TK -…no…-
KARI –Tk…-
TK –L’ho fatto una volta e…ho tentato di ammazzarmi…-
KARI –Era vero quello che mi hai detto quattro anni fa?-
TK -…-
KARI -…-
TK –Che cambierebbe?-
KARI –Ogni cosa Tk…ogni cosa…-
TK –Tu ami Soichiro?-
KARI –Gli voglio molto bene…ma lo sai che non lo amo…non lo
amo come amo te. Ma qui non è un fatto di amore…c’è la vita di un bambino di
mezzo…ho bisogno di una persona sincera, una persona che ha coraggio di dirmi
la verità…-
TK -…-
KARI –Sei un egoista…-
TK –Non è giusto che io te lo dica capisci?! Dopo quello che
ti ho fatto passare io…non ho il diritto ad una seconda possibilità…-
Kari lo strinse a sé. Non era così che doveva andare. Doveva
dimostrarsi fredda nei suoi confronti nel caso lui non le avesse detto la
verità.
KARI –Sei un bastardo…tanto lo so che erano tutte
menzogne…avevamo imparato a stare insieme e ora siamo al punto di partenza. Non
vuoi dirmelo tu…con le tue labbra…che quattro anni fa c’era un motivo a tutta
quella crudeltà…-
Tk non sapeva neanche lui stesso cosa aspettare ormai. Heiji
era suo figlio. Kari gli stava dando una possibilità. Cosa lo bloccava?
TK -…io…-
L’insicurezza. La paura di far soffrire la gente, di non
essere all’altezza. Ancora una volta quella paura che aveva superato lo
attanagliava. Era tornata, impassibile e incontrollabile, ed era più forte di
lui.
TK (baciandola)-Addio…-
Lei lo guardò. Lo guardò mentre piangeva. Di nuovo lo vedeva
piangere. C’era un motivo a tutto quello? Anche a lei sfuggì qualche lacrima.
Forse non avrebbe mai saputo la verità, e questo le dispiaceva.
Andò verso la porta, se ne andò senza guardarlo.
La resa dei conti si era conclusa.
Soichiro se ne stava a parlare con Tai in soggiorno. L’amico
gli aveva appena dato l’invito per il suo matrimonio. Insieme a Matt aveva
deciso di celebrarlo dopo quello dei suoi migliori amici.
TAI –Aspettiamo Kari e Tk, poi si sposa Matt, poi mi sposo
io-
SOICHIRO –Congratulazioni-
TAI –Ehi…potresti almeno far finta di essere felice…-
SOICHIRO –Sono felice…e lo sai-
TAI –Tu rimani comunque un grande amico per me…qualunque
cosa accada lo sai?-
SOICHIRO –Ho fatto soffire Heiji, sono un coglione…-
TAI –A mio parere è stato meglio…tanto prima o poi qualcuno
avrebbe dovuto dirglielo-
SOICHIRO –Sembrava tutto così bello…-
TAI –Io ti avevo avvertito a suo tempo…-
SOICHIRO –Già…ma lei sembrava volermi davvero…-
TAI –E’ che gli ricordi lui…-
SOICHIRO –Già…-
TAI –Io non credo che le speranze siano finite…-
SOICHIRO –Tai…mi ha appena telefonato. Vuole stare lontana
sia da me che da Tk-
TAI –Lo so…ma è pazza…ed è imprevedibile, quindi le speranze
non sono affatto finite-
SOICHIRO –Tu per chi tifi?-
TAI –Per nessuno…-
SOICHIRO –Sai…ormai voglio solo che questa storia
finisca…alla fine ho capito che non posso vivere guardandola mentre pensa a Tk-
TAI –Già ti arrendi?-
SOICHIRO –Non mi resta altro da fare…-
DAVIS –Dico ma sei impazzito?!-
TK -…-
DAVIS –Tu sei fuori di testa…è partita capito? PARTITA!-
TK -…-
DAVIS –L’hai lasciata partire…-
TK -…-
DAVIS –L’ho sentita mentre piangeva ieri notte…-
TK -…-
DAVIS –Ma non eri tu quello che l’amava?-
TK –E’ proprio perché la amo…che non posso…-
DAVIS –Non puoi stare con lei? Ma fottiti! Lasci anche tuo
figlio da solo!-
TK -…Per mio figlio io non sono niente…-
DAVIS –Guarda che lei ha mollato anche Soichiro!-
TK –Cosa?-
DAVIS –Non vi sopporta più…e fa solo bene-
TK -…-
DAVIS –Tk…non buttare tutto al vento. Abbi fiducia in te
cristo! Tu sei cambiato!-
TK –Va via Davis ti prego…-
DAVIS –Sei un deficiente!-
Davis sbattè la porta andandosene. Ora al giovane Takeru non
restava che sprofondare nel dolore. O trovare un passatempo per calmarlo.
Kari era appena tornata a Tokyo. Aveva deciso di starsene un
po’ dai suoi genitori visto che non era il caso di andare a casa sua dove c’era
Soichiro. Dopotutto l’aveva mandato a quel paese poco prima. Ma d’altronde non
avrebbe mai potuto sopportare nessuno di quei due per un altro minuto. Restava
il fatto che ora era sola. Sola con suo figlio. Suo figlio che poveretto non
aveva più idea di chi fosse, in due giorni gli avevano negato la paternità di
Soichiro e l’avevano sballottato da un continente all’altro.
Appena arrivò sua madre la accolse con gioia, e dopo aver
mangiato Kari si sedette sul divano pensierosa. Heiji le si avvicinò, lei lo
prese in braccio.
HEIJI –Mamma…-
KARI –Piccolo…che c’è?-
HEIJI –Io non capisco…non capisco cose-
KARI –Cosa non capisci?-
Glielo domandò come se davvero non lo sapesse.
HEIJi –Tutta quella gente nuova che abbiamo incontrato…e poi
papà ha detto che non sono suo figlio…non mi vuole più bene?-
KARI –Ma certo che ti vuole bene…-
HEIJI -…-
KARI –Devo spiegarti delle cose…tu promettimi che mi
ascolterai-
Il bimbo annuì.
KARI –Prima che tu nascessi…la tua mamma era fidanzata con
un ragazzo, quel ragazzo che è venuto a casa nostra un po’ di tempo fa-
HEIJI –Lo zio di Yama?-
KARI –Proprio lui…vedi…è lui il tuo papà. Purtroppo prima
che tu nascessi lui è andato via e io ho incontrato Soichiro…poi sei nato tu e
Soichiro è diventato il tuo papà-
HEIJI –E perché il mio vero papà se n’è andato?-
KARI –Ti ricordi quando ti ho parlato di Digiworld no?
Beh…un cattivo voleva conquistare il mondo e tuo padre è andato a Digiworld a
sconfiggerlo…ed è tornato solo pochi giorni fa-
HEIJI –Wow…allora il mio papà è un eroe…è forte!-
KARI –Già…-
HEIJI –Ma ora che è tornato perché non è qui con noi?-
KARI –E’ colpa mia…io e lui non stiamo più bene insieme-
HEIJI –Non lo ami? Ma se non lo ami perché piangi? Mamma non
piangere!-
Kari strinse il figlio a sé.
HEIJI –Papà ti ama?-
KARI –Credo di si…-
HEIJI –E tu lo ami?-
KARI –Si…-
HEIJI –E allora possiamo vivere insieme!-
Era buffo come la spensieratezzadi un bambino potesse rendere le cose così semplici.
HEIJI –Ho un’ idea…domani gli telefoniamo. Ci parlo io!-
KARI -…non puoi…-
HEIJI –Perché…lasciamelo fare! TI prego!-
Forse avrebbe dovuto permetterglielo. Chissà…se fra loro non
erano capaci di risolvere la situazione, magari sarebbe stato loro figlio a
farlo, anche se la cosa pareva piuttosto comica.
Era passato quasi un mese dall’ultima volta che aveva
parlato con Kari. Dopo la telefonata che aveva fatto Heiji lei aveva deciso di
mandare il piccolo a conoscere il suo vero padre. Sarebbe arrivato il giorno
dopo, per trascorrere una settimana insieme a lui. Il fatto che lui e Kari non
stessero insieme non doveva impedire ad Heiji di avere due genitori. Per quanto
riguardava Soichiro, pareva essersi rassegnato completamente. Aveva rinunciato
all’idea di poter vedere Heiji e si era comprato una casa per lui, lasciando
libera quella in cui viveva con Kari. In poco più di un mese la vita di tre
persone era stata sconvolta notevolmente. Quella che era una famiglia era ora
distrutta…ed era tutta colpa del suo arrivo. Colpa sua. Cominciava ad amare il
lato masochistico di se stesso.
Una donna dormiva accanto a lui, quasi non si ricordava chi
fosse. Forse la terza o quarta bionda ossigenata senza carattere che si era
portato a letto per sfogare le sue frustrazioni.E sarebbe stata forse la terza
o quarta a cui avrebbe chiesto di andarsene.
Fu sorpreso quando la vide rivestirsi e andarsene da sola.
TK –Ehi…dove vai?-
GINA –Cos’è credi che aspetti che tu mi cacci via?-
TK –E perché dovrei farlo?-
GINA –Mi hai preso per stupida? Magari stupide sono quelle
che ti fai di solito, ma ti assicuro che io sono venuta con te per lo stesso
motivo per cui tu mi hai invitato. Non cerco il vero amore in un
tossicodipendente…potevo anche rischiare di beccarmi qualche malattia-
TK –Chi sarebbe il tossicodipendente?-
GINA –Ho visto…nel bagno…-
TK –L’ho fatto solo una volta…-
GINA –Si, comeno-
TK –Te lo giuro…non c’è rischio. Non l’ho fatto mai più. C’è
stato un periodo in cui mi facevo regolarmente ma è stato tanto tempo fa …-
GINA –E cosa ti ha spinto a non riprovarci? Come hai
combattuto la dipendenza?-
TK –Mio figlio…mio figlio arriva domani. Non potrei mai
permettermi di fargli trovare un padre drogato-
GINA –Hai un figlio?-
TK –Si…ha tre anni-
GINA –E tua moglie?-
TK –Non siamo mai stati sposati…comunque ora le cose vanno
male tra noi-
GINA –E ci credo…quale madre sana di mente vivrebbe con un
maniaco suicida come te…-
TK –E’ quello che penso anch’io…-
GINA –Non so perché ma gli affari tuoi mi interessano…-
TK –Ed io non so come ho fatto a beccarne una con un
cervello ieri sera-
Entrambi risero.
GINA –Senti…io non sono messa molto meglio di te…vengo da
una famiglia estremamente povera, ho dovuto anche prostituirmi tempo fa per
poter sopravvivere…-
TK –L’America è dura con la gente…ora dove vivi?-
GINA –Sono riuscita a trovarmi un lavoro in un supermercato
e faccio anche qualche servizio fotografico per arrotondare…vivo con una mia
cara amica da quando mio marito è stato ucciso-
TK –Tuo marito…è stato ucciso?-
GINA –Si…quell’idiota aveva contatti con varie associazioni
criminali, faceva la spia…e qualcuno ha pensato bene di chiudergli la bocca.
Era un’idiota…ma io l’amavo tanto…è stato un duro colpo…-
TK –Deve essere orrendo…perdere una persona che ami tanto…-
GINA –Beh…ovvio…-
TK –Posso chiederti una cosa?-
GINA –Certo-
TK –Tu che ne hai passate così tante…insomma io credevo di
essere un caso clinico e invece…insomma come hai fatto a riprenderti da tutti
gli shock che hai avuto?-
GINA –Anch’io quando è morto mio marito ho pensato mille
volte di suicidarmi…di bere…di bucarmi…ma poi…ho capito che a lui non sarebbe
piaciuto. Avrebbe voluto che non piangessi per lui, che continuassi a vivere…e
l’ho fatto, l’ho fatto come segno di rispetto verso il suo amore…e perché
anch’io avrei voluto la stessa cosa per lui-
TK –Hai mai pensato…che sarebbe stato meglio se fossi morta
tu al suo posto?-
GINA –Sarebbe stato un po’ egoistico…l’avrei fatto
soffrire…e amare è l’esatto opposto di soffrire-
TK –Sai io sono uno di quegli egoisti…è per quello che io e
la mia ragazza non stiamo più insieme-
GINA –Beh è già una buona cosa che tu te ne renda conto…-
TK –Già…l’ho fatto parecchie volte e lei mi ha perdonato ma
ora…-
GINA –O le cose vengono da parte tua o niente…beh ovvio-
TK –Perché a te sembra tutto ovvio?-
GINA –Lo è per tutti…-
TK -…-
GINA –Senti io devo andare a lavoro adesso…probabilmente non
ci vedremo mai più ma promettimi una cosa…-
TK –Cosa?-
GINA –Tu che hai ancora la possibilità di vedere chi ami…non
buttare via l’occasione…fallo per chi come me non può più coglierla
quell’occasione-
TK –Io non so…non ho la forza di riprovarci…tutte le volte
che credevo di aver capito in realtà ci sono ricascato…poi…-
GINA –Non c’è nulla da capire…devi solo ritrovare un po’ di
fiducia in te stesso-
TK -…addio…-
GINA –Addio Takeru…-
Matt e Sora si stavano ancora coccolando nel sonno quando il
loro pargoletto aveva già acceso a tutto volume la tv facendo arrivare alle
loro orecchie le sigle più stupide di cartoni animati che avessero mai sentito.
SORA –Uff…sveglia …-
MATT –Ma io non devo lavorare…-
SORA –Io si e tu devi accompagnare Yama a scuola. E poi
magari riuscire a trovarti un lavoro-
MATT –Ci sto provando da un mese!-
SORA –Beh continua a provare!-
Matt e Sora si erano sposati due settimane prima. Matt aveva
convinto il fratello a tornare in Giappone sperando che si riconciliasse con
Kari ma il massimo che aveva ottenuto era una discussione su una custodia
congiunta di Heiji. Tai aveva invece deciso di sposarsi lontano da Tokio, invitando
solo i testimoni. Motivo: Non aveva il becco di una quattrino per organizzare
un ricevimento.
SORA –Hai sentito Tk ultimamente?-
MATT –No…quell’imbecille sarà ancora rinchiuso nella sua
tana a compiangersi-
SORA –Ormai mancano solo loro due…persino Joe ha detto di
essersi fidanzato con una ragazza cinese-
MATT –Joe continua ancora ad avere questo amore per le
culture estere…-
SORA –Tornando a noi…Kari ha chiamato chiedendo se puoi
accompagnare Heiji e lei all’aeroporto, in attesa che lei prima o poi si compri
una macchina-
MATT –Vanno da Tk?-
SORA –Ci va Heiji…lei lo accompagna-
MATT –Già…e non c’è speranza che si parlino quei due no?-
SORA –Conoscendoli…-
TAI –Non puoi sempre stare qui a oziare…io vorrei anche una
vita matrimoniale!-
SOICHIRO –Figurati mi fermo solo a mangiare…-
AYUMI –Comunque potresti anche mangiare a casa tua…-
SOICHIRO –Tutto solo? Non sono abituato-
TAI –Uff…-
AYUMI –Non che ti voglia cacciare ma prima o poi ti ci
dovrai abituare!-
TAI –Se me lo dicevi sposavo anche te!-
SOICHIRO –Si…si…si…avete ragione-
AYUMI –Andiamo, trovati una ragazza!-
SOICHIRO –Ho una certa predisposizione ad amare quelle già
occupate!-
AYUMI –TI riprenderai prima o poi…-
TAI –Speriamo…-
SOICHIRO –Uff…vorrei anche vedere Heiji…ma è meglio che non
lo faccia-
TAI –Guarda che mia sorella te lo permetterebbe!-
SOICHIRO –E’ che non sarebbe giusto nei confronti del
bambino…almeno fino a che Tk e Kari non sistemeranno le cose fra loro. Ora
Heiji deve conoscere il suo vero padre-
AYUMI –Ma tu l’hai cresciuto per tre anni…-
SOICHIRO –Si ma…Kari l’ha sempre tenuto, forse
involontariamente, un po’ distante da me. Certo lo portavo al parco, gli davo
il biberon, giocavo con lui…ma c‘era come un divario che non riuscivo a
superare. Forse non sono il tipo da crescere un figlio non mio…non
fraintendete, voglio un immenso bene ad Heiji…ma probabilmente anche lui vuole
il suo vero padre-
TAI –Comunque si ricorderà di te…ne sono sicuro…-
SOICHIRO –Speriamo…-
AYUMI -Beh? Vogliamo mangiare o no?-
TAI –Certo che si!!!!-
DAVIS –Davvero non vuoi che ti accompagni da lui?-
KARI –No…è già abbastanza difficile, aspetta qui è meglio.
Poi se vuoi puoi andare a salutarlo-
DAVIS –E’ ridicolo tutto questo lo sai vero?-
KARI -…-
DAVIS–Certo…lo so non sono affari miei-
KARI –Davis non credere di conoscere risposte che io sto
cercando da anni-
DAVIS –Io conosco poco e niente
di quello che è successo tra voi negli ultimi anni…so solo che mi piacerebbe
vedervi insieme di nuovo-
KARI -Tsk…ormai sembra che tutti
affidino le loro certezze sulla vita basandosi sulla nostra storia…comunque
aspettaci qui-
HEIJI –Ciao Davis-
DAVIS –Ciao piccolo!-
Kari si avviò verso l’edificio in
cui abitava Tk. Certo non si poteva dire che fosse un posto di lusso, ma
perlomeno grazie a Davis non era stata costretta a mandare suo figlio in un
appartamento dei bassifondi di cui probabilmente Tk si sarebbe accontentato.
Fu Heiji a dover suonare il
campanello, stanco di vedere la madre guardare la porta con sguardo assente. Tk
li stava aspettando, aprì dopo pochi istanti. Il suo aspetto non era dei
migliori, ma aveva cercato di pulire la casa al meglio.
TK –Ciao…-
Kari evitò il suo sguardo. Come
faceva di norma da quando si erano rincontrati dopo quattro anni.
HEIJI –Ciao…-
TK –Ehi…tutto a posto campione?-
Tk accarezzò la testa del figlio,
che sorrise.
HEIJI –Si…-
KARI –Non hai un bell’aspetto
Takeru…-
TK –Scusa è che…sai non riesco
quasi a pagarmi la lavanderia col lavoro che faccio, non ho più vestiti puliti,
ma per fortuna sono riuscito a farmi riattaccare l’acqua e il telefono-
KARI –Non so se te ne rendi conto
ma devi tenere un bambino di tre anni con te per una settimana-
TK –Tranquilla…vieni, entra un
attimo-
Kari lo seguì mentre lui le
mostrava la casa.
TK –Guarda…questa è la stanza
dove dormirà Heiji, ho comprato un sacco di giocattoli non sapendo bene cosa
gli piacesse, e un lettino appena fatto da un falegname con relativo materasso
che mi ha prestato Davis-
KARI -…-
TK –Beh ovviamente ho dovuto far
fare il lettino grande quanto un materasso normale…ma credo che non importi,
insomma starà solo un pò più comodo no?-
KARI –Davis ti ha prestato anche
i soldi per comprare tutto questo?-
TK –No…è per quello che sono
senza vestiti puliti…comunque oggi ritiro in anticipo lo stipendio-
KARI –Bene…che altro hai
comprato?-
TK –In cucina ci sono un biberon,
del latte fresco e dei biscotti. Ne ho presi un po’ di vari tipi, anche lì non
sapevo cosa gli piacesse…-
HEIJI –Cioccolato!!-
TK –Beh…tranquillo gli altri li
mangio io…-
Kari lo guardò ancora un po’
perplessa.
TK –La casa è pulita, comunque
sevuoi dare un occhio…-
KARI –No…tranquillo mi fido…come
organizzerai le giornate?-
TK –Oh…beh dalle otto alle
quattro starà con Katie, la ragazza di Davis, visto che io devo lavorare. Anche
loro hanno tutto l’occorrente per avere un bambino di tre anni in casa. Appena
uscito da lavoro lo andrò a prendere, poi faremo qualcosa insieme, lo porterò
in giro o non so, e poi dopo cena, a nanna. Non più tardi delle 9.30-
KARI –Ti sei informato bene
vedo…-
TK –Ho fatto il possibile…-
HEIJI –Allora mamma? Posso andare
già a provare i nuovi giochi?-
KARI -…si, va pure. Esame
superato-
HEIJI –Siii!-
KARI -…-
TK -…-
KARI –Beh…devo farti i
complimenti…ma vedi di non fare cose strane-
TK –Cioè?-
KARI –Per piacere, non portare
donne in casa e non fare niente di stupido…-
TK –Guarda che quello è mio
figlio. Credi che potrei anche solo pensare di fargli del male?-
KARI (fredda)-Da tempo non so più
cosa pensare di te…-
TK -…posso fare male a me stesso,
ma non farò mai niente che possa nuocere a qualcun altro…-
KARI –L’hai fatto tante volte
invece…vedi di non giocarti la sua fiducia, lo dico per te…-
TK –Non ti fidi più di me? E’
così vero?-
KARI –E come potrei…-
Lei fece per andarsene, aprì la
porta. Prima di richiuderla dietro di sé sentì una mano afferrarla e delle
parole sfiorare il suo udito.
TK –E’ stato per la riuscita del
mio addestramento…il continuo pensare a te non mi permetteva di avanzare negli
allenamenti. Dave mi disse che c’era un unico modo per sconfiggere
quell’ostacolo e proseguire con la missione di battere Ainter. Ho dovuto
scegliere tra salvare il mondo e te…l’unico modo per dimenticarti era
convincerti della mia meschinità…se tu non avessi voluto più saperne di me mi
sarei messo il cuore in pace…la rabbia scatenatasi da quella rassegnazione mi
ha permesso di acquisire il potere necessario per continuare l’addestramento…mi
dispiace di averti detto quelle cose, ma era l’unico modo per convincerti…-
KARI -…-
TK –Non volevo dirtelo perché non
voglio mai più sconvolgere la tua vita ma…voglio che tu ti fidi di me…devi
sapere che non ho mai pensato quelle cose…e voglio un immenso bene ad Heiji
anche se ancora non lo conosco…-
KARI -…-
TK -…-
KARI –In ogni caso…con quelle
parole, quella volta…in fondo non mi avevi affatto convinto…-
Tk sorrise. Poi lei se ne andò.
Aveva fatto bene a dirle la verità? Ma d’altronde era l’unico modo per farla
stare tranquilla. Lui si sarebbe preso cura di Heiji, e lei sarebbe stata tranquilla.
Soichiro Kanagawa si era
presentato a casa Ishida molto presto quella domenica. Era venuto per parlare
con Matt. In quel momento sedevano entrambi davanti ad una tazza di caffè.
MATT –Non so come ringraziarti
Soichiro…ormai per me trovare lavoro era diventata un’impresa impossibile-
SOICHIRO –Sai…a me la laurea in
legge non è mai servita a niente se non per raccomandare qualche amico e farlo
lavorare in qualche ufficio-
MATT –Beh…grazie comunque. Se non
fosse per te forse avrei dovuto accontentarmi del posto da spazzino-
SOICHIRO –Dovrai solo catalogare
documenti, scrivere, timbrare…cose che fanno gli impiegati. E la paga non è
affatto male-
MATT –In ogni caso ho intenzione
di riprendere gli studi. Non è mai troppo tardi per fare l’astronauta…andrò ai
corsi serali, così potrò lavorare. Penso di farcela-
SOICHIRO –Anch’io vorrei tanto
prendere la mia ambita laurea in ingegneria informatica…a causa di quella
mancanza non posso neanche pensare di fare quello che voglio veramente…guarda
Izzy, lui si che c’è riuscito-
MATT –Ehi…guarda che stai
parlando con uno che si è perso totalmente tanti anni di vita. Insomma se vuoi
farlo…fallo-
SOICHIRO –In effetti in questo
momento ho proprio bisogno di un obiettivo-
MATT –Come stai per quella
storia?-
SOICHIRO -…si va avanti. Ma ti
assicuro che non è poi così grave come lo immaginavo…è stato come se già
sapessi che un giorno la favola sarebbe finita. E’ stato quasi un sollievo
quando lei mi ha piantato-
MATT –Ce l’hai con Tk?-
SOICHIRO –No…certo senza di lui
le cose probabilmente sarebbero andate a mio favore, ma lei avrebbe comunque
pensato a lui per il resto della sua vita-
MATT –Heiji…cioè…l’Heiji del
futuro non ti ha detto niente riguardo ai suoi genitori-
SOICHIRO –Credo che tutto in quel
futuro sia andato storto…so che non gli andavo tanto a genio…chissà che cos’ho
combinato…-
MATT –Andiamo…sei un bravo
ragazzo…-
SOICHIRO –Si ma…tu sai cos’ha
fatto Izzy?-
MATT –Cosa?-
SORA (intromettendosi nella
discussione) –Già…cosa?-
MATT –Ben svegliata-
SORA -…allora cosa? Sono curiosa!
Izzy ha fatto il cattivello nel futuro?-
SOICHIRO –Non è una cosa da
prendere poi così alla leggera…comunque è meglio lasciar perdere-
MATT –E perché?-
SOICHIRO –Perché si. Fidati,
certe cose è meglio non saperle-
SORA –Sarà…beh io vado a farmi un
caffè. Ma quand’è che quella peste la smette di strimpellare?-
MATT –Ehi sta ancora imparando
abbi pazienza-
SORA –Non è tanto per la
chitarra…è che al contrario di suo padre è stonato come una campana!-
MATT –Chissà da chi ha preso…-
SORA –Ehi!-
MATT –No amore! Niente lanci di
oggetti pericolosi! Abbiamo un ospite…-
SORA –Beh allora ringrazialo il
doppio…quell’ospite-
SOICHIRO –Beh…in rapporto agli
anni persi, sembra che a te le cose vadano bene-
MATT –Anche troppo. E spero che
un giorno andranno bene per tutti-
SOICHIRO –Vedrai…quei due se la
caveranno. Sai a chi mi riferisco-
MATT –Lo spero per loro…-
SOICHIRO –Beh io vado…tu continua
ad insegnare a tuo figlio a suonare. Gli artisti sono sempre affascinanti per
le donne-
MATT –E tu vedi di farti una
bella vita…non una favola…una bella vita reale-
SOICHIRO –Allora a presto…-
MATT –A presto!-
HEIJI –Oggi è l’ultimo giorno che
possiamo stare insieme.
Il piccolo Heiji era sul divano
in braccio a suo padre. Per entrambi era stata una settimana fantastica. Si
volevano molto bene. E non c’era voluto neanche molto tempo. Heiji stravedeva
per suo padre, e suo padre...beh…suo figlio ormai per lui era tutto.
TK –La mamma ti farà tornare
vedrai…-
HEIJI –Ma io voglio vederti tutti
i giorni! Ti prego torna a Tokio e vieni a vivere con noi…-
TK –Questo non è possibile
piccolo…-
HEIJI –Ma io ti voglio bene…-
TK –Anch’io e non sai quanto…però
tu….non smettere di voler bene anche a Soichiro ok?-
HEIJI –Voglio bene anche a lui…ma
tu sei il mio papà. E io lo sento che tu mi vuoi più bene di lui…-
TK –E chi lo dice?-
HEIJI –Sei gentile, mi fai
divertire…e ogni tanto piangi quando mi guardi dormire. Io me ne accorgo…sei
rimasto con me tutta la notte quando ho avuto il mal di pancia…-
TK(ridendo) –Beh…la prossima
volta vedi di mangiare meno cioccolata…-
HEIJi –Me l’ha data Katie!-
TK –Sai…mi fa piacere averti
conosciuto…-
HEIJI –Perché tu e la mamma non
fate pace?-
TK -…-
HEIJI –Promettimi che ci
proverai! Proverai a venire a vivere con noi!-
TK –Ma…-
HEIJi –Per favore!-
TK –Lo vorresti davvero?-
HEIJI –La mamma mi ha detto che
ti ama…-
TK -…lo so...lo so che mi ama…ma
a volte l’amore non basta…-
Heiji all’improvviso scese dal
divano e andò via.
TK –Ehi…dove vai?-
Tornò dopo pochi minuti con una
lettera in mano.
HEIJI –L’ho trovata in uno dei
cassetti. Io non so leggere, però ho visto la stessa scritta che la mamma mette
su qualche foglio ogni tanto…-
TK -…si chiama firma-
Tk capì subito di cosa si
trattava.
HEIJI –E’ una cosa che ti ha
lasciato la mamma?-
TK –No è molto vecchia….-
HEIJI (deluso)-Ah…-
TK -…Heiji…ti prometto che ci
proverò…a fare quella cosa-
Heiji sorrise.
HEIJI –Vado a letto!-
TK –Ecco bravo. E’ tardi-
HEIJI –Ehi papà…posso tagliarmi i
capelli come te?-
TK –Ma dopo ti scambieranno per
me da piccolo…-
HEIJI –E’ vero…beh buonanotte-
TK –Buonanotte-
Da quando si sentiva chiamare
papà, aveva cominciato a provare una strana sensazione. Si sentiva davvero un
padre. Beh, lui era un padre. Teneva veramente tanto ad Heiji. Avrebbe voluto
stare sempre con lui. Ma già domani sarebbe finita, e chissà quando Kari
l’avrebbe riportato…
Ma d’altronde non poteva fare
altro, oppure poteva provare sul serio a mettere a posto le cose con
Kari,chissà magari grazie ad Heiji quella sarebbe stata la volta buona. Grazie
a quel bambino aveva riacquistato fiducia in se stesso, avere delle
responsabilità l’aveva aiutato a crescere.
TK –Magari non sarebbe poi così
sbagliato…ritentare…dopotutto ci amiamo…-
Decise di rileggere quella
lettera.
Si soffermò su quelle
parole…”volevo che fosse qualcosa che avresti potuto conservare per tutta la
vita…è impossibile essere sicuri del futuro…la sicurezza di amarti, di amarti
comunque…non credere a quello che ti dirò o ti dimostrerò, credi a quello che
ho scritto…amore è troppo poco per descrivere cosa provo per te…lo sarà sempre”
La sua piccola dolce
Hikari…quelle parole erano verità, lo sapeva…lui era sicuro dell’amore di
lei…aveva imparato ad esserlo, anche se gli pareva fosse quello il problema. Ma
era qualcos’altro…mancava un tassello in quella situazione…lei si stava
aspettando qualcosa da lui…e ora aveva capito cosa.
Kari stava facendo colazione in
un bar insieme a Davis. Era arrivata la sera prima, e aveva passato la notte in
albergo. L’amico si era preso un giorno di ferie dal lavoro per poterla
accompagnare in giro per la città.
DAVIS –La prossima volta dormi
pure da me, già il viaggio ti sarà costato abbastanza…non c’è bisogno di
aggiungerci l’hotel-
KARI –Non importa tanto prendo
bene col lavoro che faccio…e poi i miei genitori mi aiutano molto, tanto Tai
non si sa come è riuscito a diventare un avvocato, e ha uno stipendio da
paura…anche se spende tutto in roba inutile e alla fine non ha avuto il becco
di un quattrino neanche per sposarsi-
DAVIS –Mi hanno detto che è
bravo-
KARI –Beh hai presente
l’espressione “avvocato delle cause perse”? Lui quelle cause le vince…prende
dei casi assurdi e poi non si sa come riesce a vincere…secondo me fa
imbestialire i giudici…per farlo star zitto fanno di tutto-
DAVIS –Tai avvocato…grandioso-
KARI –Lui non lo prende come un
lavoro infame…non accetta casi di assassini o di criminali…devo dire che fino
ad adesso ha difeso solo delle persone per bene-
DAVIS –Beh la giustizia è nella
sua indole…piuttosto, è bello fare la maestra?-
KARI –Devo dire che mi piace
parecchio…desideravo farlo da quand’ero piccola. E’ meglio di quello che
pensavo-
DAVIS –Sono felice per te…altre
novità?-
KARI –Oh…due giorni fa è nata la
bambina di Miya e Ken. E’ stupenda…-
DAVIS –Quel imbecille di Ken non
mi ha neanche avvertito! Comunque speriamo che la figlia non sia isterica come
la madre…povero amico mio-
KARI –Ma piantala…beh…sono le
7.30, forse dovremmo andare-
DAVIS –Si…poi magari perché non
rimanete a pranzo da me? Ho voglia di farmi una chiacchierata con la mia
vecchia amica-
KARI –Volentieri…dimmi un po’
come l’hai visto Heiji?-
DAVIS –Vuoi proprio saperlo?-
KARI –Perché è successo
qualcosa?-
DAVIS –No anzi…Heiji è
contentissimo di suo padre…davvero l’ho visto pimpante-
KARI -…-
DAVIS –Che c’è? Sei
delusa…contenta…?-
KARI –Non lo so…è un po’
difficile da spiegare-
DAVIS –Ehi...te lo dico
chiaramente…tu e Tk eravate una delle poche cose che facevano andare avanti il
mondo…una delle poche sicurezze assolute-
KARI –Smettila Davis…ogni volta
ripeti la stessa cosa!-
DAVIS –Ok non insisto, ma ti
accorgerai che ho ragione…bene, su andiamo!-
TK –Ok…sei pronto. Lavato i
denti?-
HEIJI –Si!-
TK –Bene…-
DLIN;DLON
TK –Eccola qui-
Tk aprì la porta. Kari aveva
sempre lo sguardo abbassato, come al solito. Davis lo salutò con una stretta di
mano. Li fece entrare.
HEIJI –Ciao mamma!-
Il bambino abbracciò la madre che
sorridente gli diede un bacio sulla fronte.
KARI –Piccolo mio…tutto a posto?-
HEIJI –Tutto bellissimo! Papà è
bravo e io mi diverto un sacco, è come stare con te, solo che lui guarda con me
le corse delle macchine! Quand’è che mi porti ancora?-
KARI –Sono contenta…-
TK –A proposito di macchine, hai
preso le macchinine che volevi portarti a casa?-
HEIJI –Si le ho messe in tasca!-
KARI –Beh…è ora di salutare tuo
padre…-
TK –Già…-
Il piccolo abbracciò il padre. Tk
fece lo stesso, lo strinse forte a sé.
TK –Quando torni troverai un
sacco di giocattoli nuovi…-
HEIJI –Papà…ti telefono tutte le
sere-
TK –Non c’è bisogno…mica mi
scordo di te-
Il padre accarezzò il figlio
sorridendo.
TK –Sai…farò di tutto, per
mantenere la promessa che ti ho fatto…-
HEIJI –Ti voglio bene papà…-
TK –Anch’io…ora è meglio che
vai…-
Heiji prese la mano di Davis, che
lo portò fuori. Kari stava per seguirlo quando Tk la fermò.
TK –Non ancora…non stavolta…-
Kari fece segno a Davis che portò
il bambino giù per le scale. Avrebbero aspettato giù. La ragazza si chiuse la
porta alle spalle e sempre con lo sguardo abbassato attese che lui parlasse.
TK –Guardami negli occhi…-
Lei alzò lo sguardo. Le fece
male, estremamente male, vedere quegli occhi.
KARI –Che vuoi Tk?-
TK –Solo darti una cosa…-
Il ragazzo le porse un foglio
piegato.
KARI –Ma che…che significa?-
TK –Non ti ricorda niente questa
scena?-
KARI -…-
TK –Leggila quando sei sola…-
KARI -…-
TK –Quello sarà il supporto
cartaceo dove per sempre potrai trovare quello che ti dirò…che ti dirò adesso…-
KARI –E cosa sarebbe cambiato
adesso?-
TK –Nostro figlio…delle cose che
mi ha detto una persona…le tue parole che ho letto ieri sera…-
KARI -…-
TK -…Kari io ti amo, e fin qui
nessuna novità…-
KARI -…-
TK -…ma voglio sposarti, vivere
con te, con Heiji…lui è il frutto del nostro amore…ho fatto tanti errori in
passato, ti ho fatto soffrire…ti ho fatto soffrire troppo…ora sono sicuro del
tuo amore, lo ero anche prima ma non credevo potesse arrivare fino a tanto…ora
voglio che tu sia sicura del mio…io senza di te non posso vivere e di questo ne
sono certo-
KARI -…come faccio a crederti?-
Lui le prese la mano.
TK –Fidati di me…ancora una volta
ti prego…-
KARI –L’ultima volta sei stato tu
a rifiutare…-
TK –Avevo paura di me stesso…ma
quel bambino ha cambiato tutto in me…ho fatto per la prima volta il padre, la
persona matura e responsabile, ho fatto qualcosa che nessuno mi ha insegnato e
ho guadagnato l’amore di mio figlio…certo, ha solo tre anni si affeziona in
fretta….ma personalmente il suo affetto è la cosa più importante di questo
mondo insieme a te…-
KARI -…Tu…-
TK –Io sono sicuro delle mie
capacità, sono sicuro dei miei sentimenti, sono sicuro di volere te e mio
figlio…per sempre. E niente, mai più, mi separerà da voi. Neanche se fossi
l’unico in grado di evitare l’apocalisse-
KARI -…-
TK –Sono sempre quello che
conoscevi, ho solo fatto una scelta. La mia famiglia, sopra ogni cosa. Sopra me
stesso-
KARI –Ti prego chiedimi di
portarti con me…-
TK –Portami con te…-
Kari sorrise. Poi le scese una
lacrima.Una lacrima di gioia.
KARI –Sei proprio impazzito…-
TK –Beh…sono sempre bravo a fare
il tragico, se un giorno ne avessi bisogno-
KARI -…-
TK –Sei autorizzata a dilaniarmi
il cuore almeno mille volte…-
Kari lo abbracciò.
KARI –Sei un pazzo…io amo un
pazzo…lo amo da una vita-
TK –Sposami…-
KARI –E tu baciami…-
Entrambi certo non sprecarono
tempo. Era probabilmente giunto l’epilogo di una storia intrigata dalla
soluzione apparentemente molto semplice. Apparentemente.
DAVIS –Beh…mi sa che io e te
facciamo prima ad aspettarli a casa mia…-
HEIJI –Perché?-
DAVIS –Caro mio…congratulazioni,
non so come ma sei stato l’unico a riuscire a far metter in moto il cervello a
tuo padre…ci hanno provato tutti, ma nada-
HEIJI –Eh?-
DAVIS –Niente…ora andiamo, te lo
spiegherò un giorno-
Il ragazzo strinse a sé la
compagna e la baciò sul collo.
KARI –Eddai…ancora?-
TK –Ti amo troppo…troppo…-
Kari prese il cuscino che aveva sotto la testa e glielo tirò.
KARI –Smettila…-
TK –Perché? Hai paura che il tuo
autocontrollo non regga?-
KARI (baciandolo)–Con te…io non
riesco ad avere autocontrollo-
TK -…è la realtà vero? Io e te…di
nuovo-
KARI –Hai mai fatto un sogno così
reale?-
TK –No…e in effetti neanche così
piacevole…-
KARI –Tk…dobbiamo andare…-
TK –Non ci sto riprovando!-
KARI –Ma tu non dovevi andare a
lavoro?-
TK –Lavoro? Che vuoi che mi
importi? Io scappo con te senza neanche licenziarmi…-
KARI –Frena un attimo, dove ci
sistemiamo? Io ed Heiji viviamo nella casa in cui stavo con Soichiro…-
TK -…dovrei dormire nello stesso
posto in cui tu e lui…NO!-
KARI –Ok forse è meglio che
compriamo un'altra casa…però fino a quel momento…-
TK –Ho di nuovo voglia di
suicidarmi…-
KARI –Ma piantala…in questo letto
qua quante donne ci hai portato?-
TK –Ehm…-
KARI –Il passato è passato…-
TK –Già…-
KARI –E’ meglio andare…chissà
Heiji che starà pensando dei suoi genitori…-
TK –E’ piccolo per immaginare
queste cose!-
KARI –Beh…per questo ritardo
sarai tu a dovergli spiegare come nascono i bambini quando lo chiederà-
TK -…Ma che c’entra?-
KARI –Lascia perdere e muoviti!-
Heiji stava aspettando sulla
porta quando vide i suoi genitori in arrivo.
HEIJI –Mamma! Papà!-
TK –Eccolo lì il nostro piccolo!-
Davis uscì per tastare la
situazione. Guardò i due amici con due occhi maliziosi.
TK –L’ho accompagnata a fare la
spesa!-
DAVIS –Già e la spesa dov’è?
Complimenti amico hai riacceso il cervello!-
KARI –Già…lo credo anch’io-
TK -…Però manca ancora qualcosa…-
KARI –Cosa?-
Tk fece l’occhiolino al figlio e
poi tirò fuori dalla tasca un cofanetto blu contenente un anello.
TK –Ehm…magari non sarà un
granchè, l’ho comprato tanto tempo fa…ma non te l’ho mai dato-
KARI –Tk…-
TK –Giuro che te ne comprerò uno
migliore…-
KARI –Ma io voglio quello! Ma
quando l’hai preso?-
TK –Più o meno il giorno in cui
Izzy e Mimi si sono sposati, ti ricordi…volevamo andare a vivere insieme…non
l’ho preso con l’intenzione di chiederti di sposarmi, volevo che fosse un
piccolo inizio…per questo non è una cosa tremendamente lussuosa…-
KARI –E’ il primo anello che mi
regali…-
TK –Ed è anche quell con cui
voglio chiederti…vuoi sposarmi?-
Heiji sorrise. Anche Kari.
KARI –Certo che voglio sposarti…-
Kari abbracciò il futuro marito
poi si rivolse verso il figlio.
KARI –Tu sei d’accordo?-
HEIJI –D’accordissimo!-
Era passata una settimana. Tk era
tornato a casa con Kari ed Heiji, e si era fatto vedere un po’ in giro, visto
che dopo il suo ritorno non aveva neanche salutato i suoi amici. Aveva fatto un
po’ visita a tutti, compresi i neo-genitori Ken e Yolie. L’unico da cui aveva
ricevuto una brutta notizia era Cody.
TK -…come è successo?-
CODY –Un infarto, mentre si
allenava…-
TK –Si allenava ancora alla sua
età?-
CODY –Mio nonno era un tipo
ostinato…-
TK –Mi dispiace…-
CODY –Dispiace a me di
incontrarti in questa situazione…non ti ho neanche offerto da bere-
TK –Yoko e Misato?-
CODY –A fare la spesa…-
TK –Volevi stare solo? Se vuoi
io…-
CODY –No ti prego…mi fa bene
parlare un po’-
TK –TI manca?-
CODY –Era l’unica persona che si
occupava di me…se non avessi una famiglia sarei completamente solo-
TK –Ma tu ce l’hai una famiglia…-
CODY –Lo so…per fortuna…-
TK –Quand’è il funerale?-
CODY –Domani-
TK –Verrò…-
CODY –Grazie…-
TK -…-
CODY –Allora alla fine ti sei
deciso…con Kari intendo…-
TK –Beh sai…dopo le ramanzine di
mille persone…ho cominciato a credere che forse ero io quello che aveva
torto…non sono mai stato così felice di aver seguito un consiglio…-
CODY –Stavolta te la sposi…-
TK –Già…-
CODY –Basta casini però ok?-
TK –Farò il possibile giuro!-
CODY -…-
TK –Vuoi che vada?-
CODY –No…-
TK –Sfogati se vuoi…-
CODY –A mio nonno non
piacerebbe…non è una questione di orgoglio-
TK –Allora cosa intendi fare?-
CODY –Non lo so…devo abituarmi
alla sua assenza…-
TK –Pensa alla tua famiglia…col
tempo ti ci abituerai…-
CODY –Tu col tempo hai
dimenticato Matt?-
TK –No...ma sono riuscito a
mantenere sereno il suo ricordo…il dolore non sparisce…ma si trasforma in
qualcosa che non ti fa stare male-
CODY -…speriamo che il tempo
passi in fretta…-
KARI –Heiji puoi aprire la porta
per favore?-
HEIJI –Vado!-
Il bambino fu leggermente
sorpreso quando vide chi era venuto a fargli visita.
SOICHIRO –Ciao piccolo…-
HEIJI –Soichiro!-
Soichiro fu un attimo scosso.
L’aveva chiamato per nome, ma lo stava abbracciando. Era giusto così, si
volevano bene, ma lui non era suo padre…e forse non voleva neanche esserlo.
SOICHIRO –Come stai?-
HEIJI –Bene!-
SOICHIRO –Lo sai che non è
cambiato nulla fra noi… puoi venirmi a trovare quando vuoi!-
HEIJI –Lo so…la mamma me l’ha
detto. Grazie per avere fatto il mio papà quando quello vero non c’era…-
Soichiro sorrise.
SOICHIRO –Oh…figurati…-
Kari apparve dietro il piccolo.
SOICHIRO –Ciao…-
KARI –Ciao…-
HEIJI –Vado a giocare!-
KARI –Ecco bravo…-
SOICHIRO –E’ intelligente quel
bambino…-
KARI –Allora che c’è?-
SOICHIRO –Niente…volevo solo
concludere. Sono contento per te e Tk sul serio…-
KARI –Come fai ad essere
contento?-
SOICHIRO –Per una persona come me
sarebbe stato impossibile stare con qualcuno che in mente ha sempre un altro…e
poi era giusto che Heiji avesse la possibilità di stare con il suo vero
padre…visto che tu ami lui…-
KARI –Soichiro…quando ho detto
che ti amavo…era vero, credimi. Io ti voglio un bene immenso…-
SOICHIRO –Ma non in quel senso lo
so…o perlomeno non quanto ami Tk-
KARI –Non ho rancori…sappilo-
SOICHIRO –Beh…io neanche…-
KARI –Saresti capace di essere
mio amico, e amico di Tk ed Heiji?-
SOICHIRO –Adesso si…sul serio…-
KARI –Che hai intenzione di fare
adesso?-
SOICHIRO –Visto che Ainter non mi
darà più fastidio…andrò all’università…farò quello che ho sempre sognato…e
cercherò una donna che mi ami come la amo io-
KARI –Non avrai difficoltà
vedrai…-
SOICHIRO –Allora è finita bene?-
KARI –Benissimo…-
Entrambi sorrisero.
KARI –Abbracciami su…-
SOICHIRO –Buona fortuna…-
KARI –Buona fortuna a te…-
TK –Sono a casa!-
KARI (baciandolo)-Lo so ho
sentito la macchina…-
TK –Non ci coccoliamo un po’
troppo ultimamente?-
KARI –Anche se fosse?-
TK (tornando a baciarla)-Niente
era così per dire…-
Un ospite dietro di loro si
schiarì la voce per catturare l’attenzione.
TK –Matt! Sora! Yama!-
KARI –Oh…li ho invitati a cena.
Ti dispiace?-
TK –Figurati! Sono contento…-
KARI –E’ già pronto, aspettavamo
te-
A tavola…
TK –Sono andato da Cody prima…era
piuttosto a terra-
MATT –Lo supererà vedrai…-
TK –Comunque domani vado con lui
al funerale. Glielo devo-
SORA –E’ impressionante come
scorre la vita…mio figlio vuole già la bicicletta-
YAMA –Mamma hai promesso che me
la compravi!-
MATT –Ma hai appena avuto una
chitarra! Facciamo l’anno prossimo ok?-
YAMA –Ma le voglio tutt’ due!-
MATT –Figliolo…tuo padre non è
bill gates ok? Non so se afferri il concetto…-
SORA –E per di più ora si è messo
in testa di voler tornare a studiare-
MATT –Ma che c’è di male…tu non
continui a fare i tuoi disegni?-
KARI –Disegni? Cosa disegni?-
SORA -…ehm…-
MATT –Si vergogna…anche se non
c’è proprio nulla di cui vergognarsi. Disegna abiti…parecchio belli anche…-
KARI –Sul serio? Devi
assolutamente farmeli vedere!-
SORA –Beh…se vuoi…-
MATT –E’ un pezzo che tento di
convincerla a mandarli a qualcuno…ma lei niente…-
KARI –Perché non lo fai?-
SORA –Ho troppa paura di una
delusione…-
TK –Meglio provarci che non sapere
no?-
SORA –Beh…vedremo…-
MATT –E voi due…quando vi
sposate?-
KARI –Pensavamo verso giugno…poi
oltretutto con quello che è successo al nonno di Cody, non mi pare il caso di
fare festa…-
TK –Tanto per noi…è solo una
convenzione-
MATT –Mi sa che tu fratellino
dovrai trovarti un lavoro però…-
TK –Lo so benissimo…non tornerò a
studiare ma tenterò comunque di realizzare il mio sogno…mi troverò un impiego
da qualche parte e intanto scriverò qualcosa, li manderò a qualcuno e si
vedrà…potrei anche riuscire a diventare uno scrittore a tempo pieno…-
MATT –E di che vuoi scrivere?-
TK –Non so ancora…magari le
nostre avventure a digiworld…chissà….-
KARI –Oh guarda…Heiji si è
addormentato sul tavolo…lo porto a letto-
TK –Lascia…faccio io-
SORA –Che dici è un bravo papà?-
KARI –Più di quanto credessi…-
Era passato un altro mese. Dopo
il funerale Cody aveva cominciato a riprendersi, stava superando la cosa con
dignità. Intanto, Tk aveva trovato un lavoretto come commesso in una libreria,
e nel tempo libero cercava di mettere in ordine qualche breve racconto. Era
mattina presto e il suono della sveglia rovinava il sonno in tante case.
KARI –Uff…Tk alzati sono le
sette-
TK –Mmmhh…-
KARI –Dai…-
TK –Che palle…-
KARI –Se tu andassi a letto un
po’ più presto forse faresti meno fatica a svegliarti…-
TK –E quando scrivo? Non ho altro
tempo…abbiamo anche un figlio ricordi?-
KARI(accarezzandolo) –Lo so ma
guarda quanto sei distrutto…-
TK –Sto mettendo a posto le
ultime cose, tra un po’ avrò finito il manoscritto e lo consegnerò a qualche
casa editrice indipendente…poi pausa. (baciandola) Promesso!-
KARI –Ricordati che voglio
leggerlo…-
TK –E’ una raccolta di
racconti…non è identificabile in un genere in particolare-
KARI –Sono sicura che è
bellissimo però, ora si va a lavoro. Ah, oggi pomeriggio devi occuparti di
Heiji, io ho un impegno-
TK –E come faccio? Lo porto a
lavoro con me?-
KARI –Se non trovi altro modo…-
TK –E tu dove devi andare?-
KARI –Lo saprai presto fidati…-
TK –Cosa brutta o cosa bella?-
KARI –Beh…per me bella-
TK –Mah…non me la puoi dire
adesso?-
KARI –No perché non ne sono
sicura…-
TK –Oddio…non sarai mica di
nuovo…-
KARI –E’ probabile…-
TK –Ma come…?-
KARI –Shhh…non voglio neanche
sapere cosa ne pensi fino a che non avrò la risposta certa. Ora muoviamoci…-
TK -…ok…-
TK –Ecco…grazie a lei
arrivederci-
DONNA –Grazie a te…ciao piccolo,
chi è il tuo fratellino?-
TK –Ehm…no veramente è mio
figlio-
DONNA –Figlio? Ma quanti anni
hai?-
TK –24-
DONNA –Oh…e sei già
sistemato…peccato-
TK –Eh già…arrivederci-
HEIJI –Papà ma perché quella
donna ti guardava in quel modo?-
TK –Lascia stare…-
JOE –A quanto pare il pubblico
femminile di questa libreria è aumentato da quando ci sei tu vero?-
TK –Ehi…ciao Joe. A che devo questa
visita?-
JOE –Sono un cliente normale…oggi
è il mio giorno libero. Ciao
Heiji-
HEIJI –Ciao Joe!-
TK –Joe…Kari è venuta da te
stamattina?-
JOE –No…e poi io non sono un
ginecologo-
TK –Ma come fai a sapere che…?-
JOE –So che è andata da un
ginecologo…ma non da me-
TK –Ginecologo uomo?-
JOE –Si perché? Tk tutte le donne
vanno dal ginecologo. E poi Kari ha già avuto un figlio, il medico è lo stesso
che ha fatto nascere Heiji-
TK –Si ma non poteva scegliere un
ginecologo donna?-
JOE –Ma non sarai mica geloso del
ginecologo?!-
TK –No che c’entra…cioè un po’
ma…JOE DEVO PARLARTI!-
JOE –Ma che hai? Tranquillo…-
TK -Si…senti Heiji…hai voglia di
mettere a posto quei libri lì? Metti tutti i colori uguali vicini-
HEIJI –Ok!-
TK –Ok…allora senti Joe…per
sapere la paternità occorre che il bimbo sia già nato vero?-
JOE –No se la madre sa la data
del concepimento basta fare un po’ di conti…ma qual è il problema?-
TK –Ho paura che sia di
Soichiro…cioè…lo crescerei come un figlio mio, non è quello il problema è
che…lui vorrà suo figlio…rientrerà nella nostra vita…cioè non è che non voglia
la sua amicizia è che non voglio che faccia parte della nostra vita in quel
modo…capisci?-
JOE –Ehm…a tratti…sei un po’
contorto…comunque tranquillo, non sai neanche se Kari è veramente incinta…-
TK –E poi ho anche paura di
un’altra cosa…-
JOE -…-
TK –La droga…-
JOE –Hai ricominciato?-
TK –Non…è successo una volta sola…però…-
JOE –Beh…di solito è più grave se
è la madre a prenderne però…io non mi preoccuperei…guarda come è sano Heiji…-
TK –Si ma…-
JOE –Tk…vuoi la mia opinione? Tu
sei solo estremamente nervoso all’idea di diventare padre di nuovo…stai
tranquillo-
TK –Ci proverò…-
JOE –E soprattutto, prima di
tirarti addosso i guai parla con Kari…ora lasciami cercare il mio libro-
TK –Non tirarmi addosso i guai…è
una parola-
Quando Kari arrivò a casa, Tk era
a distanza minima dall’ingresso che l’aspettava estremamente preoccupato. Lei
sapeva che cosa stava aspettando, ma comunque si tolse la giacca con
tranquillità e appoggiò l’ombrello che aveva in mano.
KARI –Ehm…fuori piove-
TK –Mi fa tanto piacere…-
KARI –Ah si?-
TK –Ehi…non prendermi in giro-
KARI –Tk…possiamo parlarne dopo?-
Quando lei fece per andarsene lui
le si parò davanti.
TK –Dopo? DOPO?! Tesoro lo sai
che è tutta la giornata che ho i crampi dal nervosismo?!-
KARI –Ok…-
TK –Allora?-
KARI –Ho paura della tua
reazione-
TK –Sei incinta?-
KARI -…-
TK –Kari ti prego dimmelo
subito…-
Lei si limitò ad annuire.
TK -…okokok….calma….seconda
domanda…-
KARI -….-
TK –Chi è il padre?-
Kari lo guardò un attimo con aria
stralunata.
KARI –Tk ma ci sei o ci fai? Chi
vuoi che sia il padre mio nonno? Tu!-
TK -….davvero?-
KARI –Oddio…avevi paura che fosse
di…?-
TK –Tu che dici?!-
KARI –No…no è possibile sono
incinta da un mese. Tk se fosse stato di Soichiro non avrei mai potuto
accorgermene così tardi!-
TK –E io che ne so? Ho preso una
paura…-
KARI(abbracciandolo) –Che
cretino…-
TK –Avrebbe avuto la scusa di
tornare in mezzo a noi…-
KARI –Con Soichiro è finita bene te
l’ho detto…ehi tranquillo, stai sudando freddo!-
TK –Oddio…dammi un bacio-
KARI(baciandolo) –Eccolo…-
TK –Sarò di nuovo papà…-
KARI –Eh già…-
TK –Stavolta ti starò vicino in
tutti i momenti. (baciandola) Ti amo…-
KARI –Anch’io…ora dobbiamo fare
una cosa prima di cenare…-
TK –Ci provo io? Voglio mettermi
alla prova…-
KARI –Andiamo insieme-
TK –Ma vorrei farlo da solo!-
KARI –Da solo gli spiegherai come
nascono i bambini-
TK –Ancora con questa storia?-
KARI(prendendolo per mano) –Su
andiamo…e speriamo che la prenda bene-
TK –E’ bambino fantastico…certo
che la prenderà bene-
KARI –Ovvio che è fantastico…è
nostro figlio-
TK –E’ il figlio della luce e
della speranza…-
KARI –E piantala…-
TK –Che importa? Alla fine…se
siamo insieme per destino o per scelta chi se ne importa…adesso sono solo
felice perché mi è stata data l’ennesima occasione per stare con te…-
KARI –Però è l’ultima vero? Nel
senso…stavolta niente rotture-
TK –Stavolta abbiamo uno, anzi
ben due cose che testimoniano quello che proviamo…-
TK –Ma non mi fanno entrare! Maledetti fatemi entrare!-
SORA –Non puoi è una regola dell’ospedale-
TAI –Dio mio Tk stai tremando…fai paura…-
TK –Sono solo incredibilmente nervoso…-
MATT –Vuoi un caffè?-
TK –Mi prendi in giro? Vedrai quando capiterà a te!-
SORA –Tk ascoltami…Kari è tranquilla fidati, lei ci è già
passata…sei tu che devi calmarti-
TK –Ma voglio vederla! E’ mia moglie ho diritto di entrare!-
MATT –Uh…guardate c’è Joe-
TK –JOE!-
YOLIE –Dio mio portatelo al manicomio!-
KEN –E’ nervoso cercate di capirlo-
TK (con occhi speranzosi)–Joe…mi
fai entrare?-
JOE –Non posso e sto cercando di
lavorare, sono passato a vedere come stavate. Tornerò quando sarà nata-
IZZY –Ehi non ci avevate detto
che era una femmina!-
MIMI –Che bello!-
CODY –E’ già la terza donna che
nasce…-
YOKO –Così si pareggiano i conti
con i maschietti-
KEN –Siamo ancora in vantaggio…La
ragazza di Davis partorirà un maschietto fra tre mesi-
AYUMI –Ma come mai qui le cose si
sanno sempre all’ultimo minuto?-
TAI –Le informazioni passano
sempre in ritardo!-
MATT –E voi due signori Yagami
quand’è che vi date da fare?-
TAI –Fosse per lei avremmo già
una famiglia di conigli…ma io preferisco aspettare…-
AYUMI –E piantala con questo atteggiamento
da duro…adora i bambini in maniera allucinante..è che per ora non è ancora
capitato…-
TAI –Certo…aspettiamo che
capiti…mia sorella è già al secondo figlio e io nada-
AYUMI –Arriverà Tai…arriverà…-
IZZY –Invece di parlare io mi
preoccuperei di quel poveretto…-
MATT –Oddio è ancora lì che
litiga con l’infermiera…-
TK –E’ NATA!!! NON MI FANNO
ENTRARE PERO’ E’ NATA!!-
Tutti accorsero verso di lui.
SORA –Sta bene?-
TK –Si…però voglio entrare!-
INFERMIERA –Tra qualche minuto
uno alla volta potrete entrare…-
TK –PRIMA IO!-
TAI –Lasciatelo andare vi prego…-
Appena gli fu dato il permesso Tk
si precipitò.
TK –Amore mio!-
Tk si precipitò a stringere la
moglie. Poi lei, dopo averlo guardato negli occhi rivolse lo sguardo verso un
angelo appena nato.
KARI –L’hanno già lavata e
sistemata…puoi prenderla in braccio-
TK –E’ cosi bella che ho paura di
toccarla…ho sentito il suo pianto prima…e le tue grida…avrei voluto essere con
te…-
KARI –Tranquillo…non avresti
potuto-
TK –Lo so…ho litigato con mezzo
ospedale ma non è servito a niente…-
KARI –Si ho sentito…almeno mi
veniva da ridere, come saprai il dolore del parto non è così leggero…non so se
hai notato ma stavolta mi hai battuto su tutti i fronti-
TK –In che senso? Oh…ciuffetti
biondi….-
KARI –Anche lei con i tuoi
occhi…meglio di così-
Tk la prese in braccio e si
avvicinò a Kari.
TK –Piccolina…ti porto dalla
mamma ok? Mi sa che è ora della pappa…-
KARI –Già…-
Dopo qualche secondo di
estraniazione la piccola cominciò a poppare con tranquillità.
KARI –Si vede che è una donna…è
molto meno vorace di Heiji. A proposito,dov’è?-
TK –E’ fuori con gli altri
bambini…poteva entrare una sola persona alla volta-
KARI –Come la chiamiamo?-
TK –Come vuoi…-
KARI –Ti piace Miki? Me l’ha
suggerito Heiji…-
TK –E sia…-
KARI –Che c’è ti vedo assorto…-
TK –Stavo pensando che in questo
stesso ospedale anni fa è cominciato il mio inferno…ora è il teatro del mio
paradiso…ci sei tu, ci sono i miei figli, c’è Matt, ci sono i miei amici più
cari…-
KARI –Tranquillo…faremo di tutto
per farlo durare…-
TK –Lo spero proprio…-
KARI -…vai a chiamare gli altri?-
TK –E’ meglio…ci sono tante
persone, Heiji, tuo fratello, il mio, i nostri genitori…-
KARI -Ci vediamo dopo…-
TK –Certo…(dando un bacio sulla
guancia a lei e alla bambina) vi amo…siete bellissime-
Kari sorrise. Appena uscito dalla
porta Tk trovò una folla inferocita.
MATT –Allora?-
SORA –Com’è?-
TAI –Tutto a posto?-
TK –Alt piano con le
domande…stanno tutte e due benissimo…la bimba è bellissima, si chiama Miki…-
HEIJI –Come avevo detto io! Papà
fammi entrare a me! Voglio vedere la sorellina-
TK –Tranquillo figliolo ora tocca
a te…-
TAI –E poi agli zii-
MATT –Già!-
SORA –E alle zie no scusate?-
AYUMI –Infatti!-
YOLIE –Io sono la migliore amica
della madre! Sono subito dopo di voi!-
TAI –Se riesci a precedere i
nonni in arrivo…-
MATT –Uh…ecco che arrivano i
miei-
TK –Muoviti figliolo o ti rubano
il posto!-
HEIJI –Corro!-
TK –Uh…che scheggia-
MASHARU –Tk! Allora tutto a
posto??-
Tk strizzò l’occhio sinistro.
NATSUKO –Meno male…-
SORA –Ehi guardate chi c’è!!-
MATT –Davis?-
DAVIS –Potevo perdermi la nascita
secondo voi?-
TK –Amico…sei venuto!-
DAVIS –Un salto veloce…tanto
ormai non mi costa niente, sono ricco. Stasera parto subito, Katie ha bisogno
di me-
TK –Avrai un bambino anche tu…-
DAVIS –Già…-
TK –Bello no?-
DAVIS –Fantastico…piuttosto dimmi
amico, come vanno le cose?-
TK –Beh…che dire…è bello cogliere
le seconde occasioni…-
Si guardarono sorridendo. Intorno
a loro videro di nuovo quella gioia e quella amicizia che una volta esisteva.
Ancora una volta. Quanto sarebbe durato, a nessuno importava in quel momento.
Perché solo la consapevolezza di aver provato quella sensazione di calore e
felicità, avrebbe dato a tutti la forza di affrontare qualunque cosa. Perché
come ogni essere umano sa, un solo secondo di felicità basta a cancellare
lustri di tristezza.
FINE
N.D.A:
Ecco i due capitoli finali come
regalo di Natale. Colgo l’occasione per ringraziare chi ha letto la fan fic e
chi ha recensito, non posso che apprezzare tutti i buoni commenti che ho
trovato su questa storia che ho scritto ormai quasi quattro anni fa. Chi ha
commentato è per primo scrittore e quindi sa che la gioia più grande per chi fa
con passione quello che facciamo noi è sentire di aver riprodotto in una
qualche maniera emozioni nel lettore. Ed è una cosa che ti fa sentire sopra di
un gradino rispetto a tutto. Detto questo, ringrazio ancora tutti i lettori, e
fra i recensitori la fedelissima HikariKanna(dai il personaggio di Soichiro non
è poi così male….), le ipersensibili Sora89 e Hinata_chan (quante lacrime…J
) e Dragon89 il cui critico cinismo, devo dirlo ci voleva proprio(ci voleva
qualcuno che sottolineasse che questa fic da un certo punto di vista è solo un
eterno dramma troppo inutilmente contorto, anch’io tutt’ora la penso così). Ah,
anche la carissima Eles che ancora non ha smentito minacce di morte…J.
Inoltre ho trovato una
provocazione in un’altra fic che oltretutto ho apprezzato (non faccio nomi di
alcun tipo) in cui si criticano indirettamente parti della fic come quelle
irrealmente tragiche e in particolare la facile riappacificazione dopo il
nominato cliché dell’incidente, o meglio dell’avvenimento tragico. Ora, magari
la questione non era rivolta a me e l’autore/autrice di quella fic non ha mai
pensato di leggere la mia e in questo momento sto solo peccando di
egocentrismo, ma volevo in qualche modo rispondere non tanto per la critica ma
per l’utilizzo improprio di certe affermazioni come “buonismo americano”. E’
vero che quando ho scritto questa storia avevo solo quindici anni e non posso
assolutamente parlare di maturità sia a livello umano che letterario, ma avevo
già l’idea di cosa volevo scrivere. E non era una fiction buonista, con il
quale termine s’intende quell’atteggiamento in forza del quale si deve
necessariamente essere misericordiosi nei confronti di tutti indistintamente,
senza badare all’atteggiamento interiore. Detto in due parole: offrire un
panino al barbone ogni settimana ma fregarsene indistintamente di qualsiasi
problema del mondo.La mia domanda
adesso è: cosa c’entra?
Punto primo: la mia fic è
improntata quasi totalmente su conflitti interiori, a volte paradossali e
incomprensibili, e si discosta notevolmente da moralismo e apparenze sia per
atteggiamenti che per situazioni.
Punto secondo: è brutto dirlo ma
la tragedia fa parte della vita, ed è vero questo lo assicuro per esperienza,
ha il potere di avvicinare le persone o di allontanarle per sempre. Questo
perché l’uomo è fatto così, non capisce il vero valore delle cose per se stesso
in maniera assoluta ma solo comparandole relativamente. Detto questo, sono una
delle più grandi fan della comicità e come persona sono ancheeccessivamente ironica. Ho una tendenza a
non scrivere di pace e amore e arcobaleni, anche se in verità qua finisce tutto
bene. Dipende di cosa scrivo e che impronta voglio dargli. Assicuro che ho
scritto cose anche eccessivamente dark e tragiche insieme a stronzate
colossali.
Punto terzo: Non confondiamo il
“buonismo” con i luoghi comuni da film kolossal americano. Posso dare ragione
sul fatto che alcuni temi che ho sviluppato non sono per nulla originali, ma
d’altronde purtroppo ho un amore sviscerato per alcuni kolossal come ad esempio
la saga di Star Wars, nonostante sia conscia del fatto che non ha nulla di un
film d’autore. So che ha qualcosa da dire (da cogliere oltretutto l’ironia
verso il presidente Bush in “la vendetta dei sith”) lo dice solo in maniera
facile e divulgativa, condizioni che portano a chi lo produce una miniera
d’oro. Ma se smettiamo di vedere film americani è meglio che non andiamo più al
cinema. La quantità parla da sola…la scelta degli stati uniti per la mia fic
come ambientazione per alcuni capitoli è solo legata al voler rimanere fedele
al testo digimon originale.
In conclusione, occhio a sparare
sempre sul mostro americano, chi segue la politica sa che l’europa è un colosso
altrettanto pericoloso, i parlamenti ormai fanno capo a quello unico del
continente.Non è lontana l’era del federalismo europeo purtroppo. Sono due
potenze separate dall’oceano, l’una o l’altra peggiore per diversi aspetti, ma
è ora che usciamo dalle concezioni di quaranta anni fa, le cose sono cambiate e
farci credere che il male sta sempre dall’altra parte è una tattica per tenere
tutti buoni, ignoranti e tranquilli. Ma questo è un discorso che con questa
sede ha poco a che fare…
Ma ora veniamo ai future projects
di cui magari non ve ne frega ‘na mazza ma che vi illustro lo stesso perchè non
ho niente da fare…
E’ in lavorazione THIRD! Ma non
si gioisca troppo, ho preso la decisione di scrivere una storia originale di
lunga durata(una sottospecie di libro credo…) che svilupperò con tutto
l’impegno possibile e a cui dedicherò i prossimi anni. Finirò comunque
sicuramente Third, nei ritagli di tempo e per staccare la spina. Non ci vorrà
molto credo, non sarà lunga come questa spero…Alcune anticipazioni? Il
protagonista sarà un diciassettenne Heiji Takaishi, e sarà incastrato in una
brutta situazione…non mancheranno gli altri personaggi ovviamente. Sarà scritta
molto meglio (spero) sia per struttura (abbandonata la forma sceneggiatura) che
per forma. Mah, vedremo…
Intanto mi è venuta la passione
per le One-shot, ne ho scritte un paio in questo sito per Star Wars e credo che
liquiderò il prequel First in questo modo, semplicemente perché attualmente non
ho idea di cosa scriverci e imbastirei una storia prettamente noiosa e
ripetitiva…ma vedremo dopo Third.
Dopo questo lungo saluto,
arrivederci e buon anno.