Silence.

di Arya_Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** The fifth year, p. 1. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.
Era una splendida serata.
I coniugi Paciock stavano preparando la cena per quei due bambini di appena cinque mesi che gattonavano in giro per la casa.
<< Bhè, caro... direi che la cena è pronta. >> disse Alice al marito.
Immediatamente, riconoscendo la parola cena, Susan e Neville si fiondarono in cucina, dando origine ad una buffa gara.
<< Gnasda! >> balbettò il piccolino, venendo battuto dalla sorella, che scoppiò a ridere fragorosamente. Ben presto il balbettio di Neville cambiò in una risata, e subito dopo tutta la famiglia rise di gusto.
<< Oplà! Eccovi sul seggiolone! >> esclamò Frank, sistemandoli.
La moglie arrivò con una bella ciotola di minestra fumante, posizionandola sul tavolo.
Un tonfo profondo scombussolò tutti, specialmente Susan: aveva una grande paura dei rumori forti. Presto al primo tonfo ne seguì un altro, e così un altro ancora: qualcuno stava salendo le scale!
Frank e Alice sobbalzarono, comprendendo finalmente cosa stava succedendo. Rabbrividendo, Frank impugnò la bacchetta, mentre Alice portò Neville e Susan in camera loro.
Poi si diresse di nuovo in cucina, dove il marito la stava aspettando. Tirò fuori dalla tasca la bacchetta, ma la portà si aprì e ne uscì Bellatrix Lestrange.
<< Pensavate di sfuggire all'Oscuro Signore... illusi! >> li minacciò, poi urlò: << Crucio! Crucio! Crucio! >> e ripetendolo per moltissime volte.
Solo quando fu soddisfatta, Bellatrix smise, e osservò la scena. Due corpi erano stesi a terra, contorti.
Improvvisamente, sentì la voce di una bambina. Era Susan che piangeva!
La Mangiamorte si recò nella camera dei bambini, e urlò contro Susan: << Silencio! >> Susan mosse la bocca, ma senza più parlare.
La strega rise, finalmente soddidfatta. << E tu, piccolino, vuoi qualcosa? >> domandò a Neville. Quest'ultimo non si azzardò a muovere un dito contro la "strega cattiva", quella che mamma gli aveva spesso raccontato nelle favole.
Bellatrix rise ancora, una risata agghiacciante. Poi si smaterializzò, andando a riferire a Lord Voldemort le sue prodezze.


Angolo Autrice:
Bhè, sono pazza, lo so ^^'. Chi si poteva immaginare la sorella di Neville muta?
Vabbè, se volete recensire io ci sono sempre, quindi fatelo. O subirete la sorte di Frank e Alice (scherzo, naturalmente. Comunque vi imploro di farlo.).  

 

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Capitolo 2
*** The fifth year, p. 1. ***


The fifth year, p. 1.

Ebbene sì, erano passati quattordici anni e mezzo dalla comparsa di Bellatrix in casa Paciock.
Eppure il tempo non sembrava passato da quando la nonna, il giorno dopo l'avvenimento, aveva trovato i genitori dei gemelli, e di conseguenza anche Neville e Susan.
Susan era diventata una ragazza, ormai. E Neville un ragazzo goffo, ma buono. Erano stati smistati entrambi in Grifondoro, e Susan aveva un ragazzo appartenente sempre a quella casa.
A lui indirizzava lettere su lettere, che finivano sempre con "per sempre tua, Susan.". Lei lo amava davvero.
<< Svegliatevi! >> urlò la nonna dalla porta della camera.
Susan, a malincuore, aprì gli occhi. Subito, però, si rese conto di che giorno fosse: era il primo settembre. Il primo giorno del suo quinto anno ad Hogwarts.
"Neville, svegliati! E' giunto il momento di andare!" gli sussurrò con voce mielata.
Il fratello rispose:<< Ancora due minuti, nonna... tanto oggi non facciamo niente... >>
"ALLA FACCIA CHE NON FACCIAMO NIENTE! E' il primo settembre, tontolone. Andiamo ad Hogwarts, è l'anno dei G.U.F.O, capisci?" lo rimbeccò la sorella, come sempre perfezionista.
<< Non so proprio come fa George a sopportarti, guarda. >> sbuffò Neville.
Susan arrossì, ma non disse niente. Sì, avete capito: Susan aveva una relazione con George Weasley!
<< Ora non parli, eh? >> rise di lei Neville. 
" No-che-non-parlo! " scoppiò in lacrime la sorella.
Neville, per sbaglio, l'aveva offesa moltissimo. A lei non importava se la prendevano in giro i Serpeverde, ma se suo fratello lo faceva, scoppiava in lacrime.
<< No, Susi, che hai capito? Io dicevo nell'altro modo... >> cercò di scusarsi Neville.
" Va bene, sei perdonato... ma solo per questa volta. " Susan tirò su con il naso.
<< Brava la mia sorellina... >> si congratulò con lei il fratello.
" Solo perché sei nato dieci minuti prima di me non vuol dire che tu sia il più grande! " replicò Susan, divertita.
<< E invece sì! >> disse il fratello.
Iniziarono a rincorrersi per la stanza, come quando erano piccoli. C'era sempre competizione tra loro due.
<< BASTA! VESTITEVI, LAVATEVI E VENITE A FARE COLAZIONE! NON AVETE PIU' TRE ANNI! >> li sgridò la nonna.
Loro obbedirono, ed un minuto dopo corsero in sala da pranzo.
<< Come sapete, oggi è un giorno speciale... >> iniziò la nonna, puntuale come al solito.
" La sappiamo già la tua solfa, nonnina. Non c'è bisogno che ce la ricordi ogni anno. " disse Susan.
<< Ma io la continuo... allora, oggi è un giorno speciale, inizia il vostro quinto anno ad Hogwarts. Mi aspetto il massimo da tutti e due, soprattutto da te, Neville. Devi rimediare a quegli orribili voti che hai in Trasfigurazione e in Pozioni. Tu, Susan, devi andare bene ad Astronomia. Non mi interessa che sei stanca. Le costellazioni non possono aspettare.
Susan, ricordati le frasi che devi dire a mente per pronunciare due parole. Neville, se se le scorda, ridagliele. >>
Neville pensò: "Se non mi ricordo nemmeno le parole d'ordine della Sala Comune, come posso riuscire a ricordarmi delle frasi come "Hashfds HJdhds" ?"
Lui e Susan avevano una sorta di comunicazione con il pensiero, e perciò riuscivano a sentire tutte le emozioni dell'altro. Come Neville sentiva che il cuore di Susan diventava caldo quando compariva George, lei sentiva che che quello del fratello diventava caldo quando vedeva Hannah.
Susan aveva il potere di poter espandere la propria mente in quelle degli altri. Poteva parlare benissimo col pensiero.
" Stai tranquillo, me le ricordò io. " lo rassicurò la sorella.
Improvvisamente, lo sguardo della nonna cadde sull'orologio: era tardi! Immediatamente, prese le mani dei gemelli e si trasfigurò al binario nove e tre quarti.
<< Il treno sta per partire. >> avvisò una voce amplificata dalla magia.
<< Sbrigatevi, sù! Neville, Oscar dov'è? >> domandò la nonna.
<< In valigia, con Nimbus! >> gli rispose il nipote, già sul treno. Trovarono uno scompartimento e si sedettero.
<< Buon giorno... tu sei? >> domandò Neville alla ragazza che sedeva con loro.
<< Luna Lovegood... oh, voi dovete essere Neville e Susan Paciock! >> esclamò la ragazza, poi ritornò a leggere.
Neville non fece altre domande, e nemmeno Susan. Furono grati quando Harry e Ginny entrarono nello scompartimento con loro.
Il viaggio passò fra una risata e l'altra, e non si accorsero nemmeno di essere arrivati ad Hogwarts.

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