The Irish magical wonders

di Sbici9320
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La felicità non è mai per sempre! ***
Capitolo 2: *** Un evento straordinario ***



Capitolo 1
*** La felicità non è mai per sempre! ***


Note dell'autore: Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere questa storia perché adoro le storie fantastiche di fate, streghe, elfi e gnomi. Ne ho lette davvero tante, così ho deciso di scriverne una tutta mia.
Lo so che non è niente di che e che in alcuni punti è davvero troppo veloce, ma vorrei sapere cosa ne pensate.
Per questo motivo gradisco che qualcuno recensisca la mia storia, così da poter migliorare.
Grazie per l'attenzione e Buona lettura.

 

The Irish magical wonders




Questa è la storia di due sorelle gemelle Kate e Zoe di 18 anni, molto diverse l'una dall'altra, ma profondamente legate da sempre.
 

Kate e Zoe hanno i capelli rosso ramato ed ondulati,grandi occhi verde smeraldo e sono longilinee e molto alte per la loro età.  Anche se di aspetto sono pressoché identiche, caratterialmente sono una l'opposto dell'altra.
 

Zoe è la tipica ragazza modello, studiosa e ubbidiente. E' altruista e ciò che le piace di più è aiutare chiunque abbia bisogno. E' molto realista e con i piedi per terra. Kate al contrario non ama affatto studiare, lo studio è l'ultima cosa per lei. Adora cavalcare e correre per la campagna. Adora stare seduta all'ombra di un abete a sognare.
Fino all'età di 11 anni, sono vissute in un cottage, situato in un magnifico prato delle campagne irlandesi, insieme ai genitori Bill e Susan.
Andavano ogni week-end a fare pic-nick sulle rive di un laghetto di acqua cristallina. Durante quelle supende gite il padre mostrava loro piante, fiori, animali e pesci, come pescare e come andare alla ricerca di funghi commestibili. Le bambine amavano quelle giornate come amavano i loro genitori. 
Mentre Kate aiutava il padre con le lenze da pesca, Zoe seguiva i movimenti dell'ago e del filo che la madre faceva passare nella tela, ricamando il paesaggio che le circondava. 
Entrambe divennero delle esperte: Kate nella pesca e Zoe nel ricamo.
Kate amava andare per i  boschi a caccia con i padre e si divertiva a spaventare gli animali, salvandoli dai piombini del fucile di Bill, che non ne era affatto felice.
Metre la sorella e il padre erano via, Zoe si dilettava nelle faccende domestiche aiutando la madre come poteva:cucinava,stirava, puliva e ricamava, senza mai stancarsi e sempre curando lo studio.
Come possono essere più diverse due ragazzine dall'aspetto così simile?


Probabilmente è proprio la loro diversità a renderle così affiatate, sempre pronte ad aiutarsi nei momenti difficili e a confidarsi l'una con l'altra.
Questo loro forte legame, le aiutò a superare una terribile tragendia, che naturalmente ancora è incisa a lettere di fuoco nei loro giovani cuori.


 Era una mattina di 7 anni fa, di una primavera come tante altre. Il prato intorno alla casetta era in fiore, ovunque c'era odore di ginestra selvatica e di erba appena tagliata e nell'alto del cielo brillava un sole fantastico.
Le due ragazzine si svegliarono di buon mattino e, come sempre,  fecero un’abbondante colazione. Andarono a scuola con lo zaino in spalla. Prima di uscire salutarono mamma e papà:
"Mamma, Papà, noi usciamo, l'autobus è arrivato!!"
"Aspettate!, esclamò Susan, avete dimenicato la merenda! "
"Grazie mamma! "
"Ah, un'altra cosa, io e vostro padre dobbiamo andare alla fattoria del Wilson, nella valle vicina. Non sappiamo a che ora saremo di ritorno. Vi lascio delle fettine di carne nel frigorifero, così per pranzo non avrete problemi! Kate, fai a brava e Zoe, ti prego, controllala! Buona giornata, bambine mie!"
"A più tardi, Mamma! Ciao, Papà"
E salirono sull'autobus, guardando dal finestrino la loro piccola casetta che scompariva dietro ad un colle fiorito.Ma Susan e Bill non tornarono per pranzo e nemmeno per cena, quelle che si erano scambiate poche ore prima, furono le ultime parole che dissero ai loro genitori.
Di ritorno da una fattoria vicina, Bill e Susan caricrno sull'auto le forme di formaggio e il latte fresco, ripartendo alla volta del piccolo cottage, ma mentre parlavano una pecora apparve dal nulla nel cuore della stretta stradina. Bill cercò di evitarla, ma la macchina sbandò sul breccino e finì contro un albero. Nessuno dei due sopravvisse.
Le due ragazze, tornate da scuola, trovarono tantissime auto parcheggiate nel giardino: gente che piangeva e si disperava.
Quando la Zia Anne diede loro la tragica notizia la loro anima fu straziata dal dolore. Piansero per giorni, l'una abbracciata all'altra, senza parlare, solo lacrime, niente parole potevano colmare il loro cuore.
Dopo il funerale, andarono a vivere dalla Zia Anne a Wicklow, ad una ventina di km da Dublino.


 

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Capitolo 2
*** Un evento straordinario ***


Sono ormai 7 anni che Kate e Zoe vivono con la zia, naturalmente la mancanza dei genitori non sarebbe mai potuta essere compensata completamente, ma zia Anne ce l'aveva messa tutta per non far mancar loro mai nulla.
Sette anni sono davvero tanti, e vivere l'intera adolescenza senza i genitori fu veramente difficile per le gemelle: affrontare le prime cotte, i primi rifiuti, i cambiamenti del loro corpo senza potersi confidare con la loro madre; portare il primo vero ragazzo a casa e non poter vedere la reazione di gelosia di un padre, che si vede portar via la sua bambina da un piccolo uomo e che capisce che la sua bambina è ormai una donna.
Tutte cose che non hanno potuto condividere con altri al di fuori della giovane Zia che ha cercato in tutti i modi di far loro da madre, da padre e da sorella maggiore.
Lei è il loro punto di riferimento, il loro sfogo, la loro famiglia.
Zoe, così diligente e sensibile, aveva attirato l'attenzione di Jason, il ragazzo più carino ed intelligente del liceo.
Le si avvicinò un giorno, dopo la lezione di chimica, con la banale scusa di chiederle degli appunti.
La fissò negli occhi: " Sai Zoe, hai davvero degli occhi stupendi e la tua pelle odora di fiori."
Nessuno le aveva mai parlato così. Il suo viso si infiammò e l'unica parola che riuscì a sospirare fu un :"Grazie!", prima di svenire e ritrovarsi al risveglio in infermeria, sotto lo sguardo preoccupato di Jason che le stringeva la mano, sfiorandole delicatamente la fronte.
Fu amore a "primo svenimento" e da allora furono inseparabili.
Anche Kate non era da meno. Sempre da buona "maschiaccio", tutti i pomeriggi dopo scuola aveva gli allenamenti di Football. Era il capitano della squadra femminile, e grazie al suo forte carattere, riusciva a motivare le sue compagne anche quando le partite non andavano bene.
Questo suo modo di fare battagliero e motivante, conquistò il cuore di Nick, il giovane allenatore della sua squadra, appena diplomato alla Dublin University, grazie alla borsa di studio per meriti sportivi.
Si misero assieme il giorno della vittoria del campionato femminile: mentre Kate veniva portata in trionfo dalle cmpagne di squadra e la acclamavano come "campionessa", Nick le si avvicinò sfiorandole una guancia, sporcata dal fango del campo, e le sussurrò all'orecchio: "Sei la mia campionessa!"
E lei, che non era mai stata sorpresa da nessuno in vita sua, gli rispose, sempre sussurrando: " E tu sei il mio campione, baciami"
Il loro bacio fu lungo e romantico, talmente stupendo da far moltiplicare le acclamazioni dagli spalti dello stadio.

Erano passati alcuni mesi e le due ragazze e i rispettivi ragazzi si vedevano spessissimo. 
Ma quel giorno, Nick era partito per gli U.S.A per dirigere una squadra del Texas e Jason aveva un esame di preparazione al test di ammissione all'università.

 

Kate si trovava ad ascoltare l'i-pod sdraiata sotto un'albero di corbezzoli, i suoi pensieri volavano al di là dell'oceano, verso Nick. Ma poi fu distratta:qualcosa le camminava su un'orecchio. Si alzò di colpo, scosse la testa velocemente e con grande violenza, poi si guardò attorno ma non vide nulla. Così si sdraiò di nuovo. Successe ancora una, due, tre volte,ma poi con un gesto pronto riuscì a catturare l'insetto. Questo si dimenava tra le sue mani freneticamente. Voleva uscire e volare via, ma non ci riusciva. In quel preciso istante, Zoe la chiamò da dentro la villetta:
 

-Kat!!! Sei sempre la solita disordinata!!! Dove hai messo i miei appunti??? Lo sai che ho un'esame importante domani!! Dove sono??? Sbrigati vieni a cercarli!!
 

E Kate, sbuffando, rispose:-Arrivo!! Solo un secondo!!! Sono occupata a lottare contro un insettaccio!!


A quella parola la creatura tra le mani di Kate si infuriò! Puf!!! Un scintillio di polvere brillantissima uscì dalle mani della ragazza e l' "insettaccio" scomparve. Ancora frastornata dall'accaduto, rientrò in casa e ridiede gli appunti alla sorella, disperata.
"Cosa poteva essere stato?",pensò.
Quella notte non dormì, pensando a quale insetto avrebbe mai potuto fare una cosa così MAGICA!



Il giorno successivo Kate decise di non dire nulla alla sorella per evitare di essere trattata da pazza allucinata. Così la giornata si svolse come se non fosse accaduto nulla e fosse stato solo un sogno ad occhi aperti.
Le ore scolastiche trascorsero velocemente, ma Kate non aveva ascoltato una sola parola pronunciata dai professori. Continuava a pensare a quelle scintille che erano uscite dalle sue mani. "Cosa poteva essere??? "pensò,era lei che era impazzita? I pensieri su quello strano insetto sovrastavano anche i pensieri romantici che aveva per Nick, ancora impgnato negli States fino all'autunno. Voleva assolutamente scoprire di cosa si fosse trattato, così decise di tornare sotto allo stesso albero ed aspettare di imbattersi di nuovo in quel piccolo essere.
Passarono alcuni giorni e Kate trascorreva l'intero pomeriggio ad aspettare. Zoe si preoccupò per la sorella, percepiva che qualcosa in lei era cambiato, ma non capiva cosa. Così andò a parlarle:

-Kate! Si può sapere cosa ti succede? E' accaduto qualcosa di cui non sono a conoscenza? E' per Nick?

   Vedrai che tornerà più presto di quanto pensi...Ehi mi stai ascoltando? Perchè non mi parli? Cosa ho fatto? Siamo sempre state vicine! Anche dopo la morte di mamma e papà non ci siamo mai più staccate...ma ora?? Cosa è cambiato?

-Senti Zoe, non è una cosa facile da spiegare e sai non so bene nemmeno io di cosa si tratti. E' successa una cosa surreale, mi prenderai per pazza già lo so...

-Pazza?? Kate ma cosa stai blaterando?? Non ti seguo.

-Niente, lascia stare..ti racconterò tutto quando ne saprò qualcosa in più. Ti dispiacerebbe lasciarmi sola??? 

Zoe, esterrefatta, non disse nulla e se ne andò pensando a quanto fosse cambiata la sorella che le diceva sempre tutto, che andava sempre da lei per ogni cosa e che sapeva benissimo che di lei si poteva fidare.

Intanto Kate era rimasta là, sotto all'albero come sempre in attesa, ma anche lei si rese conto di non riconoscersi più.

-Ma che mi prende??- disse tra sè e sè. Decise di tornare in casa e di non pensare più a quel "insettaccio".

Tornò ad essere la Kate di sempre, ma solo per un paio d'ore. Quella notte la vita delle due sorelle fu modificata per sempre. 

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