Cause I got three little words that I've always been dying to tell you

di misspongibobbi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fucking/blessed timing! ***
Capitolo 2: *** Secrets ***
Capitolo 3: *** Tears and revenge ***
Capitolo 4: *** Totally fucked ***
Capitolo 5: *** Mistakes? Yeah, we're young ***
Capitolo 6: *** What a surprise! ***
Capitolo 7: *** Kiss me, please ***
Capitolo 8: *** This is my happy ending ***



Capitolo 1
*** Fucking/blessed timing! ***


Erano all'incirca le 17:10, ovvero uno dei pochi momenti di pausa concessi durante la permanenza al campeggio. Qualcuno dormiva, alcuni giocavano e altri ancora cantavano canzoncine stupide. Io invece mi trovavo sotto il portico dell'ingresso con Niall, il ragazzo che sette mesi prima mi aveva rapito il cuore coi suoi splendidi occhi azzurri. Non avendo niente da fare, cominciammo a prenderci in giro dicendoci cavolate che non pensavamo sul serio e cazzeggiando da buoni amici.
"Niall, se non la smetti di rompermi le palle ti impicco con la mia stessa sciarpa!" intimai togliendomi la calda sciarpa azzurra dal collo. L'aria fredda si posò sopra il mio collo come un centinaio di spilli, e il cambio di temperatura improvvisa mi face fare una smorfia di fastidio che fece ridere quel cretino.
"Jamie, non ti conviene. Potresti fare una brutta fine" e si avvicino con aria di sfida guardandomi con quegli occhi di ghiaccio e sorridendo malizioso.
 
Forza Jamie, calmati. Non farti prendere dal panico anche stavolta, eh?
 
"Non provarci nemmeno". Non riuscii nemmeno a finire la frase, perché Niall mi prese in braccio e mi buttò in una piccola pozza di neve sciolta e foglie secche.
"Niall James Horan, tu non morirai per cause naturali! Ma porca vacca, sono bagnata fradicia e pure congelata!" urlai correndogli incontro.
Volevo essere disinvolta, volevo essere molto più che una sorella per lui. In poche parole, volevo essere tutto ciò che non ero e che non sarei mai stata.
Gli saltai sulle spalle e lui fece tutto il possibile per farmi mollare la presa: urlava parole incomprensibili, si agitava come un pazzo e correva per il cortile. Ma io non demordevo: mi aggrappavo alle sue spalle cose se fossero la mia ancora di salvezza.
"Jamie, scegli: o scendi da sola o ti butto a terra". Sapevo che non mi avrebbe buttata a terra per nulla al mondo.
"Te lo puoi anche scordare, Horan". Detto questo, come immaginavo,  mi poggio su un muretto poco distante e si sedette accanto a me con aria affaticata.
"Mica hai fatto la maratona, pelandrone!" dissi ridendo sotto i baffi.
"Macchè, sei tu che sei pesante!". Cazzata: pesavo meno di 50 chili.
Dopo averlo guardato con aria torva, gli diedi un bacio sulla guancia e lo abbracciai. Nulla di che, noi ci abbracciavamo sempre. Ma il mio istinto mi fece capire che le cose sarebbero cambiate drasticamente.
Pian piano mi accorsi che mi stava scostando una ciocca ribelle dal viso. Il suo tocco era così dolce e delicato che mi fece venire il solletico.
 
Oh cazzo, adesso cosa faccio? Niente stupida, chiudi la bocca e aspetta. Ok, quest'ansia mi snerva ma se mi bacia muoio sul colpo. Sicuro!
 
Ero spalle al muro, quindi l'opzione "Tasto rosso d'emergenza" la scartai all'istante. Di respingerlo non ne avevo la minima intenzione, ma anche se avessi voluto non ci sarei mai psicologicamente riuscita. I suoi occhi erano il mio punto debole, una sorta di oceano in cui mi perdevo ogni benedetta volta, e le sue labbra cercavano sempre più le mie, proprio come due calamite. Istintivamente sorrisi:
"Jamie Elizabeth Jones, non farlo mai più. Potresti uccidermi" sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra. Lo guardai con aria incredula e dissi "Niall, ho l'apparecchio. Ti prego, non dire cazzate" ma poi sorrisi in maniera complice.
Era tutto perfetto: non c'era nessuno pronto a distruggere l'atmosfera e nella mia testa c'erano le suore pronte per cantare l'alleluja accompagnate dal battito accelerato del mio cuore. Ma poi accadde l'inimmaginabile.
Il mio capo reparto cominciò a cantare "Ti amo" di Umberto Tozzi a cappella con altri miei amici dentro la sede. Mi girai di scatto verso la porta con sguardo assassino "Tony, ma vaffanculo va!" sussurrai verso la porta. Mi girai e scoppiai a ridere mentre Niall diceva "Jamie, e che palle! Sembra proprio destino che non ti debba baciare!". Risi, anche se sapevo che aveva ragione e dovetti accettare l'idea a malincuore. Eravamo due amici, anzi fratelli. Ci completavamo ma non colmavamo ciascuno il vuoto della vita dell'altra. Però un bacio riuscii a strapparglielo un anno e mezzo dopo, ma questa è un altra storia. Una lunghissima storia.

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Capitolo 2
*** Secrets ***


Un anno e mezzo dopo
 
“No Dany, non me la sento di presentarmi con questo vestito. Sembro un incrocio tra una disco ball e un panda!”
“Jamie, per l’ultima volta: chiudi quella bocca e guardati allo specchio! Sei favolosa!”
Sbuffando, mi alzai dal letto e mi avvicinai allo specchio con aria di chi si sta preparando psicologicamente a qualcosa di non abitudinario. Appena avvistai il mio riflesso allo specchio, sorrisi compiaciuta quanto sorpresa: ero…carina. Indossavo un vestitino viola scuro costituito da un top di pailettes dello stesso colore e da una gonna di volant che raggiungeva a malapena il ginocchio. Il tutto era coordinato da un paio di semplici ballerine dello stesso colore del vestito e da uno smokey eyes nero e viola. Non era esattamente il mio stile, ma avevo promesso ai miei amici che per il mio quattordicesimo compleanno avrei un po’osato, ma senza esagerare.
Commossa abbracciai la mia migliore amica “Ma cosa farei senza di te? Sei un tesoro.” poi la guardai meglio “Anche tu sei fantastica! Stasera farai faville, fidati! Magari sarà la volta buona che quel cretino di Louis cadrà ai tuoi piedi!”. Dany sospirò guardandomi con aria torva “Oggi è il tuo giorno, scordatelo! Comunque muoviamoci, se non hai intenzione di arrivare tardi.” . Presi la borsetta e le chiavi e cominciai ad avviarmi con lei verso il sottano dove avrei festeggiato poco dopo. Approfittandone del silenzio imbarazzante, presi il cellulare per controllare i messaggi e notai che ce nera una arrivato da poco:
Ehi tesoro, purtroppo ho un impegno, ma faccio appena in tempo a salutarti verso la fine della festa. Divertiti, scommetto che sarai bellissima.
Niall
Lo sapevo! Jamie pazienza, ti divertirai anche senza di lui. Oh, ma che cazzo dico? Non posso stare bene senza di lui! Speriamo solo che riesca a venire.
Tra tante pippe mentali e cose varie, io e Dany avevamo raggiunto il sottano dove avevo organizzato la festa. Giusto il tempo di inserire i cd e di sistemare le luci che finalmente tutti gli invitati fecero la loro comparsa. C’erano tutte le mie compagne di classe, gli amici che avevo in comune con Niall (Luois, Harry, Liam e Zayn) e la mia amica d’infanzia Sasha. In confronto a lei mi sono sempre sentita una nullità: alta, rossa, occhi azzurri e terza abbondante di reggiseno. Insomma, il sogno di ogni ragazzo!
Non appena fece la sua apparizione, notai che tutti i miei amici maschi se la stavano mangiando con gli occhi scambiandosi battutine veramente poco caste;
“Vi conviene tenerlo nei pantaloni, eh?” urlai per farmi sentire. Mi rassicurarono con quale scusa  poco credibile, ma decisi di non darci molto peso. Dopo circa un’ora e mezza passata a ballare col mio migliore amico Louis che mi pestava il piede ogni benedetta volta, suonò il citofono;
“Ma chi è a quest’ora? Qui ci sono tutti.” Esclamai sorpresa;
“Allora vai ad aprire! Potrebbe essere chiunque” rispose Harry sottolineando quel “chiunque” ammiccando.
Che mi starà nascondendo Styles? Vabbè, sarà meglio andare ad aprire il portone, idiota!
Salii al piano superiore, aprii il portone e mi ritrovai davanti aglio occhi Niall in tutto il suo splendore. Ero particolarmente scossa, infatti la mia faccia divenne improvvisamente come quella di un baccalà impanato. Troppa bellezza improvvisa un giorno mi avrebbe uccisa con molta facilità.
“N-Niall! C-che ci fai qui?”
Jamie, che domanda del cazzo! E togliti quel sorriso ebete dalla faccia che sembri una drogata!
“In realtà volevo farti una piccola sorpresa venendo un po’ prima, e devo dire che ne è valsa la pena. Cavolo, sei stupenda!” disse sorridendomi. Giurai di essere diventata rossa come un pomodoro perché mi sentì avvampare improvvisamente le guance.
“Ah comunque auguri tesoro” e mi diede due baci amichevoli sulla guancia. Mi girai versa la porta dicendo “I ragazzi sono tutti giù, scendia”. Non riuscii a terminare la frase, perché Niall improvvisamente mi baciò sulle labbra. Non era un bacio a stampo, ma nemmeno un bacio “complesso”: era..strano. Per lo stupore, rimasi immobile per qualche secondo, ma poi risposi al bacio e mi alzai in punta di piedi: dovevamo essere molto buffi.
Evvai! Il tuo primo bacio con Niall! Forza Jamie!
Una volta staccati, ci guardammo negli occhi e mi accarezzò la guancia. Sospirai e dissi:

Niall, vorrei che fosse il nostro piccolo segreto.
“Come vuoi, tesoro. Ora scendiamo, ti staranno aspettando”.
Ero felice che avesse accettato la mia proposta senza troppi problemi. Scesi le scale e fui accolta da un caloroso “E brava Jamie! Vai così!” da parte di tutti i ragazzi, escluso Harry che li interruppe con una gomitata sullo stomaco.
“Hazza, tu NON sapevi nulla vero?” commentai sarcastica. Lui in risposta, fece una risatina isterica accompagnata da un falsissimo "Ma nooooooooooo, non sapevo proprio nullaaaaaa".
“Ragazzi vi prego, voglio che sia un segreto. Fate finta che non sia successo nulla, per favore”.
Ma dato che Liam e Louis non demordevano, minacciai il primo con un cucchiaio e corruppi il secondo con qualche carota. Per fortuna cambiarono subito idea e passammo il resto della serata tra risate varie e trenini improvvisati.
Verso la fine della festa, vidi Sasha venirmi incontro tutta eccitata. Sembrava veramente contenta, così ricambiai istintivamente il sorriso.
“Jamie, ho una notizia bomba! Lui, lui…mi ha baciata! Non ci credo!”
“Davvero? Oddio che bello! Sapevo che Zayn ce l’avrebbe fatta!” e volsi lo sguardo verso il moro che però mi guardò perplesso.
Oddio Jamie, non è lui? E allora chi cazzo è? Calma, sarà stato quel pirla di Harry. Ci metto la mano sul fuoco.
Mi guardò sorpresa e scoppiò a ridere “Zayn? Ma no! Mi ha baciata Niall!”

 
 
 

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Capitolo 3
*** Tears and revenge ***


Mi scuso per la scarsa lunghezza del capitolo, ma avevo intenzione di
mettere in evidenza gli stati d'animo di Jamie e di "escludere" Niall.
Prometto che il prossimo sarà più curato e ben fatto :)
-Mary


“Dovevo immaginarlo. Dovevo intuirlo già un anno e mezzo fa, povera illusa che non sono altro! Non sapevo niente dell’amore, avevo solo dodici anni! Ma adesso sono certa di amarlo. Com’è possibile che il viso diventi bollente e le mani gelate proprio come se avessi la febbre in meno di due secondi? Mi basta un suo sguardo per stare bene. I suoi occhi azzurri mi danno la forza di dimenticare tutto e di sorridere buttando all’aria una giornata di merda. Ma il mio sentimento non è e non sarà mai ricambiato. Per Niall sono una sorella minore, mi vuole un bene dell’anima ma a me non basta. E’esattamente come se mi donasse del pane e io stessi morendo di sete. Ma allora perché mi ha baciata? Perché mi ha concesso quei due meravigliosi minuti? Eravamo perfetti, sembravamo una coppia ma forse solo nei miei sogni da stupida quattordicenne. Ha provato qualcosa baciandomi? Ma no, per sarà sicuramente stato un bacio qualsiasi! Dopotutto ha baciato quasi tutte le ragazze del gruppo neanche fosse la sfida per chi finisce prima l’album delle figurine o un puzzle complesso. Io sono solo la figurina mancante, il pezzo del puzzle che gli avrebbe dato soddisfazione. Ma cosa posso farci? Io ero il giocattolo di Niall anzi, io sono il giocattolo di Niall! Ma non voglio essere quel fottutissimo giocattolo, voglio un minimo di comprensione cazzo!”
Vomitai queste parole che mi tenevo dentro da troppo tempo davanti alla mia migliore amica, con la voce che tremava e le lacrime che lasciavano delle tracce di mascara sulle guance.
“Jamie, non doveva. Lo sapeva e si è comportato proprio da stronzo. So che non sarà facile ma ti conviene troncare ogni tipo di rapporto che hai con lui.”
Fissai sconvolta Dany. Nonostante fossi particolarmente scossa, ignorarlo era l’ultima delle mie intenzioni:
“D-Dany! Io non p-posso, cioè non voglio! Ci sono Hazza, Lou, Liam e Zayn che sono suoi amici e poi io…” “tu lo ami, lo so!” mi interruppe quasi leggendomi nella mente “Ma non puoi farti mettere i piedi in testa. Tu sei troppo buona, perciò ti conviene prenderlo da parte e parlarci in maniera privata.”
Scossi la testa animatamente. La privacy nel nostro gruppo era veramente un optional “Ma quando? Insomma, lo sai che il gruppo è numeroso e la privacy è pari a zero. Ancora mi chiedo come abbiamo fatto a baciarci!” “Allora che ne dici di parlarci alla festa di Sasha? Ha una villa molto grande e potrai parlargli per tutto il tempo che vuoi!”
Fissai la mia amica con aria ostile “Io alla festa di quella stronza non ci vado per nessuna ragione al mondo. Punto.”
Dany sospirò con aria da martire “Ma se tu non ci vai le darai solo soddisfazione! E adesso alza quel bel culetto e andiamo a scegliere i vestiti che indosserai alla sua festa.”
Mi alzai da terra scuotendo la testa. Quando Dany si metteva un idea in testa, bisognava solo correre ai ripari.

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Capitolo 4
*** Totally fucked ***


Come promesso, ecco il nuovo capitolo
Stavolta mi sono sforzata e devo ammettere che mi piace il risultato
Spero vi piaccia ♥
Mary

Con non poche minacce e promesse di ogni genere, la mia amica riuscì a convincermi ad andare a quella maledetta festa e, visto che avevo intenzione di andarci vestita con jeans e converse, mi obbligò a indossare qualcosa di leggermente più femminile “così se Niall ti vedrà, ti chiederà scusa e ti salterà addosso” mi disse con aria ammiccante.
La guardai con aria contrariata. Dopotutto non avevo intenzione di fare lo stesso errore un’altra volta “Scordatelo per due motivi. UNO: se vado a quella festa è per chiarire, non per pomiciare SECONDO: non permetterò a Niall di trattarmi così un’altra volta!”
“E chi se ne frega! Jamie, devi vestirti da gnocca, PUNTO” esclamò quella cocciuta della mia migliore amica.
Sospirai portando gli occhi al cielo “Potremmo almeno cercare di trovare un compromesso? Non ho molta voglia di discutere, grazie”
Dopo mezz’ora finalmente il mio outfit fu stabilito: magliettona nera di paillettes lunga fin sotto il sedere, pantaloncini di jeans, zeppe di paglia e borsetta nera. Per il trucco, optammo per uno smokey argento e grigio per far risaltare i miei occhi verdi e per i capelli, invece, una bella treccia alla francese. Non mi sentivo esattamente a mio agio, ma non volevo litigare con Dany.
Nonostante la villa di Sasha fosse lontana e noi avessimo le zeppe, decidemmo di andare a piedi
“Dany, so che te l’ho promesso ma proprio non ce la faccio a parlare con Niall. Ti prego, cerca di capirmi” le dissi durante il tragitto;
“E che ne sai? Dai, non è neanche sicuro che venga alla festa” mi rassicurò.
Arrivate alla villa, poco prima di entrare, la mia migliore amica mi prese da parte “Jamie forza, devi sorridere!”
Per risposta, sbuffai, arricciai il naso e contrassi gli zigomi in una smorfia/sorriso. La mia amica mi guardò male mentre cercava di non scoppiarmi a ridere in faccia “Non così, idiota! Vabbè, per questa volta chiudo un occhio”.
Una volta entrate nella villa, restammo sconvolte. Più che una festa estiva, sembrava un rave party. Musica house a palla ovunque, gente che sembrava ubriaca in cortile a parecchie bottiglie di alcolici dai nomi impronunciabili su tavolini e ripiani. Certo che Sasha, quando voleva, sapeva proprio come farsi notare.
Mi stavo giusto chiedendo come mai la frequentassi ancora, quando la vidi farsi spazio fra la gente per venirci a salutare;
Cazzo, che nervi! Guarda che sorriso finto! Massì, ricambio con un sorriso più falso di una banconota da tre euro. Fico, sono qui da cinque minuti e ho già voglia di andarmene.
“Ma ciao ragazze! Come siete belle! Siete arrivate giusto in tempo per fare un gioco che ho visto in un film”
Quale? Bacia il ragazzo della tua amica d’infanzia e vai a dirglielo con gli occhi lucidi e il sorriso angelico per discolparti? NO GRAZIE STRONZA!
“Fantastico! Che gioco?” chiese Dany alquanto interessata, o almeno così sembrava.
“Sette minuti in paradiso” rispose Sasha con aria sorniona.
“Ne ho già sentito parlare, ma in cosa consiste?” chiesi con curiosità. Ammetto che mi stavo interessando a questo strano gioco.
“Si sorteggia una ragazza che verrà bendata e chiusa in una stanza. Poco dopo si sceglie un ragazzo a caso che entrerà nella stanza, si chiude la porta a chiave e si lasciano i ragazzi in totale privacy per sette minuti in cui potranno fare tutto quello che vogliono”. Ecco, la parte finale mi stava turbando un bel po’. Ma che razza di gioco era?
“No Sasha, non me la sento di…”
“Dai Jamie, non fare la timida! E’ divertente! Mica devi per forza fare quella cosa” disse scoppiando a ridere. Io non ci trovavo nulla da ridere.
“Ragazze, abbiamo estratto la sfortunata. Vi date una mossa?” urlarono Hazza e Zayn dal soggiorno.
“Jamie, se sono stata estratta io, potresti far entrare Lou nella stanza?” mi chiese Dany con gli occhi da cerbiatta. Ma che cavolo era successo ai suoi ormoni? Stavano ballando Pedro Pedro?
Non feci in tempo a replicare che mi trovai Liam davanti che mi disse “Jamie, sei stata estratta tu!”
Diedi una veloce occhiata a tutti gli invitati. Grazie al cielo non c’era Niall, avrei avuto una scocciatura in meno.
“Vabbè, te pareva” dissi ironica “dove devo andare?”
“In camera da letto, ovvio!” esclamò Sasha con aria da oca.
Rimasi di sasso e scossi la testa freneticamente. Ma che diavolo?
“COSA? Ma voi siete fuori! Io bendata e in una camera da letto. Sembra l’inizio di un porno”
Tutti i miei amici scoppiarono a ridere di gusto, Dany compresa. Mi stavo seriamente pentendo di essere andata a quella stupida festa.
Grazie al cielo, Lou prese il controllo della situazione e, capendo il mio disagio, cercò di calmarmi e rassicurarmi.
“Jamie, non ti accadrà proprio un bel niente. Se succede qualcosa, noi siamo tutti fuori con la chiave della stanza” mi disse sorridendo. Sorrisi istintivamente mimando un grazie con le labbra “Adesso però mettiti la benda e sposta il tuo bel culetto in quella stanza”
Scoppiai a ridere come una scema. Solo lui poteva farmi cambiare stato d’animo in meno di un minuto.
“Ok, ok ci vado! Boo Bear ha vinto. Datemi la benda, così finiamo questa pagliacciata una volta per tutte”dissi sorridendo.
Una volta bendata, mi fecero entrare nella stanza e sedere sul letto di Sasha. “Jamie, il cronometro parte appena il ragazzo entra nella stanza” disse Zayn. Risposi con un semplice ok.
Fantastico, sono chiusa in una stanza bendata e tra poco entrerà chissà chi. Maledizione a me che sono venuta!
Il tempo passava molto lentamente, finché non sentii la porta aprirsi e le chiavi che facevano un paio di giri nella serratura. Istintivamente mi alzai di scatto ma, non vedendo, feci una caduta alquanto esilarante. Mi rialzai, giurando dentro di me che il ragazzo x stesse ridendo.
“Ehm…ciao chiunque tu sia” dissi con una risata isterica. Che figura di merda!
Sentii lo sconosciuto avvicinarsi e accarezzarmi la guancia. Probabilmente era uno dei ragazzi, ma allora perché ero così tesa?
“Ciao tesoro” mi rispose il ragazzo x. Mugolai qualcosa di incomprensibile e quasi soffocai. Solo una persona mi chiamava con questo nomignolo.
Cazzo, non può essere! No, è un incubo, ti prego no! Ditemi che non è vero!
Mi strappai velocemente la benda dagli occhi e fui travolta da due splendidi occhi azzurri che mi osservavano con dolcezza.
Fantastico, ero completamente fottuta.

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Capitolo 5
*** Mistakes? Yeah, we're young ***



“E adesso cosa cazzo faccio?” dissi ad alta voce, ma rivolgendomi alla mia testa. Non me ne fregava niente che in quella stanza c’era anche Niall. Cominciai a camminare nervosamente per la stanza sparando qualche parolaccia di tanto in tanto. Con la coda dell’occhio notai che Niall mi stava osservando.
“Beh, che cosa guardi? Non sono mica una top model!” sbottai innervosita
“Fidati Jamie, sei molto meglio” mi rispose.
Bum! Le mie guance presero subito il colore di un pomodoro maturo e cominciai a sorridere. Ma come caspita faceva quel ragazzo a farmi cambiare umore nel giro di pochi secondi?
Che cazzo sorridi a fare Jamie? Quel ragazzo ha baciato la tua amica poco dopo aver baciato te, e tu cosa fai? Gli sorridi? Ma cerca di sfruttare gli ultimi neuroni rimasti CRETINA!
Smisi con non poche difficoltà di sorridere. Dovevo cercare di essere seria.
“No, non sono come dici tu. Non sono alta, non ho gli occhi azzurri, ho un colore di capelli indefinito e odio queste cazzo di scarpe che ho addosso. Solo un malato di mente potrebbe trovarmi carina, figuriamoci meglio di una top model!”
Niall scosse la testa contrariato. Ecco, avevo a che fare con un ennesimo cocciuto “Sarò anche un caso clinico, ma per me sei stupenda. Se tu vedessi tutto ciò che vedo io, diventeresti narcisista Jones”.
“Conosci il significato del termine narcisista? Wow, ti sei proprio superato Horan!” dissi con aria saccente. Ero veramente arrabbiata con lui e non avevo più intenzione di cadere nei suoi stupidi giochetti.
“Che ne dici di chiarire invece di prendermi per i fondelli?” disse Niall “I ragazzi hanno organizzato questa pagliacciata perché mi hanno detto che dovevi parlarmi”
Lo fissai sconcertata. Ma quei quattro dementi non riuscivano proprio a chiudere la bocca? Certo che i ragazzi sono proprio dei pettegoli!
“Beh, fantastico. Allora parliamo!” dissi velocemente sedendomi di scatto accanto a Niall facendo rimbalzare appena il materasso.
Volsi lo sguardo verso di lui. Avevo paura, molta paura di perdere quel forte legame che forse era già lacerato in parte.
Dai cazzo, sono solo poche parole! Digliele maledizione!
Feci un lunghissimo sospiro “So che hai baciato Sasha” dissi tutto d’un fiato.
Niall mi guardò stupefatto “C-come l’hai saputo?”
Che cavolo sta facendo adesso? Il finto tonto? Non fidarti di lui, Jamie!
“Me lo ha detto lei poco dopo. Complimenti eh!”. Scoppiai a piangere silenziosamente. Lo sapevo che non ce l’avrei fatta ad essere forte.
Mi prese il volto tra le mani costringendomi a guardarlo negli occhi. Dio, quanto amavo i suoi occhi “Jamie, ascoltami: quel bacio è stato solo un errore. La tua amica non c’entra assolutamente nulla. La colpa è solo mia, credimi”.
No, non volevo credergli. Continuai a piangere e singhiozzai “E allora perché l’hai baciata? Era la figurina mancante dell’album?”. Volevo farlo sentire in colpa,  volevo che si rendesse conto di quello che mi ha fatto passare.
“Tu mi hai semplicemente illusa. Usata e gettata come un giocattolo vecchio. Horan, io non sono un giocattolo. Non si baciano tutte le persone che vuoi.”
Niall mi guardò negli occhi e mi prese la mano “Se ti dico una cosa, mi prometti che ci crederai?”
Sospirai. Non ero pronta a credergli, ma annuii maledicendomi per la mia poca forza di volontà
“Quel bacio, il nostro intendo, era da un anno e mezzo che te lo volevo dare! Quello con Sasha è stato senza sentimento né nulla.  Mi sei sempre piaciuta e in questo periodo ancora di più. Sei bella, simpatica, intelligente e sarcastica. Sono certo di non provare amicizia nei tuoi confronti, e nemmeno sentimento fraterno. Jamie, lo so che siamo ancora piccoli per pensarlo, ma io penso di amarti”.
Ecco, dopo quelle parole scoppiai a piangere come una fontana.
Eh no stronzo! Non puoi farmi piangere anche con una dichiarazione d’amore del genere eh? Maledizione alla sindrome premestruale!
Niall rimase sconcertato “Jamie, ma perché piangi? Guarda che se non ricambi possiamo…”
“Ma che cazzo ti passa per la testa, rincitrullito!” urlai esasperata interrompendolo bruscamente “Perché non dovrei ricambiare? Sei biondo, hai gli occhi azzurri e hai il sorriso più bello di questo fottuto mondo. Cazzo, sono due anni che ti vengo dietro e non te ne sei mai accorto? Niall, io ti amo porca vacca!”. Rimasi sconvolta dalle mie stesse parole, ma non avevo alcuna intenzione di fermarmi “Lo so, lo so che stai pensando che sia una pazza. NO, NON LO SONO! Ok, forse un pochino, ma sticazzi! Sono giovane ma dopo due anni posso confermarlo. Niall James Horan, io sono certa di amarti”
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo. Quel silenzio era alquanto snervante.
“Allora” disse Niall per cacciare l’imbarazzo “quindi io amo te e tu ami me, giusto?”
“Così pare, ma che ne so! Dio, che casino” mugolai sulle spine.
Niall mi prese una mano e la portò al cuore. Batteva come un tamburo, come il ticchettio di un orologio destinato a funzionare per sempre.
“Jamie?” mi chiese titubante
“Dimmi, Niall”
“Possiamo far finta di tornare al giorno del tuo compleanno, esattamente poco dopo quando sono arrivato alla festa?”
Lo guardai incuriosita “Quindi quando mi hai fatto i complimenti per quanto mi vedi bella?”
Scossa la testa divertito “No,in questo istante” e detto questo mi tiro a sé con una mossa inaspettata e mi baciò. Eravamo meno impacciati, meno stupiti, meno bambini. Mi accarezzava la guancia mentre io con una mano gli tenevo la nuca e con l’altra la sua mano ancora poggiata sul suo cuore. Un bacio dolce, intenso, romantico: decisamente diverso da quel bacetto a stampo che ci eravamo scambiati qualche giorno prima. Sembrava che cercassimo un modo per separare quei due anni di incomprensioni, delusioni e messaggi criptati e poco chiari.
Proprio mentre ci stavamo baciando, qualcuno bussò alla porta. Con riluttanza, mi staccai da Niall
“Si? Che c’è?”
“Piccioncini, basta limonare! I sette minuti sono scaduti!” urlò Hazza con vocina mielosa. Ma come aveva fatto? Vabbè, poco importava!
Mi girai verso Niall e sorrisi. Finalmente dopo tanto tempo ero di nuovo felice.
“Facciamo che stavolta non è un segreto” gli sussurrai alzandomi dal letto.
Mi guardò con aria stupefatta “Mi stai dicendo che vorresti provarci?”
“Beh, che male c’è. Ok, siamo giovani e facciamo valanghe di errori, ma con te ne vale la pena”
Niall mi sorrise, mi abbracciò è mi diede un piccolo bacio a stampo.
“Ora andiamo, ci staranno aspettando” mi disse prendendomi per mano.
Avevo quattordici anni e amavo il ragazzo più bello, dolce e romantico del mondo. Sticazzi l’età!

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Capitolo 6
*** What a surprise! ***


Questo è un piccolo capitolo senza particolari colpi di scena
Ammetto di aver scritto di meglio, ma spero che vi piaccia
Baci, Mary


“Quindi adesso siete fidanzati?”
Quella domanda mi fece arrossire di colpo. Ma cosa le era saltato per la testa? Che Niall mi avesse dato un anello di fidanzamento e giurato amore eterno in sette minuti e poco più?
Scossi la testa sorseggiando il mio cappuccino ormai freddo “Se per fidanzati intendi che ci siamo chiariti, baciati e concessi una chance a vicenda si, stiamo insieme”.
Dany sbuffò molto contrariata. Avrei preferito che fosse felice per me, ma non potevo certo biasimarla: voleva solo che non soffrissi più.
“Lo so cosa stai per dire, e sinceramente non ho molta voglia che mi faccia una sorta di interrogatorio” dissi particolarmente scocciata.
La mia migliore amica si alzò e cominciò a camminare nervosamente per la mia stanza. Non mi sarei di certo sorpresa se avesse preso la mia lampada e me l’avesse puntata in faccia facendomi il terzo grado.
“Solo una domanda Jamie. PERCHE’?
Ecco, ci mancava solo l’amica rompiballe! E ora che caspita le dico? Che mi fido di lui dopo tutto il veleno che ho sputato qualche giorno fa? Ma certo che no, geniaccia! Dille semplicemente la verità!
Sospirai “Vuoi la verità, Dany? Proprio non lo so. Forse mi ha dato solo la forza di volerci provare, tutto qui. Ha detto di provare qualcosa per me, e per me è altrettanto. Non si può di certo parlare di amore alla nostra età, ma perché passare il resto dell’adolescenza chiedendomi cosa sarebbe successo? Almeno così capirò molte più cose.”
La mia amica sorrise. Grazie al cielo! Non ne potevo più di quella sottospecie di grugno che aveva dipinto sul volto.
“E se la cosa non funzionerà, niente rimpianti eh?”
Accennai un piccolo si con la testa, ma molto malinconico. Proprio mentre stavo per aggiungere qualcosa, fui subito interrotta dal cellulare di Dany che stava squillando. Non riuscii neanche a leggere il nome della persona che la stava chiamando perché la mia amica afferrò il cellulare con un colpo fulmineo. Appena rispose, divenne rossa come un peperone.
Che cosa mi starà nascondendo questa babbiona? Ho deciso, non uscirà da qui finché non sputerà il rospo!
Mentre stavo in pieno dialogo con la mia testa bacata, mi accorsi che Dany aveva appena chiuso la chiamata col sorriso stampato sulle labbra.
“Chi era?” chiesi cercando di fare la vaga
“No, nessuno” rispose prontamente lei “Ma adesso devo proprio andare. Ci vediamo domani, ok?”
Mi alzai di scatto “Tu non vai da nessuna parte finché non mi dici con chi stavi parlando, eh?” dissi guardandola diventare rossa come un peperone.
“Te pareva! Era- era… Louis” disse balbettando.
« CHIIIIIIIIIIIII? LOUIS? Dany, perché stavi parlando con Boo Bear? Mi stai nascondendo qualcosa?”
La mia amica sospirò. Non aveva alcuna via di scampo.
“Ecco, qualche giorno fa mi ha chiesto di uscire e io ho accettato. E’ una specie di prova, tutto qui. E adesso mi sta aspettando giù per uscire”
Saltellai per la stanza urlando come una matta. Lo sapevo, lo sapevo che erano fatti per stare insieme!
“Allora non ti trattengo più! Vai, corri subito da lui e passa una bella serata! Non farlo aspettare!”
La mia amica scoppiò a ridere “Jamie ma che ti sei fumata! Ahahahahahah ok vado subito. Ciao bella”.
La accompagnai subito alla porta e tornai in camera mia. Nonostante quella bella notizia, mi sentivo un po’ in ansia per la mia neo relazione con Niall. Non ero certo pronta ad una nuova delusione, ma non avevo tantissima voglia di pensarci su. Per scacciare quel brutto pensiero, accesi il mio iPod e feci partire la musica con la riproduzione casuale. Cominciai a cantare sottovoce per calmare i nervi.

When I see your face
There’s not a thing that I would change
Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile,
The whole world stops and stares for awhile
Cause girl you’re amazing
Just the way you are


Ad un certo punto, suonò il campanello.
Strano, chi sarà mai alle sette del pomeriggio? Forse mia madre, oppure quella tonta di  Dany che avrà certamente dimenticato qualcosa per correre da Lou
Mentre facevo varie ipotesi mentali su chi potesse essere, andai ad aprire la porta. Era Niall, in tutto il suo splendore.
“Ciao biondo!” esclamai felice. Finalmente avevo un motivo per sorridere.
“Ciao tesoro! Scusa se mi presento all’improvviso, ma posso entrare?”
“Certo, entra pure!”
Entrò e mi abbracciò con una dolcezza infinita. Mamma mia, quanto amavo i suoi abbracci. Anche quando eravamo solo amici, avevo bisogno di abbracciarlo anche per i motivi più banali.
Stava proprio per baciarmi, quando un rumore improvviso si bloccò e lo fece girare di scatto. All’inizio ci rimasi un po’ male, ma poi capii il motivo: aveva paura che ci fossero i miei genitori in casa. Infatti mi chiese subito se ci fossero i miei genitori in casa e, appena scossi la testa, fece un sospiro di sollievo.
“E allora chi ha fatto quel rumore?”
“Niall, era il gatto. Ci conosciamo da quasi quattro anni e non sai ancora che ho un gatto?”
“Gatto o non gatto, quella palla di pelo è ficcanaso e spiona per caso?”
Non avevo ancora capito dove voleva arrivare, infatti scoppiai a ridere sotto il suo sguardo incredulo.
“No, no tranquillo! Sta sempre per i fatti suoi”
Appena finii di dire ciò, mi prese in braccio all’improvviso e mi baciò con trasporto direttamente nell’ingresso. Caspita, gli ero proprio mancata in questi due giorni. Non aveva proprio intenzione di staccare le sue labbra dalle mie! Non che la cosa mi dispiacesse, ovvio.
“Come mai sei così scatenato oggi?” gli chiesi staccandomi e guardandolo negli occhi.
“Perché sei tu che mi dai la forza, tesoro” rispose ricambiando lo sguardo.
Ma quanto potevo amarlo? Era perfetto. Lo so, la perfezione non esiste, perciò mi correggo. Era perfetto…per me.

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Capitolo 7
*** Kiss me, please ***


Questo capitolo è particolarmente dolce, quasi diabetico *w*
Ciancio alle bande, spero che vi piaccia,
Mary
P.s. Questo è il penultimo capitolo. Uff ç_ç

 


“Comunque come mai sei venuto fin qui? Volevi semplicemente rivedermi oppure devi dirmi qualcosa?”
Ci eravamo appena sistemati sul divano del salone col mio gatto Muffin accanto, perché quel rompiballe non aveva la minima intenzione di spostarsi. Forse Niall aveva ragione: quel gatto era un agente della CIA.
“In realtà sono venuto apposta per parlarti di una cosa, anche piuttosto importante. Oltre che per rivederti ovviamente”
Che cazzo ho combinato stavolta? Sono ingrassata, diventata brutta o altro? No, non mi avrebbe mica baciata! Allora che cavolo?
Vedendo la mia espressione allarmata, subito mi tranquillizzò quasi leggendomi nel pensiero “No no tesoro, tu non hai niente che non va! Sono io che sono tutto complessato e incasinato”.
Aveva gli occhi lucidi, era quasi sul punto di piangere. Quante cazzo di volte gli avevo detto di non ascoltare la gente invidiosa e di andare avanti per la sua strada? Ma non lo faceva mai: il mio angelo era un cocciuto. Era un ragazzo fantastico da tutti i punti di vista, e odiavo quando la gente gelosa gli sputava veleno contro.
Gli presi il viso tra le mani e lo baciai con dolcezza quasi materna. Sembrava essersi un po’ calmato “Niall, ancora con questa storia? Quante volte te lo devo dire che sei splendido? E poi è normale questa tua piccola crisi, hai solo sedici anni. Sei in piena adolescenza proprio come me”
I miei occhi si inumidirono proprio come i suoi. Maledetta empatia!
Ma il biondo scosse la testa “Jamie, al momento questa è l’ultima delle mie incertezze”
Ok, mi stavo seriamente preoccupando. Cosa stava succedendo? Poi capii: non era pronto per una relazione seria, esattamente come me.
Tremavo, ma gli presi la mano “Anche io, da morire”
“Ho paura che ciò che è appena nato tra di noi distrugga la nostra amicizia. Si è vero, siamo amici da quattro anni. L’amicizia dura per sempre, l’amore no. Jamie, cosa ci riserverà il futuro? Ho paura che il mio futuro non comprenda te. Ho paura di poter fare a meno di te, del tuo sorriso, i tuoi consigli, i tuoi occhi verdi. Ho paura di non poterti abbracciare, dirti quanto sei bella sentendoti sbuffare perché non ci credi, e soprattutto ho paura di non riuscirti a dire quanto ti amerò un giorno”
Altro che occhi lucidi, stavo proprio piangendo! Maledetto Niall, solo lui mi faceva sentire così nel giro di pochi secondi.
Lo ribaciai, stavolta con più dolcezza. Non provate a chiedermi ancora oggi la ragione di tutti quei baci, perché non lo so. Forse volevo consolarlo, fargli capire che ci tenevo, oppure avevo soltanto voglia di farlo e basta.
“Niall, non lo so cosa ci riserverà il futuro. Forse saremo sposati con persone differenti, forse staremo ancora insieme o forse ci odieremo. Ma non possiamo pensarci già da ora, non trovi? Insomma, come facciamo a parlare di futuro quando siamo soltanto due bambini appena cresciuti? Biondo, nulla è per sempre. Qualcosa succederà, forse domani, tra un mese, cent’anni ma qualcosa cambierà e noi cresceremo a malincuore. Ma io credo nel nostro legame, e sono certa che nonostante tutto resterà qualcosa. Amore? Attrazione fatale? Cottarella? Amicizia? Una sbandata? Sticazzi, io ci voglio credere.”
Quella volta fu lui a baciarmi, con un più trasporto del solito. Essendo sul divano, si adagiò sopra di me e cominciò ad accarezzarmi la schiena.
Ma che ha intenzione di fare questo depravato adesso? Vabbè, se va oltre lo fermo. Non sono mica una ragazza facile io! Però quella mano sulla schiena non mi dispiace affat..NO CHE CAZZO STO PENSANDO? MI SONO BEVUTA IL CERVELLO PER CASO?
Proprio mentre ero in preda ad una discussione animata con la mia testa, Niall ebbe la brillante idea di far scendere le sue mani proprio sopra il mio ehm…deretano. Mi staccai dal bacio e lo guardai con aria interrogativa cercando si non scoppiare a ridere imbarazzata. Insomma, stavamo insieme da poco. Capisco il feeling, ma che cavolo!
“Che è successo? Ti ho dato un morso o qualcosa del genere?” mi chiese con aria preoccupata.
Abbassai lo sguardo e diventai tutta rossa. Bella figura di merda!
“Ecco, io non sono ancora pronta per…” dissi con un filo di voce, ma Niall mi interruppe all’istante
“Ehi Jamie tranquilla! Mica avevo intenzione di farti fare “quella cosa”” disse mimando delle virgolette con le dita.
Lo fissai sconvolta scuotendo la testa ripetutamente “No, non quello cretino! Insomma, ti sembra il caso di piazzarmi le mani sul culo dopo pochi giorni che siamo insieme e dopo tutto quel discorso strappalacrime? Per l’amor del cielo, frena gli ormoni Horan!”. Mi voltai verso il gatto cominciando a delirare senza rendermi conto di quello che dicevo a causa dell’imbarazzo “E poi c’è Muffin che ci osserva! Quella è una spia, è il male, è il demonio! Dovevo essere sotto effetto di stupefacenti quando l’ho adottato. E poi che diavolo di nome sarebbe Muffin? Insomma, non trovi che sarebbe stato meglio chiamarlo Ammaccabanane a questo punto?”
Intanto Niall rideva come un pazzo. Nonostante adorassi la sua risata, momentaneamente non capii il motivo per cui ridesse.
“Quanto sei buffa quando scleri, tesoro” mi disse accarezzandomi dolcemente le labbra col pollice.
Restammo a guardarci negli occhi per chissà quanto tempo. Sarò ripetitiva, ma amavo i suoi occhi. Ogni benedetta volta mi ci perdevo dentro, come se fossero una sorta di oceano.
“Niall?” sussurrai sempre guardandolo negli occhi
“Che c’è Jones?” mi chiese con dolcezza
“Baciami, ti prego”
Eravamo sdraiati su un divano e mi stava baciando con dolcezza, proprio come se tenesse fra le mani un fiore pieno di rugiada per ammirare la sua bellezza. In quell’istante, tutto andò a farsi fottere. Perfino la paura di poterci perdere per sempre.

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Capitolo 8
*** This is my happy ending ***


Come promesso, ecco l'ultimo capitolo!
Mi dispiace dover concludere questa FF perchè ci ho messo il cuore a scriverla ç_ç
però prometto che appena avrò qualche idea farò una nuova FF :D
Buona lettura,
Mary

10 anni dopo

 
“Dany, mi aiuti a tirare su la zip? Ho alcune difficoltà a chiudere il vestito. Se non avessi mangiato quei dolci qualche giorno fa…”
“Chiudi la bocca, alza il culo e fatti guardare” mi interruppe la mia ancora migliore amica. Caspita, era fine proprio come tanti anni fa.
Mi alzai e feci una piccola piroetta cercando di non cadere sui tacchi “Allora come sto?” chiesi emozionata. Indossavo un vestito da sposa color panna senza spalline lungo fino ai piedi, abbinato con delle scarpe dello stesso colore. Era semplice, ma mi è subito piaciuto per questo motivo.
In tutta risposta, Dany mi abbracciò e scoppiò a piangere in maniera teatrale. Eh no, non ci si doveva mettere pure lei. Quella che si doveva sposare ero io, non lei!
“Per l’amor del cielo, non piangere come una dannata! La gravidanza ti fa degli strani effetti, lo sai?” le dissi accarezzandole il pancione del sesto mese. Si, la mia migliore amica si era sposata da un annetto ed era incinta “Come stanno il papà e il bambino?”.
“Lou è già in chiesa con gli altri testimoni e ti manda un bacio . Il bambino, anzi la bambina sta benissimo” mi sussurrò imbarazzata.
Cosa? Una bambina? Avevo sentito bene?
“E’-è una bambina?” sussurrai incredula e tremante.
“Si, e si chiamerà come te: Jamie Elizabeth”
La stritolai in un abbraccio. Non potevo ricevere sorpresa più bella “Non farmi piangere proprio oggi, cavolo! Mi si sbava il trucco, poi sono un cesso e quel pirla non mi sposa più!”
Dany mi guardò con aria seria. Forse aveva capito quanto fossi tesa “Vuoi che resti con te?” mi chiese leggermente preoccupata
Scossi la testa e sorrisi per tranquillizzarla “No tesoro, tu vai pure. Ci vediamo direttamente in chiesa. Voglio stare un attimo da sola”
“Ok bella, a dopo” mi diede un bacio sulla guancia e uscì di casa.

Mi sedetti sul letto. Avevo paura, ma stavo cercando di rilassarmi con un po’ di  musica e finendo di truccarmi e di sistemarmi il vestito.
Jamie, sei felice? Sii sincera però
Una vocina interruppe i miei pensieri. Sembrava proprio la vocina con cui discutevo animatamente durante la mia adolescenza.
“Certo, perché non dovrei? Io amo John e lui ama me. Che domande!” dissi ad alta voce passandomi il rossetto color carne. Stavo veramente parlando con la mia testa? Santa pace!
Certo, peccato che non sia Niall, vero?
Appoggiai con forza il rossetto sul tavolo, quasi come se volessi spaccarlo. Lacrime di rabbia mi bagnarono improvvisamente il viso. Aveva ragione, anche troppa forse. Ci eravamo lasciati poco dopo i miei diciotto anni. Eravamo ancora innamoratissimi, ma crescendo insieme abbiamo cambiato carattere e modo di pensare. Eravamo diventati incompatibili, perciò ritenemmo opportuno lasciarci restando amici. So che può sembrare impossibile, ma ci riuscimmo e anche molto bene. Parlavamo di tutto, ci confidavamo proprio come quando eravamo amici, anzi fratelli. Conobbi John poco tempo dopo ma a differenza della mia storia con Niall, la nostra partì subito da una grande attrazione. Siamo stati fidanzati per sei anni, finché qualche mese prima non mi chiese di sposarlo. Non avevo mai avuto ripensamenti, MAI…almeno fino a quel preciso istante.

Qualcuno bussò alla porta. Mi asciugai velocemente le lacrime e corsi ad aprire. Era Niall, era venuto a farmi gli auguri. Senza dirgli nulla, lo abbracciai e scoppiai a piangere sulla sua spalla. Speravo che non mi chiedesse nulla, ma purtroppo mi conosceva benissimo e sapeva che ogni volta che piangevo, era perché fosse successo qualcosa di grave
“Jamie, che è successo?” mi chiese preoccupato.
“E’ l’emozione, va tutto benissimo” dissi cercando di mentire. Purtroppo non sono mai stata una brava attrice. Infatti il biondo mi guardò con aria torva “Dimmi la verità” disse sedendosi sul divano e facendomi segno di sedersi accanto a lui.
Sospirai e mi adagiai accanto a lui “Ho paura, ma me ne sto rendendo conto solo adesso. Sto per fare qualcosa più grande di me e delle mie forze. Forse sono troppo giovane per sposarmi” dissi mentre una lacrima mi scese sulla guancia
“Ehi tesoro tranquilla!” mi sussurrò Niall asciugandomi la lacrima col pollice “Siete fatti per stare insieme, vi amate”. Anche lui tremava e aveva la voce strozzata. Speravo che non avesse pianto anche lui, non potevo sopportarlo.
Annuii accennando un sorriso “Si, hai ragione: noi ci amiamo”
“Più di quanto ci amavamo noi” disse lui a bassa voce. Non avevo capito se fosse una domanda o un’affermazione, ma la cosa mi irritò abbastanza da farmi accelerare il respiro
“Niall, noi ci amavamo eccome! Insieme eravamo perfetti, porca miseria. Poi siamo cresciuti e siamo cambiati, altrimenti avrei sposato te, non John!” esclamai quasi esasperata.
“Davvero mi amavi così tanto?” Mi chiese lui incredulo. Adesso faceva il finto tonto? Idiota idiota idiota!.
“Pensi che abbia deciso di fare l’amore per la prima volta con te a buffo?” dissi guardandolo negli occhi “Avevi diciannove anni e io ne avevo diciassette, ero una bambina. Ma l’ho fatto lo stesso, perché ti amavo”.
“Te la ricordi ancora?” mi domandò con gli occhi lucidi
“Certo, fu proprio qui” dissi poggiando il palmo della mano sul divano su cui eravamo seduti “Lo stesso posto dove cercasti di palparmi il sedere quando avevo quattordici anni”
Niall scoppiò a ridere “ Che memoria di ferro, Jones!”
“Scherzi a parte Horan, come mai sei venuto qui giusto il giorno del mio matrimonio?” gli chiesi curiosa.
“Oltre che per farti gli auguri, sono venuto a restituirti questo” disse porgendomi un album con tutte le nostre foto. Era bellissimo. Sembrava vissuto, pieno di nostre foto con amici, in famiglia e da soli. Erano quasi tutte oscene, ma erano spontanee e gioiose. In alcune eravamo abbracciati, in altre facevamo delle facce buffe, in qualcuna ci baciavamo. Piccoli frammenti della nostra storia rinchiusi in un grosso libro, proprio come se fosse un abbecedario.
“Cos’è? Una specie di ricordo?” gli chiesi sorridendo e lui per posposta, ricambiò il sorriso.

Poi ad un tratto la situazione precipitò. Niall mi prese il volto tra le mani e mi baciò sulle labbra. Un innocuo e dolcissimo bacio a stampo, proprio come il nostro primo bacio. Rimasi ferma senza opporre alcuna resistenza, ma senza nemmeno abbandonarmi completamente. Ricambiai appena quel piccolo contatto di labbra, come se fosse un nostro addio, un addio che solo noi avremmo custodito e ricordato.
Si staccò poco dopo “Che cazzo ho fatto! Jamie scusami, non so cosa mi sia preso. Forse perché sono ancora innamorato di te, forse perché…”
Gli poggiai un indice sulle labbra “Tranquillo, ne avevo bisogno anche io” dissi stampandogli un piccolo bacio sull’angolo della bocca.
“E questo è un segreto oppure no?” chiese Niall ridendo
“Se proprio ci tieni a dirglielo, sappi che John ti spaccherà le gambe”
Scoppiammo a ridere molto imbarazzati. Mi mancavano quei bei momenti con lui in cui tutto si trasformava in una sana risata.
Poco dopo interruppi il silenzio “Niall?”
“Dimmi tutto tesoro” mi disse guardandomi negli occhi
Sorrisi per il nomignolo con cui mi chiamò “Mi accompagni tu all’altare?”
“Con molto piacere” mi rispose alzandosi. Mi porse la mano “Forza principessa, sei pronta per affrontare il giorno più bello della tua vita?”
Gli diedi la mano e lo abbracciai “Se mi prometti che ci sarai, sono pronta a tutto”
“Io ci sarò sempre, Jamie”
“Ma Niall! Nulla è per sempre!” esclamai divertita
“Sei sempre la solita guastafeste! Andiamo scema!”
Ero felice. Piccole lacrime di gioia mi sfioravano le ciglia, come le gocce di rugiada sfiorano un fiore selvatico. Cosa potevo chiedere di più se avevo già il mio lieto fine?

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