Red Moon

Blood Thirsty [Vegeta]
Sorridi. Il divertimento sta per cominciare.
Fremi dalla gioia, mentre l’adrenalina scorre nelle tue vene. La tua sete di potere verrà soddisfatta, ancora una volta. Vuoi uccidere, distruggere, vuoi vedere il panico e la disperazione dipingersi sui volti degli abitanti di quell’insulso pianeta.
Sei solo. Hai deciso di intraprendere quella missione senza l’aiuto dei tuoi compagni. È la tua occasione per mostrare il tuo valore a Freezer e, soprattutto, a te stesso, sfogando la tua rabbia e la tua malvagità.
Alzi lo sguardo. La vedi.

Luna rossa, luna color sangue.

La ammiri, i tuoi occhi sono ammaliati di fronte a quella mera visione.
I tuoi muscoli si irrigidiscono, mentre il tuo cuore inizia a pulsare sempre più velocemente, quasi fosse sul punto di esplodere. Un ruggito risuona nel silenzio.
Le urla di terrore sono musica per le tue orecchie. La terra trema, è l’inizio di un Apocalisse, la fine di un’altra, inutile stirpe.
I cadaveri si ammucchiano per le strade, le costruzioni e gli edifici crollano sotto i tuoi colpi, mentre la Luna assiste impassibile a quel terribile spettacolo. Ridi. Ti compiaci delle tue azioni, è questo che ti rende orgoglioso di essere il Principe dei Saiyan.
Presto, molto presto, verrà anche il turno di Freezer. La tua furia e il tuo odio si abbatteranno su di lui. Sarai tu a diventare il dominatore dell’universo. Il tuo pianeta non esiste più, ma non puoi lasciare che il tempo cancelli per sempre la tua razza.
Le urla cessano. È finita.

Silenzio.

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Angolo dell’autrice
Questa è la prima delle due flashfic che ho utilizzato per partecipare al contest “Bloody Rain” organizzato da Nihila. Ammetto di non essere completamente soddisfatta, anche se la flash di per sé mi piace abbastanza. L’immagine che ho scelto come fonte di ispirazione mi è stata davvero d’aiuto. Inutile dire che il Vegeta descritto nella presente flash è quello pre arrivo sulla Terra, ossia il Saiyan malvagio e assetato di sangue (da qui il titolo della fiction) al servizio di Freezer. Spero di raggiungere un buon punteggio e di soddisfare la giudice (anche se ne dubito, mannaggia alla mia autostima pari a zero) e, soprattutto, che la flash sia di vostro gradimento.
La seconda, dedicata a Mirai Trunks, la pubblicherò quasi sicuramente domani.
Grazie per la lettura.
Oktavia.

Red Moon

Hate [Mirai Trunks]
Notte.
Seduto sul tetto della Capsule Corporation, osservava lo scenario che si parava davanti ai suoi occhi, uno scenario di morte, dolore e distruzione, che perdurava da ormai troppo tempo.
Non poteva sopportarlo, non poteva sopportare quella visione, nonostante lo avesse sempre accompagnato nel corso della sua vita. Alzò lo sguardo verso il cielo. La Luna splendeva in tutta la sua maestosità ma, quella sera, aveva qualcosa di diverso, profondamente diverso.
Era rossa, rossa come il sangue di tutte le vittime cadute di fronte alla crudeltà dei cyborg, il sangue dei suoi compagni, il sangue del suo maestro, il sangue di suo padre.
Quella luce demoniaca si rifletté nei suoi occhi, pervadendo il suo corpo di odio e rancore. Era furioso verso quei maledetti assassini, ma lo era ancor di più con sé stesso. Era debole. Ogni singolo sforzo si era rivelato vano contro quegli androidi. Ricordava perfettamente le loro risate di scherno e il loro disprezzo di fronte al suo corpo martoriato dalle ferite.
Cosa avrebbe pensato di lui il suo maestro, perito nel tentativo di proteggere le persone che amava?
Cosa avrebbe pensato suo padre, quell’uomo così lontano e misterioso che non aveva mai conosciuto? Lo avrebbe giudicato un buono a nulla, provando un profondo senso di vergogna nei suoi confronti, sentendosi profondamente disonorato e ferito nell’orgoglio.
« Tu non sei degno di essere l’erede del Principe dei Saiyan. »
No. Un giorno glielo avrebbe mostrato, gli avrebbe mostrato quando valeva davvero. Lo giurò su sé stesso, sotto la luce sanguigna e spietata della Luna.

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Angolo dell’autrice
Rieccomi! Mi scuso per lo spaventoso ritardo, avrei dovuto pubblicare questa flash diversi giorni fa…
Beh, che dire, nonostante Mirai Trunks non conosca ancora il suo defunto padre, si sente comunque umiliato perché si basa sulla descrizione fornitagli dalla madre, ecco il motivo per cui vuole mostrargli il suo valore pur non avendolo ancora incontrato di persona.
E poi… boh, spero che anche questa sia di vostro gradimento e, soprattutto, che piaccia anche alla giudice.
Alla prossima, e mi auguro buona fortuna. xD
Oktavia.