Crepuscolo

di bellacullen89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Erano 10 anni che non venivo a Forks ha trovare mio padre Charlie. E non avrei mai creduto che la mia vita potesse cambiare in poco tempo, mettendo in pericolo la mia vita e quella delle persone che amavo, decisi di sacrificarmi per loro andando incontro al mio destino...... spero di avervi incuriosito, aspetto le vostre recensioni. Baci, bellaculle89

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


salve ragazze scusate se non avevo continuato la storia ma avevo perso l'ispirazione ma ora mi è tornata, spero che questo primo capitolo vi incuriosisca è cortissimo ma è una specie di prologo. siate clementi è la mia prima fanfic, se avete qualche suggerimento ho critica lasciatemi una recensione. Buona Lettura. Eccomi qui, sono tornata a Forks dopo 10 anni me ne ero andata via appena compiuto 16 anni, non ne potevo più di stare in questa piccola cittadina soffocante dove 365 giorni all'anno era freddo e pioveva, mi sono trasferita a Los Angeles al caldo dove ho trovato subito lavoro come commessa in una famosa boutique di abbigliamento e dopo un paio di anni sono riuscita ad aprire un atelier di abiti da sposa, è sempre stato un mio sogno da quando ero bambina. Sono appena scesa dall' aeroporto di Seattle prendo la valigia e mi dirigo all'uscita dove trovo il mio vecchio amico Jacob ad aspettarmi, mi viene incontro e mi prende la valigia "- allora Bella come è andato il viaggio?" "-bene Jake grazie, ma come sta papà?" "-un pò meglio il Dott. Carlisle lo vuole tenere sott'osservazione ancora per un paio di giorni, ci ha fatto prendere uno spavento per fortuna si è trattato di una cosa leggera" mi disse Jake, "- per fortuna però ora portami da lui in ospedale che non vedo lora di rivederlo." Durante questi anni ci siamo sentiti quasi ogni settimana e nonostante la distanza mi è stato sempre vicino. Saliamo in macchina e dopo un'oretta arriviamo in ospedale scendiamo dall’auto e entriamo, saliamo al secondo piano ed entro in camera appena lo vedo tiro un sospiro di sollievo sembra che non gli sia successo niente, “- ciao papà come và? Che dice il dottore?” appena mi vede mi fa un enorme sorriso “- ciao piccola mia mi dispiace di averti spaventato e di averti fatto venire fino a qui, ora sto meglio il dottore a detto che se gli esami che devo finire di fare vanno bene entro 2 o 3 giorni mi dimette.” Mi avvicino e appoggio la borsa nella poltrona vicino al letto e gli dico “- senti papà mi vado a prendere un caffè alla macchinetta qui fuori e vado a vedere se c’è il dot. che voglio parlargli, torno subito.” “- ok tesoro” Gli do un bacio sulla guancia ed esco. Mi prendo un caffè doppio per non addormentarmi da quanto sono stanca del viaggio, cerco un infermiera e quando la trovo gli domando dove posso trovare il dott. Carlisle e mi manda nel suo ufficio, busso alla porta ed entro il dott. Quando mi vede si alza e mi stringe la mano “- piacere io sono il dott. Carlisle Cullen lei dove essere la figlia di Charlie.” Ricambio la stretta di mano “- si, io sono Isabella Swan ma mi chiami pure Bella. Volevo sapere come sta mio padre.” “- allora Bella suo padre ora sta meglio ha avuto un attacco di cuore ma per fortuna non ha subito danni, stiamo finendo di fargli tutti gli accertamenti e se tutto va bene tra un paio di giorni lo rimandiamo a casa, però mi raccomando assoluto riposo non deve avere preoccupazioni e non deve affaticarsi mi raccomando, gli daremo una dieta da seguire e una cura.” Ora che ho parlato con il dott. sono meno preoccupata, lo ringrazio e lo saluto, esco dal suo studio e torno da mio padre quando entro in camera vedo che dorme, io mi accomodo nella poltrona e dopo un paio di minuti cado tra le braccia di morfeo.

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
 
La mattina seguente mi risvegliai tutta dolorante dalla posizione assunta mentre dormivo sulla poltrona vicino al letto dove dormiva Charlie, mi girai verso papà e lo  vidi che stava facendo colazione
 “- buon giorno papà ti trovo meglio questa mattina ai ripreso un po’ di colore non sei più bianco come ieri” si gira verso di me e mi sorride
 “- tesoro perché non vai ha fare colazione anche tu? Tanto io non scappo e se mi serve qual cosa ci sono le infermiere non preoccuparti, e torna a casa a farti una doccia ieri appena sei atterrata sei venuta qui, vai a riposarti un po’.”  Mi alzo dalla poltrona e lo abbraccio
“- intanto vado a fare colazione che è da ieri a pranzo che non mangio, poi chiamo Jake e gli chiedo se può darmi il cambio per un oretta, da solo non ti ci lascio il dott. ha detto che non devi affaticarti quindi non voglio sentire obbiezioni.” Mi guarda e storce il naso
“- ok ok non dico niente.” Esco dalla camera, attraverso un piccolo corridoio e mi trovo davanti l’ascensore, premo il pulsante e mi si aprono le porte, entro prendo il cell. e chiamo Jake che mi risponde subito
“- ciao Bella è successo qual cosa?”
“ No, volevo chiederti un favore.”
“ dimmi pure se posso lo faccio volentieri.” Nel frattempo son arrivata al bar mi accomodo ad un tavolo...
“ volevo chiederti se potresti venire qui in ospedale da Charlie e starci un oretta mentre io vado a farmi una doccia, non mi va di lasciarlo solo.”
 “ certo non c’è problema arrivo tra un ora”
 “ grazie mille ci vediamo dopo.” Rimetto il cell. in borsa, mi guardo in torno la sala è mezza vuota c’è solo qualche dottore che sta bevendo il caffè, al bancone ci sono due ragazze una alla macchinetta del caffè e l’altra nel piccolo reparto pasticceria.  Vado a prendermi un cappuccino e un cornetto al bancone e torno al tavolo, mentre bevo mi volto verso la porta e vedo che entra un bellissimo dott. con il camice bianco, è altissimo, ha un corpo da fare invidia ad un dio greco, si guarda in giro e si ferma ad osservarmi, ricambio lo sguardo e mi ipnotizzo a guardare le sue labbra bellissime e piene che si piegano in un sorriso sghembo che ti toglie il fiato, si gira e va verso il bancone del bar ed ordina un caffè. Lo vedo che si avvicina sempre di più al mio tavolo, io distolgo lo sguardo e riprendo ha mangiare facendo finta di niente finché non sento la sua voce melodiosa chiedermi se il posto vicino a me è libero, all’inizio avrei voluto dirgli di no ma alzando lo sguardo sui suoi bellissimi occhi verde smeraldo non ho saputo rifiutare e gli ho detto che era libero. Si mette seduto ed inizia a sorseggiare il suo caffè, imbarazzato si passa la mano in mezzo hai suoi bellissimi spettinati e folti capelli castano ramati che prima da lontano non avevo visto. Allunga la mano verso di me e si presenta  
“- ciao, io sono Edward Cullen e tu?”  appoggio il mio cappuccino nel tavolo e stringendogli la mano rispondo  
“- ciao io sono Isabella Swan ma puoi chiamarmi Bella, tu per caso sei il figlio del Dott. Carlisle?” lascia la mia mano e sorride
“- si Bella perché?” “- è il dott. che tiene in cura mio padre Charlie ha avuto un attacco di cuore ieri mattina, per fortuna è stato leggero.”
“- ma tuo padre è lo sceriffo di Forks?”
“- si lo conosci? mi ha fatto prendere uno spavento, appena lo saputo ho preso il primo aereo da Los Angeles e son arrivata ieri sera tardi, ancora non sono tornata nemmeno a farmi una doccia, devo aspettare il mio amico Jake che mi viene a dare il cambio e poi prendo un taxi e vado un’oretta a casa.”
“- certo che lo conosco io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Forks da un paio danni e mio padre è un ottimo amico di Charlie, se vuoi ti accompagno io a casa tanto tra un’ora finisco il turno.” Questo ragazzo oltre che bellissimo è anche gentile
“- grazie per la disponibilità ma non voglio disturbarti.” Mi guarda e sorride
“- guarda che non mi disturbi per me è un onore accompagnare una ragazza bella come te e poi per tornare a casa mia passo li davanti quindi non preoccuparti, vai a salutare tuo padre prendi le tue cose e fra un ora ti aspetto all’entrata dell’ospedale.” Mi alzo dalla seggiola e lo saluto
“- allora Edward sicuro che non ti creo nessun problema?” si alza anche lui, entriamo in ascensore e mi dice ridendo
“- sicurissimo… a che piano devi andare?”
“ 2° piano…grazie.” Preme il pulsante e finché non arriva al piano tra noi cala un silenzio imbarazzante, l’ascensore si ferma ed io esco quando sento Edward chiamarmi
“- bella… tra un ora ti aspetto giù all’entrata e non ammetto obbiezioni” gli sorrido e dico
“- ok, a dopo all’ora” e le porte si chiudono facendolo scomparire.
Mentre ritorno da Charlie incontro il dott. Carlisle che è appena uscito dalla camera di papà e lo fermo per chiedergli se ci sono novità,
“- dott. Carlisle, ci sono novità?” mi viene incontro sorridendomi e mi risponde
“- ciao Bella, per ora è tutto nella norma per ora non ha subito danni gli facciamo altri due esami e se è tutto ha posto domani lo rimando a casa.”
“ ok, grazie dott. senta io tra un po’ torno a casa mi da il cambio un mio amico per un oretta se succede qual cosa mi chiami.”
“- non preoccuparti Bella non succederà nulla fai pure con calma, non preoccuparti ci vediamo più tardi.” Ci salutiamo e entro in camera, trovo papà  seduto sul letto con gli occhiali che sta leggendo un libro, quando mi vede chiude il libro, toglie gli occhiali e appoggia tutto sul comodino vicino a lui.
“- senti papà io tra un po’ vado un oretta a casa e arriva Jake va bene?”
“- si non preoccuparti ma tu con cosa torni a casa?”
“- prima al bar ho incontrato Edward il figlio di Carlisle e mi ha detto che mi da un passaggio lui, mi ha detto che non potevo rinunciare che per te avrebbe fatto questo e altro.” Ai sforza di ridere sotto i suoi baffoni ma gli viene fuori una mezza smorfia di dolore e mi dice
“- mi fa piacere che lo hai conosciuto è un ragazzo bravissimo se può aiuta chiunque abbia bisogno di qual cosa.” Passiamo la restante mezz’ora a parlare del più e del meno finché non sentiamo bussare alla porta e vediamo entrare Jake tutto sorridente
“- eccomi qui sono arrivato forza Bella alzati dalla poltrona e vai a casa a riposarti ci sto io qui con il vecchio Charlie!!” Mio padre lo guarda con sguardo da rimprovero
“- ragazzo io non sono vecchio sono solo un po’ ammaccato.” Dopo questa frase io e Jake scoppiamo a ridere
“- ok io allora vado, per qualsiasi cosa chiamatemi .” annuiscono tutti e due, saluto mio padre con un bacio sulla guancia ed esco dalla camera per andare all’entrata dove mi aspetta Edward. Quando sono vicino all’uscita dell’ospedale lo vedo in mezzo alla gente che entra ed esce, si guarda in  intorno e quando mi vede mi viene in contro e mi prende il trolley dalle mani
“- dai a me te la porto io la valigia. Vieni la macchina è qui fuori.” Lo ringrazio e mentre mette il trolley nella bauliera della macchina mi accomodo sul sedile e poco dopo entra anche lui. Nessuno dei due parla finché non arriviamo davanti casa mia e dico
“- grazie mille Edward, ci vediamo.” Scendo e lui fa lo stesso mi accompagna alla porta con il trolley in mano l’appoggia per terra ed io faccio per entrare dopo averlo ringraziato e mi sento chiamare dalla sua voce cristallina
“- Bella aspetta…ti lascio il mio numero e se ai bisogno o ti serve qual cosa chiamami, se vuoi tra un ora passo e ti riporto in ospedale e non voglio che tu faccia i complimenti.” Mi giro verso di lui e gli sorrido
“- ti ho disturbato abbastanza per oggi…ora vai a riposare anche tu che ai fatto il turno di notte per questa volta prendo il taxi, casomai ti chiamo questa sera per riportarmi a casa. Comunque grazie per la proposta.”
“- ok allora vado, ma come ti ho detto non preoccuparti chiamami quando vuoi. Ciao Bella!!!” scende le scale del portico, sale in macchina mi saluta un’ultima volta e parte aspetto che la macchina scompare all’ orizzonte e rientro in casa. Prendo la valigia e salgo le scale entro nella mia vecchia camera e la trovo come l’avevo lasciata prima di andarmene da Forks, le stesse tende viola come il copriletto, i libri sparsi sulla scrivania, le foto e i poster dei miei attori e cantanti preferiti attaccati al muro e sul comodino vicino al letto la copia consumata del mio libro preferito Orgoglio e Pregiudizio con il segna libro sull’ultima pagina che avevo letto. Appoggio il trolley sulla seggiola della scrivania e prendo l’occorrente per fare la doccia, entro in bagno, apro l’acqua calda e mi butto sotto il getto bollente che mi scioglie tutti i muscoli contratti e mi rilassa, dopo una buona mezz’ora decido di uscire e mi avvolgo nel telo torno in camera e mi vesto, infilo una tuta e mi stendo un po’ sul letto co l’Ipod alle orecchie per riposarmi ma come una bambina mi si chiudono gli occhi e cado tra le braccia di morfeo.                  

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