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Una ragazza era seduta in una delle tante poltrone di un ufficio
Ciao!!!!!!!!!!!!!
Allora devo dirvi alcune cose... sono nuova del campo
fanfics dei Bayblade... ma avevo una mezza idea e quindi l’ho messa per
iscritto. Non so se sarò all’altezza, bo, chissà come andrà!!!!!!
Che dire di questa
storia: è una Hilary/..... lo scoprirete solo
leggendo. Adesso non vi annoi più e leggete.
PROLOGO
““Una ragazza era seduta in
una delle tante poltrone di una sala d’attesa.
Era bellissima: i lunghi capelli
castani le ricadevano oltre le spalle mentre i suoi occhi color cioccolato,
conosciuti per quell’allegria che solo essi sapevano donare, in quel frangente
esprimevano confusione. Indossava un semplice vestitino azzurro cielo, le cui
bratelline erano legate al collo, che arrivava sino alle ginocchia; semplice sì
ma su lei l’effetto era davvero strabiliante poiché riusciva, attraverso la sua
semplicità, ad esaltare le sue giuste curve, fasciando il suo corpo come ad una
seconda pelle.
Si mosse sulla poltrona. Era
passata più di mezzora da quando aveva preso posto lì, ed incominciava a
stancarsi di quell’atteggiamento riservatole. Portò con un gesto meccanico la
mano tra i capelli, attorcigliando noiosamente una ciocca tra le dita mentre
con gesto molto femminile portava la coscia destra su quella sinistra,
dondolando il piede.
Cosa ci faceva lì? Neanche lei lo
sapeva o forse no, dire che non lo sapeva era troppo... che scopo c’era
nell’essere lì se non per un obiettivo ben preciso! E
poi... se pensava a chi apparteneva quel luogo... beh... non prometteva nulla
di buono.
Ma cosa voleva ancora da lei?
Non le era bastata la missione che aveva fatto prima? Forse l’aveva chiamata
per ringraziarla... ma che stava pensando... figuriamoci
se lui osava chinare il suo maestoso capo per ringraziare una come lei... no,
lui non era il tipo da donarsi a certe formalità, e poi, non l’aveva
ringraziata allora, perchè doveva farlo ora?
La voce dell’odiosa segretaria
di quello studio la destò dai suoi pensieri, pigramente si alzò dalla poltrona,
raccolse la sua borsetta e si recò a passi lenti verso l’ufficio tanto odiato.
Arrivata davanti alla porta
fece un profondo respiro e si decise a bussare.
-Avanti...-
Entrò con passo deciso. Se c’era una cosa che aveva imparato da tutto ciò, era
proprio quello di non lasciarsi spaventare da lui se voleva il rispetto, sapeva
cosa andava contro se disubbidiva ma ciò non toglieva a lei il diritto di
ricevere il suo rispetto a missione conclusa, tale regola valeva anche per il
mondo esterno, mai avere paura del proprio avversario. Il luogo era cambiato
molto dall’ultima volta che l’aveva visto: 5 mesi prima. Era stato lì che
quell’uomo l’aveva ricattata...
L’uomo, che fino ad ora gli
aveva dato le spalle, si girò. Era un uomo abbastanza anziano, occhi castani,
apparentemente gentili, capelli neri con qualche sfumatura biancastra, una
fitta barba nera...
-Finalmente ci rivediamo!!!- un ghigno si fece largo tra le sue labbra curate.
-Non che possa
farmi piacere.- disse la ragazza mettendo in quel tono un po’ di rabbia.
-Ehm... vedo che sei felice di
vedermi, bene. Come stai? E’ datanto
che non ci si vede!-
-Non essere così formale, sai
benissimo che non ti si addice per niente.-
L’uomo con passo lento si
avvicinò alla ragazza che continuava imperterrita ad osservarlo con espressione
seria e grave. Le prese la mano e, con gesto veloce, l’attirò a se prendendole
con l’altra mano il mento.
-No no no... non ci siamo
proprio, devi comportarti bene con me, se no lo sai che fine può fare questo
bel bocconcino!-
-Se non ti dispiace, adesso puoi
anche lasciarmi.- disse lei tranquilla, per nulla spaventata da quel gesto,
cosa che irritò l’uomo.
-Ok... ti lascerò, ma devi
essere più gentile nei miei confronti.-
L’uomo, spingendola, la lasciò
andare e, dopo aver fatto il giro della scrivania, si sedette sulla sua
poltrona di pelle nera.
-Allora, perchè mi hai fatto
chiamare?-
-Piccola Hilary, per lavoro
no?!- il tono dato da quell’uomo sapeva di ironico.
-Lavoro?!- Hilary alzò il fine
sopracciglio, incrociò le braccia al petto e sorridendo furbamente disse –Tu
questo lo chiami lavoro?-
-Certo! cosa è se no? E poi, ti ricordo che la paga è piuttosto alta.- certo il
ragionamento non guastava, quel “lavoro” fruttava tanto ma a quale prezzo? Il
prezzo da scontare era proprio quello di mettere fine alla vita di qualcuno per
ottenere la somma.
-Questa volta la tua missione
sarà molto più difficile.-
-Dimmi pure.-
-Tu dovrai svolgere un piccolo
incarico che è molto pericoloso.-
-Sai che paura.-
-Sapevo che avresti reagito
così... non c’è nulla che possa spaventare la “dama dagli occhi dell’ombra”.-
-Infatti.- quel nomignolo gli fu
affibbiato da lui per la sua determinazione nel compiere le missioni, una dama
dagli occhi di fata che non concede all’avversario il minimo sospetto di
falsità, nessuno sospetterebbe che dietro la dolcezza di quello sguardo si cela
il rosso del sangue delle sue vittime. Nessuna emozione verso la pietà di coloro che implorano il suo nome, l’obbiettivo rimane
uccidere chi intralcia i loro piani.
-Oggi, all’aeroporto,
atterrerà un jet privato occupato dagli elementi della
squadra dei Bladebreakers, una certa squadra di bayblade giapponese.-
-Ed io, cosa dovrei fare?-
-Sei ingenua mia piccola
signorina Tachibana. Devi conquistarti la loro fiducia e poi... alla fine...
devi... lo sai di che si occupa la nostra federazione
segreta...- e come se lo sapeva, che domanda stupida le aveva appena fatto.
-E chi dovrei...-
-Un tizio di nome Takao
Kinomiya.- l’uomo si abbasso di poco per prendere dal
suo cassetto un fascicolo che fu dato ad Hilary.
-Ho sentito nominare questo
certo Kinomiya. Lui è il campione mondiale del bayblade.-
-Già, vedo che non ti sfugge
nulla piccola Hilary!-
-Chi è che ti ha comandato
di...-
-Un certo Yuri Yvanov...-
-Perchè?-
-Ora vuoi sapere troppo, non
lo immagini?-
-No, non credo possa esserci
una motivazione valida da volere un ragazzo morto.- sorrise mentre continuava
ad esaminare il fascicolo sulla sua nuova vittima.
-Conosci Yvanov?-
-Yvanov... forse sarebbe
meglio dire chi non lo conosce! E’ il capitano dei Demoliton Boys, squadra
russa i cui membri sono: Ivan, Boris e Sergej.- sorrise contenta di averlo
lasciato ancora una volta sbalordito.
Quella ragazzina era un portento, conosceva di tutto e di più, non potè far
altro che compiacersene. Quella ragazza rappresentava il futuro della sua
organizzazione ed avrebbe fatto di tutto pur d’averla
per lui e all’interno, per sempre.
-E secondo te
perchè vuole la sua morte?-
-Vediamo...- mise un indice
della mano sul mento per poi esclamare -Per vincere il campionato che si
svolgerà qui in Italia...-
-Già..-
-Furbo il ragazzo!-
-Infatti!-
-La ricompensa?-
-Saranno 25,000,000 E se lo
ucciderai nel minor tempo possibile...-
-Bella la ricompensa... allora
ci si vede!- stava per dirigersi alla porta ma la voce
di quell’uomo la fermò.
-Non ancora Hilary, non è
tutto!-
-Come?- si girò di scatto, ma
che stava dicendo?
-C’è un ma.-
-Sarebbe?-
-Non appena Yvanov ha visto
chi sarebbe stata l’incantatrice di questo Kinomiya, in pratica tu, ha deciso
di rendere ancora più difficoltosa ed eccitante la tua
missione.-
-Cioè?- cominciava ad spazientirsi, ci mancava pure quel russo a complicarle la
vita, come se fosse facile uccidere qualcuno senza altri problemi intorno.
-Sarò chiaro, breve e conciso:
se non riuscirai ad ucciderlo sarai la sua sposa!- Hilary per poco non cadeva a
terra che aveva detto? Stava scherzando forse? Lo guardò dritto negli occhi.
-Ti prego dimmi che non hai accettato?-
-Si, resta pur sempre un mio
cliente.-
-No...-
-Io sono sicuro che ci
riuscirai ad ucciderlo... lo hai fatto altre volte, non puoi fallire proprio
ora...-. . Ma quello era tutto matto! Ora si che aveva un pretesto per uccidere questo Kinomiya.
-Suppongo che dirti se posso
tirarmi indietro non servirebbe a nulla vero?-
-Vedo che sei perspicace. Ti
affiancheranno altre 3 ragazze, loro avranno il compito di eliminare gli altri componenti, Rei Kon, Kai Hiwatary e Max Makusu. Considerati
fortunata, questa volta non sari da sola.- sorrise malignamente per poi
continuare -Le incontrerai in aeroporto, devi andare al gate numero 5, è lì che
li troverai.-
-Come faremo ad avvicinarli?-
-Ho pensato anche a questo,
sarete le loro collaboratrici nel campo del bey... ah dimenticavo, per la
durata della missione abiterete tutte da loro, sarà
più semplice spiare le loro mosse e attaccarli quando meno lo aspettano.””
Adesso era lì in taxi che
aspettava di arrivare all’aeroporto.
Chissà come sarebbe stata la
sua vittima? Gentile? Premurosa? Non lo sapeva, e francamente se ne
infischiava, meno rapporti s’istauravano con le sue vittime e meglio era, la
missione non rischiava di essere compromessa. Aveva accettato l’incarico in
silenzio e l’avrebbe portato al termine a costo della sua vita, non poteva
sposarsi con quel Yuri, diamine ma perchè dovevano
capitarle tutte a lei.
-Signorina...-
La voce del tassista la
risvegliò dai suoi pensieri. Erano già arrivati all’aeroporto e lei non se
n’era accorta.
Dopo aver ringraziato e pagato
il tassista entrò all’aeroporto.
-Ammazza che confusione...-
Disse.
C’era una confusione tremenda
e arrivava tutta dal gate 5. Diresse i suoi passi al
gate trascinando con se il trolley, fermandosi non appena potè notare tre
figure femminili tra la marmaglia di gente. Erano loro, le riconobbe dal
piccolo tatuaggio che le ragazze avevano sul polso destro, le ali nere di un
angelo. Lo stesso tatuaggio sfoggiato da lei. Per qualcuno era un semplice
tatuaggio ma per loro indicava il segno di appartenenza
a quella organizzazione dagli scopi lugubri e malefici.
Le osservò, La prima, era
seduta stancamente sulla propria valigetta, aveva lunghi capelli rosa tenuti
legati in una coda alta tramite ad uno spesso elastico rosso, gli occhi neri
erano particolari in quando in essi risiedevano delle
striature rosastre. Indossava un paio di pinocchietti bianchi, una fascia
azzurra che le fasciava il corpo e che lasciava scoperto l’ombellico, ai piedi
calzava un paio di stivali slacciati. La seconda era
appoggiata al muro, aveva lunghi capelli blu come la notte, lasciati
sciolti, gli occhi erano di un bellissimo colore verde, sulla fronte portava
una fascia rossa, indossava una gonna lunga nera con spacchi laterali che si
fermavano giusto all’altezza delle cosce, un top blu legato al collo, ai piedi
calzava un paio di sandali col tacco. La terza, guardava l’uscita passeggiando
avanti ed indietro, quel gesto le faceva dondolare i suoi capelli neri lunghi
sino alle spalle con eleganza, capelli mossi leggermente e che si piegavano in
boccoli nella parte finale, i suoi occhi erano castano scuri tenuti nascosti
dietro la forma squadrata di un paio di occhiali da
vista. Indossava una gonna corta a pieghe colore della pesca ed una maglia con
scollo a barca bianca che risaltava le sue forme delicate, ai piedi calzava un
paio di scarpe bianche con tacco a spillo.
Hilary sorrise, proprio un bel
quartetto irresistibile aveva scelto: belle e intriganti, dolci e dai modi
gentili. Nessuno avrebbe potuto resistere a loro, nessuno.
Hilary, si avvicinò a loro e
disse: -Ragazze, io sono la quarta.- le ragazze le sorrisero.
-Benvenuta, piacere io sono Mao.- disse la ragazza dai capelli rosa porgendole la
mano.
-Io sono la
bellissima Mariam!- Disse la ragazza dai lunghi capelli blu.
-Ed io sono Luce.- Disse l’ultima
ragazza dai capelli mossi e castani.
-Piacere io sono Hilary. Ho
sentito parlare di voi, sul taxi ho letto qualche cosa su voi tre, complimenti
ragazze, vantate di ottima fama all’interno
dell’organizzazione.-
-Già...- disse Mao. –Anche tu
non sei da meno comunque.-
-Eh già.-
-Ragazze i giornalisti scalpitano.-
disse Mariam.
-Andiamo.-
disse
Luce.
-Delle vittime piuttosto
famose...- si lasciò dire Hilary.
Stanno uscendo...- dissero
tutti i giornalisti mentre si preparavano ad intervistarli ed a fargli delle
foto..
-Andiamo...-
-A noi Bladebreakers.- Disse
infine Hilary prima di avviarsi verso la sua vittima: Takao.
Come è andata? Lo so, non è ancora nulla però è
solo il primo chap e per giunta il prologo.
Cinque ragazzi erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo
dell’ultimo bagaglio che era in ritardo
CAPITOLO
1
Cinque ragazzi
erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo dell’ultimo bagaglio
che era in ritardo. Il proprietario del bagaglio stanco d aspettare sbottò di
colpo:
-E’ impossibile che
tutti i vostri bagagli siano arrivati e il mio non c’è ancora!! Perchè capitano
tutte a me... mai una volta che capitasse a qualcuno
di voi...- disse il ragazzo dai lunghi capelli blu coperti da un buffo
cappellino azzurro e rosso, con gli occhi castani, vestito con una maglietta
gialla, un gilet rosso e un paio di jeans blu.
-Takao... il mio pc
sta analizzando la possibilità, calcolata in percentuale, che le tue valigie si
siano perse... attendete un attimo....- disse un omino
(omino bianco?? O.o NdA.) basso dai capelli marroni e dagli occhi ricoperti da
una lunga frangetta, vestito con una camicia verde, un paio di pantaloni neri e
una cravatta verde scuro -... infatti... è di circa 99% la possibilità che tu
abbia perso i tuoi bagagli.-
-Andiamo
al box accoglienza??- disse
un altro ragazzo dai capelli biondini, con occhi azzurri e il faccino coperto
da un po’ di lentiggini, vestito con un paio di jeans neri, una maglietta della
Puma grigia e un pullover allacciato alla vita.
-Sarebbe l’idea
migliore!- rispose un ragazzo dai lunghi capelli neri tenuti legati da una
lunga coda, con una fascia rossa con un simbolo bicolore alla fronte, occhi
neri come la pece e vestito con un kimono cinese bianco.
-Andiamo allora...-
disse infine un altro ragazzo dai capelli grigi e
occhi neri con striature rossastre, vestito con una camicia nera con i primi 3
bottoni sbottonati, che lasciavano intravedere i bellissimi addominali, e un
paio di pantaloni larghi e dello stesso colore della camicia.
-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò Takao non appena saputa la notizia.
-Non si arrabbi!
Non è colpa nostra...-disse un’hostess indietreggiando
di qualche passo in dietro.
-Beh effettivamente
ha ragione...- disse il biondino mettendo una mano
sulla spalla destra di Takao.
-Max... ma te da
che parte stai?- lo guadò con fare nervoso Takao.
-Beh... dai
ammettilo... non è colpa loro se hai collocato le valigie sull’aereo
sbagliato...- disse il ragazzo dai capelli neri.
-Ti ci metti pure te, Rei?-
-E ora in che aereo
sono diretti i suoi bagagli?- disse l’omino.
-Ecco... qui il
computer ci dice che sono diretti a... Los Angeles...-
-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò di nuovo Takao.
-Takao come puoi
sempre essere l’imbranato d turno?????-
-Ma Kei...- cercò di parlare Takao ma con
scarsi risultati.
-Ma Kei cosa??? Per colpa tua siamo ancora qui in aeroporto ad aspettare
i tuoi bagagli, che, non si sa come, sono finiti sul volo diretto a Los
Angeles. Se non era per te, io sarei a casa a rilassarmi un po’ prima
dell’inizio del campionato... ma perchè parlo con te???
Non lo so... meglio che m stia zitto...-
-Kei...- riuscirono
solo a pronunciare tutti i presenti, comprese hostess, lui, il grande Kei
Hiwatari, che pronunciava insieme più di due parole per formare una frase, la
faccia dei presenti, più o meno, era questa: “ O.O
”.
-Perchè mi
guardate?- disse spazientito Kei mentre poggiava la
schiena sul muro e metteva le braccia conserte.
-Nulla...- rispose,
per tutti, l’omino.
-Ritorniamo alle
mie valigie... come faccio senza VALIGIEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!-
-Ci dispiace, ma
non è colpa nostra...- disse un’hostess guardando
Takao in modo dispiaciuto.
-Può
sempre comprare dei vestiti qui...- s’intromise una ragazza.
-Bhe con tutti i
soldi che avete, non sarà poi così difficile rifarti il guardaroba.- disse un’altra ragazza.
-Che caso disperato...- disse una terza ragazza
mettendosi una mano in testa.
-Tutti io devo capitarli i più stupidi?- disse in fine un'altra
ragazza.
I presenti si
voltarono all’udire quelle voci femminili; quattro bellissime ragazze si
mostrarono ai ragazzi, che continuavano a guardarle chiedendosi chi fossero. Fu
Takao a spezzare quel silenzio.
-E voi chi siete?-
-Non vi hanno
avvisato del nostro arrivo?- disse la ragazza dai lunghi capelli rosa
incrociando i suoi occhi con quelli del ragazzo dal chimono (d’oro???? NdA.) bianco.
-Ehm... veramente
no!- disse il biondino.
-COSAAAAAAA????- disse la ragazza dai lunghi blu.
-Mariam, ti prego,
adesso sistemiamo tutto... ma calmati.- disse la
ragazza dai lunghi capelli neri. Conosceva benissimo il caratterino della sua
amica, e sapeva benissimo che se si arrabbiava, non era facile calmarla...
purtroppo!!!!
Le quattro ragazze
si girarono verso l’omino con il pc in mano guardandolo con occhi severi.
-Credo che l’omino
debba darci delle spiegazioni.- intervenne la ragazza dai lunghi capelli
castani abbassando appena gli occhiali da sole mostrando i suoi bellissimi
occhi.
-Ma voi? Ahhhhhhhhhh...- disse l’omino.
-Professore,
allora?- disse Kei incamminandosi con mani in tasca verso il professor Kappa.
-Loro sono le
vostre collaboratrici...-
-Nonché le vostre
managers.- completò la risposta di Kappa la ragazza dai capelli rosa.
-Come????- dissero
in coro i ragazzi.
-Ehm... si...-
-Come diavolo ti è
saltato in mente di chiamare queste novelline?-. disse Kei guardando Kappa.
-Senti,
non è colpa mia, capito? E’ stato Daitenji in persona a stabilire che ogni
squadra avrebbe dovuto possedere delle collaboratrici a disposizione.- rispose, un po’ intimorito dal tono assunto da Kei, Kappa.
-Allora?
Cosa dobbiamo fare??? Dobbiamo rimanere qui a piangere
le valigie di questo... sciocco?- disse la ragazza dai capelli castani.
-Senti...
sciocca ci sarai te, capito?- disse Takao sentendosi
offeso.
-Ehy!
Non ti permettere sai!-
-Hilary...
calma...- disse Mariam mettendo una mano sulla spalla di Hilary come per
calmarla.
-Prima
di andare, almeno, potremo sapere i vostri nomi?- disse
Max.
-Se
insisti tanto: io sono Mariam, e mi occuperò della preparazione atletica e
tattica di Rei Kon.-
-Io
sono Luce e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Max Makusu.-
-Io
sono Mao e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Kei Hiwatari...
e quella che si sta letteralmente ammazzando verbalmente con lo sciocco si
chiama Hilary e si occuperà di lui...-
-Cosa?????
NO.... io a questa vipera non la voglio...-
-VIPERAAA!!! COME OSI????-
-Velenosa,
velenosa!!!- Disse Takao uscendo la lingua e
saltellando come un bambino.
-Stupido!-
-Scema!-
-Ignorante!-
Tutti
i presenti guardavano la scena con tanto di goccia sulla testolina, chiedendosi
chi tra i due era il più bambino... non c’erano dubbi quei due, se visti da altri
sembravano proprio una coppia di innamorati alle prese
con la loro lite quotidiana. Alla fine, dopo una buona mezzora.... qualcuno si decise ad intervenire.
-BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!- sbottò Luce –Hilary!!! Vieni qui.-
Hilary,
guardando gli occhi iniettati di sangue di Luce, si avvicino a quest’ultima non
prima di aver fatto l’ennesima linguaccia a Takao.
-Ragazze,
devo parlarvi.- disse Luce ignorando i ragazzi e
spostandosi in un angolo con le altre ragazze.
-Che
c’è?- disse a bassa voce Hilary.
-Io
con quella specie di lentigginoso... non ci voglio lavorare... mi fa
impressione il suo accento americano.-
-Se
è per questo, io non voglio nemmeno lavorare con il cinese..
i suoi capelli sono troppo lunghi, potrebbero farmi concorrenza.-
-Ehm...
io non ci voglio lavorare con quell’asociale.-
-Allora
propongo di scambiarci i ragazzi.- intervenne Luce.
-Ehm...-
-Già,
ottima idea.-
-Beh...
se tu, Mariam, non hai nulla in contrario, io mi prendo Rei.- disse Mao mentre salutava Rei con la mano.
-No,
anzi... grazie per essertelo preso. Però io non ci voglio lavorare con
l’asociale... quindi come si fa?-
-Ehm...-
-Beh...
se nn vi dispiace io mi prendo l’asociale e Mariam si prende all’americano.-
-Ehm...-
-Si
ci sto!- disse Mariam.
-Ragazze...
veramente ci sarei pure io...-
-Oh
è vero...- disse Luce –Ma io non voglio più cambiare...-
-Se è per questo, nemmeno io.-
-Beh...
nemmeno io...-
Hilary
guardò negli occhi le ragazze, che la supplicavano, e alla fine si decise a
restare con lo sciocco.
-Ma
sicuri che non ci saranno problemi con il capo?-
domandò Mao.
-Chi
se ne frega del capo... e poi dopotutto li vuole morti quindi se sia io o qualcun
altro ad uccidere Max... è lo stesso, no?-
-Già...-
Le
ragazze, dopo essersi riavvicinati ai ragazzi, decisero di comunicare le loro
intenzioni.
-Allora
ragazzi, cambio di programma. Abbiamo deciso di, come dire, cambiare le
disposizioni delle coppie. Io mi occuperò dell’asociale... ehm... Kei. Mao si occuperà del capellone... ehm... Rei. E Mariam si occuperà del lentigginoso... ehm... Max.-
Mentre
Max, Rei e un po’ meno Kei se la ridevano, Takao, sgranando gli occhi, si
rivolse alle ragazze dicendo: -Non m dite che quella specie di vipera
continuerà ad essere la mia collaboratrice?-
-Ehm...
si!- disse decisa Luce.
-MA IO
NON VOGLIO!-
-E
SECONDO TE IO VOGLIO?????-
-E
ALLORA PERCHE’ NON HAI CAMBIATO?-
-Perchè...-
-Perchè
non hai resistito al mio fascino?- la interruppe Takao
mostrandosi agli occhi di Hilary come un modello che passeggia sulla
passerella.
Le
ragazze guardarono prima Takao e poi Hilary, stranamente calma. Dopo un minuto
di silenzio, una risata, poco elegante, partì dalle labbra di Hilary.
-Ahahah... tu... ahahah... hai.... ahahaha... fascino????
Ahahah!!!!- disse Hilary mentre si asciugava le
lacrime del troppo ridere.
-Si
perchè, non è vero?- disse Takao sorridendo.
-Devo essere sincera?- disse Hilary smettendo un po’ di ridere.
-Certo!-
disse Takao sempre sorridendo.
-No!-
disse Hilary ricominciando a ridere.
Quell’affermazione
scaturì le risate di tutti i presenti, persino delle hostess, povero Takao,
pensavano tutti, ci sarà da ridere vedere quei due
assieme.
-Ragazzi,
andiamo?- disse il professor Kappa intromettendosi
alla discussione.
-Sarebbe la cosa più giusta.- disse infine Rei.
I
nove ragazzi, dopo aver ringraziato le hostess, che se la ridevano ancora di
gusto per l’accaduto, si diressero verso l’autobus che li stava aspettando.
Allora!!! Ecco il nuovo capitolo di questa fanfic...
Scusate
l’immane ritardo con cui posto su internet il capitolo, ma sono stata impegnata
con la scuola... ma visto che è finita, cercherò di aggiornare il più presto
possibile.
Che dire? Grazie per aver commentato... ^___^ sono così felice che
la mia storia vi piaccia almeno un pochino...
I nostri ragazzi era sull’autobus sperando che il tragitto verso la
nuova casa non durasse poi così tanto
CAPITOLO 2
I nostri ragazzi erano
sull’autobus sperando che il tragitto verso la nuova casa non durasse poi così
tanto. Infatti, mentre Max era seduto nei primi posti che conversava con Mariam
che nel frattempo limava le sue unghie, Mao faceva i capelli a Rei (O.o
NdA.), Kei come al solito non parlava e Luce ascoltava
musica dal suo lettore CD, Takao, accanto ad un autista che non c’è la faceva
più, cantava…
-QUANTO I
BAMBINI FANNO OOH… CHE MERAVAVIGLIA CHE MERAVIGLIA, MA CHE SCEMO VEDI PERO’, PERO’… CHE MI VERGOGNO UN PO’…-(Oh mio Dio!! O.o
NdA.)
Hilary, non riuscendo a riposare
come si deve, poiché sentiva la lagna che cantava
Takao, indossando pure le cuffie del lettore CD, si alzò dal posto che aveva
occupato e, arrivando da Takao, gli tolse il microfono che aveva in mano,
conquistando gli applausi di tutti compresi quelli dell’autista.
-Finalmente, non ne potevo più!- disse sospirando l’autista. –Grazie signorina!
Mi ha salvato i timpani!-
Takao, un tantino arrabbiato,
tolse il microfono dalle mani di Hilary e ricominciò a cantare.
-NON SO PIU ANDARE SULL’ALTALENA…
PERCHE I BAMBINI NN HANNO PELI NE SULLA PANCIA… NE SULLA LINGUAAAAAAAAAAA!!!-
-TAKAOOOOOOOOOOOO!!! FINISCIALA D CANTARE…-
-Perché viperetta? Non sono bravo?- domandò Takao con un sorrisetto sornione.
-Tu… tu… bravo???-
disse incredula Hilary sgranando gli occhi.
-Si io…-
-Se vuoi proprio cantare… fallo a
Sanremo non qui! CAPITOOOOO???-
-Il mio computer ha analizzato le
possibilità di successo che potrebbe avere Takao a Sanremo…- disse K battendo
velocemente i tasti del suo portatile -… sono del 0%, questo vuol dire che non
farai carriera come cantante! Mi dispiace Takao!-
-Sapete da piccolo volevo fare il
cantante, infatti volevo iscrivermi al Conservatorio…-
(O mio Dio povero Conservatorio O.o… NdA.)
-Come?-
L’autista fermò l’autobus, e,
dopo essersi alzato dal sedile di guida, andò verso Takao e mettendogli una
mano in fronte come per misurargli la febbre disse: -Figliolo… dai ascolto a chi è più grande di te… non rovinare la vita a
te e, soprattutto, agli altri, e quel buon nome della tua famiglia, ritorna con
i piedi per terra…-
-Perché?- disse Takao guardandolo negli
occhi non capendo il significato della frase.
-Nulla figliuolo
nulla…-
E detto questo, si sedette e
ripartì.
Il viaggio, dopotutto, durò solo
3 ore… 3 ore passate con un Takao che cercava di rubare dalle mani di Hilary il
microfono, voleva ancora cantare. (Hilary non dargli quel microfono O.o
NdTutti^^’’) (Non preoccupatevi… non glielo darò nemmeno se mi paga NdHila.)
(Perché no???? NdTaka.) (Ci domandi il perché?
NdTutti+Hila.) (Si… NdTaka con occhi teneri.) (Non c’è bisogno che ci guardi in
questo modo. NdA.) (ç__ç NdTaka.) (sarà meglio che continui a scrivere… NdA.)
Arrivati davanti alla nuova casa
l’autobus si fermò permettendo a tutti di scendere. Il primo a scendere fu
Takao, che si diresse all’entrata e aspettava con trepida attesa l’arrivo di
qualcuno per aprire la porta. La casa di prospetto era una semplice villa, non
molto grande formata da 3 piani più il pian terreno, con giardino sia sul
davanti che sul retro, di colore bianco e piante rampicanti sul muro.
-Vi sbrigate,
voglio entrare…- disse Takao ansiosamente.
-Takao, prendi
le tue valigie!!- disse Rei.
-Rei… ricordi, Takao ha imbarcato le sue valigie sull’aereo per Los Angeles…- disse
Max ridendo sotto i baffi.
-Ah è vero…-
disse Rei.
-Divertente… molto divertente!!-
disse Takao incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio scaturendo
così le risate di tutti.
-Allora… avete
preso tutte le vostre valigie?- disse l’autista.
-Si!- dissero tutti in coro.
-Allora posso andare… ci vediamo
ragazzi, verrò domani mattina per portarvi a vedere lo stadio dove si terrà il
campionato! Ci vediamo domani!- e così l’autobus ripartì.
-Allora?- disse Takao –Chi ha la chiave?-
-Takao, sei
proprio impaziente!-
disse Max.
-Si molto!- rispose Takao.
-Perché?-
-Voglio vedere la mia stanza!!-
-Takao… sei proprio un bimbo!!-
disse Kei.
Mao si avvicinò alla porta e con
un gesto di mani, infilò la chiave nella serratura e la girò per 4 volte, poi
la porta si aprì.
Takao fu il primo ad entrare e
corse subito al primo piano. Lì c’erano le prime 3 stanze, non molte grandi, formate da un letto, un armadio e un comodino, avevano una
finestra che dava sullastrada, e 2
bagni, uno con doccia e l’altro con vasca da bagno.
-Queste sono troppo piccole per
me!!- disse Takao, così salì al secondo piano.
Lì c’erano altre 2 stanze, erano
più grandi di quelle del primo piano, erano formate da un letto a 2 piazze con
baldacchino, un armadio con specchio davanti al letto e due comò ai lati del
letto. Takao entrò in una delle stanze e, dopo essersi tolte le scarpe, salì
sopra il letto e incominciò a saltellare su di esso e
gridò: -Ho trovato la mia stanza!!! Ho trovato la mia stanza!!! E’ perfetta!!-
Tutti preoccupati per quei gridi,
andarono al secondo piano dove trovarono Takao che
saltellava sul letto. Tutti caddero per terra stile caduta manga con mega
gocciolone in testa.
-Ragazzi!!!
Perché siete per terra!!- disse Takao sorridendo.
-Ma va…- Dissero tutti alzandosi e
dirigendosi tutti verso le varie stanze.
Kei, Rei e il professore si sistemarono nelle stanze del primo piano, Takao e Max nelle
stanze del secondo piano e le quattro ragazze nelle stanze dell’ultimo piano.
Dopo aver sistemato i vari vestiti
negli armadi, tutti scesero al pian terreno dove si trovava una cucina, un
salotto e un bagno, e si riunirono tutti in cucina.
-Però… che bella casa!!- disse Max.
-Ragazzi… manca
qualcuno!- disse Luce.
-Ragazzi… è incredibile questa
casa ha anche una piscina, il barbecue e la sauna…- disse
Takao rientrando in casa dal retro.
-Takao… SIEDITI!!!-
disse Hilary perdendo la calma. –SEMPRI UN BAMBINO CHE PER LA PRIMA VOLTA HA
VISTO DELLE CARAMELLE!! BASTA! ADESSO SIEDITI… DOBBIAMO
PARLARE…-
-Ok come vuoi
viperetta!!!- disse Takao accendendo più le ire di Hilary che fortunatamente fu
fermata da Mariam.
-Adesso dobbiamo stabilire una regole…- chi prese la parola fu Luce -…allora, non
potete entrare nel reparto di noi ragazze, cioè non potete salire al 3 piano,
dove ci sono le nostre stanze…-
-Perché?- disse Kei.
-Perché…-
-Perché noi vogliamo
la nostra privacy!- disse Mao continuando per Luce.
-Ok… non c’è
problema…- disse Rei.
-Bene… questa è l’unica regola…
oggi potete trascorrere il resto di questa giornata come volete, ma domani,
dopo aver visitato lo stadio, cominceremo con la vostra preparazione. Potete andare.- Disse Mariam.
Così i ragazzi si alzarono e
andarono ogni uno nella propria stanza ma, prima di dividersi, Takao fermò Rei,
Kei, Max e K, e gli propose di andare a fare un bagno in piscina prima di
uscire per andare da qualche parte e i ragazzi accettarono. Così, dopo essere
entrati ogni uno nella propria stanza ed essersi messi il costume, si incontrarono tutti in piscina dove cominciarono, chi a
prendere sole e chi farsi il bagno.
-Ragazzi…- cominciò Takao mentre
con una nuotata era arrivato al bordo piscina dove c’erano le
sdraio -… secondo me le ragazze qui ci nascondono qualcosa…-
-Perché dici
questo?- disse Max mentre sorseggiava la sua bibita sdraiato su di una sdraio.
-Ma dai… non mi dire che non t
sei accorto di come quella dai capelli neri non sapeva come rispondere e per
lei ha continuato quella dai capelli rosa…-
*********
Le quattro ragazze erano riunite
tutte nella stanza di Hilary e spettegolavano.
-Mao… Mao…- disse ad un certo
punto Mariam mentre si avvicinava a Mao che era affacciata alla finestra. –Cosa guar…- Le parole le morirono in bocca non appena vide che i
ragazzi erano in piscina. La stanza di Hilary si affacciava direttamente
alla piscina.
-Anche tu senza
parole, vero?- disse Mao.
-Ma sono…-
-Stupendi…- completò la frase
Luce che si era avvicinata allafinestra.
-E dai che sarà…- anche Hilary si
era avvicinata alla finestra.
-Cosa stavi
per dire?- domandò Mao.
-Guardate Kei… sembra anche
dotato.- disse Luce.
-E tu come fai a dirlo? Da qui su
non si vede nulla…- disse Mariam.
-Guardagli il
piede…- disse
Luce.
-Prenderà una
misura grandissima…- disse Mariam.
-Appunto… le misure del piede sono direttamente proporzionali con l’aggeggino… ricordi?- disse
Luce con sguardo malizioso.
-Già!- disse Mariam incominciando
a ridere insieme alle altre.
-Guardate l’omino!!- disse Hilary.
-E’ proprio buffo… sta cercando di mettere un costume al suo pc!!-
disse Luce ridendo. (O.O NdA.)
*********
-In
effetti, hai ragione.- disse Max.
-Ma dai… ragazzi, sono sicuro che
non ci nascondono nulla… Takao, so cosa ti sta
passando in testa, non ti azzardare ad entrare senza il loro permesso nel loro
piano che ti giuro ti picchio!- disse Kei.
-Ok ok… non ci andrò… però per me
non me la contano giusta!- disse Takao uscendo dalla
piscina.
*********
-Ragazze…
mettiamo il costume?- disse Luce.
-Ok… ho proprio voglia di fare un bagno!- disse Mao.
-Allora…
quando siete pronte tutte qui ok?- disse Hilary.
-Ok.-
dissero in coro le ragazze.
Così le
ragazze andarono ogni uno nella propria stanza a mettersi il costume lasciando
Hilary nella sua stanza.
“Però… sono anche belle come
prede… era peggio se erano brutte... però quel Takao… mi da talmente sui nervi
che lo ucciderei subito se non fosse per il piano... “Mi raccomando Hilary devi
ucciderlo solo ed esclusivamente dopo il primo scontro… sono sicuro che
vincerà…” però, che cosa meschina uccidere per poter vincere uno stupido
campionato… ma questi sono gli ordini e se non lo tolgo dai piedi addio
ricompensa e mi toccherà sposare quel Yury Ivanov…
forza, ora metto il mio costume preferito e vado a farmi un bagno…”
*********
-Però
sono davvero belle…- disse Rei mentre metteva una asciugamani
sulle sue spalle.
-Parla
per Mariam, Luce e Mao… quella viperetta è una racchia!-
disse Takao.
-Takao,
ma ti senti bene?- disse Max.
-Si
perché? Mai stato meglio!- rispose Takao tranquillamente.
-Quella
me la chiami racchia?? E
splendida!- disse Max mentre Takao sbuffava.
In quel
preciso momento, quattro splendide ragazze fecero il loro ingresso attirando
l’attenzione dei presenti. Erano Luce, Mao, Mariam e Hilary. Luce indossava un
bichini azzurro molto sgambato, Mao indossava un due pezzi rosa legato al
collo, Mariam indossava un costume in un unico pezzo nero e Hilary indossava un
costume con il di sopra formato da una fascia e il di sotto legato ai lati di
colore verde.
-E tu
quella me la chiami racchia…- disse Kei facendo
restare con occhi aperti i presenti.
-Ragazze…
ma cosa hanno da fissare?- bisbigliò alle altre Mariam diventando un po’ rossa
in viso.
-Fissano noi…- disse Mao cercando di non far notare il suo imbarazzo.
-Ragazzi…
sveglia…- disse Luce battendo per tre volte le mani facendo girare Max, Rei e Kei dalla parte opposta alla loro con un faccia
più rossa che mai.
-Takao…
asciugati quella bava che sta scendendo dalla tua
bocca…- disse Hilary avvicinandosi a Takao.
-Viperetta…
non ho nessuna bava alla bocca… ti stavo solamente
osservando!- disse Takao con tranquillità.
Hilary
lo guardò perplessa, che voleva dire?
-Non sei
male come immaginavo…- disse Takao prima di tuffarsi
in acqua lasciando Hilary un po’ imbarazzata… quello era forse un complimento?
Il resto
della mattinata passò velocemente. I ragazzi si divertirono come matti e all’ora di pranzo erano tutti a tavola che
mangiavano.
-Ragazzi,
pomeriggio vorrei comprarmi dei vestiti! Chi viene con
me?- disse Takao.
-Io non
posso…- disse Rei -… devo sistemare le ultime cose nella mia stanza.-
-Idem…-
disse Max.
-Io non posso… non sono fatto per queste cose!- disse Kei.
-K tu?-
disse Takao.
-Devo lavorare al computer!- disse K.
-Siete davvero dei veri amici grazie… mi mandate da solo!- disse Takao mettendo
il broncio.
-Hilary,
perché non vai tu?- disse Mariam.
-Come scusa?- disse Hilary.
-Si, vai
tu… hai detto che volevi comprarti una nuova gonna…- spiegò
Mariam.
-Ma
non ho detto che volevo comprarla oggi!- disse Hilary.
-Dai che
ti costa?- disse Takao facendo gli occhi dolci.
Hilary
guardò tutti negli occhi per poi rispondere –E va bene…-
-Bene
allora!!!-
Ragazziiiiii!!! Riecco la vostra Asuki,
con un nuovo capitolo di questa Fanfiction.
Chissà cosa commineranno Takao e Hilary al centro commerciale… ci sarà
da ridere o da piangere??? Lo scoprirete solo leggendo il 3 capitolo de “La
dama dagli occhi dell’ombra”…
Grazie per aver
commentato il capitolo precedente… e spero che commenterete anche questo!!
Hilary e Takao
erano davanti al centro commerciale, ricorderete sicuramente che Takao aveva
perso le sue valigie e doveva ricomprare tutto il suo guardaroba, e Hilary si
era offerta (Offerta??? NdHila.) ok, piu` che offerta, era stata quasi obligata
a seguire Takao al centro commerciale. Ed ora erano li, davanti a quel maestoso
edificio, con circa quattro piani, che aspettavano l`apertura.
-Ricapitoliamo…niente
urla per tutto il centro, niente sala giochi, niente reparto giochi, niente
corteggiamenti alle varie commesse, niente di niente…- disse Hilary togliendosi
i suoi occhiali da sole per poi poggiarli sopra la testa.
-Viperetta, non
sono cosi bambino, non preoccuparti… fidati…- disse Takao con un sorrisetto
sornione.
-Fidarsi? Di te? E`
una parola… cerchero` di farlo…- disse Hilary sospirando.
-Viperetta, guarda
sta aprendo…- Takao con un dribbling sorpasso` tutte le persone che erano
davanti a lui e si mise davanti alla grande porta di vetro. –Sta per aprire…-
Quando la porta si
apri` Takao incomincio` a correre di qua e di la dentro al centro commerciale.
-Viperetta… ce la
faremo a visitarlo tutto??-
Hilary non rispose
ma, dopo essersi avvicinato a Takao, lo prese per un orecchio e lo trascino`
con se.
-Noi non dovremmo
visitarlo tutto, dobbiamo andare subito al reparto vestiti prima che non
troviamo piu` nulla…-
Arrivarono davanti
al primo negozio dove entrarono.
-Posso aiutirvi?-
disse una commessa avvicinandosi ai nostri ragazzi.
-Ehm… si… reparto
uomo?- disse Takao sorridendo alla bella commessa.
-Si, seguitemi, da
questa parte…- disse la commessa mostrando la strada ai due ragazzi.
-Vado un attimo da
questa parte… Takao…- disse Hilary mentre si allontanava da Takao.
-Si, signor
Generale!!!- dopo che Hilary si allontano` da Takao…
-Sa, lei e` proprio
una belle gnocca!!!!!- disse Takao appoggiando un braccio sulla spalla della
commessa. –Come si chiama?-
-Ehm… Ginevra…-
disse la cameriera arrossendo.
-Ginevra…
complimenti e` un nome fantastico… io sono Takao…-
-Takao? Takao,
quello che gioca con quella specie di trottola?- disse la commessa sgranando
gli occhi.
-Quella specie di
trottola, si chiama bayblade, comunque si, sono io…- disse Takao passandosi la
mano libera tra i capelli.
-Ecco perche` mi
semprava di conoscerla…-
-Ma la prego, mi
chiami Takao e mi dia del Tu…- disse Takao sorridendo.
-Ok, allora
chiamami anche tu Ginevra, Takao…- disse la commessa sorridendo.
Hilary che si era
allontanata per andare un attimo al reparto donne, vista la scena, si avvicino`
a Takao e l`allontanano` dalla commessa -Takaoooooooo!!! Che cosa avevo
detto??? Niente corteggiamento di commesse…- disse Hilary mentre Takao le
faceva il verso per poi continuare: -Mi scusi per questo babbeo, ma non sa le
buone maniere…-
-Non si preoccupi…-
disse sorridendo la commessa.
-Allora, hai
trovato questi vestiti o eri troppo indaffarato a corteggiare la signorina?-
-Ecco…-
-Si, stavo proprio
pero mostrare questa maglietta a Takao…- disse Ginevra mostrando a Hilary una
maglietta color blu notte.
-Ah…-
-Che si puo`
benissimo abbinare con questi bellissimi jeans…- continuo` la commessa
mostrandole un paio di Jeans chiari.
-Infatti… adesso
vado a provarli…- disse Takao mentre prendeva i jeans e la maglietta
dirigendosi verso il primo camerino libero.
Dopo varie prove
con vari no e vari si da parte di Hilary, Takao ricompose tutto il suo
guardaroba.
-Ginevra… mi
daresti il tuo numero di telefono… caso mai qualche giorno…- disse Takao prima
di uscire dal negozio.
-Takao…- disse
Hilary sospirando.
-Si eccolo…- disse
Ginevra mentre scriveva in un foglietto il suo numero di telefono.
-Grazie… allora ci
sentiamo, Ginevra…- disse Takao stampando sulla guancia della comessa un dolce
bacio.
Fuori del negozio
Hilary , che camminava davanti a Takao, blocco` la camminata facendo sbattere
Takao contro di lei.
-Viperetta, che
cosa ti succede?- chiese Takao toccandosi il naso.
-Che ti avevo
detto???- disse con un tono arrabbiato Hilary.
-Che cosa mi avevi
detto?- disse Takao facendo il finto tonto.
-Niente
corteggiamento…-
-Di commesse!-
continuo` per lei Takao. –Lo so, te l`avevo promesso, ma Ginevra e` cosi bella,
mi ha colpito molto, se nn fosse stato cosi ti assicuro che non l`avrei
corteggiata e nemmeno avvicinata…-
-Ma davvero? RESTA
IL FATTO CHE L`HAI CORTEGGIATA!!!!- grido` la ragazza facendo girare tutti i
presenti verso di lei.
-Viperetta, non
gridare…- disse Takao arrossendo un po` e abbassando lo sguardo dalla vergogna.
-NON CHIAMARMI VIPERETTA!!!!!-
-Ok adesso basta!-
disse Takao con tono arrabbiato –Non sono un bambino, posso fare tutto quello
che voglio, sono grande e vaccinato, e se non ti va bene quello che faccio,
beh… te ne puoi anche andare…-
-Ok… allora… ciao!-
Hilary diede le
spalle a Takao e incomincio` a camminare. Takao da parte sua non cerco` di
fermarla.
Ormai Hilary se ne
era andata lasciando Takao in liberta`. Dopo una giornata piena di
divertimento, per Takao era arrivata l`ora di andarsene a casa.
“Aspetta un attimo, adesso che quella Viperetta se ne e` andata come torno
a casa??????”
-Takao!- una voce
lo chiamo` da dietro facendolo girare.
-Ginevra!! Sei la
mia salvezza!!- disse Takao prendendo le mani della commessa.
Hilary dopo la
litigata con Takao era andata al parco dietro il centro commerciale. Seduta in
una panchina, pensava.
“Che stupido ragazzo… non capisce nulla… e` proprio un bambino piccolo,
scommetto che dopo aver litigato con me, se ne e` andato subito al reparto
video games… no, e io sono la Gioconda…”
I suoi pensieri
furono interrotti dal continuo suono del cellulare. Dopo aver aperto la borsa
lo prese in mano e leggendo il nome di chi la chiamava sul display aggrotto` le
sopraciglia.
-Chi puo` essere…
numero riservato…- dopo qualche secondo rispose.-Pronto…- disse con voce chiara.
-Hilary! Come
procede il lavoro?- disse la voce dall`altra parte.
“Questa non e` la voce di quel bastardo, ma allora chi e`?”
-Hilary… tu non sei
la signorina Hilary Takibana?- disse la voce profinda dall`altra parte.
-Si, sono io… lei
chi e`?-
-Sono Yury Ivanon…
non so se ha sentito parlare di me…-
-Yury… Ivanov…
signor Ivanov, certo che ho sentito parlare di lei…-
-Allora, come
procede il lavoro?-
-Bhe…- “Non posso mica dirgli che io e quel babbeo
abbiamo litigato… ” -… benissimo, domani iniziamo gli allenamenti... tra
una settimana esatta, il mio bersaglio sara` ucciso definitivamente…-
-Bene, adesso ti
lascio, dolce signorina Takibana… e ricorda che se fallisci, sarai la mia
sposa…- e dopo una risata diabolica la chiamata termino`.
Hilary, dopo aver
riposto il suo cellulare nella sua borsetta, si alzo` dalla panchina e
incomincio` a camminare, si era fatto tardi e doveva tornare a casa. Percosse
un po` di strada prima di arrivare davanti ad una fontana che sgorgava acqua
cristallina. Si fermo` e si sedettte sul bordo, cercando di rilassarsi,
chiudendo gli occhi. Era gia` stata in quel piccolo paese e aveva pure visitato
quel piccolo parco dietro il centro commerciale. Ora che ci pensava, lei aveva
fatto compagnia a Takao solo per comprare quella gonna che desiderava da tempo,
ed invece, si era scordata della gonna e aveva lasciato Takao li, solo ed
indifeso (O.o indifeso??? NdTutti.). Povero, non sa nemmeno da che parte andare
per tornare a casa, di ritrovo` a pensare la ragazza sorridendo appena. I suoi
pensieri furono interrotti delle risate di due persone. Apri` pian piano gli
occhi e vide un ragazzo che rincorreva una ragazza che rideva e cercava di
scappare.
-Ti ho presa!!!!-
disse il ragazzo afferrando la ragazza da dietro.
-Non e` giusto…-
disse la ragazza ridendo a crepapelle.
-Adesso si e` fatto
tardi, e` meglio che torniamo a casa…-
-Ok… Takao, da che
parte abiti tu?-
-Beh… non e` ho la
piu` pallida idea…- con questa affermazione il ragazzo fece ridere ancora di
piu` la ragazza che stava quasi per buttarsi a terra delle risate.
-Come sarebbe a
dire che non ne hai la piu` pallida idea?- disse la ragazza.
-Ginevra, sono
arrivato in questo paese solo ieri, per questo non so da che parte andare…-
-Ah… povero Takao.
Se vuoi puoi dormire da me per stasera e domani chiamerai qualcuno e potrai
farti venire a prendere a casa mia… ok?-
Takao penso` un
attimo… lui solo a casa di una ragazza a dormire… -Perche` no! Andiamo…- disse
il ragazzo incominciando a camminare.
-Takao?- disse
Ginevra facendo fermare Takao -… casa mia non e` in quella direzione…- disse la
ragazza ridendo -… vieni, e` di qua.- infine prese la sua mano e lo trascino`
nella direzione giusta.
-Ragazzi!!!!- una
voce da dietro fece fermare i due ragazzi che si girarono.
-Ah… sei tu
viperetta…- disse Takao.
-Salve…- disse
Ginevra.
-Takao, sai da che
parte andare per tornare a casa?- disse Hilary incociando le braccia al petto.
-Veramente no! Ma
Ginevra si e` offerta di ospitarmi a casa sua e domani mattina avrei chiamato
qualcuno e mi sarei fatto venire a prendere…-
-Ah… ma visto che
domani non hai tempo da perdere perche` devi iniziare subito gli allenamenti,
tornarai a casa con me! Saluta la signorina e andiamo…-
-Ma io…- cerco` di
parlare Takao ma Hilary non lo fece continuare –Lo sai che non puoi permetterti
il lusso di perdere questo campionato, quindi, se perdi tempo domani mattina
avrai meno tempo per allenarti…-
-Ha ragione la
signorina, Takao. Torna a casa. Sara` per la prossima volta…- disse Ginevra
senza dar a vedere il suo dispiacere.
-Ok, torno a casa…-
si rassegno` Takao avvicinandosi a Ginevra -… allora, domani posso chiamarti?-
-Certo, aspetto la
tua chiamata allora… adesso vai…- disse Ginevra spingedo Takao dalla parte di
Hilary.
-Ok a domani…-
Takao e Hilary si avviarono verso la macchina di Hilary per tornare a casa.
-Hilary… ecco…-
inizio` Takao.
-Si?????-
-… mi dispiace per
poco fa, cioe` per non aver mentenuto il patto… ma devi capire che una bellezza
come me, e` sprecata senza corteggiare nemmeno una volta… (O.o bellezza???
NdTutti.)-
-Ehm… bellezza??-
-Perche` che cosa
vuoi dire??-
-Bellezza???-
-Si… perche` non
sono bello???- disse Takao sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
-NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
disse Hilary ridendo a crepapelle.
-Come no????-
-Per nulla!- disse
Hilary continuando a ridere.
Takao incomincio` a
rincorrere Hilary che non potendo correre molto veloce si fermo` si tolse le
scarpe col tacco e incomincio` a correre piu` veloce fino ad arrivare alla
macchina.
-Ok adesso basta…
torniamo a casa… miss bruttezza!!- disse Hilary mettendosi le scarpe e entrando
in macchina al posto di guida.
-Ok, per oggi sei
scusata ma la prossima volta…- disse Takao entrando in macchina.
-Si si…- disse
Hilary ridendo.
La macchina parti`
e i due ragazzi andarono a casa.
Salve a tutti! Come ve la spassate?
Come avete passato questi 3 mesi di estate??
Io sto bene... anche se in questi 3 mesi non ho fatto nulla
oltre che andare al mare...
Il 28 agosto parto per una vacanza di una settimana nella
Costiera Amalfitana... non vedo
l'ora *__*
Comunque, non sto scrivendo questo
breve testo per raccontarvi delle mie vacanze... scusate se m sono
dilungata°°''
Sto scrivendo un "capitolo avviso", come lo chiamo
io, per spiegarvi le ragioni del mio mancato aggiornamento, non solo di questa
mia storia, ma anche delle altre.
Allora, in tutto il periodo scolastico, sono stata impegnata
moltissimo con lo studio, sapete non studiare bene dal principio non è poi cosi bello come può sembrare°° alla fine si ci ritrova
sempre a dover recuperare all'ultimo-_-''' ed è davvero stressante...
Dopo la fine della scuola, voi starete pensando, periodo di
riposo**... macchè... non sono
riuscita purtroppo a recuperare tette le materie... purtroppo la professoressa
di inglese mi ha lasciato il debito, quindi il periodo di riposo estivo... per
me non è esistito°° ho dovuto studiare per tutta l'estate... che palle...
Oltre ad essere stata impegnata con la scuola, ho avuto il cosi detto "blocco dell'autore", vale a dire
che non ho avuto nessuna idea per completare le mie fanfiction...
è davvero brutto quando si ha questo blocco, perchè
tu ti metti lì, seduta davanti al pc con la pagina
del word, cominci a scrivere e dopo un po', appena rileggi quello che hai
scritto, non convinta, cancelli tutto; la scena si ripete più volte, e ad un
certo punto, stufata, chiudi la finestra del word e mandi tutto al diavolo...
Vabbè, sapete
cos'è il blokko dell'autore XD...
Adesso sono qui, tra 3 giorni parto come vi ho detto sopra,
e spero che al mio ritorno potrò finalmente postare un nuovo capitolo delle mie
storie^^
Scusate se vi ho annoiato... però ci tenevo
a farvi sapere il perchè non avessi ancora aggiornato
a distanza di un anno...
Vi lascio^^
un bacio!!!!!
La vostra -AsUkI-
PS:
Dimenticavo di ringraziare:
-Sailormeila
-Mistique
-Hila89
-Katia37
-Mingx2
-Super gaia
-Elena96
-Lenn Chan
-Purin chan
-Mewsana
Grazie tante per aver seguito la mia storia fino a qui e
spero che la seguirete anche al prossimo aggiornamento...^____^
PS2: ringrazio anche chi non ha
scritto nessuna recensione ma che ha letto lo stesso la storia^__^ grazie^^
PS3: so che non si può pubblicare
nessun "capitolo avviso", ma ho chiesto il permesso ad Erika via
Mail, e lei mi l'ha dato!^^ Quindi ringrazio la webmistress
per avermi dato la possibilità di spiegare un po' di cose...^^