i won't apologize for who i am.

di ssimplesong
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo pilota. ***
Capitolo 2: *** adesso capirete un pò le cose. ***
Capitolo 3: *** colpo di scena? ***



Capitolo 1
*** capitolo pilota. ***



-Charls stiamo arrivando cazzo!-  mi girai verso quella stupida che aveva appena
parlato, o meglio... urlato - Sì Leena, contieniti però, siamo in aereo, ti hanno sentita
tutti. - 
Non potevo credere che io, Charlotte Bennet, e la mia migliore amica, Yaileena
Moore, eravamo riuscite nel nostro intento. Andare via da Canberra. Si okay,
bellissima città bla bla bla, ma ogni cosa si fa per un motivo. Noi... beh... stavamo
per atterrare a niente di meno che LONDRA. Che sogno gente.
Ore 13.45, abbiamo preso i nostri bagagli (che erano due borse) e adesso sediamo
su un tavolino del bar dell'Heathrow airport. Leena guarda tutti i ragazzi che
passano e aveva attaccato bottone con un tipo niente male, ma sembrava poco
affidabile. Improvvisamente vedo la chioma bionda di Leena davanti ai miei occhi
la sento urlare –Alzati Charlotte, prendi le borse, corri!-
Mi affretto a prendere le borse e la seguo 'fermati, aspetta! dove stai andando?-
non la vedo più. Mi fermo. Guardo l'uscita: ha fermato un taxi. Adesso ho capito
perchè mi ha fatto correre in questo modo. La raggiungo e saliamo sperando che il
taxista non ci faccia pagare tantissimo, potrebbero finirci i soldi da un momento
all'altro. 
Dopo mezz'oretta ci ha portate in un quartiere lontano dal centro. Non ho idea di
dove io sia in questo momento. Fortunatamente ci rimangono ancora tanti soldini in
tasca. Il tempo non è molto soleggiato, ma Londra è sempre così, devo abituarmi.
Vedo Leena che sospira con gli occhi chiusi -senti? questo è il profumo della
Felicità-  la guardo divertita e ridendo le dico -cosa stai dicendo?-
lei senza rispondere mi prende sottobraccio e mi tira verso le case -allora: tu bussi
alle porte, io faccio lo stesso. Chiamami appena uno che non sembra un maniaco o
una vecchietta ti da ospitalità, io farò lo stesso. Mi raccomando, sorridi. Se vedi che
sta per allungare le mani scappa. Buona fortuna.- e mi lascia lì, sola. beh quello che
mi consola è che anche lei comunque sta camminando in un posto sconosciuto da
sola. Vediamo che ne esce fuori...
  Primo tentativo. Busso alla porta. Ha aperto. Faccio un sorriso smagliante "salve
  signora. Non è che p-" prima che potessi finire la frase mi ha sbattuto la porta in 
  faccia. C'era da aspettarselo effettivamente. Provo qualche altra volta, ma qui sono
  tutti dei vecchii stoliti che vogliono picchiarmi oppure che non mi ascoltano
  neppure.
  Mi guardo in giro alla ricerca di un qualche segno, gonfio le mie guance per poi 
  sbuffare, continuo a guardarmi intorno, poi noto un piccolo vialetto pieno di piccole 
  villette bianche. Bingo, ci siamo.
   Aggiusto il mio zaino sulla spalla per poi dirigermi verso una villetta. Apro il cancelletto sicura e busso al campanello, alzo gli occhi al cielo e decido di sedermi su un gradino. Mi siedo, porto le mie mani alle tempie e inizio a massaggiarle chiudendo gli occhi, ma dove mi sono cacciata? Sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto con gli occhi chiusi, mi giro ed esclamo guardando da un’altra parte –ah ma faccia con comodo eh-  -scusami, ma sai com’è, è domenica, mi sveglio abbastanza tardi , non sono interessato a nessun tipo di biscotti e cose del genere- 
sento una voce maschile, sembra un ragazzo. Sposto il mio sguardo su di lui per poi rimanere a bocca aperta. Ma che cazzo…? Con tutti i ragazzi di questo mondo, proprio lui doveva capitarmi? Fantastico.
Mi passa una mano davanti gli occhi per poi esclamare –oh fantastico, è una fan. Senti ti faccio un autografo?una foto? Ti offro da bere? Ma ti prego, non dire a nessuno questo indirizzo, ti pago, se vuoi ti pago, sono disposto a pagarti!-
Lo guardo alzando un sopracciglio per poi aprire la bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Aveva veramente pensato che io fossi una sua fan? 
-senti, non mi interessano i tuoi soldi o tantomeno il tuo autografo- dissi continuando a guardare un punto inesistente –sono qui con un’amica, non mi va di raccontarti la storia della mia vita, ti chiedo solo una cosa, ospitaci fin quando non troveremo un lavoro e una casa- sposto il mio sguardo sui suoi occhi e lo fisso aspettando una sua risposta, si gratta la nuca per poi dire –altrimenti?- mi sorride con uno sguardo furbo.
Alzo gli occhi al cielo –altrimenti questo indirizzo finisce immediatamente su internet- lo guardo sperando in un si. Sbuffa e si sposta da davanti la porta e invitandomi ad entrare. –ma non eri con una tua amica?- 
Prendo il mio blackberry dalla tasca per poi mandare un veloce sms alla Leena, alzo gli occhi al cielo sforzando un sorriso. 
-Senti…coso, non mi stai per niente simpatico, né tu e neanche quei quattro tuoi amichetti tanto stretti che ti ritrovi, ma dato che da oggi condivideremo anche il gabinetto- sospiro per poi allungare una mano verso di lui –sono Charlotte, per gli amici Charlie- scoppia a ridere per poi rispondermi passandosi una mano tra quei capelli che tutti dicevano fossero ricci –bene Charlie, io sono Harry-  lo guardo per poi scoppiare a ridere, mi guarda confuso –ho detto Charlie per gli amici e beh, tu non sei mio amico- arricio il naso spostando il mio sguardo sul corpo, faccio una faccia disgustata per poi indicare i suoi boxer –ehm senti, potresti evitare di andare conciato così per casa?grazie- sospira per poi scomparire salendo delle scale. 
Poggio lo zaino sul pavimento e mi dirigo fuori dalla porta, aspettando Leena.
La vedo, corre sorridendo per poi gettarmi le braccia al collo, rido. Non sa ancora cosa le aspetta.
-Charlie, non sai cosa mi è successo!- la guardo sorridendo. –oh beh, tu non sai cosa è successo a me invece, anzi a noi.- mi guarda confusa scuotendo la testa.
-prima io- annuisco aspettando che inizi a parlare.
-Ho suonato ad una porta, no? Ecco, mi ha aperto un vecchietto, ho iniziato a raccontargli tutto, dalla lite con i tuoi all’arrivo qua, mi ha guardato sorridendo, e poi sai cosa ha fatto? Lo sai? Eh?- la guardai impaurita per la sua risposta e feci di no con la testa. –mi ha dato questa!NO DICO, MI HA DATO UNA MONETA, UNA FOTTUTA MONETINA? MA COSA DEVO FARCI IO? ME LA DEVO FICCARE IN CULO?- disse prendendo una moneta e alzandola verso il cielo, scoppio a ridere guardandola.
Sospiro spostando lo sguardo su quelle scale, mi guarda preoccupata. 
-che succede charlie?- la guardo e scuoto la testa.
-lo vedrai leena, lo vedrai- sussurro mordendomi il labbro.
-charlie?è un maniaco?no perché se lo è, scappiamo, adesso, adesso che non ci vede! Dai andiamo via!- la guardo per poi scoppiare a ridere.
-leena ti vedi troppi film- annuisce spostando il suo sguardo sulle scale, seguo il suo sguardo, notando che mr. Riccioli d’oro stava scendendo da lì, mi fissa sconvolta  poi fissa di nuovo lui. Si sbatte una forte manata sulla fronte per poi urlare – ma cazzo charlie, proprio lui dovevi scegliere?ma con tutti i ragazzi che ci sono sulla faccia proprio sto tizio dovevi trovare?- la guardo per poi sospirare.
-ma si può sapere che diamine vi ho fatto?- dice allargando le braccia.
Lo guarda per poi avvicinarsi a lui. Oh no, non ora Leena, non farti prendere i tuoi scatti proprio adesso. Mi avvicino a leena prendendola per un braccio.
-dai leena, non fare così, anche a me sta sul cazzo, ma come vedi lui è stato così gentile da ospitarci- sento harry scoppiare in una risata, mi giro e lo fulmino con lo sguardo. –cazzo ti ridi?- -no è che, hai detto che ti ho ospitato, ma in realtà tu mi hai minacciato- lo guardo per poi spostare il mio sguardo su leena. –è solo per qualche settimana, dobbiamo trovare un lavoro e poi una casa, così da poterci pagare l’affitto da soli, senza bisogno di nessun aiuto- lei annuisce e porge la mano a quella di harry sospirando. –sono Yaileena, per gli amici Leena, e no tu non puoi chiamarmi Leena- dice con un sguardo pieno di disprezzo. –sono harry- dice stringendo la mano della mia migliore amica. Ci guarda per poi illuminare il suo volto con uno stupido sorriso. 
-allora, bene, vi accompagno nelle vostre stanze così potete posare le vostre valigie, cioè i vostri zaini- lo guardo alzando un sopracciglio e sbuffo. –ti seguiamo, vai avanti tu- ci guarda annuendo e inizia a salire le scale. Lo seguiamo, si ferma davanti una porta infondo al corridoio, deduco che sia la nostra camera. –c’è solo una camera degli ospiti, dovrete dividerla, spero non sia un problema- lo guardo per poi scoppiare in una risata di cuore. –scherzi?un problema?molto meglio così- guadai leena, e la vidi annuire mentre si guardava in giro. Entriamo nella stanza, le pareti sono dipinte di un arancio chiaro, è rilassante quel colore, il letto è ad una piazza e mezzo, possiamo benissimo dormire insieme poi il resto è molto simile a tutte le camere da letto. –bene, ragazze io scendo un attimo giù a fare una chiamata- annuimmo per poi gettare i nostri zaini per terra. –Charlie, scendo un attimo giù in cucina, ho bisogno di un po’ d’acqua- annuisco per poi lasciarmi cadere sul letto chiuendo gli occhi. Sospiro. Dopo dieci minuti, quella frana della mia migliore amica si catapulta in camera facendomi sobbalzare. La guardo con sguardo confuso(che gioco di parole<3) scoppiando poi a ridere mentre cerca di dirmi qualcosa.
-calma, leena, respira, siediti accanto a me e dimmi tutto- la guardo poggiando una mano sul materasso del letto, fa come le dico e prende un grande respiro. Sorrido guardandola, aspettando la sua notizia.
-ero giù, in cucina, prendo il bicchiere d’acqua, sto per salire, quando sento harry chiamare un certo louis e dire, oh andiamo charlie anche tu avresti ascoltato se fossi stata al posto mio- dice, notando il mio sguardo di rimprovero(?) –comunque, mi fermo e sento dire ‘ehi amico, torna subito a casa, non mi fotte delle tue carote, torna a casa, ci sono due bellissime sventole sexy a casa nostra che chiedono l’ospitalità, una mora e una bionda, rispettivamente Charlotte e Yaileena, Charlotte è la mora, carina, tanto, un corpo da paura, occhi verdi e grandi e labbra carnose, Yaileena è più per te amico, bionda, capelli lunghi, alta, anche lei un corpo da paura amico torna subito, ci divertiremo vedrai, ah la mora è mia.- la guardo con gli occhi fuori dalle orbite per poi scoppiare a ridere. –sì, certo si divertiranno- guardai seria Leena e sorrisi. –leena, non dobbiamo cascare nelle loro trappole, ci stai?- annuisce scoppiando anche lei una risata.

-Charls stiamo arrivando cazzo!-  mi girai verso quella stupida che aveva appena parlato, o meglio... urlato - Sì Leena, contieniti però, siamo in aereo, ti hanno sentita tutti. - Non potevo credere che io, Charlotte Bennet, e la mia migliore amica, Yaileena Moore, eravamo riuscite nel nostro intento: andare via da Canberra. Si okay,bellissima città bla bla bla, ma ogni cosa si fa per un motivo. Noi... beh... stavamo per atterrare a niente di meno che LONDRA. Che sogno gente.
Ore 13.45, abbiamo preso i nostri bagagli (che erano due borse) e adesso sediamo su un tavolino del bar dell'Heathrow airport. Leena guarda tutti i ragazzi che passano e aveva attaccato bottone con un tipo niente male, ma sembrava poco affidabile. Improvvisamente vedo la chioma bionda di Leena davanti ai miei occhi la sento urlare –alzati Charlotte, prendi le borse, corri!-Mi affretto a prendere le borse e la seguo -fermati, aspetta! dove stai andando?-non la vedo più. Mi fermo. Guardo l'uscita: ha fermato un taxi. Adesso ho capito perchè mi ha fatto correre in questo modo. La raggiungo e saliamo sperando che il taxista non ci faccia pagare tantissimo, potrebbero finirci i soldi da un momento all'altro. 
*** 
Dopo mezz'oretta ci ha portate in un quartiere lontano dal centro. Non ho idea di dove io sia in questo momento. Fortunatamente ci rimangono ancora tanti soldini in tasca. Il tempo non è molto soleggiato, ma Londra è sempre così, devo abituarmi.Vedo Leena che sospira con gli occhi chiusi - senti? Questo è il profumo della felicità!- la guardo divertita e ridendo le dico -cosa stai dicendo?-lei senza rispondere mi prende sottobraccio e mi tira verso le case -allora: tu bussi alle porte, io faccio lo stesso. Chiamami appena uno che non sembra un maniaco o una vecchietta ti da ospitalità, io farò lo stesso. Mi raccomando, sorridi. Se vedi che sta per allungare le mani scappa. Buona fortuna.- e mi lascia lì, sola. beh quello che mi consola è che anche lei comunque sta camminando in un posto sconosciuto da sola. Vediamo che ne esce fuori...  Primo tentativo. Busso alla porta. Ha aperto. Faccio un sorriso smagliante -salve  signora. Non è che p- - prima che potessi finire la frase mi ha sbattuto la porta in faccia. C'era da aspettarselo effettivamente. Provo qualche altra volta, ma qui sono tutti dei vecchi stoliti che vogliono picchiarmi oppure che non mi ascoltano proprio.  Mi guardo in giro alla ricerca di un qualche segno, gonfio le mie guance per poi sbuffare, continuo a guardarmi intorno, poi noto un piccolo vialetto pieno di piccole villette bianche. Bingo, ci siamo.  Aggiusto il mio zaino sulla spalla per poi dirigermi verso una villetta. Apro il cancelletto sicura e busso al campanello, alzo gli occhi al cielo e decido di sedermi su un gradino. Mi siedo, porto le mie mani alle tempie e inizio a massaggiarle chiudendo gli occhi. Ma dove mi sono cacciata? Sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto con gli occhi chiusi, mi giro ed esclamo guardando da un’altra parte –ah ma faccia con comodo eh-  -scusami, ma sai com’è, è domenica, mi sveglio abbastanza tardi , non sono interessato a nessun tipo di biscotti e cose del genere- sento una voce maschile, sembra un ragazzo. Sposto il mio sguardo su di lui per poi rimanere a bocca aperta. Ma che cazzo…? Con tutti i ragazzi di questo mondo, proprio lui doveva capitarmi? Fantastico.Mi passa una mano davanti gli occhi per poi esclamare –oh fantastico, è una fan. Senti ti faccio un autografo?una foto? Ti offro da bere? Ma ti prego, non dire a nessuno questo indirizzo, ti pago, se vuoi ti pago, sono disposto a pagarti!-Lo guardo alzando un sopracciglio per poi aprire la bocca e scoppiare in una fragorosa risata. Aveva veramente pensato che io fossi una sua fan? -senti, non mi interessano i tuoi soldi o tantomeno il tuo autografo- dissi continuando a guardare un punto inesistente –sono qui con un’amica, non mi va di raccontarti la storia della mia vita, ti chiedo solo una cosa, ospitarci fin quando non troveremo un lavoro e una casa- sposto il mio sguardo sui suoi occhi e lo fisso aspettando una sua risposta, si gratta la nuca per poi dire –altrimenti?- mi sorride con uno sguardo furbo.Alzo gli occhi al cielo –altrimenti questo indirizzo finisce immediatamente su internet- lo guardo sperando in un si. Sbuffa e si sposta da davanti la porta e invitandomi ad entrare. –ma non eri con una tua amica?- Prendo il mio Blackberry dalla tasca per poi mandare un veloce sms alla Leena, alzo gli occhi al cielo sforzando un sorriso. -Senti…coso, non mi stai per niente simpatico, né tu e neanche quei quattro tuoi amichetti tanto stretti che ti ritrovi, ma dato che da oggi condivideremo anche il gabinetto- sospiro per poi allungare una mano verso di lui –sono Charlotte, per gli amici Charlie- scoppia a ridere per poi rispondermi passandosi una mano tra quei capelli che tutti dicevano fossero ricci –bene Charlie, io sono Harry-  lo guardo per poi scoppiare a ridere, mi guarda confuso –ho detto Charlie per gli amici e beh, tu non sei mio amico- arriccio il naso spostando il mio sguardo sul corpo, faccio una faccia disgustata per poi indicare i suoi boxer –ehm senti, potresti evitare di andare conciato così per casa?grazie- sospira per poi scomparire salendo delle scale. Poggio lo zaino sul pavimento e mi dirigo fuori dalla porta, aspettando Leena.La vedo, corre sorridendo per poi gettarmi le braccia al collo, rido. Non sa ancora cosa le aspetta.-Charlie, non sai cosa mi è successo!- la guardo sorridendo. –oh beh, tu non sai cosa è successo a me invece, anzi a noi.- mi guarda confusa scuotendo la testa.-prima io- annuisco aspettando che inizi a parlare.-Ho suonato ad una porta, no? Ecco, mi ha aperto un vecchietto, ho iniziato a raccontargli tutto, dalla lite con i tuoi all’arrivo qua, mi ha guardato sorridendo, e poi sai cosa ha fatto? Lo sai? Eh?- la guardai impaurita per la sua risposta e feci di no con la testa. –mi ha dato questa!NO DICO, MI HA DATO UNA MONETA, UNA FOTTUTA MONETINA? MA COSA DEVO FARCI IO? ME LA DEVO FICCARE IN CULO?- disse prendendo una moneta e alzandola verso il cielo, scoppio a ridere guardandola.Sospiro spostando lo sguardo su quelle scale, mi guarda preoccupata. -che succede Charlie?- la guardo e scuoto la testa.-lo vedrai Leena, lo vedrai- sussurro mordendomi il labbro.-Charlie?è un maniaco?no perché se lo è, scappiamo, adesso, adesso che non ci vede! Dai andiamo via!- la guardo per poi scoppiare a ridere.-Leena ti vedi troppi film- annuisce spostando il suo sguardo sulle scale, seguo il suo sguardo, notando che mr. Riccioli d’oro stava scendendo da lì, mi fissa sconvolta poi fissa di nuovo lui. Si sbatte una forte manata sulla fronte per poi urlare – ma cazzo charlie, proprio lui dovevi scegliere?ma con tutti i ragazzi che ci sono sulla faccia proprio sto tizio dovevi trovare?- la guardo per poi sospirare.-ma si può sapere che diamine vi ho fatto?- dice allargando le braccia. Lo guarda per poi avvicinarsi a lui. Oh no, non ora Leena, non farti prendere i tuoi scatti proprio adesso. Mi avvicino a Leena prendendola per un braccio.-dai Leena, non fare così, anche a me sta sul cazzo, ma come vedi lui è stato così gentile da ospitarci- sento harry scoppiare in una risata, mi giro e lo fulmino con lo sguardo. –cazzo ti ridi?- -no è che, hai detto che ti ho ospitato, ma in realtà tu mi hai minacciato- lo guardo per poi spostare il mio sguardo su Leena. –è solo per qualche settimana, dobbiamo trovare un lavoro e poi una casa, così da poterci pagare l’affitto da soli, senza bisogno di nessun aiuto- lei annuisce e porge la mano a quella di harry sospirando. –sono Yaileena, per gli amici Leena, e no tu non puoi chiamarmi Leena- dice con un sguardo pieno di disprezzo. –sono Harry- dice stringendo la mano della mia migliore amica. Ci guarda per poi illuminare il suo volto con uno stupido sorriso. -allora, bene, vi accompagno nelle vostre stanze così potete posare le vostre valigie, cioè i vostri zaini- lo guardo alzando un sopracciglio e sbuffo. –ti seguiamo, vai avanti tu- ci guarda annuendo e inizia a salire le scale. Lo seguiamo, si ferma davanti una porta infondo al corridoio, deduco che sia la nostra camera. –c’è solo una camera degli ospiti, dovrete dividerla, spero non sia un problema- lo guardo per poi scoppiare in una risata di cuore. –scherzi?un problema?molto meglio così- guadai Leena, e la vidi annuire mentre si guardava in giro. Entriamo nella stanza, le pareti sono dipinte di un arancio chiaro, è rilassante quel colore, il letto è ad una piazza e mezzo, possiamo benissimo dormire insieme poi il resto è molto simile a tutte le camere da letto. –bene, ragazze io scendo un attimo giù a fare una chiamata- annuimmo per poi gettare i nostri zaini per terra. –Charlie, scendo un attimo giù in cucina, ho bisogno di un po’ d’acqua- annuisco per poi lasciarmi cadere sul letto chiuendo gli occhi. Sospiro. Dopo dieci minuti, quella frana della mia migliore amica si catapulta in camera facendomi sobbalzare. La guardo con sguardo confuso (che gioco di parole) scoppiando poi a ridere mentre cerca di dirmi qualcosa.-calma, leena, respira, siediti accanto a me e dimmi tutto- la guardo poggiando una mano sul materasso del letto, fa come le dico e prende un grande respiro. Sorrido guardandola, aspettando la sua notizia.-ero giù, in cucina, prendo il bicchiere d’acqua, sto per salire, quando sento harry chiamare un certo louis e dire...- nota il mio sguardo di rimprovero- oh andiamo Charlie anche tu avresti ascoltato se fossi stata al posto mio- annuisco lievemente e la incito a continuare –comunque, mi fermo e sento dire 'ehi amico, torna subito a casa, non mi fotte delle tue carote, torna a casa, ci sono due bellissime sventole sexy a casa nostra che chiedono l’ospitalità, una mora e una bionda, rispettivamente Charlotte e Yaileena, Charlotte è la mora, carina, tanto, un corpo da paura, occhi verdi e grandi e labbra carnose, Yaileena è più per te amico, bionda, capelli lunghi, alta, anche lei un corpo da paura amico torna subito, ci divertiremo vedrai, ah la mora è mia.'- la guardo con gli occhi fuori dalle orbite per poi scoppiare a ridere. –sì, certo si divertiranno- guardai seria Leena e sorrisi. –Leena, non dobbiamo cascare nelle loro trappole, ci stai?- annuisce scoppiando anche lei una risata.

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Capitolo 2
*** adesso capirete un pò le cose. ***


CHARLIE.
Dopo aver sistemato le nostre cose scendiamo da Harry che ci chiama a gran voce. Mo' questo che vuole? è in cucina e sembra essere in compagnia.
Ci avviciniamo in cucina e ... oh no. Un'altro della combriccola canterina. Ha le bretelle e un sorriso smagliante. Oh aspetta, i suoi pantaloni sembrano quelli di un pescatore. Guardo Leena e mi consola vederla ridere: avrà sicuramente pensato la stessa cosa! Ridiamo per un pò ed Harry ci guarda in con un sopracciglio alzato - che avete da ridere? - io e Leena ci guardiamo ridendo e all'unisono diciamo - niente - . Povero ragazzo. 
Ci presentiamo a vicenda, si chiama Louis. E' buffo, davvero buffo. Li aiutamo a sistemare la spesa, hanno comprato tantissime cose buone e io ho una fame bestiale. Guardo l'orologio. Sono ancora le 5 del pomeriggio! Come faccio a resistere fino a stasera? oddio. Mi avvicino ad Harry e, essendo a conoscenza di essere gradevole ai suoi occhi, lo guardo come un cerbiatto in cerca di coccole. Lui mi guarda sorridendo. Un sorriso dolce, tanto dolce, chissà cosa si aspetta -senti Harry...-  lui continua a guardarmi con quel sorriso bastardo - dimmi Charlie- allora io imito il suo sorriso -non è che potresti portare me e Leena a visitare un po' questa famosa Londra?- prima che Harry potesse rispondere Leena mi fa accorgere di una cosa - sentila Louis, l'ha chiamata Charlie e lei non c'ha nemmeno fatto caso - detto questo si mettono a ridere. Mi sento esclusa, stanno complottando contro di me! No aspetta, magari Leena l'ha fatto apposta per farli illudere e manipolarli a modo nostro. E' una genia quella ragazza. Infatti la mia ipotesi è confermata dal fatto che Leena ride con Louis e poi si gira e fa le faccette schifate. Harry finalmente si decide a rispondere - va bene, ci sto. A patto che però vengano anche Louis e Leena. - Leena lo guarda in cagnesco e lui si affretta immediatamente a correggersi - Yaileena... Volevo dire Yaileena.- Leena e Louis approvano e così finiamo di sistemare e ci dirigiamo verso la porta. Leena mentre uscivamo dalla cucina ha fatto una cosa per la quale mi sono messa a ridere come una matta. Praticamente ha chiuso lo sportellino dell'armadietto e uscendo dalla cucina ha detto - andiamo Louis - e lui l'ha seguita a cagnolino. Avreste dovuto vederlo, ci mancava poco che gli sbavava dietro.
Usciamo di casa e il cielo è grigio come l'ho lasciato. Questo tempo mi mette ansia.
Tutti e quattro in riga in quel marciapiede non ci entriamo, perciò siamo io e Leena davanti e Harry e Louis dietro. Harry apre un discorso che non mi piace affatto - allora, Charlotte e Yaileena, come mai siete qui? - Io e la mia amica ci guardiamo e inizio a parlare - beh ecco, è una lunga storia - Louis si intromette - abbiamo tanto tempo -
Improvvisamente vedo Harry davanti che cammina all'indietro per non darmi le spalle - dai Charlotte, raccontami tutti per bene sono curios..oddio mi scusi tanto, si è fatta male al piede? - il cretino ha sbattuto contro una povera vecchietta capitata lì per sua sfortuna. Adesso la vecchietta gli da un lieve pacca sul braccio e tremolante gli da un foglietto e una penna che ha preso dalla sua enorme borsa - non preoccuparti caro, ma potresti autografarmi questo foglietto? è per le mie nipoti, mi faresti un grande piacere - svelta con non so quale forza, mentre mr. Riccioli d'oro firma il fogliettino, la vecchietta va a ripescare pure Louis e gli fa lo stesso discorsetto.
Allora noi allunghiamo il passo e dopo aver gentilmente salutato la vecchietta ci allontaniamo e lasciamo Harry e Louis in compagnia della tenera over 60. 
Facciamo appena 10 metri a passo svelto, poi rallentiamo, ci voltiamo e vediamo Harry e Louis correre per raggiungerci. D'istinto ci mettiamo a correre ancora per qualche metro ma a quanto pare loro sono più veloci e non solo ci raggiungono , ma ci superano. E lo credo! Ogni giorno corrono per scappare da quelle quattro rincoglionite che appena li vedono li inseguono, sono allenati i ragazzi. Ci fermiamo e li vediamo davanti a noi quasi in ginocchio a riprendere fiato. Non sono poi così tanto allenati come pensavo. Io e Yaileena li guardiamo ridendo e nel frattempo Harry si rialza - siete impazzite per caso? - Yaileena ride ancora di più - che c'è Styles? Non ti ha passato le nipoti per telefono e sei triste? - Harry la guarda e.. nel suo viso non c'è nessuna espressione. Davvero nessuna. Magari si aspettava veramente di rimorchiare le nipoti dell'arzilla vecchietta per telefono. Louis si intromette - che ne dite di proseguire e non prerderci in chiacchere? - Yaileena annuisce - si Louis, andiamo - lo prende a braccetto e cominciano a camminare davanti a me e Harry. Louis sembra visibilmente felice dato che ha un sorriso stampato in faccia. Mi fa quasi pena quel ragazzo.
Harry sta riprendendo ancora un po' di fiato e io mi metto a camminare dietro Leena. Poi ad un tratto sento un braccio cingermi le spalle. Una mano poggia sulla mia spalla sinistra. Mi giro verso destra e vedo la faccia di Harry sorridente - leva.subito.questo.braccio. - Harry leva subito il braccio, strano - scusa Charlotte - sento i suoi occhi su di me... ECCERTO! MI STA FISSANDO IL CULO! Ed ha pure la sfacciataggine di mordersi il labbro fissandolo. Lo guardo e se ne accorge - era inevitabile, è così.. sembra... sodo. Posso toccarlo? - stavo per mollargli un ceffone ma mi ferma stringendomi il polso - Styles non permetterti. Potrebbero saltarti le mani. - Lascia il mio polso e ride - sisi, tranquilla - che odio per questo ragazzo.
Riprendiamo il passo ma... Leena e Louis non ci sono più nell'arco di un chilometro. Oddio dove se l'è portata?  Harry vede il mio sguardo preoccupato e indica un punto alla mia sinistra - vedi? sono lì - seguo con gli occhi la direzione indicata da lui. Sono nel marciapiede opposto insieme al resto della combriccola canterina. Perfetto, ci mancava solo questo e io sto per morire, la fame non se ne va mica. Attraversiamo per raggiungerli e tra loro c'è un biondino carino. No Charlotte ferma immediatamente i tuoi pensieri. Yaileena sta per sfociare in una crisi isterica, lo vedo dalla sua espressione. Per evitare che possa buttare un urlo e mandare tutti a fanc... quel paese, mi avvicino a lei - quindi - lei mi guarda... tutti mi guardano. Si avvicina uno dei tipi della combriccola e mi porge la mano -piacere Liam- gli stringo la mano solo perchè è buona educazione farlo -piacere Charlotte- poi si avvicina il biondino che avevo notato prima e mi porge anche lui la mano - piacere, Niall- lo dice sorridendo, e sembra che improvvisamente spunti il sole. Gli stringo la mano - piacere Charlotte, ma chiamami pure Charlie. - Finalemente l'ultimo. Una specie di arabo... Si ha dei lineamenti medio-orientali - piacere Zayn - mi si mette davanti l'ennesima mano che io stringo - piacere, sono sempre Charlotte.
Dopo tutto cio' siamo tornati a casa molto tranquillamente. Adesso è ora di cena finalmente e ,come da brave ospiti, aiutiamo chi ci ha aiutato. Devo dire che Niall è piuttosto simpatico, molto molto carino. Chissa'... Magari non sono tutti come pensavo che fossero, cioe' dei perfetti idioti. E poi mi aiuta a prendere le cose che stanno in alto a differenza degli altri. Yaileena ha aiutato per pochi minuti. Furba com'è è scappata a farsi la doccia.
 
LEENA.
Ho appena finito di farmi la doccia. Prendo le ultime cose che mi appartengono e  che sono sparse per il bagno. Bagno sistemato. Abbasso la maniglia della porta... E' un po' troppo leggera. Apro la porta e chi mi ritrovo davanti? Uno di quelli la', Zayn. Ha degli occhi bellissimi devo dire.
Perché si è girato? Mi sento nuda... Ehi ma, sono nuda! Cazzo mi è scivolata la tovaglia! Pero' che gentile, non ha sbirciato. Mi riavvolgo immediatamente nel grande telo bianco ed esco dandogli una spallata - si bussa prima di entrare - se lo merita. Vado verso la mia camera ma sento una presenza che mi segue.
Mi volto di scatto ed è lui che mi stava seguendo - scusa, credo sia tuo. Ti è caduto prima - mi porge il mio reggiseno. E' visibilmente imbarazzato e lo ringrazio scippandoglielo dalle mani. Poi mi chiudo in camera e mi preparero'. Che avventura una semplice doccia. 
Finisco di preparami ed esco dalla camera guardandomi intorno come l'agente 007 in missione segreta. Scendo le scale frettolosamente e sento Charlie urlare con…qualcuno. Alzo gli occhi verso il soffitto, che cosa hanno combinato adesso?

CHARLIE 
-Cazzo Harry, ma non sai neanche apparecchiare una tavola?- guardo Harry infuriata trattenendo una piccola risata. Mi guarda spaventato e alza le braccia 
- Che cosa ho fatto adesso Charlotte?- dice con tono scocciato. –La forchetta Harry, la forchetta!- urlo prendendo la forchetta tra le mani –che cosa?che hai contro le mie forchette?- alza il tono della voce anche lui. –Harry, le forchette vanno a sinistra del piatto, non a destra!- spiego urlando lanciando la forchetta sul tavolo che casualmente colpisce un bicchiere, rompendolo. Guardo Harry che è visibilmente incazz…arrabbiato, sposta velocemente lo sguardo da me ai pezzi del bicchiere per poi soffermarsi su di me. Continua a guardarmi e poi si siede su una sedia lentamente e mi guarda con sguardo quasi serio. Oddio adesso l’ho combinata grossa.
Mi accorgo che continua a fissarmi, ricambio lo sguardo quasi spaventata e lo vedo scoppiare in una risata mentre inizia sbattere le mani sul tavolo. Oddio aiutatelo, Satana è dentro di lui.
Lo guardo avvicinandomi verso di lui e formando una croce con le dita –Esci da questo corpo, Satana- mi guarda cercando di trattenere una risata ma dopo neanche due secondi ride più forte di prima, lo guardo alzando un sopracciglio per poi scoppiare anche io una risata. 
-Avete finito di ridere?io qui avrei fame.- Niall interrompe le nostre risate indicando il suo stomaco che brontola. Annuisco raccogliendo i pezzi del bicchiere e mettendo al suo posto la forchetta. Guardo Niall con la coda dell’occhio che cerca di aiutarmi a raccogliere i piccoli pezzi di vetro e sorrido istintivamente. 
*** 
 Finalmente il mio stomaco si è riempito e posso tranquillamente riposarmi sul divano. Che sensazione di benessere. Chiudo gli occhi cercando di focalizzare la mia mente su qualche pensiero che sia più o meno decente. Nel momento in cui chiudo gli occhi sento un peso sul mio stomaco, apro un occhio e mi ritrovo le chiappe di Harry sulla mia pancia, oh fantastico. –Scusa?- chiedo infastidita. Mi guarda con un sorrisetto stampato sulla faccia –Charlotte, Charlotte, Charlotte, dimentichi niente?- continuo a guardarlo con la stessa espressione di prima per poi tirargli una gomitata su un fianco –Credo proprio di no, ora gentilmente alzati dalla mia pancia, grazie- Harry si alza porgendomi una mano, gli rivolgo uno sguardo confuso e lui risponde alzando le spalle. Sbuffo e mi siedo composta. Sento gli occhi di Harry fissi su di me. –Allora?Vuoi una foto?- scuote la testa per poi prendere posto vicino a me.
-Charlotte, perché sei qui?- Mi guardo intorno alla ricerca aiuto,  mi accorgo che gli altri si stanno avvicinando a noi.
-Si dai Charlotte, voglio saperlo anche io- è Louis a parlare. Annuisco e inizio a torturare le mie povere mani, visibilmente nervosa. Prendo un profondo respiro e inizio a parlare cercando conforto in Leena, che mi guarda annuendo - praticamente ho fatto una brutta, davvero brutta litigata con i miei genitori. Ho minacciato di andarmene, e a loro è importato meno di nulla. Così ho preso le prime cose che mi capitavano davanti, le ho messe in una borsa e sono andata da Leena. Arrivata lì speravo che mi accompagnasse il più lontano possibile, e lei, come sempre, mi ha appoggiata pienamente. Può sembrare stupido, e magari penserete che tra due giorni tornerò a casa... ma non è così. E'  l'ennesima volta che succede, e mi sono stancata. Che non vengano a lamentarsi della mia sparizione perchè gli sputo in faccia. - okay ci sono riuscita. Harry mi guarda sbigottito - dove hai preso questo coraggio? - non gli so rispondere, non lo so neppure io. Noto che gli altri cercano di dire qualcosa, ma capiscono che è meglio non dire nulla e cambiano discorso. Louis ha ormai preso confidenza a quanto pare. Infatti Mette un braccio attorno alle spalle di Leena e la guarda sorridendo in modo buffo - e tu colombina? Come hai fatto a scappare? - Leena è visibilmente irritata ma cerca di trattenersi - oh beh, io vivo con mia zia. Mia zia è uno spirito libero. Per transizione io sono uno spirito libero. - Louis la guarda stupito e senza accorgersene farfuglia - mi piace sprito libero - Leena guarda Zayn. Zayn la guarda di ricambio ma poi entrambi abbassano lo sguardo. C'è qualcosa che non so?




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BUONASERE BELLE GIOIE! questa è la prima volta che occupo il così detto 'spazio autrice' . In questo caso dovrei dire spazio autori O:
si perchè non è solo un cervello che scrive questa cacchetta che avete letto, ma anche la mia dolce migliore amica alessia <3 

fin'ora magari per voi non è nulla di interessante questa FF, ma vedrete che ci saranno cose che neanche vi aspettate, e che neanche noi scrittrici ci aspettiamo! (?) 
continuate a seguirla, non ve ne pentirete uwu GRAZIE A TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO PRECEDENTEMENTE RECENSITO, VI MERITATE UNA SPILLA FATTA DI PAN DI ZENZERO RICOPERTE DI GLASSA! *da le splillette* non mangiatele, sono avvelenate :3 
ah, per la cronaca... io mi chiamo Luisiana uwu piacere. CIAO CIAO BELLE PIMPE. ALLA PROSSIMA <3

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Capitolo 3
*** colpo di scena? ***


Mi sveglio con la luce che mi pizzica gli occhi. Qualcuno ha aperto la tenda. Guardo il lettino accanto al mio ed è vuoto. Quindi Leena è già sveglia... mmm. 
Scendo giù in cucina per fare colazione e la casa è apparentemente vuota. Mi hanno lasciata sola? Oh povera me. Entro in cucina e c'é Harry. Peggio di quanto credessi : mi hanno lasciata sola con Harry. - ma buongiorno - vedo che si avvicina e mi da un bacio sulla guancia. Lo guardo e accenno un sorriso - buongiorno anche a te -. Lo supero e prendo una tazza di latte ma mi sento i suoi occhi addosso e non riesco a bere la mia calda tazza - che vuoi? - mi guarda in modo strano e si avvicina di nuovo a me. Mi sfiora la coscia con il pollice e mi guarda sempre in quel modo strano - dovresti metterti qualcosa. Mi attiri con solo questa magliettina.  - sbuffo e lo allontano spingendo con poca forza  - dai Harry smettila, non fare il cretino. - Inzio a bere il mio latte estremamente zuccherato e lo sento ridere. Adesso che gli prende? Smetto per un attimo di bere e infastidita poso la tazza sul piano cucina - senti Harry, che hai in quel cervello che non va? - Harry continua a ridere e mi guarda - no è che mi stavo facendo dei filmini porno con te nella mia mente - lo guardo quasi sbalordita, quasi perchè c'è da aspettarselo da lui - beh ma sono lieta di annunciarti che rimarranno nella tua mente - tre secondi di silenzio. Tre interminabili secondi di silenzio. Poi improvvisamente mi tira dalla maglia e mi cinge i fianchi - sai che siamo soli in casa vero? Puoi urlare quanto vuoi - comincia a baciarmi il collo .
Cerco di spingerlo via ma lo spingo soltanto con la mente, nella realtà non muovo neanche un muscolo.
Consapevole che se riuscirò a muovere i muscoli delle braccia sarà solo per levargli i boxer, mi arrendo - per questa volta hai vinto - e lo bacio, almeno si sta un pò zitto. Ricambia il bacio e la sua lingua è ... calda, morbida.
Tenendomi stretta dai fianchi avanza verso il piano cucina e mi ci seggo sopra.
Mi sfila la maglia e parte a baciarmi dal seno e scende, lentamente. A volte lascia qualche scia umida.  
Arriva all'elastico delle mutandine e mi da un morso lì vicino.
Istintivamente gli do uno schiaffetto in testa, e massaggiandosi la parte colpita si rialza - ahi, mi hai fatto male - e mi morde il labbro così forte che non riesco a percepire che mi ha anche levato le mutandine. 
Si abbassa di nuovo e prende a baciarmi sul ventre scendendo sempre più. Da un piccolo morse sull'inguine e poi con la lingua arriva finalmente lì. Minchia mi ha fatto sudare oh. 
Insinua la lingua dentro di me e comincia a muoverla lentamente. Tendo a chiudere le gambe ma mi è impossibile dato che tiene le mie gambe bloccate. Continua a muoverla più sempre più velocemente e mi mordo il labbro dal piacere. Bisogna ammettere che ci sa fare però...
Dopo un po' smette di concentrarsi in quella parte e ansimante lo bacio mettendogli le braccia attorno alle spalle. Lui mette le mie gambe attorno al bacino e mi porta in salone. 
Arrivati lì mi fa distendere sul divano e si mette su di me interrmpendo il bacio (che ne tragitto era continuato), mordendomi il collo. Molto lentamente gli levo i boxer e lascio che le mie mani accarezzino la parte nuda che lasciano. Un bacio. Mi accarezza i fianchi e poi lui. Lui dentro di me. E' una sensazione fantastica, ho i brividi. Inizialmente i suoi movimenti sono lenti. Aumenta pian piano e la mia eccitazione sale alle stelle. Si mette a mo' di flessione e spinge sempre più forte, sempre più forte. Fino a che ad un certo punto sento il bisogno di affondare le unghia sulla sua pelle e mordermi il labbro. E' un piacere unico. Era da tanto che non mi succedeva. 
Mi apre un po' di più le gambe ed entra ancora di più in me, come se prima non fosse entrato del tutto. Ansimo sempre più affannosamente, sento che sto arrivando all'apice del piacere e lui si insinua dentro di me con sempre più forza. Da un ultima spinta più forte di tutte quelle altre messe insieme e vengo. Nell'istante in cui esce da me e si mette accanto viene anche lui. Come per ringraziarlo concludo la bella esperienza con un lavoretto di cui è visibilmente compiaciuto. Infatti mi accarezza la testa e sussurra il mio nome - charlotte...-  lo sussurra più di una volta tra un sospiro ed un altro. Mi alzo e lo lascio lì, ancora un pò ansimante. Mmm.. potevo fare di meglio. Però non è stato niente male. Vado verso il bagno decisa a fare una doccia. Mentre cammino intravedo un'ombra nel muro. Mi volto e me lo trovo quasi di sopra - e mi lasci così? -lo sussurra e si morde il labbro subito dopo averlo detto. Non credevo che potesse essere così...così... No. Non devo dirlo. Charlotte torna in te. Torno a riprendere coscienza e torno sulla mia strada. Entro i bagno e mi infilo in doccia. 
Lascio che il getto mi bagni dalla testa ai piedi. Sento scorrere l'acqua quasi bollente sul mio corpo e mi rilasso più di quanto lo fossi prima. Mannaggia a te Styles. Si parla del diavolo e spuntano le corna - sei estremamente sexy - spunta da dietro e con due dita percorre la distanza che c'è tra i miei fianchi e il mio seno. Con un movimento fulmineo mi fa girare e mi bacia con passione, ma allo stesso tempo dolcemente.
E' un bacio molto diverso da quelli che si siamo dati prima. 
Questo bacio continua per un tempo che non so determinare. Ho una giustificazione per questo : mi distraeva accarezzandomi ovunque. Le sue mani andavano in qualunque posto. Tutto sommato non è male come buongiorno.
Anche se quando mi sono alzata optavo per qualcosa di più tranquillo. 

LEENA. 
Ho lasciato la mia migliore amica sola a casa con Styles. Spero che non si stiano picchiando. 
Mi sono portata appresso Louis, mi tiene sveglia dato che continua a fare il cretino. Mi fa ridere dai... Mi sta portando in un qualche posto con la sua Mini Cooper bellissima e stupendissima. Cazzo la vorrei anche io una macchina del genere. 
Ci fermiamo al semaforo e lo guardo - senti dove mi stai portando? - scuote la testa, significa che non vuole dirmelo? boh. - parla, esprimiti louis! - riparte e va verso un vicoletto minuscolo. Arrivato lì si ferma e mi guarda. Ho paura. - Louis? - mi bacia e mi accarezza una gamba. Mi bacia come se volesse mangiarmi e io non riesco a non ricambiare. Poi improvvisamente si stacca, esce dal vicoletto e riparte per quella direzione in cui stava andando prima. - sei contenta adesso? almeno stai un po' zitta - ... effettivamente non riesco a dire una parola. Oddio mi sento di un imbarazzo assurdo. E adesso? madonna.
Posteggia, guardo fuori dal finestrino (dato che fino ad allora mi sono guardata le scarpe) e vedo che siamo vicino ad un parco. Scendo dalla macchina e respiro a pieni polmoni. 
Mi tira dalla mano e mi porta verso l'interno del parco. Precisamente in una panchina vicino ad un albero enorme. - allora.. Louis. Dormito bene? - domanda più stupida non potevo trovare. Lui guarda tutto quello davanti a noi e sorride spensierato - molto bene, e tu? - finita la frase mi guarda sempre con quel sorriso - bene, grazie - ha degli occhi bellissimi... NO YAILEENA FERMATI. COSA SONO QUESTI PENSIERI DOLCI SU TOMLINSON?
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi e guardo la parte opposta. Non so che dire, non so che fare, non so nulla. Ma dov'è finita la Yaileena di poche ore fa? 
Mi alzo e si alza pure lui. Lo guardo e mi guarda pure lui. Si avvicina e mi accarezza le guance con i pollici. Mi esce un semplice sussurro - Louis...- poi mi bacia. Di nuovo. Ma è dolcissimo questa volta. Continua ad accarezzarmi le guance e le nostre lingue si intrecciano per la seconda volta. Questo bacio dura molto più di quello di prima ma cominciano ad arrivare delle piccole goccioline di acqua dal cielo. Mi stacco e guardo il cielo - sta per piovere! corriamo in macchina! - faccio un passo verso l'uscita del parco ma Louis mi tira su di lui - balliamo sotto la pioggia - lo guardo ridendo - matto! ci prendiamo un accidenti! - si mette a ridere, mi prende in braccio e mi fa girare sotto la pioggia.
No ma è matto sul serio. 
Dopo mezz'ora sotto la pioggia a fare i cretini torniamo in macchina. - no Louis io vado a piedi, ti bagno la macchina - si mette a ridere e mi tira dentro - non fare la stupida. Metti la cintura invece. - obbedisco e torniamo a casa.
Nel tragitto tossisce in continuazione - io l'avevo detto! però io sono sana e salva -  mi mette un braccio attorno alle spalle e mi bacia. Inizialmene sto al bacio poi lo stacco e lui mi guarda male - che cosa ho fatto? - -che cosa hai fatto? Stai guidando! devi guardare la strada! Ma chi te l'ha data la patente? - non risponde e continuo - e poi... non puoi baciarmi - aveva ricominciato a guardare la strada ma dopo quello che ho detto guarda di nuovo me - perchè no? - gli urlo in faccia perchè mi sto cagando sotto - cazzo Louis guarda la strada! - torna a guarda la strada - e comunque non puoi baciarmi perchè mi contagi - lo guardo alzando un sopracciglio e sorridendo, si ferma ad un semaforo, si gira, mi guarda con un sorriso stampato sulla faccia e vedo il suo viso avvicinarsi al mio, chiudo gli occhi istintivamente aspettando le sue labbra sulle mie, ma quello che ricevo è...saliva? -cazzo Louis, che schifo! mi ha starnutito in faccia!- urlo istericamente pulendomi il viso con la manica del suo maglioncino, mi guarda divertito e poi ri-inizia a guidare verso casa.
***
Scendo dalla macchina, sbattendo non molto delicatamente la portiera, Louis mi fulmina con lo sguardo e sorrido per farmi perdonare, ride per poi iniziare a tossire. -Louis entriamo in casa o qui la situazione peggiora- annuisce andando verso la porta e aprendola. Entra in casa e lo seguo, mi guardo intorno alla ricerca di Harry e Charlie, ma niente, dove cazzo sono andati a finire quei due? 
Guardo Louis e mi accorgo che sta tremando. -Senti freddo?- gli chiedo avvicinandomi a lui, annuisce stringendosi nelle sue braccia -abbassati un po', cazzo ma quanto sei alto?- dico guardandolo dall'alto in basso. -sei tu troppo bassa- dice abbassando il viso all'altezza del mio. -vaffanculo- sussurro dandogli una manata sulla fronte, mi accorgo che scotta. -Louis, porca buttana, tu scotti!- si avvicina lentamente al mio viso e lo spingo via dolcemente -Louis, per oggi ci sono stati troppi baci, non credi?- mi guarda dolcemente scuotendo la testa. Ma come faceva ad essere così...No, Leena, non lo pensi davvero, suvvia. -dai vai a riposarti un pò in camera- gli dico usando un tono..dolce. mi guarda triste -non mi fai un pò di compagnia?- dice sporgendo in avanti il labbro inferiore e assumendo un'aria da cane bastonato. Scuoto la testa divertita per poi pizzicargli con due dita il labbro inferiore, alla fine accetto la sua proposta e ci dirigiamo in silenzio verso la sua camera. Mi chiedo dove cazzo siano andati a finire quei due!

CHARLIE.
controllo più volte la lista della spesa tra le mie mani. Latte?preso. Tovaglioli?Presi. Bicchieri di carta?Presi. Carote?Prese. Non capisco di cosa se ne fanno di tutte ste carote. alzo le spalle continuando a leggere la lista. -ma che cazz...?- sussurro, alzando poi lo sguardo verso Harry intento a scegliere quali caramelle prendere. -Harry!vieni subito qua!- urlo, facendo voltare quasi tutta la gente verso di me. Si avvicina a me scocciato. -Si certo Charlotte, fammi riconoscere da tutti!- lo fulmino con lo sguardo per poi indicare la lista della spesa -che cazzo vuol dire questo?- Harry mi guarda divertito. -che cosa Charlotte?- mi sto innervosendo, respiro profondamente spostando il mio sguardo di nuovo su di lui. -i preservativi?oh andiamo Harry, questi te li paghi tu!- -che cosa?non posso pagarli io, andiamo ho una reputazione da difendere, io sono una star!- lo guardo alzando un sopracciglio, prendo un ricciolo tra le dita constringendolo a farlo abbassare all'altezza del mio viso. -senti Harry, tu non sei nessuno, io i preservativi non te li pago, io ci penserei due volte prima di lasciare un piccolo Styles in ogni parte del mondo- sbuffa mettendosi a braccia conserte -dai non fare così, trova il lato positivo della cosa, non dovrai pagare gli alimenti a tutti i bambini del mondo- ride passandosi una mano tra i suoi riccioli e prendendo un pacco di caramelle gommose dallo scaffale.
Ci dirigiamo verso le casse, io in una cassa e lui in un'altra per pagare i suoi tanto amati preservativi. Prima di pagare però, mi accorgo di non avere i soldi con me, quindi sono costretta ad usare quelli di Harry.
Mi avvicino ad Harry e picchietto un dito sulla sua spalla, si gira e mi guarda sorridendo -che succede?ci hai ripensato?vuoi pagarli tu?- scuoto la testa mostrando un sorriso tanto dolce quanto falso. -Dovresti prestarmi il portafoglio, non ho i soldi- prendo il portafoglio dalla sua tasca posteriore per poi urlare un grazie, allontanandomi velocemente da lui.
Pagare la spesa con i soldi di Styles, fatto. Missione compiuta.
Lo aspetto fuori dal supermercato con le buste tra le mani, quando mi raggiunge è parecchio incazzato. Lo guardo sorridendo mollandogli poi tra le mani tutte le buste. -Dai fa l'uomo per una buona volta e porta le buste- scuote la testa guardandomi. -Hai idea di cosa ho dovuto fare per pagare questi stupidi preservativi per colpa tua?ti sei presa il portafoglio, lasciandomi così senza soldi- oh cazzo, era vero. Scoppio a ridere poggiando una mano sulla sua spalla. -oddio scusa, non ci ho pensato proprio- lo guardo mentre fingo di asciugarmi una piccola lacrima. -dai su, che hai fatto? non avrai mica promesso alla commessa di usarne uno con lei?- rido pensando che potrebbe essere un opzione. mi guarda. -oddio Harry, non dirmi che lo hai fatto davvero!- rido ancora più forte guardando la sua espressione, annuisce grattandosi la nuca imbarazzato -almeno è carina, vero?- mi guarda scuotendo nervosamente la testa - no no no no vado a pagare. - Gli do il portafogli e corre dentro a saldare il conto. Si può essere più stupidi? 
Attendo il suo ritorno alzando lo sguardo verso il cielo, strano, era diventato tutto azzurro e il sole splendeva. Sbuffo guardando l'orologio che portavo al polso,  quanto cazzo ci vuole per pagare dei preservativi? 
Oh, ecco qua il ritorno del famoso Harry Styles. -Pagati, adesso non ci tocca che ritornare a casa e iniziare a usarli- dice guardandomi maliziosamente.  
***
Arriviamo a casa. Non è successo nulla in macchina, fortunatamente. 
Entriamo e Leena non c'è. O almeno... non in questo piano. 
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scusate per il ritardo...però abbiamo il capitolo finito già da tempo, ma non lo abbiamo postato *si nasconde*
speriamo (io e la mia co-scrittrice uwu) e vi piaccia çwç 
miglioreremo. 
tanti saluti :D

 

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