Con Loro Nella Musica

di 1Dinfection
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non riprovarci ***
Capitolo 2: *** La Festa ***
Capitolo 3: *** Solo Lui Nei Pensieri ***
Capitolo 4: *** Sono davvero io? ***
Capitolo 5: *** Sorpresa ***
Capitolo 6: *** Serata ***
Capitolo 7: *** Louis ***
Capitolo 8: *** Believe ***
Capitolo 9: *** In Tour ***



Capitolo 1
*** Non riprovarci ***


-No, Harry,non te lo ripeto più. Non ci vengo!- ripeto per la terza volta, infastidita. -Dai! Ci sarà da divertirsi di sicuro. Te lo prometto. E poi, ti proteggo io!- Lo guardo, incerta se ridere o arrabbiarmi. Non gli ho mai detto di no, mai. Ma sa che odio andare a quelle stupide feste piene di fotografi e gente del genere. Non è il mio settore. Ma Harry continua con la scenata e comincia a promettermi di tutto. -Uff, va bene, rompiscatole!- accetto poi, molto a malincuore. E così avete avuto una breve presentazione di me. Mi chiamo Brooke Ellis, sono di media statura, capelli corti, castano-rossicci e occhi verdi. Ho un carattere strano, un po’ lunatico, ma sono abbastanza aperta. Io e Harry ci conosciamo sin dalle elementari, siamo stati indivisibili compagni di giochi e poi migliori amici dalle scuole medie in su. Poi, io ho scelto la mia strada e lui la sua. Siamo rimasti migliori amici, ma io non appartengo al suo mondo. Ha “sfondato” nel campo della musica giovanile insieme a quelle quattro carote di Zayne, Niall, Liam e Louis. I grandi One Direction. Il Grande Harry Styles. Mi viene ancora da ridere se ci penso. - Lo sapevo che avresti ceduto! Allora inizia a prepararti, la festa è tra mezz’ora- e dicendo questo abbassa il tono della voce. -Cosa?! Tra mezz’ora? E tu me lo dici adesso? Hai minuti contati, Harry Styles!- grido, e comincio a rincorrerlo per tutta la casa. Non che sia un’impresa facile, in questo mare di scale, mobili, poltrone, tavoli e cose così. -Ehi, calma. Le star arrivano sempre in ritardo, no?- dice, ridendo. -Io non sono una star. Anzi. Quindi farò doppio ritardo. Mi sa che stasera gli One Direction faranno a meno del “Grande Harry”- dico lanciandogli un’occhiataccia. Però rovino l’effetto con una risata, alla quale si unisce anche Harry. Corro a prepararmi e lo lascio ai suoi “affari da star”, come dico sempre per prenderlo in giro. Di sicuro Harry mi ucciderebbe se indossassi la felpa con i soliti jeans. Quindi, per una sera, devo dimenticare la timidezza. Caccio dall’armadio un vestito bianco che nemmeno ricordavo di avere. E, dopo un quarto d’ora, con il mio stupido vestito e un po’ di trucco, sono pronta. Raggiungo Harry, che sta facendo zapping alla televisione con aria molto annoiata.

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Capitolo 2
*** La Festa ***


Arriviamo alla festa un quarto d’ora dopo l’inizio. Ci sono un sacco di persone, e, come previsto, anche un sacco di fotografi. Io stringo la mano di Harry.

-Voglio scappare! Perché ho accettato?- piagnucolo, sempre stritolandogli la mano.

-Forse perché sono il tuo amico preferito. E perché stasera ti divertirai con noi e non farai caso agli altri-

-Certo, come no. Sicuramente mi guarderò in giro come una pazza e cercherò un nascondiglio-

-Resta con noi e vedrai che non ci pensi. Anzi, a proposito. Tu ancora non conosci Louis, giusto? È l’occasione adatta. Vieni- dice, e mi accompagna fuori.

Il luogo scelto per la festa è la villa di Niall, un posto incantato. Cioè, è vero che è una “celebrità”, ma è un posto enorme. C’è gente seduta ai bordi della piscina, gente che chiacchiera, chi balla, chi beve qualcosa. Tutto ciò agli occhi di qualcun altro sarebbe sembrato meraviglioso, ma non ai miei. Ho voglia di scappare o di diventare trasparente. Anche perché con questo vestito mi sento completamente fuori posto. Con questo umore, non starei bene con nulla. Quasi senza che me ne fossi accorta, però, Harry mi ha trascinata proprio al centro della mischia, dove ci sono gli altri. Riconosco Niall, Zayne e Liam. Poi c’è un altro ragazzo, davvero carino, che credo sia Louis. È diverso da come lo immaginavo, ma in senso positivo. Saluto con imbarazzo.

-Ciao ragazzi!- Harry sembra proprio a suo agio, mentre corre ad abbracciare gli altri.

-Ehilà, Brooke.-. Niall mi “tira in ballo”. Ed io che volevo essere trasparente.

-Ehi, ragazzi. Ciao- sembra quasi un sussurro la mia voce. Che mi è successo? Non riesco nemmeno a parlare per l’imbarazzo? Questa poi.

-Louis, lei come avrai capito è la “nostra” Brooke- mi presenta Harry. Io mi sento avvampare, e per non mostrare il rossore faccio finta di allacciarmi un sandalo.

-Ciao. Allora tu sei la “famosa” Brooke di cui Harry parla sempre, eh?- mi chiede Louis.

-Sembrerebbe di sì- cerco di sorridere, ma lancio uno sguardo accusatorio verso Harry, che mi fa l’occhiolino.

-È il nostro momento, ragazzi!- grida Niall, e tutti e cinque corrono verso il palco, trascinando me. Mi sistemo su una sedia dietro le quinte del palcoscenico, mentre loro cominciano a cantare. Devo ammettere che sono proprio bravi, non posso fare a meno di tenere il ritmo con il piede e canticchiare sottovoce. Passa la prima canzone, ne passano cinque. Dopo un tempo che, mio malgrado, mi sembra piacevole, coperta dalle note meravigliose delle loro canzoni, scendono e tornano da me.

-Allora, come siamo andati?- mi chiedono in coro, con una vocetta che mi fa scoppiare a ridere.

-Come volete essere andati? Alla perfezione naturalmente-

La serata passa piacevolmente, ma non posso fare a meno di notare il modo in cui mi fissava Louis.

Passa la mezzanotte, finché un mio notevole sbadiglio non fa capire che per me è arrivata l’ora di tornare a casa.

-Ci vediamo domani ragazzi!- saluta Harry,ammiccando a me, e torniamo all’auto.

-Perché domani? Cosa dobbiamo fare?-

-Tu non te ne preoccupare- mi risponde Harry, ma non lo noto nemmeno, sono talmente stanca che mi addormento sulla sua spalla

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Capitolo 3
*** Solo Lui Nei Pensieri ***


Quando mi sveglio, finalmente, sono sul letto di Harry. Mi guardo intorno per vedere dov’è lui, e ridacchio. È steso a terra con un sacco a pelo. Un po’ mi spiace, ma sento un piacere vendicativo vedendolo lì. Ecco, mi sono vendicata con lui per avermi portata alla festa. Rido, stavolta è una vera e propria risata, e lo sveglio.

-Che ore sono?- borbotta lui, e io rido per la terza volta.

-Sono..beh, sono le nove e mezzo. Tu continua pure a dormire, io preparo qualcosa-

Vado in cucina, quella grande cucina di mattonelle arancioni che adoro e che profuma di biscotti. Metto in tavola due tovagliette, il bricco del latte, un pacco di fette biscottate e il vasetto della marmellata. Mentre preparo due fette e biscottate con la marmellata, per me e per Harry, penso alla serata a casa di Niall. Devo dire che per una come me è stato…semplice. Sì, semplice è la parola adatta. Il punto è che i ragazzi ti fanno sentire a tuo agio, sempre allegri e pronti a farti ridere. Sorrido quasi inconsapevolmente.

-Sorridente, eh? È questo lo spirito giusto per prepararti a…oggi- Harry ciabatta fino a me, mezzo assonnato, ma sempre con un sorriso malizioso.

-Sono pronta a tutto…di cosa si tratta, capo?-

-Niente di che.. per noi. Si va in barca, oggi. Louis ha una nuova barca, un gioiello, la dovevamo pur collaudare, no? E tu verrai con noi- mi spiega. Beh, avevo in mente di peggio. Almeno non soffro il mal di mare. Annuisco, finendo di smangiucchiare la mia fetta con marmellata, poi corro di sopra. Meno male che ieri sera Harry ha avuto l’intelligenza di passare a casa mia a prendere dei vestiti. Avrebbe potuto lasciarmi li, ma credo avesse paura che me ne scappassi all’idea di ciò che ci attendeva oggi. Dopotutto, dovrei anche ringraziarlo. Cerca sempre di rendermi partecipe in tutto e per tutto alla sua vita. Dovrei essere lusingata di essere così “attaccata” ad una star. Prendo il costume, la canotta ed i pantaloncini e vado in bagno. Riflettendomi nello specchio il mio umore ha uno sbalzo. Non posso farmi vedere così. Non da Louis, almeno. È da ieri che ho in mente solo lui, il modo in cui mi fissava. Mi ficco sotto la doccia ancora pensando a lui. E ne esco tutta bagnata e sorridente.

-Ci vuole molto?- mi arriva la voce di Harry, che bussa alla porta. Mi asciugo velocemente i capelli, mi vesto. Ma lo specchio mi rivela che sono sempre impresentabile,sembro un folletto. Comunque non posso modificare la mia genetica, quindi. Esco e salto addosso letteralmente ad Harry.

-Devo pensare che sei felice di andare in barca?-

-Credo proprio di sì- rispondo, sempre sorridendo. Un altro minuto col sorriso e mi faranno male le mascelle.

-Allora, se permetti, uso anche io la doccia e poi si va. Abituati al fatto che mi sentirai cantare-

-Chissà, magari se ti registro e vendo la registrazione alle televisioni ci guadagno una bella sommetta. Ridiamo ancora, e, mentre lui fa una doccia, io mi ri-concentro sul volto di Louis.

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Capitolo 4
*** Sono davvero io? ***


La barca di Louis é attraccata ad una banchina "comune", e come é naturale, c'è il solito gruppetto di gente attorno. Anche se mi sento a disagio, non voglio ricominciare con la lamentela. Mi lascio trascinare da Harry oltre la "tenda" di persone, dove ci aspettano i ragazzi.

-Ehi, D! Come te la passi?- mi saluta Niall, con il suo solito sorrisone cosmico a 32 denti.

-Dovrei dire "Ehi N, io tutto bene e tu?" ?-chiedo, sarcastica. Non trovo niente di divertente nelle mie parole, ma i ragazzi scoppiano a ridere, una risata così allegra che contagia anche me. Saliamo sulla barca (io, naturalmente, inciampo. Se non fosse stato per Louis adesso sarei in acqua).

-Brooke, ti propongo una scommessa. Cinque dollari che non riesci nemmeno a tuffarti- mi propone Zayne. Io per tutta risposta tolgo pantaloncini e maglietta e glieli lancio contro.

-Non riuscirai nemmeno a vedermi- rispondo, e gli faccio una linguaccia. Intanto mi siedo, e guardo verso il mare. Alla guida ci sono Harry e Niall, che litigano ogni tanto per chi deve premere cosa. Ridacchio fra me, ma continuo a guardare il mare. Non riesco a non pensare al fatto che domani io sarò tra i banchi di scuola a sfacchinare sui libri, senza loro. Devono partire per il tour. Cavolo, quanto mi mancheranno. Riguardo verso il "posto di comando". I ragazzi hanno fermato la barca, io mi alzo, lancio uno sguardo di sfida verso Zayne e mi preparo a tuffarmi. Ma non faccio in tempo a far niente che qualcuno mi afferra e mi butta giù di peso. L'impatto con l'acqua gelata é davvero tremendo, ma dopo l'attimo di freddo un brivido di "adrenalina" mi percorre la schiena. Quando riaffioro urlo "Harry Styles, tu sei un ragazzo morto!" Non posso dire nient'altro che cinque ragazzi si tuffano in contemporanea producendo un'ondata di schizzi enormi. E la gara di schizzi continua, soprattutto tra me, Louis e Zayne.

-Ragazzi, é l'una e un quarto, meglio andare. Dobbiamo anche fare le valigie, no?- Louis ci interrompe nel bel mezzo di una gara di tuffi. E così, purtroppo, risaliamo tutti sulla barca. Bagnati fradici, ma ridenti.

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Capitolo 5
*** Sorpresa ***


Sono da sola, in camera mia, stesa sul letto. Ora più che mai, vorrei avere Harry vicino. Lui e i ragazzi. Sono sicura che a quest'ora, se loro fossero stati qui, sarei piegata in due dalle risate. Loro fanno sempre ridere. Mi ficco le cuffie dell'ipod nelle orecchie, chiudo gli occhi e scelgo uno dei mille brani dei ragazzi. "What Makes You Beautiful". Dio, la musica é così perfetta che giuro mi sembra che siano davvero qui a cantarla. Inizio a mimare con la bocca le parole, finché non sento degli accordi di chitarra e apro gli occhi.

-Ragazzi! Come siete entrati?- esclamo, tutta un sorriso.

-Quando sei soprappensiero dimentichi sempre la porta aperta- risponde Harry, con una faccia da angelo così innocente che non mi fa trattenere le risate.

-Allora, la valigia non l'hai ancora preparata?- mi chiede Louis, ridendo. Lo guardo, perplessa.

-Io non vado da nessuna parte...-rispondo, un pò melanconica.

-Oh si, invece! Tu vieni con noi in tour!- esclama Harry.

-Cosa?! Ma...io non sono del gruppo, e poi ho la scuola!- ribatto, ma si sente che sono davvero felice. Sprizzo gioia, nel vero senso della parola.

-Errore-cominciò Zayne-Non fai parte della band, ma fai parte del gruppo. E il gruppo non si divide. Avanti, muoviti, ti aspettiamo a casa mia alle otto stasera. Porta le valigie. L'autista ci viene a prendere la domani mattina-

I ragazzi escono, e sento i loro passi fuori dalla camera che scendono le scale, verso la porta. Reagisco con una risatina smorzata, così isterica che per non sembrare pazza mi ficco una mano in bocca. Poi mi precipito a fare la valigia. "Fare la valigia" per modo di dire. In pratica ci svuoto dentro mezzo armadio. E, tutta sorridente, aspetto le otto

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Capitolo 6
*** Serata ***


Arrivo davanti casa di Zayn, molto emozionata e puntualissima. Ma non riesco a bussare, valuto tutti i pro e i contro anche se la mia testa già mi dice "vai! Che te ne importa? Scuse per la scuola firmate "One Direction", tour con i tuoi migliori amici...cosa puoi desiderare di più?". Così mi faccio coraggio e busso. Non faccio nemmeno in tempo a vedere la porta che si apre che mi ritrovo in un abbraccio stritolante. Dieci braccia soffocanti mi stringono.

-Aiuto...soffoco!- tento di dire, simulando un gemito. Ma in realtà mi sento davvero molto bene, stretta così a loro.

-Ti vogliamo bene, carotina!- mi strillano quasi nell'orecchio.

-Anche io, ma saprei dimostrarvi meglio il mio affetto viva e respirante- sussurro, scatenando il solito coro di risate.

Finalmente mi liberano, ed io posso ammirare l'interno di casa "Malik". Semplicemente...stupendo, ecco. Una casa fantastica, a misura di ragazzi. Le pareti ricoperte di foto del gruppo, una "collezione" di chitarre in un angolo, una televisione al plasma, con tanto di wii e un mega stereo. Dio, che casa meravigliosa! Probabilmente senza accorgermene sono rimasta diciamo...circa dieci minuti a bocca spalancata, perché Zayn esclama.

-Invidiosa, eh?-. Io per tutta risposta gli lancio un cuscino del divano addosso.

-Buona idea! Ragazzi, proteggetevi dai cuscini!-urla Zayn, e da quello che per me era stato un gesto "scherzoso" parte una vera e propria lotta con i cuscini. Mentre sono occupata a disputare un "livello" particolarmente difficile contro Louis, che ormai potrei dire di conoscere bene come gli altri, sento di nuovo il suo sguardo pieno di significato farsi più intenso sul mio volto. Anche se non ci faccio molto caso, almeno finché penso che ieri ero la Brooke timida e silenziosa, ed oggi sono una Brooke scherzosa che si diverte con gli amici. Ma purtroppo questo "pensiero" dura poco, e lo sguardo di Louis acquista significato e inizio a sentirlo di più. Arrossisco violentemente, che reazione stupida durante una battaglia di cuscinate. Louis, però, sembra non trovarlo stupido, ed in effetti mi fa cenno con la testa di andare verso la cucina. Io mi avvio silenziosamente, senza farmi notare troppo.

-Ehi, Brooke- comincia Louis, guardando da ogni parte tranne che sul mio viso.

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Capitolo 7
*** Louis ***


Non riesco a guardare sul volto di Brooke, così bello e perfetto. Ma me la immagino lo stesso, con le guance in fiamme, un sorriso timido, che gioca con le mani. Poi, finalmente, mi decido a rivolgerle lo sguardo. Male. Il celeste dei miei occhi annega nel verde limpido dei suoi, e viceversa. Ha uno sguardo da bambina questa ragazza, così indifeso, eppure un carattere abbastanza forte da poter sopportare tutto.

-Brooke.. ci pensi che ci siamo conosciuti solo ieri?- chiedo, non so come muovermi, cosa dire per sciogliere il ghiaccio.

-Già...eppure a me sembra di conoscerti da sempre, carota- mi risponde. La butta sul ridere, ma si nota che é imbarazzata quanto me, se non di più. Un'altra vampata di rossore, che le fa portare istintivamente le mani sulle guance, come a poterle scolorire dall'esterno. Cazzo, che devo dirle? Volevo stare un pò da solo con lei, e adesso sto per perdere la mia occasione. Forse non l'ho mai avuta l'occasione, forse ho solo pensato che mi si fosse presentata.

-Allora...io vado di la- dice lei, incerta. E si avvia. Ma la richiamo indietro. Ormai siamo in ballo, tanto vale ballare. Si volta quasi di scatto verso di me, e senza pensarci faccio la prima cosa che mi viene in mente. Baciarla.

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Capitolo 8
*** Believe ***


Ero pronta a tutto, ma non a questo. Il bacio di Louis ha un sapore strano, un sapore di attesa. Mi tiene stretta, e a me non da fastidio. Anzi. Socchiudo gli occhi, quasi in estasi. Dopo secondi che a me sembrano troppo pochi, mi lascia. E fissa su di me quel suo sguardo celeste, così chiaro e semplice, che mi ha catturata dal primo istante. Solo non riesco a capire come una ragazza anonima e bruttina come me possa interessargli. Ma ne sono felice. Continuiamo a guardarci, senza spiccare parola. Poi io mi stringo a lui, senza nessun'altra alternativa, almeno nella mia mente. Sento subito il calore delle sue braccia avvolgermi, per un attimo, ma che mi basta per convincermi definitivamente. Louis, con un sorriso, mi lascia e torna dai ragazzi, ma io non ce la faccio. Mi sfrego le guance, sono troppo colorite. Mi accascio per terra, contro la gamba del tavolo. Non ho mai pensato molto all'amore di cui tutte le ragazze "amavano" parlare tanto. Sono sempre stata dell'idea che l'amore ti si piazza davanti, non ti da preavviso e spesso sei impreparata. Come me, adesso. Deciso che sono abbastanza calma, torno di la, con una espressione seria e naturale (spero risulti tale). I ragazzi continuano a lanciare cuscini, ma appena arrivo si guardano e vengo bombardata.

-Non vale! Sono indifesa!- grido, proteggendomi alla meglio dai cuscino-proiettili ed afferrandone uno mio.

-Ti salvo io!- urla Harry, con tono falsamente eroico che fa ridere tutti. Facciamo squadra e cominciamo a bersagliare(e ad essere bersagliati, soprattutto io) a più non posso. mirando a caso.

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Capitolo 9
*** In Tour ***


Mi sveglio di soprassalto a causa di una cuscinata in faccia. Zayn, naturalmente. Il tempo di vestirmi e prendere qualcosa da mangiare che siamo in macchina. Anche se...credo che dire "macchina" sia piuttosto restrittivo. Anche perché stiamo parlando di una limousine. Oddio, ecco di nuovo me, la Brooke timida. Non mi trovo bene in mezzo a tutto questo, però la presenza dei ragazzi cambia un pò la storia. Ma stare in questa "cosa" enorme, con i sedili scuri, lunghissima e "tirata a lucido" metterebbe in soggezione chiunque, credo.

-Brooke, sei sveglia? Stai fissando i tuoi piedi in modo così ossessivo che Niall si é spaventato- Harry ride, e mi riporta alla realtà. Io, chiaramente in imbarazzo, giro una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Non é vero!- piagnucola Niall - E poi, che ci vuoi fare, sembrava che avesse una...come si chiama? crisi epilattica? epilettica?- continua.

-Si chiama crisi di stupidità Niall. Crisi epilattica...questa ancora non la dovevo sentire- dice Harry, concludendo il tutto con una risata generale. Poi mi fa un'occhiolino ed io, com'era prevedibile, arrossisco violentemente. Harry é il mio migliore amico ma nemmeno lui riesce a cancellare del tutto la mia timidezza. Louis si alza, e si siede accanto a me. La sua presenza così vicina mi riporta alla mente lo scambio di ieri sera, e non mi aiuta di certo. Arrossisco di nuovo, gioco con le mani, faccio finta di essere presa dall'intreccio dei ricami della mia borsa. Però non posso mancar di notare Zayn che ammicca, Niall che lo guarda complice, Harry che lancia uno sguardo nervoso verso Louis. E in un secondo assumo dodici variazioni di rosso sulle mie guance. Cavolo, potrei battere un record.

-Ehm...ragazzi che si fa?- chiede ad un certo punto Zayn, con una espressione così tragicamente annoiata da far ridere anche me.

-Musica?- propone Harry. Annuiamo tutti, convinti. Ognuno afferra un microfono, io mi propongo per accompagnarli con la chitarra. Dopotutto non sono una buona a nulla. E così, loro cominciano a cantare "Gotta Be you", e io quasi mi incanto nel sentire le loro voci, così melodiose. Louis però durante il ritornerllo mi guarda in modo così profondo da farmi sentire quasi inquieta. Però, continuo a suonare, mimando con la bocca le parole. Sono tutta concentrata sulla musica, perfino le note sono così semplicemente perfette che mi assorbono, non sento più niente che non sia la mia chitarra, allora alzo la voce un pochino e continuo a canticchiare. Poi inizio a cantare davvero, dimenticandomi completamente dei ragazzi. Ma un abbraccio mi riporta a terra.

-Wow, che vocina Brooke- sussurra Harry al mio orecchio

-Niente male- convengono gli altri. E, intanto, continuiamo il viaggio, dimenticando la timidezza.

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