Dear John.

di Needless Emotion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Can you help myself? ***
Capitolo 2: *** La perfezione è una caratteristica pericolosa. ***
Capitolo 3: *** Verità. (1) ***
Capitolo 4: *** La fine. Definitiva. ***



Capitolo 1
*** Can you help myself? ***


Caro John,

mi sono accorta che questo mio periodo

è avvolto da una cappa di pessimismo

cosmico (stile Leopardi), con una punta

di tragicità.




Poi mi chiedo...perchè?
Perchè tutto questo pessimismo?
Perchè devo crearmi problemi inutili?
Ok, non inutili...cioè, esistono lo stesso.

"Ma, pensandoci, risolveresti qualcosa?" mi chiede Lui, alzando un sopracciglio.
Io rifletto un attimo.
"Beh, in effetti...no, John, hai ragione."
"Le risposte non ti cadranno mica dal cielo! Can you help myself? Cause baby, it's you!" canticchia, ammiccando.
Ridacchio.
"Grazie..." gli sussurro, col sorriso sulle labbra.
Lui smette di canticchiare.
"E di cosa?" replica, confuso.
"Di esserci, di tutto." rispondo.
Lui mi guarda commosso, per poi abbracciarmi, cullandomi dolcemente.



Spazio Autrice.

Ho omesso delle parti, il sogno non è così breve.
Ma non sono importanti.
O meglio, non per ora.
Bene, John è tornato, a quanto pare.
E, a quanto pare, non ho abbandonato i Beatles.
Non potrei mai farlo così.
O meglio, non così improvvisamente.
Bene, adesso vi saluto!
*un saluto Pantelliano a voiii!*
Ok, no.

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Capitolo 2
*** La perfezione è una caratteristica pericolosa. ***


La perfezione è una caratteristica pericolosa:
l'uomo è diffidente e invidioso,
e non accetta che qualcuno
sia migliore di lui;
così cerca negli altri
ogni possibile difetto.
                                            
                                                                     (Helji Hattori)




 




N.B.: The return of parentesiiiiiiiiiiii!
*Parentesi POWAAAAA*







Lo saluto con un cenno.
"Divertita da Angela & Co.?"
Sorrido al ricordo della serata.
"Sai...era da tanto che non mi divertivo così." rifletto ad alta voce.
Lui sospira.
"Si, ti ho vista..."
Io lo guardo, sbalordita.
"Don't worry, my dear....l'importante è semplicemente la tua felicità."
Lo abbraccio.
Ripenso al pensiero profondo che ho formulato oggi.

Ogni cosa è necessaria, ma non indispensabile.
Tuttavia, quando la suddetta cosa non ti interessa o non ti soddisfa più,
non gettarla via.
Potrebbe servirti di nuovo in un futuro...anche non lontano.


"Tzè, abbiamo una filosofa qua!" commenta ironico John.
"Mbeh?" commento io, ancora più ironica, alzando un sopracciglio. ("Martina la saccente" *fa il verso* "Scusa...Mick-la-papera-Jagger-che-non-c'entra-un'acca...che ci fai nelle parentesi?!" "EEEEEEEEEHI, questo qui mi ruba la scena!" *JOHN POWAAAAA!* *John prende a padellate Mick* *Mick scappa urlando come una femmina* *John gongola* "Torna in scena tu!" *John se ne va afflitto*)
Lui ridacchia.
"Beh, comunque, oggi è l'1 Gennaio! Siamo nel 2012! John, ci pensi? 2012!"
"Anno nuovo, vita nuova, eh?"
"Certo, John, come no!"
Adesso sono io a ridacchiare.
"Sei sempre la solita!"
"Però ammettilo che ti piace, "la solita", eheheh!" replico io, maliziosa. (ma quando mai?)
Ammicco.
"Mpfh, altro che..."
Si avvicina e mi bacia.
Io sorrido.
"Beh, semplicemente....spero di passare un altro anno in felicità..." dico.
Lui sorride.
"E con te." aggiungo.

(Egli sorride.
....NO.) <-------- per favore, non ditemi che non l'avete capita...


Iniziamo a camminare, abbracciati.

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Capitolo 3
*** Verità. (1) ***


“Finalmente ho capito!” urlo in questa spiaggia deserta ormai così solitaria.
“Finalmente!” continuo a urlare.
Perché urlo?
Per sfogarmi.
John arriva alle mie spalle.
“Finalmente.” Concorda lui.
“Tu…tu lo sapevi?” balbetto, accecata dalla rabbia.
Lui fa un cenno d’assenso.
“E perché non me l’hai detto prima??” sbotto.
“Non potevo…” dice, a mo’ di scusa.
Io mi calmo.
“Hai ragione…e grazie, veramente.”
All’improvviso, un ricordo mi porta via con sé.
 

 
Flashback


“John…è da tanto che volevo chiedertelo…perché proprio io?”
“Perché tu sei diversa. Da tutte le altre ragazze del mondo. Da tutte le altre persone del mondo. Anche se il mio scopo è un altro…”
“Ossia? Quale?”
“Non posso dirtelo adesso, scombinerei tutto…”
“Beh…va bene…”
“Ma tranquilla, lo capirai da sola. Forse ci vorranno giorni, mesi, anni.”
“Mmh…”
“Ma, conoscendoti, ci vorrà pochissimo, sei molto intelligente.”
Arrossisco dall’imbarazzo.
 
 
 
 
“Allora…era questo il tuo scopo?”
Lui annuisce.
“Wow…” è l’unica cosa che riesco a dire.
Adesso mi sembra tutto così…chiaro.
Come ho fatto a non capirlo prima?
“Beh, ti avevo detto che ci sarebbe voluto un po’ di tempo…”
“Ma hai anche detto che io, essendo molto intelligente, ci sarei arrivata in poco tempo!” ribatto.
Sorrido al ricordo.
Lui si avvicina, arrivando a sfiorarmi le labbra.
“E un mese ti sembra tanto? Conosco persone che ci hanno impiegato anni, se non tutta la vita! Ricerche, per questo scopo!”
“E dire che la risposta è così ovvia, così semplice, così…”
Lui mi interrompe, dandomi un bacio a stampo.
“Per te. Tu sei diversa dagli altri.”
Io scrollo le spalle, per niente convinta.
“Dici? Io sembro solo una comunissima sedicenne, no?” replico, molto ironica.
“Non è l’aspetto che conta, ma qui dentro.” risponde, indicandomi il cuore.
“E poi…non eri tu quella che dicevi sempre “l’età è solo un involucro”?” aggiunge.
“Certo. E’ il mio motto, ormai…”
“E tu sei…non riesco neanche a spiegarlo a parole. Non ho mai incontrato una persona così. Sicuramente se fossi vissuta ai miei tempi, ti avrei sposata immediatamente.”
Scoppiamo a ridere entrambi.
“E io avrei accettato, naturalmente…”
“Forse prima.” ribatte.
Io ammicco.
“Ehi, non è colpa mia se vado a periodi! E poi, è proprio questa la lezione che volevi insegnarmi!”
Lui sbuffa.
“Speravo sarei durato di più!” dice, facendo finta di asciugarmi delle lacrime.
Awwwwww, che carino!
Lo abbraccio.

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Capitolo 4
*** La fine. Definitiva. ***


“E quindi…deduco che dobbiamo dirci veramente addio, questa volta…” rifletto, un po’ triste.
“Mi mancherai…” risponde lui.
Io strabuzzo gli occhi, meravigliata.
“E comunque…no, non è un addio. E’ un arrivederci a lungo termine. Io ci sarò sempre per te. Quando vorrai, quando avrai bisogno di me, ti basterà chiamarmi…e io verrò subito da te, come ho già fatto in precedenza.”
Un altro ricordo mi assale.
 
 
Flashback

Io mi addormento urlando.
“Joooohn, ti prego, ho bisogno di te!”
Le urla soffocate dal cuscino.
Riapro gli occhi in un campo di grano.
Sono tra le braccia di qualcuno.
“Ehi…non preoccuparti…sono qui…” sussurra John.
“Spiegami…che senso ha tutto ciò? Questa vita è così…monotona, così vuota…”
Lui sorride, preso dai suoi pensieri.
“Me lo chiedevo anche io quando ero in vita, tante di quelle volte…”
Io alzo la testa, incontrando il suo sguardo.
E’ sincero.
“Ma proprio tu…questo non lo devi pensare.”
Alzo un sopracciglio.
“Perché “proprio io”? Cosa ho di speciale? Sono una ragazza come tante altre.” Ribatto, scettica.
Lui si allontana da me, è schiocca le dita.
“Ed è proprio qui che ti sbagli!”
Continuo a guardarlo.
“Cosa intendi?”
“Io non ho mai visto niente di simile.” risponde, indicandomi.
“Si, John, me l’hai già detto…ma sono pur sempre un essere umano come tanti…e poi, non mi reputo così speciale.”
Lui sbuffa.
“E, precisamente, in cosa dovrei essere diversa?” replico.
“Scusa, ma questo non è di mia competenza.”
…ma che diamine vuol dire?
 
 
“Quindi era questo che intendevi per “non di tua competenza”?” gli chiedo, tornando alla realtà.
Lui annuisce.
“Quindi ci sarà qualcun altro a spiegarmelo…”
“Già.” dice una voce alle mie spalle.
Mi giro…
“Elleeeeeeeeeeeeeee!” urlo, felicissima.
Lui sorride.
E, nel frattempo, John guarda la scena divertito.
“E pensare che una volta facevi così con me…” riflette, sospirando.
“Ehi, adesso è il mio turno, quindi…” interviene Elle.
Io sorrido.
John si gira, iniziando a camminare.
Lo guardo.
Chissà se questa è veramente l’ultima volta che lo vedrò…
Ma all’improvviso, mi viene in mente qualcosa…
Lo rincorro, bloccandolo per un polso.
“Aspetta, prima di andartene, devo chiederti una cosa.”
Lui si gira, guardandomi.
“Quindi…tu sei…o meglio eri reale…ma Elle no, a questo punto? Perché lui non esiste veramente…”
Lui sorride.
“Beh, può essere che anche io non sono…ehm…ero reale, no?” ribatte lui.
Si gira di nuovo, proseguendo il cammino.
“Aspetta…cosa?? Non puoi andartene così!!” gli grido dietro, senza successo.
George arriva alle mie spalle, inaspettatamente, toccandomi una spalla.
Io sussulto, per poi sorridere.
“Lascialo perdere, è fatto così…è uno stupido, ha sempre voglia di scherzare…e se te lo dico io, che lo conosco da una vita…”
Sospira.
Io annuisco, sempre sorridendo.
“Ehi, idiota, aspettamiiiiiiiiii!” urla George, rincorrendo John.
Sento una risata alle mie spalle.
E’ Elle.
“Andiamo…questo è l’inizio di una nuova vita, per te…una nuova te, più consapevole.”
Mi sbatte in faccia la realtà, praticamente.
Mi giro, notando un lieve lampo di luce.
“Ma John e George..dove sono andati?” gli chiedo, incuriosita.
“Scusami…non è di mia competenza. Il mio compito è un altro…”
“Mi sembra di rivivere la stessa scena…solo con un’altra persona!” rifletto io, ridacchiando.
Lui ammicca.
“E’ questo il bello…è questa la lezione che ti ha insegnato John…”
“E la tua quindi qual è?” gli chiedo.
“Eeeeeeh…lo scoprirai…presto o tardi, ma lo scoprirai.”
Io scrollo le spalle, esausta da tutte queste domande senza risposta.
Mi prende a braccetto e iniziamo a camminare, come amici di vecchia data.
 
 
 
 
 
Spazio Autrice.
 
Che tristezza abbandonare definitivamente questa storia.
Ma è così…le cose vanno e vengono.
E’ proprio questa la lezione che mi ha dato John.
Lui mi ha fatto capire come essere felici nella vita.
Io vado a periodi.
Prima ero fissata con il pattinaggio, poi con un ragazzo, poi con l’hip hop, poi con il rock, poi con i Beatles, poi con John, e ora con i manga…precisamente, con Elle di Death Note.
E quindi…per essere felici nella vita, bisogna avere delle passioni, oltre che dei sogni…per poter andare avanti, a cui potersi aggrappare nei momenti di sconforto.
Queste passioni saranno più o meno lunghe…e quando una di queste passa…
Abbi pazienza.
Non andare a cercarne una di proposito.
Deve essere lei a venire da te…così, per caso.
Bisogna esplorare il mondo.
Bisogna attendere che le belle cose arrivino a noi, che ci travolgano completamente.
E non abbiate paura della loro influenza…
Sarà sempre positiva.








Ecco, questo è quel tesoro di Elle. <3
Per chi non lo sa, è un personaggio di Death Note. (la cui visione è altamente consigliata ai lettori.
Grazie, e arrivederci.
...no.)


Beh...un'ultima cosa da dire ai miei cari e appassionati (certo...) lettori...
Grazie.
Di tutto.
Di essere stati con me fin'ora.
Di avermi sostenuta e, in certi casi, incoraggiata.
Questa storia è finita, e ora provvederò a completare l'ultima storia sui Beatles.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=939260 questa, per chi non la conoscesse già. ^^
Dopodichè...non scriverò più su di loro.
Non essendo più una loro fan non ha senso, giusto?
Li ringrazio, perchè mi hanno cambiato la vita, ma quel periodo ormai è passato.
Però li ricorderò per sempre con piacere.
Beh...non è un addio.
Non ancora.
Nell'altra storia si.
Ma ancora non è tempo.

E...ancora grazie, davvero.

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