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di Beniy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. L'inizio. ***
Capitolo 2: *** 2. L'incontro. ***
Capitolo 3: *** 3. Ricerche ***
Capitolo 4: *** 4. Strani avvenimenti ***



Capitolo 1
*** 1. L'inizio. ***


«Grazie mille avvocato, ci sentiamo» disse il sig. Harm.

«Si figuri, è il mio lavoro». Aaron esce dal tribunale sorridente, felice di aver vinto un’altra causa. Prima di arrivare alla macchina prende il telefono e compone un numero.

Primo squillo. Secondo squillo. Terzo squillo. Una voce femminile risponde dall’altro capo della cornetta.

«Pronto?»

«Ashley? Ciao, sono Aaron.»

«Ciao! Tutto bene?»

«Sì certo, come sempre. Sei a casa?»

«Hai indovinato. Passi da me?»

«Sto arrivando.»

«Ok. Ti amo.»

«Anch’io, tesoro.». Fine della telefonata. Aaron sale in macchina e mette in moto, diretto verso la casa della fidanzata. Dopo 15 minuti circa arriva e suona il campanello. Gli apre proprio Ashley e gli corre incontro. I due si abbracciano, poi entrano in casa mano per mano. E’ Ashley che chiede al ragazzo: «Hai sentito il telegiornale?»

«No» risponde Aaron «perché, cos’è successo?»

«Hanno trovato due ragazze nel parco. Morte, intendo». Silenzio. Lei accende il computer e digita qualcosa, poi lo porge ad Aaron e dice: «Guarda, la prima il 26 di marzo, l’altra proprio ieri. 5 giorni e 5 ore di distanza dall’uccisione della prima. Si chiamava Kenny, la seconda ragazza Natalie».

Aaron è stupito. «Ti somigliano in modo impressionante, Ashley».

«Lo so Aaron. Ho tanta paura» replica la ragazza.

«Sta tranquilla. Ci sono io vicino a te» le sussurra Aaron.

«Grazie mille, non so cosa farei senza di te». Si avviano verso la cucina e chiacchierando, preparano qualcosa da mangiare.

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Capitolo 2
*** 2. L'incontro. ***


Il giorno dopo Aaron è molto teso e preoccupato per Ashley. Fortunatamente arriva Jimmy a risollevare il morale a tutti e dice: «Buongiorno Aaron, come butta?»

«Ciao Jimmy, insomma non proprio bene…» risponde il ragazzo.

«Ahh caro amico, è colpa delle donne o degli assassini che girano per la città?» brontola Jimmy.

«La seconda opzione è più plausibile, credo. Ho paura per Ashley» confida l’amico.

«Come ti capisco, sai? Ma tu sei forte, fai paura anche a me sai?»

«Smettila Jimmy, non è il momento di scherzare!» ribatte Aaron.

«Suvvia, un po’ d’allegria in questo cupo giorno, no?» «Forse hai ragione, ma ora devo proprio andare. Il lavoro mi chiama!». Così, dopo essersi congedato dall’amico, Aaron si avvia verso l’aula del tribunale, speranzoso che questo caso strano delle ragazze sia risolto.

Qualche ora più tardi il nostro avvocato è uscito dall’aula, né sorridente né triste, visto che il giudice non aveva ancora dato esito del suo discernimento ma fiducioso in qualche modo. Esce per distrarsi un po’ e va al bar con Jimmy, sempre allegro e con il sorriso sulla bocca a bere un caffé e discutono: «Tu che ne pensi, eh Jim?», l’amico risponde: «Boh, è una faccenda complicata persino per me che sono un brillante avvocato!». I due scoppiano a ridere, ma la faccenda è davvero seria.

«Senti, ormai noi siamo amici da quando abbiamo iniziato la carriera, quindi posso contare sul tuo aiuto? Voglio arrivare in fondo alla questione» sentenzia Aaron.

«Sono d’accordo. Allora, da dove si parte?» risponde Jimmy.

«Dall’inizio, caro amico. Dobbiamo informarci per bene su tutti i dettagli del caso.».

«Ottimo! Posso venire da te, così magari anche Ashley può aiutarci, non trovi?»

«Perfetto. La chiamo e la avviso che arriviamo». Il colloquio tra i due avvocati termina li, e si avviano verso la casa di Aaron.

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Capitolo 3
*** 3. Ricerche ***


Passa mezz’ora circa, e troviamo i tre ragazzi seduti ad un tavolo con computer accesi, fogli e giornali sparsi per scovare le notizie e risolvere la questione di questo misterioso serial killer. A un certo punto Ashley comincia a parlare dei risultati delle ricerche effettuate: «Di quest’assassino si sanno poche cose, ma non sono abbastanza…». Aaron allora risponde: «Veramente? Cosa si sa allora?» la ragazza riprende: «E’ sicuramente un uomo, 30 anni circa, bianco con forse qualche precedente penale.».

«Ah, siamo proprio messi male ragazzi! Metà della gente che vive in questa caotica città ha queste caratteristiche!» ribatte Jimmy.

«Hai ragione, però credo che pochi di questi andrebbero ad uccidere le persone, o no?» continua Aaron. «Infatti… Poi non notate una cosa?» dice Ashley.

«No... Che cosa?» replicano i ragazzi

«La somiglianza delle ragazze… E’ impressionante, e anche io sembro assomigliare a loro quasi alla perfezione.». Ora nessuno risponde, causa dell’improvvisa risposta di Ashley o forse del troppo lavoro compiuto nell’ultimo arco di tempo.

«Sì Ashley, hai perfettamente ragione. Devi stare molto attenta se non vuoi finire anche tu nelle mani di quel bastardo, va bene?» afferma il fidanzato.

«Certo, farò qualsiasi cosa sia necessaria» dichiara la ragazza.

«Ottimo, ma ora possiamo riposarci un po’, eh ragazzi?» ribatte Jimmy.

«Ma pensi solamente a riposarti tu?!?» sentenzia l’amico.

I tre ridacchiano e finalmente fanno pausa.

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Capitolo 4
*** 4. Strani avvenimenti ***


Qualche tempo più tardi (spero che i lettori non intendano “qualche tempo” come anni ma giorni) Aaron è nel suo ufficio che discute con un nuovo e probabile cliente sulla causa a lui correlata.

«Signor Rawence, non dovrà preoccuparsi per i problemi riguardanti la successione. Mi occuperò io stesso a risolvere la faccenda senza avvalersi del tribunale. Mi creda!»

Il cliente sembra entusiasta e fiducioso del nostro avvocato, così risponde; «Va bene. Sono nelle sue mani, avvocato. »

«Grazie per la sua fiducia. Quando saprò qualcosa, la informerò al più presto. A rivederla!»

Appagato, Aaron si risiede sulla sua poltrona cigolante e comincia a fare telefonate, mandare e-mail e controllare documenti vecchi quanto gli alberi secolari.

Il tempo passa velocemente, e qualche ora più tardi il suo telefono squilla.

«Avvocato Scott, come posso…?»

«Aaron! Ti prego! Vieni a casa!»

«Oh Signore! Ashley! Che succede?»

«U…Un tizio mi ha chiamato e…e mi ha minacciato! Ti prego vieni qua! Ho paura!»

«Non posso crederci. Sono lì tra un secondo.»

La chiamata termina e l’avvocato si dirige come un lampo a casa della fidanzata.

Arrivato li, si fionda in casa e i due si abbracciano. Lei è spaventata a morte, così Aaron chiude porte e finestre a chiave e controlla la casa.

«Non c’è nessuno in casa, tesoro, stai tranquilla.»

«Facile a dirsi! Non riesco a stare calma, Aaron. Ti prego, stammi vicino.»

«Certo tesoro, non ti devi preoccupare. Posso far arrivare qui una pattuglia in non meno di 4 minuti»

«Grazie, sei un uomo dal cuore d’oro»

«Forse è anche per questo che mi ami...»

«Ma certo, tesoro!»

I due trascorrono la notte insieme e la mattina dopo, tutto sembra normale. All’apparenza.

Aaron non vuole spostarsi dalla casa della fidanzata, è molto preoccupato, così chiama Jimmy, sperando in un suo aiuto.

«P... p…pronto?»

«Ciao Jimmy, sono Aaron»

«Ciao guerriero! Ma chi cavolo è che ti butta giù dal letto a quest’ora?!?»

«Jimmy, sono le 9»

«COOSA? Oh noooooo! Cavoli! Farò tardi al lavoro! Dai, sbrigati a dirmi che ti serve prima che chiuda!»

«Ashley è stata minacciata al telefono, e non verrò al lavoro finché non si sarà risolta la questione»

«Oh.»

Il tono dell’amico diventa improvvisamente più calmo e quieto.

«Cavoli. E chi se lo aspettava. Certo, certo Aaron, farò quello che ti serve»

«Grazie. Devi solamente portarmi qui un paio di atti che ho sulla scrivania.»

«Beh questo è facile. Arriverò li prima possibile»

«Grazie ancora. Non entrare dalla porta principale, ma dal retro se sai dov’è.»

«Ehm… Beh… Vediamo… Ooooh! Senti! Mandami le coordinate GPRS!»

«Ahah, per fortuna che hai sempre la battuta pronta. A dopo»

«Sissignore! A dopo!»


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Hellooo ragazzi/e belli/e :D spero che la storia vi piaccia.
Il titolo non sapevo quale mettere quindi è un pò così strano ecco xD ma spero di migliorarmi più avanti u.u

Andrò avanti se tra questo capitolo e il precedente ricevo almeno 4 recensioni. Suvvia! Non sono tante :D

Voglio critiche costruttive. Grazie ancora! :D

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