Due persone che si guardano negli occhi non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi. [Robert Bresson]

di Melardhoniel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Occhi curiosi e occhiate altezzose (La pietra filosofale – 1991/1992) ***
Capitolo 2: *** Occhi disperati e occhi assenti (La camera dei segreti – 1992/1993) ***
Capitolo 3: *** Occhi stupefatti e occhi che catturano (Il prigioniero di Azkaban – 1993/1994) ***
Capitolo 4: *** Occhi beffardi e occhi da so-tutto-io (Il calice di fuoco – 1994/1995 film) ***
Capitolo 5: *** Occhi orgogliosi e occhi fieri (L’ordine della fenice – 1995 film) ***
Capitolo 6: *** Occhi appassionati e occhi finalmente aperti (Il principe mezzosangue – 1996) ***
Capitolo 7: *** Occhi di chi si innamora e occhi di chi si arrende all'evidenza (Il principe mezzosangue - 1997) ***



Capitolo 1
*** Occhi curiosi e occhiate altezzose (La pietra filosofale – 1991/1992) ***


Due persone che si guardano negli occhi non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi.
[Robert Bresson]

 

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Occhi curiosi e occhiate altezzose
La pietra filosofale – 1991/1992

Camminava lento, con i passi strascicati, spingendo il carrello con il baule ed i libri. Non aveva fretta, dopotutto mancavano cinque minuti alle 11, e si sa che cinque minuti per un Weasley sono un’enormità di tempo.
«Serve una mano?» udì la voce di suoi fratello che si rivolgeva ad un ragazzo mingherlino con i capelli neri madidi di sudore.
Ecco, tra poco a lui sarebbe toccato aiutare anche Ronnino piccino a caricare il suo baule sul treno, come se non sapesse farlo da solo!
Con estrema calma posò nel solito scompartimento i suoi oggetti personali e quelli di George, poi saltò di nuovo a terra, giusto in tempo per sentire la voce di sua mamma chiamarlo.
«Fred? George? Siete lì?»
«Veniamo, mamma»
Si diresse verso la sua famiglia, tutta riunita attorno a Ron, al quale la signora Weasley stava vigorosamente strofinando il naso.
In quel momento una figura apparve dietro al baule di Percy: una ragazza bassina, con i capelli castani e molto crespi ed i dentoni da castoro.
Fred tirò su un sopracciglio: “primo anno” si appuntò mentalmente.
Mentre la osservava divertito, lei alzò gli occhi: erano normalmente marroni, niente di speciale, eppure Fred non riusciva a staccarsene. Era come se emanassero un’energia che lo calamitava.
L’espressione della nuova arrivata si irrigidì di colpo, e gli occhi le si ridussero a fessure, poi affrettò il passo con il naso in aria; ma il sorrisetto di Fred rimase lo stesso al suo posto.
«Ma tu guarda…» Fred scosse la testa.
«Li fanno sempre più bassi i primini» osservò, trotterellando verso suo fratello.

***
Primo capitolo, prima Fred/Hermione.
Cosa ne pensate?
Marty :)
 

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Capitolo 2
*** Occhi disperati e occhi assenti (La camera dei segreti – 1992/1993) ***


Occhi disperati e occhi assenti
La camera dei segreti – 1992/1993

 
I passi rimbombavano per il corridoio deserto del castello, facendo riecheggiare la desolazione e la sensazione di abbandono che si avvertiva fin sotto le ossa. La paura del mostro era tanta, e nessuno più si arrischiava a lasciare la Sala Comune se non per le lezioni e gli allenamenti di Quidditch – dopo tutto quello che era capitato a Justin Finch - Fletchley, a Nick-quasi-senza-testa, a Colin Canon e, soprattutto, a Hermione.
Era il giorno dopo l’accaduto, e l’intera Casa di Grifondoro ne portava i segni a lutto; persino i Corvonero ed i Tassorosso la mattina a colazione avevano mostrato solidarietà a Harry e Ron dando loro sonore pacche sulle spalle.
Addirittura Ernie Macmillan si era scusato con Harry per aver pensato che fosse lui l’erede di Serpeverde.
Solamente Draco Malfoy e la banda delle ragazzine di Pansy Parkinson se ne andavano in giro tronfi come se avessero vinto in gruppo la Coppa Tremaghi –cercando di evitare però di imbattersi nel mostro della Camera.
«Cosa ci fa qui, signor Weasley?» fu la domanda di Madama Chips, non appena lui bussò alla porta dell’Infermeria.
Fred si schiarì la voce: «Sono venuto per vedere Hermione Granger.»
«Capisco…» Fred giurò che la voce le si fosse intenerita. «Entri pure.»
Lo guidò per la stanza immacolata ed insolitamente –e dolorosamente– silenziosa, fino ad uno dei tanti letti a baldacchino.
La donna scostò le tende rosse, ed il volto di Hermione comparve, marmoreo.
Fred schiuse la bocca senza emettere alcun suono. Avrebbe voluto esclamare “Hermione!”, ma non ne aveva la forza.
Con un buffetto sulla spalla Madama Chips si ritirò nei suoi alloggi, lasciando il ragazzo ai suoi pensieri.
Il comodino di Hermione era ricoperto di mazzi di fiori e biglietti, sopra uno dei quali spiccavano le firme malferme di Harry e Ron, accanto ad un enorme girasole. Vicino vi era lo specchietto circolare con cui l’avevano trovata in biblioteca.
Fred fece due passi verso il letto, e strinse la mano della ragazza: era fredda, di più di quanto egli si sarebbe aspettato, ed il contatto lo fece rabbrividire.
«Hai visto? Sono passato a trovarti in Infermeria…» le disse, abbozzando un sorriso.
«…Ma non pensare che entrerò in biblioteca per indagare sul mostro! La vecchia Madama Pince potrebbe non reggere al colpo.» cercò di nuovo i suoi occhi, sperando di cogliere un guizzo di vita; ma lo sguardo di Hermione era assente, vitreo, morto.
«Ti ho portato dei fiori» Fred depose una rosa, un tulipano ed una viola sul comodino accanto al letto. Le strinse ancora di più la mano, agitò la bacchetta e si allontanò verso l’uscita, girandosi un’ultima volta verso le tende di broccato che ora gli coprivano la vista del corpo.
«Ci manchi, Hermione. Ad alcuni molto di più di quanto immagini…»
Quando richiuse la porta dietro di sé, gli occhi della ragazza continuarono a fissare il vuoto davanti a loro.
 
«Ehi, Fred»
«George?»
«Non è da te…»
«Non capisci, George…era più dell’“amica di Ron”.»
Si voltò verso lo specchio, dove un giovane dagli occhi azzurri e lucidi gli restituì lo sguardo. Nel momento in cui George osservò il gemello, per un attimo gli parve di scorgere nelle pupille l’ombra di un corpo disteso sul letto, immobile, le labbra spalancate, gli occhi assenti.

***

Eeeehi, eccomi con il secondo capitolo!! E' ovviamente ambientato durante "La camera dei segreti" poco dopo la pietrificazione di Hermione da parte del Basilisco :)
Un enorme bacione alle quattro (quattro! *-*) che hanno recensito il primo!
Spero vi piaccia anche questo! :D

baci,

M.

 

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Capitolo 3
*** Occhi stupefatti e occhi che catturano (Il prigioniero di Azkaban – 1993/1994) ***


Occhi stupefatti e occhi che catturano
Il prigioniero di Azkaban – 1993/1994

 
Partita Grifondoro – Serpeverde, l’ultima della stagione; se Harry avesse preso il boccino Grifondoro avrebbe vinto la Coppa del Quidditch.
La tensione era alle stelle e Serpeverde aveva già commesso una miriade di falli, ai quali l’altra squadra aveva risposto con violenza.
Katie Bell segnò, ed il punteggio cambiò per cinquanta a dieci: un urlo di gioia si alzò dalla folla dei tifosi rosso-oro, e Fred e George, battendo le mazze una sopra l’altra, volarono sopra Katie per evitare attacchi da parte dei Cacciatori di Serpeverde.    
I due battitori avversari approfittarono dell’assenza dei gemelli Weasley per spedire i due bolidi dritti nello stomaco di Baston; il quale rotolò nell’aria, stretto alla scopa, il fiato mozzo.
«Non si attacca il portiere se la Pluffa non è nell’area di rigore!» strillò indignata Madama Bumb.
Angelina segnò il sessanta a dieci, e subito dopo Fred spedì un bolide dritto contro Warrington, facendogli perdere la Pluffa che venne presa al volo da Alicia, che segnò il settantesimo punto.
Hermione dagli spalti esultò, urlando per la contentezza.
«Wuhuuu! Bravissimo!»
Fred, che in quel momento girava attorno alla bandiera di Grifondoro, la udì e si girò a guardarla: lei sostenne lo sguardo, fiera, mostrandogli il pollice alzato.
Fred era semplicemente sbalordito: come poteva una strega del terzo anno attrarlo così tanto? Come potevano i suoi occhi trasmettere tutta quell’elettricità che adorava? Più la osservava, più si accorgeva che vi era molto al di là del solito carico di libri che la accompagnava e dell’ansia per avere sempre le risposte pronte.
Guardava i suoi occhi, e vi leggeva dentro vita, gioia, emozione, e voglia di vincere.
Fred volò verso un bolide che stava per rompere il naso di Alicia.
«Avanti, Fred… vinci per lei» pensò, accelerando.
 
Stringendo la Coppa, Fred si voltava continuamente verso le tribune, nell’ansia di raggiungerla con lo sguardo.
Baston piangeva commosso sulla spalla di Harry, George vorticava in aria con la scopa.
«Hermione, questa vittoria e questa coppa sono dedicati a te, anche se non lo scoprirai mai.»
Dagli spalti, coperta da una curva di Grifondoro urlanti, Hermione lo vide felice, e sorrise a sé stessa.

 

***

Voilà!! (fai finta di sapere il francese, sisi)
Ecco a voi il terzo aborto capitolo! ;)
Alcune note di fondo pagina (non rendiamole inutili, poverette... di solito le bistratto sempre) :
* I dialoghi, alcuni, sono presi pari pari dal libro, e questo può essere un mio pregio o un mio difetto, dipende se apprezzate o no D:
* Il momento è, ovviamente, quello clou di quando Grifondoro vince la Coppa del Quidditch per la prima volta da quando Harry è entrato a Hogwarts.

Spero vi piaccia! :)
Ah, nel primo capitolo ho aggiunto i due splendidi banner che la giudicia ha creato per la mia storia! Vi consiglio vivamente di andare a darci un'occhiata perchè sono veramente stupendi! [Alyssia98 for president! xD]

Baci,
M.

(massì, firmiamoci grande. Oggi mi sento egocentrica...)
 

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Capitolo 4
*** Occhi beffardi e occhi da so-tutto-io (Il calice di fuoco – 1994/1995 film) ***


Occhi beffardi e occhi da so-tutto-io
Il calice di fuoco – 1994/1995  film

 


I gemelli Weasley fecero il loro ingresso in Sala Grande accompagnati da scrosci di applausi.
«Ebbene, ragazzi, l’abbiamo fatta! Preparata proprio stamattina…»
Hermione alzò un sopracciglio, divertita.
«E non funzionerààà!» li canzonò. Quando avrebbero imparato?
Fred e George, divertiti a loro volta, si posizionarono uno a destra ed uno a sinistra della ragazza, e la guardarono con curiosità.
«Ah, davvero?» domandò beffardo Fred. Hermione si girò verso di lui e lo fissò dritto in volto. “Maledetto” pensò, scrutandolo, “ti si legge dentro che questa situazione ti piace un sacco”. Strinse gli occhi a fessura, e Fred nascose un risolino.
«E perché no, Granger?» fu la volta di George.
«Perché…» sbottò allora Hermione, tenendo fermo il pesante tomo che aveva adagiato sulle ginocchia. «Vedete questa?» e indicò la linea circolare illuminata per terra, facendo dei cerchi con il dito, quasi i due gemelli fossero bambini piccoli.
Fred la osservava, contento come se si fosse trovato al parco giochi: stuzzicare la so-tutto-io faceva parte della routine quotidiana; e Merlino solo sa quanto lui e George si divertivano nel vedere gli occhi di Hermione contrarsi mentre si tratteneva dal fare scenate! Diventavano ancora più scuri del solito, e la pupilla scompariva sotto le ciglia man mano che lei li stringeva accigliata.
 «Questa è una linea dell’età. L’ha tracciata Silente in persona.» concluse soddisfatta, alzando un angolo delle labbra compiaciuta.
«E allora?» domandò nuovamente Fred, ridacchiando.
«E allora,» Hermione chiuse di scatto il libro, esasperata. «Un genio come Silente non può farsi imbrogliare da un trucco patetico, scemo e balordo come la Pozione Invecchiante!» guardava il gemello incriminato come se l’avesse voluto uccidere. Se al posto di Fred si fosse trovato Ron, di sicuro si sarebbe ritratto verso Harry mormorando “Miseriaccia!”; ma il fratello era un altro e di certo Hermione ne doveva fare di strada prima di spaventarlo.
«Ah!» ribattè Fred, poco convinto.
«Per questo funzionerà!» George si rialzò in piedi, della stessa idea del gemello. «Perché è patetico, scemo e balordo!» esclamò, stappando la sua fiala di pozione.
E, mentre tutti applaudivano, Hermione si risedette tranquilla al suo posto e riprese a leggere il libro, scuotendo la testa.
«Tsè, uomini!» borbottò.

***

Tadaaan! Eccomi!
Come anticipato nelle note di presentazione della storia, questa scena non è presente nei libri, ma solo nel film. :)
cosa ne pensate?
Un bacione enorme a chi legge e a chi recensisce!


M.

 

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Capitolo 5
*** Occhi orgogliosi e occhi fieri (L’ordine della fenice – 1995 film) ***


Occhi orgogliosi e occhi fieri
L’ordine della fenice – 1995 film

 


«Hai ragione, Harry, non lo sappiamo.» Hermione si risedette, e Fred rivolse la testa verso di lei, lo sguardo interessato. Dopo la chinò di nuovo, per ascoltarla. «Per questo ci occorre il tuo aiuto: perché se avremo la possibilità di sconfiggere…» si fermò, incerta sul da farsi.
Emise un profondo sospiro, si fece forza e continuò: «Voldemort…» Harry fece un cenno con la testa.
Seguirono attimi di silenzio, poi Colin Canon, la voce rotta dalla preoccupazione, domandò: «È tornato davvero?»
Harry annuì, gli occhi bassi.
George si alzò per primo, e si diresse verso il tavolo. Tenne ferma la pergamena con la mano, firmò e passò la penna al fratello.
Fred posò la mano sul lembo del foglio, e intinse la piuma nell’inchiostro. Poi, senza esitazione, scrisse il proprio nome sotto quello di George.
Lasciò la piuma sul tavolo, e si incamminò verso il fratello.
Fece pochi passi, poi si voltò indietro, e vide Hermione guardarlo, gli occhi orgogliosi di lui per aver firmato senza paura e le labbra distese in un bellissimo sorriso di gratitudine.
Fred poteva distinguere chiaramente tutte le sfumature delle sue iridi.
Sorrise a sua volta e raggiunse George, che lo aspettava all’entrata.
 
Hermione scosse la testa, e cercò di concentrarsi su Cho Chang che firmava, cosa che a Harry riusciva benissimo. Possibile che negli occhi di Fred Weasley avesse per un attimo letto una sorta di compiacimento nei suoi confronti, come se lei avesse fatto qualcosa di cui era fiero?

***

Okay, credo sia piuttosto capibile il contesto ed il luogo di questa flash! Siamo ovviamente nel quinto anno del trio, alla Testa di Porco, mentre si sta firmando la carta dell'ES.
Lo so, lo so...non è molto originale come cosa :/ però a me è sempre piaciuta tanto!
Ringrazio di nuovo le persone che mi seguono e chi recensisce il capitolo, e un bacione ai 26 che la seguono, agli 8 che l'hanno messa tra i preferiti e ai 4 che l'hanno messa tra le ricordate! VI ADOROOO **

Baci megagalattici ,
M.

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Capitolo 6
*** Occhi appassionati e occhi finalmente aperti (Il principe mezzosangue – 1996) ***


Occhi appassionati e occhi finalmente aperti
Il principe mezzosangue – 1996


 

Stavano camminando per Diagon Alley contando i numeri degli edifici: «Dovremmo quasi esserci… novantaquattro, novantacinque…novantasei e…ooh!» la signora Weasley emise un sospiro meravigliato, e così tutti gli altri.
Il negozio di Fred e George si stagliava davanti a loro, colorato in confronto a tutti gli altri edifici rosso mattone e bianco calce, vivo rispetto alle strade quasi deserte.
«Forte!» esclamò Ron. «Entriamo!» e spinse con forza la porta, mentre la signora Weasley sillabava a mezza voce la filastrocca “No-Pupù-No-Pipì”.
Hermione entrò piano, cauta, godendosi con lo sguardo tutta quella meraviglia: le stanze erano gremite di clienti, ed ogni angolo o parete era occupata da scherzi e novità colorate e divertenti. Al centro del negozio, su una pedana che fluttuava per aria, Fred e George annunciavano a gran voce i titoli ed i prezzi dei nuovi prodotti, circondati da fuochi d’artificio marcati Tiri Vispi Weasley.
Fred incrociò lo sguardo indagatore di Hermione –che, come la signora Weasley, avrebbe preferito che si fossero dedicati di più ai loro M.A.G.O.- e le strizzò l’occhio: lei abbassò gli occhi ed arrossì, girandosi dall’altra parte.
Era la prima volta che le accadeva: di solito quando incrociava lo sguardo di uno qualunque dei gemelli Weasley si limitava a rispondere all’occhiata, spesso provocatoria, oppure a passare loro davanti con il naso per aria; o magari, se stavano illegalmente provando un loro prodotto sui ragazzini del primo anno, a stringere gli occhi a fessura e a marciare verso di loro pronta a sgridarli.
Ma quel giornoeraarrossita.
Come una timida bambina del primo anno, cercando di non farsi vedere, sbirciò di nuovo il gemello a sinistra, che aveva appurato essere Fred: lui era tutto intento a mostrare a Harry il retro del locale, e non si accorse di niente. Mentre spiegava Hermione notò che i suoi occhi quel giorno avevano qualcosa di speciale in più del solito: erano azzurri, dello stesso azzurro di ogni giorno, ma brillavano di una luce diversa, nuova, appassionata.
Ecco, aveva capito cosa era cambiato: Fred abbracciava ogni prodotto come se fosse stato il più prezioso dei suoi tesori; era fiero del suo lavoro ed orgoglioso di ciò che aveva creato con l’aiuto del gemello.
Con un sorrisetto Hermione si voltò verso uno scaffale pieno di scatole dai colori vivaci: non l’avrebbe mai ammesso così facilmente, ma a lei piacevano quegli occhi.
«Oh, guarda… “Sognisvegli Brevettati”» esclamò Ginny, comparsa accanto a Hermione.
«Sono una magia fantastica!» mormorò a mezza voce, più a sé stessa che all’amica.
«Per quello che hai detto, Hermione,» una voce da dietro la fece sobbalzare. «Puoi averne uno gratis» Fred era comparso alle loro spalle e aveva sentito parte della conversazione.
La ragazza fece di sì con la testa. Il luccichio negli occhi di lui non era scomparso, l’aveva notato.
«Bene, godetevi questo giro! E, ricordate, se qualcuno vi chiedesse dove avete comprato qualcosa, fate il nostro nome!» e si diresse verso George e Verity, la loro commessa.
Hermione si appoggiò alle scatole dei Sognisvegli Brevettati. Erano gli occhi di Fred ad essere meravigliosi, o erano i suoi ad essersi finalmente aperti?

***

Ciaoooo!! Ecco a voi un altro capitolo! :) mi dispiace dirvelo, ma questo è il penultimo...però, se vi fa piacere, posso iniziare una raccolta su questa coppia! Dite voi :D
Qui è un po' rielaborata la parte del sesto libro dove Fred e George mostrano orgogliosi a Harry&Company il loro negozio. Mi ricordavo (o me lo sono sognato?) che anche J.K.Rowling aveva accennato agli sguardi felici dei due gemelli... o forse sbaglio...sinceramente non ricordo D:
Comunque sia il succo della questione è che Hermione nota questo "amore" di Fred per i suoi "pargoli" e si trova inconsciamente a pensare a quanto risulti bello, perchè ancora più inconsciamente vorrebbe che lui dedicasse a lei quello sguardo che tanto la affascina.
Che altro posso dire?
Ci si vede al prossimo (e ultimo) capitolo!

Baci,
M.

 

 

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Capitolo 7
*** Occhi di chi si innamora e occhi di chi si arrende all'evidenza (Il principe mezzosangue - 1997) ***


Occhi di chi si innamora e occhi di chi si arrende all’evidenza
Il principe mezzosangue – 1997

 

 
«Lo odio, lo odio, lo odio!» Hermione pestava infuriata i piedi sulla neve, lasciando impronte di almeno quattro centimetri in profondità.
Alle sue spalle, Ginny faticava a tenere il passo, e ansimava parecchi metri indietro.
«Come si è permesso, per la barba di Merlino! Quel lurido… e quell’ochetta poi! Che nervi!» strinse i pugni, fermandosi davanti ad un locale, mentre i fiocchi di neve riprendevano a scendere.
«Oh! I tre manici di scopa. Ho proprio voglia di una Burrobirra!» afferrò per una mano la povera Ginny che l’aveva appena raggiunta e la trascinò dentro.
Si sedettero ad un tavolo appena oltre la porta, accanto ad una finestra spaziosa.
«Francamente, Hermione, non so perché ti arrabbi. Nemmeno credevo ti interessasse mio fratello.»
Hermione si rabbuiò, colpita nel vivo, e cominciò a balbettare. «N-no, infatti! È solo l’idea di doverlo dividere con Lavanda Brown che mi dà fastidio! Insomma, intendiamoci… Lavanda Brown! Grattastinchi ha più quoziente intellettivo di lei.»
«Ma quello persino Arnold!» sbottò stizzita Ginny, accarezzando la Puffola Pigmea che dormiva nella sua borsa.
«Il punto è, Hermione, che capisco ti possa dare fastidio il fatto che lei non lo molli un secondo, e che…» si girò verso il tavolo poco lontano, dove Ron e Lavanda si stavano baciando appassionatamente, «…stiano dando spettacolo in un luogo pubblico, ma…»
«Oh, ti prego, giriamoci… è disgustoso!» esclamò Hermione, isterica. «Sembra si stiano risucchiando!» si portò le mani davanti agli occhi.
«Tuttavia,» Ginny bevve un lungo sorso di Burrobirra, fissando l’amica davanti a sé. «Fino a prova contraria è la ragazza di Ron; quindi posso immaginare tu non sia contenta di vedertelo accasato con un’anatra –pensa me–, ma da lì a non volergli più rivolgere la parola c’è un abisso.»
«È vero, Ginny, ma sai cosa mi dà sui nervi? Il fatto che al Ballo del Ceppo mi abbia riempito la testa di commenti inutili riguardo al “fraternizzare con il nemico” e al “chiamare Viktor ‘Vicky’”» enfatizzò le parole mimando le virgolette con le dita, «E si sia mostrato quasi scandalizzato nel sapere che io avevo baciato Viktor; e adesso, dopo tutte quelle ramanzine, è in mezzo ai Manici di Scopa a pastrugnarsi contorcendosi come un’anguilla!»
Ginny annuì con l’aria affranta.
«E riguardo a Fred, invece?» appoggiò i gomiti sul tavolo e drizzò la schiena, pronta ad ascoltare.
Hermione arrossì di colpo, e abbassò gli occhi. «Fred? Che Fred?»
«Fred mio fratello, Fred il gemello di George, Fred proprietario dei Tiri Vispi Weasley, Fred che…oh, guarda! Sta entrando adesso…»
Il campanello della porta tintinnò ed Hermione si eclissò dietro al portatovaglioli con un debole “iiiks!”
«Ehi Ginny! Hermione…» i due chinarono la testa in segno di saluto.
«Oddio, che disgusto!» esclamò George, rabbrividendo, all’indirizzo di Lavanda e Ron.
«Gente! Se qualcuno avesse dei dubbi, lui non è nostro fratello!» annunciò Fred alla clientela del locale.
«Già» sibilò Ginny, digrignando i denti. «È adottato!»
Ron si separò da Lavanda, le orecchie rosse come la tenda alle finestre: «Oh, finitela…» sussurrò in collera con i gemelli.
E mentre Ron urlava contro Fred e George che ridevano di lui Ginny si sporse nuovamente verso Hermione.
«Senti, me ne sono accorta benissimo che Fred ti piace. E la vuoi sapere una cosa? Gli interessi… da un bel po’.»
Hermione divenne della stessa tinta delle orecchie di Ron.
«Ma cosa stai dicendo, Ginny?»
«La pura verità! Solo che tu e Fred siete troppo ostinati per accorgervene!»
Ginny giocherellava tranquillamente con i lacci della sua borsa, mentre Hermione si torceva il tovagliolo tra le dita.
Poi Hermione guardò Fred a lungo: doveva ammettere che era proprio un bel ragazzo…
«Ginny, non può funzionare! Che sto facendo? Siamo troppo diversi.»
Ginny sbuffò. «Piantala! Invece vi completate, pensa un po’… non ho mai visto due persone così perfette per stare insieme…» si avvicinò di più all’amica, per poi mormorare «…a parte me e Harry, si capisce.» e le fece l’occhiolino.
Hermione sorrise.
«Ricorda, Hermione.» le disse Ginny, mentre Fred e George si dirigevano al loro tavolo con due Burrobirre in mano. «Lui è te stessa più di quanto lo sia tu.»
«Lui è me stessa più di quanto lo sia io…Ginny…ma che cosa?»
«Eccoci qua, care donzelle!» George prese posto accanto alla sorella.
«Che cosa ci fate qui a Hogsmeade ragazzi? Credevo il vostro negozio fosse a Diagon Alley.»
«Certo che sì, Ginny. Ma siamo venuti qua per vedere te!»
«Molto carino George, ma non attacca…»
«Certo che sei difficile eh, sorellina! Non ti va mai bene niente.» sbuffò George.
«In realtà…» Fred si sedette accanto a Hermione. «Siamo qui per vedere alcuni locali che ci interessano. Vogliamo aprire una filiale dei Tiri Vispi Weasley a Hogsmeade.»
«SPLENDIDO!» esclamò Ginny con troppa enfasi. «Quindi mentre io ed il mio caro fratellino andiamo da Zonko a spiare la concorrenza, («Tsè» sibilò George, «Concorrenza… Zonko non è neanche più degno di farci le scarpe!») Hermione accompagnerà Fred a vedere i locali!»
«Che cosa?» Hermione pigolò indistintamente, ma fu coperta dal “Geniale!” di Fred.
«Andiamo!» Fred lasciò alcuni falci sul tavolo e la trascinò fuori dai Tre Manici di Scopa per mano.
Dalla finestra Ginny disegnò un cuore per aria con un dito.
 
Finita la visita ai locali Fred portò Hermione vicino alla Stamberga Strillante, mentre lei cercava di tenersi sempre a debita distanza: le parole di Ginny le vorticavano in testa, ma non riusciva a trovarci un senso.
«Se solo gli altri potessero conoscere il segreto di quella casa…» ridacchiò Fred. Hermione annuì, poco interessata.
«Ehi, Hermione…» Fred le alzò il viso, e lei si trovò a fissare i suoi occhi, cosa che avrebbe voluto evitare: sapeva, infatti, che ci avrebbe letto amore.
E ne era spaventata.
Eppure i suoi occhi erano così sinceri! Come poteva dubitare di un ragazzo che la guardava in quel modo?
«Fred…» sussurrò. “Siamo troppo diversi” pensò.
Lui la attirò a sé con la mano e la baciò: così era Fred Weasley; dritto al punto, senza tutte quelle frasi che lui chiamava “sciocchezze da Madama Piediburro”.
Hermione, timorosa, portò lentamente le sue mani nei capelli di Fred, e potè chiaramente sentirlo sorridere sotto le sue labbra.
Con un po’ più di fiducia lo strinse a sé, mentre le parole di Ginny ora le sembravano chiare: siamo complementari, lui è me stessa più di quanto lo sia io, e mi dispiace di essermene accorta così tardi.

***

Tadaaan!
Ecco! Ebbene sì, è così che la mia storia finisce... niente pianti di Hermione sul cadavere del suo amato, nè strane resurrezioni di Fred (sigh). Soltanto Fred e Hermioni, felici del loro amore almeno per il momento.
Ognuno poi potrà immaginare il finale che vorrà per i due, ma adesso pensateli così: a Diagon Alley, a baciarsi ed abbracciarsi timidamente sotto la neve che cade attorno a loro come una cornice. Sotto l'inverno che purifica ogni cosa :)
Spero sinceramente che questi pochi capitoli vi siano piaciuti e vi abbiano trasmesso qualcosa, scegliete voi cosa. Mi è piaciuto un sacco ricevere le vostre recensioni e spero continuiate a seguirmi in altre storie! La frase in corsivo, "lui è me stessa più di quanto lo sia io" viene da Cime Tempestose, ed era da inserire nella storia per forza ;)

Baci,

Marty

P.S: Le immagini le ho trovate su internet... mi piacevano tutte e due e non ho saputo scegliere!! ;)


IL GIUDIZIO DI ALYSSA 98!
Ottava classificata

grammatica e lessico: 7.5/10

qualche virgola in più e una parola che non doveva esserci, ti hanno penalizzata un po’ e questo mi dispiace moltissimo perché meritavi di più, comunque più che altro sono concentrate vicino alle e congiunzione e a mi spese ho capito che non sempre ci possono stare le virgole.
stile e forma: 10/10
superbo! Davvero stupendo! Cioè, mi hai fatto entrare dentro e i loro sguardi mi sono sembrati quasi reali, mi hai coinvolta e ti faccio i miei complimenti, non tutti ci riescono in questa maniera. Brava!
originalità: 9/10
originale sì, però alcuna battute tra loro sono dei cliché, ma in fondo degli stereotipi si devono pur avere, ma tu ci hai aggiunto del personale e mi è piaciuta molto come cosa. Ancora brava.
caratterizzazione personaggi: 10/10
oh, qui il giudizio parla da se, già con solo gli sguardi li hai descritti alla perfezione e soprattutto mi hai fatto intendere i loro stati d’animo, che dire se non che sei stata brava? Mi è piaciuto molto il tuo Fred e anche le sue riflessioni si Hermione nel tempo, le trovavo così calzanti e anche i comportamenti di Hermione lo erano, non per altro ho adorato anche lei. Il mutamento nel tempo di entrambi ci sta e si vede e sei stata molto brava a farlo intendere, ancora complimenti.
giudizio personale: 10/10
e come potevo non darti dieci?! Cioè, la tua storia lo merita tutto! Bene o male tutte le storie di questo contest mi sono piaciute e la tua non è da meno! Complimenti, anche per l’idea di questi momenti poco rilevanti che loro hanno “passato” insieme, denota molta cura nel tuo scrivere e anche il fatto che tieni ai tuoi lavori. Brava!
uso citazione: 5/5
uso promt/tema: 5/5
uso luogo: 5/5

hai usato tutti gli elementi in modo impeccabile, soprattutto il promt e la citazione che sono inseriti in maniera fantastica. Ancora complimenti per la storia bellissima!
totale: 61.5/65

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