Gelosie

di tweety192
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Era un giorno di sole sulla costa australiana e sette giovani surfisti stavano mettendo in pratica tutto ciò che avevano imparato in quel primo mese alla Solar Blue Surf Accademy.
C’erano onde favolose e si stavano divertendo da morire quando il loro coach li raggiunse sulla spiaggia.
- Devo dirvi una cosa: sta per arrivare un nuovo studente alla solar. Per ora né io né Deb sappiamo molto di lui e vi pregherei di non essere perfidi quando arriva - disse Simmo con tono a metà tra il triste e il disappunto.
Circa un’ora dopo i surfisti con i loro coach e Jilly erano seduti sul divano del salone ad aspettare l’arrivo del fatidico nuovo studente. Sentirono suonare alla porta ma nessuno di loro voleva alzarsi per andare ad aprire; la voglia che avevano di conoscere quel nuovo ragazzo si trovava sotto la suola delle scarpe. L’unica che si fece coraggio ed andò ad aprire fu Fly.
- Tu!? - disse con tono sorpreso.
- Tu!? - le tornò in risposta da un ragazzo alto e moro.
I due condivisero un abbraccio fraterno quasi come se si conoscessero da anni. Tutti rimasero stupiti, non capivano come Fly potesse conoscere quel ragazzo.
- Ragazzi lui è Luc. Luc loro sono Matt, Perri, Bec, Edge, Anna e Heath - disse Fly con tono euforico.
- Ciao a tutti. È un piacere conoscervi - disse Luc un po’ esitante.
- Come vi conoscete? - se ne uscì Heath con un tono molto burbero.
- Andiamo al mare nello stesso posto da quando Fly ha un anno - rispose Luc.
- E tu quanti ne hai?? - chiese Heath.
- Diciassette - rispose Luc.
- Io vado a surfare - disse Heath con tono seccato
- Per caso gli danno fastidio i nuovi studenti?? - chiese Luc perplesso.
- No. Gli danno solo fastidio i nuovi studenti che conoscono Fly meglio di lui. Comunque è un piacere conoscerti - disse Matt gentilmente.
- Bene Luc, io sono Simmo, il vostro coach. Ora ti faccio vedere qual è la tua stanza - disse Simmo.
- Grazie - rispose Luc.
Dopo essersi sistemato Luc si sdraiò sul letto ed iniziò a ricordare le vacanze al mare passate con Fly. L’aveva vista crescere ed avevano legato molto anche per la loro passione comune: il surf. Lei gli era sempre stata molto vicina anche quando tornavano a casa. Infatti erano soliti sentirsi spesso. Soltanto quell’anno dopo le vacanze non si erano sentiti perché quando aveva chiamato a casa di Fly la madre le aveva risposto che lei era partita. Era partita senza dirgli niente. Però Luc stava iniziando a pensare che tra lui e Fly non c’era solo amicizia ma qualcosa di più. Solo che non sapeva come rivelare i propri sentimenti a Fly. Lei era sua amica da sempre e aveva paura di poter rovinare quel rapporto.
Per ora però decise di prendere la sua tavola ed andarsi a godere le onde di quel posto fantastico.
Arrivato sulla spiaggia lo raggiunse subito Fly.
- Vieni a surfare con noi?? - gli chiese
- Certo! Altrimenti perché sarei qui!? - rispose lui.
Così si unì ai sette ragazzi per cavalcare le onde. Però notò che mentre le ragazze, Matt e Edge erano aperti con lui, Heath gli rispondeva sempre in modo secco e non voleva farsi dei rivali prima ancora di cominciare. Ma a questo avrebbe pensato dopo. In quel momento voleva solo godersi le onde.

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Eccomi tornata con una nuova fanfiction!!
Come al solito è incentrata su Fly e Heath ma questa volta ci ho messo in mezzo un nuovo personaggio…Spero che vi stia simpatico (anche perché il personaggio è l’incarnazione di uno dei miei migliori amici)!!
Se avete consigli da darmi fatevi avanti…
Ciao!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Che ore saranno state? Le 4? Le 5 del mattino? Luc non lo sapeva, ma sapeva che non riusciva a dormire. Continuava a pensare a Fly ma anche a Heath e al suo comportamento nei suoi confronti, gli sembrava che fosse arrabbiato perché conosceva Fly da più anni.
Non riuscendo più a riprendere sonno, Luc si alzò e andò in cucina per fare uno spuntino di mezzanotte, forse non proprio di mezzanotte ma delle 4…
Scendendo le scale notò una luce accesa in cucina.
“E pensare che credevo di essere l’unico ad essere sveglio alle 4 del mattino” pensò.
- Che ci fai sveglio a quest’ora? - Gli chiese Fly appena lo vide.
- Potrei chiederti la sessa cosa. Comunque non riuscivo a dormire. -
- Nemmeno io. Guardiamo un po’ di tv? -
- Ok. -
Così si sdraiarono sul divano. Avevano appena acceso la televisione quando si addormentarono.
Dopo un paio d’ore si alzò Heath. Scese in cucina e li video sdraiati sul divano. Fly aveva la testa appoggiata sul petto di Luc e Luc circondava con il suo braccio la vita di Fly. Quella visione lo fece diventare pazzo. Uscì sbattendo la porta e andò a prendere la sua tavola da surf.
Si sentiva a pezzi. Non riusciva a sopportare che la sua Fly fosse la Fly di qualcun altro. Non credeva che avrebbe fatto così male. Mentre sufrava pensava a questo. Era troppo distratto per accorgersi che era andato vicino a delle rocce.
Arrivò un’onda più alta delle altre. Heath perse l’equilibrio e sbattè la testa su una roccia.
Intanto all’interno della casa, Luc e Fly erano stati svegliati dalla porta che sbatteva. Non vedendo nessuno credettero che aveva sbattuto una finestra.
- Forse è meglio se andiamo un po’ a dormire sul letto. Il divano non è molto comodo - disse Fly.
- Concordo con te - le rispose Luc.
Salirono insieme le scale e Fly, prima di andare nella sua stanza, sbirciò in quella dei ragazzi per vedere Heath mentre dormiva. Non era la prima volta che lo faceva. Le piaceva vedere la pace sulla faccia del ragazzo che occupava la sua testa e il suo cuore sin dal primo giorno in quella casa.
Però quella mattina ebbe una spiacevole sorpresa. Heath non era nel suo letto. Allora capì che non aveva sbattuto nessuna finestra, ma lei e Luc erano stati svegliati da Heath che sbatteva la porta.
Si precipitò giù per le scale e uscì di corsa. Si diresse verso la spiaggia ma a prima vista non vide nessuno. Dopo poco notò una tavola spezzata vicino a un gruppo di rocce. Iniziò a correre in mare sperando che quella tavola non fosse di Heath ma di qualche altro surfista incauto.
Intanto Luc l’aveva seguita non capendo il comportamento della ragazza.
- Fly! Fly, che succede? -
Ma Fly non sentì quello che le disse l’amico. Era troppo preoccupata.
Finalmente arrivò vicino alle rocce ma non vide nessuno così si immerse e con suo immenso dispiacere trovò Heath sdraiato sul fondale privo di sensi. Risalita in superficie, non riusciva a nuotare tenendolo vicino a sé perché era troppo piccola in confronto al ragazzo. Allora cercò di farsi notare da Luc che dalla spiaggia capì che era successo qualcosa.
Così corse all’interno della casa per chiamare un’ambulanza. Intanto si era svegliato anche Simmo che sentendo Luc che parlava con l’ospedale si preoccupò.
Appena il ragazzo attaccò il telefono, gli chiese cos’era successo.
- Un surfista, non so chi, dev’essere affogato vicino alle rocce - rispose il ragazzo preoccupato.
Da dietro arrivò di corsa Matt.
- Heath è scomparso.-
Luc fece due più due e capì chi era affogato e forse intese anche il motivo.
I tre corsero fuori dalla casa e Simmo prese la barca per andare ad aiutare Fly. Arrivato anche lui vicino alle rocce video Heath con il viso insanguinato e Fly disperata che piangeva cercando di farlo svegliare.
Dopo un paio d’ore erano tutti in ospedale. Heath era in sala operatoria e non usciva né un medico né un infermiere a dire come stesse andando l’operazione. Questo metteva ancora più in ansia i ragazzi, soprattutto Fly, che non aveva smesso di piangere da quando aveva trovato Heath sul fondale.
Dopo pochi minuti arrivò un medico.
- Il ragazzo è fuori pericolo ma è ancora in coma.-
- Posso entrare per vederlo? – chiese Fly.
- Certo.-
Fly entrò nella stanza di Heath e rivide sul viso del ragazzo la stessa pace di quando dormiva.
- Perché l’hai fatto? Che bisogno c’era di andarsi a schiantare contro le rocce? Volevi catturare la mia attenzione con un incidente che mi facesse preoccupare per te? Tu ce l’avevi già la mia attenzione. Comunque sei riuscito nel tuo intento. Però ora ti devi risvegliare. Non mi puoi lasciare sola. Ho bisogno di te. Del mio amico, confidente, maestro di vita, persona che amo. Ti prego Heath, svegliati.- Fly non riuscì a trattenere le lacrime. Aveva davvero bisogno di lui per vivere. Senza era una ragazza persa.
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Ciao a tutti!!
Lo so che sono passati secoli da quando ho iniziato questa fic e mi dispiace moltissimo di non aver aggiornato.
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Lo so che è un po’ triste ma il cd che sto ascoltando ora mi ha ispirata così.
Se provate a leggerla ascoltando Angel o Full Of Grace di Sarah McLachlan capirete perché è venuto così.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito per i complimenti. Mi fa piacere che vi piaccia anche questa fic.
Spero che vi piaccia anche questo capitolo.
Ciao!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Visto che in ospedale non potevano fare niente, i ragazzi ritornarono a casa. Ma anche lì si sentivano impotenti e preoccupati per il loro amico.
Luc iniziò a capire un po’ quello che era successo, ma non ci poteva fare niente se Heath aveva frainteso quello che era successo. Però avrebbe tanto voluto che Heath avesse frainteso per qualcosa che era successo. Desiderava tanto che Fly fosse sua e di nessun altro. Però aveva la netta sensazione di essere solo un amico per la ragazza.
La situazione era davvero insostenibile. Sembravano sette ragazzi imbambolati sul divano. I loro sguardi comunicavano meno delle zucchine lesse. Simmo e Deb non sapevano che fare. Anche loro erano distrutti ma i ragazzi sembravano già aver dato il loro addio a Heath. Dalle loro facce sembrava già che fosse morto.
Dopo ore che stavano così squillò il telefono. Nessuno aveva il coraggio di andare a rispondere. Tutti temevano quello che avrebbero potuto dire dall’altro capo del telefono. Si fece coraggio Deb seguita da Simmo.
La faccia della donna mentre ascoltava ciò che le veniva detto era ancora meno espressiva di quelle dei ragazzi nelle ore precedenti e questo secondo loro non era un buon segno.
Poco dopo Deb attaccò e rimase inespressiva. Si avvicinò piano al divano dove sedevano i ragazzi e parlò con voce ferma.
- Era l’ospedale. Hanno detto che Heath… Heath si è risvegliato- E dopo queste parole si scatenò la baraonda e anche Deb riprese la sua espressività.
Fly si catapultò fuori dalla porta e si mise a correre. Nessuno capiva dove volesse andare ma non la seguirono. Sentivano che aveva bisogno di correre, ovunque stesse correndo.
Così gli altri si prepararono il pranzo e decisero che dopo sarebbero andati a trovare Heath.
Fly, forse aspettandoselo o forse per puro istinto, invece, si era messa a correre proprio verso l’ospedale.
Salì disperatamente le scale per arrivare alla stanza di Heath e lo trovò seduto sul letto con la testa fasciata. E sorrideva.
Quando la vide rimase stupito.
- Che ci fai qui?-
- Sono venuta a trovarti. E a parlarti.-
- Dimmi.-
- Sei uno stupido.-
- Grazie. Non era esattamente la cosa che mi aspettavo avresti detto vedendomi sveglio, ma grazie.-
- Sai almeno perché ti ho detto che sei uno stupido?-
- No. E devo dire che me lo sto chiedendo.-
- Perché sei andato a surfare vicino a delle rocce ma eri troppo distratto per accorgertene.-
- Ma sapevi che ero distratto da te? E incavolato perché ti avevo trovata a dormire tra le braccia di Luc? E perché in questi giorni sei stata sempre con lui e a me non mi piaceva perché mi sembrava quasi di averti persa quando mi ero accorto di ciò che provo per te? Le sapevi queste cose? E che ti amo?-
- Non ero certa ma ci speravo.-
Detto questo Fly si avvicinò ad Heath e lo baciò delicatamente sulle labbra.
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Ecco la fine dell’ultimo capitolo.
Pensavo di fare una storia più lunga ma finisco sempre per terminare presto. Non riesco a continuare a lungo delle storie.
Comunque spero che questa vi sia piaciuta.
Ciao!!

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