When you get what you want but not what you need.

di Rebeeeccaa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La verità, come inizio! ***
Capitolo 2: *** A different way. ***
Capitolo 3: *** Eh immobile io sorrisi! ***
Capitolo 4: *** Welcome to London. ***
Capitolo 5: *** Piacere coinquilina. ***
Capitolo 6: *** Non puoi guardarmi così ** ***
Capitolo 7: *** Le sue mani, le sue labbra e poi il buio. ***
Capitolo 8: *** Harry-mi-scopo-tutte-Styles. ***
Capitolo 9: *** La mia stanza, il rifugio dove tutto ebbe inizio. ***
Capitolo 10: *** Ci siamo solo Noi adesso. ***
Capitolo 11: *** La mia amica, Juls! ***
Capitolo 12: *** Ciao Duda. ***
Capitolo 13: *** Come ti sentiresti se tutto quello che ti rendeva felice fosse stata solo una bugia? ***
Capitolo 14: *** Mi resi conto di quanto fosse banale la sua bellezza esteriore rispetto a quella del suo cuore. ***
Capitolo 15: *** Don't Forget. ***



Capitolo 1
*** La verità, come inizio! ***


I miei occhi erano rivolti verso il soffitto, come tutte le sante sere dal tronde. Non poteva mancare "The Scientist" dei Coldplay come traccia sul mio Ipod.. Il volume era così alto che le cuffie bianche rimbombavano le parole del ritornello, riascoltai quella canzone come minimo 5 volte, dopo di che detti un bacio al mio orsacchiotto (nonostante avessi 15 anni era l'oggetto che tenevo stretto a me nelle notti passate a piangere) spensi il cellulare e con una lacrima che mi rigava il viso, cercai di dormire. Quel periodo era così incredibilmente spento, io lo ero.. Sentivo un groppo alla gola che mi rendeva impossibile trattenere le lacrime, avevo bisogno di andarmene, era ora di cambiare aria, sapevo già dove andare.. non c'era altro posto che io desiderassi, volevo andare in inghileterra: Londra, Manchester, e altre città in cui avrei potuto cercare l'unica persona che potesse far ricomparire il mio vecchio sorriso sul mio viso.. un certo Harry Styles! Lui era il mio pensiero fisso da un paio di settimane, ma conoscendomi sapevo che ciò sarebbe durato ancora per molto. "Ho bisogno di qualcuno che mi ami" ripetevo tra me e me, ma prima ho bisogno di essere felice, e per ora l'unica cosa che riusciva a strapparmi un sorriso era la voce, le fan fiction e qualsiasi altra cosa riguardasse quell'angelo dagli occhi verde smeraldo. Gli sognavo, oh si, sognavo i suoi occhi verdi tutte le notti e puntualmente mi svegliavo, scusate mi correggo, mi sveglio ancora in lacrime scoprendo che era solo un sogno, un sogno incredibilmente bello ma allo stesso tempo impossibile! Sapevo che le persone, e per le persone intendo le mie amiche, mi guardavano con compassione quando scoppiavo il lacrime dicendo che avevo bisogno di amore. Aspetta no, io non lo sapevo.. vedevo solo persone guardarmi con occhi tristi ma che in fonfo non sapevano cosa provavo.. ma andava bene così!perchè solo le persone a me più vicine potevano capirmi! Forse.

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Capitolo 2
*** A different way. ***


Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it aint hard to tell
You don't know
Oh Oh
You don't know you're beautiful..
 
 
Spensi la radio sveglia con una manata alla "Rebecca versione elephant"
già è questo il mio nome, Rebecca, sono una normalissima quindicenne italiana 
che viene da una piccola città dove la gente pensa solo al sesso e a quanto sia grande il seno
di una ragazza o il pene di un ragazzo! io sono.. come dire,"diversa", non so
ancora se sia bene o male, dato lo sguardo delle ragazze quando pronuncio
la parola "Amore"! eh si, io aspetto l'amore.
Non voglio dare la mia verginità a un diciassettenne che mi avrebbe messo in fondo
ad una squallida lista di nomi dopo aver usufruito di me!
Vi chiederete se abbia mai trovato una ragazza che la pensava al mio stesso modo, ebbene si!
La mia migliore amica ,Kristina, be lei crede nell'amore ma in modo diverso da me..
io sono più quella ragazza che vive nelle fiabe, quella che sogna un lungo e intenso bacio
come primo (ovviamente il mio non fu così), insomma il punto è che la pensavamo allo stesso modo.
Comunque, mi alzai assonnata, dal mio comodo letto a due piazze e mi diressi verso la cucina .. dove
mi aspettava il mio fumante latte macchiato caldo che sfortunatamente
mi andava sempre di traverso per la velocità con cui bevevo la bibita calda,
dato l'enorme ritardo di ogni mattina!
La stessa storia ogni giorno.. sveglia alle sei e mezza, pullman alle sette e venti,
scuola dalle otto alla una, compiti e poi lo spazio ai miei amati siti: Facebook,
Twitter e YouTube.. Non pensate sia maniaca del computer, ovviamente dedicavo
tempo al mio amore non che una mia amica di nome Carlotta con cui stavo delle ore al telefono,
inoltre nell'arco della giornata passavo del tempo a leggere qualche storia sul mio idolo, si be sempre lui, Harry Styles.
Sapevo che quella sarebbe stata una giornata come le altre, ma in fondo sentivo qualcosa che avrebbe preso
una strada diversa.. Difatti fu così!
Entrai in quell'aula spoglia di vernice, coperta da qualche disegno e da qualche frase di Oscar Wilde che noi
PACIFICI ALUNNI avevamo appeso per rallegrare quella bianca stanza dove passavamo la maggior parte delle ore del giorno!
Suonò la campanella e puntualissimo come un orologio a pendolo, il mio professore di matematica si presentò in classe 
con estrema velocità , e con la sua simpatia di un ornitorinco in calore disse "oggi spiegherò i polinomi che andranno nella
verifica che avremo tra due settimane",
Olèè- prenderò due, come minimo, sussurrai alla mia compagna di banco, a cui riuscivo a strappare un sorriso di tanto in tanto!
ahaha Noemi, detta Mario dato il suo cognome, non era una ragzza di molte parole, questo finchè non divenne la mia compagna di banco.
Dopo la lunga ora di matematica seguirono due ore di inglese, una di francese e in fine una di spagnolo..
Vi chiederete come mai studio tre lingue.. bè frequento il primo liceo linguistico, per la seconda volta data la mia precedente 
bocciatura, sta di fatto che dopo queste amatissime e noiosissime lezioni presi quel benedetto pulman di linea blu e tornai a casa!
 Aprii la porta e notai dei borsoni in corridoio e poi vidi mia madre,
ma cosa ci faceva qui? non era a lavoro?- lei mi sorrise- ciao amore, com'è andata a scuola?-
la mia risposta era sempre la stessa- Bene!- Bene vuoi che ti riscaldo la pasta in micronde?- disse lei con fare ingenuo
- non ho fame, ma tu cosa ci fai qui?- chiesi alzando un sopraciglio!- la mamma è tornata prima da lavoro,tata-
fu la risposta di mio padre, lui mi chiamava così, nonostante avessi quindici anni - perchè non ti siedi sul divano? dobbiamo parlarti..
disse lui con un sorriso che da ammiccante si spense come una candelina di compleanno di un quarantenne- ehm,okay!- risposi io,con fare indifferente,
Rebecca, sappiamo che dopo la tua bocciatura ti sei impegnata molto- iniziò mia madre- e noi lo abbiamo apprezzato ma.. - continuò mio padre- per il tuo 
bene e per il bene della tua istruzione, abbiamo deciso di iscriverti in una prestigiosa scuola di Londra!

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Capitolo 3
*** Eh immobile io sorrisi! ***


Rimasi in silenzio per qualche minuto, mi domandavo se fosse una buona
o una cattiva notizia, andare via significava lasciare la mia famiglia, la mia migliore amica,
le mie amiche, le mie compagne, insomma la mia vità!
I miei genitori preoccupati mi fecero segno con la mano e mi domandarono
se stessi bene, io non lo sapevo, non sapevo cosa dire, cosa fare..
Setti in silenzio ancora per un po.. finchè non sorrisi e pensai solo ad andare in un nuovo paese,
conoscere nuove persone, chissà magari gli One Direction! pensavo già in grande!
- so che è difficile ma..- spezzò il silenzio mia madre- difficile? era spiazzante ma allo stesso tempo eccitante!
così risposi semplicemente- Dove vivrò?- la scuola ha rimediato una famiglia che potesse darti in affitto la lore abitazione
- una cosa solo mia? pensai.. la cosa iniziava a piacermi- i sognori Malik- continuò lei spezzando i miei pensieri-
vivono a cinque minuti dalla scuola e hanno un figlio che deve iniziare l'ultimo anno a settembre! non vi ci abita più nessuno-
Ok, ero eccitata al massimo!- ah.. e il figlio sta concludendo un lavoro, è un cantante sai?-
la mia attenzione aumentò- Zac,Zick,Zayn.. non ricordo bene il nome-
interrompi le sue parole che mi sembravano banali in sottofondo al mio urlo! Non potevo crederc.. era lui?
Calmati Rebecca, torna sul pianeta terra è impossibile!- parti domani amore- disse mio padre con fare dispiaciuto ma in fondo
sollevato poichè sapeva di farlo per il mio bene. Io non risposi, mi alzai con uno sgargiante sorriso, afferrai uno dei borsoni in corridoio
e iniziai a riempirlo con i miei vestiti.. Ci misi due ore, i borsoni erano tanti.
Dopo di che, mangiai, lessi un paio di capitoli di "bianca come il latte,rossa come il sangue"e poi sprofondai in quel letto
che per un po di rempo non avrei più rivisto..
Buonanotte Rebecca, mi sussurrai tra me e me sorridente. Ed è li che la mia vita stava per ricominciare.

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Capitolo 4
*** Welcome to London. ***


Umide erano le mie guancie, ormai bagnate dalle lacrime di mia madre nel pentirsi all'ultimo momento di lasciare l'unica figlia che aveva andare a vivere da sola in inghilterra, rossi erano i miei occhi nell'accorgermi che tutto quello che stava succedendo non era uno dei miei tanti sogni ma era la pura realtà, non sapevo se le mie lacrime fossero di gioia o di tristezza, morivo dalla voglia di incontrare i miei idoli (dato che la percentuale di essere finita nella reggia di uno di loro era molto alta) ,ma nello stesso tempo mi domandai come avrei fatto ad alzarmi senza il profumo del mio latte caldo preparatomi da mia madre, oppure come avrei fatto a non ricevere i lunghi e dolci abbracci della mia migliore amica che ogni mattina mi dipingevano sul viso un sorriso a 32 denti.. Non ce la farò mai da sola! pensai. I pensieri che frullavano nella mia testa quella mattina erano più delle raccomandazioni che mi fece mia madre, e credetemi, nessun numero le batte. La conoscevo, mi avrebbe chiamata ogni giorno.. Mattina, Pomeriggio,Sera, addirittura Notte! Nonostante tutto le volevo bene e sapevo che mi sarebbe mancata tantissimo. < Si pregano i passeggeri del volo Milano-Londra che l'imbarco al Gate 9 è ora aperto > La voce metallica interruppe i pensieri che girovagavano nella mia testa, così stampai un forte bacio sulla guancia ai miei genitori e li abbracciai pensando che non gli avrei rivisti fino alle vacanze natalizie e dato che erano gli inizi di gennaio, era molto tempo! Impugnai il mio Pink Trolley e percorsi il lungo corridoio in marmo lucido allontanandomi lentamente e come da copione da classico film americano, mi girai lanciando uno sguardo malinconico a quella città che detto in tutta onestà non mi sarebbe mancata per niente. Fui una dei primi passeggeri ad imbarcarsi, con lo sguardo cercavo il posto corrispondente al mio numero.. fortunatamente fu la quart'ultima fila, adoravo sedere dietro le ali. Mi sedetti attrezzata di riveste e dopo il decollo inizai ad immergermi negli scoop britannici mentre le note di "i wish" scorrevano nelle cuffie verdi fluorescenti che con tanto entusiasmo acquistai in aereoporto.Passarono due lunghe ore ma che tutto sommato mi pesarono poco,fino all'udire l'accogliente voce dell'hostess, ovviamente l'annuncio fu in inglese.. fu a dir poco impossibile capire un quarto di parola detta in una velocità disumana, l'unica cosa che riuscii a comprendere fu "Welcome to London", quello mi bastava per capire che finalmente il momento tanto atteso era arrivato, ero finalmente ad un passo dal mio sogno. Uscita dall'aereoporto entrai in un taxi e con il mio scarso inglese cercai di dare indicazioni più precise possibili all'autista che stranamente capì. Fortunatamente l'aereoporto non era molto lontano dall'abitazione così finalmente arrivata alla mia meta scesi con una faccia del tutto spaesata e suonai il campanello. Iniziai a formulare strane frasi ingarbugliate fino a trovare la migliore per presentarmi ai signori Malik, improvvisamente la porta si apri e vidi una donna, abbastanza bassa di corporatura robusta di una carnagione olivastra con dei lunghi capelli neri che le accarezzavano le spalle e degli occhi tondi e marroni, < Oh ciao, tu devi essere Rebecca, molto piacere io sono Annabel Malik> disse la donna con un sorriso sgargiante, < Salve, molto piacere > dissi io nel modo più naturale possibile, < queste sono le chiavi di casa, all'interno troverai alcune asciugamani pulite e qualche lenzuola, passeremo il 14 febbraio per l'affitto io e il signor Malik non ti recheremo alcun invadenza fai come se fossi a casa tua > disse con fare spontaneo e accogliente, quasi fosse una mamma- < La ringrazio Signora Malik, be allora al 14 > dissi il meno scortese possibile, anche se volevo urlare, ero stanca, dolorante e avevo un pò di malinconia,avevo bisogno di una doccia e di andare a letto, Oh si io ne avevo un immenso bisogno! dopo di che sorrise e se ne andò. Con grande gioia presi le chiavi, le infilai nella serratura ed entrai in casa, era immensa, all'entrata c'era un estenso soggiorno con dei mobili in panna e mogano che si abbinavano perfettamente alle pareti sull'avorio, era una casa estremamente luminosa e il colore dell'arrendamento aiutava decisamente il sole ad illuminarla, per non parlare delle enormi finestre con imposte grandi e vistose. Successivamente mi diressi verso la cucina, aveva un piano cottura moderno con delle stipette in vernice bianca e marmo e nel centro era situato un tavolo rettangolare allungabile in cristallo con i piedi in legno bianco che si abbinavano alle sedie , ma dal tronde era tutto favolosamente abbinato,era evidente che la signora Malik aveva buon gusto nell'arredamento ,come tutte le donne di casa . Era arrivato il momento di guardare la mia stanza, percorsi le scale in legno e vidi subito un bagno e tre stanze, entrai in una sul verde, aveva un letto ad una piazza e mezza con delle trapunte in bianco e verde-acqua, solo successivamente notai la moquette a me sottostante, benissimo non volevo vedere altro, la stanza e il letto comodo lo avevo trovato, ora mi mancava solo il bagno dove mi sarei rinfrescata , ma prima disfai le valigie, misi in ordine i miei preziosi cosmetici in bagno e dopo una rilassante doccia decisi di guardare un po di televisione, ovviamente avevo del tutto scordato che era in inglese e non conoscevo nemmeno i canali britannici, sapevo ci sarebbe voluto solo un po di tempo.. sta di fatto che accesi ugualmente la televisione e per mia fortuna trovai Fox dove stavano trasmettendo "la vita secondo jim", adoravo quel programma e nonostante fosse in inglese capivo lo stesso, sarà che ormai sapevo tutte le puntate e le battute a memoria. Il tempo di un episodio e andai a letto nonostante fossero solo le 9.30, il giorno dopo sarebbe stato il primo nella mia nuova scuola.

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Capitolo 5
*** Piacere coinquilina. ***


"It's Suits you, my god.. i have repeated 10 times! I speak arabic?" sclerò la professoressa d'inglese alla classe, mi avvicinai alla soglia della porta ed improvvisamente mi ritrovai 20 paia di occhi rivolti verso di me.. " Oh è arrivata, Ragazzi vi presento una nuova compagna, lei è Rebecca e seguirà con voi il corso di inglese per il resto del semestre" disse lei con molta disinvoltura, arrosii e scrutai con gli occhi il posto più isolato possibile.. erano tutti occupati, ma mi accorsi di un posto libero di fianco a una ragazza in penultima fila, era di carnagione estremamente chiara con spruzzi di lentiggini qua e la, i suoi occhi erano di un marrone intenso e i suoi biondi capelli erano raccolti in una cosa di cavallo.. Tirai un sospiro e mi sedetti di fianco a quella ragazza dall'aria di un inglese DOC! mi sorrise e con fatica capii le parole che velocemente pronunciò, ricambiai il sorriso e mi presentai mentre mi guardava con aria turbata, chissà che cazzo aveva detto, pensai. Quel silenzio fu interrotto dalla sua voce intensa " ciao, io sono ashley e da oggi sarai la mia nuova compagna di banco dato che quella precedente non si lava, sempre che tu lo voglia" disse lei lanciandomi un sorriso, "ehm, va bene" sorrisi forzata " be, si vede che non sei di qui, da dove vieni?" "No, difatti sono italiana, vengo da un paese in provincia di Milano,sono qui perchè i miei genitori credono sia la cosa migliore per la mia istruzione e stronzate varie" dissi alzando gli occhi al cielo, "Oh, capisco, dove vivi?" "abito a cinque minuti da qui, nell'abitazione dei Malik, in affitto naturalmente" lei strizzò gli occhi e si diede un pizzicotto, " tu non ti rendi conto della fortuna che hai" disse scioccata, la guardai con aria spaesata " non capisco.." " sei una fottuta ragazza che vive nella casa di quel figo di Zayn Malik!!" disse lei al quanto esaltata, bonjour finesse la ragazza, "oddio, pensavo fosse una coincidenza, non pensavo che.." " oh no cara, nessuna coincidenza"rispose allegra, continuò< ti va di pranzare insieme, cosi mi.. " Driiin, fu interrotta dalla campanella, " va bene, perchè no " dissi indifferente, le ore passarono terribilmente in fretta, idem il pranzo.. Parlai con ashley tutto il giorno, era simpatica ed era diversa dalle bionde barbie che percorrevano i corridoi con mini gonne e stivali con tanto di tacco, le piaceva la musica heavy metall, non credeva nell'istruzione privata e cosa più importante credeva nell'amore, difatti era fidanzata da un anno con Josh Wood, un ragazzo della scuola di un anno più grande, era un bel ragazzo e non se la tirava più di tanto. Ashley mi raccontò ogni minima cosa di lei e della sua vita, fino ad invitarmi alla festa che avrebbe dato Josh la settimana prossima, io accettai tanto per non fare l'asociale, dal tronde non lo sono mai stata, era il mio primo giorno di scuola e ho gia trovato un amica che non era nemmeno sfigata,pensandoci mi era andata bene! Passarono sei giorni e ovviamente li passai con Ashley tra una lezione e l'altra, era sempre più simpatica, mi piaceva stare con lei ed era gentile.. mi dava sempre passaggi al ritorno "ci vediamo domani Rebe" disse lei facendomi cenno con la mano, ricambiai il sorriso e mi voltai. Finalmente ero arrivata a casa, aprii la porta con disinvoltura cantando a squarcia gola "Up all night", mi voltai di scatto quando sentii dei passi al piano di sopra, il sangue mi si gelò e impulsivamente presi un manico di legno, staccato con tutta la forza che avevo in corpo dall'attacca panni e salìì furtivamente per le scale, vidii un ragazzo moro, non riconoscevo la persona dato che era di spalle quando urlai " Che cazzo ci fai in casa mia!", improvvisamente il ragazzo si girò e l'oggetto che avevo in mano sbattè violentemente sul marmo bianco ed io stavo per raggiungerlo, non potevo credercii "Oh mio dioo, ma tu sei Zayn Malikk!", lui arrossìì " ehm, ciao tu devi essere Rebecca.. c'è stato un cambio di programma", lo guardai interrogativa, "io sarei dovuto tornare a settembre per ricominciare l'anno ma il tour è stato rinviato cosii.. ehm dovrai dividere la casa con me è un problema?", okay quella era una candid camera, disaster date, insomma qualunque cosa ma non la realtà! "tutto bene?" mi chiese lui nel osservare la mia faccia paonazza e stupita, " si,mi ritrovo il cantante degli one direction che avevo visto solo per poster fino ad una settimana fa ed ora si catapulta qui ,dicendomi che per un anno e passa divideremo la casa, ma si sto bene" sorrisi stupita nell'aver spiccicato una frase verbalmente corretta davanti al ragazzo che fino a poco tempo fa era stampato sul poster in camera mia, "bene, allora ciao coinquilina io sono Zayn, ma lo sapevi già" sorrise porgendomi la mano, "ciao io sono Rebecca e lo sapevi già" mi feci sfuggire un sorriso.

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Capitolo 6
*** Non puoi guardarmi così ** ***


" Ok, allora io andrai a preparare la cena" dissi iniziando ad incamminarmi, " Ma rebe.." si affacciò dalle scale, "Sii?" "sono le cinque!" trattenne una risata, "Oh, è che ho perso la cognizione del tempo" dissi indicando l'orologio che non avevo, sorridente lui mi disse "che ne dici se ci conoscessimo un pò? io non so niente su di te e tu be.." "Oh credimi, so più cose io su di te , che non tu su testesso!" dissi scoppiando in una risata dove lui mi imitò " ahah lo credo anch'io". Ci sedemmo su quel freddo divano in pelle ed iniziammo a parlare di tutto.. della scuola, della nostra vita e della sua carriera, non mi diceva nulla di nuovo, sapevo già tutto, ma lo feci continuare per non sembrare maleducata e quindi finsi stupore!                                                                                                                                   Si erano fatte le sette ormai e mi avviai in cucina per preparare la cena, "che si mangia?" domandò lui accarezzandosi la pancia in segno di ACUTA FAME.. "Pasta, è l'unica cosa che so fare" sorrisi ingenuamente, " la pasta va benissimo, con i ragazzi sono abituato a mangiare solo cibo da fast food" mi sorrise. Brr Brr* la conversazione venne interrotta dall'iphone di Zayn che vibrava convulsivamente sul tavolo,"Oh è Harry, rispondo e poi apparecchio" disse mentre si allontanava in salotto.. passarono circa dieci minuti ed io stavo scolando la pasta, "Rebe,sabato i l resto del gruppo viene a stare qui, non è un problema, vero?" lo scolapasta mi scivolò dalle mani e mi girai con tono esasperato " Zayn se non la pianti di dirmi le cose con il tatto di un elefante in una cristalleria, finirò per distruggere la casa, prima l'attaccapanni ora lo scolapasta" scoppiò a ridere come un bambino che assisteva al teatrino del paese! " Scusa" disse con quel sorriso che avrebbe sciolto anche il cuore più duro", "tranquillo, comunque non è un problema, anzi non vedo l'ora di conoscerli" dissi con un indifferenza che nascondeva ansia e gioia nello stesso momento, "Oh però io sabato sono stata invitata ad una festa eh.." " tranquilla, ti aspetteremo, non siamo gente che va a letto presto" mi interruppe, "Va bene, tanto non farò tardi, tornerò verso mezzanotte" dopo questa INTENSA conversazione (ovviamente in modo ironico), mangiammo e poi guardammo un pò di televisione, anche se non seguii molto, stavo pensando a come sarebbe stato incontrare Harry, dopo tanto tempo che aspettavo quel momento, si stava avvicinando sempre di più, "tutto ok?" mi disse Zayn " cos'è, Alice è tornata in Wonderland?" mi sganciò un sorriso, "no è che, è da moltissimo tempo che aspetto di poter incontrare Harry, e il fatto che vivremo insieme.. è tutto così strano!" dissi al quanto seria, "Capisco.. be Harry ti piacerà ma ti avverto che è un tipo che ci porterà una ragazza diversa quasi ogni sera, quindi non so quanto questo potrà farti piacere.." " Dovevo immaginarlo, scusa Zayn ma adesso sono stanca, a domani" gli diedi un leggero bacio sulla guancia e salii precipitosamente le scale ( ovviamente inciampai allo stile MADAMA BUTTERFLY), mi diressi in camera, mi infilai nel letto, presi il mio i pod e scaricai il video di One Thing, continuando a fissare il piccolo schermo con aria pensierosa fino ad addormentarmi!
 
I wanna stay up all night and jump around untill we see the sun *                                                                                                         La mia solita sveglia suonò puntualmente alle 7.00.. ma quella mattina la presi e la scaraventai al muro, urlando " OH MA STAI ZITTO HARRY", sentii dei passi pesanti che dalle scale sembravano procedere verso camera mia.. BAM! " Tutto bene? ho sentito un tonfo".. era Zayn, che con la sua solita delicatezza mi stava sfondando la porta," Si tutto bene ho solo scaraventato la sveglia al muro!" alzai il sopraciglio al quanto nervosa, "dai scema, scendi che ho preparato i pancakes" disse porgendomi la mano che io afferrai, con il mio pigiama di spongebob scesi precipitosamente, non potevo dire di no ai Pancakes! Mmm che odorino che arrivava dalla cucina, così mi sedetti velocemente a tavola e ingurgitai tutto per il solito ritardo, "Ho cambiato paese ma non le abitudini" dissi bofonchiando una risata, " Va che sono le sette e venti" disse Zayn impegnato nel ripulir la cucina, "MERDA!" mi diressi verso il bagno, mi lavai mi truccai e mi vestii poi afferai la mia borsa di Brandy e la riempii con dei libri, l'astuccio e il diario ingombrante, scesi frettolosamente, mugugnai un ciao e iniziai a correre quando mi accorsi che erano le 7.45, potevo prendermela tranquillamente, data la sola lontananza di cinque minuti dalla scuola, difatti a meno dieci ero arrivata, mi incontrai con Ashley ed andammo al corso di inglese dove passammo tutta l'ora a parlare della festa, di cosa ci saremmo messe e ovviemente gli raccontai dei miei nuovi coinquilini!Lei sbigottita ascoltava senza perdersi una sillaba di quello che dicevo, ogni tanto sbagliavo nel pronunciare alcune parole anche se il mio inglese stava migliorando. Quella giornata, al contrario delle altre, passò lentamente, fino a che Ashley non mi riaccompagnò a casa, "Mi raccomando Rebe, alle otto a casa mia che poi andiamo da Josh!" " Si, non preoccuparti sarò puntuale", scesi dalla macchina, le sorrisi ed entrai in casa, "Ben tornata! com'è andata a scuola?" era la voce di Zayn che proveniva dal divano facendomi segno di sedersi accanto a lui, " Tutto bene, tu impiastro.. hai rotto qualcosa oggi?" scoppiammo a ridere, " ahah simpatica, comunque no! ho fatto il bravo" disse sorridendomi, "mm mi sorprendi Malik!" afferrai il telecomando cambiando canale, girai su MTV Music, ovviamente c'era What Makes you Beautiful, così Zayn iniziò a cantare la parte di Liam e io quella di Harry,! Lui aveva una voce fantastica, la mia invece assomigliava a uno starnazzo d'anatra, ma sapevo che con lui potevo essere me stessa, la canzone finì e ne partì un altra a noi sconosciuta, così ci guardammo perplessi e girammo su MTV normale, "Jerseey Shoooreee!" urlò Zayn, " Oh, finalmente qualcosa di serio!" esclamai soddisfatta, dopo aver guardato la televisione mi accorsi dell'orario e andai a prepararmi, aprii l'armadio e lo guardai perplessa, così tirai fuori una gonna a tubino nera, un top bianco a scollatura a cuore con dei brillantini ai bordi, successivamente indossai il mio ciondolo di Tiffany, regalatomi con amore per il mio quindicesimo compleanno e andai verso il bagno, misi un filo di fondotinta, un pò di terra, matita, eye liner e il mio colossal della Rimmel, Per ultimo mi misi le scarpe a stiletto di vernice nera non inferiori ai 12 centimetri.. si be, sono una persona che bada molto all'aspetto fisico, ma dal tronde sono una ragazza. Successivamente scesi dalle scale (pregando il padre eterno di non ruzzolare e fare figure di merda), diedi un bacio sulla guancia a Zayn e uscii.
Zayn*
Stavo giocando all' Xbox quando qualcuno suono il campanello, " devono essere i ragazzi" bofonchiai dirigendomi verso la porta che successivamente aprii, "Zayyyn" urlò Louis dandomi una pacca sulla spalla, lasciandomi le sue due pesanti valigie in mano, " Fai come se fossi a casa tua, eh Louis!" dissi sbuffando divertito, dopo entrarono anche Liam, Niall e Harry, che mi salutarono con un veloce abbraccio e lasciarono le valigie all'entrata! " Non ci avevi detto che avevi una casa così bella,Malik" disse Harry annuendo compiaciuto, "Ed è tutta per noi!" disse Louis stravaccandosi sul divano, "Ehm non proprio" dissi abbassando lo sguardo, "Non proprio?" chiese Niall interrogativo, "Be sapete mia mamma non sa che siamo qui e allora ha dato in affitto la nostra casa a una studentessa, si chiama Rebecca e vivrà con noi" " Wooo una ragazzaa" disse Liam dando una gomitata ad Harry, lui arrossì " Mm bene e quando arriva questa Rebecca?" disse lui interessato, avevo già capito i suoi piani, " in realtà abita qui  gia da una settimana, ma adesso è uscita e tornerà stasera, quindi non fate i coglioni!" dissi guardando Harry, " Ehi perchè guardi me?" si stupii, "Avanti Harry, sappiamo tutti come sei fatto" intervenii Niall, Harry fece spallucce cambiando argomento, "Bee che si fa?", "Pizza, Xbox e film" disse Louis esaltato come un bambino la mattina di Natale!
Rebecca*
Era mezzanotte e mezza quando Ashley mi lasciò davanti casa, "Buonafortuna con il tuo principe" sorrise maliziosamente, "Piantalaa!" dissi imbarazzata, scesi dalla macchina e mi avviai alla serratura di casa, aprii la porta e vidii i ragazzi apollaiati sul divano, rimasi immobile per un paio di secondi, nonostante sapessi del loro arrivo, trovarsi gli One Direction distesi sul divano in salotto non era una cosa da tutti i giorni, mi girai per accostare la porta quando mi accorsi di una persona che veniva verso di me bofochiando uno "Woow", mi voltai e pensai solo NON SVENIRE NON SVENIRE NON SVENIRE NON SVENIRE, era Harry, "ciao, così tu sei Rebecca, piacere Harry, Harry Styles!" sorrise ammiccandomi, eh no Harry non puoi guardarmi cosi, mi fai morire così però! " C-ciao, piacere" rimasi impalata come una lucertola al sole! Dal vivo era ancora più bello, il suo sguardo attraversava il mio, i suoi occhi erano così trasparenti da potercisi specchiare e il suo sorriso, be il suo sorriso era bello come il sole d'inverno.. il mio cuore partì a battere come le percussioni in un concerto rock, sentivo che stava per uscire dal petto, ingoiai tutte quelle emozioni e mi accorsi che gli altri si erano svegliati, sarà stato il baccano dei miei passi pesanti con tanto di tacchi, avevo bevuto solo un paio di "Coca-Malibu" ma dato che reggere l'alcool non era il mio forte, ero un pò brilla, ma abbastanza cosciente per rendermi conto delle sensazioni che provavo, "Eccoti! Ragazzi, vi presento Rebecca, la nuova coinquilina" sorrise Zayn indicandomi, i ragazzi si alzarono e vennero a presentarsi, iniziammo a parlare di noi fino a quando non si fecero le due di notte, "Bene ragazzi, sono le due e sono stravolta vado a letto" dissi facendo cenno con la mano, mi incamminai verso camera mia e vestita mi infilai nel letto, l'unica cosa che avevo da dire era "WOW", e con un sorriso a 32 denti, appoggiai la testa sul mio morbido cuscino e caddi in un sonno profondo.

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Capitolo 7
*** Le sue mani, le sue labbra e poi il buio. ***


So Get out , get out ,get out of my head
and fall into my arms instead..
 I don't i don't i don't know what is it,
but i need that one thing.



Quella mattina non fu la voce metallica della mia sveglia a farmi zompare dal letto, ben si fu una voce tranquilla e melodiosa che arrivava dal soggiorno, dopo aver appurato di aver altri quattro sconosciuti con cui avrei dovuto dividere la casa, pensai di non poter scendere con il mio sobrio pigiamino.. Così mi infilai un paio di pantacollant neri e la maglietta larga "you're boy-friend t-shirt", adoravo quella maglietta, era semplice ma epica! Sta di fatto che con molta CAUTELA scesi le scale e notai harry che cantava "One thing" mentre in boxer ballava come un forsennato! Avrei potuto riprenderlo e guardare quella scena ancora e ancora, ma non lo feci.. Così mi schiarì la voce per fargli notare che non era solo, lui si giro di scatto, "buongiorno!" disse arrossendo, "ehm, buongiorno" trattenni una risata, " gli altri?" chiesi io per evitare quella situazione imbarazzante, " sono andati da starbucks a prendere la colazione" " Menomale, ho una faame" dissi indicando il mio stomaco, " ehm tu vai sempre in giro in boxer per casa?" continuai , lui si guardó e notó di essere mezzo nudo davanti a una ragazza sconosciuta, " ehm no, cioè si peró.. Adesso vado a vestirmi" farfuglio arrossendo, " ok io mi guardo un Po di tele" accesi La televisione e "Who lives in a pineapple under the sea? Spongebob squarepants Absorbent and yellow and porous is he, spongebob squarepants !" mi misi a cantare la sigla di spongebob quando mi accorsi che Harry era sceso da poco e mi osservava divertito, io cambiai canale e abbassai lo sguardo, " perché hai cambiato? Io amo spongebob" disse strappandomi il telecomando di mano, io sorrisi fino a quando i nostro sguardi non si incrociarono, " ed io amo la tua voce" dissi, oddio ma come mi era saltato in mente? No no, mi guardai in torno, " oh be' grazie, scusa ma perché ti continui a guardare in torno?" sorrise, ancora quel fottuto sorriso, basta cazzo Harry dillo che vuoi farmi morire " ehm sto cercando il tasto BACK per tornare indietro e cancellare ciò che ho detto" bofonchiai a voce bassa, " ahaha e perché mai?" cavolo mi aveva sentito.. Io abbassai lo sguardo sperando che tutto ciò che stava succedendo sarebbe presto scomparso, " ehi!" disse prendendomi le mani, sentivo il calore dei suoi polpastrelli premere sui miei, sentivo il calore del suo corpo, il respiro sulla mia pelle e i ricci che mi accarezzavano la fronte, eravamo così vicini, troppo per essere neo coinquilini, volevo che quel momento durasse per sempre, potevo sentire il battito del suo cuore.. , " interrompiamo qualcosa?" disse Louis sulla soglia della porta, " ehm, no"dissi imbarazzata " in realtà si.." disse Harry con tutti gli sguardi puntati contro, " noi stavamo cantando" incrocio le braccia imbronciato, tutti si fecero scappare una risata, " bene, io ho fame quindi andiamo a mangiare" disse Niall correndo verso la cucina.. Noi tutti lo imitammo e dopo aver strafogato la colazione i ragazzi andarono a disfare le valigie ed io e Zayn decidemmo di andare a fare una passeggiata,uscimmo di casa e ci incamminammo verso il parco, " allora, vedo che hai iniziato a parlare con Harry" mi sorrise Zayn, " si, e onestamente è ancora meglio di quanto mi immaginassi" ricambiai il sorriso, " mi fa piacere", " Zayn..", " si?", "ho paura" dissi guardandolo negli occhi, " paura?, paura di cosa?" il suo sguardo spaesato ricambiava il mio, "sai, oggi sono stata una mezzora con Harry, e non facevo altro che arrossire e fare giri di parole, io non so se ce la faccio, ho paura di fraintendere e conoscndomi potrei farmi seri film mentali", abbassai lo sguardo.. "Rebe, ascolta,lasciati andare.. Conosci harry per ciò che è, e tu sii soltanto te stessa, poi qualche accadrà accadrà, si sa che Harry è un donnaiolo ma fidati lo conosco da un anno e passa, e posso dirti che se si affeziona potrebbe dare tutto", " si ma, chi ti dice che sia io quel qualcuno?" " questo non lo so, pero so che devi solo seguire il tuo istinto" mi prese la mano, " che ne dici di tornare a casa? È quasi ora di pranzo e Niall sfasa se non mangia" " ahah, va bene, grazie Zayn", dissi dandoli un bacio sulla guancia, " eh di cosa? Siamo.. Amici!" senti una strana stretta al cuore quando improvvisamente inizio a piovere e lui mi prese sulle spalle iniziando a correre verso casa , arrivammo praticamente fradici quando varcammo la porta a cavalluccio, " finalmente, ma dove eravate carotoni?!" disse Louis tutto sporco di farina in faccia, " noi eravamo a fare una passeggiata tu piuttosto cosa stai combinando?" dissi scoppiando a ridere, " stavo cercando di cucinare" mise il broncio, " aspetta che prendo l'agenda e lo segno, Louis che cucinaa adesso nevica" disse Zayn in tono sarcastico, " shh tu non capisci le mie priorità" affermo Louis con la sua voce poco seria, tutti andarono in cucina per apparecchiare e per salvare quel poco di dignità di Louis ai fornelli fino a quando non mi accorsi di Harry che mi fissava con aria scocciata, perché? Qual era il problema?! " io vado ad asciugarmi faccio in fretta" dissi salendo precipitosamente le scale, andai in bagno mi ascoiugai velocemente i capelli e mi misi dei pantaloncini e una maglietta pulita, " è pronto, rebe vieni a mangiare prima che la massa che Louis chiama cibo faccia i bagagli e se ne vada" scoppio a ridere Liam, " arrivo arrivo" dissi correndo come la ragazza fine che non ero. Dopo mangiato facemmo una partita alla kinect, io ovviamente ero un disastro mentre i ragazzi se la cavavano.. Si esaltavano per poco,!tutti tranne Harry che era seduto sul divano con lo sguardo vagante," ragazzi io vado in camera, sono stanco "disse alzandosi dal divano.. Feci passare cinque minuti quando poi decisi di salire e accertarmi che stesse bene, bussai alla porta, " avanti" la voce era spenta, " ciao, volevo sapere se va tutto bene!" dissi avvicinandomi al letto dove era seduto, " si va tutto bene, sono solo pensieroso", lo guardai interrogativa.. "oggi.." disse abbassando gli occhi, " oggi.. Cosa?", " non lo so, oggi ho sentito qualcosa di.. Diverso," alzo leggermente lo sguardo per notare la mia espressione, che era un misto tra confusa e imbarazzata, " tranquillo ho capito.." dissi sospirando, adesso era lui a guardarmi con fare interrogativo, " ci siamo trovati in una situazione imbarazzante e non vuoi capiti ancora, tutto chiaro" continuai, " ma cosa?.. No! Veramente io non intendevo questo", " Harry ho capito ok? " mi alzai di scatto e me ne andai, sentii improvvisamente una pressione al mio polso, mi girai ed era lui, cercai di evitare il suo sguardo che mi causava battiti accellerati, sentii le sue mani afferrarmi il viso e sentivo lui cercare il mio sguardo, cedetti nel fissare i suoi grandi occhi verdi fino a sentire il tepore delle sue labbra sulle mie, quando mi staccai notai i suoi occhi lucidi, o cavolo l'ho baciato male? Aspetta è lui che ha baciato me, oddio non capisco più nulla, decisi di allontanarmi dal suo viso, scappando in camera mia, le Emozioni erano troppe da gestire, non capivo nulla, gioia, amore, dolore, il buio.

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Capitolo 8
*** Harry-mi-scopo-tutte-Styles. ***


Sentii bussare alla mia porta, " posso entrare?" era harry, l'avrei lasciato entrare ma non sapevo cosa dirgli, " avanti" dissi con tono altamente scazzato, " ehi, ma cosa.." si avvicinava sempre più al letto dove ero distesa disperatamente, " senti Harry, io so che cosa si dice su di te, tu conosci una ragazza, ti attrae, la fai cascare nella tua trappola e poi quando ti stufi la lasci per ricominciare la stessa commedia con un altra" mi guardó deluso, " tu pensi questo?", " oh andiamo, cos'altro dovrei pensare? Mi conosci da meno di due giorni!" lo guardai con una sicurezza mai avuta, " già,siamo coinquilini, non volevo rovinare tutto con quel bacio, mi dispiace" disse con fare dispiaciuto, "facciamo che non sia mai successo, è la cosa migliore" non potevo crederci, io, fan scatenata di Harry , che mettevo un punto li dove poteva esserci una virgola, ci avevo ragionato e la mia dignità era decisamente più importante che stare con Harry-mi-scopo-tutte-Styles," forse è così" disse prima di sbattere violentemente la porta.  Passarono un paio di settimane e il rapporto tra me ed harry stava tornando quello tra due normali coinquilini, so che era la cosa migliore ma perché faceva Così male? Perché faceva così male avere la persona che hai ammirato per tanto tempo così lontana dal tuo cuore?, sapevo di aver preso la decisione giusta.. Ma c'era qualcosa che mi legava a lui, qualcosa che era più forte di ogni altra cosa. Era sabato, e decidemmo di passarlo in casa con un paio di amici, scusate, un amico, era una ragazza ed era un'amichetta di Harry... Tiffany, il nome era una garanzia, aveva una  lunga chioma bionda ossigenata, gli occhi di ghiaccio e delle curve che avrebbero fatto cambiare sponda per sino ad una ragazza, aveva una mini gonna nera con un top rosa e dei tacchi vertiginosi che avrebbero fatto un baffo a  Lady Gaga , sembrava di avere una Barbie  a cena, per non parlare della sua voce, era acuta come un ago forse perché starnazzava dalla mattina alla sera il nome del suo AMATO, Harry di qua Harry di là, oddio, non che parlassero molto, usavamo la bocca solo per pasturare. Dopo cena ascoltammo della musica in salotto, io ero seduta vicino a Zayn e Niall che mi guardavano perplessi mentre osservavo Romeo and Julliet  che si scambiavano effusioni nel salotto della casa che pagavo ogni mese, "quindi in un certo senso pago per vedere una Troia che si fa l'unico ragazzo di cui mi sia mai importato" bofonchiai senza farmi sentire, " lui non ti merita" era ciò che mi aveva sussurrato all'orecchio Zayn poco dopo il mio ONESTO commento... non riuscivo a dire nulla, sentivo gli occhi bruciare e una lacrima stava bagnando il mio viso, " vado a letto, notte" la mia voce era rotta dal pianto, se ne erano accorti tutti, tutti tranne Harry e miss gambe aperte, scappai velocemente in camera mia cercando di rallentare le lacrime e i singhiozzi che scalpitavano per uscire dal mio cuore, " Rebe, apri" erano Zayn e Niall, aprii il  più velocemente possibile  la porta per poi richiuderla, " io non capisco.. " iniziai a dire mentre i ragazzi si accomodavano sul letto accanto a me, " sono stata io a mettere un punto per evitare di stare più male quando mi avrebbe rimpiazzata con un altra, allora perché ci sto male lo stesso?" i singhiozzi erano sempre più forti e le parole erano sempre meno comprensibili," guardami" disse Niall prendendomi il volto, " hai fatto la cosa giusta, sei stata l'unica a non cedere con Harry, non hai rinunciato alla tua dignità come fanno le altre e questo ti fa onore" disse prendendomi le mani, " concordo con quello che ha detto Niall e lo sai, te l'ho sempre detto", abbassai lo sguardo per fermare le lacrime che avevano sciolto l'enorme quantità di matita che era presente sui miei occhi fino a qualche minuto prima, parlai tutta la sera con Zayn, che si addormentó di  fianco a me.. Era mattina e al mio risveglio mi trovai Tiffany in accappatoio di fronte a me, " CHE CAZZO CI FAI TU IN CAMERA MIA?" il mio urlo si senti per tutta la casa, di fatti Zayn si sveglio di colpo ed improvvisamete entró Harry, che ci guardó  perplesso per poi sorridere nervosamente " Zayn ti sei dato da fare sta notte eh!" ma cosa diamine aveva capito? Oh, si era proprio ottuso," ma cosa?.. " Zayn non fece in tempo a finire di parlare che Harry sbattè la porta uscendo con tono incazzato,mi alzai nervosamente ed entrai in camera sua, avevo una rabbia in corpo mai avuta " ma chi ti credi di essere? Fai entrare la tua puttana personale in camera mia, mezza nuda tra l'altro, mi vedi abbracciata con un mio amico e te la prendi  ( non che io debba darti spiegazioni) quando sei tu quello che ha appena scopato come un porco nella camera affianco sapendo che ero in lacrime, sai che c'è? MI FAI SCHIFO!" scesi  con la massima velocità per le scale, presi  la giacca e la poggiai sulle spalle ancora coperte dai vestiti del giorno prima, presi le chiavi e il cellulare dal comodino, stavo per uscire dalla porta, " dove hai intenzione di andare?" avrei riconosciuto quella voce ovunque, " non credo siano cazzi tuoi, Harry" uscii dalla porta e la sbattei violentemente.
HARRY*
" sono un coglione" dissi con la testa tra le mani, " si Harry, lo sei" era Zayn che mi veniva in contro con sguardo deluso, " cos' ha la tua amica?" sbucó fuori Tiffany che finalmente si era vestita, " niente che ti interessi, ti chiamo dopo , ora è meglio che tu vada, ciao"  dissi il meno scortese possibile ,ma solo ora avevo capito che era un ragazza davvero stupida e superficiale,  " ok ciao " disse con la sua voce che improvvisamente  era diventata acuta, o forse lo era sempre stata ma non l'avevo mai notato, " che cazzo ho fatto" sussurrai andando verso camera mia, " se intendi con Tiffany , hai fatto la cosa giusta, invece con Rebecca hai cannato tutto" .. Disse lui, poi lo interruppi, " è diverso!" guardai Zayn incredulo di ciò che avevo detto, " diverso? " ricambió  il mio sguardo, " si Zayn, sai quando le ragazze stavano male perché le scaricavo o facevo qualcosa che non va, non mi faceva molta differenza"" e quindi? Cos'è cambiato?" mi interruppe lui, " Adesso mi importa, mi importa fin troppo"

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Capitolo 9
*** La mia stanza, il rifugio dove tutto ebbe inizio. ***


Rebecca*

 
Tornai per l'ora di pranzo,avevo gli occhi rossi e lucidi.. Avevo pianto come non mai,  sentivo il mondo crollarmi addosso, ero impotente di fronte a qualcosa che in un certo senso mi aspettavo.
Eccomi, ero arrivata davanti a quella porta che nonostante non fossi in grado di aprire varcai ugualmente.. Sentii gli sguardi di tutti su di me, in particolare quello di Harry che mi aprii la porta, " dove sei stata?" mi guardó preoccupato, lo ignorai scansandolo e andando ad abbracciare Zayn, che ricambió,
" ehi, stavamo aspettando te per mangiare, eravamo in pensiero" disse Niall poggiandomi una mano sulla spalla, " scusate se vi ho fatto aspettare ma non ho fame, mangiate pure senza di me" non potevo fare altro che tenere lo sguardo basso, avevo paura che l'arrossimento dei miei occhi potesse far trasparire il fatto che avessi pianto, così salì  le scale e mi rifugiai nella mia camera, ormai era l'unico luogo dove potevo sfogarmi, e in quel periodo avevo un immenso bisogno di farlo, mi appoggiai sulla testata del mio letto ricoperta da cuscini e pupazzi e mi addormentai..
I miei beati sogni vennero interrotti dai colpi leggeri che sfioravano il legno massiccio della porta di camera mia, " avanti", " ehi, dormigliona" era Liam, " quanto ho dormito?" dissi assonnata, " be'  fai conto che sono le sette " mi sorrise, " ah, ehm ero stanca.." mi strofinai gli occhi, "perché non vieni giu? Zayn e Harry sono andati a prendere le pizze" "va bene adesso scendo" sorrisi a stento, Liam usci dalla camera quando aprii l'armadio e presi un paio di pantacollant blu di Abercrombie  anche se non li usavo mai per stare in casa,ma erano caldi e comodi, ci abbinai su il felpone Dell 101% rugby Varese, era uno dei pochi ricordi che avevo dell'Italia, sta di fatto che presi i vestiti e li portai in bagno dove gli avrei indossati dopo una lunga doccia.
Suonó il campanello, " è arrivata la cena" ovviamente era Niall che moriva dalla fame, " scendi carotonaa che abbiamo fame" urló Louis, " arrivo" dissi scendendo le scale, mi sedetti a tavola e iniziammo a mangiare, sentivo lo sguardo di Harry addosso che con indifferenza ignorai,  i ragazzi scherzavano e ridevano ma notavano che c'era qualcosa che non andava e ovviamente era così!
Dopo cena guardammo il telegiornale circa per cinque secondi e poi girammo per la noia, " The Day After Tomorrow" si esaltó Louis, " oh Louis l'abbiamo visto troppe volte!" ribattè Liam, " shh , è la mia parte preferita questa" ci azzittii tutti, quelle due ore passarono in fretta, " notte vado a dormire" la solita asociale ero io, diedi un bacio a tutti tranne a Harry, come potevo avvicinarmi a lui? Mi faceva schifo ma allo stesso tempo sentivo qualcosa che ci legava.
Andai in camera mia, mi tolsi i vestiti che poggiai sulla sedia e mi misi una lunga felpa dello starbucks, acquistata i primi giorni a Londra.. 
Stavo per infilarmi nel gelido letto quando sentii un tocco alla porta, sembrava qualcuno che avesse bussato ma che si fosse pentito, aprii la porta.. Non è possibile mi seguiva ovunque, forse peró quelle visite per accertarsi che stessi bene mi facevano piacere, si .. Se solo fossero state oneste.. Se lui fosse stato onesto, " possiamo parlare!?" era Harry, sorpresi? Bene io no! " di cosa dovremmo parlare?" dissi allontanandomi dalla porta, " tutto ciò che hai detto su di me è vero ma.." "ma.. ?" lo interruppi, " ma queta volta c'è qualcosa di diverso, io sono diverso", mi guardava in cerca di risposta, " continua.. Ascolto" oh diamine non riuscivo a resistere a quel volto d'angelo che si ritrovava, ma io non avevo dimenticato le lacrime versate lo stesso pomeriggio, " inizialmente, mi attraevi fisicamente.. Ma dopo quel bacio avevo sentito una scintilla che cercai di ignorare quando mi respinsi", " ti ho respinto perché sapevo che mi avresti fatto soffrire,Styles", " si ma, quando mi ignoravi, io sentivo di aver bisogno di te, quando evitavi il mio sguardo, sentivo un groppo allo stomaco", " e Tiffany?" dissi nervosa, " Tiffany è solo una delle tante ragazze che speravo mi  facesse dimenticare di te" i suoi occhi erano incredibilmente lucidi, potevo vedere il mio riflesso in quello sguardo che aspettava un verdetto a un processo, " non capisco", misi fine a quelle occhiate che non mi rendevano facile continuare il discorso, " non c'è nulla da capire, io penso di provare qualcosa che non avevo mai provato, e.." " e..?" lo incitai a continuare, " e ho paura ", paura? Harry Styles aveva paura?, " paura di cosa?", " ho una paura folle di innamorarmi di te" rimasi a bocca aperta, immobile, congelata di fronte a lui, quel momento venne spezzato  dalle sue labbra che abbracciarono le mie in un lungo ed intenso bacio, non era come il primo, questa volta potevo sentire tremare le sue mani che accarezzavano il mio collo, non sapevo cosa pensare, potevo solo chiudere gli occhi e godermi quel momento che non avrei voluto finisse mai .

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Capitolo 10
*** Ci siamo solo Noi adesso. ***


Ci staccammo delicatamente l'uno dall'altra, io ero ancora confusa e perdermi nei suoi grandi occhi non mi era d'aiuto.
Accennai un sorriso, " a cosa devo questo sorriso?"  disse spostandomi delicatamente una ciocca di capelli dal viso,
" a cosa devo questo bacio?" sorrisi ancora come un ebete, "Ah, l'ho chiesto prima io!", " Be sei tu che provochi i miei sorrisi",
 " ecco perchè non ne avevo visto ancora uno" soffocò un sorriso nervoso, 
"Già" abbassai lo sguardo, "Ehi.." con due dita mi alzò delicatamente il viso e continuò.. " Ci siamo solo noi adesso, il passato è passato, l'importante è che mi sia accorto del mio errore", cercava una risposta affermativa nei miei occhi che riuscivano solo ad illuminarsi man mano che il suo sorriso diventava più raggiante, "N-noi?" iniziai a balbettare l'unica parola che rimase marchiata a fuoco nella mia testa, "Si, noi.. solo noi" ecco che il suo sguardò incrociò il mio, sapeva che non potevo resistere, "Sono io ad avere paura adesso" giocherellai con la sua mano, "Lo siamo entrambi, possiamo solo fidarci l'uno dell'altra, come ci consiglia il nostro cuore", " Si ma, chi proteggerà il nostro cuore se dovesse ferirsi?" era l'unica domanda a cui pretendevo una risposta, una singola, semplice risposta, "Questo non lo so ma.. se non vivi a pieno la gioia di lasciarti andare ad una persona, non saprai mai come sarebbe  andata, devi solo.. fidarti" ..fidarsi, era facile a dirsi ma la fiducia era una cosa che non si riservava  a tutti, andava guadagnata ma più lo guardavo più capivo che questa volta sarebbe stato diverso.. "Puoi provare a fidarti di me?" continuò  non avendo avuto una precedente risposta, " Solo se prometti di non lasciarmi mai", "Come potrei lasciarti? ora come ora sei la cosa più importante", non ebbi il tempo di rispondere che si avvicinò a me biaciandomi.. adoravo ogni genere di contatto che riguardasse noi, adoravo dirlo, NOI NOI NOI, non più Rebecca e Harry, NOI.. così l'aveva definito.
Si erano fatte le 11.30 e il giorno dopo mi aspettava la scuola, così io e Harry ci addormentammo sul mio letto ancora vestiti, eravamo abbracciati, io sembravo un orsetto lavatore che ibernava di freddo e lui era semplicemente perfetto mentre mi cingeva la vita con entrambe le braccia.                               Quella mattina venni svegliata bruscamente dalla vibrazione del mio cellulare, lo presi e guardai il display "Ashley", "P-pronto" risposi assonnata, " Rebe, ma dove sei finita? sono le otto meno  dieci", "MERDA! arrivooo", dopo aver riagganciato, mi alzai frettolosamente, mi lavai e mi vestii in tempo record.. diedi un leggero bacio sulla guancia a Harry che stava ancora dormendo  e scendendo  mugugnai un "ciao" rubando un tost a Louis.. uscita dalla porta corsi con tutta la velocità che avevo (nonostante io fossi sempre stata impedita in tutto quello che riguardava l'attività fisica), arrivai alle 8.03 minuti, fortunatamente la professoressa di matematica non era ancora arrivata, a differenza del mio precedente prof italiano che sarebbe già stato li seduto( ed io come facevo ogni mattina mi sarei domandata dell'esistenza di una sua eventuale vita privata) "euf, appena in tempo" dissi sollevata dirigendomi verso il mio banco, era Lunedì ,il giorno conosciuto come il più pesante  dato il rientro dal fine settimana ma fortunatamente le lezioni sarebbero durate solo quattro ore che passarono in fretta.                                     Spalancai  la porta di casa, "Sssalvee!" urlai felice, "Ehi, ma che ci fai così presto a casa?" disse Zayn venendomi in contro, "Ssscioperoo!" risposi entusiasta, "Ehi Rebe, già a casa?" si precipitarono al piano di sotto gli altri, "La signorina è tornata a casa prima per lo sciopero" annui sarcastico Zayn, "Non so voi ma io sono contento" disse Harry  con il suo solito tono profondo che mi faceva perdere la testa, per non parlare dei suoi occhi, be si lo sapete,  (se inizio a parlare di lui non mi fermo più), si avvicinò pericolosamente al mio viso prendendolo tra le sue delicate mani per poi baciarmi, quel bacio durò poco date le faccie sbigottite del resto del gruppo, "Ehm,Ehm non dovete dirci nulla?" disse Liam con un sorriso malizioso, " In effetti si.." iniziai a parlare quando Harry mi interruppe prendendomi per mano, " Noi stiamo insieme" , i ragazzi rimasero a bocca aperta, ma c'era d'aspettarselo dopo quel bacio, così iniziarono ad abbracciarci come se ci stessimo per sposare, erano sciocchi ma gli adoravo.. mi diressi verso Harry per dargli un altro bacio seguito da un forte abbraccio, "Bene, festeggiamo con una pizza?" ci interruppe Niall, "Sempre pizza??" domandò scocciato Liam, "Non temete carotoni, zio louis vi prepare le lasagne" disse a mò di superman Louis, "Ehm, quasi quasi preferivo la pizza" confermò Liam, scoppiammo a ridere, avevamo il terrore di Louis e della sua cucina, "Ehi, mi offendo" finse una lacrima , " Dai ragazzi, lasciamolo cucinare, male che vada va lui a comprare le pizze" ribattè Zayn, "Basta che si mangia" fece segno Niall leccandosi i baffi (che non aveva).. io e Harry eravamo completamente  estraniati da quella discussione che ci sembrava del tutto banale in confronto a quello che si stavano dicendo i nostri occhi nel fissarsi costantemente.

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Capitolo 11
*** La mia amica, Juls! ***


Quella settimana passò in fretta e la relazione con Harry si avvicinava sempre più a una Favola, niente poteva rendermi più felice apparte l'arrivo di Juls, una mia vecchia compagna di classe italiana. Pochi giorni prima avevo ricevuto una sua lettera,
 
 
 Ciaoo Rebee, Come va in inghilterra? be presto lo saprò.. indovina? la settimana prossima i miei genitori verranno a Londra per far visita ai miei zii e se per te non ci sono problemi mia mamma ha detto che potrei stare da te per una settimana.. Ho voglia di riabbracciartii Dudaa,                                                         See you soon,
Tua Juls. 
 
 
Okay, ero emozionatissima.. Juls era una mia cara compagna di classe, fin da subito siamo diventate amiche e io la adoravo. Mi catapultai al piano di sotto con immensa felicità, " Ehi ragaazzii la mia amica Juls verrà a farmi visita dall'Italia, si tratterrà per una settimana", "Un altra ragazza? Ditemi che non è un sogno" disse Liam con un sorriso indescrivibile, "A me non dispiace mai avere ragazze in casa" mi fece l'occhiolino Zayn, " Non vedo l'ora di conoscerla" disse Niall con l'appoggio di Louis, e Harry be , si fermò ad un "Bene, sono curioso di conoscerla", " vedrete ,  vi piacerà" affermai con un sorriso a 32 denti, " E quando arriva questa Juls?" chiese curioso Louis, " Domani!" urlai mentre salivo le scale per andare a prepararle la stanza.                                                                                                                                    Erano le 11 di mattina e quel giorno non sarei andata a scuola per accogliere al meglio la mia amica, sarebbe dovuta arrivare da una mezz'ora, magari l'aereo aveva tardato oppure il taxista era un incompetente, non feci in tempo a finire di parlare che sentii il campanello suonare, "Questa è leii!" corsi come una forsennata verso la porta, aprendola con poca finezza, "Rebeeee!" "Juuulss", ci abracciammo a lungo quando lei si accorse di cinque ragazzi dietro di me schiarirsi la voce, "i On-n-ne D-Dire-c-ction!" balbettò, " Oh si scusa, non te l'avevo detto?" sorrisi nervosamente, Mi guardò con sguardo inceneritore deglutendo un NO, ci interruppero "Ehm, ciao io sono Harry" le porse la mano, lei spalancò gli occhi e la bocca, "Il mio ragazzo" dissi puntualizzando, i suoi occhi si aprirono sempre più sbigottiti, "Ciao, io sono Zayn", povera  stava per svenire.. si presentarono tutti, per ultimo Niall che non potè fare  a meno di notare la maglietta verde intenso  di Juls "Kiss me i'm irish" diceva ,  io penso che lo sguardo interessato non fosse riferito solo alla maglietta, dal tronde Juls era una bella ragazza, i capelli erano ricci ( stile pubblicità della garnier) di un color castano chiaro con sfumature color miele, aveva dei grandi occhi verdi messi in risalto dall'eye liner nero che gli cerchiava , era di corporatura normale , abbastanzza alta ma non troppo, io le ripetevo all'infinito che era splendida, ma la sua autostima non era sufficientemente elevata per ammetterlo.  La aiutai a disfare i bagagli e iniziammo a parlare, "Ok, ora dimmi quando, dove e perchè stai insieme a quel figo!" mi prese i polsi con aggressività, "Ok, uno mi fai male, due.. Settimana scorsa, in casa e perchè oltre a essere BELLO è dolce " sorrisi come un ebete iniziando a parlare dei suoi occhi, delle sue fossete e altri particolari che a Juls non potevano interessare minimamente, parlai senza fermarmi, mi ero persa in HarryLand, "Ok, Rebe parlami del biondino, o di qualsiasi ragazzo non impegnato", "Oh Niall?, è irlandese come sai, e penso che sia preso dalla tua bellezza e dalla tua maglietta" ,si osservò velocemente da capo a piedi  , "Oh, allora ho fatto bene a metterla" sorrise ingenuamente.. parlammo per ore senza essere interrotte se non per essere chiamate successivamente per la cena. Cucinarono i ragazzi, avevo paura, avevano cucinato la pasta al sugo.. poveri non sapevano fare di meglio erano così dolci che volevano fare buona impressione sulla mia amica, scendemmo rapidamente e mangiammo tutti insieme.
Niall
 
Stavamo mangiando ed io non potevo fare a meno di osservare i grandi e verdi occhi di Juls, i suoi capelli le accarezzavano dolcemente il viso anche se lei tendeva spesso a spostarli, si diciamo che lo faceva quasi sempre , a volte scopriva completamente il lato destro del volto , era estremamente luminoso e dolce come le sue fossette causate dal suo spiccato sorriso. SI , era proprio una bella ragazza.
 
Rebecca
 
Dopo cena decidemmo di fare una partita al nuovo gioco per Kinect "One direction On tour" che in Italia sarebbe uscito la prossima estate, ci divertimmo un mondo anche se io ero negata, come in tutto ciò che riguardasse abilità di gruppo.. si era fatto tardi così io e Juls salimmo in camera nostra per andare a dormire, la mattina seguente sarei dovuta andare a scuola, pultroppo, e avrei dovuto lasciare Juls con i ragazzi, ma so che a lei non sarebbe dispiaciuto.
Era mattina, spensi la sveglia, e iniziò la mia solita rutine.. arrivai a scuola e mi inpuntai che quella giornata sarebbe passata in fretta così sarei potuta tornare dalla mia amata Duda, non chiedetemi perchè la chiamavo così, anche perchè non lo so. Dopo le sei lunghe ore mi ritirai a casa che trovai mezza vuota, i ragazzi erano usciti, tutti tranne Juls e Niall che vidi impegnati a ridere e scherzare sul divano in salotto, ero contenta per Juls, Niall era un bravo ragazzo e speravo sarebbe potuto nascere qualcosa, " Gli altri?" chiesi il più svelta possibile, " Sono usciti, ma Harry è di sopra, voleva aspettarti" rispose Niall, oohh che patato! pensai, salii velocemente le scale e andai da Harry, " Ehi amore, finalmente a casa!" disse lui stampandomi un dolce bacio sulle labbra, "Gia, finalmente, ehi ma che succede tra Juls e Niall?" chiesi sorridente, " Non lo so, parlano da stamattina, secondo me si piacciono" disse Harry cingendomi la vita, "Almeno quanto noi due?" gli sussurrai sulle labbra, "Oh no, noi siamo unici" furono le parole che precedettero il dolce e appassionato bacio che mi diede, "Dobbiamo aiutarli!", "Concordo" disse Harry sorridendomi .                                                                      

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Capitolo 12
*** Ciao Duda. ***


Passarono tre giorni ,Niall e Juls andavano di bene in meglio, dovevo escogitare qualcosa, ma non sapevo cosa.. quando finalmente mi venne la brillante idea di lasciarli casa libera in modo che i due piccioncini potessere "Dichiararsi", il problema era come liberarsi dei ragazzi per una sera..
ovviamente Harry mi avrebbe aiutata, ebbe l'idea di mandare a sue spese i ragazzi al cinema in modo che anche io e lui potessimo passare la serata insieme, in fondo vivendo con  quattro persone non potevamo  mai avere la privacy che cercavamo, sta di fatto che mentre loro andarono al cinema , Harry mi portò all'osservatorio, era così romantico, anche se non mi importava dove andavo l'importante era stare insieme a lui, ogni giorno sentivo che le emozioni che quel ricciolone suscitava in me erano sempre più forti e onestamente non volevo trattenermi, volevo vivere tutto quello che ci stava succedendo, non volevo avere paura non quella volta.. volevo lasciarmi andare e  fidarmi ciecamente di lui.

Niall
Eravamo seduti sul divano quando decisi di prendere la chitarra, Juls mi chiese di cantarle una canzone, be la prima che mi venne in mente fu "One Thing", le parole di quella canzone trasmettevano le mie emozioni meglio di qualsiasi altra cosa, così iniziai a cantare..



Shot me out of the sky 
You're my kryptonite 
You keep me making me weak 
Yeah, frozen and can't breathe 
Some things gotta get loud 
Cause if not, they just don't make you see 
That I need you here with me now 
Cause you've got that one thing 


Lei mi guardava sorridente, amavo il suo sorriso riusciva ad illuminarmi gli occhi, avevo cantato quella canzone migliaia di volte di fronte a milioni di persone, ma solo lei riusciva a far battere forte il mio cuore nell'istante in cui pronunciavo ogni sillaba di quelle parole che mi sembravano decisamente appropriate alla situazione.
Finita la canzone le sue guancia arrossirono, era così dolce, le  accarezzai delicatamente il viso,  non riuscivo a controllarmi, l'impulso di baciarla era troppo forte ma i continui pensieri che avevo nella testa mi davano diverse indicazioni, avevo paura di rovinare tutto.. era così bella, tra tutte le vocine che mi  frullavano ,seguii quella che diceva.. "Segui il tuo cuore", avvicinai le mie labbra alle sue e la baciai,quello non era il mio primo bacio ma era come se lo fossi, le mani mi tremavano e avevo un ansia mai avuta, sentivo qualcosa di diverso, era una sensazione che mi avvolgeva e che mi conduceva verso di lei, non sapevo cosa mi stava succedendo, ma era dannatamente bello!
" Juls.." abbassai lo sguardo, imbarazzato, "Si Niall?", "Tu mi piaci, sento cose per te che non avevo mai sentito", lei arrossi per un momento e poi iniziò a parlare, " Anche tu mi piaci Niall, ma tra un paio di giorni dovrò tornare in Italia" disse lei dispiaciuta, gli occhi erano lucidi e le guance rimasero rosse a lungo, " Lo so, ma..", "Ma?" lo interruppe lei, "Io voglio provarci", "Niall, anche io lo voglio, lo voglio davvero ma non posso chiederti di aspettarmi fino a giugno" scosse la testa lei, " giugno?" il viso del ragazzo si illuminò, "vuoi dire che tornerai per le vacanze estive?" continuò sorridendo.. " Si, sarò qui per l'intera estate, verrò a stare dai miei zii", "Juls.. io ti aspetterò", "Ma Niall.." lui la interruppe con un bacio, "Tu da adesso mi appartieni" continuò, "E tu appartieni a me.." Confermò lei.
 
Rebecca 

Erano le undici e passa, io Harry e i ragazzi tornammo a casa, trovammo Juls e Niall abbracciati sul divano, erano dolcissimi, così dissi "Ehm, dovete dirci nulla?" ( cercai di imitare il tono dei ragazzi quando seppero di me e Harry), i due arrossirono, Harry e i ragazzi si spaparanzarono sul divano mentre io e Juls salimmo in camera.. "Raccontami TUTTO", Juls iniziò a raccontare, parlava velocemente e aveva gli occhi che le brillavano di gioia, " Aspetta, quindi state insieme??" lei annui facendo scoppiare un sorriso che sembrava avesse trattenuto per circa un anno, non l'avevo mai vista così, era felice davvero e si vedeva, " Verro qui tutta l'estate e lui ha detto che mi aspetterà", " Aww, è la cosa più dolce che io abbia mai sentito" dissi abbracciandola,
pultroppo gli ultimi pochi giorni che avrebbe passato a Londra, passarono velocemente, troppo velocemente.
Arrivò il giorno della partenza, ero troppo triste, mi sarebbe mancata troppo la mia Juls, salutò Niall, parlarono in disparte circa un ora prima.. ci sarebbe voluto molto, successivamente la abbracciai forte forte, quandò sentii un panno avvolgermi la mano, era la sua maglietta irlandese che io e Niall amavamo, " Ecco un mio piccolo ricordo" i miei occhi divennero lucidi, "Ti voglio bene Juls, mi mancherai tanto", " Anche tu mi mancherai tanto, ti voglio bene", arrivò il taxi , dopo un ultimo veloce abbraccio si diresse verso l'auto facendomi cenno con la mano, "Ciao duda" Sussurrai triste.

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Capitolo 13
*** Come ti sentiresti se tutto quello che ti rendeva felice fosse stata solo una bugia? ***


Quella mattina mi svegliai un po triste, Juls mi sarebbe mancata molto ma non potevo deprimermi, infondo mancavano solo  quattro mesi all'estate che avrei passato con lei.
Come al solito feci colazione e mi preparai per andare a scuola, dato che quella mattina mi sbrigai prima, decisi di mettere un po in ordine la stanza che somigliava molto più ad una stalla che ad un locale dove dormivo, Harry e i ragazzi erano già usciti, avrebbero passato la mattinata in sala  registrazione, il tempo di mettere a posto la stanza e scesi, afferrai la mia giacca quando sentii una vibrazione provenire dal tavolino del soggiorno, mi avvicinai notando il display del cellulare di Harry illuminato
aveva dimenticato ancora il cellulare, pensai.. afferrai l'iphone, notai che era scheggiato leggermente sulla parte superiore dello schermo, "Chiamata Persa (1)" diceva, decisi di visualizzare il numero da cui proveniva la chiamata, in fondo era il mio ragazzo e non credo gli avrebbe creato problemi, sbloccai lo schermo che era un po in Tilt, ed entrai nella tabella "Chiamate Perse", premetti più volte lo schermo, ma sembrava non dare risultati di ricerca numero, non so cosa feci ma il cellulare si aprì nella tabella "Messaggi mittente", il cellulare mi cadde violentemente per terra, forse per stupore oppure per rabbia..
"Harry, non dovevi lusingarmi con un simile regalo,
chissà quanto ti sarà costato..
Sei sicuro di volerlo fare?
E cosa penseranno gli altri di tutta questa situazione, del mio ritorno?"


Lessi ogni singola parola di quel messaggio, lo lessi 1,2,3,4.. addirittura 5 volte, ma la parola che lessi sempre più incredula fù il nome del mittente, Caroline.. era addirittura salvata con un cuoricino, capite? un cuoricino rosa!
No, quello era troppo, un regalo? il cuoricino? il suo ritorno?, le imprecazioni cingevano le mie corde vocali così da stronzarle in un pianto soffocato.
Uscii velocemente sbattendo la porta  e inizia a camminare sperando che le lacrime ,che piano scendevano sul mio viso,  si fossero congelate per il freddo, volevo urlare,piangere, imprecare.. cose che gia facevo nella mia testa, ma il mio corpo e la mia mente non potevano sopportare tutte quelle emozioni che presto mi avrebbero fatto scoppiare.
Arrivai a scuola dove mi incontrai con Ashley, non avevo voglia di parlare della situazione ma forse sfogarmi con qualcuno mi avrebbe fatto bene, la fissai dirigendomi verso di lei, notò subito che qualcosa non andava.. "Ehi, come mai così in ritardo?" disse lei  inclinando la testa, la mia risposta fu una lacrima che mi attraversò il viso, "Va tutto bene?" si avvicinò preoccupata, io feci segno di no con la testa, le mi abbracciò sussurrandomi.. "Sapevo che ti avrebbe spezzato il cuore",ma come faceva a saperlo?, io non risposi, in effetti me lo dovevo aspettare da lui, ma chi volevo prendere in giro? lui, Harry Styles, l'idolo di ogni ragazzina.. era il sogno proibito delle minorenni e io cosa potevo offrirli? ero una ragazza semplice che non aveva nulla da dare a uno come lui, uno che cercava solo una cosa, "Questa volta mi fidavo" dissi con la voce rotta dal pianto, " Lo so, lo so"  disse asciugandomi una lacrima, "Vorrei restare a parlare, ma abbiamo educazione fisica alla prima ora, ricordi?" ed ecco che la giornata non poteva andare peggio, noi seconde avremmo dovuto avere una partita di Volley contro le terze, "Uff" sbuffai seguendola verso l'entrata della palestra.
Oltre a parlare con Ashley nell'ora di pranzo, stetti in silenzio quasi tutto il giorno pensando al mio ritorno a casa!
Le sei ore come al solito passarono troppo velocemente, non volevo affrontare gli occhi di Harry , ma dovetti farlo.
Ashley come sempre mi diede un passaggio, quella volta non mi riservò battutine o sorrisi, mi abbracciò e mi diede uno dei suoi sguardi che mi davano coraggio, scesi dalla macchina smorzando il sorriso più falso che io abbia mai fatto, aprii lentamente la serratura della porta, inspirai ed espirai cercando di nascondere le emozioni che presto si sarebbero tramutate in lacrime, entrai mugugnando un "Ciao", "Hey principessa" si si, era lui.. l'ultima persona che avrei voluto vedere, Harry, "Styles", dopo l'unica parola che riuscii a spiccicare, salii velocemente in camera.. ecco, i miei occhi stavano per straripare come un fiume in piena, non potevo farcela, non potevo affrontare tutto da sola, volevo scappare via, volevo tornare in Italiia ma non volevo essere codarda, volevo semplicemente essere felice e  svegliarmi da quell'incubo cominciato quella mattina.
Toc Toc, sentii la porta bussare, sapevo che quel momento sarebbe arrivato, il momento in cui la verità sarebbe venuta a galla.. "Rebe, sono io, Harry", " Lo so chi sei", risposi fredda, "Posso entrare?" chiese,io non risposi, lui entrò ugualmente e si accorse subito dei miei occhi gonfi e rossi, "Ma che cosa succ.." si interruppe quando vide delle lacrime solcarmi il viso, "Non ti azzardare ad AVVICINARTI" puntualizzai le lettere che costituivano l'ultima parola, " Mi spieghi cosa succede?" , "Questa domanda non è degna di risposta" stentai a dire, "Non capisco", "Io invece ho capito benissimo, tutti quei giochi di sguardi, le tue mani intrecciate alle mie, il tuo cuore che batteva, dimmi Harry, cos'erano? facevano parte del tuo copione per abbindolarmi? Bravo, devo ammettere che ci sei riuscito proprio bene", " Ma, ma cosa stai dic..", "Sai cosa mi fa più male? ogni santo giorno della mia vita speravo di incontrarti, aspettavo con ansia che i miei genitori varcassero la porta di camera mia per sventolarmi dei benedetti biglietti di sola andata verso Londra, e lo sai perchè Harry? perchè ero così perdutamente persa per la persona che credevo tu fossi che io pensavo che per essere davvero felice, avessi bisogno di un ragazzo che mi avrebbe fatto sentire unica, io avevo bisogno di credere in qualcuno che avrebbe potuto darmi sicurezza, quel qualcuno ERI tu Harry", "Io ancora non capisco.." continuò lui all'oscuro della faccenda, "E dire che questa volta, pensavo fosse diverso, pensavo che TU fossi diverso, ma evidentemente è proprio vero quel detto LE PERSONE NON CAMBIANO", lui rimase in silenzio, forse aveva capito, così continuai.. "Sei sicuro di volerlo fare? e cosa penseranno gli altri di questa situazione,del mio ritorno?.. devo andare avanti Harry?" citai le ultime parole del messaggio di Caroline, per filo e per segno, ormai le sapevo a memoria, " Giuro che posso spiegarti" disse lui facendo dei passi nella mia direzione, "No Harry, non c'è più niente da spiegare", "Ma.." ribattè lui , "Chiudi la porta quando esci" dissi fredda come l'iceberg che causò l'affondo del Titanic," Rebe ti prego ascoltami", "Vattene, ho detto!", lui uscìì dalla porta a testa bassa, mi era sembrato di vedere gli occhi che gli brillavano, ma non ci sarei cascata, non un' altra volta.. affondai la testa tra i cuscini per soffocare le lacrime e i singhiozzi che non riuscii a trattenere oltre, successivamente mi addormentai.
Aprii piano gli occhi, quando intravidii una sagoma davanti a me, era Niall, " Ehi, finalmente ti sei svegliata" mi sorrise, non sapevo quanto avevo dormito, ma fuori il cielo iniziava a incupirsi, "Niall" sussurrai abbassando lo sguardo, distrutta, "Rebe,Harry è chiuso in camera da un eternità, con noi non vuole parlare, almeno tu puoi dirmi cosa succede?"cercò un appiglio nel mio sguardo, "Niall, va tutto una merda!" alzai un po il tono della voce, continuai sospirando, gli raccontai tutto, per filo e per segno.. lui mi fissava un pò scioccato ma so che in fondo se lo sarebbe aspettato, dal tronde lo conosceva da più tempo di me, " io non so cosa sia successo tra Harry e Caroline, non ti nego che sono stati insieme, e come tu ben sai Harry non ha una bella reputazione per il suo comportamento con le ragazze, ma posso dirti che   a me sembrava sincero quando vi scambiavate effusioni e quando parlava di te.. gli si illuminavano gli occhi, era stranamente diverso, so che la cosa non cambierà ma, lui guardava te come io guardo Juls, e tu sai che..", lo interruppi" Si Niall, ma come posso guardarlo in faccia dopo tutto questo? mi sento presa in giro, quando lo guardavo, quando stavamo insieme.. io sentivo il mio cuore scalpitare di gioia, iniziavo a balbettare come una bambina, le mani mi sudavano e involontariamente  mi..", "Ti sei innamorata" completò la mia frase, mi stavo innamorando? aveva ragione Niall? "Non so cos'era ma, mi faceva stare bene", "Posso capirti sai? ogni giorno senza Juls è terribile, avrei bisogno di sentire la sua presenza, le sue labbra sulle mie, il calore delle sue mani .. chi meglio di me può capirti?", "Già, ma come ti sentiresti se tutte la tua sicurezza svanisse, se tutte le tue certezze fossero improvvisamente cedute? come ti sentiresti se tutto quello che ti rendeva felice fosse stata solo una bugia?", "Precisamente non lo so, ma so che quelle di Harry non erano tutte bugie, non gli hai dato nemmeno il tempo di spiegare", "No Niall, non voglio sentire altre parole che possano alimentare i miei sentimenti, già troppo forti".




Note :
Salveee a tutti, ho notato moltee visualizzazioni ai miei capitolii ;D GRAZIEEE :D
però non dico mai di no alle recensioni, io ho bisogno dei vostri consigli, sono sempre pronta a migliorare,
che direee.. vi è piaciuto il capitolo? si un po malinconico maa.. QUELLA VECCHIA è sempre in mezzo alle palline,
Ringrazio le persone che hanno messo la mia FF tra le preferite e quelle che la seguono, e ovviamente a quelle che hanno recensitooo <3  ciao ciao :D
al prossimo capitolo :D

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Capitolo 14
*** Mi resi conto di quanto fosse banale la sua bellezza esteriore rispetto a quella del suo cuore. ***


Sentii qualcosa bagnarmi il viso, pensavo fosse il sole che  filtrava dalla mia finestra a creare quel bruciore agli occhi, poi mi accorsi che erano lacrime. Mi ero addormentata piangendo e mi svegliai in modo tale.. non volevo alzarmi da quel comodo e caldo letto, li mi sentivo protetta, era il posto dove potevo soffocare i miei pianti e i miei singhiozzi.
Erano le sette e mezza, ma quel giorno non me la sentivo di andare a scuola, così rimasi a letto tutta la mattinata, non volevo uscire da li, avevo paura di incontrare Harry e io non avrei potuto affrontarlo, sentii bussare alla porta che successivamente si aprii leggermente, con un occhio chiuso e l'altro semi-aperto osservai il ragazzo alla porta, notai che si stava avvicinando al mio letto, io chiusi gli occhi e feci finta di dormire.. una mano gelida accarezzava il mio viso.. quel tale mi sussurrò qualcosa all'orecchio, "mi dispiace" non era un tale, era Harry, ecco di nuovo quella sensazione, gli occhi bruciavano nel trattenere le lacrime; No, non piangere, non puoi.. non adesso! mi ripetevo costantemente, una lacrima mi accarezzò il viso procedendo verso la mano ancora delicatamente appoggiata sulla mia guancia, Harry sentii qualcosa che gli inumidiva la pelle, alzò velocemente lo sguardo e notò i miei occhi spalancati, le mie palpebre erano gonfie e il mio sguardo era esausto, "Non volevo svegliarti", abbassò lo sguardo.. aveva sempre quel vizio , faceva le cose e poi sembrava pentirsene.
Onestamente non sapevo ne cosa dire e ne cosa fare, cosi feci parlare lui per primo, "Ho bisogno di parlarti, ti prego" mi disse con voce tremante, annuii semplicemente, la mummia di Tutan Camon avrebbe avuto  più vita di me in quel momento, "Non so se hai notato ma, quel messaggio era di un mese fa, quando noi non stavamo ancora insieme.." si interruppe e dopo un breve sospiro continuò.. "è vero.. con Caroline ho avuto una storia precedentemente ma ora è tutto finito, so solo che l'unica ragazza che fa battere il mio cuore sei tu, so solo che con te la mia voce trema fino a spezzarsi,   con te i miei occhi si illuminano, tu non sei nel mio cuore.. tu sei il mio cuore, sei diversa, stupendamente diversa, non hai rinunciato alla tua dignità come fanno le altre, hai saputo tenermi testa ed è per questo che.. ti amo", Respira Respira Respira, si l'ha detto, ha detto le famose DUE PAROLE TRE LETTERE, le famose parole che Chuck ha pronunciato a Blair, che Blair ha pronunciato a Chuck , quelle meravigliose parole che ti stringono il cuore quando le ascolti nei film pensando "Oh quanto vorrei essere Blair", ma quando ci sei, quando sei tu Blair.. ti rendi conto che nulla è mai come credi, l'emozione che provi nel sentir rimbombare quelle sillabe, quelle vibrazioni che il tuo cuore ti invia.. si, c'è differenza nell'IMMAGINARE e nel VIVERE, e solo in quell'istante in cui l'aria sembrava mancarmi me ne accorsi, "Harry, non so cosa mi sia preso, ma nel leggere quelle parole scritte NERE su BIANCO, mi sentivo morire dentro, nulla sembrava avere più importanza, non capisci.. anche la più piccola probabilità di perderti mi fa impazzire, sei l'unica persona che  abbia mai fatto battere il mio cuore.. Harry, Ti amo," il mio cuore smise di battere, o per lo meno io pensavo fosse così, sapevo di poter giurare sulle parole che avevo appena pronunciato, non ero mai stata più sincera.. sentivo una voglia di stringere Harry tra le mie braccia senza lasciarlo mai andare, lui stette in silenzio, mi guardò nel modo in cui solo lui sapeva fare, sfiorò dolcemente il mio viso per poi baciarmi, Ok ora potevo anche morire! tutto ciò che riuscivo a sentire erano le sue parole, TI AMO TI AMO TI AMO, la voglia di tenerlo con me per sempre era irrefrenabile, tutto ciò che importava eravamo noi, solo noi, chissà perchè ad un certo punto sentii le note  di "Tappeto di Fragole", si sapete quando sentite quei ritornelli rimbombarvi nella testa che dopo qualche anno pensate di aver dimenticato e invece non è così, cercai di ignorare quei pensieri e quel sottofondo, ma sentivo di non riuscirci..

eccoci qua, 
a guardare le nuvole 
su un tappeto di fragole.. 
come si fa, 
a spiegarti se mi agito 
e mi rendo ridicolo.. 
tu parlami e stringimi

oppure fingi di amarmi.


Quelle parole, mi facevano riflettere, ebbi un FlashBack che mi riportò indietro al mio arrivo a Londra, sembrava fosse ieri.. i miei genitori, il taxi, la scuola, Zayn.. era tutto così strano, era come se stessi tornando indietro, indietro verso un libro che avevo lasciato, un libro pieno di errori che segnavano le pagine della mia vita e adesso era come se quel libro fosse stato chiuso con un lucchetto.. adesso spettava a me scriverne un altro, un' altrettanto pieno  ma che come il precedente, avrebbe pur sempre fatto parte della mia vita, della mia nuova vita! Ok non sapevo cosa mi stesse capitando ma non prendetemi per pazza se vi dico che qui contorti ragionamenti continuarono,sapete quando guardate un episodio di Grey's Anatomy o di Gossip Girl, quando la voce narrante conclude l'episodio con una di quelle frasi che ti lascia a bocca aperta e magari ti fa pensare ad aneddoti precedenti a cui magari avresti potuto rimediare, e poi ti assale quell'incertezza e ti senti un poeta pieno di emozioni che in quel momento potrebbe dare sfogo a tutte le sue idee ma non lo fa, perchè sarebbe semplicemente stupido, perchè da quel bellissimo momento nel mondo delle cose che non farai mai torni nel mondo reale, un mondo dove vieni giudicata per le apparenze, un posto dove non sarai mai abbastanza per gli altri.. semplicemente dove ti ritrovi ad affrontare ogni giorno la stessa battaglia, che magari nemmeno ti appartiene.. sai solo di voler integrarti in quel luogo dove non potrai mai essere te stessa, ma solo ciò che la gente vuole, perchè a scuola ti parlano tanto del medioevo, del razzismo e di come la gente sia cambiata, ma la cosa che tutti sanno ma che nessuno vuole ammettere, era che anche se viviamo in una nazione libera, non saremo mai liberi di esprimere il nostro pensiero, anzi lo siamo, ma solo in parte perchè sai che ci sarà sempre qualcuno che in fondo  ti guarderà dall'alto in basso, perchè la mentalità di oggi è quella di essere legati in un pensiero uniforme, un pensiero sbagliato.

E in fine, dopo quel lungo e magico momento in cui i pensieri e i ricordi della mia vita mi passarono davanti,mi staccai dalle sue labbra così morbide e mi resi conto di quanto fosse banale la sua bellezza esteriore in confronto  a quella del suo cuore.



Note:
Salve a tuttii carotonii :D oggi sono particolarmente poetica, sono un po triste per tutto quello che si sente dire sul comportamento di Harry, e bo questo mi fa riflettere! Piaciutoo il capitolo? mi auguro di sii, aspetto le vostre recensioni per migliorare :D
Ciao un bacio carotoni.
Wild_Carrot KCBC <3


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Capitolo 15
*** Don't Forget. ***


Dopo quel bacio mi sentivo completa, anche se sentivo una sensazione strana, sapevo che qualcosa non stava andando come doveva, sentivo che qualcosa sarebbe stato diverso, e questo successe anche il giorno in cui mi dissero del viggio a Londra.
Sentivo un odore forte di caffè e dei passi procedere verso la mia stanza, io ed Harry continuammo a baciarci come se fosse la cosa più normale del mondo, quei passi erano sempre più vicini e pian piano si trasformarono in una voce, stavo dando i numeri?.. probabile ma quella voce mi era familiare, ci pensai su un momento fino a riconoscerla.. era la voce di mia madre,"Rebi, Rebi" aprii gli occhi e mi ritrovai in quel caldo letto che mi sembrava aver lasciato un paio di mesi prima.. Ma cosa stava succedendo? "Mamma cosa ci fai qui?" domandai sbalordita e ancora assonnata, Non so te ma io ci vivo, dai su svegliati che la colazione è pronta "Colazione? ma cosa stava dicendo? perchè ero tornata in Italia? la testa mi girava come il Mulinex, non sentivo più il calore nelle mie mani, non sentivo più la sensazione umida sulle mie labbra, dov'era Harry?, No.. non poteva essere vero, "Harry" smorzai il suo nome tra le lacrime, "Rebi, perchè piangi? mi fai preoccupare! non riuscivo a parlare, avevo un forte dolore al petto che mi consumava, sentivo qualcosa morirmi dentro, non volevo crederci! era tutto un.. era tutto un Sog-Sog-Sogno, tutti gli sguardi, i baci, Harry, Zayn, Niall e gli altri ragazzi.. Era tutto frutto della mia immaginazione?.. non ebbi alternative se non quella di alzarmi e procedere con la mia normale e monotona giornata.. non ce bisogno che io ve la racconti anche perchè la sapete già
Tornai alla solita Routine, quella routine che credevo di aver abbandonato tempo fa, continuai a piangere tutto il giorno senza dare spiegazioni a nessuno, nemmeno alla mia migliore amica che probabilmente non avrebbe potuto capire.
Tutto mi sembrava inutile, le parole dei prof mi scorrevano indifferenti ancora più del solito, ogni singola azione compiuta quel giorno non aveva importanza, prendevo tutto con indifferenza!
Tornai a casa con l'aria ancora più malinconica nell'immaginare la scena in cui tornavo a casa trovando i borsoni nel corridoio.. mi rimase un minimo di speranza, spalancai la porta con il poco entusiasmo che cavai dall'intoppo di dolore che avevo dentro, pregando di trovare le valigie e il materiale per partire, ma non fu così, mia madre era a lavoro come doveva, mio padre era in agenzia ed io.. be io ero sola in quella casa che stavo letteralmente odiando. Con la mia indifferenza accesi l'unica cosa che in quel momento poteva legarmi al sogno della sera precedente.. il computer, digitai quelle parole sui tasti neri che scorrevano sotto le mie dita "Twitter", entrai nel sito e come al solito controllai il profilo di Harry..
Recai il mio sguardo affianco al suo nome, una piccola scritta nera in un riquadro grigio- opaco diceva "TI SEGUE", c'erano scritte quelle precise lettere che precedettero il mio stupore e l'ulteriore uscita di lacrime o almeno l'uscita di quelle poche che mi erano rimaste..
Messaggi Diretti (1)
aspettai qualche minuto prima di aprire quella casella spesso vuota, chi poteva essere?, Bah sarà la mia carotona che mi scrive per darmi qualche News su Harry, stentai un attimo ma successivamente aprii il messaggio:
"Don't Forget."
Mittente: Harry_Styles 





FINE.


Note :
Ciao carotonii,so che questo capitolo è molto corto però questa FF è definitivamente CHIUSA! so che il finale forse non l'avete capito ma volevo lasciare un po di suspance, spero vi sia piaciuta, ora mi dedicherò a scriverne un altra se vorrete seguirlaaa! By BIG CARROTS :D
PS: per quelli che non l'avessero capito, è successo tutto davvero però solo in un sogno che abbiamo fatto entrambi (io,Harry)

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