Lost - Capitolo terzo - Revelations
Capitolo
Terzo___
Camminava
senza una meta precisa. Tornava dall'ennesima visita all'ospedale,
nel quale aveva sentito sempre le solite cose. Guardava distratto le
vetrine dei negozi, cercando invano di distrarsi da quei pensieri
tanto spiacevoli quando la vide. Se ne stava li a sfogliare
distrattamente un libro e poi le si avvicinò un ragazzo, sembravano
molto in confidenza. Che fosse il suo ragazzo? A quel pensiero
cominciò a preoccuparsi, ma impossibile, non poteva essere il suo
ragazzo, altrimenti non lo avrebbe baciato, vero? Decise di
verificare personalmente e così entrò nel negozio e si avvicinò
furtivo a lei.
-Hikari-chan
allora, hai deciso?
-Non
lo so Taichi, è che ci sono così tanti libri interessanti!
Lo
chiamava per nome? No, la cosa non andava affatto bene, e non usava
nemmeno quel suo solito tono acido e freddo! Vederla così lo
sorprese molto, doveva capirne di più!
-Ma
Hikari, non abbiamo molto tempo, dobbiamo andare lì, lo sai!- Li
dove?
-Si
lo so, ancora cinque minuti!
Basta
l'attesa di scoprire chi fosse quel dannato Taichi che le parlava con
tanta confidenza lo stava uccidendo, così decise di uscire allo
scoperto.
-Hey
Hikari, che strana coincidenza trovarti qui!
-No,
non è possibile!
-Felice
di vedermi?
-No,
non direi proprio.
-Carina
come al solito, eh?
-Hikari,
non mi presenti questo tuo amico?- a parlare era stato Taichi, che
per la prima parte della conversazione ci aveva ascoltati con aria
divertita.
-NON
è un mio amico, comunque Taichi lui è Takeru Takaishi, un mio
compagno di classe, Takaishi, lui è Taichi, mio fratello maggiore.-
Suo fratello? Si era quasi preso un infarto per suo fratello? Non
c'erano dubbi, in lui c'era qualcosa che non andava!
-Takeru
Takaishi hai detto?- la sua espressione che da prima era divertita
presto si mutò per trasformarsi in una espressione quasi spaventata.
Hikari e Takeru lo fissarono a lungo prima che lui potesse riprendere
a parlare.
-No,
forse mi sbaglio, ma mi sembra giusto chiedertelo: per caso tu hai un
fratello di nome Yamato?- anche l'espressione di Takeru mutò, ma
Hikari non riuscì a coglierne il significato.
-Si,
lo conosci?
-Siamo
stati compagni di classe a lungo, fino a beh.. lo sai.
-Già.
-E'
da tanto che non ti vedo, non ti ricordi di me? Venivo spesso a casa
vostra!
-Ooh
ma certo Taichi nii-san! Non ti ho riconosciuto subito per via dei
capelli, li hai tagliati?
-Si,
come sei cresciuto, anche io faticavo a riconoscerti!
-Hey
hey hey mi spiegate che succede qui?
-Lunga
storia sorellina, te la spiego dopo. Ma adesso dimmi di te Takeru,
come te la passi?
-Abbastanza
bene, tu invece? Sempre alle prese con i tuoi amatissimi videogames?
-Ovvio!
Con tuo padre invece?
-...-
Takeru abbassò lo sguardo incupito, Hikari se ne sorprese.
-Oh,
scusami non volevo..
-No
no tranquillo, nessun problema, oggi dopo giorni di assenza è
tornato a casa, perciò ho deciso di fare un salto in ospedale e poi
un giro in centro, non mi andava l'idea di stare in casa da solo con
lui eheheh- Ospedale? Ma cosa..? Hikari non capiva nulla, e se la
cosa la incuriosiva non lo dava di certo a vedere. Suo fratello e
quel decerebrato del suo compagno di classe(quello odioso) si
conoscevano e lei non ne sapeva assolutamente nulla, assurdo!
-Oh
capisco, beh qualche volta se vuoi vienici a trovare, intesi? Anche
noi siamo soli e avere un po' di persone in giro di certo non può
che farci bene!
-Da
soli, come mai?
-Beh
perché vedi nostro padre non c'è più e beh nostra madre anche lei
è spesso fuori casa..- Hikari che stava guardando il fratello
parlare abbassò lo sguardo, sembrava quasi che stesse per piangere,
possibile?
-Mi
dispiace, certo non mancherò, sempre che a tua sorella non dia
fastidio l'idea!
-Che?
Hikari? Tranquillo, se ne farà una ragione!
-Che,
cosa? Taichi sei per caso impazzito? Questo ragazzo è un teppista,
non sai cosa potrebbe fare!
-Ma
Hikari calmati, lo conosco tranquilla, oh come si è fatto tardi,
scusaci Takeru ma dobbiamo proprio andare! Allora fammi sapere, ok?
-Ok
certo, ciao Taichi, ciao Hikari!- l'ultimo nome lo pronunciò con
molta più enfasi di quanto volesse, ma che importava? Sarebbe stato
a casa di Hikari, hey aspetta, perché la cosa lo rendeva tanto
euforico? Che cosa gli prendeva? Frequentare le lezioni gli sortiva
un brutto effetto, avrebbe smesso di frequentarle per un po', già,
forse era meglio.
Usciti
dal negozio Hikari e Taichi stettero in silenzio per un bel po',
tutti e due presi da chissà quale tipo di pensieri. Hikari sempre
molto fredda si era rivelata una ragazza molto più loquace quanto
Takeru potesse immaginare, che fosse solo una maschera la sua? Hikari
dal canto suo voleva sapere come fosse possibile che suo fratello e
quel Takaishi si conoscessero, ma non volendolo darlo a vedere ci
mise un po' prima di chiedere spiegazioni al fratello.
-Vedi
Hikari, 5 anni fa, la madre ed il fratello di Takeru ebbero un
incidente automobilistico nel quale la madre perse la vita. Non si
sanno ancora le cause dell'incidente, pare che un ubriaco al volante
corresse ad velocità contromano e beh loro ebbero la sfortuna di
trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
-Oh.-
questa fu l'unica cosa che Hikari riuscì a dire.
-Già,
i rapporti col padre sono sempre stati pessimi, Yamato litigava
spesso con lui, e Takeru che era molto legato a lui finì per
odiarlo.
-Yamato
è il fratello di Takaishi?
-Si.
-Non
mi ha detto di lui, è, beh è morto anche lui?
-No,
lui non morì quel giorno- Hikari sembrò risollevarsi- è ancora in
coma all'ospedale.- L'espressione di entrambi i fratelli di
rattristò, Hikari non poteva certo immaginare una cosa del genere.
-Tu
eri amico di Yamato giusto?
-Si,
era il mio migliore amico, andavo spesso a giocare a casa sua, dove
conobbi Takeru, sai era davvero un bravo bambino, educato, gentile, e
sorrideva sempre..--Opposto di adesso insomma.-
-Hikari
non essere così scortese! Ha sofferto molto, è normale che ora si
comporti così, ha perso la madre, il fratello è in coma, era molto
legato ad entrambi, e con il padre come abbiamo potuto constatare
prima è in pessimi rapporti, non mi sento di biasimarlo!
-Già,
ma neanche noi ce la caviamo tanto bene, no? A proposito siamo
arrivati, la mamma ci starà aspettando.
Entrarono
in un grosso edificio bianco, una signora li riconobbe e li condusse
in una stanza. Era molto spaziosa, al suo interno c'erano solamente
un letto, un tavolo ed una sedia, bianchi, come tutto del resto. La
sedia, che era posizionata di fronte ad una finestra, era occupata da
una signora dai lunghi capelli castani mossi. Quando i ragazzi
entrarono non li degnò di uno sguardo, al contrario guardò fuori
con aria persa.
-Signora
Yagami, ci sono i suoi figli!
-Dov'è
Kiyo?- (scusate non ho la più pallida idea di come si chiami il
padre di Hikari e Taichi >.< ndH*)
-Mamma,
sono Taichi.
-Chi
sei?
-Sono
tuo figlio.
-Io
non ho figli, voglio vedere Kiyo, dov'è? L'avete nascosto? Fatemelo
vedere!
-Mamma..-
riprovò Taichi.
-VOGLIO
VEDERE KIYO! DOV'E'? PORTATELO QUI, VELOCIII!
-Mamma,
papà è morto, non c'è più, TE NE DEVI FARE UNA RAGIONE!- questa
volta era stata Hikari a parlare, presa da singhiozzi non sapeva più
come comportarsi.
-Hikari
calmati..- -Come posso calmarmi? TAICHI NOSTRA MADRE E' PAZZA, LO
CAPISCI? PAPA' è MORTO 3 ANNI FA, SONO PASSATI 3 ANNI! E LEI E'
ANCORA QUI, NON CE LA FACCIO PIU'! NON CI RICONOSCE COME FIGLI,
PERCHE' VENIAMO ANCORA QUI, PERCHE'? - Detto questo corse via.
-Scusami
mamma, oggi andiamo via prima.- Le sorrise e poi corse via dietro
alla sorella. Dal canto suo la signora Yagami ricominciò a guardare
fuori dalla finestra vedendo la figlia correre via con le lacrime
agli occhi ed il figlio correrle dietro per cercare di calmarla.
-Scusatemi..-
sussurrò prima di iniziare un pianto silenzioso che mai nessuno
avrebbe visto..
-Hikari,
ti sei calmata?
-...
-Eddai,
ormai è passato, non siamo li, e poi è migliorata no? Una volta mi
alzava le mani e doveva addormentarla eheheheh
-...
-Scherzavo
dai, non fare così!
-...
-Ok
ho capito, andiamo a casa, stasera viene Sora a cena da noi, spero
che la cosa non ti dia fastidio!
-No,
figurati, è la tua ragazza, no?
-Finalmente
hai parlato! Cosa ti andrebbe per cena?
-Quello
che vuoi, in realtà non so se avrò tempo per mangiare, devo
studiare..
-Non
dire cavolate, so perché dici così, hai bisogno di compagnia,
perciò stasera starai con noi! Intanto credo che stasera ordinerò
il sushi, già, ho voglia di sushi.
Erano
le 20 e Hikari stava leggendo un libro, quando il campanello suonò.
“Sarà
Sora” pensò Hikari.
-Ciao
Sora, ben arrivata, ti stavamo proprio aspettando! Hikari è di là
che legge un libro, beh come al solito ahahah
-Ciao
Taichi..- Dal silenzio che poté udire dopo Hikari constatò che si
stavano salutando a modo loro e quindi aspettò un po' prima di
andare anche li a salutare Sora.
-Oh
ciao Hikari-chan!
-Ciao.
-La
cena è pronta, sfortunatamente niente sushi, il ristorante era
chiuso, ma ho cucinato io qualcosa, spero vi piaccia!
Cominciarono
a mangiare, e per tutta la durata della cena nessuno fiatò. Sora
capì che era successo qualcosa e non appena trovò un momento ne
parò con Taichi, che le raccontò quella che era successo, compreso
il fatto di Takaishi.
-E'
così sei in classe con il fratello di Yamato, eh?
-Lo
conosci anche tu?
-Beh
si..- la sua espressione si incupì.
-Devi
sapere che prima dell'incidente noi eravamo un famoso trio, Sora era
la mamma del gruppo, per via del suo carattere gentile ed apprensivo,
io ero lo stupidone, invece, beh puoi capire da te il perché, mentre
Yamato, lui era il bello e dannato! Un sacco di ragazze gli correvano
dietro, ma a lui sembrava non interessare, pensava solo alla sua
musica, anche se sembrava che una in particolare non gli fosse del
tutto indifferente..- Taichi e Sora si guardarono, ma nessuno dei due
aggiunse altro. Hikari capì subito che tra Yamato e Sora fosse
successo qualcosa, ma non fece domande, non erano affari suoi
infondo. Dopo una mezz'ora Sora disse che doveva andare, e Taichi
l'accompagnò a casa, così Hikari ebbe il tempo di farsi un bagno di
riflettere su tutto quello che era successo quel giorno. Certo aveva
scoperto molto di più su quel Takaishi, ed ora aveva capito il
perché di molte cose, ma perché gli interessava così tanto? Questo
non riusciva a spiegarselo, pensò solo che doveva decisamente stare
alla larga da quell'individuo o avrebbe rovinato la sua dolce
quiete..
Il
giorno dopo..
-Hey
Yagami, ho deciso che oggi passerò da casa tua.- Come non detto. Un
sorridente Takeru Takaishi si era fatto largo tra la calca di
studenti pronti ad iniziare una nuova giornata scolastica e aveva
fatto quella dichiarazione come se andare a casa Yagami fosse la cosa
più normale del mondo.
-Hai
davvero preso sul serio quello che ti ha detto mio fratello, vedo.
-Già.
Quindi oggi dopo scuola aspettami, intesi?
-...
-Eddai
Yagami, mostra un po' di entusiasmo, non sei felice di vedermi anche
fuori da queste mura?
-Per
niente! E poi guarda le tue ammiratrici ci stanno guardando, vai ad
importunare loro, e lascia in pace me!
-Ma
loro sono così noiose! Invece tu sei così piena di sorprese!
-Certo,
beh se ora non ti dispiace io andrei a lezione.
-Aspettami
Yagami!
-Takeeeruuuu!
-Satoshi.
-Hey
perché sei così sconsolato?
-Colpa
tua che ti metti in mezzo, stupido Satoshi!
-Ma
dai, stavi solo parlando con Yagami, non ti ho mica interrotto in un
momento di pura passione!
-Vai
al diavolo Satoshi.- detto ciò se ne andò via con i nervi a mille
lasciando l'amico a crogiolarsi nel suo brodo.
-Satoshi
buongiorno!
-Iori,
Takeru ha qualcosa non va, devi parlarci, assolutamente!
-Domani
vado a casa sua, gli parlerò con calma, tranquillo!
-Perfetto,
quella Yagami sembra averlo stregato, non è più lo stesso, non
salta le lezioni, non fa più danni, ma che ha?
-Beh
per quanto mi riguarda è positivo, se non combina guai è solo un
bene, ma ora andiamo, la campanella è suonata da un pezzo!
Ecco
un'altra lezione supernoiosa con professor Mitarashi. Takeru
sbadigliò per tutto il tempo della lezione, non capiva come facesse
Hikari e non annoiarsi a morte! Non faceva che parlare e parlare e..
guardarla! Possibile che non se ne accorgesse? Eppure era così
evidente che lui si fosse interessato a lei! E lei povera ingenua
seguiva anche le sue stupide lezioni!
Al
suono della campanella gli studenti tirarono un sospiro di sollievo,
ed anche quella giornata scolastica era conclusa! Takeru che non
aveva tirato nulla fuori dalla cartella era già pronto e appena
Hikari finì di mettere le ultime cose nella sua le si avvicinò.
-Allora
sei pronta?
-Uff
si certo, ho finito.
Si
avviarono in silenzio verso l'uscita da scuola, dove Takeru fu
fermato da una ragazzina, aveva la divisa diversa, e sembrava una
bambina, doveva essere delle medie, cerco di rifilare una lettera
tutta rosa e piena di cuori a Takaishi, ma lui gentilmente le disse
che ora non era interessato e che magari se fosse ripassata fra
qualche anno l'avrebbe potuta prendere in considerazione. Hikari
restò stupita dal modo in cui la rifiutò, era stato gentile, roba
da pazzi.
-Che
c'è?- le domandò lui appena vide la sua espressione sorpresa.
-Nulla.-rispose
subito lei.
-E
allora perché hai quella espressione?
-Niente
in particolare, ma ora basta parlare, muoviamoci o perderemo il
treno.
Dopo
aver camminato per altri 10 minuti, preso il treno, averne cambiati
altri 2 e preso un autobus arrivarono finalmente a casa Yagami.
-Non
pensavo abitassi così lontana da scuola! A che ora ti alzi per
venire a scuola?
-Alle
5 e 30.
-Tu
ti alzi davvero tutte le mattina alle 5 e 30?
-Si.
-Che
pazienza hai!
-Già,
anche fin troppa.- e lo guardò male.
-Perché
ora mi stai guardando così?
-E
lo chiedi anche? Non fai altro che parlare e parlare, non sai stare
zitto?
-...
-Finalmente!
-...
Salirono
i 4 piani a piedi perché l'ascensore era rotto e finalmente
entrarono.
-Taichi
siamo a casa, c'è anche Takaishi con me!- nessuna risposta..
-Tai?-
ancora nulla.
-Deve
essere ancora all'università.. lascia pure tutto qui, vuoi qualcosa
mente aspettiamo mio fratello?
-...
-E
quindi?
-...
-Takaishi?
-...
-Ma
che diavolo? Ti decidi a rispondermi?
-...
-Ti
diverti vero?
-...
-Sei
davvero un bambino, lo sai?
-...
-Fa
come credi, preparo del thé se ne vuoi alza una mano.
-...
-Chi
tace acconsente, perfetto vada per il thè. Accomodati sul divano
mente aspetti, li c'è il telecomando, puoi vedere quello che vuoi.
Detto
questo iniziò a faccendare per preparare il thè. Ma nella sua vita
si sarebbe aspettata di ritrovarsi a preparare del thè a casa sua
per Takeru Takaishi, che tra l'altro ora poltriva sul suo divano!
Appena
il thè fu pronto prese un vassoio, vi posizionò i due thè e
raggiunse l'ospite. Si sedette sul divano e porse la bevanda a
Takeru, che l'accettò di buon grado e cominciò a bere.
-Ahio
scotta!
-Ovvio,
l'ho appena preparato.
-Eh
non potevi avvisarmi?
-Pensavo
fosse scontato, guarda come fuma.
-Beh,
non lo era, volevi vendicarti, dì la verità!
-E
perché avrei dovuto?
-Beh
la persona che probabilmente più detesti al mondo si è
auto-invitato oggi a casa tua e per farti uno scherzo ha fatto il
gioco del silenzio e quindi adesso volevi vendicarti così!
-Mi
credi così bambina?
-No,
effettivamente no, ma mai dire no!
-Beh
pensa quello che vuoi.
-Certo!
-...
-...
-Comunque
non lo sei.
-Cosa?
-La
persona che più detesto al mondo.
-Ah
no?
-No.
-Doveva
essere una specie di complimento?
-Vedila
come ti pare.
-...
-...
-...
-Senti,
Tai poi ti hai più spiegato, beh..
-Ah
ehm si.
-Ah
-Mi
dispiace.
-Per
cosa?
-Per
la tua ehm situazione..
-Sei
in imbarazzo?
-Beh
stiamo affrontando un argomento delicato, come vuoi che mi possa
sentire?- dicendolo era arrossita, un nuovo lato di lei che non aveva
mai visto.
-Scherzavo
tranquilla! Ahahahah
-...
-...
-Oggi
sei davvero di poche parole, eh?
-La
cosa ti preoccupa?
-A
dire il vero no..
-Acida!
-Lasciami
finire! Dimostra che in fondo anche tu sai essere serio a volte.
-Questo
era davvero un complimento!
-Forse.
-Cominci
a scioglierti!
-Non
è vero, la mia è compassione.
-No,
non lo è, e lo sai.
-...
-Senti
se ti disturbo posso andarmene, sai? Non sei obbligata a tenermi qui
se non vuoi, tuo fratello mi ha invitato, ma è comunque anche casa
tua, perciò se ti do fastidio posso andarmene!
-Ma
cosa..? Dov'è finito il Takaishi che c'è sempre a scuola? Cosa ti è
successo?
-Nulla..-
la sua espressione era del tutto cambiata, era triste, no, non era
per niente il Takaishi di sempre, sembrava fragile, e le venne
improvvisamente voglia di abbracciarlo, ma cosa stava pensando? Lei
abbracciare un tipo del genere? Stava impazzendo, questa poteva
essere la sola soluzione!
-Senti,
so che io sono l'unica persona con la quale potresti aver voglia di
parlare della tua vita privata, ma Taichi mi ha raccontato e so che
non stai passando proprio un bel periodo, quindi se per caso volessi
sfogarti, beh adesso ci sono solo io, quindi potresti farlo con me,
ovviamente non diremo a nessuno di questo piccolo momento, ma non sei
costretto ovviamente!
-Mio
padre è tornato a casa, lui ha 2 case, quella in cui vivo io e
quella in cui sta con la sua compagna..- pausa- beh credo che abbia
litigato con lei, per questo per un po' ha deciso di stare a casa con
me, ma appena è arrivato non mi ha degnato d uno sguardo, non un
solo saluto, niente, si è limitato a dire che sarebbe rimasto a casa
per un po' e basta. Mi ha detto che presto trasferiranno Yamato, pare
che le sue condizioni stiano peggiorando e pensa che quei medici
siano incompetenti e vuole solo i migliori per suo figlio! Ma fammi
il favore, lui lo odiava, è sempre stato così, non l'ha mai potuto
vedere, per lui era solo un peso!- altra pausa
-Cos'è
successo realmente in giorno dell'incidente?
-Yamato
non voleva continuare la scuola e lui non voleva, perché
l'istruzione era importante, già, pensava solo a quello,
l'istruzione, non pensava ai desideri dei figli, ci trascurava,
trascurava la mamma, eppure pretendeva che noi fossimo amorevoli con
lui, che lo ringraziassimo! E poi quel giorno alzò le mani su
Yamato, la mamma infuriata prese Yamato e me e fece i bagagli, in men
che non si dica ci ritrovammo in autostrada, dove una macchina ci
travolse..
-Aspetta,
nella macchina c'eri anche tu? Ma come..?
-Come
ho fatto a salvarmi volevi chiedermi?- sorrise amaramente- la mamma
cerco di proteggere me e Yamato, ma il colpo fu così forte che lei
morì li, così, senza nessuno urlo, credo che non se ne sia nemmeno
resa conto, mentre Yamato invece venne scaraventato fuori dall'auto,
fece un volo di 10 metri e si schiantò al suolo, il fatto che non
sia morto è un miracolo, credo, io invece assistetti alla scena e
non potei fare nulla, avevo solo 11 anni e non sapevo fare nulla.
L'ambulanza non tardò ad arrivare e in men che non si dica fummo
trasportati all'ospedale, pur constatando che non avevo ferite gravi
mi tenettero li con loro per la notte, mio padre arrivò il giorno
dopo, era partito per un viaggio di lavoro e non aveva saputo niente
fino a poche ore prima, ricordo la scena, appena scoprì di mia madre
una lacrima solcò il suo viso e quando gli dissero di mio fratello
girò le spalle e fece per andarsene, poi mi vide, mi guardò bene
negli occhi e poi se ne andò, non dimenticherò mai il fatto che mi
abbia voltato le spalle in quel modo. Al funerale di mamma non si
presentò, avevano rimandato il viaggio di lavoro ed era proprio in
quella settimana. I parenti mi accolsero molto volentieri e quando
tornò andai a vivere con lui, da allora non ci rivolgemmo più la
parola, fino a ieri naturalmente, non gliene è mai importato nulla
di lui ed ora vuole anche farlo spostare? Non capisce che è colpa
sua se ora si trova in quelle condizioni? Perché deve essere così?
Perché?
Takeru
per la prima volta non aveva quel suo sorriso stampato in volto, al
contrario, era disperato, non aveva ancora superato il trauma per la
perdita ed ora era li e le aveva rivelato tutte quelle cose, a lei,
così non resistette più e lo abbracciò, forte, così forte da
fargli mancare il respiro. Lui ricambiò l'abbraccio e per un po' più
nessuno parlò. Restarono in quella posizione per un tempo
indeterminato. Sembrava che nessuno dei due volesse sciogliere
quell'abbraccio, tanto dolce, tanto tenero, ma quando sentirono il
campanello suonare dovettero staccarsi seppur a malincuore. Non si
guardarono in faccia, troppo imbarazzati per farlo e quando dalla
porta entrò Taichi e li vide pensò che avessero litigato un'altra
volta perciò non disse nulla, semplicemente chiese cosa volessero
per cena, non si informò neanche del perché Takeru fosse li, già
se lo aspettava, era passato dall'ospedale ed aveva saputo, così
aveva chiamato Sora che poco dopo li raggiunse e cenarono tutti
insieme. Dopo cena Taichi e Sora si misero sul divano abbracciati da
coppietta qual erano, così Hikari per non disturbarli portò Takeru
in camera sua. Pessima mossa! Era da sola in una camera compresa di
letto con il donnaiolo della scuola. Lo guardò, dall'espressione non
sembrava voler fare nulla comunque, perciò si tranquillizzò e si
sedette sul letto, dopo di che lo invitò a fare lo stesso.
-Fanno
sempre così?- chiese lui dopo un po'.
-Più
o meno.
-Sembrano
davvero innamorati..
-Già.
-Pensi
che durerà?
-Penso,
stanno insieme da 4 anni..
-5dici?
-Si,
perché?
-Si
sono messi insieme un anno dopo l'incidente..
-Oh..
-Sora
era la fidanzata di Yamato 5 anni fa.
-Ah..
non so cosa dire..
-Non
devi dire niente, è normale che si sia fatta una vita, infondo
avevano solo 14 anni!
-Lo
so..
-Tranquilla
su.- detto questo le cinse le spalle con il suo braccio.
-Senti,
non so che idea tu ti sia fatto, ma comunque devi scacciare via quel
pensiero e togliere anche all'istante quel braccio dalle mie spalle!
-Oh
scusa, l'ho fatto senza riflettere!- non sembrava mentisse, perciò
Hikari ritornò normale.
-Senti
per quanto riguarda quanto successo prima..
-Non
ho mai raccontato a nessuno quello che successe veramente.
-Come
mai?
-Non
lo so, sembrava che tutti fossero pronti a esprimere pareri o
giudizi, e io non volevo sentirli.
-E
perché hai pensato che con me fosse diverso?
-Non
lo so, forse perché dai l'aria di capirmi molto più degli altri,
ecco. Poi le parole che mi hai detto prima me ne hanno dato la
conferma.
-Beh
ti sbagli, io non capisco.
-Non
è vero, tu mi capisci benissimo. Però ora mi sento in colpa, perché
a te l'ho detto, mentre a Iori che è il mio miglior amico non ho
detto nulla. Uff..
-Iori
Hida dici?
-Si,
proprio lui..
-In
effetti ho notato un certo attaccamento fra voi, da quanto vi
conoscete?
-Praticamente
da sempre, non ricordo un solo attimo della mia infanzia in cui lui
non ci sia stato!
-Deve
essere bello essere così uniti, perché hai deciso di non dirgli
nulla?
-Non
lo so, forse perché in cuor mio sapevo che lui aveva già capito
tutto, mi è stato vicino senza dire mai una parola di troppo, non
come gli altri, sempre li a compatirmi, in realtà a loro non
importava nulla di me, lui invece era li per me, non si tirato
indietro vedendo i miei cambiamenti, mi ha appoggiato ed ora beh puoi
vedere come siamo eheheh
-Devi
volergli davvero bene!
-Si,
lui è il mio gemello diverso separato alla nascita!
-Che
cosa infantile.
-Sarà,
ma lui è come un fratello per me, perdere lui sarebbe come perdere
tutto!
-Capisco.
-Come
mai sei ritornata al tono freddo?
-Cosa?
-Ti
eri finalmente sciolta, ma adesso sei ritornata ad essere fredda,
perché?
-Perché
è il mio carattere.
-No,
non lo è.
-Non
puoi saperlo.
-Si
invece! Basta vederti quando sei con tuo fratello, basta vederlo da
come ti sei comportata con me oggi, la tua è una maschera!
-Si
è fatto tardi, devi andare!
-Perché?
Perché hai così paura di farti vedere per quella che sei, eh
Hikari?
-Non
sei la persona a cui io debba spiegazioni, ed ora vai!
-Forse
io no, ma c'è gente che vorrebbe conoscere la vera Hikari, sai?
-Ma
figurati!
-Non
lo neghi allora!
-Cosa?
-Che
è una maschera!
-Taci!
-No!
-Vattene!
-No
-Perché
devi rompere così? Vai a casa ora!
-Mi
dai il bacio della buonanotte?
-Che
cosa?
-Hai
capito.
-Assolutamente
no!
-Perché?
-Perché
dovrei?
-Rispondi
ancora alle domande con altre domande, Hikari non va bene!
-Non
chiamarmi Hikari!
-Perché?
-Noi
due non siamo amici!
-Da
adesso si!
-E
chi lo avrebbe deciso?
-Io
naturalmente!
-Pff
e chi sei tu per decidere della mia vita?
-Mmm
sono mago merlino!
-Ma
per favore!
-Stai
sorridendo, di nuovo!
-Sei
un idiota!
-Si,
un idiota che però ti ha fatto ridere! Mi ritengo fortunato!
-Perché?
-Hai
un bel sorriso.- non c'era malizia nella frase, solo tanta, tanta
dolcezza, le sorrise e le prese il viso, la guardò negli occhi e
cominciò ad avvicinare il viso al suo. Lei era totalmente persa
negli occhi di lui, non riusciva a muovere un muscolo, era del tutto
incantata..
-HIKARIIII!!
SORA STA ANDANDO A CASA, E' ORA ANCHE PER TAKERU DI ANDARE!
-SI
TAICHI ARRIVA!
-Tuo
fratello ha davvero un pessimo tempismo!
-Io
direi ottimo!
-Oh
ma sta zitta, volevi baciarmi!
-Non
è affatto vero!
-Lo
è invece.
-Smettila.-stava
per uscire dalla stanza quando Takeru la bloccò per un braccio la
fece girare e posò le sue labbra su quelle di lei. Dapprima lei
cercò di scostarsi, ma vedendo che lui non la lasciava cedette e
schiuse la bocca così che lui poté insunuarvi la lingua. Dopo
parecchi minuti si separarono col fiatone, Hikari lo guardò male ma
Takeru che già stava uscendo dalla camera aveva un sorrisetto
compiaciuto sulle labbra. La serata finì con Taichi che raccomandava
Takeru di andare a trovarli altre volte e quest'ultimo aveva
accettato senza troppi problemi la proposta! Si prospettavano giorni
divertenti per Takeru, non altrettanto per Hikari! O forse..
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Ok
ho scritto anche questo capitolo tanto tempo fa ma lo pubblico solo
adesso LoL non l'ho riletto perciò se fa schifo, niente fa schifo e
basta °-° Oggi parto e non so quando potrò aggiornare, ma sto via
solo 2 settimane dai, non è poi tanto tempo! Sinceramente non so se
la storia stia prendendo la piega che volevo, forse ho affrettato un
po' tanto i tempi, ma non lo so, Takeru e Hikari si attraggono molto
fisicamente, perciò ho pensato di ehm come dire farlo notare xD La
storia è un pochettino tragica, ma bo la volevo così xD Bo spero di
non avervi delusi, anche se penso il contrario, spero di rifarmi col
prossimo capitolo! Byee
*Hikari___
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