And what’s the Purpose now?:

di Antiva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** And what’s the Purpose now? ***
Capitolo 2: *** Whispers for a Birthday ***



Capitolo 1
*** And what’s the Purpose now? ***


And what’s the Purpose now?

 

 

Klaus lasciò scivolare lo sguardo sui capelli biondi di quella ragazza, di Caroline. Erano capelli davvero finissimi, e di un colore stranamente vivo a confronto con il viso, così stanco e cereo.

Avvicinò la mano al bordo delle coperte e le fece scivolare con leggerezza, scoprendo la ferita rossa e pulsante sul collo pallido della ragazza.

“Così Tyler l’ha fatto davvero...” Pensò, ma Klaus non era sorpreso.

Spostò lo sguardo dalla ferita della ragazza, ai suoi occhi. E, non seppe come successe, capì i pensieri di lei. Li percepì, sì, anche se involontariamente. Ora lui li conosceva, conosceva quei pensieri che la opprimevano. E li visse, lasciandosi percorrere da quelle riflessioni che lei stava facendo, da quelle domande di cui pensava di non essere riuscita a comprendere davvero la risposta.

Le sensazioni che lei provava – quelle che quello sguardo gli avevano descritto così intensamente – erano le stesse che lui aveva sentito ponendosi quelle stesse domande…

Valeva la pena di vivere ancora?

Valeva la pena di vivere per tutta quell’inutile eternità?

Lui le conosceva quelle domande così disperate.

Le poteva sentire ancora più vicine quando guardava il legno di quelle bare scure e pensava a come potesse essere il non sentire lo scorrere del tempo come si trattasse di un ricordo della propria morte, un ricordo del fatto che non sei davvero vivo, ma che stai solo fingendo, illudendo te stesso di esserlo.

 

Che senso c’era nel camminare come un uomo vivo se si dovrebbe essere morti? A cosa serviva?

Dov’era lo scopo?

 

Klaus inspirò profondamente prima di parlare «Io…

Io posso lasciarti morire,… se lo desideri.»

Il vampiro la guardò negli occhi spaventati e, mormorando, continuò a parlare «Posso farlo, se davvero credi che la tua esistenza non abbia significato.»

Lo sguardo di lui era eccezionalmente addolcito. Lui la capiva, la comprendeva come forse nessun’altro, almeno in quel momento, avrebbe potuto fare.

«Ci ho pensato anch’io.» Klaus continuava a parlare, ma non osava allontanare lo sguardo dai suoi occhi, quasi temesse che, senza quel contatto che aveva instaurato, lei potesse fuggire. «Anche un paio di volte per secolo, a dire la verità…»

Lei ancora non osò proferire parola. Non capiva. Caroline sapeva di essere un suo nemico, indirettamente forse, ma un suo nemico. Perché allora lui la guardava così?

Perché lui riusciva a capirla? Perché lui sì, e tutti gli altri no?

Forse fu proprio a causa dello sguardo di Klaus, ma la paura della ragazza, per qualche attimo, sembrava essere scomparsa.

Lui se ne accorse subito e si avvicinò, piegandosi appena.

«Ma ti svelo un segreto. C’è un mondo intero… là fuori… Un mondo d’arte, di musica, di bellezza,… bellezza vera.» Nemmeno Klaus si dava spiegazioni. Perché voleva che proprio quella ragazza vivesse? Da quando un’esistenza che prima per lui poteva essere solo infima, lo interessava?

«E tu potresti averlo tutto.

Tu puoi avere mille altri compleanni. Tutto quello che devi fare è chiedere

Lei trattenne il respiro, atterrita da come il nemico di tutti l’avesse compresa. Forse quel vampiro stava solo fingendo, ma in quel momento, sotto quello sguardo, non riusciva ad immaginarlo capace una cosa simile.

«Non voglio morire» Quello di Caroline fu un sussurro incerto, ma il vampiro aveva compreso tutto quello che viveva dietro a quelle parole.

Le labbra di Klaus si piegarono appena in un sorriso. Un sorriso che, per quanto lieve, era molto più sincero di mille altri che quel vampiro avesse mai fatto.

L’aiutò ad avvicinarsi a lui alzandole il capo e lasciandola poggiare al suo petto, cingendola appena per impedirle di perdere l’equilibrio.

Le avvicinò il polso alle labbra. «Ecco, tesoro» Sussurrò.

«Bevine un po’.»

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Capitolo 2
*** Whispers for a Birthday ***


Whispers for a Birthday:

 

 

Una volta bevuto il suo sangue, Caroline era svenuta, senza più forze, tra le sue braccia. I capelli biondi, finissimi, poggiavano sul suo petto. Klaus non aveva mai smesso di guardarla da quando era entrato in quella stanza.

Le ciglia lunghe di lei, l’espressione di quiete, i lineamenti addolciti dalla guarigione,…

Klaus sorrise mentre la guardò, stranamente felice che lei avesse scelto di vivere.

 “Non voglio morire” gli aveva detto Caroline poco prima. Non riusciva a capire perché si sentisse sollevato della scelta di lei.

Klaus si chinò leggermente avvicinandosi al suo viso.

Le guardò i capelli biondi, le palpebre chiuse e le labbra chiare, ancora leggermente arrossate da alcune gocce del suo sangue.

Era bella.

Si avvicinò di più al suo viso. Poté sentire appieno l’odore della sua pelle.

Bella davvero.

Si avvicinò alle labbra di lei. Un sussurro.

Klaus lo colse.

Il vampiro si allontanò dal suo viso, mentre il suo leggero sorriso spariva.

«Tyler».

Klaus continuò a guardarla tenendola dolcemente appoggiata al suo petto.

Le passò una mano tra i capelli dolcemente. La stese sul letto con cura, poi si girò e si allontanò verso la porta della stanza.

Prima di andarsene rimanendo accanto allo stipite della porta, guardò di nuovo la ragazza sul letto.

Il vampiro si girò e poi sparì, lasciando Caroline sola nella sua stanza.

 

Klaus tornò ai margini di quella porta di nuovo, circa un’ora dopo essere andato, e si avvicinò di nuovo a lei.

Mosse una mano per sfiorarle con leggerezza le gote. Quanto ci sarebbe voluto per porre fine alla sua vita? Sarebbe bastato un solo morso, uno solo. Eppure non ce l'avrebbe fatta, e lo sapeva.

Come poteva il filo di una vita così fragile attrarlo fino a quel punto? Klaus non riusciva a capire.

Guardò il viso della ragazza assopita sul suo letto. Sorrise, e pose sul comodino accanto a lei una piccola scatola.

Un bacio sulla fronte. Un sussurro.

«Buon compleanno, Caroline»

 

 

 

Caroline aprì gli occhi di soppiatto e si sfiorò d’istinto il collo trattenendo il respiro. Non c’era nulla, nessuna ferita, niente. Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo dal petto.

Si mise a sedere sul letto osservando la sua stanza. Passò lo sguardo sulle coperte, sull’armadio, sulla cassettiera. Era tutto normale. Le sembrava incredibile che si fosse trattato solo di un sogno.

Caroline si girò prima verso la finestra, era mattino, e poi, dall'altra parte, verso il comodino accanto al letto. Non riuscì a non notare una graziosa scatola di velluto blu. Era davvero un bel cofanetto, però non era suo, l’avrebbe ricordato. Solo quando l’ebbe preso in mano si ricordò del suo compleanno. Doveva essere il regalo di sua madre.

Girò il biglietto sorridendo.

“Da Klaus”

Il sorriso sul suo volto scomparve e Caroline deglutì, fissando spaventata la piccola scatola. Era una minaccia, forse? Una presa in giro? Non riusciva ad aspettarsi altro da quel vampiro.

Pensò alla sera prima. Erano ricordi troppo vivi per essere quelli di un sogno. Un brivido le percorse la schiena, era stata a pochi centimetri dal suo nemico, dall’uomo che li voleva morti.

Sciolse il piccolo fiocco bianco. Il cuore le batteva all'impazzata nel petto, ma si fece coraggio e aprì con uno scatto il piccolo cofanetto. Dentro alla piccola scatola scura trovò un bracciale in argento. Lo guardò atterrita mentre riluceva leggermente sotto i raggi sottili del sole.

Caroline non sapeva cosa pensare. Sfiorò il braccialetto. Il cuore le batteva sempre più forte. Era a bocca aperta, per quanto si sforzasse non capiva nulla.

Sbatté le palpebre. Lo sfiorò di nuovo, confusa, ma non trovò il coraggio di indossarlo.

Dalle labbra le sfuggì un sussurro.

«Klaus…»

 

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A.:

È la mia prima FF su questa coppia, anzi la prima su questo Fandom! xD Spero di aver fatto un bel lavoro :)

Ero partita con l’intenzione di limitarmi a un solo capitolo… e invece! xD

Spero anche per voi leggerla, non sia stata una perdita di tempo e che vi sia piaciuta :)…

Vi ringrazio per averla letta :) J

 

A presto spero! :)

 

 

Giada

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