Kids of the future. di HeltenD_ (/viewuser.php?uid=131195)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 000. Prologo ***
Capitolo 2: *** My happy ending. ***
Capitolo 1 *** 000. Prologo ***
K0Prologo
Kids of the future.
#2035
Il rumore delle rade gocce che gocciolavano da una tubatura si
unì al movimento della sedia a rotelle che si muoveva a
passo sul pavimento ricoperto da uno strato di acciaio.
Le pareti erano umide e fredde, quel posto non sarebbe durato molto.
Una schiera di ragazzi vestiti in modo abbastanza ridicolo -voglio
dire, ridicolo per l'epoca- era ferma come una piccola legione di
soldati pronti per partire verso il territorio di guerra.
Dopo che anche l'ultima ragazza, una splendida sedicenne con dei lunghi
capelli color caramello si posizionò all'inizio della fila
il professor Abrams iniziò a parlare.
-Ragazzi, inizia il
gioco che cambierà le vostre vite, le cambierà in
modo radicale: si tratta della vostra esistenza.
Iniziò a spingere la sedia seguendo un percorso immaginario
di forma ovale.
-Una volta entrati in
quella macchina verrete trasferiti nel passato, dove incontrerete i
vostri genitori.
Si fermò di colpo guardando in particolare una parte della
fila composta da quattro ragazzi e una ragazza che aveva stampato in
volto un sorriso agghiacciante e fiero.
-Mi raccomando ragazzi,
per voi sarà una guerra, ma ricordatevi di essere fratelli e
di volervi bene sempre e comunque.
Due di loro si guardarono negli occhi mettendo su il sorriso falso
più degno di essere detto tale.
-Buona fortuna Karofsky
-Oh, preparati a
scomparire Anderson.
Arthur sospirò e tornò a guardare tutti.
-Il vostro scopo, la
vostra missione, è di far mettere insieme i vostri genitori,
senza di loro ora non sareste qui e lo sapete, tutti.
Da una tasca appesa ai braccioli della sedia, tirò fuori un
palmare da cui partirono degli ologrammi che sengavano una linea
temporale.
-Schuester, Evans,
Chang, voi verrete mandati in epoche diverse con le identità
di St. James, Rutherford e Corazon.
Jessie si avvicinò alla ragazza che prima stava sorridendo e
la baciò stringendole il sedere.
Il tempo di distanziarlo dopo aver ricambiato il bacio.
-Allora, me lo farai
quel favore?
-Certo amore, devo solo
provarci con una delle tue mamme giusto?
Si limitò ad annuire e lo salutò con un bacio
sulla guancia.
I tre entrarono nell'enorme apparecchiatura che Arthur
azionò dal palmare e sparirono.
Non c'erano più.
-Hudsons, Karofsky, voi
tre verrete smistati alla Dalton, in quella scuola basta che paghi e
non fanno domande. Mentre Lopez e Anderson andranno al McKinley.
Guardò il palmare e sistemò gli occhiali.
-E sarete Sterling,
Duvall, Smythe, Motta e Flanagan, infine Harmony, tu invece verrai
spedita un po' più lontana e dovrai provvedere da sola ad
incotrare i tuoi, pensi di farcela?
-Non c'è
nulla che Harmony Fabray-Berry non possa fare.
Il sorrisetto ricomparve sul suo volto mentre tutti e sei si
affrettavano ad entrare nella macchina.
Abrams diede un'ultima occhiata a l'orologio poi sospirò
amaramente azionandola e facendoli sparire.
Dopo nemmeno un minuto si udirono dei passi avvicinarsi sempre di
più.
-Professore!? Professore
sono io!
Arthur sospirò di nuovo vedendo entrare tre ragazzi con il
fiatone.
-Erano nascosti da
qualche parte a scopare
Il più alto dei tre si avvicinò di fretta mentre
l'altro cercava una scusa
-E' che non ricordavo
che fosse oggi, diglielo anche tu Melody
-Sisi, infatti
La ragazza dei tre asserì sotto lo sguardo poco convinto del
professore.
-Gli altri sono andati,
voi tre potete rimanere qui un altro po' ma se le condizioni
peggioreranno ulteriormente o se il governo dovesse accorgiersi di noi,
voi dovrete essere pronti a tornare nel passato in qualsiasi momento,
sappiatelo.
I due ragazzi annuirono e la femmina li imitò confusa.
-Puckermans, Schuester,
andate nelle vostre stanze, siete congedati.
#2011
-Hey hey hey you and me keep on
dancin' in the dark
Andava in giro con quella polo a due tonalità di verda,
odiava il verde, ma doveva recitare la parte del buon irlandese.
Canticchiava mentre passeggiava sconfortato dopo aver avuto un
rimprovero da Santana per averci provato con Brittany, in un certo
senso era stato divertente.
-Hey hey hey you,
faggot
Sugar si avvicinò a lui accarezzandogli la guancia
-Hai due secondi per
darmi una motivazione valida inerente al tuo compito che dovrebbe
includere il provarci con mia madre.
-N-nessuna capo,
è solo che i mie- insomma, Kurt e Blaine stanno
così bene insieme e zio Dave non si vede in giro, quindi,
insomma, non ho molto di cui preoccuparmi.
-Ora ti parlo da figlia
e non da tuo comandante, provaci di nuovo con mamma e ti taglio i
gingilli ok tesoro?
Gli diede un bacino sulla guancia e se ne andò via
sorridendo.
-Wuuh ha la stessa
grinta di zia Tana, si vede proprio che è sua figlia.
Note:
Allora, ho iniziato una nuova FF, tanto per cambiare, e nulla, avete
presente quando girando su tumblr ogni tanto compaiono quelle gif dove
ci sono i genitori con i 'figli dal futuro' che sono detti tali per la
loro enorme somiglianza, come ad esempio Damian che potrebbe essere la
fusione di Darren e Chris? Ecco e allora ho deciso di creare una storia
proprio su quelle gif.
Questa storia inizia durante la 3x04 proprio come dice il pezzo di
sopra, più precisamente dovrebbe essere tra il dialogo
Finn-Brittana e la cena Hummel-Hudson da Breadstix.
Ho dovuto sbarrare l'avvertimento OOC perché alcuni
personaggi, come Sugar, saranno abbastanza diversi, nel senso che
fingeranno di essere come sono nel telefilm, ma in realtà
sono tuttaltro.
Hmm e nulla, spero di avervi incuriosito con questo prologo e se vi
è piaciuto lasciate tipo un commento-recensione.
Alla prossima!
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Capitolo 2 *** My happy ending. ***
Kids2
-Sebastian..
Il ragazzo si girò verso il proprio interlocutore
guardandolo sorridendo
-Sei sicuro.. insomma,
mi lasci il comando?
-Certo dolcezza, hai
carta bianca fino a quando lo reputerò giusto
-Oh perfetto,
perché ho tante canzoni che voglio far cantare ai ragazzi
Risero entrambi mentre Nick andava via soddisfatto, pronto a cercare su
quel modello di computer preistorico il testo di 'Uptown Girl'
-Potrai essere
intelligente quanto vuoi ragazzo mio, ma rimani sempre un Hudson
Ghignò rimanendo steso sulla poltrona in uno dei corridoi
guardandolo sparire dietro un angolo
-Seb, ma sei sicuro che
questo è un frullatore?
Sbuffò spazientito
-Si Jeff, non siamo nel
Novecento, ci saranno si e no venti anni di differenza, ovvio che
è un frullatore.
Cosa c'era di più deprimente per Rachel Berry che essere
accusata di non aver centrato del tutto la propria parte?
La risposta è semplice: essere accusata di ciò
soltanto
per la sua 'bizzarra' scelta sessuale di rimanere casta fino al
matrimonio, ma ovviamente questa sua intenzione era da rivedere.
Quel pomeriggio aveva avuto una chiacchierata con le ragazze che, a
dirla tutta non aveva soddisfatto le sue aspettative, tranne la parte
finale in cui Tina aveva raccontato la propria prima volta.
-Hei Berry
Finalmente portava una camicia gialla, non ne poteva più di
tutto quel verde.
La ragazza si girò verso di lui rimanendo stranamente
sorpresa.
-R-rory giusto? Ciao,
come mai mi parli?
Roteò gli occhi assumendo un'espressione piuttosto ovvia.
-Beh, siamo entrambi nel
glee, cosa c'è di male a parlarsi?
Scosse la testa facendo mente locale e provando a riprendere il filo
del discorso.
-Ad ogni modo, posso
chiederti alcune cose? Sai, sarei tentato di
chiederle a Finn, ma penso che siano discorsi che tu faresti con
più naturalezza
Bastò quella prefazione per destare la sua
curiosità
-Dimmi tutto.
-Come vanno le cose
tra... insomma... come sono le coppie qui?
Sorrise a quel punto e l'altro la seguì vedendo quella sua
reazione.
-Chi ti piace? Avanti, a
me puoi dirlo, lo sapranno solo Kurt e Mercedes eee... tutto il resto
del glee
Oh, aveva capito decisamente male, doveva solo verificare quanto la
presenza di Jessie e Sunshine avesse alterato la storia, ma farle
pensare che gli piacesse qualcuno fondamentalmente non era un alibi
così cattivo
-N-nessuno, è
solo curiosità ecco
Fingere di essere in imbarazzo era abbastanza facile a quel punto,
tant'è che lei ci cascò in pieno e
mutò il volto
in un'espressione di scetticismo
-Avanti, puoi dirmelo,
chi è?
Sospirò roteando gli occhi per l'ennesima volta.
-Brittany, ma non dirlo
nemmeno a Kurt, mi raccomando!
Gli prese il braccio allontanandolo dal busto in modo da poter infilare
il proprio e camminare a braccetto con lui.
-Beh, avrei preferito
fosse stata
Quinn, cioè, lo dico per te, insomma, Santana -la ragazza di
Brittany- è molto gelosa e non è una persona che
augurerei di avere come nemico
Rory annuì divertito
-Decisamente, ne ho
avuto già un assaggio, ma dopotutto questa mia cotta
passerà, me lo sento...
Prese fiato qualche secondo prima di continuare imperterrito nella sua
indagine sul campo
-Eee...
perché avresti preferito Quinn?
Dicono che le persone non riescono a rimanere lontane dalla propria
casa per molto tempo e Blaine Anderson in quel momento ne era la prova:
Era tornato alla Dalton -certo, solo per una visita di cortesia- e dopo
essersi aggregato ai suoi vecchi compagni per un numero lì
invitò alla prima di West Side Story che avrebbero dato al
McKinley con lui -ovviamente- come protagonista maschile.
Inutile dire che due persone tra le tante furono le più
colpite
dalla sua comparsa, la prima era Sebastian, che subito si era fiondato
su di lui e la seconda era Nick che ovviamente era corso ai ripari
chiamando il 'cugino' per avvertirlo quello che stava succedendo.
-Rory...
Dall'altra parte del telefono il ragazzo che rispose aveva il fiatone
'Si Nick?'
-Tuo padre, è
qui, ci ha appena invitati al McKinley per il musical, quel musical
'Uhm lo sapevo, allora,
che ha fatto di male?'
-Lui nulla, ma Sebastian
subito si è fiondato su di lui
La voce dall'altro lato della cornetta si fece di colpo più
cupa
'...passami Sebastian'
Nick si prese una pausa cercando le parole che meno avrebbero scatenato
l'ira dell'altro
-Erh... non
c'è, lui e zio B... sono andati in caffetteria
'Alla Dalton?'
'S-no, cioè, dovevano, ma la mia presenza gli ha fatto
cambiare idea e lo ha portato al Lima Bean'
La chiamata terminò in quel preciso istante e a
Nick non
restò che sospirare rimanendo con la sola consolazione di
aver
fatto perlomeno il suo 'dovere' avvertendo Rory.
---
Il ragazzo tornò al tavolo annaspando un sorriso mortificato
e
afferrando la tazzina e buttando tutto giù in un sorso
-Scusami Rachel, mi
farebbe tanto,
tanto piacere rimanere qui a parlare con te, ma purtroppo devo
scappare, mi sono accorto di avere un lavoro urgente da fare.
Corse via lasciandola praticamente spiazzata e senza il tempo di
salutarlo.
La sua destinazione era il Lima Bean, doveva mettere in chiaro le cose
adesso, prima che fosse troppo tardi.
La situazione era alquanto ridicola in quel momento, Sebastian era
lì ad una quindicina di metri da lei che parlava in modo
poco
decoroso con Blaine, e lei stava aspettando la signorina Berry che come
al solito non tardò ad arrivare.
Entrò nel locale con estrema grazia avvicinandosi a lei dopo
aver già indossato il più fiero dei suoi sorrisi.
-Dimmi tutto Lopez, non
mi hai fatto fare tutti questi chilometri solo per prendere un
caffé
Sorrise a sua volta porgendole un bicchiere
-Ristretto con zucchero
di canna vero Harmony?
Lo prese sedendosi e accavallando le gambe, è superfluo dire
che
la prima cosa che notò erano i due ragazzi un paio di tavoli
più avanti.
-..mi hai fatto venire
qui per vedere Sebastian che ci prova con l'ennesimo ragazzo?
-certo che no sciocchina, anche se direi che non hai guardato con
abbastanza attenzione quel ragazzo
Si sporse di lato ma avendo il ragazzo di spalle non lo riconobbe.
-Ennò, mi
serve un indizio
Fiondò le labbra verso il bicchiere mugugnando un 'Blaine' sommerso
poi da una leggera risata.
Si fermò qualche secondo a connettere
-Aspetta...
cioè... Blaine? Quel
Blaine? Ah..
L'espressione sul suo volto tornò ad essere noncurante e
limpida
-Ma deduco che non sia
nemmeno il fatto che Seb ci stia provando con lui il vero motivo,
giusto?
-Esattamente
Prese finalmente un sorso e posò nuovamente il bicchiere sul
tavolo.
-In questi ultimi giorni
ho avuto
modo di parlare molto con tua nonna e mi ha raccontato alcune cose, sia
sull'operato di Jesse che sul triangolo Fuinnchel
Si appoggiò con i gomiti al tavolo
-Illuminami, sono tutta
orecchie
-A quanto pare la
presenza di Jesse
ha alterato di molto il passato che noi conosciamo, a tal punto che
Finn non sa nemmeno della vera storia di suo padre e Rachel non ha
contratto il cancro
Annuì tirando un sospiro di sollievo
-Oh, allora quell'idiota
ha fatto quello che gli ho chiesto
Sorrise incrociando a sua volta le gambe
-Immaginavo che ci fosse il tuo zampino; e per il resto, nonostante le
varie interruzioni nel loro rapporto, causate anche da Jesse, tua madre
e Finn sono di nuovo insieme e sembrano piuttosto solidi
-Capisco... e c-che mi
dici dei nonni?
-Sono vivi anche loro,
entrambi,
continuano a vivere la loro vita in tranquillità e
così
sarà fino alla data di scadenza, quel giorno ci penseremo io
e
Nick ad evitare la disgrazia
-Perfetto
-Siamo tornati nel
passato con una
missione da portare a termine e farò di tutto
affinché
anche voi facciate la vostra parte.
A quel punto Harmony si vide costretta a bere tutto il caffè
per
ingannare il tempo e fare mente locale su tutte le domande che voleva
porgli ma che in quel momento erano tutte offuscate dalla mole delle
notizie che aveva già ricevuto e che le avevano riempito la
testa con tutte le cose che avrebbe potuto fare una volta tornata a
casa..
-Toh, eccolo che si sta
alzando, perché non andiamo anche noi?
Harmony annuì dirigendosi alla cassa, e dopo aver pagato
uscirono tranquillamente e lì trovarono una loro vecchia
conoscenza seduta ad aspettare, con una faccia che era tutto tranne che
tranquilla
-Qualcuno ha ricevuto
una fregatura?
Alzò il volto guardando le due ragazze e sospirando.
-Cosa vuoi Sugar?
-Nulla, beh io me ne
vado, arrivederci dolcezze.
Rimasti soli Harmony poté sedersi affianco a lui e poggiare
la testa sulla sua spalla.
-Dai Rory, non
abbatterti, hai ancora tempo per rifarti no?
-Tra pochi giorni al
McKinley debutterà West Side Story, e sai bene cosa
simboleggia quel musical...
Harmony spalancò la bocca mettendosi seduta dopo aver
allontanato la testa dal suo corpo
-Oh... beh, puoi sempre
prendere Sebastian per il manico...
-Non vorrei ricorrere a
quello,
insomma, è vero che devo tenerlo lontano da papà
ancora
per qualche giorno e poi sarà fatta, ma mi sembra superfluo
-Beh, non abbatterti,
l'asso nella manica lo hai sempre e comunque...
Si girò guardando nel locale e notando Blaine che si
avvicinava alla porta
-Oddio, se mi vede qui
è la fine!
Fulminea gli prese il volto tra le mani guardandolo negli occhi
Avvicinò le labbra alle sue baciandolo e rimanendo con la
testa
tra lui e Blaine che semplicemente gli passò affianco senza
poterlo guardare in volto.
-Pericolo scampato!
Ridacchiò alzandosi e sistemando la lunga gonna azzurra
-Odio quando fai
così
-Oh andiamo, non
è certo la prima volta che ci baciamo per finta, anche i
nostri genitori lo hanno fatto a loro tempo eh
-Sai, mi dispiace un
casino di essermi perso la loro interpretazione di 'Romeo e Giulietta'
Risero entrambi mentre Sebastian si avvicinava alla porta, al che la
ragazza di andò a nascondere dietro il muretto
-Fatti coraggio!
---
Quando Sebastian uscì non si aspettava certo di
trovarselo davanti
-Oh cielo
Si portò una mano al petto trasalendo
-Hai per caso intenzione
di uccidermi?
-Ucciderti sarebbe
troppo poco sai?
Una risata sgorgò tranquillamente dalle sue labbra mentre
posava una mano sulla sua spalla
-Infatti, tu vuoi
cancellare il mio intero ricordo dalle vite di tutti quanti, vero?
Si morse il labbro mentre la ragazza nascosta lo osservava incitandolo
-U-una cosa del genere
-Ebbene, sappi che
mentre tu escogiti
un assurdo piano sul come uccidermi io sono già un passo
avanti,
Blaine è nelle mie mani, e una volta che sarà
follemente
innamorato di me non ci sarà nulla che tu possa fare per
farlo
tornare insieme a mio padre e lui correrà dritto nelle
braccia
dell'unico uomo che lo merita
-Sai, mi disgusta il tuo
modo di
agire e poi rispondimi, se dovessi incontrare Kurt cosa faresti? Con
che coraggio guarderai in faccia tuo padre?!
-Beh, lo
offenderò, lo
offenderò fino a ferirlo -lo faccio per un bene superiore, e
quando sarà arrivato al punto di odiarmi nulla mi
separerà da Blaine
-Ti rendi conto che la
tua intenzione
è di rendere un inferno la vita dell'uomo che ti ha visto
nascere e che ti ha amato dal primo secondo?
-Lo so, ma poi
tornerò a casa
e avrò il mio lieto fine, e questo è
più
importante di qualsiasi altra cosa.
Guardò a terra distogliendo lo sguardo, quello dell'altro
era troppo forte per reggere il confronto.
-...Seb
Prova ad avviciarsi di più a lui per abbracciarlo ma l'altro
si scosta al solo muoversi del suo piede
-Cosa vuoi!?
-Lo sai che hai
già un lieto fine..
-E cioè?
Papà che
trascorre il tempo a giorni alterni con te e Blaine o con me e mio
padre? Lo chiameresti lieto fine?
Sospirò facendo un saltello e riuscendo a stringerlo
poggiando la testa sul suo petto
-Ma lo sai, potremmo
benissimo essere un'unica enorme famiglia, ho tanto bisogno di un
fratellone come te
-Io e te non siamo
fratelli
Replicò freddo e distaccato senza muovere le mani che
rimanevano nascoste in tasca
-Non abbiamo nemmeno
mezzo cromosoma in comune
-E quindi? Io ti voglio
bene come avrei voluto bene ad un fratello, anzi, tu sei di
più di un semplice fratello per me
In quel momento Harmony che li stava ancora spiando
ridacchiò.
-Hei ragazzino, solo
perché
sono stato la tua prima volta rimani comunque un semplice conoscente
per me, e sono stanco di ripetertelo
-Certo certo, ma sappi
che continuo ad aspettare il momento in cui ti rassegnerai e ammetterai
che mi vuoi bene
Rise facendo pressione per allontanarlo
-E chi ti dice che ti
voglio bene?
-Vuoi davvero che ti
risponda?
Si morse il labbro spostando lo sguardò nuovamente sul
marciapiede
-Uhm.. no
-Bene
Sorrise soddisfatto facendo per allontanarsi
-Allora, me lo prometti
che non metterai più i bastoni nelle ruote a Blaine?
-Che? ovvio che no!
Gli voltò le spalle sospirando e dirigendosi verso l'amica
ancora nascosta
-Ah Rory
Lo fermò per un braccio tirandolo verso di se e dandogli un
bacio.
Le sue labbra erano strane, non avevano il solito sapore.
Portò le mani sul suo volto senza smettere di baciarlo e
anzi aumentando l'intensità di quel bacio.
Da parte sua Rory non oppose resistenza, anzi, allargò
leggermente le labbra permettendo alle loro lingue di incontrarsi.
Quel bacio durò una ventina di secondi, o meglio, il tempo
che impiegò Sebastian per risolvere il mistero
-Le tue labbra... hai
per caso baciato qualcun'altro?
Si leccò le labbra sentendo il sapore di fragola ormai quasi
impercettibile dopo quel bacio
-Si, Harmony
Corrugò la fronte posandogli un indice sul petto
-Può essere
che io lasci stare Blaine per un po', ma voglio una cosa in cambio, e
sai anche a cosa mi riferisco
Arrossì in modo quasi impercettibile e annuì
-S-si, vedremo
Presero entrambi direzioni diverse, mentre Sebastian spariva verso il
parcheggio, Rory corse da Harmony con un sorriso ebete stampato in
volto e le labbra ancora gonfie.
-Te l'avevo detto io che
l'unico modo per controllarlo è appagare la sua fame sessuale
Annuì e sospirò.
-Mi accompagni tu a casa?
Doveva ammetterlo, ogni tanto anche lui faceva delle pensate abbastanza
intelligenti.
Prima di lasciarlo a Sebastian, aveva preso Blaine in disparte e si era
fatto dare l'indirizzo di Quinn... no ok, era un'idea stupida.
Era sotto casa sua con un mazzo di gardenie in mano, ma cosa ci stava a
fare?
Ovviamente il suo cervello non gli impose nemmeno di fermarsi a
pensare, via: dritto verso il campanello.
Una volta bussato avrebbe voluto darsi l'ennesima zappata sui
piedi, aveva perso il conto di quante fossero da quando era partito
dalla Dalton.
Quando la voce di una donna rispose al citofono aprì la
bocca titubante.
-Erh, devo consegnare dei fiori, può uscire Quinn?
La donna acconsentì e gli aprì il cancelletto da
dentro.
Il ragazzo entrò titubante rimanendo tra il cancello e la
porta d'ingresso.
Dopo pochi minuti la ragazza aprì la porta abbottonando un
cardigan bianco.
Lo riconobbe quasi subito, o meglio, gli era sempre rimasto molto
impresso.
-Mamma-
La ragazza lo guardò stranito.
-Mammamia s-sei uno spettacolo.
Si era salvato in calcio d'angolo, decisamente.
Sorrise e si avvicinò a lui incrociando le braccia e
accarezzandole come per riscaldarle.
-Sei della Dalton giusto?
-S-si
Si guardò attorno e le porse i fiori che aveva tenuto dietro
la schiena fino a quel momento.
-Blaine mi ha dato il tuo indirizzo e beh-
Si avvicinò e prese i fiori.
-grazie...
-J-jeff, sono Jeff.
Sorrise a sua volta e portò le mani in tasca.
-Allora Jeff, cosa ti porta qui?
-V-volevo conoscerti, insomma, sei carina...
Aveva perso il controllo, decisamente; e probabilmente non sarebbe
tornato indietro tanto presto.
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Ooook, questo primo
capitolo è andato, originariamente doveva essere lungo il
doppio, ma per una questione di tempo ho deciso di dividerlo in due
parti.
Nonostante avessi praticamente abbandonato questa storia sono tornato a
portarla avanti e mi impegnerò ad aggiornare il
più presto possibile.
E per rimanere sempre aggiornati sulla storia e sulle mie altre storie,
in un delirio di onnipotenza(?) ho creato questa
pagina che so già non avrà futuro,
cioè, lo avrà, ma sono alquanto timido su ste
cose, e quindi nulla, se vi piacciono le mie FF mettete mi piace(????)
Alla prossima! :D
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