And you stole my heart, with just one look.

di 1direction_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What a strange accent you have! ***
Capitolo 2: *** London is so beautiful at night. ***
Capitolo 3: *** I told you, I'm not one of those. ***
Capitolo 4: *** "I was at the game." He whispers. ***
Capitolo 5: *** Is your room? ***
Capitolo 6: *** So? You will stay with us, right? ***
Capitolo 7: *** 'You're so sexy.' ***
Capitolo 8: *** Moments. ***
Capitolo 9: *** Nightmares. ***
Capitolo 10: *** I live a better life, I swear. ***
Capitolo 11: *** 'Why you don't love me?' ***
Capitolo 12: *** Be consistent. ***
Capitolo 13: *** 'Only tonight. No one will know. Please.' ***
Capitolo 14: *** The night's not over yet. ***
Capitolo 15: *** 'I was afraid of hurting her.' ***
Capitolo 16: *** Truth. ***
Capitolo 17: *** She has chosen me! ***
Capitolo 18: *** I will not leave you today, tomorrow or ever. ***
Capitolo 19: *** Skinny Love. ***
Capitolo 20: *** I'm just afraid. ***
Capitolo 21: *** Mh, where I am? ***
Capitolo 22: *** Please, don't leave me. ***
Capitolo 23: *** We were born to die. ***
Capitolo 24: *** No, no! She had promised... ***
Capitolo 25: *** Goodnight, fiorellino. ***
Capitolo 26: *** I did not want you woke up without me by your side. ***
Capitolo 27: *** An unexpected letter. ***
Capitolo 28: *** He was teasing me. ***
Capitolo 29: *** Before the end. ***
Capitolo 30: *** The end. ***



Capitolo 1
*** What a strange accent you have! ***


‘Che palle, ci mancava solo la pioggia’, penso, seduta al ‘banco’ della verdura. L’unico giorno che devo sostituire mio padre, si è messo a piovere. ‘Me lo dovevo aspettare, a Londra che deve fare se non piovere?’. Sto quasi urlando nella mia testa. Tiro su il cappuccio della felpa e prendo la chitarra iniziando a suonare qualcosa, tanto so già che non viene nessuno.
‘Shot me out of the sky, You’re my Kryptonite. You keep making me weak. Yeah, frozen and can’t breathe..’. One thing, così si chiama la canzone. E’ di una boyband di lì, i One Direction, credo. Li conosco perché piacciono ad una mia amica, non sono una fan sfegatata, però questa canzone è davvero bella.
“Some things gotta get loud, Cause I’m dying just to make you see. That I need you here with me now...”
“Cause you’ve got that one thing.”.
Mi fermo con la mano a mezz’aria. L’ultima frase non è uscita dalla mia bocca. Alzo lo sguardo e rimango immobile.
Cinque paia di occhi mi guardano. Io mi alzo e poggio la chitarra a terra.
“Io.. ehm. Voi?” Sento le guance andare a fuoco, dal che deduco che sto arrossendo. ‘Cristo, che figuraccia!’ Urlo nella mia mente.
“Canti bene, sai?” E’ un ragazzo dai capelli ricci, e dagli occhi così verdi che sembrano di un altro pianeta, a parlare.
“Non è vero. Ma.. voi non siete…?”
‘Ma sei scema?’, penso, ‘Che domanda scontata.’
“I One Direction. Sì. Ci conosci? Non l’avrei mai pensato. Comunque.. che strano accento che hai. Mi piace!” Ammicca Louis, cosìcredo si chiama, un ragazzo da occhi color ghiaccio e capelli castani.
“Lou, non sono cose da dire ad una ragazza!” afferma un altro ragazzo, biondo con gli occhi azzurri, più chiari dell’altro. Ni… Niall? Sì, credo che è lui.
“Ehm… Lo so… Io mi sono trasferita da poco a Londra. Vengo dall’Italia.” Riesco a dire.
‘Ma sai che gli frega a loro da dove vengo?’ penso con volta convinzione.
Ma quando li guardo, vedo che i loro occhi sono illuminati.
“Davvero? Wow, è bellissima l’Italia! L’adoro! Ci sono le ragazze più carine, secondo me.” Niall dice annuendo.
“Oh… Comunque… Avevate bisogno di qualcosa?” Sì, mi sono appena ricordata che ho una specie di chiosco delle verdure.
“Carote!” urla Louis, facendomi sobbalzare. Tutti ridono. Io non riesco a trattenermi, e sfodero un sorriso.
“Wow, sei ancora più carina così.” Il riccio dice guardandomi. Oh, e mi ricordo anche se si chiama Harry.
“Hazza! Non puoi provarci sempre con tutte!” urla Zayn, quello con gli orecchini, dando una gomitata scherzosa ad Harry, o Hazza, come dice lui.
“Non ci sto provando! Era solo un’affermazione.” Ribatte lui, diventando rosso e spingendo Zayn ridendo.
Arrossisco e nascondo il mio viso dietro i miei capelli color carota. Almeno sono in tinta con la verdura, penso taante volte.
Comunque, mi volto verso Louis che sta cercando le carote. Vado da lui gliele indico.
“Stanno qui.”
“Oh, grazie mille...” Mi guarda negli occhi sorridendo. Sorrido di rimando, ma quello sguardo non riesco a reggerlo. Lui sta scegliendo delle carote mentre Liam, un altro della band, con i capelli corti e un po’ sparati all’insù, e Niall, si avvicinano a me. Mi sposto la frangetta dall’altra parte mentre guardo a terra.
“Non è che per caso hai delle patate?!” esclama eccitato Niall. Io sorrido e gliele indico, sono vicine alle carote. Lui corre a prenderle mentre io scuoto leggermente la testa ridendo.
“Tranquilla, non sono matti. Fanno sempre così.” mi dice Liam, guardandomi con un sorriso.
Io sorrido, poi torno da Louis e Niall, sperando che non mi hanno buttato giù il chiosco.
“Fatto?” dico guardandoli.
“Sì, sì!” Mi portano le cose che hanno scelto e le imbusto. Mi chiedono quanto devono pagare ma io dico che è uguale. Cioè, come faccio a farli pagare?
Ovviamente non accettano e mi lasciano 20 sterline, che sono troppe. Provo a dargli il resto ma niente, non lo accettano. Sono lusingata, e metto via i soldi.
“Adesso dobbiamo andare..” dice Harry guardandomi. Mi sento le gambe deboli, forse perché i suoi occhi sono così… strani.
“Sì, certo. Mi ha fatto veramente davvero piacere conoscervi.”
“Ah, comunque sono Harry. Loro sono Zayn, Liam, Louis e Niall.” Continua dopo di me lui, “e tu sei?”
“Giada. Mi chiamo Giada.”
Mi salutano e se ne vanno, mentre Harry mi lancia un’ultima occhiata.




 

 Ciao! Questa è la mia prima FanFiction.
Posterò i capitoli ogni giorno, o ogni due. Spero che qualcuno legga e recensisca.
Spero anche che vi piaccia la mia storia. Il capitolo è cortino, ma poi ce ne saranno di più lunghi :3
Quindi, a presto! 
Ciao!
 

 

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Capitolo 2
*** London is so beautiful at night. ***


Messa la chitarra nella custodia, chiuso il chiosco, mi avvio verso casa. In verità, è la nuova casa.
Appena mi sono trasferita a Londra, un anno fa, vivevo in un appartamentento con mio padre, poi ho trovato una casa, anche se piuttosto grande per me,  e  ho deciso di venirci a vivere, da sola.
Arrivata davanti al cancello prendo le chiavi per aprirlo ed entro. La casa già mi piace dal vialetto, lo ammetto. Mi fermo a guardare il mio piccolo giardino sorridendo. Vicino a me ci sono due villette, più grandi della mia. Sono veramente belle.
Scuoto la testa per tornare alla realtà e apro la porta di casa mia. Poggio la chitarra e la borsa sul divano. Guardo l’orologio. Sono le sette e mezza di sera. Non ho tutta questa voglia di mangiare, però ora che ci penso non ho mai visto Londra di sera. O per lo meno, questa parte di Londra.
Così vado in camera e mi cambio. Praticamente devo svuotare le valigie per trovare qualcosa da mettere. Tolta la felpa e i jeans vado al bagno. Mi sciaquo la faccia poi mi guardo allo specchio; mi passa velocemente tutta la giornata davanti agli occhi, la canzone, Harry, Zayn, Liam, Louis e Niall. Ah, loro. Grazie a Dio, non li avrei più rivisti.
Mi spazzolo i capelli e mi vesto. Messi i leggins, una maglietta che arrivava sopra alle ginocchia, un po’ scollata, un cardigan blu e un paio di Converse, esco di casa. Quando apro il cancello sento delle voci.
‘Saranno i vicini.’ Penso. Alzo le spalle e richiudo il cancello. Mi guardo attorno e vado verso destra.
“Giada!” mi sento chiamare. ‘E adesso chi è?’ Non mi conosceva nessuno. O quasi.
Alzo lo sguardo e vedo cinque figure sul vialetto della casa vicina. ‘No, no, no, no.’.  
Mi odio per aver deciso di uscire. ‘Stupida Giada!’. Niente di personale, sono contenta di averli incontrati, ma niente di più.
Beh, le ragazze che hannno avuto a che fare con loro si sono ritrovate piene di insulti dalle altre milioni di fan.
“Ehi. Che ci fate qui?” domando per non sembrare troppo irritata. In effetti che ci fanno lì?
“Più che più, tu che fai qui?” Zayn alza un sopracciglio guardandomi.
Io indico casa mia. “Ci vivo.”
“Davvero? Wow! Noi..noi viviamo nella casa accanto!” Ribatte Niall.
‘Cosa?’ Rimango scioccata. Ci vivono loro in quella villona?
Mi stanno guardando in un modo un po’ strano. Sarà il fatto che mi sono azzittita dopo che Niall ha parlato?
“Ehm. Wow! Londra è così grande, e di certo non pensavo che voi.. ed io.. insomma che saremmo stati vicini di casa.”
Ed è vero. Ma io dall’Italia, mi sono trasferita a Londra, e con tutte le case che ci sono, quale dovevo andare a comprare?!
La casa vicino alla loro. Pff.
“Ma, dove stai andando vestita così?” mi chiede Harry, squadrandomi dalla testa ai piedi, con aria strana.
“Non mi sembra di aver messo chissà cosa. Comunque, volevo andare a fare un giro.” Ammetto irritata dalla sua domanda.
Presto mi rendo conto di aver fatto una cazzata a dirlo, perché mi si affiancano Liam e Niall che, prendendomi a braccetto, esclamano
“Allora perfetto! Andiamo, ti faremo da guida!”.
“Oh, no ragazzi. State tranquilli, vado da sola.” Provo a cercare una via d’uscita, ma non mi stanno nemmeno a sentire.
“Però a piedi ci vuole troppo. Andiamo con la macchina.” Dice Louis, tirando fuori le chiavi.
Così saliamo sulla macchina parcheggiata davanti la loro casa e in poco tempo siamo già tra le strade di Londra. Voleva guidare Harry, che ha da poco preso la patente, ma Louis ormai era già salito al posto di guida.
La macchina è da sette posti e c’entriamo tutti per bene. Liam e Niall si mettono all’ultima fila, Zayn davanti con Louis e io devo stare vicina ad Harry.
Lui è l’unico con cui non voglio veramente avere niente a che fare. Tutte le milioni di fan sbavano dietro a lui, e io non sono una di quelle.
Ragazzi in quel modo si portano a casa una ragazza ogni sera.
Guardo fuori dal finestrino, ma con la coda dell’occhio riesco a vedere Harry che mi sta guardando.

“Londra è così bella di notte…” Mi guardo attorno con tutte le luci che riflettono nei miei occhi color nocciola.
Ci eravamo fermati, qualche decina di minuti prima, in un pub.
I ragazzi sorridono contenti. Guardo l’orologio. Mezzanotte e mezza.
“Oh, si è fatto tardi.” Dico storgendo la bocca. Sì, non ci crederete mai, ma mi sono divertita, e mi dispiace andare.
Liam, Zayn e Niall sono dei matti pazzeschi! Louis anche, ma è un po’ più sulle sue.
Harry? Non lo so. Non l’ho guardato nemmeno una volta. Okey, forse una volta solo con la coda dell’occhio. O due. Vabbè, che dovevo fare? Però non ci ho parlato, giuro.
E forse i ragazzi se ne sono accorti, visto che ho scherzato, con loro.
“Allora dai, torniamo a casa.” Louis prende le chiavi e torniamo in macchina.
“Vuoi metterti davanti?” continua.
Almeno non devo irritarmi per gli sguardi di Harry.
“Se a Zayn non da fastidio, va bene.” sorrido.
A Zayn non dispiace, così mi metto davanti con Louis. Accavallo le gambe e infilo la cintura. Mette in moto e partiamo.
Dopo un po’, mi giro di poco verso Harry, che mi stava guardando mentre Zayn gli parlava. Io torno a guardare la strada.
“Siamo arrivati!” Louis parcheggia la macchina e scendiamo.
“Beh, sono stava veramente bene ragazzi. Mi sono veramente divertita con… con tutti voi.” Gli sorrido e ci avviciniamo al marciapiede che ‘affacciava’ sui cancelli delle nostre case.
“Alora… ciao.” dico salutando con la mano. Stavo per girare i tacchi e andare al mio cancello, quando sento i ragazzi, o almeno qualcuno di loro, urlare
“E non ci abbracci?!”
Io mi metto a ridere e mi giro. Tutti insieme si avvicinano a me e mi stringono a loro.
“Così però soffoco, ragazzi!” scherzo, anche se mi mancava un po’ il fiato veramente. In confronto a loro io ero più magra e alta più o meno quanto Niall, anzi di meno, e mi sentivo piccola piccola.
Mi lasciano e io gli sorrido. Li guardo uno ad uno, anche se quando arrivo su Harry, che mi stava fulminando con gli occhi, il mio sorriso si spegne. Torno in me e con un ultimo cenno della mano mi giro e apro il cancello.
“Giada?” sento prima di aprire, così mi giro e vedo che Niall era rimasto un attimo fuori, con le mani in tasca. “Poi se vuoi, domani, possiamo vederci. Ti va di venire a pranzo da noi?”
“Uhm, sì, va bene. Buonanotte, Niall.” Torno al cancello ed entro in casa. Mi tolgo il gacchetto e salgo le scale. In poco tempo mi spoglio e rimango con le culotte e la cannottiera. Apro le tende della finestra del balcone della mia camera, mi infilo nel letto e poggio la testa sul cuscino. Mi torna in mente la serata. I ragazzi che scherzavano, le battute, Harry e le sue occhiatine.
Poi Niall, che mi aveva invitata a pranzo il giorno dopo.
"E meno male che non volevo avere niente a che fare con loro." sussurro, come se ci fosse qualcuno che mi sta a sentire. Scuoto la testa e chiudo gli occhi.

'Hi!'

Ok, questo è un pò più lungo dell'altro capitolo. 
Ringrazio chi ha recensito la storia e chi l'ha letta. 
Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Domani o stasera, posto il terzo. 
Ok, detto questo, ciao! u.u
P.S. Non mi sono ancora presentata! :3 Mi chiamo Giada.

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Capitolo 3
*** I told you, I'm not one of those. ***


Din don.
Mi alzo di scatto e mi guardo attorno.
Din don. Din don!
Stanno suonando il campanello. Guardo l’orologio che segna le 9 e 47.
Din don!
Prendo una spazzola di corsa e mentre scendo le scale mi sistemo un po’ i capelli. Mi guardo le gambe nude. Ho solo le culotte, con uno dei nani dietro, e la cannottiera, perché anche se faranno 10° io non dormirò mai con il pigiama.
Apro di poco la porta e mi affaccio solo con la testa.
“Buongiorno!” esclama un coro da cinque sorridendo.
“Ehi, ragazzi. Buongiorno.” dico assonnata, ma sorridendo, più o meno.
“Non ci fai entrare?” Liam mi guarda storcendo la testa, con un sorrisetto.
“Oh, sì. Ehm...” apro la porta e li faccio entrare.
“Bella casa” esclama Louis, guardandosi attorno. Entrando dietro di lui, Liam, Zayn, Niall e Harry mi guardano.
“Non hai freddo?” Liam dice grattandosi la testa.
“No. Comunque, prima di farvi vedere un po’ meglio la casa, di parlare, eccetera, mi vado a vestire.” dico spostandomi i capelli su una spalla e girandomi verso le scale.
“Che nano è quello?” Harry, alzando un sopracciglio, mi guarda.
“Di certo non Guardalo.” Niall gli da una spinta e io sorrido.
“Fate come se foste a casa vostra.”
Loro annuiscono e io salgo le scale che sono alla destra della sala.
Entro in camera e mi butto sul letto. ‘Perché sono venuti?! Non mi avevano invitato ad andare da loro? Allora che ci fanno qui, a casa mia?’ penso.
Stavo ribbollendo di rabbia.
Più cercavo di stargli lontano, più me li trovavo fra i piedi.
Apro l’armadio, prendo una camicia a quadri, un paio di shorts e l’intimo, ed apro la porta per uscire dalla stanza. Ho il vizio di non guardare dove vado, infatti quando faccio un passo avanti, sbatto contro qualcosa, anzi qualcuno.
“Harry?” chiedo sorpresa alzando lo sguardo.
“Sì. Ehm, volevo parlarti da solo.”
“Non posso, adesso. Devo ancora vestirmi.” lo guardo seria e lo faccio scansare per andare al bagno.
Mi blocca per un polso e mi guarda.
“Ci vorrà poco. Dai.”
Sospiro. Lo  faccio entrare in camera mia e si siede sul letto. Io rimango in piedi davanti a lui, poggiata al muro.
“Quindi? Che devi dirmi?” lo guardo negli occhi, pronta a sostenere il suo sguardo.
“Ieri hai parlato, anche scherzato, con tutti. Ma con me no. In macchina ti sei messa davanti per non stare vicina a me e..”
“Scusa? Louis me l’ha chiesto di mettermi davanti.”
“Resta il fatto che ti tieni lontana da me. Perché? Che ti ho fatto?”
“Harry. Ci conosciamo da quanto? Un giorno?”
“Che io sappia, anche con gli altri. Dimmelo. Cosa ho fatto?” 
Sospiro, mi avvicino a lui e lo guardo.
“Niente, non hai fatto niente. E’ solo che, tutte le vostre fan vanno dietro a te, ammettiamolo, e se pensi che io sia una di quelle, levatelo dalla testa, riccio.”
Lui mi guarda confuso. Non si aspettava forse quella risposta?
Si alza e si avvicina a me. Deglutisco e faccio dei passi indietro, sentendo un brivido quando la schiena tocca il muro freddo. Mi sorride e mi accarezza il viso, ma io mi scanso e vado verso la porta.
“Come ho detto, non sono una di quelle. Adesso scusa, ma devo vestirmi.” Apro la porta e, a passi lunghi, vado al bagno.
Non capivo il perché dell sue domande. Mi guardo allo specchio e mi sciacquo la faccia con acqua fredda. Spazzolo accuratamente i miei capelli, mi vesto e quando esco dal bagno torno in camera per mettermi gli stivali.
Harry non c’è, quindi penso che sia sceso.

Scendendendo le scale, vedo che Liam, Niall, e Louis sono seduti sul divano, mentre Harry e Zayn sulle poltrone.
Si girano verso di me e sorridono.
“Eccoti!” Louis viene verso di me e, come se mi conoscesse da una vita, mi prende per mano e torna a sedersi sul divano, facendomi mettere seduta sulle sue gambe. Mi cinge i fianchi con le braccia, incrociandole davanti alla mia pancia.
Sorrido, è una bella sensazione.
“Allora, dai parlaci di te.” Zayn mi guarda sorridendo.
“Volete annoiarvi? Uhm, mi chiamo Giada, ho diciassette anni e vivo a Londra da un anno. Prima vivevo con mio padre, poi mi sono trasferita qui.” Dico sistemandomi i shorts che mi coprivano mezze cosce.
“E tua madre?” Adesso era Liam che mi aveva fatto la domanda.
“E’ rimasta in Italia, tanto fra poco mio padre tornerà lì.” Sorrido guardandoli.
“Perché sei venuta qui a Londra? Perché non sei rimasta in Italia” Louis mi stringe a se.
“Amo l’Inghilterra da quando ero piccola. Anche se penso che sono venuta qui solo per cambiare vita.” Alzo le spalle e sorrido. La mia ‘missione’ di fare la distaccata si stava distruggendo poco a poco. E' troppo difficile, sono troppo dolci.
“Piuttosto, raccontatemi qualcosa di voi.”
Così, un po’ per uno, mi raccontano di come hanno iniziato. Di come si sono incontrati, di come li hanno messi insieme ad X-Factor e del poco tempo che c’hanno messo per diventare praticamente fratelli.
‘Wow’, penso, ‘non sembravano così. Forse li ho giudicati troppo presto.’
Mi sento quasi in colpa. Non lo faccio di solito, non giudico subito le persone.
“E’ già l’una! Dobbiamo preparare il pranzo. Quindi, andiamo a casa nostra ora, dai. Ti avevamo invitata ieri, no?” Niall si alza in piedi e mi guarda.
“Ah, sì.”, non me lo ricordavo nemmeno in quel momento.
“Allora andiamo.” Liam anche si alza ed apre la porta uscendo. Lo seguiamo, anche se le gambe di Louis erano molto comode, e dopo aver chiuso la porta andiamo a casa loro. 
Passiamo da un giardino all’altro e ci troviamo davanti alla loro porta.
“Questa è la nostra fortezza!” ironizza Zayn, aprendo le braccia dopo che era entrato in casa.
“Dai, ti faccio vedere!” Niall mi prende per mano e mi fa girare la casa.
Era enorme, la mia in confronto sembrava un buco.
Quando abbiamo finito il giro, gli altri stanno già apparecchiato e stanno preparando il pranzo.
“Devo aiutarvi?” chiedo non appena entro in cucina.
“No, no. Abbiamo quasi finito!” Louis era eccitato all’idea di aver fatto un pranzo così grande.
“Senti se Harry ha bisogno di aiuto, sta finendo di apparecchiare.” Zayn mi sorride. 
Io ricambio, ma non avevo voglia di stare con Harry. Comunque vado nella sala, dove era il tavolo, e lo guardo mentre stava mettendo i bicchieri.
“Harry, ti serve aiuto?” lo guardo con le braccia incrociate al petto.
“No, tranquilla, ho fatto.” alza lo sguardo e sorride.



'C'è nessuno? é.è'
Ciao carote! Il terzo capitolo è arrivato.
Nel prossimo ci sarà moooolto altro, e molte cose verranno a galla.
Il capitolo precedente non lo ha recensito nessuno ç.ç
Ma io continuo la mia storia :3 Scriverò per i muri. Vabbè. 
Cooomunque, spero che questo vi sia piaciuto. 
A domani con il capitolo 4.
Bye!

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Capitolo 4
*** "I was at the game." He whispers. ***


“Sono piena come un uovo!” rido, pulendomi la bocca con il tovagliolo e mettendomi una mano sulla pancia.
“Io no!” Niall continua a mangiare le patate fritte, mentre Liam di soppiatto gliele mette altre nel piatto.
“Mi sarei proccupato se tu avessi detto il contrario!” Louis ride, e Niall gli fa la linguaccia.
Appena abbiamo finito tutti, ci alziamo e sparecchio con Niall, mentre Louis e Zayn si mettono a lavare i piatti.
Liam ed Harry iniziano a spazzare e mettere a posto la sala dove avevamo mangiato.
Sono coordinati insieme, penso che senza uno di loro, qualunque sia, non sarebbero mai ciò che sono ora.

E’ tutto messo a posto, così andiamo nella loro sala e ci mettiamo seduti sui divani.
“Che facciamo?” Zayn si stiracchia prima di sedersi.
“Io, veramente… dovrei andare.” Harry guarda prima il telefono, poi me, poi i ragazzi, poi di nuovo il telefono.
“Ahiahiahi, Hazza. La Flack colpisce ancora, eh?” Liamo scuote la testa.
Harry diventa rosso come le scarpe di Zayn, e continua a guardarmi. Sul viso ha un’espressione strana, come di scuse.
“Ciao ragazzi.” Harry si avvicina a me, che ero in piedi accanto ai divani, e mi guarda negli occhi. “Quindi, ciao, Giada. Ci vediamo tanto, no?” mi sento trafiggere dai suoi occhi e questa volta non riesco a sostenere quello sguardo.
Guardo da un’altra parte e annuisco.
Sento sbattere la porta e guardo i ragazzi che stanno in silenzio e stringono i pugni.
“Quell’arpia. La odio. Sta solamente usando Harry, e lui si fa usare.” Louis stava tremando dal nervoso.
“Louis, presto lo capirà. Calmo, dai. Tanto Harry non è stupido, pensi che vada solo con la befana?” Liam gli da una pacca sulla spalla, mentre io mi siedo accanto a Louis e gli accarezzo i capelli.
“Stanno ancora insieme? Da quello che avevo sentito o letto, si erano lasciati.” guardo i ragazzi confusa.
Così mi spiegano che loro, Harry e Caroline, quando lei era tornata dalle vacanze, avevano ricominciato a sentirsi.
Loro l’avevano capito da quando Harry si era rimesso il bracciale che aveva uguale alla Flack.
“Lo usa solo per scena. Se non era diventato famoso non l’avrebbe considerato mai. E lui stupido che continua a starci. Secondo me lui lo fa solo per il sesso. Bah, solo l’idea mi fa schifo.” Zayn scuote la testa, confuso quanto me.
“Cambiamo discorso adesso.” Niall era stufo di sentir parlare di quei due. Si gira verso di me.
“Sei fidanzata?” sbotta guardandomi.
Io arrossisco, mentre Louis, Zayn e Liam scoppiano a ridere. Non capisco perché, poi Louis lo guarda ed esclama
“Sei scontato! E’ ovvio che è fidanzata. Chi se la farebbe scappare? Vero Giada?”.
Se prima ero rossa, adesso niente mi spegnerà le fiamme che spunteranno presto sulla mia faccia.
“Ehm, no Louis. Veramente non sono fidanzata.” mi gratto la testa.
“Niall, ci vorresti provare, eh?” ammica Zayn, dandogli una gomitata.
Lui arrossisce, cosa che faccio anche io, e abbassiamo lo sguardo entrambi.
“Non ditemi che già c’è qualcosa sotto!” saltella Liam sul divano.
Io alzo lo sguardo guardando Niall, poi guardo Liam e dico
“Anche fosse?” tutti rimangono in silenzio a guardarmi. Anche Niall mi guarda e io gli do una rapita occhiata.
Lui sorride, forse ha capito cosa voglio fare.
“Già, anche fosse? Io sono single, lei anche. Non penso che facciamo niente di male.” Lui viene da me e mi prende per mano, facendomi alzare dal divano. Mi guarda negli occhi e si avvicina a me.
‘Momento! Niall non ti allargare!’ penso mentre lui fa finta di baciarmi. Io chiudo gli occhi, invece poggia le labbra vicino alla mia bocca. Eppure sento ugualmente qualcosa di strano.
I ragazzi non sanno che non ci stiamo baciando, perché i nostri visi sono coperti dai miei capelli, e io cerco di non ridere.
“Sono stato al gioco.” sussurra lui.
Ci stacchiamo e ci rimettiamo a sedere. Louis, Zayn e Liam si scambiano occhiate, con un’aria sbigottita.
Io e Niall ci guardiamo, non riusciamo a trattenerci così scoppiamo a ridere.
“Ci avete creduto!” urla Niall mentre si teneva la pancia continuando a ridere.
“Ma vi siete baciati!” Zayn ci guarda, e io continuo a ridere. Ci calmiamo un po’, e Niall, asciugandosi le lacrime, dice
“Pensate che sono una ragazza così facile?” li guardo, un po’ seria.
“No! E comunque no che non ci siamo baciati. Ho poggiato le labbra vicino alla sua bocca. Che creduloni. Ma ora che ci penso, cos’erano quei sguardi sbalorditi e afflitti? Siete gelosi di me? Vorreste voi Giada, eh?” dice facendomi l’occhiolino.
Io abbasso lo sguardo, sorridendo.
‘Mi sto forse avvicinando troppo a loro?’ questo pensiero volteggia nella mia mente.
Mi torturo una ciocca di capelli, pensierosa, con un filo di tristezza nel volto.
I ragazzi stanno scherzando quando Louis si accorge che c’è qualcosa che non va.
“Ehi, che succede?” mi alza il viso con la mano e mi guarda negli occhi.
“Niente, tranquillo.” provo a sorridere ma i miei occhi si inumidiscono.
“Giada.. Parla. Dai. Se è per qualcosa che abbiamo detto, ci…”
“No, no. Non c’entrate niente voi. O sì. Beh, comunque non avete detto niente di male.”
“Allora che c’è?” Zayn si gratta la testa, confuso.
Io sospiro. Che dovevo fare?
“E’ che, stavo pensando alla prima volta che ci siamo incontrati. Quando ero tornata a casa avevo pensato che non vi avrei rivisto più.” non li guardo in faccia, ma ho lo sguardo puntato sulle mie mani. “E ho pensato che sarebbe stato solo un bene. Non volevo avere niente a che fare con voi. Niente di personale, è solo che, ho pensato che se mi fossi affezionata a voi, e un giorno vi avrei potuto… perdere, ci sarei stata tanto male, perché voi siete dei ragazzi fantastici, e io sono stata tanto fortunata ad avervi incontrati. So di potermi fidare di voi.” La mia voce è spezzata e roca, e una lacrima mi riga il viso.
Lo sto ammettendo a loro, ma anche a me stessa. Queste parole vengono dal cuore, e le ho capite solo ora.
Zayn, Louis, Liam e Niall si guardano. Poi, in meno di un secondo, mi sento stringere da quattro corpi, caldi e morbidi.
“Ti vogliamo tanto bene, Giada.” Sussurra Liam. Gli altri annuiscono e io sorrido.
“Adesso però basta deprimersi, divertiamoci!” Zayn sorride guardandoci. “Usciamo!”
 “E se arriva Harry?” dico guardandoli.
“Poteva rimanere a casa con noi invece di andare da Nonna Flack. Quindi, andiamo!” Louis dice spingendomi fuori. Io rido e li seguo salendo sulla macchina.
Intenti ad andare in un locale al centro, passiamo davanti casa della Flack. Vediamo un ragazzo con il cappuccio e una sciarpa che gli copre mezzo volto. Si vede qualche riccio dal cappuccio, e capiamo subito.
“Guardate chi c’è!” urla Louis vermandosi e abbassando il finestrino.
“Ehi, riccio!” continua. Harry ci vede e corre da noi. Entra in macchina e si toglie la sciarpa.
“Grazie a Dio siete arrivati, non mi andava di tornare a casa a piedi.” Dice Harry.
“Perché, chi ti ha detto che ti accompagnamo?” sbotta Louis. Fa un po’ il freddo con lui, anche se tutti sappiamo che lo sta prendendo in giro.
“Ma, amore! Mi lasceresti camminare per tutta quella strada, da solo, a piedi, infreddolito e con il rischio che le ragazze mi saltino addosso?” Hazza fa le labbra a cuoricino e Louis ride, seguito da noi.
“Oh, Giada, ci sei anche tu.” Harry si gira verso di me, che ero dietro di lui. Mi sorride ma io non ricambio.
“L’avevi detto, no? Ci saremmo rivisti.” dico in un soffio.
Mi guarda spaesato, poi si rigira.
“Allora, adesso andiamo in qualche locale, dove possono entrare anche Harry e Giada, o devo andare a piedi?” Zayn si stava irritando perché stavamo ancora fermi. Louis mette subito in moto e partiamo. 


'Spazio dell'autrice(?)'
Sono tornata con un nuovo capitolo :3
Scusate se oggi l'ho postato un pò più tardi, avevo degli impegni scolastici e sono tornata da poco.
Comunque, grazie per le due recensioni *-*
Siete tanto asw2qroiwjo!
P.S. Ma l'avete visto il Video Tour Diary 3? Sono morta dalla risate x'D
Ciao!

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Capitolo 5
*** Is your room? ***


Sento solo la musica, anche se nemmeno quella è tanto chiara.
“Eccola!” Vedo Zayn che chiama Harry e Niall, indicandomi.
“Piccola, ma quanto hai bevuto?” Niall urla, si avvicina a me e cerca di farmi scendere dal cubo. Io non voglio, ho solo voglia di ballare e divertirmi.
Poi sento due braccia forti che mi prendono per le gambe e mi caricano in spalla come un sacco di patate.
“Riccio?” sussurro riconoscendo il suo profumo.
“Quanto hai bevuto, Già?”
La testa mi gira e chiudo gli occhi, senza rispondergli.
“Torniamo a casa adesso.” Harry mi poggia sul sedile della macchina.
Non capisco più niente e mi addormento.

Apro gli occhi, ma è tutto buio. Ho un dolore lancinante alla testa.
“Ma che…” sussurro. Sono sicura di essere su un letto, c’è il cuscino e il piumone. Cerco un comodino e poi accendo la lampada.
“Harry?” dico quando il mio sguardo si posa su un angolo della stanza, dove c’era Hazza che era seduto su una poltrona.
“Ehi.. Già..” sbadiglia, come se fosse appena sveglio.
“Che ore sono?” chiedo guardando la finestra.
“Uhm, le quattro e mezza, credo.” dice cercando di guardare l’orario sul suo telefono.
Sono avvolta nel piumone, poi ci penso un’attimo su, mi guardo e vedo che ho solo una t-shirt, probabilmente sua.
“Che ci faccio nel tuo letto, Styles?!” sbotto, guardandolo perplessa. “E per lo più con una tua maglietta!”
“Ehy, ehy, non urlare!” si avvicina al mio letto e mi mette un dito davanti alla bocca.
“Mi spieghi come fai a svegliarti così presto dopo quella sbronzetta che hai preso ieri.” Mi guarda. Io spalanco gli occhi e tolgo il suo dito davanti alla mia bocca.
“Sbronzetta? Cosa è successo ieri sera?” stavo arrossendo, non mi sentivo a mio agio.
Si siede sul letto accanto a me, mentre io mi ranicchio in un angolo.
Mi racconta che ieri eravamo andati in una discoteca, e io avevo bevuto qualcosa. Qualcosa di troppo. Poi mi sono messa a ballare su un cubo, e mi hanno riportata a casa.
“Mi ricordo mezza sera, e quando ho bevuto il primo bicchiere. Poi basta.” abbasso lo sguardo. Non è un mio comportamento.
“Io… devo tornare a casa.” Lo guardo e mi alzo. La maglietta non mi copre molto, così mi rifiondo nel letto, prima che potesse fare una delle sue stupide battute.
“Rimani fino a domani mattina, già che ci sei, no?” Harry mi sorride e io annuisco.

“E’ camera tua?” sussurro guardandomi attorno.
‘Chissà quante ragazze ci saranno entrate, qui dentro.’ penso.
“Sì, è la mia stanza. Ti stai chiedendo se qui ho mai fatto sesso con qualcuno, vero?” mi guarda, dandomi un buffetto sulla guancia.
Io arrossisco, come l’aveva capito?
“Non proprio. Però immagino che non siano affari miei. Anche perché avrai perso il conto, no?” alzo un sopracciglio.
Lui rimane in silenzio, spiazzato.
“Senti, è meglio se vado a dormire su un divano. Ti ho rubato il letto.” mi rialzo, tirando più giù che posso la maglietta. Lui mi rimette seduta, prendendomi per un braccio.
“Se vuoi, possiamo dormire insieme. Il letto non è matrimoniale, ma ci possiamo stringere. Prometto di fare il bravo.” Si sistema i ricci.
Che devo fare? Mi ha ospitata nella sua camera, e non so nemmeno dove ho lasciato le chiavi di casa.
“Va bene, riccio.” Mi faccio da parte e mi sdraio di fianco, guardando la finestra. Lui si sdraia accanto a me. Siamo schiena contro schiena, quel contatto mi fa rabbrividire. Spenge la luce e socchiudo gli occhi.
“Grazie, Harry.” Mormoro. Mi avrà sentita?
“Di niente. Buonanotte, piccola.” Risponde, dopo poco.
Piccola?
Rimango immobile. Non respiro nemmeno. Mi aveva spiazzato. Credo che anche Niall mi ha chiamata così quando ero sul cubo, i ricordi mi stanno tornando. Però lui era un’altra cosa.
Harry non doveva.
“Dovresti dire ‘Buonanotte Harry’, o qualcosa del genere.” Continua poco dopo.
“Non chiamarmi più piccola, per favore. Buonanotte, Harry.”
Accende la luce e si mette seduto, girato verso di me.
“Perché?” mi guarda. Vedo il riflesso dalla finestra. Era senza maglietta. Non ho il coraggio di dire più niente e di girarmi verso di lui, ma mi prende per i fianchi e mi gira, costringendomi a guardarlo.
Poggio lo sguardo sulle sue mani sui miei fianchi, i nostri corpi troppo vicini.
“Mi pare di aver già affrontato questo argomento. No?” cerco di arretrare, ma sento di essere sul bordo del materasso.
“Non come avrei voluto. Giada, io… ti voglio.” Mi guarda, accarezzandomi il viso.
Mi blocco, deglutisco e lo guardo negli occhi.
“Scusa? Mi vuoi? E quando lo avresti capito? Quando stavi a fare non so cosa con Caroline? O quando, questa sera, ti strusciavi con tutte le ragazze che trovavi?” scuoto leggermente la testa, guardando da un’altra parte.
“E mi pare anche di essere stata chiara. Non sono quel tipo di ragazza. Se pensi che potrei venire anche solo una volta a letto con te, per poi non sentirci più…” mi alzo e cerco i miei vestiti, con un sorriso nervoso in faccia “puoi anche non rivolgermi più la parola.”
Sospira e si alza.
“Che stai facendo, Giada?” mi guarda grattandosi la testa.
“Me ne vado da qui. Non voglio avere niente a che fare con te. Perché mi fai essere ripetitiva?” prendo la mia camicia e mi giro.
Harry mi blocca e prendendomi di peso mi rimette nel letto.
“Non sono una bambola, Harry.” lo guardo.
“Perché scappi dai tuoi problemi?” mi blocca per i fianchi. “So che mi vuoi, lo sento.”
Lo guardo seria, poi scoppio a ridere.
“Che c’è?” mi guarda stizzito.
Lo guardo negli occhi, tornando seria. Prendo un respiro profondo e sbotto.
“Lo senti? Ok, Styles. Io non ti voglio. E mai ti vorrò. Nemmeno se fossi l’ultimo ragazzo sulla terra. Solo il pensiero che tu.. che ti abbia toccato la Flack...” faccio finta di rabbrividire “scusami, non mi piace.”
Mi rimetto sotto il piumone, di spalle a lui.
Guardo il suo riflesso dalla finestra, anche lui lo fa, è ancora girato verso di me. Riesce a trafiggere i miei occhi anche dal riflesso.
Mi accarezza la spalla, senza dire niente.
‘Ho esagerato?’ penso mentre guardo il filo di tristezza sul suo viso.
Si gira e spenge la luce.
“Scusami… non volevo risponderti male.” sussurro poco dopo.
Si gira verso di me e mi abbraccia.
Rimango ferma mentre mi accarezza i capelli.
“E non c’entra niente la Flack. E’ solo che… non voglio affezzionarmi a te.” continuo sussurrando.
“Perché?”
“Perché? Beh, tu sei un ragazzo stupendo. E tutte le fan ti vogliono. E io… se mi affezzionassi a te e un giorno ti perderei, ci rimarrei veramente male. E non voglio.” Chiudo gli occhi mentre una lacrima cade sul cuscino.
“E se ti giuro che non mi perderai mai?” mi stringe a se, e io sorrido leggermente.
“E dovrei crederti, Harry?”
Rimane in silenzio.
“Buonanotte, riccio.” Mormoro.
Chiudo gli occhi e mi addormento.


Qui è l'autrice che vi parla! (?)
Ciao a tutti, eccomi con il quinto capitolo.
C'è tanto Giarry.
Ok, non suona.
Vabbè c'è tanto Giada/Harry :3
Ma non pensate che la Giada della storia sia così facile da conquistare, Pff.
Comunque, il prossimo capitolo sarà ancora più aswqopfwo! E ricco di nuove cose :3 
E di battute u.u 
Comunque, spero vi sia piaciuto.
Chi recensisce mi rende veramente contente. <3
With Love,
Giada.

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Capitolo 6
*** So? You will stay with us, right? ***


Il sole entra dalla finestra, e io apro gli occhi.
Mi guardo attorno.
‘Ah, giusto. Sono in camera di Harry.’ penso ricordando la sera, o le ore precedendenti.
Il letto è vuoto, si deve essere alzato. C’è un orologio sul comodino, vicino ad una foto dolcissima di Louis ed Harry. Guardo l’ora, sono le 11 e 15.
Mi alzo dal letto ed esco dalla camera. Guardo il corridoio.
‘Allora, Niall aveva detto che qui si scende per la cucina.’ Vado a destra e trovo le scale.
“Ragazzi, fate piano che la svegliate!” Niall da una leggera botta al tavolo, per attirare la loro attenzione.
“Oh, guardatelo. Il nostro piccolo è cresciuto! Si è innamorato e si preoccupa per la sua bella!” Liam si avvicina e gli da un pizzico sulla guancia.
Fatto l’ultimo scalino, tossisco per attirare la loro attenzione.
Si girano verso di me e rimangono in silenzio.
“Buongiorno!” Louis sorride e viene ad abbracciarmi.
“Ehi..” sorrido lasciandolo fare. Guardo Niall, che mi fissa rosso in viso.
“Ciao ragazzi.” Saluto con la mano gli altri.
Niall si avvicina e mi sorride.
“Ciao Niall.” dico sorridendo. Gli do un bacio sulla guancia, poi sussurro
“La ‘Tua bella?’ Chi è?”
e mi metto seduta sorridendo.
Alzando di poco gli occhi, vedo che Liam e Zayn, seduti davanti a me, si danno gomitate prendendo in giro Niall, che è rimasto imbambolato dopo il mio bacio.
“Scusate per ieri, ragazzi. Mi dispiace di avervi rovinato la serata, e non dovevate farmi dormire qui, potevate portarmi a casa.” mi sento un po’ in imbarazzo, dentro la t-shirt del riccio.
“Harry non ti voleva lasciare da sola a casa. E nemmeno noi, poi lui ha detto che poteva dormire sulla sua poltrona mentre tu saresti potuta stare nel suo letto.” dice Louis sorridendo.
“Ah. Ma, dov’è?” mi guardo attorno cercandolo.
“E’ uscito a fare non so cosa.” Liam alza le spalle.
Niall si viene a sedere accanto a me, sotto gli occhi di Liam e Zayn che continuano a parlare sotto sotto.
“Che avete tanto da parlare voi due?” alzo un sopracciglio, poggiando la testa sulla spalla di Niall.
“Ehm, niente, niente” Zayn arrossisce, seguito da Liam.
Niall e Louis ridono, poi sentiamo la porta aprirsi.
“Eccomi!” Harry entra in casa.
Ci giriamo verso di lui, che aveva una busta in mano.
“Ah, buongiorno Giada.”
“Ciao, Harry.” Lo guardo.
Si avvicina al tavolo e poggia la busta sul tavolo.
“Allora, scusate il ritardo, comunque ho una sorpresa. Per colazione abbiamo ciambelle e cappuccini di Starbucks!” dice svuotando la busta.
Gli facciamo un applauso e iniziamo a fare colazione.
Mentre bevo il mio caldo, o tiepido, cappuccino, Harry mi guarda.
“Ieri avevi le gambe gelate, sai?” dice davanti a tutti.
Spalanco gli occhi e mi va di traverso il cappuccino.
Tossisco un po’ e poi guardo i ragazzi, che hanno un’aria confusa, confusa, confusa e quasi divertita. Anzi no, quasi confusa.
“Avete dormito insieme?” Zayn guarda Harry e poi me.
“Avete dormito insieme, insieme?” lo segue Liam.
Niall abbassa lo sguardo, sospirando.
Io prendo il ‘controllo’ della situazione, prima che succeda qualcoosa che non ho voglia di far accadere.
“Ok, parlo io. Ieri sera mi sono svegliata e l’ho visto sulla poltrona. Anche lui si è svegliato e dopo che abbiamo parlato…” guardo Harry, poi torno a guardare gli altri “di cosa era successo ieri sera, volevo dormire su un divano o comunque da un’altra parte, perché mi dispiaceva avergli rubato il letto, ma lui ha detto che potevamo stringerci, e lo abbiamo fatto.”
Tutti mi guardano sbigottiti, con la bocca aperta e io capisco di aver fatto, involontariamente, un doppio senso.
“Aspettate! Mi correggo. Lui ha detto che potevamo stringerci, e CI SIAMO STRETTI.” sottolineo le ultime parole.
I ragazzi si rilassano sulla sedia, mentre Harry sghignazza.
“Mi era preso un colpo.” Niall si mette una mano sul cuore e respira profondamente.
“Geloso, Horan?” Harry lo guarda bevendo il cappuccino.
“Ma chi? Io? No no.” arrossisce e mi guarda.
“E perché deve esserlo, Harry? Non c’è niente per essere gelosi.” lo guardo storcendo la testa.
Il riccio, come lo chiamo ‘affettuosamente’ io, serra i denti.
Mi alzo e sorrido.
“Adesso scusate, ma vado a vestirmi e poi torno a casa.”
“Se devi andare al bagno, fai pure. E comunque, torni a casa? No dai, rimani con noi. Lasceresti cinque poveri ragazzi da soli, con il pericolo che cucinando si avvelenino?” Louis mi fa gli occhi dolci e io rido.
“Ma ho una casa, Louis. Ed è a tre passi dalla vostra.” sorrido guardandolo.
“Quindi tu, avresti il coraggio di lasciare cinque poveri ragazzi da soli, con il pericolo che cucinando si avvelenino, mentre tu stai da sola a casa con il pericolo che qualche malvivente venga e ti faccia del male?” recita Louis.
Io rido e scuoto la testa.
“Ok, ok.” mi giro e torno in camera di Harry per prendere i vestiti.

“Ragazzi, chi glielo chiede?” Liam tamburella con le dita sul tavolo.
“Glielo chiedo io!” Niall si alza e li guarda.
“No, glielo chiedo io.” Harry lo guarda serio.
“Chiedere cosa a chi?” Scendo gli ultimi scalini, mentre mi abbottono il bottone della camicia.
“Ehm. Veramente…” Louis guarda Harry e gli fa cenno con la mano.
Io mi avvicino al tavolo e mi metto seduta.
“Allora, io e i ragazzi abbiamo pensato una bella cosa. Visto che la nostra casa è grande, e abbiamo altre stanze libere, che ne dici di venire a vivere da noi?” Harry mi guarda, grattandosi la testa.
Io rimango spiazzata da quella domanda.
‘L’operazione StaiLontanaDaLoro è andata a farsi fottere felicemente.’ penso muovendo nervosamente la gamba.
“Ma… ragazzi, una casa ce l’ho. Ed è accanto a questa.” Sorrido guardandoli.
“Sì, ma almeno stiamo ancora più insieme, cioè… insomma, hai capito, no?” Niall mi guarda sorridendo.
“Ehm… mi lasciate qualche minuto per pensarci?” li guardo storcendo la bocca. Loro annuiscono e io vado in sala sedendomi sul divano.
“Cazzo.” Mormoro mettendomi le mani fra i capelli.
Cammino avanti e indietro per la sala poi torno da loro.
“Allora? Rimani con noi, vero?” Zayn viene da me appena varco la soglia della cucina.
“Va bene. A patto che aiuterò anche io a fare tutto. Però dovete darmi tempo per prendere le cose e..” i ragazzi si guardano con un sorrisetto.
Socchiudo gli occhi e li squadro uno ad uno.
“Che avete combinato, ragazzi?” incrocio le braccia.
“Ehm… Diciamo che praticamente la tua roba e tutta di sopra, nella tua nuova camera.” Liam e gli altri si alzano, mi prendono per mano e mi accompagnano nella stanza.

“Voi siete scemi.” Mi guardo attorno.
La stanza era del colore degli occhi di Niall, i vestiti tutti sistemati nell’armadio e le altre cose nei vari cassetti.
“Quindi, benvenuta a casa nostra.” Si avvicinano a me e mi stringono in un caloroso, stupendo e lungo abbraccio.


Stole My Heart.
D: Ditemi qualcosa, vi prego!
Vi piace o no la mia storia?
Vabbè, io continuo constantemente. 
Adesso che Giada è andata a vivere con loro, che succederà?
Mah, chissà.
Il capitolo sette è quasi pronto, domani se riesco lo posto.
Un bacio grande!

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Capitolo 7
*** 'You're so sexy.' ***


“Ragazzi, io vado a dormire.” mi alzo dal divano sbadigliando.
“Anche noi veniamo. Sto crollando!” Zayn si trascina verso le scale goffamente, seguito dagli altri.
E’ stata una giornata dura. Mi hanno accompagnata a fare le carte per la vendita dell’altra casa, sono dovuti andare a fare le prove, siamo andati a fare la spesa, siamo tornati a casa e dopo che abbiamo mangiato ci siamo messi a guardare la tv.
Ah, e tra una cosa e l’altra, hanno firmato autografi.
“Buonanotte, ragazzi.” Dico aprendo la porta della mia nuova stanza.
“Ciao, Giada! A domani.” Louis mi sorride ed entra nella sua stanza.
Liam, Harry e Zayn entrano nelle proprie camere.
La mia si trova tra quelle di Harry e Niall.
Il biondino rimane fermo sulla sua porta.
Io lo saluto con la mano poi entro nella mia stanza. Mi tolgo le scarpe e sento bussare.
“Sì?” dico aprendo la porta.
Niall ha le mani in tasca e mi guarda.
“Ehi, Niall. Che c’è?”
Lui fa un passo avanti.
“Posso?”
Annuisco e lo lascio passare, chiudendo la porta.
Mi siedo sul letto e gli faccio cenno di mettersi accanto a me.
“Ehm… immagino che ti stai chiedendo cosa ci faccio qui…” prende un cuscino e lo stringe.
“Veramente sì.” Ammetto guardandolo.
“Volevo chiederti… Uhm…” si guarda attorno “Ti piace il tuo armadio?” sbotta.
Lo guardo confusa. “Come?”
Lui tamburella con le dita sul cuscino. “L’armadio, ti piace? Ne avevo uno così anche io.”
“Sì, è carino.” dico confusa. Mi sembra una domanda stupida, ma vabbè.
Sospira e mi guarda, serio. Si allarga il colletto della maglietta e deglutisce. “Che c’è tra te e Harry?”
Rimango spiazzata da quella domanda. “Niall, non c’è niente tra me e Harry. A me lui non piace, e io… io non piaccio a lui. Ieri sera è stato solo un caso e non c’è stato niente. Se sapevo che avevate altre camere dormivo in una di quelle, piuttosto che dormire con lui.”
“Davvero, Giada?” mi guarda storcendo la bocca.
“Lui, lui non è te. Tu sei dolce, bello, mi fai stare bene anche solo con un sorriso.” Abbasso lo sguardo arrossendo.
“Oh…” sussurra lui.
Mi guardo attorno, non sapendo cosa fare.
“E’ tardi, Niall.. Parliamo domani?” lo guardo sorridendo.
Annuisce e si alza dal letto.
“Buonanotte, piccola.” mi sorride.
“Notte.” sussurro e sento la porta chiudersi.
Mi alzo dal letto e mi spoglio, mettendomi un paio di pantaloncini e sopra una cannottiera.
Giro per la stanza pensando.
Prima Harry che dice che mi vuole, poi Niall che fa il geloso.
‘Basta. Adesso vado a dormire e si sistemerà tutto.’ mi autoconvinco e mi infilo nel letto.
Toc, Toc.
Non è possibile! Penso.
Mi alzo dal letto e apro la porta alzando gli occhi al cielo.
“Che c’è, ancora?” poggio lo sguardo sulla figura davanti a me.
Sbarro gli occhi e mi poggio alla porta prima di finire a terra.
Due tatuaggi che spiccano su un corpo mozzafiato, senza maglietta con un paio di calzoni del pigiama.
Mi schiarisco la voce. “Z-Zayn? Che ci fai qui?”
Il Signor TruzzoQuasiMancato mi sorride e si poggia allo stipite della porta.
“Mi fai entrare?” alza il sopracciglio e mi guarda negli occhi.
“Fai pure.” torno a sedermi sul letto.
Quando è che riuscirò mai a dormire?
“Allora,” sospiro, “che c’è?” lo guardo incrociando le gambe.
“Volevo sapere, ehm… Ieri l’hai fatto con Harry?” gioca con gli elastici dei suoi pantaloni mettendosi a sedere.
Io tossisco nervosa e arrossisco. “Ma che? Zayn! Ti pare? Ma sei pazzo o cosa? L’ho già detto che è successo con lui.”
“Ah.  Tu sei così sexy, e a me sembrava che ti piacesse.” Alza le spalle confuso.
“Anche fosse, non lo farei mai con lui. E… come hai detto? Sexy? Ma chi?” mi guardo attorno, “Io?” scoppio a ridere.
Mi si avvicina e mi sfiora il collo con un dito.
“Sì, tu. Sei così… non so. Hai qualcosa di bello e sexy allo stesso tempo.” mette le mani sui miei fianchi e si avvicina a me.
“Scusa?” lo guardo.
Divento seria e poggio le mani sui suoi pettorali, allontanandolo leggermente.
“Zayn, per favore. Non voglio.” guardo da un’altra parte e lui mi da un bacio sul collo.
“Sicura?” sussurra continuando con i baci.
“Zayn…” mormoro, chiudendo gli occhi.
Mi sdraia sul letto e si mette su di me. Mi sfila la cannottiera e rimango in reggiseno.
Ci guardiamo negli occhi e si avvicina a me, poggiando le sue labbra sulle mie.
Chiudo gli occhi, rilassandomi. Gli passo le mani fra i capelli e mi stringe a se, slacciandomi il reggiseno.
Mi viene in mente Niall, e sento il suo profumo girandomi verso il cuscino.
Tolgo Zayn da sopra di me alzandomi. Mi metto di spalle a lui e tengo un braccio sul mio petto.
“Zayn… Scusami. Io, non ce la faccio.” sospiro e mi giro verso di lui.
“Ah.” si gratta la testa e si riallaccia i pantaloni.
“Giada, dormi?” qualcuno apre la porta e ci guarda.
“Harry, che ci fai tu qui?!” lo guardo coprendomi con il cuscino.
Zayn arrossisce, e guarda Harry che è rimasto bloccato sulla porta.
“Oh, io non volevo interrompere niente.” arretra, ma io mi alzo e lo blocco.
“No. Ok, ragazzi. Aspettate, cazzo! Harry, tra me e Zayn non hai interrotto niente, c’ho già pensato io. Zayn, no, non l’ho fatto con Harry, è inutile che continuate a chiederlo! Mi lascio andare, ma non sono una ragazza che la da facile!” mi sono altamente irritata. Allaccio il reggiseno e rimetto la cannottiera.
Zayn e Harry si guardano non sapendo più che fare.
Io, indecisa se farli uscire o rimanere in quel modo, faccio togliere Harry dalla porta ed esco, bussando alla porta di Niall.
Harry si gira verso di me e io apro la porta rifugiandomi nella stanza del biondino.
“Uhm?” sento rantolare alla mia sinistra.
Niall accende la luce e mi guarda.
“Giada? Che ci fai qui?” sussurra sbadigliando.
Mi siedo a terra con la schiena contro il muro.
“Ho fatto una cosa che… non dovevo. Non è stata colpa mia. Io non voglio lui.” mi copro il viso con le mani.
Niall si alza e si siede accanto a me, mi accarezza i capelli e mi chiede che è successo.
Lo guardo con gli occhi lucidi e gli racconto tutto.
“Tu e Zayn …a letto?” mormora guardando il vuoto.
“No. Mi ha solo baciata. Ma io… mi sono bloccata. Ho pensato solo una cosa in quel momento.” Abbasso lo sguardo, mi faccio schifo da sola.
“A cosa?” continua lui.
“Che avrei pagato oro perché ci fossi stato tu al posto di Zayn.” ci guardiamo negli occhi, mi accarezza il viso.
“Vuoi sapere chi è la mia Bella? Sei tu.” sussurra e sento le sue labbra sulle mie. Muoviamo le nostre bocche contemporaneamente, questo bacio non ha proprio niente a che fare con quello con Zayn.
In questo caso sentivo più… amore.
Invece, il bacio con Zayn è stato solo per iniziare una ‘botta e via’.
Mi abbraccia, sento il suo corpo caldo sul mio e ci sdraiamo nel letto.
“Ma qui avete il vizio di dormire senza maglietta?” sussurro ridacchiando.
“Beh, sai, il riscaldamento!” ridiamo e ci abbracciamo.
“Adesso dormiamo, piccola. Sennò domani chi si sveglia?” mi stampa un bacio sulla fronte e chiude la luce.
“Grazie, per avermi perdonata.” Sussurro stringendomi a lui e socchiudendo gli occhi.
“Grazie tu, per farmi sentire una persona così speciale.” mi accarezza la schiena lentamente.
Mi addormento così, fra le braccia del ragazzo che sta diventando la cosa più importante della mia vita.

Oh, sante carote!
Ok. Eccomi tornata con il settimo capitolo!
Chi pensa che Giada sia una deficiente per essersi lasciata andare con Zayn? *Alza la mano*
Chi pensa che Niall sia stato troppo buono? *Alza la mano*
Bene. A domani con il capitolo 8.
Ciao, carote!

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Capitolo 8
*** Moments. ***


“Giada, svegliati.” Sento sussurrare dolcemente al mio orecchio.
“Mh, perché?” apro gli occhi e vedo Niall già vestito e in piedi vicino a me.
“Perché dobbiamo uscire!” lui ride e io mi alzo sorridendo.
“Ok, ok.” Mi stiracchio e lui mi prende in braccio.
“Ehi!” rido e gli accarezzo il viso.
“Dai, scendiamo a fare colazione poi torna a vestirti.” Mi mette giù e mi prende la mano.
Scendiamo le scale e sentiamo le voci dei ragazzi in cucina.
Quando entriamo, i ragazzi si girano verso di noi guardando le nostre mani.
“Buoongiorno!” Louis sorride alzando un sopracciglio.
Io arrossisco e guardo Niall, poi abbasso lo sguardo.
“Ciao ragazzi.” saluto con la mano e mi metto seduta, seguita da Niall.
Prendo il latte e lo verso nella tazza.
“Allora… novità?” Liam ci guarda e io alzo le spalle.
“Perché?” Niall sorride all’amico.
“Ehm… Sai, siete scesi mano nella mano.” Liam si gratta la testa.
“Ah, si, io e Giada stiamo insieme.” Afferma Niall addentando un biscotto.
Io lo guardo sorridendo. Non l’aveva detto nemmeno a me direttamente, anche se ovviamente si capiva.
“Ma auguri!” Louis da una pacca sulla spalla a Niall mentre io guardo Harry e Zayn.
Stavano seri, seduti davanti a me.
“E voi, ragazzi? Non ce li fate gli auguri?” li guardo con uno sguardo che dice ‘Vi prego, non complicate la situazione.’
E’ vero, gliel’ho detto già a Niall, ma non mi va di aggravare le cose.
“Oh, certo. Auguri amico.” Harry batte il cinque a Niall e Zayn gli scompiglia i capelli, poi escono dalla cucina.
Prendo un biscotto e lo addento nervosamente, bevo il latte e mi alzo.
“Vado a vestirmi.” mi avvicino al viso di Niall e lui mi bacia. Sorrido e mi giro salendo le scale.
Entro in camera mia e prendo i vestiti, andando in bagno.
Mi vesto velocemente poi torno in camera per infilarmi le scarpe.
Toc, Toc.
“E’ aperto.” mi allaccio le scarpe sentendo la porta aprirsi e richiudersi.
Due occhi verdi mi guardano e io sospiro.
“Che vuoi, Harry?” rimango seduta sul letto, mentre lui si poggia alla porta.
“Volevo chiederti scusa per ieri… Non dovevo entrare. Vi ho disturbato.” alza il sopracciglio trafiggendomi con lo sguardo.
Io ripenso a ieri, a Zayn, al suo bacio, a quando mi ha tolto la cannottiera.
Serro i pugni, infastidita e lo guardo.
“No, non ci hai disturbato. Avevamo già smesso, anzi non avevamo mai iniziato. Adesso scusami, ma Niall mi aspetta.” Mi alzo e lo faccio scansare.
“Giada, perché scappi sempre?” mi stringe il polso e mi guarda.
“Non sto scappando.”
“Ah no? E, poi mi dici perché lui sì, e io no? Perché non ti sei messa con me? Cazzo, mi piaci. E lo sai.” ha gli occhi lucidi.
Mi fa quasi pena… Cioè, mi dispiace per come mi sono comportata.
Scuoto la testa e sospiro.
“Harry…” lui rimane in silenzio, lasciandomi il polso.
Gli accarezzo il viso, e me ne vado.

Mi siedo sul divano accanto a Niall.
“Che facciamo oggi?” mi guarda sorridendo e stringendomi la mano.
“Mmm, non lo so. O stiamo tutto il giorno sul divano, o usciamo.” rido e lo guardo.
“Allora… Sono tentato per il divano. Ma ho voglia di uscire!” si alza e mi porge la sua felpa.
Io la prendo e la infilo.
“Che caldo qui sotto!” sorrido e lo abbraccio, dandogli un bacio sulla guancia.
Arriviamo a Londra in poco tempo e passeggiamo mano nella mano.
“Ehi, ma tu non sei Niall dei One Direction?” sentiamo dietro alle spalle.
Ci giriamo e un gruppo di ragazzine avevano già in mano un quadernino ed una penna.
“Ehm.. sì.” sorride e mi guarda.
“E lei chi è?” una ragazza mi guarda confusa.
Abbasso lo sguardo arrossendo, mentre sento che Niall mi stringe forte la mano.
“E’ la mia ragazza!” dice sorridendo.
“Auguri, allora!” ci sorride e dopo che Niall ha fatto gli autografi, se ne vanno.
“La tua ragazza?” sussurro guardandolo.
“Certo… Giusto?” si gratta la testa.
“Mah… Non saprei…” poi rido e lo guardo
“Ma certo che sì!” gli butto le braccia al collo e mi bacia.

Quando entriamo a casa, tutti, o quasi, sono sdraiati sul divano davanti alla tv.
“Ma ben tornati!” Zayn fa una smorfia divertita, vedendoci mano nella mano.
Io alzo gli occhi al cielo e guardo Niall.
“Io salgo in camera.” lo bacio e salgo le scale, mentre Niall si va a sedere con loro.
Mi butto sul letto e sorrido come una scema. Giro lo sguardo verso la finestra e vedo che sul davanzale c’è qualcosa.
Vado a vedere cos’è, e mi trovo davanti un biscotto con le scaglie di cioccolato e un bigliettino.
Prendo in mano il biscotto e lo esamino. Non sembra avere niente di strano così lo addento.
Apro il biglietto curiosa.
Shut the door, turn the light off.
I wanna be with you.
I wanna feel your love.
I wanna be beside you.
I cannot hide this even thought I try.

Hard beats harder.
Time escapes me.
Trembling hands touch skin.
It makes this hard girl.
And the tears stream down my face.

If we could only have this life for one more day.
If we could only turn back time.
True, Giada?”

Rimango immobile, in una mano il biscotto che è diventato amaro, e in un’altra il biglietto che è diventato dolce, troppo dolce.

Turn the light off!
Ciao! Scusatemi per ieri, ma sono stata tutto il giorno fuori casa e non ho potuto postare il capitolo D:
Però ecco il nuovo capitolo :3
Sapete tutti la traduzione di quel testo, u.u è la canzone Moments! è.é E ci stava a pennello se qualcuno voleva ricordarsi di quando aveva dormito insieme a qualcun'altro u.u Ho detto troppo!
Però, la scrivo uguale.
Chiudi la porta, spegni la luce.
Voglio stare con te.
Voglio sentire il tuo amore.
Voglio stare accanto a te.
Non posso nasconderlo anche se ci provo.
Il cuore batte più forte.
Il tempo mi sfugge.
Le mani tremano al tocco della pelle.
Questo rende tutto più difficile ragazza.
E le lacrime scendono lungo il mio viso.
Se solo potessimo avere questa vita per un altro giorno.
Se solo potessimo tornare indietro nel tempo.

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Capitolo 9
*** Nightmares. ***


Spalanco gli occhi. La luce della luna filtra dalla finestra. Respiro affannosamente e mi asciugo il sudore dal viso. Cerco il mio cellulare e guardo l’ora. Le 2 e 56. Sospiro e tolgo le coperte da sopra al mio corpo, alzandomi dal letto.
Mi infilo le pantofole e scendo le scale, andando in cucina. Prendo un bicchiere e lo riempo d’acqua, sedendomi a tavolino. Guardo il bicchiere e mi strofino gli occhi, ancora impastati dal sonno.
“Giada?” mi giro di scatto e vedo Zayn in piedi davanti alla porta. “Com’è che sei sveglia?” si avvicina al tavolo e si siede davanti a me.
“Uhm.. Un incubo.” alzo le spalle percorrendo il bordo del bicchiere con il dito. “E tu?” lo guardo, distogliendo l’attenzione dal bicchiere.
“Stessa cosa.” mi guarda incrociando le braccia sul petto nudo.
“Perché, tu hai anche gli incubi?” sorrido sfacciata.
“Già.” dice guardandomi negli occhi.
“Ah, beh.” abbasso lo sguardo. “Ma non ce l’hai una maglietta?” mi dava fastidio vederlo in quel modo.
“Non mi pare che ti abbia dato tanto fastidio, quella sera.” mi guarda tamburellando le dita sul tavolo.
Io deglutisco e mi alzo.
“Aspetta. Mi dispiace, ok?” si alza e si avvicina a me.
“E’ solo che… non avrei immaginato che ti saresti fermata con me. Sì, sono un po’ modesto.” sorride leggermente mentre io mi tormento il labbro.
“Allora… amici come prima?” mi accarezza il braccio e mi guarda negli occhi.
I suoi erano stupendi. Così marroni che sembravano cioccolata. Simili a quelli di Liam.
“Mh, okey.” gli sorrido leggermente e lui mi abbraccia.
Il suo corpo era così caldo, al suo contatto mi ricordavo ogni singolo respiro di quel momento.
“Zayn…” abbasso lo sguardo e mi stacco leggermente.
“Credo che quel ‘Amici come prima’ sia un po’ impossibile. Sbaglio?” mi accarezza il viso.
“Non fraintendere. Io tengo veramente a te. Come tengo agli altri. E’ che… non riesco a dimenticare facilmente. Ma vedrai che in poco tempo tornerà tutto a posto.” mi giro e mi fermo davanti alla porta della cucina, guardandolo con la coda dell’occhio.
“Buonanotte, Malik.” sussurro e torno in camera mia, buttandomi nel letto.
‘Se non divento scema ora, non lo divento più.’

Toc. Toc.
Apro piano gli occhi, sbattendoli ripetutamente.
“E’ aperto.” dico cercando di farmi sentire, ancora sotto al piumone.
Sento qualcuno che si siede sul letto e mi accarezza i capelli.
“Buongiorno, piccola.” La calda voce di Niall mi sussurra all’orecchio. Io tolgo il piumone e mi scopro fino ai fianchi, girandomi verso di lui.
“’Giorno.” Sorrido e gli accarezzo il viso.
“Stai bene? Ieri sera credo di averti sentito mentre ti alzavi.” abbasso lo sguardo e vedo che è ancora in pigiama.
“Oh… Sì, ieri sera. Sto bene. Mi sono svegliata perché ho fatto un incubo e sono scesa per bere un bicchiere d’acqua.” sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
“Che incubo?” mi guarda confuso.
“Niente, niente. Non lo ricordo nemmeno più.” Sorrido e mi alzo dal letto, cercando i vestiti nell’armadio.
Sento le sue mani cingermi i fianchi e le sue labbra morbide sul mio collo.
“Amore, guarda che è presto. Sono le sette e mezza e i ragazzi ancora dormono.” sussurra. Come dice Amore lui, non lo dice nessuno.
“Le sette e mezza, eh?” mi giro verso di lui e lo guardo inarcando le sopracciglia.
“E tu mi avresti svegliata alle sette e mezza per cosa?” incrocio le braccia mentre lui mi poggia contro la finestra.
“Per stare un po’ insieme.” Mi accarezza il viso e mi bacia dolcemente. Passo le dita fra i suoi capelli mentre lui solleva leggermente la mia cannottiera. Mi accarezza quel poco di schiena scoperta facendomi venire la pelle d’oca, come sempre ogni volta che mi toccava.
Mi stacco leggermente e poggio la fronte contro la sua, mordicchiandogli il labbro.
“Avrei freddo.” Mormoro mentre mi bacia lungo il collo.
“Ci penso io.” Mi prende e mi butta sul letto, sdraiandosi accanto a me e stringendomi fra le sue braccia.
“Così va meglio?” continua a baciarmi il collo.
“Sì, certo che sì.” mormoro stringendogli un lembo della maglietta.
 Rimaniamo accoccolati così fino a quando non sentiamo le risate dei ragazzi da poco svegli.
Si erano già fatte le 9 e 30 e ci alziamo anche noi.
“Buongiorno ragazzi.” Esclamo scendendo le scale, con il braccio di Niall attorno alla vita.
“Ciao, piccioncini!” Liam ride guardandoci, mentre io arrossisco.
“Stamattina abbiamo le prove. Quindi, voi due andate a vestirvi, ORA! Senza discutere.” Louis ci guarda serio e io e Niall alziamo le mani in segno di sconfitta.
“Ok, Ok.” Niall ride e torniamo di sopra a vestirci.
Quando scendiamo i ragazzi erano seduti al tavolo mentre Harry era collegato a Twitter e tutti guardano lo schermo del suo pc.
“Che è tutto questo accalcamento davanti al computer?” io e Niall andiamo ad impicciarci.
“Ehm.. No niente, perché ci dovrebbe essere un accalcamento?” Harry socchiude il computer deglutendo, mentre i ragazzi si scambiano veloci occhiate.
“Harry, che succede?” Niall lo guarda serio e lui abbassa lo sguardo sollevando lo schermo del computer.
Su Twitter le fan condividevano una foto mia e sua mentre stavamo mano per la mano a Londra, scrivendo di tutto e di più.
I ragazzi si girano verso di me, mentre io ho lo sguardo fisso sui commenti.
“Giada?” Liam mi mette una mano sulla spalla, e io deglutisco.
“Va tutto bene.” cerco di sorridere e li guardo. “Usciamo?” prendo la felpa e la stringo.
“Sicura che…” sussurra Louis. “Andiamo, o farete tardi.” sorrido ed apro la porta uscendo.
Il pullmino con l’autista era già arrivato e saliamo. Io mi metto in mezzo, vicino a Niall e Louis.
Tengo sempre lo sguardo basso sulle mie mani, mentre le tormentavo grattandomi le nocche, già rovinate dai geloni.
“Finirai per scartavetrarti le mani, Giada.” Louis mi prende una mano e la stringe.
“Nervosa per quello che c’è scritto?” mi sussurra all’orecchio, per non farsi sentire da Niall.
“No. E’ solo che… è proprio quello che volevo evitare.” abbasso lo sguardo e sospiro.
Lui mi accarezza la spalla e mi lascia stare, ha capito che non avevo tanta voglia di parlare.
“Mi dispiace, piccola.” Niall mi cinge le spalle con il suo braccio e mi stringe a se.
“Non volevo che succedesse…” sussurra baciandomi la testa.
“Non preoccuparti.” sorrido e gioco con la sua felpa. “Va tutto ok.”
Il pullmino si ferma e scendiamo, entrando in uno studio dove sono soliti provare, quando non lo fanno a casa loro.
In poco tempo andiamo in una stanza e iniziano a cantare, mentre io sto seduta sul divano.
Ora che ci penso, è la prima volta che sento le loro canzoni, e che li sento cantare.
Cantano tre canzoni. Credo che si chiamano Stand Up, Gotta Be You e Same Mistakes.
“Adesso che cantiamo?” Louis guarda i ragazzi.
“Moments.” Harry dice guardando il ragazzo che era alla console. Lui annuisce e parte la base.
Shut the door, turn the light off.
I wanna be with you.
I wanna feel your love.”
Liam inizia a cantare e io impallidisco. Mi sento mancare l’aria. Erano le stesse parole del biglietto.
I wanna be beside you.
I cannot hide this even thought I try.”
continua.
‘Hard beats harder. Time escapes me. Trembling hands touch skin. It makes this hard girl. And the tears stream down my face.’ penso mentre lui canta, ricordandomi il biglietto.
“If we could only have this life for one more day.
If we could only turn back time.”
Harry mi lancia uno sguardo veloce mentre pronuncia quelle parole.
Lo guardo con un groppo in gola e mi nascondo il viso con le mani, poggiando i gomiti sulle ginocchia.
Rimango così fino a quando non finiscono le prove.
“Come ti siamo sembrati?” Liam mi sorride mentre lui e gli altri vengono verso di me.
Io alzo lo sguardo e sorrido.
“Siete veramente bravi, ragazzi.” Mi alzo e prendo per mano Niall, uscendo dallo studio. Una folla di ragazze, come sempre, è fuori ad aspettare i ragazzi finire le prove.
“Ragazzi, è meglio se non ci facciamo vedere. Giada ha già dovuto leggere quelle cose su Twitter e non so cosa faranno le fan fuori…” Niall ci guarda e io gli stringo la mano.
“Certo!” Louis ci sorride e cerchiamo un metodo per uscire inosservati. Grazie a Dio lo studio ha un’uscita di sicurezza sul retro e passiamo da lì. Percorriamo una via e torniamo al pullmino che era davanti allo studio, mentre le fan stanno ancora aspettando i ragazzi uscire. Saliti tutti, partiamo.

“Che ne dite di andare a mangiare fuori?” Liam ci propone mentre percorrevamo la strada per tornare a casa.
“Uhm… Io veramente sarei un po’ stanca. Ma voi andate. Io mi rinchiudo in camera e penso che mi risveglierò domani.” sorrido leggermente, mentre i ragazzi ridacchiano.
“Rimango con te allora.” Niall mi accarezza i capelli, ma io scuoto la testa.
“E poi vi fa bene rimanere da soli, ragazzi. Mi avete tra i piedi da quanto? Due settimane?” già, sono passate quasi due settimane.
“Dai Niall. Giada non scappa!” Zayn ride e continua “Se è stanca, lasciala riposare.”
Niall annuisce e il pullmino si ferma.
“Allora, a dopo. Divertitevi!” do un bacio a Niall e scendo dal pullmino, lanciando un’occhiata ad Harry che mi guarda.
Entro in casa e mi fiondo in camera, chiudendomi dentro.
Cerco il biglietto che era ben nascosto sotto il mio intimo nella cassettiera. Lo prendo e rileggo attentamente alcune parole.
Chiudi la porta, spegni la luce. Voglio stare con te. […] Voglio stare accanto a te. […]Il cuore batte più forte. […]Le mani tremano al tocco della pelle. […] Se solo potessimo tornare indietro nel tempo.
Quei stralci di quella canzone mi fanno ricordare una cosa, solo una cosa.
La prima volta che ho dormito in quella casa.
La prima ed unica volta che ho dormito con lui, con Harry.

Socchiudo gli occhi, quando sento un rumore. Mi alzo silenziosamente dal letto ed esco dalla mia stanza. Scendo le scale e vedo che la porta della cucina è aperta. Quando entro noto Harry poggiato con le spalle al muro.
“Pensavo che stessi dormendo. Ti avrei aspettata.” sussurra guardando il pavimento.
“Perché non sei con loro?” lo guardo rimanendo sulla soglia della porta.
“Ho detto che dovevo vedere Caroline. Ma devo parlare con te.” Alza le spalle e mi fissa negli occhi.
“Allora, hai capito il biglietto, o devo farti un disegno?” ironizza con un sorriso beffardo stampato in faccia.
“Senti, io non so che cosa hai tu, in quel cervello intrigato tra i ricci, ma sappi che io sto bene con Niall, e spero che il biglietto, come l’ho capito io, sia uno scherzo.” tenevo in mano il biglietto e lo stringevo nel pugno. Mi giro e lo lascio a terra, correndo per le scale.
"Giada!" Harry mi rincorre, ma entro in camera mia e mi siedo con la schiena contro la porta, iniziando a piangere.


E' l'una passata e tutto va bene!
Ok, io non sto bene. Visto che oggi non ho avuto tempo di pubblicare il capitolo, lo pubblico adesso che è l'una e 23 circa.
Direi anche che è un tantino lungo :3 Ma vabbè!
Comunque, domani sera (sicuramente) o stasera, visto che teoricamente ora è il 26, pubblico anche il prossimo capitolo.
Inizio ad avere sonno. Quindi, sogni d'Horan!
P.S. Grazie per le recensioni ** Mi rendete tanto contenta!

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Capitolo 10
*** I live a better life, I swear. ***


“Giada?” Harry sussurra da dietro la porta.
Rimango con la testa abbassata, mentre continuo a singhiozzare.
“Ti prego. Apri. O almeno parlami.” bussa leggermente alla porta e lo sento sospirare.
“Vattene.” do una botta alla porta con il gomito.
“Non me ne andrò mai. Rimarrò qui fino a quando non tornano loro. Poi glielo spieghi tu a Niall.”
Mi alzo immediatamente e apro la porta, asicugandomi le lacrime. Vado a sedermi sul letto guardandolo, con le ciglia, i bordi degli occhi e le guance ancora bagnate.
“Perché piangi?” si siede accanto a me e mi accarezza i capelli.
“Quando non capisco le cose, quando sono confusa, piango.” mi scanso leggermente e lui sospira.
“Ok, senti. Quel biglietto forse è stato troppo, ma…” Lo blocco girandomi verso di lui.
“Forse? Ma ti rendi conto? Mi hai scritto il biglietto con il pezzo della vostra canzone, e io ho saputo, o almeno ho capito che eri stato tu quando alle prove hai scelto di cantarla. Che ti è passato per la mente? Che volevi dimostrare con quel biglietto, Harry?” lo guardo sul punto di riprendere a piangere.
“Che mi piaci. Come devo dirtelo?” poggia le mani sulle mie spalle e mi guarda negli occhi.
“Non devi!” urlo, scansandolo.
“Non devi dirlo. Ok? Io sto felicemente con uno dei tuoi migliori amici. Puoi avere tutte le ragazze che vuoi.” vado alla finestra e guardo fuori. La mia finestra da sulla strada e vedo il pullmino dei ragazzi tornare.
“Io voglio…” non lo faccio nemmeno finire di parlare che urlo
“Oh, merda!” mi giro verso Harry e cerco di asciugarmi per bene gli occhi.
“Che c’è adesso?” mi guarda confuso.
“Stanno arrivando i ragazzi! E tu dovresti essere dalla Flack! Trova una soluzione, ma esci da qui.” lo caccio fuori e chiudo la porta, infilandomi di corsa nel letto.

“Ehi, piccola. Dormi?” dopo circa due minuti sento Niall aprire la porta ed entrare.
Io faccio finta di stiracchiarmi come se fossi appena sveglia e mi giro verso di lui.
“Oi… Già tornati?” sussurro tirandomi su.
“Sì. Non volevo lasciarti sola…” ammette sorridendo.
Io mi alzo e lo abbraccio, baciandolo dolcemente.
“Scendiamo?” mi prende per mano andando verso la porta. Io annuisco e raggiungiamo gli altri in sala.
Manca Harry, e muoio dalla curiosità di sapere come ha risolto la situazione.
“Ma Harry?” dico facendo la vaga.
“E’ andato dalla nonn..ehm, dalla Flack.” Louis dice incrociando le braccia, e a noi scappa una risata.
“Amore, che fai il geloso?” Harry chiude la porta d’ingresso e guarda Louis facendo gli occhi dolci.
“Ma chi? Io? No, no. Non ho detto niente. E, oggi che è successo? Hai fatto veloce.” Louis fischietta e Harry gli scompiglia i capelli.
“Che ore sono?” sussurro a Niall mentre gli altri scherzano.
“Uhm…” guarda l’orologio sul polso. “Sono le 15 e 34, perché?”
Io lo guardo spalancando gli occhi e corro di sopra a prendere il cellulare, poi torno di sotto.
“Giada, che succede?” Niall mi viene in contro confuso.
“Scusa, devo chiamare mio padre. Oggi torna in Italia…” mi giro e vado alla finestra, che è lontana dai ragazzi, essendo la sala molto grande.
‘Pronto?’ sento dall’altra parte del telefono.
‘Ehi, pà. Sono io.’ dico parlando in italiano.
‘Piccola mia, ciao! Non ti fai più sentire. Come stai?’
‘Bene, bene. A che ora parti oggi?’ tamburello con le dita sul vetro della finestra, mentre con la coda dell’occhio vedo i ragazzi che mi guardano confusi.
‘Oh, mi dispiace di non averti avvertita subito. Ma sono già tornato in Italia, ho avuto un contrattempo e sono dovuto scappare.’ serro i denti e deglutisco.
‘Ah. Sei a casa? Mi passi la mamma?’ sento gli occhi inumidirsi e li socchiudo.
‘Va bene. Ciao piccola mia, e scusami ancora.’.
‘Piccola mia! Finalmente ti fai sentire. Come stai?’ Poco dopo sento la calda e dolce voce di mia madre.
‘Mamma…’ sussurro e le lacrime rigano il mio volto, di nuovo. E’ da un sacco che non la sento. ‘Sto bene… Mi manchi tanto. Mi mancate tutti…’ inizio a singhiozzare e Niall si alza. Zayn lo blocca facendo di no con la testa e lo rifa mettere seduto.
‘Tesoro… Perché te ne sei andata?’ mia madre ha un filo di tristezza nella voce e io continuo a piangere.
‘Dov’è Matteo?’ prendo fiato, non rispondendo alla sua domanda, perché non c’è risposta.
‘Tuo fratello sta giocando.’ sussurra.
‘Dagli un bacione da parte mia, per favore. Adesso devo andare…’ cerco di bloccare le lacrime che vogliono continuare a scendere, ma non ce la faccio.
Aspetta. Dimmi almeno che stai facendo lì in Inghilterra.’ esclama mia madre prima che faccia in tempo ad attaccare.
‘Vivo una vita migliore, te lo giuro. Ciao mamma.’  
Attacco prima che possa ribattere e guardo fuori dalla finestra piangendo.
“Lasciala sfogare…” sento sussurrare Liam a Niall.
Sospiro e cerco di smettere di piangere, tornando da loro.
“Tutto ok?” Louis mi guarda, mentre mi siedo accanto a Niall.
“Sì…” sorrido leggermente distogliendo lo sguardo da loro.
“Hai parlato in italiano, vero?” Liam mi guarda sorridendo.
“Uhm. Sì. Di solito parlo così con loro.” mi asciugo gli occhi ancora bagnati e li guardo sorridendo.
“Che ti ha fatto piangere? Insomma… che vi siete detti?” Niall mi guarda e io gli riassumo velocemente la telefonata, che loro non hanno capito.
“Vorresti tornare in Italia?” sussurra lui, abbassando lo sguardo triste in volto.
“Sei pazzo? Pensi che ti libererai presto di me?” lo rassicuro e gli accarezzo il viso.
“Oh, che dolci!” Louis e Liam sbattono le palpebre scherzando.
Io sorriso mentre Niall ride, e guardo Harry che se ne stava seduto in silenzio da una parte, guardandomi ogni tanto.
“Scusate un attimo.” Niall si alza e sale le scale.
“Dove va?” dico curiosa, guardandolo scomparire per le scale.
I ragazzi sghignazzano e io inarco le sopracciglia.
“Eh, non lo sappiamo.” Zayn sorride e io incrocio le braccia.
“Vai a vedere, no?” Liam da una gomitata a Louis e lui annuisce.
Alzo le spalle e raggiungo Niall nella piccola saletta al piano di sopra.
“Giada. Devo darti una cosa.” si mette una mano in tasca e tira fuori una scatolina.
Io lo guardo confusa e lui l’apre, mostrandomi un ciondolo con incise una N e una G.
“Che… Che significa?” sussurro guardandolo. Lui prende il ciondolo mettendolo al mio collo.
“Così non ti scorderai di me.” sussurra accarezzandomi i capelli, mentre è dietro di me.
Mi giro verso di lui e gli prendo il viso tra le mani.
“Io non mi scorderò mai di te, ok?” gli accarezzo i capelli e lo bacio dolcemente, mentre lui mi accarezza la schiena.


Ciao!
Scusate il ritardo D: Avevo promesso il capitolo prima delle 21, ma ho una mano gonfia che non riesco quasi a muovere e ho dovuto scrivere quasi tutto il capitolo che mancava con una mano.
Mi impegno a postare il capitolo prima delle 19, domani. Giuro che sarà così! :3
Grazie ancora a chiunque ha recensito e recensirà. 
Tanto amore!
Giada.

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Capitolo 11
*** 'Why you don't love me?' ***


Sono passate settimane, e sono passate velocemente.
I ragazzi hanno fatto qualche concerto, gli incontri con le fan e cose di questo genere. Sono stati anche in Italia, e mi hanno portata con loro, così sono potuta passare a casa mia.
“Niall, ti scongiuro, cambi film?” urlo da sotto al piumone, con le orecchie tappate.
“Ma dai, non fa paura!” esclama ridendo.
Io tiro fuori leggermente la testa e lo guardo male.
“Se stasera ho gli incubi non ti faccio dormire, lo sai vero?!”
“Bè, allora non lo cambio. Almeno devo stare tutta la notte ad abbracciarti.” mi accarezza il viso e si nasconde con me sotto al piumone.
“Scemo!” rido mentre lui inizia a farmi il solletico.
“Scemo, eh? Osi chiamarmi scemo?” continua mentre mi dimeno.
“Dai!” lo faccio fermare baciandolo.
“Così non è giusto..” mormora sulle mie labbra, regalandomi uno dei suoi sorrisi stupendi.
Continuiamo a baciarci fino a quando non vediamo la luce accendersi. Togliamo il piumone da sopra di noi e vediamo Harry sulla porta.
“Noi usciamo. Venite?” ci guarda.
“Arriviamo.” dico alzandomi e rimettendomi le scarpe. Lui esce e anche Niall si alza.
“Hai notato che Harry è diventato un po’ strano, in quest’ultime settimane?” mi aspetta porgendomi il cardigan.
“Uhm. Veramente? Non ci ho fatto caso.” alzo le spalle ed usciamo dalla camera.
Odio mentire a Niall, ma non so più che dirgli. Harry non mi parla praticamente più,
“Mh, sarà.” esce dalla stanza prendendomi per mano.

“Oggi dobbiamo firmare gli autografi.” mi spiega Niall accarezzandomi la gamba.
“Allora, per non darvi fastidio, io faccio un giro per Londra. Ok?” sorrido.
“Da sola?” Niall mi guarda con un filo di preoccupazione in viso.
“Gelosone!” ride Liam, scompigliandogli i capelli.
“Dai, amore. Farò la brava!” mi metto una mano sul cuore, in segno di giuramento.
Il pullmino si ferma al centro di Londra ed io scendo, salutando i ragazzi.
Per prima cosa, decido di andare allo Starbucks.
Entrando, vado alla cassa prendendo il cappuccino. Lo bevo mentre passeggio per le vie di Londra. Ripenso alla prima volta che ho bevuto qualcosa dello Starbucks.
L’aveva portato Harry, per farci colazione, con delle ciambelle buonissime.
‘Giada. Harry? Ora che c’entrava?! Non pensarlo!’ mi riprendo scuotendo la testa.
E’ così difficile non pensarlo. Dai, ce l’ho 24 ore su 24 vicino, come faccio a non parlargli?
‘Ci pensa lui.’ penso che la mia coscienza sia contro di me.
Mi siedo su una panchina e sento il telefono vibrare.
Niall mi sta chiamando.
Io sorrido e gli rispondo
‘Sì?’ rispondo.
‘Amore! Che stai facendo?’ mi chiede curioso.
‘Niente, sono con un amico.’ fischietto.
‘COSA?’ eclama.
‘Dai, amore. Sto scherzando. Sono seduta su una panchina mentre bevo un cappuccino.’ rido, è buffo quando è geloso.
‘Perché non vieni? Tante fan chiedono di te. L’incontro finisce tra 40 minuti. Sai dov’è vero? Ok, ti aspetto. Ti amo, ciao!’ e chiude, senza darmi tempo di rispondere.
Io sospiro e mi alzo, arrivando da loro in circa cinque minuti.
“Sono Giada.” dico all’uomo che stava davanti alla porta. Lui mi sorride e mi fa entrare, accompagnandomi fra la folla, evidentemente il biondino l’aveva avvertito.
“Amore! Sei arrivata!” Niall si alza e mi prende, portandomi dove gli altri ragazzi stavano firmando autografi.
“Ma sei tu Giada? La ragazza di Niall?” una fan mi sorride, con gli occhi rossi, evidentemente aveva pianto.
“Sì, sono io.” sorrido e lei mi abbraccia.
Io rimango un po’ sbigottita e ricambio l’abbraccio. “Quanto sei fortunata! Mi raccomando, tratta bene quest’angioletto! Ah, belli i tuoi capelli!” continua, per poi girarsi e sparire tra le altre Directioners, non mi piace chiamarle fan.
“Posso scattarvi una foto insieme?” un’altra ragazza, dai capelli azzurri che subito mi colpiscono, tira fuori la macchina fotografica.
“Certo!” Niall mi abbraccia e io arrossisco, mentre la ragazza ci scatta la foto.

Finito l’incontro torniamo a casa. I ragazzi sono esausti e decidono di andare subito a dormire, sebbene fossero le 19 e 30.
“Buonanotte, piccola.” Niall mi bacia e torna in camera sua.
Io rimango in sala, a leggere un libro, perché la mia camera sta diventando una galera, e non riesco a starci ancora.
“Possiamo parlare?” Harry, dopo essersi assicurato se i ragazzi stanno dormendo, mi raggiunge in sala e si mette seduto accanto a me.
“Oh, ma guarda tu chi mi rivolge la parola.” dico continuando a leggere.
“Mi guardi in faccia?” Harry mi strappa dalle mani il libro e io lo guardo sbalordita.
“Ehi! Ma che pensi di fare?!” cerco di tenere il tono della voce basso, per non svegliare i ragazzi, anche se la cosa non mi riesce tanto bene.
“Senti, mi sono stufato. Devo dirti la verità, posso?!” guardandomi, mi prende la mano e la stringe.
“Penso… Penso di essermi innamorato di te, Giada. Perché ami lui e non me?” sussurra, deglutendo.
Io scuoto la testa, sentendo il naso formicolare, cosa che mi succede prima di piangere.

Ehi, Ehi!
Ok, non è bellissimo, lo so.
Ma l'ho scritto velocemente c.c Avevo promesso di postarlo prima delle 19, invece solo le 22 e 30! 
Chiedo perdono! 
Grazie a tutte le recensioni :3
Prometto che il prossimo capitolo sarà più bello.
Baci,
Giada.

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Capitolo 12
*** Be consistent. ***


“We’ve got a bit of love,hate
You take me to the edge then you hit the breaks.
I say it’s over one day,
But then I’m calling back begging you to stay.
We make up then we break up all the time.
I’ll say that I hate her song, then you’ll go request it the whole night long
Some people say it’s so wrong but even when we fight,
It’ll turn me on
We make up then we break up all the time

We’re like na na na
Then we’re like yeah yeah yeah
Always like na na na
Then we’re like yeah yeah yeah
No we can’t make up our minds
Cause when we think we’ve got it right
We go na na na na”

Niall canta mentre suona la chitarra, e io sorrido con gli occhi chiusi, assaporando ogni accordo suonato e ogni parola che usciva dalla sua bocca.
Finita la canzone mi sorride e io gli butto le braccia al collo, baciandolo.
“Sei bravissimo! E mi fai emozionare ogni volta che canti…” sussurro mentre lui mi stringe a se.
“E tu mi fai emozionare ogni volta che mi baci.”
Arrossisco e lo guardo, mentre lui sbadiglia.
“Amore, vuoi riposarti?” sorrido guardandolo.
Lui annuisce e ci sdraiamo. Mi accarezza i capelli e piano piano si addormenta.
Sto vicino a lui per un po’, poi mi alzo per andarmi a fare un thè.

‘E le ho detto che cosa provavo… Ma lei è corsa via.’ Sento la voce di Harry quando passo davanti alla sua camera.
Mi avvicino e sbircio, dato che la porta è semi aperta.
‘Amico, lei sta con Niall. Devi fartene una ragione.’ Louis gli da una pacca sulla spalla, ed Harry si passa una mano fra i ricci.
‘Ma io… penso di amarla, Louis. Capisci? Io sento le farfalle nello stomaco ogni volta che la vedo, farei di tutto per lei. Vorrei sentire le sue morbide labbra sulle mie. Ma non succederà mai.’ da un pugno al muro e Louis scuote la testa.
‘Sei proprio perso, eh Harry?’
Lui annuisce e io arretro.
Ditemi che non ho sentito quello che ho appena capito di sentire.
Devo poggiarmi al muro, perché penso di svenire.
‘Devo andare a divertirmi, a pensare ad altro. Io esco.’ la voce di Harry si avvicina alla porta e io corro di corsa in cucina, cercando di non cadere per le scale.
Mi siedo al tavolo e nascondo la testa fra le braccia.
Ok, qui abbiamo un problema.

“Ehi.” Harry si ferma sulla soglia della porta della cucina, guardandomi.
Io mi giro verso di lui, i miei occhi probabilmente rossi lo guardano in modo strano.
“Ciao, Harry.” torno a guardare il tavolo e stringo i denti.
“Io… io esco.” Sento l’aria che viene dalla porta d’ingresso smuovermi leggermente i capelli.
“Buon divertimento.” mi alzo e lo guardo, per poi andare di sopra.
Devo parlare con Louis, assolutamente.

Busso alla sua porta e lui mi apre.
“Ehi, Giada. Che ci fai qui?” si gratta la testa guardandomi.
“Ho sentito c’ho che vi siete detti con Harry. Ti prego, parliamone.”
Annuisce e mi fa entrare, per poi farmi mettere seduta sul letto.
“Io non so che devo fare.” Sposto i capelli su una spalla e li inizio a tirare.
“Ok, ma non ucciderti i capelli.” mi prende le mani e mi guarda negli occhi. “Ascolta, io non posso consigliarti niente. Devi solo seguire il tuo cuore. Niall o Harry?”
Uhm. Che domanda. Io amo Niall! Harry mi fa solo pena, no?
“Io amo Niall… Lui è così… così Niall. Lo amo quando suona la chitarra, quando mangia come un forsennato, quando fa lo scemo e quando mi bacia.” sospiro e lui sorride.
“E Harry?”
“Harry? Beh… non so… Forse mi fa pena. Cioè, mi dispiace che prova quelle cose, e io non ricambi. Ma…” scuoto la testa.
“E’ meglio se torno da Niall… Ciao Louis.” gli schiocco un bacio sulla guancia e torno in camera.
Mi sdraio piano piano accanto a Niall e chiudo gli occhi. Sento il profumo del biondino entrarmi nelle narici, e sorrido. Mi addormento stringendogli la maglietta, come facevo da piccola quando ero in braccio a mia madre, quando mi sentivo protetta.


Apro gli occhi sentendo dei rumori provenire dalla stanza di Harry.
Niall si è alzato e mi ha lasciato un biglietto.
‘Io e gli altri usciamo a fare la spesa. Se ti svegli e non ci trovi ancora tranquilla che arriviamo presto. Ti amo, tuo Niall. xx’
Sorrido e mi alzo andando alla porta della stanza del riccio.
“Harry! Fa meno casino!” busso alla porta ma non mi sente.
“Harry!” grido e apro la porta.
Mi sento un nodo allo stomaco e rimango impietrita, mentre guardo Harry sopra ad una biondina.
“Ehm. Io… Scusate.” chiudo di colpo la porta e mi fiondo in camera mia.
Mi butto sul letto guardando il vuoto.
“Giada! Ti prego, apri. Posso spiegarti.’ sento bussare.
Io prendo un cuscino e lo stringo.
‘Aprigli. Tanto che ti frega? Hai solo aperto la porta mentre Harry stava scopando, nient’altro.’ penso alzandomi dal letto.
Apro la porta e lo guardo.
“Che vuoi?!” ringhio stringendo la manipola della porta.
“Io… Mi dispiace…” finisce di abbottonarsi i pantaloni e sospira, infilandosi le mani in tasca.
“Ah sì? E di cosa?” deglutisco cercando di far sbollire la rabbia che avevo in corpo. “Vediamo, di aver detto di esserti innamorato di me e di aver subito fatto sesso con un’altra? Ma non devi scusarti, hai ragione. Io sto con Niall e tu puoi fare quello che vuoi. Solo, sii coerente con te stesso, Styles.” lo guardo cercando di provare odio per lui, ma niente.
Lui abbassa lo sguardo e mi da un biglietto. Io lo apro confusa.
‘When he opens his arms and holds you close tonight,It just won't feel right.
Cause I can't love you more than this.
When he lays you down, I might just die inside. It just don't feel right.
Cause I can't love you more than this, can't love you more than this.’

Alzo gli occhi, scuotendo la testa.
“Mi dispiace così tanto.” chiudo la porta.
Prendo il telefono dove ho tutte le canzoni di loro, e metto More Than This.
Le parole mi sembrano il ritratto di quello che ha fatto Harry, tranne che Niall non mi fa sentire giù. Mai.

Wake up!
Scusatemi, ieri non ho postato niente. c.c
Ma non sono riuscita a scrivere nulla perché ho avuto da fare!
Poi avevo intenzione di pubblicarlo ieri sera, ma dopo che abbiamo pulito il ristorante siamo rimasti a parlare fino alle 4.
Vabbè, non c'entra niente.
Coomunque, grazie a chi recensisce e a chi legge la storia.
*-* Tanto amore <3
Giada. xx

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Capitolo 13
*** 'Only tonight. No one will know. Please.' ***


“Allora, ragazzi. La sala è pronta, gli invitati ci sono, dobbiamo solo portarlo al locale e siamo a posto!” Louis parla seduto al tavolo della cucina con tutti noi, tranne, ovviamente Harry.
E’ a casa sua a festeggiare il suo tanto attesto diciottesimo compleanno con i suoi genitori, ma stasera torna da noi.
Sì, oggi 1° febbraio 2012, il riccio diventa maggiorenne.
“Ok, allora, Louis lo porti tu al locale. Noi andiamo direttamente là.” Liam si guarda l’orologio.
“Sono le sei e mezza, Harry dovrebbe arrivare a momenti. Usciamo adesso, prima che torni!” Zayn si alza e noi lo seguiamo, uscendo dalla casa e salendo nel pullmino che ci stava aspettando, evidentemente Louis l’aveva già avvertito.
“Mi sarebbe piaciuto festeggiare il tuo diciottesimo compleanno insieme, piccola.” Niall mi accarezza i capelli, e io sorrido.
“Eh, anche a me. Ma voi avevate da fare in Italia, io sono stata con i miei…” Sì, quando loro sono andati in Italia, il 23 Gennaio, ed erano a Milano, io sono stata a casa mia a festeggiare con i miei.

Arrivati al locale finiamo di preparare le ultime cose. La festa inizia alle 21 e gli invitati vengono alle 20 e 50, più o meno, mentre Harry e Louis arrivano alle 21 passate.
“Amore, oggi sei bellissima.” Niall mi prende per mano e mi fa fare una giravolta, sorridendo.
Io arrossisco, anche se non mi sento a mio agio vestita così.
Scarpe col tacco e un vestito corto, a giro petto.
Me lo hanno consigliato Danielle e Eleonor, le ragazze di Liam e Louis.
Le ho conosciute qualche giorno fa, e sono simpaticissime.
“Ma non è troppo corto?” lo guardo negli occhi.
“Beh, tanto sei solo mia. Giusto?” mi prende per i fianchi e mi bacia con foga, sapendo già la risposta.
Metto le braccia attorno al suo collo e gli accarezzo i capelli.

La serata sta andando bene.
Quando Harry è arrivato ci ha ringraziato e a metà festa si è messo a fare il casca morto con alcune ragazze. Non che m’interessi, ovviamente.
Niall sta parlando con Liam e Louis, mentre io mi avvicino al bancone.
“Qualcosa di forte. Per favore.” il barista mi sorride e mi da un bicchiere di non so cosa.
“Ti dai all’alcool?” rimango con il bicchiere a mezz’aria, quando sento la voce di Harry alle mie spalle.
Poggio il bicchiere e mi giro verso di lui.
“Non posso?” lo guardo negli occhi, e lui mi prende per mano, guardando Niall che non ci vedeva.
“Vieni un’attimo con me.” mi fa alzare e a grandi passi entriamo nel bagno.
“Harry! Ma sei pazzo? Che hai intenzione di fare?” Lo guardo mentre lui chiude la porta.
“Shh! Prima che inizi a urlare, ti voglio chiedere solo una cosa.” mi prende le mani guardandomi negli occhi.
I suoi occhi mi fanno sentire male, quel verde sembra dire tante cose.
“Oggi è il mio compleanno…”
Io annuisco e lui continua.
“E ti chiedo… un bacio. Solo uno. Poi vivrò la mia vita, e tu la tua, con Niall. Ma voglio che tu, dopo questo bacio, ripeti che per me non provi niente, guardandomi negli occhi.” Deglutisce e io sbarro gli occhi.
“Ma, Harry. Io…” scuoto la testa abbassando lo sguardo.
“Un bacio, ti chiedo solo questo.” Mi avvicina a lui, mettendomi un braccio attorno alla vita.
Si avvicina a me, e lentamente poggia le sue labbra sulle mie.
Le sue morbidissime, umide e perfette labbra.
Oh, ma che dico?!
Mi scanso leggermente e abbasso lo sguardo.
Lui mi guarda e mi accarezza il viso. Mi prende per i fianchi e mi poggia al muro, baciandomi.
“Harry…” sussurro cercando di scansarlo.
“Solo stanotte. Nessuno lo saprà. Ti prego, solo stanotte.” Ripete mentre mi accarezza la schiena.
Penso a Niall, e sento un dolore al cuore.
“Ti prego…” sussurra guardandomi.
Chiudo gli occhi. Come posso fare questo a Niall?
Però… una sera. Harry ha detto che poi mi lascia stare.
Gli accarezzo i capelli e lo prendo per il colletto della camicia. Mi sorride e inizia a baciarmi.
Mi stringo a lui accarezzandogli i capelli e sento le sua mani sulla mia schiena.
Il suo respiro sul mio collo mi fa venire i brividi, come piccoli frammenti di ghiaccio sotto pelle.
Mi tira giù il vestito, e mi accarezza il corpo.
Abbasso lo sguardo e scuoto la testa, arretrando.
“Scusami. E’ più forte di me. Non… non posso.” Mi ritiro su il vestito e scappo dal bagno, mentre sento che esclama il mio nome.
Cerco Niall tra la folla e lo vedo mentre parla con una ragazza.
“Bene.” lo guardo. “Ci mancava solo questa!” urlo e mi volto, andando verso l’uscita.
“Giada, aspetta! Posso spiegarti!” Niall mi rincorre e mi blocca. Le lacrime stanno già bagnando le mie guance e lui mi stringe a se.
“Non è come pensi. Lei è una mia amica, stavamo solo parlando.” sussurra baciandomi i capelli, mentre continuo a piangere.
“Scusami… Io.. sono stanca. Voglio tornare a casa.” mi asciugo le lacrime e lui mi avvolge nella sua giacca, prendendomi per mano.
“Andiamo, poi glielo spiegherò ad Harry perché siamo andati via.” mi sorride e torniamo a casa.

Mi butto sul letto togliendomi il vestito e le scarpe che mi stanno tartassando i piedi. Mi infilo una cannottiera e mi butto nel letto.
“Non potrei mai tradirti… Lo sai vero?” sussurra baciandomi la spalla.
Chiudo gli occhi, vedendo l’immagine di Harry nel bagno, mentre mi bacia.
“Sì… Lo so.” Mormoro e chiudo gli occhi, abbandonandomi al sonno.

Yellow Submarine!
Ok, come titolo dell’angolo dell’autore non c’entra niente, ma sto sentendo questa canzone e l’ho scritto :3
Cooomunque! Sono tornata! Scusatemi ho avuto problemi con la connessione tra temporale e neve, e oggi, COMPLEANNO DI QUEL RICCIO PUTTANO(?), no povero ç_ç, ho postato!
E’ corto, lo so, ma domani se riesco torno con il prossimo capitolo, forse lo posto di mattina, perché non ho scuola.
Riguardo al capitolo, Giada è una stupida, lo so, lo so. Mi dispiace per Niall c.c
Se c'è qualche errore scusate, ma ho postato veloce prima delle 21!
Chi è quell’angioletto che recensisce rendendomi felice? **
Tanto amore <3 

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Capitolo 14
*** The night's not over yet. ***


Spalanco gli occhi e respiro affannosamente, passandomi una mano sulla fronte sudata. Niall sta dormendo come un sasso e io prendo il telefono. Sono le 3 e 10.
“Sei scemo?!” sento, guardando la porta semi aperta.
Mi alzo dal letto infilandomi le pantofole.
Passo davanti allo specchio e intravedo la mia immagine. I capelli perfettamente in ordine, legati in una treccia che Niall mi ha fatto prima che mi addormentassi, sembrano fare a botte con le occhiaie poggiate sotto i miei occhi, segni evidenti del mio pianto.
“Shh! Vogliamo svegliare tutti?!” riconosco la voce di Harry nel corridoio, e mi sporgo lentamente dalla porta per vedere che succede.
Lui e Louis stanno parlando davanti alla camera del riccio, e io arretro.
Sono già tornati? Pensavo che sarebbero rientrati, tipo, mh, fra due giorni?
“Cazzo, Harry. Che ti è saltato in mente? Che volevi dimostrare cercando di scoparti Giada? Anzi, cercando di scoparti la ragazza di Niall?” cerco di fare dei piccoli respiri, perché Louis mormora e non riesco a sentirlo bene.
“Non volevo scoparmela. E comunque avevo intenzione di dimostrare che lei non lo ama, che non ama Niall. Lei vuole me, me lo sento.” Harry da una leggera botta alla porta della sua camera.   
Louis scuote la testa poggiando la mano sulla spalla dell’amico, io mi sporgo ancora di più.
“Senti male, penso. Caro Hazza. Non ti ho mai visto così.”
“Beh, sai com’è, Lou? Sembro tanto stronzo, uno che ci prova con tutte, ma pochi hanno capito che se provo qualcosa, posso dare cuore ed anima.”
Quelle parole sono come una lama che mi trafigge lo stomaco. Deglutisco e faccio un passo avanti, oltrepassando la soglia della porta, chiudendola alle mie spalle.
“Ciao ragazzi.” Prendo la treccia che cade lungo la mia schiena e la poggio su una spalla, guardandoli.
“Com’è che sei sveglia?” Louis mi guarda, mentre Harry abbassa lo sguardo degludendo. “Ti abbiamo svegliata noi?” continua.
“No, no. Ho solo… fatto un incubo.” accenno un sorriso e indico le scale. “Ehm, vado a farmi un thè.” Guardo Harry che continua a guardare in basso e Louis gli da una gomitata. Mi stringo nella felpa di Niall e socchiudo gli occhi, girandomi verso le scale.

Quando entro in cucina prendo un pentolino e verso dentro un po’ d’acqua. Penso di aver bisogno di una bella camomilla, altro che thè.
“Ce n’è un po’ anche per me?” mi blocco mentre sto cercando di prendere la tazza.
La calda voce di Harry mi avvolge e mi giro verso di lui.
“Che ci fai qui?” cerco di tenere un tono freddo e distaccato, mettendo due tazze sul tavolo.
“Ho voglia di qualcosa di caldo. E non mi riferisco alla camomilla.” si avvicina a me e mi accarezza il viso.
“Come sei scontato, Styles. Questa battuta è squallida, anche per te.” torno ai fornelli mettendo la camomilla nelle tazze.
Le sue labbra leggermente bagnate dopo che ha sorseggiato la sua bevanda sono così invitanti.
Oh, ma che dico?!
Le uniche labbra che amo sono quelle di Niall. Quelle che, quando incontrano le mie, mi fanno venire la pelle d’oca. Invece, quando ho sentito quelle di Harry, non ho provato niente. Solo qualche brivido, penso.
“Incubo, eh?” poggia la tazza sul tavolo e mi guarda leccandosi le labbra.
Distolgo lo sguardo e annuisco.
“Già.” poggio la mia tazza nel lavandino e vado verso la porta, che lui chiude precedendomi.
“Hai quest’abitudine di scappare, eh?” sorride e mi prende per i fianchi, poggiandomi al muro.
“Puoi levare le Tue mani dai Miei fianchi?” scandisco bene le parole Tue e Miei.
Avvicina le sue labbra al mio collo e il suo respiro mi fa lo stesso effetto che ha fatto nel bagno del locale. Riesco di nuovo a sentire i frammenti di ghiaccio sotto pelle.
“Harry… Scansati. Adesso.” Poggio le mani sulle sue spalle cercando di allontanarlo.
“Qualche ora fa ti ho chiesto di stare con me, solo una notte. ” mi guarda negli occhi e io inarco un sopracciglio.
“Qualche ora fa hai anche detto che non l’avrebbe saputo nessuno.”
Lui rimane in silenzio, evidentemente sta cercando una risposta.
“Ma, Louis, lo sai. E’ il mio migliore amico. L’avrebbe capito da solo. E tu stessa glielo avresti detto.” Mormora con le labbra vicino alle mie, e riesco a sentire il sapore della camomilla.
In effetti, mi sarei sicuramente sfogata con Louis.
“Ho colto nel segno.” sussurra e mi bacia. Rimango impietrita e cerco di allontanarlo.
Penso di poter svenire in cinque secondi. Amo… Cioè, ODIO quando mi bacia.
“La notte non è ancora finita.” si stacca leggermente e apre la porta, controllando che non ci sia nessuno.
“La nostra sì.” lo guardo ed esco dalla cucina, arrivando in pochi passi alle scale e corro per salire. Sento una stretta al polso quando sto per fare l’ultimo gradino, e Mister Velocità mi porta dentro la sua camera.
“Harry! Non sono una puttana. Ne tanto meno una bambola che usi come vuoi.” lo guardo poggiandomi alla porta.
“Lo so che non sei una puttana, ne tanto meno una bambola! Non voglio fare sesso con te. Voglio fare l’amore.” mi accarezza il viso e io rimango ferma, perdendomi nei suoi occhi.
L’amore?
Ha… ha detto che non vuole fare sesso con me, ma vuole fare l’amore? Sa almeno cosa significa?
“L’amore?” sussurro.
“Sì, l’amore. So che tu vuoi stare con Niall, ma io… penso di essermi innamorato di te, Giada.”
Mi sfa giù la treccia, facendo cadere i miei capelli lungo la schiena. Inizia a baciarmi e mi fa sdraiare sul letto, mettendosi su di me.
Chiudo gli occhi. Tutte le immagini da quando sono in quella casa mi passano davanti agli occhi.
“Con quale coraggio guarderemo in faccia Niall, facendo finta di niente?” mormoro guardando il vuoto, e lui si ferma quando mi ha sfilato la felpa.
“Non lo so. Io… non voglio litigare con lui. E’ uno dei miei migliori amici. Ma vorrei essere felice, per poco. Pensi che la fama mi renda contento? Sì, beh, ho conosciuto i ragazzi, questo mi ha reso stra felice. Con tutte le ragazze che potrei avere… pensi che io ami una ragazza con uno schiocco delle dita? Pensi davvero che sarei capace di farlo?” respira lentamente e io scuoto la testa. Non è il tipo di ragazzo che vuole far sembrare di essere.
“Solo stanotte.” sussurro e lui mi sorride leggermente.
“Faremo l’amore. Solo stanotte.” Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Inizio a provare cose che per Niall non ho mai provato. E mi sento male per questo. Lo sto solo illudendo.
Le farfalle che avevo nello stomaco quando stavo con Niall sono volate via, e adesso giacciono nel mio stomaco quelle che Harry ha fatto crescere, in pochissimi giorni, se non in una sera. Ho paura di provare queste cose.
“Ti amo.” Harry sussurra e mi slaccia il reggiseno. Sento il suo corpo nudo sul mio, la mia pelle fredda fa contrasto con la sua, che è quasi bollente.
Devo credere a quelle parole?
Rimango in silenzio e mi lascio trasportare da quella pazza e stupida notte. Sento già che i problemi arriveranno, in poco tempo.
 

Apro leggermente gli occhi e respiro, sentendo un profumo di orsetti della Haribo.
Harry profuma di orsetti della Haribo.
“Credo che sia il caso di tornare di là.” mormoro guardando l’orologio da polso di Harry, che segna le 5 e 56.
Lui annuisce e io mi metto seduta, coprendomi con una coperta.
Scuoto la testa. “Ma che cazzo abbiamo fatto, Harry?” mi giro verso di lui, gli occhi pieni di lacrime e lui mi passa i miei vestiti.
“Non piangere.” passa la mano sulla mia guancia, togliendo la lacrima che è scesa. “Niente rimpianti. Ok? E’ stata solo una notte. La più bella della mia vita.” cala il tono all’ultima frase e io arrossisco lievemente.
“Immagino che andrai a dire tutto a Louis, ora.” mi infilo l’intimo e la felpa, avvicinandomi alla porta.
“Beh, non si può spiegare quello che ho provato, ma sì. Ci parlerò.” si alza anche lui e mi prende per mano, tirandomi a se.
“Un ultimo bacio?” sussurra sulle mie labbra.
“La notte sta finendo, lo sai, Styles?” lo guardo negli occhi e lui mi avvicina ancora di più al suo corpo, poggiando per un’ultima volta le sue labbra sulle mie.
“Penso che è finita, adesso. Vero?” mi lascia, aprendomi la porta.
Sospiro e annuisco. “Ciao, riccio.” esco da quella stanza e rientro nella mia, sdraiandomi vicino a Niall.
Mi faccio schifo. Non riesco nemmeno a stargli vicino.
Penso che mi faccio schifo solo perché ho provato una stupenda sensazione, facendo l’amore con Harry. Sì, perché noi abbiamo fatto l’amore.


#AngoloAutrice
Ok, chi vuole uccidere Giada alzi la mano!
D: Ho riletto il capitolo e mi sono messa quasi a piangere. Povero Niall, chissà che starà sognando mentre Harry e Giada fanno l’amore.
Dite che ho esagerato? Mh, a voi le recensioni.
Oggi posto presto, perché Dio ha voluto la neve e io sono a casa! Yeah!
Penso che anche domani posterò presto.
Bene. Chi recensisce sa già che mi fa contenta :3
I PROSSIMI CAPITOLI SARANNO RICCHI DI AZIONE(?). Penso u.u
Ok, non posso Spoilerare(?) tanto.
 Tanto amore!
Giada.

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Capitolo 15
*** 'I was afraid of hurting her.' ***


Il sole filtra dalla finestra, e sento il braccio di Niall attorno alla vita.
“Mmm..” Mormoro aprendo gli occhi.
“Buongiorno, piccola.” lui mi sorride, dandomi un bacio sulla fronte.
“’Giorno.” sussurro, abbassando lo sguardo. “Che ore sono?” continuo.
“Le 10 passate. I ragazzi sono usciti e io sono rimasto con te… Sai, ieri mi sono preoccupato…” mi accarezza i capelli e io deglutisco.
“Sto meglio.” accenno un sorriso e mi alzo. Sono scattata troppo veloce e la testa mi gira, cercando qualcosa a cui appoggiarmi.
“Ehi!” Niall è già accanto a me e mi sorregge. “Va tutto bene?” mi fa rimettere seduta e mi scanso.
“Sto bene!” sbotto.
“Uhm, ok.” si alza e va alla finestra. Io scuoto la testa e mi sposto una ciocca di capelli dal viso. Mi alzo e mi avvicino a lui, abbracciandolo da dietro.
“Perdonami…” gli accarezzo i capelli. Lui alza le spalle e io faccio un passo indietro, guardandolo.
“Mi spieghi cosa ti è preso ieri sera?” mi guarda e poggia la testa contro il vetro della finestra.
“Te l’ho detto, ero stanca.”
“Ah, che modo strano hai per dire che sei stanca.” commenta.
In effetti, ha ragione. La stanchezza era solo una scusa, ma non sapevo che inventarmi.
“Già.” mi giro e prendo i vestiti e l’accappatoio.
“Vado a farmi una doccia.” mi giro verso la porta, ma Niall mi raggiunge e mi prende il viso tra le mani, poggiando la fronte contro la mia.
“Ti prego, perdonami.” mi accarezza la schiena e continua a guardarmi negli occhi.
“Perdonarti? Per cosa?” sussurro, sentendo le gambe deboli, sul punto di cedere. Lui è l'unico che non si deve far perdonare niente.
“Per esserti troppo appiccicato. E’ che… ti amo. E mi preoccupo per te.” i suoi occhi sembrano sorridere, i miei invece gridano pietà.
Gli lascio un leggero bacio sulle labbra e sorrido. “Grazie…”
“Dai, adesso andiamo. I ragazzi fra poco tornano.” usciamo dalla camera e lui scende le scale, mentre io mi rinchiudo nel bagno.
‘Grazie?! Solo Grazie gli ho detto?’ penso mentre mi tolgo la felpa. Guardandomi allo specchio ripenso a quando ero senza felpa nella camera di Harry, con lui nel suo letto.
Accendo l’acqua e mi infilo nella doccia. Le prime giocce d’acqua scorrono sulla mia pelle, facendomi venire i brividi.
Riesco ancora a sentire le mani di Harry sul mio corpo e scuoto la testa cercando di far uscire quelle immagini e quei pensieri.
‘No, no, no! Basta, non devo pensare a lui. La notte è finita. ’ Do una botta al muro e continuo a farmi la doccia.

“Pensavamo fossi morta sotto l'acqua!” Liam urla facendomi sobbalzare, quando scendo l’ultimo scalino.
“Buongiorno anche a voi, ragazzi.” dico con un tono che cerca di essere sarcastico.
Mi siedo accanto a Liam e Niall al tavolo, Zayn è davanti a noi.
“Allora, ieri è stata una serata pazzesca, vero?” Zayn è eccitato, e noi sappiamo che vuole sentirsi dire che è stato un bravo Dj.
“Sì, e la musica era stupenda!” Niall sorride a Zayn e io annuisco.
A Malik gli si illuminano gli occhi e io sorrido.
“Mh, Harry e Louis?” mi guardo attorno, ma so già che staranno parlando, e so anche di cosa.
“Sono di sopra.” Liam sorride e sento il telefono vibrare. Lo prendo e sullo schermo appare un messaggio di Louis.
‘Vieni in camera mia, di corsa!’ io deglutisco e metto via il telefono.
“Salgo un attimo.” mi alzo e lancio un’occhiata a Zayn, che subito si mette a parlare con Niall per distrarlo. Quel ragazzo mi capisce al volo!

Mi fermo davanti alla porta bianca della stanza di Louis. Non so se dentro c’è anche Harry, ma busso lo stesso.
“Entra, corri!” Louis mi prende per un braccio e io quasi non finisco stesa sul pavimento, nella sua stanza.
“Ehi! Ma sei scemo?” lo guardo confusa.
“Shh, Harry non sa che ti ho fatta venire qui. Fra due minuti dovrebbe entrare e mi vuole parlare di ieri sera, nasconditi dove puoi!” gira per la stanza cercando un posto dove nascondermi.
“No, Louis. E’ finito tutto. Non rimango ad ascoltarlo. Perché dovrei?!” lo guardo mentre mi avvicino alla porta, ma quando sono sul punto di aprire sento bussare.
“Perché devi sentirlo quello che prova per te. E ora fiondati nell’armadio!” mi prende per il braccio e mi rinchiude nel suo armadio, poi va ad aprire al riccio.
Io rimango in silenzio, facendomi spazio fra le centinaglia, penso anche di più, delle magliette a righe.
Riesco a vedere Louis ed Harry tra le ante dell’armadio.
“Allora, che hai combinato ieri sera?” Louis si siede sul letto e Harry si siede accanto a lui. Ha una maglietta a maniche corte che lo rende ancora più bello.
Oh, ma che sto pensando?!
Il riccio sorride dolcemente, anche se vedo un velo di tristezza sul suo volto.
Si sdraia sul letto guardando il soffitto.
“Abbiamo fatto l’amore, Lou.”
Louis si gira verso l’armadio con gli occhi spalancati, sa che lo posso vedere.
“Che cosa?!” poggia lo sguardo arrabbiato su Harry e io socchiudo gli occhi.
“E’ come se hai TRADITO Niall, Harry!” continua Louis. So che in verità vuole rivolgersi a me, con quella frase.
“Lo so, Lou. Ma… Giada… Io, non ho saputo resistere. Tu lo sai che provo per lei. Pensavo che tu mi avresti capito.” Harry si rimette seduto e lo guarda.
“Già, mi spiace, è solo che… Io non voglio che litighiate. Ok?” Louis guarda Harry che annuisce.
“E adesso, su, racconta per bene cos’è successo.”
Harry sorride e gli inizia a raccontare quel momento così magico. Dio, quanto vorrei andare lì e stringerlo a me.
“Lou, avevo paura di farle male. Era così fragile fra le mie braccia. Avevo paura che toccandola… si sarebbe potuta spezzare.”
Louis guarda stupefatto Harry, ed ogni tanto lancia qualche occhiata all’armadio.
“E’ così… perfetta. Così bella. Così maledettamente non mia.” continua Harry, muovendo nervosamente il piede.
Sento una fitta allo stomaco.
Così maledettamente non mia.
Non è l’Harry che avevo pensato di conoscere. E’ cambiato, in meglio. Louis scuote la testa e abbraccia l’amico, che scoppia in un pianto liberatorio.
“Harry, stai… piangendo.” Louis guarda l’armadio e con le labbra cerca di dirmi ‘Guardalo!’.
Come se già non lo facessi.
“Lo so... In camera si è dimenticata la cannottiera, e profuma di lei. E’ un’odore così… buono.” sussurra Harry.
‘Cazzo, è vero! La cannottiera.’ Penso chiudendo e riaprendo gli occhi.
“Dai, adesso andiamo. I ragazzi c’aspettano.” Louis si alza, seguito da Harry, ed escono dalla stanza.
Mi fiondo fuori dall’armadio e lo richiudo, andando in camera mia. Sento vibrare il telefono, è di nuovo un sms di Louis.
‘Allora, hai sentito cosa prova per te, adesso?’


Driiiin!
Oggi ho postato tardi, lo so c.c
Scusatemi! Però, ecco il capitolo numero 15.
Harry parla con Louis e Giada rimane sconvolta :3 Che bella cosa(?)!
Comunque, non sono molto sicura che domani posto, perché non so se la connessione reggerà anche alla nevicata di domani è.é
Vabbè,
tanto amore!
-Giada.

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Capitolo 16
*** Truth. ***


Scendendo le scale, vedo Zayn venire verso di me.
“Vas happenin’, Malik?” lo guardo.
Lui mi blocca il polso guardandomi negli occhi. “So cosa sta succedendo, Giada. Pensi davvero che io sia così stupido? Pensi che non ti ho vista quando con Harry, alla festa, siete andati al bagno? O quando stamattina sei uscita dalla sua stanza, un po’ troppo presto e con solo una felpa addosso. Che sta succedendo?”
Deglutisco e guardo verso la sala. I ragazzi sono seduti, Harry e Niall scherzano insieme.
“Per favore. Non lo dire a Niall.” sussurro, supplichevole.
“E’ ovvio… Non sono così stronzo. Ma presto arriverà l’ora di decidere, lo sai vero?” mi accarezza i capelli e io annuisco.
“Ti voglio bene, scema.” mi abbraccia e io sorrido, cacciando via le lacrime. E’ diventato come un fratello per me, non penso più a quella stupida sera.
“Dai, andiamo da loro.” indica la sala con la testa e lo seguo.

“Dai, dai, dai! Vediamo Io e Marley?” Liam ci fa gli occhi dolci e in due minuti già stiamo tutti seduti sui divani. E’ una specie di rito. Il Giovedì pomeriggio di solito, se non c’è niente da fare, guardiamo un film.
Sembrano interessati solo lui e Niall, che sta vicino a me. Louis ed Harry stanno parlando via telefono, io cerco di mettere a posto i pensieri nella mia testa e Zayn è sul punto di addormentarsi.
Guardo Louis ed Harry. Ad un certo punto il primo sorride leggermente e il riccio si gira verso di me, sorridendo anche lui.
Arrossisco di colpo e socchiudo gli occhi. Prendo il telefono e lo guardo da sotto la coperta.
Vado sulla rubrica e scrivo un sms a Louis. ‘Aiutami, per favore. Dimmi che devo fare. Sta diventando difficile la cosa.’
Alzo lo sguardo dal telefono e Louis poco dopo mi lancia un’occhiata.
‘Sai che non posso consigliarti niente.’ Harry allunga lo sguardo sul telefono di Louis, ma lui lo scansa, bisbigliandogli qualcosa all’orecchio.
‘E’ difficile. Non voglio far soffrire Niall, ma… penso, e dico PENSO, di essermi innamorata di Harry.’ Il tempo di leggere il messaggio, che Louis mi guarda sconvolto. Harry guarda prima me e poi Louis, chiedendogli cosa succede, ma lui non risponde.
‘La cosa si sta complicando allora. Dovrai parlare presto con Niall.’
Annuisco leggendo il messaggio e metto via il telefono, poggiando la testa sulla spalla di Niall.
“Ti piace il film, amore?” mi cinge le spalle con il braccio.
“Sì, certo.” Perché deve chiamarmi amore? Così complica solo le cose.
Sospiro e mi volto verso Harry, che ha lo sguardo poggiato sul braccio di Niall.
Mi vibra il telefono, penso sia un messaggio di Louis, ma quando guardo lo schermo vedo il numero di mia madre. Mi alzo di scatto e vado alla finestra.
‘Mamma. Che c’è?’ dico seria.
‘Penso che devo avvertirti di una cosa, prima però siediti.’ La sua voce è fredda e io mi siedo a terra, con la schiena attaccata al muro.
Niall mi guarda confuso e io gli sorrido leggermente, per non farlo preoccupare.
‘Io e tuo padre abbiamo deciso di divorziare.’
Quella frase è come una cannonata nella mia testa.
‘C-cosa?.. Voi.. perché? Non.. non potete!’ mi alzo di scatto e cammino avanti e indietro per la stanza, scuotendo la testa. Le lacrime già iniziano a rigarmi il volto e Niall mi guarda preoccupato.
‘Mi spiace, ma non ci amiamo più… E’ da un po’ che lo abbiamo capito, e adesso abbiamo deciso di divorziare. Mi dispiace, tesoro.’ Nella sua voce non sento altro che freddezza, solo quella.
‘E tu me lo dici così? Non ti vergogni nemmeno un po’? Mamma, mi fai schifo.’ Ringhio contro il telefono.
‘Giada, non ti permetto di parlarmi così!’ alza la voce, ma io nemmeno la sento.
‘Con tutti i problemi che ho qui, voi divorziate. È troppo chiedere una vita semplice?!’ urlo.
‘Calmati, molte coppie si separano al giorno d’oggi.’ la sua voce torna calma, ma la mia no.
Lei è una donna calma, e di alta borghesia, diciamo. Sfortunatamente la sua famiglia è nobile, cosa che io odio.
‘E ti giustifichi così?! Fai il favore, non chiamarmi più. Divertiti con i tuoi amichetti ricchi, almeno loro ti faranno godere meglio di papà.’ Attacco e spengo il telefono, iniziando a piangere e a prendere a pugni il muro. Niall mi prende per i fianchi e mi allontana dalla parte, poi mi stringe in un’abbraccio.
“Shh. Piccola, che cos’è successo?” sussurra accarezzandomi i capelli.
“I miei si sperano. Li odio…” la mia voce è spezzata dai singhiozzi.
“Niall, posso parlarle? Ci sono passato anche io… Lo sai.” Sento la voce di Harry accanto a noi, e alzo lo sguardo. Niall annuisce e mi lascia, mentre Harry mi prende per mano portandomi di sopra.
“Harry…” lo guardo quando entriamo in camera sua e mi fa sedere sul letto, accanto a lui.
“Senti, non è una scusa per stare con te. Ci sono passato veramente… Tu lo sai che i miei sono separati, no? Ecco… Puoi sfogarti con me, so benissimo cosa si passa.” mi guarda negli occhi e mi accarezza la guancia. Io socchiudo gli occhi e metto la mia mano sulla sua.
“Non è tanto perché si separano… Ma che, cazzo, con tutti i problemi che ho adesso, ci mancavano loro.” do una pugno al letto.
“Vuoi dire, con il problema Niall/Harry? Sempre se esiste questo problema.” sussurra e mi accarezza il braccio.
“Auch.” Lo guardo sorridendo appena. “Che fai, Hazza? Leggi le menti, adesso?”
Lui scuote la testa, con un sorriso che fa invidia anche al sole.
“Sei bello quando sorridi.” Abbasso lo sguardo arrossendo.
“Tu sei bella sempre. Anche tra le sue braccia.” Ammette guardandomi.
“Harry…” lo guardo e lui alza le braccia.
“Lo so. Lo so che non sei mia.”
Così maledettamente non mia. Aveva detto a Louis.
“Abbracciami…” mormoro buttandomi fra le sue braccia.
Mi accarezza i capelli e qualche lacrima mi bagna gli occhi.
“E’ il momento di scegliere.” Mi allontano da lui e lo guardo.
“Che vuoi dire?” mi guarda confuso e io mi alzo.
“Scendiamo, lo scoprirai fra poco.” Detto questo, esco dalla porta scendendo in sala.
Niall, Zayn, Louis e Liam stanno borbottando qualcosa seduti sul divano.
Mi pianto davanti a loro, Harry si poggia alla porta.
“Va tutto bene?” Niall si alza, ma io alzo la mano e scuoto la testa.
“Non odiarmi, ti prego. E’ ora di dire la verità… Niall, io.. io..”
Prendo il respiro, Louis mi guarda deglutendo e stringe la spalla di Zayn. Harry fa un passo avanti. Sanno già cosa succederà fra poco.
“Io ho fatto l’amore con Harry. Io… non ti amo più, Niall.” chiudo gli occhi, il silenzio che cala attorno a noi è assordante.


AHHHHHHHH! SCUSATEMI C.C
E’ MEZZANOTTE, HO FATTO TARDISSIMO A POSTARE! E VI HO LASCIATE ANCHE SU UN PUNTO MOLTO TA TA TA TAN(?)
OK, DOMANI SPERO DI POSTARE! SE I MIEI NON MI UCCIDONO PRIMA.
TAAANTO AMORE,
GIADA.

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Capitolo 17
*** She has chosen me! ***


Con la testa bassa guardo Niall, scattato in piedi davanti a me. Louis, Zayn e Liam guardano Harry, che mi sta fissando.
“E’ vero?” Niall sposta lo sguardo su Harry.
“Amico, ti prego… Non odiarmi.” Harry si avvicina a lui, che si scansa di colpo.
“Amico? Amico?! Ma scherzi?!” Niall urla contro Harry, rosso in viso.
“Niall…” mormoro poggiando una mano sulla sua spalla.
“Non toccarmi.” mi prende il polso e mi strattona, facendomi finire in terra. Abbasso lo sguardo, Zayn e Louis si catapultano accanto a me, e Liam si alza andando da Niall e Harry.
“Ragazzi, non litigate!” Liam guarda Niall, che nemmeno gli da ascolto.
“Sei sempre stato quello più visto dalle ragazze. E ora che stavo con una bella ragazza che mi amava, così 
almeno pensavo io , mi hai portato via anche lei!” da uno spintone a Harry, facendolo finire contro il muro.
“Tu sapevi che Giada mi è piaciuta dal primo momento che l’ho vista!” Harry dice a Niall che è stato bloccato da Liam e Zayn.
Guardo Louis che sta vicino a me e lui annuisce “E’ vero…” mi sussurra, asciugandomi le lacrime che non smettono di scendere.
“Ma lei ha scelto me! Tu non hai fatto altro che provarci con lei, fino a che non te la sei portata a letto!” Niall guarda Harry, non so se prova odio contro di lui, ma di certo è incazzato.
“Pensi che non ti vedevo quando la guardavi? O quando al tuo compleanno, casualmente, siete spariti tutte e due? Quant'è che te la fai con lui, eh Giada? Da subito o hai aspettato?” Liam lo allontana ancora di più sia da me che da Harry.
"Amico, non esagerare." Zayn guarda Niall, che scuote la testa.
"Devi stare zitto anche tu, che ci hai provato con Giada!" Niall sposta lo sguardo su di me sorridendo. "In effetti, già che ci penso, ti sei passata tutti, eh? Complimenti." batte le mani e io inizio a singhiozzare, mentre Louis mi stringe a se.
"Non ti permettere!" Harry va verso Niall, ma Zayn lo blocca.
Scuoto la testa e inizio ad urlare, esasperata.
“Basta! Basta!” mi alzo da terra, sciogliendomi dall'abbraccio di Louis.
“Voi non dovete litigare per me! Ok?! Tutti litigate per me. Sono un problema e basta! Per ogni persona…” li guardo in faccia, le lacrime che continuano a scendere. Louis si avvicina a me, ma io scuoto la testa.
“Io… io non ce la faccio più.” li guardo implorante, e tutto si fa buio.


“Dici che si sveglierà presto?” la voce di Harry accanto al letto è la prima cosa che sento aprendo gli occhi.
“Penso che…” Louis si gira verso di me, notando i miei occhi aperti.
“Harry…” mormoro mettendo a fuoco la sua immagine e quella di Louis accanto a lui. Zayn è seduto ai piedi del letto, e mi sorride dolcemente.
“Ehi.” si alza e si avvicina a me, con gli occhi rossi.
Cerco di tirarmi su, guardandolo.
“Mi dispiace di aver combinato tutto questo casino…” alzo gli occhi al cielo e mi mordo il labbro, risentendo le lacrime scendere dai miei occhi.
“Piccola…” mi accarezza il viso e mi stringe a se, accarezzandomi i capelli.
Sprofondo il viso nel suo petto, sentendo la porta chiudersi. Nella stanza siamo rimasti solo io ed Harry.
“Non voglio vederti piangere.” sussurra.
“E io non voglio vederti litigare con Niall. Ho portato solo casini…” mormoro singhiozzando.
Rompe quell’abbraccio e mi alza il mento con un dito.
“No. Non è vero, e lo sai anche tu. Giada…” mi guarda negli occhi, asciugandomi le lacrime. “Hai portato solo felicità per me... Ti amo."
“Me lo avevi già detto…” sorrido leggermente, accarezzandogli quei stupendi e morbidi ricci. “E… ti amo anche io, Harry.”
I suoi occhi diventano di un verde più acceso e brillante, un sorriso gli si forma sul viso, facendo comparire quelle amate fossette.
“Perché non te l’ho detto prima?” continuo. Lui mi cinge la vita con un braccio, avvicinandomi a se.
“Me lo chiedo anche io.” Dice prima di completare quella distanza che c’è tra noi, poggiando le sue labbra sulle mie.
Mi stringo a lui aggrappandomi al suo collo. Le nostre lingue si intrecciano ed è come se ballassero.
Ci stacchiamo di poco per prendere fiato. Mi sorride dolcemente e poggio la testa sulla sua spalla.
“Se è un sogno, ti prego, non svegliarmi.” Mi sussurra baciandomi il collo.
“Non è un sogno, non questo.” Rispondo alzando il viso e guardandolo.
Harry si riavvicina a me, ma ci giriamo di colpo verso la porta quando ne sentiamo un’altra sbattere. “Uhm” Lo guardo e mi alzo. Mi sorregge e scendiamo le scale insieme.
Liam, Zayn e Louis stanno parlando in sala.
Mi avvicino a loro con Harry dietro, Niall non c’è.
“Dov’è?” mormoro guardando i ragazzi.
“E’ di sopra.” Liam mi accarezza la spalla e accenna un sorriso.
“Credo che sia meglio se gli vada a parlare…” guardo Harry che annuisce. Gli accarezzo i capelli e risalgo le scale.
La porta di quella che era la nostra stanza è aperta, dentor non c'è nessuno, così vado alla porta della sua vecchia camera.
“Niall, possiamo parlare?” dico bussando.
Lui mi apre e mi guarda negli occhi. Quegli occhi del colore del cielo avevano uno sfondo rosso, segno di un pianto. Senza dire niente si scansa dalla porta, facendomi entrare.


Muoio dal sonno entro tre, due, uno.
Ok, i miei piani di pubblicare il capitolo per le 19/20 sono andati a farsi benedire. ç_ç
Non odiatemi, ma oggi un infarto non me lo toglieva nessuno. A parte Dj Horan a The Hits Radio, poi mi sono dovuta sconnettere, quando mi sono riconnessa c’erano i ragazzi al Dancing on Ice che cantavano e non ce l’ho fatta a pubblicare D:
Poi i miei mi hanno tolto il pc e ora di corsa mi sono connessa, dato che non riesco a dormire.
Non dico niente perché poi so come va a finire, quindi non so quando pubblicherò il prossimo capitolo è.é Ovviamente entro un giorno, ma non parlo troppo presto!
Taaanto amore(?)
Giada.

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Capitolo 18
*** I will not leave you today, tomorrow or ever. ***


Il silenzio attorno a noi è frustante. Sono seduta sul letto, lui di spalle a me, poggiato sul muro. Tamburello le dita sulla gamba, muovendo nervosamente l’altra.
“Allora…” sussurro cercando di iniziare un bruttissimo discorso, almeno immagino.
“Mi spieghi perché?” la sua voce trema, e io chiudo gli occhi.
Perché? Perché… tu sei dolcissimo, sì, ma lui… Lui mi fa sentire bene. E’ il pezzo mancante del mio puzzle. E’ così… così… così Harry, vorrei tanto dire, ma peggiorerei la situazione.
“Perché… Forse abbiamo corso troppo.” mormoro, come se fosse una risposta giusta. Tzè.

“Corso troppo?” si gira, avvicinandosi a me. “Cazzo, Giada! Erano quasi due mesi! E tu dici che abbiamo corso troppo?!”
Abbasso lo sguardo, ha ragione. Sono già passati due mesi? E io che dico? Corso troppo? Forse io ho seguito un sentimento che, magari, non c’era.
“Scusami… Non odiarmi. E non prendertela con Harry. Lui non…” non mi da nemmeno il tempo di finire che mi fulmina con lo sguardo.
“Cosa? Lui non c’entra? Avete fatto le cose insieme, quindi lui è dentro quanto te. Anzi, magari di meno.” gira per la stanza, ripiantandosi davanti a me.
“E, non ti odio. Cristo, io ti amo. Ma questo fatto del non odiarti, mi fa incazzare ancora di più.” da un pugno all’armadio, così forte che ho sentito il legno spezzarsi, e alzando lo sguardo, l’anta ha una specie di crepa.
“Niall…” sussurro avvicinandomi a lui.
“Amo il modo in cui dici il mio nome…” accenna un sorriso, che mi spiazza.
“E a me dispiace così tanto, Niall…” socchiudo gli occhi con la voce spezzata. Lui mi prende e mi sbatte al muro, iniziando a piangere.
“Perché non puoi amarmi più? Cos’ho fatto? Cambierò, ti giuro. Farò di tutto per diventare come Harry. Ma ti prego, torna ad amarmi.”
Gli accarezzo il viso, le lacrime che scendono anche sulle mie guance.
“Ti prego…” continua lui.
Io scuoto la testa. “Non posso.” Mentre lui sprofonda il viso sotto al mio collo, singhiozzando.
“No, non puoi.” si allontana e mi guarda, prendendo una nostra foto e sbattendola a terra, con i frammenti della cornice che si spargono da tutte le parti. Fa così anche con le altre foto, e sento le voci dei ragazzi avvicinarsi alla porta, evidentementi preoccupati per il rumore.
Bussano, ma io guardo Niall, accasciandomi a terra e raccogliendo le foto. Le sfoglio e sospiro, poggiandole sul letto.
Mi prende per un braccio e spalanca la porta, cacciandomi fuori. Devo parare le mani davanti a me, per non finire addosso al muro del corridoio.
“Non avrei mai pensato che tu mi avresti spezzato il cuore così, Giada.” Ammette prima di chiudere la porta, sbattendola più forte che può.
Sento lo sguardo dei ragazzi addosso, vergognandomi quasi. Mi giro verso di loro e scuoto la testa, piangendo.
“Mi dispiace, ho solo rovinato tutto… Non sarei mai dovuta venire qui.” mormoro prima di essere stretta in un abbraccio di Harry.
“Shh, piccola. Non è così… E lo sai.” mi bacia la testa e sento una carezza dietro la schiena.
Voltandomi, Louis, Zayn e Liam sorridono. “Ti vogliamo tanto bene anche noi… Sai?” sussurrano e mi abbracciano anche loro.
“Adesso ragazzi, noi andiamo in camera.. Penso che sia stanca.” Harry mi prende in braccio, come se fossi una bambina. In effetti è così che mi sento con lui. Piccola e indifesa.
Poggio la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi.

"Shut the door, turn the light off.
I wanna be with you.
I wanna feel your love.
I wanna be beside you.
I cannot hide this even thought I try.
Hard beats harder.
Time escapes me.
Trembling hands touch skin.
It makes this hard girl.
And the tears stream down my face.
 If we could only have this life for one more day.
If we could only turn back time."


Apro gli occhi sentendo cantare. Harry è seduto accanto alla finestra, sulla poltrona. Proprio come quella sera. La prima sera che ho condiviso il letto con Harry, solo per dormire.
Mi torna in mente anche un’altra cosa. Mi alzo piano, cercando di non attirare l’attenzione di Harry che continua a cantare vicino alla porta. Prendo il biglietto che mi aveva dato tempo fa e lo leggo, sorridendo,
“You know I’ll be,
Your life, your voice, your reason to be.
My love, my heart, is breathing for this.
Moment in time.
I’ll find the words to say,
before you leave me today.”

Si alza e si gira verso di me, cingendomi i fianchi.
“Oggi non ti lascerò, ne domani, ne mai.”
Mi guarda negli occhi e, pieno d’amore, poggia le sue labbra sulle mie..
Se adesso ricevessi una coltellata, nemmeno un goccio di sangue uscirebbe dalla ferita.
Potrebbero tirarmi un pugno in pieno stomaco, ma uscirebbero solo farfalle dalla bocca.
Potrebbero cercare di strapparmi il cuore, ma è troppo tardi. Lui me l’ha preso e l’ha fatto suo.
“Oh, Harry…” sussurro.
Improvvisamente sento una musica classica e leggere. Lui sorride e si stacca.
“Mi concede l’onore di questo ballo, signorina?” si inchiana davanti a me, porgendomi la mano.
Io sorrido e poggio la mano sulla sua. Mi stringe a se e mette la sua mano sul mio fianco, mentre io l’appoggio sulla sua spalla.
Iniziamo a muoverci lentamente per la stanza. Mi guarda con quegli occhi così verdi e… sembrano che parlano.
“Sai, la prima volta che ti ho vista ricordo ancora che cosa stavi facendo.” Inizia. “Stavi suonano One Thing con la chitarra, al bancone della frutta. Pioveva e avevi il cappuccio. Quando ci hai visti sei rimasta un po’, mh, stranita? E anche quando ti lanciavo occhiate. Ricordo anche la prima volta che hai dormito nel mio letto. E quando ti ho tolto i pantaloni e la maglietta per infilartene una mia, per farti dormire. E ricordo quando ti ho vista con Zayn, ma per mia fortuna avevi già fermato tutto tu. E quanto ho odiato ogni santissima volta che ti vedevo fra le sue braccia, ogni santissima volta che ti baciavi con Niall. Oh, quando desideravo essere io.”
Sorrido. “Adesso lo sei.” Lo guardo negli occhi. “Sai, la prima volta che ti ho visto, sei stato tu a terminare la canzone. Mi ricordo che eri distante. E io pensavo Non voglio avere niente a che fare con lui, è solo uno da una botta e via. Con il tempo ho iniziato a ricredermi. Ricordo quando stavi seduto proprio lì, su quella poltrona quando mi sono svegliata, reduce da quella sbronza. Ricordo anche quando ti ho visto con quella biondina, e poco prima avevi detto di provare qualcosa per me. Mi sono sentita scoppiare dentro. Una coltellata avrebbe fatto meno male. E adesso, adesso non rimpiango niente. Magari non ci avrebbe portato qui, dove siamo ora.”
Scende una lacrima dai suoi occhi, poi una dai miei. Iniziamo a ridere, così, penso che tutti e due abbiamo stiamo pensando ‘Ehi, mi sto specchiando?’.
“Ti amo.” sussurra tornando serio.
“Ti amo anche io, Harry. E sarà per sempre.”
“Per sempre.” Ripete.
Mi abbraccia, stringendomi forte forte. Non vuole lasciarmi via. Posso sentirlo. Come il battito del suo cuore.


Non odiatemi D:
Scusate tanto tanto tanto. Ho avuto tanto tanto tanto da fare c.c
Spero che continuiate a seguire la mia storia. E spero che il capitolo vi piaccia.
Non ho tanto da dire, quindi
se mi riempite di Recensioni sappiate che sono taaaaaaaaanto contenta.
Tanto amore. <3

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Capitolo 19
*** Skinny Love. ***


“Davvero?” Harry mi guarda stupito ed io arrossisco annuendo.
“Wow ragazza! Quante doti!” Zayn ride e io gli do una gomitata scherzosa.
“Dai, facci sentire qualcosa.” Louis sorride, Zayn, Liam ed Harry annuiscono.
“Uhm, ma è da tanto che non suono il piano… E io non ce l’ho qui, quindi…” Harry ride e mi prende per mano.
“Pensi che non abbiamo un piano a casa, noi?”
Io rido, che stupida che sono. Una casa enorme, e non hanno una scorta di strumenti musicali?
Con i ragazzi arriviamo in una stanza che Niall… Ehm, sì, Niall, non mi aveva fatto vedere il primo giorno che mi aveva fatto visitare la casa.
Mi siedo al bellissimo piano nero, situato al centro della stanza, i ragazzi si siedono davanti a me.
“Suona quello che vuoi.” Liam sorride e io socchiudo gli occhi. Pigio un tasto, poi un altro, poi un altro ancora.
Apro leggermente la bocca, e le parole fluiscono come l’acqua di un fiume.
“Come on skinny love just last the year
Pour a little salt we were never here
My my my, my my my, my my my my, my my ...
Staring at the sink of blood and crushed veneer.”

Continuo a cantare tranquilla, finché non viene il pezzo che secondo me è più forte.
“And I told you to be patien…
And I told you to be fin..
And I told you to be balanced…
And I told you to be kind..
Now all your love is wasted
Then who the hell was I?
Cause now I'm breaking at the britche,
And at the end of all your line.”
Guardo i tasti mentre continuo a cantare, tremando in quel pezzo e sentendo lo sguardo assorto dei ragazzi addosso.
“Who will love you?
Who will fight?
Who will fall far behind?
Come on skinny love…”
Poggio le mani sulle mie gambe, mentre i ragazzi applaudiscono fortemente. Sorrido appena, mi mancava veramente tanto sentire i miei polpastrelli sui tasti di un piano.
“Wow, amore! Sei stata… Wow!” Harry mi stringe a se e i ragazzi ridono.
“Sì, a parole tue Hazza. Bravissima Giada.” Zayn mi abbraccia, seguito da Louis e Liam.
Già, se vi state chiedendo perché non ho citato Niall, beh, lui non c’è. Stamattina il suo letto era fatto e la stanza vuota. Deve essersene andato prima che noi ci svegliassimo.
Torniamo di sotto, risendendoci sul divano. Sì, siamo molto attivi direi.
“Ogni volta che vuoi suonare, puoi andare lì. Non c’è problema per noi, lo sai vero?” Louis mi sorride e io annuisco. “Grazie.” Mormoro.

Mi siedo sul letto, socchiudendo gli occhi. I ragazzi sono di sotto, io ho voglia di mettere a posto un po’ la stanza, che in questi ultimi giorni sembra una stalla.
Apro i cassetti sistemandoli, quando da una parte trovo il ciondolo che Niall mi aveva regalato. Sospiro e la rimetto lì.
Finito di sistemare, più o meno, torno dai ragazzi. Alzo lo sguardo entrando in sala, i ragazzi seduti sul divano davanti all’entrata della sala si girano verso di me. Io rimango impalata, mentre nel divano che mi dava le spalle una testa bionda, accanto a quella di Liam, si gira verso di me.
Guardo Harry, guardo Niall, riguardo Harry e riguardo Niall.
Il primo mi sorride leggermente e indica con la testa Niall, come se mi dicesse ‘E’ sempre tuo amico, Giada.’
Socchiudo gli occhi e sospiro. “Dove… dove sei stato?” mormoro, avvicinandomi a loro. Harry mi fa sedere accanto a se, Niall tiene la testa bassa.
“Ce lo stava raccontando adesso.” Louis sorride. “Ma non ha importanza. L’importante è solo che sia tornato a casa.”
“E voi, che avete fatto?” Niall guarda i ragazzi, non rivolgendomi il men che minimo sguardo.
“Giada ha suonato Skinny Love al piano. Devi sentirla. E’ veramente fenomenale!” Zayn sorride, Louis gli da una gomitata e io, con la mano poggiata dietro la schiena di Harry, gli stringo la maglia.
“Sì, ha suonato benissimo.” Continua Liam, mentre Zayn arrossisce.
“Ti va di farmi sentire?” Niall mi guarda, io annuisco. Ci alziamo e torniamo in quella stanza.
“Sempre quella o un’altra?” sorrido a Lousi e lui ci pensa su.
“Quella è stupenda. Se puoi fai quellal.”
“Ok.” Mi risiedo al piano. Socchiudo gli occhi e sospiro. Niall ed Harry sono seduti vicino, io penso di sentirmi male a breve.
Il piano ricomincia a riprodurre le note da me ‘ordinate’, e la mia voce ricomincia a cantare.

“Come on skinny love…” finito di suonare mi alzo e vado da loro.
“Wow, veramente brava.” Niall, senza un’emozione precisa in faccia, applaude leggermente.
“La smetti?” sbotto, guardandolo.
“Di fare cosa?” mi guarda negli occhi, gli altri rimangono in silenzio ed Harry ci guarda.
“Di fare così. O mi parli, o non mi parli. Ma qui dobbiamo viverci insieme, e io non voglio perdere un… amico. Ok? Quindi, per favore.” stringo i pugni, la mascella serrata.
“L’hai già perso. E non so se riuscirai a ritrovarlo. Per ora…” scuoto la testa e prendo per mano Harry, uscendo dalla stanza.
“Andiamo, per favore.” Mormoro.


Uh, yeah!
Questo capitolo, sì, fa abbastanza schifo, ed è corto. Lo amo solo per la canzone, Skinny Love, di Birdy.(ascoltatela è stupenda **)
Coooomunque, io voglio scusarmi per il ritardo ç_ç
Ora però vi spiego perché potreste perdonarmi(?)
Oggi pomeriggio sono partita appena dopo pranzo a prende il CD. E tipo ero tanto ewrkjwqojwek!
Voi non potete capire che figuraccia con quello del Game Stop xD
Stavo per svenire davanti al bancone, e dal nervoso ridevo così tanto che ero rossa in viso e le lacrime agli occhi.
Le mie amiche così ò.ò E lui che diceva ‘Va tutto bene? Tranquilla, ecco il tuo CD! Ma non svenire! E mi raccomando, quando arrivi a casa chiama e tranquillizzami!”
u.u Mi stava già simpatico :’) Mi sono innamorata, sì, sì. Ok, no, scherzo xD Bleah!
Comunque, dopo che voi ovviamente non avete letto il riassunto della mia figura di merda, vi mando un bacione.
Tanto amore <3
xx

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Capitolo 20
*** I'm just afraid. ***


Seduta sulla finestra, guardo con la coda dell’occhio Harry sdraiato sul letto, che nervosamente tamburella con le dita sul comodino. Socchiudo gli occhi dando delle piccole testate alla finestra.
“Dovremmo parlare.” Harry ripete per la centesima volta, guardando il soffitto.
“Di cosa?” mi alzo e incrocio le braccia al petto, guardandolo.
“Lo sai.” guardandomi si mette seduto.
“So cosa?! Se pensi che ti legga nella mente, sbagli!” sbotto nervosa.
“Hai il ciclo?” mi chiede confuso.
“HARRY!” mi innervosisco ancora di più, per la sua battutaccia.
“Scusa, scusa.” alza le braccia e si avvicina a me, prendendomi per i fianchi.
“E’ solo che… Lo sai, ho paura di perderti. Ho paura che tu possa tornare da lui.”
“Harry…” mormoro, accarezzandogli il viso. “Io voglio te, amo te. Amo solo ed esclusivamente te. E la cosa non cambierà mai.”
Mi bacia dolcemente il collo, alzandomi la maglietta. Gli butto le braccia al collo, stringendomi a lui.
“Lo devo prendere come un ‘ti amo anche io’?” sussurro sarcasticamente, prima che lui mi sdrai sul letto.
“Uhm, sì, puoi prenderlo come un ti amo anche io.” continua a baciarmi il collo.
“Harry… che stai facendo?” continuo a sussurrare, sentendo dei brividi correre lungo la schiena.
“Voglio farti mia. Ancora.” Mi guarda negli occhi.
Esito un momento, distogliendo lo sguardo.
“Non vuoi?” mi guarda con aria interrogativa.
“Sì, che voglio. Ho solo paura che tu…” deglutisco fermandomi.
“Cosa? Che io voglia solo fare questo con te?” domanda.
“No… cioè sì… Cioè.. Sai, diciamo che la mia prima volta non è stata esattamente bella. Ero piccola, e non lo volevo veramente… Quindi, ho sempre paura che possa essere come quella volta.” replico, esitante.
Si mette seduto con me sulle gambe, mentre mi accarezza la schiena.
“Che vuoi dire?” mi sorride.
“Ehm… Beh, avevo 15 anni, nemmeno li avevo compiuti. Ero ad un ricevimento alias conferenza di quelli che interessavano soprattutto a mia madre, sai, del genere che come ti giri vedi tutti signori con la puzza sotto al naso. Ricordo come se fosse ieri. C’era un ragazzo, aveva diciasette anni, che mi si avvicinò mentre ero seduta in disparte, quando i miei parlavano con non so chi.” faccio una pausa per cercare le parole giuste, con i suoi occhi puntati addosso.
“Andammo al bagno… e… insomma, hai capito. Non è stata la prima volta che tutte le ragazze sognano. Non la sognavo neanche io. L’ho fatto perché… non lo so nemmeno io, in verità. Forse per ribbellarmi ai miei, che volevano una figlia perfettina. Lui è stato così aggressivo e io non capivo più niente. E’ stato veramente brutto..” mi blocco, guardandolo.
Lui rimane in silenzio a riflettere, credo.
“Non so perché te l’ho detto.” Ammetto, per riempire il silenzio che si stava creando.
“No, invece dovevi dirmelo. Te l’ho chiesto io, poi. E mi dispiace di quello che ti sia capitato… Non lo meritavi.” mi abbraccia e mi accarezza la gamba.
“Tutti facciamo degli errori e…”
“No, non dire le solite frasi fatte, per favore. Piuttosto, sta zitto.” lo guardo.
Senza dire niente, solleva il piumone e ci copriamo. Socchiudo gli occhi, le mie palpebre stanno per andare in sciopero.

Lo svegliarmi di colpo durante la notte ormai è diventata un’abitudine. Harry apre leggermente gli occhi e mi accarezza il braccio.
“Piccola, tutto ok?” mormora guardandomi.
“Sì.”
“Sicura?”
“Sì.” ripeto, avvicinandomi a lui che mi stringe di nuovo fra le sue braccia.
“Non è la prima volta che ti svegli di notte. C’è qualcosa che non va?”
Scuoto la testa. “No, certo che no.”
“Uhm, sarà. Sai che in questo periodo non stai mangiando niente? Stai diventando scheletrica. E tra le altre cose, ogni tanto hai come dei mancamenti. Sei stanca.”
La luce della lampada che aveva accesso gli illumina il viso, ha un’espressione severa e mi guarda negli occhi.
“Non è vero?” domanda ancora.
“Sì. Ma è lo stress. Passerà presto. Tranquillo, adesso dormiamo. Buonanotte.” gli stringo la mano e chiudo gli occhi.
Lui si allunga per spengere la lampada e sospira.
“Buonanotte. Ti amo.” mi da un bacio sulla testa.
Riesco a prendere di nuovo sonno in poco tempo. Ha ragione, sono stanca. Ma non è vero che sto diventando scheletrica! Ce ne vorrà di tempo, uhhhh.

Yeah buddy!
Ciao :3 
Io lo so che voi volete uccidermi, ma non fatelo c.c
Questo capitolo fa schifo, lo so, ditemelo! Peeeeerò, non sapevo che scrivere in poco tempo, dato che mi è mancata la corrente per tipo un giorno o più. 
E quindi il mio pc si è scaricato con poco. 
Spero di postare domani è.é 
Tanto ho moolto tempo, dato che la scuola mia è chiusa Lunedì e Martedì, ancora.
Vabbè, non interessa a nessuno :3 
Tanto amore, xx

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Capitolo 21
*** Mh, where I am? ***


Niall non si sopporta più. Mentre con gli altri parla tranquillamente, a me nemmeno mi saluta. Capisco che l'ho fatto soffrire, ma dobbiamo vivere insieme, e un ciao non ha mai ucciso nessuno.
Sospiro continuando a muovere a destra e a sinistra la testa, canticchiando nella testa I wish. 
"Giada? Che c'è? Harry ti ha portato su un altro pianeta?" Louis schiocca le dita davanti ai miei occhi, facendomi sobbalzare leggermente.
"You know I'll take you to another world!" Harry poggia la testa sulla mia spalla, abbracciandomi da dietro.
Gli accarezzo il viso dandogli un leggero bacio.
"Ragazzi, sempre con queste smancerie!" Zayn fa una facciaccia, tirando fuori la lingua come se stesse per vomitare.
"Malik, ti spacco tutti i specchi che hai in casa, giuro. O ti tolgo il gel." sorrido beffarda, mentre lui sbarra gli occhi.
"NO! Tutto tranne il gel e lo specchio, per favore!" 
Io rido, seguita dagli altri, poi lo abbraccio. "Ti voglio bene!"
"Uh, anche io!" mormora stringendomi a se.
"Devo essere geloso?!" Harry mi prende per mano e io scuoto la testa.
"Beh, tu abbracci Louis, io abbraccio Zayn." sorrido dandogli un bacio.
"Comunque, oggi devi andare dal dottore. Lo sai, vero?" continua stringendomi a se.
"Shh!" gli do un colpetto sulla spalla.
"Dottore? Che succede?" Liam ci guarda confusi poi sbarra gli occhi.
"SEI INCINTA?!" urla stringendo il braccio di Louis, che seguito da Zayn arretra.
"Ma siete scemi?!" ringhio. 
Harry ride e io lo supplico "Digli qualcosa!".
Scuote la testa e torna serio. "Deve andare a fare degli esami. Non è incinta."
Mi stringe a se accarezzandomi i capelli.
"E che ha?" continua Liam, tornato rilassato sul divano. 
"Niente, sono solo stanca." dico prima che Harry inizi a fare mille film mentali. "Ma lui crede che debba andare dal dottore, quindi... A proposito, non so dov'è un dottore qui, non ci sono mai andata per fortuna da quando sono a Londra!" mi giro verso Harry.
Annuisce e prende il telefono. Dopo un pò se lo porta all'orecchio.
"Mamma, ciao! Ascolta, mi serve un favore. Chiami il tuo dottore?" 
Guardo Harry allibita e gli faccio segni con le braccia.
"No, no, non è per me. E' per Giada, tranquilla sta bene." Arrossisco e scuoto la testa. 
"Ok, grazie. Ti voglio bene, un bacio!" 
Quando attaca mi avvicino a lui incrociando le braccia. "Harry, perché hai dovuto disturbare tua madre?"
I ragazzi sghignazzano e Harry si gratta la testa.
"Ehm, ti saluta mia madre!" sorride e continua "E ha detto che avrebbe subito chiamato il dottore, poi mi chiama per l'appuntamento. Tranquilla."
"Sì sì, alla prossima ti uccido!" continuo, sperando di non essere più rossa in viso, almeno per far sembrare la cosa più seria.
Lui annuisce e poggia una mano sul mio fianco, e con l'altra mi accarezza la schiena. 
"Harry, non fate queste cose davanti a Zayn! E' in astinenza da molto!" Liam ride battendo il cinque con Louis, e Zayn gli da uno schiaffetto sulla testa a tutti e due.
"Ehi." una voce dalle scale attira la nostra attenzione.
Niall ha un'aria sempre più strana e io abbasso lo sguardo, stringendomi di più ad Harry. Evidentemente se n'è accorto e salutando velocemente Niall dice "Noi ci andiamo a preparare per uscire. D'accordo?".
I ragazzi annuiscono e noi andiamo verso le scale.
"Uhm... Harry..." mormoro sentendo una fitta al petto.
"Sì?" mi guarda e io allungo la mano verso di lui, prima di vedere tutto buio.
 
Sento un'odore strano entrarmi nelle narici. Cerco di aprire gli occhi, ritrovandomi davanti tutti muri bianchi, quasi blu. 
"Ragazzi, è sveglia!" la voce di Liam, ai piedi del letto dove sono sdraiata, è come sollevata.
"Amore, finalmente. " Vicino a me Harry mi stringe la mano, baciandola. 
"Mh... Dove sono?" rantolo. 
"All'ospedale... Sei svenuta e non sapevo che fare. I ragazzi hanno chiamato l'ambulanza. Non hai aperto gli occhi da non so quante ore." mi spiega accarezzandomi il viso.
Cosa? Sono in ospedale? 
Mi guardo attorno, notando il via vai di infermieri e dottori dalla finestra.
Spostando lo sguardo sui ragazzi, vedo che oltre Harry e Liam, ci sono anche Zayn, Louis e Niall. Sì, addirittura anche lui. 
"Ben sveglia!" una donna, sicuramente un medico, entra dalla porta rivolgendomi un sorriso. 
"Salve..." dico confusa.
"Ragazzi, potete lasciarci parlare da sole?" La dottoressa si rivolge ai ragazzi che annuendo escono dalla stanza.
Harry rimane accanto a me e io gli accarezzo i capelli. 
"Non te la mangio, giuro!" sorride la dottoressa. Lui annuisce e mi lascia un bacio sulla fronte, chiudendo la porta alle sue spalle.
"Allora, ho fatto alcuni esami e dovrei parlarti. Sono la dottoressa Hughes. Tu sei Giada, giusto?" dice guardando la cartella.
Annuisco e cerco di tirarmi su, sentendo di nuovo un dolore al petto.
"Che mi è successo? Mi ha fatto qualche esame?"chiedo socchiudendo gli occhi.
"Dammi del tu." si siede sulla sedia che prima era occupata da Harry.
"Va bene.."
"Sì, ti ho fatto qualche esame. E ho già i risultati. Non sapevo se dovevo dirlo al tuo ragazzo o no, così ho preferito aspettare." Mi guarda con uno sguardo pieno di dolcezza e quasi paura, cosa che mi fa preoccupare.
"Dire cosa?" la guardo preoccupata.
"Potremmo telefonare ai tuoi genitori, prima." dice cercando di trovare una via i uscita.
"Sono in Italia e io sono maggiorenne. Voglio sapere cos'ho, per favore." sospiro.
"Ok, non posso scegliere per te." deglutisce, e penso che sia una cosa strana, di solito i dottori non sono impassibili? "Beh, è difficile dirlo ad una ragazza così giovane, ma... abbiamo riscontrato un cancro ai polmoni, Giada." 
Rimango immobile, la macchina che segnava i battiti del mio cuore rallenta sempre di più. 
"Un cancro ai polmoni..." ripeto, mentre gli occhi si fanno lucidi.

 
ED ECCOLO QUI IL CAPITOLO!
Vi prego, scusatemi, è da una vita che non posto! 
E' che ho avuto degli impegni e non avevo il pc eccetera eccetera, quindi spero in un vostro perdono.
Spero anche che non mi odiate per come sta prendendo piede la storia, ma non credetevi é.è (Ricordatevi u.u)
Allora, il prossimo capitolo va a finire per Mercoledì o Giovedì, visto che vado in montagna domani e martedì.
Poi, spero anche che nessuno di voi abbandoni la mia storia e che qualcuno recensisca.
Stiamo andando verso la fine della storia, forse, devo vedere. 
Non so più che dire, solo
Tanto amore!
xx

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Capitolo 22
*** Please, don't leave me. ***


"Mi spiace veramente tanto... Faremo tutto il possibile, cercheremo di prenderlo in tempo, e ti cureremo... Te lo prometto."
La dottoressa mi accarezza il braccio per poi alzarsi.
"Vuoi che li faccia entrare?" dice mettendo la mano sulla maniglia.
"Solo Harry... Per favore." la guardo accennando un sorriso e lei annuisce uscendo. Poco dopo entra Harry che torna seduto accanto a me. Mi prende una mano stringendola e sorride. Mi viene spontaneo pensare per quanto ancora riuscirò a sentire quel calore.
"Allora, che ti ha detto la dottoressa? Tutto bene? Puoi tornare a casa?" 
Mi guarda negli occhi, rimanendo sempre con il suo stupendo sorriso.
Abbasso lo sguardo cercando di trattenere le lacrime e scuoto la testa.
"Non gliel'ho chiesto, veramente... Ma... Devo dirti una cosa." Sussurro alzando lo sguardo.
Il suo sorriso si spegne improvvisamente sul suo viso e mi stringe la mano più forte.
"Che succede?" ha la voce spezzata e inizio a sentire le lacrime sulle mie guance.
"Ho il cancro ai polmoni, Harry." mormoro iniziando a singhiozzare. 
Mi lascia la mano e si alza, andando alla finestra. Poggia la fronte contro vetro, chiudendo gli occhi. Quando li riapre le lacrime iniziano a scivolare anche lungo le sue guance. 
"Ti prego, non mi lasciare." sussurro continuando a piangere.
Si gira verso di me, mentre piange, e viene ad abbracciarmi. Mi stringe a se e sprofondo la testa nel suo petto.
"Non ti lascerò mai, ma giurami che non lo farai nemmeno tu." dice tra un singhiozzo e l'altro.
Annuisco stringendo un lempo della sua maglietta, cercando di placare le lacrime che vengono giù.
 
"Un...cancro?" mormora Louis. 
Annuisco e subito vengo circondata dalle sue braccia, quelle di Zayn e quelle di Liam. I loro occhi sono umidi e io sorriso leggermente, accarezzandogli il viso.
"Andrà tutto bene, non mi libererete facilmente da me. Capito?" dico poco convinta, ma loro sorridono e si allontanano dal letto, lasciando avvicinare Niall.
"Mi spiace tanto..." sospira, poggiando una mano sul bordo del letto. 
"Tu... Non meriti questo, ne le parole che ti ho detto." continua.
Io scuoto la testa e gli accarezzo il braccio. 
"No, scusami tu... Non avrei mai voluto farti soffrire." abbasso lo sguardo e lui mi abbraccia. 
"Ragazzi, ho delle notizie da darvi." La dottoressa Hughes entra nella stanza e io mi giro a guardarla. Harry torna vicino a me, mentre Niall si avvicina agli altri.
"Giada può tornare a casa. La dimetteremo fra due o tre ore. Dovrà tornare qui ogni settimana e a breve dovremmo iniziare la chemio."
Alla parola chemio deglutisco. Istintivamente mi tocco i capelli e la dottoressa, che se n'è accorta, sospira e annuisce.
Mi giro verso Harry che mi accarezza il viso. "Andrà tutto bene." Ripete baciandomi la fronte.
"Giada, devi vivere una vita il più normale possibile. E voi, ragazzi, aiutatela a farlo. D'accordo?" 
I ragazzi annuiscono e lei sorride.
"Bene. Fra poco arriverà un'infermiera che porterà i moduli per la dimissione. A presto." 
Così esce dalla stanza, lasciandoci di nuovo da soli.
"Mi dispiace veramente tanto, vi sto rovinando la vita." sospiro guardandoli.
"Ma scherzi?!" Zayn mi guarda ad occhi spalancati. "Tu sei la miglior cosa della nostra vita, sei una sorella e un'amica"
"E la mia fidanzata!" si intromette Harry sorridendo.
"Sì, anche la sua fidanzata. Dicevo, senza di te non saremmo così. Quindi, provvedi di rimetterti in piedi e di tornare a minacciare il mio gel e il mio specchio, altrimenti non so cosa farò!" continua Zayn.
Io sorrido e annuisco. "Siete veramente dei ragazzi fantastici..." 
Stringo la mano di Harry che mi abbraccia.
 
 
And the winner is... ONE DIRECTION!
E' scientificamente provato che se ieri hai visto i Brits, allora leggendo sopra ricorderai quando hanno esultato é.è
Ah, IO VI AMO INFINITAMENTE! CIOE' 11 RECENSIONI! MI SENTO TANTO LIKE A BOSS. Pff u.u 
E, mettetevi d'accordo, mi volete uccidere tutte dopo il capitolo precedente xD
Grazie ha chi recensiva già da altri capitoli e ai nuovi recensori(?)
Vi amo, ma questo si sapeva.
Vabbè, sono qua! Sì, non sono stata mangiata da un mostro delle nevi e non mi sono scapicollata con i sci.
:') Che bello, eh?
Comunque, del capitolo non so che dire. Mh, è cortino, lo so, ma non sapevo che scrivere e ho poco tempo perché devo studiare ._. 
Dopo la pagella mio padre ha esiliato il mio pc e uso quello di mia sorella di nascosto D:
Quindi se tardo sapete il perché. Bene, sto iniziando a pensare che era meglio se Giada fosse rimasta incinta... NO! Scherzo :3
Dunque, tanto amore! xx

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Capitolo 23
*** We were born to die. ***


Don’t make me sad, don’t make me cry.
Sometimes love’s not enough when the road gets tough.
I don’t know why.
Keep making me laugh,
Let’s go get high.
Road’s long, we carry on.
Try to have fun in the meantime.
 
Le note di Born to Die uscivano dalle casse della macchina, mentre io cercavo di canticchiarla. C'è stato molto silenzio e la cosa non mi fa sentire tanto contenta.
"Canti sempre bene, sai?" Liam sorride e io ricambio.
"Grazie..." mormoro.
Abbasso lo sguardo sulle mie mani e sospiro. Chissà per quanto ancora saranno così. Rosee e carnose. 
Chissà per quanto ancora riuscirò a suonare il piano, ad accarezzare i ricci di Harry, a dare i schiaffetti ai ragazzi quando fanno qualcosa che non va. 
Harry, vedendo che c'è qualcosa che mi turba, mi prende la mano, accarezzandola. 
"Andrà tutto bene, lo sai..." 
Questa frase l'ha ripetuta tante volte, e io ancora non so se credergli. 
Gli accarezzo il viso e annuisco.
"Sì, andrà tutto bene..." mormoro. 
Entrando in casa i ragazzi mi guardano un pò 'persi'.
"Uhm, che facciamo?" Louis si guarda attorno e io scuoto la testa.
"Vi prego, basta. Non sto per morire, almeno non ancora." mormoro le ultime parole per poi riprendere. 
"Comunque, non devo stare a letto 24 ore su 24. E la dottoressa ha detto di vivere una vita normale. Cioè nel nostro caso, una vita piena di cazzate!" 
I ragazzi sorridono e io alzo le spalle.
"Vi chiedo solo questo per ora. Ok? Facciamo come se nulla fosse successo, finché possiamo, e so che può sembrare una pazzia, ma voglio solo questo." incrocio le braccia al petto e loro annuiscono.
"Allora, che facciamo?" guardo i ragazzi.
"Piastriamo Harry?!" Zayn scoppia a ridere, battendo il cinque con Liam.
"Questo non lo dovevi dire, Jawaad!" Harry lo guarda sorridendo, e lui socchiude gli occhi.
"E' una sfida, HAROLD?" sorride scandendo bene il suo nome.
Io guardo Niall che aveva le lacrime agli occhi dalle risate, e seguita da Louis e Liam ridiamo.
"Ok, ok, ragazzi non uccidetevi!" mi metto in mezzo, cercando di fermare le risate.
"Che ne dite se mi cantate qualcosa? E' una vita che non vi sento." Harry mi cinge i fianchi con il braccio e i ragazzi annuiscono contenti.
Andiamo nella sala dove c'è il pianoforte. Mi danno uno spartito e li guardo curiosa.
"Noi cantiamo, ma tu suoni." Louis mi sorride e io annuisco incerta.
Ci sediamo ai divani ed io e Niall prendiamo le chitarre.
Guardando i spartiti sorrido.
"Con quale iniziamo?" Ci chiede Louis.
Io mi giro guardandoli e alzo lo spartito di Moments.
Harry lancia uno sguardo a Louis e stringe i pugni.
"Che succede?" Li guardo confusa ed Harry scuote la testa sorridendo.
"Niente, niente, dai iniziamo." 
Niall inizia a suonare e io lo seguo. 
"Shut the door, turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this even though I try"
Liam continua a cantare fino a quando non sta ad Harry. Presto più attenzione quando canta lui, e sento un groppo in gola, come ogni volta che canta.
"If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time"
Quando cantano il ritornello, mi sembrano sempre più perfetti insieme.
Finita la canzone Harry ha un'aria triste e abbassa lo sguardo.
"Harry, andiamo, dimmi cosa succede!" sospiro stufata, mentre Louis gli da una pacca sulla spalla.
"La canzone... Credo che Harry pensi a... te." Liam mi guarda e io mi avvicino ad Harry.
"Spiegami... Che problema ha la canzone?" mormoro al suo orecchio.
Louis e Zayn si alzano, seguiti da Liam e Niall ed escono dalla stanza chiudendo la porta.
"Scusami... Io devo essere forte, ma non ce la faccio... Non riesco a pensare alla mia vita senza di te. Ti amo, Giada." mi guarda negli occhi, ma continuo a non capire. 
"E che c'entra la canzone?" sussurro. 
"Conosci il nostro amico Ed Sheeran, no? Lui ha scritto questa canzone, e beh... Parla di un ragazzo che è triste perché la sua ragazza muore, e decide di uccidersi." abbassa lo sguardo e io gli prendo il viso tra le mani.
"Guardami, Harry. Io starò con te per sempre, ok? E se dovessi non farcela, tu devi continuare a vivere per me. Non devi abbatterti. Perché io sarò con te per sempre, perché io starò per sempre qui dentro." dico poggiandogli la mano sul petto, dalla parte del cuore.
Le lacrime scendono dai miei occhi, e i suoi sono lucidi. 
"Me lo devi giurare. Giurami che non farai niente di sciocco se non dovessi farcela." lo supplico.
"Giada io non..." Lo blocco.
"Giuramelo!" urlo, mentre continuo a piangere.
"Io... Te lo giuro..." abbassa lo sguardo ed io lo abbraccio.
"Ma non finirà tutto così. Non può finire tutto così." sussurra, poggiando la testa sul mio petto e iniziando a singhiozzare. 

Cause you and I, we were born to die.
Mi spiace tantissimo! Dovevo postare il capitolo oggi pomeriggio ma non mi sono connessa.
Sapete, oltre ai dolori di quando sono andata a sciare, ieri sera ho passato la notte in bianco perché mi veniva da vomitare, e alla fine l'ho fatto. E tra l'altre cose ho la febbre.
Invece che muore la Giada della storia di cancro, muore la Giada reale che scrive il capitolo. ç_ç
Ok, riguardo al capitolo. 
Spero che vi piaccia, se ci sono errori grammaticali mi spiace ma mi gira la testa é.è
Poi, se non la conoscete, sentite Born To Die di Lana Del Rey. E' una canzone troppo ujdfhwekj!
Come Skinny Love :3
Vaaabene, adesso me ne ritorno rintanata sotto le coperte. 
Tanto amore! 
xx

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Capitolo 24
*** No, no! She had promised... ***


"Ehi... Piccola, svegliati che dobbiamo andare in ospedale." 
La dolce voce di Harry mi sussurra all'orecchio, accarezzandomi il viso. Apro gli occhi e accenno un sorriso, sentendo il cuore battere più forte.
"Che succede se oggi salto la terapia?" chiedo alzandomi leggermente.
"Giada, lo sai. Andiamo." Mi aiuta ad alzarmi dal letto e mi accompagna al bagno.
"Ok, ora ce la faccio da sola." sussurro poggiandomi al lavandino.
"Sei sicura che.." 
Alzo lo sguardo serio ed Harry sospira uscendo dal bagno. Sa bene che non voglio aiuto, e che lo desidero solo quando lo chiedo, ma non lo vuole accettare.
Volto lo sguardo sullo specchio. Il mio volto pallido, e sempre più magro, non è più 'colorato' dai miei capelli. In circa un mese di terapie sono spariti.
Mi vesto, cercando di non badare ai vari giramenti di testa.
Mi nascondo dentro la felpa di Harry, che mi sta sempre più grande, e metto una tuta.
"Harry, mi aiuti?" Dico aprendo la porta.
Lui, come sempre, mi aspettava pronto. Si avvicina e mi sorregge, portandomi in camera.
Mi siedo sul letto, infilandomi le converse.
"Ok, andiamo." Mormoro guardandolo.
 
Harry mi ha costretta ad avvertire i miei genitori, e quando l'ho fatto ho sentito i singhiozzi di mia madre dall'altra parte del telefono. Ma le ho detto che non cambiava niente, e che non la volevo con me. Così, non è venuta mai in questo mese, e spero non venga nemmeno nei prossimi.
 
Poggio la testa al finestrino freddo del pullmino. Louis sta guidando, percorrendo quella strada che ormai so a memoria. 
Appena arrivati, Harry scende e mi apre lo sportello. 
Sbuffo, infilandomi il cappuccio della felpa. 
"Rivoglio i miei capelli." mi lamento entrando nell'ospedale.
Harry sorride appena, stringendomi a lui.
"Sei bellissima anche così. E i capelli ricresceranno." Mi accarezza la spalla, dandomi un bacio sulla guancia.
"Sì, come no." sussurro, prima di andare verso la dottoressa Hughes, che stava parlando con un'infermiera.
 
HARRY'S POV.

Ogni volta che Giada entra in quella stanza per la chemio il mio cuore si ferma. Non riesco a resistere senza di lei, non potrei sapere cosa succederebbe se...
Oh, cristo. Voglio togliermi dalla mente tutte queste idee.
Mi giro verso la porta di quella stanza, quando un'infermiera esce di corsa. 
Mi alzo di scatto, il cuore a mille, le gambe tremolanti.
"Che succede?" Le chiedo prima che sparisca verso il corridoio.
"Scusa, ragazzo. Non possiamo perdere tempo!" L'infermiera corre verso un'altra stanza, e io corro dentro la stanza.
"Giada!" Urlo avvicinandomi al letto, dove è esamine, gli occhi chiusi.
Sento un tonfo nel cuore.
"Fatelo uscire!" La dottoressa Hughes, entrata dopo di me, si rivolge ad un'altro dottore che mi porta fuori.
"No! No! Vi prego fatemi entrare. Io, io non posso lasciarla. Gliel'ho promesso. Devo stare con lei!" Urlo più forte che posso, cercando di rientrare nella stanza.
"Ragazzo, mi spiace ma non puoi entrare ora. Se non vuoi lasciarla, allora facci fare il nostro lavoro. Ok?! E' di vitale importanza che la operiamo, adesso." Il dottore mi guarda.
"Non, non può lasciarmi." sussurro con le lacrime agli occhi.
Rimango paralizzato sulla sedia, con lo sguardo nel vuoto, mentre il dottore rientra 
La dottoressa aveva detto che l'avrebbero operata solo... Solo se non ci fosse stato più niente da fare.
Sento vibrare il telefono.
'Amico, avete fatto?' leggo il messaggio che mi ha inviato Louis e lo chiamo.
"Vi prego, venite qui." dico con la voce spezzata, riattaccando immediatamente.
Non può lasciarmi. Me lo ha giurato. E, e cosa succederà se non ce la farà? Io non posso vivere senza lei. Io... Io non dovevo giurarglielo.
 
MOTHER OF GOD, I'M HERE!
Sì, ce l'ho fatta!
Ieri non ho postato, scusatemi!
NON SI FA! PIU' VI DICO CHE POSTO PRESTO PIU' NON LO FACCIO.
é.è Ma voi mi perdonate lo stesso sempre, vero?
Ok, 
in questo capitolo ho fatto parlare/pensare, insomma, c'è stata anche la versione di Harry.
Una bruttissima e devastante versione D:
La storia sta andando verso la fine, sapete?
Credo che mancano altri due o tre capitoli.
O meno. 
Comunque la parte di Harry è bruttissima come è scritta, ma non sapevo in che modo far succedere tutto. 
Bene, questo è tutto(?)
SPERO CHE NESSUNO MI ABBANDONI ALTRIMENTI POTREI MORIRE! è.é
E, beh, recensite!
Taaaantissimo amore.
xx

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Capitolo 25
*** Goodnight, fiorellino. ***


Le lancette dell'orologio dell'ospedale sembrano non spostarsi mai. Tutto intorno a me è come se fosse sparito, la mente incentrata su lei.
Lei che è diventata così fragile in troppo poco tempo.
Lei che non posso perdere.
"Harry... Vuoi qualcosa da bere?" La voce di Zayn blocca i miei pensieri. 
Scuoto la testa, e lui si siede accanto a me.
"Andrà tutto bene, lo hai sempre detto, no?" mi chiede, dandomi una pacca sulla spalla.
"Oramai ne dubito, sai?" ammetto, poggiando i gomiti sulle ginocchia e coprendomi il viso con le mani.
"Harry..." sospira.
"Ragazzi?" la voce della dottoressa Hughes ci chiama, mentre lei chiude la porta.
"Come sta?" scatto in piedi, i ragazzi dietro di me.
"Mi spiace ma... Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Purtroppo è in coma e... Se non dovesse riprendersi entro 48 ore..." Abbassa la testa ed io serro le mascelle, sentendo le lacrime rigarmi il viso.
Louis si avvicina a me, poggiando una mano sulla mia spalla.
"Puoi vederla ora, Harry." continua la dottoressa.
Mi volto verso i ragazzi.
"Vai..." Mormora Louis, accennando un sorriso.
La dottoressa si fa da parte permettendomi di entrare nella stanza.
Chiudo la porta, spostando lo sguardo sul letto.
"Giada..." sussurro.
Mi avvicino dove giace il suo corpo così pallido, la macchina del cuore che segna i battiti sempre più lenti.
Mi siedo e le stringo la mano. Non è calda come lo era di solito, è sempre più fredda.
"Ehi, amore. Io... Io so che mi senti. E voglio dirti tutto quello che non ti ho detto, o che magari ho già fatto. Ma te lo devo ripetere, perché voglio che tu sappia quanto ti amo." 
Tremo. So che lei mi può sentire, perché ha detto che sarebbe sempre stata con me, nel mio cuore.
"Sai, sono più di tre mesi che stiamo insieme. E questi mesi sono stati la cosa più bella del mondo. Anche quest'ultimo mese, che per te è stato così difficile e pesante. Tu mi fai stare bene, mi hai fatto cambiare. Mi hai fatto migliorare. Mi sento perfetto accanto a te. Dio, mi sembra una vita che dobbiamo parlare. E invece sono sette ore. Sette fottute ore. E' bastato così poco per perderti? Avevi promesso che non te ne saresti mai andata, che non mi avresti mai lasciato. E se così fosse... Io non so se riuscirò a mantenere la promessa, lo sai. Anche tu la dovevi mantenere. E c'è ancora tempo. Ti prego, torna da me. Non potrei mai vivere senza di te. Io voglio stare per sempre con te, per sempre. Voglio sposarmi con te, avere dei bambini con te e ripensare a quando eravamo giovani, magari seduti sul divano, sfogliando le vecchie foto di vecchi album di famiglia. Vecchi, come diverremo noi. Ma insieme. Ok?"
La guardo. Non sembra cambiato niente in lei. Le mie parole non sono servite. Non posso averla persa.
Poggio la testa sulla sua gamba, iniziando a singhiozzare.
"Torna da me, per favore..." mormoro tra un singhiozzo ed un altro.
 
GIADA'S POV.
Apro gli occhi. Mi guardo attorno ma non c'è niente da vedere, solo il bianco.
Mi alzo dal letto, guardandomi ad uno specchio che è apparso davanti al letto. 
Ho una camicia da notte bianca, e sulla testa ho di nuovo i miei capelli.
"Ciao, cara. Vuoi un biscotto?" Alle spalle sento una voce che già conoscevo. Sobbalzo. 
"Nonna?" Esclamo confusa voltandomi verso di lei.
Mia nonna, morta tre anni fa, è al forno di una cucina che sembra appena apparsa, pronta a sfornare i suoi deliziosi biscotti.
"Come sei pallida, bambina mia. E anche molto magra. Che c'è? Quei ragazzi non ti hanno fatta mangiare più? O eri troppo impegnata con Harry?" Sorride dolcemente, mettendo i biscotti al tavolo accanto a noi. 
"Uh, sì che mi fanno mangiare. Ma aspetta, tu come sai di loro? E, dove siamo? Sono morta? O sei tu un fantasma?" Chiedo notando una cosa alquanto curiosa.
La parte dove è mia nonna è più colorata, mentre dove poco prima giacevo io è tutto così pallido e privo di colore.
"Siediti, o i biscotti si fredderanno. E ti racconterò tutto, ora. Ma prima, vuoi un pò di thè?" Mi porge una tazza dove, da una tegliera, versa dentro un pò di thè.
Non ci sto veramente capendo niente, anche perché l'unica cosa che mi ricordo è la chemio.
Mi siedo a tavola, seguita da lei. Cerco di prendere un biscotto, ma non riesco a toccarlo. E' come se cercassi di toccare l'aria.
"Nonna, che ci faccio qui?" sospiro, abbandonando la voglia di un biscotto.
"Guarda il thè. Cosa vedi?" chiede lei, fissando la sua tazza.
Credo che andando nel posto dopo la morte si sia rincitrullita completamente.
Alzo le spalle e guardo la tazza.
"Ma che..." mormoro.
Davanti agli occhi vedo Harry, accasciato su una sedia accanto ad un letto, che singhiozza.
La testa poggiata su due... gambe. Sulle mie gambe. 
"Nonna, che vuol dire tutto questo?" Ho la voce spezzata.
"Ma come, bambina mia. Non l'hai ancora capito?" Mi incalza lei, guardandomi con i suoi occhi così azzurri.
Scuoto la testa. "No." Ammetto.
"Per prima cosa, dimmi, in queste ore che non ricordi, cosa hai sognato?" 
La guardo più confusa che mai. "Che c'entra?"
"Giada, rispondi." E' seria ed è meglio non contraddirla, è sempre stata cocciuta.
"Beh, ho fatto un sogno tanto strano, nonna. In verità, era tutto buio. Ma sentivo una voce. E quella voce non potrei mai confonderla." Sorrido leggermente, per poi tornare triste ripensando a quelle parole.
"Continua." Mi accarezza i capelli, ma non riesco a sentire il suo tocco.
"Harry mi parlava. Ma non so perché dicesse quelle cose." 
Racconto a mia nonna tutto quello che avevo sentito dire da Harry, senza che lei mi interrompa.
"E mi ha pregato di tornare da lui. Perché ho sentito questo? E dove sono, nonna?" Stringo la mia camicia da notte, tenendo lo sguardo basso.
"Sei venuta a trovare me, no? Ma ora voglio che tu ricorda una cosa. Che ti ho sempre detto delle promesse?" dice lei, prima di portarsi alle labbra la sua tazza.
"Che vanno sempre mantenute..." 
Mi ricordo che da piccola mi diceva che ogni volta che qualcuno non manteneva una promessa, era come tradire la persona a cui si è fatta la promessa. 
"Non vuoi tradire Harry, vero?" Mi domanda lei.
Scuoto la testa, come potrei mai farlo?
"Quindi, ora rimettiti a letto. Appena ti risveglierai, se lo vorrai, se lo vorrai con tutto il cuore, tornerai da lui. Sappi che l'amore vince tutto."
Ci alziamo e mi metto a letto.
Mi rimbocca le coperte, e mi guarda negli occhi.
"E' tutto vero, questo?" chiedo, sentendomi di nuovo bambina, quando lei mi raccontava delle stupende storie.
"Oh, certo che no. E' tutto frutto della tua mente. Ho sempre saputo che eri così fantasiosa. Ma, puoi chiudere gli occhi e tornare alla realtà, per poi riaprirli di nuovo. Lo so, è complicata come cosa, ma capirai." Sorride dolcemente, prima di darmi un bacio sulla fronte.
"Mi manchi tanto nonna. E' stato bello rivederti, anche solo in un sogno." Ammetto, prima di chiudere gli occhi.
La voce di mia nonna, ormai lontana, sussurra prima che mi addormenti.
"Buonanotte, fiorellino." 
 
CHI LEGGE E' UN BISCOTTO! Sii un biscotto!
Ok, adesso dovete essere veramente sincere e biscottose(?).
Com'è questo capitolo? é.è
Il pensiero di Giada non c'entra niente?
Però è come, ecco, un sogno, spero si sia capito alla fine :3
Bene, oggi ho postato in un orario decente. 
Applauso(?)!
No, scherzo. Un applauso a voi che mi sopportate e che mi leggete :')
*CLAP CLAP*
Ah, chi ha twitter? Il mio è @xgiada_
IL PROSSIMO FORSE SARA' IL CAPITOLO FINALE, SAPETE? 
Sì, forse sarà l'epilogo. 
ED ESSENDO L'EPILOGO, FORSE ASPETTERO' DUE GIORNI PER METTERLO.
#SonoSpietata, muahahahah!
E non odiatemi :3
P.S. Ho scritto in maiuscolo per farvi rendere conto meglio che me ne andrò a breve con questa storia, tornando però con un'altra che spero che seguiate é.è
Vi mancherò?
Voi sicuramente sì, e anche questi capitoli çwç
Detto questo, VI AMO!
xx
Ah, tanto amore!

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Capitolo 26
*** I did not want you woke up without me by your side. ***


Dopo ore, riesco ad aprire gli occhi. Devo sbattere più volte le palpebre per far chiarezza su cosa vedo.
Harry, singhiozzante, ha ancora la testa poggiata sulla mia gamba, e tiene la  mano stretta alla sua.
Sorrido leggermente, per poi aprire la bocca.
"Perché piangi?" 
La mia voce esce con uno stridolio, e lui alza il viso incredulo.
"Giada! Tu... tu sei sveglia! Sei qui con me! Dimmi che è vero, ti prego." 
In una frazione di secondo mi stringe in un abbraccio, e io sprofondo la testa nel suo petto.
"Sì... Sono qui, sono qui." Mormoro sorridendo.
"Pensavo di averti persa." confessa.
Lo sento ancora tremare, e mi stringe a se più che può, credo che non si renda conto ancora che io sia viva e stretta a lui.
 
"Ragazza, io sapevo che tu ce l'avresti fatta!" Zayn, entrando nella stanza con gli altri, spalanca le braccia e mi stringe a se, seguito da Liam e Louis.
Harry, dopo essersi assicurato che ero viva e fra le sue braccia, era corso a chiamare i ragazzi fuori.
Sono rimasti lì da quando era entrato Harry, cioè per come mi ha detto, circa quattro ore.
Quel ragazzo è pazzo, credo. Sì, Harry soffre di qualche malsana malattia, e lo credo sempre di più. Soprattutto dopo che Louis mi ha raccontato che, durante quelle quattro ore che la dottoressa gli aveva detto che poteva entrare, non ha fatto altro che piangere e rimanere accanto a me.
"Non volevo che ti svegliassi senza me al tuo fianco..." Mi confessa lui, arrossendo.
Sorrido fiera, e gli allungo un bacio sulle labbra.
"Credo che quello malato sei tu, non io!" Esclamo sorridendo.
"Sì, e sappiamo anche di che malattia si tratta."
Liam, seguito dagli altri, tranne Niall, esce dalla stanza e io sposto lo sguardo su Harry, che è confuso quanto me.
Dopo cinque minuti buoni, quei tre pazzi rientrano nella stanza, con tanto di camice e cartelline in mano.
"Ma queste dove le avete rubate?!" chiedo confusa, ridendo con le lacrime agli occhi, ma devo trattenermi perché la ferita dell'operazione, fresca, ancora sanguina, di più ad ogni mio sforzo, e mi fa parecchio male.
Harry si avvicina a me, guardandomi serio.
"Ehi, tutto ok!" esclamo per non farlo preoccupare. 
"Insomma, qual'è la malattia del signorino?" Sorrido ai ragazzi, che subito scrutano le loro cartelle e borbottano fra loro.
"Giunti ad una conclusione non affrettata..." inizia Zayn.
"E sicuramente azzeccata!" continua Liam.
"Il signor Styles soffre di una poco rara malattia, declatante e che fa milioni di vittime." esclama Louis.
Io annuisco, cercando di capire. Poi mi fermo e alzo le spalle.
"E, di grazia, che malattia è?" chiedo.
"L'AMORE!" esclamano Liam, Louis e Zayn, girando le cartelle, dove c'era scritto 'love'.
Sorrido scuotendo la testa, mentre Harry sospira. "Cavolo, mi hanno scoperto! E io che pensavo di tenerlo nascosto." Ironizza lui.
Lo faccio sedere sul letto e, tirandomi su di poco, lo abbraccio, dandogli un appassionato e lungo bacio.
"Woo-ooh!" esclama Zayn.
"Scusate l'intromissione." La dottoressa Hughes entra nella stanza sorridendo, per poi fare una faccia confusa ma divertita di fronte ai ragazzi in camice, che subito avvampano.
Io rido leggermente, seguita da Harry.
"Allora, come ti senti?" Dice, rivolgendo lo sguardo a me.
"Sto meglio, grazie. Quando potrò tornare a casa?" Chiedo speranzosa.
"Giada, vorrei mandarti subito a casa, credimi. Ma ti abbiamo operata adesso ed è stato veramente un miracolo che tu sia sveglia, e viva... Quindi, rimarrai qui per due o tre settimane. Poi, se tutto va bene e il cancro è ufficialmente sparito, tornerai a casa." Sfoderò un sorriso, per poi uscire dalla stanza. 
"Non voglio rimanere qui..." bofonchio ed Harry mi accarezza la mano. 
"Ma, Niall?" Dico girandomi attorno. Non mi ero accorta della sua assenza e mi giro verso i ragazzi.
"Aveva da fare." "Sta male." "Ora arriva." Liam, Zayn e Louis parlano uno sopra l'altro e io abbasso lo sguardo.
"Non ce la faceva, Giada. Ancora non gli è passata... Scusalo." mormora infine Louis.
Guardo Harry e gli accarezzo il viso. 
"L'importante è che ci sei tu." sussurro e gli schiocco un bacio sulla guancia.
"Adesso andrà tutto bene." dice convinto Harry, avvolgendomi il braccio attorno alle spalle.
"Se staremo insieme, tutto andrà bene." Sorrido e socchiudo gli occhi.
 
 
YEAH, BUDDY.
Quanti giorni sono che non posto?
Scusatemi veramente tanto tanto ma tanto tanto çwç
E' che volevo scrivere, solo che tra una cosa e l'altra, soprattutto quando ho saputo dello Zio (per come ho capito è lo zio) di Zayn mi sono avvelita c.c
Però sono tornata e vi dico che non è l'ultimo capitolo. Forse ci sarà quello dopo e un'altro ancora.
Mi potete are un consiglio? Continuo o il prossimo è l'epilogo? 
D: Io sono moooooooooooooolto (NOTARE LE O) indecisa!
Bene, un bacio a tutte e 
tanto amore. xx

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Capitolo 27
*** An unexpected letter. ***


Oramai da quando mi sono risvegliata sono passate tre settimane, e tutti i giorni Harry era prontamente accanto a me.

“Oggi è il gran giorno!” Esclama il mio riccio preferito entrando dalla porta, con in mano come sempre una ciambella e un cappuccino.
Sì, oggi finalmente esco dall’ospedale, viva e quasi del tutto vegeta.
“Ehi, non si saluta più?” Lo guardo interrogativa, per poi sfoderare uno dei migliori sorrisi che sono riuscita a fare in questi giorni.
“Oh, ma certo, amore.” Sussurra abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte. Poggia la mia colazione sul comodino alla destra del letto e si siede sul letto con me.
“Allora, ora si torna a casa. Contenta?” Mi guarda negli occhi sorridendo, ed io annuisco.
“Beh, non ce la faccio veramente più a stare qui. Mi manca casa. Quindi, sì, sono veramente contenta.” Alzo le spalle, ma dentro so che non voglio tornare a casa, non sono pronta.
Louis mi ha confessato, qualche giorno fa, che i rapporti con Niall sono cambiati, per lo meno con Harry. Non vive più con loro, anzi, con noi, e so perfettamente che la colpa è soltanto mia. Pensavo che si era tutto risolto. Evidentemente sbagliavo.
“La dottoressa ha detto che possiamo andare.” Continua Harry, bloccando i miei pensieri.
“Di già?” Chiedo quasi stupita. Lui sorride ed annuisce contento, chiudendo la valigia poggiata sulla poltrona rossa, che tutti i giorni Harry aveva occupato. Sono veramente stupita che non abbia ancora preso la forma di Harry.
Ridacchio da sola, scuotendo la testa.
“E’ QUI LA SIGNORINA STO PER TORNARE A CASA A ROMPERE LE CAROTE?!” La voce di Zayn quasi invade la stanza, e, voltando lo sguardo verso la porta, intravedo lui, Louis e Liam tra miriade di palloncini.
“E specchi, gel o pettini.” Scherzo, facendo l’occhiolino a mister orecchini.
I ragazzi entrano in camera e mi avvolgono in un abbraccio, poi porgendomi i palloncini e un buffo peluche a forma di panda.
“Un panda!” Urlo stringendolo a me.
I ragazzi ridono e io prendo per mano Harry, che già si è caricato in mano la valigia.
“Pronta a tornare a casa?” Mi sussurra avvolgendo il braccio attorno ai miei fianchi.
Annuisco e nascondo quel poco di capelli che mi sono cresciuti sotto ad uno dei cappelli che Harry mi ha portato da casa.
In verità non sono pronta, nemmeno un po’. Non sono pronta a fare finta che Niall non esista, non sono pronta a tornare a vivere in quella casa che senza Niall sembrerà vuota.
Prima di uscire dall’ospedale, compilando gli ultimi moduli per uscire, la dottoressa Hughes mi viene incontro.
“Eccola, la nostra Giada!” esclama abbracciandomi. Sorrido dolcemente, lasciandomi stringere.
E’ diventata un’amica oramai, molte cose le ho confidate a lei. Quando Harry non c’era, e mi capitava di pensare a Niall, se lei passava per un saluto, come ogni pomeriggio, si accorgeva subito della mia tristezza ed era pronta a sentire cosa c’era che non andava. E io mi sfogavo, lasciando uscire le parole dalla mia bocca.
“E’ ora che tu torni a casa, Giada.” La dottoressa mi sorride ed io annuisco, guardando Harry.
La dottoressa mi cinge in un altro abbraccio. “Andrà tutto bene, credimi.” Mormora.
“Sono contenta che sia andato tutto bene. Addio, Giada.” Mi saluta per l’ultima volta, mentre io, abbracciata ad Harry, e gli altri ragazzi, ci dirigiamo verso l’uscita.
Volto la testa verso la dottoressa, mimando con le labbra un ‘Grazie’.

Il rumore della chiave nella serratura mi fa venir voglia di fuggire. Ma Harry stringe la mia mano e non riuscirei nemmeno a fare un metro senza di lui. E, sinceramente, non ho tutta questa voglia di perderlo di nuovo.
Prima di entrare in casa esito un momento. Harry fa un cenno con la testa e io mi decido ad entrare.
Non è cambiato niente dall’ultima volta che sono stata lì. I divani sempre alla fine di quell’enorme sala, davanti alla tv. La luce che filtra dalle due finestre, una all’inizio e una alla fine della stanza.
Ho sempre pensato che quella casa profumasse di vaniglia, e anche adesso sento sempre lo stesso odore.
Si è creato un silenzio strano attorno a noi, e sul mio viso credo si possa vedere un senso di confusione.
“Vuoi andare a riposarti?” A spezzare il silenzio ci pensa Harry, che si dirige verso le scale con la valigia in mano.
“No, o meglio, vorrei andare in camera.” Sorrido e saluto con la mano i ragazzi, prima di raggiungere Harry per le scale.
Entrando in camera mia c’è qualcosa di strano. O meglio, qualcosa di diverso.
Il letto, che quando lo avevo lasciato io aveva delle lenzuola azzurre a righe verdi, aveva delle lenzuola rosa. I vestiti che c’erano in giro, sparsi disordinatamente, non ci sono più e tutti i miei libri sono messi in ordine sullo scaffale sopra la scrivania.
“Hanno messo a posto i ragazzi. Volevano fare qualcosa per te, anche se poco.” Si gratta la testa, poggiando la valigia sulla sedia.
Mi siedo sul letto, lisciando con la mano il lenzuolo. Non so perché, ma c’è una tensione che si potrebbe tagliare con il coltello.
“Che succede? Siamo tornati qui e improvvisamente tutti zitti.” mormoro tenendo lo sguardo basso.
Si siede accanto a me e alza le spalle. “Beh, non sappiamo come comportarci. Sai, per la storia di Niall.”
“Tu, per favore, comportati come sempre. Ok?” Chiedo guardandolo. Annuisce, prima di alzarsi ed andare alla porta.
“Dai, ora ti lascio da sola, dopo vengo da te, sempre se vuoi.” Mi guarda storcendo la testa e io gli tiro il cuscino sorridendo.
“E me lo chiedi?” Lo guardo. Lui mi sorride velocemente, ripoggiando il cuscino sul letto, per poi uscire dalla stanza.
Sospiro e mi alzo, cercando una tuta comoda. Mi tolgo la maglietta e i jeans che avevo messo per tornare a casa e mi guardo allo specchio.
Una cicatrice che parte da appena sotto al collo, per finire sopra le costole, risalta perfettamente sulla mia pelle chiara.
Mi infilo la maglietta e la tuta, per poi infilarmi sotto le coperte.
Poggio la testa sul cuscino ed infilo una mano sotto, quando questa viene a contatto con un pezzo di carta.
Tolgo il cuscino e trovo una lettera ed un biglietto.
Mi rigiro entrambi tra le mani, poggiando lo sguardo sul biglietto.
‘Non sapevo come darti questa lettera, così ho deciso di lasciartela sotto al cuscino. Ah, te la manda Niall. – Da Louis. xx’
Niall? Quella lettera al tatto sembra così leggera, eppure so che dentro ci sarà un qualcosa di così pesante che non so se riuscirò a sopportarlo.


BUT THIS MY NUMBER, SO CALL ME MAYBE.
Non riesco a togliermi dalla testa quella canzone D: E tutto grazie alla mia amica è.é
Anyway, sono tornata. E mi scuso tantissimo per il ritardo, ma non trovavo mai tempo per scrivere çwç
Ma so che voi avete un cuore tanto grande da perdonarmi.
Se trovate errori nel capitolo è perché non ho voglia di rileggere che ho sonno.
Bene, come avrete capitolo il prossimo capitolo sarà pieno di colpi di scena (?) o forse solo la lettera sarà tanto della serie TA TA TA TAN!
Un bacio a tutte e grazie per chi recensisce :3
Tanto amore. xx

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Capitolo 28
*** He was teasing me. ***


Non so cosa fare. Devo leggere questa lettera, ma non voglio aprirla. 
Me la giro e rigiro fra le mani, finché, prendendo un respiro forte, mi decido ad aprire la busta e a tirare fuori il foglio.
La scrittura di Niall la riconoscerei tra altre mille lettere.
'Non so perché ti scrivo, e non so neanche che scrivere, veramente.
Passerò per egoista, lo so, ma devo dirti tutto quello che non ti ho detto a voce.
La prima volta che ti ho visto ho visto ho subito pensato che eri una ragazza fantastica e che volevo conoscerti più a fondo.
Eppure pensavo che sicuramente tu avresti avuto occhi solo per Harry o Zayn, come accade il più delle volte.
Quando poi, la prima sera che siamo usciti tutti insieme, non hai degnato di una parola Harry, ho pensato 'Ecco, forse l'unica che non vuole Harry l'ho trovata.'
Poi tutto è andato in discesa. Credevi di esserti innamorata di me, e io ti ho baciata, così sei diventata la mia ragazza per moltissimo tempo.
Eppure non ero in pace con me stesso. No, perché io non ero veramente innamorato di te. 
Mi dispiace, io non volevo dirtelo e non volevo prenderti in giro, credimi, ma ora che ti ho persa del tutto, perché continuare a mentirti?
Ti ho tenuta a me perché mi sentivo di aver vinto contro gli altri, ma soprattutto contro Harry.
Lui è mio amico, e gli voglio bene, ma ogni santissima volta che c'era una ragazza, devi capirlo, lui ci provava e PUFF, lei voleva lui.
Tu invece no, ti eri innamorata di me, ma non provavo le famose farfalle nello stomaco. Ma, ammettilo Giada, tu Harry lo amavi già, vero?
Ti volevo e ti voglio bene tutt'ora, ma come amica, come una sorella. Tu invece mi odierai, e ti capisco, credimi.
Ah, spero veramente che con Harry starai meglio, perché lui ti ama veramente e ti merita. 
E' meglio se per un po' io e te non ci vediamo, e ti capisco se non mi vorrai vedere mai più.
Sappi che se hai bisogno di una spalla su cui piangere, di un amico che ti faccia ridere, o semplicemente di me, chiedi a Louis e saprai dove trovarmi.
Beh, non so più che scriverti. Quindi...
Addio Giada.
Nialler.'
 
Sul foglio della lettera cadono ripetutamente lacrime. Mi asciugo gli occhi con la mano, cercando di smettere di piangere. Francamente non voglio spendere altre lacrime per lui.
Vorrei prendere carta e penna e rispondergli. Ma con poche parole.
'Si, hai ragione. Già ero innamorata di Harry, ma non volevo ammetterlo a me stessa.'
Mi ha solo presa in giro, mi ha solo illusa, mi ha offesa e maltrattata quando ho scelto Harry a lui. E io mi sono sentita come una ladra ad amare il riccio.
E per cosa? Per chi? Per un ragazzo che credevo potesse far di tutto, ma arrivare a prendermi in giro in questo veramente no.
Sento dei passi avvicinarsi alla porta così richiudo velocemente la lettera, infilandola sotto il cuscino.
Mi sdraio di nuovo, poggiando la testa sotto il 'custode' della lettera e chiudo gli occhi.
"Giada, stai dormendo?" Louis apre la porta e io sospiro, tornando seduta e tirando fuori quel pezzo di carta.
"Ah, l'hai letta." Sussurra, grattandosi la testa.
"Sai cos'ha scritto?" Chiedo con la voce spezzata, cercando di cacciare giù le lacrime che, di nuovo, cercano di uscire dai miei occhi.
"No, non mi sembrava il caso di aprirla. Sono cose fra te e lui." Alza le spalle e io batto ripetutamente sul materasso, facendolo mettere seduto accanto a me.
Gli passo la lettera, che inizia a leggere.
Il silenzio creatosi accanto a noi mi fa riuscire a sentire le voci di Liam e Zayn che stanno scherzando in salone, o il rumore della doccia nel bagno due stanze più in là. Harry finalmente si sta rilassando. Chissà se lui sa di questa lettera. E se non lo sa? Cosa faccio? Se glielo dico, magari lui si arrabbia con Niall per avermi presa in giro, ma se non glielo dico e lo viene a scoprire? Si arrabbierà con me?
A bloccare i miei pensieri ci pensa Louis che, ripiegando la lettera, mi poggia una mano sulla gamba.
"Mi dispiace veramente tanto. Io non immaginavo che Niall... Insomma, doveva essere stato acciecato dalla gelosia per aver fatto una cosa del genere. Prenderti in giro così..." Scuote la testa, abbassando lo sguardo.
"Non m'interessa." Dico con il tono così fermo e freddo che mi stupisco di me stessa.
"Io non voglio avere niente a che fare con lui. Mi ha presa in giro, non sono pronta a perdonarlo adesso. Louis, tu sei mio amico, sai bene quanto ero dispiaciuta per essermi innamorata di Harry e aver lasciato Niall stare male. O almeno, io credevo stesse male. Sarebbe veramente un bravo attore, altro che cantante." Ironizzo, anche se non sono in vena di scherzare.
"Lo so, Giada, ti capisco. Non è stato proprio un bel gesto quello che ha fatto. Ma, che hai intenzione di fare? Glielo dirai ad Harry?" Mi chiede guardandomi negli occhi.
Rimango in silenzio per due secondi, poi annuisco.
"Sì. Non ho voglia di mentirgli o nascondergli qualcosa. Proprio adesso che sta andando quasi tutto bene." 
"E' sotto la doccia, ora. Sicuramente appena avrà fatto verrà da te. Comunque, sappi che io e gli altri ti vogliamo bene." Mi abbraccia forte, per poi alzarsi dal letto.
Lo guardo, prima di chiamarlo di nuovo. "Louis?"
Si volta verso di me, sorridendo.
"Sì?" Mi chiede.
"Vi voglio bene anche io." Sorrido, per poi rimettermi giù a pancia all'aria, guardando il soffitto.
Tengo la lettera in mano, ogni tanto passo il dito sopra, come per accertarmi che non scomparisse. La mia mente era un labirinto di pensieri.
Che cosa penserà Harry, poi, di Niall? Litigheranno? Non voglio, anche perché loro hanno un futuro davanti, e questo futuro lo hanno insieme. Se qualcuno della band litiga, cosa accadrà? Non voglio che succeda niente per colpa mia. 
La porta si apre di nuovo, lasciando entrare una scia di profumo. Di quel profumo.
"Harry, devo parlarti di una cosa." Mormoro guardando ancora il soffitto, mentre lui si sdraia accanto a me.

 
DELLA SERIE 'A VOLTE RITORNANO'
Sì, non ci vorrete mai credere, ma a quasi una settimana precisa, pubblico il capitolo 28.
Wow, già il capitolo 28? D: Ma scherziamo?
Ok, la lettera è una gran cacata, credo che vi aspettavate di meglio, ma vabè.
Cioè, sapete che mia madre, QUELLA SANTISSIMA DONNA, ha spacciato la mia storia?
L'hanno letta 3 mie zie, una o due mie cugine, IL RAGAZZO CHE FA IL CAMERIERE AL MIO AGRITURISMO e CHE MI PIACE, la farmacista del mio paese e, oltre a mia madre, mio padre e le mie sorelle, stop-almeno spero.
Quanto posso odiare quella donna che non avendo niente da fare mi ha messa al mondo? :')
Ok, questa informazione è per farvi capire le figure di merda :D
E se vi chiedete 'Ma non leggeranno questo che scrivi?' 
Eh no, perché la storia è stampata senza 'spazio autrice'.
MUAHAHAHA!
Basta, sto diventando scema. A proposito, io devo studiare tecnica per domani! Solo quasi le 22 e io ho tipo una cinquantina di pagina da studiare :')
Che bello(!) ma ce la farò, poi se è vi faccio sapere.
Ok, chi ha letto tutto è una fatina dei miei sogni ed io vi amo(?)
Ciao belle! xx

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Capitolo 29
*** Before the end. ***


Tengo la lettera in mano, ogni tanto passo il dito sopra, come per accertarmi che non scomparisse. La mia mente era un labirinto di pensieri.
Che cosa penserà Harry, poi, di Niall? Litigheranno? Non voglio, anche perché loro hanno un futuro davanti, e questo futuro lo hanno insieme. Se qualcuno della band litiga, cosa accadrà? Non voglio che succeda niente per colpa mia. 
La porta si apre di nuovo, lasciando entrare una scia di profumo. Di quel profumo.
"Harry, devo parlarti di una cosa." Mormoro guardando ancora il soffitto, mentre lui si sdraia accanto a me.
Mi volto a guardarlo, notando che lui guarda il soffitto. I suoi ricci ancora umidi cadono delicatamente, come sempre, sul suo viso e i suoi occhi sono un pò più rossi, evidentemente per colpa della doccia.
"Non devo preoccuparmi vero?" Mormora.
Io scuoto la testa. "No, non devi preoccuparti. Si tratta di..." Non riesco a terminare la frase e distolgo lo sguardo dai suoi occhi che iniziano a fissare i miei.
"Fammi indovinare. Se non devo preoccuparmi e si tratta di qualcuno... Credo che questo qualcuno sia Niall. Sbaglio?" Sorride leggermente e io sospiro.
Colta in flagrante.
"Da quando leggi le menti?" Ironizzo accarezzandogli il volto.
Mi sollevo, mettendomi seduta. Gli porgo la lettera che lui, dopo averla aperta, inizia a leggere.
Non lo riesco a guardare in faccia, così i miei occhi sono puntati sulle mie mani, poggiate sulle gambe.
Dopo qualche minuti di silenzio sento il rumore della carta e con la coda dell'occhio noto che Harry l'ha ripiegata, e poggiata tra me e lui.
Un misero "Ah." esce dalla sua bocca, facendo tornare il silenzio.
Come l'avrà presa? 
Sono indecisa se domandarglielo o rimanere in silenzio aspettando in un altro suo segno di vita. Opto per la prima, ma tengo lo sguardo basso.
"Quindi?" lo incito.
"Quindi cosa, Giada?" chiede serrando la mascella.
"Andiamo, sai cosa voglio dire. Sei impassibile. Non dici niente di quello che ha detto Niall? Non ti interessa niente?!" Gli urlo contro, esasperata dal suo silenzio.
"Che dovrei dire, eh?! Uno dei miei migliori amici ti ha usata per gelosia verso di me! E sapeva che mi interessavi, lo sapeva benissimo! Ho passato le pene dell'inferno, pensavo di perderti! E lui se ne esce con questa lettera! Che sarebbe successo se tu... Poteva anche farti una reazione diversa. Ti saresti potuta sentire di nuovo male. Forse per l'ultima volta. Ti rendi conto? Te ne rendi conto, cazzo?!" Ribbatte lui, alzandosi in piedi. Il viso è rosso e gli occhi non sono da meno. Io deglutisco, mandando giù il nodo alla gola.
Inizio a singhiozzare, ancora e ancora.
"Quindi non dovrei più fare niente! Non devo uscire, non devo parlare, niente. Devo rimanere a letto?! Allora lo sai che c'è?! Era molto meglio se fossi morta!" Continuo ad urlare e, poggiando i gomiti sulle ginocchia, mi prendo la testa fra le mani. 
Sento le mani di Harry sulla schiena, e il suo corpo mi stringe a se. 
Singhiozzo ancora. 
Perché devo litigare con Harry? Non voglio. No. 
"Mi... Mi dispiace." Mormora lui.
Io continuo a tremare, scuotendo la testa. Lo allontano e lo guardo negli occhi.
"Ti sto rovinando la vita. Lo sai questo? Che succederà con Niall? Lavorate insieme, cavolo. E per colpa di un'insulsa ragazza questo si distruggerà." Stringo la mia maglietta, mentre le lacrime cadono sulle mie mani.
"Insulsa ragazza? E, chi sarebbe? Perché io non la vedo." Si inginocchia e mi prende le mani fra le sue, alzandomi la testa per far incrociare di nuovo i nostri occhi.
"Ascoltami. Io voglio vivere con te, per sempre. Potrà sembrare una stupidata da un diciottenne, ma no, non lo è. Ti amo seriamente, e se tu vuoi, per me possiamo sposarci anche adesso. Ti è chiaro? Io non voglio che nessun altro ti abbracci come faccio io, che ti baci, che ti dica ti amo. Io voglio essere l'unico. Perché per me, sei solo tu." Mi accarezza il viso e io socchiudo gli occhi, poggiando una mano sulla sua.
"Sposarci? Stai correndo un pochetto, Styles." Sorrido leggermente.
Lui ricambia il sorriso e sulle sue guance appaiono quelle stupende fossette che amo tanto.
"Io... Parlerò con Niall. Vedremo cosa fare. Se dovesse succedere qualcosa... Beh, io ho mia madre che ci può aiutare, lo sai. E, sì, anche mio padre." Continua poi.
"Harry..." Mormoro scuotendo la testa.
"Andiamo a parlarne con i ragazzi, ok?" Gli domando passandomi una mano sul viso. 
"Ok." Sussurra. Mi prende di nuovo la mano ed usciamo dalla stanza, dirigendosi verso la sala.
"Louis, a che ora hai detto che arriva Niall?" Chiede Liam rompendo il silenzio che durava da una decina di minuti, ormai.
Louis scuote la testa leggermente, come per tornare alla realtà, e risponde con un filo di voce.
"Dovrebbe arrivare fra poco."
Infatti, dopo cinque minuti, sentiamo il campanello suonare.
Ci guardiamo nel viso. Zayn, seduto accanto a me, mi accarezza la schiena e Harry, dall'altra parte, mi stringe la mano.
Liam accenna un sorriso mentre Louis, prendendo un respiro, va alla porta.
"Andrà tutto bene." Mormora Zayn. 
Sorrido leggermente, annuendo.
Respiro affondo, sentendo il cuore battere più forte.
Cerco di farlo rallentare, con la paura che qualcuno lo senta.
Quando entra Niall, il cuore batte ancora più forte, pronto a scoppiare.
Tengo lo sguardo basso, e la lettera nella tasca sembra prendere a fuoco e bruciarmi la pelle.
I ragazzi lo salutano. Tutti tranne Harry, che tiene lo sguardo basso come me.
"Ragazzi." Dice Niall salutandoli. Alzando leggermente gli occhi, vedo Louis e Niall seduti nel divano davanti a noi, accanto a Liam.
"Giada..." Continua poi. "Sono contento che tu stia bene." Accenna un sorriso e io annuisco.
"Sì, immagino." Ironizzo a bassa voce, sentendo la stretta di Harry più forte attorno alla mia mano.
"Allora... che succede?" Chiede in generale.
"Beh... Dobbiamo parlare di un problema." Risponde Liam, tamburellando le dita sul bracciolo del divano.
"E immagino che questo problema riguardi me ed Harry. Fatemi immaginare, lui non vuole continuare a lavorare con me. Non vuole... Insomma, avete capito." 
Niall è parecchio nervoso, glielo sento nella voce. Può anche aver finto con me, ma un pò lo conosco, spero.
"No. E' che... Niall, mi spieghi come solo sei riuscito a fare quello che hai fatto con Giada?!" Sbotta Harry, lasciandomi la mano e guardando dritto negli occhi Niall.
Mi volto di scatto verso Zayn, ma alza le spalle e mi stringe a se.
"Harry... Io..." Niall si guarda attorno, evidentemente cerca uno sguardo di conforto dagli altri ragazzi, ma tengono tutti il viso basso.
"Tu cosa? Non volevi? E allora perché l'hai fatto?! Ah, certo. Perché non volevi darla vinta a me. Non volevi che io riuscissi ad essere felice!" 
Harry continua ad urlare, attaccando Niall.
Io sospiro e poggio una mano sulla spalla del riccio.
"Harry... Per favore." Sussurro ma lui scrolla le spalle e continua.
"Sai cosa ha passato Giada?! Sai che io non sapevo se si fosse mai più risvegliata?! E tu, hai ammesso di averla presa in giro così con una stupidissima lettera! Eppure la voce ce l'hai ancora. Perché non gliene hai parlato faccia a faccia?!" 
Niall è impietrito e con la testa bassa. Apre la bocca, per dire qualcosa, ma la richiude.
"Perché sei un codardo." Dice Harry alzandosi, e tornando con la voce normale.
Ecco, tutto questo è stata colpa mia. Se non fosse successo niente...
Chiudo gli occhi, e come se qualcuno stesse riavvolgendo il nastro dela mia vita, ritorno con la mente a quando, in un giorno di pioggia, ero nel chiosco della verdura, che per poco era stato di mio padre.
Poi il trasferimento nell'altra casa, i sguardi fra me ed i ragazzi. Fra me ed Harry.
La prima volta che mi sono baciata con lui e la prima volta che mi sono baciata con Niall. Due emozioni completamente diverse, ma che, inconsciamente, sono riuscita a scambiare. Avevo scambiato l'amore per Niall con quello per Harry.
L'amore per Harry che si era fatto più forte, e con lui anche la malattia.
La malattia che, alla vigilia della mia felicità, mi stava per portare via dalla mia vita. 
La mia vita, Harry.
Tutto si collegava per bene, e all'apice di tutto c'ero io. 
Una ragazza che, credendo in un futuro migliore, era riuscita a rovinarli altri e cinque.
Apro di nuovo gli occhi, il silenzio è calato e, come se tutto si fosse fermato, trovo Harry e Niall guardarsi negli occhi.
Poi si voltano verso di me, seguiti da Liam, Louis e Zayn, con uno sguardo di terrore nel viso.
"Che c'è?" Guardo Zayn e lui deglutisce, allungando una mano verso il mio naso. 
Quanto che, tirando dietro la mano, mi mostra due dita insanguinate.
Cosa? Perché mi esce il sangue dal naso? 
Oh, cristo. Di nuovo no. Per favore. Ancora no!
Urlo nella mente, ma oramai è tardi.
Era tutto poco complicato.
C'ero io che cercavo di aggrapparmi all'ancora della mia vita, e piccoli aghi mi punzecchiavano.
E quando che riesco a trovare l'appiglio che credo sia quello giusto, che la mia mano prende un'altra spina e, PUM, finisco a terra.
E la mia vita è durata così poco che non riesco a capire come sia riuscita a fare tutti i miei sbagli.

 
I'M BACK NOW.
Amori miei belli, questa volta ho fatto schifo. E' una settimana e passa che non posto! D:
E quando ho postato, ho postato un capitolo di merda.
Volevo informarvi che il prossimo sarà definitivamente l'ultimo capitolo. Ma, comunque, rimarrò a rompervi le palle con una nuova FF che già sta maturando (in verità ne ho due è.é) e che spero con tutto il cuore che voi leggerete.
Bene, che ne dite di questo? Qualche parte, se non tutto, fa schifo. Però veramente, è che non so che scrivere çwç
Prometto che l'ultimo capitolo arriverà presto. E che non ci sarà nessuno che parlerà. Sarà alla terza persona.
Però mi dispiace di lasciare questa storia, mi ero affezzionata ç.ç 
Soprattutto a tutte voi che mi avete seguita nonostante i miei ritardi etc.
Ok, dopo questo, mi dileguo.
#IWillAlwaysLoveYou 
xx

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Capitolo 30
*** The end. ***


Passano gli anni, esattamente diciotto.
 
Giada è morta.
E' veramente morta, passata a miglior vita, sparita, puff.
Ma non subito, no.
Da quella sera, la sera che si riincontrarono tutti con Niall, passarono diciassette anni. 
E in questi diciassette anni, a Giada ed Harry furono concesse le cose più belle, così presumo, per qualcuno.
Si sposarono ed ebbero due figli.
Eva ed Ethan.
Era una cosa divertente vedere i figli, perché erano un miscuglio perfetto dei genitori.
Avevano gli stessi capelli color carota, come la madre, ma erano ricci come quelli del padre.
Gli occhi erano smeraldo, come Harry, e in alcuni giorni avevano tonalità sul nocciola, come Giada.
Il primo a venire al mondo fu Ethan, che ormai ha diciassette anni. 
Mentre Eva ne ha quattordici.
 
Ma torniamo a come morì Giada.
Quella sera che si sentì di nuovo male finì all'ospedale ma le dissero che non era niente di preoccupante, era una cosa normale e il tumore non era tornato, come lei supponeva.
E così fu per altri diciotto anni, poi l'inevitabile.
Scoprirono che il tumore era tornato, ed era un tumore maligno, non si poteva fare niente.
Morì nel giro di tre mesi.
 
8 Giugno.

Harry's pov.
"Giada, aspetta!" Rincorro Giada su una spiaggia, lei corre ridendo e urlando "Tanto non mi prendi!".
Io rido con lei, cercando di correre il più veloce possibile. Corro, corro, eppure Giada si fa sempre più lontana.
Finisco con la faccia nella sabbia, alzando gli occhi velocemente.
Giada è ferma davanti ad una scogliera.
Mi da le spalle, i capelli che si muovono liberi nel vento hanno un colore più scuro. Sarà il fatto che il sole è sparito.
Mi alzo in piedi e cerco di avvicinarmi a lei. 
Abbasso lo sguardo, il mare è in tempesta. Le onde si infrangono violentemente contro le rocce. 
"Mi amerai per sempre, non è vero?" La voce di Giada mi fa tornare alla realtà ed io la guardo.
"Che domande sono? E' ovvio che ti amerò per sempre." Le rispondo. Lei fissa le rocce e continua.
"Tu sai che io sarò per sempre con te, nel tuo cuore?" Chiede ancora.
"Oh, certo che lo so. Andiamo Giada, torniamo a casa." Allungo una mano verso di lei, non riuscendola comunque a toccare.
"Addio, Harry. Ti ho sempre amato." 
Non faccio in tempo ad emettere alcun suono che Giada si sporge dalla scogliera, cadendo giù.
"Noo!" Urlo, vedendo tutto bianco.
 
"Harry? Harry!" Sbarro gli occhi, respirando a fatica. Louis mi sta scrollando le spalle ed io lo guardo con il terrore negli occhi.
"Cazzo, Harry. Ancora quel sogno?" Mi domanda sedendosi accanto a me.
Annuisco.
"Ti ho sentito urlare dalla cucina. Ethan ed Eva si sono preoccupati..." Continua poi.
"Io... Scusami..." Ho la voce spezzata, i capelli appiccicati alla fronte dal sudore.
Cerco di calmare il mio respiro, così come il mio cuore che batte all'impazzata.
"Tranquillo. Abbiamo preparato la colazione. Vestiti e scendi, ti aspettiamo." Mi sorride leggermente, per poi lasciarmi di nuovo da solo in quella camera piena di ricordi.
Giro il viso alla mia destra, dove di solito vedevo sdraiata Giada.
Socchiudo gli occhi, sentendo una lacrima rigarmi il volto.
Prendo un respiro profondo e mi alzo, prendendo i vestiti ed andando in bagno.
Finita la doccia, e dopo essermi vestito, scendo le scale entrando in cucina, dove Liam, Louis, Zayn, Eva ed Ethan stanno parlando.
Eva sorride leggermente, dando una gomitata a Zayn. "Zio Zayn, voglio sapere tutto!" Esclama.
"Sapere cosa?" Chiedo, cercando di sfoderare uno dei mei ormai soliti finti sorrisi, prima di sedermi a tavola con loro.
"Niente, niente. Stavamo parlando dei vecchi tempi." Dice Zayn, sorridendomi.
Annuisco e guardo l'orologio, bevendo il caffè.
"Ethan, Eva, prendete lo zaino ed andate o farete tardi a scuola." Alzo lo sguardo verso i ragazzi, che hanno un'aria contrariata.
"Cosa? Papà, scherzi vero? Ti devo ricordare oggi che giorno è?!" Mi urla contro Ethan, alzandosi di scatto.
Socchiudo gli occhi, abbassando le spalle.
"So bene che giorno è. Ma ho bisogno di andare da solo, prometto che vi riporterò a trovare la mamma oggi pomeriggio."
"Ma noi..." Blocco Ethan con un gesto della mano.
"Niente 'Ma'. Avete già fatto abbastanza assenze. Quindi filate a prendere i vostri zaini. Louis," mi volto verso il mio amico che è seduto accanto a me.
"puoi accompagnarli tu? Sto già facendo tardi e se loro vanno avanti così perdono anche il pullman." Dico con la voce esausta.
Louis annuisce e sorride.
"Andiamo ragazzi." 
Eva mi guarda con gli occhi quasi lucidi che mi fanno venire un groppo in gola. Ethan invece mi lancia un'occhiataccia, che io non considero nemmeno.
E' un ragazzo un pò difficile da quando ha perso la madre, ma grazie ai ragazzi riesco a controllarlo. Più o meno.
Capisco che loro volevano andare al cimitero subito, per un anno dalla morte di Giada, ma io non posso portarli con me, non subito. Prima devo andarci da solo, devo piangere da solo, perché loro non devono vedermi piangere. Liam, Louis e Zayn sanno bene delle lacrime che usciranno dai miei occhi, ecco perché non mi consigliano di portare i miei figli con me.
Prendo le chiavi della macchina, poggiando la tazza del cappuccino ormai finito nel lavandino. 
I ragazzi scendono dalle loro camera ed Eva mi da un bacio sulla guancia, abbracciandomi forte.
"Io ti capisco. Non preoccuparti per Ethan... Sai com'è fatto." Mi sussurra all'orecchio.
Io le sorrido, dandole un bacio sulla guancia.
Esco di casa, salendo in macchina.
Metto in moto ed in poco tempo, essendo molto vicino a casa, arrivo al cimitero.
Stessa storia di ormai quasi tutti i giorni. Prendo i fiori, salgo i scalini, varco il cancello e cammino lungo tutte quelle tombe. Molte persone erano morte da vecchie.
Perché così non è stato per Giada? Perché lei è dovuta morire a 35 anni?
Sospiro ed alzo lo sguardo.
Sento un brivido lungo la schiena e, come se qualcuno, ed io so chi, mi toccasse la spalla, mi costringo a camminare avanti. 
"Niall." Sussurro, mettendomi accanto a lui e guardando la tomba di Giada.
"Harry..." Risponde lui.
E' uno strano effetto vederlo dopo che ormai sono passati più di dieci anni da quando la band di è sciolta. 
E, sebbene con gli altri il rapporto è rimasto lo stesso, lui è voluto tornare in Irlanda.
L'ultima volta che l'ho visto, o almeno Louis mi ha detto della sua presenza, è stato al funerale di Giada. Ma non è cambiato di una virgola, come me.
"Quanto tempo, eh?" Chiede lui, non staccando gli occhi dalla tomba.
Io alzo lo sguardo verso di lui, notando un leggero colorito rosso nei suoi occhi.
"Già." Rispondo tornando a guardare la foto di Giada.
"Sai, forse non dovrei dirlo. Ma mi manca. Mi manca terribilmente, perché lei era come una sorella, sebbene so di averla fatta soffrire. E so quanto manca a te, e forse è stata tutta colpa mia." Mormora lui.
'Sai di averla fatta soffrire? E perché non ci hai pensato prima? Perché?! Se la ritenevi come una sorella, dovevi proteggerla.'
Avrei voluto tanto rispondere. 
Eppure qualcosa mi spinge a voltarmi verso di lui ed abbracciarlo.
Può anche essere successo quello che è successo, ma lui era come un fratello, che è mancato nella mia vita ed in quella degli altri.
Ed ora c'è Giada, perché so che è lei, che mi dice 'Devi perdonarlo. Io l'ho fatto. Lui è tuo amico. Lui ti starà accanto.'
Lo sento singhiozzare tra le mie braccia, ed io, non riuscendomi a trattenere oltre, inizio a piangere con lui.
Passano i minuti, poi a testa bassa mi stacco e mi asciugo le lacrime.
"No, non è stata colpa tua. Mi dispiace di tutto, Niall. Mi dispiace che i nostri rapporti non siano più gli stessi. Niall, ti prego. Torniamo ad essere amici. Anzi no, fratelli. Questo è quello che avrebbe voluto Giada, ed è quello che voglio io." Lo guardo negli occhi e accenno un sorriso.
Lui annuisce sorridendomi, per poi abbracciarmi di nuovo.
"Mi sei mancato, amico mio." Dice poi Niall, stringendomi in un abbraccio.
E come il sorriso di Giada illuminava le mie giornate, il sole arriva ad illuminare la gioia di quell'amicizia ritrovata.
Ed io so che in verità è il sorriso di Giada. 
Come lo so? Oh, semplice. Me lo dice il mio cuore.

 
çwç FINEEEEEEEE!
Ok, sto piangendo. Tanto tanto tanto.
Mi piace come è finita, anche se mi spiace per Giada, e non so se avete capito quello che ho scritto, ma io mi sono capita.
:')
Soprattutto la fine, è stupenda. 
Ho paura che se vi dico la mia età voi non leggiate più le mie storie D: Sono paranoica, uh yeah.
Però, ve lo dico.
La qui presente Giada ha solamente 14 anni :')
Sì.
Ok. Ormai è finito tutto.
Salutate Giada qui, è risalutatela nella prossima FF é.è
Mi chiamerò sempre Giada, il mio nome non mi piace, ma non ho voglia di cercarne altri, quiiindi.
Vi posterò il link alla risposta della vostra recensione, se recensite. 
Bene. Non voglio finire, ma devo.
Quindi, 
RINGRAZIO TUTTE QUELLE BELLE PERSONE CHE HANNO SEGUITA LA STORIA, L'HANNO MESSA NELLE RICORDATE, L'HANNO RECENSITA, O SILENZIOSAMENTE L'HANNO LETTA
Vi adoro.
Ciao!
xx
-Giada.
Twitter: @1DirectionBOSS

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