Destiny of Albion

di Fidychan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scelte e Novità ***
Capitolo 2: *** Amore e Problemi ***
Capitolo 3: *** Partenza e commiato ***



Capitolo 1
*** Scelte e Novità ***


Scelte è Novità
 
Nella foresta in una vecchia capanna nascosta Lady Morgana rifletteva ……...
Uther era morto, il suo incantesimo lo aveva ucciso, la sua vendetta era finalmente compiuta, avrebbe dovuto sentirsi bene, felice e invece sentiva solamente un gran vuoto , odiava profondamente Uther ma le mancava Artù che non le aveva fatto alcun torto e non poteva pagare per le colpe del padre.
Ripensò poi a Gwen che era la sua migliore amica e trovava insensato averla odiata così tanto per averla vista salire al trono,la sua migliore amica le era stata vicina in ogni momento difficile e meritava il titolo di regina anche solo per il suo buon cuore, ma era invidiosa di Gwen perché lei aveva tutto un grande amore, una famiglia e nessun rimpianto.
Nonostante tutto a lei cos’era rimasto, una sudicia capanna, dei vestiti neri e logori come il suo cuore spezzato.
Si ritrovava spesso a pensare a lui Merlino, sembrava capirla come nessuno mai, era gentile, premuroso e la faceva ridere. Ora probabilmente la odiava, aveva osato minacciare Artù e questo Merlino non glielo avrebbe mai perdonato, per lui Artù sembrava più importante della sua stessa vita e Merlino lo amava incondizionatamente.
Poi c’era il fattore Emrys, il vecchio mago sarebbe stato la sua fine, già nel loro primo incontro l’aveva sconfitta con estrema facilità , e forse aveva ragione, lei doveva essere fermata.
Prese una decisione, doveva rivedere Merlino aveva un dono per lui, di sicuro lo avrebbe tenuto al sicuro, e questo forse l’avrebbe riscattata almeno un po’ dalle azioni malvagie che aveva commesso, avrebbe dato qualsiasi cosa per poter tornare indietro. ma questo era impossibile, Prese l’ovale bianco, l’ultimo uovo di drago che sarebbe stato l’inizio della nuova Albion.
 
 
A palazzo si respirava aria di festa da ben due settimane, Merlino incrociò Gwaine che correva con un cosciotto di pollo in mano mentre la cuoca lo inseguiva per aver rubacchiato il pranzo non ancora pronto.
Dopo la tragica scomparsa del  vecchio re il castello si era ridecorato a festa per le nozze dell’ormai Re Artù.
La cerimonia matrimoniale era stata non troppo sontuosa ma piena di felicità e amore.
Merlino era felicissimo che Artù si fosse finalmente sistemato, dopo la morte di Uther temeva non si sarebbe più ripreso ma Artù l’aveva sorpreso ancora una volta, dimostrando di diventare il re che doveva essere.
Ora era meglio si desse una mossa Artù l’aveva convocato immediatamente nella sua stanza sembrando parecchio agitato, “spero non sia niente di negativo” pensò il giovane mago.
Merlino entrò nella stanza del re, Artù si trovava seduto a terra con un aria spaventata , tenendo Gwen tra le braccia, la regina tentava di alzarsi ma Artù non voleva saperne di lasciarla andare.
“Sire che è successo” disse allarmato Merlino vedendo lo sguardo spaventato di Artù.
“Gwen e svenuta all’improvviso, purtroppo Gaius arriverà solamente tra un ora, perciò ho chiamato te” disse agitato Artù.
“Non ti preoccupare Merlino, sto già meglio” avvisò Gwen “Potresti convincere Artù a lasciarmi alzare” disse cercando di sottrarsi alla stretta d’acciaio del suo consorte.
Artù la aiutò ad alzarsi e la mise subito sul letto “ora starai qui tutta la giornata , non accetto un  no come risposta”
“sono passate solo due settimane dal matrimonio e già mi dai ordini” disse sorridendo Gwen mentre Artù la stendeva a letto.
“Merlino stai qui con lei, e assicurati che non si alzi finché Gaius non torna, e dirà che sta bene.”
“Ai suoi ordini” disse Merlino sorridente.
“Tornerò appena finiti questi dibattiti sui raccolti, purtroppo e mio dovere andare”  diede un bacio a Gwen ,un cenno a Merlino e Artù fuggi via dalla stanza.
Merlino si avvicino alla regina “ Ti senti veramente meglio oppure era una finta per tranquillizzare Artù?” disse serio e preoccupato Merlino.
“Non ti preoccupare Gaius mi ha già visitata ieri, Artù non c’era e non mi sentivo molto bene così lo chiamato prima che lui tornasse per non farlo preoccupare”
“Gaius non mi ha detto nulla, perciò non dovrebbe essere nulla di grave” disse preoccupato Merlino.
“Infatti , Gaius ha detto i mancamenti passeranno tra qualche giorno, non c’e nulla di cui preoccuparsi” esclamo sorridente Gwen.
Il tono della regina era gioioso,  la preoccupazione di Merlino si attenuò un poco, ma decise che ne avrebbe parlato in seguito con Gaius.
Chiacchierò con Gwen di com’era felice Artù in quel periodo finchè Gaius apparve dalla porta, diede un ampolla a Gwen, dandole pure il permesso di alzarsi.
Artù fece capolino dalla porta, parlò con Gaius che rassicurò il re sulle buone condizioni della regina, dopodiché il medico di corte e Merlino lasciarono soli i due sposi.
“Gaius, Gwen sta bene veramente?”esclamo preoccupato il giovane “Non lo mai vista stare male neanche un giorno”
“Non ti preoccupare Merlino va tutto alla grande” disse sorridendo il vecchio medico.
Non fecero neanche a tempo a girare l’angolo , che vennero richiamati dalla guardia alle porte della camera di Artù.
“Gaius, credo dovrai aiutarmi Artù e svenuto e non si riprende” disse Gwen
“Sperò non sia un epidemia” pensò Merlino, i giorni di pace erano appena iniziati e già era preoccupato dai pericoli che minacciavano Camelot, e un nome gli riaffiorò alla mente prima di tornare alla realtà. Morgana.
Gaius intanto, si accorse Merlino, non stava muovendo un dito”
“Ma Gaius, Artù………..”
“Non preoccuparti Merlino, tra qualche minuto sarà in piedi, immagino che la nostra regina gli abbia dato la notizia, dico bene My Lady”
“Si ,ma, non mi aspettavo certo svenisse” disse Gwen preoccupata.
“Che notizia?” esclamo Merlino che non ci capiva più niente, e intanto Artù era ancora a terra.
“Camelot avrà tra non molto un nuovo erede” disse Gwen arossendo
Ora anche Merlino era sotto shock, ma si riprese dopo pochi secondi, intanto che il re rinveniva leggermente pallido. “Merlino portami vino e acqua “ disse il re, e dopo essersi congratulato con Gwen per la notizia, lui e Gaius lasciarono soli la coppia reale.
Merlino era al settimo cielo l’arrivo di un erede, era il più buono degli auspici, tuttavia era preoccupato, Morgana era ancora piena di rancore e si nascondeva da qualche parte, sicuramente non distante da Camelot. Era dispiaciuto per la piega che aveva preso la strega, capiva quanto Morgana si fosse sentita sola con Uther, e il suo disprezzo per la magia.
Tutti erano pronti a condannarla e lui era d’accordo, anche se una parte di lui l’avrebbe perdonata se fosse tornata ed era la parte di lui che l’amava, di nuovo come per Freya il destino gli aveva donato un amore impossibile.
 
 
Morgana attese il buio per introdursi nel castello, non fu difficile, grazie ai suoi poteri poté addormentare le guardie,basta con spargimenti di sangue inutili decise che d’ora in poi non avrebbe più usato così le sue doti magiche. L’uovo era nella sua sacca e per fortuna non era molto pesante, riuscì a raggiungere le stanze del medico di corte dove  dormiva Merlino.
Ad un tratto venne presa dal panico, e se si fosse sbagliata e Merlino non avesse capito, se l’avesse rifiutata…tirò un sospiro e si fece coraggio se l’avesse rifiutata sarebbe stata solo colpa sua poiché se l’era pienamente meritato, tuttavia era sicura che portare l’uovo a Merlino sarebbe stata la cosa giusta da fare.
TO BE CONTINUED……………….

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Capitolo 2
*** Amore e Problemi ***


Amore e Problemi
 
Merlino era ancora sveglio,Artù aveva dato un banchetto privato con i suoi cavalieri, informandoli della felice attesa, avevano bevuto un bel po’ compreso lui. Non aveva mai visto il suo re così felice nemmeno il giorno delle sue nozze.
Ad un tratto senti un rumore di passi che si avvicinavano alla sua porta, non poteva di certo essere Gaius, al vecchio medico era stata riservata una stanza vicina alla camera di Artù e Gwen, perciò per tutti i nove mesi avrebbe avuto un intero alloggio tutto per se.
Il giovane mago si alzo in fretta e prese il pugnale regalatogli da Artù, se era un ladro avrebbe trovato un degno avversario.
Appena apri la porta trovò davanti a se il viso di Morgana.
Mentre lui stava per domandarle che intenzione avesse, la donna lo anticipò e disse “Non sono qui per farti del male, ma per avere il tuo aiuto”
Lo sguardo di Merlino era ancora diffidente, ma l’istinto li diceva che poteva crederle, in ogni caso anche lui poteva  far fronte ad uno scontro magico, dopotutto era il potente Emrys.
“Che ci fai qui Morgana?”
“Sono venuta a portarti un dono” disse lei
“Perdona la diffidenza ma l’ultima volta hai tentato di ucciderci tutti,accecata dall’odio per tuo padre”
“Lo so” disse Morgana e alcune lacrime iniziarono a scendere sul suo viso “Quest’odio non mi ha portato altro che dolore e solitudine, me ne sono resa conto, tutti voi siete andati avanti con le vostre vite, avete combattuto, sofferto ma ora siete sereni, io invece la sera mi ritrovo sola, non credo che Artù Gwen e tutti gli altri siano disposti a perdonarmi.”
“lo credo anche io” disse Merlino con voce dura.
“Merlino io ho bisogno del perdono” singhiozzo Morgana “del tuo perdono, eri un amico e sapevi capirmi nonostante fossi diversa, invece di appoggiarmi alla tua spalla lo respinta, ma ora ti chiedo, puoi perdonarmi adesso”
Merlino non sapeva che dire, la sua testa gli diceva di non credere alle parole della strega, ma il suo cuore era di tutt’altra opinione,dopo una lotta interiore con se stesso decise che avrebbe ascoltato il suo cuore finora non aveva mai sbagliato e si augurava non accadesse adesso.
Prese il viso di Morgana e la bacio profondamente come da tanto tempo voleva fare, le lacrime sul viso di lei scendevano copiose, e gli bagnavano le guance, e quando si stacco da lei le disse che l’avrebbe perdonata.
Morgana era sbalordita, si era preparata ad un rifiuto, ma ad un bacio proprio no, l’aveva lasciata senza fiato attraverso il bacio aveva sentito i sentimenti di Merlino che non credeva potesse provare per lei, lui l’amava e lei non poteva che amare lui, l’aveva amato da quella volta in cui l’aveva consolata durante una notte insonne.
Merlino era il suo finale felice, un finale che però non sentiva di meritare.
Merlino non poteva credere di averla baciata, e soprattutto che lei ricambiasse i suoi sentimenti, aveva risposto al bacio con un intensità che non lasciava spazio a dubbi, lei lo amava tanto quanto lui, e in Merlino si accese la speranza che dopotutto il destino in amore l’aveva sorpreso ancora una volta.
Cadde un silenzio tombale nessuno dei due aveva il coraggio di parlare per primo, fu Morgana ad iniziare , si volto e prese in mano un oggetto ovale “questo e il mio dono per te” disse lei.
“Di che cosa si tratta?” disse sbalordito il giovane mago, anche se aveva già un’idea di cosa potesse essere, dopotutto era l’ultimo signore dei draghi.
“E l’ultimo uovo di drago te lo affido, non sono degna di custodirlo e so che tu te ne prederai cura nel modo migliore”
L’ultimo drago era la cosa più importante, per ricostruire la nuova Albion, tuttavia non riusciva a staccare gli occhi da Morgana.
“Non so che dire” disse Merlino e aggiunse “ti ringrazio per la fiducia che poni in me” ricadde di nuovo il silenzio, e anche stavolta basto uno sguardo tra i due per accendere la passione che aleggiava tra loro.
Merlino spinse morgana addosso a se baciandola prima sulle labbra, scendendo poi lungo il suo collo, le gambe di lei erano messe attorno alla sua vita, temeva che lei si ritraesse e invece comincio a strusciarsi addosso a Merlino e intanto trafficava per togliergli la maglia che venne via facilmente.
Tocco a lui senza mai staccare il contatto bocca contro bocca, sfilare la veste nera di Morgana, che scivolo nel pavimento lasciandola nuda, ora l’unico indumento rimasto erano i pantaloni di Merlino, che non ci misero molto a raggiungere gli altri vestiti a terra.
Nella stanza riecheggiavano gli ansiti della passione tra i due che finalmente divampava, entrambi gridarono ognuno il nome dell’altro, sudati stanchi e felici, ma questa felicità non durò a lungo, mentre Merlino stringeva a se la sua morgana, lei disse le parole che ruppero l’incantesimo d’amore che si era creato “Merlino ti amo, ma devo lasciare Camelot”
 
TO BE CONTINUED

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Capitolo 3
*** Partenza e commiato ***


Partenza e commiato
 
“Non puoi lasciarmi adesso, ci siamo appena ritrovati” disse Merlino stringendola a se più forte che poteva.
“Devo farlo, su di me, e stata indetta una taglia con una lauta ricompensa per chi mi catturerà, dopodiché sicuramente Artù firmerà la mia condanna a morte, e nemmeno tu Merlino gli faresti cambiare idea””
“Lascia che provi, Artù e diverso da Uther” riprovò Merlino, non poteva lasciarla andare, non anche questa volta.
“è vero Artù sarà un re migliore e giusto di nostro padre, ma non è ancora pronto a dividere il castello, con una sorella che usa la magia, e l’ha tradito seguendo Morgause, la guerra con mia sorella e Artù e stata anche colpa mia, l’ho aiutata con i miei poteri ad arrivare all’isola dei beati, e ad aprire lo squarcio che ha ucciso Lancilotto, nemmeno io riesco ancora a perdonarmi per ciò che ho fatto”
Ora era il turno di Merlino di versare le sue lacrime, Morgana aveva ragione su una cosa doveva partire, e lui doveva lasciarla andare, si domando di nuovo perché non potesse vivere un amore felice come Artù. E Gwen“Resta con me finché non sorge il sole, poi ti aiuterò ad andare”
Rimasero abbracciati finche non sorsero le prime luci dell’alba che arrivarono troppo presto pensò Merlino
Si rivestirono in silenzio, l’uovo di drago nascosto sotto il letto, nell’aria aleggiava la tristezza degli adii
Uscirono insieme attraverso i passaggi della servitù, fuori dalle mura di Camelot attendeva il cavallo bianco di Morgana,, l’aiutò a montare sul destriero immobile, ma era restio a lasciar andare la sua mano.
“Addio Merlino” disse lei,la voce tremava per lo sforzo di non piangere, al solo pensiero di ciò che stava lasciando.
“Morgana, questo non è un addio, ti prometto che farò in modo che Albion, risorga, aiuterò Artù a creare un regno di pace in cui un giorno potrai tornare, e durante il tempo che servirà per farlo, io ti aspetterò” l’espressione risoluta di Merlino e le sue parole la fecero piangere di nuovo.
“Sono solo tua Merlino, tua e di nessun altro” dopo aver detti ciò parti a galoppo sparendo nel bosco. Se n’era andata e a Merlino si spezzo il cuore.
Tornò al castello sempre di soppiatto, era ancora presto, tutti al castello dormivano ancora, entrando nella sua stanza vide il letto sfatto dove pochi minuti prima era stato così felice. Doveva ricomporsi tra un po’ sicuramente Artù l’avrebbe convocato, e doveva far finta di essere il solito Merlino.
Decise che al calar della notte avrebbe chiamato il vecchio drago, per sapere che doveva fare con l’uovo.
Per fortuna vedeva di rado Gaius, lui sicuramente si sarebbe accorto che qualcosa non andava, non era facile imbrogliare il vecchio medico ne sapeva sempre una più di tutti.
 
 
Artù era nella sala del trono,aspettava che i suoi cavalieri arrivassero dal giro di controllo alla cittadella, ultimamente usciva ben poco in missione, era il re e non era prudente correre grossi rischi. La sua vita da principe un po’ gli mancava, ma ora ci sarebbe stato un nuovo erede per il trono di Camelot, aveva fatto il suo dovere anche questa volta pensò compiaciuto il re.
Ora le preoccupazioni erano aumentate, se fosse per lui avrebbe messo Gwen in una stanza al sicuro, fino al momento del parto, di sicuro però la sua regina l’avrebbe scuoiato vivo se solo avesse azzardato una simile proposta.
Chissà se sarebbe stato un buon padre, il popolo si augurava un bel maschietto per avere un erede al trono, ma a lui sarebbe andata comunque bene anche una principessina, ne avevano parlato con Gwen tutta la sera addormentandosi insieme, non poteva essere più felice.
Un brusio in lontananza segnò che i cavalieri erano di ritorno.
“Sire” disserò tutti i suoi cavalieri inchinandosi davanti ad Artù
“Ci sono stati problemi alla ronda?” chiese Artù
Fu Sir Leon a rispondere per primo “Tutto a posto Maestà, tuttavia il popolo ha inviato doni per Vostra Maestà Lady Ginevra” sorrise poi il cavagliere.
Il popolo adorava Gwen più tardi avrebbe ringraziato il popolo per i doni ricevuti.
“Potete andare tutti, tranne Sir Galvano, Sir Leon,Sir Elyan e Sir Tristano” tutti gli altri cavalieri lasciarono la sala.
“Ci sono problemi Sire?” disse Elyan
“No, volevo solo sapere se avevate incontrato Merlino?” disse Artù, dopo essersi alzato l’aveva visto di sfuggita mentre sistemava la colazione, poi era sparito, non era strano sparisse ogni tanto, ma intravvedendolo stamattina, aveva la sensazione che non stesse molto bene e ciò l’aveva preoccupato, non l’avrebbe mai ammesso di fronte ad altri, ma dopo Gwen, Merlino era la persona a cui teneva di più nonché il suo migliore amico.
“Io l’ho intravisto stamattina in cucina” disse Gwaine “ma solo di sfuggita” aggiunse poi sorridendo, “purtroppo la cuoca mi ha bandito l’ingresso in cucina”
“Si Gwaine, ieri ho ricevuto un messaggio di lamentele da parte del cuoco, sul fatto che ti pesca ogni volta in cucina a prendere cibo, esigeva che ti punissi alla gogna”
“Mi sembra esagerato, comunque non si preoccupi sire non lo farò più” disse sorridendo il cavaliere.
“Si come no” sbuffo sarcastico Artù “ mi raccomando cerca di non farti beccare altrimenti ti metto a digiuno”
Gli altri risposero che non avevano visto Merlino, se non durante qualche breve istante, e Artù li congedò. Decise che avrebbe chiamato Merlino per sistemare i doni appena ricevuti, cercando di estrapolarli ciò che non andava.
 
TO BE CONTINUED…………
 

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