Sanzo's Pet Therapy

di Vampires Tranny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte Prima ***
Capitolo 2: *** Sanzo's Pet Therapy - Parte Seconda ***



Capitolo 1
*** Parte Prima ***


Sanzo's Pet Therapy

Sanzo’s Pet Therapy

Togenkyo. Una terra in cui uomini e demoni si sono rotti le palle di leggere sempre la stessa introduzione all’inizio dei manga. Il gruppo di Sanzo si era fermato per una lunga quanto imprevista sosta d’emergenza, allorché il bonzo era stato preso da un attacco di flashback più forte del solito.

SANZO: Venerabile maestro! Non sono stato in grado di proteggervi! Non sono capace di proteggere nessuno! TT_TT

Una zanzara vola vicino a Gojyo. Sanzo la centra in pieno con la shoreiju senza sfiorare minimamente il kappa.

SANZO: Non posso proteggere nessuno!!!! TT___TT

Così, mentre Sanzo delirava, Gojyo non provava più alcun gusto nel fregargli le sigarette e Goku non mangiava più per la preoccupazione, Hakkai decise di consultare un bravo medico. Per tutti e tre.

Dopo aver visitato il monaco ed essere rimasto quasi ucciso nel tentativo, il medico si rivolge ad Hakkai.

MEDICO: Quello che gli ci vuole è un po’ di Pet Therapy. Vedrete che dopo aver imparato a prendersi cura di un qualche animaletto, i suoi flashback spariranno...

SANZO: NON SO PROTEGGERE NESSUNO!!!! TT_______________TT

MEDICO: ...spero.

HAKKAI: Vi ringrazio per l’aiuto, dottore. E, già che siete qui, non conoscereste per caso un bravo psicanalista? C’è una persona che conosco che non ha mai superato il complesso di Edipo...

 

Da qualche parte a ovest di lì:

KOGAIJI: EEEETCHIUUU!

YAONE: Principe Kogaiji, vi sentite bene?

DOKUGAKUJI: Ehi Ko, non ti sarai mica preso il raffreddore?!

LIRIN: Il fratellino è sempre stato un po’ cagionevole...

 

Un paio di giorni dopo Hakkai entra sorridente nella stanza in cui avevano alloggiato Sanzo. Trova il monaco rintanato nell’angolino più buio.

SANZO: NOOOO! LA LUCEEE! CHIUDI LA PORTAAAAAAAAA!!

HAKKAI:O_^’’ E’ peggio di quanto pensassi. Non importa. Ti ho portato un piccolo amico!

Da dietro la schiena tira fuori un cagnolino scodinzolante, che corre subito ad annusare Sanzo.

SANZO: Che diavolo è questo ammasso di pulci che non potrò proteggere?

HAKKAI: Un cagnolino! Il medico ha detto che imparare a prenderti cura di una bestiola ti avrebbe fatto bene!

Il demone va verso una finestra e la spalanca per far entrare un po’ di luce.

HAKKAI: Io tornerò domani mattina a vedere come stai (ma più che altro a vedere se è ancora vivo il cane). Mi raccomando, fallo giocare! E ricordati di dargli da mangiare! Ciao!

Hakkai esce chiudendo la porta. Sanzo guarda il cagnolino scodinzolante con espressione schifata, cercando di evitare che gli lecchi una mano.

SANZO: Tsk, che seccatura!

Il cagnolino comincia ad abbaiare felice.

SANZO: Che hai da divertirti tanto?

Il cucciolo comincia a correre in tondo cercando di fargli le feste, ma poiché Sanzo continua a scacciarlo via con la mano, si mette a girare cercando di mordersi la coda.

SANZO: Più idiota della scimmia -.- Sta fermo, o mi farai venire il malditesta.

E già si tiene la fronte con aria sofferente. Dieci minuti dopo, il cane sta ancora saltando per tutta la stanza senza fermarsi un momento. Sanzo finalmente si alza dal suo angolino e, afferrando il cucciolo senza troppi complimenti, lo chiude fuori dalla porta. Ma ecco che il cagnolino comincia a emettere una serie di uggiolii strazianti da far spezzare il cuore. Sanzo riapre la porta e, mentre il cucciolo si fionda nella stanza abbaiando felice, lo guarda con espressione scettica.

SANZO: Potevi dirlo subito che stavi così male.

E senza esitare pone fine alle sue sofferenze.

 

Il giorno dopo, Hakkai torna a vedere come sta evolvendo la situazione.

HAKKAI: O_^ Buongiorno! Come ti senti?

SANZO: Vedi di non avere mai bisogno che io ti protegga.

HAKKAI: Mmm, appena un po’ meglio, mi pare. E come sta il cucc...

In quel momento nota il cagnolino steso a terra.

HAKKAI: Che diavolo è successo qui?

SANZO: L’ho chiusto fuori, ma lui si è sentito così male da non poter smettere di uggiolare. Così l’ho aiutato a sentirsi un po’ meglio.

HAKKAI: O_^’’’’ Probabilmente voleva solo rientrare... Comunque, mi pare di capire che il cane non fa per te (e in fondo un po’ me l’aspettavo). Ecco, forse ti andrà meglio con un gatto. Ho trovato questo giusto qua fuori, ho pensato che poteva esseri d’aiuto.

Hakkai fa scendere il gatto che tiene in braccio e, dopo aver dato una ripulita sommaria al pavimento, fa per andarsene.

HAKKAI: Cerca di far durare il micio più di dieci minuti. Per il tuo bene.

Il demone richiude la porta e il gatto si acciambella in un angolo a sonnecchiare. Sanzo pare piuttosto soddisfatto di questa scelta, e si siede sul letto  per fumare una sigaretta in santa pace. Il micio, accorgendosi di questo gesto, sembra decidere che l’umano ha ragione: il letto è decisamente più comodo del pavimento. Così si rialza per raggiungerlo, saltandogli sulla veste senza troppi complimenti.

SANZO: Ehi, non ci pensare nemmeno! Scendi subito! Scendi o giuro che ti ammazzo!

Il gatto, sordo ai comandi, comincia a strusciarglisi addosso facendo le fusa, riempendo di peli la veste nera. Sanzo lo scaccia con una manata, facendolo cadere dal letto. L’animale risale con l’aria di essere il padrone del letto, e si accomoda ai piedi del monaco cominciando a leccarsi.

SANZO: Spero che tu abbia un motivo serio per metterti a fare una cosa del genere. Non credo che avresti difficoltà a trovarti una femmina vera.

Il gatto ignora l’allusione e continua a leccarsi. Anche Sanzo prova a ignorarlo, ma poco dopo il rumore della sua lingua rasposa comincia a dargli sui nervi.

SANZO: Smettila.

GATTO: *lick lick lick*

SANZO: Smettila! -.-

GATTO: *lick lick lick*

SANZO: PIANTALA IMMEDIATAMENTE O TI AMMAZZO!

Il gatto, disturbato dal rumore, alza gli occhi gialli con un aria di superiorità, puntandoli in quelli viola del monaco.

SANZO: Come ti permetti di fissarmi in quel modo, bestiaccia!

Il gatto non si sposta di un millimetro e continua a guardarlo negli occhi.

SANZO: Mi stai forse sfidando? E va bene. Vediamo chi di noi due l’avrà vinta.

Detto questo, tira fuori l’harisen e fa per colpirlo, ma il gatto salta in piedi ed esce in fretta dalla finestra.

GATTO: MEEEEOWA!!

Proprio in quel momento Hakkai stava passando sotto la finestra, e vede il gatto sfrecciargli davanti a tutta velocità.

HAKKAI: Oh. Quindici minuti. È già un miglioramento. Ma immagino che i croccantini che ho comprato non servano più. Forse faccio ancora in tempo a riportarli al negozio...

Il demone fa dietro-front verso il negozio di animali.

 

*toc toc toc*

Il giorno dopo Hakkai fa capolino da dietro la porta con uno sciommiotto in braccio.

BANG!

Non fa neanche in tempo a entrare che un colpo gli sfiora la spalla destra.

SANZO: Quello ce l’ho già.

HAKKAI: O_^’’’ d’accordo, d’accordo. Lo riporto indietro.

 

Qualche ora dopo, Hakkai torna con in mano una gabbietta di ferro. Dentro ci sono due criceti.

HAKKAI: Sanzo, guarda cosa ti ho portato! Sono fratello e sorella: mi hanno detto che uno solo soffre la solitudine, e due maschi si sbranano, ma così dovrebbe andare bene! Hanno già da mangiare e da bere, almeno non dovrai occuparti di loro...  non troppo.

Il demone poggia la gabbietta su un tavolo e se ne va. Sanzo si avvicina con aria circospetta, cercando le due bestiole. Le trova dormienti in mezzo a del cotone, sembrano non avere voglia di fare rumore, e la cosa gli fa piacere. Soddisfatto, torna sul letto con l’intenzione di sfogliare il giornale che gli hanno portato.

La serata passa tranquilla, e a notte inoltrata, sentendosi stanco il bonzo decide che è ora di andare a dormire. Formula un ultimo pensiero riguardo al suo maestro che non ha saputo proteggere, poi chiude gli occhi. E in quel momento dalla gabbietta dei criceti giunge un baccano infernale. Alzandosi stizzito per vedere che succede, Sanzo scopre che il motivo è un giro sulla ruota, che i due fratelli si stanno contendendo. Ogni volta che uno dei due riusciva a salirci sopra e a correre, l’altro lo spodestava. Dopo qualche inutile tentativo di separarli, il monaco smonta la ruota e torna a dormire. Anche così c’era rumore: i due criceti, in mancanza di meglio, avevano scelto di giocare a rincorrersi. Ma grazie al cotone la cosa risultava sopportabile, e il monaco riesce ad addormentarsi.

Il mattino dopo, a bussare alla sua porta c’è tutta la banda.

GOJYO: Ehilà, bonzo!! Sono venuto a vedere come stanno Sodoma e Gomorra.

SANZO: Perché diavolo gli hai dato nomi tanto stupidi?

GOJYO: Aspetta e vedrai. Questa non voglio proprio perdermela!

GOKU: SANZOOOOOOOO! Sono così contento di vedere che stai meglio!!!

Goku cerca di abbracciarlo, ma Sanzo lo respinge con forza.

SANZO: Non avvicinarti, o non sarò in grado di proteggerti.

GOKU: Ma che dici, Sanzo? ç_ç

GOJYO: E a me, non mi proteggi?

SANZO: Proteggiti da solo.

HAKKAI: O_^ Pare che tu stia davvero meglio, dopo tutto. Non mi dirai che i criceti sono ancora vivi!

SANZO: Fanno meno baccano di questi due.

Hakkai si avvicina a esaminare la gabbietta.

HAKKAI: O_^’’ Beh, certo, se gli togli la ruota...

GOJYO: Wow, non so se prendermela o esserne lusingato. Non vedo l’ora di deciderlo.

SANZO: E’ da prima che fai di queste allusioni, si può sapere di che parli?

GOJYO: Diciamo solo che, a quanto pare, non hanno ancora dato il massimo delle loro capacità.

GOKU: Ehi, Sanzo, ti va di venire fuori a cena con noi, oggi?

HAKKAI: Buona idea, Goku, direi che prendere un po’ d’aria gli farebbe senz’altro bene.

GOKU: EVVIVA!! Ho visto un chiosco che fa dei magnifici yakisoba!!!! Oh, e quel ristorante, te lo ricordi, Hakkai? Quello che fa i granchi di Shanghai!

SANZO: Ehi, io non ho ancora detto di sì!

GOJYO: Fermi tutti! Sodoma sta entrando in azione!

SANZO: Ci risiamo! E quale dei due sarebbe Sodoma, di grazia?

GOJYO: Il maschio, ovviamente. Guarda!

Uno dei due criceti si stava avvicinando all’altro con fare circospetto, annusando tutto intorno come se temesse di venire scoperto. Dopo aver toccato un po’ l’altro col muso, come a constatare che non avrebbe avuto reazioni improvvise, gli sale sopra.

GOJYO: :D Et voilà!

Sanzo lascia cadere la sigaretta.

SANZO: Ma.. ma che diav...!

GOJYO: Hai capito, adesso?

GOKU: Che stanno facendo? Combattono?

HAKKAI: Diciamo che stanno esprimendo in modo molto evidente l’amore fraterno che li lega.

GOJYO: Moooolto fraterno. Un po’ alla Hakkai.

HAKKAI: Ti prego di non fare certe allusioni alla mia vita sessuale, Gojyo.

GOJYO: Come se non fosse vero!

HAKKAI: Non è questo che ho detto...

SANZO: Piantatela di starvene lì a chiacchierare, fateli smettere!

GOJYO: Puahahahahahahah! Oh mio dio, Sanzo, sembri una vecchia zittella! Fateli smettere! Muahahahahah!

BANG! BANG!

Sanzo comincia a sparare colpi in aria all’impazzata. I criceti si dividono e cominciano a correre per tutta la gabbia squittendo terrorizzati. Gojyo, a terra, si rotola dalle risate. Hakkai, svelto, afferra la gabbia e porta via i criceti.

 

Il giorno dopo, in braccio ha un coniglio.

SANZO: Un altro roditore? E magari con le stesse peculiarità...

HAKKAI: I.. in effetti sì, ma ti faccio presente che stavolta è uno solo.

SANZO: Non importa, ne ho abbasta di roditori. Questo sembra piuttosto in carne. Stasera lo cucinerai per cena.

HAKKAI: O..ok. Andrò a cercare qualche ricetta occidentale.

Detto questo fa dietro-front e sparisce lungo il corridoio.

Lo spazio della(e) autrice(i)

Ciao a tutti! E con questa sfondiamo nella categoria Saiyuki!!! Che dire? È venuta fuori quasi per caso, una delle molte volte in cui io e Debby-chan abbiamo cominciato a discutere sul fatto che, a parte Goku, non uno dei personaggi di Saiyuki è libero da complessi di qualche sorta. Avendo appurato che il problema di Sanzo consiste nella convinzione di non essere stato in grado di proteggere il suo amato maestro, e, di conseguenza, nessun altro, ci siamo dette che non era niente che non si potesse risolvere con un po’ di sana... Pet Therapy!

Questa Fic è stata scritta e ideata quasi interamente da me, con qualche idea aggiunta da Debby-chan. Spero vi piaccia!

Ah, è da dire che alcuni di questi animali non hanno poi tanta fortuna e fanno una fine miserrima. Non auguro ad alcun animale una simile fine, non prendetevela. Erano solo esigenze di copione.

Baci, Sò-chan

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Capitolo 2
*** Sanzo's Pet Therapy - Parte Seconda ***


Sanzo's Pet Therapy - Parte Seconda

Parte seconda

Hakkai entra barcollante dalla porta della stanza di Sanzo. Il motivo era un recipiente rettangolare stracolmo d’acqua che il sorridente demone teneva tra le braccia. Dentro vi nuotavano sei piccoli pesci tropicali dai colori sgargianti. Lascia il contenitore sul tavolo dove aveva appoggiato i criceti e osserva il bonzo, seduto sul letto a fumare una sigaretta guardando fuori dalla finestra.

HAKKAI: Mi hanno detto che tra tutti gli animaletti domestici, i pesci sono decisamente i più facili da mantenere in vita.

Dice fiducioso.

SANZO: Quindi non li devo neanche proteggere?

HAKKAI: O_^’’ No, direi di no.

Il demone lascia la stanza. Sanzo osserva l’acquario con sguardo critico, senza neanche avvicinarsi. I pesci sono talmente piccoli che quasi non si vedono. E non si sentono. Silenzio. Adorato, profondo silenzio. Sanzo sospira, rivolge un pensiero al venerabile maestro e torna a guardare fuori dalla finestra. Ma dopo un po’, la consapevolezza di essere tanto vicino a dell’acqua gli fa involontariamente voltare la testa.

“Kooooryu, Kooooryu, Koryu della corrente del fiume!”, cantano delle vocine nella sua testa.

SANZO: Tz. Mi hai fatto ricordare una cosa davvero stupida.

Dice all’acquario. Si alza, si avvicina al tavolo e scruta i pesciolini che nuotano senza posa e senza una meta. Per dieci minuti buoni ne segue uno con lo sguardo.

“Koryu della corrente del fiume… già. Sono stato indelicato a darti questo nome”, dice Komyo Sanzo nella testa del bonzo.

SANZO: No… Il nome che porto non mi dispiace affatto. Non è male essere associato a un fiume così maestoso e severo.

Il pesce cambia direzione, ma per il resto mantiene la sua rotta senza meta. Avanti, indietro, avanti, indietro. Stupendo anche se stesso, Sanzo pensa che la stupida scimmia avrebbe gridato di avere fame già al secondo giro. Spostando appena gli occhi si accorge che Hakkai ha lasciato un barattolino di mangime. Lo prende con mano incerta e comincia a versarne il contenuto nell’acquario. I pesci smettono di girare all’infinito e si fiondano a mangiare i quadratini che fluttuano nell’acqua. Il volto di Sanzo si produce in una smorfia che per i suoi canoni potrebbe assomigliare a un sorriso.

SANZO: …stupidi.

 

 

La mattina seguente Hakkai torna seguito a ruota da Goku.

GOKU: Ciaaaaaaaaaaao Sanzo!!

SANZO: Dov’è quell’idiota di un kappa?

HAKKAI: In giro a non combinare niente con le donne, come al solito. Come stanno i pesci?

Ma nel frattempo Goku si era già fiondato davanti all’acquario.

GOKU: Waaaa, guarda come dormono, Hakkai!!!!

HAKKAI: O_? Che intendi dire… oh.

I pesci erano adagiati sul fondo dell’acquario a pancia in su, i piccoli occhi erano spalancati e opachi.

HAKKAI: In tutta sincerità, non credo che dormano…

Alza il barattolino del mangime, scoprendolo completamente vuoto.

HAKKAI: O_^’’ Sanzo, credo che tu abbia un po’ esagerato con il mangime… Lo so che non te l’ho detto, ma non mangiano quanto Goku…

Prima che Sanzo possa protestare, la stanza viene squarciata da un urlo di Goku.

GOKU: Giusto!!!! Hakkai, sto morendo di fameeeeeeeeeeeeee! Puoi cucinarli??

Chiede indicando i pesciolini morti.

HAKKAI: Anche se potessi, dubito che ti sfamerebbero. Andiamo a cercare dei nikuman, che ne dici?

GOKU: Sììììììììììììììì!!

HAKKAI: Sanzo, prendo in prestito la Goldcard. A più tardi!

Chiude la porta lasciando il bonzo da solo, la bocca ancora aperta per protestare. Brontolando tra sé e sé, svuota l’acquario fuori dalla finestra.

 

 

Più tardi, quel pomeriggio, Hakkai torna con in mano due tartarughine.

SANZO: Che roba sono?

Il demone poggia a terra i due animaletti, che cominciano a spostarsi lemme lemme sul pavimento.

HAKKAI: Chi va piano va sano e va lontano. Le tartarughine mangiano poco e vivono a lungo.

Sentenzia tutto soddisfatto.

SANZO: Ma qual è il loro scopo nella vita? Proteggere qualcuno?

Chiede scettico il bonzo. Prima che Hakkai possa rispondergli, Gojyo e Goku si catapultano nella stanza. Il kappa ha una bottiglia di sakè in mano.

GOJYO: Evvai! Era una vita che volevo farlo!

Esclama appena vede le tartarughe.

GOKU: Fare che cosa?

Gojyo prende le due tartarughine, le mette l’una accanto all’altra e le tiene ferme.

GOJYO: Gara di velocità tra tartarughe! Fate la vostra scommessa!!

HAKKAI: Gojyo, non credo che sia il caso di…

GOKU: Sìììì! Sembra divertente!!! Vediamo…. Io punto su quella a sinistra!

GOJYO: Hai indicato la tartaruga a destra, stupida scimmia! Ma fa lo stesso. Pronti? Partite!

Lascia andare le tartarughe e le costringe a muoversi. Gli animaletti, spaventati, spostano una zampa dopo l’altra sul pavimento, lentamente. Gojyo e Goku fanno il tifo come due invasati, il kappa sorseggiando ogni tanto dalla sua bottiglia di sakè.

GOKU: FORZA, FORZA, DAI!

GOJYO: AVANTI, CORRI, FORZA!

GOKU: CHE DIAVOLO FAI, PERVERTITO DI UN KAPPA? STAI BARANDO!

GOJYO: E COME AVREI FATTO, SCUSA??

GOKU: TI HO VISTO CHE LE HAI DATO UNA SPINTA!

GOJYO: AH SI’??? E SE FACCIO COSI’?

GOKU: AAARGH! CHE HAI FATTO ALLA MIA TARTARUGA? L’HAI MANDATA FUORI ROTTA!!

Il baccano infernale viene interrotto bruscamente da colpi di Shoreiju sparati in aria. Le tartarughe giacciono sfinite sul pavimento. Sanzo si tiene la testa con aria sofferente, come se avesse un gran malditesta. Goku prende in mano la sua tartaruga alzandola dal guscio. L’animaletto si ribella debolmente muovendo piano le zampe. La tartarughina di Gojyo nasconde la testa nel carapace, temendo una sorte simile.

GOKU: Ma sarà buona da mangiare?

SANZO: Sparite…

Mormora il bonzo. Tutti lo guardano con aria confusa.

SANZO: SPARITE!

Un secondo dopo Hakkai, Gojyo, Goku e le due tartarughine erano svaniti dalla stanza.

 

 

Hakkai non si era perso d’animo. Con gli animali di acqua e di terra non aveva funzionato, ma rimaneva ancora l’aria. E si era presentato da Sanzo con due pappagallini verdi, con del rosso attorno agli occhi e al becco. Gli uccellini cinguettavano allegramente dentro la gabbietta.

HAKKAI: Guarda un po’, Sanzo! Questi sono gli inseparabili: una volta formata la coppia, stanno insieme per tutta la vita.

SANZO: E si proteggono a vicenda?

Hakkai non risponde, non sapendo cosa dire. Appoggia la gabbietta sul solito tavolo.

HAKKAI: Quella a sinistra è la femmina, a destra il maschio. A meno così mi pare di ricordare… comunque, bada che non gli manchi mai l’acqua nella vaschetta e il becchime nella ciotolina. Buona fortuna!

E senza aggiungere altro lascia la stanza. Gli inseparabili cinguettano amorosamente, lisciandosi a vicenda le piume con il becco. La scena è talmente romantica che Sanzo per un attimo pensa di preferire i criceti.

SANZO: Non ti fidare.

Dice a uno dei due, senza sapere bene quale.

SANZO: Adesso ti liscia le piume e ti da dimostrazioni del suo affetto, ma un giorno, quando avrai bisogno, di certo non sarà lì per proteggerti.

Il pappagallino maschio smette di lisciare le piume della compagna, svolazza nella vaschetta dell’acqua e comincia a lavarsi spruzzando goccioline dappertutto e cantando come se stesse facendo lo stupido. La femmina cinguetta divertita.

SANZO: Ah, è per questo allora, ti fa ridere. Ma non fidarti. Ora fa lo stupido, ma presto ti lascerà sola.

Nuvole nere si addensano nella mente di Sanzo. Le goccioline sollevate dal pappagallino gli ricordano la pioggia di quel terribile giorno. Ignorando i consigli del sempre sorridente demone, apre la gabbietta per togliere la vaschetta dell’acqua. I pappagallini aprono le ali e volano fino a posarsi sul davanzale della finestra aperta. Rivolgono a Sanzo uno sguardo obliquo, poi volano via cinguettando allegri. Il bonzo resta per un attimo interdetto, poi alza le spalle.

SANZO: Erano incredibilmente rumorosi. Come una stupida scimmia di mia conoscenza…

 

 

HAKKAI: Ma che fine hanno fatto i pappagallini?

SANZO: Volati in un posto migliore. Spero sappiano proteggersi a vicenda.

HAKKAI: O_o Io invece spero che tu intenda la frase letteralmente. Comunque, ti ho portato un altro amico con cui potresti andare d’accordo.

SANZO: Ma come parli? Io non ho amici.

HAKKAI: … O_^’’’ Touché.

Sanzo osserva l’enorme pappagallo variopinto che il demone tiene posato su una spalla. Sull’altra spalla, Hakouryou sibila geloso.

HAKKAI: Mi hanno assicurato che tiene molta compagnia.

Fa scendere il pappagallo dalla spalla e lascia la stanza. Sanzo fissa il pappagallo in uno dei suoi occhi neri. L’animale inclina la testa e gracchia un poco.

SANZO: No, cominciamo male. Se dobbiamo andare d’accordo, devi proteggerti da solo, mangiare meno della stupida scimmia, fare meno rumore del kappa pervertito e parlare meno di tutti e due. Intesi?

PAPPAGALLO: Schhhhhhimmia. Kaaaaaapa!

SANZO: … Ripensandoci, forse possiamo trovare un altro accordo.

 

 

Sanzo esce dalla stanza con il pappagallo sulla spalla, rendendosi finalmente conto di trovarsi nel corridoio della locanda del villaggio da cui erano appena partiti quando si era sentito male. Hakkai aveva evidentemente deciso di tornare indietro. Esce dalla locanda e si ritrova al sole. Per un attimo si copre gli occhi dalla luce, ma si abitua subito. Seguendo gli echi di uno stupido litigio, non ci mette molto a trovare il resto del gruppo.

GOKU: Ridammelo subito, pervertito di un kappa! L’ho visto prima io!

GOJYO: Non ci penso neanche, stupida scimmia con lo stomaco al posto del cervello! Anch’io ho fame!

Si stavano contendendo un nikuman. Hakkai nota la presenza di Sanzo.

HAKKAI: Goku, Gojyo…

I due si fermano all’istante e guardano verso il bonzo. Si sono bloccati in una posizione stupida, come al solito: Gojyo tiene alto il nikuman sfruttando le sue braccia lunghe, mentre Goku è tutto proteso verso il cibo. La scimmia lascia subito perdere il kappa, che soddisfatto addenta il bottino.

GOKU: SAAAAAAANZOOOOOOOOOOOOOO ç______ç STAI BENEEEEEEE!

HAKKAI: E’ bello vederti qui fuori, Sanzo. Vedo che con il pappagallo vai d’accordo.

SANZO: E’ più intelligente di questi due. Come si chiamano?

Chiede poi al pappagallo.

PAPPAGALLO: Stupida scimmia! Pervertito di un kappa!

Gracchia il pappagallo.

GOKU&GOJYO: CHE HA DETTOOOO?????

PAPPAGALLO: Pervertito di un kappa! Scarafaggio rosso! Stupida scimmia!

HAKKAI: O_^ Questa è la cosa più carina che Sanzo abbia mai fatto per voi.

GOJYO: Ma che diavolo stai dicendo?! Perché di Hakkai non dice niente? Eppoi perché solo io ho due soprannomi?

SANZO: Come sei rumoroso.

HAKKAI: O_^ Beh, in un certo senso vuol dire che Sanzo ha pensato a voi.

GOJYO: -.- Ne facevo volentieri a meno, grazie.

GOKU: Adesso il pappagallo verrà con noi?

GOJYO: Per favore, lo faresti arrosto alla prima occasione!

HAKKAI: Ti ricordo che spetta a Sanzo decidere.

GOJYO: Che novità.

Protesta il kappa, ma viene ignorato.

SANZO: No, non viene. Lo lascio al padrone della locanda. Ci sono già troppi animali in questo gruppo. Non parlo di te, Hakuryou.

HAKOURYOU: ^_^ kyuuuuuu!

HAKKAI: O_^ E’ così bello vedere che tutto è tornato alla normalità.

 

 Togenkyou. Una terra in cui uomini e demoni stanno facendo la pace pur di risparmiarsi la solita introduzione all'inizio dei manga. All'oscuro di questo nuovo risvolto della situazione, quattro persone davvero singolari continuano il loro viaggio verso ovest.

GOKU: Eddai, perché no, Gojyoooo?

GOJYO: Ho detto no. I bambini devono succhiare il ciuccio!

GOKU: Che vorresti dire? Che c’è di male se facciamo uno spuntino, pervertito di un kappa che non sei altro?

SANZO (si tiene la testa con fare sofferente): Come sono rumorosi… FATE SILENZIO!!!!!!

*BLAM BLAM BLAM*

GOKU&GOJYO: AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!

HAKKAI: O_^ Di nuovo la stessa vita di sempre.

 

                                                                                                                                                                          THE END.

Note dell'autrice

Grazie per aver letto fin qui, e perdonate l'immenso ritardo di questo secondo capitolo! Mi dispiace davvero tanto!

Curiosità: sì, alcune frasi e riferimenti sono originali dall'Anime.

Sì, alcuni episodi sono frammenti di vita realmente vissuta dalla sottoscritta (i criceti del capitolo precedente e i pesci tropicali) e sì, è andata davvero così, con qualche esagerazione dovuta al genere demenziale di questa fic. A proposito, passatemi il fatto che nel Togenkyou non avessero acquari di vetro, negozi di animali ecc ecc. Il bello delle fic demenziali è che si possono eliminare questi dettagli xD

Spero vi siate divertiti, in ogni caso.
By Sò-chan

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