Il salvatore.

di FannyHarris
(/viewuser.php?uid=135935)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La rivoluzione ha inizio. ***
Capitolo 2: *** Mio figlio ci redimerà. ***



Capitolo 1
*** La rivoluzione ha inizio. ***


Una rivoluzione ha inizio.

Kanassa … Bardack era appena sopravvissuto alla conquista del pianeta che si era mostrata decisamente più ardua di quanto si pensasse.

Il sayan dalla folta chioma nera, assieme ai suoi soliti compagni, aveva fatto ritorno al suo luogo natio, il pianeta che portava il nome del loro sommo sovrano.

Quello era il pianeta Vegeta, popolato dalla stirpe dei Sayan, i guerrieri più potenti ed energici dell’intera galassia … secondi solo al Grande Freezer. Quest’ultimo era riuscito a far suoi schiavi e combattenti personali molti di loro e ciò pesava sull’orgoglio di tutti. Orgogliosi, ecco un altro aggettivo per descriverli al meglio; nessuno di loro, quanto debole che potesse essere rispetto al più forte, si sarebbe mai lasciato mettere i piedi in testa da nessuno. Ma con Freezer fu parecchio dissimile … Quel mostro era dotato di capacità che andavano oltre le possibilità della rinomata razza Sayan. Però dopo anni di silenzio e tolleranza al servizio di Freezer qualcosa iniziò a cambiare. Una rivoluzione era prossima e le conseguenze sarebbero state di portata epica. Una voce risalente a tanti secoli addietro iniziò a farsi spazio fra le ultime fila fino a giungere lentamente alle orecchie di Freezer.. Era una leggenda. La leggenda del SuperSayan, il guerriero più potente dell’intero mondo conosciuto, secondo a nessuno e temuto per il suo sconfinato odio e sete di vendetta.  

“SuperSayan? L’essere più forte dell’intero universo? Ma non farmi ridere! IO Sono l’essere più potente, avete capito?” Rise malvagio e con gli occhi iniettati di sangue.

“Ma signore … Si dice che la leggenda molto probabilmente sia vera …” Azzardò uno delle prime fila di combattenti lì riuniti. “Brucia!” spalancò i piccoli occhi a mandorla e in quel momento il malcapitato fu trafitto in pieno petto. “… E secondo te perché si chiama LEGGENDA?” domandò al cadavere che aveva di fronte che ovviamente non fu più capace di rispondere o proferire parola. “E’ solo una stupida trovata degli scimmioni e voi ci credete come degli allocchi!” Tutti i presenti tremarono e iniziarono pavidamente ad arretrare. “Tremate? Volete scappare? Vigliacchi! Io non voglio fra i piedi dei codardi che tremano per un innocente e meritata uccisione!” Nella palma della sua mano prese forma una sfera energetica nera ed elettrica. Che sotto gli sguardi attoniti degli sfortunati si ingigantì fino a colpirli, e tutto ciò in meno di due secondi.

E fra le risate divertite e demoniache di Freezer e quelle di dolore e strazio dei guerrieri colpiti, questi ultimi bruciarono come bruciano le anime dannate dell’inferno.

“Però.. Non si sa mai.. Questi Sayan e le loro trasformazioni mi stanno veramente scomode, sono una spiana nel fianco. Cari Sayan, la vostra era sta per tramontare definitivamente.” Sentenziò solenne per poi riprendere a ridere estasiato al pensiero del piano di distruzione appena ideato. “Presto i fuochi d’artificio avranno inizio.”

Bardack era stato portato nella vasca di rianimazione per riprendersi al più presto dalle sue ferite. Sebbene sembrasse in uno stato di incoscienza egli era sveglio e con gli occhi chiusi meditava.  I pensieri che affollavano la mente erano tanti. Ma il più rilevante era uno.  

(NdA: ci saranno solo due capitoli, questo e il prossimo, e molto presto arriverà;) recensite in tanti ;D)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mio figlio ci redimerà. ***


Mio figlio ci redimerà.

Ascoltami! Con il colpo che ti ho inferto, io ti ho appena fatto dono del potere della Precognizione.
Grazie ad esso, saprai il destino della tua specie. Ti avverto, è un futuro di morte quello che vi attende.
La stirpe a cui appartieni verrà distrutta, esattamente com'è accaduto a noi.
Osserva bene e soffri. Soffri come non hai mai sofferto in vita tua!
’ ma che diavolo … ? Pensò quando poi si ritrovò come a vivere un incubo.  Freezer? Ma cosa? Dove mi trovo? Si domandò scioccato nel vedere il Grande Freezer annientare con una supernova il suo pianeta e tutti i suoi abitanti.. Lui compreso. Perse i sensi, e nel frattempo chi si trovava fuori dovette vedere come il suo livello di combattimento salisse esponenzialmente. Bardack era infuriato e accecato dall’odio! Quell’essere ignobile che per anni aveva servito calpestando il suo orgoglio li avrebbe ripagati con la moneta per l’aldilà. Aprì gli occhi iniettati di sangue e uscì subito dalla vasca.

Una volta sbollita la rabbia decise di raggiungere i suoi compagni come prestabilito a Meat. Forse quel maledetto a Kanassa ha voluto farmi solo uno stupido scherzo e io ci casco pure. Ma prima fece una sosta, passò lì dove vengono messi tutti i neonati Sayan, e nel leggere Kakaroth rimase molto deluso. Non era degno di essere suo figlio. E così iniziò il viaggio verso il suo destino. Dodoria e Zarbon avevano ucciso tutti i suoi compagni. Fu in quel momento che tutto gli fu chiaro più che mai, quelle visioni non si sbagliavano affatto. Quello era il futuro che attendeva la sua gloriosa stirpe, un indegno futuro. Venne trasportato dalla rabbia che invase ogni più piccola parte del suo corpo e tentò invano di iniziare la sua ribellione, tentativo fallimentare in quanto quegli esseri immondi riuscirono a metterlo al tappeto ma per sua grazia i suoi compagni l’avevano protetto anche in fin di vita.

“Freeezer! La pagherai cara!!” Urlò stringendo talmente forte i pugni da sanguinare. Raccolse la stoffa inumidita dal sangue dei suoi compagni caduti e si preparò allo scontro definitivo. Bardack aveva deciso di sfidare la sorte nonostante una parte di lui ben sapesse che così sarebbe solo andato incontro a morte sicura.

Un immenso prato verde e imponenti alberi … Vaste colline e montagne rocciose si stagliavano al suo sguardo, il cielo era cristallino e una leggera brezza soffiava a smuovere le piccole foglioline costrette ad abbandonare così la loro casa. Un guerriero dalla particolare capigliatura con una strana tuta arancione e blu gli dava le spalle.

“Quello è Kakaroth?! Ma dove mi trovo? Che sia un’altra premonizione questa?” Si chiese notando anche che quel giovane non riusciva a sentirlo. “Si. Questo è il futuro. E quello è mio figlio, il figlio che ho disprezzato per il sua basso livello.” Rifletté monotono con una punta di tristezza. Non lo avrebbe ammesso mai ad anima viva, ma sapeva che non si era comportato così bene. Però era un piccolo sayan debolissimo e non aveva comunque avuto tutti i torti. Un essere tutto bianco e molto basso gli era di fronte. Quello è Freezer, è così diverso. In quel momento l’istinto paterno prese il sopravvento sull’istinto Sayan, capii che quei due si sarebbero scontrati e sapeva che suo figlio avrebbe perito contro quel tiranno. Si dimenticò che quella era solo una visione e tentò di raggiungere il figlio e fermarlo perché quella sarebbe stata una pazzia ma più tentava di avvicinarsi più Kakaroth si allontanava. “Kakaroth, figlio mio..” E quell’idilliaco luogo divenne nero e cupo, quasi pronto ad essere distrutto. Lo rivide, il figlio. Era biondo e pareva emanasse una potenza smisurata, vide che Freezer ridotto in pezzi che tremava di fronte al sangue del suo sangue. Fu così fiero del figlio in quel momento e capii che lui avrebbe riscattato tutto il suo popolo. La visione terminò bruscamente. Bardack andò incontro alla morte ardimentoso e impavido perché il suo cuore poteva riposare per sempre in pace sapendo che sarebbe stato vendicato proprio da quel piccolo sayan che era suo figlio e dalla forza combattiva di appena 2. Affrontò Freezer a viso aperto e morì da padre, padre fiero del figlio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=933551