Cinque+uno modi per eliminare un fratello troppo pomposo

di Melardhoniel
(/viewuser.php?uid=58745)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** ...a rinchiuderlo in una piramide... ***
Capitolo 3: *** … ad abbandonarlo nel deserto… ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.



Il tiepido sole estivo illuminava il corpo di un giovane disteso sul prato, in mezzo al canneto.
Teneva le gambe piegate e mangiucchiava pigramente un filo d’erba, talvolta spostando una mano da dietro la testa agli occhi per proteggerli dal sole.
Alto e dinoccolato, i capelli rossi e le lentiggini lo avrebbero reso riconoscibile per chiunque: era un Weasley.
Un’ombra coprì la luce, ed il ragazzo alzò lo sguardo, aprendosi in un largo sorriso: «Ehi, Georgie! Cosa ti porta da queste parti?»
Un altro ragazzo, uguale a quello che aveva appena parlato, si sedette accanto al gemello.
«La mamma brontola di nuovo, Freddie.»
«Mh…» rispose quello, poco convinto, sdraiandosi nuovamente sull’erba.
«E l’argomento?» socchiuse un occhio, guardando con l’altro il fratello, curioso.
George rise di gusto. «Proprio non ci arrivi, fratellino? Eppure mi avevano detto che eri intelligente…»
A quelle parole il diretto interessato si alzò a sedere. «Io sono intelligente, George. Anzi, guarda…sono il più intelligente dei due. E anche il più bello!» concluse, dando una sonora pacca sulla spalla del fratello.
«Certo,» sorrise sornione George. «e anche il più modesto!»
«Ovviamente.» ghignò Fred. «Comunque, fammi indovinare: Percy-prefetto-perfetto, dopo aver passato sei anni a Hogwarts a parer mio assolutamente sprecati, ha ricevuto la spilla di Zuccaposcuola e ora va in giro con il petto talmente tanto in fuori che sembra un tacchino, mentre noi, poveri martiri Fred e George, dopo quattro anni di puro divertimento, ci apprestiamo a trascorrere un normale quinto anno senza alcuna voglia di prendere un G.U.F.O.?»
George, inizialmente stordito dal discorso contorto, sorrise a trentadue denti: «Centrato, Fred.»
«Sai che novità!»

«Harry, hai sentito la notizia? È il secondo Caposcuola in famiglia!» Molly indicò orgogliosa il maglione del figlio, sul quale campeggiava una spilla argentea con una grossa ‘C’ sopra.
«…E l’ultimo.» mormorò Fred sibilando.
«Non ne dubito, cari miei. Non siete diventati Prefetti, a quanto ne so.» sbottò irata la signora Weasley.
Sul volto dei due gemelli si fece strada un’espressione di puro stupore: «Noi?!? E perché avremmo dovuto? Ci avrebbe tolto tutto il divertimento!»
Percy assunse un cipiglio simile alla madre, ed entrambi si allontanarono da Fred e George per andare a parlare con Hermione.
«Che stress!» sbuffò George, salendo le scale del Paiolo Magico per raggiungere la sua camera.
«A chi lo dici! Non si può più operare in santa pace!» Fred aprì la porta della stanza e si buttò a capofitto sul letto.
«Dove abbiamo sbagliato?» sospirò George, sedendosi accanto al fratello con la testa fra le mani.
«Eppure abbiamo tentato di tutto! Ricordi, George?»
«E come dimenticarlo!»
«Abbiamo provato a rinchiuderlo in una piramide, ad abbandonarlo nel deserto, ad affatturare la spilla, a scambiarlo con un tappeto e a farlo mollare dalla sua fidanzata; eppure non è servito a niente!» esclamò esasperato Fred.
«È rimasto sempre il solito Percy!» continuò George.
I due gemelli si persero nei ricordi…

***

Ok, sinceramente non so da dove sia uscita :D era una storia che doveva partecipare al contest di SeleneLightwood e Wynne_Sabia "Aspettando Pottermore"; però devo ancora adesso finirla e quindi...beh, potete capire che ho avuto un po' di problemi ;)
a breve pubblicherò il primo capitolo vero e proprio, ma volevo un po' sapere cosa ne pensavate :)
baci,
Marty

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ...a rinchiuderlo in una piramide... ***


…a rinchiuderlo in una piramide…
 
«Ah, l’Egitto! Che terra meravigliosa!» la signora Weasley si sistemò il cappello sulla testa, alzando il viso verso il sole mattutino.
«Vero, mamma?» sorrise Bill. «Ora capisci perché lavoro qui? Fa un po’ caldo, ma è tutto così perfetto…»
Molto più indietro, dopo Ron e Ginny e Percy ed il signor Weasley, Fred e George arrancavano ansimando, le mani vicine a toccare la sabbia e le lingue penzoloni come i cani.
«Un po’ caldo?!?» protestò George.
«Ci si scioglie! A quest’ora in Inghilterra le mie pantofole muoiono di freddo!» si aggiunse Fred.
«Ehi Fred! E se facessimo una pausa?» propose George.
«Ci sto, fratello.»
Si fermarono ansimanti seduti sulla sabbia, bevendo avidamente dalle loro borracce.
«Fred, George! Che fate lì seduti come pere cotte? La piramide è a due metri da voi!» urlò Percy, indicando i loro genitori e Bill che osservavano un’iscrizione sulla porta.
«Dannato Percy. È da stamattina che ci rompe le pluffe nel paniere. Dovremmo fare qualcosa di utile per l’umanità!» brontolò Fred, guardando di sottecchi il fratello più grande.
«Tipo?» domandò curioso George.
«Tipo rinchiuderlo in questa tanto carina piramide!» Fred si alzò di scatto e prese le mani del gemello, aiutandolo a tornare in piedi.
«Perce!!» i due corsero verso l’entrata.
«Che cosa volete?» la testa di Percy spuntò dalla porta.
«Pensavamo… a puro scopo informativo, s’intende… potresti, ecco, farci da guida all’interno della piramide?»
«Sai, tu, con la tua cultura, potresti farci comprendere cose che altrimenti non capiremmo!»
Percy si rilassò con un sorriso, felice di poter fare sfoggio della sua cultura.
«Molto bene,» acconsentì. «seguitemi!»
Ed entrò nella piramide.
Mezz’ora dopo erano nella camera del faraone, con Percy che blaterava strane cose riguardo ad intrighi amorosi ed ancelle impiccione e Fred e George che sbadigliavano sonoramente.
«Fred, ti ho visto le tonsille!» disse George, in seguito all’ennesimo sbadiglio con apertura da coccodrillo del fratello.
«Bene» fu la disinteressata risposta. «Dobbiamo concludere qualcosa…» aggiunse poi.
«Lascia fare a me.» George prese l’iniziativa.
«EHI PERCE!» gridò al fratello. «Che cosa significa quel simbolo là?»
«Quello? Oh, è l’occhio di Ra, il famoso dio supremo Egizio, che…»
«Viaaaa!»
Fred e George si dileguarono, riuscendo ad uscire dalla piramide senza tanti problemi.
«Oh, eccovi qua!» esclamò la signora Weasley, sollevata.
«Non vi trovavo più!» continuò, ignorando Fred che tentava di chiudere a tirate e a per le mutande di Priscilla la porta della costruzione.
«Ma…dov’è Percy?» domandò la madre.
«Percy? Percy chi?» chiese George.
«PERCY! PERCY VOSTRO FRATELLO! FRED! COSA STAI FACENDO?»
«Io?? Niente!» si difese il ragazzo, continuando a tirare la porta.
«FERMO LI’ O TI AFFATTURO! Oh, ma quando tornerò vedrete!» sbraitò la signora Weasley, marciando dentro la piramide per tirare fuori il terzogenito.
«E se ci chiudessimo anche lei?» propose George.
«Sei matto?? Così poi esce di sicuro ed oltre a Percy ci ritroviamo lei che ci insegue per tutto il Cairo…»

***

Ecco il primo capitolo! Che dire? Spero sia di vostro gradimento!
baci,
Marty

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** … ad abbandonarlo nel deserto… ***


… ad abbandonarlo nel deserto…
 
La combriccola procedeva a dorso di cammello, ondeggiando sulle dune.
La chiudi fila questa volta era la signora Weasley, che guardava truce i suoi due figli intermedi per non perdersi neanche una loro mossa.
«Che barba!» sbuffò George, aggrappandosi più saldamente a suo fratello.
«Mamma non ci leva gli occhi di dosso!» si girarono, constatando che Molly Weasley aveva gli occhi ridotti a fessure.
«Porta pazienza, fratellino…» rispose Fred, ondeggiando a ritmo del cammello. «La fortuna aiuta sempre due aitanti audaci come noi!»
George nascose il ghigno appoggiando il viso alla maglietta del fratello.
«Per piacere, George! Che schifo! Non sbavarmi sulla maglietta nuova!» protestò Fred.
In tutta risposta George gli morse il braccio.
«Bleah! Mammaaaa! George mi morde!» urlò Fred, cominciando a divincolarsi.
«State fermi, voi due! Merlino, non vi sopporto più!! Arthur, Arthur per l’amor del cielo, aiutami!» strillò supplichevole la signora Weasley.
«Arrivo, Molly cara!» il signor Weasley raggiunse la moglie, mentre Bill, capo fila, fermò il suo cammello, scoccando un’occhiata divertita a Fred e George.
«Vieni davanti con noi, sono sicura che ti piacerà! Bill mi racconta cose affascinanti sui Babbani!»
La signora Weasley non pareva molto convinta: «E Fred e George?» domandò dubbiosa.
«Ci sto io, mamma, non preoccuparti!» intervenne Percy, zelante.
«NO!» gridò agitata la madre, mentre i due gemelli ridevano a crepapelle.
«Zitti voi due!» ordinò perentoria la signora Weasley.
«Avanti, Molly cara, ora stai esagerando! Cosa pensi che possano fare Fred e George a dorso di un cammello?»
«Qualsiasi cosa.» deglutì la donna.
Il signor Weasley sospirò: «Comunque sia, ce ne accorgeremmo. Dai, ora vieni con me, Bill e Ginny e lascia Percy come chiudi fila. Hai bisogno di un po’ di riposo.»
Convinta, la signora Weasley annuì e si spostò davanti alla fila, lasciando il terzogenito in fondo.
«Fred, questo era il primo colpo di fortuna,» sussurrò George all’orecchio del fratello. «ma il secondo?»
«Sai come si dice nei detti babbani? Che la fortuna aiuta gli audaci, ma spesso lei stessa va un po’ aiutata…» sogghignò Fred, aprendo la sua bisaccia di cuoio.
Dopo un quarto d’ora Fred ritenne che fosse passato abbastanza tempo e, fischiettando, fece scivolare dalle mani un oggettino, che cadde con un tonfo sulla sabbia.
«Che cos’è?» domandò George.
«Lo Spioscopio di Ron, fratellino.»
Il cammello, nel vedersi un aggeggio rotante davanti e nel sentire un lungo fischio senza capire da dove venisse, cominciò a divincolarsi, facendo cadere Percy.
«Wohooo… fermo amico!» esclamò George, frenando il cammello. «Sennò mamma ti vede e sono guai.»
«Bel lavoro George. Ma ora canta.» disse Fred.
«Ora COSA?»
«Canta…» ripeté con naturalezza.
Percy si rialzò da terrà e fece per aprire bocca, ma Fred cominciò ad intonare tutto il repertorio di Celestina Warbek e ne coprì le parole.
George si unì a lui, provocando le risatine di Ginny ed un’occhiata piuttosto minatoria da parte di Bill. Aveva un’espressione come a dire “o lo tirate su o avverto mamma”.
Davanti a Bill, la signora Weasley strinse la mano del marito. «Tesoro, perché Fred e George cantano Celestina Warbek?»
Il signor Weasley stava per girarsi a controllare, ma Bill gli mise una mano sulla spalla. «Tranquillo, papà…ci pensiamo io e Ginny.»
Bill girò il cammello e calmo arrivò dai gemelli, che continuavano a cantare proseguendo il viaggio.
Il maggiore guardò oltre i due e vide Percy che ormai non si sforzava neanche più di urlare, ma chiedeva aiuto al fratello con lo sguardo.
«Ragazzi, che ne dite di lasciare il cammello di Percy e di ridarglielo?»
George strabuzzò gli occhi: «Scherzi? Zonko si è così affezionato a noi!»
Bill scosse la testa, mormorando “Zonko…”
«Tenete Ginny un attimo, grazie» facendo valere la sua autorità di fratello maggiore prese in braccio la sorellina e la posò in mezzo ai due.
Poi, approfittando del momento di distrazione di Fred, che teneva fermo il cammello, lo portò da Percy, facendolo risalire.
«Accidenti,» mormorarono i due.
«Quanta fatica sprecata.»
«Beh…» intervenne Ginny per consolarli «potevate fargli davvero male.»
«Appunto!» esclamarono i due, contriti.
Ginny diede un bacio sulla guancia ad ognuno dei due. «Andiamo, mamma e papà ci hanno distanziato.»


Grazie a chi mi ha segnalato il caricamento sbagliato del capitolo!! Mi dispiace un sacco per questo inconveniente!
Spero che vi piaccia :D
Scusate ancora :(


baci,
Marty

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=919850