Our little boy

di FrancyF
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Auguri in diretta ***
Capitolo 2: *** Tornare a casa ***
Capitolo 3: *** Metti un Jonas a cena ***
Capitolo 4: *** Maturità ***
Capitolo 5: *** Un matrimonio in casa Jonas ***
Capitolo 6: *** Caldo Natale ***
Capitolo 7: *** Il Grande Giorno ***
Capitolo 8: *** Vita da scapoli ***
Capitolo 9: *** Ti aspettavamo da una vita ***
Capitolo 10: *** In cima al mondo ***
Capitolo 11: *** Vederlo soffrire ***
Capitolo 12: *** Sentirsi vivi ***
Capitolo 13: *** Un anno dopo- Epilogo ***



Capitolo 1
*** Auguri in diretta ***


 11 giugno 2013 00:05 pm
Ehi Smile sei sveglia? Fai gli auguri a Nate da parte mia e digli che gli voglio un mondo di bene. Oggi l’amore della mia vita fa 2 anni.
Nick
 
11 giugno 2013 8:00 am
Ciao Nicky. Tranquillo glie l’ho fatti gli auguri all’ometto. Scusa se ti rispondo solo adesso (probabilmente dall’ansia non avrai dormito), ma ieri eravamo dai miei per la festa di compleanno e non ho sentito arrivare il sms.
Miley
 
11 giugno 2013 8:03 am
Noi fra un po’ siamo al David Letterman Show. Guardateci. 
Nick
 
11 giugno 2013 8:05 am
Di sicuro! A noi manchi tantissimo, Nate ogni sera non fa che chiedere del suo papà. Ti amo, torna presto.
Miley
 
11 giugno 2013 8:08 am
Anche voi. Vi penso sempre, in ogni momento. Mi mancate tantissimo. Ti amo anch’io, ma ora devo andare. Ci vediamo a settembre amore.
Nicky
 
 
-… perché ho ascoltato il vostro album e ho pensato “Wow se questo vuol dire essere finiti allora…- David gesticolava, mentre intervistava i ragazzi, sfoderando la sua micidiale presenza scenica.
Il pubblico scoppiò in una sonora risata.
Kevin prese parola –In effetti è vero. Abbiamo fatto uscire l’album per Natale 2012 e i fans hanno apprezzato il regalo-
-Eccome!- esclamò David. Il pubblico gridò ancora più forte.
-Il disco ha ricevuto il doppio disco di platino e ora lo stiamo promuovendo con questo tour che dura da aprile e finirà a inizio settembre- spiegò Joe.
-Ah si il tour!- David colse la palla al balzo –Parliamo del tour. Nick tu hai una famiglia no? Come vivi tutto questo?-.
-Oh be’ è stato difficile all’inizio perché questo è il primo tour che faccio come padre. Ma per fortuna io e Miley abbiamo delle famiglie che ci aiutano parecchio. A volte però è brutto, Nate oggi fa’ due anni e io, purtroppo, non ci sono-.
-Nate fa’ due anni veramente? Tanti auguri Nate!- esclamò David agitando la mano verso la telecamera.
-Auguri Nate- disse Nick –Ascolta la mamma e fai il bravo mi raccomando- .
 
11 giugno 2013 10:00 am
Nate sta riguardando i tuoi auguri in diretta amore. Non fa’ altro da stamattina. Ci vediamo a settembre.
Ti bacio da lontano, Miley.
 
 
-Mamma!- Io vado!- Frankie scese di corsa le scale e andò in cucina dove la madre stava guardando Nate mangiare.
-Si amore dove vai?-
Frankie sbuffò. –Al cinema con Noah e Tucker torno verso le sette, mi accompagna Billy-.
-Aspetta tesoro. Non mi dai un bacino?-.
Frankie la guardò storto –Mamma ho tredici anni ormai! Non sono più un bambino. L’unico che può baciarti adesso è papà-.
Denise sorrise. I figli crescono troppo in fretta. –Almeno un abbraccio?-.
Frankie la abbracciò, poi diede un buffetto a Nate e uscì.
-Tio!- disse Nate indicando la porta.
Denise gli pulì il faccino, sporco di marmellata.
-Nate sai che il papà arriva domani?-.
Nate emise un gridolino eccitato.
-Sono a casa!- Kevin Sr. entrò dalla porta sul retro.
-Ciao amore- fece Denise baciandolo sulle labbra.
-Ciao anche a te. Ehi Nate vieni in braccio al nonno- il signor Jonas sollevò il nipote dalla sedia e se lo mise in braccio, dandogli un bacio sulla testolina piena di ricci scuri.
–I ragazzi?- chiese. Era una domanda abituale in casa Jonas. Erano una famiglia molto unita e, sebbene tre dei quattro figli non vivessero più con loro, il reverendo Jonas non si stancava mai di sapere dove era e cosa faceva la sua progenie.
-Frankie è andato al cinema e i ragazzi torneranno domani dal tour-.
Il signor Jonas, soddisfatto della risposta, lasciò andare Nate che si diresse subito verso lo stereo.
-Cosa c’è? Che vuoi ascoltare?- sorrise Kevin Sr., tutto orgoglioso. Nate adorava la musica, di qualunque genere, soprattutto il soul e il pop. Non era stata di certo una sorpresa, con dei genitori così. Questa volta il piccolo di casa Jonas aveva optato per il pop-jazz di Michael Bubblè. Lo stereo, come di norma, restò acceso fino alla sera e Nate si addormentò.
Miley lo venne a prendere e lo portò a casa.
“… I find my paradise
… when you look me in the eyes”
Quando Nick era in tour la ragazza ascoltava i suoi dischi tutto il giorno. Glie lo facevano sembrare più vicino.
Per Miley la voce limpida e cristallina di Nick riusciva a fare di tutto: la faceva ridere, la faceva piangere, calmava Nate quando faceva i capricci, lo faceva addormentare.
Cullata dal pensiero dell’imminente ritorno di Nicholas, la ragazza si addormentò.


E rieccomi tornata sisters! Anzi riecolli tornati. Allora inizio subito a drivi che questo primo capitolo è un po' uni introduzione e che, solo dal prossimo, vedremo l'intera Niley alle prese con Nate.
Inoltre vi avviso che, dato che sto ancora scrivendo gli altri capitoli, è probabile che posterò con meno regolarità (tipo ogni 4-5 giorni). Mi dispiace di farvi aspettare un po', ma  ascuola mi stanno massacrando. C'è sono ancora in quarta e mi parlano già dell'esame!
Prima di lasciarvi un piccolo consigli che non è Nileoso però... io ho iniziato a vedere i video su youtube che fa un ragazzo molto bravo (sono video comicicissimi dove lui parla di un tema comune e fa tutti i personaggi), se siete curiosi si chiama willwhoos, non so se lo ocnoscete già. Ecco un suo
video.
Vaboh, dopo queste divagazioni.... good reading sisters!
FrancyF
PS ci vediamo fra 4 giorni

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Capitolo 2
*** Tornare a casa ***


 Click…
Miley si destò di colpo, aveva sentito il rumore di una chiave nella serratura.
Il suo cuore ebbe un tuffo, era come pietrificata. Poi lo vide.
Nick era sulla soglia, indossava i jeans e una maglia bianca, e sorrideva.
-Ehi- le disse.
-Ehi- disse Miley aprendo le braccia, aspettando un abbraccio.
Nick andò verso di le e l’abbracciò, ma Miley lo stringeva così forte da fargli perdere l’equilibrio. Entrambi si ritrovarono sul letto.
Nick sopra, Miley sotto.
La ragazza continuava a stringere Nicholas. Le era mancato troppo.
-Ti amo- gli disse.
Il cuore di Nick si gonfiò di gioia nel sentire pronunciare quelle parole. Miley era sua. Sentiva il suo respiro, il suo profumo.
-Anch’io- le disse, baciandola. Non desiderava altro. Soltanto stare con lei.
Per un po’ rimasero in silenzio, beandosi dell’immagine che l’uno dava all’altra.
Nick la strinse di più a se’, cercando un contatto col suo corpo.
-Pantaloni troppo stretti?- gli chiese Miley. Solo allora Nick si rese conto di quello che aveva fatto, evidentemente sei mesi di tour erano troppi da sopportare.
-Scusa- disse, realmente dispiaciuto. Fece per alzarsi, ma la ragazza lo bloccò, attirandolo delicatamente a se’.
-Se facciamo piano posso dimostrati quando mi sei mancato- gli sussurrò all’orecchio.
Nick sorrise. Era bello avere qualcuno da amare.
 
Quella mattina Nick si svegliò tardi, era ancora a petto nudo e Miley era al suo fianco. Fissò la sveglia, le dieci. Sorrise. Amava tornare a casa dopo un tour estenuante, e potersi riposare.
-Amore sei sveglia?-
Miley soffocò un mugugno, girandosi dall’altra parte per incrociare lo sguardo di Nick.
-Mi mancava addormentarmi con te- gli disse, giocherellando con i suoi riccioli scuri.
-E’ stato bello prima- le disse lui, notando con un certo disappunto che si era già rimessa la camicia da notte. Poi prese a baciarle il collo.
Miley sospirò –Nicky mi sono appena alzata per prendere la pillola dai-.
Nick si staccò guardandola in cagnesco –Mamma sarebbe contenta di avere degli altri nipotini-.
Miley li colpì il petto, come per scacciarlo –Sei scemo! Mi sono appena ripresa dall’aver partorito Nate! Direi che per il prossimo possiamo aspettare benissimo il giorno del suo diploma!-.
Nick sorrise –A proposito... dove il mio ometto?-
-Dove? E’ in camera sua, ma probabilmente, se lo chiamo viene da solo. Ha imparato a scavalcare le sbarre del lettino. Mi sa che dovremmo procurarcene uno senza-
Nick rise.
Miley si alzò. –Vado a prenderlo- disse.
Mezzo minuto dopo, Nate entrò trotterellando in camera, emettendo urletti di gioia alla vista del padre.
-Ehi Nate- Nick lo mise sul letto e lo fece appoggiare sul suo petto. Il piccolo lo abbracciò fino a soffocarlo.
-Quanto entusiasmo amore. Mi sei mancato tantissimo sai- Nick non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Era cresciuto tantissimo in sei mesi.
 
Nick adorava essere tornato a casa. In quei sei mesi di tour si era perso un sacco di cose, soprattutto si era perso Nate.
Non riusciva ancora a credere che il suo ometto fosse cresciuto così tanto.
Nick era rimasto piacevolmente sorpreso quando, con una faccetta orgogliosissima, Nate era andato in bagno da solo, senza aiuto alcuno.
-E’ stato Frankie a insegnarglielo- le spiegò Miley, quasi divertita dall’espressione stupida che si era dipinta sul volto del Jonas.
Odiava perdersi tutto questo, ma lui e Miley cercavano di tirare su’ Nate come meglio potevano, anche se non era sempre facile.
L’anno prossimo, fra gennaio e aprile, sarebbe toccato alla ragazza di andare in tour e Nick e Nate avrebbero vissuto da scapoli. Era dura. E la stampa non la smetteva di ricordarglielo. Però era la loro vita. La vita che Nick e Miley avevano sognato, sperato e realizzato assieme.
 
Quella sera, Nate si accoccolò nel lettone con i genitori e, in un battibaleno, si addormentò.
-Perché glie e le dai sempre vinte?- chiese Miley sottovoce.
-Perché sa come persuadermi- sorrise Nick –E perché non lo vedo da sei mesi-
Nick sfiorò appena i capelli di Nate, spuntati di fresco. –Perché glie l’hai tagliati. Non ti piacciono i ricci?-
Miley appoggiò la testa al petto di Nick –Si. Ma mia madre si lamenta sempre che non riesce a pettinarglieli e così ci ha dato un taglio. Ricresceranno-.
Nick continuava a fissare il viso del figlio. In quei due anni, Nate non era cambiato di una virgola: era la fotocopia della madre. Stessi lineamenti, stesse sopracciglia, stesso naso, stessi occhi celesti. Da Nick aveva preso le labbra e i capelli ricci e scuri. Anche di carattere era più simile alla madre, Nate era un bambino gioioso che sorrideva sempre.
Ma Nate era figlio di due grandi musicisti, a due anni sapeva già suonare, discretamente, la batteria e Nick, come aveva detto alla nascita del figlioletto, voleva insegnarli a suonare anche il piano.
Ma la cosa più importante, che sia Nick e Miley sia le loro famiglie, non si stancavano mai di rimarcare, era che Nate era un bambino sano. Sano e perfettamente normale. Come solo un bambino di due anni sa esserlo.
Suo figlio era il suo mondo. Avrebbe dato la vita per lui.
Nate strinse la manina nella maglietta del padre, come se avesse intuito i suoi pensieri. Anche Miley si era appena addormentata, il corpo sinuoso semicoperto dalle lenzuola, la testa appoggiata alla spalla di Nick, e una mano vicino al figlio, come per proteggerlo.
In quel momento Nick realizzò il significato di “Prendi il reale”. La frase che gli avevano detto i suoi genitori nel 1999, quando aveva appena sette anni ed era a Broadway.
Quando non era ancora famoso.
Quando non c’erano ancora i Jonas Brothers.
Quando non aveva ancora conosciuto Miley.
Quando non era ancora papà.
Si sentì l’uomo più felice dell’ universo.
In quel momento ricopriva i ruoli che aveva sempre voluto interpretare: fidanzato e padre.


Secondo capphy e io voglio già ringraziare le mie fans:  Jery_iamaniler e  _laliterandniley_.
Allora avrete notato che i capitoli sono più lunghi rispetto all'altra  storia e questo è uno dei motivi del perchè ci metto 4-5 giorni a postare il prossimo capitolo. (quindi ci vediamo il 2 febbraio).
Avrete anche notato che Nick e Mils sono decisamente più coinvolti. Il mio obiettivo è quello di descrivere i piccoli momenti di quotidianità della family, per quanto normale possano essere le loro vite. Comunque andando avanti la storia sarà legata da un filone.
Buona lettura.
FrancyF

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Capitolo 3
*** Metti un Jonas a cena ***


 Per festeggiare il ritorno trionfale del tour dei Jonas, quella sera c’era una grande cena di famiglia a casa dei signori Jonas.
 
Era sempre difficile essere in orario.
Nick era sempre calmo, in qualsiasi situazione.
Miley invece era sempre agita e sfrecciava da una parte all’altra della casa per accertarsi di non aver dimenticato niente. Voleva che tutto fosse perfetto.
-Nick tesoro puoi vestire Nate?- la voce della ragazza era più un ordine che una domanda.
-Si certo- Nick sollevò il piccolo da terra e lo portò nella sua cameretta.
-Che devo mettergli?-
-Non so qualcosa di classico-
-Allora una maglietta- fece Nick prendendone una dall’armadio.
-NO!- l’urlo di disapprovazione di Miley lo fece quasi sobbalzare.
-Amore andiamo ad una cena non può andarci con una maglietta! Mettigli la camicia bianca con i pantaloni beige di velluto-
Nick grugnì. Era ridicolo. Guardò Nate che si dimenava nel box: di certo lui non avrebbe voluto mettersi una camicia per andare semplicemente a trovare i parenti.
Cercò di protestare –Ma Smile andiamo dai miei. Di sicuro si sporcherà la camicia bianca…-
I passi imperiosi di Miley nel corridoio non promettevano niente di buono. La ragazza comparve sulla soglia, lanciando a Nick un’occhiata in tralice.
-Va bene. Ok- Nick aveva imparato fin troppo bene a non contraddirla.
Nick afferrò Nate e gli infilò la camicia e i pantaloni, sotto lo sguardo ammonitrice di Miley.
Il piccolo, si divincolò, ma si arrese alla vista delle madre, davanti alla porta come un gendarme.
Nick fece per metterlo a terra, ma Nate gli strinse le braccia al collo e si lasciò prendere in braccio.
-Papà!- esclamò con una vocina deliziosa e un sorriso enorme, gli occhi blu gli luccicavano.
-Nate sai dove andiamo?- gli chiese il ragazzo.
Nate annuì vigorosamente –Nonni e tii- rispose.
-Si giusto- disse Nick con una risata –Forza andiamo su’… prendo le chiavi-
-Dove credi di andare?- Miley bloccò l’uscita al ragazzo.
Nick non capì.
-Non vorrai mica uscire conciato così?-
Il ragazzo si scrutò: indossava dei jeans e una semplice felpa col cappuccio. Poi guardò la sua famiglia: Miley indossava un bellissimo abito da sera rosso, Nate era elegante con il suo completo.
Nick sbuffò. –Non vi pare di essere un tantino eccessivi nell’abbigliamento?-
-Andiamo Nicky non fare il bambino. Devi solo metterti anche tu una camicia, non lo trovo un sacrifico così spropositato!-
-Ma…-
Miley voleva darci un taglio e arrivare in orario –Senti Nicholas cambiati o passerai la notte in bianco-.
A quelle parole Nick si arrese. Le donne e la loro capacità persuasiva…
 
-Ecco il mio ometto!- Joe lanciò in area Nate, facendolo ridere di cuore.
-Ehi bro- disse Nick, dando il cinque al mezzano –Siete già tutti qua?-
-Ovvio voi siete sempre gli ultimi- scherzò Frankie abbracciandoli.
Mezz’ora dopo l’intero clan dei Jonas era seduto a tavola e tutti si stavano gustando le lasagne che Denise aveva preparato con tanta cura.
-E così andrò in tour da gennaio ad aprile. Poi pensiamo di prenderci una pausa e ricominciare nel 2014- spiegò Miley.
-Ma Miley cara!- esclamò Denise, tentando di far mangiare Nate. Per qualche strana ragione, alle riunioni di famiglia, il piccolo passava nelle braccia di ogni membro della famiglia. –Sono quattro mesi! Come farete con Nate?-
-Starà con me è ovvio!- disse Nick, quasi offeso.
-Sei sicuro di farcela?- gli chiese suo padre –Insomma è la prima volta che baderai a Nate per così tanto tempo da solo e…-
Nick alzò gli occhi al cielo. –Papà ho ventuno anni oramai. So’ badare a me stesso e a mio figlio- la sua voce era ferma. Da adulto.
Kevin Sr. fece per ribattere, ma Denise lo fermò con lo sguardo.
Non riusciva a credere che quello era il suo Nicholas. Il suo piccolo genio musicale che ora era un padre maturo e responsabile. Per un attimo le sembrò di vedere il Nick tredicenne in ospedale. Il bambino che aveva pianto quando aveva saputo di essere diabetico.
-Ehm- Danielle accennò a cambiare, educatamente, discorso, cosa che fu’ molto gradita a Nick.
Danielle e Kevin si strinsero la mano e si guardarono qualche istante con gli occhi colmi di emozione, poi guardarono anche il resto della famiglia, come se volessero verificare di avere l’attenzione che meritavano.
-Aspettiamo un bambino!- dissero in coro, raggianti in volto.
L’intera famiglia esplose dalla gioia: Miley e Denise abbracciarono i due ragazzi, mentre Nick, Joe e Frankie diedero il cinque al fratello maggiore. Perfino Nate non era indifferente a quel tumulto generale perché diede un bacino agli zii e strillò felice.
- Diventerò nonna di nuovo!- Denise era visibilmente commossa.
-Congratulazione figliolo- disse Kevin Sr. –Dio sta esaudendo uno dei vostri più grandi desideri, dovreste essergli grati per questo-
-E naturalmente- aggiunse Joe –Questa volta speriamo tutti che sia femmina-.
Tutti i presenti risero, mentre il signor Jonas stappava una bottiglia di champagne per festeggiare. Nick si guardò attorno, attonito e felice. Vide sua madre e sua padre che a stento trattenevano le lacrime di gioia, vide Frankie che abbracciava Danielle, vide Miley che teneva in braccio Nate. E tutto gli sembrò perfetto. Perfetto e magnifico.

Sera girls!
Allora da dove cominco ho molte cose da dirvi...
Il nuovo capphy è uscito da uno dei mie sogni notturni (ok io la sera mi dico "Ora vai a dormire e domani quei due scemi sono di nuovo assieme e hanno Nate come nella tua FF). Si va bene, tralasciando le qualità dei mie pochi neuroni. Spero che vi piaccia il capphy, perchè io adoro Kev e Dani e c'e li vedo mui buneo come genitori.
Seconda cosa; ringrazio le mie fans sfegatate:   
_laliterandniley_ e Jery_iamaniler.
Terzo punto: oggi sono tornata da scuola un po' arrabbiata perchè il prof. di ginnastica ci aveva portato al  campo con tre gradi (c'è roba da essre pazzi ho giocato a pallavolo con i guanti e ho fatto più schifo del solito), ma quando sono back to home mamma mi ha fatto vedere un pacchetto e mia ha detto -Fra indovina?-
Io (con una faccia da ebete e sovraeccitata: -E' la carta prepagata?!. YES!
Posso prendere la dog-tag di Nick!!!!!!!!! (ok se tuto va bene, ma non portiamo sfiga deve andare tutto bene!).
I'm on the top guys!
FrancyF
Al 6 febbraio.


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Capitolo 4
*** Maturità ***


 Nick non riusciva a prendere sonno quella notte.
Era eccitato per la notizia che gli avevano dato il fratello e la cognata, certo. Era eccitato all’idea di diventare zio. Però c’era qualcos’altro che lo rendeva inquieto. Qualcosa di strano e potente, che gli faceva battere forte il cuore.
La mattina dopo, Nick prese la sua decisione. Avrebbe seguito il cuore.
 
Mezz’ora dopo, Kevin e Nick erano seduti al Paty’s Caffè con due cappuccini in mano.
-Si tratta di me e Miley- iniziò Nick, alquanto titubante.
-Avete litigato?- chiese Kevin allarmato.
-No, no…-
Kevin, sollevato, bevve un lungo sorso del suo cappuccino.
-Voglio sposarla-
Schizzi di panna e caffè volarono in faccia al fratello minore.
-Scusa- ansimò Kevin, tossendo.
Nick lo guardò storto: non capiva cosa c’era da agitarsi tanto. In fondo lui e Miley avevano una casa e un figlio. Nick voleva semplicemente dimostrare al resto del mondo e a Dio che l’amava e che non poteva più vivere senza di lei o senza Nate.
-Che c’è di strano?-
-Be’ niente, ma il matrimonio è una cosa seria fratellino. Sai è qualcosa che ti lega all’altro per tutta una vita. Bisogna pensarci bene-.
Nick era visibilmente irritato –Anche un figlio è una cosa seria. E mi sembra che Nate mi leghi di più a Miley di quanto possa farne un pezzo di carta-
-Si, ma sbaglio o Nate non era una decisione intenzionale? Non avevi riflettuto- disse Kevin, usando più tatto possibile.
-Nate non è una decisione e basta- sentenziò Nick, lanciando al fratello un’occhiata carica di risentimento – Ma una benedizione-.
Seguirono vari minuti di silenzio, interrotti solo dal sorseggiare del caffè.
-Se questa è la tua decisione ti sosterrò- aggiunse Kevin, assumendo un tono più dolce.
Nick lo guardo carico di gratitudine. –Grazie- disse.
-Dopo tutto tu e Miley siete stati bravi con Nate…-
-Non sai quello che ti aspetta- Nick lo interuppè, godendosi una rivincita, in quel campo era lui quello con maggiore esperienza –Le levatacce, il vomito, i pannolini…-
-Senti un po’ piccoletto- scherzò Kevin –Non dovrei farti io la predica?-
Nick sorrise. Adorava i suoi fratelli.
-Senti- disse, rivolgendosi a Kevin –Non voglio perdere tempo, e questo pomeriggio, io e Nate andiamo a scegliere l’anello, ma mi devi fare un favore…-
-Qualsiasi cosa per te-
-Mi devi prestare tua moglie-
 
Danielle non poteva essere più felice di aver appreso la notizia, dopo molti gridolini eccitati e un pianto liberatore, seguì Nick e Nate verso la gioielleria.
-A che stavi pensando?- gli chiese Danielle mentre osservava avidamente le vetrine, con l’area di chi la sa lunga.
-Non so- Nick riflettè – Non voglio prenderle qualcosa di troppo vistoso. Servirebbe solo a creare altre voci sui giornali-.
Danielle annuì.
Lo sguardo di Nick percorse la vetrina e si fermò su un anello dorato, con un piccolo diamante. Era simile a quello di Danielle. Ma a Nick non importava, sapeva che quello era l’anello giusto per Miley.
La cognata notò lo sguardo del ragazzo. –Vuoi che ti tenga il piccolo, mentre vai dentro a comparare l’anello-.
Nick la guardò riconoscente –Grazie- disse, lasciandola con Nate. –Tanto è meglio che inizi a fare pratica già da adesso-.
 
Nick aspettò a dare l’anello a Miley. Aspettò fino a sera.
Quando venne l’ora di andare a dormire, il ragazzo si mise l’anello in tasca e tirò un profondo respiro.
-Fammi gli auguri ometto- disse, mentre metteva a letto Nate. –Sei sono fortunato entro domani saremo veramente una vera famiglia-.
 
Miley era già in camicia da notte davanti alla grande finestra della camera matrimoniale e, alla luce del tramonto, a Nick parve ancora più bella.
-Perché mi fissi?- Miley sorrideva, era quasi divertita dal insolito nervosismo del ragazzo. Lui non era quasi mai nervoso.
-Devo dirti una cosa- disse lui, andando verso di lei e appoggiandole le mani sulle spalle, fissandola in viso.
Miley lo guardò seria –Non mi avrai mica tradito?- chiese scherzando, ma con una punta di panico nella voce.
Nick fece un sorrisetto nervoso poi, sotto lo sguardo incredulo della ragazza, si inginocchiò davanti a lei.
-Sposami- le disse.
Miley si portò le mani alla bocca esterrefatta. Il suo cervello impiegò molti secondi per formulare una frase.
–Oh mio Dio!-
Nick la guardava col fiato sospeso, cercando di intravede un minimo accenno al consenso.
Ma Miley non era fatta per i convenevoli. Lei era una ragazza solare. Lo era sempre stata. Lei era una da abbracci.
Abbracciò Nick, cadendo per terra assieme a lui, che ancora stringeva in mano l’anello. Lei lo prese dalle mani del ragazzo e se lo mise al dito.
-E’ stupendo- disse
-Nate e Dany mi hanno aiutato a sceglierlo. Metà del merito va’ a loro-
-Siete stati bravi allora-
Nick la baciò, accarezzandole i lunghi capelli castani.
-Non vedo l’ora di dirlo a mio padre!- esclamò la ragazza entusiasta.
Nick trasalì vistosamente -Vuoi dirglielo subito?-
Miley lo baciò, come per rassicurarlo –Con te mi sento completa e lui lo sa-.
 
Quello sarebbe stato un momento perfetto per fare l’amore, ma i due ragazzi non lo fecero. Troppo presi da mille pensieri sul loro futuro assieme.
E fu anche un bene, perché poco tempo arrivò Nate piagnucolando di aver avuto un incubo sull’uomo nero. Nick e Miley si guardarono stanchi, ma felici e non potettero fare altro che fare spazio al figlioletto e permettergli di dormire con loro nel lettone.
Stettero lì, tutti e tre. Stretti in una gioia collettiva, che si sentiva nell’aria e si poteva respirare.
I tre dormirono sereni quella notte, cullati dai dolci pensieri sulla loro vita assieme.


Ok non so come sono riuscita a scrivere questo capitolo perchè esco da un fine settimana da sclero! Vi spiego finalmente mi è arrivata la carta prepagata, ma sul sito le dog-tag sono esaurite: comunque l'ho trovato su e-bay, ma devo ancora ordinarla....
Perchè? Perchè ci si è rotta la caldaia e qundi ho passato tutto il sabato a casa di mia nonna senza un computer e senza MTV... ok mi fa piacere stare con la mia nonnina, ma non in queste circostanze. Poi domenica vado al cinema e il comesso mi dice -Ci si è rotto il riscaldamento-. Ditemi se non è sfiga?!
Personalmente trovo che Nicky sia troppo dolce in questo capitolo, anzi forse è anche un po' troppo zuccheroso, ma io quei due li vedo sempre rosa e fiori.
Good reading
FrancyF

PS see you the february 10.

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Capitolo 5
*** Un matrimonio in casa Jonas ***


 Nei giorni successivi in casa Jonas si respirava un’atmosfera di trepidante eccitazione, non solo per il matrimonio, ma anche per l’annuncio di una nuova vita.
Nick era molto soddisfatto di se stesso, ma Miley doveva affrontare ancora un ostacolo, prima di lasciarsi andare ai festeggiamenti: parlare con suo padre.
Sapeva che non sarebbe stata un’impresa facile, ma aveva un’arma segreta: Nate.
 
-Che vuol dire che ti sposi?!-
-Papà…- Miley si massaggiò la testa. Si era aspettata una reazione del genere. –Non urlare altrimenti il piccolo si agita-.
Billy Ray lanciò un’occhiata premurosa al nipotino che stava giocando con un camioncino, nel grande tappeto del soggiorno.
Abbassò la voce –Che vuol dire che ti sposi?-
Miley trasse un profondo respiro, mostrandogli l’anello che portava al dito.
-Non vedo perché ti dovresti sorprendere così tanto. Io e Nick abbiamo un figlio sai-.
Il signor Cyrus fissò, di nuovo, Nate. –Ehi Nate vieni in braccio al nonno?- chiese, con voce suadente. Nate trotterellò verso di lui e si fece prendere in braccio. Billy Ray gli posò un bacio sulla guancia.
Miley giocò la sua carta segreta –Sarebbe meglio per tutti sai- disse –Anche per Nate. Avrebbe veramente una famiglia con un padre e una madre sposati-.
Suo padre grugnì e, Miley la interpretò come una risposta positiva.
-Almeno quel ragazzo ne ha fatta una giusta-
-Papà sono passati due anni!- Miley finse di essere arrabbiata, ma in realtà era parecchio divertita dal fatto che suo padre faticasse ancora ad accettare Nick.
-Be farai meglio a sopportare il fatto che mi sposi perchè mi accompagnerai all’ altare fra tre mesi- sorrise la ragazza.
Billy Ray rimase piacevolmente stupito e abbracciò la figlia commosso.
Miley si godette il suo abbraccio –Allora sei contento?-
-Si, amore. Ma certo che lo sono. Tu sei felice. Nick ti ama, tu lo ami. Avete un figlio. Come potrei non esserlo?-.
 
-Allora dobbiamo preparare tutto!- Denise mise sul tavolo una grossa pila di fascicoli e riviste riguardanti i matrimoni.
-Avete già pensato a qualche cosa?- chiese rivolta ai due ragazzi.
-Be- disse Nick, cercando di ignorare l’espressione di eterna felicità che sua madre ostentava da giorni –Frankie farà il paggetto e Noah la damigella. Vogliamo che Nate partecipi solo da invitato, sarà già difficile tenerlo zitto e buono al suo posto-
-E per i testimoni?-
-Io ho Mandy- disse Miley.
-E io Maya- aggiunse Nick.
Denise aveva gli occhi lucidi e non resistettè nell’abbracciare suo figlio.
-Mamma dai- disse Nick cercando di confortarla –Ti restano ancora Joe e Frankie da accasare-.
Denise emise un singhiozzo che era più simile ad un riso.
-Mi ricordo ancora quando vi siete conosciuti eravate così piccoli…-
-Era l’undici giugno 2006- disse Nick con un sorriso.
-Lo stesso del compleanno di Nate- concluse Miley.
-Ehi cucciolo?- chiese Miley rivolta al figlioletto –Lo sai che mamma e papà si sposano?-.
Nate annuì energicamente, sorridendo a trentadue denti.
-Sai cosa succede al matrimonio?- gli chiese Nick.
Nate annuì –C’è la torta!- esclamò allargando le braccia in segno di trionfo.
Tutti risero. Quel bambino era davvero speciale.
 
-Guardati Nick sei splendido- Kevin era quasi commosso.
-Per favore non diventare come mamma!- lo implorò Nick.
-No stai davvero bene- lo rassicurò Frankie, mentre tentava di far stare fermo Nate.
-Non riesco a credere che il mio fratellino si sposa prima di me…- disse Joe con una risata.
-Già nemmeno io- fece Nick specchiandosi, l’abito che aveva scelto era uno smoking classico con dei semplici gemelli.
-…E il mio fratellone diventerà papà- continuò Joe. –Ah come sta Dany è tutto apposto vero?-.
-Oh si- rispose furbamente il maggiore –L’abbiamo appena saputo. E’ femmina-
In una frazione di secondo Kevin si ritrovò stretto nell’abbraccio dei fratelli e del nipotino.
-Diventerò zio di una femminuccia!- urlò Joe, stringendolo ancora più forte.
-Congratulazione Kevin!- esclamò Frankie.
-Ehi nanerottolo- esclamò Kevin rivolto al nipotino –Non sei contento di avere una cuginetta?-
-No!- esclamò con decisone Nate, facendo ridere tutti i presenti.
-Mi pare un ottimo inizio- constatò Frankie, dall’alto dei suoi tredici anni.

Sono strafelice di pubblicare questo capitolo gente.
1 Kev e Joey hanno detto che i Jonas stanno scrivendo nuove canzone per il nuovo album (è più vicino di quanto crediate!). Ecco magari se ci diamo una smossa per pubblicarlo entro qust'estate... la sottoscritta e le altre Jonas Sister apprezzerebbero l'idea.
2 Grazie a:   
_laliterandniley_Jery_iamaniler  e ad una delle persone pià simpatiche che io conosca, xHeyThereFella (ti adoro little carrot!).
Ci vediamo il 14.
FrancyF

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Capitolo 6
*** Caldo Natale ***


 Quell’anno dicembre arrivò presto.
Nick se ne ricordò solo quando Nate prese a piagnucolare che Babbo Natale non avrebbe trovato la loro casa perché non avevano il camino. Poco importava che la temperatura esterna era di circa trentadue gradi, il giorno dopo Kevin e Nick furono spediti dalle rispettive mogli a fare compere. Anche Joe e Frankie si unirono ai fratelli.
 
-Ehi macho che hai chiesto a Babbo Natale quest’anno?- chiese Kevin, mentre tirava fuori dalla tasca dei jeans una lunga lista di regali.
-Ma sei scemo? Io ho tredici anni mica ci credo ancora al ciccione vestito di rosso!- esclamò il ragazzino indignato.
-Scusa- si affettò a dire Joe.
-Io ci credo ancora- disse Nick.
Tutti si voltarono a guardarlo come se fosse pazzo.
Il ragazzo non battè ciglio e alzò le spalle –Ehi quando avrete dei figli capirete anche voi!-.
-Non dirmelo- fece Kevin –Dani praticante mi ha scritto una lista interminabile di regali per il bambino. Praticamente ha già un guardaroba. Oh… fermiamoci qui voglio prendere la culla-.
Kevin si attaccò alla vetrina con il naso, alitandoci sopra e guardando incantato gli oggetti per la prima infanzia.
-Mamma ha iniziato a fare calzine di lana rosa perché l’ecografia dice che sarà femmina e io e Dani siamo al settimo cielo, quindi la culla sarà rosa-.
-Ma che sorpresa!- commentò sarcastico Joe –E se poi è un maschio?-.
Il fratello non l’ho ascoltò neppure e entrò nel negozio, trascinandoseli dietro.
I fratelli uscirono poco tempo dopo, carichi di pacchetti.
-Ok a me manca un regalo per Winston. E’ il mio compagno di vita non posso non prendergli niente-
-Va bene ma Miley ha continuato a stressarmi perché Nate vuole un trenino elettrico che costa un occhio della testa. Devo comprarlo per forza-
-Oh è il caos più assoluto!- esclamò Joe –Dobbiamo andare tutti in direzioni diverse e abbiamo solo più un’ora!-
-Mi chiedo perché le compere natalizie tocchino sempre a noi maschi…- borbottò Frankie, mentre accelerava per stare al passo con i fratelli.
-Te lo dico io fratellino. Le donne hanno la seduzione dalla loro parte- rispose Kevin, carico di pacchetti.
-E se non funziona- aggiunse Nick –giocano la carta della maternità dicendoti che loro hanno portato in grembo tuo figlio per nove mesi, deturpando il loro corpo, e che quindi adesso tu devi stare ai loro ordini-.
 
Quell’anno il Natale si sarebbe passato a casa dei Deleasa in New Jersey. Era la prima volta che Nick passava le feste da loro ed era un po’ agitato. Non era stata una scelta abituale, in effetti la gravidanza di Danielle, aveva forzato le cose. Entrambi i futuri nonni volevano stare vicino ai ragazzi e così, i signori Jonas avevano accettato l’invito dei Deleasa per passare il Natale tutti assieme.
Detto fatto, la mattina della vigilia l’intero clan Jonas aveva fatto armi e bagagli ed era volato a Wyckfoot, nel New Jersey.
Era la prima volta che Nate vedeva la neve, fino ad allora il piccolo era vissuto sotto il sole di Hollywood.
-Tu piace la neve ometto?- chiese Miley, reggendolo in braccio.
Nate osservava curioso i fiocchi candidi scendere dal cielo.
-E’ meglio che ci muoviamo ragazzi. E’ prevista una nevicata e non vorrei rimanere bloccato nel traffico la vigilia di Natale-.
 
Il benvenuto che gli riservarono i Deleasa non poteva essere più caloroso.
Thomas e Angela Deleasa erano persone splendide che entrarono subito in sintonia con tutti. Erano entusiasti di essere futuri nonni. Appena arrivati accolsero la famiglia Jonas con un enorme vassoio di paste per festeggiare il Natale e la futura nipotina. Si unirono ai festeggianti anche i fratelli di Danielle: Dina, Michael e Kate.
-Allora avete scelto Madison Grace come nome amore?- Angela era raggiante, mentre versava da bere ai presenti.
-Esatto. Abbiamo già preso tutto. Babbo Natale le porterà un sacco di vestitini- rispose Danielle, toccandosi il ventre.
-Tu che hai chiesto a Babbo Natale Nathan?- chiese Michael.
-Trenino Thomas!- esclamò il piccolo sorridendo e facendo brillare i suoi occhioni blu.
Tutti risero.
-Ha una fissazione esagerata con quel cartone- spiegò Miley, pulendo la bocca al figlio.
-Be sono sicuro che non ti deluderà neanche quest’anno- disse Nick, facendo l’occhiolino ai fratelli.
 
-Bene eccoci qua- disse il signor Jonas prendendo posto a tavola.
-Oh no Kevin insisto- lo fermò Thomas –Sei tu il pastore ed è la vigilia. Siediti capotavola-.
Kevin Sr lo ringraziò e si sedette. –Bene. Dirò solo poche parole perché non voglio farvi la predica anche a Natale e perché Angela ha cucinato un tacchino così invitante che ho paura che si freddi quindi… voglio solo approfittare di questo momento per dire grazie al Signore. Ed è un grazie sincero. E’ stato un anno intenso, ognuno di noi ha vissuto esperienze diverse, ma comunque sempre intense. Qualcuno è andato in tour, qualcuno ha creato una famiglia davanti a Dio, qualcuno è stato benedetto dall’arrivo di una nuova vita. E qualcun altro semplicemente vive la sua vita di tutti i giorni come meglio può. Io in questo momento mi considero fortunato perché sono con voi. Dio ci ha dato un grande dono. Siete una benedizione e non potrei essergli più grato per tutto questo. Grazie. Posso solo concludere dicendo che ci auguro che la nostra vita continui così. Che sia ricca di successi, amore, figli, gioie e soddisfazioni. Siate sempre grati al Signore per tutto questo. Buon Natale-.
 
La mattina dopo portò una nevicata record, con più di un metro e mezzo di neve.
I Jonas e Miley, ospiti dai Deleasa, furono svegliati dal profumino invitante dei pancake.
Nate, ancora in pigiama, accettò di mangiare solo dopo aver scartato tutti  i suoi regali e aver ottenuto non uno, ma ben tre trenini elettrici completi di ferrovie, rotaie e paesaggio circostante.
 
Fu con molto dispiacere che, una settimana dopo, si salutarono tutti.
Nick era pensieroso nel viaggio di ritorno in aereo.
-A che pensi Nicky?- gli chiese Miley, seduta accanto a lui.
-Niente. Ora sarà tutto diverso-
Miley lo fissava in cerca di spiegazioni.
-Sono stato in New Jersey per metà della mia vita. Tutto in questo posto mi ricorda casa. Eppure… se qualcuno dieci anni fa’ mi avrebbe detto che sarei diventato famoso, avrei incontrato la donna della mia vita a soli tredici anni e avrei avuto un figlio a diciannove gli avrei dato del pazzo-
-Eppure eccoci qua- constatò Miley, con una punta di risentimento, appoggiando la testa alle spalla del ragazzo.
-Già- ripose Nick asciutto –Eccoci qua. Sono felice sai?-.
Nessuno dei due disse nient’altro. Stettero così, persi nei loro pensieri, a guardare le nuvole colorarsi delle mille sfumature accese del tramonto.

Nuovo capitolo. In questo periodo sto scrivendo parecchio, anche perchè da domani ninete più scuola perchè facciamo stop! Devo distrarmi perchè con sto freddo esco pochissimo e il mo cervello pensa solo ai Jonas e alla dog-tag (dovrebbe arrivarmi fra 2 settimane!). Wow vi giuro se non ci voste voi e le vostre recensioni a dare una senso alla mia gironata morirei ad andare solo a scuola.
Grazie, come sempre alle mie fans: 
 Jery_iamaniler,  _laliterandniley_  e  Piettajonas .
Prossimo appuntamento il 16 (ho accorciato il tempo contente eh?).
FrancyF

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Capitolo 7
*** Il Grande Giorno ***


 -Mamma puoi smetterla di piangere?- Miley era davanti allo specchio, vestita di tutto punto con un lungo abito bianco.
Tish aveva il volto bagnato di lacrime, che le facevano colare via tutto il mascara, ma era felice. E per niente al mondo le avrebbe represse. Miley, la sua bambina si stava per sposare.
-Vuoi il bouquet sorellina?- anche Brandi era visibilmente commossa.
-Non inizierai anche tu adesso?- chiese Miley abbracciandola.
Madre e figlia singhiozzarono più forte.
-Insomma mica è il mio funerale?- scherzò Miley –Mi sto solo per sposare!-.
Noah arrivò di corsa, ma attenta a non inciampare con il suo abito color turchese –La chiesa si sta riempiendo- disse allegramente.
-Noah almeno tu sei felice vero?-
-Ma certo!- ripose la ragazzina allegramente –Ho chiesto a Frankie se dal suo lato andava tutto bene e lui mi ha detto che Nick era fico e che Joe ha dovuto trascinare fuori Denise perché stava bagnando tutti di lacrime e gli rovinava gli abiti…-
-Ok basta- fece Tish, tappando la bocca la figlioletta –Stai diventando troppo chiacchierina amore. Non vorrai mica rovinare la sorpresa di come sarà Nick a Miley-.
 
-Papà- Nate si attaccò alla gamba del padre, che si stava sistemando il cravattino.
-Sei contento ometto?- chiese Nick, acarezzandoli i riccioli scuri.
Nate lo tirò per i pantaloni e Nick lo prese in braccio.
-La mamma alla fine ci ha fregati Nate. Sarà lei a comandare in casa d’ora in poi-.
Ancora non riusciva a crederci. Stava per sposare la sua Smile.
-Nervoso fratellino?- Kevin era in piedi davanti alla porta.
-Un po’- ammise Nick, posando Nate per terra.
Kevin sorrise, immerso nei ricordi del suo matrimonio –E’ normale- disse. –Io invece sto impazzendo. Dany dice che sono troppo apprensivo nei suoi confronti, ma non riesco a non esserlo. Fra due mesi diventerò papà ci pensi?-
-E’ normale- rispose Nick, sorridendo a sua volta.
Ma Kevin non lo stava ascoltando, troppo perso nei suoi pensieri.
Nick tossì.
-Scusa- fece il maggiore ridestandosi –E’ il tuo giorno oggi-.
-Ehi bros- Joe comparve sulla soglia –Ci siamo. Pronto ad aspettare Miley all’altare e ha rimanere fregato?-.
 
-Non avrei mai immaginato di essere qui all’altare con te. Insomma non avrei mai creduto di diventare padre così presto, ne’ di rimettermi con l’amore della mia vita. Però è successo. E solo adesso capisco che le strade del Signore sono davvero misteriose. Be’ io oggi, davanti a tutti voi, non potrei esserne più felice. Ringrazio ogni giorno Dio per avermi fatto incontrare te, perché mi hai dato il dono più grande che potessi avere. Ti amo. E spero di avertelo appena dimostrato- Nick aveva parlato col cuore, e sperava di essere stato convincente. Anche se i continui singhiozzi soffocati di sua madre e il sorriso di Miley ne erano la prova.
-C’è chi dice che nella vita non esistono questi uomini speciali, ma io oggi so’ che si sbagliano. Perché io l’ho trovato ed è qui di fronte a me. Un paio di anni fa’ ,durante un’intervista, pronunciai questa parole: adesso è il mio migliore amico, ma non so come andrà a finire; forse un giorno sposerò Nick Jonas. Adesso so che tutto è possibile, che una semplice frase, o incontro può cambiare radicalmente la mia vita. Mi fai sentire speciale Nicky. E credo che non ci sia cosa più bella di questa. Ti amo-, una lacrima di gioia scese sul volto raggiante della ragazza.
La chiesa si riempì d’applausi. Kevin, Joe e Frankie fischiavano, Denise era in lacrime e Tish strinse a se’ Nate con tale forza da soffocarlo.
Anche il signor Jonas, che recitava la funzione sembrava visibilmente commosso e impiegò parecchi secondi per formulare una frase.
-Bene- fece –Ora… ora potete baciarvi ragazzi su forza-.
Nick e Miley si baciarono con tale passione da far aumentare gli applausi. Le mani di Miley erano tra i riccioli di Nick, mentre il ragazzo la stringeva a se’ ancora di più.
Approfittando della gioia collettiva, Nate si divincolò dalle braccia della nonna e andò dai genitori, verso l’altare, allungando le braccia per farsi prendere in braccio. Miley lo accontentò, stringendolo a se’.
-Signori e signore… i signori Jonas e Nate!- esclamò Kevin Sr., dando inizio agli applausi.
 
Quella stessa sera Nick e Miley presero l’aereo per la loro luna di miele con una sola destinazione: le Bahamas.
Non sapevano perché avevano scelto quella tappa, semplicemente gli piaceva.
Quella notte, la loro prima notte di nozze i due giovani non dormirono. Troppo impegnati a fare l’amore o a sussurrarsi parole dolci.
Il mattino, la luce dell’alba, gli sorprese ancora abbracciati e semiscoperti, mentre gli svegliava il dolce canto degli uccelli tropicali e, dalla finestra, li raggiungeva un dolce vento tiepido.
Miley si svegliò lentamente stiracchiandosi. Nick sta ancora russando. La ragazza alza gli occhi al cielo e guarda l’ora. Quasi mezzogiorno. E’ logico che Nick dorma ancora, la scorsa notte avranno fatto le quattro del mattino…
Chiamare Nate. Fu questa la prima cosa che venne in mente alla ragazza. Era da ieri sera che non lo vedeva e, la mente della ragazza, si era incentrata su quel pensiero. Afferrò una maglietta e scivolò giù dal letto a baldacchino.
-Che fai?-, la voce impastata di Nick l’ha fece sussultare.
-Dio Nicky! Mi hai spaventato!-
Lo sguardo contrariato e divertito di Nick si spostò dal corpo nudo della ragazza, alla maglietta che, quest’ultima reggeva in mano.
-Non ti vorrai mica rivestire?- chiese attirandola a se’.
Miley rise, cercando però di mantenere una certa distanza. –Stavo andando a chiamare Nate. Per vedere se sta bene-
Nick sorrise –Manca anche a me-.
Miley si ristese accanto a lui, accontentalo nuovamente e Nick prese la sua mano e la strinse, intrecciandola alla sua.
-Però è con Tish- continuò il ragazzo, con una nota di nostalgia. –Insomma tua madre è la nonna più apprensiva che conosca. Ti ricordi quando ci siamo trasferiti nella nuova casa?-
Miley annuì divertita –Ha fatto montare una rete metallica alta due metri e mezzo davanti alla piscina per paura che Nate potesse finirci dentro-.
Miley sorrise, baciandolo sul petto. –Perché mi guardi in quel modo?-
-Perché ti amo- disse Nick, mentre con le mani percorreva il suo corpo –E perché ora sei mia moglie-.
Quando le mani di Nick, arrivarono a sfiorare l’intimità di Miley, la ragazza emise un gemito –Niente altro?- chiese, mentre le sue mani accarezzavano i ricci del ragazzo.
-Fra un mese parti- continuò Nick, sistemandosi sopra di lei e guardandola negli occhi –E credo sia giusto che tu ti prenda un po’ cura di tuo marito-.
Miley sorrise, ma aspettò un po’ prima di risponderli, stuzzicandolo. –Fai quel che devi fare Jonas- disse.
E, a quel segno di consenso, Nick entrò dentro di lei. Ed entrambi furono soprafatti dal piacere.


Settimo capitolo. Scusate, ma oggi sono un po' di fretta perchè mia sorella è stata operata e torna oggi da Milano. Volgio solo ringraziarvi e dirvi che posterò il prossimo capitolo il 20.
FrancyF

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Capitolo 8
*** Vita da scapoli ***


 Una settimana dopo, Nick e Miley lasciarono le assolate Bahamas per ritornare alla realtà.
-Caffè?- chiese Nick, mentre se ne versava una generosa porzione nella sua tazza. Odiava svegliarsi presto.
-Si grazie- fece Miley stiracchiandosi, e dando un bacio sulla guancia al figlioletto. Dal loro ritorno la ragazza non riusciva a staccarsi da Nate. –Che hai l’insulina fa le bizze che sei così musone oggi?-.
Nick grugnì, mettendo su il broncio come un bambino –Stasera parti-.
-E allora?-
-Hai dormito con mio figlio. Mi avete praticamente cacciato dal letto-.
Miley rise, ma Nick era serissimo.
-Andiamo amore- fece, scompigliandogli i capelli. –Potrai dormici tu per quattro mesi da stanotte. Non essere geloso, tanto lo sappiamo chi preferisce fra noi due-.
Nate si strinse alla madre, dandole un bacio. Miley sembrava totalmente presa da lui.
Nick sospirò. Era come essere invisibile.
-Ho nostalgia delle Bahamas- si lagnò –Dove c’eravamo solo tu, io e il sano sesso-.
-Nick!- strillò Miley –C’è il bambino!-
Nick alzò le spalle. –Ha due anni amore. Non sa cosa vuol dire-.
Poi, come per volerglielo dimostrare, prese Nate in braccio e lo guardò negli occhi. –Ehi Nate. Sai cosa vuol dire sesso?-.
Nate fissò serio il padre, con i suoi grandi occhioni azzurri, poi scosse la testa.
-Visto non lo sa- disse Nick, ritrovando il buon umore.
-Si- brontolò Miley, riprendendoselo –E spera che non lo sappia al mio ritorno-
-Non ti fidi di me?- chiese Nick cingendoli da dietro. –Nate la mamma non si fida di noi?-.
Miley sorrise, stretta nell’abbraccio dei suoi due uomini –Non è che non mi fido di voi. Non mi fido di voi che passate tutto il tempo assieme rischiando di demolirci la casa-.
 
Dalla partenza di Miley, Nick e Nate iniziarono una nuova vita da scapoli. La casa ora era in possesso dei maschi, i quali avevano “modificato” alcune regole, che sia Nick, sia i suoi fratelli ritenevano essenziali: la tavoletta del water restava perennemente alzata, le camicie andavano indossate anche tre o quattro volte di fila, il latte veniva bevuto direttamente dal cartone.
Joe passava tutto il suo tempo libero con il fratello e il nipotino.
Nick tentava di compensare l’assenza di Miley, facendo con Nate cose divertenti. Lui e Joe lo portarono al parco acquatico e perfino sui go-kart. Molto spesso Frankie e Noah si aggregavano volentieri alle uscite e, così, si finiva per passare intere giornate assieme.
 
Nonostante tutto quel divertimento, Miley non riusciva a smettere di preoccuparsi per i suoi uomini e chiamava, puntualmente, anche dieci volete al giorno.
-Nate sta bene?-
-Si sta benone. Stiamo cenando-
-Ah! Io fra un po’ mi devo esibire. Che hai cucinato di buono?-
-Spaghetti con le fragole-
-Ma sei scemo?!-
-Che c’è? Li faceva Jamie Oliver e ho voluto provare…-
-Mi manchi sai-
Nick sorrise. Adorava quando Miley faceva così.
-Anche tu. Tanto. Ti passo Nate così lo saluti-.
-Mamma!- il viso di Nate si illuminò nel sentire la voce della madre.
-Ciao amore! Cosa fai di bello?-
-Radio!-
-Lo sto portando alla radio!- urlò Nick.
-COSA?!-
Nick si riappropriò del telefono. –Ma amore abbiamo un’intervista e nessuno può tenerlo. Lo so che ci siamo promessi di non influenzarlo con tutta questa storia dei media, ma è solo per una volta e lui vuole venire-.
-Ringrazia il cielo che io sono in Texas adesso-.
 
Interviste fuori programma a parte, Nick aveva sempre cercato e cercava tutt’ora di essere un buon padre.
Sua madre e Tish insistevano ancora per passare a controllare ogni giorno, ma Nick sospettava che lo facessero più per il loro desiderio di stare con il nipotino che per il loro bene.
Joe divenne un membro ancora più assiduo a casa di Nick.
-Ehi stasera io e Nate vediamo giocare gli Yankees, vuoi stare da noi?-
-No grazie- rispose Joe, mentre disegnava col nipotino.
-Perché che fai?- chiese Nick incuriosito.
Joe non rispose, ma si limitò a continuare a scarabocchiare, attento a non incrociare lo sguardo del fratellino.
Nick lo fissò divertito, sapeva cosa voleva dire quel silenzio.
-Esco- disse Joe.
-Esci?-
-Esco- Joe alzò lo sguardo contrariato –Non posso uscire?-.
Nick si mise in braccio Nate –Non credo che tu esca per portare a spasso Winston-.
-Oh molto furbo- scherzò Joe –Tuo padre è molto furbo sai Nate?-.
-Allora chi è?-
-… Demi-
-Demi?- Nick era sorpreso –Ma non la vediamo da molto tempo. Forse non ha mai incontrato neanche Nate-.
-Non è un mio problema- rispose seccamente Joe –E’ tornata in città e ci siamo visti un paio di volte. Così abbiamo deciso di riprovarci. Niente si serio, voglio solo vedere come va-
-Niente di serio?-
-Volete proprio farmi accasare allora…-.
 
I programmi di Joe però mutarono improvvisamente, quando Nate si prese un febbrone da cavallo quella stessa sera. Joe da zio premuroso che cercava ogni occasione per legare con il nipote, non volle lasciarlo solo.
Nick apprezzò molto il suo gesto, ma chiese a Demi se voleva fare un salto da loro.
La ragazza non poteva essere più entusiasta del fatto di poter conoscere il fantomatico baby Niley.
L’incontro fu uno spasso. Malgrado Miley chiamasse ogni due minuti per accentarsi che il suo prezioso bimbo stesse bene, Nate stette in piedi tutta la notte giocando con Demi e Joe, mentre un nevrotico Nick cercava di tranquillizzare una Miley agitatissima.
 
-Nate ti piace Demi?- chiese Joe
-Si- rispose il piccolo abbracciandolo.
Joe sorrise. –Vuoi che zio la veda spesso?-
Nate annuì.
-Vuoi che la sposi?-
-Si!-
Joe era gongolante.
Nick diede un rapido sguardo all’orologio: le undici e mezza. Probabilmente, se Miley avesse saputo che Nate era ancora in piedi a quell’ora lo avrebbe linciato come minimo. Sapeva che Nate era troppo eccitato per dormire.
-Nate vuoi andare a dormire?-
-No- Nate si rifugiò fra le braccia di Joe.
-Dai avanti. Puoi dormire con papà- disse Nick con un tono di voce suadente.
-Tio!- Nate si lasciò sollevare in aria da Joe.
-Se zio Joe ti racconta di come ha conosciuto Demi poi fai la nanna ometto?-
-SI!- esclamò Nate, stringendo Joe più forte che poteva.
Mezz’ora dopo Nate dormiva della grossa, mentre Joe era crollato sul divano e Nick rispondeva al milionesimo messaggio di Miley, dicendole che andava tutto bene.


Ottavo capitolo! Ringrazio, come sempre, J3rY_iamaniler e _latireniley.
Non so se si è capito ma io AMO zio Joey. E lovvo troppo anche Jemi. In effeti il mio cervelletto sta già programma una storia con tutte e tre le family (Niley, Jemi e Kenielle)... ma credo che mi ci vorrà un po' per scriverla.
Kiss
FrancyF

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Capitolo 9
*** Ti aspettavamo da una vita ***


 -Questa è una delle mie canzoni preferite- disse Miley a pieni polmoni, mentre guardava la folla. –Quando mi sento sola la canto e , allora, mi ricordo che loro ci saranno sempre per me. I miei due uomini-. La folla urlò ancora più forte. Sapevano bene di che canzone si trattava.
-La dedico a loro ed è Full Circle-, la ragazza si tirò indietro i capelli sudati e iniziò a cantare, rapita dalla musica e dai mille ricordi impregnati in essa.
 
Con le urla dei fans ancora nelle orecchie, Miley scese dalla botola sotto il palco.
-Grande come sempre Mils!- le disse Rich, l’addetto agli effetti speciali, passandole un asciugamano.
-Grazie- le disse Miley. Poi notò che l’uomo sorrideva in un modo strano.
-Che c’è?- chiese.
-Niente… lo vedrai-.
Miley percorse il lungo corridoio del backstage, ma non fece in tempo ad arrivare al suo camerino che vide arrivare Nate e, in men che non si dica se l’ho ritrovò aggrappato alle gambe.
Miley rimase sbalordita da quella magnifica sorpresa, sollevò Nate e lo strinse forte a se’.  Non sapeva il perché fosse lì, ma le bastava il fatto di rivedere suo figlio dopo quasi quattro mesi.
Poco dopo arrivò Nick che li sollevò per aria.
-Mi siete mancati da morire!- esclamò Miley, cedendo alle lacrime.
-Anche tu- disse Nick mentre la baciava.
-Ma che ci fate qui?- chiese la ragazza.
Nick guardò l’ora. –Quanto tempo ci metti a farti una doccia?-
Miley era sempre più confusa.
-Torniamo a Los Angeles. Stiamo per diventare zii-.
 
-Stai calmo!- strillò Miley. –Nick calmati. Oh Signore, ma eri così nervoso anche quando ero io quella che doveva partorire?-
-No lui era peggio- si intromise Joe –E poi tu lo hai cacciato fuori a suon di urli- concluse con un sorriso maligno stampato in faccia.
 
Nick guardò l’orologio: le dieci. Bevve un sorso di caffè nero e giocherellò con il suo cellulare.
Le undici. Nate iniziava a sbadigliare. –Manca ancora tanto?- chiese Frankie. Kevin Sr. gli fece segno di tacere, mentre gli altri alzavano le spalle. Cinque caffè.
Mezzanotte. Nate si era addormentato in braccio a Nick. Dieci caffè.
L’una. L’attesa era snervante. Miley fece smettere Nick con il caffè.
Le due. Finalmente un’infermeria dall’aria severa annunciò che potevano entrare.
 
Madison Grace Jonas era nata il 30 maggio 2013. La piccola era sana e bella, con occhi e capelli scurissimi. Un esserino di tre chili e trecento con due guance rosee.
Kevin era stordito dalla felicità e guardava incantato sua figlia, che dormiva beatamente fra le braccia di Danielle.
-E’ stupenda- disse Joe, sfiorandole appena i capelli.
-Ehi Mils- disse Kevin –Non è come vorresti essere la sua madrina?-
-Stai scherzando!- esclamò Miley correndola ad abbracciarlo. –Oh Dio ne sarei onoratissima Kev!-.
-Chi è il padrino?- chiese Frankie.
-Oh è Mikey- rispose Danielle, con area stanca. –La mia famiglia ha preso il primo aereo. Saranno tutti qui entro domani mattina-.
Nate, che era sveglissimo, fissava incuriosito la cuginetta.
-Nate ti piace Madi?- chiese Nick.
Il bimbo annuì piano, mentre sotto la guida di Kevin, accarezzava i capelli della cuginetta.
-Ora è meglio che riposi cara- disse Denise, mentre prendeva in braccio Nate. –Ci vuole una settimana per riprendersi dal parto. Fidati, io l’ho so bene-.
 
-Amore sei riuscito a farlo addormentare?-
-Si. Tu sei riuscita a spiegare a Kev e Dani come cavarsela con le coliche?-
-Si-.
Nick si sedette sul tappeto accanto a Miley. Erano nella stanza di Nate che, finalmente si era addormentato.
-Siamo stati bravi sai- disse Nick, baciandola. –E’ strano che mio fratello maggiore ci chieda dei consigli sui neonati-
-Si strano- fece Miley sorridendo. –Io non volevo averne prima dei 36 anni-
-Di cosa?-
-Di figli. Poi sei arrivato tu e hai rovinato tutto-.
Nick sorrise, stringendola a se. –Io voglio una famiglia numerosa-
Miley si staccò e lo guardò storto. –Numerosa?-
-Soltanto cinque. Due maschi e tre femmine-
-Ma sei pazzo?! Il mio corpo può reggerne soltanto un altro!-
-Allora tre-
-Magari fra vent’anni ecco… perché mi fissi in quel modo?-
-Perché ti amo- ripose Nick fissandola negli occhi –E ti avrei amato anche senza Nate-
Miley ricambiò il suo sguardo –E’ una frase un po’ strana da dire, ma è comunque dolce-. Poi guardò dolcemente il figlio, profondamente addormentato.
-Quando dorme ti somiglia-
-Grazie- rispose Nick divertito. Quello, per lui, era più che un complimento dato che Nate era identico alla madre.
-Domani riparti per il tour?-
-Si- rispose Miley rattristandosi. –Ancora per circa tre settimane. Mi spiace lasciarlo di nuovo. Ero appena tornata-.
-Resisteremo ancora per un po’. Tranquilla-
-Riesci sempre a calmarmi Nicky- disse lei, passando una mano fra i ricci scuri del ragazzo. –Ti aspetto in camera.-
Nick fece per alzarsi e seguirla, ma lo squillo del cellulare lo fece rallentare.
-Si?- chiese il ragazzo.
-Ciao bro sono Kevin. Ti disturbo?-
Nick sospirò. Odiava essere il fratello che dava consigli. –No Kevin figurati. Tralascia il fatto che è quasi mezzanotte e che Miley mi abbia appena invitato a letto…-
-Mi spiace-
-Figurati. Che c’è?-
-La camomilla non ha funzionato per le coliche- spiegò il maggiore –Hai altri consigli?-
Nick si sedette sul divano in soggiorno. Sarebbe stata una lunga notte.
-Hai provato con i massaggi alla pancia?-
 
 
New capphy. Ringrazio come sempre:   Jery_iamaniler  e _laliterandniley_.
Avviso: mancano 3 capitoli e forse un piccolo epilogo e poi la storia si concluderà. Credo che dopo, per un po' , non posterò più storie (forse per 1 o 2 settimane), ma non sono sicura perchè dipende da quanto mi impegna la scuola. Ho già in mente una storia a capitoli che rigurda Nick e il diabete e una breve storia sempre riguardante la Niley family, ma non vi voglio svelare altro, anche perchè è tutto ipotetico e non ho ancora sviluppato le idee.
Ci vediamo il 28.
Ciau
FrancyF

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Capitolo 10
*** In cima al mondo ***


 Erano passati solo sei mesi dall’uscita dell’ultimo disco dei Jonas, ma Nick e i suoi fratelli ne progettavano già un altro. Miley voleva fare la stessa cosa, ma tutti erano d’accordo su un punto: tempo al tempo.
Kevin era diventato papà da solo un mese e voleva passare più tempo possibile con Dani e la piccola Madi, ma lui e Danielle stavano pensando di trasferirsi per un po’ a Los Angeles per registrare il nuovo album ed essere più vicini alla famiglia Jonas. Nick era del suo stesso parere perché non se la sentiva di lasciare Nate e Miley da soli, perciò stava pensando di fare un tour assieme a Miley, come nel 2007, e portarsi dietro anche Nate, ma fra circa nove mesi, quando avrebbe completato entrambi i rispettivi album. Joe era, apparentemente un cane sciolto, con Demi, anche se aveva deciso di impegnarsi seriamente nella relazione, il ragazzo stava lavorando in vari telefilm e voleva concentrasi un po’ sulla sua carriera d’attore.
Furono tutti sorpresi quando, Big Rob entrò trionfante a casa di Nick e Miley, reggendo una pesante busta color marrone: la seconda nomination ai Grammy.
 
In sala c’era un silenzio topico.
Forse Nick non si era mai sentito così nervoso in vita sua. Lui e si suoi fratelli erano lì, in silenziosa e rigida attesa. In un’ attesa che avevano sognato e sperato. In un’attesa che gli era già sfuggita nel 2009, quando avevano duettato con Stevie.
Ma ora era tutto diverso. Non erano più dei semplici idoli adolescenziali. Non erano più dei ragazzini. Erano una band che era cresciuta con i loro veri fans di sempre. Che aveva lottato per arrivare nuovamente a quella meta tanto ambita dai musicisti di tutto il mondo. Quella meta che era lì, davanti a loro, per la seconda volta. Così vicina da poter essere toccata, così lontana da rimanere delusi.
E poi, una semplice frase può far cancellare tutto. Anche l’angoscia.
-… e i vincitori come “band migliore dell’anno” sono… i Jonas Brothers!-.
Per una frazione di secondo Nick rimase paralizzato, come se gli avessero bloccato il respiro. Poi si ritrovò stretto nell’abbraccio dei suoi fratelli. Erano in lacrime.
-Coraggio!- gli incitò George Lopez –Avanti venite qua ragazzi! Prendetevi il vostro primo grammy!-.
Joe afferrò il premio con tale foga che rischiò di farlo cadere per terra.
-Grazie a tutti!- urlò nel microfono. –Davvero siamo realmente emozionati e onorati di ricevere questo premio. Stiamo ancora vivendo il nostro sogno ed è tutto merito di voi fans. Non posso dire quanto vi amo-.
-Grazie mille davvero- disse Kevin. –Abbiamo sognato questo momento dal 2005. Se si è realizzato ora e solo grazie a voi e a Dio. Grazie davvero-.
-Non so cosa dire perché i miei fratelli hanno già detto tutto- continuò Nick –Grazie non sarebbe abbastanza. Non vedo l’ora di tornare a casa domani per mostrare il premio a mio figlio-.
Il pubblico in sala urlò. Ma le vere urla di gioia erano quelle dei fans, che aspettano i ragazzi del New Jersey fuori, nel gelo di febbraio.
 
Le ore che seguirono furono molto frenetiche: i giornalisti volevano intervistare i vincitori, dovevano andare alla festa e i fans reclamavano le loro giuste attenzioni. Ci volle un po’ per accontentare tutti.
-E’ incredibile!- strillò una giornalista –Solo pochi mesi fa vi davano per “finiti” e adesso siete al top. Come vi sentite?-
-Oh be, se questo è essere finiti mi va alla grande!- esclamò Joe, evidentemente ancora carico di adrenalina.
Tutti risero.
-Ehi Kevin, sei diventato papà da poco. Come sta Madison?- chiese un altro.
-Sta benissimo grazie- rispose Kevin che evidentemente, non stava più nella pelle –Davvero c’è molto vantaggio ad essere la prima Jonas femmina. I suoi zii la viziano in ogni modo-.
Prese parola Ted di E! –Ehi Nick, Nate e Miley ti stanno guardando?-
-Sicuro. Li chiamerò appena posso. Non vedo l’ora di far vedere loro il premio-.
 
Detto fatto.
Dopo l’intervista e il bagno di folla, i tre fratelli si trascinarono alla festa, stanchi, ma felici e tutti ne’ approfittarono per chiamare casa.
Fu molto difficile capire la reazione dei signori Jonas e di Frankie, perché si riuscivano solo a sentire i pianti di Denise e le urla di vittoria di Frankie.
Kevin chiamò Danielle, che, sebbene fossero le undici di sera, stava ancora tentando di far addormentare Madison.
Joe chiamò Demi, che prima li fracassò un timpano e poi scoppiò in un pianto di gioia.
Anche Nick accese il telefono.
Venti chiamate senza risposta da parte di Miley. Tipico, probabilmente Nate l’aveva estenuata per telefonagli e lei, da finta madre severa, non aveva ceduto.
Il ragazzo sorrise e compose il numero.
Come si era aspettato, Miley ripose in lacrime.
-Non piangere dai. Se no inizio anch’io-.
Ma Miley non smetteva.
-Mi avete visto? Nate dorme?-
Miley tirò un respiro profondo e disse, urlandoli contro –Ma che cavolo fai?!-
Nick era molto confuso. Che aveva fatto di sbagliato?
-Ti avrò chiamato mille volte e tu non hai risposto!-
-Ma amore ho dovuto fare un sacco di cose per la stampa. Sai come vanno queste cose-
Nick sentì una voce in sottofondo e poi la voce rotta di Tish.
-Ma c’è tua madre lì con voi?- chiese.
Silenzio.
-Smile è successo qualcosa?-
La ragazza soffocò un singhiozzo –Vieni- ripose –Non c’è la faccio da sola-
-Che è successo?-
-Siamo in ospedale. Si tratta di Nate-.


Non vi aspettavate il colpo di scena eh? Muhaaaaaaa!
Se volete scoprire cosa è succeso appuntamento il 3 marzo.
Ringrazio come sempre dal profonod del cuore chi recensisce e legge la mia FF.
Alla prossima
FrancyF

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Capitolo 11
*** Vederlo soffrire ***


 -Non sarà niente. Stai tranquillo- quelle erano le uniche parole che Kevin e Joe erano in grado di pronunciare, ma le loro espressioni di terrore e ansia, li tradivano.
Per andare in ospedale il più in fretta possibile, presero l’elicottero.
Nick odiava prenderlo perché soffriva di vertigini, ma per tutto il viaggio, fu in trance. Sapeva che era successo qualcosa di grave, perché Miley non era quel tipo di madre che faceva una scenata se il figlio aveva qualche linea di febbre. Miley non piangeva mai.
La prima cosa che venne in mente a Nick fu il diabete. Finora Nate non aveva mostrato nessun sintomo, ma il ragazzo sapeva che i sintomi potevano tardare nel mostrarsi. Non voleva essere causa del male di suo figlio. Meno di un’ ora fa si sentiva in cima al mondo. Adesso gli era crollato tutto addosso. Non gli importava più di niente. Voleva solo vedere suo figlio.
 
All’entrata dall’ospedale gli sembrava che tutto andasse al rallentatore.
Tish gli venne incontro non appena ebbero varcato la soglia. Era sconvolta.
-Nate?- chiese Nick con voce rotta.
-Lo stanno visitando- ripose Tish, mentre li guidava per i corridoi.
Miley era seduta con la testa fra le mani.
Nick le si sedette accanto e l’abbracciò.
La ragazza alzò lo sguardo e scoppiò in lacrime. –Scusa. Ho rovinato la sera più importante della tua vita-. Aveva gli occhi spenti, ma gonfi di lacrime.
-Non dirlo neanche per scherzo. La serata più importante della mia vita è stata quando è nato Nate. Cosa è successo?-
-Stavamo guardando i grammy…- rispose Miley singhiozzando –Ha smesso di respirare-.
Il ragazzo era deluso dalla spiegazione, ma non poteva pretendere altro.
 
-E’ molto probabile che vostro figlio soffra di una forma d’asma abbastanza grave, con una lieve tachicardia-.
Nick l’avrebbe voluto ammazzare. Che cavolo voleva dire è molto probabile? Oh è si o è no cazzo! Non stava mica giocando a poker, stava visitando suo figlio!
Quelle furono le uniche cose che gli dissero in tutta la serata.
Joe, che si stava per avventare sul medico, era stato trattenuto a forza da Kevin, il quale chiamava casa ogni cinque minuti per accertarsi che Madi e Dani stessero bene.
Tish aveva consigliato a Nick e Miley di non chiamare nessun altro per non allarmare tutti quanti.
Nick non riusciva ancora a crederci. Un attimo prima Nate era un bambino sanissimo che l’aveva stretto forte, prima di andare ai grammy… e appena quattro ore dopo era un bambino pallido, con una mascherina per respirare e in un letto d’ospedale.
Miley rimase al fianco del figlioletto per tutto il resto della notte. Era distrutta.
Toccò a Nick fare tutto, e a lui parve giusto così. Il ragazzo stette alzato tutta la notte per riempire moduli per l’assicurazione sanitaria e parlare con i medici.
 
Due giorni dopo poterono lasciare l’ospedale. Nick e Miley erano esausti sia fisicamente che emotivamente. A peggiore la situazione poi ci si era messa la stampa.
Tutta la famiglia si strinse attorno a Nate.
Il piccolo sembrava capire la delicatezza della situazione e, aveva iniziato a  respirare meglio, anche se trascorse i tre giorni successivi al rientro dall’ospedale a letto.
Alcune sue abitudini vennero radicalmente stravolte: la batteria era off limits per almeno una settimana perché era troppo eccitante per il bambino, gli zuccheri vennero eliminati e Nate ogni giorno doveva fare l’aerosol per almeno mezz’ora.
Nick faceva del suo meglio per essere ottimista. Denise, in quei momenti divenne la sua roccia.
-Ci vorrà tempo- gli disse, il giorno del rientro dall’ospedale –Nate starà male, ma si riprenderà. Non devi crollare devi stare vicino a lui e a Miley-.
Nick le era eternamente grato: poteva solo immaginare l’inferno che aveva passato sua madre quando a lui avevano diagnosticato il diabete di tipo 1.
-Sarà dura- ammise –Miley non fa altro che ripetergli che è come gli altri bambini, ma non è vero. Lei lo sa solo che...-
-Fatica ad accettare la realtà- completò Denise.
-Si. M non è un male. Nate è diverso, ma questo lo rende ancora più speciale e quando gioca a palla e ride nessuno direbbe che è malato-.
 
Nick era preparato ad affrontare la malattia perché la viveva ogni giorno sulla sua pelle.
Miley invece non sopportava l’idea che il figlioletto dovesse soffrire.
Una notte, Nick non la trovò più nel letto e così si alzò e andò a cercarla. La trovò in camera di Nate.
-Mils?- Nick bisbigliò appena, attento a non svegliare Nate.
-Guardo se respira- ripose Miley cercando il suo sguardo nell’oscurità.
Il ragazzo la raggiunse e la strinse a se’. –Lo so- disse.
-Odio venderlo soffrire- singhiozzò Miley, mentre grosse lacrime le rigavano il viso.
-Lo supereremo assieme. Tranquilla- Nick avrebbe voluto che finisse tutto all’istante. Avrebbe voluto che Nate ritornasse a essere il bambino sano di una settimana fa’.
-Scusa- fece Miley, riprendendosi.
Nick la strinse ancora di più a se’ e le accarezzò i lunghi capelli castani. –Non vi lascerò mai soli. Non ti abbandonerò più sotto la pioggia-
-Non l’hai mai fatto- le disse lei, sigillando la promessa con un bacio.

Nuovo capitolo sisters! Grazie a:   I_MissYou, Jery_iamaniler e _laliterandniley_.
Spero che vi piaccia. Ne manca solo più uno e l'epilogo poi the end. Ma ho altre storielle che sto scrivendo...
FrancyF 

 
 
 

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Capitolo 12
*** Sentirsi vivi ***


 Quel San Valentino Nick sorprese Miley regalandole e regalandosi tre biglietti di sola andata per le Hawaii. Nate aveva iniziato a riprendersi ed era giusto prendersi una pausa dal resto del mondo. Staccare la spina e lasciarsi il passato e i brutti ricordi legato ad esso, alle spalle. Sarebbe stata una tranquilla vacanza famigliare. Nessuna pressione. Nessuna data obbligatoria per il rientro.
 
-Cucciolo sei tutto sporco- Miley prese in braccio il figlioletto e gli pulì i baffi di latte.
Erano tutti seduti al tavolo di bambù per la colazione, le finestre erano aperte per combattere il torrido caldo hawaiano.
-Ancora tre giorni e c’è ne ritornerò a Los Angeles- sospirò Miley.
Nick sorrise. –Già.-
-Cosa hai da sorridere tanto?-
-Niente- rispose Nick, ridendo sotto i baffi – che forse ci siamo riusciti dopotutto sai-.
-A fare che?-
-A far accasare Joe-
Anche Miley rise, e perfino Nate, nel sentir nominare il suo zione battè le mani.
-Con… Demi?-
-Si- esclamò trionfante Nick, dando un cinque al figlioletto –Ed è tutto merito di questo ometto!-
-E per questo che vuoi tornare a LA? Solo per Joe e Demi?- chiese il ragazzo, tornando serio.
-Be… si, anche perché stavo penando di far iniziare a Nathan l’asilo. Oramai è grandino-
Nick la guardò truce: “portargli via” suo figlio equivaleva ad una stretta al cuore.
-Non gli farà male sai- scherzò Miley.
Nicholas sorrise, mentre Nate cercava di magiare usando correttamente il cucchiaio. Era vero, stava crescendo.
 
L’ultima sera della vacanza Nick portò a cena fuori Miley.
 
-Come mai quest’uscita fuori programma?- chiese Miley, leggermente insospettita.
-Non posso portare fuori a cena mia moglie?- ribattè Nick.
Miley rise e Nick si perse in lei: adorava sentirla ridere, sparivano tutte le sue preoccupazioni.
-Seriamente. Ti sei messo una camicia decente. L’ultima volta che mi hai portato a cena fuori era per dirmi che saresti andato in tour e ci avresti abbandonato-.
Nick alzò le spalle. In effetti Miley aveva ragione, ma questa volta era sincero. Quella uscita era innocente, un modo per dire “accidenti non è fantastica la vita matrimoniale?”.
-Sei felice?- gli chiese Miley.
Nick rimase di stucco. Che razza di domanda era? –Felice è una parola grossa…-.
La ragazza continuava a fissarlo.
-Sono felice sì. Lo sai anche tu che è dura, ma quando poi quando tu e Nate mi abbracciate sento di poter superare tutto-.
Miley sorrise.
-Ti va di fare un giro in spiaggia?-
 
I due ragazzi uscirono fuori, in spiaggia assaporando l’aria fresca e calda della sera; mentre la luna si rispecchiava nel mare.
-Hai freddo?- chiese Nick, appoggiando teneramente la sua felpa sopra le spalle di Miley.
Piccole gocce iniziarono a bagnare la sabbia e si trasformarono, dopo solo pochi minuti in un vero acquazzone.
Nick stava per andarsene, ma Miley lo bloccò.
-Ma che vuoi fare? Sta diluviando!-
-E’ solo un po’ di pioggia- rise lei –Non ci sono manco i tuoni e i fulmini-.
Lui la guardò confuso, ma gli occhi gli brillavano.
Orami erano tutti e due fradici, quando lei gli strinse la mano.
-Vuoi ballare?- gli chiese.
-Lo sai che non sono capace- si giustificò lui, arrossendo.
-Ti insegno io- ribadì lei dolcemente, attirandolo a se e baciandolo delicatamente.
Nick ripose al bacio, sorridendo nella sua bocca e sfiorandoli il naso.
-Come vuoi tu Smile- le disse, mentre la sua bocca si apriva in un magnifico sorriso.
 
 Ogni mattina Nick si svegliava pieno di vita, neanche gli sbalzi di insulina lo bloccavano a letto.
Lui e Nate andavano a correre in spiaggia, lasciando a Miley qualche attimo di libertà. La ragazza gli osservava incantata.
C’era Nick, l’uomo che amava, che reggeva in braccio Nate e gli indicava i gabbiani, mentre camminava a piedi nudi sulla risacca del mare, ancora colorato delle mille sfumature dell’alba.
C’era Nate, stretto al suo papà, ancora mezzo addormentato, ma attento nell’osservare i gabbiani con i suoi grandi occhi azzurri.
E c’era lei, Miley. Fiera di essere lì, con le persone che amava.


Ok ultimo capitolo. Se non vi spaice i ringraziamenti finali li farò nell'epilogo (che pubblico il 10), intanto vi ringrazio comunque voi che leggete e recensite.
E' un capitolo più crotino, ma ogni finale mi sembrava troppo banale e schifoso perciò... bo non so se si può chiamere finale aperto, ma credo di sì, anche perchè (come dice Jessi) questo è il destino di Niley quindi "aspetta e spera".
Davvero per le lacrime voglio aspettare l'epilogo.
Buona lettura,
FrancyF


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Capitolo 13
*** Un anno dopo- Epilogo ***


 -A quando il grande giorno allora?- chiese Danielle, mentre imboccava la piccola Madison, di diciotto mesi.
La piccola era stupenda e assomigliava sempre di più alla sua mamma, anche se dal padre aveva preso le orecchie a punta: rideva e scalciava divertita, grazie alle facce buffe che le faceva Joe, seduto dall’altro lato del bancone della cucina.
Joseph era tanto preso nel suo ruolo di zio da non sentire neanche la domanda. Miley diede un colpetto al cognato, che rivolse la sua attenzione alle donne di casa.
Demi strinse la mano al ragazzo, visibilmente eccitata, fissando l’anello gigante che Joe le aveva dato un mese fa’: era decisamente troppo vistoso, ma Joe era sempre stato esagerato nel fare le cose.
-A novembre, fra quattro mesi. Il quindici per essere precisi- esclamò raggiante la ragazza, esibendo uno dei suoi magnifici sorrisi. Joe le baciò delicatamente la mano.
Danielle e Miley sorrisero.
Le finestre erano spalancate e, nonostante tutto, il caldo di luglio si faceva sempre sentire.
-Volete qualcosa?- chiese Danielle, posando Madison nelle braccia di Miley.
-Solo acqua per me grazie- rispose la ragazza, sorridendo sorniona –Nicky ha iniziato di nuovo a essere, fastidiosamente, apprensivo… sono incinta-. Le ultime parole furono soffocate da gridolini eccitati.
-Congratulazioni! Perché non c’è l’avete detto?- esclamò Joe, abbracciandola.
 –L’abbiamo scoperto solo due giorni fa’- si giustificò la ragazza, toccandosi il ventre. –Anche se siamo di nuovo entrambi in pausa lavorativa, io e Nicky non c’è l’aspettavamo. Nate ha fatto da poco tre anni e, volevamo fare il secondo, quando avrebbe iniziato le medie, in maniera da coinvolgerlo-.
Danielle annuì con aria comprensiva.
-L’avete già detto a lui?- chiese.
Miley scosse la testa, leggermente preoccupata.
-Mamma!- Nate arrivò correndo, dalla porta che dava nel giardino.
Miley lo abbracciò, poi pensò di cogliere l’occasione al volo e chiese al figlioletto –Nate la vuoi una sorellina?-.
Nate scosse la testa con forza.
Tutti risero.
-Vuoi la mamma tutta per te?- chiese nuovamente Miley.
-Si!- esclamò Nate, baciando la madre sulla guancia.
-La vuoi una cuginetta?- chiese Joe.
Nate riflettè, poi annuì.
Joe sorrise soddisfatto.
-Ci state già pensando?- chiese Danielle.
-Certo- affermò Joe, come se fosse la risposta più ovvia del mondo.
-Subito dopo il matrimonio- aggiunse Demi.
Joe rise di gusto, stringendola a se’. Era da tempo che Miley non l’ho vedeva così felice e completo.
Poco dopo, Nick e Kevin entrarono in cucina, portando un vassoi di hamburger e hot-dog.
-Di che si parla?- chiese Kevin, dando un buffetto al nipotino.
-Di noi- rispose semplicemente Danielle, mentre prendeva un hamburger.
-Ehi fratellino ti sei dato da fare in fretta eh?- rise Joe, con uno sguardo furbo negli occhi.
Nick gli diede uno scappellotto e gli fece andare per traverso l’hot-dog.
-Divertente… mentre io e Kev lavoravamo tu era qua a fare salotto…- aggiunse il fratello minore.
Nate si divertiva a impiastricciarsi la faccia di senape.
Miley sospirò e pulì la faccia al piccolo. –Nathan o mangi la carne oppure finiscila dai-. Guardò Nick che le sorrise. Lei lo ricambiò. I loro sguardi si incrociarono e, per un istante, entrambi ripercorsero tutto quanto.
 
I Jonas Brothers continuavano a essere un fenomeno inarrestabile. Nick e Joe avevano continuato a produrre dischi solisti, ma contemporaneamente il gruppo rimane solido.
Anche Miley aveva ripreso alla grande a fare musica. Quando o lei o i Jonas dovevano andare in tour, adesso, Nate li seguiva sempre: adorava viaggiare in pullman per tutto il paese o, addirittura, per il mondo.
Kevin seguiva, come sempre, i fratelli minori, anche se gli costa parecchio separarsi dalla piccola Madison.
Joe e Demi si sposarono, come stabilito, a novembre. Denise e Kevin Sr. non poterono essere più che d’accordo con la scelta del figlio mezzano: sapevano che Demi era, finalmente, la ragazza giusta per il loro Joseph e sapevano che Joe l’amava permanete; bastava osservare il modo in cui la guardava, vedere quella luce nei suoi occhi. 
Frankie, ormai quattordicenne, accettò di buon grado di diventare lo “zio prediletto” da Nate e Madi, e divenne un attore provetto sul canale di Disney Channel, seguendo le orme dei fratelli.
 
Forse vi pare strano o innaturale, ma il lieto fine esiste. Il vivere il sogno era stato solo l’inizio. Nick e Miley lo sapevano. Erano felici: avevano i loro fans, avevano Nate, avevano un altro figlio in arrivo, avevano loro stessi.
Nick sorrise. Anche dopo quasi dieci anni di vivere il sogno aveva i suoi fratelli. Erano sempre loro: i tre ragazzi del New Jersey.


Ok sis è questo il vero the end. Cavoli mi sono prprio emozionata a farvi conoscere la mia visione di Niley (visione che SO che un giorno diventerà REALE). Adesso credo che lavorerò su altre storie sui Jonas o su Harry Potter, anche se prima che pubblichi quqlcosa passerà un po' di tempo perchè la scuola mi sta tartassando in queste settimane.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, l'hanno aggiunta nelle seguite/preferite e l'hanno recensita. Grazie quindi ai miei recensori: 
 Jery_iamaniler,  _laliterandniley_,  I_MissYou, alice195, Piettajonas e xHeyThereFella .
Ah dimenticavo... non è detto che la Niley family smetta di tormentarci perchè i criceti nel mio cerveletto preveso stanno riiniziando a girare...
Grazie ancora a tutti e ricordate... i Jonas Brothers sono tornati. 2012.
FrancyF

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