There's only me and you.

di AmorePlatonico
(/viewuser.php?uid=164646)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Capitolo ***
Capitolo 2: *** II Capitolo ***
Capitolo 3: *** III Capitolo ***



Capitolo 1
*** I Capitolo ***


Louis

 
‘Lou ho bisogno di un consiglio, devo fare un regalo a Caroline, sai quanto tengo a lei, deve essere speciale e solo tu mi puoi aiutare’
 
Il mio cuore stava scoppiando, quel messaggio mi aveva fatto perdere un battito, o forse due, ma lui era innamorato di lei, era etero, non come me, lui non sapeva neanche quanto io lo amassi, pensava solo che ero il suo migliore amico, e così doveva essere, per il bene della nostra amicizia, della band e di tutti.
 
‘Certo Harry, oggi pomeriggio alle quattro, solito posto, andiamo a trovare il regalo perfetto! x’
 
Ero un cretino, lo so, ma era l’unico modo per poter stare con lui.
 

 
Erano le tre ormai, dovevo prepararmi, ok dovevo uscire con Harry, era questa l’unica cosa importante, dovevo fare bella figura, ma non dovevo sembrare uno da primo appuntamento.
Era estate, fuori c’era caldo, come non c’era mai stato a Londra, presi un paio di pantaloni e una maglietta a mezze maniche, mi vestii ed ero pronto ad uscire quando mi accorsi che i miei capelli erano in uno stato pietoso, corsi in bagno e me li sistemai, ora ero veramente pronto per uscire.
 
Il nostro incontro doveva essere nel ‘nostro’ parco, ‘nostro’ perché era il luogo in cui potevamo parlare delle nostre cose senza paura di essere ascoltati dal mondo intero.
 
Ero in ritardo, eppure il parco era dietro casa mia, quando arrivai vidi quel sorriso che mi accoglieva, era il suo sorriso, quello che mi aveva fatto innamorare di lui.
 
-Harry, scusa il ritardo!-

-Ehi Lou, non ti preoccupare, dai adesso però andiamo- disse con quel sorriso stampato in faccia.
 
Ci incamminammo verso il centro di Londra, passammo tutto il pomeriggio a chiacchierare del più e del meno, dio quanto amavo la sua voce, avevamo perfino scordato il motivo della nostra uscita ed io ero più contento che mai.

 
 

Harry
 

Cavolo, quel pomeriggio era passato così velocemente che non me n’ero neanche accorto, mi piaceva stare con Lou, mi faceva dimenticare ogni cosa, quando ero con lui non c’erano più problemi, c’eravamo solo io e lui.
 
‘Tesoro, allora per stasera? Alle dieci da me?’
 
Oddio no, ancora quella strega, ma perché mi ero scelto proprio una così grande?! Ah già dimenticavo, per far credere a tutti di essere assolutamente etero anche se in realtà sapevo benissimo di essere innamorato del mio migliore amico e che lui non provava niente di tutto questo per me.
 
‘Ehi tesoro, si per stasera va benissimo, allora ci vediamo dopo! x’
 
Dovevo andare, dovevo soffrire ancora, non potevo rischiare di rivelare tutto, si perché con lei ero sicuro di non passarla liscia, lei voleva solo scopare e io non potevo dire di no, avrebbe cominciato a fare troppe domande, Harry Styles non vuole scopare?!? E da quando?
 

 
Erano ormai le dieci e io stavo arrivando a casa di Caroline, mi avrebbe aspettato una lunga, dolorosa, schifosa nottata.
 
Quando entrai la vidi già lì, con un vestitino che doveva essere sexy, ma che per me era tutto tranne che sexy.
 
Quella notte fu la notte più brutta della mia vita, mentre stavo con Caroline pensavo sempre e solo a Lou, il mio Lou, e stavo malissimo pensando che lui non poteva essere mio come invece era Caroline, con la differenza che di lei non ero innamorato.
 
Dovevo resistere, solo resistere, ancora per qualche settimana, qualche mese, questo bastava, dovevo riuscire a togliermi dalla testa Lou, tutto qui.
 
Sembrava facile, ma non era così.

Spazio autrice
È la prima volta che scrivo, spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate e magari lasciate anche una piccola recensione :D

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II Capitolo ***


 

Louis

Mancavano ormai poche ore alla festa di compleanno di Liam e presto avrei rivisto Harry, era l’unica cosa a cui pensavo.
Niall aveva preparato un’ottima torta, che ovviamente doveva finire per almeno la metà nella sua pancia, Harry si era dato da fare con gli addobbi, Zayn era andato a comprare le bibite e io avevo il compito di portare il festeggiato al locale.
 

 
Quando arrivammo al locale e tutti sbucarono fuori gridando ‘Tanti auguri Liam’ quest’ultimo scoppiò a piangere di gioia, aveva sempre detto di amare le feste a sorpresa, ma non avrebbe mai pensato che noi, i suoi migliori amici, avremmo trovato il tempo per organizzare il tutto.
 
C’erano più di duecento invitati, più della metà erano ragazze, pensavo di poter cambiare, di poter tornare a essere etero, volevo provare a tornare con una ragazza per dimenticare Harry, volevo divertirmi quella sera, ma lui era lì, con quella camicia bianca mezza sbottonata che mi faceva pensare solo a come sarebbe stato bello averlo tutto per me, lui era l’unica cosa che volevo.
 
C’era una ragazza molto carina, mora, capelli lunghi, occhi azzurri, alta e molto carina, era un’amica di Liam, e lui se le sceglieva bene le amiche, volevo provarci, ormai ero ubriaco e poi chi se ne importava se mi facevo una bella ragazza, andai da lei, la salutai, anche lei era ubriaca e in meno di due minuti era avvinghiata a me, la cosa non mi piaceva, pensavo continuamente a Harry, ma dovevo togliermelo dalla testa, così mi misi a stare al gioco della ragazza, forse un po’ troppo arrapata.
 
Verso le tre del mattino, ancora ubriaco marcio, tornai a casa, per tutta la sera non avevo fatto altro che stare con quella ragazza e pensare a Harry, salutai tutti con il sorriso da ebete stampato in faccia che subito scomparì nel constatare che lui, l’amore della mia vita, non c’era più, pensai che era con qualche bella ragazza, così me ne andai a casa triste.
 

 

Harry

 
La serata era stata uno schifo, per tutta la sera Lou era stato con una tipa alquanto squallida, che non vedeva l’ora di togliergli i vestiti, e non aveva pensato minimamente a me.
Tranne il ‘ciao’ di inizio serata non mi aveva rivolto parola, non resistevo più.
Dovevo andarmene.
 
Verso l’una, andai da Liam scusandomi per non poter rimanere e subito me ne andai, uscii dal locale piangendo come un bambino che perde il giocattolo preferito, avevo perso l’amore della mia vita, cioè non l’avevo mai avuto, ma avevo sempre pensato, o meglio sperato, in qualcosa di più e ora tutto questo era scomparso vedendolo lì avvinghiato a quella ragazza.
 

 
Erano le undici del mattino quando il mio cellulare squillò, la mia suoneria era ‘Look after you’ cantata, ovviamente, da Lou, guardai il telefono, il mio cuore perse un battito, non riuscivo a premere il tasto verde, Lou mi stava chiamando, ero arrabbiato con lui per la sera prima, ma l’amavo, dopo un po’che ero lì a pensare se rispondere o no il telefono smise di suonare, scoppiai in un pianto liberatorio, ero solo uno stupido.
Decisi di uscire, dovevo prendere una boccata d’aria.
Mi misi un paio di jeans e una maglietta senza curarmi troppo dell’aspetto ed uscii.
Iniziai a girare per le strade affollate di Londra.
Pensavo, pensavo a Lou, pensavo a noi, pensavo a tutto quello che mi stava succedendo.
Arrivai a un parco, il nostro parco e lì iniziai a piangere, dovevo fare qualcosa, dovevo confessargli il mio amore, non mi importava più niente, volevo solo un noi.
Andai prima di tutto a casa di Caroline, non resistevo più, la trovai con un altro ragazzo e la mollai, ero contento, finalmente me n’ero liberato, ora toccava a Lou.
Presi il telefono, lo guardai, dieci messaggi, erano tutti di Lou, dovevo chiamarlo.
Digitai il suo numero e schiacciai il tasto verde.
Il telefono squillava e il mio cuore batteva fortissimo, non riuscivo più a controllarlo.
 
-Ehi Harry, finalmente, mi stavo preoccupando! Dobbiamo parlare vieni subito a casa mia, devo attaccare, ciao!-
 
Non mi aveva lasciato neanche il tempo di parlare, era preoccupato, preoccupato per me e voleva vedermi, mi doveva parlare a casa sua, avevo paura, troppa paura, ma dovevo andare, era l’occasione giusta per confessargli tutto.
 
M’incamminai verso casa sua, con le cuffie nelle orecchie ascoltando sempre la stessa canzone, la sua canzone.
 

 
 

Spazio autrice

Ho pubblicato anche il secondo capitolo sperando che vi piaccia,
i consigli sono ben’accetti!
Un bacio.
S.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III Capitolo ***


Spazio autrice

Premetto che questo è l’ultimo capitolo e mi piace particolarmente.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione.

 
 

Louis

 
Ok, Harry Styles stava arrivando a casa mia, non sapevo come affrontarlo, non sapevo come dirgli tutto quello che provavo per lui, sapevo che non appena fosse arrivato il mio cuore avrebbe iniziato a battere a mille e non sarei più riuscito a dirgli niente, eppure dovevo, dovevo farlo, ne andava del mio bene.
 
Sentii suonare il campanello.
Camminavo a stento, avevo paura, aprii la porta e lui era lì, davanti a me, non riuscii a guardarlo a lungo perché subito mi abbracciò.
 
-Lou, dobbiamo parlare- quelle parole uscivano dalla sua bocca quasi in un sussurro.
-Prima io- dissi sicuro, non riuscivo più a tenermelo dentro.
Ci dirigemmo al divano, nessuno dei due parlava, non sapevo come dirglielo.
Mi guardava con quei suoi occhi così pieni di emozioni, non capivo ciò che provava e questo mi distruggeva.
-Vedi Harry, ehm… per me è molto difficile dirlo, ma…- mi fermai, non riuscivo a dirgli quelle parole, non ce la facevo proprio.
-Ma?- ripeté la mia ultima parola, sembrava che avesse paura di quello che stavo per dire.
Il campanello suonò di nuovo.
-Chi è?- chiese Harry curioso.
-Non lo so- risposi io sincero.
Andai ad aprire e trovai davanti a me, Niall.
Ora non sapevo più che fare, lui piangeva, era disperato, mi abbracciò ed io ricambiai l’abbraccio.
Harry arrivò preoccupato, ma Niall non riusciva a spiegare, non potevo lasciarlo solo, così mi concentrai su di lui.
Harry se ne andò.
Scoppiai a piangere.
Quella casa ormai era triste, sia io che Niall piangevamo.
Ed entrambi per amore.
Quando Niall si calmò, mi chiese scusa una ventina di volte.
-Scusami, ti prego- continuava e io non capivo perché e quando glielo chiesi mi rispose –Perché so che sei innamorato di Harry e penso di aver rovinato tutto con il mio arrivo, ma ora va, va da lui- a quelle parole rabbrividii, se lui sapeva tutto forse anche gli altri lo sapevano, forse capì quello che stavo pensando perché subito sbottò –Tranquillo gli altri non sanno niente- e con quelle parole uscì di casa.
Dovevo trovare Harry, ora ero più deciso che mai.
Uscii di casa velocemente, dovevo andare dal mio amore.

 

Harry

 
Camminavo, camminavo senza metà.
Non ero arrabbiato, no.
Ero geloso, gelosissimo, perché Niall era stato tra le sue braccia e io no.
Il mio telefono squillò.
 
‘Dove sei finito? Io non ho finito di parlare.’
 
Pensava a me, questo mi rendeva felicissimo.
 
‘Solito posto’  risposi con il cuore ormai in gola.
 
Dopo dieci minuti senti picchiare sulla mia spalla, mi girai. Lou.
Mi alzai, dovevo parlargli, ma non feci a tempo, d’un tratto sentii qualcosa di umido sulle mie labbra, non riuscivo a capacitarmene.
Lou era lì, con me, eravamo soli, nel nostro posto e lui mi stava baciando.
Chiusi piano gli occhi e chiesi l’ingresso nella sua bocca con la lingua.
Ora le nostre lingue danzavano insieme.
Una sua mano era sulla mia guancia, quella mano era così calda.
La mia invece era sui suoi capelli, così morbidi.
Il suo profumo era irresistibile.
Non riuscivo a staccarmi da lui.
Dopo un po’ ci mancava l’aria e purtroppo ci staccammo.
Mi guardava un po’ imbarazzato mi si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò –Io voglio stare con te, qualunque cosa accada, io ci sarò, è una promessa-
Lo ribaciai.
Piano piano mi staccai e gli sussurrai –Anch’io voglio star con te, per sempre-
Ci dirigemmo verso casa sua, non cenammo neanche, andammo subito in camera e ci sdraiammo sul letto.
 
Era la mia prima notte con lui, forse la prima vera notte di tutta la mia vita.
 
Lo amavo? Sì
Lui mi amava? Sì
Era giusto tutto questo? Sì e no
 
Noi ci amavamo, per noi tutto questo era normale, eravamo semplicemente due persone che si amano, ma per molta gente non era così, per molta gente eravamo troppo diversi, anzi troppo uguali per poter stare insieme, per poterci amare.
 
Questo infieriva su noi, eravamo cantanti, i fan erano l’unica cosa che ci facevano andare avanti, senza di loro eravamo persi, non eravamo niente, ma noi ci amavamo e non potevamo più negarlo, decidemmo di passare quella notte nel migliore dei modi, senza sesso, quello non ci serviva, solo coccole e carezze, parole quasi sussurrate per non rompere la magia del nostro amore, un amore non consumato, l’amore più bello.
 
Passammo la notte così tra baci e un ‘ti amo’ sussurrato dal cuore.
 
Eravamo soli, eravamo felici, eravamo innamorati, eravamo solo e semplicemente noi.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=935222