We could rule the world someday, somehow...

di LetTheFlamesBegin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Jay Mcguiness ***
Capitolo 2: *** 2. Siva Kaneswaran ***
Capitolo 3: *** 3.Max George ***
Capitolo 4: *** 4.Tom Parker ***
Capitolo 5: *** 5.Nathan Sykes ***



Capitolo 1
*** 1.Jay Mcguiness ***


 


 

 

 

1.Jay.

 

 

Il silenzio regnava sovrano nella stanza.

Cosa alquanto strana, soprattutto per Jay. Sua madre si sarebbe preoccupata nel vedere che non apriva bocca. Gli avrebbe appoggiato dolcemente la mano sulla fronte, con gli occhi spalancati fissi in quelli del ragazzo. La dolce voce gli avrebbe chiesto:"Ti senti bene, tesoro?".

Non doveva pensarci, sentiva già le lacrime che gli inondavano gli occhi verdi. Abbassò le palpebre, cercando di pensare che, finalmente, il suo momento era arrivato. Sarebbe diventato qualcuno. Sarebbe diventato famoso.

Avrebbe reso sua madre fiera, per una volta.

Fiera di quel figlio che tanto la faceva tribolare, mandandola su tutte le furie così spesso. Lo sentiva, si sarebbe riscattato finalmente.

Aprì gli occhi e incrociò lo sguardo del primo che vide davanti a sè. Siva. Un nome alquanto insolito che aveva fin da subito catturato la sua attenzione. Così alto, misterioso, silenzioso...così perfetto.

Lo aveva sentito cantare all'audizione e ne era rimasto esterefatto. Aveva un timbro cupo, basso ma il suo viso era pieno di una dolcezza infinita.

Gli sorrise senza esitare e sentì che, in qualche modo, le cose sarebbero andate bene.

 

 

Mi è venuta un'altra maledetta fissa: i The Wanted.

Forse sono un po' cresciuta per questo genere di canzoni, ma d'altronde la musica è senza età, no?

Ho un amore smisurato per questo biondino tutto matto. Sembra la versione maschile e bionda di Let:).

E poi gli piacciono i Paramore, e ciò non ha prezzo.

Ed è anche maledettamente bravo.

Ok, adesso la smetto.

Chi mi segue mi starà cruciando, ho già i8n ballo una centinaia di contest e cose varie, come si fa a cominciare un'altra mini-long? Così.

Ah, già, mi stavo dimenticando mi sono ispirata a questo video mentre scrivevo (mi coverizzano anche i The Script...sono davvero, davvero dei miti!), dategli un'occhiata, male non fa:http://www.youtube.com/watch?v=Ln4jiuJNy88. (Anche se non c'è paragone con i The Script che in questa canzone sono i migliori:D).

Adesso vi lascio...con una sua foto!:)

 

 

 

 

*Let sviene sbavando*

 

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Capitolo 2
*** 2. Siva Kaneswaran ***


 

2.Siva

 

 

 


Quello strano ragazzo biondo lo stava fissando. Non che lui ricambiasse lo sguardo, anzi, con gli occhi fissi a terra Siva lasciava correre il pensiero sui binari della sua mente senza briglie.
Volti, suoni, luoghi...erano due mesi che tutto passava troppo velocemente, senza neppure lasciargli il tempo di sedersi in un angolo con la testa fra le mani a riflettere. Ora che ne aveva in abbondanza, accompagnato dal silenzio totale, l'unica cosa che gli riusciva era fissare il pavimento tirato a lucido.
Gli occhi si incrociavano di fronte ai complicati ghirigori che abbellivano le piastrelle. Tutto era perfetto in quella stanza tranne le persone: cinque ragazzi in un imbarazzato silenzio che si fissavano con prudenza l'un l'altro non era una scena che si vedeva tutti i giorni.
L'unico con lo sguardo basso era proprio lui, Siva. D'altronde era sempre stato un tipo piuttosto chiuso, una di quelle persone che ascoltano sempre ma non parlano mai. Era stata proprio la sua poca parlantina che aveva indotto i genitori a stupirsi quando il figlio aveva rivelato loro i propri progetti futuri. "Voglio fare il cantante", nel ripensarci sembrava una frase capricciosa, pronunciata da un bambino viziato che non accetta un no come risposta. 
Con un battito di ciglia il giovane dalla pelle scura scacciò i ricordi e si concentrò sul biondo che non accennava ad abbassare lo sguardo. Che non avesse paura di uscire dagli schemi l'aveva capito già dalla prima volta che l'aveva visto: al suo provino. Era la classica faccia inglese con qualcosa di più, con quella scintilla nel sorriso perennemente acceso che faceva voltare a fissarlo chiunque incrociasse per sbaglio il suo viso fra la folla.
Il biondo era salito sul palco inciampando nei suoi stessi piedi, fra le risate generali di candidati e sguardi di rimprovero dei giudicanti, si era presentato snocciolando nome cognome e provenienza come una filastrocca. A Siva si era acceso un accenno di risata sul volto, seppur sapendo che non fosse una cosa leale ridere dell'avversario chiaramente svantaggiato non era riuscito a trattenersi: gli veniva naturale sorridere nel vederlo.
Poi aveva cantato, e il sorrisetto ironico si era cancellato dal volto di tutti. Non era una soppresa che fosse li in piedi a fissarlo per Siva. 
Degli altri ragazzi non sapeva nulla, neppure il nome. 
"Ehm, ehm" Siva alzò la testa di scatto, distogliendo il pensiero dal biondo. Non ci avrebbe giurato, ma gli era parso che quell'accenno di tosse provenisse dal ragazzo pelato al centro della stanza.
"Io...io sono Max".
Ed ora il giovane Kaneskwaran era a un nome su quattro.

 


Ok...Siva.

Ho altro da aggiungere...fatemi pensare...no.

Perciò direi che ora posso ritirarmi nella mia bara in pace.

Adieau!!

Let



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Capitolo 3
*** 3.Max George ***


 

3.Max

A…a…aveva parlato! La sua cavolo di lingua lunga si era mossa troppo velocemente per poterla fermare…troppo velocemente per impedirgli di fare la figura dell’esaltato.

Leggeva negli occhi dei ragazzi, tutti perennemente fissi a terra, i loro giudizi.

Positivo.

Positivo.

Positivo.

Beh, forse la situazione non si prospettava così terribile.

C’era solo uno sguardo che non riusciva a decifrare, solo uno sguardo che lo fissava dritto nelle pupille scure con una fermezza tale da fargli paura.

Esatto, a sentirsi poteva sembrare strano, ma anche Max George aveva paura.

Paura di rimanere confinato per sempre in quella vita troppo stretta per lui, dopo il fallimento di X Factor…non voleva neppure pensare al dolore.

Questa volta non avrebbe permesso a nessuno di mandare in fumo tutto ancora.

Intanto le iridi castane non lasciavano un minuto di scampo, scrutavano ogni singolo angolo dell’anima del ragazzo. Al di fuori le sue labbra cercavano di tendersi in un sorriso.

Cercavano di dar sicurezza e, come al solito, lasciar sulle sue spalle tutte le preoccupazioni.

“Beh…direi che sarebbe ora di iniziare con le presentazioni, no?”. La voce era tutto un tremolio.

Respira, Max, respira.

Otto occhi si puntarono su di lui, come fari su un palcoscenico, eppure nessuno pareva avere la sua stessa paura. Abbassò velocemente le palpebre, per imporsi un autocontrollo preso da chissà dove.

Ce la poteva fare, perché lui era forte.

“Io vengo da Manchester e…beh, sono felicissimo di trovarmi qui. Poi…poi…”

“A questo punto credo che sarebbe opportuno dire che io sono Tom, credo. Cioè, non credo di essere Tom, visto che ne sono certo, ma…oh, insomma, avete capito”.

Iridi castane aveva un nome, allora.

Tom.

Tom.

Suonava bene.

Forse, questa volta,  nessuno gli avrebbe sbattuto la porta in faccia.

 

 

Max...MAX!

Ho aggiornato per la schira di fans che seguono questa stupenda storia...ok, era sarcasmo!

Comunque, volevo dire che questo fandom si è davvero popolato!:)

IT'S A GOOD THING!

Vuol dire che ci sono tante The Wantedine come me, là fuori...

Che altro volevo dire? Ah, già, che è un capitolo decisamente strano per i miei canoni...mi sembra, boh, profondo, ecco.

Spero che vi sia piaciuto anche se personalmente non mi convince per nulla.!

Ah, e continuate ad aggiornare il fandom, che fate bene!:D

Let

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Capitolo 4
*** 4.Tom Parker ***


4.Tom
 Che figura di merda.
Come un bambino dell’asilo si era impappinato dicendo il suo nome. Il suo nome!
La prima parola che impari e l’ultima che scordi, quella che ti viene naturale dire senza impaccio e lui cosa aveva fatto? Si era impappinato!
Per coprire il rossore aveva forzato la gola per emettere qualcosa che assomigliasse vagamente ad una risata, accompagnato dai ragazzi. Grazie al cielo nessuno sembrava avere l’intenzione di schernirlo, o avrebbe seriamente preso in considerazione l’idea di scavare un buco per terra e di restarci per sempre.
“Jay al rapporto, signore!”
Quando l’altissimo ragazzo biondo scattò sull’attenti, Tom capì che, con un po’ di fortuna, tutti si sarebbero dimenticati presto della sua figuraccia.
La tensione era svanita, rotta del suono delle voci meno timide ora che era stato rotto il ghiaccio o, perlomeno, il suo strato più superficiale.
Sembrava che fossero entrati tutti in armonia, come una sorta di famiglia che, dopo anni di separazione, finalmente si trova riunita nello stesso luogo. Forse era davvero così. Forse davvero c’era qualcuno, o qualcosa, al di sopra di loro che gli aveva trovato un posto nel puzzle della vita.
Oddio…adesso straparlava come un pazzo furioso.
“Ehy ma…per, per il nome come si fa?”vedere un pelato grattarsi la testa era una scena alquanto buffa.
“Credo che ce l’abbiano già appioppato, in realtà” la sua smorfia involontaria tradì quanto questo gli desse fastidio in realtà, perché si sentiva completamente succube e impotente, rinchiuso nelle mani di chi dall’alto lo governava.
“Oh e al diavolo, in fondo le voci sono le nostre, no?” il biondo gli piaceva sempre di più.
“Che ne dite di Siva and the Others? Per l’inciso, Siva sarei io” la battuta, seppur pessima, provocò una lieve risatina.
“Irlandese?”
“Oh yes baby!”il ragazzo spalancò la bocca in un sorriso a trentadue denti.
“Senza offesa ma credo che sia un nome terribile” un ragazzino, nell’angolo più recondito della stanza, se la stava facendo sotto dal ridere.
“Ne hai di migliori?” il finto tono offeso di Siva tradiva la sua scarsità come attore.
“Ovviamente”
“Ma aspetta un attimo, ok il nome della band ma tu, come ti chiami?”
“Io? Io sono Nathan…”



Altro capitoletto. Peeenultimo. Ci siamo, la tortura sta per finire.
Dulcis (non ho idea se si scriva così^^) in fundo (anche questo al 99% è sbagliato), at least but not at least…IL CAPITOLO SU NATE!!:)
Eeeehh già::D
Hope you enjoied it!<3
Let

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Capitolo 5
*** 5.Nathan Sykes ***



5.Nathan

 

“Sputa il rospo, su!”
“Ehy, stai calmo...”
“A me comunque piaceva Siva and The Others, poi fate voi!”
“Dai cavolo Nate, spara quel nome!”
“Nate?”
“Si, Nate!”
“Ah, ok. Comunque io pensavo a qualcosa tipo…tipo We Are All Too Wanted” Nate trattenne il respiro. Forse perché alle prese in giro non ci si fa mai davvero il callo, forse perché  era il più piccolo del gruppo, ma Nathan aveva paura. Una maledetta paura che il suo stupido nome non passasse quella ridicola prova. Si sentiva come se tutto il suo futuro dipendesse dai momenti che sarebbero arrivati a poco.
“Sai che non è male?” Tom sorrideva. Buon segno. “Però è troppo….troppo….”. Ed ecco che il pavimento gli svaniva sotto i piedi.
“Troppo brutto?”
“Nah! Troppo lungo, ecco”.
“Si, in effetti è un po’ lungo, ma mi piace il suono” Max aveva un enorme punto di domanda disegnato in fronte.
“Che ne dite di W.A.N.T.E.D?”
“Il tuo secondo nome è originalità, vero?”
“Eh, già” Jay arrossì leggermente.
Nate rise, senza preoccuparsi, per una volta, di cosa gli altri  pensassero di lui. Rise e si sentì bene, come non si sentiva da tempo.
“Lo immaginavo!” Siva si unì alla risata.
E ora eccoli lì, tutti e cinque a spanciarsi dalle risate. Una scena degna di un film e, come in ogni film che si rispetti, al ragazzo si accese una lampadina in testa.
“Forse W.A.N.T.E.D. no…però The Wanted sembra...carino!”.


E fu così che quella grandissima boyband iniziò il suo prosperoso cammino nel mondo della musica.



EEEEEEE siamo giunti alla fine.
Coon grande rammarico (seh, credici anche!).
Maaama che commozione!:)
Vi lascio liberi (da questa porcheria!):D
È stato bello…mooolto bello poter finire questa storia e…e…*piange* mi sembra giusto ringraziare Dream_Catcher perché perché perché….mi ha sopportata!:)
Addio.
O forse no.
Oppure si!
Non so!!

Let


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