Pieces of life

di rainnie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Muffin. ***
Capitolo 2: *** Heart. ***



Capitolo 1
*** Muffin. ***



              Angolino autrice: Buonasera a tutti quanti! Cosa posso dire per presentarmi a voi? Beh, per primo sottolinerei il fatto che sono relativamente nuova, ovviamente se si parla di questo fandom. Non voglio perdermi troppo in chiacchiere altrimenti scapperete via sin da subito vi annoierei a morte. Questa che ho cominciato è una semplice raccolta di Drabble o Flashfic sulle mie coppie preferite di Special A (E chissà, forse per mettermi alla prova potrei scrivere anche su coppie che non sopporto e che magari piacciono a voi xD) e spero tanto che possiate apprezzare queste "piccole perle di saggezza" che la mia mente partorirà con il tempo (sperando che l'ispirazione non mi abbandoni già da subito).
Come promesso non mi dilungo oltre e vi lascio in tutta la sua magnificenza leggere in santa pace. :D

Disclaimer Special A © Maki Minami


 




01. // Muffin.




« Ehi Akira! »  la salutò Tadashi presentandosi davanti a lei con il suo solito sorriso genuino e ingenuo.
 
La ragazza però, al contrario delle sue aspettative, se ne stava lì senza fiatare, l'unico suono che lui riuscì a percepire fu lo scricchiolio delle sue mani sul vassoio d'acciaio.

Vassoio - Oh cavolo - d'acciaio.
 
« N-non sono stato io! » tentò di giustificarsi facendo qualche passo indietro, il rossore delle sue guance e i rivoli di sudore che gli percorrevano il profilo del volto lasciavano trasparire la verità dei fatti.
 
 
Se non fosse stato lui il colpevole allora non avrebbe dovuto sapere nulla ne della situazione ne avrebbe dovuto reagire in quel modo esagerato. Akira lo conosceva troppo bene e questa consapevolezza la fece sogghignare in maniera decisamente poco umana.
 
Tadashi rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva, non aveva via di fuga, anzi, forse una via di fuga c'era ma non avendola mai messa in atto non era sicuro che lo avrebbe salvato.
Tentare non costa nulla no? blaterò tra sè e sè mentre si chinava in ginocchio con gli occhi socchiusi « E' vero » cominciò a dire in tono risoluto « Sono io l'omicida dei tuoi muffin, erano così belli e avevano un profumino così delizioso che non ce l'ho fatta a resistere »
 
 
 
Per un solo istante gli sembrò di sentire un ringhio rabbioso di un cane ma il fatto che non fosse successo ancora nulla al suo bel faccino lo fece ben sperare « Perciò ti chiedo umilmente perdono, se è vero come vero che l'amore supera ogni osta--- » 
 
 
Crack.
Fu questo il rumore sordo che le nocche di Akira fecero contro il setto nasale del ragazzo.
« Prova a parlare di nuovo in quel modo e la prossima volta ti stacco la testa, CRETINO! » 
 
 
Non era stato tanto il fatto che lui si fosse sbaffato tutti i muffin al cioccolato preparati per il suo angelo a farla imbestialire, bensì il modo in cui lui le stava porgendo le sue scuse.
"A dir poco vomitevole" sibilò senza cuore sorpassando con passo deciso l'entrata della serra lasciando Tadashi solo e agonizzante con il naso ricolmo di sangue.

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Capitolo 2
*** Heart. ***




Angolino autrice: Bene, bene, bene. All'alba di quasi l'una di notte scrivo finalmente il secondo capitolo di questa mia raccolta, se pensavate che sarebbe ammuffita nel mio sgabuzzino vi sbagliavate di grosso. *Risata satanica*
Ho avuto un periodo di crisi e la fantasia mi ha praticamente sbattuto la porta in faccia, che cattiva. ;w;
Ma neanche qualche ora fa mi ha dato segni di vita perciò ne ho approfittato. Non mi resta che lasciarvi leggere un'altra mia perla di saggezza sperando che sia di vostro gradimento! See ya guys.~

P.s: Risponderò alle vostre recensioni il più presto possibile, parola di scout. (?)

 

Disclaimer Special A © Maki Minami

 

 

 

 

 

 

02. // Heart.

 

 

Hikari aveva sempre odiato esser considerata la numero due.
Eppure faceva sempre del suo meglio, raggiungeva ciò che per molti poteva sembrare un'impresa impossibile, s'impegnava con costanza per avere i risultati sperati eppure c'era sempre lui.
Lui che riusciva meglio di lei in ogni ambito. E andava avanti così da troppi anni.
Maledetto il giorno in cui suo padre aveva deciso di presentarglielo, se non lo avesse conosciuto probabilmente sarebbe stata sempre lei a regnare su un podio irraggiungibile. La numero uno.
Oppure lo avresti incontrato alle superiori e ti avrebbe stracciato ugualmente.
La vocina della verità si era fatta sentire così come il macigno immaginario caduto dritto dritto sulla sua testa.
Aveva il morale a pezzi.
« Ehi numero due, cosa fai nascosta tra i cespugli? »
A volte pensava che avesse pure un'abilità – o meglio un radar - per capire quando non era gradita la sua presenza. E pur sapendolo andava al suo cospetto come se nulla fosse.
« Stupido Takishima » borbottò stringendo i pugni « Prima o poi ti porterò via qualsiasi cosa che ti faccia sentire come mi sento io quando perdo una sfida contro di te ».
Kei abbozzò un sorriso avvicinandosi lentamente alla ragazza « Ma tu mi hai già portato via qualcosa che mi apparteneva ».
Hikari si alzò in piedi e lo affrontò con sguardo alto non sapendo esattamente a cosa si stesse riferendo « Ah si? Non me ne devo esser accorta » lo sorpassò indignata sfuriando con un'ultima e semplice frase « Deve esser particolarmente insignificante se non lo ricordo nemmeno ».
Quando fu abbastanza lontana Kei si portò una mano all'altezza del petto, sentì il suo corpo fremere come se lo avessero direttamente pugnalato con così tanta forza da avergli diviso il corpo in due.
Faceva male sapere che per Hikari avergli “portato” via il cuore fosse considerato
insignificante



 

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