Riscoprire l'amore

di Sallivergron
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Mattinata in famiglia ***
Capitolo 3: *** Cena con i fidanzati ***
Capitolo 4: *** La ragazza delle fotografie ***
Capitolo 5: *** Pentimenti? ***
Capitolo 6: *** Gelosie ***
Capitolo 7: *** Partenza, confessioni e ricordi ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni amorose e non solo ***
Capitolo 9: *** Mamma, ti conviene sederti! ***
Capitolo 10: *** Dianna ***
Capitolo 11: *** Nay dove sei? ***
Capitolo 12: *** Ancora tu? ***
Capitolo 13: *** Il ritorno di zia Snix? ***
Capitolo 14: *** Amore, tradimenti...e nozze? ***
Capitolo 15: *** Un sogno ed un matrimonio? ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Inizio
Aveva 5 anni quando i suoi genitori divorziarono. La sua infanzia però, non è stata triste, tutt'altro, nonostante non si amassero più, i suoi genitori erano molto uniti, erano stati migliori amici, fidanzati, sposati e di nuovo amici. Di chi stiamo parlando? Beh, semplice, di Naya Rivera e Mark Salling, lei un'avvocato e lui un medico. Vivevano entrambi nella città di Los Angeles. Come cominciò la loro storia? Beh...erano al liceo, primo anno per lei, secondo per lui, si scontrarono nel corridoio e dall'ora diventarono amici inseparabili. Insieme avevano condiviso tutte le esperienze primarie della vita. Il primo bacio, la prima volta, la prima litigata, la prima delusione. Si, erano solo amici all'inizio, migliori amici. Un giorno però lui si fece coraggio e dichiarò il suo amore alla ragazza che gli comunicò di provare le stesse emozioni nei suoi confronti. Verso la fine del liceo, penultimo per lei, ultimo per lui, Naya informò il suo ragazzo della sua inaspettata gravidanza e di comune accordo decisero di tenere il bambino. Finita la scuola si sposarono e con la loro bambina andarono a vivere in un appartamento a Los Angeles. La loro vita non era tutta rose e fiori, infatti entrambi volevano continuare la propria carriera lavorativa decidendo di fare domanda per il college, ma purtroppo, a causa della bambina, uno di loro doveva rinunciare al proprio sogno. Nessuno dei due era intenzionato a mollare, così trovarono una soluzione, la piccola avrebbe vissuto con i nonni materni negli anni in cui i genitori erano impegnati con gli studi. Quando la piccola Marie aveva 4 anni cominciarono a sorgere dei problemi sentimentali. I due ragazzi si rendevano conto di quanto fossero stati frettolosi, si erano sposati troppo presto e ormai l'amore che li legava, lentamente svaniva. Mark si fece coraggio e affrontò la situazione. Infromò sua moglie delle sue intenzioni, voleva divorziare. Di comune accordo i due procedettero all'annullazione del matrimonio, promettendosi di rimanere amici, e così fu. Tutti i giorni, Mark andava a trovare la piccola e si fermava a chiacchierare con Naya, fino a quando, un giorno, si presentò alla porta di quella che era la sua vecchia casa e annunciò alla sua vecchia famiglia di essersi fidanzato. Naya era contenta per lui, Marie un po' di meno. A causa di questo fidanzamento, il ragazzo dimenticava spesso di andare a trovare la sua piccolina, considerando più i figli della sua compagna che la sua.
Naya si svegliò nel cuore della notte, sentiva dei lamenti provenire dalla stanza in cui dormiva la sua piccola, curiosa e anche preoccupata si affacciò alla stanza e si accorse che sua figlia piangeva nascosta sotto le coperte. Da brava mamma qual era si avvicinò alla piccola e si sedette sul suo letto. -Che ti succede tesoro? Perché piangi?- chiese mentre le accarezzava la testa. -Mamma lui è arrabbiato con me, non mi vuole più vedere, non so cosa gli ho fatto!- ripeteva la piccola. -Lui chi tesoro?- domandò la donna. -Papà, non viene più a trovarmi, non mi porta più al parco, ormai ci porta il suo nuovo figlio!- disse Marie tra un singhiozzo e l'altro. -No tesoro, non è così, papà non ti ha sostituito, non è arrabbiato con te, è solo occupato con il lavoro, vedrai che non appena si libera ti verrà a trovare!- la consolò Naya, dopo di che l'abbracciò. -Mamma posso dormire nel lettone con te?- chiese la piccola. -Certo tesoro!- rispose la mamma. La prese in braccio e la portò con se nel suo letto, dove finalmente la bambina riuscì ad addormentarsi. 

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Capitolo 2
*** Mattinata in famiglia ***


Il campanello suonò. Naya si svegliò. Sentì il suono e si avviò alla porta, non appena aprì si ritrovò davanti Mark, con in mano un borsone. Naya cercò di non ridere. -Non è divertente!- disse lui guardandola male. Lei allora scoppiò a ridere. -Dovresti vederti!- rise ancora. -Non mi fai entrare?- chiese il ragazzo. La ragazza si spostò dalla porta. -Prego!- disse. L'ex marito si diresse in camera da letto. -Dove credi di andare?- domandò Naya con un sopracciglio alzato. -Vado a dormire!- rispose lui tranquillo. -Ehm quella è la mia camera!- le fece notare. -Lo so, sai com'è, prima era anche la mia!- continuò Mark. La ex moglie lo guardò. -Quindi da solo arrivi alla conclusione che...- cominciò a dire lei. -Che dormiremo insieme!- finì lui. Rise. -Mi dispiace, non c'è posto!- affermò la ragazza. -Oh, hai ospiti? Chi è lo conosco?- disse lui avvicinandosi a lei ridendo e punzecchiandola con le dita. Lei rise di gusto. -No, non c'è nessun uomo, è solo nostra figlia!- disse Naya. -Bene, allora è deciso, dormiremo tutti inseme!- detto questo l'uomo entrò nella camera e si mise a letto. La donna sospirò e andò anche lei a dormire mettendosi al lato opposto. 
L'indomani mattina la piccola Marie si svegliò, non si accorse della presenza del padre, abbraccio la madre e la svegliò. -Buongiorno mammina!- disse la piccola sorridendo. La donna aprì gli occhi. -Giorno tesoro!- rispose la mamma che le diede un bacio sulla fronte. -Hai visto chi c'è?- chiese. -Ehi piccola!- disse l'uomo da dietro. La piccola si girò. -Papà!- lo abbracciò. -Che bello che sei qui, credevo che non venissi più per stare con il tuo nuovo figlio!- disse la piccola. Mark guardò Naya. -Tesoro papà non ha un nuovo figlio, l'unica sei tu. Perché credevi che non ti venissi più a trovare?- chiese l'uomo. -Perché prima eri sempre qui, poi ti sei fidanzato e non mi vieni più a trovare!- rispose la piccola. -Tesoro, papà è stato impegnato con il lavoro, te l'ho detto!- aggiunse Naya. -Ti prometto che da oggi in poi ti verrò a trovare sempre, ok?- domandò l'uomo. -Ok!- sorrise Marie. -Andiamo a fare colazione?- propose la donna. La piccola e Mark si alzarono e la seguirono. Dopo aver fatto colazione all'uomo squillò il telefono. -Pronto?- disse. -Non ti preoccupare, ho sbagliato anche io!- continuò -Si, arrivo fra un po'!- concluse la telefonata. Naya gli sorrise. -Dimmi che ti ha perdonato e che vai via?- rise la donna. -Per tua fortuna si, ma perché non mi vuoi qui?- chiese. -Non è che io non ti voglia, solo che se vuoi rimanere qui dovresti dormire sul divano, la mia schiena è a pezzi, tu non fai altro che muoverti e anche Marie, stanotte credo che mi abbia dato due calci!- disse massaggiandosi il fianco la donna. -Scusa!- rise la bambina. Mark finì di mangiare e si avviò alla porta dopo aver dato un bacio sulla guancia a sua figlia e alla sua ex moglie. -Ci vediamo domani?- chiese Marie. -Certo amore!- detto questo uscì.

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Capitolo 3
*** Cena con i fidanzati ***


Gli anni passarono, Marie diventò un'adolescente, ormai aveva quindici anni, cominciarono gli anni più difficili per lei, quelli caratterizati dai primi amori, le prime delusioni, le prime amicizie, le prime gioie, i brutti voti, la scuola sempre più stressante, i corsi di canto, ballo e recitazione, i pomeriggi con gli amici, seduti al muretto del parco, la prima sigaretta, il primo passaggio in motorino, i litigi con i genitori, i litigi con il padre...i litigi con la fidanzata del padre. 
 
-Marie! Marie!- gridava Mark seguendo la figlia nel corridoio della sua vecchia casa. -Marie, girati, devi ascoltarmi, sono tuo padre!- continuò l'uomo, ma la figlia non lo calcolava minimamente, infatti entrò nella sua camera e lì rimase chiusa a chiave sino all'arrivo della mamma. -Naya non so che fare, non mi apre, non mi parla, insulta solo la mia ragazza e mi riempie di parolacce! Non so più come comportarmi!- disse disperato l'uomo. -Lascia fare a me!- la donna bussò alla porta. -Che vuoi?- chiese acida la figlia. -Marie aprì, sono la mamma, sono stata da Gucci, ti ho comprato una borsa bellissima!- rispose la donna. La figlia aprì. -Voglio solo te!- indicò la mamma. -Tu puoi anche andartene dalla tua schifosa fidanzata!- detto questo tirò la mamma in camera e richiuse. -Perché non vuoi parlare con tuo padre?- chiese la donna. -Perché è un idiota, perché odio la sua fidanzata e lei odia me, ti giuro che uno di questi giorni la prendo a pugni!- rispose la figlia. -Ehi ehi calma gli istinti animaleschi e modera il linguaggio, è tuo padre!- la rimproverò la mamma. -Anche tu sei dalla sua parte adesso? Ti ha lasciata, dovresti odiarlo!- affermò Marie. -E perché? Non ci amavamo più, è stato un bene!- rispose Naya. -E allora se è stato un bene, perché tu non ti sei più fidanzata?- chiese l'adolescente. -Beh in realtà io sto con un uomo da qualche tempo e...- disse la donna. -E quando pensavi di dirmelo?- sorrise la figlia abbracciandola. -Non appena le cose si fossero ufficializzate!- rispose la mamma. -Come si chiama? Devi raccontarmi tutto!- mamma e figlia cominciarono a parlare del nuovo amore di Naya e la donna riucì anche a convincere l'adolescente a dare una possibilità alla fidanzata del padre, organizzando una cena tutti insieme, lei, Marie, il suo ragazzo, il padre e la ragazza del padre. L'idea fu subito ben accolta dalla ragazza che acconsentì. Naya informò il suo ex della cena.
 
Quella sera il primo ad arrivare fu Chord, fidanzato di Naya, un bellissimo imprenditore multimiliardario, bello, con un fisico stupendo e la bocca un po' grande. -Buonasera- diede un bacio a stampo alla fidanzata mentre Marie lo guardava con gli occhi che le brillavano. -Tu devi essere Marie, è un vero piacere incontrarti!- baciò la mano della ragazzina che divenne rossa in volto. La porta suonò ancora e questa volta erano Mark e Lea, la giovane Salling appena vide la fidanzata del padre roteò gli occhi, Naya le diede una gomitata e la ragazzina sorrise forzatamente ad entrambi. -Piacere, io sono Naya!- disse la donna e porse la mano, Lea non gliela strinse e rispose. -Io sono Lea!- Marie guardò la mamma con un sopracciglio alzato. -Ehm...Mark lui è Chord, il mio fidanzato, Chord lui è Mark, il mio ex marito!- disse la donna. I due si strinsero la mano e si andarono ad accomodare. Durante la cena, Marie non faceva altro che parlare con Chord, ignorando totalmente il padre e la sua ragazza. -Allora Chord, che scuola frequentavi da ragazzo?- chiese la giovane. -Il liceo McKinley!- rispose. -Ma dai, davvero, anche io frequento quel liceo, anche mamma e Mark l'hanno frequentato!- aggiunse la piccola. -Mark? Sono tuo padre, non tuo fratello!- la rimproverò l'uomo. -Ah si, e da quando?- domandò con aria di sfida la figlia. -Adesso basta Marie, è tuo padre, c'è sempre stato per te, non ti ha mai fatto mancare niente, non essere cattiva con lui!- la rimproverò la mamma. La ragazzina non calcolò minimamente la madre e continuò a parlare con Chord. -Allora, che lavoro fai precisamente?- chiese curiosa. -Sono un'imprenditore, gestisco l'azienda di famiglia!- rispose il ragazzo. -Bello!- commentò. Ai suoi genitori dava fastidio il suo atteggiamento, lo sapeva, proprio per questo si comportava così. Si sa, durante una cena si arriva sempre al momento in cui vengo fuori dei ricordi, piccoli pezzi del passato che riaffiorano nella mente. -Ti ricordi quella volta, quando apristi il tuo armadietto e me lo sbattesti involontariamente in faccia?- chiese Mark ridendo a Naya. -Certo che me lo ricordo, ti portammo in infermeria a causa del tuo naso sanguinante!- rise la ex moglie. Nel frattempo, Marie annoiata andava a rovistare nella giacca del padre. Nel taschino interno trovò una foto, era di lui che baciava sulla guancia Naya. La prese e la portò dagli altri. -Mark mentre rovistavo nella tua giacca alla ricerca di qualcosa di compromettente ho trovato questa!- mostrò la foto.

La mamma sorrise prendendola e guardandola. -Ce l'hai ancora?- domandò. -Certo, che credevi!- rispose l'uomo prendendola. -Stavate cantando?- chiese la figlia. I due annuirono sorridendo. -Mi è venuta voglia di guardare le vecchie foto!- Marie prese degli album dei genitori e cominciò a sfogliarli. -Oddio Mark avevi i capelli così? Eri davvero messo male!- 
commentò Lea. 

-A me piacevano!- disse Naya. -A te piaceva aggrapatici mentre..- cominciò a dire Mark ma lei lo interruppe rossa in viso. -Non credo sia il caso di far sapere tali particolari!- l'adolescente rise sotto i baffi. -Questa chi è?- chiese indicando una ragazza accanto alla mamma.

Naya vide la foto, le vennero gli occhi lucidi. -Nessuno, non è nessuno!- rispose, ma la figlia sapeva bene che invece quella persona era stata importante per la madre, anche se non sapeva per quale motivo. -Se non è nessuno allora perché è dappertutto, con te, con lo zio Chris, con Mark?- chise ancora Marie.



-Chi è dappertutto?- domandò il padre avvicinandosi alla foto, che non appena vide, anche a lui vennero le lacrime. 

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Capitolo 4
*** La ragazza delle fotografie ***


Naya era ormai in lacrime. Marie era curiosa di sapere chi fosse quella bellissima ragazza che compariva nelle foto con i suoi genitori, non aveva mai visto quelle immagini prima, da dove erano saltate fuori, soprattutto perché ai suoi genitori veniva da piangere? Mark guardò la foto, poi la figlia ed in fine l'ex moglie in lacrime. -Dove le hai trovate?- chiese tenendole strette tra le mani. -In fondo al cassetto!- rispose un po' spaventata la ragazzina. L'uomo sospirò e abbracciò la sua ex che lo stringeva piangendo. -Non vorrei interrompere questo momento ma...- disse Lea staccando Naya e Mark -mi infastidice questo atteggiamento!- L'uomo guardò male la sua ragazza. La donna in lacrime si asciugò le guancia. Marie era ufficialmente spaventata. Quando i rispettivi fidanzati dei genitori furono andati via, i tre si sedettero a tavolino per affrontare il discorso "La ragazza delle fotografie". -Allora, mi dite chi è? E sopratutto perché vi viene da piangere?- chiese Marie. -Tesoro ci sono delle cose che non sai e che pensavamo fosse meglio non farti sapere!- cominciò Naya. -La ragazza nelle foto, si chiamava Dianna, lei, lei era tua zia!- disse Mark. La ragazzina sgranò gli occhi.   -Come mia zia?- chiese. -Si, lei era mia sorella!- rispose il padre. -E perché parli di lei al passato, è morta?- domandò l'adolescente sconvolta dalla notizia. -Beh, non lo sappiamo, tanti anni fa, quando eravamo al liceo, Dianna rimase incinta. Aveva paura di dirlo ai nostri genitori e così scappò. Qualche mese più tardi tornò a casa in lacrime, aveva perso il bambino. Un aborto spontaneo è quello che dissero i medici. Lei e la tua mamma erano migliori amiche, e quando sapemmo che tua madre aspettava te, lei fu felicissima, insieme andavano dal ginecologo, andavano a comprare le tutine per te, a scegliere il corredino. Ma una mattina mi chiamò tua nonna, era preoccupata, Dianna non era tornata a casa la sera precedente, inizialmente i miei pensarono ad un'altra fuga, infatti sparì per un mese. Quando tornò era completamente cambiata!- raccontò Mark. -Si, i suoi lunghi capelli biondi erano scomparsi ed assieme a loro anche la ragazza dolce, sensibile e divertente che tutti conoscevamo, al suo posto c'erano dei capelli corti fucsia e una ragazza arrogante e spregevole con un pircing al naso. I suoi vestiti erano tutti neri, prima di quel momento l'avevo sempre vista con vestiti chiari, gonne celesti, maglie bianche, insomma, vestiti normali. Le chiesi il motivo della sua fuga ma, non mi rispose. Aveva altre amiche, come lei. Disse di non voler avere nulla a che fare con me, con tuo padre e...con te. Quella fu l'ultima volta che la vidi, dopodiché sparì nel nulla, nessuno sapeva dove fosse, ormai i tuoi nonni erano abituati alle sue fughe, tutte le volte era tornata a casa, ma quella volta, quella volta no!- continuò Naya piangendo. Marie era sconvolta, la sua espressione era un misto di stupore e rabbia, come avevano potuto nasconderle una cosa del genere? -Allora ricapitoliamo, ho o avevo una zia di nome Dianna che aveva il vizio di scappare di casa e che un giorno è andata via e non è più tornata! Avete mai pensato di chiamare la polizia?- chiese la ragazzina arrabbiata. -Lo abbiamo fatto, lo facevamo sempre, non hanno mai trovato sue traccie, una volta ci chiamarono per riconoscere un cadavere ma fortunatamente non era il suo, non era lei!- disse Mark. -Quando avevate intenzione di dirmelo?- domandò ancora Marie. -Quando saresti stata abbastanza grande da capire!- disse Naya. La ragazza si alzò e andò in camera sua furiosa e delusa poiché i suoi genitore non le avevano detto niente. Nel frattempo la mamma si era alzata e stava per seguirla. -No!- disse Mark prendendola per il braccio. -lasciala sola, non è facile digerire una notizia del genere!- la donna annuì, lui la fece sedere sulle sue gambe e l'abbracciò. Marie uscì dalla sua stanza con uno zaino. -Vado da zio Chris, non me la sento di dormire quì stanotte!- detto questò uscì di casa. Naya pianse. -Ehi Nay sta tranquilla, ci sono io qui, ci sono io!- le diede un bacio, un bacio sulle labbra. Nessuno dei due disse niente, si guardarono e ad entrambi sembrò di essere ritornati al momento in cui capirono che Dianna non sarebbe più tornata. Erano passati sedici anni. Non ci speravano più. Per tutti era morta, per Naya no, era la sua migliore amica, l'unica che avesse mai avuto, l'unica che l'aveva supportata e consolata nel momento del bisogno, l'unica a cui davvero aveva voluto bene come ad una sorella. Lei ci sperava ancora, sperava che un giorno la porta di casa sua si sarebbe aperta e che di lì sarebbe entra Dianna sorridendo come solo lei sapeva fare, quel sorriso radioso, capace di mettere di buon umore a chiunque. Sperava di poter rivedere ancora una volta quel viso angelico, si ripeteva che la speranza era l'ultima a morire, ma sapeva benissimo che chi di speranza vive, disperato muore. -Questo non doveva succedere!- disse la donna asciugandosi le lacrime. -Lo so!- affermò l'uomo. -Ma grazie, ne avevo bisogno!- cercò di sorridere lei, lo stesso fece lui. Tornarono ad abbracciarsi. Lei aveva la testa appoggiata al petto di lui, questi le girò la testa verso il suo volto. Si guardarono. La baciò dinuovo, le sue labbra erano salte, le lacrime avevano reso quel bacio salato, la baciò ancora e ancora, entrambi ne sentivano il bisogno. Sapete come succede, un bacio tira l'altro e...finirono a letto insieme. 

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Capitolo 5
*** Pentimenti? ***


Erano le 7.30 di domenica. Aprì la porta di casa sua e buttò il suo zaino per terra. Suo zio Chris (non era davvero suo parente, ma, dato che lo conosceva da sempre lo chiamava così, poi lui era la cosa più vicina ad uno zio che Marie avesse mai avuto) la seguì. -Tesoro sai che tua madre non vuole che butti per terra lo zaino, su forza raccoglilo e fa piano, è prestissimo, starà ancora dormendo dormigliona com'è!- disse l'uomo. La ragazza lo ascoltò, dopodiché tornò da lui. -Contento?- chiese sarcastica e quegli annuì. -Vado ad avvisare mamma che sono tornata!- esclamò lei. Si avviò seguita dallo zio, salì le scale, percorse il lungo corridoio e si ritrovò difronte alla porta della camera, l'aprì e sbarrò gli occhi. Guardò la persona dietro di se e rise. -Non ci posso credere!- affermò -Neanche io!- la appoggiò l'uomo. -Ehm tesoro vai di sotto, arrivo tra un po'!- disse lui. -Guarda che non ho cinque anni!- gli fece notare lei. -Questo lo so, lo dico perché la cosa potrebbe essere imbarazzante!- le cercò di fare capire. -Ok!- detto questo l'adolescente tornò in cucina e lo zio entrò nella camera della madre. Mosse il corpo seminudo della donna, coperto dalle lenzuola. Questi si svegliò. -Voglio te e lui di là fra dieci minuti!- detto questo uscì Chris uscì dalla stanza. Naya guardò l'uomo al suo fianco. Si mise una mano in fronte e lo svegliò. Dieci minuti dopo erano tutti riuniti in salotto, quasi tutti, Chris, Naya e Mark, Marie purtroppo non poteva partecipare alla conversazione. -Allora, mi spiegate cosa sta succedendo?- domandò Chris guardando i due con un sopracciglio alzato. Questi cominciarono a parlare insieme non facendo capire nulla al povero ragazzo. -Uno alla volta!- sbottò quest'ultimo. -Parla tu!- esclamò Mark guardando la sua ex moglie. -Allora, io e lui, beh...noi, ieri, dopo la cena...-cominciò a dire. -So cosa avete fatto e lo sa anche vostra figlia. Il punto è perché?- chiese Colfer. -Beh, stavamo parlando di Dianna, io sono scoppiata in lacrime, lui mi ha consolato e da cosa nasce cosa, siamo finiti a letto!- rispose la donna. -E ti sembra una cosa giusta? Quella povera creatura adesso penserà che siete tornati insieme, non credete?- domandò ancora il ragazzo. -Hai ragione, ma ormai è successo, non si può tornare indietro e se anche si potesse lo rifarei!- fece presente Mark. Naya sorrise, un sorriso lieve, così sottile da risultare impercettibile, ma Chris, attento com'era se ne accorse. -Questa storia non mi piace!- pensò. -Io devo scappare, mettete le cose a posto con vostra figlia!- detto questo andò via, lasciando i due genitori soli...beh non proprio. -Tesoro!- chiamò Naya. -Arrivo!- rispose la figlia. Dopo qualche minuto erano seduti tutti e tre in salotto, sul divano in pelle marrone. -Zio Chris ha detto che- cominciò a dire la donna ma la figlia la interruppe. -Si, vi ho visti, eravate mezzi nudi che dormivate e questo mi fa supporre che abbiate fatto sesso, so che non ritornerete insieme e sinceramente questa cosa non mi preoccupa, Chord mi piace tantissimo, è un figo e quindi non gli dirò nulla, non posso dire lo stesso di Lea perché è solo una stronzetta presuntuosa, ma non le dirò nulla a patto però che tu non mi faccia rimanere mai sola con lei e te!- disse la ragazzina. I genitori la guardarono scandalizzati. Soprattutto Mark. Nessuno dei due parlò, non sapevano che dire. -Io vado a dormire, alzarsi alle 7.00 anche la domenica è bruttissimo!- detto questo andò nella sua stanza. Gli adulti rimasero soli. Mark guardò l'orologio. -è meglio che vada!- diede un bacio sulla guancia all'ex moglie e andò via. Tutta la settimana seguente, la donna non faceva altro che pensare a quella notte passata con l'ex marito. A quelle cose che egli le aveva detto mentre credeva che dormisse. -Quanto sei bella! Che stupido sono stato a lasciarti andare!- le aveva detto l'uomo prima di accarezzarle il viso credendo che dormisse, poi l'aveva abbracciata e così erano rimasti per tutta la notte, abbracciati come cucchiai. Erano passati undici anni dal momento del divorzio, non si era mai pentita di quello che aveva fatto, delle strade che aveva preso, ma in quel moemento come mai si sentiva una sciocca, sciocca perché non aveva più certezze, sciocca perché credeva di aver fatto una cretinata divorziare, sciocca perché sperava in un ritorno dell'ex marito. 


 <------------------------- Marie (Nickayla Rivera)

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Capitolo 6
*** Gelosie ***


Come tutti sapete a fine anno scolastico si organizza una gita, Marie sarebbe andata in Italia, era felicissima, amava quel paese, le usanze, la cultura, il cibo, tutto, sua madre le aveva raccontato del suo viaggio di nozze in Italia e ne era rimasta affascinata. -Mamma! Mamma! Ho una notizia fantastica!- disse entusiasta l'adolescente entrando in casa. -Che succede tesoro?- chiese curiosa la donna. -Indovina dove andiamo in gita quest'anno?- domandò a sua volta la figlia. -Dove?- continuò a chiedere la madre. -In Italia, capisci, un sogno che si avvera!- esclamò Marie. -Tesoro è fantastico! Sai, io e Dianna quando eravamo al liceo volevamo andarci a vivere, poi sai com'è andata la storia, io ci sono andata comunque, chissa se lei l'ha mai vista!- disse la donna rattristandosi. -Credi che sia ancora viva?- domandò la ragazzina. -Lo spero! So che è stupido dopo tutto, ma le voglio ancora molto bene, non la vedo da quasi sedici anni, e ti confesso una cosa, ogni sera, quando vado a dormire, spero che la sua fuga sia solo un mio brutto sogno, spero di svegliarmi la mattina e trovarla, ma purtroppo non è così!- confessò la donna. -Mamma non è affatto stupido, mi fa piacere che tu ne voglia parlare con me, questo mi fa capire che non mi reputi più una bambina, significa che ti fidi di me!- sorrise la figlia. -Certo che mi fido di te tesoro e certamente non sei più una bambina, è pur vero che non sei una adulta, ma ti reputo un'adolescente matura, forse fin troppo matura per la sua età!- la guardò. -Oh la mia bambina sta crescendo!- scherzò Naya tirando le guance di Marie. In quel momento qualcuno varcò la porta di casa. -Buon pomeriggio!- disse una voce familiare. L'adolescente sbuffò. -Che palle!- sussurrò guardando la madre che rise. -Ciao!- disse Mark entrando in cucina seguito da Lea. Baciò sulla guancia l'ex moglie e Marie. -Ciao!- risposero all'unisono madre e figlia. -Mary sei pronta? Dobbiamo andare, Lea ha prenotato dei biglietti per un musical e dopo andremo a cena in un ristorante!- disse l'uomo. -Un secondo e arrivo, vado a prendere la borsa.- rispose la ragazzina. Mentre questi era in camera sua, Chord entrò in casa. -Tesoro sono io, ho portato la cena!- disse l'uomo andando in cucina, non appena vide tutti salutò. -Oh ciao, non sapevo che ci foste anche voi, amore potevi avvisarmi, ho preso solo la cena per noi tre, potevo prenderla anche per loro.- aggiunse sinceramente dispiaciuto il biondino. -Tranquillo, sono qui per Marie, la porteranno fuori!- lo tranquillizzò Naya. L'uomo sorrise e poggiò la busta con il cibo e prese per i fianchi la fidanzata. -Allora ci saremo solo io e te!- disse sorridendo Chord. La donna sorrise a sua volta. -A quanto pare!- rispose. -Si, ma per il momento ci siamo ancora noi!- fece notare Mark un po' geloso, era pur sempre la sua ex moglie e poi dopo la nottata passata insieme, la sua gelosia cominciava a riaffiorire se pur lentamente. I due si staccarono, Marie scese, vide il fidanzato della mamma e gli saltò addosso. -Chord!- lo abbracciò. -Ehi sei bellissima stasera, sai più ti guardo e più mi rendo conto di quanto assomigli a tua madre!- affermò Overstreet. -Lo pensi davvero?- chiese la ragazzina. L'uomo annuì. -Grazie, è bellissimo sentirselo dire, adoro mia madre, credo che sia la donna più bella del mondo quindi per me è un onore!- disse ancora lei. -Oh tesoro grazie!- l'abbracciò la mamma. -Quante smancerie, andiamo o ci perderemo lo spettacolo!- interruppe Lea chiaramente gelossissima. -Già facciamo in fretta!- affermò sarcastica l'adolescente. Mark la guardò male. -Marie!- la riprese la mamma. -Scusati!- le ordinò e la ragazzina ubbidì. 
Qualche giorno prima della partenza Naya e Marie erano andare in giro per negozi a fare shopping. -Mary cosa ne pensi di questo pantalone, non credi che sia bellissimo?- chiese la mamma. -Si, me lo compri?- domandò la ragazzina. -Certo!- rispose la mamma. -Posso esservi d'aiuto?- chiese una commessa bionda. Naya rimase a fissarla per un po', assomigliava tantissimo a Dianna. Ma non era lei, era più alta e aveva gli occhi castani. -Ehm no grazie!- rispose la ragazza. La commessa andò via. -Mamma ma che ti è preso? Sembrava che avessi visto un fantasma!- disse la figlia. -Quasi, era uguale a Dianna, l'hai notato?- chiese l'adulta. -Si, assomigliava a Dianna!- rispose Marie subito. -Tantissimo!- continuò Naya. -Su forza andiamo a pagare e continuiamo il nostro giro!- disse la figlia spingendo la mamma verso la cassa. Dopo aver pagato entrarono in un altro negozio e indovinate un po' chi incontrarono? -Oddio no!- esclamò l'adolescente non appena vide la fidanzata del padre avvicinarsi a loro. -Anche voi qui?- disse la donna. -Già!- affermò Naya. Il momento fu imbarazzante, nessuno parlava. -Mamma dobbiamo andare!- Marie tirò il braccio della mamma. -Ciao Lea, è stato un piacere!- gridò la donna mentre la ragazzina la trascinava fuori dal negozio. -Per fortuna mi hai salvata da quella conversazione al quanto imbarazzante!- sospirò l'adulta. 
 
Il giorno prima della tanto attesa gita, Mark decise di andare a predere sua figlia da scuola e accompagnarla a casa. In questo modo avrebbero passato un po' di tempo insieme. Parcheggiò l'auto difronte al cancello della scuola e si appoggiò allo sportello aspettando la ragazzina. La campanella suonò e cominciarono ad uscire una marea di ragazzini. Si avvicinò all'entrata, vide sua figlia scambiarsi dei baci con un ragazzo, cominciò ad innervosirsi, mentre la raggiungeva però vide Chord. Era andato a prenderla lui, scompigliò i capelli del ragazzo che poco prima aveva baciato Marie e dopo aver preso la cartella dell'adolescente si diresse verso la sua auto. Mark si sientì morire dentro, soprattutto quando un gruppo di ragazzine gli passò di fianco e una di loro disse. -Avete visto che figo il padre di Marie Salling?- chiese ridacchiando. -Oddio si,  in giro dicono che sia anche ricchissimo, quanto la invidio!- rispose un'altra guardando il biondino e la ragazza allontanarsi. A quel punto l'uomo girò i tacchi e tornò alla sua macchina, molto arrabbitao, ma sopratutto geloso. Mise in moto e partì.




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Capitolo 7
*** Partenza, confessioni e ricordi ***


Arrivò per Marie il giorno della partenza. Tutti andarono a salutarla a casa, compresa Lea. Mark e Naya l'avrebbero accompagnata a scuola. -Mamma per favore può venire anche Chord ad accompagnarmi?- chiese gentilmente. La donna guardò l'ex marito per un attimo e vedendo che questi non diceva nulla rispose -Certo tesoro, sempre se per lui va bene!- la ragazzina sorrise e corse dall'uomo. -Chord mamma ha detto che se vuoi puoi venire anche tu ad accompagnarmi!- disse l'adolescente sorridendo. Il biondino la guardò serio, poi sorrise. -Allora cosa stiamo aspettando, andiamo!- Marie lo abbracciò con la macchina di Mark arrivarono a scuola. Il padre biologico prese la valigia della figlia e la mise nel portabagagli dell'autobus, dopodiché si avvicinò alla ragazzina e le diede un bacio sulla guancia augurandole di fare buon viaggio. Le porse gentilmente un pacchetto. Questi lo aprì e le si illuminarono gli occhi, dentro c'era l'ultimo modello di Ipod Tuch, vedendo l'espressione della figlia, Mark si sentì finalmente appagato. -Ho pensato che in aereo avresti avuto bisogno di una distrazione!- affermò l'uomo. Marì lo abbracciò e ringraziò. Baciò sua madre e abbracciò Chord, dopodiché salì sul pullman diretto all'aereoporto.
 
Durante tutto il tragitto era stata seduta accanto alla sua migliore amica, Elise, l'unica che avesse mai avuto, le altre erano semplici amiche, mentre lei no, lei era stata la sua migliore amica fin dal primo anno di asilo. Con lei non aveva segreti. Le raccontava tutto, una sola cosa non le aveva detto, non le aveva parlato di sua zia Dianna. -Elise, devo dirti una cosa!- esclamò. L'amica la guardò -Oh mio dio, sei incinta?- chiese l'amica mettendosi una mano sulla bocca. Lei la guardo -Cosa? Ma sei impazzita? A meno che non sia un'immacolata concezione no!- esordì la giovane Salling. L'altra tirò un sospiro di sollievo. -Cosa devi dirmi?- chiese. Marie a quel punto le raccontò tutto di sua zia Dianna. -Oddio tesoro mi dispiace!- abbracciò l'amica. -Questa è una sua foto!- disse Mary tirando fuori dalla tasca una foto della donna ai tempi del liceo. -Che bella!- commentò Elise guardandola. 
 
Nel frattempo a casa Rivera, Naya era intenta a prepararsi il pranzo quando sentì suonare il campanello, andò ad aprire la porta. -Che ci fai qui?- chiese inarcando un sopracciglio. -Beh visto che Mary è partita e che il tuo ragazzo aveva detto stamattina che avrebbe lavorato a pranzo, non me la sentivo di lasciarti sola e così sono venuto a farti compagnia!- disse l'uomo entrando in casa e dando un bacio sulla guancia alla donna. -Oh ma che pensiero carino il tuo!- esclamò la padrona di casa. -Mark mi spieghi che stai facendo?- chiese sempre lei guardando l'ex marito aprire le mensole della sua cucina. -Cerco i dolci. Li metti ancora nell'ultimo ripiano in alto a destra?- domandò, la donna sorrise. -Te lo ricordi?- chiese stupita. -Certo, Marie andava matta per quelle barrette al cioccolato e latte e tu non volevi che le mangiasse prima di pranzo o cena, così le nascondevi lì- ricordò l'uomo. -Trovate!- esclamò soddisfatto lui dopo averle trovate. Lei gliele tolse. -Prima fa tutta la pappa e poi mamma te ne concede una!- scherzò lei. -Oh che mammina sexy!- affermò lui tirando per i fianchi l'ex moglie. Stavano ridendo entrambi, si ritrovarono faccia a faccia, smisero di ridere, si guardarono intensamente, ma il rumore dell'acqua che bolliva li distrasse. 


 

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Capitolo 8
*** Rivelazioni amorose e non solo ***


Ditemi se vi piace la piega che sta prendendo la storia, recensite! Un bacio SuperF1997


Naya e Mark avevano appena finito di pranzare, la donna rise nel vedendo l'ex marito sporco di sugo. -Sei peggio di un bambino!- affermò. -Perché?- chiese l'altro. -Ti sei sporcato tutto!- prese un fazzoletto si alzò dalla sedia e si sporse verso lui e cominciò a pulirlo, trattandolo come un bambino. -Sai che non ci si mette in queste posizioni con un uomo?- domandò Mark, la donna che non aveva capito lo guardò e notò che le stava guardando il seno. Si ricompose di scatto. -Quanto adoro le magliette a V!- esclamò lui. -Cretino!- lo insultò lei ridendo. Rimasero a guardarsi per un po'. Lui si sporse in avanti, Naya si sentì come pietrificata, non riusciva a muoversi, credeva che l'avrebbe baciata. Questi le si avvicinò al volto e le disse -Adesso posso avere le mie cioccolate?- La donna si mise una mano in fronte. Si alzò dalla sedia e gliele andò a prendere, aprì l'anta del mobile e le prese, si girò e trovò Mark a due centimentri da lei. Lui le mise una mano dietro la nuca e la baciò. Sorpresa lei continuò mettendo le mani intorno alla testa dell'uomo, il quale spostò le sue sulla schiena della donna. -Tesoro sono pass- cominciò a dire Chris, che vedendo la scena si fermò a guardare i due a bocca aperta. -Cazzo Chris!- esclamò Naya. -Che ci fai qui?- chiese Mark. -Potrei chiederti lo stesso!- rispose l'uomo mettendo a zittire l'ex marito della sua amica. -Voi due avete seri problemi!- continuò indicandoli -Mi dite che vi sta succedendo?- i due si guardarono per un istante poi abbassarono lo sguardo come farebbero dei bambini dopo essere stati rimproverati dai genitori. -Io davvero non vi capisco, stata insieme, avete una figlia, vi sposate, divorziate e poi scopate di nascosto e vi baciate?- domandò Colfer e continuò -Facendo così confonderete vostra figlia!- esclamò. -No, non ci sono problemi da quel punto di vista, sa che non torneremo insieme!- comunicò Naya. Mark abbassò lo sguardo un po' deluso e il furbo Chirs se ne accorse. -Siete due stupidi, si vede che ci tenete ancora l'uno all'altro, vi scambiate sguardi, sorrisini, come due adolescenti alle prese con la prima cotta!- affermò quest'ultimo. -Non è vero!- esclamò Mark e questa volta fu Naya ad abbassare lo sguardo. -Ma insomma, guardatevi, quando tu hai detto che non tornerete insieme lui ha abbassato lo sguardo, quando lui ha detto che non è vero che vi scambiate sorrisini eccetera tu hai abbassato lo sguardo, è chiaro, vi volete ancora!- concluse l'uomo. Mark si girò verso l'ex moglie, le prese le mani. -Ha ragione, io provo ancora qualcosa per te, qualcosa di forte!- ammise guardandola. Lei sorrise. -Anche io!- affermò. Si baciarono. -Che belli!- esclamò Colfer. I due gli sorrisero.
 
Marie arrivò in Italia, nella capitale e come prima tappa del tour andò a visitare il famosissimo Colosseo assieme alle professoresse di Storia e Storia dell'arte. Dopo aver scattato qualche foto al monumento e dopo aver ascoltato con attenzione le parole dell'insegnate, fu concesso a lei e ai suo compagni di andare a farsi un giro per svagarsi. Mentre camminava sul marciapiede con Elise, le sembrò di vedere una persona che conosceva. Guardò meglio, pensando di essersi sbagliata. Poco più distante da lei c'era una donna con dei capelli lunghi e biondi legati in una coda, un viso tanto familiare, così tanto familiare da sembrare Dianna. Era seduta su un motorino e stava consegnando qualcosa ad una donna. Dopo averla salutata andò via. Marie era scioccata, quasi non riusciva a parlare, aveva appena visto sua zia, questo significava che non era morta, doveva dirlo a sua madre, ma al momento non era la su priorità. Prese per il polso l'amica e la trascinò dalla donna alla quale Dianna aveva consegnato qualcosa. -Ciao!- disse cercando di parlare quel po' di Italiano che aveva imparato seguendo le lezioni a scuola. -Ciao!- rispose genitilmente la donna. -Non sei italiana vero?- domandò questa parlando la stessa lingua di Marie. -Esatto!- rispose. -Dimmi!- la incoraggiò a parlare la donna. -Posso chiederle chi era quella ragazza che le ha consegnato questa scatola?- domandò la ragazzina indicanzo il pacco sotto il braccio della signora. -Certo, lei lavora in una pasticceria quì vicino!- rispose gentilmente la donna. -Può gentilmente dirmi come si chiama questa pasticceria?- chiese ancora Marie. -Si!- dato il nome e l'indirizzo del locale le ragazze tornarono dai professori. Una volta in albergo, la ragazzina spiegò tutto all'amica e le propose di andare l'indomani in quel posto per rendersi conto che la donna che aveva visto era sua zia.


 

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Capitolo 9
*** Mamma, ti conviene sederti! ***


Marie si fece coraggio ed entrò nella pasticceria in cui sperava di trovare sua zia Dianna. Non appena la porta fu varcata guardò oltre il bancone, c'era una ragazza bionda, alta e con gli occhi azzurri. -Posso esservi d'aiuto?- chiese. -Si, prendo uno di questi!- rispose Elise indicando un cornetto alla nutella. Da una porta che conduceva ad una grande cucina uscì un'altra ragazza, anch'essa bionda, più bassa dell'altra e con dei magnifici occhi verdi. Non appena Marie la vide, capì di non essersi sbagliata. Era sua zia Dianna. La donna rimase incantata a guardarla. Aveva sicuramente capito chi lei fosse. -Sei proprio uguale a lei!- affermò sorridendo. -A lei chi?- chiese l'altra commessa. -A sua madre Heather, a sua madre!- rispose. -Come sai chi sono?- chiese stupita la brunetta. -Sei tale e quale a tua madre- rispose la donna avvicinandosi a lei. -Come sta? E Mark, come sta Mark?- domandò la donna. -Stanno bene!- affermò Marie. -Perché sei andata via?- chiese ancora la ragazzina. -Non puoi capire!- si affrettò a dire Dianna. -Perché allora non torni a casa?- continuò l'adolescente. -Non è così facile, ormai sono qui da quindici anni, quasi sedici, ormai questa è la mia vita, questa è la mia città.- disse. -Come ti hanno chiamata?- domandò la bionda. -Marie, mi chiamo Marie!- rispose. Lei sorrise. -Naya non si smentisce mai, l'ha detto e l'ha fatto!- commentò. -Come stanno mia madre e mio padre?- chiese. -Bene!- rispose. Dopo un minuto di silenzio imbarazzante, Marie ruppe il ghiaccio -Mia madre sta ancora male per te, spera che un giorno tu possa tornare, era una delle poche persone a pensare che tu fossi ancoara viva. Manchi ancora a tutti, lei, a papà, a zio Chris, ai nonni. Non sapevo di avere una zia, l'ho scoperto qualche tempo fa, per caso, stavo scavando tra le vecchie foto quando trovai la tua e mia madre scoppiò a piangere, sai quant'è brutto vedere una mamma piangere? Mi sono sentita malissimo, lei si è sentita abbandonata, eri la sua migliore amica e sei sparita senza dirle niente dopo averla trattata da schifo mentre era incinta!- La donna abbassò lo sguardo triste. -Mi dispiace ma non puoi capire, non puoi capire perché l'ho fatto!- esclamò con le lacrime agli occhi lei. -Non devi dirlo a me, non devi dire che ti dispiace a me, se devi giustificarti, giustificare le tue azioni, fallo con i miei genitori!- detto questo la ragazza si voltò. -Aspetta!- le disse Dianna. La mora si girò. -Si?- chiese. -Vivete ancora..- disse una via e un numero civico. -No, io e mamma viviamo in un altra casa e papà vive con la sua fidanzata!- affermò Marie. -Cosa? Fidanzata? Mark e Naya non stanno più insieme?- chiese dispiaciuta. La ragazza fece di no con il capo. -Mary adesso dobbiamo proprio andare, se ci scoprono ci sospendono!- esclamò Elise. -Certo, andiamo!- detto questo la bruna salutò la zia e uscì dal negozio. 
 
Appena arrivata in Hotel, Marie chiamò sua madre. -Mamma, devo dirti una cosa importantissima!- disse. -Oddio tesoro, sei incinta?- chiese preoccupata la donna. -Che? No!- affermò la ragazzina. -Oh grazie al cielo!- esclamò la donna. -Allora di che si tratta?- domandò curiosa. -Mamma ti conviene sederti!- disse l'adolescente. -Perché?- chiese la donna. -Perché credo che potresti svenire!- affermò la giovane Salling. -Mamma, ho incontrato Dianna!- esclamò. La ragazzina sentì un rumore e poi più nulla. -Mamma? Mamma? Mamma! Cazzo è svenuta!- 


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Capitolo 10
*** Dianna ***


Naya era ufficialmente andata. Svenuta. Fortunatamente per lei, qualcuno le era andato a fare visita. -Tesoro, sono io!- disse Chriss entrando in cucina, non appena vide la ragazza stesa sul pavimente corse da lei agitato. Solo quando questi si fu ripresa, si tranquillizzò. -Tesoro mi hai fatto proccupare. Che ti è successo?- chiese dolcemente il ragazzo. -Dianna!- disse un po' turbata e confusa lei. -Dianna è viva!- l'altro la guardò con compassione. -Tesoro mi fa piacere che tu ci speri ancora!- detto questo abbracciò l'amica. -Chirs non capisci, è vero, non scherzo, mi ha chiamata Marie, dice di averla incontrata!- esclamò la donna. -Credo si sia sbagliata, che ci farebbe Dianna in Italia?- domandò il ragazzo. -Ma come che ci farebbe? Sognavamo di andarci a vivere in Italia, ricordi?- chiese ancora la mora. -Oh, si, mi rompevate dalla mattina alla sera, mi mancano quei momenti, ma comunque credo che Marie si sia sbagliata!- riconfermò Chris. -Io non lo so. Spero tanto che non abbia sbagliato persona!- Naya si rattristì. Il ragazzo vedendola così cercò di incoraggiarla. -Se davvero Marie crede di averla vista, allora credo che dovremmo andare in Italia, non credi?- chiese questi sorridente. Anche la latina sorrise e lo abbracciò. -Grazie mille, sei il migliore!- esclamò. -Non credi che dovresti dirlo a qualcuno?- domandò Colfer. -Oh si è vero, Mark!- disse la donna e chiamò l'ex marito. 
 
Dopo due giorni erano a Roma, Naya non aveva detto nulla a sua figlia. -Mamma che ci fai qui?- chiese la ragazza vedendo la donna. -Tu hai detto che hai visto Dianna e noi dovevamo vederla!- esclamò la mora. -Aspetta, noi?- chiese. -Si, io, papà e zio Chris!- affermò sicura e tranquilla la madre. -Ok, ma non fatevi vedere, non voglio che i miei compagni pensino che siete qui per tenermi sotto controllo!- disse l'adolescente. -Allora, dove l'hai vista?- chiese Naya. -L'ho vista vicino al Colosseo e so dove lavora, ci ho anche parlato, tieni questo è l'inidirizzo!- esclamò la ragazzina estraendo un foglietto dalla tasca dei suoi jeans. -Grazie tesoro!- diede un bacio a sua figlia e tornò da Mark e Chris. 
Dopo qualche ora, passata a pensare a cosa dire a Dianna, si recarono all'indirizzo avuto. Entrarono nella pasticceria e una commessa li salutò. -Salve, posso esservi d'aiuto?- chiese, era sempre la stessa commessa, quella bionda con gli occhi celesti e i fisico da modella. Grazie ad un italiano storpiato Mark fece capire alla ragazza che non conosceva bene la sua lingua. -Oh non preoccupatevi, sono americana!- disse la ragazza sorridendo. -Posso aiutarvi in qualche modo?- chiese. La porta sul retro si aprì e qualcuno disse -Heather sono tornata!- I tre americani sbarrarono gli occhi, Naya sorrise, aveva riconosciuto quella voce, l'avrebbe riconosciuta tra mille. Quando la ragazza attraversò la porta che la separava dagli altri rimase pietrificata. -Dianna!- esclamò Naya e andò ad abbracciare l'amica con le lacrime che le scendevano sulle guance. Questi l'abbracciò. Entrambe chiusero gli occhi, quanto tempo era passato, da quanto tempo non si trovavano una tra le braccia dell'altra, da quanto tempo non percepivano l'una il calore e l'affetto dell'altra. -N non ci posso credere!- balbettò Chris. -Dianna!- disse e corse anch'esso ad abbracciare la ragazza. Mark era rimasto fermo, non sapeva che fare. Aveva preparato un discorso, ma ormai non lo ricordava. Lei era la sua sorellina, era sparita da sedici anni e adesso l'aveva ritrovata. Come si doveva comportare? Era arrabbiato con lei, ma in cuor suo avrebbe voluto solo abbracciarla e piangere con lei, avrebbe voluto che ci fosse stata quando sua figlia naque, avrebbe voluto che ci fosse stata quando le cose con Naya cominciavano ad andare a puttane, avrebbe voluto che ci fosse stata quando aveva capito che lasciare sua moglie era stata la cavolata più grande che avesse fatto. La ragazza lo guardò. Voleva che l'abbracciasse. -Ciao Mark!- disse. L'uomo la guardò a malapena. Lei le si avvicinò. -Perché sei andata via? Perché?- chiese arrabbiato. -Per tutti questi anni ho creduto che fossi morta!- disse. -Mi dispiace. I-io, mi dispiace!- balbettò la ragazza abbassando lo sguardo. Mark vedendola così si intenerì. -Ma come faccio ad essere arrabbiato con te, sei la mia sorellina!- detto questo l'abbracciò. La strinse forte a se, come fosse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, come farebbe un qualsiasi fratello con sua sorella. -Mi sei mancata da morire!- disse l'uomo. -Anche tu, anche tutti voi!- affermò Dianna guardando tutti i suoi amici. -Solo non capisco perché lo hai fatto, perché sei andata via!- disse Mark. -Ve lo racconterò, ve lo giuro!- giurò la bionda. -Che scena commovente!- esclamò Hather visibilmente commossa. -Ah ragazzi lei è Heather, una mia amica, l'ho incontrata qui quando mi sono trasferita!- Dianna presentò la ragazza. -Ho conosciuto Marie, è tale e quale a te, è bellissima, complimenti!- disse la ritrovata guardando la mora. -Grazie!- sorrise Naya. -é una ragazza molto sveglia e intelligente!- continuò la bionda. -Si, lo è!- sorrise Mark. -Mi ha detto che non state più insieme, è vero?- chiese Dianna. Chris rise. -Si, è vero, ma...- rispose Colfer. -Ma cosa?- domandò ancora la donna. -Ma provano ancora dei forti sentimenti l'uno per l'altra e scopano e si baciano di nascosto a Marie!- esclamò Chirs. -Ma tu non stai mai zitto?- chiese sarcasticamente Mark. Il ragazzo fece di no con il capo soddisfatto. Le ragazze risero. -Ma allora perché non tornate insieme, sarebbe meglio sia per voi che per vostra figlia!- esclamò tranquillamente Dianna. -Sono entrambi fidanzati!- affermò Chirs. Mark lo guardò male. -Lui sta con una tipa fastidiosa e gelosa di lei, lei sta con un ricchissimo e bellissimo imprenditore biondo con gli occhi chiari che è davvero generoso e affascinante!- esclamò mentre guardava la vetrinetta dei dolci Chris. -Wow, mi sono persa davvero tante cose!- disse la bionda. -Sei stata via sedici anni!- le fece notare il ragazzo perfettamente pettinato dopo aver scelto finalmente quale pasticcino prendere. Dianna abbassò la testa. Naya andò da lei. -A metterti al corrente con i fatti ci sono io!- disse la mora cercando di tirare su il morale dell'amica. -Nay mi dispiace, sono stata una vera stronza con te, ti ho lasciata quando avevi più bisogno di me e ti ho trattata da schifo, mi dispiace!- esclamò la donna. -Non preoccuparti tesoro, è tutto passato!- detto questo le due si abbracciarono.



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Capitolo 11
*** Nay dove sei? ***


-Adesso che farai? Tornerai con noi in America?- domandò Naya guardando l'amica ritrovata. -Non lo so, ormai qui ho tutto, casa, amici...- rispose la biondina. -Ehm, Dianna io devo dirti una cosa!- interruppe Heather. -Si certo dimmi, ti ascolto!- la ragazza guardò l'amica. -Io devo tornare in America, mio padre non sta bene e vorrei riavvicinarmi alla mia famiglia, so che avrei dovuto dirtelo!- disse. -Oh tesoro non preoccuparti, mi dispiace per tuo padre!- affermò sincera Dianna. -Allora vieni via con noi?- chiese Chris impaziente. Lei sorrise e annuì. -Ma non subito, devo traslocare e non so dove andare!- esclamò Charlie. -Stai scherzando? Tu vieni a vivere da me!- affermò Mark. -Grazie mille ma dopo aver sentito i racconti sulla tua ragazza preferisco vivere!- rise la giovane. -Allora vieni da noi. Sono sicura che a Marie farebbe piacere averti, poi devo raccontarti anche tante cose!- esclamò Naya entusiasta. -Ok, ci sto!- disse Dianna. Chris tossì. La mora sorrise e si girò verso l'amico. -Chris?- disse. -Si?- chiese l'amico. -Vuoi venire anche tu a stare da me solo per qualche giorno però?- domandò. -Certo!- rispose tranquillo il ragazzo. 
 
Qualche settimana dopo Dianna era a casa Rivera. Aveva appena finito il trasloco. Decise di andare a casa dei suoi genitori. Si fece coraggio e bussò alla porta. Una donna con una chioma bionda aprì la porta. Rimase scioccata nel vedere la persona difronte a lei. -N-non ci posso credere!- balbettò la donna. -Dianna!- esclamò e abbracciò la ragazza piangendo. -Ciao mamma, sono felice di vederti!- disse la donna. La madre chiamò subito il padre, il quale non appena la vide la abbracciò forte. -Dove sei stata in tutto questo tempo?- chiese la signora Salling mentre versava della cioccolata in una tazza. -Perché sei andata via?- domandò ancora. Dopo aver spiegato tutto alla madre, arrivò per Dianna il momento di andare a casa. Salutò i suoi genitori e tornò a casa. Aprì la porta. -Nay sono a casa!- esclamò, ma non c'era nessuno, c'era solo un odorino invitante, un tavolo apparecchiato a lume di candela e un ragazzo bellissimo ai fornelli che non appena la vide si spaventò. -E tu chi sei?- chiese togliendosi le cuffiette dalle orecchie. -Io sono Dianna, tu chi sei?- chiese la biondina. -Io sono Chord!- esclamò. -Tu sei Chord?- chiese. L'uomo annuì. -è un piacere conoscerti, sono un'amica di Naya, a dire il vero ero anche sua cognata, sono la sorella di Mark!- esclamò la donna porgendo la mano. Lui gliela strinse. -il piacere è mio!- rispose elegantemente l'uomo. Qualcun altro entrò in casa. -Nay abbiamo riportato Mary!- disse Mark entrando in casa seguito dalla figlia e Lea. -Oh ciao!- salutò sempre lo stesso arrivando in cucina, diede un bacio sulla guancia alla sorrella. -Naya non c'è?- chiese. Dianna fece di no con il capo. -Chord!- esclamò Mary vedendo il ragazzo. -Ehi bellissima!- la salutò l'uomo abbracciandola. Lea tossì. -Ciao Lea!- disse sempre il biondino. -Ciao!- salutò timidamente Dianna. -E tu saresti?- chiese acida la nasona. -Lei è mia sorella!- rispose Mark guardando male la sua fianzata. -Nay sono arrivato, non sai chi ho incontrato venen- cominciò a dire Chris, poi notò tutti gli altri e chiese. -Dov'è Nay?- tutti lo guardarono. -Non lo sappiamo!- risposero. La porta si aprì ancora. Naya si tolse il cappotto e lo gettò sul divano assieme alla borsa, mentre si toglieva gli orecchini andò in cucina e lì trovò tutti. -Amore!- disse sorridente Chord, le si avvicinò, le circondò i fianchi e la baciò. Dianna guardò Mark che cercava in tutti i modi non guardare altrove. -Chord mi sa che la vostra cennetta romantica è saltata!- fece notare l'adolescente. -Mi sa che hai ragione!- sorrise l'uomo accarezzando la testa della ragazzina -Non importa, ci rifaremo, aiutami ad apparecchiare, ceniamo tutti insieme?- chiese lo stesso guardando la sua fianzata che annuì. -Che fai rimani?- chiese Dianna guardando Chris. Il ragazzo rise. -Ovvio che rimango!- prese sotto braccio la bionda e si andarono ad accomodare a tavola mentre Marie apparecchiava la tavola. -Una mano no eh?- chiese la più piccola, lo zio rispose con un "No" del capo. -Voi volete restare?- chiese Naya a Mark e Lea. -No grazie!- rispose acida la donna. -Restiamo!- disse Mark superando la voce della fidanzata e facendo ridere internamente Chris e Dianna. 







 

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Capitolo 12
*** Ancora tu? ***


-Ragazzi è pronto!- urlò dalla cucina Chord. -Adesso ci divertiamo!- sussurrò Chris all'orecchio di Dianna. Tutti si accomodarono e cominciarono a mangiare. -Wow, è tutto buonissimo, Chord sei il migliore!- commentò Marie. -Già, tutto buonissimo, si vede che a cucinare non è stata Naya!- s'intromise Lea. -Almeno lei sa cucinare!- esclamò senza farlo a posta Mark. La fidanzata lo guardò malissimo e gli altri scoppiarono a ridere. -L'ho detto ad alta voce?- chiese l'uomo guardando i presenti che annuirono. -Ops...!- disse. La nasona infuriata si alzò e andò in un'altra stanza. -Beh che fai, non la segui?- chiese Chord. -No, sta a guardare!- rispose Mark tranquillo, dopo due minuti la ragazza tornò a tavola. -Non sei venuto neanche a scusarti!- disse con le braccia incrociate al petto. Il biondino guardò il compagno con ammirazione. -Scusa?- chiese Mark. Senza pronunciare parola, la donna tornò a sedersi. -Com'è andata oggi al lavoro mamma?- domandò Marie. -Oh, sono distrutta, esausta, ma almeno ho vinto la causa e questo cliente finirà di chiamarmi ogni cinque secondi.- il telefono della donna squillò -Ecco, parli del diavolo...- prese l'appaercchio e rispose -Pronto? Si, non si preoccupi, va bene, ok, si, questo è l'inidrizzo di casa mia, l'aspetto!- detto questo terminò la telefonata, si girò verso gli ospiti. -Scusate, purtroppo è importante. Non vi dispiace se vi lascio una mezz'oretta? Sta venendo qui!- chiese la donna. -No, certo che no!- rispose Mark notando che Lea stava per prendere parola. Il campanello suonò. -Però, non perde tempo questo cliente!- commentò Chirs. Naya lo guardò male. Si diresse alla porta e aprì. -Se avete bisogno di qualcosa sono nel mio studio!- detto questo portò il cliente nell'altra stanza. -Mark, voglio farti notare che non è educazione questa, non si lasciano gli ospiti!- esclamò Lea. -Ma per una volta, puoi stare zitta?- chiese Chirs stufo dell'atteggiamento della donna, la quale abbassò lo sguardo offesa. -E si offende pure!- commentò lo stesso. -Mary! Mary! Vieni un secondo qui!- gridò l'avvocato dal suo studio. L'adolescente entrò nella stanza, salutò cortesemente l'uomo e chiese alla mamma cosa volesse. -Quindi devo chiedere a zio se...ok non ci ho capito nulla, lo faccio venire qui!- disse l'adolescente e uscì dalla stanza. -Mamma ha bisogno di te!- l'adolescete informò il ragazzo, il quale si alzò da tavola e raggiunse la compagna. Entrò nella stanza e rimase senza parole. -Ancora tu?- chise indicando l'uomo. -Tu? Non è possibile- domandò questi puntando il dito contro Chris. -Che diavolo ci fai qui? Mi stai seguendo?- chiese ancora l'amico dell'avvocato. -Io no, tu?- ribatté l'altro. -Ehi ehi ehi, calma, vi conoscete?- domandò Naya visibilmente confusa. -Si, lui è l'idiota che mi ha rubato il taxi, lo stesso che ho rincontrato dopo qualche ora e che mi ha rubato l'ultimo paio di scarpe della nuova collezione Armani!- esclamò Chirs. -E lui è la causa per la quale sono arrivato in ritardo al tribunale, mi ha fatto perdere tempo con il taxi e poi con le scarpe e come se non bastasse mi ha versato in testa un frappé alle fragole e quindi sono dovuto tornare a casa a cambiarmi!- affermò l'altro. La donna si mise una mano in fronte. -Collaborare sarà più difficile del previsto!- commentò la stessa. -Collaborare?- chiese il cliente. -Si signor Criss, lui è un procuratore legale, ci può aiutare a risolvere al più presto la sua causa!- terminò la donna. 


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Capitolo 13
*** Il ritorno di zia Snix? ***


-Signor Criss, mi dispiace ma dobbiamo chiuderla qui per stasera, ho ospiti e come lei sa non è molto educato lasciarli.- disse Naya. -A meno che lei non voglia rimanere a cena con noi!- aggiunse l'avvocato. -Non credo sia una buona idea, la sua fidanzata potrebbe essere gelosa!- esclamò Chris. -Sono gay e single e si, accetto volentieri il suo invito, purché la smetta di darmi del lei, mi chiami Darren!- rispose l'uomo. -Ok, ma ad una condizione, anche tu devi chiamarmi Naya!- sorrise la ragazza. -Allora, andiamo a mangiare Naya?- chiese sorridente il cliente. Chirs sbuffò. -Andiamo!- rispose la mora e ritornarono in cucina. -Chord potresti aggiungere un posto? Il signor Criss, volevo dire Darren, rimane a cena con noi!- informò la latina. -Certo, siditi qui, accanto a Chris!- esclamò il biondino. Colfer sbuffò. Lea guardò Mark e poi Naya -Sai che non è professionale quello che stai facendo?- chiese con aria di superiorità. -E tu lo sai che dovresti tenere la bocca chiusa ogni tanto?- domandò Marie. La donna si girò verso il fidanzato e lo guardò in attesa che facesse qualcosa, ma questi rise. Allora prese in mano la situazione. -E tu lo sai che sei una ragazzina impertinente, maleducata e viziata?- chiese in tono di rimprovero. Naya infuriata, si alzò e con tono minaccioso si rivolse a lei -Adesso mi hai stancata. Come ti permetti? Non sei niente e nessuno non puoi dare giudizi e pareri su tutti e tutto, sei solo una poveraccia, mi fai pena, vuoi fare la snob ma sei solo un'ipocrita, pensa a te e non criticare gli altri e soprattutto, non ti azzardare mai più a rivolgerti a mia figlia in questo modo perché ti giuro che vengo lì e ti strappo quelle extencion da due soldi. Intesi?- chiese. -Zia Snix si è risvegliata!- commentò Chirs sorridendo e guardando l'amica con ammirazione. Anche Marie la guardava così. -Mamma io ti stimo da morire, dovresti essere così un po' più spesso!- disse. Darren sorrise. -Scusa Darren!- esclamò la donna voltandosi verso l'uomo. -E di che? Lo avrei fatto anche io!- rispose. -Mark, fa qualcosa, hai sentito cosa mi ha detto?- domandò Lea. -Si, e sono daccordo con lei, Marie e mia figlia e non devi permetterti di parlare in questo modo di lei. Lo possiamo fare solo io e Naya perché siamo i suoi genitori e nonostante questo non lo facciamo!- rispose l'uomo arrabbiato. -Aww che cosa dolce, voglio che mi abbracciate, adesso!- disse l'adolescente. I due si guardarono e andarono ad abbracciare la loro "bambina". Chirs e Dianna ridevano dentro, quella situazione era davvero imbarazzante per i due. La serata si concluse. Tutti tornarono a casa, Mark chiese a Chord di accompagnare Lea a casa e questi, da bravo gentil'uomo accettò. Rimasero solo Chris, Dianna, Mary, Mark e Naya. Si sedettero sul divano. -Oddio Nay non ti vedevo così da quando- cominciò a dire Chirs. -Da quando Rachel Berry cercò di portarti via il ragazzo!- dissero insieme Naya, Dianna e Chris. -Vi ricordate?- chiese l'uomo. -Certo, la riempì di insulti e le staccò l'extencion, ricordo che la prese per capelli e le rimasero in mano!- rispose Dianna. -Mamma eri una ribelle?- chiese la ragazza. -Solo quando si trattava di tuo padre o di uno di noi!- rispose Chirs. Naya e Mark si guardarono e si sorrisero. -E questo?- chiese Marie notando gli sguardi tra i genitori. -Questo cosa?- chiese Mark con un sorriso da ebete sul volto. -Oddio siete fuori, siete completamente fuori! Guardate che non si tradisce!- disse la ragazzina. I genitori si guardarono. -Come scusa?- chiese la madre. -Pensate forse che io sia un'idiota? Vi scambiate questi sorrisini da deficienti, le occhiatine da prima cotta, voi vi vedete di nascosto!- esordì l'adolescente. -Bingo!- esclamò Chirs e Dianna rise. -Chris ma per una volta, vuoi tenere la bocca chiusa?- domandò Mark e l'altro gli rispose scuotendo il capo. -Allora? Qualcuno può spiegarmi cosa cavolo sta succedendo?- chiese innervosita l'adolescente. -Tesoro, mamma e papà hanno scoperto di volersi ancora bene- cominciò a dire la mora. -Mamma non ho due anni, puoi parlare in modo normale e non come se ti stessi riferendo ad un'idiota?- domandò retoricamente la ragazzina. -Ok, io e tuo padre proviamo ancora qualcosa l'uno per l'altro e se non abbiamo lasciato Lea e Chord e perché non ne siamo sicuri al 100 %, non volevamo che lo sapessi così!- disse la donna. -Ok, dovremmo smetterla di fare queste cene, ogni volta c'è una novità, prima una zia di cui non sapevo nulla, adesso questo, per stasera è troppo, io me ne vado in camera!- detto questo Marie si avviò verso la sua stanza. Dianna la seguì. Mark abbracciò Naya. -Come siete belli!- esclamò Chris con gli occhi a cuoricino. L'altr'uomo lo guardò male. -Ok, ho capito, vado!- anche Chris andò a ritirarsi nella sua stanza. -Devo dirti una cosa!- disse Mark. -Certo, dimmi pure!- esclamò la latina. L'uomo guardò le mani della donna intrecciate alle sue e disse -Nay, io credo di amarti ancora, dico ancora perché credo di non aver mai smesso di farlo, eravamo forse troppo stupidi o spaventati per accorgerci che stavamo facendo una cazzata a divorziare!- La mora lo guardò con gli occhi lucidi. -Queste sono parole importanti, lo sai?- chiese. -Certo!- rispose Mark. Detto questo lei lo baciò.
 
Intanto nella camera di Marie, Dianna era impegnata  a parlare con la ragazza. -Ti farebbe piacere sapere che i tuoi sono tornati insieme?- chiese la donna. -Si, credo che farebbe piacere a tutti quelli che hanno i genitori divorziati, ma sono arrabbiata!- esclamò. -Perché?- chiese la bionda. -Perché non me l'hanno detto, perché dovrebbero darmi il buon esempio, perché, non lo so perché! Non ci sto capendo più niente, è tutto così confuso!- affermò l'adolescente. Dianna l'abbracciò. -Tesoro per qualunque cosa, io ci sono, è vero, non ci conosciamo bene, ma voglio recuperare tutto il tempo perso.- affermò Dianna stringendo la nipote tra le braccia. -Grazie!- in quel momento fu l'unica cosa che Marie riuscì a dire



 

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Capitolo 14
*** Amore, tradimenti...e nozze? ***


Era passata qualche settimana da quando c'era stata la cena. Marie si era calmata, non era più arrabbiata con i suoi, o almeno non tanto. 
Naya tornò a casa un po' prima del previsto. Aprì la porta e si gettò sul divano sfinita. Chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie, non si era accorta che c'era qualcun altro in casa, questo qualcuno si mise dietro di lei e cominciò a massaggiarle le spalle. Lei non si mosse, assaporò quel momento. -Chris sei tu?- chiese. -No, mi spiace deluderti!- rispose l'uomo alle sue spalle. Riconobbe quella voce e aprì gli occhi lentamente. -Ciao!- disse. -Ciao!- rispose lui accarezzandole il volto con il dorso della mano. -Non sapevo che ti piacesse fare i massaggi- esclamò la donna. -Oh non sai quanto!- rispose l'uomo sorridendo e avvicinandosi alla mora e premendo molto dolcemente le sue labbra contro quelle della donna. Marie era appena tornata a casa, quando vide la scena scosse la testa. -State forse cercando di imitare Spiderman e Mary Jane? Guarda pà che dovresti penzolare da un palazzo e dovresti stare tu al contrario non mamma!- affermò l'adolescente. I due adulti si ricomposero. -Tesoro io non imito Spiderman, insomma, guardami, sono bellissimo che bisogno ho di tante stranezze per farmi baciare da tua madre? Le basta guardarmi!- disse sicuro. Naya lo guardò e rise. -Certo Mark, credici pure!- commentò la donna. Mark si alzò e la fece alzare, le mise le mani sui fianchi e la guardò negli occhi serio. La donna rimase immobile tra quelle braccia forti e muscolose. Lui le si avvicinò. Lei chiuse gli occhi. -Visto che non puoi resistermi? Nessuna donna può!- gli sussurrò lui all'orecchio.-Sei proprio cretino!- rise Naya spingendolo. Lui l'afferrò saldamente mettendole una mano dietro la schiena e la baciò. Questa volta le diede un bacio vero, in stile film con tanto di casquè.  Marie li guardò, scosse la testa e andò via. Naya rise nel bacio e cercò con la mano la cresta del marito... ex marito, però non la trovò, aveva dovuto tagliarla perché a Lea non piaceva. I due si staccarono. -Eri alla ricerca della cresta per caso?- chiese Mark ridendo. La donna annuì. Lui le si avvicinò e le mise una mano dietro la schiena e l'attirò a se, dopodiché la baciò ancora e ancora e ancora. Fino a quando la porta si aprì e i due si staccarono in fretta. -Buongiorno!- esclamò Dianna entrando in casa. I due sospirarono. -Giorno!- esclamò Chord seguendo la bionda. -Ci siamo incontrati al mercato e ho pensato di aiutarla con la spesa!- disse il biondino. -Tranquillo amore, non sono gelosa!- affermò Naya sorridente. -Certo che non lo sei, non te ne importa nulla di lui!- sussurrò Mark alla donna non appena Chord si fu girato. La latina gli diede una spinta amichevole e poi si sedettero sui bordi del divano ad osservare Chord e Dianna. I due stavano mettendo a posto la spesa e si scambiavano timide occhiatine e sorrisini. -Oh che teneri che sono!- esclamò Chris. -E tu da dove sei saltato fuori?- chiese Mark spaventato. -Io sono dappertutto ricordatelo!- rispose il ragazzo. Il campanello suonò. Chris andò ad aprire. -Mark è qui?- chiese la donna. -Ciao anche a te Lea, si Mark è qui!- rispose il ragazzo guardandola male. Questi non calcolò minimamente l'uomo e si recò in salotto. -Sapevo che eravate insieme, siete sempre insieme, non è possibile, passi più tempo con lei che con me! Insomma voi siete divorziati, dovreste litigare e prendervi a parolacce! Perché non lo fate?- chiese disperata. I due la guardarono male, Marie era appena scesa e aveva sentito tutto. -Ma tu sei proprio fuori. Non sei mica normale!- esclmò. -Lea io e Naya ci siamo lasciati di comune accordo, perché dovremmo litigare? Ci vogliamo bene!- esclamò l'uomo. La fidanzata restò a bocca aperta. -Vi volete bene? Provi ancora dei sentimenti per lei?- chiese ancora la nasona. -Non come credi, le voglio bene come si vuol bene ad un'amica, ad una sorella!- rispose l'uomo. La sclerotica si tranquillizzò. Chord arrivò in salotto. -Ehm ragazzi, devo fare una cosa, avevo intenzione di farlo stasera, ma non ce la faccio!- disse. -Amore che succede? Stai bene? Qualcosa non va?- chiese Naya prendendogli il viso tra le mani. Lui sorrise. -Amore va tutto bene, anzi andrà meglio tra un po'- detto questo si inginocchiò ai piedi della donna la quale guardò subito Mark con gli occhi sbarrati in cerca di aiuto. Ma questi non fece niente, non prese posizione, lasciò che tutto andasse storto. -Naya Marie Rivera mi faresti l'onore di diventare mia moglie?- chiese Chord sorridente. La donna aveva la bocca spalancata, come tutti dal resto. -Allora? Non dici niente?- chiese il biondo. -Ehm scusa, sono un po'... wow! Si certo!- rispose ammirando l'anello che il ragazzo le stava infilando al dito. Questi la baciò. Mark era ancora sotto shock, non aveva fatto niente, l'aveva spinta lui verso quella risposta, se solo si fosse intromesso, se solo avesse detto un semplice NO, lei sicuramente avrebbe mandato a quel paese Chord e sarebbe tornata con lui. Il biondo offrì la cena a tutti. Durante questa cominciò a fare delle domande. -Mark come hai chiesto a Naya di sposarti?- l'uomo non voleva rispondere, ma fu incitato dal biondino. -Ok, eravamo nei corridoi della scuola, nell'aula di canto, il posto in cui la vidi per la prima volta. Feci venire un mio vecchio amico, all'epoca era il fidanzato di mia sorella, Cory e questi cantò una canzone d'amore per noi, la nostra canzone- sorrise involontariamente guardando nella direzione della ex moglie che incrociando il suo sguardo girò la testa altrove -e dopo la performance la trascinai correndo in spiaggia, dato che era il luogo in cui avevamo fatto l'amore per la prima volta, il sole stava tramontando e c'eravamo solo noi due, ci sedemmo su un asciugamano che avevo portato e le circondai le spalle con il braccio, lei mi guardò, io la guardai e capì che era il momento perfetto. Presi la sua mano e la feci alzare. Lei mi guardò stranita. Dopodiché mi inginocchiai, presi l'anello- disse -Quello della bis-nonna?- chiese Dianna. -Si quello- rispose Mark -e le chiesi di sposarmi, lei accettò e mi baciò, in un altro momento avremmo fatto l'amore, ma era incinta di Marie, va be' fine della storia- concluse ritornando alla realtà. -Aww che cosa romantica!- esclamò Marie guardando con occhi sognanti i genitori. -Si, è vero, niente a che vedere con la mia proposta!- esclamò Chord. -Già che siamo in tema di confidenza... perché vi siete lasciati?- chiese Lea curiosa. -Ancora? Te l'ho detto mille volte, non ci amavamo più, stare insieme era solo una presa in giro!- esclamò nervoso Mark. -Domanda indiscreta posso?- chiese Chord. Mark alzò le spalle. -Ormai...- rispose. -Quella volta sulla spiaggia è stata la prima volta per uno di voi due?- domandò. -A dire il vero era la prima di tutti e due, lei è stata l'unica per me, avevo molte spasimanti ma amavo solo lei, non mi interessava nessuna di loro, avevo la ragazza più bella della scuola e non l'avrei mai lasciata!- rispose Mark. A Naya vennero gli occhi lucidi. -Tesoro tutto ok?- chiese l'attentissimo Chris. La donna annuì.
Da quel giorno il rapporto tra Mark e Naya cambiò, i due si vedevano solo per discutere della figlia. Nessuno dei due aveva più accennato al proprio rapporto. Le nozze si stavano avvicinando. C'era tensione tra i due. 
Un giorno Mark tornò a casa. Appena entrato si diresse da Lea. -Lea abbiamo un ospite!- esclamò. -Lui è Cory, Cory lei è Lea, la mia ragazza!- li presentò. I due si sorrisero e si strinsero la mano. 
Qualche settimana più tardi, tornando a casa, Mark aveva trovato Lea e Cory a letto insieme, avrebbe dovuto essere infuriato, ma non lo era, era felice, si era liberato di un peso, lui non amava più Lea, forse non l'aveva mai amata. Non sapendo dove andare si diresse a casa dell'ex moglie, aveva bisogno di parlare con sua sorella. Bussò. -Lea ti ha cacciato di casa?- chiese fredda Naya aprendo la porta. -No, mi ha tradito con Cory, dov'è mia sorella? Devo parlarle.- chiese freddo. La mora non poteva nascondere che era contenta, sperava in una rottura dei due. L'uomo corse in camera della sorella e si andò a confidare con lei. 
Arrivò il giorno del matrimonio. Tutti erano pronti, Naya era nervosa. Non le sembrava giusto quello che stava facendo, lei aveva già avuto il suo matrimonio ed era stato bellissimo, non le serviva un ricordo accanto ad una persona che sapeva di non amare. Si, in quei mesi in cui era stata lontana da Mark, si era resa conto di non amare affatto Chord e di amare ancora il suo ex marito.




Volete sapere come andrà il martimonio? RECENSITE!!






 


 


(Marie-Nickayla Rivera)

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Capitolo 15
*** Un sogno ed un matrimonio? ***


Torniamo al mese prima del matrimonio...
-Naya pensavo di invitare anche Lea e il suo nuovo fidanzato, sai nonostante tutto quella ragazza mi è simpatica- confessò Chord con in mano degli inviti. La donna però non era interessata a quello che il futuro sposo le diceva. -Naya? Naya mi stai ascoltando?- chiedeva questi. -Mh si!- mormorò la donna. Dopodiché si alzò e uscì di casa. Fuori pivoeva a dirotto, si alzò il cappuccio e cominciò a camminare, la piggia le stava cominciando a inzuppare gli abiti e il volto era ormai bagnato, se avesse pianto, le lacrime si sarebbero mischiate alle goccie d'acqua e nessuno se ne sarebbe accorto. Successe proprio così, cominciò a piangere. Lei non amava Chord, le mancava terribilmente Mark, quando questi si era presentato a casa sua nel cuore della notte, dopo aver scoperto di essere stato tradito, lei avrebbe voluto stringerlo forte a se, passargli una mano tra i capelli e baciarlo con tutta la dolcezza che possedeva, per fargli capire che poteva stare tranquillo, perché finalmente eravamo dinuovo insieme. Durante le ultime notti non faceva altro che sognarlo. Loro due insieme, loro due felici, loro due assieme a Marie. Non sapeva che fare, non si erano più parlati da quella sera, se non per gli assegni del mantenimento di Marie. Dianna e Chris erano preoccupati. Addirittura il ragazzo, che ultimamente era sempre distratto a causa della sua amicizia con Darren, si era accorto che Naya non stava per niente bene. Mentre le lacrime continuavano a mischiarsi con la pioggia, passò davanti ad un bar, guardò l'interno attraverso la vetrina. C'era Mark, era seduto su uno sgabello con in mano un bicchiere probabilmente di Scotch, il preferito dell'uomo. Rimase per qualche minuto a fissarlo in lacrime, fino a quando sentì una mano sulla sua spalla. -Sei ancora innamorata di lui non è vero?- chiese. Si girò e vide Lea e Cory. Si asciugò in fretta le lacrime. -No, sto per sposarmi!- esclamò. La ragazza che fino a qualche mese prima avrebbe ucciso l'abbracciò. -Tesoro so che tra noi non è mai corso buon sangue, ma puoi essere sincera, tra me è Mark non c'è più niente. Io adesso sto con Cory. A lui non interessavo, era innamorato di te e io me ne sono accorta prima di commettere un errore enorme, quello di sposarlo. Non commettere l'errore che io non ho fatto. Sai, adesso finalmente, dopo tanto tempo sono felice perché mi sono staccata da un legame che mi faceva solo del male. Dovresti farlo anche tu, almeno fino a quando sei in tempo- disse Lea sorridendo alla latina per confortarla. -Grazie per il discorso Lea e per il conforto, ma non posso, lui non ha fatto nulla per impedire che questo accadesse, mi spiace.- detto questo salutò la neo-coppia e andò via. Loro la seguirono -Aspetta Naya, sta diluviando, vieni, ti diamo un passaggio a casa- disse Cory. Entrarono in macchina e accompagnarono la latina a casa. Prima di scendere dall'auto Lea bloccò il braccio della donna. -Naya pensa a quello che ti ho detto, non perdere tempo con una persona che non ami- esclamò, dopodiché l'altra le diede un bacio sulla guancia -Spero di vedervi alla cerimonia- detto questo andò via.
Arrivò il giorno prima del matrimonio, come da accordo Marie passò la serata dal padre assieme a Dianna. Prima di andare via gli mise una mano sulla spalla. -Pà puoi ancora fare qualcosa!- esclamò e uscì con la zia. L'uomo non poteva fare a meno di pensare alle parole della figlia e al fatto che la donna della sua vita stava per risposarsi. In preda alla confusione prese una bottiglia di Schotch e cominciò a berla seduto sul divano. Poco per volta la finì. Raggiunse ubriaco la camera da letto ed entrò in un sogno molto realistico, quasi vero. C'era una bambina di spalle, Mark l'avrebbe riconosciuta tra mille, era Marie. Aveva massimo cinque anni. Si girò, indossava un vestitino da damigella bianco e un cestino con dei petali di rose rosse. Guardò il padre e sorrise, cominciò a camminare. -Marie! Marie dove vai torna qui!- esclamò l'uomo e cominciò a seguirla. -Tesoro dove mi stai portando?- chiese ma la bambina continuò a sorridergli. Non appena l'uomo alzò lo sguardo si ritrovò in una chiesa. Era addobbata a festa, un matrimonio. La piccola lo guardò sorridente. -Un matrimonio?- chiese Mark. Marie lo indicò. -Io? Io mi devo sposare?- chiese. Lei annuì. -E con chi?- domandò ancrora l'uomo. In quel momento le porte della chiese si aprirono ed entrò Naya nel suo splendido vestito bianco con un sorriso enorme sul viso e una strana luce negli occhi, la stessa luce che aveva quando vide per la prima volte Marie. Con fare elegante si avvicinò all'altare, ma accanto a Mark era improvvisamente comparso Chord. Lei gli si avvicinò e il biondo le prese le mani. -No! No! Non farlo Naya sono qui, sono qui! Guardami!- gridava lui e si agitava, ma purtroppo nessuno poteva vederlo. Vide i due scambiarsi gli anelli e non appena Chord si avvicinò alla donna per baciarla Mark si gettò su di lui, ma come un fantasma lo trapassò. Quando si rialzò erano scomparsi tutti. Si inginocchiò e soppiò a piangere. Ad un tratto si svegliò guardò l'ora. Erano le 10.10 del mattino e Naya stava per sposarsi, doveva fare in fretta, la messa si sarebbe conclusa alle 11.00 e lui non poteva permettere che la donna della sua vita sposasse qualcuno che non fosse lui. Si vestì, fece più infretta possibile, chiamò Cory -Amico devi farmi un grosso favore!- esclamò. Arrivò in chiesa. Aprì le porte. Lei era lì. Il suo volto era triste. Si girò verso l'entrata e lo vide, il suo viso d'improvviso s'illuminò. Lea e Cory erano in una delle ultime file. -Vai ce la puoi fare!- sussurrò Lea. Percorse tutto il corridoio. -Mark che stai facendo?- chiese Chord. -Mi riprendo mia moglie!- rispose l'uomo mettendosi davanti allo sposo e prendendo le mani dell'ex consorte. -Naya non farlo, non sposarlo- le disse. Alla donna vennero gli occhi lucidi. -Mark mi dispiace...- cominciò a dire. -Ti prego, io ti amo, ti amo più di quanto possa amarti lui. Ti imploro non sposarlo, vieni via con me!- la implorò lui. Lei fece no con il capo. -Naya ti amo più di qualunque altra cosa al mondo, tranne nostra figlia ovviamente. Non ho mai amato nessuno come te, anzi non ho mai amato nessuno all'infuori di te!- detto questo Cory si alzò in piedi e si avviò all'altare. Lea cominciò a suonare l'organo. Naya conosceva bene quella canzone.
 
Oh her eyes her eyes 
Make the stars look like they're not shining. 
Her hair , her hair 
falls perfectly without her trying 
She's so beautiful and I tell her every day 
 
Era la loro canzone, quella sua e di Mark. Per la seconda volta Cory la stava cantando per lei. Sorrise mentre le lacrime le scendevano lungo il viso.
 
I know, I know 
When I compliment her she wont believe me 
And it's so, it's so 
Sad to think she don't see what I see 
But every time she asks me 'Do I look okay?' I say
 
Guardò l'uomo difronte a lei e gli sussurrò. -Questo è un colpo basso!- 
 
When I see your face 
There's not a thing that I would change 
Cause your'e amazing 
Just the way you are 
And when you smile 
The whole world stops and stares for a while 
'Cause girl you're amazing 
Just the way you are 
 
Alla fine della canzone Naya guardò Cory e Lea e mimò un -Grazie- con le labbra. Dopodiché rivolse lo sguardo sull'ex marito. -Io ti amo e credo di avertelo dimostrato, adesso sta a te. Adesso io uscirò da questa chiesa e andrò sulla nostra spiaggia, se anche tu mi ami e mi vuoi ancora raggiungimi a mezzogiorno, io sarò lì ad aspettarti. Se non dovessi vederti, beh vorrà dire che ti sei sposata e ti lascerò in pace. Te lo giuro!- esclamò. Si girò, attraversò nuovamente il corridoio e andò via. Naya guardò Chord, poi l'entrata e dinuovo Chord. Cercò lo sguardo di Dianna e Chris che le indicarono il cuore. Lei sorrise e diede un bacio sulla guancia a Chord. 
A mezzogiorno Mark era seduto sulla sabbia e guardava il mare. A mezzogiorno e dieci cominciava a chiedersi se Naya sarebbe arrivata. A mezzogiorno e mezza si convinse che non sarebbe andata da lui e che ormai apparteneva ad un altro uomo. Girò la testa verso la strada e fu lì che la vide. Era ferma e lo guardava. Non aveva il vestito bianco e i capelli, prima raccolti erano sciolti e le cadevano dolcemente sulle spalle. Aveva le mani in tasca. Lo guardò e gli sorrise. Lui fece lo stesso. Le corse incontro e l'abbracciò. -Credevo che non venissi!- esclamò stringendola. -Non avrei mai potuto, io ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo ovviamente ogni cosa tranne Marie- affermò ancora tra le forti braccia del marito. -Adesso dov'è?- chiese l'uomo. -Sono qui- rispose la ragazzina arrivando. -Su forza, vieni qui!- chiamò Naya. L'adolescente raggiunse i genitori e si unì all'abbraccio. -Ah le mie due donne!- esclamò Mark stringendo le due tra le braccia e baciando la sua ex moglie, ora sua fidanzata? O dinuovo moglie? Si sedettero sull'asciugamano su cui era seduto prima l'uomo. -Ma questo è lo stesso di sedici anni fa!- esclamò la donna. -Beh si!- rispose lui. -Credevo lo avessi gettato!- affermò incredula la latina. -Non avrei mai potuto!- rispose e si baciarono. -Ok, capisco che dovete recuperare il tempo perso però non credo che adesso sia il caso!- affermò Marie sorridendo. Mark sorrise, poi la guardò serio. -Pensavi di essertela svignata. I baci non sono solo per tua madre! Vieni qui!- disse e cominciò a riempire di baci la figlia. Naya sorrise. Finalmente era felice, finalmente aveva tutto quello di cui aveva bisogno: una famiglia.


 (Baby Sallivera? Magari...)






















Mi scuso con voi perché mi sono fatta trasportare nel mettere le immagini, è solo che io questi due li amo. Sono la mia coppia preferita. Li amo anche di più della Sebtana. Detto questo, volevo ringraziare tutti coloro che hanno seguito questa serie che purtroppo è giunta al termine, ci sarà molto probabilmente, una seconda stagione, questo dipende però da voi e dalle recensioni che mi lascerete. Vorrei approfittarne per ringraziare Darreninlovesarettafly94 e pazzaxamore che mi hanno seguita e sostenuta recensendo i capitoli. Grazie ragazze  un bacio SuperF1997.
 
 
 

 

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