Incredibilmente semplice

di Zorba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ho ceduto, Bear ! Sto migliorando ***
Capitolo 2: *** Risveglio interessante ***
Capitolo 3: *** Cena a casa Pattinson ***
Capitolo 4: *** Godiamoci la nostra età ***
Capitolo 5: *** On the road ***
Capitolo 6: *** Da Madrid, con Amore .... ***



Capitolo 1
*** Non ho ceduto, Bear ! Sto migliorando ***


Salve ! Sono nuova, anche se nuova sembra brutto ... ma ... si questa è la prima volta che scrivo qui ed è la prima volta che scrivo sui Robsten, quindi posso essere catalogata come nuova. Anche io affascinata dalla sintonia e dalla  semplicità dei Robsten, così difficilmente comprensibile, ma terribilmente reale ! Questa non sarà un fanfiction con una trama, ma solamente squarci di vita "quotidiana", litigate comprese, insomma come accade in ogni coppia, cercando di divertire ma soprattutto divertirmi ! Detto questo... bene si parte !
              
                 Non ho ceduto, Bear ! Sto migliorando

"Robert, dove sei?! " Ero stufa di questa storia. Io facevo e lui disfaceva ! E ora basta. Mi ero svegliata presto questa mattina proprio per avere la casa in ordine per l'arrivo dei suoi genitori, ero andata da mia madre per un paio di ore, per ritirare un bellissimo e gigantesco quadro che avrebbe abbellito la nostra casa e adesso mi ritrovavo, a solo due ore dalla cena, con vestiti per terra, chitarre in giro per la casa e fogli sparsi sul paviemento. Questo era davvero troppo. Attraversai il percorso ad ostacoli creatosi nella nostra casa e giunsi in cucina dove trovai l'inglese, con faccia ben colpevole, che mi fissava, tentando invano - oserei dire - di conquistarmi o di riparare i ai suoi torti, o forse tutti e due. Ma questa volta non avrei ceduto. Dritta e consapevole delle mie intenzioni. "Ciao Amore ! non pensavo arrivassi così presto" e così dicendo si avvicinò a me con passo cauto. La mia faccia era impassibile, non avrei ceduto. Non avrei ceduto, si ne ero convinta. " Beh, pensavo di passare un po' di tempo assieme ma vedo che hai da fare ..." dissi con tono disinvolto e speranzoso. Lui indicando il progetto che stava probabilmente leggendo accuratamente prima del mio bliz in casa disse "Io? quello ? No assolutamente no. Posso finirlo in un altro momento. Non ho impegni, non ti preoccupare. E poi non capita spesso di poter passare tanto tempo assieme e sopratuttto da soli " Enfatizzò sull'ultima parola, e ammiccandomi. Alzai il sopraciglio destro. E così credeva di potersela cavare con così ben poco? Beh, non era così. Non avrei ceduto, non questa volta. Si ne ero convinta.
Ripetevo questa frase come un mantra, e più lo facevo e più mi autoconvincevo. "Ma davvero? E cosa vorresti fare?" gli chiesi stringendomi a lui e portando le mie braccia attorno al suo collo. Avrei potuto fare una leggera pressione con le mie candide mani e strozzarlo. Ma così sarebbe stato troppo facile. No, questa volta lo avrei fatto sudare. E come ! " Beh, approfittiamo di questo silenzio, che durerà ancora per poco, e dedichiamoci a noi. Coccole time?" Mi sorrise con il suo sorriso migliore, quello abbagliante. "Ma certo amore, senti perchè non vai sul divano, ti stendi e inizi a rilassarti così io vado in bagno e mi preparo . Ho un regalino per te, sono sicura che ti piacerà." Lui mi baciò con foga e dandomi una palpatina al sedere si avviò verso il sofà. Io sogghignando mi avviai al piano di sopra. Entrai in bagno e cercai il suo piccolo regalo. Mi guardai allo specchio in modo fiero e vidi finalmente una donna pronta alla rivincita. Scesi lentamente le scale e con voce suadente, forse un po' troppo per i miei standard, gridai  "Rob, amore, mi devi promettere che chiudi gli occhi, se no che sorpresa è ?" Mi avvicinai a lui, che sorrideva all'inverosimile, e dopo aver posato il suo piccolo regalo per terra, mi sedetti su di lui a cavalcioni . "Non muovere le mani. Fammi giocare un pò, anzi apri le mani, distendile sopra la testa ma tieni gli occhi chiusi" Lui ridendo disse "Kris, che cosa vuoi fare ? Tra poco arrivano i miei... Mi stai faendo impazzire. Tu sopra ... Lo sai che odio non poterti toccare" Io mi avvicinai al suo volto e con le labbra gli baciai prima gli occhi e poi la bocca. Morsi il suo labbro inferiore e lui rispose voracemente al bacio. Bene era abbastanza preso dalla situazione. Si staccò per pochi istanti per respirare e disse " E ora, cosa  vuoi fare ? Piccola ?" Io avvicinando le mie labbra al suo orecchio dissi "Ora vedrai Amore". Spostai tutto il peso sul suo bacino e afferrai il regalino dal pavimento, appoggiandolo sulle sue due mani aperte."Ora puoi guardare".
 Rob aprì gli occhi e guardando in modo strano l'oggetto disse " Cosa ci dobbiamo fare con una scopa, che cosa hai in mente?" Io baciandogli le labbra dissi " Scopare... per terra ..." e così dicendo mi alzai di botto da lui ridendo. Rob era evidentemente confuso, ma realizzò velocemente la situazione e mise su uno sguardo sbalordito, ed incredulo . " Cosa? ... mi hai preso in giro? mah ... mah ... mah..." e con un sonoro sbuffo si alzò dal divano e gurdandomi di sottecchi disse " Ma non vale, prima mi illudi, facendomi eccitare, cosa che ho apprezzato, molto e poi mi lasci in bianco, cosa che non ho assolutamente apprezzato ! Non è un comportamento da buona e amorevole fidanzata!" Io sorrisi e recuperando il guinzaglio di Bear dalla piantana dissi  con tono tragi-comico" Certo, perchè invece distruggere la nostra casa dopo tutto il mio impegno e la mia dedizione per curarla amorevolmente, e renderla un posto migliore, un posto nostro... Fare tutto questo  è da bravo e amorevole fidanzato, giusto ?"
Il silenzio calò tra di noi . Poi guardandolo gli chiesi "Troppo enfatica ?"
Lui mi sorrise  e disse "Beh se devo essere sincero ... solo un pochino, però ci ero cascato ...  E comunque Beh stavo giocando con Bear, e la situazione ci è scappata un po' di mano ! Ma ti giuro che non accadrà più, ti prego ... " Io scoppiai a ridere " Ci è scappata di mano ? Amore, sembra sia passata una tempesta tropicale per casa e tu incolpi il cane? Andiamo Bear, passeggiata extra per il mio uomo preferito" E così dicendo mi verso la porta. Mentre la stavo per chiudere, mi voltai e da finta sbadata dissi con tono divertito  " A proposito, mia madre ci ha regalato un bellissimo e gigantesco quadro, uno dei suoi, e siccome quella parete spoglia sulle scale non dona per niente ... intanto che ci sei attaccalo. I chiodi e il martello sono nella secondo cassetto a destra della scrivania.  Sono sicura che con quel quadro l'ambiente sarà più accogliente e luminoso . I tuoi dovrebbero arrivare tra 2 ore, quindi hai tutto il tempo necessario per fare ciò che più ti rilassa " Robert tentò di replicare ma io lo bloccai " Amore, sono così contenta che tu sia a casa con me ! Ci divertiremo un sacco ! Ne sono sicura... A dopo, ti amo !". E così dicendo chiusi la porta.
 Sorrisi e attesi.
 Aspettai la 5 paroline magiche, quelle paroline che non tardarono ad arrivare da al di là della porta.
" Ok, Amore ! Hai vinto tu ! "

Mi allontanai felice, il mio mantra aveva funzionato.
                  "Non ho ceduto, Bear ! Sto migliorando".



E la prima andata ! Fatemi sapere se vi è piaciuto, si, no, forse, può darsi, datti all'ippica, smetti di scrivere, vai a vendere tovaglioli ecc... Le critiche sono ben accette, anzi se devo essere sincera le adoro ! Sono un po' masochista, me lo riconoscono in molti !!!

Alla prossima ! 

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Capitolo 2
*** Risveglio interessante ***


Ok secondo capitolo di questa raccolta, non sono così veloce a scrivere ma ne avevo un paio da parte per cui ho deciso di rispolverarle dalla cartella in cui erano contenute ... La cosa risale ad un pomeriggio molto, ma molto, e quando dico molto, credetemi era molto noioso. Niente sole, montagna in piena tempesta. Il ruscello vicino a casa stava per inondare il mio giardino e ... beh nel calduccio delle mie coperte é uscita, notare che era pieno Agosto, questa pazzia, che essendo stata scritta cronologicamente prima della precedente, è per me un po' più speciale. Gli autori citati rispecchiano pienamente i miei gusti, e la licenza poetica ha preso , così se si può dire, piede prepotentemente nella mia scrittura. Ho parlato troppo, ci vediamo sotto ! Buona lettura !

                                                                       Capitolo 2 - Risveglio interessante -

Non mi sentivo così bene chissà da quanto. Avevo sicuramente dormito più di dieci ore, evento straordinario e lo era anche di più giacché accanto a me avevo l’uomo della mia vita, il quale imperterrito continuava, da cinque minuti buoni, con gesti delicati ma allo stesso tempo sensuali, ad accarezzarmi la schiena, provocandomi una serie di brividi. Gemetti e Rob si sentì in dovere di approfondire  il contatto. Mi sembrava più che giusto. Ottimo risveglio.
 Iniziò a massaggiarmi lentamente la schiena e con movimenti calibrati portò le sue mani sul mio fondoschiena, o come lo amava definire lui, il “suo amato culo”, senza mezzi termini, spontaneo come piaceva a me. Mi girai completamente verso di lui facendo scontrare il mio viso contro il suo e cercando immediatamente le sue labbra, sulle quali andai a depositare un bacio dolce e delicato. Lentamente aprii gli occhi e incontrai i suoi che, splendenti come al solito, mi scrutavano divertiti. “Buongiorno bella addormentata !!!”, mi disse con un sorriso gigantesco stampato sulle labbra, e io, ghignando e allacciando le mie braccia intorno alla sua vita, risposi “Beh attualmente il mio status è quello di Biancaneve, ma per oggi, visto che è il mio giorno libero dal set, posso concedermi un tradimento al mio amato personaggio. Pss... non dirlo a nessuno però ! Comunque buongiorno anche a te, rompiscatole che non sei altro! Potevi lasciare dormire ancora un po’ "l’attrice". Sai non mi capita molto spesso di ronfare così tanto, cos’è ora di colazione oppure di sesso mattutino sfrenato ?” lo provocai avvicinandomi maggiormente e facendo scontrare le mie gambe con le sue. Londra era piuttosto fredda anche ad Agosto, le temperature non salivano mai troppo per cui noi eravamo costretti ad appollaiarci sotto le coperte, non che la cosa ci dispiacesse più di tanto, era bello sentire il suo calore corpo sul mio, in più potevamo dormire abbracciati, cosa che a LA capitava di rado dato che il caldo asfissiante  permaneva anche durante la notte. “Mmh, signorina Stewart mi tenta e lo sa che quando fa così sono capace di mandare al diavolo tutti i programmi della giornata. Perciò se proprio insiste, potrei accettare la sua proposta, anche se il mio proposito era di discutere del debito pubblico statunitense, oppure della crisi Economica ...incredibile come non riescano a far fronte alla situaz…” Lo azzittii con un bacio, tutt’altro che delicato e approfondii il contatto con il suo corpo. Mettendomi a cavalcioni su di lui, e avvicinando la mia bocca al suo orecchio destro, dissi “ Zitto, e baciami economista”. Non facendoselo ripetere due volte mi assaltò con le labbra mentre le mie mani vagavano sul suo petto e andavano a depositarsi tra i suoi capelli. Lui aumentò la morsa sul mio fondo schiena e fece scontrare la sua eccitazione contro la mia. E fu così che consumammo la nostra colazione mattutina, indisturbati e appagati, ma senza essere mai completamente sazi.
“Bellissimo uomo, credo che sia giunta l’ora di alzarci e prepararci”. Dissi strofinando le mie labbra sul suo petto e lasciando qua e là un po' di baci. “No… restiamo ancora così e poi non puoi provocarmi in questo modo e pensare che io mi possa alzare tranquillamente, non puoi !. E’ illegale, potrei morire e così mi avresti sulla coscienza tutta la vita e colta dal senso di colpa e dalla disperazione,  avendo capito che non potrai più vivere senza di  me, ti toglierai la vita prima dei 25 anni per raggiungermi e vivere insieme per sempre in paradiso, sempre se esso esista davvero ! vuoi davvero questo? Vuoi davvero rinunciare a questo paradiso in terra, per un paradiso ipotetico lassù? Non sarebbe più facile accontentare nuovamente l'uomo che ti sta accanto e vivere la vita felici, contenti e appagati, non sarebbe perfetto?. Io penso sia un programma fantastico !” disse assumendo un sguardo disperato e drammatizzando la scena, come solo un attore avrebbe unicamente potuto fare.  “Oh non fare il melodrammatico ! A volte sembri un bambino di 5 anni che guarda un leccalecca e lo vuole mangiare  a tutti i costi !! Sei incredibile !!”. Dissi sorridendogli . “Beh devo dire che mai similitudine fu più azzeccata, Poetessa del mio cuore ! Io voglio il mio leccalecca !!” e sentenziandolo capovolse le posizioni, ora era lui su di me e mi guardava come se dovesse mangiarmi da un momento all’altro. “Robert non fare il porco, o almeno non adesso… Vorrei tanto anche io ma qualcuno ieri ha accettato un invito a pranzo a casa dei suoi e ora ci tocca andare”  Lui sbuffò e intrecciando le mie mani con le sue, avvicinò pericolosamente il suo viso al mio, e disse “Beh … potremmo inventarci una scusa, dai siamo attori, un po’ di fantasia e gradirei anche maggiore collaborazione, Partner ...non può sempre far lavorare il mio cervello, che seppur grande, lavora sempre meglio se accompagnato dal tuo” “Rob, primo il tuo cervello non è grande, ma è semplicemente un cervellino e poi non ho intenzione di dare buca a tua madre e a tuo padre, in più ci saranno anche le tue sorelle, dai ci divertiremo !!” dissi enfatizzando e cercando di farlo destare dal suo intento. Se avessimo fatto come voleva lui, cosa che accadeva quotidianamente, all’ora di cena saremmo rimasti ancora chiusi nella nostra piccola casa. “Sai una cosa ?” mi disse guardandomi imbronciato “Ti preferisco quando siamo a LA, lì non sei così difficile … Mi fai fare quello che voglio!”. Io alzai gli occhi al cielo e dandogli un bacio sulle labbra gli dissi “Se prometti di fare il bravo, potrei concederti l’onore di condividere con me la doccia ma …” Neanche il tempo di finire la frase che Rob lasciandomi uno, due, tre baci si alzò dal letto e si fiondò in bagno e scomparso dietro la porta, gridando disse “Che ci fai ancora lì? Vieni ! se no facciamo tardi dai miei !!”. Io di tutta risposta, alzandomi dal letto dissi” Uomini, siete proprio incredibili…” e fu così che la breve doccia diventò una lunga, lunghissima doccia.

“Sai amore, penso di dover ritrattare le parole di prima” disse Rob, abbracciandomi da dietro e poggiando le sue mani sul mio ventre. Io mi girai leggermente e guardandolo negli occhi dissi “Quali parole?”. E con lo sguardo più furbo del mondo disse “Beh, tutto sommato a Londra non sei così difficile come pensavo !”.
 Lo sapevo, tutta scena, patetica e inutile scena: “ Voi uomini siete così superficiali, pensate sempre e solo ad una cosa! Ma è mai possibile che noi donne dobbiamo essere costrett…” Non mi lasciò terminare che con un grido, proveniente dal bagno nel quale si stava sistemando i suoi dannati capelli, mi disse “Costrette? Ma se sei tu che quasi mi implori ! Pensa cosa mi tocca sentir dire… Con tutte le donne che c’erano, mi sono innamorato di una femminista !!” Incredibilmente semplice  toccare l'orgoglio di un uomo. Raggiunsi il bagno per continuare il battibecco e dopo aver adocchiato il sorriso incredibilmente magnifico che era depositato sul suo viso, dissi “ Guarda che io non credo nel femminismo ! e poi io sto con un bambino di 5 anni, quindi direi 1 a 0 per te, sei fortunato ad avere me…”. Depositai un bacio veloce sulle sue labbra e sorridendo gli schiacciai l’occhiolino: “Beh Dorian Gray depositiamo le armi e andiamo dai tuoi ? Siamo già in ritardo !!” e così dicendo lo trascinai fuori dalla porta. “Virginia Woolf, paladina delle donne costrette, se vuole seguire il suo Sir, la condurrà verso la vostra vettura che vi attende al piano sottostante” e con fare gentile mi indicò l’ascensore e mi prese sotto braccio e iniziò a camminare con passe elegante e cadenzato, proprio come un uomo dell'epoca. Ma quella sceneggiata non durò nemmeno 30 secondi, poiché il pianerottolo fu riempito delle nostre risate. Eravamo proprio scemi. E ci amavamo anche per questo motivo.


Bene ... posso dire fine prima parte ... ci sarà naturalmente cena a casa Pattinson e se ne vedranno delle belle, almeno secondo me ; )
Invito nuovamente a darmi il vostro parere, perchè la bellezza di questa comunità è che in quanto tale,  l'interazione tra chi legge e tra chi "scrive" può essere profonda. Una sorta di laboratorio di idee....  <3 <3 <3
Ringrazio in particolare : __ale__, grazie per avermi messo tra i tuoi preferiti ! Te ne sono davvero grata ! Questa cosa per me è davvero strana, ma strana in un senso positivo : ))))

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Capitolo 3
*** Cena a casa Pattinson ***


Dunque, dunque, dunque ... Beh non so se questa raccolta andrà avanti. Io scrivo per me ma scrivo anche per far divertire, ma purtroppo non ho avuto riscontri, quindi non so se sia il caso di continuare. Spero di poter leggere qualche piccolo commento. Non chiedo tanto, ma se ciò non dovesse avvenire, non importa. Mi sono divertita, anche se per poco : ) ) Buona lettura.



                                                                         
 

                                                      Capitolo 3 - Cena a Casa Pattinson -







“Kristen, sei sempre più bella!” disse il padre del troglodita, facendomi arrossire. “Grazie Richard, la trovo in forma e ho notato che nel vialetto c'è una nuova auto d'epoca ! Fantastica! "  Rob mi sorrise, era contento che io e i suoi genitori ci fossimo trovati perfettamente in sintonia. All’inizio era stato un po’ difficile per la lontananza, avevano paura che io potessi portar via il loro unico figlio maschio e in più il fatto che io fossi minorenne non li rassicurava molto. Ma poi tutto era è andato per il meglio, avevano deciso che il mio posto fosse anche con loro, nella loro famiglia e ogni volta che andavo a Londra mi accoglievano a braccia aperte, ospitandomi a mangiare diverse volte o per un thè nel pomeriggio, quando ero libera dal set.
Durante le riprese di  Swath ero praticamente a casa loro un giorno si e l’altro pure, trascinata dall’entusiasmo di Claire, la madre di Robert che mi accudiva come una figlia. Era una piacevole sensazione.
Lizzy e Victoria erano sempre intorno a me e venivano persino a trovarmi sul set. A volte mi fermavo a dormire a casa di Lizzy . Lei ne era strafelice, e io mi sentivo un po' meno sola. Non faceva altro che parlare e parlare di me e su suo fratello e di quanto Rob fosse stato un deficiente a dichiararsi solo dopo 2 anni. E aveva ragione. Ne avevamo passate tante ma finalmente eravamo insieme, felici e soprattutto innamoratissimi.
 “Devi sapere Kristen che quel piccolo gioiello, che hai appena visto, arriva direttamente dall’Italia e non sai nemmeno quanta invidia ho suscitato nel quartiere, senza contare le innumerevoli richieste pervenutemi in meno di due settimane…” “Papà, basta parlare dei tuoi aggeggi…”Lo ammonì bonariamente Robert, che gli sorrise, contento comunque della nostra loquacità. “Oh scusami Kristen, sono stato così maleducato che ti stavo sicuramente annoiando con i miei vaneggiamenti …”
 Io lo guardai sorridendogli e mettendogli una mano sulla sua spalla, lo rassicurai “Richard, non ascoltare tuo figlio, è solo invidioso, sono molto interessata a ciò che stavi dicendo prima, continua ” Richard mi sorrise, un sorriso molto simile a quello di suo figlio e rivolgendosi a quest ultimo, con aria da superiore disse “Quei aggeggi, come li hai definiti tu, sono stati in grado di fornirti istruzione, prima di tutto  e soldi per molti anni figlio mio… Segui l’esempio di Kristen, lei è così educata e gentile e mi domando ancora come possa stare a presso a uno come te … sei ... sei proprio ... ah, ecco cosa sei ! Un troglodita ! Vieni Kristen, Claire ha preparato un fantastico antipasto che devi assolutamente assaggiare”. Io ridendo sotto i baffi e guardando con aria soddisfatta Rob, mi avviai verso la sala da pranzo. Sorrisi al pensiero del padre di Robert che definiva suo figlio, proprio come io amavo fare, un troglodita.
Venimmo seguiti a ruota da Robert che borbottando disse” Lo sapevo che finiva così, io spodestato..." e alzando un po' più il tono per farsi sentire aggiunse" E meno male che non ci vediamo da 3 mesi papà, se ci vedessimo tutti i giorni come mi tratteresti !?” Io e Richard ridemmo alle sue parole e Rob mise su un muso, bofonchiando in continuazione parole senza senso, che non tolse fino a quando io non mi avvicinai e gli diedi un bacio delicato, segno di "pace" per il nostro finto-sagace-battibecco.



“Kris, come vanno le riprese?” mi chiese gentilmente Claire servendomi il secondo pezzo di tacchino, finemente servito su un piatto di insalata e pomodori. “Beh, diciamo faticosamente ci stiamo avviando alla conclusione. Questo film è stato duro. Però schermi verdi a parte, mi sono divertita molto e poi sul set sono tutti così divertenti che non passa giorno senza ridere a crepapelle”. “Beh, in effetti tutti sono così simpatici, carini e coccolosi… proprio tutti, ma soprattutto alcuni…”si lasciò scappare Rob dalla sua bocca. Tutti si voltarono verso di lui e io lo guardai accigliandomi e non comprendendo la sua affermazione. “ Che cosa intendi, Rob?” esternai il mio dubbio e lui continuando a mangiare mi rispose “Beh ho visto qualcuno che è troppo coccoloso… Però era solo per dire…”.”Chi?”. “Beh… era solo una mia riflessione interiore, niente di più… Continuiamo a mangiare, A proposito ... Mamma davvero ottimo questo brasato…” Disse masticandolo violentemente e oserei dire rabbiosamente .
 Rimasta stupita per il tono con cui aveva pronunciato quelle parole. Non stava scherzando, anzi era serio più che mai. “Beh evidente non era solo una tua riflessione interiore visto che l’hai esternata a tutti noi presenti ...se fosse stata interiore, te la saresti tenuta per te, no? ” Il mio commento lo accompagnai con un gesto che indicava l’ovvietà delle mie parole. “Richard che ne dici se vai di là a riempire la caraffa con del vino, anzi sai che ti dico ? meglio andare a prendere quel buonissimo vino italiano che abbiamo in cantina, ti ricordi quello cje i Charson ha portato dalla Toscana?” Richard annuì e  alzandosi dal tavolo, seguito da sua moglie, chiuse la porta che separava la sala da pranzo con la cucina.
 Essendo soli mi voltai verso Robert chiedendo una spiegazione. “Che c’è?” domando lui . “ Che c’è mi chiedi ?, prima è tutto ok e poi improvvisamente fai affermazioni strane davanti a tutti e non rispondi alle mie domande, e se posso aggiungere, mi sembri anche abbastanza arrabbiato… Ora dimmi se ho il diritto di chiederti delle spiegazioni !” sbottai improvvisamente e guardandolo negli occhi. Lui  mi fissò e disse “Diciamo che niente… Ho visto come ti guarda Sam e posso affermare con certezza che i suoi non sono sguardi innocenti… e ci sono rimasto male, so che tu non daresti opportunità ma sono sempre Rob-il gelosone-  e poi negli ultimi 3 mesi non ci siamo visti, se non occasionalmente e ti ho lasciato sola, qui a Londra e io non ero con te…” “Rob” dissi avvicinandomi a lui e strofinando il mio naso sul suo “non ti devi preoccupare e soprattutto sentire in colpa, abbiamo lavorato tutti e due come matti negli ultimi mesi ed è ancora più difficile ora che non stiamo più assieme ventiquattro ore su ventiquattro come prima. Io vorrei a volte abbandonare tutto e correre da te, ovunque tu sia e passare la giornata con te a cucinare e sparare cazzate dalla mattina alla sera e non sai quanto mi manchi quando non ci vediamo… Ma ti amo e capisco che lo facciamo per il nostro futuro” Conclusi con un bacio sul naso di Rob, il quale mi guardava con uno sguardo incredibilmente dolce che mi faceva paura “Anche io ti amo e hai ragione… ma l’altro giorno, quando ho visto la vostra chimica mi sono sentito male… Vorrei esserci io con te lì a rassicurarti quando ti fai male o sbagli una battuta…e mi sento in colpa per questa scenata di gelosia, ma comprendimi, lui è bello, ricco e simpatico…” “Ti sei dimenticato muscoloso !” gli dissi stemperando l’atmosfera facendolo ridere, e io con lui “Comunque Sam è felicemente impegnato e la sua compagna sta aspettando l’anello di fidanzamento…quindi nientre mostri all'orizzonte!” Rob mi strinse a se e dolcemente sussurrò al mio orecchio “In pratica come noi !! Ma è fantastico, devo conoscerlo bene questo Sam … Mi sta già simpatico, ha l’aria da inglese per bene “. Ignorai la sua frase iniziale, sul fidanzamento, provocatoria al massimo .“Amore, sei tremendo…. Ma è anche per questo motivo che ti amo… brutto gelosone che non sei altro”
“Anche io ti amo bellissima e magnifica Cenerentola “ mi disse scompigliandomi i capelli. “Rob !! Sono Biancaneve non Cenerentola !! Un po’ di rispetto per lei, ti prego “ gli dissi fingendomi indignata. “Biancaneve, Cenerentola, Simba e Sebastian, che differenza fa !!! “ Lo spintonai leggermente e lui fece per spostarsi platealmente “Caspita che forza ! Senti, guerriera,  che ne dici se fingiamo di essere ancora arrabbiati e lasciamo questo pranzo per andare a fare una passeggiata da soli ? La coppia di vecchietti deve uscire da sola ogni tanto, come direbbe Tom !” . “Si sarebbe davvero bello, ma Robert non è educato lasciare un pranzo nel mezzo del suo svolgimento, i tuoi genitori cosa penserebbero ?” Lui abbracciandomi disse “Penserebbero che dovremmo fare pace e cosa meglio per fare pace se non del sano e fantastico sesso riappacificatore?” Io risi talmente forte alla sua battuta  che probabilmente venne inteso come segno del fatto che la nostra discussione si fosse conclusa, così Claire e Richard, sorridenti in volto, ritornarono con del ottimo vino d'annata italiano tra le mani e il dolce, al quale non potemmo dire di no. Ma ne ero più che sicura, i programmi di Rob sarebbero solo slittati a un’ora o due dopo. E io non vedevo l'ora.



Speriamo di vederci alla prossima. Un bacio.





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Capitolo 4
*** Godiamoci la nostra età ***


         Capitolo 4 - Godiamoci la nostra età -




"Bene, Kristen siediti ..."
 Ero intenta a cucinare una dannata e semplice torta alle nespole, quando Rob fece la sua comparsa sulla soglia della porta della nostra cucina. Aveva lo sguardo triste, cosa che non accadeva da troppo tempo. Lasciai la farina e il lievito da parte sul bancone e mi avvicinai a lui.
"Amore, tutto bene, sei un po' pallido... Non avrai mica la febbre? Aspetta vado a prendere il termometro, siediti qui e non muoverti"
Prima che potessi lasciare la stanza, lui mi si parò davanti e con tono triste disse " Kristent, ti ho chiesto di sederti per favore... Stai più che sicura che non ho la febbre nè nessun altro tipo di virus immaginabile... Fammi soltanto la cortesia di sederti, ti devo parlare ..."
Mi lasciai guidare allo sgabello davanti al suo e mi ci sedetti, come da lui chiesto. Avevo uno strano presentimento. I discorsi che iniziavano, o meglio ancora, come in questo caso, che finivano con la frase " ti devo parlare" non promettevano mai niente di buono. E se mi volesse lasciare, ecco spiegato il motivo della sua serietà. Ma non appena formulai quel pensiero, mi diedi della stupida. Rob mi amava, e me lo dimostrava tutti i giorni. Ma allora cosa c'era che non andava? Doveva partire per Londra, i suoi stavano male? Era successo qualcosa alle sue sorelle? Non riuscivo a trovare una spiegazione logica e plausibile. Come una deficiente, trasportata dal suo flusso di pensiero, non mi ero accorta che Rob aveva cominciato a parlare, ma tutto ciò che riuscii a percepire fu la parola "bambino"...
Aspetta, aspetta ... cosa aveva detto? Mi risvegliai dalla mia catalessi paranoica e scossi la testa per ridestarmi ancor più.
" Allora, cosa ne pensi, Kristen. Io penso che si assurdo e fai bene a scuotere la testa. Troppo giovani e in più non si sta mai assieme, come si può pensare di crescere un bambino in un ambiente del genere .... Ma dico la pedagogia a che l'hanno inventata a fare, perchè !?"
 Si alzò dallo sgabello e iniziò a camminare su e giù per la stanza. Agitato a più non posso. Se non si fosse fermato, avrei rischiato seriamente di soffrire di mal di mare.
 "Rob ... io ... non so di ..." ma lui mi interruppe.
 " Hai perfettamente ragione, Amore ma ora ... AH..."
 Non ci stavo capendo un fico secco, chi aspettava un bambino? Io poco ma sicuro no.
"Rob ... Guarda che io non ...." Ma nuovamente la sua voce prese il sopravvento sulla mia
" Amore io so che noi abbiamo perfettamente ragione, sono loro ad avere torto ..." Ma loro chi ?
"Robert Thomas Pattinson, chiudi quella cazzo di bocca "
Lui si fermò immediatamente da quella passeggiata noiosa nella nostra cucina, e io potei respirare nuovamente.
"Rob, non ho capito un fico secco di quello che stai dicendo ... Ora ricomincia da capo e con più tranquillità, ti prego. Ah, e siediti se non vuoi vedermi accasciata ad un water per le prossime 2 ore !"
Si sedette e mi guardò dubbioso "Non hai sentito niente di quello che ti ho appena detto?"
Negai vistosamente con la testa.
"Domanda, a che cavolo stavi pensando?"
Abbassai lo sguardo, vergognandomi come un verme, avevo pensato volessi lasciarmi, Robert. Ecco perchè non ti stavo ascoltando. Ma questo non lo dissi ad alta voce. "Risposta, pensavo alla febbre e all'influenza" lanciai così la prima scusa parzialmente credibile, alla quale Rob parve crederci troppo facilmente, o forse no, ma non lo diede a vedere.
"Bene dunque, mi ha chiamato Tom, era a Parigi con Sienna e dopo un po' di giri di parole mi ha detto : Congratulazioni, tu e Kristen diventerete zii... Ora puoi capire lo sconvolgimento che la notizia ha creato in me. E' assurdo, Amore ! Si conoscono da cosa? ... neanche un anno ..."
 Io ero scioccata. Tom, padre. Padre, Tom. Oddio ! Ma era una cosa. . . " Fantastica, ma è una notizia fantastica ! Rob, perchè non sei contento?".
 Lui si alzò lentamente dallo sgabello e si avviò verso il divanone del nostro salotto. Si sedette e mise su nuovamente quello sguardo triste. Lo raggiunsi immediatamente e mi sedetti in braccio a lui, toccando con la punta del naso la sua mandibola.
 " Mi dici che cosa c'è? So perfettamente che in realtà sei felice per Tom! Un bambino è sempre una benedizione, tu lo sai e io lo so. Perchè allora tutta questa tristezza, Amore?"
Lui girò il suo viso e mi guardò con sguardo colpevole " Beh, si sono contento per Tom e Sienna, ci mancherebbe altro. Sono cresciuto con quel coglione e ho vissuto con lui ... solo che ..."
E si ammutolì nuovamente. "Rob, hai bisogno per caso di un incentivo per parlare?" e così dicendo avvicinai la mia bocca alla sua e lo baciai teneramente, non c'era fretta, ma solo dolcezza, tanta dolcezza. Lui doveva aprirsi e parlare con me, come aveva sempre fatto.
"Amore, lo sai che mi puoi dire tutto, anche le cose brutte, non ci devono essere segreti. Ricordi il nostro "sempre sinceri" ? Bene questo è il momento per provarlo"
Lui nascose il viso nell'incavo del mio collo. Prese un respiro e iniziò a parlare " E' solo che ... avrei voluto essere io il primo, anzi noi i primi ..." Continuavo a non capire
" I primi in cosa, Amore ?"
Lui alzò il viso e guardandomi negli occhi  mi disse " Ad avere un bimbo"
 Io, come scottata mi allontanai da lui, alzandomi e iniziando a camminare su e giù per il salotto. "Ma cosa dici, non è mica una gara ... e poi siamo troppo giovani ... Dobbiamo ancora fare un mucchio di cose assieme e fare un bambino adesso, beh ... non è proprio il caso ..."
 Lui si alzò come me e prese ad inseguirmi. " Kristen, tu mi ami ?"
Io scandalizzata dalla sua domanda a brucia pelo dissi " Certo che ti amo, razza di coglione"
 "Beh allora perchè non vuoi ? I bambini si fanno se c'è amore, tanto amore e tra di noi posso assicurarti che c'é ... Abbiamo scorte di Amore che basterebbero per alimentare l'intera galassia..."
 Io lo guardai "Robert, perché devi rendere tutto tremendamente più difficile? Hai presente in che razza di merda siamo? Per prima cosa: non abbiamo una casa fissa"
"Questa lo potrebbe diventare, la compriamo Kris. I nostri mobili ci sono già dentro. Ci piace, è accogliente, spaziosa e isolata. Siamo tranquilli qua, nessuno ci ha mai disturbato. Io riesco a suonare il piano indisturbato, e a te piace tremendamente scrivere fuori sul terrazzo, ti osservo sai... sei così bella quando lo fai "
 Boccheggia, conscia della veridicità delle sue parole, ma imperterrita continuai lo stesso con la mia arringa " Punto due : Conflitto d'interesse, Londra o LA ?"
"Beh, ti ho detto che questa casa mi piace, e che stiamo bene qui..."
Io scossi la testa "Rob, tu detesti LA. Ti lamenti costantemente delle zanzare, del caldo, dell'afa e del traffico... non ami nemmeno il sole e imprechi contro la musica che viene suonata alla radio!"
 Lui sorrise " Kris, il mio posto preferito è dove c'è la mia donna preferita. Posso sopportare zanzare, musica di merda, caldo e altro. Se tu sei a LA, casa mia è qui allora. Tu sei la mia casa, Kris. "
Mi stava mettendo al muro. Lo sapevo e più ne ero consapevole e più cercavo di aggrapparmi maldestramente a degli specchi molto scivolosi. Lui un bimbo lo voleva davvero, e in fondo anche a me sarebbe piaciuto, ma guardavo anche alla realtà delle cose.
 "Rob, Amore, non ti sto dicendo che non faremo figli, anzi, solamente mi piacerebbe goderci un pò di più tutto questo" indicai io e lui " Magari, approfittarne di questa pausa dai set per viaggiare... Non so, siamo stati in così tanti posti ma non li abbiamo visitati mai davvero... Magari Madrid... La Spagna mi ispira fiducia... Insomma vorrei giocare a fare gli innamorati, e non crescere più velocemente di quanto già non abbiamo fatto negli ultimi 4 anni. Voglio godermi la mia età. Godiamoci la nostra età, Rob"
Lui mi abbraccio di slancio, facendoci cadere rovistosamente a terra e guardandomi da sopra mi disse con sguardo furbo" Hai ragione, però potremmo almeno far finta di provare ad avere un bambino? Sai il processo, anche se fingendo, mi intriga parecchio !"
 Io risi forte e lo baciai dolcemente. Quella danza si trasformò presto in qualcosa di magico. Mi staccai un attimo e gridando dissi "Proviamoci, per finta! "  E così ci perdemmo nel nostro piccolo mondo, nella nostra casa, perchè quel piccolo cantuccio, non troppo eccessivo, era lo scrigno segreto del nostro amore.




Prima di tutto vorrei ringraziare chi mi ha recensito e mi ha incoraggiato a portare avanti questa pazza raccolta. Ho deciso che continuerò proprio perchè mi diverto a scrivere di loro, che nella mia mente si proiettano in modo semplice e facilmente malneabile... Quindi ringrazio Annu, Ire1920 e fema85 ( Grazie davvero )... detto questo vorrei invitarvi comunque sempre a scrivermi che cosa ne pensate !

Ora passiamo al capitolo...
Ok ... forse troppo sdolcinato , ma non so ... mi è venuto così e quando succede non posso farci niente se non scrivere ... spero sia ok ! La mia mente mi ha guidato con ostinazione nell'elaborazione di questo "Squarcio quotidiano". La notizia della gravidanza di Sienna Miller e poi una probabile, anche se secondo me lontana, reazione di Robert alla notizia. Mi sorprendo sempre di più quanto la mia Kristen sia sempre così matura e giudiziosa, mentre Rob il pazzoide. E' evidente che tra i due la cintura, per adesso, la porta Kristen ... ma non è detto che in futuro la cosa non si possa evolvere verso strade alternative...
Bene mi sono dilungata parecchio, quindi non mi resta che mandare un bacio a tutte le persone che passano, leggono, commentano o non commentano. Grazie davvero!

Alla prossima, niñas... ( Ops... ho dato un indizio di troppo per il prossimo capitolo ! ) Spoiler  ; )


P.S. Fatemi sapere le vostre opinioni, mi piace sentirvi parlare !

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Capitolo 5
*** On the road ***


On the road Eccoci di nuovo qua con un nuovo capitolo, volevo fare solo una comunicazione di servizio : Ho deciso di aggiornare questa storia ogni Mercoledì.

Ora vi lascio al capitolo.
Ci vediamo sotto, buona lettura.                                         





                                                                      Capitolo 5 - On the road -








"Dunque ... ricapitolando ... crema solare ?"

 "Presa, anche se non ne capisco il motivo ... Non rischieremo mica di bruciarci .."

"Ci hai visti ? Siamo due mozzarelle, anzi tu sembri una mozzarella. Se non ti metti la crema solare diventerai un'aragosta ..."

"Ehi ... non sono una mozzarella, e comunque se lo sono, lo sei anche tu  e poi perchè un'aragosta e non un bel macho latino?!"

lo fulminai soltanto con uno sguardo perplesso e continuai imperterrita. "Bene ... Costume, si costume l'ho messo via io... se fosse stato per te saremmo potuti andare in giro nudi ..."

Era da 15 minuti ormai che stavamo spulciando la lista delle cose da portare. Rob era stravaccato sul letto, stanco di tutto quel movimento, mentre io andavo su e giù per la nostra camera da letto a recuperare quelle cose, che secondo lo spocchioso inglese, erano " inutili" ma che per la sottoscritta apparivano di vitale importanza.

 "Domanda : che cosa ce ne facciamo di un costume, se dove andiamo non c'è il mare ?"

  Alzando il viso dalla lista e guardandolo di sottecchi gli dissi "  Risposta : ma sei deficiente? Hai prenotato tu la vacanza e mi hai detto - porta il costume Baby, bagno a mezzanotte - Soffri per caso di Alzaimer precoce ? Secondo me si ... ah ! ah ! "

 "Che c'è ?"

"Ci stiamo dimenticando la cosa più importante !"

Lui mi guardò con sguardo rassegnato  " Il biglietto aereo ?".
 
Scossi la testa e affermai quasi sconvolta " La chitarra ! Rob ! Dai non fare il deficiente e aiutami a chiudere la valigia ... Siediti sopra, il mio peso non è sufficiente ! "

Lui si avvicinò e guardandomi furbescamente disse " Si badrona "

Ok si era proprio rincitrullito il cervello, era ufficiale ormai ! Le vacanze, il poltrire nel letto tutto il giorno, il " provare ad avere un bambino per finta ", gli avevano mandato in pappa il cervello, o quel poco che ne rimaneva.  Scoppiai a ridere e chiudendo questa volta la valigia con più facilità, grazie al suo peso, mi avvicinai a lui e dissi " Sarà bellissimo, io, te e una intera settimana a Madrid ! Ma ci pensi ? Andremo a bere in una cervecería e mangeremo fino allo sfinimento la Paella. Visiteremo il Palacio Real  cammineremo nelle strade dove ha vissuto Miguel de Cervantes ! Sono così eccitata ! E ti amo per aver organizzato questa fuga !"

"E poi vedremo il parco del Buen Retiro, e il giardino botamico, il Palacio Real, e ..."

Lui mi guardo felice e interrompendomi mi baciò. Un bacio lento, all'inizio solo uno sfioramento di labbra, ma poi la cosa si trasformò in una danza sensuale e antica.

"Kiki, ti amo, ma sicura di non esserti ingoiata una guida turistica?"

Gli picchiettai il petto e abbracciandolo dissi " Beh, mi sono semplicemente preparata ... sai internet, qualche guida ...  Madrid ci piacerà ! "

"Ne sono più che sicuro, e spero ti piacerà tutto. Quando arriveremo a Madrid vedrai ! Sorpresa !" e dicendolo mi baciò nuovamente.

 " Rob, che hai combinato?" lo guardai con l'aria  più seria possibile, anche se probabilmente non ero troppo credibile perchè sul suo volto comparve un ghigno malizioso, che conoscevo troppo bene.

 "Se avessi combinato qualcosa di sbagliato? Che mi faresti?"

 Mi avventai su di lui e lo feci stendere sul letto. Avvicinando le mie labbra al suo orecchio dissi nel tono più seducente che conoscessi " Ti punirei ... Sa Mr Pattinson, non ci si comporta male ... Ora mi costringe a prendere provvedimenti seri e duri nei suoi confronti ..."





Il giorno seguente eravamo già sull'aereo, direzione Madrid ! La mia euforia era palpabile e il fatto che ci stessi andando con quello, che ad oggi, era la mia ragione di vita ... beh rendeva il tutto straordinariamente speciale. Avevo letto di tutto nell'ultimo mese. Mi ero divorata tutti gli articoli di National Geographic sulla Spagna. Una sorta di ossessione si era impossessata di me. Ma Robert, nonostante la mia pazzia, mi assecondava e potei bene constatare quanto anche lui fosse, anche se non lo dava a vedere, interessato e affascinato da questo viaggio.


Atterrammo all'areoporto "Barajas" di Madrid nella prima mattinata e dopo aver fatto un pò di pasticci per recuperare la nostra valigia, tentammo di prendere la metropolitana.
Il troglodita si era lamentato della lingua "Ma non si capisce niente"

 " E' spagnolo, Amore, cosa vuoi capirci, e poi vedrai l'inglese lo capiscono tutti"

Come non detto. Per trovare la strada per il metrò, dovemmo farcela indicare con un disegno. Patetico. Nessuno capiva l'inglese. Incredibile, ma se non altro avevamo riso della situazione. Eravamo in incognito, due comuni innamorati anglofoni.

Presa la metro giusta ci appollaiammo assieme stretti, proprio come due ragazzi normali, era proprio questo quello che eravamo.  Ci scambiavamo continuamente baci. Eravamo rilassati e felici.

"Senti mi dici dove alloggiamo così vediamo quale linea dobbiamo prendere dopo?"

" Calle Cava de san Miguel, dovrebbe essere nelle vicinanze di Plaza Mayor"

Curiosai sulla cartina e la trovai immediatamente " Ottima scelta, Amore ! Abbiamo il mercato di San Miguel a due passi, potremmo fare la spesa lì" e lo baciai nuovamente.

" Kiki, manco siamo arrivati e già pensi al cibo! Comunque l'ho scelto appositamente per quel motivo, in realtà lo ha scelto Lizzy, ma ha detto che avresti apprezzato sicuramente"

 Io gli sorrisi " Ricordami di ringraziare tua sorella ... Oh, questa è la nostra fermata" e lo trascinai fuori dal vagone.
Dopo 10 minuti passati sulle scale mobili, non ne avevo mai viste così tante, riuscimmo ad uscire da quell'intreccio di automatismi e respirare la vera aria madrilena. Prevedevo scintille !

"Rob, ma questo posto è fantastico " Dissi girandomi attorno e guardando il piccolo appartamento rivestito in legno e pietra nel quale avremmo dovuto alloggiare per una settimana.

"Già, ma non hai ancora visto la parte migliore della casa. Vieni" e mi trascinò lungo una scala a chiocciola che si arrampicava fino al piano superiore.
 Arrivammo ad una piccola porta, Rob l'aprì e " Oh, mio Dio ! Ma è stratosferico ! Grazie Amore, ti amo !"
Un piccolo terrazzo con un gazebo e una piccola piscina campeggiavano sul tetto della casa. Era un ambiente piuttosto piccolo ma fantastico. Sarei potuta morire lì, in quell'istante.

"Ti amo anche io, Kiki e sono contento che ti piaccia, sai voglio che tutto sia perfetto. Guarda si vede anche plaza Mayor !"

Mi avvicinai a Rob e abbracciandolo gli dissi "Sai, siamo soli"

"Si questo lo vedo..." disse sorridendomi.

Continuai "Anzi, in realtà no..." Lui mi guardò curioso e con molta speranza mi disse "Cosa vuoi dire? Amore, non sarai mica incinta?"

 Io risi "Ma perchè ogni qualvolta io decido di sedurti tu mi rovini la festa ... uffa... volevo dirti che non siamo soli, perchè con noi c'è la piscina e che i nostri costumi erano sotto. . . volevo sedurti e tu ..."

 Mi azzittì con un bacio carico di passione e mi disse "Fallo, Amore, ti prego seducimi" e così feci. Ed ecco come passai il primo pomeriggio madrileno : sole cocente, acqua tiepida e braccia forti che mi stringevano comunicandomi amore.





Madrid, ecco dove sono andati i nostri piccioncini... Prometto altre avventure a Madrid ! Ho scelto Madrid perchè ricordo che in una intervista nel Backstage da Ophra, Kristen disse che le sarebbe piaciuto ritornare a Madrid e poi come detto nel precedente capitolo : si devono "Godere la loro età" .... quindi un bel viaggio secondo me se lo meritano tutto !
 Premetto che ho avuto la fortuna di poter visitare tutti i luoghi che sono stati o verranno citati.

Nel capitolo si parla della capitale spagnola ...

Piccole informazioni turistiche  e di servizio. Allora Barajas è l'areoporto di Madrid, ed è  davvero un casino ritirare le valige, per cui se doveste andare, munitevi di un bel bagaglio a mano ! No scherzo, alla fine le ho ritrovate le valige, però che fatica ! Poi parliamo di Plaza Mayor, centro della Madrid asburgica. Uno spettacolo per gli occhi.  Ma di questo ne parleremo più avanti...

I due piccionicini nella mia storia alloggiano in una casa di Calle Cava de San Miguel, davanti all'omonimo mercato. I mercati in Spagna, sono dei piccoli gioielli. Non solo quello di San Miguel a Madrid, ma anche nel cuore pulsante della Catalunia, a Barcellona, ve ne sono alcuni che non possono essere considerati come i nostri tradizionali  mercati al coperto, ma sono invece vere e proprie opere d'arte ( penso a quello di Santa Caterina e soprattutto a quello di San Josep situato sul Las Ramblas ).

Dunque,  dopo questo approfondimento alla "Turisti per caso", vi pongo una domanda finale : Siete mai stati a Madrid, se si raccontatemi un po' le vostre impressioni, l'avete amata ? Per quelli che non ci sono mai stati, in quale posto avete avuto la sensazione di aver lasciato il vostro cuore ? Io proprio a Madrid, forse si era capito ... Vive di una luce propria.


Ok mi sono dilungata troppo .... quindi non mi resta che mandare un bacio a tutte le persone che passano, leggono, commentano ( Ire1920) o non commentano. Grazie davvero !

Adiòs !!! a Mercoledì prossimo

P.s. un ringraziamento particolare a Annu per il supporto e per l'occhio critico <3 <3

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Capitolo 6
*** Da Madrid, con Amore .... ***


                                                 Capitolo 6 - Da Madrid, con Amore... -







"Mmm... amore ..."

Era da mezz'ora che tentavo di svegliare Rob dal suo riposino pomeridiano. E anche se l'idea di rimanere in terrazza, su quel lettino, tutto il giorno, sotto quel sole e tra le braccia del mio inglese preferito, non era per niente male, beh volevo anche tremendamente uscire e visitare i dintori di Madrid. Ero in pratica perennemente eccitata, e questa nuova avventura, forse mi stava dando un po' alla testa. Ma non capitava tutti i giorni di potersi allontanare da LA e rimanere da soli, in santa pace con noi stessi per un'intera settimana. Stentavo ancora a crederci.

"Kris ... ancor... mmm..." continuava a mugolare frasi senza senso e a stringermi di più.

"Rob, Amore, svegliati .... Voglio uscire e fare una passeggiata ... Dai, ti prego ..."

Aprì un occhio e mi fissò, anzi ci scrutò " Kris... dove pensi di andare ? Cioè voglio dire, ti sei vista ? Sei nuda, su di me, nudo a mia volta ... e pretendi anche di andare a fare una passeggiata ?"

 "Rob, non fare il bambino ... alzati dai ..." mi alzai dal suo corpo e porgendogli la mano, attesi che lui l'afferrasse, ma così non fu.

 " Che meraviglia, Dio, grazie infinitamente per il paradiso, davvero, non saprei come esserti più grato di così"

Io risi " Amore, la pianti di dire stronzate? "

 Lui mi guardò perplesso e con tono da finto-offeso disse " Non sono stronzate, ti sei vista... Ti dico solo una parola : Paradiso terrestre !"

Mi imbarazzai e per ripicca gli tirai la sua maglia addosso " Beh dai, Adamo, Madrid ci attende, e per la cronaca ... non mi incanti" E mi allontanai, avviandomi verso le scale.

 Lo sentii dire "No... Dio, ho sbagliato, che paradiso terrestre, Kris sei il diavolo sceso in terra con quel ..."

"Rob !! Ti sento!" lo ammonii sorridendo tra me e me. Era proprio un bambino, ma era il mio bambino.

"Ma che ho detto di male?" disse sghignazzando visibilmente

 "Per adesso niente ... ma c'eri quasi ... e se lo dici poi sei costretto a fare tutto quello che voglio io, conosci le regole, Rob ..."  Lo ammonii scherzando e assaporando già la mia vittoria. Saremmo usciti, di questo ne ero più che sicura.

"Non stavo per dire quella parola che inizia per c... e finisce per ulo ... " Disse abbracciandomi da dietro e annusandomi i capelli

"No, come no... l'hai appena detta, non puoi negare !" Lo spinsi. Tra meno di tre, due, uno ...

"Ma cosa dici ... non ho detto "Culo" ... ops ..." Risi alla sua battuta. Prevedibile.

 "Visto, l'hai appena detta ! Ti ho sentito" dissi  gongolando.

"No, vostro onore. . . Lei mi ha tratto in inganno" recitò

"Rob, non provare a lamentarti ... conosci le regole" 

Mi infilai la maglia e gli lanciai la sua. "Ma, io ..."
 
"Ho detto sh ..."

"Sei proprio una strega" commentò lui attirandomi tra le sue braccia.

"Si lo so ... e appunto per questo, da adesso in poi, si fa come dico io .... quindi ti vesti e usciamo perchè Madrid ci aspetta!" Mi allontanai da lui, dopo avergli stampato un bacio e iniziai a cercare le scarpe che avevo abbandonato chissà dove, mentre lui borbottava insoddisfatto, ma neanche troppo.




Dopo non poche resistenze da parte di Rob, riuscimmo ad uscire. Prima tappa : Plaza Mayor.

"Oh, mio dio, l'hai visto ? Che palazzo, e quegli affreschi? Sono incantevoli... Potresti scattare una foto?"

 Rob, aveva da poco scoperto una passione per la macchina fotografica, regalo per il suo compleanno, ma purtroppo sembrava essere attratto o appassionato da un solo soggetto. "Me".

"Rob ... non sto facendo un servizio fotografico per Vogue ... Scatta sta foto al palazzo, per una buona volta !" lo ammonii bonariamente, estenuata dai continui flash della modalità contro-luce.

"Ma tu sei molto più bella, e poi sono importanti le impressioni, quindi prima fotografo te, intenta ad ammirare il palazzo e poi successivamente il palazzo ... e' tecnica fotografica, non puoi capire !"disse guardandomi da dietro i suoi rayban neri  e scattandomi l'ennesima foto.

"Ok, fai come vuoi, tanto che ribatto a fare ... basta che poi avremo un paio di foto anche dei monumenti ... sai i miei genitori mi conoscono, magari avrebbero piacere di vedere le bellezze di Madrid, non la loro sciagurata figlia americana" Così dicendo lo spinsi leggermente sorridendogli. Lui mi baciò velocemente e scattò prima una foto a noi due e poi una al palazzo.

"Cos'è questo palazzo?"

"Beh la guida dice che si chiama la Casa de la Panaderìa ... è stata per secoli la sede della gilda dei panettieri"

"Wow, erano proprio fortunati questi panettieri ... e i disegni che sono raffigurati ?" sorrisi al suo interesse.

"Non sono disegni -dissi ridendo- ma affreschi e rappresentano i segni zodiacali ... Pensa che sono recenti, risalgono al 1992 ... Wow ! impressionante!"

"Che ne dici di prendere qualcosa in un caffè ?"

 "si perchè no" e così dicendo ci avviammo, mano nella mano, verso un piccolo bar dotato di gazebo.  Un posto davvero incantevole e probabilmente pieno di storia da noi ignorata.





"Oh, santissimo, ripetimi quanto hai pagato due espressi?" Rob guardò lo scontrino e scuotendo la testa disse" 6 euro, sono dei ladri in pratica ... e poi sto caffè è servito in tazzine piccolissime, neanche le prendi in mano che il caffè è già finito ..."

Prendendogli la mano dissi "Amore ... lo bevono così ... e si sono dei ladri, appuntati il bar, perchè la dentro non ci vedono più ! " e così dicendo ci dirigemmo verso la calle che ci avrebbe condotto a Plaza de Santa Ana.


"Certo che questa città è pazzesca ... la guida dice che deve il suo nome ad un convento che era sito qui fino al XIX secolo ... " Rob mi ascoltava attento e si guardava intorno come un bambino guidato dalla meraviglia

" E quell'edificio che cosa sarebbe?"

Sorrisi alla sua domanda interessata "E' il Teatro Español, conosciuto anche con il nome di ...mmm... Corral del Principel. Oh e guarda quella è la statua di Federico Garcia Lorca !!! Dai Rob, mettiti vicino e abbracciala che ti scatto una foto ! "
 Rob si avvicinò alla bellissima statua e circondando le spalle della statua con le sue braccia disse " Mah, amore è imbarazzante! " Io scossi la testa e sorridendogli dissi "No non lo è e poi hai interpretato il suo amante per cui, sta fermo che ti scatto la foto !"

"Fatto ! Siete bellissimi, guarda ..." Lui si avvicinò per osservare e abbracciandomi da dietro disse "Si, ma sei più bella  tu ... " e prima di allontanarsi,  per osservare meglio la statua, mi rubò un bacio.

Io nel mentre presi la macchina fotografica e spulciando tra le foto, scattate dal troglodita inglese, notai che su 35 fatte una ventina erano mie .

"Rob, ma in tutte queste  foto ci sono io ! Dove sono i monumenti ?" Dissi guardandolo in modo pseudo- serio.

"Kris, sei proprio egocentrica ... se guardi qui ... vedi .... qui dietro di te, c'è la chiesa di San Sebastian, o come si chiama ... sei tu che mi entri sempre nelle foto, non sono io che ti fotografo costantemente .... Non sono ossessionato da te, ho altri interessi ...Kiki, te lo devo proprio dire ... sei leggermente egocentrica..."

"Cosa? Ma se qui ... ah... qui mi hai scattato la foto, vedi il soggetto ? Sono io ! Dov'è il monumento qui ? "

 Rob mi guardò serio e mi disse "Amore, mmm...non solo egocentrica ma anche cieca ... vedi qui" indicando l'angolo sinistro della foto "Beh, questo coso scuro che vedi ... beh ecco quella è la porta del teatro ... vedi, come ti dicevo prima, sei tu che entri dentro le foto, non io che ti fotografo ... smentiamo questo pregiudizio che tu hai nei miei confronti !"

"Sei proprio cretino, anzi un troglodita inglese"

Non feci neanche in tempo ad allontanarmi che lui mi tirò la mano e mi baciò dolcemente per alcuni secondi. Passò delicatamente le sue labbra sulle mie e quando pose fine a quello sfioramento disse "Si, è vero ... Mi hai scoperto, sono un cretino, anzi un troglodita inglese,come dici sempre tu, hai ragione, ma sai perchè lo sono ?" Io, ancora imbambolata, da quel dolcissimo bacio, scossi la testa. "Perchè ti amo, sciocchina ! e sei il mio soggetto preferito"
 E così dicendo mi baciò di nuovo. Questa volta in modo più deciso.


"Ok, ricapitolando ... le cartoline a chi dovremmo mandarle ? Abbiamo detto Tom, Sam, Jessica, Maddy, i tuoi e i miei ..."

"Rob, ti dimentichi Dakota  !! Mi ammazza se non le mando una cartolina con il raffigurante Calle Segovia ..."
"Perchè proprio Ca ...  Sego qualcosa?"

"Calle Segovia ...beh ... sai che è amante dei film di Almodovar?" dissi spulciando tra le cartoline e trovando esattamente quella che volevo e mormorando "Certo che è proprio orrenda come cartolina"

"No, cioè scuasami tanto, ma ha il fegato di vedersene uno intero?"

"Non uno... ma tutti ... lasciamo stare... comunque in Calle Segovia c'è questo  viadotto - indicai la foto - dove Assumpta, la protagonista di quel film ... come si chiama ... ah, si il Matador, va incontro alla morte ...o almeno così ricordo" conclusi dubbia. L'avevo visto con lei in un "Sabato sera tutto al femminile". Ammazza che divertimento. Dopo mi ero scolata due bicchieri di vino, se non altro una magra consolazione.

"Che allegria... ma scusa, quanti anni ha Ota?" chiese dubbio Rob.

"Ma che ne so ... E' inquietante ... Pensa che me li sono subiti tutti io ... Un'atmosfera da tagliarsi le vene, tu credi di lasciarmi con Dakota a fare le pazzie il sabato sera, ma in realtà lei mi costringe a compiere maratone assurde, tipo questa su Almodovar ..." dissi con voce melodrammatica. Rob rise della mia battuta. Dakota sapeva essere molto strana, a volte più di me e Rob, messi insieme. E ce ne voleva ....

"Non vi invidio per niente .....ahaha ! .... Oh ci stavamo dimenticando di  tua nonna !" Disse Rob ammiccando, riportando l'attenzione sulle cartoline.

 "Si beh, non credo che  mia nonna sia interessata a me, ma piuttosto pensa solo a te ... Credo abbia una cotta per te ...La scorsa settimana, prima che partissimo, mi ha detto "Kiki non ti far scappare quel bel giovanotto inglese che ti sta appresso " - dissi imitando la voce di mia nonna - ... secondo me ti ama... Devo per caso temerla?"  Rob rise e abbracciandomi da dietro disse "Secondo me si ... sai è una signora proprio attraente ... brr ..."

"Cosa? Euh ! Robert, fai schifo ! E' mia nonna, e potrebbe essere tua nonna ... " Dissi allontanadomi da lui, lasciandoli pagare le cartoline ma osservando la scena da lontano. Rob che ringraziava in spagnolo era davvero uno spasso ...





"Ahahah .... La smetti di prendermi in giro per il mio spagnolo, ma ti sei sentita tu con l'accento inglese ?"

"Guarda che è molto probabile che io abbia un accento inglese migliore del tuo ..." gli dissi mentre rubavo un po' di gelato dalla sua coppa alla crema e cioccolato. Eravamo seduti ad un tavolino in Plaza Benavente.

"Si forse hai ragione tu ... ehi, la smetti di rubarmi il gelato ! Questo è il mio ... se lo vuoi, lo ordini ... e poi dove è finito il tuo: Sono ingrassata di 2 kg nell'ultimo mese, prendilo tu il gelato, io non lo voglio "

"Uffa, Rob, dovresti fare il buon fidanzato e gustare il gelato insieme a me e dire "Amore, non sei per niente ingrassata, anzi ti trovo bellissima, se possibile, più di prima "! Invece stai qui a sottolineare i miei chili ... sai cosa ti dico?  non è per niente carino ...no, no ..."
Lui mi guardò e sorridendomi disse "Va bene, puoi mangiarlo, ma solo perchè ti amo, e perchè non ho voglia di ordinare un altro gelato in spagnolo..."

Gli sorrisi e ne approfittai mangiandone ancora un po'.

"Allora, parlando di cose serie ... dobbiamo scrivere queste maledette cartoline ... cosa scriviamo ?" Chiesi guardandolo mentre si sbrodolava con il gelato.

"Beh, mmm.... ok, fai fare a me! " disse e prese dalle mie mani le cartoline, iniziò a scrivere .
Intanto io mi dedicai al gelato. Certo era buono, ma niente di paragonabile a quello che avevamo mangiato a Roma quattro anni fa. Il gusto era ancora sulle mie papille gustative. Chissà magari avrei potuto provare a fare del gelato quando saremmo ritornati a LA. L'inglese avrebbe apprezzato, ne ero certa.

Nel frattempo Rob aveva finito la stesura delle cartoline e senza dire niente, me le passò e mi sfilò il cucchiaino dalla bocca per metterselo nella sua.

Io cominciai a leggere.

 Da Madrid, con Amore, da Amore . La prima.

 Da Madrid, con Amore, da Amore.La seconda.

 Da Madrid, con Amore, da Amore. La terza.

 Erano tutte uguali, cambiavano solo i destinatari.
Scossi la testa.
"Rob, ma che diamine hai fatto? Sono tutte uguali !"

 Lui , gustandosi il suo cioccolato, mi guardò e sorridendomi disse " Scusa ... ma è la verita ... Dove siamo? A Madrid... Le cartoline sono destinate a tutte le persone che amiamo e noi ci amiamo ... quindi : cosa meglio se non da Madrid, con Amore da Amore? e' geniale, in pratica sono un uomo da sposare, dillo!"
 Io risi di cuore alla sua frase. Non ero per niente attabbiata. Strani lo eravamo e gli altri lo pensavano, quindi era ok.

"Rob, smettila ... va bene "

 "Va bene cosa, va bene che mi sposi ?"

"Può darsi ... ma se lo farò non sarà a causa delle cartoline"

Lui mi sorrise in modo dolce e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurò  "Non ne sono tanto sicuro ... perchè come si dice ? All you need is love ...paparara ... all you need is love ... paparara... all you need is love, love ... love from Madrid ... tanatanatanana tutututututututututu mmmm " e mi baciò mentre io mi stringevo maggiormente a lui.
Non ero mai stata così felice, e tutto questo era grazie a lui. Aveva reso questa vacanza perfetta e io non potevo chiedere di più perché poteva cambiare, il tempo, il luogo, l'età ma sapevo che l'unica cosa che non sarebbe mai mutata era l'amore tra di noi.  Lo amavo follemente, di questo ne ero sicura al mille percento e per lui era lo stesso.






Ok , penosa la scena finale di All you need is love dei Beatles riadattata da Rob ... Ma mi piaceva troppo. Forse ho messo un po' troppi riferimenti turistici, ma davvero Madrid è troppo bella per essere ignorata : )

Appunto: Pedro Almodovar ... purtroppo ho la fortuna , o la sfortuana - dipende dai punti di vista - di essere cresciuta in una famiglia dove Almodovar (Definito "genio assoluto") è all'ordine del giorno. Basti dire che purtroppo il mio cane si chiama Pedro proprio a causa del Regista. Mia madre ne è davvero ossessionata, e la prima volta che mi hanno portato a Madrid mi hanno fatto fare una sorta di Tour-Almodovar. . . E in Calle Segovia c'è proprio questo viadotto, mostrato in Matador, e testimone di molti suicidi ...  Il film non lo consiglio. Non è uno dei più leggeri ... Almeno che non siate masochiste come la mia mamma e il mio babbo ...
Detto questo il capitolo sprizza di gioia e amore, almeno spero che sia così !

Ripeto, mi farebbe piacere discutere con voi, quindi se volete lasciare un piccolo, piccolissimo, piccolissimissimo commento ve ne sarò eternamente grata !!! detto questo non mi resta che mandare un bacio a tutte le persone che passano, leggono, commentano o non commentano. Chi mi ha messo nei preferiti ecc...
 

              Grazie davvero !




                                                                                    Adiòs !!!


P.s. Il consueto ringraziamento a Annu, per il suo parere e "occhio critico" !!! Grazie davvero !!

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