Il Mio Destino

di _TaylorMomsen_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Incontri ***
Capitolo 3: *** C'est l'Amour ***
Capitolo 4: *** A Caccia ***
Capitolo 5: *** Un Compleanno pieno di Sorprese ***
Capitolo 6: *** Sto Arrivando,Principessa... ***
Capitolo 7: *** Aiuto ***
Capitolo 8: *** Senza Parole ***
Capitolo 9: *** Questo Matrimonio non s'ha da Fare ***
Capitolo 10: *** La Mia Battaglia ***
Capitolo 11: *** Game Over ***
Capitolo 12: *** Finale Felice ***
Capitolo 13: *** Capitolo Extra - Per Sempre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ed ecco qui il primo capitolo di “Il mio Destino”!! Spero vi piaccia!!
Un enorme bacio a tutte voi =D
Vostra

Jess

 
 
 

“Keiji,non commetterò un’altra volta lo stesso errore,quindi,ascoltami un momento…”
 

Dico io,tesa come la corda di una chitarra. Lui mi guarda preoccupato ed io stringo la sua mano
 

“Hai mai sentito parlare della Giustiziera?”
“Si,è una ragazza che uccide i livello e,ma nessuno sa ancora il perché. E’ sparita da 2 settimane,dicono che sia stata uccisa…”
 

Rimango a bocca aperta. Io morta?
 

“Oh beh… almeno che non si sia uno zombie… Keiji,io sono la Giustiziera…”
 

Rimane a bocca aperta. Ho una tremenda paura di rivivere quella sensazione di abbandono… Ho paura di essere lasciata ad affrontare tutto quanto da sola. Non voglio perdere ciò che mi è  più caro.
 

“Oh Mizuki…”
 

Mi abbraccia. Il cuore mi esplode,mi sento bene,sono felice. Lo stringo forte a me e sospiro sollevata. In quel momento mi ritorna in mente Emma
 

“Oh! Andiamo a prendere Emma!!”
 

Entriamo nel locale per la seconda volta ed andiamo in cerca della mia amica che,seduta al bancone,ci aspetta a braccia conserte.
 

“Era ora!”
“Dai andiamo,sono le 03 passate. Ti riaccompagniamo a casa.”
 

E ci avviamo alla porta. Entriamo in macchina e Keiji fa manovra,per poi uscire dal parcheggio ed immettersi nella strada principale. Ogni tanto ci scambiamo un’occhiata ed ogni volta che cambia marcia,per non sciogliere le nostre mani,lo facciamo insieme. Mi rendo conto che avrei dovuto scegliere Keiji fin dall’inizio e non Rai. Keiji ha deciso di sostenermi,cosa che avrebbe fatto qualunque ragazzo innamorato. Mi giro ai sedili posteriori e vedo Emma dormire serenamente. Arrivati davanti a casa sua mi dispiace molto svegliarla,ma non c’è altro modo. Allora mi allungo verso la sua gamba e la smuovo dolcemente
 

“Emma,siamo arrivati!”
 

Lei apre lentamente gli occhi e se li stropiccia,si stiracchia e ci ringrazia della serata passata insieme. La salutiamo e come chiude il portoncino della sua villa,partiamo di nuovo. In macchina regna il più totale silenzio e mi sento estremamente stanca. Lascio andare la testa sul sedile e mi addormento.
 
 
 

Keiji

 
 
Non ci posso credere! Mizuki è finalmente con me! Ho deciso di portarla in un posto che io adoro e che sicuramente piacerà anche a lei,cambio la marcia e metto la quinta,ma sento il suo braccio pesante,così mi volto verso la mia amata e vedo che dorme tranquilla. Sorrido e le lascio la mano,per poter guidare meglio. Sorpasso la stradina che porta alla sua residenza e prendo quella poco più avanti. Strada sterrata di campagna,un sentiero che facevo spesso con mio padre quando ero piccolo e che adesso percorro con la ragazza che amo. Ai lati la neve copre la grande distesa di erba e da qui le luci della città sembrano così lontane… rendono tutto molto più romantico. Proprio di fronte a noi ci sono altre colline innevate ed il cielo limpido. La Luna illumina leggermente il sentiero,non ho bisogno di accendere i fari per poter vedere. Eccoci arrivati. In cima al cucuzzolo della collina. Guardo ancora una volta la mia adorata Mizuki e le accarezzo i capelli,lei apre lentamente gli occhi e mi guarda persa.
 

“Dove siamo…?”
 

Mi chiede stendendo le gambe e le braccia,per poi ricomporsi sul sedile.
 

“Siamo in un posto che io amo. Ti piace?”
“Si… è bellissimo!”
“E devi vedere d’estate. E’ ancora più bello,ma mai quanto te…!”
 

Mi avvicino a lei e Mizuki mi viene incontro. Le nostre labbra si uniscono in un bacio tenero e passionale allo stesso tempo. Mi prende il viso fra le sue dolci mani ed io faccio indietro il sedile. Lei mi sale a gattoni sulle gambe e mi guarda serena,la abbraccio forte e lei appoggia la sua testa sul mio petto. Non ci posso ancora credere…
 
 
 

Mizuki
 

 
…Sono fra le braccia di Keiji! E sto così bene. Il suo cuore batte senza sforzo e scandisce preciso ogni battito. Mi accoccolo meglio e metto una mano sul suo petto,sentendo la mia vita essere stretta dalle sue braccia ancora di più.
 

“Hai freddo?”
 

Lo guardo stralunata e mi accorgo di stare tremando. Lui si toglie la giacca pesante e le la mette sulle spalle. Gli sussurro un grazie e lui mi sorride stringendomi a se.
 
 

Quando riapro gli occhi,mi ritrovo stesa sul mio letto con un plaid addosso. Mi alzo e mi accorgo di essere nella mia camera. Peccato,non l’ho potuto salutare… Guardo l’orario: 15.00. Scendo di sotto e sento una voce che conosco molto bene
 

“Allora,la mia cara vittima si è divertita ieri sera?”
 

Lo guardo e sgrano gli occhi. Drew!!
 

“Vattene fuori dalla mia casa!”
“Oh no,zuccherino! Non devi usare questi toni con me! Rischi di farmi arrabbiare sul serio!
 

Mi sta sfidando. Lo guardo fessurando gli occhi e gli ripeto di andarsene. Un attimo e scompare alla mia vista per poi ricomparire alle mie spalle. Sento il suo alito sul mio collo e le sue labbra baciarmi lungo la carotide. Cerco di urlare,ma la sua mano mi chiude la bocca. Cerco di liberarmi ma niente. Calma e sangue freddo Mizuki!! Riesco ad impiantare con forza il tacco sul suo piede e lui mi lascia urlando dal dolore,ma poi sogghigna e si avventa di nuovo su di me. Mi preparo a combatterlo, consapevole che Drew sia mille volte più forte di me. Davanti a me trovo un ragazzo dai capelli biondi che ostacola l’attacco del mio nemico. Drew indietreggia portandosi una mano sulla spalla sanguinante ed in quel momento corrono giù dalle scale i miei genitori con i miei fratelli.
 

“Mizuki,stai bene?!”
 

Mi chiede premuroso,Keiji, abbracciandomi,per poi tornare a fissare Drew. Quest’ultimo sogghigna di nuovo e sussurra
 

“Ci vedremo molto,molto presto!”
 

E scompare in una nuvola di fumo nero. Kaito scende le scale e mi prende la mano
 

“Mizuki,come stai?”
“Bene,Kaito… bene…”
 

Sussurro. Chiudo gli occhi e scuoto la testa leggermente,poi mi rivolgo a Keiji
 

“Andiamo a fare quattro passi? Ho bisogno di un po’ di aria.”
 

Ricevo un’occhiataccia da Kaito,che mi strattona per una mano e mi porta in cucina
 

“Mizuki,mi spieghi perché mi hai baciato se stai con quello li?”
“Quello li ha un nome… Keiji. E comunque non ti ricordi che anche da piccoli ci davamo quei baci?”


Sospira mio fratello e mi risponde dopo poco
 

“Sei ingenua Mizuki. Va bene,se lo ami vai,non ti ostacolerò.”
 

Sorrido e questa volta gli do un bacio sulla guancia.
 

“Tu sarai comunque il mio fratellone adorato. Ti voglio bene Kaito.”
“Anche io ti voglio bene Mizuki…”
 

Lo guardo. La sua voce è triste. Lui non mi vuole bene,mi ama. Ma non è un amore fraterno,è Amore con la “A” maiuscola. Gli sorrido per poi abbracciarlo di nuovo.
 

“Grazie.”
 

Gli scocco un altro bacio sulla guancia e corro di la e mi avvio al portone.
 

“Andiamo,Keiji?”
“Si! Arrivederci,signori Kuran!”
“Ciao Keiji!”
 

Risposero in coro i miei genitori. Usciamo di casa ed andiamo in giardino. Passeggiamo lentamente e mano nella mano,non so di cosa parlare,ma non ce n’è bisogno,voglio solo tenerlo qui,vicino a me.
 
 
 

Keiji

 
 
Quella chiacchierata con il papà di Mizuki non è stata come molti pensano… è stato interessante e poi sono due bravissime persone. Kaname mi ha detto di starle accanto ogni singolo minuto. Mi ha parlato brevemente della leggenda delle Prescelte e mi ha spiegato il pericolo che corre Mizuki. Mi ha anche incaricato di consegnarle una lettera che non ha mai aperto e che è destinata solo ed esclusivamente a lei. Ce l’ho ancora in tasca,ma non so cosa dirle. Forza,prendi coraggio Keiji!!
 

“Mizuki…”
 

Lei si ferma e mi guarda preoccupata negli occhi. Dai Keiji!!
 

“Tuo padre,mi ha dato questa…”
 

La prendo dalla tasca e le porgo la lettera. Lei sgrana gli occhi,la afferra e la apre,leggendo il contenuto a bassa voce
 
 

                                                                                                                Firenze, 24 Maggio 1630

 
Mizuki,sono Anna,la Prescelta che ha avuto una visione
di te. So che sembra strano,ma io ti conosco molto bene,
tu non immagini neanche quanto.
Ti chiedo un enorme favore: Salvaci. Salvaci tutti.
Non fare in modo che quel Drew prenda anche la tua vita,
come ha fatto con quella delle tue sorelle Prescelte.
Ha già ucciso tante di noi.
Le nostre sorelle combattevano per delle buone cause,
non fare in modo che le loro vite vadano sprecate!
Mizuki,tu sei la Prescelta delle Prescelte,
colei che ucciderà Drew e che porterà la pace fra
gli Umani e noi Vampiri.
Sai che questa guerra ha già causato miliardi di perdite da parte
di entrambi… Metti fine a tutto questo.
Drew è colui

 

 Mizuki 

 

La lettera finisce bruscamente così. No! Io devo sapere! La butto a terra rabbiosa e mi porto le mani al viso,coprendolo. Due forti braccia mi cingono il corpo ed io mi rilasso immediatamente
 

“Mizuki,ci sono io qui con te…”
 

Lo guardo e lacrime di gioia cadono al suolo. Mi stringo a lui e lo bacio.
 

“Oh Keiji,grazie di starmi accanto e di sostenermi!”
 

Lui sorride felice e sussurra sulle mie labbra
 

“E’ perché ti amo,mia Principessa…”

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Capitolo 2
*** Incontri ***


Ciao ragazze!!! Ecco qui il secondo capitolo!!! Spero vi piaccia *_*
Bacioniiiii
 
Jess

 
 
 

[Dopo 1 anno]
 
 
Abbracciata al corpo statuario e fresco del mio fidanzato, ripenso a quel che è successo un anno fa… sembra tutto così recente,ed invece è accaduto l’anno scorso!… Non ho smesso di cacciare i miei obbiettivi ed ho continuato a studiare alla Cross,io e Keiji stiamo insieme e sono sempre più convinta che questa sia stata la scelta più logica che io abbia mai fatto,oltre a quella di accettare i miei poteri. Rai invece se n’è andato e non so che fine abbia fatto. Ripensare a lui ormai non mi fa male,mi lascia solo indifferente. Una mano mi accarezza i capelli biondi ed alzo il viso dal suo petto.
 

“Buon giorno Keiji!”
“Buon giorno amore…”
 

Sospira mi stringe forte e lo sento sospirare.
 

“Che succede?”
“Niente,Mizuki… è che ho fatto un incubo…”
 

Si stringe ancora più forte a me e io cerco di tranquillizzarlo.
 

“Amore… va tutto bene… stai tranquillo…”
“Era davvero brutto… ho avuto una paura matta di perderti!”
 

Sento un singhiozzo e lo stringo ancora più forte. Passo una mano fra i suoi setosi capelli biondi e li accarezzo. Sento i suoi muscoli rilassarsi e le sue braccia cingermi con meno forza.
 

“Grazie…”
 

Sospira,per poi ricadere stanco nel mondo dei sogni. Lo stendo sul materasso e gli accarezzo i capelli lentamente. Io e Keiji non abbiamo mai fatto l’amore… lui aspetta me. Per questo lo amo così tanto! Sorrido e guardo fuori dalla finestra: è quasi ora di andare a lezione. Mi alzo silenziosamente e vado in bagno a sciacquarmi il viso. Indosso veloce la divisa e prendo i libri.
 

Amore mio,sono a lezione,non preoccuparti ;)
                                                                                 
                                                                            Tua Mizuki

 

Metto il bigliettino sul cuscino ed esco fuori dalla stanza e scendo di sotto.
 

“Buon giorno ragazzi!”
“Ciao Mizuki!”
 

Sembra strano da credere,ma io e Naomi abbiamo stretto amicizia! Non ci avrei mai creduto!! Ci avviamo verso l’istituto fra le ragazzine urlanti come sempre. Affiancata da Emma e da Naomi,che a sua volta da il braccetto a Midori,ricevo mille lettere d’amore dai ragazzi. Una volta o l’altra li avrei inceneriti tutti quanti,giuro!!!
 

“Oggi chi abbiamo?”
 

Chiede Midori
 

“La Smith,Harashi e Yamamoto.”
 

Risponde Emma stringendomi di più la mano
 

“Che pizza!! Oggi ci tocca fare Dissertazioni di Macroeconomia!”
 

Sospira scoraggiata Naomi
 

“Purtroppo… anche se con quel professore 10 minuti di lezione e poi spasso totale!”
 

Esulto. Entriamo in classe e ci sediamo vicine. Iniziamo a parlare del più e del meno fino a quando Midori mi chiede
 

“E Keiji?”
“Non ha dormito tutto il giorno ed era molto stanco”
 

Rispondo un po’ triste. La prof entra dopo poco e ci saluta. Sebbene abbia un’età avanzata ormai,e sia umana,è ancora arzilla e si sente come una ragazzina.
 

“Siete tutti presenti?”
 

Chiede scrutandoci dietro i suoi occhialetti rossi. Rispondo immediatamente
 

“Manca solo Aidou.”
 

Lei apre il registro e scrive l’assenza
 

“Cosa è successo al mio Keiji?”
 

La classe ride e rispondo alla domanda,un po’ infastidita... Keiji è MIO.
 

“Non sta molto bene prof.”
“Peccato… beh ragazzi,andiamo nell’aula di musica.”
 

Ci alziamo ed ordinati andiamo in aula.
 

“Mizuki! Aspettami!”
 

Mi giro di scatto e vedo il mio Keiji,in divisa, che corre verso di me.
 

“Keiji,come stai ora?”
 

Chiede Emma lui risponde sorridente di star bene,anche se vedo tensione nel suo sguardo. Entriamo in aula e la prof mi chiama al pianoforte.
 

“Allora Mizuki,vieni qui vicino a me e cantami la scala.”

 
Inizio a cantare e dopo aver fatto quattro volte la scala (due in ordine crescente e due in ordine decrescente),la prof si volta e mi chiede di cantare il ritornello di una canzone,mentre lei lo avrebbe suonato al pianoforte. Scelgo di cantare un brano difficile: I Will Always Love You – Whitney Houston.
 

“Ne hai scelta una proprio difficile… alta o bassa?”
“Alta prof!”
 

Respiro profondamente ed alzo la voce fin quando ce la faccio
 

And I will always… love you!!!
I will always… love you!!!

 

I miei amici battono le mani e la prof si alza e si unisce a loro. Li ringrazio e torniamo in classe per seguire le altre lezioni.
 
 
 

Keiji

 

Steso sul letto,aspetto che la mia Mizuki venga. Sto leggendo un libro che mamma mi ha regalato: il sangue che resta. E’ davvero bello, ma pesantissimo! Bussano alla porta ed un secondo dopo la vedo in tutta la sua bellezza: anche se in pigiama (bianco con sopra gli orsacchiotti – si,è grande,ma come dice lei “Sono teneri”-) e con i capelli legati in una coda bassa ed appoggiata sulla spalla, lei rimane uno splendore. Si toglie le pantofole rosse salta sul letto,facendomi balzare.


“Dormiamo insieme anche stasera?”
 

Sorride. Io rispondo
 

“Si,ma prima ti devo far sentire una cosa…”
 

Lascio il libro sul comodino e mi avvicino al porta chitarra nero prendendo lo strumento. Mi siedo sul letto e schiarisco la voce, iniziando a suonare le prime note di Vorrei – Lunapop
 
 
Vorrei, vorrei... 
esaudire tutti i sogni tuoi. 
Vorrei, vorrei... 
Cancellare ciò che tu non vuoi,
però, lo sai… che io vivo attraverso gli occhi tuoi...

 
 
Riprendo fiato e continuo a cantare e a suonare. Non sono di certo bravo come lei,ma mi sto impegnando al massimo
 
 
Vorrei, vorrei... 
Che tu fossi felice in ogni istante. 
Vorrei, vorrei... 
Stare insieme a te, così, per sempre… 
però, lo sai… che io vivo attraverso gli occhi tuoi!
 

 
Mi sta sorridendo,un sorriso sincero ed io le canto con il cuore in mano
 
 
E vorrei poterti amare 
fino a quando tu ci sarai. 
Sono nato per regalarti quel che ancora tu non hai, 
così se vuoi portarmi dentro al cuore tuo con te… io ti prego e sai perchè... 
 
Vorrei, vorrei... 
Esaudire tutti i sogni tuoi. 
Vorrei, vorrei... 
Cancellare ciò che tu non vuoi, 
però, lo sai… che io vivo attraverso gli occhi tuoi...
 

 
Si,io vivo attraverso i tuoi occhi,amore. Suono le ultime note e come finisco lei mi abbraccia forte. Poso la chitarra a terra e le scocco un bacio.
 
 
“Grazie…”
 

Mi sussurra. Ci stendiamo sotto le lenzuola e ci addormentiamo stretti.
 
 
 

Mizuki

 

Oggi è il compleanno di Keiji ne approfittiamo per farci un giro in città. Gli ho regalato una macchina fotografica digitale ed abbiamo già fatto un sacco di foto al suo compleanno e continuiamo a scattarne altre mentre camminiamo dentro l’enorme parco del centro della città,dove gli alberi sono pieni di fiori come i campi. Manca un solo mese al mio 18esimo compleanno,che ho deciso di passare con Keiji e le nostre famiglie la sera,ed invece la notte in discoteca con Emma,il mio fidanzato,Midori,Naomi. Passiamo vicino a dei giochi per bambini e quei piccoli scalmanati ridono rincorrendosi,oppure vanno sull’altalena. Sento che qualcuno mi chiama e mi volto. Mi viene incontro una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi color nocciola,con una bambina in braccio. Mi sembra un viso familiare,ma non ricordo chi sia.
 

“Mizuki,da quanto tempo non ci vediamo!”
“Ehm.. perdona la scortesia… ma chi sei?”
 

Lei sgrana gli occhi e subito dopo mi sorride
 

“Mizuki,sono Lara! La ragazza che hai salvato un bel po’ di tempo fa!”
 

Lara! Lara! Le sorrido e l’abbraccio,scusandomi per non averla riconosciuta. Poso gli occhi sulla bimba in braccio a lei. Mi nota e nasconde il visino paffutello fra i capelli della madre
 

“Oh,lei è mia figlia… si chiama Ai. Amore,lei è Mizuki,una ragazza che ha aiutato molto la mamma.”
 

Ai si solleva dalla sua spalla e mi guarda,per poi sorridermi. Le sorrido i rimando e le accarezzo il visino. Ai guarda la madre ed indica l’altalena. Ci muoviamo tutti e tre e Lara posa la bimba sull’altalena per i piccolini,per poi spingerla piano.
 

“Mizuki,mi hai dato un ottimo consiglio: non so come avrei fatto senza Ai. Grazie! Grazie di cuore!”
 

Le sorrido poi mi volto verso Keiji
 

“Amore,l’inverno scorso ho salvato Lara dal suo fidanzato vampiro che voleva ucciderla. Ai è la loro bambina.”
 

Keiji mi guarda sorpreso,poi mi cinge i fianchi con un braccio e mi bacia la guancia. Ai si dimena e la madre la ferma. Indica lo stagno con le paperelle. Lara la prende in braccio e dice
 

“Scusate,ma Ai è una curiosona. Ci si vede in giro ok?”
“Non preoccuparti! Ciao! Ciao Ai!”
 

Lei si volta e sorride. Quando loro si allontanano io e Keiji ci prendiamo per mano e continuiamo la nostra passeggiata. Aver rincontrato Lara mi ha riempito il cuore di gioia e poi Ai è davvero molto carina!! Guardo in direzione di una fontanella con i pesci dentro e riconosco mia sorella accompagnata dal marito.
 

“Ester!”
 

Lei si gira insieme a Mark (il marito) ed Ayame in braccio.
 

“Ghia!”
 

Esclama la piccola. La prendo in braccio e la porto al mio petto.
 

“Allora,come va?”
 

Mi chiede Mark. Rispondo che va tutto bene ed Ester sussurra a Keiji
 

“Non deve essere facile con una come Mizuki!”
 

Lui nega
 

“Al contrario! E’ davvero bello stare con lei!”

 
Gli sorrido e passo Ayame alla mamma. Ci salutiamo e continuiamo a camminare mano nella mano. Raggiungiamo una piccola giostra di cavalli piena di bambini accompagnati dai genitori. Una coppia attende che il giro finisca ed i posti si liberino: lei con in braccio un bambino moro. Ci avviciniamo sempre di più ed il bimbo gira la testa verso di noi. I miei Zaffiri si incrociano con i suoi…
 
 
 
 

 

…Topazi…

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Capitolo 3
*** C'est l'Amour ***


Premetto che io odio a dismisura il cantante che ho usato in questa storia,ma la canzone è davvero carina ;)
Un bacione enormeeeee!!!!
 
Jess

 
 
 
 
 
…Topazi che io conosco molto bene… quelli di Rai. Mi blocco lì e Keiji mi stringe a se.
 
 
 
“Tu… sapevi che… si era… sposato…?”
 
 
 
Sospira e mi risponde di no. Una lacrima mi solca il viso. Si,una lacrima di dolore. In quel bambino vedo i suoi tratti e mi accorgo che mi sta guardando sorridente. La mamma si gira: è davvero una bella ragazza. Capelli scurissimi ed occhi altrettanto scuri contrastano con la pelle chiarissima e le labbra carnose sono rosse.
 
 
 
“Rai…”
 
 
 
Lo chiama. No,non si deve girare.
 
 
 
“Keiji,andiamocene,ti prego…”
 
 
 
Stringo nel mio pugno la sua camicia e lui annuisce. Non faccio in tempo a girarmi dall’altra parte che Rai mi sta fissando. Gli lancio uno sguardo pieno di dolore e di rabbia,per poi girarmi e riniziare a camminare. Mi sento mancare e Keiji mi sostiene e ci sediamo ad una panchina.
 
 
 
“Mizuki,stai bene?”
 
 
 
Scuoto la testa.
 
 
 
“Non sto bene! Insomma… diceva di essere innamorato di me,ma se veramente lo fosse stato,non mi avrebbe lasciato così! Ottimo,si è già formato una famiglia! Buon per lui!”
 
 
 
Dico con le lacrime agli occhi. Keiji mi abbraccia forte e mi accarezza i capelli.
 
 
 
“Amore,non posso comprendere il dolore che stai provando… ma capisco il tuo modo di pensare…”
 
 
 
Lo guardo sorpresa
 
 
 
“Io sono la tua prima ragazza?”
 
 
Annuisce lentamente ed io gli salto addosso baciandolo.
 
 
 
“Ti amo…”
 
 
 
Sussurro appena e lui ricambia la mia stretta
 
 
 
“Anche io ti amo.”
 
 
 
Ci baciamo di nuovo ed io dico sorridente e decisa
 
 
 
“Mi dispiace di averti fatto soffrire. Io ho chiuso con il passato. Voglio solo vivere il presente… con te.”
 
 
 
Lo stringo forte e mi sento osservata. Ci giriamo entrambi e vediamo Rai che si avvicina velocemente.
 
 
 
“Keiji,spero tu la stia trattando bene…”
 
 
 
E’ visibilmente urtato. Mi alzo ancora più furiosa di lui
 
 
 
“Cosa vuoi? Va via e lasciaci soli!”
 
 
 
Mi afferra il braccio e mi porta a se
 
 
 
“Mizuki,ricordati che io sono stato la persona che ti ha tolto la verginità! Non lui! Mi appartieni.”
 
 
 
Keiji si alza in piedi e mi porta al suo petto
 
 
 
“Lei non appartiene a nessuno,ha solo scelto di vivere con me. Te la sei scopata la sera stessa che le hai chiesto di diventare la tua “fidanzata” e poi l’hai lasciata! Tu sei un bastardo Rai,l’hai fatta soffrire! Tu non lo sai quante lacrime ha versato per te! Non lo sai perché non ci sei mai stato. Ed ora torna da tua moglie e da tuo figlio ed esci dalla nostra vita!”
 
 
 
Lui abbassa lo sguardo e fa per andarsene,ma le mie parole lo bloccano
 
 
 
“Rai,in ogni caso ti auguro il meglio.”
 
 
 
Lui si volta e si avvicina a me,cerca di darmi un bacio sulla guancia,ma mi stringo a Keiji che mi allontana da lui. Si gira e se ne va,alzo lo sguardo verso Keiji che lo fissa rabbioso e gli accarezzo la guancia
 
 
 
“Amore,calmati…”
“Non posso calmarmi! Se penso a tutto il dolore che ti ha inferto!”
 
 
 
Lo bacio e lui mi stringe,come sempre.
 
 
 
“Ti ho detto di non preoccuparti. Sto bene ora,davvero.”
 
 
 
Sorridiamo entrambi e ci avviamo verso la macchina. Ci sediamo a partiamo veloci.
 
 
 
“Ti dedico una canzone.”
 
 
 
Mi dice,la sceglie con la mano destra buttando spesso l’occhio alla strada e rallentando la nostra andatura. Parte il basso e la chitarra,poi la voce del cantante. La riconosco immediatamente: Dentro ad Ogni Brivido – Marco Carta. Sorrido e Keiji inizia a cantare
 
 
 
Buon giorno mia signoria,
le posso offrire un caffè?
Viaggio da questa mattina… in cerca di lei…
 
 
Vedo l’azzurro del mare
nei suoi occhi così blu…
Sintomi di un grande amore.
Io vorrei darle del tu.

 
 
 
 
Rido divertita,proprio come lui. Ci stringiamo le mani e continuiamo a cantare insieme.
 
 
 
 
Vorrei farti sognare.
Portarti a ballare.
Stringerti tanto da non respirare.
Perdermi in ogni minimo particolare di te…
 

 
 
 
Rido di nuovo e sorridente abbasso il volume e canto
 
 
 
 
Dentro ad ogni brivido,
c’è la magia di un timido,
incontro di due mani che si sfiorano!

 
 
 
Lo indico e lui canta
 
 
 
Semplicemente un’alchimia
che già ti fa sentire mia…
Come vorrei…

 
 
 
 
Respiriamo entrambi e cantiamo in sincronia
 
 
 
 
E mi sento stupido,
nella follia di un attimo,
mi sono immaginato tutto quanto!
 

 
 
 
Lui continua solo mentre io mimo i versi della canzone
 
 
 
 
E intanto tu rimani lì,
seduta a bere il tuo caffè…
Senza di me…
Senza di me…
 

 
 
 
Ridiamo e lui continua a cantare. Mi ha detto che non è molto intonato,ma non è assolutamente vero! Meglio di Carta al 100%
 
 
 
 
 
Buongiorno mia signorina,
le posso offrire un caffè?
Viaggio da tutta la vita,
in cerca di lei…
 
C’è l’infinito del mare,
in quei suoi occhi così blu.
E’ certamente già amore,
ed io…
Vorrei darle del tu.

 
 
 
 
Mi sorride e cambia marcia,andando più veloci. Il sole delle 18.00 mi da fastidio agli occhi e prendo dal vano porta oggetti i miei occhiali da sole Ray-Ban Wayfarer celesti, che si abbinano al toppino rosa,al pantaloncino di jeans ed alle Converse bianche che indosso. Canto
 
 
 
 
Potrei stare a guardare.
Bramarti per ore.
Baciarti tanto da non respirare.
Perdermi in ogni minimo particolare di te…

 
 
 
 
Alzo il volume un’altra volta e cantiamo insieme per due volte
 
 
 
 
 
Dentro ad ogni brivido,
c’è la magia di un timido,
incontro di due mani che si sfiorano!
Semplicemente un’alchimia
che già ti fa sentire mia…
Come vorrei…

E mi sento stupido,
nella follia di un attimo,
mi sono immaginato tutto quanto!
E intanto tu rimani lì,
seduta a bere il tuo caffè…
Senza di me…

 
 
 
 
La canzone finisce e ridiamo insieme. Mi bacia la mano e cambia di nuovo marcia,mettendo la quinta. Dopo pochi secondi ne parte un’altra. Un Giorno Così – Max Pezzali. Ridiamo e cantiamo insieme. Giungiamo a casa sua e parcheggia nel garage vicino l’entrata. Entriamo in casa,sollevo gli occhiali da sole sulla testa e veniamo accolti da Marie,sua madre. E’ una bella donna dai capelli marroncini e gli occhi grigi,il fisico magro e non troppo alto.
 
 
 
“Mizuki! Vieni entra!”
 
 
 
Entriamo e Keiji mi prende per mano
 
 
 
“Mamma noi saliamo in camera… puoi portarci per favore due tazze di the freddo?”
 
 
 
 
Lei fa di si con la testa e lui le da un bacio sulla guancia. Sorrido divertita,per poi essere trascinata verso le scale che saliamo veloci e ridendo. Giriamo a sinistra ed incrociamo suo fratello gemello (l’unica differenza è che Colin è poco più basso ed ha gli occhi grigi) che mi saluta
 
 
 
“Ciao Lus!”
“Ciao Colin!”
 
 
 
Entriamo in camera e lui chiude veloce la porta per poi buttarmi addosso la parete. Ci baciamo ed io lo spingo verso il letto sdraiandoci entrambi a pancia su e fissando il soffitto. Ridiamo a crepapelle e lui si alza,prendo la macchina fotografica digitale e l’accende. Mi fa una foto ed io lo guardo divertita a testa in giù. Mi alzo e gli vado in contro,prendo la macchinetta e la sollevo in alto,lui si mette dietro di me ed appoggia la testa sulla mia spalla. Scatto la foto e la guardo sullo schermo. Sorrido: è davvero bellissima. La ritaglio all’altezza degli occhi e la salvo. Ridiamo entrambi. Bussano alla porta e ci ritroviamo davanti la sorella (più piccola dei quattro) di 13 anni con il vassoio in mano e sopra i due bicchieri di the al limone. Marie si è ricordata perfettamente che la pesca non mi piace! Che cara! Mi avvicino e prendo i bicchieri
 
 
 
“Grazie Sarah.”
“Prego Mizuki! Allora,quando diventerò zia?”
 
 
 
Mi volto verso Keiji,scoccandogli un’occhiata assassina,lui si avvicina lentamente e prende un bicchiere,alzando le sopracciglia e riproponendomi la domanda
 
 
 
“Già,quando diventerà zia?”
 
 
 
Con gli occhi sorridenti sorseggia il the,mi volto verso Sarah e le rispondo
 
 
 
“Sarah,continuiamo il discorso dopo… non ti dispiace vero?”
“Va bene,basta che mi risponderai!”
 
 
 
Chiude la porta e ci lascia soli. Faccio due giri di chiave e prendo il suo bicchiere e li poso entrambi sulla scrivania. Lo spingo fino al letto e mi siedo sulle sue gambe
 
 
 
“Cos’è questa storia di “diventare zia”? Che hai in mente?”
 
 
 
Lui mi guarda e si scusa
 
 
 
“Niente amore… scusa,non sei pronta…”
“E chi te l’ha detto?”



 
Prendo il suo viso angelico fra le mie mani ed avvicino le mie labbra alle sue. Le sue mani vagano sotto il mio top e sollevano il tessuto lentamente. Alzo le braccia e lui lo toglie e mi sussurra sulle labbra
 
 
“Sei sicura Mizuki?”
“Si…”
 
 
Sospiro,sbottonandogli la camicia e baciandogli la pelle all’altezza del cuore. Sospira,il mio principe e sento le sue dita combattere contro i ganci del reggiseno. Lo sbottonano ed accarezza le mie spalle,torno al suo viso e lo bacio di nuovo. Mi sfila l’indumento ed io subito dopo gli accarezzo le spalle muscolose,la camicia cade sul materasso e Keiji la lancia lontano. Si stende e mi porta con se,baciandomi il petto,mentre le sue mani accarezzano la schiena e tornano alla pancia,sbottonando il bottone dei pantaloncini. Un brivido mi corre lungo la schiena e lui si ferma
 
 
“Mizuki…”
“Va tutto bene,continuiamo…”
 
 
Per indispettirlo un po’,accarezzo il suo corpo dallo sterno fino al basso ventre,slaccio la cinta ed i pantaloni e gli abbasso la brachetta. Finisco contro il materasso ed il suo dolce peso su di me. Ci baciamo e ci liberiamo degli ultimi indumenti. Dopo alcuni minuti lo sento entrare in me,fa un po’ male e lui aspetta fermo che io mi abitui. Quando mi sono calmata lui parte lentamente, baciandomi e stringendomi la mano. Pochi minuti e raggiungiamo l’apice del piacere insieme. Esce da me e rotoliamo sul materasso.
 
 
“La nostra prima volta,il giorno del tuo compleanno… è davvero bizzarro!”
 
 
Rido.
 
 
“Ed è stato bellissimo…”
 
 
Sussurra sulle mie labbra.
 
 
“Ti va di venire a caccia con me?”
 
 
Lui mi sorride e risponde
 
 
“Va bene…”

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Capitolo 4
*** A Caccia ***


Guardo l’orologio che segna le 19.15. Ci siamo addormentati e non ce ne siamo accorti?! Ah beh,almeno siamo più in forze! Mi alzo con calma e Keiji si sveglia
 

“Su amore! Mi avevi promesso che saremmo andati a caccia!!”
“Si,si…”
 

Si leva a sedere e prende da terra i suoi vestiti. Prendo anche io i miei vestiti e mi preparo. Metto gli occhiali e poi il cellulare in tasca. Scendiamo di sotto e mentre stiamo per uscire Marie ci chiama dalla cucina
 
 
“Dove andate?”
“Andiamo a fare un giro mamma,tornerò fra un’oretta!”
 
 
Detto ciò usciamo ed andiamo in città. Il sole sta lentamente scemando all’orizzonte e per le vie della città non troppo grande, le persone visitano negozi e passeggiano con le buste al gomito. Noto un livello e che segue una madre con la figlia e stringo la mano di Keiji,richiamandolo. Lo indico con un movimento della testa e seguiamo il vampiro,che si apposta sotto casa loro,qualche isolato più avanti,in un vicolo.
 
 
“Sai cosa mi fa infuriare dei livello e,Keiji?”
“Cosa Mizuki?”
 
 
I nostri sguardi sono sarcastici e lo fissiamo entrambi. Il vampiro fa dei passi indietro e finisce contro la parete. Mi avvicino a passo felpato e gli punto una scheggia affilata di ghiaccio alla gola
 
 
 
“Il fatto che vogliano sembrare furbi… ma non lo sono.”
“Drew ti ucciderà comunque,non hai scampo”
“Cosa sai su di lui…”
 
 
 
Sembrava voler prendersi gioco di me… bene…
 
 
“Beh,visto che con le buone non lo capisci,passerò alle maniere forti…”
 
 
Sospiro. Sento i miei occhi andare a fuoco e leggo negli occhi del livello e il suo passato. E’ stato trasformato in maniera brutale ed io ho intensione di fargli rivivere quelle sensazioni. Creo dei fantasmi per suo passato con la mia mente e li proietto nella sua. Lascio le sue spalle e lo vedo accasciarsi a terra urlante.
 
 
“Basta basta!!”
“Ti sei deciso a parlare…”
 
 
Urla ancora di più
 
 
“Rispondimi!!”
 
 
Urlo più forte di lui. Lui cede ed io faccio scomparire le figure.
 
 
Drew… è un mostro… lui mi ha trasformato in vampiro…”
 
 
Dice tenendosi la testa. Lo guardo sorpresa.
 
 
“Dicci di più”
 
 
Interviene Keiji. Il vampiro sospira e si appoggia al muro con la schiena.
 
 
Drew è un vampiro di Sangue Puro che,secoli fa,sterminò un’intera città e formò un suo esercito. Conoscevo una ragazza molto bella che aveva poteri molto speciali e parlava spesso sul fatto di uccidere Drew. Non capivo perché,ma quando Drew arrivò in città cercò subito quella ragazza…
 
 
Fisso Keiji ad occhi spalancati,ripensando a quella storia assurda.
 
 
“Ti ricordi come si chiamava?”
Se non sbaglio si chiamava Anna…
 
 
Respirai a fondo,cercando di stare calma.
 
 
“Grazie,ci sei stato di grande aiuto… ma purtroppo ti devo fare fuori… sei un pericolo per la convivenza con gli umani…”
 
 
Nel vampiro passa un lampo di paura ed io congelo all’istante,poi con un pugno do una botta secca e diviene polvere mischiata ad acqua.
 
 
“Mizuki… che intendi fare?”
 
 
Lo guardo e gli sorrido
 
 
“Non lo so,ma caccerò fin quando non raggiungerò Drew e metterò fine ai suoi giorni.”
 
 
Mi prende la mano ed usciamo dal vicolo,camminando lungo il marciapiede.
 
 
“Non capisco perché abbia ucciso quella ragazza…”
“Anna era una Prescelta come me… noi Prescelte abbiamo grandi poteri con i quali possiamo rivoluzionare il mondo intero,per questo Drew vuole eliminarci: 1 per assorbire più potere; 2 per estinguere future rivolte.”
“Questo però vuol dire che anche tu sei in pericolo…”
 
 
Mi abbraccia. Lo rassicuro accarezzandogli i capelli
 
 
“Keiji,sono forte e con te al mio fianco,non ho paura di niente…”
 
 
Mi da un dolce bacio sulle labbra e torniamo a camminare, stringendoci nel nostro abbraccio. Arriviamo davanti casa mia e lo invito ad entrare.
 
 
“Ciao mamma!”
“Mizuki… Keiji,ciao!”
“Mamma,visto che è ora di cena,può rimanere a mangiare da noi? Per favoooree??”
 
 
Mamma mi squadra ed annuisce. Esulto saltando sul posto e prendo la mano di Keiji,entrando in sala. Papà è seduto sul divano mentre tiene in braccio Ayame dormiente
 
 
“Papà! Che strano effetto vederti con una bambina in braccio!”
“Beh almeno Ayame è calma! Tu non facevi altro che agitarti!”
 
 
Sorridiamo tutti e tre. La piccola apre gli occhi e ci mostra le sue iridi nere sorridenti. Papà le accarezza i capelli biondo cenere e le dice
 
 
“Ben svegliata…!”
 
 
La bimba mi indica e papà si alza e ci viene incontro,poi me la passa.
 
 
“Mizuki,sei davvero carinissima con una bambina in braccio!”
 
 
Entra dalla porta mio fratello che mi da un bacio sulla fronte e Ayame lo lontana gelosa.
 
 
“Ghia è mia!!”
 
 
Ridiamo divertiti e la guardiamo,mentre esplora l’ambiente circostante.
 
 
“Allora,novità per quanto riguarda Drew?”
 
 
Mi siedo al divano fra mio padre e Keiji e rispondo alla domanda di mio fratello
 
 
“Si,abbiamo scoperto che è a capo di un esercito di livello e… e che molto probabilmente cercherà in tutti i modi di trasformare altre persone in vampiri per incrementare la sua forza bellica.”
“Tutto questo per te? Devi sentirti importante!”
 
 
Dice sarcastico mio fratello,ricevendo un’occhiata assassina da parte di Keiji e mio padre
 
 
“Questa è una cosa seria,come fai a prenderla alla leggera Kaito! Si parla di Mizuki,tua sorella! Non dovresti fare queste battute.”
 
 
Parla severo mio padre e Kaito abbassa gli occhi e chiede scusa.
 
 
“Keiji,chiama i tuoi e avvisali che rimani da noi a cena!”
 
 
Cerco di cambiare discorso,l’aria è tesa e mi sento davvero piccola. Keiji si alza e va in cucina,chiedendo a mia madre di poter usare il telefono.
 
 
“Papà,Kaito. Keiji è davvero agitato per questa faccenda,non ne parliamo più in sua presenza,va bene? Cercherò di informarlo senza preoccuparlo più di tanto.”
 
 
Loro mi guardano ed io li fisso,mi annuiscono,ci alziamo ed iniziamo a preparare la tavola per cena. Stendo la grande tovaglia bianca con i ricami dorati,mamma mette i bicchieri e Keiji le forchette,mentre papà porta i piatti e Ayame gioca sul divano con un mio vecchio peluches. E’ tutto pronto e dalla cucina viene un buon odore. Risotto ai petali di rosa. Ci sediamo a tavola ed iniziamo a mangiare. Sono seduta accanto a Keiji e mio fratello,papà a capotavola e mamma al suo fianco,di fronte mio fratello. Ceniamo fra risate e battute e quando finiamo sparecchiamo ed io e Keiji andiamo in salotto a vedere un po’ di televisione. Ci sediamo sul divano bianco ed io accavallo le gambe,per poi accucciolarmi al suo petto,lui mi abbraccia la schiena ed un senso di stanchezza mi invade. Cerco di non perdermi quel film bellissimo: la Maschera di Cera,ma proprio non ce la faccio e mi lascio andare in un sonno senza sogni.
 
 
 

Keiji

 
 
La sento rilassarsi ed il suo corpo si fa pesante,il respiro lento e regolare,la bocca fine leggermente schiusa. Sorrido e volgo lo sguardo all’orologio,che segna le 23.05. A metà film mantenere le palpebre aperte è faticoso e mi lascio andare,seguendo la mia amata nel sonno.
 
 
 

Jessica

 
 
Entro in sala,portando due bicchieri di coca cola a quei due splendidi ragazzi,ma li trovo dormienti. Sorrido divertita e chiamo mio marito. Arriva e li guarda sorridente,mi abbraccia per la vita e dice
 
 
“Mizuki sembra molto felice. Spero che questa sua felicità non conosca mai la fine.”
 
 
Sorrido e gli porgo un bicchiere di coca cola,lo prende e beviamo insieme,per poi lasciare soli i due fidanzatini. Mi avvicino al telefono e chiamo a casa Aidou. Mi risponde una voce maschile
 
 
“Pronto?”
“Ehm… Hanabusa?”
“Si! Sono io,Jessica! Allora,come va fra quei due?”
“Bene,sono tranquilli. Si sono addormentati tutti e due sul divano. Per noi non è un problema se rimangono,è lo stesso per voi? Mi dispiacerebbe svegliarli!”
“No figurati! Va benissimo!”
“Perfetto! Allora ci vediamo alla festa per Mizuki!”
“Si… Ah! Marie mi ha detto che sarà una festa con il tema Grease. Per voi va bene?”
 
 
Rimango sbasita e sorpresa…
 
 
“Ehm… si. Ok,dai!”
“Allora ci vediamo Jess!”
“Ciao Hanabusa!”
“Ciao!”
 
 
Chiudo,ridendo pensando alla reazione di Mizuki quando glielo avrei detto la sera dopo…

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Capitolo 5
*** Un Compleanno pieno di Sorprese ***


Mi sveglio dal sereno sonno e guardo la sveglia. Aaaahhh!! Il mio compleanno è finalmente arrivato!!! Salto giù dal letto e corro di sotto.
 
 
“Ciao!!”
 
 
Esulto. Kaito mi viene incontro e mi abbraccia.
 
 
“Auguri scimmia!! E così oggi fai maggiorenne eh?”
 
 
Gli faccio la linguaccia saluto i miei genitori con un abbraccio a testa.
 
 
“Ehm,cara… Marie ha avuto la brillante idea di fare una festa a tema…”
 
 
Sospira mia madre. Le chiedo quale sia e papà mi risponde
 
 
“Grease.”
 
 
Rimango con gli occhi spalancati,voglio urlare ma non ci riesco.
 
 
“Ma perché!!!!!!! Io odio Grease!!!!!!”
 
 
Mi lamento io. Mamma si avvicina e mi mette una mano sulla spalla
 
 
“Marie ti ha già comprato il vestito… spero che ti piaccia almeno.”
 
 
Con i piedi pesanti vado in cucina e lo trovo steso sul divano. Lo prendo e lo sollevo,meravigliata dalla vivacità di quell’abito: è nero a pois bianchi,un nastro nero che lo mantiene al collo ed una fascia sotto il seno. E’ davvero molto carino e soprattutto sbarazzino: perfetto per me! Lo prendo e corro di sopra sorridente. Vedo con la coda dell’occhio che anche mamma lo è e salgono anche loro per prepararsi. Vado a fare la doccia e mi lavo i capelli con lo shampoo alla fragola. Li asciugo e li lego in una coda di cavallo alta. I capelli arrivano alle spalle e mi solleticano mentre cammino,prendo un paio di scarpe dal tacco nero ed alto e le metto,per poi infilare con cura il vestito ed aggiungere una collana a giro colorata. Rossetto rosa e trucco sul violetto. Ecco qui: pronta! Afferro la pochette e metto il cellulare dentro, corro di sotto e prendo una busta.
 
 
“Cosa devi mai fare con una busta?”
“Non posso mica andare in discoteca conciata così!”
 
 
Torno di sopra e prendo un abitino rosso stile scozzese a fascia, stretto con una cinta nera a livello dello stomaco. Scendo di nuovo quando i miei genitori mi chiamano per andare. Viaggiamo ad una velocità modesta e fuori dal finestrino tendo la mano fuori,ondeggiandola. Arriviamo davanti a casa Aidou e parcheggiamo nel cancello. Scendiamo e ci viene ad aprire Colin, sorridente. Indossa pantaloni neri e camicia bianca,con un foulard celeste.
 
 
“Auguri Mizuki!!”
“Grazie Colin!”
 
 
Lo abbraccio forte ed entro dopo che mi ha fatto un cenno. Marie avanza,vestita da Sandy (pantaloni lucidi neri fino all’ombelico,magliettina nera e scarpe rosse con il tacco) con un mega sorriso stampato sulla faccia,seguita da Hanabusa,che, come lo vediamo,scoppiamo tutti a ridere. Infatti,è un improbabile Danny vestito interamente di nero tranne per la camicia bianca.
 
 
“Mizuki,sei favolosa con quel vestito!”
 
 
Sorride Hanabusa. Faccio un giro su me stessa e la gonna pomposa si alza leggermente. Dalle scale scende Keiji (Danny jr) affiancato alle due sorelle,mi viene incontro e ci scambiamo un bacio,per poi farmi gli auguri. Abbraccio anche le sorelline ed andiamo tutti nel salone. I piatti sono già pronti e mangiamo tantissimo,fino a scoppiare. All’improvviso si spengono le luci e dalla cucina avanza Marie con la torta. E’ una torta molto grande ricoperta di panna,al centro la scritta “I miei 18 anni” e al lato le candeline con il numero. Il sorriso mi arriva fino alle orecchie e fra i molteplici flash che mi accecano,do il benvenuto ai miei primi e soli 18 anni.
 
 
“Beh gente! Ho un cd con le canzoni di Grease! Balliamo?”
 
 
Propone Marie. Spalanco gli occhi e rispondo
 
 
“La ringrazio,ma rifiuto l’offerta e vado avanti!”
 
 
Ridiamo tutti insieme e Marie ci invita ad entrare nella sala poco più piccola del grande salone per i pranzi importanti. Mette il cd nello stereo e parte la prima canzone. You are the one that I want. Hanabusa e Marie si scatenano su quella canzone e, vedendoli soli a ballare mi alzo e prendo per i polsi i miei genitori e cerco di farli alzare. Iniziano anche loro a ballare e noi ragazzi ridiamo a crepapelle. Finito tutto il cd con le canzoni,ci sediamo al tavolo circolare ed iniziamo a giocare a carte. Passata la serata a giocare a Uno e a Sette e Mezzo, con il mio cellulare che suona ogni minuto o per messaggi di auguri o per le telefonate, io e Keiji ci andiamo a cambiare per andare in discoteca. Saliamo in camera sua e ci chiediamo a chiave,ci spogliamo e mi metto il vestitino. Mi giro verso di lui, che ora indossa pantaloni bianchi,t-shirt celestina e sopra una camicia aperta ed ampia a scacchi sul beige,mentre le scarpe da ginnastica sono nere.
 
 
“Andiamo con la moto,ok?”
“Sii!!!”
 
 
Prende i caschi e scendiamo di sotto,prendo la pochette e saluto tutti quanti,ringraziando i coniugi Aidou per la festa e per il vestito.
 
 
“Ehi,Colin! Vuoi venire anche tu con noi?”
“Ok!”
 
 
Si toglie il foulard e ci raggiunge.
 
 
“Noi prendiamo la moto e tu hai il permesso di prendere la Giulietta.”
 
 
Sospira il mio fidanzato. Colin sorride e lo rassicura, promettendogli di trattarla bene. Salutiamo di nuovo e andiamo in garage e montiamo sulla Yamaha r6 bianca con delle fiammate rosse che partono dalla ruota anteriore. Mettiamo i caschi e saliamo (anche se io con molta difficoltà) e parte il motore potente della moto. Facciamo la salita con pochissima difficoltà e vedo tutti sul portoncino. I nostri padri ci guardano con un’aria seria,come a raccomandarci di stare attenti mentre le nostre madri ci guardano serene. Keiji apre il gas per due volte e la moto risponde con due potenti rombate. Partiamo lenti e saluto tutti. Colin è dietro di noi con la Giulietta,che sfida Keiji ad andare più veloce. Il mio amore apre il gas e sento il vento battere forte sul mio petto. Mi stringo a lui e raggiungiamo dopo poco la discoteca sulla spiaggia. Parcheggiamo non lontano e sentiamo la canzone A far l’Amore comincia Tu di Raffaella Carrà e Bob Sinclair. Ci togliamo i caschi e li mettiamo in macchina, prendo la mano di Keiji e andiamo veloci nel locale aperto e mi avvicino ad una chioma bionda che conosco molto bene.
 
 
“Emma!”
“Mizuki! Auguri!”
 
 
Emma si alza e mi da un bacio sulla guancia,seguita da Midori e Naomi. Quest’ultima mi porge una scatola non troppo grande ed io strappo la carta ed apro il contenitore. Dentro c’è una lunga e larga maglia grigia con la scritta arancione e gialla “I Love Myself”.
 
 
“Grazie mille!! E’ bellissima!!”
 
 
Le mie amiche sorridono ed io le prendo per mano portandole a centro pista. Ci scateniamo sulle note di Cosa Resterà – Eiffel 65. Verso metà canzone sento una mano sulla spalla e mi giro.
 
 
“Mizuki,andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia?”
 
 
Annuisco e prendo la mano del mio fidanzato ed usciamo dal locale. Tolgo le scarpe e le tengo con due dita,mentre con l’altra mano stringo quella di Keiji. Camminiamo silenziosi sulla spiaggia,mentre le onde del mare si infrangono sul bagno asciuga e tornano indietro.
 
 
“Mizuki…”
 
 
Sospira Keiji,arrestandosi di fronte a me. Lo guardo,non sapendo cosa volesse dirmi
 
 
Senti… è da ormai più di un anno che stiamo insieme… ti amo con tutto me stesso e vorrei chiederti una cosa,qui,su questa spiaggia.
 
 
Si inginocchia di fronte a me. Ho capito tutto. Calde lacrime di felicità sgorgano dai miei occhi e mi porto una mano alla bocca. Prende dalla tasca un cofanetto nero e lo apre,rivelando al suo interno un anello strepitoso. Un grande zaffiro al centro e tre diamanti ai suoi lati.
 
 
Mizuki,mi faresti l’onore,l’immenso ed unico piacere di diventare mia moglie?
 
 
L’emozione è tanta,troppa,il cuore in gola,brividi lungo la schiena e la mia immaginazione va,viaggia per il tempo immaginandomi per un secondo il mio matrimonio. Accetto con un filo di voce e tante lacrime e lui si alza sorridente e con gli occhi lucidi. Prende l’anello e poi la mia mano sinistra e all’anulare mette lentamente il mio anello di fidanzamento. Gli stringo la mano e mi butto fra le sue braccia.
 
 
“Keiji… Ti amo! Ti amo!!”
 
 
Mi bacia con passione ed io ricambio,sdraiandoci sulla spiaggia. Ed ammirando il cielo stellato,mentre la luna ci guarda protettiva.
 
 
E’ da un po’ di tempo che siamo in quella posizione e guardo l’orologio del mio cellulare. Le 01.30 e la discoteca all’aperto è ancora attiva.
 
 
“Andiamo?”
 
 
Mi chiede ed io annuisco,mi aiuta ad alzarmi e ci togliamo la sabbia di dosso,poi ci avviamo verso il locale per imbatterci nei nostri amici ed immergerci nella musica assordante e brillare della nostra luce.
 
 
 
Sono tornata a casa,stando ben attenta a nascondere l’anello perchè voglio fare una sorpresa ai miei genitori. Salgo in camera di fretta e mi spoglio del vestito,riponendolo nell’armadio e mi metto il pigiamino leggero. Scendo di sotto e trovo mia madre e mio padre seduti sul divano mentre scherzano fra di loro.
 
 
“Mamma,papà…”
 
 
Li richiamo. Mi siedo accanto a mamma e prendo un respiro profondo,poi gli porgo la mano e mi guardano sorpresi.
 
 
“Mi ha chiesto di sposarlo!”
 
 
Sorridono entrambi e mi danno il consenso. Non mi sarei mai immaginata che Keiji potesse piacergli così tanto. Li abbraccio forte e,contentissima,salgo in camera mia di nuovo,chiudendo la porta dietro di me. Noto con sorpresa che sul mio letto c’è un pacco che prima non avevo notato con sopra un bigliettino bianco. Lo apro e ciò che leggo mi spaventa a morte…
 
 
 






- Tic Tac Tic Tac… sei in pericolo,mia cara!
Guardati le spalle come non hai fatto mai... - 

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Capitolo 6
*** Sto Arrivando,Principessa... ***


Urlo spaventata e faccio dei passi indietro. Sento qualcuno correre per le scale e la mia porta spalancarsi.
 
 
“Mizuki! Che succede!”
 
 
Chiede preoccupato mio fratello. Scivolo lungo la parete e lui si inginocchia davanti a me. Prende il biglietto che stringo nella mano destra e lo legge. Cala un silenzio assoluto dopo che i miei genitori entrano in camera mia. Sentiamo tutti un distinto ticchettio provenire da qualche parte. Mi avvicino alla scatola e mi accorgo che dentro c’è qualcosa che produce quel suono. Kaito prende il contenitore e corre alla finestra,lanciandolo lontano. Il coperchio si apre e la bomba al suo interno scoppia all’istante. Urlo ancora di più,portandomi le ginocchia al petto e nascondendo il viso. Papà si avvicina e mi stringe a se,cullandomi. Non mi calmo e piango forte e disperata. Insomma,fino a poche ore fa ero la più felice del mondo,ma ora… ho paura…
 
 
“Non posso più vivere così! No!”
 
 
Mi stringo forte a mio padre e lui ricambia la stretta.
 
 
“Mizuki,cambiati. Te ne andiamo da qui. Ora. Preparati.”
 
 
Decide papà,scioglie l’abbraccio ed esce con mamma dalla camera.
 
 
“Kaito,vai per favore.”
“No Mizuki,mi girerò dall’altra parte se ti devi cambiare,ma devo rimanere.”
 
 
Sorrido rassegnata e lo invito a girarsi. Prendo la mia nuova maglia e la metto sopra degli jeans molto chiari,infilo le Converse bianche e richiamo Kaito.
 
 
 

Kaito

 
 
Non posso rischiare che Mizuki venga ferita. Io…            

       

Io la amo così tanto

 
 
“Kaito…”
 
 
Mi volto lentamente e la guardo: oh sorellina mia adorata,perché sei così dannatamente bella?
 
 
“Che hai? Non è la prima volta che mi cambio con te in camera!”
“No,non è per quello… è che sono scosso per la bomba e tutto il resto…”
 




Mizuki 



Lo abbraccio forte e lo ringrazio per la premura che ha nei miei confronti. Scendiamo giù e troviamo papà e mamma davanti alla porta.
 
 
“Kaito,dovrai proteggere Mizuki fino a domani notte. Dovete andare nella nostra villa in montagna a nord del paese. Mi raccomando,state attenti!”
 
 
Dice preoccupato papà. Lo abbraccio forte e poi saluto mamma, Kaito mi prende la mano destra e corriamo fuori dalla porta, saltiamo la recinzione,correndo ad una elevatissima velocità nella buia e pericolosa foresta. La sua mano stringe forte la mia e ci guardiamo per un secondo,per poi tornare a scrutare intorno a noi. Dopo 2 ore di corsa riusciamo finalmente ad arrivare a destinazione. Entriamo da un passaggio sotterraneo nell’immensa e freddissima villa della nostra famiglia. Mi giro di lato e guardo un grande dipinto che ritrae nonno Haruka e nonna Juri seduti su un divanetto scuro ed in braccio hanno mio padre e mia zia Yuki. Sento che Kaito mi prende violentemente la mano e mi giro di scatto.
 
 
“Cos’è?!”
 
 
Chiede adirato indicando l’anello. Ritraggo la mano infastidita e rispondo acida
 
 
“Keiji mi ha chiesto di sposarlo,ma a te non deve importare.”
 
 
Faccio per andarmene e Kaito mi prende il polso
 
 
“Scusami,Lus. Ma io voglio solo il meglio per te!”
 
 
Mi abbraccia triste. Gli scocco un bacio sulla guancia e ci allontaniamo verso il solone. Accendo le candele con i miei poteri ed una figura scura,seduta ad un divanetto,sorseggia del liquido rosso in un bicchiere di vetro
 
 
“Mizuki… finalmente ti rivedo!”
 
 
Si alza ed il suo viso vene illuminato dalla poca luce… lo riconosco: RAI!!!!!
 
 
“Cosa vuoi da me ancora!! Devi uscire dalla mia vita!!”
 
 
Sospira e scompare in un secondo. Quello dopo sento Kaito lamentarsi e cadere a terra a peso morto.
 
 
“Che gli hai fatto!!!”
 
 
Mi inginocchio a terra disperata: sono sola ora… sola con quel ragazzo dagli occhi demoniaci.
 
 
“Oooh Mizuki,Mizuki… non sai quanto ti desidero ancora…”
 
 
Si avvicina a me e mi prende le spalle. Cerco di liberarmi,ma lui mi sbatte contro la parete e mi azzanna violentemente il collo. Un dolore allucinante mi martella il sistema nervoso ed urlo forte.
 
 
“LASCIAMI BASTARDO!!!!”
 
 
Urlo con tutta la voce che ho. Si stacca leggermente da me e mi sussurra all’orecchio
 
 
“Oh no,principessa!!


 

Ora sei mia…

 
 
 
 
 


Lo so ragazze… cortissimo… ma voglio tenervi ancora un po’ sulle spiiineee!! Sono cattiva,lo so =D
Un bacio immenso a tutte!!!!
Vostra
Jess 

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Capitolo 7
*** Aiuto ***


Urlo forte,ma sembra che a Rai non importi. Mi sta toccando tutto il corpo con le sue mani fatte di sangue. Sposto lo sguardo dietro le sue spalle e vedo tre cadaveri in un lago di sangue. Mi spavento ancora di più. Cosa gli è successo? Rai… no non è lui!!
 
 
“Mmm Principessa… hai un buon odore ed il tuo sguardo è così pregno di paura…”
 
 
Prego con tutta me stessa che quello sia solo un incubo. Svegliatemi vi prego!!! Un altro dolore lancinante al basso ventre. Gemo,voglio liberarmi,ma sono offuscata da questo dolore fortissimo che mi toglie il respiro. Rai sta abusando del mio corpo ed io non ho la forza di allontanarlo da me. Urlo,urlo ancora. Kaito!!! Keiji!!!! Aiutatemi!!!! Mi morde il collo con forza, non ce la faccio più ad urlare e dimenarmi. Non posso fare altro che sottostare impotente.
 
 
“Mizuki… è brutto sentirsi impotenti eh!”
 
 
 

Keiji


 
Sento un fitta al petto e mi sveglio di soprassalto. Sento che sta accadendo qualcosa di estremamente brutto alla mia Mizuki. Mi vesto veloce e corro al piano di sotto.
 
 
“Keiji!! Dove vai!!”
 
 
Urla mio padre,ma io sono già sulla moto e corro fino a casa Kuran. Scendo dal sellino e citofono con la preoccupazione a mille. Mi apre la porta Ester,la sorella di Mizuki
 
 
“Keiji,scusa,ma abbiamo da fare. Mamma si è sentita male: sembra che abbia la febbre alta.”
“Devi far venire tuo padre! Ora!!!”
 
 
Ester si spaventa e corre da Kaname che,altrettanto velocemente mi raggiunge.
 
 
“Kaname!! E’ successo qualcosa a Mizuki!!”
 
 
Lui prende il cappotto e veloci corriamo nella foresta. In brevissimo tempo raggiungiamo una villa mastodontica,buia. Notiamo un passaggio sotterraneo aperto e lo percorriamo veloci. Il senso di pericolo non mi è passato,anzi,il bruciore è aumentato come i pizzichi che stanno torturando il mio cuore. Riusciamo ad entrare nella villa e vediamo steso a terra Kaito privo di sensi. Kaname gli solleva la testa e guarda il figlio addolorato. Lo prende in braccio e lo stende sul divano della sala. In quel momento notiamo l’orrore: tre cadaveri a terra e dentro al corpo di ognuno un pugnale conficcato nello stomaco. Rabbrividisco e subito dopo un moto di nausea mi invade. Mi giro verso la parete alla mia sinistra e sento un odore familiare. Sangue fresco lungo la parete che gocciola a terra. Ci passo sopra l’indice e lo lecco. Sgrano gli occhi ed esclamo a Kaname
 
 
“Mizuki!!”
 
 
Kaname prende Kaito e saliamo immediatamente al livello superiore della villa ed ispezioniamo tutte le camere,ognuna sporca di sangue di tante vittime. Arriviamo ad una stanza chiusa a chiave con un paio di spallate riesco a scardinarla e a buttarla giù. Il letto sporco di sangue come le pareti ed il pavimento. Tutta la stanza era pregna dell’odore della mia Mizuki. La libreria quasi vuota è spostata di lato,scoprendo un passaggio sotterraneo.
 
 
“Non sapevo esistesse un luogo come questo!”
 
 
Esclama lui. Kaito si muove e mi afferra i polso.
 
 
“Kaito!”
 
 
Esclamiamo sorpresi. Lui stringe convulsamente il mio arto e sussurra
 
 
“E’ stato… un tipo… con i capelli scuri… e gli occhi giallognoli… Mizuki lo conosceva…”
 
 
Penso immediatamente a Rai. Quel bastardo schifoso ha osato allungare le mani sulla mia Mizuki!!! Accecato dalla rabbia corro nel passaggio segreto,seguito da Kaname e da Kaito. Corriamo ad una velocità elevatissima lungo il percorso in pietre. Dopo non so quanto tempo arriviamo alla fine,io con le lacrime agli occhi. E ci ritroviamo nel giardino retrostante l’ex Dormitorio Luna. Usciamo e all’orizzonte nuvole cariche di pioggia stanno arrivando,mentre il Sole,pigro,si sta alzando dalla parte opposta. Noto gocce di sangue segnare un percorso preciso come le molliche di pane di Hansel e Gretel. Le seguiamo e ci portano in una stanza sotterranea che Kaname conosce molto bene. Troviamo tutte le porte segrete aperte ed avanziamo,seguendo il sangue gocciolato. Arriviamo in una stanza non troppo grande. Al centro vi è una statua molto grande di una ragazza seduta che in una mano ha gli Elementi della Natura e nell’altra un Libro. Lo sguardo si ferma ai piedi di essa,dove vedo il corpo della mia adorata Mizuki ricoperta di sangue. Le corro incontro seguito da Kaname e Kaito e la prendo in braccio
 
 
“Mizuki!! Mizuki!!”
 
 
Cerco di svegliarla. Lei non risponde. Mi faccio prendere dal panico e la scuoto. Mi stringo a lei e piango fortemente. Sento un sospiro e mi alzo subito. Le sue palpebre aperte mi fanno mancare un battito. E’ ancora viva! Loro si avvicinano a noi e Kaname le accarezza la testa. Lei tossisce sangue e la porto al mio petto,sollevandola e cercando di tornare indietro. Una figura mi blocca la strada: Rai. Lo guardo furioso e lui scuote la testa.
 
 
“Oh no Keiji,lascia a me Mizuki. Non va bene che tu la porti via a solo metà del rito!”
“Rito?”
 
 
Chiediamo noi. Lui sorride malignamente e mi risponde
 
 
“Si! Per far risorgere il nobile Drew!”
“Quello di nobile non ha niente!”
 
 
Rai prende dalla fodera la sua katana e mi ferisce alla spalla. Per fortuna non ha colpito di nuovo Mizuki! Faccio dei passi indietro e passo Mizuki a Kaito
 
 
“Portatela al sicuro. A questo bastardo ci penso io.”
 
 
Si allontanano velocemente senza che Rai battesse ciglio.
 
 
“Sai Keiji,Mizuki è davvero un buon bocconcino. Ho notato che anche tu te la sei fatta eh…”
“Rai,a differenza tua noi non abbiamo fatto sesso,ma l’amore. Colpa tua se te la sei lasciata sfuggire da sotto il naso!”
 
 
Arrabbiato più che mai,il mio avversario sfodera la katana e si lancia contro di me. Prontamente creo un muro di ghiaccio solido, ma lui riesce a sfondarlo e a ferirmi al viso.
 
 
 

Kaito

 
Corro con la mia amata sorella fra le braccia,mentre il suo sangue mi sta macchiando vestiti e braccia ed il suo cuore batte a stento. Io e papà corriamo veloci più di prima e raggiungiamo in 10 minuti la residenza degli Aidou. Papà suona il campanello ed io mi mantengo più dietro. Ci apre il papà di Keiji che nota subito Mizuki in questo stato pietoso e ci fa entrare di fretta.
 
 
“Hanabusa,perdonami,ma tu eri il più vicino…”
 
 
Sospira papà. Hanabusa scuote la testa e gli mette una mano sulla spalla.
 
 
“Kaname! Ci conosciamo da tanto tempo ormai! Piuttosto,vedo cosa riesco a combinare.”
“Grazie. Io devo tornare da Jessica ed Ester per assicurarmi che stiano bene.”
“Và. Veglieremo noi su Mizuki.”
 
 
Papà ringrazia ancora ed esce velocissimo dalla porta. Io e Hanabusa corriamo per le scale e giungiamo nel suo studio. E’ diventato un ottimo dottore dopo aver finito gli studi alla Cross, forse è per questo che papà si è affidato a lui. Accende tutti i macchinari in brevissimo tempo e la mette su un lettino. Le toglie i vestiti quasi inesistenti,chiedendo scusa. Il corpo di mia sorella è completamente sporco del suo sangue e vi sono tantissime ferite da taglio.
 
 
“Accidenti… Ferite da arma anti vampiro… ce n’è una che le ha quasi trafitto il cuore. Evidentemente chi le ha fatto questo voleva che soffrisse il più possibile.”
 
 
Prende un liquido trasparente in una boccetta di vetro ed imbeve un po’ d’ovatta. Mia sorella mugula ed apre gli occhi. Afferro la sua mano e la stringo forte. Gli occhi sono umidi ed una lacrima cade giù pesante.
 
 
“Mizuki…”
 
 
Riesco a sospirare. Lei urla così forte da spaventarmi e chiudere di scatto le orecchie. Hanabusa le sta medicando le ferite con quello che lui chiama “Soluzione alle armi anti-vampiro”. Lei tossisce e stringe forte la mano.
 
 
“Calma sorellina,calma.”
 
 
Fisso l’anello al suo dito e ripenso a Keiji. Se morisse mia sorella ne soffrirebbe enormemente. Le lascio la mano e dico ad Hanabusa
 
 
“Io devo andare da mio padre. Qui sono solo d’intralcio,lascio fare a te il lavoro.”
“Va bene,Kaito. Fidati di me.”
 
 
Annuisco e do un bacio sulla fronte bollente di mia sorella. Apro la finestra e scendo abilmente giù. Corro velocissimo verso la Cross Accademy che raggiungo in breve tempo. Scavalco le mura di cinta e corro verso l’ex Dormitorio Luna. Trovo ancora tutti i passaggi aperti. Percorro un lunghissimo corridoio pieno di quadri e trovo Keiji e Rai battersi. 

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Capitolo 8
*** Senza Parole ***


Mizuki

 
Sono ormai 2 settimane che mi sono ripresa. Tutto di quella sera mi è rimasto impresso; una cosa è certa: quello non era Rai. E’ impossibile che fosse lui. Era troppo… troppo violento!! Sono davanti al portone della mia villa sul mare ed aspetto Emma. Una mano si appoggia sulla mia spalla ed io mi volto
 
 
“Emma!!! Sei arrivata!”
“Ehi! Ma che ti aspettavi! Sei o non sei mia amica?”
 
 
Ridiamo insieme e prendiamo i borsoni,uscendo in strada e ci incamminiamo lungo il breve sentiero che ci avrebbe portate fino alla spiaggia. Sono al mare con Keiji e le nostre famiglie ed ho invitato anche Emma per passare qualche giorno di relax insieme. Mi sento troppo oppressa dalle loro attenzioni!! Ormai sto bene,quindi che senso ha preoccuparsi!
 
 
“Allora,ho saputo che tu e Keiji vi sposerete!”
“Si,lo abbiamo programmato per il 12 di questo mese…”
“Quindi fra quattro giorni!! E pensare che ti ha fatto la proposta solo due settimane fa! Non starete correndo un po’?”
“Forse,ma io sono pronta.”
 
 
Mi sorride,la mia cara Emma e sdraiandomi sull’asciugamano con gli occhiali da sole calati sugli occhi,le chiedo
 
 
“Ti va di farmi da testimone?”
 
 
Lei si mette su a sedere e mi risponde di si,un si eccitato e contento. Ci abbracciamo fortemente e la invito a fare un bagno. Ci togliamo le vestaglie e lasciamo gli occhiali da sole nelle borse. Corriamo sulla spiaggia tiepida e ci tuffiamo in acqua. Ridiamo a crepapelle schizzandoci l’acqua addosso proprio come delle bambine. Esploriamo il mondo marino divertite ed usciamo fuori, stringendoci negli asciugamani. Prendiamo tutto e saliamo in casa: Marie e mia madre preparano la cena,papà e Hanabusa parlano di affari politici,Colin,mio fratello e Ester giocano con mia sorella… ma non vedo Keiji! Chiedo dove possa essere e Marie mi ha detto che è al piano di sopra,nella nostra camera. Emma rimane giù,mentre io salgo le scale ed entro nella nostra camera. Seduto sul davanzale della finestra,il mio fidanzato guarda fuori e come sente la porta chiudersi si volta. Mi avvicino e lui mi prende in braccio,mi posizioni sul davanzale,fra le sue gambe, e le sue forti braccia mi cingono da dietro le spalle. Il rosso fuoco del tramonto mi mettere serenità e mi rilassa. Sposto la testa di lato e le nostre labbra si incontrano.
 
 
“Devo farti sentire una cosa amore…”
 
 
Usciamo tutti e due e percorriamo il corridoio,giungendo nella mia enorme camera da letto. Letto sulla sinistra,armadio a ponte celestino,cabina-armadio di fianco la vetrata proprio di fronte a noi,comò di legno antico appoggiato alla parete alla mia sinistra ed un pianoforte a coda di fronte al letto. Chiudo la porta a chiave e mi avvio verso il pianoforte,mi siedo e lo invito vicino a me. Si siede sorridente e metto le dita in posizione.
 
 
“Questa canzone la dedico a te,amore mio…”
 
 
Dico mentre suono le prime note. Lui sorride ed io con il cuore in gola inizio a cantare
 
 
Feels like I have always known you, 
and I swear I dreamt about you, 
all those endless nights I was alone…
 
It's like I've spent forever searching, 
now I know that it was worth it, 
with you it feels like I am finally home…

 
 
Sono parole che mi vengono dritte dal cuore. E sono solo per lui…
 
 
Falling head over heels, 
thought I knew how it feels… 
But with you it's like the first day of my life!...

 
 
Respira  e concentrati Mizuki!
 
 
Cuz you leave me speechless, 
when you talk to me.
You leave me breathless, 
the way you look at me. 

You manage to disarm me, 
my soul is shining through. 
Can't help but surrender…. 


 

…My everything to you… 

 
 
 
Mi volto verso di lui e lo vedo con gli occhi lucidi. Sorride il mio amore e dal suo sguardo deduco che mi è riconoscente. Questo mi incita a proseguire…
 
 

I thought I could resist you,
I thought that I was strong. 
Somehow you were different,from what I've known… 
I didn't see you coming, 
you took me by surprise
And you stole my heart before I could say no…

 
 
Si,sei entrato all’improvviso nella mia vita,ed ora non posso fare a meno di te…
 
 
Falling head over heels, 
thought I knew how it feels…! 
But with you it's like the first day of my life!!...
 
 You leave me speechless, 
when you talk to me… 
You leave me breathless, 
the way you look at me. 
You manage to disarm me, 
my soul is shining through. 
I can't help but surrender 
…Oh no… 

…My everything to you…

 
 
Si Keiji,non posso fare altro che arrendermi a te,amore mio!
 
 
You leave me speechless… 
the way you smile, the way you touch my face… 

…You leave me breathless… 
…it's something that you do I can't explain… 

 
…I run a million miles just to hear you say my name… 
…Baby…

 
 
Quando sono con te,amore mio,sento che sono pronta per qualsiasi prova il fato abbia riservato per me.
 
 
You leave me speechless!! 
You leave me breathless!! 
The way you look at me… 
You manage to disarm me, 
my soul is shining through. 
I can't help but surrender… 

…My everything to you…

 
 
Note basse accompagnate da qualche nota intonata con la voce e poi la musica che scema…
 
 
“Amore… Grazie…”
 
 
Sospira sulle mie labbra. Ci baciamo di nuovo ed io lo stringo forte e me,mi prende in braccio e ci stendiamo sul letto,pronti per un’altra danza di fuoco.
 
 
 

Keiji


 
Un rumore sordo mi sveglia. Peccato,stavo facendo un bellissimo sogno!! Mi alzo con il busto e stropiccio l’occhio sinistro.
 
 
“Mamma…”
 
 
Lei apre l’armadio e prende il mio elegante smoking. Mi viene istintivo guardare l’orologio e sgrano gli occhi.
 
 
“Siamo in super ritardo!!!!”
 
 
Salto giù dal letto e come una furia corro in bagno,sentendo la voce di mia madre imprecare. Colin già preparato a puntino si specchia nello specchio dell’armadio e mia sorella Sophie aiuta Sarah a nella scelta del vestito.
 
 
“Keiji! Aspetta un momento!”
 
 
Mi giro e vedo mio padre vestito di blu. Sorrido e le sue mani si posano sulle mie spalle
 
 
“Keiji, volevo solo dirti che hai tutto il mio appoggio. Sii felice con Mizuki,figliolo.”
 
 
Sorrido a mio padre ed annuisco,mi scompiglia i capelli ed io entro veloce nel bagno. Entro nella doccia ed apro l’acqua calda che batte sul mio corpo e scioglie per un momento il nodo allo stomaco che mi si è creato: ho la tensione alle stelle,insomma… mi sto per sposare!!!!

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Capitolo 9
*** Questo Matrimonio non s'ha da Fare ***


Mizuki

 

Sono nella mia grandissima camera celeste,seduta sul comodo cuscino nero dello sgabello di legno,davanti al grande specchio del mio comò,dove attaccate trovano spazio tante foto di me da piccola insieme alla mia famiglia. Mia madre sta armeggiando con i miei capelli,delicatamente: i capelli sul cranio sono portati indietro e viene lasciato libero solo il ciuffo,mentre i restanti sono stati sapientemente arricciati con la piastra.
 
 
“Sei agitata?”
 
 
Mi chiede lei all’improvviso. Respiro a fondo e rispondo
 
 
“Ho una strana sensazione… come se debba succedere qualcosa…”
 
 
Mia madre continua a lavorare sui capelli e mi risponde che sarà solo la tensione. Ho appena finito di prepararmi e mi alzo, dirigendomi verso la cabina armadio e prendendo il vestito da dentro. Mamma mi sorride e va in camera sua per cambiarsi. Manca meno di un’ora al matrimonio e sento la tensione a mille. Mi guardo ancora allo specchio,troppo agitata e con la paura di non apparire perfetta. Ma mi viene in mente la famosa canzone di Lady Gaga :
 
 
I’m beautiful in my way,
cause God makes no mistakes,
I’m on the right track baby!
I was born this way!!

 
 
Calmati Mizuki! Ce la farai! Indosso il vestito che infilo lentamente e con cura lo aggiusto. Sento la porta della camera aprirsi e mia madre con mia sorella a chiedere di me. Esco dal bagno e noto le loro espressioni sorprese.
 
 
“Sorellina,quel vestito è… favoloso!”
 
 
Sorrido ad entrambe ed accarezzo la gonna fino al ginocchio del mio candido vestito da sposa,liscia e perfetta. Aggiusto il corpetto a cuoricino. Il vestito poco più sotto del ginocchio e blu, di raso,con brillanti e lucenti pietre preziose sul corpetto e sulla gonna di mamma, svolazza leggero mentre si avvicina a me. Prende dal comò una rosa bianca dalle sfumature celesti e la mette fra i miei capelli,mi abbraccia forte e mi fa i suoi più sentiti auguri. Ester,stretta in un vestito rosa antico si unisce a noi. La porta che si apre ci fa voltare ed entra il mio affascinante papà,che ha optato per un completo nero,con il mio bouquet di fiori bianchi e celesti. Gli corro incontro,facilitata dai tacchi moderati e lo abbraccio, stretta che viene ricambiata subito.
 
 
“Mizuki,dobbiamo andare.”
 
 
Annuisco e prendo il braccetto di papà insieme al mio bouquet,dirigendoci fuori dalla nostra magione. Alla macchina mi aspettano zia Yuki e zio Zero sorridenti come non mai,insieme al mio splendido fratello (che a vederlo con lo smoking toglie il respiro) e a Mark. Yuki mi abbraccia calorosamente e si congratula con me e con i miei genitori,poi tocca a Zero e a tutti gli altri. Entro in macchina affiancata da mio padre mentre Ester e mamma vanno con Mark,che ci anticipa.
 
 
“Ciao ghia!”
 
 
La vocina dolce di Ayame mi fa sorridere ed io mi allungo verso di lei.
 
 
“Tesoro! Come sei bella!”
 
 
La bimba mi sorride. Sarà la mia damigella d’onore in questo giorno così speciale. Lungo tutta la strada stringo la mano molto più grande di mio padre e guardo fuori dal finestrino in cerca di qualcosa a cui pensare. Arrivati alla spiaggia dove Keiji mi ha chiesto di sposarlo,scendiamo dalla macchina tutti e tre ed Ayame ci precede,spargendo sulla spiaggia petali bianchi e celesti. Procediamo fieri e lenti,a ritmo del dolce coro composto da mia madre,Ester e nonna Juri. Sorrido serena e fisso il mio Keiji che,con uno sguardo emozionato,mi attende affiancato da Zero,Colin,Yuki e la mia cara Emma,i nostri testimoni. Con un elegante gesto,porge la mia mano e Keiji che,sorridente,mi porta al suo fianco e la celebrazione inizia. Inizio già da ora a piangere, ora che stringo la mano del mio sposo. Ma sento un brutto presentimento.
 
Non so quanto tempo sia passato,ma siamo arrivati ai voti.
 
 
“Keiji Aidou,vuoi prende come tua legittima sposa Mizuki Lucia Kuran?”
“Si,lo voglio.”
 
 
Ora tocca a te,Mizuki!!
 
 
“E tu,Mizuki Lucia Kuran,vuoi prendere come tuo legittimo sposo Keiji Aidou?”
“Si… lo voglio.”
 
 
Sospiro. Il celebrante ci sorride e pronuncia la frase
 
 
“Se qualcuno si oppone parli ora o taccia per sempre.”
 
 
Si sente una voce alta interrompere la magia formatasi in quel momento e vedo tutti i miei sogni andare in pezzi.
 
 
“Io mi oppongo!”
 
 
Mi giro di scatto e vedo mio fratello in piedi ed avvicinarsi a noi. La giacca sbottonata,la cravatta allentata ed il viso contorto in una smorfia disprezzante e paurosa.
 
 
“Kaito…”
 
 
Lui mi afferra il polso ed il bouquet mi cade a terra. Mi porta al suo petto e mi stringe la vita mentre io guardo Keiji di fronte a me sgranare gli occhi.
 
 
“Mizuki è mia…”
 
 
Sospira Kaito. Cerco di incrociare lo sguardo di Keiji ma non lo trovo. È tutto così buio qui!! Dove sono?!
 
 
 

Keiji

 
 
Kaito… Kaito,me l’ha portata via… Non è possibile…
 
Sto fissando ancora il punto in cui la mia Mizuki è scomparsa, mentre gli invitati si muovono per cercarli, sapendo bene che non sia qui. Cammino affiancato da Kaname e saliamo in macchina, partendo come razzi verso l’unico posto dove li avremmo potuti trovare. La vecchia Villa Kuran. Dopo aver percorso il sentiero di montagna con il cuore in gola,parcheggiamo davanti all’entrata e la buia villa mastodontica si para dinnanzi a noi. Un urlo forte,una voce che riconoscerei fra mille. Mizuki. Spalanco il portone ed urlo il nome della mia adorata. Urla di nuovo e ci precipitiamo verso la fonte. Kaname apre un altro portone di legno,dove ad aspettarci c’è Rai che stringe fra le braccia Mizuki ed al suo fianco Kaito,con uno strano ghigno sulla faccia.
 
 
 
 
 
“Keiji,Kaname! Siete arrivati finalmente!”
 
 
Vedo mio padre sgranare gli occhi e Keiji ghignare e balzare contro di me,gli tiro un calcio nello stomaco e Kaname prontamente lo afferra,mettendolo a terra.
 
 
“Kaito,perché ti sei alleato con Drew?”
 
 
Questa volta sono io a ghignare e sorridendo rispondo
 
 
“Ma io non sono Kaito. Ho solo preso in prestito il corpo di tuo figlio,Kaname. Sai,era proprio disperato,povero ragazzo… E’ così innamorato di sua sorella che ha perso la ragione. E’ stato facile da sottomettere.”
 
 
Kaname stringe i pugni e tenta di contenere la sua rabbia che è a dir poco palpabile. Non mi lascio intimidire,tuttavia. So che non potrà mai fare del male a suo figlio e poi… ho in mano Mizuki.
 
 
“Kuran,che ne dici di uno scambio?”
 
 
Fessura gli occhi,cercando di capire quali fossero le mie intensioni,peccato che non immagina neanche lontanamente cosa ho da proporgli! 
 
 
“Cosa vuoi?”
“Semplice,io lascio tuo figlio, ma Mizuki sarà mia per sempre.”
 
 
Il biondo cerca di attaccarmi,ma Kaname lo ferma,capendo che quel gesto sconsiderato sarebbe stato ripagato a caro prezzo.
 
 
 

Kaname

 

Sono davanti a due scelte che prevedono come vittime i miei figli. Da una riavere mio figlio e poter mettere fine a questa storia durata troppo e dall’altra perdere mia figlia per sempre, senza saper come fare per riportarla a casa. Kaname! Ragiona! Chiudo gli occhi,cercando qualche via di fuga da quella situazione. Un lampo di genio.
 
 
“Dammi indietro mio figlio…”
 
 
Keiji mi guarda rabbioso e confuso allo stesso tempo,vedo il mio nemico sorridere sinistramente e subito dopo un’aura nera staccarsi dal corpo di Kaito,che cade a terra. Con i miei poteri lo attiro a me e lo faccio sedere a terra.
 
 
“Papà…”
 
 
Sospira Mizuki,piangendo. So a cosa sta pensando: che io l’abbia tradita. Cerco di rassicurarla in qualche modo,purtroppo non ho ancora il potere della telepatia,ma cerco ugualmente di rassicurarla con lo sguardo. Lei capisce quali sono le mie intensioni e sorride,complice del mio piano. Quell’aura prende forma e finalmente il vero Drew si para di fronte a noi. 

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Capitolo 10
*** La Mia Battaglia ***


Rai mi lascia cadere a terra,mi rialzo subito e corro fra le braccia di Keiji,che mi stringe forte a se chiedendomi se mi avessero fatto qualcosa. Nego e torno a fissare Drew: capelli mossi e corti,ramati,la pelle chiarissima,il viso perfetto… potrebbe apparire come un angelo,se non fosse per i suoi occhi, dove ardono le alte fiamme dell’Inferno. Lo guardo ancora,quello sguardo di fuoco. Leggo il suo passato scritto con il sangue. Le mie sorelle Prescelte morte sotto i colpi della sua lama affilata. Un senso del dovere,mischiato a vendetta,si impadronisce del mio cuore. Mi stacco da Keiji e dico seria,senza smettere di fissare il mio nemico
 
 
“Keiji,papà,dove andarvene,ora.”
“Stai scherzando vero?”
 
 
Mi risponde preoccupato papà
 
 
“Già,non possiamo lasciarti sola!!”
“Grazie,ma questa è la MIA battaglia,non la vostra.”
 
 
Sospiro,per poi concentrarmi verso una parete e,non so come,faccio apparire un passaggio oscuro.
 
 
“Come ci sei riuscita?”
 
 
Papà è stupito ed anche io lo sono
 
 
“Non lo so,l’ho fatto e basta. Drew,non vorrei demolire la casa dove chi mi è caro ha passato bei momenti. Andiamo a combattere da un’altra parte?”
“Per me Principessa va bene tutto! Basta che possa ucciderti.”
 
 
Ghigno,pensando a quanto sia stupido,in un certo senso,quel Drew. Fisso Rai e fessuro gli occhi,dicendogli
 
 
“Con te facciamo i conti dopo”
“Ti aspetto,Principessa…”
 
 
Scompare in una nuvola nera e noi saltiamo dentro quel passaggio.
 
 
 

Keiji

 

Voglio seguirli,ma Kaname mi ferma e mi dice serio
 
 
“So quello che fa Mizuki. Se la caverà.”
 
 
Abbasso la testa e lo seguo fuori dalla residenza. Kaito è ancora dormiente fra le sue braccia e non faccio altro che pensare alle parole di Drew. Kaito è innamorato di Mizuki. Forse lei non lo sa,o forse si… Ma io sono stato d’intralcio. Sono stato avventato ed egoista. Non mi sono accorto che quei due avrebbero avuto una possibilità e adesso Kaname non starebbe li a fissare suo figlio con la preoccupazione a mille. Eccoci,siamo davanti a casa Kuran e da fuori posso vedere Jessica che fa avanti ed indietro per il salotto chiedendosi dove fosse finito suo marito. Suono il campanello e lei corre ad aprire,abbracciando me e facendomi entrare per poi correre dal marito e piangere. Entriamo tutti nel salotto e li vedo mia madre alzarsi di scatto e correre verso di me,stritolandomi nel suo abbraccio.
 
 
“Keiji,come stai? Dov’è Mizuki?”
 
 
Abbasso la testa,non sapendo cosa rispondere.
 
 
“Non mi direte che… sta combattendo da sola…? Kaname! Come hai potuto lasciarla sola!?”
 
 
Esordisce Jessica,rivolta al marito. Kaname non risponde ed io prendo il sopravvento
 
 
“E’ colpa mia,dovevo proteggerla io…”
 
 
Lei si alza e mi abbraccia,sussurrando
 
 
“No Keiji. Mi dispiace di aver detto quella cosa… scusa. Mia figlia è avventata e vuole fare tutto da sola. Ma d’altronde lo sapevamo già: non può battere nessun’altro Drew se non lei e saremmo stati solo d’intralcio.”
 
 
Abbasso lo sguardo e mi invita a sedermi e a rilassarmi un po’.
 
 
 


Mizuki

 

E’ da un po’ che ci lanciamo attacchi,ma nessuno dei due vuole arrendersi. Siamo in un luogo sconosciuto. Una foresta profonda e buia,la luna alta nel cielo,il mare agitato per i continui colpi che vengono inferti alla mia barriera di vento… ormai siamo entrambi feriti gravemente. Io in seguito alla sua lama avvelenata conficcatasi nello stomaco e lui ferito all’altezza del cuore da uno dei miei affilati proiettili di ghiaccio. Non so se riesco a resistere ancora… sono stanca e sto perdendo molto sangue. Guardandolo mi viene un flash: illusioni nella sua mente! Potrebbero aiutarmi. Mi concentro e con le poche forze che mi sono rimaste in corpo cerco di fargli rivivere delle esperienze orribili che riesco a ripescare nella sua memoria. Ecco! Sua madre. E’ bella,molto bella. La conosco,l’ho già vista da qualche parte,ma non ricordo dove… Lui,da ragazzo… ha ucciso… la sua famiglia… No! Questo non va! Qualcosa di più traumatico! Forse ci sono! Ecco,perfetto! Sua madre… uccisa brutalmente davanti ai suoi occhi di bambino… Perfetto! Mizuki,concentrati. Strizzo gli occhi e con tutte le energie che mi sono rimaste in corpo creo l’immagine di suo fratello. I suoi attacchi si bloccano immediatamente e sgrana gli occhi. Muove qualche passo e si inginocchia a terra,a qualche metro da me.
 
 
“Madre…”
 
 
Ha gli occhi lucidi. Quanta sofferenza deve aver accumulato in questi anni,secoli?
 
 
“Madre,perdonami… non ti ho protetta…”
 
 
Le mie lacrime salate vanno a mischiarsi alla sabbia sotto i miei piedi. Faccio scomparire quella visione e lui,poco dopo,si avventa su di me,urlando disperato di ridargli sua madre. Cade fra le mie braccia distrutto,mentre il suo sangue ed il mio si uniscono. Lui respira profondamente e dice
 
 
“Mizuki,ho lasciato una parte di me nel corpo di tuo fratello… Sto per morire… e lui scomparirà insieme a me. Torna da lui… e salutalo…”
 
 
Chiude gli occhi,mentre una lacrima mi solca il viso. L’ennesima.
 
 
“Spero solo,che un perdono ci sia… anche per me…”
“Anche tu puoi essere perdonato… tutti vengono perdonati,soprattutto i deboli…”
 
 
Sorride,nascondendo ancora le sue iridi rosse. Gli appoggio la testa sulla sabbia ed allungo una mano davanti a me. Un passaggio di luce,non di ombra questa volta,si apre davanti ai miei occhi. Corro dall’altra parte e mi ritrovo davanti casa mia. Le urla di mio fratello mi congelano il sangue nelle vene. Corro verso il portone e lo spalanco,precipitandomi nella sua camera. Gli sguardi carichi di lacrime dei miei cari si posano su di me. Una voce stridula e debole mi chiama. Oh fratello mio…
 
 
“Mizuki…”
 
 
Corro da lui,abbracciandolo. Chiedo di lasciarci soli e loro fanno come gli chiedo. Chiudo la porta con i miei poteri e mi concentro su di lui. Respira a fatica ed il suo corpo inizia a sgretolarsi.
 
 
“Mizuki… non ho mai… avuto il c-coraggio di dirti che… Non ti voglio bene… come lo voglio a nostra… sorella…”
 
 
Respira profondamente e le mie lacrime si tuffano sul suo viso perfetto,che percorro con le mani nel tentativo di ricordare quella sua magnifica pelle.
 
 
“Io ti amo… Mizuki… ed ora… ti dico che… hai tutto il mio appoggio… sposati con Keiji…”
 
 
Lo abbraccio forte e faccio appoggiare la sua testa sul mio petto. Accarezzo i suoi capelli setosi e scendo verso il collo. Lo distanzio un po’ da me ed appoggio le mie labbra sulle sue. Mi passa lentamente un braccio attorno alla vita ed in quel momento si spezza in tanti cristalli davanti ai miei occhi. Piango disperata. Ho perso Kaito,non voglio perdere più niente ora. Afferro un piccolo cristallo del suo corpo e lo metto in un piccolo cilindro di vetro che appendo al collo. Esco fuori e mi dirigo in sala lentamente. Gli occhi mi fanno male per il forte pianto e come entro nel salotto mi butto fra le braccia di mio padre. Tutto di papà mi ricorda Kaito. Erano due gocce d’acqua. Mi stringo a lui,mentre il mio fidato papà mi culla,accarezzandomi i capelli,anche lui scosso da singhiozzi che cerca di contenere.
 
 
“Jessica,Kaname… ci dispiace molto…”
 
 
Non ho la forza di alzare lo sguardo a chi ha parlato. Mi stringo a papà ed all’unisono i miei genitori un sospirato “Grazie”. Sento gli Aidou andarsene,ma richiamo a me Keiji.
 
 
“Ti prego… resta…”
 
 
Lui mi appoggia una mano sulla spalla ed io mi alzo lentamente dal petto di papà,che mi affida al mio fidanzato. Sono fra le sue braccia che mi sorreggono forti,saliamo le scale e giriamo da sinistra. Apre la porta della mia camera e la richiude con la schiena,stendendomi successivamente sul mio letto. Lo trascino affianco a me e lui mi abbraccia.
 
 
“Keiji,ci sposeremo ugualmente… Kaito mi ha detto… che per lui va bene…”
 
 
Le sue braccia mi stringono forte e mi posa un bacio sui capelli. Precipito in un’altra dimensione... in un sonno senza sogni…
 

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Capitolo 11
*** Game Over ***


Dall’armadio prendo il mio completo da Giustiziera,lo stesso che non uso da un sacco di tempo ormai.
Indosso i pantaloni velocemente,infilo gli stivali e passo alla casacca bianca.
Metto nella fodera sul cuore il mio fidato pugnale e prendo il giubbetto a vita blu.
Eccomi pronta per la mia vendetta. Scuoto i lunghi capelli neri (eh si,sono tornata al mio colore originale,per una ragione precisa) ed esco dalla mia stanza,saltando giù dalla finestra.
Corro ad elevatissima velocità nel bosco e raggiungo una villa sorvegliata da 5 livello e.
 
Ti ho trovato.

Eccoli che mi attaccano, ed io prontamente li schivo e li uccido, scagliandogli contro il ghiaccio.
Dal mio corpo partono grandi lingue di fuoco ed allungo entrambe le mani verso la residenza dell’ultimo nemico che devo eliminare.
Sento le sue urla forti. Ottimo,era giusto quello che desideravo accadesse.
Spalanco il portone e mi guardo intorno,tutto sta bruciando,ma ho tempo a sufficienza per riuscire a far fare una morte lenta e dolorosa a colui che mi ha arrecato tanto dolore.
Sposto le fiamme con la mente e mi credo un passaggio che si richiude alle mie spalle.
Salgo le scale e sento le sue urla ancora più forti.
Spalanco la porta della sua camera con gli occhi rossi come il sangue mentre lui si sposta sulla testiera del letto e cerca di scappare da me, non ha vie di fuga… 
Mi avvicino lenta,abbassando la cerniera del giubbino blu e facendolo cadere a terra,divorato dalle fiamme.
Porto una mano davanti a me e cammino ancora,un raggio di luce investe la camera e lui viene scaraventato contro la parete che distrugge con il suo peso e va a finire nella stanza adiacente.
E’ steso a terra,mentre le fiamme lo stanno consumando lentamente.
Geme dal dolore,mi posiziono su di lui e mi avvicino al suo volto,sto per baciarlo,ma a sorpresa gli conficco il coltello nel cuore.
 
 
Game over,Rai…
 
 
Lui mi guarda con occhi lucidi e languidi mi sollevo e salto giù dalla finestra.
Mi allontano e a debita distanza mi godo quello spettacolo meraviglioso: la casa scoppia in aria e tozzoni ardenti si conficcano nel terreno.
Mi incammino lenta verso casa,mentre sento di già le prime sirene dei vigili del fuoco risuonare.
 
 
…Ti ha uccisa Mizuki Lucia Kuran.
 
 
Lancio il mio pugnale all’indietro con menefreghismo,contenta che quell’incubo durato quasi due anni fosse giunto al termine.
Esco fuori dalla casacca il cilindretto di vetro,che ho appeso ad una catenella, dove è contenuto lo splendente cristallo di mio fratello.
Lo fisso un momento e gli do un bacio,poi salto fra gli alberi e mi sposto di ramo in ramo.
Arrivo in brevissimo tempo davanti alla finestra della mia camera che apro telepaticamente ed entro dentro.
Mi svesto velocemente e metto il comodo pigiama verde acqua dalla gamba grande e la maglia larga.
Lego i capelli in una coda alta che mi solletica il collo e piego i vestiti,riponendoli nell’armadio a doppio fondo.
Giro la chiave nella serratura ed esco dalla camera.
Scendo le scale e mi unisco alla mia famiglia che,seduta comodamente sul divano e sulle poltroncine, sta per mettere dei filmati di me da piccola.
Mi siedo sul divano fra mamma e papà. Il mio grandissimo padre mi cinge le spalle con il suo braccio ed io mi appoggio al suo petto.
 
 
“Pronti? Inizia il salto nel passato!”
 
 
Esclama mia sorella che tiene saldamente fra le sue braccia Ayame.
Mark è di fianco a loro,seduto sulla poltrona con le gambe accavallate.
Ma mentre Ester sta per schiacciare il pulsante di avvio,suonano alla porta.
Vado ad aprire e mi ritrovo davanti Keiji,

il mio amato Keiji.

Gli salto addosso e ci scambiamo un tenero bacio.
Lo invito ad entrare e lui saluta cortesemente.
Mi siedo in braccio a lui,che si è messo fra i miei genitori,e mi appoggio completamente al suo corpo.
Vedo quei filmati buffi di quando ero piccola,scene da sbellicarsi dalle risate dove una bambina di quattro anni,denti da latte minuscoli ed un sorriso enorme, salutava la video camera in braccio al suo fratellone mentre giocavano con la sabbia.
Piango silenziosamente,ma sorrido allo stesso tempo: l’amore di mio fratello era così grande, che è morto per me.
Ma la sai una cosa,Kaito?

Diventerai presto zio.

Non so ancora se di una femminuccia o di un maschietto,ma la tua cara sorellina è incinta.

Sei felice per me?

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Capitolo 12
*** Finale Felice ***


“Mizuki? Posso entrare?”
 
 
Rispondo di si a voce alta e mi si para davanti mia madre. Il vestito abbastanza largo nasconde un po’ la rotondità della sua pancia.
Ebbene si! Sto per avere una sorellina! Ha un grande copri abito bianco in mano e me lo porge.
Lo prendo e la guardo con fare confuso,lei sorride e risponde
 
 
“Il tuo vestito ormai non era più riutilizzabile ed io e papà ti abbiamo fatto un piccolo regalo. Speriamo ti piaccia!”
 
 
Sgrano gli occhi e stendo il copri abito sul letto. Apro la zip e rimango incantata.
Il vestito è totalmente bianco e di seta,la gonna liscia e lineare ricade morbida,facendo una coda breve e sotto al seno una fascia con una piccola decorazione semplice e luminosa,fini bredelle di velo che mantengono il mantello che scende fino a terra,dello stesso materiale.
E’ davvero meraviglioso. Abbraccio mia madre e lei esce,lasciandomi preparare.
Indosso l’abito,che mi sta a pennello. Metto gli orecchini ed il collier di diamanti che Keiji mi ha regalato,infine metto le scarpe bianche dal tacco moderato;  ho rinunciato ai capelli sciolti e me li sono raccolti in un elegante chignon, lasciando i ciuffetti davanti liberi.
Afferro il bouquet di rose rosa e bianche ed esco fuori. Chiudo la porta dietro di me e mi avvio verso le scale.
I tacchi richiamano l’attenzione dei miei parenti nella grande sala,il vociferare di prima si tramuta in bisbigli e quando faccio la mia apparizione tutti si alzano e mi vengono incontro, facendomi gli auguri.
Sorrido a tutti,contenta come non mai. Mi siedo sul divano affianco a nonna Juri che mi tiene la mano.
E’ da un buon quarto d’ora che parliamo,ed è giunto il momento di andare: Keiji mi starà aspettando.
 



Eccomi qui,in questa limousine che mi sta accompagnando verso la spiaggia dove dovrò sposarmi. Guardo fuori dal finestrino, scorgendo le sagome veloci dei grandi alberi. Il verde,unito al cielo che dall’arancione vivo del tramonto passa al blu,mi mette tranquillità.
Non mi pento della scelta che ho fatto. Non me ne pentirò mai.
Arriviamo davanti ad una serie di scale e l’autista parcheggia giusto di fronte ad esse. Scende e mi apre lo sportello con fare elegante.
Mi sposto il candido vestito ed afferro sicura la mano che papà mi porge,per poi mettergli il braccetto. E’ vestito di nero,uno smoking semplice ed elegante,che si adatta perfettamente al suo fisico.
La mia piccola damigella,Ayame, ci precede. Scendiamo le scale ed il suono dei miei tacchi si sente in tutto il lungo mare.
Probabilmente i pochi invitati del mio matrimonio ci hanno sentiti e il vociferare iniziale si tramuta in silenzio,che solo le onde del mare e lo stridio dolce dei gabbiani interrompono. Mi tolgo le scarpe, altrimenti sarebbe stato impossibile camminare sulla sabbia,dato il tacco decisamente troppo alto e con indice e medio le reggo.
Giriamo a destra, scomparendo dalla strada. Gli invitati si alzano in piedi e mi guardano.
Zero,Colin,Yuki ed Emma mi aspettano accanto a Keiji,sorridenti. Lui indossa uno smoking bianco,mentre la mia adorata Emma è vestita di nero,come sempre,il corpetto stretto e la gonna leggermente svasata.
Mamma,che indossa un vestito rosa con sfumature bianche dall’alto al basso,è in compagnia di Ester e Mark,mi guarda con gli occhi lucidi. Procedo fiera e a testa alta,faccio scorrere lo sguardo fra gli invitati: Ruka,Akatsuki, Naomi, Ichijo, Ayako, Midori, Hanabusa,Marie,tutti i miei parenti,zii, cugini, nonni di Keiji.
Guardo il mio sposo,che,impaziente,mi aspetta al piccolo altare. La mia damigella semina sulla sabbia dorata petali rosa e bianchi.
Indossa un vestitino celestino molto semplice ed in testa ha un cerchietto di fiori. Keiji ha uno smoking bianco,abbinato alle scarpe.
Il suo meraviglioso viso ha un sorriso perenne ed i capelli biondi ondeggiano tranquilli, mentre le sue splendide iridi color acqua marina,mi fissano profonde e rassicuranti. Arrivo di fronte a lui,papà mi allunga la mano verso quella del mio quasi sposo e mi lascia a lui,gli do un bacio sulla guancia e va a sedersi vicino a mamma.
Lascio le scarpe a terra e rivolgo lo sguardo al mio Keiji. Gli stringo sicura la mano che poi si va a posare sulla mia pancia,faccio l’occhiolino e sorrido, iniziamo con la celebrazione al cospetto di 50 invitati.
In un batter di ciglia,forse perché troppo impegnata a pensare ad altro,arrivo al momento del Si. Ci guardiamo dritti negli occhi.
Non sono accettati ripensamenti adesso. Ed io non ne ho.
Neanche l’ombra.
 

"Keiji Akira Aidou,vuoi tu prendere come tua sposa Mizuki Lucia Kuran?"
Si lo voglio.

 
La sua voce limpida e serena. Finalmente la risento. E mi sorprendo di quanto fosse sicuro di se,sebbene noi siamo ancora molto giovani.
 

Mizuki Lucia Kuran,vuoi tu prendere come tuo sposo Keiji Akira Aidou?
… Si…
 

In quell’attimo di esitazione ho visto negli occhi di Keiji un lampo di paura e i presenti già avevano iniziato a mormorare. Ma poi ho detto di si. Ed ho accettato di vivere il resto della mia vita con lui. Mi sorride con gli occhi lucidi.
 
 
“Se qualcuno si oppone,parli ora o taccia per sempre.”
 
 
Nessuno si era fatto avanti e,sorridenti,prendiamo le bellissime fedi d’oro e ce le scambiamo,uno aveva il nome dell’altro.
 

Ed io vi dichiaro marito e moglie

 
Rido e piangere di gioia. Lo abbraccio per le spalle e lui mi stringe alla vita,per poi baciarci,mentre i nostri invitati si alzano in piedi e ci battono le mani.
Una piccola lacrima mi riga il volto e mi separo dal bacio. Keiji subito me la asciuga e mi bacia la guancia.
Salutiamo e ringraziamo il celebrante,che gentilmente ci ha sposati e andiamo dai nostri familiari ed amici. Il padre di Keiji mi abbraccia e mi fa gli auguri,seguito a ruota dalla mia cara suocera che, sorridente come sempre mi abbraccia calorosamente.
Mi ha sempre trattata come una figlia ed io la rispetto e la considero come una seconda mamma. Emma ci si avvicina,i capelli,della stessa lunghezza da ormai anni,si muovono morbidi.
Mi abbraccia fortemente e mi fa gli auguri. Raggiungiamo le macchine e tutti insieme ci avviamo verso casa nostra,dove avrà luogo il ricevimento.
Siamo tutti in giardino. Il sole ormai è dall’altra parte del mondo.
E’ una notte di luna piena,che conclude un mese pieno di dolore e sofferenza,ma tutto si è sistemato finalmente.
Sotto il grande gazebo candito,con coccarde rosa pallido appese ai 4 angoli, trova spazio la nostra torta nuziale: rettangolare,panna bianchissima sopra,al centro la foto di me e Keiji abbracciati e tutto intorno decorazioni eleganti e raffinate,sotto la scritta “Keiji e Mizuki Oggi Sposi”.
Non faccio altro che ridere,sorrido a tutti. La mia felicità è alle stelle.
 
 
“Scusatemi tutti,ma gradirei la vostra attenzione…”
 
 
Tutti si voltano verso di me. Prendo un respiro profondo e mi giro verso mio marito.
 
 
“Keiji,in questo giorno così speciale,devo assolutamente dirti una cosa altrettanto speciale.”
 
 
Keiji mi guarda,non capendo cosa ho di così importante da dire. Appoggia il bicchiere con lo spumante sul tavolo e mi fissa ancora, come tutti in quel momento.
 
 
Sono incinta!
 
 
Sorpresa iniziale. Mezzo secondo di mutismo assoluto e poi un fragoroso applauso.
Nessuno lo sapeva,nessuno se lo immaginava.
Mi solleva e facciamo dei giri su noi stessi. Rido felice e lui non è da meno.
Mi posa a terra e mi da un tenero bacio sulle labbra, mentre gli applausi non sono ancora finiti. Sento per un momento il piccolo scalciare dentro la pancia,che ancora non si nota tanto, e passo una mano sul mio ventre,come a tranquillizzarlo dallo sballottamento subito.
Keiji subito poggia la sua mano sulla mia e fisso i miei genitori. Papà sorride felice e mamma piange dalla gioia.
Non sono da meno Hanabusa e Marie,che abbracciati ci sorridono piangenti. Ed insieme ci avviamo verso il giardino,per scattare le foto di quel giorno così speciale,dove abbiamo cristallizzato finalmente il nostro eterno ed infinito amore.

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Capitolo 13
*** Capitolo Extra - Per Sempre ***


Dal salotto viene il dolce suono,soave e leggero, della melodia “Per Elisa” di Beethoven . Dalla cucina vado in sala ed al pianoforte appoggiato alla parete trovo mia figlia Alexis,intenta a suonare lo strumento. Ha preso questo bellissimo talento dalla famiglia di mia madre e,come me, lo suona già da parecchio tempo. Lei ha ormai 17 anni ed è una bellissima ragazza: i biondi capelli lunghi e lisci,perfetti, ricadono morbidi lungo la schiena dritta e pallida. Il fisico minuto ed aggraziato è coperto da una leggera vestaglietta bianca di fiori rossi.
 
 
“Alexis,sei davvero bravissima…”
 
 
Sospira alle mie spalle suo fratello maggiore,dai capelli corti e scuri,gli occhi uguali a quelli di mio padre,bordeaux,con piccole sfumature celestine. Alto,magro,dal fisico perfetto. Mi incanto a vederlo ogni volta perché… è uguale a lui…
 
 
“Tanti auguri Kaito!”
 
 
La sorella sorride e Kaito le si siede accanto. Si scambiano un bacio e lei riprende a suonare. Eh si,oggi è il compleanno di mio figlio che,per ironia della sorte,è nato lo stesso giorno del mio amato fratello. Un braccio circonda la mia vita e delle labbra fresche e morbide si appoggiano sulla mia guancia.
 
 
“Buon giorno Keiji…”
 
 
Sospiro ed appoggio la testa alla sua spalla,ammirando i miei figli che,innamorati, suonano insieme al pianoforte,divertendosi come matti. Guardo l’orario e richiamo la mia famiglia.
 
 
“Famiglia,oggi dobbiamo andare in un luogo molto importante. Per favore,preparatevi. Vi farò conoscere una persona importante.”
 
 
I due fratelli si guardano stralunati,per poi seguirmi ai piani superiori per prepararci. Entro in camera e respiro profondamente. Mi allontano verso l’armadio e prendo un vestitino rosa pallido,lungo,stretto in vita e la gonna dalle tante piegoline. Metto un paio di scarpe dal tacco basso e nere ed eccomi pronta. Dal letto prendo un mazzo di fiori composto da rose bianche e gigli gialli e la borsa. Scuoto un po’ i capelli mori e torno di sotto. Keiji già pronto,indossa pantaloni neri e camicia bianca. I miei figli scendono proprio adesso. Alexis indossa un vestito bianco stretto in vita e la gonna che ricade morbida fino a poco più sopra del ginocchio,con in vita un fiocco blu. Ballerine blu e cerchietto in testa. Kaito invece ha optato per pantaloni bianchi e scarpe dello stesso colore con una maglia celeste. Ci avviamo verso la macchina. Durante il viaggio non faccio altro che pensare a colui che andiamo a trovare.
 
 
“Mamma,per chi sono quei fiori?”
 
 
Mi giro verso la mia curiosa figlia e rispondo con una nota di malinconia
 
 
“Sono per una persona molto speciale.”
 
 
Piomba il silenzio nel veicolo e dopo una mezzoretta di macchina arriviamo davanti ai cancelli del cimitero. Scendiamo dalla macchina e mentre sto entrando la sofferenza e la pesantezza di un funerale poco più avanti mi investono,facendomi ricordare fatti davvero tristi. La mia mano viene catturata in quella più grande di Keiji,che mi guarda come a dire “Andiamo?” ed io gli faccio di si con la testa. Passiamo di fianco a quel gruppo di persone e mi viene spontaneo guardare a chi è rivolta la preghiera. Lapide bianca,foto di un ragazzo sorridente e molto bello. Lo riconosco: si chiama Akira Toriyama, è morto due giorni fa portando in salvo una bambina di 5 anni che altrimenti sarebbe finita investita sotto un tir. Ed eccole,le lacrime che mi solcano il viso. Sospiro un “Condoglianze” a quella che dovrebbe essere sua madre e lei si gira verso di me.
 
 
“Grazie…”
 
 
Sorrido impercettibilmente e continuo a camminare. Una lunga scala in marmo si para di fronte a noi e la percorriamo in silenzio, giriamo a destra e troviamo un prato verde ben curato e ricoperto di margherite, dove tante lapidi bianche trovano spazio,l’una distanziata dall’altra di alcuni metri. Percorriamo il viale affianco e alla fine di esso,ecco mio fratello. Invito i miei figli ad avvicinarsi.
 
 
“Questo bel ragazzo qui è vostro zio. E’ morto quando era molto giovane.”
“Si chiama come me!”
 
 
Sorrido amaramente e gli faccio notare che anche l’aspetto e la data di nascita sono molto simili.
 
 
“Quanti anni aveva,mamma?”
“Ne aveva appena 27…”
 
 
Le lacrime fanno capolino un’altra volta. Keiji mi abbraccia e mi sussurra
 
 
“Noi andiamo,ok?”
 
 
Annuisco più volte con la testa e loro si allontanano. Entro nel prato e mi siedo sulla lunga orizzontale lapide di Kaito.
 
 
“Ciao Kaito… mi manchi davvero tanto…”
 
 
Sospiro e riprendo a parlare,accarezzando la sua foto,quasi a voler toccare il suo viso
 
 
“Mio figlio è la tua copia… che ironia che sia nato nel tuo stesso giorno,eh?”
 
 
Già,che ironia…
 
 
“Sai che c’è? Che devo smetterla di piangere! Tu soffri vedendomi così,quindi,visto che ne abbiamo abbastanza tutti e due di sofferenza e lacrime,ho deciso di smettere di piangere.”
 
 
Sorrido coraggiosa,questa volta.
 
 
“Guarda,ho ancora un pezzettino di te sempre con me.”
 
 
Esco fuori il cilindretto con il cristallo e glielo mostro.
 
 
“Oltre i fiori ti ho portato anche qualcos’altro. Una canzone,la tua preferita.”
 
 
Inizio ad intonare un canto leggero al vento,per poi cantare quelle parole bellissime di cui Kaito si era innamorato.
 
 

In you and I, there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me now?
 

 
 

Prendo fiato e riprendo a cantare,fissando la foto sorridente del mio adorato fratello.
 
 

 
I watch you, fast asleep,
All I fear, means nothing…

In you and I, there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me?

 
 
 

Kaito,lo so che non sono brava quanto Utada Hikaru,ma ti sto cantando queste parole con tutto il mio cuore.
 
 
 

So many ups and downs.
My heart's a battleground.
I need true emotions.
I need more affection than you know.
I need true emotions.
 

 
 

Mi da tanta pace questa canzone,è rilassante e dolce. Bellissima.
 
 
 

You show me, how to see,
that nothing, is whole and, nothing is broken…

In you and I there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me now?

My fears, my lies.. Melt away

I need more affection than you know.

 
 
 
 
In quel momento che riprendo fiato,Keiji mi si avvicina e mi chiama
 
 
“Mizuki. Sei ancora qui,per fortuna! Pensavamo ti fosse successo qualcosa… Dai vieni,sennò facciamo tardi…”
 
 
Mi alzo e bacio il cilindretto, sussurriamo un “Ciao”,prendo la mano di Keiji ed andiamo via. Passiamo di fronte allo stesso funerale di prima ed io mi fermo di fianco ad una donna sulla 50ina tutta vestita di nero,affiancata da una bella ragazza che non ha tratti somatici in comune con la madre del ragazzo. Deduco che sia la fidanzata di Akira. Metto una mano sulla spalla ad entrambe ed inizio a parlare
 
 
 
“Ho perso mio fratello 18 anni fa. Aveva appena 27 anni ed è morto cercando di salvarmi. Lui ha fatto la stessa cosa. E’ morto salvando una bambina. E’ stato un gesto nobile da parte sua e dovremmo prendere esempio da lui,anziché piangerlo per l’eternità,credetemi. Vedrete che se incomincerete a pensare a lui come un eroe per quella bambina,il dolore si allevierà. Perché lui è questo: un eroe.”
 
 
 
Mi allontano da loro e sento entrambe rivolgermi un “Grazie” pieno di speranza e sereno. Rispondo con “Di niente”,come a sottolineare che quella speranza non deve affievolirsi. All’entrata del cimitero ci aspettano Alexis e Kaito,mano nella mano.
 
 
 
“Beh,oggi si va a mangiare dai nonni!”
 
 
 
I miei figli rispondono entusiasti e saltiamo tutti in macchina. Partiamo verso la casa dove sono nata e cantiamo e parliamo per tutto il tragitto. Arrivati davanti al cancello parcheggiamo e scendiamo. Apriamo i cancelli e percorriamo il giardino,suono al campanello e passi veloci e leggeri si avvicinano al portoncino. Ci apre una ragazza dai capelli scuri e gli occhi azzurri,uguali a quelli di mia madre.
 
 
 
“Sorellona!”
“Miriam!”
 
 
 
Ci abbracciamo fortemente. La mia solare e vivace sorella minore corre a salutare anche i suoi nipoti,il che fa un po’ strano,poiché hanno la stessa età! Saluta anche Keiji e tutti entriamo dentro. Mamma esce dalla cucina con un pantalone chiaro ed una maglietta rossa,scarpe nere ed i lunghi capelli biondi legati su una spalla.
 
 
 
“Ciao!! Come stanno i miei nipotini!!”
 
 
 
I miei figli saltano addosso a mia madre e lei li abbraccia sorridente. Alexis scorge la figura di mio padre e gli va incontro,abbracciandolo
 
 
“Principessa! Come stai?”
 
 
 
Dice papà accarezzandola,lei sorride e risponde di star bene. E dopo tanti saluti entriamo in sala,mio figlio scarta i suoi regali e passiamo una piacevole serata,sorridenti.
 
 
 
Sono fuori in giardino,la luna è alta ed è piena. Quante lune piene ho visto fino ad ora? Tante,ma mai belle come questa. Passeggio fra i grandi e curati alberi dell’immenso giardino della nostra villa,rischiarato dai timidi raggi lunari. Vicino al laghetto noto una figura. Mi avvicino guardinga fino a che non lo riconosco: mio fratello?! No,devo essere fusa. Non posso vederlo! Insomma.. è… morto…
 
 
 
“Mizuki…”
 
 
 
Ottimo,mi parla anche! Mossa da qualcosa mi avvicino a quel magnifico ragazzo. Le braccia si muovono da sole,la mano si posa un secondo sui suoi capelli,che sento incredibilmente setosi. Tutto mi fa pensare ad un sogno,ma non lo è!!
 
 
 
“Kaito,ma tu sei… sei…”
“Morto? Si,ma per ho avuto l’opportunità di venire a salutarti un’ultima volta.”
 
 
 
Lacrime a gli occhi,lacrime di felicità. Lui prende da non so dove un braccialetto d’oro dalla catenina semplice ma raffinata. La mette al mio polso e dice
 
 
 

“Questo è il mio regalo per il tuo anniversario di matrimonio. Auguri sorellina! Io veglierò su di te e su tutta la nostra famiglia ogni singolo minuto…”

 
 
 
Sospira e si avvicina a me
 
 
 

Ti amo…
…Anche io…
 

 
 
Mossa da un senso di felicità gli vado incontro e le nostre labbra si uniscono in un bacio casto. Sento il cuore esplodermi nel petto e una nuova luce irradiarsi dentro me. Si stacca da me e torna in posizione eretta,muove un passo verso di me e scompare nel mio corpo.
 
 

“Ti amo anche io,fratello mio…”

 
 
 
 
 
 

Ecco qua ragazze!!! E’ finita anche questa storia. Vi avviso già che NON ci sarà un continuo,perché non trovo davvero spunti,ma io ed una mia amica stiamo progettando insieme una storia,quindi mi rivedrete presto ;)
Un bacione enorme a tutte voi che mi avete sempre seguita!! *-*
Vi adoro =D
Vostra

 

Jess

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