Be strong.

di AbbieS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno- New life. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due- Come back. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre- Hog's Head. ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro- Goodbye. ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque,prima parte- Cissy. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque,seconda parte- Cissy. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei- Unexpected. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette- Between two worlds. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno- New life. ***


Be strong.
Primo capitolo- New life.
 
L'urlo di mia cugina mi sveglia all'improvviso,facendomi imprecare contro i Fondatori.
Saranno le sei del mattino,che avrà da urlare?
-Svegliati,dormigliona!-
Una figura alta,apparentemente perfetta,con lunghi capelli biondo-rossicci si avvicina al letto,con un sorriso gentile e nello stesso tempo terribilmente minaccioso sulle labbra.
-Che ore sono?- chiedo irritata,riservandolo uno sguardo minaccioso quanto il suo sorriso.
-Le dieci!- cinguetta lei,andando alla finestra e spalancando le tende,mentre la stanza si riempe di luce accecante.
Mi alzo di scatto.
-Dominiqua Weasley,mi stai prendendo in giro?- inizio ad urlare contro quella serpe travestita da angioletto innocente -Dovevo andare da Paul,aveva detto che stamattina gli servivo e che..."
-Tranquilla,Rosie- mi interrompe lei,senza togliersi quel fastidioso sorrisetto dalla faccia,come se morisse dalla voglia di dirmi qualcosa. No,non gli darò questa soddisfazione!
-Ha chiamato prima e ha detto che hai la mattinata libera- continua lei,seguendomi mentre vado in bagno per lavarmi la faccia.
-Ok- rispondo,calmandomi -Dov'è Cècile?-
I suoi perfetti occhi verdi si illuminano ancora di più,ma non fa sparire quel sorrisetto irritante.
Sospiro. So che me ne pentirò amaramente,ma non ho scelta.
-Cos'è successo,Domi?- le chiedo,con tono rassegnato.
E poi,esplode. Inizia a saltellare sul posto,poi mi prende per un polso e mi trascina per tutta casa,rischiando di farmi rompere l'osso del collo correndo giù per le scale.
Poi si ferma nel nostro piccolo salotto,arredato da Dominique con un divano,due poltrone,un tappeto enorme,un caminetto e due librerie,tutto rigorosamente di colori chiari o pastello.
Sopra il divano violetto,una bambina di due anni e mezzo sta giocando con un gatto rosso,ridendo come una matta e,noto con orrore,ogni volta che batte le mani,il micio fa una capriola all'indietro,miagolando e soffiando minaccioso.
Mentro io continuo a fissare la scena a occhi spalancati,Domi inzia a ridere,finchè non inizia a pensare alla salute mentale del povero gatto e prende in braccio la bambina,scompigliandole i riccietti rossi e iniziando a farle il solletico sulla pancia.
Ad un certo punto però,la vedo sporgersi verso di me,allungando le braccia,muovendo le mani paffute.
-Mamma!- inizia a strillare,allungandosi ancora di più verso di me,implorandomi con i suoi occhioni grigi.
Per un attimo mi perdo dentro quei sottospecie di pozzi che ha al posto degli occhi,ma poi mi riprendo.
-Ehy piccola- le sussurro all'orecchio,dopo averla presa dalle braccia di Dominique,e poi inizio ad accarezzarle i riccietti rosso fuoco ,marchio Weasley.
E' incredibile come Cècile riesca a tirare fuori il mio lato dolce e protettivo così,con uno sguardo.
Forse perchè ha i suoi occhi. Ma scaccio il pensiero,non posso farmi prendere dalla malinconia,non ora.
-E' cresciuta così tanto!- esclama ad un certo punto Dominique,con gli occhi lucidi,dopo alcuni attimi di silenzio.
"Ma va Domi,ha solo due anni e mezzo!" ribatto,divertita per la sua reazione,anche se,involontariamente,stringo Cècile più forte,come se cercassi di impedirle di crescere.
Sì,perchè oggi è cresciuta.
E' la primissima volta che manifesta segni di magia.
Dominique stava diventando isterica,pensava che sarebbe venuta su Maganò (come se fosse possibile,con i genitori che si ritrova!) quindi per lei deve essere un gran sollievo,immagino.
-Ci pensi?- continua a blaterare lei,dirigendosi in cucina -Sembra ieri che riuscivamo quasi a tenerla in una mano,tanto era piccola,e adesso ha appena fatto il suo primissimo incantesimo! In un attimo si ritroverà ad Hog..."
Ma non finisce la frase,e ho capito perchè.
Hogwarts.
Dominique esce dalla cucina,con la faccia di chi ha dimenticato un particolare fondamentale,
Mi rendo conto che probabilmente ho la stessa identica faccia.
Però,non male,davvero,per due Corvonero uscite da Hogwarts con il massimo dei M.A.G.O.!
Anche Cècile deve essersi accorta che qualcosa non va,perchè ci guarda,con i suoi occhioni sempre attenti,il labbro inferiore che sporge e la fronte leggermente aggrottata,come se si stesse concentrando.
Ma io rimango ferma,immobile,finchè non inizia ad agitarsi tra le mie braccia.
Mi risveglio dal coma in cui ero cadura e la guardo sorridente (per quanto possa sorridere in un momento del genere) e la porto di sopra,nel box,dove la lascio insieme alle sue bambole e a Sheldon,il nostro micione rosso.
Scendo le scale,lentamente,ancora immersa nei miei pensieri,e quando ritorno in salotto,trovo una Dominique parecchio agitata,intenta ad andare avanti e indietro nella piccola stanza.
-Come abbiamo fatto a non pensarci?- chiede,quando vede che sono entrata. 
Non le rispondo,perchè,sinceramente,non so come abbiamo fatto ad essere così stupide.
-Dovrebbe essere morta!- continua mia cugina,incapace di star ferma -Anzi,non dovrebbe proprio essere nata! Se scoprono che è viva,la uccideranno,se vedono che le è arrivata la lettera..."
-Capiranno che non l'ho uccisa- continuo io,con voce incredibilmente roca.
Sì,perchè una come lei non dovrebbe esistere.
Perchè è una macchia nella grande stirpe dei Malfoy. E' una Mezzosangue.
Quando ho scoperto di essere incinta,e quale fosse il destino della mia bambina,sono scappata qui,in Francia,con Dominique.
Abbiamo lasciato tutto per Cècile:la nostra famiglia,i nostri amici,l'accademia per Auror,lui... ed ora,per colpa di una stupida lettera,rischiamo che venga scoperta.
-Allora,ragioniamo- dico,con una sicurezza spuntata fuori dal nulla -le lettere vengono spedite perchè su un libro,che immagino si trovi al Ministero,insomma,se si trovasse ad Hogwarts lo sapremmo,ci sono scritti tutti i nomi di tutti i maghi e le streghe che nascono,e undici anni dopo,la vice-preside manda un gufo ad ognuno di loro con la lettera...-
-Come fai a saperlo?- chiede Dominique,confusa.
-E' scritto in "Storia di Hogwarts"- rispondo,con fare ovvio.
Sbuffa.
Perchè nessuno capisce la genialità di quel libro?
-Quindi- continuo io,tranquillizzandomi un pò -su quel libro,due anni e mezzo fa,è stato scritto il nome di Cècile Narcissa Malfoy-
-Ciò significa che,a meno che il caro vecchio Malfoy riesca a leggerlo prima,lo scoprirà comunque fra circa 9 anni,in qualsiasi posto siamo nascoste,e poi cercherà di farla fuori- conclude Dominique,preoccupata.
-Non se riesco a cancellarlo.-


Spazio autrice.
Salve a tutti! Ho pensato di scrivere una storia che non raccontasse della solita Rose che cade tra le braccia di Scorpius dopo anni che si odiano,mentre in realtà si amano,ecc ecc,ma di raccontare come una lei sia diventata una donna e non sia più la ragazzina che a Hogwarts cercava di tenere a bada tutta la sua famiglia,e tutto ciò che questo comporta.

E' la mia prima fanfiction,fatemi sapere cosa ne pensate! 

*la storia del libro è vera,ma non so dove si trovi quindi ho pensato che si trovasse al Ministero perchè in Harry Potter non dice che si trova nel castello.

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Capitolo 2
*** Capitolo due- Come back. ***


Be strong.
Capitolo due-Come back.

-Chiama Paul,digli che starò via per un pò di giorni-
Paul,un uomo sulla cinquantina,un pò stempiato,con i capelli biondicci e occhi celesti ed acquosi,è il mio capo.
Sì,perchè io,Rose Weasley,nella mia giovane quanto incasinata vita ho anche dovuto trovarmi un lavoro,per mantenere quella mezza bisbetica della mia adorabile cugina e Cècile. Adesso scrivo per uno squallido giornaletto Babbano che però rende bene,nonostante le notizie insulse che pubblica.
-Oh,certo,così la sfuriata me la becco io!- ribatte lei,facendo un cenno con la mano,come per liquidare la questione.
-Ma se ti adora!- insisto,irritata. Come se non lo sapesse!
Alla fine mi guarda,rassegnata,e prende il telefono. Solo Merlino sa quanto ci ho messo ad insegnargli ad usarlo (insieme a tutti gli altri elettrodomestici),e grazie a Morgana i genitori di mamma sono Babbani,senno non saremo sopravvissute due giorni,visto che siamo costrette ad usare il meno possibile la magia perchè viviamo in una comunità babbana.
-Eh Paul!- esclama Domi,con la cornetta in mano,mentre si dirige di sotto,lasciandomi sola in quella camera bianca e immacolata come il resto della casa (ovviamente grazie a mia cugina,che mi impedisce di trasformare questa casa in un porcile).
Mi guardo attentamente in giro. Devo aver preso tutto.
Sento Dominique risalire le scale e spalancare la porta,aggraziata come sempre.
-Per Paul non ci sono problemi,hai preso tutto Rossa?- mi chiede. Sembra tranquilla,ma so che è preoccupatissima.
-Domi,tranquilla,vedrai che Al non mi tradirà-
-Si,ma ti ricordi chi è il suo miglior amico? Con chi abita?- Ora non si sforza nemmeno di nascondere la preoccupazione,che invade tutti i lineamenti perfetto del suo viso.
-Si,lo so fin troppo bene,dato che ci abitavo anch'io- rispondo,cercando di tranquillizzarla il più possibile -e comunque,ho preso la Pozione Polisucco,non sono così stupida..-
-E lui? Come farai a lasciarlo ancora?- continua a chiedere,ora un pò titubante -E se fosse andato avanti,Rosie?-
Bingo.
Se,aprendo quella porta,avessi trovato Scorpius con un altra?
Fa quasi strano perfino pensare il suo nome,quando è quasi due anni che evito con tutta me stessa di pensarci,perchè renderebbe tutto più difficile. Ed io devo proteggere Cècile.
Sento un abbraccio dolce ma forte cingermi il collo,e,pochi secondi dopo,mi ritrovo aggrappata alla figura perfetta di mia cugina,come se fosse la mia ancora.
Perchè con Dominique è così. Spesso,troppo spesso,mi ritrovo a pensare che se non fossimo cugine,se ci fossimo conosciute a 11 anni,probabilmente l'avrei odiata. Ma conoscerla da quando sono nata mi ha permesso di conoscere lati di lei che l'apparenza avrebbe offuscato. Perchè sarà vanitosa,ma non egoista,sarà irritante,ma ti da anche l'anima. Perchè non ti abbandona,mai,nonostante tutto.
Quando mi stacco dal suo abbraccio,mi sento pronta.
Vado a salutare Cècile,impiegando più tempo del necessario,perchè all'idea di lasciarla,anche solo per pochi giorni,mi si stringe il cuore.
Ma alla fine,armandomi di un coraggio che non sapevo neanche di possedere,mi Smaterializzo.
 
Mi ritrovo davanti al negozio di zio George,a Diagon Alley. I miei lunghi capelli rossi e ricci sono stati sostituiti con dei cortissimi capelli neri,e i miei lineamenti sono quelli di Hèlene,la Babbana che fingo di essere da due anni a questa parte.
Mi sento strana ad essere tornata qui,eppure non è una sensazione spiacevole,solo è come se fossi assalita da mille ricordi tutti insieme,e non capisco cosa provo perchè ogni ricordo provoca un'emozione diversa. Ma non posso fermarmi a pensarci proprio ora.
Inizio a camminare verso la Gringott,quando all'improvviso svolto a destra,e,dopo aver continuato a camminare in quel vicoletto un pò piccolo ma sempre pieno di vita,arrivo davanti a un palazzo a mattoni grigi,simile a quelli intorno.
Arrivata lì avanti,mi blocco: e se mi apre lui? Cosa gli dico? "Oh,ciao,ora non mi riconosci,ma sono Rose,sai,quella che ti ha lasciato senza tante spiegazioni due anni fa,e sono qui per protteggere nostra figlia,che tu hai scoperto adesso di avere,da quei pazzi furiosi dei tuoi parenti che la vogliono fare fuori.Che piacere rivederti!"
No,non penso che funzionerebbe granchè come discorso. Ma,secondo i miei calcoli,adesso lui dovrebbe essere al San Mungo come tirocinante,e Albus a casa,dato che al Ministero fa l'orario notturno,quindi non dovrei correre pericoli. Almeno spero.
Mi faccio avanti e busso,decisa.
Sento il rumore dei passi che si avvicinano alla porta,che poi si spalanca,mostrando un ragazzo alto,magro,con dei disordinatissimi capelli neri e due occhi verdi che più verdi non si può.
Reprimo la voglia di saltare addosso a mio cugino,nonchè (probabilmente ex) migliore amico. Prima devo essere sicura che sia solo.
-Scusi- dico,con una vocetta stridula,improvvisata al momento -lei è Albus Potter?-
Lui annuisce,confuso.
-E' solo in casa?-
-Cos..Beh,sì,sono solo- risponde,guardandomi male.
A quel punto però,non ragiono più e gli butto le braccia al collo,poi,con il piede,chiudo la porta e lo guardo negli occhi.
-Chi diavolo sei?- esclama,ora palesemente ostile.
Io gli rivolgo un sorrisone e,con la mia voce normale dico,divertita -Anche tu mi sei mancato,Severus-
Si irrigidisce. Mi ha riconosciuta,ne sono certa. Ora mi guarda come se fossi un fantasma.
-R..Rose?- sussurra,sconvolto.
Lo guardo negli occhi.Ok,forse la mia entrata in scena non è stata delle migliori,ma mi è veramente mancato tanto.
Annuisco,cercando di sembrare tranquilla,nonostante il disagio che mi attanaglia.
-Perchè sei tornata?- chiede lui,deciso,quasi arrabbiato,se non fosse per il tono di delusione che non riesce a nascondere.
Sento la fastidiossissima sensazione del mio corpo che torna normale dopo che l'effetto della Polisucco si esaurisce,ma poi mi riprendo,e mi accorgo che Al mi guarda,ancora più confuso.
-Me ne sono andata per un motivo più che valido,Al- rispondo,decisa a non lasciarmi sopraffare dai sentimenti ancora -ma non sono tornata per sempre.Devo fare una cosa,poi dovrò andarmene di nuovo-
-Quindi sei qui solo perchè ti serve un favore,eh?- Sembra sempre più arrabbiato e,soprattutto,deluso.
-Qui non si tratta di me!- esclamo,irritata dalla sua delusione. No,non ha il diritto di giudicarmi,non lui! -E' qualcosa di molto più importante,e non te lo chiederei se non inevitabile,Al,io...-
-Al,chi è arrivato?-
Una voce. La sua voce. Mi si gela il sangue.
Mi giro,velocemente,vado verso la porta,ma non sono abbastanza veloce. Scorgo una figura alta,magra,con i capelli biondo platino e una strana eleganza anche mentre rimane ferma,in piedi,a fissarmi,sconvolta.
Mi chiudo la porta alle spalle e corro.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre- Hog's Head. ***


Be strong.
Capitolo tre- Hog's Head.

Sono una stupida. Che diavolo si era bevuto il Cappello Parlante quando mi ha smistata in Corvonero? 
Sarei dovuta essere Tassorosso,anzi,sono così cretina che non capisco perchè mi sia arrivata,quella cavolo di lettera da Hogwarts.
Era così dannatamente ovvio che Albus non avrebbe mai detto ad una sconosciuta a caso se era veramente solo in casa.
Ora,mentre vado avanti e indietro in questa squallida stanzetta de "La testa di porco",tornata come Hèlene,mi ritorna in mente la figura sfocata di Scorpius,e quei suoi occhi grigi,così terribilmente identici a quelli di Cècile da far venire i brividi.
Sapevo che sarebbe stato più difficile ritornarmene in Francia,nascosta,se avessi rivisto lui,Albus o chiunque altro della famiglia,ma non avrei mai neanche lontanamente immaginato che facesse così male.
Merlino,quanto sono stupida!
E quel maledetto libro?!
Non può trovarsi ad Hogwarts,lo saprei,con la Mappa del Malandrino e tutto il resto,conosco la mia vecchia scuola come le mie tasche.
Quindi,si dovrebbe trovare al Ministero,ma dove?
Forse all'Ufficio Misteri,infondo non si sa cosa c'è lì dentro... E poi,chiunque può leggerlo? Chiunque può sapere dove si trova?
Se fosse così,allora Cècile sarebbe davvero in pericolo..
Maledizione,Albus! Pensavo che non mi avrebbe tradito! Anche se non ha fatto apposta,poteva anche dirmelo che c'era Scorpius!
Spero che non abbia avvisato tutta la famiglia,sarebbe terribile.
Ma le mie riflessioni vengono interrotte da qualcuno che sta freneticamente bussando alla porta.
-Non ho bisogno di niente!- dico,irritata,dimenticando la voce stridula che dovrebbe avere Hèlene -E la vuoi buttar giù,questa porta?-
-Sta zitta e fammi entrare,Rose!-
Oh,no. No,no,no,no,no,no. Assolutamente no.
Ma non posso farmi prendere dalle emozioni,ora.
-Vattene!- urlo,cercando di essere il più ostile possibile,nonostante la voglia di rivederlo.
-No,io non me ne vado-
Ha smesso di bussare.
Aspetta me.
Rassegnata mi avvicino piano,troppo piano,alla porta e la apro.
Mi ritrovo davanti Scorpius Malfoy,in tutta la sua bellezza. Siamo vicini,troppo vicini,e mi vengono i brividi. Merlino,non sono una quattordicenne in piena tempesta ormonale,sono un'adulta! Anche se una voce dentro di me,mi dice che sarebbe capace di farmi rabbrividire anche a cinquant'anni.
Mi guarda,stranito. Solo dopo pochi attimi di silenzio mi ricordo che sono ancora Hèlene.
-Pozione Polisucco- sussurro,abbassando lo sguardo e spalancando la porta- Entra-
Dopo essere entrato,va avanti,fino ad arrivare davanti alla finestra,dalla parte opposta della stanza,mentre io mi schiaccio verso la porta chiusa,più lontana possibile da lui. Poi si gira,e punta quei suoi due pozzi grigi su di me.
-Quanto dura l'effetto?- chiede,freddo.
-Non lo so,ma sono passate due ore,quindi tra un pò dovrei tornare me- rispondo,cercando in tutti i modi di non guardarlo negli occhi.
-Allora aspetterò- e con le mani in tasca,si appoggia al davanzale.
Dopo dieci minuti di silenzio in cui ho imparato a memoria la fantasia del pavimento,una spiacevole sensazione che mi invade tutto  il corpo mi annuncia che sono tornata la vecchia Rose,con i capelli riccissimi e rossi,gli occhi  blu e decisamente più bassa di Hèlene,che quasi superava Scorpius.
Questa volta lo sguardo di lui è indecifrabile,ma almeno non è gelido come prima.
-Perchè te ne sei andata,Rose?-
Lo chiede così,senza tanti giri di parole,eppure la sua voce trema,come il suo sguardo.
-Non posso dirtelo- rispondo,cercando di sembrare calma e distaccata. Fallendo miseramente,aggiungerei.
-Allora perchè sei tornata?- la sua voce è spezzata,e la voglia di abbracciarlo sale sempre di più,mentre la mia parte razionale cerca di reprimerla sempre di più.
-Non sono tornata per te- sussurro-e comunque,me ne andrò fra pochi giorni-
Questa volta,anche la sua apparente calma,si spezza,lasciando spazio alla rabbia che per due anni deve aver accumulato.
-Pensi di poter tornare ed andartene così,eh? Pensavi che non sarebbe successo niente? Che io avrei fatto finta di niente? Pensavo che avessi capito cosa provo per te,invece sei solo un'egoista.-
Ormai urla,ma invece di sentirmi in colpa,sento la rabbia che cresce. Egoista,io?!
-E tu pensi che sia stato facile abbandonare tutto ed andarmene? Pensi che sia stato facile abbandonare te? Pensi che lo avrei fatto se non ci fosse stato un motivo valido? E,per la cronaca,tu non avresti dovuto sapere niente,prima sono venuta per Albus,non per te!-
Sto urlando anch'io,e lo vedo livido di rabbia,più bello che mai.
-Sai,non è facile come si crede,essere abbandonati- dice,questa volta più calmo- sei mai stata sul punto di tornare per me?-
Ogni giorno,avrei voluto gridargli,ogni santissima volta che guardo negli occhi grigi di Cècile,ogni volta che mi chiede se esiste il principe azzurro dopo che Dominique le ha raccontato una fiaba,ogni volta che di notte nel letto mi sento sola,nonostante Domi mi abbraccia nel sonno per farmi capire che no,non lo sono.
Ma rimango zitta,a guardarlo.Ormai ho gli occhi lucidi,ma non piangerò.
Poi,spinta da una forza più potente di me,mi avvicino.Mi fermo quando i nostri nasi si sfiorano,e poi lo bacio.
Lo bacio con rabbia,affondando le mani in quei capelli biondo platino,mentre lui mi spinge verso il muro.
Sembra quasi una dichiarazione di guerra,più di una d'amore,ma quando mi butta sul letto,perdo la cognizione del tempo e dello spazio,del giusto e del sbagliato.
E in quel momento,capisco il vero motivo per cui sono tornata.

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro- Goodbye. ***


Be strong.
Capitolo quattro- Goodbye.

Il soffitto grigio,come tutto il resto della stanza,è quello che sto fissando da più di un quarto d'ora,mentre Scorpius,sdraiato vicino a me su questo letto sudicio osserva le nostre mani intrecciate sopra le lenzuola,con un'espressione indecifrabile.
So che dovrei darmi della stupida perchè quello che ho fatto è sbagliato,e non ha fatto altro che rendermi più difficile l'idea di lasciarlo ancora quando siamo così dannatamente perfetti insieme,ma non sono questi i pensieri che mi attraversano la mente in questo momento,anzi,la mia testa è stranamente vuota. E' come se si riufitasse di pensare proprio perchè,se iniziassi a farlo,verrei sommersa da 3000 pensieri diversi,tutti contrastanti fra loro,e ora non sono in grado di reggerli.
All'improvviso,Scorpius stringe la mia mano più forte,e capisco che sta per chiedermi qualcosa. 
Mi giro verso di lui e mi accorgo che adesso è lui che sta fissando il soffitto.
Anch'io stringo un pò la sua mano,per incoraggiarlo,poi sospira e dice-Questo cambierà qualcosa?-
Ci penso,mentre fisso il suo viso.
Quello che è successo stanotte cambierà qualcosa? Ovviamente sì,perchè adesso all'idea di andarmene mi si attorcigliano le viscere e quasi non riesco a respirare. Ma so cosa intende con questa domanda.
-No,non cambierà niente,me ne andrò comunque- sussurro,continuando a guardare il suo viso come se non ne avessi mai abbastanza.
Lui annuisce,secco,come se si aspettasse una risposta del genere,anche se so che non è ciò che sperava di sentire.
Rimaniamo ancora un pò così,in silenzio,i nostri respiri sono calmi,rassegnati.Ormai sappiamo che questo è un addio,quello che non ci siamo mai detti.
Un rumore alla finestra interrompe la strana atmosfera che si era creata.
Raggiungo il davanzale a passo lento e stanco,e fuori dal vetro scorgo Vanity,il barbagianni di Dominique.
Il mio cervello,ancora mezzo addormentato,non capta subito la sensazione di pericolo,e così,tranquilla,prendo la busta che mi porge e la apro.
 
Rose,forse ci hanno scoperto.Non ne sono sicura,ma non posso spiegartelo adesso. Usa il tu-sai-cosa per ritrovarci.
 
Nonostante la fretta con cui queste poche parole sono state scritte,riconosco la scrittura minuta e ordinata di mia cugina.
Ora il mio cervello si è definitivamente svegliato.
Anche Scorpius si è alzato,e si ferma dopo essersi infilato i pantaloni,mentre io sono semplicemente coperta da un lenzuolo che forse in origine era stato bianco,mentre adesso non saprei dire di che colore sia.
Lui fa scorrere lo sguardo da me alla lettera,con aria interrogativa.
Poso la lettera sul davanzale e vado verso di lui; gli prendo il viso con entrambe le mani e lo guardo dritto negli occhi.
-Vai,dimenticati di me,non cercarmi. Non farmi il tipico discorso "Non potrei dimenticarmi mai di te" perchè ti capisco,pure fin troppo bene,ma provaci. Non mi arrabbierò,nè te lo rinfaccerò,non farò niente del genere. Questo è un'addio,Scorpius-
Per un attimo mi sembra di scorgere un velo di tristezza infinita nei suoi occhi,ma poi si riprende e dice- C'è qualcosa che posso fare per aiutarti?-
-Sì- rispondo,staccando le mani dal suo viso- porta Al qui,più veloce che puoi-
 
 
Sono passati solo 10 minuti da quando Scorpius se n'è andato,eppure mi sembra passata una vita.
Mi sono cambiata,ho rifatto il letto e ho raccattato le poche cose che avevo tirato fuori ieri e le ho messe nella borsetta a cui ho applicato un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile degno di mia madre.
Sto aspettando Albus con la lettera di Dominique in mano,sperando sinceramente che si sbrighi ad arrivare.
Dopo un pò,sento dei passi avvicinarsi alla porta,che si spalanca all'improvviso,rivelando un Albus Potter con l'aria di uno che è stato appena buttato giù dal letto. Guardo l'orologio sul polso: sono le sei del mattino. Probabilmente è proprio quello che è successo.
-Spero che ti deciderai a raccontarmi cosa è successo- dice,mentre si butta su una poltrona e si porta le mani alle tempie,massaggiandosele.
-So che sei stanco,ma mi serve il tuo aiuto,devo raggiungere una persona che forse mi può aiutare,ma prima penso che tu abbia il diritto di conoscere tutta,o parte,la storia-
Poi prendo la borsa,e Appello con la bacchetta una specie di accendino d'argento.
-Il Deluminatore?- chiede Al,confuso.
-Ti ricordi la storia che ci ha raccontato papà? Di come ha ritrovato mamma e zio Harry dopo essere scappato?-
Lui annuisce,sempre più confuso,ma non sembra più così stanco.
-Ecco,al mio diciassettesimo compleanno,papà me lo ha regalato,sperando che non mi sarebbe mai servito nello stesso modo a cui è servito a lui,e ora lo sto per usare nelle stesso modo-
Inizio a pensare intensamente a Cècile e Dominique,e faccio scattare il Deluminatore. Una pallina di luce esce dall'accendino e sento la voce di Cècile dire "Mamma!". Poi,la palla di luce,galleggia verso di me,e mi entra nel petto.
Albus ora è totalmente sbalordito,e se la voce di Cècile non mi avesse ricordato del pericolo che sta correndo,probabilmente mi sarei messa a ridere.
Gli faccio cenno di alzarsi e,quando si trova vicino a me,gli prendo la mano e mi Smaterializzo.
 

Angolo autrice.
Ho appena cambiato il titolo del capitolo e ho deciso che sarà il capitolo successivo ad essere diviso in due parti.
Ringrazio di cuore chi ha recensito!
AbbieS

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque,prima parte- Cissy. ***


Be strong.
Capitolo cinque,prima parte-Cissy.

Ci ritroviamo in una foresta non troppo diversa dalla Foresta Proibita di Hogwarts,se non fosse per l'aria molto meno inquietante del paesaggio intorno a noi.
Sento Al stringere la mia mano,la stessa che poco più di un quarto d'ora fa stringeva Scorpius.
Trasalisco e mi impongo di non pensarci.
-Dominique!- inizio a chiamarla-Dominique,sono Rose! Dove sei?-
Ormai l'espressione di Al non è più confusa,ma rassegnata: l'unica cosa che ha capito è che capirà tutto al momento giusto.
Dopo un pò Dominique spunta fuori apparentemente dal nulla,con le lacrime agli occhi e Cècile tra le braccia.
Le corro incontro e prendo in braccio Cècile che sembra spaventata,e io la stringo forte.
Nonostante le occhiate perplesse che Albus lancia le lancia,lo vedo andare incontro a Dominique ed abbracciarla,mentre lei inizia a raccontare,con la voce spezzata dai singhiozzi.
- Io,io non so cosa sia successo,so solo che erano le tre di notte,quando la signora Dubois,dall'altra parte della strada,ha iniziato a urlare,sembrava sotto Cruciatus,e ho sentito un uomo urlare "Dov'è lei?",mentre lei rispondeva "Non lo so,non ci sono bambine in questo quartiere..." ma non ha finito la frase perchè ha urlato ancora. Allora ho preso le prime cose e sono scappata qui con Cècile che si era svegliata per le urla...ho avuto così paura!- la sua voce ormai è un sussurro,e vedo Al stringerla più forte.
D'istinto,anch'io stringo più forte Cècile,che si è quasi addormentata,sentosi al sicuro tra le mie braccia.
-Dove ci troviamo?- chiede Al.
-In Irlanda. E' il primo posto che mi è venuto in mente...una volta un ragazzo mi ci ha portata e lì-e indica il punto da cui è sbucata prima -c'è una vecchia casa abbandonata,non la vedete perchè ci sono gli Incantesimi di Protezione..aspettate,li tolgo-
Detto questo,si stacca da Al,che ormai ha un'espressione indecifrabile,prende la bacchetta e con alcuni movimenti toglie gli Incantesimi,mostrando una casa piccola e dall'aria sinistra.
Entriamo in un ingresso stranamente ordinato e pulito,e capisco che neanche in una situazione del genere Domi è riuscita a sopportare la sporcizia. Andiamo verso il salotto,che è ancora sporco e decadente,mentre Dominique farfuglia qualcosa tipo "non ho fatto in tempo","siete appena arrivati quando","è ancora tutto sporco".
-Ok- dice Al,cercando di sembrare calmo -mi volete spiegare qualcosa?-
Avverto una nota di esasperazione nella sua finta calma,e decido di non fare troppi giri di parole.
-Lei è mia figlia,Albus. Mia e di Scorpius.E' in pericolo,adesso non posso perdere tempo a spiegarti,ma capirai,te lo prometto,e...
Lo vedo accasciarsi sul divano logoro e sudicio,che per miracolo non si smonta sotto il peso di mio cugino. Sembra svenuto.
-Dio,come sei melodrammatico- commenta Dominique,sprezzante,anche se le scappa un sorriso.
-Tu pensi di potermi dire che hai un figlia con il mio migliore amico come se niente fosse?!-
Lo dice tutto d'un fiato,mentre tenta di rialzarsi.
-Non c'è tempo per le scene!- sbuffo io,lanciando un'occhiataccia a tutti e due.
Perchè devo sempre essere io quella seria e responsabile?
-Devi portarmi da Narcissa Malfoy- dico,seria,facendogli capire che ora come ora non sono per niente in vena di scherzare.
-Sei impazzita?!-
Una voce acutissima e furiosa attira la mia attenzione. Stento a credere che possa appartenere a mia cugina.
-E' due anni che peniamo per tenerla al sicuro,abbiamo rinunciato a tutto,e tu gliela vuoi servire su un piatto d'argento?!-
Albus si è ributtato sul divano,mentre io cerco di calmare mia cugina.
-E' mia figlia,non lo farei mai! So che Narcissa non c'entra niente con questa storia,e se c'è qualcuno che può capirmi è lei. L'importante è che Lucius Malfoy si tenga alla larga-
Mi accorgo troppo tardi che il disgusto e il ribrezzo con cui pronuncio questo nome mi hanno tradita.
-E' da lui che devi proteggerla,vero?- chiede infatti Albus,che mi conosce troppo bene.
-Non è il momento,Albus!- ribatto io,fredda.
Un'altra mossa che mi tradisce.
-Penso di aver capito- sospira lui- dobbiamo portarci anche lei?-fa un cenno verso Cècile,addormentata.
-Sì-
-No!- urla Dominique- E' troppo rischioso,io..-
-Tu cosa? Pensi davvero che sia così stupida da farle correre un rischio inutile? Dobbiamo saperne di più,Dominique,non sappiamo chi è il nostro nemico. Chi è il tizio che è venuto a cercarci,lanciando Cruciatus a destra e a manca? Sicuramente non Lucius,ha evitato Azkaban per un pelo,non è così cretino da rischiare. Ho bisogno di risposte,e so che lei potrà darmele,ma mi serve Cècile.-
Il mio tono non ammette replice,e lei si rassegna,rimanendo però furiosa.
Mi volto verso Albus- Va a casa,organizza qualcosa che tenga Lucius Malfoy lontano dalla proprio casetta per un bel pò,e prendi il Mantello dell'Invisibilità e torna qui. Sbrigati-
L'ultima parola è un'ordine.
 
Mi trovo davanti a una villa in campagna* piuttosto imponente e ben tenuta.
Albus deve aver causato parecchi problemi al Ministero per costringere Lucius Malfoy andarsene dalla sua bella dimora alle 9 del mattino.
Al si avvicina alla porta,e io lo seguo,invisibile sotto il Mantello,con Cècile tra le braccia,zittita con un Silencio e visibilmente irritata per non poter attirare l'attenzione in nessun modo.
Sento Al bussare,e pochi secondi dopo,un'Elfa Domestica apre la porta.
Se non fossi troppo occupata a tenere ferma Cècile,probabilmente mi indignerei,ma ora ho altro a cui pensare.
-Buongiorno- la saluta Albus,gentile-vorrei parlare con la signora Malfoy,se è possibile-
-Si accomodi in salotto,signore- squittisce l'Elfa,colpita da tanto gentilezza.
Probabilmente il bastardo la tratta come un cane,mi ritrovo a pensare.
-Chi la cerca?- chiede lei,con uno sguardo d'adorazione.
-Albus Potter- risponde Al,seguendola fino ad arrivare in una stanza parecchio grande e armoniosa,senza avere nè un'aria troppo nobile nè troppo trascurata,il minimo indespensabile per far capire che comunque non si ha a che fare con gente qualsiasi.
I miei pensieri vengono interrotti dall'entrata di Narcissa Malfoy,che nonostante la vecchiaia che inizia a farsi sentire nei suoi tratti nobile,emana una bellezza ed un'eleganza naturali,e non sembra per niente sorpresa di vedere nientemeno che Albus Potter nel suo salotto.
-Albus Severus Potter- esordisce lei,non lasciando trasparire nessuna emozione,e stringendo educatamente la mano che Al le porge -a cosa devo l'onore?-
-In realtà,non sono qui per me- spiega lui,mentre io,dopo aver preso un bel respiro,mi tolgo il Mantello.
 
 
*da qualche parte ho letto che i Malfoy hanno abbandonato Malfoy Manor e sono andati a vivere in campagna,e penso che per la storia sia meglio così
 
Angolo autrice.
Ho cambiato un pò di cose,prima di tutto ho deciso di dividere questo capitolo in due parti,perchè la parte che caricherò domani è molto importante e voglio scriverla per bene,e se le unissi verrebbe fuori una cosa troppo lunga,e non ha senso dividere un capitolo in tre parti,almeno secondo me.
Grazie mille per le recensioni,sono davvero felicissima che vi piaccia!
Cercherò di caricare la prossima parte il prima possibile!
AbbieS.

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque,seconda parte- Cissy. ***


Be strong.
Capitolo cinque,seconda parte- Cissy.

Neanche ora,che nientemeno che Rose Weasley,la figlia dei due salvatori del Mondo Magico,improvvisamente scomparsa due anni fa insieme alla cugina Dominique Weasley,appare dal nulla nel suo impeccabile salotto,Narcissa Malfoy sembra sorpresa.
Rimane impassabile,inarca appena il delicato sopracciglio,ma non è ostile. Il suo viso è apparentemente privo di emozioni.
-Rose Weasley-
Il suo tono è semplicemente educato,anche se potrei scommettere 100 galeoni di aver sentito una punta di curiosità nella sua voce.
-Lei è chi penso che sia?- chiede,facendo un quasi impercettibile ed elegante cenno con la testa verso Cècile.
Mi ricordo solo ora della bambina che ho tra le braccia.
-Io...sì. Si chiama Cècile- sono un'attimo incerta sul dire o no il suo secondo nome. Meglio aspettare.- Malfoy.-
-Immagino quindi che sia per lei che siete qui- conclude Narcissa,sedendosi sul divano verde scuro al centro della stanza. Fa cenno a un Albus visibilmente a disagio di sedersi su una delle poltrone,mentre io rimango in piedi.
Narcissa Malfoy mi guarda,in silenzio,e capisco che aspetta che inizi a parlare.
Mi schiarisco la voce,e inizio,decisa- Non so quanto sa della bambina che ho tra le braccia,nè so se suo marito l'abbia informata el suo "inevitabile" destino-
Lei annuisce,attenta.
-Ovviamente,io non sono d'accordo con lui,e penso sinceramente che neanche lei lo sia-
Mi guarda,impenetrabile,ma non nega.
-Il secondo nome di Cècile è Narcissa. Non glielo dico per impressionarla o per convincerla a darmi il suo aiuto,perchè non è quello che voglio,e non le chiederei mai di andare contro suo marito,nonostante tutto.
L'ho sempre ammirata perchè è anche grazie a lei se mio zio,Harry Potter,è vivo. Perchè lei ha mentito al Signore Oscuro per proteggere suo figlio,e io lo affronterei di nuovo per proteggere Cècile-
Per un attimo il suo sguardo tradisce qualcosa di molto simile alla riconoscenza,ma poi ritorna impenetrabile come sempre.
-Le chiedo solo informazioni. Quella notte,Lucius Malfoy mi ha detto che altre persone molto più temibili di lui sarebbero state disposte a "mantenere il sangue puro". Non ho mai dubitato sul fatto dicesse la verità,ma ho sempre pensato che avesse esagerato per spaventarmi. Ma eventi recenti mi hanno convinto che non ha esagerato affatto.-
Lo sguardo di Narcissa Malfoy si sposta verso Cècile,che la fissa,incuriosita.
Sono sicura che si è accorta dei suoi occhi grigi,identici a quelli del marito,del figlio e del nipote.
-Parlami di lei-
Suona quasi come un'ordine,detto con il suo tono autoritario,eppure qualcosa nella sua voce mi convince che ha capito perfettamente la situazione.
-Lei è...perfetta- dico,stringendola di più -E' intelligente,nonostante sia così piccola sembra quasi che capisca sempre quello che accade intorno a lei. Due giorni fa- erano veramente passati solo due giorni?- ha dimostrato per la prima volta doti magiche. Ancora non parla,ma dice parole sconnesse ogni tanto. E'...- per un secondo resto senza parole- è la cosa più bella che mi sia mai capitata-
Per una volta,gli occhi di Narcissa si sciolgono e... è comprensione quella che vedo?
Adesso però,tocca a me ascoltare.
-Non sono mai stata particolarmente d'accordo con la crociata personale di mio marito- inzia lei,il suo tono duro addolcito dall'espressione delle sue iridi azzurre- nonostante io sia una Black,la Seconda Guerra ha cambiato molte cose.
Ma non mi sono mai opposta,perchè infondo sapevo che ce l'avresti fatta,Rose Weasley,perchè nonostante il tuo cognome,vali tanto quanto me e Astoria-
Trattengo il fiato.Mi sento..commossa. Davvero. Non mi viene da piangere solo perchè il livello di soggezione che questa donna trasmette sta stranamente salendo,nonostante quello che sta dicendo.
-Contrariamente a quanto si pensa- continua lei,ignorando educatamente la mia reazione-non sono arrabbiata con la tua famiglia,con tua nonna,per intenderci,per la morte di mia sorella Bellatrix,perchè ho capito col senno di poi che ha fatto la stessa cosa che avrei fatto io,e anche te,immagino. Perchè siamo madri,e tutto è lecito. Non ho dato in escandescenze quando Scorpius ti ha presentato come la sua compagna,perchè con uno sguardo,ho capito quanto hai dovuto affrontare per arrivare accanto a lui. Anch'io ti ammiro,Rose Weasley,per quello che hai fatto per questa bambina e per aver salvato Scorpius dal mondo di pregiudizi che lo attendeva per il suo cognome.-
Sono sinceramente stupita. Mi aspettavo di tutto,dall'essere sbattuta fuori all'essere ascoltata di malavoglia e con ostilità,ma mai avrei pensato che Narcissa Malfoy fosse esattamente come me l'aspettavo (insomma,è pur sempre Narcissa Malfoy,per quanto possa ammirarla!),nè che avrebbe addirittura ammesso di ammirarmi.
-Nonostante ciò,non andrò contro la mia famiglia-
Crash.
Il rumore di speranze infrante,che solo io posso sentire,in questa stanza.
Eppure i suoi occhi non si induriscono,rimangono stranamente comprensivi,quasi dolci.
-E penso proprio che lei ne faccia parte- conclude,guardandomi dritto negli occhi.
All'improvviso,sorridiamo,complici.
Siamo madri,tutto è lecito.
 
 
Angolo Autrice.
Non mi uccidete! So che probabilmente non ci state capendo niente sulla notte in cui Lucius ha minacciato Rose,ma ci arriverò,ve lo prometto!
In questo capitolo ci tengo soprattutto a sottolineare Narcissa Malfoy,perchè è un personaggio che mi ha sempre colpito,e spero sinceramente di essere riuscita a descrivere come la vedo io.
Cercherò di caricare il prossimo capitolo entro stasera,anche se conoscendomi,probabilmente finirò per caricarlo a mezzanotte.
Ma proverò ad essere più veloce,promesso!
 
Grazie di cuore a chi ha recensito e a chi segue la storia,non sapete quanto mi fate felice!
AbbieS.

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Capitolo 7
*** Capitolo sei- Unexpected. ***


Be strong.
Capitolo sei- Unexpected.

Quando ho detto di aver sempre ammirato Narcissa Malfoy dicevo sul serio. Mi sono rivolta a lei perchè infondo sapevo che mi avrebbe aiutata,ma mai e poi mai mi sarebbe anche solo passato per l'anticamera del cervello che avrebbe reagito in questo modo.
Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho vista: ero terrorizzata. Avevo diciotto anni,ero un'adulta (beh,diciamo che non ero più una bambina) eppure sarei volentieri scappata via.
 
Six years ago.
-Stai tranquilla-
Sarà la diciassettesima volta in due minuti che me lo ripete. Sinceramente,non so se abbracciarlo forte o staccargli la testa a morsi.
-Tranquilla?- ripeto io,con voce leggermente acuta- Facile per te,hai già conosciuto tutti i miei parenti e...-
-E la metà di loro stavano per Cruciarmi- commenta,divertito.
Oh,certo,adesso ci ride.
-Beh,però non è successo!- continuo io,imperterrita- e poi alla fine ti hanno accettato...-
-Perchè senno li avresti Cruciati tu- mi interrompe di nuovo lui,con il solito sorrisetto sulla faccia- Davvero,Rose- continua,tornando serio- io ne ho dovuti affrontare tipo duecento,e sono ancora qui,tu devi affrontarne solo due-
Siamo sdraiati nel suo bel lettone,nella sua camera tappezzata di poster di Quidditch e foto,sempre stranamente ordinata (probabilmente grazie agli Elfi Domestici).
Mi accoccolo sul suo petto e sospiro.
Infondo,con Draco e Astoria era andata bene.
Ok,lo ametto,Draco ha reagito pressapoco come mio padre (cioè rischiando l'infarto),ma poi si è ripreso e mi ha accettata,e penso che alla fine sia andato tutto bene.
Anzi,io adoro Astoria,è fantastica,e sono sicura che anche Draco,in piccole dosi,sia accettabile.
-I miei nonni sono ok-mi dice lui,all'orecchio- ma fossi in te mi preparerei psicologicamente ad assistere alla morte di Lucius Malfoy.-
Ridacchio,ripensando a mio padre e a quello di Scorpius,chiedendomi perchè per noi deve essere così difficile.
Rimaniamo per un pò così,sdraiati,io che osservo la fantasia della sua camicia,immersa nel miei pensieri,e lui che gioca con i miei capelli,immerso nei suoi. Non servono parole,stiamo bene così.
-Ragazzi,scendete,sono arrivati-
La voce di Astoria Malfoy,da dietro la porta della camera,mi riporta alla realtà.
Mi alzo di scatto,in preda al nervosismo,mentre lui rimane sdraiato. Evidentemente,non ha fretta di vedere la Terza Guerra Magica.
Ma poi si alza,mi raggiunge,mi prende il viso con le mani e mi guarda dritto negli occhi.
-Tu puoi fare qualsiasi cosa,Rose. Tutti ne sono convinti,tranne te ed esattamente come puoi prendere tutte E ai M.A.G.O.,puoi uscire da questa stanza e fare il culo a mio nonno-
Sorrido,mio malgrado,ma noto che non ha mai nominato sua nonna.
Forse non lo ritiene necessario...o forse non vuole rendermi più nervosa.
Alla fine scendiamo,e all'ingresso trovo Lucius e Narcissa Malfoy,che nonostante l'età,hanno ancora quella maledetta eleganza capace di mettere soggezione chiunque si trovi nel loro raggio d'azione,io in primis.
Guardo Astoria,che mi sorride,incoraggiante.
Infondo anche lei li ha affrontati prima di me,ed è sopravvissuta. Peccato che lei sia perfetta e,soprattutto,non sia una Weasley.
-Nonno,nonna- li saluta Scorpius con un cenno della testa- lei è Rose Weasley,la mia ragazza-
Lucius diventa pian piano sempre più rosso,nonostante la pelle pallida di natura,e sta guardando Draco come per dire "Come hai potuto permetterlo?".
Ma non è questo quello che mi colpisce.
Quello che mi colpisce è lo sguardo di Narcissa,che va da Astoria a me,per poi fermarsi su di me,e,strano a dirlo,non mi sta mettendo in soggezione,nè mi sta rendendo nervosa. Mi sta trasmettendo sicurezza; è il suo modo per farmi capire che mi sta accettando.
-Piacere di conoscerla-le dico,porgendole la mano,accennando un sorriso.
-Piacere mio- risponde lei,senza scomporsi,rimanendo educata,quasi fredda,anche se sono sicura che anche solo per un nanosecondo,abbia ricambiato il mio sorriso.
 
Siamo nella vecchia Malfoy Manor,ne sono certa,perchè me l'ha descritta mamma quando mi ha raccontato di essere stata torturata qui dalla terribile Bellatrix Lestrange,che poi è la sorella della donna che ho accanto.
Nonostante sia inabitata,questa villa ha il suo fascino,come se venisse curata ogni giorno. 
Siamo in un salotto suntuoso,con il soffitto alto,il candelabro di cristallo e enormi dipinti appesi al muro,stranamente vuoti,e le tende delle grandi finestre chiuse.
Narcissa Malfoy punta la bacchetta verso il caminetto,dove all'improvviso nasce un fuoco blu.
-Spero che capirai perchè ho deciso di continuare il discorso qui e non nella mia nuova dimora-
Annuisco. Vedersi spuntare dal nulla Lucius Malfoy è qualcosa che non sarebbe andata troppo a genio a nessuna delle due,così,dopo aver dato Cècile a Albus e averli spediti da Dominique,l'ho seguita qui.
-Non posso darti risposte certe-continua lei- perchè mio marito non mi ha mai parlato apertamente di questa faccenda,sapendo che io non ero d'accordo,ma vivendo con lui e conoscendolo da tanto tempo,ho inevitabilmente scoperto qualcosa.-
Annuisco ancora. E' incredibile come nonostante quello che sta facendo per me,con lei io rimanga sempre in costante soggezione.
-Tu vieni da una famiglia di traditori del proprio sangue- non lo dice come insulto,ma come affermazione,e io,mio malgrado,non posso essere che d'accordo -e non sai come funzionano le dinamiche delle famiglie purosangue. Cècile è la discendente di tre grandi famiglie purosangue: Malfoy,Greengrass e,indirettamente,Black,essendo io la sua bisnonna.- conclude,puntandosi un dito al petto,come per indicarsi.
-Quindi immagino che con "persone più temibili",mio marito intendesse Edgar e John Greengrass,rispettivamente padre e fratello di Astoria e Daphne,e poi un ultimo componente,della famiglia Black-
C'è un attimo di silenzio.
-E' assurdo!- dico io,non riuscendo a trattenermi- gli unici sono Scorpius e Teddy,e Ted non lo farebbe mai-
-Forse c'è qualcun'altro disposto a farlo- continua lei calma,ignorando il tono sconvolto della mia voce- qualcuno di temibile quanto in grado di poter agire indisturbato,perchè il Mondo Magico non è a conoscenza della sua esistenza-
La guardo,confusa. E questo che diamine vorrebbe dire?
 
 

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Capitolo 8
*** Capitolo sette- Between two worlds. ***


Be strong.
Settimo capitolo- Between two worlds.
-Un discendente dei Black di cui nessuno è a conoscenza?- dico,sbalordita.
E' impossibile! Zio Harry lo sapeva,Sirius glielo avrebbe detto!
-Cinque anni dopo la Seconda Guerra magica si è presentata a casa nostra una ragazza di 23 anni,dicendo di essere una Black. Era una stracciona,ma non ho avuti dubbi nè ne ho tutt'ora sul suo sangue: una Black si riconosce. Non sapeva niente del suo passato,ma sapeva padroneggiare la magia anche senza aver frequentato nessuna scuola. Secondo i miei calcoli,dovrebbe essere figlia del mio defunto cugino Regulus Black,nata nello stesso anno in cui lui è morto.-
-Dov'è adesso? E cosa vuole da mia figlia?!- Seriamente,non riesco a crederci.
-Non ne ho idea. Non l'ho più rivista dopo quel giorno; non aveva neanche un nome. So solo che per un secondo mi è sembrato di vedere un fantasma: era identica a mia zia Walburga.-
In un secondo mi si gela il sangue. Una volta Al mi ha portata alla vecchia Grimmauld Place,e Merlino solo sa quante volte mi sono sognata quel quadro urlante.
Poi,mi viene in mente una cosa.
-Ma..Hogwarts?- dico,colta da un'illuminazione -Non può non esserle arrivata la lettera,essendo una strega inglese. Il suo nome deve essere stato scritto in quel libro al momento della sua nascita,è lo stesso motivo per cui Cècile non può essere nascosta!-
-Non so come,ma chiunque sia sua madre,è riuscita ad escluderla completamente sia dal mondo magico che da quello babbano; è vissuta in un limbo fino a quel giorno. Poi se ne è occupato Lucius,e io non mi sono preoccupata.-
-Quindi l'ha messa contro di me? Ovvio,lei neanche è riconosciuta dal Ministero,fugurati se si accorgono se va in giro a Cruciare gente!-
-Io ti ho detto tutto quello che so- esordisce Narcissa,dirigendosi verso la porta-Come madre,ti capisco,ma non posso andare contro mio marito. Mi dispiace,ma non ti aiuterò oltre.- la varca,e la sento Smaterializzarsi appena fuori dal Manor.
Adesso so chi sono i miei nemici,eppure,non ho risolto niente.
***
Sono nella casa immersa nella foresta irlandese,resa irriconoscibile da Dominique.
Quando entro,vedo Al e Cècile ridere nel salotto,e Dominique guardarli sorridente,anche se noto dallo sguardo che è preoccupata dalla grazia con cui il cugino tiene la piccola.
-Ehilà- dico,e mi butto sulla poltrona che,stranamente,non cede sotto il mio peso.
-Rosie!- strilla Dominique,e la vedo sollevarsi un pò- Cos'è successo?-
Inizio a raccontare,e mentre la mia cuginetta non fa una piega per tutto il discorso,al quasi sviene quando dico loro che la sconosciuta è identica a Walburga Black.
Quando finisco,Domi mi guarda perplessa,mentre Al stringe Rosie ancora più forte.
-Senti Rosie- inizia Domi- Eravamo già arrivate al fatto che potevano essere i parenti di Astoria,insomma,era ovvio,ma questa? Chi è? Come si fa a confinare una ragazza in un limbo per ventitrè anni? Penso che lo abbia detto solo per ostacolarti,probabilmente vuole Cècile morta tanto quanto Lucius!-
-Non dire cazzate e pensa!- ribatto io- Se avesse voluto Cècile morta,mi avrebbe consegnato direttamente a Lucius insieme a lei,oppure si sarebbe offerta di aiutarmi per controllare le mie mosse. Invece è stata corretta,ha ammesso che non avrebbe potuto aiutarmi perchè non voleva andare contro suo marito,e,malgrado suo marito sia veramente un bastardo,la capisco.-
Mi guarda in silenzio per un pò,poi dice all'improvviso -Andiamo in Bulgaria. Ho già chiamato Gavin,ci troverà lui un posto. Te lo ricordi,vero,il vecchio campione di Durmstrang?-
Annuisco,e solo ora mi rendo conto della borsetta sul tavolo,che è quella con cui entrambe viaggiamo.
Poi,all'improvviso,mi viene in mente... -Sheldon*! Dov'è?!-
Domi mi guarda con espressione dispiaciuta -L'ho dovuto lasciare lì..non potevo pensare anche a lui!-
-Ehi,e io?- dice ad un certo punto Albus,mentre passa la bambina a Dominique -Io che faccio?-
So che non riuscirebbe a nasconderlo a Scorpius,e che entrando in questa storia,c'è la possibilità che "Walburga" Cruci anche lui per sapere dove si trova Cècile.
Quindi,sotto lo sguardo incredulo di mia cugina,gli punto la bacchetta addosso e pronuncio,decisa -Oblivion.-


*Si,il gatto si chiama Sheldon. BAZINGA

Spazio autrice.
Lo so,è passato una marea di tempo,ma proprio non sono riuscita a respirare! 
E' un capitolo un pò incasinato,ma è servito soprattutto per intrdurre "Walburga". Spero che vi piaccia e che mi perdonerete,forse riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo molto prima :))
AbbieS


 

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