Elena la guaritrice : una storia da Breaking Dawn

di girlwolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rammarico ***
Capitolo 2: *** Fiducia ***
Capitolo 3: *** Imprinting o non imprinting... ***
Capitolo 4: *** Convinzioni ***
Capitolo 5: *** Rivelazione ***
Capitolo 6: *** Proposta inaspettata ***
Capitolo 7: *** Partenze ***
Capitolo 8: *** Incontro ***
Capitolo 9: *** Guarigione ***
Capitolo 10: *** Risvegli ***
Capitolo 11: *** Ricordi ***
Capitolo 12: *** Sorprese inattese ***
Capitolo 13: *** Legami nascosti ***
Capitolo 14: *** Segreti di famiglia ***
Capitolo 15: *** Origini ***
Capitolo 16: *** Legame incondizionato ***
Capitolo 17: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 18: *** INCUBI E LEGGENDE ***
Capitolo 19: *** Retrocedere ***
Capitolo 20: *** Potere nascosto ***
Capitolo 21: *** Un dono inaspettato ***
Capitolo 22: *** IN TRAPPOLA ***
Capitolo 23: *** LA FUGA ***
Capitolo 24: *** COL FIATO SOSPESO ***
Capitolo 25: *** Visita sgradevole ***
Capitolo 26: *** Previsoni di un matrimonio ***
Capitolo 27: *** Non può essere vero! ***
Capitolo 28: *** IL VIAGGIO ***
Capitolo 29: *** La resa dei conti (prima parte) ***
Capitolo 30: *** La resa dei conti (fine capitolo) ***
Capitolo 31: *** UN LIETO FINE ***
Capitolo 32: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Rammarico ***


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Se il buongiorno si vede dal mattino, la mattina del 14 Agosto  era per Jacob Black   la peggiore della sua vita.    Era il giorno dopo il matrimonio tra Edward Cullen, il fetido succhia sangue ( a detta di Jake)  e  Bella, la sua migliore amica che tra poco, secondo la sua opinione, sarebbe diventata la sua più acerrima nemica.
In realtà per Jake, Bella era  sempre stata più di un’amica, era la donna che avrebbe sposato, con cui avrebbe avuto dei figli se non si fosse innamorata di Edward e  non fosse stata così ostinata a diventare un membro del clan dei Cullen. Ormai  il matrimonio e  il “si” felice e emozionato confessatogli da  Seth Clearwather c’era stato, nulla poteva far si che Bella scegliesse lui anziché il succhiasangue.
Quell’istante prima della battaglia contro l’esercito dei neonati, creato da Victoria, fu il momento peggiore quando seppe ascoltando involontariamente dalla voce di Edward che Bella sarebbe diventata la Signora Cullen. La notizia lo fece andare su tutte le furie tanto da pensare di uccidere e farsi uccidere a costo di non sopportare quella situazione e di vedere la ragazza che amava nelle grinfie di un vampiro, e di conseguenza vedere la vita di Bella gettata al vento. Ci aveva rinunciato, stava voltando pagina ma fu proprio la supplica di Bella che lo pregava di restare, di non uccidere e di non farsi uccidere perché lo riteneva, troppo importante per lei, ad aprirgli uno spiraglio di speranza che aumentò quando lei gli chiese di baciarlo. A quel pensiero Jake sorrise anche se il suo sorriso era amaro e rigido, ripensava al primo e ultimo bacio con Bella, all’intensità e alla passione che ci aveva messo per convincerlo a rimanere vivo. 〝Spero che il suo cuore continui a battere〞, pensò  disgustato dal pensiero di lei insieme al vampiro, poi scosse la testa in segno di indifferenza.
〝Sei pronto fratellino〞sua sorella comparve sulla porta felice e sorridente fasciata nel suo abito viola con i fiori azzurri. 〝Guarda ti ho stirato la camicia….ti starà benissimo…〞.
 Jake si preparava per la festa per il fidanzamento tra sua sorella Rachel e Paul, ormai i due avevano deciso di rendere ufficiale la cosa. Emily l’aveva aiutata ad organizzare tutto per una festa all'aperto, dove lei e Paul avrebbero annunciato il loro matrimonio. Erano invitati tutti i membri della tribù, tra cui  anche chi aveva avuto l’imprinting. Amore incondizionato. Era proprio l’ideale per dimenticare ciò che era accaduto il giorno prima.
〝Ah… Devo mettermi anche la camicia? Lo sai che non le sopporto…〞espresse  Jake con disapprovazione.
〝Si lo so che tu ti senti a tuo agio solo con gli shorts ma almeno per oggi mettila. E poi pensa a Paul sarà conciato peggio di te!〞Rachel riuscì a far sorridere Jake.
〝Bene Jake, sono felice che mi sorridi, è da quando sei tornato ieri  sera che…〞
〝Ti prego Rachel non ne parliamo, è acqua passata ormai ciò che è stato è stato…〞la bloccò irritato.
〝Okay〞Rachel fece segno di tacere 〝Fratellino ricordati che non merita la tua tristezza, perciò sorridi e poi alla festa ci sono anche i tuoi amici Quil ed Embry, vedrai che ti passerà, ne sono certa. E poi sei così bello che prima o poi troverai la tua dolce metà, credimi io non ci speravo più con Paul è da quando ero bambina che sognavo di sposarmi con lui! per fortuna è arrivato l'imprinting...〞
Jake annuì sorridendole ma a pensarci bene ammetteva che probabilmente nella sua vita non ci sarebbe stata la sua metà, quella l’aveva già consegnata ad un altro.
La festa era stata uno strazio per Jake, dopo tutti quei baci e quelle mielosità, non ne poteva più infatti aveva notato che non era l’unico anche Leah Clearwater aveva la nausea a quella diabetica visione.
〝Ehy stai per vomitare?〞le domandò Jake scherzando Leah si voltò accigliata.
〝Si anzi è meglio che vada a farmi un giro…〞disse mordicchiando il bicchiere che aveva in mano. 〝E pensare che siamo cugine, eppure lui ha scelto lei. Maledetto imprinting!〞affermò sconvolta.
〝Dai  cerca di fartela passare. Anzi vieni andiamo a sentire di cosa parlano quei tre 〞le propose rivolgendo lo sguardo verso il grosso albero dove Seth, Quil ed Embry se la stavano ridendo.
〝… E poi sono partiti su una specie di transatlantico blu, doveva essere un BMW, era una macchinona e lei era davvero bellissima ed elegante! Era emozionata, radiosa …〞Seth Clearwather si bloccò immediatamente appena vide arrivare verso di lui Jake.
〝Come mai ti sei ammutolito?〞
〝Ah niente stavo solo parlando di…〞
〝Si dillo pure del matrimonio a casa Cullen, lei era bellissima, era felice! Pensa invece che tra poco uno di noi potrebbe farla fuori!〞Jake iniziava ad alzare la voce spaventando Seth.
〝Oh scusami Jake è che Quil mi stava chiedendo  se è vero che….〞
〝Se è vero cosa? Parla!〞.
〝Che Charlie non è riuscito a ballare con Bella… sai è la tradizione…〞Tutti tirarono un sospiro di sollievo quando Jake aveva rilassato i muscoli del viso.
〝Si ha ballato con suo padre…e anch’io ci ho ballato..poi sono dovuto scappare via per non trasformarmi quando mi ha confessato che si sarebbe unita ad  Edward in tutti i sensi〞Jake stinse i pugni per il dolore.
〝Beh almeno non hai visto quando è partita per il viaggio di nozze! Cavoli quella macchina era meravigliosa e pensa che Alice mi ci ha fatto salire! Mi ha anche detto che quando prendo la patente me la presta per farci un giro〞
〝Ah bene devi essere diventato molto amico dei Cullen〞gli sorrise beffeggiandolo Jake.
〝Sono tranquilli e fino ad adesso non hanno infranto il patto! Io credo che ci si possa fidare〞
〝Ehy fratello ricordati chi sei!〞Leah sua sorella gli lanciò un’occhiataccia.
〝Si lo so chi sono! E sai una cosa i Cullen mi sono davvero simpatici, non mi hanno mai fatto sentire a disagio anzi ieri sono stato benissimo〞Seth continuava a parlare mentre Jake aveva iniziato ad allontanarsi, sarebbe stato deleterio ascoltare quella conversazione ma una frase improvvisa lo fece indietreggiare.
〝 Sono andati in Brasile su un’isola che i genitori di Edward gli hanno prestato per il viaggio di nozze…〞
〝Accidenti forse ho parlato troppo!〞Seth iniziava a sentirsi in colpa.
〝Già credo ti abbia sentito! Sai com'è le nostre menti comunicano...〞gli confermò Leah sbuffando e poi correndo e trasformandosi in lupo per poter parlare mentalmente con Jake, provando a creare un momento privato.
〝Che intenzioni hai?〞gli chiese preoccupata. Jake sembrava ignorarla così Leah dovette quasi volare per ostacolarlo.
〝Levati di mezzo o ti infilo le mie zanne nel tuo manto grigio〞Jake le mostrò i denti aguzzi e bianchi mentre le ringhiava contro.
〝Jake ti prego! Calmati sono venuta per parlare con te! Se serve per calmarti attaccami pure ma sappì che non ti aiuterà a riaverla indietro. Lei ormai l’ha sposato e chissà se  e come tornerà a Forks. Ora dobbiamo solo pensare a come fare con questa storia anche se non credo che i Cullen infrangerebbero il patto.〞. Jake le chiese di aspettarla a La Push e informò il branco ve voleva parlarne solo con Leah, dato che Seth, Quil ed Embry si erano intromessi mentalmente nella conversazione.
Un’ora dopo Jake era in spiaggia con lo sguardo perso verso l’oceano.
〝Allora ti sei calmato?〞Leah gli si sedette accanto con le gambe incrociate fissandolo.
〝Si 〞annuì Jake 〝resta sempre il fatto che Bella diventerà un vampiro e se questo accade non credo che sarei in grado di ucciderla, perché questa faccenda è toccata a me, a volte vorrei tornare indietro e farle capire da subito in che guaio si stava mettendo innamorandosi di un succhia sangue!〞poi lanciò un ramo nell’acqua.
〝Jake tu hai fatto di tutto per farglielo capire! L’hai aiutata quando lui l’ha mollata e lei cosa ha fatto? Appena ha saputo dov’era a messo a repentaglio la sua vita per andare a salvarlo dai vampiri italiani.〞Jake la ascoltava ma aveva la mente confusa 〝Poi le hai confessato di amarla e che se avesse scelto te anziché lui la sua vita sarebbe stata facile, normale e lei invece a scelto di sposare un vampiro, e di conseguenza rinunciare ad una vita normale e più facile…〞
〝Okay Leah e quindi cosa può aiutarmi a non ucciderla!?〞  le chiese canzonandola.
〝Jake ti dà una mano il fatto che tu la ami ancora e questo te la fa vedere non  come una nemica ma come la donna che continui ad amare nonostante tutto...〞
〝Così non mi sei d’aiuto Leah, ti rendi conto mi vogliono  far diventare il capo alfa del branco e io sono innamorato di una quasi vampira! E’ il colmo!〞
〝Ah visto ho indovinato!Non è il colmo è la realtà !〞Leah gli posò una mano sulla spalla 〝Quando ami qualcuno non lo vedi come nemico. La ameresti anche se diventa una succhiasangue punto fine della storia.〞
〝Già…〞Jake scrollò il capo 〝mi sento ferito io che alla fine non sono stato ricambiato come volevo mentre tu e Sam…〞
〝Ecco! Io non ho di certo ucciso mia cugina tantomeno Sam ma ci convivo con molto dolore, a volte avrei voluto che fossi stata io a subire l’imprinting di Sam, a volte immagino come sarebbe stato stare con lui, vivere il mio amore,  sposarmi e  invece ... sono qui a brontolare … ah basta!〞
〝Perché mi fissi?〞Jake sembrava preoccupato.
〝Perché lo leggo nei tuoi occhi Jake! Dimmi, cosa racconterai a tuo padre e tua sorella per partire?〞
〝Per partire dove? Leah non ti caspico!〞
〝Jacob! Non ti conosco da due minuti, l’ho capito che vuoi andare a vedere se l’ha trasformata o….〞
〝O….?〞
〝O se alla fine sceglierebbe te!〞. Come al solito Leah ci aveva visto giusto, prima Jake non sapendo dove fosse andata Bella in viaggio di nozze aveva iniziato a non dare peso a come sarebbe ritornata a Forks, ma ora che sapeva la sua destinazione forse era ancora in tempo per fermarla e per provare a dirle per l’ennesima volta che se lo scegliesse non dovrebbe nascondersi e mentire alla sua famiglia.
Dopo essersi parlati Leah e Jake avevano trovato un’accordo : il giorno seguente Jake avrebbe accompagnato Leah a Seattle per andare a trovare un’amica mentre Jake avrebbe preso l’aereo per Rio.
Leah sarebbe rimasta via per alcuni giorni così non avrebbe dovuto mentire al branco tantomeno  dare spiegazioni alla famiglia di Jacob, cercando per quanto poteva di nascondere i suoi pensieri.
〝Sei pronto per la fuga!〞espresse Leah sorridendogli ma allo stesso tempo incoraggiandolo all’aeroporto.
〝Si . Anche se non ho la più pallida idea di come fare a trovarli. Rio è una città enorme mi ci vorranno giorni.〞
〝O un bel colpo di fortuna〞. Gli rispose Leah sogghignando. Poi si zittirono per ascoltare la voce che annunciava i voli.
〝Ecco il mio volo….〞espresse Jake dubbioso.
〝Coraggio Jake, almeno ti fai un viaggetto〞. Jake annuì incamminandosi verso la zona d’imbarco. La hostess gli chiese carta d’identità e il biglietto e dopo averlo fatto accomodare al suo posto gli augurò buon viaggio.
“ Spero solo di avere fortuna e soprattutto che non sia già troppo tardi” pensò mentre si allacciava la cintura. “Sto arrivando Bella. Non permetterò che diventi mia nemica!”.
Il volo durò circa sei ore. Jake si risvegliò stanco e dolorante, non è facile per un ragazzo alto quasi due metri dormire in uno spazio stretto e davvero scomodo. Sceso dall’aereo e uscito dall’aeroporto di Rio iniziava a guardarsi attorno. Gente dappertutto, confusione, musica, autobus simili a vecchi rottami, bambini che piangevano e chiedevano soldi, ragazze belle e affascinanti, che lo guardavano e quasi lo mangiavano con gli occhi. 

“ Devo trovare un posto dove poter pensare a come iniziare le ricerche” pensò tra sé afferrando il suo borsone e guardandosi a destra e a sinistra in cerca di un posto rassicurante.
Iniziò a chiedere informazioni ai passanti, ma nessuno lo capiva dato che a stento riusciva a spiaccicare lo spagnolo figuriamoci il portoghese. Più cercava di comunicare più la gente lo ignorava, una donna anziana preoccupata aveva infierito su di lui purché la lasciasse in pace.
Per fortuna allontanandosi le aveva fatto capire che non era un malintenzionato.
Aveva girato quasi tutto il giorno, era sudato, stanco ed affamato. La città impazzava di musica e gente vestita di mille colori, da ogni angolo spuntava fuori musica, ragazze sexy che ballavano e odore di cibo dal sapore forte esotico. Era davvero stanco e angosciato che non riusciva nemmeno a stare in piedi. Si sedette su una panca, chiudendo gli occhi per la stanchezza. “ Non ce la farò mai” si disse scoraggiato, pensando a come avrebbe fatto a chiedere informazioni se non lo capiva nessuno. 
Una ragazza gli si avvicinò cercando di parlare in inglese. 〝Ciao io Lola. Tu non sei di qui?! straniero?〞gli chiese porgendogli una bella bibita fresca.
Jake alzò il capo sollevato. Davanti a sé aveva una brunetta minuta dai profondi occhi neri e un vestito giallo che gli sorrideva con aria amichevole “ Forse non tutte le speranze sono perse” pensò afferrando la lattina fresca a passandosela sulla fronte.
〝Ah Grazie.  Si, non sono di queste parti!〞le rispose facendole cenno con il capo. La ragazza gli sorrise ancora. Aveva capito anche se ben poco.
〝Qui per dormire e mangiare…〞gli disse indicandogli la locanda piccola ma caratteristica 〝 Elena può aiutare te con parole in lingua…〞nel dire quelle poche parole la ragazza quasi si sforzava ma si muoveva per fargli capire che voleva solo aiutarlo. Jake le fece segno che aveva capito. Si alzò e seguì la ragazza che lo aveva afferrato per mano. Nonostante fosse una sconosciuta con buone intenzioni, Jake era fortemente dubbioso che questa Elena potesse aiutarlo, dato che ben poco era riuscito a capire quello che le aveva detto quella che lo teneva per mano.
La ragazza minuta, dalla pelle color cioccolato e i lunghi capelli neri, gli fece segno di sedersi e aspettarla. Jake acconsentì era talmente stanco che non si sarebbe rifiutato. Allungò le gambe sotto il tavolo e iniziò a bere a piccoli sorsi dalla lattina. Poi girò lo sguardo e la ragazza gli fece un cenno positivo con la mano, mentre era intenta a parlare con una ragazza alta, magra dai capelli castani. Le due gli si avvicinarono ma Jake non ci fece molto caso. 〝Salve Lola mi ha detto di aiutarti, conosco la tua lingua, ehy mi capisci?〞. Una voce melodiosa e una mano affusolata gli toccava la spalla. Jake sollevò il capo e rimase allibito quando si ritrovò a guardare quella ragazza : capelli lunghi castani, occhi nocciola tendenti al verde, labbra carnose, viso allungato, corpo magro ma muscoloso. La copia di Bella solo un po’ più palestrata. “ Forse ho le allucinazioni ” pensò tra se richiudendo gli occhi e   riaprendoli.
〝Stai bene?〞la ragazza lo guardava preoccupato.〝Ti porto dell'acqua?!〞Lui non rispondeva ma continuava a fissarla. Poi disse qualcosa in portoghese a Lola, la ragazza che lo aveva trovato sulla panchina. Elena si sedette al tavolo con Jake.
〝Senti non posso stare qui tutta la serata ad aiutarti il locale si sta riempiendo di gente e il mio capo mi licenzia se…〞iniziava a preoccuparsi, la tipa non capiva se era uno scherzo o se Jake aveva       davvero           bisogno            di         aiuto.
〝Si scusami è che ho passato una giornataccia! 〞le rispose continuando a fissarla. Non solo assomigliava a Bella ma aveva anche la stessa espressione dolce nell’essere preoccupata e ansiosa. 〝Ringrazia la tua amica da parte mia, finalmente qualcuno che parla la mia lingua!〞
〝Si ehmm infatti Lola mi ha chiesto di aiutarti. Ti ha notato girovagare nei dintorni per tutto il giorno senza avere risultati... Ti sei perso?Cerchi il tuo albergo?〞
〝No. Veramente mi servirebbe un posto dove dormire e qualcosa da mettere sotto i denti.〞 
〝Beh qui abbiamo poche stanze ma la cucina è buona….dimmi cosa portarti!〞
〝Fai tu! Qualsiasi cosa purché sia da mettere sotto i denti〞
〝Okay…. Allora ti faccio preparare qualcosa.〞. La ragazza si muoveva velocemente tra i tavoli, raggiunse il bancone e disse qualcosa ad un omaccione che aveva rivolto lo sguardo verso Jake. 
Lui dal canto suo continuava a fissare la ragazza. Era incredibile quanto somigliasse a Bella, lei gli sorrise e poi si diresse verso una porta scorrevole, lui le ricambiò facendole cenno con la mano. “ Le assomiglia ma non è lei.” si disse mettendosi il volto fra le mani come se volesse cancellare quel volto.
“ Forse è meglio che vada” sussurrò tra sé ma la ragazza - copia di Bella stava tornando con un piatto    pieno   zeppo            di         roba     da        mangiare.
〝Si scusami ma ci ho messo troppo, il locale è pieno e… non stavi scappando vero? Dai tra poco la serata si infuocherà credimi, qui c’è da divertirsi!〞espresse posandogli davanti il piatto succulento.
〝Non preoccuparti. Anzi credo che mi addormenterei anche con la musica a palla!〞espresse costernato       Jake.
〝Bene allora gustati la cena. Eh credo che sia meglio che vada a dormire nella tua stanza! Questa è la chiave〞gliela porse estraendola dalla tasca dei jeans 〝devi salire quella scala e la trovi sul primo piano a sinistra〞gli indicò con dito rivolgendosi alla scala in legno accanto al bancone
〝Beh sai sei stato anche fortunato, hai la camera con la vista migliore! Se hai problemi rivolgiti pure a me mi chiamo Elena.〞concluse presentandosi porgendogli la mano con una bella stretta.
〝Ah piacere mi chiamo Jake〞 

〝Beh allora ci si vede Jake!〞gli rispose sorridendogli e correndo verso il bancone dove la clientela acclamava qualcuno potesse dare da bere e da mangiare.

Per tutta la serata Jake non aveva fatto altro che rivolgere lo sguardo su Elena, verso il bancone dove serviva cocktails coloratissimi e ai tavoli dove riusciva a destreggiarsi nonostante la folla. Anche Elena ogni tanto gli regalava qualche sguardo e qualche sorriso, ogni tanto passava per salutarlo o per chiedergli se andava tutto bene. E allo stesso modo Lola che evidentemente si era preso una cotta per lui perché più volte lo aveva anche invitato a ballare ma la scusa stanchezza era perfetta per evitare di fare disastri davanti a tutta quella gente.
Jake dal canto suo non poteva essere che fiducioso aveva trovato in Elena la speranza di ritrovare Bella, di poterle fare cambiare idea, di non diventare sua nemica, di non rischiare di ucciderla anche se è la ragazza che lui avrebbe amato ad ogni costo.




 
 

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Capitolo 2
*** Fiducia ***


Jake aveva dormito benissimo, nonostante il rumore del locale si fosse spento alle 5 di mattina. Al suo risveglio aveva trovato un biglietto sotto la porta “ Ciao nella confusione ieri ho dimenticato di avvisarti che  la colazione viene servita entro le 9.30. Ho bussato ma forse eri ancora stanco perciò, ti ho lasciato qualcosa da mangiare al bar beh chiedi di me  se non riesci a comunicare con Juan. Buon risveglio Elena”.
Nel leggere quel messaggio Jake abbozzò un sorriso “ Non solo simpatica ma anche premurosa!” sostenne mentre osservava sul suo cellulare le 10000000 chiamate perse di Leah. Molto in fretta le mandò un sms scrivendole che si scusava per non averla avvisata, che stava bene e che le avrebbe fatto sapere se avesse concluso qualcosa. Poi afferrò una delle sue t-shirt la indossò e si affrettò a scendere le scale per dare anche lui il buongiorno ad Elena. Di mattina quel posto era quasi deserto Jake non aveva notato che oltre i dieci tavolini minuscoli c’era alle spalle un’enorme pista da ballo. Si sedette al bancone sbirciando se dalla porta scorrevole arrivava qualcuno. Improvvisamente un tizio con i baffi, panciuto e le rughe che gli solcavano il volto si rivolse a lui ovviamente in portoghese. Jake non ci capì molto perciò provò a chiedergli se sapesse dov’era finita la sua trduttrice simultanea.
〝Dov’è Elena?〞gli chiese guardandosi intorno. L’uomo gli fece segno di seguirlo sul retro. La ragazza stava riordinando una pila di sedie poi notando Jake lasciò il suo lavoro.
〝Buongiorno!〞Jake la salutò con entusiasmo mentre lei si ripuliva la mano con una pezza.
〝Salve straniero!〞gli rispose mentre ritornava nel locale  〝Accomodati qui…〞gli disse porgendogli un vassoio con una colazione degna di un Re.
〝Allora Jake dormito bene?〞
〝Si…anche troppo bene!〞espresse stiracchiandosi.  〝.. adesso però devo sbrigarmi…〞le rispose ansioso.
〝Cos’hai da sbrigare qui a Rio? Jake da…〞
〝Forks, stato di Washington…〞espresse lui mangiucchiando un po’ della torta sul piattino.
〝  Accipicchia davvero distante da qui…! E come mai sei  venuto a Rio? Cercavi un po’ di caldo dei tropici? O per fare surf?〞
〝No nessuna di queste cose!〞la fermò lui 〝Sto cercando una mia amica, lei è venuta in viaggio di nozze qui a Rio…〞
Il volto di Jake si fece improvvisamente scuro e pensieroso. Elena dovette sedersi  accanto a lui e guardarlo bene in faccia per capire cosa gli stesse accadendo il problema.
〝Beh ha scelto un bel posto per fare la sua luna di miele sono in molti che scelgono questo posto soprattutto per il paesaggio, la musica…〞cercava di farlo ridere ma non c’era verso.〝Comunque ci sono degli alberghi che si organizzano per le lune di miele, se posso aiutarti in qualche modo. E comunque sappi che lo avrei fatto in qualsiasi caso〞. Jake la guardava ammutolito. Non lo conosceva nemmeno eppure era molto disponibile nei suoi confronti.
〝Non credo che suo marito ami stare in mezzo a troppa gente, ma dato che ti stai offrendo ti ringrazio, ma se non è troppo ti chiederei di metterci subito alla sua ricerca. Vorrei concludere questa storia al più presto possibile!〞. Espresse Jake con un velo di amarezza nella voce.
Elena aveva notato che Jake era diventato piuttosto irascibile, perciò pensò che non era il caso di fare altre domande.
〝Dammi cinque minuti 〞gli disse correndo sul retro.  Jake stringeva i pugni, la sua furia contro il matrimonio tra Bella ed Edward stava risalendo. In realtà era anche preoccupato, cosa le avrebbe detto quando l’avrebbe incontrata, e se lui lo provocasse trasformandolo in un licantropo. E se si fosse trasformato ed Elena l’avesse visto sarebbe stato un vero disastro. Oltretutto, non aveva la più pallida idea di come iniziare i discorsi, avrebbe voluto ritrovarla, ribadirle ancora una volta i suoi sentimenti e nel caso ci fosse stato un’ulteriore rifiuto, rapirla e fuggire insieme a lei. “ Devo restare calmo” si disse notando che il braccio iniziava a tremargli e in lui si diffondeva un calore eccessivo. Si rilassò quando Elena tornò di corsa da lui sorridendogli. 〝Ecco sono libera per tutto il giorno. Lola è un tesoro devi ringraziarla se potrò aiutarti.〞Poi da una tasca prese un mazzo di chiavi  〝Sei mai andato su una moto li a Forks?〞.
  Jake annuì e iniziava davvero ad essere affascinato da quella ragazza così gentile e sorridente. Si era chiesto anche il perché ma alla fine pensava fosse solo il suo carattere. Mentre seguiva a passo veloce Elena rimase  allibito quando seguendola fuori notò in un vicolo una moto di quelle classiche, per precisione una Harley Davidson degli anni 70.  Nera con alcuni particolari argentati.
 〝Mettitelo!〞gli disse porgendogli il casco. 〝Ce la fai a guidarla?〞le chiese stupito dato che sembrava una moto molto pesante per una donna.
〝Non ti fidi di me? Tra i tavoli e le sedie che sollevo tutti i giorni ho messo certi bicipiti! 〞 sogghignò Elena poi per guardalo e per un istante se Jake non fosse stato sicuro che quella ragazza era Elena l’avrebbe scambiata per Bella. L’espressione e il sorriso le assomigliavano molto ma sicuramente il carattere era diverso Elena era decisamente estroversa e  solare.
〝No è che questa moto sembra pesante!〞rispose con la voce spezzata.
〝Tranquillo Jake so guidarla! Allacciati il casco straniero!〞gli rispose ridendo mentre accedeva il bolide e il rombo  del motore tuonava tra le pareti strette del vicolo. Aggrappato alla sua vita sentiva la sua pelle calda e setosa, notava i riflessi di un abbronzatura statica e dorata, probabilmente di una ragazza dalla carnagione chiara esposta ai raggi del sole, i capelli castano dorato, lisci e con qualche segno di ribellione sulle punte, profumavano di mare ,cocco e fiori d’arancio.
Sentendosi poi in imbarazzo nel essere quasi abbracciato ad un’affascinate quasi sconosciuta,  si voltò verso la strada e notò che anche di giorno le strade di Rio erano affollate. “ Se la cava davvero bene per  essere così magra!” pensò notando come facilmente riusciva a divincolarsi nel traffico.
〝Eccoci…〞disse mentre chiudeva  a chiave il blocca freni della moto 〝Questo è uno degli alberghi più costosi di Rio! E anche il miglior organizzatore di lune di miele….〞
〝Accidenti! Sembra davvero imponente!〞le rispose Jake mentre lei lo afferrava per mano, lui non mollò la presa anzi notando la cosa abbozzò un sorriso. La mano di Elena era morbida ed esile pur avendo una presa salda e sicura.
〝Vieni proviamo a chiedere al tizio alla reception!〞gli propose incamminandosi verso il lungo tavolo in legno bianco impreziosito da miniature della vegetazione tropicale.
Elena chiese qualcosa in portoghese al giovane portiere dallo sguardo attento. Poi sembrava volesse rivolgersi a Jake.
〝Come si chiamano gli sposi?〞
〝Cullen…〞le rispose con un pizzico di acidità. Elena riferì al portiere che controllava minuziosamente il libro degli arrivi e poco dopo scrollando le spalle fece intendere che in quell’albergo non figurava nessuna coppia con quel nome. Jake le chiese di provare con il cognome di lei ma la risposta fu uguale.
〝Dannazione e ora che faccio?!〞pensò ad alta voce Jake ritornando ad agitarsi. Elena gli porse una mano sulla spalla.
〝Tranquillo proveremo a chiedere in altri alberghi…〞lo rassicurò andando verso la sua moto. Jake aveva provato ad evitarlo ma più la guardava più la somiglianza tra Bella ed Elena affiorava, non riusciva a spiegarselo o Bella aveva una gemella nascosta o il destino voleva che ne avesse perso l’originale e ritrovata la copia. Una copia che tuttavia si stava rivelando interessante ai suoi occhi, una copia che poteva essere il suo imprinting, ma non perché era la copia della donna che amava ancora profondamente ma perché in Elena c’era qualcosa che non gli permetteva di staccarsi da lei, e come se una voce nel profondo della sua testa diceva che poteva fidarsi, che con lei sarebbe stato al sicuro protetto e sereno. Ma non era la voce dell’imprinting, non riusciva a sentirsi fortemente attratto tanto che se lei fosse stata la terra lui sarebbe diventato il suo sole. E per questo che pensò che non era il caso di fissarsi sull’imprinting ma di trovare Bella e farle cambiare idea sul diventare un vampiro.
Per tutta la mattina girarono in lungo e in largo per gli alberghi e locali che affittavano stanze, ma nulla era emerso, sembrava per Jake che forse gli avevano mentito sulla destinazione della luna di miele.
Elena gli propose di fermarsi a mangiare un boccone, infondo era quasi sera ed era inutile continuare le ricerche. Jake non poteva che essere d’accordo, dopotutto Elena aveva fatto più di quello poteva e non era giusto abusare della sua troppa generosità.
〝Bene siamo ritornati alla base〞gli disse invitandolo a scendere dalla moto. Jake le sorrise divertito dalla sua espressione goliardica. 〝Dai vedrai che la troveremo anzi sai che ti dico domani andiamo da un mio amico che lavora al molo lui vede arrivare e andare via così tanta gente….〞
〝Se lo dici tu!〞espresse un po’ deluso Jake, stringendosi nelle spalle.
〝Hey cos’è quella faccia triste!〞Elena come sempre cercava di tirargli su il morale 〝  Ti faccio una proposta che non potrai assolutamente rifiutare Jake!〞i suoi occhi nocciola brillavano ed erano talmente belli che Jake ne rimase affascinato. Sorrise perfino mentre era assuefatto dal fascino di quella ragazza.
〝Beh infondo ti devo un favore…mi hai offerto aiuto pur non conoscendomi, mi hai scarrozzato per tutta Rio con la tua moto, ogni tuo desiderio è un ordine!〞
〝Mhh l’hai detto tu che posso decidere!〞espresse Elena con aria divertita oltretutto 〝Stasera sei mio ospite offro tutto io a patto che tu non mi chiedi nulla, devi solo rilassarti, divertirti e sorridere. Tu non sai come ti divertirai. E … lo farai  lo prometti?〞Elena si porse troppo vicina lui quasi per supplicarlo e sinceramente Jake non sapeva cosa rispondergli. Non aveva proprio voglia di divertirsi sapendo che Bella da un momento all’altro sarebbe diventata sua nemica ma se a chiederglielo era una ragazza così carina e dolce non poteva rifiutarsi. Era davvero incantato.
〝Affare fatto!〞le disse porgendole la mano.
Elena gli sorrise contenta abbracciandolo. 〝Vedrai Jake sarà una serata bellissima. Ci vediamo qui tra un’ora a dopo!〞poi sparì dal locale accennando ad un saluto con la mano. Sembrava davvero entusiasta del si di Jake.
Jake nel frattempo rimase qualche minuto nel locale per rilassarsi e pensare a cosa fare se nei giorni seguenti avrebbe trovato Bella e soprattutto Edward “ Spero solo che non senta la mia presenza quello è capace di scappare e farla sparire per sempre!” espresse mentre con la mano distruggeva una cannuccia.
〝Ciao…〞una voce familiare lo salutò calorosamente.
〝Ciao Lola…〞Jake le sorrise la ragazzina arrossì e si avvicinò al bancone cercando ancora una volta di comunicare con lui.
〝 Passato una bella giornata con Elena….〞
Jake annuì anche se non era stata una delle giornate migliori, poteva andare meglio.
〝Elena qui da  due anni, lei americana, però no famiglia, brava brava ragazza credimi!〞.
Jake alzò la testa che per la stanchezza ciondolava quasi sul legno del bancone e non riusciva a capire perché la ragazza le stesse dando quelle informazioni. Però era interessante capirne di più perciò lasciò che Lola parlasse.
〝Americana? No ha una famiglia…?〞
〝Si lei sempre in famiglie tante, povera venuta qui con Isaak anche lui americano...poi lui andato in Australia da nuova famiglia, lei no vuole nuova famiglia, lei quasi scappata…〞espresse con aria desolata la ragazzina mentre tornava di corsa a mettere in ordine i tavoli. Jake non ci aveva capito moltissimo dato che sembravano tante parole messe insieme e in fretta, ma era rimasto colpito dal fatto che Elena non voleva una nuova famiglia e  che addirittura fosse scappata. Tornò nella sua camera e dopo essersi fatto una doccia cercò di rilassarsi qualche minuto ma il cellulare che gli squillava lo interruppe.
 
Accidenti è mio padre!” pensò mentre pensava ad una soluzione, poi d’istinto spense il cellulare e lo chiuse in un cassetto del comodino. Si guardò allo specchio e buttò un occhiata all’orologio erano le otto in punto Elena e l’appuntamento lo attendevano.
Scese le scale e si guardò attorno ma di quella ragazza ancora nulla. Il tocco di una mano sulla sua spalla lo fece sussultare discostandolo dai suoi pensieri.
〝Scusami non volevo spaventarti!〞la voce di Elena lo fece voltare istantaneamente. 〝No tranquil..la〞la rassicurò alzandosi in piedi. Voltandosi a guardarla meglio Jake rimase davvero senza parole. Il vestito bianco un po’ stropicciato le stava a pennello. Fasciava il corpo   asciutto di quella Elena e la coda che tratteneva i suoi capelli non faceva altro che fargli notare quanto somigliasse a Bella. Sorrise al pensiero che non aveva mai avuto un appuntamento da solo con Bella ma quella sera avrebbe l’avrebbe trascorsa con una ragazza quasi identica a lei. “ Devo smetterla di pensare che lei assomigli a Bella!” pensò stringendosi nei pugni. Elena non notò che si stava irrigidendo lo prese per mano lui accetto di fargliela tenere.
〝Allora Jake andiamo? 〞
〝Si. Scusami ero sovrappensiero…〞
〝Ah! Ricorda me lo hai promesso, stasera niente pensieri sulla tua amica. Domani vedremo di trovarla, mi sono messa d’accordo con il mio amico che gestisce il porto di Rio, e, dato che mi doveva un favore…〞espresse sorridendo estraendo dalla borsetta una chiave. Jake non ci capì molto, perché Elena lo trascinò fuori dal locale senza batter ciglio. Dopo qualche isolato si ritrovò davanti ad un’enorme garage.
〝Accidenti!〞si chiese Jake quando notò che era immenso e con parecchie auto. Poi si precipitò a dare una mano ad Elena che cercava di togliere il telo grigio da una macchina.
〝Ma questa è…〞Jake rimase folgorato, per lui che era appassionato di meccanica avere un gioiellino come quello sotto gli occhi era un miraggio.
〝E già è una Maserati   cabrio…〞lo rassicurò Elena notando che Jake era ancora incosciente . Jake non sapeva che dire Elena l’aveva lasciato davvero sconvolto.
〝Ehy ma è davvero del tuo amico?!〞
〝No! E’ del suo capo però lui mi doveva un favore e…〞
〝Cioè la stiamo rubando?!〞le chiese preoccupato.
〝Rubando…che parolona! E’ un prestito! E poi ho le chiavi!〞gli disse porgendogliele in mano, Jake si ritrasse. Elena lo guardò negli occhi quasi supplicandolo. 〝Ah no non posso!E già troppo che stiamo prendendo di nascosto quest’auto ma lo sai quanto costa?!〞
〝Si lo so, più di quello che guadagno io in 5 anni di lavoro però dai è solo per una serata!〞
Jake malgrado non era del tutto d’accordo  fece accomodare subito Elena in macchina aprendole la portiera.
〝Wow! E’ la prima volta che esco con un ragazzo che mi apre la portiera…〞. Jake si raddrizzò sul sedile, regolò lo specchietto retrovisore e in un lampo furono fuori dal garages.
〝Allora non è fantastica!〞Elena era su di giri, Jake sembrava davvero nervoso e taciturno.
〝Hey me lo fai un sorriso, sei davvero carino per vederti così adirato!〞Jake si voltò a guardarla per un secondo facendo finta di sorriderle. Elena fece lo stesso scoppiarono in una clamorosa risata.
〝Va meglio adesso?!〞Elena si rivolse a lui cercando di rassicurarlo.
〝Si! E’ che non mi è mai capitata una cosa del genere in tutta la mia vita!〞
〝Tranquillo Jake non voglio metterti nei guai! Gira pure a destra ed entra in quel parcheggio〞gli disse indicandogli l’enorme spiazzo con le luci di mille colori sull’entrata.
Jake parcheggiò la macchina  e si precipitò a riaprire la portiera ad Elena.  〝Tu si che sei un vero galantuomo!〞gli disse stringendo la sua pochette rossa.
Davanti a loro c’era una lunga fila di gente, Elena si sporgeva per cercare qualcosa che alla fine trovò. Poi lo prese per una mano e districandosi davanti alla folla si ritrovò davanti ad tipo robusto sue due metri che appena la vide le sorrise.
〝Eccole!〞gli disse Elena dandogli le chiavi della macchina 〝Grazie a Jake è arrivata sana e salva!〞
〝Meno male 〞le rispose il tipo 〝sei davvero un tesoro Elena, mi ero completamente dimenticato di andargliela a riprendere dal garages vicino al molo a quel bell’imbusto del mio capo!〞
〝Tranquillo Cisco, se non ci si fa il favore tra i poveracci come noi!〞
〝Beh ora vi lascio entrare ma…come concordato per telefono per tornare ti lascio le chiavi del mio vecchio catorcio!〞
〝Giusto!〞espresse Elena facendogli l’occhiolino 〝Le metto al sicuro!〞disse aprendo la sua borsetta e infilandocele dentro.
〝Buon divertimento!〞disse il tipo invitandoli ad entrare. Jake era mortificato aveva pensato che Elena fosse una pazza che ruba macchine per divertirsi e invece aveva solo fatto un favore ad un amico.
〝Allora che ne pensi?〞 
〝Mmm bel posto però non si riesce facilmente a parlare…!!〞disse alzando la voce più che poteva. Il rumore era davvero assordante.
〝Si vieni andiamo a sederci fuori la il volume è più basso!〞Jake la seguiva  cercando di essere così disinvolto come lei nel districarsi dalla folla. Poi una cameriera chiese dove volevano accomodarsi Elena scelse il tavolo di fronte al mare un panorama paradisiaco al tramonto.
〝Beh Jake sei sconvolto?〞
〝No è che per me è strano!〞
〝Cosa? Uscire con una ragazza. Non ci sei mai uscito li a Forks?〞
〝Si…però io non ti conosco, cioè mi fa piacere che dal primo momento mi hai preso sotto la tua ala ma…〞
〝Okay allora facciamo tutto daccapo!〞disse alzandosi tal tavolo e allontanandosi di qualche metro.
〝Oddio scusami non voglio che te ne vada…〞. Elena gli si avvicinò come se facesse finta di non conoscerlo. Jake rise all’idea di quello che voleva fare.
〝Ciao è libero questo tavolo!?〞
〝Si…ero con un’amica ma sembra sia andata via… se ti va puoi farmi compagnia...〞
〝  Oh volentieri!Beh io sono Elena, Elena Branch…   E tu?〞
〝Jacob, Jacob Black! Per gli amici Jake!〞le rispose sogghignando le aveva allungato la mano per stringergliela.
〝Allora Jake…cosa fai di bello qui a Rio?〞
〝Sono venuto per…〞il pensiero di Bella lo fece distrarre poi pensò che data la situazione era meglio non pensarci  〝…per fare surf!〞
〝Wow! Beh anch’io adoro fare surf, quando ho tempo lo faccio ma non me la cavo benissimo…〞
〝E tu Elena sei americana? Come mai sei qui a Rio de Janeiro!?〞
La faccia di Elena diventò improvvisamente triste e malinconica. Sembrava bloccata, Jake gli si avvicinò per capire se si stava sentendo male dato che iniziava a diventare anche pallida.
〝Tutto bene? Ho detto qualcosa che non va?〞
〝No sta tranquillo Jake è che ogni volta che si parla di chi sono inizio a diventare confusa…〞la voce di Elena era diventata molto malinconica, non sapeva se dirgli tutta la sua storia o solo in parte.
〝Ehy non sei costretta a parlarmi di te se non vuoi〞
〝Mi chiamo Elena Branch ho 18 anni e da quando ne avevo 5 ho vissuto in diverse famiglie perché la mia famiglia è morta in un’incidente stradale e non c’era nessuno che potesse aiutarmi se non uno schifoso orfanotrofio di Seattle. Ogni anno ho cambiato casa ho vissuto in Florida, in Texas, in California, tutte famiglie che mi hanno riportato indietro come fossi una merce da scambiare. Finchè due anni fa una famiglia di Rio ha voluto Isaak e me per aiutarli nel locale, Isaak è partito per l’Australia li ha scoperto di avere una sua zia io invece non sono mai riuscita a ritrovare nessuno!〞Elena sembrava davvero sconvolta e disperata,  Jake le raccolse una lacrima  di rimmel che le stava rigando il volto.
〝Oh Dio mi sento una sciocca invece di farti divertire sono qui a farti rattristare!〞
〝Non c’è problema Elena, solo che mi dispiace che tu…〞
〝Tranquillo Jake ormai ci sono abituata a non sapere nulla della mia vera famiglia! Per fortuna ho sempre il montano e sfigurato ricordo del volto di mia madre e di  mio nonno  in quella dannata sera dell’incidente, ma non ho solo che quello  della mia vita prima dei 5 anni ho solo dei buchi neri!〞.
Per qualche minuto Jake ed Elena rimasero in silenzio. Lei aveva cambiato improvvisamente espressione, non sprizzava più gioia da tutti i pori, ma era ovvio dopo che aveva parlato a Jake del suo passato duro e triste.
〝Beh sembra che le batterie si siano scaricate…〞riprese a parlare a Jake con imbarazzo 〝Mi devi scusare Jake è che cerco sempre di metterci una pietra sopra ma non ci riesco, all’orfanotrofio non mi hanno mai parlato di parenti e nessuno è mai venuto a chiedere di me…〞
〝Non devi chiedere scusa Elena, hai fatto bene a parlarmene semmai capirò come aiutarti puoi contare su di me…〞. Jake si avvicinò per abbracciarla ed Elena si sentì subito meglio quando sentiì il calore che emanava il suo corpo, si sentiva coccolata da un certo punto di vista.
Poi d’improvviso scattò in piedi, di nuovo eccitatissima e felicissima.〝Hey questa devi venirla a ballare…!〞gli disse trascinandolo verso la pista.
〝No ti prego io non sono capace… ma poi guarda quelli che bravi…〞Jake sembrava abbastanza contrariato.
〝Ti prego! Ti chiedo solo un ballo, un ballo per dimenticare il mio brutto passato!〞espresse quasi supplicandolo. 〝Okay!〞espresse Jake acconsentendole il ballo.〝segui i miei passi e andrà tutto bene!〞.
Elena si avvicinò a Jake, posizionò le mani quasi intrecciandole nelle sue. Elena si muoveva con molta sensualità e scioltezza, si vedeva che era abituata a ballare. Nonostante Jake non ci capiva nulla di ballo con lei sembrava che ballasse da una vita. Si lasciava facilmente travolgere dai suoi passi e riusciva a strale dietro, era riuscito persino ad intuire quando lei voleva volteggiare su se stessa e fu proprio in quel momento che notò sulla nuca, mentre lei gli si era avvicinata di spalle un simbolo a lui molto familiare, così tanto familiare poi dovette ritornare alla realtà quando Elena era voltata faccia a faccia a lui. Jake aveva in mente ancora il tatuaggio, minuscolo, ma ben visibile se una ragazza ha i capelli raccolti, un tatuaggio simile a quello dei Quileutes.
“ No! E’ impossibile”pensò mentre continuava a ballare con lei. “ Mi sarò sbagliato forse erano le luci!”.
〝Sei stato fantastico Jake!〞espresse Elena abbracciandolo ancora una volta 〝Secondo me infondo sapevi ballare la bachata e non me lo volevi dire vero?〞
〝Ti giuro che il ballo ed io siamo proprio due poli opposti!〞le affermò Jake poi Elena si voltò ancora di spalle, la coda le oscillava e Jake appurò che il tatuaggio non se l’era immaginato, era minuscolo e tondo e simile, molto simile al suo.
 
 
 

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Capitolo 3
*** Imprinting o non imprinting... ***


  “ Elena non avvicinarti ti prego!” Jake supplicava Elena, più lei gli si avvicinava più lui indietreggiava. Elena lo guardava confusa e sconvolta “ Voglio starti vicino Jake, solo io posso aiutarti e capirti! Siamo uguali siamo fatti l’uno per l’altra” . Jake soffriva dentro di sé, sapeva che poteva amare quella ragazza, che poteva starle davvero vicino ma non così, non in quel momento. “ Ti prego Elena va via, non voglio che tu ti faccia male!” Jake glielo disse quasi rimproverandola. Elena non percepiva il suo atteggiamento, se ne stava davanti a lui, impassibile come fosse una statua, lo sguardo vitreo. Lo guardava e le lacrime le solcavano il volto. “ Jake…” gli sussurrava allungandogli la mano “Cos’hai stai tremando?!Jake…Jake! Ti prego lascia che ti aiuti!”. Improvvisamente Jake non era più umano ma un lupo, l’urlo spaventato di Elena nel bosco, l’ululato di rabbia dal profondo dell’anima di Jake.
〝Accidenti!〞Jake accese la luce confuso. Era solo un sogno, aveva solo immaginato cosa sarebbe accaduto se Elena scoprisse la sua vera identità, Jake versione lupo.  Era dal dopo uscita che Jake non faceva altro che pensare a quel tatuaggio. Al collegamento che poteva avere con i Quileutes, ma era impossibile, non c’era nessun Branch nella generazione dei lupi e non sapeva ce ne fossero nemmeno in altre simili alla sua.
Il mistero su quel tatuaggio, quello tanto simile a quello di Jake , inciso nulla nuca di Elena non faceva altro che rendergli tutto più confuso. Elena una  quasi sconosciuta, la sosia o quasi di Bella, carina, simpatica, premurosa ma anche  spavalda e misteriosa sotto alcuni aspetti, poteva essere il suo imprinting. Si perché nonostante Jake  avrebbe voluto sotterrarlo già dall’inizio, c’era un sentimento,  una forte attrazione, un qualcosa che non capiva cosa fosse, una voce che gli impediva di scappare da lei e che gli ripeteva ogni volta che pensava a lei o che era in sua compagnia “ Non lasciare che scappi via da te!”.  Però lui non voleva che accadesse qualcosa, non così, non con i pensieri rivolti ancora a Bella. Elena gli era piaciuta da subito, non per la somiglianza con Bella, ma per il suo modo di fare, il suo essere solare e allegra. Un sole personale per Jake. Un arcobaleno di emozioni ogni volta che gli si avvicinava e gli parlava. Gli ricordava Bella per alcuni aspetti ma non era come lei, era diversa, strana e tanto troppo disponibile. “Troppo bello per essere vero!” pensò Jake ricordando la sera che l’aveva vista la prima volta alla locanda. Se non ci fosse stata una situazione così delicata  forse ci avrebbe provato con lei, ma non poteva e non voleva. Non era decisamente il caso, era troppo confuso e la confusione lo avrebbe di certo portato a sbagliare e ferire i sentimenti di quella ragazza. Non era giusto, sapeva benissimo cosa voleva dire star male, soffrire per chi si ama. Non sapeva se quella ragazza provava qualcosa ma non era importante in quel momento. L’unica prerogativa era ritrovare Bella, ribadirle non tanto il suo amore ostinato per lei, ma piuttosto il pericolo che correva se si fosse trasformata. La tragica probabilità che lui avrebbe potuto ucciderla.
Non sapeva a cosa pensare sdraiato sul letto alle tre di notte, con l’idea che se davvero Elena, potesse diventare il suo imprinting, la sua ragione di vita, non avrebbe avuto la pallida idea di cosa fare, come dirle che quando intorno ci sono i vampiri lui  sarebbe obbligato per natura a trasformarsi in un licantropo, un essere enorme capace in momenti di rabbia di uccidere  e forse anche davanti a lei.  Elena gli era sembrata  già abbastanza turbata dal suo passato, dato che non riusciva  più ritrovare figuriamoci come l’avrebbe presa se Jake avendo con lei l’imprinting le rivelasse “ Sai ho scoperto che senza di te non posso vivere, io non ho tanti pregi ma ho un solo difetto quando mi arrabbio con i succhia sangue divento un licantropo” Elena probabilmente avrebbe pensato che avesse qualche rotella fuori posto  e sarebbe scappata via a gambe levate. “ E io la lascerei scappare via prima di ferirla, prima che possa sbagliarmi e combinare disastri” pensò ad alta voce Jake mentre fissava il ventilatore a parete che si muoveva sul soffitto. Poi spense la luce e cercò di chiudere gli occhi per quanto poteva.
Era mattina ormai, Jake scese nel locale  e si guardò attorno per vedere se trovava Elena. Lei era voltata di spalle a servire la colazione ad altri clienti del locale. La coda leggera e bassa avvolta sui capelli, gli impediva  di rivedere il tatuaggio, poi lei gli si avvicinò  per salutarlo,  la ciocca di capelli si scostò dalla nuca: il tatuaggio c’era davvero, piccolo rotondo e con cerchi concentrici,  non se l’era sognato. Jake era confuso.
〝Allora vuoi fare colazione?〞gli chiese porgendogli del caffè.  Jake annuiva ma aveva la mente sempre su quel tatuaggio. Elena lo fissava accigliata e gli versò la bevanda calda nella tazza mettendogli di fianco una fetta di dolce. Gli sedette accanto poggiandosi con i gomiti sul tavolo.
〝Hey ho buone notizie per te Jake!〞espresse allegra  con l’aria di una che ha un grosso bottino per le mani. Jake posò la tazza sul tavolino per ascoltarla.
〝Un mio amico Paulo che lavora al molo mi ha detto che tre giorni fa , anzi tre sere fa ha visto un suo collega che consegnava le chiavi di un motoscafo, uno di quelli di lusso per dirtela tutta, ad una giovane coppia di sposi, lei aveva i capelli castani, magra come un grissino, lui beh di lui non mi ha detto molto solo che era molto alto e che aveva una camicia a maniche lunghe…〞
〝Capisco ma se come hai detto tu qui vengono migliaia di coppie a festeggiare la luna di miele, come sappiamo se lei è la ragazza che cerco….〞
〝Beh adesso viene il bello! Mi ha detto anche che è probabile che abbiano una casa su un’isola privata, sai qui alcune delle case più lussuosse le trovi sulla costa o sull’isola. Quindi potremmo…〞
〝Pensa potrebbe avere anche un’isola privata! E’ ovvio che l’ha sposato io cosa potevo offrirle al massimo una capanna in mezzo al bosco!〞Jake sembrava si stesse infuriando, non riusciva a trattenersi, il solo pensiero di Bella a divertirsi con quel succhia sangue pieno di soldi, che prima o poi le avrebbe tolto la vita, lo faceva adirare.
〝Tutto bene Jake?!〞Elena si era accorta che stava per scattare,  sembrava stesse per esplodere, gli tolse con molta delicatezza la tazza dalla mano prima che la spaccasse e si facesse male.〝Ascolta lo so che non sono affari miei, sono stata io ad offrirti il mio aiuto e non mi tiro indietro ma…credo che se vuoi che continui ad  aiutarti devi dirmi tutte le cose come stanno!〞
〝E cosa vuoi sapere? Che la donna che amo sta per….〞Jake strinse i pugni e si alzò in piedi. 〝Cercerò di spiegarti ma non so se capiresti…〞Jake scosse il capo, era certo che Elena sapendo che Bella si fosse sposata con un vampiro, non gli avrebbe creduto, anzi forse avrebbe riso e poi sarebbe scappata via.
〝Provaci…io voglio aiutarti Jake, ogni volta che si parla di questa storia vedo nei tuoi occhi il fuoco e la soffrenza. Non posso proprio vederti così. Ieri sera ti ho visto così premuroso e felice…sorridevi e vorrei tanto che continuassi a sorridere…〞.
〝Okay ti spiego…〞Jake sembrava più rilassato era davvero incredibile quanto quella ragazza lo calmasse, sembrava avere lo stesso effetto della morfina su di lui. Era come se lui fosse sotto il suo potere ma senza che lei glielo imponesse. Era tutto naturale con lei, come se lei fosse parte della sua esistenza da sempre.
〝 Scusami però dovrei finire di sistemare  qui. Facciamo che ci vediamo più tardi, intanto vai in spiaggia, rilassati okay?〞Jake annuì e dopo averla salutata si incamminò verso l’uscita che dava sulla spiaggia.  Elena lo fissava cercando di capire il motivo di tutta quella rabbia che aveva contro la sua amica,  perché se era rimasto così ferito da quella ragazza continuava a cercarla? Elena non riusciva a darsi una spiegazione, forse era innamorato ancora di lei nonostante tutto,  in realtà sperava fosse davvero solo un’amica e che quest’ultima non tornasse indietro, non avrebbe di certo voluto perdere Jake, ormai sembrava davvero cotta di lui. Aveva presente come funzionava il colpo di fulmine ma con Jake l’aveva messo in pratica. Ma non era un colpo di fulmine era una sensazione inspiegabile e se Jake fosse scomparso dalla sua vita Elena ci avrebbe sofferto, si sarebbe lasciata morire.
Mentre notava che si allontanava per andare in spiaggia  Lola le si avvicinò per chiederle cosa fosse successo. Elena la rassicurò 〝E’ solo stanco tutto qua!〞Elena si strinse nelle spalle mentre continuava a mettere a posto dietro il bancone. Lola la guardava sogghignando.
〝Che c’è adesso? Smettila di ridere!〞
〝Elena mi vida…〞le rispose Lola  scrollando il capo〝Ti sei innamorata di lui vero?〞
〝Innamorata…? 〞  Elena faceva finta di niente anche se sorrideva e le si illuminavano gli occhi.
〝Beh diciamo che non posso escludere un forte interesse ecco!〞Lola continuava a ridere.
〝E.. va bene te lo lascio solo perché finalmente ti vedo sorridere cara Elena!〞le rispose rassegnata .
〝Senti potresti  sostituirmi nel pomeriggio…!〞
〝Come no? Vai pure da lui. Lo sai che per le questioni di cuore e per vederti felice mi farei anche mille turni! Ti voglio bene!〞
Elena  scavalcò il bancone e abbracciò Lola 〝Sei un tesoro! Ti meriti un premio!〞. Lola ricambiò l’abbraccio e le diede una pacca sulla spalla mentre si dirigeva verso la cucina. Elena rivolse lo sguardo verso Jake, lo notò mentre si era tolto la maglietta e si era seduto su una sdraio, lasciando che il sole lo baciasse. Per un momento rimase a fissarlo a lungo, cercando di pensare a cosa potesse tanto turbarlo. “ Probabilmente non l’ha presa bene che lei si è sposata con questo tipo…” pensò su due piedi, poi riprese il suo lavoro.
Erano quasi le due, Jake si era perso  a guardare l’orizzonte. Era davvero tutto tranquillo in quel momento  lui però era pensieroso, cosa avrebbe detto ad Elena: che di mezzo c’era una disputa tra licantropi e vampiri  e che la donna della sua vita sarebbe diventata  sua nemica ?Non sapeva se dirle tutto, come poteva fidarsi. E se per caso spaventata avesse raccontato a qualcuno dei vampiri e dei licantropi sarebbe stata la fine.
Non voleva coinvolgerla in una faccenda così pericolosa, i Cullen avrebbero fatto di tutto per mantenere segreta la loro vera natura e anche lui, doveva farlo, non poteva dirle assolutamente che lui era un licantropo e che Bella per diventare un vampiro ne aveva sposato uno. Elena non avrebbe capito o gli avrebbe presi per matti, magari denunciando tutti alla polizia.
Stette  molto a pensare sul da farsi, poi il trillo del cellulare lo fece trasalire quando vide che a chiamarlo era sua sorella Rachel. “ Accidenti!” pensò mentre chiudeva la chiamata. Poi gli arrivò un messaggio da Leah “ Mi  spiace ma hanno scoperto che non sei con me ma non gli ho detto che sei a Rio, sbrigati  a tornare a casa però prima che Charlie Swan e tuo padre si mettano a cercarti!”..
Jake si passò le mani tra i capelli, questa proprio non ci voleva, adesso doveva anche ritrovare Bella in fretta. Sperava tanto che quella coppia che l’amico di Elena aveva visto erano proprio Bella ed Edward. Ora più che mai non vedeva l’ora che Elena arrivasse per chiederle se poteva parlare con il suo amico del molo.  Sorrise sollevato appena la vide scendere dalle scale del locale per dirigersi verso lui. La luce  del sole le illuminava la pelle dorata e i suoi capelli castani  sciolti e scompigliati,  sembravano ribellarsi alla brezza marina, ma erano aggraziati sul volto disteso e addolcito.  Notando che Jake l’aveva intravista gli fece un cenno con la mano sorridendogli. Jake la guardava e per un momento pensò a Bella, alla vita normale che avrebbe potuto fare con lui, alle cose che avrebbero potuto fare insieme, senza doversi nascondere dalla luce del sole, ad una vita normale e semplice, come stare su una spiaggia alla luce del sole.
Poi ritornò in sé perché quella ragazza bellissima che stava andando verso lui, con lo stesso sorriso, con la stessa espressione di Bella sul volto, non era Bella ma un’altra. Ed era questo che lo faceva innervosire, perché l’aveva dovuta incontrare proprio in quel momento? Sembrava uno scherzo: era li per la donna che amava e che non lo ricambiava affatto, ma ne aveva trovato una identica a lei che  si era resa disponibile ad aiutarlo e oltretutto lo faceva sentire a suo agio, a casa, come se fosse stato con Bella, proprio come una vecchia amica. Jake sentiva una forte confusione dentro sé Bella era l’amore Elena sembrava una tentazione. L’attrazione per quella ragazza c’era, ormai non poteva negarlo, ma sentiva solo che poteva essere un errore pensare di provarci con lei. Gli dispiaceva moltissimo doverlo pensare ma in  quel momento Elena solo un aiuto, una manna dal cielo, non poteva essere e diventare nient’altro e nemmeno quel tatuaggio simile al suo poteva fargli cambiare idea. Se c’era un sentimento Jake aveva deciso di sotterrarlo punto e basta. Non poteva innamorarsi di Elena, non voleva una storia adesso, voleva solo che Bella sapesse che se fosse diventata sua nemica non avrebbe fatto differenze: il patto si sarebbe rotto. Sapeva benissimo che Bella non lo avrebbe nemmeno ascoltato e cambiare decisione, ma per l’ultima volta, prima che il suo cuore si fermasse per sempre e diventasse duro come marmo, doveva ricordarle da amico i rischi che correva.
〝Ciao..〞disse mentre Elena gli si fermò davanti. Aveva un’aria pensierosa e accigliata.
〝Ti va di fare una passeggiata?〞gli chiese mentre si indirizzava verso il riva. Jake annuì seguendola. Poi dopo qualche metro si fermarono su una specie di baia. Elena si sedette sulla sabbia a fissare l’orizzonte ,poi si voltò verso Jake. Sembrava più tranquilla.
〝Sai quando voglio stare da sola a pensare vengo qui….〞gli spiegò allungando le gambe.
〝Beh è davvero un bel posto, tranquillo, un po’ nascosto ma molto caratteristico…〞le rispose Jake.
〝L’ho scoperto il giorno in cui ho saputo che Isaak, sarebbe partito  per l’Australia. Ero così sconvolta. Lo conoscevo da quando ero arrivata la prima volta all’orfanotrofio,  io avevo solo 5 anni lui 9, è sempre stato un fratello maggiore per me. Poi siamo venuti qui insieme ma lui ha ritrovato la sua famiglia e alla fine mi sono dovuta rassegnare e rimanere con Pilar e Juan, i miei genitori adottivi…〞
〝Ma non ricordi nulla della tua famiglia, almeno il posto in cui hai vissuto…〞
〝Nulla Jake, assolutamente nulla , purtroppo ho solo vuoti di memoria!〞espresse mentre si rannicchiava su se stessa. Jake le accarezzò la spalla e l’abbracciò. Elena si appoggiò a lui per cercare conforto. 〝Grazie.Ora però mi devi spiegare alcune cose Jake. Siamo qui per questo no?〞
〝Ci proverò…〞Jake era demoralizzato. Non sapeva da dove iniziare.
〝Questo mi rende felice. Io ho accettato di aiutarti senza sapere nulla di più, ma ho visto che ogni volta che si parla di questa ragazza e del suo matrimonio, tu diventi strano, irascibile.〞
〝  Lei la ragazza che sto cercando si chiama Bella. Io la conosco da quando eravamo bambini, passava tutte le estati a Forks da suo padre da quando aveva 4 anni e stavamo sempre insieme. Io mi sono sempre sentito legato a lei in qualche modo. Poi ha iniziato a venirci molto meno e questo mi ha fatto stare male per un po’ però poi non ci ho pensato più, finché un giorno suo padre mi ha detto che sarebbe tornata…〞Jake aveva un’aria allegra mentre spiegava ad Elena dal canto suo lei lo ascoltava con attenzione 〝Non sai com’ero felice quando suo padre disse al mio che si sarebbe trasferita a Forks definitivamente per stare con lui, ero al settimo cielo, non vedevo l’ora di rivederla…〞.
〝Beh immagino di si se lei ti  stava a cuore da quando eravate bambini…〞
〝Si! Quando la rividi ero così  preso, emozionato, avrei fatto di tutto per starle sempre vicino,  era rimasta così felice quando le mostrammo il pick-up che avevo rimesso a posto per regalarglielo, si per darle il benvenuto…〞
〝Bel pensiero fa sempre comodo avere una macchina…〞
〝Si e infatti tutto andava bene, finchè scoprì che frequentava un tipo che mio padre e la mia tribù sapeva cosa fosse..〞Jake si bloccò nel parlarne. Anche se Elena lo metteva a suo agio non poteva parlarle di cosa erano i Cullen. Elena lo guardava incuriosita.
〝Cosa fosse chi? Hey fai parte di una tribù? Che bello!〞Elena era entusiasta e agitata allo stesso tempo.
〝Beh il ragazzo che frequentava, il suo attuale marito…〞Jake sembrava indeciso, non sapeva  fino a che punto arrivare con Elena.
〝E…cos’ha di tanto particolare?〞
〝Beh è sempre stato strano, lui e la sua famiglia sono davvero particolari…〞l’incertezza di Jake era sempre più evidente ma Elena ormai si era incuriosita non poteva più nasconderle nulla, ma lo avrebbe fatto nonostante l'evidenza.
〝Elena ti sto per dire una cosa che non so come prenderai … mi devi solo fare una promessa…〞
Elena lo guardò con serietà. 〝Jake fidati qualsiasi cosa mi dirai non lo dirò a nessuno…〞
Jake si guardava attorno, poi ritornò su Elena che aspettava la sua rivelazione. Poi d’istinto cambiò completamente discorso, voleva dimenticarsi dei suoi problemi cercando un diversivo.
〝Tu potresti essere il mio imprinting….〞. Elena lo guardava confusa non capiva di cosa stesse parlando. Automaticamente Jake aveva deciso che non era quello il modo di rivelargli la sua vera natura Edward e i Cullen avrebbero potuto fare una strage a La Push.
〝Il tuo cosa?!〞gli chiese nuovamente confusa.
〝Imprinting…〞le ribadì mentre, si avvicinava a lei per baciarla. Non lo stava facendo a posta, ma c’era qualcosa che lo aveva spinto a farlo. Elena ricambiò il suo bacio, gli mise le mani tra i capelli e si lasciò trasportare dalle sensazioni e dalle emozioni. Lo abbracciava e lo stringeva a se. Poi riaprì gli occhi emozionata e sorridente.
〝Wow!〞espresse ancora su di giri. Mentre cercava di ritornare in sé.
〝Non vedo nulla accidenti, nulla!〞Jake  al contrario sembrava infuriato.  Aveva provato a baciarla per vedere se così avesse avuto dei riscontri ma non era servito a  nulla. Elena non capiva il suo atteggiamento. 〝Scusami Elena non dovevo farlo! Perdonami!〞le rispose sempre più agitato, era davvero fuori di sé.
〝Ma io ho voluto che tu lo facessi. Jake io…〞Elena sembrava felice di quella mossa di Jake. Non aspettava altro.
〝No Elena non dirmi nulla per favore!Dobbiamo trovare la mia amica, puoi ancora aiutarmi?〞l’improvviso cambiamento di Jake stava decisamente turbando Elena. Un minuto prima l’aveva baciata con intensità, subito dopo era come se nulla fosse successo.
〝Si! Ma ad una condizione!〞Elena sembrava esasperata. Jake si voltò per ascoltare.〝Jake lo so che non sono come questa ragazza, come Bella, lei è tutto per te l’ho capito da come ne parli  ma io devo dirti solo che devo sapere e adesso!〞per la prima volta Elena sembrava davvero arrabbiata, non capiva proprio il perché di questo bacio se nemmeno lui lo voleva davvero. Decise che forse era meglio lasciarlo da solo e si incamminò verso gli scogli per tornare indietro.
〝Beh è qui che ti sbagli Elena è proprio qui!〞Jake la fermò trattenendola per le spalle e girandola verso di sé, per farsi guardare negli occhi 〝Tu le assomigli e molto…ed è per questo che non posso lasciare che l’istinto soffochi la realtà!〞le rispose con molta sofferenza. Poi mollò la presa notando che forse la stava stringendo troppo e avrebbe potuto spezzarle un braccio essendo nervoso abbastanza.
〝Scusami ti ho fatto male?〞le chiese notando che si teneva il braccio.
〝No…!〞disse mentre lui le aveva voltato le spalle.
〝Io devo ritrovarla assolutamente perché…〞
〝Ma lei si è sposata ora! Cosa pensi di fare andare da lei  e rapirla?〞disse Elena rimettendogli in chiaro la situazione.
〝Non posso spiegarti Elena, non posso ti prego devi solo portarmi da lei, andiamo dal tuo amico al molo e portami da lei, è questione di vita o di morte!〞.
Il viso di Elena si rabbuiò, non capiva nulla del  suo comportamento e dei segreti di  quel ragazzo, ma non poteva fare a meno di mandarlo al diavolo, si sentiva legata a lui, come se dovesse in qualche modo aiutarlo.
〝Elena…〞Jake la prese tra le braccia 〝Ti prego spero che capirai quando li vedrai insieme…ma ora non posso dirti nulla. Ora non posso proprio . Perdonami!〞
Elena lo guardava afflitta, non capiva perché non riusciva a dirle la verità.
〝Io non lo dirò a nessuno ma devo sapere cosa c’è dietro questa storia!〞
〝Portami da lei e ti spiegherò tutto promesso!〞sbottò Jake. Infondo dava ragione ad Elena ormai c’era dentro anche lei e in qualche modo le avrebbe fatto sapere anche se correva parecchi rischi nei confronti della sua tribù.
Elena e Jake si precipitarono al molo, per fortuna Paulo era li che li aspettava. Elena chiese informazioni al tipo in portoghese poi fece cenno a Jake di seguirla. Sembrava di essere in un film d’azione, dove tutto procede in fretta. Elena firmò un foglio poi si fece dare una mappa per poter capire in che direzione andare.
〝Paulo ci affitta la barca, però entro le nove deve essere qui okay!〞spiegò a Jake mentre si incamminava verso lo yacht bianco attraccato a circa 100 metri da loro.
〝Grazie Elena! Sei una vera amica…〞sentendo quella frase Elena si strinse nelle spalle e si sentiva rassegnata.  “ E va bene sono solo un’amica. Almeno non lo nega!” pensò mentre saliva sulla barca.. Poi inserì la chiave e accese il motore , tutto andava bene. La partenza era stata facile bisognava solo arrivare al traguardo.
C’erano diverse isole piccole a nord di Rio, giravano da circa un’ora quando Jake vide da lontano una sagoma, in una mega casa su un’isola. Afferrò il binocolo e mise a fuoco. Sorrise appagato quando vide Bella sulla veranda, sembrava essere a posto, nulla di strano. Poi vide subito cimentarsi al suo fianco il succhiasangue. Che fissava la barca agguerrito. “ avrà sentito i miei pensieri…” pensò mentre continuava a guardare verso quell’isola, piccola ma con una casa che ne occupava gran parte.
〝L’ho trovata!〞esclamò Jake  facendo segno ad Elena.〝Okay faccio scendere l’ancora poi mi immergo per vedere se  è attraccata!〞Jake annuì ma non faceva altro che guardare Bella.
Bella guardava la barca che si era fermata di fronte all’isola. Di solito nessuno si dirigeva verso quella parte di isole, oltretutto era talmente nascosta che doveva essere una fortuna ritrovarla, non era nemmeno sulla mappa.
〝C’è una barca che si è fermata hai visto?〞Bella fece cenno ad Edward. Poi notò la sua espressione furiosa, , come se qualcosa stava per succedere, notava che gli occhi era neri, come quando era tormentato, emise un ringhio che la face quasi sobbalzare.
〝Cosa c’è che non va?!〞gli domandò cercando di capire il perché di quell’atteggiamento. Edward non le rispondeva ma era concentrato sui pensieri di Jake.
Bella sembrava sconcertata,non capiva finchè Edward gli propose di andare a guardare un film.
〝Ma non dovevamo andare a fare una nuotata?〞
〝Non ora! Aspetta qui..ora sistemo questa situazione una volta per tutte!〞le disse mentre si incamminava verso la sponda dell’isola.
Bella non ci pensò due volte e corse in casa a prendere il binocolo, mise a fuoco e non poteva crederci quando vide che su quella barca insieme ad una ragazza c’era Jake. Guardava confusa  e spaventata alla situazione.  Per come era arrabbiato Edward avrebbe potuto ucciderlo e non voleva assolutamente che accadesse questo. Si precipitò vicino Edward cercando di trattenerlo ma non ci riusciva.
〝Ti prego Edward! Lascialo stare…non voglio che succeda una tragedia!〞
〝Doveva pensarci prima di venire a rovinarci la luna di miele!〞le rispose con l’aria molto più furiosa di prima. 〝Si è portato fin qui per venire a vedere se sei ancora viva! Vuole la guerra okay che guerra sia!〞
〝No! Ti prego!〞Bella gli si pose davanti come per dimostrargli che se iniziavano a litigare si sarebbe messa di mezzo anche lei. Edward la guardava irritato.
〝Spostati Bella, non voglio assolutamente che tu ti faccia male!〞
〝No!〞Bella sembrava determinata 〝Lascia che gli parli io…lui mi ascolterà vedrai!〞
Elena era risalita in superficie per dare l’okay a Jake. 〝Ecco la barca è attraccata!〞disse risalendoci e asciugandosi 〝Ora ti metto il gommone in acqua, tranquillo si apre da solo!〞disse stizzita notando che Jake voleva aiutarla. Il gommone si era aperto facilmente.
〝Bene!〞Elena gli diede una mano per aiutarlo a tenerlo fermo 〝Buona fortuna  Jake!〞
〝Vieni con me!〞Jake la prese per mano 〝Ti ho promesso che ti avrei messo in chiaro questa situazione, ma non sarò io a dirti le cose come stanno dovrai capirlo da sola!〞
〝Non so se sia il caso che venga con te!〞 espresse titubante.
〝Elena io voglio che tu venga con me!〞. Nonostante fosse ancora sconvolta per tutto quello che era successo prima , l’imprinting il bacio e il rifiuto, si lasciò convincere e così anche lei si diresse verso quella maestosa casa sull’isola.
〝Però che bella casa! Dev’essere una ragazza fortunata!〞Jake la guardò di sottecchi. 〝Era per sdrammatizzare Jake, sta tranquillo e vedrai che risolverete i vostri problemi〞
〝Come ti sentiresti se piombassi nella luna di miele della persona a cui tieni di più al mondo?〞
〝Credo che non lo farei. Mi sarei rassegnata!〞
〝Non mi sei d’aiuto così!〞
Elena fece spallucce e invitò Jake a scendere dal gommone. Lui scese  ed Elena lo seguì ma poi ci ripensò e chiese se poteva per il momento rimanere ad aspettarlo. Jake annuì.
Bella ed Edward gli andarono in contro. Edward aveva una faccia corrucciata, era davvero infuriato, se non fosse stato per Bella e per la ragazza che se ne stava a guardare dal  gommone, l’avrebbe già affrontato. Ma l’idea di far scoprire la sua vera identità ad una perfetta sconosciuta lo fece trasalire.
〝Forse hai ragione Bella è meglio che per oggi non uccida quel…〞
〝Amore sta tranquillo, ci parlo io, oltretutto c’è anche quella ragazza con lui, non voglio che succedano disastri almeno per oggi.  Edward annuì e cercava di calmarsi per amore della sua donna, per amore di Bella.
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Convinzioni ***


L’arrivo di Jake  sull’isola Esme  aveva lasciato alquanto sbigottita Bella. In realtà, se lo aspettava che prima o poi avrebbe dovuto rincontrarlo e in qualche modo cercare di riavvicinarsi a lui, ma non era quello il momento. Come  gli era venuto in mente di andare a trovarla in piena luna di miele, gli avrebbe messo le cose in chiaro e subito.

Non voleva discussioni, voleva che la sua luna di miele, il sogno d’amore realizzato con Edward, procedesse sereno e tranquillo come dal momento in cui era arrivata li a Rio. Pensava che chiarendosi ancora una volta con Jake e ribadendogli la sua amicizia a vita e nulla di più, tutto si sarebbe risolto. La sua vita ora era con Edward ed era per sempre, senza interferenze e senza ripensamenti. Si avvicinò a lui cercando di essere cauta ed esauriente.
〝Cosa ci fai qui?〞gli chiese sorpresa e allarmata mentre lui si era avvicinato alla riva.
〝Sono venuto a cercarti devo pure avere un’ultima possibilità…〞si espresse guardandola con aria dimessa.
〝Jake se pensi che io ritorni indietro ti sbagli!〞gli chiarì subito 〝Te l’ho detto e posso ribadirlo subito: amo Edward e la mia vita sarà con lui, devi fartene una ragione… ti prego!〞Bella sembrava esausta, possibile che fosse così ostinato. Edward non riusciva a stare troppo distaccato dal dialogo, aveva capito la vera ragione per cui Jake si era precipitato a Rio, ignorando ovviamente che il motivo principale era  ciò che provava per Bella.
〝Come vedi non l’ho trasformata! Contento!?〞intervenne Edward stizzito 〝Lo sai benissimo che anch’io non sarei d’accordo alla trasformazione… per cui non preoccuparti avrò cura di lei!〞
〝  Non leggermi nel pensiero!Non saresti d’accordo  a farlo ora ma appena volterò le spalle e me ne sarò andato lo farai eccome ma dovete stare molto attenti Sam non sarà così docile al vostro ritorno, non credo che ve la farà passare liscia! 〞Jake dovette fermarsi stava per dire cose molto spiacevoli e non gli andava di farlo davanti a Bella.
〝Non le farai del male, non potresti dopotutto è la persona a cui tieni di più al mondo..〞Edward tramutò in parole i suoi pensieri. Jake non accettava volentieri questo genere di favori.
〝Si terrò a lei finché sarà umana dopo la trasformazione diventerà una nemica come tanti altri… succhiasangue〞gli rispose istintivamente, non voleva dire quelle cose ma la rabbia stava salendo e abbastanza. Stringeva i pugni e sentiva che stava per perdere il controllo.
Bella  invece era delusa, non poteva credere che pur di non farle realizzare il suo desiderio, le dicesse così spudoratamente che se diventasse una vampira le darebbe la caccia. Poi rivolse lo sguardo verso la ragazza sul gommone anche lei la fissava e con molta accuratezza. Era incredibile quanto  le assomigliasse, poi guardò Jake e scrollò il capo “ Non posso credere che sia arrivato a questo…” sussurrò mentre continuava a pensare che l’avesse fatto a posta a portarsi dietro una specie di sua controfigura.
Elena guardava verso la riva anche lei notando la somiglianza con Bella ma quello che non riusciva a capire era perché il viso, le mani e le gambe, le uniche parti scoperte di Edward,  brillassero al sole come diamanti, sarebbe stata ore a guardare quei riflessi, si era incantata “ Probabilmente sarà la luce del sole a contatto con la sabbia bianca…” pensò mentre accovacciata continuava a guardarli da lontano.
〝Tu non lo farai!〞Edward gli si avvicinò con molta rabbia. 〝E chi ti ha autorizzato a venire fin qui per minacciarmi, poi hai portato un’umana, una sconosciuta vuoi che scopra cosa sono?〞
〝Lei non dirà nulla! E’ disposta a tutto pur di aiutarmi e l’ha fatto senza problemi!Mi fido di lei, non penso invece la stessa cosa di te…〞.
 Edward rideva sbeffeggiandolo. 〝Non penserai di dirle cosa sono! Altrimenti le rivelo cosa sei tu, infondo tra due mostri ci si capisce…〞gli riabbatté irritato.
〝Smettila di leggermi nel pensiero!Non  le dirò nulla!Lascerò che sia lei a capirlo… anzi la terrò fuori da tutto questo!〞.
La lite tra Edward e Jacob si fermò immediatamente quando Bella si accasciò sulla sabbia bianca presa da spasmi e da tremori. Era piegata in due dai crampi, non riusciva nemmeno a parlare dal dolore.
〝Ehy cos’hai?〞Edward era preoccupatissimo e disperato.  Jake   angosciato. Bella stava sudando a freddo e tremava. Era  incosciente.
〝Sto male…ho mal di pancia non …〞ma non riusciva nemmeno a spiegare cosa aveva i crampi erano forti, molto forti. Sembrava un pezzo di ghiaccio.
〝Bisogna chiamare un medico…〞Jake afferrò il suo cellulare.
〝No!〞Edward glielo strappò dalle mani 〝Chiamerò mio padre…〞
〝Così aspettando le sue indicazioni lei potrebbe morire sotto i nostri occhi?! E’ svenuta!〞esclamò Jake notando che era in stato di incoscienza. Mentre cercava di risvegliarla richiamandola e smuovendola.
Edward la prese tra le braccia e la portò in casa al fresco stendendola sul divano. Jake si precipitò da Elena per chiederle aiuto, ma sembrava in trance, sembrava sentire la voce di qualcuno nella sua mente. Solo dopo che Jake la stava scrollando capì che la realtà la richiamava. 〝 Elena? Ci sei? Tutto bene o stai male anche tu?〞
〝No è stato solo…non so…〞pensò ancora confusa da ciò che le era appena accaduto, poi dopo la spiegazione di Jake si precipitò in casa. Rimase un po’ spaventata nel vedere che  in una stanza vicina, c’era un letto  enorme con la testiera rotta e una marea di piume dappertutto. Non si soffermò più di tanto poi guardò Edward accovacciato vicino a sua moglie sul divano, triste e sofferente.
〝Cosa ci fa lei qui?!〞espresse irritato dalla presenza femminile dietro di lui.
〝Ha un nome si chiama Elena e magari ci aiuterà…〞gli rispose Jake. Poi gli fece cenno di avvicinarsi. In realtà Elena era un po’ spaventata, Edward la guardava come se avesse commesso un atto ingiusto. Poi capì che non la stava trafiggendo stava cercando di osservarla. Edward era davvero stupito, una voce era entrata nella sua testa. Non capiva da dove provenisse. Non ci fece caso più di tanto. Poi si girò ancora verso la sconosciuta e si ostentò a negare  era lei che era entrata nei suoi pensieri e che entrambi si potevano leggersi nella mente. Non poteva essere possibile che un’umana leggesse nel pensiero. Continuava ad osservarla e a studiarla, la sua somiglianza con Bella era sorprendente e inspiegabile. Ma non era quello il momento per discuterne, doveva pensare a Bella, alla sua Bella, sua moglie. Elena aveva capito che lui se n’era accorto ma non diede modo di spiegare.
Cercando di starle il più distante possibile, Edward le fece cenno di avvicinarsi. Elena si precipitò accanto al divano.
〝Jake mi ha detto che sta male…〞espresse notando  che era rinvenuta per un momento e quanto quella donna le somigliasse.
〝Si…è anche svenuta…! Ti prego salvala! Io ho bisogno di lei! La amo è tutta la mia vita!〞Edward aveva uno sguardo disperato e afflitto. Elena gli fece un’ accenno col capo.
〝Sta sudando moltissimo!Ha le labbra viola! Mettiamole qualcosa addosso è in ipotermia! Potrebbe essere un’indigestione o un’infezione, ha mangiato qualcosa in particolare? spesso su isole come questa possono esserci cibi che sembrano commestibili ma non lo sono affatto, possono essere velenosi…〞
〝Non lo so…ieri non siamo stati sempre insieme…〞espresse ripensando al momento che l’aveva lasciata da sola per andare a caccia.
〝Okay dammi due minuti provo con un rimedio naturale ma mi serve la cucina e dell’acqua calda, poi alcune spezie particolari spero tu le abbia…〞espresse pensierosa guardandosi attorno. Edward la accompagnò in cucina, osservando i suoi gesti e i suoi movimenti così determinati,  aveva capito   che sapeva quello che faceva questo è poco ma sicuro.  
Edward non riusciva a crederci ma per un istante aveva creduto di poter entrare in contatto con quella ragazza, poi non percepiva più nulla. Dopo qualche minuto Elena  tornò con una tazza calda dall’odore leggermente sgradevole.
〝Aiutatemi a sollevarle il capo… deve berlo subito!〞ordinò ad uno dei due. Jake la aiutò a sollevarle la testa. Edward era letteralmente paralizzato, fuori di sé.
〝Ce la fai a bere?〞le chiese Elena mettendole sotto le labbra la tazza calda. Bella fece un cenno con il capo ma era ancora incosciente.
〝Cos’è?〞le chiese Jake allarmato.
〝E’ un rimedio naturale contro questo tipo di emergenze, in questo paese capita di tutto! Se  ci va bene dovrebbe svegliarsi tra un paio d’ore! comunque non suda e non trema più, è un buon segno…〞. Spiegò mentre le asciugava il viso con un asciugamano e le sistemava la coperta.
Edward era seduto sul divano, era ancora preoccupato. Ma sperava che l’aiuto di quella ragazza poteva salvare Bella. Poi decisero di spostarsi tutti  in cucina per lasciare che Bella si riposasse.
〝Ti ringrazio…〞Edward le porse la mano.
〝Di niente quando posso rendermi utile…〞Elena ricambiò il saluto ma quasi allontanò la sua mano quando sentì il contatto gelido con quella di Edward 〝Scusami non so perché l’ho fatto〞espresse imbarazzata da quella azione. Per istinto aveva dovuto sottrargli la mano ma non voleva davvero farlo.
〝Tranquilla posso capirti …〞. Toccare quella mano per Elena era sembrato toccare un pezzo di iceberg. C’era qualcosa di strano in quel tipo, ma non riusciva a capire cosa. Era pallido anzi anche troppo. Sembrava traumatizzato dalla sua presenza.  Jake lanciò un’occhiataccia ad  Edward, questi fece finta di niente. Elena si sentiva decisamente in imbarazzo perciò decise di rompere il ghiaccio.
〝Bene visto che dovremo aspettare qui due ore volete che vi prepari qualcosa?〞
〝No tranquilla! Hai già fatto anche troppo..〞rispose immediatamente Edward. Jake lo fissava con indignazione. Era istintivo per lui difendere anche Elena adesso.
〝Okay…〞Elena si risedette sul divano intimidita, guardando in cagnesco Jake:  non capiva il suo continuo sguardo inceneritore nei confronti di Edward.
〝Vado a vedere come sta Bella.〞espresse ancora preoccupato Edward dirigendosi verso di lei, più che altro era infastidito dalla presenza di Jake e di quella ragazza. Elena acconsentì e gli fece un sorriso di incoraggiamento. Poi diede una gomitata a Jake.
〝La smetti di fissarlo così? Poverino è preoccupatissimo per sua moglie non vedi!?〞lo rimproverò a denti stretti mentre lui al contrario sembrava fregarsene.
〝 Anch’io sono in ansia per Bella! 〞gli chiarì fissandola negli occhi. Elena rimase senza fiato Jake aveva uno sguardo bellissimo anche quando era preoccupato, sarebbe rimasta ore a perdersi nei suoi occhi scuri ma quello non era il momento per pensare al lato romantico  della situazione〝E poi non aveva nessun diritto a negarti una tua gentilezza con quel tono…〞
〝E’ a casa sua è normale che mi tratti così!〞gli mise in chiaro Elena.
〝Ma funzionerà quell’intruglio che hai preparato per Bella?〞
〝Si!〞gli rispose risentita  ai suoi dubbi 〝Ha salvato molte persone puoi stare tranquillo! Comunque è davvero una bella ragazza e anche lui, una bella coppia ! Però Jake perché non mi hai detto subito che io e lei ci assomigliamo come due gocce d’acqua! No perché è impressionante!〞
〝Non so spiegarmelo nemmeno io!〞le rispose incredulo 〝Sembra un fenomeno del paranormale, io vengo qui per cercare lei e la ritrovo in te, beh non dico che tu sei lei ma…〞Elena gli fece cenno di smetterla, la situazione l’aveva messa abbastanza in agitazione.
〝La ritrovi in me?〞a questa affermazione Elena era rimasta davvero sorpresa, infondo anche per lei era una situazione nuova, Jake era decisamente confuso.  〝Si vede lontano un miglio che lei non ti ricambia!  E francamente mi sembra ridicolo tutto questo!  Mi dispiace che tu ci stia male ma, Jake ormai si sono sposati, lascia che vivano la loro vita…〞
〝Mi spiace ma non posso far finta di niente e mi spiace anche  non poterti spiegare, lo farei ma  come ti ho detto devi essere tu a capire…〞
〝Cercherò ma non puoi darmi suggerimenti?〞Elena pendeva dalle sue labbra, senza ovviamente aspettarsi di più. La situazione l’aveva incuriosita sul serio.
〝Tipo?〞le domandò Jake intrigato dalla sua espressione così accigliata.
〝Suo marito... da dove viene?〞Jake abbozzò un sorriso all’idea che Elena addirittura pensava provenisse da un’altro pianeta. Jake immaginava avesse capito che non era del tutto normale, anzi per meglio dire umano.
〝Da Forks. Cosa pensavi…〞confermò Jake sorridendole Elena non capiva il suo riso inappropriato alla situazione e stava per dire qualcos’altro ma Jake non voleva parlarne in quel momento così la interruppe 〝Dai adesso basta potrebbe sentirci…〞
〝Ma se non mi hai nemmeno fatto finire la domanda…〞affermò Elena trafiggendolo.
〝Elena è una strana situazione però devo dirti che sono felice che tu sia qui!〞
Elena gli abbozzò un sorriso e si abbracciò a lui, anche lui le cinse le spalle, come se volesse proteggerla. Il petto di Jake era caldo avrebbe e nonostante la temperatura alta che c’era fuori, avrebbe voluto rimanere abbracciata a lui così, senza problemi intorno.
〝Anch’io sono felice che…〞Si interruppe quando Edward ritornò in cucina, sciogliendosi subito dall’abbraccio di Jake. Quest’ultimo la guardò sbalordito dal suo atteggiamento.
〝Credo che Bella  stia meglio〞affermò Edward. Il volto era più rilassato, non era agitato come poco prima 〝Ti spiace darle un’ occhiata, ho visto che te la cavi bene in queste cose…〞disse rivolgendosi ad Elena. Quest’ultima accennò col capo e si diresse verso il salotto seguita dai due dietro di lei. Bella aveva gli occhi chiusi ma sembrava stare meglio, era più rosea ma  aveva l’aria stanca e spossata.
〝Sei tu Elena giusto?〞le chiese aprendo gli occhi e direzionandoli verso lei. Elena le rispose di si con la testa. Bella rimase allibita notando la grande somiglianza con quella ragazza.
〝Grazie〞le rispose facendo spallucce. Jake era molto più sollevato vedendola rinvenuta. Bella gli rivolse lo sguardo sorridendogli, lui ricambiò.
〝Mi spiace di essere svenuta Jake, io vorrei solo che tu stessi tranquillo, lo sai che ti voglio bene, sei il mio migliore amico!〞gli disse accarezzandogli la guancia.
Poi un secondo tumulto alla pancia la fece trasalire. Edward era ritornato in allarme e allo stesso modo Jake ed Elena.
〝Tutto okay tesoro?〞Edward le teneva la mano.
〝Si è solo che…〞cercava di spiegarsi ma non riusciva a parlare.
〝Ti viene da vomitare vero? E’ l’effetto disintossicante dell’intruglio. Vieni ti accompagno in bagno〞affermò Elena  sollevandola con delicatezza e passandole il braccio attorno al collo. Bella si toccava la pancia come per fermare qualcosa che si muoveva. Elena la guardava incuriosita.
〝Noi aspettiamo fuori…〞espresse preoccupato Edward, mentre Jake gli si era posto di fronte.
Trovarsi insieme di fronte l’uno all’altro non era una sensazione piacevole per Jake, davanti ad Edward  preoccupato e che continuava a fissarlo in cagnesco. Si sentiva in colpa : era andato li solo per avvertire Bella, non per farla star male.
〝Mi sento in colpa per averla fatta star male! Forse non dovevo venire qui…〞
〝Te ne accorgi solo adesso?〞rispose cinico Edward.
〝 Mi dispiace ma dovevo dirle quello che pensavo prima che…〞
〝Non la trasformerò Jake! Non è nei miei piani! Ma cosa ci posso fare io se  lei vuole diventare come me, un mostro senza anima, un vampiro! Lei mi dice che così starebbe meglio, che riuscirebbe a sopravvivere al mondo, sente il mio mondo come il suo,  ma non sono sicuro che ce la farebbe...〞.
〝Dobbiamo convincerla che non è una buona idea. Sam non sarà così permissivo come lo sono io〞.gli spiegò Jake ripensando al discorso che quest’ultimo gli aveva fatto sul patto.
〝Lo so che non le faresti del male〞gli confidò Edward 〝Ma cerca di capirmi… Lei mi ama  ed è convinta che l’unico modo che ha per entrare nel mio mondo è diventare come me e io non vorrei mai  più vederla soffrire per me e tutto il resto. Per me conta la sua felicità〞.
〝Si nonostante lei mi abbia ferito nel profondo dell’anima〞.  Manifestò Jake abbassando la testa e fissando il pavimento, era imbarazzante doversene stare li a parlare con il suo rivale in amore del fatto che se non ucciderebbe mai Bella non è solo perché non diventa un vampiro ma per l’amore che prova per lei.
 
In bagno Elena aveva fatto sedere Bella su uno sgabello nell’angolo. Poi le tenne la mano quando sentiva che stava soffrendo per il dolore. Era di nuovo pallida e sudaticcia. Bagnò un asciugamano e glielo tamponava sulla fronte.
〝Tutto okay! Stai tranquilla e respira…〞le suggeriva Elena cercando di raccoglierle i capelli mentre aveva appurato che Bella stava per vomitare.
〝Accidenti!〞espresse Bella risollevandosi e sciacquandosi la bocca e la faccia 〝scusami….  dev’essere stato il cibo avariato…〞disse rivolgendosi con aria dimessa ad Elena.
〝Oppure qualcos’altro…〞Elena le  indicò la pancia.  Bella la guardava sorpresa. 〝Tranquilla adesso  ti preparo qualcosa da mangiare, qualcosa di commestibile e che farà bene a te e al tuo bambino…〞.
Bella si toccò la pancia e si sollevo la maglietta. In effetti sentiva qualcosa di strano, un gonfiore anomalo, ma non pensava assolutamente fosse quello il motivo.
〝Come fai a…anch’io non ne sono certa è troppo presto! Anzi no! E’ impossibile !〞.
Elena si sedette accanto a lei, abbracciandola dato che sembrava sconvolta e preoccupata.〝Ho notato la  rotondità della pancia quando ti ho sollevata in piedi, non è un gonfiore da indigestione è una gravidanza, ne sono certa.  E poi sembra abbastanza indurita, proprio come quando una donna aspetta un bambino. Ce l’hai un test? Sennò vado a prendertene uno…〞le chiese mentre Bella, stupita dalla buona osservazione di quella ragazza, lo afferrò dal beauty enorme che Alice le aveva preparato per la partenza.
〝Benissimo c’è anche il contenitore〞le fece notare Elena mentre apriva la maniglia della porta consegnandoglielo. 〝Esco…un po’ di privacy è d’obbligo in questi casi…〞
〝Elena…?〞Bella la richiamò alla attenzione, Elena si precipitò da lei pensando stesse male 〝Ti prego non lo dire ad Edward per il momento , tanto meno a Jake…〞il volto di Bella diventò pallido al pensiero che la notizia della sua gravidanza per Jake quanto per Edward poteva essere fatale. I crampi ricominciavano ed Elena aveva percepito che non poteva lasciala da sola.
〝Tranquilla…tranquilla! Devi stare tranquilla Bella, non devi agitarti… il bambino ne risente  se ti agiti! Se sei svenuta  è perché eri agitata di sicuro. Non pensare a nessuno dei due pensa a te e al bambino 〞. Bella cercava di respirare a fondo, anche se il dolore era lancinante. Poi si era finalmente placato e riusciva a parlare. Bella era esausta, le fece cenno di sedersi accanto a lei.
〝Ma tu come l’hai conosciuto Jake?〞 chiese Bella incuriosita.
〝Nel locale dove lavoro a Rio. Mi ha spiegato che ti stava cercando e dopo una serie di eventi…ora siamo qui!〞.
Bella si alzò e si guardò la rotondità  della sua  pancia allo specchio, poi rivolse lo sguardo verso Elena. Che la osservava sembrava emozionata. “ Dev’essere bellissimo avere un figlio dalla persona che ami!” pensò rialzandosi dal pavimento.
〝E’ solo una mia impressione o hai notato anche tu quanto ci assomigliamo?〞chiese Bella accigliata cambiando completamente discorso anche se voleva affrontarlo da subito.
〝Si l’ho notato. E’ strano ma mi piace.〞espresse Elena sorridendole con imbarazzo. Le due si voltarono a guardarsi davanti allo specchio. La somiglianza c’era ma si  appurava che c’erano delle differenze sia fisionomiche che nella struttura fisica. Elena  era atletica, quel che si dice un fisico sportivo. La sua pelle era più abbronzata e il viso più rotondo ma il taglio degli occhi, le labbra il viso in sé le accomunava.
〝Guarda però tu hai gli occhi che tendono più al verde…io più al nocciola…〞le fece notare Bella indicandoglielo nello specchio.  Elena le sorrise, un momento prima stava malissimo e ora pensava alla tonalità di occhi che potevano avere in comune o meno. 〝E io ho i capelli più sul castano mentre i tuoi hanno i riflessi ramati…〞continuava mentre glieli toccava.
〝Però il viso è uguale!〞esclamarono insieme poi finirono in una clamorosa risata. 〝E’ incredibile!  Sembriamo due gemelle ritrovate…. Forse vieni da Forks anche tu!〞espresse Bella continuando a fissarla, era così strano avere di fronte la sua copia. Elena rideva felice, sembrava di avere una sosia, poi si strinse nelle spalle ripensando alle poche cose che sapeva del suo passato.   〝Ho vissuto un po’ dappertutto, ma è da Seattle che vengo… almeno credo…〞. Era strano pensarlo ma  se avesse avuto una sorella l’avrebbe voluta proprio come lei. Bella aveva intuito che c’era qualcosa che Elena  non riusciva a spiegare, aveva intuito che il suo passato non era l’argomento migliore per fare conversazione, perciò decise di mettersi a fare il test e fece uscire Elena dal bagno.
〝Ripasso tra dieci minuti?〞le propose Elena. Bella acconsentì e l’abbracciò con intensità 〝Grazie.〞Per Elena era stato il gesto più bello in assoluto, era come se avesse ritrovato una parte della sua famiglia. Fino a due ore prima Bella era una sconosciuta ora sentiva che c’era un forte legame e sentiva che anche per lei era la stessa cosa.
Edward e Jake erano seduti immobili sul divano. Non si guardavano ne si parlavano. Poi un rumore forte della porta li fece scattare entrambi. Notando le loro  espressioni  preoccupate Elena cercò di tranquillizzarli subito sghignazzava ancora pensando al discorso in bagno con Bella.
〝Ragazzi vado a preparare qualcosa per  Bella da mettere sotto i denti〞disse mentre cercava di ritornare seria.
〝Bella? Cosa fa ancora in bagno!?〞Edward sembrava agitato, scattò in piedi per andare a controllare. 〝Sta male..?〞
〝Ah no  aspetta …!〞Elena lo fermò afferrandolo per un braccio, ma nonostante fosse abbastanza muscolosa aveva sentito dolore alla mano, era come se avesse afferrato di colpo una statua di marmo e si fosse provocata una contusione, tolse la morsa immediatamente per massaggiarsi la mano poi lo guardò sconvolta 〝… ha deciso di farsi una doccia e mi ha chiesto di preparare qualcosa...per mangiare…〞ora iniziava ad essere imbarazzata, lui la fissava irato. Jake era scattato in piedi pensando che prima o poi sarebbero saltati nervi al succhisangue.
〝Elena è meglio che lo lasci stare…〞gli suggerì Jake prendendole il braccio non infortunato e invitandola a sedere. Elena era ancora indolenzita per il dolore, si girò verso Jake e dopo averlo guardato con la mente totalmente annebbiata, affondò la testa sul petto. Aveva proprio bisogno di una consolazione.
〝Scusami Elena…〞Edward non si girò nemmeno era così dispiaciuto e irritato dal suo atteggiamento che non osava guardarla 〝Non volevo trattarti così…〞.  Jake era fuori di sé e la sua rabbia aumentò quando notò che il palmo della mano di Elena si stava gonfiando.
〝Non …non è successo niente ci metterò del ghiaccio…〞disse mentre Jake continuava a massaggiarle la mano. Edward non riusciva nemmeno a parlarne 〝Vado a vedere come sta Bella…〞espresse con aria mesta.
Lei era in bagno in attesa che il colore della seconda barretta del test comparisse o meno, l’ansia era talmente evidente che non riusciva nemmeno per un minuto a non guardare su quella specie di termometro. Il colpo sulla porta del bagno la fece trasalire.
〝Tutto bene amore?〞Edward era dietro la porta in attesa di qualcosa di positivo dopo quello che era successo con Elena. Bella era già agitata per altri motivi ma  ne riconobbe un terzo quando si accorse che nella voce di Edward c’era una nota di irritazione accompagnata da sofferenza. Però non voleva che scoprisse il test, si voltò e rimase a bocca aperta, la linea si era colorata bastava guardare sulle istruzioni. Si precipitò a prenderle ed aprirle, scorrendo  tra le righe.
〝Trovato…〞disse mentre sulla porta continuava a bussare 〝Dammi due minuti tesoro, sta tranquillo sto bene〞. Bella rispose ad Edward anche se la mente era rivolta al test.
〝O cavolo!〞si disse quando ebbe la certezza che il test era positivo. Si accasciò per terra, sul pavimento in preda ad una specie di crisi. Ma non era una crisi d’ansia ma emotiva, le lacrime le solcavano il volto. Non se lo aspettava così in fretta ma avere un figlio dal Edward, un figlio frutto del loro amore puro e sincero. Abbozzò un sorriso mentre continuava a toccarsi il gonfiore che non era più un sospetto ma una certezza. La certezza dell’amore che aveva sempre desiderato.
                                                                                                       
 
 
 

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Capitolo 5
*** Rivelazione ***


〝Stai bene amore?〞Edward era fuori dal bagno in preda all'ansia e allo sconforto, appoggiato al muro ripensava al fatto che forse doveva aspettare prima di fare l’amore con lei, prima di provocarle quei lividi che lei teneva accuratamente nascosti per non provocargli disagio. Sapeva benissimo che era quello che volevano entrambi ma se per colpa sua le era successo qualcosa, come il malore precedente non se lo sarebbe mai perdonato. Poi Bella gli aveva aperto la porta sorridente e raggiante al pensiero che aspettassero un figlio, questo fece ricadere ogni sua preoccupazione sull’accaduto e anche  lui le offri il suo sorriso 〝Si sto meglio, andiamo di là ho una fame! Elena ha detto che è bravissima a cucinare, ne approfitto!〞gli rispose abbracciandolo e baciandolo sbrigativamente mentre si indirizzava verso il corridoio che divideva il bagno dalla camera da letto e di conseguenza dalla cucina.
〝Forse è meglio che parliamo  prima….〞  Edward la fermò portandola nella stanza vicina per evitare che si  sentissero  i loro discorsi. La fece accomodare sul letto e lui le si sedette accanto.
〝Che c’è?〞Bella conosceva benissimo quell’espressione preoccupata 〝  Se è per Elena sta tranquillo non ha capito cosa sei… altrimenti avrebbe detto o fatto qualcosa 〞gli rispose Bella.
〝Beh l’ho capito ma non mi sento a mio agio! Ha qualcosa che non mi convince …sembra così estroversa e allo stesso tempo impacciata…E poi la somiglianza con te…〞
〝Si c’è una grande somiglianza in effetti,  ma sai com’è   nel mondo abbiamo sette sosia e Jake ne ha trovata una tanto come me tanto per cambiare . E poi è stata così gentile ad aiutarmi… . oltretutto ho visto come guarda Jake, secondo me c’è qualcosa sotto. Lei potrebbe essere il mio aiuto per far capire a Jake una volta per tutte come devono andare le cose…〞
〝Va bene cercherò di tranquillizzarmi in effetti è stata così brava ad aiutarci quando sei svenuta…〞sostenne Edward.
〝Bene! Sono felice che tu lo dica! Ho bisogno  che tu stia tranquillo. Ora siamo sposati e dobbiamo essere felici. Però… devo anche parlare con Jake. Da sola…〞
〝Si!〞espresse Edward con un certo astio 〝La cosa non mi fa piacere però sappi che lui ha ragione! Se diventi come me scateneremo il putiferio a La Push…〞
〝Tzz. Basta cosi! Deve capire che è una mia scelta! Io voglio stare con te Edward e diventerò come te perché è questo che voglio. Okay?!〞. Edward annuì incrociando lo sguardo determinato di Bella. Poi si diressero verso la cucina. Bella teneva per mano Edward allegra.
〝Hey ma che è successo alla mano di Elena?〞espresse  subito dopo preoccupata notando che Jake le teneva sopra del ghiaccio. Jake lanciò uno sguardo rigido ad Edward. Bella non capendo cosa fosse successo  guardò  verso entrambi. Edward aveva lo sguardo afflitto.
〝  Ho sbattuto la mano mi sono fatta male …〞espresse Elena cercando di spezzare la tensione che si era ricreata. Non voleva che scoppiasse una rissa per una simile sciocchezza.
〝Wow! Ci accomuna anche questo!〞espresse Bella sorpresa. Elena la guardò stupita in attesa di una risposta 〝Beh hai di fronte una sbadata al 100%,tra le cadute sul ghiaccio e dalle moto sono nel guinnes dei primati!〞  le spiegò ridendo 〝  puoi anche chiedere conferma a questi due se vuoi…〞. Espresse Bella indicando prima Edward e poi Jake.
〝Beh mi sembra interessante come storia! E comunque la mano non mi fa più male…e…direi anche  che posso prepararvi qualcosa da mangiare come promesso! Ehmm Jake …〞disse rivolgendosi a lui e spostando il ghiaccio dalla mano 〝…ho ancora un’ora di tempo poi mi spiace ma devo tornare al molo, non ricordi…entro le nove la barca va riconsegnata!〞. Jake annuì non faceva altro che guardare Bella che teneva Edward per mano. Sembrava felice e gli sorrideva contenta. Nonostante il malore sembrava fosse rinata, come se Elena le avesse fatto una magia. “ Sarà al settimo cielo perché sta per coronare il suo secondo sogno d’amore…!” pensò tra se Jake immaginandola pallida, con i denti affilati e gli occhi rossi.
〝Jake posso parlarti un minuto da sola?〞. Sentendo il richiamo di Bella, Jake scattò in piedi come se stesse aspettando quel momento. Jake lanciò un’occhiata ad Edward che gli diede l’okay e Elena che scrollava le spalle indifferente e gli faceva segno di comportarsi bene. Jake fece cenno con la mano di lasciar perdere.
Edward guardava Elena e per la prima volta lei non vedeva più nulla di minaccioso nei suoi confronti. L’inquietudine e il disagio sembravano essersi placati. Elena gli sorrise  timidamente, lui ricambiò. Poi gli fece cenno se poteva aprire il frigo. Cucinare l’aiutava a liberare la sua mente.
〝Fa pure! Bella mi ha detto che sei brava a cucinare…quindi divertiti quanto vuoi!〞acconsentì lui.
〝Si. Me la cavo….〞gli rispose mentre prendeva delle verdure e un tagliere. 〝Lavoro in un locale e spesso oltre a servire ai tavoli aiuto anche della cucina…〞spiegava ad Edward che la ascoltava attento. 〝Però è vero mi piace molto cucinare, la mia specialità sono i dolci e i toasts…〞espresse Elena.
〝Mi rattrista moltissimo quello che è successo prima!Io…Non volevo farti del male!〞le buttò immediatamente, non riusciva più a tenersi dentro l’angoscia di averle ferito la mano, di essere stato poco umano.
〝Non ci pensare!〞  tagliò corto Elena. 〝Guarda è anche passato…〞gli rispose notando che in meno di dieci minuti la mano si era completamente sgonfiata. 〝Wow! il ghiaccio deve aver fatto un buon lavoro! 〞pensò studiando la sua mano e  ridendo con Edward. Ma sapeva benissimo che non era la prima volta che riusciva a rimediare in meno di due minuti ad un graffio o una contusione. Edward la notò guardarsi con accuratezza la mano, poi notandolo lei si mise all’opera tagliando le verdure, aveva capito che di sicuro non era stato il ghiaccio a rimediare ma lei stessa. Non riusciva a darsi una spiegazione sull’accaduto ma era qualcosa di insolito. 
〝Sono stata sorpresa di vederti arrivare su quel gommone sai?〞Bella scrollò il capo meravigliata  e allo stesso tempo preoccupata, del fatto che Jake fosse piombato nella sua luna di miele all’improvviso.
〝Davvero? Anch’io non pensavo che sarei venuto fino in Brasile a cercarti….〞le rispose con  amarezza Jake.
〝Senti Jake io devo essere chiara con te. Ma stavolta sarà l’ultima, sappi che non voglio più affrontare questo discorso da oggi in poi…〞. Bella  pensava che era meglio arrivare al punto anziché girarci attorno,  sperando che Jake avrebbe  capito le sue intenzioni.
〝E io devo ribadirti per l’ennesima volta che sei ancora in tempo per cambiare idea. Bella puoi ancora avere una vita normale, una vita da umana, ti prego pensaci…〞. La testardaggine di Jake era un talento naturale. Non lo faceva per se stesso ma per lei, per i sentimenti che provava ancora nonostante tutto.
〝Jake devi capirlo!〞lo interruppe Bella prima che potesse continuasse a dire strafalcioni  poi si fermò e si voltò verso di lui,voleva guardarlo negli occhi così il discorso gli sarebbe stato più chiaro.  〝  Io ti voglio bene, un gran bene, per te farei di tutto perché nel profondo del mio cuore ci sarà sempre uno spazio per te. Sei importante e indispensabile ma… dannazione io non ti amo, non tanto quanto amo Edward. E per stare con lui devo diventare come lui, devo stare sulla sua lunghezza d’onda, non posso vivere bene la mia vita con lui da umana e non è solo per lui, ma per me stessa. Voglio una nuova vita dove sentirmi a mio agio.  Dove stare al suo stesso passo, dove posso vivere la sua vita. In questo mondo non mi sento a mio agio. Non voglio una vita normale. Io desidero…io voglio solo Edward〞.gli disse tutto d’un fiato per paura che Jake la interrompesse. Poi tolse le braccia dalle sue spalle. Jake si mostrava ostile anzi ci era rimasto davvero malissimo.
〝E così… ti ostini a pensare che per vivere il vero amore bisogna morire? Non è una soluzione quella.  E va bene, mi sono rassegnato al fatto che ti sei sposata con lui, mentre con me potevi essere felice e serena e non dire addio a nessuno. Vivere, respirare, fare tutto quello che si fa in una  vita normale. Però  renditi conto che non posso far finta di niente sul fatto che tu voglia diventare un vampiro!Io purtroppo sono un licantropo, la mia vera natura non mi permetterà di…〞
〝Se mi vorrai dare la caccia Jake vuol dire che ci batteremo!〞gli suggerì acida Bella voltandogli le spalle.
〝Ma  lo senti quello che dici? Ormai sei così abbagliata da questa voglia pazzesca che hai di diventare come loro, che saresti disposta a tutto anche a lottare contro di me. Magari da neonata mi faresti anche fuori!〞
〝No! Questo no…〞Bella si girò  delusa verso Jake, gli occhi lucidi gli stavano dimostrando quanto lei tuttavia fosse ancora legata in qualche modo a lui ma non tanto da farle cambiare idea sulla sua  probabile nuova vita 〝  Lo sai che non ti farei mai del male. L’ho detto solo perché questo potrebbe  servire a farti tornare alla realtà! Alla mia decisione! 〞 
〝Ti prego Bella, pensaci bene, lo sai cosa ti succederà io non potrò facilmente  impedire a Sam  di intervenire nei tuoi confronti e della tua nuova famiglia e poi pensa a tuo padre e tua madre come la prenderanno…〞
〝Beh i miei piani per il college in Alaska sono sempre realizzabili e ti ribadisco che ormai ho scelto quello che voglio diventare ed anche Edward è d’accordo…〞Bella era davvero spazientita.
〝A me sembra di no!〞rispose lui seccamente. Ogni parola di Bella era contrapposta alla sua.
〝Smettila! Ti prego! Ti dico che lui è d’accordo, abbiamo fatto un patto e…appena torniamo a Forks lui mi trasformerà…〞espresse con un velo di titubanza ora che sapeva che di mezzo c’era anche il bambino. Si toccò la pancia sentendo di nuovo dolore, per fortuna era minimo Jake avrebbe sospettato se si sentiva di nuovo male e di sicuro avrebbe fatto mille domande preoccupato rischiando di far saltare i nervi anche ad Edward.
〝Va bene! Se sei proprio decisa allora non serve a nulla la mia presenza qui sarà meglio che me ne vada! Ritorno a Forks ma sappi che non sarà più la stessa cosa…〞concluse irritato ritornando verso la casa.
〝Jake! Jake ti prego fermati io…non voglio che ci lasciamo in questo modo!〞Bella si porse davanti a lui, fissandolo con sconforto e dispiacere. Gli occhi lucidi e tremanti lo fissavano in attesa .
〝E’ l’unico  modo Bella! prendere o lasciare!  O tu rimani umana o sarò costretto a darti la caccia!E’l’unica maniera per dimenticare tutta questa storia e per dimenticare anche te!〞sbottò alla fine Jake rimettendosi sui suoi passi. Ormai la pazienza era al termine.
〝Io non voglio che ti dimentichi di me. Io voglio che restiamo ancora amici…come dei vecchi amici〞Bella gli prese le mani. L’idea di perderlo di nuovo, come era capitato qualche tempo prima le provocava un’enorme sofferenza. Aveva bisogno di lui ma non poteva lasciar perdere il suo desiderio.
〝Lo capisci che non potrò farlo? Io sono un licantropo e per tua sfortuna ammazzo i vampiri…dannazione!〞. Jake le mollò le mani e si diresse verso la veranda che dava sulla casa. Era irato, iniziava a tremare e stringeva i pugni per non trasformarsi anche se sentiva che sarebbe potuto succedere. “ No!” pensava “ Non davanti ad Elena, lei non deve vedermi così!”.
Edward non poté più trattenersi, in men che non si dica si ritrovò sulla veranda. Elena rimase allibita quando lo vide scomparire dalla cucina fulmineo. Lo seguì e si fermò spaventata sulla porta quando sentì Edward emettere un rantolo e Jake  che iniziava a tremare, come se fosse su uno schermo disturbato. Sentiva i suoi denti digrignare, indietreggiando si ritrovò con le spalle al muro, era immobile, spaventata da quello che stava accadendo davanti ai  suoi occhi.
〝No! Basta vi prego!〞Bella entrò di corsa in casa per fermarli, poi passando tra i due si diresse verso Elena che  sembrava terrorizzata, aveva sentito quel suono strano da Edward e continuava a non staccare gli occhi da Jake incredula, sembrava stesse per sbriciolarsi.
〝Calmatevi ora !〞alzando la voce Bella  si mise tra i due che indietreggiarono di qualche passo, Jake scrollò il capo e guardava Edward come se volesse ucciderlo, Edward era abbastanza arrabbiato che sentiva stesse per  cedere e farlo a pezzi. L’atmosfera era piena di tensione. Un minimo cenno o scatto e si sarebbe scatenato l’inferno. Uno scontro che andava assolutamente evitato.
Elena era scossa , non riusciva a muoversi paralizzata dalla paura tanto meno a parlare. Bella le si avvicinò facendola sedere sul divano. Prendendole la mano la condusse verso esso.
〝E’ meglio che tu ti sieda….〞espresse notando che era pallida e che sembrava sotto shock .  〝Tranquilla, non succederà niente…〞le disse rassicurandola e accarezzandole il volto. Mentre continuava a guardare ostilmente verso i due che erano ancora uno di fronte all’altro.
〝Si. E’ meglio che tu ti sieda Elena!〞Edward aveva ancora gli occhi neri, quelli di quando era irritato  e  adirato. 〝Dobbiamo parlare…〞
〝No Edward! Non puoi rischiare di…〞Bella intervenne sconcertata da quella affermazione. Non poteva mettere a rischio la sua identità. 〝Ti prego calmati!〞gli andò vicino per calmarlo ma sentiva che non l’avrebbe ascoltata e la situazione sarebbe precipitata.
〝No non le diremo un bel niente!〞espresse Jake pensando alla reazione che Elena avrebbe avuto sapendo che razza di mostro era.〝Anzi è meglio che noi andiamo! Giusto ?〞si rivolse ad Elena che aveva gli occhi sbarrati per il panico.
〝E’ meglio così credimi!〞espresse con sofferenza 〝E’ meglio che ormai lo sappia, dato che ha visto e…sentito…〞gli ribattè Edward fissandolo in cagnesco.
〝No!〞Bella intervenne arrabbiata 〝Non diremo proprio niente, non è il caso di rischiare che Edward e la sua famiglia o tu venga messo a rischio…! Perciò vi prego smettiamola…!〞intervenne Bella.
〝Non capisco ma di cosa state parlando? Cos’è che devo sapere?!〞Elena si era ripresa, la sua voce era ancora terrorizzata, ansiosa, continuava a fissare Edward, Jake e Bella. Tutto le sembrava di nuovo minaccioso, confuso non riusciva a capire i loro discorsi.
〝Niente!〞Bella si voltò verso lei cercando di nuovo di rassicurarla ma lei non sembrava affatto accettare le sue spiegazioni. 〝Sono solo arrabbiati…ma ora è tutto a posto…〞
〝Già è meglio che non sappia che razza di mostro sono…〞espresse preoccupato a bassa voce  Edward mentre si stava dirigendo verso un’altra stanza, ma evidentemente non era stata così bassa per Elena che si alzò e si diresse verso lui.
〝Hai detto  che sei un mostro?〞gli chiese preoccupata mentre afferrava una specie di pugnale attaccato su una bacheca sulla parete vicina. Edward la fissava sorpreso, cosa pensava di fare con quell’arnese dargli una pugnalata? Il pugnale si sarebbe rotto  non ferendolo,   tanto che lei avrebbe capito che non era una cosa normale.
〝Hey ma che fai?〞Bella le si avvicinò  terrorizzata, cercando di strapparglielo dalle mani ma Elena la fermò mettendole le mani avanti e impedendole di avvicinarsi.
〝Elena metti giù quel pugnale!〞anche Jake tentava di farla ragionare quando improvvisamente lei rivolse l’arma verso se stessa. 〝Elena no!〞Jake si precipitò verso lei ma ormai era troppo tardi, la lama aveva fatto una ferita profonda sul braccio il sangue iniziava a colare come un secchio di vernice rivoltato,  sul parquet bianco. Bella rivolse uno sguardo preoccupato ad Edward che si allontanava cercando di non guardare tutto quel sangue che colava sul pavimento.
〝Vi prego  aiutatemi!〞espresse disperata mentre si accovacciava per terra tenendosi la mano sulla ferita. Jake accorse verso lei per tamponarle la ferita con un pezzo del tessuto del cuscino del divano, le spostò la mano e rimase sbalordito quando appurò che il taglio profondo era diventato un minuscolo graffietto, una riga sottile sul braccio. Guardò Elena esterrefatto e a dir la verità un po’ confuso.
〝Ma come  … come hai fatto?〞
〝Non lo so!〞espresse lei angosciata 〝  ma probabilmente potrei essere anch’io un mostro…〞espresse mentre si guardava il braccio  e sembrava sconvolta per l’accaduto. 〝Io non so cosa siete e non credo che me lo direte però avevo bisogno di farvelo vedere! Non so quali siano i vostri problemi, non so perché vuoi impedire a Bella di vivere la sua vita con Edward〞disse rivolgendo lo guardo a Jake 〝… sono ormai anni che ci convivo; un giorno cado mi sbuccio un ginocchio ci metto la mano e dopo un minuto mi passa tutto come se non fosse accaduto nulla, non sapete quante famiglie mi hanno preso per pazza, per anormale, sono stata visitata, analizzata ma nessuno ne ha mai capito niente perciò  oggi ho trovato in voi un modo per essere capita, per farmi aiutare, non so perché l’ho fatto…so solo che dovevo!〞.
Jake l’aiutò ad alzarsi ancora confuso per la faccenda. Come poteva essersi tagliata e aver fatto sparire il taglio in meno di due secondi? La guardava sconvolto, non capiva ne il suo gesto però tutto era strano.
〝Forse è legato tutto a questo dannato tatuaggio…〞espresse mostrandolo sulla nuca a tutti 〝In orfanotrofio hanno fatto di tutto per toglierlo, mi ci hanno buttato anche dell’acido ma non ci sono riusciti.  Hanno solo lasciato una cicatrice e sopra è ricomparso quel tatuaggio. La direttrice diceva a che ero una strega! Che mi avevano marchiata con il fuoco…ma io non lo sono…non lo sono affatto!〞Elena scoppiò in lacrime. Jake gli si avvicinò e anche Bella voleva cercare in qualche modo di consolarla. Jacob non capiva da dove provenisse questa confusione però non potè far a meno di  controllare quel tatuaggio.
〝Ma  assomiglia al tuo….〞espresse sottovoce Bella sbalordita.
〝Tzz. Non dire nulla, non voglio che lei sappia!〞Jake intervenne subito prima che Bella potesse parlare più del dovuto. Poi mentre abbracciava Elena e la rimetteva in piedi continuava a guardarlo era  un cerchio concentrico nero  al cui centro c’era il simbolo di una piuma. Jake aveva già visto quel simbolo ma non ricordava dove. Bella si diresse verso il ripostiglio per pulire il sangue sul pavimento, prima che accadesse qualcosa di disastroso.
〝Stai meglio?〞espresse Jake prendendole la faccia tra le mani. Elena annuì mentre continuava a guardalo negli occhi. Lo sguardo di Jake la rassicurava anche se forse non avrebbe dovuto dirgli del tatuaggio, nonostante avesse notato anche lei quanto fosse simile a quello di Jake.  〝Ora ce ne andiamo okay?〞
〝Mi dispiace se ho fatto tutto questo! Io non volevo causare altri problemi…〞espresse costernata mentre si rialzava in piedi. Jake la prese ancora una volta tra le braccia, per consolarla e rassicurarla, le accarezzava la nuca, Elena chiudeva gli occhi respirando piano 〝Tranquilla! Ora pensa a rilassarti e a tranquillizzarti! Hai fatto bene a sfogarti, si vede che ne avevi bisogno!〞.
Bella si voltò a guardare quella scena, sembrava di vedere lei stessa ancora nelle braccia di Jake, sorrise felice all’idea che Elena poteva aiutare Jake a distrarsi e non pensare a quello che lei voleva: diventare un vampiro. Elena poteva essere la soluzione a tutti i problemi, l’unica cosa che sperava è che non rivelasse la sua gravidanza a Jake. Avrebbe decisamente complicato le cose.
Edward ritornò in salotto guardando demoralizzato Elena. 〝Non ha scoperto nulla vero?〞chiese cingendo con un braccio Bella, lei annuì rassicurandolo 〝No! Non si è accorta che sei andato via a causa del sangue ma ci ha raccontato del suo tatuaggio…〞
〝Si.. l’avevo visto anche prima e l’ho sentita anch’io…〞espresse sorpreso Edward 〝Sembra una storia strana…cercherò di indagare meglio su questa storia…tu l’hai visto?〞Bella annuì poi si bloccò quando vide che Elena si stava direzionando verso loro.
〝Mi dispiace se… se mi sono comportata così〞espresse dolorosamente Elena guardando Bella 〝Posso solo dirvi che qui vedo solo belle persone non mostri e qualsiasi cosa voi siate beh…per me siete normalissimi, siete umani pieni di emozioni, di sentimenti, di impulsi…〞
〝Non preoccuparti!〞espresse Bella abbraccianndosi a lei 〝Anzi ti ringrazio per avermi aiutata prima!〞Elena annuì sorridendole poi sorrise anche ad Edward  che ricambiò.
Poi Elena si diresse con Jake verso l’imbarcazione per ritornare a Rio.Bella guardava Jake, ripensando alla discussione avuta in precedenza. Non voleva trattarlo male, non voleva deluderlo ancora una volta,aveva notato la sua sofferenze e il suo dissapore nei confronti della sua scelta, della sua nuova vita, ma questo non le aveva portato alcun cambiamento. Bella voleva diventare un vampiro e Jake doveva farsene una ragione.
Jake aiutò Elena a salire sul gommone, mentre Jake la seguiva.
〝Non mi saluti nemmeno!〞espresse Bella dispiaciuta alle sue spalle.
〝Ciao!〞gli rispose acido Jake.
〝Jake ti richiamo quando torno a Forks però ti prego non dimenticare quello che ti ho detto!〞gli ribadì Bella raggiungendolo a grandi passi verso il gommone.  Jake non le rispose nemmeno, anzi si voltò dall’altro lato, poi sentendo le mani di Bella che lo toccavano si girò e la abbracciò. Bella non ce la faceva doveva abbracciarlo ancora una volta, per dargli una rassicurazione, per dargli l’idea che nonostante tutto lei ci sarebbe stata come amica e non come sua nemica. Jake accettava il suo abbraccio anche se sapeva che forse sarebbe stato il suo ultimo abbraccio con lei. Orami non c’era nulla da fare, nessuno poteva farle rinunciare a diventare una succhia sangue e adesso ne aveva la certezza. Jake fece cenno ad Elena di mettere in moto il gommone, Elena acconsentì.
〝Addio Bella…〞disse mentre vedeva la piccola isola allontanarsi e vedeva Bella ancora li sul bagnasciuga che lo salutava. Le fece un cenno poi si voltò di scatto quando vide il succhia sangue avvicinarsi e stringerla tra le sue braccia.
Raggiunsero la barca, Elena si mise subito alla guida Jake si mise seduto, lo sguardo perso verso il mare. Nessuno dei due parlava o diceva qualcosa. Elena come al solito ruppe la tensione.
〝Adesso cosa farai quando ritorniamo a Rio…?〞
〝Devo andare in aeroporto, voglio tornare a casa…!〞
Sentendo quella frase Elena rimase amareggiata. Ora che aveva capito una volta per tutte che quella ragazza non lo amava più, Jake aveva risolto i suoi problemi e  voleva liberarsi di lei, nonostante il bacio e tutto il resto. Ma come poteva Elena lasciarlo andare così, sapeva che era nato qualcosa nonostante lui glielo nascondeva e non glielo dimostrava affatto. Cosa poteva fare per non farlo scappare via da lei?
Il volto iniziò a rigarsi di lacrime senza farlo notare a Jake. Non voleva impietosire, se lui aveva intenzione di rimanere doveva essere un gesto spontaneo non una forzatura.
Il viaggio del ritorno andò tra alti e bassi. Se Elena cercava un dialogo Jake lo sotterrava, non voleva parlare tantomeno confidarsi con lei. Perciò quando ritornarono al molo anche Elena decise di stare al suo gioco.
〝Eccoci qua!〞gli disse distaccata Elena  scendendo di corsa dalla barca.
〝Cosa c’è Elena? Sembra che...〞Jake la fissava scrupoloso 〝Ma hai pianto?〞
〝Non è un tuo problema!〞gli rispose seccata mentre restituiva le chiavi della barca al suo amico. Jake la guardò dispiaciuto, non voleva di certo ferirla alche se sapeva in qualche modo che l’avevesse fatto.
〝Allora è andato bene il giro in barca Elena!〞gli chiese incuriosito Paulo. Elena non lo ascoltò nemmeno, la sua risposta fu breve 〝Si grazie!〞gli rispose in fretta mentre saliva sulla sua moto.
“ Forse è meglio così!” pensò Jake salendo sulla moto dietro Elena “ E’ meglio dimenticarsi di tutta questa storia, di Bella e dello pseudo imprinting con Elena!Dimenticherà facilmente anche lei…”
In meno di un’ora Jake raccolse la sua roba salutò Lola e Juanito che erano nel locale ad aspettare Elena e si fece accompagnare da quest’ultima all’aeroporto. Jake trovò facilmente un volo che lo avrebbe riportato a casa, una famiglia aveva disdetto per rimanere una settimana in più a Rio. Un paio d’ore di attesa e avrebbe lasciato dietro le sue spalle questa storia.
〝Bene e…così le nostre strade si dividono…〞disse imbarazzato rivolgendosi ad Elena.
〝Si! Così sembra…〞
〝Senti mi spiace per averti coinvolta in tutta questa storia Elena! Anche se forse ti ho fatto illudere su qualcosa… ti prego davvero di scusarmi, mi riferisco al bacio e a tutto il resto…〞
〝Non preoccuparti Jake è tutto a posto!〞
〝Okay allora… addio Elena!〞espresse Jake voltandosi per andare verso le imbarcazioni. Fece qualche passo poi lei lo raggiunse tirandolo per un braccio. 〝Jake aspetta!〞
〝Elena così mi farai perdere il volo…〞
〝Io voglio che tu rimani qui ancora con me!〞gli disse tutto d’un fiato cingendolo a sé.
〝Che cosa?!〞le rispose sorpreso Jake.
〝Ti prego rimani qui…io…〞Elena sembrava implorarlo.
〝Elena lasciami andare! Non rendere tutto complicato ho già abbastanza problemi!〞
〝Jake ascoltami ti prego〞gli disse rivolgendosi a lui  tirandolo verso sé 〝Io sono innamorata di te! Lo so che non mi credi perché sei rimasto scosso da tutto quello che è successo con Bella. L’ ho capito che lei non ti ha dato più nessuna possibilità ma… Io credo che posso essere il tuo imprinting, c’è qualcosa che mi lega a te, non so cosa però ti prego dammi una seconda possibilità, hai perso lei  ma non me…〞poi gli diede un bacio sulle labbra. Jake la scostò.
〝L’imprinting!? Accidenti a quando ho voluto sperimentarlo! Elena ti prego dimenticati di tutta questa storia! Fallo per me!〞
〝Non posso dimenticarmi di te…io ti amo!〞
〝Stai farneticando…Tu non sai cosa è l’imprinting e non starò qui nemmeno a spiegartelo…〞
〝Jake ti prego e …del tatuaggio cosa mi dici?〞Jake si voltò verso lei seccato. Non poteva credere di aver combinato un casino tremendo con un bacio.
〝Elena adesso basta! Tu non sei lei, non sei Bella,  non potrai mai farmela dimenticare anzi credo che convivrò per tutta la vita con l’illusione di vederla ritornare da me un giorno … e se anch’io credevo di aver provato qualcosa per te all’inizio  me ne dimenticherò perché non voglio cha accada niente…non voglio complicazioni! Perciò addio…〞espresse  ritornando sui suoi passi e dirigendosi verso il gate che l’avrebbe portato agli imbarchi. 〝Jake!〞l’urlo disperato di  Elena  echeggiò facendo voltare tutti tranne lui, l’uomo di cui si era innamorata in soli tre giorni stava per sparire dalla sua vita. Jake camminava stringendo i pugni “ Mi spiace Elena ma dovevo farlo! Non posso coinvolgerti in tutto questo! Anche se qualcosa poteva esserci devo dimenticarlo”.  In preda all’ angoscia Elena  cercò di scavalcare le barriere che dividevano i passeggeri che dovevano partire da quelli che aspettavano o che stavano uscendo, ma un poliziotto notando le sue attenzioni dovette fermarla. Si muoveva cercando di divincolarsi dalla presa del poliziotto che la teneva per le braccia. Ormai era tardi la porta degli imbarchi si chiuse. Jake sarebbe partito sparendo così dalla sua vita.
Si buttò per terra avvolta dal dolore e dallo smarrimento. Jake non c’era più come avrebbe potuto farsene una ragione?
 
 

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Capitolo 6
*** Proposta inaspettata ***


Elena continuava a restare  sdraiata per terra in aeroporto, non aveva la forza per alzarsi e tornare a casa. Sembrava non avere le forze per farlo. In quel momento aveva la mente offuscata dal dolore, non poteva  e voleva crederci: Jake se n’era andato, senza riflessioni o ripensamenti. L’aveva lasciata li come  se lei non fosse mai esistita, come se tutta la sua disponibilità e il suo aiuto fosse stato un semplice accordo e nulla di più.
Quando il poliziotto le istigò per l’ennesima volta di alzarsi altrimenti l’avrebbe condotta in questura con lui, Elena ritrovò la forza e, dopo aver spiegato che era stato solo un malore, si incamminò  tirandosi a fatica, verso l’uscita dell’aeroporto. Guardava dispersa le macchine che arrivavano, la gente che entrava e usciva e quasi la strascinava con sé, ma lei non sentiva nulla, nessun dolore fisico. Era impietrita dal dolore la quale, aveva colpito la sua anima. Jake era stato di passaggio nella sua vita ma non le bastava : lei lo voleva per sé, voleva ancora rivederlo, abbracciarlo, sorridergli. Il suono di una macchina che correva disperata verso l’entrata la fece ritornare in sé discostandosi dalla strada che stava attraversando per tornare a casa. Guardando la sua moto decise che forse era meglio tornare a piedi, il ricordo di Jake che  si abbracciava a lei per sorreggersi,  l’avrebbe fatta star male. Non controllò nemmeno se il lucchetto fosse chiuso, non le importava se gliela rubavano, se non c’era Jake non aveva più senso andare in moto, divertirsi. Lui era stata la scusa per usarla la seconda volta nella sua permanenza a Rio.
Camminava per la strada come un fantasma, silenziosa e assente, spesso si fermava sentiva una specie di fitta alla testa, che le impediva persino di chiudere gli occhi , lo stomaco sembrava aver ricevuto un pugno talmente forte da non lasciarla respirare. Dovette sedersi alcuni minuti prima di reincamminarsi.
Passarono circa un paio d’ore poi, si girò sull’angolo a destra e vide il locale, il posto dove  viveva con la sua famiglia e lavorava da due anni, lo stesso posto dove Jake si era rifugiato e lei lo aveva accolto senza dubbi, senza preoccupazioni, lo avrebbe fatto senza condizioni.
〝Elena mi vida…〞Lola le comparve davanti preoccupata 〝…come mai ci hai messo tanto ad accompagnarlo… tua madre ti ha cercata per tutto il giorno sai?〞
〝Io non …Sono stata all’aeroporto per un po’…〞Elena abbassò la testa non le piaceva farsi vedere triste da Lola e soprattutto non voleva metterla in ansia. Lola le tirò su il volto.
〝Ma sei pallida? Che ti è successo? Stai male?〞
〝Si credo di avere la febbre non so… Vado in camera a riposare…di alla mamma che dopo le spiego  tutto okay?〞. Lola annuì e si offrì di accompagnarla. Dopo aver fatto una doccia si sdraiò sul letto,la vestaglia di seta blu l’avvolgeva e la teneva calda,  chiudendo gli occhi cercava di non pensarci, si voleva auto convincere che  prima o poi le sarebbe passato, ma era più forte di lei, non riusciva a togliersi dalla testa Jake, il suo sorriso, il suo sguardo, il suo calore. Chiuse ancora gli occhi, ma non riusciva a stare calma, doveva fare qualcosa per non lasciarsi andare,come quando Isaak l’aveva abbandonata andandosene da Rio per trovare i suoi parenti in Australia e non l’avvertì della partenza. Ci vollero mesi per dimenticare tutto. La cosa però  adesso era diversa:  Isaak era come un fratello per lei ma alla fine lei stessa aveva capito che doveva riunirsi con la sua famiglia almeno lui l’aveva ritrovata e doveva trovare la sua strada. La sua nuova famiglia le voleva bene, ma non è mai come quando sei a contatto con la tua vera famiglia. Con Jake  era diverso sapeva di essere innamorata di lui e aveva pensato che comunque sia fosse stata la stessa cosa per lui, o almeno che poteva nascere una grande amicizia che poi si sarebbe trasformata in qualcosa di più, la speranza è sempre l’ultima a morire. Non riusciva a capire il perché fosse così ostinato a  non lasciar perdere Bella, sposata e felice con il suo Edward. Elena aveva fatto di tutto per fargli dimenticare per un po’ i suoi problemi, facendolo uscire con lei, ma evidentemente non era servito a nulla. Lui amava ancora Bella ed Elena amava Jake. Si era innamorata del suo modo di fare, del suo carattere del modo di lottare per chi amava, facendosi un viaggio fino a Rio solo per vedere come stava Bella, per avere una seconda opportunità, anche se poi lei gliel’ha negata.
Il rumore di un tocco sulla porta la distolse dai pensieri. Sua madre le  comparve davanti con un piatto di minestra calda. Pilar, quarantenne sprint, da quando era piccola gestiva con i suoi genitori quel locale sulle coste delle spiagge di Rio, poi si sposò con Juan non ebbero figli  a causa della sterilità. Dopo sei anni di matrimonio addottorano Lola, aveva 6 anni,  messicana doc orfana anche lei di padre e madre. Poi Lola desiderava un fratello e una sorella e così Pilar e Juanito pensarono di adottare Isaak ed Elena, ebbero informazioni su di noi da un tipo che conosceva la direttrice dell’orfanotrofio. Avevano optato per figli grandi che si sapessero arrangiare avevano troppo da fare al locale per occuparsi di due marmocchietti piagnucolosi  e capricciosi. Pilar era una un donna ben curata, alta , con i capelli ricci dalla carnagione mulatta sempre sorridente. Ma con i suoi figli era sempre apprensiva e preoccupata, soprattutto per Elena, la considerava una spericolata una temeraria e spesso troppo chiacchierona “ Sei troppo su di giri! Calmati prima che ti venga un  attacco cardiaco!” sua madre le diceva così ogni volta che lei rideva troppo, era davvero eccitata per qualcosa o la prendeva in giro.
〝Tesoro!Lola mi ha detto che stai male!Cos’hai?〞. Sua madre posò il piatto sulla scrivania e si sedette accanto al letto accarezzandole i capelli, sapeva che l’avrebbe fatta star meglio. Elena era girata di spalle non voleva farsi vedere con gli occhi gonfi e arrossati da sua madre, l’avrebbe tempestata di domande. 〝Nulla mamma! Ho solo un po’ di spossatezza, ora mi riposo e vedrai che domani starò meglio…〞sminuì Elena stringendosi nelle spalle. Sua madre le mise una coperta addosso notando che stava tremando.
〝E’ per quel ragazzo vero?〞Elena poteva mentire a tutti ma non a sua madre. Lei aveva notato
da subito il suo interesse per quel ragazzo. Al locale passavano tantissimi turisti e anche ragazzi carini, ma Pilar non aveva mai visto Elena così presa da uno in particolare. Aveva notato come  lo guardava, la felicità di sua figlia quando lo rivedeva la mattina al bancone per portargli la colazione. Gli occhi le brillavano e sembrava sempre su di giri, al settimo cielo. Al pensiero che sua mamma avesse capito tutto Elena cercò di trattenere le lacrime.
〝Elena lo sai che puoi confidarti con me…raccontami…vedrò come aiutarti…〞Pilar cercava di consolarla, lo sapeva che prima poi se ne sarebbe andato e lei ne sarebbe rimasta delusa,  infondo i turisti non mettono radici in un posto in cui sono in vacanza.
〝Non puoi aiutarmi stavolta mamma, è impossibile,  non puoi farlo ritornare indietro è tornato a casa sua!〞
〝Partito?〞sua madre era rimasta stupita non lo aveva nemmeno visto andarsene 〝Così in fretta? 〞Elena annuì anche se non voleva pensarci, poi rielaborò la voce di sua madre.  〝Si aveva fretta di dimenticare! Ora per favore lasciami riposare〞. Elena tagliò corto prima che sua madre si mettesse a farle domande a raffica su Jake, non le andava di risponderle. Era un momento traumatico.
〝Okay..me lo racconterai..ora vado…dopo vengo a vedere come stai…!〞espresse sua madre mentre le dava un bacio sulla fronte. Pilar sapeva benissimo quanto Elena fosse sigillata sui suoi segreti, soprattutto quando era di malumore. Elena annuì mettendosi addosso la coperta per cercare di riscaldarsi, fuori c’erano 40 gradi ma lei sentiva freddo. Non c’era più Jake a riscaldare le sue giornate.
La mattina seguente si svegliò che sembrava uno zombie, non riusciva a dormire, faceva il suo lavoro ma sembrava un automa più che una persona.  E più passavano i giorni  più non riusciva a farsene una ragione, doveva cercare di dimenticare ma il caso volle che Lola, che di solito si occupava di riordinare le stanze si fosse ammalata, toccava a lei mettere a posto, però qualcuno  doveva riordinare le stanze e soprattutto quella  che aveva ospitato Jacob. La cosa non le andava a genio, ma doveva farlo, prima che arrivassero i nuovi clienti della locanda.
Aprì quella porta intimorita, era giorni che non ci era più passata davanti. Si intrufolò dentro con aria apprensiva. Iniziò a spolverare sui mobili, a controllare che nel bagno ci fosse tutto l’occorrente: asciugamani, bagno schiuma, maglietta… “ Maglietta?” espresse girandosi  verso il muro che rifletteva sullo specchio e notando qualcosa appeso vicino la maniglia della porta.
Era la maglietta che Jake indossava la sera che era uscita insieme a lei, Elena se la portò vicino al volto poteva sentirne il profumo, quell’irresistibile profumo speziato, lo stesso che aveva quando abbracciata a lui avevano ballato. Sorrise divertita all’idea di stare li ad  annusare la sua maglietta.  Aveva ritrovato un legame, un modo per ricordare, per rievocare le belle sensazioni che aveva vissuto in sua compagnia,  anche se  sapeva che avrebbe danneggiato solo se stessa. La ripiegò su se stessa e la posò sul carrello delle pulizie, nascondendola sotto gli asciugamani puliti, quasi avesse ritrovato un tesoro nascosto. Sorridente e felice si mise a pulire il pavimento, poi la sua attenzione si rivolse verso qualcosa di blu che faceva luce sul soffitto e sulla finestra. Cercò di capire di provenisse,  il luccichio andava su e giù, poi notò che c’era qualcosa sotto il letto, lo prese con delicatezza. Rimase stupefatta quando se lo mise in mano. Era un pendente piccolo e leggero. Era davvero bello: un piccolo zaffiro dentro un sole d’oro,  Elena lo fece girare un attimo per ammirarne ancora la sua luce che giocava sulle pareti della stanza e sul vetro dei balconcini,  poi notò un’incisione  A Sarah con amore Billy.
〝E’ bellissimo, ma mi domando cosa ci facesse con questo…〞espresse tenendolo in mano. Non era un ciondolo da uomo più che altro era vecchio ma molto, molto bello. Il primo impatto fu quello di metterselo in tasca e tenerselo, come ricordo di Jake,  poi pensò al regolamento che vigeva nel locale dei suoi genitori : se un oggetto di un’ospite viene ritrovato va consegnato in accettazione e va rintracciato il proprietario o altrimenti spedito. Se lo mise comunque in tasca e avrebbe provato a controllare sui suoi dati risalendo all’indirizzo. Finì di mettere a posto, portò la maglia e il ciondolo al sicuro nella sua camera poi scese di corsa per verificare sul registro degli ospiti. Ripassò almeno quattro  volte la colonna degli ospiti delle ultime due settimane ma non c’era traccia di Jacob.
〝Accidenti!〞pensò tra sé 〝E ora che faccio i miei mi uccidono se sannò che ho trasgredito alle regole…〞continuava a pensare indecisa sul da farsi.
〝Problemi Elena?〞sua madre le comparve alle spalle come un serial killer. Elena trasalì cambiando pagina al registro, facendo finta di controllare altro. La penna le cadde su pavimento. La raccolse nervosamente continuando a giocherellare sul tavolo con le unghie.
〝No…tranquilla…devo…devo solo uscire qualche minuto posso vero?〞
〝Elena sono da sola, tuo padre è andato fuori città…come pensi che posso farti andare via…tra poco arriverà della gente che aveva prenotato  da settimane e ciliegina sulla torta Lola si è ammalata…〞espresse contrariata mentre sistemava alcuni fogli in un raccoglitore e nell’altra teneva delle tovaglie.
〝Ma è da lei che sto andando mamma! E’ a casa sua no? Da quando ha deciso di vivere da sola mi sembra che non sa cavarsela affatto nemmeno con un po’ di raffreddore!Mi ha chiamato e l’ho sentita malissimo! Perciò le porto un po’ di minestra e ritorno subito! Promesso!〞le disse mettendosi la mano sul cuore. Sua madre la guardò indispettita poi scrollò le spalle e la guardò negli occhi puntantole la biro che aveva in mano.
〝Tra mezz’ora ti voglio qui intese?〞in effetti Pilar sapeva che della due Lola era quella più piccola e anche la più carente di vitamine e di forze.                                                                
〝Oh mamma! Grazie ti voglio bene!〞le disse abbracciandola forte come faceva al solito quando le dava una bella notizia. Prese le chiavi della sua moto, Juanito, una specie di tutto fare del locale, gliel’era andata a riprendere il giorno dopo dall’aeroporto. La fissava come traumatizzata, poi si liberò da questo blocco, ricordandosi che aveva mezz’ora di tempo per parlare con Lola. Girò la chiave e sentì il forte rombo del motore sotto la sella. In meno di un minuto fu davanti a casa di Lola. Suonò in fretta, non poteva aspettare, doveva raccontare alla sua sorellastra, ovvero la sua migliore amica Lola, quello che aveva ritrovato e provare a trovare con lei una soluzione per rintracciare Jake.
〝Arrivo!〞la voce indebolita di Lola dietro la porta.〝Elena mi vida que quieres?〞Lola aveva una voce stroncata dal mal di gola.
〝Devo dirti una cosa sensazionale…anzi devo fartela vedere!〞espresse mettendola a sedere. Aprì il suo zaino estrasse la minestra ben sigillata e poi le mostrò la maglietta.
〝Elena?〞Lola sorrideva maliziosa, mentre notava che la indossava anche 〝Chi è il fortunato eh? Ti ha prestato la maglietta per coprirti?〞
〝Ma non l’hai capito?〞
〝No non dirmi che …〞
〝E’ sua! E’ di Jacob L’ha dimenticata qui e  ha lasciato anche questo…〞tirò dalla tasca del suo  zaino, rinchiuso in un sacchetto di lino, il ciondolo.
〝Que bonito! Que lindo!〞espresse sospirando allegramente Lola 〝Ti ha fatto un regalo?〞
〝No…non è un regalo! E’un ricordo…〞
Lola iniziava a guardarla con sospetto 〝Mamma e papà sanno di questi oggetti?〞Elena fece spallucce e fece anche finta di non aver ascoltato, perciò cambiò subito discorso.
〝No! Anche perché Jake non era nemmeno registrato sul libro degli ospiti!〞
〝Por Dios! No!Ma non avevi detto che te ne occupavi tu? lo sai che vanno registrati appena arrivano in locanda! Mamma ci uccide!〞
〝Beh…scusami ma ero confusa quella sera, tu sei venuta da me in cerca di aiuto per la lingua, che avevi difficoltà a comunicare con un turista e quando mi sono voltata per guardare e non ero più in me! Avevo appena visto una divinità greca! Era li  su quella panchina mi guardava con quello sguardo ammaliatore!〞
〝A chi lo dici…〞rispose trasognante Lola 〝peccato che non mi ha nemmeno più parlato…〞
〝 Era preso dai suoi problemi! Comunque quando li ho trovati ho pensato   che infondo è un legame che c’è ancora con lui  e poi rintracciandolo gli avrei riparlato! tu cosa ne pensi…?〞
〝Elena 〞la interruppe Lola 〝…mamma  sa che hai preso quel ciondolo? se lui chiama alla locanda e lei non lo ritrova nel solito posto,  saranno guai per me e per te…〞
〝Ma no le diremo nulla!sarà un piccolo segreto!〞
〝No…non posso!〞
〝Ti prego sei o no la mia  sorellina, la mia migliore amica….aiutami a mantenere questo segreto… e a riparlargli! Io lo amo!〞
〝 Oh por dios! Lo ami? Sono felice per te! Ma non lo so se posso!Mamma mi ammazza, sarò anche la tua sorellina, so tutto di te, però non posso…scusami! Non le dico le bugie!〞
〝Ehy mi è venuta un’idea…〞
〝Conosco quell’espressione! 〞espresse accigliata Lola.
〝Andrò a parlare con la sua amica… Bella saprà sicuramente darmi indirizzo o numero di cellulare…〞
〝Ne sei certa?  Lei ti darà l’indirizzo? e se non si fida? E se ti manda via infondo siete andati a disturbare la loro luna di miele!Mira Elena…. Questa storia ti manderà in crisi! Lascia perdere!〞
〝 Non posso Lola! Non posso lasciare che tutto mi sfugga dalle mani, almeno un’altra volta devo provarci!Non voglio dimenticare il destino mi si è rivolterebbe contro…〞
〝Cosa pensi di fare?〞
〝Te lo spiegherò poi ovviamente mi servirà che tu mi sostituisca… mi serve solo che domani dici a mamma che stai bene e ritorni a lavoro…〞Elena la guardava fiduciosa, sperava tanto che almeno Lola avesse capito.
〝Okay!〞espresse annuendo sua sorella 〝Domattina ritorno per darti una mano…〞. Elena l’abbracciò felice, Lola non aveva idea di quanto era entusiasta e ottimista ora che aveva trovato il modo di rintracciare Jake. Voleva almeno sentire la sua voce e salutarlo ed era certa che Bella non si sarebbe opposta alla sua richiesta.
Il giorno dopo come d’accordo Lola si ripresentò a lavoro, la madre di Elena fu contenta, infondo era Lola che si occupava degli ospiti, così dopo le innumerevoli suppliche di Elena decise di lasciarle la giornata libera.
Andò in camera sua per cambiarsi, non le andava di tornare in quella casa così lussuosa vestita con un pantaloncino di jeans e una maglietta. Decise di optare per un bel mini vestitino rosso e un paio di leggins neri. Afferrò di corsa le chiavi della sua moto, indossò il giubbottino e si diresse verso il molo. In lontananza vide Paulo, gli andò in contro per salutarlo e ovviamente chiedergli se poteva prestargli una delle mille barche attraccate sul molo.
〝Si ne ho una più piccola puoi prenderla se vuoi!〞espresse consegnandole le chiavi di una piccola ma all’apparenza molto veloce.
〝Okay! Ecco i soldi!〞Elena si accinse a salire sul travicolo e iniziò ad armeggiare con le chiavi per accenderla.
〝Ma quanta fretta hai oggi!〞
〝Tantissima perciò scusami ma devo andare!〞gli rispose impaziente. Non ci volle molto ad arrivare sull’isola Esme. Notò che Bella ed Edward erano sulla spiaggia, seduti su un telo.  Lei stava sdraiata a prendere un po’ di sole lui a leggere un libro. Edward si era alzato per controllare chi fosse entrato nel suo territorio. Bella non si accorse subito di lei poi le fece un cenno con la mano, in segno amichevole.
〝E’ Elena…〞espresse  Bella molto sorpresa avendola riconosciuta.
〝 Cosa ci fa ancora qui? E’ sola o c’è ancora lui?〞
〝No è da sola! 〞gli rispose Bella guardando meglio sulla barca.
〝Beh almeno lei mi sta più simpatica…〞Edward sembrava tranquillo senza Jake nei paraggi. Non voleva che si scatenasse davvero una lite tragica  a causa della sua ostilità alla situazione.
Elena attraccò la barca al molo, non le piaceva affatto presentarsi bagnata fradicia per raggiungerli sul bagnasciuga. Fece una piccola corsetta mentre li raggiungeva. Nonostante aveva promesso di non  chiedere nulla su Edward,sulle sue stranezze, non riusciva ancora a capire il perchè la sua  pelle brillava come fosse incastonato da mille Swarovskji. Sorrise stupita e affascinata allo stesso tempo da quella stranezza.
〝Ciao…〞espresse con una leggera ansia facendo un lieve cenno con la mano.
〝Ciao…〞le rispose Bella ancora sorpresa nel rivederla tornare sull’isola. 〝Come va?〞
〝Bene〞le rispose a fil di voce 〝Scusatemi se sono piombata ancora nella vostra luna di miele ma mi serviva il vostro aiuto〞espresse tutto d’un fiato sentendosi ancora in imbarazzo. Di certo non pensava di essere la benvenuta dopo quello che era accaduto qualche giorno prima.
〝Tranquilla nel pomeriggio avremmo fatto i bagagli sei stata anche fortunata domani non ci avresti trovati qui〞le rispose Edward. 〝Comunque in cosa possiamo aiutarti?〞
〝Beh  Jacob nella fretta  di partire subito ha dimenticato alcune cose e mi serviva l’indirizzo per …restituirgliele noi non teniamo la roba degli ospiti e …〞espresse mentre continuava a guardarli ansiosa. Bella le sorrise incoraggiandola a parlare. Aveva notato la sua espressione triste mentre riferiva la partenza frettolosa di Jake.
〝Certamente…〞le rispose Bella rassicurandola 〝Vieni andiamo dentro qui fa un caldo infernale e credo anche che una bevanda fresca farebbe... ci farebbe bene…〞le chiese comportandosi come una perfetta padrona di casa. Edward sorrise all’idea le mise una mano sulla spalla e iniziarono ad incamminarsi verso l’ingresso.
〝Accomodati…〞le disse Bella gentilemente 〝Anche se credo ormai conosci benissimo questa casa…〞
〝Si …〞le rispose imbarazzata Elena. 〝Grazie…〞poi prese il bicchiere di succo d’ananas e lo bevve in un solo sorso. Rimasero per qualche minuto in silenzio, poi Edward decise che era meglio uscire e lasciarle da sole. Aveva notato l’espressione afflitta di Elena quando era tornata sull’isola, evidentemente aveva bisogno di un piccolo sfogo tra donne.
〝E cosi è andato via in fretta…?〞le domandò Bella incuriosita.
〝Si… 〞Elena sembrava amareggiata 〝Quando siamo andati via da qui era molto arrabbiato e mi ha chiesto di portarlo il più in fretta possibile al locale e dopo all’aeroporto… mi ha salutato e…se n’è andato…〞fece spallucce continuando a far roteare nervosamente il bicchiere sulle mani. Bella la guardava pensierosa.
〝Avevo immaginato che sarebbe scappato via subito. Non riesce a farsene una ragione… ! Non riesce ad accettare questa situazione! Non accetta che io gli voglio bene ma amo Edward e voglio stare per sempre con lui〞. In realtà Bella sapeva che il problema che aveva con Jacob era molto più di grave di un triangolo amoroso, ma non era quello il momento per dirglielo ad Elena, non credeva avrebbe capito.
〝Beh mi sembrava molto  deluso….almeno mi  ha dato questa impressione…〞Elena si strinse nelle spalle.
〝Anche se sono stata chiara sin dall’inizio con lui, mi sento in colpa per come l’ho trattato〞appurò Bella 〝Lui è importante per me, lo è stato e lo sarà sempre ma quello che stiamo vivendo  e quello che accadrà renderà  sempre tutto più difficile…〞gli spiegò alzandosi in piedi e andando verso la porta a vetri che dava sull’ingresso. Fece un grosso sospiro e appoggiò le mani sullo schienale  del divano.
〝Io non so che situazioni stiate vivendo Bella, ma ho visto in lui una forte determinazione, ha un forte legame con te! Lui è innamorato di te!〞
〝Lo so! Ma è un legame diverso da quello che intende lui… io…non lo amo come vorrebbe lui, perché io  amo e ho sposato Edward e sono felice di vivere la mia vita con lui. E’ questo che non riesce a capire, io lo faccio per lui, sono stata chiara con lui, ma non è servito a niente!E’ tutto così complicato〞Bella sembrava esausta. Poi si portò una mano sulla pancia.
〝Se venisse a sapere della gravidanza non mi rivolgerebbe più la parola e io non voglio logorare il nostro rapporto, non lo sopporterei!〞
〝 Capisco…〞Elena continuava a guardare verso il pavimento, forse non avrebbe dovuto affidarsi a Bella, anche lei aveva evidentemente tanti problemi da risolvere tra cui Jake.
〝Sono felice che sei venuta a trovarmi sai? Io ci ho pensato moltissimo in questi giorni e ho capito che tu potresti aiutarlo…〞si rivolse a lei speranzosa, prendendole le mani. Bella la guardava fiduciosa, Elena era sorpresa.
〝Io? No… non credo proprio sai? Come potrei esserti d’aiuto dato che lui non vuole me, vuole te!〞gli sottolineò Elena indispettita.
〝Si lo so! Però se solo tu mi aiutassi a fargli capire che non può perdere il suo tempo, la sua vita a farmi cambiare idea su quello che voglio e sul fatto che io gli voglio bene, un bene profondo ma che rimarrà per sempre un amico,  lui inizierebbe a cambiare. Tu lo hai già cambiato un po’. Ho notato che tipo di legame stesse nascendo fra voi due, bene è l’ora di continuare a farlo crescere... Lo ami vero?〞. All’inizio Elena non rispondeva, non le sembrava dirlo proprio a lei, che sembrava così affezionata a Jake, poi gli occhi rassicuranti di Bella le fecero cambiare idea.
〝  Si!〞espresse abbassando lo sguardo e arrossendo 〝Sono felice che almeno tu  l’abbia capito!… ma ormai non   ha importanza… ! Lui non ne vuole sapere dei miei sentimenti!〞
〝Si che importa! Quando si ama qualcuno bisogna fare tutto il possibile per far capire che ci sei! Che vuoi stargli accanto ! Che per lui compiresti un gesto folle! Che hai bisogno di lui  e che comunque non vuoi dimenticare…〞cercava di convincerla Bella.
〝 Ma lui mi ha lasciato all’aeroporto senza  nulla di definitivo…C’è stato solo un momento in cui ho pensato che davvero qualcosa potesse cambiare…〞le ribadiva Elena sconvolta.
〝Quando?〞
〝Quando un pomeriggio mi ha parlato di una questione riguardo a... si l’imprinting e mi ha baciata! Non sono una stupida ho sentito che ci metteva del suo non  stava giocando. Scusami se lo dico a te ma è stato un bacio bellissimo…〞.
Bella rimase esterrefatta, Jake si era messo a provare l’imprinting con una ragazza conosciuta da poco per vedere se aveva l’imprinting con lei, sapendo che sono segreti della sua tribù, o forse per provare a dimenticare.
〝 Non c’è bisogno di scusarsi 〞Bella scrollò la testa 〝Vedi? Lo stai ammettendo anche tu! Lui non stava giocando…e ti assicuro che non bacia qualsiasi ragazza che incontra…se l’ ha fatto un motivo ci sarà stato…un motivo serio…〞
〝L’imprinting! E’ stato questo almeno per quello che mi ha fatto credere! Da quello che ne so è un’istinto che hanno gli animali…nel cercare l’attenzione verso una sola  persona  o essere vivente in particolare… non capisco perchè l'abbia messo in mezzo...〞
〝Si… credo tu ti stia avvicinando alla soluzione Elena, ma io non posso dirti nulla mi spiace è una cosa che riguarda lui e la sua tribù. Posso solo confidare nel tuo aiuto…〞. Elena non riusciva davvero a capire perché nessuno poteva parlare apertamente se poi lei doveva essere d’aiuto. L’insistenza di Bella la spaventava ma sapeva che poteva fidarsi e che non le stava mentendo.
〝Oh Dio! Mi sento così confusa…e poi c’è stata la questione del tatuaggio, del taglio sul braccio che ho rimarginato in due secondi. Mi avrà.. mi avrete preso per un fenomeno da baraccone…!〞
〝No! Non sei stata un fenomeno da baraccone! Tu parlavi di mostri quei giorni, credimi quando riuscirai a capire tutto di Jake e anche di me ed Edward,  tutto sarà più chiaro… ma ..ora non posso dirti nulla nemmeno io…è una questione delicata!〞
〝Mi spiace di avervi spaventato  con quella faccenda del taglio!  Per me è una cosa naturale, è  una capacità che ho sempre avuto da bambina…, ormai ci convivo a volte faccio finta che non lo so fare ma non ci riesco…〞
〝Elena non devi né scusarti né dispiacerti! Io vorrei sapere solo una cosa…〞Bella fece un lungo respiro poi si rivolse seria ad Elena.
〝Tutto quello che vuoi Bella…〞
〝Cosa faresti se avessi l’opportunità di rivedere Jake? Di riparlargli e chiarirti?〞
〝E’ per questo che sono qui…per l’indirizzo devo ridargli la sua roba…〞Elena era impaurita, se l’avesse rivisto non era del tutto sicura che sarebbe riuscita davvero a parlargli apertamente.
〝Non sentirlo per telefono, o tramite una lettera così  le cose non si riuscirebbero a risolvere. Lui non ti darebbe ascolto. Io parlo di un viaggio…〞
〝Non capisco? Spiegati meglio!〞Elena sembrava confusa. Non riusciva davvero a capire dove Bella volesse arrivare.
〝Elena da quello che mi hai raccontato poco fa, lui ha una un forte legame con te, un legame che ovviamente per la sua irremovibilità e cocciutagine, sta sotterrando perché vuole affrontare da solo questa situazione opprimente che sta vivendo  ma,  sono sicura che lui soffrirà di questo distacco. Soffrirà quando si renderà conto che tu non sarai li a Forks con lui.  Bisogna che tu vada da lui e gli chiarisca la situazione… devi andare da lui  punto e basta…〞
〝Gli ho detto che lo amavo all’aeroporto mi ha voltato le spalle… cosa pensi che servirebbe ribadiglielo…!〞
〝Era incollerito! Lasciali tempo! Lo conosco! Devi assolutamente parlargli e stargli vicino, ho bisogno che tu mi aiuti Elena, non posso vederlo affranto… Io non so se potrò stargli vicino come invece potresti farlo tu!〞Bella la fissava ottimista e ansiosa allo stesso tempo. Elena poteva aiutarla ad addolcire la pillola con Jake.
〝No! Non posso...No! Cosa…cosa dico ai miei genitori?〞Elena si rifiutava di ascoltare. Ora che aveva trovato una famiglia che le voleva bene, non poteva abbandonarli e andarsene.
〝Elena ti capisco! Anch’io ho due genitori apprensivi! Ma vedo che tu soffri e dato che mi sono affezionata a te, sarà perché mi hai aiutato quando stavo male e mi hai fatto coraggio a fare il test di gravidanza, io  so che tu puoi ancora aiutarmi e anch’io voglio aiutarti! So che se non lo rivedi impazzirai, che starai qui in Brasile a piangere e a farti del male senza esserti data una seconda opportunità e credo che se sei venuta fin qui qualcosa c’è…qualcosa per cui vuoi combattere perciò…〞Bella prese carta e penna e iniziò a scrivere 〝questo è il suo indirizzo e  numero di telefono e…questo e il mio numero di telefono, in caso lui …faccia il restio all’inizio…〞.
〝Bella ma…Io non so se posso così su due piedi…〞
〝Non sto dicendo di partire domani…sei tu che deciderai, valuterai i pro e contro e …partirai…spero che tu lo faccia…mi sembri  così perfetta per Jake!〞.
〝Se tu dici …che potrebbe funzionare…〞.
〝Funzionerà…lui è scappato da me non da te…〞.
Elena prese in mano il biglietto, lo stringeva tra le mani. Sorrideva a Bella che la ricambiava. Le aveva dato una speranza per riconquistare l’amicizia e la fiducia di Jake.  Bella l’accompagnò al molo verso la barca anche Edward era andato a salutarla. Elena li abbracciò entrambi poi mise delicatamente una mano sulla pancia di Bella, che sembrava più gonfia, rivolgendosi al piccolo 〝Non tirare troppi calci d’accordo? Dai un po’ di tregua alla tua mamma〞. Bella rise sentendo quella frase e si accarezzò il gonfiore felice anche Edward le mise una mano per salutare il piccolo. Anche se in realtà lo preoccupava moltissimo questa situazione deleteria per Bella, la gravidanza era un pericolo ma convincerla era come parlare ad un mulino a vento.  Abbracciati guardavano Elena salire sulla barca.
〝Ti aspetto a Forks?〞le disse Bella salutandola da lontano.
〝Forse ma ci sono speranze. Grazie!〞rispose ridendo Elena.
〝A Forks?〞le domandò accigliato Edward 〝Cosa hai intenzione di fare lo sai che non deve sapere…〞
〝Tranquillo amore! Hai visto che puoi fidarti, non ha chiesto niente di te, non ha intenzioni pericolose e lei sarà il mio aiuto per Jake!〞
〝Per Jake?〞
〝Si〞espresse cingendogli le braccia al collo, strofinando leggermente il suo naso contro quello di Edward 〝Gli innamorati vanno sempre aiutati! E tra loro sono sicura che può nascere qualcosa di meraviglioso, proprio come me e te!〞
〝Ma non è una follia farla venire fino a Forks? E se lui la manda via? Potrebbe avere delle gravi conseguenze tutta questa situazione!〞Edward sembrava davvero contrariato.
〝Beh io per te di follie ne ho fatte perciò  anche se  lui non la mandasse via io cercherò di fare in modo che si accorga  di quanto stia sbagliando e…poi credo che siano davvero fatti l’uno per l’altra. Lei lo aiuterà a farsene una ragione…〞
〝Non credi che  resterebbe confuso dalla sua somiglianza con te?〞
〝Se n’è già accorto amore!〞Bella lo guardava speranzosa 〝Però io sono io e lei è diversa da me, non è la somiglianza fisica con me che cerca, ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino… E lei può sicuramente dagli quello che non riuscirei a dargli io perché lo sai che amo solo te…! Sei il mio mondo adesso!〞. Bella si allungo sui piedi per baciarlo. Il sole sembrava alto era ora di fare le valigie e prepararsi per partire, per tornare a Forks e prepararsi alla sua nuova vita.
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Partenze ***


Erano passato un mese da quando Jake prima e successivamente Edward e Bella dopo, avevano lasciato il Brasile. Jake era ritornato a Forks amareggiato e deluso, il piano di far cambiare idea a Bella, di impedirle di diventare una vampira non era servito a nulla. Tornato a casa e parlando con Sam di quello che sarebbe accaduto se davvero fosse diventata immortale, la risposta era palese e scontata : se i Cullen  la trasformavano il patto era rotto e, amicizia o no, amore o no anche Jake avrebbe dovuto partecipare a questo scontro. Una cosa era certa forse non era più l’amore che continuava a legarlo a Bella ma la speranza di farla rimanere viva, di vederla umana e vivere una vita normale, anche se non accanto a lui. Sapeva benissimo che non voleva essere quello che era dovuto diventare a causa della sua genetica, ma i lupi ammazzano i vampiri questo era punto. Non poteva trascendere alle regole della tribù.
Da quando era tornato a Forks, non si era più informato su di lei, se fosse rientrata a casa dei Cullen e se stesse bene, non gli importava più ormai era diventata una comune minaccia, un ennesimo succhia sangue da combattere per tenere pulite e incontaminate le terre di La Push e dintorni. Sua sorella Rachel ogni tanto cercava di farlo parlare, notando quanto fosse diventato scontroso e irascibile ma quello che otteneva era solo risentimento e Jake che andava via per non starla a sentire. Spesso si rinchiudeva nel suo garage per sistemare la sua macchina e spesso anche quelle degli altri, così per passare il tempo, per non pensarci. Ma sapeva che era difficile, che non ci riusciva. Oltre Bella c’era un’altra situazione che l’aveva lasciato amareggiato e molto, molto dispiaciuto: il modo inappropriato e involuto, nei confronti di Elena. Lei gli aveva aperto il suo cuore e lui se n’era fregato.
Ogni tanto ci pensava, pensava alla sua gentilezza e alla disponibilità, alla dolcezza e pacatezza, ma tra queste cose emergevano la sconvolgente somiglianza con Bella, il tatuaggio, il taglio sul braccio che si rimarginava in meno di un minuto. Tutte queste  particolarità erano sovrapposte alle prime e così Elena era per lui un altro problema da risolvere, un rompicapo da decifrare, cosa per cui non aveva né tempo e ne voglia di farlo. Era troppo complicata come situazione. Ormai lei era in Brasile e per lui era meglio che fosse rimasto tutto come se nulla fosse accaduto anche se a malincuore. Poteva dimenticare tutte quelle stranezze ma non il calore di quella ragazza. Anche se non sapeva che tra qualche ora sarebbe arrivata a Forks, anche lei e che magari tra una guardatina al motore di una macchina e un pensiero da occultare si sarebbe presentata da lui.  Elena era in partenza per Forks anche se la decisione era andata sulle lunghe.
Dopo lunghi ripensamenti e discussioni con padre e madre adottivi aveva avuto il permesso di partire. In un mese erano cambiate molte cose : Elena spesso stava male, i mal di testa continui la facevano stare spesso a letto e sua madre aveva assunto un’altra ragazza che insieme a Lola la aiutava nel locale. Teneva quel numero di telefono rinchiuso in un cassetto del suo comodino insieme alle cose rimaste di Jake, come un tesoro prezioso, ogni sera prima di addormentarsi si avvolgeva in quella maglietta e guardava il numero di telefono e la tentazione di chiamarlo era molto forte, la paura invece era solo una, che lui le richiudesse il telefono in faccia. Facendola stare peggio di come stava.
Quando aveva raccontato a Lola della proposta di Bella, sua sorella aveva detto che avrebbe fatto di tutto per aiutarla a partire pur di rivederla felice ma Elena sembrava contrariata anzi aveva deciso di non pensarci più. In realtà stava male e le mancavano il coraggio e la forza. Sia Lola che Pilar si erano preoccupate seriamente di questa situazione. In un momento più tranquillo, Lola si diresse da Elena per parlarle, non poteva assolutamente starsene con le mani legate.
〝Ciao…〞espresse entrando nella stanza della sua sorellastra. Elena era seduta alla scrivania, mentre teneva in mano una lettera. Continuava a ticchettare con il dito sul bordo del tavolo.
〝Ah sei tu…〞Elena nascose furtivamente la lettera sotto un libro posto sulla scrivania. 〝Cosa c’è?〞sembrava volesse vaneggiare sugli argomenti.
〝Volevo parlarti…〞Lola le si sedette accanto 〝io non ce la faccio a vederti così…〞
〝Così come?〞le rispose stupita Elena scrollando le spalle. Sapeva benissimo a cosa si riferiva sua sorella, ma non voleva parlarne era meglio lasciar perdere.
〝Stai male perché vorresti partire, muori dalla voglia di farlo ma non lo fai! Perché?〞
〝Perché non ha senso…Lui mi aveva detto che non voleva avere a che fare con me e poi non posso abbandonare così mamma e papà!〞
〝Puoi eccome! Lo sanno anche loro…〞le confessò Lola.
〝Cosa?!〞Elena iniziava ad andare su tutte le furie 〝Perché gliel’hai detto? Ora mi faranno mille domande…!〞e iniziando a preoccuparsi.
〝Nessuna domanda tranquilla…〞la rassicurò Lola 〝Sono concordi che tu parta pur di rivederti sorridere, loro vogliono la tua felicità non la tua tristezza…〞
〝Io non so perché l’hai fatto!〞Elena si rialzò velocemente dalla sedia, trascinando il libro con sotto la lettera. Lola impulsivamente la raccolse.
〝Dammela!〞sostenne agitata Elena, ma Lola la aprì senza problemi. Era incuriosita mentre scopriva chi era il mittente : Isabella Swan- Cullen.  Era una lettera che Bella aveva scritto qualche  settimana prima a Elena, lei cercava di non pensarci anche se una seconda volta quella ragazza la stava persuadendo ad andare a Forks. Elena lasciò che la sua sorellastra la leggesse.
“ Cara Elena.  Sono Bella spero che ti ricordi di me, se no te lo ricordo io…sono l’amica di Jake il ragazzo americano che hai aiutato e che mi cercava per Rio. Come stai? Spero bene. Penso di si dato che vivi in un posto paradisiaco e che ogni volta mi fa pensare alla mia bellissima luna di miele. Ti scrivo perché volevo sapere se alla fine hai deciso di aiutarmi con la situazione con Jake. Ho parlato anche con la famiglia di mio marito sono disposti ad ospitarti anche se spero non chiederai spiegazioni su alcuni dettagli che non posso dirti in questa lettera. È passato un mese percui spero che dopo aver letto la mia breve lettera tu venga qui ad aiutarmi. Con affetto, Bella.”
〝Ma cosa aspetti!Anche la sua amica ti ha spedito una lettera di incoraggiamento. Elena va da lui a Forks, almeno provaci ti prego〞.
Elena guardò in cagnesco sua sorella, detestava darle ragione, ma da quando aveva ricevuto quella lettera non faceva altro che leggerla e rileggerla, con un solo pensiero “ Farei la cosa giusta se partissi per Forks?”.
Convinta da Lola la sera stessa Elena parlò con i suoi genitori, il quale furono sollevati dal fatto che almeno si esprimeva su questa situazione e che sembrava più serena nel farlo. Anche se a suo padre non andava a genio il fatto che andasse in un posto così lontano e disperso dell’America, pur di vederla ritornare  radiosa e sorridente, era disposto anche a questo.
E qualche giorno dopo Elena si era decisa : sarebbe partita per Forks, non sapeva se ci fosse rimasta un mese o due ma sapeva che era arrivato il momento di farlo. Ciò che la rassicurava era che se almeno Jake gli avrebbe rivoltato le spalle avrebbe almeno potuto rivolgersi a Bella. Non riusciva a credere che quella ragazza si fosse affezionata a lei e non le dispiaceva affatto che aveva l’opportunità di aiutarla con Jake. La paura di essere mandata a quel paese da lui era onnipresente ma l’idea di vivere nel suo stesso posto la incoraggiava.
〝Ho fatto una breve ricerca…〞Lola tornò qualche giorno dopo con alcuni fogli che stampati 〝Li piove spesso e la temperatura si aggira tra i meno e i più 3 gradi in autunno, perciò credo che dovresti fare un po’ di shopping pre-partenza…non credo sopravviveresti in top e infradito〞. Elena si volto ridendo anche se l’idea di andare in posto così freddo le faceva paura. Non era sicura che sarebbe riuscita a sopportare meno tre gradi ed era sicura che forse sarebbero stati anche di più.
〝In effetti hai ragione…〞espresse dubbiosa 〝usciamo e andiamo a fare shopping, devo sbrigarmi, l’unica cosa che mi copre fino alle caviglie e questo paio di jeans. Sai poco fa ho prenotato il biglietto c’è un volo domani… alle sei…! Ho contattato anche una specie di albergo, c’è un posto disponibile da domani..! Mi manderanno una serie di informazioni tramite mail più tardi....〞Elena raccontava con entusiasmo a sua sorella la pianificazione del viaggio.
〝Domani?  Così presto?!Oddio come farò senza di te!〞. Elena la guardò imbarazzata, era stata due mesi indecisa sul dafarsi e sentirla blaterare sul fatto che dovesse partire e ora stava male per la sua partenza.
〝Scusami! Non volevo confonderti le idee! Usciamo ed andiamo a fare shopping!〞. Elena afferrò la sua borsa e insieme a sua sorella si diressero in un negozio, l’unico a Rio, che vendeva articoli per la montagna. Oltre a un giubbino rosso imbottito a qualche maglioncino e delle scarponcini, Lola le regalò un cappellino 〝Quando lo indosserai, ricordati di me…〞espresse mentre si abbracciava a sua sorella che era intenta a fare la valigia. 〝Certo che mi ricorderò di te!  Cercherò di  chiamare tutti i giorni promesso!〞. Elena scoppiò in lacrime insieme a sua sorella. 〝Adesso basta piangere!E’ tardi e devi  riposarti domani hai il volo!〞le rispose Lola discostandosi da lei.
L’ultimo giorno a Rio passò in fretta, anche se era solo un arrivederci Elena era nervosa e agitata, malinconica all’idea di lasciare la sua famiglia. Elena corse a prendere la valigia dopo aver richiuso la valigia si diresse dai suoi genitori che l’aspettavano per accompagnarla all’aeroporto. Mentre suo padre metteva in macchina la valigia e il bagaglio a mano, Elena ripensò a quando da bambina arrivò a Rio insieme ad Isaak, era emozionata e felice, si guardava attorno in attesa di vedere i suoi nuovi genitori. Provava la stessa sensazione, era tesa e felice, emozionata e ansiosa pensando che avrebbe rivisto Jake, alla sua reazione nel rivederla li davanti a lui.
〝Chiama appena arrivi!〞sua madre l’abbraccio con fermezza mentre Elena aveva il volto rigato dalle lacrime.
〝Vi voglio bene〞espresse mentre abbracciava con la sua famiglia 〝Grazie di tutto!〞. La hostess annunciò il volo che l’avrebbe portata a Forks, dopo aver salutato ancora una volta i suoi genitori e Lola. Si diresse verso la porta scorrevole che divideva il check-in dagli imbarchi.
Si voltò indietro con la testa, sentendo la mancanza della sua famiglia, ma sapeva che doveva provarci. Seduta ad aspettare che l’aereo decollasse, si mise a pensare a quello che avrebbe detto Jake nel ritrovarsela a Forks, e cosa avrebbe fatto. Elena scrollò il capo, aveva tanto tempo per pensarci, tutto il volo. Chiuse gli occhi per riposarsi un po’. 〝Jake sto arrivando da te…〞espresse sorridendo mentre guardava che ormai l’aereo era alto.
Il volo era stato lungo e per fortuna Elena aveva fatto un lungo riposo, notando che era l’unica ad essere rimasta sull’aereo, una hostess le si avvicinò per avvisarla. Elena si svegliò di soprassalto.
〝Siamo già atterrati?〞espresse confusa mentre la hostess le faceva cenno col capo e le consegnava il bagaglio a mano.
〝Si siamo a Seattle sono le sette di sera…spero che abbia viaggiato bene…〞.
Elena fece un cenno con il capo. Seguendo la hostess che l’accompagnava all’uscita dell’aereo notò che fuori era totalmente diverso da Brasile c’era la nebbia e i vetri erano appannati per il freddo. Elena si abbracciò a sè stessa, sentiva il freddo che le penetrava per le ossa. Impaziente si mise addosso il suo giubbotto che la fece sentire  subito molto più al caldo.
〝E ora devo solo trovare la stazione degli autobus per arrivare a Forks…〞espresse mentre si guardava confusa attorno. Poi notò un box informativo e si precipitò immediatamente per chiedere informazioni. Una tipa sulla cinquantina con i capelli biondi la guardava in attesa.
〝Un biglietto per Forks…〞espresse tornando in sé.
〝Mi spiace ma l’ultimo era mezz'ora fa, dovrà aspettare fino a domattina  per trovarne uno…〞.
〝Cosa?!non c’è nemmeno un treno?!〞 le chiese spaventata Elena. Voleva evitare di passare la notte in stazione, ma se non c’erano alternative ci sarebbe rimasta.
〝Mi spiace ma è arrivata tardi, sono desolata, se vuole le do indicazioni per un motel nelle vicinanze…〞cercò di rassicurarla la donna.
〝Okay…〞Elena ascoltava la tipa che le indicava su una cartina la strada che l’avrebbe portata a questo motel. Non sembrava molto distante decise di incamminarsi. La strada non era molto affollata anzi forse aveva anche sbagliato direzione, per fortuna richiedendo informazioni ad un tizio robusto con i capelli bianchi, qualcosa iniziò ad andare per il meglio. Dopo qualche centinaio di metri trovò questo motel e di avviò in fretta alla ricerca di una camera. Fortuna volle che ce n’era proprio una libera.
〝Sono quaranta dollari a notte e dentro c’è la tv e il telefono…〞espresse la donna che le faceva strada. Poi finalmente arrivarono alla stanza.
〝Grazie ma mi servirà solo per stanotte, domani vado a Forks…〞le spiegò mentre trascinava la sua valigia.
〝Okay…〞la tipa sembrava non interessata 〝Buonanotte…〞le rispose voltandosi sui tacchi, mentre continuava a inalare il fumo della sua sigaretta.
Elena  la guardò sbigottita, entrò in quella specie di camera. Non era male, aveva le tendine in tinta con la testiera del letto rosa con delle foglie e dei fiori bianchi e il bagno sembrava pulito. Per prima cosa decise di fare una doccia, poi chiamò la sua famiglia, in ansia da ore in attesa di sue notizie.
Chiuse la chiamata, poi tirò fuori dalla borsa l’agendina dove aveva registrato i numeri di telefono tra cui quello di Bella e di Jake. Cercò di sdraiarsi almeno avrebbe potuto pensare a cosa fare quando sarebbe arrivata a Forks. Continuava a rigirarsi, il letto era comodo ma non ci era abituata. Impaziente decise di provare a telefonare a Bella almeno le avrebbe fatto sapere che era nello Stato di Washington, aspettò due secondi poi si accorse che era spento, chiuse subito notando che la segreteria telefonica stava per attivarsi.
Tornò in bagno. Cercava di pensare a cosa fare e cosa dire quando avrebbe rivisto Jake. Ripensava alle sue parole, al suo legame con Bella e alla somiglianza che lei aveva con quella ragazza.
〝Ma certo! Perché non ci ho pensato subito!〞espresse mentre continuava a fissarsi allo specchio. 〝Non mi vorrà mai vedere se continuo ad assomigliare a Bella. È per lei che soffre〞.
Si rivestì in fretta e corse subito dalla tipa che gestiva il motel. Era seduta mezza assonnata in una stanza dietro alla reception.
〝Scusi, avrei bisogno…〞Elena era impaziente, non poteva aspettare. Suonò più volte il campanello. La tipa le fece cenno che stava arrivando, posò la sua sigaretta sul posacenere.
〝Si…〞era anche scocciata oltretutto.
〝Sa indicarmi un supermercato qua vicino…intendo a pochi metri…〞le precisò Elena, non voleva correre il rischio di perdersi. La tipa le fece cenno di seguirla fuori e le indicò un edificio all’angolo della strada.
〝Credo debba muoversi sta per chiudere….〞. Elena la ringraziò poi corse verso il supermercato. Il commesso le diede al massimo cinque minuti.
〝Eccomi…〞Elena tornò alla cassa. Tra i suoi acquisti, oltre all’occorrente per prepararsi un panino, la tintura per i capelli. Già come prima mossa, per non somigliare a Bella, aveva pensato di cambiarsi il colore dei capelli.
Tornò frettolosa al suo alloggio. Aprì la scatola lesse velocemente le indicazioni e procedette alla stesura del colore, dovette usare molto decolorante per ottenere l’effetto desiderato. Dopo aver aspettato mezz’ora guardando un programma in televisione, aprì il getto della doccia. Si guardò subito allo specchio, i capelli avevano un biondo miele uniforme.
〝Perfetto!〞espresse guardando il risultato 〝Sono tutti biondi…adesso bisognerà solo vedere cosa ne penserà Jake…〞. Si asciugò i capelli e programmò la sveglia alle sette adesso più che mai non vedeva l’ora di vedere la reazione di Jake a questo cambiamento.  L’avrebbe ancora rifiutata o avrebbe provato almeno ad ascoltarla? Elena si addormentò sorridendo a questa domanda.
La mattina non fece tardi ad arrivare. Elena raccolse le sue cose, andò dalla tizia accanita fumatrice per saldare il conto. Quest’ultima la fissava sbigottita.
Poi le chiese di firmare un foglio.
〝Arrivederci!〞Elena la salutò gentilmente, la tizia le rispose con un cenno della mano.
Si diresse verso la stazione degli autobus, dove ritrovò la stessa donna della sera precedente, questa fece fatica a riconoscerla poi dopo averla squadrata per un po’, si convinse che era davvero lei,a che se sul passaporto aveva i capelli castani.
〝Buon viaggio!〞le disse consegnandole il biglietto, si espresse contenta per lei. Elena la ringraziò e la salutò.
Non ci volle molto prima che l’autobus partisse. Elena si rilassò sul sedile, scorreva col dito sul cellulare visionando gli sms di sua sorella Lola che le chiedeva se aveva rivisto Jake. Elena abbozzò un sorriso, e ripose il cellulare in borsa. Fuori dal finestrino guardava il paesaggio, la costa del pacifico era davvero bellissima. Per un momento ripensò a Rio e al mare anche se non era proprio la stessa cosa, la pioggia e le nuvole facevano sembrare tutto così tenebroso. Erano trascorse tre ore dal viaggio, Elena continuava a fissare il paesaggio poi alla fine scorse il cartello "Benvenuti a Forks, città dello Stato di Washington". Elena sorrise soddisfatta. L’arrivo alla stazione non fu tanto lungo, all’incirca passò una mezz’oretta.
Scesa dal bus, la pioggia battente non le permetteva di tenere gli occhi ben aperti, afferrò il cappuccio del giubbino per cercare di ripararsi, poi girandosi attorno scovò una specie di tettoia sotto cui ripararsi e alla fine trovò una saletta d’attesa ben riparata. Si diresse immediatamente lì e chiamò l’albergo che ovviamente non avendola vista arrivare il giorno prima non le aveva più tenuto la stanza. Si scusarono con lei, anche se Elena alla fine non ce l’aveva affatto con loro. Chiuse continuando a tranquillizzare l’albergatore. Presa dallo sconforto e dalla solitudine prese la sua agendina e nonostante non voleva farlo, decise di comporre il numero di cellulare di Bella, voleva parlare prima con lei, mettersi d’accordo su quale sarebbe dovuto essere il suo ruolo in questa storia ma soprattutto aveva bisogno di qualcosa di caldo.
Entrò in una tavola calda, la cameriera le porse un caffè e insieme le offrì una fetta di torta calda.
〝Grazie ne avevo bisogno…〞espresse sollevata mentre beveva dalla tazza calda.
〝Da dove vieni non sei di queste parti…sei una turista..?〞la donna la fissava incuriosita.
〝Diciamo di si…sono venuta a trovare una mia amica…〞le spiegò vagamente Elena.
〝E come si chiama…〞la tipa iniziava ad essere troppo curiosa, Elena non era una ragazza che andava matta per raccontare le cose degli altri, scrollò le spalle, per fortuna la cameriera si allontanò dal tavolo. Elena afferrò il cellulare e compose il numero di cellulare di Bella. Il telefono squillò per qualche secondo poi finalmente qualcuno rispose.
〝Pronto…〞era una voce indebolita e flebile. Elena rimase sorpresa non ricordava un tono di voce così spento.
〝Ciao…sono Elena…Bella sei tu?〞domandò insicura.
〝Elena!Finalmente sei qui e hai deciso di venire ad aiutarmi!!〞Bella le rispose allegramente anche se dalla sua voce sembrava stare davvero male.
〝Sono già qui a Forks, sono in un locale vicino alla stazione degli autobus…〞le spiegò in fretta Elena.
〝Perfetto! Sono davvero felice che tu sia venuta qui…〞Bella tossì dall’altra parte del telefono. 〝Tutto okay ? stai bene?! 〞Elena sembrava preoccupata.
〝Si! Tranquilla… il problema è che non posso venire a prenderti…manderò mia cognata Alice…〞l’avvertì Bella.
〝Okay! Allora aspetto qui…dille pure che per riconoscermi indosso un giubbotto rosso..〞
〝D’accordo…allora a presto!〞Bella richiuse il telefono. Era molto affaticata dalla gravidanza. In realtà era un vero problema per tutta la sua famiglia. Il fatto che avesse deciso, protetta da Rosalie, a non uccidere il bambino che portava in grembo ritenuto deleterio. Carlisle l'aveva avvertita che la gravidanza la stava uccidendo lentamente, questo aveva messo in agitazione tutti e incrinato sempre più il rapporto con Edward, che non accettava assolutamente il fatto di doverla perde la a causa della gravidanza malsana. Però il pensiero che Elena si fosse fatta coraggio e l’avesse raggiunta a Forks per un pò mise da parte la problematica, aveva davvero bisogno di qualcuno che addolcisse la pillola con Jake, che lo aiutasse.
Elena pagò il conto alla cassa. La cameriera le augurò una buona permenza a Forks. Poi uscì fuori ad aspettare la cognata di Bella, Alice. Guardò il cielo, non pioveva più però le nuvole grigie rendevano tutto così spettrale. Improvvisamente vide avvicinarsi tizia bassina con i capelli neri e l’andamento aggraziato. Abbigliamento elegante, visto solo sui giornali di moda. Pensando a come era vestita Elena si sentì in imbarazzo.
〝Sei tu Elena?!〞le chiese squillante.
〝Si…〞le confermò Elena 〝E…Tu sei…?〞
〝Alice piacere la cognata di Bella. Mi ha mandato a prenderti, ti stavamo aspettando, più che altro era Bella ad aspettarti, sei l’unica a quanto pare che può risolvere questa situazione. Però Bella mi aveva detto che avevi i capelli castani…〞
〝Si c’è stata una piccola modifica…〞le rispose Elena cercando di spiegarsi. 〝Hai un bell’aspetto comunque!〞espresse Alice elettrizzata. Poi la invitò a salire sull’auto. Elena rimase allibita quando si vide davanti una Porche Carrera.
〝Tranquilla ci entrano…〞la rassicurò Alice notando che Elena stava misurando la grandezza del baule con quella della sua valigia e del bagaglio a mano. Elena si sedette in auto. Alice si sforzò di far finta di essere normale anche se la voglia di spingere sull’acceleratore la stava pervadendo, infondo era un essere sovrannaturale e aveva promesso a Bella di non fare stranezze con Elena. Elena notò che aveva gli occhi di un dorato particolare, ma si era ripromessa di non fare domande né di avere paura. Si fidava di Bella non l’avrebbe messa in pericolo.
〝Allora cosa ne pensi di Forks?〞espresse Alice tanto per rompere il ghiaccio.
〝E’ piovosa e nuvolosa…〞Elena le rispose prontamente 〝Proprio come il posto da cui vengo io…〞. Alice rise alla sua battuta. 〝Già Rio è tutta un’altra cosa!〞Alice le dava pienamente ragione, Forks non era facile per Elena che era abituata ad una temperatura minimo 40 gradi e sole ogni giorno 〝Ma basta farci l’abitudine!〞. Elena approvò con la testa. Poi iniziò a preoccuparsi quando vide che stavano entrando in una specie di sentiero nel bosco.
〝Tranquilla e reggiti forte!〞la rassicurò Alice 〝Tra poco saremo arrivate…〞. Un sobbalzo sotto la ruota della macchina fece trasalire Elena. Subito dopo si ritrovò davanti ad una casa enorme. Tutta in legno con delle vetrate gigantesche. Alice le fece cenno di seguirla. Elena si sentiva un po’ a disagio. Tuttavia Alice sembrava molto ospitale. Entrando trovò una specie di comitato di benvenuto. Iniziò davvero a sentirsi in imbarazzo.
〝Ciao Elena!〞Bella si alzò dal divano andando in contro ad Elena. Aveva un pancione enorme e sembrava non avere una bella cera. Era pallida e le occhiaie le si infossavano sotto gli occhi. Bella l’abbracciò anche se aveva grandi difficoltà a farlo.
〝Mamma mia che pancione!〞espresse Elena guardandola 〝Però sei pallida…〞
〝Si! Non me la passo molto bene purtroppo …〞Bella si toccò la pancia tentando di calmare la fitta che continuava a farle provare un enorme dolore. Elena preoccupata voleva aiutarla, ma lei fece cenno di stare tranquilla〝Ma cosa hai fatto ai capelli!?〞
〝Beh se devo aiutarti a fare in modo che Jake superi questo momenti difficile, come l’hai chiamato tu, ho pensato che non potevo venire qui e confonderlo con la mia somiglianza con te!〞
〝Hai ragione! Hai avuto un’idea brillante…E sono sicura che non vedi l’ora di incontrarlo…〞
〝Si! Ho assolutamente bisogno di parlargli…〞
〝Okay ma prima permettimi di farti conoscere il resto della famiglia…〞
〝Esme e Carlisle, i genitori di Edward〞le spiegò indicandoglieli.
〝Molto piacere! Siamo davvero lieti di ospitarti per un po’ qui…〞Elena strinse la mano ad entrambi ed ebbe di nuovo quella strana sensazione. Come se stesse toccando un cubetto di ghiaccio e la pelle opponesse resistenza. Elena ringraziò entrambi.
〝Rosalie l’altra mia cognata… ed Emmet suo marito..〞Rosalie guardò dubbiosa Elena, non le piaceva affatto aver a che fare con un’umana sconosciuta per casa. Nonostante fosse spesso stata contraria a questa ospitalità, si sentiva a disagio con Elena. Emmet strinse la mano di Elena, le sorrise amichevolmente. Poi Bella le indicò Jasper. Nonostante spesso quest’ultimo avesse avuto problemi con le presenze umane così ravvicinate, sembrava a suo agio con Elena, la salutò sorridendole. Elena poi salutò Edward, che la ricambiò.
Elena si guardò attorno, Bella e gli altri la invitarono a sedersi. Seduta accanto a queste persone non riusciva affatto a capire dove stavano le stranezze di cui parlava Bella. Mentre raccontava agli altri della sua vita in Brasile, e loro le facevano domande sulla sua vita, pensava a Jake e quello che avrebbe fatto o detto nel momento in cui se la sarebbe ritrovata davanti. Non vedeva l’ora ormai che quel momento arrivasse e lo aspettava con ansia.

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Capitolo 8
*** Incontro ***


Nonostante i Cullen si fossero mostrati subito disponibili nei suoi confronti, Elena sentiva che forse non stava facendo la cosa giusta. Era li a Forks un posto a lei totalmente ignaro, con persone fin troppo ospitali, era tutto così strano. Tutti le davano attenzioni e allo stesso tempo, ovviamente, erano molto preoccupati per Bella. In effetti dall’ultima volta che l’aveva vista la ricordava più in forma, meno affaticata. Se la ricordava magra ma non ossuta come era diventata. Notava spesso che nel parlarle non ce la faceva nemmeno a finire una frase senza tossire o vomitare.Aveva capito che la gravidanza non le stava facendo bene, tutti erano preoccupati per lei, sopratutto Edward che aveva un volto spesso rabbuiato .
〝Mi sa tanto che sono capitata nel momento sbagliato…〞si espresse intimorita mentre assisteva per l’ennesima volta ad una nausea di Bella 〝Avrei dovuto chiamare da Rio…e assicurarmi che non fossi un peso… Bella credo che sia stata colpa mia... forse il fatto che ti ho detto di Jake a Rio...〞.
〝No. Non è colpa tua, non è colpa di nessuno… mi spiace solo che a causa dei miei malori non posso accompagnarti da lui…〞Bella la rassicurò, era certa che solo Elena poteva essere in grado di salvare Jake, e la sua cocciutaggine nell’opporsi alle sue scelte di vita. Ma in questo momento non poteva farsi vedere da lui in quello stato e tantomeno dire ad Elena che quello che portava in grembo non era un normale feto, in realtà nessuno sapeva come sarebbe terminata questa gravidanza e quando le propose di farsi vedere in ospedale, Bella rassicurò Elena che Carlisle fosse un medico.
〝Ma stai male…io non voglio dare grattacapi a nessuno…〞
〝Elena〞la interruppe Bella 〝Tu sei l’unica che può aiutarmi, te l’ho spiegato a Rio, Jake ha bisogno di una persona accanto e  tu con il tuo affetto e la tua disponibilità potresti aiutarlo, io non potrò farlo, non è nemmeno venuto a trovarmi da quando sono ritornata,  lui ce l’ha con me so che tu puoi aiutarmi a chiarire la situazione〞. Bella le prese la mano e la guardava con occhi speranzosi. Elena non sapeva cosa dirle, era presa da mille pensieri. Era certa che sarebbe stato inutile, ricordava perfettamente i discorsi che Jake le faceva sul suo rapporto con Bella, ed era palese che era innamorato di lei nonostante tutto. Se non le aveva fatto visita era a causa del suo rancore, questo pensava Elena. Tuttavia non le era ancora chiara la situazione però voleva aiutare Bella. Si  convinse di nuovo, stava per dirle qualcosa ma l’ennesima fitta di dolore la interruppe,  Bella si era già sforzata troppo, non voleva farla stare più male di quanto lo stesse già.
Alice,  che le sembrava così gentile e cortese, sentiva che con lei non c’erano problemi, le chiese di seguirla per una breve rampa di scale. Jasper prese senza fatica la sua valigia, sembrava molto forte.
〝Non preoccuparti..〞le disse Alice 〝Non sei un problema per noi… per Bella è importante che tu sia qui... e siccome le voglio bene come fosse mia sorella, sono della sua opinione...〞.
〝Ma Bella sta male e … io credo di essere di troppo...〞
〝 Di lei ci occupiamo noi, tu devi solo pensare a Jacob …〞Alice le fece cenno di entrare 〝Ora devi solo riposati, magari un po’, e quando te la sentirai ti accompagno da Jake, hai un pacco da consegnargli o no?〞
〝Ma come… come fai a saperlo?〞
〝E’ un segreto, non chiedermi nulla,  ora rilassati…questa è la tua stanza. Ti piace?〞.
Elena  annuì, ricordandosi delle raccomandazioni di Bella nella lettera. Si guardò attorno, rimase a bocca aperta,  era grande molto più della sua a Rio e tra il bellissimo panorama della foresta e il clima così accogliente sentiva che non poteva avere dubbi su quelle persone. Poi andò a sedersi sul letto e accarezzò il copriletto blu che lo fasciava 〝Ti piace l’ho scelto io…mi piace occuparmi dell’arredamento… ! Se hai bisogno di un bel bagno caldo dietro quella porta infondo, c’è un bagno con vasca, è un po’ piccolo ma…〞
〝Tranquilla … è tutto molto bello grazie〞. Anche se voleva ringraziarla meglio Elena non sapeva cosa dire. Continuava a fissare la stanza ed Alice sbalordita.
〝Bene io vado di sotto…quando sei pronta me lo dici..e ti accompagno…〞. Elena annuì sorridendole anche Alice le abbozzò un sorriso. 〝A dopo!〞Alice sparì dalla soglia velocemente. Elena rimase un po’ a fissare il soffitto, poi il trillo del telefono la distrasse era sua sorella Lola. Elena rispose al telefono e le spiegò che l’albergo non le aveva tenuto la stanza così aveva dovuto chiamare Bella. Le disse che i Cullen, la famiglia di Bella erano tutti ospitali e gentili con lei e che presto avrebbe rivisto Jake e che era presa da mille dubbi sul cosa dirgli e sul come lui avrebbe reagito. Come al solito Lola aveva il dono di rassicurarla e anche in quel caso fu di suo aiuto.
Elena aprì la valigia mise qualcosa a posto nell’armadio, ma notò che al suo interno c’erano più vestiti nuovi che in una boutique. Erano tutti bellissimi, ma non osava toccare nulla che non le appartenesse.  Si era avvolta nella sua solita vestaglia blu, che con il suo tessuto la calmava e la rasserenava, la faceva sentire a suo agio. Un tocco sulla porta la fece trasalire. Si avvicinò all’uscio.
〝Sono Esme la mamma di Edward mi puoi aprire…?〞. Elena le chiese un minuto e aprì la porta. Esme aveva in mano un vassoio con dei tramezzini e un bicchiere di succo di frutta.
〝E’ ora di pranzo pensavo avessi fame, sai com’è voi…〞Esme stava per dire "voi umani"  ma si trattenne 〝insomma credo che il tuo stomaco stia brontolando…〞.
Ancora una volta Elena era rimasta allibita. Quella donna  l’aveva colta non solo di sorpresa ma anche letta nel pensiero. Era così gentile, ma tutti lo erano stati, l’unica che le dava davvero preoccupazioni  era l’altra cognata di Bella, quella bionda non era stata scortese ma l’aveva fissata in un modo così brutale, come se fosse arrivata nel momento sbagliato.
〝Grazie. Lei si è disturbata troppo….〞Elena era imbarazzata. Esme le fece cenno se poteva entrare, Elena lasciò libero il passaggio.
〝Tranquilla cara, sei la benvenuta Bella mi ha parlato molto di te e poi mi fa piacere cucinare per gli altri…〞. Esme le posò il vassoio sul tavolo posto vicino la finestra.
 〝Grazie. Lei è un angelo.〞Esme le sorrise cordialmente.
 〝Può dire per favore a ….〞non ricordava il nome della cognata di Bella, simpatica e minuta 〝… a  Alice che tra poco, diciamo una mezz’oretta, sarò pronta per quella cosa che …〞
〝Si lo so per Jake…〞la precedette Esme. 〝Sarà fatto. Beh allora buon pranzo!〞. Esme richiuse la porta serena, sentiva come se pian pianino il suo blocco emotivo stava per sgretolarsi e che questa famiglia era davvero affidabile. Mentre guardava cosa poter indossare per questo meeting con Jake, mangiucchiava i tramezzini di Esme 〝Però mica male!〞disse fra sé mentre ne assaporava uno. Dopo aver finito tutto, corse in bagno per lavarsi i denti, si rivestì e corse giù per le scale, poi si fermò ripensando a come era cortese e raffinata questa famiglia e nonostante i jeans scoloriti e gli stivaletti da neve, cercò di scendere nella maniera più aggraziata possibile.
Notando questa scena decisamente divertente, Emmett abbozzò una risata e anche gli altri, Alice invece sembrava contrariata. Bella capendo il perché dello sguardo accigliato di Alice, le intimò di lasciarla stare e di non fare come solito. Alice si voltò imbronciata.
〝Che succede…?〞Elena non capiva perché la fissasse in quel modo, sembrava davvero infelice." Ho fatto qualcosa di sbagliato?!".
〝Ma non hai visto tutti quei bei vestiti che ho messo nell’armadio?〞le domandò preoccupata Alice.
〝Si… ma sono a posto così〞Elena arrossì per l’imbarazzo.
〝Ma erano per te per darti il benvenuto…〞le spiegava Alice.
〝Ti ringrazio ma… sto bene così…〞le ribadì Elena allacciandosi il giubbotto.
〝Almeno potevi provarne uno! È vero che non conoscevo i tuoi gusti, però credo che debba piacerti molto il blu… però poi hai optato per questo maglione  bianco perché?!〞
〝Già! Il mio colore preferito è il blu ma... sai con questo freddo ho preferito un maglione!Hey ma tu  come lo sai? …〞. Tutti si voltarono a guardare Alice, non poteva di certo dirle che aveva il potere di prevedere il futuro, eventi e decisioni immediate, cosi' come gli altri poteri di famiglia. Bella abbozzò un sorriso guardando Alice e aspettando la sua risposta.  Sua cognata non era capace  a fare finta di non saperne nulla.
〝Ho tirato ad indovinare il blu sta bene con tutto〞. Le rispose frettolosamente, poi le si avvicinò sussurrandole nell’orecchio.
〝Almeno potevi provarti quella bellissima casacca rossa… già ti vedevo…〞 Alice iniziò ad elettrizzarsi. Bella emise un sospiro, Elena si sentiva in imbarazzo.
〝Alice…〞la intimò Bella flebile〝lasciala stare…portala da Jake…〞.
〝Okay…〞annuì Alice decisamente afflitta 〝Però dopo te la provi vero…?〞. Elena scrollò le spalle  e sorridendole annuì. Alice le sorrise allegra. In macchina non parlarono moltissimo.  Elena guardava più che altro il paesaggio per non pensare troppo all’incontro con Jake, teneva in mano il pacco come se custodisse un’opera preziosa di una galleria d’arte.
〝Deve piacerti davvero  la moda….〞espresse rivolgendosi ad Alice ripensando a quello che era successo poco prima.
〝Si, mi piace soprattutto abbinare i vestiti per gli altri, se potessi farei la stilista… ma per il momento è una dote che tengo per me e per alcuni eletti…〞.
Elena sorrise poi sentì che l’auto pian piano rallentava. Era arrivata. Ma non vedeva alcuna casa da dove si erano fermate.
〝Purtroppo per motivi che non posso spiegarti non potrò accompagnarti personalmente a casa di Jacob〞le spiegò preoccupata e alquanto mortificata Alice 〝Infondo a questo sterrato troverai una specie di locale, superalo e sulla tua sinistra troverai un altro vialetto con una serie di case rosse, li dovrebbe esserci casa sua…〞le spiegò Alice, poi notò che sembrava di nuovo in ansia.
〝Sta tranquilla, non sei sola, se proprio hai bisogno mi richiami e vengo subito a prenderti, però ti prego di scusarmi ma non posso accompagnarti…〞.
Elena annuì ubbidiente e comprensiva, da come ne parlava sembrava una cosa seria. 〝Okay allora vado…〞espresse esitante uscendo dalla macchina. Poi richiuse lo sportello piano, come se non volesse assolutamente mollare Alice. Quest’ultima le fece un cenno con la mano come per incoraggiarla. Elena percepì che era il momento di andare avanti e di provare. Era così ansiosa, tra poco forse avrebbe rivisto Jake, il suo profumo e il sorriso così avvolgente. Si voltò ancora ma la macchina con Alice era sparita, per un momento pensò di tornare indietro e scappare, guardando questo viale alberato e fitto, che probabilmente avrebbe confuso chiunque e forse anche lei anche se sperava il contrario.
Con passi affaticati e lenti, si avviò nel bosco, con in mano stretto a sè, il pacco per Jake. Continuava a guardarsi attorno, quel posto era così diverso, così ignoto  e disperso che sembrava un labirinto.  Prima un ramo curvo e spezzato poi uno scoiattolo di passaggio, le  bloccarono il cammino. Ad un certo punto si sentiva come quando Biancaneve viene lasciata dal cacciatore nel bosco e vede tutto minaccioso, ma il suo timore di incontrare la strega cattiva o il corvo nero della fiaba venne attutito quando finalmente da questa galleria di alberi e fitta vegetazione, scovò su un angolo  a circa 200 metri un grande edificio. Si avvicinò in fretta sorpassando il cartello che le indicava che era decisamente a La Push . Andò verso il supermercato, l’edificio in grande era proprio quello che le aveva detto Alice. Però non riusciva a capire quale strada a sinistra intendesse ce n’erano diverse e ramificate. Iniziava a sentirsi presa dal panico, si era persa o forse per la confusione aveva capito male le indicazioni. Continuava a girare su se stessa, e a guardarsi attorno poi una voce femminile la richiamò all’attenzione facendola sobbalzare. Poco prima c’era un silenzio cimiteriale. Non era abituata al troppo silenzio ma le piaceva quel posto, erano quei paesaggi che vedi su una cartolina o in quei film in cui i turisti possono imbattersi in un’orso o  peggio  lupi lei sperava fossero solo leggende.
〝Ti sei persa?〞espresse la ragazza con l’enorme cicatrice sulla parte destra del volto. Elena trasalì spaventata.
〝No…anzi si…è che cercavo un’abitazione …〞le disse estraendo dalla tasca il foglio con l’indirizzo di Jake, glielo mostrò.   La ragazza le sorrise sorpresa. 〝Ma tu conosci Jake?〞
〝Si…sono… una sua amica...〞le spiegò Elena intimorita. Alle sue spalle comparvero altri due ragazzi, in pantaloncini a Novembre, Elena li fissava sbalordita, come facevano a non tremare per il freddo. Lei aveva un maglione e un giubbino e tremava non solo per il freddo. Uno dei due, quello più magro e con i capelli corti, disse qualcosa al suo amico, i due risero entrambi. La ragazza  con la cicatrice, si voltò verso di loro sgridandoli.
〝Se vuoi l’accompagno io…〞si offrì uno dei due che continuava a sorriderle e ad ammiccare. Elena si sentiva in imbarazzo, lo guardava sconvolta.  La ragazza lo fissò come se fosse pazzo, poi si rivolse ancora ad Elena.
〝D’accordo ti accompagno io…〞le disse andando verso  una specie di garage adiacente all’edificio.
〝Okay…〞. Ma il tentativo fu inutile, la ragazza fu costretta ad entrare nel locale, dei turisti reclamavano qualcuno. Perciò il tipo che le sorrideva simpaticamente fu il suo accompagnatore. Prima di chiudere lo sportello e di avviare il motore, la ragazza gli ordinò di fare il bravo. Il ragazzo rise e alzò le mani come per giurare che non avrebbe disobbedito.
 〝Ma abiti da queste parti? Non ti ho mai visto nella zona…〞iniziò a domandarle cercando di fare il vago.
〝No vivo a Rio, sono venuta per consegnare questa a Jacob, poi credo che andrò via…〞
〝Da Rio!? Ah…〞il tipo iniziava a ridere 〝tu devi essere Elena…〞
Lei si voltò sorpresa, possibile che Jake nonostante tutto avesse parlato di lei. Allora non era del tutto da scartare l’idea che qualcosa c’era. Un piccolo interesse, un briciolo di riconoscenza. Sorrise serena all’idea. Il tipo la fissava in continuazione e soprattutto il pacco che aveva in mano.
〝Cavoli. Sei venuta da Rio fin qui solo per consegnargli un pacco. Mi sembra carino…〞
〝Si. Volevo essere gentile.〞
〝E lo sai che sei anche carina?! Però sto cercando di capire a chi assomigli. Io…ti ho già visto, non so dove ma…〞.
Elena rise, ma non gli andava di rivelargli qual’era la sua sosia. Gli piaceva ascoltare quel ragazzo sembrava divertente. Per non ridergli in faccia cercava di fissare il paesaggio.
〝Comunque io mi chiamo Embry…〞
〝 Bel nome…〞gli rispose Elena. Poi la macchina si fermò, la casa c’era, rossa e in mezzo al bosco. Elena sospirò era arrivato il momento fatidico.
〝Sei anche fortunata ad averlo trovato fuori dal garage〞si espresse il tipo sarcastico 〝Di solito  ci passa le ore li dentro! Sai era cosi' afflitto...〞. Elena rimase a fissarlo da lontano, Jake non si accorse subito  della loro presenza. Iniziò a fare lunghi respiri. Embry le aprì la portiera. Elena scese impaurita. Embry notò la sua faccia. 〝Hey stai bene sei pallida…〞le domandò preoccupato.
〝Vai avanti tu…ti raggiungo subito…〞gli rispose Elena sedendosi su un  tronco. Era voltato di spalle, accovacciato a guardare una moto, concentrato e impegnato a lucidarla. Anche lui a Novembre in pantaloncini. Si avvicinava a fatica, non lo voleva fare apposta ma quella visione era stata micidiale per lei. Chiuse gli occhi e cercò di camminare più velocemente. Era solo a 50 metri da lei ma sembravano chilometri.
Il ragazzo simpatico e ammiccatore corse velocemente da lui dandogli una pacca sulla spalla.
〝Hey c’è una bionda che ti cerca…!〞Embry era troppo divertito non voleva dirgli che era Elena la ragazza che insieme a Bella era quotidianamente nei pensieri di Jake.
〝Una che..?! Ma che cavolo stai dicendo…〞Jake mollò la chiave che aveva in mano e si voltò per guardare a chi si riferisse. All’iniziò non la riconobbe subito. Il colore dei capelli totalmente modificato la distingueva moltissimo da Bella. Sembrava quasi non essere più la sua sosia. A grandi passi si avvicinò a lei. Embry continuava a guardare la scena divertito e allo stesso tempo continuava a fare cenno ad Elena di non aver paura. Non assomigliava  più a Bella per i capelli, ma lo sguardo dubbioso e gli occhi nocciola erano gli stessi. Jake era sorpreso ma felice di rivederla.
Si fermò a fissarla per un momento e ripensò a quando l’aveva conosciuta a Rio, a quella serata in cui aveva ballato con lei e a quel pomeriggio quando avevano passeggiato sulla spiaggia. Elena arrossì imbarazzata poi gli abbozzò un timido sorriso con annesso un cenno della mano. Jake la ricambiò.
〝Ma cosa…cosa ci fai qui?〞le domandò meravigliato. Non riusciva a credere che era là davanti a lui, così timida, dolce e innocente. Avrebbe voluto stringerla a sé per rassicurarla, ma non voleva confonderle le idee e sapeva che un suo abbraccio per Elena significava tutt’altro. Elena era bloccata, non sapeva cosa dirgli, li mise in mano il pacco con forza e si girò dandogli le spalle.
〝E.. questo?〞Jake non capiva era una situazione molto confusa 〝Sei venuta da Rio solo per darmi un pacco?〞
Elena raccolse le sue forze, tutte quelle che aveva, inspirò, fece uscire lentamente l’aria dalla bocca e si voltò a guardarlo negli occhi.
〝Si…〞gli disse cercando di essere disinvolta e fredda 〝Sono venuta fin qui per darti questo, c’erano delle cose che ti appartenevano e non volevo ne potevo tenermele. Evidentemente per scappare via da Rio, da Bella e da me le hai dimenticate!〞buttò giù tutto d’un fiato. Sentendo quella frase Embry rimase stupito, allora non erano fandonie dopo Bella c’era stato qualcosa con quella Elena. Jake si voltò incenerendolo con lo sguardo. Comprendendo la situazione Embry decise che era meglio lasciarlo da solo con la ragazza e di cercare di non ascoltare per un po’ i pensieri di Jake.
〝Beh allora ci vediamo Elena!〞le disse salutandola  passandole davanti. Elena annuì sorridendogli. 〝Senz’altro…Embry! Grazie!〞Elena rispose senza darci troppo peso, i pensieri di Embry erano diversi. Il tipo sparì in meno di un minuto con l’auto. Ora lei e Jake erano da soli in mezzo al bosco.  Jake la invitò ad entrare nel garage Elena lo seguì titubante, era davvero emozionata e ansiosa, però non voleva dargliela vinta subito lo avrebbe fatto penare un po’, voleva fargli riconoscere che l’aveva lasciata davvero in malamente. Elena si sedette su un piccolo sgabello, li si stava bene, non era sicura che ad emanare quel calore fossero le pareti di legno, forse era quello che provava stando vicino a Jake.
〝Da quanto sei qui?〞le domandò Jake, non era a suo agio in tutto quel silenzio.
〝Da oggi…ieri ho dovuto fermarmi a Seattle non c’erano treni o autobus per venire fino a Forks dalle sette di sera in poi…〞gli spiegò vaga mentre continuava a guardarsi i piedi.
〝Credo che se non ti metti una maglia o un giubbino prenderai un raffreddore〞suggerì Elena.
Jake rise 〝Tranquilla non sento freddo…〞. Elena annuì stupita, se ne stava li davanti a lei senza un filo di pelle d’oca.
〝E…dove…dove pensi di dormire?Sei in un albergo, un motel…?〞si incuriosì Jake.
〝No. Sono a casa dei parenti di Bella, dai Cullen!〞.
Il sorriso e  il calore di Jake si trasformarono ben presto in irascibilità e tensione.
〝  Dai Cullen!? Ma sei impazzita! E…cosa centra Bella con questa storia… e con te?〞
〝Sta calmo! Okay…!?〞notando che come l’ultima volta l’argomento Bella lo adirava cercava di placargli i nervi.
〝Cercherò anche se sento che c’è qualcosa di disastroso in quello che stai per dirmi…〞
〝Mi serviva il tuo indirizzo per restituirti la tua roba, purtroppo non ti avevo registrato sul libro degli ospiti del locale così per forza di cose sono dovuta tornare da Bella e farmi dare il tuo indirizzo…〞
〝Sei tornata da lei… ma come ti è saltato in mente?〞
〝 Dovevo farlo. E poi…Jake io avevo bisogno di parlarne con qualcuno e nemmeno mia sorella Lola, che mi capisce in tutto poteva capirmi più di Bella. Io ho capito le sue preoccupazioni nei tuoi confronti e lei sa ciò che provo per te, me l’ha letto dritto in faccia. Mi ha pregato di aiutarti, lei crede che…io potrei farti dimenticare questo brutto momento che stai passando a causa sua…〞
〝Basta non voglio sentire altro… questo è troppo! Adesso fa anche la psicologa, vuole aiutarmi, se voleva aiutarmi avrebbe dovuto scegliersi  una vita facile con me non con…〞Jake sapeva che non peteva dire ad Elena la verità sui Cullen. 〝Lei non ti ha detto nulla sulla famiglia di suo marito…?〞gli chiese incuriosito. Elena scrollò il capo, non riusciva proprio a capire cosa ci fosse da sapere su quella gente così ospitale e gentile.
〝 No! E sinceramente non capisco dove stia tutto quest’astio che nutri nei loro confronti. Due persone si sposano vivono felici con una famiglia meravigliosa e tu ti rendi ridicolo continuando a fare il terzo incomodo!〞
〝Tu non sai nulla di questa storia anzi se ti posso essere sincero Bella ti ha messo in un bel guaio e al posto tuo starei attenta a convivere con quei.. Cullen〞Jake strinse i pugni, se non si fosse controllato Elena non avrebbe solo dovuto temere i Cullen ma anche lui.
〝Vedo che nonostante tutto continui ad essere cocciuto! Avevo ragione non dovevo venire a perdere tempo qui, avrei dovuto aspettarmelo. L’unica cosa che mi  fa star male davvero è che darò a Bella un dispiacere però sinceramente parlare con te è come parlare con un mulino a vento!〞Elena iniziò ad incamminarsi lungo la strada che fronteggiava il garage. Non sopportava la situazione, Bella era sicura che lei avrebbe aiutato Jake a dimenticare e a stare meglio, ma non sapeva se nella pratica era realizzabile.
〝Aspetta dove vai?〞Jake le afferrò la mano prima che potesse scappare via 〝Scusami io non volevo…!Accidenti sono un’idiota…〞
〝No! sei solo ancora innamorato di lei e sei furioso perché ha scelto un altro e non te. Questo è anormale! e io sono stata una stupida a pensare di venire qui e di farti cambiare idea…!〞
〝Elena, ti prego resta non te  ne andare ….〞la supplicava Jake tenendole ancora la mano. Elena gliela stringeva nonostante si era voltata per non guardarlo, sentiva che sarebbe scoppiata a piangere per la tensione. Poi Jake l’attirò a sé, e si ritrovò nel suo abbraccio. Elena lo spinse via, tenendogli ancora la mano. Lo guardava negli occhi e ciò che vedeva era un ragazzo che soffriva, in pena per una situazione troppo grande da risolvere da solo. Elena si rivolse a lui con pacatezza, gli accarezzò il volto. Stava per far ricadere la mano lungo i fianchi Jake gliela trattenne sulla guancia.
〝Jake devi capirlo, lei è sposata, ama un altro, tu devi andare avanti. Lei vuole questo, me l’ha detto, vuole vederti felice non in lotta con  lei e la sua nuova  famiglia. Mi ha detto che per lei sei sempre importante, che ti vuole bene ma non come vorresti tu e che tu voglia crederci o no, ha ragione…〞.
Come al solito quella ragazza era una morfina per Jake, riusciva a calmarlo e farlo ragionare. Aveva qualcosa di magico, un’empatia che poteva condividere solo tra loro due. Con una parola risolveva tutto, con una carezza o un abbraccio riusciva a rasserenarlo.
〝Okay…〞Jake le prese le mani 〝Cercherò di convincermi che lei ha ragione, anche se la verità è un’altra ed è molto grave, è una lotta contro quello che lei potrebbe essere e quello che vuole diventare, ma non posso dirtelo. Non ora, spero solo che quando capirai non scapperai a gambe levate.〞
〝 Jake io sono qui per te. Non potrei scappare perché? Ormai i vostri segreti non hanno più importanza, io non voglio sapere cosa nascondono i Cullen o Bella. Lei mi ha chiesto di aiutarti dato che non può farlo o non ne ha la forza. Allora Jake cosa mi dici lascerai che ti aiuti?〞
〝Ci proverò Elena, ma sarà difficile e dura anche per te. Sinceramente questa è una situazione strana per me. Anche se ti sei tinta i capelli di biondo continui a ricordarmela non sarà facile però cercerò di concentrarmi su di te.〞
〝Lo so Jake, lo so che non è facile. L’ho visto come la guardavi quel giorno sull’isola, eri in preda al delirio e credo che se foste stati da soli saresti corso da lei per baciarla o chissà cosa. Ma lei è stata chiara con te, anche più volte mi ha detto. Tu lo sai cosa provo per te, te l’ho detto prima che partissi,  ma finché non smetterai di essere offuscato dall’avere Bella a tutti i costi, non riuscirai mai a vedere i miei sentimenti. Tu pensi che sto giocando vero?〞
〝 No, Elena non lo penso affatto. E la situazione che è strana e complicata…〞
〝Io non so cosa mi accade ma so che quando sono con te non posso più fare a meno di te, quando  sei partito in fretta, mi hai lasciato un vuoto. È come se avessi staccato la corrente che mi tiene in vita. Mi sentivo sprofondare nelle sabbie mobili perdere forze poi è arrivato quello spiraglio, quegli oggetti racchiusi in quel pacco, e sono tornata a vivere. Era un legame che avevo ancora con te e anche se mi faceva male non volevo disfarmene o dimenticare. Volevo rivivere tutte le emozioni che grazie a te non avevo mai vissuto prima. E..devo essere sincera spesso mi sono infilata la tua maglietta e non facevo altro che avvolgermi del tuo profumo…〞gli rivelò arrossendo e ridendo.
Jake l’ascoltava rapito, non aveva mai avuto a che fare con una situazione del genere. Una ragazza che si avvolgeva nella sua maglietta era strano ma bello come immaginario. Nessuna ragazza gli aveva mai parlato così apertamente.
 Elena si abbracciò a lui, poi si discostò da lui impaurita, come se stesse facendo qualcosa di sbagliato. Jake, non si oppose affatto, lasciò che lo facesse. Anche lui ne aveva bisogno, il sentimento per Elena stava per riemergere, per un momento non pensò alla situazione con Bella, ma all’amore che Elena provava per lui. Lo sentiva dal suo abbraccio, dal modo in cui teneva la testa vicino al suo petto e da come stringeva la mano nella sua.  Jake socchiuse gli occhi, emanava un  profumo floreale e  mielato.   Nonostante la tensione che si era creata prima, si sentiva bene con lei accanto. Forse Bella aveva ragione, doveva andare avanti, ma come? Come poteva tralasciare quel tarlo che continuava a scavargli buchi enormi nella mente : Bella tra poco sarebbe diventata sua nemica. Per un momento Elena alzò lo sguardo verso il suo, voleva catturare quel momento, voleva che non finisse più, ma sapeva che lui aveva bisogno di tempo prima che potesse aprirsi del tutto. Si alzò andando verso l’uscio del garage.
〝Dove vai?〞Jake si avvicinò a lei preoccupato, più che altro non voleva che lei se ne andasse.
〝Dai Cullen…si è fatto tardi…〞
〝Ti preoccupi troppo per loro…〞
〝Ricorda che sono ospite a casa loro…〞
〝Se non avessi una casa così piccola che ospita già troppe persone tra cui il mio futuro cognato, ti offrirei alloggio…〞
〝Non preoccuparti Jake, non me ne vado da Forks, finchè non starai bene…finchè non avrai trovato la tua pace e serenità…〞
〝E se l’avessi trovata?!〞
〝Non credo…! Sei ancora troppo preso dalla situazione, hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te… che ti somministri la dose giornaliera tranquillità 〞
〝Credo che se non lo farai tu…non lo farà nessun’altra…〞
〝Lo so è per questo che sono qui! Devi ringraziare Bella è merito suo se sono qui da te…〞
〝Lo farò! Prima o poi la verrò a trovare…〞le rispose titubante.
〝Okay…allora io vado…〞Elena iniziò ad incamminarsi verso la strada. Jake stette a guardarla per un momento, poi la rincorse.
〝Ti accompagno se…vuoi…〞
〝Sei sicuro? Non vorrei che rivedere Bella nella sua splendida famiglia possa farti arrabbiare…〞
〝Tranquilla la dose di serenità sta facendo effetto! Prometto di fare il bravo!〞le giurò mettendosi la mano sul petto. Elena sorrise alla scena. Era felice finalmente vedeva Jake tranquillo, non sapeva se davvero era per merito suo o se per il suggerimento grandioso che le aveva dato Bella. Ma era sicura che qualcosa influiva su di lui grazie alla sua presenza. Tuttavia Elena non sapeva che portarlo a casa dei Cullen da Bella significava scoprire anche la gravidanza di Bella e questo Jake non lo avrebbe incassato facilmente come colpo.   
 
 

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Capitolo 9
*** Guarigione ***


Il viaggio per arrivare dai Cullen non stava diventando lungo per la strada da percorrere, ma per il silenzio che si era creato da Jake ed Elena. Jake guidava ed era pensieroso, preoccupato. Elena avvertiva la sua tensione, lo notava nello sguardo e nel modo in cui stringeva il volante, lo avrebbe stritolato prima o poi. Forse avrebbe davvero dovuto farsi venire a riprendere da Alice Cullen, ma il pensiero di stare ancora un po’ da sola con Jake le faceva piacere, era utile per costruire un rapporto di fiducia. 〝 Però fa un certo effetto vivere in un bosco…e avere davanti la spiaggia!〞 Elena cercava di distrarlo, almeno ci provava, ma Jake era avvolto in un senso di irrequietezza e tensione, il suo volto non lo celava affatto. Rispose ad Elena con un abbozzo di sorriso e con un mugolio. Elena però non demordeva e avrebbe fatto di tutto per non vederlo così teso. 〝 Però mi piace…〞 si espresse aprendo il finestrino della golf di Jake 〝 mi fa ripensare a quel poco che ricordo della mia infanzia, disastrata dall’incidente, ricordo che avevo una casa piccola vicino ad un fiume o un corso d’acqua, adoravo farci il bagno…〞. Elena sorrise allegra ripensando al suo ricordo. Jake le prese la mano, sapeva che era dura per lei ricordare quel momento tragico. 〝 Non devi parlarne per forza se ti fa stare male… ! Anche mia madre è morta in un’incidente stradale, avevo nove anni…〞 Jake stava per spiegarle ma Elena lo interruppe, non volve a fargli ricordare una situazione così brutta dell’infanzia. Era già teso non voleva peggiorare la situazione. 〝 No non sto male anzi〞 gli riferì mentre lo guardava guidare 〝 i pochi ricordi che ho sono il mio legame con la mia famiglia… quel poco che mi è rimasto da ricordare〞 lo rassicurò Elena. Jake le fece cenno di andare avanti. 〝 Ricordo sempre quando mi portavano alle riu… ohhhhhh …. Shhhhhhhhh….〞 Elena si bloccò immediatamente, portandosi una mano alla testa, una fitta enorme l’aveva colpita, si teneva le mani sulle tempie, gli occhi erano strizzati per il dolore. Jake fermò la macchina preoccupatissimo, le slacciò la cintura di sicurezza. 〝 Hey… tutto okay? Sei pallida…troppo…forse è meglio che ti porti da un dottore…〞. 〝 No…〞 Elena respirava a fatica ma lo rassicurava anche se quel dolore era lancinante, era come se qualcuno le stesse trapanando la testa. Stringeva i denti per non urlare. 〝 Devo solo prendere delle pillole…sono nel mio zaino…〞. Jake glielo prese subito, Elena afferrò la scatola bianca e ne inghiottì subito una, deglutì e respirò a fondo. Jake la guardava con ansia, Elena aveva gli occhi chiusi e un espressione affaticata. Ci volle un po’ prima che li riaprisse. Il dolore si era attutito, ma chissà per quanto. Elena fece ancora un sospiro. 〝 Tranquillo Jake…〞 Elena riaprì gli occhi lentamente, accarezzandogli la guancia 〝 …Mi capita spesso, è dovuto alla..alla perdita di memoria dopo l’incidente da bambina, un medico mi disse che l’avrei riacquisita pian piano ma solo passati più di dieci anni ormai e ho solo dei flash…〞. 〝 Sei sicura che non debba portarti in ospedale non hai una bella cera…〞. 〝 Tra poco le pillole faranno effetto e…andrà meglio…〞 gli rispose quasi con un sussurro 〝 Ora andiamo dai Cullen, prometto che appena arrivata mi metterò a dormire. A Bella farà sicuramente piacere vederti…〞 gli disse mentre appoggiata la testa allo schienale, continuava a socchiudere. Il dolore era così forte che una lacrima le scivolò sulla guancia, per fortuna Jake non se ne accorse, non voleva metterlo nel panico. 〝Sarai gentile con Bella vero? Cioè non farai come sull’isola…〞 Elena si spiegò meglio. 〝 Si…〞 le rispose Jake perplesso 〝Promesso〞. Non gli andava di discutere proprio in quel momento, non voleva che Elena si agitasse troppo, non credeva infatti che sarebbe stato gentile con i Cullen, ma si sarebbe impegnato. 〝 Bene….〞 Elena si voltò a guardarlo e gli sorrise alzando il pollice all’insù〝 Così mi piaci Jacob Black!〞. Lui abbozzò un sorriso al suo gesto. Non ci volle molto al suo arrivo a casa Cullen. Edward aveva sentito che stava arrivando, preceduto da Alice, anche se era preoccupato per la situazione di Bella, pensò che era giusto che lui sapesse. 〝 E’ qua fuori…〞 si espresse sottovoce con Alice e gli altri. Bella dal divano non riusciva ad intuire, era intontita dal dolore. Allungò il collo e quando vide la golf rossa abbozzò un sorriso soddisfatta. “ Brava Elena, sei riuscita a portarlo qui…”. Elena bussò all’uscio, teneva Jake per mano, aveva capito che solo così forse poteva stare calmo. Esme aprì la porta. Sorrise nel vederli mano nella mano, Jake allentò la presa 〝 Tranquilla mi puoi lasciare ora!〞. Elena annuì. L’odore sgradevole dei vampiri investì Jake la quale fece una smorfia, Elena non riusciva a capire il perché e si avviò verso il divano. 〝 Grazie per averlo portato qui…〞 Bella ringraziò Elena, la quale le sorrise rassicurandola. 〝 Avevamo un patto noi due ricordi?〞 Le sussurrò per non farsi sentire da Jake. 〝 Hey non hai un bell’aspetto?〞 le fece notare Bella. Elena le si avvicinò 〝 Tranquilla è solo mal di testa, sicura che non ho sbagliato a portarlo qui, mi sembrava una buona idea che venisse a trovarti…〞. Bella le sorrise rassicurandola 〝 Non potevi che farmi felice…〞. La voce era un sussurro impercettibile, la gravidanza la stava facendo peggiorare di giorno in giorno. All’inizio Jake non la vide subito, nascosta tra Rosalie, Elena ed Edward accanto, poi si accorse di Bella. Era pallida, ossuta, parlava affannosamente, era agonizzante. Nonostante tutto, sembrava felice, quando lo vide. Jake rispose al suo sorriso, era sempre bella nonostante l’aspetto spettrale. Edward le accarezzò il viso, sembrava distrutto, prima o poi sarebbe crollato. Poi notò quella mano, che accarezzava qualcosa sotto la felpa grigia. Un rigonfiamento, un pancione. Jake stava per avere un collasso “ Bella era incinta di quel mostro succhiasangue e quello che portava in grembo la stava uccidendo!” 〝 No!〞 disse cambiando completamente la sua espressione che da dubbiosa divenne furiosa, irascibile. Elena si mise davanti a lui, guardandolo piena di speranza. Aveva immaginato che non l’avrebbe presa positivamente ma non pensava gli provocasse così tanta irascibilità. Elena gli stringeva la mano, non voleva che scatenasse una rissa. Erano già tutti preoccupati per la salute di Bella e questo bastava a complicare la situazione. 〝 Ricordi, che cosa mi avevi promesso?〞. Jake dovette cambiare il suo umore, non poteva scattare e scatenare un putiferio davanti a tutti e soprattutto davanti ad Elena ma allo stesso tempo l’idea che Bella aspettasse un figlio da quel succhisangue lo fece trasalire. Respirò a fondo per controllarsi, anche se l’idea che Bella ed Edward avrebbero generato un mostro lo irritava e non di poco. Elena sembrava rassicurata e allo stesso tempo anche Bella e gli altri. Bella non era affatto preoccupata che Jake venisse a saperlo sapeva che poteva contare sull’aiuto di Elena. Quest’ultima iniziava a sentirsi intontita, quel malore non le aveva fatto bene. Mentre stava per dire qualcosa un giramento la fece barcollare. 〝 Hey.. ma stai bene?〞 Carlisle le si avvicinò facendola sedere sul divano. Notò che era pallida e sudava a freddo. 〝 E’ solo mal di testa…〞 ribadì mentre si massaggiava le tempie e socchiudeva gli occhi. 〝 Prima in macchina si è sentita male. E’ meglio che riposi adesso…〞 Jake spiegò la situazione. Elena annuì, infondo si sentiva un po’ affaticata. Scusandosi con tutti e accompagnata da Alice, che si offrì di farlo, andò in camera a stendersi. Salutò Jake con il cenno della mano 〝 Comportati bene!〞 gli disse sottovoce. Jake annuì rassicurandola. Non voleva darle un dispiacere ma questa novità non legava affatto con lo stare tranquillo e far finta di niente. Bella guardava Jake, aveva capito che non aveva intenzione di accettare nemmeno questo, un figlio, il frutto dell’amore tra lei ed Edward. Dopo che fu certo che Elena era andata a riposarsi decise che era meglio fare due chiacchiere con Bella e con Edward e non erano di certo amichevoli. 〝 E così hai deciso di farti ammazzare…〞 intervenne sovrstando Bella che era sul divano seduta. Rosalie lo guardò in cagnesco. Edward sembrava preoccupato ansioso. 〝 Jake ti prego non cominciare…〞 〝 Ma certo, certo!〞 scrollò le spalle incredulo 〝 Prima vuoi diventare una vampira adesso pretendi di portare in grembo un…ah…ma che ci sto a fare qui…è contro natura!〞 〝 Non è contro natura! Sono felice che sia venuto a trovarmi! Io ho…ho bisogno ancora di vederti e anche tu…〞 〝 Sono qui per fare un piacere ad Elena, dato che l’hai incaricata a mio angelo custode… . Però non pensavo che venendo a trovarti mi sarei ritrovato davanti a questa situazione. Orribile? Si la definirei così…〞 〝 E così per te è orribile che io aspetti un figlio da Edward l’uomo che amo….?!〞lo fissò indignata in attesa. 〝 Non è orribile che lo ami è orribile che io debba stare qui sapendo che ...questa cosa potrebbe ucciderti. Ah si…ma non dimentichiamo che vuoi diventare anche immortale!e quando?! prima o dopo la nascita del pargolo? 〞 〝 Jake smettila è tutto a posto!〞 Bella cercava di rassicurarlo e sminuire la situazione, ma Jake non la vedeva allo stesso modo.〝 ammetto che è una gravidanza difficile ma ce la farò… è tutto sotto controllo!〞Sentendo quella frase, quelle parole uscire dalla boccia di Bella, Edward decise di andarsene, la situazione era già abbastanza angosciante e sentirla far finta che nulla di grave poteva succedere lo faceva star male. Carlisle nei giorni precedenti fu chiaro con lui quanto con Bella: il feto o qualsiasi cosa crescesse dentro Bella non le dava scampo, non erano conformati per stare insieme. Probabilmente non ce l'avrebbe fatta nemmeno a diventare immortale.Bella aveva notato la sua espressione adirata, stava per alzarsi ma lui le fece cenno di restare." scusa ho bisogno di uscire..." le disse con un filo di voce. Bella guardò poi Jake, non gli rispose nemmeno, quando faceva così era meglio lasciarlo sfogare. 〝 E poi ti rendi conto hai messo di mezzo Elena…!〞 〝 Lei ti aiuterà Jake! Non hai capito cosa prova per te?! E’ qui per te!Non sai come stava male quando te ne sei andato da Rio….〞 〝 Si. Lo so infatti sono andato subito via per non coinvolgerla in tutto questo! L’hai messa in pericolo!Non le hai nemmeno detto con chi condivide questo posto…. Lei non merita questo non è giusto ti prego falla tornare a casa sua dalla sua famiglia…〞. Un’ulteriore fitta fece star male Bella, Rosalie gli intimò di lasciarla stare e di non farla agitare se non voleva rischiare. Jake annuì anche se contrariato a tutta questa situazione. Si diresse fuori, era sulla via della fuga, ma Edward lo inseguì, aveva bisogno di parlargli. Gli espresse la sua opinione: anche lui era sconvolto dal fatto che Bella aspettasse un figlio che la stava pian piano uccidendo, i livelli di sopravvivenza erano minimi e non poteva far nulla per impedirle di tenerlo dato che Rosalie la difendeva a spada tratta. Anche Jake gli spiegò che il branco se fosse venuto a sapere di questa gravidanza non avrebbe esitato a rompere il patto e far fuori quello che Bella aspettava. Edward gli intimò di parlare con Bella, solo lui forse l’avrebbe convinta ma Jake non ne aveva intenzione, soprattutto perché sapeva che non l’avrebbe ascoltata, la sua decisione era presa. Un secondo malore fece stare ancora peggio Bella, la quale venne trasportata in una stanza adibita ad ambulatorio. Per il troppo sangue Jasper e Emmett vennero allontanati, mentre il resto della famiglia era pronto ad aiutare Bella. Le urla agonizzanti di quest'ultima, non facevano altro che far soffrire Edward e Jake, che incredulo stava assistendo alla morte diretta di Bella, senza poter fare nulla. Edward era distrutto dal dolore. Alice gli si sedette accanto, anche Esme cercava di consolarlo. Carlisle cercava di tamponare l’emorragia che si era creata nel corpo esile di Bella, ma era inutile ormai quello che aveva dentro di sé, la stava uccidendo, era più forte di lei e nessuno poteva fare qualcosa. Bella non era più cosciente, stava per varcare il coma e il battito era debolissimo. Edward era in preda alla disperazione, al delirio, Jake cercava di salvarla, di animarla di fare qualcosa di utile per farla riprendere. il rumore del monitor che segnalava che il battito era ormai un sussurro era fastidioso, un rumore da dimenticare. Le urla e l'agitazione, svegliarono Elena di soprassalto, Alice si precipitò da lei . Elena le chiese cosa stesse succedendo, all’iniziò pensava ad una rissa tra Edward e Jake. Alice e Jasper cercavano di bloccarla, non volevano farle assistere a quella situazione cosi' forte. Elena sentiva che doveva vedere cosa fosse successo, una voce nella sua testa le intimava di andare da Bella. Entrò nella stanza quasi lanciandosi ma dovette fermarsi di colpo quando vide il corpo esanime di Bella sul lettino, le braccia penzolanti, lo sguardo perso nel vuoto. Emise un urlo agghiacciante,quando avvicinandosi capì che era morta a causa della perdita di sangue, sconvolta e sotto shock, guardava ad occhi sbarrati tutti impaurita. 〝 Ma che…succede! Cosa le avete fatto?!〞 Elena era sconvolta, se ne stava la davanti al lettino incredula mentre teneva la mano di Bella, per capire se fosse possibile salvarla in qualche modo. 〝 Il feto… Bella…non ce l’ha fatta ha avuto un emorragia!〞 le spiegava distrutto Carlisle. Jake dovette soccorrere anche lei, stava quasi per svenire. Nonostante stesse per perdere i sensi sentiva quella voce che la supplicava. Non capiva come fosse possibile però la voce le si ripeteva in testa. Jake ed Edward si guardarono era arrivata l’ora, l’ora di raccontare tutto ad Elena. Nel momento in cui succedeva questo Edward ebbe un’idea, forse l’ultima speranza per salvare il suo amore. 〝 Elena 〞 Jake l’allontanò da Bella e la prese tra le sue braccia 〝 C’è una cosa che devi sapere e ti lascerà incredula…però puoi stare tranquilla okay?!〞 anche Jake era spaventato, Bella era morta da un minuto, Elena tra le sue braccia sconvolta, paralizzata dalla paura, Edward avvolto dalle fiamme del dolore. Elena annuì a Jake anche se sembrava sotto shock. Le lacrime le rigavano il volto insieme a quelle di Jake. Edward all’improvviso sembrava aver recuperato le forze, anche lui seduto per terra, davanti a quella pozza di sangue, balenò alla sua mente il ricordo di Elena che si tagliava il braccio e toccandoselo se lo rimarginava senza capire il come avesse fatto. La guardava abbracciata a Jake, impaurita dal vedere Bella, che fino poco tempo prima le aveva parlato sorridendole e che ora era morta e insieme il bambino che aveva in grembo. 〝 Elena lo so che sei confusa ma devi farmi un favore…〞 Edward sembrava pensieroso, Jake lo guardò in cagnesco come poteva fargli un favore, non gli bastava che aveva fatto assistere Elena ad realty show dell’orrore, ora doveva anche fargli un favore. Le si avvicinò rialzandosi dal pavimento, quasi la scrollò per farla risvegliare dallo stato ipnotico. 〝…Prova a farla guarire come con il tuo braccio ricordi?〞. Jake lo fissò arcigno. Era per questo che se l’erano portata a Forks nel caso in cui Bella fosse davvero morta e loro volevano farla risuscitare Elena poteva farlo. 〝 Non sforzarla! E’ stata già abbastanza male…!〞 gli intimò Jake stringendo Elena a sé. Edward annuì anche se sperava che Elena si esprimesse da sola su quello che voleva fare. 〝 …Io non…non so…〞 continuava a ripetergli e farfugliare con la voce mentre fissava ad occhi increduli il corpo di Bella sul lettino e una voce continuava a chiamarla in soccorso. 〝 Elena ti prego! Lei è tutta la mia vita! Non riesco a capacitarmi che lei possa essere morta! Se solo tu ci provassi… non sai quanto te ne sarei grato! Provaci e…se non ci riesci andrò alla seconda alternativa ma provaci ti prego dimmi solo cosa ti occorre!〞 Edward guardava Elena in preda alla disperazione. Lei sembrava titubante, si avvicinò al lettino, Rosalie le intimò di allontanarsi Edward le disse di lasciarla fare. Jake aveva capito cosa voleva Edward da Elena, perciò la lasciò provare, il pensiero di Bella morta lo fece trasalire, avrebbe voluto urlare disperato, però pensava anche ad Elena e il suo dolore alla testa, se qualcosa fosse andato storto anche lei sarebbe morta. 〝 Okay!〞 Elena rassicurò Edward, un barlume di speranza si accese, Alice cercava di vedere qualcosa, ma non vedeva nulla. Il futuro era nero, non vedeva altro che sua cognata morta e la decisione di Elena. Questa si rivolse a Carlisle 〝 …Mi serve una garza pulita…〞 disse a che aveva il torace inzuppato di sangue…〞, questi gliene passò alcune imbevute di disinfettante, Elena gliela passò sul torace, si voltò verso il monitor e notò che era completamente piatto, ma con la sua mano avvertiva una lieve pulsazione, un tremito, un sussulto. Guardò prima Edward e poi Jacob, entrambi la fissavano ansiosi e addolorati. Elena posò una mano sul cuore e una sul pancione, anche il feto sembrava muoversi lievemente. Sentiva le sue mani accaldate sotto il corpo freddo e senza vita di Bella. Respirava a fondo, cercava di concentrarsi, di provare a fare come su se stessa. La testa che le scoppiava nuovamente le fece digrignare i denti,cercava di sopportare e di concentrarsi. Improvvisamente una luce la irradiò e insieme il corpo di Bella, sembravano due stelle cadenti, due angeli. Poi ci fu una scarica e la luce svanì. Il monitor fu chiaro: il cuore di Bella riprese a battere, anche quello del feto che poteva essere tirato fuori. La bambina, quello che si era rivelato aspettasse Bella, stava bene : era nata mezza umana e mezza vampira ed era bellissima. Ma questo Elena non potè nemmeno vederlo, dopo aver salvato entrambe si accasciò al suo priva di sensi, il battito cardiaco era debole. Mentre Carlisle si occupava di far partorire Bella, Jake con l’aiuto di Alice trasportò Elena nella stanza degli ospiti. Jake la adagiò piano sul letto, cercando di tamponarle le tempie con acqua fresca. 〝 Elena riprenditi di prego!〞 le intimava cercando di rianimarla, tutto sembrava inutile. 〝 Lo so che ti ho trattata malissimo, che sono stato brusco ma ti prego svegliati! Non posso rischiare di perderti ora che sei qui!〞 Alice mise una mano sulla spalla di Jake, per rassicuralo 〝 Vado a vedere se Carlisle può fare qualcosa, però sta tranquillo che si riprenderà…〞. Jake la ringraziò e le annuì. Mentre da un lato Bella era viva e tutti erano felici per la nascita della bambina, Elena sembrava morta Jake le teneva la mano, inerte e le accarezzava il volto così tranquillo. Avrebbe pensato fosse un’angelo se non era consapevole che si trattasse di un essere umano. I capelli biondi arruffati le incorniciavano il viso. Gli occhi chiusi sembravano tremare come se stesse lottando contro qualcosa. In quel momento, in quella situazione aveva capito che non gli importava se lei non era il suo imprinting, non gli importava del come avesse fatto a salvare Bella e la bambina, non gli importava nemmeno del tatuaggio sulla nuca. Non l’avrebbe lasciata per nessuna ragione, voleva starle vicino ed occuparsi di lei e aspettare che si sentisse meglio. Edward comparve sulla soglia, sembrava rinato, Bella era sopravissuta e anche la loro bambina. Sembrava che lo strato grigio che l’avvolgeva a causa della gravidanza malsana fosse scomparso. Però era preoccupato, Edward non aveva intenzione di causare danni irreversibili ad Elena ma sapeva che era l’unica che avrebbe potuto salvare Bella senza trasformarla. Vederla così priva di vita lo faceva star male. 〝 Mi spiace averle provocato questo!〞 Edward sembrava mortificato. 〝 E’ solo questo che mi sai dire? Potevi pensarci prima…ora è troppo tardi!〞. Jake sembrava furioso ma era troppo stanco e preoccupato per Elena per mettersi a discutere con lui. Carlisle irruppe nella stanza, con una flebo e una siringa in mano.〝 Cos’è?〞 domandò Jake. 〝 Adrenalina, se non si sveglia con questa credo che dovremmo portarla in ospedale…〞 〝 Ci vorrà molto?〞 chiese ansioso Jake. 〝 Basteranno alcuni minuti…〞 lo rassicurò Carlisle. Jake continuava a guardare Elena, sperava che si svegliasse, il dottore le controllo il battito cardiaco. 〝 E’fuori pericolo…〞 disse guardando Jake. Questi tirò un sospiro di sollievo e anche Edward si sentì sollevato. 〝 Ci vorrà qualche ora prima che possa svegliarsi…〞 aggiuse Carlisle mentre Jake sembrava più sereno. 〝 Se vuoi puoi passare la notte qui…puoi starle accanto…〞 gli suggerì Edward avendo letto nella sua mente. 〝 Grazie…〞 gli rispose Jake 〝 Non posso abbandonarla! a proposito Bella come sta?〞 〝 Meglio〞 gli rispose Edward 〝 Anche lei ha bisogno di riposare…infatti ora sta dormendo. Elena le ha salvato la vita in tutti i sensi, non avrei permesso che morisse a causa di un errore fatale, come quello della gravidanza…〞 〝 Però quando si sveglierà avrai infranto il suo sogno: diventare una vampira!〞 〝 No…non credo! Appena vedrà nostra figlia cambierà idea, è così piccola, è bellissima…! Credo che penserà più a lei che a diventare una vampira! Ora è con Rosalie ma se vuoi…〞 〝 Lo spero! E comunque no! Lascia che Rosalie tenga la bambina, so che ci teneva più di tutti a questa gravidanza…〞 al solo pensiero di supplicare Rosalie di fargli vedere la bambina Jake aveva la nausea 〝 Magari domani…quando Bella si sveglia…〞. Edward annuì, poi sembrava accigliato. 〝 Cosa c’è? Non pensi di aver fatto la cosa giusta? Non volevi che fosse felice …〞 〝 No…non è questo! E’ che la bambina…〞 Edward parlava a monosillabi. 〝 Cos’ha non sta bene?〞 chiese preoccupato Jake 〝 E’ mezza umana e mezza vampira, un’ibrido…〞. Jake intuì cosa voleva dire con quella frase Edward, era preoccupato del fatto che il branco una volta venuto a sapere della nascita di una mezza vampira avrebbero sentito pericolo e l’avrebbero uccisa. 〝 Puoi stare tranquillo non permetterò che accada!〞 gli confermò infondendogli una sorta di coraggio. Edward guardò Jake sorpreso, non avrebbe mai pensato che avrebbe difeso la stessa cosa che poco prima aveva ucciso Bella. Dal canto suo Jake non aveva motivo di avercela con la bambina se questo poteva essere utile all’impedire che Bella diventasse una vampira. Distoltosi dai suoi pensieri, continuava a guardare Elena, aveva notato che il torace si muoveva anche se a malapena e il respiro era un sussulto affannoso. Quella ragazza aveva apportato dei cambiamenti nella sua vita e non poco notevoli: aveva salvato Bella dalla morte, gli aveva rivelato i sentimenti che provava per lui, aveva cambiato paese, pur di stargli vicino e aiutarlo a dimenticare,cosa non lo aveva capito. Se si trattava di dimenticare Bella questo non poteva accadere al massimo poteva metterla un po’ da parte, averla sempre presente ma non poteva dimenticarla, lei era parte fondamentale della sua vita ed anche Elena orami, ma forse lei stava diventando qualcosa di diverso, non al pari di Bella, ma come dire: Elena era l’oltre, il dopo e nonostante tutto era riuscito a convincerlo a provarci, a dirsi : Jake! Bella ora è sposata ed ha Edward e una bellissima bambina, sa quello che vuole farne della sua vita! Prova ad andare avanti con l’aiuto di Elena poi quel verrà verrà, intanto hai Elena. Mentre le teneva la mano, appisolandosi con la testa sul letto, pensava che con lei era sulla strada giusta, che qualcosa pur non sapendo cosa in realtà, lo invocava a non lasciarla scappare. Non sapeva se era l’amore o il fatto che Elena assomigliava a Bella e tenerlo legato a lei, però qualcosa c’era e stava diventando un legame indissolubile.

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Capitolo 10
*** Risvegli ***


Elena continuava a vagare nel bosco, si era persa mentre giocava, era piccola... Sua madre la chiamava, ma lei era caduta non riusciva ad alzarsi e a parlare. Mentre piangeva e si lamentava per il dolore al braccio rotto,  vide qualcosa sbucare all’improvviso dietro un albero: un lupo enorme. Tutte le bambine si  sarebbero messe ad urlare ma lei era li, non aveva paura, il lupo sembrava docile. Sorridendo gli si avvicinò per accarezzarlo,  la guardava remissivamente. Senza spaventarla la mise sulla schiena, portandola in un posto più illuminato, verso uno spiazzo aperto verso sua madre. Elena si sentiva al sicuro, si aggrappava all’animale per non cadere. Poi il lupo la fece scendere e la mise a sedere su un tronco. Elena lo guardò per un momento negli occhi sembrava che il lupo le sorridesse.  Il pensiero si interruppe, sua madre l’aveva ritrovata se la ricordava nitidamente con i suoi capelli castani e gli occhi dello stesso colore,  sembrava rassicurata ma era agitata. La mamma la prese in braccio, le diede un bacio e la riportò a casa, dove suo nonno era la ad aspettarla sollevato. Sbirciò dietro le spalle di sua madre verso la foresta, del lupo non c’era più traccia.
Un altro buco nero. Un altro tassello del passato. Un puzzle che Elena non riusciva a costruire dato che ricordava ben poco della sua vita prima dei cinque anni. Presa dall’ angoscia si svegliò di soprassalto, richiuse e riaprì gli occhi perché la luce era forte e l’accecava.  Mise a fuoco attorno a se, era ancora dai Cullen. Sentiva la testa pesante come fosse piena di sassi, la stanza le girava e si sentiva confusa. Cercò di sollevarsi ma qualcosa glielo impediva, un braccio lungo il suo corpo. Girò la faccia e vide Jake, che dormiva sul bordo del letto. Sembrava tranquillo, il respiro lento. Non voleva svegliarlo, era bello vederlo dormire, senza problemi e pensieri. Mentre cercava di spostargli il braccio facendo attenzione a non scuoterlo, si chiedeva come mai era li accanto a lei. Aveva dormito tutta la notte ricurvo su un pezzo di letto. Un nuovo attacco di mal di testa e  poi ricordò tutto: Bella in una pozza di sangue, Jake ed Edward, tutti disperati al vederla morire, Edward che le chiedeva di salvarla provando a guarirla e poi tutto era buio non  riusciva ad andare avanti. Ricordava indistintamente, dato che era incosciente, che Jake l’aveva presa in braccio.
〝Elena …〞la voce impastata dal sonno di Jake, che si era svegliato 〝… Come stai!?〞. Le prese la mano, Elena gli sorrideva. Era di nuovo premuroso con lei.
〝Buongiorno …〞gli rispose accarezzandogli la testa 〝Non benissimo ma …. sono sopravvissuta! Mi gira un po’  la testa …〞
〝Puoi ben dirlo!〞Jake sembrava adirato 〝Non sai che spavento mi hai ...ci hai...fatto prendere …〞
〝Perché? Cosa è successo? Bella come sta!?〞Elena sembrava agitata. L’idea che quello che tutto fosse andato male, il suo tentativo di rianimare Bella, di guarirla, la faceva impazzire dal dolore.
〝Sei svenuta dopo che hai compiuto il miracolo! Comunque lei sta bene grazie a te…〞
〝E il feto… il bambino sta bene sono riusciti a tirarlo fuori!?〞
〝E’ una bambina…anche lei sta bene grazie a te! Hai rischiato la pelle te ne rendi conto! Non puoi star male e ucciderti mettendo alla prova il tuo lato magico!〞
〝Jake dovevo farlo ! Lui … Edward mi guardava così speranzoso, anch’io non sapevo se ce l’avrei fatta … So solo che dovevo farlo!〞gli rispose facendo spallucce. Ricordando benissimo la voce che la richiamava.
〝Già! Spiegami come hai fatto…?〞Jake era curioso di sapere come avesse fatto a compiere quel miracolo. Ormai la credeva sovrannaturale anche se lei faceva la modesta.
〝Non lo so! Non…〞Elena si teneva la testa il dolore era insopportabile, Elena si portò le mani sulla testa. 〝Va bene è tutto a posto!〞Jake l’abbracciò non voleva farla agitare 〝Devi stare tranquilla vado a vedere se Carlisle può fare qualcosa〞.
〝Le tengo compagnia io se vuoi…〞Alice era comparsa sulla porta, in splendida forma ma preoccupata. Jake annuì.
〝Bella ti ringrazia, anche lei è ancora assopita per il dolore e tutto quello che è successo ieri!〞disse rivolgendosi ad Elena.
〝Sono felice di essere stata utile….〞
〝Elena tu hai fatto di più! Hai salvato la vita a due persone è fantastico!Ci chiediamo tutti come abbia fatto!〞
〝 Se lo sapessi te lo direi! Però se non ce l’avessi fatta! Se lei adesso fosse morta  e così il suo bambino cosa avreste pensato di me!? 〞
Elena sembrava agitata. 〝Tszz! Ora devi riposarti! Appena starai meglio risponderemo ai tuoi perché.〞
〝Qualsiasi cosa mi nascondiate io la terrò segreta ma adesso devo sapere, ti prego dimmi cosa sta succedendo…〞
〝Te lo diremo puoi starne certa. Siamo in debito con te hai salvato la vita a Bella e al bambino te ne siamo grati ma…ora sei debole non puoi sopportare un altro stress emotivo come quello di ieri. Te ne parleremo appena stai meglio〞. Elena annuiva anche se moriva dalla curiosità di saperne di più, ma Alice aveva ragione, non aveva le forze per parlare figuriamoci per venire a sapere che i Cullen erano dei vampiri e Jake un licantropo. Chiuse gli occhi, solo così riusciva a far sparire per alcuni istanti il tumulto che aveva in testa.
Jake era sceso in salotto, notò Esme in cucina che preparava qualcosa da mangiare, ma per chi se loro non mangiavano, forse era per Bella? Si appoggiò alla colonna che divideva la cucina dal salotto.
〝Ciao 〞Edward lo salutò mentre riempiva qualcosa forse un biberon. 〝Elena si è svegliata? Come sta?〞
〝Si è sveglia per fortuna!ma non ha una bella cera, cercavo Carlisle per chiedergli di visitarla…〞. Poi seguì con lo sguardo Edward che si dirigeva verso  le scale in una stanza accanto a quella di Elena, dove Rosalie affiancata da Emmett e Jasper, cullava la bambina. Bella era sveglia, sorrideva mentre Rosalie le passava la bambina  e gliela metteva in braccio. Era emozionata, lo vedeva, Edward le accarezzava il volto, una lacrima le scese rigandole la guancia mentre guardava lui e la loro piccola.
〝Jake! Vieni…〞gli disse  Bella chiamandolo mentre continuava a cullare la piccola rapita negli occhi della sua mamma 〝Ciao…sono la tua mamma lo sai?〞le diceva mentre la piccola aveva afferrato il suo pollice e se l’era messo in bocca. Istinto naturale la suzione. Jake era esitante non sapeva cosa fare.
Rosalie li ringhiò contro quando lo vide avvicinarsi, Edward le disse di stare tranquilla. 〝E’ tutto a posto Rose!〞, le rispose Bella. Rosalie si calmò, Bella si voltò con la piccola in braccio. Era bellissima,lo erano tutt’e due,  la pelle color pesca, capelli bronzei, ereditati da suo padre, occhi cioccolato, come sua madre. Jake rivide in lei Bella ma anche la stirpe dei vampiri, notando che aveva la pelle dura e marmorea.
〝Renesmee di ciao allo zio Jake…〞Bella teneva la  manina della piccola fece cenno di salutare Jake. Lui le sorrise e si avvicino. Gli altri gli fecero posto. La piccola lo fissava emettendo dei gorgoglii.
〝Non è bellissima?〞gli disse mentre era completamente presa dalla bellezza e la dolcezza della sua bambina. Jake annuì.
〝Elena come sta? Devo ringraziare lei se…se siamo qui〞. Come aveva previsto Edward vedendo la bambina Bella non pensava più a voler diventare vampira ma a fare la mamma, come era nell’istinto naturale. Ma chissà per quanto non ci avrebbe più pensato.
〝Ora è di la a letto, non sta benissimo ma è viva fortunatamente〞.Espresse con preoccupazione.
〝Mi hanno raccontato tutto! Mi sono sentita mortificata quando ho saputo che per salvarmi stava morendo! Vorrei solo capire come ha fatto!Ha dei poteri… ? Mi ricordo ancora quella volta sull’isola Esme…〞
〝E’ stata coraggiosa!〞le rispose Edward.
 〝Io credo che dovremmo dirle tutto a questo punto…〞.  Propose Bella  poi si rivolse di nuovo a Jake.〝Si sarà fatta mille domande su quello che ha visto ieri!〞.
〝Siate cauti non vorrei che le venisse un infarto quando glielo direte. Ma ormai…〞Jake si strinse nelle spalle.
〝Perché non la prendi? Prova?〞 Bella si rivolse a Jake allungando le braccia con la bambina in braccio.
〝No. Non lo so! E’ piccola potrei farle male…〞
〝Jake non puoi farle del male! Devi solo allungare il braccio e tenerle bene la mano sotto la testa …〞
〝Okay…Se ci tieni tanto Ci provo … 〞le affermò mentre allungava il braccio. Non credeva ai suoi occhi, aveva tra le braccia una Bella in miniatura. La piccola le sorrise, Jake ricambiò.
Poi tutti rivolsero uno sguardo alla porta, Elena era sulla soglia , che guardava silenziosamente la scena.   Era contenta nel considerare che Jake aveva in braccio la piccola. Nonostante la sua avversità nel rapporto tra Edward e Bella, e della gravidanza di Bella, perlomeno la piccola le andava a genio. Fece cenno con la mano alla bimba che le sorrideva. Era così piccola e tenera. Si sentiva profondamente emozionata nel aver salvato due vite, non una sola.
〝Elena? Come stai?〞Bella si alzò  dal  letto, andandole incontro. Felice che fosse in piedi e stesse bene.
〝Meglio! Carlisle mi ha dato qualcosa di forte per sconfiggere questo mal di testa perenne〞le disse rassicurandola.
〝Però è meglio che la porti in ospedale a farle fare una Tac, per toglierci il pensiero….〞intervenne Carlisle, entrato anche lui nella stanza. Tutti annuirono. Elena sembrava sconcertata 〝Una Tac?! Mi sembra troppo è solo mal di testa…〞disse mentre la stanza continuava a barcollarle di nuovo. Emmet l’afferrò per un braccio con delicatezza prima che potesse cadere.
〝Evidentemente non è solo questo…〞le ribadì il dottore mettendola a sedere.  Bella le si avvicinò, riprendendo la piccola in braccio.
〝Elena, volevo ringraziarti..per tutto quello che hai fatto stanotte…〞le disse guardandola seriamente, in realtà era delusa avrebbe voluto risvegliarsi vampira ma quello forse non era il momento adatto e se essere umana avrebbe fatto in modo di salvare la bambina, il diventare vampira era completamente accantonato al momento. 〝Io non so come hai fatto…però se io e la mia bambina siamo vive è grazie a te…〞
〝Io ho …  ho solo seguito il mio istinto!Nulla di più〞Elena si scrollava nelle spalle. La fissavano tutti come se avesse compiuto un miracolo.
〝Quando ritorni dall’ospedale dovremo raccontarti delle cose..speriamo solo che tu capisca tutto e non ci prenda per matti… ci sono delle cose che ormai devi sapere…〞aggiunse Edward.
〝Potete dirmelo anche adesso…〞espresse ansiosa 〝Sono tranquilla e sto meglio…〞.
Edward si voltò verso Jake. Quest’ultimo era in totale disaccordo a raccontarle in quel momento, dopo il malore avuto, una verità così sconcertante.
〝Lo faremo appena ritorni promesso!〞la rassicurò Edward.
〝Bene è ora di andare…〞Carlisle si rivolse ad Elena 〝Ho prenotato l’esame tra un’ora…〞.
Elena si rialzò confusa, che cosa le  nascondevano di tanto spaventoso. Adesso iniziava davvero a preoccuparsi. Non se la sentiva di andare da sola in macchina con uno sconosciuto. Jake glielo lesse in faccia.
〝L’accompagno anch’io…〞intervenne Jake〝Vado un minuto a casa …mi cambio e vi raggiungo…〞.
Elena si sentiva sollevata. Con Jake sarebbe stato meno imbarazzante e tranquilla la visita. Carlisle annuì, infondo aveva capito anche lui i timori di Elena e non le dava tutti i torti.
〝Torno tra poco…〞Jake si rivolse ad Elena 〝Stai tranquilla!〞concluse mentre le accarezzava il volto. Elena acconsentì e si sedette accanto a Bella. Jake le sorrise.adorvava vederlo sorridere.
〝Sono felice che le cose tra voi due vadano meglio…〞intervenì Bella poggiandole una mano sulla spalla.
〝Già ne sono incredula!〞le rispose Elena sbarrando gli occhi. Poi notò che la bambina la fissava, le aveva preso il mignolo,glielo stringeva troppo forte e stava per metterselo in bocca. Bella notò l’accaduto e tolse la presa della bambina da Elena. Infondo l’istinto di Reneesme non era una suzione normale  dato che  poteva anche nutrirsi di sangue.
〝Scusami…〞le disse  imbarazzata Bella, Rosalie scosse la testa. Non era assolutamente d’accordo sulla presenza di quella ragazza in casa e soprattutto sul fatto che dovesse sapere cosa era la sua famiglia ma, ammetteva a se stessa che Elena aveva salvato la vita a Bella e alla bambina perciò non le stava totalmente  antipatica. Bella notò che il gonfiore stava sparendo.
〝Niente! Mi sta passando!〞la rassicurò Elena massaggiandosi il mignolo 〝ha una presa decisamente forte eh?〞
Bella annuì. 〝Si devo dire che la forza non l’ha presa da me ma da suo padre!〞Edward sogghignò.
〝Le hai già dato un nome?〞
〝Si…avevamo pensato a Renesmee!〞
〝Mmm suona bene!〞
〝Si?! Beh sarebbe Reneè come mia madre ed Esme…〞le rispose soddisfatta Bella. La piccola le fissava entrambi. Elena le sorrideva e nonostante le avesse quasi rotto un dito, le prendeva le manine. Non poteva temere una neonata anche se era ignara fosse una vampira.
〝Puoi tenerla se vuoi…〞  le propose Bella anche se sperava che Renesmee non combinasse guai.
〝Ah..non non vorrei fare qualcosa di sbagliato…〞
〝Tranquilla…penso che un po’ d’istinto materno ce l’abbiamo tutte…!〞
〝Okay!〞Elena allungò le braccia. La piccola la fissava, continuava ad emettere gorgoglii. 〝Le piaci!〞le rispose Bella 〝Ti sta ringraziando per averla salvata!〞. Elena sorrise, poi iniziò a cullarla dato che vedeva che la piccola sbadigliava. Bella si allontanò un minuto, Alice l’aveva chiamata. Rosalie continuava a fissarla come se la primo movimento sbagliato l’avesse sotterrata. Mentre si avvicinava  con il viso a lei, la piccola le mise la mano sulla testa. In quel momento Elena ebbe un flash. Una scarica elettrica. Nessuno se ne accorse a parte la piccola che la fissava con i bellissimi occhi cioccolato e le sorrideva spensierata, proprio come farebbe una neonata.  Sembrava una bambola di porcellana. Nel flash le era tutto più chiaro, lei e Jake insieme in una casa vicino La Push. Felici e contenti. Lui l’aveva presa in braccio per entrare nella loro probabile abitazione. Si abbracciavano, lui la baciava con passione e la stringeva a sé. Elena scrollò il capo, per una bimba così piccola era decisamente troppo farle immaginare certi dettagli. La piccola le sorrideva, soddisfatta nel averle rivelato un futuro roseo e sereno con Jake, ma sicuramente lontano per Elena.〝Grazie piccola mi hai dato delle speranze!〞le disse accarezzandole la testa.
〝Hey? Ma guarda come  ti sorride…〞Bella  rientrata nella stanza, le si avvicinò notando la serenità della sua bimba a contatto con Elena. 〝Ma sei sicura che in una vita passata non hai avuto bambini?〞
Elena si scrollò nelle spalle 〝No!Non credo proprio…〞disse sorpresa, la piccola iniziava a piangere 〝Forse è meglio ridartela…〞disse rivolgendosi a Bella 〝Credo che abbia capito che non sono la sua mamma!〞. Bella la prese in braccio, nonostante tutto anche in lei era emerso un po’ del lato materno. La teneva con la testa sulla sua spalla, cercando di calmarla. E come solo tutte le mamme sanno fare, Bella fece addormentare la sua bambina.
Jake nel contempo era tornato a casa. Rimase sorpreso nel vedere anche ad aspettarlo sulla porta non c’erano solo suo padre e sua sorella, ma quasi tutto il branco. Leggendo nei pensieri degli altri avrebbe voluto tornare indietro e non ripassare per i futuri dieci anni ma ormai se la pensavano così era meglio chiarire la situazione.
〝Jake ma almeno potevi dirmelo che a Rio ti  sei trovato una bella ragazza!〞sua sorella Rachel gli andò incontro abbracciandolo  elettrizzata 〝Devi assolutamente portarla qui voglio conoscerla!〞.
Jake fissò sbigottito sua sorella poi suo padre che lo fissava orgoglioso. Poi si voltò verso il branco, Sam era felice, Quil fiero, Embry era compiaciuto  dato che  sai era fatto dei pensieri  su Elena, Seth il più immaturo era divertito, Paul altrettanto, l’unica ovviamente a non provare queste emozioni era Leah nauseata da tutti questi pensieri sull’amore. Jake sorrise acidamente ad Embry che smise di sogghignare quando gli intimò di smetterla se non voleva essere azzannato simultaneamente dal medesimo. Poi lo ringraziò ironicamente, mentalmente, di aver spifferato tutto a sua insaputa alla sua famiglia avendo creato un bel casino.
〝Ma non sono stato io è stata Emily! Sam mi ha letto nella mente Emily gli ha raccontato della ragazza che ti cercava e così…ora siamo qui..!〞Embry fece scarica barile. Emily lo guardò sbigottita.
〝A prescindere che non è la mia ragazza! Ogni tanto ma dico solo ogni tanto non vi viene in mente di pensare che Jake forse vorrebbe tenere questa cosa per se, che sono affari suoi…〞
〝Sono d’accordo con te!〞si intromise Leah 〝Non credo che sia il caso che io debba stare a sentire tutti gli apprezzamenti di Embry e le tue torture mentali sulla fotocopia di Bella, non ne bastava una, adesso anche un’altra…〞Leah alzò lo sguardo al cielo.
〝A me non importa se somiglia davvero a Bella o no! Jake dai ti prego portacela qui…la vorrei conoscere! Facciamo una cena  in famiglia, così per fare due chiacchiere…〞Rachel aveva preso seriamente la cosa.
〝No! Ma cosa le racconto…〞Jake si fece strada e si diresse verso la porta 〝Ah Elena sai  i miei pensano che tu sei il mio imprinting vogliono fare una festa in nostro onore! Che ne dici di venire a casa mia per ufficializzare la cosa? Mi prenderà per pazzo!〞
〝Ma non hai avuto l’imprinting con questa ragazza?〞suo padre intervenne nei discorsi, c’era qualcosa che non gli era chiara.
〝No!  Per niente!  Non vedo nulla del mio futuro con lei vedo solo i pensieri di Sam e degli altri…ma di imprinting e dintorni niente okay! Non so nemmeno cosa ve lo abbia fatto pensare…〞disse entrando in casa e rintanandosi nella sua stanza. Sua sorella lo rincorse andando dietro la porta.
〝Hey mi fai entrare!〞Gli disse bussando.  Jake gli aprì la porta adirato e nervoso. 〝Oh fratellino! Mi dispiace pensavamo che con lei si fosse risolto tutto!Però anche se non hai avuto l’imprinting con lei potresti farcela conoscere! Frequentarla comunque〞
〝Non lo so …! E poi adesso devo accompagnarla in ospedale!〞
〝In ospedale? Oh Santo Cielo  ma… cosa è successo?!〞
〝Nulla! Tranquilla Rachel!〞le disse mentre si spogliava〝Ho bisogno di una doccia!〞
〝Ah ti devo dare una bella notizia!〞gli disse mentre raccoglieva la sua roba dal pavimento 〝Ho ritrovato il ciondolo prezioso era nel pacco! Era mezzo aperto e così ci ho sbirciato dentro!〞gli disse stringendo le labbra come se avesse parlato troppo.
〝Il ciondolo della mamma!? Quello che non ritrovavamo più?!〞domandò Jake accigliato. Rachel annuì mentre glielo prendeva dalla scrivania. 〝Si! Sono felice è uno dei pochi ricordi che abbiamo di lei!〞si espresse demoralizzata. Jake pensò ad Elena gli aveva decisamente salvato la vita anche a lui, avendo ritrovato il ciondolo prezioso appartenuto a sua madre. Rachel glielo mise in mano 〝Conservalo con cura!〞gli disse mentre usciva dalla camera. 〝Ah e ti prego! Fa venire qui quella ragazza! Voglio ringraziarla anche per questo! E’stata così gentile!〞. Jake annuì tranquillizzandola.
Dopo si diresse verso l’ospedale dove Elena lo stava aspettando insieme a Carlisle.
〝Scusatemi ma ho avuto un contrattempo in famiglia〞si espresse entrando quasi di corsa all’ingresso.
Elena sembrava rassicurata dalla presenza di Jake. Le cinse  la spalla con un braccio.
〝Stai tranquilla…Vedrai che non è niente…〞. Elena annuì abbozzando un sorriso.
〝Bene…〞Carlisle si rivolse ad Elena 〝Adesso Susan ti accompagnerà in quella stanza dove sarai preparata per fare la Tac…! E credo anche che dovremo fare dei prelievi…〞.
〝Okay…〞gli disse seguendo l’infermiera. Poi sorrise a Jake. Lui continuava a guardarla dal vetro  che divideva l’ambulatorio dalla corsia. L’infermiera la fece sdraiare sul lettino poco dopo l’esame ebbe inizio. Ci volle un’oretta tra l’esame e i prelievi. Seduti nella sala d’attesa Elena si sentiva davvero stanca, posò la sua testa sulla spalla di Jake.
〝Vedrai che è tutto a posto…〞la rassicurava cingendole  di nuovo le spalle con il braccio.  Sentiva che doveva proteggerla e starle vicino. Elena emise un lamento per il dolore provocato dalla luce del neon ai suoi occhi. Poi il neurologo la invitò ad entrare.
〝Dall’esame non risulta assolutamente nulla di compromesso, e anche dall’analisi a parte un calo di pressione non c’è nulla di cui  preoccuparsi…〞.
Elena sembrava tranquilla: dunque non c’era nulla a livello organico allora come mai continuava ad avere quei mal di testa.
〝Però lei ha affermato al Dott. Cullen di avere dei buchi neri, da quanto ha questo problema?〞
〝Dall’incidente. Quando avevo cinque anni sono sopravvissuta ad un incidente mortale, ho perso la memoria e… da allora non ricordo nulla del mio passato a parte qualche flash〞.
Il dottore annuì accigliato. Poi prese una specie di agenda dal suo cassetto.
〝Ha mai pensato di sottoporsi ad una seduta di ipnosi, questo potrebbe aiutarla  far riemergere il passato che non ricorda〞le propose mostrandole il biglietto da visita di un dottore specializzato in psicoanalisi.
〝Io non…non so… vorrei pensarci…〞gli rispose confusa. Non era certa che avrebbe retto a raccontare ad uno sconosciuto la sua vita passata.
〝Capisco…comunque l’unica cosa che posso consigliarle è di non stressarsi troppo nel voler ricordare i particolari del suo passato. Purtroppo la sua situazione è stata presa  seriamente troppo tardi e perché nessuno l’ha mai allenata a farlo dovrà recuperare con molta delicatezza, ora cerchi di riposare〞. Elena acconsentì, sembrava malinconica e rattristata dato che nessuno prima si era occupato di poter aiutarla a ricordare il suo passato. Nessuno per anni l’aveva cercata dopo l’incidente, fatta rincontrare con i suoi parenti. L’unica cosa che le veniva detta in orfanotrofio era che sua madre e suo nonno erano morti ed erano le uniche persone legate a lei. Spesso aveva cercato di farsi portare nel posto in cui erano stati seppelliti, ma nessuno lo sapeva, sembrava che dopo l’incidente la sua famiglia fosse stata cancellata e che nessuno volesse aiutarla a ritrovarli.
Rientrata in casa Cullen, si sedette sul divano, distrutta e rattristata. L’aria stanca le segnava il volto. Bella le andò subito incontro, notando  la sua aria dimessa. Jake ebbe un richiamo da Sam che voleva parlagli e per trovare una scusa con Elena le disse che doveva sbrigare delle cose ma che sarebbe ritornato. Elena lo ringraziò, poi si mise a sedere accovacciando le ginocchia sul divano. Gli altri avendo capito la situazione decisero di lasciarla riposare. Bella però non se la sentiva di lasciarla da sola. Le sedette accanto, non aveva molto da dirle, però sentiva che aveva bisogno di una consolazione, di qualcuno che la aiutasse.
〝Hey?! Tutto bene…com’è andato l’esame?〞.
〝Bene…a livello organico non c’è nulla di preoccupante…〞
〝Eh..allora cosa c’è che non va?〞
〝Mi sento  angosciata Bella!〞espresse accigliata 〝Se qualcuno mi avesse aiutato dopo l’incidente ora non starei qui a  combattere contro i miei buchi neri, al mio passato e forse avrei ritrovato qualcuno della mia famiglia…〞
〝Mi spiace tanto…Non so come aiutarti…Però pensala così…sei qua con me, con Jake e…poi a Rio c’è sempre la tua famiglia adottiva, lo so non è la stessa cosa… ma ti vogliono bene…〞
〝Lo so!〞Elena iniziò a singhiozzare e  a piangere 〝Oh Bella! Sapessi quanto ho desiderato poter vedere almeno dove sono stati seppelliti mia madre e mio nonno, non chiederei altro, almeno avere un posto su cui piangere…〞.
Bella abbracciò affettuosamente Elena. Le si spezzava il cuore nel vederla rattristata per questa situazione non poter far nulla per aiutarla.
〝Senti io so come aiutarti però mi devi dire se a te andrebbe bene….〞
〝Come pensi di aiutarmi…?〞
〝Raccontami tutto quello che sai di te…cerca di ricordare senza sforzarti mi raccomando, luoghi, situazioni che hai in mente e magari potremmo raccogliere le informazioni su un quaderno, così alla fine sarà più facile ricostruire il tuo passato…〞
〝Non ci ho mai pensato sai? Devo dire che sei molto perspicace! Hai mai pensato di fare la psicologa o qualcosa del genere…?〞
Bella le sorrise. 〝No! Però basta solo ragionarci… vedi secondo me non ricordi nulla oltre per questo dannato incidente , anche perché non hai mai scritto, non hai appuntato le cose che ti venivano in mente?〞
Elena scrollò il capo. 〝Bene allora è ora che tu lo faccia ma…prima abbiamo quel favore da restituirti…〞. Le disse Bella porgendole la mano e invitandola ad alzarsi. Elena si tirò su, non capiva però a cosa alludesse Bella.
〝Ricordi?! Dovevamo spiegarti alcune cose e…se tu sei pronta…noi, cioè loro…lo faranno. Da parte mia posso solo dirti di stare tranquilla quando saprai tutto. Non avere paura okay?!〞
Elena annuì, sinceramente non capiva cosa potesse davvero spaventarla di questa famiglia. Nulla le sembrava strano a parte la pelle chiarissima e fredda  e gli occhi dorati, ma non capiva proprio cosa temere. Seguì Bella che stava andando verso il retro della casa. Erano tutti la, in quel giardino d’inverno, alcuni dentro altri sulla porta, in attesa, un po’ preoccupati ma non troppo. Elena li guardava Alice le sorrise facendola strada verso una meravigliosa poltrona in vimini con cuscini bianchi.
 Esme aveva accuratamente disposto una mini salottino. Pensava che l’odore della lavanda e dei fiori  d’arancio potesse aiutare Elena a rilassarsi. Elena si sedette, accanto a lei Bella, poi di fronte Carlisle ed Edward, gli altri per attorno.
〝Bene Elena sei pronta a scoprire la verità?〞
〝Si..ma non capisco perché siete preoccupati…Io non credo che sia una cosa così grave…〞
〝Elena quello che stiamo per rivelarti non sarà facilmente comprensibile all’inizio, forse  penserai che siamo degli squilibrati, degli esaltati ma ormai credo che ti sarai fatta mille domande su di noi…〞Carlisle cercava di spigarle.
〝Beh in effetti siete tutti un po’ pallidi, eccessivamente, freddi come iceberg,la pelle vi brilla alla luce del sole…〞affermò guardando Edward 〝… e avete gli occhi dorati  però…〞disse ripensando alla quasi rissa tra Jake ed Edward sull’isola Esme e ricordando quanto la pelle di Edward brillasse sotto al sole.
〝E tu cosa pensi?〞le domandò Edward
〝Beh non lo so! Potrebbe essere una malattia rara, il fatto che essendo in un posto dove il sole non si vede quasi mai non siete abbronzati,  ci sono delle persone che hanno quella malattia per via dei raggi solari e quindi non si espongono mai al sole di conseguenza sono pallide. Oppure… vediamo un po’… non lo so siete albini!?〞espresse costernata. Bella emise un risolino.
〝No! assolutamente nulla di quello che hai pensato però l’idea di passare per malati non l’avevo mai presa in considerazione!〞espresse ridendo Carlisle, lo imitarono tutti eccetto Rosalie, contrariata all’idea che Elena dovesse sapere.
〝Come ? Non…non siete ammalati?!〞espresse stupita.
〝No!〞ribadì Edward sedendosi accanto a Bella e prendendole la mano. Elena continuava a guardarli, non riusciva a percepire cosa potessero avere con quelle caratteristiche diverse dalle altre persone comuni. Subito dopo iniziò ad accigliarsi. Scrollò la testa 〝Non riesco a capire cosa…cosa c’è sotto… Qual’ è il problema ? 〞
Edward lesse nel suo pensiero, le sorrise mentre aveva capito che forse stava arrivando alla soluzione. Poi guardò Bella.  Elena continuava a scrollare  a guardarsi intorno a farsi dei ragionamenti sulla punta delle labbra e scrollava il capo.
〝Okay…adesso basta con questo gioco!〞Rosalie si stava spazientendo 〝Non sono d’accordo né sul fatto di dirle cosa siamo e non mi va a genio tenerla sulle spine! Noi siamo vampiri e questo non è uno scherzo! Nemmeno un quiz a premi!〞le disse avvicinandosi minacciosa. Rosalie continuava a fissarla negli occhi. Elena aveva l’aria terrorizzata, poi in preda alla confusione iniziò a ridere, lasciando tutti sbigottiti.
〝No! Ma questo è una farsa non…. non esistono i vampiri… forse nei film o nei libri e non nel ventunesimo secolo!〞
〝Non stanno scherzando Elena…〞Bella la fissava con serietà, la voce sembrava densa. Elena si fermò, immobile, il sorriso le era sparito dalle labbra. 〝Però non devi temerli sono vegetariani〞.Bella cercò di rassicurarla.
〝Ah si?! E…cioè?〞Elena iniziava a balbettare confusa.
〝Non si nutrono di sangue umano…〞le spiegò Bella. Nonostante avesse un volto rassicurante Elena continuava a sentirsi confusa.
Rosalie la guardò in cagnesco, non tollerava affatto che Elena continuasse a pensare che fosse uno scherzo. Carlisle ed Emmet le dissero di stare calma. Elena sembrava agitata, se nessuno rideva allora era  tutto vero però per lei era più facile pensare fossero fandonie. Non era certa che se avesse appurato avrebbe retto allo shock. Jasper le attutì l’ansia utilizzando il suo potere inibitore.
〝No ascoltate! io non… non posso  non riesco a crederci! Mettetevi nei miei panni io non ci credo a queste cose…〞improvvisamente l’agitazione si fermò. Iniziava a tremare Alice le si mise accanto.
〝Elena siamo vampiri e che tu ci creda o no, non ti faremo del male!〞
〝Ma…〞disse guardando Bella che annuiva. 〝…Ma come…come è possibile!?〞
〝E’ una lunga storia… ognuno qui è stato trasformato, ha le sue origini, le sue radici ma siamo tutti innocui, puoi stare tranquilla!〞Carlisle cercava di rassicurarla. Elena non riusciva ancora a capacitarsi. Iniziò a toccare le mani, tastando  quella di Alice e quella di Bella. Erano tutti freddi e marmorei tranne che lei.
〝Ma tu non…non sei..?〞le chiese continuando a guardarla e scrutarla con dedizione.
〝No!〞Bella si strinse nelle spalle 〝Ma presto lo sarò anch’io è per questo che Jake non voleva che io sposassi Edward, perché mi avrebbe trasformato e dato che lui è…〞Edward le fece cenno di zittirsi, Bella  ricordò e capì il motivo: Edward aveva letto nella mente di Jake, non voleva rivelare per il momento la sua natura da licantropo. Aveva detto che gliel’avrebbe rivelato lui.
〝Lui è…?〞Elena pendeva dalle sue labbra.
〝Era innamorato di me, ma io non lo ricambiavo …mi cercava per dirmi che con lui sarei stata meglio〞concluse Bella frettolosamente, anche se avrebbe voluto raccontarle la storia per filo e per segno, in modo che lei capisse perché poteva aiutare Jake, perché lei poteva essere colei che l’avrebbe salvato dall’irritazione e dall’angoscia per il tormento Bella.
〝Però tu ami Edward. lo so! Si vede! Ma lui sa che voi…?.〞
〝  Si! Sa tutto…〞
〝Come ti senti ora che sai tutto?〞le domandò Edward.
〝Credo che mi sono tolta un grosso dubbio sul perché eravate così freddi e pallidi…〞espresse sospirando Elena.
〝Hai paura?〞le chiese Bella intimorita, infondo non era una situazione normale.
〝No!〞affermò Elena. Bella le sorrise. 〝Infatti non devi…〞
〝Bene però sai che questa cosa deve rimanere segreta.〞aggiunse Edward.
〝Si! Non credo che ne parlerei con altre persone! Credo che mi rinchiuderebbero in una stanza imbottita e una camicia di forza!〞espresse sorridendo, tutti risero alla sua battuta.
〝Non devi farlo e basta se non vuoi mettere a repentaglio la mia famiglia!〞intervenne Rosalie arcigna. Alice le disse di stare calma.
〝Elena non lo devi dire a nessuno!〞espresse seria Bella 〝E’ importante!〞Elena accennò con capo rassicurandola, non aveva alcuna intenzione di rivelare a qualcun altro l’identità dei Cullen. Oltretutto non riusciva ad avere paura di quelle persone, anche se erano dei vampiri, non riusciva a non vederli come delle persone normali. Come degli esseri umani. Li avrebbe considerati così, non aveva altra soluzione. Li aveva conosciuti pensando che fossero umani e li avrebbe trattati come tali.
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Ricordi ***


Elena ormai aveva saputo tutto sui Cullen. Tutti gli avevano raccontato  la propria storia, sulla trasformazione e la vita dopo,  le avevano raccontato  anche dei poteri  di Alice, Edward e Jasper, lasciandola  totalmente affascinata. Avevano passato quasi tutto il pomeriggio e quelli seguenti  a raccontarle  tutto.  Jake non si faceva vedere da un paio di giorni,  le aveva spedito un sms dicendole che era impegnato per gli esami finali a scuola, in realtà aveva da risolvere dei problemi più complicati con Sam e il branco, ma non poteva parlarne a Elena. Bella era rimasta a farle compagnia mentre gli altri  erano andati a caccia ed Esme si occupava di della piccola Renesmee .  Aveva deciso di parlarle della sua storia con Edward, ovviamente tralasciando il particolare che Jake fosse un licantropo, i loro rapporti erano già abbastanza incrinati, non voleva complicarli di più. Sapendo infatti, che lui non voleva farle assolutamente conoscere la sua natura di licantropo, non si espresse su quella questione, anche se ormai riteneva che dovesse sapere la verità della vera natura di Jake.
〝Pensi che sono stata imprudente ad innamorarmi e a sposare un vampiro vero?!〞Bella si rivolse ad Elena che la fissava stupita.
〝No! Ma cosa dici! E’ la storia d’amore più bella che abbia mai sentito fino ad oggi! Hai fatto la tua scelta e se sentivi era quella giusta non c’è niente da obiettare!〞Bella le sorrise appagata 〝Beh a parte Jake che contrasta questa unione,  io credo che come hai detto tu bisogna dargli tempo! Era pur sempre innamorato di te, indistintamente ma, se me lo concedi, potrei consolarlo io …Jake...〞Elena  sogghignò e arrossì improvvisamente. 〝Non so perché l’ho detto scusami…〞.
〝Non hai nulla da scusarti! Jake ti piace, l’ho notato e credimi anche tu piaci a lui, la scorsa notte è rimasto qui perché temeva per te!Era disperato!〞
〝Si ma non so se lui sia preoccupato e allo stesso tempo innamorato! Forse l’ha fatto perché non voleva farmi rimanere sa sola..〞
〝 L’ha fatto perché è attratto da te! Non so se innamorato ma credimi qualcosa c’è! Dagli tempo, stagli vicino,  fargli capire che non lo amo ma che per me resterà sempre importante, fa in modo che inizi a vivere la sua vita che si diverta come farebbe un ragazzo di 17 anni…  anzi quasi 18…〞si corresse ripensando che tra poco sarebbe stato anche il suo compleanno.
〝Cercherò Bella! Ma…non so se sarà facile!〞
〝Lo hai portato qui...e lui ha accettato di venire con te in questa casa. Dai Cullen!〞Bella voleva spiegarle che per un licantropo era una vera tortura stare in una casa di vampiri, suoi acerrimi nemici ma sapeva che doveva zittirsi. Esme entrò in salotto portando alle due una tazza di cioccolato caldo.
〝Ecco qua…!〞disse posando sul tavolo le due tazze fumanti 〝< La bevanda giusta per i racconti sul divano, con il camino acceso e il temporale…〞.
〝E’ proprio l’atmosfera ideale!〞sghignazzò Bella ed Elena la seguì. Poi quest’ultima dovette fermarsi mentre si portava la mano alla testa.
〝Stai male?〞Bella sembrava preoccupata.
〝No! E’ il solito improvviso attacco!〞le spiegò mentre prendeva la scatoletta bianca dalla tasca dei jeans.〝Mi basterà una di queste!Ormai è un vizio come con le sigarette!〞espresse ingoiando una pastiglia  sorseggiando un po’ di cioccolato.
〝Okay se dici che ti basta quella…〞Bella sembrava tranquillizzata,anche se il pallore non scompariva.
〝Credo che sia arrivata l’ora di sperimentare Bella…〞
〝Sperimentare? Cosa vuoi sperimentare?〞Bella non riusciva a capire cosa volesse dirle con quella frase.
〝Ricordi? Devo ricostruire il mio passato per non avere più questi fastidiosi attacchi di mal di testa…〞le suggerì Elena portandosi ancora la mano sulle tempie.
〝Sei sicura di farcela? Non voglio che ti senta male…〞.
〝No! Voglio parlarne con qualcuno... se sto male mi fermo… Promesso!〞
〝Okay…〞espresse Bella convinta dall’espressione solare di Elena. Esme le si sedette di fronte, Elena si allungò sul divano come se fosse in una seduta di psicanalisi. Chiuse gli occhi  per poter schermare il mal di testa e poter avere più chiari e nitidi i pochi ricordi.
〝Da dove inizio?〞si chiese confusa.
〝Dall’inizio…〞  le rispose Bella 〝Nome…? Età? Provenienza…〞
〝Elena Branch…〞le rispose sogghignando poi tornò seria. Anche Bella si mise a ridere, ritrovandosi in veste di psicanalista, poi anche lei tornò seria. Era così strano starsene a raccontare la sua storia e c’era qualcuno che la stava ad ascoltare 〝18 anni compiuti  a Maggio qualche mese fa… 〞
〝  Provenienza?〞anche Esme era entrata nell’ottica della psicanalisi.
〝Rio de Janiero ma anche da altri posti… Forse da Seattle… ho vissuto li fino ai 16 anni vivevo in ofanotrofio da quando avevo 5 anni…〞spiegava Elena con una leggera amarezza nell’espressione.
〝Seattle?!…Va avanti…〞espresse Bella stupita, infondo Seattle non era lontanissima da Forks 〝Parlaci di te…〞
< < Okay! Ho vissuto un po’ dappertutto perché venivo affidata a diverse famiglie, molti mi riportavano indietro a Seattle perché pensavano fossi posseduta o avessi poteri sovrannaturali dato che cadevo, mi sbucciavo le ginocchia e dopo due secondi mi si rimarginavano le ferite … 〞
〝Si me lo hai raccontato . Però cerca di sforzarti sul prima dell’incidente. Tua madre per esempio come si chiamava?〞
〝Kim credo, ma non ricordo altro ero troppo piccola, stanotte l’ho sognata e c’era  anche mio nonno, si chiamava … accidenti non ricordo … ! Comunque  vivevamo vicino ad un fiume e spesso lo aiutavo a pescare … Mi ricordo che lui mi faceva sempre giocare nell’acqua, adoravo farci il bagno … a volte mi raccontava delle storie sulla foresta,sulle piante, sui lupi … da bambina ricordo che mi affascinavano le storie strane adesso credo che morirei all’ istante se me ne trovassi uno di fronte!〞
〝Hai detto lupi?!〞Bella ed Esme si guardarono sorprese, anzi allarmate ma non lo fecero intravedere ad Elena.” Se solo immaginasse  che è innamorata di un lupo…” pensò Bella sospirando.
〝Si ma …  non so perché l’ho detto forse volevo dire tutt’altro, mi capita spesso di sbagliami e non so se quello che dico è attendibile a quello che davvero mi raccontava, ero una bambina magari me l’ero sognato come nel sogno che ho fatto stanotte …〞
〝Dai racconta il sogno! se puoi  … 〞Bella adesso era curiosa, cosa centravano i lupi nella sua vita?Non voleva trarre conclusioni affettate ma qualcosa dovevano averci a che fare.
〝  D’accordo! Beh stanotte ho sognato che mi ero persa nel bosco, credo che questa cosa mi sia capitata da bambina ma dovevo essere molto piccola, per come mi vedevo nel sogno  avrei potuto avere sui due anni, avevo un bel vestito  tipo quelli di cotone colorato che vedi solo sui mercatini  etnici. Nel sogno piangevo perché ero caduta, mi ero sporcata tutta di erba e fango e avevo il mento  che sanguinava, credo che mi ero rotta una braccio, ma poi mi ero toccata e il dolore mi era passato … o forse era stato il lupo non lo so!〞
〝Quindi pensi che i tuoi poteri li hai da quando sei nata …〞provò ad ipotizzare Esme.
〝Non lo so. Però ad un certo punto del sogno è comparso il lupo: era enorme grigio chiaro, argenteo direi, che mi ha preso e mi ha riportato da mia madre. Il bello è che io non ero spaventata ma ridevo, sai come quando i bambino si trovano davanti a qualcosa di pericoloso ma se ne stanno li tranquilli come se nulla fosse?〞le spiegò Elena guardando Bella che annuiva 〝beh comunque dopo che mi ha riportata da mia madre non l’ho più rivisto!〞
〝E dopo?〞le chiese Bella. Elena scrollò il capo. 〝Non lo so non mi ricordo …〞
〝Perché non ci racconti delle cose che ti insegnava tuo nonno?〞Bella era molto incuriosita.
〝Beh ricordo che un giorno mi ha insegnato che con delle erbe particolari si può aiutare chi ha  avuto un’intossicazione oppure una reazione allergica sai come quanto hai l’orticaria… ad esempio la bevanda che ti ho preparato sull’isola Esme quando ti sei sentita male… 〞.
〝Okay credo che per oggi sia stato sufficiente …〞espresse Bella notando che stava iniziando a diventare di nuovo pallida.
〝No   ce la faccio ad andare avanti …〞Elena cercava di rassicurarla.
〝Non devi sforzare troppo la mente ricordi?〞le rammentò Esme.
〝Si ma credo che forse dovrei parlare anche della sera dell’incidente…〞
〝Ne sei sicura?〞le chiese Esme con apprensione. Elena annuì, nel frattempo anche il resto della famiglia era rientrato.
〝Cos’ha?! sta male?〞chiese Carlisle notando che era sdraiata sul divano.
〝No stavo solo raccontando anzi provando a raccontare quello che ricordo della mia vita prima dell’incidente … 〞spiegò Elena mentre notava che tutti le si erano seduti un po’ accanto un po’ di fronte.
〝Si e a parte i lupi e le piante curative non credo che dovresti raccontare l’incidente potresti avere un trauma … 〞. Bella sembrava preoccupata. Edward  e gli altri erano sorpresi dal sapere che Elena avesse avuto a che fare con i lupi. Bella gli fece segno che non era nulla di pericoloso.
〝Elena ma come mai hai avuto a che fare con i lupi?〞le domandò sorpreso Edward.
〝Beh mio nonno mi raccontava  spesso delle storie, anche se secondo me le confondeva con Cappuccetto Rosso e oltretutto da bambina, anche se credo di averlo solo sognato, un lupo mi ha salvato la vita …〞.
〝Ah …〞. Edward sembrò essere tranquillo, da come l’aveva detto Bella sembrava che anche lei fosse discendente da una dinastia di lupi.
〝Ora volevo raccontare della sera dell’incidente! Non è un bel ricordo per me ma, se può aiutarmi a capire qualcosa in più del mio passato…〞
〝Okay…〞espresse Bella 〝Ma  se senti di non farcela interrompi tutto…〞
〝Va bene sta tranquilla!〞espresse Elena. 〝Ricordo che quella sera, proprio come questa pioveva e c’era un temporale, tuoni e fulmini, mi facevano sempre paura! Doveva esserci un’occasione in particolare perché dovevamo andare in qualche posto, mi ricordo che mia madre si era vestita elegante e aveva fatto lo stesso con me … . Non so se l’incidente è avvenuto prima o dopo di questa occasione speciale, ma ricordo che l’asfalto era scivoloso, la macchina che guidava mio nonno sbandava. Comunque ricordo che ad un certo punto ha ricominciato a tuonare ed ero spaventatissima. Mia madre cercava di calmarmi,ma io piangevo anzi strillavo per la paura. Allora mio nonno fermò la macchina e mia madre venne a sedersi sul sedile posteriore accanto a me, e ad un certo punto si è messa a cantare e con lei anche mio nonno, siccome non mi sentivano più piangere  o parlare mio e non sentiva nemmeno mia madre parlare mio nonno si voltò un secondo, ci eravamo solo addormentate … 〞espresse Elena iniziando ad avere una voce tremolante. Bella fece segno che forse bastava così dato che aveva anche gli occhi lucidi 〝.. poi mio nonno si girò ma ricordo solo che urlava di non riuscire più a frenare l’auto e che davanti a lui c’era un camion. Cercarono di aprire le portiere ma era tutto bloccato! Le luci accecanti di quel camion non fecero che peggiorare le cose! Mi resta il ricordo assordante delle lamiere che si accartocciano e mia madre che aveva smesso di stringermi e si era accasciata su di me…! C’era tutto quel sangue… piangevo e solo dopo due ore mi tirarono fuori dalle lamiere!Loro erano morti sul colpo e io sono viva grazie a mia madre, lei mi aveva protetto mentre sapeva che stava per morire!〞. Come previsto Elena iniziò a piangere, i ricordi troppo forti la facevano stare male. Improvvisamente diventò pallida. Si sollevò dal divano, mentre gli altri cercavano di non farla svenire. Improvvisamente si riprese, ma sembrava sotto shock.
〝E’ tutta colpa mia!〞espresse Bella iniziando a preoccuparsi 〝Non dovevo dirle di raccontarmi per aiutarla a ricordare!〞Edward l’abbracciò per consolarla, mentre notava che una lacrima le rigava il volto.
〝No…〞Elena sembrava essere tornata in sé la voce era flebile ma nitida 〝Non ti preoccupare!〞espresse respirando a fatica.
〝Forse è il caso che tu vada a riposare Elena…〞le suggerì Carlisle. Lei annuì anche se non ce la faceva nemmeno a stare in piedi. Sentiva il suo stomaco in subbuglio, era agitata, in preda al panico come la notte dell’incidente. Sdraiata sul letto si abbracciava, come aveva fatto sua madre quella sera per calmarla, un po’ ci riuscì ma non bastava: Carlisle le somministrò un sedativo che l’avrebbe fatta riposare per un po’ ne aveva bisogno.
Intanto Jake era ancora a La Push a discutere con Sam e il branco. Loro volevano impedire che la figlia di Bella mettesse in pericolo le vite umane, dato che era una mezza vampira e mezza umana, ma Jake gli aveva riferito che non avrebbe permesso a nessuno di ucciderla e che era certo che i Cullen l’avrebbero educata a non uccidere. Anche se Sam risultava molto strana come situazione e soprattutto pericolosa, pensò che tuttavia Jake aveva ragione e che sicuramente i Cullen non avrebbero voluto rompere il patto per il quieto vivere.
〝State tranquilli! Parlerò con Carlisle di questa situazione ma voi non dovete nemmeno più pensare di uccidere la bambina!〞sottolineò Jake ancora adirato. L’idea che qualcuno potesse togliere la bambina a Bella, nonostante l’avesse concepita col succhia sangue, lo faceva innervosire, andare fuori di testa, ma   dopo averla vista così felice e radiosa, non avrebbe permesso a nessuno di potargliela via. Stava per incamminarsi quando Sam lo fermò ancora.
〝Voglio parlarti di un’altra cosa Jake!〞si rivolse Sam a lui in tono severo.
〝Cosa c’è?〞Jake sembrava esausto.
〝Quella ragazza…Elena. Ricordati che lei non deve sapere che cosa siamo! Non la conosciamo a fondo potrebbe essere pericoloso!Forse dovresti dirle di ritornare a Rio!〞
〝Non le dirò niente puoi dormire tranquillo! Ma non hai il diritto di dirmi cosa devo o non devo fare con lei!〞
〝Jake è per il bene della tua gente ricordalo!〞
〝Non ho mai voluto far parte di tutto questo e non vedo in lei alcun pericolo!Anzi almeno lei non mi fa pensare né ai vampiri né alla mia natura da lupo! Mi fa sentire me stesso! Io sono libero di frequentare e portare a casa mia chi voglio! Potrei anche farla venire a stare da me dato che non sopporto l’idea che stia in una casa piena di sanguisughe…! Credo che ora sia il mio turno quindi Paul da domani devi trovarti un altro posto dove stare…〞. Disse rivolgendosi al suo futuro cognato e a Sam, che lo guardava arcigno.
〝Non credo che Rachel sarà d’accordo però … se vuoi ospitarla …〞.
〝Non sarà d’accordo? Vedrai che invece la accoglierà a braccia  aperte o sarò io ad andarmene!〞concluse voltando le spalle e direzionandosi verso la strada di casa sua.
〝Jake!〞Leah lo fermò 〝Sappi che non ti ostacolo affatto e…se questa ragazza ti aiuta a star bene..beh sono felice per te…〞. Jake annuì come per ringraziarla. Poi si diresse verso casa sua. Rachel e suo padre avevano già cenato. Ma gli avevano lasciato qualcosa.
〝Ciao…〞disse entrando in casa e andando verso la sua camera per cambiarsi dato che era bagnato fradicio.
〝Paul non è con te?〞Rachel sembrava preoccupata, anzi irritata
〝E’ ancora da  gli altri …ma credo che tra poco arriverà!〞
〝Spero di si…dovevamo andare in quella scuola di ballo! E a parlare con la pasticceria per la torta! Non ce la faccio  a fare tutto da sola…ed Emily è sempre impegnata, Leah si disgusta solo a sentire la parola matrimonio…〞Rachel sembrava esausta. Jake si mise a ridere.
〝Paul che deve imparare a ballare!? Quando iniziate?! fammi sapere cosi' faccio un bel video e lo metto su youtube!〞Jake sghignazzava.
〝Smettila!e’ già abbastanza difficile averlo convinto adesso vuoi che non impari  a ballare. Al proprio matrimonio almeno gli sposi devono saperlo fare e lui è una frana!〞le rispose Rachel mentre gli passava la maglietta asciutta.
〝Si immagino…! Senti sei ancora dell’idea di invitare quella mia amica a cena? Non volevi conoscere Elena?〞
〝Ma certo!〞Rachel sembrava entusiasta 〝Dille che può venire quando vuole! Anzi aspetta perché non la inviti sabato da Emily, sai ha intenzione di organizzare un barbecue…e ovviamente io la dovrò aiutare!〞
〝Un barbecue?〞
〝Si perché sabato vado a ritirare il mio vestito e beh ha pensato di festeggiami così…dato che è da bambine che sognavamo di sposarci beh insomma è un po’ come vivere un desiderio vedendomi con l’abito bianco!〞
〝Beh il discorso è contorto perciò… non starò nemmeno a chiederti cosa vuol dire! Allora vedrò di invitare Elena per sabato!Anche se Sam me l’ha impedito!〞.Improvvisamente Paul era comparso sulla porta, sorridendo a Rachel che era scattata in piedi.
〝  Ma Emily non lo farebbe sta tranquillo le parlerò io! Sam difende solo il territorio ed è normale che si preoccupi ma, non credo che avrà dei problemi con Elena…〞lo rassicurò scompiandogli i capelli〝Ah! Dimenticavo!〞  continuò dopo tornando indietro 〝Dà questo a Bella da parte mia! E’ un regalo per la bambina!〞
〝 E tu come…?〞
〝Me l’ha detto Emily…〞
〝Ah!Okay! Sicuramente sarà contenta ma…cos’è?〞
〝domani glielo dai e lo apri con lei! Quando lo vedrà secondo me ricorderà quella volta che ha passato il pormeriggio con me e Rebecca,sarà stato più o meno una quindicina di anni fa!〞
〝Ma quindici anni fa Bella aveva anni..〞
〝Lo so però daglielo!〞disse a Jake mettendogli in mano il pacchetto. 〝Ora sarà meglio andare prima che Paul cambi davvero idea e non venga più a prendere lezioni di ballo!〞. Jake sorrise all’idea della tortura a cui Paul doveva sottoporsi, però pensava anche che doveva amare tantissimo Rachel se aveva accettato di fare una cosa simile. Poi si ricordò di Elena, ripensò alla sera a Rio che aveva ballato con lei, sembrava fosse nata per ballare ed era brava anche a lasciare che un principiante come Jake potesse seguirla facilmente.
Elena aveva passato una nottataccia: le era ritornato alla mente ancora il momento dell’incidente, il rumore stridente delle lamiere che si accartocciavano e avevano ucciso sua madre e suo nonno. Si alzò, ma non aveva una bella cera, comunque decise che era meglio farsela passare prima che Bella e i Cullen potessero ancora preoccuparsi per lei.
Al piano terra invece erano tutti presi dalla piccola Renesmee, dal suo volto di porcellana. La piccola in braccio a suo padre che rideva, era felice, appagata.
〝C’è Jake che sta arrivando…〞Edward si incamminò verso la porta con la piccola tra le braccia e anche se aveva capito il motivo per cui si era presentato, l’agitazione e l’angoscia ricominciavano a ripresentarsi. Aveva letto che ai Quileutes l’idea che in giro ci fosse una bimba mezza umana e mezza vampiro, li aveva letterlamente fatti infuriare ma  Jake per fortuna era riuscito a calmare le acque.
〝Ciao…〞Jake era sulla soglia l’aria un po’ preoccupata 〝posso entrare…ho bisogno di parlarvi…〞
〝Si…〞espresse titubante Edward 〝ho letto nella tua mente so già tutto, però sii delicato, non credo che a Bella farà piacere saperlo…〞.
Lei comparve alle spalle di Edward, contenta di rivedere Jake. 〝Sapere cosa?〞chiese accigliata mentre si faceva cenno a Jake di accomodarsi.
Tutti erano là in salotto, anche Alice aveva capito, Rosalie già era sull’orlo di una crisi di nervi.
〝Questo te lo manda mia sorella Rachel…è un regalo per Renesmee〞si espresse impacciato mentre continuava a fissare la piccola in braccio a suo padre 〝E…poi c’è una cosa ma tranquilla la risolveremo…〞
〝Cosa..??!! Ma perché hai quell’espressione …?!.〞sostenme Bella sempre più agitata
〝Sam, io e gli altri ne abbiamo discusso a lungo, mi hanno fatto mille domande  e….〞
〝E…〞
〝Beh insomma mi hanno letto nella mente e sanno che…〞
〝Se è per la trsformazione posso dimostrargli che non è accaduto nulla, e comunque è una mia scelta, per il resto… dimmi cosa c'è?!?!〞.
Jake continuava a fissare la bambina. Un  bambina bellissima, innocua che per il branco era un vero pericolo. Lui non vedeva alcun pericolo, una sensazione di profonda angoscia e dispiacere gli attraversò la schiena. Rabbrividendo.
Poi Bella capì tutto 〝No!〞rispose adirata 〝No…no!!! No!!〞sembrava andata in crisi. Prese la bambina e se la strinse. 〝Non permetterò a nessuno dei tuoi di fare qualcosa a mia figlia, dovranno passare sul mio cadavere, non mi importa se non ho poteri o non sono abbastanza forte, ma se verranno e faranno qualcosa alla mia bambina giuro che in qualche modo li ammazzo…puoi starne certo!〞
〝Bella stai tranquilla!〞Edward le si avvicinò cauto, dato che sembrava pronta a scattare  e a scatenare un putiferio a chiunque si fosse avvicinata alla bambina. 〝Jacob è qui perché vuole metterci in guardia…se verranno qui sapremo come affrontarli!〞.
Bella guardava entrambi, non sapeva cosa fare si sentiva confusa. 〝Non è giusto è solo una bambina…〞Bella era sconvolta, la sola idea che qualcuno avesse potuto farle del male la faceva disperare.
〝Bells nessuno farà del male a Renesmee〞Jake le mise le mani sulle spalle 〝Io ho parlato a lungo con Sam e alla fine per convincerlo gli ho detto che sicuramente non sarete imprudenti e che la bambina verrà educata da vegetariana…〞.
Bella aveva il volto rigato dalle lacrime, abbracciò Jake anche se aveva la piccola tra le braccia. Jake era angosciato per lei, ma doveva avvertirla anche se era sicuro che la seconda parte della discussione l’aveva rassicurata almeno un po’.
〝Jake ….〞Bella cercava di asciugarsi le lacrime ma era più forte di lei 〝Ti ringrazio per aver protetto Renesmee, non sai cosa significhi per me, dopo tutte le discussioni e i rancori…〞
〝Bella…sei felice questo è l’importante! Non potevo lasciare che facessero qualcosa alla bambina se poteva distruggerti…non avrei potutto vederlo…sopportarlo〞
〝Grazie Jake…〞espresse Bella baciandolo sulla guancia 〝Ti voglio bene!〞. Jake annuì, anche Edward  e i Cullen lo ringraziarono per l’avvertimento e per aver difeso la bambina. Edward gli disse che èpoteva riferire agli altri che la situazione sarebbe stata sotto controllo. Jake sembrava rasserenato, poi si voltò verso la scala.
〝Lei è ancora di sopra ...ieri ha avuto una giornataccia...〞gli riferì Bella, mentre apriva il pacco, sembrava più tranquilla ma l’espressione preoccupata sul viso non la riusciva a nascondere.
〝E’ stata male... Mi ha , ci ha raccontato un po’ del suo passato e…ad un certo punto ha tirato in ballo i lupi… ma era tutto attendibile〞
〝Lupi?! Non le avete detto nulla spero…〞
〝No! Se la tua volontà è questa non glielo diremo però…ricorda che la sincerità è tutto Jake…〞
〝Lo …lo so!ma per adesso è meglio così…〞espresse confuso 〝Potrei sapere se almeno è in piedi, è sveglia, devo….〞improvvisamente Jake era diventato paonazzo.
〝Cosa c’è?〞
〝Beh…devo chiederle una cosa…〞. Bella ridacchiava, evidentemente era talmente cotto tanto da balbettare e arrossire.
〝Hey hai aperto il pacco? Sono davvero curioso…〞Bella si affaccendò a farlo. Poi emise un grosso sospiro e quasi le mancava in fiato.
〝E’ un vestito…〞appurò Edward mentre le cingeva le spalle.
〝Era di una delle gemelle…Sarah…me lo aveva messo perché Rachel e Rebecca mi avevano fatta letteralmente sporcare mentre ci rincorrevamo… Così dopo avermi lavata prima che mio padre venisse a riprendermi mi mise questo vestito, sapeva che  mi piaceva da matti perché ogni volta che apriva quell’armadio era il primo che andavo a toccare e così accadde il giorno che dovette mettermelo…non so come ha fatto a ritornare a casa Black ma alla fine è tornato  da me!〞espresse allegra mentre lo metteva all’altezza degli occhi 〝Ringrazia da parte mia tua sorella ha avuto un bel pensiero!〞
〝Lo farò! Anzi …vorrebbe vederti e vedere anche la bambina ma…le ho spiegato che per il momento non è possibile…〞Bella annuì poi si voltò verso la scala.
〝Salve…〞Elena era scesa in salotto, aveva un’aria distrutta poi notò che c’era anche Jake e abbozzò un sorriso.
〝Ah…ci sei anche tu…〞espresse andandogli  vicino. Jake le diede una pacca sulla spalla.
〝Sembra che hai dormito poco …〞
〝In effetti si…〞gli confermò Elena 〝Ma  sto bene…tranquillo!〞
〝Ne sei sicura…?〞
〝Si!〞gli ribadì Elena 〝Sei venuto qui solo per sapere se stanotte ho dormito?!E se sto bene?〞
〝Mi sembrano domande sensate?〞
〝Beh insomma cosa vuoi…?〞espresse incrociando le braccia. Jake la fissava gli occhi erano di un nocciola intenso, i capelli  biondi e disordinati la rendevano ancora più carina, non di meno il sorrisetto che cercava di nascondere per l’imbarazzo. Sapeva benissimo che le faceva piacere che si preoccupasse per lei, ma non voleva darglielo subito a vedere.
〝Sono venuto per…〞Poi si guardava attorno, non gli andava di invitare  a pranzo Elena in mezzo a tutti quei vampiri 〝Ti va di …di fare due passi!?〞
〝Okay!〞espresse mentre si infilava il giubbino 〝Scusatemi mi assento per un po’…〞espresse mentre Bella le faceva l’occhiolino e le sorrideva soddisfatta. Elena la ricambiò poi sgusciò fuori dalla porta. Jake si era allontanato un po’, non riusciva a capire il perché tutto quell’imbarazzo. L’aspetto importante è che  sentiva che tra lui e lei c’era una carica elettrostatica,  due poli che si attraggono, una sensazione indescrivibile che gli impediva di stare distanti.
〝Allora?〞Elena alzò gli occhi al cielo 〝Cosa volevi dirmi? Credo che a questa distanza non ci sentirà nessuno!〞 〝Hai impegni questo sabato…?〞Jake era diventato rosso per l’imbarazzo.
〝Che io sappia no…beh forse avrei voluto farmi un giro in città…〞gli disse restando sul vario.
〝Mmm…〞Jake sembrava deluso. Abbassò il capo e accennò un sorriso.
〝Dai! Scherzavo….! Che impegni vuoi che abbia in un posto dove conosco solo te e i Cullen…!〞
〝No perché mia sorella vorrebbe conoscerti e…〞
〝Tua sorella? Come mai?〞Elena sembrava preoccupata e incuriosita.
〝Perché…beh insomma per il ciondolo…voleva ringraziarti così dato che ha organizzato un barbecue in onore al ritiro del suo abito da sposa ha detto di invitarti…〞
〝Mmmm〞Elena arricciò un po’ le labbra 〝Abito da sposa, barbecue, tanta gente che non conosco… Beh si può fare anche se mi imbarazzano da morire queste situazioni …〞
〝Non devi! Non hai nulla di cui vergognarti! E poi ricorda che ci sarò anch’io!〞
〝Si ma non è che fai come quei ragazzi che invitano le ragazze alle feste e poi ti mollano in mezzo a gente sconosciuta, credo che…ne morirei…〞
〝Tranquilla Elly!〞
〝Elly!?〞Elena lo guardava sorpresa.
〝Scusami non so perché ti ho dato questo soprannome!〞
〝Mi piace… se vuoi puoi chiamarmi così, ma lo concedo solo a te!〞
Jake annuì ridendo, poi cinse le spalle di Elena.
〝Ma ci sarà anche Embry?!〞
〝Si… perché ti piace?!〞le domandò preoccupato Jake.
〝No! Ma cosa ti viene in mente! E’ un ragazzo simpatico…〞sminuì Elena.
〝Ma…〞
〝Ma non è il mio tipo!〞
〝E quale sarebbe il tuo tipo?〞
〝Mi dispiace informazione riservata!〞
〝Ma che razza di risposta è…〞
〝Jake…ora basta devo rientrare…〞
〝Ti hanno messo il coprifuoco per parlare con me…〞
〝No! Però è meglio che vada…〞
〝Ti prego resta ancora un po’ con me…〞. Jake le prese la mano,  Elena si voltò e gli sorrise. Era solo un momento ma sembrava un’eternità:  sembravano fatti l’uno per l’altra, lo sguardo illuminato, una sensazione di calore che li avvolgeva.
〝Okay…!Però …andiamo a fare davvero questi due passi…! Inizio a congelarmi a starmene ferma qua!〞Elena sembrava imbarazzata,se fosse stata da sola con lui forse si sarebbe lasciata andare di più, ma non le sembrava il caso in quel momento.
〝Che ne dici se magari andiamo in città….dai ti offro la colazione…non l’ho ancora fatta…ho una fame da…lupi〞Jake rise per quello che aveva appena pronunciato.
〝Non parlarmi di lupi per favore…non vorrei avere ancora gli incubi!〞
Jake rimase allibito, già non voleva parlarle della sua vera natura, temendo  che poteva darsela a gambe o farlo rinchiudere in manicomio, però questa novità che Elena era sfavorevole ai lupi non lo rasserenava affatto.
〝Perché? Hai paura dei lupi?〞le chiese Jake preoccupato e allo stesso tempo incuriosito.
〝Assolutamente ….!〞Elena rise fragorosamente 〝Volevo prenderti un po’ in giro!Quando ero  bambina credo che uno mi abbia salvato la vita, non so se li temerei però …se me ne ritrovassi uno dal vivo…credo che ci rimarrei secca! Ne sarei terrorizzata!〞
〝Mmm capisco…!〞Jake sembrava sollevato, anche se  sapeva che Elena  aveva il terrore dei lupi  nei sogni meno più nella realtà. Prese il casco dalla moto e glielo porse. Non le avrebbe mai rivelato la sua natura problema risolto.
〝E’ tua?〞chiese Elena intrigata.
〝Si…〞le rispose Jake mentre si metteva in sella 〝l’ho ricostruita e restaurata...anche Bella mi ha aiutato…〞. Elena lo guardò stupita 〝Mi sembra fantastico! Anche a me piacerebbe smontare la mia harley e ricostruirla…! A …dire il vero un giorno l’ho fatto…si era rotto un pezzo dei freni e così ho dovuto smontare la marmitta e ….〞Elena parlava a Jake, sembrava un’esperta del settore. Era assorto dalle sue spiegazioni. La situazione era abbastanza chiara e davvero sempre più interessante: assomigliava da matti a Bella, da quando era diventata bionda meno, ma le espressioni e i lineamenti erano similari, era carina, dolce, spiritosa e simpatica, per di più capiva di moto motori annessi e connessi, meglio di così non poteva andare.
〝Cosa c’è che non va?〞Elena ad un certo punto dovette fermarsi Jake non parlava era davanti a lei ma la fissava come se avesse voluto farle chissà cosa. Purtroppo non poteva entrare nella sua mente altrimenti  ne avrebbe capito il perché. Dopo che Jake le disse di salire sulla moto sparirono per il lungo viale alberato.
Bella era alla finestra e più o meno era riuscita a vederli nonostante la distanza. Sorrise allegra all’idea che finalmente Jake sembrava felice, che aveva superato la situazione e grazie ad Elena forse era riuscito a trovare l’amore, quello che poteva essere vissuto e ricambiato, l’amore che lei non avrebbe mai potuto dargli come lui voleva. Edward le comparve alle spalle, le cinse la vita.
〝Cosa stavi guardando?〞
〝Jake ed Elena…! Sono contenta che quella ragazza abbia deciso di venire qui e abbia accettato di aiutarmi con Jake! Non so come avrei fatto se…se lei non ci fosse stata, forse Jake mi avrebbe odiato, non l’avrei più visto, non so se sarei riuscita a perdonarmelo…〞
Edward la fece voltare di fronte a se e le alzò il mento 〝Non devi essere preoccupata di questo! Jake non avrebbe mai potuto odiarti, devo dire però che avevi ragione Elena ha una sorta di potere verso Jake, non so se è per il fatto che ti somiglia moltissimo o per il carattere pacato, ma Elena sta facendo un bel lavoro… da quello che ho potuto leggere nella sua mente poco fa credo che sia davvero interessato a lei!〞
〝  Non sai quanto sono felice! Ora che questo problema con Jake è stato superato mi sento bene! E non solo per la situazione con Jake anche perché nonostante non sono diventata un’immortale mi sento fortunata: sono con l’uomo che amo, abbiamo una bambina che adoro, non ci resta che festeggiare…〞
〝Io un’idea ce l’avrei…〞
〝Ah si!〞Bella gli mise le braccia attorno al collo 〝Come pensi di festeggiare…?〞
〝Beh è una sorpresa, non posso dirti nulla, dovrai solo chiudere gli occhi e fidarti…〞le disse mentre l’abbracciava e la stringeva a sé. Poi dopo essersi guardata attorno e aver visto che c’era Rosalie ad occuparsi di Reneesme, decise di chiudere gli occhi e di lasciare che Edward la trasportasse più veloce del vento, verso questa sorpresa inaspettata e molto molto piacevole.
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Sorprese inattese ***


Bella  aveva trovato davanti ai suoi occhi una sorpresa davvero inaspettata. Edward le disse di aprire gli occhi e davanti a sé vide  una casa, un piccolo cottage in muratura in mezzo al bosco circondato da un bellissimo giardino in cui erano state piantate un centinaio di rose rosse.  

〝Ma questa è…〞
〝Casa nostra Bella, ora che siamo una famiglia dobbiamo avere un posto più intimo, dove trascorrere il tempo…〞
〝Si ma…non pensavo addirittura ad un capolavoro come questo…〞pensò immaginando quanto la sua vita adesso fosse molto simile a quella di una fiaba. Il suo principe azzurro infondo era li accanto a lei.
〝E’ un regalo speciale di Esme …〞le rispose Edward cingendole la vita. Poi le spostò i capelli dalle spalle e iniziò a baciarla, dolcemente sul collo. In un baleno  ritrovarono in quella splendida casa, non ebbero ne vollero finire direttamente in camera da letto. Fremevano dalla voglia che avevano l’uno dell’altra. La veemenza con cui  tolse i vestiti, rese ancora più eccitante la situazione per non descrivere  la passione dei loro baci.  Non c’era più la paura o il timore di fare qualcosa di sbagliato, c’erano solo loro, la passione e il culmine del loro amore.
Nel  frattempo Jake ed Elena erano andati in città a fare colazione. Elena continuava a guardarsi attorno.
〝Certo che qui è sempre nuvoloso, un po’ mi manca Rio…! Il sole…il mare…〞espresse con nostalgia.
〝Beh in effetti tutta questa nebbia non è il massimo però ci sono dei posti davvero caratteristici come la riserva in cui sono nato… La  hai l’oceano che ti saluta…〞
〝Si infatti! Deve essere bellissimo non vedo l’ora di vedere da vicino…〞Elena scosse il capo〝Sono davvero noiosa a volte,  scusami〞.
〝Assolutamente no!〞le rispose Jake 〝Sei  particolare anzi per meglio dire speciale… E’ ovvio che se sei abituata al sole tutto il giorno qui ti sembra un mondo a parte〞
Elena gli abbozzò un sorriso 〝 Un mondo a parte dove però ci sei tu!  Non sai quanto sono felice di tutto questo!Jake non ti riconosco più sai…. Sembra un sogno…〞
〝Cosa vorrebbe dire questa frase… E’ tutto reale. Vuoi che ti dia un pizzicotto…?〞
〝Ti rendi conto! Siamo qui seduti al tavolo di questa tavola calda  a parlare tranquilli, non me lo sarei mai più immaginato! Quando arrivasti a Rio mi sembravi confuso, preoccupato, poi mi spiegasti di Bella  del fatto che non riuscivi a fartene una ragione del fatto che lei si era sposata… eri distrutto Jake e lo eri fino all’altro giorno, quando Bella stava per partorire e di conseguenza morire… Non sai quanto sono stata male per te!> >
〝Mi dispiace che ti abbia fatto star male!〞Jake le carezzò la guancia Elena gli tenne la mano , non avrebbe mai voluto che quel momento finisse 〝Io devo ringraziarti Elena, solo con la tua presenza sono riuscito a…a superare delle situazioni orribili …〞
〝Devi ringraziare Bella se sono qui! E’ lei che mi ha convinto a partire e venire qui…da te…per te!〞
〝Già…lei mi sorprende sempre, pensavo che avrei perso ogni contatto con lei quando sono ritornato da Rio e..invece…il legame con lei non si è rotto!〞
〝Non lo avresti mai rotto Jake…! Tu…tu sei ancora innamorato di lei vero?>
〝No…!non lo so cioè…io mi sento molto legato a Bella ma non mi sento più legato a lei come se fossi innamorato… 〞
〝E’ una situazione di stallo lo so…! Tu rivedi in me qualcosa di lei, la somiglianza fisica a volte alcuni lati del carattere … me l’hai detto spesso che te la ricordavo! Ma io non sono lei lo sai questo vero?〞
〝Oddio stiamo andando verso un vicolo cieco… ! 〞
〝No! Jake devi solo …far chiarezza dentro di te! Non è stato facile accettare che Bella si sia sposata,che sia rimasta incinta di una bambina che la stava uccidendo, per te è stato un brutto incubo…una tragedia! lei se n’è accorta io l’ho visto con i miei occhi. Lei me ne ha parlato,  anche lei ha sofferto per te però lei mi ha fatto capire molte cose che tu purtroppo non sei riuscito a chiarirmi … Io so quanto l’amavi e so anche che lei è sempre stata chiara con te…! Non erano gli stessi sentimenti… 〞
〝Elena! Lo so! Lo credo quanto ha sofferto per me, le ho dato la possibilità di scegliere. Gliel’ho data più volte e gliela volevo ridare quando sono andato a Rio. Poi la mia vita è cambiata!〞
〝Cambiata?! In che senso perché lei ti ha fatto capire per l’ennesima volta e con molta delicatezza che non era assolutamente intenzionata ad accettare la tua proposta?〞
〝Possibile che devi far finta? Possibile che non lo capisci?〞Jake le si sedette improvvisamente vicino, le prese il viso tra le mani, Elena  diventò paonazza sentendosi le sue mani calde sul viso e mentre la guardava profondamente e così serio 〝Elena… Tra me e te c’è qualcosa! Io voglio solo provare a vedere la mia vita sorridermi e quando sono con te accade…!Io non so come ma con te non penso più a niente! Non ci ho fatto caso finché quel giorno mi sei piombata nel garage, vedevo i tuoi occhi brillare… ho visto quello che a Rio non riuscivo a vedere…〞
Anche se in quel momento per quelle parole che le aveva appena confidato gli avrebbe buttato le braccia al collo e baciato, non riusciva a far altro che rimanere pietrificata. Era incatenata al suo sguardo. Gli tolse le mani dal viso e si scostò prima che la cosa le sfuggisse di mano.
〝Jake ti prego! Lo sai quello che provo per te! Però ora devi chiarire la tua mente e il tuo cuore! Non sai nemmeno se non sei più innamorato di lei…! Io sono qui per aiutarti, per starti vicino però ora non serve a nulla correre! Lei è ancora troppo presente e io me ne rendo conto e ti capisco però…dammi..diamoci tempo!〞
〝Ma non mi credi?〞
〝Ti credo! ma ora il tuo cuore deve guarire prima che possa battere davvero per un’altra persona. E’  passato poco tempo e tu stai  cercando di fare con me quello che avresti fatto con lei… se lei avesse scelto te! Bella è una ragazza straordinaria, l’ammiro molto per la scelta che ha fatto,  ha accettato una vita diversa per amore ma… io e lei siamo due persone diverse spero che tu te ne renda conto… 〞
〝 Io me ne rendo conto Elena!  Però credimi se ti dico che le cose sono cambiate da quando sei qui…!  Frequentiamoci, usciamo, voglio che tu mi stia vicino…sei la mia cura no?!〞
〝Jake questo è un’inizio …non so a cosa andremo in contro ma io voglio le stesse cose che vuoi tu…! questa sarà la tua terapia… sono qui per guarirti le ferite vedrai che pian piano si  rimargineranno … finchè non sarai guarito dalle tue ferite non potrò mai dimostratelo come vorrei…. Sei ancora troppo distante con la mente io ti aiuterò a far si che io e te entriamo in una sorta di empatia!Quando accadrà allora sarai guarito e vedrai che le mie parole così strane così pesanti e confuse saranno più chiare… 〞. Jake annuì, anche se non capiva l’atteggiamento di Elena, aveva accettato il suo compromesso, per il momento frequentarsi poi il resto verrà da sé. Ma per lui era ormai certo, un qualcosa c’era con lei, un legame che non era riuscito a spezzarsi a Rio e che grazie a Bella o al destino di aver  perso quel ciondolo nel locale di Elena, li aveva fatti ritrovare e pian piano stava facendo scoprire che l’amicizia era qualcosa in più.
Per i due giorni seguenti Elena non faceva che pensare alle frasi che aveva detto a Jake,  e alla sua confessione di non essere innamorato più di Bella. La verità è che non gli credeva del tutto, un rapporto così profondo da come le era stato descritto dagli occhi di Bella e dalle parole di Jake, non poteva facilmente sotterrarsi. Ma se quello che aveva detto fosse stato vero allora era arrivato il momento di provarci, di lasciarsi andare come avrebbe voluto con Jake, il Jake di cui si era innamorata subito, dal primo momento, di cui non era riuscita a dimenticare l’odore della pelle, lo sguardo penetrante e il corpo perfetto, il sorriso accecante.  La paura più grande però era un’altra e doveva in qualche modo affrontarla “ Come non diventare il fantasma di Bella”. Con Bella dalla prima volta che si erano conosciute era subentrato un rapporto familiare, un clima sereno, un punto in comune: come aiutare Jake a non soffrire. Bella glielo aveva chiesto per l’affetto profondo che aveva con Jake, Elena aveva accettato, pur non facendolo trapassare del tutto, per l’innamoramento nei confronti di Jake.
Però l’idea che lei non avrebbe preso mai il posto importante che Bella aveva per Jake, la ossessionava, non era gelosia tantomeno rancore, solo paura di non essere alla stessa altezza.
Sapeva che doveva parlarne con qualcuno, forse con Bella stessa, ma le mancava il coraggio e più che altro non voleva rimangiarsi la promessa che le aveva fatto, quella di aiutare Jake, ma nella lista delle cose da fare non aveva messo in conto che ad un certo punto Jake aveva messo da parte Bella per lei, Elena, quella che lui stesso aveva definito la sua copia. Si infatti, la copia non l’originale, e non potendo avere l’originale aveva optato per lei. Il pensiero che lei fosse solo una sostituzione di Bella la faceva stare malissimo, non voleva esserlo, Bella le era davvero simpatica, ma la realtà era che la somiglianza fisica e in alcuni tratti del carattere c’era perciò non poteva far altro che pensarci.
Sospirò tristemente, quando ripensò a quel bacio sulla spiaggia di Rio, e pensò che forse non baciava lei ma pensava di baciare Bella. Le aveva anche parlato di imprinting ma aveva solo capito con confusione a cosa alludesse Jacob.
Guardò l’orologio, tra qualche ora lui sarebbe passato per andarla a prendere e portarla a La Push, a conoscere la sua famiglia e i suoi amici. Era seduta ai piedi della grande finestra che dava nella foresta. Con le gambe accavallate, gli occhi lucidi e le dita che facevano disegni immaginari sul vetro. Inconsapevolmente aveva scritto Jake sul vetro appannato per il contrasto tra il calore della sua mano sul vetro gelido a causa della bassa temperatura e della pioggia che faceva appannare i vetri.
Pensava a cosa fare, la prima era che non ci voleva andare più  ma  gli avrebbe rovinato la giornata   e non voleva farlo, non era colpa sua se era innamorato di lui  e lui forse aveva ceduto alle sue attenzioni solo perché in lei rivedeva Bella, perché si era reso conto che poteva avere a disposizione la copia al posto dell’originale.  Elena al posto di Bella. Guardava i suoi capelli, se li era anche tinti per distoglierlo  da qualcosa che non fosse collegato all’amore che provava per Bella, ma non aveva funzionato. Forse era lei che non funzionava in tutta questa situazione.
Elena dovette distogliersi dai suoi pensieri tortuosi quando si vide Alice comparire sulla porta.  Si rialzò in piedi e le sorrise nervosamente.
〝C’è qualcosa che non va?!〞Alice la guardava sospettosa. Erano giorni ormai che cercava di guardare nel suo futuro, nel poterla aiutare a capire se avrebbe mai ritrovato la sua famiglia, ma non ci riusciva. Nemmeno Edward riusciva a leggerle nella mente, forse solo quella volta che sentì il suo pensiero che era in grado di aiutare a far stare meglio Bella a Rio. Anche questa era una cosa che creava un punto in comune con Bella.
〝No è tutto a posto! Anzi volevo chiederti…ce l’avete un giornale devo guardare degli annunci….〞Alice non capiva il perché di quella voce spezzata e della richiesta che le aveva appena fatto. Voleva dirle qualcosa ma il telefono di Elena trillava e Alice la lasciò da sola, corse a prenderle un giornale.
〝Lola!〞Elena rimase sorpresa nel sentire sua sorella 〝Scusami se non ti ho chiamato ma non ci ho pensato….si si..lo so che manca poco alla fine del mese…ma sta tranquilla tornerò appena posso! rassicura mamma e papà okay?! …ti voglio bene…ora vado…ciao!〞. Le mancava tantissimo la sua sorellastra, avrebbe voluto confidarsi con lei ma non le sembrava il caso, con Alice che tornava da un momento all’altro. E poi conosceva benissimo la frase che le avrebbe detto: “ Sei la solita fifona Elena, ogni volta che un ragazzo si dimostra interessato a te tu scappi per paura di non piacergli mai sul serio!” . La situazione però era diversa Jake le piaceva da matti ma si sentiva insignificante comunque ai suoi occhi, anche se lui le aveva detto che nutriva un forte interesse per lei. Sarebbe mai riuscita a prendere il posto di Bella nel cuore di Jake? Sarebbe stata capace di non vedersi come la copia di Bella, ma come la donna che Jake ama e basta? Lei non era in grado di darsi delle risposte, sapeva solo che doveva aiutare Bella come promesso e stare, senza alcuno sforzo, accanto a Jake, per dimenticare o forse per andare avanti. Alice ritornò in camera con il giornale in mano.
〝Eccolo….!〞le disse posandoglielo sul letto 〝qui trovi gli annunci, ma… cosa cerchi esattamente?〞
〝Una casa!〞
〝Una casa?!〞
〝Si. A me fa piacere che voi mi ospitiate qui ma io posso cavarmela da sola! non ho molti soldi con me però posso trovarmi un lavoretto e  pagarmi un affitto … almeno per un mese o due poi dovrò tornare a casa, i miei sentono la mancanza…〞
〝Capisco che i tuoi genitori sentano la tua mancanza, ma perché  non rimani qui scusa non ti trovi bene con noi? Abbiamo fatto qualcosa che….〞
〝Tranquilla Alice! Non è colpa tua…è il mio carattere…non sono abituata agli agi, tanto meno a essere ospitata perciò se puoi fare una cosa per me aiutami a cercarmi una casa, te ne sarei davvero grata!〞
〝Lo sai che Bella ci rimarrà malissimo se te ne vai….〞
〝Lo so! Ma io ho bisogno di stare da sola…aiutami ti prego!〞
〝Okay! Come vuoi….〞Alice annuì anche se non riusciva a capire cosa ci fosse davvero sotto.
Elena buttò un occhiata all’ora. 〝Accidenti quanto è tardi!〞espresse mentre correva verso la sua valigia alla ricerca di qualcosa di decente da mettersi per andare a La Push.
〝Devi uscire?〞
〝Si!〞le disse mentre  estraeva le sue cose dalla valigia posandole sul letto 〝Jake mi ha invitato a La Push. Ricordi?Te ne avevo parlato ieri…〞
〝Ah vero scusami! E’ che occupandomi di Renesmee me ne sono dimenticata….comunque ora siediti qui eh?!〞le disse prendendola e mettendola a sedere sul canapè  attaccato al letto.
〝Ma che fai?〞
Alice si era voltata di spalle intenta rovistare nell’armadio. Estrasse almeno dieci vestiti l’uno più bello dell’altro.
〝Si questo potrebbe andare…〞espresse mentre si voltava e la scrutava. 〝Però forse è troppo scollato in mezzo a tutti quei l…..〞si morse il labbro prima di finire la frase. Elena la fissava accigliata.
〝Eccolo!〞disse tirandone fuori uno di raso blu, corto, decisamente corto e stile impero, con un bordino  di raso bianco sull’orlo della gonna.
〝Ehhmm cosa dovrei farci con questo?!>
〝Ma che domande indossarlo….〞
〝Ma…io…〞
Bella comparve sulla porta preoccupata. Dal vociferare proveniente dalle scale mentre stava salendo per scusarsi con Elena se negli ultimi due giorni non si era fatta più vedere. Diventò paonazza pensando al perché si era assentata per due giorni dalla casa della famiglia di suo marito. Diede una controllata alla stanza dove la sua bambina riposava di solito, dormiva come un angioletto.
〝Ciao Elena! 〞Bella apparve sulla soglia e alzò gli occhi al cielo quando vide Alice che cercava di convincere Elena ad indossare quel bellissimo vestito ma evidentemente non tanto da farla sentire a suo agio.
〝Almeno provalo!〞Alice mise il broncio 〝Ti prego!〞.
〝Dai Alice … lasciala stare...〞
Bella sogghignò a sua cognata. Alice sembrava delusa e dato che Elena non sopportava rendere tristi le persone cedette alla richiesta  〝 Dai lo provo!〞disse prendendolo tra le mani 〝ma mi sa che mi devi aiutare…〞le disse subito dopo, non riuscendo a capire come chiuderlo.
〝E così ha preso di mira anche te!〞espresse allegra Bella. Elena  si scrollò nelle spalle, poi andò in bagno per indossarlo.
〝Ecco!adesso è chiuso!〞Alice era davvero elettrizzata, felice. 〝Girati un po’!〞le disse mentre la guidava nel farlo.
〝Ma sei…sei bellissima!〞le disse aggiustandole i capelli arruffati attorcigliati su se stessi in un’elastico.
〝Si ma…io non…non credo che questo vestito sia l’ideale per un barbecue, non è meglio un paio di jeans e un bel maglione caldo? Tu sarai anche una vampira e non soffri il freddo ma io….si!〞
Bella scoppiò a ridere. 〝Ha ragione, Alice! non ci può andare così! Ma di che barbecue stai parlando…〞disse rivolgendosi curiosa verso Elena.
〝Ecco, Jake mi ha invitato ad un barbecue che sua sorella ha organizzato dato che, la prossima settimana si sposa, però non so se ci andrò 〞
〝 Come non so se ci andrò? Ma questo è fantastico!〞Bella corse ad abbracciarla 〝Vuoi dire che Jake ti ha dato un appuntamento?〞
〝Più o meno!〞le rispose scrollandosi nelle spalle 〝Diciamo che non ci voleva andare da solo!〞
〝Non sei contenta?sembra che le cose vadano bene tra di voi…〞
〝Si…sembra così…〞. Bella aveva capito che c’era qualcosa che non convinceva Elena, ma non era quello il momento per parlarne, non voleva darle noie. Tuttavia era felice che Jake stesse provando a rifarsi una vita, pur sempre non dimenticandosi di lei. Era quello che aveva sempre desiderato: vedere Jake felice, appagato e comunque vicino a lei. Sorrise ad Elena felice che fosse riuscita a salvare Jake dall’oblio in cui stava cadendo a causa del suo non voler accettare la situazione.
〝Ecco ho trovato anche le scarpe adatte!〞Alice rientrò come un fulmine in camera. Elena sbarrò gli occhi quando vide dei tacchi vertiginosi.
〝No! I Tacchi no!〞espresse sofferente 〝Ti prego ….〞
〝Oh ma insomma…il vestito no! I tacchi no?! Ma come pensi di andarci vestita …〞. Alice era davvero indispettita e dispiaciuta. Bella la guardò imbronciata  e le fece cenno di stare calma.
〝Jeans e maglione, un bel maglione caldo…〞
〝Okay vada per i jeans e il maglione caldo! Però al trucco e parrucco ci penso io!Ti prego posso!?〞
Elena guardò sbigottita Bella 〝Ma fa sempre così?!〞
〝A volte peggio credimi! Oggi è abbastanza sobria!〞
Entrambe si guardarono e si misero a ridere, Alice fece una smorfia e le intimò di vestirsi. Elena fece in fretta.
Bella notò il giornale sulla pagina degli annunci immobiliari.  Voleva chiedere spiegazioni ma non lo fece,dato che Elena aveva appuntamento con Jake.
Il pensiero che Jake si stesse rifacendo una nuova vita le faceva davvero piacere. La rendeva serena, felice appagata. Aveva intuito dall’inizio che Elena sarebbe stata la soluzione alle sofferenze di Jake e ci aveva visto giusto, tra l’altro aveva notato che anche a lei non dispiaceva quindi era tutto perfetto. Si avvicinò al bagno per sbirciare come Alice stava conciando per le feste Elena, anche se sapeva che sua cognata era davvero brava in quelle cose, se Elena lo avesse chiesto a lei avrebbe combinato un disastro.
〝Ecco…adesso guarda su…〞le diceva mentre le spazzolava le ciglia folte e castane con il rimmel. 〝Ora schiudi le labbra, aspetta! eh dai non ridere!〞. Il pennellino del lucidalabbra le faceva il solletico, Elena smise quando Alice sembrava stesse per innervosirsi.  Poi sorrise entusiasta quando esclamò  〝Bene ho finito…〞le disse tirandole via dalle spalle una mantellina di seta  color porpora. Bella rise dell’espressione sconcertata di Elena. Si sentiva comprensiva, quando Alice prende tra le grinfie una cavia, non è facile opporsi alle sue decisioni sul colore del rossetto o come acconciare i capelli. Ma con Elena forse era stata clemente dato che le aveva soltanto lisciato i capelli un po’ troppo ondulati e truccata leggermente, facendole risaltare il colore nocciola degli occhi e le labbra carnose con il lucidalabbra.
〝Come sto?!〞Elena si alzò in piedi girando sui se stessa quasi inciampando nello sgabello dove si era appena seduta. Bella le sorrise quasi per incoraggiarla, in certe situazioni la somiglianza oltre che fisica sembrava anche caratteriale, Elena era davvero timida e impacciata, continuava a guardare negli occhi lei e poi Alice, come se cercasse rassicurazione.
〝Bene…〞le rispose Bella accarezzandole i capelli. 〝Sta tranquilla e sii solo te stessa, Jake lo apprezzerà!〞concluse dicendole mentre sentiva che stavano suonando alla porta.
〝E’ lui!〞le disse elettrizzata Alice, poi smise di farlo dato che le sembrava strano entusiasmarsi per un licantropo.  〝Dai respira Elena su!〞disse mentre le faceva cenno di andare avanti e di scendere le scale 〝E ricorda ogni tanto di inumidire le labbra…ti ho messo il lucidalabbra in borsa!〞le disse sogghignando. Elena le sorrise allegra e la ringraziò sottovoce. Alice era stata gentile e simpatica da subito con lei, non poteva non essersi affezionata anche a lei.
〝Hey Bells!〞Jake entrò in casa e salutò Bella abbracciandola. Bella lo guardò meglio, sembrava rinato, una nuova persona dall’ultima volta che l’aveva visto. Ricambiò l’abbraccio felice.
〝Elena è pronta…?〞
〝Si tra poco scende…〞gli disse accennando alla scala.
〝Okay〞le disse mentre continuava a guardare Bella 〝E la piccola dov’è? Sono a no lo zio acquisito…〞
〝Ah purtroppo dorme!Ma sappi che ogni volta che vorrai vederla sarai il benvenuto…caro zio Jake!Sono contenta di vederti qui!〞Bella lo abbracciò ancora le sembrava troppo bello che Jake avesse accettato così tranquillamente Renesmee e che le voleva bene. Oltretutto il trionfo era vederlo insieme ad Elena, felice e contento, sembrava che tutte le liti e i dissapori avuti in precedenza grazie ad Elena e alla sua idea di stare accanto a Jake, fosse servito davvero e che tutto era sereno.
Elena comparve sulla scala. Sorrise a Jake mentre se lo ritrovò davanti a sé. Pantaloncini e t-shirt. Un pazzo con il freddo che c’era fuori agli occhi di Elena.
〝Pronta?〞le chiese mentre apriva la porta sorridendole. Elena le fece cenno con il capo. Jake salutò Bella abbracciandola 〝Ti voglio bene Bells…〞. Lei gli sorrise.
〝Prometto di non fare tardi!〞riferì Elena prima di uscire dalla porta e richiuderla dietro di sé.
〝Tranquilla e … divertiti!〞le rispose rassicurandola. Poi richiuse la porta dietro di sé. Alice era la sulla scala che sospirava pensierosa.
〝Cosa c’è?!〞Bella le si avvicinò preoccupata.
〝Sono davvero carini insieme!〞
〝Già…〞espresse Bella mentre con sua cognata si era messa a guardare dalla finestra 〝Sono davvero contenta che Jake è tornato a sorridere…〞
〝Vorrei vedere nel futuro di Elena ma non riesco a vederci nulla, non sai che tormento!〞
〝Oh lo so che sei curiosa e anche un’inguaribile romanticona!Ma ti voglio bene cognatina…〞.
〝Oh! Anch’io mia cara Bella〞Alice sospirò ancora 〝Allora ti è piaciuta la sorpresa!?〞le chiese sogghignando. Bella diventò paonazza 〝Si! Accipicchia se mi è piaciuta!〞
〝Ad un certo punto pensavamo di venirvi a controllare! Siete spariti per due giorni…!〞
〝Lo so!〞sogghignò Bella 〝E’ stato fantastico!E guarda non ho nemmeno troppi lividi…, Edward si è lasciato andare molto direi e...però…dovremo comprare un nuovo tavolo e….un nuovo letto…〞. Alice la fissò sconvolta. Bella rise  nel vedere sua cognata rimasta per la prima volta senza una parola da dire.
Elena e Jake intanto procedevano verso La Push.
〝Cavoli come piove!〞Elena iniziò a spaventarsi mentre osservava il vetro della macchina di Jake completamente ricoperto d’acqua.
〝Si…in effetti Emily e mia sorella hanno avuto una pessima idea a voler fare a tutti i costi questo barbecue sotto la pioggia…Infatti mi sono dovuto alzare presto per montare una specie di gazebo!〞
〝Ah mi spiace! Ma terrà con questo vento e questa pioggia?〞
〝Lo spero! Ma cos’hai ti vedo strana hai una faccia?〞
〝Beh…mi sembra il minimo!Oggi conoscerò la tua famiglia, i tuoi amici…〞
〝Stai tranquilla! Quando ti vedranno e capiranno che sei un incanto non diranno una parola. E poi mia sorella fremeva per conoscerti.〞
〝Un incanto dici?Ma guarda me  come sono vestita…forse dovevo seguire il consiglio di Alice ma con questo freddo ho preferito un bel maglione…〞
〝Non ti preoccupare…〞le disse mentre aveva fermato macchina 〝Sei bellissima! 〞le prese una mano e gliela mise sul petto 〝Credimi!〞. Elena sembrava rassicurata anche se l’idea di conoscere le persone a lui vicine la impietriva per l’imbarazzo.
Non riusciva a vedere moltissimo oltre il vetro della macchina di Jake. Lui le aprì la portiera e l’abbracciò sotto la sua giacca in modo che non si bagnasse del tutto. Piombarono nel gazebo mettendo a tacere la conversazione che si era creata.
〝Ciao…〞una ragazza mora  con i capelli lunghi attorcigliati in uno chignon con gli occhi scuri, dal fisico asciutto, le si avvicinò per salutarla 〝Ciao!Tu devi essere Elena.Io sono Rachel la sorella di Jake…〞. Elena le fece un timido gesto con la mano. Lei la prese e la mise a sedere accanto alla ragazza  altrettanto magra , con i capelli scuri che voltandosi le fece notare con la cicatrice lungo il lato destro del viso, si ricordò che era la stessa  con cui aveva parlato il giorno che era andata alla ricerca di Jake. 〝Noi ci conosciamo già vero?〞le chiese guardandola attentamente 〝Si ci siamo conosciute il giorno che cercavo la casa di Jake…〞le chiarì Elena.
〝Oh si! Vero! Comunque io sono Emily, lei è Leah nia cugina...〞quest’ultima la guardava sbigottita e incuriosita allo stesso tempo dall'enorme somiglianza con Bella 〝questa signora è Sue…〞la donna le porse la mano e anche lei la fissava accigliata. Elena rispose al saluto, poi improvvisamente le si avvicinò un ragazzetto 〝Ciao io sono Seth il fratello di Leah!Cavolo ma Jake non mi aveva detto che somigliavi a…〞. Jake gli si avvicinò come per impedirgli di parlare a sproposito. Elena iniziava a sentirsi confusa troppi nomi e troppe facce da ricordare soprattutto per l’ultima persona che Jake aveva zittito, era chiaro a chi si riferisse con la somiglianza.
〝Vieni ti presento una persona…〞Elena si alzò dalla panca di legno dove Rachel le aveva detto di sedersi. Jake fece cennò di seguirlo poi si fermarono davanti ad un uomo sulla sedia a rotelle.
〝Papà lei è Elena…〞
〝Salve…! Piacere sono Billy Black…〞. Elena gli sorrise e gli porse la mano, aveva una stretta forte. 〝Però Jake non mi avevi detto che era davvero carina…! Perché non vi andate a prendere qualcosa da bere… tra poco  arriverà anche Charlie…〞.
〝Charlie?!〞chiese stupito Jake. Chissà cosa penserà quando vedrà la somiglianza incredibile di Elena con sua figlia. Quando Jake ed Elena gli voltarono le spalle anche Billy rimase sbigottito, sembrava che Elena fosse la versione di Bella in biondo.
〝Chi è Charlie?〞Elena si era accorta della voce strozzata quando Jake aveva sentito le parole di suo padre.
〝E’ il padre di Bella…〞
〝Ah…e come mai sei preoccupato?〞. Elena  non ci ripensò due volte, capì al volo quello che voleva dirle Jake, lui cercò di spiegarle in poche parole ma lei gli rispose con molta chiarezza. 〝Ho capito, noterà la mia somiglianza con Bella, poi suo padre non sa che Edward è un vampiro…. che hanno avuto una figlia “particolare”…ma?〞. Aveva intuito che c’era altro dato che Bella non aveva mai accennato a lei di suo padre. Era ovvio che non poteva farsi vedere in quelle condizioni durante la gravidanza affaticata.
〝Lui sa  solo che Bella è in quarantena per una malattia tropicale….〞
〝Puoi stare tranquillo Jake non dirò nulla che possa creare casini!〞
〝Ecco perché mi piaci sei intuitiva!〞le disse Jake mentre le cingeva le spalle .Elena gli sorrise e chiuse gli occhi felice sentendosi così vicina lui 〝Stai tremando! Hai freddo?〞Elena in effetti si sentiva infreddolita ma da quando lui l’aveva avvolta nel suo abbraccio sentiva il calore del suo corpo.
〝Io mi chiedo come fai a startene in manichine con questo freddo! E non sei l’unico a quanto pare!〞espresse sorpresa vedendosi arrivare Embry insieme ad un altro a petto nudo.
〝Ehy bellezza!〞Embry l’abbracciò stringendola  a sé 〝Come va?〞
Jake lo guardò torvo, non gli sembrava proprio il caso che abbracciasse in qual modo Elena. Embry lo lesse nella mente perciò mollò la presa.
〝Ehmm lui è Quil…〞disse presentandogli il tipo che continuava a stringerle la mano ma rivolgeva la sua attenzione verso una bambina seduta sulla panca dove aveva lasciato le ragazze. Elena non ne capiva il motivo, vide solo che improvvisamente le andò incontro e la piccola lo raggiunse e sembrava molto felice di rivederlo.
〝Mmm è interessante il fatto che sia così affezionato a quella bambina ...〞Elena lo guardava sembravano fatti l’uno per l’altra. 〝E’ sua sorella piccola?〞rispose entusiasta e incuriosita.
〝No! E’ la cugina di Emily, si chiama Claire!〞le rispose Embry. 〝Posso offrirti una birra…?〞.
Elena annuì ma Jake sembrava contrariato 〝Tutti insieme?〞gli rispose Elena, rivolgendo lo sguardo a Jake. Lo aveva capito benissimo che non gli andava a genio che passasse del tempo da sola con Embry.
Embry annuì anche se a malincuore, gli sarebbe piaciuto saperne di più di Elena, ma a quanto pare Jake non glielo avrebbe permesso, perciò sarebbe stato meglio accettare il fatto che anche Jake fosse stato presente.
Stavano per dirigersi verso il tavolo con le bevande in fresca nel ghiaccio quando Jake la fermò e le sussurrò nelle orecchie che l’uomo in divisa davanti a lei era  il padre di Bella. Elena gli fece cenno di aver capito tutto e proseguirono verso le birre.
〝Hey Jake!〞il padre di Bella si precipitò a salutarlo appena lo vide 〝Come te la passi? Hai sentito Bella per caso? Non mi ha ancora chiamato però mi hanno detto che sta male sai ?〞l’espressione di Charlie era a dir poco angosciata e preoccupata 〝E io non posso vederla perché è in quarantena sembrerebbe abbia preso una di quelle malattie tropicali! Vorrei riabbracciare mia figlia mi manca terribilmente ma se la senti non dirle nulla sai com’è fatta! Dille solo che vorrei riabbracciarla… 〞
〝 Ti capisco Charlie… appena ne so di più ti  avverto〞Jake era un po’ nervoso, e dispiaciuto,  non gli piaceva far finta di non sapere nulla, d ma glielo aveva promesso a Bella, perciò avrebbe fatto finta di non saperne nulla. Charlie  poi, aveva notato che appiccicato a lui c’era una ragazza che guardava altrove.
〝Mi spiace  comunque che non siate rimasti in buoni rapporti, ma sai se lei era felice così, con Edward! Però vedo che oggi sei accompagnato…〞
〝Ah si beh ti presento una mia amica, Elena〞disse mentre lei alzava lo sguardo titubante 〝 Elena lui è Charlie il padre di Bella quella mia amica di cui ti ho parlato a lungo in questi mesi …〞
〝Salve…〞Elena alzò il capo e guardò l’uomo che la fissava incuriosito. Già perché in quell’espressione così intimidita e impacciata non poté far altro che rivedere sua figlia, un pizzico di nostalgia gli attraversò l’espressione del viso. Elena se ne accorse e gli abbozzò un sorriso.
〝Oh scusami se ti fisso così è così ..e che tu assomigli molto a mia figlia Bella…〞Charlie rimase allibito e poi si scusò imbarazzato 〝Comunque io sono Charlie Swan…〞
〝Non si preoccupi…〞Elena fece finta di esserne sorpresa 〝 Davvero somiglio a sua figlia? Jake me ne ha parlato però non pensavo che fosse vero, ma se a dirlo e il padre di Bella dovrò crederci…〞
〝Bene ora devo andare, sono passato un attimo solo per salutare Billy  e per fare gli auguri a Rachel,  però spero di rivederti presto…〞
〝Si…〞rispose Jake 〝Ci vediamo Charlie…〞. Elena vide che continuava a guardarla. Improvvisamente le prese una sensazione d’ansia, un  pugno allo stomaco: l’aver visto un padre soffrire per l’assenza della propria figlia,l’aveva lasciata sgomenta.
〝Non preoccuparti!〞Le sussurrò Jake notando che aveva gli occhi lucidi 〝Bella mi ha detto che entro la prossima settimana lo chiamerà… anche a lei manca sta solo pensando a come fare con la bambina…non sembra una neonata normale…per via dello sviluppo accelerato〞
〝Si me ne sono accorta in questi giorni! Lo spero! Non hai visto che faccia ha fatto quando mi ha guardato, stava per mettersi a piangere… Oddio meno male che non ho detto nulla di spropositato …〞
〝Tranquilla sei stata impeccabile!〞Jake le diede una pacca sulla spalla poi la cinse accanto a sé notando che  Embry ritornava con la birra. 〝Ecco la tua Elena, ci ho fatto mettere anche il limone come mi hai detto…〞
〝Oh grazie!〞Elena la prese e iniziò a sorseggiarla. Embry le sorrise e fece una specie di brindisi con lei.
〝Che ne dici di fare due passi sulla spiaggia? Ha anche smesso di piovere !〞le propose Jake. Sentiva un bisogno immotivato di restare da solo con lei. Come se la volesse tutta per sé.
〝Okay…〞Elena sembrava entusiasta dalla proposta,  l’idea di rivedere una spiaggia la faceva sentire a casa,anche se  a Rio non pioveva quasi mai.  Jake la prese per mano e la trascinò fuori dalla folla che si era creata attorno al tavolo dei tramezzini.
〝Hey ma dove andate?〞Rachel voleva fermarli ma non fece in tempo a farlo. Troppa gente a cui prestare attenzione.
Si tenevano ancora per mano quando camminavano nel bosco verso la spiaggia di La Push. Jake gliela stringeva nella sua, sembravano due orme che combaciavano tra loro. Era piombato il silenzio però continuavano a guardarsi senza farsi vedere dall’altro. Poi all’improvviso Jake si fermò .
〝Ecco qua la spiaggia di La Push!〞disse prendendole ancora la mano e trascinandola verso un ramo che era da sempre la sulla spiaggia.
〝Wow! E’ proprio pittoresco questo posto!〞
〝Si.. anche se a volte manca il sole e spesso è deserto…〞
〝Beh a me piacciono i posti silenziosi e solitari…〞gli confessò Elena.
〝Ti piacciono i posti silenziosi? E tutto il baccano che c’era a Rio come facevi a sopportarlo?〞
〝Ci avevo fatto l’abitudine Jake. Quando sei abituata a doverti adattare a qualsiasi ambiente e a qualsiasi  situazione…〞
〝Mi spiace moltissimo per la tua vita da girovaga, spero che qui con me ti senta a tuo agio…〞
〝Certo…Tu mi fai sentire bene!〞disse iniziando a trotterellare su stessa. Jake la seguiva con lo sguardo, la luce del pomeriggio la illuminava, sembrava una stella cadente mentre continuava a saltellare e a ballare su sé stessa. I capelli biondi, lisci come seta sembravano raggi di sole che risplendevano sul viso addolcito e incantato. Elena chiuse gli occhi per un attimo, si sentiva a suo agio in quel posto e con Jake.   Lui dovette afferrarla  subito dopo, perché l’evidente girare le aveva fatto perdere l’equilibrio. Ricaddero sulla sabbia l’uno sull’altro.
Si trovarono improvvisamente vicini troppo vicini, l’atmosfera silenziosa e magica. Improvvisamente si percepiva il magnetismo e la carica emotiva tra i due, Jake le prese il viso tra le mani ed Elena lo fissava irrequieta, sapeva quello che stava per accadere. Quando le loro labbra si toccarono appena, la carica emotiva e il magnetismo esplosero in un fuoco, in mille scintille pronte a scatenare un incendio. Jake era il fuoco ed Elena il fiammifero , Jake era la scintilla ed Elena la benzina. Sembravano essere fatti per stare insieme, come due elementi che combinati tra di loro formano qualcosa di spettacolare e di attraente. Come due pezzi di un puzzle che si incastrano tra di loro e che non vorrebbero più staccarsi. Si fermarono per un secondo increduli per quello che era appena successo fra loro. Jake fissava Elena negli occhi. Le accarezzava i capelli, le sfiorava il viso con la punta delle dita. Elena chiuse gli occhi, Jake le sfiorò ancora le labbra. Avrebbe voluto continuare a baciarla e lei sembrava essersi lasciata andare.
〝Forse è meglio tornare indietro …〞disse Elena alzandosi in piedi anche se si sentiva stordita. Questo non era come il bacio che Jake le aveva dato a Rio, insicuro e titubante, questa era la passione pura,  una vera e propria scarica elettrica.
〝Non preoccuparti nessuno si accorgerà della nostra assenza…〞le disse cingendola ancora una volta a sé. Elena lo fissava ansiosa. Le mani tra i capelli di Jake, un altro fuoco che stava per  riscaldarli e incendiarli. Le loro labbra che combaciavano l’uno sull’altro. Due corpi che non avevano intenzione di staccarsi, di dirsi fermiamoci per adesso basta. Jake le mise una mano sulla schiena nuda, accarezzandogliela  sotto il maglione. Elena lo attirava a sé, come fosse un oggetto prezioso da cui non dividersi. Le dita tra i capelli.
Alla fine si fermarono. Jake le sfiorò ancora le labbra, poi le prese la mano, gliela mise sul suo petto. Cercò di non pensare con chi aveva già rivissuto quel momento, ma era consapevole che con Elena sarebbe andato diversamente . Ora tutto gli era più chiaro : non gli importava se lei non era il suo imprinting, forse per lui era diverso, non doveva per forza vedere l’oggetto del suo desiderio attraccarlo alla terra ferma. Elena era più della terra ferma e del centro dell’universo: era colei che l’aveva aiutato a non avere rancore e  provare disprezzo per Bella che si era sposata con un vampiro,  che aspettava un figlio da lui,  e che ritornando dopo averla lasciata aveva spezzato quasi ogni suo tentativo di vivere felice con lei. Elena era importante perché era  colei che aveva salvato Bella e la sua bambina dalla morte, colei che le aveva fatto sì che si fosse convinto che Bella  Edward e Renesmee erano una famiglia e che anche lui continuando ad essere ostile non faceva altro che peggiorare le cose, colei che aveva accettato di stargli vicino a richiesta di Bella, che da amore impossibile era ritornata migliore amica. Jake non poteva cancellare Bella dal suo cuore, avrebbe continuato a battere anche  per lei ma non come per Elena,ora sapeva che quello che provava per Bella era affetto, un profondo affetto,  lei sarebbe rimasta sempre  una persona importante nella sua vita. Ma ora era certo che Elena era l’amore della sua vita 〝Il mio cuore è guarito! Batterà così solo per te promesso!〞.  le  sussurrò accattivante mentre Elena lo guardava esterrefatta, ancora inconscia da quello che era appena successo. Gli sorrise compiaciuta, sinceramente non sapeva cosa dirgli “Ti amo” “ Staremo insieme per sempre” troppo scontato le venne in mente solo : 〝Si vede che la mia medicina segreta ha funzionato!〞gli rispose sogghignando. Poi si lasciò coccolare  spensierata,  tra le braccia del suo  Jake ancora un po’. Si girò verso l’oceano per guardare il sole che tramontava mentre lui le cingeva la vita e lei posava la testa sul suo petto chiudendo gli occhi, per poter sentire il battito del suo cuore.
 
 

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Capitolo 13
*** Legami nascosti ***


Il bacio con Jake aveva lasciato esterrefatta Elena. Quest’ultima non era davvero sicura che lui fosse pronto ad amare di nuovo qualcuno. Aveva ancora mille dubbi in testa ma non le importa che cosa fosse diventata per Jake : un amica, una persona speciale o solo la ragazza che assomigliava a Bella ma che lo aiutava ad andare avanti . L’importante era che finalmente aveva potuto avvicinarsi a lui come desiderava da un po’. Per mesi si era dimostrato ostile e irascibile, aveva gli occhi lucidi pensando a quando l’aveva abbandonata all’aeroporto a Rio. Per fortuna grazie a Bella, alla sua determinazione, alla sua caparbietà, nell’aver preso in mano una situazione difficile e controversa e averla resa semplice, semplice come amare qualcuno, Elena aveva potuto riavvicinarsi a Jake.
Elena ormai era affezionata a Bella, l’aveva vista nervosa e preoccupata quando Jake gli era piombato nella luna di miele, l’aveva vista innamorata quando guardava il suo Edward, l’aveva vista radiosa nel momento in cui aveva capito che aspettava un bambino, l’aveva vista moribonda a causa della gravidanza malandata, seccata a causa dei continui tormenti di Jake sulla sua scelta di vita, l’aveva salvata dalla morte e non era stato un’ obbligo ma una forza interiore che l’aveva spinta a reagire così. Edward le aveva solo dato l’okay ma lei era decisa a salvarla. Era nato un legame strano, indecifrabile, impercettibile, inspiegabile come la somiglianza fisica elemento su cui inizialmente aveva riflettuto a lungo ma a cui non dava forte rilevanza. Ancora adesso non sapeva darsi una spiegazione se non quella che era una coincidenza, strana dato che assomigliava alla ragazza che aveva comunque infranto i sogni d’amore di Jake. E proprio il Jake di cui era innamorata, per cui avrebbe fatto di tutto pur di vederlo felice come da qualche giorno, il bacio così passionale che le aveva dato se lo sentiva ancora sulle labbra, come le carezze dolci. Ma i tarli sulla sua somiglianza con Bella e il probabile fatto che lui l’avesse baciata e voluta solo per quello non facevano che aumentare l’ansia nei confronti di questo rapporto che stava per instaurarsi, era quello che aveva voluto da sempre da Rio ma ora la paura di essere il premio di consolazione di Jake non la rassicurava. Bella era ancora importante per Jake, non poteva escluderlo e lei non poteva prendere così su due piedi il suo posto, anche se sapeva che loro non erano mai stati una coppia. Il problema non era vivere il rapporto ma non ferire i sentimenti suoi e degli altri e di Bella, come l’avrebbe presa lei.
Elena era stata l’intera serata a pensare a come dirle di lei e di Jake. Sentiva che doveva trovare le parole giuste, sapeva quanto Bella fosse legata a lui. Pur essendo consapevole che tra i due non c’era un interesse fisico o di forte attrazione. Non riusciva davvero a trovare le parole, pensare a cosa le avrebbe detto e cosa Bella le avrebbe risposto.
Jake aveva notato lungo il viaggio verso casa dei Cullen, che aveva la testa altrove. Perciò pensò di introdursi nei pensieri di Elena, la ragazza che ormai gli aveva preso il cuore. La guardava mentre giocherellava con la zip del suo giubbotto lo sguardo accigliato mentre pensava, poi si era girata con la testa verso il finestrino, forse aveva notato che la stava osservando. Le sfiorò la mano, lei gliela intrecciò nella sua per ritrarla subito dopo. Jake ci rimase male, gliela prese ancora. Elena arrossì, le piaceva molto il contatto con Jake ma era davvero tesa in quel momento. Sentiva di non potergli dare di più.
〝Cosa c’è che non va?!〞Jake fermò la macchina in mezzo al bosco. Elena tirò un sospiro poi scrollò il capo, gli abbozzò un sorriso anche se nervosa.
〝Nulla…perché ti sei fermato…?〞espresse cercando di tranquillizzarlo guardandolo negli occhi.
〝Perché è da quando siamo ripartiti, da dopo quello che è successo quello che è successo che non hai detto una parola〞espresse suscettibile.
〝Cosa devo dirti scusa?! Ci siamo baciati..è stato bello… sinceramente non me l’aspettavo!Ma è successo….〞
〝Ma?!〞
〝Ma niente! Ti prego non iniziare a fare così! Non ho voglia di discutere … Sono felice e serena lasciami solo un po’ di tempo per riflettere…〞
〝Riflettere?! Ma su cosa? Okay, okay, non voglio discutere promesso…〞Jake la prese tra le braccia 〝Sono preoccupato per te! Non vorrei averti turbato e… che sentivo di doverlo fare. È stato l’istinto. Io sento…sono innamorato di te Elena…〞
〝Jake stai tranquillo non sono rimasta turbata anzi più che altro sono ancora nel mondo dei sogni…〞gli rispose avvicinando le labbra alle sue 〝mi sento ancora stordita…〞
〝Non pensavo di farti questo effetto!〞
〝Si che mi fai questo effetto!〞Elena sogghignava 〝Jake io sono davvero pazza di te. Però cerca di capire che è una cosa nuova per me!〞
〝Non dirmi che sono stato il primo che ti abbia baciato…〞le disse perplesso.
〝Non credo che sia importante parlarne… 〞rispose vaga Elena. Jake si rabbuiò. Elena cercò di correre ai ripari prima che lui potesse fraintendere.
〝Hey non preoccuparti di questo! La mia vita è stata fin troppo incasinata per pensare all’amore. Jake ti prego lasciamo perdere questa cosa! Io voglio solo che tu sappia che sto bene con te. Ti chiedo solo di darmi tempo e pazienza…〞.
Jake annuì. 〝Sono davvero felice che hai accettato di accompagnarmi al matrimonio di mia sorella, in pratica dopo Leah sarei stato quello solo in mezzo agli accoppiati!〞
〝Di niente! Però sinceramente, un po’ mi imbarazza. Cioè, tua sorella prima mi ha fatto una specie di terzo grado!〞
〝Davvero?!〞
〝Si… mentre l’aiutavo a mettere a posto alcune cose… 〞Elena sogghignava di nuovo 〝Ma mi sembra ovvio con un fratello così bello…〞
〝Cosa ti ha chiesto?〞Jake era preoccupato.
〝Più che altro mi ha chiesto di non farti soffrire perché ti vuole bene e poi beh se sono intenzionata a stare con te per sempre o se è solo una semplice cotta…〞
〝Accidenti! Non la sopporto quando fa così!Tu cosa le hai detto!?〞
〝Beh…anzitutto che mai a poi mai permetterò che qualcuno ti separi da me e…secondo io non potrei mai farti soffrire Jake… perché ci tengo moltissimo a te…〞
Jake l’abbracciò ancora una volta. Elena si lasciò coccolare dalle sue braccia calde. Jake le diede un bacio fronte, sulla riprendendo la strada verso casa Cullen.
〝Hai pensato alla proposta di cambiare casa…?Vieni a stare da me! mio padre non penso si farà dei problemi insomma tra poco avrò 18 anni farò un po’ come mi pare! non mi fido a lasciarti sola in mezzo ai vampiri.〞
〝Jake ricorda che c’è Bella che è ancora umana e comunque, mi stanno trattando meglio di un’altezza reale, sono tutti gentili con me! Comunque proprio stamattina ho visto un annuncio di una casa in affitto, è un monolocale… ma per quello che mi serve basta e avanza.〞
〝Beh almeno non devo venirti a trovare qui… Ogni volta mi viene la nausea…〞
〝Dai finiscila! loro sono davvero ospitali perché ce l’hai tanto con loro …〞. Elena aprì lo sportello della Golf. Jake le aprì l’impermeabile e glielo mise addosso per ripararla dalla pioggia correndo subito verso la casa, non poteva spiegargli perché a contatto coi vampiri si sentiva asfissiato. Elena si fermò sulla scalinata in attesa. Non sapeva se entrare o scappare via con lui.
〝Ehy non dimentichi qualcosa?!〞Jake le afferrò la mano prima che potesse dileguarsi. Elena si avvicinò, Jake le diede un bacio a fior di labbra.〝Ti amo…〞le sussurrò nell’orecchio. Elena gli sorrise arrossendo.
〝Dopo ti chiamo okay?〞le disse sorridendo. Elena annuì. Jake tornò indietro cingendola per la vita . 〝Che c’è ancora?〞gli domandò sorpresa anche se in realtà desiderava lo facesse.
〝Domani ci vediamo vero? 〞. Le chiese preoccupato mentre le scostava i capelli bagnati per sfiorarle le labbra sul suo lobo. Anche se inzuppata fino nelle scarpe a causa della pioggia battente, Elena gli buttò le braccia al collo e lo baciò con passione. Sentiva le braccia di Jake avvolgerla come un maglione caldo. Se non fosse stato per tutta la preoccupazione che aveva in mente, sarebbe andata anche oltre, le guance avvamparono all’idea . Poi si fermò e gli sorrise ancora. Adorava quando Jake la fissava in quel modo 〝Ti va bene come risposta?〞. Jake annuì stregato, rubandole ancora un bacio. Guardava Elena aprire la porta di casa Cullen. I loro sguardi che si incrociavano ancora. Le gocce di pioggia le sfioravano il viso e la rendevano ancora più sensuale di come la riteneva. Poi ripartì con il sorriso stampato sulle labbra.
〝Oh〞sospirò entrando in casa completamente inzuppata e guardandosi accuratamente. 〝Sembro una pozzanghera …〞. Alice le comparve davanti facendola sobbalzare.
〝Allora com’è andata con Jake? Ti sei divertita?〞espresse andandole vicino entusiasmata come al solito.
〝Si abbastanza…〞espresse Elena vaga. Poi notò che si era allontanata. Purtroppo l’odore di Jake per Elena, umana, era un odore fantastico, speziato, piacevole, per Alice rimaneva un odore sgradevole, terribilmente sgradevole. Arricciò il naso, infastidita.
〝Cosa… Cos’hai?〞le chiese Elena preoccupata, notando l’espressione disgustata.
〝Oh nulla cara!〞Alice cercò di sviarla 〝Dai raccontami com’è andata la giornata….〞le chiese prendendola sotto braccio, mentre Elena si avviava verso la scala.
〝Okay ma…prima posso cambiarmi non vorrei prendermi una broncopolmonite! Prometto che dopo ripulisco tutto…〞le precisò notando che dietro di lei c’era una lunga scia d’acqua e fango.
〝Tranquilla ci penso io!Scusami se sono così invadente ma è che sono troppo curiosa…〞. Espresse Alice desolata. Elena le sorrise. 〝Dai faccio presto〞Elena le rispose facendole l’occhiolino.
〝Okay ti aspetto in salotto…〞le disse mentre volteggiava su stessa allegramente. Elena la guardò incuriosita. Scrollò il capo poi corse in camera.
Rientrata chiuse la porta dietro di sé. Socchiuse gli occhi pensando a come avrebbe affrontato la cosa. Tutti che volevano sapere, doveva dare delle risposte e non aveva voglia di farlo.
Si preparò un bagno caldo, si lasciò avvolgere dalla schiuma profumata e si lasciò assopire dal calore, ripensando a Jake e al bacio, alle sue braccia che l’avvolgevano. Sorrise a fior di labbra, poi il rumore del cellulare che suonava la distolse dai pensieri.
Sua sorella Lola le aveva mandato un sms dicendole che la sua mancanza si stava facendo sentire e che voleva riabbracciarla presto. Elena sorrise felice anche a lei mancava tantissimo Lola, una lacrima le solcò la guancia. Voleva dirle di Jake, del bacio e tutto il resto, le mandò un sms per chiederle un consiglio ma non le rispose subito come era solita fare, evidentemente era indaffarata al locale.
Bussarono alla porta, Elena disse che si poteva entrare. La persona che temeva di affrontare era proprio davanti a lei: Bella.
〝Scusami eri al telefono?〞Bella richiuse la porta imbarazzata.
〝No! Tranquilla…entra pure…〞. Elena era in piedi davanti alla vetrata, giocherellava con le mani e con il bordo della felpa le fece cenno di farsi avanti.
〝Se continui a torturarla credo che si romperà…〞intervenne Bella.
〝Hai ragione!〞Elena chiuse le braccia 〝Non so cosa mi prende scusami…〞
〝Non devi scusarti! Tranquilla…〞, le rispose Bella. Elena alzò lo sguardo abbozzando un sorriso, era decisamente agitata era nervosa. Bella si era sempre comportata dolcemente e gentilmente ma dirle una cosa come l’accaduto con Jake aveva reso nervosa Elena.
〝Tutto bene ehmm con Jake…〞Bella era impacciata quanto lei, era incuriosita ma non voleva fare quella che si intromette, Jake doveva avere una sua vita ma non se la sentiva di stare li a c trascorso la giornata con Jake 〝Se non vuoi dire nulla tranquilla…in realtà ero venuta qui per chiederti un’altra cosa…〞
〝No!Non andare resta! Mi va di parlarne…ma devo prima pensarci…〞
〝Pensarci?!〞Bella si sorprese ad una risposta simile, Elena le sembrava strana.
〝Siediti…stando entrambe in piedi mi rende ancora più ansiosa…〞le disse subito dopo indicandole il bordo del letto.
〝Okay…〞Bella la guardava ancora confusa.
〝Con Jake è andata …bene… giusto?!〞anche Bella iniziava ad avere dei dubbi.
Elena si rivolse a Bella sorridendole 〝Si!Sono stata bene. Anche la sua famiglia mi sembra fantastica, i suoi amici… tutti gentili davvero!〞
〝Mi fa piacere, loro sono davvero ospitali, così ti sei divertita …〞
〝Si. Anche se c’è stato un momento in cui avrei voluto sotterrarmi Jake mi ha detto che sono stata bravissima e indiscreta ma io ne dubito ancora.〞espresse buttando giù la frase in un solo fiato.
〝Cos’è successo?!> le rispose accigliata Bella.
〝Mi sono ritrovata di fronte a tuo… padre!〞. Elena si bloccò alla fine della frase. Il volto di Bella diventò pallido e preoccupato. Indecifrabile.
〝Mio padre era li?! Oh ma certo! Ma come ho fatto a non pensarci… lui e Billy sono molto amici era ovvio che… O mio Dio….〞
〝Tranquilla gli ho dato la versione che mi ha suggerito Jake : sei in quarantena per una malattia tropicale…〞
〝Oh meno male….non sai quanto ti sono grata per avermi retto il gioco…〞Bella emise un sospiro rassicurata.
〝Tranquilla. Anche perchè non potevo fare diversamente, immaginavo che non sapesse che hai sposato un vampiro e tutto il resto…〞
〝Grazie per la comprensione. Come l’hai trovato? Stava bene?!〞Bella sembrava preoccupata.
〝Non conoscevo affatto tuo padre prima ma, sinceramente aveva l’aria stanca e affranta, soprattutto quando…〞
〝Soprattutto cosa…?!〞Bella sobbalzò all’idea che suo padre potesse sospettare qualcosa.
〝… Ha notato la nostra somiglianza, almeno credo e, quando mi ha guardata sembrava quasi stesse per piangere…〞.Elen si scrollò ansiosa nelle spalle. Bella guardò verso il basso. Rattristata all’idea di aver fatto soffrire così tanto suo padre. Gli occhi iniziarono a diventare lucidi.
〝Scusami lo sapevo che non dovevo andarci e soprattutto riferirti queste cose…〞Elena si sentiva mortificata, il nervosismo la faceva parlare a raffica.
〝Hai fatto bene…〞Bella le cinse il braccio attorno alle spalle per rassicurarla, lei non centrava nulla con la bugia che aveva dovuto dire a suo padre per camuffare quello che si aspettava sarebbe dovuto accadere dopo il matrimonio e che invece non era accaduto 〝Prima o poi dovevo affrontare questa situazione, certo per come erano state programmate le cose prima del matrimonio in teoria non avrei più rivisto mio padre per un pò, ma ora credo che dovrò intervenire… almeno per rassicurarlo… Avevo pensato di andarlo a trovare e fargli una sorpresa, volevo presentargli anche sua nipote.〞
〝C’è dell’altro Bella…〞ormai Elena era convinta che se già Bella stava in pena per suo padre poteva sopportare anche quella di Jake.
〝Cosa…?〞Bella sembrava avere la testa altrove ma Elena sapeva che ormai doveva dire tutto.
〝Non so come dirtelo…〞
〝Provaci…〞
〝Okay! Mettiamola così〞Elena sembrava irrequieta 〝Io so quanto Jake sia importante per te, quanto lui ti ritiene importante, quanto tu conti per lui, ma quello che è successo oggi pomeriggio non l’ho voluto fare apposta, non è stato programmato, è successo così tutto all’improvviso… Io non me l’aspettavo, di solito penso prima di agire ma qui non ho potuto far nulla… Lui mi ha preso all’improvviso ed è accaduto tutto…〞
〝Elena perché non provi a stare calma, e a dirmi cosa è successo…?〞Bella ricominciava a non capire i discorsi confusi di Elena.
〝Non lo so ero su di giri, il tramonto, la luce dei suoi occhi, il ridere con lui spensieratamente, stavo per cadere lui mi ha presa , ci siamo ritrovati vicini, molto vicini…〞
〝Mi stai dicendo che tra te e Jake è successo qualcosa?〞Bella sorrise al pensiero.
〝Si.. ci siamo baciati!Credimi io non volevo farlo ma era tutto così magico…〞Elena andava sulla difensiva.
〝Elena ma è fantastico! è meraviglioso! vuol dire che…che finalmente Jake ha capito che era inutile starsene a pensare alla mia scelta di vita e rifarsene una vita sua ! In realtà l’avevo capito da quel giorno che sei venuta sull’isola Esme, c’era una luce nei tuoi occhi, come sono felice per te, per voi, non sai quanto…〞Bella sembrava entusiasta, Elena invece era preoccupata.
〝Io credo invece sia una tragedia Bella!Oltretutto non sono sicura che abbia voltato pagina… Per me è stato un bel momento ma…credo dovrò fermarmi qui … io non potrò mai prendere il tuo posto〞.
〝Elena perché dici questo? 〞
〝Io non so se riuscirei a stare con lui pensando che vive ancora dietro il tuo fantasma…〞
〝Ma ti ha baciata, e da quello che mi stai dicendo è stato favoloso, unico…! Credimi se ti senti così è perché lo ami e lui ti ama, hai paura di perderlo ne sono certa ma non accadrà! Però sai Jake è timido non sarà stato facile per lui mostrare i suoi sentimenti. Comunque io vorrei che lui voltasse pagina, che ami qualcuno che possa ricambiarlo come vuole, e quella persona sei tu, ne sono certa!〞
〝Si in effetti mi ha anche detto che mi ama… che il suo cuore batterà per me ma…〞Elena si scrollò nelle spalle.
〝Vedi?! Allora è fatta Elena! Ormai l’hai conquistato ne sono sicura!Non devi aver paura del mio fantasma sarebbe sbagliato. Devi pensare a lui, devi concentrarti sul vostro rapporto, solo voi nient’altro…〞
〝Ma lo so che finirà così…ne sono certa! Io non potrò mai essere alla tua altezza…〞
〝No! Devi assolutamente toglierti dalla testa queste sciocchezze!〞Bella la scrollò quasi per farla tornare in sè〝Ora ascoltami bene, tra me e Jake forse poteva nascere qualcosa, prima che Edward ritornasse nella mia vita due anni fa, ma non l’ho fatto nascere proprio perché l’amore della mia vita è tornato, io dovevo salvarlo e avevo constatato, che senza di lui non potevo vivere. A Jake ci tengo, gli sono affezionata, per lui farei di tutto e come credo di averti già detto ci sarà sempre un posto per lui nel mio cuore, è importante ma non lo amo!Il mio cuore e la mia anima appartengono ad Edward. Il mio desiderio per lui era che vivesse la sua vita serena, che rimanessimo amici, che continuasse a far parte della mia vita ma senza starsi a rodere il fegato per come far si che io potessi innamorarmi di lui, è impossibile Elena, il mio amore è solo per Edward, solo lui nient’altro! E tu sei la ragazza che è riuscita a far breccia nel suo cuore〞.
Elena la guardava stranita e contrariata. 〝Io credo che lui l’abbia fatto solo perché rivede me in te, ma …io sono me….e tu sei tu…〞
〝Elena sta tranquilla ti prego! Non sai quanto sono felice di questa notizia! Ora è tutto più facile ! Sei la mia salvezza in tutti i sensi! Se lui pensa a te non penserà più a me, alla mia scelta di vita. 〞
〝Non lo so Bella. Credo che non puoi assegnarmi ancora un premio come salvatrice di Jake, non canterei vittoria troppo presto!〞
〝Elena devi solo aver fiducia in te stessa…solo questo! Tu non sei il mio fantasma, come hai detto poco fa tu sei tu! Jake ti vede per quello che sei, bella, dolce e innamorata! si è vero c’è la somiglianza di mezzo, ma credimi per come l’ho visto rinascere con te potrei scriverci un romanzo… Sii felice e serena con lui.〞Bella le prese le mani in modo da farle capire che quello che le stava dicendo lo pensava davvero, per infonderle fiducia e coraggio.
〝Quindi a te non da fastidio che io e Jake…?〞
〝No! No e ti ribadisco no!〞Bella alzò gli occhi al cielo, poi sorrise ad Elena 〝Sono così felice per te e Jake che potrei mettermi a piangere per l’emozione! Speravo tanto in te e sono strafelice che ce l’hai fatta Elena! Hai lasciato la tua famiglia a Rio, per poterlo rivedere e quando lui ti ha rivista non ti ha mandato via, si c’è stata un po’ d’astio ma poco a quanto pare, vuole stare con te, ti ama, non sta giocando credimi…lo conosco, se l’ha fatto, se ti ha baciata qualcosa c’è…〞
Dopo questa lunga chiacchierata Elena si sentiva sollevata, l’aver saputo che Bella era felice per lei e Jake, l’aveva in un certo senso rassicurata. Ora doveva iniziare solo pensare che Bella non potesse essere un fantasma nella storia d’amore che stava nascendo e che bisognava costruire il rapporto.
〝Bene ora che ci siamo chiarite posso chiederti una cosa…〞
〝Tutto quello che vuoi …〞le rispose Elena stringendosi nelle spalle.
〝Perché vuoi cambiare casa? Non ti piace qui?!〞le chiese dispiaciuta Bella.
〝Qui si sta bene ma io ho bisogno dei miei spazi…credo anche di averne approfittato abbastanza della vostra ospitalità. Oltretutto se mi fermo ancora a Forks a lungo, pensavo di prolungare la mia permanenza per un altro mese…〞
〝Sarei davvero felice se ti fermassi ancora qui! Hai già visto qualcosa? Vuoi che ti aiuti a cercare?〞
〝Beh si c’è un monolocale verso La Push, in affitto, mi piacerebbe vederlo, più che altro per capire com’è messo… comunque il prezzo è alla mia portata!〞
〝Hmmm vicino La Push…?!〞Bella le sorrise Elena avvampò pensando a cosa le aveva legato il pensiero di La Push 〝Se vuoi ti accompagno…magari domani, sai avevo anche intenzione di andare a trovare mio padre…magari sabato〞si espresse Bella malinconica 〝Accompagnami anche tu…viene anche Alice lei ha un certo ascendente su Charlie, mi aiuterà con Reneesme più che altro, con lei sta così buona …〞
〝Domani?! Si meno male perché sabato ho una ricorrenza ma se vuoi posso dire che non ci vado, anche se Jake ci rimarrà male…〞
〝Quale ricorrenza?〞
〝Il matrimonio di Rachel, la sorella di Jake… ah prima che dimentichi mi ha chiesto se venivi anche tu…ma poi ha saputo che stai male, perciò…〞
〝Giusto! Mi sarebbe piaciuto tantissimo, la conosco da quando ero piccola e passavo spesso le mie estati a Forks giocando con lei, ma come hai già suggerito tu sono in fase di guarigione. Comunque salutamela e dalle un abbraccio da parte mia … anche le mie congratulazioni 〞
〝Okay…le dirò tutto!〞Bella improvvisamente abbracciò Elena 〝Grazie. Sei davvero preziosa Elena ricordalo e vivi serenamente la storia con Jake…lui ti ama…〞.
〝Cos’è questa musica adorabile…〞Elena volse lo sguardo verso la porta.
〝Edward!sta componendo una ninna nanna per la bambina…è da giorni che ci sta pensando!〞Bella sorrise entusiasta.
〝Ma è meraviglioso!〞Elena rimase sbalordita ma felice all’idea che Edward fosse anche compositore.
〝Si…〞Bella si alzò in piedi 〝Vieni in salotto così ascolti meglio… 〞
〝Okay ma … ho un problema serio: mi accompagneresti in un negozio dove compare il vestito per il matrimonio, non ne ho uno adatto! Magari chiedo anche ad Alice… ho visto che lei ci sa fare con queste cose…〞
〝Oh certo che devi chiedere a lei!Si offenderebbe se non lo fai!〞. Elena e Bella sghignazzarono insieme mentre aprivano la porta per andare in salotto a sentire Edward che suonava. 〝Credi che mi farà mettere anche i tacchi?!〞
〝Sicuro!〞. Elena si sedette sul divano accanto ad Alice, in mezzo a loro due Renesmee, che sembrava orami una bimba di un anno e mezzo più che una neonata. Elena le teneva la piccola manina, gelida ma anche calda quando notò che le sorrideva fissandola negli occhi, i bellissimi occhi nocciola, uguali a quelli della sua mamma e i riccioli bronzei arrotolati in due ciocche sulla testolina. Elena le accarezzò la testolina la piccola chiuse gli occhi e rideva. Bella invece si sedette vicino ad Edward, che la guardava e le sorrideva, con il solito sorriso , quel sorriso che l’aveva fatta innamorare e che ogni volta che lo guardava le faceva rendere conto che non poteva che essere più che felice di essere sposata con lui, con il suo Edward.
Il giorno dopo Bella ed Elena erano in macchina alla ricerca di questa casa a La Push.
〝Ma sei stata tu che gli hai proposto una Ferrari come regalo di matrimonio…o ci ha pensato lui…?〞Elena era rimasta stupefatta quando la mattina seguente Bella le aveva detto di salire in macchina ritrovandosi davanti ad una Ferrari. Bella rise imbarazzata 〝Ha fatto tutto lui! Secondo me è stata complice anche Alice lei va matta per questo genere di cose, sorprese, regali inaspettati, credimi non sono il tipo che chiederebbe al suo futuro marito una Ferrari, però Edward è fatto così se non ti stupisce con l’impossibile, non è contento…A te piacerebbe guidarla scommetto…〞le buttò giù tanto per ridere.
〝Perché a te non piace!?〞
〝Mi mette decisamente in imbarazzo questa situazione, ma se è l’unica macchina che mi rimane da poter guidare…rimpiango il mio vecchio e caro Chevy dono di Jake, ma mi ha abbandonato perciò devo andare in giro con questa〞.
〝Ritieniti fortunata…non capita facilmente avere un gioiellino come questo per macchina….〞
〝Ecco secondo me è quella!〞le indicò Bella 〝Tu cosa dici?〞
〝Dalla descrizione potrebbe essere …〞Elena si scrollò nelle spalle.
〝Beh la c’è un tipo forse è l’agente immobiliare…〞. Bella si fermò con l’auto sul vialetto. Dovette assicurarsi due volte di aver inserito il freno di stazionamento prima di scendere dato che l’auto continuava ad andare indietro. Elena diede un colpetto su un pulsante rosso accanto al volante, la macchina si fermò 〝Grazie…〞le sussurrò Bella impaurita e allo stesso tempo stupefatta dall’abilità di Elena con le macchine.
〝Salve…〞il tipo sulla cinquantina, pelato e un po’ grassoccio, era davanti alla porta con la valigetta di cuoio. Bella ed Elena gli fecero un cenno con la mano. Poi Bella guardò Elena 〝Mi sembra a posto…〞. Elena annuì guardandosi attorno.
〝Buongiorno, mi chiamo Elena l’ho chiamata stamani perché sarei interessata a vedere la casa, non siamo in ritardo vero?〞
〝Nessun problema, beh vogliamo entrare…〞indicò loro facendo cenno con la mano.
Elena fece cenno di si. L’appartamento era molto piccolo: un divano nel piccolo soggiorno,un caminetto, una cucina piccola, un bagno, una camera da letto piccola ma accogliente. Qualcosa di familiare c’era, qualcosa che voleva riaffiorare ma che non riusciva ad emergere. Pensò che era meglio non sforzarsi.
〝La casa è vecchia ma è stata mantenuta bene, è stata ricostruita ma ha almeno 20 anni è ancora solida e luminosa… 〞il tipo continuava ad elogiare la casa mentre Elena e Bella continuavano a guardarsi attorno.
〝Elena vieni qui!〞sostenne Bella dalla camera da letto. Elena andò da lei di corsa 〝Guarda vista su La Push…! Però siamo decisamente dalla parte opposta della riserva dei Quileutes〞. Elena ascoltava attentamente le spiegazioni di Bella.
〝Ottima osservazione! Qui la vista di La Push è molto suggestiva vero?!〞il tipo comparve alle spalle di entrambi.〝Devo chiedervi scusa ma purtroppo ho un altro appuntamento dall’altra parte della città…〞
〝Okay..le faremo sapere…〞intervenne Elena dispiaciuta era così bello rimanere a guardare la spiaggia, sembrava fosse di nuovo a Rio, tranne che per la pioggia e le nuvole. Quella casa poi era così accogliente.
Non passò nemmeno mezza giornata che Elena, nonostante avesse visto altri appartamenti, più belli, più in città pensasse a quella casa a La Push. Nel pomeriggio, dopo aver firmato delle carte e consegnato una piccola caparra, era ritornata con le chiavi in mano e le prime cose da vedere di sistemare. Bella si erano ancora offerta di aiutarla.
〝Ti ringrazio per avermi riaccompagnata qui〞Elena sorrise a Bella.
〝Di niente..〞Bella si scrollò nelle spalle continuando a guardarsi attorno.
〝Potrei chiedere a Jake una macchina in prestito o la sua moto…〞
〝Conoscendolo te la costruirebbe… lo farebbe credimi〞sogghignò Bella.
〝Già…〞espresse Elena sogghignando. Bella stava per posare il piede sul gradino che portava verso l’uscita posteriore della casa quando inciampò in qualcosa.
〝Stai bene ti sei fatta male?!〞
〝Un po’ sulla caviglia…〞
〝Hey ma cosa c’è la sotto…〞
〝Non lo so…guardiamo…!〞le propose Bella incuriosita, notando una grossa scatola in latta blu arrugginita. Non esitarono, cercarono di togliere il grosso pezzo di legno che era inchiodato sullo scalino.
Elena prese la scatola. Propose a Bella di sedersi prima di aprirla. Sinceramente si sentivano agitate. Il coperchio arrugginito fece un sibilo, c’erano lettere, lettere di un certa Kim Branch per una persona.
Quel nome fece trasalire Elena. 〝Secondo me dovremmo richiuderle…〞espresse Elena mentre distoglieva l’ attenzione non voleva pensare che quello che desiderava da tempo si stesse per avverare: ricordare il suo passato. Bella invece aveva lo sguardo perplesso quando guardò a chi erano indirizzate.
〝Cosa c’è Bella stai male è per la caviglia…〞le chiese Elena preoccupata,notando che era gonfia.
〝Ti prego puoi…puoi leggere tu qui?! Io credo di essermi confusa…〞le disse balbettando.
〝Al mio amato Charlie Sw..〞Elena si fermò quando lesse il cognome.
〝Charlie Swan c’è scritto così …?!〞Bella ne chiese conferma, non poteva credere che stesse accadendo proprio a lei di vivere quella situazione.
〝Si…〞le confermò Elena con voce strozzata.
Bella ed Elena rimasero a guardare quelle centinaia di lettere ingiallite rinchiuse con un laccio di raso blu sbiadito. Mentre Bella iniziava a leggerne qualcuna Elena iniziò ad avere un forte mal di testa, dovette tenersi al muro per non cascare al’indietro per il dolore. Si accasciò sulla porta della veranda, era svenuta. Bella fece cadere le lettere e cercava di rianimarla.
〝Oddio cosa c’è…Elena…Elena mi senti…?!〞. Lei rinvenne dopo dieci minuti, poi tutto le fu chiaro.
〝Come va? Stai meglio?!〞Bella era decisamente preoccupata.
〝Questa casa…io abitavo qui…ora ricordo tutto!〞
〝Come…cosa?〞Bella si sentiva confusa.
〝Io abitavo qui…!Qui ci abitavo con mia madre Kim, la c’è il muro dove un giorno avevo fatto un disegno…〞si avvicinò accanto al muro che portava alla camera da letto, aprì l’armadio, il disegno c’era, c’era il sole, la casa la mamma la bimba i fiori. Guardò fuori c’era ancora l’altalena nel piccolo giardino e in camera da letto c’era ancora il suo orsetto di peluches. Elena si portò una mano alla testa. Si mise a piangere per il forte stress emotivo, per l’emozione per tutti i ricordi che in un secondo le erano riaffiorati. Bella l’abbracciò per consolarla.〝Vuoi che chiamiamo Carlisle, ti porto in ospedale…?〞le domandò con voce spezzata, il corpo era la ma la mente era altrove.
〝No sto bene…〞la rassicurò Elena sedendole accanto.
Poi entrambe rivolsero uno sguardo alle lettere sparpagliate sul pavimento. Bella ne prese una poi guardò preoccupata Elena. 〝Tranquilla leggi anche ad alta voce…sto meglio〞. Bella annuì, le tremavano le mani, cosa aveva a che fare suo padre con la famiglia di Elena, con la madre defunta di Elena.
Elena l’aiutò ad aprirla. Ognuna teneva il foglio ingiallito per un lato. Bella iniziò a leggere con voce tremolante “ Caro Charlie, tante volte ho provato a spedirti queste lettere, ma non ne ho avuto il coraggio. So che stai male da un po’ perché tua moglie se n’è andata, si è portata via tua figlia Bella, si chiama così vero? me la ricordo ancora come se fosse ieri quando ti ho incontrato con quella deliziosa bambina di due anni, in braccio a te mentre facevate colazione alla tavola calda di Amy. Spero che tu la riveda presto, quando sei con lei ti vedo così felice, mi è dispiaciuto molto dirti che non dovevamo vederci più, la mia tribù è molto severa su chi devo frequentare,perciò niente visi pallidi. Per ora sono riuscita a convincere mio padre a poter vivere da sola, io e la mia bambina, che forse dovrei dire tua, ma non credo il caso, hai già sofferto abbastanza non voglio crearti altri problemi. Comunque Elena cresce in fretta, ha dei boccoli castani e gli occhi nocciola. Nessuno sa che tu sei il padre, credo che lascerò che la gente del mio villaggio pensi che sia frutto della malvagità dei visi pallidi. Per loro Elena è frutto della violenza, volevano togliermela ma io gliel’ho impedito. Ho lottato per nove mesi per impedire di farmi abortire, ci hanno provato in tutti i modi, ma non ci sono riusciti per fortuna. Un giorno mentre ero a Forks mi sono sentita male, una donna, una certa Josephine Lorenz, mi ha portato in ospedale, la ho capito che la mia bambina era cosa più preziosa al mondo. Dopo la sua nascita ovviamente mi sono rintanata in questa casa, spesso Josephine viene a trovarmi ma non può sempre aiutarmi, anche se lo fa senza problemi, lei non ha figli perciò è un po’ come se lo fossi, infatti Elena, come tua madre la cara e premurosa Helen, ha due nomi Elena Josie Branch, suona carino no?. Josepihne le vuole un mondo di bene, solo che ora però si trasferisce a Seattle, non so come farò senza di lei, proverò a cavarmela. Spero di non averti ferito, mi farebbe stare male è per questo che per ora le ho solo scritte e non le ho ancora spedite. Ora concludo prima che inzuppi di lacrime questa lettera, sono la solita piagnucolona. Desidero che Elena cresca bene e sia felice, farò di tutto per farla crescere serena e spero anche che presto possa rivedere tua figlia. Ti voglio bene Charlie, tua Kim.”
Bella lasciò ricadere la lettera per terra, guardò turbata Elena che se ne stava a fissarla sbalordita , impaurita quasi inconscia delle parole che erano appena pronunciate da Bella, dalla sua possibile sorellastra. In meno di un’ora aveva ritrovato il posto in cui aveva vissuto la sua infanzia, adesso aveva capito perché ricordava tutto e aveva ritrovato la sua famiglia, la sua vera famiglia anche se non sapeva fossero rimasti solo loro.
〝Forse è meglio che rimettiamo a posto…〞Elena cercava di rompere il ghiaccio, cercando di sviarsi dalla situazione, ma Bella sembrava adirata. Continuava a fissarla, si rabbuiò, Elena capiva benissimo il suo stato: una figlia unica che si ritrova ad aver scoperto che aveva anche una sorella e suo padre non ne sapeva nulla a quanto pare.
〝Mi ….mi dispiace!〞Elena si scrollò nelle spalle, gli occhi lucidi, le lacrime che le solcavano il volto. 〝Non volevo farti del male Bella…〞. Bella l’abbracciò con intensità 〝Non è colpa tua! Non ce l’ho con te…〞anche il suo volto era rigato dalle lacrime 〝Io vorrei solo capire! Sono così confusa….non so cosa dire… mio padre che…non ha mai saputo di avere un’altra figlia, io che non ho mai saputo di avere una sorellastra….〞
〝Ma tu ci credi…tu credi davvero che siamo sorelle?〞Elena non riusciva a pronunciare quella parola.
〝Non lo so, ma da questa lettera una cosa è certa: dobbiamo trovare questa Josephine e chiederle spiegazioni e, poi dovrò affrontare mio padre, con lui non ho mai dialogato a lungo, non siamo ai stati ne io e nemmeno lui persone da lunghi discorsi ma credo sia arrivato il momento di farlo… Mi dovrà pur spiegare qual’era stato il rapporto con tua madre… anche se più o meno l’ho capito〞espresse confusa, mentre si asciugava le lacrime..
〝Sono d’accordo con te…〞si espresse Elena in lacrime, Bella le accarezzò la spalla. La guardò negli occhi, ora era chiaro tutto anche per lei quella somiglianza,quella strana ma inconfondibile somiglianza nei colori di capelli e occhi. Abbracciò ancora una volta Elena in senso protettivo, tutto sommato lei era la maggiore e doveva fare qualcosa per rassicurarla. 〝Tranquilla sorellina.. 〞le disse mentre le aggiustava i capelli arruffati 〝..ora penserò io a te!〞.

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Capitolo 14
*** Segreti di famiglia ***


Il ritrovamento della lettera aveva lasciato Elena e Bella abbastanza confuse.  Ognuna non faceva che pensarci: Bella era rimasta sconvolta  e esterrefatta dal fatto che suo padre avesse avuto una relazione con un’altra donna e non avesse mai detto nulla, era certa che nemmeno Renee fosse a conoscenza della faccenda.  Era tutto così bizzarro, suo padre Charlie con un’altra. Elena al contempo era entusiasta e demoralizzata, aveva ritrovato il suo passato, il ricordo di sua madre Kim, della sua infanzia, pian piano stava riaffiorando portando ricordi bellissimi anche se molto offuscati dai ripetuti vuoti di memoria. Continuava a non crederci che dopo tanti anni di sofferenze si era ritrovata una sorella e nella sua vecchia abitazione, era tutto così bello ma triste. Sentiva che la sua vita poteva essere completa: una  passato riemerso, il ragazzo che amava al suo fianco nonostante i diverbi e sua sorella Bella. Era angosciata all’idea di averla ferita e se non avesse mai più voluto a che fare con lei, l’avrebbe capita infondo non doveva essere facile per lei scoprire di avere una sorella da una somiglianza allucinante avuta da una relazione di suo padre con un’altra.
Era da un po’di giorni che non si vedevano, non che Bella rifiutasse di sentirla ma c’era qualcosa che l’aveva spezzata, che aveva lasciato l’amaro in bocca. Jake per fortuna era preso con la scuola, suo padre e sua sorella, per un po’ di giorni lo sentiva solo al telefono, l’unica cosa che le ricordava era che gli  mancava e del matrimonio di Rachel.
Elena era triste, angosciata all’idea di averla ferita a causa sua, a causa della relazione di  Charlie,  presunto padre con sua madre. Una possibile relazione, tutto era da accertarsi, ma quelle lettere sembravano così vere. Come sorella maggiore, dato che avevano scoperto in una seconda lettera che si portavano esattamente un anno di differenza, Bella cercava di confortarla e rassicurarla, ma   riteneva di aver bisogno di  tempo per pensare al da farsi. Dopo essersi salutate al telefono, proprio come tra sorelle, si erano promesse che non avrebbero rivelato a nessuno tantomeno a Charlie,  di quel segreto riaffiorato per caso, per il destino che le aveva fatte ritrovare.  Elena capiva benissimo il suo stato d’animo confuso, perciò non esitò quando Bella le propose di farlo rimanere un segreto per il momento. Erano felici di questa scoperta ma allo stesso tempo sembrava tutto così imprevisto così fulmineo.
Bella come promesso si ripresentò il sabato, con l’abito per Elena per aiutarla a prepararsi al matrimonio della sorella del suo ragazzo : Jake. La situazione faceva sorridere entrambi: avevano risolto il caso Jake, dato che Elena, previo desiderio di Bella, era riuscita a fare breccia nel  suo cuore, però non volevano pensare alla sua reazione sapendo che potevano essere sorelle. Bella ne era certa anche se non lo dava per scontato bisognava verificare Elena viveva la situazione con angoscia.
〝Ciao…〞le disse aprendole la porta cercando di abbozzare un sorriso, il senso di colpa riaffiorava.
〝Ma hai dormito …?! hai una faccia…〞le chiese Bella osservandola, aveva gli occhi gonfi. Le l’abbracciò e le sorrise per incoraggiarla. Non ce l’aveva assolutamente né con Elena tantomeno con Charlie, ma era tutto così strano e nuovo.
〝Poco…molto poco sinceramente…〞le rispose Elena facendo spallucce 〝 Io mi sento così in colpa con te. Non lo so mi sembra tutto così  confuso. E ti capisco se tu ce l’hai con me…〞espresse tutto d’un fiato.
〝Elena…〞Bella  emise un sospiro poi le prese il mento per tirarle su la testa 〝Non devi preoccuparti! Accidenti è colpa mia non dovevo reagire così. 〞disse serrando i pugni 〝….questa scoperta non cambierà il nostro rapporto ma cerca di capirmi  anche per me è tutto nuovo, io non ho mai avuto una sorella devo abituarmi all’idea e poi,  pensare che mio padre ha avuto una relazione con un’altra donna e non ha mai saputo di avere un’altra figlia mi gela il sangue e conoscendo mio padre non so se ridere o rimanerne sconvolta.〞scrollò il capo e si mise a braccia chiuse sedendosi sul divano accanto ad Elena 〝Forse se avesse saputo di te, ti avrebbe aiutata, non saresti cresciuta in orfanotrofio, avrebbe avuto una figlia in più  e sarebbe stato meglio anche lui,  però ora sappiamo chi siamo dobbiamo trovare questa Josephine…e farci dire tutto. Non dobbiamo arrenderci Elena bisogna pensare con lucidità alla situazione〞. Elena abbracciò Bella, le lacrime le solcavano il volto. Bella tentò di asciugargliele emise un sospiro.
〝Tu  credi che  questa donna sia ancora viva…?〞
〝 Si almeno lo spero!  Lei è la chiave di tutto! Ti prego non essere pessimista, siamo ad un passo dal capire le tue radici Elena e sappi che io ti aiuterò, sono o no tua sorella eh?〞
〝Bella io ho vissuto da anni con l’idea che non avrei saputo più nulla della mia famiglia, il pessimismo è all’ordine del giorno….〞le chiarì Elena titubante.
〝Immagino Elena, però il tuo desiderio era ritrovare la tua famiglia la tua vera famiglia. L’hai trovata  e ora sai che hai me e mio, cioè nostro padre. Non ne sei felice?〞
〝Si , si certo ma… se non fosse vero?! Se quelle lettere fossero pura invenzione… infondo potrebbero essere fantasia pura …. Io non lo so se devo illudermi… non sopporterei un’ennesima delusione〞. Elena era davvero confusa, Bella la trascinò davanti allo specchio della camera da letto.
〝Guardati Elena!〞Bella la mise davanti  〝Guarda gli occhi, i capelli…se non fosse per i capelli che hai tinto di biondo, la tua bocca un po’ più carnosa della mia e il tuo viso più  tondo, saremmo uguali…. Gemelle mancate! Pensi ancora che non siamo sorelle…?! Se non siamo davvero sorelle sai comunque che avrai me , i Cullen e Jake al tuo fianco ma io ne sono certa , c’è un legame, qualcosa….〞
〝Casualità…. Solo questo Bella〞Elena si scrollò dalle spalle Bella e si allontanò dallo specchio. Era difficile come situazione ma sapeva che doveva convincere Elena, era palese che quelle lettere erano vere, ne era certa.
〝 Non il caso è la realtà.! Elena, se solo penso che il destino ti ha riportata a Forks e poi in questa casa… mi rende felice! Io sono felice per te, perché sei così ostile! Abbi fiducia…〞
〝Hai ragione, scusa, cercherò di essere positiva! Ma, cosa facciamo? Non voglio che lo sappia Charlie ti concedo di dirlo ad Edward perché tra moglie e marito non devono esserci segreti ma ti prego non dirlo a tuo padre e soprattutto a Jake….lo sai come la penso…. Lui non capirebbe sarebbe confuso e proprio ora che….〞
〝Proprio  ora che le cose tra voi vanno meglio〞aggiunse Bella〝Elena sta tranquilla sono completamente d’accordo con te e…ti ringrazio per avermi concesso di dirlo ad Edward, o per meglio dire tuo cognato perché ho dovuto inventarmi un sacco di  scuse per non confessare la mia scoperta, l’ha notato ieri che ero strana e su Jake beh li non ti biasimo …è stato uno shock per lui ritrovarti a Rio mentre cercava me e vedere la nostra somiglianza se gli diciamo che siamo anche sorelle…non so come la prenderebbe quindi sono concorde sul non dirgli nulla per il momento!Adesso però preparati prima che arrivi ….〞Bella le indicò il vestito sul letto, voleva distrarla. Elena fece cenno con la testa anche se aveva l’aria preoccupata, rimase sbalordita quando si vide davanti un bellissimo vestito prugna, scarpe, accessori. 〝Ti prometto che entro domani avremo l’indirizzo  e andremo da questa donna, sono certa che quelle lettere sono vere… 〞
Elena guardava il vestito e i tacchi dubbiosi 〝Ah non dare la colpa a me per i tacchi! Alice mi ha quasi linciata quando ho fatto finta di dimenticarli….! Però il vestito è bello…era l’unico che avesse parti più coperte. Immaginavo che a te non piaccia essere in bella mostra davanti a tutti〞
〝Già, infatti è perfetto…. Forse è un po’ scollato anche dietro ma…  metterò qualcosa sopra e  grazie Bella ti voglio bene〞Elena  abbracciò sua presunta sorella che ricambiò e le sorrise poi andò in bagno per cambiarsi. 〝A proposito come mai Alice non è venuta con te? non voleva aiutarmi con l’acconciatura e tutto il resto?!〞. Echeggiò dal bagno Elena.  Il campanello suonò improvvisamente 〝Eccola!〞Bella si apprestò ad aprire. Alice entrò sempre con il solito entusiasmo poi si ammutolì quando notò che quella casa sembrava anonima.
〝Carina la casa! Elena dov’è?! Si è vestita…?〞disse continuando a guardarsi attorno.
Bella le fece cenno di andare nella stanza di fronte . Alice accorse subito. 〝Ma ti sta benissimo! Bella aveva ragione, mi spiace che è così, semplice, io avevo in mente tutt’altro per te ma Bella ha insistito con questo….però stai bene…. 〞si espresse dandole una pacca sulla spalla.
〝Ma a me piace…sono a mio agio…. Te lo assicuro, grazie Alice.〞
〝Okay okay!  però ora passiamo al trucco e ai capelli… ehm Bella mi devi aiutare…〞. Bella abbozzò un sorriso d’incoraggiamento ad Elena che guardava Alice perplessa mentre le prendeva i capelli in tutte le direzioni.
Elena le rispose ricambiandola. In mezz’ora era pronta, si accomodarono in salotto per poi sedersi sugli sgabelli della cucina mentre Alice aveva deciso di metterle a posto la stanza. Elena versò  del caffè a Bella, voleva farlo anche per Alice ma poi si ricordò che i vampiri non mangiavano e tantomeno bevevano caffè. Poi le offrì una fetta di torta. Bella l’assaggiò con entusiasmo, poi guardo Elena, sogghignando mentre osservava Alice che continuava a spostare i mobili.
〝Ma fa sempre così?!〞
〝Ah oggi è stata anche moderata …dovresti vedere cosa mi ha costruito in casa, appena  puoi devi venire a vedere… potrei aprire una boutique credimi…. Però è un’ottima persona te lo assicuro, con lei non ci si annoia mai …〞
〝Cosa una boutique?!〞Elena sbarrò gli occhi 〝Però ha stile devo ammetterlo….Se la cava benissimo in queste cose…〞. Bella annuì sorridendole, poi entrambe si voltarono a guardare verso il vialetto, sentendo l’auto  che frenava sulla breccia. Era Jake che era venuto a prenderla per il matrimonio. Elena stava precipitandosi ad aprire, poi Alice la fermò facendole cenno che andava lei.
〝Ah Ah!〞la bloccò con il braccio 〝Faccio io…〞. Elena inspirò a fondo come le consigliò Alice.
〝Ciao…Alice….〞Jake rimase sorpreso di trovarla in casa di Elena. Non era nel territorio di La Push ma ci mancava poco, decise comunque che non era il caso di stare a discutere.
〝Ciao Jake…〞lo fece entrare anche se arricciò il naso non appena sentì il suo odore.  Jake fece spallucce poi entrò in casa.
〝Hey ciao Bells ci sei anche tu! Come va?!i〞disse avvicinandosi  felice al tavolo dove era seduta accanto ad Elena. Era davvero felice di vedere Elena la sua donna, insieme a Bella colei che alla pari era  la persona più importante dopo Elena. Lei si alzò in piedi per salutarlo. 〝Bene…grazie… stai benissimo con questo smoking ti dona!〞Bella si avvicinò per abbracciarlo,era felice dopo lungo tempo di poter riavvicinarsi a lui, di riabbracciarlo come i vecchi tempi, senza problemi senza pensieri e tristezze. Jake sorrise allegro a Bella. Poi si discostò da lei e si rivolse ad Elena. Le guardava era incredibile la loro somiglianza, ma era Elena ormai il suo interesse,  colei che gli aveva fatto ridato il battito cardiaco, il battito dell’amore. Voleva bene a Bella, l’affetto che provava per lei non sarebbe mai scomparso, rimaneva sempre nel suo cuore, ma il resto del cuore e della mente era occupato da Elena.
 〝Sono per te!〞le disse porgendole un enorme mazzo di rose rosse. Elena avvampò. Bella abbozzò un sorriso. 〝Sono…bellissime . Grazie ….〞Elena le prese e le mise in una bottiglia vuota. Era l’unica cosa in cui poteva appoggiarle non aveva moltissimi oggetti in casa.
〝Ma sei…sei…〞Jake continuava a guardarla mentre lei continuava ad arrossire. Notando  il rossore sulle guance Bella notò quanto sua sorella avesse anche il suo carattere: timida e impacciata, soprattutto alla presenza di Jake. Proprio come quando capitava a lei con Edward.
〝E’ bellissima vero?〞intervenne Alice sedendosi sul divano dopo aver finito di spostarlo annuì anche se aveva occhi solo per Elena. 〝Alice ha fatto un bel lavoro…〞sostenne Elena facendole un occhiolino, Alice la ringraziò in labbiale.
〝Bene, allora noi andiamo….〞intervenne Bella notando che la situazione si era fatta così intima.  Si accinse a prendere Alice e a tirarla fuori da casa di Elena. 〝Si…credo sia meglio…〞appurò anche Alice. Bella salutò Jake poi si avvicinò a sua sorella 〝Divertiti mi raccomando vedrai che starai bene! ti chiamo domani…〞le disse abbracciandola.  Elena le sorrise e l’accompagnò. 〝Grazie di tutto Bella, ti voglio bene〞. Bella annuì e le sorrise in mentre la guardava entrare in macchina con Jake.
 
Quando iniziò la marcia nuziale, Jake strinse la mano di Elena, entrambi seduti nei posti davanti. Lo guardava e lo riguardava, con lo smoking nero era davvero bellissimo. Gli accarezzò la spalla per accertarsi che non fosse un sogno, Jake le diede un bacio sulla mano. Elena si commosse fino all’ultima frase. Poi ci fu il piccolo rinfresco e l’apertura delle danze. Jake sogghignava nel vedere Paul alle prese con il ballo. Poi vide che sua sorella si avvicinò 〝Scusa posso  rubarti mio fratello? Vorrei fare un ballo con lui….〞. Elena accennò con la testa. Jake sembrava preoccupato.  Elena gli diede una pacca sulla spalla per rassicurarlo.〝Ricorda segui il ritmo….〞gli suggerì mentre gli mollava la mano intrecciata nella sua e indicava il cuore. Jake le diede un bacio veloce sulle labbra.
Rachel sorrise ad entrambi. Poi si abbracciò a suo fratello e si buttarono sul lento che stavano suonando.〝Allora Jake, sono fiera di te! Finalmente il mio fratellino con una bella ragazza al matrimonio di sua sorella.. non sai quanto sono felice! Sei così allegro, così spensierato…. La mamma sarebbe stata orgogliosa di te! Papà mi ha confessato che Elena gli sta molto simpatica e…ha notato anche lui quanto somigli a Bella…〞.
〝 Se pensi che mi sono interessato a lei solo per la somiglianza con Bella, ti stai sbagliando io sono attratto da lei e adoro il suo modo di fare, il carattere solare, mi fa stare bene, mi ha guarito dalle ferite profonde che Bella aveva lasciato quando aveva deciso di sposare Edward Cullen e di conseguenza mettere a repentaglio la sua vita!〞sottolineò Jake.
〝 Tranquillo, l’ho visto anzi l’abbiamo visto tutti come la guardi e quanto ci tieni a lei! Accidenti hai lo sguardo trasognante,  sei proprio innamorato eh? Però ricorda che prima o poi potrebbe venire a sapere della tua natura devi dirglielo o fare in modo che ci arrivi da sola prima che… lo so che ci sono dei segreti in questa tribù ma non puoi nasconderglielo per molto….〞
〝No!〞Jake scrollò il capo 〝Non le dirò nulla per il momento potrebbe scappare a gambe levate e proprio ora che ho trovato la ragazza che mi fa battere il cuore, con cui voglio stare per sempre non vorrei perderla, le  parlerò ma non ora, non voglio perderla….〞
〝Jake,  però riflettici! 〞sostenne Rachel 〝Pensa a come la prenderebbe se venisse a saperlo da un'altra persona…〞
〝Bella non le dirà nulla….〞gli chiarì Jake 〝Ho parlato sia con lei che con i Cullen,  hanno accettato la mia scelta perciò lasciamo ogni cosa a suo tempo….〞le disse mentre Paul si era riavvicinato per riprendersi la moglie. Rachel annuì poi  Jake  si avvicinò Elena  notando che Embry l’aveva invitata a ballare. Jake gli fece segno che gliene avrebbe concesso uno e che subito dopo l’avrebbe lasciata in pace. Jake era follemente innamorato di Elena ma  era anche geloso, i pensieri che Embry si faceva su Elena, lo innervosivano ma doveva restare calmo. La musica era cambiata, dal lento di coppia erano passati a qualcosa di più movimentato. E anche se Elena adorava ballare, sembrava essere su un altro pianeta un capogiro la fece quasi cadere. Per fortuna Embry l’afferrò al volo.
〝Ehy tutto a posto!?〞Embry sembrava preoccupato, l’afferrò per la vita. Jake accorse subito da lei, riprendendola fra le sue braccia.
〝Mi spiace, non so dove ho la testa oggi… poi questi tacchi mi stanno uccidendo! E la testa mi gira… colpa del vino… tutto buonissimo comunque…〞disse cercando di giustificarsi, sapeva benissimo che la colpa era il fatto di non aver dormito affatto per tutta la notte e il mal di testa che la stava massacrando.
〝L’ho notato hai l’aria stanca〞le rispose Jake abbracciandola dandole un bacio sulla fronte  e prendendola in braccio〝 Togli i tacchi,  anzi io direi che è arrivata l’ora di fare una passeggiata intima sulla spiaggia. Che ne dici? La c’è meno confusione magari ti passa anche il mal di testa… 〞
〝Oh no, no tranquillo! Ora mi passa non voglio che lasci il matrimonio di tua sorella… e poi mi piace stare qui! Non ero mai stata ad un matrimonio prima d’ora…〞.Lo rassicurò ma Jake  era preoccupato.
< < Hey hanno rimesso un lento…ti va di concedermi un ballo sei o no il mio ragazzo..?〞. Jake annuì anche se ancora preoccupato.
Elena aveva bisogno di distogliere l’attenzione di Jake e  di pensare a farlo divertire, al loro amore che stava nascendo, fece una smorfia abbracciata a lui pensando a quello che avrebbe fatto e detto se fosse venuto a sapere che lei e Bella potevano essere sorelle. Poi gli sorrise mentre si era accorta che lui la stava fissando.
Jake l’attirò a sé, abbracciandola, per una volta era felice di partecipare ad un matrimonio e non dover addio a nessuno, come era capitato in occasione di quello di Bella,l’amica di sempre salvata da Elena, la sua ragazza, la sua ragione di vita. Guardava Elena, i suoi occhi nocciola, i capelli biondi avvolti in uno chignon, il suo viso dolce ma preoccupato, non poteva non farci caso, l’espressione facciale di Elena glielo dimostrava anche se lei lo negava.  Entrambi distolsero l’attenzione quando Emily afferrò Elena  e la portò nella folla  intrepida di ragazze per il lancio del bouquet. Dopo tre finte e gli smettila di Leah Clearwather, che Emily aveva costretto a partecipare, il bouquet volò dritto nelle mani di Elena lasciandola sorpresa. Jake la fissava allegro, anche lei sembrava felice.,
〝Complimenti! Sei la prossima… 〞Rachel l’abbracciò Elena  che ricambiò  timida e impacciata.  Jake si avvicinò baciandola sulla guancia 〝Sono felice che l’abbia preso tu…potrei chiamarti Signora Black…〞. Si espresse con entusiasmo.
〝Credo che sia un po’ presto per il matrimonio Jake! 〞arrossì Elena 〝… e comunque vai ancora a scuola…. Hai altre priorità adesso…〞
〝 Beh la prima sei tu! E poi la scuola è solo un dettaglio!〞le disse cingendola per la vita mentre osservavano il cielo che stava per imbrunire 〝Ricorda che in qualche modo posso cavarmela,  il mio sogno nel cassetto è aprirmi un’officina tutta mia e… tu Elena Branch che sogni hai?〞
〝 Anzitutto tu! Poi  mi piacerebbe rimettermi a studiare al più presto caro Jacob Black, fare la  barista è solo un hobby,  un modo per aiutare i miei genitori  adottivi ma , si mi piacerebbe finire la scuola, mi manca l’ultimo anno di liceo e poi mi interesserebbe fare il medico, lavorare in un ospedale aiutare la gente a guarire…〞
〝Dottoressa Elena Branch….mmm suona bene….〞sogghignava Jake.
〝Specialista in cuori infranti….〞aggiunse ridendo.
〝Beh se vuoi posso testimoniare  per il tuo gran talento! …Hai fatto un ottimo lavoro con il mio cuore … ora funziona alla perfezione…〞le disse prendendole la mano e facendole sentire il suo battito. Elena gli sorrise ancora. Restarono ancora un po’ prima che la gente iniziasse ad andarsene.
Intanto Bella era seduta al di fuori della casa regalata da Esme insieme alla sua bimba, alla piccola Renesmee, insieme guardavano un libro di fiabe, appurato che le piacevan, o, dato che osservava incatnata i disegni  Bella aveva deciso di  leggergliene una  ma la testa era altrove, a sua sorella Elena e   alla scoperta che l’aveva lasciata sbigottita, la piccola le si era addormentata in braccio.
〝Tesoro è da un’ora che le leggi la stessa pagina….〞Edward intervenne prendendo in braccio la piccola e chiudendo il libro.
〝Dici?!〞lei fece finta di nulla. Sembrava cascata dalle nuvole. Poi notò che Renesmee era appisolata sul suo braccio e i riccioli bronzei le coprivano il viso.
〝Dico.〞sottolineò lui dandole un bacio sulla fronte. 〝Arrivo subito…〞le disse  prendendo la piccola per portarla a letto. Bella si sistemò il vestito, si sentiva scomoda agghindata in quel modo, vestito  nero iper-scollato e con uno spacco vertiginoso, all’ultimo grido, tacchi a spillo, emise una smorfia alzandosi in piedi e cercando di tenersi in equilibrio ma Alice aveva messo il broncio mentre glielo mostrava .Non voleva vedersela ronzare attorno con quella faccia per tutto il giorno.
〝Dorme?!〞chiese ad Edward che era già tornato accanto a lei.
〝Beh dormiva da quando Cenerentola aveva perso la scarpetta al ballo e il principe cercava di rincorrerla….〞Bella emise un risolino Edward la seguì. 〝Mi dici cos’hai? E’ da ieri che sei strana….! E’ per questo vestito ….puoi toglierlo e metterti più comoda se …〞
〝Ehy devo impersonare la Signora Cullen perciò farò uno sforzo sai com’è con una cognata fissata con la moda, non potrei deluderla! L’hai notato che sono pensierosa eh?〞. Edward annuì  poi la prese per la vita e la mise a sedere sulle sue gambe 〝Altrochè se l’ho notato…stanotte eri sfuggente…non potevo nemmeno avvicinarmi che ti allontanavi all’inizio ho pensato che ti eri già stufata di me poi quando ti ho ritrovata abbracciata al risveglio ho capito che non era quello il problema...Allora?〞
〝Amore, io non avrò abbastanza mai di te!〞rispose Bella dandogli un bacio a fior di labbra 〝Comunque c’è una cosa che devo dirti e che non so davvero come prenderai, perciò, ho portato queste lettere così le leggiamo insieme chissà forse se introduco anche te in questa storia tutto sarà più chiaro…〞
〝Di chi sono queste lettere?! Mi devo preoccupare di qualche rivale…〞Edward la guardò incuriosito e preoccupato.
〝Nessun rivale tranquillo. Non riuscirei a tenere due piedi in una scarpa beh  tu…〞Bella gliene aprì una 〝Inizia a leggere….poi mi dici….〞. Bella guardava altrove l’ansia la stava letteralmente assalendo.
Edward si accinse a leggerne una. Iniziò a fissarla sconvolto e apprensivo quando lesse sul retro il mittente.
〝Cioè tu mi stai dicendo che Elena è tua sorella?!〞le chiese Edward confuso, continuando a guardare lei e  la lettera che aveva in mano.
〝Non è certo ma le lettere lo fanno intendere….〞si espresse confusa.
〝E come farete a confermare il tutto…? Charlie impazzirà per questa cosa. Gliene parlerete?〞
〝No! non per il momento. Ci abbiamo pensato e abbiamo valutato insieme e non ci sembra il caso. Poi comunque avevo deciso di andare a trovare mio padre, ma non so se porterò Renesmee anche se dovrò dargli molte spiegazioni sulla mia malattia. Ci saranno già troppi argomenti da chiarire. Porterò anche Elena con me anche se lui la conosce già…〞
〝Come fa a conoscerla….?〞
〝Beh l’ha vista con Jake alla festa che sua sorella aveva dato prima del matrimonio…〞gli spiegava Bella 〝ha notato la somiglianza questo potrebbe essere d’aiuto….〞
〝E’ incredibile questa storia, aver ritrovato una sorella così per caso….〞anche Edward era incredulo.
〝Se Elena ha scoperto le sue radici lo deve soprattutto a Jake e da lui che è cominciato tutto….tramite lui è arrivata a me… Io sentivo che c’era qualcosa e…l’altro giorno mi sono ricordata di un particolare mentre ero con lei....〞Edward l’ascoltava in attesa 〝…io credo che quando stavo morendo l’ho chiamata in soccorso, l’ho spinta ad aiutarmi…lo so che avrei voluto diventare vampira ma c’era qualcosa che mi spingeva a farmi aiutare da lei…〞
〝Tu non sai quanto sono stato felice che tu sei sopravvissuta e che lei ti abbia salvata!〞le sottolineò Edward 〝Stava già male di suo  perché averti vista morta su quel lettino l’aveva messa in panico e io l’ho supplicata so che non dovevo sforzarla ma sentivo che dovevo lei era la soluzione…〞
〝Lo so amore! Elena ha risolto molti problemi…mi ha aiutata con Jake e credimi non ci sarei riuscita senza lei ma penso anche che…sono felice di averla ritrovata come sorella, sicuramente è più rassicurata ora che
sa di aver ritrovato me… 〞
〝Quindi accantonerai l’idea di diventare vampira…〞
〝Si..per il momento. Ora devo anzi dobbiamo pensare a rintracciare questa Josephine Lorenz e farci raccontare tutto… lei conosceva Kim sicuramente potrà dirci molte più cose di questa lettera…〞
〝E come pensi di rintracciarla…? Magari non ne vuole parlare…〞
〝 Oh in qualche modo faremo…Beh so che abita a Seattle perciò inizierò con quello…trovare l’indirizzo su internet o sull’elenco …Quella donna è la chiave di tutto … Non posso permettere che mia sorella e io rimaniamo all’oscuro dei fatti, lei deve sapere di sua madre  e io voglio aiutarla, ma soprattutto voglio capire come mio padre abbia avuto a che fare con lei〞. Bella si abbracciò a Edward , che sinceramente era preoccupato per questa situazione. Bella sembrava sicura sul voler scoprire tutto su questa Kim ma sembrava anche molto turbata, nervosa e angosciata per sua sorella e suo padre. Era una situazione abbastanza confusa.
〝Allora ti sei divertita davvero oggi? Un matrimonio può diventare davvero faticoso…〞Jake era seduto sul divano  di casa di Elena mentre  lei si era sdraiata con la testa sulle sue gambe si lasciava accarezzare i capelli biondi. Gli occhi socchiusi in completo relax.
〝Si!  Perché c’è qualcosa che ti ha fatto pensare al contrario…?!〞 si espresse dubbiosa Elena. Non voleva lasciar trapelare troppo le sue preoccupazioni con Jake.
〝Beh sembravi avere la testa altrove, soffri ancora per quei mal di testa? Non sarebbe il caso di farti controllare…〞si espresse preoccupato.〝E poi è colpa mia ti ho trascurata un po’ in questi giorni …〞
〝 Non è nulla di grave. Mi sono solo stancata in questa settimana meno male che c’era Bella ad aiutarmi con la casa….〞
〝Un ragazzo ce l’avevi da chiamare però, l’impegno con lo studio va bene ma potevo venire a darti una mano! sono rimasto senza parole quando mi hai chiamato e mi hai detto che ti eri trasferita in una casa tutta per te… ti avrei aiutato a mettere a posto questa casa…ho notato che ci sono delle tegole malandate sul tetto e delle crepe…〞
〝 Lo so  ma, non volevo disturbarti! So quanto sei preso con lo studio e ho preferito che ti dedicassi a quello….〞. Jake le sorrise beffardo. 〝Sono comunque felice che ora abbiamo uno spazio nostro…〞aggiunse subito dopo avvicinando la testa a quella di Elena. Elena gli accarezzò la guancia.
〝Un posto dove poterci abbracciare e stare vicini in tranquillità senza i vampiri che  ti girano per attorno…〞Elena scrollò il capo incredula, ce l’aveva ancora con i Cullen, eppure erano sempre stati gentili con lei. Elena decise che forse era arrivato il momento di far capire a Jake quanto lo amasse , quanto lo desiderasse, quanto era felice di quello che stavano vivendo. Ma più che altro voleva cancellare per qualche istante tutte le sue preoccupazioni.
〝…Però ora c’è una cosa che mi piacerebbe fare con… te 〞Elena si raddrizzò sul divano, guardava Jake, gli sorrideva, iniziò a baciarlo, lui non si tirava indietro.  All’inizio erano solo baci innocui. Poi la passione  si fece presente,viva e forte lei era sempre il fiammifero lui la benzina.  Jake la prese per i fianchi e la sdraiò sul divano, lui faceva correre le sue mani lungo i suoi fianchi  i  baci sempre più profondi.  Lei gli passava le mani tra i capelli.  Jake sentiva la sua pelle,  al tocco era seta e profumata. Elena emise un sospiro quando si ritrovò  Jake a baciarle l’incavo tra il collo e il lobo dell’orecchio. Lei aveva cominciato a sbottonagli la camicia, sentiva il suo corpo caldo e muscoloso attirarla a sé. Lui la strinse quando lei gli passò le dita sulla schiena nuda. I baci e le carezze si fecero più profondi. Però qualcosa aveva cambiato la situazione. Non poteva fare l’amore con lui portandosi ancora addosso il segreto fra lei e Bella. Non era valido, la mente era occupata da altri pensieri. Tutto doveva essere puro e sincero. E lei sentiva che non poteva fare un passo del genere con lui se aveva quel segreto nascosto.
〝Scusami…〞Elena si bloccò di colpo, come se una tormenta avesse spento il fiammifero che poco prima li aveva pian piano arsi e portati al culmine del piacere. Si desideravano, Elena desiderava Jake, moltissimo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per  lui, ma non era quella la serata giusta.
〝Cosa…cosa c’è…?〞le domandò confuso.
〝Nulla…è solo che non posso….non così… ti prego, ti amo ma…  non è il momento giusto〞Elena si mise a sedere sul divano, le dita che le massaggiavano le tempie.
〝E’ la prima volta che…〞le chiese  Jake goffo  e diventando paonazzo.
〝Si..perchè tu hai già…〞arrossì Elena. Insieme scoppiarono in una fragorosa risata.
〝No ….〞sorrise imbarazzato Jake. Entrambi risero ancora.〝Anche per me sarebbe la prima volta… ma se non vuoi non preoccuparti aspetterò…  aspetterò che tu lo voglia! Quando accadrà dovrà essere la stessa cosa per tutti e due,  alla pari. Elena per te sarei disposto a tutto! Sei tutto per me….〞
Elena gli avvicinò la testa, lo baciò ancora 〝Jake…〞gli sussurrò mentre lo abbracciava ancora 〝Ti amo〞. Lui la cinse tra le sue braccia, avvolgendola vicino al suo corpo mezzo nudo, gli avvicinò la bocca vicino l’orecchio 〝Anch’io… Elena… amore mio〞. Lei si strinse nel suo abbraccio e lo guardava negli occhi, improvvisamente i suoi pensieri sparirono guardandolo. Quel ragazzo così strano e cupo, così dolce e divertente, così bello e affascinante, conosciuto a Rio qualche mese fa era la di fronte a lei che la stringeva. Elena si addormentò tra le sue braccia calde, sentì che Jake la mise a letto. Le mise addosso una coperta, dato che sentiva che non era più lo stesso odore,quello che ormai era per lei inconfondibile, l’odore speziato di Jake, l’odore che per lei era irresistibile e inconfondibile.
〝No…〞Elena mise il broncio 〝Non andare via…resta qui… ti prego…〞gli disse in dormiveglia.
〝Ne sei sicura?〞
〝Si resta qui con me…〞lo prese per la mano. Gliela intrecciò nella sua . Come poteva rifiutarsi con Elena così bella, dolce e innamorata. Aprì gli occhi lentamente mentre lui le si sdraiava accanto. Elena si riavvolse nel suo abbraccio, lasciandosi coccolare dal suo Jake che abbracciata a lei le si addormentò di fianco.
Jake si svegliò con il profumo di pan cakes e il caffè che inebriava la casa. Solo aprendo gli occhi e guardandosi attorno si accorse che aveva dormito la con  la sua Elena. Si alzò e si diresse verso la cucina. Non aveva trovato la camicia che indossava poi capì dov’era andata a  finire Elena  se l’era messa addosso. Jake la osservava ai fornelli avvolta nella sua camicia era uno spettacolo per i suoi occhi. Emise un sospiro imbarazzato  quando notò che indossava la sua camicia e un paio di  minuscoli pantaloncini .
〝Buongiorno…〞le disse avvicinandosi a lei e cingendola tra le braccia.
〝Oh no!! Ti ho svegliato volevo farti una sorpresa….〞gli disse  baciandolo con dolcezza e mettendolo a sedere sullo sgabello della cucina.
〝Beh è mattina e questo odore piacevole stava inebriando la casa….come facevi a sapere che adoro i pan cakes?〞
〝Immaginavo…tu sei un tipo da pan cakes…〞sogghignò Elena mentre infilava un dito nel barattolo dello sciroppo d’acero 〝No è una delle poche cose che ho comprato…anch’io adoro i pan cackes…. Sai com’è sono quasi al verde…〞
〝Potevi dirmelo ti davo una mano…〞lui la avvolse ancora nel suo abbraccio〝 Comunque si adoro i pan cakes…Sei intuitiva….è per questo che ti amo…〞
〝Okay…〞gli rispose baciandolo. 〝Trovami un lavoro…〞
〝Cosa ne pensi se dopo aver fatto una doccia andiamo non so a farci un giro a La Push o dove vuoi…. magari a fare la spesa non so…〞
Elena annuì 〝Tutto quello che vuoi ma ora rilassati, fa una doccia …ti aspetto… per fare colazione〞poi si accese la radio,mentre continuava a preparare i dolci. Il cellulare le vibrò sul tavolo.
Bella le aveva mandato un sms “ Ciao, credo di aver trovato l’indirizzo di Josephine e vive a Seattle, come diceva la lettera,   nel pomeriggio passo da te e insieme decidiamo cosa fare…se ci andiamo entro oggi però è meglio… cosa ne dici?”. Elena si accinse a risponderle. Ovviamente non poteva rifiutarsi.
 Jake si dispiacque moltissimo quando dovette dire ad Elena che non poteva trascorrere con lei la giornata perché suo padre gli aveva chiesto un aiuto per delle faccende in casa. Nonostante tutto questo cambiamento di programma fu una manna dal cielo per lei e per Bella.
In meno di mezz’ora era da lei. Le mostrò l’indirizzo, dopo riflessioni e ripensamenti entrambe presero la stessa decisione : nel bene o nel male sarebbero andate a parlare con quella donna.

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Capitolo 15
*** Origini ***


Arrivare a Seattle non fu difficile tantomeno un lungo viaggio. In un paio d’ore Elena e Bella arrivarono in città, poi presero  una soprelevata fino ad arrivare in un quartiere residenziale abitato da gente piuttosto ricca e benestante. Le case singole, enormi e gigantesche si affacciavano sulla strada dove iniziava a nevicare. La temperatura era così bassa che Elena accese il riscaldamento per non dover battere i denti. Si iniziava a sentire il clima natalizio dato che qualcuno aveva messo già qualche addobbo sulle finestre e attorno alla casa.
Come poteva tralasciare i ricordi che al momento risalivano nella sua mente. Il Natale, il periodo più bello, la magia della festa, il periodo più orribile della sua infanzia, ripensando a quanti ne aveva passati nell’orfanotrofio di quella città, che voleva dimenticare ma che era stata costretta a ripercorrere dopo tanti anni.
Lasciarono la macchina dato che stavano per entrare in una strada privata. Poco dopo qualche metro trovarono il numero civico e sul campanello  le iniziali J.Lorenz. Elena stava per premere il pulsante dorato poi guardò sua sorella. Entrambe erano ansiose e preoccupate.  Elena emise un sospiro nervoso Bella le accarezzò la spalla per farle coraggio. Elena le fece cenno col capo per rassicurarla.  〝Suona prima che cambi idea e mi venga voglia di fuggire….〞si espresse titubante.
〝Sta tranquilla …〞 rispose Bella premendo sul pulsante dorato  incastonato nel  muretto  grigio accanto al cancello enorme. Quando si aprì si fissarono un po’ preoccupate, iniziarono ad attraversare il vialetto circondato da rose selvatiche  e piante. Il profumo di rose tempestava tutto il percorso. Si avviarono vicine, quasi attaccate. Bella continuava a fare coraggio a sua sorella Elena. La donna anziana, con i capelli grigi avvolti in uno chignon, scesa verso la porta, le fissava accigliata.  Era andata  nella veranda stava selezionando le sue rose per metterle in un enorme vaso di cristallo intarsiato da motivi barocchi . Vedendole arrivare si fermò meravigliata, non aveva la più pallida idea di chi stesse per ritrovare.
〝Salve…〞Bella si espresse ansiosa e imbarazzata. Elena osservava la donna.
〝Venite avanti ….〞la donna face loro segno di avvicinarsi,  incuriosita dalla loro presenza. Elena e Bella si fecero avanti. Pur  essendo  molto anziana  aveva un aria regale, avvolta in un velo di mistero e continuava a fissarle e scrutarle.
〝Buongiorno …〞disse Elena intervenendo. Cercava di sforzarsi di ricordare, ma era certa che quella donna non l’aveva mai vista. Non ricordava neppure quella casa, eppure doveva essere la stessa che aveva visto da bambina quella con cui spesso passava le giornate giocare, almeno così era scritto nelle lettere lasciate da sua madre.
〝Accomodatevi  prego…〞si espresse  facendo strada alle ragazze e posando le rose e le forbici sul tavolo. Bella ed Elena si guardarono ancora una volta, Bella le fece cenno di sedersi, oramai erano là,  non c’era motivo di avere paura.
〝In cosa posso esservi utile?〞chiese incuriosita  la donna subito dopo  accomodandosi a sua volta sulle eleganti poltrone in vimini bianco.
〝E’ lei Josephine Lorenz….?!〞chiese Bella impaziente e allo stesso tempi intimorita.
〝Si… ma, voi chi siete?〞la donna le fissava confusa e sorpresa.
〝 Io sono Bella Swan… Cullen,  lei è Elena, Elena …Branch… mia sorella…〞proruppe  Bella tutto d’un fiato. Era ansiosa quanto Elena . Aveva pensato a come dirlo e con che voce ma quella era la modalità con cui le era uscita, decisa e indolore.
Appena sentì quel nome la donna indietreggiò  sulla sedia incredula. Sembrava scettica. Si avvicinò ad Elena per osservarla meglio. Le prese il volto tra le mani, Elena emise un sospiro ansioso e impaurito. La donna era terrorizzata.
〝No! Non , non può essere vero….〞la donna lasciò cadere le mani dal viso di Elena. Alzandosi in piedi iniziò a guardarla esitante. Elena la fissava, gli occhi lucidi  e spaventati della donna la fecero trasalire, la guardava come fosse un fantasma. La donna iniziava  vacillare.
〝Signora la prego si segga, non vorrei che si senta male…〞le prepose Bella riavvicinandole la sedia.
〝Elena…Branch… Elena,  la figlia di  Kimberly…, O Santo Cielo! Ma cosa… ,no!No!〞tuonò ad entrambe 〝che scherzi sono questi! Kimberly ed  Elena  sono morte in un incidente non può essere… voi come sapete quei nomi…?!.〞espresse quasi rifiutando la realtà e la presenza di Elena.
 〝Io sono Elena Branch la figlia di Kimberly! E  quanto pare no, Non sono morta!〞intervenne agitata
〝Io sono viva….! 〞. Elena prese le mani della donna. Il respiro affannato mentre continuava a fissarla incredula. Si avvicinò ad Elena ma tirò la mano indietro, non poteva credere che quella ragazza fosse Elena, la sua piccola Elena, strappatale una sera di Natale una decina d’ anni prima.
〝 Voi mi state prendendo in giro!Elena è morta ormai da più dieci anni…. E così sua madre! Come avete fatto a sapere il mio nome e il mio indirizzo!〞la donna iniziava ad agitarsi e ad adirarsi, come se fosse riemersa una cosa che si vuole dimenticare, un particolare della vita sepolto e  improvvisamente riemerso e molto scomodo da non volerlo fa riaffiorare . Una visita seccante ecco come sembrava la presenza di Elena e Bella.  Quella donna era incredula anche lei quanto le ragazze, ma non del tutto, si voltò verso il camino grandissimo dove sopra vi erano alcune foto, tra cui quella di una donna e una bambina sorridenti. La spiaggia era quella di La Push un po’ di anni prima.
〝Signora la prego rimanga seduta….〞Bella le prese la mano e la mise a sedere temendo che potesse sentirsi male. La donna accettò il suo aiuto. La donna si portò una mano sul petto cercando di respirare con calma. Bella le si avvicinò preoccupata temeva stesse per soffocare. La donna la rassicurò con il cenno della mano.
〝Dovete scusarmi se… sono stata così scortese ma Kim era come una figlia per me ed Elena come una nipote…〞disse sedendosi e continuando a guardare Elena. sapeva che poteva essere lei, la sua piccola Elena, ma non voleva crederci.
〝Signora volevo farle vedere queste lettere…〞  Bella gliele consegnò,cercando di distrarla e allo stesso tempo convincerla che non era una farsa, ma tutto era vero anche se tutto le poteva sembrare assurdo. La donna dopo aver indossato i suoi occhiali si apprestò a leggerle. 〝Charlie Swan…?! 〞si espresse titubante.
〝Mio padre…〞affermò Bella 〝Anzi nostro padre….〞 si corresse, facendo cenno ad Elena.
〝Oh  ma tu ….〞La donna si mise a guardarle ancora accuratamente Bella, le prese il volto fra le mani 〝tu sei la nipote di Helen… ora che ti guardo meglio… mi ricordo mi ricordo di te….〞
〝Si..〞  Bella rimase sbigottita,  come faceva a conoscere  sua nonna? anche lei aveva a che fare con quella storia? non ci pensò più di tanto al momento era li per Elena e per capire come mai si erano ritrovate ad essere sorelle.
〝Signora Lorenz,  Elena questa  ragazza che ho scoperto da poco essere mia sorella, è la figlia di Kimberly. Lei ci deve aiutare… dobbiamo arrivare alla verità, la prego ci dia qualche spiegazione lei è l’unica che… 〞
〝Non so come potrei aiutarvi… Io non…〞la donna iniziava a fare la vaga, probabilmente era una questione così delicata e così spiacevole che non voleva parlarne. Ma si vedeva benissimo che era a conoscenza di qualcosa e non del tutto positivo. Improvvisamente diventò irascibile e nervosa.
〝Con il raccontarci tutto….〞ribadì Elena con voce soffocata.
〝Io non…〞la donna sembrava non voler andare oltre. Guardava ancora verso il grande camino del salotto.
〝La prego mi racconti tutto…〞Elena si avvicinò alla donna  quasi supplicandola 〝… Io ho bisogno di sapere lei non sa in che inferno ho vissuto negli ultimi 10 anni…  sono stata in orfanotrofio proprio qui a Seattle, poi mi hanno mandato in diverse famiglie… io voglio solo sapere da dove vengo, conoscere le mie radici e solo lei può aiutarmi〞.
La donna emise un sospiro, poi le fissò entrambi.  Credeva  alle parole di quelle due ragazze,  quella ragazza poteva essere Elena, ma per lei era assurdità Elena era morta, ricordava il funerale, le due bare vicine che scendevano nel profondo della terra. E quanto le mancava quella piccola e tenera allegra bambina dai riccioli castani. Improvvisamente riaffiorarono il dolore e l’angoscia. Bella ed Elena la guardavano in attesa. La donna sorrise pensando alla loro straordinaria somiglianza anche nell’espressione facciale.
Elena si alzò, era stanca di aspettare e di aver ricevuto l’ennesima delusione 〝Meglio che andiamo via Bella non credo che questa donna potrà aiutarci… Grazie per averci ascoltato… 〞 le rispose innervosita, poi  iniziò a incamminarsi e Bella le corse dietro dispiaciuta e avvilita.  Si bloccarono quando sentirono la donna parlare affannosamente a stento.
〝…Avevo conosciuto Kimberly un giorno per strada a Forks, dovevo andare a far visita ad un’amica. La trovai che  stava malissimo, seduta accovacciata su una panchina, era in difficoltà perché avevo notato che le si erano rotte le acque…mi affrettai a portarla in ospedale. In meno di un’ora partorì Elena, una deliziosa bambina, un angioletto!  Tu…〞disse rivolgendosi a lei. Elena alzò lo sguardo sollevata.
〝Allora mi crede?!〞una lacrima le solcò il volto. Bella le strinse la mano per incoraggiarla e le sorrise . Si rimisero a sedere dopo che la donna le invitò a farlo.
〝Penso che dovrò farlo anche se provo sempre un dolore enorme quando sento quei nomi Kimberly ed Elena, la mia piccola Elena…〞anche la donna iniziava a commuoversi. Prese la mano di Elena e le sorrise, la guardò negli occhi nocciola, sapeva che si trattava della sua Elena ma sembrava non volesse accettarlo.
〝Io sono qui… per favore mi racconti….〞la invitò Elena cercando di convincerla. L’anziana signora le sorrise ringraziandola. Accennò con il viso.
〝 Beh subito dopo il parto le stetti vicino,   avevo intuito che era una ragazza sola, lei mi ringraziò per averla aiutata e io stavo per andarmene. Misi il piede fuori dalla stanza ma non ce la feci così sapevo di essermi affezionata a quella ragazza giovane, bella,dolce con quella deliziosa bambina. La figlia e la nipote che non avevo mai avuto. Le domandai se voleva darmi il numero del papà della bambina per avvisarlo della nascita… almeno sarebbe venuto in ospedale a vedere la sua bambina. Alla domanda sul padre della piccola ebbe un fremito e mi rispose  “ Non c’è un padre, e comunque lui non sa di tutto questo … ha già sofferto abbastanza… ora me la caverò da sola. Io e la mia piccola, Elena si credo che le metterò questo nome”… 〞. Con quella frase  mi fece capire tutto: era sola ma si sentiva forte come una roccia, era una di quelle donne che si sarebbe gettata nel fuoco pur di non tonare indietro.  Poi scoppiò a piangere e così io non potevo non starle accanto sentivo che da sola sarebbe crollata, una donna sola con una bambina… l’abbracciai istintivamente da allora non ci separammo più …〞
〝Ma non le hai mai parlato del padre della bambina?〞
〝Si ma mi disse anche di non dirgli nulla..sopratutto quando seppe che ero molto legata ad Helen tua nonna,  mia cara Isabella…〞
〝Come fa a sapere il mio nome intero?!〞Bella era stupita forse quella donna aveva fatto parte della sua vita ma non ne ricordava alcun momento o particolare.
〝La prima volta che venisti qui me lo insegnasti proprio tu non ricordi, eri una bambina così dolce e vivace, allegra e spensierata?! Isabella, dicesti no io mi chiamo solo Bella signora….〞La donna sorrise al pensiero di quella bambina che tentava di convincerla, così ostinata e dolce allo stesso tempo.
〝Ma io non…〞Bella si sforzava di ricordare guardandosi attorno ma non le venne in mente nulla. Quella casa e quella donna non le dicevano nulla.
〝Non ricordi più una domenica di molti anni fa, potevi avere  quattro anni, tua nonna non era ancora ammalata, venne a farmi visita e tu l’accompagnasti … eri una bambina così adorabile …〞
〝Si  ora che mi ci fa pensare ricordo vagamente un momento ma,  anche lei aveva una bambina o una nipote… giocammo insieme tutto il giorno…〞La donna rivolse lo sguardo su Elena. Elena guardò Bella non ricordava assolutamente quel momento. Poi qualcosa le riaffiorò alla mente. Il gioco con l’altalena, la corsa intorno ai cespugli di pungitopo.
〝Già era proprio lei〞rispose allo sguardo sbigottito di Bella e dalla faccia meravigliata e incredula di Elena 〝 Helen ed io sapevamo tutto, lei teneva a te quanto  ovviamente a Bella,  ma come promesso a Kimberly non abbiamo mai detto nulla a Charlie, perciò ogni due domeniche quando venivi a trovare tuo padre da Phoenix, io tenevo Elena  e tua nonna, con la scusa di venirmi a trovare, ti portava qui per giocare con tua sorella. Eravate così carine insieme, Helen una volta vi fece una foto, sembravate gemelle, eravate così legate… e carine insieme….〞la donna vaneggiava allegra nei suoi ricordi. Ma ne Bella ne Elena accettavano di gran cuore l’averle tenute per così tanti anni all’oscuro di tutto e per di più aver lasciato Charlie ignaro.
〝Io ricordo poco, anzi pochissimo di questa assurda vicenda….〞Bella tentò di giustificarsi con sua sorella.
〝Tranquilla…〞le rispose Elena 〝…credo che eravamo così piccole che i ricordi siano svaniti….〞
Bella iniziava ad essere sconvolta da tutte queste novità. Anche sua nonna Helen era coinvolta in tutto questo e sentiva un nodo alla gola . Ora si spiegava anche il fatto che sua nonna insisteva a portarla con sé a fare lunghe passeggiate. Non poteva credere che la sua defunta nonna le avesse mentito e per di più a Charlie, suo figlio. Elena era sempre più confusa, aveva vissuto per dieci anni senza sapere da dove provenisse, chi fossero i suoi parenti e ora si era ritrovata una sorella, un padre e due nonne.
〝Ragazze non siate arrabbiate adesso. Bella sei cresciuta sana e felice….e … perciò non vedo dov’è il problema….ora vi siete ritrovate non so come ma….〞la donna  cercava di riparare ai danni del passato, notando lo sguardo arcigno di Bella  e l’espressione amareggiata di Elena.
〝 E’ una lunga storia e per quanto l’aver lasciato nostro padre all’oscuro di tutto non intendo essere maleducata con lei solo perché potrebbe essere mia nonna! 〞Bella era diventata arcigna e disgustata. 〝Non posso credere che  lei sapeva tutto e non ha detto nulla… nulla!Io potevo avere un padre e….lei me lo ha impedito〞sbottò anche Elena,la voce spezzata,   voleva difendere Bella, certamente sapere che era in mezzo ad una menzogna anche lei non le faceva piacere.
〝Calmatevi ora!〞la donna iniziò ad irrigidirsi insieme a loro.
〝Se lei avesse raccontato tutto a mio padre ora non saremmo qui a vivere nel dolore di non essere cresciute come vere sorelle! Mia sorella ha vissuto in orfanotrofio come si spiega che lei non è mai venuta a sapere che Elena era viva…. Nessuno ha chiesto di lei….nessuno! Per anni…! Lei era a due passi possibile che non sapeva nulla!〞le sottolineò sempre più aspra Bella.
“ Io non…non pensavo che fosse sopravvissuta, quando arrivai in ospedale le salme erano già state portate via…  〞
〝Ma mio padre come ha fatto a conoscerlo? Com’è iniziata questa storia? Deve dirmelo!〞 chiese Bella interrompendola.
〝Si erano conosciuti nella tavola calda di Amy, quella in centro a Forks, in realtà si conoscevano da quando erano ragazzi, lei sapeva che stava attraversando un brutto periodo, che sua moglie, tua madre, se n’era andata portandoti via con se. Kim  si fece avanti, per aiutarlo, per stargli vicino…〞Bella ascoltava incredula le parole della donna 〝Una sera Charlie accettò la sua proposta di uscire a cena per svagarsi e vedere un film, ormai era immerso nel lavoro e nella polizia, forse la solitudine, l’affetto di Kimberly nei suoi confronti  e sono finiti insieme…〞
〝E perché Kim non ha detto di Elena, a mio padre? Lui si sarebbe preso le sue responsabilità,  doveva saperlo, non doveva mentirgli e per tutto questo tempo!〞
〝Kimberly era una ragazza fragile, sensibile e aveva appena detto addio ad un mondo che non le apparteneva, ma vedete quando stava  per prendere coraggio e dire tutto a Charlie, mi aveva detto che ricontattarlo,  la situazione le si rivoltata contro, Kimberly aveva una famiglia complicata e cattiva. Voleva allontanarsi da quella tribù indiana…voleva dimenticarli  ma non tutto andò per il meglio…〞
〝Tribù indiana …?!〞Bella rimase senza parole. Elena la guardava incuriosita non capendone subito il perché. Poi di colpo si fissarono essendo arrivate alla soluzione : Jake. Il loro Jake per l’una l’amore per l’altra l’amicizia profonda, faceva parte di una tribù indiana.  Elena scrollò indispettita il capo pensando solo al fatto che magari era la stessa, i Quileuttes.
〝Si…〞la donna iniziò a giocare nervosamente con il bordo del fazzoletto che estrasse dalla tasca per asciugarsi le lacrime, un altro tasto dolente della storia era emerso. Il tasto che voleva tenere lontano da sé e che solo all’idea di premerlo provava un dolore immenso.
〝Ci dica di più …la prego…〞Elena supplicava ancora la donna 〝forse in quella tribù c’è qualche mio famigliare!  E di mio nonno che mi dice…? Io devo sapere  la prego!sto ricostruendo il mio passato…〞
La donna mosse il capo 〝Non credo mia cara e, se posso darti un consiglio,  è meglio che non ti faccia vedere da quella gente, non ti aprirebbero le porte così facilmente come ho fatto io…〞
〝Ma…perché?! Non le credo! lei lo sta facendo solo per non dirci la verità… lei deve….dirmi tutto!〞
〝Pensala come vuoi ragazza mia. E’ una lunga e complicata storia e non ho ne voglia ne tempo di starvela a raccontare adesso ho da fare… perciò…〞
Appena si accennò a quella tribù,  e al nonno di Elena, la donna sembrava essersi innervosita. Quasi non volesse sentirli nominare. Sembrava si stesse parlando di qualcosa di così brutto che solo nominarlo faceva rabbrividire la donna. Qualcosa da dimenticare, da sotterrare e non scavare più per farlo riemergere.
〝Ma nelle lettere c’è scritto che era riuscita liberarsi un po’ della pressione dei suoi familiari era anche andata a vivere da sola…〞Bella cercò di calmare le acque ritornando alle lettere.
〝E’ una storia complicata e lunga! Ed è meglio dimenticare quella tribù….credetemi! Anzi fate finta che non vi ho detto nulla! Dimentica Elena dimentica!〞esplose la donna adirata.
〝Posso almeno sapere dov’è la mia presunta tomba…?vorrei portare dei fiori a mia madre…〞domandò Elena anche lei agitata.
〝No! ragazza mia è meglio che tu non vada li!Io mi sono fatta un mausoleo in giardino se vuoi puoi portarli qui  ma mai sognerei di  lasciarti andare in mezzo a quella gente… Loro ti  caccerebbero!Ti….farebbero del male…〞
〝E lei come lo sa?Infondo sono i parenti di mia madre…〞
〝Elena, figliola,  ti prego non insistere ma credimi….lascia perdere quella gente!〞
〝Lei mi deve dire  di mia madre….! Perché non mi parla di questa tribù cosa le hanno fatto!?〞Elena si alzò di scatto infuriata e angosciata allo stesso tempo. Bella la fermò prima che facesse prendere un colpo alla donna anziana. 〝La prego!〞
〝 Elena sta tranquilla…〞Bella la spinse a sedere〝Non si preoccupi di quello che può fare quella gente però credo che mia sorella abbia il diritto di sapere di chi si sta parlando…〞
〝Degli Hoh….〞si espresse ansiosa la donna 〝gli Hoh 〞sembrava davvero nervosa e agitata.
〝La prego mi dica di questi Hoh….io devo sapere…〞perseverò Elena.
〝Il tempo a mia disposizione è scaduto….magari un’altra volta…〞. La donna esausta e amareggiata,  le invitò anzi quasi le obbligò a lasciare la sua casa. Elena  la fissava immobile e arcigna, Bella le fece cenno di fare come diceva la donna. Una mano sulla spalla e la incoraggiò ad uscire da quella casa.
 La donna non voleva cacciarle ma sentiva che doveva allontanare al più presto l’idea di lasciarsi sfuggire i particolari su quella tribù, Kimberly gliele aveva raccontate con dolore ansia e angoscia ma lei non sapeva se Elena avrebbe retto sapendo il male che quella gente aveva fatto a sua madre.
La donna fece richiudere il cancello e chiuse gli occhi sperando che Elena non andasse davvero a far visita agli Hoh.
〝Stai bene!? Sei pallida Elena…〞chiese Bella preoccupata notando  la sua brutta cera, il volto rigato dalle lacrime.
〝Non molto!…vorrei andare a casa…〞le rispose asciugandosi le lacrime  sul volto teso.
〝Ti faccio compagnia, non mi va di lasciarti da sola in queste condizioni…〞si espresse Bella preoccupata.
〝 Grazie… ma credo che Renesmee ha bisogno di te…ce la faccio da sola…〞le rispose Elena rassicurandola.
〝 Senti facciamo che vieni da me poi ti riaccompagno …prima però Elena ti devo dire una cosa…〞
 〝Cosa?〞
〝Anche se questa donna non ci  ha fornito molti particolari  non dobbiamo scoraggiarci …〞Bella prese le mani di sua sorella, tenendogliele strette.
〝Io non so se ci riesco Bella sono così confusa, così …. debole〞
〝Non preoccuparti sorellina! Dobbiamo essere forti! Forti! Sono tua sorella e ti proteggerò, ti aiuterò farò tutto il possibile perché tu scopra la verità… e non rimarrai da sola ora hai me e Jake e anche i Cullen si sono affezionati , sei mia sorella, sei parte della famiglia adesso…〞cercava di rassicurarla ma Elena aveva l’espressione indurita dai mille dubbi che la facevano trasalire.
〝Bella io non ce la faccio , non lo so…! Non so perché  ma sento che questa situazione mi scivolerà di dosso!Sono anni che aspettavo questo momento ma ora che so cosa mi aspetta non ho il coraggio di andare in contro, di ricercare di ritrovare le mie origini….sono esausta e debole… E so di averti ferito in qualche modo …  non voglio abusare della tua generosità! Tu sei una persona splendida Bella, mi stai dando molto di più di quello che dovevi e io non saprò mai come ricambiarti…〞
〝Elena! Ora calmati! Tu mi hai ricambiato e non di poco: fino a tre mesi fa la mia vita stava mutando perché stavo per sposare l’uomo che amo e l’ho fatto, senza paure e ripensamenti! Ho sposato un vampiro ci pensi, lui è  la persona a cui tengo di più al mondo, il padre di mia figlia. Sapevo che la mia vita sarebbe stata diversa, sarei dovuta diventare vampira ed ero felice. Stava per accadere e non è accaduto perché  tu mi hai salvata e ….〞
〝Ho rovinato il tuo desiderio! Lo vedi se io non ci fossi stata sarebbe stato meglio…!Bella ti prego tra qualche giorno tornerò a Rio e spero di  dimenticare questa storia. I miei genitori ne morirebbero se li abbandono così…dopo tanti anni da girovaga finalmente ho trovato una famiglia che mi vuole bene…〞
〝Elena!  Sei confusa adesso e ti capisco credimi io lo sono più di te!〞le esternò Bella 〝E Jake , non pensi a lui….? Ora che il suo cuore batte ricambiato….non puoi abbandonarlo ti prego…〞
〝Si che ci penso e più ci penso più sto male, abbandonarlo è l'ultima cosa che farei…! Il mio amore per lui è incondizionato, se vado via mi mancherà, morirò, impazzirò dal dolore, ma se rimango qui a Forks sento che ferirò molte persone!  Bella, credo di aver già messo a dura prova la tua pazienza…arrivo io distruggo il tuo sogno, diventare immortale, Jake si innamora di me ma io gli sto mentendo spudoratamente su chi sono vi ho fatto del male….〞
〝Elena! Ma cosa dici!?  Con il tuo gesto hai fatto felici le due persone a cui tengo al mondo Edward e Jake. Grazie a te e solo a te sono qui e sono viva! Loro volevano questo e tu li hai fatti felici e anche me!stavo morendo ero spacciata! Se non ci fossi stata tu, avrei ferito molte più persone di quelle che dicevi tu,  e non avrei mai ritrovato una sorella. Elena,  ora  che ci siamo ritrovate non permetterò di perderti . non permetterò che tu te ne vada. Tu hai una famiglia : io, tua sorella e mio padre, Charlie, il tuo vero padre! Non mi importa se mio padre è andato con un’altra, mi importa di te Elena, sei mia sorella, lo so avevamo parlato anche di test del dna, ma io so che non c’è dna che tenga:  ci eravamo perse per strada ma ora siamo qui, insieme e  nelle vene scorre lo stesso sangue e la stessa indole…. Non tornare a Rio, almeno per adesso….ho bisogno di te…. E anche Jake… e nostro padre….〞
Elena  non fece nemmeno finire Bella, l’abbracciò proprio come si fa con una sorella maggiore, da cui si cerca protezione, affetto, rassicurazione. Le lacrime solcavano il viso di entrambe. Bella non voleva abbandonare sua sorella ora che l’aveva ritrovata. Una sorella meravigliosa, quella che non aveva mai avuto eppure durante la sua infanzia le era stata accanto quando insieme giocavano nell’enorme giardino della signora Lorenz. Ora riaffioravano meglio i ricordi. Ricordava il suo attaccamento  immotivato verso quella bambina così dolce e così triste, allo stesso tempo, quella bambina più piccola, minuta e gracile che le teneva la mano nei giochi insieme, che sorrideva ai suoi sorrisi. Anche se era arrabbiata anzi furiosa con la defunta nonna Helen Swan, sorrise pensando al bel regalo, il più bello che potesse farle perché con lei si sentiva protettiva, sentiva di doverla coccolare e volerle bene anche se sapeva ben poco di quella bambina, amica di giochi. Quella bambina a cui bastava anche un sorriso o un abbraccio per farla sorridere. Ricordava la sua sofferenza, a volte quando Bella da bambina diceva a sua nonna “Mi riporti a casa da papà?” e la piccola Elena la guardava afflitta,  ora da adulta Bella capiva il perché: l’assenza di un padre, la madre che soffriva da sola a causa della famiglia ostile. Solo una sorella l’avrebbe salvata  da quell’angoscia e quel dolore.
Il pomeriggio passò tranquillo. Bella portò Elena a vedere la  casa regalata da Esme nel cuore del bosco.
〝Wow…〞disse guardandosi attorno 〝Sembra uscita da un libro di fiabe…〞
〝E’ la stessa cosa che ho pensato io  appena l’ho vista…〞le rispose Bella. Poi sentì un tocco sulla spalla. Era Renesmee  che in braccio a suo padre fremeva per andare da lei. Elena la prese in braccio e giocò con la sua nipotina che adorava toccarle i capelli e annodarglieli in mille modi. Era incredibile quanto bella fosse quella bambina, una bambola di porcellana che rideva allegra. La teneva in braccio e la faceva volare mentre la piccola si divertiva e rideva beata. Presa  poi dal fiatone, dato che pesava più di un normale neonato essendo mezza vampira,  Elena dovette fermarsi le girava vorticosamente la testa.
〝E’ meglio che ci sediamo piccola… cosa dici? Elena inizia ad avere la testa che le fa male…〞si espresse mentre si appoggiò sul tronco tagliato apposta come fosse una sedia. Renesmee le mise le mani sulla guancia, Elena si sentì attraversare da una scarica elettrica, improvvisamente ebbe un flash in cui  si vedeva  nel bosco, correva perdifiato, qualcosa la stava inseguendo, qualcosa che andava più veloce di lei,qualcosa da cui fuggire e che voleva farle del male, infatti ad un tratto le bloccò la strada. Emise un urlo quando davanti a sé vide un lupo enorme che la sovrastava, era bianco con gli occhi paglierini e le digrignava i denti contro, indietreggiando era caduta su un tronco che le aveva ferito il braccio.  Il lupo  voleva ucciderla stava per vedere il buio delle tenebre , sentiva i suoi denti quasi nella pelle, quando un secondo lupo l’afferrò e la mise in sulla schiena, salvandola dall’altro. Il lupo fulvo la mise al sicuro per un momento i loro sguardi si incrociarono, le accarezzò il braccio dolente con il muso caldo, dopo averla messa al sicuro nella pancia di un albero. Ancora una volta Elena incrociò lo sguardo del lupo, sapeva di averlo visto ma dove? Dove?!  Il lupo ringhiava e corse nel buio della foresta. Elena ebbe un sussulto quando ritornò in sé. La piccola Renesmee la guardava in attesa di qualcosa. Una risposta,  un resoconto. La fissava con i profondi occhi nocciola e le guance color pesca. Elena la guardava apprensiva.
〝Piccola cosa c’è? Scusami ma io ho il terrore dei lupi perché quando ero piccola….〞.Renesmee le sorrise ancora Elena la guardava sbigottita. 〝No davvero io ho la terrore dei lupi!〞la piccola le sorrise poi le diede un bacio.
〝Tutto bene?〞Bella le si avvicinò notando lo sguardo perplesso mentre Renesmee se la rideva di gran cuore.
〝Hey cos’ha dai ridere tu ? Fa vedere un po’….cosa  le hai fatto mostrato〞 la piccola le mise la mano sulla sua guancia, le mostrò la stessa cosa fatta vedere ad Elena.  Bella la guardò quasi sindacando la piccola. 〝Okay…ho capito…dopo ne parliamo…〞 le sussurrò  poi la mise giù  dato che sapeva camminare 〝Va dal papà che ti sta aspettando… ha una cosa da farti sentire al pianoforte…〞Bella le indicò Edward al piano, poi  guardava la sua bambina che correva verso lui. Veloce ,forte  e perfetta come suo padre. Ogni istante sembrava più grande e più bella. Sorrise ad entrambi quando lui con velocità ultraterrena la prese tra le braccia. Renesmee gli diede un grosso bacio.
〝Ma allora..tu sapevi… Lo fa anche con te ?〞chiese titubante Elena.
〝Si〞 si espresse Bella 〝ha questa capacità, sai alcuni vampiri posseggono dei poteri, lei ti fa vedere le cose…〞
〝Ah ora mi è tutto più chiaro〞Elena si espresse sorridente ma aveva l’aria  ancora sconvolta 〝E che io non capisco….quello sguardo….quel muso caldo… il lupo. Oddio il lupo!〞espresse terrorizzata.
〝Elena …〞Bella la rassicurò 〝era solo un pensiero di una bambina … 〞
〝Si ma il lupo…mi sembrava di conoscerlo non capisco…non….〞si espresse confusa. Bella la guardava ansiosa. Se solo Jake si decideva a dirle tutto, lei avrebbe capito e non si sarebbe sentita spaesata. Sperava che Elena lo venisse a sapere al più presto e che non se la prendesse troppo con lei, per averle mentito. C’erano già troppe fratture in quella ragazza, aver ritrovato una sorella che le nasconde le cose sarebbe stato il massimo della pena. Scosse il capo cercando di scacciare i brutti pensieri.
Elena ritornò a casa sua. Chiese a Bella di farlo dato che la giornata era stata lunga e faticosa per entrambe. Bella le sorrise e l’abbracciò prima di lasciarla andare.
〝Se ci sono problemi chiamami…〞le disse protettiva.〝Si…〞Elena ricambiò il suo sguardo preoccupato. Poi  scese dalla macchina  sorrise notando che  c’era Jake ad aspettarla  seduto sugli scalini. Bella gli fece un cenno con la mano poi ripartì a bordo della sua Ferrari.
Appena Jake  vide  Elena si accese nel suo bellissimo sorriso che le illuminava l’anima.  Jake l’abbracciò forte, la strinse a sé. Elena lo baciò delicatamente sulle labbra. Le labbra calde di Jake le ricordavano il lupo, ma scrollò il capo per non pensare alle fantasie di una bambina, come le aveva suggerito Bella.
〝Mi sei mancata oggi…〞Jake la strinse ancora tra le sue braccia, ad Elena non dispiaceva lasciarsi cullare, affondò la testa sul suo petto caldo, possente. Jake le diede un bacio sulla fronte. Elena ripensava ancora al caldo, alla pelle calda di Jake. Iniziò a ridere mentre lo fissava venerante.
〝Cosa c’è?!〞
〝Niente e…che con te sto bene…. Jake〞
〝Anch’io…. Non sai quanto ti ho pensata oggi, ehy ma tremi !hai freddo?〞. Il tremore proveniva dalla frenesia che Elena provava stando abbracciata a lui.
〝Con te mai Jake! Sei caldo, dolce e affettuoso! adoro stare qua abbracciata con te… E’ solo che Renesmee prima mi ha fatto vedere una cosa…〞
〝Anche a te fa vedere le cose!? Cosa ti ha fatto vedere sembri sconvolta….〞
〝Beh …un lupo che voleva aggredirmi….〞si espresse confusa Elena. Jake l’abbracciò più forte. Sembrava sorpreso dal fatto che Renesmee le avesse fatto vedere una cosa del genere, forse aveva immagazzinato lì immagine di un giorno che lo aveva visto trasformato e Bella le aveva spiegato “ Tranquilla Renesmee è solo lo zio Jake! sai quando lui si  annusa i vampiri  cattivi diventa così…”.
〝Ah ma è …solo una bambina….e poi devi stare tranquilla nessun lupo potrà farti del male con me vicino….〞la rassicurò. Il pensiero che la donna che amava, aveva intensamente terrore dei lupi, lo faceva rimanere sconcertato. Per questo non sapeva se dirglielo o meno, la  paura   di perderla per sempre e vederla scappare, lo  distruggeva. Questa sua natura, strana e pericolosa,  era sempre stato il terrore per Jake. Il terrore di perdere o allontanare Elena, l’aveva provato anche con Bella. La paura di farle del male, di perdere il controllo, di fare qualcosa di sbagliato.
〝Mi piace questo tuo lato protettivo Jake! Con te mi sento al sicuro, mi fido di te…〞
〝  Amore non tremare, sta tranquilla! Nessuno ti farà del male…non lo permetterei.Mai!〞si espresse con fermezza.
〝Jake … abbracciami ho così tanto bisogno di te!〞lo rassicurò Elena avvicinandosi a lui e stringendosi nelle sue braccia forti e calde. Starsene così, abbracciata al suo ragazzo le faceva dimenticare tutti i problemi.
Jake la baciò con dolcezza. Voleva darle protezione, amore, tenerezza passione, tutte d’un colpo. Elena sentiva le sue labbra calde sulle sue, sul collo, sul lobo dell’orecchio. Pensava a Jake ma le veniva anche in mente il lupo fulvo, il suo muso caldo, il suo sguardo così amorevole e familiare. Iniziava a nevicare, Jake prese il viso di Elena tra le mani, non avrebbe mai voluto che quel momento così tenero fra loro finisse. Anche Elena voleva la stessa cosa.
〝Jake…. Mi stai riscaldando….〞
〝Mi piace quando dici  che mi trovi caldo…. 〞
〝Sei caldo, davvero ! Se mi spogliassi e mi mettessi accanto a te in questo momento credo che penserei di avere una coperta addosso…〞
〝Possiamo provarci…se vuoi….〞le propose sogghignando all’idea.
〝Io credo che sia meglio entrare  nevica…. E siamo sul mio vialetto  ghiacciato… perciò…〞si espresse imbarazzata, le guance arrossivano nonostante le fosse rimasta ancora la pelle dorata.
〝Okay….〞Jake sorrise malizioso.
〝Ma che fai…?〞
〝Ti sollevo? Non voglio che tu cada e ti faccia male, con il ghiaccio. Sai com’è abituata alla sabbia, il ghiaccio non avrebbe lo stesso effetto sul tuo fondoschiena〞. Le disse prendendola in giro, sfiorandole con il dito la punta del naso.
Elena gli sorrise e incrociò lo sguardo con quello di Jake. Dolce e tenebroso Jake, caldo e passionale, premuroso e protettivo,  ancora una volta le venne in mente il lupo fulvo della visione di Renesmee. Poi si dimenticò di tutto quando rientrarono in casa e Jake facendola scendere dalle sue braccia con molta attenzione, l’attirò a sé. Elena sapeva cosa stava per accadere, infatti sentì il fuoco sulle labbra quando incontrarono quelle di Jake. Quelle labbra calde simili a quelle del lupo che l’aveva messa al sicuro.
In meno di un minuto si trovarono sul letto di Elena. Jake seduto sul bordo del letto, le mani di Elena sul suo viso, tra i capelli inumiditi dalla neve,  accovacciata su di lui. La stringeva come una pietra preziosa da non perdere. Elena sentiva le mani di Jake sotto la maglia, senza pensarci se la tirò via, Jake le permise di fare la stessa cosa con la sua. Elena quasi si emozionò notando il corpo perfetto di Jake di fronte al suo. Gli fece scorrere le dita lungo la schiena muscolosa. Sorrise mentre lui le mise la mano sul suo cuore per poi baciargliela. Elena sprofondò nel suo sguardo. Eccitato, passionale, carico di mille emozioni. Si volevano e si desideravano. Punto. Non c’era altro da dire. Due normali innamorati che volevano fare l’amore. La prima volta per entrambi.
Le mani di Jake tonarono sul corpo di Elena. 〝Sei bellissima ….〞le sussurrò mentre la trasportava sdraiato sul letto, sul suo corpo. Le ciocche dei capelli biondi e arruffati, bagnati,  ricadevano morbidi  coprendole metà del volto. Jake glieli scostò per guardarla negli occhi, nocciola, brillanti, desiderosi e innamorati. 〝Ti amo…〞le rispose intimidita e  le labbra fremevano, la passione a mille.
〝Sei sicura di volerlo fare…non so se…〞.  Jake era titubante, proprio qualche giorno prima lei voleva aspettare poi tutto d’un tratto sembrava non volere altro. La risposta fu una sola: Elena l’attirò a sé, gli affondò le dita nei capelli. Si ritrovarono nella stesso vortice, nella stessa passione.
〝Lo prendo come un si?〞le disse ridendo mentre l’abbracciava con delicatezza. Accarezzandole  i capelli bagnati e profumati. Elena sogghignava, lui le mordicchiò le labbra. Improvvisamente Elena sentì, i suoi jeans scivolarle via,  le mani di Jake calde lungo il corpo, che accarezzavano la sua pelle, che l’attiravano a sé mentre si ritrovava sotto di lui. Sentiva le dita calde e morbide di Jake toccarle la pelle, una scossa elettrica la imperversò quando lui le cinse la vita per farla rigirare ritrovandosela distesa su di lui.
Per un momento Jake si soffermò a guardala ancora una volta. Non era sicuro che in quel modo le avrebbe fatto capire quanto l’amava e che ad ogni costo l’avrebbe protetta.  Non sapeva se avrebbe capito che ormai imprinting o no Elena era la sua donna, il suo amore, la sua vita. Per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa e sarebbe stato qualsiasi cosa, anche se non c’era stato l’imprinting nel vero senso della parola, per lui  era come se ci fosse stato. Elena lo aveva attraccato alla terra, era lei il centro del suo universo. E ora stava per fare l’amore con lei ma la paura di poterle fare male lo sovrastava. Certo non era pericoloso come un vampiro ma Jake era pur sempre mezzo animale.
〝Cosa c’è che non va?〞gli sussurrò Elena confusa. Lo attirò a sé baciandolo il respiro affannato dalla passione.
〝Vorrei solo dirti che ti amo Elena Branch, per me sei tutto, io non permetterò a nessuno che ti faccia del male…io…〞aveva gli occhi lucidi, Elena si sollevò preoccupata, gli accarezzò il viso.
〝Amore….lo so! So che mi  ami….che mi proteggi….non essere così preoccupato…. Ti prego ti vedo così strano… Se non te la senti ci fermiamo io non vado via promesso…. Non so cosa mi è preso ma quando sono con te…non  capisco più niente〞.
〝Non è solo questo! Io non sono preoccupato se so che ci sei tu…. voglio che tu sappia che quello che sta per accadere è perché ti amo, perché ti desidero, perché….Elena tu sei parte di me….〞le disse abbracciandola e intrecciando le mani nelle sue.
〝Anche tu….〞gli rispose lei estasiata, gli sorrise e lo baciò. Jake ricambiò poi il suo bacio. Il contatto con le labbra morbide di Elena gli fu fatale, l’attirò a sé, Elena emise un sospiro mentre sentiva le sue mani toccarle il suo corpo, le labbra lungo il collo. Jake assaporava con le labbra ogni parte del corpo di Elena, ad ogni carezza sembrava avere a che fare con la seta. Entrambi raggiunsero diversi stadi di felicità prima di addormentarsi, l’uno accanto all’altro. Abbracciati coperti solo da un lenzuolo. Elena non aveva freddo  c’era il suo Jake a riscaldarla, avrebbe voluto che quel momento  durasse per sempre. Si svegliò per un secondo, per osservarlo dormire, in realtà voleva essere sicura  che non stesse sognando. In effetti non era stato un sogno ma era tutto vero. Lei era nuda, accanto a lei anche Jake era nudo e bellissimo. Sorrise ancora mentre gli posò la testa sul petto e si riaddormentò al ritmo del battito del suo cuore, sentendo che lui la teneva stretta. Lui le diede un bacio sulla fronte, nonostante fosse in dormiveglia. Ormai erano diventati una cosa sola,  unica. Elena pensava a quello che aveva appena vissuto con Jake, l’emozione, la passione, per un momento non aveva pensato a ritrovare la sua vera famiglia alla paura e alla fuga. Aveva in mente Jake, solo Jake. Sapeva di appartenergli e la cosa era decisamente reciproca.

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Capitolo 16
*** Legame incondizionato ***


Finalmente per Bella era arrivato il momento,  di andare a trovare suo padre Charlie.  L’avrebbe rivisto dopo tre mesi passati dal matrimonio e un paio di telefonate . Era emozionata,  gli voleva un gran bene e anche se fosse diventata vampira, quello che si aspettava di diventare dopo il matrimonio,  avrebbe cercato in qualsiasi modo di non dimenticare quel sentimento. Aveva trascorso  molto tempo a pensare a cosa dirgli a come giustificare le sue poche telefonate, e soprattutto presentarle Reneesme senza insospettirlo, una bambina non può nascere così presto, come gli avrebbe spiegato il suo arrivo? soprattutto Reneesme mezza umana e mezza vampira sarebbe stata in grado di trattenersi dall’odore di sangue umano e non mordere nessuno? per quanto educata a vegetariana e a volte anche al cibo normale da umani, restavano per Bella dei dubbi e preoccupazioni. E Elena? come sarebbe stata la sua reazione sapendo che quell’uomo è il loro padre.
〝Bella amore….〞Edward le cinse le spalle 〝Cosa c’è che non va? Sono ore che sei davanti allo specchio… Vedrai che andrà tutto bene…!〞
 〝Lo so mi fido di mia figlia, le abbiamo parlato tutti a lungo e, mi lusinga quanto sia intelligente e caparbia, ma è pur sempre una bambina….〞rispose preoccupata.
〝E’ per questo che ti accompagnerò io e  ci sarà anche anche Alice nel caso ci fossero problemi …〞
〝Lo so..〞Bella si alzò dallo sgabello in bagno, prese il vestito e lo indossò con noncuranza  la mente era occupata da altro, da troppo.〝Spero che creda che alla storia che ci siamo inventati…〞espresse titubante.
〝Credimi amore , tutto calzerà a pennello….〞la rassicurò Edward.
〝Okay…mi preparo e andiamo prima dovremmo passare a prendere Elena, viene anche lei…〞gli accennò ansiosa.
〝Elena?〞si espresse Edward dubbioso〝Come mai?〞
〝E’ giusto che anche lei passi del tempo con suo padre!〞
Edward annuì, infondo era sua sorella e ora era certo. Avevano fatto il test del dna, il risultato  era compatibilissimo, ora mancava solo il terzo elemento: Charlie, bastava anche un  solo capello e potevano scoprire la verità, anche se per Bella non c’erano più dubbi Elena era sue sorella in tutto e per tutto.
〝Okay… come vuoi, Charlie noterà la vostra accecante somiglianza? non ti preoccupano le domande che farà su di lei…? 〞
〝Gli risponderemo al momento, ora portami da lei ….〞disse mentre finiva di tirarsi su la lampo del vestito argenteo indossato per l’occasione, Edward le diede una mano.
〝Sei bellissima…〞le disse scrutandola. Bella gli diede un bacio e una carezza, poi si diresse verso la casa dei Cullen insieme ad Edward dove Alice aveva già preparato la bambina ed era in macchina con lei.
Elena si era appena svegliata, tastava tra le lenzuola si svegliò confusa e si rese conto che Jake non c’era, sparito, un'altra volta come capitava da qualche notte, ritornava stanchissimo, irascibile poi si calmava e tutto sembrava a posto.  Si voltò verso comodino trovò una rosa rossa con sotto un biglietto “  Buongiorno Elly, amore mio, purtroppo ho avuto dei problemi che non posso spiegarti, avrei voluto rimanere ancora con te a coccolarti sotto le lenzuola  prometto che saprò  farmi perdonare. Queste notti  passate con te, non le scorderò mai, tutti i miei desideri sono stati esauditi, avere qualcuno che mi ama e che mi fa stare bene, tu mi fai sentire al centro del mondo. Sono al settimo cielo, non vedo l’ora di rivederti…a dopo ti amo, sei sempre nei miei pensieri,  tuo per sempre Jake”. Elena si avvolse nelle lenzuola, sorrise, anche lei ripensava alla notte appena trascorsa, aveva fatto l’amore con l’uomo che amava al di sopra di ogni altra cosa, era stata sua, lui l’aveva amata come non mai, era entusiasta. Affondò la testa tra le gambe accovacciate, mentre sogghignava emozionata al pensiero della notte appena trascorsa. Sentiva sul cuscino il suo profumo, sorrise immaginando la loro prima volta qualche settimana prima. Poi distolse i pensieri, quando si ricordò che da li a poco Bella sarebbe arrivata a prenderla per andare da Charlie.  Si mise a sedere sul bordo del letto ansiosa e preoccupata, se Jake avesse scoperto che lei e Bella erano sorelle cosa avrebbe fatto? Non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto perciò decise che non gli avrebbe detto nulla, non voleva rimetterci proprio ora che Jake era riuscito a guarire dalle profonde ferite che Bella gli aveva procurato e Elena aveva guarito, con il suo amore istintivo verso Jake.
 E per Charlie? Si sentiva emozionata adesso che sapeva che quell’uomo conosciuto casualmente al barbecue, era suo padre. Ignaro del perché lei assomigliasse così tanto a quella che conosceva come sua unica figlia Bella.  Elena aveva detto a Bella che non era necessario portarla da Charlie,  ma Bella aveva così insistito che non era riuscita a rifiutarsi, infondo voleva un gran bene a sua sorella, le doveva tutto. Bella aveva bisogno anche del suo coraggio e della sua presenza per ripresentarsi dal loro padre dopo tanto tempo.
Non passò molto, Bella la prelevò  e poco dopo furono davanti a quella casa.  La sua vecchia casa. Per Bella fu come quando ritornò a Forks dopo tanto tempo,  come quando si era trasferita da Phoenix,  solo che stavolta  era emozionata e confusa.  Elena al contempo era ansiosa e angosciata. Edward sussurrò a Bella di non preoccuparsi che non sarebbe successo nulla di grave. Bella lo prese per mano mentre tenevano in braccio la bambina. Alice invece fece un cenno ad Elena di stare tranquilla. 〝Andrà tutto bene… Charlie è una persona deliziosa  e cordiale…〞. Elena accennò con il capo, Alice le mise una mano sulla spalla per incoraggiarla.
〝Prendi la bambina…〞disse Bella a Alice mentre si aggiustava il vestito e i capelli. Era nervosa decisamente nervosa. Edward le diede un bacio sulla fronte.
Bella suonò il campanello, notando gli addobbi natalizi che da qualche anno suo padre non metteva fuori.
Sorrise mentre vide suo padre aprirle la porta. Non le disse nulla l’abbracciò, la travolse improvvisamente, proprio come farebbe un padre che ritrova la figlia sparita dopo mesi e mesi di ricerche. Era emozionato e si vedeva e si sentiva dalla sua stretta.
〝Non sai quanto speravo di rivederti…! quando mi hai chiamato per dirmi che finalmente eri guarita da questa intossicazione e potevo rivederti mi sono sentito al settimo cielo…Mi sei mancata  piccola mia….〞si espresse guardandola negli occhi emozionato e apprensivo. Anche Bella era emozionata, sorrise a suo padre non l’aveva mai visto così.
Stava per fare entrare tutti quando si fermò ancora sulla porta. 〝Ah c’è anche un’altra persona che moriva dalla voglia di rivederti…〞si espresse sorridente. Bella non capiva mentre riprendeva la bambina in braccio. Poi vide sua madre correrle in contro. Renee le sorrise rivedendola poi si bloccò quando vide la bambina in braccio.
〝 Mamma! Ciao mamma… sono felice di rivederti…!〞le disse sorridendo cercando di abbracciarla con la piccola in braccio, dal viso di Bella e di sua madre sgorgarono un po’ di lacrime. Renee, gliele asciugò,  la fissava ancora stupita e allo stesso modo Charlie.  Nonostante avessero tutti mille domande da farsi l’un l’altro in salotto passarono almeno 5 minuti prima  di parlare.
〝Caffè..?〞si espresse Renee per rompere il ghiaccio. Bella annuì scrollando il capo. 〝E magari un dolcetto per la bambina…〞si espresse notando la piccola.
〝Mamma , papà ci sono molte cose  che ho da dire spero di essere chiara…emhh anzitutto vi presento Reneesme lei è mia figlia… nostra figlia…〞Bella stava per bloccarsi, guadava Edward,  se qualcuno le avesse chiesto spiegazioni in più sarebbe di sicuro crollata.  Edward le prese la mano, sentiva che era tesa peggio di una corda di violino e la situazione le stava per sfuggire di mano.
〝L’abbiamo adottata…〞riferì immediatamente Edward per correre ai ripari 〝i suoi genitori, miei cugini  una giovane coppia come noi, vivevano in Europa,  sono morti in un incidente qualche mese fa e così abbiamo deciso di tenerla, non avendo nessun’altro, ora siamo la sua famiglia…〞.
〝Mi dispiace moltissimo per la piccola! Però sposarsi a 18 anni, prendersi una responsabilità enorme con una bambina…non ti sembra troppo Bella?〞si espresse Charlie preoccupato  riferendosi a sua figlia.
〝Lo so!So che è una responsabilità ma è tutto sotto controllo papà! Reneesme si è abituata a noi e noi a lei… le vogliamo bene  è proprio come una figlia per noi…〞disse mentre la piccola si abbracciava a lei,  cercando protezione. 〝Tranquilla tesoro è tutto a posto… sai loro sono i tuoi nonni…〞le spiegò mentre la piccola continuava a guardare incuriosita Charlie e Renee.
〝Comunque Bella è sempre stata responsabile Charlie, ed è cresciuta in fretta ed è matura,  io credo che ce la farà….〞si espresse decisa Renee  poi sorrise alla piccola 〝… e’ poi guardala Charlie non è un amore ….?〞disse avvicinandosi a lei. Bella le fece posto accanto al divano. La piccola fissava allegra Renee iniziandosi a protrarre verso di lei. 〝Vuoi andare dalla… nonna?〞per Bella quella parola risuonò incredula. Le uscì quasi strozzata.  Renee sua madre uno spirito libero, nonna. Sembrava uno scherzo ma era la realtà. Renee le mandò uno sguardo incredulo che si sciolse subito quando si ritrovò la bambina tra le braccia.
〝Ma  sai tesoro che ti somiglia molto… guarda gli occhi…  nocciola come i tuoi! E’ incredibile che ci sia gente  così identica a noi nel mondo! Ti somiglia moltissimo. Da bambina eri così carina…〞Bella ed Elena si lanciarono uno sguardo. Bella colse la palla al balzo, infondo anche Elena doveva essere introdotta nella famiglia Swan. E ormai era sul serio una componente.
〝Beh ora che vi ho presentato mia figlia…anzi nostra figlia..〞disse rivolgendosi a Edward che le sorrise rassicurandola 〝Papà… ti ricordi di Elena?〞disse ansiosa rivolgendosi a Charlie.
〝Ma si certo…. La fidanzata di  Jacob! Giusto? Come va? 〞rispose sorridendole.
〝Salve…〞Elena si sentiva emozionata,  sentendosi chiamare fidanzata di Jake da suo padre. Ricambiò il cenno che le aveva fatto con la mano, Charlie gliela strinse ricambiando il gesto. Elena sentiva la pelle d’oca addosso. Un’emozione inspiegabile.
〝Lei è mia madre Renee…〞lo stesso fece Renee, le sorrise poi iniziò ad osservarla. Aveva notato la somiglianza con Bella, ma decise di non dire nulla, forse era solo una coincidenza.
 〝Sapete lei viene da Rio de Janeiro … il posto dove  io e Edward abbiamo trascorso la luna di miele…〞
〝Ma è fantastico…!〞Renee sembrava entusiasta infondo i viaggi erano la sua passione.〝Perché non ci racconti di te… Come si vive a Rio…?〞
〝Ehmm non credo sia interessante…〞intervenne imbarazzata Elena abbassando lo sguardo, gli occhi iniziavano a diventarle lucidi. Era tutto così forte per lei, che non ce la faceva nemmeno a rispondere ad una domanda così banale 〝E poi avrete sicuramente molte cose di cui parlare con Bella anzi forse è il caso che vada…〞 
〝Ma no no mi interessa. Rio dev’ essere stupenda…〞Renee cercava di convincerla ma Elena sembrava traumatizzata. Renee la guardava preoccupata, non pensava di aver toccato un tasto dolente per Elena.
〝Mamma …〞Bella accorse in aiuto di sua sorella, conosceva sua madre l’avrebbe tempestata di domande curiosa com’era 〝…sai Elena non ha avuto una vita facile, lei è orfana e…. i suoi sono morti in un incidente …〞intervenne  spiegando Bella, notando che Elena iniziava a sentirsi davvero in imbarazzo.
〝Scusami Bella ma non ce la faccio…〞si espresse  a fil di voce scappando fuori di casa in lacrime. Bella corse fuori a rincorrerla. Charlie e Renee si guardarono  increduli e dispiaciuti. Così come Edward e Alice.
〝Elena…!〞Bella  cercava di correre ma con quei tacchi era impossibile se li tolse  per non rischiare di spezzarsi una caviglia, oltretutto Elena aveva un passo velocissimo 〝aspetta… Elena!〞finalmente l’aveva raggiunta.〝Cosa c’è che non va…?! Mi spiace! Accidenti non dovevo dire del tuo tragico passato!〞Bella si sentiva decisamente in colpa. Si passò la mano tra i capelli agitata. 〝Scusami…. Scusami!〞disse affondando il viso tra le mani.
〝 No! Non è colpa tua….〞Elena tentava di asciugarsi le lacrime, la voce strozzata da quest’ultime 〝Ci sono abituata hai fatto la cosa giusta, sei sempre così gentile con me! Ma  non ce la faccio Bella…. Mi spiace…credo che rinuncerò a tutto e  tornerò a Rio…  inizio a mancare davvero alla mia famiglia scusami 〞si espresse  richiudendosi tra le braccia. In realtà non voleva andarsene ma non riusciva ad andare avanti. Si sentiva bloccata, come se avesse una corda che la tirava indietro e non le permetteva di oltrepassare il limite stabilito.
〝Proprio ora che siamo sul punto di dirlo a Charlie….?! Oddio Elena ti prego  non avere paura lo so ti capisco…. E ti sono vicina… sono tua sorella non posso perderti… anch’io e Charlie siamo la tua famiglia….〞Bella  le prese le mani, per rassicurarla, sentiva che le sue tremavano.
Elena emise un sospiro. Poi la guardò negli occhi, sembrava di specchiarsi nei suoi. 〝Mi sembra tutto così complicato! E poi tua madre cosà penserà di me e della relazione che tu padre ha vissuto con la mia? E poi c’è Jake〞si espresse esausta 〝… io non ce la faccio più a mentirgli ma non voglio perderlo!〞
〝Elena è capitato! È il destino… I miei sono divorziati  da anni  e quella storia è accaduta quando mia madre l’ha lasciato, se ne farà una ragione, proprio come se l’è fatta mio padre… E per Jake beh…  diglielo!Non aver paura… forse si arrabbierà ma capirà vedrai… , ti ama, me lo hai anche detto tu e anche lui mi ha parlato di quello che prova per te! non può avercela con te …. Siamo sorelle è la realtà che gli piaccia o no…〞
 〝Okay hai ragione hai ragione Bella! devo smetterla di  tormentarmi…, non sai quanto bene ti voglio e quanto sei importante anche tu per me! 〞le disse abbracciandola, Bella ricambiò con fermezza 〝  …  che ne dici vuoi rientrare e … riprovarci? 〞
〝No…〞si espresse  ansiosa Elena 〝Non me la sento…farò due passi e andrò a La Push, da Jake… devo vederlo…〞.
〝D’accordo…〞la rassicurò Bella 〝però ricorda che tra una settimana è Natale e quindi devi stare in famiglia…. Quindi….vieni da papà?〞.
〝  Davvero ? Dici che posso?  Scusami ma è una cosa così nuova per me…〞si espresse Elena con entusiasmo.
〝Si… certo che si!〞le ripose con fermezza Bella 〝ah… invita anche Jake a mio padre farà sicuramente piacere rivederlo e… anche a me! okay? Ti voglio bene…〞le  rispose abbracciandola.
〝Oddio ! Sono emozionata non ho mai passato la vigilia di Natale con la mia vera famiglia…〞
〝Bene allora  non prendere altri impegni sorellina … Ora vado prima che si facciano tutti mille domande…〞. Appurò Bella alzando gli occhi al cielo.
 Elena accennò sorridendole, poi si rimise il berretto di lana,  il gelo le stava ghiacciando la testa e iniziò a incamminarsi. Bella la guardava il lontananza, era così preoccupata per lei. Era così fragile, ma dovevano dire la verità a Charlie, Elena meritava il suo affetto che purtroppo per anni le era stato privato.
〝Sei sicura che vuoi andare a piedi? Ti accompagno …?〞
〝No 〞Elena si girò anche se era avanti di qualche metro 〝Mi farà bene camminare…〞.
〝Okay…〞Bella le rispose a fil di voce 〝Sta attenta…〞le disse sorridendo della frase che le aveva appena detto. Elena sicuramente sapeva cavarsela da sola, ma ormai era in nato in Bella un senso protettivo  verso sua sorella, infondo tra le due era la maggiore. Rientrata in casa, sia Charlie che Renee le avevano chiesto cosa fosse accaduto e ovviamente compresero che non era facile per quella ragazza ripensare al suo passato tragico. 〝Hey Bells…〞Charlie si rivolse a lei mentre posava la sua birra sul tavolino in salotto 〝…perché non la inviti per la vigilia… almeno non è da sola  sicuramente se viene lei ci sarà anche Jacob e Billy… è da un pezzo che li vedo…〞
〝Si…glielo riferirò…〞ovviamente Bella aveva già immaginato che suo padre  non avrebbe voluto  trascorrere il Natale  senza di lei, la figlia guarita,  e il suo amico Billy e conoscere la figlia che non sapeva di aver avuto, Elena. 〝Bene…ah e ovviamente anche la famiglia Cullen è invitata…〞disse riferendosi a Edward e Alice.
〝Si…〞esplose contenta Renee  〝potremmo fare una bella festa…〞.
〝Rimani qui?!〞espresse Bella sbigottita, di solito sua madre resisteva a Forks massimo un paio di giorni.
〝Si …ho appena sentito Phil, gli ho  annunciato anche di questa meraviglia…. 〞disse riferendosi alla sua nipotina 〝..ci raggiunge anche lui…! Non posso non passare il primo Natale con mia figlia  guarita da una brutta malattia e mia nipote…〞.
〝Wow…okay…!!〞Bella sembrava contenta all’idea di trascorrere il Natale con la sua famiglia per la prima volta unita dopo tanti anni. Sorrise allegra mentre continuava ad ascoltare i progetti tra sua madre e Alice che ovviamente non si era rifiutata di  aiutare nell’organizzazione. Pensava anche a sua sorella, doveva convincerla ora più che mai a dire a Charlie la verità, che lei era sua figlia.
〝Allora signora Cullen… felice di passare il Natale da umana insieme alle nostre famiglie?〞Edward la raggiunse in cucina mentre lei rimetteva a posto le tazze che aveva appena lavato. 〝Si…si…〞le rispose sorridente. 〝Sono felice di vederti così raggiante…! Mi spiace per Elena che è scappata, dev’essere stato difficile per lei…〞. Bella si strinse a lui. 〝Si…non sai quanto! Però sono riuscita a convincerla a venire qui per Natale…ora mi resta da fare solo una cosa…〞disse mentre appurava che suo padre era in salotto a giocare con Reneesme.  Sogghignò nel vedere suo padre impersonare il ruolo di nonno.
〝Tieni d’occhio mio padre…io devo andare in  bagno…poi ti spiego…〞Bella corse al piano di sopra.  Chiuse la porta  del bagno e iniziò a guardarsi intorno. Poi trovò l’accappatoio di suo padre.  Lo scrutò accuratamente quando finalmente trovò un capello lo prese con un fazzolettino e lo ripose nel sacchetto di nylon che si era procurata apposta per l’occasione. 〝Okay…〞disse sospirando 〝Ora non resta che rifare l’esame…!〞disse mentre chiuse la porta del bagno e nascose il sacchetto nella sua borsa. Scese di corsa in cucina, suo padre era ancora alle prese con la piccola. Sorrise ad Edward che la guardava incuriosito. 〝Cosa c’è?〞le chiese mentre lei lo trascinò vicino la finestra della cucina per non farsi sentire da nessuno 〝Ho preso un capello di Charlie adesso non resta che fare l’esame del dna…tu credi che Carlisle…〞
〝Non credo si opporrà… vuoi che ci andiamo subito…?〞
〝Come faccio sono appena arrrivata….〞.
〝Okay dammi il bottino glielo porto io in ospedale…〞Edward prese il sacchetto e se lo infilò nella giacca.
〝Si…!amore non sai quanto ti amo!〞Bella gli buttò le braccia al collo, baciandolo dolcemente. Edward ricambiò il suo bacio e le sorrise sparendo alla velocità della luce. Alice si voltò verso di lei, aveva notato che era assente con lo sguardo, forse aveva visto qualcosa, Bella la guardava preoccupata ma emise un sospiro quando lei le sorrise accennò con il capo, per tranquillizzarla.
Nel frattempo Elena aveva fatto una lunga passeggiata. Le era servito per pensare, per riflettere. Voleva dire tutto a Jake, ma come? Non trovava le parole giuste, e se lui l’avesse lasciata a   causa del fatto che era la sorella di Bella trovando assurda la situazione? Non aveva accettato inizialmente che lei  fosse un premio di consolazione figuriamoci se gli avesse rivelato che erano sorelle, sarebbe scappato via da lei subito. Bella continuava a dirle che era giusto che lui sapesse, ma la paura di perdere l’amore della sua vita la trascinava in un vortice senza ritorno. L’idea di scappare via l’assaliva, ogni giorno la sua famiglia da Rio non faceva altro che chiamarla, dicendole che sentiva la sua mancanza, ma se fosse andata via da Forks anche Bella avrebbe sofferto. La situazione si ripresentava di nuovo e sempre più complicata, prima c’era il caso Jake e il suo problema con Bella da risolvere ora il problema era un altro, scegliere : Forks o Rio, Bella o la sua famiglia adottiva? E Jake? Oddio Jake, non poteva perderlo, no! Non poteva ferirlo proprio ora che il suo cuore era guarito. Non sapeva che fare. Ora che dopo anni aveva ritrovato la sua  vera famiglia e l’amore vero doveva abbandonarli.
Camminava  da molto ma solo dopo un po’ si accorse che aveva preso una strada sbagliata, un sentiero che pensava la portasse a La Push, dove Jake l’aspettava, ma non sapeva come era finita decisamente da tutt’altra parte. Sembrava La Push, ma  non era esattamente come ricordava. Quelle strade si assomigliavano tutte.
Scosse la testa incredula, le lacrime le rigavano il volto, aveva ancora i pensieri fitti e ingarbugliati che le passavano per la mente. Respirò a fondo. Pensò che se avesse chiamato Jake in qualche modo l’avrebbe raggiunta. Si fermò, prese in suo cellulare, si sentì ancora più sola e angosciata quando vide che il cellulare era morto 〝Accidenti batteria scarica!〞disse pestando un piede per terra arrabbiata. Le mani le tremavano, quello sembrava esattamente il posto della visione che  le aveva fatto vedere la sua piccola nipotina. Continuava a guardarsi attorno, un posto buio e isolato, nessun rumore, nessuna casa. Nulla solo alberi, alberi e alberi.
〝No…〞disse ridendo dei suoi pensieri assurdi ma che la spaventavano a morte 〝Era solo un sogno Elena … non avere paura! Reneesme è una bambina particolare ma è solo una bambina… ha tanta fantasia…〞iniziò ad incamminarsi nel bosco sempre più fitto. Camminava a passi veloci,voleva uscire da quel posto buio e umido al più presto ma  le radici degli alberi l’avevano già messa a rischio caduta un paio di volte. Il cuore le iniziò a battere all’impazzata, stava quasi per esplodere quando si fermò per un attimo e sentì che non era da sola. Aveva sentito uno scricchiolio tra le foglie e i rami.  Iniziò a trasalire e a tremare. Era qualcosa o qualcuno? 〝Spero non sia un lupo o urlo…〞si disse agitatissima mentre le lacrime le sgorgavano sul viso rigato dal freddo e dalla paura. Improvvisamente si  voltò, vide quattro ragazzi,alti, possenti,  tutti con dei segni sul viso. Uno di loro, il più inquietante, con una cicatrice sulla fronte, rossastra, le si avvicinò. Aveva un’aria molesta e da avanzo di galera.
〝Ehy sei una turista?!〞le chiese incuriosito e allo stesso tempo nervoso. Elena li guardava spaventata, uno di loro anche se lo  teneva semi nascosto nella tasca dei jeans aveva un coltellino. Cercava di stare calma e affrontare la situazione, infondo anche a Rio aveva visto  cose del genere, solo che accadeva in posti dove la folla era un passo per cercare salvezza. Emise un sospiro per calmarsi poi alzò lo sguardo. 〝Allora?! Cosa c’è … ai visi pallidi non hanno insegnato che quando una persona fa una domanda bisogna rispondere!〞esplose un altro, con i capelli arruffati e il naso importante.
〝Cosa pretendete è una donna!〞tutti e quattro esplosero in una risata fragorosa e beffarda.
Elena si conosceva, era sempre stata spavalda, un maschiaccio pronta a difendersi,  in un’altra occasione avrebbe sferrato un ceffone ad ognuno dei quattro ma in questo caso si trattenne, anche se la rabbia le stava salendo,  l’unica cosa che fece fu sfociare in un mare di lacrime. Da sola in un posto sconosciuto con quattro avanzi da galera. Il massimo per le sue coronarie.
〝Ohh si è spaventata!〞le rispose uno avvicinandosi a lei e mettendole il broncio. Uno iniziò a scrutarla in un modo strano. Elena prese tutto il coraggio che aveva e rispose con fermezza anche se la voce le usciva strozzata dalle lacrime che tratteneva .
〝Devo… devo andare a La Push… nella riserva dei Quilleutes, mi sapete indicare la strada…!?〞si espresse con voce flebile.
〝Oh finalmente… 〞uno più basso e tozzo le si avvicinò sorridendole. 〝 allora ce l’hai una voce e sei anche carina…lo sai? Ti accompagnamo….ma….〞
〝Io poi adoro le bionde….〞aggiunse l’altro toccandole i capelli, si era avvicinato troppo a lei. Uno di loro tentava di accarezzarla, lei gli tirò via la mano schifata.
〝Io no! Avevo una ragazza bionda una volta…, poi mi ha lasciato…〞si espresse con rancore il tipo più alto quello con la cicatrice sulla fronte. 〝Le assomigli….〞
〝Cosa volete da me?!Vi prego non fatemi nulla…!  non ho soldi, ma ho il mio cellulare, lo puoi vendere e farci dei soldi e forse ho 4 dollari con me… vi do tutto quello che volete….〞
〝Ahahahah !〞il tizio scoppiò a ridere, l’alito sapeva di alcool o qualcosa di molto simile 〝Se proprio vuoi che ti lasci andare… o che ti accompagniamo beh… i miei amici non si divertono da un po’… perciò… perché non gli mostri un po’ di carne… dato che non hai i soldi per ripagarci!〞. Elena non ebbe nemmeno il tempo si scappare, venne afferrata da uno dei quattro, che  mentre la teneva,  lasciava che l’altro le strappava con il coltellino la maglia, sentiva il freddo e le mani viscide e ruvide  accarezzarle la pelle. Un altro il più tozzo, le era già addosso. 〝Mmm hai proprio un buon profumo… dolcezza〞.
〝No! No! Vi prego lasciatemi〞gli sussurrava con un filo di voce, disperata e senza forze . Ma nessuno le si toglieva di dosso, sentiva le mani dure e incallite sulla sua pelle,  strattonarla.  Graffiarla. Urlava disperata sotto la bocca tappata dalle mani  del tipo che la teneva così stretta da soffocarla. Le lacrime investivano la sua faccia. Stava per svenire, non respirava quasi più. Improvvisamente uno di loro venne afferrato alle spalle e scaraventato via dal corpo di Elena, gli altri si erano dileguati velocemente.
〝A loro ci pensiamo noi.. Tu pensa ad Elena…!〞
Elena era spaesata, sotto shock. Non  era cosciente, l’avevano anche picchiata e sentiva i lividi sulla sua pelle, le facevano era indolenzita. Tutto in meno di cinque minuti. Ma era certa che quello che le stava sollevando era Jake, sentiva il suo profumo, il suo calore. Nonostante fosse turbata, gli occhi semi chiusi,  vedeva la sua sagoma e il suo volto anche se sfuocato. La sua faccia segnata dalla rabbia e lo sguardo indurito. Cercò di allungare un braccio per accarezzarlo, per rassicurarlo, per dirgli ti amo Jake  ora sono salva sta tranquillo , ma non ce la faceva.
Embry e Jared intanto tenevano in guardia il delinquente. Jake dopo aver aiutato Elena a coprirsi con una maglia e il giubbotto. Si avvicinò al tipo. Infuriato e irascibile. La sagoma che tremava, avrebbe voluto stappare la pelle di quel viscido a morsi, proprio come lui e suoi amici avevano fatto con la sua donna.
〝Jake sta calmo!〞gli intimò Sam 〝C’è anche Elena.. pensa a lei… non farlo qui!〞
〝E’ proprio perché penso a lei che devo dare una lezione a questo mostro… ma hai visto che le hanno fatto!?〞esplose  sovrastandolo.
〝Voi Quilleutes sempre li ad arrabbiarvi… eh 〞si espresse sogghignando.
〝Senti un po’ imbecille!〞Jake lo prese con tutta la forza che aveva afferrandolo e spaccandogli quasi una spalla 〝Dimmi perché non debba ucciderti  qui e adesso e lasciarti agonizzante!〞
〝Volevamo solo aiutarla!〞 le rispose spavaldo. Jake sferrò un pugno, non aveva accettato la sua intromissione nel discorso.
〝Ora sta calmo Jake !porta Elena da Emily… okay!〞Jake lo incenerì con lo sguardo, era così arrabbiato  e furioso che avrebbe preso a pugni anche Sam, ma non poteva farlo essendo il capo branco.  Dopo aver guardato ancora la faccia  del  mostro e fissandola nella mente, andò da Elena agonizzante, alcuni lividi stavano già sparendo dato che con le sue mani si toccava per il dolore e con il suo potere inspiegabile stavano sparendo, ma sembrava incosciente.
〝Amore.. sei tu…?〞si espresse con un filo di voce mentre si abbracciava a lui per potersi muovere.
〝Si…tranquilla…〞Jake le diede un bacio sulla fronte 〝Ora ti porto in un posto più tranquillo e caldo…〞
〝Non lasciarmi da sola… ti prego ho paura…〞disse tremando abbracciata a lui.
〝No…〞le  rispose stringendola  a sé 〝Mai…! 〞. Poi senza guardare indietro perché se lo avesse fatto si sarebbe di sicuro trasformato e non aveva nessuna intenzione di farlo davanti ad Elena.Si apprestò a portarla da Emily che  gli aspettava sulla veranda.〝Oh Santo Cielo!〞disse quando Jake sdraiò Elena sul divano , nonostante fosse in guarigione il volto era tumefatto dai lividi 〝Ma cosa le hanno fatto! com’è successo?〞gli  domandò sconvolta e  impressionata.
〝E’  la terza volta in una settimana, per due volte i lupi… oggi dei ragazzi,  dei mostri …〞Jake si strinse nei pugni per non eccedere nella rabbia che aveva in corpo 〝… non sappiamo se  le cose possono essere collegate tra loro…〞  le spiegò mentre Emily lo aiutava a fasciarle la costola. Elena emise una smorfia per il dolore, poi si toccò con la mano e sembrava essersi calmato.
〝Lupi…!?〞intervenne Elena terrorizzata. 〝Stzz tranquilla amore riposati… starai meglio….te l’ho detto nessuno potrà farti del male…  nemmeno un lupo ci sono io con te!〞la rassicurò Jake sfiorandole con la mano  la guancia. Elena gli sorrise, poi chiuse gli occhi, esausta e per l’effetto del calmante che Emily le aveva somministrato.
〝Ma chi sono?! Spero tanto che non inizi una caccia ai lupi…〞si espresse Leah preoccupata, mentre osservava sconvolta Elena che respirava affannosamente e farfugliava qualcosa. La voce leggera e impastata. 〝Nessuno di questa riserva ha mai osato toccare esseri umani….〞.
〝Elena…  amore non sforzarti…〞Jake si era accorto che  si era risvegliata, voleva parlare  le accarezzò la fronte fredda,   la costola incrinata non l’aiutava affatto, più respirava più le faceva male. 〝 Ma cosa mi hanno fatto….? Dove sono? Chiama …Bella… ho bisogno anche di lei…〞cercava di dirgli nonostante le parole le uscivano a stralci, le lacrime le rigavano il volto .
〝Si…ora la chiamo ma tu sta tranquilla…dormi è tutto finito!〞le disse baciandole la mano, asciugandole le lacrime che le rigavano il volto. 〝Leah e Emily sono qua vicino a te… arrivo subito〞Elena si voltò a guardarle, erano la accanto a lei come due angeli custodi.  Emily le sorrise. Elena chiuse gli occhi, la morfina stava facendo effetto.
Jake afferrò il cellulare. Spiegò tutto velocemente e Bella che preoccupata e agitata accorse subito da Elena.
〝Dov’è?!〞  chiese apprensiva appena arrivata da Jake 〝Cosa le è successo?〞chiese ansiosa guardandosi attorno per cercarla mentre entrava a casa di Emily.
〝 Ora dorme…〞le riferì Jake , la invitò a sedersi 〝Bella … in questi giorni stanno accadendo delle cose strane a tra Forks e  La Push…, al confine vive un’altra tribù simile alla nostra ma non siamo sicuri che le cose siano collegate…〞
〝Spiegati meglio Jake….〞Bella era in attesa di spiegazioni Jake sembrava così vago e preoccupato che le aveva messo tensione.
〝Due notti fa abbiamo sentito delle urla provenire dal bosco confinante tra La Push e la riserva degli Hoh… dei ragazzi, una coppia,  stava per essere assalita dai lupi  , ma fortunatamente sono rimasti illesi a parte qualche graffio, appena ci hanno sentiti arrivare gli altri lupi sono scappati. ….  Elena oggi è stata aggredita da quattro ragazzi…〞disse cercando di soffocare la rabbia.
〝Cosa?!〞Bella stava per svenire, il cuore le si era bloccato, il sangue gelato, gli occhi sbarrati 〝Elena è stata aggredita?! Ma come…?! Devo vederla…! Come sta?!〞scattò in piedi e si diresse verso la cucina di Emily, la vide accasciata sul divano, gli occhi chiusi che tremavano come se stesse facendo un brutto sogno. Notò qualcosa sul volto, si avvicinò e stava per urlare, si portò la mano alla bocca, quando vide tutti quei lividi. Le lacrime assalirono il volto. Sua sorella ridotta in quel modo. Mostri decisamente mostri. Poteri o no, vampira o no, li avrebbe ammazzati con le sue stesse mani se li avesse avuti davanti.
〝Oh mio Dio!〞disse ancora agitata. Jake le circondò le spalle per calmarla, mentre la portava fuori.
〝  Lasciala riposare…〞si espresse Jake fermandola  〝Gli Hoh …maledetti….〞
〝Gli Hoh…?〞risentendo quel nome a Bella venne subito in mente la storia della signora Lorenz. Aveva ragione allora ad aver detto ad Elena di non avere mai a che fare con quella gente. E a quanto pare anche i Quileuttes non li avevano in simpatia. Chissa’ cosa c’era sotto.
〝Si… li conosci?〞si espresse Jake incuriosito. Bella accennò col capo, sapeva che stava per mettere a repentaglio il rapporto appena creato tra Elena e lei come sorelle, ma doveva spiegare a Jake come stavano le cose.  Jake era in attesa della sua risposta. Bella sapeva quanto per Elena fosse importante mantenere con Jake  il segreto del loro legame, due sorelle ritrovate, ma se serviva per proteggerla doveva infrangere le regole, doveva tenere sua sorella alla larga dai pericoli. “ Prima o poi capirà che se l’ho fatto e per il suo bene…” sussurrò tra sé.
〝Allora mi dici come fai a sapere degli Hoh…?〞le domandò Jake. Infondo era una storia poco conosciuta, anzi ignara per chi non apparteneva alla riserva, a Bella era stata raccontata la storia tra i freddi e i Quileuttes, ma non le era mai stata raccontata la storia tra gli Hoh , i Qullieutes e i Freddi.
〝Jake vedi… 〞Bella si diresse fuori dalla veranda 〝qualche settimana fa io ed Elena….〞iniziava a spiegarsi ma non trovava le parole giuste. Sapeva che sua sorella non l’avrebbe perdonata ma come fare a   proteggerla. Tuttavia non dava torto ad Elena se le aveva confessato che era difficile confessare una cosa del genere a Jake. Iniziava a sentirsi nervosa.
〝Vuoi che vi lasciamo da soli…〞si intromise Emily notando in Bella un certo imbarazzo, ansia e titubanza.
〝No ..no ! 〞riferì Bella a Emily e a Leah 〝E’ giusto che ascoltiate anche voi…〞
〝Va avanti  allora…?〞la incitava Jake.
〝Io ed Elena , in quella casa in cui si è trasferita, sai tra La Push e …  beh abbiamo scoperto una cosa…〞
〝Cosa Bella ? Cosa…?〞
Bella estrasse la lettera e il test del dna fatto tra lei ed Elena e glielo consegnò a Jake.  Lui le prese in mano, incuriosito, non riusciva davvero a capire dove volesse arrivare.  Prese prima la lettera e iniziando a leggerla guardava sconvolto Bella. Poi lesse il test del dna.  Emise un riso sarcastico leggendone il risultato.
〝Non posso crederci… è assurdo….!〞le disse rimettendole in mano la lettera e il risultato del dna. Voltandole le spalle. Era sbalordito e irritato. Anche Emily e Leah che lessero entrambi le cose erano sbigottite. Elena la sorella di Bella. Ora si spiegava la somiglianza. Jake era sorpreso , senza parole: aveva fatto così tanti sforzi per curarsi dalle ferite che Bella le aveva provocato e ora tutti i dolori sembravano tornare. Bella, l’amore impossibile non corrisposto ed Elena l’amore ricambiato sorella della ragazza che lo aveva fatto soffrire e non poco.
〝E’ invece è così Jake! Ti prego non la fare più difficile di quanto non lo sia stato per me e per Elena! Non sai quanto mi  è costato confessarti tutto questo… Elena non voleva nemmeno che tu sapessi … ma te lo avrebbe detto prima o poi…〞Bella sapeva di essersi messa in una situazione senza uscita, ma doveva farlo. Conosceva Jake sapeva quanto  fosse ostinato e testardo, ma doveva sapere, se davvero amava Elena doveva proteggerla, sapere che lei era sua sorella.
〝Ah si ? e io cosa dovrei dire… no aspetta ! Io ero l’idiota ignaro di questo segreto…!fino a quando me lo avreste tenuto nascosto…!? Elena  ha guarito le mie ferite e poi cosa fa non si fida di me, non vuole confessarmi che tu e lei  siete, sorelle!〞si espresse angosciato e incredulo 〝Uno scherzo! Mi sembra una farsa non so….! Non so più a cosa pensare Bella… mi sento confuso come quando la vidi a Rio la prima volta sembrava te ma non eri lei….〞disse mettendosi le mani tra i capelli.
〝 Infatti io non sono lei! Jake non fare così ti prego! La situazione è abbastanza delicata… e, no! non è uno scherzo è tutto vero e…non sai quanto pesava per Elena questa confessione… neanch’io potevo crederci ma l’ho fatto e subito…!voglio un gran bene a mia sorella e con lei ho avuto da subito un legame incondizionato… ora che so che è mia sorella farò di tutto per non pederla! Ha già sofferto abbastanza non credi?!〞
〝Se mi amava davvero doveva fidarsi di me e dirmelo…. Io l’avrei ascoltata… e non avrei cambiato i miei sentimenti per lei.〞
〝Jake  ora sei arrabbiato  ma non essere duro con lei e cerca di capirla… di aiutarla e proteggerla, come avresti fatto  per me…〞
〝Non potrei non farlo Bella, l’amore che provo per lei è illimitato ma mi ferisce il fatto che me l’abbia tenuto nascosto… lei ha sempre avuto paura di essere confrontata a te… ma giuro io non l’ho mai fatto, lei è un’altra cosa a te voglio bene Bella, anche se è stato difficile accettare questo rapporto con te, ma Elena con lei è diverso, è stato diverso….〞
〝 La ami Jake! Lo so!〞Bella gli sorrise contenta 〝Anche lei ti ama Jake, profondamente! Se non te l’ha detto subito è perché ha paura di perderti….ora pensa a proteggerla e  a starle vicino ….non sarà facile per lei affrontare questa ennesima rovina della sua anima… 〞sostenne pensierosa e preoccupata.
〝Non c’è bisogno di supplicarmi Bella…〞le chiarì Jake abbozzando un sorriso . Sembrava più calmo anche se ancora confuso.
〝Amo Elena, da impazzire, non posso più fare a meno di lei. È l’aria che respiro, il sole che mi riscalda… tutto! Le starò vicino per sempre…〞disse voltandosi  mentre la guardava dormire, più rilassata anche se il pensiero di quei tizi che le avevano messo le mani addosso lo facevano trasalire dalla rabbia. Iniziava a tremare, Bella gli prese le mani e lo guardò negli occhi. Jake sembrava affranto e stanco.
〝Calmo Jake…〞Bella gli sfiorò la guancia. Le faceva male vederlo così, capiva la sua premura per Elena e ora che sapeva che nonostante tutto l’amava illimitatamente, era tranquilla. Poi anche lei guardò Elena, sconvolta, sperava che al suo risveglio il sapere che aveva confessato a Jake il loro rapporto di parentela, non andasse a complicare le cose ma doveva farlo, per Elena e per Jake. Per il bene che voleva ad entrambi.
 
 

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Capitolo 17
*** Sensi di colpa ***


Anche i Cullen vennero a sapere della situazione che si stava creando tra La Push e il confine, informati da Jacob.  Restringere il cerchio di caccia avrebbe significato meno cibo e più rischi per la loro incolumità.
Jake  e , tuttavia anche il branco, sotto  decisione  di Sam, aveva riferito che li avrebbero sostenuti, infondo nonostante in passato si erano create delle discordie, la tribù degli Hoh non aveva mai messo in chiaro i loro rapporti con i vampiri così come invece aveva  fatto il bisnonno di Jake a suo tempo creando il patto. Ancora una volta quindi i vampiri e i licantropi si sarebbero uniti per aiutarsi.
Nel frattempo Elena, trasferita a casa dei Cullen, era sotto effetto dei sedativi. Non era il dolore fisico a farla soffrire ma gli incubi ricorrenti e lo stato di incoscienza che stava vivendo.  Carlisle aveva chiarito sia a Bella che a Jake che c’era un forte rischio di una depressione post traumatica, causata dal forte impatto che la violenza aveva avuto su Elena. Ognuno cercava di vegliare su di lei,di starle vicino, persino Rosalie che ce l’aveva in antipatia, sentendo cosa le era successo provava un’enorme dispiacere per lei. Ricordava quello che le era accaduto prima di essere trasformata, la violenza che aveva subito.
Ormai le ferite di Elena erano sparite, avendo una guarigione accelerata, probabilmente dovuta ai suoi poteri inspiegabili.
〝Ma questa Signora Lorenz…vi ha  poi  dato spiegazioni sul perché Elena non poteva avvicinarsi a quella riserva?〞chiese incuriosito Jake dai discorsi che Bella stava facendo. Bella gli stava spiegando  il perché lei era a conoscenza degli Hoh, della signora Lorenz così strana e disinteressata, vaga.
〝Non lo so Jake…〞si espresse  Bella scrollando il capo 〝ma appena si è accennato al nonno di Elena e a quella tribù, la donna ci ha quasi cacciato… perché tu lo sai?!〞gli domandò incuriosita dall’apprensione di Jake sull’argomento.
〝In un certo senso  si ma….〞disse quasi  sospendendo il discorso, come se non potesse dire più di quello che gli era concesso.
〝Ma…? E’ un segreto della tua tribù…〞espresse Bella abbattuta. 〝Immaginavo…〞sostenne  dopo sospirando 〝… E c’è un modo per scoprirlo…? Jake è per aiutare Elena…〞. Sostenne speranzosa, ma sapeva benissimo che per Jake i segreti della sua tribù non potevano uscire al di fuori di essa così liberamente.
〝Tipo raccontandotelo sottoforma di leggenda? Mi piacerebbe poterlo fare….〞
〝  Jake … se tu sai qualcosa dimmelo …〞espresse Bella stringendogli le mani 〝potrebbe servire per aiutarci…〞. Jake stava per dirle qualcosa ma i lamenti di Elena dalla stanza accanto fecero sobbalzare entrambi. Elena aprì gli occhi confusa, intorpidita, il formicolio le percorreva il corpo come se un insetto la stesse attraversando di corsa.  Si sentiva come se si fosse rialzata dopo che un tram l’avesse appena travolta. Cercò di tirarsi su ma la testa le vacillava. Un dolore lancinante alla testa, non il solito più forte Jake fece in tempo ad afferrarla, dato che stava per sbattere la testa con violenza.
〝Jake…〞disse guardandosi attorno, confusa e con voce debole. Lo vide, era davanti a lei, sorridente, calmo. Cercava di alzare il braccio, per avvicinarlo, abbracciarlo ma si accorse della fasciatura che le impediva di farlo. 〝Cosa mi è successo?〞chiese in preda al panico cercando di alzarsi dal letto.
〝Non ricordi nulla…?〞chiese Jake sorpreso, ricordava gli incubi delle notti precedenti, le parole, il terrore nella sua voce, i pianti nel sonno agitato.
〝Qualcosa… ho la mente  così annebbiata…  mi hanno fatto male Jake…〞rispose confusa mentre le lacrime le sgorgavano dal volto, insieme ai singhiozzi. Il pensiero delle mani viscide che le erano addosso le stava tornando in mente.
〝Hai dormito parecchio amore  ma ora ci sono io non avere paura ….〞 Jake la strinse a sé accarezzandole la testa.  Chiuse gli occhi, sentiva il suo cuore agitato, batterle all’impazzata. Vedere Elena così confusa e provata, non faceva altro che montare la sua rabbia verso quei tipi che avevano  abusato di lei. Emise un sospiro, doveva restare calmo, se solo avesse saputo che lui si trasformava in un gigantesco lupo avrebbe peggiorato le cose, anche se Bella spesso l’aveva esortato a dirglielo.  Osservò il braccio non fasciato, i lividi  e i segni dai polsi erano spariti, aveva solo un leggero gonfiore violaceo sotto l’occhio destro. Glielo accarezzò con delicatezza. Elena lo guardò preoccupata. Si voltò verso la porta, vedere sua sorella la faceva sentire meglio.
〝Bella ci sei anche tu…. Vieni avanti perché sei la….〞, le disse con apprensione, aveva bisogno della presenza di sua sorella in un momento così delicato. Bella, con un’espressione preoccupata accennò con il capo e si fece avanti. Elena la fissava serena. Poi si guardò attorno, riconobbe la stanza era di nuovo a casa dei Cullen.
〝Come mai sono qua ?〞le domandò incuriosita. 〝Potevo anche dormire a casa mia…〞.
〝Dai Cullen? Perché ti abbiamo portata qui  in modo che Carlisle potesse darti un’occhiata…  Sai hai dei poteri  davvero speciali ! Sei forte  sorellina guarisci presto… ! Se penso a quello che ti è capitato …〞Bella aveva gli occhi lucidi, si allontanò per non crearle disagi, per non far agitare sua sorella. 〝Non ricordo  accidenti… ma non è una novità questa… giusto?〞sostenne confusa Elena cercando di tirarsi su. Guardava il suo corpo, non le sembrava malconcio a parte il braccio  e la costola fasciate che le facevano male. Poi rielaborò le parole che Bella aveva appena detto  “sorellina” e guadava Jake che la guardava rilassato, sereno ma  nello sguardo c’era qualcosa di apprensivo, una lieve tensione.  Elena trasalì. Gli aveva detto la verità? Bella glielo aveva detto? Le lacrime iniziarono a sgorgarle dal viso. Preoccupata  per quello che non si aspettava. Ma Jake era la davanti a lei, la guardava così dolce, così premuroso, così incantevole, se non fosse  stato per il braccio  e il formicolio per tutto il corpo che la faceva sentire mezza addormentata, lo avrebbe abbracciato forte, per fargli capire “Scusami amore se te l’ho tenuto nascosto ma non volevo perderti… ti amo”. Sentiva il suo sguardo, quello di Jake, toccarle il più profondo dell’anima. Se solo l’avrebbe ferito con questa novità, di essere la sorella di Bella, non  se lo sarebbe perdonato, mai.
〝Tranquilla amore mio… sono qui…〞le disse abbracciandola cercando di non stringerla per evitare di provocarle dolore. Bella fece un cenno a Jake che li lasciava da soli, infondo avevano tante cose da dirsi e lei voleva essere coccolata da Edward io suo dolce e comprensivo Edward, che l’aveva vista così agitata e in pena per sua sorella. Aveva passato due giorni di completa tensione fisica per via di quello che era successo a Elena.
〝Jake… 〞Elena iniziava a piangere 〝Jake scusami se non te l’ho detto io…〞  gli sussurrò flebile 〝…avevo paura che….non capissi…che mi lasciassi e… che le tue ferite si riaprissero …〞.
〝Tzz … 〞Jake le mise un dito sulle labbra, poi gliele baciò  〝Amore tranquilla non sono arrabbiato con te! 〞.
〝Ma io ti ho mentito….!〞sostenne lei arrabbiata con se stessa e con la situazione.
〝Ti perdono… Elly! Bella mi ha spiegato tutto…〞le riferì mentre Elena si appoggiava al suo petto, tenendo nascosta la smorfia per il dolore  dovuta alla costola incrinata. 〝So che avevi paura, paura di perdermi, che io mi arrabbiassi con te, ma non sarebbe mai accaduto…〞la rassicurò Jake sedendosi sul poco spazio, accarezzandole la testa, i capelli morbidi di Elena erano una specie di antistress. Jake che le cinse le spalle.
 Per lei era così bello sentirlo vicino. Nel dormiveglia, nei suoi incubi confusi lo aveva visto allontanarsi da lei, irraggiungibile, sempre più distante. Ma era solo un incubo evidentemente, lui era la accanto a lei adesso, innamorato perso.
〝Allora cosa pensi di me ora che sai che io e Bella… beh si che io e lei siamo sorelle… ?〞. Elena sollevò lo sguardo per guardare Jake anche se  si riteneva indegna di farlo.
〝All’inizio  sono rimasto sbigottito! Ma ora nulla ha più importanza amore… . Si è vero la tua somiglianza con Bella molto spesso mi ha confuso, ma erano gli esordi. Quando sono andato via da Rio ero arrabbiato, con Bella, con la sua scelta sbagliata, poi mi sono accorto che stavo perdendo la persona più importante: tu Elena!〞. Elena la guardava incantata e sbalordita,  per la prima  volta Jake le stava dicendo che  già da Rio era diventata importante 〝Sono stato un cieco a non vederlo da subito, tu eri la ad aiutarmi, ad un passo da me,  pronta a farti  in quattro  per aiutarmi, pronta  ad amarmi,  e io niente avevo la mente oscurata dalla mia collera …. ma poi mi hai guarito  Elena, hai rimesso a posto la mia anima fatta in pezzi …ricordi quando ti ho parlato dell’imprinting…〞. Elena si sentiva decisamente più sollevata, Jake non ce l’aveva con lei per fortuna, doveva ringraziare anche sua sorella se  le cose erano andate per il meglio.
〝Si beh sinceramente Jake…non ci ho capito nulla… 〞sogghignò Elena 〝però il bacio me lo ricordo! mi hai lasciata senza parole  su quella spiaggia… ma era quello che volevo anch’io infondo…〞.
〝Farmi  innamorare di te?〞 aggiunse Jake mettendosi a ridere imbarazzato , lei lo imitò istintivamente.
〝Elena …. Amore senti…〞le disse prendendole la mano e mettendogliela sul petto. La testa posata sulla sua. Elena sentiva il calore del suo corpo assopire il dolore che aveva alla costola.
〝Batte forte…〞rispose lei parlando sottovoce, la mano intrecciata nella sua .
〝Per te… solo per te… Tun Tun, Tun Tun…〞. Jake le diede un bacio sulla mano.
〝Così mi fai piangere Jake …. Sei il ragazzo più dolce e romantico e …. non ho parole. Meno male che Bella ha avuto la brillante idea di  dirmi raggiungerti qui quel giorno. Credo che a quest’ora sarei morta senza di te, il tuo calore il tuo amore, il tuo sorriso…〞. Si espresse trasognante. Non riusciva a fare a meno di lui già da Rio, di quel sorriso che non aveva paragoni, e ora che Jake era suo, non poteva non dirglielo.
〝Elena  Swan…〞. A sentire Jake chiamarla  con il suo nuovo cognome Elena provò un’emozione enorme. Jake si era messo in ginocchio davanti a lei, il suo sguardo si fece più serio, intenso, bellissimo. 〝… Io ti amo incondizionatamente…non so quando riuscirò a farti una proposta decente con un bell’anello ma per il momento accetta questo…〞le tirò fuori un ciondolo. Glielo mise tra le mani, per poi richiudergliele. Elena lo riconobbe subito era quello di Rio, il sole dorato con la pietra azzurra in mezzo che emanava una luce meravigliosa, incomparabile.
〝Ma è il ciondolo di tua madre Jake, quello che ho ritrovato a Rio sotto il tuo letto …!Non posso è prezioso…è di famiglia…〞disse scrollando il capo e rimettendoglielo il mano. Jake glielo girò facendole notare la scritta sul retro. “Ad Elena, la mia  guaritrice che ha fatto ritornare a battere il mio cuore infranto, con amore Jake”.
〝Elena … ! Tu fai parte della mia famiglia… Mia madre avrebbe voluto così ne sono certo …〞. Le disse sollevandole i capelli e  mettendoglielo al collo. Anche se il braccio le faceva malissimo Elena non fu capace resistere si abbracciò al suo Jake, il bacio dolce e romantico passò a profondo e intenso.
〝Ti amo Jacob Black…〞una lacrima le sgorgava sul volto. Jake le asciugò la lacrima con la sua guancia. Elena guardava il ciondolo, pensava a quando l’aveva ritrovato a Rio, a quel sole intarsiato che le ricordava il suo Jake, l’unico legame rimastole e che l’aveva spinta a rintracciarlo, per ridarglielo, per rivederlo, per riabbracciarlo. Si voltò a guardarlo, era davvero la accanto a lei ed era tutto così perfetto, lui, loro, il loro amore.
Nei giorni seguenti Elena si sentiva meglio, aveva accettato di rimanere ancora un po’ dai Cullen, dato che Bella aveva così insistito, le faceva piacere avere una sorella così premurosa nei suoi confronti. Non che Lola non le avesse mai dato le stesse attenzioni quando era stata male, ma con Bella il legame era diverso, vivo, reale, intrinseco. Quella famiglia poi, i Cullen, erano stai così gentili con lei, dall’inizio e le faceva davvero piacere che anche Jake finalmente iniziava a tollerarli. Guardava sua nipote Reneesme, suonare al pianoforte che a sua volta la fissava e le sorrideva. Era sempre più grande, più carina e più intelligente. A quattro mesi sembrava un bambina di quasi due anni. Oltretutto aveva iniziato anche a parlare quindi la cosa si faceva sempre più interessante.
〝Allora zia Elena sono stata brava? Me l’ha insegnata il mio papà… sai〞le  disse  avvicinandosi a lei sorridente. Era lo stesso sorriso di sua sorella Bella e di conseguenza anche un po’ il suo.
〝Moltissimo … !Sei bravissima….〞le rispose Elena battendole le mani e accarezzandole i capelli , adorava i suoi riccioli bronzei. Reneesme l’abbracciò improvvisamente, con fermezza 〝Mi dispiace tanto per quello che ti è successo zia...,  ma lo zio Jake non permetterà a nessuno di farti del male, lui ti ama davvero… me lo ha detto l!Che bello essere innamorati…  vero?〞. Alla citazione di sua nipote Elena sogghignò stupefatta.
〝 Si… è molto bello….! Sono certa che quando sarei più grande i ragazzi faranno la fila dietro la porta di casa per poterti vedere….〞 le disse prendendola in braccio e guardandola nei profondi occhi nocciola.
 Era davvero stupita dai discorsi di quella bambina, così maturi così adulti. 〝Ora vado a suonare…〞le disse schizzando verso il pianoforte. 〝Grazie per l’incoraggiamento…〞le aggiunse ridendo e tirando fuori suo viso delle meravigliose fossette.
〝E’ stata così in pena per te sai…〞la informò Bella entrata in salotto con un vassoio e due tazze fumanti.
〝L’ho notato… ! Ha un abbraccio importante ….  ed  è carina molto…. carina 〞sostenne Elena massaggiandosi il braccio in modo che il dolore sparisse. Poi le rispose sorridendo 〝E’ incredibile quanto cresce….ma è normale?〞. Bella scrollò il capo ridendo. 〝Ops … scusa〞disse Elena preoccupata per aver detto qualcosa di sbagliato.〝Infatti le ho detto che se continua a diventare così carina …da grande avrà la fila dietro la porta di casa…〞.
〝Tranquilla Elena…devi solo abituarti…è questione di tempo…!Anche per me a volte è strano..cioè sembra una bambina come le altre ma si… lei cresce…e diventa sempre più forte e bella, ma non credo abbia preso tutto da me!Ah dimenticavo domani è il gran giorno ricordi…!?〞si espresse Bella alzando lo sguardo verso Elena, tralasciando la teiera calda.
〝Si …〞Elena emise un sospiro 〝Si domani festa di Natale… con sopresa per Charlie… e Renee! E’ pensare che ieri mi ha anche voluto salutare perché aveva saputo di quello che mi era successo… e sai cosa mi ha detto che le ricordo te…〞le confessò Elena, Bella le sorrise.
〝E’ mia madre… è normale! Lei si allarma per queste cose ma tu devi stare tranquilla Elena,  non accadrà nulla di grave! mia madre si…  magari ne sarà un po’ risentita…però Charlie, papà deve sapere e tu hai diritto ad avere il suo affetto!〞
〝Lo so , lo so Bella ma se lui non ci crederà… ?〞
〝Ci crederà…abbiamo le lettere e due test del dna beh magari si arrabbierà con me perché ho preso un suo capello all’insaputa ma Elena lui deve sapere che ci sei anche tu e…. per rendere il tutto ancora più realistico beh…〞disse correndo verso il bagno. Elena la seguiva con lo sguardo.
〝Ecco qua!〞le disse mettendole in mano tinta per capelli 〝Torna al tuo al colore originale … sarà più d’impatto!〞
〝Non credi sia troppo Bella?〞si espresse titubante Elena . 〝Si forse ma…che importanza ha ormai…  domani papà saprà che ha un’altra figlia!〞.
Entrambe si guardarono sorridendo. Qualche ora dopo Elena era tornata al suo colore, il castano ambrato. Si guardarono vicine allo specchio, la piccola Reneesme le raggiunse incuriosita. Anche Alice era sopraggiunta nel frattempo, sollecitata dalla nipote che in un batter d’occhio era corsa da lei per farle vedere quello che Bella ed Elena stavano combinando. Ma come al solito Alice non era mai a mani vuote, per l’occasione del giorno seguente aveva consigliato,anzi diciamo che le aveva fatto un abito a posta.
〝E’ bellissimo! Grazie Alice…〞le disse guardandosi allo specchio un po’ impacciata,  era un vestito semplice all’apparenza ma molto troppo elegante per i suoi gusti. 〝E’ un po’ scollato e i tacchi credo mi faranno precipitare per terra ma il nero mi piace lo accetto volentieri! Grazie …〞
Alice l’abbracciò contenta. 〝Mi fa piacere e… devo dire che sono felice di avere due sorelle adesso!〞espresse emozionata abbracciando anche Bella.〝  E’ bello sentirtelo dire Alice…ti voglio bene〞aggiunse Elena.
〝Beh allora vado…〞disse Elena 〝Ho promesso a Jake che l’avrei raggiunto a casa sua sai…la vigilia con la famiglia del fidanzato , i suoi amici Quilleutes, non si può rifiutare…〞
〝Già…〞espresse Bella ridendo 〝Vuoi uno strappo…?〞
〝Oh beh veramente ha detto che passava lui ! Però ..〞disse guardando l’ora 〝…sarei anche in anticipo e se gli facessi una bella sorpresa?〞.  Bella e Alice accennarono col capo. Infondo anche a Jake non avrebbe poi fatto male vedere la sua Elena, tonata ad essere identica a Bella. Ora poi tutto era così cambiato da Rio. Elena non doveva temere un suo momento di tensione per la somiglianza con Bella, ora sapeva di averlo guarito, di averlo fatto tornare ad amare di avergli dato la possibilità di andare avanti e di dimenticarsi i diverbi avuti in passato con Bella sua sorella e  Jake glielo aveva dimostrato più di una volta, prima con l’aver accettato il suo amore, poi con l’aver accettato il legame tra Bella e Elena e infondo i anche grazie all’amore e alla forte attrazione che c’era tra l’uno e l’altra.
Arrivata a La Push anche se imbarazzatissima, dato che Alice le aveva proposto di mettersi il vestito, corto e nero, decisamente troppo sexy, per fortuna le aveva concesso di tenere le ballerine anziché i tacchi sennò sarebbe cascata al primo ramo per terra si diresse verso di lui, lo vedeva in garage, preso dalla sua moto.   La schiena nuda, i muscoli tesi mentre cercava di rimontare la ruota anteriore della moto.
〝Ahhh guarda che roba!〞disse voltandosi di scatto accorgendosi che il grasso gli aveva completamente sporcato il torso, i pantaloni, tutto in pratica. Poi rimase quasi bloccato vedendo Elena così bella, seducente, nell’abito nero corto, di pizzo  e velo.  Elena continuava a sorridergli imbarazzata, era bellissimo vederlo così sporco  e sbalordito.  Lui la fissava, sapeva che non doveva più pensare che lei fosse Bella, ma con lo stesso colore di capelli era quasi tornata la confusione, ma l’amore per Elena sovrastava il tutto.
〝Cosa? Sei…. Non ho parole! E quel vestito?!  Ah non posso nemmeno toccarti ….〞le disse tastando lo sporco sui pantaloni 〝E’ che Quil mi ha chiesto la moto in prestito e  …mi ha rotto i freni…〞.
〝Non preoccuparti …〞Elena gli si avvicinò , in mano le scarpe, le posò sullo sgabello accanto a lui. Le braccia attorno al collo, un bacio a fior di labbra. Jake rispose al suo bacio anche se non la toccava.  〝penso io a chiuderti la bocca…〞. 
〝Chiudiamo anche il garage?〞
〝Ah …mi sembra un’ottima idea…〞gli sorrise Elena. Jake la mise a sedere chiudendo l’enorme porta di ferro. 〝Ma… poco fa i tuoi amici a casa di Emily hanno chiamato qui per dirmi che ci stanno aspettando…è in corso una specie di festa…〞
〝Beh gli diciamo che non ci andiamo è risolto!〞rispose sogghignando trattenendola ancora a sé mentre le cingeva la vita.
〝Ahh Jacob Black… una festa è una festa! e i tuoi amici ci tengono perciò…va a farti una doccia veloce e raggiungiamoli ….〞
Jake accennò con il capo, sospirando non gli andava di tralasciare quel dolce momento. Lei gli sorrideva ancora, aveva gli occhi nocciola che le brillavano. Adorava vederla così, spontanea, dolce e sexy.
〝Dai entriamo… 〞gli disse prendendogli involontariamente la mano, mentre stava per salire le scale trovandosi a casa di Emily. Non ci volle molto che passarono a ben altro. Un corpo solo, una cosa sola. La scarica elettrica che li stava imperversando non li faceva accorgere di nulla. Sembravano essere su un mondo a parte.
〝Hey!  Piccioncini ! la cena è pronta!〞Paul   aprì la porta per  avvertirli , avendoli notati dalla finestra, sogghignando alla scena, con in mano un pezzo  di pizza.
〝Si…  arriviamo! Ma che tempismo!〞Jake emise una smorfia di disapprovazione.
 〝Tranquillo ….〞Elena esplose in un fragorosa risata, arrossendo davanti a Paul che continuava a ridere.〝  Andiamo prima che vengano gli altri a guardare!〞sostenne trascinandolo verso l’entrata. Casa di Emily piena di Quilleutes, bambini che si rincorrevano, ragazzi che ridevano, gioia, vita e allegria che sprizzava ovunque. In un certo senso le sembrava di essere tornata al caos di Rio. Jake abbracciava Elena, per la prima volta non si sentiva tormentato a dover partecipare ad una festa dove per la maggior parte c’erano coppie.  Qualcuno aveva portato della musica, aveva preso Elena che nonostante volesse stare attaccata a Jake, si era lasciata trasportare nelle danze. Jake la guardava da lontano, bella come un raggio di sole, tenera  quando vide prendere in braccio amorevolmente la piccola Claire che voleva ballare con lei.
La serata proseguiva tranquilla sia a La Push, che in casa  Swan, dove i Cullen si erano recati invitati da Charlie e Renee. In entrambe le famiglie si respirava serenità, dai Cullen poi l’avere di mezzo la felicità di una bambina, che anche se speciale, era  l’attrazione della serata  infondo era pur sempre una bambina.
〝Ma  i regali  non ci sono mamma?〞chiese a Bella mentre osservava l’enorme albero che Charlie aveva addobbato nel salotto. Bella scrollò il capo 〝Dopo arriveranno..ricordi quando ti ho letto la storia di Babbo Natale l’altra sera〞. Reneesme accennò con capo, poi le tocco la guancia per farle capire che si era ricordata che i regali arrivano il giorno di Natale.La sua attenzione poi venne catturata da Renee che le portava un vassoio con i biscottini di pan di zenzero. Bella rimase sorpresa, certo che per sua madre Reneesme doveva averle fatto un effetto positivo per metterla sotto a preparare i biscottini.
〝Posso nonna Renee?〞chiese la piccola indicandone uno. Renee quasi si commosse a sentire la piccola a sentirla chiamare in quel modo. Bella le fece cenno che poteva, la piccola sorrise mentre corse ancora a guardare l’albero enorme che c’era in salotto. 〝Com’è carina….〞espresse Renee a Bella abbracciandola allegra. 〝Anche tu lo sei stata a preparare i biscotti mamma…〞aggiunse Bella.
〝Ohh non è stato nulla di faticoso e poi per la bambina, beh è mia nipote no?   Sai  che mi ha aiutata anche Charlie? Era così contento di festeggiare con te e la tua nuova famiglia! ma sbaglio o è cresciuta ancora…?〞
〝Sai com’è mamma dopo il primo anno sembrano più grandi ogni minuto …〞mentì Bella, dato che sua mamma e suo padre erano totalmente ignari che Reneesme avesse solo quattro mesi e non quasi due.
〝Dev’essere stata dura povera piccola perdere i suoi genitori…però vedo che ti si è affezionata… ti vuole bene…〞
〝Oh si…! E’ come se fosse mia figlia, le voglio bene… è un’esperienza unica!〞
〝Lo so Bella…〞si espresse Renee 〝…quando ti ho vista con la bambina ho pensato che sembravate fatte a posta l’uno per l’altra… sei così naturale con lei!〞. Bella sorrise a sua madre, poi guardò Edward che le sorrideva seduto accanto a Phil, che stava guardando la partita di baseball. Ricambiò il suo sorriso, era un sogno ma era tutto vero: lei, il suo Edward la loro bambina insieme alle rispettive famiglie a festeggiare l’arrivo del Natale. È vero forse il suo sogno era un altro finché  sua sorella, non l’aveva salvata, ridandole una nuova possibilità.Pensava di avere infranto il suo sogno. Invece per lei era una rinascita, una sfida nuova che si era risolta nel migliore dei modi. Rafforzando l’amore tra lei e Edward che a causa della gravidanza pericolosa si stava incrinando, aiutandola a migliorare il rapporto ostile con  Jake, che stava logorando entrambi. Sorrise al pensiero che Elena era passata dal farle un favore con Jake ad essere la favorita di Jake.  Elena aveva ritrovato la sua famiglia la sua vera famiglia. Finalmente le cose andavano bene e questo era l’importante.
〝Bene!Questo è il dolce che ha preparato Elena…〞espresse Rachel posandolo sul tavolo dove tutti si erano attorniati .
〝Ehy giù le mani!〞espresse  Jake guardando Embry , Quil e Paul che stavano per buttarsi a capofitto.
〝Già…〞aggiunse Rachel 〝Cara a te l’onore…〞aggiunse Emily consegnandole la paletta per dolci. Elena si accinse a tagliare le fette, perfetta e precisa.  Poi attese con ansia che tutti assaggiavano.
〝Ehy ma lo sai che sei brava…〞espresse Embry 〝Mia madre ha un negozio con assemblato una specie di bar a La Push ma dato che Leah non può più aiutarla perché ha ripreso il college, ha bisogno di un’aiuto…〞.
〝Beh si è vero ho deciso di riprendere gli studi…〞si espresse Leah comunicandolo a tutti. 〝Sarebbe grandioso se avessi già qualcuno che mi sostituisse…〞
〝Davvero?! Sarebbe magnifico mi serve un’entrata extra …anche se per poco  perché tra qualche settimana dovrò rientrare a Rio per un po’…ma poi ritornerò promesso!〞
〝Come?〞Jake la fissava preoccupato.
〝Eh si Jake…io ho una famiglia….anche la… non è la mia famiglia naturale ma…. mi vogliono bene c’è mia sorella Lola che mi chiama ogni giorno…. Manco tantissimo anche a loro…〞
〝Hai una sorella….è come te?〞espresse Embry interessato. Paul ridendo gli diede uno strattone, Rachel scrollò il capo.  Leah gli fece una smorfia.〝Cioè come si chiama…?〞si corresse subito dopo.
〝Lola… , è messicana…anche lei è stata adottata…ed è molto carina… capelli neri occhi neri…〞gli sussurrò Elena. Embry annuì ancora imbarazzato.
〝Ma Bella e Charlie e…io….?〞
〝Tranquillo amore al massimo un paio di settimane e poi ritornerò… devo sistemare le cose anche con loro… non trovi? 〞.
Anche se per Jake era dura pensare che la sua Elena potesse lasciarlo per due settimane, doveva ammetterlo, lei aveva anche un’altra famiglia a cui dover dar conto. La serata proseguiva sulla spiaggia a La Push, Elena non rifiutò l’offerta, poi notando che Jake sembrava triste e avvilito, decise di fare una passeggiata con lui.
〝Davvero vuoi andartene?〞Jake sembrava ansioso e infelice.
〝Ma no  che non me ne vado…! Beh si  solo per qualche giorno promesso!〞aggiunse  sorridendogli 〝… E’solo per sistemare le cose con la famiglia a Rio. La persona più importante sei tu Jake…〞lo tranquillizzò Elena, aveva capito che partire per due settimane poteva sembrare un’eternità per entrambi. 〝Sai i miei .. stanno iniziando ad insospettirsi sono passati tre mesi adesso vogliono capire cos’altro ho da riconsegnarti… dopo il ciondolo e la maglia… beh però a Lola gliel’ho detto….〞confessò appresiva Elena.
〝Ah si?! E come l’ha presa…?〞
〝Non molto bene…〞espresse Elena  cercando di fare la seria notando che Jake era rimasto sbigottito,  ma non era cosa che le riusciva bene iniziando a ridere e facendo sogghignare anche lui 〝  … era entusiasta poi sai lei adora questo tipo di cose… ha sempre fatto il tifo per me e per te!〞.
〝Elena… 〞si espresse Jake abbracciandola a sé 〝.. ti adoro  quando mi fai ridere…〞.
〝Io ti adoro perché sei tu!〞gli chiarì Elena baciandolo. 〝E sai che ti dico… che dovremmo festeggiare la notte di Natale il maniera diversa…〞
〝Cosa vuoi fare…?〞chiese Jake sorpreso. Mentre notava che si era tolta il giubbino e le scarpe. Si avvicinava alla riva dell’insenatura dove si erano fermati per parlare. La luce della luna brillava  sul suo volto, sulla sua  pelle dorata.
〝Un bel bagno di mezzanotte! a Rio una sera ho visto due ospiti della locanda che lo facevano  e…mi sembrava stessero bene! Beh sempre che tu non abbia paura del freddo… Jake… 〞. Gli disse fissandolo appassionata e dolce.
〝Io paura del freddo?!〞si espresse  lui sogghignando  facendole notare la felpa sottilissima  che indossava nonostante fuori ci fossero almeno  -5 gradi.  Elena, rise poi si voltò,  sciolse lo chignon che avvolgeva i capelli e improvvisamente la brina e l’umidità iniziarono a farsi sentire. Jake  la raggiunse la prese per mano, poi le cinse la vita.
〝Ehy è guarda che potrebbe venirti una polmonite…!〞le accennò Jake continuandola a tenerla  stretta davanti a sé, lei avvolta solo dal vestito nero, mentre notava in lontananza, delle lanterne che illuminavano il cielo come fossero stelle.
〝Non preoccuparti…〞espresse  cercando di abbassarsi la lampo del vestito ma era impossibile Jake che la guardava divertito 〝Mi aiuti con ….?〞gli chiese alzandosi i capelli che con l’umidità e il vento  umido avevano iniziato ad incresparsi. Il piccolo tatuaggio di Elena  era illuminato dalla  luce della luna. Jake le diede un bacio sulla nuca.  Le sue labbra calde le fecero chiudere gli occhi. Elena sentì un brivido correrle lungo la schiena, non era il freddo era Jake, il suo amore e il suo calore incomparabili. I vestiti di Elena e di Jake scivolavano via mentre i baci diventavano profondi. L’acqua sembrava gelida  all’inizio, quando lui la trascinò dentro ma poi si diffuse una sorta di calore, un fuoco che bruciava lentamente ma che non si spegneva.  Era come se ognuno diceva all’altro non mi lasciare, dipendo da te. Ho bisogno di te perché ti amo inesauribilmente. La guardò negli occhi nocciola  che brillavano alla luce della luna.
E così improvvisamente Jake lo vide, vide quello che si aspettava di vedere, lei  il centro del suo universo,  lei insieme a lui che si sposavano, lei e  la loro casa, lei e il loro bambino.  Lei la sua vita, il suo mondo, il suo sole, la sua Elena. Anche Elena aveva visto inspiegabilmente la stessa cosa, sorrise e chiuse gli occhi per poi riaprirli pensando stesse sognando invece era tutto vero. Jake si era fermato, la teneva attaccata e sé, le braccia avvolte attorno al suo corpo anch’esso caldo nonostante l’acqua gelata. 〝Cosa c’è?〞Elena lo guardava preoccupata. Jake la guardava ma sembrava avere la testa altrove.
〝L’ho avuto Elena…〞. Lei lo fissava meravigliata e allo stesso tempo raggiante. 〝L’imprinting…〞le sussurrò Jake baciandola. Elena guardava Jake. Anche lei aveva visto delle cose, o almeno pensava fossero la stessa cosa. Lui non le aveva detto molto dell’imprinting ma doveva essere l’emozione più grande  che si potesse provare. Elena lo strinse a sé, chiuse gli occhi vedendo un sola cosa: Jake, lei e l’amore incondizionato.
Il mattino seguente con Jake si recò a casa Swan, il sorriso imperversava entrambi. Allegri e spensierati per la notte appena passata, per l’emozione appena vissuta.
〝Ti senti emozionata?〞le chiese tenendola per mano. 〝Ti sta bene questo vestito… sei bellissima!〞
〝Si…〞  gli rispose Elena, sospirando 〝Però stavolta non scapperò a gambe levate come l’altra volta, Bella ci tiene a questa giornata e..anch’io…〞
〝E’ un giorno importante…!〞le confermò Jake. Poi entrambi distolsero lo sguardo quando sentirono la macchina che stava parcheggiando dietro la loro. Come calcolato da Bella si ritrovarono allo stesso orario davanti a casa di Charlie.  Jake e Edward si strinsero la mano per salutarsi, infondo ognuno aveva quello che voleva, l’amore e la felicità, non c’era motivo di avere altre tensioni. Reneesme mandò un bacio volante a Jake che lo catturò e se lo stese sulla guancia, facendo ridere la piccola.
 Elena e Bella si fissarono per un lungo tempo. Bella cinse le spalle a sua sorella, per incoraggiarla. La somiglianza era sovrastante, la stessa espressione del viso, lo stesso colore di capelli e di occhi, il fisico simile. Elena emise un sospiro.  Reneesme in braccio a Edward. Jake dietro ad Elena e Bella.  Elena suonò il campanello. Charlie aprì la porta incredulo. Quando si vide davanti la stessa persona.
〝Ciao papà…〞Bella lo salutò prima che potesse venirgli un colpo. Dopo che si furono seduti tutti, anche Renee, che guardava entrambe sbigottita,assieme a Phil,  Bella tirò fuori le lettere e i test del dna. Charlie leggeva incredulo, guardava Elena, che lo fissava ansiosa. Era incredibile la somiglianza con Bella, si è vero Kim aveva i capelli scuri e gli occhi nocciola, la carnagione ambrata, sempre allegra e solare, nonostante nascondesse un velo di malinconia negli occhi. Ricordandola Charlie emise una smorfia di disappunto. Era amareggiato per Elena e per la situazione che aveva vissuto negli anni precedenti. Se avesse saputo di lei non avrebbe esitato ad aiutarle entrambi. La storia che Elena gli aveva raccontato, anche in base a quello che c’era scritto sulle lettere lo aveva lasciato molto molto amareggiato e in preda a sensi di colpa.
〝Kim non mi aveva mai detto nulla…〞Charlie cercava di giustificarsi per la situazione, era in imbarazzo con Elena, con Bella e con Renee .
〝Lo so papà… è per questo che ci sembrava giusto che tu sapessi…〞si espresse Bella cercando di sollevargli il morale. Renee lo fissava accigliata, poi notò lo sguardo confuso di Elena. Le andò vicino  〝Non temere non ce l’ho con te, ne con tua madre…!〞le appoggiò la mano sulla spalla 〝… solo che  è una cosa nuova….per tutti… non è vero Charlie?〞.  Quest’ultimo annuì poi si sedette vicino ad Elena.
〝Elena… piccola mia… se solo avessi saputo io avrei aiutato te e tua madre, ma non ho avuto più notizie, sapevo solo che si era trasferita ma non ho mai saputo dove…. Mi fa persino male sapere che è morta…〞Elena iniziò a piangere e Charlie l’abbracciò con affetto come farebbe un padre.
〝Non preoccuparti papà… lo so che mi avresti aiutata…. 〞. Gli rispose Elena rassicurandolo.  Li guardava entrambi, guardava Bella suo padre, si sentiva emozionata, sollevata e rassicurata, dopo che per anni aveva cercato un occasione, una persona che la riportasse indietro alle sue origini, alle radici, al ritrovare la verità. Doveva ringraziare Jake  ma soprattutto  Bella. L’ultima tappa era riferire tutto alla sua famiglia adottiva, al pensare a cosa le avrebbero detto e a come l’avrebbero presa. Poi pensò che comunque dovevano farsene una ragione, Elena  una vagabonda perenne, per anni si era sentita senza identità, senza un punto di riferimento sicuro, e ora che l’aveva trovato non voleva perderlo.
 
 
 
 
 

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Capitolo 18
*** INCUBI E LEGGENDE ***


 Tutto sembrava a posto  ormai nella vita di Elena. Ritrovare una sorella e suo padre solo per pura fortuna era davvero un sogno per lei.  La sua storia con Jake andava a gonfie vele, nonostante le improvvise sparizioni notturne di Jake. Il rapporto con Charlie stava recuperando. Passava più momenti possibili insieme a lui, soprattutto durante la pausa pranzo quando andavano a mangiare insieme e a volte si era cimentata nel preparargli qualcosa. Aveva anche iniziato a lavorare da un paio di mesi  nel bar della mamma di Embry, che era soddisfatta della sua dimestichezza nel trasportare piatti, bicchieri e  per la velocità nel servire ai tavoli.

〝Ecco ora va da quelli la giù…!〞le indicò verso il tavolo fuori.〝Ma sai che sei davvero brava…?〞
〝Dopo tre anni passati una locanda qualcosa avrò pure imparato non crede Signora Call…!〞
 Elena  sorridente e presa dal suo lavoro afferrò il vassoio con il contenuto. Andò verso il tavolo. Non si accorse subito di lui prima che si voltasse. Il ragazzo con la cicatrice lo stesso che l’aveva aggredita nel bosco qualche settimana prima era la davanti a lei, ma lui non se n’era accorto, per questo si mise i capelli davanti in modo da coprirsi mezzo volto tanto da non farsi vedere.
〝Allora mi serve le mie ciambelline o devo tirarmele giù da solo!〞le  disse irritato, mentre lei con gli occhi sbarrati e in preda al panico stava  per urlare. Gliele posò sul tavolino sicura che non la stesse osservando. Era pallida, l’idea di condividere lo stesso posto insieme al tipo che brutalmente aveva quasi abusato di lei insieme ad altri quatto la faceva trasalire. Si diresse verso il bancone. Aveva notato che la madre di Embry la fissava preoccupata. 〝Tutto bene cara sei pallida…〞. Senza nemmeno aprire bocca Elena scrollò il capo, abbozzandole un sorriso, poi  però dovette uscire fuori, fare un lungo respiro per non urlare o mettersi a piangere. Chiuse gli occhi, le venne in mente il suo Jake, solo lui aveva il dono di rassicurarla. Strinse forte a sé il ciondolo, quel ciondolo prezioso e poi si fece forza. Il suo Jake che però spariva spesso ultimamente, così strano nervoso e allo stesso tempo iperprotettivo. A volte non capiva il suo atteggiamento, gli chiedeva spiegazioni ma lui le rispondeva irritato e nervoso, per poi subito dopo scusarsi e dirle di non preoccuparsi, ricordandole il suo amore incondizionato per lei.
Rientrò nel bar cercando di sorridere per non manifestare la sua ansia. Il tipo fortunatamente non l’aveva riconosciuta, grazie forse al cambiamento del colore dei capelli. Emise un sospiro sollevata. Ma Elena era ignara di quello che gli Hoh stavano tramando contro di lei, dei Quilleutes  e verso i Cullen. Il primo obiettivo era riaverla. Ma come fare? Dopo quello che  Blake aveva combinato insieme agli altri quattro nel bosco. Loro erano a conoscenza del segreto del tatuaggio, dei poteri e privilegi che Elena aveva ereditato da sua madre: guarigione, filtri magici , tramutare la morte in vita.  Il tatuaggio, il marchio che le avevano fatto da bambina per distinguerla dalle altre,  lei era la prescelta, così come sua madre, doveva continuare la stirpe  ma  le cose non andarono esattamente come  il padre di Blake, Alec, avrebbe voluto.  
Fu sua  madre Kim ad impedirlo e prima che succedesse una tragedia decise di portarla via da quell’incubo, da quella gente capace di commettere cose orribili verso una bambina con quei poteri particolari. Una lite furiosa tra padre e figlia, tra quello che si vuole reggere e quello che si vuole proteggere: se Elena non sposava Blake, per Edmund non ci  sarebbe stato più alcun potere, doveva cedere il posto di capo tribù ad Alec e retrocedere. La lite portò ad un’unica soluzione: Edmund Branch parlò chiaro con la Signora Lorenz, Elena doveva sparire  da Forks e dallo stato di Washington così come Kim. Insieme tramarono  la finta morte di Elena e  sua madre.  Edmund capì i suoi errori ma era già molto tardi quando  volle rimediare, negli Hoh non aveva più alcun potere. Elena non sapeva che sua madre,  forse era ancora viva, e non sapeva nemmeno di essere ritornata nel posto che le aveva fatto ritrovare la sua vera famiglia e il suo amore eterno e che probabilmente  l’avrebbe di li a poco messa in trappola, una gabbia senza scampo. Per gli Hoh venire a sapere di lei fu facile: in una piccola città come Forks, e avendo una riserva al confine, La Push,  le voci correvano velocemente, non ci volle molto per gli Hoh venire a sapere di Elena,  ospite orfana, legata ad uno dei  nipoti dei discendenti  Quileuttes, lupi come gli Hoh ma con delle idee molto distanti su come difendere le terre dall’attacco dei vampiri, loro non volevano un accordo con i freddi ma  il loro sterminio. Non erano mai riusciti ad ottenerlo perché non avevano mai trovato il pretesto, adesso l’esca era Elena e chi le stava accanto.
Per settimane avevano iniziato a spaventare le ragazze dei dintorni solo per trovarla, ma era difficile soprattutto con i Quileuttes vicini di casa che difendevano prontamente il territorio.  
Il loro scopo era Elena in primis, ma per poterla avere dovevano combattere i Quileuttes  aspettare un momento di debolezza e sottrargliela.
A  La Push si respirava nervosismo e ansia da tutti i pori. Sam aveva riunito tutti a casa Di Emily e aveva chiesto a Bella di andare ad ascoltare la riunione  come portavoce. Qualche giorno prima gli era arrivato una sorta di ultimatum “ Rompete il patto con i freddi o faremo fuori tutto quello che appartiene alla vostra riserva: donne, bambini e anche voi stessi” . Questo lo aveva lasciato sbigottito, in quanto non avevano mai creato problemi sulla scelta che i Quileuttes avevano fatto in passato, sul come gestire la questione dei freddi. Non era convinto che il problema fosse solo quello ma doveva proteggere la sua tribù e, sotto stretta richiesta di Jake anche i Cullen.
〝Cercheremo di fare il possibile per aiutare i Cullen a potersi cibare, stanotte staremo di ronda in modo che se vogliono attaccare sapremo difenderci… 〞sostenne imponendosi davanti a tutti.
〝Ti ringrazio Sam…〞espresse sollevata Bella 〝la mia famiglia è allo stremo, se non si nutrono al più presto potrebbe accadere il peggio!〞aggiunse subito dopo preoccupata.
〝Ah Jake…〞disse poi avvicinandosi a lui 〝tu mi farai da braccio destro …stanotte non puoi rifiutarti Elena se ne farà una ragione… e beh risolvi al più presto il problema con lei… devo averti concentrato al massimo!〞. A malincuore Jake scrollò il capo, non poteva rifiutare l’ordine del capo branco perciò con aria dimessa si diresse verso la sua moto per poter tornare a casa e dimenticare tutto e inventarsi l’ennesima scusa con la sua ragazza Elena. A distanza di due settimane da quello che era successo con Elena, non potevano vedersi più di tanto. Doveva proteggere La Push, la sua gente. E della sua donna? Del suo imprinting? Sembrava non importare a nessuno. Sembrava essere tornato il tormento. Ciò che Elena aveva guarito si stava distruggendo.
〝Jake…〞Bella lo rincorse per potergli parlare. Doveva sapere quanto sua sorella stesse soffrendo per questa storia, e lei non ce la faceva più a vederla come uno straccio. 〝Jake fermati…! Devo parlarti!〞. Jake si fermò, i pugni serrati, lo sguardo indurito.  
〝Lo so cosa stai per dirmi Bella…ma non è facile mettiti nei miei panni! Dì ad Elena che…〞
〝  No! No Jake…〞Bella gli mise una mano sulla spalla 〝Io ti spianerò la strada… ma tu…! tu devi dirglielo in qualche modo, la stai facendo impazzire con le continue bugie, le fughe notturne, i cambiamenti d’umore, l’altro giorno l’hai fatta scappare piangendo  quando le hai detto che  non doveva metteva piede fuori di casa senza il tuo permesso, anche per venire a trovarmi! Era così confusa… e scossa 〞
〝Ma tu credi che io non soffra…! lei è tutto per me ma sembra che la sto distruggendo, sto distruggendo la mia vita stessa! Ma come faccio a dirglielo… non posso … sai la paura che ha dei lupi!〞
〝Jake !〞  Bella si pose davanti alla moto 〝Devi dirglielo …ti prego…〞. Jake la guardava, sembrava essere tornati a qualche anno prima, quando anche Bella non capiva il perché era diventato così scontroso.
〝Cercherò di dirglielo!〞tentando di rassicurarla, Bella gli sorrise 〝Vedrai andrà tutto bene Jake lei ti ama non farle questo!〞.  Elena era la a casa, quando lo vide entrare, all’inizio lo guardava titubante, poi il suo sguardo la fece sciogliere.
〝Ciao…〞disse sussurrando ansiosa mentre si cimentava a preparare qualcosa per la cena 〝…ti va della minestra stasera?〞. Jake le si avvicinò a grandi passi, voleva abbracciarla, voleva sentirla vicino. Le cinse la vita, sentiva il profumo dei suoi capelli e della sua pelle. Elena chiuse gli occhi,  rilassata dal suo tocco. Posò il coltello nel  lavandino poi si voltò verso di lui. Lo sguardo basso. Jake le prese il mento fra le mani.
〝Perché stiamo facendo così Jake…?〞si espresse  agitata  con gli occhi lucidi. 〝Perché non va tutto bene come prima… c’è un’altra donna, il tormento per mia sorella è tornato!? Jake io ti amo lo capisci!〞.
〝Elly…Elly〞Jake  le teneva le mani,  la baciò improvvisamente per farla calmare, le mani  sue tremavano. 〝Io…non so come spiegartelo… io ti amo Elena… io non posso amare nessun’altra che te… perché…〞
〝Lo so Jake… io sono il tuo imprinting! Anch’io  ti amo e non sai quanto! ma c’è qualcosa che si è rotto tra di noi …una coppia di solito ha alti e bassi noi stiamo vivendo di bassi! Jake cosa c’è che non va…?〞
〝Elena ti prego guardami è una cosa importante…〞lei si abbracciò a lui, poi prestò attenzione voleva guardarlo negli occhi 〝… tu ti fidi di me!?〞
〝Si! Ma perché me lo domandi?〞espresse Elena confusa.
〝E’ importante per quello che sto per dirti…〞. Elena pendeva dalle sue labbra, sembrava una cosa seria. 〝Siediti… 〞le suggerì subito dopo  mettendola a sedere  sulle sue gambe. Elena a guardava accigliata 〝Cosa c’è Jake ti prego mi sto preoccupando…se mi vuoi mollare dimmelo subito e senza giri di parole!〞
Jake alzò gli occhi al cielo, era incredibile quanto la sua donna si facesse pensieri così assurdi 〝Elena tu credi alle leggende?〞
〝Si… 〞Elena rimase sbigottita non aveva risposto alla sua domanda, c’era un’altra, la cosa era grave.〝Perché tu ne hai una da raccontarmi…?〞si espresse incuriosita.
〝In un certo senso… si 〞
〝Spara…!〞
〝Okay ma tu devi promettermi che non ti spaventerai… perché io ti amo Elena Swan e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo potrei morire senza di te lo sai questo vero?〞si rivolse a lei serio.
〝Ohhuu mi sento sollevata quindi non c’è un’altra ragazza  …? Giusto〞espresse Elena abbozzando un sorriso. 〝Allora?〞gli chiese sollevando le spalle in attesa. Jake emise un lungo sospiro.
〝No… nessuna a parte te amore mio!〞le disse accarezzandole la testa 〝Ora però lasciami parlare  okay?〞. 〝Okay!〞Elena gli fece il gesto con il pollice facendo sogghignare Jake.
〝La mia tribù.. i Quileuttes sai discendono dai lupi… e …〞
〝Dai lupi…?〞Elena sembrava incuriosita non spaventata.
〝Beh un giorno il mio bisnonno Ephraim Black aveva trovato degli esseri sovrannaturali, detti freddi,  cacciare nelle nostre terre e per non creare conflitti aveva stretto con loro un patto, in cui loro non avrebbero toccato le terre dei Quileuttes altrimenti mio nonno avrebbe rivelato cosa erano davvero loro…〞
〝Come? Come? Come? Ma i freddi non sono…i…〞
〝I…?〞incitava Jake.
〝…Cullen… cioè i vampiri…?〞. Jake annuì con il capo. 〝Ehmm ma quello che non capisco è… cosa centrano i lupi… cioè… Jake… 〞
〝Ahh è solo una leggenda…〞si espresse Jake cercando di sviare la situazione, più di tanto non poteva e voleva  dirle, punto e basta. Sembrava già abbastanza scossa e ansiosa, non voleva farla star male.
〝Si infatti …le leggende sono fatte apposta solo per spaventare…ma io sono sicura accanto a te amore, nulla mi spaventa!〞. Quella frase finalmente aumentò la fiducia nel rapporto tra Jake ed Elena. Se lei aveva fiducia  in lui, nella sua protezione, allora prima o poi glielo avrebbe detto, e tutto sarebbe andato per il meglio doveva solo trovare un’altra occasione.
〝Allora sono perdonato?!〞le domandò mentre le baciava la spalla nuda 〝Il perdono?〞risuonò ridendo Elena 〝  per il perdono beh..c’è un pegno da pagare…〞gli disse alzandosi dalle sue gambe e dirigendosi verso il piccolo soggiorno. 〝Ma dove vai? Cosa stai facendo?〞Jake cercava di capire dove volesse arrivare, poi la vide entrare in  bagno 〝Sai l’altro giorno sono andata in un negozio e ho trovato questo bel cd…!〞gli disse buttandoglielo fra le mani. 〝Il meglio della bachata…cos’è uno scherzo!?〞Jake iniziava a preoccuparsi, anche se rideva, poi lei mise su il cd, si avvicinò a lui a passi di danza e si ricordò subito di quella musica. Non poteva non farsi trascinare dal fascino di Elena, che si muoveva così seducente, così allegra, così fantastica.  I baci, la passione, l’amore che li stava trascinando sempre di più. Le accarezzò la schiena nuda, quando si addormentò spossata accanto a lui. Non voleva lasciarla da sola ma doveva farlo. Stava per andarsene, un bacio sulla guancia. Era così dolce e tranquilla, senza alcuna agitazione, beata e serena poi iniziavano quei lamenti come ogni notte. Le palpebre si muovevano agitate. Jake voleva e doveva starle vicino. Sembrava avere le convulsioni.
 “ Mamma…espresse in preda al panico mamma … dove sei?. Lei era una bambina, aveva avuto sui quattro anni, sua madre, dopo averle dato il bacio della buonanotte sembrava  stare per scappare, agitata e irascibile.Sono qui ma…ora devo uscire un momentosua madre cercava di rassicurarla, le accarezzava il volto i suoi occhi scuri nella notte. Il sorriso amorevole. Mi raccomando…torno subito ma tu prometti che se entra qualcuno vai a nasconderti…
Nella botola … espresse lei con voce  preoccupata e impaurita. Elena devi  nasconderti… se loro potrebbero farti tanto male … e io non voglio… non avere paura piccola mia…. Sua madre piangeva mentre si allontanava dalla finestra.
Non preoccuparti mamma sarò forte come mi hai detto!lo sguardo abbandonato di una bambina di quattro anni, che osservava sua madre correre a perdifiato nel cuore della notte, era la e poi non c’era più. Un brandello del vestito di sua madre le ricadde davanti la finestra. Elena lo raccolse e se lo mise nel suo letto insieme agli altri che raccoglieva ogni notte”.
Jake stette per un po’ a guardarla, preoccupatoansioso, poi il sonno sembrava più calmo e anche Elena. Doveva scappare ma giurò a se stesso che al risveglio doveva esserle accanto.
Erano passate settimane ormai da quel sogno e dall’accaduto e per fortuna non era successo più nulla di strano. Elena non aveva più visto in giro nessuno dei quattro malfattori. E non aveva più sognato sua madre. Il rapporto con Jake si era risolto, l’amore sembrava essere ritornato, nonostante lui non le avesse ancora confessato la sua natura di lupo. Ma come poteva farlo dopo che Sam aveva addirittura deciso di nominarlo secondo capo alfa. Degli Hoh non si avevano più tracce, sembravano essere stai inghiottiti dalla terra e finalmente i Cullen erano riusciti a nutrirsi. Intanto Elena e Bella si erano concesse il pomeriggio insieme come avrebbero fatto due sorelle.
〝Allora …tu cosa ordini?〞si espresse Elena a Bella che era indecisa sul cosa preferiva per pranzo. Poi scrollò il capo ridendo. 〝Ci sono ancora….〞disse mentre Elena la fissava accigliata.
〝Cosa? Ma perché ridi…〞. Bella si tratteneva ma le veniva davvero da ridere. Elena le sottrasse il menù sbalordita. 〝Ridi dei ravioli ai funghi?!〞
〝Sai  Elena, la prima volta che sono venuta qui dentro è stato quattro anni fa quando ero ancora alle prime armi con Edward… io avevo ordinato questo piatto…〞arrossì mentre glielo diceva.
〝Beh è carino come posto… era al vostro primo appuntamento?〞disse sorridendole mentre si guardava attorno.
〝Ehmm in un certo senso…. si…〞si espresse imbarazzata Bella ripensando a quei  bei momenti.
〝Awww che romantico….  E ora siete anche sposati! 〞entrambe si misero a ridere. 〝Io prendo un’insalata ….〞le disse  subito dopo tornando alla realtà. 〝Io invece provo i ravioli ai funghi…〞sostenne Elena sogghignando 〝… a quanto pare portano bene!〞.
〝Cosa c’è?〞si espresse notando che Bella aveva l’aria preoccupata. 〝Ce la fai ad uscire da questo posto senza passare davanti a quel tavolo?〞le chiese  ansiosa subito dopo.
〝Ma perché? Cosa….〞Elena continuava a non capire.  Bella le indicò il tavolo infondo al locale.
〝Vedi quei due…?〞le sussurrò in preda al panico. Elena senza farsi notare diede una sbirciata, poi annuì a Bella.
〝Lui si chiama Mike, lei Jessica non voglio avere a che fare con loro… lei è così impicciona!〞espresse infastidita.
〝Ehmm  sorella … mi sa che se ne sono accorti ma lascia fare a me…〞
〝Ohh tutto lo spazio che vuoi!〞le riferì Bella sospirando.
〝Ciao Bella… da quanto tempo…〞Mike Newton le si avvicinò come al solito in preda all’estasi.
〝Ciao …. Mike…〞Bella si espresse a monosillabi. 〝Come… come stai? è dal matrimonio che non ti sei fatta più vedere in giro…〞
〝Non sono mai stata una che va in giro…〞espresse Bella continuando a guadare il menù. Poi espresse una smorfia quando vide avvicinarsi Jessica.
〝Bella! Bella Swan… Oh mio Dio che fine hai fatto…!〞
〝Ciao Jessica….〞
〝Ah sei anche in compagnia beh per una volta non di Edward… o del bambino… sai pensavamo che ti fossi sposata perché beh..insomma capita se non si sta attenti di diventare genitori accidentalmente…. 〞espresse civettando sorpresa, mentre continuava a parlarle del college e di tutto il resto. Bella la guardava in cagnesco, non aveva proprio nulla da dirle o da giustificare, voleva solo che la smettesse di parlare. Mentre Mike come al solito non la smetteva di fissarla.
〝Ciao io sono Elena la sorella minore  di Bella … e tu devi essere quella che al liceo spasimava per mio cognato Edward  ma che lui ignorava completamente… sai com’è l’amore che ha sempre provato per mia sorella era incomparabile unico e raro! Quindi…. beh mi hanno molto parlato di te hai sempre tante cose da dire!〞. Mike  fissava sbigottito Elena,  dove era venuta fuori, e come mai Bella non gli aveva mai detto di avere una sorella? Era sconcertante che fosse la sua fotocopia, però era lusingato da un certo punto di vista.  Jessica  invece  era rimasta a bocca chiusa, irritata e senza poter dire nulla. Senza batter ciglio salutò entrambi  con astio e si diresse fuori dal locale.
〝Sei sollevata sorellina?〞espresse Elena notando che Bella era rimasta senza parole ma che continuava a sogghignare. Poi le porse la mano soddisfatta 〝Congratulazioni Elena sei riuscita a tappare la bocca a Jessica quando lo racconterò ad Edward beh credo anche lui ti farà i complimenti…〞. Elena le sorrise poi riprese a sorseggiare la sua coca cola.
Dopo pranzo passeggiarono un po’ per Port Angeles. Elena si soffermò davanti ad una vetrina, dato che avrebbe trascorso la serata in compagnia di Jake, aveva intenzione di festeggiare con lui  in anticipo il suo diciottesimo compleanno,  ma voleva anche regalargli qualcosa di carino.  Ma la sua attenzione venne distolta dall’articolo di giornale attaccato sulla vetrina della libreria accanto : “ A 15 anni dal tragico incidente avvenuto a Seattle la notte di Natale, ritrovati i responsabili della tragedia che coinvolse Emma la bambina di 5 anni e Karen sua madre…”. Sembrava strano ma per Elena risentirne parlare anche se qualcosa le suonava strano sembrava una coincidenza che la notte di natale a Seattle c’era stato l’incidente simile al suo.  Incuriosita e sconvolta decise di non pensarci doveva pensare ad andare avanti e   preoccuparsi di Jake, il suo Jake.
〝Elena tutto okay…?〞Bella si accorse che era sovrappensiero come se c’era qualcosa che la tormentava.
〝Si.. si certo a.. andiamo  Jake mi starà aspettando… 〞le disse mentre entrava in macchina con in mano il pacchettino  ma la testa ancora rivolta verso l’articolo. Bella accennò con il capo, sapeva della festa a sorpresa che gli aveva organizzato sulla spiaggia.
〝Allora mi dici dove mi stai portando ?〞Elena aveva messo una benda sugli occhi di Jake che sembrava preoccupato.
〝Non sbirciare è una sorpresa!〞espresse lei facendogli strada con la mano e cercando di guidarlo senza farlo inciampare.
〝Okay mi fido…〞rispose lui ridendo. Elena gli tolse la benda dagli occhi. 〝Tadan…!〞. Gli aveva imbastito un romantico pic-nic sulla spiaggia, con tanto di candele profumate, cibo e musica.
〝Beh pensavo di essere io quello romantico… tra i due〞le disse prendendola tra le braccia e baciandola 〝 ma come mai questa bella…sorpesa il mio compleanno è domani!?〞
〝Perché volevo stare da sola con te… 〞Elena gli cinse le braccia al collo. Lo adorava quando faceva finta di essere spaesato. Chiuse per un momento  gli occhi voleva assaporare quell’odore muschiato che lo contraddistingueva, quell’odore che l’aveva sempre catturata.
〝Dai vieni… 〞Elena lo trascinò verso il plaid. Jake la seguiva estasiato. 〝Mmm che profumino cosa c’è qua dentro …〞  il cesto. Elena si inginocchiò davanti a lui.
〝Pan cakes!〞sogghignò Elena, Jake la guardava sbigottito 〝No scherzo! Scherzo!  tramezzini….amore tutti fatti da me!〞. Jake la prese tra le braccia il sole  stava quasi per tramontare. Fissavano le stelle in cielo.
〝Che brava ragazza che mi è capitata fra le mani…〞disse tenendola stretta a sé sul plaid. 〝Senti… 〞disse subito dopo quasi con un sussurro nell’orecchio 〝Cosa ne diresti se… se diventassi la Signora Black….?〞
〝Ehhh? Ne abbiamo già parlato una volta… sono troppo giovane e anche tu e dovresti finire gli studi….〞.
〝Ma la scuola finisce tra qualche mese e… 〞disse mentre estraeva qualcosa dalla tasca dei suoi jeans 〝Ehy chiudi gli occhi!〞
〝Perché….?〞
〝Tu chiudili…〞Jake sorrideva emozionato e innamorato.
〝Okay Okay… 〞Elena si strinse nelle spalle, incuriosita dalla sua risata. Poi sentì qualcosa attraversarle il dito della mano.  Jake le baciò la mano, il tocco delle sue labbra calde percorse la schiena con un brivido 〝Ora apri…!〞. Elena si guardò la mano, esterrefatta, un brillante enorme sovrastava l’anello in oro bianco che Jake le aveva messo al dito.
〝Jake ma…〞non aveva parole, solo emozioni. Lui guardava lei in attesa, lei era senza parole.
〝Dimmi solo di si…〞
〝Ti sarà costato una fortuna Jake… io mi sento… ahh non so…〞. Poi la cosa iniziava a farsi seria quando lui si era messo anche in ginocchio. Elena sentiva di stare per crollare, per piangere. Lui la baciò con dolcezza emozionato e impacciato. Lo sguardo perso negli occhi della sua Elena.
〝Elena Swan Branch…vuoi … vuoi sposarmi?〞. Le chiese serio. Elena non seppe più resistere, l’atmosfera, il tramonto, gli occhi, il sorriso emozionato in attesa del suo Jake, il suo sole,la sua luce, la sua passione, la travolsero. Il bacio fu intenso, quasi da toglierle il respiro. 〝Si…〞disse emozionata  e passionale mentre lo guardava negli occhi intensi e dolci 〝Si … Signor Black…!〞lo baciò ancora quasi assaporando ogni istante ogni momento, come se quello era il primo bacio.
Ma tutta l’atmosfera venne improvvisamente interrotta. Successe tutto così in fretta che nemmeno Elena ebbe il tempo di fare qualcosa, e Jake di trattenersi. Elena urlava ma la voce era strozzata e  si sentiva nel più profondo e brutto degli incubi: un lupo enorme era davanti a loro, Jake che la teneva dietro, un ringhio attraversò il suo corpo, un tremore imperversava lasciando nel panico Elena. Poi fu tutto uno scatto, lei scaraventata via, i brandelli del vestito di Jake, l’urlo agonizzante di Elena. Due lupi tra cui Jake il suo Jake, erano andati ad azzannarsi nella foresta profonda. Gli occhi sbarrati,  sgomenta con il brandello dei jeans di Jake in mano.
 
 
 
 

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Capitolo 19
*** Retrocedere ***


Elena distesa sul divano di Emily, incredula aveva ancora negli occhi il terrore del momento che aveva appena vissuto qualche minuto prima. Lei e Jake, lui che le infila l’anello, lei che accetta di sposarlo. Si stavano baciando, ripensando al bacio sentiva ancora il sapore e il calore delle labbra del suo Jake. Poi improvvisamente si ferma, si alza di scatto mentre un latrato viene emesso dalla sua bocca. Il suo corpo instabile, lo sguardo indurito.  Non era Jake era un altro. Elena lo fissava terrificata. Sembrava un incubo ma era tutto davanti ai suoi occhi, tutto reale, vero.
Jake amore…!Jake chi ti prende…" cercava di calmarlo e di domarlo. Sembrava tremare, esplodere, come se dentro ci fosse un altro Jake pronto ad uscire fuori.
Va via Elena scappa!. Le imponeva rigido, senza fissarla e continuando a tremare mentre si allontanava da lei. Non puoi stare con me, non ti voglio qui…! Vattene”  le urlava contro come se lei non era più nessuno, non era più la sua fidanzata, non era più il suo imprinting, la donna che avava baciato, con cui voleva sposarsi. Era diventata  una nullità. Afflitta si buttò con le braccia al suo collo, cercando di farlo tornare in sé. “ Ma Jake…Jake che ti succede?!” Elena nel profondo della disperazione, le lacrime che le solcavano il volto. Il respiro affannato dai singhiozzi, dalla disperazione per non poter fare nulla per aiutare Jake.
 Poi lo vide, vide il lupo,  enorme, bianco dagli occhi gialli. La voce non riusciva ad uscire dalla bocca, come se stesse parlando ma nessuno era in grado di sentirla. L’urlo agonizzante quando sentì la pelle di Jake strapparsi insieme ai suoi vestiti. Jake non era più Jake, ma un lupo, enorme, fulvo. Era paralizzata, non poteva essere, non poteva accadere al suo Jake. Jake non poteva essere un lupo. L’essere che lei tanto temeva, di cui aveva incubi, di cui ricorda un frangente da  bambina.  Era la mentre i lupi si azzannavano, erano aggrumati, in lotta tra loro. Il rosso con il bianco, Jake contro chissà chi .  sentiva la loro lotta in mezzo agli alberi, poi improvvisamente il buio.
Intanto Jake aveva avuto dei rinforzi,  Paul e Sam, che lo avevano aiutato a mettere in trappola il lupo a quanto pare solitario. Lo avevano accerchiato, e dopo due tentativi di fuga, finiti a male, tramite la prontezza di Jake nel mordere e affondargli i denti nella carne. Si era arreso.
〝 Chi sei?Cosa vuoi dalla mia ragazza…〞Jake gli parlava sottoforma di lupo, arrabbiato, scontroso, pronto ad ucciderlo se fosse stato necessario. Aveva davvero combinato un bel guaio, tra lui e Elena, ma non poteva fare altrimenti per salvarla, quel lupo l’avrebbe uccisa.
〝   Sono un lupo non vedi? Voglio che me la restituisci… lei mi appartiene… è mia!〞si espresse altezzoso mentre si riavvicinava a Jake mostrandogli i denti. Prima che potesse farlo Jake gli era saltato già addosso per attaccarlo. Come poteva dire una cosa così assurda? Come si permetteva? Questo lupo, iniziava a infastidirlo, lo voleva fuori.
Sam gli intimava di stare calmo. Ma Jake non ne era convinto dovette intervenire nella lotta tra i due lupi per staccarli. 〝Ora basta Jake!〞. Gli ordinò Sam ringhiandogli addosso. 〝Sta calmo e cerchiamo di capire cosa vuole…〞
〝Ve l’ho detto voglio Elena… datemela e io non creerò altri problemi… 〞
〝E.. se invece mi rifiuto…〞rispose Jake sarcastico, avvicinandosi a lui, mostrando i suoi di denti.
〝Sarà guerra aperta! Farò fuori voi, i freddi vostri amici che vivono quasi vicino a voi e…non inizierò solo a perseguitare sotto forma di lupo, ma lo farò anche sottoforma umana… mi manca il suo profumo…〞.
Senza nemmeno fargli finire i suoi pensieri Jake gli si avventò contro, non poteva starsene la senza fa nulla. Doveva fargliela pagare.  Ma Sam era intervenuto di nuovo , lasciando sfuggire il lupo. Jake si mise a inseguirlo, ma Sam e Paul gli ostacolavano la strada.  Chiedendogli di tonare in forma umana.
〝Hey ma che cosa state facendo!?〞Jake era furioso. Quel lupo, nemico, era la che aveva dichiarato la guerra aperta e stragi e Sam gli impediva di ucciderlo.
〝E’ meglio così...!〞si espresse Sam cercando di calmare i bollori di Jake 〝Vediamo cosa fa…?〞
〝Cosa fa? 〞Jake sembrava costernato 〝Non so se hai sentito cosa vuole…? Elena è in pericolo〞Jake lo afferrò per le spalle, infuriato
〝Si〞si espresse Sam 〝E faremo di tutto per difenderla e difendere le terre e i Cullen… 〞
〝Che intenzioni hai Sam…〞
〝Lei deve sparire da Forks… immediatamente…〞disse senza poche parole, guardandolo seriamente.
Jake non poteva non dargli ragione. Per  difendere la sua ragione di vita avrebbe fatto qualsiasi cosa anche separarsi da lei e tenerla al sicuro.  Doveva pensare bene a come fare  ma soprattutto doveva trovare una scusa enorme, una giustificazione plausibile per farsi perdonare da Elena per quello che aveva appena visto, per il dolore che le aveva provocato. Sulla soglia di casa di Emily, c’era anche Bella, angosciata e amareggiata per quello che era appena accaduto.
〝Non doveva saperlo così…〞disse a Bella serrando i pugni per la disperazione.
〝Jake sta tranquillo… va da lei…falle sentire che vuoi starle vicino…è ancora sconvolta… ma sono sicura che capirà…〞gli disse  indicandogli la spiaggia a pochi metri. 〝E’ arrabbiata anche con me…quindi mal comune….〞si espresse Bella afflitta.
〝Tranquilla Bells, sei sua sorella ti perdonerà…io sono solo il suo ragazzo innamorato…e che vuole sposarla ma  non so se in questo momento riuscirà a ricordarselo…  il suo unico pensiero sarà avercela con me …. Come potrei darle torto!〞
〝Va da lei…〞rispose Bella quasi in un sussurrò 〝sono sicura che ti perdonerà…. ti ama…〞. Jake si avviò verso la spiaggia di La Push, Elena era voltata di spalle, con la testa rivolta verso gli scogli, il mano un brandello della maglia squarciata di Jake. Le si avvicinò, voleva abbracciarla, ma non era sicuro che lei volesse la stessa cosa.
〝Elena… 〞disse dietro di lei, con voce calma 〝Elena amore scusami… io volevo…stavo per… dirtelo〞. Jake  le mise le mani sulle spalle, Elena non faceva niente, sentiva le sue mani calde sulle sue spalle.
Si voltò, lo guardò un momento, vedeva il suo sguardo afflitto, disperato, divorato dalla rabbia.
〝Io… da bambina vedevo mia madre tramutarsi in lupo… tutte le notti faceva lo stesso rito, cenavamo, mi faceva il bagno, poi mi metteva a letto e  spariva non prima di assicurarsi che mi sarei nascosta nella botola che aveva costruito sotto il tappeto della stanza da letto, se fossero arrivati a prendermi〞iniziò a spiegargli 〝una sera non è tornata, la Signora Lorenz è venuta a prendermi…poi non so come mi sono ritrovata da sola in un letto di ospedale e in orfanotrofio, piangevo ogni notte all’idea che mia madre era sparita per sempre… in quell’incidente…〞disse asciugandosi una lacrima che le stava rigando il volto. Scossa e neutrale.
〝Mi dispiace Elly… che  tua madre era un licantropo, che ti ha portato sofferenza come ho fatto io… perdonami… amore ti prego!〞le disse quasi sussurrando. Jake la  prese dalle spalle, chiedendole di voltarsi. Non riusciva a guardarlo, non riusciva a farlo, era bloccata. Poi il suo bacio sulla testa, quelle labbra calde sui suoi capelli, il respiro ansioso, l’odore speziato. Elena non poteva far finta che Jake non esisteva, che non fosse nessuno ma era così sconvolta.
〝Perché? Jake…perché non me l’hai detto… 〞
〝Non potevo… credimi…. E..〞
〝E.. non volevi a causa della mia paura  ora motivata dei lupi, anche se non ne sono così certa dipenda solo da mia madre… se tu non tornavi, se morivi, se l’altro licantropo ti avesse ucciso…?〞
〝Amore io sono qui… e poi non volevo che tu soffrissi… 〞si espresse avvolgendola tra le sue braccia calde  e forti 〝Io ti vedevo così spaventata ogni volta che si parlava dei lupi che… alla fine ho scelto di lasciar perdere… l’ho fatto per proteggerti! Credimi!〞
〝E l’altra sera quando hai iniziato con le leggende?〞le domandò beffeggiandolo 〝Ah si forse dovevo dedurlo da sola… Jake quando io ti ho aiutato quando tu me l’hai chiesto ti sei fidato di me e io di te… ci siamo innamorati… dovevi pensare solo a questo… 〞
〝Elena ascolta io so che ti ho ferito ma ti prego adesso non fare la drastica!〞
〝Drastica!〞Elena strabuzzò gli occhi  irridendolo 〝Se davvero non volevi farmi soffrire Jake avresti dovuto dirmelo, avresti dovuto affrontare il tuo problema con  me la tua ragazza…! Io ho potuto guarire il tuo cuore infranto ma non posso guarire la tua cocciutaggine accidenti!Quando me l’avresti detto quando eravamo sull’altare davanti a tutti i parenti e gli amici…〞
〝Allora mi sposerai…?〞sul volto di Jake comparve un barlume di speranza e un sorriso.
〝Ora …l’unica cosa che voglio è ricucire i pezzi …〞si espresse abbracciandolo anche se era ancora confusa da tutto l’accaduto , titubante e impaurita  〝Voglio chiarezza, voglio sincerità ,  ho bisogno di riflettere…〞
〝Ma su cosa? Su cosa? Io ti amo Elena credimi non posso stare senza te…〞  le disse trattenendola a sé. Elena  non lo respingeva nemmeno ricambiava.
〝Nemmeno io Jake ma ora ho bisogno di… riflettere …di capire... sono confusa… ti prego cerca di capirmi… ho bisogno di stare da sola… è per questo che ho deciso di partire per il Brasile come ti avevo anticipato…〞gli disse quasi sforzandosi. Poi gli rimise in mano l’anello, gli chiuse le mani e si diresse verso la macchina   che le avevano prestato i Cullen.
〝Elena!〞Jake decise che se doveva fare qualcosa prima che la potesse perdere per sempre quella era l’occasione giusta. Corse verso di lei, verso la macchina, la fermò aprendo lo sportello.
〝Ti prego Jake… lasciami riflettere… non complicare tutto…〞
〝Elena ti prego non andartene…non.. non così!〞  Jake era sull’orlo di una crisi di nervi, l’angoscia lo stava distruggendo, la donna che amava se ne stava andando.
〝Tornerò Jake…  dammi solo un po’ di tempo…〞.  Elena uscì fuori dall’auto, per poterlo baciare, le lacrime le solcavano il volto. Poi rientrò senza girarsi, senza dire nulla. Poco dopo la vide scomparire, il rombo del motore che echeggiava verso l’autostrada. Jake era crollato, come morto, se Elena non fosse più tornata la sua vita si sarebbe persa per sempre. ( Fine prima parte)
 
Elena era tornata a casa Cullen. Scese dalla porche di Alice che avendo sentito dei rumori  e sapendo già quello che era accaduto, avendolo previsto tramite Bella, le andò in contro quasi per consolarla. Alice la guardava, era arrabbiata, delusa spaventata, sul volto lo si leggeva chiaramente.
〝Elena … mi spiace … come ti… ti senti..?〞.
Elena non rispondeva, se ne stava la seduta sul cofano della macchina a pensare. Per tutto il viaggio era stata nervosa e pensierosa, non sapeva nemmeno lei perché aveva reagito in quel modo con Jake. Ma era  delusa,amareggiata e spaventata. Jake , il suo amato, dolce e premuroso Jake era un licantropo, il suo più bel sogno si era trasformato in un incubo. Pensava ancora all’emozione provata quando le aveva chiesto di sposarla, pensava al suo tocco sulla sua pelle, al tocco della sue labbra sulle sue alla sera che le ha confessato di aver avuto l’imprinting proprio con lei. Ma allora perché? Era solo protezione nei suoi confronti? Paura? Perché tenerglielo nascosto?.
〝Scossa…〞Alice accennò con la testa 〝Ho saputo di Jake e… so che voi ne eravate a conoscenza…  anche Bella lo sapeva l’unica a non sapere nulla ero io…〞si espresse scrollando il capo, sconvolta.
〝Elena cerca di capirlo e cerca di capire Bella…〞sostenne Alice preoccupata 〝Lui non poteva dirti la verità perché… beh si è un segreto della sua tribù… e poi non volevano spaventarti l’hanno fatto per proteggerti…per te… tutti ti vogliamo davvero bene…〞
〝E’ vero〞sostenne Bella appena arrivata ad assistere al dialogo 〝E anch’io volevo  proteggerti  in un certo senso… sapendo quello che avevi passato, scoprire di avere una sorella, scoprire di avere un padre e ora che Jake è un licantropo… il Jake di cui sei sempre stata innamorata…〞. Elena la guardava angosciata, non voleva avercela con lei,  le voleva bene ma non doveva nasconderle una cosa simile. Bella le si sedette accanto, Elena si abbracciò a lei, le lacrime che imperversavano il suo volto. 〝Piangi pure sorellina…〞le disse abbracciandola 〝… ti capisco … sei spaventata… sei sconvolta… anch’io lo ero la prima volta che ho visto Jake trasformarsi… anch’io ho vissuto la sua irascibilità, i cambiamenti d’umore ma lui non me lo aveva detto solo perché gliel’avevano proibito, mi ci ha fatto arrivare da sola… a te non l’ha detto perché era preoccupato per… la tua reazione… perché ti ama Elena…〞le riferì Bella accarezzandole i capelli. Alice le lasciò da sole. Elena alzò il viso infossato sulla spalla di Bella.
〝Mi dispiace… Bella non volevo arrabbiarmi con te…ma avresti dovuto dirmelo…〞le disse asciugandosi le lacrime affossando la testa nelle ginocchia.
〝Non potevo… 〞Bella scrollò le spalle dispiaciuta 〝non potevo dirtelo io … l’unica cosa che ho potuto fare e continuare a dire a Jake di dirtelo… era così spaventato e preoccupato per te… lui non vuole perderti…〞. Elena  guardò Bella sempre più affiltta.
〝Credo di aver fatto un gran pasticcio sorella… ma…. se l’ho fatto è perché ero spaventata… ci sono rimasta male …  amareggiata profondamente amareggiata〞le disse scrollando il capo, giocherellando con l’orlo della maglia come le capitava quando si sentiva nervosa.
〝Lo so ti capisco ma… verrà a cercarti e dovrai affrontarlo… Jake non è il tipo che lascia le cose a … metà!〞sostenne Bella dandole un pacca sulla spalla e lasciandola a riflettere 〝tra qualche ora sarà qui me lo sento… se non è venuto subito è perché di sicuro Sam l’ha chiamato a rapporto〞. Elena accennò col capo, in effetti aveva ragione, Jake andava sempre in fondo alle situazioni quando erano più importanti della sua vita stessa.
In effetti Jake, era rimasto a La Push, da solo, seduto sul plaid, a guardare l’anello che Elena gli aveva rimesso in mano, cupo e pensieroso. “Sono stato un codardo… ecco cosa sono stato… Jake sei un vero idiota…” si diceva mentre giocherellava con il tappo della birra facendolo roteare su se stesso nel palmo della mano destra.
〝Ehy… come va…〞Leah gli si avvicinò rattristata notandolo in piena solitudine al tramonto, su un plaid pronto per il pic-nic.
〝Come vuoi che vada…〞le rispose scontroso 〝Lei si è infuriata ecco com’è andata! Non me lo perdonerà mai… e poi come farò a spiegarle tutto…〞concluse dubbioso.
〝Secondo me stai esagerando …  va da lei e provaci Jacob… se davvero ti ama … lei capirà…dovrà farlo…!〞si espresse Leah dandogli una pacca sulla spalla e sedendosi accanto a  lui, anche Embry li raggiunse vedendoli in lontananza.
〝Jake va da lei… non ce la faccio più a sentire i tuoi pensieri su Elena… cerca di capirmi io non ho una ragazza.. se continui così… mi farai venire il mal di testa  hey vuoi che vada io a parlarle?〞. Jake lo incenerì con lo sguardo 〝Non se ne parla nemmeno!〞
〝E allora dai vai dalla tua Elena…parlatevi chiaritevi…〞gli suggerì Leah. Jake non se lo fece ripetere due volte a grandi passi si diresse verso casa sua prese la Golf, unico mezzo di trasporto rimastogli per potersi muovere, dato che per comprare l’anello ad Elena aveva venduto la moto e speso quasi tutti i risparmi. Leah ed Embry, si guardarono, poi Embry le diede la mano 〝Batti cinque sorella!〞le disse sogghignando 〝Sapevo che se accennavo ad avvicinarmi alla sua Elena mi avrebbe quasi linciato! So che è gelosissimo…〞. Leah rise insieme a lui e si mise ad osservare Jake che era sparito dalla spiaggia in meno di due minuti.  Non ci volle moltissimo ad arrivare dai Cullen, sapeva che era la. La intravide mentre si cimentava a preparare qualcosa in cucina con la piccola Reneesme.
〝Secondo me dovresti perdonarlo zia …〞si espresse la piccola mentre le passava le carote 〝perché lui ti ama… davvero!〞.
〝Nessie ha ragione…〞sostenne appoggiato alla porta della cucina con le braccia incrociate sul petto 〝perdonami Elena …〞. Si avvicinò mentre lei era intenta ad affettare una carota a fiammifero per mangiarla. Se non fosse perché era nervosa e aveva un coltello in mano lo avrebbe abbracciato e baciato. Si voltò a guardarlo, bellissimo e intenso come sempre nel suo sguardo.
〝Gli ho dovuto aprire Elena… non sopportavo più di vederlo gironzolare attorno alla casa…〞si espresse Edward entrando in cucina e mettendo una mano sulle spalle di Bella, la quale gli lanciò un’occhiata divertita.
〝Zio Jake… 〞la piccola scese dallo sgabello gli saltò addosso. Jake le diede un bacio. 〝Ciao piccola grazie per l’incoraggiamento…〞. Reneesme lo abbracciò forte.
Bella sorrise ad entrambi, poi prese Reneesme in braccio 〝Andiamo… papà mi ha appena detto che ci porta a fare un bel giretto… giusto?〞disse rivolgendosi  lui. Edward annuì mentre Reenesme si direzionava verso di lui. 〝Che bello! Andiamo sugli alberi…〞. 〝Ah ah…!〞le rispose sogghignando insieme alla piccola contentissima di quello che stava per accadere. La prese in braccio e mettendola sulle spalle. Poi sparirono in meno di due secondi.
〝E così… siamo  rimasti io e te…〞espresse Elena innervosita mentre continuava ad affettare le carote, più che altro era per scaricare la tensione. Jake le prese la mano e la fermò. La girò verso di lui, lei abbassava la testa, imbronciata, lui continuava a fissarla e a tenerla fra le sue braccia.
〝Ti va di fare una passeggiata… ?〞le suggerì prendendola per mano. Elena non si lasciò sfuggire la proposta. Mentre lo teneva per mano, si incamminarono verso il bosco.  La mano nella sua, intrecciata e titubante. La testa poggiata sulla sua spalla mentre camminavano insieme senza dirsi nulla. Era forse quella la riflessione di cui aveva bisogno Elena? O era la sua presenza a sconvolgerla, il suo calore, il suo modo di fare anche quando lei era arrabbiata. Si fermò quando arrivarono su una sorta di insenatura davanti ad uno scoglio enorme e ripido.
〝Dobbiamo stare così.. in silenzio per sempre…?〞le domandò Jake mentre la fissava negli occhi, lo sguardo corrucciato di Elena, arrabbiata con sé stessa per averlo trattato male. Scrollò il capo quasi abbozzando un sorriso.
〝Allora se è no… perché non mi parli?〞
〝Perché sono arrabbiata Jake…〞sostenne mentre gli voltava le spalle. Jake sospirò esausto, abbassando la testa. Poteva combattere contro qualsiasi cosa ma non con la sua donna arrabbiata.
Elena lo guardava di sottecchi, sentiva il suo calore e il suo profumo, inconfondibile. Socchiuse gli occhi pensando alle notti passate insieme a lui, all’amore e alla passione condivise. Alla dolcezza e alla premura che aveva avuto con lei, in ogni momento in ogni istante.
“ Perdonalo Elena, lui  ti ama… perdonalo Elena tu lo ami…” si diceva  mentre sentiva le sue labbra toccare le sue, morbide e infiammate e frenetiche.
〝Elena…〞le disse abbracciato a lei, il suo fiato sul collo. Sentiva il suo battito, sentiva la sua anima. 〝Mi dispiace… ti prego perdonami…〞l’angoscia iniziava a sovrastarlo. 〝Jake… amore… ti prego non dire nulla… nulla…〞Elena lo baciò, dolcezza, amore infinito, delicatezza. Lui la guardava, sempre più sconvolto.
〝Amore … 〞disse mettendolo a sedere, lei di fronte a lui, accovacciati sulla sabbia 〝sono io che ti chiedo scusa… sono io che … ti chiedo perdono… sono io che ho sbagliato.. per uno stupido incubo… Jake mi ami ancora … aiutami… non so che dire mi sento impacciata… mi vergogno di me stessa…〞ammise abbassando lo sguardo. Jake le sollevò il mento. Un bacio dolce, che si stava trasformando in un bacio per dire,  “Certo che ti voglio  come potrei fare a meno di te!”.
〝Si…〞le disse riprendendo l’anello e infilandoglielo al dito 〝Si… devi dirmi solo questo…〞. Non ci volle molto il bacio che Elena gli diede come risposta racchiudeva tutto “ Non ti lascerò mai mi appartieni”.
〝Ma ti trasformerai sempre…per sempre?〞Elena glielo chiese incuriosita e allo stesso tempo preoccupata.  Sdraiata accanto a lui nel suo abbraccio. 〝Non è una cosa che posso evitare…purtroppo è nella mia natura…>.>le rispose Jake accarezzandole le tempie, accoccolato  insieme a lei.
〝Jake ho paura io non voglio che ti faccia del male… che non ritorni più  da me io non…〞
〝Elena…〞Jake la guardò negli occhi serio e preoccupato 〝devo farlo! E’ nel mio dna, mio nonnop era così, il mio bisnonno… è una discendenza, ma tu devi stare tranquilla non permetterò che ti facciano o che mi faccia del male…〞
〝Quell’altro lupo perché … è venuto da noi? Era un Hoh vero?〞si domandò preoccupata abbracciandosi a lui. Sentiva i suoi muscoli tesi e notò lo sguardo irrigidito.
〝Mi ha detto che voleva una cosa….〞sussurrò teso Jake.
〝Cosa?〞Elena lo fissava accigliata  mentre Jake sembrava quasi voler tacere. 〝Vuole te Elena…!〞le riferì quasi con voce strozzata. “ Me?” pensò Elena terrorizzata, anche se non capiva il perché, l’unica cosa che le veniva in mente era il terrore nella parola “  Vuole me”. ( fine seconda parte)
 
Passò gran parte dei giorni a pensare terrorizzata che in giro c’era un lupo che voleva lei, poi guardava il suo ciondolo, quello donatole da Jake , e sentiva un senso di protezione. Per fortuna c’era il lavoro ad occupare gran parte dei suoi pensieri oltre  a Jake. A La Push si sentiva protetta, sapendo che era circondata da licantropi pronti a salvarle la vita se fosse stato necessario, tuttavia anche i Cullen l’avevano rassicurata e garantito protezione per lei, Bella e ovviamente la piccola Reneesme. Sotto richiesta di Jake, anzi quasi sotto supplica, si era trasferita a casa sua. Con la contentezza di Billy e il resto del branco che ogni giorno alternandosi tra lei e Emily approfittavano per mangiare e stare in  buona compagnia.
〝Elena…〞la signora Call la distolse dai suoi pensieri. Lei si girò quasi concentrandosi sul  volto della donna. 〝Potrei chiederti un favore…?〞
〝Si… mi dica pure…〞sostenne mentre continuava a sistemare le  tazze in ordine sulla macchina del caffè.
〝Purtroppo mi è finita la scorta d’acqua e delle bibite … il mio fornitore è a Seattle…  e io non posso  guidare con la  caviglia slogata …〞si espresse  dolente si sedeva per massaggiarla.
〝Mi sta chiedendo di andare a Seattle?〞le domandò Elena esitante.
〝Si… se non è un problema altrimenti lo chiedo ad Emily…〞.
〝No…〞rispose sorridendole 〝No ci vado … io…〞. Voleva andare a Seattle sia per vedere quanto la sua memoria e il suo senso dell’orientamento fosse efficace sia per una questione rimasta in sospeso con la Signora Lorenz: gli Hoh.
〝Ahh Jake è davvero fortunato ad avere una brava ragazza come te per fidanzata!〞le disse  mentre osservava  l’anello al dito e subito dopo facendole mille ringraziamenti. Elena mise in moto il pick- up di famiglia, la frizione era un po’ dura ma alla fine era  riuscita ad inserire le marce.
Passò la prima mezz’ora tranquilla. Poi dovette fermarsi ad un distributore la spia diceva con molta chiarezza “ dammi da bere o ti lascio a piedi!”.
〝Eccolo qua un distributore!〞disse allegra e sollevata mentre accostava per fare benzina. Il ragazzo alla pompa non faceva altro che fissarla. Ammiccando e sorridendole e lasciandola sbigottita. Ma ad Elena non interessava assolutamente l’attenzione di quel tipo, la sua attenzione venne catturata dall’articolo di giornale. Lo stesso della vetrina della libreria. Elena prese il giornale, un nodo alla gola mentre leggeva le stesse cose simili alla vicenda del suo incidente. “ Troppo strano, davvero troppo strano” pensava mentre ritornava verso il pick-up. Arrivò quasi subito a Seattle. Rise pensando che alla fin fine aveva una buona memoria. Aveva trovato subito anche il fornitore della Signora Call, un signore sulla cinquantina simpatico, con i baffi  e i capelli bianchi.
〝Allora alla prossima… 〞gli disse mentre richiudeva il cassone del pick-up. L’uomo le sorrise amichevolmente mentre la salutava con il cenno della mano. Si richiuse in macchina, guardò l’ora non era così tardi aveva tutto il tempo di andare dalla Signora Lorenz e una volta per tutte farsi raccontare la verità a costo di minacciarla.
Esitò un attimo mentre si fermò davanti a quel cancello enorme, stavolta era da sola non c’era sua sorella a  incoraggiarla e a consolarla. Doveva affrontare da sola questa situazione. Suonò il campanello. Il cancello si aprì proprio come la volta precedente, lento. Le metteva inquietudine  camminare in quel vialetto adombrato dagli aceri. Il profumo di rose rosse le fece socchiudere gli occhi , iniziandole a dare un certo relax.
 La Signora Lorenz, davanti alla porta, sconcertata nel rivedersela davanti agli occhi.
〝Oh sei.. sei tornata…〞Sembrava sorpresa anche se infondo nascondeva una certa irrequietezza non che l’aria seccata.
〝Si… e stavolta non me ne andrò senza sapere la verità…〞le sottolineò  immediatamente Elena.
〝Ti ho detto…〞si espresse e poi si corresse 〝vi ho  detto tutto l’altra volta…quindi〞
〝C’è uno della tribù degli Hoh che mi sta cercando e vuole uccidermi…〞espresse Elena quasi buttando giù la frase tutta d’un fiato. La Signora Lorenz la fissava sconvolta. Tutto quello che Edmund le aveva predetto si stava realizzando, doveva impedire una cosa del genere o lui gliel’avrebbe fatta pagare. Non esitò tanto a farla entrare in casa.
Elena rimase sorpresa dal fatto che l’avesse fatta entrare, poi la seguì verso una sorta di anticamera che portava ad un salone enorme.
〝Accomodati pure cara…〞le suggerì la donna che era improvvisamente diventata gentile e premurosa. Elena si guardava attorno, una casa così grande per una donna completamente sola. Poi il suo sguardo si posò sulle foto esposte sull’enorme camino in maiolica. Erano foto di una donna e una bambina. La signora Lorenz gliele prese avendo notato il suo interesse.
〝Era tua madre Kimberly…〞le disse indicandole con un certa impressione la donna insieme alla bambina. Elena era stupefatta, sua madre era perfetta bellissima, come ricordava, lunghi capelli castani, occhi bruni, pelle ambrata, sorriso dolce. Poi accanto c’era lei, piccola, sorridente e felice con sua madre.
〝Puoi tenerne una se ti va…〞le propose la donna cordialmente. 〝Vuoi una tazza di te… un…〞le disse subito dopo. Elena non riusciva a capire, appena le aveva accennato che gli Hoh volevano ucciderla la donna era diventata confidenziale e premurosa.
〝Voglio sapere la verità…〞le disse posando la  foto sul tavolino in cristallo e guardando negli occhi l’anziana signora.  〝… non me ne andrò via di qui senza aver saputo〞.
〝Cosa vuoi sapere?〞
〝Perché mi stanno cercando.. perché sono in pericolo.. perché tutte le persone che mi sono vicine saranno in pericolo adesso…?〞
〝Mia cara… io non…〞la Signora Lorenz sapeva esattamente cosa voleva sapere Elena ma non trovava la forza di affrontarla, non aveva mai immaginato di dover affrontare quel dialogo.
〝Ripeto…〞sostenne Elena determinata alzandosi in piedi e andando verso la donna 〝… io non me ne vado di qui senza sapere cosa vogliono da me…〞.
〝Io non lo so cosa vogliono da te!〞
〝Allora mi dica qualcosa in più … me lo deve dire la prego!〞.
La signora Lorenz iniziava a tentennare con il capo quasi vacillando per la tensione.
〝Gli Hoh  sono sempre stati una tribù forte, tradizionalista, tuo nonno Edmund,  mi diceva sempre che a volte pur essendone il capo non sopportava il modo di fare di alcuni componenenti…〞
〝Lei conosceva mio nonno ed era anche il capo tribù?〞sostenne Elena esterrefatta.
〝Si…〞le  confermò 〝… l’avevo conosciuto tramite tua madre Kim solo dopo la loro riappacificazione, erano in lite continua…〞sostenne rattristata subito dopo 〝Si era pentito di quello che aveva fatto…  evidentemente〞. Da questa discussione iniziale e dalla smorfia di disprezzo  Elena capì che tra la Signora Lorenz e suo nonno non correva buon sangue.
〝Vada avanti…〞
〝Mi raccontava  delle crudeltà… dei modi di fare  di alcuni membri, Alec soprattutto…lui voleva il potere ma tuo nonno non gliel’avrebbe mai dato…  erano così diversi…〞si espresse decisa 〝… poi le cose iniziarono ad andare male….  Loro sapevano che tua madre era … speciale.. 〞sostenne ansiosa 〝.. e anche tu Elena… il potere che hai, il tatuaggio sono state sempre la tua tortura e anche per tua madre…〞.
Elena non poteva crederci, quasi sbarrò gli occhi sentendo la Signora Lorenz confermarle di essere in possesso dei poteri e del tatuaggio.
〝Lei sa che io… 〞
〝Si…〞sostenne la donna scrollando il capo 〝so che se ti fai male guarisci presto, so che se qualcuno sta male sei in grado di guarirlo , sono a conoscenza del tatuaggio…lo stesso di tua madre…〞
〝Loro mi vogliono per questi poteri…?〞si espresse confusa e impaurita Elena.
〝Mia cara devi stare molto attenta… ! loro non si farebbero scrupoli a farti del male…come lo hanno fatto a tua madre 〞sorresse pensierosa e angosciata. A quelle parole anche Elena sentì una stretta al cuore, sua madre morta a causa di una disputa per avere i suoi  poteri. Poi le venne in mente l’articolo di giornale, qualcosa non le quadrava ancora, c’era ancora qualche tassello, qualche altro rompicapo da decifrare, la Signora Lorenz era stata brava a dirle qualcosa in più, ma non era certa che fosse tutta la verità.
〝Sono stati loro ad uccidere mia madre e mio nonno vero?!〞sostenne irritata Elena 〝L’hanno uccisa loro non è stato un incidente…〞le lacrime iniziavano a sgorgarle dal volto . la signora Lorenz l’abbracciò, per farle coraggio, per consolarla, come quando era bambina, la sua Elena che faceva sempre riferimento a lei.
〝E’ probabile Elena… è gente senza scrupoli…〞le confessò subito dopo.
〝Ma allora perché mi hanno sempre detto dell’incidente e… io ricordo.. le lamiere…, il sangue che colava… mia madre…〞Elena continuava a singhiozzare, stava male, stravolta, impaurita. Dopo averle dato un calmante, la fece sdraiare sul divano le mise una coperta. la Signora Lorenz capiva benissimo la confusione di quella povera ragazza, era normale che non ricordasse che  le lamiere della macchina in realtà erano le lamiere di un nascondiglio dove sua madre e  lei erano state nascoste da Edmund, e che sua madre venne colpita proprio accanto a lei, la botta alla tempia le provocò una ferita profonda, ma non l’aveva uccisa. Elena stava iniziando ad insospettirsi e questo la preoccupava, se tutto si fosse scoperto sarebbe stata la fine per entrambe madre e figlia. Non poteva permettere che accadesse,  Elena doveva rimanerne all’oscuro, anche se sembrava essere arrivata quasi alla verità. Sua madre era viva e più vicina a lei di quanto non pensasse.
Jake intanto era andato dai Cullen, ore e ore si era messo a cercare Elena. La signora Call era davvero mortificata, quando spiegò a Jake infuriato che l’aveva mandata a Seattle per alcune commissioni. Erano passate ormai cinque ore e di Elena non sapeva più nulla nessuno.
〝E’ qui? E’ tornata?〞si espresse angosciato mentre continuava ad andare senza fermarsi da una stanza all’altra.
〝No!〞sostenne Bella preoccupata, Edward le mise una mano sulla spalla. 〝Il cellulare squilla ma nessuno risponde…〞rispose afflitta mentre Alice cercava di sforzarsi per avere un’immagine, trovare un modo per capire cosa sarebbe accaduto da un momento all’altro.
〝Non preoccuparti…〞lo incoraggiò Carlisle〝andremo cercarla anche noi ….anzi lo facciamo subito se vuoi…〞. Jake accennò capo sentendo nell’aria un barlume di speranza.
〝Okay… forse io so dov’è andata!〞sostenne Bella subito dopo〝è andata dalla Signora Lorenz… 〞.
〝No!〞sostenne Jake  ricordando che la Signora Lorenz conosceva moltissimo degli Hoh e con probabilità poteva essere tutta una trappola〝Perché l’ha fatto!?〞
〝Aveva una questione in sospeso con lei… però è una donna innocua… ha aiutato sua madre Kim quando lei era ancora piccola…〞.
Jake sembrava divorato dal dolore. Se fosse successo qualcosa ad Elena si sarebbe lasciato morire insieme a lei. Poco dopo la vide tornare, aveva riconosciuto il pick up blu della famiglia di Embry. L’aria distrutta, sconvolta della sua donna che camminava verso l’entrata di casa Cullen.
〝Elly.. dove sei stata!?〞Jake la prese tra le sue braccia, sembrava star male, davvero male, aveva l’aria stanca e spossata. 〝Ti senti bene amore vieni sdraiati..〞. Le disse Jake apprensivo.
〝Sto bene… mi spiace… per la Signora Call…〞affermò mentre si sedeva sul divano.
〝A dire il vero è lei più dispiaciuta di te…〞sostenne Jake riuscendo a farle abbozzare un sorriso.
〝Non dovevi preoccuparti.. era tutto sotto controllo!〞lo rassicurò Elena. non voleva farlo arrabbiare per una sciocchezza. Infondo non le era successo nulla di grave.
〝Ah beh si lo vedo… vedo com’è sotto controllo…〞sostenne Jake sarcastico, Elena fece una smorfia di disappunto, non lo sopportava quando faceva l’iperprotettivo. 〝Tu non hai idea di quanto grave sia la situazione anzi… visto che sono qua colgo l’occasione…〞. Bella ed Edward si guardarono, anche il resto della famiglia Cullen.
〝Pensavo fosse sotto controllo… orami non si fanno più vivi…〞si espresse Edward confuso.
〝Stanno aspettando una nostra mossa sbagliata sostenne Jake e… io credo che la soluzione sia che Elena parta per un po’…〞
〝Ma… se appena due giorni fa eri in preda al panico per la mia probabile voglia di andare a trovare i miei genitori adottivi Jake!?〞Elena strabuzzò gli occhi incredula. Era stato giorni a farle rimandare la partenza per Rio e adesso voleva mandarcela.
〝Elena… tu sei il loro obiettivo e chiunque ti sta accanto… se umano…〞disse lanciando un’occhiata anche a Bella incredula 〝… è in pericolo!〞
〝Cosa vorresti dire che devo andarmene via da Forks per sempre insieme a mia sorella?〞.
〝Non per sempre…〞intervenne Edward pensieroso 〝Io ho capito quello che vuole dire Jacob… in caso di un’attacco, loro metterebbero la tua vita e quella di Bella in pericolo subito…〞.
Bella lo guardava sconvolta e preoccupata. 〝No io non me ne vado di qui per lasciarti da solo in mezzo ad una battaglia…〞
〝E io non voglio mettere a rischio la tua vita!〞sostenne Edward determinato. 〝Perciò Elena, tu e… Reneesme  ve ne andrete per un po’ sull’isola Esme… portandovi anche Alice e Jasper, nel caso ci fossero problemi anche la. Jake …〞Edward rivolse uno sguardo a Jacob, per avere conferma.
〝Perfettamente d’accordo…!〞sostenne accennando col capo rassicurato e fiducioso.
〝Bene allora si parte!〞sostenne Alice sprizzando gioia da tutti i pori 〝Vado a preparare le valigie …〞.
 Elena e Bella si guardavano incredule. Elena fissava tutti angosciata, di essere la causa di tanti problemi.
Bella le cinse le spalle con il braccio, per incoraggiarla, non era di certo colpa sua questa situazione, ma se così era bisognava partire al più presto. Infondo anche lei sentiva che non essendo una vampira e nonostante sua sorella avesse dei poteri di guarigione, non sarebbero state di aiuto. Partire sarebbe stata la soluzione giusta? Ormai non aveva importanza se era per aiutare sua sorella Bella sarebbe partita pur di non metterla e mettere in pericolo anche  se stessa e Reneesme che pur essendo una baby- vampira rimaneva pur sempre una bambina. Ormai tutto era stabilito, Rosalie aveva fatto le prenotazioni tramite internet, il giorno dopo sarebbero partite per Rio per un po’ di giorni.
 

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Capitolo 20
*** Potere nascosto ***


〝Allora avete preso tutto quello che vi serve?〞sostenne Alice mentre Emmet e Jasper aiutavano a mettere i bagagli in macchina. Elena accennò col capo.
〝Divertitevi  … prendetela come una vacanza…〞  espresse  Esme abbracciata a Carlisle, cercando di incoraggiare le due ragazze.
Elena lanciò uno sguardo afflitto a Bella, sembrava di essere tornati a quando si sentiva in colpa con allora sua ignara sorella, per essersi innamorata di Jake, ora la colpa era quella di doverla fare allontanare da Forks per proteggerla. Elena era angosciata per sua sorella e per dover abbandonare il suo Jake per un po’.  Bella stava quasi per scoppiare a piangere,mentre prendeva la bambina e la metteva in macchina.
〝Amore non preoccuparti è solo per la tua… la vostra sicurezza 〞Edward l’abbracciò per consolarla.
〝So già che mi mancherai …lo sai che non posso stare lontana da te…〞Bella era in preda ad una crisi. Edward l’abbracciò forte 〝Non è per sempre è solo per un po’…〞. Cercando di calmarsi Bella gli diede un bacio, profondo pieno d’amore. 〝E tu fa la brava con la mamma e gli zii..〞disse mentre baciava anche la piccola Reneesme che accennò col capo.
〝Elly…〞Jake abbracciato ad Elena, preoccupata e accigliata 〝Mi mancherai…〞
〝Non dire così altrimenti mi pianto qui…!〞sostenne agitata. Jake le diede un bacio 〝Scusami… volevo dire solo che ti amo… sta attenta e salutami Lola e Rio…〞aggiunse mentre, lei saliva in macchina.
Anche Bella stava per farlo, era difficile separarsi da Edward ma sapeva di doverlo fare per aiutare sua sorella. Jake le si avvicinò per salutarla e abbracciarla.
〝Allora si riparte eh?〞 si espresse Jake cercando di alleggerire la situazione appesantita, scherzando con Bella. 〝Ma stavolta non dovrò  dire salutare per sempre  nessuno e beh dato che tra poco mi sposerò prenderò questa distanza come momento di riflessione…〞
〝  Pensi di cambiare  idea su Elena?!〞sostenne Bella sarcastica,  Jake accennò con il capo contraddicendo la sua frase.
Jake rise per poi tornare serio 〝Abbi cura di tua sorella … non sai quanto la amo… 〞le disse preoccupato. Bella gli abbozzò un sorriso accennando con il capo.〝Certo che lo so! Sta tranquillo… 〞   Bella gli diede un bacio affettuoso sulla guancia,poi diede un bacio anche ad Edward.〝Ti amo…〞gli disse  con un sussurro, anche lui accennò, poi le aprì la portiera per farla salire.
〝Okay allora si può partire…〞sostenne Jasper mentre accendeva il motore della macchina. Elena con la mano fuori dal finestrino per  toccare ancora una volta Jake il suo Jake. Le sua mani, il suo sorriso, il suo profumo. Mentre la macchina si allontanava da casa Cullen lo guardava da lontano, salutandolo con il cenno della mano. Una lacrima le solcò il volto, quando ne intravedeva solo una sagoma sfuocata da lontano, vedeva l’autostrada e infine l’aeroporto. L’imbarco fu più veloce del previsto.
〝Eccoci qua…〞espresse Elena mentre faceva sedere Reneesme tra lei e Bella. La piccola le sorrise poi si sedette sul la poltrona e con tutta tranquillità si mise a guardare il suo libro preferito.
〝Come ti senti sorellina…?〞Bella non aveva parlato per tutto il viaggio, evidentemente ora si sentiva più tranquilla. Le sorrise quasi per tirarsi su di morale anche lei.
〝Bene… anche se sono preoccupata per Jake, i Cullen, i Quileuttes e…di quello che penserà la mia famiglia adottiva…〞si espresse in tutta sincerità mentre cercava di trovare una posizione comoda per sedersi. Preoccupata e ansiosa per quello che stava accadendo a Forks a causa sua e il come l’avrebbero presa i suoi genitori adottivi sul fatto che ora aveva trovato la sua vera famiglia
〝Beh sta tranquilla abbiamo tutte le carte necessarie… vedrai che non obietteranno… 〞la incoraggiò Bella abbozzandole un sorriso.〝E… sta tranquilla Jake, Edward e gli altri sanno quello che fanno…〞continuò a rassicurare Elena impensierita.
〝Tu piuttosto… come ti senti a tornare sull’isola felice, quella dove hai trascorso la  tua meravigliosa luna di miele… ?〞le  chiese Elena sogghignando, anche Bella la imitò arrossendo, ripensando ai bei momenti passati con Edward.
〝E’ strano partire senza Edward…ma,  dai infondo sono con mia sorella.. anzi… 〞si corresse accennando a Alice nella poltrona accanto che sorrideva 〝  con le mie due sorelle… cosa potrei volere di più…〞. Entrambe risero e anche Alice si unì a loro. 〝Dai vedrete che passerà subito e presto torneremo a Forks…〞.
Il viaggio non fu lunghissimo, ma  dopo le tante chiacchiere, le letture che Reneesme richiedeva sul suo libro e il wedding - planning che Alice stava organizzando a Elena, per un po’ sia lei che Bella e Reneesme si addormentarono.
Era  pomeriggio inoltrato ormai. Alice, sogghignando cercava di  svegliare entrambe mentre Reneesme era già in braccio a lei.
〝Ragazze …〞si espresse cercando di non spaventare soprattutto Elena che sembrava nel mondo dei sogni 〝Siamo arrivati… siamo a Rio…!〞annunciò allegra come un fringuello. Elena e poi subito dopo Bella, le umane della situazione, erano ancora confuse dal lungo sonno. Elena sbatté le palpebre più volte per mettere a fuoco, dato che era ancora assonnata.  Poi scesero in fretta dall’aereo ma ci volle un’ora abbondante per ritirare le valige e, quando il gate degli arrivi si aprì, per Elena fu un po’ come ritornare a casa. Appena varcata l’uscita, iniziava a sentire , il caldo, i rumori e gli odori di Rio. La confusione, la musica, vita, anche se la sua vita era legata a Forks ormai. Bella si mise sotto braccio, notando quanto fosse emozionata e quanto era emozionata anche lei. Entrambe sembravano essere appena entrate nel parco giochi più bello del mondo.
〝Oh mio Dio…〞si espresse Bella prendendo in braccio Reneesme entusiasta anche lei  〝E’ proprio come la ricordavo! Come la prima volta che ci sono venuta con Edward… musica gente per strada, colori….〞disse  meravigliata, mentre osservava una sorta di banda che suonava per strada, sembrava la stessa musica che aveva sentito con il suo Edward, la prima notte arrivata a Rio.
〝La samba è un ballo molto comune a Rio…〞sostenne Elena mentre appurava se anche Alice e Jasper li seguivano. Poi notò che erano spariti 〝Ma dove sono andati…?〞disse preoccupata facendo segno alle sue spalle.
〝Sono andati direttamente al molo….〞si espresse Bella sogghignando dell’espressione di sua sorella 〝Sai com’è c’è  troppa gente…. Danno meno nell’occhio…〞le spiegò mentre tornava a guardare la gente per strada che ballava o che ascoltava musica.
〝Giusto…!〞sostenne Elena ricordando che comunque erano delle persone particolari, a volte tralasciava  piccolo particolare che fossero vampiri, orami riteneva persone normali, di famiglia.  Cercò di fermare un taxi poi finalmente se ne fermò uno.  Il tizio le aiutò con i bagagli. Guardava allegra Bella che sembrava emozionata e felice, “Probabilmente  starà ripensando alla sua fantastica luna di miele…”  pensò Elena ridendo mentre Reneesme continuava a canticchiare  allegra la samba che aveva sentito poco prima. Arrivarono davanti al locale della famiglia di Elena. Scendendo dal taxi e tenendo le valige davanti a sé continuava a guardarsi attorno come se fosse la prima volta. Sorrise guardando la panchina dove Lola aveva ripescato Jake, la sua prima volta a Rio. Buttò un occhiata nel garage semi chiuso, la sua Harley era ancora la.
〝Eccomi ritornata a casa…〞sostenne Elena incredula e emozionata allo stesso tempo, mentre con sua sorella e la piccola Reneesme si avviava verso l’entrata della locanda, in cerca dei suoi vecchi affetti.
〝E’ qui che abitavi?〞sostenne meravigliata Bella 〝E’ un posto fantastico…〞disse mentre si avviava ad entrare con lei guardandosi attorno.
〝E’ proprio davanti al mare,  di solito avevamo almeno una quarantina di turisti a settimana che volevano prenotare le camere….〞le spiegò Elena scrollando il capo, ancora ferma davanti  la locanda. Bella le fece cenno di entrare.
Dentro era ancora tutto uguale, il caos, la gente che andava e veniva fuori dal locale, la musica  locale a palla di Lola. Rise all’idea che erano passati solo sei mesi dalla sua assenza ma si sentiva come fosse la prima volta che entrava in quel posto. Intravide la sua sorellastra, sempre bella, con i suoi lunghi capelli neri, alle prese al bar con la preparazione ei suoi favolosi e colorati aperitivi.
〝Quella è la  mia sorellastra  Lola…〞spiegò a Bella che la seguì con lo sguardo. Elena  posò le valige accanto alla piccola reception e fece segno a Bella di seguirla.  Più si avvicinava al bancone, il suo posto fisso ogni sera, più Lola la guardava incredula. Dovette fermarsi ad osservare meglio, perché finché non le si avvicinò al bancone non credeva fosse Elena, ma un miraggio.
〝Por Dios…!〞esclamò  entusiasta con il suo marcato accento messicano, quando la vide sedersi insieme a Bella su uno degli sgabelli in legno.  Elena le andò in contro. 〝Elena sei tornata! No tengo palabras… sono felicissima!〞. Lola era incredula ed emozionatissima.  Lo sguardo sorpreso di chi non si aspetta una sorpresa.
〝Si… sono tornata… ma solo per un po’…〞le spiegò Elena abbracciata a lei. 〝Colgo l’occasione per presentarti Bella, ti ricordi di lei vero?〞
〝Si, claro… 〞si espresse guardandola, seduta allo sgabello. Poi si soffermò, si mise a riguardare Elena e  guardava lei. Elena sorrise, evidentemente aveva notato la loro somiglianza. Lola decisamente confusa le diede la mano mentre continuava a fissare lei e Elena e anche la bambina che le sorrideva.
〝Ciao…piacere di conoscerti〞  sostenne Bella sorridendole mentre ricambiava il saluto. 〝Elena mi ha tanto parlato di te… 〞. Poco dopo anche Pilar e Juan, allertati dal cuoco, andarono immediatamente da Elena, per salutarla e riabbracciarla. Sua madre sembrava rinata quando la rivide.
〝Sono felice che sei tornata a casa bambina mia…〞sostenne Pilar mentre abbracciava Elena, che guardava ansiosa Bella. Poi si rasserenò, non c’era nulla da aver paura doveva dire ai suoi che finalmente aveva ritrovato la sua famiglia. Sua sorella, suo padre e forse anche sua madre, quest’ultimo pensiero le provocò un nodo alla gola. Il pensiero che sua madre fosse ancora viva le dava forza, speranza e maggiore e soprattutto la forza di dire ai suoi della sua vera famiglia a cui non avrebbe mai rinunciato per nulla al mondo ora che l’aveva ritrovata .
La serata proseguì con le mille domande di Pilar e di Lola, su Forks, su Bella e s soprattutto su Jake. Elena cercava di rispondere a tutto, anche se sapeva che prima o poi doveva rispiegare alla sua famiglia adottiva che  Charlie aveva deciso  di riconoscerla e renderla sotto ogni effetto Elena Swan. In una giornata in cui erano andati fuori a pranzo, Charlie le aveva consegnato una lettera in cui dichiarava che l’avrebbe riconosciuta come figlia e di vivere a Forks insieme al suo vero padre. Doveva dirglielo ma non sembrava quello il momento adatto, troppe emozioni in un solo colpo. Troppa felicità, non poteva  rompere quel momento con la sua notizia.
〝Ma dimmi di Jake…〞continuava a chiederle Lola interessata, approfittando di un momento in cui sua madre si era allontanata. Elena lanciò uno sguardo furtivo e divertito a Bella e poi all’anello sull’anulare sinistro.
〝Beh Jake… Jake è rimasto davvero sorpreso quando mi ha ritrovato a Forks, ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto scappare e ritornare qui ma…〞sostenne mentre teneva stretto l’anello 〝… ora non credo ci saranno problemi tra di noi… ci siamo fidanzati!〞si espresse allegramente. Lola non capì subito dove volesse andare a parare sua sorella, poi notò il luccichio sul dito. La sua espressione cambiò dal confuso all’euforico.
〝Te casas con el….?!〞le chiese entusiasta ed emozionata. Elena accennò col capo mentre le mostrava l’anello. 〝Meraviglioso….〞le disse mentre l’abbracciava felice 〝te lo meriti Elena!〞.
〝Si… non ci puoi credere…vero?〞sostenne Elena osservando ancora il suo stupore sulla faccia. Lola scosse il capo 〝Scusami Bella, e anche te Elena, se sembro così  scettica, ma io ricordo benissimo quanto mia sorella ha lottato e sofferto per lui, era così innamorata… e ora sapere che ti sposi con lui, mi rende felice per te〞.
〝Oh sta tranquilla  ci credo… anche a Forks più meno all’inizio era così…〞spiegò Bella 〝ci è voluto un po’ prima che Jake si decidesse a capire che era innamorato di Elena…〞
〝Ah ah…〞sostenne affermando Elena  per poi sbadigliare 〝scusatemi ma credo di avvertire i postumi del viaggio…〞.
Lola la guardò comprensiva, poi sorrise nel vedere che la piccola Reneesme di era addormenta in mezzo a tutto quel caos. 〝Que linda…〞espresse mentre la notava tranquilla in braccio a Bella.
〝Bueno..〞disse alzandosi e andando verso la reception 〝la tua camera Elena c’è ancora e c’è anche un letto in più… quindi…〞.
〝Ah beh grazie ma credo che  raggiungerò Alice e Jasper sull’isola Esme e…〞sostenne Bella preoccupata, voleva che sua sorella si godesse la sua famiglia ancora un po’. Elena la guardava contrariata 〝.. cosa c’è… non si può…?〞
〝Beh fino ad un ora fa si adesso è tutto chiuso… credo che dovresti avvertire Alice che li raggiungeremo domani…〞si espresse Elena cercando di scusarsi.
〝Beh…〞Bella si strinse nelle spalle 〝Se non è un problema… allora rimaniamo qui…〞si espresse mentre cercava di tenere ancora Reneesme in braccio, il suo peso sembrava ogni giorno aumentare a dismisura come la sua crescita.  Elena l’aiutò con la bambina, poi sorridendo a sua sorella si diressero verso le scale che le avrebbero portate nella stanza, la vecchia stanza di Elena. 〝E’ andata bene no?〞sussurrò Bella ad Elena che sembrava pensierosa, lei accinse col capo 〝Si spero lo sarà anche domani… 〞le rispose Elena abbozzando un sorriso.  Elena aiutò Bella ad aprire lai  stanza, poi mise la piccola sul letto.
〝Eccoci qua…〞si espresse Elena in un mormorio per non svegliare la piccola e cercando di fare il meno rumore possibile per aprire il letto che da anni era sempre stato in più nella sua camera. Lo usava come ripostiglio per libri e altro ma evidentemente qualcuno aveva fatto per fortuna un po’ d’ordine.
〝E’ un po’ incasinata ma… meglio di niente!〞si espresse con Bella quasi vergognandosi 〝Va benissimo così…〞sostenne Bella rassicurandola. Lola era sulla porta appena tornata con degli asciugamani in più.
〝Allora buona notte Bella…〞quest’ultima le fece un cenno con la mano prima di rinchiudersi in bagno 〝… buonanotte anche a te Elena…〞sostenne abbracciandola 〝sono felice  sei tornata la ragazza che hanno messo al bar è simpatica ma non potrà mai sostituirti, sei speciale sorella…〞le disse sorridente mentre le voltava le spalle per tornare a lavoro. Elena chiuse la porta sentì un profondo nodo alla gola, sapendo che doveva dire tutta la verità alla sua famiglia adottiva,quella che per anni l’aveva trattata proprio come una figlia vera. Mentre apriva la valigia per mettersi qualcosa di comodo pensava al come l’avrebbero presa, poi i suoi pensieri vennero distolti dal cellulare che trillava all’impazzata. Strabuzzò gli occhi quando trovò venti chiamate da parte del suo fidanzato. Poi pensò che era colpa del locale e della musica a tutto volume.
〝Jake… amore…〞si espresse in un sussurrò. 〝Scusami…〞
〝Ohhuuu …〞sentì Jake sospirare  rassicurato 〝allora ci sei Elly…mi stavo preoccupando〞.
〝Si… siamo arrivati circa un paio d’ore fa… ora siamo nella mia vecchia stanza… sai fermandoci qui non siamo riuscite a pretendere niente che dal molo ci portava all’isola…〞. Spiegò Elena mentre cercava di spogliarsi e mettersi una maglia più leggera. Aveva detto a Jake della sua famiglia, del fatto che erano rimasti entusiasti nel rivederla e che non facevano altro che dire, che erano felici di riaverla la a Rio.  Jake sentiva la sua angoscia e la sua preoccupazione〝Elly.. non preoccuparti… ! Vedrai che capiranno…〞la rassicurò Jake. Elena accennò con il capo e si lasciò convincere dalle parole di Jake, il suo Jake, che sembrava aver preso il suo posto come incoraggiatore e sembrava aver guarito anche il suo peggior difetto:  l’ansia. Dopo essersi salutati affettuosamente Elena chiuse il telefono. Anche dopo aver parlato con Bella si sentiva più tranquilla, infondo non  c’era nulla da temere, era la con sua sorella, anzi le sue sorelle visto che c’era anche Alice, e la sua nipotina, niente poteva intimorirla aveva una famiglia davvero speciale adesso.
Per un po’ stette a parlare con Bella, emozionata all’idea che per la prima volta poteva davvero confidarsi con sua sorella. Risero pensando al fatto che nessuna delle sue avesse mai dormito nella stessa stanza e sentirsi così unite, vicine, intime. Dopo  la lunga chiacchierata e  i risolini, discorsi sugli uomini, in particolare dei loro uomini, Edward e Jake, sull’amore, sul matrimonio, sui bambini, mentre Reneesme si era accovacciata verso Bella, si appisolarono tranquille, serene, pacifiche.
Al risveglio sua madre  e Lola avevano preparato una colazione meravigliosa. Elena si affacciò per un momento sotto il portico che attraverso una passerella portava verso la spiaggia. Chiuse gli occhi per sentire la brezza marina, per sentire il sole che le baciava la pelle, tutto questo le faceva pensare a Jake, le mancava il suo calore ma lo avrebbe sostituito con quello del sole al momento.
〝Ti sarà mancato tutto questo sole…〞sostenne sua madre accarezzandole una spalla. Elena accennò con il capo sorridendole. 〝Stavo pensando Elena che ora che sei tornata potresti aprirti il famoso bar che volevi gestire con Lola tempo fa… io e tuo padre abbiamo messo dei soldi da parte…ma per te e per Lola lo  sai faremmo di tutto…〞.
Sentendo quelle parole Elena ricominciò ad avere la stretta al cuore, poi fece un lungo respiro. Si voltò verso sua madre che la guardava assopita dalla felicità di riaverla con sé. Per mesi avevano litigato sul poter aprirsi un locale o  finire studiare,  iscriversi al college,  il sogno più ambito  per Elena, ma sua madre diceva sempre che non era il momento giusto e ora invece lo stava diventando.
〝Mamma devo parlarti di una cosa…〞le disse mettendosi a sedere su uno dei tavoli posti fuori il portico in legno scuro. Sua madre non capiva ma si sedette con lei ad ascoltare. Dopo aver chiamato Bella e anche Lola, Elena non solo fece notare la grande somiglianza fisica tra lei e Bella ma mostrò a sua madre anche il test del dna e la lettera di Charlie. Sua madre tanto quanto Lola la guardavano sbigottite. Evidentemente non riuscivano a crederci. Elena sperava invece proprio di sì, voleva bene alla sua famiglia di Rio, mai avrebbe voluto ferirli ma adesso che aveva ritrovato la sua vera famiglia non poteva permettere a nessuno di  negargliela.
Intanto a Forks, a La Push in particolare, si pensava a come affrontare un attacco degli Hoh. Sam si era riunito per poter chiarire meglio la situazione al branco. Disse loro che bisognava triplicare i turni, dato che la notte scorsa avevano avvertito la loro traccia  verso casa Cullen. Fortunatamente la presenza di Jake e il suo branco aveva permesso loro di sentirsi protetti.
〝Dobbiamo trovare un modo… un’esca, qualcosa che li porti a noi e che una volta per tutte ci aiuti a farli fuori …〞sostenne Jake cercando di farsi capire da Sam.
〝Un’esca…? Jake loro vogliono Elena punto e basta non c’è nient’altro… dobbiamo solo capire il perché…〞si espresse dubbioso. Gli Hoh erano stati in passato dei piantagrane per quanto riguardava la questione dei vampiri ma non erano mai arrivati ad un punto così tragico.
〝No il perché non mi interessa affatto!〞sostenne Jake irritato 〝Elena se la scordano! Secondo me mentono lei non ha nulla che gli appartiene, lo fanno solo per il gusto  della  lotta come hanno sempre fatto…non c’è un perché, ma ti ricordi cosa le hanno fatto quella volta nel bosco〞si espresse Jake adirato 〝No!Non permetterò che possa correre  ancora dei pericoli…〞
〝 Sta tranquillo Jake, ma scusa  ora è a Rio no con Bella e  la bambina ?〞
〝Si… ci sono anche Alice a Jasper…〞 aggiunse Jake. Sam accennò con il capo 〝però non potranno stare là tutta la vita… Bella ne morirebbe Edward era preoccupatissimo, ma è stato caparbia capendo che era l’unica soluzione,  Elena era già in preda ad una crisi per quello che pensa di aver causato e per essersi allontanata da me e anch’io  non so stare senza di lei…!〞
〝Allora prima che torni dobbiamo fare in modo che loro in qualche modo si avvicinino al territorio in modo da intrappolarli… e porre fine alla storia, così saremo tutti più tranquilli!〞
〝Si ma dove troviamo qualcuno che possa indossare le cose di Elena per far percepire il suo odore …?〞chiese Jake che insieme agli altri era interessato a questa soluzione. 〝Rosalie Cullen si era proposta ma avrebbero avvertito subito il suo odore…〞Tutti si misero a pensare, poi la soluzione arrivò da sola.
〝Lo faccio io…〞sostenne Leah 〝indosserò i vestiti di Elena, lo so che comunque il mio odore lo percepiranno lo stesso ma farò in modo di camuffarlo, magari indossandoli già da oggi in modo che mi impregno del suo odore. Farò  una passeggiata nel bosco… e diventerò l’esca,  se serve a porre fine a questa distruzione lo faccio ben volentieri…〞si espresse mentre gli altri la guardavano sbigottiti. Jake le pose una mano sulla spalla. Seth accennò con il capo orgoglioso.
〝Ti ringrazio  Leah… per quello che stai facendo per Elena... anche lei te ne sarebbe grata…〞.sostenne Jake più sereno e tranquillo.
〝Beh anche non la conosco da tanto le voglio bene e mi spiace per quello che le hanno fatto quei  viscidi!〞sostenne disgustata ripensando a come l’avevano conciata.  Tutti erano preoccupati per la scelta di Leah, ma dato che era una soluzione allettante non rifiutarono la sua offerta, ovviamente sarebbe stata spallata da, Seth e Quil. Jake  ed Embry  avrebbero protetto i  Cullen. Soddisfatti della decisione appena presa Jake corse subito ad avvertire Edward e coordinarsi nel caso fosse scoppiata una lotta. I Quileuttes avevano il loro appoggio, in cambio i Cullen avevano protezione. Questo non faceva altro che aumentare il rapporto di fiducia anche tra Jake e Edward che per molto tempo erano stati rivali, ora non potevano pensare alla rivalità, dato che ognuno aveva la donna che amava, e quindi il problema era stato risolto, ora l’importante e lo percepivano entrambi era proteggere quello che si amava, il territorio, la famiglia, l’amore.
〝Allora cosa ha detto la tua famiglia Elena…? E’ rimasta sconvolta, ti hanno dato problemi…?〞Alice sembrava una macchinetta per tutte le domande che stava facendo a raffica ad Elena.  Lei, Bella e Reneesme infatti erano tornate sull ‘isola Esme, anche se per  la piccola era la prima volta. Più che altro Elena aveva accompagnato Bella, dato che tra le due era l’unica a saper guidare un motoscafo.
〝Beh… sinceramente mi aspettavo il peggio…〞sostenne Elena accigliata, Alice la guardava incuriosita e attenta 〝.. ma non mi hanno fatto problemi… anzi Lola era contenta che finalmente dopo una vita di ricerche, riflessioni e mille dubbi  abbia trovato la mia vera famiglia… certo non sarà facile per loro… e per mia madre e mio padre, loro sono quelli che sinceramente anche se non me l’hanno detto esplicitamente soffriranno però hanno accettato che viva con il mio vero padre a patto che la non dimentichi di contattare la mia famiglia adottiva…〞.
〝Ma è meraviglioso… meno male…〞si espresse Alice sollevata 〝Comunque guarda qua cosa ho fatto ieri sera e fino a stamattina… ne ho fatti tre me tu scegli quello che ti piace di più…〞sostenne allegra mentre consegnava ad Elena un maxi block notes. Alice fece cenno a Bella di avvicinarsi anche lei.
〝Dai su aprilo…!〞Alice era in trepidante fibrillazione. Elena aprì delicatamente il blocco, alzò gli occhi al cielo, notando i meravigliosi abiti disegnati da Alice.
〝Ma sono abiti da sposa?〞sostenne Elena incredula. Alice accennò con il capo. Bella sorrise emozionata per sua sorella.
〝Si.. beh sono un pò troppo…〞Alice era preoccupata, forse aveva esagerato a fare una cosa del genere per Elena.
〝Un po’ troppo? Ma sono bellissimi… !〞affermò Elena entusiasta. 〝Mi piacciono un sacco.. cioè guarda questo…〞disse rivolgendosi a Bella, sull’abito avorio vaporosissimo. 
〝E’ già Alice ci sa fare con queste cose…〞sostenne Bella dando una pacca sulla spalla di Alice, che le abbozzò un sorriso.
〝Beh se ti piace davvero possiamo realizzarlo…〞iniziò a pensare Alice  guardando Elena e Bella che accinsero con il capo 〝magari aggiungiamo altri particolari .. un fiore sul retro,magari color pesca  o degli strass …〞. Elena la guardava e ascoltava divertita mentre continuava ad abbozzare sullo schizzo del vestito, poi avvertì uno strano senso di vuoto, come un nodo allo stomaco. Era bello sentire parlare del suo matrimonio con Jake, il vestito, la cerimonia, il ricevimento. Ma l’idea che Jake anziché progettare con lei queste cose era rimasto a Forks per  affrontare gli Hoh nel caso di una lotta, per proteggerla, per salvaguardare anche sua sorella e la sua famiglia,  la faceva stare male, se fosse capitato qualcosa al suo Jake o al branco o ai Cullen non se lo sarebbe mai perdonato.
Intanto Leah si era preparata per fingere di essere Elena. Dopo aver fatto cenno a Seth e Quil, che erano a qualche metro di distanza da lei, rassicurandola che sarebbero rimasti nei paraggi, Leah si avviò verso il bosco. Conosceva quel posto come le sue tasche, ma non si era mai sentita così nervosa, così sola in vita sua, sentiva gli alberi intrappolarla eppure per lei non doveva essere difficile affrontare la paura essendo un lupo. Stava per finire la strada quando li vide avvicinarsi, Alec e i suoi, come concordato con Jake, si mise a correre, portandoli in una sorta di spazio esteso all’interno del bosco, se fosse scoppiata una lotta tra lupi, nessuno avrebbe sentito alcun rumore di sicuro. Era sul punto di trasformarsi notando che già uno in versione lupo stava per arrivare a lei, poi la vide. La sagoma di una donna dietro un albero la fitta vegetazione la nascondeva ma si intravedeva il colore scuro dei capelli, i lineamenti del viso.
〝Lasciatela stare!〞esclamò con disperazione, come se sapesse quello che poteva accadere 〝Lasciate in pace mia figlia… se volete il potere prendete il mio ma lei lasciatela!〞continuava a sostenere mentre gli Hoh sembravano essersi dileguati, improvvisamente, come se quella donna avesse interferito con il loro piano, mandando in fumo l’idea di catturarli e una volta per tutte distruggerli. O forse si erano dileguati quando Seth, Quil, Sam e Paul si erano aggregati a Leah per attaccare  gli Hoh. Leah  era rimasta sbigottita,  pensava ad un allucinazione ed era quello che sembrava, ma se quella donna era davvero la madre di Elena allora la ragazza doveva saperlo e al più presto.
〝Stai bene…?〞Seth, Sam Quil e il resto del branco accorsero da Leah.
〝Si accidenti sono scappati….!〞sostenne crucciata 〝Spero tanto che Jake non se la prenda… dato che ho fallito…〞.
〝Non hai fallito…〞sostenne Sam 〝sei stata coraggiosa Leah … sei in gamba!〞. Leah gli abbozzò un sorriso,non lo aveva mai visto tanto cordiale nei suoi confronti da quando aveva avuto l’imprinting con sua cugina.  Ma continuava a  guardarsi intorno, ricercando la sagoma che l’aveva richiamata e aiutata. Ma non c’era più nulla, non credeva comunque di  averla immaginata, anzi era reale. La mamma di Elena, se era davvero stata lei ad intervenire, era viva.
Seth si avvicinò prendendola per un braccio 〝Dai andiamo! Sam ci ha detto di tornare a La Push…sembra siano scomparsi nel nulla ma stasera altra ronda…  mamma ha invitato a casa Charlie mi raccomando acqua in bocca Elena e Bella sono solo andate in Brasile per la questione dell’adozione….〞. Leah accennò con il capo, ascoltava senza prestare attenzione a suo fratello,  poi tornò sui suoi passi insieme a Seth e agli altri. Doveva dirlo a Jake, solo a lui per il momento, prima che il resto del branco potesse impedire ad Elena di rivedere sua madre a scapito della sicurezza e su questo Sam era intransigente. Per fortuna i pensieri degli altri erano offuscati dalla ricerca degli Hoh, altrimenti avrebbero già saputo.
 
〝Si…Elena gliel’ha detto…〞spiegava Bella al telefono mentre la guardava fare il castello di sabbia insieme a Reneesme,  allegra che si divertiva a rincorrere le onde che andavano e venivano sul bagnasciuga, mentre Elena e Alice la rincorrevano.
〝Spero sia andata bene..〞domandò Edward dall’altra parte 〝E che anche tu stai bene…〞
〝La famiglia non ha obiettato anzi suo padre e sua madre hanno firmato senza problemi e presto faranno il necessario per far si che Charlie ottenga la tutela di Elena, anche se ormai è maggiorenne… sono rimasti un po’ amareggiati perché ora Elena non sarà più con loro…〞sostenne vaga 〝… E si!sto bene ma… mi manchi da morire amore non sai quanto…! Quando possiamo tornare? Elena ha i sensi di colpa verso tutti, è triste, Alice cerca di tirarle su il morale, Reneesme non fa che chiedermi di te..〞concluse con un pizzico di nostalgia e angoscia.
〝Anche tu mi manchi Bella…〞  le rispose Edward con soavemente 〝ma se abbiamo preso questa decisione è per allontanare te, Reneesme e Elena soprattutto, dal pericolo…comunque hanno trovato un piano〞le spiegò Edward cercando di rassicurarla.
〝Che piano? Li hanno presi?〞
〝Leah era l’esca… ma non so ancora come sono andate le cose…〞
〝Ah…〞Bella sopsirò nervosamente 〝Speriamo per il meglio…! Elena non se lo perdonerebbe se capitasse qualcosa a qualcuno a causa sua…〞
〝Immagino…〞commentò Edward 〝Comunque era protetta e fiancheggiata da quasi tutto il  branco… Jake ed Embry sono rimasti qui nel caso fossero passati all’attacco!〞
〝Per fortuna che non è successo nulla…amore non sai quanto mi sento inutile a  stare così lontana da te… se mi avessi trasformata a quest’ora sarei la con te a proteggerti…〞
〝Bella〞la interruppe Edward 〝quello che mi dai, il tuo amore è già una protezione per me… ti amo ora devo andare Jake mi sta richiamando e prima che scopra che Elena stia male…〞.
Bella era rimasta senza parole, ancora una volta Edward si dimostrava il suo uomo perfetto, nei fatti, nelle parole, quello che le aveva detto l’aveva sorpresa piacevolmente. Lo amava e se per lui bastava questo e non essere una vampira come lui, ne era soddisfatta e a pieno. Arrossì guardando quel letto dove per la prima volta erano stati una cosa sola, dove si erano amati e voluti come non mai. Se l’importante per Edward era essere amato e desiderato da lei, non c’era bisogno di fare richieste era ormai appurato.
Intanto la signora Lorenz si apprestava a guardare dalla finestra, agitata e ansiosa, quasi in fibrillazione. Poi sentì la porta dello scantinato chiudersi. Corse subito a vedere in preda al panico.
〝Dove sei stata!?〞domandò prendendo Kim per le braccia, quasi scrollandola arrabbiata con lei. 〝Non dovevi uscire di qui.. non di giorno e non per andare chissà dove…〞
〝Sono andata da mia figlia, dovevo salvarla da quegli zoticoni … non potevo permettere che l’ammazzassero per ottenere poteri che non sono in grado di gestire e poi senza la madre non se ne farebbero nulla!〞spiegò Kim anche lei in collera.
〝O Santo cielo… e lei ti ha visto?! Loro ti hanno visto!?〞intervenne furibonda.
〝Nessuno mi ha visto se sono in grado di correre come una gazzella…sono veloce, agile, sono mezza lupo  e mezza strega so come difendermi e a te non devo spiegazioni…!〞
〝Tu non ti rendi conto dei rischi Kimberly! 〞la signora Lorenz scrollava il capo contrariata 〝Se ti avessero riconosciuta a quest’ora saresti morta e insieme a te tua figlia… volevano te ed Elena e…〞
〝Ma noi siamo già morte no?!〞intervenne sarcastica Kim. La signora Lorenz la guardò in cagnesco.
〝Per anni ti ho protetta e ho protetto Elena ma se questo è il modo di ringraziarmi…. Ti ho sempre considerato la figlia che non ho mai avuto….〞
〝 La ringrazio ma ora ti dico una cosa cara Josephine!〞sostenne accecata dalla rabbia Kim, mettendola a sedere 〝Io non ho voluto la protezione di nessuno, siete stati tu e mio padre a fare tutto questo, a portarmi via la bambina, a fingere che io fossi morta, a fingere che anche la mia bambina ora donna fosse morta… è incredibile che è stata qui e tu non mi hai detto nulla….〞
〝Era l’unica soluzione e tu e lo sapevi gli Hoh… avrebbero ucciso te e Elena… e chissà che altra diavoleria….〞
〝La soluzione era lasciare che io vivessi con mia figlia in santa pace nella casa che avevo comprato, lontana dagli Hoh… avrei saputo difendermi, Elena sapeva come farlo gliel’avevo insegnato era così dolce e intelligente 〞disse quasi con le lacrime agli occhi ripensando alla sua bambina.
〝  Restare a Forks era rischioso … tuo padre non avrebbe permesso mai che tu e lei correvate dei rischi…〞
〝Mio padre è sempre stato un burattino in mano del suo braccio destro,Alec, non ha mai saputo difendermi, quando venne a sapere che ero rimasta incinta, non fece altro che cacciarmi via…ha sempre sbagliato tutto, l’errore più grande ed imperdonabile è stato portare via la bambina perché poi…〞
〝Per proteggerla…〞le sottolineava la signora Lorenz
〝No…  lui non ci ha protette ! Anzi… ora credo sia arrivato il momento di levare le tende cara Josephine…〞  sostenne Kim mentre apriva l’armadio e raccoglieva qualche indumento per metterlo nella borsa che aveva sotto il letto.
〝Cos’hai intenzione di fare!?〞la signora Lorenz le tolse la borsa tra le mani e la bloccò.
〝Andare via e cercare mia figlia a Forks se è  davvero li o dovrei chiedere a te dove si trova…〞
〝Kim…〞la signora Lorenz provò a giocare con la carta della persuasione sperando che avrebbe funzionato 〝.. se tu la trovi e loro vi trovano è la fine… ti prego non mettere a repentaglio la tua vita e quella di Elena ora che hai saputo che è viva.. io credo di doverti porgere le mie scusa se quando si è presentata qui non ti ho avvertita subito ma come potevo ha avuto così tanti problemi quella ragazza, aveva appena scoperto di avere un padre e una sorella… 〞
〝Tu non avevi il diritto di dirle tutte quelle menzogne…〞sostenne irrigidita Kim posando la borsa sulla scrivania. 〝Io volevo solo vederla, vedere com’è diventata, se assomiglia a Charlie, la sua dolcezza, l’intelligenza, la voce i gesti…〞
〝E ti sarà concesso…〞la interruppe la signora Lorenz 〝a patto che tu rimanga qui…. 〞
〝No! 〞Kim tornò ad infuriarsi 〝le regole adesso  le decido io altrimenti giuro che sparisco da qui subito!〞.
La signora Lorenz si sedette rassegnata, non poteva lasciare che Kim sparisse e si cacciasse nei guai e che mettesse a repentaglio anche la sicurezza di Elena, doveva scendere a compromessi.
〝Io voglio vedere mia figlia, voglio riavvicinarmi a lei e dirle che sua madre è viva…〞
〝Ma dopo tanti anni non credi che  potrebbe impressionarsi, la sconvolgeresti…〞sostenne preoccupata Josephine.
〝Io devo avvicinarmi a mia figlia, per proteggerla a costo della mia vita… per iniziare devi portarmi da lei, so che vive nella vecchia casa … 〞sostenne agguerrita. Kim sapeva quello che faceva, non si sarebbe mai sognata di andare da Elena e sconvolgerla, avrebbe fatto le cose a gradi, voleva riavere sua figlia, voleva riavere l’affetto perduto, voleva che lei tornasse ad essere la sua piccola Elena.
Intanto a Rio si pensava a cosa fare per la serata, dato che Alice aveva notato quanto le due sorelle Swan fossero cupe e pensierose. Doveva tirarle su di morale, assolutamente.
〝Allora cosa facciamo stasera?〞intervenne mentre Bella era intenta a leggersi un libro, o almeno così sembrava, Reneesme dormiva vicino a Jasper, che la guardava insospettito ed Elena che  era intenta ad ascoltare la musica sul mp3.
〝Cosa vuoi dire scusa?〞sostenne Bella presa dal libro, ma attenta alla proposta di sua cognata.
〝Beh.. non so facciamo una festa, usciamo a divertirci…〞
〝Ah di feste non se ne parla proprio…〞le rispose Bella sottolineandoglielo con lo sguardo contrariato  〝e poi dove vorresti andare siamo su ‘isola…〞
〝Ma scusa quando eri in luna di miele con Edward siete rimasti sempre qui?!〞
〝Si…〞il volto di Bella diventò paonazzo 〝cioè no andavamo a fare tuffi, le partite a scacchi, esploravamo la foresta nei dintorni…〞
〝No non ci credo!〞sostenne incredula 〝Se ci fossi stata io….〞
〝Ma la luna di miele è fatta a posta per chi si sposa quindi e poi ci siamo divertiti… senza fare feste o uscire….〞si espresse mentre incrociava lo sguardo di Alice rivolto verso la testiera del letto, o di quello che ne era rimasto, dato che mancava il baldacchino, e c’era un buco profondo in alto del legno della testiera.
〝Si ti capisco.. per la luna di miele anzi immagino… 〞sostenne mentre notava che anche Jasper sogghignava.
〝E.. tu Elena? Cosa proponi…?〞disse rivolgendosi a lei, ma invano dato che l’attenzione era verso la musica del suo mp3. Le andò vicino, facendola sobbalzare, dato che non si aspettava di ritrovarsela dietro.
〝Oh scusa non volevo spaventarti…〞le disse Alice.
〝Oh no tranquilla… cosa… dimmi?〞
〝pensavo no… che dato che siamo qui potevamo non so fare una festa, uscire a Rio…〞
〝Beh mi sembra interessante ma… sinceramente…〞
〝Ahh uffa! Dai su! Su…〞disse insistendo con Bella soprattutto che sembrava non voler assolutamente partecipare alla cosa. Prese Elena  e la mise a sedere accanto a sua sorella.
〝Tu e tu…〞disse rivolgendosi a entrambe. Prese il libro di Bella e glielo chiuse. Lasciandola sbigottita.
〝Forza allora facciamo una festa o…andiamo a Rio!? Elena tu conosci qualche locale carino…〞
〝Si beh ce n’era uno di un mio amico…〞iniziò a pronunciare ma Bella le diede uno strattone implorandola 〝Meglio una festa  qui si… decisamente…〞si corresse voltandosi verso Alice. Bella la ringraziò. Alice mise quasi il broncio.
〝Okay…〞sostenne Bella dopo averla osservata , le dispiaceva darle una delusione 〝Andiamo a Rio…〞
〝Okay…〞rispose Elena aggregandosi.  Alice sorrideva felice, Bella poi rivolse lo sguardo verso Jasper.
〝Il controllo dell’umore…〞disse quasi senza farci caso.
〝Che dici?〞chiese Elena .
〝Jasper controlla l’umore… e dato che noi siamo umane…〞. Elena abbozzò un sorriso, ricambiato da tutti eccetto che  da Bella. Alice disse di seguirla nell’altra stanza, insieme ad Elena.
〝Quando divento vampira giuro che te la faccio pagare…〞rispose Bella a Alice mentre Jasper continuava a ridere insieme alla piccola Reneesme che si era svegliata e aveva capito tutto.
Dopo circa una mezz’ora ecco uscire tutt’è tre. Alice era riuscita ad influenzare Elena, riuscendole a far indossare l’abito corto blu, scollato e con i tacchi vertiginosi ma non Bella che aveva optato per un paio di pantaloncini neri, canotta e scarpe comode.
〝Divertiti mamma…〞le disse la piccola Reneesme abbracciandola e lasciandola sorpresa. Presero lo scafo della famiglia Cullen e si diressero verso Rio. La presero un taxi e si diressero verso il locale indicato da Elena.
〝Son davvero contenta che siete uscite… non sopportavo più di vedervi tristi…〞sostenne Alice abbracciando soprattutto Bella la più contrariata ad uscire.
〝Grazie Alice.. e grazie anche a te Bella, sono felice di essere qui con voi…〞rispose Elena, dando una pacca sulla spalla  〝… mi avete sempre fatto sentire a mio agio…〞
〝E’ perché ti vogliamo bene…〞le rispose Bella. Elena le sorrise. Poi distolse l’attenzione.
〝Cosa c’è?〞chiese Bella accigliata notando che aveva gli occhi sbarrati.
〝Io adoro questa canzone dai venite andiamo a ballarla….〞
〝No …io sono negata per il ballo…〞buttò subito Bella sulla difensiva. 〝e… no! 〞sostenne Elena, sogghignando con Alice 〝Sei mia sorella e quindi ora vieni a ballare…〞mentre la portavano sulla pista, all’inizio era titubante poi anche Bella iniziò a ballare.
〝Stai andando benissimo!〞le disse Elena,mentre le volteggiava accanto, Bella si mise a ridere arrossendo, sua sorella aveva fatto in modo da non farla sentire un’imbranata con il ballo anche se per lei lo era decisamente. La serata trascorse bene, tra la musica, le danze, le chiacchiere, poi  si diressero verso il molo per tonare a casa.
〝Allora bilancio della serata…?〞espresse Alice mentre si incamminavano verso l’imbarcazione.
〝Positivo!〞risposero entrambe, Bella ed Elena all’unisono. La risata finì subito quando improvvisamente dei tipi iniziavano ad inseguirle.
〝Okay …〞sostenne Alice 〝Fate le disinvolte… io vi prendo da sotto il braccio di ciascuna e corro più veloce della luce…〞. Entrambe annuirono, Bella si mise a pensare, Elena fece la stessa cosa. I tipi erano alle calcagna. Alice le prese anche se loro sembravano vicini e non accorgersi di loro.  Sembravano essere in una sorta di bolla, un velo protettivo, sotto una coperta. E non si sapeva  come nessuna delle tre era stata toccata dai tipi che sembravano toccare nel vuoto. Mentre Alice, Elena e Bella osservavano e guardavano stupite della scena.

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Capitolo 21
*** Un dono inaspettato ***


Elena, Bella e Alice erano ancora incredule per quello che era appena accaduto: una sorta di velo, di protezione simile ad un cellophane le aveva rese invisibili, quasi fossero sovrastate da una campana dove chi è dentro può vedere all’esterno, chi en sta fuori non può vedere nulla,  percepisce solo aria.
I tre tipi erano scomparsi, scappando a gambe levate, probabilmente le avevano scambiate per tre fantasmi dopo quello che si era verificato. Svanite di colpo nel nulla.
Bella  ed Elena erano ancora concentrate davanti agli occhi meravigliati di Alice. Poco dopo appena la concentrazione sparì anche il velo che le aveva tenute protette era scomparso. Entrambe le sorelle si fissavano sbigottite ed incredule.
〝Ma come… è successa questa cosa ?〞domandò ancora incredula Alice, non riusciva a capire se era stata una coincidenza o una conseguenza del contatto con Bella e Elena.
〝Non lo so…〞sostenne Bella anche lei del tutto scettica mentre Alice cercava di capire la situazione 〝so solo che ad un certo punto mentre tu mi hai detto di aggrapparmi al tuo braccio e ho sentito di dover pensare a metterci fuori pericolo come se volessi scomparire in quel momento…〞disse mentre cercava di ricordare come fossero andati i fatti, ancora in preda alla confusione.
〝Io, io… ho sentito una voce, mi ha detto di concentrarmi… Bella credo sia stata tu〞.Affermò mentre Alice e Bella la guardavano stupite.
〝Cioè tu mi stai dicendo che mi hai letto nel pensiero…?〞domandò  Bella incerta e decisamente sorpresa,  dato che l’unica persona che conosceva, che sapesse leggere i pensieri  fosse Edward, la quale molte volte le aveva accennato che non riusciva a leggere nemmeno nei pensieri di Elena. Una cosa davvero sorprendente dato che gliel’aveva confessato prima di scoprire che fossero sorelle.
〝No.. non è stato come leggere nella mente〞chiarì Elena 〝ho avvertito il tuo comando, se posso definirlo tale, è  come se qualcosa dentro di me, la tua voce di certo,  mi  avesse detto “ Elena concentrati insieme a me o non riuscirò a nasconderci… a salvarci…” 〞. La situazione era davvero strana da quello che si era dedotto Bella aveva una sorta di potere di protezione, il come lo avesse ricevuto era davvero inspiegabile ma sicuramente dopo coincidenza  ci avrebbe riprovato se avesse dovuto affrontare la stessa situazione con o senza Elena.
Intanto a Forks,  Leah era ancora sovrappensiero per quello che era accaduto in mattinata, l’unico con cui ne aveva parlato era stato suo fratello Seth che ovviamente non le aveva creduto e soprattutto le aveva detto di non farne parola con Jake tantomeno con Elena. Ma per Leah era qualcosa di più forte, come poteva tenere nascosto ad una ragazza che per anni aveva cercato la sua famiglia e aveva ritrovato, per pura casualità , suo padre e sua sorella, una cosa simile: che sua madre c’era ed era ancora viva?
〝Leah…〞Jake era appena rientrato a casa, per riposarsi dopo il lungo pomeriggio passato a fare da guardia a casa Cullen insieme ad Embry  〝Seth  mi ha detto…〞.
A Leah balzò alla mente la madre di Elena, ma Jake sembrava troppo tranquillo, o almeno poco agitato, per aver saputo una cosa del genere. Jake la guardava confuso, non riusciva a decifrare il suo sguardo tantomeno il suo pensiero sembrava una connessione internet completamente disturbata. Leah cercava di non farglielo notare, ma lo stava facendo apposta, per fortuna era talmente stanco che non se n’era accorto.
〝Mi ha detto che sono scappati… però sei stata davvero coraggiosa!〞sostenne Jake ripensando a quello che gli avevano raccontato e soprattutto incoraggiandola.
〝L’ho fatto perché sapevo che sarebbe andato tutto bene, cioè bene se non fossero corsi via …〞gli sottolineò mentre gli preparava qualcosa da mangiare, qualche rimasuglio della cena a casa  Black, era incredibile quanto sua madre si fosse affezionata a quella casa, a Leah faceva piacere se l’aiutava a non concentrarsi sulla morte di suo padre.
〝Comunque troveremo un’altra soluzione…io e Sam abbiamo pensato che è comunque rischioso, cioè stavolta è andata bene perché se la sono svignata ed erano in due, ma è pur sempre un rischio …〞la informò Jake vago.
〝Io non ho bisogno della protezione di nessuno! 〞intervenne pungente Leah, poi notando di aver esagerato con Jake cercò di rilassarsi con il viso, in realtà era solo nervosa perché voleva dirgli della madre di Elena ma conoscendo Jake le avrebbe impedito di dirglielo. 〝Scusami , non volevo prendermela con te…〞ammise calma 〝E che sono l’unica femmina del branco ed Elena ormai fa parte di questa riserva, è una Quileuttes  anche lei, dato che tra poco vi sposerete, voglio solo proteggerla, aiutarla in qualche modo… dato che dobbiamo proteggere la nostra terra e la nostra gente…〞si espresse stringendosi nelle spalle 〝  solo questo Jake…〞.
Jake accennò con il capo 〝Okay… allora ne parleremo con Sam, più tardi ha indetto un’altra riunione, per mettere in chiaro la situazione, magari ci organizziamo meglio su questa cosa…〞si espresse imbarazzato, non pensava di aver ferito così nel profondo gli impulsi e l’orgoglio di Leah, però gli faceva piacere che anche lei combatteva per il bene di Elena.  Leah accennò con il capo.
〝Bene ora vado a riposarmi un po’… e Leah.. anche se sei l’unica femmina del branco, non sei inutile, anzi sei sempre stata di grande aiuto, e poi io ho l a tua esclusiva no?〞sostenne ridendo mentre Leah cercava di accodarsi  a lui, anche se la preoccupazione principale era quella donna che aveva visto nel bosco.
Elena e Bella   intanto continuavano a parlare di quello che era accaduto la sera precedente. Per entrambe era stata una cosa davvero strana ma straordinaria allo stesso tempo. Ne avevano parlato a lungo anche con Alice, che aveva visto e Jasper, senza darsi una vera e propria spiegazione. E ancora continuavano a farlo.
〝Io credo che quando mi hai guarita, se così posso spiegarmelo, è successo qualcosa Elena… è come se  rianimandomi mi hai tramandato qualcosa non so…〞sostenne Bella mentre continuava a ripensare alla scena della sera prima, al modo, dove erano svanite improvvisamente davanti agli occhi increduli dei tre ragazzi che le stavano inseguendo.
〝Non lo so Bella… io non mi fiderei della mia abilità, quello che so è che posso guarire me stessa e gli altri, ma non credo che possa trasmettere dei poteri… così su due piedi certo la cosa è alquanto strana e inspiegabile… 〞sostenne Elena scrollandosi nelle spalle non se la sentiva di dire cose che probabilmente non erano certe, mentre sua sorella sembrava pensarla decisamente al contrario.
〝Ascolta Elena e… e se invece fosse così? Se non solo mi avessi guarita ma mi avessi dato questo potere?〞si espresse convinta. Bella era certa che qualcosa era successo se non da Elena però da chi o da cosa?
〝E come?! No …Bella è stata… una…〞Elena cercava di sviare la situazione, non poteva pensare che oltre alla guarigione era anche in grado di trasmettere poteri, non voleva passare per un fenomeno da baraccone, anche se Bella ne sembrava orgogliosa.
〝Non dirmi una coincidenza perché mi metto a ridere ! Hai visto anche tu cosa è successo no… ? …e la mia voce che sentivi… ?io ho pensato davvero che avrei voluto svanire…per salvarci…〞affermò lasciando Elena sbigottita, non voleva crederci, si alzò nervosa andando verso la porta finestra per respirare dato che sentiva che stava per soffocare da tutte queste novità.
〝Io credo che Elena abbia ragione Bella!〞intervenne Jasper 〝la cosa è inspiegabile, strana e curiosa, molto direi,  ma da qui a  sostenere che Elena possa trasmettere dei poteri mi sembra troppo…〞.
〝 Infatti…〞sopraggiunse Elena 〝anche se non è la prima volta che ho sentito la tua voce comandarmi, se posso chiamarlo comando.certo l’altra circostanza che ho da esempio forse non è del tutto affidabile…〞.
〝Quale circostanza?〞sostenne Bella incuriosita. Mentre alice e Jasper la guardavano sopresi.
〝Quando beh… eri quasi… si, eri morta in pratica Bella e io… ti ho risvegliato ….〞le ricordò abbracciandosi, cercando di dimenticare quel brutto momento.
〝Cosa è successo…? 〞intervenne Bella attirata dal discorso di sua sorella. Del resto di quel momento ricordava praticamente ben poco anzi nulla, dato che era morta apparentemente.
〝Beh ero totalmente sconvolta eri su quel lettino, morta, o così sembrava, in una pozza di sangue, Edward in preda alla disperazione, glielo leggevo negli occhi, mi implorava di provare a guarirti e io inizialmente ero  incredula, incerta.Il mio corpo era la davanti ad Edward e Jake, che mi teneva stretta, ma la mente no, la mente era altrove  non ero in me, anzi ne ero certa, mi sentivo in trance,  forse sconvolta dal dolore,angosciata, poi improvvisamente mentre tutti erano presi dalla mia risposta, mi guardavano e  si aspettavano qualcosa da me io continuavo a fissarti sul quel lettino ero entrata in una sorta di stato di incantamento, un mondo surreale, sentivo una voce, una sensazione più che altro che mi spingeva a salvarti, che mi diceva “Salvami… non lasciarmi…  aiutami…” nonostante ero indebolita dalla mia ennesima emicrania  l’ ho fatto, anzi l’ho dovuto fare, perché  la voce mi spingeva a farlo non potevo oppormi, era più forte di me…〞spiegava Elena ancora incredula ricordando l’accaduto e lasciando tutti sbalorditi.
〝Elena dobbiamo riprovare…. ! Se davvero mi senti,  se percepisci le mie sensazioni, le mie idee e io possiedo questa  abilità,  adesso siamo in grado di aiutare Edward e Jake con gli Hoh… dobbiamo un modo per riprovarci anche se io un’idea ce l’avrei …per avere la prova che tutto è accaduto perché doveva accadere e io sono certa che è stato grazie a te Elena… aiutami…voglio capire… 〞si espresse mentre faceva cenno ad Alice e Jasper in salotto.Ancora una volta doveva ad Elena la salvezza, la gratitudine per aver riparato il cuore sanguinante di Jake, l’aiuto incondizionato e il potere, il dono trasmessole involontariamente.  Alice aveva capito cosa intendeva ma non era assolutamente intenzionata a farlo ma Bella come al solito non si tirava indietro anzi questa cosa le aveva iniettato una dose maggiore di coraggio, che in molte altre occasioni non le era di certo mancato.
Bella corse fuori sovraccarica di entusiasmo, trascinando con se Alice . Che la guardava contrariata, non le piaceva affatto quello che pensava stesse per accadere.  Disse anche ad Elena  di raggiungerla e la mise accanto. Reneesme in braccio a Jasper che la fissava preoccupata.
〝Alice … dai…〞disse sollecitando sua cognata ad attaccarla, si era messa controvento così il suo odore umano le arrivava ancora meglio.
〝Non possiamo farlo è troppo pericoloso! Se ti succede anzi se vi succede qualcosa non me lo perdonerò mai… anzi credo che non farò nemmeno in tempo a pentirmi dato che Edward o Jacob mi avranno uccisa di sicuro…〞sostenne tormentata  indietreggiando.
〝Alice〞sottolineò Bella cercando di essere il più convincente possibile 〝Io mi fido di te… e anche di Elena…〞disse rivolgendosi a lei. Alice scrollava il capo,  sentendosi impaurita e sotto pressione.
〝Ti prego… provaci…〞la supplicava Bella. Alice aveva appurato che per lei era una cosa importante, che le dava autostima, era da uqndo non era diventata vampira che voleva trovare una soluzione per essere alla pari dei suoi parenti, in molti le avevano fatto capire che bastava così com’era a volerle bene, ma  lei voleva diventarlo:  forte e avvincente. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per Bella ma  stavolta non voleva accontentarla, era troppo azzardato, se la situazione fosse sfuggita e lei avesse perso il controllo avrebbe ucciso lei quanto Elena e forse anche Reneesme, la sete di sangue può essere incontrollabile se non si sa gestirla.
〝Bella …mi stai chiedendo troppo!〞sostenne Alice sofferente 〝… non posso non me la sento… ti prego!〞
〝Ma si che puoi…〞le disse mentre estraeva dalla tasca dei pantaloncini una lima affilatissima. Elena la fissava preoccupata per Bella e questa situazione che metteva a rischio entrambi.
〝E se poi non funziona?〞intervenne Elena cercando  di sviare l’attenzione di Bella di convincerla che l’esperimento poteva anche fallire.
〝Se tu ti concentri funzionerà… credimi…〞le rispose Bella sempre più convinta che ce la poteva fare, non era una sfida ma una certezza, sapeva che se voleva poteva avere il controllo della situazione adesso.
Fu come un lampo, come un missile che passa all’improvviso senza che te ne possa accorgere. Basto uno sguardo fra sorelle, Elena afferrò la lama dalle mani di Bella. La piccola Reneesme scivolata dalle braccia di Jasper vicino a Bella chiuse gli occhi con lei.
〝No…! Elena non lo fare…〞le urlava immediatamente Alice cercando di fermarla. Ma ormai era troppo tardi, la lama era entrata come un coltello nel burro, nel braccio di Elena, il sangue le iniziava a colare, più si avvicinava ad Alice più, lei indietreggiava, anche se l’odore del sangue era al di sopra di tutto verso il resto. Elena guardava Bella concentrata, sentiva quella voce, ma non così tanto  da far si che potesse aiutarla e far si che entrambi fossero protette, con una passata sul braccio si guarì la ferita e più veloce della luce si diresse l’acqua del mare per lavarsi, dato che aveva notato Alice iniziare ad emettere una sorta di rantolo. Con tutta la sue forza, la sua concentrazione, anche se la ferita per rimarginarsi necessitava ancora di qualche secondo, cerco di captare il comando, la voce che sentiva diventò subito chiarissima era come se lei e Bella, pur non essendo vicine, potessero essere una di fronte all’altra e parlarsi con la mente, concatenate tra loro. Sentiva quella voce dirle di smetterla, di salvarsi, di guarire il più in fretta possibile ma ormai non serviva più a nulla, Elena era nell’ involucro,  insieme a lei anche Reneesme, che solo con il potere di Bella poteva realizzarsi.
La ferita si era rimarginata completamente, lasciandole un minuscolo graffio, le mani erano lavate, innocue. Alice sembrava tranquilla e a guardarlo a 100 metri di distanza, anche Jasper.Bella ed Elena si guardarono, Bella le sorrideva entusiasta, finalmente aveva un potere e non da poco.
〝Ci sono riuscita e … grazie a te…〞sostenne abbracciando sua sorella, quasi commuovendosi per l’emozione. Elena accennò con il capo soddisfatta, Alice che sembrava  incantata riprese a muoversi e a respirare se così si può definirlo.
〝All’inizio pensavo fossi impazzita…〞sostenne Bella 〝ma è bastato uno sguardo e tutto è accaduto in fretta,  poi ho notato che ti sei guarita, ad un certo punto ho sentito che riuscivo a comunicare〞le spiegava Bella entusiasta e incredula di quello che era stata capace di fare 〝  ci sono riuscita quando ho avvertito sempre di più il pericolo, anche se mi fido di Alice〞disse rivolgendole lo guardo mentre lei la guardava ancora del tutto incredula  di quello che era successo e praticamente in pochissimi secondi 〝 ho messo da parte tutto e pensavo solo a quello che dovevo dirti, come se dovessi darti delle indicazioni per mettere in pratica il mio potere..〞spiegava mentre Elena la guardava rapita 〝sembrava come se la mia mente era tutt’uno con la tua Elena  ed è stato fantastico! Non vedo l’ora di tornare a Forks e farglielo vedere ad Edward….〞le disse sempre più appassionata coinvolgendo in questo turbine anche Elena. Ora che sapeva di avere un potere non di poca importanza la faceva sentire bene, sentiva che la sua vita adesso era davvero completa. Alice e Jasper erano ancora titubanti, però appoggiavano il suo impeto.
Per giorni avevano continuato ad allenarsi, ottenendo sempre lo stesso risultato, Bella riusciva a creare la protezione e più Elena riusciva a concentrarsi più era impenetrabile.
A Forks invece era da una settimana ormai che si facevano, sorveglianze, turni d’ispezione  sul territorio, ma degli Hoh non si sapeva più nulla, sembravano davvero fossero stati inghiottiti nella terra.  Leah aveva rifatto l’esperimento, ma non si erano presentati, per paura che avessero capito il tranello persino Emily si era proposta di farlo, all’inizio con il totale disaccordo di Sam ma poi alla fine aveva dovuto rassegnarsi, dopotutto Emily era il suo imprinting e per lei avrebbe fatto di tutto.
〝Novità…?〞chiese Edward notando che Jacob era nervoso.
〝Gli Hoh sono spariti…〞gli spiegò dubbioso 〝non capisco se si sono arresi davvero o se aspettano il ritorno di Elena per attaccarci…〞
〝Hanno capito che era una trappola… un modo per accerchiarli? 〞si informò preoccupato Edward.
〝Secondo me si …〞si espresse sempre più dubbioso Jake 〝… hanno capito che nel bosco non abbiamo mandato Elena e qualcosa li ha spinti ha dover lasciar perdere…〞.
I dubbi di Jake erano centrati, nonostante fosse appoggiato solo da Leah e Seth su questa opinione gli Hoh avevano percepito che la ragazza nel bosco non era Elena, la loro attenzione si era sviata soprattutto sulla presenza di Kimberly, per quello che ne sapevano era morta ma se era viva dovevano prendere anche lei per poter avere il massimo del potere: Elena per alcune cose, Kimberly per altre. Si erano riuniti tra loro e stavano preparandosi ad un contrattacco a sorpresa.
A Rio invece Elena si preparava per salutare la sua famiglia adottiva,aveva cercato di passare con loro il più possibile, tranne quando si allenava con Bella ad improvvisare la protezione. Loro non avevano fatto trasparire rancori,malesseri e odio verso la nuova famiglia di Elena ma si vedeva benissimo che sarebbe stato difficile per loro una cosa del genere, non avere più Elena con loro. Per salutarsi avevano organizzato una festa in suo onore, non era un addio, ma un arrivederci, ovviamente avevano detto ad Elena che la prossima  avrebbe dovuto portare Jake e la sua famiglia. Al pensiero di dover portare tutto il branco a Rio,Elena abbozzò un sorriso. Sua sorella pensava al matrimonio, quella parola le fece venire in mente Jake, il suo Jake che non vedeva l’ora di rivedere. Ripensava alle sue labbra calde, al suo tocco  impeccabile sulla sua pelle, al suo abbraccio unico e indescrivibile, al suo sguardo dolce e profondo.  Nemmeno il calore e il sole di Rio poteva paragonarsi a lui.
 
 
 〝Allora stasera è l’ultima serata qui con noi a Rio…〞sostenne Pilar tristemente, perdere una figlia come Elena, anche se adottiva, significava perdere una parte di sé.
〝Tranquilla mamma〞le disse abbracciandola con fermezza, non voleva dimenticarla, non voleva dimenticare la sua dolcezza, la sua disponibilità, l’amore che le aveva dato per due anni e mezzo. 〝Non ti dimenticherò e cercherò di venirvi a trovare il più spesso e poi c’è il matrimonio, appena possibile vi spedirò i biglietti dell’aereo…〞.
Pilar iniziò a piangere, Elena la guardava angosciata, poi la donna le fece cenno di non preoccuparsi, abbozzando un sorriso.
〝Ora andiamo a portare queste cose di la prima che tua sorella pensi che ti abbia sequestrata … 〞aggiunse facendo sorridere Elena, che l’aiutò a portare un vassoio enorme con tantissima roba da mangiare, come sua madre era solita fare.  La giornata passò rapidamente, anche se erano state tutta la mattina e quasi tutta la sera nel locale di Elena. A ricordarla quando era arrivata la prima volta a Rio, una ragazza chiusa e provata, trasformata da quella famiglia premurosa e ancora di più dall’incontro con Jake. L’effetto che le aveva fatto sapere che Bella fosse sua sorella e del primo incontro con il suo vero padre. Del matrimonio, della famiglia di Jake. Il tempo passava in fretta anche se Elena avrebbe voluto bloccarlo per un po’.
〝Elena tra qualche ora c’è l’aereo per Forks…〞le ricordò Lola, gli occhi lucidi, perdere una sorella come Elena era per lei un trauma, quest’ultima l’abbracciò.
〝Lola…〞le disse quasi in un sussurro 〝non ti dimenticherò mai… ti vorrò sempre bene e… ti chiamerò tutti i giorni promesso..〞
〝Tienes que hacerlo!〞sostenne ritornando quasi come al suo solito determinata  e chiara 〝Devi dirmi tutto.. e non vedo l’ora di venirti a vedere con l’ abito bianco accanto a Jake…〞concluse sogghignando Elena la seguì. Non avrebbe mai dimenticato Lola, Pilar, e suo padre Juan, una famiglia che le aveva dato tutto incondizionatamente.
Mezz’ora dopo erano in aeroporto, Elena abbracciò ancora una volta la sua famiglia adottiva, li guardò cercando di fotografare le loro facce e do non scordarsele mai. Li salutò con la mano, Lola le mandò un bacio volante. Elena le sorrise e si voltò per seguire Bella. Anche lei li aveva salutati, ma voleva lasciare questo spazio ad Elena, era una situazione troppo privata.
〝Tutto okay sorellina..?〞le disse mentre consegnava la valigia per imbarcarla insieme a quella di Elena.Lei accennò con il capo.
〝Si… devo..〞disse asciugandosi una lacrima che le sgorgava dal viso 〝devo solo abituarmici…〞le confessò mentre prendeva in braccio Reneesme che fremeva per stare insieme a lei.
〝Ehy.. pensa che tra qualche mese ti sposi anche la dovrai abituarti e soprattutto gliel’avete detto a papà?〞sostenne Bella cercando di farla sorridere. Elena avendo capito il nesso, iniziò davvero a ridacchiare.
〝No, dobbiamo ancora parlarne! gli unici a saperlo siete voi Cullen e qualcuno dei Quileuttes, per il resto…è ancora top secret…〞le confessò sedendosi nella sala d’attesa del ceck-in.
〝Mmm non vorrei essere al tuo posto, anche se io ci sono passata…〞ricordava Bella.
〝Giusto consigli? Come devo comportarmi?〞le chiese agitata.
〝Con papà o con il futuro marito…?〞
〝Dai… !〞Elena strabuzzò gli occhi Bella si divertiva moltissimo a prenderla in giro, ad Elena piaceva molto questo lato comunitario del carattere.
〝Beh Jake è un licantropo quindi al massimo se gli dice di no papà dovrà farsi ricucire un braccio…〞. Elena la guardò sconvolta, Bella diventò seria. 〝Sta tranquilla…〞le disse posandole una mano sulla spalla 〝… a  lui Jake è sempre piaciuto ne sarà felicissimo credimi〞le affermò Bella. Elena le sorrise tranquillizzata.
〝Si soprattutto quando saprà che sarò io a rifargli l’abito…〞sopraggiunse Alice  ridendo 〝è appena siamo arrivate a Forks subito a casa Cullen per iniziare a fare le prove… le stoffe le ho già pronte ho chiamato Rose e le ho detto di procurami tutto… 〞le intimò Alice. Bella rise, ripensando a quando ci era passata lei,  guardando di sottecchi Elena leggermente terrorizzata da Alice.  Quest’ultima accennò con il capo, anche se in realtà pensava che la prima cosa che avrebbe fatto era andare dal suo Jake, baciarlo, stare abbracciata il più a lungo possibile a lui, sprofondare nei suoi occhi limpidi, dirgli quanto lo amava.
Al ritornò Bella ed Elena fremevano per poter rivedere le persone che più amavano. Quando scesero dalla macchina, c’era solo Edward che aspettava Bella. Jake non c’era. Mentre gli sposini con al piccola recuperavano il tempo perduto. L’aveva capito da come si guardavano, come si abbracciavano, il bacio che si erano dati mentre Reneesme sogghignava,  Alice trascinò Elena nella sua camera. Rosalie le consegnò le stoffe comprate.
〝Eccole…〞le disse sorridendo a Elena che nel frattempo si era spogliata per far si che Alice le prendesse le misure. 〝Beh più o meno sono come quelle di tua sorella e ora…〞le disse sollevandole le braccia  mentre le drappeggiava la stoffa su un bustino che le aveva fatto indossare 〝ecco.. sta solo attenta a non muoverti, perché potrei pungerti…〞.
〝Va bene fata madrina…〞sostenne Elena sogghignando muovendosi leggermente mentre lei continuava ad andare avanti.
〝Ehy lo dico per la tua incolumità…〞le spiegò fissandola negli occhi. Elena annuì e tornò seria. Le iniziava a fare un certo effetto sentirsi addosso il suo probabile abito da sposa. Mentre Alice le sistemava il vestito improvvisato al momento, ma identico a quello che le aveva disegnato, Rosalie le aggiustava i capelli. Glieli stava acconciando in boccoli perfetti leggermente raccolti, per dare l’idea di qualcosa di casual ma molto raffinato, in stile Cullen. Alice continuava drappeggiare il tulle color avorio, sovrapposto a quello pesca. Elena cercava di sbirciare ma lo specchio era completamente coperto da un telo. Non si era nemmeno accorta che lo avessero rivestito quello specchio.
〝Wow… 〞Bella era appena entrata con Reneesme, la voce spezzata dall’emozione, un po’ riaffiorava il ricordo di quando mesi prima facevano a lei le stesse cose 〝Zia Elena…〞la piccola le si mise davanti sorridendole 〝Sei bellissima sembri la principessa delle fate…〞le disse continuando a sorridere e farglielo fare a tutti quelli che c’erano in quella stanza.
〝Posso guardarmi adesso?!〞le domandò impaziente guardando Alice, che nel frattempo si era messa a truccarla.
〝Ora indossa questi…> > le disse  Rosalie porgendole dei guanti di raso. Elena li indossò anche se entravano faticosamente 〝E.. solo una prova .. ne troviamo della tua misura se questi ti vanno stretti…〞la rassicurò Alice porgendole delle vertiginose scarpe con il tacco.
〝Bene … adesso puoi guardarti…〞sostenne elettrizzata mentre toglieva il telo dallo specchio. Elena non riusciva a credere che quella nello specchio fosse proprio lei: il bustino tappezzato da mille Swarovski e strass, la gonna ampia, fatta in mille strati di velo, gonfia ma non più di tanto per non farla sembrare una meringa. Era elegante e semplice. Si girò, cercando di non inciampare sui tacchi vertiginosi, notando il bellissimo fiore rosa attaccato alla fine dell’incrocio che chiudeva il bustino. Sembrava uscita da uno di quei romanzi ottocenteschi in cui si vedono dame bellissime in abiti altrettanto stupendi. Pensò anche a Jake vestito da sposo. Il volto le iniziò ad avvampare.
〝Ti piace?〞le domandò Alice, notando che continuava a guardarsi allo specchio.
〝Non ho parole Alice…hai superato te stessa…〞le disse abbracciandola. Alice ricambiò contenta.
〝Stai benissimo…〞aggiunse Bella. Elena abbracciò anche lei. 〝Ma piangi?〞le chiese incredula.
〝Scusami… ma mi sento emozionata per te…mi fa ripensare a quando… qualche mese fa mi sono sposata… ero emozionatissima…〞le confessò mentre cercava di non schiacciarle troppo il vestito.
〝Va da Jake…〞le sussurrò 〝mi ha chiamato dato che non riusciva a rintracciarti… ti aspetta a La Push… aveva delle cose da fare…〞.
〝Grazie  corro da lui…〞le disse felice e allegra. Poi la guardò preoccupata, Bella capì il perché 〝Sta tranquilla per un po’ gli Hoh non si stanno facendo vedere, e comunque Seth e Embry ti faranno la scorta…〞facendole notare i due lupi che erano nascosti fra gli alberi.
Dopo essersi spogliata del meraviglioso abito che Alice le aveva fatto istantaneamente, corse a prendere le chiavi della macchina di sua sorella, la Ferrari di Bella, che le aveva prestato per far prima.
Arrivare a La Push con quella macchina non fu lunghissimo. In meno di un quarto d’ora era la davanti a casa del suo fidanzato. Corse in casa, non c’era nessuno, corse in garage non era neanche la. Poi notò la lunga scia di petali colorati, che indicavano delle frecce. Dopo un breve ma tortuoso percorso, eccolo la ad aspettarla. Le braccia aperte, il sorriso luminoso, lo sguardo allegro e passionale. Elena gli corse in contro. L’abbracciò avvolgente di Jake la spinse a chiudere gli occhi.
〝Finalmente sei tornata Elena Swan…〞le sussurrò ancora abbracciato a lei, voleva sentire il suo profumo, l’odore della sua pelle, il calore delle sue labbra. La guardò negli occhi, Elena si perdeva sempre in quello sguardo.
〝Si.. sono tornata Jake… e credimi solo un uragano  potrebbe portarmi via da te… anche se io combatterei per non arrendermi e stare sempre con te…〞gli confessò baciandolo con dolcezza. Jake ricambiò il gesto. Quando le loro labbra si incontrarono Elena sentì come una scarica elettrica attraversarle il corpo. Sogghignò all’idea di quanto  le fosse mancata quella sensazione, di dolcezza, calore. Si sedettero sulla spiaggia di La Push, accanto ad un falò improvvisato, non servivano coperte nonostante facesse freddo, c’era Jake e riscaldare Elena il suo sole personale era la con lei, nessuno poteva separarli. Lei era il suo imprinting, la guardava spesso, la stringeva, forse perché aveva paura che sia allontanasse ancora, che non avrebbe potuto rivederla per giorni. Voleva essere certo che tutto era vero che Elena era la, con lui e niente poteva separarli. Passarono la serata a coccolarsi, Elena le raccontò della sua famiglia adottiva, di come aveva preso la cosa. Jake sembrava sollevato dal fatto che tutto era andato per il meglio. Ma non gli raccontò di quello che era successo con Bella non prima di averne la certezza.
Il giorno dopo tutto era tornato alla normalità, Elena aveva ripreso a lavorare, Jake aveva le vacanze pasquali. Era al bar a farle compagnia.
〝Allora cosa facciamo oggi…?〞le disse Jake stringendola a sé mentre lei era intenta a sistemare i tavolini.
〝Beh se dobbiamo sposarci…ci serve una casa no?〞gli propose abbracciata a lui. Jake annuì.
〝Vuoi che ne andiamo a vedere qualcuna…?〞
〝Oh beh questo è solo l’inizio ci sono le bomboniere, gli inviti, per alcune cose se ne sta occupando Alice Cullen, ma non posso chiederle di fare tutto…!〞
〝Cosa? Cosa? Cosa?〞Emily e la signora Call, interruppero il discorso. Lasciando sbigottita Elena.
〝Cosa c’è…?〞disse guardando prima Jake e poi entrambe. Jake iniziò a ridere, aveva capito che per loro era assurdo che una Cullen stesse organizzando il matrimonio ad una futura Quileuttes. Mentre loro parlavano, una donna entrò nel bar, occhiali da sole, cappellino, sciarpa, un po’ strana, un po’ camuffata, quasi come dovesse nascondersi, l’unica a farci caso fu Elena,  dato che gli altri erano impegnati sulla lite per l’organizzazione del matrimonio. “ Io non ci vedo nulla di strano…” pensò Elena tra sé scrollando il capo.  La donna continuava a  guardarsi attorno, poi la vide, vide Elena. provò una grande emozione, stava per piangere ma dovette fermarsi quando vide che si avvicinava proprio a lei. Elena estrasse il block- notes dal grembiule.
〝Vuole ordinare…?〞disse prendendo anche la penna 〝  oggi abbiamo una ottima torta alla crema…〞le propose sorridendole. La donna accennò con il capo. Elena lo prese per un sì. Tornò qualche minuto dopo con la tazza di caffè e la torta, rimase sbigottita quando la donna era scomparsa. Sembrava essersi volatilizzata.
“ Ma dove sarà finita…”pensò guardandosi attorno, poi si scrollò nelle spalle “… forse aveva fretta… tanta fretta per essersi dileguata …”. Sostenne mentre si riavvicinava al bancone confusa e sopresa.
〝Tutto a posto Elena?〞la signora Call le si avvicinò preoccupata sembrava avesse visto un  fantasma.
〝Si…〞le sorrise Elena.   mentre fissava ancora sbigottita il tavolo. La giornata passò abbastanza velocemente. C’era parecchia gente, turisti più che altro ad affollare il bar. Elena era indaffaratissima, e ali a lo stesso tempo cercava di passare il suo tempo con Jake. Era stato quasi tutto il giorno a guardarla lavorare.
〝Perché non vai a casa?〞gli disse Elena sedendosi sulle sue gambe.
〝No tranquilla ti aspetto.. ormai manca poco alla fine del tuo turno…〞le disse accarezzandole la spalla.
〝Si ma.. poco fa tua sorella mi ha chiamato dicendomi che voleva parlarmi … ha visto un vestito bellissimo per….〞gli spiegava cercando di non deluderlo lo amava troppo per vederlo triste.
〝Okay ho capito ho capito cose da donne…〞Jake si arrese, come poteva mettersi contro sua sorella che voleva un consiglio dalla sua futura cognata? 〝Va bene allora io vado a casa e cercherò di finire di riparare la moto che Quil mi ha rotto per la centesima volta!〞sostenne un po’ apprensivo. Elena sogghignò, poi gli diede un bacio a fior di labbra.
〝Va bene allora ci vediamo dopo a casa… ma dobbiamo trovarci un posto tutto nostro…〞gli fece intendere mentre si distaccava da lui  per dirigersi verso il bancone. Jake sogghignò un po’ avendo capito a cosa si riferisse. L’ultima volta che erano stati veramente da soli, in intimità era accaduto quando la sera di Natale aveva avuto l’imprinting con lei. L’unione dei loro corpi, il calore dei loro baci, dolci, passionali, avvolgenti. Il loro amore unico e indescrivibile.
Mancava mezz’ora alla fine del suo turno, dato che c’erano poche persone aveva deciso di calmare le acque per i preparativi del matrimonio, sentiva Sue Clearwather  e la Signora Call borbottare sul fatto che Alice Cullen aveva deciso di aiutarla. Emily gli cercava di farle ragionare, infondo ormai i Cullen erano legati ad Elena dato che era la sorella di Bella.
〝Sentite non mi piace che si crei una lite proprio per un evento così bello…〞Elena le mise a sedere entrambi. Le braccia incrociate lo sguardo serio.
〝Allora cosa proponi perché mi sembra assurdo che… beh… i Cullen ti organizzano il matrimonio…〞
〝Allora per il vestito mi spiace ma Alice ci ha messo davvero tutta l’anima quindi non mi va di  deluderla solo perché non vi piace l’idea che me l’abbia fatto, lo so che ci tenete  però…〞cercò di chiarire Elena.
〝Certo che ci teniamo…〞
〝Bene allora voi vi occuperete del rinfresco…e quello di certo lo faremo qui a La Push, io e Jake pensavamo ad un qualcosa di semplice sulla spiaggia dato che il tutto avverrà per Settembre, un bel  gazebo con tanti fiori e poca gente….〞mentre Elena parlava dei suoi progetti per il matrimonio, rasserenando sia Sue che la signora Call e anche Emily che non le sopportava più a sentirle e vederle imbronciate. La signora misteriosa era ritornata, sentiva i discorsi che Elena stava facendo sul suo matrimonio. Elena si accorse di lei. La signora Call stava per andare al tavolo ma Elena la precedette.
〝Bentornata… 〞Elena si rivolse a lei sorridendo, la donna che stavolta aveva solo  gli occhiali da sole e un foulard a ricoprirla le ricambiò il sorriso, sembrava emozionata, le mani le tremavano.
〝Grazie…〞le rispose con un sussurro 〝Sta per sposarsi…?〞
〝Si… tra quattro mesi… siamo un po’ giovani ma la strada promette bene... ci amiamo molto…〞
〝Quanti anni hai? Ti posso dare del tu?〞le domandò apprensiva.
〝Certamente… 〞Elena si allontanò solo per un minuto, il tempo di riportarle il dolce che voleva offrirle dalla mattinata e una tazza di te vista l’ora.
〝Diciotto…mi  chiamo Elena..〞le disse Elena sorridendole, mentre le metteva davanti la tazza e il dolce, la donna sembrava impaurita, strano dato che non c’era nulla  che potesse far paura in quel bar . 〝E  lei è?〞le chiese prontamente tanto per rompere il ghiaccio.
〝K… K…〞stava per pronunciare ma si corresse subito 〝Karen…〞le rispose mentre sorseggiava dalla tazza fumante. Passarono qui un’ora a parlare, non si conoscevano affatto, ma Elena sembrava davvero a suo agio, come se la conoscesse da tempo. Non aveva fatto molte domande, era ad Elena che veniva spontaneo parlarle. Elena si allontanò un minuto, per rispondere al cellulare, si voltò e della donna non vi era di nuovo più traccia.
Rimise a posto tutto, salutò Sue, Emily e la Signora Call. Passò il resto del pomeriggio con Reachel a Forks a provare vestiti e si diresse verso casa di Jake. Entrò nel garage ma mentre stava andando verso lui un esorbitante capogiro la fece trotterellare su se stessa.
〝Ehy!〞Jake l’afferrò prontamente 〝Tutto bene… sei pallida…〞le disse apprensivo osservandola meglio. Elena si appoggiò la mano sulla fronte sudaticcia.
〝Vado.. vado in bagno…a rinfrescarmi… forse è stata la stanchezza….〞disse con aria stanca. Anche se aveva qualcos’altro che le premeva per farla scappare in  bagno. Per fortuna in casa non c’era nessuno, nemmeno Billy, altrimenti chissà cosa avrebbe pensato.
Elena corse in bagno, non fece in tempo ad arrivare al water, il vomito le corrodeva lo stomaco. Si guardò allo specchio. Le occhiaie, il volto sudaticcio, aveva un aria strana. Si sciacquò la faccia e la bocca velocemente.
〝Non sei incinta vero Elena Swan?〞si chiese quasi sorpresa di quello che si era appena detta. 〝No〞si rispose 〝Non può essere…〞sostenne incredula. Mentre usciva sovrappensiero ecco Jake piombarle quasi addosso.
〝Allora tutto bene amore?〞le chiese apprensivo. Elena gli sorrise per tranquillizzarlo.
〝Dai vieni qui sul divano almeno ti riposi un po’… c’è una forse influenza che va in giro….〞le disse Jake apprensivo mentre stava per prenderla in braccio.
〝No ce la faccio…〞rispose quasi traballando si se stessa. Jake la guardò indispettito 〝  No, mi correggo non  ce la faccio… !〞rispose abbracciandosi a lui, si sentiva indebolita, quasi senza forze.
Jake le si sdraiò accanto, preoccupato, angosciato, pensando al  malessere della sua fidanzata Elena cercava di distoglierlo guardando case in affitto nei dintorni di La Push o Forks.
〝Guarda questa…〞lo richiamò all’attenzione 〝Mi sembra buona, due camere da letto, una cucina, bagno, sala da pranzo e giardino…〞spiegava mentre Jake sembrava ancora preoccupato.
〝Sei sicura di stare bene…?〞le domandò ancora una volta, aveva notato che si era impallidita, la pelle sudaticcia 〝Sei calda… anzi no… scotti!〞le disse allarmato. Elena gli fermò la mano che continuava a tastare la fronte e le guance accaldate.
〝Sarà solo febbre… 〞gli spiegò mentre lo fissava per assicurarlo, i sintomi erano proprio quelli, poi dovette alzarsi di scatto per correre in bagno. Ancora vomito, ancora la sensazione di una lama che le trafiggeva lo stomaco.
〝Elena non credi sia meglio che ti porti in ospedale…〞le disse Jake apprensivo. Lei scrollò il capo.
〝  No , conosco un medico bravissimo che abita più o meno da queste parti basta solo che mi passi il cellulare…〞Elena gli abbozzò un sorriso poco dopo dovette rimanere sdraiata sentiva di non avere forze, come se le avessero iniettato una dose eccessiva di morfina, che ti da la sensazione che le gambe stanno per addormentarsi. Poco dopo chiuse gli occhi,aver Jake la scuoteva ma non si svegliava. Preso dal panico chiamò Bella che insieme a Carlise si diresse immediatamente a casa Black per vedere cosa fosse successo. Elena dormiva, sembrava essere entrata in coma. A quelle parole Jake rimase paralizzato dalla paura di perdere l’amore della sua vita. Bella cercava di rassicurarlo ma non serviva a molto. Sembrava distrutto dal dolore. Nessuna medicina, nessuna cura a quanto pare riusciva a risvegliarla, nemmeno il motivo era chiaro, era in uno stato di incoscienza. La febbre alta intorpidiva il corpo, quasi rendendola  rammollita al tatto. Qualsiasi medicina bruciava così veloce che non le faceva effetto. Eppure per lei doveva essere facile guarire ma stavolta era inutile, qualsiasi cosa le somministrassero era inefficace.
Elena stava facendo lo stesso sogno, il bosco, due lupi uno che conosceva l’altro sconosciuto in una lotta, lei che cercava di aiutare uno dei due ma non ce la faceva era troppo debole, il corpo era afflosciato, inerte, quasi immobilizzato. Finalmente qualcosa si mosse ma era tutto finito. Gli occhi le si aprirono quasi offuscati, come se una nebbiolina le si fosse posata sopra le pupille. La luce l’accecava. Cercava di guardarsi attorno. Vide la sagoma distorta di  sua sorella che la accarezzava apprensiva, sentiva la sua voce lontana e distante. Poi pian piano iniziò a farsi più nitida. Tutto diventò più nitido-
〝Bella…〞le disse con voce impastata  e confusa in un sussurro.
〝Szz .. non sforzarti…〞le rispose mentre cercava di tenerla giù, sembrava in preda ad una piccola convulsione.  Si abbracciò mentre tremava per il tremore. Vederla in quelle condizioni la faceva star male. Sembrava di rivivere la sua gravidanza malandata. Aveva un potere ma non sapeva che farsene se non aiutava sua sorella.
〝Cosa… che mi è successo? Dov’è Jake…?〞
〝L’ho mandato a riposarsi è stato quasi   una settimana qua accanto a te…〞le spiegò pensando a quanto fosse stato in pena Jake, non voleva mollarla un minuto.
〝  Una settimana!? Si ma cosa… cos’ ho...? Mi ricordo solo che avevo la febbre e mi sentivo debole…〞
〝Ce l’hai ancora hai la temperatura alta,spesso hai degli spasmi  ma nemmeno Carlisle sa perché… si sta accertando su alcune cose ma… sembra che….〞le disse vaga Bella, non voleva darle preoccupazioni inutili.
〝 Che…〞Elena aveva la voce confusa, non riusciva a parlare moltissimo. Si sentiva distrutta e mezza addormentata.
〝Senti ora sta tranquilla… vado a chiamare Carlisle, faccio venire Alice o Rose a farti compagnia se vuoi…〞le propose mentre le sistemava la coperta addosso.
〝Hey Bella non sono incinta vero?〞le chiese improvvisamente ansiosa.
〝Incinta…? Ma che stai… hey cosa avete combinato tu e Jake sorellina…?〞le domandò sorpresa ed  indispettita. Una sorella incinta a diciotto anni, un paradosso dato che presto si sarebbe sposata anche se Charlie non lo sapeva figuriamoci se gli avessero detto che oltre a sposarsi presto lo avrebbero reso nonno.
〝Allora no?〞
〝No.〞 le sottolineò Bella quasi ridendo. Anche se si era sforzata nel farlo, la situazione era troppo seria per ridere.
〝Okay…〞rispose in un sussurro Elena. Le sarebbe piaciuto avere dei figli da Jake, ma se non era quello il momento forse non era il caso rincarare la dose
〝Sembri delusa…〞sostenne Bella preoccupata.
〝  Bella è grave?Cosa mi è successo… ?Dimmi cos’ho non so se riesco a farmene una ragione… è strano perché ho più o meno gli stessi sintomi di una gravidanza ma…〞
〝Nulla… di grave è solo febbre… anzi l’influenza forse ti ha preso….〞cercò di sminuire Bella, anche se tutti erano al corrente di quello che stava per accadere. Elena si sarebbe trasformata, il suo era un corpo in mutamento, più la febbre aumentava più i tremori si facevano vivi, più il corpo di sarebbe trasformato e nessuno poteva farci nulla. Il problema era che nessuno era riuscito a capire in cosa, un sospetto c’era ma né i Cullen, tantomeno Jake riusciva a crederci. Soprattutto Jake non voleva crederci.
 Nei giorni seguenti Elena, sembrava stare meglio, la febbre pian piano si era abbassata, anche se la temperatura rimaneva costantemente sui 38 gradi.  Era migliorata ma tutti sapevano che da un momento all’altro poteva trasformarsi. Tutti si erano fatti più o meno un’idea di quello in cui poteva trasformarsi, il primo a capirlo per ovvi motivi e ad essere preoccupato era Jake, non voleva neppure immaginare cosa sarebbe stata la vita di Elena sottoforma di licantropo ma sembrava proprio quella la cosa in cui si sarebbe potuta trasformare.
〝Cioè tu mi stai dicendo che ho avuto la febbre alta perché mi sto trasformando in un … 〞Elena non riusciva neppure a pronunciare quella parola 〝…Licantropo…?〞
〝E’ quello che sembra Elena…〞sostenne Jake preoccupato 〝… devi avere pazienza cercherò di aiutrati come posso ma sappi che è difficile controllarsi… devi aiutarmi anche tu…〞. Jake le accarezzò il volto, mentre lei lo fissava perplessa, sconvolta, anche se il suo amore, Jake era un licantropo lei non riusciva proprio ad immaginarsi come tale. Temeva il dolore e la pura di far del male a qualcuno
〝A parte i Cullen lo sa qualcun altro?〞
〝Se intendi Sam e il branco …〞Jake quasi sbuffò non gli andava di tenere nascosta una cosa simile a Sam ma se serviva per proteggerla lo avrebbe fatto a costo di tradirlo, anche se temeva di essere letto nel pensiero 〝Non gli dirò nulla…〞
〝Jake…〞Elena lo guardò apprensiva 〝Non metterti contro Sam… se è questo che devo essere e magari lui ha un modo per non esserlo… Jake non voglio crearti problemi…〞
〝Forse non hai capito Elena!〞Jake gli rispose bruscamente quasi sulla difensiva. Elena lo guardava ansiosa. Jake la prese per le spalle abbracciandola. 〝.. se sei un licantropo, se è questa la cosa in cui ti trasformerai sarà parte di te non potrai non volerlo…〞.
〝Non so se ce la farò…〞sostenne intontita dalle parole di Jake. Gli occhi lucidi, sembrava la cosa peggiore che le stesse per capitare. Non aveva mai accettato di avere dei poteri strani, figurarsi diventare anche un licantropo, era troppo dato che aveva sempre sognato una vita normale. Jake l’abbracciò con fermezza, sapeva che per lei poteva essere dura come situazione, ma per nulla al mondo l’avrebbe lasciata sola in quel momento. Una cosa era però certa per il momento Sam non doveva saperne nulla. Sapeva che non poteva toccare Elena dato che con lei aveva avuto l’imprinting, ma non voleva dargli troppa fiducia.
〝Ti va di fare due passi Bella…? Sai com’è Jake non mi risponde al cellulare e devo raggiungerlo e poi ne ho bisogno… ho bisogno di due chiacchiere tra sorelle〞Elena era seduta sul tronco davanti il cottage di sua sorella. 〝Sono davvero stanca di starmene qui ad aspettare questa trasformazione! Inizio a sospettare e con gioia  direi che era davvero influenza e che voi e Jake vi siete sbagliati e di grosso..〞sostenne fiduciosa.
〝Non lo so Elena! Non so se  sia  stata solo influenza non capita a tutti di avere la temperatura alta, entrare in coma per una settimana e poi gli spasmi… dovevi vederti…〞le sottolineò Bella mentre si infilava la felpa.
〝La febbre alta porta alle convulsioni evidentemente l’ha confermato anche Carlisle quindi…〞sminuì Elena iniziando ad incamminarsi con lei. Bella si scrollò nelle spalle. Sua sorella aveva avuto o forse aveva ancora qualcosa, non era di certo solo febbre.
Passeggiarono e chiacchierarono a lungo. Per distogliere anche Bella dal pensiero che lei potesse davvero trasformarsi in un licantropo, iniziarono a parlare del college, poi del matrimonio, della discussione creatasi tra Sue e la signora Call a proposito dell’aiuto di Alice Cullen nel matrimonio.
〝Io allora le ho zittite dicendo che loro potevano occuparsi del ricevimento …è incredibile quello che può accadere per organizzare un matrimonio…〞sostenne Elena quasi  in preda ad una crisi isterica. Bella rise all’idea di quello che Alice stava organizzando per Elena, ma dato che doveva essere una sorpresa, cercava di non darle troppo nell’occhio.
〝Hey ma … sai che forse abbiamo sbagliato strada…〞si disse Elena voltandosi su se stessa. Quella non sembrava affatto la strada che avrebbero dovuto raggiungere per andare a La Push da casa Cullen.
〝Si hai ragione…〞si aggiunse Bella 〝… hmm credo che dovremmo tornare indietro anche perché… questa strada non mi piace…〞. Elena mise una mano davanti alla bocca di Bella,  decisamente confusa dal gesto  di sua sorella.
〝Hai sentito…?〞le domandò Elena in un sussurrò. Bella scrollò il capo. Poi entrambe videro la stessa cosa, un lupo enorme bianco davanti ai loro occhi. Uno degli Hoh, Elena ne era certa, aveva riconosciuto il colore del pelo e degli occhi. Il terrore si impossessò dei suoi occhi quanto quelli di sua sorella. Bella cercò di intervenire con il suo potere, ma ormai era tardi, lo scudo aveva funzionato solo su di lei, di Elena non c’era più nulla se non i suoi brandelli dei vestiti.
Bella era incredula, spaventata, tutto era accaduto così velocemente che non aveva nemmeno visto come era successo. Tornata fuori dallo scudo,  prese un pezzo dei jeans lacerati, sentiva un eco lontano infondo al bosco, cercava di sentire dove potesse essere finita sua sorella con l’altro lupo. 
〝Elena!〞cercò di urlare, per poi tapparsi la bocca, pensando che forse il lupo non era da solo. Improvvisamente ecco piombarsi addosso Edward ed Alice, preoccupatissimi.
〝Stai bene Bella?〞sostenne Alice guardandola. Bella le accennò con il capo.
〝Sicura?〞le domandò anche Edward 〝Alice ha visto quello che stava per accadere…〞le spiegava mentre l’abbracciava, Bella sembrava sconvolta. In un lampo furono di nuovo a casa Cullen, nonostante fosse al riparo dai guai per il momento, Bella non faceva altro che pensare a sua sorella a dove fosse finita.
〝Devo andare a cercarla!〞disse ad Edward preoccupato su quello che aveva appena detto.
〝Bella è un licantropo lo sai che pericolo correresti!〞Edward aveva gli occhi neri, arrabbiati, preoccupati, pieni di dolore.
〝Ma devo cercarla!〞disse in preda al panico, le lacrime le rigavano il volto, il solo pensiero di non riuscire a rivedere più sua sorella la faceva impazzire. Edward l’abbracciò trattenendola, comprendeva il suo dolore ma non poteva permetterle di lasciarla andare, di correre dei pericoli.
 

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Capitolo 22
*** IN TRAPPOLA ***


Elena sentiva l’odore del muschio e della terra che l’avvolgevano, cercava di aprire gli occhi confusa ma non ne aveva le forze. Sembrava le fosse passato sopra un tornado. Si alzò cercando di non urlare per il dolore: una ferita profonda sul braccio, un livido violaceo sulla spalla, le ossa che sembravano essere passate sotto un treno in corsa.  Si guardò in giro smarrita quando scoprì che era nuda, in sorta di botola, sentiva la terra scendere attraverso le fessure del legno, vedeva la luce dei raggi del sole attraversarla, ma nessun rumore solo il silenzio del bosco. Cercando di alzarsi, dovette strizzare gli occhi per non strepitare  nuovamente per il dolore. La mano le tremava, cercando di guarire quelle ferite, ma sembrava che il suo potere era scomparso, svanito, come se non ci fosse mai stato in realtà, come se fosse stata tutta una semplice illusione. Pensava a Jake e a Bella, ai Cullen , a suo padre, le lacrime iniziavano a solcarle il volto, non voleva non vederli mai più, le persone a cui teneva di più al mondo. In preda alla disperazione, per le lacrime che non smettevano di uscire, per non poter fermare il sangue, che le scorreva dalla ferita sul braccio, profonda e rovente, ricadde nella terra cava che ricopriva quella botola, che quasi non le permetteva di respirare. Era in stato di incoscienza, sentiva freddo ma anche caldo , una strana sensazione, cercava di ricordare come era finita  la dentro, ma non riusciva, nulla, vuoto. Continuava a pensare, a sforzarsi, sul collo aveva ancora in ciondolo di Jake, il sole, il suo sole, le lacrime diventarono più profonde pensando all’amore della sua vita.   Lo stingeva nella speranza di non sentirsi sola, nella speranza che lui potesse sentirla  anche se era così che si sentiva:  sola, abbandonata in un posto buio, stretto e umido. Stava per svenire ancora, stavolta forse non si sarebbe più svegliata, il sangue le scorreva sul corpo, aveva sporcato il suo petto. Il pensiero di morire così non faceva altro che aumentare la sua angoscia e il suo dolore. Il corpo le tremava, agonizzante,accovacciata su se stessa, ricordava improvvisamente. Voleva urlare a se stessa, per la rabbia che le stava attraversando il corpo, ma non riusciva,la voce era un sussurro, non ne aveva la forza. Ricordava solo che improvvisamente mentre Bella cercava di proteggerla con il suo scudo,aveva iniziato a vederla in quella specie di mondo surreale che si realizzava solo quando Bella aveva lo scudo,  il suo corpo era esploso, aveva sentito le ossa diventare più forti, la pelle strapparsi dal corpo. Non era più Elena la guaritrice ma Elena il lupo

Bella seduta sul divano di casa Cullen, angosciata, non se lo sarebbe perdonato se a sua sorella fosse capitato qualcosa.  Aveva promesso a Jake di tenerla d’occhio, ma lui sapeva benissimo come era fatta, non amava che le stessero troppo con il fiato sul collo, per lei era troppo. Vedeva quelle di Jake come esagerazioni, ma chissà ora dov’era, come era finita con il lupo.
〝La troveremo sta tranquilla…〞sostenne Edward cercando di rassicurarla, le cinse le braccia sulla vita, ma Bella sembrava in un altro mondo. Si discostò da lui, Edward fece una smorfia di disappunto.
〝Ce  l’avrai con me per sempre vero?〞      
〝Io vorrei solo andare a cercarla… l’ho abbandonata potrebbe essere nel bosco, io non so cosa succede quando si diventa licantropi…〞
〝E’ per questo che ti ho anticipata…〞le disse Edward 〝… Jake sta arrivando…〞
〝Oddio Jake mi ammazza!〞
〝Non deve nemmeno provare a toccarti, lui non sa ancora nulla e  poi non è stata colpa tua Bella…〞
〝E’ invece si… se le avessi impedito, se avessi proposto la macchina anziché la passeggiata a quest’ora sarebbe sana e salva…〞sostenne Bella ansiosa e preoccupata per l’accaduto. Edward l’abbracciò, Bella si bloccò quando vide Jake davanti ai suoi occhi. Sembrava tranquillo.
〝Chi sarebbe sana e salva…?〞Jake era piombato in casa interrompendo il discorso. Bella guardò Edward, aveva paura decisamente paura, ma non di Jake in sé per se, lo conosceva non le avrebbe fatto del male, ma temeva della sua reazione. Se fosse scoppiata una rissa tra lui ed Edward sarebbe stata la fine.
〝Jacob vieni fuori devo parlarti…〞gli disse Edward. Jake lo seguì anche se non capiva la faccia preoccupata di Bella, sembrava terrorizzata. Alice le si sedette accanto 〝Vedrai andrà tutto bene…〞sostenne abbracciandola 〝Elena se la caverà e presto tornerà qui…〞. Bella l’ascoltava ma la sua mente era rivolta alla grande vetrata su Jake e Edward.
〝Cosa c’è…?〞Jake fissava Edward, il suo sguardo era rigido e esitante quasi come se dovesse rivelare qualcosa di brutto ma non sapeva come.
〝Elena e Bella stavano per raggiungerti a La Push, Elena voleva fare due passi anziché la utilizzare la macchina…〞iniziò a spiegargli cercando di mantenere la calma.
〝Cosa? Sono andate a piedi, ma se avevamo stabilito che era rischioso…〞Jake si voltò verso Bella, che lo fissava angosciata. Gli occhi le diventarono lucidi, vedeva Jake arrabbiato e preoccupato, non gli avrebbe mai voluto fare una cosa simile. Nonostante Alice la convinceva a rimanere accanto a lei, Bella sapeva di dovergli parlare.
〝Mamma dove vai…?〞sostenne Reneesme ansiosa, anche lei aveva capito l’aria che girava in casa, il tormento di sua madre. 〝Rimani qui con la zia..〞le disse dandole un bacio. Alice la guardava preoccupata. a grandi falcate andò verso Jake.
〝Perché…? 〞le chiese tormentato,la sua sagoma tremava ma si vedeva benissimo che non voleva trasformarsi, cercava di trattenersi. 〝Perché non gliel’hai impedito….?〞domandò calmo anche se negli occhi sembravano ardergli le fiamme.
〝Non lo so…lei me l’ho ha chiesto.. e io…〞i singhiozzi avevano ripreso a tormentarla e ad interrompere il discorso. Jake l’abbracciò, non voleva farla sentire in colpa, non era stata di certo sua, sapeva quanto Elena su certe cose era diventata testarda, dato che non  pensava più al fatto che correva ancora in rischio di essere rapita dagli Hoh. Sicuramente Bella l’aveva protetta in qualche modo.
〝Tranquilla… non è colpa tua…〞le accarezzò la testa, ma dovette fermarsi conosceva la gelosia di Edward, non voleva scatenare una zuffa. Anche se lui non ne aveva assolutamente intenzione. Bella sembrava più calma, rientrati si sedette accanto a lui per  spiegargli.
〝Improvvisamente lei è sparita, sono rimasti dei brandelli di vestito, come capita quando …〞chiarì Bella mostrando il brandello dei jeans di Elena. Jake lo prese in mano.
〝Si.. conosco la situazione…〞la rassicurò, immaginandola mentre si trasformava in un licantropo.
〝Io ho cercato di proteggerla con … con lo scudo ma…〞le parole di Bella vennero interrotte da quelle di Edward sbigottito per quello che aveva appena sentito.
〝Lo scudo …?〞chiesero quasi all’unisono con il resto dei Cullen e di Jake.
Bella ed Alice si guardarono, il resto dei Cullen e Jake pendeva dalle sue labbra. Bella accennò ad Alice con il capo, per confermarle che era ora di dichiarare il suo potere.
〝Si lo scudo..〞rispose ad Edward ancora incredulo, mentre gli prendeva la mano 〝… E’ successo a Rio la prima volta, eravamo sul molo stavamo per tornare a casa sull’isola, quando dei tipi si sono messi ad inseguirci, ho sforzato la mente chiuso gli occhi e sembravamo tutt’è tre sotto una specie di campana di vetro…〞spiegava mentre Edward la guardava sbalordito, la sua Bella aveva dei poteri, non poteva che esserne orgoglioso anche se non voleva che corresse dei pericoli 〝… ci abbiamo riprovato anche nei giorni seguenti ed ha funzionato… mentre questa volta….〞sostenne scrollandosi nelle spalle. Edward le cinse le spalle. Bella si appoggiò a lui, aveva proprio bisogno di conforto in  quel momento. Sembrava più serena nei confronti Jake, anche se aveva notato il suo volto scuro e preoccupato.  Era felice di aver rivelato alla famiglia il suo potere, lo scudo, probabilmente tramandato da sua sorella, perché se lo possedeva innatamente doveva solo ad Elena la sua emissione. Elena, pensare a sua sorella la fecce trasalire, angosciata pensò a dove potesse essere, con chi. Chiuse gli occhi sperando che almeno stesse bene, che se la fosse cavata. Che fosse ancora viva, nonostante la trasformazione, nonostante l’altro lupo.
 Elena si svegliò, indolenzita, avvolta in un lenzuolo. Cercò di mettere a fuoco,la testa aveva ripreso a farle male. Rimase sconvolta quando capì che non era più nella botola. Era in una stanza, su  un letto morbido, forse troppo. Mentre si guardava attorno, notò le pareti in legno e lo stile un po’ troppo etnico. Sembrava la casa di Jake ma  quella del suo fidanzato non era così ricca di suppellettili  indiani. Si alzò dal letto, non sentì dolore, qualcuno le aveva medicato il braccio,notando che era fasciato, la schiena le faceva male ma non più di tanto. Si guardò allo specchio, a parte lo sguardo confuso, era lei Elena ed era intera.
Corse alla finestra, sentendo dei rumori, per sbirciare e capire dove fosse. Il panico le salì istantaneamente quando vide che quella non era La Push, era un altro posto simile ma non quello. C’era la gente vestita in modo tradizionale, qualcuno aveva anche le penne in testa. Elena chiuse di colpo la tendina quando notò che una donna l’aveva notata alla finestra e l’aveva indicata.
Il rumore della porta che si apriva la fece trasalire. Impugnò il primo soprammobile che le era capitato in mano  nel caso avesse dovuto difendersi.  Indietreggiò fino ad arrivare alla parete di legno che le fece capire che non poteva andare oltre.
〝Buongiorno Elena hai dormito bene?〞una donna con i lunghi capelli castani le si avvicinò premurosa. Elena la guardava impaurita.
〝Non devi aver paura sei a casa qui…〞sostenne mentre le apriva l’armadio per consegnarle un vestito.
〝Ma lei chi è? Dove sono?〞le intimò mentre le puntava addosso il soprammobile appuntito.
〝Sono  Prue la madre di  Blake, lui ti sta aspettando…〞le disse mentre le spazzolava i capelli. Elena le tolse le mani dai suoi capelli. Poi l’afferrò per un braccio. La donna si mise ad  urlare. Elena le tappò la bocca.
〝Se non mi dice subito come uscire da qui l’ammazzo glielo garantisco!〞, le intimò furiosa. La donna riuscì a divincolarsi. Poi una figura maschile accorse immediatamente nella stanza. Elena fece ricadere il soprammobile quando vide che si trattava del tipo con la cicatrice,lo stesso che aveva abusato di lei, lo stesso del bar. Cercò di stringere il suo ciondolo ma non era più sul collo. 〝No!〞urlò guardandosi meglio e notando che era sparita e anche l’anello di Jake.
〝Si…〞le rispose lui mentre la prendeva per il mento, cercando di baciarla, Elena gli diede un morso sul labbro. Lui l’afferrò per un braccio.
〝Sta calma piccola selvaggia o ti rimetto nella botola…〞le impose mentre si tamponava la ferita.
〝Dammi le mie cose e lasciami andare ! 〞  gli supplicò Elena.
〝Mia cara…〞le disse mentre la teneva attaccata al muro sfiorandole i capelli e la faccia. Elena gli voltò il viso, notando che voleva baciarla ancora. 〝Non puoi andare… tu mi appartieni… ! Scordati dei Quileuttes tu sei una Hoh, sei mia! 〞le sottolineò mentre le accarezzava la schiena nuda. Elena gli tolse le mani.
〝Non osare toccarmi!〞gli ordinò graffiandolo su una mano.  〝Io non appartengo a nessuno!Non sono tua! 〞gli urlò irritata.  Poi riprese l’arma in mano, lo avrebbe colpito se fosse stato necessario. Lui le bloccò i polsi quasi fino a bloccarle la circolazione.
〝E invece si!〞continuava improvvisamente a dirle lui arrabbiato 〝… è il nostro destino, Elena  tuo nonno era il capotribù, mio padre il suo braccio destro, dobbiamo continuare la stirpe, io sarò il tuo re e tu la mia regina! E ora vestiti e non farmi perdere la pazienza ti stanno aspettando tutti!〞le intimò seccato mentre le apriva l’armadio.  La risata maligna  del tipo, che si richiuse la porta alle spalle fece trasalire Elena. Sembrava di essere in un incubo ma era tutto vero. Presa dalla disperazione si accasciò dietro la porta il lacrime, disperata mentre si stringeva il lenzuolo. In preda ad una crisi scaraventò per terra un quadro e tutto quello che trovava in quella stanza. Mentre lei si disperava. Dietro la porta Blake rideva orgoglioso, finalmente aveva quello che voleva il potere non Elena, di lei si sarebbe sbarazzato presto. (seconda parte)
 
“Allora cosa stiamo aspettando? Dobbiamo trovarla al più presto!” Bella era ancora in ansia per sua sorella. Prima che accadesse il peggio doveva ritrovarla, dovevano anzi ma nessuno sembrava muoversi.
“Jake cosa farai? Sam che dice…” gli implorava mentre lui sembrava afflitto, dolente, spento. “Jake Jake…” gli urlava, ma sembrava non sentirla, nessuno l’ascoltava e poi vide sua sorella, morta, avvolta da un vestito di cotone bianco. Il tipo con i capelli corvini, l’aveva messa in una buca, poi lì’aveva ricoperta di terra. Bella cercava di scavare la terra, con le mani, la vedeva  ma sua sorella sembrava affondare. Ormai era tardi, era sparita, inghiottita.
〝No!〞urlò scattando dal divano.〝No…〞poi si guardò attorno era a casa sua nel cottage. Edward la prese tra le sue braccia. Un altro incubo, il terzo in un meno di due ore.
〝Hey tranquilla amore ci sono io…〞Bella si abbracciava a lui, tremante, impaurita, attonita.
〝Elena… è sotto terra! L’hanno uccisa.. devo andare a trovarla! Portami da lei ti prego!〞gli disse in preda ad una crisi, le lacrime le rigavano il volto, mentre si vestiva. Edward la fermò, avvolgendola in un abbraccio.
〝Bella … ci stanno pensando già Jake e il branco… sai che non possiamo avvicinarci a La Push…〞.
〝Ma io posso perciò ti prego non mi impedire di salvare mia sorella perché si creerebbe una lunga discussione…è mia sorella devo salvarla!〞. Edward guardò Bella, apprensivo, non gli andava affatto di lasciarla andare a La Push, aveva sempre il terrore che qualcuno  del branco, arrabbiato o irritato, potesse farle del male ma doveva aiutarla, sapeva che sarebbe impazzita se non avesse avuto modo di aiutare sua sorella e in un certo senso Edward ad Elena doveva un favore aver salvato Bella, la sua ragione di vita. Bella lo abbracciò, gli diede una bacio. Poi compose il numero di Jake. Lo avvertì che lo avrebbe raggiunto a La Push anche se c’era una riunione.
〝Grazie amore. Grazie per aver capito la mia angoscia..〞si espresse mentre guardava Edward.
〝Andiamo prima che cambi idea…!〞le disse cingendole le spalle 〝Lo faccio perché ti amo e perché voglio bene a tua sorella… le devo la vita… la tua se lei non ti avesse guarito io sarei morto〞le sottolineò mentre salivano in macchina.
Il branco stava discutendo su Elena, sul probabile rapimento da parte degli Hoh. Secondo Sam, dopo la trasformazione Elena era stata attaccata dall’altro lupo e dato che non era riuscita a combatterlo e finirlo,  era ritornata in forma umana e quindi catturata.
 〝Credo che dobbiamo dividerci e cercarla al più presto…〞sostenne Jake apprensivo. Per lui avevano già sprecato troppo tempo in chiacchiere, aveva indetto una riunione solo perché era parte di un branco anche se l’avevano messo secondo in comando, altrimenti sarebbe già andato a cercarla. Sam lo guardava indispettito, come se la frase di Jake non gli andava a genio. Come se la questione Elena è in pericolo  non fosse nelle sue priorità.
〝Si sono d’accordo …〞intervenne Bella appena arrivata. Sam e gli altri seduti attorno al tavolo di casa di Emily, la fissarono sbigottiti. 〝scusatemi  forse devo aspettare fuori… volevo solo sapere cosa avevate deciso…〞espresse notando le facce di Sam e Paul. Jake aveva notato la sua  espressione tormentata, demoralizzata e ansiosa. Le prese una sedia e la mise a sedere accanto a lui.
〝No.. puoi restare…〞le disse facendole spazio. Leah le diede una pacca sulla spalla 〝la riporteremo sana e salva sta tranquilla…〞Bella la ringraziò, una lacrima le rigò la guancia.
〝Dicevo… 〞continuava Jake fissando Sam accigliato, aveva sentito un suo pensiero ma sperava essersi sbagliato. 〝che dobbiamo dividerci così faremo prima le ricerche… prima ho avvertito la scia di tre lupi, due sicuramente gli Hoh, l’altro forse era Elena…〞spiegava mentre notava che Paul e Sam si parlavano nella mente. Bella lo guardava e guardava anche  gli altri: Leah, Embry e Seth sembravano stupiti tanto quanto Jake, gli altri erano presi da Sam.
〝Perché non vuoi aiutare Elena?〞Leah intervenne avendo sentito i pensieri di Sam, voleva difendere Jake, sapeva cosa voleva dire soffrire per chi si ama, vedeva che nonostante tutto Jake soffriva, non aveva le forze per progettare una ronda in quel momento, lui voleva solo scappare via a ritrovare la sua Elena e  Leah non gli dava tutti i torti 〝E’ la ragazza di Jake, il suo imprinting! Se la uccidono come pensi che  starà Jake ma ormai tu dovresti saperlo infondo sai cosa voglio dire Sam.. pensa se fosse capitato ad Emily…〞
〝Emily è una Quileuttes e non ha messo in pericolo la nostra tribù…  mentre Elena …〞
〝Cosa vorresti dire che Elena è una minaccia?〞
〝Mi spiace Jake ma non posso mettere a rischio la riserva per… per una sconosciuta…〞
〝Cosa…?!〞Jake  strabuzzò gli occhi, sembrava incredulo, ma quelle parola erano uscite dalla bocca di Sam.  Anche Bella lo guardò distrutta, ma sembrava non importargli. Lui aveva tentato di giustificarsi  ma Jake non lo stette nemmeno ad ascoltare  〝Sai che ti dico Sam  che se vorrai aiutarmi bene altrimenti io prendo il mio branco e me la cavo da solo… infondo sono anch’io un’alfa, ho il diritto di poter decidere da solo perciò  non mi dare più ordini…〞gli rispose adirato mentre usciva dalla porta e dalla riunione. Emily guardò in cagnesco Sam, lui sembrava irremovibile.
 Leah, Embry, Seth e Quil  e anche Bella lo seguirono. Jake aveva iniziato ad incamminarsi, aveva bisogno di stare calmo, si rendeva perfettamente conto che andare dagli Hoh e attaccarli avrebbe messo in serio pericolo i Quileuttes, ma doveva intervenire prima che la sua Elena facesse davvero una brutta fine.
〝Spero che tu ce l’abbia fatta amore mio… che tu sia ancora viva… non voglio perderti….〞disse alzando gli occhi a cielo, stringendo i pugni per la rabbia e il rammarico.
〝Jake…〞  Leah insieme agli altri gli si avvicinarono 〝Che vuoi Leah?〞le domandò infastidito, anche se non ce l’aveva con lei, ma con se stesso per non essere stato abbastanza accanto alla sua donna.
〝Aiutarti… siamo  o no il tuo branco?〞
〝Non potete tradire Sam, me la caverò in qualche modo… voi avete già fatto troppo….〞
〝Hey lui ha deciso di non aiutarti…. Io voglio aiutarti capo dicci solo cosa fare….〞
Jake scrollò il capo, abbozzò un sorriso. 〝E’ incredibile quanto sei cambiata Leah, come Elena ti ha cambiata…〞
〝Jake lo faccio perché non voglio che tu stia male, perché so cosa vuol dire amare ma soffrire, e vedo che tu stai soffrendo,  e per dare una lezione a Sam, lui non  mi ha mai dato tanta fiducia quanto te e…〞disse rivolgendosi a Bella 〝… anche tu ci sarai d’ aiuto〞. Bella la guardò speranzosa, avere un potere, anche se ancora non ben controllato, finalmente non faceva sentire un’inutile umana, un valido sostegno. Voleva aiutare Jake e il suo branco, ma soprattutto voleva aiutare se stessa ad avere fiducia nelle sue possibilità.
Jake la guardava confuso. 〝Iniziamo  dal luogo della sparizione come si fa nei libri gialli…〞disse mentre Bella le sorrideva dandole pienamente ragione. Anche gli altri la seguirono. Leah poi rivolse lo sguardo a Jake.
〝Allora capo cosa dici… andiamo?〞. Jake annuì, poi si rivolse a Bella. 〝Ti ringrazio per quello che stai facendo, ma voglio che ne parli prima con Edward, Leah ha sminuito ma è pericoloso per un’umana... 〞
〝Jake… Edward capirà, sa che mia sorella è importante perciò adesso sbrighiamoci prima che accada il peggio e poi ricorda che ho un potere….almeno ho constatato che su di me funziona…〞gli spiegò mentre Jake le consegnava il suo cellulare. 〝Perché Jake… perché anche tu non ti fidi?〞
〝Non è mancanza di fiducia è perché so quanto Edward ti ama…〞le disse mentre si allontanava con gli altri 〝Ti aspettiamo ma tu chiamalo… forza…〞gli disse giradosi. Bella compose il numero titubante, guardava Jake sorpresa, abbozzò un sorriso, era davvero sorpresa dalla frase che aveva appena detto, temeva che Edward poteva soffrire se le fosse capitato qualcosa. certo che l’aveva capito era quello che stava accadendo a lui, soffrire per chi si ama, temere per la sua vita, di perderla per sempre, di vederla sparire e non tornare mai più.
 Elena si stava preparando, si era rifiutata di indossare quel vestito, di dover far finta, di dover passare per la fidanzata di un altro, di dover amare un altro. La stessa persona che l’aveva violentata insieme ad altri quattro, la stessa che l’aveva riempita di botte, la stessa persona che l’aveva rapita strappandola alla sua nuova vita perfetta. In un momento di impazienza Blake le aveva spiegato, le aveva detto che se voleva uscirne viva doveva fare quello che le diceva, altrimenti non le avrebbe ridato la libertà, avrebbe fatto visita a Jake, a sua sorella, ai Cullen e si sarebbe vendicato su ognuno di loro. Elena non esitava a fare come diceva pur di salvare le persone a cui teneva, avrebbe fatto di tutto per salvaguardarle, per tenerle al sicuro,anche sacrificarsi. Sentì un nodo profondo attraversarle lo stomaco, se non avesse mai più rivisto davvero il suo Jake, poteva anche morire subito. Ma voleva sperare, voleva pensare che forse ce l’avrebbe fatta a salvarsi. Ma più guardava quel ragazzo, più era piena di dubbi e timori. La sua espressione maligna, austera la faceva trasalire, sembrava una minaccia di morte.  Ad ogni parola, ad ogni minimo particolare del racconto di Blake, sul come fosse a conoscenza di quasi tutti i particolari della sua vita, tranne quella di Rio, della sua vita a Forks, di Jake, di Bella dei Cullen, di suo padre,  Elena era sempre più sorpresa e spaventata, sembrava che questa gente avesse spiato, l’avesse sempre tenuta d’occhio. Tutto questo le sembrava inquietante, spaventoso, ma ormai aveva deciso di stare al gioco anche perché oltre alla sperata libertà il gran premio finale era stata una rivelazione agghiacciante : sua madre, sua madre era viva, ma se voleva vederla doveva stare al suo gioco al gioco terribile che Blake stava tramando alle sue spalle. Non  ci sarebbe stata  una festa  da li a poco in un suo onore,per il suo ritorno, ma un massacro, una sorta di sacrificio per il bene della tribù. Elena venne distolta dai suoi pensieri quando Blake entrò nella stanza. Le passò il dito sulla spalla nuda, Elena glielo tolse nonostante impietrita dalla paura. Blake glielo concesse. Poi la prese per un polso trascinandola fuori. Elena aveva il passo pesante, nonostante avesse accettato la sua offerta, non riusciva a stare al gioco di Blake. Non voleva credergli, evidentemente Elena aveva un buon intuito. ( fine terza parte).
 
〝Finalmente possiamo rivederti Elena… sei una donna ormai… e molto graziosa direi…〞un uomo sulla cinquantina le si stava avvicinando, squadrandola dalla testa ai piedi sembrava fin troppo elettrizzato dalla sua presenza. Elena lo fissava decisamente contrariata, Blake la spinse in avanti mentre lei sembrava opporsi. 〝… assomigli molto a Kimberly e devo dire che anche lei era un po’ ribelle … e indisciplinata come te! 〞espresse notando che lei aveva tolto immediatamente la sua mano mentre lui voleva stringergliela, guardandolo con sdegno.
〝Evidentemente la sua famiglia non le piaceva…〞mormorò tra sé. Blake fece finta di non sentirla, poi la strattonò e la mise sedere davanti ad una tavolata enorme, c’erano almeno 40 persone. Tutte a fissarla in adorazione, non solo era terrorizzata ma infastidita da quegli sguardi. Ognuno le si avvicinava, ognuno, cercava di toccare le sue mani, ognuno invocava il suo potere.  Elena li fissava confusa e innervosita.
〝Basta! Basta!〞si mise ad urlare improvvisamente l’uomo sulla cinquantina 〝… La nipote di Edmund è tornata alle origini del suo popolo, per donare i suoi poteri, per stare insieme al suo popolo, per aiutarci a vivere felici, abbiate rispetto per Elena, dovete  stimare il suo gesto coraggioso…〞  si espresse mentre tutti gli altri si risedevano e ascoltavano rapiti. Poi fece un cenno a Blake, le fece cenno di alzarsi in piedi, Elena  non si mosse di un millimetro, non voleva stare i quel posto e quindi non avrebbe partecipato ai festeggiamenti.
〝Alzati!〞le intimava cercando di non farsi notare dagli altri, afferrandola per un braccio. Elena iniziava a provarci gusto a fare infuriare Blake, aveva notato la sua espressione contrariata, infervorata ma contenuta, evidentemente non gli piaceva dare spettacolo davanti agli altri.. Elena giocava ma forse non si era ancora resa conto che così non faceva altro che peggiorare le cose, non sapeva quello che stava per accadere da li a un giorno o due massimo. Lui la strattonò improvvisamente, Elena fu costretta ad alzarsi, non voleva farlo ma dovette ripensando alla sua salvezza e quella di chi le stava a cuore.
〝Cari amici…〞Blake si rivolse serio alla gente della riserva 〝Elena… la mia  sposa è tornata!〞quest’ultima lo guardava sconvolta, gli tolse immediatamente la mano mentre lui cercava di tenergliela. Cosa intendeva per sposa? Stava scherzando? Non voleva nemmeno pensare ad un disastro del genere. E L’uomo che voleva, che amava e che avrebbe sposato era solo Jake. La sua anima e il suo cuore apparteneva a lui per   sempre 〝…adesso è tornata, mi ha onorato del suo amore e per ricambiarvi per condividere questa felicità vi annunciamo che  tra qualche giorno ci sarà il matrimonio…〞Elena sentì una stretta al cuore, “ No!” pensò tra sé fissando il vuoto, “ Io non .. devo scappare ora e subito! Non voglio, io non lo voglio”. Si alzò dal tavolo, cercando di dimenarsi tra Blake e altri due uomini, che la presero e la rimisero a sedere, nonostante la sua opposizione. Elena era arrabbiata ma non riusciva a trasformarsi, forse non era così che avveniva la sua trasformazione. Nonostante continuasse ad opporsi e ad essere divorata dal dolore, nessuno sembrava preoccupato per Elena, per la sua reazione, era come se tutti sapevano tutto, che erano a conoscenza del matrimonio e del sacrificio, sembravano ipnotizzati. Quando tutto tornò a posto Blake continuò il suo discorso 〝Elena ci donerà la sua protezione, il suo amore per la sua tribù, Edmund avrebbe voluto questa unione fin da bambini, ma purtroppo le nostre strade si sono divise, ma sapevamo che lei, come sua madre e la madre di sua madre erano le prescelte… coloro che potevano salvarci e proteggerci dal dolore… 〞continuava a discutere poi prese i capelli di Elena e glieli discostò mostrando a tutti il tatuaggio sul collo. Elena se lo coprì con la mano, lui gliela scostò.〝Guardate! Questo tatuaggio è il segno che Elena è la guaritrice, è la fonte dei poteri di questa tribù , che lei ha deciso finalmente di donarci!〞poi alzò il calice, costringendo anche Elena a fare la stessa cosa. La sua mano si opponeva, le lacrime rigavano il suo volto. Elena iniziava ad avere davvero paura, terrificata, cosa voleva dire che lei aveva deciso di donare i poteri? Come si possono donare dei poteri? Cosa le sarebbe accaduto? Mentre tutti continuavano a gioire per la notizia. Elena si alzò in piedi, cercava di ironizzare, come al suo solito nei momenti di paura, ma sapeva che non era uno scherzo, era vero. Questa gente stava tramando qualcosa, voleva solo capire cosa.
〝Okay.. spero che lo scherzo sia finito…〞disse rivolgendosi a Blake e alla gente di fronte 〝ora sono stata al gioco… lasciami andare… lasciami tornare alle persone che amo…c’è solo una persona a cui appartengo … Jacob Black ed è solo lui che sposerò e con cui voglio passare il resto della mia vita! 〞espresse mentre si direzionava verso gli alberi, trovandosi improvvisamente degli uomini a bloccarle il passaggio. Cercava di sfuggire ma uno di loro l’aveva già presa trattenendola con la forza, cercava di strattonarsi, ma sembrava inutile le lacrime e la disperazione riapparvero e sempre più  vigorose sul suo volto .
〝Perché mi stai facendo questo… cosa vuoi?〞la voce strozzata dalle lacrime mentre si era buttata per terra. Il volto chiuso tra le sue mani. Uno degli uomini, la fece rialzare, nonostante la sua opposizione.
〝Non puoi andartene te l’ho detto sei mia!〞sostenne mentre gli uomini la riportavano da lui 〝E ora fa la brava…〞disse mentre le prendeva il mento cercando di baciarla. Elena gli sputò in faccia. Blake non ci pensò due volte, la prese nonostante i pugni di Elena. La trascinava, il vestito ricoperto di terra e fango. Poco distante riecco schiudersi la botola. 〝No! Lasciami ….〞urlava Elena, lui la spinse con un calcio, chiuse la botola, profonda e la richiuse. Elena era tornata sottoterra.
〝No!〞l’urlo agonizzante venne tappato. Elena urlava di aprire, cercava con tutte le sue forze di tirare su quell’ammasso di terra, ma era inutile, nessuno poteva sentirla. Si raggomitolò su se stessa, mentre tremando come una foglia, pensava a Jake. I singhiozzi echeggiavano nella botola, vuota e scura, sentiva il gelo addosso, si avvolse nelle  braccia pensando che fosse Jake ad abbracciarla, ripensava a lui, al suo sorriso, al suo calore al suo amore. I suoi pensieri si distolsero quando notò qualcosa che luccicava infondo ad uno strato di terra, la luce poca luce che filtrava dalla botola era ricaduta su quel luccichio. Elena pensò subito ad una cosa. Si precipitò subito a vedere se era quello che pensava fosse. Il ciondolo di Jake, spezzato, ma con il sole ancora integro, era nelle sue mani. Elena sorrise e sospirò, pensando che infondo c’era un barlume di speranza.  Lo guardava affascinata, lo strinse a sé come se stesse abbracciando Jake , poi  lo nascose nella tasca del vestito, prima che Blake arrivasse e glielo portasse via. “ Ancora una volta…” pensò tenendo stretto il ciondolo in tasca “ Ancora una volta … il ciondolo è il mio unico legame con Jake…” sostenne mentre un po’ più sollevata si mise a sedere, cercando di chiudere gli occhi e non pensare a quello che di li a poco le sarebbe accaduto.
〝Bella non posso lasciarti andare da sola nel bosco!〞Edward era preoccupato, Bella delusa e demoralizzata. 〝Cerca di capirmi se solo ti accadesse qualcosa io… non… lo sopporterei…〞sostenne cingendole la vita. Bella si discostò da lui. arrabbiata, amareggiata.
〝E se succede qualcosa a mia sorella io cosa dovrei fare….?〞gli chiese lei angosciata.
〝Bella…!〞Edward le rispose aspro 〝  Non posso permetterlo! Vuoi che parli con Jake? Cerca di capirmi! Ti prego!〞sostenne angosciato quanto sua moglie. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarla ma non poteva permetterle di farsi del male.
〝No non ti capisco Edward!〞sostenne dandogli le spalle. Poi notò che il sole stava calando, si era fatta sera. Un brivido le attraversò la schiena, pensando a sua sorella e al fatto che se fosse morta era solo colpa sua.
〝Bella …〞Edward cercava di avvicinarsi a lei ma Bella si allontanava 〝… Non avercela con me è per il tuo bene…. Perché ti amo… non posso… vuoi che muoia anch’io?〞.
〝No…!〞sostenne Bella 〝ti amo Edward, non lo sopporterei… però… dammi solo una possibilità… lascia che accompagni Jake… lascia che lo aiuti…〞. Edward scrollò il capo. Jake comparve alle loro spalle.
〝Forse Edward ha ragione Bella…〞le disse preoccupato. 〝Mi hai spiegato dov’è accaduto e già questo… servirà come primo indizio…〞Bella lo fissò sbigottita, poi guardò anche Leah che alzò le spalle dispiaciuta. 〝Mi spiace Bells, ma bisogna proteggere chi si ama…ed Edward ti ama…〞. Quest’ultimo lo guardò contento del fatto di essere stato inteso, anche se sapeva che anche Jake non voleva mettere a repentaglio la vita di Bella.  Quest’ultima lo abbracciò 〝Buona fortuna Jake, ti prego ritrovala e riportala a casa… voglio riabbracciare mia sorella…!〞gli disse ansiosa. Jake annuì  sorridendole, per rassicurarla poi fece cenno agli altri di seguirlo, annuirono tutti. Uno scricchiolio irruppe nel silenzio, un brandello di jeans e uno di stoffa ricadde sulla spalla di Bella. Guardò Edward speranzosa, lui le cinse le spalle. 〝Vedrai che ce la faranno!〞sostenne mentre la prendeva in braccio e la riportava in casa.
〝Forza andiamo…〞uno degli amici di Blake insieme ad un altro tipo, andarono a riprendere Elena dalla botola, si era addormentata la terra smossa che le ricadeva addosso la fece trasalire. Aveva sperato di morire piuttosto di tonare ad avere a che fare con Blake. Il tipo la prese per farla uscire, sembrava più gentile di Blake, più remissivo.
〝Tutto a posto?〞sostenne notando il graffio sul braccio. Elena se lo toccò, il suo potere funzionava di nuovo. 〝Ma che lo dico a fare sei la guaritrice…〞si espresse  esaltato mentre l’altro gli intimava di stare zitto.  La strada era tortuosa ma non poco lontana dalla riserva, Elena scostò la per un momento lo sguardo, dalla’altra parte,oltre gli alberi, oltre l’insenatura vedeva La Push, una lacrima le rigò la guancia.
〝Ecco te l’abbiamo riportata…sembra a posto!〞sostenne il tipo meno gentile. Blake lo ringraziò poi gli disse di lasciarli da soli.
〝Ti sei calmata? Sei più a tuo agio…?〞le domandò calmo e tranquillo. Elena lo guardava indignata, non capiva dove volesse arrivare.
〝Va a farti un bel bagno e a mettere un vestito pulito, mia madre e mio padre ti stanno aspettando per cenare…〞le disse aprendole la porta e indicandole l’armadio pieno di vestiti  sfarzosi. Elena incrociò le braccia, abbassando lo sguardo. Non aveva nemmeno la forza di rispondere. 〝… non vuoi che vada a fare una visitina al tuo …Jake… vero?〞sottolineò aspro e maligno. Elena lo guardava afflitta, spaventata poi scrollò il capo, doveva essere forte, doveva farlo per amore di Jake, di sua sorella Bella. 〝… bene allora preparati… stasera è la nostra serata…〞sostenne baciandole la mano, Elena cercava di impedirglielo ma lui gliela tratteneva. Poi sorridendole ancora, con quel sorriso spaventoso, irritante, uscì richiudendosi alle spalle  la porta. Si affacciò alla finestra, guardando il cielo, la luna gli fece pensare a Jake  e alla notte che facendo l’amore sotto di essa avevano avuto l’imprinting. Sorrise allegra pensando a quel momento indimenticabile.  Poi il suo sguardo passo dalla luna ad un ramo lontano dalle luci  delle case della riserva, solo chi faceva attenzione poteva notarlo. Da li si vedeva un pezzo di La Push. Poi notò qualcosa che si muoveva fra gli alberi, la poca luce non le permetteva di capire, poi notò il manto e gli occhi, non poteva non riconoscerli. Sbarrò gli occhi e la bocca. Stava per urlare di gioia capendo all’istante che si trattava di Jake, ma si trattenne. Aveva capito che razza di gente c’era in quella riserva, la riserva di suo nonno, non voleva mettere in pericolo Jake, se qualcuno se ne fosse accorto lo avrebbe messo in difficoltà.  Afferrò il ciondolo dalla tasca, lo fece luccicare più che poteva usando la candela, sperando che vedendolo avesse capito che Elena la sua Elena era ancora viva. Poi lo mise giù notando che era sparito, ma era certa che quel lupo era Jake. ( fine quarta parte)
 
〝Avete visto anche voi?〞sostenne Jake rivolgendosi a Leah, divenuta la sua spalla ormai. Embry e Seth cercavano di capire a cosa si stesse riferendo.
〝Ti riferisci al luccichio vero?〞chiese Leah , mentre ancora sottoforma di lupo di allontanava insieme a lui e agli altri per pensare a come agire. La riserva Hoh era controllata da guardie su tutto il piccolo perimetro, sembrava impossibile entrarci.
〝l’hai visto anche tu?〞le domandò Jake apprensivo.
〝Si… ma Jake non traiamo conclusioni affettate… 〞intervenne Embry preoccupato. Pensare che fosse stata Elena gli sembrava eccessivo.
〝Io credo che… 〞intervenne Seth ma poi si interruppe. 〝Jake pensiamo prima a come entrare… e l’unico modo è attaccare!〞esclamò  alla fine.
〝Cosi mettiamo in pericolo Elena? Scordatelo!〞disapprovò Jake. Poco dopo erano vicini a La Push, ritornati in forma umana. Mentre tutti pensavano a come fare a salvare Elena senza metterla in pericolo, Leah continuava a pensare a quella donna che aveva visto nel bosco,quella che aveva detto di essere sua madre. Aveva cercato di trattenere il più possibile i suoi pensieri ma Jake se n’era accorto.
〝  Leah scusa mi spieghi a che donna ti stai riferendo?〞
〝Nulla Jake…〞scrollava il capo, impaurita e intimorita.
〝Leah, cosa è successo nel bosco quando hai fatto finta di essere Elena?〞.
Leah guardò prima Seth, poi Embry, ambedue si scrollarono nelle spalle, vero o no Jake aveva il diritto di sapere.
〝Nel bosco, la prima volta, l’attacco non è andato in fumo solo perché gli Hoh se la sono data a gambe, loro stavano inseguendo …〞
〝Chi? Cosa? Dimmelo!〞
〝La  madre di Elena è comparsa dicendo di lasciarmi, di lasciarla stare in pace, di  prendere lei e il suo potere piuttosto!>
Jake la fissava sbigottito, poi guardò gli altri membri del suo branco, sconvolto.
〝Voi sapevate tutto e non mi avete avvertito?〞.
〝Jake non è colpa di Leah!Siamo stati noi a dirle che ci sembrava una sciocchezza!〞. Tutti si agitavano per scusarsi, per farsi perdonare ma Jake sembrava pensare ad altro.
〝Cosa succede?〞Leah se n’era accorta.
〝Dobbiamo trovare quella donna, è lei la chiave di tutto io so dove poterla trovare e so anche chi può aiutarmi a farla parlare!〞si espresse mentre gli altri annuirono sorridendo avendo capito a chi si stesse riferendo.
Intanto una specie di ancella stava aiutando Elena a vestirsi, anche se i suoi pensieri erano rivolti al lupo che aveva intravisto qualche istante prima tra i cespugli.
〝Io qui ho finito… Si sente bene Elena?〞le chiese la ragazza, poteva avere la sua età, notando il suo sguardo assente.
〝Si ma non era necessario aiutarmi a vestire… ero in grado di  farlo perfettamente da sola!〞, sostenne Elena guardando sconvolta il suo abito un po’ troppo dorato e un po’ troppo antiquato. Si sentiva un misto tra Pocahontas e Rossella H’oara, voleva cambiarsi, ma l’unica cosa che riuscì a fare fu quella di accollarsi un po’  il vestito, le sembrava eccessivamente scollato. Le passò un velo di sudore e di agitazione le attraversò la schiena, facendola rabbrividire, quando sentì un tocco sulla porta.
〝I signori sono pronti per la cena la stanno attendendo…〞espresse un’altra serva sulla porta che le faceva l’inchino. Elena la fissò sbigottita,imbarazzata, era troppo, tutto era troppo in quella riserva, ora capiva forse perché sua madre fosse scappata via da suo nonno e da persone come Blake e la sua famiglia.  Era in una riserva e sembrava essere in un palazzo reale, servita e riverita, non era il suo mondo, doveva trovare un modo per uscire, scappare, tonare da Jake e dimenticarsi di tutta questa faccenda assurda.
〝Ma sei un incanto mia bella Elena!〞Blake le andò in contro abbracciandola,sfacciato, eccessivo, troppo per Elena. Quest’ultima si strattonò dalla sua presa mostrando con la faccia il disprezzo che aveva per lui.
〝Sai mia cara… quel vestito era appartenuto a tua madre  e alla madre di tua madre, le stava benissimo  e anche a te sta bene…  mi spiace solo che lei non l’abbia potuto indossare per molto…〞la donna la fissava rattristata. Elena la guardava in cagnesco, non capiva se provava davvero compassione o lo faceva per finta. Non si fidava di quella gente, di quella famiglia, di Blake e suo padre.
〝Madre… parlo io〞Blake intervenne prontamente, Prue abbassò lo sguardo allarmata, evidentemente non gli piaceva che si parlasse della famiglia Brach, Elena abbozzò un  finto sorriso,ovviamente cosa poteva aspettarsi da un megalomane.
〝Allora Elena come  ti senti …emozionata? Ansiosa?dopodomani sarà il gran giorno…〞.
〝Non so a cosa vi riferite…〞rispose Elena sminuendo il continuo entusiamo eccessivo di quell’uomo calandosi  in un dialogo antiquato.
〝Dopodomani sposerai mio figlio…〞le chiarì subito.
〝E chi l’ha deciso… voi?〞sogghignò Elena puntando il dito ad entrambi continuando a ridere. La sua ilarità ostile venne fermata dalla mano di Blake che le stringeva il polso. Elena lo guardò intimantogli di toglierle subito le mani di dosso. Suo padre gli fece cenno di stare calmo.
〝Sei tornata qui… sei ritornata tra la tua gente… che ti stima, che ti ama…〞
〝Io non so di cosa state parlando! Le uniche persone di questi popolo che mi amavano erano mio nonno e mia madre…〞si espresse arrabbiata e infastidita.
〝Tuo nonno, non tua madre!〞la corresse Alec ridendo 〝Tua madre… se lei ti avesse amato davvero, non ti avrebbe portato via di qui, dalla tua sicurezza quando tuo nonno voleva occuparsi di te e di lei, non ti avrebbe abbandonato quella notte nella botola… per scappare via! sono anni che la cerchiamo ma… niente forse è morta davvero, forse i piani di tuo nonno di salvare lei e te da noi sono falliti comunque…〞. Le spiegò l’uomo iniziando a ridacchiare insieme a suo figlio, l’unica ad avere un po’ di rispetto era Prue, che fissava imbarazzata e premurosa Elena. A quest’ultima balenarono improvvisamente tutti quei tasselli mancanti, quei sogni, quelle visioni. Lei e sua madre non erano mai morte,  sua madre aveva dovuto scappare via “Torno a riprenderti piccola mia rimani qui nella botola!” ricordava mentre cercava di trattenere  lacrime non voleva piangere davanti a gentaglia come quella. Sua madre si era trasformata in un lupo .Mentre qualcuno rovistava in casa, lei era rimasta in silenzio, immobile, senza respirare. Sentiva lo scricchiolio del pavimento.  La botola dopo un po’ si aprì all’istante, stava per urlare, poi vide suo nonno, la stava per prendere. Ricordava  il sangue, qualcuno aveva sparato a suo nonno che nel frattempo era andato a pretenderla e nel afferrarla aveva colpito di striscio anche lei, si era protetta con la mano e aveva guarito la sua ferita, forse anche quella di suo nonno. Sua madre era viva forse, ma allora perché non l’aveva mai cercata? perché non era  mai andata a riprenderla dalla botola, dalle tenebre?
〝Allora…〞Alec il padre di Blake prese un calice e glielo consegnò anche ad Elena 〝Brindiamo ai futuri sposi!〞sostenne allegramente insieme a suo figlio, che ancora una volta aveva tentato di baciarla. Elena sentiva la sua mano ruvida e violenta tenerle la nuca, cercava di schiuderle le labbra ma l’unica cosa che riuscì ad ottenere fu l’ennesimo morso. Blake stava per picchiarla, sua madre lo trattenne.
〝Tanto ormai sei mia Elena!〞sostenne mentre rideva e beveva insieme a suo padre. 〝Al nostro potere! Al potere della nostra tribù!〞sostenne urlandolo al cielo.
Elena era fuggita in lacrime nella  sua stanza, dove per fortuna poteva chiudersi a chiave. Le lacrime imperversarono il suo viso, i singhiozzi stavano per soffocarla. Si avvicinò alla finestra, la pioggia battente non le permetteva di vedere nulla, La Push sembrava un miraggio lontano. Si sforzava di trasformarsi, di tornare lupo come era accaduto qualche giorno prima, ma era tutto inutile non ci riusciva. Presa dallo sconforto di buttò per terra. Chiuse gli occhi cercando di calmarsi.  Doveva trovare una soluzione per uscire da quel villaggio, per andare da Jake, per salvarsi e salvare le persone che amava.  Mentre si rialzava dal pavimento, notò qualcosa di strano, come se in quella stanza si fosse un dislivello. Accertatasi che nessuno potesse vederla o che fosse dietro la porta a origliare, tolse i tappeti, cercando di seguire la pavimentazione di legno che le sembrava scalzata. Sentì qualcosa che si apriva alle sue spalle, mentre aveva calpestato un listello di legno, che sembrava più piccolo degli altri. Si voltò sembrava solo una porticina all’interno di un  vecchio camino, andò più vicina per potersi accertare che non fosse una trappola, anche se . Accese una piccola candela che aveva a disposizione, la porta le permetteva di passarci, sembrava un tunnel senza uscita ma se era il modo migliore per scappare l’avrebbe fatto. Voleva rivedere Jake, sua sorella, suo padre, i Cullen, voleva rivederli anche fosse stata l’ultima volta.
 

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Capitolo 23
*** LA FUGA ***


Bella e Jake si erano parlati a lungo sul cosa avrebbe dovuto dire a quella donna nel caso si fosse ripresentata al bar di La Push, entrambi speravano di si dato che era l’unica soluzione per aiutare Elena. Il giorno dopo Bella, con la felicità e il sollievo della Signora Call, aveva preso il posto di sua sorella al bar, e, nonostante fosse totalmente inesperta su come si lavora in un posto del genere, la mamma di Embry aveva accettato volentieri l’aiuto offerto. Si sentiva strana con il grembiule, l’idea di prendere ordinazioni e portare vassoi, la metteva decisamente a dura prova, non per l’imbarazzo ma per la paura di rovesciare il contenuto addosso a qualcuno e far fare una figuraccia alla madre di Embry. Ma non era successo perciò si sentiva sicura, sentiva che sarebbe andato tutto bene. Doveva farlo per sua sorella, anche Edward per una volta era concorde di lasciarla andare a La Push a patto che la sua vita non fosse messa a repentaglio. Jake gli aveva assicurato che la cosa sarebbe stata semplicissima e per nessun motivo avrebbe permesso a Bella di cacciarsi nei guai. Certo a Bella non erano piaciuti i loro discorsi, sentendosi trattata come una bambina, nonostante fosse già una donna, una madre, ma se la posta in gioco per andare a salvare sua sorella era quella l’aveva accettata.

〝Certo mi dispiace che tua sorella abbia la febbre alta, cosa hai detto che si è presa?〞domandò incuriosita la madre di Embry.
〝Ah è una specie di malattia esantematica, non può vedere nessuno, al massimo il medico che la cura… è contagiosa, l’eritema si diffonde su tutto il corpo, con delle chiazze rosse… 〞sostenne alzandosi nelle spalle. La Signora Call l’ascoltava attentamente, poi fece una smorfia dispiaciuta.
〝Spero solo che guarisca presto…povera ragazza… tra poco si sposa e si è anche ammalata… Jake è così in pena per lei…〞. Bella annuì con il capo, ma la sua attenzione era rivolta a tutt’altro, ai tavoli a chi entrava e usciva. Lanciò un’occhiata a Jake, che si era appostato su uno dei tavoli insieme a Leah per notare se la donna si faceva viva.
〝Emily mi ha detto che l’ultima volta era abbastanza coperta, aveva un’aria strana…〞gli spiegò Leah sorseggiando il suo frullato.
〝Ma tu sei sicura che fosse lei, la madre di Elena… ?Non è che hai preso un abbaglio…〞. Leah scrollò il capo amareggiata, poi diede una gomitata a Jake, indicando la donna che stava entrando e che si era seduta lontana dalla gente, isolata da tutti, strana molto strana.
〝E’ lei…?〞domandò Jake quasi bisbigliando, Leah annuì con il capo cercando di non farsi notare. 〝Si… è la donna che ha parlato con Elena e a lungo… sembrava a suo agio con lei…〞.  Bella guardò verso Jake e Leah, che le accennarono la donna. Rivolse lo sguardo su di lei, sospirò mentre finiva di mettere a posto le tazzine in fila sulla mensola.
〝Ah ecco la strana signora della settimana scorsa…〞sostenne la Signora Call dandole una pacca sulla spalla 〝…poveretta… sarà una barbona …guarda come si è conciata! portale una tazza calda di caffè caldo… la rimetterà in sesto〞.
Bella annuì sorridendole 〝Certamente… 〞prese la tazza e la porse sul vassoio, poi si incamminò lanciando un’occhiata a Jake, che incrociò le dita per lei. La donna la fissava sorpresa, riteneva incredibile quanto la ragazza che le stava venendo in contro somigliasse così tanto ad Elena. distolse lo sguardo quando notò che Bella si era accorta che la stava fissando.
〝Buongiorno … tazza di caffè offerta dalla casa…〞Bella gliela posò sul tavolino cercando di essere il più cordiale possibile. La donna annuì ringraziandola. Bella resto nelle vicinanze, facendo finta di sparecchiare alcuni tavolini accanto, nella speranza che la donna parlasse, se era davvero la madre di Elena ed era andata la per vedere sue figlia e non la vedeva avrebbe sicuramente chiesto di lei. Infatti le domande non tardarono ad arrivare.
〝Mi scusi?〞. La donna si rivolse a Bella cercando di non farsi notare troppo. Bella Lanciò un’altra occhiata a Jake, abbozzandogli un sorriso.
〝Si?〞si voltò briosa.
〝Ma la ragazza che c’era l’altra volta… non lavora più qui? Tu sai dove posso trovarla?〞domandò ansiosa anche se cercava di nasconderlo. La sola idea di aver perso di nuovo le tracce di sua figlia faceva stare male Kimberly.
〝Si riferisce  ad Elena?〞
〝Si… dovrebbe essere lei…?〞fece finta di essere vaga Kimberly.
〝Elena, mia sorella…〞iniziò a spiegarle Bella 〝non sta bene… è a casa ammalata…〞
 Sua sorella? Come erano arrivate a scoprirlo. La  rivelazione la lasciò sorpresa. La donna la fissava preoccupata, cosa era successo a sua figlia. 〝Siediti…〞le propose. 〝Tu sei Bella vero?〞le domandò accigliata. Bella annuì tirando un sospiro. Le cose stavano andando per il verso giusto. Era proprio la madre di Elena, apprensiva e preoccupata per sua figlia.
〝Lo so … sembro Elena… la somiglianza è accecante …〞le disse dimostrandosi incredula.
〝 Si… sembrate quasi gemelle, ti avevo confusa con lei…〞mentì la donna anche se non segava affatto la somiglianza incredibile tra le due ragazze. Ma cosa le è successo?〞sostenne sempre più apprensiva guardandosi attorno.
〝Se mi aspetta qui tra mezz’ora glielo spiego… sa il mo turno non è finito〞. Kimberly la fissava preoccupata, cosa voleva dirle? Aveva scoperto tutto? Elena stava male per questo e si era confidata con sua sorella? Bella le mise una mano sulla sua, per rassicurarla. Kimberly le abbozzò un sorriso,  ricordando Bella da bambina insieme a Charlie, trovava incredibile quanto si somigliassero e quanto fosse diventata bella, una donna ormai, proprio come la sua Elena.  Charlie, ripensando a lui gli occhi le diventarono improvvisamente lucidi. Se solo avesse trovato il coraggio, Elena avrebbe avuto forse una vita migliore, una sorella che a quanto pare, nonostante gli anni di totale ignoranza, per fortuna l’aveva accolta a braccia aperte.
〝Okay… Ma dimmi di Elena… cosa le è successo?〞
〝Dopo… si fidi di me è solo per aiutare Elena, lei non sa quanto bene voglio a mia sorella…〞le sottolineò allontanandosi dal tavolino, lo sguardo corrucciato.
Kimberly rimase sconvolta. Sua figlia era in pericolo, se lo sentiva.  Qualcosa era andato storto, non era abbastanza protetta. Scrollò il capo cercando di non pensare al peggio, anche se temeva fosse accaduto  proprio quello che pensava. Ricordava che nel bosco Blake e i suoi scagnozzi la inseguivano.  Bella ogni tanto le lanciava un’occhiata,  Kim aspettava come richiesto, la mente offuscata dai pensieri su sua figlia.
〝Venga mi segua…〞le disse Bella avvicinandosi a lei, cercando di non farsi notare dalla gente e dalla Signora Call, per fortuna c’era Emily a reggerle il gioco, che conosceva benissimo quanto la madre di Embry amasse chiacchierare e facesse mille domande. Kimberly seguì Bella, che la portò alla sua macchina. La donna la fissava un po’ intimorita.
〝Tranquilla.. è tutto a posto…〞le disse rassicurandola notando che stava indietreggiando 〝… si fidi di me  le ripeto che è per il bene di Elena!〞. La donna la guardava intimorita, salì in macchina, doveva fidarsi di lei, la figlia di Charlie la sorella della sua Elena. Kimberly entrò in macchina,  tirò ancora un sospiro.
〝Dove mi stai portando?〞le domandò notando che la macchina iniziava a muoversi.
〝In un posto sicuro dove lei potrà parlarci con tranquillità…〞le spiegò Bella.
〝Parlarci?〞domandò quasi ripetendo la stessa inflessione preoccupata di Bella.
〝Si〞sostenne Bella alzando lo sguardo 〝Vede la macchina che ci segue?〞
〝Si…〞le rispose Kim voltandosi a guardare. Dietro di lei una moto con a cavallo un bel ragazzo e dietro di lui una ragazza. Lo sguardo serio.
〝Quello è Jake, il fidanzato di Elena sua figlia, giusto?〞espresse Bella sottolineando la parola “figlia”. La donna iniziò ad avere gli occhi lucidi, Bella non disse nulla per non turbarla, probabilmente era una situazione nuova e difficile anche per lei.
Kimberly era sorpresa, come faceva a saperlo? Come poteva fare per nasconderlo, ormai non ce ne’era bisogno aveva capito che Bella voleva venirle incontro, poteva fidarsi di lei. Kimberly annuì  alla sua domanda 〝Si è… è mia figlia…〞una mano sulla fronte, era confusa e preoccupata per sua figlia.〝Io non so se lei mi perdonerà ma io non sapevo nulla sono vittima anch’io di tutta questa storia…〞si espresse ancora emozionata. Bella si sentiva tormentata quanto lei, capiva il suo dolore, perciò per il momento non disse nulla ritenendo che il silenzio valeva molto più delle parole in alcuni momenti.
〝Ma dove siamo qui?〞sostenne notando con stupore che in pratica era in mezzo al bosco.
〝A casa mia…〞le disse scendendo dalla macchina. Annuì a Jake che rispose al suo cenno. Notando la curvatura delle labbra,la loro carnosità, a Jake venne in mente Elena quando lo notò su Kim. Avevano anche la stessa linea del viso ovale e allungato. Un brivido gli percorse la schiena mentre ripensava a lei. Bella fece accomodare sia Kimberly che Jake e Leah, in casa.
〝Elena è qui?〞sostenne preoccupata volandosi per guardarsi attorno.
〝No…〞le rispose Bella.〝E’  scomparsa dopo essersi trasformata in un licantropo…〞. Le spiegò diretta Bella cercando di non diventare troppo ansiosa. La vicenda di sua sorella scomparsa la faceva stare malissimo, non faceva altro che pensarci sentendosi ancora in colpa.
〝Noi crediamo che centrino gli Hoh… 〞intervenne Jake preoccupato 〝… Ma non c’è modo di poter intervenire, la tengono segregata da qualche parte, solo lei che conosce quel posto può dirci come fare ad entrare passando quasi  inosservati!〞le disse Jake cercando di catturare il più possibile la sua attenzione.
Kimberly scrollò il capo, incredula che tutto quello aveva voluto evitare a sua figlia, le era accaduto, diventare un licantropo, essere rapita da Blake per compiere il sacrificio, quello a cui lei era scampata a suo tempo.
〝Bisogna intervenire subito…〞sostenne la donna preoccupata 〝… se non è già troppo tardi se il rito non si è compiuto…〞si espresse con il volto rigato dalle lacrime. Jake le piombò addosso, adirato, ansioso e pieno di dolore.
〝Cosa vorrebbe dire? Che l’hanno uccisa per un rito….?!〞le domandò incredulo Jake, Bella scoppiò a piangere, Leah cercava di consolarla. Il pensiero di aver ucciso Elena, di non poterla più rivedere se non attraverso la morte aveva messo a dura prova la corazza di coraggio che Jake aveva cercato di ricostruire sapendo che la sua donna era scomparsa, rapita.
〝Si.. Elena era la prescelta…〞lo informò  quasi assente Kimberly, non aveva nemmeno la forza di agitarsi, era completamente stordita dal fatto che gi Hoh ce l’avevano fatta, avevano avuto Elena.
〝Cosa vuol dire? Mi spieghi dannazione!〞Jake iniziava ad infuriarsi. Edward che aveva deciso di non partecipare alla riunione dovette intervenire prima che la cosa fosse sfuggita di mano, per salvaguardare sua moglie.  Notando la presenza di Edward, Jake cercò di calmarsi, ricordandosi che aveva promesso di stare calmo, di non complicare le cose. Capiva il suo dolore ma non voleva tramutare il tutto in una vera e propria tragedia.
〝La prego! Elena è la mia vita… io non posso vivere senza di lei , io la amo non sa quanto!〞Jake quasi la supplicò, in ginocchio, in preda al panico, avvolto dal dolore, dalla disperazione.
Kimberly guardò Jake comprensiva. Si vedeva che era innamorato di sua figlia, aveva notato il dolore nel suo sguardo, in agonia all’idea che Elena fosse morta.
〝Jake… Bella …〞disse riprendendo fiato, i due ascoltavano con attenzione, anche Leah era assorta 〝… la situazione non è semplice, gli Hoh avevano pianificato tutto da tempo e se Elena è la con loro la tengono ben nascosta e ignara di quello che le sta per accadere…〞spiegava afflitta 〝… da quanti giorni è … scomparsa…?〞
〝Due…〞intervenne  prontamente Bella, i singhiozzi non le permettevano di terminare la frase 〝… due giorni fa…〞
〝Allora domani è il giorno del rito… sarà celebrato un matrimonio che si concluderà con il sacrificio…!〞sostenne sempre più preoccupata la donna.
〝Cosa dobbiamo fare?!〞Jake sembrava in preda ad una crisi di nervi.  Quella donna doveva dargli una soluzione immediata o sarebbe scoppiato. Bella gli posò una mano sulla spalla, notando che Edward lo guardava sempre più torvo. Kimberly iniziò a spiegargli, a dirgli del passaggio segreto che aveva costruito quando era ancora bambina, quando suo padre non la lasciava respirare, quando voleva avere un momento suo. Quel tunnel scavato di notte, mentre tutti dormivano, che partiva dalla sua stanza e finiva in un’insenatura verso La Push,dove andava a vedere la luna, dove passava spesso le sue nottate. Era l’unica soluzione e Jake doveva andarci immediatamente per salvare Elena, per farla tornare tra le sue braccia, per vivere per sempre con lei.
〝No aspetta!〞Kimberly fermò Jacob prima che al si allontanasse, aveva notato quanto avesse fretta si salvare sua figlia ma doveva spiegargli, proteggere anche lui in un certo senso 〝Aspetta che cali la notte, saranno tutti più stanchi e sarà più facile anche per te… ti accompagno io non posso permettere che mettano in pericolo anche il fidanzato di mia figlia…〞sostenne poi tormentata. Jake annuì ringraziando. Prima di andare via Bella cercava ancora rassicurazione, voleva essere certa che nessuno avesse corso pericoli. Anche Alice con annessa la piccola, gli andarono in contro. Reneesme corse subito da Jake.
〝Promettimi che starai attento Jake…〞sostenne preoccupata Bella abbracciandolo. Jake l’avvolse nel suo abbraccio 〝Tranquilla Bells…  metterò in salvo Elena e torneremo sani e salvi…〞concluse mentre si abbassava per salutare la piccola Nessie.
〝Zio Jake…〞disse quasi cantilenando 〝… di alla zia Elena che le voglio bene…〞poi aprì il pugno  chiuso e che teneva nascosto. L’anello di Elena, ce l’aveva lei, come mai? 〝Tranquilla piccola la riporterò qui  da te…〞le rispose Jake toccandole il nasino e facendola ridere. Erano passati sei mesi dalla sua nascita e sembrava una bimba di tre anni forse quasi quattro. Era incredibilmente cresciuta e ogni giorno era sempre più carina.
〝Nessie perché hai l’anello della zia…?〞intervenne Bella  sorpresa. La piccola guardò prima sua madre, poi Jake e poi Alice pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato.
〝L’ha lasciato quel giorno che siete andate… beh l’ultima volta che è stata qui… 〞si espresse Alice scrollandosi nelle spalle cercando di sostenere la bambina. 〝Forse le era scivolato dal dito…〞. Non poteva spiegare quello che era successo davvero, delle visioni sue e di Reneesme davanti alla madre di Elena. Jake se  lo mise in tasca. Reneesme corse subito da sua madre, voleva farle vedere quello che era accaduto in realtà. Alice aveva avuto una visione, Reneesme le aveva fatto vedere quello che pensava, avendo corso un rischio Alice era andata con Emmet e Jasper a recuperarlo in mezzo al bosco, proprio dove era accaduta la trasformazione.
Avendo capito tutto, Bella lanciò un’occhiata dispiaciuta ad Alice. Reneesme mise subito la mano sulla guancia di Bella 〝Non preoccuparti mamma, è stata prudente…〞le fece leggere nella sua mente. Bella l’abbracciò forte, adorava quando la sua bambina  fosse dolce e premurosa con le sue zie e con lei.
La notte era calata. Elena aveva cercato di scappare, poi aveva pensato che se ne fossero accorti se la sarebbero presa con Jake, con La Push, con sua sorella , con i Cullen. Si scrollò nelle spalle mentre guardava l’abito della cerimonia, bianco con delle bordature vermiglie. Un nodo allo stomaco la riportò alla realtà, al fatto che doveva fare qualcosa, non poteva starsene  ad aspettare la catastrofe senza far niente, aspettando un matrimonio che non voleva e un rito, che per quanto glielo tenevano nascosto, l’avrebbe portata alla morte.
Mentre guardava dalla finestra sorrise per un attimo scrutando La Push, pensava a Jake, al fatto che forse non era riuscito a salvarla. L’ansia iniziò a salirle immaginando che gli fosse accaduto il peggio, che per raggiungerla aveva lottato e si era ferito o peggio non ce l’avesse fatta. 〝No…!〞disse a sé stessa scrollandosi nel capo disperata〝Jake amore so che sei vivo, so che mi stai cercando, noi ci amiamo, ci apparteniamo…siamo legati per la vita…〞si diceva mentre le lacrime le rigavano il volto stringendo il suo ciondolo,chiudendo gli occhi per sperare che lui potesse portarla via da quell’incubo.〝Ti amo Jake…〞mormorò mentre osservava la notte che scendeva, sperando che nessuno dei suoi cari fosse in pericolo. Il picchiare sulla porta la distolse dai suoi pensieri, Blake le comparve sulla soglia come un fulmine a ciel sereno. Emise una smorfia di disgusto osservando sul viso la sua espressione maligna e  da ingannatore. Non riusciva a non percepire la sua cattiveria, la sua malvagità. Quel ragazzo la spaventava a morte.
〝Lo sai che non bisogna vedere la sposa prima delle nozze…〞gli sottolineò astiosa Elena, indietreggiando, notando che lui le si era avvicinato troppo. 〝Ma tu non conosci una tradizione degli Hoh…〞gli ribatté lui, iniziando a stringerla a sé. Elena cercava di togliere le sue mani rugose e incallite, dal suo corpo. Le sue dita incallite e ruvide sembravano carta vetrata, fastidiose〝Non mi toccare! Lasciami!〞gli impose mentre lui cercava di baciarla, toccarla, infastidirla. 〝Lasciami!〞iniziò ad strepitare, ma lui sembrava non voler proprio ascoltare. Fu l’intervento di Prue a farlo cedere. Sua madre lo prese per le spalle, nonostante fosse più minuta di suo figlio.
〝Blake…!〞gli urlò mentre attraversava il corridoio, notando la sua frenesia 〝esci subito dalla stanza di Elena, non è tradizionale vedere la sposa prima delle nozze…〞gli diceva tirandolo via da Elena. Quest’ultima lo guardava amareggiata, sconvolta, scossa. Sentiva il suo odore acre sulla sua pelle,  che stava bruciando per il dolore. Lui rideva,  il suo solito riso sarcastica, perfido, malato.
〝Non vedo l’ora che arrivi domani notte  per averti …〞riuscì a dirle ridendo mentre sua madre continuava a strattonarlo. Quella frase non fece altro che mettere nel panico totale Elena, mandò via la cameriera, non voleva nulla, nessuno in quella stanza a parte sé stessa. Dopo che si era accertata che fosse sola richiuse dietro di sé la porta a chiave. Le lacrime, il terrore, l’idea di ritrovarsi sposata e sotto le grinfie di  quel mostro aveva aumentato i suoi timori, la sua voglia di scappare, fuggire scordarsi di tutto. Presa dallo sconforto si abbandonò dietro la porta, le lacrime avvolsero il suo viso.  Si abbracciò disperata sconvolta abbandonata. Voleva evadere e dimenticarsi di tutto , ma la sola idea che gli Hoh potessero fare del male alle persone a cui lei teneva, la scoraggiava a fare una cosa de genere, era un sacrificio insopportabile ma se sarebbe servito per salvare coloro che amava doveva farlo.
Contemporaneamente Jake insieme a Kim e al suo branco si stava facendo accompagnare in questo posto che probabilmente l’avrebbe portato da Elena. Kim gli aveva spiegato che la stanza era proprio l’ultima in fondo ad un tunnel lungo dieci metri. Jake non poteva sbagliarsi.
〝Mia figlia deve essere davvero fortunata ad avere accanto un ragazzo come te…〞gli disse notando quanto Jake fosse teso, concentrato e apprensivo nell’ascoltare tutte le sue informazioni.  Lui annuì ma non le rispose, per ora voleva solo andare da Elena, la sua Elena e riabbracciarla, portarla via da quell’incubo. Farla sentire amata e protetta.
〝Ma perché ha abbandonato Elena…"le domandò improvvisamente Jake. Kim abbassò lo sguardo, non riusciva a rispondere.
〝E’ stato un errore imperdonabile, credimi Jake sono stata ingannata dalla signora Lorenz da mio padre… ma ora voglio rimediare… voglio che mia figlia sappia tutto… che sappia che l’ho sempre amata nonostante tutto…〞
〝Non so se Elena sarà d’accordo …Ma ci può provare…〞la incoraggiò Jake pensando a quanto la sua ragazza avesse sofferto per quella situazione. Era una situazione complicata, doveva satre vicino ad Elena, era certo che  per lei sapere che sua madre era sempre stata viva ma che non l’aveva mai cercata sarebbe stato un duro colpo.
〝Me ne rendo conto…〞sostenne Kim fermandosi su un insenatura a metà tra la riserva Quileuttes e la riserva degli Hoh. 〝Eccoci siamo arrivati…〞. La sua voce si spezzò quando notò altri quattro ragazzi che avevano sbarrato la strada. Notò lo sguardo di Jake, scontroso e indurito dalla loro presenza. Sam e il suo branco gli stava ostacolando la strada.
〝Sam, tieniti fuori da questa questione…〞gli sottolineò Jake cercando di farsi strada, ma sembrava irremovibile. Leah scrollò il capo, non riusciva proprio a credere che fosse così ostinato a mettere i bastoni fra le ruote a Jake. Eppure pensava che avesse capito, Elena non era una storiella qualunque era l’imprinting di Jake, doveva cercare di comprendere il suo stato d’animo, mettersi dalla parte di Jake ma ormai sembrava dargli contro.
〝Se tu invadi il loro territorio e la loro tribù gli Hoh metteranno in pericolo la  nostra riserva e tu non vuoi questo, La Push è casa tua Jake, di tua sorella, di tuo padre e dei tuoi fratelli…〞sottolineòcercando di sviarlo, ma anche Jake era irremovibile, Elena era più di un amore era la sua vita, il suo legame a filo doppio, la sua eternità, se succedeva qualcosa a lei  Jake sarebbe impazzito e morto. Si rabbuiò pensando  se le cose fossero già complicate. Non lo aveva accantonato, ma l’idea che Elena fosse morta faceva morire anche lui, perciò cercava di non pensarci. Di pensare a salvarla.
〝Lasciami andare!〞sostenne irritato afferrandolo per un braccio, lo sguardo torvo, irritato. Sam lo fissava contrariato. Paul gli si frappose cercando di calmarli, data la presenza della madre di Elena.
〝Jake non posso… ! E nemmeno voi!〞disse Sam indicando Leah, Seth e Embry.〝Ragionate…〞.
〝Noi abbiamo deciso di seguire Jake… lui è….〞sostenne Leah, non poteva dire davanti alla madre di Kimberly cosa fossero in realtà〝… lui è il nostro capobranco… seguiremo e aiuteremo Jake anche se ci metteremo contro di te〞. Seth e Embry annuirono 〝Perciò adesso andiamo prima che sia troppo tardi…〞aggiunse alla fine Embry.
Jake gli diede una pacca sulla spalla Leah e Embry avevano avuto coraggio a parlare così. L’atteggiamento di Sam, l’aveva sconvolto, deluso, amareggiato, ma gli dava  ragione, non poteva mettere a repentaglio la vita di Leah, Seth e Embry. Se doveva mettersi in gioco l’avrebbe fatto da solo.
〝Sam ha ragione…〞sostenne subito dopo titubante  Jake richiamando vicino a sé Leah e il resto del suo branco 〝Non possiamo mettere a repentaglio la riserva e  i Cullen, anche loro rischierebbero. Non posso mettere a repentaglio  la vostra vita, perciò vi ringrazio ma me la vedrò da solo… siete stati davvero preziosi per me〞
〝Ma Jake… no! No! Noi vogliamo venire con te… non puoi andarci da solo… è pericoloso!〞gli rispose agitata Leah, doveva farlo tornare in sé, poi guardò torva Sam, come poteva ragionare così egoisticamente..
〝Ormai ho deciso…. Vado da solo! Voi siete stati fin troppo gentili e disponibili, ora devo cavermela … sarò prudente ma tocca a me …〞
〝Jake…〞anche Embry era rimasto deluso 〝 non puoi rischiare nemmeno tu… sei sicuro… ripensaci!〞
〝Ci ho già pensato… sono il capo questo è un ordine…!〞sostenne arrabbiato in realtà non voleva pèerdere tempo, se Elena era ancora viva le sue ore erano contate.
〝Okay… okay!〞Leah cercava di tranquillizzare il resto del branco, avendo letto i pensieri di Jake 〝avete sentito è un ordine… !〞. Jake annuì ringraziandola per aver messo pace. 〝Leah occupati della madre di Elena…〞sostenne Jake dandole una pacca sulla spalla. 〝… e parla con mio padre…〞
〝Kimberly.. non so come ringraziarla per l’aiuto…〞Jake poi si rivolse alla donna, preoccupata per quello che stava accadendo.
〝L’unico ringraziamento è far venire fuori mia figlia sana e salva… mi basta questo e so che ce la farai…〞sostenne abbracciando Jake. Leah gli corse in contro, mentre gli altri si erano già incamminati, gli avevano augurato buona fortuna anche se preoccupati per lui.
〝Buona fortuna Jake…〞disse abbracciandolo 〝Noi comunque sorveglieremo la zona…〞gli sussurrò cercando di tutelarlo. Jake annuì poi sparì in quella specie di tunnel scavato nella terra. Con lui solo un paio di torce, qualche fune e la sua audacia nel voler salvare la donna che amava.
〝Sembra di essere su un film di Indiana Jones…〞disse ghignando  mentre scendeva sempre più nel profondo del tunnel, con la luce di una torcia. Il tunnel era un po’ basso ma fatto accessibile e attraversabile. Passò circa  mezz’ora quando finalmente iniziò ad intravedere un po’ di luce.
〝Devo uscire di qui…〞mormorò Elena ritornata in sé, aveva ricominciato a tastare il pavimento alla ricerca di quel pezzo di legno che le aveva permesso di poter aprire la porta dietro a camino, il tunnel buio che sentiva l’avrebbe portata fuori da quell’ oppressione . Jake intanto aveva capito di essere sotto una stanza ma non era certo fosse quella di Elena. Cercando di fare meno rumore possibile, si arrampicò su una sorta di roccia, intravide da una fessura del legno, Blake, il solo vederlo lo fece trasalire. Armeggiava con un pugnale, lo impugnava  simulando un gesto, mentre ripeteva qualcosa in lingua Hoh. L’idea che potesse aver fatto ancora del male ad Elena lo fece innervosire, sentiva il suo corpo iniziare a tremare. 〝Devo stare calmo!〞si disse  respirando a fondo e proseguendo verso il tunnel. Non ci volle molto per la fine. Si arrampicò per provare a vedere qualcosa dalle fessure del pavimento di legno, poi tastò qualcosa sembrava una sorta di scala, un gradino. Vide Elena era china sul pavimento, emise un sospiro rassicurato, quando notò
che si muoveva ed era viva.
〝Elly…〞Elena strabuzzò gli occhi, come era entrata la voce di Jake nella sua testa. Forse aveva le allucinazioni. Sentiva quella voce 〝Elly sono qui… aprimi… sono venuta da te…!. Elena si scrollò nelle spalle 〝 No! Non è possibile!〞  si ribadì mentre seguitava a toccare il pavimento cercando il tassello che aveva fatto aprire quel tunnel  〝 Sto impazzendo! Devo restare lucida…〞. Improvvisamente venne presa dal panico, non riusciva a tranquillizzarsi. Temeva   che Blake potesse entrare da un’altra stanza, perciò andò in giro per tutta la stanza, scoprire i suoi piani. Si mise  a controllare  nella stanza e nel bagno ma non c’erano altre entrate, la finestra era troppo alta da scavalcare, sembrava a posto ce la poteva fare. Jake continuava a chiamarla, era stupito anche lui di poter entrare nei suoi pensieri, ma  dato che anche lei era un licantropo poteva succedere. Elena sentiva ancora la voce, si protese verso il camino. 〝Non può essere…〞disse mentre continuava a fissare quel camino.〝Jake ma sei tu….?〞si sorprese nel dire quella frase.
〝Si amore sono io…〞fu la riposta che le era arrivata nella mente 〝Non sai quanto sono sollevato che stai bene che sei viva! aprimi…〞le  sussurrò Jake apprensivo.  Elena non riusciva a spiegarselo, si lasciò trasportare dal suo istinto. Con molta attenzione e cura, ma allo stesso tempo ansiosa e frenetica si mise a tastare il pavimento, doveva trovare quel tassello. La voce  di Jake continuava a dirle che era la dietro che la stava guardando.  Mise una mano a caso, ecco il rumore, lo scatto del legno. Elena si avvicinò al tunnel. Jake era la davanti a lei. Era lui, vedeva il suo sguardo, il suo viso, il suo sorriso.  Dal volto di Elena sparì immediatamente l’angoscia e il dolore, era Jake, il suo Jake. Ed era venuto a liberarla dal terrore. Lo abbracciò voleva toccarlo, voleva sentire che era lui, toccare la sua pelle calda, lo baciò con frenesia, non poteva non farlo, voleva essere certa che fosse tutto vero. Fu felice e sollevata nel sentire le sue labbra calde, le sue braccia avvolgerla di nuovo, sentirsi amata da chi si ama, sentirsi sua. Jake l’abbracciò con fermezza, non voleva mollarla, non voleva perderla mai più. Elena si discostò da lui. lo fissò negli occhi, gli prese il viso tra le mani. Quanto le era mancato quel suo sguardo penetrante, dolce e avvolgente. Lo guardava ancora incredula, sorpresa, intontita.
〝Amore…〞la sua voce si sciolse in un sussurro, le lacrime le sgorgavano mentre si abbracciava a lui. 〝Sei qui…〞mormorò toccandogli il viso.
〝Si.. 〞le sussurrò Jake  tenendola stretta, il fiato sul collo,  le  sue dita tra i capelli, per rassicurarla, per consolarla, per farle temere nulla. 〝Ci sono io a proteggerti!〞Elena sentiva le sue labbra calde premerle sulla testa, sulla spalla,  una lacrima di gioia le scese sulla guancia. 〝Dobbiamo andare ora…〞le  sussurrò  Jake aiutandola a scendere per entrare nel tunnel. Elena annuì. Lo prese per mano, e scese nel tunnel buio, sentiva la terra fredda e umida sotto i piedi, stavolta perònon aveva la sensazione di abbandono. Jake la sollevòtra le braccia, sentiva il suo corpo aderire al suo, le premette le labbra sulle sue ancora una volta. Elena gli accarezzòla guancia. Jake la baciòancora poi si arrampicòcercando di richiudere quel tunnel. Elena accese la torcia. Avrebbe voluto abbracciarlo, baciarlo ancora, ma  non c’era tempo per farlo ora doveva pensare solo alla sua salvaguardia e mettere in salvo le persone a cui teneva prima che potesse accadere il peggio. Dopo aver superato alcune delle stanze. Jake la prese per mano, cercando di velocizzarsi, cercando di fare presto. Nonostante molte strettoie, rallentavano la fuga finalmente arrivarono   all’uscita. Elena gli toccòimprovvisamente la mano, Jake gliela strinse senza mollarla. Elena gli buttòle braccia al collo, Elena affondòla testa nel suo petto. Le lacrime iniziarono a rigarle il volto.
〝Tranquilla amore … è tutto finito〞Jake la stringeva, rassicurandola. Elena doveva sfogarsi, aveva bisogno di rassicurazione, di tornare alla normalità.  Le sollevò il mento, voleva specchiarsi nei suoi occhi. Una lacrima scese dagli occhi di Elena, Jake gliel’asciugò con il dito, passandoglielo sulla guancia.  Gliel’accarezzò mentre lei sembrava essere più calma. lo sguardo di Elena si fece preoccupato, ansioso. Gli occhi nocciola le tremavano per la paura che potesse accadere il peggio. Gli Hoh potevano andargli alle calcagna in qualsiasi istante.
〝Cosa succederà adesso?〞si chiese impaurita mentre si abbracciava a Jake.
〝Nulla amore mio  ti proteggerò, non temere….〞le rispose Jake tenendola stretta al suo petto 〝Non permetterò ti accada nulla!〞Improvvisamente anche Leah, Embry e Seth gli avevano raggiunti. Elena guardò anche loro, fece un lieve cenno della mano per salutarli  poi notò la presenza femminile dietro Leah. La fissava piangendo, emozionata e incredula. Si avvicinava  sempre più a lei. Elena la guardava sorpresa, sembrava conoscerla ma non riusciva a capire chi fosse. Si scostò da Jake sempre più sorpresa. La donna l’abbracciò improvvisamente, scoppiando in lacrime. Elena guardava tutti confusa, istintivamente per pietà, per sensibilità abbracciò la donna cercando di rassicurarla, ma continuava a non capire perché piangeva e perché la stava abbracciando.
〝Figlia mia sei viva….〞espresse Kimberly singhiozzando 〝Sono stata cosìin pena per te!〞quelle parole Elena indietreggiò spaventata. Guardava Jake, poi quella donna. Si ricordò di lei, era la stessa che nel bar le aveva fatto mille domande. Scrollava il capo, sembrava non essere uscita da un incubo. Anzi lo riteneva uno scherzo e di pessimo gusto.
〝No!〞sostenne arrabbiata  〝Lei è…. È morta lei non è mia  madre…〞continuava a dire mentre la donna cercava di riavvicinarsi. Elena l’allontanava. La donna piangendo cercava di starle vicino.
〝Elena piccola mia … ho sbagliato ma mi hanno costretto a farlo!〞cercava di spiegarle, ma Elena non voleva sentire ragioni, non credeva alle parole di quella donna.
〝Mia madre è morta  e per sempre e questo è tutto!〞le urlò arrabbiata tenendola lontana, spingendola e facendola retrocedere. Kim si allontanò sconvolta,  scappò via in lacrime. Jake tentò di fermarla, Leah gli scrollò il capo contrariata. Avvertiva aria di lotta e minaccia. Si stava facendo l’alba, gli Hoh avrebbero scoperto da li a poco che Elena era scappata. Dovevano pensare a come fermarli.
〝Non possiamo pensare a lei adesso! Dobbiamo pensare a come rispondere al contrattacco degli  Hoh…  〞gli chiarì Leah amareggiata nonostante tutto per il clima che si era creato tra Kim e Elena. Jake annuì dandole pienamente ragione anche se confuso. Si voltò verso Elena, lo fissava rabbuiata. Poi sembrò tornata a posto.〝Andiamo…!〞le disse prendendole la mano accarezzandole la guancia. Elena  gli sorrise  poi si mise a correre insieme a lui e  agli altri anche se la mente era totalmente confusa dalle parole di quella donna  che diceva di essere sua madre.
 

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Capitolo 24
*** COL FIATO SOSPESO ***


Elena Jake, Leah Seth e Embry cercarono un posto lontano dalla riserva Hoh, per potersi parlare con calma e pensare a come agire, anticipandoli.〝Va bene qui…〞intervenne Jake fermando tutti. Il suo branco Elena compresa si bloccarono ad ascoltarlo.

〝Bisogna organizzarsi e il prima possibile… prima di tutto  bisogna proteggere Elena…〞Jake sembrava preoccupato, ansioso e confuso. Elena si strinse a lui, era una situazione nuova, totalmente strana, sentire parlare di branco e di attacchi. Jake le diede un bacio sulla tempia notando la sua frustrazione.
〝Io e Leah, potremmo perlustrare la zona ad ovest della riserva. Mentre tu proteggi Elena…  e Seth farà da porta voce〞sostenne Embry cercando di dare qualche idea. Poi notò l’aria corrucciata di Leah, l’unica che riusciva a sentire ancora i pensieri di Sam , ma a quanto pare il suo richiamo era stato così forte che anche il resto del branco aveva sentito.
〝Non sei obbligato Jake!〞intervenne Leah notando la sua aria confusa e indecisa. 〝Lui non ti è venuto incontro perciò non stare ad ascoltarlo!〞
〝Non posso Leah!〞sostenne Jake corrucciato 〝Ha ragione bisogna unirsi, se vogliamo salvare La Push da un attacco!〞. Leah scrollò il capo insieme al resto del branco.
〝Se il problema sono io… 〞intervenne Elena 〝…non preoccupatevi… posso andare dai Cullen sicuramente mi proteggeranno… in qualche modo…〞concluse incredula quasi come volesse ritirare la frase appena pronunciata. Sembrava davvero una situazione controversa: se andava a La Push metteva in pericolo la riserva, se andava dai Cullen metteva in pericolo anche loro. Era davvero frustrante per lei sapere che avrebbe messo in pericolo parecchie persone a cui teneva.
〝No!〞le rispose prontamente Jake contrariato, non si sarebbe staccato da Elena 〝Tu verrai con me! Non mi importa di Sam e di quello che pensa!〞sostenne stringendo i pugni, sentendo quello Sam, stava pensando di Elena. 〝Un pericolo una minaccia per tutti!〝
〝Giusto!〞sostenne Leah dandogli una pacca sulla spalla. Poi sorrise nel pensare che finalmente non era l’unica donna del branco, ora anche Elena si sarebbe unita ai Quileuttes. A Sam non piaceva affatto questa idea, Jake sentendo i pensieri di Leah, la fissò irritato, Elena sorpresa. Non riusciva a capire il perché Sam ce l’avesse così tanto con lei. Eppure era l’imprinting di Jake doveva sostenerlo e capirlo.
〝Ce la fai a trasformarti sorella!〞le disse prendendola vicino Leah. Elena si scrollò nelle spalle, anche se era lusingata dall’entusiasmo di Leah.
〝Non se ne parla! E’ troppo pericoloso!〞le rispose prontamente Jake 〝Non permetterò che le accada qualcosa, Sam si infurierà!Potrebbe  farle….〞Jake serrò i pugni la sola idea che qualcosa potesse andare storto con Elena, che potesse ferirla , farla stare male, lo turbava, lo faceva soffrire.
〝Jake fidati di me! 〞Elena entrò nei pensieri di Jake        , tutti sentivano in realtà. Elena era sorpresa quanto lui di potersi leggere nel pensiero.  Sorrise al branco capendo che tutti la stavano sentendo , Jake li guardò accigliato〝Mi fido ma se dovesse succederti qualcosa io non …〞
〝Non accadrà… amore!〞Elena gli andò vicina per abbracciarlo. Jake impresse le labbra sulle sue. Le sorrise, sentendo quello che aveva appena detto. 〝Lo so è strano! 〞le sorrideva ancora, si parlavano senza aprire bocca, solo tramite lo sguardo 〝E’ da lupi! Ci leggiamo nel pensiero!〞.
〝Mi piace!〞rispose Elena prendendogli la mano. Leah e gli altri li lasciarono da soli, iniziando ad incamminarsi verso La Push e Sam. Jake annuì 〝Vi raggiungiamo subito! 〞
〝Okay cercherò di temporeggiare con Sam… però sbrigatevi!〞sostenne Leah poi scomparve tra gli alberi insieme agli altri, lasciando alle spalle brandelli di vestiti.  Jake stinse Elena fra le braccia, la baciò ancora. Elena lo fissava demoralizzata,gli occhi lucidi, la paura che qualcuno  a causa sua potesse farsi male. Jake nonostante tutto, nonostante voleva proteggerla sapeva che l’unico modo era che lei diventasse davvero parte del branco, del suo branco. Dopo averle preso le mani, le prese il mento fra le mani.
〝Sei pronta a trasformarti lupacchiotta ?〞le disse Jake stavolta in un sussurrò di voce, anche lui non credeva di averlo detto, doveva proteggerla, lasciare anche che esprimesse la sua vera natura, combattere per le persone che amava.
〝 Allora ti sei convinto finalmente! Si !dimmi come fare…〞gli disse entusiasta, guardandolo apprensiva.
〝Concentrati!〞le rispose Jake. Elena si sforzava ma era tutto inutile, sembrava che dopo la prima volta forse non poteva più accadere.〝Non avere paura amore, è una cosa che si impara col tempo!〞Improvvisamente Jake prese una rincorsa, il corpo tremante sotto gli occhi increduli di Elena,  i brandelli dei suoi vestiti le sfiorarono.  Lei rise all’idea di quello che le aveva proposto di fare. Non credeva ai suoi occhi, quel lupo fulvo, lo stesso del sogno era il suo Jake. Le si avvicinò, il manto morbido e caldo, Elena lo accarezzò, lui chiuse gli occhi. Sembrava stesse sogghignando, Elena lo abbracciò. Jake, le accarezzò la guancia con  il suo muso caldo. 
〝Allora ti decidi o no!?〞sostenne mettendosi davanti a lei.  Elena annuì con la testa divertita e allo stesso tempo preoccupata. Si abbassò un po’ per permetterle di salire. Elena era estasiata, incredula, era sulla schiena di un lupo. Il suo bellissimo lupo. 〝Tientiti forte! 〞le disse iniziando a correre per il bosco che intravedeva la prima luce del mattino. Sentiva il vento tra i capelli, sentiva le sue zampe affondare nel terreno, i rami sgretolarsi sotto le sue zampe.
〝Farò finta di essere sulla mia Harley!〞a quella frase risero insieme all’unisono. 〝E’ una cosa, non so è incredibile Jake!〞.   Per Elena sembrava di passare in mezzo ad una raffica si vento, ma era al caldo, si aggrappò al manto, il viso accarezzato dal pelo morbido e profumato.
〝Okay…〞Jake la distolse dai pensieri 〝Adesso  amore al mio tre scendi e inizi a correre e devi pensare, solo pensare e  devi concentrarti : sei un lupo Elena! Trasformarti! Fallo per me, per aiutarmi, come hai fatto per salvare Bella quel giorno che vi stavano attaccando, pensa a chi ti ha trattata male, a Blake….〞ripensando a quel nome Jake emise un forte latrato. 〝Okay… sta calmo amore !〞Elena scese dalla sua schiena, concentrata, abbracciò ancora una volta Jake, lui andò qualche metro più avanti, per permetterle di trasformarsi. Jake era la ma Elena sentiva solo se stessa. Chiuse gli occhi concentrata, pensò a sua madre, all’infanzia in orfanotrofio, a Bella la sua morte e la guarigione, al primo bacio con Jake, all’imprinting  alle violenze subite da Blake. Sentiva il suo corpo tremare, oscillare come se stesse subendo un terremoto interno la pelle strapparsi dalle ossa, esplodere in mille pezzi. Sentì di essere più forte e potente, di essere diversa. Sentiva il suo corpo forte, i muscoli scricchiolare come se si stessero consolidando. Eccola improvvisamente accanto a Jake, trasformata in lupo. Un bel lupo argenteo, dagli occhi nocciola. Si avvicinò con il suo muso a Jake.  Emise un forte latrato, per la felicità.
〝Ciao bella lupacchiotta!〞anche Jake le ricambiò la specie di bacio che si erano appena dati, versione lupo, muso a muso.
〝Ce l’ho fatta!〞sostenne raggiante nei pensieri di Jake.〝Ora sono come te!〞
〝Sei pronta?! dobbiamo andare da Sam… mi ha… ci ha chiamati a rapporto!〞le disse iniziando a correre per il bosco. Elena ebbe un momento di esitazione, poi lo rincorse, veloce, forte, si sentiva un’altra, un essere completamente diverso. 〝Non devo avere paura! Posso farcela〝si disse mentre era al fianco di Jake.
Nel frattempo nella riserva Hoh, Sheila, la cameriera era di fronte alla camera di Elena. prue le aveva detto di svegliarla poiché da un momento all’altro sarebbe iniziata la cerimonia e il rito. Al pensiero del rito la giovane cameriera avvertì un brivido sulla schiena. Mise la mano sulla maniglia, ma sembrava bloccata. Provò a spingerla ma non serviva a nulla. 〝Elena! Aprimi.. devo prepararti! Elena…〞sostenne a voce alta ma sembrava non volerle aprire.
〝Fammi vedere cosa succede!〞Prue le si avvicinò allontanandola 〝Elena mia cara apri!〞disse bussando con forza sulla porta. Emise un ghigno per il nervosismo, non poteva andare storto, suo figlio doveva sposare Elena ad ogni costo altrimenti tutto sarebbe svanito, morto, non potevano perdere la prescelta Elena era l’ultima rimasta. 〝Va a prendere le chiavi cosa stai aspettando?!〞disse infuriata a Sheila. La giovane ragazza corse immediatamente a prenderle.〝E così ti sei chiusa dentro piccola impertinente!〞disse adirata mentre continuava a forzare la porta. Sheila arrivò di corsa con la chiava in mano. Prue la inserì nervosamente spalancando la porta. Corse subito a vedere il letto, intatto, nel bagno non c’era nessuno, Elena sembrava sparita, poi notò il tappeto spostato. Si fermò un minuto, sentì  mancare l’aria, poi si riprese all’improvviso. Si abbassò per terra. Sheila la fissava sbigottita.
〝No!〞disse incollerita 〝Non è possibile…!〞continuava sempre più infuriata, si mise a tastare il pavimento. Listello per listello, quei legnetti sembravano a posto, poi con la coda dell’occhio ne vide uno, più alto degli altri, sollevato che creava un dislivello. Lo toccò non ci volle molto per capire che poteva andare più a fondo. Sentì un click,  guardò  verso il camino ed  ecco  che il fondo in realtà era una porta. Prue si avvicinò incredula, come poteva esserci un passaggio segreto e quando l’aveva costruito, quando?Non sapeva spiegarselo, sapeva solo che Elena era scappata, e che aveva mandato a monte tutti i piani.
〝Corri subito a cercare quella sciocca!〞ordinò a Sheila che in realtà non sapeva da dove cominciare. 〝Io nel frattempo avverto Blake e Alec!〞disse arrabbiata quasi digrignando i denti. Sheila la guardava sconvolta, non voleva immaginare cosa avrebbero fatto a quella ragazza se l’avessero trovata. 〝Muoviti! Cosa fai impalata!〞le disse spingendola fuori dalla stanza. Senza esitazione Sheila si mise a correre, per il villaggio fino ad uscirne. Tutti avevano notato la scena, tutti compreso Blake che corse immediatamente a vedere se quello che credeva fosse successo non  si era verificato. Non poteva permetterlo, per anni aveva cercato Elena e ora doveva sacrificarsi per lui e per la sua tribù.  Elena e Jake erano arrivati a La Push. Sam si era stupito notandola trasformata in lupo, non credeva ai suoi occhi.
〝Cosa ci fa lei qui?〞disse avvicinandosi minaccioso verso Elena. Jake le si pose davanti 〝Sfiorala e te la vedrai con me!〞sostenne arrabbiato digrignando i denti ed emettendo un ringhio.  Paul si frappose entrambi. Leah lo imitò, non era quello il momento di litigare e prima che si potesse scatenare una rissa.
〝Okay …〞sostenne Sam facendo indietreggiare Paul e Leah 〝Non c’è tempo di discutere adesso! Però Elena deve sparire di qui è il primo posto in cui la verranno a cercare… 〞
〝Va bene …〞sostenne Elena indietreggiando〝Non voglio mettere in pericolo la riserva  vado via da qui  ma non te la prendere con Jake lui…〞
〝Credo che si sappia difendere da solo…〞sostenne guardando accigliato Jake. Il modo di fare di Sam lo irritava ma doveva starsene tranquillo se voleva dare il buon esempio. Non era proprio il momento adatto. Doveva convincerlo che Elena era parte di lui ormai e pur di proteggerla avrebbe rinunciato a tutto anche difendere la riserva.
〝Sam te lo ribadisco… e spero sia l’ultima volta…〞gli disse in tono calmo ma deciso 〝… Elena è il mio imprinting , non permetterò che possa correre il rischio di morire se devo aiutarti a difendere la riserva. Perciò sappi che se rifiuti Elena come membro del branco rifiuti anche me… se vuoi il mio aiuto, se vuoi che non ci sia una divisione definitiva del branco  devi accettarla e accettare che io la amo e voglio stare con lei…〞.
Sam indietreggiò, dandogli le spalle, mettendosi a riflettere. Leah e Embry si avvicinarono ad Elena . 〝Siamo con te!〞sostenne Leah ferma rivolgendosi a Jake che sembrava confuso dall’atteggiamento di Sam.
〝Allora?〞Jake si avvicinò  ansioso a Sam in cerca di risposte, ma nemmeno nei pensieri riusciva a captare qualcosa che potesse dargli delle soluzioni. 〝E’ come pensavo! Addio Sam…〞disse iniziando ad incamminarsi deciso verso il bosco. Ovviamente il suo branco non esitò a seguirlo, Leah Seth, Embry e ovviamente Elena gli andarono dietro. Sam si frappose bloccandogli la strada.
〝Spostati! 〞Jake gli guaì infuriato e stufo. Elena si mise davanti non voleva che nascesse una rissa nel branco a causa sua.
〝Ho preso una decisione!〞sostenne mostrandogli i denti arrabbiato 〝Sta calmo e ascolta e anche tu Elena… la mia decisione riguarda anche te!〞disse rivolgendosi a lei, nascosta dietro Jake.
〝Non mi piace affatto prendere questa decisione, non sono assolutamente d’accordo che tu debba affrontare una battaglia ma non perché si tratta di Elena,  anche se ti sono sembrato assurdo so cosa vuol dire essere preoccupati per chi si ama e l’imprinting non è un innamoramento qualunque. Se fosse capitato ad Emily non so, beh forse avrei fatto la stessa cosa. È stata proprio Emily a farmi aprire gli occhi e siccome per lei farei di tutto beh… lascerò che Elena stia al tuo  fianco, che faccia parte del branco ma tu dovrai tenerla d’occhio, dovrai farle da ombra, perché non voglio guai, non voglio tragedie. Elena sei un licantropo è vero, ma forse non sai quanto incontrollabile può diventare questa tua natura…〞le confessò decisamente preoccupato per le conseguenze che avrebbe portato una sua probabile indomabilità. Elena abbassò la testa, come per vergogna.
〝Lei non farà male a nessuno…〞la difese prontamente Jake.
〝E’ quello che spero… 〞sostenne dandogli di nuovo le spalle 〝perché Jake sarai tu a prendere il comando di questa lotta… e se succederà qualcosa di imprevisto sarai tu a risolverlo. Sei venuto qui con le idee chiare e sono sicuro anzi siamo sicuri che darai il meglio di te…〞disse guardando gli altri, Jake sembrava confuso non capiva proprio cosa volesse dire 〝 sai l’altro giorno abbiamo fatto una specie di riunione… e abbiamo considerato che forse potresti essere meglio di me come capo branco. Infondo  tuo nonno  Eiphraim ha risolto un mucchio di problemi con i Cullen, con gli Hoh… si vede che è nella natura dei Black la diplomazia!〞sostenne guardando anche gli altri.
〝Cosa?! No ma perché?〞sostenne Jake scettico. Anche Leah era sbigottita. Sam aveva lasciato il posto da capo branco a Jake pur sapendo che lui si era rifiutato un mucchio di volte.
〝Ho deciso così e non si discute..  questa è la mia ultima decisione da capo branco e d’ora in poi sarai tu a dare gli  ordini e a pianificare tutto… io  ne farò parte ma dall’altra parte…〞disse mettendosi di fonte a lui e chinandosi.
〝Smettila Sam…!〞gli intimò Jake 〝Non puoi… io… non volevo arrivare a questo!〞gli disse imbarazzato e confuso trasmettendogli il suo pensiero.
〝Jake  hai 18 anni, sei un licantropo,  l’essere capo branco ti scorre nel sangue!Ce la farai e ora sbrigati a coordinarci  prima che arrivino gli Hoh…〞. Anche se non voleva crederci Jake doveva  farlo. Non c’era tempo da perdere. Leah lo fissava confusa, preoccupata però lo incoraggiava aveva fiducia in lui.  〝Sono nelle vicinanze …〞disse  Leah preoccupata sentendone la traccia nel vicino bosco.  ( SECONDA PARTE)
〝Hanno scoperto tutto! Stanno venendo qui… 〞Elena sembrava agitata e esagitata.  Jake le si mise davanti 〝Tranquilla Elena..  resta sempre la mio fianco e non ti accadrà nulla, per nessuna ragione al mondo devi allontanarti da me…〞Elena annuì anche se aveva la testa che le vacillava. 〝Non avere paura… ci sono io a proteggerti ….〞le disse mentre si metteva sul tronco con tutto il branco di fronte a lui. Fece cenno ad Elena e Leah di mettersi al suo fianco.
〝 Embry, Seth e Quil… voi dovete andare dai Cullen a dire tutto ad Edward, nel caso di un attacco da parte degli Hoh sapranno come reagire  e voi li aiuterete Sam …,〞esitò mentre disse qul nome imponendo un’orine poi si ricordò che ormai era diventato il capo e quindi poco importava 〝… Paul e Jared voi farete da spola al confine tra La Push e la riserva Hoh, vicino a lago è il primo posto dove si stanno avvicinando, a minuti.  Sento i loro pensieri. Mentre io e Leah staremo qui, più vicini alla riserva . Leah come già sai tu sei il mio secondo in linea di comando….perciò anche tu  potrai prendere delle decisioni! Se noti qualcosa di strano o serve aiuto dovrai seguire gli altri …〞.  Leah annuì soddisfatta. Tutto il branco si mise all’opera.
Blake e i suoi quattro si erano trasformati. Correvano per la foresta agguerriti. Ormai lo scontro era aperto, avrebbero avuto Elena: viva,con i suoi poteri, dovevano compiere quel sacrificio i poteri di  Elena e della sua discendenza dovevano essere in suo possesso. Il primo potere lo aveva ottenuto facendo fuori con suo padre il nonno di Elena, Kim non era importante quanto Elena, perciò per prima avrebbero preso lei, poi se ci fosse rimasto del tempo avrebbero preso anche sua madre, con lei i poteri si sarebbero triplicati. Gli Hoh sarebbero diventati invincibili per qualsiasi nemico.
Sam e gli altri erano andati a casa Cullen. Vedendoli arrivare, sentendone la scia, Edward e Carlisle uscirono immediatamente. Lo sguardo di Edward era vitreo, preoccupato.  Non solo per Elena, infondo si trattava della sorella di sua moglie, ma per Bella e Reneesme, le prime che di sicuro avrebbero rischiato.
〝Cosa succede!〞Bella gli andò incontro ansimante, la tensione le aveva bloccato il respiro. In braccio Reneesme aggrappata  a lei. Guardava ansiosa i lupi,  poi iniziò a guardarli infastidita se erano venuti per fare del male alla sua bambina non se ne starebbe stata con le mani in mano. Edward l’avvolse  nel suo abbraccio per rassicurarla.
〝Dov’è Elena? E’ viva? 〞domandò ad Edward ansiosa. Voleva sapere perché i lupi si erano presentati dai Cullen. Lo fissava ansiosa e quasi in preda al panico. Se sua sorella era morta, sarebbe andata a uccidere con le sue mani i carnefici.
〝Elena è salva ma gli Hoh stanno per attaccare La Push, ci stanno mettendo in guardia …. Lei si è trasformata in licantropo così sarà più al sicuro Jake la protegge…〞rispose preoccupato per la situazione  Edward. Carlisle e gli altri membri della famiglia Cullen lo fissarono ansiosi.
〝Cosa? Vogliono attaccare La Push e…. ?! Elena … ? Ma come farà?!〞Bella corse verso Sam preoccupata in lacrime. Edward la fermò non voleva si avvicinasse troppo ai lupi, sopratutto con la bambina in braccio .
〝Elena sta bene, Jake  non permetterà nemmeno di avvicinarla è il capobranco adesso. Loro ci sorveglieranno la zona ma Sam sta dicendo che è meglio per te e Reneesme se andate da Charlie, li sarà impossibile che vi attacchino!〞
〝Non lascerò mai da solo  te e la mia famiglia ad aspettare che gli Hoh attacchino!〞sostenne preoccupata. 〝… anch’io posso proteggervi!〞disse agguerrita. Non avrebbe abbandonato casa Cullen e la sua famiglia nemmeno per tutto l’oro del mondo. Edward la fissava preoccupato, sapeva che l’avrebbe messa in crisi scatenando una lite ma doveva dirle cosa era meglio per il suo bene.
〝Bella fallo… !Mi fido del tuo potere ma…non sappiamo che aspettarci.. fallo per me .. per nostra figlia… per l’amore che provo per entrambi…〞. Le disse tutto d’un fiato prima che Bella potesse opporsi, non avrebbe retto ad un'altra sua scelta drastica e se fosse stato necessario l’avrebbe costretta a farlo. La sola idea che lei e Reneesme fossero messe a rischio lo faceva impazzire dal dolore.
〝Ma perché!? L’hai visto anche tu sono in grado di gestirlo ormai, anche senza… mia sorella!〞cercava di convincerlo ma Edward sembrava irremovibile.  Bella emise un ghigno di disapprovazione, guardò anche gli altri, tutti sembravano dare ragione a Edward. Anche se non  le andava a genio una simile decisione, stare lontana da Edward, separarsi da lui di nuovo, rischiare di perderlo, doveva farlo. Per il bene di Reneesme doveva mettere da parte la sua aspirazione, l’unica forse che aveva per essere alla pari della sua famiglia essere una normalissima umana con un potere. Prese la bambina e corse immediatamente in casa a racimolare qualcosa da mettere in un borsone. La piccola la fissava sconvolta e preoccupata. La mano sulla guancia e il suo pensiero terrorizzato le fece capire tutto. Bella le diede una bacio sulla fronte e l’abbracciò forte.
〝Tranquilla piccola… è per il tuo bene… andiamo a trovare Charlie… il nonno… sarà felice di vederti…〞le disse cercando di mantenere la calma. La piccola annuì. In meno di dieci minuti Bella era a bordo della Ferrari. Lo sguardo preoccupato di Edward, cercò di non pensarci, anche se lo stomaco iniziava ad andarle in subbuglio.
〝State attenti…〞disse abbracciandosi a Edward, baciandolo e rivolgendosi al resto della sua famiglia. Edward prese la bambina e l’abbracciò  forte. 〝Ti voglio bene piccola mia…〞le disse dandole un bacio sulla fronte 〝Fa la brava con la mamma…〞poi la mise in macchina. Un ultimo sguardo negli occhi lucidi di Bella. Quest’ultima corse ad abbracciare anche Alice, che annuì rattristata. Rosalie e poi anche  gli altri. Prima di salire fece un cenno con la mano. Bella aveva il volto rigato dalle lacrime, se fosse successo qualcosa ai Cullen, la sua famiglia, o a Elena e ai Quileuttes ne avrebbe sofferto e a lungo. Le costava lasciarsi tutto alle spalle, ma doveva pensare a sua figlia, al suo essere mezza umana e per questo ancora fragile. Partì a tavoletta cercando di non farsi prendere la rimorsi o colpi di testa, da non lasciarsi trasportare dall’isteria. Doveva farlo per Edward, per  Elena, per la sua famiglia, per Jake e La Push, ma le rodeva e non di poco sapere di avere un potere e di non poterlo usare solo perché era ancora umana. Poi Bella scrollò il capo, non era quello il momento per mettersi a pensare al perché alla fine non era stata più trasformata, in realtà sapeva benissimo il perché quando lanciò un’occhiata dallo specchietto retrovisore  e vide la sua bambina, la sua preziosa Renesmee, aveva lottato con le unghie e con i denti per tenerla per non tirarla fuori, le avrebbe dato la vita a costo della sua morte. La piccola le sorrise, Bella le ricambiò, doveva proteggerla, doveva salvaguardarla era preziosa per la sua esistenza.  
Arrivata da Charlie ebbe la stessa sensazione di sempre, rintonare da suo padre la riportava sempre indietro, a quando viveva con lui in quella casa. Dopo aver fatto scendere Reneesme, messo il borsone a tracolla e presa per mano  la sua bambina, che sembrava allegra,andò verso la porta.
〝Papà…?〞echeggiò in casa. La televisione accesa, suo padre che russava sul divano. La casa sembrava in ordine.  Ma a parte questo particolare, tutto sembrava proprio come ai vecchi tempi. Charlie non si svegliava nemmeno con le cannonate però stavolta fece un’eccezione .
〝Bella?! Che sopresa… 〞  disse mezzo addormentato, poi prese in braccio la piccola Reneesme che gli tendeva le braccia. 〝 Ciao …Accidenti come sei cresciuta! Sei pesante…〞sostenne sentendone il peso.
〝Ciao… Papà…〞la voce flebile e spezzata di Bella lo preoccupò.
〝Cosa c’è… ? Hai litigato con Edward….?!〞le domandò accigliato poi le venne in mente una situazione importantissima 〝Oddio non dirmi che Elena è peggiorata?!Accidenti il Carlisle mi ha detto che è isolata in una stanza, che non posso avvicinarmi a lei… è contagiosa! Mi spiace che stia male e non posso fare nulla per lei, per starle vicino vorrei fare qualcosa adesso che so di essere suo padre … dimostrarle che nonostante tutto le voglio bene… in questo periodo mi è sembrata molto pensierosa… forse il lavoro al bar la stancava?〞domandò a Bella che aveva la testa altrove. Bella gli ripose con un mugolio.
L’idea che Charlie fosse preoccupato per una figlia appena ritrovata fece trasalire Bella. La sola idea che forse avrebbe potuto perderla per sempre, le fece venire una morsa allo stomaco. Una lacrima le solcò la guancia, si voltò per non darlo a vedere e dare ulteriori preoccupazioni a suo padre. Anche lei sperava che tutto quest’incubo finisse che lei potesse tornare da Edward, abbracciare Elena, aiutarla a preparare il matrimonio con Jake. E Jake come l’avrebbe presa se avesse perso Elena? Non osava immaginarlo.
〝Papà… sta tranquillo Elena è in buone mani… lei ti vuole bene non sai quanto…〞gli disse abbracciandolo. Charlie l’abbracciò a sua volta sentendo che sua figlia aveva bisogno di conforto.reneesme li guardava, afllitta dal dolore che sua madre stava provando per sua zia e per la situazione in generale.
〝Anch’io le voglio bene! Sei preoccupata anche tu per tua sorella…?〞cercò di spiegarsi Charlie, cercando di consolarla. Bella annuiva mentre era affondata in lacrime nella spalla di suo padre. Poi smise perché doveva essere forte, doveva avere fiducia nelle capacità di sua sorella e poi non era sola,  Jake era la a proteggerla al suo fianco, era certa non avrebbe permesso ch e qualcuno potesse farle del male. Forse si sarebbe fatto uccidere al posto suo. La sola idea le fece tornare la morsa allo stomaco. Non voleva perdere Jake, non avrebbe sopportato un dolore simile, per non pensare al dolore che avrebbe provato Elena.
〝Bene…〞disse cercando di tornare in sé, guardò la piccola che la fissava ansiosa, si asciugò le lacrime , la prese in braccio sorridendole, non voleva mettere in crisi la piccola mostrandosi così fragile〝…sai cosa facciamo? prepariamo  qualcosa da mangiare mhm cosa ne dici? Papà sei d’accordo? So che Elena passava sempre a prepararti il pranzo…〞Reneesme annuì divertita.  Charlie annuì malinconico.
〝Mi sembra un’ottima idea…〞sostenne mentre fissava Reneesme.
〝Si… 〞disse Bella andando verso la cucina cercando un po’ di entusiasmo, aprì  il frigo completamente  vuoto, con qualche avanzo di carne e formaggio.  Si scrollò nelle spalle. Poi aprì il congelatore〝Beh almeno ci sono le lasagne surgelate… pranzeremo con queste… ah metto anche a posto la casa già che ci sono…〞disse tirandole fuori e racimolando alcune cose che erano sul pavimento del salotto. Charlie e Reneesme andarono sul divano. Era di una tenerezza incredibile vedere suo padre con la sua nipotina, seduti sul divano, insieme a guardare la televisione. Bella si appoggiò allo sportello dal frigo, chiuse gli occhi, per un momento avrebbe voluto scappare, trovare una scusa lasciare la bambina con Charlie e andare da Edward per fare qualcosa con quel potere che sapeva di avere. Per aiutarlo, proteggerlo e proteggere i Cullen per quello che poteva nel suo piccolo. Poi scrollò il capo, non poteva farlo, anche se sembrava combattere contro se stessa, doveva fermarsi, proteggere la sua bambina. Perciò prima che cambiasse idea, scese nello scantinato per fare il bucato e tutte quelle faccende di casa che per un po’ le avrebbero fatto dimenticare quello che stava succedendo nel cuore del bosco. Non sarebbe stato facile non pensarci ma ci avrebbe provato.
Jake , Leah e Elena erano in attesa. Ora anche Elena riusciva a sentire i pensieri di Blake. Il solo pensiero di ritrovarselo davanti la faceva inorridire. Tutto quello che aveva subito, la violenza le umiliazioni, l’aver ucciso suo nonno e sua madre sotto i suoi occhi. Si era ricordata in effetti come erano andate davvero le cose: non c’era stato alcun incidente. Suo nonno stava andando a riprenderla dalla botola, Elena lo notò, stava per aprirla quando li vide comparire, quando vide uccidere suo nonno sotto i suoi occhi a colpi di fucile. Nonostante aveva solo cinque anni aveva mantenuto il sangue freddo, tuttavia era rimasta sotto shock, la causa della sua amnesia, della sua convinzione che la sua famiglia era morta in un incidente. Le era stato inculcato, avevano usato il suo temporaneo stato di amnesia per convincerla che tutto era successo per un dannato incidente.  Ricordava solo che il giorno dopo l’accaduto, una donna la prese e la portò in ospedale, dicendole che suo nonno e sua madre erano morti, Elena annuiva era solo una bambina non era riuscita convincere quella donna che le cose non stavano così. Socchiuse gli occhi da lupo sofferente, ripensando ai brutti momenti in orfanotrofio,alle menzogne che le avevano raccontato, poi ripensò a sua madre e a quella donna che diceva di esserlo. Non voleva e non poteva crederci. Jake le si mise affianco preoccupato, sentire la sua sofferenza lo faceva impazzire, non poter far di più per non farle ricordare quei brutti momenti vissuti.
Elena libera la mente,non pensarci ci sono io qui con te… ti amo non permetterò che ti facciano del male!
Hai ragione … scusa cercherò di rimanere concentrata sostenne Elena. Poi notò  lo scatto di Jake verso alcuni alberi non poco lontani da loro e dalla spiaggia. Tutto avvenne in maniera fulminea, non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che si ritrovò Leah davanti e Jake verso gli alberi. Mentre gli altri del branco cercavo di fermare quei lupi un altro era alle prese con Jake. Si fissavano, latravano, il loro ringhio echeggiava nelle ossa di Elena. il lupo si stava avventando su Jake ma lui Jake lo prese al collo. Elena sentiva i denti aguzzi sprofondargli nella calotta. Era una lotta senza fine, morsi, denti che sprofondavano,  due pellicce mescolate tra loro. Elena cercava di avanzare mentre Leah, la teneva ferma dietro di sé. Improvvisamente eccone uno dietro di lei. Aveva sentito le sue zanne sfiorarle la pelliccia. Elena scattò indietro per difendersi, Leah lo azzannò sul fianco. Ancora altri due ora erano in cinque contro cinque, uno scontro alla pari. Mentre Jake combatteva con il lupo instancabile. Altri due andavano verso Elena, Leah e Paul li attaccarono immediatamente.  Quil andò in soccorso di Leah, che si rimise accanto ad Elena. poi però dovette lasciarla da sola perché un secondo lupo stava per attaccare Jake. Elena era rimasta da sola mentre attorno lupi contro altri lupi combattevano senza sosta. Doveva fare qualcosa. Intervenire in qualche modo, quei lupi sembravano davvero forti. Era una lotta, un azzannarsi e staccare la pelliccia dalle ossa continuo. Elena era attonita, pur essendo lupo, non riusciva a fare nulla.  Bloccata. Cercava di attaccare anche lei, ma sembrava più lenta degli altri. Il resto del branco Paul, Sam e Quil intervennero all’attacco. Era una lotta senza fine.  Nonostante  i Quileuttes, sapevano ben difendersi, sembrava che tutto doveva ricominciare daccapo. Il fiato sembrava accorciarsi, ma c’era una buona resistenza. Elena era preoccupata nonostante tutto gli Hoh non volevano arrendersi.
〝Tutto bene?〝Leah in un piccolo momento di pausa se così si può definirlo le andò vicino 〝Non devi attaccare se non te la senti! E’ normale, resta solo vicino a qualcuno di noi…!〝. Leah si allontanò fulmineamente,  doveva intervenire per aiutare Paul.
Gli Hoh sembravano davvero instancabili e inattaccabili. Persino due lupi contro uno non gli riuscivano a tenere testa. Quil  e Paul erano in difficoltà. Un momento di distrazione ed ecco che il lupo, uno del branco di Blake, era per terra stroncato. E così il secondo e il terzo, messi ko da Leah . Ma l’osso più duro sembrava Blake e il suo secondo in linea di comando Zack . Era un groviglio, un continuo accartocciarsi e di denti che dilaniavano la pelle. Jake e Blake erano ancora in lotta. Elena lo guardava attonita, il suo Jake stava soffrendo, aveva il manto ferito a causa sua.
No amore non è colpa tua!le ripeteva mentre Elena nei suoi pensieri era sconvolta. Paul si era ferito, così anche Quil. Si muovevano ma erano deboli. Ormai il branco degli Hoh era stato sterminato rimanevano Blake e Zack.
Paul Quil… Elena voleva tonare umana per guarirli. Si era avvicinata con il muso accanto alla zampa ferita di Paul.  〝No rimani così! Elena non trasformarti in umana… guariranno stai tranquilla〝gli urlò nella sua mente Jake. Elena era disperata voleva fare tutto ma non poteva fare nulla. Improvvisamente sentì un lacero nella sua pelliccia seguito da Leah che la sovrastava. L’altro lupo voleva farle un attacco a sorpresa, ma lei l’aveva salvata, beccandosi un morso alla zampa posteriore. Leah ricadde per terra. Jake intervenne sull’altro lupo scaraventandolo con una zampata verso un albero. Elena si trovò faccia a faccia con Blake. I suoi occhi gialli e cattivi. Jake le si mise davanti. Erano arrivati anche Sam, Embry, Jared  e Seth a soccorrere il resto del branco.
Elena dietro Jake tremava come una foglia. 〝Non ti azzardare a toccarla!〝sostenne digrignando i denti, pronto a farla finita con lui una volta per tutte. Blake lo attaccò sotto gli occhi di Elena. La ferita sul collo e sulla schiena di Jake si fece sempre più profonda. Lo aveva attaccato proprio dove l’aveva già ferito. Il sangue gli colava dalla calotta.
〝Lurido bastardo!〝Elena iniziò ad infervorarsi. Iniziò ad avanzare contro di lui, mentre Jake si era accasciato per terra, senza forze. Il lupo teneva la sua zampa impressa nel collo di Jake, un colpo forte sul collo e lo avrebbe ucciso. Lo fissava, i denti aguzzi di Elena echeggiavano per la foresta. Il suo ringhio fece tremare la terra. 〝Ti ammazzo!〝sostenne agguerrita contro l’altro lupo, che spingeva la sua zampa sul collo di Jake facendolo soffrire. Elena era davvero arrabbiata, non capiva perché Sam e gli altri illesi le intimavano di non attaccare.Di stare calma. come poteva stare calma nel vedere Jake che stava morendo sotto i suoi occhi.
 〝Se ti avvicini lo uccido…〝le disse in tono minaccioso.
〝Non mi fai paura!〝
〝Devi scegliere Elena! Fallo … salvargli la vita o ucciderlo sotto i tuoi occhi!?〝
〝Non mi minacciare!〝
〝Tu sei una Hoh, tu devi i tuoi poteri alla tua tribù…Devi sposarmi è stato deciso così…〝
Elena gli girava attorno come fosse uno squalo. Gli occhi non si staccavano un minuto  da quelli minacciosi di Blake. Aspettava un suo passo falso e la stessa cosa probabilmente anche lui.
〝Elena … non farlo…〝Jake cercava di dirle qualcosa ma il suo pensiero era così flebile e lontano indecifrabile. La rabbia fece trasalire Elena. Emise un forte latrato. Elena si avvicinava a Blake, mostrandogli i denti. L’ennesimo guaito per il dolore di Jake la fece scattare. Le zampe lasciarono il terreno, si lanciò verso Blake, che le ringhiò contro e scattò verso lei. Pronta ad azzannarla.
〝No!〝Elena sentì il branco dirglielo all’unisono nella mente, ma non era servito a nulla, era isolata nei suoi pensieri. Troppo tardi. Doveva salvare Jake, doveva farlo, avrebbe curato le sue ferite come sempre ma non poteva arrendersi. Non poteva lasciare che Blake la vincesse quella battaglia. Si lanciò fulmineamente verso di lui, allontanandolo da Jake per fortuna senza provocargli altri danni.
〝Dovrai guadagnarlo questo matrimonio!〝intervenne Elena agguerrita. Blake non si lasciò convincere due volte. Tutto avvenne improvvisamente e di istinto. Elena sovrastò  Blake. Iniziando una lotta all’ultimo sangue. Elena dopo il terzo tentativo di morderlo sulla calotta, venne scaraventata lungo il bagnasciuga.
〝Sei una femmina non sei forte!〝sostenne arrogante Blake, mostrandole i denti. Si lanciò su di lei, il morso sulla  zampa la fece guaire.  〝No!〝urlava Jake nella sua mente, notando che Blake stava avendo la meglio.
Sam e Embry stavano per intervenire. Jared e Seth alle spalle di Blake.
〝Non osate avvicinarvi! E’ una lotta che mi riguarda!〝sostenne mentre continuava a combattere contro gli attacchi di Blake.  Sembrava più forte di lei, ma non si sarebbe arresa facilmente. Continuava a lottare nonostante il dolore lacerante alla zampa. Il momento di distrazione di Blake fu  quello fatale. Elena lo attaccò al collo, con tutta la forza che aveva, facendolo accasciare per terra.
〝Non ti libererai facilmente di me!〝sostenne con arroganza nei suoi pensieri.
〝Non ci sperare tanto!〝Non ebbe nemmeno il tempo di alzarsi.  Jake che sembrava aver ripreso le forze, lo finì, completamente. Gli occhi gli erano strabuzzati dalle orbite per la forte pressione del sangue sul collo. Blake era morto così come la sua tribù. Jake ricadde per terra stremato anche lui dalle forze.blake morto, come il suo branco.
〝Jake amore!〝Elena ansiosa dolorante nei pensieri. Jake non era sveglio. Si trasformò immediatamente in umana. Indossò velocemente i pantaloncini e la camicia.  Doveva salvare la sua famiglia, i suoi fratelli. Jake, per primo. Si avvicinò a lui, le sue mani sul suo manto caldo sentiva il sangue che le colava nelle dita. Tremava,  stremata dal dolore sulla gamba, se solo non ce l’avesse fatta se il suo Jake l’avesse abbandonata si sarebbe uccisa con lui. La ferita le bruciava,  si tsrappo un lembo della camicia e fece una fasciatura sulla gamba. Poi si accovacciò su Jake. Le lacrime le solcavano il volto ricadendo sul suo manto fulvo.
〝Non mi abbandonare amore ti prego!〝. Sola in mezzo a tanti lupi morti, feriti e straziati. Sam e chi era riuscito a ritrasformarsi le andò vicino per aiutarla.
Elena impresse le mani sul collo. Sulla zampa ferita. Chiuse gli occhi pregando che Jake potesse farcela nonostante tutto. Si stava ritrasformando sotto i suoi occhi. Vedeva le ferite sul collo cicatrizzarsi la gamba spezzata ritornare in sé. Il cuore, non batteva più. Lo sguardo di Elena si fece vireo, non poetav crederci, non voleva anzi. Con tutte le sue forze cercava di rianimarlo.
〝No!Jake svegliati ti prego!〝si abbracciò urlando a lui in preda al panico. Straziata dal dolore, rimase a lungo abbracciata a lui. Embry le andò vicino per consolarla.
〝Resta qui amore ti prego…non andartene… ti prego!〝disse appoggiandosi a lui.Poi si voltò verso gli altri. Riusciti a ritrasformarsi. 〝ora devo andare dagli altri ma tu devi farcela amore  resisti ti amo Jake…!〝gli disse con un filo di voce, le lacrime le rigavano il volto mentre lo baciava leggermente sulle labbra. Embry l’accompagnò dagli altri.
 Andò da Paul, la gamba guarì subito istantaneamente. 〝Grazie …  e scusa se…〝Elena scrollò il capo 〝Non  importa… è passato〝il suo sguardo tornò sul corpo di Jake. 〝Sta tranquilla si riprenderà!〝le disse notando gli occhi lucidi. La stessa cosa accadde per Quil. Poi andò da Leah, aveva una grossa e profonda ferita sulla gamba, sul torace. Elena le mise le mani, sulla parte lesa. Tremava senza sosta, ansiosa, preoccupata, instabile.
〝Sei stata coraggiosa sorella!〝le disse abbracciandola nonostante il forte dolore al torace. 〝Dovevo farlo Leah non potevo permettere che La Push venisse assediata!〝. Poi volse il suo sguardo verso Jake. 〝Va da lui…〝espresse Leah, rassicurandola 〝Va meglio〝.
〝Portiamolo a casa sua!〝sostenne Sam, aiutando gli altri a sollevarlo. Elena gli teneva la mano, non voleva mollargliela, non voleva che Jake scivolasse dalle sue mani, dalla sua vita. Le lacrime iniziarono a sgorgarle dal volto. Leah la cinse con il braccio. 〝Non è colpa tua Elena… sta tranquilla!〝sostenne mentre Elena si abbracciò a lei.
Bella prese la bambina, che dopo pranzo si era addormentata. La mise sul suo vecchio letto, la prese tra le sue braccia, cullandola, proprio come faceva Edward con lei. Abbozzò un sorriso ripensando a quei ricordi.
La bambina dormiva profondamente. Afferrò il cellulare, il fatto che nessuno, tantomeno Edward rispondesse alle chiamate, le misero sempre più ansia. Voleva mettersi comoda. Ne aveva bisogno. Sopratutto voleva avere notizie.  Guardò nella cassettiera, c’erano ancora i suoi vecchi pantaloni della tuta. Alice gliel’aveva bandita ma almeno senza lei nei dintorni poteva approfittarne. 〝Non dire nulla ad Alice …〞disse rivolgendosi a Reneesme notando che si era svegliata.〝Tranquilla mamma sarò muta come un pesce!〞le rispose allegra con  la voce impastata dal sonno. Poi si mise a sedere sul letto. Bella la guardava, era sempre più grande e più parte di lei e di Edward.  A soli sette mesi dimostrava almeno tre anni anche quattro. Rimaneva  però pur sempre la sua bambina, la sua piccola Reneesme. Bella le si sedette accanto. Reneesme le mise una mano sulla guancia. 〝Si questa era la camera della mamma…  hai azzeccato!Ti piace?〞le rispose Bella. Reneesme le mise ancora la mano sulla guancia, era un po’ imbarazzata. Bella strabuzzò gli occhi avvertendo quella che aveva appena pensato Reneesme.
〝Ma tu che ne sai dei baci?〞Bella l’abbracciò a sé sogghignando solleticandola. Reneesme le mise ancora la mano sulla guancia ridendo insieme a sua madre. Bella scrollava il capo. Reneesme continuava a voler sapere, così si dovette arrendere. 〝Okay !Okay ti racconto tutto…!〞Bella alzò le mani. A Reneesme non si potevano nascondere le cose curiosa com’era.
〝Si!〞rispose la bambina entusiasta. Poi le si mise accanto abbracciata a sua madre. Bella la strinse a sé. Reneesme la guardava in attesa.
〝Papà veniva spesso qui di notte a guardarmi dormire… spesso lo sognavo anche…〞le spiegava mentre la bambina sembrava assorta  nel suo discorso. 〝E ti cantava la ninna- nanna!〝l’anticipò lei. Bella rimase sorpresa. Reneesme la guardava divertita, ma aveva l’aria innocente, dolcissima. 〝Me l’ha detto papà, una sera mentre voleva farmi un regalo mi ha fatto sentire la ninna nanna che ti cantava ….!〝Bella rise, Reneesme però era in attesa sui baci. Bella si alzòp nelle spalle.
〝Così un giorno… nonostante molti timori ci siamo baciati qui.. su questo letto…〞si espresse Renessme, aggrottòla fronte. Stava immaginando come fosse accaduto. 〝Hey sei troppo piccola per queste cose!〝espresse Bella capendo che voleva andare fino in fondo. 〝Si mi èpiaciuto okay….! E’stato bellissimo ma…adesso basta riposati!〝.
Il cellulare che vibrava fece sobbalzare Bella dal letto. 〝Amore! Finalmente!〝espresse mentre Reneesme continuava a ridere furbamente.edward parlava cosìveloce al telefono che era faticoso capirlo. Le uniche parole che le rimasero in presso furono 〝Elena sta bene Jake…è…grave!〝. Bella richiuse il cellulare. Sembrava che il mondo le fosse crollato addosso.Poco dopo Jake era a casa sua, ancora incosciente. Le ferite si erano rimarginate, ma sembrava debole, molto debole. Avevano chiamato Carlisle per vedere se poteva fare qualcosa. Dopo avergli somministrato adrenalina mise una mano sulla spalla di Elena.
〝Con questa dovrebbe succedere qualcosa…〝si espresse notando la sua aria preoccupata 〝Dovresti riposare anche tu…〝le disse notando le occhiaie e il viso sciupato, stanco. Elena scrollò il capo. Prese le mani di Jake, le strinse nella sue. 〝No non posso abbandonarlo… non ce la faccio…〝sostenne mentre le lacrime le rigavano il volto. Rachel entrò nella camera portando qualcosa da mangiare per Elena.
〝Tesoro mangia qualcosa…〝sostenne accarezzandole i capelli 〝Non ho fame… ma come fai a stare tranquilla mentre tuo fratello … potrebbe essere…〝Elena scoppiò in lacrime si abbracciò a Rachel.
〝Tzss tranquilla…!〝anche Rachel iniziò a piangere.
〝Elena… dobbiamo pensare in positivo!〞le disse mentre i singulti di Elena si fecero sempre più forti. Nel frattempo anche Bella era arrivata alla riserva. Carlisle usciva dalla casa dei Black. Corse verso lui. 〝E’ incosciente le ferite sono a posto ma il battito è lento molto lento…aspettiamo stanotte poi forse dovremmo trasferirlo in ospedale…〞sentendo quelle parole Bella corse in casa immediatamente. Notò Billy e Sue Clearwather che gli teneva la mano. Andò nella stanza di Jake, sua sorella Elena, in lacrime.
〝Bella…〞sostenne notando la sua presenza. Le andò in contro. Le lacrime tra le due sorelle si sciolsero come neve al sole. Bella sentiva sua sorella tremare al contatto. La presenza di Bella però aiutò Elena a farla uscire dalla stanza. 〝Se penso solo che questo disastro è avvenuto a causa mia… forse dovevo starmene a Rio e lasciare vivere una vita tranquilla e serena a tutti voi !〞sostenne mentre si asciugava le lacrime seduta fuori da casa di Jake. Bella l’abbracciò. Più calma e pacata. Doveva trasmettere queste sensazioni a sua sorella. Sarebbe stato troppo banale dirle di non sentirsi in colpa, si sarebbe sentita così comunque. Non le avrebbe detto nemmeno di tranquillizzarsi, non lo sarebbe stata finché Jake non si fosse svegliato. Voleva starle vicino. Voleva dirle che le voleva bene e che non poteva sentirsi in colpa se il destino le aveva fatto incontrare Jake e di conseguenza sua sorella. Che venire a stare a Forks, l’avrebbe condotta alla verità che aveva sempre cercato ma anche al dolore, all’affrontare le paure e il dolore. Bella non voleva dirle nulla, voleva       starle    solo     vicino.
Lasciare che il dolore fluisse, si attenuasse un po’, che le lacrime potessero ritrarsi prima o poi. Elena si abbracciava a sua sorella, avvolta dalla rassicurazione, dalla sua presenza. 〝Sono certa che ce la farà!〞sostenne Bella cercando di consolarla. 〝Carlisle ha detto che… le ferite sono state curate ma è solo incosciente…〞
〝Ma allora perché non si sveglia! Ho voglia di dirgli quanto lo amo, quanto sono contenta di essermi trasformata per stargli accanto… quanto sono fortunata ad averlo come fidanzato e tra poco… marito!〞
〝Glielo dirai Elena…presto〞continuava a consolarla Bella. 〝Ora devi solo pensare che lui ce la farà…〞le disse Bella cercando di convincerla. Elena la guardava amareggiata, voleva fare come diceva sua sorella, cercava di pensare al meglio, ma vedere Jake quasi in coma non l’ aiutava ad avere una visione positiva.
 

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Capitolo 25
*** Visita sgradevole ***


Era passata una settimana dalla battaglia. una battaglia all’ultimo sangue tra Quileuttes e Hoh, una lotta dura e disastrosa,una lotta che aveva lasciato Jake a pezzi. I medici dicevano che non era grave ma che il trauma sulla testa e sul collo lo lasciava debole e per quello non riusciva a prendere coscienza. E mentre lui lottava contro il coma, i ricordi di Elena erano sempre vivi, percepibili, come se stesse rivivendo quella storia, quel momento. Chi le era attorno, ogni giorno in quella stanza d’ospedale , Bella, Edward, suo padre, Billy Rachel, i Cullen, i Quileuttes, cercavano di distrarla, di farle capire che non era stata sua la colpa, che Jake comunque si sarebbe fatto uccidere per lei, “ E’ l’imprinting!” le aveva detto Billy, “non sentirti in colpa lui ti ama al di sopra di ogni altra cosa al mondo”. Come poteva sorvolare? Ma come poteva dare la colpa all’imprinting se sentiva che tutto quello che era successo era causa sua. Bella, cercava di farle coraggio, di portarla via da quella stanza d’ospedale, di farla staccare da quel brutto momento, che vivevano assieme, già perché aveva notato che quando le parlava gli occhi le diventavano lucidi e che voleva sacrificare il suo dolore per aiutarla. Si carezzò le spalle, sentiva freddo, mentre seduta accanto a Jake,sulla poltrona, sentiva le gocce della macchinetta che gli faceva scendere la flebo cadere nel silenzio. Mentre guardava Jake, sentiva di impazzire, sentiva l’aria mancarle, brividi sulla pelle, perché l’aria che respirava e il sole che la riscaldava era sdraiato inerte su un letto di ospedale. Le lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi, mentre si abbracciava a lui, il corpo era caldo ma le mancavano i suoi abbracci e il suo sorriso, era Jake ma non poteva dimostrarglielo. Qualche giorno dopo, sotto insistenza di suo padre e di Bella, promise che sarebbe tornata a lavorare qualche ora dalla signora Call. Bella non riusciva a vederla così, ridotta uno straccio, la capiva, anche lei faceva la stessa cosa per Jake, una persona importante nella sua vita quanto in quella di Elena ma, non poteva permettere a sua sorella di distruggersi. La vedeva così deperita, pallida, aveva perso il luccichio e il sorriso perenne e allegro, che l’aveva sempre accomunata con Jake. L’espressione preoccupata e spenta era diventata una maschera difficile da cancellare. Sapeva di dover aiutare Elena in qualche modo, la vedeva delirare ormai per quella situazione. Ed Elena infatti stava impazzendo alla sola idea che Jake, il suo sole, non potesse farcela. Quando tornò a lavorare al bar, tutti sembravano in imbarazzo con lei, forse per il fatto che non sapevano se chiederle o no di Jake. Stava ripensando a quel giorno durante lo scontro con Blake. Il sangue di Jake che le colava tra le dita, la profonda disperazione, angoscia nel vederlo star male e il non aver potuto fare di meglio, salvarlo dalle ferite.
〝Ohuuuu〞espresse toccandosi la mano. Il sangue le colava sui bicchieri, mentre aveva in mano quello che le si era rotto tra le mani. Si tolse una scheggia di vetro, il dolore per la profondità del taglio le fece fare una smorfia e guardando che nessuno fosse presente se la toccò per guarirla. Il solco enorme si trasformò in un lieve graffio sulla mano che le sanguinava meno. Nascose la mano con uno strofinaccio. Le lacrime iniziarono a scorrerle sul viso sciupato e stanco, insonne da notti ormai, l’idea di non aver fatto di più per Jake, di averlo portato forse alla morte non le dava pace e se non si fosse mai svegliato si sarebbe sentita in colpa per sempre. Il rimedio sarebbe stato lasciarsi morire con lui.
〝Santo cielo Elena…! Ti sei fatta molto male? Fa vedere!〞la Signora Call le si avvicinò apprensiva notando la mano sporca di sangue e i vetri nel lavandino.
〝Sto bene…. Non è niente…〞la rassicurò Elena tenendo ben nascosta la mano mentre correva in bagno a tamponarla e disinfettarla, per far finta dato che era sparito tutto. Poi rivolse lo sguardo verso l’entrata del bar, sentendo la porta aprirsi. Quella donna che diceva di essere sua madre si era ripresentata ancora. Chiuse la porta del bagno e cercò di non pensarci. Più che altro non voleva crederle. Non poteva farlo era così assurdo, tutta questa storia dell’abbandono per proteggerla. Una madre non abbandonerebbe mai sua figlia per proteggerla. Mentre si fasciava la mano per celare il taglietto minuscolo, pensò alla notte in cui era scomparsa sua madre, e suo nonno venne ucciso, una sensazione di vuoto le pervase lo stomaco. Anche se sarebbe stata ad ascoltare quella donna non riusciva a credere. Riaprì la porta scrollando il capo, cercando di non pensarci. Decisa a non dare importanza a quella storia. Anche se aveva saputo che si era presentata sempre, tutti i giorni, anche quando Elena le aveva detto, prima della battaglia, che per lei era morta. Se voleva poteva stare a guardarla tutto il giorno al bar, ma più di quello non sentiva di darle. Mentre era ancora sovrappensiero, Bella le comparve davanti apprensiva.
〝Stai bene? La mamma di Embry mi ha detto che …ti sei fatta male!〞le disse guardando accigliata la mano.
〝Si…〞Elena le mostrò la mano quasi ridendo, il minuscolo graffietto nascosto sotto un enorme cerotto. Anche Bella le sorrise. Per un momento sembravano aver dimenticato tutto. Elena volse lo sguardo verso il tavolo, la donna si era seduta proprio davanti al bancone. Bella aveva notato e appreso la situazione.
〝Prima o poi dovrai parlarle… non credi?〞le propose cercando di mediare.
〝Io credo… mai!〞le sottolineò Elena. Mentre metteva a posto il grembiule . 〝Ma tu non dovresti essere a visitare il college? Non era oggi che… avevi detto che ti saresti presa anche tu un momento per te…〞
〝No… non potevo andarci con una sorella a pezzi ….〞Bella stava per dire qualcosa su Jake, gli occhi le diventarono lucidi. Anche lei soffriva tantissimo all’idea di non vederlo mai più.
〝Grazie Bella〞Elena si abbracciò a le cercando di trattenere le lacrime. 〝Però devi pensare al tuo futuro io devo cavarmela da sola… so quanto ci tenevi ad iniziare i corsi con Edward e poi ti avevo detto che davo una mano ad Alice con Reneesme…lo so che lo fai per me ma… non dovevi…〞
〝Il college può aspettare in questo momento Elena, Edward mi ha detto che posso anche studiare a casa … lui è preoccupato per questa situazione e sapeva che non posso abbandonarti…. Non ora!〞sostenne Bella. 〝Beh adesso che ne dici di andare? Papà ci aspetta per il pranzo e… freme per rivederti… è stato così in pena per te! Poi ti accompagno da Jake…〞la rassicurò notandola stringere il ciondolo che Jake le aveva regalato qualche tempo prima. Elena annuì, poi guardò la signora Call, che le diede l’okay.
〝Va pure mia cara!Per oggi te la sei cavata bene…〞la donna le si avvicinò per rassicurarla 〝E… saluta Jake da parte mia…〞le disse anch’essa angosciata dalla situazione, si asciugò una lacrima scappata dall’occhio. In contemporanea Kim uscì dal bar angosciata. Forse non era quello il momento per rincarare la dose con sua figlia. Voleva rimediare agli errori con Elena, sapeva che sarebbe stata dura ma ci avrebbe provato ad ogni costo. Al diavolo la Signora Lorenz che la teneva sotto controllo, le aveva ribadito che ormai non correva più nessun pericolo e che avrebbe ripreso i legami interrotti bruscamente con sua figlia. Ebbe un fremito quando capì che Elena soffriva per il suo ragazzo che stava male, uscì dal bar di corsa. Elena si strinse nelle spalle, dispiaciuta per non riuscire a crederle, non era una questione di testardaggine era qualcosa che sentiva nel profondo dell’anima.
Qualche ora dopo era insieme a sua sorella e a Reneesme a pranzare alla tavola calda , con suo padre. L’espressione di Charlie quando la rivide, la fece stare bene. Suo padre l’abbracciò contento e ansioso. Felice e sollevato. Sollevato dal fatto che aveva di fronte Elena, la figlia ritrovata da coccolare e incoraggiare e Bella, la figlia affettuosa da stimare per il fatto che nonostante tutto, aveva preso la situazione a cuore. Magari un'altra figlia nello scoprire un'altra sorella avrebbe potuto fare il diavolo a quattro, mentre Bella si era comportata proprio come una vera sorella, la sorella maggiore, più matura e saggia. Anche se lo aveva scoperto da qualche mese sembrava come se lo fosse stata sempre , solo che era stata divisa da Elena a lungo. Charlie le guardava parlare e sorridere, vedeva la sofferenza per Jake negli occhi di Elena e la rassicurazione di Bella, la quale, nonostante soffrisse quanto lei, cercava di consolarla, di essere forte per lei. Si sentiva appagato nell’avere due splendide figlie e una nipote, la sua adorazione. Notando un aria strana, quasi trasognante, Bella dovette fermarsi nell’aiutare Reneesme che le aveva chiesto ketchup.
〝Tutto bene papà?〞gli domandò preoccupata.
〝Si…〞disse tornando in sé. Anche se voleva bene ad entrambi, per lui era sempre stato difficile esprimere a pieno i propri sentimenti. E così mentre avrebbe voluto dire di quanto era orgoglioso delle sue figlie e della nipote, di quanto volesse loro bene, di quanto avrebbe fatto per loro, sorrise a tutt’è tre e riprese a mangiare la sua bistecca.
〝Elena…〞disse notando la sua espressione corrucciata, continuava a fissare l’orologio sulla parete della tavola calda 〝… che ne dici di venire a stare a casa… con me … almeno ci facciamo compagnia…〞sostenne accarezzandole la guancia. Elena gli abbozzò un sorriso, le faceva davvero piacere avere finalmente un padre, oltre a una sorella che le volevano davvero bene e la facevano sentire di famiglia. Non che con Lola e la famiglia in Brasile non ci fossero stati queste sensazioni. Ma con Charlie e Bella era tutto diverso, il legame era profondo e lo avvertiva.
〝  Non vorrei disturbare papà.. sai non  voglio contagiarti il mio malessere…〞si espresse con voce incolore.
〝Elena…〞Charlie le si sedette accanto cingendole le spalle 〝tu sei mia figlia … lo so che quello che è successo in passato con Kim, ti turba molto, il fatto di aver vissuto senza mai avere l’idea di chi fosse la tua vera famiglia… ora l’hai trovata… tuo padre e tua sorella…〞disse riferendosi a Bella che sorrise ad Elena cercando di incoraggiarla. Il solo nominare quella donna, fece trasalire Elena, ma non ci pensò più di tanto, aveva Jake per la testa era lui la questione fondamentale da risolvere.
〝Papà ha ragione!〞sostenne intervenendo 〝Anzi sai che ti dico… visto che per un paio di giorni sarò senza Edward, vengo a stare di nuovo a casa come i vecchi tempi…〞aggiunse con entusiasmo 〝Sempre che tu sia d’accordo papà!〞
Charlie le abbracciò entrambe, dato che Bella era di fianco ad Elena. 〝Queste due ragazze mi faranno impazzire…!〞disse ironizzando 〝Per voi quella è sempre casa vostra.. percui non ci sono accordi…〞. Elena annuì, anche se sembrava non importarle più di tanto in quel momento, in realtà la proposta di suo padre la rendeva felice, le faceva piacere passare del tempo con lui, conoscerlo meglio e soprattutto stare con sua sorella. Bella le era  stata di grande aiuto nell’ultima settimana, con lei sapeva di poter piangere e sfogarsi, di poter avere una spalla su cui piangere. Sentiva di capirsi al volo con sua sorella, non avevano molti interessi in comune, ma per entrambe era certo che l’una avrebbe aiutato incondizionatamente l’altra.
〝Bene … 〞disse Bella rivolgendosi a Elena, che sembrava in ansia 〝Andiamo da Jake.. cosa dici?〞. Elena si alzò di scatto dalla sedia, pronta per andare non aspettava altro.
〝Scusami papà…〞si espresse subito dopo pensando che forse era stata troppo esagerata.
〝Tranquilla piccola…〞l’abbracciò Charlie 〝l’unica cosa, sta tranquilla vedrai che Jake presto ti starà di nuovo fra i piedi…〞se voleva farla sorridere suo padre ci era riuscito, anche lui ricambiò. Bella poi rivolse lo sguardo alla sua bambina, rattristata all’idea di non poter ancora vedere il suo zio preferito.
〝Ma io voglio vedere lo zio Jake…〞sostenne imbronciata mentre si aggrappava a lei. Bella l’abbracciò forte, sapeva benissimo quanto fosse legata a Jake, ma era troppo piccola per portarla in ospedale, non con Jake in quelle condizioni.
〝Oh tesoro!〞le disse dandole un bacio sulla fronte 〝Senti facciamo una cosa … se Carlisle mi dice che domani puoi venire anche tu… prometto che ti porto da Jake…〞le disse cercando di consolarla. Ci era riuscita notando gli occhi che erano diventati speranzosi. 〝Posso vero zia Elena?〞
〝Certo…〞le disse accarezzandole la testa. Adorava incredibilmente quella bambina dolce, sensibile, intelligente e premurosa. Reneesme annuì allegra. Anche Elena le sorrise.
〝Ora resta con Charlie…poi se ci sono problemi puoi chiamarmi ma io torno presto… stasera dormiamo nella vecchia camera della mamma sei contenta?〞. La piccola annuì. 〝Bene . brava la mia bambina, fa la brava con il nonno okay?〞.
〝Ce la spasseremo!〞sostenne Charlie allegro prendendo in braccio sua nipote 〝Che ne dici di un bel gelato?〞
〝Siiii!〞la piccola non se lo fece ripetere due volte. Si mise a ridere con Charlie. Bella la salutò con un bacio, salutò e ringraziò anche  suo padre. Meno male che almeno lui riusciva a distrarla, anche l’assenza di Edward l’aveva un po’ demoralizzata, lui si faceva sentire, tra un paio di giorni sarebbe tornato, ma la mancanza era davvero lacerante per lei quanto per la loro bambina, che pur non dandolo molto a vedere, ne sentiva terribilmente la mancanza.
Poco dopo furono in ospedale. Elena attraversò la porta con meccanicità, ormai conosceva ogni gradino, ogni ascensore, ogni porta. Salutò con il cenno della mano le due infermiere con cui aveva ormai familiarizzato.  Bella la seguiva di fianco. Entrò sempre con un gesto meccanico nella stanza dove Jake era ricoverato. Rimase sbalordita quando trovò il letto vuoto. Le lenzuola nuove e nessuna traccia del suo uomo.
〝Ma.. cosa…〞espresse quasi balbettando. Bella entrò per accertarsi cosa fosse accaduto. Anche lei rimase allibita. Poco dopo entrò anche Carlisle. Sarà stata l’ansia, la tensione, un po’ di tutto, ma Elena iniziò a piangere, disperata. Bella l’abbracciò per consolarla e calmarla.
〝Carlisle ma che succede?〞domandò  anche lei fortemente agitata.
〝L’abbiamo solo spostato di stanza…〞
〝Sta meglio? Si è svegliato?〞un barlume di speranza si accese negli occhi di Bella.
〝E’ stazionario, la parte più dura l’ha superata, bisogna solo dargli tempo…〞. Sentendo quelle parole, nonostante fosse ancora confusa, anche in Elena si intravide un po’ di tranquillità.
〝Posso...〞si espresse con un filo di voce 〝anzi possiamo vederlo?〞si corresse pensando anche a sua sorella.
〝Certo!〞Carlisle fece cenno loro di seguirlo. La stanza era in altro reparto. Il corridoio le sembrava lunghissimo per l’attesa, si teneva abbracciata a Bella. Sentiva che se fosse successo qualcosa di troppo forte non avrebbe retto. Voleva entrare in  quella stanza e rivedere il suo Jake stare meglio, sorriderle, guardarla negli occhi,abbracciarla e baciarla. Gli mancava terribilmente il suo calore, il suo amore, la sua passione.
Prima di attraversare la porta che Carlisle teneva aperta. Esitante lanciò un’occhiata a Bella, che la incoraggiò ad entrare. La stanza era più piccola dell’altra e con meno macchinari. A circondare il letto anche Rachel, Emily e Leah, che le fece un cenno con la mano.
〝Come va…Elena?〞le chiese, aveva un aria distesa rispetto alle visite precedenti.
〝Meglio.. 〞espresse con un filo di voce. Voleva dirle invece  che finché tutto non sarebbe tornato alla normalità non sarebbe stata più la stessa, sorridente, allegra e spensierata, non poteva essere così senza Jake, senza lui non riusciva ad andare avanti era come se tutto si fosse fermato per lei. Rachel l’abbracciò e le fece spazio per avvicinarsi al letto. Elena rimase delusa, pensava di trovarlo sveglio e che loro stavano reggendo il suo scherzo e invece era ancora la, intubato, con tre quattro flebo che cercavano di farlo sopravvivere. Sembrava stesse dormendo placido e tranquillo e invece non era così, non si sarebbe svegliato con l’odore del caffè per casa e il profumo dei pan cakes. Elena si sentiva sprofondare,era troppo, troppo doveva fare qualcosa altrimenti sarebbe impazzita. Presa dallo sconforto uscì dalla stanza, Bella la raggiunse, notando quanto fosse sconvolta. Leah  si scrollò le spalle preoccupa, non si sentiva in grado di fare qualcosa per lei  anche se voleva. Rachel e Emily si fissarono preoccupate.
〝Elena …〞le disse avvicinandosi a lei. Elena si avvolse tra le sue braccia per consolarsi. Anche Carlisle le raggiunse avendo notato la scena.
〝Elena… perché non ti siedi sei pallida!〞sostenne Bella preoccupata, ma Elena aveva altro a cui  pensare. Carlisle le si avvicinò per dirle qualcosa ma lei lo interruppe.
〝Perché non mi dici che è morto e la facciamo finita !〞sostenne mentre le lacrime le rigavano il volto, i singhiozzi non la lasciavano respirare. Bella la guardò demoralizzata, se Elena aveva iniziato a pensare al peggio allora la coscienza ne stava riprendendo il possesso. Non era più assente e imbambolata nei suoi pensieri. Finalmente reagiva al dolore in qualche modo oltre che con le lacrime e i monosillabi. Però Bella non voleva, tantomeno riusciva a sentire quelle parole, sua sorella doveva essere proprio sconvolta per averlo detto. Le cinse le spalle per tranquillizzarla.
〝Ascoltiamo cos’ha da dire Carlisle … sono sicura che ci sono buone notizie…〞. Le disse incrociando con gli occhi lucidi lo sguardo accigliato di Carlisle. Fece loro strada per parlare più tranquillamente, anche Rachel  avvertita da Bella si diresse nello studio del dottor Cullen.
Entrati Elena si sedette,  se lui dopo una settimana che Jake era in quelle condizioni, le aveva detto di parlare in privato, sentiva che qualcosa era andato davvero storto, che le innumerevoli volte che aveva provato a guarirlo anche dopo il ricovero in ospedale stato davvero inutile. Carlilsle le versò un bicchiere d’acqua, aveva notato il suo pallore, dovuto alla stanchezza e al subbuglio emotivo, le posò nelle mani due pillole notando che spesso si toccava le tempie, il mal di testa le era ritornato. Elena ascoltava lentamente le  sue parole, tutto le sembrava così lontano, come un lungo traguardo, come un viaggio in cui lei doveva fare strada a Jake, perché lui non ce la faceva. Lungo e faticoso. Lui era vivo, ma non voleva vivere, sembrava non averne le forze al momento. Era fuori pericolo ma non aveva le forze necessarie per svegliarsi. Un lupo andato in letargo, solo questo le venne in mente pensando alla situazione.
〝Stagli vicino Elena… ! Stategli vicino è fuori pericolo ma ha bisogno del vostro aiuto, della tua forza… Lui sente in qualche modo la tua vicinanza, lo abbiamo riscontrato nelle analisi…〞sostenne Carlisle  mettendole una mano sulla spalla. Elena abbozzò un sorriso, pensando che alla fine era stata utile. 〝Lui si potrebbe svegliare in qualsiasi momento ma potrebbe essere tra un ora come  tra un mese…〞quella frase la spiazzò di nuovo. Un ora non era un mese, non era la stessa cosa. Quelle parole furono come lame taglienti per Elena. Bella se ne accorse, le prese la mano, per farle forza, infondo anche lei ne aveva bisogno.
〝Elena potrebbe stare con lui anche la notte se questo serve ad aiutarlo…〞propose Bella, immaginando che lei avrebbe voluto stargli vicino da subito.
〝Sarebbe fantastico…〞si espresse Carlisle 〝Ma non si può è in una situazione delicata…non è permesso dall’ospedale…〞rispose dispiaciuto.  Bella lanciò un occhiata ad Elena, la quale capendo la situazione e il fatto che si stava preoccupando troppo per lei rispose prontamente.
〝Non fa nulla Bella… grazie per averci pensato!〞  sostenne cercando di non far vedere troppo la sua delusione. Avrebbe voluto passare la notte accanto a lui, ma se non era possibile, avrebbe passato più tempo con lui di giorno.
Anche Rachel sembrava preoccupata.
〝Ma… si sveglierà vero?〞intervenne cercando di nascondere la voce tremolante per celare il pianto.
〝Bisogna aspettare…〞le rispose Carlisle con fermezza, poi dovette uscire perché lo aspettavano per le visite dei pazienti. Elena e Rachel si salutarono con un abbraccio.
〝Sii forte Elena… fallo per lui…〞le disse Rachel prima di recarsi  alla macchina, una lacrima le rigò il volto. Elena annuì, tutto si sentiva fuorché forte, ma qualcosa aveva deciso: doveva reagire, pensare in positivo e al meglio per Jake, per il suo sole che si era nascosto dietro le nuvole. Doveva fare lei la parte del sole adesso, riscaldarlo con i suoi raggi, farlo risvegliare da quel letargo in cui si era nascosto. La colpa di averlo ridotto così a causa sua , la pervadeva tutti i giorni,ma come per la battaglia contro gli Hoh avrebbe lottato per lui, sempre.
Poco dopo erano a casa, da Charlie. Per tutto il viaggio Elena era stata taciturna, Bella non aveva insistito, infondo la capiva benissimo, tutti potevano dirle qualsiasi cosa ma finché Jake non si sarebbe ripreso per lei erano tutte parole senza un vero e proprio significato. Anche Charlie era preoccupato, non riusciva a vederla così affranta e non sapendo cosa fare si sentiva incapace di aiutarla fino in fondo. Era sempre stato di poche parole, avrebbe voluto aiutarla in qualche modo, ma non ci sapeva fare con le parole. Elena lo aveva capito perciò gli voleva bene così com’era.
〝Ciao …〞Bella corse ad abbracciare Reneesme che le andò in contro, sembrava allegra e spensierata. 〝Papà  ha chiamato…ha detto che è arrivato.. che gli manchiamo e…〞le disse contenta alla bambina si illuminarono gli occhi 〝Adesso lo richiamiamo così ci facciamo raccontare tutto…che ne dici?〞espresse mentre la piccola  la guardava  raggiante, sapeva quanto le mancasse Edward per questo voleva farla parlare con lui il più a lungo possibile. Poi lanciò uno sguardo ad Elena, seduta sul divano, mentre guardava senza prestare troppa attenzione alla partita di football che Charlie aveva impostato sul televisore.
〝Tranquilla Bella…〞le disse alzandosi e avvicinandosi a lei e a Reneesme, non voleva che a causa sua il mondo e la vita meravigliosa di sua sorella si fermasse 〝… ora per distrarmi preparo qualcosa da mangiare…〞
〝Il tuo infallibile metodo anti stress…〞sottolineò Bella.
〝Beh 〞Elena abbozzò un sorriso 〝Almeno mi rilasso un po’… so che sarà impossibile ma cucinare almeno mi distrarrà… Non sai quanto mi manca!〞sostenne andando verso il frigo, poi affondò il viso tra le mani.  Bella le andò in contro subito. Voleva consolarla ancora. Una ragazza innamorata che viveva un dolore enorme. Voleva essere forte e invece era crollata.
〝Lo so Elena… lo so.. cerca di essere forte!〞Bella voleva fare qualcosa in più, ma più di così non poteva. Era una situazione che vivevano insieme, il dolore era profondo per Elena quanto per Bella. Ma era anche un dolore diverso, per Bella Jake era una persona di famiglia, l’amico speciale, il migliore amico, quello a cui si vuole bene sempre, per Elena non era così: Jake era l’amore, la passione, l’imprinting. Senza di lui lei non sarebbe stata assolutamente nulla. Si sarebbe lasciata morire con lui, che fosse stata la catalessi, la depressione, la follia, non sarebbe più esistita senza il suo Jake. L’amore che provava per lui era qualcosa di inspiegabile, di ovvio, come se fossero entrambi due calamite, si erano trovati, divisi, ritrovati e innamorati, si stavano dividendo ma alla fine non potevano fare l’una a meno dell’altra. Due forze che pur essendosi opposte spesso, si sono avvicinate per stare unite per sempre. Ed era così che Elena voleva che la sua storia andasse a finire con il per sempre. Come una favola in cui, dopo la lotta ai cattivi,  tutto torna a posto, tutti possono vivere felici e contenti. Non poteva finire così, non poteva rinunciare a Jake. La speranza doveva essere l’ultima a morire e sentiva che così sarebbe stato. Doveva essere forte per Jake.
Mentre Charlie guardava la partita , Elena iniziò a cucinare, voleva fare le stesse cose che faceva per Jake e la sua famiglia. L’allegria che nel essere attorniata da un gruppo vasto e chiassoso come i Quileuttes. Sorrise ripensando a quella volta che Jake l’aveva portata a casa di Emily, circondata da quei ragazzi affamati e scherzosi, mentre preparava una crostata ai mirtilli enorme e invitante, la ricordava così quella divertentissima giornata. Le piaceva quella situazione: calore, allegria e felicità tutto in un solo colpo, ma era stata ancora più piacevole per la presenza di Jake, lo aveva visto diverso dalle altre volte, il suo sguardo era illuminato, sereno, pacifico, rassicurato mentre la teneva tra le sua braccia e la osservava aiutare Emily. Aveva già dentro di sé l’idea di essersi innamorata di lui ma quella volta ebbe una certezza. Mentre ripensava a lui, aprì il frigo e con grande stupore anche di Bella, che le si era avvicinata,  notò che era pieno. Charlie aveva fatto la spesa. Si era messa a pensare e non si era nemmeno accorta che sua sorella era ancora la in cucina.
〝Bene c’è tutto l’occorrente per fare un buon arrosto… mi metto all’opera…〞si espresse annaspando nei cassetti alla ricerca di stoviglie ed altro per cucinare 〝Tu intanto va a chiamare Edward… salutalo da parte mia… e digli che mi scuso se gli ho rubato la moglie con cui doveva visitare insieme il college e… che  come sorella sei fantastica! Ti voglio bene…〞Elena si abbracciò a Bella, che la ricambiò allegra.〝Anch’io Elena… anch’io…〞le disse  felice ed emozionata. 〝Bene … chiamo e poi vengo ad aiutarti.. sai anche a me piace cucinare più che altro ho imparato per sopravvivere…〞espresse sogghignando. Elena la seguì con lo sguardo, lanciò uno sguardo verso Charlie che sonnecchiava sulla poltrona, poi si mise all’opera.
〝Allora che mi dici di questo college…? 〞espresse Bella incuriosita, la piccola Reneesme accovacciata tra le sue braccia 〝Cosa ti hanno detto? Vedrai che sarà interessante…! Almeno da quello che avevamo letto nella brochure….〞.
〝  Non quanto te! Mi manchi… meno male che dopodomani ritorno perché sennò…  credo di impazzire…〞la interruppe Edward. Bella non voleva fare la tipica moglie agitata, che sente fortemente la mancanza del marito eterno diciassettenne che era andato a visitare il college, ma il suo tono della voce, mielato e affascinante, la indusse a pensare che avrebbe voluto fosse li in quel momento, per baciarlo e abbracciarlo e fargli capire quanto sentisse la sua mancanza, quanto si sentisse affranta senza di lui, dato che di sicuro lui aveva capito dal suo tono di voce che si sentiva a pezzi.
〝Anche tu… non sai quanto… 〞aggiunse lei socchiudendo gli occhi cercando di mantenere la calma 〝… avrei bisogno davvero di qualcuno che mi conforti … io consolo mia sorella meno male che almeno c’è Reneesme una parte di te… che mi sta vicino….〞si espresse sorridendo alla bambina che ricambiava anche se fremeva per parlare con suo  padre.
〝Come sta Elena?〞domandò Edward preoccupato, ricordandosela quando l’ultima volta che l’aveva vista un paio di giorni prima, in preda alla disperazione perché non aveva fatto tutto il possibile per Jake .
〝Meglio ma…. Si vede che è stremata . Non so fino a quanto reggerà… noi cerchiamo di starle il più vicino possibile, di calmarla ma è dura, io non la biasimo affatto al posto suo starei anch’io a pezzi…  distrutta dal fatto che non può fare di più per Jake…〞
〝E’ fortunata ad avere una sorella come te! E io ad averti come moglie… sei così dolce…e premurosa〞
〝Si… ma non credo di fare abbastanza…  lei è convinta  che .. beh  si sente in colpa perché pensa  che è tutta colpa sua se lui sta così… che è colpa sua se io sono rimasta qui a Forks… mentre dovevo venire con te a vedere in college… capisci?〞
〝Dille di non preoccuparsi e che io sono sollevato se tu le stai accanto… che non ci sono problemi  e che non è colpa sua…〞si espresse preoccupato.
Bella dovette cedere il cellulare a  Reneesme non ce la faceva più, voleva parlare con suo padre.
〝Scusa amore ma… nostra figlia non può resisterti…〞sostenne sogghignando anche Edward la seguì immaginando la sua bambina ansiosa e impaziente. Bella le passò il cellulare.
〝Papà…〞la voce dolce e emozionata della bambina fece sorridere Edward. 〝Ciao.. piccola…〞
〝Ma quando torni? Mi manchi tanto… 〞
〝Dopodomani… non vedo l’ora di riabbraccianti… e di suonare il pianoforte con te…〞
〝Davvero?  Bello….〞la bambina era entusiasta 〝Però… c’è una cosa che vorrei più di ogni altra…〞
〝Cosa?〞Edward le chiese con preoccupazione, sembrava una cosa seria dal tono della sua voce.
〝Che lo zio Jake si svegliasse… così Elena non piange più… sente tanto la sua mancanza… a volte sembra morta anche lei… e io non voglio che anche lei muoia…〞si espresse mentre la lacrime iniziarono  a rigarle una guancia.
〝Reneesme!〞Bella la sgridò sentendo quelle parole. La piccola abbassò lo sguardo 〝Scusa… mamma〞si espresse avendo capito che forse  aveva esagerando. Bella le accarezzò la testa e la stinse a se.
〝Reneesme ci sei?〞 si espresse Edward dall’altro capo del telefono. Renesmee annuì con il fiato 〝Ascolta tesoro… qualsiasi cosa accada… bella o brutta, sta anche tu vicino alla zia Elena, sono sicuro che con te vicino non piangerà, lei ti vuole bene… me lo dice sempre… e con te  vicina si sente felice…sei così allegra… stai tranquilla nessuno morirà vedrai… 〞
〝Va bene…〞si espresse seria ma soddisfatta dalla risposta di suo padre  〝Ti ripasso la mamma…, sento un buon profumino che viene dalla cucina e ho fame… ti voglio bene papà… 〞.
〝Anch’io  tesoro…〞le disse emozionato e allo stesso tempo preoccupato per la bambina.
Bella riprese il telefono e fece sgattaiolare la bambina dal letto. 〝Non so perché abbia detto una cosa simile riguardo ad Elena…〞soggiunse Bella accigliata 〝sente così tanto questa situazione… speriamo che tutto si risolva al più presto…〞concluse ansiosa. Era tutto così pesante, difficile come situazione e se fosse accaduto il peggio, non sapeva nemmeno da che parte iniziare con sua sorella e Reneesme estremamente legate a Jake, e anche con se stessa. Non voleva pensare al peggio, sentiva che tutto si sarebbe sistemato. Il solo pensiero che tutto potesse peggiorare la fece trasalire, un brivido le attraversò la schiena.
〝Sta tranquilla amore…〞la consolò Edward 〝Domani… torno… è deciso! Al diavolo i corsi e…  tutto il resto…〞
〝Ma.. scusa  avevi detto che seguivi qualche lezione per vedere come funziona…〞
〝Senti amore… tu e nostra figlia, la situazione che state vivendo siete mille volte più importanti di uno stupido college… domani sarò da te.. anzi saremo… dato che ci sono anche Alice e Jasper…, sai  anche lei è in ansia per tua sorella e fremeva per tornare… perciò… a domani spero il più presto possibile….〞le diceva mentre a Bella le si illuminarono gli occhi. Anche se era mancato solo due giorni, per lei era stata un’eternità, e il suo ritorno avrebbe di sicuro migliorato la sua situazione, sarebbe stata più forte per sua sorella. Con Edward accanto tutto sarebbe andato meglio. Stava per dirgli qualcosa ma la sua voce vellutata e seducente la interruppe 〝E… ricorda che ti amo! A domani… non dire nulla a Nessie è una sorpresa chissà che il mio ritorno la faccia stare meglio…〞le disse  mandandole un bacio. Bella rimase senza parole 〝A domani amore…〞riuscì a dirgli emozionata e felice che finalmente suo marito le sarebbe ritornato accanto. Finalmente poteva avere qualcuno che la consolasse e la aiutasse a sopravvivere in quella situazione che stava trascinando sua sorella, e  silenziosamente anche lei, nel dolore più profondo.
Dopo cena Elena incominciò a mettere a posto la cucina e Bella dopo aver messo a letto Reneesme le diede una mano. Anche Charlie andò a dormire dato che il giorno dopo avrebbe lavorato.
〝Certo che sei davvero una cuoca provetta…〞sostenne Bella cercando di tirarle su il morale, mentre assaporava un goccio di sugo rimasto nella teglia dell’arrosto. Per tutta la sera aveva parlato pochissimo, quasi a monosillabi, sembrava più rilassata ma la sua mente sembrava occupata, probabilmente dai soliti pensieri. La osservava pulire i piatti sembrava assorta.
〝A Rio aiutavo in cucina oltre che al bar…〞le spiegò mentre passava i piatti lavati e da asciugare a Bella 〝… Pilar, mi insegnava le ricette così quando lei era impegnata e bisognava dare una mano ero io che gestivo il tutto… mi ricordo la prima sera che Jake è arrivato …〞stava ricordando allegra  quel momento poi si interruppe come se non poteva essere felice nel ricordarsi di Jake. Bella si fermò per ascoltarla in attesa della continuazione. Elena si appoggiò al piano della cucina, abbassò la testa ed emise un sospiro, non voleva piangere, non voleva dare di nuovo questa visione patetica a sua sorella che cercava di incoraggiarla in tutti i modi. Apprezzava davvero quello che Bella stava facendo per lei, se non le fosse stata accanto così tanto, forse sarebbe andata a finire in mille pezzi. Si sentiva in colpa anche nei suoi confronti per quello che stata sopportando a causa sua.
〝Respira…〞le suggerì ansiosa Bella , avendo notato che faceva fatica a parlare, come fosse bloccata.
〝E se lui non… non si svegliasse più Bella…?〞ammise mentre continuava a respirare a fondo guardando il lavandino. Non avrebbe voluto dire quella frase, l’aveva quasi detto con sforzo, però  lo fece tutto d’un fiato, infondo era il vero nodo della situazione. Ebbe una sorta di conato di vomito per il nervosismo e la sola idea che Jake potesse non farcela.
〝Io …non…Perché pensi questo Elena?〞Bella non voleva nemmeno pensare al peggio, per cui decise di sviare l’argomento. Amareggiata da quella frase assurda.
〝Perché potrebbe essere così !〞le rispose aspra, poi chiuse gli occhi, demoralizzata e sconvolta, disperata. Dannazione ora se la prendeva con sua sorella! La persona che le stava più vicino in quel momento, quella che l’aveva consolata nei momenti più duri e difficili dopo l’incidente. 〝Scusami… io non .. volevo…〞le disse guardandola negli occhi, sottomessa allo sguardo perplesso di sua sorella. Scollò il capo, mentre le lacrime le solcavano il volto.
〝Tranquilla…è  passato…〞le rispose Bella alzandosi nella spalle e abbracciandola 〝però…. Elena secondo me devi  stare tranquilla…  okay!? e io..? Nessuno ha pensato al come stia io nel sapere che il mio migliore amico stia in quelle condizioni, negli ultimi mesi sono successe tante di quelle cose così speciali,  alcune belle  tipo il mio matrimonio, la mia luna di miele, la gravidanza malconcia, il sapere che ho una sorella però….〞si espresse con gli occhi lucidi  nervosa 〝alcuni momenti come nel matrimonio sono stati davvero duri per me. Jake  scompare  per settimane, poi ritorna come regalo a sorpresa per dirmi addio in pratica!〞esternò mentre si appoggiava al tavolo della cucina 〝… sai, per lui sposarmi con Edward significava dirsi Bella adesso diventa immortale ma per me non esisterà più. Non sarà più lei. Però la speranza c’è stata  e tu  Elena l’hai salvato!  Lo hai aiutato con la tua serenità, la tua tranquillità,il tuo essere solare. Grazie a te Jake è rinato da una situazione che l’avrebbe fatto impazzire credimi Elena, senza il tuo aiuto, se tu non mi avessi raggiunta qui a Forks, lui mi avrebbe odiato per sempre!  Ma tu l’hai salvato Elena, l’hai salvato dall’odio, dalla repulsione verso me, la mia scelta e i Cullen! Era avverso e tu l’hai addolcito. Elena tu l’hai aiutato e lo farai ancora ne sono sicura.  Perché ti senti impotente, non devi fermarti ma combattere!〞sostenne Bella agitata.
〝Non ce la faccio Bella… mi sento a pezzi! Ogni volta che ripenso a quello che è successo vorrei tornare indietro e lasciare che gli Hoh mi prendessero e facessero tutto quello che volevano fare di me pur di rivedere Jake sano e salvo! 〞precisò Elena sempre più sconvolta.
〝  Elena non è colpa tua… non è colpa di nessuno è accaduto!lui ti ama, sei il suo imprinting e pur non sapendone molto so che lui ti avrebbe protetta a costo della sua vita stessa.  Anch’io ogni giorno prego che si svegli… perché non sopporterei l’idea di perderlo, non l’ho mai sopportato, vorrei che lui mi fosse sempre accanto come amico, che sia presente nella mia vita e non sopporterei di  vedere  lui morto e te a pezzi… Non lasciare che il tuo amore e la tua vita vada in frantumi … fa come con Jake leccati le ferite e riparti daccapo per lui… ricordi a Rio… volevi rivederlo ad ogni costo e io ti ho spianato la strada… fa lo stesso adesso!〞
〝Vorrei Bella ma… non so come fare… sento come se … la sua anima si sta allontanando dalla mia, non sento nulla, non sento scintille e energia come sempre… sento che una parte di me è morta… anzi una buona parte di me… sento il vuoto…. Completo e silenzioso〞
〝Non sei morta Elena e nemmeno lui!〞Bella gettò arrabbiata lo strofinaccio sul tavolo per scrollare sua sorella 〝Elena! Non sei morta!〞le sottolineò facendo si che lei la guardasse. 〝Combatti! Lui l’avrebbe fatto per te! Va da lui stagli vicino … ma combatti!Non devi arrenderti…〞. Poi si allontanò da quella stanza prima che la situazione avesse potuto peggiorare le cose. Lasciò sua sorella a riflettere. E infatti, quelle parole furono reattive in Elena. Bella le aveva lanciato un messaggio: se lo ami davvero combatti per lui! Lui lo avrebbe fatto per te!. Bella andò via dalla cucina prima che tutto potesse degenerare.  Le era dispiaciuto essere brusca con sua sorella ma sapeva che era l’unica soluzione per far si che lei potesse un po’ svegliarsi  da quell’incubo e reagire, era sicura che poteva farlo se solo ne aveva davvero la convinzione.  Elena si sedette sul divano a pensare, ripensava alle parole di Bella. Come non darle torto, si sentiva proprio così : una codarda impaurita all’idea che il suo uomo potesse morire. Forse non voleva immaginare o non riusciva a concepire come avrebbe retto se fosse accaduto davvero. Cercò di riposare, si avvolse nella coperta e provò a chiudere gli occhi. Bella era scesa in cucina per capire se stava meglio e per scusarsi per il modo in cui l’aveva trattata. Voleva bene a sua sorella e non avrebbe mai voluto dirle quelle parole e in quel modo. Elena dormiva ma il sonno era molto leggero. Continuava a muoversi e agitarsi. Dopo giorni stava sognando,  sognava Jake. Lo vedeva sulla spiaggia di La Push, seduto sul tronco sul bagnasciuga, di spalle, si voltava verso lei, preoccupato e ansioso e allo stesso tempo felice di vederla. Elena ricambiò al suo sorriso stupendo, voleva prendergli la mano, ma non riusciva ad avvicinarsi a lui. Più  lei gli  andava in contro più lui sembrava allontanarsi.  Improvvisamente Elena ricominciò a risentire la voce. La voce di Jake nei pensieri che le diceva di andare da lui, di aiutarlo, perché voleva abbracciarla, voleva stare con lei, ma non ce la faceva da solo. Prendi la mia mano… dai… forza amore, resisti ti prego!” Elena si protraeva in tutti i modi, quasi stava precipitando per poterlo afferrare e faceva di tutto per avvicinarsi a lui ma sembrava irraggiungibile. Le lacrime le solcavano il volto perché sembrava impossibile fare qualcosa. Era bloccata a qualche metro da lui eppure non poteva afferrare la sua mano e aiutarlo.
 “ Elena… amore dove sei?” sentiva la sua voce debole e lontana. Si svegliò di soprassalto, sudata e confusa. 〝Jake…〞sussurrò tra sé in preda al panico, si passò la mano tra i capelli arruffati e inumiditi dal sudore. Il calore ricominciava ad impossessarsi del suo corpo, sentiva quella voce lontana ma presente.  Anche Bella avvertì il suo sussulto, appena arrivata nel salotto,  preoccupata accese le luci basse per capire cosa fosse successo.
〝Tutto bene?〞espresse andando verso il divano preoccupata per sua sorella che sembrava in catalessi. 〝Non ti ho visto salire e… volevo vedere come stavi…〞le disse notando il suo sguardo preoccupato.
〝Si… sto bene…〞si espresse ansiosa. La maglietta appiccicata al corpo per il sudore, la voce tremula per l’agitazione. Si alzò di scatto e andò verso il lavandino della cucina per sciacquarsi il viso. Poi si mise le scarpe buttate accanto al divano. Andò verso l’ingresso alla ricerca di qualcosa. si cambiò la maglia con una più asciutta. Poi si mise le scarpe e afferrò la giacca.
〝Ma che fai? Dove stai andando?〞Bella sembrava agitata quanto lei. Sembrava volesse scappare ma era indecisa su cosa fare.
〝Devo andare da lui…!〞si espresse agitata mentre continuava a rovistare tra i mazzi di chiavi.
〝L’ho sentito Bella… lui ha bisogno di me!〞le riferì mentre continuava a fare avanti e indietro in ansia. Doveva andare punto e basta e questo Bella l’aveva capito.
〝Vengo con te! Non posso lasciarti andare da sola…〞le disse mentre si metteva gli stivaletti e si metteva qualcosa in più addosso alla tuta che aveva usato per dormire.
〝Okay…〞le disse ansiosa mentre si vestiva . Charlie, la quale sentendo quel fracasso, proprio sotto la sua camera da letto, preoccupato andò a vedere cosa stesse accadendo. Quando vide Elena con le chiavi della macchina in mano e Bella che si apprestava a scrivere un biglietto, capì che c’era qualcosa di preoccupante in entrambi.
〝Non dirmi nulla papà…〞si espresse in preda al panico Elena con la mano sulla maniglia e il piede fuori della porta. Charlie la fissava sbigottito.〝….ho bisogno di vederlo…〞.
Sarà stato che erano le tre del mattino e quindi era stato svegliato nel riposo o forse la confusione nei discorsi di Elena e Bella che lo fissava cercando di  prendere le difese di sua sorella che l’unica cosa che riuscì a dire fu 〝Va bene… se questo ti farà stare meglio vai… tesoro〞sostenne mezzo addormentato 〝andate pure ci penso io alla bambina…〞disse poi rivolgendosi a Bella.
〝Grazie papà!〞Elena gli buttò le braccia al collo, rassicurata dalla risposta di suo padre. Si andò a sciacquare il viso per rinfrescarsi ancora. Bella era già in macchina. Salita sopra la Ferrari, partirono a raffica verso l’ospedale di Forks. 
Elena scese subito all’ingresso dell’ospedale . Sentiva quella voce chiamarla, la voce di Jake. Non badò nemmeno alla guardia notturna che aveva cercato di impedirle di entrare in quel modo e senza  nemmeno presentarsi in un ospedale alle tre del mattino. Non c’era ostacolo che potava trattenerla. Sorrise al pensiero che la stessa cosa più o meno si era verificata quando aveva salvato sua sorella, allora solo Bella, dalla morte. Anche Jake si stava salvando, sentire la sua voce la faceva sentire meglio, tornare tutto alla normalità.
Attraversò il corridoio di corsa, quella stanza sembrava non riuscire raggiungerla mai. Il corridoio con le  luci notturne sembrava infinito. Poi eccola stanza. Per fortuna non c’era nessuno nei paraggi che potesse impedirle di entrare. Aprì la porta ma prima di farlo notò che fuori non c’era nessuno perché la maggior parte degli infermieri erano tutti attorno a Jake. Rumori di macchinari, e altro, vociferare in pieno soccorso dei medici. Senza pensarci due volte spalancò la porta e si buttò in mezzo all’ammasso di medici e infermieri che occupavano la stanza.  Un infermiera le impedì di avvicinarsi. Elena continuava a sentire quella voce, la voce di Jake, sembrava vicina adesso, sembrava potessero parlarsi nel pensiero come era accaduto sottoforma di licantropo.
〝Non può stare qui… la prego!〞l’infermiera cercò quasi strattonandola di portarla fuori dalla stanza. Elena continuava ad opporsi, districandosi dalla sua presa, voleva capire cosa stesse accadendo a Jake, sembrava tutto in allarme e questo l’agitava. Elena poi scorse Carlisle, che le si avvicinò per calmarla.
〝Ti prego fammi stare qui… non farmi uscire!〞lo supplicò in lacrime.  Lui la portò fuori.  Elena dovette cedere diede un occhiata ancora a quel letto. Carlisle chiuse la porta, sembrava sereno non preoccupato come l’ultima volta.
〝Elena!〞disse cercando di risollevarle il morale a terra 〝Si sta riprendendo… te l’ho detto dovevi solo aspettare…!〞le annunciò mentre Elena si mise a sedere, incredula e in lacrime, come se le parole di Carlisle fossero aliene. Bella sopraggiunse preoccupata per la faccia sconvolta di sua sorella lanciò uno sguardo verso Carlisle per capire cosa stesse accadendo.
〝Ho sentito la sua voce…〞gli spiegò Elena in un sussurro, mentre si stringeva a sua sorella.〝Lui si sta riprendendo…〞
〝Si.. infatti! ora però restate qui buone … appena siamo pronti vi facciamo entrare così vi vedrà quando apre gli occhi…. 〞spiegò loro mentre tornava dentro la stanza in fretta. Ci volle circa un ora prima che i medici uscissero dalla camera di Jake. Nel frattempo Bella aveva chiamato anche Rachel e Billy, per avvertirli della notizia. Elena era in preda all’ansia, non era in grado di parlare. Guardava paralizzata la porta e attraverso le veneziane che lasciavano intravedere il letto e Jake. Sedute in attesa, nessuna riusciva a dire nulla, ogni tanto si guardavano: Elena abbozzava un sorriso finalmente. Bella la cinse con un braccio imitandola. Poi l’arrivo di Carlisle le fece sobbalzare in piedi.
〝Jake è fuori pericolo…〞sostenne uscendo dalla stanza. Elena lo ringraziò quasi abbracciandolo. Lui le sorrise, era sollevato finalmente nel vederla più tranquilla. 〝Potete entrare… una alla volta sarebbe meglio ma… date le circostanze…〞espresse notando il viso ansioso di entrambe.
〝Grazie Carlsile 〞sostenne Bella  felice. Lui annuì con la testa e fece strada verso la porta.
〝Mi raccomando…〞si augurò Carlisle  prima di aprire〝… niente sforzi…è ancora molto debole… ha superato una dura prova… ora è ancora sotto sedativi ma si potrebbe svegliare in qualsiasi momento…〞concluse rivolgendosi ad Elena quanto a Bella. Entrambe annuirono.
 Elena entrò nella stanza quasi in punta di piedi. Il suo Jake, senza tubi e troppi fronzoli attorno, lo facevano sembrare più lui. Si avvicinò al letto emettendo un sospiro spezzato dall’ansia . Non sapeva quanto ci sarebbe voluto, Bella si mise dall’altro capo del letto. Era emozionata e irrequieta quanto sua sorella. Vedeva Elena, la sua espressione era cambiata, non sembrava più a pezzi, ma in attesa, una promettente attesa. Elena si sentiva come quando dopo una tempesta tutto ritorna alla calma, certo ci sono da raccogliere alcune rovine ma finalmente c’è il sole. Jake in quel momento era proprio il suo sole ritornato a splendere dopo una lunga e preoccupante tormenta.
Elena gli prese la mano, sentiva il calore del suo corpo, la mise vicino la sua guancia, il profumo speziato era ritornato e sentiva il suo cuore battere lievemente. Lo guardava, su quel letto d’ospedale, mentre il monitor segnava che la pressione era buona e che il battito era quasi regolare. Una lacrima le rigò la guancia e bagnò la mano di Jake. Incrociò irrequieta lo sguardo con quello di Bella, poi sentì la mano stringersi. Elena scostò subito lo sguardo verso il volto di Jake. Vide i suoi occhi aprirsi lentamente. Mettere a fuoco tutto quello che gli stava attorno. La luce gli sembrava troppo forte dovette sbattere più volte le palpebre per rendersi conto di dove si trovasse.
〝Jake…〞disse felice ed emozionata accarezzandogli la guancia. Gli sorrise, lui le rispose.
〝Elena〞rispose lui nei suoi pensieri, non riusciva a connettere il cervello ai muscoli della bocca. 〝Sei qui…. Non riesco a… parlare scusa〞. Non aveva la forza per parlare la voce era un sussurro, le sorrideva emozionato e innamorato di lei.
〝Si sono qui… tranquillo non affaticarti…〞gli rispose, poi gli diede un bacio sulla labbra, lieve e dolce. Jake lo apprezzò, le sorrise e si portò la sua mano alla bocca per baciala. Poi volse lo sguardo verso l’altra persona che gli stava accanto. Sorrise nel vederla accanto a lui.  Sussurrò il suo nome, quasi strascicando le parole. Aveva tante cose da dire ma non riusciva a parlare.
〝Ciao Jake…〞espresse notando che la stava guardando, lui voleva dire qualcosa Bella lo fermò per evitare di stancarlo. 〝Sono così felice che ti sei svegliato…  non sai quanto…〞. Bella iniziò a piangere. Jake le accarezzò la mano. Poi guardò verso Elena.
〝Sta tranquilla… sono sveglio… non vedi che ho gli occhi aperti…!〞Elena lesse nel suo pensiero e scrollò il capo. 〝Jake non sai quanto ci hai fatto stare in ansia e quanto…〞. Lui le avvicinò un dito sulle labbra. La conosceva bene e  nonostante fosse appena uscito dal coma, immaginava quanto fosse stata in ansia e in agitazione per lui, per il fatto di sentirsi responsabile dell’accaduto e allo stesso modo immaginava Bella, la sua amica, la sua migliore amica, anche lei in preda al panico per la sua situazione.  Era felice di essersi svegliato con loro due accanto: da un lato l’amore e la passione dall’altro l’amicizia che una volta era stato amore ma che adesso era diventato un legame profondo. Poco dopo anche sua sorella e suo padre furono da lui, contenti che si fosse salvato, sollevati che tutto potesse tornare a posto. Tutti notarono la luce negli occhi di Elena, lo sguardo era tornato sereno e tranquillo e di questa cosa erano felici per lei, che si era sentita in colpa a lungo.
 Nei giorni seguenti Elena passava più tempo possibile con Jake, ora che era sveglio, voleva recuperare il tempo con lui. Gli aveva confessato il suo dolore e i suo senso di colpa per quello che era successo, Jake ovviamente l’aveva rassicurata, dicendole che l’avrebbe fatto comunque. Le aveva ribadito che l’amore che provava per lei non era normale ma andava al di sopra di qualsiasi cosa. 〝Per te sarei e farei qualsiasi cosa Elena ricordalo sempre!Ti amo…〞le disse baciandola, le labbra che incontrarono quelle di Elena erano ansiose e passionali. Lei ricambiò allo stesso modo e si abbracciò a lui, non voleva che quel momento finisse, voleva restasse eterno. Era ormai passato un mesetto dalla guarigione completa di Jake. Era ancora in ospedale, seduto ad aspettare Elena  che finiva sistemare le ultime cose nel borsone. Tra qualche ora avrebbe lasciato l’ospedale e ad attenderlo ci sarebbe stata una festa  a sorpresa che Elena e Bella avevano organizzato per lui a La Push. Non sarebbe stata una festa come le altre, in quanto Elena aveva pensato di invitare anche i Cullen, ovviamente previo consenso di Sam ,che non poté ne riuscì  obiettarsi, dato che sia Emily che Leah sostenevano l’idea di Elena. Carlisle aveva fatto molto per Jake e i Cullen erano anche un pò la famiglia di Elena perciò, in previsione del matrimonio tra Jake ed Elena dovette iniziare a farci l’abitudine. Vedere i vampiri a La Push una cosa strana ma possibile.
〝Okay… ci siamo, ho preso tutto…. possiamo andare〞disse Elena afferrando il borsone iniziando ad incamminarsi. L’infermiera arrivò con una sedia a rotelle, Jake emise una smorfia .
〝E’ la procedura….〞sostenne Elena incoraggiandolo notando il suo viso quasi costernato 〝… dai fino all’ingresso poi cammini da solo…〞.
〝Okay… non mi oppongo se a trasportarmi c’è un infermiera dolce e bellissima come te!〞Elena gli sorrise, lo baciò con dolcezza,  senza che se ne accorgesse lui l’afferrò e la mise a sedere sulla sedia a rotelle.
〝Ma che fai?!〞espresse sorpresa e divertita, mentre lui iniziava a camminare e a muoverla con lei in braccio.
〝Voglio divertirmi.. sono stato fermo a lungo devo recuperare in qualche modo il tempo perso… mi sei mancata Elena….〞
〝Bene anch’io oh …   meglio se chiudo gli occhi〞disse coprendoli con le mani 〝almeno se ci facciamo male siamo già nel posto giusto!〞  iniziarono a ridere e a divertirsi 〝Reggiti forte…!〞sostenne  ridendo mentre la faceva andare veloce. Elena rideva felice, imbarazzata, innamorata del suo Jake che insieme a lei rideva e se la spassava, mentre gli infermieri e personale li fissavano sconvolti. Infondo un po’ erano uguali, l’attrazione l’uno per l’altra era l’elemento in comune. Arrivati all’ingresso Jake fece una sorta di sgommata davanti a Embry. Lasciando sbigottiti lui quanto gli altri che stavano in attesa ad aspettarlo. Infatti all’ uscita c’erano anche Bella, Edward, Reneesme, Embry, Seth e Leah. Sorrise nel trovarsi una specie di comitato di bentornato.
〝Hey …fratello  vedo che ti sei ripreso bene!〞 espresse Embry  ridendo stupito dal suo atteggiamento spensierato. Anche gli altri lo guardarono  felici che stesse bene. Jake fece scendere delicatamente Elena dalla sedia, che rideva ancora. Poi si alzò in piedi, contento e sereno. Abbracciando tutti. Rimase sorpreso nel ritrovare anche Edward ad aspettarlo.
〝Mi fa piacere che stai meglio Jacob…〞gli disse porgendogli la mano. Jake accettò la sua stretta e sinceramente gli faceva piacere averlo tra i piedi, Elena gli aveva spiegato che aveva lasciato che Bella le stesse accanto anziché andare a visitare il college con lui e che si era molto preoccupato per quello che era accaduto. Poi rivolse lo sguardo a Bella che corse subito ad abbracciarlo, felice, il sorriso contagiò anche Jake.
〝Finalmente sei in piedi…sono davvero felice che stai bene! Ci hai fatto penare….〞
〝Anch’io di vederti!〞le rispose abbracciandola, asciugandole con il dito una lacrima che le stava scorrendo sulla guancia. Bella si lasciò avvolgere dal suo abbraccio caldo, lo guardò e gli sorrise. Poi Jake tornò ad abbracciare Elena, ma si sentì  tirare per la camicia. Reneesme voleva salutarlo, infondo era il suo zio preferito.
〝Ciao  piccola…〞le disse prendendola in braccio, sorridendole, stupito di quanto era più grande rispetto l’ultima volta che l’aveva vista. Lo sguardo dolce, il sorriso tranquillo. Reneesme lo abbracciò con fermezza 〝Non farci mai più uno scherzo simile!〞espresse  poi arrabbiata lasciando tutti sbigottiti, soprattutto i suoi genitori. Bella la guardò accigliata. Jake le fece capire che non era successo nulla di grave. Si mise a ridere insieme alla bambina che lo abbracciò ancora.
〝Promesso!〞le rispose mettendosi la mano sul cuore e mettendola giù. Reneesme gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
〝Bene adesso noi andiamo…〞espresse guardando Elena e andando subito tra sua madre e suo padre. Improvvisamente scomparvero tutti. Jake rimase meravigliato, tutti contenti che stesse bene ma poi tutti che se n’erano andati.
〝Ma che succede!?> chiese ad Elena incuriosito.
〝Nulla… avevano tutti da fare delle commissioni….Leah deve partire per il college, Embry doveva studiare per gli esami… Bella ed Edward volevano passare un po’ di tempo insieme alla loro bambina…. Mi sembra normale〞sostenne Elena cercando nella tasca dei jeans delle chiavi. Jake scrollò le spalle, infondo sembrava tutto a posto. 〝Eccole qua!〞espresse ansiosa  e sorridendogli mentre dalla tasca dei jeans tirava fuori anche il foulard.
〝Cosa fai?〞
〝Ah Ah…〞lo fermò lei mentre lo zittiva con un dito sulle sue labbra〝Fidati di me…〞Jake rise divertito, poi annuì e si lasciò bendare. Elena lo guidò fino alla meta prevista.  Poi gli disse di togliersi il foulard.
〝Sorpresa…!〞disse mentre Jake guardava  felice la Harley di Elena. La moto e la donna dei suoi sogni in un unico colpo.
〝Ma questa è…?〞
〝Si è proprio lei la mia Harley degli anni 70… la stessa di Rio… a te l’onore …〞disse porgendogli le chiavi della moto in mano. Mettendosi il casco e il borsone a tracolla.
〝Me la lasci guidare…?〞
〝Beh certo sei il nuovo propetario… non potevo lasciarti senza moto... l’ho fatta arrivare proprio una settimana fa…〞gli spiegò abbracciandosi a lui〝sai i Cullen con tutte le loro conoscenze mi hanno aiutata perché ci sarebbe voluto  molto di più per farla arrivare fin qui… ma sai com’è essendo la sorella di Bella…〞espresse vaga e sorridendogli. Jake l’abbracciò, i loro sguardi felici, spensierati, illuminati  dall’amore si incontrarono.  Elena gli teneva le mani sul volto, Jake gliele prese le mani, guardava Elena, aveva la stessa luce degli occhi come la prima volta che l’aveva conosciuta a Rio, una luce solare e allegra, viva e passionale. Lei intrecciava le mani nelle sue, si fissarono a lungo, avvicinandosi come fosse la prima volta e infatti come due calamite e due tessere di un puzzle si ritrovarono abbracciati  e a baciarsi. Una scossa attraversò entrambi. Le labbra aderivano perfettamente l’una all’altra. Sembravano proprio non volersi mollare, come se dovessero continuare, perché necessitavano l’uno dell’altra. Sembrava come se non ci fosse nient’altro che loro attorno. Elena sentiva tutti i pensieri che Jake si stava facendo su di lei e la stessa cosa Jake su quelli di Elena. Lei  si scostò un momento per guardarlo negli occhi, gli sorrise arrossendo, sentendo quello che stava immaginando. 〝Ti amo Jake… per sempre…〞gli sussurrò abbracciandolo gli occhi lucidi ed emozionati. Jake la zittì con un bacio più calmo e dolce, riassicuratore. 〝Sono qui accanto a te amore mio… ora non c’è più niente che potrà allontanarci!〞le disse tenendola abbracciata.
Jake rivolse uno sguardo incuriosito verso la moto. Elena lo guardava sogghignando.<< Dai che aspetti … forza…!>>Elena lo incoraggiò a salire sulla moto. Jake annuì sorridendole, ora aveva  proprio tutto si sentiva assolutamente completo:  una  bella e dolce ragazza, una moto potente, un legame profondo che aveva sempre sperato rimanesse con Bella,  non poteva essere più che felice, tutto era perfetto, non si sentiva più lo sfigato di turno che rincorreva un sogno distrutto ora aveva davvero tutto.  E tutto questo lo doveva ad Elena. Le prese la mano per aiutarla a salire in sella. Elena  rise, i suoi occhi erano illuminati dai raggi del sole, si allacciò il casco. Si guardarono ancora.  Uno sguardo carico di emozioni, di felicità e speranza. Jake fece rombare il motore della Harley, il suo cuore si sentiva come il rombo di quella moto, pulsante ed energetico. Baciò ancora una volta Elena, con più passione. Un mucchio di persone  li guardava ma a loro non importava il loro era un sentimento coinvolgente e inspiegabile. Se non fosse che c’era la festa a sorpresa sarebbero restati li.   << Dove vuoi che ti porti?>> chiese lui, distaccandosi dalle labbra della sua ragazza, mentre le teneva la mano sul suo torace. Elena si appoggiò con la guancia al suo petto. << Anche sulla luna…>> sogghignò, il suo risolino attraversò il petto di Jake con un brivido, chiuse gli occhi mentre sentiva il profumo della sua pelle, un misto di cannella e fiori selvatici  <<… con te verrei ovunque  e… infatti un’idea ce l’avrei… si trova tra la strada che porta a La Push è una vecchia casa, un po’ malandata però c’è una ragazza carina che prepara degli ottimi pan cakes….>> ammiccò Elena,  Jake si mise a ridere arrossendo capendo benissimo il posto dove Elena voleva andare <>
<< Okay mi arrendo andiamo alla riserva … mi fa piacere rivedere la mia famiglia, i miei amici ma poi voglio stare da solo con te  Elly, ti voglio solo per me…. >>. Elena annuì e gli diede una pacca per farlo partire. Jake lasciò il freno e accelerando più che poteva si diresse verso La Push.
Intanto proprio a La Push erano arrivati anche i Cullen.  C’erano tutti, ovviamente la più elettrizzata era Alice anche se Jasper, temendo i licantropi, la teneva un po’ a freno. Ma non era stato molto in grado di fermarla. Anche se agli altri era risultato un invito strano, lei invece era davvero felice di partecipare nonostante la maggior parte degli invitati fossero licantropi. Si era messa a guardare la partita di calcio che stavano giocando i Quileuttes in spiaggia, meta della festa. Anche Bella, Edward e Reneesme, che aveva fatto amicizia con Claire. Nonostante Claire fosse più grande di lei anagraficamente fisicamente era superata dall’altezza di Reneesme, le bambine giocavano tranquille e sembravano a proprio agio. Così come Carlisle e Emmett, la quale si erano messi a giocare insieme ai licantropi a football e si stavano divertendo un mondo. Sotto gli occhi divertiti di Esme e Alice. Bella rideva ancora per le acrobazie che Quil e Embry si erano messi a fare dopo aver vinto. Le ricordava i vecchi tempi passati nel garage di Jake. Si voltò ridendo poi notò la sagoma di Rosalie dietro ad un albero. L’unica a non aver accettato davvero l’invito. Bella lanciò uno sguardo ad Edward che capì subito. Si approssimò a lei.
<< Qualcosa non va…? Avvicinati… la festa è verso la spiaggia c’è anche in corso una partita… >> espresse titubante Bella andando verso Rosalie. Lei la guardava accigliata. Bella le pose la mano.  <<  Dai Non avere paura … Elena… Emily… hanno parlato chiaro con Sam, oggi non ci sono rancori ne patti che impediscono una festa tutti insieme…>>
Rosalie la fissava contrariata.
<< Eddai Rose !>> Bella le mise quasi il broncio, perché rifiutava di fare come il resto della famiglia e per un giorno sotterrare l’ascia di guerra. Lo avevano fatto tutti, senza problemi quando Elena aveva spiegato e aveva fatto venire dai Cullen anche Sam e Emily per parlarne << Fallo per Elena almeno.. so che Jake non ti è mai andato a genio ma mia sorella…  lei era così entusiasta di questa festa…>>.
<< Non è questo Bella …>> sbottò Rosalie infastidita, Esme riavvicinatasi notando la faccia costernata della sua figlia adottiva, la guardò quasi rimproverandola << è che mi sembra davvero troppo!Infondo noi siamo…. nemici non posso far finta che siamo improvvisamente amici e che insieme festeggiamo… >>
<< Lo  so Rose…! ma proprio perché sono stati loro stessi ad invitarti.. anzi Elena che ci teneva per ringraziarci della nostra vicinanza in un momento così duro non credi che alla fine non siete più considerati nemici? E poi tra poco arrivano e non vorrai far rimanere male Elena… anzi lo sai che le abbiamo organizzato una bella festa a sorpresa…oggi sarebbe anche il suo compleanno… dai fallo per lei ti prego….>>.
Reneesme, notò sua madre in lontananza e si mise a correre verso loro, porse a sua zia  un bel mazzolino di fiori selvatici. << Zia Rose guarda li ho raccolti per te… vieni  ti faccio vedere dove li abbiamo presi io e Claire… sai che è proprio simpatica fa certe capriole>>. Le suggerì prendendole la mano e persuadendola  a seguirla verso il vicino bosco. Bella e Rose scoppiarono a ridere. Rose annuì, non era facile dire di no a Reneesme e questo la bambina lo sapeva. Sentendosi più rassicurate dal discorso di Bella e non potendo non darle ragione, Rose si lasciò convincere  e si avvicinò di più alla spiaggia. Esme si sedette accanto a Leah e a Sue che le offrirono qualcosa da bere e da mangiare, ovviamente poi si scusarono ricordandosi che i vampiri non mangiano. Esme le fece capire che non era successo nulla di così grave.
<< Emily… Rachel!>> Alice si avvicinò a loro, il solito entusiasmo che la pervadeva,   le due ragazze stavano dietro all’enorme barbecue che stavano tenendo d’occhio,  la festa sarebbe stata un’occasione anche per continuare a parlare dei preparativi per il matrimonio di Elena e Jake. << Volevo farvi vedere cosa avevo in mente per il matrimonio…  Elena lo vorrebbe fare sulla spiaggia quindi essendo del posto potreste darmi una mano…>> si espresse tirando fuori dalla  tasca dei jeans un block notes su cui aveva fatto degli schizzi su come aveva visionato il tutto.
<> le  sgomitò facendola voltare Emily le rispose  di  si sorridendo e  Rachel le diede una  pacca sulla spalla. << Sono sicura che te la caverai benissimo… Bella mi ha fatto vedere le foto del suo  matrimonio, sono rimasta incantata da tutto quello che c’era…  i fiori, il vestito, la torta…sei davvero brava… se non mi fossi già sposata ti assumerei anche per il mio….>> si mise a sogghignare  seguita da Emily << Magari ti propongo per la nascita del bambino… >> le disse ridendo, facendole notare la rotondità sulla sua pancia. Quella frase rese ancora più raggiante Alice. Si sentiva soddisfatta, sopratutto se la frase proveniva da una persona esterna alla sua famiglia.
<< Se volete vi aiuto che posso fare?>> domandò Alice cercando di rendersi utile. Rachel le sorrise.
<< Siamo quasi apposto… tu goditi la festa Alice… >>. Alice corse sorridendo da Bella. era così bello e strano per lei vedere i vampiri e i licantropi insieme e non per una battaglia, ma per una semplice festa. Bella i voltò sentendo in lontananza il rumore di una macchina che  si fermava.
Scorse Kim, le andò in contro.
<< Ecco la madre di Elena vado da lei…>> espresse verso Alice.
<< Speriamo che Elena la prenda bene…>>
<< Anch’io ma sento che andrà tutto bene… !>>.
Bella che l’aveva incontrato Kim al bar di La Push qualche giorno prma.  Le aveva parlato e spiegato che voleva assolutamente recuperare il legame con sua figlia. Le aveva quasi implorato  di aiutarla perchè voleva parlarle. All’inizio Bella si era rifiutata ma aveva notato il dolore di quella donna così aveva ceduto e così grazie a Bella, Kim avrebbe forse potuto rivedere sua figlia, parlarle, starle vicino, ricucire un rapporto ormai lacerato da tempo. La Signora Lorenz le aveva più volte impedito di farlo, di andare da sua figlia, di cercarla,  ma alla fine Kim era riuscita a  farsi valere e a dileguarsi. Non voleva essere più schiava di un passato ormai morto e sepolto grazie al coraggio di Elena. Doveva parlare a sua figlia, già perché non era un festa solo per Jake e il suo ritorno, la sua guarigione,  in Maggio ricorreva anche il compleanno di Elena. Era in pratica una doppia festa a sorpresa, solo che Elena non sapeva che la sorpresa era sua madre.
<< Salve…>> la donna si avvicinò timidamente a Bella che le andò incontro.
<< Mi fa piacere che è riuscita a venire … >> le disse Bella contenta.  Notò che la donna si guardava attorno. << Lei non è ancora arrivata ma ci manca pochissimo>> . Kim annuì sospirando Era una donna davvero molto bella, gli occhi neri, i lunghi capelli  bruni, una donna molto curata ma non appariscente. Negli occhi e nella sua espressione accigliata vedeva molto di Elena.  
<<   Ti sono davvero grata per il tuo aiuto Bella …>> espresse abbassando il capo <<  spero solo che sarò gradita ad Elena… spero di non rovinare tutto… e che non se la prenda con nessuno…io voglio solo chiarirmi con lei, è mia figlia un legame indissolubile…>>  le spiegava con gli occhi lucidi.
<< Stia tranquilla…io e papà ci siamo accordati….spero anch’io che risolviate i vostri problemi…  Elena ha bisogno di ritrovare il legame con la sua famiglia, le sono stata vicino ma lei ha bisogno anche di una madre ne sono certa…>>. Kimberly annuì, ringraziando e abbracciando Bella.
<< Mamma!>> la piccola Reneesme le corse incontro << Con chi parli?>> Kim guardandola le sorrise. La bambina le ricambiò il sorriso.
<< Con la mamma di Elena….>> le rispose Bella prendendola in braccio.
<< Ciao…>> espresse timida in braccio a Bella. Kim le fece un cenno con la mano.
<< Perché non vieni a giocare con me e con Claire ?>> Bella le sorrise << Si … adesso arrivo!>> espresse Bella divertita.
<> le rispose sorridendole la donna. Bella la ringraziò.
<< Stia tranquilla  andrà tutto bene vedrà!>>. Kim guardò Bella allontanarsi, poi si sedette su una roccia in attesa, imbarazzata, infondo non conosceva nessuno. Sentì una mano sulla spalla, si voltò allarmata. Poi rise ritrovandosi Charlie. Nonostante fossero passati 19 anni non era cambiato tantissimo, lo trovava sempre affascinante anche se si sentiva molto a disagio con lui per non avergli mai detto di Elena.
<< Kim… ciao>> espresse Charlie quasi in un sussurro timido e impacciato.  Offrendole un bicchiere ti tè fresco.
<<  Ciao… Charlie…>> le rispose lei alzandosi in piedi prendendo il bicchiere. << Ti trovo bene… non sei cambiato moltissimo dall’ultima volta che ci siamo visti…>>
<< Si…? Trovi…?  >> espresse lui sogghignando  imbarazzato . Kim annuì << beh qualche capello bianco mi è cresciuto… comunque si me la cavo ….  Almeno cerco di fare del mio meglio…>>
<< Sei sempre stato coraggioso…  Charlie  ti ho lasciato che eri da solo con una bambina che ora è una donna…>>espresse incredula guardando in lontananza Bella.
<< E una mamma …>> aggiunse Charlie ridendo. Kim rise insieme a lui, poi la sua espressione cambiò, da felice divenne malinconica e triste.
<< Charlie volevo chiederti scusa…>> espresse con gli occhi lucidi risiedendosi.<< Io mi vergogno di me stessa… però se non ti ho detto nulla è perché…>>
<< Non preoccuparti… so tutto quello che dovevo sapere… >> le rispose rassicurandola. Certo il fatto di non aver mai saputo nulla di Elena fino a qualche mese precedente, lo faceva stare male, ma ormai non serviva più  a nulla rivangare il passato. Quello che era stato era stato ormai, ed aver ritrovato una figlia lo faceva sentire felice.
<< Mi sento così male … perché non ho mai detto la verità… credimi ho dovuto farlo! Mio padre, la mia tribù… e poi   avevi già tanti problemi con la tua ex moglie,  dovevi occuparti anche di un'altra figlia, alla fine non ho trovato più il coraggio… e la Signora Lorenz non me l’ha certo dato…mi è stata vicino ma non mi ha mai incoraggiato e mi ha separato da Elena dicendo che…era meglio per lei…>> Kim era agitatissima, per il voler chiedere scusa a Charlie e per l’imminente incontro con Elena.  
<< Kimberly… non sentirti in colpa… come vedi il destino ce l’ha riportata… e io sono molto felice che nella mia vita esiste un’altra figlia.  E sinceramente sono felice che tu… beh che tu sia viva… sei sparita all’improvviso senza dirmi nulla e  ora sei… sei qui…>> le espresse scettico e sorpreso.
Kim lo guardava, anche lei era felice di essere viva finalmente, già perché finalmente sentiva che era uscita dalla gabbia in cui era stata rinchiusa per anni pensando di aver fatto la cosa giusta. Era giovane,inesperta, sola  e incinta all’epoca. La Signora Lorenz era stato un valido aiuto quando tutto le si era rivolto contro,  le aveva dato una casa, un posto in cui stare con la bambina, finchè gli Hoh non si erano presentati a casa sua per minacciarla. Persino Helen Swan sapeva tutto e le stava vicino, aveva fatto in modo di tutelarla, sapendo quello che stava capitando nella sua famiglia a causa del divorzio tra Charlie e Renee. Una situazione delicata che aveva sempre più convinto Kim a non dire nulla a Charlie. Tutto andava bene fino all’arrivo degli Hoh. Da qual giorno le cose erano cambiate. Elena era stata allontanata, per proteggerla, e lei aveva accettato invece di lottare per stare accanto a sua figlia, doveva proteggerla non poteva evitarlo.
Le lacrime le rigarono il volto << Mi sentivo così sola Charlie… non volevo abbandonarla… la mia bambina e ora so che la perderò per sempre… l’ho già persa…>>. Vedendola così fragile Charlie l’abbracciò e la lasciò sfogare. <>.
 Bella notò la scena, anche se non era sua madre, vedere Charlie coinvolto con Kim le fece tenerezza. E le faceva piacere che anche Kim potesse avere qualcuno che la consolava.
<< Meno male che c’è tuo padre a confortarla…>> espresse Edward assistendo anche lui alla scena.
<< Già….>> rispose Bella appoggiando la testa al suo petto. << spero di non aver combinato un casino invece… quella donna era così disperata non potevo dirle di no…>>
<< Bella…>> Edward le prese il viso tra le mani, voleva guardarla e rassicurarla << Tu stai facendo una cosa bellissima… stai aiutando una madre ed una figlia a ritrovarsi e sono sicura che Elena lo apprezzerà… sei fantastica!>>
<< Oh… Edward!>> Bella si strinse più forte a lui. Lui rispose al suo abbraccio e le baciò la fronte. << Mi sento così fortunata ad avere te…sei la mia felicità… mi sento completa….tu mi completi….>>
<< No! Non solo io… >>
<< Si è vero…>> si disse Bella abbracciata ad Edward<< … è anche la nostra  bambina…la nostra adorabile, piccola e forzuta marmocchietta…>>espresse lanciando uno sguardo  e sorridendo alla  loro bambina che giocava allegramente a rincorrere Claire che rincorreva Seth. Sembrava così spensierata e senza pensieri.
<< Non sai quanto vi amo…>> Edward la baciò con dolcezza. Bella rispose al bacio.
<< Anch’io amore… anch’io… ora spero solo che anche quelli a cui voglio bene siano felici…noi due lo siamo abbiamo tutto, anche se l’essere rimasta così un’umana al momento non mi rende  totalmente soddisfatta della mia vita, però poi ci ripenso e mi dico che alla fine non mi manca nulla…e che va bene così…>>concluse abbracciandosi più forte a lui.
<< E’ così che deve essere…>> Edward la strinse a sé, le baciò la fronte << Sei la mia dolce e meravigliosa moglie umana… cosa potrei chiedere di più?>>. Lui la baciò ancora, Bella sentì un fremito sulla schiena, un brivido caldo.
Bella scrollò il capo, rideva insieme lui, innamorati l’uno dell’altra, pazzamente innamorati,  ma il fatto di non  essere diventata immortale la faceva ancora molto preoccupare, sentire la fragile umana della situazione. Sperava che prima o poi sarebbe accaduto, anche se le cose andavano comunque per il meglio.
<< Stanno arrivando!>> Alice spuntò fulmineamente dagli alberi lasciando il gruppo a bocca aperta, per fortuna Charlie e qualche altro umano non si erano accorti di nulla.   Kim lanciò uno sguardo a Charlie.
<< E’ arrivato il momento…>>
<< Sta tranquilla andrà tutto bene!>> la rassicurò Charlie.
Jake spense la moto, si tolse il casco. Aiutò Elena a scendere dalla moto.
<< Hey… ma che cavaliere!>> sostenne Elena divertita. Jake la prese ancora tra le sue braccia. Poi si diresse verso casa sua mano nella mano con Elena.
<< Hey! Sono tornato…>> espresse entrando in casa e guardandosi attorno. Elena cercava di non far trapelare nulla, era così contenta di avergli organizzato una festa in suo onore che voleva condividere con lui quella gioia.
<< Beh visto che non c’è nessuno…>> espresse prendendo in braccio Elena << Io avrei una bellissima idea per passare un po’ di tempo insieme…>> iniziò a baciarla. Elena gli buttò le braccia al collo, passandogli le mani fra i capelli. Anche se sapeva che c’erano tutti ad aspettarli, non riusciva a resistergli, desiderava farsi amare da Jake e contraccambiarlo. Poi un barlume di lucidità si accese nella sua mente, mentre Jake era intento a carezzarle la schiena nuda  sotto la maglia.
<< Jake…>> espresse Elena in un sussurro. Jake la strinse più forte a se. Elena rise mentre sentiva le sue labbra farle il solletico sul collo.<< Jake… perché non…>>
<< Si…? Dimmi amore….>> Elena riuscì a fermarlo per un’istante, anche se le sua carezze mentre lei tentava di parlargli non l’aiutavano affatto.
<< Senti… anch’io muoio dalla voglia di fare l’amore con te Jake…>> espresse Elena quasi sussurrando.
<< Beh se me lo dici così…>> Jake si sollevò per togliersi la maglia, lasciando Elena stupefatta dalla perfezione del suo corpo, era stupendo, il suo piccolo senso della realtà si stava lasciando trasportare dalla voglia sfrenata che aveva di Jake. La baciò ancora con una sfrenata passione, Elena ricambiò il bacio, quasi lasciandolo senza respiro.
<< Jake… allora so che rovinerò tutto ma se non te lo dico credo che non usciremo da questa stanza…>> espresse Elena ridendo e sollevandosi tra le sue braccia. << Mi sei mancata Elena…>> Jake le accarezzò la guancia e la riprese a baciare.
<< Anche tu amore mio ma…. sulla spiaggia ci sono tutti i nostri amici che ci stanno aspettando… ci sono anche i Cullen…pensa…>> espresse in un fiato Elena approfittando di un momento di pausa di Jake.
<< Aspettando? I Cullen?!>> Jake si fermò per un istante come se non avesse compreso quello che Elena gli aveva appena detto.
<< Si… beh io e Bella ti avevamo organizzato una festa a sorpresa… perciò ora riprendiamo il controllo e.. tu farai finta di essere sorpreso quando io ti porterò in spiaggia e ti ritroverai i  nostri amici che ti diranno “Bentornato Jake”!>> gli spiegò tutto d’un fiato mentre continuava a guardare Jake a torso nudo e la sua mente le diceva di chiudere la porta e buttare via la chiave per almeno un centinaio d’anni.
Jake si mise a ridere, Elena lo guardava contrariata. << Eh va bene…>> espresse ridendo mentre si rimetteva la maglia e cercava di far finta di non aver sentito nulla.
<< Me lo prometti vero Jake?>> domandò incuriosita Elena. Jake annuì << Per te farei qualsiasi cosa… Elena, perciò anche se volevo dimostrarti quanto ti amo e coccolarti sotto le coperte, farò come mi hai detto e… adiamo dai nostri amici e dai Cullen prima che cambi idea…>>
Elena guardò Jake entrambi scoppiarono in una fragorosa risata. Poi si incamminarono verso la spiaggia, mano nella mano. Jake sentiva i pensieri di tutti, anche se non capiva come mai non aveva sentito i pensieri sulla festa a sorpresa.
Improvvisamente vide sbucare uno striscione dagli alberi.
<< Bentornato Jake!>> espressero i Quileuttes all’unisono. Jake rideva insieme ad Elena, cercando di far finta di non sapere nulla. Tutti lo accolsero a braccia aperte, contenti che Jake stava bene, che era sulle sue gambe, sano e salvo. Anche la famiglia Cullen, Rose compresa erano felici che se la fosse cavata.  Bella, lei era radiosa, Edward era contento di vederla così felice per Jake e per Elena. Bella infatti era entusiasta di vederli insieme così felici e spensierati. . Volse lo sguardo verso lei, Elena, intenta a ballare con il suo Jake durante la festa. Erano così carini e teneri insieme. Elena le sorrise mentre Jake la stringeva a sé.
<< Bella… dai vieni a ballare anche tu! Edward che aspetti a farla ballare… non è vero che non sa ballare… se la cava benissimo… >> espresse afferrandola per una mano. Bella scrollò il capo ridendo. Poi chiese di fermare la musica.
<< Ma che succede!?>> Elena non riusciva a capire.
<< Buon compleanno sorellina!>> l’abbracciò Bella contenta. Elena era stupefatta, come aveva fatto a ricordarsi del suo compleanno, non ricordava di averglielo detto. Elena si scrollò nelle spalle cercando di capirci qualcosa. Bella la direzionò verso gli alberi. Elena vide in lontananza una sagoma, con una torta  tra le mani. Vedeva le candeline illuminare il viso della persona che stava portando la torta. Elena rise inizialmente, poi restò come pietrificata. Quella donna era li, con una torta tra le mani, il volto teso ma sorridente nel guardarla.  si avvicinava ad Elena, mentre lei indietreggiava incredula.
<< Buon compleanno piccola mia!>> espresse la donna, posando la torta su un tavolo e accarezzandole il volto. Elena la guardava incredula, voleva infuriarsi e arrabbiarsi ma non ci riusciva. Quella donna la guardava così remissiva, così tesa.
<< Cosa ci fa lei qui?>> espresse scettica mentre vide suo padre spuntarle dietro.
<< Elena… ti prego lascia che ti spieghi…>> espresse la donna prendendole le mani. Le lacrime le rigavano il volto.
<< Non c’è nulla da spiegare! Nulla…!>> Elena aveva gli occhi gonfi di lacrime. La più bella giornata, con Jake che era uscito dall’ospedale e che poco prima voleva farla sua, si stava trasformando nel peggiore degli incubi. Jake la teneva stretta a se.
<< Ti prego figlia mia lascia che ti spieghi… per una volta!>>
<< Non sono sua figlia… le ripeto che mia madre è morta!>>continuava ad esprimersi mentre le lacrime le rigavano il volto.
<< No Elena! >> Charlie intervenne nella discussione << Credo che tu debba ascoltare cosa ha da dirti… lei è tua madre ed è viva devi accettare la realtà!>>
<< Papà … ma tu?>>
<< Si.. so tutto! Elena…>> espresse avvicinandosi a lei << Dalle una possibilità… ti prego…   fallo per me, sai quanto bene ti voglio…>> espresse Charlie quasi supplicandola. Elena continuava a guardare la donna che la fissava con gli occhi lucidi e ansiosi. Anche se non voleva farlo, dovette. Dovette cedere e ascoltare cosa aveva da dirle una volta per tutte, anche se non voleva e non riusciva ad accettarlo.
 
 
A parte Jake e chi sapeva dell’esistenza della donna, il resto rimase delle persone presenti era sbigottito e increduli, molti sapevano che Elena era orfana di  madre e, non si aspettavano di vedere comparire sua madre. Esme lanciò uno sguardo di incoraggiamento a Elena, la quale le abbozzò un sorriso, anche se non riusciva a sorridere dopo una simile sorpresa.
<< Okay!>> intervenne Alice cercando di rompere il ghiaccio tra la tensione fra Elena e Kim. << Che ne dite se… andiamo tutti a casa Cullen e continuiamo la  nostra festa già perché tempo che stia anche per piovere!  Carlisle se sei d’accordo….>>  quest’ultimo annuì accendendo l’entusiasmo di Alice. Alcuni Quileutes annuirono altri rifiutarono gentilmente e tornarono a casa loro.
Bella la guardava stupefatta, sembrava che per sua cognata fosse naturale convivere con i licantropi, non si faceva assolutamente problemi.  Edward si mise a ridere divertito con Emmett. Rosalie che sembrava essersi affiatata in un dialogo con Leah, rimase anch’essa sbalordita. L’idea di avere tra i piedi i licantropi in casa non le giovava molto ma dato che Leah sembrava andarle a genio, non obiettò alla proposta.  Jasper era decisamente contrariato ma sapeva quanto Alice fosse determinata nelle sue scelte. Un uragano impossibile da fermare << Prometto che andrà tutto bene..>> gli sussurrò convincendolo << niente oggetti che tagliano, solo musica e chiacchiere…>>. In meno di dieci minuti erano rimasti solo Kim, Elena, Jake e Charlie. Charlie lanciò uno sguardo a Jake, che capì al volo. Bella le lanciò uno sguardo preoccupato  ad Elena,la quale aveva capito che centrava qualcosa in questa situazione ma le sorrise tranquillizzandola, se l’aveva fatto di sicuro era per il suo bene.
<> le disse a bassa voce dandole una pacca sulla spalla. << Sta tranquilla…>>. Elena accennò con il capo.
<< Elly…>> le disse cingendole la vita e scostandole una ciocca di capelli dal viso <<  tranquilla… sono certo che sarai in grado di ascoltare, sei così dolce amore mio…. Mmm>> espresse sussurrandole mentre Elena si voltò a guardarlo indecisa sul da farsi. <>  Elena lo fissò, malinconica, non voleva stare da sola con quella donna, poi annuì, abbassando lo sguardo, infondo  di da sembrava essersi decisa a darle una possibilità. Jake le diede un bacio sulla tempia, poi sparì con sua sorella e suo padre tra gli alberi.  Elena lanciò uno sguardo a Charlie, che le carezzò il viso.
<< Tesoro… io devo andare in centrale… però di qualsiasi cosa abbia bisogno ci sono chiama … okay?>> espresse abbracciandola, Elena lo guardò con gli occhi lucidi, Charlie le sorrise e l’abbracciò. << Ti voglio bene …papà!>>. Espresse con voce rotta.  Charlie fece un cenno per salutare Kim,  prima di direzionarsi verso la macchina. Erano rimaste sole, sulla spiaggia deserta di La Push. Elena lanciò uno sguardo verso il bar, non era chiuso ma sembrava non esserci molta gente,  guardò bene , era vuoto.  Si scrollò nelle spalle incredula, sembrava fatto davvero apposta, come se quello era stato messo la apposta per loro. Elena si incamminò verso il locale, Kim, con ancora in mano il dolce e le candeline accese la seguì.
Elena prese una sedia dai tavoli e si mise a sedere. Non aveva mai provato così tanto impaccio  e nervosismo in vita sua, per non sottolineare quanto fosse impaurita all’idea di dialogare con quella donna, la conosceva poco infondo. Anche Kim lo era, forse  molto più di lei. Appoggiò il dolce sul tavolo, la cera delle candeline stava colando sulla panna montata, ma non sembrava darci molta importanza. La guardava sua figlia, con lo sguardo basso, incredulo e imbarazzato. Era così bella, la ricordava da piccola, con il sorriso pronto e la dolcezza infinita. I capelli castani e la sua spensieratezza. Le sue frasi e la sua allegria per tutto.
<< Perché non le spegni?...>> espresse prendendole con delicatezza il volto e direzionandolo verso il suo sguardo. Elena le tolse la mano, lasciando Kim sempre più pentita di questa folle idea che le era venuta in mente: recuperare il rapporto con la figlia che aveva abbandonato e che temeva, provasse molto rancore per lei. Elena dal canto suo sentiva che stava sbagliando, non voleva essere così dura con quella donna, che diceva essere sua madre, ma non riusciva a non esserlo. La fissava ma non sapeva che dire, cosa fare. Sembrava essere rinchiusa in una stanza insieme ad uno sconosciuto, magari è anche tranquillo ma non si sa mai cosa possa tramare.
<< Elena.. io… mi spiace>> Kim non riusciva a trovare le parole per iniziare. Proprio come accade in una lettera che devi scrivere, il foglio è bianco, inizi a scrivere ma non sai davvero come e cosa dire inizialmente e alla fine non riesci mai a dire tutto quello che vorresti l’altro sapesse.  Elena  spense  le candeline, le sue 19 candeline, si alzò in piedi andando verso il bancone, le lacrime le solcavano il viso, il rimmel le colava sulle guance, si asciugò gli occhi con lembo della maglietta.  Kim sprofondò nella tristezza. Se non riusciva a parlarle in quel momento era davvero la fine, la fine di un sogno che nutriva da anni. Sarebbe stato meglio sparire e in fretta, non farsi vedere mai più e lasciare che Elena vivesse la sua vita senza intralci. Ma non voleva farlo.  Era li e aveva lottato per esserci. Aveva notato che Elena stava prendendo paletta e piatti per tagliare la torta.
<< Vuoi che ti aiuti!?>> Kim le carezzò la spalla. Elena si discostò dal suo tocco. << No… faccio da sola…>> espresse rabbuiata mentre con testa china si avvicinava al tavolo con la torta.
<< Lascia che…ti prego voglio solo starti vicina…>>espresse Kim, cercando di trovare un equilibrio con Elena.
<< E’ troppo tardi per starmi vicina…! Dovevi pensarci beh almeno una decina di anni fa prima di rinchiudermi in un orfanotrofio e lasciarmi a me stessa pensando che fossi morta!>>. Ecco che la bomba Elena teneva con molta accuratezza nel suo cuore era scoppiata, le schegge avevano colpito in pieno Kim,  rendendola in frantumi.  Quest’ultima sospirò, dietro sua figlia, che continuava a darle le spalle, notando la sua tensione e il suo tremore. Avrebbe voluto scappare o sprofondare nel profondo della terra in quel momento ma ormai si giocava tutto, a tutti i costi.
<< Senti Elena.. io sono stata orrenda con te! La peggiore delle madri…non mi perdonerei per nulla al mondo per quello che ti ho fatto ma…. ma credimi se l’ho fatto è solo per il tuo bene!>> sbottò Kim di colpo, lasciando ricadere i piatti sul tavolo. Un tuono fortissimo echeggiò nel locale  e la pioggia battente inizio a cadere con violenza. Era così anche per la situazione creata tra le due donne. Tensione e silenzio. Un rumore e un dolore silenzioso e  immenso che stava pervadendo entrambe ma che entrambe appunto non volevano del tutto esternare.
Elena si sedette al tavolo. La testa tra le mani. Kim si sedette di fronte a lei. Doveva dirle tutto, tutta la verità, ne più ne meno.
<> espresse nostalgica la donna.
Elena la guardò arcigna. << Io non… non posso … non ce la faccio….>> Kim rilanciò subito ai suoi dubbi spiegandole subito tutto. Elena stava per alzarsi le prese le mani per bloccarla.<< Ti prego… ascoltami una volta per tutte poi se non vorrai più saperne di me… beh sarai libera di farlo…>> espresse Kim implorandola. Elena si risedette, non aveva le forze per controbattere, era una situazione davvero difficile da fronteggiare perciò la lasciò parlare.
<< Provenivo da una tribù molto molto legata alle sue tradizioni,  tuo nonno Edmund, il capotribù non ammetteva ripicche,  mi voleva bene e anche se aveva l’aria rigida era buono, ma doveva mantenere la sua immagine di capo e perciò si faceva come diceva lui, a maggior ragione perché aveva una figlia  con… beh lo sai…   dei poteri… speciali…>> espresse mostrandole il tatuaggio sulla nuca. Elena la guardava incredula più che altro finalmente avrebbe saputo la verità su questo potere che le apparteneva, almeno sperava che Kim gliene parlasse <<…li avevo ereditati da mia madre Cassidy, lei sembrava , provenire da una tribù di stregoni, i Makah…al confine col Canada. Mi madre, lei aveva capito tutto su di me e  a volte me ne parlava ma io pensavo stesse scherzando,  aveva cercato di proteggermi, da quando ero bambina, mi teneva vicina, non lasciava avvicinare nessuno della tribù, sopratutto Adam Sullivan il nonno di Blake. Un giorno eravamo vicino al fiume, mia madre si era sentita male, aveva mangiato qualche erba che pensava fosse commestibile,  lei era una che sperimentava. Si sentì male, la portarono subito a casa, nella tribù non si fidavano molto degli ospedali, loro curavano con le erbe e infusi,  ma accadde una cosa strana. Mentre la stavano trasportando, io per istinto le misi una mano sullo stomaco, avevo dieci anni, guarì seduta stante, sotto gli occhi increduli di Adam… che assistette alla scena…>> le spiegò mentre Elena la guardava  incuriosita, provò quasi un senso di altruismo nei confronti di Kim.
<< Mia madre venne uccisa credendola indemoniata,  a mio padre dissero che era per il fatto che l’erba velenosa era ancora in circolo nel sangue…. per quanto riguarda me nessuno mi credette e ovviamente anche mio padre, che mi obbligò a chiedere scusa ad Adam per le mie supposizioni assurde. Di li a poco iniziò il mio incubo… l’incubo di avere questo potere… e molti altri, dato che un giorno per la rabbia e non so cos’altro all’improvviso mi sono trasformata in un lupo,  nella tribù degli Hoh un lupo femmina non era di buon presagio, perciò dovevano fare qualcosa, perché qualsiasi tortura mi facevano io guarivo…e davanti ai loro occhi increduli..>> narrava con gli occhi lucidi, mentre ricordava. Elena continuava a guardarla sconvolta da quelle parole. Kim decise di andare avanti, commemorare non le faceva bene, era doloroso per lei,  ma doveva provarci, per fare capire a sua figlia.
<< …Un giorno,  mi dissero che ero obbligata a sposare il primo genito del braccio destro di mio padre, Alec il padre di Blake, perché dovevo continuare la stirpe, il potere doveva essere un dono della tribù,  un dono da sfruttare. La cosa  sembrava fattibile, quasi tutti i matrimoni della tribù erano combinati, ma col tempo la cosa era degenerata. Mio padre non faceva che assillarmi sul potere, sul fatto che dovevo sacrificarmi per la tribù, mentre io non mi ritenevo un sacrificio Elena, volevo solo essere sua figlia….  Solo essere…>>le lacrime iniziarono solcare il volto di Kim. Elena le prese istintivamente la mano.
<< Forse è meglio …fermarsi…>> Elena sembrava preoccupata, non voleva che stesse male per il suo passato
<< No Elena…!>> proruppe Kim << Sono qui perché tu sappia tutto e anche se provo molto dolore farò del mio meglio per farti capire come sono andate le cose!>>
<< Okay… ti ascolto…>> quelle parole rincuorarono sua madre, Elena sembrava davvero essersi messa nei suoi panni, entrata in empatia con sua madre.
<< Per anni aspettavano quel momento i Sullivan, mio padre ma io avevo il mio piano, il tunnel scavato nella mia stanza che mi avrebbe fatto uscire dall’incubo… e infatti un giorno ci sono riuscita, avevo vent’anni, una notte mentre tutti dormivano e finalmente avevo finito il tunnel per scappare via, avevo progettato tutto, studiato con i minimi particolari  mi apprestai ad andarmene, presi qualche vestito che buttai in un vecchio zaino e finalmente mi sentii libera e… sola anche tanto sola…>> confessò stringendosi nelle spalle.  << … per un po’ me la cavai con qualche soldo che avevo risparmiato, ma dopo alcune settimane finirono, così mi cercai un lavoro, alla tavola calda di Amy… fu li che incontrai Charlie…>> spiegò abbozzando un sorriso.  Elena la seguì   << … veniva a fare colazione quasi tutte le mattine, un giorno lo vidi arrivare con Bella, allora una bambina piccolissima e molto carina, aveva un anno, Charlie diceva sempre che voleva farmi vedere sua figlia, parlavamo sempre… mi raccontava tutto… mi raccontò di suo padre che stava male, di sua moglie che l’aveva lasciato e che poteva vedere la bambina ogni fine settimana… e in estate. Lui si sentiva isolato era…. era solo quanto me… un giorno mi confidai con lui, gli raccontai della mia vita opprimente, ovviamente non potevo dirgli dei poteri... lui mi capiva al volo… mi stava ad ascoltare e io ascoltavo i suoi problemi…ci stavamo affezionando l’uno all’altra…>> le spiegò immersa nei ricordi << …una sera … era così triste perché  avrebbe rivisto la bambina dopo qualche settimana. Era così rabbuiato e triste, per tirargli su il morale gli andare al cinema… per svagarsi, all’inizio fu titubante poi accettò…>> continuava a spiegare ad una Elena sempre più incuriosita << … passammo una bellissima serata…  insieme  iniziammo a capire che ci sentivamo così affiatati,  che qualcosa poteva succedere e… successe… dopo qualche settimana ero incinta…  >>. Espresse con un nota di nostalgia negli occhi.
<< Perché non gli hai mai detto nulla? Lui ti avrebbe aiutata…>> espresse incuriosita, anche se non voleva darlo molto a vedere a sua madre Elena.
<< Non potevo! Non volevo metterlo in pericolo, gli Hoh mi stavano tornando alle calcagna… per fortuna sapevo ben nascondermi, sai Forks è una città molto piccola, per loro sarebbe stato facile trovarmi, ma  riuscivo comunque a farcela, a volte temevo di essere spiata. Passai i miei ultimi mesi di gravidanza, in un motel, con quei pochi soldi che avevo non potevo permettermi altro…>>
<< E quella casa dove… dove io ho trovato tutte le lettere…?>>
<< Sei stata in quella casa?>> espresse Kim preoccupata.
<< Si.. è con quelle lettere che ho scoperto che Charlie….è mio padre…>>
<< La casa è stato un regalo della Signora Lorenz…>> le rispose turbata Kim. Elena guardò l’espressione di sua madre, e fu davvero incredibile, quanto anche per lei parlare di quella donna fosse deleterio << Se solo mi avesse fatto decidere… ma sono stata troppo debole, dovevo impormi di più, lei si era messa d’accordo con tuo nonno santo cielo!>> Kim si alzò in piedi adirata. Elena la seguì impaurita, sembrava scossa. Kim le carezzò il viso per rassicurarla. Non voleva farla preoccupare così tanto.
<< Scusami … tesoro non so cosa mi sia preso ma ogni volta che ci ripenso…ci sto male… per tutti questi anni mi ha segregata in casa, rinfilzandomi di paure e di minacce della tribù, del fatto che Charlie soffriva già abbastanza per il suo matrimonio distrutto e io sono stata così codarda a non ribellarmi Elena… non ho avuto coraggio di cercarti…lei me lo ha impedito per anni… e io dovevo proteggerti solo che la cosa è degenerata…>> Kim scoppiò in lacrime, Elena l’abbracciò per consolarla. Aveva capito adesso, sua madre era stata costretta da quella donna e da suo nonno a farle una cosa simile. Kim si allontanò da Elena, inziando a camminare in lungo e in largo per il locale, come farebbe un animale in gabbia.
<< Ti prego Elena… ti prego di perdonarmi per tutti questi anni in cui hai creduto che… che io fossi morta, ma non potevo fare nulla, nulla…>>
<< Mamma…>> Elena per la prima volta riuscì a chiamarla in quel modo, sentiva e provava che quella donna era davvero sua madre, che era stata ingannata da una donna la quale credeva volesse aiutarla << Sta tranquilla… io… ti … ti perdono ma devi raccontarmi tutto… devo sapere tutto…! Ce la fai?>>. Emozionata, dolente e rassicurata Kim accennò con il capo, voleva raccontare tutto a sua figlia e lo fece, passarono l’intera serata insieme. Elena ascoltava sua madre che le spiegava tutto, con gli occhi lucidi e le ferite riaperte. Le raccontò del fatto che quella donna si era resa disponibile ad aiutarla in un momento in cui era fragile, debole e sola, del fatto che la signora Lorenz era molto  amica di Helen Swan, la quale  era decisamente contraria a non far sapere al figlio che Kim aveva avuto una bambina e che quanto Bella era sua figlia, ma non riusciva come Kim ad opporsi alle decisioni di quella donna, austera e convincente . A complicare le cose ci fu il fatto che un giorno la Signora Lorenz si presentò con Edmund, voleva rivedere sua figlia e conoscere sua nipote. Proponeva ogni giorno a Kim di ritornare, invano, nella tribù. Dopo l’ennesimo rifiuto di Kim, le comprò una casa nelle vicinanze di La Push, in modo che poteva vederla sempre. Sembrava stesse andando tutto per il verso giusto, Kim aveva confessato a suo padre di voler dire a Charlie della bambina, il padre era d’accordo. Le cose si complicarono quando Adam, scoprì che Kim avesse avuto una figlia, iniziò a minacciare Edmund di uccidere entrambe.  Kim subì diverse minacce da parte degli Hoh. I Branch erano disperati, soprattutto Edmund, ora che aveva trovato sua figlia e una nipote, non voleva perderle. Era disposto a tutto per vederle sane e salve, anche sacrificare il suo potere e infatti lo sacrificò. Si rivolse alla signora Lorenz e le chiarì che entrambi,  madre e figlia, dovevano sparire e il prima possibile. Spiegarono alla donna dei poteri di entrambe e glieli dimostrò davanti ai suoi occhi increduli. La donna accettò di collaborare con Edmund Branch, misero a punto un piano, che sembrava perfetto per far credere agli Hoh che madre e figlia erano davvero sparite. Ma le cose andarono storte: Adam Sullivan si presentò a casa della Signora Lorenz, minacciandola, le misero a soqquadro la casa per trovare Kim e Elena, ma non le trovarono. Kim era a casa sua a La Push con Elena, sentiva che stava per accadere qualcosa di disastroso, il piano di suo padre era assurdo: scappare in un altro Stato e cambiare identità e addirittura i caratteri fisici. Edmund stava preparando l’auto per la fuga, Kim, le valige, Elena se ne stava seduta sulla veranda ad osservare il cielo di notte, stellato. Tutto avvenne tempestivamente, Kim le diceva di nascondersi nella botola, aveva l’aria ansiosa, preoccupata e intimorita. Le aveva detto che sarebbe tornata a riprenderla. Ricordava sua figlia piangere impaurita, sentiva i suoi pensieri ma lei era troppo piccola per sentire i suoi. Kim avvertiva i licantropi che stavano per attaccare la casa, doveva proteggere la sua famiglia, suo padre e la sua bambina.  Iniziò ad attaccarli, ma fu tutto inutile, erano uno contro quattro. Ritrasformata  in umana con la speranza che suo padre si fosse nascosto insieme ad Elena, entrando in casa trovò suo padre morto in una pozza di sangue, disperata prese la bambina corse più veloce che poteva dalla Signora Lorenz. All’inizio la donna la accolse a braccia aperte ,e era sconvolta dalla morte del padre e continuò a farlo per parecchi giorni. Preoccupata e ansiosa poi prese la bambina, dopo aver serrato Kim nella sua stanza, e l’abbandono  nell’orfanotrofio di Seattle. A Kim raccontò che era scomparsa mentre l’aveva portata a fare un giro per strada e che era inutile fare delle ricerche per non avere ancora problemi con gli Hoh. Per anni quella donna aveva fatto credere a Kim che sua figlia fosse scomparsa e la convinceva e non denunciarne la sua scomparsa, spaventandola e a volte minacciandola. Al contempo Elena aveva vissuto per anni, i più delicati della sua vita, senza una madre e un padre che non sapeva di avere. Mentre Kim le raccontava con le lacrime agli occhi, ripensava a quello che per anni le avevano fatto credere, ai tasselli che comparivano confusi, provocandole amnesie e profondi mal di testa ora sembravano essere a posto, messi in ordine. Ora aveva tutto chiaro, sapeva cosa pensare: sua madre era una vittima innocente quanto lei. Mentre l’abbracciava per consolarla e farle capire che nonostante tutto l’importante era stato ritrovarsi, pensava a quella donna alla Signora Lorenz alla sua paurosa crudeltà.
Riaccompagnò sua madre nel motel dove alloggiava, Jake non aveva rifiutato di accompagnarla insieme ad Elena, anzi era felice che i problemi tra la sua ragazza e sua madre si fossero risolti.
<< Sei sicura che vuoi dormire qui… magari papà… non so potresti stare a casa con noi… sai la casa di La Push è in ristrutturazione, tra qualche mese io e Jake ci sposiamo ma … tzzz acqua in bocca papà non lo sa Bella mi ha detto di andarci piano…>>. Kim l’abbracciò ancora, voleva abbracciare e sentire sua figlia.
<< Sono felice per te tesoro mio e per Jake… siete una bella coppia…! E… non preoccuparti qui sono al sicuro… come hai detto prima con Charlie bisogna andare con i piedi di piombo!>> espresse sorridendole. << Ora va… prima che finiscano i tuoi festeggiamenti va e divertiti piccola mia…. Ehmm ciao Jake e grazie>>. Espresse voltandosi e salutandolo dal finestrino. Jake fece un cenno con la mano.
Elena abbracciò sua madre, poi rientrò in macchina. Jake le teneva la mano, aveva appurato nei suoi pensieri il dolore e l’angoscia provati nell’ascoltare la verità. Elena la stringeva, aveva bisogno di Jake e del suo calore per tirarsi su, per sentirsi meglio. Ma c’era un sassolino nella scarpa che voleva togliersi, nulla glielo poteva impedire. Jake sentendo il suo pensiero si irrigidì, non le avrebbe mai permesso di mettersi in pericolo.
<< Se vai da quella donna vengo con te!>> le disse seccamente mentre arrivati a casa Cullen la strinse a sé. Elena annuì, si abbracciò a lui, preoccupata e ansiosa. Jake la baciò, per rassicurarla, riuscendo a calmare la sua angoscia.
Arrivati dai Cullen, sembrava che la festa fosse finita, era tardi ma Bella e gli altri stavano aspettando. Dei Quileutes solo Leah e Embry erano rimasti ad aspettarla. La più irrequieta era Bella, quando sua sorella entrò in casa scattò in piedi, ansiosa e preoccupata per quello che era successo. Elena crollò sul divano, si sciolse nelle lacrime. Gli altri pensavano fosse meglio lasciarle da sole.

<< No tranquilli…>> espresse Elena fermando Alice con la mano << .. per voi non ho segreti….>> concluse asciugandosi le lacrime. Senza nemmeno batter ciglio iniziò a raccontare tutto, tutta la storia e tutto d’un fiato, lasciando trapelare dalle facce dei Cullen e soprattutto da quella di Bella, quanto triste e maligna fosse questa storia. Ma mentre Elena raccontava, mentre tutti erano presi da lei, Alice ebbe una visione, orribile e disastrosa, qualcosa che immaginava potesse accadere ma che la spaventava moltissimo. Nessuno a parte Edward se ne accorse. Se si fossero alzati per andare a parlarne da una altra parte gli altri e soprattutto Bella si sarebbe insospettita. Alice lanciò un’occhiata disperata ad Edward, lui rilanciò con uno sguardo preoccupato e vitreo. Non avrebbe permesso a nessuno di mettere a repentaglio la sua famiglia ora che tutto sembrava sistemato: ora che era felice con Bella e la loro bambina. Pensava a loro, doveva proteggerle a qualunque costo. Ma Edward conosceva benissimo Bella, non si sarebbe fatta convincere facilmente a lasciare Forks su due piedi e senza spiegazioni solo per non dirle che la sua vita e quella di Reneesme erano in serio pericolo e lui di certo non avrebbe permesso alcuna intromissione tantomeno pericoli nella vita delle due donne che amava di più al mondo: sua moglie e sua figlia.

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Capitolo 26
*** Previsoni di un matrimonio ***


Era passato qualche giorno dalla riappacificazione tra Kim ed Elena.  Lentamente il loro rapporto si stava ricucendo,  stavano recuperando il rapporto interrotto tra una madre e una figlia, attenuando i rancori e l’astio che soprattutto Elena aveva portato a lungo nei suoi confronti. Passavano più tempo possibile insieme, nonostante Elena fosse impegnata con gli studi: aveva infatti deciso di terminare anzi ricominciare l’ultimo anno di liceo dato che non era mai stata in grado di finirlo per tutti gli spostamenti che aveva subito a causa degli affidamenti in diverse famiglie, fino a quando era arrivata a Rio dove per aiutare la famiglia a cui era stata affidata, aveva deciso di lasciar perdere tutto, la cosa non le dispiaceva ma aveva sempre  avuto il desiderio di  prendere in mano le redini della sua vita, darsi una possibilità un riscatto. Ma ora la situazione si era stabilizzata, finalmente nella sua vita c’era un equilibrio, persone che davvero poteva definire la mia famiglia, aveva proprio tutto: madre, padre, sorella, fidanzato quasi marito.  Lo fissava dalla finestra mentre finiva di indossare la maglia e i jeans. Lui era là davanti ad aspettarla, in sella alla Harley, con le braccia incrociate sul petto. Giubbino in pelle, occhiali a specchio, continuava a controllare la moto sorrise pensando che fosse  proprio il tipo che faceva per  lei il suo tenero macho. A Rio l’aveva decisamente conquistata con quell’ aria un po’ sospettosa e arcigna ma che poi si è rivelata avere un cuore tenero, infondo stava solo soffrendo per un amore impossibile. Elena  scrollò il capo, non voleva pensare più a quello che era successo, del perché  aveva sofferto, dei problemi che aveva avuto con sua sorella, ora tutto era risolto tra lui Bella e i Cullen. Lo osservava dalla finestra, dalla camera che sua sorella Bella le aveva ceduto volentieri, ma che Elena si era assicurata di lasciare così com’era, tuttavia ci sarebbe rimasta solo qualche mese. Non voleva modificare le cose. C’era ancora qualche foto sparsa qua e la di Bella ed Edward, Elena sorrise nel guardarle 〝 Sono proprio una bella coppia…〞espresse  ridendo allegra richiudendo dietro si sé la porta e scendendo di corsa le scale.
〝 Papà…〞espresse mentre afferrava il giubbino e lo indossava, poi andò alla ricerca del casco. Dopo aver sistemato le ciocche ribelli. Charlie comparve sulla porta della cucina per stare a sentire cosa voleva.
〝 Stai… uscendo?〞espresse mezzo assonnato, infondo era presto ed era sabato, niente lavoro, niente scuola, niente. Assoluto riposo per il capo della polizia, che ultimamente vedeva spesso trasognante, lo aveva notato anche Bella, ma lei aveva altri problemi a cui pensare perciò non ci faceva molto caso.
 〝  Si papà… esco con  Jake… torno per cena… okay…? Stasera preparo pollo grigliato fa la spesa d’accordo viene anche K… mamma…〞nemmeno il tempo di fargli ribattere, dire qualcosa,  che Elena era già volata fuori di casa, facendo sollevare la tendina della porta per la velocità della sua fuoriuscita di scena. Charlie alzò  gli occhi al cielo, poi  richiuse meglio la porta e ritornò in cucina, pensando al fatto che aveva un altra figlia a cui badare, certo Jake era molto diverso da Edward, il figlio del suo migliore amico, lo conosceva da quando era nel pancione di sua madre sapeva di potersi fidare di lui ma Elena rimaneva  pur sempre sua figlia. Sorrise all’idea che ci sarebbe stata anche Kim. L’aveva vista spesso ultimamente tramite Elena e non poteva fargli che piacere vedersela ronzare attorno. Quella ragazza era stata davvero una vera e propria salvezza  per tutti. Una medicina per chiunque le fosse capitato accanto.
〝 Ciao…〞 Elena si avvicinò sorridendo con tenerezza al suo Jake. Lui la baciò, accarezzandole i capelli. Adorava sistemarle le ciocche, le ciocche ribelli di Elena. Per l’imbarazzo lei continuava a schiacciarle. 〝 Buongiorno signora quasi  Black!〞espresse sogghignando tenendola ben stretta. Elena si mise a ridere,  lo zittì, non voleva farlo sentire a Charlie almeno fino alla cena. Si guardò in giro ma suo padre per fortuna non era davanti alla porta a guardarli. “Sarà perso nei suoi pensieri…” sostenne sempre ridendo.〝 Eh  già quasi! Manca poco mancano due mesi… oddio non ci credo che tra due mesi …〞 aggiunse divampando all’idea,  era totalmente nel pallone per il matrimonio 〝 … Solo che dobbiamo dirlo a papà… Santo cielo forse è meglio che mi consulti con Bella prima… lei sicuramente saprà dirmi come introdurre la cosa…  ci è passata prima di me… si mi cosulterò con lei…sono sicura che sa come … fare…〞espresse in preda al panico sul come dirlo a Charlie.〝 Ma che paura hai!? Tranquilla beh certo con Charlie sarebbe sempre meglio avere un giubbotto antiproiettile  con quel fucile che ha in bella vista sul caminetto di casa … 〞Elena lo guardava allarmata, infondo chi meglio di lui o Bella poteva sapere il suo modo di fare, Jake si mise a ridere. Elena scrollò il capo incredula. 〝 Il solito spiritoso…〞espresse imbronciata.
〝 E dai Elly stavo scherzando! Comunque tu diresti che  manca poco! Io dico che anche se mancano due mesi non ci sto più nella pelle〞sostenne contrariato Jake abbracciandola.
〝 Beh Alice Cullen dice che manca così poco… e ci sono ancora un sacco di cose da fare… ma dato che sto anche studiando beh… non ho tempo nemmeno per me stessa devo ringraziare almeno che ci sono lei e Emily e Rachel e anche Leah ad aiutarmi… sennò… 〞
〝 E tu che sei la sposa cosa dici?Come pensi che sarà…〞espresse fissandola begli occhi. Lo adorava quando la fissava in quel modo, sembrava volesse entrarle nell’anima, ma quello ormai non era più un problema, ci era riuscito perfettamente. Voleva lui, lo voleva a tutti costi, Jake doveva essere suo, sentendo quella frase nella sua mente, Jake sorrise ancora facendola avvampare nuovamente. Anche lui lo voleva quei due mesi di mezzo erano proprio un vero impiccio.
〝  Non vedo l’ora!Oh amore!  Anche se… fosse per me scapperei via e mi andrei a sposare anche a Las Vegas.. al diavolo tutti! ovviamente porterei mia sorella ed Edward, credo che mi piacerebbe che ci facessero da testimoni  e Reneesme, beh lei è la mia damigella anche se già con il matrimonio a La Push non vede l’ora di farlo….〞spiegò Elena sorridendo pensando alla nipotina  più entusiasta di lei per il matrimonio 〝   però pensa alla povera Alice si sta organizzando con  le altre !No! non posso darle una simile delusione…〞pensò contrariata Elena, giocherellando con il bordo della giacca di Jake. Lui le carezzò la mano.
〝 Mmm Las Vegas!〞espresse sogghignando pensando a quanto potesse essere veloce una simile cerimonia 〝 l’idea non è male!Solo … il discorso dei testimoni… io pensavo…〞
〝 Jake… stavo scherzando il matrimonio si fa a La Push con le famiglie al completo e compresi i… Cullen 〞lo corresse Elena, quasi incenerendolo sottolinenando l’importanza della sua seconda famiglia appunto i Cullen. Lui alzò le mani per arrendersi.〝 Comunque io voglio anzi spero che mia sorella mi faccia da testimone… 〞. Sostenne decisa. Jake annuì, mai discutere con una donna dei dettagli su un matrimonio, la spunterebbe lei comunque. L’idea che Bella facesse da testimone al loro matrimonio lo rendeva felice, voleva solo tenere un po’ sulle spine adorava quando si arrabbiava era una scusa per coccolarla di più. Non era certo che Edward avesse accettato, anche se ultimamente lo aveva visto più disponibile nei suoi confronti. L’enorme barriera tra La Push e i Cullen si stava pian piano sgretolando, tutto questo grazie ad Elena.
〝 Come ti senti? Pronta per la Signora… 〞chiese accigliato cambiando argomento.
〝 Lorenz? 〞aggiunse Elena sospirando 〝 Si e no… è tutta la notte che penso a cosa dirle, non so … se arrabbiarmi subito… fare la disinvolta  ! Pensa mia madre non sa nemmeno che ci stiamo andando… lei mi ha detto di non farlo ma io so che devo! Sento che se non finisco con questa questione non posso nadrea avanti, non è per rancore Jake ma… devo difenderla, devo proteggere mia madre. Quella donna è stato il nostro incubo… l’ha rinchiusa , sequestrata! Ci ha divise deve sapere come la penso!e  Non può andare avanti facendo finta di nulla… e poi tutte quelle menzogne che ha raccontato a me e a Bella 〞sostenne agguerrita, irritata.
〝 Okay !Okay!〞Jake l’abbracciò per calmarla prima che venisse una crisi isterica alla sua fidanzata 〝Dille quello che senti Elly…! Però non esagerare, è tutto passato  e ricorda che ti amo da impazzire… sarò con te  amore…mh? 〞. Jake la baciò con dolcezza.
〝 Grazie amore!〞espresse Elena abbracciandosi ancora a lui 〝 E ora andiamo prima che possa cambiare idea…sul serio… sinceramente ho dei dubbi ma devo mettere fine a questa storia…〞. Elena salì in sella alla moto poco dopo erano in viaggio verso Seattle, diretti verso casa di quella donna Josephine Lorenz, da cui Elena sperava una volta per tutte di estorcerle la verità e di ricevere delle scuse, almeno per sua madre. Le era dovuto dopo quello che era successo.
Intanto a casa Cullen, Edward parlava con sua sorella Alice , riguardo alla visione avuta qualche giorno prima. Edward si era molto preoccupato, all’idea di quello che sarebbe potuto succedere se la visione di Alice diventasse reale e quindi attendibile.
Vedendolo arrivare, per l’ennesima volta, Alice alzò gli occhi al cielo. Non voleva evitare suo fratello,ma non voleva che per lui fosse un’ossessione, una malattia questa storia che aveva visto i Volturi, nella sua visione non era tutto chiaro anzi era tutt’altro che ben visibile. Stava cercando di fare degli schizzi, per dimenticare questa brutta faccenda, tuttavia la passione per la moda e annessi e connessi le stava sempre più prendendo la mano. Edward la guardava sul ciglio della porta, in attesa che finisse. Ma la sua espressione diceva tutto: preoccupazione e dolore in un mix unico.
〝 Che c’è Edward!?〞espresse Alice alzando lo sguardo e mettendo giù la matita. Non le piaceva molto stare a disegnare sotto pressione con qualcuno che la fissava e con quello sguardo severo.
〝 Lo sai che c’è!〞sottolineò arrabbiato.
〝 Senti non ho avuto più nessuna visione da …dalla festa di Elena.. e Jacob…〞espresse scrollandosi nelle spalle 〝 Perciò… non preoccuparti se hanno intenzione di farsi vivi ti avvertirò per tempo …〞gli disse calma rimettendosi a fare i suoi bozzetti come se nulla fosse, in realtà era preoccupatissima per Bella, sua nipote ed Elena, nella sua visione con i Volturi c’era anche lei. Ma Edward non mollava, non avrebbe tralasciato questa cosa finchè non fosse stato certo che non vi era nessuna certezza del loro arrivo. Bella e la loro figlia erano le persone più importanti per lui, non poteva non essere preoccupato e anche Elena aveva una certa importanza, era stata preziosa nella vita di Bella, l’aveva salvata dalla morte e ora stata a lui salvare lei e sua moglie dalle grinfie dei Volturi. Alice lo notò e infondo lo capiva, perciò aspettandosi ancora un'altra valanga di preoccupazione, mise da parte tutto e si mise ad ascoltarlo. Anche lei era preoccupata per Bella e sua nipote, voleva un gran bene a entrambe, ma la sua visione era così confusa che non era nemmeno lei certa di aver visto quello che aveva visto. Ripensando alla visione orribile, scrollò il capo.
〝Allora continui a vederli? Hai visto qualcos’altro? 〞espresse rabbuiato e allo stesso tempo agitato  〝 Alice quando? Dimmelo! 〞. La scrollò dalle spalle. Alice si alzò in piedi preoccupata, non aveva mai visto Edward così angosciato e adirato. Non sentiva male sulle braccia ma lo stava somatizzando.
〝 Edward io non… non ne sono certa…〞rispose in preda all’angoscia facendogli scivolare le braccia di dosso.
 〝Alice  leggo i tuoi pensieri e so quello che vedi… certo è tutto confuso ma…〞espresse quasi scettico e disperato 〝 ho visto i Volturi Aro, Jane, Felix e gli altri che stava per massacrare la  mia famiglia e io non posso stramene con le mani in mano spensierato e tranquillo…No! Non posso Alice! Perciò mettiti d’impegno e aiutami…. Per favore!〞
〝 Ti prego Edward sta calmo! Credi che non mi interessi saperne di più? Ma cosa posso farti se è l’unico frangente di questa orribile visione che ho…. È tutto confuso…non so che dirti….magari sono i rimasugli della gita in Italia io non….〞espresse avvilita. Edward le posò una mano sulla spalla, non voleva metterla sotto pressione ma era l’unico modo per salvare la vita di Bella e sua figlia, di prevenire un attacco da parte dei Volturi.
〝 Alice… scusami! Non volevo arrabbiarmi con te però cerca di capirmi…se vengono qui…potrebbero….〞
〝 Non faranno del male e Bella e a Reneesme… vedrò il loro arrivo a saremo pronti ad affrontare la cosa… infondo ora è tua moglie non la possono toccare tantomeno pretendere che Bella diventi…〞. I discorsi si interruppero quando Bella comparve sulla porta.
〝 Diventare cosa?〞espresse guardandoli entrambi. Alice scrollò le spalle e riprese a fare i suoi bozzetti. Le tremavano le mani ma fece un lungo respiro e tornò alla sua attività con più calma.
〝 Nulla amore!〞sostenne prontamente Edward andandole incontro. Le cinse la vita per tenerla stretta a sé, il solo pensiero che Aro e i suoi potessero farle del male, lo faceva trasalire. Bella se ne accorse, però era anche felice di essere abbracciata da lui.
〝 Tu sei  preoccupato! Cosa c’è? Sei strano Edward.. non lo so… hai una faccia che…〞espresse accarezzandogli il volto, guradandolo negli occhi, erano castano dorati ma Bella aveva notato la sua espressione preoccupata e ansiosa 〝 Lo so! Ieri ti ho assillato con il discorso che volevo andare a trovare mia madre… che mi ha chiamato perché voleva vedere Reneesme, ci sono le vacanze estive, ci tiene tantissimo, ma se per te è pericoloso portare  la nostra mezza vampiretta insieme a me che se sono una semplice e comune mortale  in Florida.. okay resteremo qui e dirò alla mamma che porti pazienza…〞concluse alzandosi nelle spalle.
〝 No …〞sostenne Edward alzandole il volto per guardarla negli occhi, aveva deciso di cambiare tattica e atteggiamento, Alice se ne accorse e tirò un sospiro di sollievo〝 …  amore se vuoi andare vai… devi vedere tua madre e anche Reneesme…〞
〝 E allora cos’è questa faccetta triste mmh?〞espresse non riuscendo a capire cosa avesse davvero, quel fosse il problema che lo affliggeva.
〝 Niente  pensavo solo a quando andremo al college… Reneesme lontana da noi… sono suo padre mi mancherà..〞le spiegò cercando di provare a cambiare argomento.
〝 Anche a me amore!  Però Elena si è offerta di tenerla e molto volentieri. Starà a Forks e  dovrà studiare  e badare ad una casa e ad un marito ma Reneesme sta buona con lei lo sai e lei l’adora! Poi nelle vacanze starà con noi e poi c’è tua madre Esme, Rosalie, Emmet Charlie, persino Sue Clearwather mi ha detto che se voglio la possono tenere a La Push… però magari troviamo una soluzione anche in Alaska… sta tranquillo e Renesmee è una bambina che non fa capricci vedrai andrà tutto bene.. si tratta solo di qualche anno… almeno ci proviamo…〞Edward abbozzò un sorriso, facendo sorridere anche Bella, rassicurandola. Sapeva quanto lei lo conoscesse bene, infatti mentre guardava i disegni di sua cognata, sembrava non del tutto convinta della motivazione che le aveva fornito Edward, appena possibile, avrebbe chiesto ad Alice se ne sapeva qualcosa, sperando che almeno lei potesse chiarirle l’atteggiamento di suo marito. Avvertiva una strana sensazione, come se in tutto quel lieto fine in realtà c’era qualcosa che stava per arrivare e cambiare le cose, ma non riusciva davvero a capire cosa. Sarà che era pensierosa  per il college, per la sua bambina, per sua sorella che stava per sposarsi, ma in quel momento non riusciva proprio a capire cosa ci fosse di così preoccupante per Edward.
Elena e Jake erano arrivati davanti alla villa della Signora Lorenz. Jake si fermò con la moto, restando a bocca aperta nel trovarsi davanti quella casa enorme.
〝 Però… che bella gigantesca casa…〞espresse guardandosi attorno meravigliato.
〝 Già〞sostenne Elena 〝 e  per la terza volta mi ritrovo a suonare questo dannato campanello….〞espresse un po’ intimorita. Jake la prese per mano, Elena la strinse con fermezza, intimorita e insicura. Poi lo guardò negli occhi e la pura si trasformò improvvisamente in tutt’altro, amore profondo a due passi da lei.
〝 Amore andrà tutto bene…〞la  incoraggiò Jake cingendola per le spalle. Elena annuì e con dito tremolante suonò al campanello dell’imponente villa della anziana donna. Elena avvertì una fitta alla testa, si fermò per un istante, Jake la prese tra le braccia,  poi  lei le fece cenno che tutto andava bene, che stava meglio. Il solito segno di quando era eccessivamente nervosa eppure sembrava che la vicinanza di Jake la stava aiutando.
Il cancello si aprì. Quell’enorme e maestoso cancello. Il vialetto era sempre quello, circondato da alberelli e piantine di ogni genere.  Le rose propagavano un profumo intenso e avvolgente. La Signora Lorenz era davanti alla porta di casa ad aspettare. La sua espressione non era assolutamente ansiosa e preoccupata come l’ultima volta. Sembrava serena e tranquilla. Le sorrise perfino e sorrise anche a Jake. Elena stava per dire qualcosa, le uscì seguita da Jake solo un buongiorno soffocato. Quella donna le metteva tensione anche se stavolta aveva l’aria tranquilla.
〝  Buongiorno….〞espresse rivolgendosi anche a Jake. Li invitò a seguirla in casa 〝So perché sei qui…! So tutto Kimberly me l’ha detto… 〞espresse l’anziana donna lasciando sbigottita Elena, ignara del fatto che Kim aveva previsto la sua mossa, infondo essendo un licantropo era in grado di leggerle nei pensieri. 〝 Ora dimmi quello che hai da dire me ne starò zitta e subirò la tua ramanzina Elena ma ricorda che a tua madre volevo bene e se ho fatto quello che ho fatto… è stato solo per voi… nulla di più…〞
〝 Ma perfavore! A chi vuole darla a bere ! Può incantare mia madre ma non me!〞espresse Elena contrariata voltandosi di spalle. Poi ancora la mano sulla tempia, gli occhi socchiusi.
〝 Elly… tutto bene?〞Jake era preoccupato non voleva che stesse male. 〝 Tranquillo Jake…〞lo rassicurò, poi si rivolse accigliata all’ anziana donna〝 Lei non si rende conto di quello che ha fatto e di quello che dice…〞
〝 Elena… tu sei arrabbiata e ti capisco…. Però lascia che ti racconti…〞cercava di farsi strada Josephine ma Elena sembrava infastidita, decisamente ostile a qualsiasi spiegazione.
〝 Non voglio sapere nulla da lei… so quello che devo sapere!〞le rispose seccamente.
〝 Kim non ti ha raccontato tutto!〞le sottolineò l’anziana donna.
〝 Mia madre mi ha detto tutto quello che dovevo sapere per capire di che razza di persona si è fidata quando stava male, quando … era più fragile… lei è… stata… così…〞espresse acida Elena. Jake le diceva di stare calma ma non lo stava assolutamente a sentire. L’istinto si sovrapponeva alla ragione. Ed Elena era molto istintiva su questa questione. L’astio per quella donna stava di nuovo avendo il sopravvento.
〝 E… va bene se parlare con te è come parlare con un mulino a vento sfogati! Ma poi lascia che ti spieghi…〞. Capendo che forse era meglio non esagerare Elena si zittì. Un momento di silenzio interminabile. Poi finalmente la Signora Lorenz riaprì la bocca avendo intuito che l’avrebbe lasciata esprimere.
〝  Lo so che ho sbagliato Elena, non sai quante volte mi sono pentita di quello che ho fatto,  ti ho cercata, ho provato a rintracciarti ma in orfanotrofio non mi dicevano nulla… guarda ho i documenti che avevo fatto fare all’epoca per ritrovarti ma ormai era tardi… troppo tardi…〞glieli mise davanti dopo averli tirati fuori dal cassetto. Una pila di scartoffie ingiallite dove compariva ripetutamente il suo nome, ma non era sufficiente per tralasciare il fatto che quella donna l’avesse separata da sua madre.
〝 Infatti era troppo tardi…〞sostenne Elena con noncuranza.
〝 Io l’ho fatto per proteggervi… avevo promesso a tuo nonno che mai vi avrei messo in pericolo e beh l’unica soluzione era quella, non sai quante volte quelli sono venuti in questa villa a cercarvi, ma non hanno trovato nulla mai…〞. La donna fece segno di seguirla. Sinceramente vedendosi aprire una cantina buia e impolverata  Elena ebbe una certa impressione. Fece quattro passi indietro decisamente scettica sulle intenzioni di quella donna.
〝 Cosa vuole farci? Rinchiudere anche noi…?〞sostenne ansiosa. Si strinse a Jake impaurita.
〝 Santo Cielo! No! No… Elena voglio solo farti vedere una cosa…fidati…〞. Jake le fece coraggio, la prese per mano e tutti e tre insieme scesero quegli scalini scricchiolanti. L’odore della polvere misto alla naftalina era incredibilmente fastidioso Elena si mise la maglia sul naso per poter continuare.
〝 Jake giusto?〞la donna si rivolse apprensiva a lui, Jake annuì 〝 Tieni questa torcia mentre io trovo l’interruttore…〞. La prese illuminando per quel che poteva l’enorme scantinato. Improvvisamente ci fu la luce. Ma Elena non riusciva a capire molto. A parte qualche mobile vecchio e cianfrusaglie degne di un relitto marino, non capiva dove volesse arrivare. Spazientita e con le braccia incrociate cercava di capire anche se non le era per niente chiaro.
〝 Non vedi nulla vero?〞si mise a ridere l’anziana donna . Elena la fissava un po’ annoiata, che gioco stava facendo? Dove voleva arrivare con questa messa in scena? Si stava ispirando a Indiana Jones?.〝 …nemmeno loro…!〞sostenne soddisfatta si sé,  degna di un premio nobel. Anche Jake non capiva, però questa situazione lo intrigava, adorava i film d’avventura. Elena lo guardava incredula che si stesse divertendo anche lui. L’abbracciò cercando di alleggerire lo sguardo arcigno che le si era creato sul volto.
 La Signora Lorenz  le fece cenno di andare verso un muro, Elena irritata l’accontentò, sembrava fatto di cemento, imperforabile e impenetrabile. Sentì un click dietro un paralume e improvvisamente il muro si aprì, dietro di esso, una sorta di monolocale, accogliente, ben tenuto, lussuoso.
〝 La camera di tua madre… prima che scappasse da questa casa qualche giorno fa per cercarti… 〞le spiegò alzandosi nelle spalle. Elena se ne stava sulla soglia, guardandosi attorno, ovunque. La Signora Lorenz le fece cenno di entrare, di guardare.
C’era proprio tutto, letto, bagno, cucina. Un bunker di lusso.  C’erano le sue foto da bambina, sua madre le aveva messe su un muro dedicato a lei. Foto mentre giocava con sua sorella Bella, foto con sua madre sorridenti e serene, foto con Bella e un'altra donna.
〝 Si.. quella era tua nonna Helen!〞le spiegò. Mettendole una mano sulla spalla, notando che una lacrima aveva solcato la guancia. 〝 Voleva bene ad entrambe…tu e tua sorella eravate le sue nipotine preziose  e quando vi vedeva giocare insieme era così emozionata… contenta, mi proponeva sempre di dirglielo a Charlie ma poi anche lei si rendeva conto della situazione.  Sapeva che qui eravate al sicuro ma poi è morta prima che… venisse a sapere degli altri pericoli che correvate. Qui tua madre è stata davvero al sicuro. Nessuno poteva sapere e aprire questa stanza, se non con quel pulsante minuscolo o dall’interno. All’inizio fu difficile per lei, ma poi si rese conto che avevo fatto la cosa giusta. Si sentiva protetta dagli Hoh… sapevo di aver sbagliato che anche tu potevi vivere qui con tua madre ma se le cose non fossero andate bene? Se gli Hoh avessero scoperto questo nascondiglio? Non potevo metterei in pericolo entrambe…quando capii che non c’era alcun pericolo era tardi.. tu eri sparita dall’orfanotrofio e… ora sei qui per fortuna!〞continuò a spiegarle Josephine, lasciando sbigottita Elena quanto Jake. Le confessioni di quella donna aveva cambiato le cose. Tutto aveva un altro aspetto, tutto era più nitido e veritiero. Finalmente ora Elena sapeva, conosceva ogni particolare di quella storia e  la Signora Lorenz non era la cattiva della situazione, aveva sbagliato, ma aveva reagito così solo per proteggere lei e sua madre. Le lacrime le solcarono il volto, come quando si ha bisogno di uno sfogo covato per anni, anche i singhiozzi iniziarono a farsi sentire. La signora Lorenz l’abbracciò, capendo che ne aveva bisogno, Elena non ci pensò due volte. Ricambiò il suo abbraccio, quella donna che aveva tanto odiato, per averla divisa da sua madre, suo padre e sua sorella, ora aveva una visione diversa. Ora era tutto risolto anche con lei e questo non poteva che renderla più che felice.
Intanto Kim aveva raggiunto casa Swan. Pensava che a venire ad aprirla si trovasse sua figlia invece si vide davanti Charlie.
〝 Ciao…〞espressero all’unisono. 〝 Come stai?〞ancora all’unisono. Entrambi si misero a ridere. Due ragazzini di mezza età.
〝 Entra… non restare sulla porta sta anche per piovere…〞espresse Charlie guardando verso il cielo scuro e annuvolato. Kim avvampò leggermente poi si accomodò in casa. Si sentiva molto in imbarazzo da sola con Charlie, si guardava attorno sperando che prima o poi Elena fosse sbucata fuori da qualche parte. Scrollò il capo pensando che non aveva più quindici anni  per comportarsi così.
〝 Ah lei non c’è!〞espresse Charlie 〝 E’uscita qualche ora fa con Jake … e quando sta con lui non riesce ad avere la cognizione del tempo〞sostenne guardando l’orologio. Kim lo guardò incuriosita 〝 beh l’altra sera è tornata molto tardi e mi ha risposto così…〞le confermò ridendo alla enorme ma accettabile scusa che gli aveva fornito sua figlia.
〝 Ah okay… 〞espresse Kim 〝 Beh io ero venuta perché mi ha detto di passare ma se non c’è allora …torno domani… dille che sono passata e di rispettare gli orari…〞espresse imbarazzata afferrando le sue cose e andando vero la porta.
〝 No! No ehy dove vai? Resta pure…〞Charlie la prese per la mano prima che scappasse sul serio.
〝 Non voglio disturbare Charlie…〞espresse imbarazzata ritraendo la mano.
〝 Nessun disturbo…〞Charlie poi tornò in cucina 〝 Ho fatto la spesa come mi ha chiesto Elena… vorrei cucinare ma non so davvero da dove…iniziare!  Sai è lei la cuoca in questa casa beh prima c’era Bella ma adesso che si è sposata….〞sostenne ridendo impacciato.
〝 Capisco… pollo… patate…limoni …  mh?〞sostenne Kim guardandosi attorno 〝 Beh iniziamo dal…dal pollo?〞chiese dubbiosa guardandolo. Non sapeva che fare, stare accanto a quell’uomo le faceva sempre lo stesso effetto, ed erano passati circa vent’ anni dall’ultima volta che si trovavano così soli. Imbarazzo e interesse, che su di lei la facevano sentire letteralmente imbranata.
〝 No tranquilla… ci penso io… Elena ha detto che sei l’ospite d’onore perciò….〞Charlie la fermò prima che si mettesse all’opera. La mano di Charlie sulla sua le fece avvampare improvvisamente. Scrostò il viso prima che lui se ne accorgesse.
〝 Ma dai dai! Non preoccuparti… non mi piace starmene senza far nulla…con le mani in mano…〞sostenne mentre cercava qualcosa, nelle spezie. In realtà stava solo cercando di sviare dalla situazione.
〝 Senti fa una bella cosa…〞espresse Kim ancora imbarazzata, era in una casa che non era sua ma sapeva di dover aiutare Charlie. 〝 Tu occupati della tavola… tra poco i ragazzi saranno qui… affamati… voglio fare una bella sorpresa ad Elena che ne dici? Ci penso io al cibo tranquillo… magari c’è qualcosa anche per preparare un dolce?〞. Charlie annuì, anche se provava imbarazzo molto più di Kimberly, quella situazione gli piaceva, vedere la casa ritornare alla normale routine, una donna che si occupava anche di lui, lo rasserenava. Mentre vedeva Kimberly all’opera, sorrideva, certo aveva qualche ruga in più, ma rimaneva pur sempre una bella donna. Anche Kim si era accorta che ogni tanto la sbirciava, anche a lei non dispiaceva la compagnia di Charlie,provava tenerezza per lui, un uomo solo alle prese con una figlia sposata e una ritrovata, ma non sapeva fino a che punto arrivare, il rapporto con Elena si era ricucito, ma Bella? Cosa avrebbe pensato di lei e Charlie? E la sua ex moglie? Scrollò il capo cercando di togliersi dalla mente una relazione che forse si stava trasformando ma era meglio lasciar stare così com’era. Amici solo vecchi amici.
Elena e Jake, avevano trascorso parecchio tempo con la Signora Lorenz, che le aveva parlato di Kimberly, delle sue speranze, di nonna Helen, del suo rapporto con Bella da bambine. In ultimo la Signora Lorenz aveva domandato loro come era nata la  loro storia d’amore. Come e dove si fossero conosciuti, le difficoltà e finalmente la scelta definitiva di restare per sempre l’uno accanto all’altra. L’anziana donna ne rimase davvero affascinata.
〝 E così vi sposate…〞sostenne guardando Elena alla quale brillavano gli occhi ogni volta che ripensava al matrimonio.
〝 Si…〞espresse Elena guardando felice Jake, lui le carezzò il volto 〝 Tra due mesi… lo so siamo troppo giovani ma…  ci amiamo è questo l’importante! Poi io ho ripreso gli studi e… ho in mente molte cose per il mio futuro…〞
〝 Ragazzi … io sono davvero contenta per voi…〞sostenne la donna, notando che Elena pensava esattamente il contrario 〝 Davvero!〞strinse le mani di entrambi 〝 Vi auguro ogni bene ve lo meritate siete davvero una bella coppia!〞espresse abbracciandoli. Questa benedizione rasserenò Elena.  Ora tutto era davvero a posto,  sua famiglia, il riprendere gli studi, il matrimonio, tutto andava per il meglio per fortuna, non poteva desiderare altro. Stava per tornare a casa, ma il messaggio di Alice, che richiedeva esasperatamente la sua presenza, la fece deviare verso casa Cullen, ma non le dispiaceva affatto, dato che aveva voglia di rivedere sua sorella, sua nipote e anche il resto della famiglia.
〝 Ciao Elena come stai?〞Esme l’accolse a braccia aperte come se fosse una figlia ritornata da un lungo viaggio.
Per la prima volta, dopo tanto tempo, non sentiva nemmeno Jake brontolare per l’odore dei vampiri. Elena le rispose con un enorme sorriso ricambiato.
〝 Bene grazie… sono venuta per…〞stava per spiegarsi Elena. Ma Alice comparve immediatamente davanti ai suoi occhi.
〝 Per me! E la rapisco subito prima che Jake me la riporti via a… poi ho anche parlato con tua sorella e Emily… come mai non ti sei fatto  ancora prendere le misure del vestito mh?〞. Jake scrollò il capo. Alice Cullen che lo sgridava per non essersi ancora provato sul serio il vestito del matrimonio.
〝 Come mai?〞Elena lo fissava scettica. “Sono fregato!” pensò nella sua mente arrendendosi ad entrambe.
〝Ho dovuto studiare… scusami Alice…. Lo farò al più presto promesso…〞concluse tirando un sospiro di sollievo.
〝 Okay Okay sei perdonato! Per questa volta ma… trova il tempo! Lo sposo è importante quanto la sposa ahh Rose vai a prendere le partecipazioni…〞le chiese sorridendo la quale corse subito a prenderle. Le piaceva vedere Jake messo alle strette, se a farlo era anche la sua fidanzata la cosa la divertiva molto di più.
〝 Le partecipazioni? Ma scusa tu che ne sai chi sono i miei parenti? 〞sostenne Jake incuriosito.  Alice fece cenno di aspettare, elettrizzata. La facce di Jake e Elena rimasero sconvolte quando Rose mise in mano a Elena l’enorme pila di buste. Bella emise un risolino comparendo dietro sua sorella e Jake.   In realtà la follia di sua cognata la preoccupava moltissimo, infondo era solo una sua passione, passato il matrimonio si sarebbe preoccupata di altro. Anche il resto dei Cullen compreso Edward seguitò a ridere. Elena si voltò preoccupata verso sua sorella, poi verso Alice.
〝 No! Non guardate me … è opera di Rachel, Emily e non so chi altro di La Push… ah ho  messo la tua famiglia di Rio Elena… spero di aver fatto bene! Cioè li inviti vero?〞espresse preoccupata.
〝 Si.. certo che si….〞sostenne un po’ confusa Elena 〝 Ehmm credo che dovremmo fare un discorsetto a tua sorella e Emily  non credi Jake… ?〞espresse mentre posava la pila degli inviti sul tavolino del salotto dei Cullen. Accennò con il capo notando che come desiderava Alice aveva utilizzato il dorato per scrivere le parole.
〝Ti piacciono? Le ho scritte io…〞sostenne tutta contenta Alice.
〝 Da sola?!〞Elena strabuzzò gli occhi.  Alice la rassicurò posandole una mano sulla spalla.
Elena e Bella si guardarono ridendo. Mentre Jake sembrava decisamente preoccupato, sembravano almeno  300 inviti. Non era quello che si aspettava. Alcuni della lista nemmeno li conosceva.
〝 Mi spiace Jake…〞Bella gli mise una mano sulla spalla 〝 Ma quando Alice comincia…è difficile fermarla è un treno in corsa… credimi ma lo fa per voi vi vuole bene…〞. Jake annuì mentre si sedette e iniziava a guardare gli inviti. Scrollò il capo contrariato quando notò che sua sorella o Emily, avevano invitato anche quell’antipatica della sorella di Kevin, il marito di sua sorella Rebecca. 〝 Adirittura…〞sostenne guardando l’invito di una persona che non conosceva nemmeno.
〝 La conosci?〞domandò Bella divertita. Jake la fissava decisamente rabbuiato. 〝 No… assolutamente no!〞
〝 Andiamo bene! Estranei al nostro matrimonio〞sostenne Elena ridendo seguita da Bella. 〝 Dai amore sta tranquillo vedremo di farli sparire così niente sorella di Kevin o altri sconosciuti…〞.
Bella continuava a guardare sua sorella, non capiva se era divertita dalle partecipazioni o da altro. Non l’aveva mai vista così raggiante e pimpante, forse quando l’aveva vista in compagnia di Jake a Rio, o durante le feste di Natale. C’era qualcosa che l’aveva cambiata. La risposta alla sua curiosità stava arrivando.〝 Ho da dirti una cosa… ci scusate〞si rivolse a tutti 〝 vero Edward?〞espresse illuminata.  Scomparvero così in fretta che lui nemmeno si accorse di cosa gli aveva detto. Fece un cenno con il capo in realtà, non aveva la mente totalmente vuota, ma gli faceva piacere vedere che Elena era felice e che questo aiutava anche Bella ad esserlo e a non pensare alla sua preoccupazione principale, la visione di Alice.
〝 Cosa succede?〞sostenne incuriosita Bella, contagiata dalla frenesia di sua sorella. Poi capì che per saperne di più doveva seguirla. Stavano per andare in un posto tranquillo ma Alice comparve davanti ad entrambe, dirigendole verso la sua camera.
〝 Dovete rimandare i vostri discorsi di qualche minuto… seguitemi… ah Rose vieni anche tu ad aiutarmi okay?〞Rose la seguì contenta prendendo in braccio Reneesme che incuriosita fremeva per vedere cosa aveva preparato zia Alice per Elena. Mentre Elena aiutata da Rose infilava il suo abito da sposa, con Reneesme che si nascondeva sotto lo strato di tulle divertita, Bella se ne stava sulla porta in attesa.
〝 Ah è inutile che te ne stai li tranquilla Bella ce n‘è anche per te!〞espresse allegra mentre la prendeva per mano e tirava fuori dal suo enorme e variopinto armadio qualcosa. 〝 L’ho finito stanotte pensa… dopo aver avuto la visione!〞.
〝 La visione?〞espresse Bella confusa e accigliata. Temendo il peggio.
〝 Si…〞Alice sprizzava di gioia da tutti i pori 〝 Sei la testimone… siete dato che anche Edward lo sarà… ho visionato il matrimonio… sarà bellissimo… oh sapessi quanto〞sostenne anche se il pensiero della visione orribile che aveva  avuto qualche giorno prima la fece trasalire. Bella lo notò ma non era quello il momento di parlarne. Alice notò che si stava insospettendo perciò decise di cambiare discorso 〝 un matrimonio stupendo… e tu eri bellissima incantevole con questo Bella… oddio… dai indossalo!〞espresse raggiante ed esageratamente entusiasta. Mentre glielo apriva dalla custodia. Bella ebbe una leggera riluttanza. Alice la portò davanti all’enorme specchio nella sua stanza. Inizialmente Bella lo guardava senza particolare entusiasmo, poi toccandolo iniziò a pensare che Alice  era davvero un genio su queste cose. 〝 Si lo so è bellissimo vero?〞la incoraggiò sua cognata poi la spronò a provarlo. Bella l’accontentò prima che ad Alice potesse davvero infuriarsi. L’abito sembrava perfetto su di lei, fatto apposta, certo era un po’ troppo velato, ma le piaceva la sensazione che le dava sembrava fluttuante e leggero. Fasciato in vita, molto corto.  “ Molto imbarazzante!” pensò arrossendo.
〝 Mamma sei bellissima…!〞Reenesmee si mise a giocare con la stoffa liscia e svolazzante del vestito.
〝 Sembri una dea…〞espresse Elena entusiasta subentrando aiutata da Rosalie per vedere  sua sorella.
〝 Dici?〞arrossì Bella 〝 beh certo il colore è molto bello è particolare… mi mi piace ….〞espresse mordendosi le labbra, dubbiosa non riuscendo a capire se fosse color pesco o dorato, o entrambi le cose.  Provava un po’ di vergogna, notando quanto ampia era la scollatura, si voltò per guardarsi dietro, anche la schiena lo era, nuda molto nuda. Poi fissò sua sorella, richiamava un po’ l’abito da sposa di Elena: bianco e ampio, con una miriade di Swarovski rosa, dorati e bianchi che lo facevano scintillare. Proprio nello stile Alice. Bella sembrava titubante. Elena si avvicinò allo specchio con lei. Si guardarono e si sorrisero. Bella non era convinta che le stava davvero bene, ma per sua sorella e per Alice, l’avrebbe indossato. Meditando a cosa avrebbe Edward vedendola in quell’abito diventò paonazza. Poi sorrise pensando alle conseguenze che l’abito poteva avere su Edward.
Nel frattempo che le ragazze impazzavano per gli abiti meravigliosi che Alice aveva creato per le due sorelle. Jake continuava a visionare molto preoccupato gli inviti che sua sorella, Alice ed Emily  avevano fatto per il matrimonio.
〝 Scusami per mia sorella…〞espresse Edward dispiaciuto. Conosceva Alice e capiva benissimo quanto potesse essere sproporzionata per certe cose. 〝 Ah non preoccuparti… credo che anche mia sorella ed Emily abbiano rincarato la dose… Rachel è più elettrizzata di Alice credimi…〞espresse Jake rassicurandolo, mentre apriva l’ennesimo invito. Emise un sospiro di sollievo, quando vide che si trattava di persone che conosceva . 〝Mia sorella quando ci si mette è peggio di Alice … vanno d’accordo… almeno Rachel mi ha detto che trova Alice fantastica…〞.
Jake parlava ma Edward sembrava avere la testa da un’altra parte.  Sembrava preoccupato, pensieroso, impegnato a risolvere un problema nella sua mente, a trovare una soluzione. Non lo aveva mai visto così preoccupato dalla gravidanza trasandata di Bella. Voleva chiedergli se c’erano problemi ma forse era meglio starne fuori.  E poi non era il momento di preoccuparsi degli affari altrui. Infondo aveva altro a cui pensare tipo “ Charlie mi ammazzerà subito o lo farà dopo essersi ripreso dalla sconvolgente notizia ?!” espresse ironizzando sul come comunicare al futuro suocero del matrimonio con Elena.   〝 Charlie ne farà una ragione….〞Edward  sentendo il  suo pensiero abbozzò un sorriso la quale scomparve presto facendo riapparire il volto rabbuiato dai pensieri.
〝 E.. comunque non posso spiegarti Jake… mi spiace almeno non con Bella nei paraggi… lei potrebbe ….〞espresse rispondendo ai suoi dubbi fermandosi subito dopo incerto. Jake annuì e forse non era il caso di intromettersi, se fosse stato qualcosa inerente a La Push glielo avrebbe di sicuro detto.
〝 D’accordo…〞rispose comprendendolo e preoccupato Jake, non lo aveva mai visto così, sembrava sull’orlo del precipizio, una folata di vento e sarebbe caduto.  Riprese a guardare le partecipazioni tuttavia non poteva smettere di pensare. 〝 Spero non sia nulla di grave…〞 concluse mentre continuava la visualizzazione degli inviti. Lanciò uno sguardo di sottecchi, Edward si era messo alla finestra, sempre più angosciato e inquieto.
〝 No..〞espresse Edward con voce rotta  quasi non volesse ammetterlo 〝  nulla di grave …. 〞. Voleva dirgli che la cosa era più grave di quello che pensava, ma se doveva spiegare a Jacob,  non doveva farlo li, non era il posto ideale con Bella a due passi che appena avrebbe sentito la parola Volturi  avrebbe iniziato ad agitarsi ed adirarsi per il fatto che con loro aveva un patto non rispettato. Sarebbe tornato tutto come prima: il voler diventare  a tutti i costi immortale, aspetto  che grazie al salvataggio di Elena e alla nascita di Reneesme era completamente stato accantonato da lei stessa.  “ Perché adesso!”  strinse i pugni arrabbiato cercando di pensare ad altro, ma non ci riusciva. Sentendo al piano superiore le ragazze sghignazzare, per un momento cercò di non pensarci, ma quella visione in testa non riusciva proprio a togliersela dalla mente: Bella, Reneesme Elena in una lotta contro i Volturi. “ Se solo Alice ne sapesse di più…”  espresse angosciato. Rabbuiato e contrariato, chiese scusa a Jake, che non ebbe nemmeno il tempo di ribattere, scomparve in mezzo la bosco, in meno di un secondo, lasciandolo alquanto scombussolato dal suo atteggiamento.
Dopo aver provato l’abito che finalmente sembrava andare secondo le visoni di Alice, e dopo essersi entusiasmata nel vedere sua sorella nell’abito creato per il matrimonio, Elena si dedicò a riferire a Bella degli enormi progressi con sua madre e della visita con bunker a sorpresa a casa della Signora Lorenz. Anche Bella rimase allibita ma alla fine la cosa più importante era che sua sorella stava bene e che finalmente le cose si erano risolte. Contenta sua sorella, contenti tutti.
〝 Bene ... è questo è tutto!〞sostenne Elena guardando l’ora. Bella annuì allegra, anche se aveva la testa altrove. 〝Cavoli quanto è tardi papà mi ammazza!Oddio Kim sarà arrivata da un secolo… devo scappare Bella scusami ! Anzi  mo! Ho un’idea perché non venite anche  voi a cena… eh?〞
Bella rise alla preoccupazione di sua sorella per Charlie. 〝 No! Non lo farà al massimo ti mette in punizione per qualche giorno!〞le  spiegò Bella.〝 A cena? Beh devo dire che se a cucinare sei tu l’idea mi alletta moltissimo…solo che…〞stava per spiegarle che voleva stare da sola con Edward perché lo vedeva strano, voleva capirne di più,  per confortarlo qualsiasi cosa gli fosse accaduto, ma poi lasciò parlare sua sorella in frenesia per la serata. La più importante della sua vita.
〝 Oh scusami ho capito! Edward!... oh Dio quanto sono…!  A volte sono così stupida mi scordo sempre che lui non mangia cibo…〞proruppe dispiaciuta e costernata Elena. 〝  Scusami  davvero Bella…!〞
〝 No! Tranquilla ….beh in realtà potrebbe mangiare sai può far finta…è solo che… vedi io sento che… lui è…〞Bella stava per spiegarle che non era dell’umore adatto per una cena di famiglia. Doveva capire cosa avesse suo marito, quale problema lo stava affliggendo e sinceramente la storia del college non se l’era bevuta più di tanto. Ma il vedere sua sorella così presa per la serata fece passare in secondo piano le sue preoccupazioni.
〝 Cosa? Far finta?〞non riuscendo a capire come Elena si scrollò nelle spalle 〝  Dai ti prego! Vieni!venite anche voi… siete i miei testimoni, almeno spero vogliate esserlo! Mi… ci farete da sostegno… vero?〞espresse Elena speranzosa.
〝 Sostegno? Elena non capisco che succede?〞chiese Bella preoccupata. Il vedere sua sorella in preda all’ansia la stava facendo  agitare.
〝 Beh stasera io e Jake daremo la grande notizia a papà!〞le affermò entusiasta ed emozionata. In realtà era anche preoccupata ma non voleva dargliela a vedere a sua sorella.
〝 Cosa?! Non gliel’avete ancora detto…?〞le domandò  Bella incredula.
〝 No! Lo so! Lo so! è colpa mia… con i miei continui rimandi, poi Jake che ha da studiare e da fare nel suo garage…stasera è deciso papà lo saprà!〞. Bella si mise una mano sugli occhi pensierosa. Elena la fissava preoccupata.
〝 Bella?! Okay Okay ho capito giubbino antiproiettili… anzi no! Las Vegas… beh comunque ci servono due testimoni quindi se tu ed Edward siete disponibili…〞espresse mentre finiva di infilarsi le scarpe, togliendo con cura i sandali che Alice le aveva fatto provare con il vestito e riponendole con cura nella custodia. Con tutti quei brillantini, sembravano costosissime.
Bella rise sentendo la frase confusa di sua sorella. 〝 Elena… Calma! Calma! Ti farò… vi faremo da testimoni…. Sono sicura che Edward non si opporrà…〞la dovette scrollare più volte prima di farla tornare alla normalità. 〝 Stavo solo pensando a come… cosa fare… 〞.
〝 Oddio! Sarà difficile vero? Papà si arrabbierà… ! La seconda figlia appena ritrovata, diciottenne che si sposa… mi uccide !?〞
〝 No! Devi solo essere te stessa sorellina! Credici e vedrai che lui ti darà il suo appoggio e.. vedrai andrà tutto bene…〞Bella le prese le mani per incoraggiarla.
〝 Ne sei sicura Bella?〞
〝 Si〞espresse abbracciandola 〝 Parla con sincerità e tranquillità e poi a lui piace Jake…!Non vedo dove al sia la tua preoccupazione… 〞
〝 Beh gli avevo… anzi si era augurato che finissi il liceo e non so se dirgli che mi sposo tra due mesi mi aiuterà a dargli fiducia… io so che ce la farò, mi impegnerò a studiare, a badare a Reneesme e a Jake, a fare la moglie e la studentessa. Andrò anche al college:  a Seattle ho scoperto che c’è un corso di medicina certo non è Arvard ma…si può studiare da casa così avrò tempo per  Jake, per la mia nipotina e… credi che Carlisle mi potrà inserire come tirocinante nell’ospedale di Forks?〞Elena sembrava un vulcano in eruzione.
〝 Elena!〞la fermò Bella prima che sua sorella andasse il tilt.  〝 …Le spiegazioni che mi stai dando mi sembrano più che mature e sagge… papà ti darà l’okay ne sono sicura e…  beh volevo dirti grazie! Per Reneesme…  per esserti offerta di badare a lei grazie, davvero! Ci tenevo moltissimo a seguire Edward al college,  e sarà impegnativo… senza la mia bambina, lontane,  ma so che con il tuo aiuto unito a quello degli altri ce la farò! E anche voi ce la farete… tu e Jake siete davvero una bella coppia…  lui è pazzo di te…〞espresse con le lacrime agli occhi.
〝 Ma che fai piangi?〞espresse Elena preoccupata. 〝 Bella… le parole che mi  hai detto sono …  sei fantastica ! Riesci sempre a rassicurarmi… ti voglio bene…〞
〝 Sono la maggiore delle due… devo farlo!〞entrambe si misero a sghignazzare, anche se le lacrime pervadevano entrambe. 〝 Elena.. sono contenta di averti trovato, sono felice che mi hai salvato, che mi vuoi bene e che hai guarito Jake, quando sono partita per la luna di miele ero così triste e affranta all’idea di averlo perso per sempre: il mio migliore amico che mi diceva addio!〞le confessò asciugandosi le lacrime che continuavano a scorrerle sulle guance.
〝 Tranquilla è tutto finito… ora non pensarci… abbiamo voltato pagina.. beh lui ha voltato pagina… all’inizio è stato difficile ma…〞
〝 Grazie a te…  al tuo aiuto! Lui è rinato…  è diverso… l’hai cambiato Elena e  sono contenta di avere una sorella come te! Una sorella che si prende cura di tutti, che ha lottato per quello che voleva, sensibile, romantica, innamorata di Jake…  con coraggio sei venuta qui… a salvarlo e fargli capire che non poteva andare a finire così : in pena per me che … che gli voglio bene e gliene vorrò sempre ma non come voleva lui! grazie per averlo salvato, per averci salvato…!〞. Elena aveva capito perfettamente lo sfogo di Bella, aveva capito che il legame che ormai si era creato era indissolubile, ognuno aveva fatto qualcosa per l’altra, ognuna avrebbe dato il proprio contributo per l’altra.  Si diedero un lungo abbraccio, le due sorelle Swan ormai sembravano in perfetta sintonia, anche se lo erano sempre state. Nessuna poteva chiedere di meglio all’altra. Ognuna aveva bisogno dell’altra.  Inseparabili, solo forse dal college?
Erano le sette passate quando Elena arrivò a casa. Aprì la porta, Bella la seguì entrando nel salotto a lei familiare. Era incredibile, suo padre non era sul divano a guardare la partita di football come ogni sabato, ma era preso con Kim nel preparare la tavola , sistemare i piatti, posate, bicchieri. Sorrise ad Elena, che ricambiò, notando quanto quei due fossero in sintonia.
〝 Ehmm …ciao! Ciao Bells ci sei anche tu?〞accortosi delle presenze sulla porta della cucina Charlie fece ricadere nervosamente la forchetta sul tavolo e pur nascondendolo, Bella notò un lieve  rossore sulla sua faccia. Guardò stupito Bella, erano passati ormai i tempi in cui la trovava vestita con la tuta o con i jeans in salotto a leggere, studiare o a guardare con lui la partita. Vestita così elegante era meravigliosa. La sua bambina adesso era una donna, una bellissima e affascinante donna.
〝 Ciao papà!〞Bella corse ad abbracciarlo, notando anche quanto fosse imbarazzato dalla situazione.  Voleva fargli sentire che gli voleva bene. Anche Kim impacciata, fece rovesciare l’acqua.〝 Oh che disastro!〞espresse cercando di asciugare per quel che poteva. Bella sorrise, quella donna le era molto simpatica, solare e cordiale, era proprio quello che faceva per suo padre.
〝 Tranquilla mamma ti… ti aiuto…?〞Elena accorse verso lei con uno strofinaccio in mano. Kim l’abbracciò con fermezza. Felice di sentire la sua Elena chiamarla mamma. Per un momento si perse a guardarla, vederla poi così apprensiva nei suoi confronti la faceva davvero emozionare. Elena ricambiò volentieri il suo abbraccio.
〝 Tranquilla piccola mia… ce la faccio…〞. Elena le sorrise. 〝 Okay allora io… beh vado a…cambiarmi …〞espresse Elena guardando sua madre e suo padre 〝 Ah ho invitato Jake  per cena non ti spiace papà?〞
〝  Ormai è sempre nei paraggi e poi ho appena parlato con Billy… viene anche lui con Sue che coincidenza…. Non trovi?〞. Affermò Charlie guardando l’ora.  Bella ed Elena si guardarono divertite. Ad Elena stava per venire un infarto in realtà, ma poi guardando Bella che sorrideva decise di non preoccuparsi più di tanto.
〝 Magnifico… ci saremo proprio tutti…!〞espresse mentre saliva in camera ridendo per andarsi a cambiare. Ovviamente Alice le aveva prestato un bel vestito per l’occasione. Fece segno a Bella di seguirla.  Bella  la seguì per le scale,  rientrava ancora una volta nella sua vecchia stanza. Sembrava non doversi separare da quella casa, come aveva sempre pensato sarebbe accaduto, questa cosa la fece sorridere anche se non faceva altro che pensare al suo Edward rabbuiato e ansioso, non lo aveva mai visto così da quando si erano lasciati e lui era sparito. Pensando una cosa simile si sentì quasi mancare, dovette sedersi per non cadere.  Rimase stupita nel trovare le cose come le aveva lasciate l’ultima volta.  Poi osservò la parete accanto al letto. Tempestata di foto di Jake. Si mise a ridere, mentre sua sorella rientrava in camera dopo una velocissima doccia.
〝 Oh scusami … Se vuoi le tolgo ma sai non gli piace molto essere fotografato e allora appena ne riesco a rubarne una me le metto su quella parete… poi le tolgo ….promesso!〞
〝 Assolutamente no! Lasciale così… !E’ davvero fantastico Elena…〞espresse Bella ridendo ancora, sedendosi sul letto. Poi guardò sull’altro angolo, c’erano le foto che la ritraevano insieme ad Edward qualche anno prima. Era felice che Elena non le avesse tolte. 〝 Non le avrei tolte per nessuna ragione al mondo… la mia preferita se posso dirtelo è questa!〞sostenne Elena prendendo la foto che ritraeva Bella ed Edward alla festa del diploma.
〝 Grazie!〞espresse Bella prendendola in mano, guardando quanto fosse sempre stato bello il suo Edward.Bella sorrise ripensandoci anche se in realtà era preoccupata, non capiva cosa gli stesse succedendo, doveva scoprirlo e al più presto, ma aveva promesso a sua sorella di farle da spalla quella sera. Dopo avrebbe chiesto spiegazioni ad Edward, magari avrebbe chiesto ad Elena di rassicurarlo sulla partenza per il college e sul fatto che era più che disposta ad occuparsi di Reneesme. Fissava quella foto, il suo Edward  era così dannatamente bello e sorridente. Emise una smorfia per la preoccupazione, per il fatto che non aveva idea di cosa potesse turbarlo.  Notando che aveva gli occhi lucidi Elena si avvicinò apprensiva a sua sorella.
〝 Stai bene Bella? Sei pallida? 〞sostenne Elena preoccupata guardando meglio sua sorella.
〝  Si sto bene! Ora preparati dai!  Jake sarà qui a momenti e spero … anche Edward… …〞espresse  lanciando un’occhiata verso la finestra mentre Elena si affrettava a sistemare i capelli correndo tra il bagno e la stanza. Tornò di corsa nella stanza per vestirsi. Emise una boccaccia notando quanto corto fosse quell’abito, ma sembrava starle bene, poi era blu il suo colore preferito, se non fosse stato così scollato cercò di tirare giù un po’ di più la gonna ma la scollatura diventava più profonda. Affondò la spazzola nella chioma disordinata, si mise alla finestra e i suoi occhi rotearono nel vialetto,quando vide accostare una macchina rossa a lei familiare.  La scena che ne seguiva la fece sogghignare, Jake, che si esercitava a dire a Charlie che si voleva sposare con lei. Sorridendo ancora mentre Bella era presa dalla foto e dai suoi pensieri, corse da lui, dal suo Jake. Elena aveva sentito i suoi pensieri preoccupati e ansiosi e voleva calmarlo. Fece per aprire la porta ma lui era già davanti.
〝Hey!〞rimase senza fiato, quando la vide avvolta in quel abito blu, fasciato che lasciava intravedere ma non più di tanto. Adorava le sue gambe affusolare e i suoi grandi occhi nocciola. Jake le prese la mano, sfiorando le labbra sulla pelle morbida delle mani di Elena  〝  Elly sei un…〞nemmeno il tempo di lasciarlo finire che Elena lo baciò, un bacio intenso, che diceva tutto, lasciandolo senza fiato 〝 … incantevole!〞espresse sorridendo e abbracciando la sua ragazza.   L’unica parola che gli era uscita era quella. Elena lo trascinò in casa, intrecciando la mano nella sua.
〝 Ti sei messo in tiro eh Jake!〞. Charlie subentrò dalla cucina. Elena imbarazzata  e ridendo accennò con il capo.
〝 Sono a casa del capo della polizia come vuoi che mi vesta!?〞Sentendo la frase Charlie rise e tornò in cucina. Jake ed Elena tirarono un sospiro di sollievo. Bella scese dalla scala. Vedere Jake così elegante la stupì, anche se alla fine  immaginava che era per l’occasione speciale.
〝 Ciao Jake!〞espresse Bella cercando di essere il più allegra possibile. Non voleva far vedere a Jake che in realtà era preoccupata e triste. Si abbracciò a lui, sembrava cercasse conforto nella forza che ci mise nel farlo.
〝 Bells!〞Jake l’abbracciò con fermezza. Aveva notato qualcosa che non andava, ma come promesso non si sarebbe intromesso. Il suo sguardo era così triste e cupo. “ Se Cullen le ha fatto qualcosa giuro che…!” espresse rabbuiandosi. Certo Bella non era più l’amore della sua vita, ma rimaneva una persona molto importante per lui .  Le voleva un gran bene. La  ragazza per cui aveva sempre lottato, la sorella della sua Elly. Vederla così afflitta lo faceva stare malissimo. Elena sentendo il suo pensiero gli lanciò uno sguardo preoccupato.
〝 Stai benissimo…〞 espresse  Bella notando che in Jake si era creata un po’ di tensione. Doveva distrarlo prima che la serata più bella per lui e sua sorella si trasformasse in un ennesima lite tra lui e Edward.
〝 Grazie…anche anche tu sei splendida… piuttosto stai bene? hai una faccia…〞Jake cercò di fare il vago .
〝  Benissimo… beh vado a dare una mano… 〞  concluse Bella  abbozzandogli un sorriso, poi per sconfessare i suoi dubbi cercò di esprimersi con tranquillità  〝 ehmm Jake sai che fine ha fatto Edward? Sai l’avevo lasciato con te ….〞
〝 Si….〞espresse facendo cenno alla Volvo che si era appena parcheggiata sul ciglio della strada.  Bella lanciò un’occhiata alla finestra, rassicurata emise un sospiro poi si diresse verso il tavolo del salotto che Charlie stava finendo di allestire.  Anche Jake ed Elena si spostarono nel salotto.  Anche Elena stava per andare ad aiutare Kim per le ultime cose. Jake le prese la mano. “ Vedrai andrà tutto bene!” espresse Elena nella mente.
“ Lo so! Mi sto per sposare con te Signora Black!” si diedero un bacio a fior di labbra. Poi Elena strabuzzò gli occhi preoccupata.
〝 Hey l’hai portato l’anello vero?〞chiese a bassa voce ansiosa. Guardando bene che suo padre non la sentisse.
〝 Si…〞le ripose mentre le mostrava la scatoletta di velluto blu nascosta nella tasca dei pantaloni.  Elly si strinse a lui felice . “ Ti amo  Jake!” espresse mentre guardandolo negli occhi raggiungeva sua madre in cucina. Che avendo visto la scena sorrise allegra. Le piaceva Jake, sembrava fatto a posta per sua figlia, in qualche modo lui la rasserenava, sentiva quanto la faceva sentire speciale. Sentendo bussare alla porta Bella corse ad aprire.
〝 Scusami se ho fatto un po’ tardi ma ho pensato di portarla a caccia… ne aveva bisogno…〞sorrise ritrovandosi Edward davanti, il suo bellissimo marito.
〝 Non preoccuparti amore… non è  successo nulla di grave l’importante è che sei qui ora! 〞Bella gli carezzò il viso sorridendogli. Poi si abbracciò a lui, quasi non volesse più separarsi. Anche Edward provò la stessa sensazione, l’abbracciò con fermezza, non voleva perderla, non voleva che tutto finisse per mezzo di Aro, seppur le visioni di Alice erano certe. Gli occhi le diventarono lucidi.  Bella non poté farne a meno, vedere Edward così preoccupato e dolente la faceva star male. Sembrava afflitto, preso da chissà quale incubo. Edward se n’era accorto,  abbozzò anche lui  un sorriso prima  che Bella si insospettisse più di quanto non lo stesse facendo. Posò le labbra sulle sue cercando di rassicurarla prima che  il tutto potesse peggiorare. Bella ricambiò con più passione, sembrava come se non ne potesse fare a meno. 〝 Ti amo Bella… sei la mia vita…〞Edward le  prese il viso tra le mani , le carezzò il volto accertandosi che lei fosse più rassicurata, che stesse meglio. In effetti sembrava più tranquilla anche se nello sguardo c’era un barlume di ansia.
Reneesme, li guardava di sottecchi. 〝 Mamma , papà entriamo ci stanno aspettando!〞espresse  scivolando dalle mani dei suoi genitori e trotterellando verso suo nonno, che ovviamente l’accolse a braccia aperte. Lei lo ricambiò con il suo enorme e dolcissimo sorriso. Bella stava per dire qualcosa, per fare domande, una miriade di domande ad Edward, ma l’arrivo di Billy e Sue, la bloccò. Una cosa era certa però avrebbe chiesto spiegazioni a Edward. Lo amava eternamente, più della sua vita stessa e vederlo così affitto e sofferente non faceva altro che farla star male, che infliggerle dolore.
Poco più tardi erano tutti seduti a tavola a casa Swan: Elena, Jake, Bella, Edward, Kim, Chralie, Billy, Sue e Reneesme.
Il silenzio era divampato, dopo il dolce squisito preparato da Kim, alla quale tutti fecero un’enorme aplauso per la succulenta cena.
〝 Allora Jake …〞Charlie piombò nei suoi pensieri come un fulmine a ciel sereno, sembrava averlo tirato in ballo apposta 〝 e così tra poco ti diplomi… sono davvero felice per te…〞continuò dandogli una pacca sulla spalla.
Prima di rispondergli Jake dovette prendere fiato, non si era mani sentito così nervoso in vita sua, doveva parlare a Charlie della proposta ma tutti i discorsi che si era fatto sembravano così assurdi “ Infondo ci si sposa solo una volta nella vita!” espresse in mente facendo sogghignare Elena, che strinse la mano nella sua.  Si guardarono negli occhi per un istante interminabile. Jake si sentì rassicurato da quello sguardo, sapendo che con lei avrebbe passato il resto della sua vita, se Charlie prima non lo avesse ammazzato. Bella gli fece cenno di stare tranquillo notando la sua tensione sul volto.
〝 Si … finalmente potrò essere indipendente… ormai ho diciotto anni… devo prendere delle decisioni serie…〞soggiunse mentre beveva un sorso d’acqua nervoso.
〝 Ma se lo sei sempre stato!〞intervenne ironizzando Billy che sapeva tutto quello che sarebbe successo in quella serata, al solo pensiero che Charlie era l’unico a non saperlo ancora impallidì. Jake scrollò il capo ridendo della battuta assurda di suo padre. 〝 il mio ragazzo… ormai è un uomo! 〞espresse mettendolo un po’ in imbarazzo. Elena gli sorrise e gli diede un  bacio sulla guancia. “Allora quando ti decidi.. Mr Black?” espresse ansiosa mentre gli sussurrava nelle orecchie. Jake si voltò sorridendole. Adorava quel suo modo di fare, seducente e dolce allo stesso tempo. “ Se non ci fossero troppe persone presenti ti dimostrerei quanto ti amo in un altro modo Elly…” espresse  sogghignando dicendoglielo nella mente. Elena arrossì all’improvvisamente, anche lei aveva una voglia immensa di lui, ma in quel momento non doveva pensarci, l’ultima volta erano finiti a fare l’amore in macchina per il suo vizio di sussurrare nelle orecchie di Jake . “ Non provocarmi lupacchiotto!” sostenne ridendo.
〝 Si ma ora … cosa farai? Andrai al college? Bella parte tra  poco  con Edward per l’Alaska mentre Elena rimarrà qui… per studiare è stata ammessa all’ultimo anno giusto?〞si intromise ancora Charlie, che aveva notato sua figlia distratta e ipnotizzata da Jake. elena si voltò per guardare e rispondere a suo padre. Intanto  Bella era sempre più stupita dall’atteggiamento di Charlie. Dov’era finito il taciturno e  introverso Charlie? Sembrava un altro. Doveva qualcosa a Kim o a Elena ?  Se fosse stato  merito loro doveva ringraziarla e subito. Poi guardava sua sorella e Jake, così affiatati, così innamorati, vivevano tutto così normalmente, sembravano così simili e così uniti, fatti l’uno per l’altra.  Sorrise a Jake che la ricambiò preoccupato quando notò una luce triste nei suoi occhi. Voleva essere felice per loro ma poi rivolse lo sguardo ad Edward, il suo David di Donatello, bellissimo ma rabbuiato e preoccupato. Forse l’idea di non averla trasformata e resa simile a lui lo stava stufando? “ Ma che stai farneticando” pensò dentro di se mentre giocherellava con il cucchiaino del dolce “ Lui non lo ha mai voluto! Forse non vuole nemmeno più te!” sostenne guardandolo ma lui nemmeno la fissava sembrava proprio con la mente altrove. Reneesme e il suo abbraccio invadente la distolsero dai pensieri.
〝 Si papà…〞sostenne Elena continuando a guardare Jake.  〝 Beh tra qualche giorno ho l’esame per superare definitivamente l’ultimo anno di liceo,  ma non credo che ci saranno problemi  a superarlo Bella mi ha aiutata a studiare quindi… sarà un successo di sicuro…〞espresse abbracciando sua sorella che le era accanto, notando la sua faccia triste.
〝 Sono così orgogliosa di te tesoro!〞sostenne contenta Kim. 〝 E poi cosa … cosa farai? Hai deciso… se andare anche al college?〞le chiese emozionata .
〝 Beh mi iscriverò al college, mi piacerebbe studiare medicina… a Seattle c’è un corso… abbastanza completo… così straò vicina a voi e a Jake… e poi ho parlato anche con il dott. Cullen mi ha detto che farà di tutto per potermi far fare tirocinio qui nell’ospedale di Forks…〞
〝 Però una scienziata  e un medico… 〞sostenne contento Charlie guardando entrambi le figlie. Bella gli sorrise, scrollando il capo. Vedere suo padre così loquace la faceva davvero sogghignare, ma continuava a guardare Edward, assente troppo assente. Di solito interveniva o si esprimeva, ma sembrava avere la mente in altro luogo. Notandola fissarlo, mascherò un attimo la sua preoccupazione e le mostrò il suo sorriso sghembo quello che le faceva dimenticare qualsiasi cosa. Bella gli rispose immediatamente strinse la mano nella sua.
〝 Dicevo che… mi piacerebbe studiare da medico e….〞sostenne Elena, poi si voltò verso Jake impreparato e concentrato su tutt’altro.
〝 E…〞lo spronava Bella cercando di incoraggiare la situazione. Elena la fissava contrariata lanciando uno sguardo a Jake.
〝 Qualcuno vuole ancora del dolce?〞chiese timidamente Kim notando che si era creato di nuovo un momento di silenzio tra gli ospiti. Elena e Bella si lanciavano occhiate preoccupate.
〝 Cosa mi state nascondendo voi due…?〞Charlie notò gli sguardi che Bella ed Elena si scambiarono. Bella cambiò direzione prendendo il bicchiere e bevendo un lungo sorso d’acqua.
〝 Nulla papà perché?〞espresse Bella abbracciandosi a Edward.  Charlie le fissava scrupoloso, qualcosa c’era di sicuro dal modo in cui gesticolavano agitandosi.
〝 Okay… credo che ora tocchi a me!〞Jake si alzò in piedi. Lasciando  Charlie letteralmente sbigottito. Ovviamente chi sapeva non poteva che essere emozionato. 〝 E’ il tuo momento sorella…〞espresse Bella emozionata per Elena sussurrandoglielo.
〝 Ehy ma che succede?〞Charlie sembrava preoccupato. Vedersi Jake in piedi impacciato e serio lo preoccupava.
〝 Charlie… sai che non sono molto bravo con i discorsi…〞espresse intimorito e incerto sull’inizio. Mentre teneva in mano un calice con del vino.
〝 Beh a chi lo dici…〞tutti sogghignarono alla battuta di Charlie, poi lasciarono lo spazio a Jake per parlare.
〝 Ecco io… beh io sono molto innamorato di Elena, per me lei è tutta la mia vita, per lei farei di tutto e so che non posso dividermi più da lei…〞le prese la mano, quella di Elena tremava mentre lo guardava negli occhi.  Le fece cenno di alzarsi, Elena lo fece immediatamente anche se sentiva le gambe tremarle sotto il pavimento.
〝 Ehy un momento..non vorrai dirmi che…che voi due…〞sostenne Charlie incredulo mentre vedeva Jake tirare fuori dalla tasca dei pantaloni la scatolina di velluto blu. Kim iniziò a piangere pensando a quello che stava per succedere. Guardandola a Bella venne in mente sua madre avrebbe fatto la stessa cosa.
〝 Elena… Swan… 〞sostenne mettendosi in ginocchio davanti a lei  e stringendole la mano 〝 …io ti amo e questo sentimento che provo per te è eterno, per te sarò tutto quello che vuoi: amico, compagno, amore, protettore, so solo che voglio stare con te per tutto il resto della mia vita  e che senza di te non sarei nulla ed è per questo che ti chiedo… vuoi sposarmi?〞.
Elena era rimasta sbigottita da quelle parole. Mentre Jake le infilava l’anello al dito, guardava i diamanti brillare sotto la luce artificiale della lampada,  lo guardava emozionata aveva gli occhi lucidi,  mentre lui la fissava teso e ansioso con i suoi occhi scuri e profondi. Lui la guardò negli occhi, gli occhi nocciola dolcissimi della sua Elena poi  le baciò la mano con dolcezza, sentiva le sue labbra calde sulla sua mano infuocata dall’emozione. Guardò suo padre, un po’ rattristato ma che aveva abbozzato un sorriso.
〝 Si…〞espresse con la voce rotta per l’emozione 〝 Se papà ci dà la sua benedizione …〞sostenne mentre si abbracciava a lui.
Tutti guardavano Charlie, anche Bella lo guardava, le veniva da ridere notando quanto fosse in imbarazzo: come per lei non gli piaceva di sicuro essere al centro dell’attenzione, ma tutti pendevano dalle sue labbra. Jake lo fissava ansioso, poi volse lo sguardo verso Kim che gli sorrideva emozionata.
〝 Certo siete giovani… e state appena costruendo il vostro futuro  Elena vuole studiare, tu non so che farai…ma… se questo vi rende felici…〞sostenne mentre si alzava dal tavolo per abbracciare sua figlia Elena, che felice per l’emozione si era messa piangere e abbracciò anche Jake.  Bella rimase orgogliosa della frase di suo  padre, che non se l’era presa, che non aveva tratto subito conclusioni affrettate. Magari con la seconda figlia che si sposava aveva preso meglio il colpo. Almeno così sembrava. Era felice per sua sorella, era felice che stava finalmente dando concretezza ai suoi sogni con Jake e allo stesso tempo era felice per Jake: con Elena sarebbe stato facile come respirare, era tutto perfetto.
〝 Congratulazioni figliolo !〞espresse Billy . Jake si abbracciò a lui. Anche Sue fece i suoi auguri a Jake ed Elena, anche se in realtà sapeva tutto, ma per tutti era meglio che Charlie non lo veniva a sapere, nessuno avrebbe voluto farlo infuriare.
Bella corse ad abbracciare sua sorella che fremeva per condividere la sua emozione con lei 〝 Visto? Sapevo che andava tutto bene!〞espresse Bella notando quanto fosse radiosa. Elena annuì allegra.
〝 Grazie … sei una sorella magnifica! Bella non potrò mai mai cambiarti… rimani sempre così…〞Elena si strinse a sua sorella, poi abbracciò anche Edward, che le fece gli auguri. 〝 Tranquilla… vi facciamo da testimoni…〞le rispose avendo sentito il suo pensiero.
〝 Davvero!?〞sostenne Elena allegra 〝 Oh che bello! Grazie è… è fantastico… mia sorella e … suo marito… è perfetto!perfetto! Grazie Edward! Te ne sarò riconoscente!〞espresse abbracciandolo ancora. Elena poi corse da sua madre che non vedeva l’ora di abbracciare. Kim la strinse forte contenta ed emozionata per sua figlia, rimase stupefatta quando vide il bellissimo anello di fidanzamento con tre diamanti a farlo luccicare.
Bella, guardò Edward, sembrava più sereno, forse Elena lo aveva contagiato con la sua allegria. Vedendolo sorridere, si sentì meglio poi si trovò davanti Jake. Si abbracciarono con fermezza.
〝 Allora…? Così… adesso diventerai mio cognato mh?〞espresse Bella ironizzando e sorridendogli. Era davvero entusiasta per lui, per tutto quello che gli era capitato per l’amore verso sua sorella.
〝 Ah si! mi avrai tra i piedi… sempre… cara Bells〞sostenne beffeggiandola e facendola ridere eliminando quell’aria triste e sconsolata dal suo viso che l’aveva accompagnata per quasi tutta la serata.
〝 Oh beh non credo che ci vedremo spesso Jake… dato che dopo il vostro matrimonio parto per l’Alaska …certo ci saranno le vacanze estive e verrò a trovare la mia adorabile bambina….〞espresse ansiosa.
〝 Si lo so Bells!〞espresse un po’ amareggiato 〝 Un po’ mi spiace ma… dai se hai deciso di andare a studiare all’università proprio in Alaska… beh ti auguro il meglio… l’importante è che tu sia felice e soddisfatta della tua vita…〞
〝  In realtà ci sarebbe una cosa che mi renderebbe davvero soddisfatta ora che so che tu sei felice finalmente ma… ci sono ancora dei contrasti su questo…. E poi ci  vedremo ancora e poi vi affiderò la mia bambina…〞Reneesme comparve davanti a sua madre come un fulmine. Jake la prese in braccio notando che voleva abbracciarlo.
〝 Sei contenta di stare con lo zio Jake?〞espresse Bella guardando quanto fosse allegra sua figlia con lui.
〝 Si!〞espresse allegramente 〝 Zio Jake m’insegni a guidare la moto quando mamma e papà saranno partiti…?〞
Jake si mise ridere 〝 Certo! Anzi, se vuoi, te ne costruisco una…〞le propose guardandola negli occhi. Gli stessi occhi nocciola di sua madre e di conseguenza di Elena. Ripensando alla frase che Bella aveva detto in precedenza trasalì, sperando che Edward riuscisse davvero a farla rimanere umana, a farla vivere per le persone che le vogliono bene.
〝 Come hai fatto con la mamma?〞espresse entusiasta Reneesme facendolo distogliere dai pensieri. Jake rise annuendo.
Prima di andare via Bella, andò a salutare sua sorella, che continuava a guardarla di sottecchi. L’ultima volta che l’aveva vista così angosciata, era sull’Isola Esme, quando Jake, restio al capire che ormai era sposata, irruppe nella sua luna di miele, per convincerla a cambiare idea. O durante il coma di Jake, ripensando a quel momento terribile Elena scrollò il capo.
〝 Vai via…?〞Elena accorse subito la lei notando che Edward aveva preso in braccio la bambina e Bella lo seguiva per raggiungerlo.
〝 Si..〞sostenne accigliata 〝 sono molto stanca Elena scusami e.. beh sono davvero felice per te e per Jake〞concluse abbozzando un sorriso. Fece un cenno a tutti poi scomparve dietro la porta. Si voltò ancora una volta verso sua sorella. Elena notò gli occhi lucidi questa situazione la mise in subbuglio. “Ma cosa sta succedendo?”  si chiese sconvolta mentre notava la macchina nera che si allontanava dal vialetto. “ Spero che vada tutto bene… tra quei due…” si disse incredula.
Jake la raggiunse alle spalle, cingendola per la vita sentendo nei pensieri la sua preoccupazione. 〝 Tranquilla Elly… devono solo risolvere i loro problemi …〞Elena annuì anche se vedere quella bellissima coppia, la stessa che aveva visto amarsi sotto i suoi occhi ormai da un annetto, essere così distaccata e amareggiata la faceva star male. Pensierosa su quello che poteva aver rotto l’equilibrio di quella coppia, dopo aver salutato Billy, Sue e Kim, che Jake si offrì di riaccompagnarla in motel, e messo a dormire Charlie, stremato dalle faccende domestiche,  Elena si mise a sistemare la cucina e il resto, ancora pensierosa, mandò un sms a Jake per dargli la buonanotte,  poi guardò ancora la parete tappezzata di foto e aspettando chissà quale risposta si addormentò immediatamente nonostante sentiva fortemente suo padre russare nella camera accanto.
Intanto Bella ed Edward non si erano parlati per tutto il viaggio, se non qualche commento su Jake e Elena. In realtà Bella voleva chiedergli del perché stesse diventando sempre più strano e distante, lontano. Dopo essersi preparata accuratamente per andare a dormire, indossando uno dei più seducenti capi che sua cognata Alice adorava farle comparire nella stanza armadio, una sottana di seta  e pizzo bianca, degna di un catalogo di intimo,  entrò timidamente in camera da letto,  avvampò ripensando a quello che era successo il luna di miele quando per cercare di sedurre Edward si costrinse ad indossare quei capi così succinti. Si appoggiò alla porta e stava per dire qualcosa ma si zittì notando che Edward era intento a leggere una fiaba alla Reneesme addormentata.  Lo guardava e lui le lanciò uno sguardo furtivo, interessato e rapito notando la sua presenza . Bella gli fece cenno di finire di fare come se lei non ci fosse. Dopo averla guardata ancora e deglutito per la bellissima visione Edward andò avanti nel racconto.  Bella adorava sentire quella voce vellutata parlare nel silenzio, chiuse gli occhi per assaporarne la dolce melodia della sua voce.  Riaprì gli occhi quando sentì il libro chiudersi, in disparte, lo guardava e lui guardava ogni tanto lei. Con un movimento dolce e pronto prese la bimba per portala a dormire in camera sua. Le diede un bacio sulla fronte “ Buona notte piccola…” le sussurrò accomodandola nel suo lettino.  Poi rientrò in camera, si avvicinò a lei, per un momento Bella poteva giurare di sentirsi mancare quando notò il suo sguardo infuocarle l’anima. Senza dire nulla si avvicinarono e si baciarono, come fosse la prima volta, come se quel momento doveva essere tutto loro. Ognuno aveva bisogno dell’altra. Per un istante Edward si dimenticò le visioni di Alice, si dimenticò di quello che era, un demone, un mostro e quello che voleva: Bella sua per sempre, nessun incubo o visione doveva intralciare la loro vita e il loro amore che fino a quella dannata visione stava diventando perfetta. L’avvolse nelle sue braccia, la strinse stando attento a non farlo troppo: infondo lei era ancora la sua piccola e fragile umana. Bella si lasciò avvolgere da lui, sembravano una cosa sola, come non mai si sentiva far parte di lui, ora riconosceva quell’amore profondo che entrambi provavano l’uno per l’altra, in quei frangenti in cui lui la stringeva sempre di più a sé si sentiva di nuovo sua, sentiva di appartenergli. Sentiva Edward. Sentiva che lui la desiderava. Si risvegliò dopo qualche istante,  rilassata ma  indolenzita come sempre ma non le importava dei lividi e dei dolori. Con la testa sul petto di Edward pensava al momento appena passato. Avrebbe voluto restare così  per sempre. Edward le diede un bacio sulla fronte, lei gli accarezzò il volto e poi intrecciò le mani tra le sue dita.
〝 Dobbiamo fare sempre così… prima mi tieni il muso e poi mi travolgi nella tua passione…〞sostenne Bella sollevandosi e guardandolo negli occhi. Vedeva l’ambrato essersi sciolto finalmente, il nero cupo era sparito.
〝 Mi spiace se sono stato distante oggi…〞Edward le carezzò la spalla nuda, poi avvicinò le labbra alla pelle vellutata di Bella, facendole socchiudere gli occhi. Aveva visto quanto era stata male, e questo non poteva che aver ferito anche se stesso. Doveva rimediare, per amore di Bella e di sua figlia.
〝 Amore se c’è qualcosa che non va…  dimmi se c’è qualcosa che … ti preoccupa〞sostenne Bella carezzandogli il volto 〝 …perché eri così preoccupato e taciturno oggi? Si può sapere cosa ti sta succedendo… io ti amo e.. non posso sopportare di vederti così…〞
〝Nulla.. amore… stavo solo pensando…〞si espresse vago.
〝 A cosa? Edward ti prego… qualsiasi cosa ti preoccupa io voglio io devo aiutarti sono tua moglie…〞
〝 Bella l’unica cosa che mi preoccupa davvero è che tu possa abbandonarmi e … che tu possa…〞non riusciva tantomeno voleva pensare al peggio, non dopo un momento fantastico come quello passato qualche istante prima con lei.
〝 Mai… e dico mai potrai liberarti di me Edward Cullen!〞lo rimproverò Bella, poi lo abbracciò per avvicinarsi a lui e baciarlo 〝 Sono sposata con te, sono felice di esserlo… certo per esserlo davvero mi piacerebbe avere l’immortalità… per restare con te in eterno…〞Edward fece una smorfia di disapprovazione alla sua richiesta  〝 ma ne abbiamo parlato… dobbiamo pensare a Reneesme, prima di tutto la nostra adorabile bambina…poi un giorno mi trasformerai e… saremo una famiglia felice… come avevo sempre desiderato… con te per sempre…〞si corresse Bella notando la sua faccia sconvolta sul discorso dell’immortalità. Se non era questo il motivo della sua preoccupazione cos’altro poteva essere.  Non sapeva più cosa pensare. Non voleva pensarci, ora suo marito sembrava più sereno. Notandola meno preoccupata, Edward riprese a baciarla e ad andare oltre, di nuovo.  Bella d'altronde non capiva il suo atteggiamento, sembrava affamato di lei, certo Bella lo vedeva in senso positivo era quello che aveva sempre voluto una moglie e un marito che si ama senza tanti problemi.  Rise pensando al modo in cui li stavano affrontando. Se in quel modo voleva dimostrarle di amarla profondamente, in eterno, per sempre lo stava dimostrando benissimo. Avvolta tra le sue braccia per l’ennesima, volta Bella era tornata la stessa di sempre: totalmente e incondizionatamente innamorata di Edward.
La data del matrimonio era sempre più vicina. Mancavano un paio di settimane e Elena sarebbe diventata la signora Black. Erano tutti in fibrillazione: Alice, Emily, Rachel. Bella più che altro era emozionata per sua sorella e per Jake ma aveva ancora altro a cui pensare: l’umore altalenante di Edward.  Elena aveva dato il suo esame per terminare l’anno di liceo ovviamente quando in commissione si trovò di fronte a Jessica Stanley, la stessa che Bella volle evitare quel giorno al ristorante a Port Angeles, un velo di sudore le comparve sulla fronte ma per fortuna fu molto obiettiva ne giudicarla e nel far si che l’esame venisse superato ovviamente con il massimo dei voti. Tutti erano felici, tutti erano sereni. Jake si era diplomato ed aveva partecipato al ballo scolastico con Elena,  la quale per l’occasione si era fatta prestare da Alice un bellissimo abito lungo blu elettrico con uno spacco vertiginoso. Avevano persino finito la serata facendo un bagno di mezzanotte, volendo ripercorrere il momento del loro imprinting , e avevano concluso la serata nella loro futura casa facendo l’amore sul pavimento, dato che non c’erano i mobili. La vita sembrava scorrere senza problemi, senza ostacoli. Non tutti però erano tranquilli. Quelle visioni di Alice erano ancora presenti, meno nitide e frequenti ma c’erano, ed Edward le avvertiva, sentiva i pensieri di sua sorella ma Alice era diventata una sfinge: non voleva più sentirne parlarne. Se i Volturi fossero arrivati, lo avrebbe messo all’erta, ma non le sembrava il caso di dare falsi allarmi.
 E così mentre Edward era sempre più preoccupato per quello che sarebbe potuto accadere, Bella, nonostante fosse preoccupata, era sempre più  presa dai preparativi per sua sorella, per il college e passava più tempo possibile con la bambina prima della partenza che l’avrebbe divisa da lei per mesi, ma nonpoteva non pensare ad Edward, erano settimane  che andava avanti il suo umore instabile: un momento era tranquillo, sereno poi diventava irascibile, intrattabile. Soprattutto quando Bella gli aveva chiesto, se gli dispiaceva o meno che andasse a trovare sua madre prima del matrimonio, prima di partire per il college voleva trascorrere un po’ di tempo con lei. Era diventato turbato, sconvolto, nervoso  all’inizio come se l’idea che lei e la loro  figlia partissero fosse pericoloso però, alle domande di Bella sul suo improvviso umore nero, si era addolcito, come se tutta quella rabbia fosse sparita spazzata via.  Non lo capiva davvero, non sapeva cosa fare più che altro l’avrebbe lasciato a riflettere dato che nemmeno lui si degnava di spiegarle. Aveva chiesto spiegazioni anche ad Alice ma non le aveva detto nulla di più. “ Non preoccuparti Bella, lo sai com’è fatto magari pensa al fatto che le mancherà Reneesme…” le aveva spiegato Alice rassicurandola. Era confusa e non capiva il suo atteggiamento.  Nonostante questi dubbi e perplessità sugli atteggiamenti di suo marito, come sorella della sposa aveva deciso, sollecitata anche da Edward stesso, per distrarla dalle sue continue domande, e per dimostrare a sé stessa che non c’era nulla di preoccupante,  di partire in Florida prima del matrimonio e di volare da sua madre Renee, che ovviamente sapendo che ci sarebbe stata anche sua nipote ed Elena non poteva che esserne più felice.
〝Mamma…〞Reneesme le comparve davanti mentre sistemava la valigia,  in quanto l’indomani sarebbe partita con Elena per Jacksonville, una settimana.
〝 Dimmi tesoro…〞espresse Bella mentre finiva di sistemare tutto e lanciò uno sguardo.
〝 Ma tu e papà vi amate molto?〞chiese la piccola impacciata fissandola.
〝 Moltissimo tesoro…〞sostenne Bella accarezzandole il volto. Si sentiva amareggiata all’idea che la bambina avesse potuto avvertire le tensioni che si erano create fra di loro.〝 Cosa c’è che ti preoccupa…?〞si piegò alla sua altezza per guardarla negli occhi. Le carezzò la guancia, sembrava così preoccupata.
〝Non divorzierete mai vero? Io non voglio che … vi separiate…〞la bambina mise quasi il broncio rattristata.
〝Reneesme…〞Bella prese sulle ginocchia la sua bambina e la strinse forte a sé. Era diventata così grande e così matura, anche se in realtà lo era sempre stata, la sua piccola brontolona. 〝 Sai.. a volte due persone  che si amano possono anche litigare capita spesso e puoi stare tranquilla io e papà staremo sempre insieme.. certo un po’ mi dispiace che per andare al college ci vedremo poco ma ricorda la mamma e il papà ti adorano… sei importante per noi e per me!〞le diede un bacio sulla fronte, Reneesme si abbracciò a lei.
〝 Grazie mamma! Lo so che divi studiare e io sono contenta per te e per papà… però…〞espresse la piccola abbracciandosi a sua madre. 〝 Allora non stiamo scappando vero?〞aggiunse subito dopo lasciando Bella alquanto sbigottita. 〝Scappando…?! No, perché? Andiamo a trovare la nonna non sei contenta?〞la bambina corse fuori come se volesse sfuggire da qualcosa. “ Forse chissà cosa voleva dire ….”  espresse Bella mentre controllava che ci fosse tutto il necessario per la partenza per la Florida. Reneesme corse fuori, in realtà aveva molta paura, perché aveva sentito che qualcuno stava cercando lei e la sua mamma, ma non voleva farla preoccupare, terminò subito di pensarci prima che potesse causare altre preoccupazioni a suo padre e sua madre. Quando vide suo padre arrivare corse da lui e fece finta di nulla. Lo abbracciò forte e si strinse a lui ovviamente lui lo ricambiò.
Al contempo Elena si era appena svegliata. Il trillio del telefono sul comodino la fece sorridere, prese il cellulare e cliccò per leggere l’sms “ Buon giorno Signora quasi Black cosa ne pensi se ci vediamo tra un ora a La Push? Promesso stavolta i pan cakes vedrò di prepararli io o al massimo mi faccio aiutare…”
〝 Il mio solito pasticcione…〞espresse Elena sogghignando mentre fissava il soffitto  sbadigliando ancora mezza addormentata. Da un lato lei e Jake dall’altro Bella ed Edward. Guardava sua sorella e suo marito in una foto del loro matrimonio. Erano  così radiosi e presi l’uno dall’altra. Innamorati senza dubbio. Un velo di tristezza però l’attraversò pensando a quando aveva notato la sera della dichiarazione ufficiale, sua sorella malinconica quanto suo marito. Cercando di scacciare quel pensiero e, ponderando magari di provare a parlare a sua sorella durante la vacanza, di capire cosa le stesse succedendo, scese a dare il buon giorno a suo padre. Si mise la vestaglia di seta blu e scese di corsa le scale.  Rimase sorpresa quando trovò Kim insieme a Charlie a fare colazione in cucina insieme. Lei si era alzata e stava per preparare qualcosa, sorridente allegra, ghermita da Charlie che rideva insieme a lei mentre leggeva il giornale.
〝…Giorno… ciao mamma… ciao… papà! 〞sostenne con un filo di voce tanto per non disturbare la quiete  e la magia che regnava in quella cucina. Sua madre si voltò sorridendole mentre continuava a fare le uova strapazzate.  Era quasi emozionata non le era forse mai capitato se non a Rio di dire quella frase, solo che stavolta si trattava dei suoi veri genitori suoi veri mamma e papà. Era così bello vederli insieme, era un‘emozione forte troppo forte, un lacrima le sgorgò sulla guancia.
〝 Oh ciao…〞suo padre la guardò sorridendole 〝 Dormito bene tesoro? 〞  introdusse  poi Kim abbracciandola. nemmeno lei poteva credere di avere a che fare con sua figlia, di averla davanti, di poter condividere con lei i sorrisi e le emozioni.
〝 Si…〞disse mentre si versava del latte in un bicchiere 〝 benissimo… beh ci sono tante cose da fare… quindi un po’ sono agitata… la casa non ha ancora i mobili e… beh… almeno lo sposo c’è…speriamo bene 〞espresse sorseggiando il latte  un po’ pensierosa.
〝 Oh tesoro tranquilla!〞la rassicurò Kim sedendole accanto 〝 Tu parti tranquilla con Bella e la piccola Nessie al resto qui ci penso io mi sono messa d’accordo con Sue, con Rachel e con Alice … e comunque rilassati… sei la sposa…. Sii felice … 〞Kim era ansiosa quanto sua figlia anche se aveva capito dai suoi pensieri che il problema non erano i mobili e il matrimonio, ma sua sorella Bella.
〝 Ma sei sicura che vuoi sposarti!? Bella se n’è andata con Edward ora te ne vai anche tu….〞espresse  Charlie prendendola in giro anche se un velo di tristezza e ansia comparve sul suo volto. Elena abbozzò un sorriso.
〝 Si papà…convintissima….! E poi abiterò a La Push mica in Australia… proprio dietro l’angolo….〞lo abbracciò  poi afferrò una fetta di pane tostato e corse a vestirsi per andare da Jake.  〝Vado adesso….mi aspettano a La Push!〞.Charlie e Kim si guardarono scrollando il capo. “Elena che va da Jake!”. Non era di certo una novità. 〝 Ah〞aggiunse sbucando sulla porta 〝 Non so se torno a pranzo in pratica vogliono fare una specie di festa non ho capito….bene!〞.  kim si scrollò nelle spalle e rise insieme a Charlie della esuberanza della loro figlia. Dopo un oretta Elly, era la davanti casa del suo futuro marito, stava per andare nel garage di casa dove era sicura di trovarlo ma Rachel la chiamò dentro senza farsi sentire da Jake.
〝 Elena…oh sono così felice di vederti …〞Rachel l’accolse a braccia aperte, era radiosa e bellissima con il suo pancione si sapeva che era un maschio ma non aveva ancora deciso il nome con Paul, forse Eiphraim con il bis-nonno di Jake ma era tutto in incognito.
〝Anch’io…〞espresse Elena contenta. Le mise una mano sul pancione e rise sentendo il bambino scalpitare 〝 Ohh. Che carino… ciao piccolo sono.. la zia….〞sostenne emozionata. Rachel rise ancora poi le fece segno di seguirla.
〝 Ho una cosa da darti… e ne approfitto adesso che siamo da sole… sai dopo alla festa ci sarà un po’ di gente…〞espresse mentre le faceva segno di seguirla in quella che era la stanza da letto di Billy e Sarah. Le fece segno di sedersi sul letto. Poi le pose in mano una scatola, bianca e lucida, profumava di lavanda e altri fiori di campo. Elena la fissava incuriosita Rachel le fece segno di aprirla. Elena la aprì con cura, sotto una tela di lino comparve una bellissima sottoveste di seta bianca con dei ricami fatti a mano nelle tonalità tra il lilla e il blu, riprendevano un po’ il ciondolo. Elena la guardava esterrefatta. 〝 Ma…ma è bellissima! Non era necessario … Rachel non dovevi… mi sento in imbarazzo…〞espresse Elena continuando ad accarezzarla, era morbida e liscia e i fiori ricamati erano delicati e davvero particolari. 〝L’ha fatta mia madre…  per te , per Jake cioè,  qui da noi la madre dello sposo si occupa…dei regali da fare alla sposa… io ho quella che mi ha fatto la madre di Paul. Purtroppo mia madre… ha fatto solo quella… so che avrebbe fatto di più…ci voleva molto bene〞espresse con gli occhi lucidi ripensando a sua madre morta da un decennio 〝…ovviamente Jake era troppo piccolo per sapere a cosa servisse, però per fortuna ce l’avemo… Rebecca mi ha detto dove la teneva e a quanto vedo con molta cura…〞sostenne abbracciando Elena decisamente emozionata. 〝…oh mia madre sarebbe stata felicissima se ti avesse conosciuto… davvero… ! le saresti piaciuta moltissimo… sei davvero una ragazza speciale e sono contenta che Jake ti abbia trovato e che fai parte della nostra famiglia adesso!〞.
〝  Anch’io sono contenta di aver trovato voi, la terrò con molta cura Rachel… non so davvero che dire, sono…〞espresse ancora incredula 〝 emozionata…〞. Sarah doveva essere una donna fantastica e doveva aver voluto molto bene ai suoi figli. Si voltò e guardò una foto in cui era ritratta insieme alle piccole Rachel e Rebecca e al piccolo, forse un anno appena Jacob Black che si abbracciava con tenerezza alla mamma. Anche da piccolo non poteva non affondare nei suoi occhi profondi e scuri.
〝 Ora sei parte della famiglia!Sei una Quilleutes!〞sostenne Rachel abbracciandola ancora.
Entusiasta del regalo di sua cognata.  Elena poi andò da Jake che la stava aspettando in garage. Notandolo di spalle mentre era intento ad aggiustare una parte del motore accovacciato dentro il cofano si avvicinò lentamente e accostandosi al suo orecchio gli sussurrò 〝 Credo che sia un problema di ingranaggi…〞
Jake si tirò su. 〝 Oh scusami amore lo so dovevo prepararti pan-cakes ma… Paul ha rotto la macchina e mi ha chiesto di ripararla… Rachel deve andare dal medico  più tardi e non potevo farla andare di certo in moto… poi anche la mia Golf che ho dovuto prestare a Quil…, mio padre è andato non so dove con Sue,  comunque qui è a posto ormai dammi due minuti… 〞espresse ritornando all’auto mentre con la chiave a bussola finiva di montare qualcosa all’interno dell’auto.
〝 Ehh questo proprio non va…〞sostenne contrariata Elena mettendo il broncio e incrociando le braccia contrariata. 〝Appena ci sposiamo solo lavoro per gli estranei e ad un certo orario subito a casa da tua moglie altrimenti… io divorzio…〞. Jake si voltò costernato e preoccupato. Le aveva mandato apposta un messaggio per fare qualcosa di carino per lei, la sua futura moglie, voleva fare una specie di colazione romantica sulla spiaggia, indimenticabile prima del matrimonio dato che per una settimana non si sarebbero visti. E invece tutto era andato a monte.
〝 Sei arrabbiata vero?! Hai ragione aspetta dammi due minuti mi ripulisco per bene e vado a prepararti una colazione con i fiocchi… amore mi spiace davvero!〞cercando di non ridere Elena continuava ad avere il broncio, adorva troppo quando faceva di tutto per fare il carino e il romantico con lei, non voleva perdersi questo momento. 〝 No no… se deve essere così io chiedo il divorzio Jake… una promessa è una promessa!〞
〝 Amore ti prego….perdonami… vado a prepararli subito!〞sostenne pulendosi alla meglio le mani in fretta, non voleva che per una cosa simile la perdesse. 〝 aspettami qui arrivo subito Anzi no… no vieni c’è Rachel almeno fai due chiacchiere con lei credo che la gravidanza le stia facendo dare i numeri piange poi ride e chi la capisce… 〞Elena lo guardava confusa e divertita, trovava interessante che Jake pensava che le donne incinte davano di matto, mentre lui stava per uscire dal garage lo  prese per un braccio si mise a ridere.
〝 Ma dove vai…? Non vedi che stavo solo… scherzando! Jake …  tu fai sempre di tutto per me e non devi assolutamente fare di più hai già fatto tutto: mi hai fatto innamorare di te, mi hai reso tua per sempre e tra poco ci sposeremo …〞
〝 Ma guarda tu che razza di …〞Jake rimase sorpreso. Lo aveva preso in giro si mise a ridere insieme a lei. Adorava vederla ridere, spensierata e senza problemi con lei staccava da tutto, da tutti i problemi dalla realtà circostante.  Il mondo continuava a girare ma era Elena che lo teneva attraccato alla terra ferma, il suo sguardo sereno, la sua allegria. Era così bella, con quei capelli arruffati ma perfetti sul suo viso e la maglietta stropicciata sui jeans aderenti che le fasciavano le gambe affusolate. Jake l’afferrò tra le sue braccia. Elena si mise a ridere ancora. Poi si fermarono e si guardarono per un momento. Elena si sarebbe persa nei suoi occhi, quello sguardo intenso e carico di mille e fantastiche emozioni. “Anch’io” rispose alla sua domanda in mente “ Anch’io ti amo…”.  
〝 Dai vieni… mi devo fare perdonare!〞sostenne Jake cingendole il braccio attorno alla spalla.
〝  Ahahah al diavolo i pan cakes!〞espresse Elena abbracciandosi a lui e baciandolo. Un bacio passionale e intenso.
〝 Guarda che stavolta lo chiudo davvero il garage…〞sostenne Jake trattenendola. Elena poteva sentire il suo cuore battere. Affondò la testa sul suo petto, sarebbe rimasta ore così.
〝 Per me puoi anche buttare la chiave!〞 espresse in un sussurro mentre accarezzava il suo petto e Jake le passava le dita tra i capelli.
〝 Guarda che non me lo faccio ripeter due volte!〞le rispose baciandole il lobo dell’orecchio e andando verso l’incavo del collo. Elena emise un sospiro, chiuse gli occhi “ Tu vuoi mandarmi in tilt!”
〝 Ehy ricorda che mancano un paio di settimane…dobbiamo rispettare le tradizioni quindi per non pensare a certe cose… Jacob Black …〞sostenne seria mentre si scrollava dal suo abbraccio, anche se aveva una voglia matta di stare ancora abbracciata a lui che le massaggiava teneramente la schiena.
〝 Tradizioni!? Ma se ormai…. Ehy non è che Charlie sospetta qualcosa!〞si chiese preoccupato.
〝 Ma sei matto… no lui ormai pensa solo  a mia madre… dovresti vederli sembrano in iddilio….〞sostenne Elena ridendo 〝 Ehmm comunque ricorda che ci sentono tutti…〞aggiunse roteando gli occhi.
 Scoppiarono in una fragorosa risata 〝 Dai su andiamo da Emily sono tutti là…〞disse poi  Elena prendendolo per mano.
〝 L’ahi detto tu amore! Ci sentono tutti ormai!〞aggiunse Jake sogghignando.
〝 Perfetto tutti da Emily come al solito…! Stiamo arrivando tranquilli…. Prima però…〞. Elena diede ancora una volta un bacio a Jake, stavolta più dolce e romantico poi intrecciò la mano nella sua e con la testa sulla sua spalla si avviò con lui verso casa di Emily.
E mentre a La Push tutti si divertivano a trascorrere il tempo insieme, nel cottage Bella era in piena solitudine, certo con lei c’era Reneesme, aveva giocato e disegnato assieme a lei per quasi tutto il giorno ma dopo un po’ la piccola si era stancata e così Bella l’aveva messa a dormire. Si mise a sistemare altre cose, poi non sapendo che altro fare, visto che Edward dopo una breve passaggio a casa, un ciao e un bacio veloce sembrava essersi dissolto. Per non pensare al peggio, al passato quando lui se ne andò  lasciandola in un profondo dolore,  si era messa a provare a fare la cuoca come sua sorella, ma dopo aver bruciato per tre volte la stessa cosa si era arresa. “ Evidentemente non sono così brava come pensavo me la cavo  meglio con i surgelati!”. Ma non era l’abilità culinaria il problema della sua terribile frustrazione, non aveva la mente libera per cucinare, né per leggere né per nient’altro, voleva solo capire cosa stesse succedendo a suo marito che aveva un comportamento oltre che strano sfuggente. Sola, mentre ripuliva il suo disastro giacché la cucina era coperta da strati di farina e di gusci di uova e altri ingredienti che sgocciolavano sul pavimento, si fermò un momento con le mani sul piano di marmo della cucina, non voleva piangere tantomeno rattristarsi, non voleva credere che fosse tutto vero.  Sentì una stretta al petto, una morsa alla bocca dello stomaco poi inspirò lentamente l’aria e la buttò fuori lentamente. I crampi la stavano divorando, la voragine scomparsa stava per riapparire. Stava per urlare o fare altro per sfogarsi, non poteva far nient’altro dato che le era rimasto forse solo quello. Lanciò uno sguardo verso la stanza di Rennesme era la che dormiva pacifica e tranquilla.  Si tolse in fretta e furia il grembiule che ricadde per terra, colpa del nervosismo e dell’ansia. Fece per raccoglierlo poi trovò per terra un foglietto. Lo prese in mano con noncuranza solo dopo, vide che si trattava della calligrafia di Edward e lo aprì subito “ Bella, amore mio, mi dispiace che ti faccia stare così male! Non sai come mi sento, sto male anch’io per te non sai quanto! Vederti così angoscia  mi uccide e io non voglio farti star male, ti prego credimi se solo potessi ti direi tutto ma… non posso..! Non posso perché so quanto sei fragile… non così.. non con te che stai così male… sono uscito per pensare un po’ magari trovo il coraggio  per spiegarti il perché sono così strano  in questo periodo… sta tranquilla non c’è nessun’altra, non potrei ricordi? Sono un vecchio di 109 anni, un uomo d’altri tempi perciò …tranquilla ti amo ancora Bella  non intendo lasciarti non potrei… significherebbe vedermi morto! Ora vado a pensare nel posto che è un po’ il nostro posto… il nostro angolo di paradiso dove io posso essere quello che sono senza preoccuparmi …” Bella chiuse il bigliettino e lo infilò nella tasca dei jeans. Quelle frasi, quel suo modo adorabile di parlare e rendere tutto così poetico. Finalmente un sorriso comparve sulla sua faccia, anche se continuava ad essere preoccupata, perché alla fine qualcosa c’era che lo tormentava.  Ora sapeva cosa fare e dove andare.
Dopo aver chiamato Rosalie, che si offrì di tenerle la bambina, lo andò a cercare. Non sopportava più quella situazione strana e confusa. C’era qualcosa sotto, qualcosa che lui sapeva e chissà chi altro e doveva sapere, assolutamente.  Nessuno sembrava sapere nulla, nessuno le diceva nulla. Alice, Bella glielo aveva chiesto a lei sperando di tirarle fuori qualcosa ma non aveva detto nulla, nemmeno Rose, Jasper, Emmett, Esme o Carlisle, era così inverosimile che si erano messi d’accordo per non dirle nulla su qualcosa.  Corse più veloce che poteva, anche se non poteva farlo come una vera e propria immortale, la stanchezza si faceva sentire ma non c’era più tempo da perdere doveva trovarlo, i muscoli erano affaticati il cuore andava velocissimo stava per esploderle. Dopo aver girato in lungo e in largo per tutto il bosco, si fermò in mezzo a due aceri. Poi senza un perché, istintivamente si diresse verso quel posto magico, il loro posto: non ci erano più andati da dopo il matrimonio. Andò verso la radura infatti , dopo aver superato radici enormi che ostacolavano la strada e terreni scivolosi, la trovò bellissima e immersa dai fiori e dai raggi del sole che filtravano su di essi. Lo vide era lì seduto, la guardava sembrava sereno e tranquillo alla sua presenza. Bella distolse lo sguardo dai lillà e dai giacinti che riempivano quel prato e posò gli occhi su Edward, perfetto, incantevole, il cuore le batteva ancora ma non per la corsa feroce ma per lui, per la sua presenza. Lo amava, lo amava più della sua vita stessa e voleva solo trovare il coraggio per dirglielo, per dirgli “ Edward voglio te per sempre … non mi interessa se sono quella che sono voglio stare con te! Torniamo ad essere felici come lo siamo stati fino a qualche tempo fa… ”. Lo guardava incerta mentre lui la guardava preoccupato.  Si alzò in piedi e si avvicinò a lei, era immobile le prese la mano, gliela baciò. Bella emise un sospiro sentendo le labbra fredde e vellutate sulla sua mano. Non voleva che pensasse fosse un addio, doveva rassicurarla.
〝 Sei riuscita a trovare il mio biglietto…〞si avvicinò a lei prendendole la mano sorridendole, la strinse nella sua accarezzandogliela. Una scossa elettrica imperversò il corpo di Bella, era sempre così quando si sfioravano e soprattutto quando le sorrideva in quel modo, la lasciava sempre senza fiato come fosse la prima volta.
〝 Si …per fortuna…!〞espresse  afflitta. Voleva dirgli e mille cose ma non sapeva da dove e come e cosa dire. Era arrabbiata con lui e allo stesso tempo si sentiva bene perché lui era la,il suo amore, il suo uomo, suo marito la metà della mela. Lui la guardava, avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere cosa stesse pensando. Lo capì notando le sue guance e il suo sguardo perso nel suo.
〝 Sei sempre così bella quando arrossisci…〞Edward le carezzò la guancia poi le rubò un bacio e la invitò a sedersi accanto a lui in mezzo ad una distesa di fiori viola e giallo: i fiori che comparivano in primavera nella radura. Bella si abbracciò a lui, più forte che poteva, non poté fare a meno di piangere, non era riuscita a non pensarci, la tensione le era aumentata.  Edward lasciò che si sfogasse un po’, infondo poteva capirla, come l’aveva trattata, il suo essere diventato improvvisamente distaccato e freddo, la sua reazione era normale. Edward le asciugò una lacrima che stava ricadendo sulla guancia.
〝 Scusami… non so perché… sto facendo così…〞disse mentre cercava di asciugarsi gli occhi lucidi dalle lacrime, imbarazzata e sconfortata.
〝 No sei tu che devi scusarmi amore… non dovevo reagire così… ti ho confusa e ti capisco Bella però …〞sembrava voler dire qualcosa ma non averne il coraggio, indeciso e timoroso.
〝 Però ora mi darai qualche spiegazione vero? Io non … non capisco cosa ti stia succedendo Edward… voglio solo capire, sto male capisci? se c’è qualcosa che non va… devi dirmelo ti prego altrimenti impazzisco…〞sostenne agitata.
〝 Cercherò di essere abbastanza chiaro …però non voglio che ti vengano in mente strane sciocchezze … me lo prometti?!〞.
Bella annuì, sembrava una cosa seria,  un po’ era spaventata dal suo attegggaimento, non lo aveva mai visto così teso da molto tempo, dalla sfida di James, dalle minacce di Victoria, dalla battaglia contro i neonati, dai Volturi. Un lungo brivido le percorse la schiena, il solo pensiero di Aro e la sua guardia la faceva tremare, ricordava perfettamente il momento in cui in Italia per salvare Edward insieme ad Alice, si ritrovò in mezzo a loro, diversi dai Cullen sicuramente non tolleranti  verso il genere umano, soprattutto Aro il più imprevedibile.
〝 Alice ha avuto delle visioni…〞stava iniziando a spiegarle, ma  già la parola “visioni” e  la faccia cupa di Bella fecero in modo da farlo tornare sui suoi passi, non poteva dirle altro sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso e non era il caso di farlo, dato che entrambi cercavano la tranquillità.
Bella scrollò il capo contrariata  e impensierita. 〝 Lo sapevo! Le sue visioni, e da quando va avanti perché  è da un po’ che sei strano … cosa succederà verrano qui? Devi trasformarmi Edward non c’è via di scampo… e Rennesme come faremo con lei? Dobbiamo invetraci un piano… cosa dico a mia sorella …a mio padre oddio…〞continuò sconvolta, agitata, non riusciva a non pensare a quello che sarebbe successo se Aro l’avesse trovata umana, avesse visto Reneesme. Il volto era turbato dal dolore e dalla disperazione.
 〝 Ti prego Bella lascia che parli altrimenti non credo che avrò più il coraggio di farlo… 〞espresse prendendole il viso tra le mani, nei suoi occhi il dolore e l’angoscia. Lo sapeva che sarebbe finita così: Bella e il desiderio di diventare immortale. Gli fece segno di procedere. Le mani sembravano tremargli questo preoccupava di più Bella.  così agitato non lo aveva mai visto e questo agitava anche lei.
〝  Ti prego amore io non… non capisco se fai così…〞espresse Bella ansiosa.
〝 Alice dice che non sono nitide ma… dice che ha visto te, Elena e Reneesme… in una situazione…orribile!〞lo sputò quasi rammaricando. Sembrava la disperazione in persona.
〝 Amore ti prego calmati!〞Bella lo scrollò quasi, sembrava in trance, in agonia.  〝 se non sono nitide…allora non c’è nulla di preoccuparsi giusto? Forse è qualcosa che magari si pensa possa succedere, magari Alice  è in tilt per via del matrimonio e, perché… perché sei angosciato.. ?è solo una visione le sue cambiano… spesso no?〞  Bella cercava di darsi della risposte, ma la preoccupazione era ancora alta.
〝 Si infatti cambiano…〞espresse con aria quasi rassegnato Edward, nel suo volto non si nascondeva il dolore. doveva fare qualcosa, per salvare il salvabile, non voleva che Bella diventasse di nuovo ossessionata dal diventare immortale. 〝…restiamo ancora qui o preferisci tornare a casa…〞decise che forse era meglio cambiare discorso. Non voleva nemmeno pensare alla reazione di Bella nel sapere che i Volturi avrebbero attaccato da un momento all’altro e nemmeno voleva immaginarlo, magari era solo una delle tante visioni di Alice.
〝  Stai bene amore?〞Bella era confusa, la preoccupazione era sparita di colpo da Edward o forse la stava nascondendo per quello che ne poteva sapere. Lui la guardava ansioso 〝 si si… andiamo però promettimi che non ti vedrò così esageratamente preoccupato e che torni lo stesso di sempre, ti prego non voglio… non sopporto di vederti stare così male è stata una visione Edward è nemmeno certa da quello che mi hai raccontato! Comunque se ti va e ti fa stare meglio restiamo ancora un po’ qui… l’importante è che tu stia  meglio…〞sostenne Bella abbracciandosi a lui, Edward le sorrise, poi avvicinò il volto al suo per baciarla, voleva dirle che l’amore che provava per lei era eterno, che se era così preoccupato era solo perché l’idea di perderla per sempre insieme alla loro bambina per mezzo dei Volturi lo divorava dal dolore, ma come poteva parlarne a Bella ora che finalmente aveva deciso di restare umana, di vivere una vita normale, per amore suo e della loro figlia? Come poteva ora che tutto sembrava andare bene, sapeva che lei voleva diventare immortale, sapeva benissimo che in una parte profonda se lui gliel’avesse offerta su un piatto d’argento  lei avrebbe accettato senza scrupoli di diventare come lui. Si era sempre rifiutato di trasformarla ma, era diventata anche una promessa fatta prima del matrimonio, prima della gravidanza che la stava uccidendo, prima di Elena la salvezza di Bella. Edward sapeva di dovere molto alla sua futura cognata, all’inizio la sua presenza lo aveva infastidito, una sconosciuta insieme a Jacob a rovinare la sua luna di miele con Bella, ma tutt’ora era consapevole che se non fosse stato per lei Bella la sua ragione di vita sarebbe morta.
Intanto a La Push la festa era finita. Elena si era divertita moltissimo insieme a Jake e agli altri: avevano giocato a football, maschi contro femmine, ballato, cantato, parlato, giocato con Claire e altri bambini della riserva. Emily aveva preparato un buffet con i fiocchi, non era rimasta se non qualche briciola. Elena aveva provato più volte a chiamare sua sorella per invitarla, voleva tirarle su il morale, ma invano visto aveva il cellulare staccato, anche a casa Cullen nessuno aveva saputo dirle nulla. Era preoccupata perché aveva tentato tutto il pomeriggio.  Si era seduta sulla spiaggia, su una coperta con Jake a fissare l’orizzonte che si baciava con il mare. Mise la testa sulla sua spalla, amareggiata, mentre per l’ennesima volta il cellulare si sua sorella la mandava sulla segreteria telefonica “ Bella ma che fine hai fatto?!” pensò richiudendolo accigliata. Jake la strinse a sé per tranquillizzarla.
〝 Elly sarà con Edward sta tranquilla… magari volevano stare da soli…〞Jake rispose alla sua domanda carezzandole la spalla e baciandole la tempia. Elena si strinse a lui poi nervosa si distacco.
〝 Non posso Jake…!Sono davvero in pensiero per lei è da un paio di settimane che… che l’ho vista così triste, angosciata, io non mi sono permessa di intromettermi perché sono fatti loro sai come si dice tra moglie e marito…ma secondo me è successo qualcosa… se solo lei mi parlasse… magari potrei ….〞
〝Perché non lo fai ? sei sua sorella …〞
〝 Già〞sostenne Elena ritornando nel suo abbraccio〝 sua sorella… che è felice per il suo matrimonio mentre lei forse… oh secondo te quei due sono in crisi… non è nemmeno un anno che sono sposati….〞
〝 Tu dici? Un vampiro che divorzia…〞sogghignò pensandoci poi si rabbuiò 〝 giuro se la fa soffrire stavolta gliela stacco davvero la testa!〞
〝 Jake!〞lo rimproverò Elena 〝 Non parlare così del tuo futuro cognato!〞
〝 Non me lo ricordare ti prego…〞
〝 E invece si!〞espresse arrabbiata 〝 Jake! Lui è sposato con Bella  è anche parte della mia famiglia… gli voglio molto bene … dai secondo te cosa potrebbe essere successo tu la conosci bene mia sorella…〞improvvisamente si guardarono e si misero a ridere.  Jake l’abbracciò e strinse la mano nella sua.
〝 Hai ragione Elly! Scusami non dovrei più vederla come situazione negativa è che…〞
〝 Che…. Bella conta ancora molto per te! Lo so… amore lo so! 〞
〝 Si ma non in quel modo …〞
〝 In che modo?〞
〝 Dai su Elly non fare la vaga…〞disse Jake guardandola mentre lei sorrideva. La sarebbe stata a guardare per ore mentre rideva mettendo da parte qualsiasi preoccupazione.
〝 Cos’hai da fissarmi? Dai smettila! 〞lo sgridò Elena arrossendo 〝 Lo so lo so rido troppo, parlo troppo assomiglio troppo a mia sorella… ma sei tu che… mi fai impazzire Jake…〞
〝 No scusami è che stavo pensando!〞
〝 A cosa?〞
〝 Ricordi quando ci siamo conosciuti a Rio!?〞Jake sorrise ripensandoci, si ricordava di Elena, quando si voltò e lo lasciò sbalordito per la sua incredibile somiglianza con Bella, una Bella totalmente diversa da quella che conosceva a Forks. Uguali ma diverse in molte cose. Bella era la calma e la tranquillità, tutto quello che voleva fino ad Elena passione e  fermezza
〝 Oh certo che sì! Mi ricordo eccome! Ricordo Lola in fibrillazione per un tipo figo che voleva aiutare! Mi avvicinai ed eri distrutto, sudato e confuso e… comunque bellissimo! Ho adorato quel momento avrei voluto abbracciarti per consolarti… sembravi un cucciolo abbandonato per la strada…〞
〝 Mmm già sono stato davvero fortunato Elly,  però…   a volte penso al fatto che se Leah non mi avesse spinto ad andare a Rio, se io non mi fossi convinto a lasciar perdere Bella … se tu non mi avessi fatto capire…〞
〝 Jake non è stata Leah l’impulso…sei stato tu! Tu volevi assicurarti che Bella stesse bene… avere una seconda chance con lei! 〞
〝 Che non c’è stata…〞
〝 Ehy! se sei pentito dimmelo subito! Non voglio fare figuracce magari mi abbandoni all’altare sarebbe la cosa peggiore che mi possa capitare al mondo essere riabbandonata da te!〞. Pensando a quando Jake se n’era andato lasciandola da sola all’aeroporto iniziò ad avere gli occhi lucidi. Jake l’abbracciò a sé, sentendo il suo pensiero su quel terribile momento. Poteva solo immaginare la sofferenza della sua Elly.
〝 Nemmeno per scherzo Elly! Amore sono stato un’ idiota ! Un vigliacco … un’arrogante…. 〞
〝 Dai Jake non ne voglio parlare è acqua passata!〞ripose immediatamente ripensando al dolore che aveva provato per giorni.
〝 No Elly…. voglio che tu lo sappia! Io mi sono comportato male con te… tu mi sei stata vicina, mi hai accolto a braccia aperte mi hai fatto accorgere di tanti errori che stavo facendo… mi hai … fatto compagnia e ascoltato nei momenti più tristi e io cosa ho fatto per ripagarti? Me ne sono andato quando solo grazie al tuo aiuto ho ritrovato Bella che mi ha detto di nuovo addio!Ti ho abbandonata in quell’aeroporto mentre tu mi stavi dando qualcosa di vero e di sincero…e io lo sapevo… però non me ne rendevo ancora conto, finchè la porta del gate si è chiusa e ho saputo che ti avrei persa per sempre…〞
〝 Ah così lo sapevi…!?Allora perché hai voltato i tacchi e te ne sei andato…  potevi tornare indietro io sono rimasta per due ore agonizzante sul pavimento! Jake  tu sapevi che io… sapevi quello che provavo per te…perché non l’hai fatto?〞
〝 Perché pensavo che meritavi di meglio che un’idiota che è andato fino a Rio a riprovarci per l’ennesima volta  con una ragazza, mai stata davvero sua, che pur essendo sempre stata accanto a lui, ribadendogli più volte di volergli bene e nulla di più,  … rincorrevo un sogno Elena… tu e la tua somiglianza con lei sembrava farmelo rincorrere ancora però tu non eri lei… e io… stavo seguendo un’istinto un mio desiderio… 〞
〝 Jake ti prego finiamola qui… io non voglio ripensarci… e poi quello che stai dicendo a un paio di settimane dal nostro matrimonio… ti prego è acqua passata basta!〞
〝 No! No aspetta non fraintendermi… Elena ti prego ascoltami! Lascia che mi spieghi…〞. Jake le prese le  mani, non voleva farla soffrire ancora voleva solo spiegarsi. 〝 Ti prego Elly… ascoltami… solo tu puoi farlo…〞
Elena annuì, lo ascoltava, sarebbe stata così ore a sentirlo e ammirarlo. Lo fissava negli occhi, quegli occhi profondi come la sua anima.  Gli carezzò il voltò per rassicurarlo, Jake tenne la mano nella sua. Come poteva non ascoltarlo, come poteva non stargli così vicino, come poteva non amarlo? Dalla prima volta che l’aveva visto su quella panchina afflitto, deluso, amareggiato, voleva consolarlo in qualche modo, da amica prima di tutto. La sua voce era stata come il canto delle sirene, ammaliata, completamente dai suoi gesti e dalle sue parole, dal suo dolore e dalla sua passione, per una sconosciuta che poi si sarebbe rivelata sua sorella e che più di ogni altro l’aveva spinta ad anadre da Jake ad aiutarla a non farlo soffrire, a fargli capire che lei era la giusta scelta.  Aveva cercato di evitarlo, di non innamorarsi di lui, sapendo che cercava un’altra ragazza che amava ancora ma, nonostante tutto non ci era riuscita, qualcosa che successivamente avrebbe chiamato imprinting, la legava a lui con un doppio filo. Aveva passato dei momenti bellissimi a Rio con Jake, il primo ballo, il primo bacio poi il buio profondo quando lui sparì nell’aeroporto e la lasciò da sola per sempre. Se non fosse mai andata a Forks, se non fosse mai più ritornato nella sua vita non avrebbe accettato nessun altro, al massimo l’altro, il non-Jake avrebbe dovuto accettare la sua presenza,avrebbe dovuto convivere  con la presenza costante di Jake nei suoi pensieri.
〝 Hai capito Elly… ?Io ti ho sempre amato sempre… e quando sei piombata a Forks … è stato il regalo più bello che avessi mai potuto ricevere… Ma mi ascolti?〞
Elena lo guardava ancora  come forse non aveva mai fatto negli ultimi otto mesi a Forks 〝 Si ti ho ascoltato… ogni singola parola Jake…〞Elena afferrò il ciondolo, lo girò e lesse “ Ad Elena la guaritrice… del mio cuore infranto….”. Sorrise e continuò a guardarlo, lo strinse a  sè .
〝 Si mia hai guarito Elena! Tu mi hai cambiato… e io ti amerò per sempre, sempre….Pensi di non averlo fatto? Elena tu sei…  sei la mia salvezza… prima o poi credo che ti sarei venuto a cercare a Rio o in capo al mondo…〞. Jake era ansioso di sapere cosa stesse pensando la sua Elly. Lei lo zittì, posandogli il dito sulle labbra.
〝 Jake… ….penso solo che a volte basta guardarsi attorno  e… magari  deluso dalla tua vita e seguendo i tuoi sogni, desideri, passioni più nascosti ti guardi attorno e scopri che la felicità è un a passo da te… che tutto ciò che hai sempre desiderato è là seduto su una panchina … che ti aspetta, che ti vuole vicino ma non sa che anche tu lo stavi aspettando, non sa che tu vuoi realizzare insieme i suoi sogni , che vuoi la sua felicità, tu  inizi ad solo aiutarlo, spianargli la strada il resto verrà da sé… e ora siamo qui Jake e abbiamo realizzato i nostri sogni, insieme per sempre… inseparabili… a pochi passi dal nostro futuro insieme〞.
Non ci furono altre parole. I pensieri l’uno e dell’altra furono chiari. Si baciarono, si abbracciarono. Elena si stringeva a lui, non c’erano pensieri, non c’era la spiaggia, non c’era la pioggia che stava cadendo e che li stava bagnando completamente. Non riuscivano più a smetterla. Ad un certo punto si fermarono e si fissarono increduli. Elena gli sorrise ancora, compiaciuta dal bacio e da lui. il suo Jake, quello che aveva desiderato per tanto tempo era la davanti che le carezzava i capelli, che la stava divorando con lo sguardo.  Elena strinse la mano nella sua, Jake la baciò ancora poi si avviarono per fare una passeggiata prima di tornare a casa.
Era il giorno della partenza. Edward accompagnò Bella e Reneesme all’aeroporto, Jake ed Elena erano seduti ad aspettare. Reneesme sgattaiolò immediatamente in braccio a Jake. Era entusiasta del viaggio in aereo. Per tutto il tragitto non aveva fatto che parlarne. Voleva vedere il mare, il sole, la nonna.
〝 Ciao…〞Elena si abbracciò a sua sorella. 〝 Vedo che stai meglio…〞espresse allegra notando che sia da lei che da Edward era sparita l’angoscia, la tristezza, sembrava la coppia che aveva conosciuto a Rio, affiatata ed innamorata.
〝 Si meglio… sorellina!〞le rispose Bella. Ripensava alla notte che aveva passato con Edward avrebbe accompagnato la settimana di vacanza prima del matrimonio. Vedendole un sorriso beato sulle labbra di sua sorella Elena abbozzò un sorriso, felice che sua sorella e suo cognato avevano fatto la pace e anche in un bel modo.
〝 Bene allora si parte!〞le disse Bella rivolgendosi a lei. 〝 Pronta per mare e sole!〞
〝 Non sai quanto mi mancava… finalmente riproverò l’ebbrezza del sole che riscalda la mia pelle e poi un po’ di colore prima del matrimonio mi…ci farà bene!〞
〝 Bene credo che dobbiamo andare…〞sostenne Bella guardando il tabellone orario che aveva cambiato i voli ed era comparso quello per Jacksonville. Elena salutò Jake 〝 Ci vediamo tra una settimana… mio caro maritino…〞Jake si mise a ridere e la baciò con dolcezza. Reneesme si mise a ridere, notando che sua madre e suo padre per salutarsi facevano la stessa cosa. Era felice che i suoi genitori non erano più tristi.
Sentendo l’annunciò del volo Bella ed Elena presero la bambina per mano e si diressero verso il gate. Renesmee con il suo cappellino di paglia che Alice le aveva regalato insieme ad un bellissimo prendisole bianco ricamato, già era tutta elettrizzata per l’idea di stare con sua nonna a giocare sulla sabbia. Sua zia Alice l’aveva contagiata.
Edward e Jake le salutavano notandole sulla scala mobile che le avrebbe portate verso l’imbarco.  Jake poi vide un’ombra comparire sulla faccia di Edward.
〝 Ti capisco sai Edward… anch’io sentirò moltissimo la mancanza di Elena per fortuna che tra una settimana sarà di nuovo qui… vuol dire che  in questa settimana penserò a come sarà la mia vita da sposato…〞. Ma lui non l’ascoltava sembrava preso da tutt’altro.  Ripensava alla visione di Alice, quella mattina stessa ne aveva avuto un’altra ma stavolta era tutto nitido. Reneesme insieme ai Volturi, Bella ed Elena che cercavano di salvarla in qualche modo. Aveva cercato in qualsiasi modo di impedire o tardare la partenza ma significava vedere Bella in fibrillazione per diventare immortale. Sperava fosse solo una sensazione, un’altra delle tante visioni di Alice che finivano per dissolversi, nel caso così non fosse stato, avrebbe fatto di tutto per salvare la sua famiglia, Elena e avrebbe chiesto, rivelando anche a Jake dell’esistenza dei Volturi. Di certo da sola la famiglia Cullen non avrebbe potuto farcela. Edward sperava infatti che Jake e il suo branco, dato ne era diventato il capo, lo avesse aiutato.
 
 

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Capitolo 27
*** Non può essere vero! ***


Bella, Elena e Reneesme erano bloccate all’aeroporto: un piccolo contrattempo a causa di un problema tecnico, poi sembrava che tutto si fosse risolto. La hostess annunciava  ai passeggeri fermi in sala d’attesa, che il volo sarebbe decollato tra un ora. Bella ed Elena s guardarono ed emisero un sospiro di sollievo sentendola parlare nell’altoparlante.
〝Mamma … quando partiamo!?〞 Reneesme si rivolse a lei con il broncio.
〝 Devi avere un po’ di pazienza… tesoro! Senti perché mentre io chiamo Ren… la nonna tu stai qui con la zia Elena…? 〞 le suonava strano parlare di sua madre Renee come “ la nonna “.  La bambina annuì allegra, poi si mise di fianco ad Elena.
〝 Si tesoro vieni dai …〞 Elena la prese per mano, annuì notando che Bella si allontanava per telefonare,  ma i posti a sedere sembravano tutti occupati. Prese un po’ in braccio Reneesme ma la bambina non aveva voglia di stare così. Voleva guardare sua madre, riusciva a sbirciarla tra le persone che le erano davanti.
Bella intanto componeva in lontananza il numero di sua madre sul cellulare. Notò Elena che nel frattempo si era messa un auricolare del suo Mp3, ogni tanto le lanciava uno sguardo e la stessa cosa faceva Elena. Mentre Bella si affaccendava a chiamare sua madre per avvertirla che il volo sarebbe arrivato con circa un’ora di ritardo, aveva mandato un sms anche ad Edward per avvertirlo del ritardo nella partenza, tanto per non farlo preoccupare.
〝 Mamma !?〞 sentiva la linea molto disturbata, poi riconobbe la sua voce anche se gracchiante e ovviamente preoccupata, non avendola vista arrivare la stava aspettando da parecchio  〝 No! Sono ancora a Seattle siamo bloccate qui per un guasto ma ci hanno informato che al massimo una mezz’ora e ripartiamo… okay?〞 espresse spossata mentre si appoggiava ad una colonna. Lanciò uno sguardo ad Elena e a Reneesme, sua sorella aveva l’mp3 per ascoltare musica, Reneesme per mano sembrava guardare in mezzo alla folla un po’ guardava lei un po’ altrove. “Meno male che non si sta annoiando più di tanto…” sostenne Bella provando a ricontattare sua madre ma la linea era molto più  disturbata, forse a causa del temporale che si stava abbattendo su Seattle.  “ Vuol dire che ci aspetterà…” disse poi mentre richiudeva il cellulare avvilita. Il suo sguardo tornò verso Elena, la quale sembrava allarmata perché accortasi di non avere più vicino a sé Reneesme. Si guardava intorno cercandola nella folla agitata. Notando il tutto Bella stava entrando nel panico più totale. Lanciò uno sguardo apprensivo verso sua sorella che ovviamente la capì al volo. Tuttavia erano entrambi preoccupate in mezzo a tutta quella folla, non l’avrebbero trovata facilmente, con tutte le storie che si sentivano sui  rapimenti di bambini, certo Reneesme era particolare ma era pur sempre l’istinto materno di Bella che stava andando in subbuglio. Elena le andava in contro tormentata, Bella le mise una mano sulla spalla per rassicurala. Elena cercava invece di capire dove Bella stesse guardando e si accorse che la bambina era davanti ad mago o qualcosa di simile. Notandola le sorrise sollevata, Elena la ricambiò tirò poi un sospiro di sollievo e lo stesso fece Bella, avendo scovato dove fosse finita la sua bambina. Reneesme era ipnotizzata dal mago che nell’attesa si era messo a fare dei giochi per intrattenere la folla. Lo guardava mentre faceva i trucchi di magia faceva apparire e scomparire le cose. Bella,la guardava non tralasciando mai la sagoma di sua figlia, era seguita da Elena, più  si avvicinava all’uomo di spalle più avvertiva una strana sensazione, la brutta impressione che quella persona che sembrava il mago, che faceva tanto ridere  e affascinare i bambini e Reneesme l’avesse già vista. Un dejavu, un esperienza già vissuta. Una sensazione che le metteva i brividi involontariamente.
〝 Scusami Bella!〞anche Elena sembrava frastornata e agitata 〝 Mi ha lasciato un momento la mano per dirmi che si era stancata e poi ho abbassato la testa e… non l’ho più vista〞 le riferiva preoccupata e dispiaciuta per l’accaduto.
〝 Tranquilla non preoccuparti è là.. ora vado a prenderla!〞 Bella parlava a sua sorella, Reneesme  continuava a ridere allegra, mentre il mago le prendeva la mano. Bella la osservava  ma la sua attenzione era focalizzata sul  mago. Più si avvicinava e districava dalla folla insieme ad Elena, più sembrava di conoscere quella persona anche se di spalle : un lungo cappotto nero, capelli neri e corvini, le mani nascoste da guanti, si intravedeva uno scorcio del mento, un po’ troppo pallido. Non poteva crederci quando mise a fuoco meglio l’immagine lontana qualche metro. Sembrava proprio lui, Aro, stessi lunghi capelli neri, stesso abbigliamento, ma non vedeva altro perché era di spalle. In preda al panico, con il fiato che le stava venendo a mancare e il cuore in fibrillazione, corse immediatamente verso il gruppetto dei bambini che se ne stava a guardare. Attonita, impaurita. Il tipo nascose poi Reneesme sotto un telo nero. Bella ed Elena corsero subito a prenderla e tirarla fuori, prima che accadesse il peggio.  La piccola si era messa a piangere, anche se mezza vampira era pur sempre una bimba di quasi un anno, nonostante ne dimostrasse di più.  Bella le tolse il mantello nero e guardò torva verso il tipo, anche Elena non ebbe esitazione e lo fissò cupa. Bella poi rivolse le attenzioni a Reneesme, smise subito di fissarlo , si voltò verso la folla allarmata, se davvero era Aro, se davvero era lui e con lui sua guardia  reale era la fine, per lei,  per sua sorella e  per Reneesme: avrebbero fatto una brutta fine, uccise o peggio unite alla sua stirpe. La bambina continuava a piangere, Bella la teneva stretta a sé per rassicurarla, in caso di morte brutta e violenta, non voleva che la soffrisse. Aveva ancora gli occhi chiusi, se lo immaginava con i suoi occhi color rubino vivace, che adulava lei, la bambina ed Elena per poi ucciderle affondando i suoi denti sul collo morbido e caldo. Lanciò uno sguardo preoccupato ad Elena, si era allacciata a lei perché non si stava sentendo molto bene.  Elena cosciente rispetto sua sorella, la prese al  volo già perché si era sentita talmente male, talmente impressionata che era svenuta, per fortuna una hostess era riuscita a non farle sbattere forte la testa mentre Elena afferrava al volo la bambina. Nei suoi meandri Bella ripensava ad Edward, a quello che sarebbe successo se lei fosse morta o trasformata, cosa avrebbe fatto? Poi pensò anche Jake, il suo migliore amico che ora finalmente aveva trovato qualcuno che poteva amarlo come lui voleva, avrebbe perso Elena l’amore della sua vita e lei stessa un regalo meraviglioso che la vita le aveva donato : una sorella. Non voleva che accadesse, però se quel mago fosse stato davvero Aro, camuffato? Se avesse scoperto che non era ancora diventata immortale? Se avesse ucciso Reneesme ed Elena. Non aveva il coraggio di riaprire gli occhi. Avrebbe voluto che tutto accadesse in fretta per non soffrire e non vedere soffrire.
〝 Sta bene? Signora mi sente?〞 qualcuno, una hostess probabilmente insieme ad Elena sembravano davvero angustiate per lei. Sentiva, confusa e  ancora semi cosciente, il sangue tornarle a circolare nelle guancie e il respiro normalizzarsi.
〝 Bella ti prego… dì qualcosa? Come stai?〞 Bella riaprì gli occhi annebbiati, sembrava scossa e sconvolta, mise a fuoco quello che c’era attorno. Guardò confusa Elena, che aveva preso in braccio Reneesme, entrambe la fissavano preoccupate. Sua sorella lo era molto vedendola così pallida e con una brutta cera.
〝 Cosa…? Che mi è successo?〞si chiese frastornata, massaggiandosi la testa. Sentiva un dolore lancinante sulla nuca.
〝 Sei svenuta…〞 le rispose Elena, facendola stare sdraiata, dato che sembrava ancora persa nei sensi. Bella ebbe di nuovo un sussulto notando che il tipo vestito di scuro, il mago o Aro, chiunque fosse dato che  era ancora confusa,  si stava riavvicinando.
〝 Signora mi scusi…〞 le disse apprensivo 〝 La bambina ha visto che avevo il cilindro e così mi sono messo a farle vedere, mi sembrava annoiata , poi si sono avvicinati anche gli altri…〞 cercò di spigare notando che Bella continuava a fissarlo atterrita. Poi mise meglio a fuoco la sua immagine, la testa le faceva davvero male, aveva preso una bella botta, poi tirò un sospiro di sollievo quando vide che non si trattava di Aro, ma tutt’altro, era umano e dagli occhi neri, tutt’altro che un malefico dei Volturi.
〝 Non.. non si preoccupi.. ho capito tutto…〞 espresse con voce febbricitante e sottile. Lanciò uno sguardo a Reneesme, Elena le teneva la mano, mentre la sua bambina la guardava rattristata.
〝 Scusami mamma… non lo farò mai più!〞 le disse andandole vicino e abbracciadola. Bella la strinse a sé sorridendole. In realtà era anche sollevata che non era successo nulla di grave.
〝 Lo spero per te!〞 le rispose Bella un po’ arrabbiata.  Si mise a sedere sul pavimento e la riprese tra le sue braccia 〝 Non devi mai lasciare la mano delle persone che conosci e soprattutto allontanarti  in posti che non conosci!poteva succedere una tragedia…〞 espresse ancora frastornata  .
〝 Si mamma!〞 Reneesme sembrava afflitta. Bella le diede un bacio sulla testa 〝 Ehy adesso fammi un sorriso.. dai è tutto passato!〞 non voleva sgridarla ma si era molto preoccupata per lei. Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato. Aveva lottato contro Edward e la sua famiglia, contro Jake per non rinunciare a lei, doveva proteggerla, la bambina era preziosa più della sua vita stessa.
〝 Grazie anche a te Elena…〞 disse con un filo di voce cercando di tirarsi su, si sentiva meglio. Voleva rassicurare anche sua sorella, notando che aveva ancora la faccia sconvolta e preoccupata.
〝 Grazie?! Ma se stavo per combinare un bel disastro…〞 le rispose incredula.
〝 Elena sei mia sorella e in tutti i brutti momenti mi sei stata sempre vicina… credimi questo è stato un brutto momento!〞 rispose sottilenandole che era stato davvero un brutto momento, avrebbe voluto raccontarle dei Volturi e di Aro ma non le sembrava quello il momento.
〝 Lo immagino Bella ammetto che anche per me… non è stato uno dei migliori! Stavo per perdere tua figlia.. mia nipote…〞Elena l’aiutò ad alzarsi, le mise una mano sotto il braccio per sorreggerla notando che barcollava. 〝 Stai bene Bella? Vuoi sederti? Ti senti male…?〞 le domandò apprensiva notando la sua faccia di nuovo pallida e affaticata.
〝 No.. no tranquilla sto meglio! Anzi  mi vado a sciacquare il viso e…andiamo!〞 disse abbozzando un sorriso e  sentendo che tra dieci minuti i passeggeri dovevano imbarcarsi. Andò verso la toilette e si butto acqua fresca sul viso, rilanciò uno sguardo ad Elena e Reneesme che l’aspettavano sulla porta. Tutto era a posto adesso ma aveva una strana sensazione, come se c’era qualcosa che doveva accadere, come qualcosa da aspettarsi. Si scrollò nelle spalle, evidentemente era solo lo spavento che si era presa, non poteva esserci altro. Prese la sua borsa, insieme ad Elena presero la bambina per mano e corsero verso l’aereo che stava per decollare.
Per tutto il viaggio Bella aveva cercato di dormire, anche perché la botta presa in testa per la caduta le faceva male.
〝 Appena scendiamo andiamo subito in ospedale Bella potrebbe essere grave!〞 sostenne Elena notando che Bella continuava a toccarsi la nuca e a chiudere gli occhi per il forte dolore.
〝 No no!〞 rispose fermandola. Elena la guardò sbigottita 〝 Scusami Elena ma mia madre è apprensiva non voglio che si preoccupi…ti prego! Non la smetterebbe più andrebbe nel panico… più totale…〞
〝 Okay…  sembrava ti facesse male…comunque se proprio posso fare qualcosa..〞 le disse mettendole la mano sulla nuca. Si accertò che nessuno la stava guardando, poi, la sua mano emise il solito bagliore quello della guarigione. Bella abbozzò un sorriso avendo intuito quello che stava per fare. Il dolore era scomparso, quello fisico però, mentre rimaneva costante la preoccupazione per quello che era accaduto.
〝 Sto bene adesso!〞 rispose ad Elena richiudendo gli occhi cercando di rilassarsi. Aveva solo bisogno di non pensarci, di non pensare all’accaduto, allo spavento che si era presa, al fatto che aveva immaginato che il mago fosse Aro.
Elena scrollò il capo 〝 Bella non me la dai a  bere… sarò anche presa dal matrimonio ma ho notato che sei preoccupata… e non è per la botta in testa…〞
〝 Tutti sarebbero preoccupati con quello che stava per accadere… poco fa!〞 Bella andò sulla difensiva.
〝 Bella… non si tratta solo di oggi… è dalla sera che Jake mi ha fatto la proposta che ti ho vista strana…〞
〝 Si vedeva tanto…. ?Si insomma che ero preoccupata per Edward…〞
〝  Abbastanza da farmici pensare fino a qualche giorno fa! Ma cosa ti sta succedendo? Non sai quanto sono preoccupata per te…  per Edward siete strani… Bella voi vi amate… dovete stare assieme… 〞
〝 Vedi Elena… ci sono molte cose che non sai… però non mi sembra questo il posto per parlarne…〞 Bella lanciò un’occhiata alle persone che le stavano in prossimità. Non era proprio quello il momento, no! Non poteva parlarle di Aro, dei Volturi del rischio che stava correndo se loro avessero scoperto che i Cullen non avevano mantenuto la parola e cioè che Bella sarebbe dovuta diventare immortale.
〝 Senti… non è importante che mi spieghi subito! Quello che voglio dirti è che sono tua sorella e quando vuoi parlare cercherò di capirti! Sono qui per te, ti prego lascia che ti aiuti…〞 espresse Elena incoraggiandola. In cuor suo sapeva che il problema era con Edward o qualcosa di analogo  alla sua famiglia ma se sua sorella non le spiegava non poteva di certo aiutarla. Voleva farla tornare sorridente e raggiante come quando la vide insieme ad Edward sull’isola Esme, una giovane coppia appena sposata felice e innamorata.
Qualche ora dopo erano in Florida. Renee le vide arrivare fece un enorme sorriso a sua figlia e sua nipote che le corse immediatamente in contro.
〝 Ciao nonna!〞 Reneesme si abbracciò a lei. Si era affezionata subito dallo scorso Natale, passato in sua compagnia e soprattutto ricordava i biscotti buonissimi che le aveva preparato. Non che nonna Esme non le andava a genio anzi, le aveva anche insegnato a dipingere però Renee le era davvero simpatica.
〝 Ciao tesoro! Ma fatti guardare… Ma come sei cresciuta … e come sei carina… !〞 le rispose Renee meravigliata, mentre le prendeva le manine,  abbracciandola  con affetto pur essendo ignara che quella bambina era la vera figlia di Bella ed Edward e non una parente di quest’ultimo. In Reneesme trovava molte uguaglianze nelle espressioni di Bella, come ad esempio la timidezza e la dolcezza.
〝 Grazie…〞 la bimba si mise accanto a sua madre.
〝 Oh ma prego !〞 Renee si mise a ridere, sua nipote era davvero carina e simpatica poi  alzò lo sguardo e abbracciò sua figlia con fermezza.
〝 Tesoro non sai quanto sono contenta che sei venuta a trovarmi!Phil è in giro per le partite di baseball ma per solo di un paio di giorni. Ma … stai bene?〞 le domandò notando la sua aria stanca.
〝 Sto bene mamma! Anch’io  sono felice di rivederti  e poi Reneesme non vedeva l’ora di rivedere il mare… e mi sembrava giusto che anche Elena prendesse un po’ di vacanza prima del matrimonio…〞espresse sorridendo mentre guardava sua sorella che si era messa in disparte. All’inizio non voleva accompagnare Bella, un po’  si sentiva in imbarazzo per la situazione che si era creata tra Kim e Charlie, infondo era l’ex marito di Renee. Aveva detto a Bella che si sentiva fortemente a disagio per quello che stava accadendo tra Charlie e Kim, sua madre, ma alla fine aveva ceduto, poteva dire di no a sua sorella che poi aveva visto stare male per qualcosa che prima o poi  sperava  avrebbe spiegato.
〝 Oh giusto!〞 sostenne imbarazzata Renee scorgendo Elena in lontananza 〝 Ciao cara come stai? Ma… Charlie come l’ha presa prima Bella poi tu… che ti sposi…〞
〝 Salve Renee…〞 le sorrise Elena intimidita 〝 Sto bene un po’  ansiosa per il matrimonio ma… bene beh papà… l’ha presa bene  si un po’ è frastornato ma…se ne farà una ragione.. spero…io e Jake siamo così felici… e anche .. papà…〞concluse tutto d’un fiato abbassando la testa per l’imbarazzo.
〝 Specialmente ora che con lui c’è Kim che si prende cura di lui…e di te〞                  
〝 Oh lo  so è  imbarazzante anche per me…però credo che… insomma sia una sua scelta ma… lei come lo sa di mia madre e mio padre…?〞le suonava strano pensare quella frase ma in fin dei conti Charlie e Kim erano sua madre e suo padre.
〝 Elena non devi darmi spiegazioni! Charlie qualche giorno fa mi ha chiamata per spiegarmi alcune cose e mi ha detto del matrimonio, alla fine mi ha parlato di Kim…〞 la rassicurò Renee cingendole le spalle, aveva notato quanto fosse imbarazzata e intimidita dalla situazione, ma voleva farle capire che non c’era nulla di cui preoccuparsi che non avrebbe giudicato tantomeno fatto storie. 〝 Elena…ormai tra me e Charlie è acqua passata… quindi non farti problemi anche lui infondo ha il diritto di rifarsi una famiglia… si insomma sono felice che con Kim va bene… l’ho sentito davvero felice! Se lo merita davvero e anche tu… meriti di avere una vera famiglia… sentire qualcosa che ti appartiene… davvero…〞
〝 Grazie… Renee..Sai per me è importante aver ricostruito il mio passato ritrovare una sorella, un padre e aver ricucito il rapporto con mia madre ma non sa quanto imbarazzata ero quando Bella mi ha proposto di accompagnarla qui…〞
〝 Non dovevi cara!〞 sostenne Renee 〝 … hai sofferto molto così come tua madre e sono felice che ora hai ritrovato la tua famiglia… la tua vera famiglia e sappi che per qualunque cosa puoi contare anche su di me! Potresti essere come una seconda figlia … e poi sei della famiglia…〞 Renee abbracciò Elena, le faceva una gran tenerezza quella ragazza. Se la ricordava quel giorno quando era scappata via piangendo, perché non voleva rivangare il suo passato. E non poteva fare ancora a meno di notare la somiglianza accecante con sua figlia Bella. La similitudine era evidente ma sapevano ben distinguersi nel carattere elemento in comune l’imbarazzo in alcune situazioni e la sensibiltà.
〝 Bene ragazze! Basta parlare di cose imbarazzanti adesso mh…!?〞 espresse aiutando Bella a prendere il bagaglio e prendendo per mano sua nipote 〝 Andiamo? Che ne dite?! a casa ho preparato una bella sorpresa per il vostro arrivo…〞. Sottolineò con entusiasmo.
Eccola! Adesso Bella riconosceva davvero sua madre. Uno spirito libero e allegro, da cui ci si poteva aspettare sempre di tutto, ovviamente piacevole. Ricordava ancora la trapunta che le aveva fatto con le magliette dei viaggi, chissà cosa si era inventata stavolta. Le sorrise e lei la seguì ovviamente, voleva che lei quanto Reneesme ed Elena passassero una bella seppur breve vacanza.
Arrivate a casa di Renee, ad Elena venne da sogghignare, tutto quel sole e quel mare,  era tutto bellissimo, per lei era come ritornare a Rio. Infilò gli occhiali da sole per non essere accecata dai forti e caldi raggi solari. Renee lo aveva capito e si era messa a chiederle mille cose su Rio e sul come avesse vissuto, sulla sua vita sperando di non rivangare ricordi tristi. Elena le parlava ma continuava a guardare sua sorella, sulla spiaggia mentre parlava al cellulare e controllava Reneesme che rincorreva le onde e che si stava preparando con tutto l’occorrente per fare un castello di sabbia. Elena annuiva a Renee mentre prendeva il sole insieme a lei, ma la testa era altrove. Osservava sua sorella che stava parlando al telefono, sicuramente con Edward, lo sguardo accigliato e preoccupato. Abbozzava qualche sorriso ma era evidente che non era serena in quel momento. Bella richiuse il telefono scrollando il capo di sedette sulla sabbia per giocare con Reneesme. Elena aveva notato tutto, le venne un nodo allo stomaco ma come aveva detto a sua sorella ne avrebbero parlato al momento giusto.
〝 Ma davvero sei capace a preparare cocktails?〞 sostenne entusiasta Renee. Elena annuiva ma continuava a guardare sua sorella pensierosa anche dopo aver chiuso la chiamata. Di nuovo quello sguardo preoccupato e intimorito.
〝 Elena?〞
〝 Si..mi scusi ero sovrappensiero…〞 le rispose tornando in sé e tirandosi su i capelli con un’elastico, iniziava a sentire il calore del sole penetrarle nella pelle e farla sudare dietro la nuca.
〝 L’ho notato che sei tra le nuvole! Pensavi a Jake?〞
〝 Si..  cioè non solo a lui…〞 espresse Elena imbarazzata. Jake le mancava ma forse era meglio che non avesse visto le facce di Bella al telefono con Edward.
〝 Cosa c’è di più bello che essere innamorati?〞
〝 Si è bellissimo! Comunque se vuole le preparo un cocktail…! Il mio cavallo di battaglia è il mojito ma anche il bloody mary… me la cavo abbastanza bene  avendo lavorato in un locale per un po’ di anni…〞
〝 Ohh grazie…  Elena lo assaggerò volentieri! Però prima ho delle cose da darvi…  e c’è n’è per le bambine grandi e piccole…〞 disse guardando Reneesme che la fissava entusiasta tornata a sedersi sulla sdraio in braccio a sua nonna, bagnata dalla testa ai piedi per essersi tuffata in mare. Renee l’avvolse nell’asciugamano.  
〝Bella ?〞 sua madre l’aveva notato che sembrava pensare ad altro era sul piccolo cancello che dava sul mare, bloccata 〝Arrivo mamma!…〞 sostenne ritornando in sé. La telefonata con suo marito l’era angosciatata, sembrava essere tornato apprensivo e strano, ma non voleva pensarci era difficile ma doveva concentrarsi su sua madre e su sua sorella infondo era andata la anche per far svagare Elena prima del matrimonio e della partenza per college.
〝 Bene allora prima qualcosa per la mia piccola nipotina…〞 Renee prese in braccio la piccola che la guardava sorpresa.  La bambina non poteva crederci e nemmeno Bella.  Reneesme ci si buttò direttamente sopra. Un letto con delle tendine fatte completamente di conchiglie, Renee le aveva decorato una stanza per lei in tema marino. C’erano i cuscini fatti a forma di stella marina, i pesci colorati dipinti sulla parete, i cavallucci.
〝 Ti piace piccola?〞
〝 E’ bellissimo non vedo l’ora di andare a dormire!〞 espresse entusiasta. Bella rimase sbigottita quanto Elena. Aveva fatto un capolavoro in quella stanza. Vedendo sua sorella sorridere Elena si sentì rassicurata.
〝 Ma che bello! E’ meraviglioso!〞 apprezzò con entusiasmo Elena guardandosi attorno notando i particolari soggetti marini dipinti sul muro.
〝 Mamma non dovevi… !Sei stata troppo…insomma ci avrai messo tantissimo…〞 sostenne affranta Bella.
〝 Esagerata? Lo so! Però è la mia prima nipotina quando ne arriverà un altro beh penserò anche a qualcosa per lui…〞
〝 Non è esagerazione è… che avrai speso tanto tempo…〞si corresse Bella.
〝 Per mia nipote Reneesme questo ed altro e ora prego ragazze seguitemi!〞 disse entusiasta correndo verso la stanza in fondo al corridoio.
〝 Questa è la vostra stanza purtroppo non ne avevo più per farvi dormire separate e avere un po’ di privacy ma dato che siete sorelle…〞
 Elena e Bella si misero a ridere. In effetti era davvero bellissimo fare la parte delle sorelle che condividono la stanza insieme. A nessuna delle due era mai capitato, Elena a Rio aveva la sua stanza, a Lola voleva sempre bene come una sorella ma non era la stessa cosa come con Bella. A Bella un letto con le lenzuola viola ad Elena blu, i loro colori preferiti. Elena ci si sedette sopra era anche  molto comodo, la camera profumava di brezza marina sembrava davvero di essere ancora a Rio. Iniziava ad adorare quella donna, così premurosa e gentile, l’aveva messa davvero a suo agio. Renee le sorrise contenta che le fosse piaciuto poi tirò fuori dal cassetto della cassettiera  una busta.
〝 Con le mie felicitazioni Elena e… contenta di averti qui Bella!〞 espresse abbracciandole e commuovendosi. Elena  non capiva a cosa alludeva con quella bustina, però non potè non sorridere. Ringraziò Renee imbarazzata.
〝 Mamma mi spieghi?〞 Bella poteva capire la commozione, per Elena che si sposava, ma quella bustina? Cosa significava?.
〝 Beh volevo fare un regalo per te e Elena  prima delle nozze e così approfittando della vacanza… insomma  insieme ad Alice… mi sono organizzata… beh ha fatto quasi tutto lei io ho solo… fatto da tramite!〞Elena e Bella si guardavano  incuriosite poi rivolsero lo sguardo a Renee che mise i biglietti in mano a Bella.
〝 Dai apri sei tu la sposa no?〞 sorrise Bella cedendole il biglietto.
〝 Okay…〞 sostenne Elena ansiosa. 〝 Sei sicura? Faccio io?〞. Bella annuì ed Elena scartò la busta delicatamente per non rovinarla era talmente ben decorata che le dispiaceva solo averla strappata.
“ Se aprite questo biglietto siete arrivate finalmente! Allora dato che avete deciso di partire a qualche giorno dal matrimonio non poteva mancare un bell’addio annubilato  cara Elena te l’ho organizzato là a Jacksonville insieme a tua sorella, meritate di passare del tempo insieme, dovete divertirvi e spassarvela promettetemelo!Non preoccupatevi niente spogliarellisti Bella diventerebbe  paonazza ed Edward geloso, e Elena,  non so se Jake apprezzerebbe!  Allora  ci sarà una macchina che vi aspetterà per portarvi a in un posto davvero esclusivo… vedrete che vi divertirete ne sono sicura e ovviamente ho già spedito vestiti e il resto per prepararsi alla serata!Renee vi darà gli altri dettagli.. spero non dica tutto! Mi raccomando niente scherzi e … Bella niente storie per i tacchi alti e beh divertitevi!! Alice Cullen entusiasta per voi! Vi voglio bene.”
〝 E così Alice ce l’ha fatta…!〞 sostenne Elena guardando Bella e scoppiando in una clamorosa risata.
〝 Si  hai detto giusto ce l’ha fatta sotto il naso!〞sostenne Bella scrollando il capo.
All’inizio Bella pensava fosse uno scherzo finché sua madre le mostrò i vestiti, Elena invece era incredula e meravigliata, non pensava che Alice ci tenesse a lei così tanto da organizzarle una cosa simile. Contagiate poi dall’entusiasmo di Renee furono costrette a fare come aveva detto Alice. Per Bella un bellissimo abito di raso rosso ovviamente iper scollato e cortissimo. Lo aveva indossato ma non copriva se non le parti più importanti, le gambe erano quasi nude e lo stesso per le spalle. Arrossì insieme al vestito. Mentre per Elena abito color champagne con una cascata di brillanti, corto e attillato, entrambe con tacchi vertiginosi. Ad Elena venne quasi un malore a pensare di dover salire su quei trampoli
〝 Oh siete splendide aspetta! aspettate  ferme qua che prendo la macchina per scattarvi una foto!〞 sostenne sempre più entusiasta Renee.  Scattò la foto ne fece un’altra insieme a Reeneesme che vedendo la mamma così bella voleva essere immortalata insieme a lei e sua zia.  La macchina le aspettava fuori casa, una limousine bianca. Elena era sorpresa,iniziava a mostrare il suo entusiasmo, Bella un po’ meno. Conosceva Alice e la sua esagerazione per certe occasioni. Poi si lasciò contagiare dal sorriso di sua sorella e per una sera decise di essere spensierata, senza pensieri nemmeno sul tono di voce preoccupato che suo marito aveva avuto qualche momento prima al telefono. Non voleva rovinare la vacanza ad Elena per il suo inquietudine dopo la telefonata pensierosa di Edward.
〝 Cosa devo aspettarmi adesso? 〞sostenne Elena curiosando con entusiasmo nella limousine.
〝 Oh beh da Alice di tutto!〞 sottolineò Bella, pensava davvero che sua cognata era pronta a tutto.
〝 Mi preoccupa un po’ tutto questo!〞 le confessò Elena sedendosi sui sedili della limousine e curiosando nel frigo tra i cd musicali.
〝 Non dirlo a me…〞 la seguì Bella sconvolta da tanto lusso in una macchina. Renee la salutava da lontano con in braccio Reneesme. Lei e Elena si erano affacciate dal tetto panoramico per salutarle.  La macchina stava partendo, per la destinazione era tutto in balia delle onde.
Dopo una mezz’oretta erano arrivate a scoprirlo, un locale esclusivissimo di Miami, di quelli in cui vedi i divi del cinema o personaggi noti che contano. L’autista aprì loro la portiera. Elena sentiva la musica echeggiare fuori dal locale. Si trattava di un famosissimo locale che suonava musica latino-americana evidentemente Alice si era ricordata che Elena aveva una grande passione per il ballo.  Bella guardò preoccupata sua sorella, pensando all’avversione per il ballo, più che altro non voleva inciampare sui tacchi o combinarne una delle sue. Però aveva promesso di far divertire e svagare Elena e la stessa cosa pensava Elena, far divertire sua sorella. Farle dimenticare per una sera i suoi problemi. Infondo erano andate la per staccare un po’ la spina da tutto il resto.  Almeno ci avrebbe provato a farla distrarre, notando la faccia intimorita di sua sorella.
〝 Beh tranquilla ormai sono vestita con un telo che mi copre solo per metà,  mi vergogno da morire però chiuderò un occhio e prometto che cercherò di divertirmi… insieme a te…〞 le parole di Bella lasciarono sorpresa Elena. Sapeva quanto disagio le  provocava un posto simile,  mentre per lei era come ritornare nel suo habitat, sole mare e musica. Comprendeva però lo stato d’animo di Bella, infatti se non se la sentiva avrebbe detto al tipo di portarle in qualsiasi altro posto pur di non farla sentire in imbarazzo. Sarebbe stata volentieri a festeggiare per le sue imminenti nozze anche in un fast-food.
〝 Ma davvero? Cioè … balli, canti…? Se non te la senti…  non mi offendo per me l’importante è stare qui con te non ci resto male se non ti va a genio questo posto〞
〝 No No! Non esiste! Farò tutto quello che vuoi Elena ormai siamo in ballo balliamo! Ti devo molto…e poi so quanto ti piace il ballo e questo genere di posti…〞
〝 Ehy davvero Bella non devi per forza …〞
〝 Ho detto che lo faccio e così è deciso!〞 sottolineò arrabbiata. Voleva provarci, magari per un momento non avrebbe pensato all’umore nero di Edward al telefono, alla sua voce preoccupata. Lo amava per questo la preoccupava sentirlo così ansioso.
Elena guardò Bella e scoppiarono a ridere. Certo sentirsi gli occhi puntati addosso da altra gente piuttosto che da Edward un po’ la imbarazzava, ma doveva superare la paura e divertirsi per sua sorella. Avevano un tavolo riservato per loro due. Il cameriere le accompagnò al tavolo esattamente a metà della sala sul bordo della pista da ballo, dove la musica dal vivo stava scatenando coppie di appassionati di ballo. Bella li guardava sbigottita per le acrobazie che riuscivano a fare. All’ennesimo cocktail non si capiva quale delle due fosse la più lucida. Continuavano a ridere  e a divertirsi,  avevano persino ballato Elena aveva insegnato a Bella qualche passo di salsa e della bachata, poi ad un certo punto il disk jokey aveva fatto gli auguri ad Elena  davanti persone sconosciute, felici  per lei che si sarebbe sposata. Elena stava per tornare a sedersi con Bella al tavolo quando improvvisamente comparve davanti a loro la sorpresa. Bella non capiva chi fosse Elena appena lo vide non poté far altro che scoppiare in lacrime. Lo riconobbe subito per la sua chioma bionda e le grandi spalle, non sapeva come e perché ma Isaak era là di fronte a lei. I suoi occhi azzurri la fissavano emozionato. Era passato un po’ di tempo e lui se la ricordava come una ragazzina mentre ora era davvero diventata una donna.
〝 Isaak〞 espresse tra sè titubante ed emozionata 〝Cosa ci fai qui?〞. Bella continuava a non capire, poi il “Non preoccuparti Bella è… è tutto a posto! Lo conosco! ”  detto emozionato e sottovoce da Elena sembrò rassicurarla.
〝 Elena!〞la prese tra le sue braccia. Un abbraccio forte e saldo. Le ricordava molto quando da bambina lui la coccolava quando aveva paura per qualcosa o solo per consolarla.
〝 Eddai non piangere!〞 espresse asciugandole la lacrima che le aveva rigato il volto.〝 Ti rovini questo bel trucco!〞
〝 Lo so ! Ma mi sembra incredibile che tu sia qui!〞 gli disse meravigliata. Non avrebbe immaginato di rivederlo, di rincontrarlo. Isaak era stata la sua ancora di salvezza in mille situazioni, la sua spiaggia sicura, uno stralcio di famiglia che fino a Bella e Charlie non aveva mai avuto.
〝 E’ una lunga storia Elena ma… ti spiegherò…〞 poi rivolse lo sguardo a Bella, rimase sbigottito dalla somiglianza con Elena. Più che altro sembrava confuso. Continuava a fissarle entrambi.
〝 Oh lei è Bella mia sorella!〞 espresse Elena spiegandogli subito il mistero della inconfondibile somiglianza. 〝 La mia vera sorella…〞sottolineò abbozzandogli un sorriso.
〝 La tua vera sorella?〞 sostenne Isaak meravigliato e allo stesso tempo felice per Elena.
〝 E’una lunga storia Isaak …  però beh perché non ci sediamo!? Potrei svenire per la forte emozione…ancora non ci credo che sei qui…〞
Dopo essersi presentata a lui Bella stette ad ascoltare Elena che spiegava a Isaak tutta la storia, tralasciando ovviamente il dettaglio sull’essere stata quasi uccisa per i suoi poteri e parlando del grande caos che la Signora Lorenz aveva lasciato. Era comunque basito dalla incredibile somiglianza tra le due e di come il destino le avesse aiutate a ritrovarsi.
〝Ma allora mi spieghi come mai sei qui?〞 Elena sembrava incuriosita, era una coincidenza o qualcuno aveva fatto in modo da farlo trovare la. Comunque sia rivedere Isaak, che per lei era sempre stato come avere un fratello maggiore, l’aveva lasciata stupita.
〝 Mi ha contattato una certa Alice Cullen… mi ha detto che è una tua amica…〞le spiegò incuriosito lui stesso.
〝Alice?〞 Bella ed Elena lo pensarono all’unisono e ad alta voce. Bella non ne rimase molto sorpresa rispetto Elena, da Alice ci so poteva aspettare di tutto.
〝 Già sua cognata e una mia amica…〞 spiegò Elena sogghignando insieme a Bella. era incredibile che Alice fosse riuscita a risalire a Isaak un totale sconosciuto, Elena ricordava di averglielo accennato ma non pensava che lo avrebbe rintracciato sul serio.
〝 Si ha contattato prima Lola e dato che solo tu e Lola sapevate dove ero finito.. eccomi qui! Ah comunque sono qui anche per lavoro.. sai mi sono appena laureato in architettura…! Ho trovato lavoro a New York mi piacerebbe ritornare negli States in Australia si sta bene ma preferisco qui…〞
〝 Congratulazioni! Davvero sono felice per te! 〞Elena si abbracciò a lui. Voleva un gran bene a quel ragazzo, si portavano cinque anni di età ma era sempre stata legata a lui. l’aveva aiutata nei momenti più duri dell’esperienza in orfanotrofio.
〝 Invece ho saputo che tu ti sposi? Lui dov’è? Devo conoscerlo per fargli un bel discorsetto… sai sei sempre la mia piccola Elena…〞espresse protettivo. Infondo si comportava ancora da fratello maggiore, portandosi da Elena ben 5 anni di differenza.
〝 Tranquillo io e lui siamo innamoratissimi, lui per me è la perfezione hai presente quando trovi la metà della mela che combacia con lui è così!Comunque non è qui… però te lo presenterò… credimi è un bravo ragazzo Isaak puoi fidarti…〞
〝 E’ vero?〞 si rivolse a Bella 〝 Tu lo conosci…?〞espresse sogghignando. Era contento per Elena che coronava i suoi sogni,  costruiva il suo futuro. Non avrebbe desiderato altro per lei. La piccola ma forte Elena era cresciuta e lui l’aveva notato.
〝 Si… moltissimo! E’ un’ottima persona… e ama moltissimo Elena… lui non la farebbe mai soffrire credimi…〞
〝 Okay mi fido mi fido!〞 si mise a ridere 〝 ti spiace se ti rubo la sorella per un ballo…?〞domandò a Bella sconsolato.
〝 No… tranquillo andate… andate pure!〞espresse Bella scrollandosi nelle spalle e felice per sua sorella che vedeva così raggiante. Elena la ringraziò in play back. Bella le sorrise e le fece cenno di non preoccuparsi.
Guardandoli non poteva fare a meno di pensarci, in Isaak vedeva molto di Jake , notando la loro complicità, come tra fratello e sorella anche se non biologici, un forte legame. Sembrava lo stesso legame che spesso Bella aveva provato per Jake intenso e forte.  Un legame indistruttibile che nemmeno la distanza era riuscita a cancellare.
Dopo aver concesso un ballo a Isaak, come ai vecchi tempi a Rio, Elena tornò subito da Bella. Non voleva lasciarla troppo a lungo da sola. Isaak si scusò  ma doveva ripartire per New York aveva promesso che al matrimonio ci sarebbe stato oltretutto aveva ricevuto anche l’invito da Alice e non sarebbe mancato per nessuna ragione al mondo. Elena era contenta di aver ritrovato Isaak, una delle persone che poteva definire la sua famiglia prima di Bella,di Charlie e di Kim. Se Alice aveva pensato di sorprenderla ci era riuscita e non di poco, appena tornate a Forks l’avrebbe ringraziata a vita.
〝 E’ stata una serata bellissima grazie sorellina!〞 Elena abbracciò Bella con fermezza. Voleva vederla sempre così sorridente, ma appena la festa era finita lei era tornata pensierosa. Bella si tolse i tacchi, non ce la faceva più anche Elena fece la stessa cosa abituata a scarpe rasoterra.
〝 Mi stanno andando in fumo i piedi con questi tacchi!〞 espresse tirandosele via dai piedi sospirando mentre si appoggiava alla limousine che era posteggiata davanti al locale.
〝 Sono felice che non ti sono stata di peso sai io e le feste proprio non … non adiamo d’accordo!  Spero di non averti contagiato con la mia malinconia …comunque felice di aver rivisto Isaak?〞
〝 Oh si moltissimo tu non sai quanto ero legata a lui è stato sempre il mio punto di riferimento in orfanotrofio poi ci hanno affidato alla famiglia di Rio e alla fine è stato adottato da sua zia che dopo anni è riuscito a ritrovarlo, leiè di origine australiana. Comunque tornando a noi Bella sei stata perfetta, non c’è nemmeno bisogno che te lo dica  e festa o no sono contenta di stare qua con te… c’è n’era davvero bisogno…  spero che ti sei divertita…e dovremo farlo più spesso non credi?〞 sostenne Elena sorridendole 〝 Ti vorrò sempre bene … tanto 〞
〝 Anch’io…〞 le rispose Bella abbracciandola. Voleva bene a sua sorella, con lei sentiva che sarebbe stata sempre al sicuro e che non l’avrebbe mai delusa. La limousine le riportò a casa, in realtà c’era un altro locale nel programma di Alice ma Elena e Bella ebbero la stessa reazione “Credo che questo possa bastare!” notando che si trattava di una discoteca.
Arrivate a casa erano tutti a dormire ovviamente era tardissimo, avevano fatto le tre di mattina. Edward aveva tentato di chiamarla più volte ma forse per il rumore del locale o le chiacchiere con Elena non lo aveva nemmeno notato. Prima di riprovare a sentire cosa voleva andò a lanciare un’occhiata alla sua bambina che dormiva come un angioletto nel letto adornato dalle conchiglie. Insieme a lei nonna Renee  si era addormentata con  in mano un libro di fiabe.  Sorrise alla scena e richiuse con attenzione la porta della camera poi  tornò nella stanza, voleva parlare ancora con sua sorella ma Elena era al telefono con Jake. Sentendo le loro frasi sdolcinate sorrise, scrollando il capo, Elena accortasi di lei si scusò e si chiuse in bagno. Non era per privacy con Bella non ne aveva bisogno, ma voleva lasciarla riposare aveva notato che era stanca, forse per i bicchieri di troppo per i pensieri che la preoccuparono di nuovo e che non erano riusciti a sparire. Bella si tolse il vestito, aprì la finestra perché si sentiva accaldata e si infilò la sua maglia  grigia larga e comoda, nemmeno il tempo di sdraiarsi che sentiva gli occhi chiudersi. Aveva preso il cellulare per richiamare Edward ma gli occhi si chiusero automaticamente. Si sentiva strana, agitata, come se qualcosa la stava opprimendo. Stava sognando, ma era un sogno strano, il posto dove era ambientato le era familiare ma non sembrava lo stesso. In quel posto ci era già stata, ma era davvero, mise meglio a fuoco la piazza enorme in cui si trovava, era a Volterra, ricordava la fontana, vedeva di fronte la torre campanaria dove un paio di anni prima aveva salvato Edward, che pensandola morta, voleva morire anche lui  facendo scoprire dalla folla la sua vera identità e lasciando che i Volturi l’ammazzassero. Rispetto quella volta però la piazza era completamente vuota, non c’era la marea di gente in rosso che festeggiava la cacciata dei vampiri dalla città con lei c’era solo Elena,  la sua fidata e premurosa sorella. Sembrava preoccupata quanto lei. Aveva l’aria stanca e indebolita.
 “ Vedrai ce la faremo riusciremo a salvarla…” le diceva nonostante la sua faccia preoccupata e il suo volto divorato dal dolore. Insieme si stavano avviando verso quella che Bella ricordava dare l’accesso ad Aro e ai Volturi. Bella le indicò la porta da cui ricordava poter entrare. Elena le fece coraggio e insieme si avviarono.
 Il perché era la e con Elena non aveva la più pallida idea. E poi chi dovevano salvare? Con Elena a passi veloci si avviava verso l’enorme porta. Un brivido percorse la sua schiena, quando lo scricchiolio della porta logorata dal tempo fece eco nel lungo corridoio. Elena cercò di richiuderla piano, si guardava attorno impaurita e spaesata. Bella trattene il respiro ripensando a quel momento quando riuscì a salvare Edward. Poi improvvisamente afferrò il braccio di Elena, sentì di doverlo fare. Qualcuno, più di uno era proprio dietro di lei ed Elena non c’era molta via di scampo.  Lo scudo non aveva funzionato, forse non era riuscita a farlo per tempo. Vide Elena afferrata da Felix. Mentre lei veniva avvicinata proprio alla persona che non voleva immaginare.
“ Bentornata mia cara! Vedo che hai portato una tua amica o per quanto vedo la tua gemella!” Aro, affiancato da Jane, le era a un palmo dalla faccia. I suoi occhi rossi e assetati non facevano altro che incuterle terrore. Bella sapeva che doveva farcela, non poteva dare cenni di paura in quel momento, sapeva che Aro ne avrebbe approfittato altrettanto Jane . Vedeva sua sorella attonita dalla presenza di Aro e delgi altri, cercava di  non innervosirsi  ma Bella notava il suo forte tremore, in mente tentava di dirle di non farlo li perché non sapeva che reazione avrebbero avuto i Volturi alla vista di un licantropo. Più Felix la teneva stretta più Elena cercava di districarsi da lui, agitata. Questo significava che il sangue le divampava sulle guance sulla faccia per la fatica. Bella impaurita, notando che Felix stava per mostrarle i suoi denti,  chiese di lasciarla stare, di prendersela con lei. La risata di Aro echeggiava nel corridoio mentre Bella vedeva sua sorella allontanarsi stretta nella morsa di Felix e lei non poteva fare nulla immobilizzata da Aro. Le lacrime e la disperazione divamparono su Bella, che aveva tentato di inseguirla, ma Jane l’aveva afferrata facendo fermare la circolazione del sangue per la forte presa.
Bella ebbe un sussulto, agiata aveva riaperto gli occhi. Elena ci mise un po’ per calmarla, sembrava avere le convulsioni. Bella mise a fuoco la stanza e vide sua sorella davanti a lei, la faccia impaurita da quello che era appena successo. Era un sogno solo un sogno. O un incubo?  Si passò la mano tra i capelli, sudata e spaventata si sollevò sul letto.
〝 Bella stai bene? Bella…?〞 Elena la scrollò prima che le venisse davvero una crisi epilettica. Bella ricominciò a respirare chiuse a riaprì di colpo gli occhi, confusa, spaesata e spaventata.
〝 Elena sei viva… per fortuna!〞 sostenne abbracciandosi a lei, le lacrime iniziarono a rigarle il volto. Elena l’abbracciò non capendo cosa le stesse succedendo, da dove provenisse quella crisi. Voleva rassicurarla.
〝 Scusami credo siano stati tutti quei cocktails 〞 espresse mentre continuava a guardarsi attorno ansiosa e spaventata. Confusa e agiatata.
〝   Puoi stare tranquilla Bella… qui non ti succederà nulla…〞 cercava di rassicurarla Elena.
〝 Non lo so… non lo so… loro volevano.. ammazzarci!〞sostenne Bella mettendosi le mani sugli occhi ripensando all’incubo appena rivelatosi nella sua mente.
〝 Bella ti prego cosa  succede!? Cosa hai sognato? Mi sto iniziando a spaventare…!〞
〝 Elena ti prego aiutami.. non so se era solo un sogno..〞
〝 Un incubo direi dalla tua reazione! Senti perché non me ne parli Bella magari ti sfoghi…  e comunque chi che voleva ammazzarci?〞
〝 Nessuno…〞espresse cercando di non pensare a  quel terribile momento.〝 nessuno Elena ti prego scordato di questa cosa !〞
 〝 Bella … ti prego fidati… io voglio aiutarti…〞
〝 E’ una situazione complicata Elena io non… so se capiresti…〞
〝Cercherò di comprendere Bella… sono qui per te…non avere paura!〞. Elena non riusciva ad interpretare l’atteggiamento di Bella, sembrava frastornata,confusa, agitata dal suo incubo o evidentemente da questo Aro che aveva sentito nominare mentre Bella persa nel suo incubo cercava di scacciare. Voleva saperne di più ma non voleva nemmeno costringere sua sorella a parlare di quello che poteva turbarla, col rischio di traumatizzarla. Decise che doveva starle vicino sia se Bella si fosse aperta con lei sia se non le avesse spiegato.
Bella dovette cedere. Aveva bisogno di sfogarsi, di dirlo a qualcuno, chi non meglio di sua sorella, voleva aiutarla e le faceva piacere ma non sapeva quanto potesse esserle d’aiuto nel risolvere i suoi sogni infranti: diventare immortale e far tacere Aro e la sua guardia nel momento in cui se lo fosse ritrovato davanti. La guardava apprensiva e preoccupata, poi le era andata a prendere un asciugamano affinché Bella potesse tamponarsi dal sudore. Elena le andò a preparare una tisana per calmarle e rilassarle i nervi. Bella andò a farsi una doccia, poi iniziò a raccontarle tutto. Si sedette accanto a sua sorella mentre sorseggiava la tisana che sembrava farle effetto. Bella non sapeva da dove cominciare. Elena le fece capire che avrebbe aspettato quando lei se lo sarebbe sentito. Iniziò a raccontarle di quando al suo diciottesimo compleanno  aveva visto il quadro con i Volturi in casa di Edward, le spiegò che si tagliò con la carta ed Edward a causa della reazione di Jasper, che voleva ucciderla, aveva deciso di lasciarla per sempre perché sentiva che non poteva proteggerla, ma soprattutto per farle avere una vita normale. Aveva parlato del suo dolore per l’abbandono, dell’amicizia con Jake, delle attività spericolate che si era messa a fare solo per poter vedere anche solo tramite il pensiero o  la voce, Edward.
〝 Così poi Alice è tornata… e mi ha detto che lui pensava che fossi morta dopo essermi buttata dalla scogliera di La Push e invece…〞
〝 Cosa?!〞 Elena era sbalordita dalla frase di sua sorella, buttarsi da una scogliera era stato di sicuro il massimo dell’adrenalina ma era stata leggermente incosciente.〝 Come hai fatto a salvarti? Immagino che buttarsi da una simile altezza non sempre può avere un esito positivo!〞
〝Jake mi ha salvata! Poi lui ha chiamato a casa mia …Jake non me l’aveva passato al telefono e così pensando che stavano organizzando il mio di funerale lui voleva morire… 〞 il pensiero di quei momenti le fece tornare la morsa allo stomaco erano stati momenti tragici e deleteri per la sua esistenza.
〝 Ma tu hai fatto in modo che lui sapesse che eri viva…〞 dedusse Elena. osservava Bella, vedeva quanto questa storia passata la faceva star male, ma era probabilmente l’unico modo per far si che si sfogasse e magari si lasciasse aiutare.
〝 Era andato in Italia dai Volturi… io sono partita con Alice per spiegargli e per  salvarlo…〞
Bella continuava a illustrarle che i Volturi erano una discendenza reale dei vampiri, che Aro ne era il capo insieme ad altri due Marcus e Caius e che quasi tutti i vampiri che ne facevano parte avevano dei poteri particolari, come lui stesso.
〝 Sono riuscita a chiarirmi con lui, dovevo spiegargli che ero viva  e salvarlo dalla sua folle decisione di morire a causa mia. Edward ha dovuto subire una lotta contro i membri della guardia reale di Aro, ad un certo punto mi voleva trasformare e io ero disposta a farlo per salvarlo ma Alice e la sua visione ci ha salvati, gli ha fatto vedere che io sarei diventata come loro e così solo grazie al fatto che gli avevamo promesso che io sarei diventata immortale… sono qui a raccontartelo ma se ora lo scopre …se scopre che io non lo sono… è la fine! E  non oso nemmeno pensare a quello che potrebbe succedere ai Cullen e a mia figlia…〞espresse disperata mentre si rannicchiava con la testa tra le ginocchia.
〝 Non dire così Bella ci deve essere un’altra soluzione… ci deve essere… non è ancora detto tutto… Alice lo vedrà e in qualche modo ti proteggeranno ne sono sicura〞.
Bella la guardava abbattuta, evidentemente Elena non aveva ancora idea di chi fossero i Volturi e Aro. Aro: collezionista di vampiri con poteri speciali,come Edward, come Alice, come Jasper e come Reneesme ibrida con il suo potere, quale quello di far vedere nella mente ciò che lei vedeva, poteva benissimo farne parte e ovviamente Aro non le avrebbe chiesto il permesso a lei o a Edward. In qualche mo avrebbe fatto. L’unica soluzione era che Edward la trasformasse, una volta per tutte, e aveva capito che di sicuro dietro le sue preoccupazioni c’era qualche visione di Alice, che ovviamente non avrebbe rivelato per farle tornare la sua ossessione nel diventare immortale come lui.
〝Se non stai fermo Jacob credo che ti pungerò… e questo bel vestito che ho fatto per te si rovinerà !〞espresse stanca Alice. Capiva che non gli stava andando a genio starsene la fermo per concederle di mettere a punto l’abito da sposo che Alice gli aveva creato ma un po’ di collaborazione non guastava.            
 〝Per quanto ancora dovrò subire questa tortura?〞 espresse Jake seccato. Certo Alice era stata gentile a fare l’abito anche per lui ma non poteva trattenerlo ogni volta delle ore per mettere qualche spillo e girare attorno a lui a 360° come una trottola.
〝 Dai su fratellino… un po’ di pazienza… 〞sostenne Rachel emozionata nel vedere suo fratello così elegante per il suo matrimonio.
〝 Mi serve il tempo che mi ci vuole…〞 rispose Alice mentre imbastiva qualche punto per aggiustargli la giacca. Poi il suo sguardo diventò vuoto perso. Aveva avuto una visione, un’altra a due giorni dalla partenza delle ragazze. Stavolta aveva visto bene, Reneesme accanto ad Aro, l’avevano vestita di scuro, proprio come i Volturi, le avevano messo il mantello e aveva al collo il ciondolo con lo stemma. Aveva visto anche Bella ed Elena impegnate a fare le carine con Aro. Il sorriso divertito e cattivo di Aro, la disperazione di Elena e Bella sul volto.
〝 Hey… mi stai per trafiggere la spalla con quell’arnese…!〞Jake le allontanò immediatamente la forbice dalla sua spalla. Alice aveva gli occhi sbarrati, non era in sé, poi riprese i sensi della realtà e cercò di non agitarsi quando vide che Edward era già sulla porta, seguito da Jasper.
〝 Oh scusami Jake meno male che non ho combinato un disastro …〞espresse ansiosa mentre gli toglieva la giacca e cercava di non incrociare lo sguardo con Edward, sarebbe stata la fine, ma era consapevole che ormai lui aveva letto tutto, e le avrebbe fatto il terzo grado.
〝 No per fortuna ti sei svegliata dall’ipnosi…o  per lo meno ho avuto i rilfessi pronti!〞borbotrtò Jake mentre esaminava il leggero graffio che le aveva fatto sulla scapola.
〝 Scusami credo che per oggi siamo a posto! Scusatemi… davvero 〞disse mentre posava nervosa la giacca sul manichino.
Jake e Rachel erano rimasti stupiti da come era sparita dalla stanza e dallo sguardo che aveva lanciato ad Edaward, un Edward sempre più strano, con la mente altrove. Jasper li aveva seguiti immediatamente. “Ma che diavolo sta succedendo ai Cullen?” espresse Jake tra sé, iniziando a pensare che c’era davvero qualcosa che preoccupare Edward e che stava diventando così grave che non riusciva davvero più a fare buon viso a cattivo gioco.
〝 Adesso mi spieghi?!O mi sono sbagliato ancora!?〞 Edward le comparve dietro come un fantasma facendo sobbalzare Alice intenta a riordinare qualche vestito nel suo armadio cercando di non pensare al peggio.
〝 Si ma tu non chiamarla ti prego la metteresti in agitazione lo sai com’è fatta… come la prenderebbe se…se venisse a sapere delle visioni!〞
〝 Alice dobbiamo fare qualcosa… dobbiamo farla tornare immediatamente qui! Io non ce la faccio a far finta di nulla e lei lo sta capendo! Non posso più far finta che dall’oggi al domani rischio di perderla per sempre a causa di Aro io so perfettamente cosa penserebbe immediatamente di fare per risolvere il problema  ma nemmeno per sogno voglio farle tornare in mente di diventare immortale proprio ora che stava andando alla perfezione! Ora che aveva deciso di provare a restare umana…〞espresse in pieno sconforto. La testa tra le mani.
〝 Hai ragione Edward! Bisogna dirglielo  ma con discrezione…   senti per prima cosa troviamo una scusa per farla tornare qui… senza tirare in ballo i Volturi credo sia la cosa migliore…〞
〝Una scusa?!〞 sostenne irritato 〝Non dovevano partire punto e basta Alice! Non dovevo lasciarle andare…! Sono stato un idiota non dovevo! Io devo andare a ripederle! Ora  la chiamo devono tornare immediatamente qui a Forks! Prenota un’aereo per il ritorno…!〞 espresse adirato e agitato Edward mentre afferrava il cellulare.
〝 No! No… fermati!〞 Alice gli afferrò il cellulare tra le mani. 〝 Pensiamo a cosa dirle senza farla agitare …sei troppo preso dalla situazione!〞
〝 E come dovrei stare? Mia moglie, mia figlia e la mia futura cognata… potrebbero se non è certo andare a finire in mano ad Aro e la guardia reale!〞
Jake comparve dietro di loro, aveva sentito bene Elena, Bella e Reneesme e  i Volturi . Alice rimase stupita che Edward non si era fermato, che lo avesse lasciato ascoltare. Ora sarebbe scoppiata una rissa. Jake se la sarebbe presa con loro perché anche Elena correva un grosso pericolo.
〝 E’ meglio che sappia anche lui !〞 sostenne Edward rassegnato. Ormai tra un problema ad un altro non aveva importanza, l’importanza era salvare le ragazze e metterle al sicuro al più presto.
〝 Cosè che dovrei sapere?〞 chiese sospettoso Jake. Sentiva che non c’era nulla di buono. Sentiva che se ora finalmente aveva ritrovato la serenità, la pace nell’amore per Elena, nel rapporto profondo con Bella, nell’affetto per Reneesme, tutto si sarebbe distrutto. La felicità stava per finire.
〝 Sarò breve e coinciso Jake proprio perché non ho tempo di darti spiegazioni!〞espresse con distacco Edward. Gli spiaceva trattarlo così ma era l’unico modo per far presto non aveva molto tempo.
〝 Bene dimmi tutto… ti ascolto!〞
〝 I Volturi, la guardia reale dei vampiri che vive in Italia, potrebbero prendere Elena, Bella e Reneesme e noi non vedremmo più se non trasformate o schiave di Aro il capo!〞 buttò tutto d’un fiato Edward scomparendo dalla stanza per dirigersi verso il pc e controllare i voli da Jacksonville a Seattle, poi chiuse tutto e afferrò le chiavi della sua macchina. Sembrava impazzito. Alice riuscì a toglierle dalle sua mani. Jake , che lo aveva seguito, inizialmente pensava fosse uno scherzo, abbozzò un sorriso poi la rabbia iniziò a salirgli, si ricordava di averli sentiti nominare nel momento in cui Bella due anni prima, quando aveva saputo che il suo succhiasangue voleva farsi uccidere perché la credeva morta, era scappata a salvarlo insieme ad Alice da questi Volturi, in Italia, col rischio di farsi ammazzare insieme a lui.
〝 Se succede qualcosa a Elena, Bella o tua figlia per colpa dei… tuoi amici succhiasangue io ti…!〞 Jake si strinse nei pugni, lo guardò in bieco. Ma come aveva potuto tralasciare una cosa simile, lasciarle partire sapendo che correvano questo pericolo? E non era preoccupato solo per la sua Elly, ma anche per Bella e la piccola.
In un altro momento l’avrebbe divorato, ucciso all’istante, ma avvertiva che anche lui aveva le mani legate. Vedeva davanti a sé un uomo disperato con una sorella  e una famiglia altrettanto preoccupata, che non poteva far altro che partire e andare a riprenderle da dov’erano prima che arrivassero questi Volturi. Ma gli faceva rabbia vederli li immobili, senza prendere una vera decisione. La cosa giusta da fare era quella che aveva pensato Edward: partire immediatamente.
〝 Grazie Jake per aver mantenuto la calma!〞 Alice gli posò una mano sulla spalla.
〝 Credi che possa finire qui!〞 sostenne arrabbiato tirandogliela  via〝 Adesso succhiasangue tu mi spieghi tutto, tutto sui piani di questi Volturi!〞si rivolse ad Edward, che aveva capito leggendogli nella mente che lui in parte li conosceva già. Gli stava per dire qualcosa, probabilmente di smetterla di strattonarlo e fissarlo in quel modo,ma non poteva non biasimarlo, lui avrebbe fatto la stessa cosa al posto suo.
〝 Aspetta sta arrivando tua sorella…〞 gli suggerì  mantenendo la calma, mentre si metteva a sedere sul divano, sembrava stanco e sconvolto.
〝 Jake che fai andiamo!?〞Rachel comparve sulla porta con il suo enorme sorriso e il suo pancione.
〝 Ora non posso Rachel inizia ad andare io ho una questione da sbrigare con Edward…〞espresse cercando diu stare calmo, non voleva fare agitare Rachel che era in quelle condizioni.
〝 Ma stai bene?!〞 sostenne Rachel preoccupata, notando che fissava nervoso Edward.
〝 Si!〞 la liquidò rimettendo gli occhi su Edward. Voleva sapere tutto per filo e per segno di questi Volturi e se fosse stato necessario sarebbe andato col succhiasangue a risolvere questo problema con loro. Anzi ne era ormai convinto. 
〝 Vieni Rachel ti accompagno io…〞 espresse agitata Alice, notando la faccia spaventata di Rachel nell’aver visto suo fratello furioso. 〝 Posso lasciarvi da soli non vi ammazzate Vero?〞chiese ad entrambi mentre lasciava la stanza e saliva in macchina per portare Rachel a casa. Jake rispose con un ghigno.
〝 No per il momento… vedremo…〞rispose Jake continuando a fissare torvo Edward. Come aveva potuto permettere di lasciarle partire con questo rischio. Se tutto fosse andato in frantumi per colpa sua  stavolta non ci sarebbe stato Elena o chiunque altro a fermare la sua rabbia, come per la gravidanza deleteria di Bella.
Elena e Bella  nel frattempo, si erano svegliate da poco, avevano chiacchierato fino alle sei, per fortuna Bella si era un po’ calmata e aveva dormito,non moltissimo ma sembrava più riposata . Era in bagno che cercava di rinfrescarsi e di far sparire quelle occhiaie spaventose dal suo viso. Elena le sbucò dietro lo specchio.
〝 Come stai sorellina?〞le posò una mano sulla spalla.
〝 Meglio… però non mi sento bene! Mi sento confusa… mi sento.. non lo so…〞Bella iniziava a tremare come fosse in preda ad un  attacco di panico.
〝 Senti mettiti a dormire ancora un po’…ne hai bisogno… devi rilassarti e stare tranquilla…〞
〝No! Non posso… insospettirei mia madre…  e poi devo parlare con Edward… devo parlare con lui…〞le rispose agitata mentre cercava un po’ dappertutto il suo cellulare.
〝 Le dico che non hai retto l’ennesimo cocktail di ieri sera e che senti la testa scoppiare… ad Edward telefonerai dopo… riposati… hai passato una nottataccia… stai male e devi rimetterti… in forze….〞cercava di convincerla Elena.
〝 Beh la similitudine è abbastanza vicina a quello che provo …mi sento frastornata… senza alcuna forza… però devo parlare con lui…  con Edward… io devo…〞
〝 Lo so Bella…  so  che hai bisogno di lui, vedrai che chiarirai i tuoi dubbi e spero che i tuoi  incubi siano solo proiezioni di quello che ti preoccupa ma che vive solo nel profondo della tua anima…〞
〝 La mia anima è confusa in questo momento… io non so come fare… come risolvere questo dilemma perché lui non sarà per nulla d’accordo a trasformarmi.. per nulla… non lo lascerà fare a nessuno!〞 sostenne disperata mentre le lacrime le rigavano il volto.
〝  Se potessi lo farei io per te ma… non posso non sono un vampiro! Però non preoccuparti Bella… stai.. cerca di stare tranquilla è difficile ma provaci… fuori ci sono tua madre e tua figlia… che ti aspettano! dai ora sdraiati io vado a procurarti qualcosa per placare il dolore… o vuoi che provi con …con me stessa…〞
〝 Credo che una borsa del ghiaccio possa bastare! Hai fatto anche troppo Elena… sopportarmi è un sacrilegio…non dovevo coinvolgerti nel mio dolore proprio ora che sei felice…〞 espresse mentre si sdraiava sul letto e cercava di chiudere gli occhi e dimenticare, tutto. Sapeva benissimo che non doveva tralasciare il dettaglio Volturi ma negli ultimi sei mesi la sua vita era totalmente cambiata, i piani dell’immortalità  erano cambiati se non totalmente accantonati o  svaniti.
Elena richiuse la camera. Poi prese il suo telefono Jake aveva tentato di chiamarla, non era quello il momento per mettersi al telefono doveva pensare a sua sorella e sua nipote. La vide era sulla spiaggia con sua nonna giocare con la sabbia. Loro non l’avevano notata, forse pensavano stessero ancora riposando. Elena cercò di trovare la borsa del ghiaccio, poi fece di meglio, prese uno strofinaccio ci infilò del ghiaccio e lo arrotolò in modo da farlo sembrare tale. Il cellulare ricominciava a vibrarle, era ancora Jake e poi Alice addirittura Edward. Rifiutò la chiamata, non aveva voglia di parlare con nessuno. Ritornò in camera, Bella si era riaddormentata, gli occhi le tremavano forse stava ancora sognando. Le aggiustò il lenzuolo, sembrava più tranquilla, le posò il ghiaccio sulla testa, poi richiuse la porta e andò verso la spiaggia, sperando che Renee credesse alla storia dell’alcool e non si preoccupasse sul serio.
〝 Elena sei sveglia!〞 Renee le andò in contro 〝 Ti sei… anzi vi siete divertite ieri sera? Vi preparo un buon pranzo  ma.. mia figlia dov’è?〞 si domandò guardandosi attorno non vedendola insieme ad Elena.
〝 Ah è rimasta a letto ancora un po’ non si sentiva molto bene… forse troppi cocktails…〞 cercò di mentire il meglio possibile.
〝 Santo cielo ma sta male …?! Devo vederla!〞espresse Renee preoccupata correndo verso la camera. Elena le si pose davanti per impedirglielo, anche se Renee non ci fece molto caso, la prese più come segno protettivo verso Bella.
〝 Non preoccuparti! Le ho portato una borsa per il ghiaccio per alleviare il mal di testa e le ho preparato una tisana.. le basterà dormire ancora un po’!〞
〝 Okay! Oh Elena sei così premurosa con Bella! Sono felice che mia figlia abbia una sorella come te protettiva e attenta a tutto per lei!〞
〝 E’ mia sorella e per lei farei di tutto!〞 sostenne mentre tra le mani aveva il suo cellulare che continuava a vibrare. Era ancora Jake. non aveva la forza di affrontarlo con la preoccupazione per sua sorella a lui avrebbe pensato dopo.
〝 Accidenti perché non mi rispondi Elly!〞 Jake  era furioso e preoccupato. Seduto sul divano di casa Cullen con Alice e Edward e gli altri che cercavano una soluzione che non spaventasse Bella e tantomeno Reneesme e Elena.
〝Allora sei riuscito a contattarla?〞sostenne Alice preoccupata mentre cercava anche lei di richiamarla.
〝 No e nemmeno Bella risponde ha il cellulare staccato!〞 aggiunse Edward preoccupato, il volto pieno di dolore e preoccupazione.
〝 Forse hanno fatto tardi…per la sopresa di ieri sera…〞 pensò Alice provando a fare supposizioni〝 ma la festa sarà andata bene io avevo visto che non ci sarebbero stati problemi!〞
〝 Quale sopresa…?〞 chiese incuriosito Jake.
〝 Avevo organizzato tramite Renee, una serata per Bella ed Elena, con musica,balli  ed Elena ha potuto rivere Isaak!〞
〝 Hey un momento… chi è Isaak!?〞 sostenne accigliato. Non l’aveva mai sentito nominare da Elena, chi era un suo ex?La cosa non gli piaceva affatto, ma di certo non era quello il momento di diventare geloso.
〝 Un suo amico che ha passato molti anni con lei in orfanotrofio.. ma ora ha importanza?!〞espresse ironicamente Alice alludendo alla gelosia che si stava manifestando in Jacob.
〝 No assolutamente!〞 Jake accantonò per un momento la gelosia e ritornò al problema principale 〝 Edward dobbiamo andare a prederle! Io non ce la faccio così… se succede qualcosa….〞
〝 Lo so Jake credi che a me piaccia questa situazione…? ma dobbiamo pensare a come fare…〞
〝 Perché non provate a chiamare Renee…〞intervenne Esme cercando di placare la tensione che si era venuta a creare 〝 forse le ragazze sono uscite ed hanno lasciato a casa il cellulare…〞
〝 Si agiterebbe e farebbe agitare Bella…〞rispose prontamente Edward.
〝 Edward prendete una decisione… non c’è tanto tempo…〞 espresse Carlisle, cercando di sostenere  suo figlio sempre più avvilito per questa situazione 〝 Io credo che se davvero il pericolo fosse imminente Alice lo avrebbe visto…〞
〝 Infatti… io ho solo delle visioni… non so quando si verificheranno… se vedrò qualche altra cosa…farò subito sapere!〞sostenne Alice avvilita. Lei poteva essere la chiave di tutto, ma il suo potere era incerto, poteva accedere tutto o niente, poteva cambiare tutto in un istante e magari Aro e i suoi guardaspalle non si sarebbero mai visti.
“ Dov’è mia figlia? Cosa le hai fatto?” finalmente Bella era riuscita a poter parlare con Aro. Dopo il forte dolore causato dalla morsa al braccio,qualcuno l’aveva tenuta segregata per qualche ora. Preoccupata e senza mostrarsi impaurita si avvicinava a lui. Aro per tutta risposta la guardava divertito.
“E’ in un posto sicuro con Jane ma… piuttosto Isabella… perché non mi spieghi come mai non mi avevi mai detto di avere una sorella così… incantevole quanto te… ! Io so che tu sei speciale, così come tua figlia e… Elena beh lei…. mi ha sorpreso davvero! Mi piace mi affascina tutto questo! A te no!?” teneva Elena per un braccio, nella sua morsa. Bella cercava di non dare segni di paura e agitazione, ma vedeva il  corpo di sua sorella continuare ad vacillare. Voleva mettere in pratica il suo potere per fare qualcosa, ma non voleva che Aro se ne accorgesse mettendo in pericolo Elena, più di quanto non lo era già. Quest’ultima ebbe una specie di fremito nel momento in cui Aro  aveva capito la sua vera natura, sentiva il suo corpo tremare, stava facendo di tutto per non trasformarsi, così come le aveva suggerito Bella in un frangente in cui avevano condiviso lo stesso celletta.
“ Lascia andare via Elena, lei non centra nulla con questa storia… è me che volevi beh allora cosa aspetti trasformami e facciamola finita!”
“ Quanta fretta ! Quanta fretta che hai mia cara! Ma non fremevi per rivedere tua figlia!?”
“ Ti supplico lascia andare anche lei è solo una bambina…” espresse cercando di non piangere, una lacrima le ricadde sulla guancia.
“Oh lo so che è solo una bambina ma… lei mi piace e so quanto è speciale e preziosa…! E’ una bambina deliziosa…”
Bella iniziava ad andare in crisi, la paura e la tensione la stavano uccidendo. Sentì la porta aprirsi con un cigolio e voltandosi sbarrò gli occhi non poteva crederci quando la vide. Jane la teneva per mano, l’aveva vestita esattamente come una dei Volturi.
“ Reneesme vieni qui amore … vieni! ce ne andiamo subito promesso !” Bella protese le braccia verso la bambina, ma Jane le lanciò uno sguardo e il sorriso speranzoso di Reeneesme svanì immediatamente, come se le avessero dato un sedativo per non muoversi per non provare emozioni. Si districò dalla presa di Demetri  che stava per intervenire, Aro gli fece segno di lasciar perdere. Bella corse ad abbracciare sua figlia, ma sembrava un'altra bambina, non le sorrideva, tantomeno guardava negli occhi.
“Ma cosa le avete fatto? Cosa le hai fatto!” era arrabbiata e furiosa le lacrime e  il dolore imperversavano sul suo viso. Elena non potè che seguirla, poi venne afferrata dalle braccia di Felix.
“Liberatevi di lei…!” sostenne Aro facendo un gesto a Felix e Alec che immediatamente la trascinavano fuori da quella stanza.
“ Elena…!No! No…” l’urlo spezzato dalle lacrime nel vedere sua sorella trascinata via da quei due. Stava per perdere una sorella, sua figlia non era più in sé. Se il suo destino era diventare una triste immortale schiava del potere e della brama di Aro e della sua ossessione nel collezionare pezzi unici, allora sarebbe stata la, ma non poteva ancora dire che quella era la fine che avrebbe fatto fare a sé stessa a sua sorella e a sua figlia. Qualcosa dentro di sé stava scattando ed andava oltre l’istinto di difesa era molto di più. Era più forte e più solido.
〝Bella! Bella è finito tutto! Bella….!?〞 Elena cercava di placare gli incubi di Bella invano perché continuava ad essere agitata ed impressionata. Bella si risvegliò di soprassalto, un bagno di sudore, agitazione a mille.
〝 Elena dobbiamo scappare loro … ci ammazzeranno… 〞espresse inquieta.
〝 Sta calma Bella … sta calma era solo un…brutto sogno…〞Elena era disperata sua sorella aveva un comportamento irriconoscibile. Sembrava essere impazzita dal terrore.
Il cellulare ricominciò a suonare. Elena non poteva non rispondere  stavolta, avrebbe insospettito Jake e non era davvero il momento di avere problemi anche con lui. Emise un sospiro e rispose alla chiamata.
〝 Pronto… amore…〞enunciò cercando di stare tranquilla mentre Bella accanto a sé continuava a tremare.
〝 Finalmente Elly…ma perché non rispondevi !?〞Jake era in collera, ma sollevato che gli avesse risposto finalmente.
〝 Jake non essere arrabbiato ero impegnata Bella .. lei non … non si sente bene… ma … ma ora è tutto a posto 〞espresse tirando su lo sguardo. Anche se era agitata più di sua sorella doveva restare calma, non doveva far preoccupare Jake.
〝 Cos’ha? Sta male e tu come stai…!?〞sostenne apprensivo. Sentiva che si stava sforzando di mantenere la calma.
〝 Bene… diciamo bene…〞rispose Elena cercando di rilassarsi, socchiuse gli occhi, mentre stringeva forte la mano di sua sorella.
Senza esitare Edward afferrò il cellulare dalle mani di Jake.  anche se inizialmente Jake stava per arrabbiarsi, lo lasciò fare. Doveva parlare al più presto con Bella e con una scusa convincerla a tornare a casa. Aveva messo in ballo il college dicendo che dovevano partire per l’Alaska per una specie di test di ingresso che non potevano rimandare. Ma poi non gli era sembrata una scusa plausibile.
〝 Elena mi senti sono Edward!〞espresse con voce  sottile ma ansiosa.
〝 Edward!?〞sostenne sorpresa Elena lanciando un’occhiata a sua sorella sembrava paralizzata dalla paura.
〝 Elena devo parlare con Bella me la passi?!〞
〝 Lei non… non … sta molto bene〞
〝 Cosa le è successo!? Sta male? E Reneesme dov’è?〞espresse agitato, temendo il peggio.
〝 Bella sembra in catalessi e in piena confusione, non so mi sembra assente e sconvolta mentre Reneesme è a giocare con sua nonna… serena e tranquilla in spiaggia…〞gli spiegò cercando di mantenere la calma il più possibile.
〝 Elena se c’è qualcosa che devo sapere dimmelo…! Ti prego cosa è successo a Bella o Reneesme?〞
〝 Non lo so! Non lo so!〞 sbottò improvvisamente Elena nervosa 〝 è tutto  così…confuso non… non ci capisco nulla è traumatizzata da questi Volturi…〞.
〝I Volturi? E tu cosa nei sai…?〞
〝Ha avuto degli incubi stanotte e anche fino a poco fa ma… chi sono questi Volturi?〞
〝 Tutto al momento opportuno Elena! Sei stata brava ad aiutare Bella e ti ringrazio…〞 espresse Edward. Elena era la lucida della situazione, perciò avrebbe fatto in modo che lei prendesse in mano la situazione e portasse Bella e la bambina a Forks il prima possibile. Sapeva di poter contare su di lei ma non poteva smettere di pensare a sua moglie scossa e affranta, avrebbe voluto esserle accanto per rassicurarla ma era pur sicuro che Elena stava facendo del suo meglio.
〝 Ascolta non c’è molto tempo… dovete partire immediatamente e tornare qui a Forks…   poi ti spiegherò tutto ma ce la fai?〞 le domandò apprensivo  Elena. Doveva andare tutto bene, non se lo sarebbe perdonato se per il suo non aver impedito a Bella, sua figlia e Elena fosse successo il peggio.
〝 Si credo di si! Ma cosa succede siamo in pericolo? 〞espresse preoccupata Elena. Non sapeva cosa fossero tantomeno cosa avessero a che fare questi Volturi con i Cullen ma di sicuro non era qualcosa di ottimale.
〝 Elena ti spiegherò dopo ti prego non ora! Appena arrivate a Seattle ne parliamo  … ho prenotato il volo delle tre, dovete essere li tra un paio d’ore…  a Renee  dici che… dovete rientrare  immediatamente ma senza allarmarla…〞
〝 Ma cosa le dico? Non possiamo prendere e partire senza una ragione…!〞rispose Elena confusa.
〝 Inventa una scusa ma dovete ripartire… cerca di far tornare Bella in sé stessa se Renee la vede in quelle condizioni andrebbe nel panico più totale…〞
〝Si ma…〞. La chiamata venne interrotta. Il cellulare staccato. Elena si sedette sul letto accanto a sua sorella, che si era rannicchiata impaurita e scossa. Bella continuava a piangere, Elena cercava di consolarla. Si teneva abbracciata a  lei ma si sentiva impotente, però aveva promesso ad Edward di riportare lei e Reneesme a casa e così avrebbe fatto.
〝 Cosa mi invento…  adesso…!〞espresse mentre afferrava il suo borsone e iniziava a mettere a posto le sue cose e racimolare quelle di Bella in giro. Poi decise che, nonostante fosse una situazione assurda e che lei non sapeva neppure il significato degli incubi di Bella, doveva aiutarla non solo perché era sua sorella ma perché non era in grado di farcela da sola.  Doveva prendere in mano la situazione〝 Bella? Bella…come ti senti?〞 espresse cercando di far rinvenire dallo stato di shock sua sorella. Bella si voltò sul letto, sconvolta e con una faccia al dir poco esausta.
〝 A pezzi Elena…〞disse mentre cercava di tirarsi su.
〝 Bella mi devi ascoltare ce la fai?〞 Elena continuava a mettere le cose nel borsone. Bella la fissava confusa.
〝 Si… ce la faccio ma… aiutami… aiutami〞 aveva ricominciato a piangere sconvolta e sconsolata, stava per svenire e cadere, Elena l’afferrò immediatamente.
〝 Si ti aiuto〞 espresse Elena tirandola in piedi〝 ora fatti una bella doccia, una di quelle che ti tirano su… ce la fai a camminare… devi tornare in te stessa Bella ti prego! 〞
〝 Si ma si può sapere cosa sta succedendo? Perché sei apprensiva? Jake ti ha detto qualcosa…? Perché fai le valigie 〞sostenne Bella confusa mentre cercava qualcosa da mettersi addosso per cambiarsi. Anche se le aveva fatto mille domande, Elena era contenta che sua sorella fosse tornata più lucida e loquace.
〝 No… cioè si… mia madre sta male!〞 espresse tutto d’un tratto Elena. Di solito un familiare che sta male è quello che aiuta come alibi,  come scusa.
〝 Cosa?!〞 Bella era sconvolta  alla notizia 〝 Ma che le è successo!?〞
〝 Non lo so ma dobbiamo ripartire immediatamente!〞
〝 Elena mi stai nascondendo qualcosa?〞
〝 No Bella è tutto… vero!〞 abbassò lo sguardo, non riusciva neppure a mentire, ma aveva promesso ad Edward di non parlare a Bella di pericolo, ma solo di problemi.
Poco dopo, con doccia fatta e un po’ di lucidità e calma in più,  con bagagli  pronti erano davanti alla porta che dava sulla spiaggia. Renee e Reneesme le vennero in contro.
〝 Mamma…!〞 Reneesme si abbracciò a sua madre. Bella le diede un grosso bacio e abbracciò la sua bambina.
〝 Hey ma che succede?!〞 Renee si sorprese nel vederle con le valigie non avrebbero lasciato Jacksonville prima di venerdì, ad una settimana esatta dal matrimonio, e al venerdì mancavano due giorni.
〝 Mi … mi spiace Renee ma devo ripartire mia…〞 Elena non riusciva nemmeno a pronunciarsi era troppo sconvolta da tutta questa situazione confusa. 〝… mia madre sta male!〞
〝 O Santo Cielo!〞 Renee si portò le mani sulla bocca 〝 Cos’ha? Come…?〞
〝 Mi ha chiamata Jake…e… mi ha detto che ha avuto un malore〞
〝 Devo sentire Charlie sarà…sconvolto!〞
〝No!〞 intervenne Bella 〝 No mamma è già abbastanza scosso anche lui! Ti prego!〞
〝 Va bene… Va bene…〞 sostenne Renee ancora incredula. Bella ed Elena si guardarono avvilite.
〝 Dobbiamo andare mamma!?〞 la bambina sembrava delusa.
〝 Si tesoro… ma tranquilla .. la nonna la rivedrai al matrimonio…〞 espresse Bella, mettendole il bolero  blu, sulle spalle della piccola. Reneesme accennò con la testa e diede la mano a sua madre.
〝 Beh ragazze almeno lasciate che vi accompagni…〞
〝 Ah no no tranquilla Renee!〞 le spiegò Elena 〝 ho già chiamato l’aeroporto e…sta per arrivare il taxi!〞
〝 Beh allora fatemi sapere! Mi spiace davvero che andate via… avevo in mente una serata deliziosa Reneesme aveva deciso di aiutarmi nella cena…〞
〝 Mmmhh〞 la piccola accennò con la testolina adornata dalle trecce che Renee le aveva fatto 〝 avrei aiutato la nonna a cucinare… però nonna sarà per la prossima volta!〞
〝 Ma certo piccola mia!〞 Renee abbracciò sua nipote, aveva un’adorazione per lei. Bella guardò sua madre, si abbracciarono. 〝 Tranquilla Bella… dai ci rivediamo tra una settimana…〞 le disse notando la sua faccia sconvolta. Poi si rivolse ad Elena, il taxi era arrivato 〝 Beh tesoro! A te auguro ogni bene la tua vita sta per cambiare, avrai tante responsabilità ma momenti felici te lo assicuro! allora ci vediamo…! Fammi sapere di Kim…〞.
Elena accennò e ringraziò col capo. Poi insieme a Bella e Reneesme entrarono sul taxi. La piccola si era voltata sul sedile posteriore per salutare sua nonna, si stava così divertendo in quella vacanza, avrebbe voluto non finisse mai.
〝 E adesso cosa succede?〞 espresse Bella avendo intuito che Elena era quella a cui era stato detto tutto quello da fare.
〝 Il volo parte alle tre, dobbiamo solo imbarcarci e arrivare a Forks il prima possibile…〞
〝 Non mi riferivo a questo! Cosa ti ha detto Edward al cellulare… non vuole che mi preoccupi… per cosa?〞
〝 Edward… beh lui… mi ha…〞
〝 Ti ha…〞 Bella cercava di tirarle fuori le parole.
〝 Io non ci capisco più nulla Bella… scusami ma sono confusa lui mi ha implorato di ritornare a   casa il prima possibile….〞
Bella annuì, evidentemente anche Elena non aveva voglia di spiegarle o proprio non aveva la più pallida idea di cosa stesse accadendo. Conosceva Edward benissimo e quando voleva celare qualche pericolo lo sapeva ben tenere nascosto.
Arrivate in aeroporto, si avviarono immediatamente verso gli imbarchi, era tutto prenotato come aveva detto Edward, all’incirca un’ora dopo erano sull’aereo che le avrebbe riportate a Seattle.
〝Elena mi ha mandato un sms sono appena decollate!〞 informò Jake ai Cullen.
〝 Bene…〞 espresse Edward tirando quasi un sospiro di sollievo 〝 Andiamo a Seattle…sono felice che questo incubo stia per temrinare… almeno sono certo che qui saranno tutti più al sicuro…!〞
〝 Giusto…〞 sostenne Alice cercando di mantenere la calma sentiva che stava per avere un’altra visione ma era tutto di nuovo confuso. Si avviò verso la sua camera, aveva bisogno di fare qualcosa, di rilassarsi, forse solo in quel modo poteva avere tutto più chiaro, più nitido. Jasper la seguì cercando di consolarla, Alice lo prese per mano e si diresse verso la sua camera- studio, iniziando a fare qualche schizzo sul block notes.
Poco più tardi Elena, Bella e Reneesme erano scese a Seattle, la temperatura era cambiata, nonostante fosse Luglio e il sole accecante della Florida sembrava solo un bel ricordo. Si stavano avviando verso le valige, per ritirarle. Bella sembrava frastornata, Elena stanca e confusa, Reneesme annoiata, più che altro le dispiaceva aver dovuto abbandonare una così bella vacanza.
Mentre teneva la mano di sua madre, non riusciva a non guardare quella signora con gli occhi strani che la fissava, era molto bella, sembrava una di quelle modelle che c’erano sui cataloghi di moda di zia Alice, un po’ le assomigliava, forse per la pelle chiara, nonostante avesse qualcosa di diverso. Indossava un bellissimo vestito blu e continuava a sorriderle, quasi incoraggiandola a farsi avanti. Bella le lasciò un momento la mano, assicurandosi che le fosse accanto, per protrarsi a prendere le cose insieme ad Elena. Reneesme sgattaiolò verso quella donna, come fosse una calamita attratta dal ferro. Continuava ad attirare la sua attenzione.
〝 Ciao bella bambina…〞 le disse carezzandole i capelli avvolti nelle trecce e sorridendole. 〝 Tu sei Reneesme vero?〞
La piccola annuì, anche se non riusciva a capire come facesse a sapere il suo nome, ma iniziò a spaventarsi  quando notò gli occhi di un bel viola della donna, non era normale, la fissava con aria strana. La prese per mano ma Reneesme si ritrasse dalla sua presa, sembrava simile a suo padre, ai suoi zii e un po’ a lei ma era anche diversa, aveva la pelle ancora più chiara ed era molto molto bella.
〝 Devo tornare dalla mia mamma!  Mi scusi…〞 espresse  preoccupata la piccola iniziando ad agitarsi guardando verso sua madre.
〝Oh e io che volevo farti vedere una cosa… ti piace il mio vestito vero? Ho visto che lo guaradavi…〞
〝 Si ma devo …. andare…〞 Reneesme non ebbe nemmeno il tempo di urlare o scappare. La donna l’avvolse nel suo mantello e in un batter d’occhio era già su una macchina  per partire chissà dove.
Sembrava fossero passato del tempo e invece era solo un manciata di minuti. Bella si guardò attorno, non trovando Reneesme iniziò ad andare nel panico.  Elena si voltò verso di lei con in mano la borsa.
〝 Dimmi che tu l’hai vista!〞 espresse Bella continuando a guardarsi attorno. Elena emise un sospiro preoccupato 〝No… ma aspetta provo a vedere verso quel distributore di bibite prima mi aveva chiesto una monetina magari aveva bisogno di bere…〞
〝 Okay…〞 espresse scrollandosi nelle spalle Bella affranta mentre guardava un po’ dappertutto, invano perché sembrava quasi deserto.
〝 Allora…?!〞 sostenne vedendo tornare sua sorella.
〝 Niente!〞
〝Oddio l’ho persa di nuovo! Ma che razza di madre sono…!〞
〝 Bella sta calma….Ti prego!〞
〝 Ma come…faccio come faccio a stare calma….!〞
Bella ed Elena si erano sedute sulle panche di fronte al nastro che faceva passare i bagagli. Bella affranta cercava di non pensarci, di pensare che la bambina sarebbe ricomparsa  subito, che magari era andata a curiosare in giro, sapeva quanto diventasse curiosa in posto nuovi.
La cabina a pochi metri di distanza iniziò a squillare, non c’era nessuno, se non qualche hostess più lontana e un gruppo di passeggeri che aveva appena attraversato l’uscita.
Non facendocela più a sentire quel telefono continuare a suonare. Bella andò a rispondere.
〝 Ciao Isabella… 〞 sentì dall’altro fu capo del telefono. La prima reazione fu quella non solo di sbarrare gli occhi e di entrare nel panico più totale, ma fu anche di paura, di terrore, di ansia e angoscia nel sentire quella voce.
〝 E’inutile che tu e tua sorella vi guardiate attorno… lei è con me  se vuoi rivederla devi venire a riprenderla…ma… non mi fare scherzi …se vedo che qualcuno dei tuoi protettori ti affianca puoi già dirle addio!〞 la chiamata si interruppe. Bella lasciò ricadere la cornetta. Elena la fissava atterrita. Bella si lasciò ricadere in ginocchio sul pavimento dell’aeroporto, non riusciva a dire nulla, nemmeno le lacrime riuscivano ad uscirle eppure era quello che voleva fare piangere e disperarsi ma non ci riusciva, bloccata, si sentiva bloccata, paralizzata dal terrore. Non le  sembrava vero, forse stava sognando ma quando concepì che era tutto vero, quando vide Elena avvicinarsi a lei preoccupata, le lacrime e la disperazione imperversarono sul suo viso. Non poteva essere vero! Aro aveva rapito Reneesme e morte o no, immortale o non immortale si sarebbe andata a riprendere sua figlia, affrontandolo una volta per tutte.

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Capitolo 28
*** IL VIAGGIO ***


〝E ora che faccio…?! Cosa faccio!?〞 continuava a chiedersi  Bella disperata, le mani tra i capelli, il viso sciupato da una smorfia di dolore. Sua sorella Elena la guardava avvilita, una lacrima aveva iniziato a rigarle il volto, mentre abbracciava sua sorella in preda ad una crisi nell’aeroporto di Seattle, subito dopo aver intuito che  qualcuno, questo Aro che aveva tanto sentito parlare da sua sorella, avesse rapito Reneesme . Poco dopo era riuscita a farla sedere su una delle panchine che fronteggiavano il nastro che distribuiva i bagagli.

〝 Bella dimmi solo come posso aiutarti ti prego!〞 la voce di Elena spezzata dalle lacrime in preda al panico. Bella le stava per dire qualcosa poi il trillo del cellulare la distolse. Era Edward che la stava chiamando. Le mani presero a tremare e iniziava a di innervosirsi. Cosa gli avrebbe detto? Come avrebbe affrontato questo dolore?
〝 Vuoi che risponda io?〞 le domandò Elena asciugandosi le lacrime e facendo un sospiro per calmarsi. Bella scrollò il capo. Si alzò per un attimo anche se sentiva la terra sprofondarle sotto i piedi e vedeva vacillare qualsiasi cosa le fosse attorno. Elena si avvicinò a lei notando che barcollava.
〝 Ce la faccio …〞 le rispose con un filo di voce. Il cellulare continuava a suonare, con molta indecisione, Bella, premette il tasto  verde per rispondere.
〝Bella amore siete arrivate pensavo non rispondessi…perché eravate sull’aereo …〞
Bella emise un sospiro, le labbra si piegarono in una smorfia di dolore, le lacrime ricominciarono ad imperversarle il volto, avrebbe voluto fermarle ma le sembrava impossibile.
〝 Amore ci sei…?〞
〝 Si…〞
〝 Ma che hai che succede…? Stai male… ?Reneesme sta male…Elena è con te…?〞
〝 Si… è con me…〞
〝Beh ma allora che hai… ? Sto arrivando okay? Ma ti prego calmati…〞
〝 Edward… è successa una cosa ….〞Bella prese tutto il coraggio che aveva per poterglielo dire.
〝Cosa?〞 Edward dovette fermarsi perché sembrava qualcosa di davvero preoccupante, non aveva mai sentito Bella così distrutta e affranta. 〝 Bella cosa c’è? Che è successo?〞Le lacrime ripresero a tempestare il volto poi emise un sospiro per riprendere  a parlare.
〝 Reneesme… l’hanno presa i Volturi… 〞 espresse tutto d’un fiato, cercando di non farsi tornare un attacco di panico. Elena le strinse la mano per rassicurarla.
〝 Ma come hanno …Alice non ha visto nulla…〞 anche lui sembrava  sorpreso e allo stesso tempo disperato ma cercava di mantenere comunque la calma e capire le mosse dei Volturi.
〝 L’hanno presa loro ….! Non so è stato tutto così.. fulmineo.. le ho lasciato solo un momento la mano…〞
〝 Bella ti prego sta calma …sto arrivando e insieme troveremo una soluzione… non è colpa tua…ti amo〞.
Non c’era più nulla da fare, Bella lasciò ricadere il cellulare per terra. Affranta e senza forze. Elena accorse verso lei.
Bella si abbracciò a sua sorella 〝 Aiutami Elena ti prego!〞. Un’intera folla, ormai accortasi del malore e della stranezza di Bella si era avvicinata infastidendo il suo dolore.
〝 Tutto bene ragazze?〞 un tipo, forse della manutenzione, si era avvicinato per soccorrerle.
〝 Si è tutto a posto… solo una brutta notizia…〞spiegò Elena cercando di aiutare sua sorella a sollevarsi. Il tipo espresse una faccia dispiaciuta poi chiese, per fortuna, di non stare troppo addosso alle ragazze. Elena lo ringraziò. Prese sua sorella sotto braccio.
〝 Ce la fai?〞 espresse subito dopo prendendo le valige e mettendosi a sedere con lei. Bella annuì frastornata.
〝 Cosa vuoi che faccia?〞 sostenne  subito dopo. Voleva aiutare sua sorella, sapeva che era una situazione difficile ma in qualche modo doveva affrontarla con lei.
〝 Quanto.. quanto hai con te?〞 espresse Bella improvvisamente risorgendo dalle sue ceneri. Cercando di far chiarezza in sé stessa.
Elena prese il suo portafogli e dopo aver controllato bene anche nelle tasche dei pantaloncini, riuscì a racimolare 40 dollari. Bella fece altrettanto ritrovandosene una sessantina. Senza dire nulla ad Elena si diresse verso la cassa. Sua sorella la seguì come un fulmine. Bella capì che non poteva fare di testa sua e che in quel momento Elena era  l’unica a poterla aiutare, a darle appoggio immediato.
〝 Io devo andare a prendere la mia bambina…〞 le disse mentre aspettava in fila ansiosa e tesa.
〝 Lo so Bella… ma tu sai dove l’hanno portata?〞
〝 In Italia a Volterra.. Elena io devo andare li…non posso aspettare ogni minuto è prezioso..〞
〝 Si infatti verrò con te non posso lasciarti da sola…però non è meglio aspettare Edward… ?vedere cosa dice?〞sostenne titubante Elena. Nemmeno lei sapeva come affrontare la situazione, era tutto così assurdo che nemmeno riusciva a credere che fosse accaduta sul serio una cosa simile.
〝 Elena  non voglio mettere a rischio la tua vita… è una questione in sospeso con i Volturi e se qualcosa dovesse andare storto non me lo perdonerei mai! Resta qui ad aspettare io devo partire … puoi farlo per me?〞 Bella sembrava sconvolta, non sapeva bene cosa fare, sua sorella era indispensabile a darle un po’ di lucidità  ma non poteva mettere a rischio la sua vita.
〝Chiedimi tutto ma non questo! Bella voglio venire con te dimmi solo cosa fare… non posso lasciarti andare da sola… metterò a rischio la mia vita se è necessario ma… non ti posso lasciare andare da sola… ti aiuterò!〞
Bella non era assolutamente d’accordo a mettere di mezzo sua sorella nella questione Volturi ma non poteva rifiutarsi, sapeva che su Elena poteva contare e poteva fidarsi di lei. Sua sorella era convinta di farcela, che per quel poco che aveva capito della situazione poteva esserle d’aiuto. Le fece cenno di avvicinarsi alla cassa, Elena stava per dire qualcosa, Bella la zittì improvvisamente. Il volto freddo e senza troppe espressioni.
〝 Non farmi più domande,  ma seguimi!  Non dire nulla e non pensare a nulla!〞le sottolienò decisa.
 Elena la guardava sbigottita, in pratica doveva starsene zitta e svuotare la mente, in una situazione così frastornata. Non sapeva a cosa poteva servire ma Bella così seria nel dirglielo le fece capire che era un ordine più che un suggerimento.
 〝 Mi spiace Elena poi ti spiegherò promesso! E… ricorda che ti voglio bene〞 le disse abbracciandola con fermezza. Elena le rispose prontamente, avrebbe fatto qualsiasi cosa per sua sorella, per non vederla star male, per aiutarla soprattutto in un momento così brutto e travagliato.
Alice intanto aveva la visione: Bella ed Elena che partivano per l’Italia, chiamò immediatamente Edward per chiedergli di precipitarsi il più presto possibile all’aeroporto. Edward aveva intuito, infatti era già davanti l’aeroporto. Cedette la sua macchina a Jake  mentre lui si precipitava a fermare Bella e la sua follia di fare tutto da sola.
〝 Prego…〞 la hostess si rivolse  sorridente a Bella.
〝 Si… vorrei due biglietti per Firenze mi sa dire l’orario dei voli?〞 espresse quasi atona.
〝 Siete fortunate l’ultimo con scalo di due ore a Chicago parte tra quindici minuti! Sono 1500 dollari  però…. aspettate un attimo…〞
〝E non c’è qualcosa di immediato!?〞
〝 No mi spiace…! Nulla…〞
 〝 Va bene… 〞 espresse Bella, Elena annuì. Bella passò la carta di credito alla donna oltre alle carte d’identità di entrambe. Si guardò ancora una volta con Elena, quest’ultima le fece coraggio.
L’hostess le restituì amareggiata la carta. 〝 Mi spiace signora ma la sua carta sembra scaduta o…〞
〝 E’impossibile! La prego riprovi!〞 la hostess la prese e la passò nel macchinario poi, fece un cenno di disapprovazione, Elena cedette la sua insieme ai soldi racimolati 100 dollari.
〝 Niente mi spiace!〞
〝 Senta io devo andare assolutamente a Firenze per… accidenti Alice avrà… visto …〞 espresse incredula se non preoccupata 〝 la prego è un emergenza è questione di vita o di morte devo andare da mia figlia! Lei è piccola… ha bisogno di me…〞 Elena le fece cenno di calmarsi, Bella annuì mentre cercava di trattenere le lacrime. Oltretutto era sollevata dal fatto che l’hostess presa a guardare lo schermo del pc non aveva minimamente accennato ai passaporti che ricordava servivano, per quello avrebbero trovato un’altra soluzione.
〝 Accidenti hanno anche cancellato il volo …per il temporale.. però…aspetti… aspetti un momento quanto ha detto di avere?〞 riprese illuminata subito dopo la hostess.
〝 Cento dollari!〞 rispose Elena nell’immediato. Mentre Bella sembrava tra i suoi pensieri.
〝 C’è un volo per New York da li potreste prendere il volo per Firenze… parte tra cinque minuti certo non dovrei farvi passare perché l’imbarco è chiuso  ma se c’è un’emergenza… e poi anch’io ho una figlia la capisco perfettamente〞 la hostess espresse un sorriso di incoraggiamento a Bella.
〝 Quanto costa?〞 chiese ansiosa Bella.
〝 Siamo a ottanta dollari per la turistica, per due persone, una comitiva ha disdetto all’ultimo quindi abbiamo fatto uno sconto!〞
〝 Perfetto …e grazie 〞 e mentre la hostess chiamava al telefono qualcuno per bloccare la partenza. Bella ed Elena venivano accompagnate verso l’imbarco da un’altra. Purtroppo avevano dovuto abbandonare le valige e in fretta e furia mettere nella borsa il necessario. Bella nella foga afferrò un vestitino di ricambio per Reneesme, quello  lilla che adorava tantissimo, regalatole da Alice.
Edward arrivato in aeroporto la vide per un istante per poi vederla scomparire insieme ad Elena ed  entrare nel tunnel che le avrebbe portate direttamente sull’aereo. Bella aveva lo sguardo basso, stanco e pensieroso, Elena le cinse la spalla con il braccio 〝 Tranquilla sorellina vedrai che andrà tutto bene!〞 Bella si abbracciò a lei, per fortuna che c’era Elena a consolarla in quel terribile momento. Inutile il tentativo di scavalcare o di passare per passeggero. Avevano chiuso tutto, e senza biglietto  era tutto più difficile.  Era infatti troppo tardi, Bella ed Elena decollavano con il volo 17895 delle sette p.m., Edward aveva perfettamente capito, dalle valige abbandonate e dalle spiegazioni della hostess che Elena e Bella erano appena partite per New York.
 
Jake  entrò in aeroporto,  ansioso e preoccupato, voleva riabbracciare la sua Elly, sapere che stava bene e la stessa cosa per Bella e Reneesme. Edward gli aveva spiegato un  po’ di questi Volturi, il capo Aro era quello che più di tutti era da temere, in quanto puntava a collezionare vampiri con poteri, Reneesme era una sorta di chicca, di rarità anche se ai Volturi non sarebbe andata a genio un ibrido. Bella quanto Elena, umana una e licantropo l’altra non avrebbero avuto una lunga durata. Bella sarebbe finita trasformata e segregata nella sua guardia, per Elena un mutaforma sarebbe stata subito tragedia. Non avrebbe esitato a trasformare Bella e fare a pezzi Elena. Espresse una smorfia di disappunto pensando al fatto che non solo Aro era da temere ma anche il resto della guardia. Ritornato alla realtà, distolto dai suoi pensieri, Jake si  voltò inquieto quando, entrando di corsa, intravide Edward alle prese con la hostess arrabbiato se non in preda alla disperazione.
〝 Non ce ne sono altri? Possibile? Nemmeno un volo privato o… non so…〞
〝 Senta purtroppo si sta per abbattere un forte temporale, abbiamo  cancellato la maggior parte dei voli proprio per questo. L’ultima possibilità era quella di poco fa hanno appena cancellato anche quella con scalo a Chicago.  Però le assicuro che entro domani mattina tornerà tutto regolare  mi dispiace davvero al momento non posso proprio aiutarla…〞
Edward cercò di non distruggere la targhetta che contornava la postazione della hostess, mentre coi pugni serrati si voltava per andare  verso Jake. Sembrava la disperazione fatta a persona. Non lo aveva mai visto così.
〝 Allora?! Dove sono? Le hai trovate?〞sostenne Jake guardandosi in giro. L’aeroporto sembrava vuoto e guardando sul tabellone la maggior parte dei voli erano stati cancellati. Edward gli chiese un minuto, sembrava stesse parlando con Carlisle la sua faccia non prometteva nulla di buono.
〝 No… Jake ! Nonostante abbia fatto bloccare le carte di credito hanno trovato un volo last minute per New York e fino a domani non c’è nulla…!〞 espresse affranto.
〝 Cosa? Ma come hanno fatto a partire se…〞
〝 Hanno avuto fortuna…〞 gli rispose esasperato 〝 c’era un volo che da New York le porterebbe in Italia… per fortuna non entro la serata…〞 espresse Edward sedendosi accanto a lui e affondando la faccia nelle mani 〝 …Carlisle vuole parlarmi… perciò dato che fino a domattina non ci sono voli… partirò subito dopo aver sentito cosa ha da dirmi! La macchina è l’unica soluzione…〞
Jake accennò con il capo, capiva perfettamente il suo stato d’animo, e l’idea di andarci in macchina se pur lunga come strada non era male. Insieme si diressero a casa Cullen. Carlisle e gli altri erano in salotto ad attenderli. Jake dovette lasciarli perché Sam aveva letto tra i suoi pensieri e stava per fermarlo, in quanto Leah, Seth ed Embry erano pronti a spalleggiarlo. Prima di creare una rissa Jake decise di andarci a parlare.
〝 Mi spiace Edward ma… ho avuto troppo la tardi la visione! Perdonami …〞 Alice sembrava costernata, non avrebbe mai voluto che accadesse.  Si sentiva la responsabile di tutto quanto, Jasper per quanto poteva cercava di consolarla e di calmare il suo stato d’animo. Non aveva avuto altre visioni se non quella della partenza improvvisata.
〝 Ora non ha importanza …  bisogna pensare solo a raggiungere Bella ed Elena…〞 Edward  abbracciò Alice per rassicurarla, poi si rivolse a Carlisle 〝… piuttosto dimmi quello che hai da dire perché parto… e subito〞
〝 Lo so che i voli sono stati cancellati però non credo sia il caso di affrontare un viaggio in macchina…fino a domani non possono partire per l’Italia ho controllato i voli da New York ne parte uno per mezzogiorno… troveremo una soluzione ora sta calmo…〞
〝 Non c’è tempo e io devo andare da Bella… da mia figlia, non oso nemmeno pensare che Aro possa averle fatto del male e anche Elena… è in un brutto guaio lo sai come considerano i licantropi devo salvarle lo capisci?!〞Edward sembrava disperato.   Carlisle capiva benissimo, per Aro i mutaforma erano si pericolosi ma li tollerava anche poco, Elena non avrebbe avuto molte chance,  da sola in mezzo ai Volturi. Esme gli andò vicino per consolarlo. 〝 Jake mi ha dato la sua disponibilità… non mi va affatto l’idea di metterlo in mezzo ai Volturi ma il suo appoggio mi serve〞 Carlisle e gli altri non poterono far altro che annuire. Edward aveva deciso e nessuno poteva fargli cambiare idea.
Intanto Jake era arrivato a La Push, Sam e il branco erano la ad aspettarlo. Sam lo guardava irritato.
〝 Non dirmi di non andarci perché sai benissimo che non posso!〞 gli rispose subito Jake leggendogli nella mente.
〝 Lo sapevo fin dagli inizi che quella ragazza ci avrebbe dato dei grattacapi…〞sostenne arrabbiato Sam.
〝 Ti consiglio di badare a come parli della mia futura moglie!〞 Jake gli andò incontro infuriato, non tollerava affatto che infierisse su Elena solo perché  non era d’accorso sul fatto che voleva aiutare sua sorella.
〝 Ehy! Calma!〞 intervenne Leah 〝 Jake spiegaci cosa è successo! Vediamo cosa si può fare…〞
〝 I leader dei vampiri… chiamati Volturi hanno rapito Reneesme, Edward sostiene che è una trappola per avvicinare anche Bella e gli altri Cullen a loro , per salvare la bambina Elena e Bella sono partite per andarsela a riprendere! E così io vado con Edward ad aiutarlo, lo faccio per Elena ma anche per Bella e la bambina non posso voltare le spalle e fregarmene… se accade qualcosa ad Elena o a Bella o Reneesme non so nemmeno cosa …accaderebbe〞
〝 E la questione perché dovrebbe riguardarci?!〞Sam sembrava davvero non voler capire. Non voler pensare al fatto che Elena non era la semplice fidanzata di Jake, ma il suo imprinting  e quindi se moriva lei moriva di conseguenza anche lui. Oltretutto  non riusciva a concepire il forte legame che sopravviveva tra lui e Bella.
〝 Senti Sam non me ne starò di certo qui a chiarirti le mie intenzioni… io devo andare a salvare mia moglie e anche Bella e la bambina da questi Volturi! e che ti piaccia o no… non mi farai cambiare idea… e poi non ricordi mi avevi lasciato il ruolo di alfa perciò credo di avere tutto il diritto di fare un po’ come mi pare!〞 gli sottolineò infastidito dal suo modo di fare.
〝Si nessuno te lo nega ma non hai il diritto di mettere a repentaglio la vita di Leah, Seth ed Embry….!〞
〝 Sono abbastanza grande da badare a me  stessa!〞 intervenne Leah 〝 e poi io sono con Jake… voglio bene ad Elena, non posso lasciare che… le succeda qualcosa devo proteggerla è una sorella per me!〞
〝 Leah non devi per forza… Sam ha ragione … 〞le spiegò Jake preoccupato, non voleva mettere a repentaglio la vita di nessuno del branco. Voleva solo far capire a Sam che se la sarebbe cavato da solo con o senza il suo consenso.
〝 No io non mi sto sforzando tantomeno devo dipendere da Sam 〞 espresse guardandolo di sbieco 〝 Io sono con te! E’ te che devo seguire…〞 gli si pose accanto. Jake si scrollò nelle spalle, sapeva che Sam stava pensando che aveva fatto chissà cosa per convincerla ma non era sua intenzione. Leah aveva deciso da sola. Subito dopo anche Embry e Seth gli si posero accanto.
〝 Seth no…〞 espresse Leah preoccupata. 〝 Non posso permetterlo!〞
〝 Perché no?!〞espresse Seth contrariato. Faceva parte del branco anche lui nonostante la giovane età.
〝Leah ha ragione… 〞 espresse Jake 〝 Sei troppo giovane e se davvero succede qualcosa… non potrei mai più guardare in faccia Sue…〞. Anche se il discorso non gli piaceva affatto Seth dovette mettersi da parte e seguire l’ordine di Jake. Insieme a Leah si era aggregato anche Embry. Jake si sentiva responsabile ma i suoi fratelli lo rassicurarono. 〝 Lo avremmo fatto comunque!〞
Rachel comparve in mezzo agli alberi, aveva sentito da Paul della storia che Jake volesse partire.
〝 Ti prego Jake non… partire 〞 le lacrime le  si spezzarono il volto.  〝 Non puoi trovare un'altra soluzione?〞
〝 Mi spiace Rachel amo Elena e devo salvarla… per lei sarei e farei di tutto lo sai no come funziona…〞
Annuì e insieme a lui anche Paul. 〝 Non c’è bisogno che ti giustifichi Paul… devi stare vicino a mia sorella… e al mio nipotino… manca poco no?!〞. Rachel annuì poi abbracciò suo fratello. 〝 Sta attento!〞. Jake abbracciò con fermezza anche suo padre che lo guardava ansioso.  
〝 Tornerò in tempo per conoscere il piccolo Thomas…!〞. In fretta e furia Jake e il suo mini branco aveva racimolato qualcosa per la partenza, soldi, cambi, passaporti. Stavano per incamminarsi verso casa dei Cullen quando Quil li fermò 〝 Aspettate! Ehy … Jake vengo con voi…!〞 . Rimasero tutti stupiti, ma Jake quanto gli altri non rifiutarono la sua proposta.
Emily abbracciava Rachel in lacrime, tutti erano preoccupati per questa partenza, l’unico ovviamente ancora contrariato era Sam: gli augurò buona a fortuna ma per lui partire in mezzo all’ignoto, dato che, di questi Volturi non sapeva nulla, non era una buona idea. Chiuse gli occhi sperando che tutto andasse per il meglio per Jake e per chi aveva deciso di seguirlo. Il gruppetto giunse poi a casa Cullen. Edward così come gli altri furono sorpresi nel vedere Jake insieme  ad una parte del branco.
〝 Okay noi siamo pronti…〞 espresse in attesa di capire cosa fare, come muoversi. Edward lo ringraziò per tutto. Non si aspettava di certo un appoggio cosi forte da Jake, ma non poteva essere che positivo. Carlise spiegò un po’ loro la storia dei Volturi, dato che per molto aveva vissuto con loro, aveva raccontato dei poteri, della loro disumanità e poco interesse  e rispetto per gli umani. 〝 Con loro dovete comportarvi un po’ come con i neonati… solo un po’ più attenti… sono furbi e sono forti… io sarò in contatto con voi ma… in accordo con ho deciso di rimanere qui…〞
〝 Grazie dottor Cullen… questo ci sarà d’aiuto è stato molto chiaro…〞 sostenne Leah attenta mentre cercava di riflettere sul dafarsi.
〝 E comunque noi verremo con voi…〞 espresse Alice  ritornata in salotto con uno zaino pronta alla pertenza. Jasper e Emmett a seguito.
〝 Verremo?!〞 espresse Jake incuriosito. La stessa domanda era presente nella testa degli altri.
〝 Si… ho pensato… abbiamo pensato che qualche vampiro in più con dei poteri potrebbe essere utile…: Alice per le visioni, Jasper per controllare l’umore, Emmett per la forza fisica…〞si spiegò Edward, Jake approvò in pieno.  Aveva intuito che anche loro correvano un grosso rischio, dato che Aro ambiva ai loro poteri, però per Bella, Reneesme ed Elena si sarebbero sacrificati come il suo branco.
Rosalie e Esme avevano finito di preparare la macchina. Emmett salutò con un lungo e affettuoso bacio Rosalie. Alice le aveva dato un compito importante insieme ad Esme, quello di continuare i preparativi per il matrimonio, nessuno doveva sospettare se Charlie chiedeva delle sorelle Swan, la risposta era che avevano deciso di fare un paio di giorni a Rio. Le due sorelle acquisite ma consolidate ne tempo, Alice e Rosalie si abbracciarono, non potevano piangere ma se fosse stato possibile da Rosalie sarebbero uscite delle lacrime. Esme abbracciò un po’ tutti, e ovviamente come farebbe una qualsiasi mamma disse apprensiva 〝State attenti! Io cercherò di proteggervi pensando a voi e… riportate qui le ragazze e la mia nipotina!〞. Carlisle abbracciò suo figlio e diede una forte stretta di mano ringraziando Jake, per tutto quello che stava facendo, per il rischio che stava correndo. 〝 Lo avrei fatto  per Elena quanto per Bella e Reneesme… ! 〞 rispose poi Edward, accese il motore della sua Volvo e il viaggio così ebbe inizio.
 
 
Intanto Elena e Bella stavano per atterrare a New York, erano le nove di sera, l’aeroporto pullulava di gente.  Bella scrutò il cellulare voleva chiamare Edward per chiarire il suo gesto folle e scusarsi con Jake per aver messo in una simile situazione Elena, la batteria dava pochi segni di vita perciò decise di non consumarla più di tanto.
Elena era andata a chiedere del volo. Guardava sua sorella, seduta stanca e frastornata, per tutto il volo non aveva detto quasi nulla, se non che le dispiaceva averla coinvolta in una simile situazione.
〝 Grazie mille…〞 espresse Elena, dopo essersi recata all’ufficio informazioni,voleva chiedere del volo per Firenze. Si ridirezionò verso Bella che tornò a guardarla speranzosa. Era stanca e l’unica cosa in cui sperava era una buona notizia.
〝 Il volo c’è domani  a mezzo giorno e un quarto, purtroppo hanno cancellato molti voli a causa dei temporali,  il gate chiude all’una ma …〞le spiegò Elena sospirando ansiosa.
〝 Ma?!〞 le chiese Bella apprensiva.
〝 Ma se non troviamo soldi e passaporti non riusciamo a partire…〞 sottolineò Elena poggiandosi esausta ad una colonna. Non avevano nulla con cui poter pagare il biglietto e senza passaporti il tutto era ancora più difficile. Elena scrollò il capo affranta, quando Bella le lanciò un’occhiata stanca. Subito dopo,  afferrò le due carte di credito e si precipitò immediatamente verso uno dei bancomat posti nell’aeroporto.  Entrambe venivano risputate fuori dalla macchina, non funzionavano, non davano segni di vita. Esasperata Bella stava per tirare un calcio a tutto il marchingegno, Elena le fece segno di calmarsi, dato che un poliziotto stava per avvicinarsi. Bella cercò di calmarsi per quanto poteva, anche se sentiva la tensione attraversarle ogni sua fibra nervosa.
Improvvisamente sentì il suo cellulare suonare, era Edward. Non ebbe rimorsi di coscienza per suo marito afferrò il cellulare, doveva fargli sentire quanto fosse arrabbiata con lui. lo amava moltissimo, forse anche troppo ma quello che le aveva fatto, ostacolarla nell’andare a salvare loro figlia l’aveva fatta infuriare.
〝 Come hai potuto farmi una cosa simile! Bloccarmi le carta di credito… pensi che io mi arrenda? No mi spiace Edward… non lo farò…〞
〝 Bella ti prego calmati! Ho dovuto farlo mi spiace! Sto… 〞 si corresse 〝…stiamo venendo a prendervi ! lo sai benissimo che non puoi affrontare da sola i Volturi e non puoi nemmeno vuoi mettere a repentaglio la vita di tua sorella… e poi non avete nemmeno i passaporti… mi spieghi come pensi di fare…?〞
〝 Lascia stare Elena… lei almeno non mi ha voltato le spalle… e io  qualsiasi cosa dovessi mettermi a fare andrò a riprendermi nostra figlia con o senza te…! Troverò quei soldi e quel passaporto e comunque non temo le minacce di  Aro…〞 poi gli chiuse il telefono agitata, lo buttò nella borsa arrabbiata. Una crisi di nervi le imperversò il corpo. Elena cercò di farla calmarle, la vedeva troppo agitata.  Anche il suo telefono si mise a squillare. Fece vedere a Bella, lei le diede l’okay, sua sorella le stava facendo già un grosso favore non poteva impedirle di parlare con Jake. Elena accettò la chiamata.
〝 Elly devi fermare Bella… stiamo venendo a prendervi… fermatevi in aeroporto ci vorrà qualche ora ma stiamo arrivando…!〞 anche Jake nel suo piccolo cercava di tamponare la situazione, se  non di fermarla.
〝 Fermare… Bella?! Stiamo arrivando?! 〞si espresse Elena confusa lasciandosi un’occhiata sorpresa con Bella, Elena le avvicinò il telefono per farle sentire.
〝 Si io ed Edward abbiamo radunato un po’ di persone.. però tu cerca di trattenerla il più possibile! Non potete farcela da sole è…pericoloso troppo dovete fermarvi〞. Bella rimase sconvolta e così anche Jake era  stato coinvolto in questa situazione o lo aveva fatto di sua spontanea volontà. Ora più che mai sperava che Elena non cedesse,  se lo avesse fatto sarebbe partita da sola.
〝 Tu non hai idea di quello che mi chiedendo e io di certo non intralcerò mia sorella  nei suoi piani〞proruppe Elena all’improvviso. Non sapeva perché gli avesse risposto così sentiva solo di doverlo fare, doveva sostenere Bella.
〝 Elena non metterti in questo guaio… ti prego fallo per me!〞 Jake sembrava disperato. Il solo pensiero di perderla o di saperla morta lo uccideva.
〝 Io devo aiutare mia sorella … non posso voltarle le spalle in questo momento e ora scusami Jake ma si sta scaricando la batteria… ti amo ma… non cambierò la mia idea…〞 Elena dovette richiudere, prima che potesse pentirsi, prima che le venissero i rimorsi di coscienza. Scrollò il capo, titubante perché da un lato c’era Jake aveva sentito quanto stesse soffrendo all’idea di vederla in pericolo, e amandolo tantissimo non poteva non ignorarlo, provava la stessa sofferenza, dall’altro c’era Bella, sua sorella che la fissava speranzosa e sollevata dal fatto che lei stesse ancora al suo gioco. Si abbracciò a lei 〝 Grazie Elena… grazie per quello che stai facendo per me !〞 .
〝 Lo avrei fatto in qualsiasi caso Bella…  ora…perché…non andiamo a mangiare qualcosa…〞 Bella la fissò confusa a 〝 si lo so che probabilmente non ti interessa il cibo ma… dato che fino a domani non c’è il volo…〞aggiunse per spiegarsi meglio. Un brontolio allo stomaco fece capolino nel silenzio calato fra le due.
〝 No hai ragione… più che altro abbiamo…hai bisogno di riposare … e io di pensare…〞
Bella prese la sua borsa e se la mise a tracolla. Provarono a trovare qualche motel nei dintorni, la maggior parte erano pieni o troppo cari, erano rimasti solo trenta dollari. Camminarono un po’ nei dintorni, New york era molto bella di sera, luminosa ma anche tanto buia in alcuni quartieri.
〝 Che ne dici di questo?〞 sostenne Elena indicando a Bella un locale in fondo alla strada. 〝 Ha anche qualche stanza… almeno da quello che ho letto mi pare…〞.
Bella annuì, anche lei aveva bisogno di riposare, di pensare e progettare quello che avrebbe dovuto fare e non fare, dire o non dire davanti ad Aro, di pianificare il tutto o di acquisire abbastanza coraggio nel momento in cui se lo sarebbe ritrovato davanti.
Elena aprì la porta del locale, insieme a Bella entrarono, sembrava tutto a posto finchè ad Elena e successivamente anche a Bella, non vennero i brividi ritrovandosi davanti un tizio alto, circa due metri, muscoloso e con una faccia da avanzo di galera.
〝 Forse è il caso di andare…〞 espresse Bella notando che tutti si erano fermati  e si erano messi a fissarle in modo strano. Se non fosse che c’era un altro paio di ragazze, che ballavano attorno ad un palo, più nude che vestite, loro potevano essere le uniche donne presenti in quel locale e la situazione non era certo delle migliori.
〝 Hey bellezza!〞 Elena lanciò uno sguardo preoccupato a Bella mentre il tipo, biondino occhi chiari e fisico ben costruito si avvicinava quasi denudandola con lo sguardo.  Stavano per precipitarsi fuori dalla porta poi uno di loro, del gruppetto rockettaro, le bloccò l’uscita 〝 Dove pensate di andare…!〞 espresse il tipo con la faccia sfregiata da chissà quale rissa, ad Elena venne in mente immediatamente Blake, poi emise un sospiro ricordandosi che era morto in battaglia quella tra i Quileutes e gli Hoh. Elena e Bella stavano per urlare o fare chissà cosa. Elena istintivamente le prese la mano, quasi per farsi coraggio. Poi pensò che  se fosse stato necessario  avrebbe fatto anche a cazzotti, anche se non era certa di uscirne vincitrice, ma se uno di quelli avesse messo le mani addosso ad una delle due non avrebbe avuto remore nel creare una rissa.
 〝 Lasciatele stare! Niente problemi nel mio locale!〞 un tipo, forse il titolare si diresse verso entrambe. Il tipo con lo sguardo da appassionato  per le belle ragazze e quello con la faccia sfregiata si ritirarono 〝 Ragazze vi siete rese conto dove siete finite?〞sottolineò il probabile titolare facendole guardare attorno.
〝 Si..〞 espresse Bella tirando un sospiro di sollievo  anche se avrebbe voluto urlare  perché era certa che forse la tortura non era finita 〝 Avevamo bisogno di un po’ d’acqua, qualcosa da mettere sotto i denti  e un posto dove dormire ma se è necessario ce ne andiamo!〞. Il tipo, un po’ inquietante ma alla fine buono,  fece segno di accomodarsi al bancone, quello dove non si servivano donne nude ma solo da bere e da mangiare.
〝 Da dove venite?〞chiese mentre metteva davanti ad entrambe un club sandwich al tacchino, da cui sbrodolava la maionese.
〝 Forks…〞 espresse titubante Elena mentre con il dito tirava dal suo panino la salsa che stava scolando e se la succhiava con il dito.
〝 Ah…  siete scappate di casa! Quanti anni avete 16…17?〞
〝 No  non siamo scappate… siamo maggiorenni! E che mio fratello abita a New York e stavo per chiamarlo dato che non è arrivato in aeroporto ma…〞spiegò Elena contrariata.
〝 Giusto Isaak!〞 espresse sollevata Bella. Forse lui poteva aiutarle e non solo per ospitarle magari poteva prestare loro i soldi, rimaneva però l’incognita dei passaporti . Dal suo sguardo, quello ansioso di Bella,  Elena capì al volo. Elena iniziò a comporre il numero di Isaak, ma era staccato. Lo fece notare a Bella che emise uno sguardo a dir poco preoccupato. Un velo di sudore le percorse il collo. Elena si annodò i capelli in modo da formare una coda di cavallo.
〝 Ragazze purtroppo non ho acqua mi spiace...〞si espresse il tizio al bancone. 〝 Al massimo coca-cola…〞
〝 Acqua?〞 il tipo che poco prima le aveva bloccate si sedette accanto 〝 Qui l’unica acqua che serve  contiene orzo e luppolo!〞 poi si diresse verso Elena 〝 Ehh se mi permetti con il tuo bel tatuaggio potrei offrirvele io le birre siete molto carine … perché non andate sul palo…〞 si chiese cercando di fare  una proposta audace. Elena gli tolse la mani dalla spalla.
〝 No grazie …faccio da sola… io e mia sorella vorremmo stare per fatti nostri se non ti spiace!〞
Il tipo alzò le braccia sulla difensiva. Poi andò verso il jukebox a mettersi una musica e si lanciò verso una partita a biliardo. Elena e Bella brindarono insieme con la birra, bottiglia contro bottiglia.
〝 Non abbiate paura di Damon lui non ha mai fatto male ad una mosca gli piace fare solo il bel tenebroso da quando la sua Jennie lo ha mollato, viene qui si scola qualche birra e fa scommesse al biliardo … lui è bravo…davvero però con l’asta!〞 Elena annuì, il discorso si faceva interessante, molto di più quando Bob si allontanò da loro per andare a parlare con un tizio, quello si che a guardarlo incuteva terrore. Una terza persona gli andò in contro con in mano una busta da cui fuoriuscivano all’incirca un centinaio di dollari se non il doppio o il triplo. Il tizio, tirò fuori dalla tasca un documento, sembrava un passaporto,l’altro sembrava soddisfatto “ Sembra a posto nessuno noterebbe che è un falso!”. Elena diede una gomitata a Bella, quel tipo era la loro speranza. Bella non capiva il suo gesto, Elena fece segno di rigirarsi, e di aspettare. Il tizio aveva notato che Elena soprattutto lo stava fissando, fece loro un sorrisetto, poi chiese al tipo di seguirlo.
〝 Ma si può sapere che hai?〞 Bella non capiva l’atteggiamento di sua sorella.
〝 Quel tipo falsifica documenti… ci scommetto!〞le disse sottovoce cercando di non farsi sentire. Poi la vide dirigersi verso il tavolo da biliardo.
〝 Elena ?! Ma cosa credi di fare… non posso farti rischiare anche questo…〞 Bella voleva fermarla ma Elena sembrava ben convinta di quello che stava per fare.
〝 Bella se vuoi andare in Italia da tua figlia è l’unica soluzione!〞 si espresse cercando di tranquillizzarla.
〝 E ora dove vai?!〞 espresse Bella preoccupata 〝 Ti prego Elena potrebbe essere pericoloso…〞
〝 A lavorarmi un po’ il tipo … Damon magari mi saprà dire qualcosa sul falsificatore! Sta tranquilla sorellina so quello che faccio!〞 Elena si mise a guardare Damon, anche lui la fissava, sembrava mezzo ubriaco ma il  piano doveva funzionare, se il tipo falsificava documenti era l’unica chance per aiutare Bella.
〝 Ma sei matta?! No Elena…〞 Bella aveva capito perfettamente quello che voleva fare Elena e se le cose si fossero messe male, avrebbe dovuto salvare anche lei oltre che Reneesme.
〝 Sta tranquilla Bella è tutto sotto controllo tu lascia solo fare a me!〞. Elena le sorrise, cercando di rassicurarla. Bella chiuse gli occhi emettendo un sospiro “Speriamo funzioni!” incrociò le dita per sua sorella, poi si mise a osservare la scena. Elena si sciolse i capelli, li mosse un po’, poi si annodò un po’ la sua maglia per renderla più attillata, attraverso il bicchiere si inumidì le labbra  e si avvicinò a Damon.
〝 Ciao…〞 espresse languida , posandosi coi gomiti sul tavolo verde, intromettendosi tra lui e la stecca.  Aveva tirato indietro la testa, aveva letto su una rivista che questi gesti facevano impazzire gli uomini e infatti la risposta non tardò ad arrivare.
〝 Hey bellezza! Hai deciso di fare una partita a biliardo!?〞 le chiede Dam appoggiandosi alla stecca e scrutandola dalla testa ai piedi.
〝 No… prima ho bisogno di imparare dal maestro…〞espresse un po’ civettando, lui si frappose tra lei, era così vicino che Elena disgustata poteva sentire l’odore dell’alcool penetrarle nella testa. Si voltò in preda ad un conato di vomito, Bella la guardava da lontano, Elena le fece segno che era tutto a posto. Poi sospirò e gli sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori.
〝 Bhe… se vuoi ti insegno tesoro… però prima perché non ci divertiamo un po’…!?〞
〝 Ehmmm dopo magari!〞 lui iniziava a metterle le mani addosso, Elena si prese il ciondolo tra le mani poi sospirando se lo levò di dosso prima che potesse accadere il peggio. Bella stava per alzarsi per andare a salvare sua sorella dalle grinfie di quel tipo, poi vide che se la sapeva cavare da sola.
〝 Senti…〞 Elena si rivolse a lui ritornando a flirtare 〝 … Io avrei bisogno di aiuto e … sono sicura che tu potresti aiutarmi…〞
〝 Tutto quello che vuoi dolcezza〞 lui le propose di sedersi sulle sue gambe, anzi più che proporre la mise direttamente sulle sue gambe. Elena ebbe un momento di tensione e paura poi si ricordò che stava facendo tutto questo per sua sorella e sua nipote non poteva cedere adesso. Doveva essere coraggiosa e forte per Bella e Reneesme.
〝 Ho visto che… quel vostro amico…quello che è andato nella stanza infondo…〞
〝 Chi?! Vincent?!〞 espresse sorpreso il tipo mentre sorseggiava la sua birra 〝 Cosa ti serve da lui…?!〞 la guardava sospettoso Elena cercò di spiegarsi continuando a schiudere le sue labbra.
〝 Vedi …〞 Elena gli prese la faccia e lo fece voltare verso Bella, il tipo sentì un fremito Elena inziò a pensare che forse stesse esagerando ma se era l’unico modo per arrivare al falsificatore doveva continuare 〝 io e mia sorella dobbiamo andare all’estero… per puro divertimento sai com’è la vita è noiosa e per noi ballerine è difficile  muoversi inosservate…〞
〝  Ho capito… così anche voi ballate… mmm〞 quando Damon iniziò davvero a guardare entrambi dalla testa ai piedi Elena pensò che forse aveva raccontato una balla troppo grossa al massimo avrebbe ballato attorno al palo ma doveva andare avanti 〝 cosa vi serve… passaporti falsi!?〞
〝 Oh ma tu si che capisci davvero quello di cui una donna ha bisogno!〞                      
〝 Davvero?! …〞 era meglio di quanto pensasse, il tipo era così sbronzo che non riusciva a distinguere  totalmente le parole che gli venivano dette.
Elena gli fece cenno con la testa  〝 Si si!〞 poi iniziò a ridere  come una smorfiosa. Aveva capito che al tipo piacevano le ragazze un po’ melense.
〝 Ti spiacerebbe andare a parlarci…? Mi aiuti vero?! Perché se mi aiuti io avrò una bella sorpresa per te…〞
〝 Se me lo chiedi così tesoro farò tutto quello che vuoi…〞
〝 Bene… allora vai e facci sapere quando io e mia sorella possiamo parlare con Vincent! Io mi preparo per te…〞. Elena continuava a sorridergli, mentre lui con la sua birra in mano si dirigeva verso quella stanza segreta. Dopo aver visto sparire Damon e chiudere la porta, la quale sembrava essere il rifugio del falsificatore. Elena corse da Bella.
〝 Allora?!〞 Bella era impaziente oltre che preoccupata per Elena.
〝 E’ andato a parlargli ora speriamo bene!〞 le disse titubante mentre si aggiustava la maglia.
〝 Anch’io per te Elena… non vorrei che ti fossi cacciata nei guai!〞 le espresse ripensando al tipo che aveva iniziato a metterle le mani addosso.
〝 No tranquilla Bella… spero solo che la sorpresa che gli farò gli piaccia!〞
〝 La sopresa?!Ma hai visto prima come ti è saltato addosso  e anche con la ragazza che faceva la lap- dance poco prima…era tutto frenetico! Non penserai di farlo per lui… perché mi fa paura che… Elena stai già facendo più di quello che dovresti…〞
〝 No assolutamente  Bella tranquilla ho tutto sotto controllo!〞. Anche se non era del tutto certa Bella si  era rassegnata alle idee di sua sorella, la vedeva ostinata e coraggiosa, questo non faceva altro che aumentare la fiducia nei suoi confronti.
 
Intanto Edward, Jake e gli altri avevano percorso un bel po’ di strada per New York restavano ancora sei ore di  viaggio.  Alice era pensierosa tra le braccia di Jasper, Leah si era messa a leggere un libro che Alice le aveva prestato per il viaggio, dato che essendo un vampiro sentiva meno la stanchezza e la noia e oltretutto aveva bisogno di tenere la mente libera per le visioni. Embry, Quil e Emmett si erano messi a parlare di sport avevano molto tempo da passare insieme, di qualcosa dovevano pur parlare. Gli unici a non parlarsi erano Jake e Edward, probabilmente per la preoccupazione che avevano sulle loro rispettive donne.
〝 E’ così ancora una volta… 〞 Edward interruppe i pensieri di Jake, pensieroso su quello che lo aspettava in questo viaggio 〝 … noi due uniti per salvare le persone che amiamo… 〞
〝 Mi sembra ovvio…   non avrei rifiutato per nulla al mondo… amo Elena e per quanto riguarda Bella e Reneesme… sono abbastanza importanti per me…〞
〝 Si immagino…〞 espresse convinto  Edward 〝 il tuo legame con lei non si è mai dissolto… ma nemmeno lei lo voleva… e sei stato coraggioso a combattere contro Sam per il bene di mia figlia… te ne sono grato anche per quello che stai facendo… grazie Jacob〞
〝 Te lo ripeto, lo avrei fatto comunque e per quanto riguarda il mio legame con Bella semplicemente  la vedevo felice, Elena aiutava a contornare la sua felicità.… ora ne sono certo.. so che posso accettarlo ma… qualche mese fa non lo avrei nemmeno pensato…  devo tutto alla presenza di Elena…〞
〝Si lo comprendo e sappi che anche Bella ha sofferto moltissimo quando tu sei sparito, quando per mesi non sapeva nulla di te… però voleva anche che accettassi la sua scelta… che tu fossi comunque felice per lei poi quando è arrivata Elena, ha avuto una sorta di illuminazione nei suoi confronti, diceva che lei era la soluzione…〞
〝 Ora lo so… grazie ad Elena tutto mi è sembrato più chiaro… lei mi ha aiutato a vedere le cose da un punto di vista diverso…〞
〝Quella ragazza è stata una manna dal cielo: per la guarigione di Bella, per averle fatto dimenticare di voler diventare immortale, per averti…aiutato〞
〝 Adesso bisogna solo sperare che tutti i miei sogni non vadano in fumo. Edward ce la faremo con questi … Volturi …?〞
〝 Dobbiamo farcela!〞 gli sottolineò Edward deciso 〝 La mia preoccupazione è soprattutto Reneesme, per loro una bambina immortale è una rarità Aro non si farà degli scrupoli a fare sua proprietà la cosa che non capisco è chi possa avergli detto di Reneesme… 〞
〝 Qualcuno che vi spiava?〞 espresse titubante Jacob.
〝 Potrebbe essere… però io l’avrei visto invece io ho solo le visioni di Volterra e quelle scene agghiaccianti… su Elena e Bella…〞 aggiunse Alice intromettendosi nel discorso.
Jake guardò estremamente preoccupato Edward quanto Alice. 〝 Cosa hai visto Alice?!〞
〝Loro non tollerano la presenza dei licantropi, fiuteranno il suo odore… capiranno che…è diversa… ho visto che …Aro …〞
〝 La ucciderà?!〞 il sangue di Jake sembrò gelarsi immediatamente. 〝 Dobbiamo sbrigarci Edward!〞.
〝 Si… non temere Jake arriveremo in tempo… non permetterò che facciano del male alla mia famiglia ad Elena!〞
Alice abbassò lo sguardo, voleva dire qualcosa in più, Edward le leggeva la mente, se tringeva ancora di più il volante in pelle lo avrebbe fatto a pezzi, ma non se la sentiva di andare più avanti, sentiva più che altro la responsabilità di non aver previsto, come sua consuetudine, un evento simile. Il silenzio piombò in macchina mentre Jake cercava di non pensare al peggio, se Elena fosse morta  non immaginava nemmeno come avrebbe superato lo shock.
Intanto a New York, Bella ed Elena erano sedute al tavolo in attesa che Damon uscisse con le buone notizie.
〝Quanto ci vorrà diamine!〞 sostenne nervosa Elena, tamburellando con le dita sul tavolo consumato dal tempo e con un velo di grasso e unto che lo ricopriva.
〝 Tranquilla Elena… magari devono discutere magari…non può… non vuole avere a che fare con noi…!〞
〝 Oh si che avrà a che fare con noi… altrimenti giuro che vado io in quella stanza e glielo chiedo personalmente…〞 sostenne sbattendo un pugno sul tavolo irritata.
〝 Non posso farti rischiare la vita più di quanto non la stessi già mettendo a repentaglio insieme a me… forse dovrei lasciarti andare… Jake non mi perdonerà se ti succede qualcosa… almeno che io possa comunicare ancora con lui… se sopravvivo a tutto questo 〞 una vena di tristezza e prroccupazione nell’espressione di Bella contagiò Elena. Prese la mano di sua sorella 〝… Bella ce la faremo… ricorda che noi siamo speciali… mh?!〞.Le disse ripensando allo scudo e alla guarigione, due poteri che comunque potevano aiutare.
〝 Ma se non funziona…?! Aro e la guardia dei Volturi sono in tanti  e hanno molti poteri  noi siamo due… anzi io sono umana e un tu lupo…forse quella a sopravvivere sarai tu… ti prego se non dovessi farcela … se non… prenditi cura di Reneesme… e di Edward anche se credo si farà uccidere anche lui…〞
〝 Ce la faremo Bella! Siamo arrivate fin qui… lo so che da quello che mi hai detto loro sono forti… però… sta tranquilla …ce la faremo!〞. Bella fece cenno ad Elena che Damon le  stava andando incontro. Una faccia divertita mentre faceva l’occhiolino e l’okay ad Elena.
〝 Allora?! Sei riuscito a fare qualcosa zuccherino?〞 espresse Elena fiondandosi addosso, lasciando stupefatto il tipo.
〝 Certo dolcezza! Vincent ha fatto un po’ il pugno duro ma l’ho convinto ha parlare con voi… certo dopo dovrò sfidarlo al biliardo ma.. non ci sono problemi di solito vinco io!〞
〝 Sei il mio eroe!〞 Elena lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia, tanto per rendere ancora più dolce la pillola. Ormai aveva capito che bastava fare l’oca giuliva e lui le avrebbe concesso tutto.
〝 Allora dopo c’è la sopresa…vero tesoro!?〞espresse stringendola a sé. Elena dovette trattenere il respiro per non vomitargli addosso, sapeva da alcool e fumo, una miscela esplosiva per il suo fiuto sovrannaturale.
〝 Si… inziati a preparare  seduto al biliardo… e…〞 Elena sospirò un pochino mentre giocherellava con il bordino della sua maglia heavy metal 〝 … rilassati perché farò uno spettacolo solo per te!〞
〝 Grazie davvero!〞 espresse Bella preoccupata mentre correva con Elena verso la stanza di Vincent
〝 Oh di niente bellezze!〞 espresse  da lontano Damon mentre fissava i fondoschiena di entrambe 〝 Non vedo l’ora…〞. Si andò a prendere altre quattro bottiglie di birra. Il bacio di Elena lo aveva decisamente stordito. Elena invece non ci pensava proprio in questo momento aveva solo in mente sul come convincere il tipo per i documenti falsi.
.〝 Ma Elena.. non … devi fare nulla per quel tipo…〞 sua sorella le fece segno di non dire nulla.
〝 Lascia parlare me…〞cercò di spiegarle mentre si sistemava  in corsa la maglietta e capelli. Emise una smorfia sentendo che l’odore acre di Damon era sui suoi capelli. Poi scrollò la testa, adesso doveva pensare solo come persuadere il tipo dei documenti falsi.
〝 Ne sei certa Elena!?〞 espresse Bella titubante 〝 Non vorrei darti altri grattacapi…hai già fatto abbastanza…〞
〝Credimi io so come fare… sta tranquilla ho tutto in mente fidati!〞 espresse gesticolando con sua sorella. Bella si scrollò nelle spalle. Si fidava di Elena e tutto quello che aveva promesso fino a quel momento era stato mantenuto. Bella bussò sulla porta un po’ perplessa, Elena le diede un colpetto sulla spalla per farle coraggio.
 
 
 
〝 Venite avanti bellezze…〞 il tipo sulla quarantina, con i capelli neri arruffati e una sigaretta in bocca era seduto sulla scrivania, le gambe distese sul tavolo e le mani dietro la nuca,  su cui vi era oltre ad un immensa pila di soldi, centinaia di dollari, qualche scartoffia. Ma la cosa che inquietò di più Bella ed Elena era la pistola che il tipo teneva in bella vista sul tavolo.  Accanto a lui due tipi e in un angolo, una donna sulla trentina, bionda, con gli occhi azzurri, il suo modo di vestire poteva farla apparire una escort di lusso.  Sorridendo ad entrambe le fece accomodare.
〝 Lasciaci soli Kat…〞 espresse direzionandola verso la porta. La tipa aunnuì in silenzio, proprio come se dovesse ubbidire al suo padrone, disse qualcosa sottovoce, dall’accento sembrava europea, forse russa, il tipo le infilò nella pochette un paio di mazzette dalla pila del centinaio di dollari e le richiese con più forza di sparire. La donna scomparse dietro un'altra porta che probabilmente dava sul retro dell’edificio. Bella ed Elena si guardarono preoccupate, mentre il tipo giocherellava con l’arma.
〝 Allora cosa volete da me! Vi concedo cinque minuti dopo ho da fare cose serie…〞
〝 Le ruberemo solo un minuto….〞 sostenne Bella intervenendo, la voce le tremava, l’idea che stava per farsi falsificare dei documenti con un padre poliziotto la faceva trasalire, ma doveva farlo per sua figlia.〝 Vede … io devo andare in Italia e…〞 si era bloccata nel notare che il tipo continuava giocherellava con l’arma puntata proprio davanti a lei.
〝 Allora?! 〞 il tipo fissava entrambe sembrava irritato.
〝 Io e mia sorella avremmo bisogno di due passaporti falsi…!〞 intervenne Elena per salvare la situazione, immaginava che Bella fosse tesa, in effetti quell’arma puntata addosso e quel fastidioso modo di fare del tizio rendevano il tutto più agitato, percui senza troppe remore intervenne.
〝 E cosa  vi fa credere che io possa darveli?!〞
〝Perché so che lei è in grado di farli… prima l’ho vista con quel tipo al tavolo vicino al bancone…〞sostenne Elena decisa. Aveva pensato che con tipi del genere fosse l’unico modo di trattare. Certo era rischioso ma doveva provarci.
Lui le fissò sconcertato e sorpreso, poi spense la sigaretta, afferrò una specie di block notes e una serie di carte.
〝 Mi servono un paio di giorni al massimo e poi… fondamentale… ce li avete i soldi…? 1.500 dollari per entrambe io accetto solo contanti… tagliati da banconote da cento dollari…  che sia chiaro! E una cosa delicata quindi niente scherzi o polizia… altrimenti…〞 espresse mentre si accendeva  un'altra sigaretta e beveva qualcosa di scuro e fortemente alcolico dal suo bicchiere. Elena e Bella si fissarono negli occhi. “ E pensare che nostro padre è la polizia!” sostenne pensierosa e ansiosa. Il cellulare di Elena cominciò a suonare. Evidentemente Alice aveva avuto qualche visione. Senza guardare lo richiuse.
〝 Beh non abbiamo soldi ma… le prometto che se lei ci lascia il suo numero di conto in banca glielo faremo avere subito… la prego è una questione di vita o di morte…〞espresse Bella agitata.
Il tipo iniziò a ridersela con i due giganti che lo fiancheggiavano. Elena iniziava ad infastidirsi, Bella a scoraggiarsi, una lacrima le sgorgò sul viso. Ma questo non fece altro che aumentare la poca tolleranza dell’uomo.
〝 E’ meglio se tornate da papino bambine…〞 sostenne ridendo e sghignazzando con i due tipi. 〝 Non mi sembrate affatto due tipe che trafficano con le faccende illegali perciò prima che me ne penta e non  perda la pazienza andate via! Sparite!〞
〝 Okay ho capito… lei non ci aiuterà…〞 espresse Bella alzandosi scossa e frastornata. Elena la fece risedere immediatamente. Bella la fissava sconcertata. Evidentemente non bastava arrivare ad Aro per farsi uccidere bastava qualche proiettile del tizio losco che avevano di fronte. Elena prese tutta lo forza d’animo che aveva e il coraggio soprattutto, dato che la pistola in bella vista non aiutava affatto il suo coraggio e si alzò in piedi le mani sulla scrivania e sulle cartacce dell’uomo.
〝 Senta un attimo!〞 Elena si protrasse in avanti arrabbiata, il tipo fece finta di spaventarsi Elena lo prese per la camicia, i due tipi impugnarono le armi 〝 Qui non si tratta nè di bambine nè di papino… non può aiutarci d’accordo ce ne andiamo! Però sappia che io non ho paura … i tipi come lei mi fanno pena… impari ad essere gentile con le donne altrimenti le farà scappare tutte…〞 . Elena afferrò la sua borsa, ma invece di correre a gambe levate come sua sorella, arrivò fino alla porta. Bella la tirava, non voleva proprio stare un altro secondo in quella stanza.
〝 Però sei coraggiosa per essere solo una ragazzina!〞 sostenne il tipo incredulo e divertito da dietro alla scrivania. 〝 Facciamo un patto… vuoi?!〞. Elena abbozzò un sorriso, Bella la guardò rabbuiata.
〝 Dipende…. Da quello che mi offri!〞 si voltò Elena  dubbiosa, con le braccia incrociate.
〝 Vi metto sul palco scenico e se guadagnate abbastanza per la serata avrete i passaporti e io vi lascerò andare  altrimenti vi terrò prigioniere qui per il resto della vita!〞
〝 Ti prego Elena non accettare…〞 le sussurrò Bella agitata 〝 Andiamocene via da questo posto… troveremo un’altra soluzione….〞
〝 La tua offerta non mi piace per niente io tantomeno mia sorella siamo merce di scambio, mi esibisco solo in privato con chi se lo merita… 〞
〝 Bene allora se vuoi farlo in privato ancora meglio… non solo otterresti i passaporti potrei sostituirti con Kat… non mi spiace una bella ragazza giovane e interessante come te! Vedo anche che hai un bel corpicino… 〞
〝 No! Io parlo di qualcosa da uomo a uomo!〞 espresse Elena determinata.〝 Qualcosa alla pari!〞
〝 Sentiamo …uomo!〞 sogghignò il tipo fumandosi la sua sigaretta.
〝 Una partita a biliardo… se vinco io… tu mi dai i passaporti entro domani a mezzogiorno e mi tengo anche l’extra… altrimenti… vuol dire che lascerò andare via mia sorella e farò tutto quello che vuoi…in questa bettola!〞
〝 Tu … e io a biliardo!?〞 espresse incredulo.
〝 Si.. cos’è ha paura di perdere?!〞
〝 No No perfetto! Però su tua sorella ci farei un pensierino…averne due di bellezze come voi mi farebbe aumentare gli affari!〞 Bella guardò rabbuiata il tipo.
〝 Lei lasciala stare ha già troppi problemi in questo momento… 〞
〝 Una bella ragazza come te ha dei problemi non ci credo!〞 le si avvicinò prendendole il volto tra le mani. Bella gliele tirò giù ma lui continuava a sfiorarla.
〝 Devo andarmi a riprendere mia figlia e per favore metta giù le mani! 〞 gli sottolienò Bella irritata, quel tipo non le andava affatto a genio, il metterle le mani addosso anche se aveva la mente occupata dalla preoccupazione per la situazione che si era creata non ci avrebbe messo molto a tirargli un ceffone se fosse stato necessario.
〝 Ma che storia commuovente!〞 sogghignò il tipo 〝 Allora pronta per la partita bellezza?! Non vedo l’ora di vederti ballare attorno a quel bel palo!〞.
〝 Elena non devi per forza! Ti prego!〞 le sottolineò Bella preoccupata.
〝Scordati il palo e piuttosto vatti a prendere una stecca… non abbiamo tempo da perdere!〞 ultimò Elena arrabbiata.
〝 Però feroce la ragazzina!〞 espresse  il tizio ronzandole attorno, come un moscone fastidioso.
〝 Abbastanza e se mi fai perdere la pazienza non sai cosa potrebbe succedere!〞 il corpo si Elena inziava  ad oscillare. Si stava trattenendo solo perché sapeva di non poterlo fare davanti a gente comune però pensava sarebbe stato forte vedere la reazione di quello sciovinista nel trovarsi davanti un lupo enorme, cercò di calmarsi. Bella lo notò e riprese a parlarle.
〝 Elena no! Ti prego!〞le disse sempre più ansiosa. 〝Non devi fare tutto questo… questi sono una gabbia di pazzi! Quel tipo ha la pistola  e chissà cos’altro…〞
〝 Bella fidati di me so come fare …〞 Elena guardò seria sua sorella mentre lanciava uno sguardo a Vincent e ai suoi scagnozzi che si erano appostati vicino ad un tavolo in attesa. 〝 …sarebbe troppo lungo da spiegare tu devi solo fidarti…!〞
〝 Ma come farai a giocare a biliardo!?〞
〝 Ho un’arma segreta … fidati!〞 Elena le sorrideva. Bella era davvero confusa, preoccupata. o la birra aveva un brutto effetto su Elena oppure in qualche modo avrebbe fatto. Si trovò un posto a sedere attorno al tavolo verde che il barista stava riallestendo.
〝 Hey bellezza dov’è questa sorpesa?! Io ho fatto il mio dovere ora tocca a te!〞 Damon la prese tra le braccia. Bella si alzò in piedi afferrando la stecca da biliardo. Elena le fece cenno di no con la testa. Era ubriaco fradicio. Lo mise a sedere. E riprendendosi la stecca dalle mani di sua sorella si rivolse a lui.
〝 E’ questa la sopresa …〞 espresse mentre lui ormai sembrava più fuori che dentro il mondo.
Bella si risedette, emise un sospiro ansioso. Elena l’abbracciò per rassicurarla 〝 Sta tranquilla sorellina… goditi la partita!〞
〝 Allora inziamo!〞 espresse ansioso Vincent mentre il tavolo era completamente attorniato dal bar intero. Persino i clienti che guardavano le ragazze che ballavano attorno al palo avevano deciso di interrompere lo show per andare a vedere. 〝 Hey ma… hai idea con chi ti stai per sfidare!?〞 espresse un tipo  alto e smilzo dietro di lei. Elena lo guardava in attesa.
〝 Lui vince sempre! Prima Bob vi ha detto una grande cavolata Damon lo sfida sempre ma da ubriaco come si ritrova sempre non fa altro che perdere soldi!〞
〝 Se crede che mi spavento si sbaglia… non mi tiro indietro !〞
〝 Okay non dirmi che non ti ho avvertita! Comunque io ho puntato su di te… sei carina e poi Vincent mi sta antipatico!〞
Elena si mise a ridere. “Addirittura una scommessa!?”. Lei non lo sapeva e nemmeno Bella, ma la maggior parte dei clienti aveva puntato soldi, per vedere chi vinceva. Ovviamente la maggior parte teneva  per Vincent. Quest’ultimo aveva proposto che anche i soldi puntati sarebbero andati a lui, nessuno osava contraddirlo perciò alla fine il vincitore oltre alla partita avrebbe ottenuto anche i soldi delle scommesse. Un tizio con la barba ispida e la puzza di alcool addosso si avvicinò al tavolo per dare il via e per dire che le scommesse erano chiuse. Bella chiuse gli occhi, sperando che sua sorella sapesse davvero quello che faceva.
〝Bene si comincia!〞 sostenne agguerrito Vince. Lui diede il primo colpo, mandando due palle in un solo colpo in buca. Guardò Elena divertito, pensando di avere la partita in pugno. Fece il secondo tiro ma gli andò male. Elena prese la stecca, la passò  la paraffina sulla stecca per lucidarla a e si mise in posizione, puntava alla palla rossa,  che voleva mandare in buca insieme viola. Si stava concentrando per tirare, stava per farcela ma un tizio probabilmente mandato apposta da qualcuno fece andare a finire la stecca sul tavolo facendole perdere l’equilibrio. Una sonora risata fece eco attorno al tavolo, compreso Vincent. La rabbia le montava, il corpo iniziava ad oscillare di nuovo, cerò di mantenere la calma. Se si fosse arrabbiata i tipi l’avrebbero derisa di più, doveva essere forte e fregarsene. Prese la  stecca e si mise in attesa.
〝 Già ti immagino … mezza nuda che balli per me dolcezza!〞 espresse divertito. Bella disperata aveva capito che se non faceva qualcosa per sua sorella, l’avrebbero ostacolata in tutti i modi. Si alzò in piedi e cercava per quanto poteva di non intralciare Elena ma almeno di non far passare nessuno dietro di lei, in modo da restare concentrata per poter attivare lo scudo protettivo su di lei.
Vincent mandò in buca un’altra palla. Era già in vantaggio di tre.
〝 Tocca a te tesoro! Cerca di colpire la palla non il tavolo!〞 la  schernì mentre di scolava senza problemi l’ennesima bottiglia di birra. Venne offerta anche ad Elena, ma lei rifiutò sporadicamente, in posto simile potevano scioglierti di tutto con l’alcool. Prese la sua stecca si piegò in avanti e mirò sempre alla palla rossa insieme alla viola, se riusciva a mandarne già due in solo colpo in buca, sarebbe andata in parità con Vincent. Si concentrò più che poteva, Bella si concentrò insieme a lei, proteggendola attraverso lo scudo. Elena la ringraziò avendolo percepito. Colpì con decisione e delicatezza allo stesso tempo la palla bianca, che andò a colpire sul bordo del tavolo colpendo la rossa e infine come una forza magnetica colpì la viola che andò a finire nella seconda buca, un colpo a “V”. Elena sospirò soddisfatta, lasciando Vincent sbigottito. Il potere di Bella l’aveva salvata, e se continuava così avrebbe vinto. Aveva capito che quei tipi le avrebbero messo i bastoni fra le ruote.
Secondo tiro, in buca era finita quella gialla ancora un punto per lei. Vincent ne aveva mandata un'altra. Era rimasta quella più importante tra tutte, quella nera. Toccava a Vincent, tutti guardavano con fiato sospeso, qualcuno già pregustava lo show a cui avrebbe partecipato Elena, ma lei non si dava per vinta. Aveva notato che Vincent era stanco, aveva notato che spesso stropicciava gli occhi e sembrava perdere la concentrazione. Prima, sembra indeciso e solo  per un colpo fortunato era riuscito a mandare in buca una delle due palle puntate. Si mise a guardare, sua sorella Bella era là , dietro Elena ancora concentrata ma sperava anche lei in un errore di quel tipo. Se così fosse stato Elena probabilmente avrebbe vinto. Vincent tirò il colpo, Elena scrollò il capo  quando notò non solo il tremore, ma lo aveva  dato con troppa forza evidentemente sperava di vincere in un solo colpo. La pallina si era fermata sul bordo accanto alla buca. Vincent fece segno a lei di andare, un tipo si mosse senza farsi notare da Elena per crearle scompiglio, non sapendo che Bella la stava proteggendo da qualsiasi attacco esterno, anche una sola spinta, sarebbe stata una semplice  folata di vento che avrebbe accarezzato la schiena di Elena. Ancora un volta studiò bene le angolazioni del tavolo. Bella senza farsi notare cercava di spostarsi insieme a lei. Nessuno la notava, gli occhi erano puntati su di lei, la probabile vincitrice. Prese bene la mira, cercò di trovare la forza giusta per colpire, troppo forte sarebbe andata lontano, troppo piano sarebbe rimasta sul bordo, nel lato sinistro un colpo davvero difficile. Tirò con la stecca, la palla si era fermata su bordo. Bella chiuse gli occhi sconvolta anche Elena aveva lo stato d’animo. Eppure aveva giocato per anni, con Isaak e gli altri a biliardo a Rio, sia lui che Cisco le avevano insegnato i migliori trucchi eppure non capiva dove avesse sbagliato, sperava in un ulteriore errore di Vincent altrimenti poteva anche farsi ammazzare, non avrebbe più avuto il coraggio di guardarla negli occhi dopo tutte le promesse e i fidati di me so quello che faccio.
〝Sto già pregustando il tuo bel corpo in esibizione!〞 le disse eccitato, mentre la fissava desideroso.
〝 Non cantare troppo presto vittoria!〞 espresse Elena schifata dalla sua  provocazione .
Afflitta si appoggiò alla stecca, aspettando che Vincent, ormai esultante per la sua vittoria certa tirasse. Lui, spavaldo e senza alcuna preoccupazione nel trovare la giusta angolatura. Mentre tutti guardavano con attenzione, la palla che si muoveva , una piccola incrinatura della stoffa nel tavolo fece fermare la palla, stavolta proprio all’angolo della buca, un colpo facile da fare ad occhi chiusi. Elena aveva gli occhi che le brillavano per la felicità, poi si concentrò, sua ricordava che Isaak le aveva sempre detto che non bisogna mai dire che ho vinto se prima non avviene sul serio. Afferrò la sua stecca, e con un colpo secco mandò la palla in buca.  Infine dovette mandare la numero otto, era abbastanza facile come colpo, la lanciò verso il bordo e con naturalezza la pallina andò direttamente in buca, nella parte opposta. Partita terminata Elena aveva vinto. Sua sorella si abbracciò a lei, contenta ed emozionata, finalmente potevano avere soldi e passaporti. Un tizio dopo essersi congratulato con lei, le passò i soldi delle scommesse.
〝 Sono circa duemila dollari!〞 le disse mentre Elena consegnava contenta il sacchettino a Bella. Dopo molte ore aveva visto sua sorella tonare a sorridere. Bella continuava a ringraziarla. Elena la rassicurava.
〝 Tua sei la mia salvezza!〞 le disse contenta e ancora incredula. Non avrebbe mai sperato di risolvere parte dei problemi in così poco tempo, ma sua sorella le aveva dato l’opportunità di ricredersi e pensare che alla fine tutto possa risolversi.
〝 Eh già… certe volte è fondamentale avere una sorella  che abbia dei piccoli segreti nascosti…〞
〝 Perché non me l’hai detto subito… sarebbe stato tutto più chiaro…〞sostenne Bella.
〝 Non volevo far sapere a questi tipi che sapevo giocare… volevo tenerli sulle spine…〞 scherzò Elena.
 Bella la fissava ancora sorpresa da quello che era appena accaduto. Poi notò che Vincent, o per meglio dire uno dei suoi gorilla fece cenno ad Elena di andare da Vincent. Bella ovviamente la seguì, sperava che questa vittoria non fosse stato solo un miraggio, e che Vincent non avesse intenzione di farle fuori per tenersi il bottino.
〝 I documenti saranno pronti domani a mezzogiorno…〞spiegò loro mentre tirava fuori qualche scartoffia.
〝 Facciamo per le dieci…〞 espresse Elena decisa. Non potevano perdere altro tempo, l’aereo sarebbe decollato a mezzogiorno, il gate apriva alle dieci.
〝 Vada per le dieci… mi servono i vostri nomi… e le foto… 〞chiarì mentre chiedeva loro di firmare il documento. Bella prese la penna, un po’ si sentiva titubante e preoccupata, sembrava stesse tradendo la fiducia di Charlie, Elena aveva capito provando anche lei la stessa sensazione. Poi vide Bella scrollare il capo prendere la penna e firmare. La stessa cosa fece Elena. ormai erano arrivate fino a quel punto, non potevano ripensarci solo per un timore proveniente dal semplice fatto di commettere un’ azione illegale.
〝 Te le procuriamo…〞 espresse Elena dirigendosi verso l’uscita del bar, voleva uscire il più in fretta possibile. Infondo ricordava che in aeroporto c’erano delle macchinette automatiche per fare foto tessera.
〝 Volevo farti i miei complimenti sei stata un’avversaria  fuori dal comune…〞 le disse andandole incontro e porgendole la mano. Elena gli abbozzò un sorriso poi si diresse con Bella, e con il denaro vinto in aeroporto.
〝 Elena non saprò mai come ringraziarti!〞 espresse Bella sospirando ansiosa.
〝 Non ce ne bisogno Bella…〞 si espresse scrollandosi nelle spalle, l’aria un po’ triste, il senso di incertezza, poi si riprese 〝 L’ho fatto perché voglio rivedere mia nipote al più presto anch’io… e lo avrei fatto comunque per te… ti voglio bene! Sei mia sorella no? E le sorelle tra di loro si aiutano…〞 le disse mentre una lacrima le sgorgava sul volto.  Bella la guardava dispiaciuta Elena le fece segno che non era niente e che le sarebbe passato, si trattava solo di tensione. Capiva sua sorella, aveva fatto la dura ma un po’ di tensione l’aveva avvertita, era solo uno scudo, una corazza per non aggravare la preoccupazione in Bella, ma Elena era consapevole che tutto quello che aveva programmato da quando era entrata in quel bar fino alla vincita era solo stata fortuna legata al caso. Ma allora se era stata così forte prima perché adesso si sentiva così debole? La risposta era semplice: il suo legame con Jake era più forte di tutto, ma anche quello con sua sorella. Perdere Jake significava morte certa anche per lei, lasciare sua sorella alla deriva era un ulteriore decisione dolorosa, da cui non sarebbe facilmente uscita.
〝 Bene adesso siediti e fatti una bella foto sorridente per il passaporto…〞 le propose mostrandole lo sgabello girevole. Bella si sedette titubante. Anche Elena fece la sua.  Sbirciarono le foto l’una dell’altra. Bella emise una smorfia per la sua. 〝 Ma dai sei venuta benissimo!〞. Bella disapprovò, Elena notò la sua aria stanca e preoccupata, evidentemente non aveva tralasciato nemmeno nel momento delle foto divertenti l’idea che Reneesme fosse in mani pericolose, forse anche lei pensava ad Edward come lei pensava a Jake?
〝 Bene adesso andiamo a farci una dormita sorellina…〞 propose Elena, sbadigliando, erano le due del mattino, dopo averle indicato l’albergo più rassicurante in fondo alla strada molto più illuminata. L’unico modo per mettere da parte il forte legame con Jake e concentrarsi su Bella era dormire.
〝 Si ..〞 sostenne Bella mentre controllava il cellulare. La batteria era completamente andata, anche quella di Elena, che non aveva nemmeno idea che Jake la stava richiamando da ore, per sapere almeno come stessero, per sentire la sua voce. Preoccupato si era quasi rassegnato, sperava solo di poterla riabbracciare a New York il giorno dopo, ma Alice aveva già avuto una sua visione, non ce l’avrebbero fatta ad arrivare in tempo, nonostante Edward non aveva mollato il piede dall’acceleratore per ben cinque ore di viaggio.
Bella notò subito la cabina telefonica, corse subito verso una macchina che cambiava i soldi in monete. Doveva chiamare Edward o sarebbe rimasta con le sue incertezze con la sua voglia di risentire la sua voce vellutata, fino a quando, se fosse sopravvissuta ad Aro, lo avesse potuto guardare negli occhi per dirgli ti amo.
Titubante mise la monetina nella cabina, si sentiva ansiosa se non insicura: voleva sentire la voce del suo Edward, voleva scusarsi con lui, dirgli che aveva ragione che aveva dovuto ascoltarlo da sola contro Aro significava andare in contro ad un leone affamato  farsi rinchiudere con lui nella gabbia. C’era però un’altro aspetto della storia: ogni minuto, secondo attimo che passava significava magari non vedere più Reneesme, mai più, magari Aro l’aveva già uccisa, se anche avesse voluto accertarsene, e solo il pensiero le faceva raggelare il sangue, non sapeva nemmeno dove chiamare.  La loro figlia era viva, doveva pensarla così, altrimenti avrebbe davvero avuto una crisi isterica.
 Il telefono squillava. Elena le fece coraggio Bella le fece segno di starle vicino, sua sorella era la sua maggiore protezione, il suo rifugio in quel momento. Appena vide la chiamata Edward mise il vivavoce, Alice lo aveva previsto,  solo che non immaginava sarebbe avvenuto seduta stante. Jake  e gli altri fecero silenzio interessati.
〝 Bella… amore sei tu?〞 chiese preoccupato guardando verso il display.
〝 Si..〞 espresse con un filo di voce, accigliata per l’insicurezza, per le migliaia di cose da dirgli ma che non sarebbero riuscite ad uscire del tutto. Temeva di non fargli capire che lo amava ancora nonostante tutto, forse anche di più, la sua mancanza, il non affrontare la cosa insieme la faceva soffrire ma pur portandosi questo dolore doveva salvare  la loro figlia, anche senza di lui 〝… Edward io volevo solo…〞
〝 Bella non sai quanto sono felice di sentirti… amore stai bene? Dove sei? Ti prego non attaccare… voglio solo …〞 cercava di rassicurarla. Non poteva permettere  che gli chiudesse di nuovo il telefono in faccia. Doveva tentare per l’ennesima volta, pur con molti dubbi, di convincerla, di aspettarlo, di affrontare insieme Aro, il solo pensiero che  lui potesse ucciderla o chissà cos’altro lo innervosiva.
〝 No… non riattacco tranquillo.. prima  ho … avuto una specie di crisi isterica, non so non so cosa … lui l’ha presa e io non ho potuto farci niente….〞 i singhiozzi e le lacrime imperversavano il suo volto, ora che la mente era stata svuotata dalla tensione per la partita di sua sorella, per i documenti falsi, la preoccupazione per la situazione si faceva sentire. L’angoscia e la disperazione erano tornate a galla. Cerco di calmarsi e respirare. Elena le mise una mano sulla spalla. Riprese a parlare. 〝 .. io devo andarla a riprenderla Edward…  capisci?non c’è tempo   se lui se se solo le fa del male… non voglio nemmeno pensarci!〞
〝 Amore…〞 la interruppe Edward, sentirla così agitata e ansiosa lo faceva soffrire e non solo lui, anche Alice era afflitta si sentiva in colpa per quello che era accaduto, se solo avesse visto qualcosa di più forse avrebbe potuto evitarlo, ma sapeva quanto i Volturi fossero furbi, non poteva che sperare il meglio e non aveva avuto più visioni ne su sua nipote,  su Bella e  Elena. Edward continuò mentre stringeva la mano di sua sorella 〝…  adesso non prenderti le colpe… ascolta io Jake e gli altri…ci siamo messi in viaggio; qui con me ci sono Alice, Jasper, Emmett, Leah, Embry, Quil e…〞 spiegò per farle capire quanto difficile e complicata fosse la situazione, perché nemmeno lui da solo, pur essendo immortale poteva combattere contro i Volturi uscendone illeso 〝 ora siamo nel Michigan  ma sto facendo il possibile per arrivare a New York il più presto possibile insieme troveremo una soluzione…〞.
Bella rimase allibita, in pratica mezza famiglia Cullen e mezzo branco erano in viaggio per salvare Reneesme e anche lei e Elena. Pensava ad Alice immaginava quanto si sentisse afflitta, doveva parlarle assolutamente.
〝 No.. non posso aspettarvi! Domani io e Elena abbiamo un volo… ci siamo procurate i passaporti e… abbiamo anche i soldi per il biglietto aereo… 〞
〝 Bella devi fermarti! Ti prego non capisci che è una trappola… ? Aro ti ucciderà…〞 gli manifestò preoccupato.
〝 Io devo andare da nostra  figlia!〞 espresse decisa 〝 devo andarla a riprendere … ti prego non cercare di convincermi  del contrario perché ho deciso questo e   non cambio idea…〞
Alice scrollò il capo e infilò la testa tra le sue braccia. 〝 Alice?〞 si rivolse a lei, quest’ultima alzò lo sguardo verso il cellulare,  Bella avrebbe voluto abbracciarla in quel momento, immaginava come si sentisse, demoralizzata e con la mente in attesa di una qualche visione che avrebbe potuto aiutarla  〝 … non sentirti in colpa… non è colpa tua… se non hai visto niente… ti voglio bene…〞
〝 Anch’io… Bella ma… ti prego devi ascoltarci… non puoi andare da sola dai Volturi ti massacreranno…ricordi quando due anni fa vero? Ricordi ancora il pericolo che stavi per correre con lui, Aro non dubiterà nemmeno un attimo, lui non ha interesse per il genere umano tantomeno per i mutaforma… vi farà a pezzi… cerca di rendertene conto..〞
〝 Si infatti …〞 la interruppe Edweard 〝Ad Elena non ci pensi…?Aro l’ammazzerà seduta stante… i Volturi non hanno buoni rapporti con i mutaforma… se ne accorgerà e lei sarà in serio pericolo〞. Jake fissò turbato  Edward. Doveva in qualche modo convincere almeno Elena a rimanere a New York.
〝 Anche tu stai mettendo a rischio mezzo branco! Per loro avrà pietà? Edward io devo andare! Devo! Non ce la faccio a stare qui in attesa! Amore ti cerca di capire … più tempo perdiamo più…chiamalo! Ti prego! 〞
〝 Ci abbiamo provato! Carlisle ha cercato di mettersi subito in contatto con lui e anch’io… ma non c’è verso, sembra sparito…  probabilmente ci starà aspettando per cui ritiene inutile rispondere alle nostre chiamate… credi che io non sia preoccupato per nostra figlia? Sto morendo all’idea che le possa aver fatto chissà che cosa…  sto male per te e per lei… ti prego almeno ragiona…  se ci andiamo tutti insieme… coordinandoci… sapremo come affrontare… quando sarai li cosa pensi di fare…? 〞.
Bella guardò afflitta Elena, chiuse gli occhi, sapeva che Edward aveva  ragione, sapeva che non poteva affrontare da sola e da umana i Volturi, e sapeva anche che stava mettendo in serio pericolo sua sorella, ma l’istinto di una madre, non frena ne la paura ne la impulsività. Bella sentiva che doveva andare e il prima possibile. Guardava Elena, triste e spaventata per quello che aveva appena sentito. Notava la sua angoscia, continuava a fissare il ciondolo quello regalatole da Jake. Poteva solo immaginare quando stesse soffrendo all’idea che il legame, per quanto indissolubile con Jake, potesse rompersi con la morte.
〝 Jake …〞 disse con voce tremolante, pensando al sua tormento nel sapere che Elena corresse un rischio enorme 〝 ti prometto che Elena rimarrà qui… non le farò correre alcun pericolo! Lei… ti ama, c’è di mezzo l’imprinting… una volta mi hai detto che è un legame  a filo doppio .. ebbene lei resterà qui… per te!〞
Elena scrollò il capo confusa e irritata . 〝 No! Non esiste! Io  vengo con te …〞 proferì 〝 Bella io voglio starti vicino… non posso… lasciarti sola…〞 non capiva proprio perché a Bella fosse venuta in mente una cosa simile da dire. La confusione ricominciava a prendere il sopravvento: Jake il suo amore, la sua forza, la sua vita o Bella sua sorella, il suo legame intrinseco, l’amore per una sorella appena riscoperta? La scelta più ovvia era restare per Jake o avrebbe sentito per sempre venire a mancare una parte di se stessa, ma non poteva lasciare Bella da sola, non poteva lasciarla morire come su quel lettino qualche mese prima. Doveva proteggerla, salvaguardarla pur soffrendo per il distacco da Jake. Le lacrime continuavano a rigarle le guance. Avrebbe voluto abbracciarlo, baciarlo, dirgli che l’avrebbe amato per sempre, anche se fosse stata l’ultima volta.  Sperava che anche a distanza il pensiero gli fosse arrivato. Sorrise con un ghigno pensando che a distanza di due giorni ci sarebbe stato il loro matrimonio, le promesse che aveva scritto e riscritto nelle ultime settimane, le era rimasto in mente quell’ultima frase che aveva stilato per concludere il tutto 〝… insieme, uniti  mano nella mano, guarderemo sereni all’orizzonte, amandoci fino a quando non riusciremo più a guarire con l’amore le ferite l’uno dell’altro…〞. Elena continuava ad avere gli occhi arrossati. Si asciugò le lacrime prima che potesse turbare ancora di più sua sorella.
〝 Elly!〞 Jake prese parola, Edward gliela cedette, infondo la situazione riguardava anche lui, tutti avevano sentito dall’altro capo del telefono le lacrime di Elena, la sua frustrazione  〝 Ti prego non farlo! Aspettami.. hai sentito cosa ha detto Edward… !? Io ti amo non posso permettere di perderti… sei il mio universo e… voglio sposarti… tra due giorni… non fare sciocchezze… dobbiamo sposarci …non posso perderti…〞
〝 Jake… amore…〞 Elena cercò di respirare trattenendo i singhiozzi, sentire la voce di Jake, che le diceva in quel modo profondo di amarla, di volerla sposare, non faceva altro che aumentare la sua insicurezza ma aveva scelto ormai sua sorella, lui apparteneva ormai al suo cuore, e così il suo apparteneva a quello di Jake, non c’era nulla da scegliere 〝ti amo… anch’io voglio stare per sempre con te ma… mia sorella non la lascio andare da sola…cerca di capirmi! Io ho un legame profondo con lei… e … se mi accadesse qualcosa rimarrà una parte di me nella tua anima, il mio amore per te è  e sarà eterno, il nostro amore è qualcosa di  forte e indissolubile che nulla potrà spezzare nemmeno la morte…〞 cercava invano di dirsi, perché l’idea di restare per sempre senza Jake, di morire e vederlo morire senza di lei, la lacerava.
〝 E tu cerca di capire me! Elena dannazione! Non posso permettere che ti faccia del male senza che io possa … salvarti se ti succede qualcosa io non vivrò più te ne rendi conto! Non farlo resta con me!〞 la supplicava Jake arrabiato.
〝Sono in grado di guarire me e gli altri! Ce la posso fare… non ho paura! Jake ti prego lasciami andare con mia sorella… lei è importante per me…〞 Elena voleva allontanarsi da quel telefono, più lui cercava di convincerla, più per lei sarebbe stato difficile concentrarsi nell’aiutare sua sorella.
〝 Elena…. non.. non puoi non hai idea di cosa sono questi Volturi…!〞 intervenne Edward, notando sul volto di Jake la disperazione, leggendogli nella mente la sua disperazione. 〝 Devi fermarti… non ce la farete da sole!〞
〝 Mi spiace Edward voglio bene a  mia sorella e non la lascerò mai andare da sola…  e… Jake ti amo sei la mia vita ma fattene una ragione… io vado con Bella! Ti amerò per sempre…〞 Elena cedette il telefono a Bella, doveva farlo se non voleva scoppiare in lacrime, il pensiero di non rivedere mai più Jake la tormentava, l‘idea di non farcela l’assillava, ma doveva aiutare Bella rischiando se era necessario la sua vita stessa.
〝 Edward…〞 Bella riprese la cornetta mentre guardava Elena che si allontanava frastornata e confusa, disperata e angosciata. Accovacciata accanto ad una panchina, con la testa fra le ginocchia. Bella la guardava demoralizzata 〝 …  perdonami se ti sto facendo tutto questo ma devo salvare nostra figlia a costo di morire io stessa! Cercherò di fermare Elena ma non sperare che io resti qua ad aspettare… ti amo …〞. detto questo, con tutta la forza e il coraggio, riagganciò la cornetta al telefono. Sembrava aver spostato un enorme macigno, sembrava che le sue gambe cedessero, la sua forza venisse a mancare. Chiuse gli occhi, Elena continuava a piangere, come se avesse bisogno di sfogarsi. L’abbracciò perché sapeva che ne aveva bisogno di sfogarsi, sapeva quanto fosse innamorata di Jake,  un amore oltre i confini della realtà, dato che si trattava di imprinting, quella sensazione che ti resta a vita e che non se andrà mai. Un legame incondizionato verso una persona, poteva provare le stesse sensazioni, dato che la sola idea di perdere chi si ama in maniera assoluta, infinita, provocava un profondo dolore, una sensazione di vuoto, di frustrazione. Anche lei si sentiva così, senza Edward sentiva il vuoto, ma non poteva aspettare, non avrebbe retto, la follia avrebbe preso il sopravvento, anche se già questa era una pazzia.
Si sedette accanto a lei, la prese tra le braccia nell’aeroporto semi deserto, nessuno a parte un tizio che lavava i pavimenti era presente. Si sentiva in un circolo vizioso perché qualsiasi cosa avesse scelto avrebbe fatto soffrire le persone più importanti della sua vita: Edward e Jake, e anche Reneesme, la parte importante di se stessa, se non fosse riuscita a salvarla.  Aveva deciso che doveva far ragionare Elena, non poteva davvero farla morire a causa sua, non poteva portarla nella gabbia dei leoni, dai Volturi. Pensava a sua figlia, emise un respiro profondo, cercando di non immaginare il peggio, sperando che la tenessero ancora in vita. Un fremito le percorse la schiena, non voleva pensare al peggio.
Appena arrivate in albergo, lasciò che Elena si sistemasse. Che si calmasse, aveva dovuto portarla quasi sottobraccio e giustificarsi sul tizio dell’albergo, dicendole che aveva semplicemente preso troppe pillole per il mal di testa, dato che sembrava in catalessi, come se si fosse imbottita di farmaci. Quando sembrava a posto, l’aveva convinta a farsi una doccia. La sentiva piangere, non potè non seguirla. Anche lei aveva bisogno di uno sfogo. Si quietò, doveva essere lucida e dire a sua sorella che non poteva portarla con sé.
〝 Come ti senti?〞 le chiese Bella mentre le carezzava i capelli. Elena si era accovacciata su se stessa, tremolante. Poi si voltò verso lei, avvolta nell’asciugamano, con i capelli bagnati e la pelle umida.
〝 Meglio… mi spiace se sono crollata… dovrei essere più forte ma… quando ho sentito Jake…〞 il solo pensiero la fece tornare atterrita. Bella le carezzò la testa.
〝 Ti capisco Elena… ma non puoi mettere a freno le tue emozioni solo per rassicurare e non far star male me…sta tranquilla adesso…〞
 〝 Ma io devo aiutarti Bella… sei già provata per la situazione non posso crollare anch’io… io devo aiutarti non posso farlo così… dammi solo un attimo per abituarmi …〞.
Abituarmi? Bella abbozzò un sorriso sconvolto. Abituarsi a non vedere più chi ami? Non ci si può preparare ad una cosa simile. Pensava alla stessa cosa nei confronti di Edward, il solo pensiero di non rivederlo mai più, l’idea che Aro non glielo permettesse pur trasformandola in immortale, o peggio che lo uccidesse, le faceva male, le ferite del passato sembravano riaprirsi, Bella cercò di richiuderle e sotterrarle concentrandosi sulla situazione di sua sorella, se fosse rimasta sulla sua, avrebbe ceduto, non poteva farlo.
〝 Elena io credo che… 〞 Bella non sapeva proprio come dirglielo, ma era l’unica soluzione per non far soffrire Jake tantomeno sua sorella. Aveva già fatto più di quello che poteva, non le avrebbe chiesto di più 〝 si insomma tu dovresti rimanere qua a New York e aspettare gli altri…! Non posso rischiare che ti facciano del male….〞
〝 No!〞 Elena scattò in piedi arrabbiata 〝 No accidenti! Non posso! Io vengo con te! Io posso aiutarti!〞
〝 Elena 〞 la fermò Bella 〝 tu non hai idea di cosa potrebbero farti i Volturi… e io non posso farti rishciare… Edward ha ragione… non posso! Jake ne morirebbe… tu sei a pezzi! Non voglio che tu stia male…〞
〝 Io verrò con te!〞le disse quasi atona. Sperava solo Bella si fosse sbagliata, che era frutto della sua angoscia l’aver sentito quella frase.
〝 Elena ragiona ti prego! Pensa a Jake … lui deve stare con te… gli spezzeresti il cuore non vivrebbe più…〞
〝 Perché?! Edward no?! Lui non lo metti in conto? Non è la stessa cosa? 〞
〝 Certo che anche Edward ne morirebbe… so cosa prova in questo momento, sta male, è angosciato, preoccupato perché non sa come tirarmi fuori da questa situazione perché non siamo vicini.. ma io so cosa fare… come fare… in qualche modo me la caverò… ma almeno non avrò messo a rischio  anche la tua vita…〞
〝 Bella…〞 Elena la prese per le spalle voleva che lei l’ascoltasse una volta per tutte 〝 Io verrò con te… io ho capito cosa vuoi fare… tu vuoi usare il tuo potere ma io ho il mio… non dico che forse farà dei miracoli ma… so che posso aiutarti … noi ci possiamo aiutare e… per quanto riguarda l’avversione ai mutaforma che questo Volturi hanno… beh li affronterò in qualche modo…〞
〝 Tu non ti rendi proprio conto Elena…io sono contenta, lusingata dell’aiuto che mi hai dato fin ora… mi basta… mi ha gratificato sei la sorella migliore del mondo ma… non posso farti correre ancora rischi …〞
〝 Bella  niente ma! Io e te siamo sorelle. Ti ho salvato la vita qualche mese fa ricordi? Non era stato solo Edward a chiedermi di farlo ma me stessa, sentivo istintivamente di farlo e adesso continuerò per te, per Reneesme, se resto qui starò male… se resto con Jake sarò felice ma non riuscirò a perdonarmi mai il fatto che non ho potuto fare qualcos’altro per te! Perché devo farlo! Io ti aiuterò…〞. Bella annuì esausta.
〝 Ti prego solo di perdonarmi Elena… se per qualche motivo non riusciamo a sopravvivere a questo incubo〞. Elena l’abbracciò con fermezza. Consapevole dei dubbi di sua sorella, ma doveva dirle che a lei ci teneva, che la sua protezione era importante, perché non avrebbe retto senza di lei.
Bella emise un sospiro preoccupato, non era riuscita a convincerla, ma come poteva avendo il carattere simile. L’unica cosa che poteva sperare era ormai che tutto andasse, ne in bene ne in male, non poteva avere una visione positiva della situazione. Si sedette sul letto e provò a chiudere gli occhi, erano ormai le quattro del mattino, prese dalla borsa il vestito di Reneesme, quello che le piaceva tanto, se lo strinse a se, almeno così avrebbe potuto sentirla vicina. Doveva proteggerla, anche se non era vicino a lei, doveva proteggere sua sorella, ora toccava a lei. Si sentiva stremata e preoccupata, ma doveva avere la mente lucida, abbastanza lucida per affrontare Aro.
Al risveglio Elena aveva trovato la stanza vuota, c’erano solo i suoi vestiti. Corse a vedere in bagno, di Bella non c’era traccia. Preoccupata e angosciata, stava già per andare in panico. Bella era partita senza di lei? Ma perché eppure qualche ora prima sembrava essersi convinta. Lo scricchiolio alla porta la fece rilassare. Sua sorella era tornata, tra le mani una busta, il contenuto era un po’ di vestiti.
〝 Pensavo fossi scappata via…〞 espresse angosciata Elena. Bella le sorrise.
〝 No.. non avrei potuto lasciarti senza un biglietto…! Ero solo andata a predere questi…〞 le mostrò tirando fuori dalla busta, un paio di jeans e una maglia a manichine, scarpe da ginnastica.
〝 Hai fatto shopping?〞
〝 No è solo per protezione…!〞 espresse Bella 〝 ascoltami bene Elena… i Volturi non sono abituati al sangue animale, non sono vegetariani come Edward… Alice e i Cullen…loro sono più… tradizionali..〞
Un velo di sudore attraversò la fronte di Elena facendola impallidire, aveva percepito cosa intendesse sua sorella per “ Tradizionali”. 〝 Non possiamo andare troppo svestire… più siamo coperte… più probabile sarà che loro non avvertano troppo facilmente l’istinto di ucciderci seduta stante… e sappi che nel posto dove andremo anche se siamo quasi a Luglio, fa freddo molto freddo!〞
Elena annuì e lasciò che sua sorella spiegasse tutto. Mentre andavano verso il bar per ritirare i passaporti Bella le aveva spiegato un p dei poteri dei Volturi, di Aro che con una mano era in grado di leggere i pensieri, di Marcus che intuiva i legami tra persone, di Jane che suggestionava al dolore.
〝 tuttavia questo resta un punto a nostro favore… cioè loro non sono mai stati in grado di usare i loro poteri su di te…〞
〝 Non canterei troppo vittoria Elena… ricorda che sono vampiri forti e determinati in quello che vogliono… io spero solo che il nostro potere funzioni …〞
〝 Farò di tutto per aiutarti Bella …!〞
〝 Grazie Elena…!〞
Entrarono al bar. bob era ancora impegnato nelle pulizie. Le salutò e poi fece cenno loro che Vincent le stava aspettando. Si avviarono verso la porta, Elena notò che Damon era sdraiato e addormentato sotto il tavolo da biliardo. Gli faceva pena povero ragazzo, però non si avvicinò pur di tanto o anche senza aver mangiato avrebbe potuto vomitare. Bella titubante bussò alla porta.
〝 Venite ragazze!〞 incitò Vincent, da solo senza i due gorilla. Consegnò loro i documenti falsi e glieli fece controllare, Elena consegnò loro le foto tessera.
〝 Ci vorrà qualche minuto e poi saranno pronti… il tempo di far asciugare la pellicola trasparente….〞
Elena e Bella annuirono. Vincent fece ricontrollare i passaporti.
〝 Sembrano perfetti!〞 espresse rivolgendosi a Bella 〝 Si.. proprio perfetti!〞
Elena consegnò i soldi a Vincent e più in fretta che potevano si diressero verso l’aeroporto. Erano le dieci e trenta, dovevano fare i biglietti e aspettare che il gate si aprisse.
〝 No accidenti!〞 Edward stava quasi per rompere con le mani il volante.
〝 Che succede?〞 chiese preoccupata Alice
 〝 C’è stato un’incidente siamo bloccati… !〞
〝 Ma non possiamo trovare un’altra strada?〞 intervenne Leah.
〝 No è impossibile .. non si può invertire su questo passaggio…!〞
Jake era già fuori dalla macchina.
〝 Ma sei matto?!〞 espresse accigliata Alice 〝 Non ce la farai mai a piedi!〞
〝 Ricorda che sono anche un mutaforma… e poi… il blocco è a circa 3 miglia da qui… se vado a piedi e trovo un taxi dovremmo essere in aeroporto per mezzogiorno all’apertura del gate…〞.
〝 Predi il controllo della macchina Alice…〞 Edward scese con Jake. La sua idea non era del tutto sbagliata. Alice scrollò il capo incredula, poi come un fulmine passò sul sedile davanti e si mise alla guida della Volvo, fece segno a Leah di mettersi accanto a lei.
Intanto Bella ed Elena, avevano appena fatto biglietti, i passaporti erano andati perfettamente fin troppo bene. Si  lanciarono un’occhiata e sospirarono sollevate che tutto era filato liscio come l’olio.  Si erano messe in sala d’attesa ad aspettare che il gate si aprisse dopo i controlli con il metal detector. Il volo sarebbe durato circa dodici ore, sarebbero arrivate dunque a Firenze alle sei del mattino. Si erano messe a sgranocchiare qualcosa dalla busta delle patatine di Elena. Gliele cedette volentieri, non sentiva i morsi della fame, più che altro le aveva prese per il nervosismo e mangiare qualcosa per non pensare, per non  pensare a Jake, avrebbe voluto averlo accanto e tenersi stretta a lui, nel suo abbraccio caldo. Al contempo anche Bella mangiucchiava ma alla fine buttava solo giù cibo senza veramente assaporarlo. La sua mente era impegnata con sua figlia, con Edward, ansiosa sperava che tutta la faccenda si fosse risolta nel migliore dei modi e che magari Aro necessitava solo di voler vedere la bambina senza ovviamente la premura di chiedere il permesso ai genitori.
Edward, a passo da vampiro e Jake veloce comunque a passo da mutaforma, erano riusciti ad arrivare in aeroporto.
〝 Sono al gate 15 〞 comunicò ad Edward, dopo aver guardato il tabellone con gli annunci, mentre si direzionava più veloce che poteva nella folla numerosa e calcante a mezzogiorno. C’era chi partiva, chi arrivava era un continuo caos e via vai di gente.
Bella ed Elena intanto erano in fila verso la scala mobile che attraverso un tunnel le avrebbe portate sull’aereo. Mancava ormai poco e avrebbero consegnato il biglietto alla hostess e così il viaggio verso Volterra sarebbe iniziato. Bella aveva appena consegnato il suo passaporto, ma i rumori nella folla distrasse lei quanto sua sorella. Elena non poteva crederci quando lo vide, in mezzo ad una marea di gente che protestava perché per poco non li schiacciava tutti pur di sorpassarli. 
“ Elly fermati ti prego!” sentiva i suoi pensieri, gli sorrise andandogli in contro, Jake sembrava aspettarla a braccia  aperte.
“ Amore sei qui!”
“ Certo sono qui per te! Sono felice che stai bene!” Jake le sorrise. Elena si illuminò.
 Bella non capiva cosa stesse accadendo, se era un miraggio, poi vide anche lei, vide Edward,  era lui, non era un sogno, voleva correre e andare da lui dirgli quanto lo amava, quanto era felice che lui fosse li, ma non poteva farlo,voleva essere forte e decisa, poi la passione e l’amore verso suo marito dominavano su qualsiasi sua decisione precendente. Voleva riabbracciarlo, amarlo, sentirlo ancora tutto suo. La gente continuava a sentirsi disturbata dall’essere calpestata, strattonata da entrambi, Edward e Jake che tentavano di sorpassarli. La hostess aveva richiamato più volte Bella, che le aveva lasciato in mano il passaporto ma aveva ancora in mano il biglietto.  Un’altra hostess la fermò e la folla la trascinò verso  l’entrata  del tunnel,  Edward avendo notato la scena si era precipitato nella folla ma senza ottenere grossi risultati, dato che un’agente l’aveva fermato. Bella guardava Edward, una lacrima attraversò la guancia di Bella 〝 Ti amo…〞 sussurrò a fior di labbra mentre la folla la trascinava ancora e lui era fermo davanti al poliziotto. Quello che sembrava avere più speranze era Jake, Elena si avvicinò a lui, per stringerlo, per baciarlo, un bacio intenso e carico di passione, poi si voltò, sua sorella immersa nella folla. Jake non voleva lasciarla andare ma Elena era riuscita districarsi. Uno sguardo a sua sorella, uno sguardo a Edward un po’ più in là bloccato dal poliziotto, che preoccupato guardava Bella in lontananza, uno sguardo emozionato verso Jake, il suo Jake, il suo sole.
〝 Elena no!〞 espresse sentendo la sua mano che lo lasciava e scivolava via. Elena indietreggiava verso la scala mobile. “ Ti amo Jake… prometto di tornare da te ma lasciami andare!” questa fu la risposta nella sua mente. Una lacrima attraversò il viso di Elena mentre si allontanava da Jake.  Di corsa, prima che potesse pentirsi, prima che davvero tornasse da lui, per non lasciarlo mai più, prima che l’amore prendesse il sopravvento, si mosse rapidamente  verso scala che ormai quasi vuota e solo con la hostess che aspettava. Guardò un momento alle su spalle. Bella le era accanto. Entrambe guardarono le persone più importanti della loro vita, poi il portellone si chiuse. Il viaggio ebbe inizio, un viaggio che sarebbe stato difficile da affrontare.
 

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Capitolo 29
*** La resa dei conti (prima parte) ***


Salve a tutti :D. scusatemi per la troppa attesa ma ho avuto un'estate impegnata nel trasloco quindi ho avuto pochissimo tempo da ddicare alla FF ma ora sono tornata e come regalo volevo farvi leggere la prima parte del capitolo. spero che vi piaccia :D .  poi volevo anche cogliere l'occasione per ringraziare tutti voi, che mi leggete e che mi rendete felice, grazie di vero cuore, spero che continuerete a seguirmi anche in altre storie che ho in mente di pubblicare. grazie. buona lettura. Girlwolf. 

 

Capitolo 29  –  La resa dei conti ( Prima parte)
 

 
Reneesme aprì gli occhi, una luce, anche se fioca attraversava quella che sembrava una grata, infilata nella porta, che non le permetteva ancora di poter mettere a fuoco quello che la circondava. Non ricordava molto di quanto le fosse accaduto, rammentava solo quella donna bella e sorridente che dopo averla portata su un aereo più piccolo le aveva fatto  qualcosa e alla fine si era addormentata.
〝 Dove sono ?! Mamma?!〞si chiese titubante e spaventata,cercando di mettere a fuoco la figura che le era apparsa vicino e che solo tramite la luce  debole della candela poteva essere  quasi distinta.
〝 Sei al sicuro  tesoro…non preoccuparti…〞espresse la voce femminile e vellutata che le carezzava la testa per rassicurarla. Reneesme, ancora intontita dal lungo sonno la fissava preoccupata, quella donna era ancora la a guardarla con i suoi occhi incantevoli dal viola intenso.
〝 Se tu mi hai rapito non credo che sono al sicuro… posso sapere almeno chi sei e cosa vuoi da me?〞le   domandò coraggiosa anche se temeva la sua reazione,  inconsulta magari, dato che negli occhi quanto dal respiro  affannoso sembrava volesse saltarle addosso per divorarla. Temeva di essersi messa in un grosso guaio, temeva per sua madre che le aveva detto di non lasciarle la mano e di non allontanarsi, per nessun motivo, ma lei non aveva potuto farci nulla, quella donna, il suo modo di essere l’avevano incantata, era come la fiaba de “ Il pifferaio magico” i topolini seguivano il suono dello strumento musicale come se fossero costretti a farlo e così era stato per lei, era stata senza motivo costretta a seguirla.
〝 E invece ti dico che sei al sicuro …sta tranquilla … ora vado a procurarti qualcosa da mangiare sarai affamata vero !?〞le chiese suadente. In realtà stava cercando di resistere al suo buon odore da mezza umana.
Reneesme annuì non poteva fare altro, in realtà aveva una paura matta, incredibile di quella tipa, affascinante e seducente che pur  notandola spaventata a morte, tentava di placare il suo dramma.  La donna uscì chiudendola a chiave. Aveva percepito tutto, era intrappolata da quella donna o da qualcuno che le aveva detto di farlo.
 Si stava per muovere, voleva alzarsi da quel letto duro e scomodo per sgranchirsi un po’, ma non voleva causare guai alla donna che forse fino a quel momento si era presa cura di lei nonostante tutto.  Si appostò vicino alla porta solo per sentire se ritornava e magari non tollerava che si fosse alzata. Era al buio pesto ma poteva ben capire che fuori la luce c’era, pochissima ma c’era, e la stanza in cui si trovava non era che più grande di uno sgabuzzino.
〝 Si è svegliata!?〞Renesmee sentiva la voce femminile, un’altra e diversa, infondo al corridoio. Una voce decisa ma soffusa, stridula ma garbata. Una voce strana.
〝 Si… adesso vado a procurarle qualcosa da mangiare… poverina…  sarà stanca e affamata… infondo è mezza umana ed ha un aroma che… 〞
〝Poverina?! Umana?!  Non  lasciarti impietosire… ora prendila, falla vestire in modo più adeguato e portala da Aro sta fremendo per conoscerla…!〞espresse ancora la voce stizzita.
〝 Ma… Jane.. non è meglio che… beh insomma è pur sempre una bambina… mi è parsa molto spaventata…〞
〝 Heidi non credo che debba riguardarti o meno che lei sia una bambina… è un ibrido, un essere indegno né vampiro  né umano, e  quindi per favore occupati solo delle cose che ti riguardano…. anzi adesso mi occupo io di lei così vediamo di farla più semplice! Ti vedo troppo coinvolta in questa storia e.. cerca di controllarti…〞
〝 Scusami … Jane non volevo… però mi sembra ma tu abbia cose più importanti da fare… magari è meglio che continui a farlo io… starò attenta te lo prometto〞
〝 A lei penso io! La mia decisione è presa!Aro purtroppo ha detto di non torcerle un capello, di controllarci e dobbiamo rispettare i suoi ordini e se tu non lo farai … beh insomma le tue mansioni finiranno qui… cara la mia seduttrice…〞
Heidi conosceva bene Jane, percui non poteva trasgredire alle regole. Con la testa bassa e tutte le buone intenzioni la seguì verso la stanza della bambina.  Renesmee sentendo le chiavi nella serratura corse velocemente a rimettersi sul letto, o come poteva intenderlo, dato che era solo un pezzo di legno duro e freddo.
La luce forte della candela la fece quasi accecare. Si sentì strattonata da quelle mani, fatte come artigli, il fiato freddo come il ghiaccio.
〝 Avanti su muoviti!〞Jane la mise in piedi.  La osservava cercando di sopportare il suo buon odore.
〝 Dove mi stai portando?! Chi sei tu?〞domandò incuriosita la bimba. Jane la  strattonò ancora, non tollerava il comportamento curioso.
〝 Non fare troppe domande… e sbrigati ad Aro non piace aspettare su forza…!〞le lanciò un mantello nero perché aveva addosso ancora il prendisole bianco di pizzo che indossava prima di essere portata via dalla donna, Heidi aveva capito si chiamasse.  In effetti, in quel posto faceva molto freddo, forse allora non era certo che volevano farle del male se avendole procurato qualcosa con cui riscaldarsi si erano preoccupate per lei. Renesmee se lo mise sulle spalle, Heidi glielo sistemò meglio, conosceva Aro non tollerava imprecisioni. Quel mantello, più che caldo  le sembrava pesante e aveva uno strano odore, sempre odore da vampiro ma diverso, c’era qualcosa che non la convinceva in tutto questo. Jane la strattonò ancora, Renesmee fece la brava, e infondo lo era, e la seguì senza troppe storie.
〝 Forza andiamo!〞espresse la donna che insieme ad Heidi le puntualizzarono di uscire fuori dalla celletta. Reneesme fissava entrambi, Heidi sembrava volerle dire qualcosa, come per rassicurarla, ma  non disse nulla, l’altra bionda con gli occhi rosso fuoco invece le incuteva terrore, sembrava una di quelle che appena fai una mossa sbagliata sono la ad infliggerti le pene dell’inferno. E in effetti Reneesme aveva capito che era lei a comandare. Mentre la bionda si era incamminata verso il lungo e semioscuro corridoio, Heidi le prese la mano come per incoraggiarla, uno sguardo di Jane bastò a farle cambiare l’atteggiamento, Heidi le lasciò immediatamente  la mano. Reneesme le sorrise come per ringraziarla e abbassò la testa in modo che la tipa, quella che comandava, non sgridasse troppo Heidi. E così mezza assonnata Reneesme si diresse verso Aro che tanto acclamava la sua presenza.
Intanto, Bella ed Elena erano sull’aereo che le stava portando in Italia. Si erano addormentate una sulla spalla dell’altra.  Più che altro Elena cercava di riposare un momento, di rilassarsi anche se, l’aver rivisto Jake, fosse anche per l’ultima volta, l’aveva decisamente sconvolta, emotivamente si sentiva a pezzi per quello che gli stava facendo e certo non era facile nemmeno per lei. Lo amava tantissimo e il solo pensiero di fargli del male la uccideva. Aveva sognato un pò durante la notte, aveva immaginato il  loro matrimonio, dato che era la vigilia. Aveva sognato lui che l’aspettava all’altare, bello e sorridente,nel completo nero gessato, mentre l’ammirava nel vestito da sogno  e sfavillante che Alice  le aveva fatto, pensava e immaginava sua sorella e il suo Edward felici e sempre più innamorati, immaginava sua nipote Renesmee allegra e vispa come sempre mentre insieme alla piccola Claire facevano da paggetto e sparpagliavano i petali colorati per tutta la navata, immaginava suo padre emozionato quanto Kim sua madre, ritrovato da poco e a cui voleva un gran bene, che l’accompagnava da Jake.  Era solo un sogno, un bel sogno, che doveva attendere nonostante tutti gli sforzi per anticiparlo, per far si che tutto fosse pronto prima della partenza di sua sorella ed Edward per il college. Prima che Elena diventasse un po’ la custode di sua nipote, come promesso a Bella. Aprì gli occhi, gli sbatté qualche secondo per mettere a fuoco l’ambiente, erano le sei del mattino erano ancora sull’aereo. Si voltò e alzò lo sguardo verso sua sorella, inerte con lo sguardo perso nel vuoto, a fissare il vassoietto  attaccato al retro del sedile, dove la hostess aveva lasciato una bottiglietta d’acqua e due bicchieri. Sembrava svuotata,persa nei pensieri.
〝 Non hai chiuso occhio vero?〞domandò notandola afflitta e stanca mentre si tirava su dalla posizione semi sdraiata e si sistemava capelli e maglietta, aggrovigliati per la posizione scomoda.
〝 Perché tu riesci a dormire Elena?〞le chiese atona se non irritata, quasi stesse pensando ad altro mentre le rivolgeva la  domanda.
〝 No… in effetti..!〞chiarì Elena sbadigliando.
〝 Mi spiace … non volevo trattarti così… e mi sento in colpa per  quello che è accaduto in aeroporto … mi spiace che tu abbia dovuto lasciare andare Jake..e io…Edward…!Mi sento male all’idea che passerai la vigilia delle tue nozze a cercare di non essere ammazzata… 〞
〝 Bella! stai facendo la cosa che ritieni opportuna ed è giusto così!Io sono qui con te a farla ora non torniamo sullo stesso argomento…  ti prego! Ho scelto di aiutarti! Il matrimonio può essere rimandato… troveremo una soluzione… purtroppo con i cellulari staccati da due giorni non ho potuto fare molto ma mi fido di Alice…lei avrà sicuramente fatto in modo di risolvere la quetsione…  ora pensiamo a Reneesme…  lei è importante…〞
〝 Okay… okay〞Bella  sospirò, non aveva voglia di parlare, ne di pensare ai problemi, si sistemò sulla poltroncina e afferrò la bottiglietta d’acqua fece cenno ad Elena se ne voleva un po’. Quest’ultima scrollava il capo. Le spiaceva da morire che sua sorella si sacrificasse per lei, ma ormai era in ballo con lei e non poteva farle cambiare più facilmente idea, se avesse voluto farlo lo avrebbe già fatto quando Jake era riuscito ad avvicinarsi a lei e  a stringerla tra le sue braccia. Ripensava ad Edward e al fatto che forse il destino aveva pensato che doveva davvero risolvere questo problema da sola dato che la folla l’aveva trascinata via da lui. Le lacrime e il dolore le imperversavano il volto, se le asciugò immediatamente, non poteva essere debole proprio quando era arrivata a quel punto, quando stava raggiungendo Aro per farla finita una volta per tutte.
〝 Cosa pensi di fare quando arriviamo in Italia  hai già un piano!?〞domandò timorsa Elena.
〝 No.. non ho nessun piano.. più che altro proverò a far ragionare Aro… se… prima non ci uccide…〞espresse guardando costernata Elena, non aveva alcuna intenzione di terrorizzare sua sorella ma non poteva raccontarle menzogne, doveva ribadirle che ad Aro non interessava ne il pietosimo tantomeno gli umani. 〝 Io spero solo che mia figlia sia viva io… io lo sento… sento che lui l’ha presa per … poter verificare…per poter avere il controllo della situazione…infondo quella volta circa due anni fa mi ha lasciata andare… 〞
〝 Vedrai che riusciremo a farlo ragionare…〞la incoraggio Elena.
〝 Cercherò di farmi capire… cercherò di non pensare che sono famelici vampiri … il problema è che mi vedranno ancora umana… c’era un patto di mezzo… ed è stato infranto… loro non danno mai seconde possibilità…〞
〝 Ti aiuterò Bella, siamo in grado di proteggerci! Ora cerca di stare calma e rifletti su come agire…〞
〝 Si … si hai ragione! Elena però ti devo chiedere una cosa…〞
〝 Tutto quello che vuoi…〞
〝 Cerca di salvarti per quanto possa farlo e combatti se necessario per salvare mia figlia da quelli ti prego!〞
〝 Ma Bella perché dici questo?〞adesso iniziava davvero a preoccuparsi, prima pensava fosse solo la tensione ma ora vedeva negli occhi di sua sorella, solo la visione di morte pura e certa al contatto con i Volturi.
〝 Elena promettimi che qualsiasi cosa succeda… ti prenderai cura di Renesmee e di Edward…〞Bella le strinse la mano.
〝 Certo… 〞non riuscì a dirle altro, sua sorella si abbracciò a lei, sentiva la sua paura ma non aveva davvero idea di cosa poter fare o cosa dire. Era un momento difficile ma doveva farsi forza.
 
Renesmee aveva dovuto attraversare di corsa quel corridoio, quasi trascinata dalla bionda spietata, evidentemente aveva fretta di portarla da Aro. La bionda le fece cenno di seguirla per le scale strette e ripide, attraversarono una  galleria, buia pesta, se non fosse che seguiva il muro sarebbe caduta o avrebbe sbattuto contro delle inferriate chiuse da chissà quanti anni, dato che l’odore acre della muffa infestava le pareti umide e fredde. Finalmente risalirono una scala meno ripida e di marmo, dove c’era molta più luce.
La scala si affacciava su stanza, era grandissima, con un salotto enorme, in pelle nera, sembrava elegante per quello che poteva saperne, avendo solo all’incirca un anno di vita e alta quanto una bimba di sei anni, ma la mente era già molto matura, tanto da capire che dove si trovava non era un posto sicuro. Heidi si fermò con il cenno della mano della bionda, raggiunse un'altra donna, dai capelli rossicci e lo sguardo famelico dall’altra parte della scrivania. Heidi le fece cenno di stare tranquilla le abbozzò un sorriso nonostante la contrarietà della bionda. Reneesme la guardava preoccupata dato che, la bionda con lo sguardo cattivo, la spronava a seguirla oltre l’enorme porta in legno intarsiata con lo stemma identico al ciondolo che aveva sul suo vestito scuro.
〝 Ma bene! Bene!〞. La bionda fece cenno a Reneesme di farsi avanti mentre il tizio alto dai capelli corvini e gli occhi sempre più rossi e vividi le andava in contro estasiato, sfregandosi le mani 〝 E così abbiamo qui la piccola Cullen!〞le andò vicino quasi emozionato, Reneesme non capiva affatto il suo comportamento ma lasciò che lui la guardasse bene. La guardava come se fosse un enorme torta da divorare. Aveva paura ma non voleva dimostrarglielo. Respirava appena per non manifestare il suo terrore. Cercava di guardare per terra, il solo guardarlo negli occhi le incuteva terrore.
〝 Grazie Jane … ora lasciami da solo con…〞la tipa annuì, allora Renesmee pensò che non fosse lei a comandare ma  il tizio dai capelli neri. Entrambi  fissavano Reneesme in attesa.
〝 Presentati!〞le intimò  infastidita la bionda.
〝 Reneesme… mi chiamo Renesmee…〞mormorò la bambina decisamente spaventata. Se prima pensava di potersi fidare adesso aveva perfettamente capito che dove si trovava non poteva commettere errori, bisognava ubbidire e basta se non volevi cacciarti in un bel guaio.  Aro guardò Jane, ovviamente aveva capito di lasciarli da soli.  Era rimasta sola con quel tizio, si guardava attorno, intimorita. Il tizio si sedette su una specie di trono e le fece segno di farsi avanti. Renesmee era restia, quel tipo le sembrava pronto a saltarle addosso al primo passo. Muoveva il piede con molta indecisione.
〝 Avanti non avere paura…〞la incoraggiava sorridendole, ma quel sorriso non le ispirava affatto fiducia anzi, se avesse potuto sarebbe scappata via. Il tizio iniziava ad innervosirsi lo aveva notato da come ansimava. Con molta molta riluttanza e paura Reneesme fece qualche passo in avanti. Lui le andò in contro, anche se con molta, molta fatica. Le prese il volto tra le mani. 〝 Come sei… carina… incantevole… mezza umana 〞Aro si scostò da lei, il suo odore era troppo invitante 〝… e mezza immortale…〞. Renesmee non aveva il coraggio di dirgli nulla, lo fissava impaurita.
〝 Eppure la cosa mi sembra strana…〞le diceva con voce lenta quasi dovesse ricaricarsi ogni volta che parlava 〝 in te vedo molto di lei… e di lui… l’umana che dice di essere tua … tua madre… Isabella… e l’immortale… Edward…Cullen…〞. Quelle parole lasciarono sconvolta la bambina.
〝 Ma lei è mia madre!〞intervenne la bambina sentendo le fandonie che uscivano dalla bocca di quello sconosciuto.
〝 ahahahah mia piccola mezzosangue… No no ti sbagli…〞le fece segno con il dito mentre la fissava 〝 io so di per certo che tu non sei parte di loro vedi…qualcuno mi ha detto che…〞
〝 Io non la conosco però posso farle vedere che Bella ed Edward sono i miei genitori…〞Aro non ebbe nemmeno modo di esprimersi che Renesmee gli mise la mano sulla guancia. Nella sua mente apparvero le scene del parto, suo padre che la teneva tra le braccia appena nata, sua madre che la cullava,  poi le immagini poi si fermarono perché Renesmee non volle far vedere nulla di più. Aro la guardava estasiato.
〝 Ma allora tu.. tu… hai questo potere… ma è strabiliante!〞. Renesmee fece un piccolo passo indietro, incerta. Forse aveva commesso un errore, forse non doveva mostrare a quel tipo la sua capacità di far vedere i propri ricordi .
〝 Adesso che sai che loro sono i miei genitori mi lasci andare… mi alsci tornare da loro!?〞
〝 Sai piccola Reneesme non devi temere… tu sei una bimba molto speciale… e… scusami se mi sono sbagliato… evidentemente i tuoi genitori volevano tenerti nascosta  ma sappi che da ora in poi qui sarai al sicuro…〞il tizio le aveva preso la faccia tra le mani, la bambina se le sentiva gelide e dure, sul suo viso  nonostante fosse anche mezza vampira poteva sentire il suo corpo rabbrividire. 〝 … vedrai che qui ti starai bene…non ti mancherà nulla … non puoi  tornare a casa mia piccola rarità… resterai qui con me…〞.
 Renesmee lo fissava sempre più impaurita, il mento iniziava tremarle, scoppiare a piangere non poteva essere stato così facile.  Il pensiero di non rivedere mai più i suoi genitori, i suoi familiari le aveva provocato un forte nodo allo stomaco. Le lacrime iniziarono ad imperversarle il volto.
〝 No…scc scc…〞il tizio la prese tra le braccia, restia ed impaurita Reneesme cercò di distaccarsi ma le era molto difficile, lui non la lasciava andare, sentiva la sua morsa 〝 Non devi piangere…cosa c’è non ti piace questo posto!?  Vedrai che qui starai bene!Te lo ripeto qui sei al sicuro! La tua famiglia non può stare con te… lo capisci?! Li metti in pericolo… perché tu sei… sei speciale… 〞
〝 Io voglio tornare a casa … da mia madre e da mio padre…  ti prego… posso? Posso tornare a casa? Mi staranno cercando… io non voglio restare qui…〞.
〝Ma non puoi andare a casa… e poi sono stati loro a dirmi di tenerti qui… credimi sei al sicuro! Non volevano che tu lo sapessi perché   beh… sono i tuoi genitori è… è difficile…Qui starai bene! Loro non possono starti vicino mai più…..〞il terrore imperversò la faccia di Reneesme, le lacrime continuavano a rigarle il volto rendendo la pazienza di Aro sempre più minima, prima di commettere una tragedia, anche se per lui era tutto nella norma, chiamò Jane annoiato, se non fosse  stata la sua esca, la sua trappola per le allodole, ne avrebbe fatto qualcosa di quella bambina, ma era meglio tenerla, prima o poi gli sarebbe servita. Anche se, l’idea di ucciderla dato che era stata commessa un infrazione, secondo quanto gli era stato raccontato dal suo informatore , ovvero quella che la bambina era frutto di una trasformazione dei Cullen,  sovrastava la sua idea di avere pazienza e aspettare che chi venisse a riprendersela fosse punito insieme a lei. Ma ora era cambiato tutto, quella bambina andava protetta e non di certo dalla sua famiglia, ma dai Volturi.   Renesmee continuava a piangere. 〝 Ti prego lasciami tornare a casa… farò tutto quello che vuoi ma lasciami andare!〞.
Aro la fissava spazientito 〝 Oh certo che farai tutto quello che ti dico piccola mia!〞la fissava con lo sguardo terrificante, Renesmee non aveva nemmeno la forza di urlare e di scappare, sembrava come se un grosso macigno l’avesse appena schiacciata. Jane  rientrò sentendosi chiamata.
〝 Jane occupatene tu… io devo … devo andare a consultarmi con gli altri…〞espresse seccato dal pianto, mentre apriva una porta, mimetizzata nel marmo delle pareti.
〝 Si…〞affermò mentre arrabbiata guardava Reneesme. 〝 ora me ne occupo io…〞borbottò seccata, mentre Reneesme piangeva impaurita.  Stava per infliggerle un po’ del suo dolore malefico ma Aro la fermò seduta stante.
〝 Mi raccomando … niente follie, trattala  con le dovute precauzioni! Lei mi serve!〞espresse mentre   richiudeva la porta dietro di sé. Jane annuì, non le piaceva affatto sentire il pianto della bambina, non sopportava questo genere di lamenti.
Reneesme continuava a piangere, l’idea di essere l’odio dei suoi genitori, di essere un male per loro le faceva male, sembrava un brutto incubo da cui non avrebbe più potuto svegliarsi. Jane la prese un braccio, nonostante le sue proteste. Uno strattone la fece quasi smettere, i singhiozzi si accumulavano dentro il suo stomaco mentre Jane affiancata da Alec, il suo gemello, la portava fuori verso quella che poteva sembrare una reception, il salotto che precedeva la stanza in cui aveva appena incontrato la causa del suo incubo .
〝 E smettila di piangere!〞sostenne irritata dai singhiozzi della piccola. Vedendola strattonare Heidi le corse in contro, Jane le inflisse subito il dolore, facendola indietreggiare. Per non crollare dovette poggiarsi alla scrivania. Renesmee assisteva impaurita alla scena, che cosa le aveva fatto per ridurla in quel modo?
〝E’ meglio che non ti intrometti in questa storia…〞espresse irritata 〝 altrimenti…〞parlava e blaterava mentre continuava ad infliggerle il dolore, sadica e senza scrupoli. Heidi si contorceva per il dolore.
〝 Jane… sorella…! Calmati! Aro non tollera questo genere di ripercussioni…〞Alec le posò la mano sulla spalla, in modo che si calmasse.  Lei lo fissò anonima, poi riprese per il braccio la bambina. Renesmee aveva lanciato un’occhiata a Heidi, dispiaciuta mentre lei ancora avvolta dal dolore le sorrideva, probabilmente per rassicurarla. Scrollò il capo preoccupata quando vide che insieme a Jane, anche Chelsea si era messa ad accompagnarla. Emise un sospiro che placò immediatamente immaginando quello che da li a poco avrebbe passato la piccola.
Nel frattempo Edward, Jake e gli altri erano a New York  attesa di salire sull’aereo per l’Italia. Erano infatti riusciti a trovare un volo privato e a distanza di un paio di ore dall’arrivo di Bella ed Elena sarebbero arrivati in Italia.
〝 Allora finalmente riesco a parlarvi!〞espresse preoccupata Rosalie nei confronti di Alice.
〝 Scusami Rose ma purtroppo la linea era disturbata… comunque non siamo riusciti a fermarle … sono partite nonostante tutto ora stiamo per imbarcarci su un volo privato…!〞
〝 Cosa?! Ma è una tragedia…  cioè Bella ed Elena in mano ad Aro… e non oso immaginare la mia piccola Renesmee,  sai che lui potrebbe ucciderla…〞espresse preoccupata.
〝 Si lo so… !〞manifestò afflitta Alice 〝 Comunque adesso andiamo da Aro e vediamo di risolvere nel migliore dei modi questa situazione… ieri ho avuto una visione lei è viva ma non riesco a capire le intenzioni di Aro… evidentemente sa come funziona il mio potere…〞
〝  Certo… me ne rendo conto〞sostenne Rosalie preoccupata mentre metteva in viva voce in modo che sia Esme che Carlisle sentissero.〝 Comunque … state attenti e… Alice? Suggeriscimi qualcosa perché io ho finito l’elenco delle scuse…〞
〝 In che senso Rosalie?〞
〝 Qui iniziano ad insospettirsi… ormai sono passate quasi due settimane dalla partenza di Bella, Elena e la bambina, il ritorno era previsto tre giorni fa … prima è stato qui Charlie con Kim… volevano sapere di Elena e Bella, mi ha detto che domani saranno qui i genitori di Elena e che oggi arriva Lola… la sorellastra di Elena! Cosa faccio? Che racconto?〞
Alice si portò una mano sulla testa preoccupata 〝 Fa tutto quello che vuoi, inventa… trattieni ma vedi di ritardare la cerimonia….! Ti prego…digli che sono ancora in giro per l’Europa, di che sono a Parigi  e che purtroppo a causa del maltempo sia i telefoni che gli aerei sono fuori uso… e che Jake ed Edward le hanno raggiunte per… ahh non so insomma …inventa qualcosa e vedi di sistemare anche Lola… prepara la stanza degli ospiti….〞
Lola? Jake fece segno di passargli il telefono. Non poteva mandarla a casa dei Cullen, non era per mancanza di fiducia ma era meglio un posto come La Push per lei. Alice lo guardò indispettita. 〝 Ehm Rose c’è… Jacob che vuole parlarti!〞Rosalie roteò gli occhi irritata, Esme le chiese di calmarsi.
〝 Si?〞esternò sorpresa ma infastidita. Nonostante tutto non le andava ancora a genio.
〝 Ciao.. ho sentito che sta arrivando Lola.. la sorellastra di Elena…〞
〝 Si e allora?〞lo interruppe bruscamente.
〝 Falla stare a casa con mia sorella… si insomma da Rachel o Emily  io intanto l’avverto… puoi farmi questo favore…〞
〝 Cos’è non ti fidi ancora di noi sanguisughe!? Non ce la mangiamo eh…〞
〝 No no…  figurati per me ormai è sorpassata come situazione con tutte le volte che Elena mi sgridava ormai mi ci ha fatto abituare però secondo me è meglio portarla dai Quileutes!〞
〝  Non credo per niente alla tua storia e..  però se proprio ci tieni dirò a tua sorella o chi meglio credi di portarsela a La Push!〞
〝 Okay grazie!〞
〝 Ciao Jacob sono Carlisle puoi passarmi Edward?〞
〝 Certo…〞
Edward prese il telefono, aveva poco tempo dato che stava per imbarcarsi, ma se c’erano novità era meglio che le sapesse e in fretta.
〝 Figliolo… non sono riuscito a mettermi in contatto con Aro… si fa negare… la sua nuova segretaria continua a dirmi che è occupato e più di tanto… non so come intervenire…〞
〝 Capisco Carlisle… grazie te ne sono grato!〞
〝 Però c’è una novità  ieri mi ha cercato Elazar chiedendomi se Irina era venuta da noi qui a Forks… perché mi ha detto che è scomparsa da un paio di mesi… loro non si sono mai fatti vivi perché la pensavano qui…〞
〝 Mi stai dicendo che lei possa… possa essere dietro questa storia…〞
〝 Non ne sono certo però temo che abbia unito i suoi rancori verso i bambini immortali e possa essersi vendicata in questo modo….〞
〝 E non solo verso i bambini immortali… Elena è un mutaforma … ma come ha fatto se ci spiava Alice avrebbe visto…〞
〝 Non traiamo conclusioni affrettate adesso pensiamo a parlare con Aro, speriamo che rilasci Renesmee o almeno che non le faccia del male  e soprattutto che Bella ed Elena trovino un momento di lucidità e si fermino nel commettere questo suicidio….〞
Edward chiuse il telefono. Ripensava alle parole di Carlisle, se Irina era andata davvero dai Volturi allora si spiegava come avevano saputo di Reneesme, probabilmente entrambi accecati dalla rabbia avevano ideato un piano coi fiocchi, rapendo Reneesme avrebbero avvicinato Bella, Elena e loro stessi come magneti con il ferro.
Bella ed Elena erano arrivate a Firenze. Il volo era atterrato con mezz’ora di ritardo ma poco importava ormai erano in Italia. Elena si era precipitata a comprare una cartina mentre Bella si era andata ad informare sulle auto a noleggio.
〝 Presa!〞comunicò Elena mostrandole la cartina e altri opuscoli informativi. Bella invece sembrava una ladra che aveva perso per strada il suo bottino. Si era informata sul noleggio e a parte l’affitto della macchina, le servivano circa 1000 euro di cauzione. Non avendo più carte di credito funzionanti, l’angoscia e la disperazione ripresero a salirle. Avevano optato per il noleggio dell’ auto perché  era in corso uno sciopero e i treni tantomeno gli autobus non si sarebbero avviati per almeno due, tre ore.
〝 Quanto ci è rimasto…?〞chiese speranzosa ad Elena a cui aveva affidato l’incasso del biliardo.
〝 Tolti i soldi per i biglietti e per i passaporti.. e per la cartina… beh siamo quasi a cinquecento  dollari che tramutati in euro sono … 〞Elena si mise  a fare qualche calcolo dato che poco prima il tipo che le aveva venduto la mappa le aveva spiegato il cambio monetario. 〝 beh circa seicento euro…〞
〝 No!〞Bella si mise le mani sulla testa. Sembrava dover ricominciare il calvario del come trovare i soldi.〝 No accidenti!〞
 〝 Ma che ti succede!?〞Elena tornava a preoccuparsi per sua sorella 〝 Bella cos’hai?〞
〝 C’è che non abbiamo soldi a sufficienza per noleggiare l’auto e non ci sono treni o autobus…che ci portano a Volterra ….〞.
〝 Bella sta traquilla… senti perché non andiamo a prenderci qualcosa da metterci sotto i denti.. pensiamo al dafarsi … riflettiamo un attimo…〞
〝 Non ho fame… scusami Elena… devo solo pensare a come arrivare a Volterra…〞
〝 Dai… ci sediamo e pensiamo a come fare…!〞espresse Elena indicandole il bar- ristorante a qualche passo dall’aeroporto.
Bella non se lasciò dire due volte, a distanza di circa 100 metri dall’aeroprorto vi era un bar ristorante. Bella guardava la mappa di Volterra, piccola ma fitta nei suoi vicoli e stradine.  Mentre cercava di ricordare qualche scorciatoia, Elena non potè che lanciare lo sguardo verso la coppia che stava arrivando in moto. Un po’ sorrise, ripensava a lei e Jake sulla Harley ma anche quella moto non era male, anzi era molto bella, un classico. Bella osservava la cartina, Elena sorseggiava il suo espresso e non faceva altro che guardare la moto, una vecchia Honda nera con alcuni particolari rossi e arancioni, guardava meglio la scritta era una Nighthaw  probabilmente dell’85. Vide che i due tipi, molto intimi, dato che non avevano smesso un minuto di baciarsi e  amoreggiare tra loro, stavano salendo verso una scala che probabilmente portava a degli appartamenti o stanze. Non ci pensò due volte, infondo tutte le idee che aveva avuto fino a quel momento avevano sempre avuto successo. Il bar sembrava vuoto, in effetti erano le uniche clienti alle sette e trenta del mattino a Luglio, in un posto così isolato che dava quasi sull’autostrada, non poteva che essere normale.
〝 Bella…〞le disse quasi sussurrando 〝Mi è venuta un’idea…〞
〝 Per cosa?〞
〝 Tu devi fare solo quello che ti dico…〞
〝 Elena non mi piace quando fai quella faccia…〞poi Bella notò la moto e capì tutto. 〝 No! Ti prego abbiamo già fatto i documenti falsi ora vuoi essere incriminata anche per furto….?!〞
〝 Vuoi andare da tua figlia?!〞
〝 Si ma… non possiamo rubare anche la moto! 〞
〝 Ma non lo farai tu.. e poi non la rubiamo è in prestito…! Dai ascoltami e… vedrai che entro un paio d’ore saremo a Volterra….〞
Bella  sospirò ansiosa poi lasciò che Elena le spiegasse. E così mentre Bella si avvicinava con lei lentamente alla moto, Elena controllava che ci fosse tutto. Sembrava troppo semplice: i due tizi presi dalle follie dell’amore avevano dimenticato i caschi sul manubrio e non avevano inserito nemmeno un catenaccio o qualcosa che facesse da antifurto. Non c’erano chiavi ma tantomeno la moto sembrava essere bloccata. Elena si guardò attorno ancora “ Adesso o mai più!” si disse mentre con molta calma e senza che nessuno la notasse guardando verso il bar e verso sua sorella.
〝 Fammi da palo…!〞le disse mentre con molta molta attenzione spostava la moto verso un enorme cespuglio decorativo.  Bella si mise a guardare, nel bar c’erano alcune persone ma nessuno prestava attenzione a quello che accadeva fuori erano intenti a guardare la televisione. Elena  si guardò ancora una volta attorno, nessun ostacolo. Bella si voltò per capire a che punto era, la vide armeggiare vicino il manubrio. Elena aveva tirato i cavi, non avendo nulla per poter arrivare ai fili di rame strappò la plastica con i denti, fece sfregare tra di loro i fili, cercando di farla accendere. Roteava la maniglia dell’accelerazione, mentre consegnava a Bella il casco. Il motore emise un forte rombo. Elena si mise in sella,sorrise ci era riuscita, il rombo del motore, forte e deciso echeggiò nel parcheggio vuoto.  
〝 Dai su muoviti Bella!〞le disse con foga. Bella salì sulla moto, il  proprietario della moto, figo ma mezzo nudo uscì per reclamarla ma ormai era troppo tardi, Bella ed Elena avevano imboccato l’autostrada pronte ad arrivare a Volterra.
Renesmee avrebbe voluto fare qualsiasi cosa pur di non dover tornare dentro quella cella buia e fredda, ma Jane continuava a trascinarla mentre l’altra tipa, insieme a lei, parlava sottovoce.
〝 E comunque è meglio agire prima che… che la bambina possa commettere altri atteggiamenti come questo…〞sostenne decisa la tipa dai capelli castani arruffati.
〝 E’ per questo che ti ho incaricata di seguirmi… ti lascio con lei e cerca di fare un buon lavoro… Aro mi ha impedito di farle… beh sai cosa posso fare…〞la tipa bassina  dai capelli castani annuì anche se per Renesmee non era tanto più diversa dall’altra, cattiva e maligna, l’una decisamente sua   seguace l’altra.
〝 Si… sta tranquilla Jane ora me ne occupo io…〞disse arrivate quasi alla porta della cella, dove Renesmee era stata rinchiusa e che sperava, invano di non tornarci.
Jane accennò con lo sguardo verso Renesmee, quest’ultima la guardava impaurita e scossa. Una bimba sola in mezzo a dei vampira anomali per quello che ne sapeva. Una lacrima le percorse il viso quando la tipa, sostituta della cattiva, aveva messo le chiavi nella serratura e le aveva spalancato la porta, mentre la bionda cattiva le accennava un sorriso perfido.
〝 Non preoccuparti!〞si era messa alla sua altezza degli occhi. 〝 devi fidarti di noi… noi siamo la tua vera famiglia… piccola!〞le offrì la sua mano, Renesmee non potè non cedergliela, sentiva come una forza gravitazionale che le diceva di crederle e di fidarsi.
〝 Vieni…entra…〞le propose accendendo il piccolo lumino accanto alla struttura della porta. Renesmee era indecisa, non sapeva che fare. Chelsea dovette un po’ interagire con la piccola, aveva capito che non bastavano la sua inflessione  e il suo ascendente, ci voleva un vero e proprio rapporto di fiducia. Heidi aveva avuto ragione a dire anche a lei che è solo una bambina e andava trattata come tale.
Chelsea, trattenendo il più possibile il respiro, la prese tra le sue braccia, cullandola e coccolandola, sentiva la sua paura e i suoi timori e affinchè i poteri funzionassero doveva svuotarle la mente 〝 Lo so piccola che sei spaventata e confusa ma… sappi che… quelli che dicevano essere i tuoi veri genitori non lo sono….〞continuava a cantilenarle.
〝 Ma non non è vero! Tu sei cattiva non è vero!〞esplose Renesmee ansiosa.
〝 No no amore… piccola…〞Chelsea la mise sulle sua gambe a sedere, chiuse gli occhi cercando di non ucciderla, il suo profumo era qualcosa di speciale 〝 Noi siamo la tua famiglia… devi pensare solo a questo… 〞
〝 Ma la mia mamma è…〞
〝 Tu non ce l’hai la mamma… 〞tentava di persuaderla 〝 Sei una bambina speciale e i bambini speciali non possono avere una famiglia  …〞le diceva mentre con una siringa sottile le iniettava della morfina, per darle una sensazione di calma.
〝 Ma…no..no…no…〞Renesmee scuoteva la testa incredula e spaventata.
〝 e nemmeno un papà…〞le diceva facendosi guardare negli occhi. Renesmee si sentiva in uno stato ipnotico. Non poteva fare a meno di guardarla negli occhi e ascoltare le cose che lei le diceva. La sua mente sembrava quasi annullata, come se fosse stato schiacciato il pulsante reset nella sua memoria e l’unica cosa, che le era rimasta, era la voce di quella donna, che la convinceva di cose non vere, le sorrideva facendole credere che tutto fosse vero, che tutto era reale ma invece Renesmee era solo vittima di un suo incantesimo.
〝 Hai capito piccola mia….〞le diceva facendosi guardare ancora negli occhi mentre le invocava mentalmente ancora le sue convinzioni.
〝 Si…〞la voce della bambina sembrava atona, come in uno stato di trance. 〝 Io non ho una mamma… non ho un papà io non sono Renesmee Cullen…〞
Chelsea la guardava soddisfatta 〝 Bene… brava piccola brava!〞le diceva mentre spegneva la candela e la rinchiudeva dentro la sua cella 〝 Riposati…piccola sei stanca vero?〞
〝 Sono stanca…〞le ripeteva  automaticamente, quasi in un mormorio la bambina. Poco dopo raggiunse Jane, che era nella stanza delle riunioni con Aro, intento a parlare con un’ospite. Jane vide il suo accenno e le si avvicinò. 
〝 Hai compiuto la tua mansione…?〞le domandò con freddezza e distacco.
〝 A pieno regime …〞rispose Chelsea seguendo il suo tono di voce.
〝 Ottimo lavoro Chelsea.. sarai premiata come dovuto per questo…〞
Lei le lanciò un sorriso, Jane con distacco si mise ad ascoltare quello che Aro e gli altri avevano da dire alla loro ospite.
〝 E così… mi hai mentito… mia cara Irina…〞sostenne Aro girandole attorno come un o squalo con la sua preda.
〝 Mentito ma…? Aro io io non…capisco… sono venuta qui per avvertirti e tu mi dici questo?〞sostenne preoccupata.
〝 Vedi Irina…〞Aro le si avvicinava cercando di essere garbato anche se il pensiero di avergli raccontato una fandonia lo faceva andare su tutte le furie 〝 Tu mi hai detto di averli spiati per mesi… in collera per quello che avevano fatto al tuo compagno e… nel ricordo di tua madre… uccisa causa di un bambino immortale… purtroppo io ho seguito solo la legge…quella volta…però questo caso è diverso la bambina…è nata così… ibrida…  〞. Irina abbassò la testa, quelli non erano ricordi ma incubi, cercò di stare calma anche se la rabbia stava pervadendo il suo corpo.
〝 Si  e infatti sono venuta qui a confessarti della bambina che hanno trasformato e del legame con … con i mutaforma… credo di averti fatto un gran favore… devi punirli…assolutamente e poi lei è ancora umana non è stata trasfromata…so che ve lo avevano promesso come vediti sto solo favcendo dei favori〞.
 Aro fece un sospiro annoiato e andò avanti 〝 Ma si si certo! Questo non lo metto in dubbio mia cara mi sei stata d’aiuto li puniremo col dovuto rispetto della nostra legge , una sorella mutaforma è come avere una condanna a morte… una macchia indelebile,  però lei, Isabella mi ha sempre dato l’impressione di avere un asso nella manica magari la risparmierò o forse… mah si vedrà… al momento〞sogghignava mentre la fissava eccentrico.
〝 Ma la bambina anche lei deve essere eliminata no? Mia madre l’hai uccisa per colpa di un bambino come lei… E poi avrai tutto il resto dei Cullen qui …non era quello che volevi Aro? Tenerteli per te…?〞
〝 … Irina… non penso che debba preoccuparti di che fine faranno i Cullen! Io ti sono molto grato, tu hai fatto molto però ricorda che non puoi mentire a me… 〞
〝 Ma io non … 〞Irina cercava di avvicinarsi a lui ma Jane le aveva inflitto il suo dolore. Un’ urlo straziante echeggiò per tutta la stanza. 〝 Loro hanno commesso un omicidio… devi punirli!〞urlò ma un secondo attacco di Jane la stroncò per terra agonizzante. Annoiato e stanco Aro fece cenno a Felix di prenderla.
〝 Portetela via non è una bella cosa da vedere… infondo tra poco arriveranno altri ospiti no?!〞si disse guardandosi con Caius e Marcus, mentre Felix la portava in una delle tante cellette vuote.
 
In meno di tre ore Elena e Bella avevano raggiunto le mura esterne a Volterra. I soldi erano bastati per fare abbastanza rifornimenti ma non  era il caso arrivare fino alla piazza centrale con quella moto .
〝 Perché ti fermi?!〞domandò Bella ansiosa sollevandosi il casco.〝 Non funzuiona più si è bloccata!?〞
〝 Perché credo che desteremo meno sospetti se andiamo a piedi… infondo… quanto dista  da qui la piazza che ricordi di aver attraversato…?〞espresse dubbiosa Elena.
〝 Credo una quindicina di minuti se corriamo…〞espresse Bella.
〝 Bene…〞Elena fece cenno di scendere 〝 Lasciamo qui la moto… e andiamo a piedi…〞
〝 Sicura Elena? Senti vuoi aspettarmi qui?〞
〝 Mentre quelli la dentro ti sequestrano e ti ammazzano!? No nemmeno per scherzo… Bella …sono qui con te adesso andiamo…〞le disse mettendo il cavalletto alla moto e lasciando i caschi sopra di esso. Bella annuì, tirò un sospiro cercando di non ricordare i momenti che aveva vissuto qualche anno prima, quando era venuta a Volterra per salvare Edward. Iniziando ad accelerare il passo si diressero verso la parte alta della città. Nonostante ci fosse gente non era niente rispetto a quello che aveva visto in occasione della festa per la cacciata dei vampiri dalla città. Tutto era silenzioso, tutto era tranquillo. Scrollò il capo mentre con Elena risaliva verso le scale, che aveva fatto di corsa, quella volta, una corsa contro il tempo per salvare Edward.  Poi dovette fermarsi un vortice alla testa e nel petto la stava per farle mancare i sensi, si sentiva male, dovette poggiarsi ad Elena per non cadere.
〝 Cosa c’è ti senti male. ?!Vuoi dell’acqua? Vado a chiedere al bar…〞le domandò preoccupata guardandosi attorno e notando che a meno di cinquanta metri ce n’era uno aperto. Bella scrollò il capo〝 No tranquilla Elena! E’ tutto a posto!〞fece un profondo respiro e riaprì gli occhi.  Si sedette un momento sugli scalini. Si voltò verso la piazza, nulla era cambiato, beh certamente mancava la marea di gente vestita di rosso, accalcata e conquistata dai festeggiamenti, ma la piazza vuota rimaneva enorme e  antica, con quella fontana in mezzo a tutto il resto. Guardò verso il torrione, l’orologio stava per battere le undici e trenta,  anche la tra quei mattoni antichi e quei rintocchi sembrava tutto uguale lanciò poi un’occhiata dolorosa e terrificante verso la porta di legno, in un secondo le riaffiorarono i ricordi di Edward, che stava per uccidersi esponendosi al sole di mezzogiorno, la luce che iniziava ad illuminargli le spalle. Chiuse gli occhi, una lacrima le percorse il viso rievocando  la corsa folle tra la gente, la fontana su cui aveva quasi volato per fermarlo, per dirgli “Guardami non sono morta!Sono viva amore! Sono viva non ucciderti ti prego!” ricordava il suo abbraccio, la sua confusione, il suo essersi accorto che nonostante tutti gli sforzi lui non poteva fare a meno di lei, della sua presenza, del suo amore. Mentre cercava di fermarsi, di non piangere, perché quello era il momento in cui doveva dimostrare la sua forza, la forza di una fragile e semplice umana,  un sorriso, un accenno qualcosa di simile comparve sul suo viso. Le riaffiorò alla mente il bacio, quel bacio travolgente, quel bacio che le diceva “ Ho sbagliato non ti lascerò mai più! Sei mia per sempre!” ed era esattamente quello che voleva, che lui non se ne andasse mai più, che il loro amore fosse eterno. Elena le aveva portato di corsa una bottiglietta d’acqua fresca, Bella diede un sorso poi si sciacquò il viso per poter tornare alla realtà. Riaprì gli occhi, Elena la fissava preoccupata e angosciata. Si fece forza e si sollevò dagli scalini per guardare quella piazza con occhi diversi. Quella volta aveva corso ogni rischio per salvare Edward, stavolta non avrebbe fatto da meno, per sua figlia avrebbe dato anche la sua vita stessa, doveva essere forte per lei. Uno sguardo per rassicurare Elena, poi le fece cenno di seguirla. Attraversò la piazza, a passi veloci, Elena la seguiva senza esitazioni. Si guardava attorno, quella piazza era enorme e suggestionante, il castello era tutt’uno con essa, enorme e chissà quanto antico. Bella fece cenno di aggregarsi, la porta del torrione era davanti a lei. Fece un passo indietro esitante. Elena la guardò “ Sono con te! Vedrai che andrà tutto bene!”. Bella fece cenno per aprire, la mano incerta.  Elena aiutò a tirare il chiavistello che la chiudeva. Per Bella fu davvero un mistero che la porta, seppur con molta fatica, fosse praticamente aperta, incustodita, le sembrava strano conoscendo un po’ la mentalità dei Volturi. Senza esitazione Bella attraversò l’uscio, sembrava tutto troppo strano e silenzioso. Salì con calma gli scalini e si introdusse all’interno Elena la seguiva guardandosi attorno.
〝 Questo posto mette i brividi…〞espresse Elena osservando quelle mura di marmo tra il grigio e il verdognolo, quei colori smorti e la luce soffusa, le ricordavano una camera mortuaria,  ma Bella era presa a ricordare come quella volta erano arrivate ad Aro. Si fece coraggio e prese a seguirla mentre continuava a guardarsi attorno incerta.
 Intanto, la nuova segretaria dei Volturi  entrò dopo aver bussato e dopo essersi inchinata 〝 …credo ci siamo… le ragazze si sono avvicinate all’entrata che  di solito usate con gli umani…〞
〝 Brava mia cara Angelica… sei una segretaria efficiente… ora va alla reception e tienimi informato…〞espresse Aro soddisfatto carezzandole il volto.
〝 Si…  〞 rispose soavemente la ragazza, giovane e dai capelli rossi si chinò per salutare.
〝 E’ così deliziosa quella ragazza non trovate?〞espresse compiaciuto, mentre Caius e Marcus invece non erano decisamente partecipi al suo entusiasmo.
〝 Che intenzioni hai con l’umana e la mutaforma…〞sostenne quasi disgustato Caius, pensando appunto ad Elena.
〝 Prima facciamole entrare poi… vedremo cosa farne…〞sostenne ansioso Aro.
〝 Io non tollero che mi abbiano mancato di rispetto… avevo messo una clausola per lasciarli andare quella volta e non è stata mantenuta…〞iniziò ad innervosirsi Caius.
〝 Io credo invece che non debba arrabbiarti… questo potrebbe andare tutto a nostro vantaggio… credo che tu  possa capire… quello a cui mi riferisco.. quelle due sono un bel bottino e… sarebbe un peccato lasciarsele sfuggire…non credi?!〞concluse Aro malinconico, guardando Caius irritato e Marcus che sembrava annoiato, mentre dal monitor osservava Bella ed Elena intenzionate ad entrare  nel palazzo, aveva fatto ordinare di lasciare tutto incustodito, con le vie d’accesso il più possibile libere. Fino appunto a quella che sarebbe stata la segreteria dove una volta alla scrivania c’era Gianna e adesso era occupata da Angelica.
Bella fece cenno ad Elena di seguirla. Aveva trovato nel lungo, freddo e anonimo corridoio le scale, quelle scale semi illuminate che ricordava aver già traversato qualche anno prima.  Elena continuava a guardarsi attorno, c’erano bellissimi quadri anche se con dei soggetti poco rassicuranti che con la luce fioca davano l’idea di essere finiti in una casa infestata. 〝 Eccoci adesso dovremmo andare per di qua…〞le sussurrò Bella, Elena accennò con il capo poi insieme a sua sorella prese a scenderle. Le mura al tatto erano fredde e umide e il forte odore di muffa misto a qualcosa di putrefatto infestava l’aria. Bella ricordava meglio quelle scale, ricordava di averle passate durante il tragitto con Edward ed Alice. Erano strette, poco illuminate, lugubri, solo qualche spiraglio di luce illuminava i primi tre scalini, per il resto era tutto semi illuminato. L’unica certezza per non cadere era il passamano di ferro, freddo e ruvido al contatto, bisognava fare attenzione se non ci si voleva tagliare il palmo della mano e, non era proprio il caso.  Avevano sceso la rampa delle scale. Bella era incerta se andare verso sinistra o continuare a scendere ancora, poi di fronte a sé trovò l’ascensore, ricordava di aver utilizzato anche quella per scendere ancora più in basso. Non c’erano altre vie d’accesso. Fece cenno ad Elena di seguirla anche se le suonava tutto troppo strano. Si fermò un momento il freddo iniziava a imperversarle nelle ossa tanto da dover abbassarsi le maniche per coprirsi. Per Elena non c’erano grossi problemi a parte quell’odore insopportabile che le faceva venire il voltastomaco.  Bella si era fermata, pensierosa e confusa.
〝 Cosa c’è?   Abbiamo sbagliato entrata, ci siamo perse?〞espresse Elena notando la sua faccia preoccupata.
〝 No è che mi sembra tutto così strano! Non è da loro lasciare tutto incustodito…〞. Bella stava per dire qualcos’altro poi dovette fermarsi. Il respiro si bloccò per qualche istante, un brivido le percorse la schiena, quando si trovò davanti Felix insieme a Chelsea e Demetri. Elena la fissava spaventata, se sua sorella aveva deciso di terrificarla, di farle diventare reale quello che le aveva descritto fin o a quel momento solo a parole, ci stava riuscendo. Erano davvero terrificanti come aveva ipotizzato fossero secondo le descrizioni di Bella. Uno alto e possente la fissava con aria cattiva e poco ragionevole, gli altri due un altro uomo più basso ma con lo stesso sguardo famelico e l’altra con degli occhi ipnotici le avevano messo addosso terrore puro. Un rantolo di quello più alto fece indietreggiare Elena, che iniziò a tremare e latrare. Felix, infatti, non ci pensò due volte ad afferrarla per un polso e bloccarla, lacerandole quasi un braccio e tenendola per il collo.
〝 Vi prego non fatele del male… lei non centra nulla con tutto questo…〞espresse angosciata Bella, notando che Elena iniziava a tremare. Mentre tentava di convincere quelli a non ucciderla implorava sua sorella di non farlo. Guardò Elena negli occhi e fece un cenno con la testa per dirle “ Non qui… non farlo!” Elena cercava di calmarsi anche se il tremore sovrastava su tutto.
〝 Venite Aro vi sta aspettando…〞comunicò irritato Demetri afferrando anche Bella per un braccio. Sembrava un tocco leggero invece la sua presa sembrava starle per staccarglielo. Una morsa di dolore imperversò sul viso, Elena la fissava preoccupata. Notando il legame e la complicità tra le due, Chelsea tentava di distruggerli ma, invano perché Bella, nonostante tutto aveva messo in atto lo scudo  protettivo, in cui aveva incluso sua sorella.
“ Elena…”cercava di esprimerle mentalmente   anche se il dolore alla morsa di Demetri la  infastidiva “ Elena sta calma … cerca di non trasformarti davanti a loro… ti prego non farlo!”
“ Cercherò ma è più forte di me… la loro presenza mi mette fuori controllo… mi spinge a trasformarmi…”
 “Ti prego, ti capisco … è la tua natura  ma cerca di non farlo è per il tuo bene…!”
“ Ma cosa ci faranno adesso?”
“ Non lo so”espresse Bella preoccupata “ proverò a parlare con Aro… sta tranquilla ti prego!”
Si guardarono ancora una volta, angosciate. Bella lanciò un’occhiata alla scrivania, oltre a quella che ricordava avesse trascinato un bel gruppetto di umani da Aro, mentre lei insieme ad Edward e Alice erano riusciti a scampare la morte, c’era una nuova segretaria bella ovviamente, di una bellezza rara, capelli ramati, occhi verde smeraldo, pelle candida come la neve, lei si che poteva passare per una vampira se non fosse stato per le gote rosse che illuminavano il suo viso.
〝 Buongiorno… benvenute…〞espresse sorridente a lei quanto a sua sorella. Demetri e Chelsea la guardarono in cagnesco, la bella ragazza si quietò immediatamente. Heidi stava per raggiungerli per dire qualcosa ma, dovette fermarsi, lo sguardo di Chelsea la fece placare, indietreggiò afflitta, pensava a quella povera bambina, chissà in che condizioni era, cosa le avevano fatto.
Al contempo Chelsea lasciò le ragazze nelle mani di Demetri e Felix, Jane la aspettava sulla soglia. Bella incrociò lo sguardo con il suo, se la ricordava proprio così  seccata e annoiata.  Jane , dal canto suo, lanciò uno sguardo ad entrambe, irritato e disgustato, poi aprì quella porta enorme e cigolante, la oltrepassò con la sua camminata felina, elegante quasi senza fare rumore, Demetri e Felix entrarono con le ragazze ancora nella loro morsa. Bella alzò lo sguardo, erano la, sembrava non fossero passati quasi tre anni dall’accaduto e invece tutto era fermo. La, sotto quel castello, nelle gallerie più segrete, quella stanza sembrava non essere cambiata. Caius incrociò lo sguardo con il suo, sembrava adirato alla sua presenza, Bella cercò di non guardarlo lanciò uno sguardo ad Elena, che continuava ad oscillare, nonostante gli sforzi di non farlo. La guardava rassicurandola,  sforzandosi di non trasformarsi.
〝 Ma bene… bene!〞Aro si avvicinò a loro estasiato, esaltato della loro presenza 〝 Che bello riaverti qui mia giovane e incantevole Isabella… e così nonostante sia passato tanto tempo sei riuscita a ritrovarci… sei stata davvero eccellente… sono proprio fiero di te….〞le carezzò il volto Bella chiuse gli occhi terrificata da quelle mani gelate e chissà già  pronte  ad ucciderla.
〝  Vedo anche che stavolta sei venuta anche in compagnia…. 〞sostenne avvicinandosi ad Elena. Fissava entrambe inebriato. Poi le prese la mano, intento a vedere chissà cosa ma come immaginava nemmeno su di lei il potere funzionava, sorrise malizioso mentre fissava compiaciuto Elena negli occhi, terrorizzata.
〝 Ti prego non farle del male… lei non… non ha nulla a che fare con questa storia… prendi me e lasciala andare insieme a mia figlia…〞espresse guardandosi attorno terrificata 〝 ti prego!〞
〝 Sono incantato… incantato da tutto questo!  E’ meraviglioso ! Davvero…! due di voi… una  straordinaria svolta… è qualcosa di straordinario〞espresse gioioso ignorando completamente le suppliche di Bella.
〝 Aro smettila di teatralizzare e piuttosto io avrei da puntualizzare che lei è ancora umana…〞intervenne Caius seccato.
〝 Caius … abbi pazienza non vogliamo conoscere il motivo della loro visita…?〞lo zittì Aro.
〝 Lo sai benissimo perché sono qui! Dov’è mia figlia!? Devo sapere che almeno sta bene… devo vederla…〞sostenne decisa Bella.
〝 Figlia…? Perché tu hai una figlia….?〞la derise Aro guardandosi con Jane e con gli altri Volturi.
〝 Si Renesmee mia figlia,.. circa tre giorni fa l’hai presa e mi hai chiamata subito dopo dicendomi di venire qui… se volevo riaverla… sono qui… a riprendermela!〞
〝 Oh si si la piccola Renesmee .. adorabile, deliziosa mezzosangue  ma lei starà benissimo qui…non trovi? Lei è speciale…. Deliziosa piccola immortale…〞fece finta di non sapere nulla, anche se la sua risatina malefica risaltò agli occhi e alle orecchie di Bella quanto di Elena.
〝 Smettila e dimmi dov’è…!〞l’ansia e la paura di Bella iniziavano ad aumentare, ma non per sè stessa, per sua figlia 〝Ti prego devo vederla!〞le lacrime imperversarono sul suo volto.
Aro le si avvicinò ancora 〝 Povera … povera Isabella… sei proprio debole e umana … se solo fossi diventata immortale  saresti perfetta e se  poi  conosceresti bene le leggi dei Volturi…sapresti che quella bambina è un pericolo per te quanto per i Cullen… ma non ti hanno detto niente!? Ahimè…〞si rivolse malinconico e dispiaciuto anche se in realtà poca importanza gli dava lo stato d’animo di Bella, per lui era un capriccio come un altro.
〝 So che i bambini immortali sono un pericolo , ma, mia figlia non è stata trasformata è stata partorita non è stata infranta …alcuna legge!  E’ educata secondo le nostre regole…. 〞
〝  Le vostre regole!〞la derise ancora Aro, Jane la fissava con sdegno 〝 Oh che perspicacia… ma sai davvero tutto… Edward deve averti istruita bene.. ma… c’è una cosa che ha dimenticato di dirti… molto molto importante mia cara e giovane umana…! Che sacrilegio dimenticarsene….〞
Bella la fissava in attesa 〝 Che ai Voturi non si mente mai! E soprattutto mai andare contro il mio volere… noi siamo la legge dei vampiri mia cara Isabella! 〞espresse e sottolineò  costernato. 〝 Vedi c’è una persona molto vicina alla tua famiglia se così si può definire, visto che è stata lei a portarmi le notizie fresche sulla tua famiglia, che mi ha raccontato un po’ di cose… per esempio della bambina , perché  non ci avete informato della sua esistenza? Saremmo venuti personalmente a fare la sua conoscenza infondo è sempre mezza immortale… e poi c’è un piccolo particolare…〞espresse facendo cenno a Demtri di avvicinare Elena.
〝 No ti prego lasciala stare! Lei non… non ha nulla a che fare con questa storia… ti prego lasciala andare insieme a mia figlia… se vuoi puoi prendere me ma… loro lasciale ti prego!〞
〝 Ma che incanto …〞sostenne mettendole vicine. Elena si abbracciò a sua sorella, sembrava essersi calmata un po’ anche se lo sguardo di Aro la terrificava 〝 Due di voi … meraviglioso davvero! Due perle rare! Due preziose bellezze… sono lusingato! Meravigliose e perfette…Allora Isabella e….〞
Fece cenno ad Elena, quest’ultima lo fissava spaventata, il suo sguardo penetrava e sembrava volerla uccidere all’istante.
〝 Elena…〞mormorò  a filo di voce avvicinandosi a Bella, quest’ultima le mise una mano sulla spalla.
〝 Elena!〞sostenne Aro strabiliato 〝  Elena…!Che nome elegante… e nobile! Bello molto bello mi piace mi piace molto ma….〞espresse sfiorandole il braccio 〝 Non devi tremare qui nessuno ti farà del male puoi starne certa…però prima voglio provare…〞lanciò un’occhiata a Jane 〝 se sei come tua sorella… sei speciale anche tu a parte l’odore…〞
〝 Non farle del male!〞sostenne Bella mentre veniva allontanata e afferrata da Felix.  Jane aveva provocato invano il dolore a Elena. La guardava irritata e rabbuiata mentre Aro la fissava attratto.
〝 Incredibile … 〞espresse esterrefatto 〝 anche su di te non funziona… sono impressionato! Lo sapevo lo sapevo che avrei fatto centro…〞Elena guardava confusa Bella mentre Aro continuava con entusiasmo.
〝 E’ fantastico … due sorelle… gli stessi poteri… è un occasione da non perdere!〞sostenne raggiante mentre le fissava entrambi sempre più esaltato, una risatina sadica echeggiò nelle mura, facendo rabbrividire Elena quanto Bella.
 Caius si alzò in piedi irritato 〝 No ! Adesso basta! Basta con questi giochetti! Non posso lasciare che questo tuo entusiasmo prenda il sopravvento! Prendi i giusti provvedimenti Aro e al più presto!〞
〝Aro dobbiamo procedere come… sappiamo! Lei è rimasta umana… sua sorella è quello che sai…〞sopraggiunse Marcus guardando irritato Elena.
〝 Lo so lo so cos’è e infatti… so già come procedere ma ve l’immaginate una mutaforma immortale… strabiliante… eccitante mia cara Elena no?! 〞quest’ultima lo fissava sconvolta. E se non avesse tollerato il veleno essendo mutaforma? Se fosse morta? Un brivido le percorse la schiena mentre Aro la fissava lusingato e festoso. Bella tentava invano di strattonarsi da Felix.
〝 Se non la smetti ti spezzerò il braccio!〞sostenne irritato. Bella gli lanciò un’occhiata aspra.
〝 Aro! Ti prego non lo fare… lasciala.. ti prego!〞rassegnata urlava mentre Demetri  portava via Elena, sotto comando di Aro.
〝 Bella…Bella ….〞l’urlo di Elena scomparve dietro la porta enorme che si richiuse. La morsa del dolore, la voragine nel petto si stava riaprendo. Tutto improvvisamente le vacillava, tutto le girava vorticosamente. Non riusciva più a tenere gli occhi aperti, troppa ansia e troppa tensione la fecero crollare per terra, svenuta.
〝 Cosa ne facciamo!?〞sostenne annoiato Marcus.
〝 Ucciderla è la soluzione più ovvia così come sua sorella!〞espresse Caius lanciando uno sguardo compiaciuto verso Jane.
〝  No! No… 〞Aro li interruppe immediatamente 〝 Loro mi saranno d’aiuto… diamo l’immortalità ad entrambe vedrete che diventaranno le stelle di punta della guardia… 〞espresse compiaciuto mentre Jane lo fissava rabbuiata 〝 Nulla a togliere i tuoi poteri straordinari Jane..〞
〝 Trovo tutto questo patetico!〞intervenne aspro  Caius.
〝  Patetico dici?! Io mi ritengo fortunato… due di loro… e così servite su un piatto d’argento! Hanno qualcosa che mi serve… prima occupiamoci della mutaforma… poi di lei… intanto chiudetela in una delle segrete… 〞fece cenno a Felix di occuparsene. Lui la prese tra le sue braccia grosse. Bella era ancora incosciente, ma non aveva idea di quello che le stava per capitare.
Intanto Edward, Jake e gli altri con una macchina a noleggio erano quasi arrivati a Volterra. Mentre Alice con Leah e gli altri cercavano di studiare la mappa della città la mappa vecchia, quella che dava indicazioni anche sulla vecchia distribuzione idrica, sulla rete fognaria e altri particolari dal punto di vista sotterraneo, Edward dava indicazioni a Jake su come procedere.
〝 Mancano circa venti minuti e ci siamo…〞sottolineò calcolando che c’era una colonna di macchine che precedeva l’entrata nelle mura cittadine.
〝 Come pensi di fare… ? La luce del sole non vi procurerà problemi…〞sostenne pensieroso Jake immaginandoli a Luglio sotto il sole caldo dell’Italia.
〝 Si e infatti per non dare nell’occhio siamo costretti a dividerci… ora ascoltami bene… mentre noi faremo tutto dalle mura esterne alla città, cercando di entrare dal condotto fognario voi entrerete nelle mura, dovrete salire per le scale che portano alla piazza centrale, da li affiancate un enorme portone di legno, sotto la torre campanaria ma non entrate da li, se ci farete caso alla destra del portone c’è una sorta di piccola galleria murata, in realtà è uno dei passaggi per  entrare  nel castello, senza farsi notare troppo dalla gente. È strettissima perché sembra un muro distanziato di qualche metro all’altro ma se andate fino in fondo troverete un portoncino di ferro, sollevandolo vi introdurrete, in una specie di tombino da li sarete entrati nel castello… da li beh prima che potete procedete come sapete…〞Jake fece cenno di aver capito così come gli altri 〝 Da li sapete cosa fare… so che ce la potete fare…  penso che possa bastare〞. Jake annuì sentendo che gli altri nei pensieri avevano capito come agire.
〝 Spero solo che siamo arrivati in tempo… e che tutte e tre stiano bene… 〞sottolienò angosciato.
〝 Mi spiace Jacob ma non riesco a vedere nulla tantomeno su Elena, ho visto solo la decisione di Aro che pensa di usarla in qualche modo…〞sostenne afflitta Alice 〝 ma non so in che modo!〞. Jake lanciò un’occhiata ad Alice per rassicurarla, sapeva che non era colpa sua se non poteva vedere i mutaforma ma sperava solo che la sua Elly stesse meglio e che in qualche modo usando la sua abilità, la guarigione, potesse farcela .
Aro aprì la porta della cella. Elena era in dormiveglia, più che altro si sentiva intorpidita, ricordava solo di aver visto, se non immaginato, la sua dolce e bella nipotina in una di quelle celle, l’aveva intravista ma la cosa strana era che non l’aveva nemmeno riconosciuta nonostante avesse urlato il suo nome.  Tentò di alzarsi da quel letto, duro e freddo, ma a stanza le vacillava. Riconobbe la figura del tipo dai capelli scuri che qualche momento prima si era estasiato per la sua presenza.
〝 Cosa avete fatto a mia sorella… e mia nipote!?〞chiese in un sussurrò, dato che si sentiva fortemente stordita, sentiva un forte dolore alla spalla sinistra, ricordava qualcosa che l’aveva punta ma nulla di più.〝 Mia sorella dov’è?!〞chiese con voce fioca e febbrile.
〝 Questo non ti riguarda mia cara… ora devi stare solo tranquilla… vedrai che andrà tutto bene…〞disse Aro con voce cantilenante.
〝 Prima voglio sapere di mia sorella… non  le fare del male… ridalle la sua bambina… se vuoi uccidi me… ma libera la bambina… si ragionevole infondo,  non puoi essere così crudele da separare una madre da una figlia…〞la voce flebile di Elena era più che altro un sussurro disperato nei confronti di Aro che la fissava incurante.
〝 Hai davvero dei sani principi mia cara Elena… ma non posso accontentarti… tu, tua sorella e la piccola immortale… mi servite!〞. Elena stava per mormorare qualcosa ma quel mormorio diventò il terrore puro quando nonostante la penombra della candela accesa e di qualcosa che sembrava stare per farla addormentare, si era accorta che Aro voleva morderla sul collo, aveva iniziato a sfiorarle il collo, Elena era riuscita a discostarsi ma non ad evitarlo. Quel mormorio, quel momento agghiacciante si trasformò in un’ urlo atroce, quando sentì  i denti affilati penetrare la sua pelle, discostandosi lui l’aveva presa al braccio, nella parte superiore e interna, quasi vicino all’incavo del gomito. Elena si sentiva bruciare, sentiva l’inquietudine dentro di sè, stava per esplodere ma il forte dolore le impediva di fare anche quello. 〝 No! No cosa mi hai fatto! Bella… aiuto!〞non riusciva nemmeno a parlare e a piangere per il dolore forte che stava provando in quel momento. Un barlume di lucidità però era ancora in lei, quando capì perfettamente di essere stata morsa per essere trasformata, certo per il dolore e il bruciare, dato che quella era la sensazione che stava avendo, l’unica cosa che voleva era morire davvero. Vedeva la sagoma del tizio ondeggiare, chiuse gli occhi ma il dolore era sempre più forte. Li riaprì, tutto era sfuocato, tutto era annebbiato, si rese conto di essere rimasta da sola mentre il suo corpo iniziava ad avere delle convulsioni, forti e violente. L’unica cosa che le rimaneva era urlare e contorcersi.
Qualche cella più in la, Bella era nella morsa del dolore, avendo appena appurato che quel’urlo proveniva da sua sorella 〝 E’ colpa mia non dovevo trascinarla in tutto questo… Elena mi  senti… vivi ti prego! Vivi se puoi…〞le lacrime le solcavano il volto, cercò poi di concentrarsi  di provare a mettersi in contatto mentalmente con sua sorella invano. Ora capiva perfettamente il perché del rifiuto sporadico di Edward ogni volta che parlava di essere trasformata, l’aver solo sentito e nemmeno visto sua sorella le aveva messo addosso una sensazione di vuoto, di angoscia, d’ inettitudine. Sentiva una barriera profonda nient’altro, sembrava che la comunicazione con Elena si fosse interrotta. Le lacrime imperversarono sul suo viso, Aro l’aveva uccisa, per colpa sua,per colpa del legame forte che aveva l’una quanto l’altra. La morsa del dolore stava uccidendo anche lei. Si accasciò tra le gambe con le lacrime che le scorrevano lungo le braccia, poi s’interruppe quando la porta si aprì. Demetri le comparve davanti.
〝 Aro vuole che torni da lui… ha un omaggio per te…〞. Bella lo guardò riluttante  mentre aveva gli occhi arrossati dal pianto.
〝 E se non volessi vederlo… ?! Se ne avessi abbastanza delle sue sorprese… lasciatemi stare … abbiate un po’ di rispetto dato che avete ucciso mia sorella… l’ho sentita poco fa il suo urlo ha detto tutto… e io non…l’avete uccisa vero?! 〞
〝 E’ meglio che mi segui prima che perda la pazienza… e possa…〞le rispose incurante del suo dolore e delle sue lacrime.
〝 Uccidermi?! Non mi importa… avete ucciso mia sorella,   a mia figlia non so che fine le abbiate fatto  fare… pensi che mi possa importare della tua pazienza o della mia esistenza… certo che no…〞
〝 Adesso muoviti prima che non cambi idea e ti uccida sul serio…〞. Restia e  angosciata seguì Demetri, che la prese per un braccio trascinandola fuori dalla cella.
Incurante del dolore che la morsa di Demetri le stava provocando, quasi bloccandole la circolazione, si lasciò trascinare, le lacrime continuavano ad imperversarle sul viso, senza fine, senza limite. Mentre saliva sull’ascensore quella musica sviolinata non le sembrava altro che un fastidioso ronzio che intralciava il suo dolore. Ancora più riluttante si diresse di nuovo davanti a quell’enorme porta intarsiata che dava sulla stanza dei Volturi.
〝 Come si sente la mia cara amica giovane immortale!〞sostenne allegramente Aro. Bella gli lanciò uno sguardo inorridito. Le faceva davvero schifo il suo perverso divertimento.
〝 Come fai a chiedermi una cosa simile…? Come vuoi che stia sapendo che hai appena ucciso mia sorella…!? Sapendo che non mi farai più rivedere mia figlia…〞
〝 Ohh mia cara mi spiace ma non pensavo di essere così inopportuno vorrà dire che la sorpresa che avevo per te sarà rimandata!〞
〝 Non so di cosa farmene delle tue sorprese mi basta quello che è successo a mia sorella e a mia figlia… seppure l’hai lasciata vivere… ma ormai…〞.
Aro fece cenno a Jane di farsi avanti con la bambina.  Bella lanciò uno sguardo verso una porta laterale. Era lei, la sua bambina: l’avevano vestita esattamente come facesse parte del clan, vestito scuro, nero di velluto, medaglione con il simbolo dei Volturi, mantello nero e,  qualcuno, forse un vile e meschino le aveva tagliato i capelli, in un caschetto anonimo e privo di gusto. Bella la guardava, anche se l’avevano resa simile a loro per lei era sempre la sua bambina. Sorrise quando per fortuna la vide viva, che la guardava, sembrava scossa ma era normale essendosi ritrovata in un posto simile.
〝 Renesmee!〞espresse emozionata quando la rivide, voleva correre ad abbracciarla, Jane quanto Demetri  e Felix erano scattati in modo da fermarla ma Aro fece cenno di lasciarla andare. 〝 Amore come stai!? 〞manifestò con le lacrime agli occhi,  prendendola tra le sue braccia. La bambina non la ricambiava, sembrava confusa, quasi non la riconoscesse.
Bella le prese il volto per farsi guardare negli occhi, l’abbracciò ancora pensando che fosse scossa e sconnessa dal rapimento e dalla compagnia che si era ritrovata a circondarla 〝 Amore… la mamma è qui tranquilla! Ma cos’hai… !? Tranquilla ora ce ne andiamo… promesso!〞continuava a fissarla, era sua figlia, ma sembrava diversa, come se non fosse lei. Come se fosse ibernata ma viva. Renesmee o quello che era rimasto di lei, continuava a fissarla non capendo le sue ragioni, il perché dell’abbraccio, il perché le avesse detto “ la mamma è qui” se lei non aveva una mamma.
〝  Ma tu chi sei?Io non posso venire con te!〞. Bella la guardò sconvolta. 〝 Renesmee non … non mi riconosci?! Sono la… mamma〞per lei suonava naturale per la bambina sembrava avesse detto una frottola, un’assurdità.
〝 Io non ho una mamma… questa è la mia famiglia!〞sostenne  con voce robotica la bimba. Bella cercò di non dare peso alle sue parole, forse era confusa, forse per l’emozione forte aveva capito male. L’abbracciò ancora, la bambina non le dava segni di ricambio e di affetto, sembrava un automa.
〝 Amore  la mamma è qui per te! Adesso verrai con me…appena avrò parlato con quel signore…〞sostenne disgustata nell’averlo chiamato come tale 〝 dammi un minuto anzi… vieni…〞Bella le tendeva la mano, ma la bambina sembrava spaesata, lanciava sguardi interrogativi a Jane.
〝 Renesmee!? Nessie…〞la voce di Bella iniziò ad essere preoccupata e angosciata. Per lo sconforto iniziò a scuoterla, come per svegliarla. La bambina si aggrappò a Jane che le lanciò uno sguardo irritato dal suo gesto.
〝 Ma cosa le avete fatto?! Perché… Renesmee!?〞Bella la scrollava, la bambina sembrava in trance. La scuoteva disperata sembrava essere finita nel peggiore degli incubi.
〝 Io non posso più venire con te… questa è la mia famiglia adesso…〞. La bimba le rispose acida e distaccata.  Bella improvvisamente ebbe la sensazione di sentire la terra sprofondarle da sotto i piedi, di perdere il controllo, abbracciò sua figlia, le lacrime riempirono i suoi occhi. Sembrava stesse per morire ma non riusciva a urlare o a fare qualcosa. Poi fece un profondo respiro e si diresse verso Aro arrabbiata, ma non fece molti passi, Felix e Demetri erano già la a metterle i bastoni tra le ruote.
〝 E lasciami!Lasciami o giuro che da fragile e umana come mi ritieni ti spezzo il braccio!〞sostenne arrabbiata  cercando di districarsi. Uno dei due emise una risatina divertita poi col cenno di Aro venne liberata. 〝Perché lo hai fatto? Cosa hai fatto alla mia bambina?! Sei un’essere spregevole… un mostro! Io ti ammazzo…〞sostenne mentre gli tirava un ceffone ma la mano di Jane la fermava seduta stante.
〝 E tu togliti di mezzo prima che ammazzi anche te!〞Bella era una furia, irriconoscibile. Non aveva ben capito cosa avessero fatto a Renesmee, sapeva solo che doveva ucciderli, non importava il come ma lo avrebbe fatto. Arrabbiata cercava ancora di colpire e di fare qualcosa ma Felix la teneva bloccata.
〝 Ah ah ah… mia cara Isabella, come vedi non tutti i vampiri sono ragionevoli sul rispetto delle leggi… se vuoi potrai venirla a trovare quando vorrai ma lei è di mia proprietà adesso mi sembra giusto che stia qui con noi in un posto più adatto alla sua educazione… il mondo la fuori può non andare bene per lei!〞
〝 Tua …  di tua proprietà!? No… non credo proprio…! Io me la riporterò a casa dalla sua vera famiglia dai suoi veri genitori ma prima devo capire cosa le hai fatto…〞gli puntò irritata il dito contro, mentre Aro scrollava il capo all’apparenza divertito ma in realtà  cercando di non ucciderla. Bella aveva provato invano a chiamare la bambina, cercando di trovare in lei un segnale che le facesse capire se era tornato tutto alla norma, se Renesmee aveva capito che aveva di fronte sua madre, non una perfetta sconosciuta. Presa dallo sconforto, buttando le braccia giù lungo i fianchi, distrutta, avvilita si rivolse ad Aro  〝 E va bene dimmi cosa vuoi… tutto quello che vuoi… anzi uccidimi… come hai fatto con mia sorella… ma non posso permettere che le  fai questo! Vuoi vendicarti per le leggi infrante…? vuoi vendicarti per il patto non rispettato… ?Perfetto uccidimi ma lei.. la mia bambina lasciare vivere serenamente! Falla tornare se stessa…〞sostenne irritata mentre cercava di trattenersi dato che se gli avesse sferrato un pugno o uno schiaffo non solo si sarebbe ritrovata mezzo clan pronto ad ucciderla  ma avrebbe rischiato di rompersi una mano, anche se poco le importava ormai.
〝Oh mia cara Isabella… se vuoi prendertela con qualcuno non devi farlo con me… tutto questo lo devi a lei….〞espresse  mesto mentre un membro della guardia fece entrare da una porta laterale Irina. Bella seguì il rumore del cigolio nel muro. Si voltò e rimase allibita quando se la ritrovò davanti.
〝 Tu!?〞sostenne incredula e arrabbiata Bella , gli occhi lucidi per la tensione 〝 Tu hai fatto tutto questo?! Perché?!〞
〝 Ho dovuto Bella mi spiace… tua sorella è una di loro, una mutaforma e … la bambina  beh con lei tu ed Edward avete commesso un omicidio devi essere punita come è accaduto a mia madre… è la legge e va rispettata non ho potuto fare altrimenti…〞
〝 Ma è assurdo! Assurdo! Quale legge!? E mia sorella poi nemmeno sapeva chi era Laurant… hai fatto tutto questo solo per una sciocca vendetta, hai messo a repentaglio la vita della mia famiglia, di mia figlia che io ho partorito… 〞le sottolineò adirata 〝 e… non è stata trasformata come era accaduto per tua madre… con il bambino immortale Renesmee è parte di me e di Edward… non è stato commesso alcun omicidio Irina… 〞sostenne Bella triste  e irritata che Irina avesse fatto una cosa simile. Si voltò poi verso di lei, la prese per un braccio, facendola voltare verso la sua faccia, se doveva dirle tutto almeno doveva dirglielo guardandola negli occhi 〝 E da quanto tempo ci spiavi…? Eh?!  Come facevi a sapere…? Se solo penso che la mia famiglia si fida di te e della tua…. Non posso crederci… che ci abbiano fatto una cosa simile… come avete potuto?! come?〞
〝  Non mettere in  mezzo la mia famiglia.. loro non centrano… non sanno  nemmeno che sono qui! E comunque… era da alcuni mesi che avevo iniziato a spiarvi…  cercavo di prendere le decisioni il più tardi possibile… dato che Alice prevede il futuro!  In realtà le prime volte volevo osservare che tipo di rapporto avevano i Cullen con i mutaforma ma poi ho sentito che si parlava di tua sorella… mutaforma… e poi ho visto la bambina e ho deciso di venire da Aro…  tutto qui…〞
〝 Tutto qui?!〞Bella la fissava frastornata, aveva creato un grande casino e se la cavava con tutto qui?〝… Ora capisco perchè  Alice poverina aveva così tanta confusione nelle sue visioni! Mi sento male a pensare che hai fatto questo ma me lo immaginavo da quella sera del mio matrimonio… eri così furiosa perché avevo invitato i miei amici…erano la solo per festeggiare…  non erano la per fare del male a nessuno…〞
〝 I mutaforma, i tuoi amici… come tua sorella hanno ucciso Laurant  e non ripetermi   la storiella che l’hanno fatto per proteggerti da lui perché non ci credo… Laurant stava cambiando…. non ti avrebbe fatto nulla lo capisci?! Voleva diventare un altro… diverso… voleva avere un esistenza come la mia…. 〞
〝 Lui voleva uccidermi… quella volta nella radura,  aveva detto che Victoria l’aveva mandato  apposta per farlo… chissà magari  lui ti aveva usata per arrivare a metterti in questa condizione e  fare la spia nel caso fosse sopravvissuta e non fosse riuscita ancora ad uccidermi!〞
〝 Bella mi spiace cerca solo di capirmi dovevo farlo! Stavo male… lo amavo avevamo dei progetti…〞
〝 Ah si beh anche mia sorella aveva dei progetti… mia figlia poi chissà cosa le hanno fatto per colpa tua… sono io che sono costernata e non so cosa farmene delle tue scuse!〞espresse Bella agitata. Irina aveva capito l’enorme errore che aveva fatto, ma aveva intuito che ormai era troppo tardi, non c’era altro rimedio.
〝 Ma è magnifico! Un’umana e un’immortale che litigano per la verità…una cosa straordinaria!〞le interruppe estasiato Aro 〝comunque sia…la mia decisione è presa…!Portate via la bambina… mentre per Irina… 〞espresse avvicinandosi a lei e davanti agli occhi già provati di Bella, fece ordine di ucciderla Demetri e Felix staccavano braccia e testa, che rotolarono nella parte concava della sala, davanti ai suoi piedi, ai piedi di Aro 〝 Povera cara… mi spiace per il disguido ma come ti ho detto prima ai Volturi non si mente mai…〞espresse facendo finta di dispiacersi.
Terrorizzata Bella guardava la bambina allontanarsi tra le mani di Chelsea, inerte, inespressiva, una marionetta in mano a Mangiafuoco. 〝Renesmee no!lasciamela lasciala con me…. Renesmee…〞espresse angosciata mentre cercava di correre verso di lei per prendersela ma Demetri la teneva ferma e la sua forza da umana non poteva nulla contro quella di un vampiro. Aro fece cenno di far piano e di mollare la presa. Bella fissava disgustata tutti. Le lacrime presero a scenderle sul volto.
〝 E ora passiamo a te mia giovane e incantevole mortale…〞  espresse Aro tornando ad essere incantato da Bella, che indietreggiava.
〝 Esegui la legge Aro o lo farò io…!〞lo interruppe Caius arrabbiato avvicinandosi a lei.
〝 Si si… tranquillo sarà fatto ma… in modo più…consono non trovate!?〞
〝 Credo che abbiamo già speso troppo tempo ed energie… procediamo come dobbiamo…〞continuava a suggerirgli Caius seguito dall’approvazione di Marcus perennemente annoiato.
〝 Jane…〞ancora una volta Aro fece orecchie da mercante e non diede ascolto alle parole degli altri membri.
〝 Si … maestro!?〞scattò verso di lui, sembrava già pronta a pregustare il dolore di Bella.
〝 Occupati di lei…〞espresse cedendogliela nelle sue mani. Jane aveva ricominciato a provare a infliggerle il dolore Aro scoppio in una risatina nervosa 〝 No… no mia cara non in quel senso…〞Jane lo fissava interrogativa insieme a suo fratello Alec. Poi Aro si voltò verso gli altri del clan indignato.
〝 Voglio che questa sia un’occasione da non perdere… due sorelle una con un potere nascosto, stanno per diventare immortali… è un evento … un’occasione speciale…〞espresse sempre più esaltato.
〝 Ma maestro cos’è che dovrei fare esattamente!?〞Jane si sentiva fortemente irritata. Non sapeva in che modo procedere, Bella seppur presa dalla morsa del dolore che Jane le causava per tenerla immobile, lo aveva notato.
〝 Mia cara e fidata Jane… stupiscimi… !〞espresse fissandola divertito mentre lei sembrava confusa. 〝 Voglio che sia vestita in modo più consono mi sono spiegato?!〞
〝 Si…〞rispose Jane abbozzando un sorriso malefico verso Bella 〝 Ho capito perfettamente!〞
〝 Bene mia cara… procedi il più presto possibile e avverti gli altri e …ah controlla che la trasformazione dell’altra stia procedendo nel migliore dei modi…〞le ricordava mentre si sfregava le mani estasiato.
Trascinata da Jane, Bella aveva intuito che Elena non era stata uccisa ma stava subendo una trasformazione, la cosa che non la rassicurava  affatto dato che non sapeva come poteva reagire il veleno nel corpo di una mutaforma “Spero che almeno tu ce la faccia … se dobbiamo rimanere in questo inferno almeno lo faremo insieme!”, pensò mentre Jane continuava a strattonarla per farla camminare.
 
-  fine prima parte- 

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Capitolo 30
*** La resa dei conti (fine capitolo) ***


 

 SCUSATEMI SCUSATEMI E ANCORA SCUSATEMI PER L'ENORME RITARDO NELL'AVER PUBLICATO LA SECONDA PARTE DEL CAPITOLO MA TRA INTERNET CHE VA E VIENE E LA SCUOLA SONO DAVVERO CON POCO TEMPO COSA DIRVI ALLA FINE MANCA POCO E SPERO CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATO NELLA MIA LUNGA ASSSENZA INTANTO PROVO A POSTARE DELLE FOTINE  CREATE DA ME... UN BACIONE GIRLWOLF.





Elena nel contempo si era svegliata, aveva riaperto gli occhi, si sentiva stordita, come se avesse preso una dose eccessiva di sonniferi e in più avesse bevuto qualche bottiglia di super alcolici. Tentò di risollevarsi ma la testa le sembrava pesante quanto un macigno, sdraiata sul letto duro e in legno sentiva il suo corpo in lieve fibrillazione, ma non era la stessa cosa di quando diventava lupo era più un senso di formicolio. Cercò di scrutarsi, sembrava tutta intera a parte il forte bruciore che proveniva dal braccio destro.  Sgranò gli occhi quando lo vide.

〝 Oh merda! Mi …mi brucia da morire il braccio… mi sento  strana…〞 lo esaminò girando la testa e  tentando di sollevarlo, il morso era violaceo e si vedevano perfettamente i buchi sulla pelle con il sangue aggrumato e bluastro. Sollevandolo con dolore, cercava invano di premere su di esso e di far fuoriuscire il veleno, sembrava congelato. Ritentando di alzarsi da quel lettino non faceva altro che aumentare il suo stato di narcosi e la sensazione di bruciare e di crollare le sembrava più forte. Con il braccio sano cercava qualcosa per incidere e far fuoriuscire il veleno prima che entrasse in circolo, anche se forse era già troppo tardi. Tastò cercando di non urlare troppo per il dolore, sulla ferita, provando a guarirla, ma era solo riuscita ad attenuare un po’ del dolore.  “ Devo assolutamente togliermi il veleno… prima che…possa farmi danni seri….” mormorò mentre digrignava i denti per il forte dolore.  Con il braccio sinistro, quello che aveva meno dolore ma gonfio per la siringa che avevano affondato senza remore, mezzo intorpidito, cercava qualcosa sotto il letto, poi sentì un lembo di qualcosa, sembrava stoffa, ma era dura  e ruvida. La tirava e si rendeva conto che se riusciva a metterci tutte le forze  poteva riuscire anche a strapparla. Cercava di tirare e non pensare al dolore e al bruciare che il veleno le stava provocando, sentiva le gocce di sudore scenderle dal collo e dalla fronte, il bruciare e il sentirsi instabile erano forti ma non abbastanza da renderla incosciente. Era riuscita a strapparla, la guardò era un pezzo di cuoio, lungo abbastanza da farci un laccio emostatico, probabilmente pensava di trovarsi  su un lettino per malati di mente o di gente torturata, infondo  così sembrava il posto in cui era sdraiata e rinchiusa da questi dannati Volturi che sua sorella le aveva parlato con terrore. Con tutta la volontà cercava di sollevarsi, girarsi sul fianco una luce fioca le permetteva di osservarsi. Vide il morso, bluastro e livido, al tatto era freddo come ghiaccio, il braccio sembrava bloccato perciò sapeva di dover usare solo la sinistra. Avvolse più stretto che poteva il lembo di cuoio attorno al braccio destro e afferrando il lembo con i denti cercava di tirarlo. Il dolore era straziante però vedeva il veleno fuoriuscire, con la mano sinistra teneva il lembo mentre succhiava via il veleno e lo sputava disgustata. Quando vide il sangue di un colore normale lasciò con molta delicatezza allentare il laccio. Il braccio sembrava normalizzarsi insieme al resto del corpo che non oscillava. Sdraiata si passava la mano sul braccio fino alla completa guarigione. Unico problema rimaneva l’intorpidimento del corpo, che le impediva al momento di sollevarsi. Emise un sospiro sconvolta guardandosi  attorno in quella che poteva essere un loculo, una stanza degna di un film horror. “ Bella spero che almeno tu sia viva…” espresse preoccupata mentre era riuscita ad alzarsi e a cercare di aprire la porta della cella in cui era rinchiusa. Priva di forze di accasciò sul retro di essa, in attesa che il processo di guarigione sul braccio facesse il suo decorso.

Intanto Heidi, stava per incamminarsi verso le celle, voleva sapere come stava la bambina, se almeno era recuperabile dai poteri di Chelsea. Quello che aveva pensato infatti, era che Chelsea le avesse fatto il lavaggio del cervello, appurando  che la bimba  non aveva neppure accennato a guardarla nel passaggio davanti alla scrivania nonostante  che fino a poco tempo prima l’aveva presa come punto di riferimento, forse per il fatto che l’aveva rassicurata, trattata gentilmente.
〝 Vado verso l’uscita est… devo controllare una cosa…〞espresse ad Angelica intenta a osservare dalle videocamere esterne i movimenti sospetti. Aro non aveva di certo dimenticato che qualcuno sarebbe venuto a vendicare Bella, sua sorella e la bambina,  e la segretaria doveva tenerlo informato su tutto.  La segretaria annuì con il capo era presa  a guardare le videocamere. Heidi controllò che non ci fosse nessuno nei corridoi a seguirla e si diresse subito verso la cella della bimba.
Scese le scale verso le segrete, si diresse con l’antidoto nella tasca del vestito verso la cella di Renesmee. Quel corridoio era così buio, da una parte sentiva piangere, dall’altra un respiro affannoso, era certa che sia Elena quanto Bella erano vive, ma prima di salvare loro doveva pensare alla bambina.  Non capiva nemmeno lei quello che le stava accadendo, sapeva solo che la bambina l’aveva cambiata e lei voleva cambiare, essere diversa. Introdusse la chiave nella cella,  accese la candela per illuminarne l’interno. La piccola sembrava essersi addormentata, in realtà stava fissando il muro freddo di mattoni a cui era fissata la branda inerte e con lo sguardo vuoto. Heidi  le andò vicino con calma, cercava di non essere assalita dal suo odore, troppo squisito. Renesmee si voltò verso dai lei, la guardava, ma aveva uno sguardo spento, vuoto. Heidi le prese il braccio, lei la fissava impaurita.
〝 Non temere piccola… tra poco tornerai te stessa…〞le sussurrava mentre le iniettava  l’antidoto, contenente una dose molto blanda di adrenalina 〝… sai la tua mamma e tua zia sono qui… ti sono venute a prendere…〞le spiegava mentre la bambina la fissava taciturna e spaventata. Heidi poi la prese tra le braccia, Renesmee si abbracciò a lei, il corpo iniziava a tremarle, era l’effetto dell’adrenalina, ma presto l’avrebbe tolta dall’ipnosi. Una manciata di minuti e già si notava la differenza. La bambina era più se stessa, più umana anche se impaurita, le emozioni assalirono il volto di Renesmee, paura e confusione. Poi sembrò stabilizzarsi.
〝 Ma sei tu?〞le chiese Renesmee con la voce intorpidita.〝 Cosa mi è successo….?〞le domandò confusa.
〝 Si sono io Heidi quella  che ti ha presa all’aeroporto.. non dovevo fare una cosa simile…  perdonami ma mi hanno costretto io non… non volevo davvero ora ti porto in un posto… dove potrai stare al sicuro piccola…〞le disse mettendola in piedi e verificando che potesse camminare.
〝 Allora sei buona… non sei cattiva… come l’altra… mi salverai…?〞
〝 Certo… 〞le disse appurando che se con molta fatica poteva camminare.  Le sorrise poi la prese in braccio per far prima 〝 Tra poco potrai rivedere la tua mamma … te lo prometto…〞la bambina sorrise allegra e rassicurata. Voleva rivedere sua madre e suo padre, sua zia Elena e zio Jake, zia Alice, tutti e non lasciarli mai più.
Heidi le disse di fare assoluto silenzio e di non respirare nemmeno, le mise addosso il mantello in modo che il suo odore invitante non si diffondesse troppo. Renesmee eseguì gli ordini. Con una velocità fulminea, Heidi aprì una porta nascosta in un muro, la stanza era semibuia ma sembrava più confortevole e sicura dell’altra. 
〝 Questa è la mia stanza… chiuditi dentro appena posso vengo a prenderti e porto qui anche la tua mamma e tua zia…〞sostenne mettendosi alla sua altezza   per rassicurala, la bambina annuì e in silenzio si sedette sul pavimento ad aspettare.  Heidi stava per chiudere la porta e Renesmee vide e capì tutto. Spaventata si nascose dentro la cassapanca appena vicina ad una sedia  di legno intarsiata.  L’aiuto di Heidi  per lei e chiunque altro infatti fu breve. Chelsea era scesa a controllare la bambina, aveva visto la cella semi aperta. Aveva chiamato immediatamente Jane, che nonostante era qualche cella più avanti insieme ad una Bella disperata, non si era accorta di nulla. Heidi aveva infatti usato una seconda strada per arrivare nella sua stanza privata, appunto per non passare davanti a Jane, conoscendola l’avrebbe ostacolata in mille modi.
〝 Vado da Aro… tu perlustra la zona… è una bambina mezza umana,  non può essere uscita da sola… Heidi deve aver fatto di testa sua…〞espresse mentre rinchiudeva  irritata, Bella nella segreta.
“ Renesmee è riuscita a scappare… spero solo che non abbia fatto peggio…” espresse speranzosa ma preoccupata allo stesso tempo. Nel buio pesto si affacciò al corridoio lugubre 〝 Renesmee… non so cosa ti abbiano fatto ma se puoi tesoro mio scappa…!〞sostenne urlando nel corridoio.
“ Bella!?” Elena  alzò la testa confusa sembrava la voce di sua sorella ma non ne era certa, tutto le sembrava così confuso, così dannatamente tentennante. Prese tutta la forza che aveva e si alzò in piedi guardando nella millimetrica fessura che metteva in contatto la cella con il corridoio 〝 Bella!? Sei tu?! Bella…〞chiese a voce alta ottimista.
〝 Elena sei… sei tu?! E… sei viva! Si sono io…Bella〞le rispose sollevata Bella. Non poteva che essere felice per sua sorella era viva. Questo le dava speranza.
〝 Bella..   sono felice di sentirti… siamo vicine…  〞le lacrime iniziarono a scenderle sulle guance.
〝 Stai bene Elena ?!〞domandò apprensiva Bella.
〝 Ora si meglio ma lui… Aro ma mi ha morsa… ho il braccio intorpidito… però sta andando meglio… credo che …〞Elena si zittì sentendo i passi di qualcuno che stava entrando nel corridoio.  Heidi corse il più veloce possibile, ma Chelsea la precedette. Avendo intuito anche Bella si zittì, erano vive e Renesmee, come per magia era tornata in sé ed era scappata.
〝 Dove l’hai nascosta?!〞Chelsea di rivolse ad Heidi infuriata.
〝 Ma chi? A cosa ti riferisci? 〞
〝 La bambina… la mezzo sangue! So che avevi un debole le per lei… ma ora basta.. se hai infranto i miei comandi sarai punita…!〞espresse Jane avvicinandosi ad entrambe agguerrita.
〝 Lasciami stare!〞proruppe Heidi  mentre lei le infliggeva il suo dolore per farla parlare.
〝 Dimmi dov’è…! 〞sostenne arrabbiata Jane 〝 Più la nascondi peggio sarà per te!〞
〝 Ma perché non aprite gli occhi lei è una povera vittima di Aro e delle sue trovate ignobili, come lo siamo state noi,  lei è in un posto sicuro…!〞
〝 Dimmi dov’è?! O ti ammazzo!〞
〝 Per quello che mi importa… mi sono sentita così male quando ho portato via quella bambina a sua madre…  una bimba così dolce e gentile…non voglio essere spregevole…! Non voglio più questa esistenza spietata … 〞. Chelsea guardò divertita Jane. In un batter d’occhio Heidi non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi, che Felix e Demetri l’avevano fatta a pezzi e messa in un’enorme cesta da portare via, il tutto sotto gli occhi agghiacciati di Bella ed Elena.
〝 Io proverei dalla sua stanza …〞sostenne Chelsea facendo strada a Felix e gli altri.  Improvvisamente anche questa si vide bloccata da entrambi. Chelsea si sentiva confusa, poi intuì che Jane voleva farla fuori, il motivo le era ignoto.
〝 Perché mi stai facendo questo?! Quando Aro lo saprà non sarà clemente con te…lo sai che io per lui sono importante… 〞
〝 Non se gli dico che eri complice di Heidi… sai com’è il tuo metodo dell’abbraccio per svuotare la mente della bambina non l’ho trovato per nulla consono… cara prediletta di Aro… se solo lui sapesse con che razza di immortali ha a che fare nella sua guardia…〞le rispose sdegnata.
〝 Ma come… come hai fatto a… a.. 〞Chelsea non poteva più fiatare gli occhi le stavano per uscire dalle orbite, la pelle del collo iniziava a sgretolarsi, cercava con la mano di trovare la forza per non essere uccisa da quei due. Ma a nulla servivano i suoi tentativi anche lei, in un battibaleno si ritrovò nella cesta insieme a Heidi. Felix e Demetri si allontanavano con la cesta enorme, i capelli di Heidi penzolavano di lato, mentre Alec raggiungeva Jane, che sorrideva soddisfatta.
〝 Stai bene sorella?〞Alec le comparve per sostenerla. Sapeva quanto per lei fosse stato difficile per secoli sopportare essere dietro le spalle di Chelsea ma adesso la vedeva confortata e agguerrita, molto più del solito.
〝 Si … ora si… ora so che tornerò ad essere la favorita di Aro… non sopportavo più questa situazione da molto…avrei dovuto farlo prima ma non coglievo mai il momento giusto〞. Senza batter ciglio e come se nulla fosse Jane si diresse verso la cella di Bella. Alec la seguì mentre gli altri in una sorta di saliscendi si sbarazzavano dei resti delle due ex guardie dei Volturi.
〝 Aro sta aspettando… è ora!〞comunicò Alec apprensivo mentre Demetri e Felix scomparivano dalle segrete.
〝 Ci metto un attimo e…mi raccomando tu non sai che fine hanno fatto Heidi e Chelsea… mi terrai il gioco!〞gli affermò decisa.
〝 Certamente sorella… lo sai che non potrei mai tradirti…〞la rassicurò Alec, se si fosse messo contro sua sorella non l’avrebbe mai sopportato. Era legato a lei, fin troppo e l’avrebbe protetta anche a costo di morire con lei, nel caso Aro avesse sospettato.
〝  Spero che anche gli altri reggano la mia versione dei fatti… altrimenti so come intervenire… infondo so quanto Heidi contava per Demetri e lui avrebbe potuto aiutarla… comunque è meglio che non si mettano contro di me e…grazie Alec.. sapevo di poter contare su di te… 〞.  Alec annuì  allontanandosi per raggiungere Aro e avvertirlo che presto Bella avrebbe avuto la sua esecuzione.  Jane appagata dalla sua rivincita nei confronti di Chelsea, aprì la cella dove Bella era rinchiusa. La luce della candela quasi accecava nel buio pesto. Indietreggiò dato che il volto di Jane sembrava offeso.
〝 Non sei ancora pronta… !〞sostenne irritata notando che Bella non aveva indossato il mantello nero, tantomeno aveva raccolto i capelli. 〝 Ormai mia cara sta per giungere il tuo momento…〞
〝 Jane ti prego si ragionevole… prima ho sentito quando Heidi ha detto che non vuole essere un mostro… io credo che anche tu potresti… ti prego fammi vedere mia figlia…〞la supplicava Bella disperata.
〝 Avanti muoviti!  Non sopporto più le tue implorazioni … hai deciso di venire a conoscenza di questo mondo, di noi immortali e allora adesso sarai accontentata… ritieniti fortunata Aro avrebbe anche potuto ucciderti subito ma ti ha risparmiata perché ti ritiene speciale… cosa che io non capisco proprio! Cosa potresti avere tu di speciale….〞
〝 Io voglio farne parte ma non così… non in questo modo…ti prego cerca di capire che io ho bisogno di rivedere la mia bambina e sono certa che Edward sarà qui tra poco e… magari…〞
〝 Adesso basta! Basta !〞Jane la spinse verso una sorta di sedia e la mise a sedere. Titubante e spaventata Bella prese con le mani tremolanti il mantello, che stava alla perfezione con il vestito rosso di velluto stile romanzo di Jane Austen, ci si avvolse dentro. Mentre cercava un modo, una qualcosa per entrare in contatto con Jane, per magari convincerla ad aiutarla, quest’ultima nervosa e arrabbiata per averle rivolto delle simili richieste, le sistemava velocemente i capelli. Le fece cenno di alzarsi in piedi. Bella era angosciata, la sua idea di diventare immortale non era così che avrebbe voluto che fosse. Chiuse gli occhi mentre Jane la incitava isterica a camminare.
〝 Muoviti!〞sostenne mentre la tirava per un braccio 〝 O sta certa che la tua trasformazione non avverrà per niente…!Ma ti lascerò agonizzante qui… sarai impenetrabile mentalmente ma non fisicamente…〞. Bella annuì spaventata. Si sistemò il vestito sgualcitosi mentre Jane l’aveva strattonata. Senza farsene troppo accorgere fissava le minuscole finestrelle, voleva vedere sua sorella. Il terrore, tanto più l’angoscia iniziavano a martoriarla. “ Cosa le avrebbe fatto Aro? L’avrebbe trasformata su serio? Che fine aveva fatto sua figlia?” chiuse gli occhi cercando di comunicare con Elena, ma non riusciva a farlo. Forse il potere su cui aveva tanto sperato poter accorrere non funzionava più.
“ Sta tranquilla Bella…” la voce improvvisa di Elena che entrava nei suoi pensieri era come una consolazione, sentirla ancora vicina le dava speranza. “ Troverò il modo di uscire da qui prima che lui ti trasformi… te lo prometto Bella. prometto che ti sarò accanto…”
“ Stai meglio ?!” Bella si guardava attorno in cerca di lei di Elena, ma non vedeva nulla.
“ Si la ferita si sta rimarginando e non mi sento più stordita…! Sei troppo lontana per vedermi… ma sta tranquilla presto sarò li accanto a te a salvarti…”
〝 Allora ti muovi! Sbrigati! non sono la tua schiava  non devo trascinarti! Cosa stai fissando?! Tua sorella non è più un tuo problema.. spero proprio che sia morta quella fetida mutaforma!〞Jane irruppe nei suoi pensieri interrompendo la comunicazione tra lei ed Elena.  Bella abbassò la testa sperando che Elena potesse liberarsi. Sentendola Elena si strinse nei pugni. “ Giuro che appena esco da qui ti dimostro quello che può fare una schifosa mutaforma!” sostenne adirata mentre sentiva il suo corpo oscillare. Sorrise speranzosa mentre cercava di trasformarsi, ma c’era qualcosa che la ostacolava, non capiva cosa, probabilmente era ancora debole e il suo corpo non tollerava ulteriori  trasformazioni. Si guardava attorno, doveva fare qualcosa e al più presto, più lei non riusciva a fare nulla per liberarsi più sua sorella avrebbe corso un serio pericolo. La cella era poco illuminata, l’unica luce che penetrava proveniva dalla finestrella minuscola scavata nella porta di ferro, unica via d’uscita.
〝 Infondo quanti secoli avrà questo posto…〞espresse mentre con un pezzo di legno del lettino, dove era stata morsa tentava di spaccare la serratura. Aveva iniziato a spingere e forzare con altri pezzi di legno messi insieme, ma tutto sembrava invano. Sudata e stanca non sapeva come fare, alzò lo sguardo, in quella cella semibuia e umida. Le sembrava di aver visto una specie di grata che dava su qualcosa. Salì sul lettino o quello che  ne era rimasto e con un pezzo di legno cercava di arrivarci, almeno per vedere se si sollevava. La polvere e il sudiciume le cascava addosso. Improvvisamente stava per perdere l’equilibrio, ma il muro era vicino, perciò stava per ricadere su di esso. Fece in tempo a non ammazzarsi su un pezzo di ferro che fuoriusciva dal muro. Anche se voleva evitarlo a causa della sua acutezza, non potè non farlo, quella cella era così piccola. Era così appuntito che se ci fosse caduta sopra, si sarebbe perforata un polmone ma il suo tocco delicato, dato che appoggiò solo una mano, fece si che tutto andasse bene e improvvisamente si  fosse trovata nel retro della cella. Un lieve boato la richiuse prima che lei potesse fermare il muro.
〝 Ma dove sono finita?!〞espresse sconvolta,  mentre si guardava intorno. Era l’inizio di un tunnel, di un passaggio segreto probabilmente, lo capì mettendo a fuoco nel buio o almeno era quella l’idea che aveva.  Ad un certo punto le sembrava di rivivere l’esperienza terrificante con gli Hoh di qualche mese prima, quando era stata sequestrata e  aveva scoperto che nel camino della stanza dove viveva il suo sequestro, c’era un’uscita segreta,  scavata da sua madre Kim molto tempo prima. Sorrise nel pensare che poi a salvarla fu proprio il suo Jake, le aveva dato la mano e si erano ritrovati insieme per sempre. Ripensando a  lui le brillavano gli occhi, lo amava, lo desiderava ad ogni costo, chiuse gli occhi e immaginava quando la teneva stretta a sé, il suo calore, il suo odore. Tornò subito alla realtà, non poteva perdersi nei pensieri proprio in un momento simile 〝 Cavoli e…  e…se è una trappola!? No, non può essere stato così facile… devo tornare indietro! Per Bella … ! Per Renesmee! Devo salvarle… deve esserci un altro modo per liberarmi…〞sostenne cercando qualcosa che la facesse rientrare nella cella o per lo meno un'altra strada. Ma era impossibile, sembrava un vicolo ceco. 〝 Devo andare avanti e forse…〞cercò di appiattirsi e si stare in silenzio il più possibile quando sentì dei passi che attraversavano  da più lontano, il passaggio. Si sedette, priva di forze, con le braccia penzolanti: se era davvero qualcuno di quelli che avevano scoperto la sua fuga e  volevano ucciderla definitivamente , era la fine e non era nemmeno riuscita a salvare sua sorella e sua nipote. Il pensiero di non poter fare nulla la faceva star male. Iniziò a pensare di avere le allucinazioni quando iniziava a fiutare un odore familiare, che sovrastava l’odore della muffa e dell’umido del passaggio. Quell’odore speziato e muschiato, inconfondibile, che solo il suo fiuto forse poteva captare. Scosse la testa, non poteva essere vero. Si guardava attorno, anche se era tutto buio.
“ Elly?!” Jake stava attraversando da un bel po’ quel passaggio ma mai avrebbe immaginato sarebbe stato così facile ritrovarla. Sentiva il suo odore fruttato mischiato a quello dei vampiri, i suoi pensieri su di lui. Si strinse nei pugni non volendo immaginare che quelli le avessero fatto qualcosa.
“ Jake?! Jake! ” Elena si alzò in piedi ansiosa in cerca di lui nel buio pesto. Era lui, non poteva che essere lui. Iniziò a percorrere qualche passo anche se il tunnel non era più largo delle sue spalle. Lo attraversava preoccupata mentre si faceva strada con le mani sul muro umido e freddo.
“ Ma Leah ci sei anche tu e anche… Quil e Embry?!” siamo venuti a salvarti sorella, le rispose Leah rassicurandola in mente. Più in fretta che poteva cercava di raggiungerli, poi sentì una mano stringere la sua e afferrarla, per abbracciarla e tenerla tra le braccia.
〝 Jake…〞le lacrime le imperversarono il volto si abbracciò a lui stanca e affranta. Tutte le preoccupazioni crollarono in un minuto, tutto era più tranquillo ora che c’era Jake, il suo Jake. 〝  Sei qui! Mi sei venuto a salvare … per la seconda volta… oh Jake mi spiace se … se ti ho abbandonato ma dovevo aiutare Bella… lei…e Renesmee…〞
 〝 Certo amore mio! Lo so… lo so! E starne certa sarei venuto a salvarti altre  mille volte…  perché ti amo… non esisto senza te…〞le alzò il viso cercando di poterla guardare negli occhi, rassicurarla  ma il buio non glielo permetteva di fare 〝 ora sta tranquilla… ci sono io con te!〞espresse tenendola tra le sue braccia, carezzandole i capelli. Le diede un bacio leggero sulle labbra, Elena glielo restituì senza remore. Aveva bisogno di Jake, del suo amore, adesso poteva andare davvero avanti. Prese la mano e gliela intrecciò sulla sua. Si appoggiò con la testa alla sua spalla. Jake le carezzò il volto. Sarebbe stata così ore se non fosse che aveva un urgenza: salvare sua sorella e sua nipote.
“ Ora dobbiamo solo proseguire!” sostenne Jake mentre comunicava agli altri di andare avanti.
“ Non dovrebbe mancare molto!” espresse Leah cercando di orientarsi nel buio insieme agli altri.
“ Mi sa che vi sbagliate ragazzi io sono qui perché ho trovato un modo per uscire dalla cella in cui mi avevano rinchiuso ma adesso non so come rientrare!”spiegò Elena ansiosa.
“ Tranquilla amore.. Edward ci ha spiegato tutto tra poco dovremmo tastare sotto i piedi una sorta di tombino, in cui ci sono delle scale…”
“ Jake dobbiamo essere veloci e dobbiamo andare da Bella tra poco la trasformeranno…”
“ Ce la faremo a salvarla… tranquilla…” la rassicurò Jake. Elena strinse la mano nella sua mentre Jake faceva strada agli altri. In effetti, dalla posizione in cui si trovava Elena non avrebbe mai trovato quel tombino, ci vollero almeno altri dieci celle più avanti per trovarlo e un tunnel sudicio e maleodorante: il tombino l’avevano trovato facilmente, si erano calati. Jake, essendoci più luce dato che trapassava da delle grate minuscolissime ma abbastanza numerose da illuminare per poco le fogne,  aveva notato il braccio col livido violaceo di Elena,  quest’ultima, lo aveva visto adirato cercò  così di calmare le sue preoccupazioni.
“ Il veleno non ha avuto nessun effetto … beh a parte il dolore!” cercava di rassicurarlo Elena.
“ Stai meglio ce la fai a camminare?!” Jake cercò di non pensarci, non poteva pedere il controllo proprio ora che doveva essere il  più concentrato possibile.
“ Si…” espresse Elena continuando a camminare. “ mi chiedo solo come mai non mi sono trasformata… ”
“ Il veleno sui mutaforma non ha alcun effetto… ecco perché sei salva Elena…” le rispose Leah anticipando Jake che sembrava rabbuiato. Tutti si fermarono improvvisamente, avevano trovato le scale che li avrebbero riportati in superficie ma dovevano attraversare un pezzo del condotto fognario. Per i ragazzi fu facile mentre Elena e Leah si guardavano disgustate. Leah fece coraggio ad Elena e insieme seguirono il branco.
 
Intanto Renesmee  si era seduta sul pavimento della stanza di Heidi in attesa che la venisse a prendere per portarla da sua madre, stare nella cassapanca dove si era nascosta  precedentemente,  non le permetteva di respirare molto. Si guardava attorno nella luce sommessa, quella stanza le metteva angoscia: non c’era un letto, tantomeno qualcosa da leggere, solo quadri  poco  interessanti e, una sedia in legno poco confortevole per una mezza umana. Era preoccupata, sentiva che forse non era andato tutto per il meglio. Presa dallo sconforto, si era messa a giocare con il bordo di raso nero che le avevano obbligato a indossare. Seduta sul pavimento freddo, un soffio leggero e freddo spifferava dalla porta da cui non si vedeva altro che buio.
〝 E’ qui me lo sento!〞trillò la voce dietro il muro, Renesmee corse a nascondersi di nuovo nella cassapanca sentendo delle voci avvicinarsi. Alice cercava di ripensare alla porta e alla stanza che aveva avuto nella sua visione, ma non la trovava.  Si guardava attorno. Quei muri e quei bassorilievi sembravano uguali, li osservava minuziosamente cercando di trovare un segno  che la contraddistinguesse dalle altre.
〝 Ma sei sicura che fosse qui?! 〞espresse confuso Jasper predendola tra le braccia.
〝 Si… ne sono sicura… ho visto Heidi che… la portava qui…〞affermò Alice ansiosa.〝 Spero solo che… che la troviamo presto… 〞
Sentendo la voce familiare di zia Alice, Nessie corse subito dietro il muro. 〝 Zia sei tu?!〞espresse confusa e spaventata.
〝 Renesmee!?〞Edward si sentiva sollevato almeno era viva, la sua piccola e dolce creatura le aveva parlato 〝 Stai bene? Tesoro mi senti?!〞
〝 Papà… papà… sto bene … sono qui perché Heidi mi ha salvato… 〞gli spiegava felice che suo padre fosse proprio a due passi da lei. Sperava che anche sua madre stesse bene.
〝 Oh tesoro stai tranquilla presto sarai fuori…〞sostenne Emmett rassicurandola.
〝Zio devi schiacciare il muro!〞gli chiariva mentre si allontanava per dargli la possibilità di aprirlo. Emmett seguì le istruzioni della piccola. Il muro di marmo si schiuse. La bambina corse immediatamente tra le braccia di suo padre.
〝 Sono felice che stai bene… che  non ti hanno fatto del male… vero!?〞Edward la guardava sembrava intera a parte ovviamente i fatto che sembrava scossa. Le carezzò i capelli, i boccoli bronzei erano spariti. Renesmee si abbracciò a lui.
〝 Non so perché mi hanno tagliato i capelli e perché mi hanno vestita così…〞
〝 Tesoro non sai quanto sono felice che tu stia bene…〞
〝 Papà… loro mi hanno fatto dimenticare tutto… davanti alla mamma ho… ho dovuto dirle quelle brutte cose!〞Renesmee scoppiò a piangere. Edward la strinse a sé.
〝 Non è colpa tua… tesoro…〞lanciò uno sguardo ad Alice perplessa per quello che avevano fatto a sua nipote.
〝 Chelsea… solo lei poteva fare una cosa simile…〞espresse sconvolta Alice.
〝 Si ma loro mi avevano fatto dimenticare tutto e poi quella signora che voleva sempre essere gentile poi mi ha salvata… mi ha detto di rimanere qui… prima mi ha guarita… Heidi… si si chiama così!〞spiegava a suo padre mentre si guardava attorno. Edward si guardava confuso e sorpreso con gli altri. Senza troppi pensieri Renesmee glielo fece vedere. Edward vide tutto: Chelsea che le faceva il lavaggio del cervello, Jane che la maltrattava, Heidi che tentava di rassicurarla e salvarla. Vide anche Bella, seppur ipnotizzata la bambina aveva tenuto nella sua memoria quell’istante in  cui sua madre la scrollava mentre lei sembrava non riconoscerla. Le lacrime le scendevano dal viso. Edward le diede un bacio sulla fronte poi la prese in braccio.
〝 La mamma è ancora viva vero? Non è morta per colpa mia…? Perché lui mi ha detto che sono una mezzosangue che per voi per tutti sono un pericolo!〞
〝 Tu non sei un pericolo per noi… io ti.. ti adoro… sei la mia vita… così come amo tua madre amo anche te… sono io che non vivrei senza te…!〞espresse carezzandole la guancia dato che la piccola sembrava scossa. alice le carezzò la spalla per rassicurarla, mentre Jasper cercava di narcotizzare le sue ansie.
〝 Ti senti meglio?〞le chiese Edward mentre la guardava minuziosamente. La piccola accennò con il capo. Poi si guardò con Alice, dovevano sbrigarsi.
〝 Adesso stammi ad ascoltare tesoro! Io devo andare… sta arrivando anche Jacob con zia Elena…loro devono aiutarmi a salvare la mamma ma tu devi rimanere qui…zia Alice rimarrà con te…!〞Renesmee annuì aveva ancora un po’ di perplessità però aveva fiducia, guardò Alice, voleva bene a sua zia. Quest’ultima le diede la mano e la prese tra le sue braccia. Guardandola Alice era felice che infondo se l’era cavata.
Jacob comparve sulla porta insieme ad Elena. Renesmee sorrise nel vederli insieme. Però Alice e gli altri avevano notato che non aveva una bella cera. Le notarono il morso violaceo sul braccio, mentre abbracciava la sua nipotina. Alice la guardava preoccupata insieme a Japser, poi si chiuse nella camera con la bambina. Non potevano rischiare di farsi scoprire.
〝 Ti senti bene!?〞chiese Edward notando il suo pallore.
〝 Si… sono a posto… lui mi ha morso ma ho tolto il veleno… è in fase di guarigione…〞Elena voleva rassicurare lui quanto Jake, il suo volto rabbuiato le metteva ansia.
〝Cosa?!〞Jake sembrava non voler credere una cosa simile. Serrava i pugni cercando di stare calmo anche se non riusciva a farlo del tutto.
〝Ce la fai a combattere?! Non hai un bell’aspetto…!〞aggiunse Alice preoccupata tastandole il braccio gonfio e livido.
〝 Beh sai com’è ho appena attraversato le fogne… non è stata di certo una passeggiata piacevole…〞Elena non smise nemmeno la frase che vedeva barcollare tutto.  Ricadde per terra gli occhi quasi rivoltati, il tremore e l’oscillazione del suo corpo la facevano sembrare avere  una crisi epilettica. Poi il corpo smise ma lei sembrava ancora coinvolta in un vero e proprio tormento dell’anima.
〝 Cosa le sta succedendo?! Si sta trasformando vero?! Può… può morire io credevo che il veleno non avesse alcun effetto su… sui mutaforma…〞Jake sembrava nella morsa del dolore nel panico totale mentre vedeva Elena sballottarsi sul pavimento in preda alle convulsioni. Anche il resto del branco era sconvolto lasciarono intervenire i Cullen non sapendo cosa fare. Leah cercò di allontanare Jake, invano perché non voleva lasciare Elena.
〝 Il veleno, forse ne sarà rimasta una piccola percentuale… che infastidisce la sua natura da mutaforma〞gli spiegava Edward  mentre con Alice e gli altri tentava di farla rimanere lucida  e di farne fuoriuscire dell’altro. Edward le aveva praticato una piccola incisione e premeva su di essa 〝… le dà ancora un effetto di stordimento evidentemente la camminata l’ha affaticata … è meglio che resti qui con Renesmee…ed Alice…〞suggerì medicandole velocemente il braccio.
〝No! Devo salvare mia sorella… 〞nella morsa del dolore e nei tremori Elena cercava le sue ragioni 〝 sto meglio… cercherò di guarirmi…il mio potere deve funzionare… 〞
〝 Sei debole Elena… loro ti… non avranno pietà di te!〞spiegò Edward preoccupato, notando il suo sforzo di sopportare il dolore e tutto il resto pur di combattere. Jake si unì alla sua decisione 〝Edward ha ragione Elly ti prego quelli ti ammazzano… non si preoccuperanno ad eliminarti subito…! Non si preoccuperanno per te!〞. Jake le carezzò il volto cercando di rassicurarla, sapeva quanto per lei fosse importante sua sorella, ma doveva tenerla lontana dai pericoli e dalla morte se anche lui voleva sopravvivere.
〝 Nemmeno io di loro Jake! Ti prego io devo combattere per mia sorella per me stessa!〞. Anche se Jake non voleva lasciarla  così confusa e tremolante sul pavimento, dovette farlo. Erano tutti andati a salvare Bella, tutti a lottare contro i Volturi. Stava per alzarsi ma quella sensazione, del crollare, del sentirsi senza controllo del corpo era di nuovo dentro di lei.
〝 Tranquillo Jake ! Alice si prenderà cura di lei …!〞sostenne Edward immaginando il suo dolore per Elena.
〝 Elena!Elena!〞Alice cercava di farla sedere e farle ritrovare la ragione. Improvvisamente Elena si accorse di lei, si voltò verso Alice.
〝Scusami non so perché… Alice cosa mi succede?! Non siete riusciti a toglierne altro…?〞
〝 E’ il veleno… lo so …cerca di rimanere qua con la mente…! Si l’abbiamo tolto ma ora devi stare calma e cercare di riposare…〞. Renesmee le andò vicina, si mise accanto a sua zia.
〝 Siamo con te zia … vedrai che presto starai meglio…!〞Elena le abbozzò un sorriso, la sua piccola Renesmee parlava come una ragazza matura e determinata.  Voleva cercare di fermare quel tremore, sentiva che non era causa del veleno, il senso di crollare, di perdere il controllo di se stessa era diminuito, il braccio era sgonfio e meno violaceo. “ No  può essere il veleno… sto lottando per essere quello che sono una ragazza- lupo… mi sto….trasformando!” Elena si sollevò in piedi, presa dal panico.
〝 Alice mettiamo la bambina in un posto sicuro… io  almeno devo andare… devo salvare mia sorella…!〞
Le suggeriva Alice preoccupata per il suo delirio improvviso.
〝 Alice mi sto trasformando … la mia natura sta tornando a me…prima era come se fosse bloccata ma adesso è tutto… normale!〞
Ma la frase di Alice non serviva a nulla. Elena vedeva il suo corpo oscillare, combattere contro qualcosa, non era il veleno che la stava facendo bruciare ma era in fase di trasformazione, il veleno le aveva rallentato tutto il processo di diventare un lupo, ma ora sembrava  che il veleno stesse per sparire sul serio. Sentiva i pensieri di Jake e degli altri che si coordinavano con Edward, Japser e Emmett. Chiuse gli occhi vide sua sorella. Bella percepiva Elena, Elena percepiva Bella, sdraiata e immobilizzata su un letto al centro della stanza degli orrori. Il respiro affannato, lo sguardo perso nel vuoto, immobilizzato da quello che le stava per accadere.
 〝 Sei davvero certa che sia questo Elena?! Io non .. non so…se succede qualcosa.. io non riesco a vedere di nuovo nulla… ho una gran confusione…〞
〝 Alice …! Dobbiamo andare! La battaglia sta per cominciare sento il branco Edward, Jasper ed Emmet stanno per entrare in quella stanza…loro sono in  sette  quelli sono in almeno dieci… dobbiamo andare Alice! subito!〞Elena cercava di convincere Alice che non poteva lasciare che gli altri affrontassero la battaglia pur essendo metà della guardia dei Volturi. Alice scrollava il capo, però sapeva benissimo che Elena aveva ragione, due braccia e due menti  in più servivano per combattere.
〝 Devo portare la bambina in un posto sicuro ma tu devi aiutarmi Elena…〞espresse  improvvisamente Alice decisa.
〝 Farò tutto quello che vuoi!〞rispose Elena alzandosi in piedi. Si sentiva meglio, molto meglio, il dolore era scomparso, il potere forse le era tornato completamente se aveva quasi cicatrizzato il morso di Aro.
Edward sentì il pensiero di Alice, se Elena stava davvero bene poteva combattere, l’idea di portare Renesmee da Laura, una persona molto cara ai Cullen, non era male come idea.  I Cullen si fidavano molto di quell’umana che conoscevano da un po’ di tempo.
Laura Bacci era una signora sulla quarantina che conosceva molto bene il segreto dei Cullen e che per decenni la sua famiglia aveva aiutato e ospitato quando Carlisle o altri membri della famiglia Cullen andavano a Volterra e volevano rimanere in un posto riservato e tranquillo, anche senza preoccuparsi dell’aspetto e delle abitudini  diverse rispetto agli umani. Laura era come una zia per Carlisle quanto per il resto della famiglia. Dopo aver spiegato tutto ad Elena, insieme ad Alice andarono da Laura. Alice le aveva telefonato e lei aveva capito la situazione: la donna infatti sapeva cos’erano i Cullen e sapevano cos’erano i Volturi ma mai e poi mai, pur confinando con il castello dove risiedeva Aro, sarebbe andata a fargli visita da buona vicina, non ne sarebbe tornata viva. Erano uscite con facilità dal condotto fognario. L’uscita dava su una specie di piccola piazzetta in un vicolo cieco, da un parte sulla destra le mura del castello di Aro, di fronte  un cancello di ferro alto e imponente.
〝 Vieni Elena tranquilla…〞Alice fece segno di oltrepassare il cancello di ferro che richiudeva le mura della casa di Laura. Elena la seguì insieme a Renesmee che teneva per mano.
La casa era molto bella, piccola ma con una bellissima corte da cui trasbordavano dal tetto piante rampicanti e gerani colorati. La donna comparve sull’uscio accennando un sorriso ad Alice. Era davvero bella, mora con i capelli a caschetto e gli occhi nerissimi.  La donna abbracciò Alice come farebbe una parente che non vede un suo caro da molto tempo. Alice farfugliò qualcosa poi le indicò Renesmee. Laura si avvicinò a lei.
〝 E.. lei la tua nipotina?!〞espresse mettendosi all’altezza di Renesmee.
〝 Si Laura… lei è mia nipote …scusami se sono piombata così in casa tua ma..〞
〝 Qui puoi sentirti come a casa tua…Alice… non ci sono problemi il vostri segreto rimarrà tale…〞
〝 Ti ringrazio e colgo velocemente l’occasione per presentarti Elena la sorella di mia cognata…  Bella… ricordi no…!?tutta la vicenda di due anni fa….〞Alice le parlava ma aveva fretta e sembrava in ansia.
〝 Si… come potrei dimenticare! Ricordo Edward era distrutto, era venuto qui e mi aveva raccontato dei sui dubbi e delle sue incertezze…. però sono felice che ora si siano sposati e abbiano avuto questa bellissima bambina…〞Laura strinse la mano ad Elena poi guardò ancora incantata la bambina.
Alice emise un sospiro. 〝 Ho capito dovete andare…!..〞aggiunse notando le facce ansiose dientrambe〝 vieni tesoro… ti piacciono le crostate fatte in casa? Ne avevo preparata una poco fa… 〞Alice infatti, le  aveva detto, che Renesmee era mezza umana – mezza vampira così Laura a cui piaceva fare sempre dolci casalinghi e altre bontà tipiche aveva colto l’occasione per fargliele assaggiare e magari rasserenarla in una simile occasione.
Renesmee non se lo fece ripetere due volte, non conosceva affatto quella donna ma dal suo modo di fare e il suo sorriso aveva capito che poteva stare sicura, che poteva fidarsi.
〝 Nessie…〞Alice l’abbracciò 〝 .. sta tranquilla presto tutto questo sarà finito…〞. Renesmee si abbracciò a lei, poi corse ad abbracciare anche Elena 〝 Tesoro tornerò presto promesso e con me ci saranno la tua mamma e il tuo papà… e lo zio Jake te lo prometto〞Renesmee annuì, poi prese la mano della donna che la stava conducendo in casa. Si voltò solo un secondo e vide scomparire le sue due zie dal cancello di ferro enorme che si richiuse dietro le  sue spalle.
 
〝Ed eccoci arrivati a noi due mia giovane ed incantevole mortale…〞. Bella era sveglia, lucida ma lo sguardo famelico e su di giri di Aro la paralizzava dalla paura. Chiuse gli occhi, allarmata sul fatto che tra poco l’avrebbe trasformata, che i suoi denti affilati le avrebbero attraversato la pelle del collo, sentiva le vene pulsare, cercava di non urlare, pensava che se ormai non era arrivato nessuno a impedire ad Aro di farle una cosa simile, evidentemente neppure Edward non era riuscito ad oltrepassare quella porta. Nello stordimento e nella confusione più totale sentiva, immaginava, cosa stesse succedendo al di la di quelle porte enormi. Edward e gli altri in lotta contro la guardia per salvarla. Però non poteva vedere che Edward, Emmet, Jasper insieme al branco di Jake stavano avendo la meglio. Certo i vampiri che Aro utilizzava, quelli che non facevano parte della guardia ma erano solo delle pedine da usare in queste occasioni, erano rimaste pur sempre in due. E infine grazie alla prontezza di Jake , mentre Edward combatteva contro uno simile a Felix,  nel staccare la testa all’altro che gli stava per comparire dietro, per Edward fu facile far fuori anche quella specie di armadio incavolato. Per ora avevano sterminato i sei che avevano circondato quella stanza e che avevano bloccato subito il loro passaggio. Edward accese immediatamente i loro resti in modo da evitare lo spiacevole inconveniente del rivederseli di fronte di nuovo. In un angolo la segretaria, Angelica, terrorizzata dai lupi quanto dalla scena che da umana si era trovata a vedere, era accovacciata su stessa con gli occhi sgranati. Edward, le si avvicinò un attimo per rassicurarla, insieme a Jasper, mentre i lupi ed Emmet erano in attesa.
〝 Scappa… scappa e vivi una vita migliore… 〞espresse mentre l’accompagnava verso una grata di ferro che sollevandola la portava fuori dalle mura di Volterra.
〝 Grazie… io non… lui era così convincente mi ha proposto questo lavoro!〞 sostenne agitata e confusa mentre si guardava attorno e notava i corpi in fiamme dei vampiri pedina di Aro.
〝 Tranquilla… ora sei libera… percorreari alcuni metri nel buio ma poi sarai fuori da questo posto…〞Angelica guardò ancora esterrefatta Edward poi si tolse i tacchi e il più in fretta possibile lasciò per sempre quel posto.
〝 E ora a noi due Aro!〞espresse mentre sfondò la porta con un calcio. Rimase stupito quando trovò quella stanza vuota, i troni  dei malefici, vuoti. Edward, Jasper ed Emmett si guardavano attorno, mentre i lupi, come per ordine di Edward e di Jake in questo caso, aspettavano il loro attacco.
Edward  poi sentì i pensieri di Alice stavano per arrivare ma doveva stare attento, non tutto era quello che sembrava, di li a poco sarebbero comparsi.
〝 Alice cos’hai?!〞Elena si bloccò insieme a lei. Riconosceva quello sguardo, perso nel vuoto stava avendo una visione.
〝 Ho visto… hanno teso una trappola… dobbiamo sbrigarci! Lei è ancora viva… Bella non l’ha…ancora trasformata per fortuna…〞Elena spalancò gli occhi in preda al panico.
Edward stava per dire qualcosa agli altri, poi li vide entrare. Un rantolo percorse la sua gola, Emmett lo trattenne, Jasper invece cercava di placare la sua rabbia. Bella, non era con lui, la tevena nascosta da qualche parte come aveva fatto con Nessie. C’erano però, tutti quelli che sapeva ci dovevano essere a scontrarsi : Jane, Alec, Demetri, Felix, Renata che spalleggiava Aro come sempre e Marcus e Caius, in una secondo istante era arrivata anche Corin e Afton.  In dieci contro sette. Edward si guardava attorno, di Bella non vedeva traccia. Teso e preoccupato non voleva immaginare il peggio. Elena gli aveva detto di far presto ma sperava che la lotta contro i vamiri pedina di Aro, non fosse stato quell’ostacolo tale da impedirgli di salvare Bella. Conosceva i nemici che aveva di fronte, lo avevano fatto a posta per destabilizzarlo, per distrarlo. Se avesse attaccato lui per primo, Aro gli avrebbe scagliato il mondo intero, però sapeva anche che per quest’ultimo, il fatto di essere li stava a dire “ Finalmente la mia collezione di vampiri è finita!”
〝 E così alla fine ci sei ruscito…〞espresse Edward adirato, fece cenno a Emmett di mollarlo, aveva acquisito un certo autocontrollo, non sapeva quanto sarebbe durato ma sapeva quello che faceva. Aro era uno che andava preso un po’ in giro, bisognava trattarlo con la stessa moneta.
〝 Edward… sono felice che tu sia qui … allora alla fine hai deciso di unirti a noi?! E hai portato i tuoi fratelli…bene davvero una buona idea… 〞come al solito Aro faceva l’indifferente. Se la rideva intrepido mentre Marcus, Caius e la guardia non erano entusiasti del suo modo di fare. Renata seguiva suo  passo e ogni sguardo dei Cullen, sembrava la sua ombra.  Sicuramente aveva creato uno scudo per proteggerlo.
〝 Lei dov’è?!〞gli chiese Edward irritato mentre si avvicinava. Felix gli si stava per lanciare addosso, Aro fece cenno di no, contravvenuto quest’ultimo dovette fermarsi, Aro era ancora il suo superiore ma la voglia di uccidere era in lui.
〝 Lei è parte di questo mondo ormai… se vuoi rivederla… beh…〞sostenne indeciso  e ironico〝 devi guadagnartela!〞in un millesimo di secondo Edward e i suoi fratelli vennero travolti da quello che era la guardia: Felix e Demetri contro Edward Japser e Emmett, ma nessuno sapeva dei lupi. Essendo stati per tutto il tempo in quella stanza ad attendere i Cullen, non avevano fatto conoscenza dei mutaforma e non si aspettavano questa unione per di più in casa loro.
I lupi comparvero, il primo ad essere fatto fuori fu Felix, grosso abbastanza, ma non tanto da impedire per la velocità e la prontezza del branco, di staccargli la testa e farlo in mille pezzi, poi fu la volta di Demetri e di Afton che aveva cercato di  riparare Demetri e gli altri col suo scudo a dir poco insufficiente.  Renata non poteva staccarsi da Aro quindi non aveva avuto la prontezza  necessaria per intervenire. Vedendoseli davanti Aro ebbe quasi un mancamento anche il resto della guardia non sapeva cosa pensare. I mutaforma non erano solo elemento di puro terrore per loro, ma avevano paura della loro imprevedibilità, della loro natura selvaggia e non tolleravano il loro odore, per loro era una vera e propria minaccia . Marcus stava per darsela a gambe, Caius era sconcertato che i Cullen si fossero messi d’accordo con i loro nemici storici: i mutafroma appunto.  Jane e il suo gemello avevano già in mente di infliggere a loro quanto ai Cullen  le pene dell’inferno. Notando il loro stupore Edward e gli altri erano soddisfatti adesso erano in sei contro sette.  Tutto andava a loro favore, anche se il non avere modo di sapere se Bella stava bene lo divorava dal dolore.
Aro fece cenno a Jane di mettere ko i lupi, ma il suo potere su di essi non funzionava, fu l’occasione buona per colpirla, ma  così agile e furba non erano riusciti a prenderla, ma alla fine Leah ed Embry presero suo fratello e non ci volle molto a farlo fuori, nonostante il suo sforzo di metterli fuori gioco con i suoi poteri. Per salvare Jane, Alec si era messo in mezzo a suo discapito. Edward e gli altri invece, erano alle prese con attaccare Caius e Marcus avevano approfittato delle distrazioni di Renata, che si, era in grado di concentrarsi e di creare uno scudo per tutti, ma non era così indistruttibile come voleva farlo sembrare quindi farli fuori era stato abbastanza facile. Fu una cosa davvero sconvolgente per Aro trovarsi tra i piedi la testa di Marcus. Indietreggiò sconvolto, ma seppur avesse paura di morire, di sentirsi alle strette, non aveva intenzione di mollare. Aveva perso molti della sua guardia, ma ne poteva recuperare altri ad iniziare dai Cullen. Alla fine grazie alla forza di Emmet unita a quella dei suoi fratelli e dei lupi, anche Caius era definitivamente fatto a pezzi.
 
Della guardia erano rimasti solo Aro, Jane e Renata.   Elena ed Alice erano appena giunte accanto ad Edward e al branco, stavano per entrare ma avevano dovuto far fuori un vampiro-pedina di Aro  la quale, si era messo da parte per irrompere prima o poi e magari aiutare la guardia, ma il fiuto di Elena e l’agilità di Alice, lo avevano ucciso seduta stante.
〝 Penso di aver dimostrato che sono abbastanza forte da affrontare anche la tua guardia… 〞esternò  irritato  Edward ad un Aro stupito e decisamente poco propenso a perdere. 〝… dov’è mia moglie! Dov’è Bella…?!!〞. Per Aro invece, avere al suo fianco Jane e Renata per lui era come essere in una botte di ferro. Non aveva timore dell’inferiorità numerica, Renata e Jane erano per lui le due stelle di punta della guardia e le avrebbe sfruttate fino al midollo, pur di salvarsi. La situazione che si era creata era strana e inconsueta: in quella che era la stanza  ufficiale dei Volturi da una parte vi erano loro,  o ciò che era rimasto della guardia  e dall’altra ben nove persone tra i Cullen e il branco. Erano schierati l’uno di fronte all’altro, alla prima mossa falsa sarebbe ripartita una lotta.
〝 Io… mi arrendo…〞espresse quasi disperato Aro. Jane quanto Reneta lo fissavano stupite. Cosa gli saltava in mente?! 〝..ma prima permettimi di chiederti scusa per tutto quello che ho fatto… !〞
Edward si guardava sconcertato con gli altri. Alice era insospettita.
〝Che intenzioni hai…? non sono qui per unirmi alla tua bettola … sono qui per riprendermi quello che mi appartiene… e  no non accetto le tue scuse….〞
Mentre Edward lo fissava diffidente e irritato, lui gli si avvicinava tranquillo, remissivo, come se volesse fargli credere che infondo fosse davvero pentito, che l’immortalità che aveva vissuto per decenni, gli fosse pesante come un macigno sulle spalle e che voleva essere diverso, rimediare ai suoi errori.
〝Io… io vorrei solo che… magari potreste…unirvi a noi… davvero… voi… siete preziosi… potremmo mettere a punto una nuova guardia… potrà farne parte anche lei… 〞si rivolse ad Elena. Le si avvicinò, mentre  quest’ultima in sembianze umane era ferma e immobile accanto ad Alice. Se l’avesse morsa di nuovo forse non avrebbe retto del tutto. Jake, in versione lupo si frappose ringhiandogli contro. Aro fece un passo indietro mentre lo guardava nervoso e al contempo infastidito.
“ Tranquillo amore!” Elena lo rassicurava sentendo i suoi pensieri “ Edward… ha tutto sotto controllo me lo sento… Non attaccare o qui si scatena il putiferio…!  Non … gli permetterò di farmi ancora del male….”  gli carezzò la testa enorme e Jake socchiuse gli occhi rassegandosi e sbuffando. Non gli andava di farlo, voleva far fuori quella sanguisuga irritante prima che lui toccasse o torcesse ancora un capello alla sua Elly.
 Aro  le si avvicinava incredulo. La pensava indebolita, frastornata dal veleno e magari con gli occhi rossi ma lei era là viva e sana. Elena scrutava pietrificata ma teneva i nervi ben saldi,  come Alice e gli altri. Doveva essere forte e non temere i suoi giochetti, Alice durante la corsa verso il ritorno al castello dei Volturi, le aveva spiegato di stare attenta da Aro ci si poteva aspettare di tutto.
〝Ma… non … non ha avuto alcun effetto?! Sei più forte di quello che pensavo!〞toccò il suo braccio stupito, lo esaminava, del morso non era rimasto che una minuscola escoriazione, sembrava avesse ruzzolato per terra e si fosse lacerata la pelle, piuttosto che aver subito il morso di un vampiro. Aro la fissava stupefatto mentre le osservava il braccio, quando glielo prese Elena ebbe uno scatto all’indietro, al contempo Jake gli ringhiò contro. Elena gli pregò di stare calmo.
〝I tuoi morsi non hanno effetto  sui mutaforma….!〞gli spiegò Edward cercando di tenerlo il più distante possibile da Elena. Sentiva i pensieri di Jake ed era sollevato dal fatto che si stava calmando perché era proprio quello l’atteggiamento che voleva assumesse. Conosceva Aro, la sua tattica del tirarsi indietro per poi colpire e magari tendere una trappola a uno o a tutti, era probabile, sicuramente stava progettando qualcosa.leggendo nella mente di Alice intuiva che non vedeva nulla, probabilmente per la presenza dei lupi. Quello che stava facendo, l’arrendersi non era da lui voleva andare a fondo sulla questione ma ci andava coi piedi di piombo anche per aveva accanto ancora Jane e Renata e pensare ad un attacco significava andare contro un muro piuttosto duro da rompere.
〝L’ho constatato… mi chiedo solo se… se davvero è immune a tutto … io ci riproverei…  me lo concedi Elena?〞e così mentre Aro dava ordine a Jane di infliggerle dolore, dal canto suo Elena era tornata in contatto con Bella. Lo sapeva solo lei, era un po’ come avere un’arma segreta che poteva utilizzare insieme a sua sorella dopo, era presente con Aro ma anche con sua sorella. L’unica ad aver intuito qualcosa era Alice ma non sapeva se ci stava vedendo giusto o no.
“ Sto bene… ora cerca di concentrarti!”le rispondeva Bella, segregata in un'altra delle celle che si trovavano dietro quelle mura. Sembravano per così dire celle di lusso, sicuramente più luminose e più ricche con quadri e tende di velluto viola ad allestire le finestre. Bella seduta per terra, il polso incastrato in una catena, nel suo abito in stile medievale rosso e dorato, si guardava attorno, quella stanza lugubre le metteva i brividi. “ Elena cerca di aiutare tutti per quanto puoi… vedrò di liberarmi al più presto… !” le rispondeva mentre Elena si concentrava cercando di non far  subire gli attacchi di Jane. Lei, Jane, la fissava, provandoci gusto ma per ben poco. Elena fece tutto il possibile per riparare gli altri ma il suo potere così da sola non funzionava. Alice che le era accanto venne colpita insieme a Jasper ed Emmet,  mentre sui lupi l’effetto tortura di Jane non aveva alcun risultato. Fu in quel momento che Leah e Quil si buttarono contro di lei, inutilmente, perché una sua unghiata lacerò il manto ad entrambi provocando loro una ferita profonda. 
〝Non funziona! Non funziona!〞esternava esaltato Aro. Gli occhi sfavillanti ed eccitati.  Un folle, un ossessionato, un bambino che ha appena provato una giostra che gli piace al luna park ecco cosa sembrava. Le si avvicinò, prese il suo volto tra le mani. Jake emise un ringhio che fece tremare i muri. Elena sembrava esternamente tranquilla, più che altro inerte, già perché temeva che una mossa poteva essere letale. Dentro di sè la paura iniziava a tormentarla. Jake, lo avvertiva  e sentiva che sarebbe scattato da un momento all’altro. Cercava di trattenersi ma non sapeva quanto avesse potuto resistere.
“ Jake ti prego! Lascia stare non farlo calmati ti prego! Amore fallo per me…”cercava di placare Elena nella mente di Jake.
“ Se ti tocca ancora gli sbrano le mani…!”Jake indietreggiò cercando di convincersi a non staccre subito la testa al capo dei succhiasangue,  mentre divideva Elena da Aro con una zampa.
〝Cosa pensi di ottenere con lei….?〞cercava di  capire e magari dissuaderlo Edward, mentre Elena si sentiva male all’idea di non poter intervenire su Alice ,Jasper e anche su Leah e Quil. Li guardava inerti, gli occhi le diventarono lucidi.  Edward la guardò come per rassicurarla. Elena scrollò il capo cercando di farsi forza. Qualsiasi cosa volesse fare non poteva con Aro davanti. Nessun passo falso, nessun tentativo di fuga.
〝Sosolo che mi serve… è incredibile avere un potere così… eccezionale…〞esternava ancora estasiato. Aro la prese per un braccio e la fece avvicinare a lei, Jake gli balzò davanti  con un ringhio tale da fargli capire che un altro tocco e poteva vedersi fatto a pezzi.
〝Vedi di far calmare la tua anima gemella…〞espresse guardandola scocciato. Elena annuì, Jake nonostante tutto lo fece.  Le facce di Elena, Edward e gli altri rimasero  sconvolte quando poi Aro prese da una delle pareti di marmo una lancia e colpì Elena, un colpo deciso tra i polmoni e il fegato. Lo fece all’improvviso così Edward tantomeno Alice, che era ancora sul pavimento, potevano intervenire. Il latrato di Jake fece eco nelle mura del castello. Bella si voltò verso la porta e si portò la mani sul viso sperando che non fosse accaduto nulla di terrificante. Poi prese coraggio e iniziò a cercare di liberarsi in qualche modo di quella catena e di quella cella.  Vide una candela e quando appurò che la cera era bel liquida, pur emettendo un urlo lancinante per il dolore, cercò di far scivolare la sua mano attraverso quella catena, utilizzando la cera fluida. La mano era ustionata ma almeno il suo piano di fuga stava funzionando. Doveva aiutare sua sorella e subito.
Elena sbarrò gli occhi, il dolore divampava sul suo viso, il sangue colava dallo stomaco, le mani si impregnarono di rosso intenso in meno di un secondo. Il respiro affaticato e le mani che istintivamente cercavano di tamponarsi. E, infatti di quel buco sullo stomaco grosso quanto una palla da tennis non era rimasto che una lieve macchia violacea che pian piano stava sparendo assomigliando ad una voglia. Respirava a fatica ma stava meglio, molto meglio, come se avesse preso un pugno nello stomaco e non una lancia che le aveva traversato i polmoni.
〝Ma è incredibile… incredibile devi spiegarmi come … come hai fatto….!〞Aro rideva elettrizzato, tanto era curioso del suo potere che nemmeno l’odore del sangue che era ancora impregnato sulla maglietta quanto sul pavimento e tra le dita di Elena lo distraevano. Poi il suo sguardo divenne famelico, l’odore del sangue aveva preso la sua direzione,  ma improvvisamente la sua sete si placò quando Jake gli saltò addosso. Aveva cercato in tutti i modi di trattenersi, aveva capito che doveva stare calmo dai pensieri di Elena ma l’idea, la sola idea che qualcuno poteva far fuori  la sua ragione di vita, lo aveva fatto scattare, proprio come farebbe un qualsiasi animale per difendere ciò che gli appartiene.
Gli fu addosso, i denti trafilarono la sua pelle marmorea, mentre Renata cercava in tutti i modi, insieme a Jane di far fuori qualche membro dei Cullen. Edward iniziò a lottare contro Jane, Elena non lontana da lui gli tendeva lo scudo e cercava di guarire per quanto poteva gli altri. In primis Leah e Quil. Embry la proteggeva ma notando che riusciva a cavarsela da sola, andò a dare una mano a Jake.
 
“ Alice stai bene?” riuscì a dirle mentre tentava di farla riprendere. Alice annuì sembrava ancora indebolita però stava meglio.
〝Jasper ti prego… non lasciarlo …aiutalo…〞le sussurrava mentre si riprendeva dall ‘attacco di Jane.
〝Si ora penso a lui però vado a ritrovare Bella…. l’ho sentita nei miei pensieri.. so dov’è ma credo abbia ha bisogno di aiuto…!〞
Non fece nemmeno in tempo a dirlo che vide sua sorella, nascosta dietro i troni enormi dei Volturi o di quello che ne era rimasto. La fissava sembrava stare bene a parte l’enorme macchia rossa sulla mano, esitava perchè avrebbe voluto correre ad abbracciarla, aiutarla in qualche modo, si mosse per farlo Bella le fece cenno di no con la testa. Poi si mise in comunicazione con lei. Elena si bloccò sui suoi passi.
Pensa a loro io cerco di avvicinarmi… a te per aumentare la forza!”  le espresse mentre  svicolava dal lato di uno dei troni. Si nascose mentre osservava che Jane, insieme a Renata, in lotta con Edward e Emmett, guardava  verso la sua direzione. In un colpo Emmett era riuscito a staccare le braccia  e la testa a Renata e buttarle nel falò poco vicino insieme ai resti degli altri membri della guardia Bella era sollevata, nonostante la preoccupazione, i lupi, se la stavano cavando bene, erano riusciti a staccare ad Aro braccia e una gamba,  ma lui era per terra soddisfatto nell’aver provocato diverse escoriazioni ai lupi. Jake quanto Leah e gli altri a causa delle ferite erano tornati in forma umana, avevano afferrato e indossato al volo i mantelli di alcuni dei cadaveri della guardia per non rimanere nudi. Un po’ provavano disagio ad indossare “roba da vampiri” ma era l’unico modo per coprirsi.
Edward era invece ancora alle prese con Jane. Era minuta e per questo agile e un vero osso duro da far fuori. Era riuscita a strattonarsi da lui e concentrarsi per fargli perdere le forze, così come avrebbe fatto agli altri.
Jane fissava concentrata Edward, con il suo sguardo pronto a far del male. Bella le piombò davanti carica.
〝Non ci provare…!〞le intimò mentre insieme ad Elena, che andò immediatamente vicino per affiancarla, facevano da schermo ai Cullen quanto al branco. Si concentrarono chiudendo gli occhi, e riuscendo a racchiudere tutti nella loro bolla, se così poteva definirsi. Elena le teneva la mano, in modo da guarirla, aveva notato che sanguinava ed era ustionata. Aro o quello che ne era rimasto, era stupito dal fatto che gli attacchi di Jane erano privi di ogni senso, che le due sorelle avevano creato uno scudo indistruttibile, di cui lui fino a qualche momento prima aveva solo sospettato. Anche Edward e Emmett quanto il branco erano sorpresi da questo potere, dalla presenza di questa barriera. Non ci volle molto per Edward saltare addosso a Renata e staccarle la testa, mentre gli altri lupi ovvero Quil ed Embry lo aiutavano a farla a pezzi.  Jane era l’unico membro della guardia rimasto, non sembrava spaventa all’idea di essere ormai circondata da persone che la volevano morta. Fissava Aro che giaceva privo di ogni movimento in un angolo della stanza dei Volturi accanto a lei, i resti delle sue braccia e della gamba erano accanto al fuoco, ma avvicinarsi significava  far prendere fuoco a tutto il resto. Jane lo fissava incurante, mentre lui così vicino alla fonte di calore poteva iniziare a sentire la sua pelle marmorea e secolare iniziare a sgretolarsi come cenere.
〝Jane aiutami… facciamoli fuori una volta per tutte!〞le implorava trattenendo la mantella nera con l’unica gamba rimastagli. Jane lo fissava apatica e tirando la stoffa  a sé, cercò immediatamente la fuga, sapeva di essere ormai intrappola e per questo voleva salvarsi la pelle evitando la fine di  coloro che per anni erano stati al suo fianco . La sua strada però, venne sbarrata da Jake e Leah ritrasformati, mentre gli altri per sicurezza erano tornati nello scudo di Bella ed Elena, la quale con enorme stupore e soddisfazione di tutti, funzionava molto bene. I pezzi di Jane volarono vicini al corpo di Aro che aveva chiuso gli occhi, come se avesse perso i sensi, parte del collo era ormai lacerata dalle fiamme insieme al resto del corpo. Quando Jane si rese conto che il pezzo del suo braccio e metà del suo corpo era in mezzo alle fiamme, l’urlo di odio e di terrore fece eco tra le mura sotterranee della stanza dei Volturi, ma ormai non serviva più a nulla. Ormai di loro non era rimasto nulla.
Bella ed Elena interruppero il loro scudo. Prima di dire o fare qualsiasi cosa, si abbracciarono, con fermezza, le lacrime di ansia e di paura che avevano attraversato a lungo il loro percorso dalla sparizione di Renesmee alla vicinanza con la morte nel castello dei Volturi, fece eco ad entrambe.
〝Scusami….〞Elena si distaccò da Bella, la fissava e anche quest’ultima lo faceva, incredula di aver superato e senza grossi danni a parte qualche livido e graffio, un’impresa così pericolosa come quella di andare in mano ai Volturi per salvare Renesmee.  〝…invece di essere felici e di aver superato una simile situazione … non faccio che piangere… non posso credere di essere riuscita a sopravvivere a tutto questo… a salvare Renesmee〞
〝 E’ viva….?!  Dov’è? Voglio riabbracciare la mia bambina…〞Bella si guardava attorno ma non la vedeva il suo sguardo tornò confuso . Elena rispose subito al suo dubbio 〝Lei è al sicuro! Una bambina va protetta…〞. Bella tirò  un sospiro di sollievo,  le lacrime continuavano ad imperversare il volto di entrambe 〝Elena sfogati pure … ti capisco …  perché… non so nemmeno io come abbiamo fatto ad uscirne illese!〞sostenne Bella riabbracciando sua sorella e incoraggiandola. 〝Non mi sembra vero!〞espresse notanto i corpi di Jane e Aro avvolti dalle fiamme. Impressionata dalle vampe e dall’odore stagnante di muffa si voltò guardando ancora sua sorella.
〝Perché… sei coraggiosa e… 〞intervenne Edward subito dietro di lei. Elena si staccò da Bella sorridendo a Edward. Lui annuì. 〝Elena devo ringraziare anche te! Grazie per aver aiutato Bella e protetto lei e Renesmee!〞l’abbracciò ma avvertiva dallo sguardo di Elena la frenesia di riabbracciare Jake. Elena  si voltò verso Jake, avvolto  nuovamente in un altro brandello di mantello di velluto nero. Gli sorrise anche se le lacrime continuavano a scenderle. Corse immediatamente da lui, sua sorella come lei avevano bisogno di restare con le loro anime gemelle. Jake l’avvolse tra le sue braccia, senza dire nulla, Elena si lasciò trascinare in questo momento magico. Jake le carezzava i capelli, chiudeva gli occhi per sentire il profumo della pelle della sua Elly. Sentiva il calore del suo corpo, il profumo speziato anche se sovrastato dall’odore acre del mantello.
〝Potrai mai perdonarmi Jake… potrai mai perdonare l’angoscia e il dolore che ti ho provocato quando ti ho lasciato in balia di te stesso…〞gli diceva ad occhi chiusi mentre era avvolta tra le braccia e il calore del corpo di Jake. Lui le alzò il volto, lei non aveva molta voglia di parlarne, voleva solo stare attaccata al suo Jake, sentire il battito del suo cuore, il profumo speciale della sua pelle. Solo e soltanto quello, ma si sentiva in colpa, decisamente in colpa con lui, avere abbandonato il suo imprinting il suo amore incondizionato era stato un duro colpo per entrambi.
Jake le sollevò il mento,  le prese la lacrima che le cadeva e scivolava sulla guancia, la raccolse con un bacio. Elena lo fissava, persa nel suo sguardo, quegli occhi profondi che la fissavano, la fecero arrossire. Era così felice di poterlo riabbracciare, riaverlo tutta per sé, godendosi il suo abbraccio.
〝Ora sei qui… e sei salva Elly… è questo quello che conta… devi piangere di gioia per il tuo coraggio amore…〞
〝Si ma… io ho… infranto le regole…〞cercava di spiegarsi Elena, voleva ammettere le sue colpe, l’essere sparita, l’averlo abbandonato in aeroporto 〝… sono scappata da te… quando noi dovevamo essere inseparabili… io e te siamo un anima sola Jake…〞si agitava. Jake la strinse ancora tra le sue braccia. Elena scoppiò ancora a piangere, forse la tensione che per tanto aveva corso sul filo della sua anima e della sua coscienza si era spezzato.
〝Non importa … il noi quando c’è in ballo la vita delle persone che ami e tua sorella e tua nipote sono tra quelle ! L’hai fatto per Bella e per Renesmee…è tutto perdonato se è questa la parola che vuoi che io ti dica… Ti perdono Elly… la cosa che mi importa adesso…Elena Swan è che presto… tra qualche ora o chissà quanto ci sposeremo e non lascerò che scappi più via da me… 〞
〝No non scapperò mai più!〞 il bacio che Elena e Jake si diedero fece sorridere Leah quanto Alice e gli altri che gli stavano attorno. Erano tutti vivi, Jasper tra le braccia di Alice, stava meglio. Così come Emmett, Quil ed Embry. Soddisfatti  di aver aiutato i Cullen in un ennesima battaglia per salvare la vita a Bella, Renesmee e ad Elena.
〝Allora sei arrabbiato con me perché sono sparita a cercare di salvare nostra figlia vero?!〞Bella si sentiva imbarazzata nei confornti di Edward, era come se gli avesse disubbedito, come se non avesse dato retta al suo istinto protettivo.
〝Arrabbiato?!  Più che altro preoccupato, afflitto all’idea di perderti a causa della tua voglia di metterti nei guai… e..〞Bella abbassò lo sguardo, era da aspettarselo che infondo Edward gli avrebbe tirato fuori le sue preoccupazioni e che probabilmente non l’avrebbe facilmente perdonata. Stringeva le mani nelle sue in attesa della sua prospettiva.
〝…  non sono arrabbiato sono orgoglioso di te… illesa in una battaglia contro i Volturi…〞aggiunse prendendole il volto tra le mani.
〝Edward… mi spiace se… mi spiace se ti ho ferito… ti ho provocato una sofferenza enorme nell’aver messo a rischio la mia vita …  e di Elena però dovevo salvare nostra figlia… loro erano riusciti a tendere una trappola e nel bene o nel male ci avrebbero portati qui comunque… noi eravamo l’esca, le loro pedine … però dovevo farlo… ti prego di qualcosa  sento che sto per crollare…〞
〝   Bella! Bella calmati! “ Edward la tratteneva a sé, era agitatissima e ansiosa. 〝〝Amore mio è tutto a posto! Certo avrei evitato la tua ossessione nel voler salvare a tutti i costi da sola nostra figlia però sono consapevole che non sarei riuscito ad impediertelo. Si ho sofferto moltissimo… l’idea di non avervi protetto abbastanza dai Volturi, l’idea di  vederti morta a causa  loro, mi ha istigato a venire qui e subito per salvarti e per farli fuori ma…〞
〝Ma…una come me non ce la poteva fare! Una fragile umana… un fardello no?! 〞
〝No.. no ma che dici!? Tu sei stata coraggiosa e forte non sei così fragile come credi e sono felice che questo ti abbia fatto capire spero che anche se sei rimasta umana sei forte … determinata!〞
〝Io pensavo di non fercela… però sono riuscita ad avere fiducia grazie a me stessa e al potere comprovato con Elena… sapevo avrebbe funzionato… sapevo che lei mi avrebbe spalleggiato comunque…le sarò grata per sempre〞sostenne mentre la osservava tra le braccia di Jake non poco lontana da lei 〝e .. sono felice di avere un marito che nonostante tutto sia ancora orgoglioso di me … una semplice e fragile umana  …〞abbozzò un sorriso a cui Edward rispose sollevato dal fatto di vederla più rilassata.
〝Bella…〞Edward cercò di spiegarsi meglio 〝Io ti credo… sapevo che ce l’avresti fatta perché sei determinata … sai quello che vuoi… volevi diventare immortale fino a qualche mese fa.. eri in lotta con te stessa… ma ce l’hai fatta anche da umana… ma avevi un’arma segreta insieme a tua sorella…〞
〝Allora sta attento perché c’è un nuovo membro della famiglia che seppur umano  ha dei poteri  con poteri nascosti!〞sostenne abbracciandosi a lui e baciandolo. Un bacio veemente, intenso. Edward si staccò da lei poi le prese la mano notando l’alone rosso che svrastava il palmo. 〝Elena mi guarirà… tranquillo…〞
〝Si… 〞rispose baciandola ancora 〝Ora andiamo… questo posto deve sparire dalla nostra esistenza….! E poi voglio riabbracciare e riempire di baci e coccole la nostra bambina, spero stia bene… Elena mi ha detto che è al sicuro fuori   da qui..〞 Edward annuì sorridendole, Bella si abbracciò a lui. Vide anche Jake che circondava con il suo braccio le spalle di Elena, stava mollando la mano ad Edward  per andarlo a riabbracciare e a confortarlo, quando  vide crollare per terra Edward. Più che altro sentì come se qualcosa che avesse tra le mani, le dita infilate nelle sue scivolassero senza poter far nulla. Lo guardava in preda al panico mentre sembrava avere le convulsioni. Come se lo stesse attraversando una scarica elettrica.
〝Jane… è ancora viva!〞esternò Alice lanciando ad Elena l’accendino per farla fuori definitivamente. Jane era riuscita a riattaccare la testa al suo corpo e un pezzo del suo braccio, non poco vicini ai suoi resti e a mettere in pratica i suoi malefici poteri su Edward che era quello più vicino alla sua direzione. Elena afferrò l’accendino, lo fece strisciare sui pantaloni, la fiamma divampò lasciando odore di bruciacchiato sulla tela dei pantaloni  e lo lanciò a addosso al corpo mutilato di Jane, che prese definitivamente fuoco, mettendo fine alla sua esistenza. Jane stava diventando u mucchio di cenere. Elena si voltò verso sua sorella. tutti si precipitarono verso lei ed Edward, immobile sul pavimento marmoreo del castello dei Volturi. Non voleva staccarsi da lui, voleva solo che si svegliasse e si riprendesse, tanto era la sua angoscia che non riusciva ad urlare o dire qualcosa, la voce strozzata. Gli occhi lucidi le mani che tremavano sul torace di Edward. Jasper cercava di calmarla.
〝Tranquilla Bella tranquilla… fammi vedere cosa è successo!...〞espresse Alice confortandola per quel che poteva, non poteva certo fare di meglio dato che il suo stato d’animo era simile a quello di Bella. La disperazione e il dolore erano sul volto di Bella. Si abbracciò in lacrime ad Elena. Le si accovacciò accanto. Jake fissava incredulo per l’accaduto insieme al resto del branco che aspettava buone nuove un po’ indietro.
Alice e Jasper si guardarono insoliti e atterriti insieme ad Emmet. Sembrava non fosse vero, ma Jane aveva dato una scarica così forte ad un Edward esausto da una battaglia che l’aveva stremato.  Alice e gli altri guardavano Bella. Alice non poteva piangere ma se avesse potuto farlo, lo avrebbe fatto.
〝No! No…〞Bella crollò per terra accanto al corpo immobile di Edward in preda alla disperazione. Stette per un po’ così, ad implorargli di svegliarsi a provare di tutto per farlo riprendere ma non c’era verso. Le fiamme inziavano a divampare per tutta la sala. Emmett stava per prendere sulle spalle il corpo di Edward. 〝No!〞gli intimò Bella 〝No… lascialo …〞
〝Ma… Bella dobbiamo andare… qui tra poco rischiamo di morire tutti!〞espresse cercando di tranquillizzarla.  
〝Non andremo via di qui se lui non si sveglia!〞Bella sembrava non schiodarsi. Elena le andò vicino e si accovacciò accanto a lei.Bella si tenne al suo braccio. Le lacrime ruppero il silenzio ancora una volta.
〝Bella… Emmett lo porterà fuori… nessuno vuole laciarlo qui… ma è meglio andare!〞aggiunse Alice.
〝Elena… 〞sostenne con voce flebile e rotta rivolgendosi a sua sorella〝Tu puoi guarirlo vero?! Dimmi che puoi… perché se lui non torna più ad esistere io mi lascio morire con lui…〞Elena la fissava in ansia, sua sorella sembrava disperata in preda ad una follia che nessuno poteva contenere.
〝Non lo so… Bella i miei poteri funzionano su di me , hanno funzionato su di te che sei umana… e Japser aveva avuto un attacco lieve… non non lo so…! Io non…〞Elena si sentiva sconvolta, avrebbe voluto fare qualsiasi cosa per sua sorella, farle tornare indietro il suo Edward, ma come faceva? E se il potere avesse fatto peggio? Come funzionava sui vampiri?
〝Provaci ti prego… provaci!〞Bella la guardava disperata, le mani tra i capelli, china sul corpo inerte di Edward. Elena guardava Jake, poi i Cullen, lanciando un’occhiata ansiosa e scettica  a tutti. Alice annuì anche i suoi fratelli infondo speravano in una guarigione, anche se le forti convulsioni sembravano averlo stremato. Jake le cince le spalle e l’avvicinò a Bella, disperata in preda alla più folle angoscia.
Elena chiese a Bella di farle posto. Bella alzò lo sguardo, le lacrime le scendevano sul viso inumidito. Alice le cinse le spalle, cercando di confortarla. Elena invece si sentiva sola, perché se avesse sbagliato non glielo avrebbe perdonato nessuno ma doveva correre quest’altro rischio e ancora una volta per sua sorella. Emise un sospiro cercando di trovare più che altro la forza, si sentiva stremata. Si concentrava cercando in un modo o nell’altro di acquisire energia anche se il caldo e il forte odore di bruciato non facevano altro che aumentare la sua ansia.
“ Trova la forza… Elena… fallo per tua sorella per Renesmee!” sostenne a sé stessa mentre apriva le mani e con gli occhi chiusi cercava di  trovare la concentrazione e eseguire la guarigione. Si sentiva stanca e sentiva il suo corpo cedere, aveva però deciso di utilizzare tutte le forze rimaste per salvare Edward. Si fermò quando avvertiva che i suoi poteri non funzionavano. Inginocchiata aveva lo sguardo abbassato afflitto. Non aveva funzionato, si sentiva sconfitta. Bella si precipitò sul corpo di Edward. Jake dovette prendere Elena, Alice tirò via Bella dal corpo di Edward, mentre Emmett e Jasper lo presero e insieme al resto dei presenti fecero una folle corsa per non morire chi per le forti ustioni chi incenerito.
La luce forte del sole di Luglio accecò un po’ tutti, i vampiri quanto il branco. Erano sullo spiazzale retrostante al castello dei Volturi. Nessuno poteva vederli, l’unica che avvertiva questa presenza era Laura. Aveva fatto cenno ad Alice e agli altri di entrare dentro il cancello prima che qualcun altro gli avesse visti.  La donna vide anche Edward, trasportato dai suoi fratelli, si mise una mano sulla bocca cercando di non terrorizzare la bambina che si era addormentata sul dondolo della veranda.
〝Mettetelo pure …nella stanza in fondo al corridoio… 〞riuscì a dire ai ragazzi e ad  Alice con voce spezzata. Alice annuì e fece strada ad Emmett e Jasper. Bella corse da sua figlia, si era svegliata. Corse ad abbracciarla, Renesmee, restituì il gesto. Abbracciava la sua bambina con le lacrime agli occhi. La bambina pensava fosse per il fatto che avesse tanto temuto per lei, ma non sapeva ancora quello che era successo.
Elena e Jake e il resto del branco, erano sullo sfondo. Elena sentiva una stretta allo stomaco. Inetta a causa del fatto che il suo potere non aveva funzionato.
〝Ragazzi se volete potete fare una doccia e mettere dei vestiti di ricambio…〞espresse la donna avvicinandosi a Jake e agli altri. Elena scrollò il capo, voleva stare in disparte, voleva pensare, voleva rimediare ma come? Come?.
〝Tranquillo va pure…〞cercava di rassicurare Jake, ma il suo sguardo era sempre verso sua sorella e sua nipote. Jake capì e si allontanò con gli altri per cercare di ripulirsi dall’odore di vampiro e disperazione.
Bella teneva abbracciata la sua bambina, voleva proteggerla, voleva condividere questo momento solo con lei e provare a sperare. 〝Mamma…〞Renesmee alzò lo sguardo preoccupata per sua madre 〝Mi spiace se ti ho disobbedito.. ti ho lasciato la mano… ma quella donna mi ha come… come forzato…〞
〝Sccc tranquilla piccola mia.. ora è tutto passato… finito!〞espresse mentre riprendeva a stringerla.
〝Mamma…〞la piccola Renesmee si guardava attorno 〝…voglio chiedere scusa anche a … papà … possiamo andare da lui…〞
Bella ebbe una stretta allo stomaco, vide sua sorella volgersi verso il cancello in ferro battuto in lacrime che seppur lontana aveva sentito la voce squillante di Nessie. Bella voleva consolarla, dirle che non era colpa sua , che le era grata per averci provato, ma non ne aveva le forze, non riusciva a farsene una ragione della situazione tragica di Edward. La guardava in lacrime, sconvolta. Cosa avrebbe detto a Renesmee? Come avrebbe reagito la bambina che sapeva tanto affezionata a suo padre? . Bella scrollò il capo poi si volse verso sua figlia tirando un sospiro.
〝Si…〞espresse Bella prendendole la mano, stringendogliela era calda e pulsava 〝appena possibile glielo dirai… ora sta… riposando… è stanco…〞riuscì a buttarle giù in un fiato. Renesmee sorrise a sua madre,  confortata ignara di tutto. Per lei suo padre stava solo riposando e dopo averle salvato la vita voleva lasciare che lo facesse.
Elena al contempo non riusciva a fermare le lacrime. Afferrò il telefono che Alice le aveva affidato, del suo non sapeva nemmeno più dove fosse finito, affannata e affranta compose subito il numero di casa Young. Il telefono sembrava libero.
〝Pronto…?  Emily …?!〞. non le diede nemmeno tempo di parlare Elena doveva farlo per prima.
〝Elena… ?! ma ..che fine avete fatto tutti ….sono giorni che cerchiamo di capire dove siete finiti beh… per fortuna state bene no? Rosalie ci aveva detto che… che avevate deciso di prolungare la vacanza anche se mi spiace vi abbiano derubato di tutto so che Jake e Edward sono venute a soccorrervi …no?!〞
〝Si…〞mentì Elena con un nodo allo stomaco abbassò lo sguardo. 〝Stiamo tutti bene… loro sono stati bravi … purtroppo sono cose che capitano in vacanza…〞
〝Sai qui sono arrivati tutti anche tua sorella e i tuoi genitori adottivi da Rio… vi stiamo aspettando… mancano una manciata di ore … tua madre ha consociuto la tua famiglia adottiva e la signora Lorenz ti ha mandato un pacco… 〞
Sentendo quel nome, la signora Lorenz, Elena ebbe un sussulto negativo poi scrollò il capo non era il momento di capire cos’altro voleva da lei quella donna 〝Ah okay… grazie  però mi devi fare un favore…puoi vero?〞
〝Certo tutto quello che vuoi sei la sposa no? Elena ma sembri stana non so stai stai bene?〞
 〝 Si benissimo… senti Emily rimanda tutto… non posso sposarmi…io e Jake non possiamo… abbiamo bisogno di.. io ho bisogno di tempo… una settimana o due…〞buttò giù mentre sbirciava che sua sorella era ancora sulla veranda abbracciata a sua figlia.
〝Elena… ma cosa?!... ma sei pazza…? sono già arrivati tutti… la cerimonia è fissata  a meno di  dieci ore come…come faccio? E poi Alice Cullen mi.. mi uccide… per non parlare di Rosalie ha fatto i salti mortali per non fgarvi sentire in imbarazzo dato che gli sposi non sono ancora reperibili… 〞
〝Ad Alice penso io così come al resto ma… ti prego di a tutti che il matrimonio è sospeso…〞
〝Elena… ma cerca di ragionare… ma cosa succede? Tu e Jake avete litigato?〞Elena sentiva di non avere più forze, o avrebbe detto tutto o niente. Respirò a fondo e concluse la chiamata.
〝Ti prego Emily… cerca di aiutarmi  … ti spiegherò tutto ma ora non posso…〞le lacrime le solcavano il volto. Sentì una mano sulla sua spalla. Si voltò era Leah, si era cambiata e ripulita.
〝Elena tutto okay?〞
〝Si… ho appena fatto rimandare tutto!〞
〝Come tutto?!〞
〝Non posso sposarmi così… con mia sorella in quelle condizioni e… con il mio senso di colpa…〞
〝Ma non è colpa tua … Elena non sentirti in colpa!〞le sottolineò Leah prendendola per le spalle.
〝Si… invece la colpa è mia! Il mio potere non ha funzionato lei non me lo perdonerà mai… l’amore che prova per Edward è insostituibile e non credo basterà consolarla…〞espresse angosciata.
〝Senti perché non provi a parlarle… va da lei… l’ho intravista è entrata e probabilmente è andata a vedere Edward ma lei non ce l’ha con te … non può avercela sei sua sorella…〞
〝Tu dici Leah? Lei mi parlerà? Io non …non lo so… 〞
〝Ma certo … Certo! Perché non dovrebbe…? Ora fatti una doccia e poi valle a parlare… ha bisogno di te in questo momento…〞Elena annuì  abbozzando un sorriso e si incamminò verso casa della signora Laura.
Elena seguì il consiglio di Leah. Si fece dare dalla signora Laura degli abiti comodi e puliti. Mentre  al contempo, sua nipote fremeva per riabbracciarla.  Elena lo fece con fermezza, voleva bene a sua nipote 〝Zia volevo ringraziarti per avermi riportato la mamma e il papà, ti voglio bene!〞le espresse con un sorriso ampio e sereno.
Elena l’abbracciò con decisione, non voleva piangere davanti a lei ma sapere che non aveva fatto la cosa più importante e cioè guarire suo padre la faceva star male. Le carezzò la testa, poi prese  la sua roba e andò verso la camera con il bagno interno. Ma prima si fermò, sulla stanza quasi vicina. Sua sorella era la davanti ad Edward avvolta in una maschera di cera. Come se il tempo si fosse fermato, teneva la mano nella sua. Tremava e le scendevano lacrime dal volto ansioso e addolorato.
Elena si avvicinò a lei, titubante. Non sapeva se era il caso di interrompere quel momento intimo tra sua sorella e suo cognato, ma doveva farlo.
〝Bella … io volevo dirti solo che…〞espresse incerta e sconvolta. Bella sembrava avvolta nel suo mondo, non le dava retta forse  non si era nemmeno accorta della sua presenza. Elena le andò più vicino ma la risposta ai sui dubbi venne subito consegnata. 〝Ti prego Elena lasciami in pace…〞una voce fredda e spezzata trafisse lo sguardo e il cuore di Elena. detto ciò Bella tornò a chiudere gli occhi e a bramare che Edward come o quando si svegliasse. Elena indietreggiò voleva piangere, urlare e scappare, indietreggiò e corse subito a farsi una doccia, doveva cancellare quel momento e se stessa forse.  
〝Laura ti ha sistemata qui.. 〞la voce calda e avvolgente del suo Jake interruppe dietro le sue spalle mentre si spogliava.
〝Si.. ora faccio una doccia e… cerco di calmarmi…〞Jake l’avvolse nel suo abbraccio, conosceva bene la sua Elly, forte  e allo stesso tempo fragile.  Avvertiva nei suoi pensieri la sua sofferenza anche se cercava di restare calma non lo era affatto. Elena si abbracciò a lui. Jake la cinse la vita, la fissava gli occhi sembravano voler dire tutto ma non trovare il coraggio di sfogarsi.
〝Amore tutto bene? Non sentirti in colpa … hai fatto quello che potevi Elly…〞
〝Jake lei mi odia… si fidava di me  e io non sono riuscita a salvare l’amore della sua vita…〞
〝Amore sccc calma!〞Jake la cullava Elena non poteva fare a meno del suo abbraccio 〝  non prendertela con te stessa… le passerà dalle tempo… solo tempo mettiti dal suo punto di vista… come staresti al posto suo…〞
〝Ma quando tu sei stato sul punto di morire in ospedale lei mi è stata vicina e… adesso non vuole nemmeno vedermi… io non non so che… fare… Jake tu la conosci… cosa devo fare…?〞
〝Nulla amore solo darle tempo… non ce l’ha con te…〞le rispose Jake mettendola a sedere sul letto sulle sue gambe.
〝Sta calma… ora fatti una bella doccia e vedrai che tra poco riuscirai a parlarle… e si risolverà tutto… 〞
〝Non lo so Jake non lo so…〞esplose Elena alzandosi di colpo in piedi 〝… ah tra l’altro ho pensato…〞
Jake annuì poi le fece segno che doveva rispondere al cellulare. L’espressione rabbuiata e sconvolta fece preoccupare Elena che per un momento si era scordata dell’odio presunto di Bella nei suoi confronti. Vedeva Jake dire si, no con la voce incredula e continuare a fissarla interrogativo.
〝Jake.. tutto bene…?〞
〝Si a parte che mia sorella mi ha chiamato dicendomi che hai voluto annullare il matrimonio….〞
〝E tu la trovi una cosa assurda giusto?〞
〝Elly ma perché… ?〞
〝Non posso sposarmi con mia sorella in quello stato… non posso e ora per favore… non chiedermi altro…e soprattutto aiutami con Alice perché sarà furiosa con me… e non ho lo forza di difendermi…〞
〝E.. va bene infondo è solo rimandata no?!〞
〝Certo amore certo…〞le rispose Elena baciandolo e rassicurandolo 〝io e te  siamo uniti per sempre …  ti amo e  ti amerò per sempre ma ora non posso … non…〞. Elena sembrava di nuovo agitata, non avere parole da dire per chiarire al suo Jake che non voleva lasciarlo ma come sua sorella aveva bisogno di tempo, perché stava male, perché stava a pezzi per la  situazione in sospeso con sua sorella.
〝Okay.. è tutto chiaro…a posto amore … 〞espresse Jake rassicurandola, voleva avere un bel matrimonio non una forzatura,perciò tirando un sospiro cercò di rassicurarla per quanto poteva 〝Vieni qui…〞espresse abbracciandola con fermezza. Elena si lasciò ricadere nelle sue braccia. Se non fosse per lo stato d’animo poco propenso per come l’abbracciata avrebbe lasciato cadere l’asciugamano in cui era avvolta e avrebbe fatto l’amore con lui. Sentiva la frenesia subentrare ma non era il momento adatto. Jake avvertì il suo pensiero, facendole intendere che se fare l’amore l’avesse calmata per lui non c’erano problemi.  Il tocco sulla porta e il movimento nervoso sul pavimento fece intendere che qualcuno nervoso e ansioso era dietro la porta. Elena fece cenno di aprire prima che tutto quello che aveva pensato prendesse il sopravvento.
〝Elena?! Jake?! … posso parlarvi un attimo….〞era Alice ma non era quella la reazione che si aspettavano di vedere. Era nervosa ma ansiosa in preda al panico.
〝So che avete rimandato tutto e… ve ne sono grata perché… non avrei di certo l’umore adatto a festeggiare un matrimonio con mio fratello e mia cognata in quelle condizioni… spero mi capiate… tutta la mia famiglia e a pezzi e quindi …〞
Elena e Jake tirarono un sospiro di sollievo. Elena annuì.
〝Per fortuna non ho avuto una pessima idea a rimandare tutto e ti capisco Alice… anch’io anche noi non possiamo festeggiare  se   la situazione non torna al meglio〞
〝Oh meno male beh ero preoccupata perchè non volevo essere maleducata e fare tutto di testa mia  ma poi ho ricevuto la telefonata di Rosalie, serto anche lei era sconvolta per Edward ma sai si era fatta in quattro per stare dietro alle preparazioni in mia assenza…〞 spiegò Alice, poi prese la mano di Elena, notando quanto la sua aria fosse distrutta 〝hey…..non è colpa tua… tu hai fatto quello che potevi… anzi te ne sono grata perché ci hai provato… hai aiutato la famiglia Cullen da subito nemmeno sapevi chi eravamo che hai mollato tutto e… per degli sconosciuti e hai ritrovato una sorella, l’amore della tua vita. Non avercela con te stessa Elena lei è arrabbiata… piena di dolore e di angoscia ma ti vuole bene… per lei sei sua sorella non possono cambiare certi sentimenti… dalle solo…〞
〝Tempo…〞aggiunse Jake. Elena sorrise Alice annuì. 〝Bene wow felice di aver risolto questo problema e….〞
〝Si?〞espresse Elena mentre si sistemava l’asciugamano 〝cercate di fare i bravi e non darvi alla pazza gioia … siete ancora promessi sposi no?!〞. Alice sorrise ad entrambi poi andò verso la porta e la richiuse.  
La cena non durò molto, anzi quasi essuno aveva fame. Elena e Jake per fare contenta la piccola Renesmee che aveva aiutato la signora Laura a preparare una deliziosa insalata cercarono di sforzarsi, allo stesso modo fece il resto del  branco. Poi notandola quasi crollare sul tavolo la portarono a letto. Emmett si offrì di farlo e la sistemò nella stanza dove in teoria avrebbero dovuto starci Alice e Jasper. Ma Alice aveva bisogno di sapere anche di Bella e infatti  dopo aver lasciato Japser con la bambina, attraversò  per metà il corridoio, ed entrò nella stanza dove Bella si era addormentata sul corpo di Edward. Chiuse la porta cercando di non disturbarla e di svegliarla. Sembrava più tranquilla,  anche se immaginava che si fosse addormentata per la distruzione e la stanchezza, infondo era umana. Voleva parlare con lei e cercare di tranquillizzarla, dirle che qualsiasi cosa sarebbe successa le voleva bene  proprio come ad una sorella. Ma aveva bisogno di riposo perciò richiuse la porta e lasciò che magari la notte potesse tranquillizzarla ma non certo rasserenarla.
Intanto Embry e Quil dopo aver ringraziato la signora Laura decisero di andare a dormire anche se l’atmosfera tesa preoccupava anche loro, dato che i pensieri di Elena erano in comune. Poco dopo anche gli altri avevano deciso di andare a dormire. Elena non riusciva a chiudere occhio e così dopo nemmeno un’ora era tornata in piedi e si era messa sulla veranda a prendere un po’ d’aria fresca e magari pensare e riflettere su come fare a recuperare il rapporto con sua sorella. si sedette sul dondolo che stava sotto l’enorme portico e chiuse gli occhi.
〝Nemmeno tu riesci a dormire...?〞si chiese incuriosita notando che dalla porta finestra c’era Leah che  la stava guardando da un po’.
〝Si… con questo caldo infernale… e… poi  sai mi ha così tanto impressionato come la signora fosse a conoscenza delle nostre storie e di quella dei vampiri è raro trovare persone così pronte ad accettare il paranormale … e comunque siamo dei lupi e ci leggiamo del pensiero perciò ogni tuo problema è anche un nostro problema…〞espresse Leah sedendole accanto. Aveva notato quanto stesse male, quanto il suo fallimento nei confronti di sua sorella la fecesse soffrire.
〝Giusto… a volte me ne dimentico… anche se dovrei ricordarmelo dato che sono anch’io una lupacchiotta… scusatemi se vi sto creando dei problemi… mi spiace davvero…〞esternò Elena dispiaciuta fissandola. Leah invece abbozzò un sorriso che lasciò sorpresa Elena.
〝  Hey ti ricordi quella volta al bar a La Push quando hai rotto la macchina del caffè e non sapevi come fare a dirglielo alla mamma di Embry…〞esternò improvvisamente lasciandola sbigottita. Cosa stava a significare quella storia in quel momento? Ripensandoci venne a anche a lei da sorridere.
〝Oddio! Oddio! che momentaccio… mi sarei sotterrata…  quella donna mi aveva lasciato in mano il suo bar, la sua vita e io avevo rotto la macchina dei cappuccini, e ricordo anche che  in contemporaneaa si era rotto il firgo… bhe poi sei arrivata tu insieme a Jake e mi avete aiutata a far finta di ripararla … la signora Call era contenta…   infatti non ci ha capito nulla di quello io e Jake stavamo combinando su quella macchina… ricordo solo che continuavo a ridere e non pensavo al forte imbarazzo o al fatto che avevi fatto un disastro…〞
〝  Beh in realtà  ha fatto tutto Jake per fortuna la mamma di Embry non si è accorta di nulla…. 〞
〝A volte mi faccio prendere dal panico…〞sostenne Elena 〝io lo so lo so che dovrei non prendermi le colpe ma è così che mi sento Leah… io non so perché non ha funzionato…〞
〝Hai fatto quello che potevi Elena… sei scappata con tua sorella nell’ignoto perché diciamocela tutta tu non avevi idea di quello che andavi a fare.. l’hai fatto e basta… hai rischiato la vita e hai fronteggiato la morte, hai dato il meglio di te… infondo non sapevi nemmeno tu dove saresti arrivata … però l’hai fatto per lei perché le vuoi bene pur soffrendo per Jake perché credimi so cosa vuol dire amare una persona ma per il bene di qualcun altro devi separartene…〞
〝Ti riferisci a Sam? Ne soffri ancora?〞
〝Ne soffrirò sempre perché io vorrei stare con lui ma il suo cuore e la sua mente sono legati ad un'altra persona… però credo che prima o poi riuscirò a farmene una ragione e ad avere una bella storia d’amore magari come la tua …〞
〝La mia storia con Jake…〞Elena scrollò il capo 〝 piena di complicazioni e incomprensioni all’inizio e con il per sempre alla fine…se solo penso a quanto ho desiderato e ho lottato per poterlo avere accanto a me…〞
〝E ci sei riuscita Elena credimi… ci sei riuscita…〞
Elena sorrise. Sospirò, non doveva perdere quel mondo magico che ormai da mesi l’aveva legata a Jake. Doveva pensare a loro, certo la questione interiore con sua sorella era in sospeso ma non poteva permettere di trascurare Jake, il suo desiderio più grande daq quando l’aveva conosciuto la prima volta. Ora bisognava pensare al futuro, anche se sperava per sua sorella che tutto si risolvesse, che qualsiasi cosa acadesse da  quel momento in poi potesse tornare almeno in se stessa, dato che non la riusciva a riconoscere. Le labbra di Elena diventarono una smorfia di tristezza, ripensando a quando qualche ora prima  l’aveva trattata con freddezza e distacco.
〝Voleva stare solo da sola…〞leah subentrò nei suoi pensieri. Elena annuì. 〝Si..  sarà così…〞.
〝Vado a dormire adesso …〞sostene Leah con aria stanca e assonnata 〝Domani si riparte e sarà faticoso… 〞
〝Grazie per la chiacchierata Leah…〞
Quest’ultima le sorrise e dopo aver aperto la porta finestra sparì nella casa silenziosa.  Elena la seguì qualche minuto dopo. Tornò nella sua stanza, prima diede una sbirciata nella stanza dove sua sorella era con Edward. Si era accovacciata accanto a lui, stringendogli la mano, una lacrima le scese poi tirò un sospiro e andò verso la sua stanza. Jake dormiva profondamente. Elena si sdraiò vicino a lui, si abbracciò  lui fissandolo.
〝Cosa c’è amore non riesci a dormire?〞le sussurrò mentre l’abbracciava.
〝Sposiamoci Jake…〞
〝Si lo faremo presto… non hai detto che era meglio rimandarlo… credo che avevo accordato la tua richiesta…〞espresse Jake con la voce confusa, stiracchiandosi.
〝Lo so è per questo che ti amo…〞
〝Anh’io Elly… 〞
〝Prima sulla veranda ho finito di scrivere le promesse… domattina te le racconto okay?〞
〝Okay…〞
〝Mmm ho capito … ti lascio riposare però domani mi prometti che vieni con me in un posto?〞
〝Tutto quello che vuoi Elly … però ora riposati anche tu domani sarà una giornata faticosa dobbiamo ripartire e tornare a casa…〞
〝Si … hai ragione amore meglio riposare…〞sostenne mentre si stringeva a Jake e chiudendo gli occhi cercava di pensare solo a quel foglietto che, prima di raggiungere Jake a letto, dopo aver salutato Leah e ringraziato per la sua chiacchierata, aveva scritto di tutto pugno.
L’alba intanto stava attraversando le finestre della camera  dove era stato sistemato Edward. Bella dormiva ancora, forse era troppo stanca, troppo scossa e frastornata per potersi svegliare. Stava facendo degli incubi, infatti, mentre era riversa sul torace di Edward sembrava che i suoi occhi chiusi tremassero. Qualcosa però stava cambiando. Edward stava riaprendo gli occhi cercò di mettere a fuoco aprendo con calma le palpebre, mentre il sole trapassava dalle finestre facendo delle striature sul muro.  La vista gli sembrava diversa, era una visione diversa, emise una sorta di sospiro, la cosa gli sembrò alquanto strana perché sapeva di per certo che lui non poteva respirare se non per finta. Sentì come una specie di raucedine, come se la gola fosse secca, ma non era a causa della debolezza del sangue animale era altro, come se avesse bisogno  d’idratazione. Sentiva un calore scorrere nel suo corpo, come se qualcosa di caldo ed energetico  lo attraversava e lo riempiva, sentiva ogni terminazione nervosa muoversi in modo diverso, muoversi proprio automaticamente. Sentiva caldo, forse aveva proprio quella sensazione, almeno cercava di capire confuso,  quando osservò che sul suo corpo metà era occupato da Bella, distesa al suo fianco e i capelli che occupavano l’incavo del collo. Li toccò la sensazione fu come quella di toccare la morbidezza, la seta. Sentiva il suo profumo, ma non era quello del suo sangue era solo la sua pelle, il profumo di lei della sua Bella, dolce e vanigliato. Avvertiva il calore del suo corpo, il suo respiro sulla sua pelle, toccandole leggermente la guancia, era calda e leggermente sudata, sentì il calore delle sue guance. Si tirò su cercando di non svegliarla. Ci riuscì, si sentiva diverso, sentiva il suo cuore pulsare, la pelle calda. Si guardò allo specchio dovette ricredersi quando davanti a sé trovò un umano non più  un vampiro. Era stupefatto anche di non essersi ritrovato decomposto, dato che era tornato umano dopo 109 anni, questo lo rassicurò un po’ pensando che almeno Bella non si sarebbe troppo impressionata. Gli occhi erano verdi, poteva scorgere sulle guance  e sul resto del suo corpo un colore roseo. Respirò a fondo e quasi si spaventò perché era tutto vero, non era un sogno. Sorrise , col suo sorriso sbilenco, mentre guardava Bella dormire, non immaginando il dolore e l’angoscia che l’avevano accompagnata per tutto il giorno precedente. Le diede un bacio leggero e poi tornò a sdraiarsi accanto a lei, immaginando e sperando di non impressionarla troppo quando si sarebbe svegliata. L’abbracciò anche se aveva timore che poteva farle male, ma voleva farlo, sentirla vicino da umano era la sensazione più bella che potesse desiderare.
Intanto Elena aveva buttato Jake dal letto che erano circa le sette. Aveva lasciato un biglietto per Leah dicendole che lei e Jake tornavano presto.
〝Si può sapere dove stiamo andando?!〞chiese Jake preoccupato. Non faceva altro che tirarlo tenendo la mano nella sua.
〝Vedrai… amore… è la cosa più bella che mi possa essere venuta in mente…〞sostenne mentre continuava a girarsi attorno alla piazza che si affacciava su quello che era rimasto del castello dei Volturi. Attraversò ancora qualche meetro, scorse quella galleria, che la portava verso l’uscita del paese e la vide, in cima ad una collina immersa nel verde c’era una sorta di chiesa, di santuario. Sorrise poi dopo aver rassicurato Jake lo bendò e lo portò in cima alla collina poco distante da Volterra.  Jake sembrava confuso e sopreso contemporaneamente quando si ritrovò in cima a quella collina.
〝non è meraviglioso qui…?!〞espresse Elena abbracciandosi a lui e sorridendogli. Anche Jake le sorrise, forse allora si era ripresa, forse aveva capito che non doveva avercela con se stessa.
Elena fece segno di sedersi, erano accanto ad una chiesetta di campagna se così poteva definirla. Piccola intima a parte loro e qualche mucca all’orizzonte non c’era nient’altro, il sole era forte e caldo.
〝Mi sembra fantastico ma… come mai mi hai portato qui…?〞domandò sempre più incuriosito Jake.
Elena gli sorrise ancora poi tirò fuori il foglietto che aveva perso proprio tra una fuga e l’altra  da un aeroporto e all’altro,  aveva ricordato ogni parola, ogni frase di quello che voleva dire a Jake, lo aveva iniziato a scrivere dalla vacanza a Jacksonville e nonostante lo avesse perso tutto le era stampato in mente. Lo rilesse solo un momento, poi lo rimise in tasca. Jake la fissava in attesa, Elena gli prese le mani, un po’ le sue tremavano, non si era mai sentita più emozionata in vita sua e, guardandosi attorno mentre era immersa nella campagna toscana circondata da vigneti e campi immensi di girasoli iniziò a guardarlo e a parlargli. Il cuore le batteva all’impazzata, come se una mandria di cavalli stava attraversando la collina dietro di lei.
〝A volte sono le strade che incrociandosi permettono di intrecciare le vite di ognuno di noi… e così un giorno  per caso quando la mia vita sembrava normale, scontata, ovvia, ho trovato te che venivi  intrecciarti nella mia. Non so come posso aver fatto a meno di te nei miei 18 anni, certo la mia vita ha sempre vagato nell’ignoto e nel non avere legami stabili, ma quando  ti ho visto su quella panchina, solo e cupo ho pensato che potevo darti una mano, che potevo legarmi a te in qualche modo… e quindi  sono passata dall’essere generosa e solidale ad essere amica e poi  a volerti per me, solo per me ed  ho accettato il tuo dolore e la tua sofferenza, pur sapendo che quello che mi interessava era vederti sorridere.. felice e sereno…〞  Elena si fermò un istante Jake, le stringeva le mani. Gli occhi lucidi riempivano i suoi occhi ma Elena doveva continuare 〝… la tua  felicità, il tuo sorriso,  la tua presenza nella mia vita per me sono stati sempre importanti… sempre…  quando mi hai abbandonata in quell’aeroporto mi sentivo morire, però  poi le nostre vite sono tornate ad intrecciarsi di nuovo, quel ciondolo che avevi lasciato, quella maglia dimenticata è stato per me una nuova speranza… come se il destino avesse deciso che io e dovevamo  rivederci e così ci siamo rincontrati e amati  abbiamo scoperto di avere lo stesso gene, lo stesso mondo,  siamo due anime gemelle legate a vita con un filo invisibile che ci terrà uniti per sempre,  mano nella mano, mente nella mente, e così insieme  guarderemo sereni all’orizzonte, amandoci fino a quando non riusciremo più a guarire con l’amore, le ferite l’uno dell’altro…〞.
 Jake non aveva parole, il discorso della sua Elena, la sua dolcezza e la purezza delle sue parole lo avevano emozionato. Non potè far altro che attirarla a sé e abbracciarla. Si discostò solo un attimo dal suo corpo, per guardarla nei profondi occhi nocciola di cui non si sarebbe mai stancato guardare. 〝Ti amo Elly…〞le sussurrò mentre si avvicinava alle sue labbra e con tenerezza iniziò a baciarla 〝Ti amo … ti amo… ti amo…〞continuava a dirle mentre la stringeva a sé e non voleva più fare a meno di lei. 〝Anch’io voglio stare per sempre con te amore mio.. per sempre〞. A quel punto Elena non potè far altro che continuare ad essere travolta dal suo abbraccio, dalla passione e dal trasporto del suo Jake. il suo legame stava diventando incondizionato e questo per sempre.
Bella si era svegliata, non aveva di certo una bella cera anzi si sentiva frastornata, il mal di testa e di stomaco l’avevano assalita all’improvviso, ma non fu il suo malessere fisico a farle sbarrare gli occhi e a farla entrare in panico, fu quando prese coscienza e di sè e di quello che la circondava e vide che Edward era sparito. Non era più su quel letto. Si  mise a sedere era agitata e stava  pensando a due cose : la prima era che Alice aveva fatto in modo di spostarlo senza che lei se ne accorgesse e questo la fece infuriare perché lei non lo voleva, voleva stare con lui abbracciarlo, stargli vicino, vegliare su di lui; la seconda era che forse si era svegliato, forse non voleva disturbarla come al solito, la riteneva sempre una fragile umana e quindi non in grado di affrontare una simile situazione dopo una battaglia con i Volturi.
Prima di poter dire o fare qualsiasi cosa decise di darsi una sistemata. Andò verso lo specchio, si guardò un momento, sul volto vi era pallore e delle occhiaie profonde. Alice le avrebbe detto che doveva riposare   e stare tranquilla, le avrebbe fatto una ramanzina, ma non le importava se Edward era morto davvero non avrebbe esitato a non darsi per tranquilla.  Se rimaneva viva, se non si lasciava morire era solo per Renesmee, l’unico pezzo che poteva ricoldarle Edward, la loro adorabile bambina.  Aveva bisogno di una doccia, di un momento di rilassamento ma come poteva non sapendo dove avessero portato Edward. Si diede una sistemata alla camicia e al pantalone sgualcito ed entrò nel bagno dove decise di darsi una sciacquata al viso su cui vi erano ancora i segni della notte travagliata. L’acqua fresca le bagnò il viso facendola un po’ rinvigorire, poi mentre stava aprendo la porta per uscire da quella stanza, impaurita e timorosa di un qualsiasi notizia o reazione da parte degli altri,  li sentiva parlare qualche stanza più avanti e così arrabbiata andò verso di loro.
〝Spero  non si spaventi … è una strana sensazione… è stato un duro colpo anche per me…〞espresse  Alice di spalle mentre si voltava verso la porta avendo sentito che lei stava arrivando e molto furiosa
 〝Non sono spaventata sono furiosa…〞sostenne Bella con voce spezzata appoggiata alla porta. 〝Perché non mi hai avvertito subito che volevi spostarlo o… oddio lui sta meglio… ?!santo cielo se solo penso che ho trattato malissimo mia sorella…〞si rivolse ad Alice che abbassando lo sguardo e con una faccia ancora stupefatta da quando si era ritrovata insieme al resto dei suoi fratelli un Edward umano, non poteva ancora crederci.
〝Allora?〞Bella scrollò Alice che sembrava indecisa su cosa dire e la guardava pensierosa.
〝Scusami Bella ma volevo che… cioè Edward ci ha detto…〞
〝Si è svegliato?! E come sta? Sta bene? Dov’è adesso?!〞espresse Bella ansiosa.
 〝E fuori con Renesmee ma …promettimi che non sverrai o… cerca solo di mantenere la calma come ho fatto io…〞
〝Perché?! Cosa mi stai nascondendo Alice Cullen?!〞
〝Nulla credimi… solo non spaventarti troppo… è stato strano anche per me…〞
Bella si guardò attorno,  nessuno sembrava dire nulla di più, così corse verso la veranda e lo vide. Non sentì nemmeno la signora Laura che le aveva chiesto se voleva una tazza di caffè. Lo vide mentre giocava con Renesmee, mentre sembrava lui, intero e stava bene.
〝Mamma…! 〞la piccola Renesmee le corse contro per abbracciarla. Bella l’abbracciò con dolcezza, voleva un gran bene alla sua bambina 〝Vieni… vieni a vedere papà…〞espresse allegra mentre la trascinava verso di lui. Bella non capiva tutta questa foga, lui le veniva incontro e sembrava lui. Un velo le si formò sugli occhi, quando vide che stava bene, che era lui anche se qualcosa di strano ci fu quando vide che la sua pelle tantomeno il resto del corpo scoperto non brillava. Poi capì tutto quando lui l’abbracciò fermamente di poterlo fare senza farle male contento di vederla, di poterla baciare, senza problemi, senza  paure. Poteva sentire il battito del suo cuore, il calore della pelle, affondò lo sguardo nel suo, nei suoi occhi verdi, di una bellezza che fino a qualche istante prima, aveva immaginato, solo pensato ma che adesso era tutto reale.
〝Si amore… 〞espresse Edward sorridendole mentre la carezzava la guancia 〝… tua sorella mi ha trasformato in umano…  ora staremo insieme  per sempre … cresceremo, andremo all’università, invecchieremo insieme e vedremo la nostra bambina crescere….〞.
Bella non riusciva a crederci, prese coraggio e gli carezzò la guancia, la pelle era morbida e rosea, mentre Edward le mise una mano sul cuore per farle sentire il battito. Stette per un po’ così poi sembrò tornare in se stessa. Poco dopo aver fatto colazione insieme a lui e alla loro bambina decise di andare a trovare Elena. Mentre aveva continuato a cercarla per tutta la casa Leah le aveva fatto leggere il messaggio scritto sul foglietto 〝Vado a farmi un giro con Jake mi aiuterà a stare meglio e a dimenticare il male che ho fatto a mia sorella…〞.
Leggendolo a Bella vennero le lacrime agli occhi. 〝Come ho potuto permetterlo? Io non so perché l’ho trattata così anziché starle vicino e farle capire che lei non aveva colpe che io ero solo addolorata per te…〞
〝Tranquilla amore adesso la cerchiamo e vedrai che lei ti vorrà bene come sempre…〞. Bella annuì e mano nella mano con Edward e la loro bambina andarono alla ricerca di Elena e Jake. Non ci volle , quando sentirono le campane della chiesa sulla collina che suonavano si voltarono a vederla e nel guardare accuratamente la chiesetta Bella notò anche la sagoma seppur sfuocata di sua sorella e Jake. Corse immediatamente da loro.  Elena era seduta accanto a Jake su una delle panche della chiesetta, si tenevano per mano. Sentendo la presenza di qualcuno istintivamente Elena si voltò e vide sua sorella, insieme ad Edward e a Renesmee. Commossa si alzò in piedi e andò verso loro, seguita da Jake.
〝Ma… ma tu…〞non riusciva a dire nulla, aveva solo notato che Edward non era più lo stesso Edward e la cosa aveva fatto rimanere senza parole anche Jake.
〝Si lui grazie a te è tornato a vivere e abbiamo anche pensato che… senza i due testimoni non si può celebrare il matrimonio …〞Bella abbracciò con fermezza Elena. 〝Non sai come sono felice di poter pararti Bella…〞le disse commossa 〝ero così preoccupata…〞
Bella la zittì 〝Non dovevi… sei mia sorella e lo sarai per sempre e io ti vorrò bene per sempre…〞
Anche Edward aveva qualcosa da dire ad Elena 〝Volevo ringraziarti per avermi salvato la vita… questo aumenterà giorno per giorno la mia felicità con Bella!〞
〝Beh io ho fatto solo del mio meglio…〞espresse Elena dimessa.
〝Allora signore e signora Black che ne dite se andate a sposarvi sul serio ora?〞sostenne Bella scherzando con Jake. E così il quartetto e la bambina si recarono fuori dalla chiesetta per raggiungere Alice e gli altri che erano pronti per il ritorno a Forks.
 





 
 

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Capitolo 31
*** UN LIETO FINE ***


GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE MI HANNO SEGUITA!!! SE SONO ARRIVATA FIN QUI E GRAZIE ALLA VOSTRA LETTURA!!! UN BACIONE ENORME GIRLWOLF :D

Il ritorno a Forks fu come tornare a casa dopo una lunga assenza. Sembrava tutto fermo e improvvisamente tutto frettoloso. Già perché oltre alla famiglia Cullen che, con enorme sorpresa ,si era ritrovata un Edward umano. Lo stupore era enorme e davvero strano. L’unica spiegazione che Carlisle potette dare a tutti così come Bella ed Elena comprese,  era che evidentemente era in grado di guarire anche un immortale tanto da farlo tornare a vivere, non c’era altra spiegazione.  Elena non sapeva cosa dire, era felice nel vedere di nuovo suo sorella così raggiante ed innamorata del suo Edward, la famiglia si era ristabilita voleva darle più importanza ma c’era in ballo il matrimonio, anche se con un giorno di ritardo avrebbero fatto tutto. Elena dovette scusarsi un bel po’ con la sua famiglia adottiva e non, con  sua cognata  Rachel e con Emily, al quale aveva detto che doveva sospendere tutto, che non se ne faceva più nulla. Per Elena quanto per Bella e gli altri fu molto bello riabbracciare tutti i familiari e amici. Alice appena tornata prese di nuovo in mano le redini delle preparazioni, fece oltretutto i complimenti a Rosalie e ad Esme per essersi egregiamente occupate del tutto in sua assenza. A Bella quanto ad Elena era mancato anche tantissimo Charlie, ma soprattutto Elena aveva sentito la mancanza di sua madre, spesso aveva temuto rinchiusa nelle celle di quello che era il castello dei Volturi, di non rivederla mai più e proprio quando il rapporto si era ricucito.
〝Oh tesoro!〞Kim continuava ad abbracciare sua figlia, era stata così in ansia per lei e per Bella, per il fatto che aveva saputo essere stata derubata di tutto all’aeroporto a New York mentre erano andati a trovare il fratellastro Isaak prima della partenza improvvisata per l’Italia. Questa era la versione dei fatti che i Cullen quanto i Quilleutes le avevano dato a lei e a Charlie. 〝Sono felice che sei tornata a casa sai io e papà eravamo preoccupati…  per te per Bella e la bambina. Charlie stava rivoltando mezzo dipartimento di polizia per venire da te e Bella poi per fortuna Carlisle ci ha spiegato che era tutto a posto e che Edward e Jake vi avevano raggiunto per aiutarvi… meno male sono davvero felice che state bene tutti anche se questi colpi di testa potevate evitarli… insomma anche Renee è rimasta malissimo quando le ho dovuto spiegare che non stavo affatto male ma… che volevate solo fare un viaggio tra sorelle senza dire nulla a nessuno… 〞
〝Lo so mamma scusami però… sai a volte l’amore fa commettere tante di quelle sciocchezze insensate, poi mi stavo così divertendo con Bella, con nostra nipote, ma prometto che cercherò di essere più responsabile delle mie azioni…〞
〝Oh ma sei ragionevole e solo che devi riflettere di più … e poi lo so  che ami Jake al di sopra di tutto c’è lui… e per tua sorella faresti qualsiasi cosa… 〞espresse mentre aveva gli occhi che incrociavano lo sguardo basso di Elena.
〝Elena è la sorella migliore che poteva capitarmi…〞Bella le comparve sulla porta sorridendole, le braccia incrociate mentre era appoggiata alla porta di quella che era stata la sua stanza, che era stata occupata da Elena e che ora sarebbe tornata vuota.
〝Anche a me  Bella… ti voglio bene…〞Elena corse ad abbracciarla entrambe sorrisero. 〝Sono felice che tu sia qui sai tra poco arriveranno le ragazze per aprire i regali insieme e…〞
〝Ma che fai piangi?!〞sostenne Bella asciugandole le lacrime.
〝No è solo che non posso crederci… sono qua con mia sorella… mia madre… mio padre, che è di sotto che guarda la televisione e…  io sto per sposarmi ….〞
〝Certo che siamo proprio due sorelle piagnucolone eh?〞espresse Bella  asciugando gli occhi lucidi, dandole una pacca sulla spalla. Elena si voltò non vedendo più sua madre. Fissò Bella interrogativa quando vide che andava nella camera da letto di Charlie. Poi la vide tornare con un pacco enorme che lasciò Elena meravigliata.
〝E per te… tesoro… 〞glielo mise sul letto era troppo grande da tenere.
Elena curiosò e scrutò il tutto. Era un pacco avvolto in una carta bianca perlata con un semplice nastrino blu a richiuderlo. C’era un biglietto, lo aprì incuriosita quando vide il mittente fece un espressione contrariata.
〝Cosa c’è? 〞espresse Bella notando la sua faccia.
〝Quella donna continua a tormentarci…〞rispose Elena stizzita.
〝Oh senti tesoro prova almeno a vedere cosa ti ha mandato .. lo so che ti ha ferito e lo ha fatto anche con me ma voleva solo proteggerci… ci  vuole bene… a modo suo ma  ce ne vuole…〞
〝Ora devo andare a prepararmi  per la mia serata con le ragazze … grazie mamma lascialo li lo aprirò dopo… con Bella… e se vuoi anche con te…〞espresse con freddezza mentre lo fissava scrollando il capo. Bella le fissava  sbigottita.
〝Già menziona anche te nel biglietto leggi pure….〞espresse  a sua sorella mentre glielo consegnava tra le mani. Prese poi l’occorrente per prepararsi e corse in bagno. Non voleva avere più nulla a che fare con quella donna, aveva reso la sua vita infernale, falsa, senza un senso vero e proprio e ora che aveva trovato la serenità non voleva farsela rovinare.
Kim guardò avvilita Bella. 〝Non ti preoccupare le passerà… dopo la convinco ad aprirlo…sono curiosa di sapere cosa c’è la dentro… visto che  ha incluso anche me!〞. Kim le sorrise poi entrambe scesero perché una comitiva tutta al femminile stava per arrivare. Elena si sistemò in fretta, vestito elegante ma semplice, quello in raso lilla con un fiocco bianco che faceva da cintura, capelli un po’ trasandati ma era molto pratico come look. Entrando Alice le fece subito i complimenti, così come a Bella, era da tempo che non la vedeva così serena e tranquilla, l’abito rosso le risaltava il nocciola dei suoi occhi. Alice le fece un lungo abbraccio e corse in salotto,. Dietro di lei Rosalie con altri accessori , Esme con dei pacchi, poi Emily, Rachel insieme alla gemella Rebecca, Leah, Sue, e la sua ex mamma di Rio con Lola. Ma la sorpresa maggiore fu quando dietro tutti sbucò anche Renee  con accanto a lei Renesmee, allegra perché il giorno dopo avrebbe fatto da damigella a sua zia.
〝Ohh come sono emozionata… prima  Bella adesso tocca a te… 〞Bella corse ad accogliere sua madre. 〝Sono contenta che tu sia qui… vieni andiamo a sederci… Renesmee si è comportata bene? Ti ha fatto disperare?〞
〝No… oh questa bambina è adorabile.. siamo andate insieme a prenderci un bel gelato non è vero tesoro?〞
Renesmee annuì abbracciò prima sua nonna poi sua madre. Bella le sorrise e la prese in braccio, per lasciare spazio a Lola, che la salutò freneticamente per correre da Elena. vedendola quest’ultima si abbracciò con fermezza, era emozionata quanto lei.
〝 No non piangere… Oh que bonita que estas mi Elena….!〞espresse entusiasta  Lola asciugandole le lacrime.
〝Ma se non ho ancora il vestito addosso… e poi guardati sei tu la meraviglia ma chi ti ha vestita a truccata così…〞espresse Elena tirandosi il rimmel che le colava.
 Lola lanciò uno sguardo a Rebecca 〝Elena tu eres siempre hermosa… te quero mucho! 〞si abbracciò a lei e corse subito a sedersi accanto ad Emily che l’aveva ospitata quando Elena era ancora assente.
〝Bene allora io vado …〞Charlie si sentiva imbarazzato con tutte quelle donne in casa preferiva uscire e andare dal suo amico Billy che da domani sarebbe diventato consuocero.
〝Oh papà… grazie per avermi prestato la casa…〞espresse Elena correndolo ad abbracciare.
〝Nulla mi fa più felice di vedere te e tua sorella insieme e così allegre quindi vi lascio tranquille…〞espresse dandole una carezza sulla guancia. 〝Beh se mi cercate sono da Billy… 〞
〝Oh beh allora avvertimi se devo preoccuparmi per le spogliarelliste sai com’è papà io non sono così sportiva …〞espresse Elena divertita. Bella e gli altri scoppiarono in una clamorosa risata. Charlie rise, diede un sontuoso bacio a Kim che fece arrossire e richiuse la porta dietro di sé.  Da un lato c’erano le mamme Kim, Renee, Pilar e Esme, dall’altro le ragazze e le bambine Renesmee e Claire che giocavano per fatti loro. Ma appena Alice diede il via anche le piccole si misero a guardare. Elena scoppiò a ridere per l’imbarazzo quando si trovò un completino bianco di pizzo proprio niente male. 〝Credo che a Jake verrà un’infarto ma…. grazie a chi mi ha fatto questo regalo…〞espresse sorridendo a tutti, ovviamente dall’enorme sorriso di Alice capì che era lei l’artefice di tutto. Renesmee aveva addirittura scritto una poesia. Elena era felice, entusiasta per la serata magnifica che Alice aveva creato, ovviamente lo fu molto di più quando tutti, immortali e non, assaggiarono le sue preziose praline al cioccolato.
Anche a La Push la serata stava diventando divertente per i ragazzi del branco che tra l’altro avevano chiesto aiuto anche ai Cullen, Emmett ovvimente non si era risparmiato insieme a Paul di fare scherzi e sfide di ogni genere. Non avevano in mente di fare chissà cosa ma tra i tanti scherzi che avevano pensato di fare a Jake c’era una sorta di sfida all’ultimo sangue, la serata insomma passò alla meglio, persino Charlie che era la non aveva smesso di ridere per tutta la durata delle varie sfide proposte dal branco.
〝Allora Jake sei ancora sicuro di volerti sposare!? Ce la farai domani ad arrivare all’altare…?!〞domando Paul mentre rideva a crepapelle insieme agli altri.
〝Non rinuncerei mai ad Elena a costo che me lo chiedesse lei di sposarla 〞
Espresse mentre riprendeva fiato dall’ultima e terrificante sfida fisica e non che i ragazzi gli avevano imposto.
〝Okay adesso lasciatelo riposare domani sarà una giornata intensa…〞intervenne Edward in sua difesa.
〝Grazie testimone…〞sostenne ridendo tirandosi su, si sentiva a pezzi ma domani sarebbe stato all’altare ad aspettare la sua Elly. Ormai era certo lei contava più di ogni cosa al mondo, infondo era sempre il suo imprinting, con lei per sempre.
〝Tranquillo… la sfida è superata sei un coraggioso capobranco tra poco capofamiglia….〞espresse Embry spalleggiandolo. .〝Ah comunque la sorellastra di Elena è una bambola, ma sono tutte così in Brasile…?〞
Jake lo fissò interrogativo. Embry e gli altri compreso Edward risero della sua risposta 〝Si si lo so tu hai occhi solo per Elena dille pure che per me è si…!〞
〝Si cosa?!〞
〝Mi ha chiesto se domani faccio compagnia a Lola puoi dirle che non le toglierò gli occhi di dosso per un’attimo…〞
〝Comportati bene è pur sempre la mia … come posso dire beh è importante per Elena è come una sorella…〞
〝Siamo tutti felici per te Jake…〞espresse Seth, dandogli una pacca sulla spalla
〝Grazie fratello…〞rispose Jake, cercando di capire dove gli erano finiti i vestiti che aveva indossato prima di affrontare una serie di sfide inaspettate.
〝Allora adesso vieni a festeggiare sul serio con noi?!〞sostenne divertito Paul.
〝No… ragazzi vi ringrazio andate voi io resterò qui a rilassarmi…〞
〝Sicuro… ? Se cambi idea ci trovi al bar della mamma di Embry…ha mandato un sms a Lola ha detto che non può sono ancora alle prese con i regali…〞
〝 Ah beh tanto domani la vedi no?! Comunque grazie ma resterò qui….〞 espresse stanco, poi si sedette, l’unico rimasto la era Edward.
〝Tu ovviamente sapevi di tutto questo putiferio?〞
〝Certo che no… ora che sono umano e posso far finta di non sapere nulla di quello che pensano gli altri mi metto anch’io ad organizzare cose impreviste…〞
〝A quindi ti sono rimasti i poteri…〞
〝Si continuo a leggere nella mente di tutti e  da ieri anche anche nella sua…spero non l’abbia scoperto... . voglio farle una sorpresa…〞
Risero come due vecchi amici, per un po’ ci fu silenzio.
〝Sono davvero contento per te e per Elena…〞
〝Anch’io… a volte non riesco ancora  a credere di essere arrivato a questo punto: Bella è rimasta umana, la donna che amo è la sorella della donna che amavo, e poi tu che passi da vampiro ad umano… 〞
〝E’ una serie di eventi che hanno lasciato un segno… io non so ancora come ringraziare quella ragazza… meno male che tu sei venuto a cercare Bella in Brasile…sennò non avresti incontrato Elena che… mi ha reso… come dire mortale…〞
〝 E per fortuna Bella ha avuto la brillante idea di mettermela come angelo custode… comunque redo che lo abbia capito… è timida e riservata come una certa persona che conosciamo bene ma… lo ha capito…〞espresse Jake soddisfatto poi fissava Edward interrogativo dato che non la smetteva di ridere.
〝No scusami… è che mi sembra strano… io che me ne sto qua a parlare con te come due vecchi amici…è …〞
〝Incredibile…〞aggiunse Jake ridendo.
〝E’ solo merito delle donne che amiamo… hanno fatto un miracolo… dobbiamo tutto a loro se siamo qua a parlarne come due ex rivali in amore, in lotta… è sorprendente… a volte avrei voluto che tu sparissi, che ci lasciassi in pace ma devo dire che sono felice che grazie ad Elena hai ritrovato la tua serenità, la tua metà della mela e solo perché hai insistito nel volerti intromettere  ancora nella vita di Bella… impedirle di diventare immortale… di cambiare drasticamente la sua vita…〞
Jake sorrise, pensandoci bene Edward aveva ragione aveva sempre saputo che andare fino in Brasile da Bella era un rischio che doveva correre, per sapere se il suo cuore batteva ancora, magari anche per lui, ma grazie al suo colpo di testa aveva trovato Elena.  Elena Branch : all’inizio un fastidio, una spina nel fianco, una persona che pur volendo non poteva capire e non doveva entrare troppo in contatto con lui, la sola presenza a volte lo infastidiva, finchè pian piano quello che era un impiccio, la somiglianza con la ragazza che aveva tanto amato, era diventato un bisogno, una necessità, l’aria per respirare per cui non puoi farne a meno ma non perché era la copia di Bella solo perché la ami, punto e basta. E lei che vuoi, e lei che cerchi di dimenticare ma non riesci e quando te la ritrovi davanti, fai di tutto per non lasciartela sfuggire, cerchi di innamorarti, senza pensare che sei un lupo puoi avere l’imprinting in qualsiasi momento e quindi quell’amore potrebbe essere sbagliato. Ma quando qualcosa ti spinge ad amare quello che più per te è proibito, quello che vorresti evitare ma che continui a dirti che lo vuoi e basta, anche se ti fa male non puoi tirarti facilmente indietro perché non si tratta di una cotta, un oggetto del desiderio, di possedere qualcuno. Jake sorrise ancora contento del fatto che Elena era stato un grosso grattacapo, un vero proprio   punto di domanda ma che per forza di cose  era tornata sulla sua strada ed era diventato il suo legame a vita, la forza che lo tiene attraccato alla terra.
Intanto a casa Swan, Elena stava mettendo a posto. Si era offerta di farlo, nonostante sua madre aveva insistito nel dirle di andarsi a riposare. Galeotta fu la telefonata di Charlie che le aveva detto che se volevano poteva raggiungerlo insieme a Renee e chi altro lo  voleva,  a La Push e così dopo tanta insistenza  Kim ci era andata e Elena e Bella, erano rimaste a pulire tutto.
〝Grazie ancora Alice …〞sostenne Elena sorridendole abbracciandola . 〝Sei stata davvero gentile a radunare qua un po’ di gente e fare questa sorta di addio al nubilato…〞
〝Prego… cara Elena, ehy mi raccomando ancora una mezzoretta e poi vi voglio a letto… domani sarà una giornata importante per la sposa quanto per sua sorella…〞
〝Tranquilla Alice penso io ad Elena…〞la rassicurò Bella.
〝Hey dico sul serio…〞aggiunse Alice mentre apriva la porta d’ingresso.
〝Tranquilla Alice la mando a letto tra due minuti… so cosa vuol dire passare la notte insonne prima delle proprie nozze…〞
Alice rise poi corse alla macchina e sparì nella notte ormai buia insieme a Rosalie ed Esme. Era passata una mezz’oretta da quando avevano sistemato tutto. Elena si era offerta di portare la bambina a letto, era messa sul divano ma sembrava quasi non ci stesse intera. Bella la raggiunse in camera e si sedette accanto a lei. Si guardarono per un frangente poi Elena lanciò un’occhiata alla bimba sdraiata e assonnata ai piedi del letto.
〝Tua figlia dorme come un angioletto beata lei…〞sostenne nervosa alzandosi in piedi e guardando verso la finestra.
〝 Eh già lei dorme tranquilla, dopo quello che ha passato con Aro e i Volturi sono felice per lei,  mentre tu… cos’hai che continui a guardare da quella finestra?〞
〝No nulla è che… sai pensavo a .. domani a … Jake… il cielo è stupendo ho visto un cielo così stellato a Forks solo una volta…〞
〝 Beh immagino si tratti di quel bagno di mezzanotte che hai fatto con lui la sera di  Capodanno! Non posso credere che sia passato quasi un’anno da quando sei enrrata nella vita di Jake e nella mia…〞
〝Già…〞Elena continuava a fissare il cielo giocherellando con la finstra…〞
〝Hey la smetti di torturare quella tendina …cosa c’è tremarella da matrimonio mh?〞
〝 Si! Consigli?!〞
〝Beh cerca nel limite del possibile di non arrossire troppo, di non piangere prima del si e…prova a guardare sempre e solo lui riuscirai a sentirti meglio…〞
〝Ne sei sicura?! Io mi emoziono quando guardo Jake…〞
〝Io ho fatto proprio così mia cara  sorellina… e poi puoi strare tranquilla abbiamo un padre che ha un stretta salda…. Vedrai che andrà tutto bene…〞sostenne abbracciandola. 〝… tu guarderai lui e penserai che è tutto perfetto…  che certo l’emozione è tanta ma… 〞Elena le sorrise. Poi volse lo sguardo verso l’enorme pacco che aveva lasciato  sulla scrivania. Bella le lanciò uno sguardo.
〝So che  non vorresti averlo ricevuto ma… se te l’ha mandato qualcosa di buono ci sarà…〞
〝Non lo so! Solo a pensare che quella donna mi ha rubato  l’infanzia, la vita avendomi privato di una vera madre, di un vero padre e di una vera sorella… mi fa stare troppo male percui senti fammi un piacere Bella.. aprilo !  infondo meziona anche te no?!〞
〝Ne sei  sicura?! Non so magari è una cosa troppo personale…〞sostenne Bella avvicinandosi ad Elena che fissava il pacco 〝Senti facciamo una cosa lo apriamo insieme okay?!〞
〝Okay…〞espresse Elena scrollando le spalle. Bella sciolse il fiocco blu che avvolgeva il pacco, tirò poi a se il coperchio, che fece un po’ di fatica a sollevarsi. Elena sollevò tra le mani un album fotografico, un video e una scatola di velluto blu con un piccolo stemma argenteo sul coperchio. Con sua sorella si mise ad esaminare quell’album, era grosso, la copertina di un bianco avorio era curata, ad adornarne il margine  vi era del raso rosso che terminavano al centro formando un fiocco. Bella lo sciolse. Le prime foto furono impressionanti, la somiglianza tra lei ed Elena da infanti era incredibile, potevano tranquillamente passare per gemelle. Nella foto insieme a nonna Helen e Kim che le tenevano tra le braccia, e poi ancora altre foto di Elena, di Bella insieme a casa della signora Lorenz, mentre giocavano con le bambole, mentre c’era la neve. Elena quanto Bella sgorgarono in lacrime, soprattutto Elena, che non faceva che guardare e riguardare le innumerevoli foto con sua madre e con sua sorella e sua nonna. I momenti all’improvviso le erano riaffiorati subito, l’abbraccio affettuoso di sua nonna, di sua madre,  di sua sorella che pur avendola sempre considerata un legame speciale da quando erano bambine, non sapeva dovesse diventare per davvero sua sorella un giorno.  Ricordava quando vedeva Bella suonare al campanello di casa Lorenz insieme a sua nonna, era felice le correva incontro, facevano mille giochi insieme, poi il pomeriggio finiva, qualche lacrima ma poi era certa che prima o poi sarebbe tornata. Le cose andarono bene fino a quando, adesso lo ricordava benissimo, venne rinchiusa in orfanotrofio.  Perdendo sua madre e Bella, la sua unica e speciale amica. Le lacrime imperversavano il volto, Bella l’abbracciò forte. 〝Tranquilla Elena forse è stata colpa mia non dovevo insistere… stai bene?!〞
〝Si…〞espresse con voce rotta 〝.. si devo solo riflettere un secondo per me tutti questo ricordi sono arrivati così e tutti insieme…〞
〝Sei sicura?! Se vuoi ci fermiamo .. è tardi devi riposarti …〞
Elena scrollò il capo, poi condusse sua sorella per mano in salotto, voleva vedere quel video. Le immagini della sua infanzia, dei dialoghi tra sua madre e  lei comparvero sullo schermo. 〝Elena… vieni tesoro…〞una voce dolce e pacata la chiamava mentre stava giocherellando sull‘erba in giardino. Sua madre la stava chiamando Elena corse subito da lei. Era emozionante guardare quelle scene che per anni aveva rimosso a causa del distacco da sua madre in tenera età, chiuse gli occhi poteva sentire ancora il profumo della sua pelle quando l’avvolgeva tra le sue braccia. Le immagini di lei e sua madre, di lei e sua sorella che parlavano e giocavano insieme le passavano davanti e continuavano ad emozionarla sempre più. Prima di andare via, dato che si era fatto molto tardi, Bella ed Elena aprirono la scatola porta gioie che era rimasta in camera. Era bellissima, aprendola una musica dolcissima e soffusa, probabilmente di List, partì all’interno vi erano un bracciale e degli orecchini in argento con degli zirconi bianchi e blu incastonati. Venedone lo stile a Bella venne subito in mente il fermacapelli di nonna Helen. Prese infatti in mano quello che era insieme al resto, era il gemello di quello che aveva lei, certo un po’ meno lucidato e rinnovato ma era quello.
〝Che bello questo pettinino…〞espresse Elena provandoselo sui capelli〝… adoro gli zirconi… sono anche blu e sono così luminosi… potrei metterlo domani… qualcosa di blu… non è così che si dice?!〞
〝E’ un fermacapelli io ne ho uno identico… me l’hanno regalato papà e Renee quando l’anno scorso mi sono sposata…〞. Elena e Bella si guardarono, intuendo così che tutti quei gioielli erano di nonna Helen e che  senza alcun dubbio aveva lasciato in custodia alla signora Lorenz. La risposta arrivò dal biglietto che era in fondo alla scatola. Elena lo aprì senza esitare.
“ Mie care bambine Isabella e Elena beh … sicuramente ora non sarete più tali, piccole, dolci e serene visto che aprendo questa scatola sarete ormai grandi e non le mie due adorabili nipotine di cinque e tre anni… beh questi ve li lascio così quando sarete più grandi li potrete in qualche modo usare, se non sono troppo vecchie e fuori moda,  comunque sia tenetele come ricordo perché le ho usate quando mi sono fidanzata e spero che anche voi troviate qualcuno che come nonno Geoffrey…  Mi ha amata tanto e lo farà sempre, anch’io vi  voglio bene e anche adesso che sto male avrò sempre un ricordo bellissimo e dolce di voi due insieme… vi auguro una vita serena e felice. Con amore e affetto nonna Helen”.
Non ci volle molto per entrambi a far sgorgare le lacrime. Un forte abbraccio le unì ancora. 〝La nonna è riuscita nel suo intento…〞espresse Elena sorridendo. Bella posò poi gli occhi sull’orologio.
〝Oddio è tardissimo… sono le due passate Elena ti lascio dormire adesso altrimenti Alice mi uccide sul serio…〞
〝Bella prima che te ne vai volevo ringraziarti…〞espresse mentre sua sorella prendeva in braccio la bambina.
〝Di cosa…?〞
〝Di tutto… della disponibilità e del tuo affetto… era così che ti immaginavo quando ero da sola senza ritrovare la mia vera famiglia… la mia vera sorella…〞
Bella abbraccio  ancora Elena 〝Vieni qui… ti voglio bene … ora va e riposati okay…?!〞
〝Cercherò…〞rispose con una scrollata di spalle. In realtà stava pensando, mentre salutava con un bacio svolazzante la piccola, ma ormai gigantesca, Renesmee che dormiva in braccio a sua madre, al cielo stellato, alla luna dorata e al venticello che le stava attraversando i capelli mentre fissava dalla finestra la strada che portava a La Push. Non ci volle molto per compiere un’altra follia, più che follia era solo la voglia di voglia di passare la sua ultima serata come ragazza/ fidanzata di Jacob Black, vedere il prima e il dopo  e quindi senza troppi pensieri, così com’era vestita con i pantaloncini  blu elasticizzati che usava come pigiama e  la maglia gialla e larga e comoda  era uscita per andare proprio la dove sapeva lui fosse. Ma l’aveva fatto così d’impulso per evitare che altri si intromettessero nei loro pensieri, erano pur sempre dei lupi.
Rise un po’ nel vederlo così tutto appollaiato, sugli scogli frastagliati di La Push, la spiaggia vuota e da lontano le luci del bar della mamma di Embry che si spegnevano. Mise la mani sugli occhi di Jake che rise insieme a lei, per prenderla e metterla a sedere  sulle sue gambe.
〝Certo che a te proprio le tradizioni non interessano… mi piace l’idea di una moglie anticonformista …〞Elena sogghignò mentre continuava a fissarlo illuminati solo dalla luce bianca della luna.
〝Non so di cosa tu stia parlando Jake…〞
〝… non si dice che gli sposi non devono vedersi prima del matrimonio….?〞Elena lo guardava cercando di trattenersi, lui era sorpreso ma lei non lo guardava  così perché voleva prendersi gioco di lui ma perché per come era la situazione, l’adrenalina, le palpitazioni cardiache,  poteva tranquillamente saltagli addosso, prendere la moto che era dietro loroe andare a sposarsi a Las Vegas subito. 〝… oooooookay e perché non fai altro che guardarmi e ridere adesso?!〞Jake iniziava a sentirsi confuso, tra l’altro non riusciva nemmeno a sentire i suoi pensieri, sentiva solo un forte battito cardiaco.
〝Non sto ridendo di te e… e che … si sono emozionata… eccitata … non so vorrei buttarmi da questo scoglio, fare una corsa di 50 km non so farmi un bel bagno fresco per calmarmi… non so… mi sento come se…〞
〝Elena Swan non ci stai ripensando vero?! Io non ti lascio scappare così facilmente… potrei insegurti per sempre ricordalo anche se ti nascondessi io ti troverei di sicuro… siamo legati a vita… imprinting… ricordi bella lupacchiotta?!〞
〝Lo so〞Elena si abbracciò a lui 〝e… infatti mi hai trovata… mi hai legata a te e non voglio scappare via  solo che ancora non ci credo… sembra un sogno… 〞
〝Devo darti un pizzico…?!〞scherzò Jake, Elena rise scrollando il capo e si abbracciò a lui  〝 E’ tutto vero amore mio… hai ritrovato la tua famiglia… una sorella, un padre e persino a una madre che credevi morta… dovresti essere serena e  felice amore e … poi… 〞
〝E.. poi ho te…〞mormorò Elena continuando a sentire il suo profumo speziato sul collo, Jake sapeva  quello che stava pensando anche lui non vedeva l’ora di poterla stringere tra le sue braccia, sentire la sua pelle a contatto con la sua, scambiarsi l’amore profondo che provavano l’uno per l’altro.  Elena lo stringeva e sogghignava non avrebbe potuto mai stancarsi di farlo, di volere lui. Non credeva ancora che il ragazzo figo e disperato della panchina di Rio tra poche ore sarebbe diventato suo marito.
〝Eh  già hai me! 〞rise ancora Jake annuendo mentre l’abbracciava.  
〝Hey non montarti la testa sei  un gran bel ragazzo ma avrai anche tu i tuoi difettucci …. tipo che sei romantico e dolce da fare paura…〞lo punzecchiò Elena. Jake abbassò il capo ridendo per poi rialzarlo. Era così bella e dolce la sua Elly, che rideva e, le si illuminava lo sguardo. Si vedeva che era emozionata per quello che sarebbe successo tra poche ore. La carezzò il volto, le raccolse i capelli dietro le orecchie, sempre arruffati e ingovernabili, ribelli e selvaggi.   I loro volti erano vicini, un tenero bacio non lasciò molto spazio tra loro.
〝Si sarà meglio che tu vada…〞espresse Jake abbracciandola e dandole un altro tenero bacio 〝.. prima che ci ripensi io ..e scappi subito via da qui con te… ti desidero da morire Elly… 〞
〝Okay…  〞espresse Elena allontanandosi e raccogliendosi i capelli che svolazzavano alla presenza della brezza degli scogli. In realtà doveva staccarsi da lui prima che tutte le tradizioni pre matrimoniali sarebbero davvero andate a farsi benedire, avevano già avuto una prima volta ma adesso era tutta un’altra stori. 〝Beh allora a domani…cioè a … tra poco visto che è tardissimo…〞
〝Si a … tra poco e... beh sarò la che ti aspetterò con… ansia… e tu sarai quella stupenda… 〞
〝E tu il mio bel figo romanticone! Farò presto promesso! Beh Alice Cullen a parte…〞entrambi risero poi Elena scomparve tra gli alberi. “ Ti amo Elly!” le sussurrò  Jake nei suoi pensieri. Elena si voltò a guardarlo e dopo avegli mandato un bacio soffiato sul palmo della mano scomparve nella notte.
La sveglia, ovvero Rachel e Rebecca,non sorpresero per niente Jake, era la seduto ai piedi del letto in riflessione da tempo.
〝Giorno…〞Rachel si affacciò all’uscio incuriosita e ansiosa .
〝Entra pure Rachel… e anche tu  Becky…〞sorrise notando che a sua sorella tremavano le braccia e le mani mentre teneva tra le mani il suo abito.
〝Scusa ma… Alice ce l’ha portato e ci siamo offerte di aiutarti a mettertelo…〞si introdusse Rebecca mentre lo appendeva sull’armadio.
〝Beh di certo non sarà più complicato di quello di Elena…〞espresse Rachel ridendo con fare emozionato.
〝Non credo… comunque dai… adesso spogliati che ti aiutiamo…〞intervenne Rebecca.
〝Si in effetti oggi non credo di farcela da solo…〞risero tutti e tre, poi Jake abbracciò le sue sorelle.
〝Sono felice che entrambi siete qui…〞
〝La mamma sarebbe stata contenta di vederti così oggi… il suo piccolo Jacob che si sposa…〞a Rachel scappò una lacrima anche Rebecca la seguì.
〝Ehy dai aspettate almeno che io e lei ci diciamo di si davanti a tutti… poi potrete piangere quanto vorrete…〞
〝Oh si  hai ragione fratellino…scusaci … sai come si dice… ansia da matrimonio…〞espresse Rebecca 〝…però è troppo bello vederti così felice… Elena è una brava ragazza, dolce, simpatica e allegra si vede che è la sorella di Bella… quelle due ragazze hanno un ‘animo speciale, oddio beh  si sono proprio felice per te fratellino…〞e così tra una lacrima e l’altra aiutarono Jake a vestirsi, il suo abito blu scuro era magnifico, Rebecca aveva gli occhi lucidi e  lui cercava di consolarla.
Il bussare sulla porta prima lieve e poi tempestoso la fece sobbalzare.  Elena si portò con le mani i capelli all’indietro arruffati dalla notte passata a trovare una giusta posizione per dormire. Guardò confusa l’orologio, il sole lieve ma presente, le batteva sugli occhi mentre vedeva sua madre che entrava di corsa nella stanza per aprire la tendina e fare entrare più luce. Erano le 12.30 il matrimonio ci sarebbe stato per le 15.00 e non era ancora per niente pronta.
〝Mamma… non aprire totalmente o divento cieca…〞espresse mentre sbadigliava e si sentiva ancora stordita dal trambusto e il via vai di sua madre da una stanza all’altra.
〝E’ tardissimo Elena… 〞esplose sua madre agitata 〝..Bella è di sotto ad aiutare papà a vestisri, ci sono almeno dieci persone che ti hanno chiamato…compresa Alice Cullen che insieme a sua sorella sta arrivando qui per aiutarti… e accdenti a me quando ho detto di si a Charlie ieri sera e abbiamo fatto tardi… guarda che occhiaie e…che faccia… che ho…〞espresse preoccupata specchiandosi e cercando di massaggiarsi le guancie.
〝Hey mamma…〞Elena sobbalzò dal letto e andò verso di lei abbracciandola e ridendo  〝guarda che la sposa sono io e.. beh si hai una faccia poco riposata ma… almeno ti sei divertita…no?! Quindi cosa ti importa delle occhiaie…〞
〝Sempre a sviare le situazioni tu mhm!? Ehy ma dove scappi fatti una doccia …. Alice sta arrivando….〞
〝Si… beh ora vado un po’ di sotto a sbirciare quello che sta facendo papà… e per salutare la mia adorabile sorellina…〞  ma nonostante la protesta di sua madre Elena scese giù di corsa.
〝Ecco la sposa!〞esplose Renesmee ridendo a crepapelle insieme alla piccola Claire mentre facevano le capriole sul divano.
〝Ciao.. 〞espresse loro Elena abbracciandole 〝Come stanno le mie due damigelle?! E la.. testimone…!?〞espresse mentre lanciava uno sguardo furtivo verso sua sorella e andandole in contro per darle una mano. Le bambine risero, poi continuarono  a giocare sul divano e correre attorno a Charlie che Bella stava cercando di sistemare.
〝Hey calmatevi… 〞espresse agitato Charlie, Elena gli corse in contro 〝Papà ma sei.. sei.. uno schianto! Stai benissimo…!〞Charlie ricambiò il suo abbraccio ridendo, e fu ancor più  divertito  quando Bella si mise ad aggiustargli la giacca ed Elena la cravatta. Charlie si allontanò e accese la televisione per le bambine. Elena raccolse le cose sparse per il salotto.
〝Oh…no  no non devi fare nulla tu…piuttosto cerca di mettere qualcosa sotto i denti prima che arrivi Alice non credo che ti darà molto tempo…〞
〝Okay accetto volentieri la tua proposta, ho una fame… sarà l’ansia ho le farfalle nello stomaco… ma… di un po’ da che ora sei qui…?!〞
〝Solo da un oretta sai anch’io ho fatto tardi…〞espresse arrossendo imbarazzata Bella. Elena le sorrise  〝Mmhh capisco una notte insonne…  fare l’amore fino all’alba… eh non vedo l’ora di poterle fare anch’io certe cose…〞espresse a bassa voce sogghignando. mentre seguiva Charlie che si allontanava.
〝No ma che hai capito…. Beh… insomma qualcosa è successo ma…〞
〝Tranquilla…sorella…〞l’abbracciò Elena notando che sua Bella era imbarazzata, decisamente 〝non mi devi dire nulla … quello che è potuto succedere tra moglie e marito è normale ! Sono felice per te e per Ed  il regalo più bello è vederti così sorridente il giorno del mio matrimonio… non che non lo avresti fatto ma è tutta un’altra cosa adesso vero?!〞espresse mentre la portava verso lo specchio 〝 però…questa macchiolina rossa sul tuo collo lo dimostra bene ma non preoccuparti…con fondotinta e cipria andrà via…vi amate no?! Cosa c’è di più bello dell’amore mhmm?!〞. Sogghingò Elena afferrando la spazzola e affondandola nella chioma ribelle. Bella rise  imbarazzata e serena allo stesso tempo, mentre sentiva Alice al piano di sotto che metteva tutti sull’attenti, Charlie compreso.
〝Allora… Rose… tu pensa alle bambine io sistemo Bella e poi la sposa…. ah signora Branch…〞espresse voltandosi mentre aveva intravisto la mamma di Elena 〝… lei inizi a vestirsi che le faccio i capelli e il trucco…〞. Kim annuì, era così emozionata per la sua bambina, per tutto quello che stava per accadere.
〝Buongiorno….〞espresse abbracciando le due sorelle Swan 〝… allora Elena.. emozionata?! Agiatata?! Ehy ma cosa sono quegli occhi gonfi non dirmi che non hai dormito… eh tu?!cos’è quella macchia sul collo…〞Bella se lo coprì arrossendo.
〝Notte impegnativa… scusaci Alice… si può riparare al danno!?〞le domandò allegra Elena mentre sghignazzava con Bella.
〝Certo che voi due insieme siete proprio incredibli … il fatto di rimanere insonni prima del matrimonio… è di famiglia…  va bene vedrò cosa posso fare…〞scrutò entrambi e poi le misero a sedere 〝intanto vado da Kim…  ah Bella indossa questo…〞le disse lanciandole un lingerie dal colore perlato. Bella lo afferrò imbarazzata. 〝…però carino… e sexy wow!〞espresse Elena andando verso il bagno a farsi una doccia velocissima. Bella scrollò il capo e provò a far finta che non era così succinto.
Intanto a casa Black , lo sposo era praticamente pronto, nemmeno Jake guardandosi allo specchio poteva pensare che quello vestito in  blu con il cravattino tutto particolare era proprio lui. Continuava a sistemarsi il colletto, era in ansia, panico totale.
〝Oh mio Dio aspetta … devo fare una foto…!〞espresse Rachel rivolgendosi a Sue e Seth che erano arrivati da poco per vedere come era conciato lo sposo.
〝Ve la faccio io… dai vai a chiamare Billy …〞espresse Leah, sia le gemelle quanto una parte del branco Quil e Jared,  con la sua ragazza, si voltarono verso di lei.
〝Leah ma sei bellissima… !Oh anche tu Sue ma … 〞espresse Rachel stupita notandola nel suo abito corallo allacciato sul collo. 〝Grazie..  l’ho comprato ieri mi sono fatta un giro a Seattle…  〞espresse in imbarazzo mentre si cercava di nascondere sotto la stola, non pensava di aver fatto bene, quel colore così forte le sembrava eccessivo per una come lei, ma evidentemente la commessa del negozio le aveva consigliato bene, e così mentre gli altri si mettevano vicino a Jake per fare la foto Leah si mise a ridere, non poteva credere che quasi un anno dopo Jake era rinato grazie ad Elena.
〝Eh anche grazie al fatto che mi hai convinto ad andare a Rio…〞aggiunse Jake a voce avendo percepito il suo pensiero. 〝… vieni a farti la foto anche tu….. dai…〞. Leah sorrise e corse verso di lui, prendendolo sotto braccio.
Rachel e Rebecca poi gli consegnarono un pacchetto. 〝Cos’è?!〞
〝Aprilo…〞espressero all’unisono le gemelle.  Jake lo aprì c’erano dei gemelli bellissimi, in oro bianco. 〝Io e Becky abbiamo pensato di comparteli… per ricordarti di questo momento meraviglioso…〞epsresse Rachel abbracciandola.
 〝Grazie… 〞Jake poi si voltò verso suo padre, lo guardava con fierezza.
〝Bene …〞intervenne Leah 〝che ne dite se iniziamo ad andare in spiaggia… ormai manca mezz’ora…〞. Tutti si unirono a lei, poi Billy prese per mano suo figlio, femrandolo.
〝Sono felice per te e per Elena figliolo… tieni!〞espresse consegnandogli una busta.
〝Ma che cos’è…?!〞sostenne Jake incuriosito.
〝Lo scoprirai dopo… ora è meglio andare… o farai tardi… dai…〞lo rassicurò mentre Jake lo aiutava con la sedia e chiuse la porta di casa.
Intanto a casa Swan  quando Alice finì di chiudere i bottoni in raso sulla schiena di Elena, lo stupore sulla faccia di sua madre, quanto di Bella e di chi la circondava in quel momento non potè che farla emozionare. Il bagliore degli Swarovski  rosa e blu tenue sul tulle dell’abito, non faceva altro che illuminare la stanza, il corpetto intarsiato dal pizzo e da altri preziosissimi brillantini la stringeva un po’ però le piaceva come le stava,  dovette guardarsi a lungo nello specchio prima di poter capire che quella davanti ad esso, così bella, così perfetta, con i capelli a posto raccolti in una coda morbida che ricadeva con una cascata di boccoli castani sulla sua spalla scoperta, che quella con la pelle luminosa, con un trucco leggero ma d’effetto era proprio lei.
〝Allora…?〞espresse Alice sorridendo, in attesa non meno delle altre 〝… sei pronta Elena… ?〞quest’ultima continuava a toccarsi il vestito e il volto, quasi spaventata dal capolavoro che Alice aveva fatto su di lei. Si sentiva come Cenerentola che doveva andare al ballo.  Si voltò, sua madre accanto a Renee era già in lacrime.
〝Ohh mamma… ti prego… aspetta a farlo sennò farai piangere anche me…〞espresse con gli occhi lucidi Elena verso Kim quantò Renee, Alice le fece no col dito 〝… si ..hai ragione meglio non rovinare subito il trucco…〞sostenne Elena impacciata continuando a fissarsi allo specchio e guardare chi le stava attorno.
Sua madre accennò con il capo mentre Renee le passava un fazzoletto, Elena  si girò verso sua sorella, sorrise entusiasta mentre la vide vestita con quel meraviglioso abito color pesca, impalpabile e leggero, la faceva sembrare una dea, aveva lo sguardo luminoso, la capiva benissimo, immaginava infatti la faccia che avrebbe fatto suo marito nel vederla vestita così, le stava davvero bene quell’abito era splendida. 
〝Grazie… 〞espresse facendosi aiutare da Alice a scendere dal piedistallo, i tacchi erano un po’ vertigionosi,   ma Elena auspicava nella presa salda di suo padre o di Jake, nel caso non avesse retto alla camminata o a qualsiasi ostacolo. Renesmee e Claire corsero ad abbracciarla.
〝Piano bambine…〞espresse Rosalie calmandole, sembravano più su di giri  loro, delle adulte messe insieme in quella stanza.
〝Scusaci zia Elena…〞espresse calmandosi Renesmee. Il vestito in miniatura identico o quasi a quello di sua madre, le stava troppo bene.
Elena si abbassò  alla loro  altezza abbracciandole 〝Siete meravigliose… tutti qui dentro siete meravigliosi…〞espresse abbracciando Alice, Rose, sua madre, Renee, e Bella. L’abbraccio con sua sorella la fece tremare, per l’emozione.
〝Non sai come mi sento… 〞sostenne Bella asciugandosi la lacrima che stava per scendere sulla guancia.
〝Immagino… ma ti prego non piangere anche tu… altrimenti Alice dovrà rifarmi il trucco… 〞
〝No no… hai ragione scusami però… credo che per completare il tutto ti serva questo….〞espresse consegnandole in mano il pettinino mancante alla parure di nonna Swan.
〝Ma… questo è… tuo… io non… posso… 〞
〝Una cosa… nuova…〞le disse indicando l’abito 〝una cosa vecchia… 〞espresse mostrandole gli orecchini 〝e… una cosa usata…〞espresse Bella infilandoglielo  sull’altro lato,  tra i capelli. 〝E una cosa blu…〞sogghignò Rose indicandole il sotto della gonna.
〝Giusto… 〞espresse Elena arrossendo 〝la giarrettiera è blu… grazie… mille a tutti! Vi voglio bene!〞
〝Mhm questa scena mi sembra familiare…〞Charlie si intrufolò sulla porta imbarazzato, sorridendo e abbracciando Bella, che ricambiò.
〝Papà…〞espresse Elena andandogli incontro.
〝Ehy… non voglio sciuparti troppo… 〞espresse ridendo.
〝Okay…〞Elena fece due passi indietro .
〝Bene allora qui è tutto a posto…〞espresse Alice 〝noi inziamo ad andare, mancano dieci minuti e beh Elena ti aspettiamo… non metterci troppo…〞
 Elena scrollò il capo 〝Il tempo di scendere le scale e non inciampare…〞aggiunse ironica  ridendo mentre Charlie la prendeva sotto braccio.
〝Aspettate!〞Alice mise vicine le sue sorelle .〝Facciamo una foto…〞Bella e il resto della famiglia si avvicinarono ad Elena, poi all’improvviso erano rimasti solo lei e suo padre, con le bambine ai piedi delle scale.
〝Allora Elly… che ne dici andiamo?〞Charlie sembrava più nervoso di Elena.
〝Si… 〞sostenne lei togliendosi i sandali. Charlie la guardò sbigottito.
〝Credimi papà farò prima… 〞espresse afferrando i lembi dell’abito e correndo per le scale. Le bambine si misero a ridere e le corsero dietro. 〝Zia Elly… il bouquet te lo posso tenere…〞espresse ansiosa Renesmee. 〝Certo… 〞Elena glielo consegnò tra le mani 〝Prometto di starci attenta…〞.
〝Ne sono certa… sei mia nipote…〞
Paul era nell’auto ad aspettare. Rimase sbigottito anche lui quando vide Elena di corsa, con le scarpe in mano le bambine a seguito.
〝Allora… posso partire…!?〞sostenne ridendo notando la faccia preoccupata di Charlie. Elena si sedette in macchina, con le bimbe accanto che continuavano a ridere. 〝Si… vai prima che Jake cambi idea…!〞
〝Allora papà cosa c’è ?!〞Elena prese la mano di Charlie per incoraggiarlo.
〝Nulla… sto pensando che per la seconda volta vedo una figlia sposarsi e… che sono felice per … te come lo sono stato per tua sorella…〞
〝Anch’io sono felice che tu sia qui… sta tranquillo che non ti lascerò mai… certo sarò impegnata con il corso a Seattle ma… cercherò di farmi vedere spesso…〞
〝Lo so Elena… non sai quanto mi rincuora che almeno una delle mia due figlie starà più vicino… Bella tra quindici giorni parte per l’Alaska…〞
〝Ma ritornerà… papà… e poi c’è Renesmee… dovremo occuparci tutti di lei… sai anche i Cullen andranno a stare in Alaska vicino ad alcuni parenti… per stare vicino a Bella e a Edward…〞
〝Questo mi rincuora 〞sostenne Charlie sorridendo〝… almeno so che qualcuno di fidato gli starà vicino…〞. Elena annuì e gli strinse la mano per rassicurarlo, vedendo suo padre così teso ed emozionato.
Intanto la spiaggia di La Push sembrava una foto degna di uno di quei ricevimenti lussuosi in riva a qualche spiaggia esotica. Il sole, fioco e tiepido, nonostante fosse Luglio permetteva a tutti, vampiri compresi, di non avere addosso un sole troppo forte, comunque sia Alice aveva fatto in modo che almeno fino al tramonto parte delle sedie per gli invitati fossero sovrastati da una sorta di gazebo che lasciava scoperta solo la navata centrale. Alcuni alberelli, con dei fiori bianchi e fuxia, erano posti ai lati dell’inizio della navata e, lo stesso decoro era sull’arco che sovrastava l’altare. Il resto del ricevimento, si sarebbe svolto, su una sorta di palco rialzato, attorno vi erano i tavoli mentre alcune panche circondavano il perimetro di esso.
Jake era all’altare che aspettava. Alcuni invitati, tra cui Lola, Emily e altri amici lo erano andati a salutare.  Bella entrò dalla navata di destra, un po’ le metteva ansia tutta la situazione, certo il matrimonio non era il suo, ma vedere Edward così bello e perfetto all’altare le faceva una strana ed emozionante sensazione, sentiva come se fosse ritornata indietro di qualche mese. Quando le venne incontro, ammiccando e sorridendole in quel modo, qualcosa fece scattare in lei una sensazione di calore. Rimase stupita e affascinata quando lui dopo averla baciata aveva esposto una sorta di rossore.
〝Sei meravigliosa lo sai… se non fosse che siamo i testimoni ti porterei via da qui… non sai quanto ti adoro…〞
Bella gli diede un bacio leggero sulle labbra. 〝Beh anch’io avevo in mente la stessa cosa … però non so se a mia sorella farebbe piacere non vedermi davanti a lei quando attraverserà la navata… è un momento così ansioso…potrebbe avere bisogno di me…〞
〝E va bene …〞sorrise sarcastico Edward 〝hai ragione…  lei se lo merita ed ha bisogno di te oggi e….〞continuò mentre la teneva stretta a sé giocherellando con i suoi capelli sciolti e fluenti 〝… anche lo sposo… credo che debba parlargli  l’ho visto agitato…〞
Bella si voltò a guardare Jake. Appena i loro sguardi si incrociarono Bella gli sorrise, non sapeva il perché ma si sentiva ansiosa quanto lui. Gli andò in contro, Jake l’abbracciò contento e sollevato di vederla.
〝Bene adesso che l’altro testimone c’è  mi sento sereno…, ma lo sai che stai benissimo vestita così… e poi non so hai una faccia serena…〞
〝Mhm   grazie  Jake. Sono serena perché sono davvero felice per te ed Elena…! Tra poco arriverà… ha promesso di fare presto…  sta tranquillo vedrai che andrà tutto bene… certo detto da una che è più emozionata della sposa…〞
〝 Sei la sorella della sposa mi sembra ovvio… anche Kim prima mi ha abbracciato ed è scoppiata a piangere…e  comunque come mi vedi…. ? Le piacerò con questo vestito? Sto bene… in realtà mi sento un po’… non so…〞
〝Hey calma… stai benissimo vedrai che anche a lei piacerai…〞espresse aggiustandogli la gardenia che gli stava per cadere dal taschino. 〝Sono così contenta per te e per Elena…ti meritavi davvero un amore come il suo… sono felice che alla fine hai ceduto al suo amore vero… puro… e spontaneo…〞
〝Devo ringraziarti Bella… se io e lei siamo qui a sposarci e tutto grazie a te che l’hai portata qui e hai fatto in modo che… grazie a te ci siamo riavvicinati…e uniti per sempre…〞
〝Io non ho fatto niente… 〞rise Bella aggiustandogli la giacca 〝… chiamalo destino … imprinting o quello che vuoi… è stato quello punto…  vi dovevate incontrare… tu e lei eravate sulla stessa strada…〞espresse scrollando il capo. Alice fece cenno a Bella che Elena era arrivata. 〝Devo andare ora… ci vediamo tra…  diciamo due minuti…〞espresse accennando col capo verso Alice e andando verso sua sorella.  Jake annuì capendo che il momento era arrivato. Edward gli diede una pacca sulla spalla.
Bella  corse da Elena,  le prese le mani e le fece cenno di fare un lungo respiro. Elena accettò il consigliò e la ringraziò in play back. La musica di Lizst iniziò a suonare, Rosalie la stava eseguendo al pianoforte con molta capacità.
〝Tesoro…〞espresse Bella mettendo vicine Renesmee e Claire 〝tocca a voi… va avanti tu per prima su… forza piccola…〞
Claire ridendo si faceva avanti, lanciava i petali colorati per tutta la navata, prendendosi le ammirazioni di tutti,  così come Renesmee,  con in mano un bouquet di rose rosa, al cui interno  vi erano due rose bianche  su cui erano ben legate le fedi. La bambina camminava  accanto a sua madre, con molta eleganza e proprio come le aveva detto di fare sua zia Alice,insieme a Rosalie , Esme e il resto della famglia Cullen la guardavano fieri, la bambina si voltò sorridendogli.   Lo sguardo invece che Edward,dopo aver sorriso contento alla sua bambina, lanciò a Bella la fece arrossire. Era forse la luce pomeridiana del sole fioco di La Push, era quella sua aria serena che la rendeva così bella e solare. Bella si mise accanto al posto che tra poco sarebbe stato di Elena. La seconda musica di Lizst partì poco dopo.  
〝Tocca a noi tesoro…〞espresse Charlie fissando con gli occhi lucidi Elena. Quest’ultima,  si mise sotto braccio a suo padre 〝Okay… sono pronta… andiamo papà… 〞disse con un filo di voce. Elena era all’inizio della navata, c’era molta gente, tutti la fissavano, tutti l’ammiravano, sentiva l’eco degli “oh ma è bellissima”, il pianto rotto di qualcuno, ma non potè non staccare gli occhi da colui che la stava aspettando all’altare. Pensava al ciondolo che aveva al collo, quello regalatole da Jake. Lui  la guardava, gli mancava il respiro, non riusciva nemmeno a dirle qualcosa mentre lei al braccio di Charlie lo esaminava rapita. Mentre si avvicinava Jake sorrise, incredulo che quella che stava per raggiungerlo era la sua Elly, la sua splendida, dolce e incantevole Elena. Charlie, proprio come aveva fatto con Bella, diede un bacio sulla guancia di Elena poi unì le mani dei due giovani. Elena e Jake si guardarono ancora.  Bella prese il bouquet di Elena e le sorrise. Jake le prese la mano, poi il  pastore fece sedere tutti e diede inizio alla cerimonia. Elena guardava emozionata Jake, mentre il pastore parlava, si stringevano le loro mani l’uno davanti all’altra.
〝Bene.. e adesso passiamo alle promesse…〞espresse fissando i due giovani e  gli ospiti. Elena quanto Jake, si guardavano, un momento interminabile, come se la gente dietro e accanto a loro non ci fosse, c’erano solo loro due. Poi rivolsero lo sguardo verso  Renesmee che aveva in mano le rose con le fedi nuziali. La piccola le sollevo emozionata e concentrata allo stesso tempo. Jake prese la mano sinistra di Elena, con delicatezza le sollevò l’anulare e dopo il cenno del capo del pastore iniziò, con voce emozionata a recitare.
〝Io Jacob  Black prendo  te Elena Swan come mia sposa, prometto di amarti e onorati sempre, nella gioia, nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte…finchè la fiamma che avvolge il nostro amore non riuscirà più ad illuminare la nostra strada…〞. Jake le infilò la fede in oro bianco,  e baciò la sua mano poi il pastore fece cenno che toccava ad Elena andare avanti. Renesmee le passò la fede. Elena le sorrise e la ringraziò.
〝Io Elena Swan prendo te Jacob Black come mio sposo, e prometto di amarti e onorarti, nella gioia e nella tristezza  fino a quando non riusciremo più a guarire con l’amore, le ferite l’uno dell’altro..〞.
〝Lo voglio…〞espresse  Jacob guardando sorridendo Elena. 〝Lo voglio…〞rispose  emozionata Elena. Continuavano a tenersi per mano, l’una intrecciata nell’altra.
〝Alla luce di quanto detto … vi dichiaro marito e moglie… potete dimostrarlo davanti ai vostri parenti ed amici. 〞sostenne il pastore facendo capire che adesso potevano baciarsi.
Un applauso fragoroso fece eco tra gli invitati, Renesmee impacciata e intimidita dalla scena strinse la mani di suo padre mentre guardava gli sposi che si baciavano.
Un bacio dolce e avvolgente. Poi entrambi riaprirono gli occhi.
〝Non posso crederci che siamo…〞espresse Elena continuando a guardarlo con passione.
〝Siamo il signore e la signora Black adesso…〞espresse Jake tenendola tra le due braccia e rassicurandola.  Si voltarono versogli ospiti, la gente applaudiva e faceva mille auguri.
Elene si voltò, prima Edward, poi il resto della famiglia Cullen, sua madre suo padre, Renee  fecero gli auguri ad entrambi. Elena cercava però sua sorella. La intravide dietro una fila di gente mentre le teneva ancora il bouquet.  Jake accennò con il capo ed Elena corse verso di lei.
〝Allora ce l’hai fatta signora Black…!〞la schernì Bella abbracciandola.
〝Oh si credevo di… non so di sbagliarmi.. di scoppiare a piangere… inciampare…di fare un disastro!〞. Bella le carezzò la spalla.
〝A quanto pare l’hai fatto tu al posto mio…〞sostenne Elena guardando gli occhi arrossati. Poi abbracciò ancora sua sorella 〝Grazie Bella, grazie per avermi dato modo di alimentare la mia storia con Jake, se non fosse stato per te io…〞
〝Tzz basta adesso… era scritto nel destino…〞sostenne Bella sorridendole. Poi vide Renesmee correre verso loro.
〝Zia non ti ho ancora fatto gli auguri… perciò auguri…〞sostenne un po’ impacciata.
〝Oh grazie tesoro! 〞rispose Elena abbassandosi e abbracciandola.
〝Sono stata brava!?〞
〝Sei stata magnifica… sei  stata proprio una brava damigella…〞le rispose carezzandole la guancia.
〝Anch’io voglio sposarmi…mamma posso?〞Edward che era poco distante da Bella si voltò a guardare Renesmee, un po’ ansioso. Bella  scrollò le spalle e scoppiò a ridere insieme a lui. 〝Certo tesoro ma quando sarai più grande…ti voglio bene…〞Renesmee la ringraziò e l’abbracciò 〝Anch’io mamma…〞poi corse verso Claire che in lontananza stava raccogliendo qualche petalo che aveva sparso poco prima.
Dopo qualche foto con parenti ed amici la festa si spostò verso i tavoli dove era stato preparato un rinfresco in stile esotico, la torta nuziale a tre piani con dei fiori in pasta di zucchero colorati tra il rosa, l’arancione e il blu fece gran stupore tra tutti. Poi l’attenzione si spostò verso la pista per ballare. Una musica di sottofondo in stile jazz suonava una musica piacevole lo speaker si intromise nel sottofondo.
〝Bene e adesso diamo il benvenuto in pista agli sposi… 〞annunciò mentre Jake guardava preoccupato Elena che si scrollò sorridendogli nelle spalle.
〝Ci tocca amore…〞espresse Elena prendendolo per mano e rassicurandolo 〝..tranquillo segui i miei passi…prometto di non farti inciampare…〞
〝Ma che musica e’?〞si chiese Jake non capendone il ritmo.
〝E’ una rumba… è facile… è molto romantica… cerca di seguire me…〞gli sussurrava mentre  cercavano di seguire il ritmo. Jake scrollò il capo ormai si era arreso,  si lasciò trascinare da Elena che ballava meglio di Jennifer Lopez.  Bella gli fece un applauso per incitarlo, sapeva quanto a lui non piacesse il ballo. Poi sorrise a sua sorella così felice nell’esibizione. Edward la teneva tra le braccia e seguiva il ritmo della musica.
〝E per la prima volta il Signore e la Signora Black!〞continuava il tipo al microfono dietro l’applauso degli invitati. E così le luci si abbassarono e la pista venne illuminata solo sugli sposi. Elena si tolse le scarpe, nonostante Alice le fece una faccia poco entusiasta nel suo gesto, poi risero entrambi. Cinse il collo di Jake con le sue braccia. Lui gliele carezzava mentre volteggiavano al suono della musica dolce e lenta.
Poi lo speaker fece intervenire anche i testimoni. Bella lanciò uno sguardo preoccupato ad Edward,  si sentiva impacciata e decisamente poco portata per quel genere di ballo. Al cambio di coppia iniziò a ridere pensando a quello che poteva capitarle  nel ballare con Jake.
〝Amore…〞espresse Elena mentre andava da Edward 〝  cerca di seguire il ritmo e non uccidermi la sorella!〞. Tutti e quattro  guardandosi, scoppiarono in una clamorosa risata. E così, mentre Elena ed Edward sembravano due ballerini provetti. Jake e Bella si divertivano a non pestarsi i piedi a vicenda. Tra gli scusa e oddio adesso precipito per terra il ballo diventò una situazione divertente. Alla fine tutti gli altri invitati si unirono ai balli.  
〝E’ stato un vero piacere ballare con te Elena o meglio Signora Black ma vorrei riprendermi la mia Signora adesso dato che la vedo così divertita dal ballo… 〞espresse Edward facendole fare anche un giro su se stessa e consegnandogliela a Jake.
〝  Grazie Edward…  sei un bravo ballerino complimenti e si… sono d’accordo con te prendi mia sorella e falla volteggiare per bene sulla pista… te la cavi benissimo col ballo complimenti…〞sostenne Elena ridendo allegra mentre tornava a braccia aperte da Jake.  E mentre volteggiava accanto a Jake continuavano a ridere , anche se non riusciva troppo a stare al passo di Elena, andava comunque avanti.
〝Allora…〞espresse Jake mentre guardava Elena ancora ridere 〝cosa si prova ad essere la signora Black?〞
〝Certo per il ballo ti darò lezioni private… perché credo che i miei piedi si stanno ribellando ma…sei bellissimo e ti impegni perciò non potevo fare  la scelta migliore… ti amo… sei fantastico…〞. Jake la baciò e l’abbracciò. Rideva insieme ad Elena  mentre vicini guardavano alcuni degli ospiti che avevano trovato un partner per la serata. Embry alle prese con Lola, Leah con Isaak.
〝Ah bene Leah è persa per quel bell’imbusto biondo… 〞sostenne Jake brusco, mentre guardava la coppia seduta a sorseggiarsi il cocktail ai bordi della pista.  Elena gli girò il volto e lo guardò contrariata.
〝Ehy signor Black non essere cattivo col mio fratellastro… certo anche lui è stato un po’ scorbutico con te l’altro giorno, vi siete scambiati le opinioni però, poi avete raggiunto un accordo e cioè che tu sei mio per sempre e che lui deve farsene una ragione,  ma sa benissimo quanto ci amiamo… e poi sono felice per lui e per Leah, Isaak è una persona matura e per Leah va bene…lui va bene ne sono certa, quella ragazza merita amore infinito …  per me sono una bella coppia… che lui ti stia antipatico o meno…〞
〝Si hai ragione… Leah merita moltissimo…  spero che possa essere felice con lui…〞
〝Ehh amore quando cupido ci si mette di mezzo non c’è via di scampo… guarda la sta anche invitando a ballare… e lei è così contenta…〞espresse salutandola da lontano cenno della mano. Leah le rispose sorridendole, non l’aveva mai vista così felice e serena. La musica era cambiata.  Lo speaker dovette interrompersi di nuovo, lasciando tutti sorpresi. 〝Ma che succede?!〞espresse Rachel meravigliata da tutte queste interruzioni.
Una musica familiare ad Elena parti improvvisamente, mentre era seduta a parlare un po’ con Emily e sua sorella Lola. “ Es lo que yo …penso…?!” espresse Lola al quale le si illuminarono gli occhi,   guardando Jake. Elena accennò con capo, quando si vide Jake avvicinarsi con fare esperto per prenderla e ballare la bachata non potè non rimanerne stupita. Jake aveva una presa da ballerino provetto, la faceva volteggiare e ondeggiare come se lo avesse fatto da sempre. Rimase molto affascinata dal modo sensuale in cui la stava tenendo stretta. Ma la sorpresa più grande fu vedere sua sorella in pista insieme ad Edward. Le sorrideva pensando a quando nel pomeriggio dei due giorni precedenti al matrimonio  le aveva chiesto lezioni di ballo.  Un po’ l’aveva lasciata senza parole ma poi si era offerta volentieri di aiutarla. Ridevano e si guardavano poi tornò a concentrarsi su Jake.
〝Jacob Black mi devi dire chi e quando ti ha dato lezioni…〞
〝Lola… 〞le spiattellò immediatamente Jake lanciando un’occhiata ad Embry decisamente preso più dal lato fisico di quella ragazza che dalle sue doti nel ballo.  〝… mi sono detto se ce la fa Embry posso  farcela anch’io e poi come non potevo imparare a ballare sulle note della canzone che mi ha fatto innamorare perdutamente di te… mi piaceva sai a Rio vederti volteggiarmi attorno, muovere il tuo corpo così passionalmente …〞
〝Lo sapevo che aveva funzionato… solo che c’è voluto un anno per potertelo sentir dire… ma… il ballo è stato ottimo per fare breccia nel tuo cuore..〞
〝Già… sono stato un vero idiota a non accorgermene prima…〞espresse mentre guardava Bella ed Edward ballare. 〝Ma tua sorella cosa ha fatto?! Una trasformazione rapida…〞le chiese stupito non l’aveva mai vista così sicura di sé, eppure prima aveva mascherato bene la goffaggine. Elena rise mentre Jake la fissava stupefatto. 〝Non dirmi che…〞
〝Si.. so tutto proprio tutto…sono io che le ho insegnato tutto!〞confessò Elena abbracciandosi a lui. 〝Però non solo guaritrice di cuori infranti anche insegnante di ballo…〞
Intanto anche Edward era decisamente sconvolto nell’essersi ritrovato una moglie che da ripudiare  qualsiasi forma di ballo sembrava uscita da un’accademia di professionisti.
〝Signora Cullen lei mi deve dare qualche spiegazione!? 〞si chiese mentre la riprendeva dopo averla vista fare un doppio volteggiamento perfettamente a tempo e con tanto di caschè, poi iniziò a ridere lasciando basita sua moglie.  Bella stava per dire qualcosa, ma con sorpresa lui sapeva tutto eh già era da un po’ che leggeva i suoi pensieri, anche se umano quel potere gli era ancora rimasto〝Ah  non ti sentire in imbarazzo lo so lo so…. tua sorella…. qualche pomeriggio fa … ti ha dato lezioni.. pensavi di doverla implorare ma lei invece era al settimo cielo e lo so ti senti ancora in imbarazzo perché… sei ansiosa e adesso mentre balli… aspetta stai contando i passi…?! prima regola mai contare i passi e seguire il ritmo… 〞
〝Ma come hai fatto a… lo stavo per…dire….. Elena te lo ha spifferato?!〞
〝Mia cara mogliettina…〞espresse abbracciandola forte e baciandola 〝.. sono ormai due giorni che leggo i tuoi pensieri… so che eri ansiosissima per tua sorella, che vedermi all’altare per la seconda volta ti ha emozionato, che con questo meraviglioso vestito addosso ti sentivi strana e che avevi le palpitazioni cardiache all’idea di ballare con me… io da parte mia posso solo dirti che ti amo e che sei meravigliosa con tutto compreso il ballo…!〞. Bella si abbracciò a lui, rideva  ma non aveva parole da dire infondo lui poteva leggerle nella mente ormai. Anche Elena e Jake continuavano a guardarsi e a ridere. Improvvisamente nel caschè finale  si fermarono e sentivano gli invitati battere sui bicchieri.
〝Ehmmm cosa significa questa cosa?!〞espresse confusa Elena mentre fissava tutti battere sui bicchieri.
〝Dobbiamo baciarci… come non lo sai che quando ad una festa ti battono sui bicchieri vuol dire questo?〞
〝No…〞sostenne Elena incredula e stupita 〝Ma a te chi te lo ha detto?〞
〝L’ho visto su un film…. Credimi vuol dire proprio quello…〞rise e poi prese il suo volto tra le mani e davanti a tutti le diede un bacio romantico e passionale che fece aumentare l’entusiasmo della serata gli ospiti. 
Le sorprese non erano ancora finite,infatti direttamente da Rio arrivarono le ballerine di samba e tra le musiche ovviamente c’era  anche la musica che nel viaggio di nozze aveva accolto Bella ed Edward, ovviamente felici e contenti per la sorpresa fatta anche a loro. Poi ci furono i fuochi d’artificio e il lancio delle lanterne nel cielo. La serata continuava ad essere lunga e divertente. Il lanciò del bouquet fu molto interessante e già perché quando Leah se lo ritrovò  tra le mani non potè non scoppiare a ridere, guardava paonazza le sue amiche di sempre Elena, Rachel, Emily. Pensava a tutto fuorché sposarsi entro l’anno, fatto stava che aveva accettato il viaggio con Isaak, al quale un amico ingegnere, costruttore di navi gli aveva regalato un viaggio per il mediterraneo, bastò una telefonata  per aggiungere anche Leah.
Poi arrivò il momento per Jake ed Elena di andare a casa.  Prima di entrare Jake controllo che nessuno aveva fatto scherzi, conosceva bene il branco erano capaci di entrare in casa e non andarsene via almeno per le prossime dieci ore. Poi prese Elena in braccio e attraversò la soglia di casa, chiuse la porta con la gamba, non voleva proprio lasciarla scendere dalle sue braccia.
〝E così adesso è.. per sempre… oddio non posso credere che siamo sposati…〞espresse Elena mentre posava i sandali e alcuni biglietti che le avevano lasciato sul tavolo.
〝Però sarà dura aprire tutti questi regali!〞espresse Jake facendo notare ad Elena che il salotto era colmo di pacchi.
〝Non importa gli apriremo domani no?!〞sostenne abbracciandosi a lui. Fissava Jake non sembrava stanco. Le indicò il vestito le stava così bene, ma sembrava una vera e propria tortura toglierlo. Elena aveva iniziato a togliersi qualche strato.
〝Vuoi che …ti aiuto?〞
〝Si…〞espresse Elena mentre si toglieva i pettinini dai capelli, li guardò un istante, il luccichio blu era molto carino, poi mettendo le mani tra i capelli li  liberava e gli scrollava per farli tornare più vaporosi. 〝… non credo di farcela con tutti questi bottoncini….〞espresse accigliata guardandolo languida. Si prese i capelli e se li tirò su, chiuse gli occhi mentre sentiva le mani di Jake sbottonarle l’abito. Se lo trattenne mentre si voltava verso lui ed entrambi  si guardarono  e guardavano la camera da letto.
〝Dammi qualche minuto… Jake…〞gli sussurrò  baciandolo mentre voltata di spalle abbandonava l’abito e, di schiena con la sua biancheria  bianca di pizzo e entrava in bagno per darsi una rinfrescata. Jake cercò di tornare lucido prima di andare in bagno da lei, stringerla tra le sue braccia e non darle nemmeno il tempo di poter dire nulla e farle sentire quanto l’amava.
Elena era in bagno, mentre si spazzolava i capelli  e si lavava il viso, accaldato, constatava che tra poco sarebbe accaduta una cosa meravigliosa tra lei e Jake, pensava a come non sembrare troppo emozionata e impacciata, ma era così che si sentiva. Eppure lo avevano già fatto, avevano vissuto insieme per un po’, conosceva ogni angolo del corpo di Jake, ma l’essere marito e moglie rendeva le cose diverse, un amore totalmente diverso. Dopo aver indossato la camicia da notte di seta, andò verso di lui, vederlo là seduto ai piedi del letto non le permise quasi di respirare, dovette fare un lungo sospiro prima di andare da lui. Dal canto suo Jake era decisamente rapito, Elena con quella sottoveste bianca, incantevole e desiderabile era impalata sull’uscio del bagno. Elena lo guardava, sperava che fosse lui a fare la prima mossa, era troppo eccitata. Lui le andò in contro, attirandola con dolcezza Elena al suo corpo,  le scostò i capelli, che le coprivano un po’ il viso, e si avvicinò alle sue labbra, poteva sentire il profumo dolce della sua pelle, il suo perenne odore fruttato. I loro sguardi si incrociarono, così come le loro labbra, si toccarono all’improvviso. Non ci fu molto da dire, Jake le sussurrò qualcosa, forse era un “ Ti amo Elly … sei stupenda…” ma questo Elena non lo sentì neppure, appena lui iniziò  a baciarla e a stringerla e sé lei non poteva fermarsi, di rispondere a qualsiasi carezza o a qualsiasi cosa che lui le stesse provocando. Presa dal turbine delle emozioni si strinse a lui. Non ci volle molto vedersi trasportata da lui, mentre la baciava ancora, mentre sentiva ogni suo muscolo trattenerla a sé, trasportarla sul loto letto e continuare a coccolarsi ed amarsi per tutta la notte. Uno sguardo prima di continuare, un sorriso per entrambi, Jake le carezzò ancora una volta la guancia con la mano, prima di continuare ancora ad amarsi e a desiderarsi tutta la notte.
Il sole fece capolino dalla finestra, Jake ed Elena dormivano abbracciati, mentre i raggi anche se fiochi approdavano dalla porta finestra della loro camera matrimoniale. Jake si svegliò e dopo averle dato un bacio dolce e delicato sul collo  rese migliore il risveglio della sua Elena, quest’ultima aprì gli occhi sentendolo muoversi.
〝Bungiorno… tesoro…〞espresse stiracchiandosi tra le lenzuola.
〝Giorno Elly… dormito bene…?〞le chiese baciandola ancora sulla scapola e carezzandole i capelli.
〝Benissimo… con te accanto dormo serena e felice…〞espresse poggiandosi su un lato e fissando Jake, che la guardava.  Si stiracchiò ancora mentre Jake si alzava e andava ad aprire la finestra. Elena si raccolse tra le lenzuola e si avvicinò a lui.
〝Si.. lo so è meravigliosa La Push di mattina con la vista del mare…〞sostenne posando la testa sulla sua spalla. Jake accennò col capo. 〝Sono felice che ti piaccia stare qui… ora vado a preparare la colazione…〞disse mentre indossava i pantaloni e andava verso la cucina. 〝… poi dobbiamo prepararci per partire…. ricordi no?!〞.
〝Si…〞sostenne Elena sorridendogli 〝… il regalo inaspettato di tua sorella mi ha lasciato a bocca aperta… è stata carina a pensarci…〞espresse mentre sul tavolo della sala da pranzo aveva trovato i biglietti per Honolulu. “ Cari Jake ed Elena” c’era scritto nel biglietto che li accompagnava “ … ho pensanto… anzi io e Adam abbiamo pensato che, per coronare meglio il vostro sogno d’amore dovevate venire a trascorrere le giornate in un posto paradisiaco come le Hawaii, un posto bellissimo sono sicura che vi divertirete moltissimo, ci sono così tanti posti stupendi da visitare: Kayla mia cognata vi farà volentieri da guida quindi… buon viaggio…!” .
Dopo aver fatto velocemente colazione Elena preparò la valigia, qualche cosuccia leggera e molti costumi da bagno e crema solare, per andare a trascorrere una splendida vacanza luna di miele alle Hawaii. Ovviamente prima di partire ringraziarono ancora Becky e suo marito Adam, per il viaggio che gli avevano regalato, non poterono non salutare anche  Rachel, Paul e il loro piccolo Thomas. Fecero una corsa anche da Emily per fortuna parte del branco con Lola e Isaak al seguito erano la. Andarono poi da Charlie e Kim per salutarli e con loro Renee e Phil che stavano per tornare in Florida. Prima di partire però Elena, quanto Jake,  che avevano raggiunto anche i Cullen per ringraziare Alice e il resto della famiglia per tutto quello che avevano organizzato, volevano salutare  Bella, Edward e la loro nipotina stupenda, Renesmee.
〝Ciao…〞Bella quando vide sull’uscio della porta sua sorella corse subito ad abbracciarla alegra 〝… allora si parte?!〞espresse mentre la faceva entrare.
〝Non abbiamo molto tempo tra un paio d’ore abbiamo l’aereo che parte da Seattle…〞sostenne Elena cercando di non prendersi con l’ansia per la partenza. Poi notò che anche loro avevano preparato dei bagagli.
〝Ma anche voi… siete in partenza a quanto pare…〞
〝Si…〞spiegò Edward 〝… prima di partire per Seattle a fine Agosto vogliamo trascorrere del tempo insieme tutti e tre.. per divertirci e stare insieme e poi ci è così piaciuto vedervi sposati che abbiamo pensato di trascorrere un po’ di giorni sull’isola Esme… come una seconda luna di miele solo che adesso c’è Renesmee…〞sorrise mentre  la prendeva braccio entusiasta e pronta per la partenza.
〝Bene allora divertitevi allora…〞espresse Elena sorpresa ma felice per la loro decisone, si meritavano una vacanza in famiglia come si deve.  〝… salutatemi Rio… un giorno io e Jake torneremo a salutarla… per il momento iniziamo dalle Hawaii…〞.
〝Certo! Dobbiamo tornarci prima o poi…〞espresse Jake contento mentre osservava Renesmee che non faceva altro che fremere per partire subito e andare al mare. 〝E’ quel posto che mi ha portato Elena…〞
〝Fortuna… 〞lo  canzonò Bella ridendo 〝Elena è stata la nostra fortuna!〞. Bella ed Elena si guardarono e sorrisero e, dato che anche loro avevano l’aereo a distanza di due ore circa, le due sorelle Swan pensarono che fosse giusto andare a ringraziare la signora Lorenz per il regalo fantastico che aveva fatto ad entrambe.  Tornare davanti a quel portone di ferro fece trasalire Elena, ma poi pensò che non era più il caso di stare male, il tempo aveva curato le ferite. Quando Josephine andò ad aprire fu felice di trovarsi davanti le due ragazze, donne ormai, con annessa la piccola Renesmee.
〝Perdonatemi piccole mie…〞espresse mentre le abbracciava agitata. 
〝E’ tutto risolto …〞sostenne Elena 〝… volevo solo ringraziarla di quei ricordi che ha donato a me e mia sorella… prima di partire…sentivamo di doverlo fare…. ma appena torniamo dobbiamo rivederci più spesso…〞
〝Sono felice che la vostra vita vada a gonfie vele … e che possiate essere sempre felici … godetevi questa vacanza e questa piccola meraviglia〞sostenne  guardando Renesmee e accompagnandole al cancello, dato che si stava facendo tardi per l’aeroporto.
Alla fine di tutto le due sorelle Swan, con i loro mariti, la piccola Renesmee, non potevano desiderare altro dato che,  il tempo aveva riparato a tutti i danni commessi:  Elena aveva trovato una sorella, una famiglia, un amore puro; Jake dall’essere rabbuiato e irato per le scelte che Bella aveva fatto aveva dovuto rassegnarsi ma non per uscirne perdente ma per ritrovarsi una ragazza che potesse amarlo come lui voleva e che alla fine ha curato le sue ferite.
Bella dal canto suo era felice per Jake, per il suo cambiamento grazie ad Elena, per il suo non averle voltato le spalle ma, grazie ad un’amica poi rivelatasi sorella, era riuscita a riappacificarsi con lui e ad averlo accanto completando la sua felicità. Oltretutto  non poteva non aver avuto per destino una sorella migliore come Elena: pronta a sacrificare se stessa per il bene delle persone che le stavano vicina. E che dire alla fine forse anche Edward aveva tratto dei vantaggi, se così si potevano definire : stare per sempre con la sua Bella senza dover compromettere la sua vita,  senza vederla trasformata ed avere una vita diversa da quella che poteva avere da umana. Elena aveva fatto un prodigio rendendolo umano: ora lui e Bella insieme alla loro bambina, tuttavia immortale ma pur sempre parte dell’amore che l’uno provava per l’altra,  potevano vivere un’esistenza serena e tranquilla senza complicazioni,   godendosi la parte più perfetta del loro amore: il per sempre .
 
 
                                                         Fine. (  N.B. prossimo capitolo Epilogo)

UN PICCOLO REGALINO: LA COLONNA SONORA DELLA FAN FICTION .... CIAO... E GRAZIE 


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Capitolo 32
*** Epilogo ***


Sei anni dopo 


Elena stava ricontrollando le analisi di alcuni suoi pazienti quando sentì una piccola fitta alla pancia che le fece emettere una smorfia. Cindy l’infermiera capo sala la guardò abbozzandole un sorriso anche se preoccupato.
〝Dovrebbe andare a casa a riposarsi Dott.ssa Swan, si ricorda che il Dott. Williams le ha detto che deve riposarsi  sa l’ultimo mese è  delicato… e poi è la vigilia a il suo turno è finito due ore fa…〞. Elena si sfregò il suo enorme pancione e rise pensando a tutte le pressioni che i suoi familiari le facevano sul discorso che doveva stare a riposo,  a casa e non a lavoro più del dovuto. Persino Jake le aveva raccomandato, come fa di solito a Mary Jane, la loro bambina di quattro anni di fare la brava e ascoltare i consigli di chi a lei ci tiene.
〝Si.. lo so ma…〞espresse sbuffando  sedendosi un’attimo, ricontrollando le sue scartoffie〝… non è il primo figlio ne ho già un’altra però…  so come funziona e poi… devo rimanere per controllare il monitoraggio che sta facendo la Signora Cooper non mi sembra stia andando alla grande…〞espresse affaccendata  mentre controllava il dosaggio dei medicinali, presa insomma dal suo lavoro di medico.
〝Elena…〞sostenne la donna prendendole le mani e mettendole e posto le scatolette di farmaci 〝… lei fa sempre più di quello che deve lo vedo sa ? La vedo sempre affaccendata e scrupolosa però….merita riposo… vada a casa….〞
Elena le sorrise, cercando rilassarsi, è vero che doveva andare a casa, la scadenza del parto era a tre giorni e aveva promesso di stare a riposo ma come poteva lasciare i suoi pazienti alcuni terminali.  Cindy la guardava in attesa 〝E …va bene〞Elena mise a posto le scatole e le scartoffie, ne firmò alcune 〝.. controllo solo la Signora Cooper e me ne vado a casa …  〞. Cindy le sorrise contenta, le stava così simpatica Elena, la trovava giovane ma molto capace e meticolosa, un buon punto a favore per una che aveva  pochi anni di esperienza.
 Stava per uscire dal suo ambulatorio, sbuffò ancora notando che non ce la faceva a passare con quel pacione tra la scrivania e il muro. Esasperata corse dall’altro lato. Stava iniziando a percorrere quando vide Renesmee andarle in contro, lanciò un’occhiata interrogativa a Cindy e poi a sua nipote.
〝Ciao zia ti sono venuta a prendere …〞espresse mentre dava la mano a Mary Jane e la guardava impacciata 〝… tranquilla ho seguito tutte le regole stradali, sai com’è con un nonno capo della polizia, e poi ho allacciato bene Jojo nel seggiolino, piangeva perché voleva venire con me e così…〞si spiegava guardando e sorridendo alla piccola, mentre giocherellava con i boccoli rossicci che le ricadevano sulle spalle .Elena sospirò ancora, il bambino era agitato e si muoveva in continuazione. Guardava sua nipote in attesa, com’era cresciuta la piccola Renesmee, aveva raggiunto i sedici anni era nel fiore dell’adolescenza, ma per fortuna non era scapestrata tantomeno ribelle, anzi rispetto alle ragazze della sua età era più matura di quanto potessero pensare tutti. Nel frattempo guardava la Signora Cooper, una  donna così giovane e già malata terminale. Gli occhi le diventarono lucidi all’idea che pur avendo spesso utilizzato i suoi poteri di guarigione, riusciva a salvare poche vite, stavano scomparendo. Fare l’oncologa con i suoi poteri era stata la sua ambizione principale, aveva studiato con  molto impegno e fatica. Ne era passato di tempo, dalla morte della Signora Lorez, alla nascita di Mary Jane dopo  due anni che si era sposata con Jake. Lui aveva appena aperto la sua officina di riparazioni, lei studiava e allattava la bambina, per fortuna tra sua madre e le amiche di La Push, Emily soprattutto dato che Leah ormai aveva deciso di traferirsi a New York con Isaak, che gliela teneva volentieri, era riuscita a farcela a laurearsi e adesso era in fase di specializzazione. Grazie anche a Renesmee riusciva a studiare e ad andare a Seattle per sostenere gli ultimi esami. Ricordava ancora quando era piccola, quando Bella ed Edward, impegnati all’università in Alaska si era occupata di Renesmee come promesso loro. Era fiera di avere una nipote come Renesmee , c’era anche Alexander, l’altro figlio di Edward e Bella di due anni , ma non era la stessa cosa anche perché non lo aveva per attorno tutto il tempo come con lei. Elena l’aveva vista crescere, l’aveva accompagnata la prima volta a scuola La Push e l’aveva aiutata ad orientarsi nel mondo. Certo Renesmee vedeva spesso i suoi genitori, la quale dopo università si erano trasferiti a Seattle, ma per lei Elena, Jake e La Push erano diventati il suo punto di riferimento.  A sua madre e suo padre voleva sempre bene, più della sua esistenza che doveva grazie a loro, ma per i suoi zii aveva un amore diverso, come per suo fratello che non perdeva occasione di coccolare più che poteva quando erano insieme durante i week-end, spesso rinunciava ad uscire con i suoi amici e con Chad il suo “ amico” per cui nutriva un forte trasporto. Lui aveva sempre saputo che era una ragazza particolare ma non si era mai chiesto il perché, per lui era una ragazza bellissima e una ragazza e basta come quelle che frequentavano il liceo di La Push. Elena e Jake, e il resto dell’ex branco era felice che nessuno aveva mai fatto problemi a Renesmee, mai nessuno si era preoccupato di capire o di fare domande era molto benvoluta da amici e professori. Una ragazza studiosa e capace, affidabile e tranquilla. Come sua madre Bella.  Bella, pensando a lei Elena abbozzò un sorriso, le mancava spesso, ogni tanto cercavano di incontrarsi tra una lezione universitaria e l’altra ma non sempre era possibile, perché quando Elena doveva sostenere un esame lei doveva prepapare una lezione o incontrarsi con Edward che doveva preparare anche lui una lezione all’università. Talvolta l’unico mezzo più facile era diventato il cellulare. 〝Tesoro… non dovevi venire fin qui… mi spiace… ma non dovevi uscire…? E’ la vigilia di Natale mi avevi detto che ti avevano invitato ad una festa….  E poi sta tranquilla lo vedo che Jojo è sana e salva…e anche tu… mi spiace davvero tanto che sei venuta fin qui…con questo freddo ….〞espresse mentre guardava la sua piccola meraviglia. La sua Mary Jane, denominata JoJo, perché  da quando era più piccola, non sapeva dire il suo nome le veniva solo Jojo così tutti avevano deciso di chiamarla così. Una bimba paffutella, con una cascata di capelli neri e degli occhi nocciola profondissimi. Il sorriso e lo sguardo di Jake erano palesi in lei, per Jake ovviamente era la sua adorazione ma anche nonno Charlie e nonna Kim e nonno Billy non avevano che occhi per lei. Una  bimba incantevole ma anche tanto birichina. Si abbracciava a Renesmee e la fissava con ammirazione, infondo era normale per la piccola avere come punto di riferimento anche lei.
〝Ah tranquilla …  i miei amici possono aspettare… in realtà lo zio Jake  stava per venire a prenderti ma poi ha avuto un impegno improvviso, ad un tizio gli si è rotta la macchina e così essendo nei paraggi mi sono offerta di venirti a prendere  per fare ancora un po’ d’esperienza  con la guida… mi sono offerta volentieri…  e poi mi fa piacere aiutarti… la gravidanza è un momento così particolare…  e poi non…〞le sorrise  abbracciandola e cercando di rassicurarla  con Jojoche le teneva la mano.
〝Si… non posso guidare perché sono una mongolfiera… 〞sbuffò Elena, poi si mise a ridere con Renesmee e l’abbracciò per quanto poteva con quella pancia enorme che si ritrovava. 〝… Sei la mia nipote preferita e… tu…〞espresse prendendo in braccio la sua piccola Jojo 〝.. la mia dolce piccola birichina preferita…〞sostenne rimettendola giù. Proprio non ce la faceva a tenerla in braccio era davvero faticoso.
〝Vi voglio bene …〞espresse mentre carezzava il volto di Renesmee e dava un bacio sulla mano della sua bambina 〝… okay aspettatemi qui solo un secondo… e andiamo subito a casa a prepararci una bella cioccolata calda con tanto di panna montata…〞affermò mettendo entusiasmo alla piccola Jojo che insieme a Jake e Renesmee adoravano i suoi manicaretti. Elena andò da Michelle Cooper, era sul letto che dormiva, sembrava in pace con se stessa.  Controllò alcuni dati dell’ultima somministrazione di farmaci e dopo averle stretto la mano andò via con la speranza che potesse andare tutto per il meglio.
 
 Intanto, la  famiglia Cullen si era ritrovata nella loro vecchia abitazione a trascorrere le vacanze natalizie per passare un po’ di tempo in più con Renesmee,che non vedevano da un po’ di tempo e con il piccolo Alexander. Alice stava sistemando l’albero di Natale insieme a Emmett e Jasper, Rosalie e Esme stavano occupandosi delle cose da mangiare.
〝Sbrighiamoci… tra poco Edward e Bella saranno qui… e … anche Renesmee con Elena… e la piccola… Jojo…〞espresse agitata mentre finiva di mettere altri angioletti di cristallo sull’albero maestoso che aveva preparato in salotto.
Nemmeno il tempo di finire la frase che sentì una macchina attraversare il vialetto. 〝Edward e Bella sono qui…〞espresse Carlisle andando entusiasta ad aprire la porta.
〝Ciao…〞Carlisle non vedeva l’ora di riabbracciarli come il resto della famiglia. 〝Come sono felice di rivederti… come stai?Il lavoro  ti impegna molto…〞espresse dando una pacca sulla spalla di Edward. 
〝Moltissimo… però il lavoro all’università mi stimola moltissimo…〞espresse mentre Bella aveva in braccio Alexander che fissava i suoi parenti, che non conosceva moltissimo se non dalle parole dei suoi genitori.
〝  Ciao Bella〞Rosalie l’abbracciò felice.Era così felice di rivederla che non aveva parole per descrivere la sua emozione.  Ma la sua attenzione si rivolse alla testolina riccioluta  rossiccia, che si era raggomitolata sulla spalla di Bella 〝Ma questo è…〞espresse Rosalie guardandolo contenta. Anche Alice ed Esme gli si avvicinarono.
〝Si lui è il piccolo Alexander…〞il piccolo si voltò a guardare Rosalie. I suoi occhi verdi le fecero pensare subito ad Edward la cui somiglianza era lampante 〝Su saluta la zia Rose e la zia Alice...〞espresse cercando di rassicurarlo. Il ciao flebile del piccolo fece scaturire lo stupore di tutti. Il piccolo non capendo il perché tutti lo stavano a fissare, non potè che sorridere. Rose colse l’occasione per prenderlo in braccio.
〝Ma sei …uguale ad Edward… hanno lo stesso colore degli occhi… sei un bambino meraviglioso…〞sostenne allegra portando il piccolo verso le luci dell’albero di Natale dato che ne sembrava attratto. Bella ed Alice risero a guardare la scena.
〝Allora come sta la mia cognata preferita…〞espresse frizzante Alice come al solito.〝Ah questo è per te!〞disse consegnandole un pacchettino avvolto in una carta rossa e luccicante.
〝 Grazie… sei gentile e si sto bene… il lavoro mi stanca moltissimo non vedevo l’ora di riabbracciarvi tutti!〞sostenne emozionata mentre abbracciava ancora Alice e il resto della famiglia. Mentre Rosalie ormai era presa dal pargoletto.
〝Eh si lo vedo…〞le disse  Alice guardandola, il vestito  argenteo che indossava le stava benissimo, era elegantissima e il suo stupore fu vederla con il tacco 12.
〝Mi sono allenata… per te…〞Bella le tolse le parole di bocca facendo ridere tutti i presenti. 〝Mancano solo delle persone no?〞si giuardava attorno, eppure immaginava che i Cullen avessero invitato Elena, sarebbe stata l’occasione giusta per potersi parlare e starle vicina.
〝Beh tuo padre e Kim arriveranno tra poco, anche Emily e Sam pensa e altri membri del  vecchio branco…〞espresse guardando la faccia preoccupata di Bella 〝Jake tra poco accompagnerà Renesmee  e la piccola Jojo… ma.. Elena non è riuscita a liberarsi… doveva lavorare…. Sai lei è un’oncologa ed è molto dedita al…〞
〝Oh noo…〞sostenne contrariata facendo voltare Edward preoccupato che stava parlottando con Jasper ed Emmett 〝… ma non può lavorare in ospedale gliel’hanno detto tutti che deve riposarsi ora vado da lei e mi sente… tra qualche giorno le nasce il secondo e lei non fa altro che lavore e lavorare…〞
〝No.. no tranquilla…〞espresse Alice fermandola 〝… se mi lasci finire…〞lanciò un’occhiata interrogativa anzi di soccorso ad Edward. In realtà era una festa a sorpresa per entrambe, alla prima avevano appena detto che Elena non ce la faceva a liberarsi per la festa di Natale che facevano ormai da cinque anni, e ad Elena ci stava pensando Jake a dirle, o meglio a mentire su sua sorella.
〝Cosa…〞sostenne Bella preoccupata .
〝Che ci avrebbe raggiunto prima della mezzanotte almeno….〞. bella le lanciò un’occhiataccia mentre cercava nella giacca di Edward le chiavi della macchina.
〝Amore siamo a casa!〞espresse Elena entrando in casa e accendendo le luci. Come al solito il divano le fece un forte richiamo ma non voleva farsi vedere ne stanca tantomeno spossata. Jake spuntò dalla cucina, un po’ sporco di cioccolata, sembrava indaffarato.
〝Finalmente… 〞le andò in contro abbracciandola 〝amore… il tuo turno non doveva finire alle 15 sai che ore sono?!〞
〝Si…〞Elena si tolse il giaccone e lo posò sul divano sbuffando  e ormai sedendosi 〝… ma il lavoro e il lavoro… anche tu mi hai mandato Renesmee perché è arrivato uno a cui gli si è rotta la macchina no?!〞
〝Si… senti stavo preparando una cioccolata come piace tanto a te… quella con…〞
〝Cioccolata speziata allo zenzero con un po’ di panna…?!〞Elena cercò di alzarsi incuriosita.
〝Si…〞rispose Renesmee che aveva sbirciato dalla cucina.〝Dai sedevi ve la vado a prendere  io e… Jojo mi aiuta a mettere la panna montata…〞
〝Siiii…….〞la bambina corse entusiasta con sua cugina in cucina. Elena e Jake sorrisero alla scena.
〝Eh già la nostra piccola Nessie è cresciuta… no?〞
〝Moltissimo sua madre sarà contenta di rivderla stasera … tra poco saranno qui avevo già preparato delle cose ma se mi aiuti con gli stuzzichini…〞
〝Ehmmm….〞Jake cercava di fare il dispiaciuto 〝Lei ed Edward non potranno venire perché sono dovuti partire per un seminario improvviso a Los Angeles…〞
〝Un seminario… a Natale o… ma è… impossibile ma dai…〞espresse incredula.
〝E’ una cosa dell’università… il lavoro gli impegna…〞
〝Okay… 〞espresse Elena poggiandosi con la testa sulla sua spalla 〝dovrò soltanto trovare il modo per… dirglielo a Renesmee ma…〞
〝Dai amore non piangere su….〞Jake le cinse le spalle.
〝Non sto piangendo….è la gravidanza scusami….〞
Renesmee che li ascoltava dalla cucina non riusciva più a trattenersi dalle risate. Era troppo comico vedere suo zio che prendeva “In giro “ Elena. anche la piccola Jojo rideva insieme a lei.
〝Sai che facciamo…?〞
〝Cosa?〞Elena prese un fazzoletto e si asciugò le lacrime.
〝Vai a farti una bella doccia, poi ti metti un vestito comodo e andiamo tutti a cena fuori anzi a mia sorella Rachel e Paul farà piacere unirsi a noi….〞
Elena abbozzò un sorriso e seguì il consiglio di suo marito.
Mezz’ora dopo Elena era pronta, aveva indossato un abito rosso in lana ma abbastanza largo da farla diventare una maxi maglia più che un vestito, si mise i leggins pre-maman sotto e le sue scarpe più comode.
Renesmee le sistemò un po’ i capelli. Elena la guardava e non capiva perché rideva, pensava fosse solo contenta.
〝Non ti spiace allora se usciamo fuori… sai tua madre e tuo padre non…〞
〝Zia tranquilla… sarà una bellissima serata…ne sono certa e poi dopo la cena potrò raggiungere i miei amici….〞
〝Perché non inviti anche Chad… si dai fa venire alche lui per me e Jake non ci sono problemi….e credo nemmeno per Rachel….〞
〝Ora gli spedisco un sms ma andiamo si sta facendo tardi…〞. Elena accennò con capo e cercando di non scivolare sul vialetto di casa  entrò in macchina. All’inizio sembrava stessero andando a casa di Rachel, infatti aveva trovato esagerato usare la macchina quando in dieci minuti, avrebbero raggiunto a piedi casa di sua cognata.
Rimase sorpresa quando si ritrovò davanti a casa Cullen, tutta agghindata per le feste. 〝Alice ha fatto un capolavoro!〞sostenne allegra mentre guardava l’enorme fabbricato attorniato dalle lucette bianche.
〝Si…〞espresse Renesmee aprendole la portiera. Nonno Carlisle  e nonna Esme le andarono ad aprire la porta fu davvero emozionante vederla così cresciuta e la stessa cosa fu per Renesmee: quando vide i suoi zii Alice, Rosalie, Emmett e Jasper non potè non emozionarsi.
Bella invece corse subito da sua sorella. si abbracciarono e si guardarono a lungo.
〝Meno male che ti sei liberata dal lavoro… ma non avevi detto che “ prometto di stare in assoluto riposo “…〞
〝E tu non dovevi essere ad un semonario a Los Angeles…?〞le chiese Elena confusa. Si guardarono attorno e le facce degli altri dissero tutto. Alla fine capirono che era tutto uno scherzo, ma non importavano a nessuna delle due, la cosa più bella era vedere la famiglia unita almeno per le feste. Poco dopo arrivarono Charlie e Kim, Sue e Billy, Seth, Embry, Paul e Rachel con Thomas che aveva ormai sei anni, Sam e Emily, Jared e Quil, e molto timidamente Renesmee presentò Chad ai suoi genitori e alla famiglia. La serata proseguiva alla grande, tra una portata e l’altra, tra una risata e l’altra, e porprio prima della mezzanotte Elena dovette essere trasportata in ospedale, qualche ora dopo la mezzanotte con sua sorella e Jake nasceva il loro secondo figlio  Jeremy . Ognuno, mortale ed immortale, aveva trovato la propria felicità e la gioia nel vivere la propria esistenza.
 
 
Fine
 
 
 
 
 
 
 
 

 

GRAZIE A TUTTI DI VERO CUORE!!!

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