*the rising sun 2

di WildBlueMoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** primo capitolo ***
Capitolo 3: *** secondo capitolo ***
Capitolo 4: *** terzo capitolo ***
Capitolo 5: *** capitolo quarto ***
Capitolo 6: *** quinto capitolo ***



Capitolo 1
*** prologo ***


The rising sun 2- prologo

In un solo pomeriggio, Seth ricevette due notizie sconvolgenti: sua sorella Leah aspettava un figlio ed i Cullen non potevano più rimanere a Forks. Perchè? Bè, diciamo pure che, quando incontravano gente per strada, tutti gli chiedevano la marca della crema anti-età che usavano! Ma lui non poteva allontanarsi dal suo amato Emmett, e questo Leah lo accettò. Per anni accompagnò il suo amato e la sua famiglia negli angoli più bui e freddi della Terra, fino a quando...

Seth ed Emmett scesero a fare colazione con gli altri. Bè, a dire il vero lui era l'unico a mangiare qualcosa, rimaneva solo Emmett ad osservarlo mentre gli altri erano occupati nelle loro faccende. Il licantropo sentì una mano sulla spalla, così si voltò verso Renesmee. << Ti è arrivata questa, Seth >> non lo chiamava zio, diceva che non gli stava bene. Sì, perchè (grazie alla magia dei licantropi) lui non era invecchiato di una virgola, così come nessuno dei suoi compagni di viaggio. Il ragazzo ebbe un sussulto al cuore quando, nell'indirizzo stampato sulla busta, riconobbe la sigla di Forks. << E' da Forks! >> esclamò , sapendo che tutti avrebbero prestato attenzione. Infatti, tutti lo accerchiarono, col fiato sospeso. Ma ogni riga di quella lettera avrebbe fatto piangere i cuori di tutti, quali prima e quali dopo:

Caro Seth,

eviterei più che volentieri di riempire questo foglio delle parole che seguiranno: tua sorella Leah e suo marito, Jacob, sono state vittime di un doloroso incidente stradale. Un pilota ubriaco ha travolto in pieno la loro macchina. Unico superstite di questo incidente è il figlio delle due vittime, fattasi esclusione per l'autista in questo momento carcerato. In quanto parente più vicino, dovrebbe esserle affidata la custodia del giovane Black. Aspettiamo al più presto una sua risposta, in cui esporrà le sue intenzioni. Cordiali saluti, l'ispettore Swan.

sentì le braccia di Emmett cingerlo da dietro, in un goffo tentativo di conforto. La prima a parlare fu Esme: << Che cosa vuoi fare, Seth? Non ti nego che potrebbe essere rischioso per noi tornare a Forks, ma se Alice fosse tanto gentile da provvedere al darci una buona copertura, giusto caro? >> chiese, rivolta al suo compagno, mentre la vampira mora faceva i salti di gioia. Per lei doveva essere il paradiso fare degli altri le sue creazioni! << Sì, potremmo farcela! >> le diede manforte il marito. Ma la preoccupazione di Seth rimaneva. Guardò Emmett negli occhi << Non posso farvi rischiare così tanto! >> mormorò. L'altro sorrise, allegro come sempre << Oh, lupetto! Sei dolce, ma non abbiamo bisogno di protezione. E poi, come farà questo povero ragazzino? Pensa a Leah... >> << D'accordo, va bene! Mi hai convinto... Alice, quand'è il primo aereo per Seattle? >>

Continua...

Angolo dell'autrice

E riuscì a scrivere il prologo xD!

Fatemi sapere che ve ne pare ;)

e parlo sia del capitolo sia della trama ^^

baci, Fede <3

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Capitolo 2
*** primo capitolo ***


The rising sun 2- primo capitolo

Fu strano per Seth tornare, dopo quindici anni, a Forks. Sembrava che un velo di vecchiaia si fosse posato sulla città, un tempo casa sua. Dal finestrino, mentre sfrecciavano per le vie andando incontro a casa Swan, a Seth sembrava di avere un GPS incorporato; riconosceva ogni angolo, ogni edificio che superavano. Poteva sentire chiaramente Bella trattenere il respiro man mano che si avvicinavano. Non che avesse bisogno di respirare, ma era un'abitudine che non aveva mai perso. Anche Renesmee era visibilmente emozionata, trepidante di conoscere suo nonno ed il suo nuovo nipotino. Sì, perchè tutti in quella macchina stracolma non aspettavano altro che poter conoscere e viziare il nuovo nipotino. Quando parcheggiarono le macchine, Jasper fu assalito dalle sensazioni di tutta la famiglia: in macchina aveva sentito chiaramente la curiosità di Rosalie ed Edward, mentre la sua Alice era trepidante come una bimba che deve essere premiata. Ma ora sentiva che tutti loro, lui stesso compreso, erano uniti dall'emozione di conoscere il nuovo membro della famiglia Cullen, notevolmente allargatasi. Fu Bella stessa a bussare alla porta di quella che era stata casa sua, prima di sposarsi con Edward. Un Charlie piuttosto vecchio, i capelli ingrigiti e la pelle solcata da rughe, venne ad aprire. Rimase fermo lì, sulla porta, quando si ritrovò davanti la figlia. In seguito al suo matrimonio con Edward, lei gli aveva rivelato il segreto dei Cullen, ma ritrovarsi la propria figlia davanti casa dopo quindici anni che non è cambiata di una virgola è un altro paio di maniche! << Bella... >> << Ciao, papà. >> disse lei, la voce strozzata, abbracciandolo. E non ci furono esitazioni nel ricambiare quel gesto affettuoso. << Credo ti ricordi di Edward >> disse, indicando il marito alle sue spalle. << E lei è nostra figlia, Renesmee >> annuncia Bella, mentre la diretta interessata si avvicina, abbracciando Charlie. Il poveretto sembra che stia per collassare dalle trope emozioni! Ma non è quello il motivo della bella rimpatriata... << Dov'è lui? >> chiese Seth, non trattenendo l'impazienza. Charlie sembrò risvegliarsi da una lunga trance, anche se potè solo sussurrare un: << Sta facendo colazione >> che una piccola folla di vampiri capeggiati dall'unico, ma da quel giorno non più unico, licantropo della famiglia. Si ritrovarono a guardare meravigliati un ragazzino di quattordici anni. I capelli neri incorniciavano, un pò ribelli, il volto dai lineamenti morbidi ma forti, dove spiccavano due occhioni talmente scuri da sembrare neri, ma in realtà solo una tonalità di marrone. Le labbra piene, semiaperte in un'espressione di stupore. Il suo sguardo studiava ognuno di loro. A partire da Rosalie per poi bloccarsi di colpo su Seth. << Tu sei il fratello della mamma >> disse, la voce flautata. Quella era a metà fra una domanda ed un'affermazione, ma Seth si limitò ad annuire. Charlie si fece strada fino al tavolo dove il ragazzo stava mangiando. << Bene, le sue valige sono al piano di sopra. Sean, vai a prepararti. >> aspettò che il giovane arrivasse alla fine della rampa di scale per poi chiedere a Seth, la voce più bassa di diverse ottave: << Ora dove andrete? >> Carlisle, dopo aver lanciato un'occhiata d'intesa al licantropo, rispose: << Torneremo in Alaska. Siamo residenti in un paesino tranquillo, dove pensiamo che Sean possa crescere bene. >> disse, pacato. Intanto, Edward era sceso con in mano un trolley color blu notte, ed era uscito facendo un cenno di saluto a Charlie per caricarlo in macchina. Dopo saluti e quant'altro, tornarono a Seattle. << Passeremo la notte in hotel, partiremo domani verso l'Alaska. >> annunciò Seth, al posto di guida, rivolgendo uno sguardo al nipote attraverso lo specchietto retrovisore. Lui si limitò ad annuire. I minuti passarono in silenzio, fino a quando... << Due cose, zio: primo, so che i Cullen sono vampiri; secondo, voi due state insieme? >> Carlisle ed Esme, vicino a lui, trattenevano a stento le risate. Ma chi avrebbe potuto non ridere, vedendo la faccia di Seth? Per poco il muta forma non prese in pieno un TIR. Solo allora si ricordò di un fattore importante alla sua pazienza: quel ragazzo era il figlio di Leah, la sua sarcastica sorella Leah, e Jacob, uno dei più esasperanti licantropi mai conosciuti... Che il ciel lo aiuti!

Continua...

Angolo dell'autrice

Ed il primo capitolo è concluso! :D

lo so, non c'è ancora neppure mezza traccia di una storia d'amore, ma dovete pazientare almeno fino al prossimo capitolo

intanto, se volete fare un tentativo per scoprire chi sarà l'anima gemella di Sean... xDD

fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo

baci, Fede <3

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Capitolo 3
*** secondo capitolo ***


The rising sun 2- secondo capitolo

Sean fu messo in camera con Rosalie, che non sembrava esattamente stravedere per lui. Perchè, nonostante quella con le visioni fosse Alice, lei sentiva che quel ragazzo avrebbe portato solo altri guai in quella famiglia. Un lento bussare precedette l'entrata di Edward nella camera. Lanciò un'occhiata eloquente alla vampira che, sbuffando, lasciò la stanza. Poi guardò il nipote << Tutto bene? >> chiese, come se si fosse appena svolto chissà quale scontro! Quando Sean gli rivolse uno sguardo interrogativo, un sorriso sghembo si dipinse sul volto del vampiro. << Io leggo nella mente, sai. E, se tu avessi letto quel che ho letto io, penso che avresti avuto la mia stessa reazione >> concluse, mentre Sean si accigliò << E cosa avresti letto? >> chiese, curioso. L'altro si lasciò cadere sulla poltroncina in pelle accanto al lettino del giovane. << Bè, ti maledice con tutta se stessa, perchè sente che sarai portatore di scempi in questa famiglia. >> non c'era divertimento nella sua voce, e neppure accusa; solo serietà. Sean non potè evitare di voltarsi a guardare quell'uomo, e firmare la sua condanna. Perchè accadde qualcosa, quando gli occhi del licantropo incontrarono quelli del vampiro, qualcosa di cui sua madre gli aveva sempre parlato con tristezza e malinconia. Fu come se tutto nella sua vita diventasse un vortice confuso, in cui niente avesse davvero un colore... tranne lui. Sì, perchè il vampiro che gli stava davanti in quel preciso istante, era diventato la sua luce. L'unica luce che avrebbe potuto dare un significato alla sua vita. Ricordando all'improvviso che si trovava davanti ad un "lettore dei pensieri", frenò in un colpo secco tutti i pensieri che giravano senza sosta nella sua mente. Ma ciò che incuriosì Edward fu l'improvviso silenzio della mente dell'altro. << Ho sonno, puoi... >> non voleva essere scortese, ma per il Cullen quella sospensione fu più che eloquente. Con un'ultima occhiata dubbiosa, si congedò: << Buonanotte, Sean. >>

Quella notte il giovane si rifuggiò tra le braccia di Morfeo, l'unico pensiero razionale nella mente, l'imprinting appena avuto con Edward Cullen.

Continua...

Angolo dell'autrice

Alloora, ecco quì il secondo capitolo :))

lo so: troppo corto... ma non contate la lunghezza quanto la sostanza e (a meno che non mi sono dimenticata di mettere "yaoi" tra gli avvertimenti, vi prego di avvisarmi se così fosse) commentate la mia nuova coppia :)

aspetto con ansia delle recensioni, soprattutto da Puffola_ xD

la neve quì a benevento è una benedizione!! =D

baci, Fede <3

 

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Capitolo 4
*** terzo capitolo ***


The rising sun 2- terzo capitolo

Quando uscirono dell'aeroporto, Sean vide per la prima volta piccoli fiocchi bianchi aleggiare nell'aria, per poi unirsi ai loro gemelli sul suolo innevato. A Forks pioveva sempre, ma stranamente non nevicava mai! Durante il viaggio in macchina, Sean vide sfilare davanti a sè una lunga serie di famiglie felici. "Non è giusto!" fu un pensiero praticamente urlato nella sua mente. Sentì lo sguardo di Edward su di sè, ma non intendeva incontrare un'altra volta quelle meravigliose iridi, neppure attraverso lo specchietto retrovisore! Quando scese dalla macchina, il ragazzo rimase folgorato dalla bellezza del paese in cui erano appena arrivati. Ai piedi della grande vallata si estendeva una foresta di pini, che circondava a 270° l'intreccio di case e negozi. Loro abitavano in una villa aldilà della foresta, su un rilievo della montagna. La casa era un edificio due piani, esclusa la soffitta. Quando Sean entrò, fu quasi abbagliato dal bianco perfetto del muro circolare che delimitava l'ingresso. In un grande vaso di cristallo finemente intagliato, poggiato su un tavolino in betulla grigia al centro della sala, attirarono l'attenzione del giovane licantropo un mazzo di rose rosse. Alcune ancora chiuse, altre già fiorite, erano una composizione perfetta. Carlisle lo risvegliò da quello stato di trance, sospingendoli ad andare avanti, verso la porta scorrevole che portava al soggiorno. Le pareti color bordò erano tappezzate di quadri astratti in cornici classiche, quelle d'oro che ti aspetteresti di trovare in un museo storico. Sean e Renesmee corsero al piano di sopra attraverso una scalinata, situata nello spacco fra il salotto e la cucina. Si ritrovarono in un lungo corridoio verde, su cui si affacciavano circa una decina sette porte. Su ognuna di esse c'era una targhetta in oro, come negli alberghi per numerare le camere, solo che su ogni targa c'era scritto il nome del proprietario della stanza. A sinistra: Rosalie, Alice e Jasper, Emmett e Seth. Poi vi era un'unica centrale: Carlisle ed Esme; ed infine, a destra: Edward e Bella, Renesmee, Sean. Quest'ultima fu la camera in cui entrò il ragazzo, che rimase abbagliato dalle scelte di arredamento. Le pareti color pastello erano in contrasto con il colore scuro del mobilio in quercia. La grande finestra sulla parete frontale alla porta illuminava la camera a giorno, visto che le tende di morbido cotone rosso erano tirate ai lati, lanciando solo vaghe sfumature. Il ragazzo aprì di malavoglia la valigia, imponendosi di fare uno sforzo e mettere a posto quel poco che si era portato appresso. Venne colto da un attacco di nausea proprio quando la porta si aprì e Renesmee fece il suo ingresso nella stanza. In un attimo tutta la famiglia Cullen gli fu accanto, cercando di sostenerlo, ma peggiorando solo le cose. Comunque lui non voleva la loro pietà, non voleva la pietà di nessuno! << Sto bene >> mentì, sapendo di poter ingannare tutti... tranne uno. Infatti, quando anche Bella e Edward stavano per lasciare la stanza, il vampiro disse alla sua compagna di andare avanti, per poi voltarsi verso Sean, in attesa di una sua confessione. Ma l'altro fece come se fosse rimasto solo, stendendosi sul letto. Edward si stese vicino a lui, seguendo lo sguardo del moro fino al soffitto. << Allora, che ti era preso prima? >> sussurrò, mentre il cuore del licantropo batteva a mille per l'idea d'intimità che suscitava quella situazione: lui e il vampiro con cui aveva avuto l'imprinting, nello stesso letto, soli! Una cosa da romanzo harmony!! << Niente >> disse, anche se sapeva che mentire sarebbe stato inutile; infatti, si ritrovò schiacciato sotto il peso del corpo dell'altro, che non si fece problemi a mostrargli i canini. << So essere molto persuasivo >> mormorò, una malizia nella voce che non avrebbe mai creduto di poter avere. Eppure, quel ragazzo lo stava sfidando, e lui stava ricambiando il favore accettando la sfida! Sentiva qualcosa d'irresistibile venire da quel giovane, ma non era il sangue in sè per sè, era proprio... il suo cuore. Aveva sete di tutto ciò che poteva scaturire da quell'organo vitale! Si riscosse da quelle sensazioni eccitanti fino all'inverosimile, quando, con un sospiro esasperato, Sean gli rivelò il suo segreto: << Nell'incidente ho subito una problematica che mi fa avere delle... crisi. Nausea, mal di testa, cose così, insomma. Niente di cui preoccuparsi. >> anche se il vampiro sentiva -e non solo nella mente di Sean- che il ragazzo gli stava nascondendo qualcosa, tornò in soggiorno da sua moglie. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo, poi si assopì, la mente persa nei propri pensieri...

Continua...

Angolo dell'autrice

Ed ecco a voi il terzo capitolo! ^^

mi scuso in anticipo se da oggi in poi non avrò più tanto tempo per pubblicare, ma da domani si torna a scuola (rimasta chiusa per una stupenda settimana all'insegna della nulla-facenza xD)

aspetto con ansia le vostre recensioni ;)

bacioni, fede <3

 

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Capitolo 5
*** capitolo quarto ***


The rising sun 2- capitolo quarto

Il giorno dopo, alle prime luci dell'alba, Sean fu svegliato dal tocco delicato di dita gelide sulle gote. Aprì completamente gli occhi, guardando sognante il viso di Edward. Il vampiro sussultò, accorgendosi del risveglio dell'altro, prima di sorridere dolcemente. << Buongiorno... >> mormorò il più piccolo, mordicchiandosi il labbro inferiore: doveva proprio essere il sogno più bello della sua vita, un risveglio così! Solo quando, voltandosi istintivamente verso la porta, scorse lo sguardo birichino di Alice, capì che non era niente più che la pura realtà. Balzò giù dal letto, mentre la vampira si dileguava. << Che cosa ci fai tu quì?? >> strillò il ragazzo, rivolto al vampiro che lo guardava come fosse un alieno. "Ah, perchè che mio zio sposato con cui ho avuto l'imprinting venga in camera mia a toccarmi mentre dormo è normale?!" pensò, accorgendosi poco dopo di star avendo una crisi isterica. Tornò con lo sguardo sull'altro, che rispose con naturalezza: << Ero venuto a svegliarti, Sean. >> il suo nome su quelle labbra ebbe uno strano effetto sul ragazzo... come se gli avessero dato un calmante. << Ma se non è che l'alba?! >> sbottò il più piccolo, scettico. Il vampiro gli sorrise, un sorriso sghembo che gli fece saltare il cuore. << Andiamo a fare una piccola gita! >> la voce squillante di Alice costrinse i due a voltarsi verso la porta, spalancata, dalla quale era appena entrata la vampira. Poco dopo, tutta la famiglia Cullen era radunata in soggiorno, e Sean pensò che fossero troppo perfetti! Non appena entrò nella sala, andò ad accucciarsi su un divanetto color panna, accanto a Renesmee. Decisero di andare a piedi (non un problema visto che i vampiri sono velocissimi). Sean si ritrovò aggrappato al collo di Edward, le gambe a circondargli la vita, mentre sfrecciavano fra i pini e abeti della foresta. Arrivarono in poco tempo in un piccolo angolo della vallata, dove neve ed erbacce facevano da riva ad un lago talmente profondo da sembrare nero. Per non parlare di quanto apparivano tetri gli alberi spogli dai tronchi ondeggianti, di quelli che ti aspetteresti di trovare in un cimitero! Alice, pimpante come una bimba al luna-park, decise di sfidare Renesmee, Sean ed Edward (visto che Bella e Rosalie stavano facendo una passeggiata e Seth ed Emmett erano scomparsi nel nulla) di giocare a "Scontro fra pirati". Vista la prima del gioco, Alice distribuì dei fogli con sopra elencate le regole:

1.

devono esserci due squadre con un minimo di 2 giocatori ed un massimo di 5;

2.

una persona che non gioca deve nascondere un oggetto a sorpresa che sia il tesoro;

3.

una seconda persona esclusa dal gioco deve nascondere indizi che poi ogni squadra userà per trovare il tesoro;

4.

chi vince può tenersi la sorpresa mentre chi perde dovrà eseguire una penitenza estratta a sorte.

Fin dall'inizio del gioco, Sean pensò che doveva rimanere concentrato... ma fu distratto! Infatti, proprio mentre era alla disperata ricerca del penultimo indizio, degli ansiti alquanto hot gli giunsero alle orecchie. Nonostante di solito non gl'importasse cosa la gente faceva, questa volta un diavoletto lo spinse a sbirciare dietro quei cespugli abbastanza alti da arrivargli agli occhi, facendolo issare sulle punte. Non seppe se ridere o morire davanti ad una scena simile; zio Seth, arrossato ed ansante, spingeva il bacino verso Emmett, che stava strusciando un'imponente erezione contro l'apertura delle natiche del licantropo. In altri momenti questa scena sarebbe parsa comica, ma Sean vide molto di più che suo zio strusciarsi addosso ad un Cullen; vide la sensualità con cui il più giovane stregava il corpo dell'altro, vide l'amore colmare gli sguardi di entrambi e sotto i suoi occhi vide unirsi due creature diversissime, ma che si amavano così tanto da colmare il vuoto... Chissà come sarebbe stato stare così con Edward, amarsi talmente tanto da dimenticare il resto del mondo, ed impegnarsi a rendere felice una persona per l'eternità?! L'eco del suono di un fischio gli riempì le orecchie, riportandolo alla realtà. Tornò di corsa al campo, dove la prima cosa che vide fu il ghigno sardonico di Edward, che si allargò ancora di più quando Alice si avvicinò all'urna dove c'erano tutte le penitenze. Sean trattenne il respiro, quando la voce di Alice risuonò inespressiva dentro di lui: << Baciatevi >> un ordine dato con voce sterile, un'azione che Sean non fu neppure in grado di elaborare prima che se ne ritrovasse coinvolto; Edward lo stava baciando! Le labbra del vampiro erano fredde come la pioggia ad Ottobre, mentre quelle di Sean erano febbricitanti... Si baciarono per chissà quanto, forse secondi o forse ore... L'unica cosa che Sean fu in grado di elaborare prima di perdere i sensi, fu qualcosa di più affilato di un ago perforargli la pelle del collo!

Continua...

Angolo dell'autrice

Finalmente ho finito di scrivere questo nuovo capitolo! :DD

credevo che non ce l'avrei mai fatta u.u

Fatemi sapere che ne pensate ;))

Non vedo l'ora di ricevere nuove recensioni **

Bacioni, Wild <3

 

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Capitolo 6
*** quinto capitolo ***


THE RISING SUN 2-QUINTO CAPITOLO

 
Sean si risvegliò, sdraiato sul suo letto. Fuori dalla porta della sua camera, sentiva due voci conciliate discutere animatamente. Riconobbe le voci di Bella ed Edward. La voce di lei sembrava rotta di pianto.. << Vuoi lasciarmi? >> chiese lei, e Sean sentì l’impatto di quella frase abbattersi su di lei. Tese di più le orecchie, attendendo la risposta del vampiro. Sentì Edward sospirare, e poté perfino immaginare il vampiro torturarsi i capelli con le mani. Sean si morse le labbra, impedendosi di emettere il più piccolo rumore…
<< Io non lo so. >> rispose Edward, indeciso per la prima volta nella sua “vita”. Quel ragazzino aveva avuto il potere di renderlo dipendente da lui, iniettarsi nel suo cuore come una droga di cui non conosceva il nome! Senza dire altro, si avviò verso la camera di Alice; aveva bisogno di un consiglio.
Edward, Alice, Jasper, Seth ed Emmett erano seduti intorno al tavolino di un bar. Chiunque li avesse visti avrebbe detto che erano quattro bellissimi diciassettenni intenti a prendersi una buona cioccolata calda! A Seth di sicuro non dispiaceva gustarsi un bel gelato al cioccolato in compagnia del suo amore; Alice, dal canto suo, non era affatto sorpresa di esser stata presa e trascinata lì a forza, lontana dal suo riposino di bellezza. La vampira, infatti, sospettava fin dall’inizio un possibile innamoramento di Edward nei confronti di Sean. << Edward, tutti quelli seduti a questo tavolo sanno quali sono state le conseguenze l’ultima volta che mi sono messa in mezzo… >> cominciò, lanciando un’occhiata di scuse a Seth. Il licantropo le rispose con un’affettuosa carezza sulla mano. << Alice, non so che cosa dire o fare. Sono diviso fra Bella e Sean! >> sbottò il vampiro, guardando intensamente la sorella. Anche Jasper guardava Edward con intensità.. << Ci tieni davvero a lui. Non c’è bisogno di arrabbiarsi con noi, Edward. Ti aiuteremo a fare chiarezza nei tuoi sentimenti. >> lo rincuorò il biondo, dandogli una leggera pacca sulla spalla. << Io potrei parlare con Sean. >> si offrì Seth, e tutti gli sguardi si spostarono su di lui. Arrossendo un po’, imbarazzato, il licantropo spiegò: << Non ho avuto quel grande rapporto con lui da quando è arrivato, mi sembra quasi che al posto suo ci sia un’altra Leah! Voglio legare con lui, e poi… non è detto che abbia avuto l’imprinting con te, Edward. Sarei felice se voi due vi metteste insieme, non fraintendermi! Solo che, se tu scegliessi Bella… Non vorrei mai vedere Sean nelle condizioni in cui sono stato anch’io! >> concluse Seth, alzandosi. Edward teneva la testa bassa, mentre il licantropo si avviava verso la macchina di Alice e Jasper. Anche i due si alzarono, salutando il fratello con pacche incoraggianti e carezze amorevoli.
Edward rimase seduto, pensando alle parole di Seth. Se Sean fosse morto per causa sua, come avrebbe reagito? << Ti stai facendo le stesse domande che ho dovuto affrontare io anni fa. >> disse Emmett. L’altro alzò lo sguardo sul fratello, interessato per la prima volta a quello che Emmett potesse dirgli. << E come hai fatto a scegliere? >> sussurrò Edward, dando voce al vero problema. Vide Emmett sorridere, un sorriso talmente amaro che non avrebbe mai immaginato potesse comparire sul viso del fratello. << E’ stato come se in un lampo avessi visto me stesso al centro di un corridoio, da una parte Rose e dall’altra Seth… Stavo facendo un passo verso Rose quando ho capito che non avrei mai potuto vivere senza il mio lupetto, e così ho preso la mia decisione! >> finì Emmett, sperando di aver illuminato il fratello. Eppure, Edward pensava che dovesse esistere una soluzione senza procurare danni a nessuno…
<< Ciao, io sono Marcus. Tu? >> Sean alzò lo sguardo dalla copertina del libro, concentrando lo sguardo sul ragazzo che era appena entrato in soggiorno. Era alto, la pelle diafana e capelli biondo-cenere di media lunghezza. Avrebbe tanto voluto alzarsi e presentarsi, ma quegli occhi sanguigni parevano averlo gelato sul posto! Poco dopo fece la sua entrata in soggiorno Esme, accompagnata da un’altra vampira. Quest’ultima aveva invece lunghi capelli ciano e gli occhioni dal taglio asiatico come quelli del compagno. Le labbra sembravano rosso-sangue su quel viso di porcellana. Osservando meglio la figura della nuova arrivata, Sean poté notare che non aveva seno (cosa ben poco mascherata dal vestito in stile gotico)… << E lui è il mio compagno Rys. Tesoro, lui è Sean: il licantropo. >> specificò Marcus, lasciando a bocca aperta il più piccolo. Guardò il vampiro, Rys, e si chiese quale fosse invece la loro storia. Seth gli aveva raccontato di tutte le coppie Cullen, ma loro? Sembrando intuire le sue domande, Rys rispose ai suoi dubbi: << Ci siamo conosciuti nel 1760, Inghilterra. Io ero un immortale già da tempi addietro, quando ho conosciuto “sir Marcus Leopold Evingled”, e… beh, è meglio far passare un po’ di tempo prima che ti racconti proprio tutta la storia! >> concluse, ridacchiando nervosamente. Ma ulteriore curiosità voleva essere appagata. << Posso farti solo un’altra domanda? >> chiese esitante Sean. Rys annuì impercettibilmente, andando a ripararsi fra le braccia sicure del suo amore. << Tu quanti anni hai? >> Sean avrebbe potuto giurarlo: Rys era sul punto di scoppiare a ridere!! Non smettendo mai di ridacchiare, il vampiro si mise a pensare; e chi se lo ricordava più?! << Sono stato trasformato quando avevo sedici anni, e posso dirti che tifavo per Cesare nel 49a.C. >> disse, guardandomi con un sorriso che non aveva nulla di allegro.
In quel preciso istante, Edward entrò nella stanza, scrutando con occhiate intense i presenti nella sala, soffermandosi soprattutto sulla nuova coppia. Fatte presentazioni e tutto il resto, si decise che Marcus e Rys avrebbero alloggiato alla villa (in una camera tutta loro, ovviamente).
Un leggero bussare costrinse Sean ad alzarsi dal letto alle uno di notte. Non è che la cosa lo facesse esattamente sentire felice! Ma forse cambiò idea, vedendo Edward fermo sulla porta, lo sguardo nero petrolio e le occhiaie più marcate del solito. << Ho fame, Sean… >> mormorò, lasciandosi cadere sulla spalla del piccolo. Il licantropo barcollò all’indietro, lasciandosi infine cadere sul letto. Le braccia di Sean andarono a circondare la vita del vampiro; in fin dei conti ai vampiri non piace il sangue dei licantropi! << Come posso resistere, se mi stringi così..? >> quasi urlò lui, sapendo bene che le camere erano anti-suono (trattandosi di una famiglia di vampiri super-uditivi..!). Sean sgranò gli occhioni color cioccolato, alimentando inconsciamente il desiderio dell’altro con un movimento di bacino.
<< Perché, Sean? Perché vuoi farmi impazzire? >> mormorò Edward, affondando il viso nei suoi capelli. << Mi tocchi, mi fai impazzire con la dolcezza dei tuoi occhi e l’inconscia sensualità dei tuoi movimenti… >> continuò, ormai ubriaco di quel desiderio bruciante. Sean, intanto, aveva le guance arrossate dall’eccitazione e gli occhi annebbiati dalla passione tanto travolgente da togliere loro i freni!
<< Nutrimi, fammi assaporare la tua anima. Fallo, Sean! >> disse Edward, la voce ormai solo un roco ed eccitante sussurro.
E Sean lo fece, si fece mordere ancora e ancora, il viso rigato dalle lacrime e gli occhi che brillavano come stelle del firmamento. Il vampiro pensò che fosse la cosa più bella del mondo. Sazio e appagato, Edward si accoccolò Sean fra le braccia e, insieme, si addormentarono.
                                 Continua…
 
Angolo dell’autrice:
Lo so, sono in un ritardo pazzesco! E’ solo che il capitolo non mi veniva, quindi ho preferito aspettare piuttosto che scrivere una schifezza peggio di questa xD
Fatemi sapere presto cosa ne pensate! ;)
PS: vorrei scrivere una one-short su Marcus e Rys, che ne dite?
bacioni, Wild <3 

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