Tutto inizia con una semplice affetto.

di ErzaScarlet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro. ***
Capitolo 2: *** Una spiacevole realtà. ***
Capitolo 3: *** La storia si ripete. ***
Capitolo 4: *** Ultimo ritorno? ***
Capitolo 5: *** Ostacolo? ***



Capitolo 1
*** L'incontro. ***


Tokyo, 20:00, angolo di una città.
Miku, era solo una bambina di 5 anni, quando conobbe Kid, il suo futuro grande amore.
Era rannicchiata in un piccolo spazietto, quando un ragazzo poco più grande di lei si avvicinò, porgendole una mano, con uno sguardo preoccupato.
Miku inizialmente ebbe paura, ma poi percepì la gentilezzà di quel ragazzo, e gli prese la mano.
Agli occhi aveva le lacrime.
Kid, vedendola in quello stato le chiese che le succedeva, e il motivo per il quale si trovava in mezzo alla strada.
Miku, cerco di spiegargli che non aveva nessuno, era stata portata la, ma di pochi giorni prima, non ricordava nulla.
Kid, prese la decisione di portarla in un luogo, dove abitava con tutti i suoi più cari amici, “L’angolo del Chaos”.
La piccola Miku, entrando in quel posto tanto affollato, sorrise, iniziando a sentirsi già un membro di quella che poi sarebbe stata la sua famiglia.
Kid sorrise alla piccola, e la prese in braccio.
La piccola tirò fuori da una borsetta il suo orsetto adorato, Kyotsu.
Kid alla vista di quel pupazzo, con due fiocchetti a destra e nessuno a sinistra, cadde a terra svenuto.
Non era simmetrico.
Miku sembrava divertita dalla scena…
Si avvicinò al ragazzo, dandogli un bacino sulla guancia, mettendo via Kyotsu per non causare ulteriori danni.
Dopo un pò di tempo, dopo che Kid si riprese, decise di portare al parco la piccola Miku, per farla divertire.
Fu una giornata bellissima, si divertirono tantissimo.
Era stato il primo, nonché l’unico a farla divertire il quel modo.
Una volta fatta sera, tornarono al parco, dove gli accolsero tutti a braccia aperte.
Miku si avvicinò a Kagura, la sorella di Kid.
Non si somigliavano molto, ma era di certo quasi simpatica come lui.
Si fece prendere in braccio da quest’ultima, sorridendole.
Era bene che facesse amicizia con tutti.
Izaya e Shizuo, altri due membri dell’Angolo del Chaos, iniziarono a cantare, e a divertirsi facendo ciò.
Miku vedendo ciò, accennò un sorriso, e si accese in lei il desiderio di iniziare a cantare come professionista… o almeno in un futuro non molto lontano.
La piccola sbadigliò, e Kid vedendo ciò, la porto nella sua stanza.
Le diede un bacino su una guancia, le rimboccò le coperte e iniziò a leggerle una storia.
Dopo una manciata di minuti, Miku si addormentò, e Kid facendo piano, uscì dalla stanza.
Passarono settimane, e le cose all’angolo non cambiavano.
Miku, come sempre, scese dalla sua camera e si sedette sul suo tavolo abituale, con accanto Kid e Kagura.
Il loro sorriso era contagioso.
Kid, sorseggiando una buona tazza di latte, con un sorriso, chiese a Miku se quest’oggi sarebbe voluta andare al parco con lui.
Miku, ricambiando il sorriso accettò, prendendogli la mano, quando ad un tratto, Miku venne chiamata da Hanako, la costruttrice dell’Angolo.
C’era una chiamata per lei.
Miku, appena poggiò il telefono sul suo orecchio, e sentì quello che le dissero, fece un sorriso bellissimo, grande, ma dopo pochi istanti, assunse un’espressione triste.
Non aveva pensato alle cose negative della cosa.
Miku aveva segretamente fatto un provino per un ingresso gratuito ad una scuola per futuri idol.
L’aveva accompagnata Oliviero, altro membro dell’angolo.
Il corso sarebbe durato 5 anni, e di questo lei aveva paura, anche se, la sua paura più grande era quella di dare la notizia a Kid, e della sua reazione.
Aveva paura che si dimenticasse di lei.
Attaccò la telefonata, e si avvicinò a Kid, facendo un sorriso forzato, per non far percepire la sua tristezza.
Kid prese la mano di Miku, e prendendola in braccio la portò al parco. Arrivati al parco, e passati alcuni minuti, Kid, percepì qualcosa che aveva Miku, non era da lei stare in silenzio, e non aprire bocca per tutta l’andata.
Kid le chiese cosa succedeva.
A Miku scesero delle lacrime, e lo strinse forte, dicendogli direttamente, che il giorno dopo, sarebbe dovuta partire per 5 anni in Italia, non aveva trovato altri modi di dirglielo.
Kid, sorrise, non la stava prendendo sul serio, pensava fosse uno scherzo. Miku, prese Kyotsu, e glielo porse.
Voleva che quell’orsacchiotto che tanto amava, fosse stato con lui durante la sua lunga assenza.
Kid, vedendo la scena, prese Kyotsu, e le diede i suoi carissimi anelli, per ricambiare il gesto.
Ancora non pensava che dicesse sul serio.
--Continua--

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Capitolo 2
*** Una spiacevole realtà. ***


Kid si alzò dal letto, stiracchiandosi e infilando i piedi nelle pantofole.
Continuava a domandarsi perché Miku gli avesse detto una cosa simile… Non era divertente!
In fretta e furia si vestì, scendendo nella sala principale dell’Angolo.
Sbadigliò guardandosi attorno. Lanciò un’occhiata alla sorella.
-Kagura, dov’è Miku? Sta ancora dormendo?-
Domandò sedendosi su un tavolino, aspettando di trovare la voglia di farsi la colazione.
Kagura guardò il fratello perplessa.
-Ma come… Non te l’ha detto? Miku è partita per l’Italia, tornerà tra cinque anni!-
Esclamò la ragazza, rosicchiando un biscotto.
A Kid cadde la tazza vuota per terra, rompendola.
Si alzò di scatto, uscendo dall’Angolo del Chaos.
Iniziò a correre, dirigendosi verso l’aeroporto.
-Miku… Allora diceva la verità ieri sera al parco…!-
Pensò il ragazzo, correndo più velocemente.
Dopo un quarto d’ora arrivò finalmente a destinazione.
Entrò, avvicinandosi alla ‘Locandina delle Partente’.
Spalancò gli occhi alla vista della scritta “Voli da Tokyo a Italia: In corso”.
Infilò le mani nelle tasche, oscurando il volto e uscendo dal posto.
Non volle tornare all’angolo, decise di andare a fare una passeggiata per ‘sfogarsi’.
Camminò camminò, fino ad arrivare al Parco dell’altra volta.
Non resistendo più, diede un calcio alla gamba dello scivolo.
-PERCHE’ NON TI HO CREDUTA? PERCHE’… Perché non ti ho fermata…-
Gridò Kid, portando una mano sul suo viso, nascondendolo.
Gli cadde il cellulare sul prato. L’impatto era stato così morbido che non fece alcun rumore, non accorgendosene.
Si girò, e si diresse all’Angolo.
Senza dir nulla salì rapidamente nella sua stanza, buttandosi nel letto, e addormentandosi.
Miku si trovava nell’aereo, affacciata all’oblò, pensando a Kid.
Dopo qualche secondo, ridacchiò, sfilando dalla sua ‘borsa’ il cellulare che si era procurata per poter comunicare con Kid.
Iniziò a scrivergli un sms, inviandoglielo.
L’erba del parco iniziò a vibrare, emettendo dei suoni.
Era il cellulare di Kid.
Il messaggio diceva “Vedrai Kid… In qualche modo riuscirò a farti innamorare di me..”
Forse, se Kid non avesse fatto cadere il cellulare, perdendolo, e se avesse letto il messaggio, le cose sarebbero andate diversamente…
Dopo qualche ora, finalmente Miku arrivò in Italia.
Bèh, ormai si era fatto pomeriggio.
Telefonò all’Angolo, dicendo a Kagura che era finalmente arrivata.
Kagura fece passare da sotto la porta del fratello un pezzetto di carta, poiché non voleva disturbarlo.
Dopo un’oretta, Kid si alzò dal letto e si accorse del foglietto.
Lo vide, leggendo ciò che c’era scritto.
Sorrise, facendo una piccola smorfia.
-Non posso impedirti di essere felice, Mia piccola Miku. Bèh… A tra cinque anni allora!-
Strinse il pugno, portandolo con forsa all’insù, facendo un sorriso forsato.
Quei cinque anni sarebbero passati molto lentamente.
Più il tempo passava… Più l’uno sentiva la mancanza dell’altro.

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Capitolo 3
*** La storia si ripete. ***


Gli anni passavano, e finalmente arrivò il momento del ritorno di Miku.
Non avvisò nessuno, voleva fare una sorpresa a tutti, specialmente a Kid…
Si fece accompagnare dal suo manager fino all’entrata dell’Angolo del Chaos, poi proseguì da sola.
Aprì la porta di scatto, tirando fuori la lingua.
-Miku Miku è… TORNATA!-
Gridò la ragazza, ghignando.
Kid era poco più distante dalla porta, e quando sentì quelle parole si girò di scatto.
Socchiuse gli occhi correndo da lei ad abbracciarla.
-M..Miku.. Mi sei mancata tantissimo..!-
Disse il ragazzo, stringendola forte.
Miku arrossì di scatto, portando una mano sul suo braccio.
-C..Che cosa stai…-
Era parecchio imbarazzata per la situazione.
-Anche tu mi sei mancato…. Tantissimo…-
Lo abbracciò a sua volta, sorridendo.
Solo dopo pochi secondi, realizzò il fatto che ancora non l’aveva visto bene.
Miku allontanò Kid, guardandolo in faccia.
-W..Wow… Come è diventato c..carino…-
Pensò, arrossendo maggiormente.
-Sei rimasto uguale!-
Sghignazzò, non volendogli dire ciò che realmente pensava.
Kid portò una mano sulla bocca, trattenendo le risate.
-C..Certo che… Tu sei proprio… Rimasta nana!-
Azzardò il ragazzo, non riuscendo più a trattenere le risate.
Miku oscurò lo sguardo, scrocchiandosi le dita.
-Io…. NON SONO BASSAAAAAAAAAAA!-
Piagnucolò.
Negli occhi di Miku si crearono delle lacrimucce.
Kid poggiò una mano sulla sua testa.
-Dai… Stavo scherzando-
Sorrise, grattandosi la testa.
Improvvisamente Miku si ricordò di una cosa..
-Ah, Kid aspetta!-
Cominciò a frugare nella sua borsa, fino a che non tirò fuori un sacchetto che pareva contenere oro.
Slacciò un filetto, facendo cadere nelle sue mani gli Anelli che le aveva prestato.
-Questi.. Appartengono a te…-
Disse Miku, guardando a lato.
Kid sorrise nuovamente, salendo velocemente in camera sua.
Dopo pochi secondi scese, passando Kyotsu a Miku.
-Questo invece appartiene a te-
Ridacchiò Kid, passando un dito sotto il naso.
Il sorriso del ragazzo venne interrotto da un improvviso sguardo serio da parte della ragazza.
-Kid… Devo parlarti urgentemente…-
Sussurrò, prendendolo per la maglietta e trascinandolo in camera sua.
Arrivati nella sua stanza, Kid si sedette sul letto.
-Allora, che mi devi dire di così tanto importante?-
Deglutì, iniziando a tremare dal nervosismo.
Miku respirò profondamente, dandogli le spalle e rimanendo lì davanti alla porta.
-Tra due giorni devo ripartire per l’Italia.. Ancora per cinque anni..-
La ragazza strinse il pugno, trattenendo le lacrime.
Kid spalancò gli occhi e la bocca.
Quelle forse erano le parole che meno avrebbe voluto sentire.

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Capitolo 4
*** Ultimo ritorno? ***


La notte passò velocemente, e ovviamente, arrivò il mattino.
Questa volta però, Kid accompagnò Miku all’aeroporto.
Arrivati davanti al reparto imbarco, Miku si girò verso Kid.
-Ci siamo…- Disse, grattandosi la testa.
Kid le prese la mano stringendogliela forte.
-Questa volta voglio che ci sentiamo.. Non è possibile stare cinque anni senza sentirti cavolo!-
Disse Kid con tono freddo, arrossendo leggermente. Voleva fare il duro, ma in realtà era un romanticone.(?)
Miku arrossì a sua volta, ridacchiando.
-Ok ok, Kiddo. Ora fammi andare…
…-
Miku si fermò, abbassando lo sguardo.
-Kid.. Non mi dimenticare… Ok?-
Gli chiese, stringendogli maggiormente la mano.
Kid sorrise, avvicinandosi e dandole un bacio sulla fronte.-Dimenticarti è impossibile… Mikubaka. ♥
-Disse il ragazzo, con tanto di ochiolino.
Miku lo fissò negli occhi, arrossendo visibilmente.
Gli diede le spalle e scappò via, dirigendosi nell’aereo.
-Q.Quanto sei stupido!-
Pensò la ragazza.
Kid guardò l’aereo partire.
Infilò le mani nelle tasche, e se ne andò.
-Vai… Vai e fai sentire a tutti la tua voce! E poi… Torna da me…-
Disse convinto, sussurrando l’ultima parte della frase.
Tornato all’Angolo del Chaos, venne travolto dalla sorella, Kagura!
-Fratellone, mi potresti prestare dei soldi?? Ti prego!-
Lo implorò, facendo gli occhi dolci, che agli occhi del fratello erano da cog****a.
-Uff, tu portami una ciambella e poi vediamo.-
Rispose scocciato, salendo in camera sua.
Insomma… Sì.
Dopotutto all’Angolo del Chaos si facevano sempre le solite cose. (Ovvero cazzeggio).
Non accadde nulla di nuovo in quei cinque anni. O meglio… Quasi.
Come sempre, arrivò il giorno del ritorno di Miku.
Kid e Miku si erano sentiti TUTTI I GIORNI.
Kagura e Kid andarono entrambi a prenderla all’aeroporto.
-Ecco, quello è l’aereo!-
Urlò entusiasta Kid, avvicinandosi alla sala d’atterraggio(?).
L’aereo atterrò, e Miku uscì da quest’ultimo.
Aveva una mini-gonna marrone ed una magliettina di seta azzurra, come i suoi capelli.
Quest’ultimi erano lunghi, molto lunghi, molto più di prima.
Cosa più importante.. Non era più NANA.
Si guardò attorno, cercando Kid.
Eccolo, era lì. Era di spalle e lo aveva riconosciuto dai capelli. Anche lui si stava guardando attorno.
Dopo pochi secondi, ecco che gli sguardi dei due si incrociarono.
Kid senza pensarci due volte, le corse contro abbracciandola.
Lei portò le braccia attorno al suo collo, ricambiando l’abbraccio.
-M.Mi sei mancato…-
Sussurrò Miku, stringendolo maggiormente.
-Anche tu Miku… Finalmente sei tornata…-
Rispose il ragazzo, accarezzandole la testa.
Kagura, non sapendo che fare tossì.
-Scusa signor ‘Amo la simmetria ma sono asimmetrico’ mi lasceresti abbracciare la MIA Miku?-
Domandò, calciando via il fratello.
-Mikuuuuuuu!-
Urlò Kagura, abbracciandola forte.
Si fermò, iniziando a palparle le tette.
-Ehi… Ti sono cresciute tantissimo! Te le sei rifatte?-
Le domandò incuriosita.
Miku arrossì, indietreggiando velocemente come se davanti a sé avesse una maniaca.
-E.Ehi non toccarmi il seno! No che non le ho rifatte!-
Kid, assistendo alla scena, premette forte un fazzoletto sul naso.
Miku si avvicinò al ragazzo dandogli uno schiaffo.
-Ma cosa fai?!-
Disse, ormai imbarazzatissima.
A sdrammatizzare la situazione, fu il nuovo cellulare di Kid.
Quest’ultimo guardò lo schermo, e vedendo chi era richiuse il cellulare.
-Chi era?-
Domandò Miku incuriosita.
-Nessuno.-
Rispose il ragazzo, portando un braccio attorno al suo collo, e con l’altra mano prese i suoi bagagli.
-Forza, andiamo. Tutti non vedono l’ora di vederti!-
Disse il ragazzo, lasciando indietro la sorella.
La domanda ora era una… Chi era la ragazza della telefonata?

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Capitolo 5
*** Ostacolo? ***


Kid Miku e Kagura arrivarono all’Angolo del Chaos.
Kagura corse davanti, oscillando leggermente con il corpo e facendo una piroetta.
-Ed eeeeecco a voi….. Mikuuuuuuuuuuuu!-
Miku entrò con passi felpati, portando un ciuffo dei capelli indietro, accarezzando l’altro.
-Salve.. Ragazzi…-
Disse la ragazza, avvicinandosi al centro della stanza.
Tutti la guardarono perplessa.
Sì, era diventata veramente bellissima.
Izaya e Shizuo, increduli, si avvicinarono.
-Ehi.. Ma sei proprio la nostra Miku?-
Domandarono, guardandola dalla testa ai piedi.
-Certo che sono io… Stupidi!-
Dissi, strofinando leggermente le labbra dal nervosismo.
Kid si avvicinò a Miku, prendendole la mano e attirandola a sé.
-Ehi.. State buoni, lei è mia.-
Disse, guardando tutti male.
Izaya sorrise, dando le spalle ai due.
-Ahh, Kid-Chan. ~ Sei stato tutta la settimana a parlare ininterrottamente di lei… Ed ora è qui.. Felice?-
-Chiudi il becco checca. E ricorda… Te ‘more er cane!-
Rispose Kid, portando Miku sopra in camera sua.
Arrivati nella stanza, Miku si sedette sul letto di Kid.
-Sì dai… Un po’ sei cambiato..-
Sospirò Miku, sorridendo.
Kid scosse la testa, come un po’ intimorito.
-E’ in senso positivo o cosa?-
-In senso positivo, è ovvio!-
Rispose Miku, alzandosi e avvicinandosi al ragazzo.
Kid si avvicinò a sua volta, prendendole il mento con due dita.
-K..Kid..-
-Miku…-
Erano queste le uniche cose che riuscivano a dirsi in quel momento imbarazzante.
Kid, respirando profondamente, si avvicinò maggiormente.
Si stavano per baciare quando… Ecco che la porta si spalanca.
Da questa uscì una giovane ragazza.
-Cucciolotto! Ecco dov’eri finito!-
Disse la nuova ragazza.
-Y.Yuna! Che ci fai qui!?!?-
Domandò il ragazzo, allontanandosi da Miku.
-Chi è lei?-
Chiese Miku.
-Nessuno!-
Rispose Kid.
-Come nessuno? Cucciolotto come sei simpatico! E’ una tua amica?-
Domandò Yuna, abbracciando da dietro Kid e dandogli dei bacetti sulla guancia.
Miku spalancò gli occhi.
-Voi due… Siete conoscenti?-
Chiese Miku guardando i due.
-Ma dai! Kid è il mio cucciolotto!-
-Basta chiamarmi in quel modo, uffa. Comunque.. Yuna.. Lei è Miku…-
Disse Kid, presentando le due.
-E così lei… E’ la famosa Miku…-
Sussurrò la ragazza, infastidita da lei.
Yuna si sedette sul letto di Kid.
-Comunque.. Uffi.. Vuoi capire che ti Amo? Per te quel bacio non significava proprio nulla??-
Domandò Yuna, piagnucolando.
Miku indietreggiò, guardando i due.
-S.Scusate… Mi sento di troppo…-
Scappò via dalla stanza, scendendo all’Angolo.
Kagura, vedendola ‘disperata’ la fermò.
-Ehi ferma! Hai forse conosciuto Yuna?-
Le domandò, tenendola ferma con la mano.
-Sì… Sembrano andare d’accordo…-
Rispose Miku, portando una mano sul petto.
Era veramente tristissima.
-Devi sapere… Che loro si sono conosciuti un’anno dopo la tua partenza. Sì sono visti molto spesso, e come hai potuto notare lei sembra interessato a mio fratello.-
Disse Kagura a Miku, spiegandole la situazione.
-Kid non mi ha mai parlato di lei però… Quindi sono fidanzati?-
Chiese sedendosi.
-No no! Non sono fidanzati. Lui dice di non essere interessato a lei, ma tutti dicono che insieme stanno bene.-
Rispose, pattandola.
Improvvisamente, Yuna scese trascinando con sé Kid.
-Ascoltate tutti! Io e Kid abbiamo un annuncio da farvi!-
Quale sarà l’annuncio tanto importante?
E’ forse quello che si può benissimo immaginare?

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