You want to steal my heart, don't you? Yes, I do.

di ___Ohmykidrauhl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1: Sometimes I don't know why we're just friends. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2: You can kiss me if you want to. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3: Kiss me underneath the mistletoe ***



Capitolo 1
*** Chapter 1: Sometimes I don't know why we're just friends. ***


Sometimes I don't know why we're just friends.
 


Siamo in camera, lui mi parla felice dell’altra ragazza che descrive come una meraviglia della natura, ma l’unica meraviglia che io ho visto fino a questo momento è lui, non ha mai voluto dirmi il suo nome, vorrei conoscerla…continua a parlarmi della sua contagiosa risata, dei suoi occhi e dei suoi capelli marroni, del suo corpo snello e alto e di quanto simpatica sia;
io, al contrario, sono rimasta ipnotizzata a guardare le sue meravigliose labbra.
-Ronnie? Ronnie? Ci sei?-  dice la sua dolce voce
-Sisi, scusa, dicevi?- rispondo io con la mia solita aria da imbranata, mi sorride e io ricambio a mia volta quasi d'istinto.
-Niente, niente avevo finito di parlare-
Qualcuno bussa alla porta
-Avanti-
-Hey, ragazzi che combinate?- dice Alfredo sorridendo
-Chiacchiere, che succede?- risponde lui
-Vi volevo chiedere cosa preferivate per cena, stasera siamo solo noi tre-
-Pizza- dico io velocemente –Spaghetti!- risponde lui nello stesso momento, ci guardiamo un secondo sogghignando.
-Ok, decido io. PIZZA, chiamo il servizio a domicilio-
-Perfetto-

Torniamo a parlare, lui è così dolce con me e giuro che non so neanche io cosa mi succende quando sono con lui, so solo che ho un’assurda voglia di stargli vicina, il più vicina possibile, sentire il suo respiro unirsi al mio e farlo sorridere con il mio essere goffa che per una volta nella vita mi torna utile.
Alfredo ci viene a chiamare e tutti insieme consumiamo la cena.
Pizza, “migliore amico” e Alfredo intruso, c’è niente di più bello?

La mattina dopo mi sveglio presto ma sono, comunque, tutti già svegli.
-Buongiorno- dico strofinandomi gli occhi e sistemandomi i capelli un po’ arruffati.
Tutti mi salutano, tranne lui.
-Hey-
-Hey-
 si limita a rispondere, un “hey” triste non come i soliti “hey” felici (?)
Anyway D: si alza e va in camera sua, stranamente non ha mangiato nulla, il più delle volte divora tutto quello che trova.
-Che cosa gli è successo?- chiedo curiosa
-Blocco dello scrittore- risponde Mama Jan-
Aww, Mama Jan amo quella donna, solo grazie a lei mi trovavo qui, io per lei sono la nipote della figlia di un’amica della madre o una roba simile sinceramente non mi è mai importato, so solo che mi ha voluta con lei per fare la corista ma in realtà faccio molto di più, sono la consigliera di più o meno tutti qui dentro, colei che tiene alto il morale, sono una coreografa, chitarrista improvvisata, ragazza-clown ed anche migliore amica.
-Vado da lui- mi limito a rispondere.

La porta della sua camera è leggermente accostata, lo vedo suonare la chitarra e scrivere qualcosa per poi tirarlo nel cestino, non facendo centro.
-Posso aiutare?- dico con un sorriso vincente, quel sorriso che si fa quando si sta facendo qualcosa che non si deve e si viene beccato.
-Siediti- dice, poggiando la mano sul letto e spostando la chitarra. 
–Scusa se ti ho trattata un po’ così stamattina, non c’entri nulla- continua abbassando lo sguardo, istintivamente gli prendo il mento con le mani e gli alzo il viso, poi metto le dita agli angoli della sua bocca a mo’ di formare un sorriso, il suo meraviglioso sorriso che tanto amo.
Non ho idea del perché di questo gesto, so solo che senza il suo sorriso morirei.

Ah il "lui" è JUSTIN BIEBER.


Ok, è la mia prima storia e so di essere non essere una grande filosofa greca
ma ci volevo provare anch'io, spero vi piaccia :3
Ronnie

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Capitolo 2
*** Chapter 2: You can kiss me if you want to. ***


You can kiss me if you want to.



Justin's pov
 
Toglie le sue dita dagli angoli della mia bocca con un gesto repentino, sento le mie guance colorarsi e tento, invanamente, di nasconderlo.
-Non devi scusarti- sussurra con lo sguardo rivolto verso il basso -allora, cosa ti succede?- continua poi sorridendo leggermente.
Cosa mi succede? 
Oh ok, per esempio che mi piaci
per esempio che non voglio più essere solo tuo amico
per esempio che non riesco a scrivere una canzone senza dedicarla a te?
per esempio che solo guardando te e la tua voglia di vivere, mi viene da sorridere?
Ora spiegami, come posso dirti tutto quello che mi succede?
-Nulla, solo un po' di malinconia tutto qui, sarà che mancano pochi giorni al Natale ma mi sento strano- rispondo poi io guardandola. 
Schiocca la lingua sul palato per poi sfoggiare uno dei suoi sorrisi migliori e dire -Ho parlato con Mama Jan, mi ha detto che vuoi scrivere una nuova canzone, giusto?- annuisco con il capo semplicemente -Posso aiutarti allora?- chiede sperando nel mio consenso, posso forse deluderla?
-Sicuro- sorrido e prendo la chitarra nel frattempo, lei inizia ad intonare qualche nota mentre avvolge attorno al suo indice una ciocca dei suoi lunghi e ricci capelli color castano chiaro.
Lei, si è bella, ha gli occhi color caramello contornati da lunghe ciglia nere, la sua bocca, piccola e a forma di cuore, si accorda benissimo con il naso non troppo piccolo e ricoperto qua e là da qualche lentiggine, le sue guance sono rosee e la pelle candida come la neve, non si piace chissà per quale ragione ma è bella eccome se lo è.

 
-Justin- sento chiamare dolcemente.
-Justin- dice ancora una volta scuotendo leggermente il mio braccio.
-Che succede?- mugugno insonnolito.
-Devo farti vedere una cosa- dice scompigliandomi i capelli.
-Cinque minuti, ti prego, poi faccio quello che vuoi- sussurro guardandola.
-Allora io resto qui- dice mettendo il broncio e sedendosi sul mio letto.
L'abbraccio forte e le do un bacio sulla guancia.
-Su, cosa devi farmi vedere?- chiedo curioso.
-Ho scritto una cosa- dice porgendomi un foglio.
-E' una canzone, l'ho scritta tempo fa e voglio darla a te- continua.
Ha scritto una canzone? E vuole darla a me?
-E'..perfetta- dico leggendo il testo e immaginando la melodia nella mia testa.
-Sul serio?- chiede.
-Dobbiamo riscriverla però- commento poi.
-Riscriverla?- domanda dubbiosa.
-Se voglio che tu canti con me deve diventare un duetto, no?-
E' il minimo che possa fare. 
E' la ragazza più dolce di questo universo e si, sono davvero cotto di lei.
Butta le sue braccia al mio collo e mi stringe forte. Ma devo ricordare che è la mia migliore amica..
-Dovrò essere vivo per cantare- commento ridacchiando.
-Grazie, grazie, grazie Justin- dice entusiasta. 
-Sarà grandioso vedrai- concludo sorridendo.

 
La canzone è registrata e uscirà presto come singolo.
Mancano due giorni al Natale, il periodo dell'anno che preferisco ma ancora la neve non ha fatto capolino.
Quest anno passero le festività ad Atlanta, per la prima volta da quando vivo qui. 
-Vieni a giocare con noi!- sento Ronnie incitarmi, vestita con un cappottino fuxia lungo fino al ginocchio, un cappellino bianco e dei guanti rosa. 
Ha arruolato mio padre, mia sorella ed altri quattro bambini per una battaglia a nascondino e sembra stia perdendo.
-Cosa devo fare?- chiedo sorridendo mentre mi avvicino.
-Devi aiutarmi a cercare tuo padre e tua sorella- risponde.
-Non sono più abituata a questi giochi- dice quasi rassegnata.
-TANA!- sento gridare alle mie spalle.
-Hanno vinto..di nuovo. E' impossibile- commenta incredula, posso solo sorridere guardando la sua espressione.
-Facciamo così- comincio -io e Ronnie contiamo mentre voi vi nascondete, saremo in due quindi a cercarvi. Ci state?- chiedo.
Un coro di vocette acconsente mentre tutti sorridiamo.
C'è qualcosa in quella ragazza che mi fa sentire bene, sentire strano. Ancora non riesco a capire come..
-diociotto, diciannove, venti. Tana intorno a me- grida sorridendo.
-Tu vai a destra- propone -mentre io andrò a sinistra- sembra davvero seria, faccio cenno di si con il capo ed inizio a cercare bambini qui e là.
Tana qui, tana lì e l'ultima persona da trovare? mio padre.
-Se andassimo a cercare vicino alla piscina?- propongo.
-Andiamo, bambini voi state qui- dice poi scompigliano i capelli sullo loro testoline con tanta tenerezza.

 
-Niente?- chide.
-Niente- 
-Dai arrendiamoci, sta iniziando a far freddo- propone.
-Vieni qui- dico allargando le braccia invitandola a stringermi in un abbraccio, cosa che fa.
Un fiocco di neve le cade sul naso ed un sorriso le spunta sul viso.
-Nevica- dice alzando un poco la testa.
La fioca luce del sole le illumina il viso, tutti quei dolci tratti del suo viso che, chissà per quale ragione, mi piace tanto guardare.
Le sue labbra sono violacee a causa del freddo e tende una mano cercando di raccogliere qualche fiocco di neve.
-Ronnie?- dico richiamando la sua attenzione.
-Si?- chiede guardandomi negli occhi.
-Ti voglio bene- sussurro mentre lei scioglie il nostro abbraccio.
-Anch'io, tanto- dice di rimando. 
Sorride dolcemente e poi prendo coraggio.
Le mie labbra sono sulle sue per qualche secondo.
Il suo profumo di vaniglia occupa tutto lo spazio attorno a me e le sue labbra calde mi provocano un sussulto.
Le sue mani tremano e mi scappa un sorriso.
La stringo forte e poi metto fine a quel bacio.
-Scusa- dico.
-Puoi baciarmi se vuoi- sussurra.
-Perché io lo voglio davvero- conclude. 
 
 

My space.
Allora, tempo fa avevo deciso di non continuare più 
questa FF, non so perché, poi stanotte (perché
il più delle volte, soprattutto ultimamente, scrivo la notte ù.ù) 
ascoltando 'only thing i ever get fot christmas', dato che
grazie a Giustino mi sono ridotta ad ascoltare le
canzoni di Natale a giugno, mi è tornata in mente 
ed ecco il risultato, un po' troppo zuccheroso? forse ma era 
quello l'intento #imnotnormal.
Quindi tutto questo per dire che adesso continuerò anche questa
storia, spero vi sia piaciuto il capitolo.
Vi voglio bene, Ronnie (:

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Capitolo 3
*** Chapter 3: Kiss me underneath the mistletoe ***


Kiss me underneath the mistletoe;




Mi ha baciata, per la primissima volta ed io? io gli rispondo con una frase del genere. Il risultato? Non ne ho la più pallida idea ma posso dire di essere stata totalmente sincera con lui.
Io voglio baciarlo e, forse, lo vuole anche lui.
-Ho il tuo permesso, quindi?- chiede mentre un piccolo sorriso si fa strada sul suo volto.
-Assolutamente- rispondo, sorridendo ampiamente.
Mi stringe forte a sè, i suoi occhi nocciola si piantano nei miei mentre sento le mie guance colorarsi.
I nostri respiri su unisco, le sue labbra umide sembrano voler porre fine alla minima distanza che vi è ancora tra i nostri visi ma vengono bruscamente interrotte dalle urla felici dei bambini che, grazie al padre di Justin, hanno appena vinto.
-Adesso che abbiamo vinto, che ne dite di andare dentro ragazzi?- chiede il padre del bel biondo, che annuisce dolcemente.

-Posso darle un mano?- domando entrando in cucina sorridendo, oggi è la vigilia di Natale. Un giorno tanto bello quanto stressante.
-Sto preparando le ultime cose per questa sera, puoi aiutarmi con la tavola se ti va- risponde Pattie, la madre di Justin, che è atterrata ieri, insieme ai suoi genitori, per passare le festività con il figlio.
Prendo posate, tovaglioli e bicchieri, impiegando due o tre viaggi per trasportare tutto.
Sento Pattie parlare allegramente con qualcuno così mi dirigo verso la cucina curiosa.
-Buona vigilia di Natale- dice Justin vedendomi fare capolino nella stanza.
-Auguri anche a te- rispondo sorridendo.
Dopo quel bacio non abbiamo parlato molto, è qualcosa a cui ti abitui quando il tuo migliore amico è una pop-star di fama internazionale.
-Nevica ancora?- chiede la donna intenta ancora ad introdurre un vassoio nel forno.
-Sembra essersi placato un po'- dico guardando fuori dalla finestra.
-Justin, potresti farmi un favore? Dovresti andare al parco per portare questi muffin alla racconta di beneficenza, ti va?- domanda teneramente.
-Se vuole posso andare io- dico guardandola.
-Andiamo entrambi- propone Justin -ancora non hai visto come hanno sistamato le luci del parco- conclude.
-Si, andate. Non è una cattiva idea- concorda la madre sorridendo.

-E' sempre così dolce tua madre- sospiro.
-Già, avresti dovuto vederla mentre mi urlava di spegnere il pc l'altra sera, era tutto tranne che dolce- dice sghignazzando.
Mi limito a sorridere.
Un cappellino di lana rossa gli copre il capo, perfettamente intonato alla giacca marrone.
Una volta arrivati al parco, salutando e rilasciano sorrisi a destre e a manca, lascia il cesto dei muffin preparati con tanto amore da Pattie.
-Fatto- esclama battandomi il cinque.
-Facciamo una passeggiata- proprone.
Annuisco con il capo, devo ammettere che, dopo quel bacio, mi sento nervosa quando sono al suo fianco.
-Amo il Natale, è tutto così allegro, così spensierato. Mi sembra quasi di tornare indietro nel tempo- sussurra, confidando quelle parole più a se stesso che a me.
-Lo penso anch'io- dico guardando le luci in alto.
Sento la sua mano intrecciarsi alla mia e i miei occhi cercano subito i suoi. 
-Scusa se non ti sono stato molto vicino in questi giorni- dice sedendosi su una panchina verde posta di fronte al parco. 
-Figurati- dico scrollando il capo -sei o non sei Justin Bieber?- concludo ironica.

JUSTIN'S POV
E' imbarazza quasi quanto me.
Giuro che ho pensato solo a quel bacio in questi due giorni.
Non so da dove mi sia spuntato tutto quel coraggio. Il coraggio che vorrei trovare ora.
Una folata di vento le scombina i capelli che accutamente riscosto dietro le sue orecchie.
-Hai detto che sono autorizzato, giusto?- chiedo.
-Come?- dice sovrappensiero.
-Hai detto che sono autorizzato- ripeto.
 Sorride dolcemente mentre continua a guardare verso il basso.
Sospiro ed alzo il suo mento con due dita.
-Sei bella- biascico senza pensarci due volta.
Arrossisce e questo la rende ancora più bella.
-Non poi così tanto, Justin- dice quasi triste.
-Io dico che sei bella, molto bella- 
Poggio il palmo della mia mano sulla sua guancia calda, muovendo il pollice su e giù su quest'ultima.
Metto le nostri fronti a contatto e lascio che il mio naso solletichi il suo.
Mi guarda dolcemente, quasi in attesa del mio gesto.
-Fallo, ti prego- sussurra.
Sento un sussulto dentro di me.
E allora, si, poggio di nuovo le mie labbra sulle sue.
Sento ancora un brivido, trema sotto quel leggero tocco.
Il suo profumo si unisce al mio, è un bacio lento a cui, entrambi, non vogliamo mettere fine.
Le sue guance si fanno sempre più calde sotto le mie mani che sembrano paralizzate.
Scosto le mie labbra dalle sue.
-Senti qua- dice, poco dopo, poggiando la mia mano sul suo cuore.
-Lo senti?- domanda poi.
Annuisco con la testa, il suo cuore batte forte, più forte che mai forse.
Ed allora che la bacio di nuovo, è qualcosa che ho aspettato tanto. Che abbiamo aspettato tanto.
-Se io ti dicessi che forse, i-io, non lo so...che forse i-io sono innamorata di t-te?- soffia titubante sulle mie labbra.
-E se io ti dicessi che, non forse ma sicuramente, quello che sento per te è amore?- rispondo.
-Sul serio?- chiede mentre gli angoli della sua bocca iniziano a formare una mezza luna.
-Sul serio- dico sorridendo.
-E quindi?- continua poi dubbiosa.
-Non lo so- rispondo
Butta le sue mani al mio collo e mi stringe forte, dopo qualche istante di silenzio.
-Sei il mio migliore amico, Justin- dice poi.
-E tu la mia migliore amica, Ronnie- sussurro.
-Sono autorizzata anch'io?- chiede
-A far cosa?- dico ironico.
-Aspetta, non ho bisogno dell'autorizzazione- risponde alzandosi per tornare poi poco dopo tenendo le mani dietro la schiena.
-Che c'è?- chiedo curioso.
-Com'è che canti tu? 'Kiss me underneath the mistletoe', giusto?- dice alzando un ramoscello di vischio sulle nostre teste.
Rido per dire poi -Sei autorizzata anche senza vischio-
Mi bacia ancora ed allora il mio cellulare inizia a vibrare.
'Justin, avete portato tutto al parco? Se si tornate a casa, gli invitati iniziano ad arrivare, mamma'
-Pattie?- chiede sorridendo.
-Già-
-Povera, sarà in pensiero- risponde
-Andiamo allora- dico porgendole la mano che lei afferra prontamente intrecciandola alla sua.
Cosa siamo? Non lo so.

My space
Piango perché siete ancora arrabbiati con me e
non avete lasciato nessuna recensione çç (molto stile Joe Jonas, non so se capite cosa intendo)
Comunque per farmi perdonare ho deciso di continuare, sono brava quando voglio lo so. (?)
Detto ciò spero caghiate un pochino questo capitolo e che sia stato di vostro gradimento.
#muchlove, Ronnie.


 

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