L'ultima carta

di Shiny94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non mollare mai ***
Capitolo 2: *** L'invito ***
Capitolo 3: *** L'hotel Acquadimare ***
Capitolo 4: *** Una notte speciale ***
Capitolo 5: *** La carta del caos ***
Capitolo 6: *** E adesso? ***
Capitolo 7: *** Tutto è bene quel che finisce... ***
Capitolo 8: *** ...male! ***
Capitolo 9: *** La speranza è l’ultima a morire ***
Capitolo 10: *** Ciò che il destino unisce, la vita divide ***



Capitolo 1
*** Non mollare mai ***


Avete visto che alla fine l'ho pubblicata? L'avevo detto (Scritto! Ndtutti) (Va bè, quel che l'è! Ndio) nell'ultimo capitolo (aggiornato, secifichiamo bene) de "Il prigioniero" ed eccolo qui. Dovrebbe essere composto da più o meno sette capitoli. E' molto corto, questo cappy, però... Questa ff l'avevo scritta ancora qualche mese fa, ma ora è qui. Attenzione: questa ff è ambientata ancora quando Sakura sigilla le carte di Clow, solo che Eriol è già presente nella ff.

Ditemi cosa ne pensate. Sono accettati anche consigli un po' acidi, eh! Ultima cosa: qui c'è una buona dose di pazzia, tutto fabbricato dalla mia mente super malata! Aspetto le vostra recensioni! Shiny94.

L'ULTIMA CARTA

Capitolo 1

NON MOLLARE MAI

- Carta della luce… torna prigioniera della carta di Clow! Azione!- esclamò Sakura e sigillò anche la carta della luce.

- Bene… direi che sei a buon punto, Sakura!- disse Shaoran, quando la carta della luce finì fra le mani di Sakura.

- Eh? Per che cosa?- chiese pensierosa Sakura.

- Ma Sakura! Per la cattura delle carte di Clow! Ormai devi averle sigillate quasi tutte- rispose confuso Shaoran.

- Ah, già! Mi ero persa ad osservare questa carta! Ma… sei felice che io abbia quasi catturato tutte le carte?- domandò sorpresa Sakura.

- Bè, all’inizio la mia missione era quella di catturare tutte le carte al tuo posto, ma… tu mi sembri più adatta di me, ed… è meglio che le catturi tutte te… insomma, non avrebbe senso se un po’ ne ho io ed un po’ ne hai tu… è meglio che tu le catturi tutte…- disse Shaoran, mentre Sakura lo guardava commossa.

- Oh, Shaoran …- Sakura abbracciò Shaoran, il quale avvampò di botto, ma la strinse a se ugualmente.

- Grazie...-

- Non mollare mai Sakura… non mollare mai…- riuscì solo a dire Shaoran, perché ormai il rossore stava oltrepassando la soglia di un rossore normale. Sakura appoggiò il viso sul petto di Shaoran e restarono così per un po’, l’uno abbracciato all’altra.

*

- Sakura…?-

- Mmm?-

- Sakura, ci sei?-

- Che cosa c’è, Shaoran?-

- Eh? Mi stai scambiando per il cinesino?-

- Ma…- Sakura aprì gli occhi e vide Kero-chan che fluttuava sopra di lei, cercando di svegliarla.

- Oh, finalmente ti sei svegliata! Era da un sacco di tempo che eri qui a dormire… e sono solo le sette e mezza!-

- COOOSAAAA?!! Vuoi dire che tutto quello che ho fatto oggi pomeriggio era solo un sogno?!-

- Eh? Di che sogno stai parlando?- chiese pieno di curiosità Kero-chan.

- Di quello che ho catturato la carta della luce insieme a Shaoran …-

- A proposito di Shaoran! Verso le sei è entrato in casa tua con te fra le sue braccia addormentata e ti ha portato fino nella tua stanza, ti ha messo sul letto e poi mi ha dato la carta della luce, raccontandomi di quello che era successo e che ti eri addormentata dopo aver catturato la carta…-

- Ma allora non era un sogno! Oh, che bello, Kero-chan!- e lo afferrò per le piccole braccia e lo abbracciò fortissimo.

- S-sakuraaaaa… Mi s-stai s…soffocando…- mormorò Kero-chan, mentre la sua faccia assumeva un colorito che tendeva al blu.

- Ops…- Sakura lasciò andare il piccolo animaletto giallo, il quale riacquistava il solito colore ed iniziò:- Secondo i miei calcoli, cara Sakura, posso dirti che l’ultima carta di Clow che hai catturato era proprio la penultima che devi catturare… se soltanto il cinesino si decidesse a collaborare …-

- Ma lui collabora! Anzi, mi ha pure detto che vuole che sia io a prendere tutte le carte di Clow, e così mi darà anche le carte che ha catturato!-

- Non ci posso credere! Quando mai il cinesino è così gentile?-

- Forse lo è sempre stato… ma qualcuno non gli dava modo di dimostrarlo…- e guardò male il suo piccolo amico.

- Ehi, perché mi guardi in quel modo? Io non ho mai sottovalutato il cinesino! Mai!-

- Ah, sì?-

- Proprio! Comunque devo dirti una cosa, Sakura. L’ultima carta, è la carta del caos… ed è la più potente di tutte… non sottovalutarla mai… e mi raccomando, fatti accompagnare da Shaoran, ho paura che da sola non ce la farai…-

- Se è per questo, Shaoran mi ha sempre accompagnato ad ogni missione!-

- Ma sentila, la diva! Potrai farla solo quando avrai catturato anche la carta del caos! Ma soprattutto potrò farlo anch’io quando avrò riacquistato il mio vero aspetto!-

- LA CENA E’ PROONTAAA!- urlò dal piano di sotto Toyua.

- Sono ansiosa di vederti!-

- Sakura, non metterti troppa fretta… hai tutto il tempo del mondo, adesso che è finita la scuola… e mi raccomando, non mollare mai, Sakura… non mollare mai!-. A Sakura tornarono in mente le parole che le aveva detto Shaoran, poi, felice, volteggiò fino alla cucina e si apprestò a mangiare la sua abbondante cena.

 

Lo so che è corto, ma mi serviva per la... (sì, lo sappiamo! Ti serviva per la storia! Ndtutti) (Come lo sapete? Ndio) (Lo dici sempre! Ndtutti) (E va bè! Ndio) (Anche questo lo dici sempre! Ndtutti) (... Ndio) (Pure questo! Ndtutti). Ecco. Spero che vi sia piaciuto! A presto, Shiny94.

 

 

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Capitolo 2
*** L'invito ***


 

Salve! Vedo che non ho dato a fondo alle mie risorse da scrittrice pazza perchè solo laukurata89 mi ha recensito. (Grazie laukurata89! Mi hai fatto sentire decisamente meglio!)  Va bé, spero che questa volta mi lasciate una frasuccia di conforto: questo capitolo sarà decisamente più bello (e lungo) del precedente! E spero che vi piaccia! Fatemelo sapere! A presto! Shiny94.

 

 

Capitolo 2

L’INVITO

 

- Saaaaakuraaaaa!!!- urlò Kero-chan nell’orecchio della cattura carte.

- Yawn… che c’è, Kero?- domandò Sakura mezza assonnata.

- E me lo chiedi? Sono le undici e mezza e tu non ti saresti svegliata prima se non ti avessi chiamata!- rispose serio Kero-chan.

- Bè, questo è il bello delle vacanze:- e si alzò - ci si può svegliare a qualsiasi ora!-

- Sì, ma così non hai potuto rispondere alla telefonata di Tomoyo!- ribatté l’animaletto giallo.

- Tomoyo mi ha telefonato?- chiese curiosa Sakura.

- Sì, e mi è toccato andare a rispondere e…-

- COOSAAAA?!!? Sei andato a rispondere? Ma sei impazzito?! Mio papà e Toyua ti hanno visto?- esclamò esasperata la ragazza.

- No… perché non c’erano! Ora ti spiego: stavo cercano di svegliarti, quando ho sentito suonare il telefono. Supponendo che andasse a rispondere o tuo padre o tuo fratello, ho continuato a cercare di svegliarti. Ma nessuno rispondeva, così, senza farmi vedere, sono sceso in cucina ed ho visto che non c’era nessuno. Con una falsa voce ho risposto al telefono ed ho scoperto che era Tomoyo. Mi ha detto che ti cercava ed io le ho risposto che stavi ancora dormendo, così ha deciso di telefonarti più tardi. Poi ho riattaccato ed ho notato un foglietto sul tavolo. L’ho letto e c’era scritto che tuo padre è partito per lavoro e tornerà fra una settimana, mentre Toyua era andato in vacanza per il week-end con Yukito ed altri suoi amici da qualche parte… Quindi resterai sola per tre giorni, se va tutto bene! Dai, muoviti a chiamare Tomoyo!- disse Kero-chan, mentre guardava Sakura scendere velocemente le scale.

- I ragazzi d’oggi…: sempre di corsa!- sospirò il piccolo animaletto giallo.

Intanto Sakura aveva raggiunto il piano terra e si dirigeva verso il telefono. Lo afferrò e compose il numero di Tomoyo, poi aspettò.

- Pronto?- domandò la voce di una donna.

- Salve, sono Sakura! C’è Tomoyo in casa?- chiese gentilmente la ragazza castana.

- No, mi spiace. Ieri la signorina Tomoyo è partita per Yokohama… se vuole che le dia il suo numero di cellulare…- rispose la donna delle pulizie.

-Sì, grazie!- esclamò Sakura. Poco dopo ritornò la donna al telefono e diede a Sakura il numero di Tomoyo.

- Grazie mille, signora. Arrivederci!- si congedò Sakura.

- Arrivederci- e riattaccò. Anche Sakura riattaccò, poi riprese in mano il telefono e compose il numero di Tomoyo che aveva scritto su un foglio. Finito di digitare, premette il tasto verde ed aspettò.

- Pronto?-. Era la voce di Tomoyo.

- Tomoyo! Sono Sakura. Non sapevo che eri partita per Yokohama!- rispose Sakura.

- Oh, ciao Sakura. Volevo dirtelo stamattina, ma dormivi ancora…- disse Tomoyo.

- Eh, sai… con le vacanze ci si può alzare a qualsiasi ora e…- balbettò imbarazzata Sakura.

- Ho capito, non preoccuparti!- la tranquillizzò Tomoyo - Ad ogni modo, ti ho telefonato perché volevo sapere se ti andava di venire qui a Yokohama oggi, per divertirci un po’ nella mia nuova casa… c’è la piscina, un bel giardino e…-

- Davvero, Tomoyo?-

- Ma certo! E devi portarti solo il costume, un asciugamano…  insomma, il necessario per andare in piscina! Al cibo ci penso io… non preoccuparti!-

- Oh, Tomoyo! Sei fin troppo gentile! Allora accetto la tua proposta!-

- Bene! Ho invitato tutti i nostri amici, e sono già qui…-

- Ciao, Sakura!- sentì gridare dall’altra parte del telefono Sakura.

- Ehm, sono loro. Non ho rintracciato Shaoran, quindi potresti chiederglielo tu? Io devo occuparmi anche degli altri e…-

- Va bene, Tomoyo! Non c’è alcun problema! Lo chiamo io Shaoran! Tu vai pure a divertirti, che noi arriviamo fra un po’, ok?-  

- Tante grazie, Sakura! Ci vediamo dopo!- e mise giù la cornetta. Anche Sakura riattaccò, poi si precipitò in camera sua.

- Allora? Cosa voleva Tomoyo?- domandò Kero-chan alla ragazza.

- Mi ha invitata nella sua casa a Yokohama per questa giornata e mi ha chiesto se lo chiedevo anche a Shaoran …- disse, mentre riempiva il suo zainetto.

- Ah, sì? E come pensi di arrivarci? Sbattendo le braccia?- domandò Kero-chan.

- Ma no! Il papà mi accompagnerà con la sua macchi… ops! Il papà non c’è! E adesso?- si chiese disperata Sakura.

- Bè, vedrai che il maggiordomo di Shaoran saprà guidare un’auto e vi porterà velocemente a Yokohama!- rispose prontamente Kero-chan.

- Giusto! Però, Kero-chan, stavolta non verrai con noi!-

- Cosa?!!? E perché?!- esclamò sbalordito il piccolo animale.

- Per il semplice motivo che quando siamo andati in giro per Tokyo, sei voluto venire anche te, ed ogni volta sbucavi dal mio zainetto! Se qualcuno ci avrebbe visti, sai che tragedia! Mi porterò dietro il walkie-talkie così, se dovessi imbattermi nella carta del caos, mi potresti dare dei consigli!-

- Ma il walkie-talkie non ha un’onda così forte da poterci parlare da Tokyo a Yokohama!-

- Posso sempre usare la carta della forza!-. E prese il suo ciondolo, recitò la formula e la chiave si trasformò nello scettro. Poi prese la carta della forza e pronunciò:- Forza, rendi l’onda del walkie-talkie così forte da poter parlare da qua a Yokohama! Azione!- e colpì la carta. Dalla carta uscì una figura di donna che si divise in due scie luminose: una andò dentro al walkie-talkie di Kero-chan, l’altra in quello di Sakura.

- Ecco fatto! Mi porto dietro dei soldi, nel caso abbia la possibilità di comprarmi qualche souvenir- e prese quindici yen* dal suo portafoglio azzurro.

- Bene! Io sono pronta. Kero-chan, ricordati di non svuotare tutto il frigo, eh?-

- Stai tranquilla, Sakura! Non accadrà!-

- Ok, sono più tranquilla. Lascio un biglietto, nel caso o papà o Toyua tornassero prima del previsto!- e scrisse su un pezzo di foglio che era andata a trovare Tomoyo a Yokohama, e che sarebbe tornata entro le otto di quel giorno.

- Fatto! Ora vado da Shaoran! Ciao, Kero! Fai il bravo!-

- Sakura?-

- Che c’è?-

- Non vorrai presentarti da Shaoran in pigiama, vero?-. Sakura guardò in basso e vide che era ancora in pigiama.

- Oh, mio Dio!- e corse di nuovo in cameretta - Se non ci fossi stato te, Kero, avrei fatto la figura della stupida! Di sicuro!-       

- Quando non si fa niente senza di me…-. Poco dopo Sakura era pronta. Si diede un’ultima pettinata, poi corse fuori, chiuse a chiave la casa e corse verso quella di Shaoran. Quando arrivò, fece un profondo respiro, poi suonò al campanello. Poco dopo, si presentò alla porta il maggiordomo di Shaoran, che aprendo la porta, chiese:- Desidera?-

- Shaoran è in casa?-

- E’ fortunata: da cinque minuti è rincasato. Vuole accomodarsi?- disse il maggiordomo, facendosi da parte, per permettere a Sakura di entrare.

- Grazie!- rispose Sakura ed entrò in casa. La ragazza si guardò intorno molto curiosa: era stata solo una volta a casa di Shaoran e sembrava cambiata dall’ultima volta che c’era stata. Il maggiordomo fece accomodare Sakura in salotto, poi disse:- Le vado a chiamare Shaoran. Arriverà fra poco. Se intanto vuole bere qualcosa… le bevande sono tutte su quel tavolo!-

- Molte grazie!- esclamò Sakura, mentre il maggiordomo usciva dalla stanza. Sakura, intanto, andò a servirsi un bicchierone di succo di frutta, che bevve in un sol sorso. Poi si guardò ancora intorno. La casa di Shaoran era proprio grande! Tutto a stile cinese, che la rendeva ancora più antica, ma molto regale. Sakura fece ricadere il suo sguardo su un bellissimo quadro: raffigurava un’immensa prateria, divisa da un piccolo fiume, che andava a finire in un laghetto. Tutt’intorno erano cosparsi una miriade di fiorellini di ogni tipo e colore e, tra un cespuglio e l’altro, sbucavano qualche leprotto, dal diverso colore del pelo.

“E’ proprio un bellissimo quadro…”. I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Shaoran, accompagnato dal maggiordomo.

- Ciao, Sakura- disse Shaoran, sedendosi di fronte a lei.

- Ciao!-

- Come mai sei venuta a trovarmi?-

- Bè, Tomoyo mi ha telefonato, stamattina, e mi ha chiesto se volevo venire a trovarla a Yokohama, nella sua casa nuova. Io ho accettato, e mi ha anche chiesto di chiederlo a te, dato che quando ti ha telefonato, non ti ha trovato. Ed eccomi qua-

- Ah. Per me va bene, ma come ci andiamo?-

- Bè, mio padre e Toyua sono andati via, quindi mi chiedevo se il tuo maggiordomo sapeva guidare un’auto e portarci fino a Yokohama…-

- Mi spiace, ma Roger non sa guidare neanche una bicicletta…-

- Oh. Allora…?-

- Non so… o prendiamo una corriera o…-

- Ci sono!- Sakura batté le mani, poi, notando che il maggiordomo poteva benissimo ascoltarli, si alzò e bisbigliò qualcosa nell’orecchio sinistro di Shaoran. Dopo Sakura si alzò e disse:- Potrebbe funzionare, no?-

- Sì, è vero! Basta seguire sempre l’autostrada… Ok, vado a prepararmi le cose… vieni con me?-

- Sì- e si diressero verso il piano di sopra, nella camera di Shaoran.

- Passami quegli occhialini!- disse Shaoran a Sakura, indicandole un comodino.

- Eccoli…- e li lanciò al suo proprietario.

- Grazie- rispose e continuò a fare il suo zainetto. - Secondo te dovrei prendermi anche degli altri abiti, oltre a quelli che indosso?-

- Bè, se nel caso ti si bagnassero…-. Allora Shaoran si diresse verso il suo armadio e scelse una maglietta e due pantaloncini corti con disinvoltura, poi li ficcò nello zainetto e lo chiuse con la cerniera.

- Bene, ho finito! Possiamo andare!- disse, mentre si caricava in spalle il suo bagaglio.

- Roger, noi andiamo!- annunciò Shaoran al maggiordomo, quando furono arrivati al piano terra.

- E con cosa?-

- Con la corriera- mentì Shaoran.

- Ma allora lascia che ti dia mille yen, nel caso un rapitore vi rapisse ed esigesse riscatto- disse Roger, porgendo a Shaoran mille yen, mentre Sakura e Shaoran caddero a gambe all’aria. Poco dopo, Sakura e Shaoran uscirono dalla casa di quest’ultimo ed andarono sul retro. Attenti che nessuno li osservasse, Sakura, lanciò la carta dell’illusione, poi pronunciò:- Illusione, fai credere a tutti che siamo avvolti in una nuvola. Azione!- e la colpì con lo scettro. Poi disse:- Nuvola! Fai scendere vicino alla Terra le nuvole. Azione!-. Infine esclamò, tenendo ben saldo in mano lo scettro:-Volo!- e lei e Shaoran montarono sullo scettro trasformato in un mezzo di trasporto per il volo alquanto scomodo.

- Sei pronto, Shaoran? Allora andiamo!-. E Sakura diresse il suo scettro in alto, vicino alle nuvole, che, grazie alla carta della nuvola, si erano abbassate.

- Forza, Shaoran. Abbiamo parecchia strada da fare!-

 

 

*Non so quanti yen corrispondano ad un euro, quindi fate finta che gli yen abbiano lo stesso valore degli euro.

 

Allora, che ne dite? Che giudizio mi date? Questo non è tanto male, non vi pare? Bè, io aspetto le vostre recensioni con ansia! Sono sicura che lo farete! Allora, fase ringraziamenti!

Laukurata89: hai visto? Alla fine l’ho aggiornata! Anche secondo me quel cappy era abbastanza sdolcinato… vedrai gli altri!

 

Allora, come ho specificato prima, recensitemi! Potete pure dire che il capitolo non è stato di vostro gradimento e che sarebbe bene se fosse più lungo o interessante, o più reale… a me sta bene comunque! Bè, spero che stressarvi serva a qualcosa! A presto! Shiny94.

 

 

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Capitolo 3
*** L'hotel Acquadimare ***


CIAO!!!! Come va la vita? Allora, finalmente sono tornata ed ho aggiornato la ff! Questo cappy sarà quello più scemo di tutti! Sarà anche un po' irreale perchè i discorsi che fanno Sakura e Shaoran a tavola sono decisamente opera della mia mente pazza! Poi ci sarà una litigata fra i due piccioncini che scommetto non potrebbe accadere, anche per un motivo così banale! Ah, mi dispiace un kasino aver detto quelle brutte cose su Eriol, ma dovevo far rilassare Shaoran! Scusatemi, fan di Eriol! Non squartatemi!! Va bè, dicevo questo capitolo non sarà il massimo, ma il prossimo... vedrete! Shiny94.

Capitolo 3

L’HOTEL ACQUADIMARE

Dopo circa un’ora di viaggio, i due ragazzi erano quasi arrivati alla periferia di Yokohama. Ormai mancavano una decina di chilometri.

- Accidenti, ho il fondoschiena dolorante!- si lamentò Shaoran.

- Anche il mio non è da meno… e le mani sono piene di crampi- rispose dolorante la Cattura Carte.

- Non sai quanta voglia ho di arrivare a Yokohama! Non riuscirei a sopportare ancora una mezz’ora questo dolore… a proposito di arrivo, quanto manca?-

- Qualche chilometro in un quarto d’ora dovremmo arrivarci… è un quarto all’una… mi brontola la pancia…-

- A chi lo dici! Il mio stomaco brontola da quasi mezz’ora… e non ci siamo portati niente da mangiare!-

- Già. Comunque non pensiamoci, ormai…- ma si dovette interrompere, perché una strana sensazione le percorse il corpo.

- Shaoran …- mormorò Sakura.

- Sì… questa è la presenza di una carta di Clow! Fai retromarcia, che dobbiamo localizzare il posto!- esclamò Shaoran, mentre Sakura faceva andare all’indietro il suo scettro.

- Shaoran …- sussurrò di nuovo Sakura.

- Sì?-. Sentirle pronunciare il suo nome così lo fece arrossire un poco.

- Shaoran, questa è l’ultima carta… che dovrò catturare… e se non ce la facessi?-

- Davvero è la tua ultima carta? Qual è?-

- La carta del caos-. Shaoran non disse niente. Fu di nuovo Sakura a rompere quel silenzio.

- Ce la posso fare?-

- Sakura… ce la farai… sono sicuro che ce la farai, come sono sicuro che mi chiamo Shaoran. Sei una Cattura Carte formidabile e insieme riusciremo a catturare anche l’ultima carta! Anche se è molto forte!-. Arrossì ancora di più.

- Shaoran …-

- Che c’è?-. Ora era veramente paonazzo.

- Quando avrò catturato anche l’ultima carta…- ma fu interrotta dal ragazzo, che esclamò:- Eccoci arrivati! La carta si trova in quell’hotel!-. Sakura e Shaoran scesero dello scettro, che tornò normale, poi il cinese le disse:- Ricordati che dobbiamo sembrare dei clienti normali, quindi prenderemo una camera a testa, ok?-

- Ma… ma io ho solo quindici yen…-

- Non preoccuparti, pago io per te!-

- Grazie Shaoran! Te li restituirò quando torneremo a casa-

- Non importa! Considerali come un regalo…-. Stava per scoppiare dal rossore.

- Ma…-

- Niente ma! Questo è un regalo che ti faccio e tu non puoi rifiutarlo! Su, andiamo e comportiamoci da clienti normali!- e la trascinò dentro all’hotel. Si avviarono verso la reception e Shaoran suonò il campanello sul bancone. Poco dopo arrivò dietro al bancone un uomo di mezz’età che chiese:- Desidera?-

- Due camere da letto per un soggiorno di due giorni e una notte- rispose Shaoran.

- Bene. I vostri genitori?-

- Sono già arrivati qualche giorno fa…- non potevano certo dire che erano arrivati da soli.

- Va bene. Aspettate…- l’uomo si girò e guardò nella bacheca che prima era alle sue spalle.

- Mi spiace, è tutto prenotato. E’rimasta solo una camera per due persone…- e porse la chiave. Sakura e Shaoran avvamparono, ma il cinese disse:- Va bene anche così. Grazie mille, arrivederci- e si dileguarono.

- Dunque… la stanza numero centododici…- disse Shaoran, mentre guardava la chiave.

- Qua arriva solo al cinquantatre… proviamo a salire?-

- Sì-

- Novantanove, cento… penso che dovremmo salire ancora- annunciò Sakura e con Shaoran salì le scale.

- Certo che sto hotel è un vero labirinto! Ci manca solo che dovessimo andare fin sul tetto!- esclamò Shaoran.

- Già… ah, eccoci arrivati!- disse felice Sakura, fermandosi davanti ad una porta con la targhetta che diceva: "stanza n°112". Shaoran infilò nella toppa la chiave e dopo due giri, la porta si aprì. Appena entrati videro un grande salone dalle piastrelle in marmo rosa, pieno di poltroncine e divani dai colori vivaci e dai ricami molto curati, con un tavolino in vetro verde al centro adornato da un vaso di molti fiori sotto ad un centrino bianco bellissimo. Ad una parete era attaccato un’enorme televisore a quarantadue pollici e sotto ad esso c’era un comodino con il telecomando. Al soffitto era appeso un lampadario veneziano bellissimo, pieno di cristalli pendenti e catenine. Infine, sulla parete di fronte al televisore c’era un’enorme vetrata che dava uno spettacolo straordinario: c’era un laghetto in mezzo a piante curatissime e fontane decorate nei minimi dettagli. Una stradina di sassolini circondava il laghetto, e continuava in un prato ricco di piscine, capi sportivi, ecc…, ombreggiato talvolta da delle bellissime querce con panchina molto lavorata ai piedi. La stradina finiva in un boschetto di betulle molto grazioso in cima ad una collinetta ricoperta da aiuole fantastiche. Intimoriti da tanto lusso, Sakura e Shaoran continuarono la loro esplorazione. Il salone finiva con un corridoio parallelo alla porta d’entrata. Per terra era disteso un tappeto rosso di seta stupendo, con ricami attenti ad ogni minimo dettaglio e molto fini, con molti colori sgargianti. In fondo al corridoio c’era un’ampia finestra con relativo davanzale. Alle due pareti erano state collocate tre porte: una porta sulla parete a sinistra e due sull’altra. Supponendo che la camera da letto fosse celata dietro alla porta a sinistra, i due ragazzi aprirono proprio quella. Come avevano previsto, dietro quella porta c’era la loro nuova camera da letto: alle due pareti di destra e di sinistra erano stati messi i due letti. Erano identici, se non per le lenzuola: quelle di un letto erano rosse, le altre erano blu. I letti erano esageratamente enormi: quasi a due piazze e molto lunghi.

- Neanche dovesse dormici un intero esercito!- esclamò Shaoran guardando i due letti. Come tutto il resto, erano molto lussuosi: a baldacchino, con dei cuscini stupendi, molto grandi e soprattutto molto morbidi. Vicino ad ogni letto era stato sistemato un comodino per appoggiare le cose, con tre cassetti molto capienti, uno dei quali aveva un telefono fisso appoggiato sopra. Vicino al letto blu era stato attaccato un televisore da parete, molto simile a quello che c’era all’entrata, anche se più piccolo. In fondo alla stanza c’era la solita finestra molto ampia con il davanzale ed il termosifone sotto; poi, sulle stesse pareti dei letti, vicino alla finestra, c’erano due armadi: uno enorme e uno più o meno la sua metà. Al centro della stanza, c’era un tavolo in mogano molto raffinato con sedie dello stesso tipo e molto comode. Infine, attaccato al soffitto, pendeva un lampadario bellissimo, identico a quello che c’era nel salone.

- Wow! Che lusso!- esclamò Sakura, mentre appoggiava il suo zainetto sul letto rosso. - Penso che dovremmo telefonare a Tomoyo che non possiamo venire…- disse la ragazzo al suo compagno, mentre il quale annuiva. Sakura prese la cornetta in mano e digitò il numero di cellulare di Tomoyo.

- Pronto?-

- Ciao, Tomoyo. Sono io, Sakura-

- Ciao, Sakura! Come va?-

- Bene, grazie. Ti volevo dire che purtroppo io e Shaoran non possiamo venire da te a Yokohama perché abbiamo rintracciato l’ultima carta che devo catturare! Ora ci troviamo in un hotel a quattro stelle, l’hotel Acquadimare. Siamo appena arrivati e…-

- Oh, mi dispiace tanto… non riuscirò a riprendere al tua ultima cattura… pazienza…-. Sakura cadde a gambe all’aria.

- Oh, Tomoyo!-

- Bè, grazie di avermi telefonato, Sakura, mi ha fatto molto piacere! Ci vedremo un altro giorno, ok?-

- Va bene. Ci vediamo, ciao!-

- Ciao!- e riattaccò.

- Direi che è ora di andare a sfamare i nostri poveri stomaci!- sentenziò Shaoran e con Sakura scese al piano terra.

- Dunque, questa dovrebbe essere la sala da pranzo…- disse Sakura guardandosi intorno. - Shaoran, ho trovato un tavolo libero!- esclamò Sakura e si diresse verso un tavolino già imbandito, ma senza cibo, coperto da una tovaglia di un rosa sbiadito, insieme a due sedie, una di fronte all’altra, con dei cuscinetti incorporati verde smeraldo, che le rendeva molto comode. Sakura e Shaoran si sedettero ed aspettarono il cameriere.

- Certo che quest’hotel è proprio lussuoso! Guarda che lampadari! E che pavimento! E… Shaoran?- Sakura si interruppe nel vedere che Shaoran, con il viso rivolto alla finestra, assumeva un’aria pensierosa ed al tempo stesso triste.

- Shaoran?- lo richiamò Sakura. Shaoran si girò di scatto verso Sakura e chiese:- Cosa c’è?-

- Ehm… mi sembravi pensieroso… a cosa pensavi?-

- Io? Bè, a nulla di particolare! Non preoccuparti!-. Ricominciava ad arrossire.

- Ah. Bè… se c’è qualsiasi…- ma l’arrivo del cameriere la interruppe.

- Avete deciso cosa ordinare?- domandò.

- Io vorrei pasta al sugo e spezzatino. Di bibita prenderei una coca-cola. Tu, Shaoran?-

- Io prendo riso ai funghi, carne di cavallo e un’aranciata, grazie-

- Prego. Fra poco arriveranno le vostre pietanze- e si allontanò.

- Shaoran …?- iniziò Sakura.

- Sì?-

"Perché mi chiama in quel modo? Sto diventando sempre più rosso! Sto facendo la figura dello scemo!"

- Ecco… sei sicuro di stare bene?-

- Certo. Non preoccuparti, io sto bene! Perché? Sembravo malato?-

- No, no. E’ che…-

- E’ che?-

- Ehm… niente… niente, niente! Stavo solo dicendo tra me e me!-

- Se lo dici tu…-

- Aspetta! Per dirti tutta la verità… mi sembravi triste…-

- Oh. Bè, ti assicuro che non c’è niente che mi turbi…-

- Sicuro?-

- Certo! Stai tranquilla Sakura. Non ho niente di particolare… forse ti sembravo stanco… sai, quel viaggio mi ha indebolito parecchio…-

- Sì, capisco. Allora scusami per il malinteso!-

- Fa niente…- e ripiombarono nel silenzio totale. Poi d’improvviso Shaoran diventò bordeaux e chiese:- Sakura, posso farti una domanda? Ehm… piuttosto personale?-

- Certo, dimmi pure-

- Ecco… tu che… che cosa ne pensi di Eriol?-. Super bordeaux.

- Io? Bè, è un ragazzo molto gentile, tranquillo ed intelligente. Mi sta simpatico…- Shaoran acquistò la sua solita espressione di gelosia, ma continuò:- Ma… ti p… ti piace?-. Strasuper bordeaux.

- Eriol? A me? Vuoi scherzare? Neanche per sogno! Preferisco Yamazaki che Eriol!-

- Fiuuuu…- Shaoran era parecchio sollevato, sia perché era riuscito a fare la domanda tanto rimuginata dentro la sua mente, sia perché era contento della risposta di Sakura.

- Le pietanze sono arrivate, signori!- disse il cameriere, mentre porgeva i cibi.

- Grazie mille!- disse Sakura sorridendo.

- Dovere. Arrivederci-. I due ragazzi incominciarono a mangiare.

- E comunque…- ricominciò Sakura tra un boccone e l’altro -… penso che Tomoyo ed Eriol facciano proprio una bella coppia!-

- Mmm… dici?-

- Sì, dico!- ripiombò il silenzio. Ormai era molto frequente: troppo imbarazzati dalla situazione e non riuscivano mai a dire qualcosa di intelligente. Tutto fuori argomento. Se ci fossero stati Tomoyo, Eriol, Yamazaki, Chiharu, Naoko e Rika sarebbe stato tutto più lucido e sciolto ma in due era una vera tomba. Shaoran aveva tanto desiderato trovarsi solo con Sakura, ma dati gli avvenimenti, si dovette ricredere.

- E… senti, Shaoran, dopo mangiato possiamo fare un salto nella sauna?-

- Ehm…-

- Ti prego! Ho sempre sognato di andare in una sauna, ma non voglio andarci da sola!- Sakura fece gli occhi dolci e si avvicinò con il viso a quello di Shaoran, il quale stava per svenire dalla vicinanza tra lui e Sakura, ma anche per l’eccessivo rossore.

- Ehm… e… e va bene!- balbettò.

- Oh, grazie Shaoran!- Sakura si sporse così tanto da riuscire a cingere il collo di Shaoran con le sue braccia.

- Occhio, che travolgi il tavolo!- esclamò Shaoran, ormai completamente rosso dalla testa ai piedi. Sakura, mortificata ed un po’ arrossata dalla risposta brusca di Shaoran, si staccò da lui e si sedette composta. Accortosi che Sakura cercava accuratamente di evitare il suo sguardo, Shaoran iniziò:- Ehm… io non intendevo…- Sakura alzò lo sguardo e scosse la testa:- Non preoccuparti, sto bene. E’ solo che a volte sono un po’ troppo impulsiva… e invadente-

- Ma va bene così…- si lasciò scappare il ragazzo che, dopo essersi accorto delle sue parole, diventò rosso oltre le soglie del preoccupante ed iniziò ad ingozzarsi di più cibo che poteva. Sakura, sbalordita dalla reazione di Shaoran, ritornò al suo piatto di pasta.

- Shaoran, io penso che rischierai di soffocarti per quanto cibo mangi- Shaoran si fermò e recuperò la sua lattina di aranciata, finita per terra da quanto spazio si faceva mentre mangiava. La bevve tutta in un sorso, poi ricominciò a mangiare, ma seguendo il consiglio di Sakura.

- Aaaah… che abbuffata- sospirò Shaoran, dopo aver finito tutto il suo pranzo. Poco dopo anche Sakura aveva finito il cibo ed insieme andarono nella loro residenza a cambiarsi. Prima iniziò Sakura che, con un asciugamano sotto braccio ed il costume in mano, andò in bagno. Intanto Shaoran si disfava lo zainetto e quelle poche cose che si era portato dietro, le sistemò nella sua camera. Poco dopo tornò in cameretta Sakura con addosso il costume che Shaoran non poté vedere perché era coperto dall’asciugamano che la Cattura Carte si era cinta sotto le ascelle. Arrossì un poco.

"Scemo, non arrossire!"

- O-ok. Adesso vado io- disse Shaoran, mentre Sakura annuiva. Il ragazzo uscì dalla camera, mentre Sakura rimase sola nella stanza.

"Certo che è proprio una situazione imbarazzante!" sospirò Sakura, mentre si sedeva sul bordo del suo letto.

"E’ la prima volta che dormo nella stessa stanza di Shaoran … chissà che effetto fa…".

Si sdraiò.

"Certo che questa è proprio una strana avventura… prima dovevamo andare da Tomoyo, poi… puff! Ecco un contrattempo. Io e Shaoran in un albergo alla ricerca dell’ultima carta…"

Si girò verso il letto di Shaoran.

"Shaoran … sono certa che tu mi stai nascondendo qualcosa… non sembravi per niente stanco… a pranzo eri assente… eri triste…"

Alzò il busto.

"Perché sei triste, Shaoran? Che cosa succede? Perché tutte quelle strane domande a pranzo? Vogliono dire qualcosa?"

Scese dal letto.

"Non ti ho mai visto triste, Shaoran … è la prima volta… tu sei sempre arrabbiato o imbarazzato, ma triste…"

Si infilò le ciabatte dal bagno.

"E se ti vedrò piangere? Quanta tristezza invaderà il mio cuore… io non posso vederti piangere!" Improvvisamente, Shaoran aprì la porta e con un asciugamano in vita, disse:- Allora, andiamo?-

- Sì…- ed uscirono dalla camera, dirigendosi verso la sauna.

"Ecco. E’ ancora triste!" penso tristemente Sakura mentre vedeva sul viso di Shaoran dipingersi un velo di tristezza.

"Devo chiederglielo! Non posso vederlo così!". Strinse le mani.

- Shaoran, devo chiederti una cosa e rispondimi sinceramente!-

- S-sì…- Shaoran fu sorpreso dalle parole di Sakura.

- A pranzo ti ho chiesto se eri triste, ti ricordi?-

- Sì-

- E tu mi hai risposto che eri stanco-

- Esatto-

- In verità eri triste, Shaoran. Ammettilo, per una volta!-

- Ma io non ero triste! Ti avevo già detto che ero solo stanco, tutto qui-

- Shaoran, ti prego, non mentire con me! Sono sicurissima che tu mi stai nascondendo qualcosa…-

- Ti sbagli, Sakura, io non ti nascondo assolutamente niente! E perché dovrei, scusa?- Shaoran continuava ad insistere, ma Sakura non era da meno.

- Basta dire bugie! So che tu stai mentendo per una causa che ancora non capisco! Dimmi tutto quello che vuoi!- gli urlò la ragazza.

- Sakura, stai fraintendo tutto! Io non ti sto mentendo! Non lo farei mai!- Shaoran cercava di restare calmo, ma Sakura lo stava facendo esasperare.

- Io credevo che ti potevi fidare di me! Invece mi sbagliavo! Sei solo un bugiardo!- Sakura iniziava a piangere. Shaoran, particolarmente offeso dalle ultime parole di Sakura, le gridò:- Bene! Se tu mi ritieni tale, non abbiamo altro da dirci! Cercherò la carta di Clow da solo. E ora vai pure alla tua stupida sauna! Io ho altre cose da fare!- tornò indietro verso la sua residenza, ma Sakura fece in tempo a urlargli:- PERFETTO! NON CHIEDEVO DI MEGLIO! AVREI PREFERITO NON INCONTRARTI MAI!- e Sakura si rivolse nel lato opposto della direzione di Shaoran, verso la sauna, ma mentre si girava, la ragazza vide Shaoran che ormai non camminava più, ma correva più forte che potevano permettergli le sue povere gambe, e le parse anche di sentire un singhiozzo.

 

Puff! Finito! Allora, è abbastanza irreale, vero? Bé, dal prossimo cappy la ff sarà più bella! Ora i ringraziamenti!

francy91: ciao! Sono strafelice che ti sia piaciuta la mia ff, ma anche come scrivo! Vedrai che presto succederà qualcosa fra Sakura e Shaoran! E' questione di un capitolo! Grazie mille per i complimenti! Baci!

Anto Chan: grazie di seguire tutte le mie ff! Spero che ti sia piaciuto anche "Il prigioniero"! Sei stata anche la prima che mi ha recensito sulla mia ff di Card Captor Sakura! Grazie millissime! Ciao!

Geo88: hai ragione: Shaoran, nella mia ff, è molto più sciolto che nel Manga, comunque in questo cappy l'ho fatto un po' più imbranato, si vede? Grazie mille per il consiglio! Grazie!

Ed ho finito anche i ringrziamenti! Nel prossimo cappy fra Sakura e Shaoran scoccgerà la scintilla! Fra poco aggiornerò! Ciao! Shiny94.

 

 

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Capitolo 4
*** Una notte speciale ***


Una mega ciao a tutto il mondo! Oggi mi sento strafelice xkè ho ricevuto un sacco di recensioni! Ah, che bello! Prima che iniziate a leggere questo cappy, devo porgere le mie più grandissime scuse a laukurata89 che proprio qualche ora fa, mi sono accorta che un pezzo del suo cappy era molto simile a quello che ho scritto qui! Se l'avessi saputo prima, l'avrei riscritto! Mi spiace infinitamente! Spero che sarai comprensiva... comunque, basta con le lagne! In questo cappy succederà qualcosa fra Sakura e Shaoran! (Uh-uh!). Forza, leggete e ditemi cosa ne pensate! Forse sarà un po' sdolcinato, l'inizio leggermente triste e poi... vedete voi! Ciao! Shiny94.

 

Capitolo 4

UNA NOTTE SPECIALE

 

Shaoran Li correva il più forte possibile verso la sua stanza scosso da piccoli singhiozzo e rigato in viso da lacrime che scendevano copiose sulle guance arrossate. Le scacciò via con il dorso della mano, ma senza un gran risultato perché le lacrime non cessavano a smettere di scendere. Shaoran piangeva. Piangeva perchè la persona che riteneva la più importante al mondo gli aveva dato del bugiardo. Lo aveva ferito, gli aveva distrutto il cuore e trafitto l’anima con cinque dolorose e finali parole: “Avrei preferito non incontrarti mai”. Queste parole continuavano a rimbombargli in testa e non volevano andarsene. Quanto possono far male cinque innocenti parole. Ma se sono dette dalla persona che si ritiene speciale, non saranno più innocenti, ma orribilmente dolorose e impossibili da accettare. Shaoran aprì la porta con le chiavi e, dopo essersi reso conto che Sakura avrebbe potuto rimanere chiusa fuori, lasciò le chiavi nella toppa ed entrò. Non voleva far soffrire ancora Sakura. Lui l’amava ancora, ma Sakura sembrava che volesse tutti i suoi sogni si sgretolassero lentamente sulla sua esistenza per sempre. Quando si sarebbero riconciliati? Lui troppo timido per fare il primo passo, lei troppo ferita per fare altrettanto. Ma anche entrambi orgogliosi. Troppo orgogliosi per ammettere che effettivamente avevano sbagliato. Ma quando uno avrebbe messo da parte l’orgoglio e la timidezza ed avrebbe fatto il primo passo? E se non avrebbero più fatto la pace? Impossibile! Pensò il ragazzo, ma la consapevolezza della probabilità che c’era di tornare ad odiarsi come all’inizio della loro storia stava trafiggendo il povero cuore del giovane ragazzo. Non avrebbe mai creduto che avrebbero potuto litigare. Si erano costruiti insieme un’amicizia così forte che nemmeno la distanza avrebbe potuto sciogliere. Ma alla fine erano stati loro la romperla… “Bene! Se tu mi ritieni tale, non abbiamo altro da dirci! Cercherò la carta di Clow da solo. E ora vai pure alla tua stupida sauna! Io ho altre cose da fare!”. Di tutte le cose che aveva detto poco prima, a neanche una credeva. Ma se Sakura lo riteneva un bugiardo, Shaoran non poteva fare altro che risponderle a tono, anche se tutte le sue parole erano false.

Shaoran si accasciò sul divano. “Perché?”

*

“Perché?”. Sakura Kinomoto correva dalla parte opposta di Shaoran. Correva il più forte possibile perché non voleva che il cinese la vedesse così fragile. Così ferita. “Avrei preferito non incontrarti mai”. Queste parole le fecero più male di quanto credeva. Non sapeva di essere tanto crudele da riuscirle a pronunciare. In realtà Sakura avrebbe preferito incatenarsi con delle catene di piombo e dei lucchetti d’oro, infilarsi dentro una botte di ferro e buttarsi giù dalle cascate del Niagara, piuttosto di dire quelle parole. Soprattutto a Shaoran. A Shaoran voleva universi infiniti di bene e non si sarebbe mai permessa di dirgli delle brutte cose. Ma la frase “Bene! Se tu mi ritieni tale, non abbiamo altro da dirci! Cercherò la carta di Clow da solo. E ora vai pure alla tua stupida sauna! Io ho altre cose da fare!” l’aveva così ferita che aveva voluto assolutamente urlargli qualsiasi parolaccia le venisse in mente. E alla fine aveva detto quelle cinque innocenti parole. Cinque piccole parole dette da una ragazza dall’animo candido, che si era macchiato di ribellione e di una folgorante rabbia. Lei voleva che Shaoran non le mentisse mai e, soprattutto di fronte all’evidenza. Ma ciò non era possibile, e Sakura lo sapeva bene, però pensava che Shaoran potesse essere più aperto e dire la verità. Anche la verità che fa male…

“Davvero, Sakura?” si disse. No… forse Shaoran le ha nascosto la sua tristezza perché non voleva rivelarle qualcosa che le poteva fare male. Qualcosa come: “Sakura, io non amo te, amo Meilin!”, oppure: “Sakura, ho deciso di cambiare scuola…” o ancora: “Sakura, la tua sciarpa non mi serva più. Tienila”. No. Shaoran non le avrebbe mai detto quelle cose. Due lacrime scesero dai suoi dolci occhi verdi e si versarono sulle gote ancora arrossate per il litigio, ed andarono a morire sulle sue labbra. Solo in quel momento si rese di aver fatto il suo errore più grande della sua vita. Shaoran poteva tenerle nascosto qualsiasi cosa, lei non poteva invadere la sua vita. Non poteva dargli del bugiardo. Non poteva essere felice se non lo avesse mai incontrato. Anche se era stata ferita dalle parole di Shaoran, aveva lei iniziato a offenderlo e quindi lui doveva essere più ferito di lei. Mise da parte il suo orgoglio, cacciò via le lacrime più che poteva, lasciò perdere la sauna e, sperando di trovarlo nel loro appartamento, si diresse proprio lì.

“Forza Sakura, è ora di essere più umile, meno aggressiva ed impulsiva e chiedere infinite scuse a Shaoran”.

Si diresse con passo deciso verso la stanza n°112 e quando ci fu davanti l’aprì. Vide Shaoran addormentato sul divano, stringendo a sé un cuscino e l’asciugamano, che prima era cinto alla sua vita, ora stava a terra, ai piedi del divano. Se lo tolse anche lei.

La bocca di Shaoran era semiaperta, dalla quale usciva un piccolo fischio che Sakura non sapeva se interpretarlo come un russare o un’espirazione. Il volto era rigato dalla scia irregolare delle lacrime che erano finite tutte sotto il suo collo, poi cadute come pioggia sul pavimento splendente. Le si strinse il cuore a vederlo ridotto così, che, d’altra parte, era colpa sua. Si avvicinò a Shaoran con cautela, cercando di non svegliarlo. Gli alzò il busto per permetterle di sedersi, per poi appoggiare la testa del ragazzo sulle sue ginocchia. Iniziò ad accarezzargli i folti capelli castani che erano spettinati talmente tanto da ricoprirgli anche i suoi occhi, nascosti dalle palpebre. Erano così morbidi che si perse ad accarezzarglieli. Poi gli osservo il viso. Sembrava ancora un bambino piccolo! Aveva un viso così innocente e tenero che veniva voglia di baciarlo. Sakura iniziò anche ad accarezzargli le guance rosate così lisce che si poteva anche scivolarci. Solo che il divertimento stava per finire, perché Shaoran, lentamente, stava aprendo le palpebre. Quando si rese conto di chi gli stava vicino, diventò bordeaux di colpo ed alzò il busto così velocemente che Sakura quasi non riuscì a vederlo. Poi si girò verso di lei e chiese terrorizzato:- Da quanto tempo sei qui?!-

- Da un po’…-

- Ah-

- Senti, volevo dirti che mi dispiace tanto di averti detto quelle cose. Non devi credere a nessuna di quelle parole. Mi sono comportata male e tu non devi per forza dirmi i tuoi segreti e se tu dici che non c’è niente… bé, dovevo crederti-

- Dispiace anche a me, Sakura. E non è vero che non dobbiamo dirci più niente. Non è vero neanche che andrò a cercare la carta di Clow da solo. L’andremo a cercare insieme perché… siamo una squadra, giusto?-

- Sì. Dimentichiamoci tutto! Adesso torniamo ad essere amici e poi… tutto come prima, ok?-

- Ok!- e Sakura gli porse la mano per permette al suo amico di stringerla, ma Shaoran si sporse al di là della mano di Sakura e andò a cingerle la vita con le braccia. Fu l’unica volta che Shaoran non arrossì, anzi, si sentiva a suo agio. Sakura, da prima spiazzata dall’intrepidità di Shaoran, poi si rilassò e circondò il suo collo con le braccia. Dopo appoggiò il capo sulla spalla di Shaoran e chiuse gli occhi. Poteva sentirne tutto il buon profumo che aveva addosso Shaoran ed anche quello della casa. Era tutto bellissimo e Sakura pensava di essere al settimo cielo.

- Sakura- sussurrò Shaoran nell’orecchio della sua compagna. Sentiva il respiro di Shaoran sul suo collo e la cosa le provocò un brivido lungo la schiena. Sakura, intimidita, disse:- S-sì?-

- Promettimi che non litigheremo più, ok?-

- Certo. Non avesti potuto farmi una richiesta migliore- rispose Sakura. Strinse un po’ a se Shaoran per sentirgli il cuore sul petto nudo battergli. Eccome gli batteva! Batteva all’impazzata e non sembrava smettere di pulsare.

- Ehi, vuoi un’iniezione del mio sangue o ce la fai con il tuo? -

- Mmmm… che dici?-

- C’è il tuo cuore che continua a mandare sangue in tutto il tuo corpo!- Sakura si distaccò un po’ da Shaoran per appoggiarli la mano sul cuore.

- Senti!- gli prese la mano e l’appoggiò sul cuore del cinese .

- Mmmm… già. Batte molto! Ma scommetto che il tuo non è da meno!- ed alzò la mano per sentirgli il cuore, ma, imbarazzato, non sapendo dove mettere le mani perché ormai Sakura stava crescendo per bene. Così ritirò la mano, rosso fino al cervello. Ma Sakura gli afferrò la mano e la posizionò sul suo cuore.

- Allora?-

- Ehm…- Shaoran era ancora rosso, mentre si rendeva conto di avere la mano appoggiata sul petto sviluppato di Sakura.

- Ehm, tutto a posto! Il tuo non batte così tanto-

- Certo, perché tu ci hai messo tre secoli!-

- Ehm…-

- Vabbè! Che ne dici di andare a cercare la carta di Clow? Insieme, s’intende!-

- E perché?-

- Perché abbiamo a disposizione tutto il pomeriggio e sera di oggi, fino a mezzanotte di domani! Se non la troviamo in tempo?-

- Possiamo prolungare qui i nostri giorni!-

- Ma ti ricordo che io ho a disposizione tre giorni! Mio padre e Toyua tornano fra tre giorni e come gli spiego che ci siamo dovuti fermare in questo albergo al posto di andare a Yokohama da Tomoyo?-

- Giusto! Allora andiamola a cercare!-

*

- Aaaaaah! Mi sono abbuffato come non mai!- sospirò Shaoran, mentre si lasciava cadere sul divano.

- Devo ammettere che eri peggio di Yukito!- esclamò Sakura, accomodandosi vicino a lui.

- Bè, devo dire che è stata proprio una bella giornata! Peccato, però, che non abbiamo trovato la carta di Clow!-

- E se si fosse spostata?-

- Impossibile! La carta del caos, quando si trova un bel posto ampio, pieno di persone e molto comodo, non si muove più!-

- Capisco. Vorrà dire che la cercheremo domani! Io, intanto, direi che dovremmo usufruire dei giorno che staremo qui per guardare la televisione!-

- Concordo pienamente!- Sakura andò a prendere il telecomando, poi si sedette sul divano ed accese il televisore, schiacciando un pulsante del telecomando. Dopo alcune ricerche, Sakura si fermò ad un film.

- Questo sembra interessante! Ti va di guardarlo?- domandò Sakura.

- Boh. Non so di cosa si tratti, ma comunque… proviamo!- e si misero a guardare il film. Ormai erano arrivate le dieci e il film continuava a tirare per lunghe. Sakura si sentiva le palpebre pesanti, così pesanti che dovette arrendersi al sonno e chiuderle, per poi lasciarsi andare al mondo dei sogni. Shaoran, intanto, cercava di stare attento al film, ma lanciare ogni tanto occhiate a Sakura era più forte di lui. Una volta si mise perfino a contemplarla per un buon minuto abbondante, ma dovette ricomporsi, richiamato da Sakura che si era accorta che la stava fissando. Così non si voltò più e finse interesse particolare al film, ma quando sentì un peso appoggiarsi lentamente alla sua spalla, dovette girarsi per vedere cosa si era lasciato scivolare su di sé e scoprì con sorpresa che era la testa di Sakura, ormai troppo pesante da sostenere in posizione eretta.

- Sakura… che…?- ma si dovette fermare perché si rese conto che Sakura non poteva ascoltarlo: si era addormentata. Così Shaoran si alzò dal divano, spense la televisione, poi passò un braccio dietro le ginocchia di Sakura, un altro sotto le ascelle e la alzò dal divano, issandola in braccio. Uscì dalla stanza, spegnendo la luce, poi entrò nella loro stanza, accese il grande lampadario e la distese sul suo letto rosso. La coprì con le lenzuola rubine, le sistemò per bene il cuscino, le baciò la fronte, poi si diresse verso il suo letto blu. Senza che Shaoran si accorgesse, Sakura mugugnò fra le coperte, ciò significava solo che si stava svegliando. Il ragazzo, ignaro del presto risveglio della sua amica, si sfilò i vestiti, per rimanere solo con i boxer blu. Mentre cercava il suo pigiama sotto il cuscino, Sakura si svegliò, e guadandosi intorno, esclamò:- SHAORAN!-. Shaoran si voltò sentendosi chiamato e, nel vedere Sakura sveglia che lo guardava, urlò:- SAKURA! Sei sveglia!-. Diventò di un colore oltre il bordeaux e cercò di coprirsi in ogni modo possibile. Sakura si girò dicendo:- Vestiti pure, non ti guardo!-. Shaoran afferrò il pigiama e se lo infilò, fulminando Sakura con gli occhi, che stava cercando di trattenersi dal ridere.

- Non c’è affatto da ridere! Mi hai fatto fare una figura dello scemo! Vorrei vedere te nei miei panni!-

- Ha, ha, ha! Scusa,  Shaoran, ma fai troppo ridere!- ormai Sakura si stava rotolando dal ridere. Shaoran si infilò nelle coperte e spense la luce. Sakura, approfittando del buio, si cambiò, ma fu molto complicato perché le tremavano le mani, dal momento che stava cercando di trattenere le risate, ma non riuscì a trattenersi per molto. Quando finì di mettersi in pigiama, Shaoran incominciò:- Certo che hai un tempismo da svizzera! Svegliarti proprio quei pochi secondi che ero in boxer!-

- Ha, ha, ha! Lo… lo so! A volta sorprendo anche me stessa! Ha, ha, ha!-  

- Sakura, non… non sei divertente!- esclamò indignato Shaoran.

- Ha, ha, ha! Non sono io divertente, sei tu! Ha, ha, ha!- continuò a ridere la ragazza. Shaoran perse la pazienza.

- Ha, ha, ha! Dovresti farmi ridere più spesso! Non rido così tanto da cinque anni! Ha, ha, ha!-

Shaoran afferrò un cuscino blu.

- Ha, ha, ha! Oddio, non ce la faccio più!-

Cercò Sakura nel buio.

- Ha, ha, ha! Da quanto ho riso mi fanno male le mascelle! Ha, ha, ha!-  

Prese la mira.

- Ha, ha, ha! Oh, Shaoran! Sei uno spasso! Ha, ha, ha!-

Caricò il cuscino.

- Ha, ha, ha! Mi sa tanto che tirerò fino alle una di notte!-

Lanciò il cuscino.

- AHIO!- esclamò la piccola Sakura.

Obbiettivo centrato.

- Cosa cavolo è stato?-

- Ha, ha, ha! Forse una mia cucinata di riconoscenza?- ridacchiò Shaoran.

- Brutto cretino! Ti faccio vedere io!- anche lei lanciò un suo cuscino, ma mancò l’obbiettivo.

- Mancato! Ha, ha!- esclamò il cinese. Allora Sakura mandò all’aria le coperte e con un carico di cuscini in mano, corse verso Shaoran e glieli lanciò a raffica.

- Ehi! Stai calma, indemoniata!- Shaoran aspettò che Sakura finisse le munizioni, poi disse:- Vuoi la guerra, Kinomoto? E guerra avrai!- ed iniziò a lanciarle più cuscini possibile. Così iniziò una vera e propria battaglia di cuscini in piena regola. Fu così travolgente, che a un certo punto, Sakura si ritrovò distesa su Shaoran, sul letto a baldacchino blu del ragazzo, con la mano a mezz’aria, che stringeva un cuscino blu pronto ad essere lanciato in faccia al suo proprietario. Shaoran, sotto di lei, le bloccò il braccio per non permetterle di lanciare il cuscino, ma il tiro ci fu lo stesso, anche se non andò a segno.

- Ed adesso che sei a secco di munizioni, cosa pensi di fare?-. Sakura sentì il respiro affannato del cinese sul collo, che la spinse ad avvicinarsi di qualche centimetro al viso di Shaoran. Ormai erano distanziati solo da quindici centimetri, ed entrambi non dissero parola. Rimasero lì a guadarsi senza distaccare mai lo sguardo, con la bocca semiaperta, cercando di respirare regolarmente, ma il cuore batteva all’impazzata, e il rossore era alle stelle. Ma non ci fecero molto caso alle mani che sudavano freddo e le gocce che imperlavano la fronte. Volevano unirsi al più presto, così come successe. Si avvicinavano sempre di più, finché non chiusero gli occhi e non sentirono le labbra dell’altro posate sulle proprie. Shaoran prese tra le mani il viso della sua Sakura, mentre quest’ultima circondava con le braccia esili il collo del ragazzo. Continuavano a baciarsi, incalzando perfettamente le labbra dell’altro, trovando una piacevole sensazione di benessere e pace. Di un peso sulle spalle che oramai non esisteva più.

“Altro che settimo cielo” pensò Sakura “questo è il settantesimo cielo!”. Shaoran fece scivolare le mani sul corpo della ragazza, fino ad arrivare ai fianchi, che cinse con le braccia, facendola avvicinare al proprio corpo. Sakura, intanto, aveva affondato le dita affusolate nei folti capelli castani di Shaoran, che non sembrava aspettare altro. Il cinese interruppe il bacio, staccando le sue labbra da quelle di Sakura e incominciò:- Sai, Sakura, da quando ti ho conosciuto, ho sempre voluto dirti una cosa, ma non ci sono mai riuscito e…-

- E… sarebbe?-

- Ti amo…- riuscì a sussurrare lievemente, mentre si sentiva il cuore leggero più di una piuma. Il ragazzo ricevette un altro bacio, poi fu Sakura a staccarsi e a dire:- Anch’io ti amo, Shaoran - e ricominciarono a baciarsi.

 

 

ALLOOOOORAAAAA... bello? sì, secondo me è un po' troppo sdolcinato... va bè... adesso passo alla fase ringraziamenti! Grazie a tutti quelli che hanno recensito, ma anche a quelli che hanno solo letto!

Geo88:  anche secondo me Shaoran è tornato un po' imbranato, comunque... C erto, povera Sakura, ma anche povero Shaoran! Poveri tutti e due va bene! Grazie per aver recensito e per avermi dato il consiglio di prima... ciao!

Anto Chan: Sì, questo colpo di scena non me lo sarei mai aspettato dalla mia mente! Sono felice che la ff ti sembri più interessante! Dimmi che cosa ne pensi di questo! Ciao!

laukurata89: ti chiedo ancora infinite scuse per la somiglianza i questo cappy con il tuo di “Finalmente in vacanza”. Comunque non preoccuparti, puoi recensire quando ti pare, c’è tutto il tempo che vuoi! Ciao!

 

Bene, direi che posso annunciare di aver finito questo capitolo e…ora devo andare a letto! :( …X l’aggiornamento non so se sarà molto presto perché domani ricomincia la scuola e io sono obbligata a restare lì fino alle quattro. Poi con i compiti, spero di trovare uno spazio per l’aggiornamento! Buonanotte a  tutti! Shiny94.

 

 

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Capitolo 5
*** La carta del caos ***


Salve a tutti e buonasera! E' tutto il giorno che ascolto "Right where you want me" di Jesse. Bé, è strabella! Se avete tempo, ascoltatela! E' assolutamente fantastica! Comunque, torniamo alla ficci... Ho finito anche sta volta di aggiornare la ff "L'ultima carta". Questo cappy sarà pieno strapieno di commenti da parte mia e uno sarà lungo da qui alla California! Bene, ora potete godervi le mie scemenze e ricordate, siete pregati di farmi un commentino, dopo aver letto questo capitolo! Vi preeeeeegooooo! A presto, raga! Shiny94.

Capitolo 5

LA CARTA DEL CAOS

Sakura si svegliò. Quella notte aveva così dormito bene, che avrebbe voluto restare a dormire, ma si sentiva in dovere di alzarsi. Appena fece leva sulle braccia, scoprì di aver dormito tutta la notte con Shaoran sotto di lei e le sue mani si erano infiltrate sotto la camicia da notte della Cattura Carte e avevano incominciato ad esplorare la sua schiena liscia. Quando Sakura si alzò, le mani di Shaoran sotto la sua camicia scivolarono giù dalla sua schiena e cedettero con un tonfo sul materasso morbido. Sakura non riusciva ancora a crederci di essere riuscita a dire "ti amo" al suo Shaoran e addirittura a baciarlo. Ad ogni modo, scese dal letto e svegliò il cinese.

- Mmmm… ancora cinque minuti!- e si girò dall’altra parte.

- Neanche se ti do un bacino?- domandò maliziosa Sakura. Shaoran socchiuse un occhio e girandosi verso Sakura, disse:- In questo caso…- chiuse gli occhi in attesa del bacio, che arrivò dopo che Sakura ebbe ridacchiato. Poco dopo, si staccarono e Sakura, pensierosa, chiese:- Shaoran, posso farti una domanda… su noi due?-

- Certo! Chiedi pure-

- Ma… ehm, tu ti ritieni il mio ragazzo?-. Per la seconda volta, Shaoran non arrossì, ma si mise a gambe incrociate sul letto poi, dopo qualche secondo di riflessione, giunse ad una soluzione:- Bè, se non te l’ho ancora chiesto…- Shaoran si mise in ginocchio ai piedi di Sakura, poi, prendendole una mano, chiese:- Sakura, vuoi essere la mia ragazza?-. Sakura, leggermente sorpresa dalla domanda, si ricompose e disse:- Ma certo!- e si chinò per baciarlo. Dopo il bacio, Shaoran riprese la parola:- Allora, cara la mia fidanzata, che ne dici di andare a cercare la carta del caos?-.

- Mh? La carta del caos?- domandò confusa Sakura, mentre ritornò eretta.

- Yu-huuuuu!! Siamo sulla Terra, anno 2006, nel mese di giugno, il quattordici, ore otto e tre quarti! Hotel Acquadimare, Tokyo! Giappone, Asia, pianeta Terra, sistema solare! Ci sei?!- scherzò Shaoran, sventolandole una mano davanti al viso. Sakura si batté una mano sulla fronte.

- Giuuuuustoooooo! La carta del caos! Scusa, Shaoran, ma dopo le cose che sono successe sta notte…-

- Faccio sempre quest’effetto?- rise il cinese. Anche Sakura rise, poi si accucciò accanto al suo ragazzo.

- No, non preoccuparti! E’ solo che non avrei mai pensato che noi due potessimo metterci insieme a dodici anni!- esclamò Sakura.

- Al cuore non si comanda! Non sai quanto tempo ho aspettato questo momento…- disse Shaoran, abbracciando con dolcezza Sakura. (Oh, come sono carini! Come sono dooooolciiiii… forse vi sto facendo venire l’acquolina, anche perché io sto morendo dalla fame… =_= Ndio) (E mangia, allora! Ndtutti) (Sapeste… non ho niente in dispensa… visto che mammi ci ha portati alla sagra della zona [non sapete che palle!], non ha preparato niente per cena… e non si è neanche presa la briga di prendermi almeno un panino… almeno unoooooooo!! Visto che mi stavo rompendo le scatole alla sagra, ho convinto mia mamma a tornare a casa e… Ndio) (Sì, sì! Che ne dici se ce lo racconti un’alta vola… che ne dici per il nuovo millennio… così siamo tutti più contenti, eh? Torniamo a me e Sakura, che è più interessante dei tuoi patetici racconti! NdShaoran) (Ehi, non ti permetto di parlarmi così! In fondo ho deciso io che ti mettevi con Sakura. Ma se mi contraddici, posso renderti gay e vai a farti quattro passi con Eriol! Ndio) (No, no! Per carità! NdShaoran!) (Non preoccuparti, non potrei mai fati una roba del genere! Sei il mio Shaoranuccio! Ndio) (Guarda che sono già impegnato, io! NdShaoran) (Bè, non pensare di poter eguagliare a un tipo strafigo come Jesse! Ndio) (Chi? NdShaoran) (Lascia perdere… TORNIAMO ALLA FF, UNA VOLTA TANTO!! Ndio).

- Anch’io Shaoran…- mormorò Sakura, facendosi coccolare dalle braccia di Shaoran.

- Su… adesso andiamo a cercare l’ultima carta… e così dopo siamo a posto!-.

- Ok…- i due ragazzi si alzarono e, mano nella mano, uscirono alla ricerca della carta.

*

Dopo un’ora e mezza di intense ricerche, i due ragazzi avevano percorso da cima a fondo tutto l’albergo, e ora si stavano riposando sul divano all’entrata dell’hotel.

- Certo che è proprio introvabile, questa carta!- esclamò una Sakura stremata.

- Già. Si nasconde con molta facilità, questa cart…- neanche finisse la frase, che la carta si fece sentire. - Eccola…- sospirò Shaoran, e seguendo Sakura, corse fuori dall’hotel, in giardino. Sakura percorreva velocemente la stradina di sassolini fino ad arrivare ai margini del bosco di betulle.

- E’ qua dentro…- mormorò Sakura. Shaoran annuì, ed insieme alla ragazza entrarono nel bosco. Appena entrati, furono inghiottiti dalle tenebre del bosco umido e, con fare prudente, avanzarono lentamente verso il centro del boschetto.

- Questo bosco non mi piace affatto… ha un che di sinistro… troppo… sinistro…- sussurrò Shaoran all’orecchio di Sakura, che rispose:- Già… neppure a me piace… ed è anche troppo silenzioso e calmo…-. Sembrava cercassero di fare meno rumore possibile. In effetti, credevano che la certa del caos gli potesse sentire, di conseguenza attaccarli. A Sakura tornarono in mente le parole di Kero-chan: "La carta del caos è la carta più potente di tutte… non sottovalutarla mai… e mi raccomando, fatti accompagnare da Shaoran, ho paura che da sola non ce la farai…". Quasi automaticamente, appoggiò la mano al walkie-talkie che aveva attaccato alla cintura.

"Kero-chan…" pensò tristemente Sakura. Anche se era un goloso guastafeste, prepotente e per niente modesto, le mancava proprio il piccolo Guardiano. Era così abituata alla presenza di Kero-chan, che ora ne sentiva pure la mancanza…

Un rumore sinistro la destò dai sui pensieri, e la costringere ad attaccarsi a Shaoran, cercando un appoggio. Shaoran la strinse delicatamente a se.

- Stai tranquilla Sakura… era solo un uccellino indifeso…- disse, indicandole il passerotto che saltellava verso di loro. Ad un tratto, l’uccellino "indifeso", si trasformò in una figura d’angelo della morte alta più o meno due metri. Sakura urlò di terrore, mentre Shaoran, le fece da scudo, parandosi davanti a lei.

- SAKURA, QUESTA E’ LA CARTA DEL CAOS! LEI VUOLE IMPOSSESSARSI DEI TUOI POTERI! VUOLE TE! SCAPPA!!- le urlò Shaoran.

- IO NON TI LASCIO DA SOLO!- gridò di rimando lei.

- SAKURA, A ME NON FARA’ NIENTE, SOLO SE LA ATTACCO! A TE, INVECE, PRENDERA’ TUTTE LE TUE CARTE CON LA FORZA! SCAPPA, SAKURA! NON PENSARE A ME!! SCAPPA!!!-

- Shaoran…-

- NON DISCUTERE! EVOCA LO SCETTRO, POI SCAPPA!!!!!- le gridò con tutta l’aria che aveva nei polmoni. Sakura gli guardò le iridi castane del ragazzo. Erano veramente terrorizzate. Sakura non ci pensò un momento di più: scappò. Shaoran brandì la spada e la puntò verso la carta del caos (Non ho ancora capito da dove la tiri fuori, questa benedetta spada… intendo… Shaoran passeggia tranquillamente, a un tratto compare una carta di Clow e lui se la trova sempre in mano… ma da dove la prende?!!? Ndio). Poi prese una pergamena (Anche questa non ho capito da dove la prenda… comunque… Ndio) e recitò la formula. (Non so come cavolo si chiama… formula… frase magica… poesia… [poesia?!!? Ndtutti] [Non mi veniva altro per descriverla… poesia è la prima cosa che mi è venuta in mente… Ndio]. Così un potente fulmine colpì l’angelo della morte, il quale arretrò di qualche passo (Ma che passo e passo! Non ce li ha, i piedi! Ndtutti) (Va bè… è in senso metaforico! Ndio), ma dopo si ricompose (Come si fa a dire che un angelo della morte si ricompone?!? Ndtutti) (E’ IN SENSO METAFORICOOOOO!!! Ndio) e si avventò (Come si fa… Ndtutti) (ZITTI! FATEMI ALMENO FINIRE IL CAPITOLO! Ndio) su Shaoran, il quale, atterrato dall’angelo della morte, cercava in tutti i modi di liberarsi dalla presa ferrea della carta. Adesso che aveva sistemato il ragazzo, il quale ora giaceva a terra immobile, la carta andò alla ricerca della Cattura Carte. Prima che potesse fare ciò, però, Shaoran riuscì a recitare la formula della pergamena del fuoco, la quale colpì in piena schiena l’angelo della morte, poi ricrollò a terra, stremato. La carta si voltò, poi creò una specie di palla sovraccarica di elettricità nera, che scaraventò contro il povero Shaoran (Shaoran! Non mi morire! Ndio) (Ma sei l’hai scritto tu! Ndtutti) (Lo so! Faccio per drammatizzare! Ndio), che cadde in una specie di sogno a occhi aperti (Più che altro, spalancati Ndio). Dopo l’angelo tornò al suo obbiettivo. Si muoveva silenziosamente fra gli alberi, con un alone nero che gli circondava i piedi (Che non ha! Ndio). Fluttuava sopra l’erba umida del bosco, coperta da un lieve strato di foglie. Scivolava fra le bianche betulle cercando di trovare la Cattura Carte.

Intanto, Sakura correva a perdifiato verso la fine del bosco, che non sembrava aver fine. Forse era una trappola della carta del caos, pensò la castana. Aveva una paura folle di ritrovarsi quella sottospecie di mostro ancora davanti agli occhi. Così, cercando un po’ di aiuto, chiamò Kero-chan. La linea, inizialmente era occupata, poi si sentì il rumore della cornetta che viene alzata dal telefono, così Sakura iniziò a parlare:- Kero-chan, sono Sakur…-

- Questa è la segreteria telefonica di Kero-chan! Attualmente mi sto abbuffando di dolcetti squisiti. Se volete richiamarmi, sarò disponibile a mezzogiorno in punto. Potete lasciare un messaggio dopo il beep!…….. Beep!- per sfortuna di Sakura, non era Kero-chan che parlava, ma la sua segreteria. Comunque avvisò ugualmente Kero-chan.

- KERO-CHAN, sono Sakura! Cosa ti avevo riguardo a dolci & affini? Comunque, abbiamo trovato la carta del caos! Mi serve il tuo aiuto! Sembra davvero pericolosa!- esclamò Sakura, poi spense il walkie-talkie (Non esiste un walkie-talkie con la segreteria, ovviamente, ma visto che qui tutto è frutto della mia testa malata, tutto è possibile! Non dovete meravigliarvi di niente! Ndio). Accelerò la corsa, cercando di arrivare alla fine del bosco, ma non riusciva proprio a trovarne la fine. Improvvisamente, sentì un rumore agghiacciante alle sue spalle. Si voltò immediatamente. Aveva di fronte la carta del caos che stava per attaccarla. Urlò con tutta la forza che le permettevano le sue povere corde vocali. Perse la lucidità della mente e solo una cosa si piazzò nella sua mente: scappare dalla carta del caos.

Cappy piccolino ma carino... ehi, ricordate di recensire!!! E a proposito... ecco i ringraziamenti:

ringrazio di cuore tutti quelli che hanno recensito: Geo88, Anto Chan, francy91, laukurata89 e LizDreamer... oggi sono un po' sbrigativa... grazie di cuore a tutti!!!!!!!!! Siete grandissimi come il mondo intero!!!! GRAZIEEEEE!!!! 

Finito! Auguro buonanotte a tutti! E mi racco... RECENSITE!!!!!! Shiny94.

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Capitolo 6
*** E adesso? ***


SAAAAALVEEEEEE!!!! Allora, come va? Finalmente sono riuscita a trovare un po' di tempo libero e ho aggiornato la mia ff!! Devo ammettere che che per fare questo cappy c'è voluto un bel po'. Ho cercato di renderlo più avvincente possibile... spero che vi piaccia!!! Buona lettura!! Shiny94.

Capitolo 6

E ADESSO?

Sakura era paralizzata dall’enorme figura che si ergeva davanti a lei. Le gambe le tremavano come due budini, le mani grondavano di sudore come una grondaia (Che paragone, eh? Ndio) e la mente era vuota come l’aria, anche se era piazzata una scritta a caratteri cubitali sul suo cervello: "SCAPPARE DALLA CARTA DEL CAOS". L’angelo della morte generò nuovamente una sfera nera, che scaraventò contro Sakura, la quale, per un soffio, riuscì a schivarla, ma dovette buttarsi a terra per poter fare questo. Approfittando della situazione, la carta creò un’altra sfera e la scagliò contro la Cattura Carte. La ragazza rotolò su sé stessa, schivando nuovamente la sfera. Poi si alzò e con forza puntò lo scettro contro l’angelo della morte. Tirò fuori la carta del vento.

- Vento, attacca la carta del caos! Azione!- e colpì la carta, dalla quale uscì una donna tutta bianca, che avvolse la carta del caos, ricoprendola completamente. Ma dopo alcuni secondi di assoluto silenzio, la carta del caos spalancò le braccia, scaraventando la carta del vento da tutt’altra parte.

- Accidenti, non funziona!- esclamò disperata Sakura e ricominciò a correre perché la carta era tornata all’attacco. Correva più veloce che poteva.

- Carta del salto!- esclamò, e due paia di alette si materializzarono sulle sue scarpe. Iniziò a saltare. Saltava più lontano che poteva. Saltava, cercando di tenere per bene le distanze.

"Così non catturerò mia la carta! Devo fare qualcosa! Ma cosa?" pensava disperata. Guardò dietro di se per focalizzare dove fosse l’angelo. Non c’era più. Ora Sakura era sprofondata nel panico totale.

"Cosa faccio adesso? Cosa faccio?". Meccanicamente si rigirò con lo sguardo dritto e (Indovinate un po’? Ndio) con orrore scoprì che davanti a lei c’era l’angelo della morte che stava creando un’altra palla di luce nera. Sakura urlò nuovamente, poi si voltò e saltò più lontano possibile. Si sentì nell’aria un sibilo, poi con una ventata d’aria glaciale, la sfera passò appena sopra il fianco della ragazza. Le sfiorò la costola, e ciò la costrinse a cadere a terra. Fu un bel volo. Alto all’incirca due metri e mezzo. Fortunatamente per Sakura, la terra era ricoperta d’erba fresca e di un soffice manto di foglie, ma la caduta le procurò qualche livido. Sentendo che la carta si stava avvicinando a sé, Sakura si rialzò a fatica e iniziò a saltare. Dopo molti salti, però, la Cattura Carte si rese conto che non poteva fuggire così dalla carta, quindi fece un salto altissimo che la fece catapultare fino al ramo più robusto e alto della betulla più alta del bosco. Si sistemò lì e si preparò ad attaccare la carta. Afferrò il suo mazzo di carte e sfogliò le carte febbrilmente.

"Quale potrebbe servirmi in un caso del genere?!?" pensò in preda al panico Sakura. Buttò un occhio sotto di lei. La carta del caos puntava dritta dritta contro di lei. Così afferrò la prima carta che le capitò in mano.

- Carta del fuoco!- gridò più forte che poteva e la colpì con lo scettro. Una figura di donna piumata sfumata di ogni colore di rosso si scaraventò contro la carta del caos. Questa, prima che la carta del fuoco la potesse colpire, si parò le braccia davanti al viso mortalmente bianco, cacciando un urlo spettrale molto acuto. Dopo pochissimi secondi, la carta del fuoco colpì con violenza la carta del caos, che cadde a terra. Fu allora che Sakura capì.

- Ma certo! La carta del caos, venendo accecata dalla luminosità del fuoco, è stata colpita più facilmente e con più potenza! Quindi la carta del caos teme la luce! Ecco cosa devo usare contro di lei! La carta della luce!- esclamò entusiasta e brandì con fierezza la carta della luce.

- CARTA DELLA LUCE, DISTRUGGI LA CARTA DEL CAOS! AZIONE!!!- gridò fortissimo e colpì la carta con altrettanta potenza. La carta della luce filò come un missile contro la carta, che cercava di rialzarsi da terra. Quando fu colpita, la carta crollò a terra e non si mosse più di un millimetro. Sakura, raggiante, saltò giù dall’albero con la carta del salto e si avvicinò all’angelo della morte. Sembrava morto.

- Bé? Non si trasforma in una cart…- fece Sakura, ma non riuscì neanche a finire la frase che l’angelo spalancò gli occhi vespertini. Per lo spavento, la ragazza cacciò un urlo ancora più forte dei precedenti e indietreggiò di molto. La carta, intanto, con uno scatto, si erse in piedi e si avvicinò sempre di più a Sakura ma con fare leggermente goffo. La castana indietreggiava sempre di più, e spalancò la bocca per urlare di nuovo ma non ne venne fuori altro che un sibilo esile. Pensava di averla sconfitto, invece la carta era ancora lì, pronta a sottrarle le carte una volta per tutte. Anche se molto indebolita.

- Carta della velocità!- esclamò e iniziò a correre nel senso opposto della carta. La carta generò l’ennesima sfera nera e la scagliò contro Sakura e anche stavolta la sfiorò sulla spalla. Cadde di nuovo a terra. Poi, con fatica, si mise in posizione a quattro zampe e gattonò più veloce che poteva. Dopo si diede una spinta con le mani e tornò in posizione eretta. Continuò a correre. Era disperata. Non ce la faceva più. I piedi erano indolenziti, le gambe tremanti, le mani pure, la milza non sarebbe resistita un minuto di più, il cuore batteva fortissimo, quasi volesse esplodere, il cervello era in crisi e il corpo era ricoperto di tagli. Sanguinava dal ogni parte, era ricoperta di lividi, e non sapeva quanto sarebbe riuscita a resistere. Fece uno scatto e si allontanò ancora di più da mostro, cercando di prendere le distanze più lontane possibile.

Un sibilo sinistro arrivò alle orecchie di Sakura.

Si diffuse nell’aria. Aria di lotta.

Una ventata d’aria gelida sempre più vicina.

Un’altra sfera.

E questa volta colpì Sakura in piena schiena.

Cadde a terra.

E si sentì avvolta dalle tenebre. Sakura si alzò dolorante. E quello che vide non la rassicurò affatto.

Nero.

Tutto nero. Non riusciva neanche a vedere le proprie mani. Strinse lo scettro a sé. Aveva tanta paura. Avrebbe voluto che Shaoran fosse lì con lei. Ad un tratto la mente fu attraversata da un pensiero.

- SHAORAN! DOV’E’ SHAORAN?!?- gridò disperata. Non vedendolo da nessuna parte, Sakura pensò che potesse essere…

- NO! SHAORAN NON E’ MORTO!! NON E’ VERO! SHAORAN, DOVE SEI?!!?- urlò più forte. Non poteva aver perso il suo Shaoran. Non dopo che si erano dichiarati. Non dopo che avevano trascorso una serata memorabile. Non dopo che si era resa conto che lo amava più della sua stessa vita. (Oh, come sono romantica!! ^///^ Ndio). Si voltò di scatto. Aveva sentito un rumore.

- DOVE SEI?!? DOVE SEI STUPIUDA CARTA?!? DOVE SEI?!!?- gridò con frustrazione. LE lacrime iniziavano a scendere copiose sul suo volto.

- Dove sei…-. Si accasciò a terra. Aveva bisogno di Shaoran per superare quel momento. Era troppo stanca. Era troppo distrutta. Era troppo debole.

Troppo vulnerabile.

Iniziò a singhiozzare per la consapevolezza di non avere Shaoran al suo fianco. E che forse non lo avrebbe mai più rivisto.

- Shaoran…-. Pianse tanto. Lì, sola e rannicchiata a terra. Chiuse gli occhi e si abbandonò alle lacrime. In un istante le tenebre svanirono. E Sakura era ancora in quel bosco. Ancora a piangere disperatamente. Ancora a piangere in quel bosco animato dalla carta del caos. Si avvicinò silenziosa alla Cattura Carte. Ora che era così vulnerabile non le rimaneva che attaccare. Alzò la mano in cielo, la quale si illuminò di una strana luce rossa. Quando la mano scheletrica diventò tutta rossa, la portò meccanicamente sulla traiettoria di Sakura e ne fece fuoriuscire una scia rossa, che colpì la ragazza, la quale urlò disperata dal dolore.

Poi svenne.

*

Una cosa fredda era caduta gentilmente sul naso di Sakura, svegliandola. Scollò la testa e si guardò intorno. Era ancora nel bosco. Ma vedeva tutto da una prospettiva più alta della sua statura. Guardò in giù. E vide con orrore che era appesa a una specie di croce in cristallo rosso. I polsi e le caviglie erano stretti nelle catene congiunte con la croce. Aveva, però, ancora lo scettro stretto in mano, anche se era incatenata. Sakura urlò. Sentiva tutto il sangue nelle vene che si gelava lentamente e la sua energia era oramai pochissima. Chinò il capo. Non riusciva più a sostenerlo. Era definitamene sfinita. Come avrebbe protetto le carte?

- E adesso?- mormorò Sakura, perché ormai anche parlare stava diventando faticoso. Sentì ancora un’altra cosa che le si posava cauta sul naso. Alzò gli occhi al cielo. Solo in quel momento si era accorta che pioveva a dirotto. Il cielo fu squarciato da un fulmine, seguito poi da un rombo di tuono. Di solito, Sakura sobbalzava, sentendo il rumore terrorizzante del tuono, ma in quel momento non aveva più neanche la forza di farlo. Abbassò tristemente la testa, guardando il terreno bagnato dalla pioggia. La terra era diventata tutta melmosa. Evidentemente era sulla croce da molto tempo. Ma dov’era la carta? Presto le arrivò risposta.

Un fruscio si levò alto. Sakura alzò lentamente lo sguardo. Vide che si stava avvicinando a lei la carta del caos. Non riuscì più a gridare e si abbandonò al suo destino. La carta si avvicinò sempre di più a Sakura. Si alzò per arrivare all’altezza della ragazza ormai sfinita. Allungò la mano gelida aperta a palmo verso Sakura senza toccarla. Poi la mano si illuminò nuovamente, ma sta volta di una luce nera come la pece. Brillò come la sua sfera. Qualche scintilla d’energia fuoriuscì dalla mano dell’angelo e colpì lievemente il viso di Sakura, ormai pieno di tagli e lividi di ogni tipo. Ma anche di lacrime e pioggia. Una lacrima le rigò il volto. Pensò di nuovo a Shaoran. Aveva più paura per lui che per se stessa. Non voleva perderlo. Non sapeva se la carta del caos l’avrebbe uccisa, ma non le ne importava. L’unica cosa che le premeva era sapere che forse il suo amato fosse morto.

"Shaoran…" pensò. Ormai era diventato il suo unico pensiero.

La mano dell’angelo sfavillava di nero. Dilatò gli occhi iniettati di sangue e poco a poco tutte le carte dal suo mazzo stavano raggiungendo la carta.

- No…- sussurrò flebilmente Sakura, guardando assonnata la carta del caos. Ad ogni carta che le veniva sottratta, Sakura sentiva che le forze la stavano abbandonando.

"Le mie carte… e adesso ?".

 

 

Ecco fatto. Piaciuto?!? Bè, forse è un poco incasinato, cmnq...

Dalle vostre recensioni x il cappy di prima ttt tenevate alla vita di Shaoran... Bè, pensate ke io no? Nn sono così sadica da far morire Shaoran... ma forse farlo rimanere in coma x un bel po'?!!? Lo scoprirete nel prox cappy se Shaoran si è salvato oppure no... ih, ih, ih!! Cm sn cattiva!!! Adesso spazio ai ringraziamentiiii!!!

francy91: sono d'accordissimo cn te: W IL MITICO SHAORANNNNN!!!!!!! Mi fa piacere che il cappy di prima ti sia piaciuto. E questo?!!? Baci!!

laukurata: ha, ha, ha!! Mi ha fatto ridere 1 kasino la tua recensione!! Cmnq nn devi preoccupati x Shaoran... basta ke leggi il prox capitolo ke (forse) ci metterò un po' ad aggiornare... bè, aspetto le tue recensioni!! Ciao!!

rossanasmith: hai ragione, nn è molto bello interrompere troppe volte la ff con i dialoghi fuori trama, cmnq era 1 po' ispirata e... felice ke ti sia piaciuto il cappy!! A presto!!!

Anto Chan: vedrai, vedrai nel prox capitolo cos'è successo a Shaoran... grazie mille x i complimenti!! ^_^ Recenscisci (Si dice così?!?) presto!! Baci!

Geo88: ha, ha! Vi faccio stare in ansia x Shaoran, vero? Io mi diverto troppo!!! Mi fai troppo ridere cn le tue recensioni!!! Dimmi se ti è piaciuto anke questo cappy, ok? Ciao!!

LizDreamer: visto cm sn sadica?!? Ma nn preoccuparti, salverò Shaoran dalla morte... ma da qualcos'altro di terribile... no!! Uha, uha, uha!! Baci!!!

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Capitolo 7
*** Tutto è bene quel che finisce... ***


Oggi avevo proprio voglia di continuare la ff e mi sentivo abbastanza ispirata... sarà un cappy più o meno corto, ma per una volta, mi piace davvero!! In pratica, la ff dovrebbe finire tra tre o quattro cappy... si vedrà! Sarà un cappy abbastanza romantico (Oh, che dolce che sono!! Ndio) e finalemente scoprirete che fine faranno Sakura e Shaoran!! Aspetto le vostra recensioni!! A presto! Shiny94.

Capitolo 7

TUTTO E’ BENE QUEL CHE FINISCE…

Sakura sentiva le forze che l’abbandonavano. Non riusciva più a sostenersi in piedi sulla croce, le gambe le si sarebbero afflosciate da un momento all’altro. Alzò lentamente lo sguardo smeraldino sull’angelo della morte che le stava prendendo le ultime carte. La vista le si stava annebbiando e le palpebre erano sempre più pesanti. I rivoli di sangue si mescolavano alle gocce d’acqua che cadevano prepotenti sul suo viso imperlato di sudore e bagnato dalle ultime lacrime che aveva versato per Shaoran. Sentiva che l’ultimo barlume di energia le fu sottratto. Non sentiva più i piedi, né, le mani, ormai ghiacciate dal freddo. Ci fu un altro rombo di tuono che squarciò il silenzio del bosco. Sakura chiuse gli occhi. Ormai era faticoso tenerli aperti pure quelli. E quando l’ultima carta le fu sottratta, Sakura non riuscì più a sostenersi e svenne nuovamente. La carta del caos abbassò la mano, che ritornò al solito colore tipico delle ossa. Ora che aveva compiuto il suo compito, poteva ritornare a creare il caos infernale in tutto il globo. Si volò, affaticato anche lui dalla battaglia e strisciò silenziosamente fra gli alberi. Ad un certo punto si fermò in mezzo al bosco ed alzò la mano al cielo. Essa diventò azzurra (Ok, abbiamo capito che sta’ carta ha la mano multicolore! Ndio) e ne uscì una scarica elettrica anch’essa azzurra che andò alta in cielo. Quando la scia scomparì, la carta proseguì la sua marcia. In questo modo, aveva annullato il suo incantesimo del labirinto nel bosco. Stava per arrivare ai margini del bosco, quando (Pepperepèèè!!! Si stenda il tappeto rosso e si aprano i cieli!!! Ndio) una scarica elettrica lo colpì di fianco. La carta si volò, direzionando lo sguardo verso chi l’aveva colpito. E con sua somma sorpresa vide Shaoran con la spada puntata contro di lei, ansimante e leggermente sporco in viso, con qualche tagliuzzo sulle braccia (Visto?!? Visto che non farei mai morire il mio adorato Shaoran?!? Credevate, eh?!?! Uha, uha, uha!!! Come sono crudele!!! Ndio). La carta, con le ultime forze che le rimanevano, gli lanciò una nuova sfera elettrica nera. Shaoran, appena in tempo, fermò la sfera con la spada e con forza la rimandò al mittente, la quale fu colpita dalla sua stessa arma e cadde a terra. Il ragazzo, approfittando della situazione, recitò la formula per la pergamena di fuoco (Non cambi mai, eh?!? Ndio) e con essa attaccò l’angelo della morte, ormai sfinito.

E finalmente l’angelo si trasformò in carta di Clow, stesa sopra al mazzo di carte di Clow di Sakura che l’angelo le aveva rubato. Shaoran lo raccolse, poi andò in cerca di Sakura. (Visto?!? Visto che non ti faccio sempre fare figure di merda?!!? Allora, non mi ringrazi?!? Ndio) (Prima voglio un bacio di Sakura, poi si vedrà! NdShaoran) (Ingrato!! Ndio). Camminò disperso nel bosco per dieci minuti buoni, poi arrivò al centro del bosco e fu allora che la vide.

- SAKURA!!!!- urlò, vedendola svenuta su una croce. Shaoran corse verso di lei, si arrampicò sulla croce e slegò polsi e caviglie dalle catene. Sakura cadde fra le sue braccia, e con molta attenzione a non far cadere l’amata, Shaoran scese dalla croce.

Finalmente aveva smesso di piovere a dirotto.

Il ragazzo distese a terra Sakura, poi si inginocchiò accanto, prendendo la sua mano fredda fra le sue.

- Sakura… svegliati…- le sussurrava Shaoran. Ma Sakura non dava segni di vita.

- SAKURA!! SVEGLIATI!! NON PUOI DIRMI CHE SEI MORTA!! SAKURA!!- gridò disperato Shaoran, stringendola forte a sé. Proprio non si svegliava. Le posò la mano sul cuore, sta volta senza indulgenza. Batteva pianissimo. Bè, almeno era viva. (Almeno era viva?!!? Almeno era viva??!? Sakura sta per morire e tu dici che è almeno viva?!!? Adesso ti faccio vedere io!! NdShaoran con una bomba in mano) (No, no!!! Aiutooooooooooooooo!!!! Qualcuno fermi questo pazzo furiosooooooooo!!!! Ndio che scappo).

Shaoran iniziò a piangere lentamente. Non poteva perdere di nuovo la sua Sakura. La persona più importante della sua stessa vita.

- SAKURAAAAAAAAA!!!!- urlò pieno di frustrazione. Sentiva che i battiti del suo cuore erano sempre più lenti.

- Sakura…- mormorò. La strinse di nuovo a sé. Era come se lo facesse meccanicamente.

Il sole tornò a splendere alto nel cielo, che poco fa era nascosto da nere nuvole di tempesta, quasi volessero rispecchiare l’anima di Shaoran. Ma ora il tempo era tutt’altro che simile all’umore del povero ragazzo. Le tastò la fronte ormai gelida. Stava perdendo il suo colorito roseo e si stava trasformando piano piano in un bianco pallido.

- Sakura… non morire…- ripetè a bassa voce il cinese. Tutte le lacrime che stava versando per lei, caddero su tutto il corpo della giovane ragazza, che non dava segni di vita. Si asciugò le lacrime. Non voleva rivelarsi fragile. Anche se nessuno era lì che lo assisteva.

Ed invece c’era qualcuno, che, all’ombra di una giovane betulla, li stava osservando silenziosamente con le labbra curvate in un bonario sorriso. Gli occhi azzurri come il cielo limpido erano socchiusi dietro ad un paio di lenti di vetro. Nella mano sinistra leggermente pallida reggeva uno scettro molto simile a quello di Sakura, anche se d’oro e sull’apice spiccava un gran sole contornato da tante punte acute (Provate un po’ ad indovinare chi è! Ndio). Socchiuse le labbra e disse con voce profonda:- Direi che te lo sei proprio meritata, Sakura…-. E armeggiò delicatamente lo scettro, dal quale spuntò una scia trasparente che circondò teneramente Sakura. Shaoran sobbalzò, poi si guardò intorno. Chi aveva lanciato quell’incantesimo? E sarebbe stato negativo o positivo?

Shaoran scattò in piedi.

- Chi c’è qui? Fatti avanti, se ne hai il coraggio!- gridò, girando la testa da destra a sinistra, con la spada impugnata, schierata davanti a lui, ma le sue parole furono interrotte da un mugugno. Si girò di scatto e vide con immensa felicità che Sakura si stava svegliando. Le fu subito accanto. E quando aprì gli occhi verdi, Shaoran l’abbracciò così forte da stritolarla.

- Sakura!! Sei viva!- esclamò felice come una Pasqua.

- Cosa ti fa credere che io…-. Si interruppe perché solo in quel momento si rese conto che chi l’abbracciava era il suo Shaoran. Così si diede una spinta con i gomiti e si buttò sopra Shaoran, abbracciandolo a sua volta.

- SHAORAN!! Oh, Shaoran, ero così preoccupata per te!! Credevo che fossi morto!!- urlò di giubilo la ragazza. Poi non si trattenne e, dalla felicità lo baciò per un minuto buono. Quando si staccarono, Shaoran, ansimante dalla sorpresa, le sorrise, poi disse:- Io non potrei mai morire se tu sei con me! Non ci lasceremo mai, Sakura. E quando arriverà il nostro momento, moriremo insieme! Te lo prometto!-. (Ma come fai a promettere una roba del genere?!? Non si può morire in contemporanea! Ndio) (La forza dell’amore! NdShaoran) (A proposito di amore, Sakura di appena dato un bacio grazie alla mia mente geniale che ha deciso di mettervi insieme… allora, che ricompensa mi dai?!? Ndio) (Questa! NdShaoran con un mitra in mano) (Ingrato!!! Non ci si comporta così!! Ndio) (Dovevi scrivere del bacio prima! E come ti è venuto in mente di scrivere una storia del genere?!? Sakura e io rischiamo la vita!! Dobbiamo chiamare un manicomio!! NdShaoran). Sakura annuì, felice.

- Allora, adesso torniamo all’hotel, paghiamo e ce ne torniamo a casa, ok?!?- esclamò felice Sakura.

- Sono d’accordo! Non ne posso più di rimanere qui!- concordò Shaoran. - Ah… queste sono tue!-. Shaoran porse il mazzo di carte alla sua proprietaria. Sakura guardò la carta in cima al mazzo e sbalordita esclamò:- Ma… sei riuscito a sconfiggere la carta del caos da solo?!?-.

- Non da solo… è bastato una pergamena del tuono e del fuoco e il gioco era fatto. Ma scommetto che sei stata te ad indebolirlo di così tanto!- rispose. Sakura spiazzata guardava la carta del caos. - Avanti! Non scrivi il tuo nome sulla carta?-

- Ma… Shaoran, questa carta e tutte le altre spettano a te! Sei stato te a sconfiggere la carta del caos e a recuperare tutte le mie carte!- disse Sakura, guardandolo negli occhi. Shaoran scosse la testa, mettendo il mazzo di carte fra le mani di Sakura.

- No, Sakura. In verità l’hai catturata te. Sei stata te che hai combattuto con coraggio e hai capito il punto debole della carta! Io non ho il diritto di prendere le tue carte, Sakura. E poi, ormai sei tu la loro padrona. Loro si sono affezionate a te! E non devi pensarci su! Sono tue di diritto- sorrise. Sakura lo guardò insicura.

- Ma…-

- Nessun ma! Io non voglio diventare il nuovo Cattura Carte. Sei più brava te di me… e hai dimostrato un grande senso di autocontrollo e soluzioni per catturare tutte le carte. Sakura… queste carte sono e rimarranno sempre tue!- concluse Shaoran. Sakura l’abbracciò forte.

- Grazie, Shaoran! Sei sempre così carino e dolce con me! So che posso sempre contare su di te! E questa è la cosa più importante! Ti amo, Shaoran… più della mia stessa vita! E non ti voglio mai più perdere!- finì Sakura. Shaoran l’abbracciò a sua volta e sorrise. Dopo, mano nella mano, dimenticandosi della lotta che avevano appena vinto, dei lividi e delle ferite che avevano incassato, s’incamminarono verso l’albergo, silenziosamente, scambiandosi di tanto in tanto grandi sorrisi, più felici che mai.

A volte, le parole non bastano davvero per esprimere un’emozione così grande.

E quello era il caso di Sakura e Shaoran, animati dall’amore più profondo e dalla felicità più vera che possa esistere.

 

Eh? Eh? Allora, che giudizio mi date??!!!? Sono proprio curiosa di sapere che cosa ne pensate!! Adesso passiamo alla fase ringraziamenti!! Grazie a tutti quelli che hanno recensito!! E anche a quelli che hanno letto e basta!!

laukurata89: ho aggiornato prima che potevo x te! Allora ti è piaciuto?!? Cmnq, x l'errore di scrittura del nome del nostro adorato Shaoran... francamente nn me ne sono neanche accorta!! Che testa che ho!!! Bè, pazienza!! Aspetto una tua recensione, ok??!? Baci!

P.S: x risp alla tua mail ci vorrà 1 po' xkè c'è 1 casino nella mia posta elettronica!!! Scusa, ti risp appena posso, ok?!? Ciao!!!

Anto Chan: ecco, adesso l'hai scoperto cosa succede a Sakura!! Te lo aspettavi che finiva così??!?! Ci ho messo 1 po' x idearlo... bah, lasciamo perdere!! A presto!!

francy91: contenta ke ti sia piaciuto il cappy!! Per il colore della bara di Shaoran... uhm... io direi un bel verde come il suo colore preferito!! E anke come gli occhi di Sakura (Ke coincidenza, eh?! Hi, hi, hi!! Shaoran, sei stato smascherato!!! Ndio). Aspetto 1 tua recensione, ke mi fa sempre ridere!!! Ciao!!! A presto!!

Geo88: concordo con te... di male in peggio!! Ma adesso è tornato tutto bello!!! Ke karini Sakura e Shaoran, no? E di questo cap che cosa ne pensi???! Ciao!!

non so come chiamarmi: ha, ha, ha!! Sei troppo forte con il tuo nick!!! Cmnq... uha, uha, uha!!! Lo so di essere sadica!! E anke crudele!! Ua, uha, uha!!! E si è capito benissimo ke il capitolo ti sia piaciuto!!! Ne sono molto felice!!! Ho aggiornato prima che potevo... va bene così??! Ciao!!

LizDreamer: ti ho lasciato in ansia?!!? L'ho detto io che sn sadica!!! (No, sei crudele!!! Ndtutti) E ti è piaciuto questo cappy??! Ti prego, dimmelo!!! Baci!!

Tsuzuki88: scusa, scusa, scusaaaaaaaaaa!!!! Nn mi ero accorta ke avevi recensito solo nel 1° cappy e allora nn ti ho messo nella lista dei ringraziamenti del cappy precedente!! Scusaaaaaaaaaaa!!!! Cmnq saprai nel prox cap xkè Shaoran era triste... vedrai!! E ci ho pensatu su anke x la reazione di Tomoyo... sarà molto simile!!! Baci e ankora scusaaaaa!!!

Fatto!! Aggiornerò il prima possibile... e spero che il cappy vi sia piaciuto... il prossimo sarà 1 po' triste... spero di riuscire a farlo, xkè di tristezza nn è ke me ne intendo!!! Baci!! (E ricordate di recensirmi!!!!!!) Shiny94.

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Capitolo 8
*** ...male! ***


Ciao!!!!!!! Scusate x il ritardo mostruoso, ma nn ho avuto 1 straccio di tempo... e poi ero in punizione e nn potevo usare il computer... bu-huuuuuuuuuu!!!!!!!!!!! Ke cattivi i miei genitori!!!!!! Io amo il mio compiu!!!!!

Cmnq ho notato una cosa: lo fate proprio apposta!!!! Insomma, dal 3° cap mi hanno recensito in 4, nel 4° in 5, nel 5° in 6, nel 6° in 7 e nel 7° in 8!!!!!! La prox volta recensitemi in 9, mi racco!!!! Così faccio la tabellina dell'1!!!! Dai, skerzo!!!! Voglio solo dire ke... DOVETE RECENSIRMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Capito?!? Volete ke lo scriva + grande?!? Nn c'è problema!!!!

DOVETE RECENSIRMI!!!!!!!!!!!

Così si capisce?!!?

Ok, basta cn le scemenze!!! Questo cap sarà abbastanza triste... cmnq leggete!!!! (E recensite!!!!) Baci!!!!!!!!!!! Shiny94.

Capitolo 8

…MALE!

- Ecco a lei! Buon proseguimento di giornata!- disse il vecchio portiere d’albergo, facendo un inchino.

- Arrivederci!-. I due ragazzi fecero un inchino a loro volta, poi Shaoran prese il resto dei soldi che gli porgeva l’anziano signore e si dileguarono.

- Finalmente si torna a casa!- esclamò Sakura, appena fuori dall’albergo.

- Già…- mormorò felice Shaoran, abbozzando ad un sorriso. Poi si girò verso Sakura e con un sorriso a trentadue denti disse:- Che ne dici di chiudere la cosa con un bacio?-. Oramai Shaoran era abituato a questo genere di cose. Non arrossiva più. E non si vergognava neanche a chiederlo. Anzi… forse un poco, perché quando Sakura non gli diede risposta, Shaoran divenne leggermente rosso e si voltò dall’altra parte, dicendo:- Ehm… fa niente!-. Sakura, leggermente irritata dal comportamento di Shaoran, gli afferrò la spalla e lo costrinse a girarsi di fronte a lei. Si guardarono negli occhi e Sakura iniziò:- Shaoran, non devi vergognarti di dire queste cose! Siamo fidanzati! Ci possiamo baciare, no?-. Shaoran annuì, un po’ sollevato. - Avanti. Abbiamo davanti tanto tempo da stare assieme! Non dirmi che ti vergogni a fare queste cose!-. Shaoran sbarrò gli occhi marroni e trattenne il respiro. Vide che Sakura aveva chiuso gli occhi e le sue labbra si stavano lentamente avvicinando a lui. Shaoran sudava freddo. Non voleva mentirle. Non dopo che avevano litigato. Così si voltò verso sinistra e Sakura gli baciò solamente la guancia. Appena Sakura si rese conto di quel contatto, si staccò. Alzò il sopracciglio.

- Shaoran… che c’è?- domandò interrogativa. Shaoran si voltò verso di lei. Aveva ancora quello sguardo triste del giorno prima. - Shaoran…-. Il ragazzo deglutì. Lei doveva sapere. Lei doveva sapere tutta la verità. Non voleva ancora mentirle. Non voleva farla ancora soffrire.

- Sakura… devo dirti una cosa… importante…- mormorò con la voce rauca, salendo sulla corriera. Sakura sembrò sorpresa, ma rispose:- Che cosa?-.

- Ecco… non so come dirtelo…- disse, sedendosi su un sedile della corriera. Sakura lo imitò e si sedette al suo fianco. - Io… io… devo…-.

- Avanti, Shaoran. Cosa devi fare?- domandò sempre più intimorita dal comportamento del ragazzo. La corriera si mosse. Sakura e Shaoran lanciarono un ultimo sguardo all’hotel azzurrino che si ergeva nel verde. Erano un po’ tristi. Non volevano abbandonare quell’edificio dove avevano scoperto i propri sentimenti. Dove avevano trascorso i due giorni più belli della loro vita. Ma anche i più dolorosi. Lo scontro con la carta del caos era ancora vivo nella loro mente. Cercavano in tutti i modi di dimenticarla, ma la mente del giovane Shaoran era ormai segnata da una spiacevole notizia. Distolsero lo sguardo dall’albergo, ormai sparito dietro file di automobili e strade asfaltate intrecciate fra loro, e lo posarono l’un sull’altro.

- Cosa devi fare?- ripetè Sakura. Iniziò a temere la risposta aveva paura che Shaoran teneva nascosto qualcosa di spiacevole. Sembrava che fossero ritornati al giorno prima. Ma Sakura non aveva alcuna voglia di litigare.

- Devo…-. Sospirò. - Allora… ricordi quando abbiamo litigato, ieri?-. Sakura lo guardò sorpresa, ma annuì ugualmente.

- Sì. Ma cosa centra?-.

- Bè… insomma… non riesco a dirtelo…-.

- Shaoran, se c’è qualcosa che mi devi dire, dimmelo subito. Non aspettare che nevichi. Arriva al sodo!- esclamò impaziente. Shaoran si prese la testa fra le mani, chinando il capo.

- E’ così complicato, Sakura… non ho capito neppure io come sia successo, ma… allora… qualche giorno fa mi ha telefonato Meilin-. Sakura sobbalzò.

- Sì, Meilin. E abbiamo parlato un po’ in generale. "Come stai?", "Cosa stai facendo?", eccetera, eccetera. E poi non so come sia venuto fuori. L’ha detto e basta…-.

- Cosa ti ha detto Meilin?- chiese timorosa. Shaoran la riguardò negli occhi smeraldini. Chiuse gli occhi. Poi sospirò e ritornò a guardare Sakura.

- Meilin… mi ha detto che…-. Shaoran proprio non riusciva a dire quelle parole. Non voleva far star male Sakura. Non voleva che si arrabbiasse di nuovo con lui. E non voleva perderla. Ma ormai era segnato. Shaoran espirò forte, prese un po’ di coraggio e riprese:- Meilin mi ha detto che mia madre ha preso una decisione-.

- Q-quale d…decisione?-. Ormai Sakura iniziava a capire.

- Ieri ero triste perché… mi madre ha deciso che… devo tornare ad Hong Kong. Per sempre-. Sakura trattenne il fiato. Forse non aveva sentito bene. Forse Shaoran la stava prendendo in giro. Forse Shaoran aveva capito male.

Solo di una cosa la Cattura Carte era certa: Shaoran non poteva partire per Hong Kong.

- Parto appena torno. Subito. Mia madre è stufa di aspettare il mio ritorno-. E detto questo si volse dall’altra parte, per non vedere gli occhi allagati di lacrime della sua amata Sakura.

*

Per tutto il tragitto fino a Tokyo Sakura e Shaoran non avevano spiccato parola. Dopo che Shaoran aveva pronunciato quelle fatidiche parole, solo tensione aleggiava in aria tra i due. Solo preoccupazione. Solo dolore. Solo terrore di perdere una persona cara.

Appena scesero dalla corriera, presero i bagagli e tornarono alle rispettiva case senza dirsi niente. Erano troppo stanchi, troppo infelici, troppo tristi di perdersi de non riuscire più a dire niente.

Quando Sakura arrivò a casa, ciabattò lentamente verso la cameretta senza dire niente a nessuno, a testa china, abbattuta e triste. Aveva cercato di trattenere le lacrime per tutto quel tempo, ma ora l’infelicità era troppo pesante da sostenere. Si accasciò sul letto ed iniziò a piangere lentamente, senza singhiozzare, perché ormai non ne aveva più la forza. Era troppo infelice.

Kero-chan dormiva da qualche minuto. Non sapeva che Sakura sarebbe tornata da un momento all’altro, così si era abbandonato al suo piccolo lettino nell’ultimo cassetto della scrivania della sua Padrona e ora ronfava beatamente, ignaro della vittoria contro le Carte di Clow di Sakura. Ma ignaro anche della sua infinita tristezza.

Più tardi, Sakura ormai si era addormentata. Shaoran era già arrivato all’aeroporto ed ad assisterlo c’erano soltanto Tomoyo, Eriol e il suo fidato maggiordomo, che sarebbe rimasto a vegliare sulla villa Li a Tokyo, nella speranza che un giorno il padrone della villa tornasse ad abitarci. Tomoyo ed Eriol guardavano assiduamente i propri orologi da polso, sperando che da un momento all’altro venisse a salutare Shaoran Sakura. Shaoran, invece, più abbattuto che mai, sapeva bene che Sakura non sarebbe venuta. Rimpiangeva di non essere riuscito a dirle più niente. Gli premeva tanto che il loro addio fosse solo un unico triste silenzio. Neanche uno sguardo di pena. Solo un silenzio.

Shaoran chinò la tasta: ormai era ora di partire. I due ragazzi lo guardarono con compassione.

Eriol si avvicinò all’amico e appoggiò una mano sulla spalla in segno di conforto.

- In bocca al lupo, Shaoran!- disse, cercando di tirargli su il morale.

- Crepi…- mormorò Shaoran. Poi abbracciò l’inglese, combattendo contro le lacrime, impedendole di uscire dagli occhi tristi.

- Ciao, Shaoran. Spero di vederti presto…- sospirò il ragazzo, dandogli alcune pacche sulle spalle.

- Lo spero anch’io… ma non so se succederà… addio, Eriol…- rispose, staccandosi da Eriol. Poi si avvicinò ai due Tomoyo ed abbracciò a sua volta Shaoran.

- Mi dispiace…-. Anche lei sembrava cercare di trattenere le lacrime. Shaoran tirò su con il naso.

- Non fa… niente…-. Tomoyo l’abbracciò più forte. - Addio, Tomoyo… è stato bello conoscerti…- disse infine. Tomoyo scoppiò a piangere. Non sopportava vedere Shaoran così abbattuto. E non voleva neanche sapere che Sakura ne era da meno.

- Ciao…- riuscì a dire e lo lasciò andare. Shaoran indietreggiò di qualche passo, sventolando la mano ai due amici. Tomoyo si aggrappò a Eriol, continuando a singhiozzare, mentre il ragazzo le accarezzava con la sinistra il capelli neri, e con l’altra salutava l’amico. Shaoran si voltò e scese le scale mobili. Ora Tomoyo ed Eriol non lo videro più. Anche il maggiordomo seguì Shaoran. Così i due ragazzi rimasero soli. Tomoyo non accennava a smettere di piangere.

- Tomoyo…- sussurrò Eriol.

- Oh, Eriol! Sono così triste!- singhiozzò Tomoyo disperata. Eriol la strinse a sé.

- Lo so… anch’io sono triste… mi dispiace tantissimo per Sakura e Shaoran… ma è così il destino. Crudele…- disse. Tomoyo si strinse alla maglietta di Eriol, ormai allagata da tutte le sue lacrime.

- E non si può cambiare, vero?- esclamò Tomoyo, alzando lo sguardo su Eriol. Il ragazzo scosse la testa e la guardò con compassione. Vederla così triste gli si stringeva il cuore. Le baciò il capo, poi disse:- Torniamo a casa…-. Tomoyo annuì e prese la mano di Eriol, poi si incamminarono verso l’uscita dell’aeroporto. Improvvisamente sentirono una voce conosciuta che gli chiamava.

- TOMOYO!!! ERIOL!!!-. I due ragazzi si voltarono verso la fonte delle grida e videro Sakura che correva verso di loro.

- Sakura!- esclamarono in contemporanea i due ragazzi. Si avvicinarono all’amica, vedendo che stava ancora piangendo.

- Dov’è Shaoran?!?- sbottò immediatamente. I due scuoterono lentamente la testa. Sakura si portò le mani alla bocca.

Non era riuscita a salutare il suo adorato Shaoran. Si erano salutati solo con un unico triste silenzio. Neanche uno sguardo di compassione. Solo silenzio.

Ricominciò a piangere, senza dire niente.

A volte, è vero, le parole non bastano davvero per esprimere un’emozione così grande.

E Sakura e Shaoran oramai lo sapevano bene.

Perché dopo una felicità infinita e un amore sconfinato, dietro c’è sempre una spiacevole fine.

Perché la felicità non dura per sempre.

E Sakura e Shaoran l’avevano appena appreso.

L’avevano appreso in silenzio, senza dire alcuna parola.

Perché le parole, a volte, fanno davvero male.

E loro lo sapevano.

 

Fatto!!!!!! Vi piace?!?! Mancano ancora 2 cap... bene!!!! Adesso passiamo alla fase rigraziamenti!!!!!!!!!!

Grazie a francy91, Anto Chan, LizDreamer, Tsuzuki88, Geo88, Laukurata89, Dark Feder e a non so come chiamarmi!!!!!! Grazie a tutti!!!!!! Siete il mio sostegno infinito!!!!!!!!! Thanks!!!!!!!!!!!!!!!

E ricordate di recensirmi, ok?!?! Baci!!!!

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Capitolo 9
*** La speranza è l’ultima a morire ***


Salve a ttt (belli e brutti)!!! Mi scuso in anticipo x la breve durata di questo cap, ma... eh, eh!!!! Siamo in dirittura d'arrivo!!!!!! Infatti il prox sarà l'ultimo cap!!!! (Sìììììììììììììììììììììììììììì!!!!!! Finalmente!!!!!!!!!!! Ndtutti)... spero ke vi piaccia!!!!!!!!!!!!!!!

Bacioni a tutti quanti e recensite presto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Shiny94

Capitolo 9

LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE

Sakura non voleva crederci. Era troppo sconvolta dalla notizia che non riusciva neanche a ragionare. Balbettava frasi sconnesse tra i singhiozzi, mentre si accasciava a terra. Molte persone che passavano di lì, guardavano la povera ragazza in lacrime, alcune con compassione, altre con una punta di interrogazione. Ma non potevano sapere quanto stava male la povera ragazza. Tomoyo ed Eriol cercarono di portar via Sakura da quel posto pullulante di orecchie indiscrete, ma la ragazza non ne voleva sapere. Continuava a piangere forte, con gli occhi smeraldini chiusi dalle palpebre e non ascoltava le parole degli amici. Anche quando Eriol la prese per un braccio, cercando di portarla via, Sakura strattonò la presa con violenza.

- Lasciatemi qui da sola…- esclamò con irruenza.

- Ma… Sakura…- mormorò triste Tomoyo.

- ANDATE VIA!- urlò Sakura, senza alzare lo sguardo. Tomoyo, afflitta, cercò di far ragionare Sakura, ma Eriol l’abbracciò, sussurrandole all’orecchio:- Lasciamola qui… sta troppo male… vuole stare sola per un po’…-. Tomoyo lo guardò storto.

- Vuole stare da sola?!!? Ma hai visto dove siamo?- domandò sarcasticamente la ragazza mora. Eriol, senza perdere la pazienza, ribatté:- Hai capito che intendo… adesso andiamo…-.

La mora gli lanciò un’occhiata disperata, poi sospirò ed annuì. Dopo si girò verso Sakura e mormorò:- Ciao, Sakura…-. Ma non ottenne alcuna risposta. Tomoyo, sempre più triste, la salutò un’altra volta con la mano, poi si girò e si allontanò dall’aeroporto, seguita da Eriol.

Quando sentì che i due se ne erano andati, Sakura si alzò, aggrappandosi a una colonna del salone. Lanciò un’occhiata sul tabellone degli arrivi e delle partenze, soffermandosi a quelle sette lettere colorate di bianco: Hong Kong. Scoppiò nuovamente a piangere. Non voleva che Shaoran se ne fosse andato per sempre dalla sua vita. Ma ormai la cosa era fatta. E Sakura ne era conscia. Così distolse lo sguardo dal tabellone e lo posò sulla porta d’uscita. Voleva solo tornare a casa e a buttarsi sul letto, a dormire, a lasciare che i pensieri tristi l’abbandonassero la mente confusa. Avanzò di qualche passo, verso l’uscita, ormai decisa ad andarsene, quando sentì una voce alle sue spalle, che conosceva benissimo:- Sakura… dove vai?-. Sakura si voltò. Si trovò faccia a faccia con la persona che amava di più al mondo. Quella persona che aveva creduto di aver perso per sempre: Shaoran.

- Shaoran…- mormorò. Shaoran sorrise allargando le braccia, facendo cadere la valigia che aveva in mano. Sakura ricominciò a piangere. Di nuovo. Ma questa volta non erano lacrime di dolore. Erano lacrime di vera gioia.

- SHAORAN!- gridò. Si lanciò a capofitto sul corpo del suo amato, lanciandogli le braccia al collo. - Shaoran! Oh, Shaoran! Ti prego! Non dirmi che è un miraggio! Shaoran! Credevo di averti perso per sempre!-. Shaoran le prese il viso fra le mani e disse:- Non sono un miraggio… mi puoi toccare… mi puoi sentire, abbracciare, anzi, stritolare… Sakura… anch’io credevo di averti perso per sempre… ma sono qui!-. Poi socchiuse gli occhi e si avvicinò al viso della giovane Cattura Carte. Appoggiò le sue labbra su quelle umide di pianto di Sakura e la baciò. Un bacio che la ragazza aveva tanto sperato di sentire una nuova volta. Ed eccolo lì… finalmente suo. Si allontanarono, guardandosi negli occhi, pieni di emozione e felicità.

- Shaoran, andiamo da Tomoyo e da Eriol! Pensavano di non vederti mai più! Dai, vieni! Shaoran, sono così felice di vederti! E chissà che faccia faranno quei due! Vieni!- esclamò euforica Sakura, prendendo per mano il ragazzo. Ma Shaoran ritrasse la mano, e mormorò:- Mi dispiace, ma non posso…-. A Sakura cadde il mondo addosso. La sua allegria improvvisamente scomparve, facendo spazio alla tristezza e alla delusione.

- Ma come? Non avevi detto che eri tornato?- chiese. Shaoran scosse la testa. Sakura fu sommersa da una tristezza infinita e le lacrime le allagarono i dolci occhi.

- Mi dispiace Sakura. Chiudi gli occhi…-. Sakura eseguì gli ordini, senza capire. Cosa stava accadendo a Shaoran?

Perché era tornato per non restare?

Perché tutto capitava a lei?

E perché Shaoran le faceva quelle strane richieste?

Ma la risposta stava per arrivare. Sakura sentì che la voce di Shaoran era sempre più lontana, sempre di più, fino a che non scomparì. Poi una voce a lei sconosciuta le disse:- Ora puoi aprirgli…-. Sakura, con lentezza aprì gli occhi. E vide che era ancora in aeroporto. Era inginocchiata a terra e il mazzo delle sue carte era appoggiato delicatamente sul suo palmo della mano destro. La testa, ancora stordita, era inclinata a sinistra, appoggiata sulla colonna, alla quale si era appoggiata qualche minuto prima. Si alzò e squadro sorpresa il mazzo di carte tra le sue mani. In cima al mazzo spiccava una carta che non aveva mai visto: la carta della Speranza. La prese fra le mani, mentre il mazzo delle altre carte se lo infilò in tasca. La carta raffigurava una ragazza che reggeva in braccio un cuore alato. Si guardò attorno, sperando che nessuno l’osservasse, poi infilò anche quella carta in tasca. Si volse per vedere dove si era cacciato Shaoran, ma non vide nessuno.

- Shaoran, se ti diverti a giocare a nascondino, non sei per niente divertente!- esclamò Sakura ad un indirizzo non preciso. Sakura, sempre più confusa, si accorse, che tre carte si stavano illuminando e stavano per uscire dalla tasca. Così prese il mazzo delle carte e le sfogliò, cercando di trovare le carte che si erano illuminate. Le trovò, e se le portò all’altezza degli occhi. Erano la carta del sonno, dei sogni e della speranza. Ora Sakura apprese tutto. Quello che aveva visto era tutta la sua speranza sottoforma di sogno. Si accasciò a terra. Allora Shaoran non era affatto tornato. Era stato tutto un sogno… tutto realistico, opera delle sue carte. Le portò al cuore, comprendendo che avevano compiuto quell’azione per farla sentire su di morale. E invece era ancora più a terra. Ma la bruna apprezzò gli sforzi delle sue adorate carte. Le ficcò nuovamente in tasca.

E decisa, finalmente uscì dall’aeroporto.

Triste come non mai, ciabattò verso casa sua, intenta a rintanarsi in cameretta e non uscirne mai più. Era troppo afflitta per parlare con qualcuno.

E, con questo pensiero fisso in mente, arrivò a casa, salì in cameretta e ne fece uscire con la forza Kero-chan.

Poi chiuse a chiave la porta.

Si buttò sul letto e ricominciò a piangere.

Questa volta più triste e avvilita che mai.

Perché rivedere Shaoran le faceva tanto male.

Troppo male.

 

Uff... fatto!!!!!! Passo subito alla fase rigraziamenti xkè devo finire i compiti... ke palle!!!!

Allora...

non so come chiamarmi: sn contenta ke ti abbia lasciata sorpresa!!!!!! E qui?!!?! Credevate ke Shaoran tornava, eh?!!? Uha, uha, uha!!!!!!!! Cm sn diabolica!!!!!!!!!!!!! Bacionissimi!!!!!!

francy91: ciaooooooooooooooooooooooo!!!!!! Cm va?!!?! anke a me piacciono le frasi filosofike... le metto sempre xkè mi piace concludere 1 cap cn quelle o cn suspance!!!!! Ke stupida... sn fuori di mente!!!! Ma dovresti averlo capito da 1 po'... bacioni!!!!!!!

Dark Feder: uha, uha, uha!!!!! Sn o nn sn sadica??!!? Va bè... contentissima ke ti sia piaciuto il cap! Il tuo parere è fondamentale!!!!!!!! Grazie mille x la tua attenzione!!!!!!!!!! Ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!

Killkenny: mi sa tanto ke stai x sguinzagliare il Basilisco... eh, eh!!!! Dovrai aspettare 1 po' prima di poterlo lasciarlo in casa mia... lx l'ultimo cap dovrete aspettare moooooooooooooolto tempo!!!!!!! Ciao!!!!

Geo88: eh, hai ragione il cap era triste, ma io nn sn così triste... anke questo cap nn era troppo triste... ma nn voglio anticiparvio niente!!! Uha, uha, uha!!!!!! Bacioni!!!!!

laukurata89: nn riesco mai a capire cm fai a scrivermi 1 poema così lungo x recensirmi.... skerzo!!!!!! Sn contentissima ke ti sia piaciuta la ff!!!!!!!!!!!!!!!! Uha, uha, uha... ma mi piace troppo tenervi in suspance!!!!! Bacioni!!!!!!!!

jk helen: vedrai, vedrai... ho giò detto ke nn vi posso rivelare niente... altrimenti ke sorpresa è?!?? Va bè... mi fa piacerissimo ke questa fic ti sia piaciuta... nn immagini ke casini ho fatto x crearla!!!!!!!!!!! Bacioni!!!!!!!!!!!!!!

Anto Chan: eccomi anko qua!!!!! Ti è piaciuto il cap?!!? Scommetto ke questa volta mi vieni veramente a cercare cn i forconi!!!!! Skerzi a parte, mi piace tenerti in suspance!!!!! vedrai il prox cap... uha, uha, uha!!!! Bacioni!!!!!

JeanneAsakura92: adesso 6 tu la sadica!!!!! Vuoi esasperarmi cn la tabellina dell'1?!?! Va bè... spero ke ti sia piaciuto anke questo cap... nn è molto bello, cmnq... ciao!!!!!!!!!!!!!!

LizDreamer: e dopo te ci siamo fermati!!!!! Nn so se voltete passare alla tabellina del 2... mi rcc, la prox volta voglio 12 recensioni!!!!!!!!!!!!!!!! Skerzo... mi fai sentire in cielo quando lodi la mia ff!!!!!!!!!!! Graaaaaaaaaazieeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!! 1 bacione grandissimo!!!!!!!!!!!!!!!

Ho finito!!!!!!! Spero ke vi sia piaciuto il cap e spero ke quando avrò finito la mia ff farete 1 festa... skerzi a parte, sn contentissima ke vi sia piaciuta questa ff... all'inizio nn mi piaceva x niente... va bè... grazie mille x la vostra attenzione e ricordate... recensite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 1 bacione anke a quelli ke nn recensiscono!!!! Shiny94

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Capitolo 10
*** Ciò che il destino unisce, la vita divide ***


Sarete contenti, adesso! Finalmente ho finito questa ff!!! (Il coro degli angeli si innalza nell'aria)... ok, a parte le scemate sn contentissima ke vi sia piaciuta questa ff! (Almeno credo!). Mi ero abituata a scrivere questa storia, ma finalmente ora ho + tempo x dedicarne alle altre! (Noooooooo!!! Ndtutti). Spero ke questo cap vi piaccia... ho cercato in ogni modo di farlo + bello e lungo possibile... ma nn mi è venuto fuori 1 gran ke!!! E Ricordatevi di recensirmi!!! 1 bacione!!! Shiny94.

Capitolo 9

CIO’ CHE IL DESTINO UNISCE, LA VITA DIVIDE

Sakura era rimasta chiusa in camera tutto il giorno. Non voleva vedere nessuno. Era così triste che voleva solo stare da sola. Chiusa in una stanza, lasciandone tutto e tutti fuori. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto di essere stata illusa dalle sue Carte. Ma in quel momento, le Carte erano il suo ultimo pensiero. Chiuse nel cassetto della scrivania, se ne stavano tristi ad aspettare il risveglio della felicità della loro Padrona. Kero-chan aveva cercato in ogni modo di cercare di tranquillizzare Sakura, ma la ragazza non voleva farlo entrare a qualsiasi costo. Voleva stare sola. Sola con un grande dolore sulle spalle, che non riusciva a toglierselo di dosso. Tomoyo cercava inutilmente di telefonarle, ma Sakura non rispondeva mai. Lasciava che il telefono squillasse, finché non si spegnesse. La mora era venuta a trovarla, tentando di entrare nella stanza, ma invano.

Il giorno dopo, quando non c’era nessuno a casa, Sakura si alzò dal letto, si avvicinò alla scrivania e scrisse su un pezzo di foglio: "Ciò che il destino unisce, la vita divide".

La infilò nel suo diario, poi girò per tre volte la chiave della cameretta, e finalmente uscì da quella stanza che l’aveva tenuta prigioniera per due giorni. Tristemente scese le scale ed arrivò a pianterreno. Si mise le scarpe ai piedi svogliatamente ed uscì di casa, dando due giri di chiave alla porta principale della casa. Inspirò profondamente l’aria fresca di un mattino d’estate. La stessa estate che le aveva portato via il suo Shaoran. Abbassò lo sguardo a terra, quasi non volesse usufruire dell’aria tiepida e dei profumi soavi che si diffondevano nell’aria. In quel momento, Sakura stonava con l’ambiente che le circondava. Lei triste e sofferente, l’aria dolce e mite. Avanzò di qualche passo, poi si fermò di fronte al cancello d’entrata. Si era ricordata che non sapeva dove si era cacciato Kero-chan. E se fosse tornato a casa ed avesse trovato la porta chiusa? Cos’avrebbe fatto?

Ma Sakura si scoprì indifferente alla cosa. Non voleva avere altri problemi e non voleva soffrire ancora. Non voleva ricordare più Shaoran. Voleva dimenticarlo, come un gioco che hai giocato per tanto tempo, ma che ora ti ha stufato. Voleva dimenticarlo come un ricordo che apparteneva solo al passato, e che non sarebbe mai più riaffiorato nella mente della povera ragazza.

Voleva condurre una nuova vita. Senza Shaoran e senza preoccupazioni. Alzò il viso verso il cielo, ed abbozzò ad un sorriso. Ma le labbra di Sakura si incresparono in una smorfia di dolore. No, decisamente non sarebbe riuscita a vivere una vita senza il suo Shaoran. Era un pensiero troppo assillante. Un pensiero che forse, non l’avrebbe mai lasciata per tutta la sua esistenza. Con il dorso della mano, fermò le lacrime prima che potessero cadere fuori dai suoi occhi spenti. Tirò su con il naso, poi si fece coraggio ed aprì il cancello d’entrata della casa. Uscì in strada, camminando a passo lento ed esitante. Ma la ragazza sapeva bene dove andare. Voleva arrivare al luogo che le ricordava più di tutti Shaoran. E quel luogo era il parco del Re Pinguino.

Quando Sakura arrivò al parco, si sedette subito su un’altalena ed iniziò a dondolarsi. Ricordò di quella volta che lei si era dichiarata a Yukito, ma lui l’aveva respinta. Ricordò che dopo aver parlato con Yukito, era venuta con Shaoran proprio in quel parco. Ricordò che aveva raccontato dell’accaduto a Shaoran. Ricordò che Shaoran le aveva posto il suo fazzoletto. E ricordò che lei aveva pianto sulla sua spalla, senza rendersi conto dei propri sentimenti e Shaoran, in tutta risposta, l’aveva abbracciata. Nel ricordo di quell’affettuoso abbraccio, Sakura sorrise. Il primo, in quei giorni da incubo. Si rese conto di essere stata molto ingenua a non accorgersi che Shaoran si era innamorato di lei. E soprattutto a non accorgersi che lei ricambiava gli stessi sentimenti. Alzò nuovamente lo sguardo verso il cielo e vide un aereo che tagliava a metà il cielo.

"Pensa se su quell’aereo ci fosse Shaoran…" pensò malinconicamente Sakura. In quel momento, Sakura si sentì meglio. Era ancora molto triste per la partenza di Shaoran, ma non come all’inizio. Sollevata, si alzò dall’altalena, si pulì i vestiti ed uscì dal parco. Tenendo lo sguardo fisso verso la sua meta, non si accorse che qualcosa, o qualcuno, le stava per andare addosso.

- AHIA!- esclamò Sakura, finendo a terra.

- Oh, scu… SAKURA!-. Una voce familiare. Sakura si massaggiò il fondoschiena, poi alzò lo sguardo verso il suo interlocutore. Sbarrò gli occhi e balzò in piedi. Stava per abbracciarlo, quando si fermò.

- No… sarà un altro sogno creato dalle Carte! Scusami, ma stavo tornado a casa!-. Sakura si inchinò al ragazzo e fece per tornare a casa, quando il ragazzo le afferrò il braccio.

- Sakura… non mi riconosci? Sono io, Shaoran!-. Sentendo il suo nome, la schiena di Sakura fu percorsa da un brivido. Si girò verso Shaoran e disse:- Mi dispiace care Carte, ma una volta è più che sufficiente! Non voglio più sognare Shaoran, chiaro?- esclamò in faccia al castano. Sentendo quelle parole, Shaoran diventò ancora più confuso.

- Sakura? Ma che cosa stai dicendo? Cosa c’entrano le Carte, ora? Dovresti essere contenta che sia tornato! Invece ti comporti così stranamente… è così che si accoglie il proprio fidanzato?-.

- ADESSO BASTA! Mi avete fatto soffrire abbastanza! Portatemi via da questo sogno! Avete capito, Carte? Sono stufa!- urlò Sakura. Shaoran la guardò interrogativo.

- Sakura, sei ancora scossa per la mia partenza! Ma adesso sono ritornato! Per rimanere! Abbiamo tutto il tempo che vogliamo da dedicarci… vieni! Ti posso prendere un gelato… dove vuoi che andiamo?- domandò. Sakura strattonò la presa di Shaoran, ma il castano teneva saldo il braccio della ragazza.

- Lasciami andare! Ho già sognato una volta Shaoran e pensavo che fosse ritornato per davvero! Invece mi sono solo illusa! Era solo un sogno! Ma adesso non ci casco più! Lasciami andare!- gridò Sakura, cercando di trattenere le lacrime.

- LASCIAMI!-. Shaoran, nel vederla così arrabbiata, le lasciò finalmente il braccio. Sakura si voltò ed iniziò a correre. Il ragazzo aveva finalmente capito cosa voleva dire Sakura. Così urlò a pieni polmoni:- HAI GIA’ SBAGLIATO UNA VOLTA A SCAPPARE DA ME! ANZI DUE VOLTE! TI RICORDI ALL’HOTEL? E QUELLA VOLTA CHE TI HO DETTO CHE DOVEVO TORNARE AD HONG KONG? BE’, ANCHE QUESTA VOLTA STAI SBAGLIANDO! SE CREDI CHE SIA UN SOGNO, METTIMI ALLA PROVA!-. Sakura si fermò. Ci pensò un attimo, poi riprese la sua corsa. Non voleva avere un’altra delusione.

- CHE COSA TI COSTA PROVARE?- continuò Shaoran, con decisione. Sakura si fermò nuovamente, e, senza girarsi, gridò:- MI COSTA UN’ALTRA DELUSIONE!-

- IO NON TI FAREI MAI SOFFRIRE! E TU LO SAI!- finì Shaoran. Vedendo che Sakura non gli rispondeva, sospirò e disse tristemente:- Come vuoi… io non mi oppongo alle tue decisioni… me ne andrò per sempre dalla tua vita, se vuoi… io lo accetterò-. E detto questo si voltò ed incominciò ad incamminarsi verso casa. Ma fu bloccato da Sakura, che gli si parò davanti. La ragazza avanzò verso il lui e disse:- Non vorrei mai che tu te ne andassi dalla mia vita… e comunque ti ho già messo alla prova… e l’hai superata!-. Shaoran sorrise, e si chinò per baciarla, finalmente, ma Sakura lo fermò con il dito, premendolo contro le labbra del ragazzo.

- Prima voglio sapere tutta la storia!-. Shaoran sorrise nuovamente, poi la prese per mano e la portò dentro al parco. Si accomodò sull’altalena e Sakura lo imitò. Poi Shaoran iniziò:- Dopo essere arrivato a Hong Kong, mia madre comprese che sarei sempre stato infelice, se fossi rimasto lì. Così ci ha pensato un po’ su ed ha deciso che potevo tornare a Tomoeda. E forse, un giorno anche lei si trasferirà qui… appena mi ha annunciato la notizia, ho subito fatto le valigie e sono tornato qui. A casa non c’eri, allora ti ho cercato al parco del Re Pinguino… ed eccomi qua!-. Sakura sorrise. Non le pareva ancora vero che il suo Shaoran fosse tornato. Il ragazzi si alzò dall’altalena e si fermò davanti a Sakura.

- Adesso… posso?- chiese. Sakura rise divertita, poi annuì. E l’ultima cosa che vide furono gli occhi color cioccolato di Shaoran socchiusi che si stavano lentamente avvicinando a lei. E l’ultima cosa che sentì nel cuore fu un’immensa ed incontenibile gioia. E un grande amore infinito che donava solo ad una persona: Shaoran.

*

Più tardi, Sakura, Shaoran, Tomoyo, Eriol e Kero-chan erano riuniti in salotto a parlare della Cattura dell’ultima Carta da parte di Sakura. I due fidanzati raccontarono per filo e per segno l’avventura che avevano trascorso nell’Hotel Acquadimare. Nel sentire tutte quelle avventure che Sakura aveva trascorso senza che lei l’avesse ripresa, Tomoyo cacciò un urlo disumano, poi svenne (Come sono esagerata!!! Ndio). Eriol e Kero-chan aiutavano la ragazza a rinvenire, mentre Sakura, capendo benissimo che l’amica non era in pericolo, chiamò Shaoran e con lui salì le scale per arrivare nella propria cameretta. Si sedette sulla sedia della scrivania e tirò fuori dal diario il foglio dove aveva scritto una frase. La mostrò a Shaoran, il quale la fissò interrogativo, poi Sakura, con forza, strappò a metà il foglio. Lo sminuzzò in tanti pezzetti e li buttò dentro il cestino. Poi prese un altro foglio, sempre sotto l’occhio confuso del ragazzo, e scrisse a caratteri cubitali un’altra frase. Mostrò anch’essa a Shaoran (Neanche fosse muta!) il quale la lesse e finalmente capì. Poi Sakura la infilò dentro il diario e lo ripose dentro il cassetto. Poi si alzò dalla sedia e si avvicinò a Shaoran e recitò la frase che aveva scritto sull’ultimo pezzo di foglio.

- C’è un detto che dice: "Ciò che il destino unisce, la vita divide"… bè, questo non è proprio il nostro caso!-. E sorrise.

Insieme al ragazzo che amava.

Insieme.

E questa volta, per sempre.

Fine

 

Ho finito... ke ve ne pare cm fine?!!? Spero ke vi sia piaciuto... e vi sia piaciuta anke la ff!!! (Anke se ne dubito!). Cmnq adesso passo alla fase ringraziamenti!!!

Grazie mille a: laukurata89, Geo88, Anto Chan, francy91, LizDreamer, rossanasmith, Tsuzuki88, non so come chiamarmi, Dark Feder, Killkenny, jk helen, JeanneAsakura92, Silvia-chan (Sakura piange se tieni conto ke Sakura e Shaoran erano fidanzati, nn solo ke a Sakura li piaceva Shaoran! E poi lo può sì rivedere nei suoi ricordi, ecc.. ma nn può parlargli... Cmnq grazie x la recensione ^^) e a Lady Maryon.

Grazie di ttt! Mi fate sentire al settimo cielo quando recensite... VI VOGLIO BENE!!!

E grazie anke a quelli ke hanno solo letto!!!

1 bacione a ttt!!! Shiny94.

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