Pillole d'amore

di TND
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 ***
Capitolo 2: *** #2 ***
Capitolo 3: *** #3 ***
Capitolo 4: *** #4 ***
Capitolo 5: *** #5 ***



Capitolo 1
*** #1 ***


#1
 
C’erano momenti, anche se rari, in cui Haruhi era davvero carina.
Kyon dovette ammetterlo, quando la scoprì a dormire stesa sopra ai materassini in palestra.
In un primo momento era stato lo stupore ad avere la meglio, era incredibile pensare che anche Haruhi avesse bisogno di riposo di tanto in tanto.
Poi le si era avvicinato, il passo lento e leggero, chissà come l’avrebbe presa se fosse stato lui a svegliarla accidentalmente. Come minimo avrebbe determinato il crearsi dell’ennesimo spazio chiuso.
-Kyon-
Aveva fatto un balzo sentendola sussurrare il suo nome. Per qualche istante era stato terrorizzato dall’idea di averla svegliata e si aspettava un mare di insulti rivolti alla sua persona.
Poi, però, Haruhi aveva inaspettatamente allungato la mano, come a cercare un appiglio. Kyon osservò le dita affusolate e la pelle chiara e si decise a rispondere in modo impacciato alla richiesta. Intrecciò le dita con quelle di Haruhi che sorrise nel sonno e strinse la sua mano con delicatezza.
Le si sedette accanto, trovando un posticino infondo al materassino e la guardò dormire, senza lasciare la sua mano.
A cosa le avrebbe detto una volta sveglia avrebbe pensato in seguito.
 
 
***
 
Beh questa dovrebbe essere una raccolta di fan fiction su La Malinconia di Haruhi Suzumiya. Non so come sia, a me fa abbastanza schifo, ma l’ho scritta di getto e quindi non mi aspetto nulla.
Aggiornerò ogni qual volta mi venga ispirazione lapidaria, quindi non so con quale frequenza.
Grazie a chiunque leggerà queste poche righe. Siete degli angeli!
TND

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Capitolo 2
*** #2 ***


#2

 

Era sempre così con Haruhi: un errore e qualche catastrofe avrebbe sconvolto la vita del mondo intero.

Era per questo che Kyon aveva imparato a calibrare le parole che lasciavano le sue labbra.  Ogni sillaba poteva determinare la fine dell’universo conosciuto.

Così anche quando Haruhi lo invitò ad uscire insieme un pomeriggio, si guardò bene dal chiederle se quello era un appuntamento e accettò semplicemente.

In quell’occasione poteva dire con certezza di non essersene pentito.

Mentre guardava Haruhi correre davanti a lui ed invitarlo a salire sulla ruota panoramica, con la bocca sporca di gelato e le mani appiccicose che ancora trattenevano il cono, si disse che per una volta non era stato poi un grande svantaggio dover scegliere con attenzione le risposte da darle.

-Muoviti, Kyon-.

-Arrivo, arrivo-.

Si avviò verso Haruhi, mentre lei decideva che non era il caso di aspettarlo.

Guardo il sole che tramontava dietro alla ruota panoramica e si chiese come sarebbe stato il panorama visto dall’alto.

 

***

Dopo tanto tempo dall’ultima pubblicazione torno con questa…cosa, non so neanche come definirla tanto è corta e insignificante.

Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato la #1, i commenti sono stati non solo graditissimi, ma incantevoli e chi ha aggiunto la storia fra preferiti o seguite mi ha reso immensamente felice.

Un baco di cuore e spero che anche questa non vi sia dispiaciuta ^^

TND

 

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Capitolo 3
*** #3 ***


#3

 

-Kyon hai perso!- sentenziò orgogliosa Haruhi, portando le mani ai fianchi con fare da padrona. Dopotutto era l’orgogliosa presidentessa della brigata S.O.S.

Kyon guardò il bastoncino rosso che aveva fra le mani, segno della sua sconfitta. Nelle pesche era sempre stato piuttosto sfortunato, non c’era da stupirsi che fosse finita in quel modo.

-Chi ha l’altro rosso?- continuò Haruhi senza considerare l’eventualità di una risposta poco piacevole.
La piccola mano pallida che si sollevò, seguita da un balbettante “I...Io”, fece correre lungo la schiena di Kyon un brivido di terrore.

Haruhi lanciò uno sguardo assassino ad Asahina. Aveva assottigliato gli occhi e arricciato le labbra con sprezzo.

-Benissimo, allora è deciso, farete la parte degli amanti nel nuovo film della brigata S.O.S.- era visibilmente stizzita.

No, stizzita sarebbe stato riduttivo.

Quella di Haruhi era pura ira.

Kyon si colpì sulla fronte con una mano, persuaso che quella volta non ne sarebbe uscito vivo.

Sbatté le palpebre e quando le riaprì attorno a lui solo buio.

Nessuna traccia di Asahina, Nagato o Koizumi.

Era da solo, immerso nel nulla.

Benissimo! E adesso dove lo aveva spedito Haruhi?

E, soprattutto, come avrebbe fatto ad uscirne?

 

***

E questa è la #3.

Ora non rispondo ai commenti di quella precedente perché molte di voi si saranno già polverizzate o emigrate da qualche parte, ma sappiate che mi hanno resa tutti immensamente felice e orgogliosa e speranzosa.

Ormai ho capito che questa raccolta andrà avanti di una fan fiction all’anno o qualcosa del genere, cioè un’agonia. Fortuna che sono tutte drabble autoconclusive, se no sai che noia per voi aspettare.

Detto questo concludo e spero che qualche anima pia deciderà di spendere due paroline su questa storiella.

Grazie sin da ora.

TND

 

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Capitolo 4
*** #4 ***


#4

Gli era già capitato di baciare Haruhi una volta, ma era stato per salvare il mondo (e con esso la pelle). Allora le labbra di lei non gli erano sembrate tanto dolci.
Sapevano di caramella alla ciliegia e di erbe aromatiche, una misto fra salvia e menta che le rendeva fredde al tocco.
Haruhi tremava fra le sue braccia, una ragazzina come tutte le altre che si lascia sopraffare dai sentimenti. Kyon non l’aveva mai vista tanto normale e carina, con la sua fascia gialla fra i corti capelli sottili. Aveva chiuso gli occhi e premuto un po’ più le labbra con le sue, stringendogli la manica poco sotto la spalla, come a sincerarsi che nonostante tutto lui ci fosse ancora.
Kyon la strinse appena, prendendole i fianchi e sollevandola sulle punte, era leggera, più di quanto si sarebbe mai immaginato.
Quando si allontanò, le guancie di Haruhi erano imporporate e gli occhi rimandavano scintille stizzite. Un adorabile broncio corrucciava le labbra umide e un po’ gonfie.
Guardò Kyon come si guarda la causa di tutti i propri mali.
-Non pensare che abbia contato qualcosa- gli disse, sbattendo le lunghe ciglia scure.
La vide voltarsi e andare via con i pugni serrati sulla stoffa della gonna e il passo rapido.
-Non ha contato nulla- la sentì ripetere a se stessa.
Kyon sorrise e scosse il capo. Con Haruhi era sempre una battaglia persa in partenza.

 

***

Arriva prima delle altre questa flash. Rapida quanto sciocca.
Solo un istante che riflette la vita di questi folli ragazzi. Scritta perché per qualche minuto ho sentito la mancanza delle stravaganze di Haruhi e del cinismo di Kyon.
Spero sai stata per voi una buona lettura e mi auguro qualcuno si voglia fermare a scrivere un piccolo, insignificante commentino, fareste tanto felice un’autrice fallita.
Grazie intanto per le letture ai capitoli precedenti e per il delizioso commento e per le seguite e le ricordate. Io vi adoro tutti, dal primo all’ultimo.
Grazie per dare a questa storia il seguito che non si merita!

TND

 

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Capitolo 5
*** #5 ***


#5

 

“Sei sicuro che non sembro ridicola?”.

Haruhi con le gote rosse era adorabile. Si mordicchiava il labbro inferiore e torturava con le dita guantate il lungo abito bianco.

Kyon le sorrise. Non ricordava esattamente quando avesse cominciato a farlo di fronte a lei con tanta spontaneità.

“Hai indossato cose molto più ridicole”.

“Ma questa volta è diverso”.

Gonfiò le guance e corrugò la fronte.

Haruhi aveva ragione: era diverso.

Era diverso perché accanto a lei, quando avrebbe indossato quell’abito, non ci sarebbe stata la brigata SOS, non ci sarebbero state Mikuru con il seno prosperoso o Nagato con l’espressione impassibile.

Quando Haruhi lo avrebbe indossato al suo fianco ci sarebbe stato solo lui, con le mani sudate e le gambe tremanti.

Ci sarebbe stato lui, pronto a dirle ‘Lo voglio, finché morte non ci separi’.

 

***

 

Note:

E con questa chiudiamo la serie.

Grazie per chi ha seguito e commentato fino alla fine.

Grazie di cuore a coloro che hanno aggiunto la fan fiction fra le seguite/preferite e quant’altro. Senza di voi l’ispirazione mi avrebbe abbandonata dopo ogni riga scritta. Ed invece, prendendomi i miei tempi, ho concluso la breve e insignificante opera.

Vi adoro tutti, dal primo all’ultimo.

TND

 

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