#3
-Kyon
hai perso!- sentenziò orgogliosa Haruhi, portando le
mani ai fianchi con fare da padrona. Dopotutto era l’orgogliosa presidentessa
della brigata S.O.S.
Kyon
guardò il bastoncino rosso che aveva fra le mani, segno della sua sconfitta. Nelle
pesche era sempre stato piuttosto sfortunato, non c’era da stupirsi che fosse
finita in quel modo.
-Chi ha l’altro rosso?- continuò Haruhi senza considerare l’eventualità di una risposta poco
piacevole.
La piccola mano pallida che si sollevò, seguita da un balbettante “I...Io”,
fece correre lungo la schiena di Kyon un brivido di
terrore.
Haruhi lanciò uno sguardo assassino ad Asahina.
Aveva assottigliato gli occhi e arricciato le labbra con sprezzo.
-Benissimo, allora è deciso, farete la
parte degli amanti nel nuovo film della brigata S.O.S.-
era visibilmente stizzita.
No, stizzita sarebbe stato riduttivo.
Quella di Haruhi
era pura ira.
Kyon si
colpì sulla fronte con una mano, persuaso che quella volta non ne sarebbe
uscito vivo.
Sbatté le palpebre e quando le riaprì
attorno a lui solo buio.
Nessuna traccia di Asahina,
Nagato o Koizumi.
Era da solo, immerso nel nulla.
Benissimo! E adesso dove lo aveva spedito Haruhi?
E, soprattutto, come avrebbe fatto ad
uscirne?
***
E
questa è la #3.
Ora
non rispondo ai commenti di quella precedente perché molte di voi si saranno già
polverizzate o emigrate da qualche parte, ma sappiate che mi hanno resa tutti
immensamente felice e orgogliosa e speranzosa.
Ormai
ho capito che questa raccolta andrà avanti di una fan fiction all’anno o
qualcosa del genere, cioè un’agonia. Fortuna che sono tutte drabble
autoconclusive, se no sai che noia per voi aspettare.
Detto
questo concludo e spero che qualche anima pia deciderà di spendere due paroline
su questa storiella.
Grazie
sin da ora.
TND