Vacanze malandrine. Promemoria per tutti: non passare più un'estate tra i babbani.

di Lele_Fer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promemoria per James Potter: non farsi più venire idee geniali. ***
Capitolo 2: *** Promemoria per Remus Lupin, non lasciare più Lily sola a badare a due malandrini. ***
Capitolo 3: *** Promemoria per Severus Piton: cambiare data di nascita all'anagrafe. ***
Capitolo 4: *** Promemoria per Sirius Black: E' inutile cercare di consolare James, è divertente lanciare pop corn. ***
Capitolo 5: *** Prima visita a casa Evans. Promemoria per Lily Evans: non invitare mai più a casa Sirius Black ***



Capitolo 1
*** Promemoria per James Potter: non farsi più venire idee geniali. ***


Promemoria per James Potter: non farsi più venire idee geniali.





Due grandi occhi azzurri si muovevano frenetici dietro uno spesso vetro, la signora Lupin era stata sicuramente una bella donna, ma in quel momento di lei rimaneva solo un’ombra sciupata con qualche ruga più del previsto e gli occhi come palle da biliardo.
Lo stress, si diceva, nel suo paese si era diffusa la voce che suo figlio fosse molto malato e dovesse passare la maggior parte dell’anno in un ospedale specializzato e lei, stranamente, aveva incoraggiato quella voce.
In quel momento, però, la sua preoccupazione non era rivolta alla “malattia” del figlio, ma piuttosto al fatto che quest’ultimo e i suoi amici sarebbero dovuti arrivare a casa due ore prima.
Improvvisamente quattro figure girarono l’angolo apparentemente dirette verso casa sua. I suoi grandi occhi ebbero un guizzo quando incontrarono quelli castani di uno di loro e la donna, agitata e felice allo stesso tempo, corse fuori e abbraccio il ragazzo.

-Oh, Remus! Ragazzi! Vi aspettavo ore fa, che è successo, problemi durante il viaggio?-
-Una specie, c’era la protezione in tutto il paese, non ci siamo potuti smaterializzare direttamente a casa.-
-Abbiamo fatto chilometri e chilometri a piedi!- urlò Peter melodrammatico.
-Oh, no. Credevo che tuo padre l’avesse tolta. Sapete, con i tempi che corrono è meglio stare al sicuro. Entrante, su. Sarete affamati, John è al ministero, ma tornerà domani mattina giusto in tempo per salutarvi prima che andiate da Lily.-
La serata proseguì con un enorme miglioramento graze all’ottima cena preparata da Silvie e, quando quest’ultima si sedette sulla poltrona a leggere, i tre diciassettenni e il sedicenne decisero di andare in camera di Remus, dove si buttarono a peso morto sul letto o sulle brande.
-Sono… Stanco… Morto.- ansimò Codaliscia. 
-Idem. Sirius, vattene nel tuo letto!- disse Remus spingendo l’amico, che cadde con un tonfo.
-Ahi. Lunastorta , devo recuperare le forze per arrivare dall’altra parte della stanza, lasciami riposare!- ribatté lui risalendo sul letto.
La stanza era silenziosa da qualche minuto quando James parlò. –Ragazzi. Sono le 10.-
-Hmm.-
-Eddai, quando siamo a Hogwarts facciamo casino fino a tardi e nel nostro prima giorno di vacanza volete dormire?-
-Si.- gli arrivò come risposta. Il ragazzo sbuffò sonoramente e uscì dalla stanza mormorando qualcosa che assomigliava molto a: “Mollaccioni, si vede che non hanno mai fatto un allenamento serale di Quidditch.”

-Remus, ehi Remus!-
-Hmm.-
-Cos’è questo?
-Ma che…?- il ragazzo dovette sbattere le palpebre parecchie volte prima di abituarsi alla luce che era tornata a regnare nella stanza.
-James, quello è un computer, quello è… Quello è…JAMES, DOVE HAI PRESO QUEL COMPUTER?!-
Il ragazzo, con in mano quella che sembrava una grossa scatola grigia, che invece era lo schermo di un computer, sorrideva come un idiota, era troppo divertente vedere Remus che si infuriava. In realtà, guardando bene, oltre allo schermo si era trascinato dietro anche un sacco di cavi ancora attaccati alla presa elettrica multipla.
-Un computer? Wow, lo proviamo?-
-Non ti hanno mai detto che è maleducazione frugare fra le cose degli altri?-
-Ehi, io non ho frugato, questo era in bella vista su un tavolo.- si difese lui.
-Hai vinto.- rispose alzando le mani in segno di resa. –Ma se ci svegliamo noi allora dovranno farlo anche Felpato e Codaliscia.- continuò con un sorriso sadico che contagiò anche James.
-Mi piace come ragioni! Muffliato.-
-Shh, posa quel coso e prepara la bacchetta. Tre, due, uno…- due getti d’acqua colpirono in pieno i due sfortunati, i quali con un urlo scattarono in piedi e in pochi secondi si resero conto di ciò che stava succedendo.
Risparmio ai miei (venticinque xD) lettori le urla e gli insulti che arrivarono dopo e passo subito a raccontare l’accensione del computer.
.-Oh, emette luce.-
-C’era una scritta ma è scomparsa!-
-Calmi, ragazzi, si sta caricando. Dobbiamo aspettare.-
-E’ carico ora?- chiese James.
-No.-
-E ora?-
-No…-
-E ora?-
-No!- Remus fece un respiro profondo e continuò. –Quando vedrai lo schermo blu si sarà caricato.-
-Uffa, ma quanto ci mette?- sbuffò Sirius.
-Non sono passati neanche 15 secondi!-
-Aspettate, mi è venuta un’idea geniale!- quando a James Potter viene un’idea geniale l’unica cosa da fare è cercare riparo, e infatti…
-Ocior ocius.- la luce azzurra che uscì dalla sua bacchetta colpì in pieno lo schermo del computer che schizzò in aria e finì sulle ginocchia di Peter. L’urlo fu così forte che James ringraziò il cielo di aver fatto l’incantesimo “Muffliato” poco prima.
-Promemoria per James Potter.- disse Codaliscia rimettendo l’oggetto, che stranamente non si era spento, al suo posto. –Non farsi più venire idee geniali.-
-Concordo.- affermò Remus guardandolo male.
-Ma non è ancora partito!- urlò James fettandosi in ginocchio sul pavimento e portandosi le mani ai capelli come se stesse impazzendo.
Finalmente lo schermo diventò blu e tante piccole cartelle comparvero. I tre ragazzi spalancarono gli occhi e fissarono ammirati ciò che stava succedendo.

-Tutto senza magia.- riuscì a sussurrare Peter, che si stava spingendo per vedere meglio. 
Oggi non abbiamo testimonianze certe su ciò che accadde, ma a quanto ne sappiamo una certa mano grassoccia si appoggio alla tastiera e tutte le cartelle scomparvero misteriosamente nel nulla. Per la prima volta nel giro di alcune settimane Peter ringraziò mentalmente la madre per avergli proibito di passare l’estate con i suoi amici, ma di tornare a casa il giorno dopo, perché la promessa di Remus di tormenterlo per il resto delle vacanze lo spaventava non poco.







Buonasera a tutti.
Siamo Lucrezia ed Eleonora e con questo account pubblichiamo storie a quattro mani specialmente sui malandrini.
Questa è una raccolta di one-shot sulle vacanze estive dal sesto al settimo anno, James, Sirius e Remus hanno già compiuto i diciassette anni, mentre Peter deve ancora aspettare. In questa storia James e Lily stanno già insieme perciò la troveremo nei prossimi capitoli.
Beh, pensiamo sia tutto, l'incantesimo Ocior Ocius lo abbiamo tranquillamente inventato.
Al prossimo capitolo (che pubblicheremo tra una settimana).

Lele_Fer.


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Capitolo 2
*** Promemoria per Remus Lupin, non lasciare più Lily sola a badare a due malandrini. ***


Promemoria per Remus Lupin: non lasciare più Lily sola a badare a due malandrini.






-Avete intenzione di fare così per tutta l’estate? No, perché se è così almeno ditemi dov’è la dispensa.- erano davanti a casa di Lily e lei e James si stavano “salutando” da qualche minuto sotto gli sguardi spazientiti di Remus e Sirius, era stato quest’ultimo a parlare, anche se ormai abituato a queste scenette.
I due si staccarono leggermente imbarazzati e il ragazzo disse: -Allora che si fa nel mondo babbano? Si mangia, si beve, si va a qualche festa?-
-Veramente avevo pensato a qualcosa di leggermente diverso.- iniziò Lily con un sorriso enigmatico, i ragazzi si lanciarono sguardi preoccupati. –Il volontariato!-
-Ok, io me ne vado.- dichiarò Sirius.
-Tu non vai da nessuna parte.- lo rimproverò lei con tono offeso. –Partecipo alla “colletta alimentare” da quando avevo 13 anni e non ho la minima intenzione di saltarla solo perché siete arrivati voi.-
-Ah, ma potevi dirlo subito, alimentare significa che mangiamo, no?- 
-Ehm, si… Certo!-
-Allora io ci sto!!- 
-Sirius, non urlare, andiamo!-
Dopo una lunga camminata finalmente arrivarono davanti al supermercato.
-Quando entriamo non toccate niente, non urlate e fate sempre ciò che dico io.- si raccomandò Lily.
-Si, mamma!- risposero in coro gli altri tre.
-Ora vi spiego, si può stare davanti a contatto con la clientela per convincerla a comprare alimenti a lunga conservazione per i più bisognosi, oppure dietro a imballare gli scatoloni.-
-Io sto davanti, sicuramente il mio fascino avrà effetto sui clienti.- affermò Sirius.
-Modesto, Sirius, ma va bene. James?-
-Dovunque tu vada io verrò con te, Lillina.- rispose lui circondandole le spalle con un braccio.
-Prova a chiamarmi Lillina ancora una volta e ti spezzo quel braccio. Comunque io volevo stare davanti, ma non possiamo starci tutti.-
-Vado io nel magazzino.- disse Remus. –Almeno non ci sarà da preoccuparsi.-
Indossate le pettorine gialle si posizionarono poco distanti dall’entrata.
-Figo questo coso, che cos’è?- chiese James curioso stropicciando un sacchetto per la spesa.
-James, quello è un sacchetto di plastica. Sirius, cosa stai cercando?!- Lily cercava di mantenere il controllo ma iniziava già a pentirsi di aver portato quei due in un posto pieno di babbani, ma dopotutto avrebbero combinato qualche casino in qualsiasi luogo.
-So cercando il succo di zucca, questa camminata mi ha stancato parecchio.-
-Sta entrando un cliente, vado io e vi mostro cosa fare.- entrò una donna di mezza età con l’aria snob. –Salve le posso dare il sacchetto per…- la signora non la guardò nemmeno e accelerò il passo. Lily tornò al suo posto dove James e Sirius ridevano senza ritegno.
-Lascia fare a me.- disse con aria di superiorità quest’ultimo camminando verso l’ingresso, dove era appena entrata una giovane ragazza.
-Salve, le posso dare il… Lily come hai detto che si chiama.- la rossa scosse la testa imbarazzata. 
-Sacchetto per la colletta alimentare.-
-Ah, già. Sacchetto per la calotta militare.-
-Che cos’è?-
In quel preciso istante Sirius Black si accorse di non avere la minima idea di cosa stesse facendo, così adottò la tecnica che usava sempre durante le interrogazioni.
-Beh, è volontariato perciò si aiutano le persone… Ehm, comprando del cibo, ma troverà tutte le informazioni su questo volantino, grazie e arrivederci.- la congedò veloce il ragazzo, notando con piacere che lei continuava a guardarlo mentre si allontanava.
-Ma… Come hai fatto? Non le hai dato neanche un’informazione.-
-Semplice, ho usato il mio metodo speciale. Parlare perché alzino lo sguardo su di me e attirare l’attenzione, quindi concludere con un sorriso. Provaci tu!-
-Va bene. Scusi, signore le posso dare il sacchetto per la colletta alimentare? Si raccolgono alimenti a lunga conservazione per…-
-Sono venuto solo per comprare dei pannolini.- disse lui piuttosto bruscamente andandosene. La ragazza tornò al suo posto amareggiata, mentre l’amico arrivava ancora una volta esultante.
-E così siamo 2 a 0 per me.-
-Sirius, non è una gara, si tratta di fare del bene.-
-E io sto facendo del bene più di te.- gongolò il ragazzo.
-Tocca a James. James? Dov’è James?!- 
-Calmati, sarà andato a prendere della Burrobirra.-
-Sirius, nel mondo babbano non esiste la Burrobirra e non si possono mangiare, bere o usare le cose in vendita senza comprarle!-
-Oh, siamo rovinati.-
 
James fu ritrovato nell’ingresso del magazzino bloccato da due dipendenti mentre urlava: -E’ colpa di quel giocattolo! E’ posseduto! Lasciatemi, sto cercando di salvarvi la vita!- poco più in là giaceva un “Orsetto Gioca e Impara” mezzo distrutto, nella confezione era scritto a grandi lettere: “Parla, Canta, Balla.”





Eccoci di nuovo qui.
Non vi libererete facilmente di noi. xD
Allora, non credo ci sia molto da spiegare in questo capitolo, finalmente c'è anche Lily, che sa sempre il fatto suo. Lei e James si sono messi insieme al sesto anno in questo caso.
Comunque mi sono sbagliata nell'altro capitolo, ora ho corretto, ma è Sirius quello ancora sedicenne.
Aggiorneremo tra una settimana, a proposito, ringraziamo tutti quelli che hanno inserito la fanfiction tra le seguite e le preferite, e ovviamente anche bellexD che ha recensito.
Al prossimo capitolo.

Lele_Fer.

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Capitolo 3
*** Promemoria per Severus Piton: cambiare data di nascita all'anagrafe. ***


Promemoria per Severus Piton: cambiare data di nascita all’anagrafe.





La sera del 21 agosto i Malandrini e Lily Evans si stavano dirigendo verso la pizzeria Magical Place (nome scelto assolutamente a caso da James e Sirius la sera prima) per festeggiare il compleanno di Sirius.
Ci arrivarono dopo mezz’ora perché tra Lily, Sirius e i saldi Remus e James venivano trascinati da un negozio all’altro. 
La pizzeria/ristorante Magical Place era un palazzo a due piani con almeno un centinaio di tavoli solo l primo e con tanto di acquario, per cui scelsero il tavolo vicino a quest’ultimo per accontentare Lily che adorava ogni genere di creatura, animale e non, con le branchie.
Dopo un quarto d’ora, durante il quale James e Sirius che facevano battute sui nomi delle pizze, Lily guardava meravigliata i pesciolini (in effetti Remus era l’unico a sembrare minimamente normale), un cameriere si presentò al loro tavolo, e vedendolo i quattro ragazzi quasi caddero dalle loro sedie.
Severus Piton era in piedi davanti a loro, tovagliolo sul braccio e taccuino e penna in mano, ma la cosa più assurda del suo abbigliamento era una retina per capelli azzurra trasudante olio (NdEleonora: sono cattiva, si. u.u), dopo neanche dieci secondi James e Sirius erano già quasi soffocati dalle risate, mentre Remus, che era pur sempre un bravo ragazzo, ce ne mise undici, Lily, invece, superato lo stupore iniziale, cercava in tutti i modi di evitare lo sguardo del ragazzo
Dopo dieci minuti nessuno dei tre aveva smesso di ridere, in realtà Remus, per controllarsi, si stava mordendo la lingua così forte che ancora un po’ e gli sarebbe uscito il sangue.
-Chiamatemi quando avete finito.- disse sprezzante il Serpeverde e fece per andarsene, ma fu richiamato da Sirius.
-Eddai, Mocciosus non prendertela, è solo che… Sei assurdo!- disse scoppiando in un’altra fragorosa risata. –Ad ogni modo comincia con il portarci del whisky incendiario, sai oggi festeggiamo la nascita di una persona speciale, un bell’uomo con un cuore nobile, un maestro con le donne…-
-Piantala di tessere le tue lodi e ordina una pizza.- lo rimproverò Lily nervosa, mentre James e Remus scuotevano il capo rassegnati. Piton alzò gli occhi al cielo. –Volete ordinare o me ne posso andare?- domandò seccato. –No! No, ordiniamo.- si affrettò a rispondere James, che stava morendo di fame. –Io prendo… Una ai peperoni.-
-Per me una quattro stagioni.- disse Sirius. –Io prendo una Margherita.- aggiunse Lily. –E io una al salame piccante.- concluse Remus. (NdLucrezia: dopotutto era un lupo mannaro.)
-Senti Piton, non è che chiederesti alla biondina di portare la mia pizza?- chiese Sirius indicando con un cenno del capo la ragazza bionda a pochi tavoli da lui, che sicuramente lo aveva sentito perché sta va ritornando in cucina sculettando come pochi, per farsi notare.
-Vi posto le pizze.- disse Severus ritornando velocemente in cucina, dopo venti minuti le pizze furono finalmente servite e tra canti in onore di Sirius, battute e frecciatine la serata passò allegramente, solo che alla fine James si assentò per alcuni minuti, e non per andare in bagno.
-Allora tu fumi.- disse James alle spalle di Piton, che aveva staccato per alcuni minuti e si trovava sul balcone del secondo piano.
-Cosa vuoi?- chiese aspramente. 
–Stai calmo non sono qui per fare a botte .- rispose James storcendo il naso e avvicinandosi al ragazzo.
-Te lo chiedo un’altra volta, Potter: che cosa vuoi?-
-Solo augurarti buon compleanno.- Piton si voltò di scatto verso il ragazzo che gli aveva parlato e lo guardò come se fosse un marziano, James in tutta risposta gli porse un regalo avvolto in una carta verde e con un nastro argentato.
-Ma sia chiaro.- disse prima di consegnarglielo. –Che io non lo faccio per te, è solo per Lily, perché tu sei così stupido da non capire quanto lei soffra per causa tua e ora prendi questo regalo!- Piton allungò una mano per afferrarlo ma si fermò a metà strada, esitante.
-Su, coraggio, non ho tutta la serata a mia disposizione.- lo incitò e Piton afferrò il pacchetto, James ritrasse la mano e fece per andarsene, ma si bloccò sulla soglia della porta a vetri. –Se fossi in te le chiederei ancora scusa, lei non è una che serba rancore, io credo che ti possa ancora perdonare.- gli disse e poi sparì nell’oscurità del locale in procinto di chiudere.
Piton esaminò il pacchetto e sul retro vi trovò un biglietto con su riportata questa frase: Caro Mocciosus, se dici a qualcuno che sono stato gentile con te, te la farò pagare.
Si mise il biglietto in tasca e aprì il pacchetto, tolta la carta vide che il regalo consisteva in un vecchissimo libro di pozioni, che lui non aveva mai visto, il titolo era: "Pozioni antiche da ogni parte del mondo."
Suo malgrado si ritrovò a sorridere e pensare a un modo per chiedere scusa a Lily.
 
-Allora posso sapere qual'è il mio regalo?- domandò per l'ennesima volta un esagitato Sirius a degli alquanto seccati James, Remus e Lily.
-Per l'ultima volta, Sirius, no!- rispose quasi urlando Remus e l'amico mise il broncio.
Arrivati davanti a casa Potter i quattro, invece di entrare in casa entrarono nel garage, dove una lucente motocicletta nera aspettava solo l'arrivo di Sirius.
Ci dispiace di non poter dare ai nostri venticinque lettori molte informazioni, vi basti sapere che la moto fece tanto di quel rumore che svegliò tutto il vicinato, e che Remus(santo Remus a detta di James e Sirius) riuscì a convincere tutti che la moto faceva tutto quel rumore perchè era molto vecchia, mentre James e Sirius si ripromettevano di metterci le mani sopra per farla diventare meno rumorosa. 
Alla fine probabilmente riuscirono a convincere tutti ad andare a dormire, compresa Lily, e sappiamo solo che molti quella notte videro una stella cadente, ma solo Sirius, James e Remus sapevano cosa fosse.
 
 


 
 
 
Eheh, avete visto che anche noi ogni tanto riusciamo a fare dei capitoli più tranquilli? xD
Ci scusiamo per il ritardo, ma sono state due settimane piuttosto impegnative e sono riuscita a copiare al computer la fanfiction solo oggi. Comunque adesso siamo qui e, beh, speriamo che vi piaccia.

Lele_Fer

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Capitolo 4
*** Promemoria per Sirius Black: E' inutile cercare di consolare James, è divertente lanciare pop corn. ***


Promemoria per Lily Evans: non andare più a vedere un fil con John Travolta insieme a James.




Lily bussò alla porta della camera d’albergo dove i malandrini avevano dormito quella notte, non se l’era sentita di portarli a casa sua, anzi, in effetti aveva intenzione di ritardare il più possibile l’incontro genitori-malandrini, già si immaginava Petunia urlare “Non ce li voglio quei tre in casa mia!-
Nessuno aprì, non si sentivano neanche rumori all’interno della stanza. Che fossero usciti? E se fossero andati a casa sua? Con le sopracciglia aggrottate iniziò a battere i pugni sulla porta gridando: “Ragazzi! Ci siete?! Aprite, sono Lily!- tirò un sospiro di sollievo quando sentì dei passi sempre più forti dall’altra parte della porta, ma la sua gioia durò ben poco dato che davanti a lei comparve la figura ancora assonnata di Remus.
-Lily.-
-Remus?-
-Lily.- ripeté sbadigliando. –Che ci fai qui?-
-Come sarebbe a dire che ci faccio qui?-
-Perché stai urlando?-
-Quando mai ho urlato?-
-Vogliamo smetterla di farci domande e darci qualche risposta? Comincio io. Stiamo dormendo. Ora, perché sei venuta qui in piena notte?-
-E’ quasi mezzogiorno.-
-Non per me.-
-Oh, è inutile parlare in questi casi.- la ragazza, sempre più spazientita, spinse di lato Remus e con un colpo di bacchetta aprì tutte le persiane.
-Chiunque tu sia, io ti ucciderò!- disse James cercando inutilmente di seppellirsi sotto i cuscini.
-Grazie James. Ti voglio tanto bene anche io.-
-Lily?-
-No, sono il fantasma formaggino.- rispose sarcastica lei roteando gli occhi.
-Vieni qui che ti spalmo sul panino.-
-Sirius, non è il momento. E’ tardissimo.-
-Hai ragione, dovrei essere Italiano per dirlo, invece sono inglese e scappo terrorizzato.-
-Sirius, stai parlando a vanvera. Preparatevi in fretta che dobbiamo andare a pranzo. Ma a che ora siete andati a dormire?-
-Le sette, forse le otto di mattina.- rispose Remus cadendo a peso morto sul letto.
-Siete sempre i soliti.-
 
Dopo che ebbero mangiato in un bar lì vicino Lily decise che sarebbe stata una tortura per loro girare per le strade di Londra per tutto il pomeriggio, perciò permise loro di andare a riposarsi avvisandoli del fatto che avrebbero dovuto essere pronti per le sei e mezzo dato che aveva una sorpresa speciale per loro. Qualcosa che non avevano mai visto.
 
-E questo che sarebbe?- James guardava interrogativo un grosso cartellone in cui erano raffigurati un uomo e una donna.
-Guarderemo un film!- esclamò Lily eccitata. –E non un semplice film, ma Grease!-
-E quindi?- chiese Sirius, la ragazza stava per rispondere, ma si fermò prima di dire qualcosa di sconveniente.
-Ehm, perché le recensioni sono ottime!-
Entrarono e, dopo aver comprato biglietti e pop corn si sistemarono sulle poltrone della sala.
-Uffa, si sta scomodissimi.- si lamentò Sirius cercando di trovare una posizione confortante, ma fu ignorato da tutti gli altri, che erano persi nei loro pensieri.
-Shh. Inizia!- li ammonì Lily prima di trovare lo schermo meravigliata. Era partita una musichetta romantica e la scena che si poneva di fronte al pubblico si rivelò un momento perfetto per i tre ragazzi per fingere di vomitare.
-Dovremmo avere anche noi dei giubbotti così.- bisbigliò Sirius agli altri due.
-Ma và.- commentarono gli altri due all’unizono.
-Ma sì, invece! Per andare in moto sarebbero perfetti.- insistè lui convinto.
-Peccato che io non salirò più in quella moto, visto come la guidi.- rispose remus sperando di aver messo fine alla conversazione, cosa, a quanto pareva, impossibile.
-Quel tizio in confronto agli altri sembra un figo.- disse pensieroso James.
-Un po’ come me con voi. Il fascino del protagonista.-
-Il fascino di John Travolta, al massimo.- il tentativo di soffocare Sirius fu interrotto per lì’affermazione di Lily, che aveva lasciato tutti stupiti.
-Che c’è? Sono una ragazza, dopoututto.-
-Si, e io sono un ragazzo, il TUO ragazzo.- sbottò James.
-Zitto, ci guardano tutti!-
James incrociò le braccia imbronciato mentre la sua ragazza tornava a guardare il film.
-Ecco, adesso prendono pure in giro gli atleti, che dovrebbero gli idoli delle ragazze.- a questa affermazione Sirius decise di prendere in mano la situazione e distrarre l’amico.
-Ehi, Ramoso, lanciamo i pop corn alle coppiette?- chiese tirandogli una gomitata.
-Non mi va.-
-E cosa ti va di fare?-
-Capire perché tutte le ragazze presenti in questa sala stravedono per quel John, che cos’ha di così affascinante, e poi chi crede di ingannare vestendosi da scolaro lo sanno tutti che quelli lì sono tutti più grandi…-
Il rumore della mano di un Sirius esasperato che veniva battuta sulla propria testa fece voltare di nuovo alcune persone. Remus  sbuffò e strappò la confezione dei pop corn dalle mani del vicino.
-Ehi! Ma che hai?!-
-Ho fame, ok?!- rispose brusco.
-Scusa se ho parlato!-
-Scuse accettate.-
 
Dopo circa mezz’ora la situazione era pressoché la stessa, Lily che guardava tranquillamente il film, James imbronciato, Sirius che cercava di farlo ridere lanciando i pochi pop corn rimasti, mentre Remus si era addormentato, ma la sua testa, da appoggiata allo schienale della poltrona, era finita sulla spalla dell’amico, che se lo sarebbe scrollato di dosso in meno di due secondi se non fossero mancati pochi giorni alla luna piena.
 
La serata non era andata certo come sperava e Lily si ripromise di non andare più a vedere un film con John Travolta insieme a James, ma almeno avevano visto Grease, il film di cui tutti parlavano in quel periodo.










Eccoci di nuovo qui!
Questa volta con solo un paio di giorni di ritardo. Abbiamo anticipato l'uscita di Grease di qualche anno perchè non molto tempo fa abbiamo visto proprio questo film e ci è sembrato perfetto, infatti per le conversazioni tra i personaggi abbiamo preso spunto dalle nostre. xD
Speriamo che il capitolo vi piaccia anche se è un po' corto.

Lele_Fer

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Capitolo 5
*** Prima visita a casa Evans. Promemoria per Lily Evans: non invitare mai più a casa Sirius Black ***


 Erano passati quaranta minuti da quando James e Sirius avevano avvertito che sarebbero arrivati in ritardo, quei quaranta minuti Remus e Lily li avevano passati bene: chiacchierando tranquillamente guardando la TV ma ora si stavano seriamente preoccupando.

Lily stava camminando ansiosamente per il salotto davanti alla televisione ancora accesa mentre Remus era seduto sul divano e la guardava preoccupato, quando un rombo assordante proveniente dalla strada li fece  trasalire.
Cessato il rumore  le voci di James e Sirius arrivarono chiare e forti alle loro orecchie –Dovevi per forza metterci le mani sopra vero?-
-Ma scusa faceva u n rumore infernale!-
-Si ma almeno non sare bbe morta undici volte-
-Oh James mi ri cordi Remus-
-TI RICORDO REMUS? SIRIUS CI SIAMO FERMATI UNDICI VOLTE UNDICI CI ABBIAMO MESSO DUE ORE AD ARRIVARE QUANDO SAREMMO ARRIVATI IN MEZZO SECONDO SE CI FOSSIMO SMATERIALIZZA TI O MEZZORA SE TU NON AVESSI FATTO IL MECCHINICO O COME DIAVOLO SI CHIAMA!-
-Ehm… mec canico-
-NON MI IMPORT A COME SI CHIAMA!!- urlò il ragazzo bussando alla porta, poco dopo Lily e Remus aprirono e un sorridente Sirius insieme ad un incavolato James entrarono in casa.
-Problemi con  la moto?- domandò Remus esitante, James lo fulminò con lo sguardo e il licantropo lo interpretò come un si.
I coniugi Evans arrivar ono nell’ingresso attirati dalle urla di James e dopo le varie presentazioni i quattro ragazzi si sistemarono in salotto.
-Quella cos’è?- d omandò James indicando la televisione ancora accesa
-È un televisore- gli  rispose Lily
-E… a co sa serve?-
-Beh ecco… serve  a ehm…-
-Serve ai bab bani- le venne in aiuto Remus –Loro la usano per divertirsi guardando i programmi che vi vengono trasmessi dentro-
-Davvero?- saltò Sirius gli occhi che gli luccicavano eccitati, lui adorava gli aggeggi babbani da quando l’anno prima aveva seguito il corso di babbanologia a scuola (ndAutrici: Rettifichiamo, fosse stato solo per lui non ci avrebbe neanche messo piede in quell’aula, ma siccome Remus voleva tenerli sotto controllo costrinse sia lui che James a seguire i suoi stessi corsi e Sirius si appassionò particolarmente alla  materia)
Si avvicinò al televisore e lo esaminò da vicino, James dal canto suo sembrava distrutto e come biasimarlo? A causa dei complessi per la serie “Distruggiamo l’onore dei Black” era rimasto sveglio dalle 3 di notte fono al le 8 per risolvere il problema del suo migliore amico.
Dopo dieci minuti er ano tutti stravaccati sul divano alcuni più addormentati di altri e altri… più ghignanti alcuni.
Non a caso Sirius st ava guardando con fare cospiratorio James e Lily.
Quest’ultima aveva un brac cio intorno alle spalle del ragazzo e gli accarezzava i capelli mentre James dormiva con la testa appoggiata alla spalla della rossa.
Il ragazzo fece apparire un a macchina fotografica e prima che qualcuno potesse dire o fare qualcosa fece una magnifica fotografia ai due.
-Che cosa fai?- domandò L ily scattando in piedi e portandosi dietro anche la testa di James, non se ne era accorta ma aveva serrato la mano attorno ai capelli del moro che si era svegliato dal dolore.
-Aia, aia Lily molla! Moll ami i capelli!!-
-Oh scusa- gli disse la rossa lasciandolo e James rica dde sul divano.
-Ehm Ramoso come… come stai?- gli domandò Sirius, James aprì a malapena un occhio e lo guardò truce –Scusa ma secondo te come sto?- domandò stizzito serrando per l’ennesima volta le palpe bre.
Remus che nel fratte mpo non aveva spiccicato una parola arrivò alle spalle di Sirius e gli sfilò la macchina fotografica dalle mani –Ehi tu ridammela!- urlò Sirius
-Vieni a prenderla Fe lpato-
-Non scherzare Lunastorta: RID AMMELA!-
-Lily al volo!- dis se Remus lanciando la macchina fotografica nella direzione di Lily che l’afferrò al volo
-Ridammela Eva ns-
-Scordatelo Black prima cancello quella fo to-
-Non ci provare Rossina!- e detto questo si fondò su Lily facendola cadere e facendo volare la macchina dall’altra parte della stanza sotto il tavolo, Remus si precipitò a prenderla ma fu subito intercettato da Sirius che lo bloccò alle caviglie e lo fece ruzzolare al suolo –Aia Sirius ma sei sc emo?-
-No e tu non avrai quella macc hina!-
-E non l’avrai nemmeno tu Black!- disse Lily attaccandosi a mo di Koala sulla schiena di Sirius –Staccati R ossina!-
-Non ci penso neanche e non chiamarmi Ro ssina!-
-BASTAAAAAAA- l’urlo spacca timpani di James bloccò tutti nella posizione in cui si trovavano – LUPO E CANE CUCCIA ORA, LILY PRENDI QUELLA STRAMALEDETTA MACCHINA E CANCELLA QUELLA FOTO- nessuno osò fiatare e nessuno osò muoversi, in fondo aveva ore di sonno arretrato ed era molto ma molto irritabile, forse anche più di Remus che era facilmente collerico causa luna piena i mminente.
-Volete piantarla di fare casino- domandò una voce aspra alle loro spalle, i quattro ragazzi si voltarono e videro una ragazza alta e magra con i capelli neri e i lineamenti cavallini, dietro di lei c’erano due ragazze una dai capelli marroni e gli occhi neri, l’altra con i capelli biondi e gli occhi  azzurri.
Entrambe avevano gli occhi puntati sul groviglio di gambe e braccia di Remus, Sirius e Lily, e sembravano fare appello a ogni grammo di auto controllo che avevano in corpo per non scoppiare a  ridere.
-Allora- disse Petunia puntando gli occhi neri in quelli nocciola di James –Sei tu che urli c osì?-
-Petunia!- una voce dura la riportò all’ordine, il signor e la signora Evans erano dietro di lei –Non dovresti essere così scandalizzata visto che ieri ti abbiamo trovata a ribaltarti sul tuo letto- Petunia divenne rossa come un peperone mentre Lily sembrava seriamente sul punto di vomitare, i tre ragazzi non avevano mai visto il fidanzato di Petunia ma sapevano che era un  uomo molto grosso e molto  sgradevole.
-Ad ogni modo- disse rivolgendosi all’altra figlia –Dovreste seriamente abbassare la voce- poi non resistette più e scoppiò a ridere –Di la ho preparato dei succhi di frutta per tutti- aggiunse la Signora Evans mordendosi il labbro inferiore e ritornando in cucina seguita dal marito che non la smetteva più di  ridere.
-Dai andiamo- disse Petunia alle due ragazze che però non accennarono a muoversi e avevano gli occhi fissi su James e Sirius, così fissi che Lily notandole le incenerì con lo  sguardo.
-Si andiamo- disse la  bionda
-Ma in cucina tua madre ha preparato i succhi- aggiunse la  bionda.
 
 
Noi preferiamo non riportare quello che avvenne in seguito a causa di forti imprecazioni che potrebbero scuotere fortemente l’animo dei l ettori.
Vi basti sapere che lo stereo di Petunia, situato in cucina per ragioni a noi sconosciute, implose nel vero senso della parola a causa di un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi grigi che lo aveva scambiato per un porta bicchieri versandoci sopra tutto il succo d’arancia (ndAutrici: Accidentalmente  ovvio)
Non occorre che vi descriviamo la scenata fatta subito dopo da Petunia, il pessimo umore di James e Remus quando lasciarono la residenza Evans, la lunga risata canina di Sirius che uscendo di corsa da casa di Lily era ancora inseguito da un arrabbiatissima ragazza dai lineamenti cavallini e il morale sotto terra di Lily che si riprometteva di non invitare mai più a casa sua Sirius  Black.
 
 

Ed eccoci di ritorno quinto capitolo in soli due giorni!!!! Ma non fateci l’abitudine il capitolo 6 è solo agli inizi e ci vorrà una settimana o due… ad ogni modo è chiaro che nelle nostre menti malate non ci potrà mai essere un idea anche lentamente sana prova questo capitolo e tutti quelli prima ad ogni modo ora vi lasciamo tanti  saluti
 
Lele_Fer 
 

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