Why Do the Vampires in Twilight Sparkle?

di ToraStrife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You are my sunshine, my only sunshine. ***
Capitolo 2: *** Spikey Wikey? No, Spike Wicked! ***



Capitolo 1
*** You are my sunshine, my only sunshine. ***


Why the Vampires in Twilight Sparkle? Forks, le famose foreste di Forks, quelle dove è più facile incontrare una creatura sovrannaturale che non uno scoiattolo.
Una cosa abbastanza buffa, considerando che  ci vivono Licantropi e Vampiri, ma se cerchi dei Sasquatch o Bigfoot, non ne trovi neppure....l'orma.
Insomma, è pieno di immigrati (mostri) dall'Europa, ma di autoctoni manco l'ombra.
Sempre che, naturalmente, non ci escludi le famiglie di cannibali maniaci con maschere di pelle umana e armati di motoseghe. Che siano gli esseri umani i veri mostri americani?

Va beh, lasciamo stare, cercate piuttosto di immaginarvi la classica foresta misteriosa e pericolosa dove nessun essere umano osa avventurarsi, fin dai tempi di Cappuccetto Rosso.

Per sottolineare la crepuscolare bellezza di un così siffatto paesaggio gotico, nell'etere risuonava come colonna sonora un significativo brano di musica alternativa. Che fossero i Muse, i Paramore, o qualche altre sfigata band che qualche incauto aveva deciso di bollare come "Band dei Vampiri" non si sapeva.

Un momento, Band dei Vampiri?

E allora perché non metterci i Cradle of Filth o i Theatres des Vampires?

*Cambio della colonna sonora*.

Improvvisamente dagli alberi iniziarono a colare rivoli di sangue, uno strano eco di ruggiti demoniaci riempì l'aria e un branco di esseri succhiasangue si fece strada tra gli alberi, cantando (a grugniti o grida stridule) della loro centenaria vita, tutta omicidi, massacri e sgozzamenti ai danni degli umani. Da qualche parte, in mezzo alle urla, potevate anche riconoscere dei sacrifici umani, con qualche canto latino di contorno.

- No, no, no! Così non va! Noi Cullen non facciamo del male agli esseri umani! -

Scusate, c é quel vampiro dai capelli ossigenati che si sta lamentando. Forse non gli piace troppo avere a che fare con fans con giubbotti in pelle e borchie.

*Cambio colonna sonora*

Rieccoci qui con qualche musichetta di rock alternativo dai toni malinconici che va molto d'atmosfera da queste parti.

Forks, dicevamo, una di quelle cittadine tranquille e noiose, talmente noiose che, in segreto, c è sempre qualcuno, il quale, per ammazzare la noia, finisce per ammazzare degli esseri umani.
Sapete, Cabot Cove, Cristal Lake, e tutte quei posti lì: paesini dove ogni anno scompaiono campeggiatori a decine e ti continuano a dire che "sono solo leggende", anche dopo decine di puntate o pellicole.
E poi si lamentano di Sunnydale.

Va beh, abbiamo divagato abbastanza. Fatto sta che in mezzo a questa foresta fitta che lasciava intravedere solo ogni tanto qualche raggio di sole (e questo è il meno, pensate la vicinanza col lago e i banchi di nebbia che si formavano durante la notte) potevamo vedere due figure a noi familiari.
Bella Swan, topo da biblioteca dalle tendenze solitarie e depresse, che faceva fatica a socializzare ma era riuscita subito a fare amicizia con il primo vampiro che aveva incontrato (botta di culo, la chiamano nei film horror).
Edward Cullen, l'erede fashion di Lestat De Lioncourt, giovane (o vecchio?) idealista che preferiva cenare con un topo piuttosto che con un essere umano, per puro credo etico.
Che poi, detto tra noi, un topo farebbe vomitare un normale essere umano, figurarsi un vampiro; ma forse i vampiri hanno il vantaggio di non poter dare di stomaco.

La scena si svolgeva dopo che Bella aveva passato una notte insonne a cercare informazioni su quello strano ragazzo "reo" di averla salvata da un furgone (e in quel frangente non stava neppure attraversando la strada: sospettiamo che Bella sia letteralmente una calamita di sfiga  e guai, e considerando cosa succederà a Cullen in futuro, la cosa sembra avere un certo fondamento).

Passo dopo passo, i due si erano addentrati di parecchio nella foresta, proprio come il Lupo e Cappuccetto Rosso.
Fosse stato un normale romanzo (o film) horror, il Lupo sarebbe immediatamente saltato sulla vittima e poi sarebbe pure passato dalla Nonna per il dessert (in questo caso non Grand Soleil, ma Grand Guignol).
Ma questo non è horror, ma narrativa fantastica per ragazzi(ne) e quindi in questo caso Lupo e Cappuccetto presto sarebbero finiti a fare i Due Porcellini nella casa della Nonna.
A patto, naturalmente, che Cullen vincesse prima il suo problema bulimico con il sangue. Mettetevi nei suoi panni, dopotutto: se la vostra ragazza si tagliasse e dalla giugulare uscisse Nutella, chiudereste la ferita o preparereste una confezioni di panini tagliati?

Uffa, ma torniamo sul sentiero nel bosco.
Bella aveva il cuore agitato, in effetti si sentiva un pò come Cappuccetto Rosso. I due si erano fermati da un pezzo all'ombra di un vecchio tronco coperto di muschio. Il silenzio che si era creato tra i due era divenuto insopportabile. Fu così che Swan decise di rompere gli indugi per prima.

- So cosa sei. -

Il platinato la squadrò senza scomporsi troppo. E la sfidò a sua volta.

- Dillo. A voce alta. -

- Un.... vampiro. -

- Hai paura? -

- Diciamo che non riesco a crederci. Stiamo camminando che è praticamente giorno e tu non sei un tizzone ardente! -

- E' la prima volta che vedi un vampiro, vero? -

- Stando a quanto ho letto, ho pure forti dubbi di trovarmene uno davanti. -

- Non credere a tutte le leggende che raccontano su di noi -

- Non dovrei credere neppure a quanto scrive la Meyer, di conseguenza. -

- Uhm, non è questo punto. C è un'altra domanda fondamentale: di cosa ci nutriamo? -

Bella fece un passo indietro di riflesso, ma il suo cuore la convinse nella sua risposta.

- Tu non mi farai del male. -

- Lusingato. - rispond Ed, mentre la prese per un braccio.

- Dove andiamo? -

- A cena, che domande. Ho fame -

- Aiuto! Lasciami! Mi vuoi dissanguare! -

- Vedo che hai fame anche tu. Ti sei già rimangiata quello che hai detto poco fa. -

Poi, sospirando, Cullen volle tranquillizzarla.

- Ti trascino in cima alla montagna, oltre la coltre di nebbia.-

E così dicendo la coppia si avviò verso destinazione. Una radura tra gli alberi era rischiarata dal sole come un perfetto occhio di bue sul palcoscenico di un teatro buio.

Cullen cominciò a togliersi i vestiti. - Devi vedere il mio aspetto alla luce del sole -

- E c é bisogno di spogliarsi? -

- No, quello è puro fanservice -

Mentre Cullen muoveva i primi passi verso la luce, Bella notò con gran sorpresa che la luce non solo non era deleteria per il  non morto, ma addirittura provocava uno strano effetto collaterale.

- Ecco perché non ci mostriamo alla luce del sole. Si vedrebbe quanto siamo diversi... io sono questo -

*Cambio colonna sonora*

"Se tu lo vuoi, tu lo sarai, una di noi....."

Ehy, chi ha messo la sigla delle Winx?

Bella con occhi spalancati e mascella a ridosso di cadere sul pavimento, stava osservando un Cullen imbarazzato in preda a effetto glitter 3d che faceva sbrilluccicare completamente il suo corpo adamitico. Per non parlare delle strane ali da farfalla che gli spuntavano dalla schiena.

Bella non si era ancora ripresa, mentre Cullen si apprestava a tornare all'ombra e riverstirsi in fretta.

*La colonna sonora torna alternative rock*

- Capisci? .... Capisci adesso  perché noi vampiri dobbiamo mantenere il segreto? -

- Lo credo bene - mormorò Bella ancora traumatizzata.

- La gente ha sempre odiato noi vampiri. Ci tratta come mostri, ci da la caccia, ha paura di noi e non può accettare la nostra esistenza... -

Bella si intenerì e provò compassione per un così bel ragazzo condannato a secoli di così bizzarra immortalità. Intanto, Edward continuava il suo lamento greco.

- .... ci chiama gay e si prende gioco di noi. -

- Sul fatto dei gay non ti preoccupare, non dicono così di tutti i vampiri, ma solo di te. -

- Ah si? Che botta di culo! Ma io non sono.... - convenì Edward.

- Vedessi che trenini che fai con Jacob e i suoi fratelli.... cioé... questo nelle ficcyne delle fans. -

- Figata. - fu il commento sarcastico di Cullen.

- Però ammetterai che vampiri che sbrilluccinano al sole non se ne sono mai visti in giro -

- Perché? La gente non sa che esistono diversi tipi di vampiri? Ci sono quelli come Dracula che si trasformano in nebbia e in lupi ma sono vulnerabili a croci e aglio. Ci sono quelli stile "Dal Tramonto all'Alba" che li ammazzi con uno sputo di acqua santa ma sono più contagiosi della peste. E poi, ci siamo anche noi Cullen, con poteri mentali, divinatori e indistruttibili alla luce. Ma non facciamo male a una mosca. -

- Dai, Edward, non te la prendere! Sono sicura che la gente parla così perché sono mortali e sono invidiosi della vostra bellezza e immortalità. -

- Si... grazie, Bella. -

- Nonché di quelle favolose ali da fata. -

- Sono ali da pipistrello. Beh, almeno dovrebbero assomigliarci.-

- Dai, Edward, non te la prendere.  Io ti amo così come sei. -

- Si... grazie di nuovo, Bella. Le tue parole sono davvero preziose per me. -

L'atmosfera si era fatta intima, Bella aveva già preparato le labbra per unirsi in un tenero bacio con il bel dannato. Purtroppo, con gran frustrazione della ragazza, Edward parve non accorgersene, che intanto, aperto completamente il rubinetto delle lamentele, non riusciva più a fermarsi.

- E poi... e poi si  burlano di noi! Usano le parole "Brillare" e "Twilight" giocando sull'omonimia di qualche personaggio per bambini, non so di preciso, e fanno domande idiote tipo "Why do the Vampires in Twilight Sparkle?" e giù di risate. -

- Beh, in merito a questo, sono la prima che ha qualcosa da ridire, amico mio -.

Non era stata Bella a rispondere.

E infatti entrambi i ragazzi si voltarono in direzione della voce, per osservare esterrefatti uno strano quadrupede dal manto color lavanda, una criniera colorata di una piccola cacofonia cromatica che spaziava dal rosa fino al blu cupo (sempre che il blu cupo sia un colore realmente esistente, beninteso). 
Se il pugno nell'occhio dato dai colori non bastava, ad adornare un già bizzarro insieme equino vi era un pittoresco cornino che sputava dal centro della criniera, presumibilmente dalla "fronte" dell'animale.
La ciliegina sulla torta andava però dall'espressione quasi umana, anzi quegli occhi che ricambiavano con severità lo stupore della coppia bipede.

- Beh? Che sono quelle facce? -

Il colpo di grazia avvenne con quello strano verso comprensibilissimo, come un linguaggio umano. Anzi, senza girarci attorno: aveva appena parlato.

Edward reagì con fare sospettoso alla situazione.

- Che magia è mai questa? -

Il quadrupede sollevò un sopracciglio, non capendo.

- Magia? Quale magia? Non ci vuole mica una magia per parlare. -

Bella era ai limiti dello Shock. Va bene guardare un cavallo, ma già potrebbero prenderti per pazzo a parlarci. Ma quando è un cavallo a guardarti? E a parlarti? E' inquietante, come minimo.
Sapete, no, come i film di Francis il mulo parlante, o Mister Ed, tanto per restare tra i cavalli.
La ragazza cercò di squotersi da quella situazione: in fondo oggi aveva già incontrato un vampiro, quindi perché non anche un cavallino parlante?

- Ed-ed-ed-Edward, quel cavallo parla! -

- Beh dai, Bella, anche Jacob è un lupo, e parla -

- Ma non quando è lupo! -

Il cavallino, anzi, la cavallina, perché di femmina si trattava, espresse i suoi dubbi.

- Uh, non ho idea di cosa stiate parlando. E non capisco tutto questo stupore. Manco fossi un vampiro o non so cosa...-

- Sono io il vampiro. - ebbe da ribattere Edward. - Ehy, un momento, ma ora ti riconosco! Sei quella il cui nome usano per gli scherzi nei miei confronti! Sei, sei.... -

- Visto che lo sai, non c é bisogno di dirlo. Sono un pò stufa di questi giochi di parole, e non intendo alimentarli neppure in questa fiction. -

Bella era l'unica che non ci capiva un granché.

- Ma insomma, Edward, chi è questa? La conosci? -

Edward, sospirò. - Mio malgrado, sì. E' quel personaggio per bambini che gioca sull'omonimia e.... -

- Ho afferrato il concetto. Ma chi è? - interruppe Bella.

- Beh, sai, quel tipo di protagonista che usano per farli immedisimare con teenager con problemi di socializzazione. Sai, no, in fissa con i libri, sociopatica, solitaria, malinconica, che fa anche qualche magia. -

Edward ripensò alle sue parole.

- Ehy, ora che ci penso, Bella, sei praticamente tu in versione equina. -

Bella si sentì un pò punta dal paragone.

- Io non faccio magie. -

- Ringraziando il cielo. Poi magari ti acchiappava la Disney e ti metteva a fare qualche telefilm tipo "Bella vita da Strega". Tanto i comprimari soprannaturali non mancavano. -

- Yeeech. Non voglio neppure pensarci, Edward. - inorridì la ragazza.

Alla parola "libri" il cavallo si era già illuminato di immenso (cit.).

- Libri? Adoro i libri. Ho letto anche la vostra storia -

Il dinamico duo si eccitò alla rivelazione, con un corale  - Davvero? -

- Sì, ma ho letto anche tutti quelli di Anne Rice e Bram Stoker. Non reggete il confronto, senza offesa, naturalmente. -

- Comprendo - si arrese Bella.

Edward si indispettì, e non esitò a farlo notare.

- Beh, sempre meglio che provenire da una serie con un soggetto, i cavallini pucciosi, adatto esclusivamente alle ragazzine -

- Che però riscuote successo tra gli adulti. Tra le mie ricerche, ieri su Internet .... - intervenne Bella, giusto per segargli le gambe.

La puledra colse la palla al balzo.

- Paradossale, vero? Voi invece avete un soggetto adatto agli adulti, i vampiri, e riscuotete successo tra le ragazzine. -

- Uh, ha la lingua tagliente, eh? - convenne Bella, in parziale simpatia verso la cavallina,  per la quale dovette ammettere di avere un pò di cose in comune.

Edward si limitò a sibilare come un serpente impettito offeso nell'orgoglio.

La giumentina però preferì attenuare i toni giocando la carta della diplomazia.

- Non era mia intenzione offendervi, scusatemi. Ma se hanno dei pregiudizi verso di voi, anche per noi non è piacevole passare per.... capite no? Chissa poi perché. -

- Semplice - rispose Bella. - E' perché siete troppo pucciose, e le cose troppo pucciose sono considerate per ragazzine. -

- Se fosse così, Bella - le si rivolse Ed - anche tu dovresti smetterla una volta per tutte di giocare a Puzzle Bobble. -

- No, piuttosto, penso che il vero guaio - aggiunse la piccola giumenta - sia il fatto che la gente ci consideri una sorta di Hello Kitty a 4 zampe. -


*cambio di scena*.

Una simpatica gattina si era appena avvicinata a uno strano individuo particolarmente occupato a sfamarsi.
Sfoggiando un gran sorriso.. beh, no, visto che è senza bocca, diciamo che sorridendo con gli occhi, si apprestò a farci amicizia.

- Salve signore! Che cosa sta facendo con quella persona svenuta? Oddio! Ma quella persona sta perdendo sangue dalla giugulare! E' ammirevole da parte sua tentare di fermare l'emorragia bevendo il liquido che ne esce, ma credo che sia meglio chiamare un'ambulanza! Signore, mi ascolta?.... signore? -

*ritorniamo da Edward e Bella alle prese con l'intelligente animale. Intanto il sole era già tramontato, e il trio aveva già stretto amicizia, mentre stavano parlando tranquillamente di.... magia.*

Il vampiro era già perplesso.

- Non capisco: che senso ha spiegare la magia su basi scientifiche? -

Il cavallo rise di fronte all'evidente ingenuità della domanda.

- Ma dai, parlate come se la magia fosse una cosa strana e inspiegabile -

- Nel nostro mondo, sì. Noi andiamo avanti con la tecnologia - spiegò Bella.

Il cavallino si incuriosì. - Tecn...cosa? di cosa parlate? -

- Beh, ad esempio le automobili, la luce elettrica,  internet.... -

- Come, quegli scatoloni di metallo, le luci, non funzionano con la magia? -

- Lascia stare Bella, troppo complicato. Per loro la tecnologia è strana come per noi la magia. - dissuase Edward.

Un ragazzino con gli occhiali sentì il bisogno di manifestare la sua dissent...ehm, il suo dissenso.

- Non è vero! La magia è normalissima! Ce la insegnano anche a scuola! -

- Sparisci, Harry l'inglesino.   Siamo già in troppi anche senza di te - sibilò Edward.

Harry il famoso studente mago se ne andò, attirandosì però l'interesse della cavalla, dato in fondo era anch'ella studiosa della stessa materia.

- Uhm, un umano che studia magia? Potrebbe venire utile parlarci più tardi. Devo ricordarmelo!-  poi si girò verso il vuoto e lasciò che la forza dell'abitudine parlasse per lei.

- Spike, prendi nota! Ah, che scema, sono da sola -

- No, no! Ci sono! Sei tu che mi hai chiamato? -

L'inaspettata risposta prese di sorpresa il cavallo, insieme alla coppia di bipedi. Il gruppò volse lo sguardo nella direzione del nuovo ospite.

La giumenta in particolar modo trasalì, in quanto ad accoglierla non c'era il suo familiare assistente, quanto piuttosto un umano vampiro, che contraccambiando il suo sguardo con un inquietante ghigno sporco di rosso, teneva per le mani, il corpicino inerme, con la giugulare aperta, di una sfortunata gattina.

No, non era esattamente lo Spike che si aspettava.



(continuazione e conclusione, alla prossima puntata)



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Capitolo 2
*** Spikey Wikey? No, Spike Wicked! ***


Why do the Vampires in Twilight Sparkle 2 Qualcuno che al momento non avrà avuto voglia di leggersi il primo capitolo, si starà chiedendo cosa è successo.
Se invece lo ha appena letto, ci scusiamo e lo preghiamo di dimenticarsi della frase precedente.
Per gli altri, solamente faremo un riassuntino-ino-ino-ino.
Bella ha scoperto il terribile segreto di Edward, come se non bastasse è spuntato un piccolo e misterioso unicorno femmina, il cui destino è legato alla coppia per via un gioco di parole, giusto per rendere ancora più irrazionale l'intera faccenda.
Poi, colpo di scena, è arrivato Spike, il vampiro di Buffy, che ha fatto colazione a spese di Hello Kitty, e ha deciso di unirsi alla festa, pardon, a fare la festa a tutti gli altri, a cominciare dalla tenera equina.

Possiamo procedere.


Ridacchiando, il vampiro, stretto nel suo chiodo in pelle, cominciò a dettare una lettera immaginaria, in tono canzonatorio.

- Cara principessa.....dannazione, non mi ricordo mai come si chiama, oggi Hello Kitty ha imparato che la prossima volta che vedrà un vampiro alle prese con la cena, penserà bene di farsi i cazzi suoi. - e ridacchiando aggiunse. - anche se non credo che ci sarà una prossima volta -

La cavallina era paralizzata dallo shock,
Dovete sapere che nel suo mondo la violenza e gli spargimenti sangue erano totalmente assenti e ignoti, e questo nonostante la presenza di bestie feroci.
Potremmo narrarvi di quando la sua amica alata dal manto giallo e la criniera rosa svenne alla vista delle proprie mestruazioni.
Capirete quindi l'equilibrio psicologico delicato, totalmente inadeguato a spettacoli come una Hello Kitty a bagno nella propria emoglobina.
Lo stesso tipo di spettacoli che attualmente divertiva il caro Spike, quello coi canini, si intende. E un altro pasto praticamente immobile a portata di artiglio era un'occasione da non lasciarsi sfuggire,

- Il sangue di gattina non è un granché, chissà se quello di cavallo è migliore -

E dicendo questo il vampiro si scagliò in direzione della vittima. Non fosse che la sua traiettoria aveva un ostacolo non previsto.

- Non così in fretta, amico -

  Cullen l'eroe-a-tutti-i-costi non aveva perso tempo e aveva intercettato al volo il suo simile,  causando una colluttazione che mandò i due succhiasangue ruzzoloni in mezzo alla radura,  mentre intanto Bella si prodicava a schiaffi a cercare di scuotere l'animale paralizzato nel suo stato mentale.

Intanto i due era già balzati in piedi e si preparavano alla lotta. Spike fu il primo a sferrare un pugno. Con gran sorpresa dell'aggressore, Cullen lo evitò senza problemi con un semplice cenno del capo.
Spike rimase un attimo allibito, e partì di nuovo alla carico con un altro pugno. Cullen di nuovò schivò senza alcun problema. La situazione si ripeté per una, due, tre volte.
Il viso di Spike si corrucciò in una grottesca espressione irritata, mentre sul volto di Cullen si dipinse un sorriso canzonatorio.

- Ti leggo nel pensiero, amico: posso prevedere tutti i tuoi attacchi -

E così dicendo, Cullen affondò, due, tre, cinque pugni in faccia all'avversario.

Spike, si pulì un attimo la bocca dal sangue, e lasciò, nonostante tutto, intravedere un sorriso.

- Davvero? Interessante. -

Cullen non ebbe neppure il tempo di dire "Ahia", che una pioggia di pugni lo investì in faccia, sul torace e nello stomaco, sballottandolo come un fuscello in mezzo a un uragano.
Prima che la violenza dell'attacco potesse sbalzarlo via, una mano di Spike lo afferrò per la collottola, avvicinandolo faccia a faccia.

- Non sto sempre a pensare a tutti i pugni che ti dò. C'é anche una cosa chiamata istinto combattivo e caro mio, in questo tra di noi c'é un abisso. -

Detto questo, Spike spinse a terra Cullen, puntellandogli il torace con un piede.

-  Adesso dimmi: cosa sto pensando? -

Cullen arrossì.

- Perché vuoi fare l'amore con me? -

Spike lo guardò storto - Ma che diavolo stai dicendo? -

- Ah, no, scusa! Ho letto i pensieri di Bella. -

E i due vampiri lanciarono un'occhiataccia alla ragazza, che, alla vista dei due ragazzi così a contatto, si era lasciata sfuggire una fantasia Yaoi.
Edward si concentrò nuovamente. Prima era arrossito, ora impallidì.

- Ehy, strapparmi il cuore e infilarmelo tra le chiappe non è una cosa carina! -

- E dopo mi berrò pure il sangue di quella ragazza! -

A quella dichiarazione Cullen ebbe un moto d'ira: raccolse tutte le sue forze, afferrò la gamba che lo puntellava, e fece perdere l'equilibrio a Spike.

- Lei non la toccherai, finché ci sarò io! - e così dicendo gli si avventò addosso a Spike. In procinto di prenderlo a pugni, Edward però si girò di scatto, perché distratto da qualcosa di irritante.

- Bella, per la miseriaccia, vuoi smetterla con ste fantasie yaoi! Hai rotto leOUCH! -

Distrazione fatale. Spike con un pugno si era già liberato dell'imbarazzante peso e si era già rimesso in piedi.

-  Amico, ma sei davvero un vampiro? Leggi il pensiero, ma fai schifo in tutto il resto. Sei troppo una donnicciola, troppo.... diverso. -

Edward si sentì un pò umiliato da quelle parole, ma in esse vi trovò anche un particolare importante.

- Diverso... diversi... diversi tipi di vampiri... noi Cullen .... indistruttibili alla luce. Ma certo! -

E si girò in direzione della sua amata.

- Bella! Questo vampiro è vulnerabile alla luce solare! -

- Un pò tardi per scoprilo, ti pare? - fu la risposta secca di  Bella - il sole è già calato da un pezzo. -

- Il... sole.... avete detto? -

La cavallina si era finalmente ridesta dal suo stato vegetativo, e aveva a tratti afferrato la questione.

Bella però rinfacciò la triste evidenza. - Il sole se ne è ormai andato da un pezzo! A meno che non stiamo qui a cercare di sopravvivere fino a domattina -

- Il sole? La principessa... voglio dire, la mia maestra di magia... lei governa il sole, potrebbe facilmente richiamarlo indietro. Non ho però il mio assistente per mandare lettere d'aiuto. Proverò con il fax.-

(un fax?!!? nd lettori)

(non chiedete. ndA)



*Altrove*

In un altro mondo, in un salone reale all'interno di un maestoso castello, un piccolo umano quattrocchi e una specie di cavalla, dal manto candido, una criniera splendente e dai colori delicati (che la facevano assomigliare a una di quelle modelle delle pubblicità degli shampoo quando sfoggiano e agitano da tutte le parti i loro capelli voluminosi, splendenti, resistenti e senza forfora), dotata sia di ali che di cornino, stavano intrattenendo una gradevole quanto inusuale conversazione. Soprattutto il ragazzo era intento a cantare un curioso brano.

- "Ci son due coccodrilli (ecc...ecc...) solo non si vedono i due alicorni!". -

- Me e mia sorella, è evidente. Da dove esce questa canzone? -

- E' una vecchia canzonetta italiana per bambini, ma questo pezzo finale è la prova che tracce del vostro mito sono state tramandate anche nel mondo umano!  -

(La conversazione venne interrotta dall'improvvisa apparizione di un foglio da fax. La giumenta lo lesse, e subito la sua espressione si irrigidì. Il ragazzo intuì che doveva essere successo qualcosa di serio)

- C' é qualche problema, principessa? -

- La mia fidata studentessa è in pericolo: è sotto aggressione da parte di un vampiro, e mi chiede di usare la mia magia per fare riapparire il sole già tramontato nel mondo degli umani, allo scopo di neutralizzare la minaccia. -

- E' un'impresa oltre le sue possibilità? -

- No, affatto, e non ci penserei due volte a richiamare il sole, ma... -

- Qual é il suo cruccio? -

- Non mi piace l'idea di dover uccidere, fosse anche il più spietato, malvagio, crudele e mascalzone tra gli esseri viventi. Fosse anche un vampiro. -

- Non credo sarà necessario arrivare a tanto, Milady. Se mi rimanda indietro nel mondo degli umani, ci penserò io. -

- Non potrò mai ringraziarti abbastanza, per questo, davvero. Quel vostro saggio umano Silente mi ha sempre parlato bene di te, e ora ne capisco le ragioni. -

*nel mondo degli umani*

- Accidenti, perché la principessa ci mette tanto? Qua stiamo in guai grossi! -

In effetti, la cavallina era tenuta per il collo dal simpatico Spike. Ai suoi piedi, Bella ed Edward conciati per le feste.

- E ora, vediamo se è vero che i piccoli cavallini pucciosi spargono sangue dei colori dell'arcobaleno! -

Attualmente, dicono davvero ste idiozie? Anche io che narro, allibisco quanto voi, miei cari lettori.


-
Lumus solem! -


Un forte fascio di luce illuminò la zona. Istintivamente, Spike si dileguò  cercando riparo dietro alcuni alberi lì vicino.


- Che magia è questa? - si chiese il costernato vampiro.


- Magia, appunto. -


Era stato Harry l'inglesino a parlare, prima di soffiare sulla punta della sua bacchetta come un cowboy farebbe con la canna di una pistola fumante. Che poi le bacchette non fumano, quindi era solo una scusa per darsi un contegno da eroe (fare il figo, in termini pratici)


Edward fu il primo a rimettersi in sesto dalla situazione.


- Questa volta sono lieto di vederti, Inglesino -


- E' presto per parlare. Quella magia emula la luce solare, ma di fatto non lo è. -


A conferma delle parole di Harry, Spike si era già accorto l'innocuità del fascio di luce, e si preparava a tornare alla carica.


- Quando quella luce si sarà affievolita, saremo di nuovo nei guai. -


- Non è detto, maghetto. Sfrutterò quella luce .... "solare" per fare questo."


E detto questo, Edward cominciò a spogliarsi. Non prima di rivolgersi a Bella.


- Non mi sto svestendo per alimentare le tue perverse fantasie Yaoi! Muovi quei glutei e corri a metterti in salvo insieme ad Harry e la cavallina. ORA! -

Il duo di femmine insieme al maghetto (o il duo di maghetti insieme alla donna?) partì al galoppo verso le colline, mentre un strano tizio inglese, spuntato da chissà dove, pensò bene di incitare la loro fuga con una piccola canzone:

- "Run to the hills, Run for your lives...." -

Dopo che i presenti ebbero definitivamente sgomberato il campo, Edward e Spike si ritrovarono finalmente da soli... no, non cominciate anche voi lettori con le yaoiate, per favore!


*cambio musica*


"Se tu lo vuoi, tu lo sarai, una di noi...."



- Guarda, Spike, guarda come io brillo al sole. Goditi questa luce riflessa che esce dal mio corpo! HAHAHAHA! -

Il viso di Spike in quel momento era una maschera distorta dall'orrore.

- Nooo, questo bagliore, è troppo anche per me. AHHHHHHH! -


Urlando come mai nessuno lo aveva sentito fare (anzi, per la precisione, nessuno fino a quel momento lo aveva mai sentito urlare) Spike agitò le braccia per proteggersi e per ripararsi penetrò ancora di più nel fitto della foresta.



- Che esagerato, Spike! Non è vera luce solare: non è che ti possa davvero nuocere. -


- Non è per quello! E' che quelle ali da farfalla... quella pucciosità! E' tutto troppo disgustoso per la mia vista! E sì che ne ho visti di orrori in tutti questi secoli! Ma i mio colori sono il nero della notte, il rosso del sangue! Non posso sopportare gli arcobaleni! Me ne torno a Sunnydale, là almeno i vampiri non sono così...gay. -

Ed Edward, mentre si affrettava a rivestirsi, si lasciò sfuggire una risatina per l'involontario paradosso suggerito da Spike: Sunnydale, una cittadina dove i vampiri non sembrano gay, ma in compenso pullulano streghe e cacciatrici lesbiche.
D'altra parte, il suo 'teneroso' (da non confondersi con 'tenebroso') aspetto non se lo era certo scelto lui. Quest'ultimo pensiero lo sottolineò con  un vispo battito d'ali.

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La storia si avvia presto a conclusione. Un pò nonsense, se preferite, che forse solo Spike ha reso un pò vivace. Ma vediamo piuttosto l'epilogo per i nostri eroi.

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Harry e la puledra tornarono (via fax?) nel mondo equino.
Il maghetto terrestre, in particolare, acclamato eroe del giorno, ottenne un premio confezionato su misura direttamente dall'amica estetista dell'unicorno violetto: una variopinta maglietta sulla quale troneggiava la scritta "Appartengo a Grifondoro, ma non per questo mi piace Gilda". Harry non capì mai il significato di quella frase.

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Spike quella notte a Sunnydale bussò alla porta della strega Willow.


- Non avrei mai creduto di arrivare a dover chiederti un favore. Però ti prego, in ginocchio! Trova un modo di resuscitare o esorcizzare questa rompiballe che mi sta scassando l'anima da quando l'ho uccisa! -

Willow per poco non scoppiò a ridere quando vide l'ectoplasma di una gattina che vomitava più parole che fiato, sempre che di fiato (è un fantasma) si possa parlare.

- Signor Spike, io lo so che lei è tanto solo, uccide perché non vuole nessuno attorno, e ha tolto anche la mia vita, ma non si preoccupi, la perdono! Anzi, di più, d'ora in poi sarò la sua nuova amica e starò sempre con lei! Le farò compagnia, parleremo di cose...solari e pucciose, prenderemo il té e anzi, le farò scoprire come la tisana al karkadé abbia lo stesso colore del sangue ma sia infinitamente più dolce e non costringa a terribili e crudeli uccisioni.... -


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Bella ed Edward erano teneramente abbracciati. Il silenzio, che avvolgeva la romantica atmosfera creatasi, veniva ogni tanto interrotto dai frequenti dubbi e insicurezze, nonché un pò di malcelata gelosia, da parte di Bella Swan.


-
Edward, ma quando hai salvato quella cavallina, era perché avevi detto che era simile a me?

- Edward, ma il fatto che tu sotto sotto sia puccioso come uno di quei cavalli, non significa il fatto che lei per te sia più adatta di me?

- Edward, lei è meglio di me perché sa usare la magia? -

- Edward, e se Spike fosse saltato prima addosso a me, che avresti fatto?

- Edward, non vorresti esser andato via con lei? -

- Edward, vuoi che non sappia che mentre dormo non mi osservì più e ti sei
pure messo a guardare quei cartoni animati? -

- Edward....

Questa è la vera ragione per cui i Cullen più avanti si trasferiranno in blocco lontano da Forks.

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E Jacob? Poverino, in questa fiction non è stato chiamato, lui che è sempre pronto a sbranare e farsi uccidere per Bella, ma piuttosto hanno chiamato un maghetto del piffero...

- Femmine! Tutte uguali. Tu gli scondinzoli dietro ma loro ti liquidano come amico, cane da compagnia e peluche.

- Non sai quanto hai ragione! - lo consolò il suo amico e collega Inuyasha.

- Proprio vero! - aggiunse Lupo Alberto.

- Ora scusatemi, Kagome mi sta cercando! - si congedò Inuyasha.

- Io vado, stasera ho promesso a Marta che sarei andato a prenderla - salutò Lupo Alberto.

- Amici, tutti uguali. Voltano faccia e ti prendono pure per il sedere - concluse Jacob con la coda tra le gambe.

Povero Lupo Solitario.

E' il destino di appartenere a una serie come Twilight.

Se sei un vampiro, Forever Shine On (cit. Edenbrige)

Se sei un licantropo, Forever Alone.


Epilogo opzionale

Sera tardi, almeno nel mondo dei cavalli.
Giornata densa di emozioni, fin troppe, nel mondo degli umani. Questo era il treno di pensieri che correva in quel momento del cranio del nostro delizioso unicorno fucsia mentre si accigeva ad aprire l'uscio di casa.
Tutto ciò che desiderava in quel momento era di infilarsi in un letto caldo e tranquillo, magari allietato da un libro rilassante e divertente, sicuramente non Twilight: no, basta vampiri, l'esperienza terrificante di quel giorno le sarebbe bastata per un bel pezzo.
Per fortuna era tutto ormai alle spalle, e fu con soddisfazione che la giovane premette lo zoccolo sulla maniglia per aprire lentamente il battente, in tal modo da non svegliare il suo fidato assistente. Precauzione inutile, dal momento che  era già lì ad accoglierla.

- Ciao, Spike, sei stato carino ad aspettarmi alzato, ma non chiedermi niente perché sono stanchissima. Spike, però sei ancora troppo piccolo per trascurare il sonno, infatti il tuo colorito non è dei migliori,  così insolitamente pallido, e poi dovresti fare qualcosa per quei denti, i canini sono insolitamente lunghi e... sì, d'accordo, lo so che mi vuoi bene, ma non è il caso di abbracciami così stretta! No, dai... niente baci sul collo, non ti eri mai preso certe confidenze, e poi lo sai che mi fanno il solletico. Ahio! Ma tu mordi! Ehy, che ti salta in testa? Spike? Spike? SPIKE?!?!? -



END

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