Attimi ,στιγμές.

di ElisaJackson
(/viewuser.php?uid=166775)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Percy&Annabeth ***
Capitolo 2: *** Percy&Silena ***
Capitolo 3: *** Percy&Lee ***
Capitolo 4: *** Percy&Luke ***



Capitolo 1
*** Percy&Annabeth ***


Mi svegliai,colpito dalla luce del sole mattutino.
Dopo essermi stiracchiato per bene, provai ad alzarmi poggiando i piedi sul legno freddo della Casa.
Non feci nemmeno in tempo a fare un passo che ricascai sul letto,come un sacco di patate.
L'allenamento estenuante del pomeriggio scorso con il sergente Annabeth si era fatto sentire, evidentemente.
Dopo essermi ripreso con un piccolo sorso di ambrosia che tenevo sul comodino per "emergenza", mi lavai, mi vestii e uscii dalla Casa, finalmente con un po' di energia in corpo.
Decisi di fare il giro largo,tanto per camminare un po', e mi ritrovai davanti alla casa di Atena.
Bella e austera, avevo sempre avuto il dubbio su cosa ci fosse dentro, oltre i letti dei "geni".
Mi sedetti ansimante sugli scalini bianchi,dando una sbirciatina  alle finestre della Casa.
Dopo essermi riposato, mi avvicinai silenzioso alla finestra principale, la più imponente, e mi ci arrampicai, sedendomi sul bordo ruvido.
Quello che vidi mi lasciò completamente di sasso.
Carte geografiche, documenti e progetti erano sparsi dappertutto: sui pavimenti, attaccati sui muri, sui letti e anche appesi alle porte,per fino a quella del bagno.
Guardai in alto e restai ancora più sbigottito: il soffitto era dipinto con carte nautiche e geografiche, di tutto il mondo.
Il mondo mitologico, naturalmente. Notai il mare dei mostri vicino alla Florida, lo studio R.I.P. a Los Angeles,etc.
Mi affacciai ancora di più e improvvisamente mi ritrovai spiaccicato sul pavimento,a fissare la polvere.
Cavoli, avevo fatto un bel volo. Mi rialzai scrollandomi la polvere di dosso e istintivamente mi nascosi subito dietro un armadio.
Completo silenzio, nemmeno uno scricchiolio. 
Sgusciai fuori dal mio nascondiglio e mi diressi verso una porta con sopra una civetta marrone. Guardai i suoi occhi: sembravano veri. Forse ero ancora un po' addormentato.
Premetti l'orecchio sul legno ma neanche un suono. Possibile che tutti i figli di Atena erano già a colazione?
Aprii la porta e mi ritrovai evidentemente nella stanza delle ragazze, dato che sui letti c'erano spazzole, vestiti femminili e trucchi vari. Era una bella stanza, grande al punto giusto, con un grande lampadario che la sovrastava.
Mi avvicinai verso una parete, dove era appeso un progetto grande almeno come un armadio.
Rappresentava probabilmente un monumento, e aveva lo stile dell'antica Grecia.
Poi guardai in basso al foglio: Progetto di Annabeth Chase.
All'improvviso mi sentii toccare la spalla.


Preso alla sprovvista feci un salto di 2 metri, finendo sopra un letto.
Davanti a me c'era Annabeth in persona, leggermente scocciata.
-Cosa cavolo ci fai nella mia Casa, nella mia camera e sul mio letto Percy?!?!-
Rimasi seduto, per evitare possibili schiaffi.
-Emh,io, prima, stavo passando per caso e, beh, sono cascato dalla finestra e..-
-E cosa??- disse, arrabbiata- stavi sbirciando nella mia roba per caso?-
Sgranai gli occhi e assunsi un colorito rosso acceso.
-Stavo solo guardando il tuo progetto! Non ho visto altro, giuro!-
Annabeth incominciò a girare per la camera, camminando avanti e indietro. Poi si sedette accanto a me.
La guardai sorpreso e subito dopo chiusi gli occhi, aspettando il sonoro schiaffo che mi meritavo.
Mi sbagliai come al solito.
Sentì lo schiocco di un bacio sulla guancia, leggero e sfuggente.
Annabeth adesso mi guardava, con un sorriso che cresceva man mano.
-Allora, come punizione dovrai fare 2 turni alle cucine al posto mio,allenarti con l'arco sette giorni su sette,prestarmi l'-
Questa volta fui io a sorprenderla. Di rimando la baciai sulla guancia, trattenendomi un secondo di più sulla sua pelle morbida e profumata. Mi guardò con i suoi occhi grigi e mi scrutò a fondo, come per analizzarmi.
-A che gioco stai giocando, Testa d'Alghe?- mi chiese.
-Al gioco del bacia-sulla-guancia, no?- dissi io, sorridendole.
Anche Annabeth sorrise e mi prese per mano, stringendola forte.
-Vuoi sapere perchè ero così infuriata prima?Ho preso una decisione molto importante che ti farà molto piacere.Era una sorpresa e non volevo che la scoprissi senza di me.-
Dopo avermi scioccato per una terza volta, si diresse verso un comodino,sbloccando un lucchetto di protezione.
Dopo aver preso qualcosa-a-me-sconosciuto ritornò sul letto accanto a me.
-Che cos'è Annabeth?-chiesi io, incuriosito.
-Calma Percy, prima devo aprirla.-
Dopo di che, aprì una lettera, che era molto lunga.
- Lo so che è difficile da leggere, ma l'ho riscritta in greco antico,è più facile da comprendere.-
Me la passò e io la presi in mano, con la curiosità a mille.

"Caro papà,
Come va a San Francisco?.."

-Emh, Percy, salta l'inizio.- mi interruppe lei, nervosa.
-Ok,nessun problema- dissi io, sorridendole.Continuai con la lettura,stranamente facile.

 "...Ho deciso di trascorrere l'inverno né al Campo mezzosangue né a casa, bensì a New York.
Il perchè della mia decisione, papà? Perchè vorrei frequentare la Frishman High School, una scuola femminile sulla 72esima.
Ho cercato delle informazioni su di essa e in generale ha una buona fama, una scuola per intelligentoni come me insomma.
Per il posto notte non c'è problema naturalmente, la scuola ha anche un dormitorio e una mensa,pensione completa.
Inoltre non lontano dalla scuola c'è la casa di Percy,quindi se ho dei problemi ho un amico vicino. Spero che ti piaccia questa mia idea. Mi mancherai tanto ma ci scriveremo ogni settimana ,ok?Un bacio e .."


Staccai gli occhi dalla lettera, sconvolto. Annabeth sospirò accanto a me,accavallando una gamba sull'altra, in attesa di una mia risposta.
-Ma, Annabeth è..-
-Lo so che non vuoi avermi per 6 mesi come "vicina di casa", ma dovrai accontentarti, Testa d'Alghe.-
-...E' semplicemente meraviglioso Annabeth! Cosa cavolo dici? Certo che sono felice!- risposi io, al settimo cielo.
Lei mi guardò, con gli occhi che le brillavano.
-Per fortuna, pensavo che non mi volessi, insomma, sono un po' saccente a volte ma-
Non finì quella frase in tempo che io l'abbracciai, stringendola a me.
Ricambio l'abbraccio,sorridendomi.
-Sapientona, io non mi stancherò mai di te, capito?-
Lei annuì, dandomi un secondo bacio sulla guancia.
Arrossii di nuovo.Cavoli, mi dovevo dare una regolata.
-Allora, mi aspetterà un lungo anno, eh?-
-Oh si Percy, un anno moooolto lungo..- bisbigliò lei, facendomi l'occhiolino.
-Bene, mi preparerò psicologicamente in questi due mesi, te lo assicuro.-risposi io dandole una pacca sulla spalla.
Rise, e dopo di che si alzò, iniziando a sistemare la camera in maniera maniacale.
Un lunghissimo anno mi attende, ne sono sicuro, pensai, sorridendo tra me e me.

Angolo dell'autrice pazza:
Allooooooooora? Cosa ve ne pare? Una boiata totale o un inizio accettabile? :3
L'ho scritta in mezz'ora, di getto. Mi ha ispirato.. Beh, niente. Direttamente dalla mia infinita fantasia.
Questa volta è una Percabeth più di amicizia, vi è piaciuta?
La prossima sarà Percy e.. sorpresa! ;)
Recensioni, siete le benvenute! (?), sia positive che non.
A presto,
ElisaJackson!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Percy&Silena ***


"Percy, per l'amore del cielo,stai fermo! Sennò non riesco a lavorare!"
In risposta cercai di liberarmi dalle sue grinfie, ma era inutile.
Silena era molto forte quando voleva.
E in quelle due ore d'inferno lo era, anche troppo per i miei gusti,
Per colpa di una stupida scommessa con Beckendorf, mi stavo facendo truccare.
Trucco. Un incubo vero e proprio.
"Suuu Percy non ti lamentare! Ho quasi finito!"
Sisi, certo come no.
Con un paio di ciglia finte e il lucidalabbra volumizzante, sembravo più una dracena super incavolata.
"Ma quanto sei bello?? Taaaaaaanto!" trillò un'altra figlia di Afrodite.
O povero me. Annabeth mi deriderà per il resto dei miei giorni.
"Silena quanto ti manca? Non ce la faccio più,pietà!" provai a farla ragionare.
"Uhhh non molto dolcezza! Manca poco, davvero! Adesso Hoon ti darà un'ultima spennellata!"
Aaaaaargh, ero al limite.
Decisi di fare a modo mio e mi girai di un millimetro,per vedere cosa avevo intorno.
Subito avvistai un bel rubinetto in rame,pronto per essere usato.
Raccolsi le forze e mi concentrai.
Sentii il solito crampo allo stomaco  e all'improvviso..
WOOOOOOOOOOSH!
Una barriera fluida mi circondava, pulendomi intanto il viso,il mio povero viso.
"No Percy cosa hai fatto?? Dopo tanto lavoro!!"disse Silena, un tantino infuriata.
"Mi dispiace Silena, a tutto c'è un limite, soprattutto se si è maschi!"risposi io,sorridendole attraverso la barriera.
Lei sbuffò e sua sorella Hoon altrettanto.
Quando decisi che dovevo piantarla, la barriera svanì come era arrivata e io naturalmente ero asciutto.
Sentii Hoon allontanarsi, mentre inveiva su qualcuno.
Mi guardai allo specchio: nessuna traccia del trucco assassino.
"Devo notare che i tuoi stupendi occhi verdi risaltano lo stesso senza un po' di mascara Percy."disse Silena,dietro di me.
Io la guardai,non avendo la minima idea di cosa fosse il mascara.
"Percy, il mascara serve per allungare le ciglia.Oh quante cose ti dovrà imparare.."
"Emh..Mi dovrà imparare CHI?"risposi io,sedendomi su una sedia rosa con i brillantini.
"Cose da ragazze, segreti tra me e una certa secchiona.. un giorno forse capirai." mi rispose lei,facendomi l'occhiolino.
Io sospirai, confuso.
Chi se ne intendeva di roba da femmine? Di certo non io.
"Senti Silena, adesso io dovrei andare..Per caso ti serve una mano a sistemare,emh,i trucchi?"le chiesi,provando a rendermi utile.
"Grazie, mi servirebbe in effetti. Hoon e le altre non si scomodano mai."mi rispose, sorridendomi.
Le ricambiai il sorriso,anche se un po' forzato per la pulizia che mi attendeva, e iniziai a raccogliere qualche rossetto.
"Sai, nessun ragazzo prima mi aveva mai offerto un aiuto per..questi."
Alzai le spalle ,in modo naturale.
Per me non era uno sforzo enorme, in fondo.
E non ero maleducato come i figli di Ermes.
"Silena, tu mi sembri diversa dalle altre,non so perchè. Forse per essere la capa ma non credo.."
Lei mi guardò, ma non rispose subito, e se ne  andò nell'altra sala.
Non feci nemmeno in tempo a pensare ad altro che ritornò nella camera,con un oggetto in mano.
"Vedi Percy, è vero, non sono proprio una figlia di Afrodite al 100%. Sai cos'è questa?"
Guardai verso le sue mani.
Una cornice dorata racchiudeva una foto che ritraeva una bambina di appena 10 anni.
Era bellissima, ma era diversa da Silena. Una bellezza naturale.
Mi colpii un dettaglio: aveva una benda che le fasciava la testa,ed era di tutti i colori,allegra.
"Lei è Sasha, la mia sorellina, o sorellastra.Sono molto legata a lei.
Come puoi aver notato, quella benda non nasconde dei capelli."
Si fermò, per un secondo, poi continuò.
"Era il suo ultimo anno di elementari quando scoprimmo la sua malattia.Soffre di cancro, e ancora non è guarita. Lei è ugualmente felice, ma io no."
La guardai, sostenendola con lo sguardo.
"Io,io.. Da quel momento ho capito che i trucchi, la bellezza, sono cose frivole e con poco significato rispetto ad una malattia, ad un dolore che una bambina deve sopportare.E' per questo che sono cambiata, che sono diversa dalle altre.
Questo è un segreto Percy; lo sai solo tu, Charles e Annabeth. Si, la tua amica. E' intelligente più di quanto pensassi."finì di parlare,guardandomi con i suoi occhi da cerbiatta.
Non sapevo che dire, che fare.
Mi aveva letteralmente confuso.
Dopo un po mi decisi a parlare,prendendo coraggio.
"Silena, io, non so ancora cosa dire, veramente. Ma penso che sei una brava ragazza, più delle altre della tua Casa sicuro. Senza offesa per loro naturalmente." le dissi, sorridendo ancora.
Ricambiò il sorriso e si allontanò verso il bagno,canticchiando.
Possibile che le figlie di Afrodite fossero così? Beh si, oggi l'avevo scoperto.


Angolo dell'autrice:
Scusate per il ritardo, perdono!!!!! ç.ç
Ho avuto la febbre a 39 per un sacco di giorni D: 
Allora, come vi sembra? Vi ho sorprese con Silena? ;)
Io ho sempre pensato che in fondo non è una ragazza tutta trucchi e piastra..
Se mi lasciate una piccola recensione, vi va di dirmi i vostri pensieri su di lei?
Merci à tout le monde!!!!!
Al prossimo, e vi preannuncierò che Percy se la vedrà con un ragazzo..Solare.
Un bacio,
ElisaJackson!











Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Percy&Lee ***


Bang.
Scoccai la prima freccia, che naturalmente volò oltre il bersaglio, prendendo in pieno un albero.
"Ehi tu! Stai più attento quando tiri! Qui ci abito, sai?" disse una ninfa molto furiosa mentre usciva dall'albero malcapitato.
"Scusami, non lo faccio apposta! Comunque andrò più in la.."le risposi, sudando freddo.
Si, perchè quando le ninfe si arrabbiano, possono accaderti cose molto brutte, come per esempio terra nel letto, nel gel per capelli..
Nel frattempo un gruppo di ragazzini sgignazzava a più non posso, indicandomi come se fosse una dracena.
Non era colpa mia se ero una schiappa a tiro con l'arco!
Insomma, un po' si, ma sono figlio di Poseidone, mica di Apollo!
Gli lanciai un'occhiataccia e presi la mira per la seconda freccia.
Dopo aver puntato "alla Percy" scoccai la seconda.
SFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFBUUUUUUUM.
Questa volta non era stata la mia freccia, di questo ne ero sicuro.
Mi girai verso i ragazzini e vidi che stavano correndo a gambe levate lontano da me, dalla mia pericolosa mira.
Poi guardai la seconda freccia: aveva preso il bersaglio, anche se al bordo.
Non feci in tempo a pensare al  record di una intera vita quando sentii un altro rumore assordante.
Mi girai e in tutta la sua altezza si stagliava Lee Fletcher, figlio di Apollo.

"Ehi bello! Hai sentito che potenza, si?"
In verità pensavo che fosse la Maserati di suo padre ad aver fatto tutto quel rumore, ma non glielo dissi.
"Emh, si, wow, troppo forte, già.."
Lui mi sorrise, stringendo i suoi occhi a mandorla.
"Per caso hai preso il bersaglio? Perchè sennò è un vero e proprio miracolo!" mi disse, fingendosi meravigliato.
"Si, proprio così, forse tuo padre mi ha benedetto.. Comunque, cosa era veramente quel frastuono?"
Lee prese il suo arco e, puntando una freccia dorata, prese pienamente il centro del bersaglio.
"Oh, un esperimento degli Stoll. Sai, frecce esplosive, molto utili per l'imminente guerra.. Non credi?"mi disse, facendomi l'occhiolino.
"Ah, Trevis e Connor ne sanno una più del diavolo. Comunque, cosa vuoi da me?" gli chiesi, non esattamente in modo educato.
Si girò di scatto, facendo finta di puntare l'arco su di me.
"Hai mai pensato che Annabeth la secchiona sia una bella fanciulla, Jackson?"
Per poco non caddi dallo stupore.
Senza neanche volerlo, vidi il mio riflesso in uno degli specchi dell'arena: ero tutto rosso.
"Ma che cavolo di domande fai Lee? Comunque ti piace allora! Me lo aveva detto.." gli dissi, ancora sotto shock senza alcun motivo.
Mi guardò intensamente, prima di tirare all'indietro senza guardare e fare ben 100 punti.
"Storia interessante Percy, molto.. Ma non è che, insomma, la Chase abbia già qualcuno a cui piace?"
Feci per rispondergli a tono, quando..

"Ehi Testa d'Alghe! Ciao Fletcher. Percy, devi venire subito con me, ti devo dire una cosa!" disse Annabeth, camminando verso di noi con aria sbrigativa.
"U la la! Chi si vede! Ciao figlia di Atena" disse Lee, inchinandosi in modo un po' troppo pomposo.
"Mh, grazie plebeo. Percy, forza, lascia il tuo amato arco!" disse lei, ignorando quasi del tutto Lee e fissando me.
"Va bene, arrivo subito, tra un minuto qua fuori." le risposi, incitandola ad andarsene.
"Allora,"disse Lee, vago," glielo dirai oppure no? Io posso anche riferirle qualcos'altro.."
Lo guardai, stralunato.
"Primo, non glielo dirò perchè tu devi avere il fegato per confessare. Secondo, cosa cavolo dici? Adesso vado." risposi, un po' arrabbiato, anche senza molte ragioni.
"Va bene va bene..Ci vediamo in giro, figlio di Poseidone."
Ricambai il saluto un po' frettolosamente e mi incamminai verso Annabeth.
"Comunque Percy, mira a qualcos'altro oltre al bersaglio, perchè non credo che lei mi ricambi, troppo cervello!"
Ok, Lee Fletcher aveva di sicuro preso una botta in testa da Dioniso.


Angolo dell'autrice:
Da oggi in poi, io sarò la Sparita.
Ok scherzo, è che non ho avuto proprio tempo questo mese!!! D:
Mi dispiace per il ritardissimo, ma dovevo recuperare a inglese.. bah :\
Allora, vi piace? Vi fa vomitare? :33
Ditemi cos ne pensate e recensite, se volete :'3
Un grazie a chi recensisce le mie storie e a tutti gli altri!!!
KAWABONGA!!!! (? xD)
Elise :33

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Percy&Luke ***


Entrai lentamente nella nave, facendo il meno rumore possibile.
Era assolutamente silenziosa e ogni piccolo scricchiolio mi avrebbe tradito.
Nessuno sapeva che ero li, ma io dovevo farlo.
Dovevo chiarire i conti con un mio noto nemico, e capire il perchè della sua decisione.
Mi avvicinai al ponte centrale, e all'improvviso due ombre si stagliarono sul pavimento.
Rotolai dietro il bancone del bar e tesi le orecchie al massimo, per sentire se erano ancora lì.
"Mi ssssssssembra tutto tranquillo qui, posssssssiamo andarcene!" disse una dracena.
Poi i due mostri sparirono e io tirai un sospiro di sollievo.
Non l'avessi mai fatto.

"Cosa ci fai qui? Tutto solo per giunta..."
Aprii un occhio, frastornato, e provai a mettermi in piedi, ma ero più debole di quanto pensassi.
"Cosa mi hai fatto? Per di più alle spalle, Luke.." dissi, riprendendo pian piano le energie.
Luke sorrise sarcastico e mi trascinò verso una sedia, facendomici sedere con poco tatto.
"Ehi guarda che mi hai tirato un calcio proprio lì, potresti evitare altre botte?" dissi, prendendo fiato.
Il biondo esplose in una fragorosa risata e poi si appoggiò ad un muro, fissandomi con i suoi occhi azzurri.
"Allora Percy, cosa vuoi in piena notte? Ti vuoi unire a noi? O mi vuoi far fuori?" mi chiese.
"Nessuna delle due"risposi,sedendomi meglio "in verità ti volevo parlare e basta. Se vuoi, ti posso anche uccidere, ma non mi sembra una buona idea."
Luke incrociò le braccia muscolose, e mi fece segno di andare avanti, sorprendendomi non poco.
"Perchè Luke? Perchè lasciare Thalia e Annabeth se volevi loro bene? Soprattutto una di loro dimostra più che affetto.." dissi tutto d'un fiato, arrossendo all'ultima frase detta.
Luke abbassò lo sguardo da me. Per la prima volta lo vidi veramente in difficoltà.
"Io...Io.. non lo so veramente perchè ho abbandonato la mia vecchia vita, le mie amiche più care, la sicurezza.
Sono con Crono perchè odio a morte mio padre e lo VOGLIO vedere morto, ma loro due erano la mia ancora al nostro mondo, anche se  poi sono passato dall'altra parte. Io voglio ancora bene a loro, Percy Jackson, ma ormai ho preso la mia decisione.
Sinceramente, Annabeth per me è come la mia sorellina minore, mentre Thalia, beh.." disse, interrompendo il suo monologo.
Intuii la fine della frase, ma  non lo dissi.
"Io non ti odio come Ermes, Percy, ma se non ti avessi conosciuto starei meglio adesso." finì di dire.
Annuii ma avevo già pronta un'altra domanda, molto più importante.
"Ultima cosa Luke. Sei ancora sicuro che stare dalla parte di Crono sia la cosa giusta? Sarai costretto a fare delle cose bruttissime,come per esempio uccidere Annabeth o Thalia.."
Non finii il discorso che Luke scattò in avanti e mi prese il collo, in una stretta molto più che semidivina.
"NON-OSARE-DIRE-CERTE-COSE!!! E non osare più venire qui, capito? Ci incontreremo di nuovo, Jackson, e la prossima volta non sarò così clemente. Adesso vai, prima che si sveglino altri mostri INDESIDERATI." sibilò, spingendomi verso il ponte.
Sapevo che l'avevo sconvolto, quello era il mio obiettivo.
"Alla prossima Luke, mi raccomando, PENSA." dissi, prima di buttarmi nell'oceano.


Angolo dell'autrice:

Ecco il quarto attimo, con Luke..Allora, vi piace?
Ho provato a far ragionare il bel biondino.. Mi piace troppo Luke! *w*
Secondo me non è bellissimo questo cap e blabla... Ditemi voi se è accettabile con una recensioncina!! :33
Comunque ho notato con tristezza che le recensioni sono diminuite..
Fate un piccolo sforzo e dite la vostra!!! :D 
Grazie a tutti,
ElisaJackson

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=956012