Black Angel Found

di roxxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Inizio ***
Capitolo 2: *** 2. Se non lo reggi perchè bevi? ***
Capitolo 3: *** 3. E quello chi diamine sarebbe? ***
Capitolo 4: *** 4. Spiona ***
Capitolo 5: *** 5. Strane Visioni ***
Capitolo 6: *** 6. Io ti vedo ***
Capitolo 7: *** 7. Irriconoscibile ***
Capitolo 8: *** 8. Non toccarmi ***
Capitolo 9: *** 9. Cosa mi sta succedendo? ***



Capitolo 1
*** 1.Inizio ***


***Spazio Autrice***

Salve a tutte ragazze sono roxxx e da poco ho pubblicato la mia prima FF spero vi sia piaciuta e se non vi è piaciuta me ne farò una ragione e cercherò di migliorare=) grazie a chiunque legga, commenti, la metta nei preferiti o nelle seguite grazie un bacio roxxx..
                                     1.Inizio
Bonnie sporgeva come sempre seduta con le gambe penzoloni fuori dalla finestra, la schiena poggiata dolcemente su un’anta di finestra guardando assorta il sole che da un pallido arancione lasciava spazio ad un incredibile azzurro contornato di magnifiche nuvole che andavano via via sfumandosi perdendosi  nel cielo infinito pensando a quanto sarebbe stato affascinante stare li sospesa nell’aria ed essere accarezzata dal venticello caldo che ultimamente costeggiava la città, 27° nonostante fosse febbraio… Si chiedeva se l’effetto serra stesse modificando il mondo talmente tanto da far si che nevicasse dove non aveva mai nevicato, che vecchi vulcani ormai ritenuti spenti prendessero ad eruttare così allegramente, che terremoti su terremoti mettessero in allarme decine e decine di popolazioni preoccupate di lasciarci le penne. Era preoccupata la rossa che continuava a chiedersi perché il tempo  facesse questi brutti scherzi. Così si ritrovava a tirare un sospiro  mentre abbassava il suo sguardo verso l’albero notando una chiazza di colore nera ferma e immobile grande quanto un pennuto, sorrise pensando che qualche uccellino avesse fatto il nido nel suo albero preferito…

-BONNIEEEEEEEEEE- sentì urlare la rossa girandosi verso la porta della sua camera socchiusa, pensando che presto il mostro di Lochness l’avrebbe divorata mondandola all’altro mondo…

“Ok Bonnie basta parlare di te come se ci fosse una voce fuori campo ad osservarti va giù e affronta quel mostro di tua sorella” scavalcai di nuovo la finestra per farle ritornare nella camera e farla scendere per le scale. -Mi dica ha bisogno di aiuto??- dico gentilmente a mia sorella che per poco non le sbucano 2 corna dalla testa -L’altro giorno ho comprato una maglietta bellissima, costosissima e super impegnata per domani mi sapresti dire dove si trova in questo momento??-  chiese strizzando un occhio tanto era irritata -Ehi cosa vuoi che ne sappia hai messo a fare tu la lavatrice hai chiesto alla mamma se l’ha messa da qualche parte??- “Fa la finta tonta” pensai -L’ho chiamata 2 minuti fa e mi ha detto che quella maglietta non l’ha vista ne toccata ora o la fai uscire o mi porto via tutti i tuoi vestiti-  “E quella sarebbe una minaccia” -Mi spiace Mary ma sul serio non so dove può essere la tua maglia hai controllato in casa tua può essere che Jessie l’abbia messa da qualche parte?- ci pensò su -Bè forse hai ragione senti io dovrei ritornare a casa devo preparare la cena tu cosa fai??- non ne avevo la più pallida idea -Non lo so proprio forse mi faccio qualcosa da mangiare e poi guarderò un film- prese la sua borsa e si allontanò verso la porta -Stai attenta- annuì aspettando di sentire la porta che si chiudeva e partì nella rincorsa verso il tempo nella mia camera..
Entrò in doccia pensando a tutta la serata che mi si sarebbe presentata a breve… Uscì dalla doccia in fretta e furia asciugandomi nel telo striminzito e indossando subito la biancheria coordinata che avevo comprato il giorno prima, ripresi i boccoli con il ferro caldo cercando di non sudare per non farli rovinare per poi riprendere l’opera da capo, alla fine il ciuffo che ciuffo non poteva definirsi venne preso cotonato e bloccato dietro la testa da un paio di ferrettini. Passai della matita nera sugli occhi rendendoli neri e misteriosi e anche il mascara rendendo lo sguardo molto acceso e malizioso, conclusi l’opera con del phard aggiungendo un pò di colore sul mio viso bianco come un lenzuolo. Tornai in camera e li con la finestra aperta e mezza nuda potei notare che la starna macchia nera si era appena mossa andandosi a nascondere meglio, piegai la testa di lato per guardare meglio ma il blu serale aveva già buttato uno spesso strato di ombre su casa mia rendendo impossibile la visualizzazione dei rami e tutto ciò che contenevano, non so per quanto tempo rimasi li con la testa piegata a guardare fuori ma il cellulare mi ridestò completamente portandomi a lanciarmi in malo modo sul letto per afferrarlo prima che entrasse la segreteria risposi subito -Bon io sto arrivando tu sei pronta??- dannazione mi rimisi in piedi cercando le scarpe con il tacco che tanto avevo agognato fin quando non erano state mie, -Devo solo vestirmi e ci metto un attimo. Com’è andata la cena??- chiesi a Matt mentre indossavo le scarpe rendendomi conto solo avanti lo specchio che indossavo ancora la biancheria -Normale 5 minuti e sono li a dopo- chiusi senza salutarlo lanciando il cellulare sul letto ed entrando nella mia mini di jeans scuro che era molto ma molto mini, aprì un cassetto e tirai fuori la maglia di mia sorella Mary motivazione per la quale lei era rimasta tutto il pomeriggio a cercarla e di conseguenza a rompermi le balle.. una maglia a dea larga sul petto stretta in vita facendomi più alta e slanciata, conclusi il tutto con una borsa che sicuramente avrei lasciato nella macchina da Matt tanto per esserne sicura di non fare danni. Sentì un clacson che richiamava la mia attenzione così senza pensarci chiusi tutte le finestre presi una borsetta mettendoci dentro chiavi di casa e cellulare e scesi le scale 2 a 2 sperando di non spezzarmi qualche osso. Per fortuna arrivai tutta intatta…
Montai in macchina e ci dirigemmo verso il luogo della festa dove una Elena Gilbert festeggiava i suoi 18 anni in grande stile con un’impeccabile vampiro barra fidanzato Stefan Salvatore ad averli organizzato tutto ahimè erano miei amici e poi benchè non ne avessi particolar voglia avevo aderito all’iniziativa e anche perché ci sarebbe stato il ragazzo da me tanto sognato Damon Salvatore fratello maggiore del ragazzo di Elena anche lui alla ricerca della strada per la conquista del cuore della giovane bionda “ mi chiedo se mai qualcuno sia disposto a tanto pur di avermi” ma sono costretta a smontare dalla macchina mettere un freno ai miei pensieri e a indossare una maschera dove mi faccio scivolare tutto addosso. Con un sorriso tirato mi dirigo dove la mia amica si diverte a scartare i suoi regali e dove tutti vorrebbero scartare lei per il loro compleanno non accorgendomi che un paio di occhi mi guardano curiosi ed esterrefatti…
 
***Spazio Autrice***

Hola baby, lo so finale di cacca ma per buone motivazioni  mia madre che rompe che le serve il pc, spero vi sia piaciuto questo capitolo vi dico che ce ne saranno altri dal prossimo la storia inizierà a prendere più forma, cercherò di aggiornare molto velocemente e di allungare un po’ di più i capitoli =)
P.S. in questa storia Elena non è mai morta ed è sempre la principessa amata e voluta da tutti tranne da me e Bonnie visto che la consideriamo un oca stronza ed arrivista ok scusate questo era un mio sfogo ahahahah ok basta XD..  un bacio a presto… roxxx 

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Capitolo 2
*** 2. Se non lo reggi perchè bevi? ***


***Spazio autrice***
Salve ragazze a chiunque abbia letto e recensito, GRAZIEEEEEEEEE*.* anche se non site in molte, non mi sembrate particolarmente entusiaste =( e di questo mi dispiaccio molto… Fatemi sapere se qualcosa all’interno non piace non siate buone=) accetto ogni tipo di critica suggerimento o quant’altro grazie mille=)
Vi lascio al capitolo… roxxx
 
                              2. Se non lo reggi perché bevi??

Io e Matt eravamo appena arrivati e potei notare anche da lontano che Elena sprizzava gioia da tutti i pori, veniva fotografata a destra e sinistra da più e più macchinette che apparivano all’improvviso cogliendo un Elena sempre pronta a farsi immortalare nelle pose più sensualmente parlando erotiche. Mi avvicinai a lei per darle il regalo che Matt e io le avevamo comprato due giorni prima spendendo una cifra e un’intera giornata in un centro commerciale. Sperai con tutta me stessa che le piacesse e che non ci toccasse ritornare indietro per cambiarlo… Con passo titubante mi avvicinai a lei << Booooonnieeee >> urlò lei con voce leggermente sorpresa e isterica << Ehi, tanti auguri El >> le porsi il regalo e le diedi i consueti baci di saluto sulle guance, mi fermò a chiacchierare con lei per una manciata buona di minuti su argomenti futili come “ Ma come si è vestito sta sera Matt?” oppure “ Ti piace quello che mi ha regalato Meredith?” o ancora “Tesoro ma non è che potevi vestirti un po’ decentemente?” io le sorridevo e annuivo alternando le mie risposte con un “si” e un “oh” oppure “mmm non saprei El” insomma tutto ciò pur di non ferire l’angelo biondo planato al mio cospetto.. In quel momento arrivò Damon ebbene si se in una frase che tu stai pensando c’è la parola “ANGELO” lui compare a fare il salvatore della dama indifesa ed eccolo all’attacco che ci pro.. << Smettila di arrovellare il tuo cervello di strega stai monopolizzando la serata di Elena e non dovrebbe farsi monopolizzare da te, ha degli ospiti… Ospiti che valgono qualcosa più dei tuoi sciocchi pensieri >> lo guardai con sguardo accusatorio prima di rispondere << Oh e tu saresti il cavaliere dall’armatura scintillante pronto a salvarla vero? >> chiesi inarcando un sopracciglio << Esattamente, perché non vai a ballare con quel Mutt ma oh guarda anche lui ha trovato qualcuno con cui parlare, provaci anche tu a buttarti nella mischia chissà non trovi qualcuno disposto a mmm, ballare con te più tardi >> sorrise malefico ma non mi lasciai intimidire << Bè allora ti consiglio di andare alla ricerca della ragazza per te perché dopo quando tutti si metteranno a ballare mmm penso che Stefan non ti lascerà Elena così tanto alla leggera… >> sorrisi soddisfatta salutai Elena e mi diressi con passo sicuro con il mio tacco 12 verso il tavolo delle bevande alcoliche.. Ero riuscita a mettere a tacere Damon Salvatore lanciando una brutta frecciatina diretta anche ad Elena, sorrisi compiaciuta mentre mi versavo da bere in un bicchiere rosso sangue della vodka alla fragola, dopo aver ingerito il primo sorso sentì un calore diffondersi lungo la gola e poi giù nello stomaco per sentire il brivido di calore raggiungere le viscere e contorcerle, in un momento di frenesia buttai giù a lunghe sorsate il drink che mi ero appena servita e me ne versai ancora, non mi accorsi della presenza che mi affiancava da una manciata buona di minuti, mi sentivo osservata ma non ci badai tanto << Dovresti andarci piano sai? >> mi voltai scrutando il mio interlocutore, stivali da motociclista neri un po’ imbrattati di fango e polvere davano l’aria di non essere molto nuovi, jeans scuri stretti con cavallo basso, una camicia bianca stirata con cura, una cravatta allentata capelli di un biondo strano che alla luce lunare sembravano quasi bianchi lunghi abbastanza da far si che ciuffi disordinati da finire sugli occhi , lineamenti dolci ma spigolosi in alcuni punti come il mento e i suoi occhi… I suoi occhi erano di un metallo fuso e caldo che avrebbe potuto accarezzarti, mi sentì avvolta come da un lenzuolo di seta mentre guardavo i suoi occhi, mi persi completamente nei suoi occhi che non notai che anche lui nel momento esatto che le avevo lasciato i miei occhi perdersi sul suo corpo anche lui mi aveva lanciato sguardi scrutatori al mio corpo, << Mmm ciao papà come va? Sei ritornato adesso? Oh com’è andato il viaggio? Scusa ma non sei mio padre >> mi girai per ritornare al mio drink affondando un sorriso nel bicchiere. Lui ghignò per poi prendere un bicchiere e versarsi del rum nel bicchiere, << Stavo solo dicendo che dovresti diminuire le dosi, sei appena arrivata e questo e il tuo secondo bicchiere… Se non lo reggi perché bevi? >> lo guardai mentre beveva un sorso del suo liquore, non arricciò neanche le labbra quando ingoiò.. << A chi importa ciò faccio o non faccio io? >> tornai a guardarlo. << A me >> ammise lui guardandomi dritta negli occhi << A me importa se mentre balliamo ti riduci a vomitarmi sulle scarpe >> sorrise in modo dolce, ma da dove usciva questo ragazzo?? Nel mentre mi ponevo un miliardo di domande su di lui una voce squillante mi richiamò alla realtà << Ehi Bonnieeeee ti piace ciò che mi ha appena regalato Damon? Ehi chi è il ragazzo li? Sembra un bel bocconcino mmm, perché non li fai un paio di domande e poi vieni a riferirmi qualcosa? >> mi aveva preso le mani e mi guardava in modo speranzoso “Ehi El ma quanto sei oca a non accorgerti che sta sentendo tutto?” sorrisi ed annuì, sembrò funzionare perché lei lanciò uno sguardo malizioso al biondino alle mie spalle per poi sparire oltre un albero.. << Non credi di essere un pò maleducata?? >> azzardò mi voltai completamente << Cosa?? >> allargai gli occhi ma chi diavolo era questo qui? << Stiamo parlando da più di 10 minuti e non mi hai detto il tuo nome, che maleducata>> fece melodrammatico << Io non parlerei come non ho parlato io non hai parlato neanche tu quindi sei un maleducato anche tu >> alzò le spalle guardandosi intorno << Mmm due maleducati al tavolo degli alcolici, devo venire più spesso a queste feste>> il tono con cui lo disse e la faccia che assunse mi fece letteralmente scoppiare dalle risate, che contagiarono anche lui << Mi chiamo Bonnie comunque >> stavo ridendo ancora quando li porsi la mano <> sorrise e mi prese la mano, e fu come morire, andai in iperventilazione sentendo il calore che dalla mano passava al polso per arrivare al gomito e raggiungere tutto il corpo, e come se un pezzo di me stessa si fosse congiunta e non mi sentissi più alla deriva, le nostre mani erano ancora strette quando mi strinse a se e m’invitò a ballare..
Secondi che parvero minuti, minuti che parvero ore e poi giorni e mesi e anni e mi lasciavo guidare da quel ragazzo quasi fossi in trance e tutto il mondo spariva e ceravamo solo noi due che volteggiavamo e io mi sentivo completa…
Quando la canzone terminò un Elena un po’ maliziosa si butto tra le braccia del biondino che mi teneva ancora la mano << Balla con me dai >> se lo tirò addosso, lui sorrise e condusse Elena a ballare dove anche se la canzone non lo richiedeva li si strusciò addosso.. Andai alla ricerca di Meredith Stefan e Matt e li ritrovai che ridevano e scherzavano su una battutaccia squallida fatta da Matt, mezz’ora dopo Elena e Sam non erano ancora tornati, io avevo prosciugato due bottiglie  e adesso me ne andavo barcollando in giro con Matt che continuava a riempirmi la testa di barzellette anche se non capivo niente continuando a camminare << Bon muovi quel culo sono stanco >> mi tolsi le scarpe e camminai a qualche metro di distanza, da quel che potevo notare non era ubriaco era solo nervoso…
Il viaggio in auto fu tranquillo non mi appisolai neanche perché casa mia era a 5 minuti dal luogo di festa. Salutai Matt e intrapresi il vialetto, guardai la mia mano e notai che non avevo la borsa con me e quindi niente chiavi e niente cellulare “Dannazione a me” cercai di scassinare la porta ma con un risultato pessimo, un rombo di motore mi fece pensare che qualche vicino avesse sentito il rumore e avesse chiamato la polizia << Ehi stai forse cercando di derubare quella casa?? >> una voce conosciuta mi raggiunse mentre mi voltavo per guardare in viso il biondino che sorrideva beffardo. << Non sto cercando di derubare niente e nessuno questa e casa mia, e ho lasciato le chiavi nella macchina del mio amico >> perché doveva andare tutto così male? << Non ti hanno insegnato che lasciare le proprie cose in giro possa compromettere la tua vita? Insomma un male intenzionato trovando la tua borsa potrebbe anche venire nel cuore della notte e ucciderti, violentarti o farti male mentre stai dormendo >> era serio la sue espressione diceva tutto << Senti adesso sono troppo stanca per pensare a quello che potrebbe fare un cattivone in libertà voglio solo dormi…re >> mi sentì afferrare da forti braccia avvolgermi le spalle e le gambe, poi il pavimento dove fino a due secondi prima avevo i miei piedi sparì e non avvertì più niente solo un paio di braccia forti e calde e un rombo di motore << Che stai fa..cendo? >> parlavo con un occhio aperto e l’altro chiuso << Ti porto a casa mia >> appoggiai il viso contro il suo petto e annusando il suo profumo m’addormentai…
 
***Spazio Autrice***
Salve a tutte ragazze BUON SAN VALENTINO A TUTTE VOI =) per chi non dovesse essere fidanzata vi ricordo che la nostra festa è domani LA FESTA DEI SINGLE=) ma ora passiamo al capitolo allora
C’è un nuovo biondino in città e a quanto pare Elena vuole carne fresca visto che si è già buttata tra le sue braccia ma per lei ci sarà vana speranza XD  non voglio dirvi niente riguardo Sam sappiate solo che è mooolto sexy :Q____ e sembra intenzionato a conquistare un dolce cuoricino <3
 Vi lascio lo spoiler per il prossimo capitolo:

Mi svegliai con una nota di profumo che aleggiava per la stanza non riconoscendo il profumo, aprì gli occhi lentamente e la prima cosa di cui mi accorsi furono due braccia nude e forti che mi stringevano al proprietario, una mano posata sul seno… Mi girai cautamente per poi essere abbagliata dalla bellezza di un angelo che dormiva sereno….

AHAHAHAHAHAHAH chi saranno mai questi due avvinghiati? Lo scoprirete solo leggendo =)
Grazie a tutte un bacio roxxx 

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Capitolo 3
*** 3. E quello chi diamine sarebbe? ***


***Spazio Autrice***

Salve bella gente eccovi il nuovo capitolo=) spero di essere stata abbastanza veloce nell’aggiornare e spero che la mia storia vi inizi a interessare=) un grazie a tutte voi che leggete la storia in silenzio a chi commenta dandomi ragione che “Elena è una rompi bolle” e a tutte voi che dedico un Grazie Enorme perché mi sento entusiasta e scrivere per voi è un piacere… Ok mi sto dilungando vi lascio al capitolo, ma prima… Volevo dirvi che in questo capitolo ci sarà un pezzettino hot tra i nostri personaggi, e a darmi l’idea è stata una canzone che ho sentito oggi a cui mi ha dato molta fantasia quindi vi prego di aprire Youtube scrivere “Titanium di David Guetta ft. Sia” stopparlo e lasciarlo caricare tutto. Avviare la canzone quando nel testo all’improvviso uscirà questo simboletto “ * ” ovviamente il pezzo hot finisce con lo stesso “ * ” ragazze vi ringrazio e siete pregate di leggerlo come volete. Grazie a tutte buona lettura ci vediamo giù per i ringraziamenti e lo spoiler… bacio roxxx
 
    3. E quello chi diamine sarebbe?

Il mattino seguente al pensionato erano tutti tranquilli, Elena e Meredith si divertivano a sfornare teglie e teglie di biscotti al cioccolato, in un paio di minuti tutto il pensionato profumava di biscotti, la signora Flowers stava potando i suoi amatissimi fiori nel giardino, un Damon annoiato stava sdraiato su un albero a guardare incuriosito le manovre della vecchia signora  con i fiori per lanciare sguardi ammaliatori oltre la finestra dove un Elena un po’ impasticciata di farina si faceva beccare a guardarlo.
 Stefan era seduto ad una sedia in cucina e leggeva appassionato un libro riguardo la fantascienza sugli alieni..
 In quel preciso istante un Matt un po’ preoccupato con una borsetta in mano entrò in casa per andare dritto in cucina e chiedere con tono preoccupato << Bonnie è per caso qui da voi? >> tutte le attività nel pensionato si fermarono Damon rientrò in casa seguito dalla nonnina Meredith ed Elena smisero di sfornare biscotti e Stefan alzò il suo sguardo verde prato su un preoccupato Matt…  <> chiese Il vampiro seduto, Matt annuì << Si ma ero arrabbiato e non ho neanche controllato che lei fosse entrata in casa, mi sono reso conto solo sta mattina che la sua borsa era nella mia macchina, e nella sua borsa c’è il cellulare con le mie 25 chiamate senza risposta e udite udite le chiavi di casa >> tutti spalancarono la bocca << E allora dove sarà? Sei andato a  vedere a casa sua chissà sia riuscita ad aprire una finestra >> ipotizzò Meredith << No Mer, ieri Bonnie era talmente tanto ubriaca che non riusciva neanche a mantenersi in piedi figurati se fosse stata capace di cercare una finestra aperta… Sono preoccupato >> si sedette al tavolo << Magari sarà andata a dormire da un vicino, sono sicuro che più tardi arriverà e allora potremmo stare tutti tranquilli a mangiare questi buonissimi biscotti >> annuirono tutti alle parole della signora Flowers e tutti ripresero le vecchie attività… Un vampiro moro tornò a sdraiarsi sul ramo lasciato prima e pensò che se fosse successo qualcosa alla piccola rossa sicuramente sarebbe tornato per portarli via l’adorabile bionda che ora era tornata a fissarlo con sguardo malizioso. Sorrise a suo indirizzo non sapendo che l’adorabile bionda non correva alcun pericolo…

Dall’altra parte della città in una casetta non tanto grande ma neanche tanto piccola un raggio di sole entrava dalle finestre che costeggiavano l’intera camera dove due ragazzi dormivano avvinghiati in un letto abbastanza grande per due, gambe nude da ogni tessuto, lisce come la seta e bianche come il latte erano sostenute da un altro paio di gambe coperte solo da una bermuda nera, erano gambe più muscolose diverse dalle altre con un leggero velo di peluria bionda su di esse. La schiena fasciata da una maglietta di cotone quasi trasparente le copriva il sedere e lasciava scoperta una spalla, su quella stessa spalla il forte uomo ci aveva posato le labbra rendendo quel lembo di pelle più sensibile al tocco. Capelli biondi scompigliati le coprivano il collo candido e immacolato, un paio di morbide onde rosse ricoprivano il tessuto del guanciale color crema facendo sembrare quel cuscino l’opera d’arte di un grande maestro, “sangue su tela” o “colore spruzzato su un foglio immacolato”… I volti di entrambi i ragazzi erano sereni e rilassati e nonostante l’ora tarda continuavano a dormire tenendosi stretti l’uno all’altra…

Il sonno che stavo facendo era contorto, pezzi di dialoghi scarpe alte un dolore ai piedi, una litigata con Damon alla festa, capelli biondi, Matt arrabbiato, le chiavi e il cellulare lasciati nella sua macchina, una battutina sul cercare di derubare un abitazione braccia forti che sostenevano le gambe, un profumo irresistibile di uomo virile, mani gentili che la spogliavano, un ragazzo biondo con degli occhi metallizzati quasi innaturali… Tutto questo mi vorticava furiosamente nella testa da un paio di minuti.

Fu così che mi svegliai, con una nota di profumo che aleggiava ancora  per la stanza così simile a quello della sera prima e a quello che il mio subconscio ricordava, aprì gli occhi lentamente e la prima cosa di cui mi accorsi furono due braccia nude e forti che mi stringevano al proprietario, una mano posata sul seno, cercai di staccarmi dal petto che mi teneva a se come un’ancora e mi girai cautamente per poi essere abbagliata dalla bellezza di un angelo che dormiva sereno… Non potei evitare di accoccolarmi a lui e appoggiare il viso nel incavo del suo collo stringendolo forte… Annusai il suo profumo e come successo qualche ora prima mi addormentai di nuovo..

*

Mi svegliai dopo poco più di un ora, sentivo mani delicate tra i capelli, sul collo e poi sulla spalla…
Ricordai solo in quel momento di dove mi trovassi e con chi, così scattai seduta rendendomi conto dopo in che posizione mi trovavo. Presi a mordermi il labbro abbassando lo sguardo sulle mie mani che si contorcevano sentendomi una totale idiota e buffa ragazzina, per non pensare a che aspetto dovesse avere… Poi lo guardai e lo vidi che sorrideva quasi dispiaciuto, ma la sua espressione passò in secondo piano quando il mio sguardo venne catturato dalle sue spalle forti e larghe i suoi pettorali scolpiti e i suoi addominali, arrivai con lo sguardo al suo ombelico dove partiva una striscia di peluria bionda d’orata e terminava nel punto esatto cui io ero seduta, sentì il mio stomaco sussultare e sciogliersi nel mio basso ventre…Un piacere per gli occhi se solo fossi stata adatta alla situazione..  

Peccato che per il biondino non era così, non aveva mai visto una creatura più bella di quella che ora aveva avanti, seduta a cavalcioni su di lui con una maglietta larga con maniche a ¾ gonfia sulle braccia che si bloccava con una molla attorno ai gomiti esili e delicati, le lasciava una spalla scoperta bianca che lasciava poco spazio alla fantasia…Pelle chiara e liscia capelli mossi e rossi posati sulla spalla coperta, labbra rosso sangue gote più chiare occhi bassi di un marroncino chiaro erano leggermente velati di lacrime… Non trovò termine più adatto per quella creatura, sembrava una Dea.. Come avevano potuto affidare quella ragazzina tentatrice proprio a lui, era un donnaiolo, subdolo ed egoista; di donne ne aveva avute fin troppe e le conosceva bene… Sapeva com’erano fatte mentalmente ed esteriormente ma leiera diversa dalle altre, Lei è diversapunto.
Per questo motivo non ci pensò su due volte, si sedette e avvicino le sue labbra a quelle rosso fragola e fu come morire.. .. Fuochi d’artificio, farfalle nello stomaco tremolio alle mani e alle gambe pacchetto completo per entrambi, sembrava giusto, era giusto..

E proprio perché era giusto che Bonnie con una mano artigliò i capelli biondi di lui avvicinando il suo corpo a quello di lui e fu come fondersi, eravamo solo noi giusti e perfetti nella nostra imperfezione, mentre le labbra del biondo scendevano lungo la mascella per arrivare al collo e approfittare della debolezza che quel punto conferiva alle donne si portò sopra di me e prese a baciarmi il collo per poi risalire alle mie labbra…

Sperai che non mi lasciasse mai.
Sperai che mi amasse a vita.
Sperai che mi volesse e che con giocasse con il mio cuore.
Sperai un sacco di cose e tutte nello stesso momento

*

Diversi minuti dopo mi trovai a staccare le mie labbra da quel paradiso << Dovrei andare>> ero dispiaciuta, <> miagolò come un diavolo tentatore, <> lo allontanai di nuovo dal mio collo <> sbuffò ma non fece resistenza, si alzò e mi aiutò ad alzarmi offrendomi una mano e tenendola stretta tra la sua mi portò in una camera di color rosa barbie, la camera era ordinata e chiunque l’avesse arredata aveva buon gusto in fatto di design, Sam aprì un armadio e ne estrasse un pantaloncino molto ino e poca panta. << Provalo, di piede porti 37 giusto?>> annuì e dalla scarpiera di fianco all’armadio e ne estrasse un paio di all star nere basse. Mi diede un cambio di intimo e mi portò in un bagno… Mi concessi una doccia rigenerante ma veloce lavando anche i capelli, una volta uscita ed essermi coperta con un telo mi lavai faccia e denti utilizzando il mio dito, la faccia che avevo era rossa e rilassata dal buon sonno. Guardò i suoi capelli ridotti a dei ricci informi e appiccicati alla testa, mi appoggiai al lavandino e chiudendo gli occhi pensai a come volessi i capelli in quel momento…

Due minuti più tardi quando aprì gli occhi i miei capelli erano esattamente come li desideravo cioè delle morbide onde lucide e profumate attaccate con dei ferrettini alla base della testa lasciando le orecchio destro scoperto con tutto il collo, indossai la biancheria, la maglietta bianca che mi indossavo quando dormivo e il pantaloncino, finendo poi con le scarpe.
Uscì dal bagno rossa in viso dopo aver messo a posto il bagno e mi diressi a grandi passi da Sam che si trovava in camera sua << Saaaam >> urlai, lui si girò spaventato e mi guardò << Che è successo >> mi chiese agitato, << Come diamine ci sono finita sta notte in questa maglietta? >> chiesi storcendo il collo per guardarlo di sbieco, lui ghignò andiamo << Te lo spiego mentre ti accompagno dai tuoi amici >> si voltò e mi precedette sulle scale << Sai che mi devi una spiegazione vero?? >> lui annuì ma potei immaginare che sul suo volto d’angelo fosse sbucato un ghigno… Quando uscimmo da casa sua c’incamminammo nel box che conteneva una lucida e nera Ducati a due posti, mi passò un casco integrativo lucido e nero come la moto su cui si era già seduto, mi passò anche una borsa a tracolla abbastanza grande << Dentro ci sono le tue cose >> annuì mentre entrambi indossammo il casco, me lo chiuse lui visto che io non ci riuscivo e poi montai in sella… Guidò come un pazzo verso il pensionato e quando frenava di botta io scivolavo verso di lui stringendo i suoi fianchi con le cosce e il suo busto con le braccia artigliando la sua camicia bianca rotolata su fino al gomito..
Quando arrivammo al pensionato e smontai dalla moto lui alzò la visiera e mi aiutò a slacciare il casco bloccandolo tra la sua mano e il manubrio << Allora vuoi dirmi come hai fatto?? >> chiesi mentre iniziava a ghignare << Oh piccola Bon ho visto molte ragazze nude, sono capace di spogliare una ragazza e poi rivestirla senza guardare!! >> “ Si certo l’ultima persona che aveva detto così le aveva spiegato per filo e per segno di che colore fossero le mie mutande” pensai sarcastica non avendo avvertito che la persona in questione era appollaiata sull’albero e aveva visto tutta la scena. << Fa niente, grazie mille per tutto >> mi voltai ma fui subito fermata da una mano calda che mi aveva fatta voltare verso il proprietario, il movimentò fu veloce e io come al solito inciampai nei miei stessi piedi ritrovando tra le braccia dell’angelo biondo che ora mi accarezzava dolcemente una guancia << Ci vediamo più tardi principessa >> e mi baciò scatenando la stessa sensazione di poche ore prima nel letto… Montò sulla moto allacciandosi il casco diede gas e partì… Mentre lo guardavo sparire oltre la foresta un vampiro dai capelli scuri mi aveva raggiunto e con voce minacciosa parlò << E quello chi diamine sarebbe?? >> chiese con aria cupa, sorrisi all’indirizzo della figura di Sam che era già sparita << Un amico >> risposi prima di voltarmi verso l’ingresso mentre sentivo un paio di denti digrignarsi e quasi scricchiolare tanto stringeva la mascella…
Mi voltai e lo guardai << Andiamo Damon il tuo angelo non è in pericolo, qui l’unico ad essere davvero in pericolo è il mio cuore >> e dopo aver ammesso una cosa al vampiro che divenne di ghiaccio mi allontanai a passo veloce per entrare in casa dove mi aspettavano un trilione di domande a cui rispondere…
 

Nello stesso giorno a tarda notte arrivò in città un uomo dall’aria cupa, buttò a terra il mozzicone di sigaretta e mormorò un flebile << Finalmente ti ho trovato Principessa >> e ghignò…
 

***Spazio Autrice***   

Ragazze come state?= spero tutto bene=) sapete sono proprio entusiasta di questa storia e di tutte voi che leggete e commentate=P Vi è piaciuto il pezzetto HOT tra i nostri protagonisti?? E come l’avete trovato leggendolo con la canzone di David Guetta?? Bella vero?? Non ditemi che sono l’unica a cui è piaciuta)= Okay sto di nuovo divulgando e forse vorrete leggere lo spoiler ma prima
Chi sarà quest’uomo dall’aria cupa?? E che principessa cerca?? Perché non mi fate sapere qualcosa?? Nel fra tempo vi lascio lo spoiler=)

Spoiler:

La fermò con uno strattone forte facendola cadere a terra tanto era forte il movimento con cui l’aveva voltata << Dimmi chi diamine era quello prima che mi arrabbi sul serio!! >> era molto arrabbiato costatai prima che la rabbia prevalse << Fatti gli affari tuoi io non vengo a chiederti chi tu abbia dissanguato ieri notte quindi lasciami in pace >> urlai << Non posso lasciarti in pace >> ammise lui guardando il pavimento mentre lei si alzava << Perché? Perché devi mettere il naso nelle mie faccende private? >> chiesi ancora arrabbiata << Perché tu sei mia >> e preso da un impeto improvviso la baciò… Un’altra persona però era nascosta dietro la porta e aveva visto e sentito l’intera scena…
 

Chi saranno mai?? E chi era la persona che si diverte ad origliare?? Bhè lo scoprirete solo leggendo
Un bacio a tutte… roxxx 

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Capitolo 4
*** 4. Spiona ***


***Spazio Autrice***
Ragazze, scusate per il ritardo sono stata molto impegnata in questi ultimi giorni per non parlare della febbre… Buon Carnevale a tutteeeeeeeeeeeee <3<3<3 Ooook iniziamo con il chiarire alcuni passaggi.. Leggendo le vostre recinsioni mi sono resa conto che ciò che dice Sam non si legge per questo vi scriverò il pezzetto mancato=) Poi:
  • I genitori di Bonnie sono fuori città per lavoro…
  • Sam ha prestato dei vestiti femminili a Bonnie ma di chi saranno?? Lo scoprirete oggi..
  • Il tizio inquietante chi sta cercando?? Booo
  • Sam ha definito Bonnie un lavoretto
  • Damon è rimasto un pò colpito da Sam e Bonnie… Chissà cosa succederà adesso
 
Dal terzo capitolo:
 
Diversi minuti dopo mi trovai a staccare le mie labbra da quel paradiso << Dovrei andare >> ero dispiaciuta, << Nooo rimani qui >> miagolò come un diavolo tentatore, << Mi staranno cercando >> lo allontanai di nuovo dal mio collo << Dai accompagnami >> sbuffò ma non fece resistenza, si alzò e mi aiutò ad alzarmi offrendomi una mano e tenendola stretta tra la sua mi portò in una camera di color rosa barbie…
Ooook questo era il piccolo dialogo tra Sam e Bonnie prima di rivestirsi.. Ora vi lascio al capitolo.. Ci vediamo giù..
 
 
4. Spiona
 Il giorno dopo mi svegliai rintontita con una brutta sensazione addosso, un brivido mi percosse nell’esatto istante in cui i miei piedi si poggiarono sul pavimento gelido, anche in questa giornata il sole trionfava alto nel cielo, mi resi conto un pò tardi che ero in ritardo per la scuola… 11:45 segnava il cellulare con le 22 chiamate perse, 7 chiamate tra Meredith ed Elena e 15 da un numero a me sconosciuto, schiacciai sul tasto chiamata per capire chi fosse quando la chiamata s’interruppe… Rimasi rintontita seduta sul letto a guardare il cellulare prima che mi arrivasse un messaggio da parte del numero sconosciuto…
- Sei una stramaledetta stronza, mi sono iscritto alla tua scuola per stare con te e tu mi dai anche buca -.. “ Ma chi diavolo” pensai - Chi sei?? - dritta e precisa, la risposta non tardò ad arrivare       
- Quello a cui ti sei abbracciata, baciata, strusciata creando problemi tutta la notte ..- scrisse
“ è Sam ” pensai facendomi scoppiare sul viso un sorrisone, - Dove sei? – chiese subito senza neanche aspettare una risposta  – A casa – risposi risoluta – Mi stai per caso controllando??-  -La scuola è una palla e c’è la tua amica bionda che mi guarda neanche fossi il suo gelato preferito.. è inquietante – risi di gusto, era il primo ragazzo che sotto lo sguardo di Elena si sentiva inquietato – Puoi venire da me se ti va – gli scrissi con un sorriso sulle labbra – Non vedevo l’ora tu me lo chiedessi, arrivo subito… Così possiamo riprendere da dove ci eravamo interrotti ieri =) – appena lessi questo messaggio il mio basso ventre prese ad animarsi a sciogliersi, mi alzai dal letto per una doccia veloce che durò pochi attimi, quando mi rivestì il campanello della porta suonò..
 Svolazzai giù per le scale per andare ad aprire la porta dove appoggiato allo stipite un certo biondino, mi guardava con occhi maliziosi. Lo invitai a entrare in casa e senza avere un ordine preciso avvicinò le mie labbra alle sue e fu come essere una sola persona, mi sentì volare, avvolgere da forti braccia ed essere trasportata di sopra sul mio letto, allargai subito le gambe per permettere Sam di stare tranquillo sopra di me… Strinsi i suoi capelli lisci nelle mie mani sentendoli setosi mentre le sue dita vagavano sotto la mia maglietta sfilandomela subito lasciandomi mezza nuda sotto di lui, portai le mie mani sulla sua maglia dei Queen e la sfilai con la stessa rapidità lasciandolo a petto nudo come lo ero io. Vederlo così mezzo nudo schiacciato come una sardina su di me mi face sentire felice e amata, gli sorrisi e lui per tutta risposta mi afferrò per il sedere e mi portò sopra di lui mentre una passione sconvolgente prendeva possesso dei nostri corpi vogliosi. Le lingue giravano e giravano nella bocca accarezzando i palati e scambiandosi saliva. E fu come ritornare al giorno prima quando avevano dormito insieme..
Presi dalla passione iniziarono a graffiarsi e a stusciarsi l’una sull’ altro, le mani della piccola Bonnie volarono ad armeggiare con la cinta dei pantaloni di lui che una volta slacciati e lasciati cadere la dove le due maglie giacevano, con ancora i boxer addosso Sam si riportò su di lei e iniziò a strofinarsi sulla femminilità della streghetta che era completamente accesa e vogliosa…
Il loro gioco andò avanti per ore intere senza mai spogliarsi delle loro barriere, Sam credette di non aver mai visto donna più bella e in effetti era così, i capelli scomposti sul cuscino le guance rosse, occhi velati dal desiderio e labbra gonfie per la passione ardente che aveva preso loro… Dopo gemiti di piacere in cui entrambi vennero parecchie volte nelle loro mutande Sam si alzò decidendo che la piccola Bonnie aveva bisogno di cibo e che lui avrebbe cucinato per lei… Mentre lei tornava a lavarsi lui curiosava in giro prendendo qualcosa di suo come una recente foto di lei e la bionda, una sua maglia e un bracciale nero con dei segni della pace, li mise in tasca e poi ritornò a cucinare la pasta ai peperoni che tanto piaceva lei, l’aveva osservata per mesi interi e si era ritrovato molto interessato a lei, non vedeva l’ora di infilarsi nel suo letto per farla godere ma non aveva capito che quella streghetta li avrebbe rubato il cuore… Peccato che portarla a letto non faceva parte del piano di cui lui era solo una pedina..       Quando la rossa scese le scale lui fece i piatti per entrambi e accendendo la tv mangiarono ridendo e scherzando per le  battute dei Simpson cartone che entrambi amavano…  verso le 18:00 il telefono del biondo suonò riportandolo nel mondo reale  
<< Dimmi? >> rispose trafelato, sbuffò  << Fatti gli affari tuoi di dove sono brutta stronza >> sorrise e prima di riattaccare disse << Torno adesso ok? >> chiuse la conversazione e prese a guardarmi << Scusami ma essere il fratellino minore non è facile, sono sempre quello da proteggere e difendere >> risi di gusto << Non ne parliamo, tutti i miei amici non fanno altro che proteggermi >> non sorrisi.. << Senti mia sorella mi cerca vuoi che ti accompagni da qualche parte? >> chiese gentile mentre annuivo e salivo le scale, indossai uno dei miei jeans stretti chiari misi su le mie all star alte e nere, la felpa dei nirvana… Scesi le scale e andai incontro Sam che nel fra tempo aveva indossato il giubbotto di pelle nera. Mi allacciò il casco e montai dietro di lui mentre stringevo le cosce attorno ai suoi fianchi, mi lasciò davanti la porta della pensione, appena smontai lui mi aiutò a slacciare il casco << Comprarti un auto come tutti ti da fastidio?? >> chiesi passandoli il casco << Bhè principessa trovo le auto un inutile aggeggio di spazio, sarà anche veloce ma non puoi muoverti liberamente, ci sentiamo dopo ok? >> annuì  prima di farli una domanda un po’ assurda << Come hai fatto ad avere il mio numero? >> lui ghignò << La tua amica bionda non sa tenersi le cose per se, ne ho semplicemente approfittato >> sorrisi e li baciai la guancia, << Ci sentiamo dopo >> annuì e partì…
Entrata nella pensione venni accolta e aggredita da una furia bionda, << Che diamine ci facevi con Sam? >> chiese tenendomi stretta un braccio << Non deve importarti Elena, io non vengo a mettere il naso nelle tue faccende private >>  lei sorrise << Tu non capisci Bonnie quando io voglio qualcosa l’ottengo sempre, e quello che voglio adesso è quel bocconcino biondo che si è iscritto a scuola solo per me >> risi di gusto << Oh andiamo El non ti bastano Stefan e Damon dovrai mangiarti tutti i ragazzi che arrivano in questa sperduta città >> uno schiaffo in pieno viso, un labbro spaccato sangue che zampillava copiosamente, capelli sul viso che adesso riportava il segno delle cinque dita sul volto porcellana << Non parlarmi così piccola stronzetta, tu non sei nessuno, tu non vali niente senza di me.. Credi che per gli altri tu vali qualcosa?? Sono stata io a convincerli di parlare con te, Matt e Meredith erano scocciati quando dicevo loro che saresti uscita anche tu con noi… Stefan e quello che ti tollera di più e Damon, Damon vuole me Bonnie non te… Tu non sei niente >> e girandosi si diresse nella sua camera mentre lasciava una Bonnie spezzata a metà con un labbro ridotto peggio, si diresse verso il bagno per sciacquarsi il labbro..
Quando uscì dal bagno faci per entrare in una stanza quando qualcuno la fermò con uno strattone facendola cadere a terra tanto era forte il movimento con cui l’aveva voltata << Dimmi chi diamine era quello, prima che mi arrabbi sul serio!! >> era molto arrabbiato costatai prima che la rabbia prevalse << Fatti gli affari tuoi io non vengo a chiederti chi tu abbia dissanguato ieri notte quindi lasciami in pace >> urlai << Non posso lasciarti in pace >> ammise lui guardando il pavimento mentre lei si alzava << Perché? Perché devi mettere il naso nelle mie faccende private?? >> chiesi ancora arrabbiata << Perché tu sei mia >> e preso da un impeto improvviso la baciò schiacciandola tra il muro e il suo corpo facendole sentire ciò che provava per lei in quel momento, succhiò le sue labbra avvertendo del sangue e i denti presero ad allungarsi, ma non le avrebbe mai fatto del male, non a lei… La guardò negli occhi per poi spostarli sul suo labbro divenuto ormai violaceo << Chi è stato? >> chiese a fior di labbra mentre lei aveva ancora gli occhi chiusi << Nessuno >> rispose rivolendo sulle sue labbra il suo demone preferito << Non mentirmi >> disse lui mentre le passava le mani sui fianchi << Non lo sto facendo >> rispose lei ancora ammaliata dai suoi tocchi gentili << Ti sta costringendo a fornirli informazioni necessarie sul gruppo non è vero >> non poteva averlo detto sul serio, non poteva averla baciata solo per indagare su di lei..  
Damon Salvatore non aveva mai rischiato la vita come in quel momento, l’aura della rossa da bianca divenne grigia e il bel vampiro si ritrovò schiantato dall’altro capo della camera << Non permetterti mai più di utilizzarmi per i tuoi scopi brutto stronzo o qualcosa di legnoso e affilato farà parte del tuo corpo >> si diresse alla porta come una furia << Se vuoi sapere chi è stato a farmi questo dovresti chiedere al tuo adorato angelo >> quando uscì dalla porta un Elena era appoggiata alla parete << Sei una spiona Bonnie sai vero che se lui venisse a chiedermelo io rinnegherei tutto vero? >> Bonnie si allontanò da lei << Ecco perché piaci alla fauna maschile, sei totalmente falsa e facile da manipolare >> scese le scale e senza neanche voltarsi alla voce falsa e amichevole di Meredith non si voltò andò a casa sentendosi una nullità, sentendosi tradita, sentendosi allo stremo delle forze come quando senti che ti sta per venire la febbre e tutte le ossa ti fanno male… Quando aprì la porta di casa sua e la rischiuse alle sue spalle come uno zombie si trascinò nella sua camera, si spogliò rimanendo in intimo di fronte il grande specchio si guardò le spalle e vi trovò tue graffi che dolevano dalla forma sembrava una V solo un pò strana faceva male e bruciava, quando si toccò i graffi svenne in un sonno pesante e pieno di incubi..  
Mentre un giovane uomo guardava dispiaciuto l’intera scena non poté far altro che pensare “ Adesso sei dannata come me “…
In un vicolo della città..
<< Dimmi dov’è >> l’uomo dagli occhi elettrici e i capelli di un bianco quasi innaturale stava minacciando una ragazza che adesso piangeva disperata << Io non lo so >> singhiozzò lei, << Risposta sbagliata >> e nella notte scura il rumore di una giovane vita che si spezzava echeggiò nell’intera città…
 
 *** Spazio Autrice ***
Lo so lo so non ci state capendo niente neanche voi, scusate per il terribile ritardo ma ho una febbre da cavallo e con gli occhi che bruciano e le ossa che fanno male di scrivere mi passa la voglia=( comunque il tipo inquietante inizia mietere vittime, cosa sarà successo alla piccola rossa?? Finalmente è uscita la parte falsa e manesca della stronza bionda, Damon ha usato Bonnie per quale motivo??
Fatemi sapere come avete trovato questo capitolo vi lascio allo spoiler…
 
Si svegliò completamente sudata e priva di forze si guardò intorno non riconoscendo il posto dov’era finita vide solo un uomo con capelli quasi bianchi che chiedeva a una ragazza piangente dove si trovasse una certa persona, lei non aveva risposto e lui le aveva spezzato il collo… Solo dopo si rese conto che la ragazza morta era Ali la ragazza del suo corso di storia….
Grazie ancora a tutte un bacio roxxx..    

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Capitolo 5
*** 5. Strane Visioni ***


*** Spazio Autrice ***

Hola mie bellissime lettrici, scusate per il ritardo.. come al solito non volevo=) Allora non mi dite niente sulla storia?? Qualche consiglio? Qualcosa che vorreste fosse presente nella storia?? Nienteeee?? Davveroooo? Sicure??? Ooook vi lascio pensare grazie ancora a tutte mi fa sempre piacere leggere le vostre recinsioni mi faccio troppe risate quando arrivo agli insulti rivolti alla biondissima stronza=) Ovviamente mi scuso per la mia indelicatezza se ce qualcuno a cui piace Elena =) vi lascio al capitolo spero vi piacciaaaaa
 

                           5. Strane Visioni..
 
 

Il suo corpo si materializzò in un punto impreciso della città, era stesa a terra e provava ancora il dolore lancinante alla schiena.. Si alzò e si guardò trovandosi in intimo rosa, ora umido e bagnato, la strada dov’era finita era bagnata da liquidi sconosciuti alla rossa che non sapeva minimamente dove si trovasse.. Si alzò in piedi e si guardò i piedi nudi e bagnati… Non riuscì a capire come diavolo avesse fatto a trovarsi nel vicolo della città..

 Alle sue orecchie giunsero rumori di lotta, parole sussurrate e un pianto disperato. Quando voltò il vicolo per guardare cosa fosse successo rimase scioccata dalla scena che le si presentò, una ragazza era stata braccata da un uomo che si teneva dietro di lei mentre lei era inginocchiata e con sguardo assente continua a guardare verso la fine del vicolo, la ragazza a parer suo aveva qualcosa di molto familiare, era di una bellezza naturale e sconvolgente, i capelli di solito castano chiaro ora erano di un colore troppo scuro, su un lato del volto, del sangue colava lungo il collo gocciolando sulla camicetta verde, aveva formato una chiazza grande quanto una palla da baseball, i jeans che si vedevano solo fino al ginocchio erano strappati in più punti lasciando vedere altro sangue…
<< Allora piccolina… Perché non mi dici dov’è? >> lei singhiozzò più forte ma non rispose continuando a guardare il vuoto, << Daiii è una piccola ragazzina con capelli rossi e ricci tu sai dove si trova >> tirò su col naso e Bonnie pensò di non aver mai visto qualcuno di più coraggioso come quella ragazza che non si lasciava in alcun modo vincere dallo sconosciuto… L’uomo non ottenendo risposta le propinò la stessa domanda afferrandola per i capelli << Dimmi dov’è >> urlò quello mostrando a Bonnie che era nascosta dietro all’angolo del palazzo. Due occhi elettrici di un incredibile blu oceano i capelli di un biondo quasi bianco, sembrava bellissimo ma anche inquietante, anche il suo fisico fasciato da pantaloni e giacca di alta sartoria lasciavano intendere quanto in forma fosse quell’uomo che poteva avere almeno quarant’anni.. Quando fu sicura che l’uomo fosse ritornato a rivolgere l’attenzione alla ragazza che stava minacciando si accorse di essere uscita troppo dal suo nascondiglio ed ebbe paura che la coraggiosa guerriera potesse vederla e denunciare all’uomo che la teneva in pugno…

Ma ciò non avvenne lo sguardo cerbiatto della rossa incontro quello verde pallido della moretta in ginocchio, si fissarono per un breve momento poi riprese a piangere prima di dire con voce flebile  un << Non lo so >> tornai a nascondermi quando l’uomo si alzò per sussurrarle all’orecchio con voce fredda e tagliente << Risposta sbagliata >> e mentre alzavo una mano lei accentuò un piccolo sorriso prima che la sua vita si spezzò in modo innaturale. La mano sul giovane collo della ragazza a tenerla ancora su poi la lasciò andare facendola cadere di faccia sulla strada sporca e fredda… La piccola rossa avvertì una sensazione di gelo entrarle nelle ossa e propagarsi ai muscoli, si tirò indietro trattenendosi mettendosi una mano sulla bocca ormai divenuta pallida per il freddo singhiozzi disperati che minacciavano di sconquassarle il petto… Quando sentì dei passi avvicinarsi al suo angolo di palazzo come una gatta silenziosa si mise a correre girando l’altro angolo del palazzo, si andò a nascondere dietro un bidone dei rifiuti sedendosi sul pavimento logoro e rannicchiandosi su se stessa lasciando finalmente i suoi occhi di perdere quelle gocce salate che di solito lasciava cadere come se niente fosse ma che adesso, adesso che aveva visto quella ragazza morire avanti ai suoi occhi aveva trattenuto… Ma adesso che era sola e un silenzio innaturale era calato su di lei la paura era palpabile le lacrime scesero giù anche per ciò che aveva sentito e visto… Le aveva fatto del male per avere informazioni… informazioni su di lei…

Rimase per due ore nascosta in quel vicolo rannicchiata su se stessa, quando provò ad alzarsi i suoi piedi e le sue gambe quasi rifiutarono il movimento intorpidite dal freddo della notte, dopo vari tentativi si alzò traballando per pochi minuti sui piedi, si girò e con passo lento arrivò alla fine del palazzo si assicurò che l’uomo fosse andato via e così fu… Ritornò nel vicolo dove il corpo della ragazza giaceva ancora a faccia in giù, le si avvicinò la girò e la guardò in viso, gli occhi verdi erano diventati quasi bianchi, le labbra aperte, le ferite sul volto graffi più o meno profondi se la immaginò senza neanche un graffio, con gli occhi verdi spalancati i capelli puliti e piena di vita e immediatamente si ricordò di lei… Chi poteva scordarsi di lei Alice o come si faceva chiamare lei Ali, la ragazza più gentile che il liceo di Fall’s Chric l’aveva aiutata qualche settimana prima per un compito di matematica, era sempre molto gentile anche con lei.. Quella che a parer di Elena nessuno voleva e considerava eppure Ali l’aiutava sempre nel momento del bisogno, le faceva da spalla e secondo la piccola Bonnie Ali era l’unica ragazza che avesse potuto sconfiggere la perfida bionda vincendo il titolo come principessa del liceo e avendo ai suoi piedi l’intera corte e invece si trovava li sdraiata su un pavimento male odorante e sporco che non faceva altro che sporcare e rendere ancora più pallido il viso da bambola di porcellana che si trovava la ragazza di appena diciott’anni… Non volle pensare a quanto dolore avesse inferto alla famiglia della giovane donna rimasta nel vicolo… Le palpò le gambe alla ricerca del suo cellulare che si trovava nella tasca destra del giubbottino che portava, compose il numero e chiamò la polizia facendo una voce falsa e dando l’indirizzo esatto minacciò gli agenti che non era uno scherzo… Così accettarono e dissero che cinque minuti sarebbero stati li, per la piccola rossa cinque minuti erano più che sufficienti, salutò la ragazza morta e bianca a terra e sentendo le sirene della volante prese a correre in tutt’altra direzione, nel luogo dove forse sarebbe stata al sicuro. Si spinse con le gambe doloranti oltre gli alberi saltando cespugli e sequoie sentendo i rametti più affilati tagliarle i piedi e lasciando una scia di sangue molto percettibile a tutti coloro avessero un paio di canini pronti all’uso… Seppe quando arrivò a destinazione quando il profumo intorno a se cambiò, se prima respirava solo odore di morte adesso sentiva un forte odore di protezione ed eccola lì, la fotografia la conosceva a memoria facendo vedere al mondo la bellezza di quella donna ancora giovane ma spenta ormai da tempo… Fece per muovere qualche passo per andare dalla sua nonna quando sentì una voce profonda e maschile provenire dalla tomba della nonna… Si avvicinò con passo felpato e guardò oltre la lapide della signora Logan, un ragazzo di giovane età con capelli chiari sdraiato scompostamente sul letto di foglie secche faceva bella mostra di se parlando alla tomba della sua nonna << Sai avevi ragione tu, è più cocciuta di te >> improvvisamente scoppiò a ridere << Lo so a te non va giù il fatto che ci siamo lasciati andare così facilmente eh? Lo so lo so quando tornerò mi ucciderai finché non sarò morto… Non permetterò a nessuno di farle male neanche io sono sicuro di poterle fare male… Ti somiglia molto vecchia amica mi congratulo con te per aver plasmato una creatura così piena di vita >> l’uomo si alzo in piedi mentre Bonnie si appiattiva al pavimento << Spero solo si renda conto che sono più pericoloso dei suoi amici succhiasangue >> si girò di spalle e facendo un alzatina di spalle se ne andò non curandosi di aver lasciato una ragazza spezzata in due da tutte quelle rivelazioni e quei sentimenti che si facevano strada in lei… Quando si alzò si diresse con passo stanco verso la tromba di sua nonna, non si fermò a chiacchierare con lei come aveva fatto il ragazzo biondo prima, non le dedicò nessun sorriso.. Non una parola, si voltò e andò via prendendo a correre di nuovo nella notte il più veloce che poteva senza farsi trascinare dai rumori che la circondavano… La velocità con cui i suoi piedi si muovevano veloci era elettrizzante la piccola rossa correva così veloce che ad occhi esperti poteva sembrare un vampiro, lei invece si sentiva volare…
Voleva mettere quanta più distanza fosse possibile tra lei e quel vicolo, tra lei e la ragazza morta nel vicolo, quanta più distanza dall’uomo che aveva chiesto di lei.. Quanta più distanza tra lei e quel cimitero… Quanta più distanza tra lei e il biondo, quanta più distanza tra lei e la sua nonna…
Troppa distanza tra ciò che era e ciò che è adesso…

Si sentiva osservata, seguita e sentiva un altro respiro oltre al suo sembrava affannato e lei non si fermò..

Corse a perdifiato fino ad arrivare a casa sua sentendosi osservata e seguita, cercò di aprire la porta ma la maniglia era bloccata, si girò e non pensandoci su due volte saltò oltre il recinto che costeggiava il portico della porta d’ingresso, finì con entrambi i piedi nel giardino di rose rosse di sua madre, sentì chiaramente le piccole spine che si conficcavano nella candida pelle perforandola, ma la piccola furia non sentiva niente l’adrenalina che aveva in circolo copriva tutte le ferite, vesciche e tagli che erano in bella mostra sui suoi piedi…
Svoltò la casa ritrovandosi al cospetto della quercia che si affacciava sulla sua finestra, si guardò intorno con sguardo spaventato alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, poi tornò a fissare l’albero e subito le tornò in mente qualcosa; qualcosa di passato e lontano…

<< Avanti Bon, muovi quei piedi e sbrigati a raggiungermi >> aveva urlato una Mary poco più di adolescente a uno scricciolo di appena 9 anni che guardava con sguardo pieno d’ammirazione e d’invidia la sorella maggiore che era riuscita ad arrampicarsi su quasi fino in cima e lei era così orgogliosa di lei, ma non voleva scappare in casa a piangere dalla sua mamma perché non ci era riuscita anzi prese coraggio e mettendo un piede sulle varie radici arrivò alla metà del percorso, tirò il volto in su e Mary le sorrise dicendole un semplice << Bravissima >> Non era salita tanto in alto ma il venticello estivo che le arrivava in viso facendo svolazzare i morbidi boccoli avanti i suoi occhietti spalancati e lucidi la fece sentire benissimo… Ma nella discesa che vennero i problemi, il vestitino s’impigliò facendo scivolare giù la piccola rossa e farla cedere pesantemente sulle radici sentendo parecchio dolore alle natiche, ma poi aveva visto sua sorella buttarsi giù dal tronco dov’era seduta per scivolare aggraziatamente di fianco alla sorellina piccola prendendola in braccio e accarezzandole il volto rigato dalle lacrime la guardò dritta negli occhi e le sussurrò << La prossima volta andrà meglio, te lo prometto principessa >>
Ma lei non ci provò più…


Si riscosse da quei pensieri e affrettandosi salì sulle radici mettendo mani su tronchi vecchi e slanciandosi con i piedi, si sedette su un tronco per recuperare fiato e forze, le braccia le dolevano così come i piedi e si riposò per pochi attimi prima di sentire di nuovo la sensazione che qualcuno la osservasse… Si guardò in giro e notò un corvo appollaiato su un ramo con incredibili occhi scuri, sembravano quasi stellati e Bonnie per poco non si perse in essi.. Ma si riprese quasi subito e mettendosi in piedi sul ramo per darsi lo slancio per saltare dal ramo al cornicione della sua finestra ma prima che riuscisse a saltare venne afferrata e voltata bruscamente verso il suo assalitore, Bonnie non riuscì a vedere chi l’avesse voltata sapeva solo che aveva urlato incredibilmente forte << NOOOOO >> e svenne…

<< NOOOOO >>  si alzò di scatto dal letto rimanendo seduta ansimando come un fumatore dopo una corsa di parecchi chilometri… La piccola guardò fuori dalla finestra e notò che doveva essere piuttosto tardi visto il sole ormai alto “ Che brutto sogno dannazione ”pensò… Riprese aria e si alzò sentendo delle fitte lancinanti ai piedi, si diresse allo specchio e notò com’era vestita e li le si gelò il sangue nelle vene. Il completino intimo rosa completamente sporco faceva bella mostra di se sul corpicino graffiato e sanguinante della rossa, fece per girarsi ma una mano femminile e ben curata afferrò Bonnie e la spinse malamente sul letto, la piccola si sentì gelare e un brivido di freddo le colpì la schiena mentre la figura aggraziata sia andava a sedere sulla sedia a dondolo e guardando una Bonnie terrorizzata le sorrise gentile << Ciao Bonnie >> salutò cordiale facendo passare il suo sorriso anche per gli occhi che s’illuminarono di un verde brillante…

Nel fra tempo al pensionato..

<< Allora Elena sei stata tu a farle quel brutto taglio sul labbro a Bonnie?? >> la bionda staccò dalla finestra e guardò il bel vampiro negli occhi << è scivolata Damon sai quant’è sbadata, deve essersela presa perché non sono riuscita a prenderla prima che cadesse >> e senza pensarci si buttò nelle braccia lasciate aperte per sbaglio da Damon, il vampiro sorpreso dal comportamento della bionda guardò in besso verso di lei che era una spanna più bassa di lui, lei non contenta si alzò sulle punte e avvicinò le sue labbra rosee a quelle pallide di lui scatenando un sentimento vorace in Damon che in meno di un secondo se la strinse addosso… Peccato che la ragazza che stesse abbracciando profumasse di fiori mentre quella che sognava di stringere sul suo cuore morto ormai da tempo… Profumasse di fragole
 
 

*** Spazio Autrice ***
 

Ragazze questo capitolo è uscito così di getto spero vi piaccia, ci ho messo un po’ d’horror e non amando il genere devo dire che mi sono venuti i brividi brrr.. Allora che ne dite del pezzetto riguardante il passato della rossa?? E l’uomo inquietante?? E il biondino sdraiato di fianco la tomba della nonna di Bonnie?? Ehi alla fine Elena e riuscita a farsi baciare da Damon ma lui pensa a qualcun altro o sbaglio??? Ahahahaa lo scopriremo più in la… Ragazze grazie ancora a tutte per le recinsioni e per le seguite e per le ricordate e per le preferite GRAZIEEEEE 1000 a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii… Ooook vi lascio allo spoiler…
 
<< Non saluti Bonnie?? Un pò maleducato da parte tua >> la rimproverò la ragazza che la fissava intensamente con i suoi occhioni da bambina…   
<< Ciao Ali >> rispose la rossa ricevendo subito un sorriso da parte dell’angelo che la fissava… 

 

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Capitolo 6
*** 6. Io ti vedo ***


*** Spazio Autrice ***
Salve a tutte belle fanciulle=) scusate per il terribile ritardo sono una stronza=) Allora sono un po’ delusa=( nessuna di voi mi ha scritto facendomi sapere qualcosa sul capitolo 5 ma va bene non me la prendo=) allora per tutte quelle che stessero leggendo avete capito chi era colui o colei che seguiva la rossa??? La bionda bhè ha ottenuto ciò che desiderava da Damon e oggi chissà se ci saranno delle ripercussioni per quel bacio… vi lascio al capitolo
 
                                                        6. Io ti vedo
Il mattino seguente Damon era steso nel suo comodo letto, era completamente nudo tranne per i boxer neri che gli fasciavano seducenti le anche, il comodo vampiro faceva dondolare le gambe nude contro il lenzuolo di seta nera che lo copriva dalla vita in giù lasciando scoperto il torace muscoloso del moro, le braccia allacciate dietro la testa, il suo sguardo rivolto al soffitto… Per una ragazza che sbadatamente fosse entrata nella sua stanza e lo avesse trovato così sarebbe dicerto giunta la sua ora, oppure li sarebbe saltata al collo ma così non accadde… Nessuna ragazza si sarebbe buttata volontariamente tra le sue braccia muscolose, nessuna riusciva a vedere l’umanità che era celata sotto lo sguardo stellato e duro del moro.. Neanche il suo angelo delle tenebre.. Lei forse sarebbe stata proprio l’ultima a capire qualcosa di lui, a lei non importava di nessuno a parte se stessa, era per questo che era attratto da lei.. Erano simili e sapeva come trattarla, era un Damon Salvatore al femminile… Una stronza che lanciava il sasso e poi nascondeva la mano guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno a cui dare la colpa… Erano troppo uguali, e lui non voleva qualcuno che lo guardasse come se fosse niente, ma qualcuna pronta a morire per salvare lui, un mezzo immortale a cui del legno bianco sarebbe stato fatale… Si costruì nella sua mente un modello della ragazza che faceva per lui e immediatamente il volto di Bonnie così dolce e tenera le si presentò alla mente.. Quando l’aveva spiata le notti scorse vedeva che dormiva accoccolata a se stessa che si abbracciava per sentirsi meno sola, il volto rilassato le ciglia lunghe che gettavano ombre sulla pelle delicata e le labbra rosse socchiuse quasi fosse un’ invito il suo… E guardandola dormire che per poco non si avventurò nella sua camera dove aleggiava un odore dolce e quasi pungente di fragole mature a Giugno… E i suoi capelli… Il vampiro si era trattenuto con molto sforzo seduto sul cornicione della finestra pensava a che sensazione avesse provato affondando le mani in quella capigliatura morbida e boccolosa che le solleticava il viso pallido e liscio… Era una gattina da proteggere e difendere.. Una gattina che quando voleva sapeva tirare fuori denti e artigli… Lei sarebbe stata perfetta, lo sfidava sempre considerandolo come uno stupido umano di 22 anni invece di un vampiro di 500 anni di esperienza sugli omicidi.. Lei lo considerava umano non il vampiro che negli anni passati aveva sterminato eserciti interi di donne bellissime… Lei era diversa.. C’era qualcosa in lei di diverso da tutte le altre…
Il modo in cui lo guardava quando litigavano, li pareva di vedere ogni volta in quegli occhi marroncini una scintilla di fuoco, non si faceva schiacciare facilmente… Il modo un cui pensierosa guardava il cielo e si mordeva le labbra facendole diventare più gonfie e rosse di quanto non siano normalmente… Il modo in cui piangeva disperata se qualcuno la feriva nascondendosi dietro il letto della sua camera mentre seduta a terra cercava di trattenere i singhiozzi. Il suo corpo come l’aveva visto qualche mese prima per colpa delle punture degli alberi di Schinici e Misao l’aveva vista con occhi di un uomo e non con quelli da predatore a cui era abituato… Le aveva visto il seno lasciato libero da quel pezzo rosa candido e molto sexy di reggiseno, e si era ritrovato a sbavare mentre se la stringeva addosso e la posava delicatamente nell’acqua calda della vasca, e li era saltato il cuore in gola dalla gioia quando aveva capito che la piccola rossa stava bevendo il suo sangue… e malgrado tutto si era sentito eccitato all’idea di lei che succhiava qualcosa che apparteneva interamente e lui..
La piccola rossa aveva il potere di eccitalo con poco, anche l’altro giorno aveva provato un piacere fuori dal comune mentre la faceva aderire al suo corpo e la schiacciava contro la parete intrappolandola e baciandola come mai aveva fatto prima di allora… Poi era stato un’idiota a cacciare fuori il discorso del biondo che forse aveva già assaggiato il sapore della pelle candida e nascosta della rossa provocandoli brividi di piacere, se la immaginò sdraiata sul suo letto coperto da comode lenzuola nere, lei nuda e vogliosa che faceva contrasto con il suo corpo niveo e seducente con le lenzuola nere.. E poi ancora s’immaginò sopra quel corpo minuto e bellissimo, la vide mentre con gli occhi socchiusi velati dal piacere e le labbra rosse semichiuse e il suo corpo che rispondeva ai tocchi gentili donati dal moro.. S’immaginò di entrare rudemente in lei facendole inarcare la schiena e facendole perdere il respiro mentre il suo cuore esplodeva nel petto, immaginò di muoversi lentamente in lei mentre la baciava con ardore e sentimento mentre lei soffocava i suoi gemiti di piacere nelle bocca accogliente di lui che amava quel gesto d’intimità… Mentre si muoveva più infondo, lei marchiava la sua schiena con impronte delle sue unghie facendolo gemere di piacere… Le sono sempre piaciute le guerriere e no le classiche donne che rimanevano ferme e immobili sotto le sue carezze, e per sua fortuna Bonnie non era così tutt’altro rispondeva con ardore ai suoi tocchi melliflui… S’immagino quando spingendo sempre più forte lei buttasse la testa in dietro e nominasse con voce calda e seducente il suo nome e fu in quel momento quando le loro mani s’intrecciarono ed entrambi esplosero l’uno nell’altra che Damon si accorse che quello che provava per la rossa non era semplice desiderio carnale ma anche qualcosa che partiva da dentro di lui e finiva in lei facendoli diventare un tutt’uno..
Non più nemici, ne umani ne vampiri solo un Damon e Bonnie che si tenevano stretti e si amavano e capì in quell’istante di essere in grossi guai….
Lui il vampiro crudele e misterioso aveva visto la vera essenza della piccola strega… Negli occhi della rossa non c’era paura ma… amore… e a lui fu sufficiente per farlo alzare da quel letto che inspiegabilmente trovò bagnato per farsi una doccia e volare a destinazione
In tanto a casa della piccola strega:
Bonnie guardò spaventata la ragazza che si era seduta sulla sua sedia a dondolo, la moretta le sorrise gentile << Ciao Bonnie >> salutò cordiale sorridendo… Poi divenne più seria << Non saluti Bonnie?? Un pò maleducato da parte tua >> la rimproveròla ragazza che la fissava intensamente con i suoi occhioni da bambina…  
<< Ciao Ali >> rispose la rossa ricevendo subito un sorriso da parte dell’angelo che la fissava…
<< Allora dolcezza vogliamo parlare di ciò che è successo ieri sera? >> partì la ragazza… Bonnie ricacciò indietro le lacrime che minacciavano di sconquassarle il petto ma non parlò << Sai vorrei proprio sapere perché ci sia andata di mezzo io.. IO CHE MI TROVAVO A PASSARE >> urlò alzandosi..
<< Non lo so Ali, non so perché ti abbia fatto del male.. Mi dispiace davvero tanto >> L’angelo era ancora arrabbiato << Ti dispiace e non sai il perché?? Bè già che ci sei potresti andare dal mio fratellino e dire che non sai il motivo PER CUI SUA SORELLA SIA MORTAAA >> urlò ancora più disperata mentre lanciava contro il muro un porta foto lasciando che al contatto con il muro il vetro esplodesse << Sai almeno che cercava te vero?? Ci sono andata di mezzo io per te >> La ragazza che aveva appena parlato si morse le labbra mentre si sedeva a terra poi lasciò andare le lacrime che le bagnarono il jeans strappato dove si vedeva ancora del sangue.  << Ali >> iniziò la rossa che la raggiunse buttandosi al suo fianco prendendole le mani singhiozzando…
<< Non ho mai voluto che qualcuno morisse per me>> disse la rossa guardandola dritto negli occhi…
<< E io non ho mai pensato che qualcuno mi prendesse di mira per colpir qualcuno a cui ho dato ripetizioni di matematica 5 o 6 volte >> Bonnie sorrise e Ali la raggiunse subito sorridendo anche lei..
<< Mi dispiace di non aver fatto niente >> disse la rossa guardandola dritto negli occhi verdi << Dispiace anche a me Bonnie erotroppo giovane per morire… Cosa sarà di me adesso Bon? Sarò uno spirito in eterno oppure trapasserò dall’altra parte e mi reincarnerò in qualcosa come che so un delfino?? Non so niente di ciò che mi aspetta non sarò che uno spettro e sarò completamente sola… Nessuno riuscirà a guardarmi… Non avrò più nessuno con cui parlare… Nessun amica… Niente >> Ricominciò a piangere la ragazza dagli occhi verdi finché Bonnie non le strinse di più la mano e parlando con il cuore le disse << Io ti vedo Ali e se vuoi sarò tua amica >> Ali le sorrise << Me lo prometti?? Non mi lascerai sola come ieri notte in quel vicolo? >> La strega le strinse di più la mano << Non ti lascerò mai sola >> e in quel preciso istante Bonnie seppe che al mondo non poteva esserci nulla di più normale come loro 2, sedute a terra a tenersi per mano… Una che confortava l’altra… L’ una che avrebbe aiutato l’ altra a trovare l’agognata felicità ma prima l’avrebbero fatta pagare molto cara a colui che aveva osato far male una per colpire l’altra…
E non c’era niente di più giusto erano solo loro 2 sedute a terra e sporche di sangue.. Prima che Bonnie disse con un filo di voce un flebilissimo << Grazie >> rivolto all’angelo che le sorrise…
*** Spazio Autrice ***
Ohoh è tornato un angelo e aiuterà Bonnie nell’impresa di scoprire chi era il bastardo… Allora vi è piaciuta l’immagine del vampiro da noi tutte più amate nudo, bagnato e sognante??? A me particolarmente… Mi scopro brava anche in scene erotiche muahahahaha=) avanti ragazze commentate se vi piace e grazie ancora a tutte vi lascio allo spoiler =)
<< Se dobbiamo andare in giro ti conviene lisciarti i capelli, l’uomo nero cercava una rossa con i capelli ricci e a me sembra di scorgerne una qui di fronte a me… Mi daresti un paio di vestiti? >>
<< Ali guarda che nessuno apparte me riesce a vederti >> la moretta sbuffò
<< Già ricordamelo ancora eh, comunque non ho capito come tu sia l’unica >> La rossa le sorrise
<< Sono una strega >> …. Ali aggiunse a voce alta << O qualcosa di più >> turbando la rossa  

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Capitolo 7
*** 7. Irriconoscibile ***


*** Spazio Autrice ***
Alle mie bellissime lettrici… Scusate per il terribile ritardo.. Ho avuto non pochi problemi =( e mi dispiace per non aver potuto aggiornare presto… Scusatemi ancora, adesso e meglio se vi lascio al capitolo…  Ci vediamo giù con lo spoiler =)
 
                                                                            7. Irriconoscibile
Il vampiro si vestì in fretta scegliendo questa volta un abbigliamento un po’ diverso… Optò per i classici pantaloni neri firmati Armani, una camicia di un grigio chiaro e il classico giubbotto di pelle… I capelli gli arruffò passandoci le dita lunghe da pianista… Trovò il suo cellulare e le chiavi della sua donna parcheggiata 3 piani più giù… Il tenebroso vampiro aprì la porta trovandosi avanti un’Elena eccitata, con occhi bramosi un sorrisetto malizioso dipinto sul volto e non molto vestita nonostante ci trovassimo ancora a Febbraio.. << Stavi andando da qualche parte?? >> lo disse avanzando verso di lui che in un nano secondo cambiò espressione trovandosi un Elena poco vestita ed eccitata incollata a lui.. Sorrise maligno << In realtà si stavo andando da una persona che ho sognato questa notte >> lo disse con un tono un po’ cattivo guardando Elena con uno sguardo più che minaccioso.. << Quindi stavi venendo da me?? >> lui sorrise << Esatto >> la prese in braccio a velocità vampiresca, lei colta di sorpresa allacciò le gambe intorno la vita di lui e si ritrovò immediatamente sbattuta contro una parete schiacciata dal corpo del vampiro che più la eccitava che le cacciava la lingua in gola… Niente era romantico anzi molto violento per i gusti della bionda che era abituata a essere trattata come una principessa da Stefan… Ma in quel momento li con lei non si trovava il suo eterno amore anzi si trovava il fratello del suo ragazzo e quando lei si riprese dal giochetto perverso Damon le aveva già conficcato i canini nella carne, prendendo quello che più bramava da lei…. Non la dissanguò perché la spinse via facendola volare oltre il letto, una tremante Elena si alzò sconvolta guardando gli occhi del vampiro che in un impeto di follia le sorrise mostrandole i canini ancora ricoperti di sangue << Per chi mi hai preso? Ti aspetti amore da me?? Tu non avrai mai niente da me piccola stronza… Ora scusami ma se non vuoi essere la mia colazione ti conviene andare via >>… << Sei strano Damon prima non mi avresti mai rifiutato… Sei irriconoscibile >> lui per tutta risposta aprì la porta ghignando << Prima non sapevo ciò che volevo >> fece per uscire quando un'altra domanda di Elena lo interruppe << Ah e adesso lo sai? >> lui si voltò a guardarla e si rese conto che con tutto il sangue che le scorreva dal collo sporcandole i capelli color oro non era affatto sexy anzi ripugnante… << Si, adesso so ciò che voglio >> e così dicendo le chiuse la porta in faccia trovandosi nel garage guardò tristemente la sua Ferrari per poi trasformarsi in un corvo che veloce come non mai muoveva le sue ali piumate di nero verso una vecchia quercia che si affacciava su una finestra che ospitava la stanza del suo pettirosso che in quel momento si preparava per uscire in una fredda giornata di Febbraio… rimase incantato da tutti i suoi movimenti, dal suo riavviarsi i capelli di un rosso fuoco lisci come seta dietro l’orecchio piccolo e bianco… Sorrideva a qualcuno attraverso lo specchio, quasi con lei ci fosse qualcuno.. La streghetta aveva imperturbato la casa ed era difficilissimo riuscire a capire le parole che avrebbe detto la ragazza li dentro, la vide mettersi il giubbotto e scendere due gradini alla volta, quando aprì la porta un corvo si lasciò cadere dal ramo dov’ era appollaiato trasformandosi a mezz’aria per poi atterrare sulle punte dei piedi di fronte una Bonnie sconvolta lo guardava con occhi fuori dalle orbite << Ciao uccellino, vai da qualche parte? >> Bonnie spalancò la bocca e rispose un semplice << Volevo andare a fare un giro >> lui ghignò mentre lei richiudeva la bocca << Ti spiace se vengo con te?? Facciamo qualcosa di diverso dal solito che ne dici? >> lei alzò il sopracciglio destro << Cioè dove hai intenzione di andare?? >> lui sembrò pensarci su << E da troppo tempo che non metto piede in un Luna Park che ne dici?? >> lei lo squadrò da capo a piedi << Sta per piovere.. non penso sia il caso di andare così lonta.. >> venne interrotta dall’aura del vampiro che guardò con sguardo truce verso il cielo dove nuvoloni plumbei facevano bella mostra di se, dopo pochi minuti  un raggio di sole baciò la guancia bianca e delicata della streghetta che subito sorrise voltandosi a guardare il cielo che man mano stava perdendo il suo grigiore… << Okay andiamo.. ma a una condizione… >> il vampiro rimase in attesa della condizione della rossa << Posso portare la tua macchina?? >> chiese timidamente, Damon sentendo quella domanda non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a riderle in faccia, la rossa lo fissò e si sorprese a desiderarlo con tutta se stessa.. Peccato che se si fosse concessa a lui si sarebbe ritrovata in un angolo a tremare e a cercare di rimettere insieme con mani tremanti e sanguinate il pezzo di carne che si era rotto per poi rinfilarlo nel buco che avrebbe preso posto all’altezza del petto… Si sarebbe rotta e non voleva proprio… << A una condizione streghetta >> lei sollevò il suo sguardo verso di lui non parlò ma sapeva che presto Damon le avrebbe fatto le sue domande << Smetti di pensare a tutto ciò che potrebbe succederti se ti abbandoni a me >> lei non fece in tempo a dire una parola che si ritrovò stretta al vampiro che si mise a correre verso il pensionato… Quando la mise a terra le aprì lo sportello lei le sorrise mentre si accomodava al posto del passeggiero… Damon volò letteralmente al posto del guidatore accendendo lo stereo e volando a tutta velocità verso la super strada, aveva voglia di portarla al luna park più grande della virginia… Si fermò sulla piazzola di sosta e scese dall’auto andando ad aprire lo sportello di Bonnie che lo guardò per un momento sbalordito << Divertiti streghetta, fammi vedere ciò che sai fare >> lei sorrise e corse al posto del guidatore mentre apriva la sua mente alla strada e i suoi occhi da visionaria si concentrarono completamente sulla strada non ebbe paura e partì accelerando lasciando le impronte delle gomme sul ciglio della strada, andava velocissimo facendo curve su curve molto pericolose Damon la guardò impressionato non credeva sapesse portare un auto di questa cilindrata… << Non sapevo sapessi guidare così bene >> lei sorrise ingranando la marcia << Non sai molte cose su di me Damon, ma la cosa non mi sorprende >> lui la guardò prima di risponderle accettando la sua sfida << Non vedo l’ora di scoprire ciò che nascondi >> lei annuì << Mm e da vedere >> per il resto del viaggio il tempo passò tranquillo con Damon che rideva e scherzava e un’ Ali frastornata che rimaneva spaparanzata dietro ancora sconvolta dalle novità… Quando alla radio passò il nuovo singolo di Taylor Swift, Bonnie si premurò di salvare la sue orecchie cambiando canale e sintonizzarlo sul canale rock che ascoltava quando era a casa.. Per sua fortuna aveva trovato un pezzo dei Nirvana e stupendo di nuovo il vampiro si mise a cantare alzando il volume << Pensavo ti piacesse quel tipo di musica.. Dolce e strappalacrime >> Lei ghignò << Non sono Elena Damon, a me piace la musica forte quella che se sei distrutta ti faccia alzare in piedi e saltare no quella che se man mano che l’ascolti ti fa venire voglia di tagliarti le vene >> lui aggrottò un sopracciglio << Anche le canzoni dei Nirvana erano terribilmente angoscianti >> lei annuì << Già, ma esprimevano tutta la rabbia e la voglia di essere felice che alla fine venivano fuori queste canzoni >> lui annuì poi le fece notare che erano vicino al parcheggio del luna park che era molto affollato << Ah non dovevo concederti il sole, adesso sarà impossibile salire su una giostra >> lei smontò dall’auto e ancora sorridendo passò le chiavi al vampiro che le stava accanto… Appena misero piede al luna park Damon notò lo sguardo stupefatto di Bonnie e non ricordò di averla vista mai più bella di così, << Andiamo sulle montagne russe?? >> Bonnie iniziò a saltare dall’eccitazione prendendolo per mano e iniziando a scorazzarlo per tutte le giostre che più le piacevano, la vide completamente terrorizzata mentre erano sulle montagne russe e c’era la discesa di parecchi metri pronta a far sobbalzare il cuore della strega in gola… Risero per tutto il giorno Damon vinse per lei enormi peluche di animali.. Un delfino e una scimmia che era favolosa e adesso toccava a Damon portarli per tutto il parco << Facciamo così vado un attimo a mettere questi in auto torno subito >> << Ok io vado in bagno>> lui annuì.. La strega si meravigliò di trovarlo completamente vuoto << Sai non sapevo che il tizio a cui vai dietro da un bel pò fosse un vampiro, sai mi sto chiedendo se il tizio che ti sta cercando voglia informazioni su di te >> La rossa fissò lo spettro di Ali che si sistemava i capelli << Cosa intendi?? >> Ali sbuffò << Andiamo Bonnie proprio non ci arrivi? Il ragazzo di cui sei cotta è un vampiro esattamente come suo fratello e guarda un po’ Elena-stronza-Gilbert è avvolta da un aurea quasi angelica, la tua di aurea signorina e molto più tranquilla di tutte queste persone ma come ti ho detto questa mattina..>> Bonnie ricordò immediatamente come si era sentita turbata sentendo le parole dell’amica
  << Se dobbiamo andare in giro ti conviene lisciarti i capelli, l’uomo nero cercava una rossa con i capelli ricci e a me sembra di scorgerne una qui di fronte a me… Mi daresti un paio di vestiti? >>  << Ali guarda che nessuno apparte me riesce a vederti >> la moretta sbuffò << Già ricordamelo ancora eh, comunque non ho capito come tu sia l’unica >> La rossa le sorrise << Sono una strega >> …. Ali aggiunse a voce alta << O qualcosa di più >> turbando la rossa
<< Se il tizio che mi ha tolto di mezzo cercava te e non i 2 vampiri o la bionda psicopatica un motivo ci sarà…. Sei una strega si ma non molto portata per la magia tutt’altro sembri portata per attrarre catastrofi, lui sta cercando te e noi dobbiamo scoprire il motivo dannazione… E ora sarebbe il momento di uscire di qui… >> la rossa uscì trovandosi ad un palmo dal naso di Damon << Vieni andiamo sulle macchine da scontro >> la prese per mano e la guidò fino alla giostra… Sentì nella sua testa i pensieri di ogni dannatissimo ragazzo sbavare per la sua Bonnie e fu sul punto di aspettarli tutti nel parcheggio per ucciderli tutti << Io voglio quella nera >> Urlò Bonnie saltellando fino ad andar ad occupare la macchina da le scelta, Damon invece si sedette sulla macchinina rosa, inutile dire che quando Bonnie lo guardò scoppiò a ridere di gusto… Lui lo aveva fatto solo per lei e vederla ridere lo emozionò molto… Alla fine del pomeriggio si rimisero in auto e tornarono a casa quando Damon fermò l’auto difronte casa della streghetta << Finalmente, tutto questo silenzio e questi  enormi peluche mi stanno uccidendo >> la rossa sorrise alla battuta dell’amica << Mi sono divertita molto grazie per la bella giornata >> lui sorrise << Grazie a te per avermi sopportato >> Bonnie lo guardò sorpresa << Sei irriconoscibile Damon Salvatore >> lui ghignò << Lo prendo come complimento >> se lo era già sentito dire da qualcun altro quel giorno << E devi >> la rossa aprì lo sportello ma prima di scendere salutò il vampiro con un bacio sulla guancia prima di entrare in casa senza guardarsi indietro mentre il moro sospirò pensando alle labbra di lei sulle sue…
 
*** Spazio Autrice °°°
Allora piaciuto il capitolo??? Io spero di si vi ringrazio tutte e vi lascio allo spoiler
Ricevette una telefonata << Dimmi >> rispose il ragazzo << La prossima volta che oserai mettere le mani addosso la mia donna ti uccido lurido verme >>
Ohoh chi saranno questi 2?? Ci vediamo il prima possibile baci roxxx 

 

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Capitolo 8
*** 8. Non toccarmi ***


***Spazio Autrice***
Ok ragazze vorrei iniziare con il decantarvi le mie più sentite scusee… Scusate se vi risulterà un po’ corto ma i tempi sono quelli che sono soprattutto se per amici avete persone che vi minacciano di andare via se non siete puntuali…. IO NON LO SONO MAI=)
 
                                                                                                      8. Non toccarmi
Era appena rientrata in casa dopo l’emozionante giornata fuori con il suo vampiro preferito che l’angioletto che aveva appena conquistato le disse che quei enormi peluche li avrebbe dovuti tenere lontani da lei durante la notte perché si spaventava spesso… La rossa sorrise mentre si toglieva la maglietta avvertendo uno strano dolore alla schiena… Esattamente come quella sera… Si guardò le spalle con l’aiuto dello specchio che si trovava vicino la scrivania e li quasi con orrore che poté notare che il graffio a forma di V era più arrossato che mai e quasi ricopriva la schiena, senza pensarci lo toccò e come successe la prima volta svenne a terra sentendo come ultimo suono l’urlo terrorizzato di Ali…
Quando riaprì gli occhi si ritrovò in una specie di villetta, con luci accese e televisore a tutto volume… La stanza in cui si trovava era celeste con una carta da parati piena di navicelle spaziali e quant’ altro… Anche il letto aveva una strana forma quasi ci fosse una navicella al suo posto e poi ricordò, quella era la camera del piccolo Mark Sung, gli aveva fatto da babysitter mesi prima… Si alzò dalla sua posizione non sentendo neanche un fiato da quella camera, con passo lento aprì la porta cercando di non far rumore e subito scese le scale che conducevano alla cucina, sembrava deserta nonostante fosse tutto acceso, camminò piano cercando di non far scricchiolare le travi di legno della scalinata.. Aveva una brutta sensazione addosso la piccola strega come se dovesse vedere o assistere a qualcosa di grosso… E infatti eccola li con gli occhi aperti al massimo mentre un urlo soffocato le rimaneva in gola, là per terra a meno di un metro da dove si trovava lei si trovava il signor Sung poggiato contro le gambe del tavolo, la testa era messa in modo che gli occhi neri e a mandorla del signor Sung guardassero verso di lei, il fiore scarlatto inzuppava quasi del tutto il colletto della camicia bianca che indossava…. Ripresa dallo shock proseguì alla ricerca della signora Sung che non trovò, la casa sembrava vuota così decise di andare alla ricerca del piccolo Mark, provò per metà della casa quando si sentì come toccare un polso, spaventata si voltò pronta a colpire il suo aggressore peccato si trovò difronte un bambino di appena 10 anni che guardava nella sua direzione molto spaventato e confuso… lei le fece segno di non parlare e lui capendo stette zitto dicendo semplicemente “HO PAURA” lei lo abbracciò poi prendendolo per mano cercarono di uscire da quella casa… Peccato che difronte la porta d’ingresso si trovasse l’uomo più pericoloso con cui avesse a che fare la rossa mentre era intento a sgozzare la mamma del bambino che in pochi secondi si ritrovò ad urlare facendo passare l’attenzione dell’uomo dalla donna a loro che in un secondo si ritrovarono a correre per tutta la casa evitando accuratamente di non finire nelle mani dell’uomo che cercava in tutti i modi di acciuffarli e di mettere la mani finalmente su di lei che in quel momento non si permetteva di aver paura… Il piccolo Mark contava su di lei per uscire sano e salvo da quell’incubo chiamato casa… Si sentì raggiungere e con un gesto che non si aspettava da se stessa tirò con un braccio il bambino verso di se mentre allungava l’altro e si fermava di botto facendo andare il tizio biondo contro il suo pugno chiuso… Il volo che fece il tizio fece ghignare Bonnie che non aveva mai visto nessuno andare al tappeto per un pugno dato da lei che era sempre stata considerata l’indifesa della situazione… ma non rimase li a lungo… Prese Mark per la mano e schizzarono verso la porta d’emergenza vicino la cucina, si rese conto dopo un secondo di avere il biondo a meno di due metri di distanza così aprendo la porta e facendo uscire il bambino che ancora piangeva gli urlò << Corri, non fermarti, non voltarti, va a chiamare aiuto >> poi la porta si richiuse facendo sobbalzare la rossa che con il cuore in gola cercava di avvertire qualche movimento o rumore… Ma quello che sentiva oltre al chiasso della televisioni accese era il suo cuore martellante nel petto.
Sentì un susseguirsi di brutte sensazioni nel suo cuore, e poi un respiro caldo sul suo collo che la fece rabbrividire, si voltò di scatto ma venne colpita in pieno viso da un pugno che la fece volare oltre la stanza per farla scontrare con il muro…. Per terra si rese conto che una scia di sangue le sporcava la faccia e con occhi sbarrati si pulì con il dorso della mano rendendosi conto che il biondo le aveva appena rotto il naso… Vide sfocato quando sentì i passi di quello che poteva essere un vampiro avvicinarsi a lei per prenderla di peso e bloccarla contro il muro facendola stare in piedi… Le accarezzo una guancia spostando il ciuffo ribelle della rossa per posarlo dietro l’orecchio << Non toccarmi >> urlò minacciosa la rossa facendo scansare il biondo << Ti ho finalmente trovata principessa, sei bellissima nonostante gli effetti collaterali delle tue azioni >> e indicò il naso della rossa ormai rotto… << Ma tu chi sei? Perché mi stai facendo questo? >> lui sorrise per poi leccare il sangue che gocciolando era arrivato al mento << Tranquilla principessa un giorno saprai tutto ma fino ad allora, che ne dici se ci divertiamo un pò?? >> lo sguardo malizioso che aveva in viso fece del tutto infuriare Bonnie che avvertendo le mani pizzicarle scagliò su di lui un’onda di potere molto più potente di quelle del suo vampiro… Il biondo volò sfondando la porta d’emergenza… << NON TOCCARMI >> urlò la rossa rima di avvertire un capogiro e risvegliarsi in camera sua con una Ali che la guardava preoccupata e con le lacrime agli occhi << Bon perché sei ridotta cosi? >> ma non poté rispondere perché l’oscurità l’aveva accolta in un limbo di pensieri e immagini dove sarebbe rimasta fino al mattino…..
 
Un Damon contento di aver passato una felice giornata con il suo uccellino stava sfrecciando tranquillo per le strade della cittadina addormentata… Stava pensando alle labbra della rossa, a come sarebbe stato baciarle, succhiarle e mordicchiarle… Stava pensando anche alle gambe di quella fata inganna-vampiri e come ci si dovesse stare comodi stare tra di esse mentre lo stringevano sempre più forte e con più passione, pensò anche a come sarebbe stato fondersi con lei, in lei… E alle sensazioni che avrebbero provato gustando il sangue dell’altro… Quasi si leccò le labbra per poi rendersi conto che forse pensava troppo come suo fratello Stefan e poco come Damon.. In quel preciso istante il suo cellulare squillò e subito rispose << Dimmi >> disse annoiato << La prossima volta che oserai mettere le mani addosso la mia donna ti uccido lurido verme >> poi la telefonata si chiuse… << Devo essere finito in un universo parallelo >> commentò a voce alta… Adesso Damon si comportava come quella mezza calzetta di Stefan, e Stefan come il sanguinario Damon… << Roba da pazzi >> poi accelerò verso qualcosa da sgranocchiare….
*** Spazio Autrice ***
Dio ragazze scusatemi tanto, sono una perfetta stronza e forse questo capitolo non vi piacerà neanche ma fa niente sono in ritardo e volevo rispettare i miei doveri… Grazie ancora a tutte, ora vi lascio allo spoiler..
Era entrato in camera sua ritrovandola svenuta a terra e piena di sangue, le si era avvicinato con passo felpato e adesso faceva tutto ciò era in suo potere per farla riprendere.. << Andiamo Bonnie apri gli occhi >> ma non succedeva niente   

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Capitolo 9
*** 9. Cosa mi sta succedendo? ***


*** Spazio Autrice ***
Lo so ad ogni capitolo divento sempre più stronza, non poso da un pò e mi dispiace… Non voglio essere cattiva ma ultimamente ho sempre da fare e non trovo ne il tempo e neanche l’ispirazione per scrivere qualcosa di anche lontanamente decente ma adesso passiamo subito al capitolo=)
 
                                                                                         
                                                                              9. Cosa mi sta succedendo?
Un alta figura entrò nella stanza buia accendendo la luce, entrò di soppiatto chiudendo la porta. Camminò piano fino ad arrivare allo specchio dove notò la ragazza più dolce che avesse mai visto mezza nuda e priva di sensi stesa a terra.. Si sedette al suo fianco e iniziò a scuoterla dolcemente pensando che forse stava vivendo nei suoi sogni… Non avrebbe dovuto graffiarla lei non era ancora pronta a quella vita, non era neanche lontanamente preparata a quella vita. << Ah >> sospirò l’uomo… Mentre avvertiva al suo fianco la presenza di una ragazza << Ciao Ali, come ti senti >> la presenza della ragazza passò all’altro capo della stanza allontanandosi dall’uomo che l’aveva appena riconosciuta. Lui non curante continuò a guardare la ragazza posta vicino la finestra << Guarda che riesco a vederti sai? >> lei impressionata gli si avvicinò << Come mai riesci a vedermi?? >> lui guardandola abbassò lo sguardo verso il basso guardando il viso della piccola rossa che aveva il viso imbronciato e con le guance rosse quasi fosse imbarazzata, Sorrise mentre pronunciava quelle semplici parole << Perché sono come lei, e come lei non voglio farti del male >> spiazzò l’angelo che cadde seduta sul letto….

 1 ora dopo:

La situazione nella camera della rossa era sempre la stessa, la piccola Ali era ancora seduta sul letto e non parlava da quando l’uomo era entrato nella camera della rossa…
Si ripresero solo quando la streghetta si era agitata, l’uomo ne approfittò per svegliarla…
Quando la piccola rossa riaprì gli occhi rimase contenta di buttarsi tra le braccia forti e sicure del ragazzo che la stava guardando stralunato aspettando qualche sua reazione e subito la ottenne quando lei si aggrappò alla sua camicia e iniziando a singhiozzare lo abbracciava sempre più stretto… Quando si calmò del tutto lo guardò in viso e con ancora le lacrime agli occhi parlò << Cosa mi sta succedendo?? >> lui l’accarezzò << Mi dispiace Bon non eri ancora pronta >> lei allargò gli occhi << Pronta per cosa?? >> lui ghignò << Per il tuo futuro, credi di essere una strega normale ma non è così, noi due siamo uguali, siamo fatti della stessa sostanza.. Siamo come fratelli e presto te ne accorgerai >> lei si divincolò dalle sue braccia cercando di alzarsi e lui la seguì << Mi dispiace avevo l’ordine di proteggerti stando lontano da te, ma eri troppo interessante mentre ti spiavo quando rimanevi con lo sguardo sognante a fissare il cielo ho capito che ti dovevo conoscere meglio, tanto per sapere se era vero che tu fossi la figlia di tuo padre… Ma quando mi sono avvicinato a te ho avvicinato involontariamente anche qualcun’ altro, qualcuno di oscuro e malvagio che non ha nulla a che fare con un fiore come te… Quando l’ho capito che cercava te e solo te ti ho graffiata, dovevi vedere quanto fosse intenzionato a trovarti e ad ucciderti… Se non lo avessi fatto ora tu non sapresti nemmeno che qualcuno di molto pericoloso ti cerca e avresti fatto esattamente il suo gioco, essere tranquilla nella tua città e andare in giro spensierata, lui vuole solo quello che tu non sia preparata.. >> cacciò fuori le sue motivazioni a cui Bonnie ci mise un po’ a capire << Sei venuto a vedere se io ero figlia di mio padre?? Mio padre è un essere umano privo di poteri >> Il ragazzo sbuffò << Questo perché tuo padre non è il tuo vero padre…      Qualche anno fa andò con tua sorella a una delle sue gare di atletica, tu non eri ancora nata e così tua madre rimanendo sola a casa andò a fare due passi dove incontrò l’uomo più affascinante che avesse mai potuto incontrare in questa cittadina sperduta da Dio, gli occhi neri come i carbone i capelli tagliati cortissimi e neri come la notte, quando però passava sotto un lampione i capelli mandavano riflessi rosso fuoco.. Il fisico di un dio greco… Fu amore a prima vista, andarono a letto insieme e bhè dopo 9 mesi eccoti qui… Tuo padre è una persona molto importate per noi, sai tu sei una sangue misto, una delle creature più potenti al mondo, sei anche più forte di tuo padre sai?? >> Bonnie deglutì << Cosa sarebbe una sangue misto?? Sono un mostro?? >> lui non la guardò << SAAAAM >> Urlò la rossa attirando su di se l’attenzione del biondo << Guardami… Io sono un mostro?? >> di nuovo con le lacrime agli occhi << Non dire mai più quella parola Bon, tu non sei un mostro… Sei la ragazza più dolce e sincera e bella che io abbia mai conosciuto… Non sei un mostro >> concluse << Che cos’è una sangue misto?? >> lui sbuffò << Vuol dire che hai genitori con abilità diverse, tua madre è una strega e ti ha tramandato il gene e bhè tuo padre è tuo padre è ti ha tramandato molte delle sue abilità >> lei si sedette sul letto << Cosa sono?? Più uguale a mia madre o uguale a mio padre?? >> lui le si inginocchiò d’avanti prendendole le mani << Sei una principessa >> gli occhi grigi di lui brillarono dicendole quella verità << Perché sono una principessa?? >> lui alzò un sopracciglio << Da dove vengo io tuo padre è il re… è il più grande re che il popolo dei dannati possa mai desiderare.. Presto lo conoscerai… Ti piacerà sai?? Avete gli stessi occhi e forse anche gli stessi anni… >> Lo disse ridendo prima di tornare a guardare Bonnie negli occhi << E cosa siete?? >> lui si alzò fiero come un leone la guardò dall’alto << Siamo angeli vendicatori e tu mia piccola Bonnie sei la nostra Principessa >> per la seconda volta in poche ore Bonnie perse conoscenza finendo stesa sul letto.. << Ah l’ha presa bene non trovi? >> e si voltò a guardare l’angelo seduta accanto alla principessa << Già >> e poi perse anche lei i sensi svenendo accanto alla rossa… Lui si sedette sul pavimento prima di crollare anche lui nel mondo dei sogni…
 
Nello stesso momento ma in un posto più caldo due uomini stavano parlando..

<< Sai non credo che tua figlia riesca a liberarci di Uram.. La vedo troppo dolce e sensibile.. Non è alla sua altezza >> il ragazzo che teneva in mano un bicchiere di vino elfico si girò rivelando i suoi occhi inondati di tenebre prendendo l’altro uomo per la gola e alzandolo dal pavimento di 30 cm buoni << Non parlare di mia figlia in questo modo John, sei il mio braccio destro  sei anche un grande amico e tuo figlio è il custode della mia bambina, non parlare male di lei >> e lo lasciò andare facendolo cadere a terra come un sacco di patate questo si rialzò << Mi dispiace, so che sei teso e arrabbiato e anche molto preoccupato per tua figlia, scusami mio re >> e s’inchinò lasciando cadere i capelli lievemente lunghi a coprire il volto nascondendo i suoi occhi di un grigio sporco << Alzati fratello non scusarti, i nostri figli sono in pericolo e io ho una brutta sensazione >> si voltò di nuovo ma fu costretto a voltare il viso quando una mano si posò sulla sua spalla << Sam saprà proteggerla, è stato allenato per questo.. E sono sicuro che farà allenare anche la piccola Bonnie >> sorrisero entrambi prima che il re parlò << è bellissima non trovi? >> entrambi con la mente rivolta a Bonnie ancora svenuta in camera sua << La più bella principessa che il popolo dei dannati potesse mai desiderare >> dichiarò John << E presto tornerà a casa sua >> il padre sorrise, non vedeva l’ora che la sua bambina tornasse a casa per abbracciarla forte a se…
 
*** Spazio Autrice ***
Allora come state?? Io un po’ male sapete non sono stata ammessa agli esami di 3° superiore e la cosa mi ha fatto un abbastanza male=( comunque dopo tanto tempo ho pubblicato il tanto atteso capitolo dove troviamo verità sconvolgenti per la piccola Bonnie.. Allora volevo spiegarvi i nuovi personaggi…
  • John non è nient’altro che il padre di Sam è il padrino della streghetta/principessa ed è il braccio destro del re..
  • Drake è il re dei dannati non vede l’ora di conoscere la sua bambina
  • Uram vuole il potere del re e per farlo soccombere vuole uccidere sua figlia per renderlo vulnerabile..
Ora è meglio se vi lascio al prologo =)
 << Cosa ci facciamo qui?? >> chiese la rossa lasciando la sua borsa sul prato umido del cimitero << Bhè sei una strega e anche un angelo… Ti allenerò, devi essere in grado di affrontare e sconfiggere Uram >> lei iniziò a grattarsi la schiena sopra il tessuto della maglia << Sam perché mi fa cos’ male la schiena?? >> lui ghignò << Sono le ali >>  
 
Grazie 1000 a tutte, vi mando un bacio enorme e vi auguro un buon pomeriggio la vostra                          roxxx 

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