Dicember's tales

di remvsg
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neve ***
Capitolo 2: *** Vischio ***
Capitolo 3: *** Albero di Natale ***



Capitolo 1
*** Neve ***


Fratelli Watson PoV

 

Fossimo nati fiocchi di neve saremmo stati perfetti.
Morire per un soffio caldo e scogliersi in qualcosa che siamo sempre stati.


*
 
E' freddo.
Lo sospettava, ma era rimasto convinto che fosse umano in qualche modo. Un corpo caldo, come era il suo, come tutti. E invece no.
 
Freddo.
C'č da ammettere che sfiorandolo per la prima volta avrebbe avuto un brivido con qualunque temperatura.
 
Non si era rotto, spaccato, incrinato. Era ancora intatto quando lo credeva fragilissimo, pronto a prendere un po' del suo calore o a frantumarsi con un semplice abbraccio.
E bianco, quello rimaneva. Pallido come solo la Luna sa di risplendere.
 
"Sherlock, hai mai pensato di essere neve?"
 
 
*
 
"Hai mai pensato di essere neve?"
 
Guardava fuori dalla finestra, col polline di ghiaccio che scendeva riflesso dai lampioni, il calore del sesso e dell'inverno ancora ad appannare le finestre.
L'alba che illumina pigramente la stanza.
 
"Mmm?"
 
"Niente, niente, dormi. Continua a dormire" 
 
 Scendere dal cielo nel pių immacolato candore, splendere fino ad impregarsi del fumo di questa desolante cittā per poi cadere, in una continua vertigine fino al suolo, perduta, acqua.
 
Chissā se la neve chiede aiuto. Chissā se qualcuno l'alscolta.



Questa non č una fanfiction. Questa č volontaria prostituzione per lo SFI.
 


 

p.s. la neve a cui fa riferimento la fic non č quella bella e morbidosa che ci piace tanto, ma quella antipatica che non si attacca e che ci fa comunque andare a scuola

 
 

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Capitolo 2
*** Vischio ***



  vischio                        


tanto per mettere in chiaro la mia follia fin da subito, qui si parla di Anderson e signora.



 
Si alza dal tappeto e lo affianchi con lo sguardo mentre si avvicina verso camera da letto, la vostra camera da letto. Gli era appena arrivato un sms e giā ti eri insospettita.
Lo segui e lo guardi mentre sostituisce la comoda tuta in pile con un jeans e una camicia.
 
"Mi vogliono a lavoro al pių pre..."
 
"Ma non ti vergogni?"
 
Lo interrompi senza esitare non appena il suo sguardo passa non curante sul tuo. Come se tutto fosse normale. 

"Scusa?"
 

Cretino.

"Tobias, non credermi cosė stupida"

Brava, rimani immobile e glaciale, il peso del corpo sullo stipite della porta. Tagli a fettine le parole per porgergliele in modo che sia impossibile per lui masticarle.
 
"Tesoro...č lavoro, mi hanno chiamato, sai com'č in centrale"
 
"Oggi č il tuo giorno libero e non sei un forense talmente brillante da essere insostituibile, tesoro"
 
Continueresti ancora un po', ti sei preparata a dovere per questo momento e non attendevi altro, ma ti conosce bene e capisce che quando sai non saranno di certo clichč raccattati a farti cambiare idea.
 
"Da quanto ne sei al corrente?"
 
"Ho avuto i primi sospetti Febbraio scorso, tu non tocchi mai il mio armadietto in bagno. Chissā, magari la tua puttanella cercava il mio deodorante".
 
Oh, poverino. Non riesce neanche a guardarti negl'occhi.
 
"E adesso?"
 
Fa quasi ridere pensare che un tempo ti eri innamorata proprio per la sua spavalderia. Chissā dov'č finita.
 
"Ti infili la giacca, poi il soprabito e la sciarpa, e te ne vai mentre io finisco di aiutare i bambini nelle decorazioni natalizie. Rientrerai per cena e cosė faremo fino alla fine delle feste. Hai due settimane per trovarti una sistemazione e poi chiederemo il divorzio".
 
"Carla hai pensato ai ragazzi?"
 
Viscido, tocca l'istinto materno. Annientalo.
 
"E' per il loro bene che ti concedo di passare il Natale in famiglia".
 
Forza, sorridigli e sarā perfetto. Un movimento delle labbra spietato, la stoccata finale.


 
Lo senti camminare lento dietro di te e prenderti il braccio fingendo una certa virilitā ferita negl'occhi. Orgoglio da maschio. Non dura che un secondo. Forse meno.
 
"Carla noi dobbiamo..."
 
"Ah ah, siete sotto al vischio! bacino bacino"
 
Sotto la guida della primogenita ancora stesa sul tappeto a ritagliare stelline, guardate in alto: lo stipite del soggiorno appena decorato da quella che pių che altro sembra una vecchia foglia di insalata.
 
E lui, ancora tuo marito, si avvicina, la faccia che prega di reggera la circostanza, timido e fiducioso abbozzando un sorriso complice, preparando le labbra ad un casto bacio. Facciamolo per loro. Rimaniamo uniti per loro. Illuso.
 
E sotto quel vischio un giuramento ed una data di scadenza. I giorni del calendario si sbricioleranno per anticipare l'inferno che gli stai preparando. 
Buon Natale Signor Anderson,
Buon Natale.


Io non sto bene. Devo avere un qualche virus influenzale che mi porta a scrivere di gente a mala pena accennata rendendola protagonista. In pių Anderson č OCC in modo moustroso perché per tutto il tempo ho tento in mente quello del pilot e non quello della serie (pių "addomesticabile" e carino secondo me).
E dire che non appena ho letto "vischio" tra i promt mi č subito venuto in mente la scena della moglie che bacia il marito per circostanza. Chissā che cosa ho fatto al Natale per farmi ispirare solo roba acida e crudele, ma io mi chiamo Natale e lo posso fare.

Ovviamente scritta per il calendario dell'avvento. http://sherlockfest-it.livejournal.com/10516.html
#

p.s. tanto pandoro a chi indovina da dove viene il nome di Anderson

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Capitolo 3
*** Albero di Natale ***


 

Albero di Natale

 


 

sempre per mettere le cose in chiaro, qui si parla della famiglia Lestrade





Era alto, altissimo.
 
Molto, troppo.
 
Come ogni anno.
 
Per questo esistono i papā.
I papā sono alti e riescono ad arrivare in cima all'albero di Natale per finire le decorazioni e mettere la stella sulla vetta.
Ovviamente potrebbe farlo mamma montando su una sedia, ma anche i papā devono pur far qualcosa. Tornano tardi la sera, sempre troppo stanchi per giocare, almeno qualche decorazione li tocca.
 
Altrimenti che ci stanno a fare?

 
 
Ma questa sera papā non tornerā bambini.
 
Papā non č stato invitato.
 
Si č attardato una volta di troppo a lavoro, oppure con quel suo nuovo amico dalle costose macchine scure. E ha visto.
Ha visto che mamma si č stufata di aspettarlo e ha fatto amicizia col nuovo istruttore di ginnastica. E' un tipo simpatico, anche a papā aveva fatto una buona impressione all'incontro con gli insegnanti. O forse era quello di chimica.
 
E adesso lo sanno anche i bambini. 
Mamma č salita sulla sedia e ha messo la stella sulla cima dell'albero.
 
Papā non tornerā.

Mamma ha smesso di aspettarlo.
 
Mamma non ne ha bisogno.




Diciamo le cose come stanno, questa cosa qua sopra era stata inizialmente pensata per il Calendario dell'avvento dello SF. Pigrizia e esami han voluto che la completassi solo oggi. 
Pių che altro ci tenevo che la raccolta contenesse un probabile numero di tre flash, invece che di una imbarazzante coppia.


Alla fine, e non volutamente giuro, ho parlato dei reietti della serie, dei citati ma non mostrati. E va bene cosė, č Natale anche per loro anche se siamo a Febbraio

 


 

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