vischio
tanto per mettere in chiaro la mia follia fin da subito, qui si parla di Anderson e signora.
Si alza dal tappeto e lo affianchi con lo sguardo mentre si avvicina verso camera da letto, la vostra camera da letto. Gli era appena arrivato un sms e giā ti eri insospettita.
Lo segui e lo guardi mentre sostituisce la comoda tuta in pile con un jeans e una camicia.
"Mi vogliono a lavoro al pių pre..."
"Ma non ti vergogni?"
Lo interrompi senza esitare non appena il suo sguardo passa non curante sul tuo. Come se tutto fosse normale.
"Scusa?"
Cretino.
"Tobias, non credermi cosė stupida"
Brava, rimani immobile e glaciale, il peso del corpo sullo stipite della porta. Tagli a fettine le parole per porgergliele in modo che sia impossibile per lui masticarle.
"Tesoro...č lavoro, mi hanno chiamato, sai com'č in centrale"
"Oggi č il tuo giorno libero e non sei un forense talmente brillante da essere insostituibile, tesoro"
Continueresti ancora un po', ti sei preparata a dovere per questo momento e non attendevi altro, ma ti conosce bene e capisce che quando sai non saranno di certo clichč raccattati a farti cambiare idea.
"Da quanto ne sei al corrente?"
"Ho avuto i primi sospetti Febbraio scorso, tu non tocchi mai il mio armadietto in bagno. Chissā, magari la tua puttanella cercava il mio deodorante".
Oh, poverino. Non riesce neanche a guardarti negl'occhi.
"E adesso?"
Fa quasi ridere pensare che un tempo ti eri innamorata proprio per la sua spavalderia. Chissā dov'č finita.
"Ti infili la giacca, poi il soprabito e la sciarpa, e te ne vai mentre io finisco di aiutare i bambini nelle decorazioni natalizie. Rientrerai per cena e cosė faremo fino alla fine delle feste. Hai due settimane per trovarti una sistemazione e poi chiederemo il divorzio".
"Carla hai pensato ai ragazzi?"
Viscido, tocca l'istinto materno. Annientalo.
"E' per il loro bene che ti concedo di passare il Natale in famiglia".
Forza, sorridigli e sarā perfetto. Un movimento delle labbra spietato, la stoccata finale.
Lo senti camminare lento dietro di te e prenderti il braccio fingendo una certa virilitā ferita negl'occhi. Orgoglio da maschio. Non dura che un secondo. Forse meno.
"Carla noi dobbiamo..."
"Ah ah, siete sotto al vischio! bacino bacino"
Sotto la guida della primogenita ancora stesa sul tappeto a ritagliare stelline, guardate in alto: lo stipite del soggiorno appena decorato da quella che pių che altro sembra una vecchia foglia di insalata.
E lui, ancora tuo marito, si avvicina, la faccia che prega di reggera la circostanza, timido e fiducioso abbozzando un sorriso complice, preparando le labbra ad un casto bacio. Facciamolo per loro. Rimaniamo uniti per loro. Illuso.
E sotto quel vischio un giuramento ed una data di scadenza. I giorni del calendario si sbricioleranno per anticipare l'inferno che gli stai preparando.
Buon Natale Signor Anderson,
Buon Natale.
Io non sto bene. Devo avere un qualche virus influenzale che mi porta a scrivere di gente a mala pena accennata rendendola protagonista. In pių Anderson č OCC in modo moustroso perché per tutto il tempo ho tento in mente quello del pilot e non quello della serie (pių "addomesticabile" e carino secondo me).
E dire che non appena ho letto "vischio" tra i promt mi č subito venuto in mente la scena della moglie che bacia il marito per circostanza. Chissā che cosa ho fatto al Natale per farmi ispirare solo roba acida e crudele, ma io mi chiamo Natale e lo posso fare.
Ovviamente scritta per il calendario dell'avvento. http://sherlockfest-it.livejournal.com/10516.html
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p.s. tanto pandoro a chi indovina da dove viene il nome di Anderson
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