Frasi in sequenza sparsa tra le mura di Volterra di Ulissae (/viewuser.php?uid=32329)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Di libretti da donne, glutei sodi e generali impazienti [Caius♥Dora] ***
Capitolo 2: *** Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali ***
Capitolo 1 *** 1. Di libretti da donne, glutei sodi e generali impazienti [Caius♥Dora] ***
Di libretti da donne, glutei
sodi e generali impazienti
Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più
in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che
voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente
stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza
di voi non posso immaginare il mio futuro.
- Jane
Austen, Persuasione
Athenodora sbirciò da oltre la spalla del marito, rubando
una frase del libro che stava leggendo – per la precisione
quello che lei aveva lasciato sul suo comodino –.
«Che fai?»
Caius trasalì e gli cadde il volume di mano, con un calcio
veloce lo spedì sotto il letto e fece finta di niente.
«Nh? Un giornale».
«Così piccolo?» ridacchiò
lei, chinandosi dall'altra parte. Il vampiro girò appena la
testa, giusto il tempo di rendersi conto che sua moglie stava
indossando un succinto – e alquanto trasparente –
completino intimo, che le fasciava perfettamente la figura dei glutei
che si sporgevano mentre era piegata.
“Caius, per quanto Dora possa adorare il sesso a sorpresa non
è il caso” cercò di calmarsi.
“Ti ha visto mentre leggevi la Austen, pivello”
“E allora?!”
“La Austen! Probabile che decida di farsi lesbica dopo
un'uscita del genere”.
Caius strinse le labbra e si rese conto che la moglie già
stava tremando, scossa da delle risate che tentava di trattenere.
“Fallo!” gli ordinò la vocina del
generale (era così che chiamava quel suo piccolo lui sempre
vestito di tutto punto, come se dovesse andare in guerra – la
vita È una guerra, diceva sempre).
Caius si stava per alzare e scattare quando la moglie si
alzò,
guardandolo divertita.
«Persuasione?»
«Pensavo fosse un trattato sulla persuasione»
bofonchiò a mezza bocca.
“Puoi ancora farlo.”
«Con una copertina del genere?» indicò
la ragazza dagli enormi occhioni neri che li fissava.
Caius aprì bocca per parlare, ma decise che era meglio
tacere. Qualunque frase sarebbe stata rigirata a suo sfavore
– la conosceva fin troppo bene, quella donna lì.
Athenodora si mise in ginocchio sul letto, avvicinandosi sogghignando.
Ginocchio dopo ginocchio lo raggiunse, lasciando una scia di
seta increspata. Rimase ferma, alzando lo sguardo.
«Non c’è niente di male nel
leggere» trattenne una risatina.
«Volevo farti un regalo» confessò infine
lui, sospirando.
«Un regalo?»
«Già» borbottò, scostando un
attimo lo sguardo e mettendo il broncio. La moglie trattenne altre
risate; pensò che il mondo si perdeva molto non potendo
vedere suo marito con quella faccetta da monello indispettito.
«Lo sai che non mi interessano i regali»
sussurrò lei, tirandosi un po’ su e baciandogli il
collo.
«Ma volevo fartelo. Volevo regalarti delle frasi»
sospirò «Corin mi ha detto che ti sarebbe
piaciuto» confessò senza molti problemi. Non era
poi un segreto che fosse incapace nelle relazioni interpersonali.
«Mi sarebbe piaciuto molto» sorrise lei,
continuando a baciarlo e sentendolo tendersi sotto le sue labbra.
«Ma…?»
«Ma dannazione! Come fai a leggere certi libri del genere!
Così… sdolcinati!» sbottò,
ma iniziando ad abbandonarsi alle mani della moglie, che
l’iniziavano a spogliare.
«Li stavi leggendo anche tu» ridacchiò
lei, mordicchiandogli un capezzolo e facendolo fremere. Non resistendo
oltre Caius la spinse sul letto con un gesto rapido, mettendosi su di
lei.
«Lo stavo facendo per te».
«Mi sembravi piuttosto appassionato».
Lo continuò a spogliare con lentezza calcolata,
stringendogli l’inguine da sopra i pantaloni; lo vide
mordersi le labbra per il piacere e sorrise soddisfatta.
Caius scese sui suoi seni e li strinse con le mani, alzando un attimo
lo sguardo su di lei. Dora teneva gli occhi chiusi, tendendo le labbra
in un’espressione di evidente piacere. Il viso di donna
– non ragazzina o ragazza, donna – rilassato.
«Ti ricordi cosa mi dicesti quando ci sposammo?»
sussurrò Caius sfiorandole il ventre con la punta del naso;
lei venne scossa da un brivido e alzò leggermente la testa,
per guardarlo.
«Cosa? Mi ricordo solo che mi sembrava ridicolo
sposarci» rise, rimettendosi giù e sentendo le
mani del marito accarezzarle l’interno coscia, stringendole
di tanto in tanto la carne.
«Mi dicesti che mi sarei stufato:
“perché tutti gli uomini sono
così”» mormorò lui, risalendo
e baciandola sotto il mento, proprio dove lei adorava.
«Ogni tanto hai sbagliato» disse la vampira senza
guardarlo, continuando a tenere le palpebre chiuse per il piacere.
«Abbiamo» la riprese prontamente.
Dora aprì finalmente gli occhi e lo guardò;
quegli occhi rossi e penetranti, diversi da quelli di chiunque altro,
perché celavano la sua anima, la sua grandezza.
«Ma?» lo incitò in un soffio, mettendosi
seduta e costringendolo a mettersi in ginocchio. Ormai era rimasto solo
con gli slip – per di più già mezzi
tirati giù.
«Ma sono sempre stato costante
nell’amarti» le disse all’orecchio,
stringendola in uno di quegli abbracci goffi e pieni di amore che
riservava solo a lei «perché senza di te non
potrei immaginare il mio futuro».
Athenodora sorrise e ricambiò, posando la testa su una sua
spalla. Dopo alcuni minuti – conoscendosi sapevano
già che avrebbero tranquillamente passato un’ora
così per poi darsi a del sano “sesso a
sorpresa” – la donna bisbigliò:
«devi leggere più libri della Austen,
amore» gli mordicchiò un lobo, trascinandolo
giù, «ti rendono tremendamente
romantico».
Angolo Autrice:
Ma vi pare che io manchi a un appuntamento con San Valentino?
Vorrei spendere due parole su questa adorabile festività
♥: per la sottoscritta è importantissima, visto
che ho iniziato a scrivere sui Volturi proprio con un ff che trattava
l'argomento (Marcus non ama) e poi è stato ♥
awwwwwwwww. Quindi mi sembra giusto celebrare ù_ù
Vi ho mandato - ho cercato di mandarvi XD - un po' di dolcezza
attraverso questa ff ♥
È probabile che in serata questa flash! si trasformi in una
raccolta; devo solo decidere chi altro torturare <3
La frase iniziale è stata presa da quelle proposte
nel Latin
Lover Challenge, iniziativa ideata dal «
Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest,
« since 01.06.08 ». Ho semplicemente
chiuso gli occhi e fatto scorrere il mouse, scegliendo questa qui della
Austen.
AH!
Ultima cosa, ma non meno importante, volevo ringraziare Dragana per i
pareri e la lettura in anteprima ♥
Hope you liked it.
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Capitolo 2 *** Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali ***
Di
bagni, seni bagnati e profumi speciali
Non sapevo per quanto tempo
saremmo stati insieme. Ma chi è che lo sa? - Blade Runner
Didyme stava sdraiata sull’erba verde e morbida del patio,
godendosi beata il calore del sole, il viso tondeggiante, ancora da
bambina, era disteso e calmo. Marcus stava fermo sotto
l’ombra del peristilio, osservando attentamente il suo corpo
bianco e candido disteso lì, brillante come una pietra
preziosa.
Sospirò, notando come, per l’ennesima volta, la
ragazza avesse deciso di farsi un bagno nella bellissima fontana,
togliendosi i vestiti e lasciandoli appesi alle braccia del Cupido
dalla quale bocca fiottava l’acqua.
Marcus continuò a fissarla, sinceramente ammaliato dalla sua
persona: dalla linea piatta del ventre, dai seni appena accennati,
ancora acerbi e infantili, il collo sottile e il visino tondo e
sorridente; e quei capelli, quella bellissima cascata di ricci fitti e
neri, che aveva disteso sul terreno, quasi a formare una scura e
gigantesca aurea intorno alla sua testa.
«Puoi venire, Marcus» lo chiamò, tenendo
ancora gli occhi chiusi, ma tendendo le labbra in un sorriso furbetto.
Il vampiro trasalì, poi si avvicinò e rise:
«come hai fatto a sentirmi?» le domandò
incuriosito.
Didyme aprì gli occhi e spostò leggermente la
testa, sorridendo: «stenditi accanto a me, il sole
è così bello».
Marcus fece come gli disse, stendendosi accanto a lei; la vide
allungare la mano e stringergli la sua, con la sua solita stretta forte
e decisa – che nessuno avrebbe mai e poi mai sospettato
possedesse.
«Non mi hai detto come hai fatto a sentirmi».
«Profumi del profumo migliore di tutti»
mormorò, tendendosi su di lui e posando il naso contro il
suo collo, inspirando con piacere. «Profumi di gioia vera e
curiosità».
«Non è un odore» rispose divertito lui
– perché era impossibile non essere allegro vicino
a lei; non era possibile.
«Invece sì… è
l’odore che ti rende felice».
Marcus rimase in silenzio, rimanendo sorpreso da quelle parole e
regalandole un’occhiata dolce, carica di amore.
«Allora pure io ti riconoscerò sempre»
si allungò pure lui, sfiorandole il collo prima con il naso
e poi con le labbra.
Didyme rise, soffrendo leggermente il solletico, poi si mise di fianco
e lo fissò negli occhi, con quel mondo che gli stava dentro,
così confuso, gioioso, irrefrenabile.
«Mi riconoscerai veramente sempre?»
mormorò, sfiorandogli il volto dai lineamenti decisi,
spostandogli dietro l’orecchio una ciocca di capelli lisci.
«Sempre» sorrise lui, facendo lo stesso e
avvicinando le labbra alle sue, sugellando quell’amore che
stava sottopelle da anni, che si muoveva silenzioso nei suoi gesti,
nelle loro parole, nei loro sguardi.
In quel momento Marcus non sapeva quanto sarebbero stati insieme, quel
per sempre era stato detto solo perché sentito,
perché naturale, necessario.
Didyme sorrise e gli strinse il volto, ricambiando, ignorando perfino
lo sguardo irritato di Caius – che condannava sempre la sua
mania di andarsene in giro nuda – e quello divertito del
fratello.
Angolo autrice:
seconda storia scritta nella serata. È una ficcyna senza
pretese; puramente sanvalentinosa, per celebrare questa adorabile
coppia che mi ha "iniziato" ai personaggi.
♥ Anche qui un grazie a Dragana, che l'ha letta e sistemata
in anteprima.
E.. bhò, non ho niente da dire di pi ♥ se non che
provo tanto affetto per la Didyme che ho creato nella mia testa -
quella che adora stare nuda a prendere il sole in giardino XD
Volevo fare anche una Sulpicia/Aro ma... *tossicchia* è
tardi, chissà... magari domani. MAGARI. XD
La storia partecipa al Latin
Lover Challenge, iniziativa ideata dal «
Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest,
« since 01.06.08 »
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