Frasi in sequenza sparsa tra le mura di Volterra

di Ulissae
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Di libretti da donne, glutei sodi e generali impazienti [Caius♥Dora] ***
Capitolo 2: *** Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali ***



Capitolo 1
*** 1. Di libretti da donne, glutei sodi e generali impazienti [Caius♥Dora] ***


Di libretti da donne, glutei sodi e generali impazienti



Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro.

- Jane Austen, Persuasione

Athenodora sbirciò da oltre la spalla del marito, rubando una frase del libro che stava leggendo – per la precisione quello che lei aveva lasciato sul suo comodino –.
«Che fai?»
Caius trasalì e gli cadde il volume di mano, con un calcio veloce lo spedì sotto il letto e fece finta di niente.
«Nh? Un giornale».
«Così piccolo?» ridacchiò lei, chinandosi dall'altra parte. Il vampiro girò appena la testa, giusto il tempo di rendersi conto che sua moglie stava indossando un succinto – e alquanto trasparente – completino intimo, che le fasciava perfettamente la figura dei glutei che si sporgevano mentre era piegata.
“Caius, per quanto Dora possa adorare il sesso a sorpresa non è il caso” cercò di calmarsi.
“Ti ha visto mentre leggevi la Austen, pivello”
“E allora?!”
“La Austen! Probabile che decida di farsi lesbica dopo un'uscita del genere”.
Caius strinse le labbra e si rese conto che la moglie già stava tremando, scossa da delle risate che tentava di trattenere.
“Fallo!” gli ordinò la vocina del generale (era così che chiamava quel suo piccolo lui sempre vestito di tutto punto, come se dovesse andare in guerra – la vita È una guerra, diceva sempre).
Caius si stava per alzare e scattare quando la moglie si alzò, guardandolo divertita.
«Persuasione?»
«Pensavo fosse un trattato sulla persuasione» bofonchiò a mezza bocca.
“Puoi ancora farlo.”
«Con una copertina del genere?» indicò la ragazza dagli enormi occhioni neri che li fissava.
Caius aprì bocca per parlare, ma decise che era meglio tacere. Qualunque frase sarebbe stata rigirata a suo sfavore – la conosceva fin troppo bene, quella donna lì.
Athenodora si mise in ginocchio sul letto, avvicinandosi sogghignando. Ginocchio  dopo ginocchio lo raggiunse, lasciando una scia di seta increspata. Rimase ferma, alzando lo sguardo.
«Non c’è niente di male nel leggere» trattenne una risatina.
«Volevo farti un regalo» confessò infine lui, sospirando.
«Un regalo?»
«Già» borbottò, scostando un attimo lo sguardo e mettendo il broncio. La moglie trattenne altre risate; pensò che il mondo si perdeva molto non potendo vedere suo marito con quella faccetta da monello indispettito.
«Lo sai che non mi interessano i regali» sussurrò lei, tirandosi un po’ su e baciandogli il collo.
«Ma volevo fartelo. Volevo regalarti delle frasi» sospirò «Corin mi ha detto che ti sarebbe piaciuto» confessò senza molti problemi. Non era poi un segreto che fosse incapace nelle relazioni interpersonali.
«Mi sarebbe piaciuto molto» sorrise lei, continuando a baciarlo e sentendolo tendersi sotto le sue labbra. «Ma…?»
«Ma dannazione! Come fai a leggere certi libri del genere! Così… sdolcinati!» sbottò, ma iniziando ad abbandonarsi alle mani della moglie, che l’iniziavano a spogliare.
«Li stavi leggendo anche tu» ridacchiò lei, mordicchiandogli un capezzolo e facendolo fremere. Non resistendo oltre Caius la spinse sul letto con un gesto rapido, mettendosi su di lei.
«Lo stavo facendo per te».
«Mi sembravi piuttosto appassionato».
Lo continuò a spogliare con lentezza calcolata, stringendogli l’inguine da sopra i pantaloni; lo vide mordersi le labbra per il piacere e sorrise soddisfatta.
Caius scese sui suoi seni e li strinse con le mani, alzando un attimo lo sguardo su di lei. Dora teneva gli occhi chiusi, tendendo le labbra in un’espressione di evidente piacere. Il viso di donna – non ragazzina o ragazza, donna – rilassato.
«Ti ricordi cosa mi dicesti quando ci sposammo?» sussurrò Caius sfiorandole il ventre con la punta del naso; lei venne scossa da un brivido e alzò leggermente la testa, per guardarlo.
«Cosa? Mi ricordo solo che mi sembrava ridicolo sposarci» rise, rimettendosi giù e sentendo le mani del marito accarezzarle l’interno coscia, stringendole di tanto in tanto la carne.
«Mi dicesti che mi sarei stufato: “perché tutti gli uomini sono così”» mormorò lui, risalendo e baciandola sotto il mento, proprio dove lei adorava.
«Ogni tanto hai sbagliato» disse la vampira senza guardarlo, continuando a tenere le palpebre chiuse per il piacere.
«Abbiamo» la riprese prontamente.
Dora aprì finalmente gli occhi e lo guardò; quegli occhi rossi e penetranti, diversi da quelli di chiunque altro, perché celavano la sua anima, la sua grandezza.
«Ma?» lo incitò in un soffio, mettendosi seduta e costringendolo a mettersi in ginocchio. Ormai era rimasto solo con gli slip – per di più già mezzi tirati giù.
«Ma sono sempre stato costante nell’amarti» le disse all’orecchio, stringendola in uno di quegli abbracci goffi e pieni di amore che riservava solo a lei «perché senza di te non potrei immaginare il mio futuro».
Athenodora sorrise e ricambiò, posando la testa su una sua spalla. Dopo alcuni minuti – conoscendosi sapevano già che avrebbero tranquillamente passato un’ora così per poi darsi a del sano “sesso a sorpresa” – la donna bisbigliò: «devi leggere più libri della Austen, amore» gli mordicchiò un lobo, trascinandolo giù, «ti rendono tremendamente romantico».




Angolo Autrice:
Ma vi pare che io manchi a un appuntamento con San Valentino?
Vorrei spendere due parole su questa adorabile festività ♥: per la sottoscritta è importantissima, visto che ho iniziato a scrivere sui Volturi proprio con un ff che trattava l'argomento (Marcus non ama) e poi è stato ♥ awwwwwwwww. Quindi mi sembra giusto celebrare ù_ù
Vi ho mandato - ho cercato di mandarvi XD - un po' di dolcezza attraverso questa ff ♥
È probabile che in serata questa flash! si trasformi in una raccolta; devo solo decidere chi altro torturare <3
La frase iniziale è stata presa da quelle proposte nel Latin Lover Challenge, iniziativa ideata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 ». Ho semplicemente chiuso gli occhi e fatto scorrere il mouse, scegliendo questa qui della Austen.
AH! Ultima cosa, ma non meno importante, volevo ringraziare Dragana per i pareri e la lettura in anteprima ♥
Hope you liked it.

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Capitolo 2
*** Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali Di bagni, seni bagnati e profumi speciali ***


Di bagni, seni bagnati e profumi speciali



Non sapevo per quanto tempo saremmo stati insieme. Ma chi è che lo sa? - Blade Runner

Didyme stava sdraiata sull’erba verde e morbida del patio, godendosi beata il calore del sole, il viso tondeggiante, ancora da bambina, era disteso e calmo. Marcus stava fermo sotto l’ombra del peristilio, osservando attentamente il suo corpo bianco e candido disteso lì, brillante come una pietra preziosa.
Sospirò, notando come, per l’ennesima volta, la ragazza avesse deciso di farsi un bagno nella bellissima fontana, togliendosi i vestiti e lasciandoli appesi alle braccia del Cupido dalla quale bocca fiottava l’acqua.
Marcus continuò a fissarla, sinceramente ammaliato dalla sua persona: dalla linea piatta del ventre, dai seni appena accennati, ancora acerbi e infantili, il collo sottile e il visino tondo e sorridente; e quei capelli, quella bellissima cascata di ricci fitti e neri, che aveva disteso sul terreno, quasi a formare una scura e gigantesca aurea intorno alla sua testa.
«Puoi venire, Marcus» lo chiamò, tenendo ancora gli occhi chiusi, ma tendendo le labbra in un sorriso furbetto.
Il vampiro trasalì, poi si avvicinò e rise: «come hai fatto a sentirmi?» le domandò incuriosito.
Didyme aprì gli occhi e spostò leggermente la testa, sorridendo: «stenditi accanto a me, il sole è così bello».
Marcus fece come gli disse, stendendosi accanto a lei; la vide allungare la mano e stringergli la sua, con la sua solita stretta forte e decisa – che nessuno avrebbe mai e poi mai sospettato possedesse.
«Non mi hai detto come hai fatto a sentirmi».
«Profumi del profumo migliore di tutti» mormorò, tendendosi su di lui e posando il naso contro il suo collo, inspirando con piacere. «Profumi di gioia vera e curiosità».
«Non è un odore» rispose divertito lui – perché era impossibile non essere allegro vicino a lei; non era possibile.
«Invece sì… è l’odore che ti rende felice».
Marcus rimase in silenzio, rimanendo sorpreso da quelle parole e regalandole un’occhiata dolce, carica di amore.
«Allora pure io ti riconoscerò sempre» si allungò pure lui, sfiorandole il collo prima con il naso e poi con le labbra.
Didyme rise, soffrendo leggermente il solletico, poi si mise di fianco e lo fissò negli occhi, con quel mondo che gli stava dentro, così confuso, gioioso, irrefrenabile.
«Mi riconoscerai veramente sempre?» mormorò, sfiorandogli il volto dai lineamenti decisi, spostandogli dietro l’orecchio una ciocca di capelli lisci.
«Sempre» sorrise lui, facendo lo stesso e avvicinando le labbra alle sue, sugellando quell’amore che stava sottopelle da anni, che si muoveva silenzioso nei suoi gesti, nelle loro parole, nei loro sguardi.
In quel momento Marcus non sapeva quanto sarebbero stati insieme, quel per sempre era stato detto solo perché sentito, perché naturale, necessario.
Didyme sorrise e gli strinse il volto, ricambiando, ignorando perfino lo sguardo irritato di Caius – che condannava sempre la sua mania di andarsene in giro nuda – e quello divertito del fratello.



Angolo autrice:
seconda storia scritta nella serata. È una ficcyna senza pretese; puramente sanvalentinosa, per celebrare questa adorabile coppia che mi ha "iniziato" ai personaggi.
♥ Anche qui un grazie a Dragana, che l'ha letta e sistemata in anteprima.
E.. bhò, non ho niente da dire di pi ♥ se non che provo tanto affetto per la Didyme che ho creato nella mia testa - quella che adora stare nuda a prendere il sole in giardino XD
Volevo fare anche una Sulpicia/Aro ma... *tossicchia* è tardi, chissà... magari domani. MAGARI. XD


La storia partecipa al Latin Lover Challenge, iniziativa ideata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

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